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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Marzo 2012
Politica
APERTURA AL PARLAMENTO EUROPEO: COMMEMORAZIONE VITTIME DI FUKUSHIMA, TERRORISMO E RIVOLTE IN SIRIA  
 
Strasburgo, 14 marzo 2012 - Il disastro nucleare di Fukushima dell´11 marzo scorso fu causato da un errore umano e avrebbe potuto essere evitato, ha affermato il Presidente Martin Schulz durante il suo intervento in apertura della sessione plenaria il 12 marzo. In occasione della giornata europea contro il terrorismo, l´11 marzo, il Presidente ha condannato gli attentati "codardi e anonimi", come quello avvenuto a Madrid nel 2004. Schulz ha anche espresso una dura condanna delle uccisioni di migliaia di siriani perpetuate dalla "brutale dittatura" del Presidente Bashar al-Assad´s dall´inizio della Primavera araba. Anche se il terremoto e lo tsunami avvenuti in Giappone sono stati disastri naturali, il più grave incidente nucleare dopo quello di Cernobyl è stato causato da un errore umano e avrebbe potuto essere evitato, ha detto Schulz. L´11 marzo 2011, il Giappone veniva devastato dalla triplice catastrofe di un forte terremoto, uno tsunami di 20 metri d´altezza che ha distrutto una striscia di costa lunga 400 chilometri, e, il giorno dopo, dall´esplosione della centrale nucleare Daiichi di Fukushima. Il Presidente ha espresso condoglianze per le 19.000 persone che hanno perso la vita, le migliaia che hanno perso familiari e amici, e le diverse migliaia che, per scappare dalle radiazioni, hanno perso la casa per sempre. Schulz ha sottolineato il coraggio dei lavoratori senza nome che hanno rischiato la vita per riportare i reattori danneggiati sotto controllo. Tornando in Europa, Schulz ha fatto notare che il 30% dell´energia europea deriva da centrali nucleari e che, restando di competenza nazionale le decisioni in materia di politica energetica, la sicurezza nucleare è un tema che coinvolge tutta l´Ue. Il Presidente ha quindi reiterato la richiesta di fermare qualsiasi centrale nucleare che dovesse fallire gli stress test attualmente in corso. Terrorismo - Per celebrare la giornata europea per le vittime de terrorismo, Schulz ha espresso la solidarietà del Parlamento a tutte le vittime del terrorismo, da Bologna a Londra, e in particolare alle famiglie e agli amici delle 200 persone uccise e delle altre migliaia ferite, durante gli attentati terroristici a Madrid. Il Presidente ha condannato questi attentati "codardi e anonimi" e chiesto che sia fatto tutto il possibile per sostenere le vittime. Siria - Schulz ha ricordato le migliaia di persone uccise nella "guerra aperta", scatenata dalla "brutale dittatura" del Presidente siriano Bashar al-Assad contro il proprio popolo, dopo l´inizio della Primavera araba. Il Presidente ha quindi aggiunto che "lo spargimento di sangue non si ferma" e ha invitato al-Assad a consentire che almeno l´assistenza umanitaria possa raggiungere i civili. L´alto rappresentante della politica estera dell´Unione europea e la società internazionale dovrebbero inoltre sostenere gli sforzi di Kofi Annan e del Consiglio di sicurezza dell´Onu per garantire che "siano fatti i passi giusti", ha aggiunto. Un minuto di silenzio è stato osservato per tutte queste vittime. I deputati in arrivo Schulz ha annunciato all´Aula che la commissione giuridica ha approvato le credenziali di Emer Costello (S&d, Ie), Phil Bennion (Alde, Uk) e Nikos Chrysogelos (Verdi/ale, El). Inoltre, Roger Helmer è passato dal gruppo Ecr al gruppo Efd. Modifiche dell´ordine del giorno Martedì 13 marzo Una relazione di Lichtenberger sulla revoca dell´immunità parlamentare di Morvai è stata aggiunta alle votazioni di martedì. La relazione di Quisthoudt-rowohl sulla politica commerciale comune sarà oggetto di discussione come ultimo punto della seduta notturna di martedì dopo la relazione di Quisthoudt-rowohl sul contingente tariffario autonomo per le importazioni di carne bovina di qualità e sarà posta in votazione mercoledì. Mercoledì 14 marzo Una dichiarazione (con risoluzione) della vicepresidente della Commissione europea/Alto rappresentante sulla situazione in Bielorussia è stata aggiunta dopo la dichiarazione della stessa sulla situazione in Nigeria.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE L´INTRODUZIONE DI QUOTE PER RAFFORZARE LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE ALLA VITA POLITICA ED ECONOMICA  
 
Strasburgo, 14 marzo 2012 - Misure legislative per ridurre il divario retributivo di genere e introdurre le quote per aumentare il numero di donne negli organi direttivi e politici sono fra le richieste approvate martedì dal Parlamento europeo. In una risoluzione elaborata da Sophia in´t Veld (Alde, Nl) sulla relazione annuale 2011 sulla parità di genere nell´Ue, il Parlamento ribadisce la richiesta di nuove leggi che introducano le quote per incrementare la rappresentanza femminile negli organi direttivi, qualora le misure nazionali non riescano a raggiungere questo obiettivo. Nel dibattito svoltosi lunedì, la relatrice in´t Veld aveva esortato il Parlamento e la Commissione europea a varare iniziative forti per affrontare la disuguaglianza. "Spontaneamente ciò non accadrà: colleghi, è giunto il momento di agire!", aveva dichiarato. Nel corso dello stesso dibattito, il commissario per la giustizia Viviane Reding, aveva annunciato che proposte a tal fine potrebbero essere presentate entro fine anno. Il Parlamento aveva richiesto tali misure obbligatorie già in una risoluzione del luglio 2011. Quote negli organi direttivi Per incrementare il numero delle donne in posizioni dirigenziali nelle imprese dell´Ue, la risoluzione in´t Veld invita la Commissione europea a valutare le misure nazionali adottate finora, e, qualora le giudicasse inadeguate, a presentare una proposta legislativa per introdurre quote per incrementare le quote femminili negli organi direttivi al 30% entro il 2015 e al 40% entro il 2020. Quote elettorali - Nel documento si rileva che le quote elettorali sono state introdotte con successo in Francia, Spagna, Belgio, Slovenia, Portogallo e Polonia e che, quindi, misure equivalenti dovrebbe essere presa in considerazione anche da altri paesi. In un´altra risoluzione redatta da Sirpa Pietikäinen (Ppe, Fi) e votata sempre martedì, si sostiene che, per garantire la parità di genere nel processo decisionale politico, comprese le liste elettorali e le cariche più elevate dell´Unione europea, si rendono necessarie misure vincolanti e sanzioni a livello nazionale e comunitario. Per migliorare l´equilibrio di genere all´interno delle istituzioni Ue, i deputati invitano inoltre i governi nazionali a proporre, dopo le elezioni europee 2014, sia una donna sia un uomo come loro candidati a Commissario europeo. Attualmente, il 35% dei parlamentari europei sono donne, ma la media della rappresentanza femminile dei parlamenti nazionali dell´Ue rimane invariata al 24%. Solo il 23% dei ministri sono donne. Obiettivo Ue per la parità retributiva - Il divario retributivo tra i sessi è diminuito solo leggermente negli ultimi anni. In media, nell´Ue le donne guadagnano ancora il 17,5% in meno rispetto agli uomini, solo il 12% dei dirigenti sono donne e solo il 3% ricopre un incarico di presidenza. La risoluzione in´t Veld chiede un obiettivo di retribuzione paritaria europeo per ridurre del 10% il divario retributivo di genere in ciascun paese dell´Ue. La risoluzione Pietikäinen invita poi a un periodico monitoraggio delle misure adottate, e ad azioni correttive obbligatorie qualora gli obiettivi fissati non fossero raggiunti. Congedo di maternità retribuito - I deputati chiedono inoltre al Consiglio di portare avanti la proposta di direttiva sul congedo di maternità per garantire un congedo retribuito in tutta l´Ue. La risoluzione sulla relazione annuale sulla parità tra i sessi è stata adottata con 361 voti a favore, 268 contrari e 70 astensioni, mentre quella sulla rappresentanza delle donne nel processo decisionale politico è stata adottata con 508 voti a favore, 124 contrari e 49 astensioni.  
   
   
UE: FACILITARE LE SUCCESSIONI TRANSFRONTALIERE  
 
Strasburgo, 14 marzo 2012 - Un´italiana che si sposa con un tedesco e va a vivere in Belgio potrebbe decidere se i suoi eredi erediteranno secondo la legge italiana o quella belga, grazie alle nuove misure legislative approvate martedì dal Parlamento. Il nuovo regolamento mira a facilitare l´esecuzione delle volontà testamentarie ed evitare lunghi e costosi processi nel caso di un cittadino europeo deceduto in un Paese diverso da quello d´origine il cui testamento coinvolga più di un sistema giuridico nazionale. Secondo il relatore Kurt Lechner (Ppe, De), le successioni transfrontaliere rappresentano il 10% del totale nell´Ue, quasi 450.000 all´anno per un valore di circa 123 miliardi di euro. Le nuove regole europee introdurrebbero anche un Certificato successorio europeo, uno strumento che faciliterebbe le procedure legali e garantirebbe il rispetto dei diritti degli eredi, come pure delle altre parti coinvolte, ad esempio i creditori. Scelta fra due possibilità - Il regolamento, cosi come approvato dal Parlamento, introdurrebbe due nuove regole per gestire una successione internazionale. Primo, se qualcuno muore in uno Stato membro diverso da quello d´origine, l´eredità sarebbe, in principio, gestita secondo le leggi dell´ultimo paese dove si ha avuto la "residenza abituale", dai suoi tribunali e autorità. In questo modo, si eviterebbero conflitti che si potrebbero creare nel caso che più tribunali di diversi Paesi si dichiarino competenti su uno stesso atto testamentario. Secondo, una persona che redige il proprio testamento avrebbe la possibilità di scegliere che sia la legge del suo Paese d´origine a regolare le ultime volontà. Questa scelta rappresenterebbe un nuovo diritto per i cittadini europei, diritto che secondo i deputati è un passo in avanti poiché garantisce la possibilità per chiunque viva all´estero di conservare il legame con il Paese d´origine e veder cosi le proprie volontà rispettate secondo le disposizioni nazionali, ad esempio nel caso di una donazione in vita. Proseguendo con l´esempio dell´italiana sposata a un tedesco e residente per molto tempo in Belgio, senza questo regolamento potrebbe esserci un conflitto fra la legislazione del Paese d´origine (Italia), di quella dove sono ubicate le proprietà (Belgio) e di quella del Paese dove vivono gli eredi (Germania). Certificato successorio europeo - Il regolamento creerebbe un certificato successorio europeo per facilitare il recepimento del testamento da parte delle autorità competenti, rendendo la procedura più veloce e chiara. Il certificato avrebbe uso volontario. Nessun effetto sulla legislazione nazionale - Il nuovo regolamento non avrebbe nessuna applicazione in caso di successione di persone che restano a vivere nel proprio Paese d´origine e non modificherebbe la legislazione nazionale in materia di successione, proprietà, disposizioni fiscali e non introdurrebbe alcuna armonizzazione delle procedure nazionali. La legislazione non si applicherebbe in Gran Bretagna e Irlanda, in seguito a una scelta dei rispettivi governi, né in Danimarca, come sempre è il caso per queste tematiche. Prossime tappe - Il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo informale che dovrà ora essere confermato perché la legislazione possa entrare in vigore.  
   
   
UE: GESTIONE DELL´ACQUA: UNA SFIDA MONDIALE  
 
Bruxelles, 14 marzo 2012 - L´acqua è una risorsa preziosa: solamente il 60% della popolazione mondiale ha accesso all´acqua potabile. In Europa, la protezione dell´acqua è un tema centrale. Il Forum mondiale dell´acqua si è aperto a Marsiglia questa settimana mentre i deputati europei si confronteranno sul tema giovedì 15 marzo. "L´acqua è il motore centrale della nostra vita e del nostro sviluppo economico nel mondo" sottolinea il deputato austriaco di centro destra Richard Seeber e relatore di questo tema che verrà dibattuto in plenaria questa settimana. La Terra conta 2 miliardi di chilometri cubi d´acqua. Nonostante ciò, solamente 2,5% dell´acqua può essere utilizzata. I problemi legati alla gestione di questa risorsa, particolarmente sensibili nei paesi in caldi e in via di sviluppo, non sono sconosciuti alla realtà europea. A causa del cambiamento climatico, le attività del settore energetico e agricolo in Europa sono spesso colpite dalla siccità. Bruxelles-marsiglia - "L´unione europea ha adottato un quadro normativo efficace ma resta molto da fare" secondo la deputata portoghese Edite Estrela, che coordina la posizione dei socialisti sul tema. Ogni anno infatti l´Unione europea si aggiorna, in particolare per studiare i nuovi agenti inquinanti come i farmaci. La commissione parlamentare all´Ambiente si è già confrontata sul tema l´8 marzo. Questa settimana, in sessione plenaria i deputati europei dovranno dire la loro sul Sesto Forum mondiale sull´acqua. L´evento triennale conta 25.000 partecipanti provenienti da 180 paesi. L´obiettivo? Inserire il tema dell´acqua all´interno dell´agenda politica a livello mondiale.  
   
   
JOSÉ MANUEL DURãO BARROSO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA A ISPRA E MILANO- VENERDÌ 16 E SABATO 17 MARZO  
 
 Bruxelles, 14 marzo 2012 - Venerdì 16 marzo, dalle 11.30 alle 14.30, il Presidente, accompagnato dalla Commissaria europea alla ricerca, innovazione e scienza, Máire Geoghegan-quinn, visiterà il Centro Comune di Ricerca di Ispra (Va). In tale occasione, il Presidente della Commissione europea inaugurerà anche un "centro di crisi" destinato a coordinare gli interventi europei in occasione di catastrofi naturali ed emergenze umanitarie. Successivamente, il Presidente si recherà a Milano all´Università Cattolica del Sacro Cuore dove, alle 15.30 interverrà al seminario ´Colloqui sull´Europa´ e incontrerà la comunità accademica e gli studenti per parlare di politica e governance europea con l´intervento dal titolo: "The European Commission and the governance of the Union". Sabato 17 marzo, il Presidente interverrà al convegno organizzato da Confindustria "Cambia Italia. Riforme per Crescere", che ha inizio alle 9.15. Al dibattito prenderà parte, tra gli altri, il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, Commissario all´Industria e all´Imprenditoria. In occasione della sua visita a Milano, il Presidente Barroso incontrerà, tra gli altri, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.  
   
   
EUROBAROMETRO 76 – RAPPORTO NAZIONALE ITALIA- GLI ITALIANI E L´EUROPA: CRISI, SVILUPPO, INFORMAZIONE  
 
 Roma, 14 marzo 2012 - Il 34% degli italiani ritiene che l´Europa non stia adottando le giuste misure per uscire dalla crisi: questo dato si contrappone alla tendenza generale europea che risulta essere a tal proposito piuttosto ottimista. Sono i principali dati che emergono dal Rapporto sull´Italia dell´Eurobarometro Standard 76, presentato ieri alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e discusso da due illustri esperti quali il Presidente dell´Ispo Professor Renato Mannheimer e il Presidente dell´Eurispes Professor Gian Maria Fara. Il sondaggio è stato condotto tra il 7 e il 20 Novembre 2011 su un campione di 1.031 cittadini. Sulle azioni necessarie per uscire dalle difficoltà c´è un ampio consenso: la stragrande maggioranza, infatti, degli intervistati (72%) ritiene essenziale una riforma del mercato del lavoro che miri a ridurre la disoccupazione. Inoltre, secondo gli italiani, gli elementi sui quali l´Ue dovrebbe concentrare le proprie azioni per superare la crisi sono la lotta alla povertà, il mercato dell´industria e l´economia verde. L´alto tasso di disoccupazione giovanile, che in Italia ormai da settembre 2011 si colloca al di sopra del 30%, spinge gli intervistati ad una scelta quasi scontata in materia di politiche giovanili: il 51%, infatti, ritiene che l´Unione debba intraprendere delle misure finalizzate a favorire l´occupazione dei giovani, senza tuttavia trascurare il miglioramento della qualità dell´istruzione e l´ulteriore promozione di programmi come l´Erasmus, che permettono di studiare all´estero. A proposito degli effetti della crisi economica sulla vita quotidiana, il 57% degli italiani afferma di avere problemi nell´affrontare le spese correnti. Di questi, l´11% confessa di incontrare quasi costantemente delle difficoltà ad arrivare alla fine del mese: un dato preoccupante ma in linea con i risultati rilevati a livello europeo (8%). L´italia detiene invece la più alta percentuale di individui che dichiarano di non cercare attivamente informazioni sull´Unione europea: il 20% contro il 10% della media europea e l´8% registrato nel nostro Paese nel Novembre 2010. Questo dato è riconducibile alla grande copertura che i media nazionali danno alle questioni europee, soprattutto a seguito della crisi economica. Questa notevole quantità di informazioni disponibili si scontra con una parallela mancanza di qualità delle stesse: il 74% del campione ritiene infatti che i cittadini non siano correttamente informati sulle tematiche europee di attualità. Per gli italiani (83%) e per gli europei (86%) la televisione rimane il mezzo di comunicazione di massa più utilizzato anche se con alcune differenze percentuali legate all´età, al genere e alla provenienza geografica degli intervistati. A seguire troviamo la radio, anche se meno di un terzo degli italiani afferma di accenderla una volta al giorno (in Europa oltre la metà degli intervistati invece dichiara di farne un uso quotidiano) e la carta stampata, che vede il dato sul suo utilizzo giornaliero da parte degli italiani in ulteriore calo rispetto a un anno fa (dal 29% al 25%). La televisione risulta essere attendibile nel presentare le notizie europee anche se, proprio come la radio e la stampa, il dato sul grado di fiducia in essa riposto è in calo. Infine, qualche considerazione sul trend della rete. Gli utenti di internet sono in aumento: circa il 39% degli italiani dichiara infatti di connettersi quotidianamente. Inoltre, per ottenere informazioni sull´Unione europea vengono consultati principalmente i siti dei quotidiani o dei settimanali; a seguire troviamo le pagine istituzionali, i blog e altri siti di condivisione. L´utilizzo dei social media per ricercare informazioni rimane ancora marginale, ma la maggior parte degli intervistati ritiene che siano funzionali ad una maggiore partecipazione politica dei cittadini.  
   
   
SLOVENIA, PAESE NUOVAMENTE IN RECESSIONE  
 
Lubiana, 14 marzo 2012 - L´ufficio di Statistica sloveno (Surs) ha reso noto che l´economia del Paese è nuovamente in recessione, poiché ha registrato anche nell´ultimo trimestre del 2011 (dopo il recente calo nel terzo trimestre 2011 dello 0,5 per cento) una decrescita economica. Nel periodo ottobre-dicembre 2011 (rispetto allo stesso periodo del 2010) il Pil è sceso del 2,8 per cento, influendo notevolmente sul Pil annuale, che ha raggiunto una decrescita reale rispetto al 2010 pari allo 0,2 per cento. Nel 2011 sono stati colpiti particolarmente i settori dell´edilizia (calo del 20,3), agricoltura, silvicoltura e pesca (-2,3) ed attività informatiche e di comunicazioni (-1,7). Secondo la prima stima del Surs il Pil nel 2011 ha raggiunto il valore di 35,64 miliardi di euro (in termini nominali +0,6 per cento rispetto all´anno 2010). Rispetto al 2010 sono scesi nel 2011 dell´1,6 per cento i consumi finali e del 5,6 per cento gli investimenti lordi.  
   
   
FORMIGONI: URRU LIBERA, MANIFESTI IN REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 14 marzo 2012 - Il prossimo 22 marzo compirà 30 anni. "Rossella Urru - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esponendo il doppio manifesto con foto a Palazzo Lombardia - deve tornare libera al più presto". Accanto al presidente l´assessore al Commercio, Turismo, Servizi, Stefano Maullu, l´assessore all´Istruzione, Formazione e Cultura, Valentina Aprea, e il sottosegretario Politiche dei tempi e Tutela dei consumatori, Monica Guarischi. L´iniziativa A Palazzo Lombardia - In corrispondenza dell´ingresso N2 della sede regionale resteranno esposti i due manifesti che chiedono la liberazione della cooperante italiana. "Sarda di origine, Rossella Urru - ha spiegato Formigoni - ha già dedicato un periodo intenso della propria vita al servizio degli altri. È stata rapita in Africa mentre prestava assistenza a un campo di profughi nel sud dell´Algeria. Il doppio manifesto di Regione Lombardia è un gesto di solidarietà e ricordo: mi auguro che tutte le istituzioni italiane vogliano seguire questo esempio come molte hanno già fatto, esponendo un manifesto. Ricordare le vicende dei nostri connazionali ingiustamente rapiti come Rossella o detenuti come i due marò in India significa ravvivare il nostro spirito nazionale ed esprimere vicinanza alle famiglie". "A questa cooperante italiana, nativa della Sardegna - ha aggiunto Maullu - vogliamo dedicare questa iniziativa della Lombardia, affinché anche dalla nostra Regione si levi un appello per la sua liberazione immediata. Anche la Lombardia attende il rilascio immediato di Rossella, assieme a tutta la Sardegna e al resto d´Italia". Il Rapimento In Algeria - Risale allo scorso 22 ottobre il rapimento di Rossella assieme a due volontari spagnoli da parte di miliziani islamici armati: nativa di Samugheo, in provincia di Oristano, la giovane è laureata in cooperazione internazionale, regolazione e tutela dei diritti e dei beni etno-culturali all´università di Bologna. Rossella lavora per l´ong Cisp, nata nel 1983, acronimo di Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli.  
   
   
TONDO FIRMA PROTOCOLLO FVG-VOJVODINA E INAUGURA CASA FVG  
 
Trieste, 14 marzo 2012 - Il presidente della Regione, Renzo Tondo, in visita in Serbia e nella Provincia Autonoma della Vojvodina, ha firmato ieri a Novi Sad il rinnovo del Protocollo d´intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia e quella Provincia Autonoma, con la quale la collaborazione è in atto già dal 2003. La nuova intesa crea un ampio quadro di collaborazione per consolidare il preesistente partenariato nei settori industriale e commerciale, delle infrastrutture e dello sviluppo territoriale, nonché del turismo, della cultura, della ricerca scientifica e dell´innovazione, dell´ambiente e della formazione, assegnando particolare importanza allo sviluppo delle Piccole e medie imprese. "Si tratta - ha affermato Tondo - non solo del rinnovo di un protocollo, ma di confermare da un lato la collaborazione già in atto in tanti settori, dall´altro di aprire nuovi orizzonti collaborativi in diversi campi fra cui la sanità, in particolare per quanto attiene all´area delle malattie mentali, e anche l´archeologia. Ovviamente il lavoro sulle Pmi resta in primo piano e anzi dico ai nostri imprenditori che in questo Paese ci sono moltissime opportunità di lavoro". A margine della firma ufficiale del Protocollo, sempre oggi il presidente della Regione ha inaugurato "Casa Fvg in Vojvodina", ufficio di collegamento gestito da Informest e ospitato dallo stesso Governo della Provincia Autonoma di Vojvodina. "Casa Fvg" si propone di diventare un importante punto di riferimento per l´assistenza del sistema regionale in modo da facilitare le relazioni economiche con la Vojvodina.  
   
   
PRESENTATO IL PRIMO CONSUNTIVO DI CONTABILITA’ ANALITICA DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE DELLA VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 14 marzo 2012 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin e i responsabili dell’Unità per il controllo di gestione hanno presentato il 12 marzo ai dirigenti regionali il primo consuntivo della contabilità analitica per centri di costo, riferito all’esercizio 2010. Attraverso tale procedura, per la prima volta - dopo la sperimentazione del primo semestre 2009 e l’introduzione del controllo di gestione nel 2010 - l’Amministrazione regionale ha la possibilità di conoscere i costi correnti di tutte le attività esercitate dalla Regione, illustrate attraverso i centri di costo, ai quali le varie strutture dirigenziali hanno imputato le spese effettuate nel corso dell’anno. Il nuovo sistema consente quindi di quantificare e valorizzare le risorse effettivamente utilizzate per realizzare gli obiettivi dell’Amministrazione, permettendo di valutare l’impegno delle risorse pubbliche, in particolare sotto il profilo dell’efficienza e dell’economicità dei servizi. Si tratta quindi di un utile strumento per fronteggiare le difficoltà finanziarie, attualmente sempre più evidenti, e la cui utilità, in termini di conoscenza, potrà essere valutata positivamente anche dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti. Il metodo del controllo di gestione mediante l’utilizzo di un sistema contabilità analitica è stato introdotto nell’ordinamento contabile della Regione dalla legge regionale 30/2009, anche in attuazione del Programma di governo per la Xiii Legislatura, che prevede che l’efficienza e l’efficacia dell’amministrazione siano assicurate attraverso un processo di revisione delle procedure e un adeguamento dei tempi di definizione delle pratiche, in modo da rendere ancor più evidenti e concreti i vantaggi derivanti dall’attuazione delle politiche regionali.  
   
   
IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA SCOPELLITI INTERVIENE SUL PREMIER MONTI.  
 
Catanzaro, 14 marzo 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La riflessione del Presidente Stefano Caldoro è corretta ma se il Mezzogiorno continua a contare poco o nulla non è per colpa della Lega o dei rappresentanti del Sud in Parlamento che si spendono al massimo. Sentiamo l’assenza dell’attuale governo sui problemi delle nostre regioni – ha affermato il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti - e non basta un solo ministro per risolvere le criticità di un territorio difficile. Monti ha passato la soglia dei cento giorni di governo ma fino ad oggi non è mai venuto nel Sud dell’Italia”.  
   
   
VERTENZA SARDEGNA - INSEDIATO TAVOLO TECNICO STATO-REGIONE, CAPPELLACCI NOTIFICA ODG CONSIGLIO REGIONALE AL GOVERNO  
 
Roma, 14 Marzo 2012 - E´ stato insediato ieri a Palazzo Chigi il tavolo tecnico Stato-regione sulla vertenza Sardegna, costituito dal Governo in seguito al vertice svoltosi il 2 Febbraio tra il premier Monti, il presidente Ugo Cappellacci e la delegazione di parlamentari e consiglieri regionali sardi. I lavori, che hanno visto la partecipazione dei sottosegretari Improta e Ceriani, sono stati aperti con l´illustrazione da parte del presidente della Regione ai rappresentanti dell’esecutivo nazionale dell´ordine del giorno sulla vertenza Sardegna approvato all’unanimità dall’Assemblea sarda: "Sulle questioni aperte tra lo Stato e la nostra Isola - ha dichiarato il presidente della Regione - stiamo costruendo una posizione unitaria, che ha già visto un pronunciamento forte del Consiglio Regionale e che proseguirà con la riunione degli Stati Generali, già convocata nei prossimi giorni, per coinvolgere i rappresentanti sindacali, le organizzazioni datoriali, i parlamentari e le comunità locali". Il presidente Cappellacci ha sollecitato l’esecutivo affinché gli approfondimenti tecnici che saranno oggetto del lavoro del tavolo procedano in tempi stretti, come indicato nel decreto costitutivo dell’organismo. "La Sardegna tutta - ha commentato il governatore al termine della seduta - chiede che la questione sarda abbia la giusta collocazione nell’agenda politica nazionale e che siano affrontati con determinazione i nodi storici che nei decenni hanno strozzato lo sviluppo della nostra Regione e che sono causa di un divario tra la nostra terra e altre aree della penisola. Ci rivolgiamo al Governo non per mendicare soluzioni assistenzialiste, ma per rivendicare, quanto spetta al popolo sardo per poter autodeterminare il proprio futuro secondo un positivo spirito autonomista". "Con idee, progetti e strategie che nascono nella nostra Isola e che sono rispettosi dei nostri valori - ha concluso Cappellacci - vogliamo dare il nostro contributo alla ripresa e del Paese e chiediamo di essere messi in condizione di poterlo fare". Il tavolo tecnico Stato-regione si riunirà nuovamente entro dieci giorni.  
   
   
U. E: SICILIA, RATIFICARE FISCAL COMPACT E RAFFORZARE INVESTIMENTI  
 
Palermo, 14 marzo 2012 - L´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, ha partecipato ieri ai lavori per la costituzione del Centro di Coordinamento Regionale Siciliano del Cime (Consiglio Italiano del Movimento Europeo) che si terranno al Comune di Palermo, alla presenza del presidente Nazionale del Cime, Pier Virgilio Dastoli, aderendo al manifesto (pubblicato il 12 marzo dal Corriere della Sera), presentato da politici, economisti e studiosi per il rafforzamento dell´azione politica europea. Il centro regionale raccoglie associazioni e movimenti che producono iniziative ed elaborazioni sui temi della integrazione europea e del rafforzamento dell´U.e. Attraverso la sua trasformazione in senso realmente federale: in questo contesto una grande opportunita´ che si presenta per la Sicilia. Nel corso dei lavori sara´ sottoscritto l´appello ai governi italiano e tedesco elaborato e firmato da insigni personalita´ della politica e della cultura in vista dell´introduzione del Fiscal Compact e delle nuove discipline di bilancio che impongono l´introduzione dell´obbligo di pareggio nelle Carte Costituzionali. "Va condiviso anche dalla Sicilia quanto richiesto dall´appello - ha detto l´assessore Armao - circa il rafforzamento della convergenza politica europea. Italia e Germania partendo dalla ratifica del Fiscal Compact si facciano promotrici di una dichiarazione politica per indirizzare e rafforzare la politica europea in senso federale. E´ necessario in tal senso che i due Paesi adottino un´azione comune per produrre una Agenda e un Metodo per tale rafforzamento. La Regione siciliana ha avviato un deciso percorso di risanamento, ma col fiscal compact questa scelta va rafforzata senza tentennamenti, ma puntando sempre e comunque a sostenere lo sviluppo e gli investimenti".  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO IL PATTO DI STABILITÀ REGIONALIZZATO  
 
Catanzaro, 14 marzo 2012 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti, la Giunta ha deliberato il recepimento dell’accordo sancito in conferenza unificata sul documento proposto dal tavolo di consultazione permanente sulla sanità penitenziaria recante "linee di indirizzo per la riduzione del rischio autolesivo dei detenuti,degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale ". E’ stata anche autorizzata la costituzione in giudizio della Regione avverso il Ricorso della presidenza del Consiglio dei ministri innanzi alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge regionale sul “sostegno di persone non autosufficienti”. Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini, l’Esecutivo ha approvato il Patto di Stabilità regionalizzato orizzontale. In sostanza, con questa delibera, la Regione si dota del nuovo strumento di programmazione economico finanziaria previsto dalla 220/2010, che consente alle regioni di integrare le regole e modificare gli obiettivi posti dal legislatore nazionale per il Patto di Stabilità, venendo incontro alle esigenze delle autonomie territoriali. La Regione, quindi, previa la concertazione con gli enti locali calabresi, può differenziare i flussi di spesa ammessa in relazione alla diversità delle situazioni finanziarie dei comuni e delle province aderenti, in modo che gli enti locali più virtuosi possano mettere a disposizione propri spazi finanziari a beneficio degli enti con minore spesa disponibile. La scelta di dare avvio al Patto di stabilità regionalizzato orizzontale è un’iniziativa che, nelle scorse settimane, era stata prospettata alla Regione, da parte di Confindustria e Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), come possibile rimedio al fine di ampliare la dotazione complessiva delle risorse che possono essere messe a disposizione delle imprese che attendono pagamenti dalle pubbliche amministrazioni locali. Il meccanismo del Patto regionalizzato può rappresentare una soluzione per controbilanciare, in favore delle imprese, gli effetti negativi prodotti dal Patto di Stabilità, che talora produce ritardi nei pagamenti a fronte di lavori e servizi eseguiti e determina difficoltà alle aziende, già gravate dal razionamento del credito bancario e dalla pressione fiscale. Con la regionalizzazione del Patto vengono, infatti, introdotti margini di flessibilità in grado di consentire un aumento della capacità di spesa degli enti locali che, a medio termine può assicurare anche una maggiore sostenibilità complessiva della finanza locale, liberando risorse per nuove opere e pagamenti. Approvate anche una serie di variazioni al bilancio di cassa dei capitoli inerenti le spese per la copertura dei disavanzi di gestione in materia di spesa sanitaria e per la maggiore entrata per maggiore entrata connessa al trasferimento di fondi del Ministero della Salute. Infine, approvata, anche una variazione di bilancio a seguito dell’assegnazione di fondi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano, è stato approvato lo schema di convenzione con Arpacal per l’espletamento dell’attività istruttoria in materia di valutazioni ambientali.  
   
   
BOLZANO: LEGGE FINANZIARIA IMPUGNATA, LIBERALIZZAZIONI, PERCORSO CLIMA  
 
Bolzano, 14 marzo 2012 - Giudizio davanti alla Corte costituzionale su alcuni articoli della legge finanziaria provinciale impugnati dal Governo, legge provinciale sulle liberalizzazioni nel commercio, percorso "Avventura clima": sono alcuni dei punti su cui ha deliberato il 12 marzo la Giunta provinciale. Alla Consulta per la Finanziaria 2012 - Alcuni articoli della legge finanziaria provinciale 2012 sono stati impugnati dal Governo per presunta violazione di competenze. La Giunta provinciale ha deciso di resistere in giudizio davanti alla Corte costituzionale a difesa della propria autonoma legislativa sulle agevolazioni fiscali sull´addizionale Irpef previste per le famiglie e i cittadini a basso reddito, un intervento che già in passato la Corte costituzionale ha ammesso respingendo l´impugnazione del Governo e che costituisce quindi un precedente essenziale. La Giunta ha deciso di resistere in giudizio davanti alla Consulta anche su altri due punti della legge finanziaria provinciale 2012 oggetto dell´impugnazione statale: il cumulo di incarichi dirigenziali nella Provincia e in enti strumentali della stessa, pensato per un migliore coordinamento e lo snellimento della gestione delle materie di competenza di un componente di Giunta e del lavoro dell´ente nelle stesse materie; la disciplina per la revisione tecnica dei veicoli a motore di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, con cui si introduce l´autorizzazione delle imprese specializzate sul territorio a svolgere il prescritto controllo tecnico, senza concentrare i camion su Bolzano ed evitando viaggi e costi maggiori. Percorso sulle eccellenze nell´energia pulita - La Giunta ha esaminato la bozza del progetto di un Clima-tour, un percorso da creare a Bolzano e sul territorio per presentare al meglio l´eccellenza altoatesina in tema di sostenibilità, energia pulita, tutela del clima: una sorta di itinerario su cui puntare sia a livello economico che turistico. Dall´idroelettrico al fotovoltaico, dal solare alla biomassa, dai progetti Casaclima all´idrogeno: la Provincia di Bolzano sta cercando di profilarsi sempre più come vero e proprio "Klimaland", una terra dove si riesce a far convivere economia e tutela dell´ambiente, turismo e cura del paesaggio. Questa vocazione alla sostenibilità, secondo la Giunta provinciale, può essere concretamente tradotta anche in nuove opportunità economiche e turistiche. "Possiamo sfruttare l´eccellenza altoatesina in questo settore - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - l´idea è quella di collegare e mettere in rete un vero e proprio Clima Tour, un percorso articolato su diverse tappe per dare ad aziende e normali visitatori un esempio concreto di ciò che si riesce a fare in Alto Adige." Liberalizzazioni nel commercio: subito la legge - È convocata per giovedì 15 marzo una sessione straordinaria del Consiglio provinciale per l´approvazione della legge provinciale che riforma l´ordinamento del commercio e recepisce - attenuandone gli effetti sul territorio - il decreto del Governo sulle liberalizzazioni. La Giunta provinciale ha confermato il suo orientamento per una rapida approvazione della legge e non per attendere sino all´estate, come chiedono le associazioni di categoria, "con il rischio che dal 24 marzo, se il Parlamento non approvasse alcun rinvio a livello nazionale, l´Alto Adige debba fare i conti con la liberalizzazione totale", ha spiegato Durnwalder ricordando che sono già state notificate alla Provincia 64 richieste di avvio di attività commerciali. "Richieste sulle quali non vogliamo vedere aperte controversie giudiziarie." La Giunta ha confermato anche il suo parere contrario all´introduzione di un´Autohrity di controllo per il commercio nel verde agricolo e per le superficie di vendita oltre i 500 mq., che ritiene obsolete stante la normativa provinciale vigente.  
   
   
TRENTO: REFERENDUM SULLE COMUNITA´ DI VALLE: SI VOTERA´ IL 29 APRILE  
 
 Trento, 14 marzo 2012 - Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha firmato il decreto di indizione del referendum provinciale abrogativo di alcune disposizioni delle legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3, avente a oggetto le Comunità di valle. Nel decreto si stabilisce che gli uffici elettorali di sezione si costituiranno alle ore 6.00 di domenica 29 aprile per le operazioni preliminari. Le votazioni inizieranno subito dopo la fine di queste operazioni e proseguiranno fino alle ore 22.00. Questo il quesito sottoposto agli elettori: "Volete che sia abrogata la legge provinciale della Provincia autonoma di Trento del 16 giugno 2006, n. 3 - così come modificata dalle leggi provinciali della Provincia autonoma di Trento del 19 giugno 2008, n. 6; del 12 settembre 2008, n. 16, del 3 aprile 2009 n. 4; del 27 novembre 2009, n.15, del 28 dicembre 2009, n. 19 e del 10 dicembre 2010, n. 26 - recante Norme in materia di governo dell´Autonomia del Trentino, con la quale sono state istituite le cosiddette Comunità di valle e ne è stata regolamentata la costituzione, il funzionamento e l´organizzazione, limitatamente agli articoli 14; 15; 16; 17; 17 bis, 18 Organizzazione, personale e contabilità della Comunità, limitatamente al comma primo: "1. Salvo quanto riservato ai contratti collettivi di lavoro di settore, la disciplina dell´organizzazione e del personale della comunità è dettata da regolamenti, nel rispetto dello statuto della comunità e delle vigenti leggi provinciali e regionali" ed all´articolo 21?". La proposta soggetta a referendum è approvata se è raggiunta la maggioranza dei voti favorevoli validamente espressi, a condizione che alla votazione abbia partecipato la maggioranza degli aventi diritto al voto.  
   
   
INCONTRO CON SINDACO DI BOLZANO SU VIABILITÀ, ENERGIA, MUSEO E STADIO  
 
Bolzano, 14 marzo 2012 - Circonvallazione e collegamento con l´Oltradige, società unica Sel-ae, nuovi spazi per il Museo archeologico, risanamento e ampliamento dello stadio Druso. Sono stati questi i temi principali affrontati dalla Giunta provinciale durante l´incontro del 12 marzo con il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e il suo vice Klaus Ladinser. "Si è trattato di un colloquio cordiale - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - sicuramente un concreto passo in avanti rispetto alle recenti incomprensioni". Il tema più importante affrontato con i vertici dell´amministrazione del capoluogo è stato quello riguardante la mobilità. "Non è vero che Bolzano è stata dimenticata dalla Provincia - ha spiegato Durnwalder - la circonvallazione non è prevista nel programma di opere stradali approvato la scorsa settimana, ma è in cima alla lista di priorità del programma da 400 milioni di euro finanziato dalla A22. Il collegamento in galleria tra San Giacomo e la parte nord della città costerà circa 200-250 milioni, e se l´Autobrennero ottenesse il rinnovo o la proroga della concessione sono convinto che si riuscirebbe a partire anche in tempi relativamente brevi con i lavori. Sicuramente in maniera più rapida rispetto all´opzione dell´inserimento nel programma provinciale che risulta "bloccato" per i prossimi 10 anni". Per quanto riguarda, invece, il collegamento con l´Oltradige, Durnwalder ha ribadito di voler "puntare su un progetto globale che coinvolga non solo Bolzano, ma tutta l´area che arriva sino a Caldaro. Da questo punto di vista - ha aggiunto il presidente della Giunta provinciale - la soluzione del Metrobus riteniamo che sia quella da preferire perchè ha costi enormemente inferiori rispetto all´ipotesi tram, visto che l´investimento previsto è di circa 60 milioni di euro contro i 200 del tram. Inoltre, ci consentirebbe di prevedere un collegamento unico tra l´Oltradige e i punti nevralgici della città come l´ospedale o la stazione ferroviaria". Nei prossimi giorni una delegazione altoatesina, composta da amministratori provinciali e comunali, si recherà in visita a Nantes per valutare da vicino un progetto simile a quello che si vorrebbe applicare a Bolzano. "In ogni caso - ha commentato Durnwalder - cercheremo di trovare una soluzione che sia il più possibile condivisa". Tra gli altri punti affrontati nel corso dell´incontro con il sindaco Luigi Spagnolli e il vicesindaco Klaus Ladinser, spicca la questione relativa allo stadio Druso. "Vogliamo risanarlo e ampliarlo per ospitare le partite dell´Fc Alto Adige/südtirol - ha spiegato il presidente Durnwalder - ma non certo investendo i 18 milioni previsti dalla bozza iniziale del progetto. Una spesa di 7-8 milioni può rappresentare la base di partenza per una discussione con il Comune". Questione Museo archeologico: la "casa" di Ötzi ha bisogno di nuovi spazi, e l´idea è quella di creare un collegamento con l´attuale Museo civico tramite un sottopassaggio in via Cassa di Risparmio. "Una soluzione di medio-lungo periodo è necessaria - ha spiegato Durnwalder - prendendo anche in considerazione l´ipotesi di una permuta con il Comune sul Museo civico". Durante l´incontro con i vertici dell´amministrazione del capoluogo, la Giunta provinciale ha anche affrontato la questione dell´energia, e in maniera particolare dei rapporti tra Azienda Energetica e Sel. "Vogliamo sostenere una maggiore e più forte collaborazione nella produzione e nella distribuzione dell´energia, nonchè nella manutenzione della rete - ha commentato il presidente Luis Durnwalder - e il nostro obiettivo di fondo resta quello di dare vita ad una società unica che possa mettere sotto lo stesso tetto Provincia e Comuni."  
   
   
IMMIGRAZIONE, GIOVEDÌ PROSSIMO A SIENA SI DISCUTE DI INTEGRAZIONE  
 
Firenze, 14 marzo 2012 – Una giornata dedicata al tema dell’integrazione, attraverso la presentazione di proposte concrete da sviluppare in ambito locale, organizzata da Regione, Osservatorio Sociale Regionale, Provincia di Siena e Università di Siena. ‘Le sfide locali dell’integrazione’ è il titolo del convegno che si terrà giovedì prossimo, 15 marzo, a Siena. Ma è anche il titolo del libro, realizzato da Fabio Berti e Andrea Valzania e sostenuto dalla Regione attraverso l’Osservatorio Sociale Regionale e la rete degli Osservatori Sociali provinciali, che sarà presentato nel corso dell’iniziativa. La giornata è suddivisa in due parti. La sessione della mattina, che si svolgerà nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche, è dedicata alla presentazione del volume e alla condivisione di un documento contenente alcune proposte concrete in tema di immigrazione. Nel pomeriggio, presso la Sala del Consiglio Provinciale, spazio al dibattito al quale parteciperanno oltre all’assessore al welfare Salvatore Allocca, lo storico Franco Cardini, l’Imam di Firenze e presidente Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia) Izzedin Elzir ed il presidente della Fondazione Ethnoland Otto Bitjoka.  
   
   
ANAGRAFE. INAUGURATO LO SPORTELLO NEL CARCERE DI BOLLATE: RISPONDERÀ ALLE RICHIESTE DI 2 MILA PERSONE CONTRIBUIRÀ A FARE SENTIRE CITTADINI I DETENUTI  
 
Milano, 14 marzo 2012 - Uno sportello anagrafico per offrire servizi civici a chi vive e lavora in carcere, facendo sentire più vicina la presenza delle istituzioni. Con questo spirito è stata inaugurata stamani l’anagrafe nel carcere di Bollate. Erano presenti l’assessore ai Servizi civici Daniela Benelli e l’assessore alla Casa Lucia Castellano, ex direttore del carcere di Bollate. Lo sportello, aperto dalle ore 9 alle 12 di ogni secondo mercoledì del mese, risponderà alle richieste di chi vive e opera nell’istituto penitenziario, per un totale di circa 2 mila persone. I funzionari del Comune di Milano produrranno certificati, carte di identità, autentiche della firma, autocertificazioni e cambi di residenza. “Dopo Opera e San Vittore – ha dichiarato l’assessore Daniela Benelli – anche Bollate dispone di uno sportello anagrafico che consente di ottenere tutti i servizi dell’anagrafe. Considero molto importante questa iniziativa, perché contribuisce a un pieno ed effettivo riconoscimento dei diritti dei detenuti in quanto cittadini”. “E´ un altro passo che rafforza il rapporto tra il carcere, l’Amministrazione comunale e la vita della città”, ha affermato l’assessore Lucia Castellano.  
   
   
BOLZANO: NUOVO CARCERE SECONDO LE PROCEDURE  
 
Bolzano, 14 marzo 2012 - Procedura trasparente e corretta nei lavori di preparazione per realizzare il nuovo carcere a Bolzano sud: lo ha ribadito il 12 marzo il presidente della Provincia Luis Durnwalder al termine della seduta della Giunta provinciale: "Ci atteniamo scrupolosamente alle direttive, l´iter è chiaro e non si può certo parlare di utili milionari o speculazioni come sostiene parte dell´opposizione", ha sottolineato Durnwalder. Chi con obiettività e senza preconcetti si prendesse la briga di studiare nel dettaglio i singoli passi dell´iter di costruzione del nuovo carcere a Bolzano sud, non arriverebbe a conclusioni malevoli o a dubbi artificiosi: lo ha ribadito il presidente Luis Durnwalder: "Risulta con evidenza che la Provincia costruire la casa circondariale d´intesa con lo Stato e attraverso i finanziamenti nel quadro dell´Accordo di Milano, "che prevede un fondo di 60 milioni di euro all´anno per coprire costi finora di competenza dello Stato." Uno di questi capitoli è il nuovo carcere. "Per chi ha visto come vivono i detenuti nel vecchio carcere, la necessità di uno nuovo non si discute", ha detto Durnwalder. Anche l´obiezione che si poteva costruire la struttura nel verde agricolo non sta in piedi: "È semplicemente impossibile, perché la legge urbanistica provinciale lo impedisce. Per decenni abbiamo chiesto allo Stato di rispettare nei suoi progetti le normative provinciali in materia, non saremo certo noi ad andare contro l´interesse della Provincia", ha spiegato ancora Durnwalder. E anche costruendo nel verde agricolo, non ci sarebbero stati risparmi negli espropri: "L´indennizzo è commisurato alla destinazione futura del terreno, sarebbe quindi stato dello stesso importo", ha aggiunto Durnwalder. Chiara la posizione anche in merito ai presunti utili milionari dei soggetti espropriati: "Per acquistare i terreni erano stati sborsati a suo tempo circa 12 milioni di euro più Iva, la somma dell´esproprio si aggira sui 15 milioni, che corrispondono alla valutazione dell´Ufficio estimo", ha concluso Durnwalder.  
   
   
FAMIGLIA; ROMA: CENSIS CONFERMA CHE È ‘LA’ PRIORITÀ  
 
Roma, 14 marzo 2012 - «La fotografia del Censis conferma quanto da tempo emerge dal cosiddetto ‘Paese reale’: la famiglia è sempre più ´la´ priorità per gli italiani. Un punto di vista che registra una forte crescita anche nella nostra città». Lo dichiara l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, commentando i dati della ricerca sui valori degli italiani effettuata dal Censis nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. «Il dato del calo dei matrimoni, incrociato con quelli secondo cui il 76% degli italiani riconosce nelle nozze un valore importante e il 90% si dichiara soddisfatto delle relazioni familiari - prosegue l’Assessore capitolino - è indice della difficoltà che politiche miopi del recente passato hanno prodotto, costringendo molte coppie a restare in sospeso, in attesa di qualche certezza in più prima di potersi ‘permettere’ di costruire una famiglia. A questa richiesta di aiuto abbiamo il compito, come Amministrazione, di dare risposte. Sappiamo quel che dobbiamo fare, lo stiamo facendo e lo faremo perché le famiglie sono il futuro, ma anche il presente di Roma Capitale e dell’Italia intera». «Molto significativo - aggiunge De Palo - anche il dato secondo cui, di fatto, quattro italiani su cinque nel 2012 ritengono la fede un valore concreto e importante per rendere più bella la propria vita. A questo si somma quel 70% di persone convinta che la bellezza aiuti a diventare migliori e che, anzi, essa abbia un valore etico ed educativo. Attraverso la valorizzazione del bello, poi, si tengono lontane forme di trasgressione e di sregolatezza che, anche secondo il Censis, hanno perso fortemente d’attrattiva e ci si muove nella direzione di una maggiore sobrietà, peraltro desiderata da quasi sei italiani su dieci». «Sono convinto che, al di là delle strumentalizzazioni mediatiche, il bene comune della nostra città vada oltre l’individualismo e l’interesse particolare. Rimettere al centro il valore delle relazioni e dell’altro è la vera sfida del prossimo futuro», conclude De Palo.  
   
   
IMPRESE. APERTO BANDO PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI FAMIGLIA-LAVORO PER SENSIBILIZZARE LE AZIENDE MILANESI, CON L’OBIETTIVO DI AUMENTARE ANCHE LA PRODUTTIVITÀ  
 
Milano, 14 marzo 2012 - Per la prima volta il Comune di Milano ha aperto un bando per le imprese che favoriscono la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita familiare. Il bando si rivolge a tutte le aziende presenti sul territorio cittadino con un numero di dipendenti da 10 a 249. Il bando rappresenta un incentivo per le imprese ad adottare concrete politiche e azioni a favore della conciliazione vita-lavoro, creando servizi interni, rendendo flessibili gli orari o favorendo il lavoro da casa sul modello di quanto già avviene in molti Paesi del Nord Europa: alcune realtà imprenditoriali, per esempio, si sono dotate di una lavanderia interna (presente in alcuni casi anche a Milano) e hanno istituito la figura del cosiddetto “maggiordomo aziendale” che supporta i dipendenti nelle piccole commissioni quotidiane. “Per la prima volta il Comune di Milano ha deciso di incentivare le aziende che rendono compatibili i tempi di lavoro e della famiglia: il bando vuole sensibilizzare le imprese milanesi che non hanno ancora adottato politiche di conciliazione. L’obiettivo è anche quello di creare nuovi posti di lavoro, aumentando così la produttività”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani. Le domande per accedere al bando devono giungere entro le ore 16 del 30 marzo 2012 presso l’indirizzo Protocollo@postacert.comune.milano.it  Per informazioni telefonare ai numeri 02.88448555 – 02.88453459, oppure scrivere a Plo.iniziative@comune.milano.it    
   
   
DONNE IMPRENDITRICI DEL VENETO IN VISITA A BRUXELLES  
 
Venezia, 14 marzo 2012 - Tre giorni di fine febbraio nella capitale belga per oltre una ventina di imprenditrici provenienti da diverse province venete, capitanate da Paola Menon coordinatrice regionale dei comitati per l’imprenditoria femminile di Unioncamere del Veneto. Una trasferta che ha visto la presenza e la fattiva collaborazione dell’ex coordinatrice del Cif di Treviso, Irene Possamai. La prima tappa è stata segnata dalla visita alla Nato, il super-blindato quartier generale dell’Alleanza Atlantica, con diversi briefing e l’ospitalità del pranzo. A dare il benvenuto Antonella Cerasino, capo servizio Nato della Divisione Pubblica diplomazia, che ha parlato dei programmi per l’emancipazione della donna nei Paesi mediorientali citando l’emendamento 1325, fra gli strumenti internazionali a garanzia dei diritti delle donne. Sono seguite diverse domande ed un invito della portavoce Nato ad una fattiva collaborazione imprenditoriale in un rapporto di possibile partenariato esteso, appunto, alle donne della zona mediorientale. Il pomeriggio è stato dedicato alla realtà veneta in territorio belga, con la visita alla sede della Regione Veneto e di Unioncamere del Veneto e l’incontro con Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto, e Carlo Clini, Dirigente del Servizio coordinamento progetti europei, network e relazioni istituzionali della sede di Bruxelles della nostra Regione, oltre ai collaboratori Marcello Chizzolini e Corrado Marchetti. Un momento importante di riflessione, che ha sottolineato come la presenza veneta sia indispensabile per uno sviluppo sempre crescente delle attività economiche in progetti sempre più articolati che necessitano un’attenzione costante e qualificata. Presente per l’occasione Maurizio De Lucchi, funzionario Unioncamere del Veneto, che ha fatto parte della delegazione. Altro momento che ha riservato spunti di riflessione è stata la visita al Parlamento Europeo il giorno successivo e l’incontro con gli europarlamentari veneti Mara Bizzotto, Giancarlo Scottà, ed Antonio Cancian, che hanno sottolineato come l’Europa stia acquisendo sempre più potere in materia di legiferazione e quanto il Veneto giochi un ruolo importante nel sistema viario e in quello delle infrastrutture. L’on. Scottà, membro della commissione Agricoltura e sviluppo rurale, ha parlato di una delle sfide più importanti del terzo millennio, la crescente necessità di produrre di più mantenendo lo stesso elevato standard qualitativo, nonostante i contributi economici sempre più scarsi a causa dell’allargamento dell’Europa e l’equa spartizione fra i nuovi membri. L’on. Mara Bizzotto ha invece puntato il dito contro gli errori passati, sul fatto di non aver capito da subito le potenzialità delle risorse economiche dell’Unione Europea. Si è infine soffermata a parlare sull’allargamento dell’Europa a nuovi Paesi, avvenuto, sempre secondo l’europarlamentare veneta, prima ancora che il punto di vista politico dell’Unione fosse rafforzato. La stessa ha poi parlato della delocalizzazione di molte aziende venete, fatto all’indomani delle sovvenzioni europee. «Se non si riesce a cambiare le regole del gioco – ha detto in conclusione - sono poco ottimista riguardo al futuro». Un viaggio, quello a Bruxelles, con tappe importanti che hanno dato la possibilità di toccare con mano tutta una serie di realtà, troppo spesso considerate “lontane”. Per le imprenditrici del Veneto, un’esperienza davvero unica.  
   
   
MILANO: SARANNO FINANZIATI TUTTI I 57 PROGETTI VINCITORI DEL BANDO PER IL V PIANO INFANZIA E ADOLESCENZA IMPEGNATI 5,8 MILIONI DI EURO, PARTE DA QUI LA NUOVA STAGIONE DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE  
 
Milano, 14 marzo 2012 - Saranno finanziati tutti e 57 i progetti vincitori del bando pubblicato un anno fa per la ripartizione di 5,8 milioni di euro provenienti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e impegnati nella realizzazione del V Piano per l’infanzia e l’adolescenza (legge 285/97 – Città di Milano). Lo ha deciso ieri la Giunta comunale che, rispetto alla precedente Amministrazione (che aveva individuato i criteri del bando), ha approvato un’ulteriore definizione delle aree di intervento. È stata sottolineata, in particolare, la necessità di una maggiore attenzione agli ambiti di decentramento, oltre a un rafforzamento e a una maggiore efficienza dei servizi a favore dei minori e delle loro famiglie. I progetti saranno volti non solo a fronteggiare le emergenze, le devianze e le situazioni di disagio legate all’infanzia e all’adolescenza, ma anche a supportare percorsi educativi, di inclusione e socializzazione dei minori. “Parte da qui – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – la nostra nuova stagione di sostegno alle famiglie, che proseguiremo rivedendo radicalmente i servizi di accompagnamento e orientamento verso i nuclei più fragili, sperimentando nei prossimi mesi sportelli decentrati e potenziando servizi come quello degli affidi familiari”. Come stabilito dalla Giunta, le risorse saranno ripartite in maniera proporzionale fra tutti i progetti vincitori, a decrescere dal primo classificato.  
   
   
PARMA: STALKING, LA LEGGE IN AIUTO DELLE DONNE  
 
Parma, 14 marzo 2012 – Si è dovuto aspettare il 2009 per avere in Italia una legge sullo stalking: una legge storica, importantissima per il nostro ordinamento, che ha introdotto misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori. Una legge che ha finalmente tracciato i contorni del problema, definendo le caratteristiche del molestatore e indicando le contromisure necessarie. Di questo e delle risposte del sistema giudiziario a un tema tragicamente attuale come quello della violenza contro le donne si è parlato ieri in Provincia, in una conferenza organizzata dallo Zonta Club di Parma in collaborazione con l’ente di piazza della Pace e inserita nella rassegna “Le donne di marzo 2012”: un incontro decisamente partecipato, a dimostrazione dell’interesse suscitato da un tema che purtroppo caratterizza il nostro tempo e non abbandona mai le cronache. Relatrice dell’incontro la pm della Procura della Repubblica di Parma Lucia Russo, che ha parlato davanti a un pubblico numeroso e attento. “Credo che lo Zonta con questo appuntamento abbia colto l’attualità di un tema come quello dello stalking, che sta dentro a quello più grande della violenza sulle donne. Un tema di enorme attualità che chiama tutti a responsabilità nuove. Lo stalking è molto spesso la preparazione di un atto anche omicida, sconvolge l’esistenza delle persone, mette in difficoltà e a rischio tutte le certezze del vivere”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alle Pari opportunità Marcella Saccani. “Le donne devono trovare il coraggio di denunciare: è importante denunciare e sapere che c’è una legge: noi vogliamo ricordarlo alle donne. Lo stalking spesso è l’inizio, degenera nella violenza sessuale e a volte anche nell’omicidio: occorre fermarlo prima, fermare prima questo processo, sfruttare le legge”, ha osservato Emanuela Tanzi, presidente dello Zonta Club. Maggiore tutela, dunque, e più attenzione. Anche se sul tema resta ancora tanto da fare, come ha spiegato Lucia Russo: “Indubbiamente sono stati fatti grandi passi avanti, soprattutto dal 2009 in poi con l’approvazione del decreto legge 11. Rimangono indubbiamente ancora potenti cause ostative rispetto all’emersione del fenomeno della violenza contro le donne. Quindi abbastanza è stato fatto, molto sicuramente rimane ancora da fare”, ha detto la Pm ai cronisti poco prima dell’inizio dell’incontro, rimarcando la necessità di un impegno corale, ciascuno per le proprie competenze: “La magistratura deve intervenire tempestivamente, ma perché questo accada occorre che si creino una serie di condizioni incentivanti rispetto all’emersione di questo fenomeno. Il che vuol dire che tutti quelli che lavorano sul territorio devono fare la loro parte. I magistrati attraverso una dovuta specializzazione, un’attenzione e una formazione adeguata rispetto a reati che hanno sicuramente delle particolarità che sono diverse rispetto a tante altre tipologie di aggressione, ma questo vale anche naturalmente per tutti gli altri operatori del territorio. Quindi un problema di formazione e informazione esiste, per gli operatori sanitari, per le forze di Polizia, anche per le vittime: è assolutamente importante che le vittime siano messe in condizione di conoscere quali sono le possibilità per ottenere aiuto”.  
   
   
STALKING, UNA MALATTIA SOCIALE CHE SI COMBATTE CON L´AIUTO DI TUTTI  
 
Trento, 14 marzo 2012 - Lo stalking? Una vera e propria "malattia sociale", un fenomeno sotterraneo ma diffuso che attraversa tutti gli strati sociali, i generi e le generazioni, ma anche finalmente un reato, previsto dall´art. 612 bis, introdotto nel febbraio 2009 nel nostro codice penale. Una novità per l´Italia (non per altri Paesi quali Stati Uniti, Australia, Canada, Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio, Austria e Germania), che è servita a "sdoganare" dal silenzio nel quale era rinchiusa la sofferenza di molte vittime, in grande maggioranza donne, un comportamento - ma in realtà si tratta di diversi comportamenti - accomunati da un tratto comune: la violenza e la sopraffazione. Se ne parlò anche a Trento, pochi giorni dopo l´entrata in vigore del "decreto anti stupro" per iniziativa della Consigliera di parità, che il 12 marzo è tornata sull´argomento, in occasione di un incontro promosso dall´assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami per presentare il volume "Lo Stalking", tratto dagli atti del convegno che si è tenuto nel marzo 2009 a Trento. Ci sono date - e l´8 marzo è certamente una di queste - che segnano in modo permanente la "lunga marcia" delle donne verso la piena affermazione di una società paritaria. Ma un´altra data da ricordare, fissata nella storia giuridica del nostro paese, è quella del 25 febbraio 2009, giorno a partire dal quale, grazie ad un nuovo reato introdotto nel codice penale (art. 612 bis) è possibile perseguire penalmente la "sindrome del molestatore assillante", meglio conosciuta come stalking. Fenomeno più diffuso di quanto si pensi, lo stalking, anche in Trentino, dove non sono purtroppo mancati episodi di estrema gravità (si ricordi ad esempio l´omicidio di una giovane donna avvenuto nel 2008 in Valle di Fiemme) e di cui si è tornati a parlare oggi, in occasione della presentazione del volume tratto dagli atti del convegno che proprio nel marzo del 2009, pochi giorni dopo l´approvazione di quello che venne allora chiamato "decreto anti-stupro", radunò oltre 150 persone, moltissimi gli avvocati, per discutere su come contrastare il fenomeno stalking. Ad organizzare l´incontro fu la Consigliera di parità in collaborazione con l´Assessorato provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza, gli stessi soggetti che oggi firmano la pubblicazione del volume "Lo Stalking, caratteristiche del fenomeno e strumenti di tutela", che raccoglie i contributi di quella importante giornata di approfondimento, allora preceduta dalla presentazione di un vademecum anti stalking. Rispetto ai contributi resi al convegno e riportati nella pubblicazione, il volume aggiunge, accanto ad un´appendice normativa, una serie di sentenze - tra cui anche una del 2010 del Tribunale di Rovereto a conclusione di un processo per violenza sessuale che si concluse con la condanna dell´imputato a 2 anni e 6 mesi di reclusione - che offrono un quadro panoramico sulle più recenti applicazioni giurisprudenziali in materia di stalking. La presentazione del volume - alla quale sono intervenuti, accanto all´assessore Lia Giovanazzi Beltrami ed alla Consigliera di parità Eleonora Stenico, lo psichiatra e criminologo Fabio Bonadiman, l´avvocato Annelise Filz ed il magistrato Fabio Biasi, che firmano alcuni degli interventi riportati nella pubblicazione - è stata l´occasione per "allargare il discorso" sullo stalking. Facendo capire, ad esempio, che si tratta di un fenomeno rinvenibile, con proprie specifiche forme, anche nelle generazioni più giovani, nei ragazzi che frequentano le scuole medie e negli adolescenti attraverso l´uso delle nuove tecnologie di comunicazione; che vittime dei comportamenti violenti posti in atto dagli stalkers sono spesso i figli minori, cosa che accade nei casi di separazione conflittuale; che alla sindrome del molestatore assillante sono molto spesso correlate altre "devianze" quali l´abuso di sostanze (alcol e droghe) o la dipendenza dal gioco d´azzardo. "Si tratta di un fenomeno complesso - spiega la Consigliera di parità Eleonora Stenico - che investe la sfera privata ma che spesso sfocia nella violenza sessuale e perfino nell´omicidio e contro il quale le donne, che rappresentano l´80 per cento delle vittime, si sentono spesso impotenti e incapaci di reagire. Molto sta però cambiando dall´entrata in vigore della legge che lo ha riconosciuto come reato specifico, le denunce aumentano, se ne parla ed a differenza del passato si arriva in tribunale alla condanna". Sullo stalking - come ha ricordato l´assessore Lia Giovanazzi Beltrami - ha aperto un fronte d´intervento anche l´ente pubblico: prima con la diffusione di un vademecum con 10 indicatori e consigli per aiutare a riconoscere quando lo stalking è in atto o sta per iniziare, a sapere come reagire ed a chi rivolgersi, poi con l´attivazione dell´Osservatorio sulla violenza. "In questi anni abbiamo visto come lavorare insieme sia molto utile - afferma l´assessore -, lo stalking è un fenomeno molto preoccupante che non possiamo sottovalutare e sul quale dobbiamo lavorare fin dalle prime generazioni, in tale senso opera un progetto in atto nelle scuole, ora se se ne aprirà uno sulla gestione dei conflitti. Tutti i fenomeni di violenza sulle donne hanno una componente culturale molto forte, vale a dire la violenza accettata sulla donna, ma c´è anche una componente sociale. Occorrono dunque più strumenti ma serve anche un patto tra l´amministrazione, i media, la magistratura". Che molto sia cambiato con l´inserimento nel codice penale dell´art. 612 bis lo conferma anche l´avvocato Annelise Filz: "Una innovazione culturale - dice - le denunce per atti persecutori sono nettamente aumentate. Alle donne che rimangono vittime di questi comportamenti non interessa tanto la condanna dello stalker quanto che cessi il tormento; spesso sono però restie a denunciare, talvolta vorrebbero ritirare la denuncia fatta sperando che ciò possa portare ad una soluzione, ma al tempo stesso temono di incoraggiare in tal modo il loro persecutore. Ciò che serve per sostenere un processo per stalker è soprattutto avere le prove, poter produrre documentazione e riscontri puntuali per poter dimostrare che si è subito un danno. In questo senso è molto importante l´attività di polizia giudiziaria. Occorre prevenire - conclude l´avvocatessa - ma è altresì importante che accanto alla cura delle vittime si pensi a curare anche lo stalker". Ad integrare, infine, gli interventi di stamane anche quelli del criminologo Fabio Bonadiman e del magistrato Fabio Biasi. Per il primo il punto di partenza va ricercato nella prevenzione, una ricerca che va a toccare tre ambiti: la qualità dello sviluppo infantile, determinante per definire ciò che poi saremo nella vita ("C´è una forma educativa del tutto insufficiente a questo proposito"); il collaudo adolescenziale ("C´è una gravissima carenza di un modello affettivo sentimentale nel quale si crea spazio per l´abbandono e la violenza, dobbiamo sempre avere uno sguardo propositivo verso la qualità delle relazioni sociali"); terza fase, la più importante, è quella che riguarda la relazione sentimentale adulta. Quando le relazioni dentro una coppia vanno formalizzate, è importate che vengano chiarite le altre facce della luna: la fine della relazione, ad esempio, il rapporto tra due persone ha pieghe terribili in certi passaggi, si parte da un "ti amo" e si arriva ad uccidere". Bonadiman avverte poi un´altro pericolo per le vittime: "La presunzione della donna vittima di poter gestire queste situazioni, provando a fare la missionaria, provando a convincere lo stalker, e così finisce in situazione inguaribili". Per il magistrato Fabio Biasi "la norma che ha previsto il reato di stalking è stata molto opportuna perché ha consentito di aumentare la consapevolezza del fenomeno, prima non si sapeva come intervenire, ora l´esistenza di un reato forma una coscienza civile. Purtroppo non è diminuita l´attività criminosa, sono quotidiani i fenomeni di questo tipo e agiscono in maniera turbolenta e dannosa nei confronti dei minori. La rivendicazione insistente del diritto di vedere il bambino in caso di separazione, ad esempio, può configurarsi come un comportamento di stalking. Due cose sono importantissime: non lasciare sole le persone e lavorare sulla qualità delle relazioni umane".  
   
   
ASILI NIDO: CALIMERO’ NUOVO TASSELLO NEL MOSAICO DI SERVIZI PER LE FAMIGLIE DI ROM  
 
 Roma, 14 marzo 2012 - «L’asilo nido ‘Calimero’, come il nido ‘Flora’ inaugurato la scorsa settimana nel V Municipio e come ogni nuova struttura di questo tipo che apre i battenti in tempo di crisi, è un nuovo tassello che Roma Capitale aggiunge nel grande mosaico dei servizi disponibili per le famiglie e i bambini della nostra città». Lo dichiara l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, a margine dell’inaugurazione dell’asilo nido ‘Calimero’, nel Xii Municipio. La struttura comunale, operativa da maggio, è affidata in concessione alla cooperativa ‘Santi Pietro e Paolo Patroni di Roma’. «Questo nuovo nido - aggiunge De Palo - accoglie 124 bambini da 0 a 3 anni in sei sezioni, due per ogni età. Vi operano 22 educatrici e 9 ausiliari. Ha un bel giardino, ampi spazi verdi e una cucina interna. Come le altre 4 strutture in concessione in funzione da quest’anno educativo, il nido ‘Calimero’ simboleggia bene la possibilità di garantire un servizio di qualità sempre migliore, riducendo le liste d’attesa municipali, in modo sostenibile, nell’ambito di un modello che consente di mantenere invariata, per le famiglie, la tariffa media mensile di 146 euro: la più bassa tra quelle delle metropoli italiane per questo tipo di servizio». «Nonostante la crisi economica, perciò, Roma Capitale dà una risposta importante nell’ambito delle politiche familiari. Aumentare la disponibilità dei nidi, oltre che per l’ambito educativo, infatti, è un segnale di attenzione nei riguardi delle mamme e dei papà di Roma», conclude De Palo.  
   
   
OGGETTO: “IO = TU?”, LA ‘DIVERSITÀ’ COME VALORE DI CONVIVENZA.  
 
Udine, 14 marzo 2012 - Si chiama “Io=tu?”, il progetto promosso dai Comuni dell’Ambito Distrettuale di Latisana, realizzato nell’ambito delle attività ispirate alla Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e rivolto ai bambini delle classi quarte delle scuole primarie del territorio. Quest´anno i 14 Comuni dell´Ambito Distrettuale come riferisce il Presidente, Salvatore Benigno Sindaco di Latisana: “hanno voluto promuovere il diritto alla diversità, configurandolo come un diritto attivo, un invito a prendere coscienza da parte dei bambini e degli adolescenti a valorizzare la propria individualità a non omologarsi a modelli di vita preconfezionati che rispondono a canoni di estetica comune, ma a scoprire le diversità di ciascuno e dell´altro e a trarne un arricchimento per dare il proprio contributo originale alla crescita della comunità” Il progetto “Io=tu”?, ideato e realizzata dalla Cooperativa Damatrà, nasce dalla collaborazione delle scuole primarie, delle biblioteche e di alcune Associazioni che in questo territorio operano a favore dell’infanzia (Pan di Zucchero di Latisana, Consulta dei genitori di Latisana e Ronchis, Lignano in Fiore, Associazione Italiana Dislessia sez. Udine, Gruppo mamme di Latisana, Associazione Bambini Arcobaleno di Latisana e l’Associazione Insieme ai Bambini di Ronchis) nell’intento di stimolare il riconoscimento della diversità come valore e opportunità per la crescita umana. Conoscere gli altri e le peculiarità che caratterizzano ognuno di noi è fondamentale per prevenire fenomeni quali il bullismo, la devianza e l’emarginazione sia nel gruppo dei pari, sia all’interno della scuola e nella comunità in generale. Il rispetto e la valorizzazione dell’altro sono infatti alla base della convivenza e premessa per la costruzione di una società più civile e rispettosa dei diritti dei suoi stessi componenti. Fino a maggio saranno oltre 400 i bambini coinvolti nei laboratori dedicati al “ritratto” attraverso i linguaggi dell’arte e della narrazione con l’obiettivo di focalizzare l’osservazione di sé e degli altri per favorire il riconoscimento della ricchezza della diversità. A testimonianza dell’esperienza vissuta, le parole, le immagini e i ritratti emersi durante i laboratori saranno raccolti in una piccola pubblicazione. Il libro così realizzato sarà offerto alle associazioni del territorio e grazie al loro prezioso impegno verrà divulgato e venduto. Grazie al ricavato sarà possibile offrire alle scuole strumenti didattici innovativi adatti alla disgrafia e dislessia. Grande attesa infine per la festa finale con lo spettacolo teatrale “Raccontami una storia con Alfabeto Rodari” a cura di Roberto Anglisani e le musiche di Francesco Bertolini in calendario per maggio.  
   
   
“INFANZIA E EDUCAZIONE” IN PRIMO PIANO A CERVIGNANO GENITORI, FIGLI E EDUCATORI: RI-COSTRUIRE LE RELAZIONI DUE APPUNTAMENTI IL 14 E 21 MARZO IN BIBLIOTECA CON TROST E FORNASIER  
 
Cervignano del Friuli, 14 marzo 2012 - Infanzia e educazione in primo piano con due approfondimenti legati alle relazioni tra famiglia, educatori e bambini il primo, rapporti conflittuali nella sfera familiare il secondo. L´assessorato alle Pari opportunità e l´assessorato alla Cultura e istruzione, in collaborazione con il nido comunale gestito dalla Cooperativa sociale Itaca, promuovono due incontri sul tema “Infanzia e educazione” che si svolgeranno nel Centro civico di Cervignano del Friuli (Ud). Il primo appuntamento è previsto mercoledì 14 marzo alle 18, si tratta di un incontro con Giorgio Trost, autore del libro “L’asilo nido. Le relazioni e le comunicazioni tra la famiglia, il bambino e l’educatrice”, mentre il secondo evento si terrà mercoledì 21 marzo sempre alle 18 con Laura Fornasier, autrice di “Perché fai così? Comprendere i comportamenti provocatori del proprio figlio per crescere insieme”. Il volume di Trost è un’attenta descrizione dello sviluppo psicologico ed emotivo del bambino raccontata attraverso le comunicazioni ed i comportamenti nelle diverse fasi del suo sviluppo, da zero a tre anni. Racconta anche i significati del mondo del bambino e dell’adulto in una reciproca relazione; infatti, un bambino vive e cresce soprattutto in rapporto a figure di riferimento adulte, che sono a loro volta influenzate sia dal bambino stesso, che dalla propria esperienza. Ecco perché i bambini, nutrendosi delle sicurezze dell’adulto, hanno bisogno di genitori ed educatori sufficientemente sicuri e risolti nei loro problemi. Il libro è un confronto continuo e costante tra il territorio del bambino e quello dell’adulto che, oltre ad evidenziare l’importanza dell’intervento dell’adulto sui comportamenti e gli atteggiamenti del bambino, sottolinea pure alcuni aspetti infantili che “i grandi” si portano dietro e dentro e manifestano in alcune occasioni. Nel riportare dialoghi e comunicazioni tra bambini, genitori ed educatori raccolti dall’autore nella sua ventennale esperienza professionale in una scuola per l’infanzia di Trieste (nido-materna), il testo riporta alcune esperienze personali come formatore e supervisore del lavoro del personale educativo degli asili nido della Regione Friuli Venezia Giulia. Quanti di genitori, almeno una volta nella loro “carriera educativa”, di fronte ad alcuni comportamenti inaspettati o imbarazzanti dei propri figli si sono chiesti: “Perché fai così?”. Dietro questa frase si nasconde tutta la difficoltà del mondo adulto nell’entrare in sintonia e comprendere il mondo dei piccoli. Il libro della Fornasier pone l’accento sulla dinamica relazionale e comunicativa interna alla famiglia e affronta quei comportamenti dei figli che i genitori tendono a vivere come sfide e provocazioni, talvolta così “ingovernabili” da lasciare disarmati e impotenti. L’obiettivo non è solo quello di socializzare chiare e concrete prassi educative ma anche quello di promuovere una maggior consapevolezza e responsabilità genitoriale per favorire un riavvicinamento del mondo adulto con il mondo dei bambini e dei ragazzi, e cominciare a rispondere ai diversi messaggi d’aiuto che ormai da qualche tempo stanno lanciando. Giorgio Trost, psicologo, ha fondato nel 1985 a Trieste una scuola per l’infanzia che si occupava dello sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale dei bambini da uno a sei anni e del sostegno alla genitorialità. Dal gennaio 2002 è Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste e consulente tecnico nelle cause di separazione e affidamento dei minori presso il Tribunale Ordinario. Presso Armando Editore (Roma), ha pubblicato il volume “Lo sviluppo psicologico del bambino dai due ai sei anni. Un’esperienza nella scuola per l’infanzia”(Armando editore, 2005). Laura Fornasier, pedagogista e counsellor, si occupa di supervisione pedagogica nei servizi alla prima infanzia, consulenza individuale e di coppia. Organizza percorsi teorico-esperienziali a sostegno della genitorialità e interventi formativi per le scuole. Info e contatti: Biblioteca comunale di Cervignano 0431 388540, biblioteca@com-cervignano-del-friuli.Regione.fvg.it  Www.facebook.com/cooperativaitaca