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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 28 Marzo 2012 |
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LOMBARDIA: SURPLUS EDILIZIA? AFFRONTIAMO IL PROBLEMA |
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Milano, 27 marzo 2012 - "La ricerca presentata oggi dalla Cisl conferma la situazione che anche noi avevamo registrato. E cioè che le decine di migliaia di alloggi invenduti rappresentano un grande problema sia per le imprese di costruzioni sia per la pianificazione urbanistica dei Comuni, che viene vanificata da un così alto numero di edifici vuoti". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti, nel corso del suo intervento ieri al convegno su ´Offerta e fabbisogno di abitazione in Lombardia´, nel corso del quale è stato presentata una ricerca effettuata con il Politecnico di Milano sulla domanda e l´offerta di alloggi nella nostra regione. Piano Casa E Fondo Immobiliare - "Per cercare di risolvere il problema - ha detto Belotti - abbiamo previsto con il recente piano casa incentivi volumetrici per chi migliora la classe energetica e norme di semplificazione per agevolare gli interventi in edilizia. Questo patrimonio invenduto, infatti, paga una scarsa appetibilità sul mercato perché, pur essendo di recente costruzione, ha classi energetiche basse". "Un´ulteriore soluzione - ha ricordato Belotti - è quella che stiamo sperimentando attraverso Finlombarda in provincia di Bergamo, con la creazione di un fondo immobiliare nel quale i costruttori conferiscono sotto costo i loro immobili, guadagnando, quindi, in liquidità, che poi vengono immessi sul mercato a prezzi convenzionati, in modo da favorire quelle fascia sempre più ampia di cittadini troppo ricca per accedere alle graduatorie delle case popolari e al tempo stesso senza i requisiti per poter avere, oggi, un mutuo dalle banche". Imu - Rivolgendosi, infine, al viceministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, l´assessore Belotti ha rimarcato come "non si possano prevedere investimenti in edilizia residenziale pubblica se poi il Governo prevede l´Imu su alloggi di proprietà pubblica. Questo sarebbe il colpo di grazia definitivo per le Aler e i Comuni che sono già alla ´canna del gas´". |
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BOLZANO, IMU: RESTANO INVARIATI I VALORI CATASTALI |
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Bolzano, 28 marzo 2012 - Scade a giugno il pagamento della prima rata della nuova imposta sugli immobili Imu, che però viene calcolata ancora sulla base degli attuali valori catastali: la precisazione arriva dall´assessore provinciale competente Hans Berger, "dopo che negli ultimi giorni molti cittadini si sono presentati agli uffici del catasto chiedendo una nuova visura catastale per l´Imu. Ma non è necessaria", rassicura Berger. L´assessore Berger conferma che i valori catastali sono rimasti invariati e che quindi, in vista del pagamento dell´acconto Imu a giugno, non è necessario richiedere una nuova visura catastale agli uffici catastali o comunali. Per il calcolo dell’Imu e la dichiarazione dei redditi diventa necessario richiedere una nuova visura catastale solo se nel 2011 sono state fatte delle variazioni sull’immobile che hanno comportato il ricalcolo della rendita catastale o se è cambiata la situazione patrimoniale di un soggetto, ad esempio per compravendita, successione, donazione. Berger ricorda inoltre che "dal novembre 2011, grazie all´attivazione della Carta provinciale dei servizi, tutti i proprietari potranno ottenere comodamente e gratuitamente via internet una visura catastale dei propri immobili situati in Alto Adige." |
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DIRITTO ALLA CASA: GIOVEDÌ INCONTRO CONFEDILIZIA ED APE PERUGIA
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Perugia, 28 marzo 2012 - L’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, giovedì 29 marzo alle ore 16, parteciperà ad una iniziativa organizzata da Confedilizia e da Ape della provincia di Perugia sul tema “Imu, Tia e riforma del Catasto – La casa paga il costo della crisi economica realtà e prospettive” Dopo l’introduzione del Presidente di Confedilizia Umbria Armando Fronduti ed i saluti del Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e di Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia, sono previsti, oltre a quello dell’assessore Vinti, gli interventi di Achille Colombo Clerici, Vice-presidente Nazionale Confedilizia e Presidente Assoedilizia, e di Marilisa D’amico, ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Milano. “Le scelte del governo nazionale, afferma l’assessore Vinti, colpiscono direttamente migliaia di famiglie e indirettamente il diritto alla casa. Il problema della casa è una pesante emergenza sociale che si aggravato in questi tempi di crisi, con tante famiglie che ormai non ce la fanno più a pagare puntualmente la pigione. Nonostante questa drammatica situazione la manovra Monti colpisce, sotto il profilo della tassazione, soprattutto il capitolo sulla casa. La nuova Imu ha le caratteristiche del tributo regressivo: racchiudendo, infatti, in un’unica imposta anche l’Irpef relativamente agli immobili secondari non locati, prima progressiva e per scaglioni di reddito, ora nella sostanza in quota fissa, l’Imu comporta maggiori svantaggi a chi ha redditi minori. A questo vanno aggiunti altri due fattori che incidono, quali la rivalutazione delle rendite catastali e l’aumento delle aliquote per la seconda casa. La manovra Monti inoltre, continua Vinti, non prevede nessun rifinanziamento del “Fondo di sostegno all’affitto” e, più in generale, all’Edilizia Residenziale Pubblica. In questo contesto l’edilizia sociale in Italia continua ad essere pesantemente penalizzata, mentre si potrebbero trovare le risorse necessarie colpendo la speculazione finanziaria e la rendita immobiliare parassitaria. Anche in una fase di crisi economica, conclude Vinti, un bisogno primario come quello della casa, deve essere tutelato”. |
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OK DEL COMITATO TECNICO AL PROGETTO PER LA CASA DI RIPOSO “S. VINCENZO” A BOLZANO |
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Bolzano, 28 marzo 2012 - Pareri favorevoli del Comitato tecnico provinciale in merito ai progetti di due case di riposo, rispettivamente la Casa di riposo “S. Vincenzo” in via Cappuccini a Bolzano e la Casa di riposo di Salorno, nonché riguardo alla realizzazione di una scuola elementare e pedagogica con biblioteca a Coldrano. Il Comitato tecnico provinciale ha espresso parere favorevole riguardo al progetto esecutivo per la costruzione della Casa di riposo “S. Vincenzo” in via Cappuccini a Bolzano per la realizzazione della quale è prevista una spesa di 14 milioni di euro. Analogamente il Comitato tecnico ha dato parere favorevole al progetto per la Casa di riposo di Salorno nella quale sono previsti 50 posti letto per una spesa complessiva di 9,5 milioni di euro. Infine il Comitato tecnico ha dato il proprio assenso al progetto esecutivo relativo alla costruzione di una scuola elementare e pedagogica con biblioteca a Coldrano. Il progetto prevede una spesa di 3,4 milioni di euro. |
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CRISI: NELL’ULTIMO ANNO LE IMPRESE LOMBARDE HANNO PERSO 40 MILIARDI DI EURO |
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Monza, 28 marzo 2012. Con la crisi nell’ultimo anno le imprese lombarde hanno perso 40 miliardi di Euro, con una riduzione in media del giro d’affari del 5,8% rispetto al 2010. Un dato che è comunque in rallentamento rispetto al 2009 (con una diminuzione che si attestava intorno al 20%) ma che resta in lieve crescita rispetto al -3% registrato nel 2010 sul 2009. E le imprese lombarde si rivolgono al web per uscire dalla crisi: 1 su 4 ha commissionato o sta pensando di commissionare servizi di web design per siti internet e piattaforme di vendita on-line e 1 su 5 pensa alla pubblicità tradizionale e su internet. Inoltre il 22,8% delle imprese lombarde ritiene che per affrontare le difficoltà siano necessari investimenti per aumentare la visibilità utilizzando i nuovi canali informatici, dall’e-commerce ai social network, preceduta solo dall’individuazione di nuovi mercati per i propri prodotti e servizi (32%). È quanto emerge da una stima e dalla indagine “Crisi e impresa 2012” condotte dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. “Di fronte alla situazione critica che stanno vivendo le nostre piccole e medie imprese– ha dichiarato Alberto Sportoletti, membro di Giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza- un momento di confronto diretto può essere utile per individuare strategie mirate di sviluppo per ogni diversa realtà imprenditoriale. Già il servizio di Help Impresa che, come Camera di commercio abbiamo messo a disposizione delle imprese in difficoltà gli scorsi anni, ha evidenziato l’importanza per le piccole e medie imprese del territorio di essere accolte ed ascoltate in modo personalizzato.” L’indagine Con la crisi nell’ultimo anno le imprese lombarde hanno perso 40 miliardi di Euro, con una riduzione in media del giro d’affari del 5,8% rispetto al 2010. Un dato che è comunque in rallentamento rispetto al 2009 (con una diminuzione che si attestava intorno al 20%) ma che resta in crescita rispetto al -3% registrato nel 2010 sul 2009. A Monza e Brianza la riduzione media del giro d’affari per le imprese rispetto allo scorso anno, con circa 2,7 miliardi di Euro persi, è pari a circa -6% (stessa variazione per le imprese di Milano). A soffrire di più le imprese di Brescia, che perdono in media circa l’8% del giro d’affari rispetto al 2010, soffrono di meno quelle di Varese (mediamente -3% circa). A credere di più nel web come risposta alla crisi sono le imprese di Milano e Monza e Brianza, rispettivamente il 29,8% e il 27,3% ha commissionato o sta pensando di commissionare servizi di web design per siti internet e piattaforme di vendita on-line. È quanto emerge da una stima e dalla indagine e-democracy “Crisi e impresa 2012” condotte dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Le iniziative della Camera di commercio di Monza e Brianza per le imprese della Brianza L’iniziativa Lifeguard: il punto di ascolto-soccorso per le micro, piccole e medie imprese della Brianza in difficoltà. Un team formato da tutor e consulenti a servizio delle imprese in difficoltà, messo a disposizione gratuitamente alle imprese dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con Formaper. Lifeguard sostiene le imprese della Brianza attraverso un’assistenza specifica, uno sportello di consulenza d’impresa con informazioni su bandi e sulle convenzioni con gli istituti di credito. I colloqui verranno organizzati presso le sedi di Monza, Desio e Vimercate. Per informazioni e richieste di appuntamento: 039.2807446 Nello specifico, il progetto intende offrire alle imprese del territorio la possibilità di confrontarsi con un esperto sulle difficoltà incontrate in questo difficile momento di congiuntura, valutando la possibilità di ricorrere a uno o più servizi offerti dalla Camera di Commercio. Tale momento personalizzato di analisi potrà consentire sia di ricevere una panoramica completa dei servizi e delle informazioni fruibili sull’intero territorio, sia di condividere una riflessione puntuale sulla strategia per posizionare l’impresa nel modo più efficace ad affrontare il mercato. Si forniranno inoltre all’imprenditore in difficoltà chiavi di lettura nuove, con la possibilità di predisporre eventuali momenti di assistenza personalizzata specialistica e formativi. Sbloccacrediti La Camera di commercio di Monza e Brianza in aiuto alle micro e piccole imprese della Brianza. Grazie a “Sbloccacrediti”, iniziativa in accordo tra le Camere di commercio lombarde, Anci Lombardia e Unicredit, la Camera di commercio ha stanziato più di 800mila Euro alle 78 richieste pervenute dalle imprese della Brianza, che si trovavano alle prese con i ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Iniziative in conto abbattimento tassi per programmi di investimento e per operazioni di patrimonializzazione. La Camera di commercio di Monza e Brianza ha stanziato oltre 560 mila Euro per 120 imprese brianzole che hanno affrontato programmi di investimento (ristrutturazione immobili e/o fabbricati, acquisto di sistemi informatici di gestione, spese per realizzazione siti web, spese per deposito marchi e brevetti, spese pubblicitarie o di promozione aziendale, acquisto di automezzi) e operazioni di patrimonializzazione (aumento di capitale sociale, versamento dei soci in conto capitale, finanziamento soci).
Nel 2011, rispetto al 2010, il fatturato della Sua azienda è: |
Lombardia |
Bg |
Bs |
Mb |
Mi |
Va |
% media variazione |
-5,8 |
-5,4 |
-8,2 |
-6,6 |
-6,3 |
-3,1 | Fonte: Indagine “Crisi e impresa - 2012” realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza
Per affrontare la crisi, oltre all’eventuale accesso al credito, ritiene che la Sua azienda abbia prevalentemente bisogno di: (max 2 risposte) (Risposta Multipla) |
Lombardia |
Bg |
Bs |
Co |
Mi |
Mb |
Va |
Creare delle reti/collaborazioni formali di imprese per creare nuovi prodotti per nuovi mercati: |
8,1% |
15,7% |
8,9% |
4,0% |
7,3% |
6,0% |
13,1% |
Creare delle reti/collaborazioni informali di imprese per creare nuovi prodotti per nuovi mercati: |
5,5% |
4,8% |
3,6% |
10,0% |
5,3% |
3,4% |
13,1% |
Individuare delle aziende partner in Italia o all’estero: |
12,4% |
10,8% |
10,7% |
12,0% |
15,9% |
12,0% |
9,8% |
Creare nuove linee di prodotto/servizi per diversificare il portafoglio ordini: |
17,7% |
13,3% |
14,3% |
22,0% |
16,2% |
17,2% |
27,9% |
Investimenti in macchinari/nuove tecnologie: |
12,6% |
15,7% |
16,1% |
16,0% |
11,9% |
12,4% |
6,6% |
Investimenti in innovazione di processi: |
7,3% |
6,0% |
7,1% |
18,0% |
7,9% |
6,4% |
6,6% |
Contributi per l’adeguamento alle disposizioni normative (norme Ce, ambientali, sanitarie,…): |
10,8% |
8,4% |
17,9% |
12,0% |
10,3% |
12,7% |
8,2% |
Individuare nuovi mercati per i propri prodotti/servizi: |
32,0% |
32,5% |
33,9% |
18,0% |
32,8% |
28,1% |
27,9% |
Capire le opportunità dei mercati esteri : |
12,1% |
10,8% |
17,9% |
10,0% |
10,9% |
12,4% |
9,8% |
Investimenti per aumentare la propria visibilità utilizzando i nuovi canali informatici (marketing online, e-commerce, social network, …): |
22,8% |
15,7% |
16,1% |
22,0% |
27,2% |
23,6% |
16,4% |
Accompagnare il ricambio generazionale in atto nella mia azienda: |
11,3% |
8,4% |
8,9% |
10,0% |
9,9% |
11,2% |
8,2% |
Altro: |
12,3% |
10,8% |
14,3% |
12,0% |
12,3% |
13,9% |
11,5% | Fonte: Indagine “Crisi e impresa – 2012” realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza
In tempo di crisi ha commissionato o valutato di commissionare uno o più dei seguenti servizi? (max 2 risposte) (Risposta Multipla) |
Lombardia |
Bg |
Bs |
Co |
Mi |
Mb |
Va |
Design di prodotto : |
2,2% |
0,0% |
1,8% |
8,0% |
1,7% |
1,9% |
1,6% |
Web design per siti internet, social network, piattaforme di vendita online : |
25,2% |
19,3% |
12,5% |
22,0% |
29,8% |
27,3% |
23,0% |
Strategie o servizi di marketing : |
12,0% |
15,7% |
8,9% |
10,0% |
13,9% |
10,1% |
8,2% |
Pubblicità tradizionale e on-line : |
20,9% |
15,7% |
19,6% |
24,0% |
19,9% |
24,3% |
18,0% |
Organizzazione di eventi promozionali : |
7,7% |
7,2% |
1,8% |
8,0% |
7,9% |
7,5% |
8,2% |
Ideazione di nuovi packaging: |
2,1% |
1,2% |
1,8% |
0,0% |
2,3% |
1,9% |
1,6% |
Comunicazione, ufficio stampa, Pr: |
3,6% |
2,4% |
3,6% |
2,0% |
4,3% |
2,6% |
3,3% |
Editoria, grafica e stampa: |
5,5% |
3,6% |
1,8% |
8,0% |
4,0% |
6,0% |
6,6% |
Realizzazione di foto, video: |
3,9% |
2,4% |
5,4% |
4,0% |
1,3% |
4,9% |
3,3% |
Consulenza aziendale, formazione, team building: |
8,1% |
13,3% |
12,5% |
6,0% |
8,6% |
5,6% |
1,6% |
Consulenza di Responsabilità sociale d’impresa/Sostenibilità ambientale : |
2,1% |
3,6% |
1,8% |
0,0% |
2,0% |
1,5% |
1,6% |
Software, It, brevetti: |
7,0% |
6,0% |
7,1% |
6,0% |
6,3% |
7,5% |
6,6% |
Logistica: |
2,7% |
2,4% |
3,6% |
0,0% |
2,0% |
2,6% |
3,3% |
Altro: |
3,2% |
6,0% |
3,6% |
2,0% |
2,0% |
3,7% |
3,3% |
Nessuno, perché non ne ho avuto necessità: |
17,8% |
27,7% |
19,6% |
18,0% |
16,2% |
16,9% |
32,8% |
Nessuno, perché la gestione di questi servizi è internalizzata: |
15,4% |
12,0% |
17,9% |
16,0% |
17,9% |
14,6% |
13,1% | Fonte: Indagine “Crisi e impresa – 2012” realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza |
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COMO E LECCO, INDAGINE CONGIUNTURALE RAPIDA – FEBBRAIO 2012 |
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Como e Lecco, 28 marzo 2012 - Si è conclusa negli scorsi giorni la nuova edizione dell’Osservatorio rapido congiunto di Confindustria Como e Confindustria Lecco relativo al mese di febbraio 2012. Pur evidenziando una situazione ancora frenata dagli effetti della crisi e dall’incertezza che caratterizza i mercati, alcuni indicatori segnalano un leggero miglioramento per le imprese dei due territori rispetto al mese di gennaio 2012. I dati rilevano il permanere di criticità riguardanti le situazioni di insolvenza dei clienti e il costo di approvvigionamento delle materie prime che torna a crescere. Le imprese del campione evidenziano inoltre condizioni meno favorevoli nei rapporti con gli Istituti di credito e preoccupazioni sul versante dell’occupazione. A febbraio la domanda estera ha registrato un rallentamento e ciò influisce sul clima di incertezza che le aziende continuano a manifestare da tempo. Si nota, invece, un miglioramento circa l’andamento dell’attività produttiva, segnalata in crescita nel mese di febbraio. Anche la saturazione degli impianti di produzione risulta in lieve aumento rispetto alle passate rilevazioni e si attesta al 74.2%. Gli ordini - Il 32% del campione delle imprese delle province di Lecco e Como ha segnalato una diminuzione degli ordini a fronte di un 27% che ha invece indicato un aumento; stabile l’andamento per il 41% delle aziende. Sul fronte interno, la domanda continua a rivelarsi stagnante: il 43.2% delle imprese indica una diminuzione, a fronte di un 22.1% che segnala una maggiore vitalità. Per quanto riguarda le esportazioni circa 7 imprese su 10 segnalano di avere mantenuto (38.3%) oppure consolidato (29.6%) le proprie posizioni. Si registra invece un rallentamento per il 32.1% dei casi. La produzione - L’attività produttiva delle imprese di entrambe le province rivela, in febbraio, un andamento generalmente stabile con una lieve propensione alla crescita. Per circa un’azienda su due (48%) la produzione si mantiene sui livelli di gennaio mentre è del 30.6% il numero di imprese indicanti un aumento delle attività. Per il restante 21.4%, per contro, si è rilevata una contrazione. I dati mostrano una marcata distinzione rispetto a quanto registrato relativamente al mese di novembre dove le imprese avevano indicato contrazioni della produzione in rapporto di 3 a 1 rispetto all’aumento (rispettivamente 37% contro 13%). Per il campione, l’utilizzo medio degli impianti produttivi si attesta ad una quota del 72.1%, livello che esprime chiaramente una situazione non ottimale ma che, al contempo, evidenzia un miglioramento rispetto a quanto registrato a fine 2011 (70.9%). Le previsioni - Le aziende delle province di Lecco e Como non prevedono particolari cambiamenti per le prossime settimane rispetto alla situazione attuale. Oltre la metà delle imprese ha indicato di attendersi una situazione di stabilità, confermata dai giudizi di crescita e diminuzione che tendono a bilanciarsi. In lieve miglioramento la situazione sull’orizzonte temporale di visibilità. Si nota ancora un elevata percentuale di aziende che presenta una visibilità sufficiente a coprire l’attività di sole poche settimane (45.8%), risultano però in aumento sia le aziende che riescono a coprire un intero trimestre (39.6%) sia quelle con un orizzonte temporale che va oltre i tre mesi (14.6%). Le materie prime Per le aziende delle due province ritorna la preoccupazione per quanto riguarda il prezzo delle materie prime. Il 35.7% del campione ha segnalato un innalzamento dei prezzi delle principali commodities, a fronte del 3.1% che ha indicato una diminuzione. Per oltre la metà del campione (61.2%) la situazione risulta, invece, invariata rispetto a gennaio. La solvibilità - Le imprese dei due territori segnalano una forte criticità in relazione ai casi di insolvenza. Oltre tre imprese su quattro (76.2%) riportano, infatti, di subire ritardi di pagamento da parte dei propri clienti. La situazione di febbraio non ha mostrato miglioramenti rispetto ai mesi precedenti: il 52.8% ha comunicato il permanere dei problemi mentre addirittura il 46.1% ha indicato un ulteriore aggravamento della criticità, in termini di allungamento dei tempi per il pagamento o nuove situazioni di insolvenza. Residuale la percentuale di soggetti che hanno vissuto invece un miglioramento (1.1%). I rapporti con gli Istituti di credito - Nei rapporti tra le aziende delle due province e gli Istituti di credito si riscontra stabilità, così come indicato da circa due imprese su tre (65%). A fronte di tale dato va evidenziato tuttavia che il 32% delle aziende del campione ha dichiarato un peggioramento nei rapporti con le banche e solamente nel 3% dei casi è stato segnalato un miglioramento. Andando ad analizzare il dato nello specifico si nota che le principali criticità hanno riguardato l’aumento delle spese e delle commissioni bancarie, che si aggravano per quattro imprese su dieci. Un altro elemento negativo è stato sicuramente l’innalzamento degli spread applicati dagli Istituti di credito. Per il 22% del campione, inoltre, risultano in aumento le richieste di garanzie da parte del sistema bancario. Una percentuale inferiore di aziende ha poi segnalato di aver subito restrizioni sulle linee di credito. L’occupazione - Lo scenario occupazionale è un elemento di preoccupazione per le imprese di Lecco e Como. Pur in uno scenario generalmente stabile (79.4% dei casi) rispetto a gennaio, oltre un’impresa su dieci (14.7%) comunica di aver operato una riduzione della propria forza lavoro. Solo il 5.9% del campione, per contro, indica un incremento dei livelli di occupazione. Nonostante le aspettative per i prossimi mesi paiono presagire la conservazione di uno scenario caratterizzato da diffusa stabilità, cresce, allo stesso tempo, l’incertezza. I Dati Di Como - Nel dettaglio, sul fronte della domanda, l’indagine rapida evidenzia un aumento degli ordini per il 27% del campione, mentre quasi un terzo indica una riduzione. Si attesta al 46% il numero dei soggetti che indicano invece una stabilità rispetto ai livelli di inizio anno. Gli ordini provenienti dall’estero rilevano una performance migliore, con una crescita per il 50% degli intervistati, stabilità nel 25%. Non si ravvisano segnali di ripresa per la domanda interna che continua a calare: il 26% del campione comunica il mantenimento dei livelli; i giudizi che indicano contrazione sono il 57%; quelli che esprimono una crescita poco più del 17%. La crisi della domanda interna appare sempre più profonda, infatti, se pochi mesi fa la percentuale di imprese che indicavano riduzione erano circa un terzo, ora è quasi raddoppiata (57% per l’appunto). L’attività produttiva cresce più che moderatamente e appare sostenuta esclusivamente dalla domanda estera, il 44% delle imprese comunica un incremento, il 32% segnala stabilità e ben il 24% una diminuzione. In media, il campione rivela di utilizzare circa il 67% della capacità produttiva disponibile. Le imprese esprimono fiducia e intravedono uno scenario di crescita nel 31% dei casi; il 42% conferma per le prossime settimane uno scenario nel complesso invariato; il 27% invece comunica previsioni negative. Permangono criticità rilevanti sull’orizzonte temporale di visibilità sulla domanda. Infatti, l’88% del campione rivela di avere visibilità per poche settimane o al più qualche mese. Poco frequenti i casi in cui un’impresa abbia un orizzonte più ampio di un trimestre (12%). La solvibilità dei clienti delle aziende aderenti all’indagine mostra segnali molto preoccupanti, l’80% degli intervistati ha riscontrato casi d’insolvenza o allungamento dei tempi di pagamento. Nelle recenti rilevazioni questo dato è progressivamente aumentato, desta forte preoccupazione non solo la frequenza con cui si hanno insolvenze e ritardi nei pagamenti ma anche l’entità di tali eventi. Il monitoraggio delle insolvenze/ritardi già in essere alla data di rilevazione ha evidenziato che nel 50% dei casi la situazione è peggiorata e che la maggior parte delle insolvenze pervengono da clienti “italiani”. Il costo per l’approvvigionamento delle materie prime risulta stabile da alcuni mesi. Nel 69% dei casi si riscontra stabilità o diminuzione, nel 31% l’approvvigionamento è risultato più costoso rispetto ai mesi scorsi. All’aumento delle insolvenze e ai ritardi nei pagamenti si associano crescenti difficoltà nel rapporto con il sistema creditizio. Il 35% degli intervistati dichiara un peggioramento, il 65% stabilità. Nello specifico, si segnala che il 55% delle imprese ha rilevato un incremento degli spread, il 45% un incremento nelle commissioni applicate, il 39% richieste di ulteriori garanzie. Se la restrizione di linee creditizie preesistenti non lancia segnali allarmanti (il 23% segnala diminuzioni), l’erogazione di nuovo credito risulta essere completamente ferma. Infine, dal consueto monitoraggio del mercato del lavoro, le indicazioni conducono ad un sostanziale mantenimento dei livelli (73% delle imprese). “Accanto ad alcuni, moderati, segnali di stabilità, il dato certamente più preoccupante è quello relativo alla solvibilità dei clienti, visto che oltre l’80% degli intervistati ha lamentato casi di insolvenza o ritardo nei pagamenti – commenta Francesco Verga, Presidente di Confindustria Como -. E’ un problema di primaria importanza per noi imprenditori, e chiederemo al nuovo presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, di impegnarsi affinché il Governo recepisca al più presto la Direttiva Comunitaria in materia, che aspetta solo di essere applicata. I tempi di pagamento tra aziende devono essere drasticamente ridotti, e gli imprenditori devono impegnarsi alla reciproca correttezza in questo ambito”. |
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REGIONE SICILIA: IRFIS, APPROVA BILANCIO 2011 CON UTILE DI 336.000 DI EURO |
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Palermo, 28 marzo 2012 - Il Consiglio di Amministrazione dell´Irfis, Finanziaria per lo Sviluppo della Sicilia Spa, nella seduta del 26 marzo 2012, ha approvato il progetto di bilancio relativo all´esercizio 2011 che sara´ sottoposto all´approvazione dell´Azionista Unico Regione Siciliana. Il bilancio chiude con un utile netto di 336.000 euro, dopo aver effettuato accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri per oltre 680.000 euro e rettifiche nette su crediti per circa 460.000 euro. Il precedente bilancio, al 31 dicembre 2010, si era chiuso con una perdita di oltre 1.800.000 euro. Inoltre, nella seduta del 23 marzo 2012 il Comitato Amministrativo dei Fondi Regionali per il Credito all´Industria, istituito presso Irfis-finsicilia Spa sin dagli anni cinquanta, ha concesso alle Pmi siciliane finanziamenti agevolati alle commesse e finanziamenti agevolati d´impianto sui fondi regionali, gestiti dalla societa´, ora sotto controllo della Regione Siciliana, per un ammontare di 6,5 milioni di euro. I finanziamenti agevolati deliberati, relativi a richieste pervenute tra gennaio e marzo di quest´anno, confermano l´attenzione della Regione Siciliana verso le istanze delle imprese e la rinnovata "mission" della societa´ finanziaria regionale alla cui Presidenza, il 30 gennaio 2012, e´ stato chiamato Vincenzo Emanuele, gia´ Ragioniere Generale del Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro. |
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FVG, II COMM: AUDIZIONE SINDACATI HYPO ALPE ADRIA BANK |
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Trieste, 28 marzo 2012 - Il 3 aprile prossimo, i 500 lavoratori delle filiali italiane della holding carinziana Hypo Group, ovvero Hypo Alpe Adria Bank e Hypo Leasing, sciopereranno e si ritroveranno in assemblea pubblica presso l´hotel "Là di Moret" di Udine dalle 10.00 alle 12.00. La sede centrale di Hypo Bank, infatti, si trova a Tavagnacco (Ud) e sono 300 i dipendenti del Friuli Venezia Giulia. Di questi, 80 sono stati dirottati a Hypo Leasing così come 800 milioni di euro di crediti non esigibili (i cosiddetti "non performing loans", ovvero quelle attività che non riescono più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti ai creditori), allo scopo di renderla più appetibile sul mercato per potenziali acquirenti. Le motivazioni dell´astensione dal lavoro - è stato spiegato dalle rappresentanze sindacali Fabi, Fiba/cisl, Fisac/cgil e Dircredito alla Ii Commissione consiliare, presieduta per l´occasione da Paolo Santin (Pdl) - sono l´incertezza sul futuro dei lavoratori e la totale chiusura a un confronto con i sindacati, i quali oggi manifestano dei dubbi anche sulle procedure con cui è avvenuta la cessione di ramo d´azienda. Hypo Leasing - hanno proseguito i presenti - era una società dormiente, cioè costituita e registrata legalmente ma senza personale e non operativa, ed è stata "risvegliata" proprio per questo scopo, per una vita già decretata di breve durata. Il trasferimento di patrimonio e personale da Hypo Bank a Hypo Leasing sarebbe avvenuto senza rendere noto il Piano industriale, senza indicare i criteri con cui erano selezionati gli 80 trasferiti, soprattutto senza garanzie sulla tutela dei livelli occupazionali. Crediamo che l´opinione pubblica non abbia percepito la cosa nella sua gravità; attendiamo un incontro anche con la Giunta regionale - ha detto Fabi. Hypo Leasing è a termine, ma non si sanno i tempi dell´operazione, nè cosa sarà degli 80 dipendenti dirottati lì, né cosa accadrà a quanto resta di Hypo Bank - ha rimarcato Fisac/cigl. E Fiba/cisl ha chiesto alla Regione di intervenire per sensibilizzare l´istituto di credito e al contempo raccogliere le incertezze dei dipendenti. Si tratta per lo più di personale giovane - ha concluso Dircredito - che si è esposto con mutui e investimenti; l´accordo non trovato con il Gruppo carinziano si basava sull´ottenere garanzie occupazionali per gli 80 trasferiti per un periodo di 5 anni, tempo utile perché potessero ricollocarsi sul mercato. Richieste di approfondimento sulla posizione dei dipendenti in caso di esuberi sono poi venute da Roberto Asquini (Misto), Enzo Marsilio (Pd) che si è soffermato anche sulla situazione generale del settore bancario, Enio Agnola (Idv) che ha affermato di ritenere necessario un intervento della Regione e Paolo Pupulin (Pd) che ha suggerito un´iniziativa della Commissione per sentire le aziende e far sì che il presidente Tondo relazioni sulla questione in Aula. |
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ROSSI: “VICINO AI LAVORATORI, DIFENDO IL LAVORO”. APPLAUSI IN PIAZZA DUOMO |
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Firenze, 28 marzo 2012 – Fuori programma ieri mattina per il presidente Enrico Rossi, che ha incontrato davanti al portone della presidenza i lavoratori del presidio organizzato dalla Fiom. Accolto da un applauso il presidente si è fermato per alcuni minuti per esprimere la sua vicinanza ai lavoratori e alle battaglie per la difesa del lavoro e per il buon esito delle vertenze in corso. In precedenza il presidente aveva incontrato una folta delegazione sindacale, con cui ha affrontano nuovamente le problematiche del gruppo Selex. Il presidente ha definito “legittima e utile” la mobilitazione dei lavoratori del gruppo Finmeccanica, che in Toscana conta realtà produttive di grande qualità come Selex Galileo e Selex Elsag, oltre ad altri poli regionali come Breda, Wass ed altre ancora. Il presidente ha ricordato come la Regione sia impegnata con determinazione in queste vertenze e abbia più volte a a più tavoli dimostrato la volontà di fare la propria parte per assicurare un futuro produttivo a queste realtà. C’è stata anche un richiesta diretta da parte della Regione all’amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Osi, che ha dato la propria disponibilità per il mese di aprile. Uno snodo sarà anche quello legato alla fusione delle aziende Selex Galieo, Elsag e Sistemi integrati in una in una “grande Selex”, processo per quale la Regione si riserva di chiedere approfondimenti e garanzie circa il mantenimento sul territorio toscano di competenze e attività di qualità. |
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DALL’IDEA ALL’IMPRESA TERZA EDIZIONE DEL BANDO PER L’IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA |
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Como, 28 marzo 2012 - Torna – per il terzo anno consecutivo – il bando “Incubatore d’impresa” rivolto a nuovi e ad aspiranti imprenditori promosso dalla Camera di Commercio di Como. Lo scopo dell’iniziativa è di aiutare a trasformare una buona idea in una vera e propria attività imprenditoriale, attraverso un percorso assistito di quattro anni fornito dalla struttura di consulenza tecnica e manageriale del Parco Scientifico Tecnologico Comonext a Lomazzo. Il sostegno si concretizzerà nell’aiuto alla stesura del business plan, nell’accesso a spazi lavorativi all’interno dell’Incubatore d’impresa Comonext e nel supporto alla crescita dell’impresa attraverso consulenza, formazione e tutoring. Il bando è rivolto ad aspiranti imprenditori e a imprese già attive da non oltre 18 mesi alla data della presentazione della domanda. Una novità per l’edizione di quest’anno è la cadenza semestrale del bando che consentirà di presentare le domande in due differenti finestre al fine di favorire una più ampia partecipazione. La prima finestra si aprirà il 15 marzo e si chiuderà il 30 aprile. La seconda finestra si aprirà il 15 settembre e si chiuderà il 31 ottobre. Il Bando prevede la selezione complessiva di massimo 10 progetti, di cui 5 tra le domande presentate nella prima finestra e 5 tra quelle presentate nella seconda finestra, destinati ad accedere all’Incubatore d’impresa usufruendo di un voucher del valore massimo di euro 50.000. Per ciascuna delle due finestre previste nell’anno 2012, la selezione dei candidati verrà effettuata in tre distinte fasi valutando i progetti presentati nei termini e con le modalità previste dal bando: nella prima fase, una Commissione di Valutazione, composta da rappresentanti della Camera di Commercio di Como, di Comonext, di Comoventure/ttventure e altri esperti (docenti universitari e imprenditori) selezionerà le 15 migliori idee da approfondire. Nella seconda fase le 15 idee verranno valutate tramite colloqui individuali e indagini di mercato, tecnologiche e brevettuali per sondare la potenzialità di mercato del progetto, il suo contenuto tecnologico, la capacità di creare occupazione e sviluppo e la sostenibilità dell’iniziativa nel tempo. Verranno selezionate in questa fase un massimo di 5 idee; nella terza fase le idee verranno valutate sulla base di un business plan completo e sui seguenti criteri: fattibilità tecnica dell’idea, potenzialità di mercati, sostenibilità economica e finanziaria. Le idee selezionate con un business plan meritevole potranno accedere all’Incubatore d’Impresa nei mesi successivi. Lo scopo dell´iniziativa è quello di favorire l´avvio di nuove attività, che poi dovranno proseguire "con le proprie gambe" ed essere in grado di svilupparsi al di fuori dell´Incubatore, pur potendo rimanere insediate all´interno del Parco Scientifico Tecnologico. Un’ulteriore novità di quest’anno sarà l’organizzazione, nel corso del 2012, di attività formative e di orientamento incentrate sul tema del trasferimento delle conoscenze, delle competenze e delle metodologie per la definizione del progetto imprenditoriale. Il bando e la relativa modulistica sono disponibili sul sito web della Camera di Commercio ( www.Co.camcom.it ) e sul sito web di Comonext ( www.Comonext.it ). Le domande potranno essere inviate via e-mail a camera.Commercio@co.legalmail.camcom.it firmate digitalmente, oppure consegnate a mano presso la Camera di Commercio di Como in Via Parini 16. A partire dai prossimi giorni sarà inoltre a disposizione sul sito di Comonext un’apposita sezione interattiva, collegata ai principali social network, dove sarà possibile essere accompagnati passo passo nella stesura dei progetti fino alla compilazione delle domande. |
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A CAVRIGLI IL CANTIERE DELL’INCUBATORE DI IMPRESE |
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Firenze, 28 marzo 2012 – Un centro servizi ed un incubatore di imprese, al centro di un’area industriale di circa 35 ettari, stanno nascendo nel Comune di Cavriglia, in località Bomba. Il cantiere è stato visitato ieri dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che è stato accompagnato, nella visita, dal sindaco di Cavriglia Ivano Ferri. L’incubatore e il centro servizi, che ospiteranno anche uno spin off della facoltà di geotecnologie dell’Università di Siena, rientrano in più vasto progetto di sviluppo locale finalizzato alla creazione, su un’area mineraria dismessa, di un Polo industriale basato sull’innovazione e il terziario avanzato. “E’ un progetto che si inserisce nella strategia regionale per l’innovazione e il trasferimento tecnologico- ha spiegato l’assessore Simoncini – ed è per questo che la Regione lo ha sostenuto contribuendo in maniera consistente, tramite diversi bandi, al confinanziamento di diversi interventi, sia per le opere infrastrutturali che per la realizzazione degli edifici e dei laboratori previsti dall’incubatore fra i quali alcuni testing center per l’edilizia, in collaborazione con il centro di geotecnologie di San Giovanni Valdarno”. L’assessore ha ricordato l’impegno della Regione per favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico. “L’innovazione del sistema produttivo regionale è una priorità, una leva fondamentale per uscire dalla crisi e creare le condizioni per uno sviluppo solido e duraturo. E’ per questo che stiamo lavorando con particolare impegno sugli strumenti da mettere al servizio del trasferimento tecnologico e per favorire la nascita di nuove imprese, mettendo a disposizione risorse ingenti. E’ all’interno di questa strategia che si inserisce anche il finanziamento agli incubatori del Valdarno. All’interno degli incubatori infatti, convivono realtà, pubbliche e private, che lavorano per attrarre, sostenere idee, potenziare, far nascere e crescere nuove imprese, offrendo servizi avanzati per la qualificazione del sistema economico toscano”. L’assessore ha spiegato come la Regione Toscana abbia, negli ultimi anni, sostenuto la costituzione di una rete di incubatori, confinanziandone l’attività nell’ambito di un processo di razionalizzazione del sistema regionale per il sostegno all’innovazione che ha visto la nascita di Poli di innovazione, che riuniscono centri servizi, enti di ricerca e imprese per tipologie settoriali. “Alla fine di questo percorso contiamo di rendere più efficiente il sistema, qualificando i centri di competenza, creando sinergie con università e centri di ricerca, facendo emergere e sostenendo le realtà di eccellenza”. |
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NON SOLO CAR SHARING, ADESSO ARRIVA L´ELETTRO SHARING: ELETTRODOMESTICI IN COMUNE PER EVITARE GLI SPRECHI |
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Lecce, 28 marzo 2012 - Mentre in molti paesi industrializzati si diffonde il car sharing quale possibile alternativa alla mobilità urbana, ora un da un progetto sviluppato da un gruppo di laureati in disegno industriale, gli “Studio Superfluo” arriva una proposta ancora più innovativa: gli elettrodomestici in comune, o l’elettro sharing. L’equipe ha appena vinto, infatti, il primo premio nella quinta edizione del Samsung Young Design Award che aveva come tema: “nuovi elettrodomestici per le nuove famiglie”. Le vere novità, non sono sembrati l’invenzione di nuovi prodotti, ma la riorganizzazione di ciò che già avevamo nelle nostre case. L’idea nasce da due principali motivi: da una parte dal fatto che ogni famiglia ha in casa in media dai 20 ai 30 elettrodomestici, che vengono lasciati spenti per circa il 67% del loro ciclo vitale, dall’altra, è stato stabilito che solo il 5% dei rifiuti elettronici vengono smaltiti su scala globale, ma come sovente accade sono trasportati nei paesi del terzo mondo per essere eliminati utilizzando prassi spesso illegali. Inoltre, vi sono anche ragioni di spazio all’interno delle abitazioni che hanno fatto brillare l’idea di una condivisione degli elettrodomestici all’interno dei condomini. Il gruppo d’inventori ha quindi stabilito le modalità di applicazione della proposta. A seguito di una raccolta dati in un formulario vengono stabilite le richieste e le esigenze delle singole famiglie, sia per prodotto sia per fasce orarie, e in virtù di tale meccanismo viene fissato un canone mensile da pagare. Per quanto riguarda, in termini pratici, l’utilizzo dei singoli prodotti, sarà una tessera elettronica ad occuparsene mentre un’impresa esterna fornirà gli apparecchi più all’avanguardia, e a pensare alla loro manutenzione ed infine al loro smaltimento. Per Giovanni componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la proposta appare davvero innovativa e se si diffonderà su scala globale, potrà da un lato costituire un autentico risparmio per le famiglie sempre più alle prese con i problemi della crisi e dall’altro contribuire alla riduzione degli sprechi energetici ed alla diminuzione dell’utilizzo di materie prime per la produzione dei componenti e dello smaltimento di rifiuti speciali alla fine dei cicli vitali dei singoli elettrodomestici. |
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PRESENTAZIONE "PROGRAMMA AMVA" CONTRIBUTI ALLE IMPRESE CHE ASSUMONO CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO |
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Milano, 28 marzo 2012 - Il Programma Amva offre contributi alle imprese che assumono con il contratto di apprendistato. L’incontro che si terrà a a Milano, il 29 Marzo ore 17,30/19,00 Formaper – Aula Smeraldo Via Santa Marta, 18, è l’occasione per illustrare i criteri e le modalità per l’accesso ai contributi ed è rivolto a Pmi che hanno assunto o intendono assumere a partire dalla data del 30/11/2011, lavoratori con contratto di apprendistato. Apertura: Silvia Valentini – Dirigente Area Piccola Impresa e formazione continua Formaper. Relatore: Dr. Francesco Procida - Italia Lavoro (organismo di assistenza tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali). La partecipazione è gratuita. Scarica la scheda di partecipazione http://www.Formaper.it/files/schedadesione_apprendistato.doc Per informazioni: Tel. 02/8515.4322 |
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INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE, SPACCA AL ROAD SHOW DELL´ABI DI SCENA ALLE MUSE DI ANCONA. |
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Ancona, 28 Marzo 2012 - ´Le Marche sono la prima regione manifatturiera d´Italia e la decima in Europa. Le prospettive del nostro territorio, in linea con l´andamento dell´economia nazionale, non sono pero` positive: siamo in una fase di recessione. I prossimi tre anni saranno molto difficili e, a complicare la situazione, c´e` la scarsa disponibilita` di risorse di cui soffrono le imprese. Un aspetto che incide negativamente sulla loro competitivita` a livello internazionale´. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ieri mattina alle Muse di Ancona per il ´Road Show´ dell´Abi. ´Il credito, in questo scenario, rappresenta un fattore prioritario per la tenuta delle imprese ´ ha detto Spacca nel suo intervento -. Ad esso, quali elementi di competitivita`, si affiancano l´internazionalizzazione e l´innovazione. In questo senso il ruolo delle banche e` fondamentale: agli istituti bancari chiediamo quindi di facilitare l´accesso al credito, sostenere l´innovazione e la penetrazione sui nuovi mercati. La Regione ha ben presente la necessita` di offrire e sostenere la liquidita` delle imprese. Lo ha fatto e lo fa attraverso una forte azione che si compone di diverse misure. Una di queste e` il patto di stabilita` verticale che ha consentito agli enti locali, grazie al trasferimento di 90 milioni di euro della capacita` di spesa dalla Regione a Province e Comuni, di pagare le imprese in tempi molto rapidi. La Regione ´ ha aggiunto il presidente - ha poi abbreviato i propri tempi di pagamento alle imprese, soprattutto nella sanita` in cui siamo arrivati ad un valore tra i piu` virtuosi d´Italia. Abbiamo lavorato soprattutto sui Confidi, che rivestono un ruolo importantissimo: di fatto, un´operazione su tre e` effettuata attraverso il meccanismo dei Confidi regionali. Un´altra forte azione e` stata quella di intercettare le risorse europee: in questo senso un aiuto fondamentale ci viene fornito dalla Bei che ci ha consentito di investire soprattutto sul settore della micro e piccola impresa. In questo momento la Regione e` fortemente impegnata a reperire nuove risorse per sostenere la crescita regionale. Da questo punto di vista ´ ha concluso - siamo disponibili, come abbiamo sempre fatto in ogni momento di difficolta`, a costruire delle misure integrate che possano consentirci di fare fronte a uno scenario che, come dicevo, per il prossimo triennio non si presenta con un profilo di grande positivita`. La collaborazione istituzionale e tra tutte le anime della nostra comunita` e`, in questa prospettiva, fondamentale per sostenere l´economia regionale´. |
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NELLE PMI LA 50ESIMA TAPPA DI ASSESSORATO ITINERANTE FILIERA VINCENTE TECNOLOGIA E INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Telgate/Bg, 28 marzo 2012 Da Telgate, in provincia di Bergamo, cuore delle piccole e medie imprese lombarde, Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e all´Artigianato, ha rilanciato il tema fortissimo del ´Lombardismo´. ´Ne avevo parlato già un anno fa ma ora sta diventando una vera e propria esigenza´, ha detto Gibelli parlando proprio a Telgate davanti a molti imprenditori. ´Si tratta - ha spiegato - di un vero e proprio blocco padano a difesa del sistema produttivo´. ´I sindacati, le associazioni di categoria e le istituzioni - ha proseguito - devono fare la stessa battaglia per la tutela del territorio in maniera tale che non ci siano solo le istituzioni che tengono una certa barra ma tutto un sistema che tutela la nostra economia´. Un nuovo slancio verso questo modello di società che è partito nel corso della cinquantesima tappa di ´Assessorato Itinerante´, che ha fatto meta alla Brevi srl di Telgate, alla F.lli Serughetti carpenterie di Chiudono e alla Finazzi Osvaldo di Grumello del Monte. Brevi Srl: Filiera Di Successo Moda, Design, Tecnologia Export - Visitando la Brevi (impresa specializzata in oggetti per l´infanzia come lettini, passeggini e sedili da utilizzare sulle autovetture) Gibelli ha ricordato che ´Regione Lombardia ritiene fondamentali le tematiche che oggi la crisi pone al comparto dell´industria e lavora per creare strumenti adatti per vincere questo momento´. ´Alla Brevi - ha spiegato il vice presidente - ci sono quattro elementi importanti per non farsi superare dalla crisi e sono: moda, design, tecnologia e internazionalizzazione. Questa è la vera filiera di successo per le nostre imprese. Non solo - ha proseguito il vice presidente - in questa azienda si sottolinea come ogni prodotto sia Made in Italy e io aggiungo anche Made in Lombardia, dimostrando così un forte attaccamento al territorio´ Regione Affronta Problema Apprendistato - Il tema della riforma dell´accesso al lavoro è stato poi al centro della visita alla carpenteria Serughetti dove, con i fratelli che la gestiscono, Gibelli ha parlato di quello che è il capitolo forte dell´apprendistato per la creazione di operai specializzati. ´Regione Lombardia - ha detto l´assessore - ha inserito nelle sue norme strumenti che possono permettere al giovane di continuare lo studio ma di arrivare presto nel mondo del lavoro per specializzarsi sempre di più´. La cinquantesima tappa si è poi chiusa in un´altra officina meccanica, la Osvaldo Finazzi. Tema importante è stato quello del credito alle imprese con i numerosi interventi che la Regione ha compiuto nei confronti delle piccole e medie imprese lombarde. |
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PIACENZA: 1MIL DI EURO DALLA CDC A SOSTEGNO IMPRESE |
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Piacenza, 28 marzo 2012 - Una decisione importante è stata assunta dalla Giunta camerale nella seduta del, 26 marzo: è stato infatti approvato il regolamento che disciplina la concessione di contributi alle imprese piacentine che si appoggiano ai consorzi fidi. La cifra in gioco è importante e riflette la consapevolezza della difficoltà in cui versano le imprese che necessitano di credito. Lo stanziamento disponibile diventa infatti di 1 milione di euro, così come era stato concordato con il Consiglio in fase di discussione del bilancio previsionale. Questa somma sarà destinata per almeno il 50% ad abbattimento dei tassi di interesse dei finanziamenti avviati con l’intermediazione dei confidi. La parte restante invece aumenterà la possibilità di concedere garanzie a parziale copertura di tali finanziamenti. Nel caso in cui l’impresa attivi il finanziamento in vista di un investimento, la percentuale di abbattimento del tasso di interesse sarà pari all’1,5% mentre salirà al 2% se l’impresa richiedente sarà costituita da imprenditori giovani. Nel corso della seduta sono state esaminate diverse altre tematiche. E’ stato deciso che il sostegno al programma promozionale del Consorzio Piacenza Alimentare (che raggruppa le principali imprese operanti in questo settore) sia pari a 70mila euro, come nel 2011. Sempre in tema di internazionalizzazione, continuano i rapporti con la Repubblica Ceca. Le imprese che intendono partecipare al workshop Italian Wine Emotion che si svolgerà a Praga nella prima settimana di giugno riceveranno un contributo camerale di 400 euro. L’iniziativa è promossa congiuntamente da Camera di commercio, Confindustria Piacenza e Consorzio Piacenza Alimentare. A questo primo evento farà seguito una missione nel secondo semestre, dedicata all’intero comparto del food and wine. Anche in quel caso sarà disponibile un contributo per ogni impresa (600 euro). Nei prossimi giorni inoltre partirà una informativa relativa ad un progetto condiviso Camera di commercio, Cepi e Confindustria Piacenza, in ordine alla realizzazione di un Punto Piacenza in seno alla manifestazione fieristica Mecanica che si svolgerà in Brasile a fine maggio. L’attenzione della Giunta è poi stata dedicata al progetto di costruzione di una piattaforma locale denominata “Piace Cibo sano e sostenibile”: il progetto potrà contare su risorse camerali pari a 12.000 euro. Tra le altre iniziative giudicate meritevoli di un contributo vi sono la rassegna Antiquart, il Buy Emilia, la Notte blu, un progetto dell’associazione Terre Traverse, la Gran Fondo della Coppa, il Gustaolio, il festival dal Mississipi al Po ed il Forum del Comune di Fiorenzuola dedicato allo sviluppo economico. Confermato anche per il 2012 il supporto economico alla fiera Colore, svoltasi recentemente a Piacenza Expo. |
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FVG: DISTRETTO INDUSTRIALE DI MANZANO IN TAVOLO ZFU |
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Trieste, 28 marzo 2012 - Si è tenuta il 26 marzo a Trieste, nella sede della Direzione Centrale finanze, programmazione e patrimonio, alla presenza dell´assessore regionale, Sandra Savino, la riunione volta a definire l´inclusione dei comuni appartenenti al Distretto industriale di Manzano nel tavolo tecnico istituito dalla Regione per l´individuazione dei parametri finalizzati all´eventuale istituzione di Zone Franche Urbane (Zfu) in ambito regionale. "Nostra intenzione - ha dichiarato l´assessore Savino - è di avviare un percorso condiviso con le amministrazioni locali per la formulazione di una proposta al Cipe in merito alla ridefinizione dei parametri socio-economici richiesti ai fini dell´istituzione delle Zone Franche Urbane (Zfu) in regione". Tra i requisiti principali che vengono presi come metro di misura dal Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, figura la presenza di aree svantaggiate caratterizzate da fenomeni di degrado urbano e sociale (con, ad esempio, aumento annuo disoccupazione, calo popolazione, calo iscrizioni scolastiche, chiusure imprese, etc.). Fenomeni che devono essere dimostrati sulla base di puntuali dati statistici, incontrovertibili. Il sindaco di Manzano, Lidia Driutti, ha illustrato i problemi legati alla situazione congiunturale attuale, con particolare riferimento al Distretto industriale del Manzanese e, in considerazione delle peculiarità dell´area, si è detta disponibile a fornire tutto il sostegno all´apparato amministrativo regionale per l´istituzione delle Zfu. Si ricordi come le agevolazioni attualmente previste per le Zone Franche Urbane per le piccole e microimprese consistono in esenzioni da imposte sui redditi, sull´Irap, sugli immobili di proprietà utilizzati per l´esercizio di nuove attività economiche e sul versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente: interventi di forte impatto economico per le aziende, ma di valenza ben più ampia in ragione dei positivi riflessi socio-economici che ne deriverebbero. "La verifica della potenziale istituzione di Zone Franche Urbane in regione si pone in linea con gli indirizzi dell´attuale Giunta - ha affermato Savino a margine dell´incontro -, indirizzi che sono volti a fare gli interessi del territorio e a rivendicare al massimo la particolarità che caratterizza la nostra regione, in primis sotto il profilo della specialità". |
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TORINO: IL DESIGN IN PIEMONTE |
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Torino, 28 marzo 2012 - Lo stato di salute del sistema design, che conta oggi circa 850 imprese e studi professionali in Piemonte, si mantiene buono: è quanto emerge dallo studio presentato ieri a Palazzo Birago ed elaborato da Camera di Commercio di Torino e dal gruppo di ricerca in Design del Politecnico. L’indagine permette di realizzare confronti con il precedente studio condotto nel 2007 a ridosso della nomina di Torino a Capitale Mondiale del Design. Rispetto ad allora, la ricerca evidenzia un settore con un fatturato globale in crescita (+6%) nonostante la crisi, anche se con una tendenza alla frammentazione. Le realtà che si occupano di design sono sempre più piccole sia per numero di addetti (il 49% ha fino a 5 dipendenti) sia per dimensioni economiche: coloro che guadagnano fino a 99.000 euro passano dal 5% del 2007 al 26% del 2011. “L’indagine – ha sottolineato in conferenza stampa Alessandro Barberis, Presidente della Camera di Commercio di Torino - aggiorna la fotografia delle attività di design piemontesi, fornendo informazioni preziose sulle politiche attuate negli scorsi anni e su quelle da realizzare in futuro. Crescono, ad esempio, gli uffici tecnici interni alle imprese: un risultato positivo, ottenuto anche grazie all’impegno degli enti di formazione in design e degli enti pubblici del territorio, in primis la Camera di commercio”. “Il sistema di design territoriale – ha aggiunto Luigi Bistagnino, Presidente del corso di Studi in Design del Politecnico - si conferma motore di crescita anche per le giovani imprese (44 nuove imprese nate dal 2007 all’interno del campione censito, di cui 33 studi professionali) al servizio di un mercato del prodotto industriale e di comunicazione che oltrepassa i confini regionali”. Secondo lo studio, in Piemonte Torino si dimostra sempre più baricentro del settore (66% dei rispondenti all’indagine), anche se permangono diverse caratterizzazioni per aree e territori. Il livello di occupazione del settore è in calo (-15%), ma sono più di 40 le nuove attività nate dopo il 2007: in netta crescita quelle che si occupano di grafica e comunicazione (passano dal 12% al 29%). |
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ALCOA - VERTICE AL MISE, CAPPELLACCI ESPONE POSIZIONE UNITARIA
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Roma, 28 Marzo 2012 - Si è aperta con l´introduzione del presidente Ugo Cappellacci il vertice sulla vertenza Alcoa in corso presso il ministero dello sviluppo economico, coordinata dal ministro Corrado Passera e dal sottosegretario De Vincenti. Il presidente della Regione ha illustrato la posizione condivisa con i sindacati, i parlamentari e le Istituzioni locali durante la riunione preparatoria svoltasi ieri mattina a Villa Devoto. "Abbiamo individuato - ha dichiarato Cappellacci - alcuni punti per noi essenziali. Il primo attiene alla scadenza che porterebbe al licenziamento dei dipendenti che avrebbe conseguenze devastanti sul territorio. Occorre eliminare tale scadenza per consentire una discussione della vertenza finalizzata a un esito positivo". "Abbiamo valutato con positività - ha aggiunto - l´esistenza di una serie di manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Portovesme, ma queste devono essere assecondate da interventi sulle condizioni di contesto e in particolare su quelle attinenti alla questione energetica". "Con riferimento al costo dell´energia - ha evidenziato il presidente della Regione - si deve ragionare su soluzioni strutturali che consentano di andare a soluzioni definitive per quel sito. Se è vero, come è vero, che è un sito strategico, occorre intervenire e assicurare il massimo livello di attenzione. Le possibilità di intervento sono due: la prima è costituita dall´accordo bilaterale per la fornitura di energia, la seconda è rappresentata dalla proroga del regime dell´interrompibilità, che costituirebbe di realizzare un arco temporale fondamentale per dare luogo agli interventi che il caso richiede. L´auspicio è che si possa creare questo arco temporale e esaminare gli strumenti". |
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DELEGAZIONE REGIONE ABRUZZO A MOSTAR |
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Pescara, 28 marzo 2012 - Una delegazione capeggiata dal vice presidente della Giunta regionale si è recata ieri a Mostar per presenziare alla cerimonia inaugurale della quindicesima edizione della fiera dell´Economia. L´importante manifestazione si sviluppa su una superficie di 35 mila metri quadri, dove sono presenti 800 espositori giunti da tutto il mondo che abbracciano vari settori: automotive, agroalimentare, energia. Lo scorso anno hanno visitato questa fiera oltre 75.000 persone a dimostrazione dell´interesse dei tanti paesi d´Europa per questo evento. Nella scorsa edizione Partner della Fiera di Mostar è stata l´Italia, quest´anno la Croazia. Grande risalto è stato dato sul più grande quotidiano della Bosnia Erzegovina al vice presidente dela Regione, insignito del riconoscimento come personaggio dell´economia per questa edizione della fiera. Un grande stand dell´Abruzzo è presente a Mostar per promuovere tanti settori e far conoscere le realtà imprenditoriali abruzzesi, la gastronomia, l´arte e la cultura. |
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LA REGIONE TOSCANA SI IMPEGNA PER LA LACA DI CAVRIGLIA |
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Firenze, 28 marzo 2012 – La Regione si impegna a seguire la vicenda della Laca, un mobilificio di Cavriglia, in provincia di Arezzo, specializzato nella produzione di cucine, chiuso dal luglio 2011. L’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha visitato l’azienda incontrandosi con il proprietario e i lavoratori che hanno spiegato come l’azienda, che conta 75 addetti, si sia ritrovata in difficoltà anche a causa di un mancato pagamento da parte del gruppo Aiazzone, di cui era creditrice. L’assessore ha assicurato la disponibilità della Regione a supportare la ricerca di soluzioni imprenditoriali in grado di riaprire impresa e far riprendere l’attività produttiva sul territorio. In tal senso ha anche ricordato le opportunità che la legge sull’imprenditoria giovanile, mette a disposizione per i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. |
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