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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Gennaio 2012
AGRICOLTURA, ROSSI SCRIVE AL MINISTRO CATANIA: “ESENTARE DA IMU STALLE, POLLAI E FIENILI”  
 
Firenze – Stalle, fienili, cantine, pollai, rimesse per attrezzi: anche i classici “fabbricati strumentali” dell’agricoltura pagheranno la nuova Imu, ossia la tassa sugli immobili che succede alla vecchia Ici, secondo il cosidetto “decreto Salvaitalia” del Governo. Le conseguenze per l’agricoltura, in particolare per quella Toscana, caratterizzata da piccole aziende, rischiano di rivelarsi disastrose. Questo il senso dell’allarme lanciato dai presidenti di Cia Toscana (Giordano Pascucci), Coldiretti Toscana (Tullio Marcelli), Confagricoltura Toscana (Giuseppe Bicocchi), che stamani in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze hanno incontrato il presidente della Regione, Enrico Rossi e l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. Il presidente della Regione Toscana ha raccolto l’allarme e annunciato che scriverà in proposito al Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, e al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “Crediamo – ha detto Rossi – che sia giusto, in un momento come questo, che ciascuno dia il suo contributo per fare uscire l’Italia dalla crisi. Pertanto l’Imu va pagata anche sulle case, i terreni e i fabbricati destinati all’agriturismo. Ci pare però che sia sbagliato e punitivo far pagare l’Imu sui cosidetti fabbricati strumentali, come i fienili, le rimesse, le cantine, le stalle e perfino i pollai (in muratura ndr). Questo – ha sottolineato il presidente della Regione – significa colpire al cuore l’attività produttiva agricola, peraltro senza tenere conto del valore dell’agricoltura come presidio dell’ambiente e del paesaggio e come fattore attrattivo del turismo.” La lettera che partirà dunque a firma Enrico Rossi all’indirizzo del Ministro Catania e del presidente Errani sottolineerà queste cose e chiederà di modificare il “decreto Salvaitalia”, facendo salvi i fabbricati strumentali. Ma a quanto ammonterebbe la nuova Imu per questi fabbricati? Secondo i calcoli che sono stati riferiti stamani, a titolo esemplificativo, un’azienda agricola che avesse 11 ettari a seminativi cerealicoli, 6 ettari a vigna, 3 ettari a oliveto e pascoli per 30 capi di bestiame, pagherebbe 400-500 euro per il magazzino, oltre 1600 euro per la cantina, circa 750 euro per la rimessa dei trattori, 900 euro per la stalla.  
   
   
ORTOFRUTTA ESTIVA E GRANDE DISTRIBUZIONE: ANCHE IN ITALIA COME IN FRANCIA SERVONO RAPPORTI COMMERCIALI PIÙ EQUILIBRATI.  
 
Bologna - “Anche in Italia è urgente, come in Francia, una legge che regoli i rapporti tra i produttori ortofrutticoli e la grande distribuzione organizzata, per ristabilire pratiche commerciali più trasparenti e correggere una serie di squilibri, da tempo peraltro denunciati dalle stesse autorità nazionali ed europee di vigilanza, che penalizzano in modo ingiustificato la parte agricola.” Lo ha detto oggi a Roma l’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-romagna Tiberio Rabboni presentando alla Commissione Agricoltura della Camera, su invito del Presidente, on. Paolo Russo, una proposta per una legge italiana sui rapporti tra produttori di ortofrutta estiva e grande distribuzione. “L´elevato grado di deperibilità dell´ortofrutta estiva obbliga i produttori ad un’immediata collocazione del prodotto sul mercato. E´ una condizione temporale che abbassa il potere negoziale degli agricoltori ed aumenta quello dei compratori, acuendo ulteriormente lo squilibrio che normalmente caratterizza i rapporti tra un´offerta agricola non particolarmente concentrata e una domanda agroalimentare concentrata per quasi il 50% in poche centrali d´acquisto nazionali. Occorre definire regole che ristabiliscano un rapporto più paritario, per garantire ai produttori il giusto reddito di impresa e ai consumatori il giusto prezzo.” L’obbligo di contratti scritti, stop ad alcune pratiche commerciali come ribassi, ristorni o dilazioni Tra i punti qualificanti della proposta illustrata da Rabboni, l’obbligo della contrattazione scritta nei passaggi di compravendita di ortaggi e frutta fresca consegnata sul territorio italiano, così da prevederne la quantità, le caratteristiche merceologiche e qualitative, i termini e i tempi di pagamento, le modalità di risoluzione e revisione del contratto, le cause di forza maggiore. Dovranno anche essere vietate alcune pratiche commerciali che attualmente danneggiano in modo particolare i produttori come ad esempio le rimesse o le dilazioni, i ribassi e i ristorni, l’addebito di spese non pertinenti, le vendite sottocosto. Andrà inoltre previsto l’obbligo di accordo sulle campagne promozionali. Secondo Rabboni si dovrà anche individuare il ruolo dell’Ente Pubblico, che potrà avere compiti di vigilanza e di sanzione.  
   
   
ACCISE CARBURANTE AGRICOLO: LE REGIONI CHIEDONO TAVOLO PER RIDUZIONE OLTRE 90 %  
 
Venezia - Le attività agricole svolgono una funzione produttiva e ambientale essenziale e non possono essere punite pesantemente dalle accise sul carburante utilizzato per le loro produzioni. Lo hanno ribadito ieri a Roma le Regioni italiane i cui assessori, su iniziativa del veneto Franco Manzato, hanno deciso di richiedere al ministro delle politiche agricole Mario Catania la creazione immediata di un tavolo di lavoro per verificare la possibilità di applicare a questa materia le direttive comunitarie che recepiscono il protocollo di Kyoto. “Le disposizioni comunitarie – ha spiegato Manzato – prevedono la possibilità di ridurre le accise da 330 a 21 euro ogni mille litri di gasolio, nell’ambito di un programma di riduzione delle emissioni. E’ di per sé ovvio che le attività produttive agricole nei settori delle colture vegetali e arboree conseguono una significativa compensazione rispetto alle emissioni di Co2, della quale si deve tenere conto in questa circostanza per evitare effetti peggiorativi che potrebbero derivare dalla compromissione economica di queste attività. Sarebbe un sostegno ad un settore produttivo strategico ed essenziale per il made in Italy – ha concluso – e anche un segnale di capacità di comprendere una realtà con la quale sembra che questo governo abbia nel suo complesso poca dimestichezza”.  
   
   
CAROTA IGP: SULLA BUONA STRADA INTESA CON PRODUTTORI ABRUZZESI SU DISCIPLINARE DA INVIARE ALLA UE  
 
Avezzano - Intesa di massima raggiunta tra i produttori di carota del Fucino e i responsabili del ministero delle Politiche agricole sul disciplinare che di fatto avvia la procedura per il riconoscimento Igp per la carota del Fucino. Nell´audizione pubblica di oggi ad Avezzano è arrivato il via libera su gran parte del disciplinare già concordato con il ministero stesso, tranne che per due articoli per i quali si è concordato che l´associazione produttori più rappresentativa del Fucino, accreditata dal ministero, entro pochi giorni invierà ai tecnici del ministero delle Politiche agricole una propria proposta formale e ufficiale di modifica da calare sul disciplinare. "Oggi possiamo dire di aver intrapreso la buona strada - ha detto l´assessore all´Agricoltura Mauro Febbo che ha partecipato all´audizione pubblica - dopo anni di attese e di confronti duri, frutto di un percorso tortuoso partito, tra alto e bassi, 13 anni fa. La carota rappresenta un prodotto di altissima qualità per l´economia abruzzese e soprattutto per quella agricola, che in ambito regionale contribuisce per il 25% al Prodotto interno lordo, ed è per questo che la nostra attenzione è massima". L´audizione pubblica, alla quale hanno partecipato molti produttori di carota, ha permesso di chiarire agli addetti ai lavori anche alcuni importanti aspetti tecnici della formulazione Igp e dell´iter che ora attende il disciplinare. "Ritengo che superata questa fase non ci saranno altri intoppi - ha ribadito l´assessore Mauro Febbo -. L´esperienza ci insegna che il passaggio è abbastanza tranquillo perché il disciplinare una volta approvato in Italia passa all´esame dell´Unione europea che già conosce i criteri con i quali si muove l´Italia. Da qui il mio ottimismo per la chiusura di una vicenda che potrebbe rappresentare molto per l´economia agricola del Fucino". Dal punto di vista procedurale, il disciplinare che disegna l´Igp della "Carota dell´Altopiano del Fucino" verrà recepito con un decreto ministeriale e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Trascorso un mese dalla pubblicazione senza alcuna obiezione formale di soggetti portatori di interesse, il disciplinare passerà al vaglio dell´Unione europea, l´unica competente alla dichiarazione di Igp di un prodotto, che a sua volta avvierà l´istruttoria finale.  
   
   
AL VIA IL PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO PER GLI INTERVENTI PER IL PARCO AGRICOLO DELLA PIANA  
 
Firenze – E’ stato approvato dalla Regione in questi giorni il disciplinare di selezione dei progetti per l’attuazione del Parco agricolo della Piana per il quale la Giunta ha stanziato sei milioni di euro. Soggetti destinatari dei contributi regionali sono le due Province di Firenze e Prato e gli otto Comuni coinvolti nel progetto del Parco agricolo della Piana (Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Firenze, Poggio a Caiano, Prato, Sesto Fiorentino, Signa). I progetti ammissibili alla richiesta di contributo da parte della Regione devono prevedere interventi quali il recupero delle trame agrarie storiche riqualificando i percorsi interpoderali, la valorizzazione delle aree agricole attraverso la multifunzionalità, il miglioramento della rete ecologica nella Piana ripristinandone i corridoi ecologici, la rigenerazione e valorizzazione del sistema delle acque per funzioni idrauliche, naturalistiche, agricole e di fruizione, la messa in rete del patrimonio storico-culturale della Piana anche attraverso il potenziamento della mobilità alternativa, la realizzazione e valorizzazione di opere di connessione tra le diverse parti del parco, la valorizzazione di strutture finalizzate all’ informazione, alla divulgazione e alla didattica del Parco e la riqualificazione dei margini urbani degli insediamenti che vi si affacciano. Le proposte di intervento, che potranno essere presentate anche da più amministrazioni (in tale caso dovrà essere specificata quella capofila che sarà responsabile del procedimento) saranno valutate da una apposita commissione interna alla Regione. Alle domande dovranno essere allegati una serie di documenti tra cui una relazione illustrativa, gli elaborati progettuali e una delibera di approvazione della proposta da parte dell’ente con l’impegno, tra l’altro, a sostenere la quota dei costi non coperti dalla percentuale di finanziamento regionale e a rispettare i tempi per l’inizio lavori e la completa realizzazione degli interventi. Il contributo regionale potrà essere modulato tra il 50% e il 60% delle spese ammissibili. La quota restante, a carico del soggetto beneficiario, potrà derivare anche da finanziamenti europei, nazionali o privati. Il beneficiario può infatti attivare, compatibilmente con le normative vigenti, tutte le linee finanziarie possibili. Per l’attuazione degli interventi oggetto di finanziamento regionale è previsto un accordo di programma tra la Regione e i soggetti beneficiari. I criteri di valutazione degli interventi si riferiranno alla qualità dell’intervento, alla coerenza con le previsioni regionali e con gli stumenti urbanistici, alla fattibilità economica e gestionale, alla qualità metodologica e procedurale, nonché all’intensità di aiuto richiesto. Le domande vanno indirizzate alla Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e della Mobilità della Regione Toscana, A.c. Pianificazione Territoriale e Paesaggio, Settore Pianificazione del Territorio, via di Novoli 26 – 50127 Firenze. Programma di finanziamento per l’ attuazione degli interventi relativi al Parco Agricolo della Piana. Altre informazioni nella sezione “territorio” del sito della Regione Toscana: www.Regione.toscana.it/territorio    
   
   
APPELLO ORGANIZZAZIONI AGRICOLE VENETE PER RIDUZIONE IMU. I COMUNI LE ASCOLTINO, HANNO RAGIONE  
 
Venezia - “Le organizzazioni professionali agricole hanno ragione. I Comuni le ascoltino e riducano l’Imu il più possibile. Meglio, e ragionevole, sarebbe togliere questa angheria sul lavoro del sistema primario: rischia solo di fare danni ad un comparto produttivo già provato”. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato si affianca all’appello delle associazioni di categoria del settore (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri), che hanno scritto ai Sindaci della Regione invitandoli a ridurre una tassa che di fatto elimina ogni agevolazione sui fabbricati e annulla le riduzioni d’imposta previste per gli imprenditori che coltivano direttamente il fondo. “In realtà – aggiunge Manzato – tutta la manovra punisce l’economia agricola più di altre, perché colpisce gli strumenti di lavoro, chè tali sono per un imprenditore agricolo la terra, i fabbricati di servizi e spesso la casa, e i mezzi tecnici in generale, a partire dal carburante. E’ il tempo della scure, vedremo quali danni farà; per il Veneto è stata già valutata una diminuzione del Pil pari a circa 4 miliardi di valore nel prossimo triennio. Se il cosiddetto paziente muore, non resta sangue da succhiare. Voglio solo ricordare – conclude l’assessore – che il debito italiano non l’ha fatto il Veneto, che anzi ha contribuito ed è chiamato a svenarsi per tentare di rimediare a buchi fatti altrove”.  
   
   
ROMANIA, APPROVATA CREAZIONE ASTA DEL PESCE  
 
Il Governo romeno ha recentemente approvato un investimento per la creazione dell´Asta del Pesce nella città di Tulcea, del valore totale di circa 77 milioni di lei (circa 18 milioni di euro). Il finanziamento è assicurato tramite il Programma Operativo per la Pesca 2007-2013 e tramite i fondi statali del Ministero dell´Agricoltura e dello Sviluppo Rurale. Ne dà notizia l´Ice. L´asta avrà il compito di centralizzare le offerte di pesce della zona del Delta del Danubio e del Mar Nero, tramite i 14 centri di raccolta previsti, dove le Associazioni di Pescatori e i pescatori professionisti avranno l´obbligo di consegnare il pesce pescato. Viene così creata la possibilità di commercializzare il pesce direttamente tramite l´Asta del Pesce, dove il prezzo viene stabilito in modo trasparente, contribuendo inoltre alla riduzione della pesca illegale e all´eliminazione degli speculatori. Gli acquirenti, d´altra parte, beneficeranno di prodotti commercializzati in ottime condizioni di igiene e di conservazione. La creazione dell´Asta del Pesce di Tulcea è fra gli obiettivi che la Romania si è preposta tramite il Piano Nazionale Strategico per la Pesca 2007-2013, per favorire così lo sviluppo delle infrastrutture relative alle attività della Pesca nel Mar Nero e nel Delta del Danubio.  
   
   
AGRICOLTURA IN TOSCANA: ALTRI 20 MILIONI PER I PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA  
 
Firenze – Agricoltura: la Regione spinge sull’acceleratore dei Pif, i progetti integrati di filiera e per il 2012 stanzia altri 20 milioni di euro. Quella dei Pif, il nuovo strumento attraverso il quale la concessione del finanziamento pubblico al mondo agricolo e agroindustriale è subordinata alla firma di un “accordo di filiera” fra i partecipanti, era stata la grande novità del 2011. “Il primo bando sui “progetti integrati di filiera” lanciato nella primavera scorsa – ricorda l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori – aveva fatto “strike” con una pioggia di progetti presentati. Dopo un’attenta valutazione, da parte di una apposita commissione di esperti, i progetti integrati di filiera che sono stati finanziati con i 25 milioni della prima tranche sono stati 15, per un investimento complessivo di 57 milioni. I progetti hanno riguardato l’intero territorio toscano, hanno coivolto 1250 imprenditori e hanno interessato complessivamente 7000 addetti. Le filiera coinvolte sono state: quella dei cereali con 5 progetti finanziati per oltre 26 milioni di investimenti, la zootecnia ancora con 5 progetti e oltre 16 milioni di investimenti, l’olio, il vino e il vivaismo, ancora con 5 progetti complessivamente e 14 milioni di investimento.” Ieri la giunta regionale ha approvato le nuove “linee guida” per il futuro bando sui nuovi Pif, che dovrà uscire a breve e che avrà una dotazione di 20 milioni di euro. “Rispetto al bando precedente – fa sapere l’assessore – sono state apportate alcune modifiche. Le principali novità riguardano l’introduzione della “filiera corta” e della castanicoltura e i piccoli frutti all’interno delle attività finanziabili con i nuovi Pif. Naturalmente restano anche le precedenti filiere: cerealicola, zootecnica, olio, vino e vivaismo. L’altra novità riguarda un accorciamento sensibile dei tempi per l’istruttoria e la concessione dei finanziamenti.” Le parole d’ordine, oltre all’integrazione, sono innovazione, salvaguardia ambientale, recupero di risorse e filiera corta. “Gli accordi di filiera – sottolinea Salvadori – hanno lo scopo di incentivare le aziende a “fare sistema” aggregando i soggetti della produzione con quelli della trasformazione e superando così la frammentazione e la dimensione eccessivamente modesta che caratterizza la gran parte delle aziende toscane. Gli accordi sottoscritti grazie ai Pif garantiscono inoltre prezzi certi per tutti i protagonisti, contribuendo a metterli al riparo dalle eccessive oscillazioni dei mercati, che soprattutto nell’ultimo anno, hanno rischiato di mettere in ginocchio i produttori ma anche molte aziende dell’agroalimentare. Infine, ma non per importanza, i Progetti integrati di filiera garantiscono più competitività, più sicurezza sul lavoro e più qualità dei prodotti. L’esempio offerto dal primo bando ha infatti dimostrato – conclude l’assessore – che i progetti presentati hanno rivelato importanti idee innovative i cui principali obiettivi riguardano la riduzione dei costi sia nella fase colturale che nella fase di trasformazione, l’aumento della competitività delle aziende agricole, il miglioramento quali-quantitativo dei prodotti da immettere sul mercato, l’aumento della sicurezza sui luoghi di lavoro e la riduzione dell’impatto ambientale.”  
   
   
AGRIEST OCCASIONE DI INCONTRO E APPROFONDIMENTO  
 
Udine - "Agriest è il luogo di discussione e confronto per l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia". Così l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, ha definito il salone della meccanica, enologia, zootecnia, biomasse, che si aprirà, per la 47.Edizione, al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco, venerdì 27 gennaio, e che è stato presentato a Udine, nella sede della Federazione Banche di Credito Cooperativo (Bcc). Violino, nel suo intervento, ha ribadito la complementarietà tra le rassegne Agriest e Good, dedicata all´agroalimentare, entrambe organizzate da Udine e Gorizia Fiere, anticipando che, come avvenne nell´edizione di due anni fa, ad Agriest, assieme al suo staff e ai responsabili della direzione centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali e dell´Ersa, egli sarà presente per l´intera durata della rassegna (che si chiuderà lunedì 30 gennaio) in uno stand aperto ai visitatori. A disposizione per dare suggerimenti e consigli agli agricoltori e agli operatori del mondo rurale. Agriest infatti, come aveva affermato la presidente di Udine e Gorizia Fiere, Luisa De Marco, intende mantenere e rafforzare il suo ruolo di riferimento per la civiltà contadina del Nord Est e per lo sviluppo del comparto, attraverso, oltre che alla proposta di prodotti di carattere tecnico da parte di 250 espositori, i numerosi convegni e approfondimenti sulle tematiche più attuali presenti nel programma. "Al di là della tradizione - ha infatti detto successivamente Violino commentando l´evento fieristico - Agriest è la mostra dell´agricoltura della nostra regione". Un´agricoltura, che per l´assessore rischia di pagare duramente, in termini di rallentamento della ripresa, a causa della manovra del Governo Monti, il quale ha introdotto l´Imu e reintrodotto l´Ici anche per i fabbricati rurali collegati alla produzione agricola. Penalizzando così anche l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia, che punta alla qualità delle produzioni lungo un cammino che, comunque, la Regione non mancherà di accompagnare. L´assessore ha infatti annunciato che per la definizione del Piano di sviluppo rurale per il prossimo settennio, si stanno cercando di valorizzare gli elementi atti a favorire la crescita dell´agricoltura regionale. E accanto al percorso legato al marchio Tipicamente Friulano, si andranno a definire alcune filiere specifiche, per individuare all´interno della Pac per il Friuli Venezia Giulia un nuovo tema per il loro rilancio. "Vogliamo interpretare - ha affermato Violino - i fondi comunitari non come un sussidio nei confronti dello svantaggio, bensì come un premio all´eccellenza; un premio a quanti producono qualità legata al territorio". "E l´attuale condizione - ha aggiunto - del mondo rurale del Friuli Venezia Giulia e del Nord Est, che dimostra di tenere alla crisi anche a livello economico, ci fa guardare con ottimismo lungo questo cammino". L´assessore ha poi citato il progetto Ager, delle Fondazioni delle Case di risparmio nazionali e del mondo accademico, quale uno degli elementi cadine della prossima politica rurale di sviluppo. Ma un altro tassello potrebbe essere rappresentato dalla creazione di un Istituto di istruzione superiore per l´agricoltura. Per formare non soltanto agricoltori preparati, ma anche imprenditori del mondo rurale - "che divengano manager delle loro aziende". In questo articolato disegno, per Violino il marchio Tipicamente Friulano risulta essere ancor più strategico, perché nel contesto della globalizzazione del gusto mantiene l´attenzione della comunicazione attorno alle tipicità e ai valori del territorio. In chiusura, l´assessore, riprendendo gli interventi del presidente della federazione delle Banche di Credito Cooperativo, Giuseppe Graffi Brunoro, soffermatosi sull´attenzione di tali istituti di credito anche per le piccole aziende rurali, e di Nicola Galuà, direttore generale di Confcooperative Fvg, ha richiamato l´uditorio sull´impegno e l´attaccamento al territorio delle Bcc, che era stato mantenuto anche in tempi difficili, e sul sostegno dell´organizzazione del mondo cooperativistico alla proposta volta alla creazione di un´unica Doc per i vini della regione. Tra i presenti, i direttori, dell´Ersa, Mirko Enzo Bellini, della direzione centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Luca Bulfone, e di Udine e Gorizia Fiere, Maurizio Tripani.  
   
   
S. PELLEGRINO SAPORI TICINO 2012 ECCELLENZE GASTRONOMICHE CON “I GIOVANI TALENTI D’EUROPA”  
 
Primavera di gusto con la manifestazione S.pellegrino Sapori Ticino 2012. L’affermata rassegna, giunta alla sua Vi Edizione, ideata per accostare alta gastronomia e turismo, torna in scena anche nel 2012 confermando l’ottima reputazione della cucina ticinese. L’evento, nato nel 2007, ogni anno si confronta con le diverse realtà internazionali lanciando un tema differente. Per l’edizione 2012 i riflettori saranno puntanti su “I Giovani Talenti d’Europa”: i grandi chef della Svizzera italiana aprono le porte dei loro locali ai giovani chef europei che proporranno le proprie creazioni gourmet nella splendida cornice del Ticino, dandosi appuntamento nei più prestigiosi ristoranti di Lugano, Ascona e Vacallo in vista della prossima primavera. Dal 15 Aprile al 20 Maggio 2012, alcuni tra i più noti ristoranti e lounge del Ticino saranno teatro di eccezionali esperienze sensoriali. Gli chef ticinesi “padroni di casa”, tra cui Dario Ranza, Ivo Adam, Luigi Lafranco, Marco Ghioldi, Andrea Bertarini e Renè Nagy, ospiteranno una selezione di giovani chef europei di grande successo: Markus Arnold 17 punti Gaultmillau e una stella Michelin del Meridiano Kursaal di Berna, Maryline Nozahic "Cuoca Svizzera dell´anno" per il 2012 dalla celebre guida gastronomica Gaultmillau de La Table de Mary di Yverdon, l’italiana Aurora Mazzucchelli 1 stella Michelin del Marconi di Sasso Marconi consigliatissima da Morelli del Pomirau, Anton Schmaus 1 stella Michelin dello Historisches Eck di Regensburg nonché il giovane Ronny Emborg stella danese, capace di convincere i gourmet più esigenti con sapienti mix della cucina europea, che elaboreranno le loro specialità, mettendo in risalto il loro territorio attraverso le loro creazioni. «Anche quest’anno il gusto incontra la passione per il Canton Ticino - commenta Dany Stauffacher, ideatore ed organizzatore di S.pellegrino Sapori Ticino – Cultura, arte e laghi rappresentano il contesto ideale per questa collaudata manifestazione gastronomica ricca di prodotti tipici garantiti e con una cucina di alto livello. Il file rouge di questa edizione – prosegue Stauffacher - è dedicato ai giovani talenti d’Europa che si distinguono come chef già affermati rappresentando il futuro dell’alta cucina, vantando passione e riconoscimenti eccellenti. Punteremo molto sull’aspetto internazionale e, su una gastronomia variegata accompagnata anche da vini di grandissima qualità. Venite a visitarci e troverete un Cantone capace di farvi innamorare del buon gusto e della vita”. L’appuntamento con S.pellegrino Sapori Ticino 2012 si rivela imperdibile! In apertura e a conclusione della kermesse, sono previste due serate conviviali in cui gli chef ticinesi proporranno i loro piatti per valorizzare al massimo il messaggio della manifestazione dedicata al territorio, all’enogastronomia locale e all’accoglienza.La cucina svizzera, infatti, è in continua evoluzione e sempre reinterpretata ad arte da noti chef, basti pensare che questo Paese vanta il più alto numero di stelle Michelin per abitante. Il via dell’evento si terrà il 15 aprile con le delizie degli chef ticinesi; da mettere in agenda anche l’incontro finale del 20 maggio, quando gli chef del Ticino chiuderanno la manifestazione con una particolare cena a sorpresa presso il Grand Hotel Eden di Lugano. A partire dal 22 aprile i giovani talenti prepareranno le loro specialità, nel dettaglio le prime date: il 22 aprile al Parkhotel Delta di Ascona ci sarà Markus Arnold, il 23 aprile presso l’ Hotel Splendide Royal di Lugano cucinerà Aurora Mazzucchelli, il 29 aprile al Conca Bella di Vacallo mescolerà gli ingredienti Maryline Nozahic,il 30 aprile Anton Schmaus sarà al Seven di Ascona ed infine il 7 maggio il danese Ronny Emborg sarà ospite di Villa Principe Leopoldo Hotel & Spa di Lugano. Nove cene al “Top” della cucina europea e cinque pranzi dove Stefan Nowaczyk, Lorenzo Albrici e altri chef ticinesi ci faranno passare dei mezzogiorni per veri gourmet. In questa edizione 2012 la grande novità sarà il Casinò di Lugano, una struttura unica nel suo genere che condensa 4 realtà; il Casinò, la Lounge, la discoteca e il ristorante dello chef Nagy, dedicate al gusto e al divertimento e che al suo interno ospiterà tre serate di diversa tipologia, tra degustazione e stile. Tre incontri variegati e realizzati ad arte che sorprenderanno anche i più esigenti: si inizia con La Perla del Lago, il ristorante del Casinò, che offre una vista spettacolare del bellissimo golfo di Lugano, cornice di due cene firmate S.pellegrino Sapori Ticino, e si chiude con una serata lounge gastronomica dal gusto trendy al Nyx Lounge, uno tra i più esclusivi locali Svizzeri. S.pellegrino Sapori Ticino apre il sipario al pubblico giovane. Infatti, il calendario prevede, oltre agli incontri con gli chef ticinesi e europei, anche alcune serate lounge, dal forte appeal, ideate per coinvolgere un target giovanile attirato da nuove esperienze gourmand. Atmosfera, musica e location cool:ingredienti indispensabili per gustare al meglio le raffinatezze gastronomiche in Ticino. Tra queste spiccano il Delta Beach Lounge di Ascona un magnifico locale con vista sul Lago Maggiore e culla del lifestyle internazionale, e il Nyx Lounge, fiore all’occhiello di Lugano che ha in preparazione una serata dedicata alle emozioni culinarie.Come ogni edizione è forte la collaborazione di aziende partners che sostengono la manifestazione. Oltre a S.pellegrino, storico partner della kermesse ticinese, anche Nespresso e Nestlé Professional, Credit Suisse, Garage Winteler con Mercedes, Les Ambassadeurs, Darwin Airline, Lugano Airport, Casinò di Lugano, Ticino Turismo con gli Enti Turistici di Ascona e Locarno, Lugano, Bellinzona e Mendrisiotto Turismo, Alias, i vini con il Franciacorta di Bellavista, le cantine Vinattieri e Castello Luigi della famiglia Zanini, la cantina Querciabella, Ticinowine, Riso Gallo, Rapelli, Hugo Dubno, Spaccio Ittico, e Kai con i media partner del Caffè, Ticino Welcome, Ticinovino, Tessiner Zeitung e Gastronomie e Tourisme sposano l’evento nella convinzione che sia un’opportunità che possa valorizzare il mondo del food, l’ accoglienza e la promozione del territorio. Www.sanpellegrinosaporiticino.ch    
   
   
SOLOLIO - MOSTRA DELL’ECCELLENZA OLEARIA ITALIANA, IN CONTEMPORANEA ALLA FIERA DELL’HOTELLERIE E DELLA RISTORAZIONE  
 
Giunta alla 3^ edizione, e forte del grande successo riscosso negli anni precedenti, alla 36^ edizione di Expo Riva Hotel di Riva del Garda (Tn) torna Sololio - mostra dell’eccellenza olearia italiana, la rassegna dei migliori oli del nostro Paese, che non mancherà di coinvolgere i visitatori con degustazioni gratuite, laboratori enogastronomici e incontri con i produttori. Sololio si svolgerà all’interno di uno dei tre padiglioni dedicati a Riva Food & Beverage - una delle quattro grandi aree in cui è suddiviso l’importante appuntamento fieristico dedicato al settore Ho.re.ca – che, quest’anno vedrà ulteriormente ampliata sia l’offerta espositiva sia quella formativa con un maggior numero di corsi e degustazioni. La manifestazione vedrà quali espositori le migliori aziende italiane produttrici di olio extravergine D.o.p. E monovarietale e l’evento più interessante è in programma nella giornata di martedì 31 gennaio 2012, con la gradita presenza del famoso oleologo Luigi Caricato che accompagnato dallo chef Giuseppe Capano presenterà una giornata di informazione e formazione sull’utilizzo e i vari abbinamenti dell’olio extra vergine, dal titolo: “Olio da olive: a crudo e in cottura”. Promossa da Expo Riva Hotel in collaborazione con Accademia d’Impresa (Azienda speciale della Camera di Commercio I.a.a. Di Trento) ed Enoteca provinciale del Trentino, Sololio riproporrà un’importante area didattica allo scopo di approfondire le conoscenze sull’olio, alimento dalle molteplici proprietà benefiche, rispondendo alle esigenze di consumatori e appassionati. I visitatori avranno quindi la possibilità di partecipare alla degustazione del prodotto sotto la guida di esperti del settore. Un fitto calendario di incontri consentirà a ciascuno di individuare l’argomento più adatto ai propri interessi. L’area dedicata al mondo dell’olio presenta tutti i giorni l’appuntamento alle ore 11:00 con una seduta di assaggio certificata riservata ai degustatori iscritti all’albo nazionale: mercoledì 1 febbraio doppio appuntamento, con seduta prevista alle ore 11:00 e alle ore 15:00. Per tutti i visitatori interessati viene proposto quotidianamente alle ore 13:00 l’incontro “A tavola con l’olio giusto: le eccellenze trentine sposano l’Extravergine”. Da non perdere i due incontri speciali per conoscere meglio le produzioni presenti in fiera: domenica 29 gennaio e martedì 31 gennaio alle ore 14:30 “Dall’olivo…all’olio filo diretto con il produttore”. Domenica 29 gennaio alle ore 16:00 A.s.s.a.m. Presenterà la “Rassegna nazionale degli oli monovarietali” nella cornice di Accademia d’Impresa e mercoledì 1 febbraio alle ore 16:00 O.l.e.a. Cura il minicorso di assaggio “Extravergine…piacere di conoscerti!”. Calendario delle attività formative di Sololio 2012 - 29 gennaio – domenica: Ore 11:00 Seduta Certificata riservata ai degustatori di olio; Ore 13:00 A tavola con l’olio giusto: le eccellenze trentine sposano l’Extravergine; Ore 14:30 Dall’olivo…all’olio: filo diretto con il produttore; Ore 16:00 Presentazione Rassegna Nazionale Oli Monovarietali a cura di A.s.s.a.m. 30 gennaio - lunedì : Ore 11:00 Seduta Certificata riservata ai degustatori di olio; Ore 13:00 A tavola con l’olio giusto: le eccellenze trentine sposano l’Extravergine; Ore 14:30 Dall’olivo…all’olio filo diretto con il produttore; Ore 16:00 Extravergine…piacere di conoscerti! Minicorso di assaggio a cura di O.l.e.a. 31 gennaio – martedì: Ore 11:00 Seduta Certificata riservata ai degustatori di olio; Ore 13:00 A tavola con l’olio giusto: le eccellenze trentine sposano l’Extravergine; Ore 14:30 L’oleologo-giornalistaluigi Caricato accompagnato dallo chef Giuseppe Capano presenta “Olio da olive: a crudo e in cottura”. Spazio di informazione e formazione dedicato al mondo della ristorazione su utilizzi ed abbinamenti dell’olio extra vergine d’oliva. 1 febbraio – mercoledì: Ore 11:00 Seduta Certificata riservata ai degustatori di olio; Ore 13:00 A tavola con l’olio giusto: le eccellenze trentine sposano l’Extravergine; Ore 15:00 Seduta Certificata riservata ai degustatori di olio. Le attività formative all’interno dell’area Sololio sono coordinate da Accademia d’Impresa, e dall’Enoteca provinciale del Trentino, in collaborazione con O.l.e.a. (Organizzazione laboratorio esperti assaggiatori-Pesaro), A.s.s.a.m. (Agenzia servizi settore agroalimentare delle Marche), l’Associazione Cuochi e Lady Chef del Trentino e le Strade del Vino e dei Sapori del Trentino.