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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Novembre 2011
SCIENZIATI SCOPRONO LEGAME TRA ROTTURA DEL CUORE E INFARTO DEL MIOCARDICO  
 
Bruxelles, 24 novembre 2011 - Scienziati in Belgio, Paesi Bassi e Stati Uniti hanno individuato una singola proteina, chiamata Cam chinasi, che svolge un ruolo nella cascata biochimica che provoca la rottura del cuore. I risultati gettano luce su come il fatto di bloccare i processi biochimici innescati dall´ormone aldosterone, può prevenire la rottura del cuore in seguito ad un infarto del miocardio. Lo studio, presentato sulla rivista Nature Medicine, è stato in parte finanziato dal progetto Media ("The metabolic road to diastolic heart failure"), sostenuto con quasi 12 milioni di euro nell´ambito del tema "Salute" del settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). Guidati dalla University of Iowa negli Stati Uniti, gli scienziati suggeriscono che bloccando questa proteina si protegge una persona dalla rottura cardiaca, aumentandone quindi le possibilità di sopravvivenza. Quando una persona subisce un infarto vengono prodotte varie sostanze chimiche, innescando processi biologici che contribuiscono alla guarigione e riparazione. I problemi iniziano quando molti di questi segnali chimici diventano "troppo abbondanti", provocando ancora più danni, con conseguente scompenso cardiaco e morte improvvisa. "Due dei farmaci più efficaci per l´insufficienza cardiaca sono i beta-bloccanti [che] bloccano l´azione dell´adrenalina e i farmaci che bloccano il recettore dell´angiotensina", dice il professor Mark E. Anderson dai dipartimenti di Medicina interna e di Fisiologia e biofisica molecolare presso la University of Iowa, autore senior dello studio. "Il terzo livello di terapia sono i farmaci che bloccano l´azione dell´aldosterone". I livelli di aldosterone aumentano nei pazienti dopo che hanno subito un attacco di cuore. Gli esperti hanno collegato i livelli più elevati di questo ormone con un aumento del rischio di morire nei giorni immediatamente dopo un attacco cardiaco. Livelli elevati di aldosterone sono anche collegati con un aumento dell´ossidazione nel muscolo cardiaco. Tre anni fa il professor Anderson e i suoi colleghi hanno scoperto che l´ossidazione stimola la Cam chinasi. Hanno anche scoperto che la Cam chinasi è un cardine nei percorsi dei beta-bloccanti e dell´angiotensina. "Ci siamo chiesti se l´aldosterone possa in qualche modo funzionare attraverso la Cam chinasi e, nel caso, [se] alcuni dei benefici degli antagonisti dell´aldosterone [possano] essere attribuiti agli effetti sulla Cam chinasi", spiega il professor Anderson. In questo recente studio i ricercatori hanno valutato in che modo i livelli aumentati di aldosterone incidano negativamente sul muscolo cardiaco dopo un infarto e come la Cam chinasi sia un fattore che vi contribuisce. Il loro lavoro ha mostrato come la Cam chinasi stimola le cellule del muscolo cardiaco a produrre un enzima chiamato Mmp9, che è coinvolto nella rottura del cuore. "Benché ci siano molte fonti di questo enzima, il nostro studio ha dimostrato che anche il muscolo cardiaco stesso in realtà produce questa proteina, agendo in tal modo contro il proprio interesse", spiega il professor Anderson. "Non sappiamo perché accade, ma l´inibizione della Cam chinasi può prevenirlo. Riteniamo che il nostro studio fornisca la prova sperimentale del perché dovrebbe funzionare. I risultati rafforzano l´entusiasmo che la Cam chinasi potrebbe essere un importante bersaglio terapeutico nelle malattie cardiache, e lo sviluppo di inibitori della Cam chinasi è un obiettivo importante per noi affinché possiamo passare dai risultati sperimentali ai test clinici". Allo studio hanno contribuito esperti dell´Università di Lovanio in Belgio e dell´Università di Maastricht nei Paesi Bassi. Per maggiori informazioni, visitare: Nature Medicine: http://www.Nature.com/nm/index.html  Ricerca sulla salute nell´ambito del 7° Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/health/  University of Iowa: http://www.Uiowa.edu/    
   
   
I BATTERI AIUTANO I BAMBINI A ESSERE PIÙ PROTETTI DALLE ALLERGIE  
 
Bruxelles, 24 novembre 2011 - Un team di ricercatori danesi e cinesi ha scoperto che i bambini sono meno a rischio di sviluppare malattie allergiche in età più avanzata quando vengono a contatto con vari batteri durante le primissime fasi della vita. Presentati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, i risultati suggeriscono che nuovi fattori stanno influenzando le malattie dello stile di vita moderno. Le allergie, che gli esperti chiamano malattie da ipersensibilità, colpiscono circa un quarto della popolazione danese. Il numero di casi è in continuo aumento. Questo recente studio fa luce sul perché i batteri potrebbero rivelarsi benefici durante l´infanzia. Scienziati coordinati dall´Università di Copenhagen in Danimarca dicono che questi diversi batteri offrono una protezione. "Nel nostro studio su oltre 400 bambini abbiamo osservato un legame diretto tra il numero di batteri diversi nel loro retto e il rischio di sviluppare malattie allergiche più avanti," dice Hans Bisgaard, consulente del Gentofte Hospital, direttore del Copsac (Copenhagen Studies on Asthma in Childhood) e professore di malattie infantili presso la Facoltà di Scienze della salute, Università di Copenhagen. "Una ridotta diversità dei microbi intestinali durante l´infanzia è associata a un maggiore rischio di malattie allergiche in età scolare," dice il professor Bisgaard. Maggiore è la diversità però, maggiori sono le probabilità che il rischio sia mitigato e maggiore è la varietà, minore è il rischio. "È quindi diverso se il bambino è nato vaginalmente, incontrando i primi batteri dal retto della madre o tramite taglio cesareo, che espone il bambino appena nato a una varietà di batteri completamente diversa e più ridotta. Potrebbe essere questa la ragione per la quale molti più bambini nati con taglio cesareo sviluppano allergie." Prima di nascere e fino a sei mesi dopo essere venuto al mondo, un bambino è protetto dal sistema immunitario della madre. La flora batterica può quindi essere influenzata da antibiotici assunti dalla madre o da sostanze artificiali alle quali si è esposta. "Devo sottolineare che non c´è un singolo batterio dell´allergia," spiega il professor Bisgaard. "Abbiamo studiato i batteri stafilococco e coli in modo approfondito e non c´è alcuna relazione. Quello che conta è venire a contatto con un gran numero di batteri diversi nelle prime fasi della vita, quando il sistema immunitario si sta sviluppando e sta "imparando". Il periodo durante il quale il bambino è immaturo dal punto di vista immunologico e può essere influenzato dai batteri è breve e si conclude un paio di mesi dopo la nascita." I risultati dello studio sono in linea con l´ampio numero di scoperte che i ricercatori hanno fatto sull´asma e la febbre da fieno, spiega il professore. "Le nostre nuove scoperte concordano con il gran numero di scoperte che abbiamo fatto sull´asma e sulla febbre da fieno," spiega il professor Bisgaard. Come le allergie, queste sono provocate da vari fattori legati al primo periodo di vita, dice. Il gruppo Copsac ha pubblicato articoli a intervalli regolari che presentano le ultime scoperte sull´allergia e l´asma. Per quanto strano possa sembrare, i batteri potrebbero rivelarsi una parte fondamentale di una vita sana, sostiene il professor Bisgaard. Potrebbero esistere anche altre associazioni, come il diabete e la flora intestinale. "Non penso che un meccanismo che colpisce il sistema immunitario abbia effetti solo sulle allergie," dice il ricercatore danese. "Mi sorprenderebbe che malattie come obesità e diabete non trovino le cause nelle prime fasi della vita e non dipendano da come le nostre difese immunitarie vengono stimolate venendo a contatto con le colture di batteri che ci circondano." Hanno contribuito allo studio ricercatori dell´Istituto Statens Serum in Danimarca e del Primo ospedale universitario di Pechino in Cina. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Copenaghen: http://www.Nbi.ku.dk/english/  Journal of Allergy and Clinical Immunology: http://www.Jacionline.org/    
   
   
SANITA´ ABRUZZO: DATI SU SITO CHIARI E TRASPARENTI  
 
L´aquila, 24 novembre 2011 - La Direzione Politiche sociali della Regione Abruzzo ritiene del tutto prive di fondamento le notizie secondo cui, nel sito istituzionale, sarebbero riportati dati sulla Sanità "fuorivianti e ingannevoli". "L´avanzo di bilancio - spiega una nota - è stato riconosciuto dal Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica di livelli essenziali di assistenza del 20 luglio 2011, come riportato dal relativo verbale. Verbale che, a pagina 4, precisa chiaramente che nel determinare il risultato positivo d´esercizio anno 2010 è stata computata anche la mobilità di cui alla comunicazione n. 1065/C7 San dell´11 marzo 2011 della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome". Sempre secondo la nota della Direzione sanitaria "la perdita da tavolo è calcolata in modo differente rispetto ai risultati da Bilancio e da Ce Nsis" e "i conti sono certificati dal Tavolo di monitoraggio (Ministeri della Salute e dell´Economia) e dall´Advisor contabile".Il verbale del 20 Luglio 2011 è un documento pubblico e si può visionare sul sito del Ministero della Salute Piani di rientro all´indirizzo: http://www.Salute.gov.it/pianirientro/newspianirientro.jsp?id=1662&menu=inevidenza&lingua=italiano . "Niente, dunque, di più chiaro e trasparente".  
   
   
SANITA’: DOSSIER DI REPUBBLICA PRECISO. IL VENETO GIA’ AVANTI SU MOLTI PUNTI. CONTRO GLI SPRECHI SERVONO CRITERI E COSTI STANDARD  
 
Venezia, 24 novembre 2011 - “Il dossier sanità pubblicato oggi da Repubblica fotografa con impietosa precisione la realtà italiana e conferma che in questo Paese il settore sanitario può dare un consistente contributo al risanamento economico semplicemente riducendo le spese improprie ed inutili. Alla perfetta disamina dell’oggi mi permetto di segnalare qualcosa per il domani: definire al più presto criteri standard e costi standard, andando così ad incidere sugli sprechi con parametri ponderati ed uguali per tutti”. Lo ha sottolineato ieri l’assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto. “Il tempo delle vacche grasse, lo sappiamo tutti – aggiunge Coletto – è finito, e con esso devono finire anche certe gestioni allegre di un bene prezioso come la sanità pubblica. Lo si può fare dando ad ogni prestazione e ad ogni spesa la giusta valorizzazione. Se si saprà eliminare l’assurdità di una stessa prestazione che può costare il doppio o la metà a seconda della Regione dove viene erogata, buona parte dei 15 miliardi che cita Repubblica potrebbero essere risparmiati”. “Nel merito del ‘decalogo’ pubblicato – prosegue Coletto – devo dire che si capisce come una Regione come il Veneto possa avere i conti in equilibrio. Il nostro tasso di posti letto è già oggi sotto il 4 per mille; da tempo è bloccato il turnover per il personale amministrativo e siamo al penultimo posto in Italia per personale complessivo impiegato; il nuovo piano sociosanitario prevede una riorganizzazione della rete ospedaliera fondata su una dorsale di soli 7 ospedali principali con tutte le eccellenze più le due Aziende Universitarie di Padova e Verona, supportata da una rete intermedia di strutture per un bacino d’utenza di 200.000 abitanti; stiamo contraendo la spesa farmaceutica proprio puntando sulle prescrizioni e sui farmaci generici; in ogni Ullss uno degli obiettivi è proprio quello di ottimizzare l’utilizzo dei macchinari ampliandone l’impiego; con tutte le categorie dei medici è in atto una continua collaborazione che punta ad incentivare l’appropriatezza; la nostra quota di esenti ticket è assolutamente realistica, a differenza che altrove”. “Assolutamente reali sono le difficoltà legate alle ristrettezze del riparto nazionale – conclude Coletto – ma lavorando con criteri rigorosi che vadano ad incidere su tutte le spese superflue senza intaccare qualità e quantità delle prestazioni erogate ce la si può fare”.  
   
   
SAN RAFFAELE, CRITICHE DEI SINDACATI INFONDATE  
 
Milano, 24 novembre 2011 - ´Le critiche rivolte da alcuni sindacalisti a Regione Lombardia sulla vicenda del San Raffaele sono del tutto infondate´. E´ quanto si legge in una Nota di Regione Lombardia, in riferimento ad alcune dichiarazioni diffuse ieri. ´Evidentemente - prosegue la Nota - qualcuno ancora non conosce bene quali siano le regole che dettano il funzionamento del Sistema Sanitario e quindi è utile ribadire che le Regioni hanno competenza sui controlli sanitari delle prestazioni e non hanno alcun potere di verifica sui bilanci e sugli organi delle Fondazioni o Società accreditate dal Servizio Sanitario Regionale´. ´In ogni caso - si legge ancora nella Nota - la Regione segue con grande attenzione l´evolversi della situazione. Sarebbe comunque utile da parte di tutti evitare sterili polemiche e concentrarsi sull´obiettivo della salvaguardia del San Raffaele, che è una presenza strategica non solo per il territorio lombardo, bensì per l´intero territorio nazionale, grazie alle eccellenze che esprime nel campo sanitario, della ricerca e della didattica universitaria, come Regione Lombardia ha più volte pubblicamente ribadito´.  
   
   
PIANO INVESTIMENTI 2011-2013, ALTRI 125 MILIONI ALLE AZIENDE SANITARIE IN TOSCANA  
 
Firenze, 24 novembre 2011 – Altri 125 milioni in arrivo per le aziende sanitarie toscane. La somma fa parte delle risorse stanziate dalla Regione per il Piano di investimenti in sanità 2011-2013, complessivamente 650 milioni per il triennio (250 milioni per il 2011, 200 per il 2012, 200 per il 2013). Le assegnazioni erano partite la settimana scorsa, con l’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi (quasi 70 milioni) e la Asl 5 di Pisa (oltre 11 milioni). Con una serie di delibere approvate nel corso dell’ultima giunta, si assegnano complessivamente altri 125 milioni all’azienda ospedaliero-universitaria Meyer di Firenze, all’Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica), e alle Asl 2 di Lucca, 9 di Grosseto, 11 di Empoli, 12 di Viareggio. Entro la fine del 2011, tutte le risorse stanziate dalla legge finanziaria (65/2010) saranno assegnate alle aziende toscane. Le risorse saranno utilizzate dalle aziende per adeguamenti strutturali e tecnologici, acquisto di apparecchi e attrezzature, potenziamento di impianti e infrastrutture. “Nonostante la crisi, e fronte di una diminuzione delle risorse statali a disposizione, nella sanità toscana si continua a investire, e questo mi sembra davvero un bel segnale – sottolinea nuovamente l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – Gli investimenti sono uno dei pilastri su cui si fonda la nostra strategia sanitaria. Investimenti in innovazione, ricerca, sviluppo. Una strategia perseguita, per il triennio, con 650 milioni di fondi regionali, e quasi altrettanti statali e aziendali”. Per i prossimi tre anni, quindi, si prevede un impegno complessivo del sistema sanitario pari a oltre 1.200 milioni, così suddivisi: 826 milioni per edilizia ospedaliera, 264 milioni per attrezzature sanitarie e informatiche, 110 milioni per sviluppo dei presidi territoriali. Con le nuove risorse regionali, più del doppio di quanto stanziato negli anni precedenti, è stato possibile garantire la copertura totale dei piani degli investimenti di tutte le aziende per il triennio 2011-2013. Queste le assegnazioni deliberate nel corso dell’ultima giunta: - azienda ospedaliero-universitaria Meyer di Firenze: 8.900.000 euro; - azienda sanitaria 2 di Lucca: 63.800.000; - azienda sanitaria 9 di Grosseto: 15.600.000 euro; - azienda sanitaria 11 di Empoli: 27.500.000 euro; - azienda sanitaria 12 di Viareggio: 7.700.000 euro; - Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica) di Firenze: 639.933 euro, per l’acquisto di due mammografi digitali per lo screening mammografico nell’area metropolitana fiorentina.  
   
   
MISSIONE ESPLORATIVA A GINEVRA: INCONTRI ALL´OMS E AL WTO. GRANDE ATTENZIONE PER LA QUALITA` DEL SISTEMA SANITARIO MARCHIGIANO..  
 
 Ancona, 24 Novembre 2011 - Sanita` al centro della seconda giornata della missione esplorativa marchigiana a Ginevra. Dopo la visita al Cern di ieri, oggi e` stata la volta dell´Organizzazione mondiale della sanita` nella cui sede il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca (che partecipa alla missione con una ristretta delegazione marchigiana di cui fanno parte anche il direttore della Banca d´Italia-sede di Ancona Cosimo Centrone e il componente del Direttivo di Confindustria Marche Enrico Loccioni), ha avuto questa mattina una serie di incontri con alcuni dei principali responsabili dell´Organismo internazionale. L´oms reputa la sanita` italiana una delle migliori e delle piu` efficienti al mondo e, dal momento che il sistema sanitario marchigiano (cosi` come riconosciuto anche da numerosi istituti di ricerca e dallo stesso Ministero della Salute) si contende con la Lombardia il primato nazionale dell´eccellenza, alta e` l´attenzione nei confronti della sanita` regionale. Nel corso degli incontri che il presidente Spacca ha avuto nella sede dell´Oms si e` parlato in particolare di longevita` attiva, della cui rete nazionale le Marche sono capofila, e dei progetti ad essa collegati, anche nella prospettiva del 2012 che sara` l´anno in Europa dedicato all´Active ageing. Di particolare interesse anche gli incontri in programma, sempre oggi, nella sede del Wto (World Trade Organization) con i responsabili dell´organizzazione dedicata al commercio internazionale. La missione marchigiana di ´scouting´ a Ginevra e` stata organizzata, su invito dell´ambasciatore della Rappresentanza permanente italiana presso le Organizzazioni internazionali Laura Mirachian, con l´obiettivo di stringere contatti ed esplorare possibili collaborazioni con i principali organismi internazionali di ricerca, sanita` e commercio, in particolare nei campi dell´Ict (Information and Communication Technology), degli strumenti di diagnostica medicale, delle energie innovative e dei materiali avanzati.  
   
   
SANITA´IN ABRUZZO: CHIODI INVITO APERTURA E RITIRO RICORSI IERI RIUNIONE TRA STRUTTURA COMMISSARIALE E AIOP  
 
 L´aquila, 24 novembre 2011 - Il 14 ottobre 2011 sono stati sottoscritti i contratti tra la Regione Abruzzo e le Case di Cura private provvisoriamente accreditate che fanno riferimento al sindacato Aiop sui tetti di spesa 2011-2012. Il 18 ottobre è stata recapitata alla Regione una dichiarazione di sottoscrizione con riserva da parte della stessa Associazione che nonostante la firma del contratto si riservava di impugnare innanzi al giudice competente il contratto stesso e infatti, in data 31 ottobre ha depositato il ricorso al Tar dell´Aquila. Il Commissario Ad Acta alla sanità, Gianni Chiodi ha appreso con sconcerto questa notizia poiché come è stato chiarito dalla Corte Costituzionale il rapporto tra la Regione e gli erogati privati è caratterizzato dalla facoltà di libertà scelta alla condizione che le strutture private accettino il sistema di remunerazione e la fissazione del limite di spesa. In sostanza accettino le regole senza le quali si rischia il fallimento del sistema pubblico e di conseguenza quello privato. La fissazione dei tetti di spesa sanitaria ai privati deve ritenersi legittima date le insopprimibili esigenze di equilibrio finanziario, in particolare per una Regione Commissariata in Piano di risanamento. Oggi a Pescara si è svolta una riunione tra l´Aiop e la struttura commissariale della sanità. "E´ necessario che la Regione Abruzzo diventi una Regione "normale" e cioè si esca dall´ambiguità e, laddove un accordo non è condiviso, i privati sono liberi di non sottoscriverlo - ha detto Chiodi -. La Regione insieme all´Avvocatura dello stato sta valutando se il contratto in queste condizioni possa essere ritenuto valido. E´ plausibile ritenere, a seguito dei colloqui col Governo, che il tavolo di monitoraggio imponga la procedura di sospensione dell´accreditamento". Si ricorda che il risultato di risanamento ottenuto da questa Regione ha consentito di non modificare il tetto di spesa degli erogatori privati che viene mantenuto costante e garantito sino alla fine del 2012 anche con modalità di finanziamento mensile a tutela della buona gestione e dei lavoratori. "In uno scenario nazionale drammatico - ha aggiunto Chiodi - che ha portato a un governo di emergenza dove anche regioni virtuose come la Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, adottano misure di contenimento della spesa agli erogatori privati straordinarie, addirittura retroattive, sconcerta ed è inaccettabile la mancanza di lealtà di questi comportamenti. Chiediamo alle strutture di rinunciare ai ricorsi e di discutere eventuali problematiche e criticità nei tavoli che sono stati avviati in questi mesi con l´Ufficio Commissariale e con le Asl".  
   
   
NON AUTOSUFFICIENTI IN LOMBARDIA: MAGGIORE TRASPARENZA DELLE RETTE RSA VERSO UTENTI E FAMIGLIE  
 
 Milano, 24 novembre 2011 - Maggiore trasparenza mirata al contenimento delle rette praticate nelle Residenze Sanitarie per Anziani (Rsa) e nelle Residenze Sanitarie per Disabili (Rsd); sperimentazione su tutte le Asl del nuovo modello di assistenza domiciliare integrata (Adi), attivazione sul territorio di equipe multi-professionali (con esperti del settore socio-sanitario) per facilitare l´accesso alla rete dei servizi. Sono gli impegni assunti da Regione Lombardia nell´ambito dell´accordo sottoscritto oggi dall´assessore regionale alla alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, oltre che con i rappresentanti delle associazioni dei pensionati che fanno capo agli stessi sindacati. L´intesa fa seguito al documento firmato nel 2009 dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dall´assessore Boscagli e dai sindacati in materia di tutela per le persone non autosufficienti e le loro famiglie. Nel testo siglato oggi a Palazzo Lombardia le organizzazioni sindacali riconoscono l´impegno e l´attenzione della Giunta regionale, che ha integrato le risorse destinate alla non autosufficienza per oltre 55 milioni di euro nel 2010 e per oltre 70 milioni nel 2011, pur in presenza di scarsità di risorse e di tagli consistenti del Fondo Sociale Nazionale. Sindacati e Regione Lombardia, che proseguiranno il lavoro in sede di Tavolo Permanente, hanno assunto l´impegno di intervenire sul controllo e contenimento delle rette Rsa e Rsd, che, nel biennio trascorso, hanno registrato aumenti significativi e spesso non giustificati. Altro punto qualificante dell´Accordo è l´impegno per l´ottimizzazione delle risorse per garantire ´risposte appropriate ai bisogni dell´utenza fragile evitando duplicazione di interventi e favorendo semplificazione e trasparenza nell´accesso alla rete dei servizi´. ´E´ un Accordo che sintetizza il grande lavoro svolto in questi anni con le parti sociali - ha commentato l´assessore Boscagli -, attuando le regole del modello da sempre utilizzato in Regione Lombardia: ascoltare i bisogni del territorio e formulare risposte condivise, sostenibili e adeguate ai bisogni dei cittadini, soprattutto per chi è più fragile´.  
   
   
PIANO SANITARIO: I SINDACATI A CONFRONTO CON LA REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 24 Novembre 2011 - Si riapre il confronto tra la Regione e sindacati sul Piano sanitario regionale. Ieri mattina il presidente Gian Mario Spacca e gli assessori alla Salute Almerino Mezzolani, ai Servizi sociali Luca Marconi, il direttore del Dipartimento Sanita` Carmine Ruta e il presidente della Commissione Sanita` in consiglio Francesco Comi, hanno incontrato i segretari regionali Gianni Venturi (Cgil), Stefano Mastrovincenzo(cisl) e Graziano Fioretti (Uil) e le delegazioni sindacali di categoria dei pensionati e dei pubblici dipendenti. Nel corso dell´incontro e` stata espressa la volonta` della Regione di rafforzare un percorso comune, comprensibile e chiaro basato su un rapporto di fiducia reciproco e volto innanzitutto a rispondere ai bisogni di tutti i cittadini, nonostante l´incerta evoluzione degli scenari economici nazionali. Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato apprezzamento per le parole del presidente Spacca; Venturi, Mastrovincenzo e Fioretti hanno pero` riaffermato, anche alla luce della decisione ribadita della giunta di non modificare il modello organizzativo, la necessita` che il Piano assuma un carattere meno descrittivo e che non si limiti all``indicazione di obiettivi e percorsi, ma che proponga anche soluzioni e relativi tempi di realizzazione sulle principali criticita` del sistema. Le parti si sono aggiornate alla prossima settimana, con l´impegno della Regione di trovare un punto di caduta tra gli obiettivi strategici del Piano ed il cronoprogramma degli interventi principali. Allo stesso tempo i sindacati approfondiranno gli emendamenti gia` apportati al provvedimento sia dalla giunta che dal consiglio, in vista dei prossimi incontri. Comi, da parte sua, si e` impegnato a rinviare l´approvazione del Piano in Commissione in relazione alle verifiche e agli approfondimenti che sono stati valutati come necessari nel corso dell``incontro di ieri.  
   
   
MILANO: NUOVO CENTRO RICERCA E CURA DEL TRAUMA PSICOLOGICO: UN SERVIZIO UTILE E CONCRETO PER CHI DEVE RICONQUISTARE LA SERENITÀ  
 
Milano, 24 novembre 2011 - “La nascita del nuovo Centro Ricerca e Cura del Trauma Psicologico della Croce Rossa Italiana è una notizia utile e bella”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Servizi per la salute Pierfrancesco Majorino ieri mattina durante la presentazione del nuovo servizio. “Il servizio – ha spiegato l’assessore - ha l´obiettivo di prevenire e curare le conseguenze psicologiche derivate da esperienze particolarmente difficili, che hanno coinvolto in maniera traumatica i cittadini milanesi, a seguito di incidenti, azioni violente subite o altro. Ringraziamo la Croce Rossa Italiana per aver regalato questo supporto concreto alla nostra città, uno strumento che intende aiutare chi ha incrociato la dimensione del dolore e quella del dramma per riuscire a riacquistare una vita serena. Questa esperienza – conclude Majorino - conferma ancora una volta la ricchezza di Milano, una città nella quale la cultura dell´accompagnamento, della presa in carico e della lotta alla solitudine vive di numerosi ´attori´ che animano la scena del sociale”.  
   
   
MILANO, PALAZZO REALE. LA “TRANSAVANGUARDIA” IN MOSTRA. 5 ARTISTI PER RACCONTARE PASSATO E PRESENTE DELL’ARTE ITALIANA  
 
Milano, 24 novembre 2011 - È stata presentata ieri a Palazzo Reale dall’assessore alla Cultura Stefano Boeri e dal curatore, nonché teorico del movimento, Achille Bonito Oliva, la mostra dedicata alla “Transavanguardia” italiana, in programma a Palazzo Reale da oggi al 19 febbraio 2012. La mostra, promossa dall´Assessorato Cultura, Expo, Moda, Design del Comune di Milano e dall’Assessorato alla Cultura di Regione Lombardia, riunisce tutti i protagonisti del movimento: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. “Siamo felici di poter proporre a Milano questa mostra storica e al tempo stesso contemporanea – ha detto l’assessore Boeri – che, insieme all’esposizione sull’Arte Povera in Triennale, offre un panorama completo e di grande qualità sull’arte dei nostri giorni e su quella del nostro passato più recente. Oggi sono particolarmente grato a Mimmo Paladino, uno dei cinque grandi artisti di questo movimento, per aver scelto di donare al Comune di Milano una sua opera esposta a palazzo Reale, dal titolo ‘Terremoto’ (1983). In questo modo, affondiamo sempre più le radici dell’arte contemporanea nel tessuto vivo di questa città”. Il progetto fa parte di un più ampio programma che si inserisce nelle celebrazioni dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, e che porterà la “Transavanguardia” in giro per l’Italia con cinque personali, una per ciascun artista: Sandro Chia a Modena, Nicola De Maria a Prato, Enzo Cucchi a Catanzaro, Mimmo Paladino a Roma, Francesco Clemente a Palermo (info su www.Mostratransavanguardia.it). Milano ospita invece la mostra collettiva e una serie di eventi, dal titolo “Costellazione Transavanguardia”, per approfondire i temi e le poetiche del movimento. L’esposizione raccoglie in tutto 66 opere, di cui 44 provenienti da musei, fondazioni e collezioni italiane e 22 da musei, collezioni europee e dalle maggiori gallerie che hanno lavorato e promosso la Transavanguardia nel mondo. Di ciascuno dei cinque protagonisti della Transavanguardia sono esposte 15 opere, selezionate dal curatore in collaborazione con gli artisti, tra le più significative della ricerca compiuta. Il comitato scientifico della mostra è composto, oltre che da Achille Bonito Oliva, da Massimo Cacciari, Giacomo Marramao, Bruno Moroncini, Franco Rella, Gianni Vattimo. Molte le iniziative legate alla mostra: incontri, dibattiti e giornate di studio. Lunedì 28 novembre, alle ore 11, Achille Bonito Oliva, Laura Cherubini, Giacinto Di Pietrantonio e Marco Meneguzzo saranno i docenti d’eccezione di una giornata di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Alle ore 18.30 dello stesso giorno, Massimo Cacciari e Achille Bonito Oliva daranno vita a un dibattito presso la Sala Convegni di Palazzo Reale. Giovedì 24 novembre, invece, la mostra resterà aperta in via straordinaria sino alle 22.30 e l’ingresso sarà gratuito dalle 18.30. Il calendario si concluderà lunedì 28 novembre alle 18.30 presso la Sala Convegni di Palazzo Reale, in piazza Duomo 14, 3° piano (ingresso libero fino a esaurimento posti), dove sarà possibile assistere a un dibattito cui parteciperanno l’assessore alla Cultura Stefano Boeri, Achille Bonito Oliva e Massimo Cacciari. http://www.mostratransavanguardia.it/    
   
   
MILANO: A PALAZZO REALE MOSTRA TRANSAVANGUARDIA ITALIANA  
 
 Milano, , 24 novembre 2011 - Sessantasei opere provenienti da musei, fondazioni, gallerie e collezioni private italiane (44) e dal resto del mondo (22), selezionate tra quelle realizzate dai cinque protagonisti della Transavanguardia: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. E´ questo in sintesi ´Transavanguardia italiana´ la nuova mostra ospitata a Palazzo Reale progettata dall´assessorato alla Cultura di Regione Lombardia con l´associazione Spirale d´Idee che verrà inaugurata oggi, alle ore 18.30, dal presidente Roberto Formigoni e che rimarrà aperta fino al 4 marzo 2012. Un Movimento Che Il Mondo Ci Invidia - L´esposizione - promossa dalla stessa Regione Lombardia e dal Comune di Milano - è stata presentata oggi in una conferenza stampa cui ha partecipato l´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi. Presenti, tra gli altri, l´assessore alla Cultura, Expo, Moda, design del Comune di Milano Stefano Boeri, il direttore del Palazzo Reale Domenico Piraina, il curatore Achille Bonito Oliva, il presidente dell´associazione Spirale d´Idee Massimo Ferrarotti e quattro dei cinque artisti protagonisti della rassegna: Sandro Chia, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. ´Una grande esposizione - ha detto l´assessore Buscemi - elegante e profonda, termini che racchiudono appieno alcuni dei messaggi della Transavanguardia. Questi cinque artisti rappresentano un movimento che tutto il mondo ci invidia in una location d´eccezione. Un esempio della collaborazione fra pubblico e privato che è anche il punto di partenza della prima collaborazione fra il nuovo Assessorato alla Cultura milanese e quello regionale. E´ nostro obiettivo infatti realizzare nel 2012 una grande mostra dedicata all´arte contemporanea con uno straordinario autore´. I Grandi Temi - Le opere selezionate dal curatore, in collaborazione con gli artisti, sono tra le più significative, inedite o particolari della ricerca compiuta. La rassegna ruota attorno ad alcune tematiche comuni che attraversano le diverse poetiche dei cinque artisti in mostra: il ritorno alla manualità della pittura, il narcisismo dell´artista, il doppio e l´altro, la violenza, la natura, l´incertezza della ricerca, l´inconscio, l´immagine tra disegno e astrazione, tra bi e tridimensionalità. Compongono il comitato scientifico: Achille Bonito Oliva, Massimo Cacciari, Giacomo Marramao, Bruno Moroncini, Franco Rella e Gianni Vattimo. Giornate Di Studio - L´intero progetto, che si inserisce nelle celebrazioni del 150° dell´Unità d´Italia, comprende un ciclo progressivo di mostre dedicate alla Transavanguardia, movimento che, sin dal suo nascere, ha saputo puntare sull´identità della cultura italiana inserendola a pieno titolo nel dibattito culturale internazionale degli ultimi quarant´anni. Completeranno il quadro alcune giornate di studio e di approfondimento mentre, al termine della mostra collettiva di Palazzo Reale, ci saranno cinque personali dedicate ai suoi protagonisti, ospitate in diverse città della Penisola rappresentative della storia e dell´identità italiana, oppure legate alle vicende stesse della Transavanguardia. Il 9 dicembre a Modena Sandro Chia, il 10 dicembre a Prato Nicola de Maria, il 17 dicembre a Catanzaro Enzo Cucchi, il 1 marzo a Roma Mimmo Paladino e il 15 marzo a Palermo Francesco Clemente. Pubblico & Privato - ´Questa manifestazione - ha detto Buscemi - è l´esempio concreto di come il pubblico, con poche risorse, riesce a organizzare, grazie a sponsor privati, una grande mostra che per la prima volta ha portato la Transavanguardia a Milano. Un affascinante viaggio in questo mondo che mi auguro possa essere visitato dai cittadini italiani e lombardi´. (Ln) brk/b1 13 - Pavia, Maccari: Unioni Comuni Risorsa Per Futuro (Ln - Pavia, 23 nov) ´Regione Lombardia scommette sulle Unioni di Comuni e le gestioni associate dei servizi, puntando anche sul recente ricorso presentato alla Corte Costituzionale contro l´articolo 16 della legge 148 del 14 settembre 2011´. Lo ha detto l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari, parlando a una nutrita platea di sindaci del Pavese, al prefetto Giuseppa Strano Materia, al senatore Roberto Mura e ai consiglieri regionali Vittorio Pesato, Angelo Ciocca e Giuseppe Villani. L´incontro è stato voluto dall´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, presidente del Tavolo territoriale per Pavia, provincia il cui territorio è fortemente interessato dalla tematica delle Unioni e delle gestioni associate per la popolosità dei suoi Comuni. Il territorio pavese è costituito da 190 Comuni, di cui 167 inferiori ai 5.000 abitanti e in 84 casi non si arriva ai 1.000 abitanti. Nella provincia sono oggi attive 23 Unioni, con il coinvolgimento di 70 Comuni. ´La Regione - ha dichiarato l´assessore Maccari - ha in essere un continuo confronto con l´Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), perché riteniamo che la norma nazionale che obbliga i Comuni a gestire servizi e funzioni fondamentali in modo associato a partire da un minimo di 10.000 abitanti da noi sia inattuabile´. ´A tutela dei piccoli Comuni e delle Unioni esistenti - ha annunciato Maccari - presenterò domani un emendamento, proprio pienamente condiviso dall´Anci, al Collegato ordina mentale, al quale si aggiungerà un intervento dell´assessore al Bilancio Romano Colozzi per le Comunità montane, per riparametrare i limiti della norma nazionale, rendendo la normativa più consona al nostro territorio e soprattutto non perdendo il patrimonio di buone pratiche che in materia abbiamo messo in campo negli ultimi anni´. Maccari ha ricordato che, a partire dal 2006, Regione Lombardia ha finanziato con circa 41 milioni di euro l´attivazione di gestioni associate, permettendo ai cittadini di continuare a usufruire di servizi di qualità che i piccoli Comuni altrimenti faticherebbero a mantenere. La norma nazionale in vigore a partire dal 1 gennaio 2012 condizionerebbe il futuro dei piccoli Comuni (cioè con meno di 5.000 abitanti), che in Lombardia sono 1088 e, in 326 casi, contano meno di 1000 abitanti. Limiti che sono stati quindi giudicati eccessivi per le esigenze e per la morfologia del territorio lombardo. ´Il mio emendamento - ha concluso Maccari - nasce dopo un lavoro continuo e attento di confronto con il territorio, che anche oggi ho sperimentato in modo costruttivo a Pavia´.  
   
   
MOSTRA: DAN SHAW-TOWN, ROMA 23 NOVEMBRE 2011 - 21 GENNAIO 2012.  
 
 Roma, 24 novembre 2011 - La galleria 1/9unosunove annuncia la mostra personale dell’artista inglese Dan Shaw- Town (1983, Uk). Dan Shaw-town utilizza un linguaggio visivo tradizionale, quello del disegno: le opere si rifanno a un modello elementare fatto di righe e segni di matita, un’estetica di carattere collettivo spesso considerata come elemento di sottofondo, acquisito, ordinario, e che per questo richiede una nuova lettura. Shaw-town piega, sgualcisce, appiattisce e rielabora i disegni così da farli diventare lucidi e al contempo consumati, per scoprirne il potenziale nascosto. I disegni sono cancellati, levigati con la sabbia e dipinti per ottenere una varietà di superfici e trame, molte delle quali sembrano a prima vista non relazionarsi perfettamente con il foglio. Così Shaw-town riprende quello che è il processo artistico elementare e ricorrente, appurato, del ricoprire il foglio con segni di grafite. Sebbene a un primo sguardo le opere possano apparire prove di un amore per la più scarna pittura minimalista di matrice Stelliana, presto diviene chiaro che le opere mostrano invece un atteggiamento di totale irriverenza verso questo movimento: le superfici consumate, infatti, anziché privare, aggiungono e mettono a nudo i segni visibili del processo di creazione di un’opera, e mostrano quelli che sono i processi fisici e i codici estetici reiterati compiuti dall’artista. A metà strada tra il disegno e la scultura, ogni singolo pezzo è composto da fogli di carta ricoperti da uno spesso strato di matita, piegati, maneggiati e spiegazzati per creare superfici e segni compositivi differenti. La vernice spray, utilizzata sia come base su cui ‘stendere’ la grafite sia come rifinitura, svolge la funzione di strumento per influenzarne il comportamento anziché essere un puro elemento aggiuntivo. I lavori presenti sui tavoli d’acciaio sono disposti in maniera stratificata rendendo così i disegni non totalmente visibili, come fossero cumuli di progetti non riusciti, accantonati, presentati quasi come opere da nascondere. C´è una tensione leggermente inquietante nel sapere che ciò che appare come un momento temporaneo, simbolo del mutamento del tempo è di fatto un punto di sosta finale: gli elaborati visivi, quasi sculture, con la loro bidimensionalità e quiete visiva sono interessati alle molteplici configurazioni del potenziale estetico più di ogni altra cosa, cercando di mettere in crisi simboli e significati ricorrenti, collettivamente acquisiti. Dan Shaw-town vive e lavora a New York. Si è laureato in Fine Art presso la London Metropolitan University e ha conseguito un Mfa in Fine Art presso il Goldsmiths College, University of London. Vincitore nel 2008 del premio Baa Expo Public Sculpture Award organizzato dal Goldsmiths College in collaborazione con l’Aeroporto di Heatrow. Tra le recenti mostre personali, China art objects, La (2011); Seventeen, Londra (2011), Used-paper, Khastoo, La (2010); Retro Modern, Christopher Crescent, Londra (2010); Drawings, Gallery-c at Team Gallery, New York (2009). Tra le sue ultime mostre collettive, West street gallery, New York, con Julia Rommel (2011); Eaf-european American Friendship, Duve, Berlino (2011); Common Room, Pianissimo, Milano (2011); Surface/tension, Lisson gallery, Londra (2011); De-phasing patterns, spazio cabinet, Milano (2011).  
   
   
MILANO: GIORNATA ONU CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. IL 25 NOVEMBRE APERTURA STRAORDINARIA DI “ARTEMISIA GENTILESCHI” MOSTRA VISITABILE FINO ALLE 22.30, INGRESSO GRATUITO PER LE DONNE DALLE 18.30 ALLE 22.30  
 
 Milano, 24 novembre 2011 - Per la Giornata dell’Onu contro la violenza sulle donne, in programma venerdì 25 novembre, il Comune di Milano avrà una “testimonial” d’eccezione: Artemisia Gentileschi, grande artista del Seicento europeo in mostra a Palazzo Reale. Per questa ricorrenza, l’esposizione “Artemisia Gentileschi – Storia di una passione” resterà aperta in via straordinaria fino alle 22.30, con ingresso gratuito per le donne dalle 18.30 alle 22.30 (ultimo ingresso entro le 21.30). Dalle 9.30 alle 18.30 tutti i visitatori (uomini e donne) pagheranno invece il biglietto (9 euro), ma lo faranno a fin di bene: l’incasso della giornata, infatti, sarà devoluto alla Fondazione Doppia Difesa, che offre sostegno, assistenza e tutela alle vittime di discriminazioni, abusi, violenze.  
   
   
SPORT: DA REGIONE LIGURIA RISORSE A COMUNI E SOCIETÀ PER 340 MILA EURO  
 
 Genova, 24 Novembre 2011 - Via libera ai contributi 2011 per gli impianti sportivi assegnati dalla Regione Liguria al termine di un incontro con l’Istituto di Credito Sportivo e il Coni, comuni e società. Una iniziativa dell’assessorato regionale allo sport anche per avere un quadro sulla copertura delle spese residue dalle varie realtà, oltre alle risorse regionali. Le fasce di contributo varate dalla Regione Liguria sono due: una in conto capitale, per un importo complessivo di 215 mila euro e quella in conto interessi per complessivi 122 mila euro, con una rateizzazione da 10 a 15 anni, destinati a far da volano a investimenti che sfiorano i 5 milioni di euro. La riunione, convocata in mattinata con il responsabile nazionale del servizio commerciale dell’istituto per il Credito Sportivo Giovanni Rotolo, con il referente ligure Duccio Fasanella, i presidenti Coni regionale e provinciale Vittorio Ottonello e Carlo Nicali è servita “anche a fare il punto sulla convenzione in atto tra Regione Liguria e Istituto per il Credito Sportivo, sui tassi di interesse e le modalità di contrazione dei mutui”, ha spiegato l’assessore regionale allo Sport Gabriele Cascino. A quest´ultimi, per contributi in conto interessi destinati interventi a interventi sui diversi impianti sportivi sono interessati, secondo la graduatoria, i comuni di Cervo (7 mila 228 euro), Cipressa (3 mila 681 ) Cesio (2 mila 366) e San Bartolomeo al Mare (5 mila 257) in provincia di Imperia, Laigueglia (10 mila 514), nel Savonese e Brugnato(13 mila 143), il centro dello Spezzino colpito dalle recenti alluvioni che ha confermato l´intervento per l´impianto polivalente in località Gazzo. Lecinque società sportive destinatarie di contributi in conto interessi sono: la Fratellanza (26 mila 285 per piscina comunale Genova-pontedecimo), Elisa (22 mila 079, per piscina piazzale Guerra a Genova-rivarolo), Anpi Sport Casazza (3 mila 785 euro per edificio polivalente campo calcio Xxv Aprile a Genova), Vado Fc (17 mila 348 per stadio Ferruccio Chittolina), Sirio (10 mila 514, per piscina e campo pallavolo Cairo Montenotte). Per quanto riguardai contributi in conto capitale, con una percentuale di finanziamento fino al 70% della spesa prevista, i comuni interessati al riparto sono Loano, nella Riviera delle Palme, nel Savonese; ( 38 mila euro), che ha ottenuto dalla Regione Liguria una priorità di punteggio per aver ospitato i Global Games, Montalto (49 mila euro) e Triora (28 mila) nell´Imperiese, Cisano sul Neva (50 mila euro) e Castelbianco (50 mila euro), in provincia di Savona.