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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Aprile 2012 |
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PROMUOVERE I SAPORI DELL´EUROPA
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Bruxelles - Lo scorso 30 marzo la Commissione europea ha adottato una comunicazione dal titolo "Politica di informazione e promozione dei prodotti agricoli: una strategia a forte valore aggiunto europeo per promuovere i sapori dell´Europa", realizzando così la seconda tappa del processo di riforma della politica di promozione avviato nel luglio 2011 e volto a rendere il settore agricolo e agroalimentare più dinamico, competitivo e promuovere crescita sostenibile, intelligente e inclusiva. In quest´occasione, Dacian Cioloș, Commissario responsabile per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: "L´unione europea ha una carta eccezionale da giocare per rendere più dinamica la sua economia e per stimolare crescita ed occupazione valorizzando maggiormente i propri prodotti agricoli e agroalimentari sul mercato europeo e mondiale. Già oggi in questo settore le esportazioni superano i 100 miliardi di euro. In un mondo caratterizzato da mercati sempre più aperti, il successo dell´agricoltura europea dipende anche dalla capacità di rafforzare e sviluppare la propria posizione. Raggiungeremo quest´obiettivo grazie alla nuova vocazione della nostra politica di promozione e alla realizzazione di una vera e propria strategia comune di valorizzazione dei prodotti made in Ue.". La nuova vocazione si basa sugli obiettivi chiave della futura politica di promozione, articolati su quattro temi: un vero e proprio valore aggiunto a livello europeo, programmi che destano maggiore interesse e più incisivi, una gestione più semplice ed efficace e nuove sinergie tra i vari strumenti di promozione. La comunicazione della Commissione rispecchia la riflessione approfondita avviata nel luglio 2011 con l´adozione di un libro verde1 sulla politica d´informazione e promozione dei prodotti agricoli, ossia una delle iniziative faro per il rafforzamento della competitività dell´agricoltura nell´Ue che ha dato il via a un ampio dibattito pubblico, e con gli elementi forniti dal rapporto di valutazione esterno elaborato nel 2011 sull´attuale politica di promozione2. Il documento pubblicato oggi apre il dibattito sui contenuti della futura politica di promozione a livello interistituzionale. Entro la fine dell´anno, una volta stabiliti i punti fermi del dibattito, la Commissione presenterà delle proposte legislative. Contesto - Le norme Ue in vigore in materia di informazione e promozione nel settore agroalimentare risalgono agli anni ´80. Col tempo sono state modificate, in particolare a seguito dell´aumento del numero dei marchi di qualità. Gli stanziamenti dal budget dell´Ue destinati alla promozione a norma del regolamento (Ce) n. 3/2008 del Consiglio erano pari a 47 milioni di Eur nel 2011, mentre per il 2012 sono previsti 55 milioni di Eur. Tra il 2001 e il 2011 sono stati approvati 518 programmi, quasi tutti triennali, per un valore totale di 576 milioni di Eur provenienti dal bilancio dell´Unione europea. (Nb: i programmi devono essere cofinanziati dalle organizzazioni promotrici e possono beneficiare anche di finanziamenti degli Stati membri). Nel periodo 2001-2011 la maggior parte dei programmi era incentrata sul mercato dell´Ue (il 70% dei programmi in termini quantitativi e finanziari), mentre circa il 9% dei programmi era di natura plurinazionale (ossia promosso da diversi Stati membri). Tale sistema di promozione orizzontale si sviluppa parallelamente ad altre misure di promozione in seno alla Pac, istituite nel quadro dell´organizzazione comune del mercato (settore enologico per paesi terzi [112 milioni di Eur nel 2011] e settore ortofrutticolo, tramite programmi operativi delle organizzazioni dei produttori [34 milioni di Eur in media nel 2008-2009]), nonché nel quadro dello sviluppo rurale. Per maggiori informazioni http://ec.Europa.eu/agriculture/promotion/index_en.htm http://ec.Europa.eu/agriculture/promotion/policy/communication/index_en.htm |
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NUOVO PROGETTO PER PRODURRE COLTURE RESISTENTI A SICCITÀ E MALATTIE
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Un nuovo progetto finanziato dalla Ue che mira ad accelerare lo sviluppo di colture resistenti a siccità e malattie è stato appena avviato. Abstress ("Improving the resistance of legume crops to combined abiotic and biotic stress"), che durerà per 5 anni, è sovvenzionato con quasi 3 milioni di euro nell´ambito del tema "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Esso riunisce ricercatori provenienti da 13 istituzioni partecipanti sparse tra Repubblica ceca, Germania, Spagna, Francia, Italia, Ungheria e Regno Unito. Lo scopo è quello di rivoluzionare il modo in cui le nuove varietà di piante sono prodotte, identificando per mezzo di tecniche molecolari e computazionali i processi associati al modo in cui siccità e malattie si combinano per rendere la vita delle colture doppiamente difficile. Il progetto identificherà inoltre nuovi geni e pathway biochimici che migliorano la resistenza delle piante a questi fattori. Per sviluppare questo approccio i ricercatori useranno come modello una pianta simile al trifoglio. In condizioni controllate di laboratorio, centinaia di queste piante saranno sottoposte a siccità e/o infezione con un tipo di fungo del terreno chiamato Fusarium. Il Fusarium è stato scelto come esempio di stress da malattia poiché questo tipo di infezione colpisce il modo in cui le piante possono mobilitare l´acqua e quindi il danno che essa causa è maggiore in condizioni di siccità. Si prevede che la diffusione di questa malattia fungina devastante dal punto di vista economico aumenti in seguito al cambiamento climatico. Una volta che le piante si trovano in queste condizioni, il team userà la più recente tecnologia di imaging ad alto rendimento per monitorare il loro comportamento senza arrecare disturbo. Le informazioni ottenute dallo studio delle piante modello verranno poi applicate alla produzione di nuove varietà di piselli. Queste nuove varietà verranno confrontate con le esistenti colture commerciali, e gli scienziati identificheranno quale di esse offre migliori prestazioni quando deve fronteggiare una combinazione di Fusarium e siccità. Le piante che offrono migliori prestazioni verranno sottoposte a test sul campo in vari siti in Europa. Il dott. Adrian Charlton, capo del progetto dell´Agenzia per la ricerca ambientale e alimentare (Fera) nel Regno Unito, ha così commentato: "Questo progetto riunisce le migliori competenze nei settori della biologia molecolare e della biochimica nel campo delle piante in Europa e dovrebbe portare rivoluzionari miglioramenti nelle tecniche usate per la produzione delle colture. Gli scienziati della Fera studieranno i profili biochimici delle piante che offrono le migliori prestazioni e risaliranno ai geni responsabili utilizzando tecniche computazionali avanzate." Inizialmente vengono studiate le piante di piselli poiché sono ben caratterizzate geneticamente. I piselli, come gli altri legumi, hanno un ruolo chiave come fonte sostenibile di proteine sia nella dieta umana che in quella animale. Inoltre, essi possono sostituire i semi di soia importati, che attualmente rappresentano oltre il 75% delle materie prime proteiche nell´Ue. La coltivazione di legumi ha un contenuto di Co2 basso in confronto ad altri tipi di colture; le leguminose inoltre reintegrano l´azoto nel terreno per il successivo ciclo di coltivazione. I legumi non necessitano di fertilizzanti azotati, una delle principali fonti di gas serra e di consumo energetico in agricoltura, e ne riducono la necessità anche per le altre colture. Aumentando le percentuali di coltivazioni di legumi resistenti a siccità e malattie, il team spera di migliorare la sicurezza alimentare e di ridurre allo stesso tempo gli effetti del cambiamento climatico. Per maggiori informazioni, visitare: Agenzia per la ricerca ambientale e alimentare (Fera): http://www.Fera.defra.gov.uk/ |
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SICUREZZA ALIMENTARE: UN PROGETTO SI OCCUPA DELLE INFEZIONI DA VERMI PARASSITICI NEL BESTIAME
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I vermi parassitici uccidono gli animali da allevamento e il cambiamento di vari fattori ambientali non fa che aggravare il problema. Qui entra in gioco un nuovo progetto finanziato dall´Ue che ha lo scopo di mitigare il carico economico e di benessere che queste infezioni impongono al settore del bestiame europeo esaminando l´impatto che questi cambiamenti ambientali stanno avendo su questi fastidiosi patogeni. Gloworm ("Innovative and sustainable strategies to mitigate the impact of global change on helminth infections in ruminants"), che ha ricevuto quasi 3 milioni di euro nell´ambito del tema "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, riunisce ricercatori delle 14 istituzioni partecipanti in Belgio, Irlanda, Italia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Svizzera. Dopo un positivo meeting iniziale a Berlino alla fine di febbraio, i ricercatori si stanno mettendo a lavoro per sviluppare strategie innovative e sostenibili per contrastare il recente aumento del numero di vermi parassitici altamente patogeni, o elminti, che infliggono gravi danni economici al settore dell´allevamento di ruminanti nell´Ue. Le infezioni subcliniche causano perdite alla produzione che hanno conseguenze per la produzione di carne, latte e per il valore della fibra, pellame/cuoio e prodotti in pelle. I ruminanti sono animali con uno stomaco a quattro compartimenti, come i bovini e le pecore, rigurgitano il cibo parzialmente digerito dal primo compartimento dello stomaco nella bocca per masticarlo una seconda volta, questo processo è chiamato dagli allevatori ruminare. I vermi sono patogeni onnipresenti su ogni animale da allevamento e gli animali che pascolano nei campi sono particolarmente a rischio di infezioni causate dai vermi. La maggior parte dei vermi ha una fase di sviluppo che avviene al di fuori dell´animale ospite e, di conseguenza, sono sensibili a qualsiasi cambiamento dei fattori ambientali: epidemie di malattie, stagionalità e distribuzione geografica delle infezioni da parassiti vermiformi, tutti cambiamenti che sono attribuibili ai cambiamenti climatici. Questi effetti, insieme all´impatto di altri cambiamenti ambientali come l´uso e l´intensificazione dell´uso della terra e le diverse pratiche di gestione, non hanno fatto che aumentare il numero di infezioni da parassiti vermiformi. Il picco di queste infezioni è anche dovuto in parte alla sempre maggiore resistenza dei parassiti ai farmaci, il che significa che gli attuali programmi di controllo sono costosi e insostenibili a lungo termine. Lo scopo di Gloworm è riuscire a capire esattamente come tutti questi fattori contribuiscono alle infezioni portate dai vermi: i ricercatori progetteranno migliori test diagnostici innovativi per potenziare il controllo dei livelli di infezione in Europa. Lavoreranno inoltre sulla creazione di modelli del rischio di infezione per tutta l´Europa con lo scopo di fornire agli allevatori informazioni migliori e aggiornate sulle mutevoli caratteristiche dell´infezione e di tradurre queste informazioni in nuove strategie pratiche per controllare i vermi, questi modelli saranno testati nelle fattorie. I ricercatori di Gloworm avvertono che se non si fa niente per questi più alti livelli di infezioni da parassiti vermiformi, gli allevatori europei non saranno pronti a gestire il problema. Il docente e specialista di parassitologia veterinaria europea, dott. Theo de Waal dell´University College di Dublino in Irlanda, commenta: "La resistenza dei vermi è un problema serio per gli allevatori europei e sta mettendo a rischio la loro sopravvivenza. Questo progetto darà agli allevatori informazioni aggiornate e porterà avanti nuove strategie per controllare i vermi parassitici nei bovini e nelle pecore che saranno sia realistici che sostenibili a lungo termine." Il progetto Gloworm si basa sul lavoro svolto nell´ambito di due progetti precedenti in parte finanziati dall´Ue attraverso l´area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6° Pq). Parasol ("Novel solutions for the sustainable control of nematodes in ruminants") che ha ricevuto quasi 3 milioni di euro in finanziamenti e Deliver ("Design of effective and sustainable control strategies for liver fluke in Europe"), finanziato con oltre 3,5 milioni di euro. I ricercatori di Gloworm lavoreranno anche a stretto contatto con i ricercatori di un altro progetto di "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia", Discontools ("Development of the most effective tools to control infectious diseases in animals"), che ha ricevuto quasi 1 milione di euro in finanziamenti Ue. Il dott. Theo de Waal ha sottolineato l´importanza dei finanziamenti Ue per il progetto. "Le difficoltà che si incontrano per migliorare la sicurezza alimentare esigono una collaborazione internazionale per risolvere problemi e fornire soluzioni, senza un sostegno finanziario tutto ciò non sarebbe possibile. Attraverso i finanziamenti del 7° Pq abbiamo l´opportunità di mettere su consorzi di esperti per superare queste difficoltà." Per maggiori informazioni, visitare: Gloworm http://www.Gloworm.eu |
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INSIEME PER L’AGRICOLTURA. ALTRE DUE BANCHE FIRMANO ACCORDO CON AVEPA PER ANTICIPARE LIQUIDITÀ ALLE IMPRESE AGRICOLE DEL VENETO
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Altre due Banche hanno aderito al progetto “Insieme per l’Agricoltura”, firmando con Avepa, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, il protocollo d’intesa per anticipare liquidità finanziaria alle imprese rurali che hanno diritto al cosiddetto Premio unico comunitario, anche prima che nelle casse di Avepa arrivino i fondi europei per erogare il contributo. Il documento è stato sottoscritto il 3 aprile a Padova dal direttore dell’Agenzia Fabrizio Stella con Banca Popolare di Marostica e Banca di Treviso, il cui direttore generale Adriano Tartaglia aveva il mandato a firmare per entrambi gli istituti di credito. “L’intesa in questione – ha fatto presente l’assessore regionale in agricoltura – grazie al coinvolgimento di 12 banche operanti nel Veneto consente di anticipare di qualche mese rispetto ai tradizionali tempi dell´Unione Europea finanziamenti per circa 360 milioni complessivi a oltre 90 mila imprese agricole del Veneto che hanno diritto al Premio unico comunitario. L’operazione avviene in modo molto semplice e non comporta spese di commissione per gli imprenditori, è senza costi per le casse pubbliche, opera a condizioni assolutamente vantaggiose (Euribor più uno spread fino al 4,5 per cento), può essere attivata dagli interessati anche con una banca diversa da quella il cui Iban è registrato nel Fascicolo Aziendale. In questo periodo difficile – ha concluso – avere disponibilità di denaro fresco anche solo con qualche giorno di anticipo può fare la differenza e accrescere la competitività”. L’intesa era stata firmata la scorsa settimana, nel corso di Vinitaly, presente il presidente della Regione, da Banca Antonveneta, Banca della Nuova Terra, Banca Popolare Friuladria, Banca Popolare di Vicenza, Banco Popolare di Verona, Cassa di Risparmio del Veneto, Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, Unicredit, Veneto Banca e Cassa di Risparmio di Venezia. |
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SALUTE: IL LATTE FRESCO VA SEMPRE BOLLITO. DOPO LA SEGNALAZIONE DI ALCUNI CASI DI SINDROME EMOLITICO-UREMICA (SEU) ASSOCIATI A INFEZIONE DA E. COLI IN NEONATI, IL MINISTERO DELLA SALUTE CHIEDE AI MEDICI DI SENSIBILIZZARE LE FAMIGLIE SULLA RACCOMANDAZIONE DI BOLLIRE IL LATTE NON PASTORIZZATO PRIMA DEL CONSUMO.
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Il Ministero della Salute ha inviato alla Federazione italiana medici di medicina generale e alle Federazioni mediche e Società scientifiche di pediatria e neonatologia una comunicazione per segnalare alcuni casi di sindrome emolitico-uremica (Seu) associati a infezione da E. Coli produttore di verocitotossina (Vtec) in pazienti di età pediatrica, probabilmente acquisite attraverso il consumo di latte crudo (non pastorizzato) contaminato. Il Ministero ha chiesto di diffondere la nota ai medici di medicina generale e ai pediatri perché sensibilizzino genitori e pazienti sulla problematica, informandoli sulla necessità di bollire il latte crudo prima di un eventuale consumo. Come è noto, il Ministero della Salute ha stabilito con l’ordinanza ministeriale del 10 dicembre 2008 (il cui termine di validità è stato recentemente prorogato al 31 dicembre 2012) che il latte crudo deve essere venduto attraverso distributori automatici, appositamente registrati e controllati dalle Asl, che devono riportare correttamente l’indicazione che il latte crudo è da consumarsi previa bollitura, mentre in caso di cessione diretta è il produttore che deve obbligatoriamente informare il consumatore su tale modalità di consumo. Giovanni componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea come la bollitura è indispensabile per eliminare l’eventuale presenza di agenti patogeni che possono essere presenti nel latte crudo anche se questo viene prodotto nel totale rispetto delle norme: i pur rigorosi controlli sul latte e sugli allevamenti, da soli, non possono garantirne la completa sicurezza, come invece può fare il processo di bollitura. Per tale motivo, sollecita le autorità preposte a verificare che l´invito a bollire il latte prima di consumarlo sia scritto a chiare lettere sulle macchine distributrici ed eventuali bottiglie dato che con la bollitura si mantengono inalterati tutti i macro nutrienti del latte, come calcio, proteine, lipidi. |
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FORESTAZIONE: COMPLETATI ISTRUTTORIA E PROGETTUALITÀ. PROVINCE DELLA CAMPANIA LIQUIDINO ULTERIORI 8 MILIONI A LORO CARICO
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Napoli- "Per i piani forestali, La Regione Campania ha completato da tempo tutta la fase istruttoria e definito la progettualità, erogando gran parte dei relativi finanziamenti. Ora aspettiamo che le Province liquidino gli ulteriori otto milioni a loro carico, e che le Comunità montane rendicontino sul 50% delle risorse già avute per accedere all’ulteriore 50%." Vito Amendolara, consigliere per l´Agricoltura del presidente Caldoro, spiega in dettaglio la situazione relativa alla forestazione, a seguito di un incontro svoltosi in Regione. "Per l’anno 2011 - dice - la Giunta ha fissato in 80 milioni e 500 mila gli stanziamenti per il settore. Di questa somma, sono state erogate 12 milioni di risorse libere a bilancio, altri 4 milioni di risorse libere recuperate, ulteriori somme provenienti dalle Province e dalle Comunità montane a seguito della legge finanziaria che impegnava i soldi non spesi delle leggi 42 sulla programmazione in agricoltura, 55 sulle calamità atmosferiche Por 2000 - 2006, 10 dal Psr, per un totale di 54,5. "A questa cifra, vanno aggiunti ulteriori 8 milioni che le Province devono versare sul recupero di risorse, pari a 35 milioni complessivi, e 10 che liquiderà Agea dal Psr all´atto della rendicontazione da parte della Comunità montana dell’equivalente stanziamento ottenuto dal Psr. Mancano circa 8 milioni a copertura integrale degli impegni 2011, sui quali si sta studiando una opportuna soluzione. "Per il 2012 - aggiunge Amendolara - si insedierà nelle prossime ore il Comitato di programmazione previsto dalla Finanziaria, che dovrà valutare ed approvare il documento predisposto dall´Assessorato. "Dalle linee guida verrà fuori un Grande Progetto Fer e Fse che finanzierà investimenti in opere infrastrutturali a favore dei territori montani”, conclude Amendolara. |
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CONSUMI ALIMENTARI: LA CARNE UN ALIMENTO MOLTO APPREZZATO IN ITALIA MENTRE L´HAMBURGER PRENDE SEMPRE PIÙ PIEDE. CRESCONO ESPONENZIALMENTE ANCHE I VEGETARIANI |
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Lecce - La carne si conferma un alimento molto apprezzato in Italia, dopo la forte crisi del biennio 2008-2009: si mangiano a testa, in media, 92 chili di carne all´anno, una soglia appena inferiore a quella dell´eurozona (98 chili) e composta per circa un quarto da carne bovina (23 chili). Ma crescono esponenzialmente anche i vegetariani e se fino al 2000 erano una quota marginale delle popolazione, appena 1,5 milioni, si stima che adesso, in base ad una ricerca di Ac Nielsen rielaborata da Eurispes, siano già diventati 7 milioni e che saranno 30 milioni nel 2050, rappresentando almeno la metà degli abitanti del Belpaese. Con l´eccezione di maiale, selvaggina e coniglio, tutti i tipi di carne hanno registrato un aumento di consumo a persona. La maggiore ascesa, con il 3,9%, l´ha fatta registrare il pollame, piazzandosi al secondo posto. L´hamburger, in Italia sta prendendo piede, anche se la strada da fare è ancora lunga, mentre negli Usa ben il 50% del consumo di carne bovina è rappresentato da hamburger in Italia la quota si ferma al 5%", Questo cambiamento delle abitudini alimentari degli italiani, per Giovanni componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, non deve essere sottovaluto, perché è noto che l’eccesso del consumo di carni può comporta seri squilibri nella nostra dieta che a lungo termine possono essere causa di problemi anche rilevanti per la salute. |
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AGRICOLTURA: ABRUZZO OTTIMISTA ANCHE GRAZIE AI DATI DI SETTORE
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Pescara - Anche l´assessore alle Politiche agricole si unisce ai commenti del Presidente della Regione e dell´assessore al Lavoro, esprimendo un moderato ottimismo dopo la pubblicazione dei dati Istat sull´occupazione in Abruzzo. In particolare, la disoccupazione nella regione è scesa di 0,3 punti dimostrando che l´Abruzzo sta rispondendo bene alla crisi che attanaglia l´intero Paese. "Molto confortanti - sottolinea l´assessore all´Agricoltura - sono ancora una volta i dati che arrivano dall´agricoltura che ci inducono ad essere più che soddisfatti. Le positive performance dell´occupazione nel comparto primario sono confermate anche dall´analisi degli economisti secondo cui l´agricoltura abruzzese si conferma il settore trainante del nostro sistema economico. Inoltre, stanno arrivando ottimi riscontri anche per quanto riguarda gli ordinativi registrati con Vinitaly e Sol che si confermano un vero e proprio successo per le nostra aziende". |
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IL TREVIGIANO MICHELE ZANARDO CONFERMATO VICEPRESIDENTE COMITATO NAZIONALE VINI |
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Il trevigiano Michele Zanardo è stato riconfermato vicepresidente del rinnovato Comitato Nazionale Vini Dop e Igp. Enologo, consulente vitivinicolo libero professionista, originario di Ormelle, già collaboratore nello staff del presidente del veneto quando era ministro dell’agricoltura, Zanardo era vicepresidente uscente e manterrà la carica per il triennio 2012 – 2014. In questa tornata, peraltro, il Comitato Nazionale Vini è stato completamente riformato: organo ministeriale, ha carattere tecnico, scientifico e propositivo nelle materie attinenti al settore della viticoltura ed enologia di qualità e la sua composizione è passati dai 40 membri precedenti ai 18 attuali, che svolgono la loro attività senza alcun compenso. E’ composto da rappresentanti della filiera vitivinicola, del Ministero, delle Regioni e Province autonome e da esperti. Presidente dell’organismo è stato confermato il dr. Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi e già segretario generale, vice presidente e, dal 2002 al 2008, presidente dell’Unione International des Oenologues. |
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PARMA, SVILUPPO RURALE: OLTRE 2 MILIONI PER LE ZONE MONTANE PRESENTATO AGLI OPERATORI DI SETTORE IL BANDO PROVINCIALE PER LA RICHIESTA DI CONTRIBUTI. DOMANDE FINO AL 15 MAGGIO. |
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Rimarrà aperto fino al 15 maggio prossimo il bando per la richiesta di contributi a favore delle aziende agricole delle zone montane, approvato nei giorni scorsi dalla giunta provinciale ai sensi della Misura 211 del Programma rurale integrato provinciale (Prip) La Provincia ha ritenuto di mettere a disposizione dei beneficiari la somma di 2.255.000 euro, che dovrebbe essere sufficiente per finanziare tutte le domande che saranno presentate. Obiettivo del bando, elaborato insieme alle Comunità Montane, è quello di mantenere viva l’agricoltura nelle aree svantaggiate montane e collinari, aree nelle quali la prosecuzione dell’attività agricola risulta elemento indispensabile per tutelare l’ambiente e gli spazi naturali. Il bando contribuirà inoltre a compensare il deficit di reddito a carico degli agricoltori che esercitano la propria attività nelle aree montane caratterizzate da svantaggi naturali. “L’importanza di questa iniziativa risiede nel fatto che si considera l’azienda agricola della montagna come presidio di salvaguardia territoriale e ambientale. Il Prip, declinazione locale del Piano di sviluppo rurale, ha voluto guardare a questa prospettiva. È un po’ la nuova frontiera: salvare l’azienda agricola di montagna significa salvare il territorio”, ha detto nella presentazione agli operatori del settore che si è tenuta oggi in piazza della Pace il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari. Dei contributi possono beneficiare gli imprenditori agricoli, di età inferiore a 65 anni, titolari di un’area di almeno 5 ettari di superficie agricola utilizzata (Sau). Nel concorrere al bando, l’imprenditore si impegna a mantenere l’attività agricola per i 5 anni successivi alla presentazione della domanda. “Con questo sono 7 i bandi aperti in questo momento nel territorio provinciale. Ora a disposizione delle aziende ci sono nel complesso oltre 6 milioni e 300mila euro, cui se ne aggiungeranno altri 700-800mila con altri due bandi che saranno emanati a fine anno sugli agriturismi e sugli interventi per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili”, ha spiegato Vittorio Romanini, responsabile del Prip, che ha aggiunto: “Per questo bando la somma che si è ritenuto di mettere a disposizione è superiore a quella dei bandi della stessa misura degli anni scorsi, e ciò dovrebbe consentirci di finanziare tutte le domande che saranno presentate. Ci aspettiamo di finanziare circa 900 aziende, e questo la dice lunga sull’importanza dell’intervento se si pensa agli obiettivi fondamentali: da un lato compensare il deficit di reddito che le aziende hanno perché svolgono la loro attività in zone svantaggiate, e dall’altro consentire la permanenza degli imprenditori agricoli, che noi consideriamo veri custodi del territorio, nelle zone montane, con ricadute importanti su tutta la collettività; basti pensare al contrasto del dissesto idrogeologico e alla tutela del paesaggio e dell’ambiente”. “Questo bando sottolinea la volontà della Provincia di intervenire nelle zone più svantaggiate – ha confermato Antonello Barani, dirigente del Servizio Agricoltura della Provincia - per andare incontro agli agricoltori, che sono fondamentali per la gestione e la salvaguardia stessa del territorio”. L’aiuto concesso per ettaro di superficie coltivata è diversificato in funzione del tipo di coltura praticata: per fruttiferi, orti, frutti minori, piante officinali sostegno massimo di 150 euro/ha; per ulivo, castagno da frutto, vite sostegno massimo di 100 euro/ha; per praticoltura avvicendata più zootecnia sostegno massimo di 200 euro/ha; per pascolo prato permanente più zootecnia sostegno massimo di 150 euro/ha; per seminativi sostegno massimo di 150 euro/ha; per praticoltura avvicendata sostegno massimo di 100 euro/ha; per pascolo prato permanente di montagna sostegno massimo di 100 euro/ha. Le domande di contributo possono essere presentate fino al 15 maggio 2012 attraverso l’apposita modulistica scaricabile dal sito di Agrea http://agrea.Regioneemilia-romagna.it rivolgendosi preferibilmente ad un Centro di assistenza agricola autorizzato (Caa). Per eventuali chiarimenti ci si può indirizzare direttamente al Servizio Agricoltura e Risorse naturali della Provincia in piazzale Barezzi 3 (Francesco Rozzi, tel. 0521 931508) oppure si può andare sul web agli indirizzi www.Provincia.parma.it e www.Agriparma.it |
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AGROALIMENTARE: NASCE IN SICILIA LA FONDAZIONE DIETA MEDITERRANERA |
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Palermo - È stata istituita la Fondazione per la Dieta Mediterranea. Ne ha dato notizia l´assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, partecipando il 3 marzo, a Villa Malfitano, a Palermo, alla presentazione di Slow Sea Land, il Forum Mediterraneo per la Pesca, organizzato da Slow Food Italia e Regione siciliana, che si terra´, per la prima volta, dall´8 al 10 giugno 2012 tra le vie del centro storico di Mazara del Vallo (Tp). "La Fondazione - ha aggiunto l´assessore - sara´ la casa comune che accogliera´ la nostra Regione, i Paesi del Nord Africa, e le Regioni del Sud Italia che saranno inviate al progetto. Ha l´ambizioso obiettivo di dare alla Sicilia un ruolo centrale nelle relazioni dell´area mediterranea, per creare nuovi spazi per una politica estera industriale legata all´agroalimentare, mettendo al centro un comparto che ci unisce". Presidente della Fondazione sara´ Giorgio Calabrese; vice presidente, il manager Marco Romano; ne faranno parte il prof. Antonio Bacarella, Fausto Cantarelli, il piu´ eminente studioso della dieta mediterranea, e Giuseppe Carruba oncologo esperto del rapporto tra alimentazione e salute. Il presidente della Regione siciliana ne sara´ il presidente onorario. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali dell´assessorato, Giovanni Tumbiolo, presidente Distretto Produttivo della Pesca del Mediterraneo, e Daniele Buttignol, segretario nazionale di Slow Food Italia. "L´accordo con Slow Food - ha proseguito D´antrassi - fa parte di un approccio piu´ ampio allo sviluppo del nostro agroalimentare nel Mediterraneo e a un nuovo modo di relazinarci con i Paesi del bacino; la nuova Fondazione dara´ ulteriore impulso a questo rapporto". Attraverso convegni, laboratori e degustazioni, la manifestazione raccontera´ la ricchezza delle tradizioni produttive e delle culture gastronomiche che s´incontrano nel Mediterraneo. Il focus sara´ sui prodotti ittici e, ma accanto ai pesci si potranno trovare le produzioni tipiche dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum: oli e vini, pani e altri prodotti da forno, dolci e ortofrutta. Nei tre giorni di Slow Sea Land le vie e le piazze della Casbah si animeranno a partire dalle 17 con profumi e sapori del Mercato dove si potranno incontrare gli artigiani dei Presi´di Slow Food e delle comunita´ del cibo di Terra Madre, assaggiare e acquistare i prodotti tutelati dalla chiocciola e le tipicita´ della gastronomia mediterranea. Una piacevole sosta sara´ quella alle Cucine di strada, espressione della cultura locale e del gusto non omologato, capace di adattarsi ai caratteri del mangiare moderno conservando le caratteristiche, i gusti e i principi originari. Immancabili i Laboratori del Gusto, in cui esperti di Slow Food, con la partecipazione di produttori e studiosi, si alterneranno trasformando la degustazione in un piacevole momento di conoscenza. A Mazara saranno in programma 6 appuntamenti (ogni giorno alle 18,30 e alle 21) per gustare specie meno conosciute e sperimentare abbinamenti classici o coraggiosi. Negli stessi giorni di Slow Sea Land, Mazara del Vallo ospitera´ il Consiglio internazionale di Slow Food, l´organismo collegiale di direzione politica dell´associazione, al quale partecipano 40 rappresentanti da 18 Paesi. L´incontro siciliano sara´ l´ultimo prima del Congresso internazionale di Slow Food che si terra´ dal 25 al 29 ottobre a Torino in concomitanza con Salone del Gusto e Terra Madre. "Molti progetti di Slow Food guardano al continente africano, come quello dei Milleorti in Africa, ed e´ per questo che abbiamo scelto Mazara del Vallo, storicamente luogo di incontro e scambio tra i popoli del Mediterraneo", ha detto Daniele Buttignol, segretario nazionale di Slow Food Italia. "Il tema centrale sara´ quello legato ai prodotti ittici e alle tematiche relative alla sostenibilita´ delle tecniche di cattura e delle specie pescate. Mazara dal 2006 e´ sede del piu´ importante Distretto Produttivo della Pesca del Mediterraneo e proprio nei giorni di Slow Sea Land, ospitera´ un incontro dell´Osservatorio Mediterraneo della Pesca". |
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CHIAUCI: INIZIATI LAVORI PER SECONDO INVASO
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Pescara - Proseguono, come da programmi, i lavori per il completamento della diga di Chiauci in vista della stagione estiva "quando contiamo di avere a disposizione riserve idriche sufficienti per far fronte ad eventuali emergenze idriche". Lo ha dichiarato l´assessore alle Politiche agricole che ha anche annunciato l´inizio dei lavori, avviati il 26 marzo, per il secondo invaso per 9.400.000 metri cubi, pari ai 2/3 del totale, che permetterà di far fronte ad ogni criticità nel corso della stagione estiva alle porte. "Il primo invaso - spiega l´Assessore - aveva portato, nel luglio 2011, ad un accumulo di 4.700.000 metri cubi (pari a 1/3 dell´invaso totale di 14.000.000 metri cubi). Tale accumulo è stato utilizzato per l´emergenza idrica del mese di agosto del 2011, durante il quale è stato completamente svuotato il bacino di Chiauci. Da ottobre 2011 sono iniziate le prove di verifiche da parte del Rid (Registro Italiano Dighe). Tali prove sono state ultimate positivamente ed il Rid ha autorizzato il secondo invaso pari a 9.400.000 metri cubi (pari a 2/3 dell´invaso totale di 14.000.000 metri cubi). L´invaso autorizzato per 2/3 del totale è iniziato il 26 marzo 2012 e grazie a questo importante intervento si prevede un accumulo per 2/3 della capacità globale entro luglio 2012. Quando sarà raggiunto questo importante traguardo - evidenzia l´Assessore - si procederà allo svuotamento del volume di acqua accumulato che sarà prezioso per far fronte all´emergenza idrica estiva del 2012. A svuotamento totale avvenuto, inizieranno di nuovo le verifiche da parte del Rid che, nel caso in cui tutto avrà riscontro positivo, all´inizio del 2013 autorizzerà l´invaso totale (14.000.000 di metri cubi). Quindi, è questo un aspetto fondamentale, dal 2013 in poi, ogni anno, avremo a disposizione 14.000.000 metri cubi di acqua"."Grazie all´invaso di Chiauci, che ha un´importanza vitale per Abruzzo e Molise, si potrà finalmente mettere la parola fine a decenni di sofferenza idrica che hanno creato disagi ai cittadini, al comparto industriale e a quello agricolo. In questo modo - sottolinea il Presidente del Consorzio di Bonifica Sud -l´ottimo lavoro dell´amministrazione regionale si traduce in risposte concrete alle esigenze dell´intera comunità del Vastese e della Val di Sangro". |
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SACCA DI GORO, UNA CAMPAGNA DI RACCOLTA STRAORDINARIA
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Bologna - Una campagna di raccolta nelle zone nursery che consenta un accesso differenziato tra i pescatori in modo tale che, chi ha subito cali di redditività a seguito dei fenomeni di moria dello scorso anno, possa raccogliere più seme e più mezzane per riportare in produttività le proprie concessioni. Vi sarà inoltre l’apertura di una concessione temporanea di un anno nella quale le cooperative in difficoltà potranno trasferire le loro vongole, non ancora pronte per la commercializzazione, nei periodi di maggiore rischio di perdita del prodotto. Si tratta di uno spazio aggiuntivo pari al 20% del territorio in concessione. E’ quanto è stato deciso oggi a Ferrara al “tavolo” convocato dalla Regione insieme alla Provincia di Ferrara e al Comune di Goro, per affrontare i problemi della moria di vongole nella Sacca. “Dispiace che 9 cooperative non siano andate all’incontro ferrarese, al quale erano state invitate al pari delle altre cooperative e di tutte le associazioni del settore, e abbiamo deciso di venire a manifestare, nelle stesse ore, a Bologna presso la sede della Regione – ha detto l’assessore all’agricoltura e pesca Tiberio Rabboni - Ci rendiamo conto delle difficoltà economiche che una parte, sia pur minoritaria, del settore sta attraversando, ma bisogna rendersi conto che le soluzioni vanno comunque discusse e concordate tra tutti i soggetti interessati. Voglio ricordare che ci sono atti ufficiali firmati, come l’accordo del 25 maggio del 2006 che individua le aree di tutela biologica, come aree strategiche per la riproduzione del novellame e per l’equilibrio generale della Sacca. Da questi atti dobbiamo necessariamente partire”. “Le soluzioni individuate oggi a Ferrara – aggiunge Rabboni – permettono di affrontare nell’immediato il problema, ma la Regione sta anche lavorando in una prospettiva di medio-lungo periodo. Insieme alla Provincia abbiamo infatti concordato una serie di interventi strutturali e duraturi per contrastare l’anossia e migliorare l’idrodinamismo della Sacca” |
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CONTRO IL TARLO ASIATICO TASK FORCE DELLA REGIONE LOMARDIA |
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Segugi anti-tarlo, piante spia e lotta biologica con insetti parassiti. Sono queste alcune strategie di contrasto al tarlo asiatico che saranno discusse in un simposio internazionale. Regione Lombardia, dal 9 all´11 maggio, chiama a Palazzo Lombardia, nella sala dei 500, i maggiori esperti mondiali sul terribile coleottero che da oltre 10 anni devasta parchi e giardini della Lombardia. Anoplophora chinensis e Anoplophora glabripennis, questi i nomi scientifici dell´insetto alieno, importato accidentalmente dall´Estremo Oriente, probabilmente come larva nascosta all´interno degli alberi o all´interno di imballaggi in legno e che, da allora, ha colpito migliaia di piante. Innocuo Per Persone Provoca Danni Ingenti - "Innocuo per le persone, il tarlo asiatico causa ogni anno danni ambientali ed economici ingenti - commenta l´assessore regionale all´Agricoltura Giulio De Capitani -. Non esistono ancora strategie per debellarlo definitivamente. Da oltre 10 anni, il Servizio fitosanitario regionale e l´Ersaf si occupano di prevenire, individuare e circoscrivere i focolai per evitare una propagazione degli insetti che avrebbe effetti davvero devastanti. A rischio sono soprattutto i florovivaisti, già in difficoltà a causa degli elevati costi di mantenimento delle serre, per i quali il tarlo rappresenta una seria minaccia per la produzione e commercializzazione delle piante". "Con il coordinamento scientifico dell´Università di Milano - prosegue l´assessore - stiamo sperimentando strategie di lotta biologica e di interventi integrati per ridurre l´impatto dovuto ai tagli delle piante infestate, unico strumento riconosciuto ad oggi efficace". Ogni anno la Regione Lombardia promuove inoltre la campagna di comunicazione contro il tarlo asiatico. Le segnalazioni dei tanti cittadini, amanti delle passeggiate nel verde, sono infatti fondamentali per intervenire tempestivamente. Il Simposio Internazionale - Il simposio è finanziato e patrocinato dall´Ocse (Organization for Economic Co-operation and Development). Il Servizio fitosanitario regionale ha infatti partecipato nel 2011 al bando nell´ambito del programma ´Co-operative Research Programme´, presentando una relazione sul problema del tarlo asiatico e i suoi effetti sull´economia mondiale. Il progetto lombardo è stato accolto positivamente dalle commissioni esaminatrici. "Con il simposio internazionale - precisa De Capitani - vogliamo mettere in comune le conoscenze e le esperienze maturate in varie parti del mondo ed elaborare, nel rispetto delle normative fitosanitarie comunitarie e nazionali, linee guida condivise di intervento e gestione degli insetti". La partecipazione al Simposio è gratuita e aperta a tutti ed è richiesta obbligatoriamente l´iscrizione tramite il sito www.Agricoltura.regione.lombardia.it Il Piano Triennale Delle Attività Fitosanitarie - La lotta contro il tarlo asiatico rientra anche tra gli obiettivi speciali del piano delle attività fitosanitarie per il triennio 2012-2014, approvato dalla Giunta regionale il 28 febbraio 2012. Tra le priorità della programmazione, i piani di prevenzione per i settori del mais (Redness del mais), delle foreste (Bursaphelenchus xylophilus), del vivaismo (Phytophthora ramorum) e della Iv gamma. Attenzione speciale, oltre che per il tarlo asiatico, anche per l´uso sostenibile dei fitofarmaci. Infine, per rendere sempre più efficace il servizio, le attività si concentreranno anche sugli aspetti "di sistema", con la riorganizzazione del Servizio fitosanitario, la semplificazione delle procedure e la riqualificazione degli Ispettori fitosanitari sulla base degli standard comunitari. |
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RUM DA INTENDITORI E DESSERT D’AUTORE:
APRE A ROMA LA ZACAPA ROOM
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La temporary lounge dedicata al prezioso rum del Guatemala, da scoprire in abbinamento al dessert creato dalla pastry chef Loretta Fanella Milano, marzo 2012 – Inaugura a Roma, a pochi passi da piazza Navona e da Palazzo Madama, la Zacapa Room, salotto temporaneo in cui scoprire Zacapa - il rum guatemalteco ´invecchiato sopra le nuvole´, da molti esperti considerato tra i migliori al mondo - e degustarlo in abbinamento al dolce creato da una delle interpreti più stimate dell’alta pasticceria contemporanea. Dal 13 al 23 aprile, in Piazza delle Cinque Lune, uno spazio dedicato alle eccellenze da gustare, in cui trascorrere un dopo cena tra amici o partecipare ad un’approfondita degustazione guidata di rum e cioccolato. Rum da consumo rigorosamente liscio e - come tutti i distillati scuri pregiati - tradizionalmente nel dopo pasto, per la sua complessità aromatica e morbidezza, Zacapa è ideale anche in accompagnamento a piatti dolci, con cui presenta grandi affinità. Un’esperienza straordinariamente appagante, in grado di compiacere anche i palati più esigenti. Ogni sera, infatti, alla Zacapa Room si può gustare il dessert appositamente ideato da Loretta Fanella – talento di fama internazionale, che negli anni è stata Pastry Chef a fianco di nomi quali Carlo Cracco, Ferran e Albert Adrià e all’Enoteca Pinchiorri di Firenze. La Zacapa Room arriva nella capitale dopo le felici edizioni di Torino e di Milano. Lo spazio romano è aperto tutti i giorni dalle 15.30 alle 24. Ogni giorno, è possibile scoprire i tre rum della gamma – Zacapa 23, 23 Etiqueta Negra e Xo – e partecipare a degustazioni didattiche di rum e cioccolato Venchi, guidate dal Brand Ambassador Zacapa; i posti possono essere prenotati all’indirizzo www.Rumzacapa.it. Elegante e dal décor esclusivo, la Zacapa Room è un ambiente elegante e rilassante, articolato in diverse sale. Gli ospiti sono accolti in uno spazio total black, impreziosito da dettagli in oro, che si compone di un’area lounge e di una sala dedicata alle degustazioni didattiche. Gli allestimenti evocano gli elementi distintivi di Zacapa: dalle pareti realizzate con i fusti di canna da zucchero (il cui puro succo concentrato, il ‘miel virgen’, è l’ingrediente principale di Zacapa), alle fotografie che ne raccontano i luoghi e la lavorazione (come ‘la casa sobre las nubes’, sugli altopiani guatemaltechi, dove matura Zacapa), un processo in cui si intrecciano tradizione, autenticità e devozione. Le vetrine su strada ospitano le inconfondibili bottiglie, rese ancora più preziose dagli espositori in foglia d’oro. Il Dessert di Loretta Fanella Il viola della viola è il dessert creato da Loretta Fanella per accompagnare Zacapa Xo, il rum più prezioso e complesso della gamma. Il piatto si compone di muffin di cioccolato bianco, mirtilli e violetta candita, accompagnati da mirtilli freschi e da un cremoso preparato con yogurt, mirtilli e violetta candita; il tutto decorato da petali freschi di violetta e foglioline di menta. Delicato ed elegante, Il viola della viola è frutto dello straordinario ingegno della Chef, che, ispirata dalla sapienza e dalla passione di Lorena Vásquez - la Maestra Mezcladora e responsabile della produzione di Zacapa, - ha saputo dar vita ad una creazione unica. Il risultato è un dolce realizzato principalmente per affinità, che ripropone nel piatto tutta la raffinatezza e l’equilibrio di Zacapa Xo: la leggerezza dello yogurt che insegue la cremosità del rum, i mirtilli che sottolineano il gusto di frutti rossi, il cioccolato bianco che richiama ed accentua le note di cioccolato del rum. Infine la menta, che, per la sua freschezza, bilancia e contrasta un abbinamento estremamente armonico. Dessert dalla spiccata nota floreale che deve il suo nome al colore dominante del piatto e all‘inconsueto utilizzo del fiore, Il viola della viola è una suggestiva evocazione di una fioritura primaverile. Un piatto che ben rappresenta l’approccio di Loretta Fanella al mondo della pasticceria da alta ristorazione, in cui un’instancabile inventiva si accompagna ad una tecnica perfetta, sapendo infondere ai piatti una dose di magia e suggestione. Www.rumzacapa.it |
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