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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Aprile 2012 |
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NASCE IL CATALOGO MONDIALE DEL CANCRO DEGLI ESSERI UMANI
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Boston, 10 aprile 2012 - Il reparto di Genomica Broad Institute del Mit di Boston e Novartis hanno presentato un catalogate con oltre 1000 specie di tumore. All’interno dello studio è disponibile la descrizione minuziosa dal punto di vista cellulare genetico di gran parte dei tumori umani, nello stesso catalogo si incrociano anche i dati di centinaia di farmaci. http://www.Broadinstitute.org/ccle/home |
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YULIA TYMOSHENKO: DEVE ESSERE CONSENTITO IL TRATTAMENTO MEDICO, DICE ALL´ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST
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Bruxelles, 10 aprile 2012 - Le autorità ucraine devono smettere di negare Yulia Tymoshenko il suo diritto umano alle cure mediche, ha dichiarato all´Assemblea parlamentare Euronest in una risoluzione urgente passata Mercoledì. L´assemblea, che riunisce i membri del Parlamento europeo e parlamentari provenienti da paesi dell´Ue vicini orientali, si riunirà a Baku (Azerbaijan). Questa risoluzione sottolinea la signora Tymoshenko è un diritto fondamentale all´assistenza sanitaria, piuttosto che conceerns politici per lei come l´Ucraina l´ex primo ministro, l´Ucraina e Mp Euronest Co-chair Borys Tarasyuk ha spiegato prima del voto. La proposta di risoluzione, presentata dal sig Tarasyuk, deputati e parlamentari moldave e ucraine, è stato approvato con 40 voti favorevoli, 2 contrari e 17 astensioni. Il Euronest Assemblea parlamentare invita le autorità ucraine a consentire agli Stati membri Tymoshenko di sottoporsi a regolari test tossicologici indipendenti dell´Unione europea, cure mediche al di fuori del sistema carcerario e controlli periodici della salute nel mondo degli esperti medici. Constata che tali esperti hanno incontrato ostacoli nel tentativo di valutare la sua condizione. Euronest membri esortare le autorità ucraine a garantire il diritto fondamentale alla salute e al benessere della signora Tymoshenko, e anche del suo ex compagno di ministri Yuriy Lutsenko e Valeriy Ivashchenko, e anche per garantire che essi ricevano le cure mediche di cui hanno bisogno, in linea con gli standard internazionali. I deputati ei loro omologhi dei paesi dell´Ue vicini orientali deploriamo anche la condanna alla sig.Ra Tymoshenko ed esortare le autorità ucraine a garantire un processo d´appello equo, trasparente e imparziale per lei e gli altri ex membri del suo governo accusati di reati economici. |
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RICERCATORI FINANZIATI DALL´UE LAVORANO SU UNA NUOVA STRATEGIA PER CONTROLLARE L´OBESITÀ IN EUROPA |
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Bruxelles, 10 aprile 2012 - Un nuovo e innovativo progetto finanziato dall´Ue, che ha lo scopo di sviluppare e testare nuovi prodotti alimentari che danno velocemente una sensazione di sazietà, è appena stato lanciato. Gli alimenti che aumentano la sazietà possono aiutare a controllare l´appetito, gestire il peso e combattere l´obesità e il progetto Satin ("Satiety Innovation") ha lo scopo di riunire esperti di apporto di energia e controllo del peso del mondo accademico e industriale per produrre nuovi prodotti alimentari usando le più avanzate tecniche di lavorazione. Con un contributo di 5.992.880 euro dal Tema "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, i ricercatori di Satin, provenienti da Belgio, Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Austria, Svezia e Regno Unito, esamineranno i processi biologici nello stomaco e nel cervello che ci fanno sentire sazi. I ricercatori delle istituzioni partecipanti, che comprendono importanti istituti di ricerca, grandi aziende e piccole e medie imprese (Pmi) nel campo dell´alimentazione e della vendita al dettaglio specializzate nella formulazione e nella produzione innovativa di alimenti, mirano a determinare se questo metodo funziona per il controllo del peso. L´obesità è un grande problema di salute pubblica in Ue e ridurla è una priorità per tutti i paesi europei. Nel Regno Unito, per esempio, si stima che il 60% degli uomini, il 50% delle donne e il 25% dei bambini saranno obesi entro il 2050. L´obesità ha gravi conseguenze sulla salute, aumenta il rischio di diabete di tipo 2, di alcuni tipi di cancro e di malattie del cuore e del fegato, per non parlare dell´aumento delle spese sanitarie causato dall´obesità: in diversi paesi europei il costo dell´obesità ha già raggiunto il 5% della spesa sanitaria. Il professor Jason Halford, dell´istituzione coordinatrice, l´Università di Liverpool, dice: "Le persone obese hanno particolari difficoltà a perdere e a mantenere il peso. L´obesità è di solito una conseguenza di un consumo eccessivo di cibo causato dalla naturale sensibilità di un soggetto agli stimoli alimentari e al piacere derivante dal mangiare alimenti ad alto contenuto di grassi e zucchero. Le persone obese e sovrappeso di solito non si sentono sazie dopo aver mangiato, questo è in parte dovuto al fatto che gli alimenti densi di energia che preferiscono hanno un ridotto impatto sui segnali dell´ormone gastrointestinale che aiuta a provare la sensazione di soddisfazione e sazietà. Satin vuole sfruttare le conoscenze acquisite sull´espressione dell´appetito e cioè quanto gli alimenti che mangiamo influenzano il comportamento alimentare e l´appetito. Se riusciamo a produrre alimenti che facciano sentire le persone sazie più in fretta e che abbiano un buon sapore allora possiamo contribuire a moderare l´appetito mantenendo allo stesso tempo una dieta sana e bilanciata." Satin userà tecnologie avanzate di lavorazione degli alimenti (come forme avanzate di fermentazione, tecnologia del vuoto, applicazione degli enzimi, emulsificazione, ultra-filtrazione, essiccatura, sublimazione e congelamento, trattamento col calore, modifica delle proteine e incapsulamento) per modificare la struttura degli alimenti che accelerano l´appagamento, aumentano la sazietà e riducono l´appetito. Per maggiori informazioni, visitare: University of Liverpool: http://www.Liv.ac.uk/ |
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I PARTNER DEL PROGETTO MEDALL SEGNALANO PROMETTENTI PROGRESSI |
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Bruxelles, 10 aprile 2012 - Le cause dietro all´epidemia di malattie allergiche associate alle Ige rimangono poco chiare, ma si spera che i ricercatori che lavorano a un progetto finanziato dall´Ue che mira a creare nuove conoscenze sui meccanismi iniziali dell´allergia, in particolare nei bambini, riescano a fare un po´ di chiarezza in questo campo. E i risultati finora sembrano promettenti. Durante il secondo incontro annuale del progetto Medall ("Mechanisms of the Development of Allergy"), tenutosi a Parigi alla fine di gennaio, ricercatori e parti interessate al progetto hanno fatto il bilancio delle attività principali che sono state svolte nel 2011. Medall è supportato con finanziamenti per 11.990.939 di euro nell´ambito del tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue e riunisce ricercatori provenienti da Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Lo scopo generale del progetto è quello di ottenere nuove definizioni dei fenotipi delle malattie allergiche per comprendere in che modo un sistema di fattori molecolari e ambientali possa portare a fenotipi allergici complessi. Le principali conquiste raggiunte finora dai vari gruppi di lavoro sono state presentate. Fino ad ora il team è riuscito a costruire un database combinato delle recenti continue coorti di nascita longitudinali sui fenotipi collegati all´allergia (allergia alimentare, dermatite atopica, rinite e asma). Essi hanno usato dati storici dalle 14 coorti di nascita Medall, provenienti da tutta Europa, rendendo unico questo studio in termini di variabilità geografica. Sono stati inclusi i dati di 22.417 bambini di 4 anni e di 18.975 bambini di 8 anni. Basandosi su questo database combinato e usando le definizioni precedentemente stabilite è stata analizzata la predominanza dei fenotipi classici per ciascuna classe d´età nei dati congiunti e anche per coorte, oltre che secondo la disponibilità Ige. Sono state sviluppate e pubblicate le procedure operative standard (Sop) per la raccolta di campioni biologici nelle coorti di nascita, ed è stato creato e digitalizzato un nuovo questionario comune su sintomi, trattamento e attività fisica. Un microarray comprendente 176 proteine differenti è stato progettato nel 2011; questo significa che un grande numero di campioni provenienti dalle coorti di nascita può essere testato e che i profili di sensibilizzazione possono essere determinati in un´unica procedura. Un´altra area studiata dai ricercatori è la metilazione. Se i geni subiscono la metilazione, l´aggiunta di un gruppo metile a un substrato o la sostituzione di un atomo o gruppo da parte di un gruppo metile, la loro trascrizione ed espressione potrebbe essere ostacolata. Per esaminare questa ipotesi è stata eseguita una ricerca sistematica della letteratura medica per identificare geni candidati per l´allergia. I siti di metilazione verranno identificati nei geni selezionati più avanti nel corso del progetto. Lo scopo è quello di meglio comprendere il ruolo del meccanismo epigenetico nello sviluppo delle malattie allergiche. Un altro risultato è la costruzione di un modello di asma da acaro della polvere domestica che è soggetto a modificazione da parte di modificatori epigenetici. Inoltre è stato costruito un topo transgenico recettore delle cellule T. Oltre alle presentazioni di questi risultati, durante le riunione annuale i partecipanti al progetto Meddall hanno anche preso parte a una discussione su studi meccanicistici e integrazione, dove è stato ulteriormente presentato l´approccio Medall per l´epigenetica, oltre ai microarray Ige in Medall e all´integrazione di soggetti e campioni. Un altro obbiettivo del progetto è quello di esaminare le questioni etiche riguardanti la ricerca che coinvolge i bambini. Medall fornirà nuove informazioni circa il modo in cui gestire il consenso e la divulgazione di informazioni. Per maggiori informazioni, visitare: Medall: http://medall-fp7.Eu/ |
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ASP: INTERVENTO IN LAPAROSCO-ENDOSCOPIA OSPEDALE LAGONEGRO
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Potenza, 10 aprile 2012 - Esr L’unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale del Plesso Ospedaliero Asp di Lagonegro ha eseguito con successo nei giorni scorsi un intervento di chirurgia mininvasiva sulle vie biliari per calcolosi coledocica non approcciabile per la sola via endoscopica. Lo rende noto l’ufficio stampa dell’Asp. La laparo-endoscopia – prosegue il comunicato - è una tecnica di recente acquisizione che mette a frutto i vantaggi della laparoscopia e della endoscopia, combinate ed eseguite in un sol tempo con un allungamento plausibile dell’atto operatorio, evitando al paziente due interventi separati. Questa tecnica messa a punto dall’equipe chirurgica di Lagonegro diretta dal Dr A. Arenella e coadiuvato dal Dr M .Damiani,dal Dr R. Fulco, dal Dr B. Nipote,dal Dr A. Vitale e da un mese circa dal Dr L. Sommella, viene eseguita solo in pochi centri specializzati oltre che per le non semplici e oggettive difficoltà tecniche specifiche ma anche per quelle organizzative. Infatti essa richiede un affiatamento e una collaborazione che può essere solo frutto di una consolidata esperienza comune di lavoro con il team endoscopico, anestesiologico, radiologico e infermieristico di sala operatoria e di reparto senza il cui prezioso e insostituibile apporto non sarebbe realizzabile. |
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MILANO, MALATTIA MENTALE: ALLA REGIONE UN PIANO PER IL DOPO OPG |
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Milano, 10 aprile 2012 - Stop agli ospedali psichiatrici giudiziari e apertura di una tavolo con Regione, Asl e Aziende ospedaliere per individuare soluzioni di accoglienza e cura umane e dignitose e prospettive di reinserimento per chi ancora si trova internato nelle strutture esistenti in Italia. Parte da Milano il 4 aprile e dal convegno organizzato a Palazzo Marino “Stop Opg – Portiamoli a casa”, l’appello di rappresentanti delle istituzioni, parlamentari, consiglieri comunali e psichiatri per l’applicazione tempestiva da parte delle Regioni delle disposizioni contenute nella legge 9 del 17 febbraio 2012 (conversione del decreto legge 211/2011 “svuota carceri”), in base alle quali gli ospedali psichiatrici giudiziari devono essere chiusi entro il 31 marzo 2013 e per gli ex internati (1.400 persone in tutta Italia, una quarantina di milanesi), devono essere individuate e indicate, proprio dalle Regioni, strutture idonee all’accoglienza e alla cura. In particolare, la legge appena approvata prevede che ogni Regione debba provvedere alla creazione di nuove strutture residenziali psichiatriche, di carattere esclusivamente sanitario, dove trasferire le persone dimesse dagli ospedali psichiatrici. Numerose le adesioni e gli interventi che si sono susseguiti in Sala Alessi: l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e i consiglieri comunali Ines Quartieri e Marco Cormio; il parlamentare Ignazio Marino, firmatario dell’emendamento al disegno di legge 3074 (conversione del decreto cd. “svuota carceri” n. 211 del 22 dicembre 2011), che ha permesso di fissare una data certa alla chiusura degli Opg; Antonella Calcaterra, avvocato penalista, patrocinante in Cassazione, consigliere della Camera penale di Milano; Stefano Cecconi, Cgil, Politiche della Salute e della Contrattazione sociale; Franco Rotelli, psichiatra, Presidente della Conferenza permanente della Salute mentale nel mondo “Franco Basaglia”; Luigi Benevelli, portavoce del Comitato Stopopg di Mantova; Alberto Villa, rappresentante di Stopopg Lombardia; Peppe dell’Acqua, psichiatra e direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste; Andrea Materzanini, psichiatra, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Ospedale Mellino Mellini e Don Virginio Colmegna, Fondazione Casa della Carità. “L’emendamento proposto dagli onorevoli Marino, Maritati e Casson, approvato nel contesto del disegno di legge ´svuotacarceri´ ha rappresentato un´indubbia conquista di civiltà – ha dichiarato l’assessore Majorino –in quanto prevede entro marzo 2013 la definitiva chiusura degli attuali ospedali psichiatrici giudiziari, strutture indegne per le condizioni di vita delle persone internate, come ampiamente documentato proprio dalla Commissione di inchiesta presieduta dal senatore Marino, e pone le premesse per il trasferimento certo dei 320 soggetti già dichiarati immediatamente dimissibili”. “A fronte di tutto questo – ha aggiunto Majorino – riteniamo quindi nostro compito, pur non avendo il Comune deleghe operative riguardo a questo problema, chiedere con forza a Regione Lombardia di ottemperare ai contenuti e alle scadenze indicate dalla legge, aprendo al più presto un tavolo specifico con Asl e Aziende ospedaliere per verificare le condizioni migliori di tutela e di reinserimento dei nostri concittadini ancora rinchiusi in queste strutture”. |
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IL DRAMMA DEI MALATI DI MENTE È MEMORIA CHE DIVENTA RIFLESSIONE E CREATIVITA´ GLI EVENTI DI APRILE E MAGGIO PROMOSSI DAL TAVOLO DELL´EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI PERGINE |
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Trento, 10 aprile 2012 - "Mai come in questo caso la Memoria diventa occasione per riflettere sul passato, per capire il presente e per progettare il futuro". Ha usato queste parole, l´assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, per presentare la prima serie di eventi culturali promosso dal Tavolo di lavoro dell´ex ospedale Psichiatrico di Pergine Valsugana. Del Tavolo, nato per iniziativa dell´Assessorato alla cultura del Comune di Pergine e coordinato da Valerio Fontanari, che all´ex O.p. Lavorò come infermiere, fanno parte Ariateatro, l´associazione Amici della Storia, l´associazione Ex Op, l´associazione Terra del Fuoco, l´Azienda Provinciale per i Servizi, Sanitari - Unità Operativa Psichiatria Distretto Est, il Circolo Arci di Pergine, il Circolo del Cinema Effetto Notte, la Comunità Maso S. Pietro, la Fondazione Museo storico, del Trentino, l´Istituto di Istruzione “Marie Curie”, Pergine Spettacolo Aperto, la Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e l´Università degli studi di Trento con il suo Dipartimento di sociologia e ricerca sociale. "Quella dell´ex O.p. – ha ancora detto Panizza nel corso della conferenza stampa convocata nei nuovi spazi della Fondazione Museo Storico del Trentino di via Tommaso Gar, a Trento, – è una storia fatta di grandi drammi, personali, familiari e sociali, che ha condizionato nel bene e nel male la vita di un intero territorio. Oggi, però, questa storia diventa una piattaforma per progettare, per riflettere, per stimolare la creatività e l´arte, per ragionare su un uso alternativo e ottimale delle strutture che un tempo servirono per ospitare migliaia di malati di mente. Le idee, insomma, oggi e a Pergine nascono dal terreno della sofferenza: la musica, la parola, il teatro diventano motori di catarsi e di purificazione e tutto ciò è reso possibile grazie all´entusiasmo di Valerio Fontanari, alla sensibilità del Comune di Pergine Valsugana e all´impegno di tutti i soggetti pubblici, privati e del volontariato culturale che hanno aderito al Tavolo di Lavoro". Alla conferenza stampa, tra gli altri, era anche presente Livio Cristofolini, dirigente della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici, che ha evidenziato l´importanza degli archivi che raccolgono le cartelle mediche degli ospiti dell´ospedale psichiatrico: "Fatte salve le necessarie cautele motivate dalla privacy, – ha detto Cristofolini, – che mai come nel caso delle malattie mentali ci obbligano all´estrema prudenza, si tratta di materiale che ha una rilevante importanza storica e documentaristica, che va preservata e valorizzata". È poi toccato a Valerio Fontanari illustrare in sintesi gli obiettivi del Tavolo: "Il Tavolo ex Op ha come obiettivo la divulgazione e la presentazione alla comunità dei progetti e degli studi finora condotti intorno all’area dell’ex manicomio, con l’intento di tracciare un bilancio utile a influenzare le future scelte politiche e culturali legate alla struttura. Il piano di lavoro prevede inoltre la ripresa di una nuova stagione di ricerche sulla storia del manicomio, con la raccolta sul territorio di documentazione e testimonianze, la promozione di incontri pubblici, esposizioni e azioni artistiche legate al tema, l’avvio di un percorso didattico con gli studenti per coinvolgere le nuove generazioni nel progetto di preservazione della memoria locale, uno studio di conservazione e valorizzazione della cappella mortuaria e delle ex cucine, luoghi stabili della memoria dell’ex Op". Il Programma Degli Eventi - Ecco in sintesi gli eventi culturali promossi e organizzati dal tavolo ex O.p. Per i mesi di aprile e maggio 2012. Giovedì 12 aprile 2012, alle 20.30 nell’aula magna dell’Istituto Marie Curie di Pergine C’era una volta a Pergine. Presentazione di un ipertesto per la storia dell’ex Ospedale Psichiatrico di Pergine di Gian Piero Sciocchetti, edito dall’Università degli studi di Trento e dalla Regione Autonoma Trentino-alto Adige/südtirol. Presenta la serata Casimira Grandi, dell’Università degli studi di Trento / Seminario permanente «Alla ricerca delle menti perdute» presso il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università degli Studi di Trento. Venerdì 18 maggio 2012, alle ore 20.30 nell’aula magna dell’Istituto Marie Curie di Pergine Presentazione del volume Ambienti psichiatrici: la psichiatria e i suoi pazienti nell’area del Tirolo storico dal 1830 ad oggi, edito a Innsbruck dalla Innsbruck University press, 2012. Presentazione del filmato Il lavoro (in)visibile. Storia dell’assistenza psichiatrica nell’area del Tirolo storico dal 1830 ad oggi, realizzato dalla Innsbruck University press, 2012 Intervengono Siglinde Clementi, direttrice di Storia e regione / Geschichte und Region Bolzano; Niko Hofinger, storico e realizzatore di prodotti multimediali (Altneuland Bildschirmwerkstatt Innsbruck); Lorenzo Gasperi (moderatore). Organizza la serata l’Unità Operativa di Psichiatria, Distretto Est. Venerdì 4 maggio 2012, alle 20.30 nell’aula magna dell’Istituto Marie Curie Pergine La costruzione di un manicomio tra alterne vicende amministrative e storie di paese Gian Piero Sciocchetti dell’Associazione «Amici della Storia» Pergine / Seminario permanente «Alla ricerca delle menti perdute» presso il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università degli studi di Trento. Interviene Dino Buffoni dell’Ufficio Catasto della Provincia autonoma di Trento. Sabato 26 maggio 2012, alle 20.45 nella sala riunioni del Centro intermodale della Stazione ferroviaria Pergine 299 vite. La vicenda dei pazienti trasferiti dall’ospedale psichiatrico di Pergine Valsugana in Germania il 26 maggio 1940. Incontro pubblico a conclusione della sesta edizione della fiaccolata per la Giornata della Memoria (che partirà alle 20 dalla portineria dell’ex Op). Intervengono Valerio Fontanari, Marco Lazzeri, Lidia Menapace e Rodolfo Taiani (moderatore). Letture di Denis Fontanari e Chiara Benedetti di “Ariateatro”. Al violoncello Nicola Segatta. |
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´PROGRAMMA NAZIONALE ESITI´, OTTIMI RISULTATI PER LE STRUTTURE OSPEDALIERE MARCHIGIANE: GLI ESEMPI DI TORRETTE DI ANCONA E DEL MAZZONI DI ASCOLI PICENO. SPACCA: ´GIUDIZIO BASATO SU DATI OGGETTIVI, ECCELLENZA SIGNIFICA RIORGANIZZAZIONE´. MEZZOLANI: ´UNA CONFERMA CHE LA STRADA INTRAPRESA E` QUELLA GIUSTA´. |
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Ancona, 10 Aprile 2012 - Gli ospedali marchigiani superano l´esame. L´agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), per conto del ministero della Salute, ha testato le prestazioni e i ricoveri del 2010, stilando una graduatoria sulla base delle schede di dimissione ospedaliera. Le strutture delle Marche si collocano sopra la media delle altre regioni per numerosi indicatori, con due punti di eccellenza: gli Ospedali riuniti di Ancona, per la sostituzione delle valvole cardiache e l´Ospedale di Ascoli Piceno per la bassa mortalita` da infarto miocardico. L´indagine segnala anche i buoni risultati conseguiti, tra gli altri, dall´Ospedale di Tolentino, Jesi, Ancona (giorni di degenza per colecistectomia), Civitanova Marche (percentuale dei parti con taglio cesareo). Quello di Ancona si distingue pure per la bassa mortalita` da frattura del collo del femore e per i giorni di attesa per l´intervento chirurgico. ´L´indagine condotta dal ministero della Salute ´ ha commentato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ´ mette in evidenza come la nostra sia una buona sanita`. Un giudizio fondato su dati oggettivi, che rafforza i riscontri positivi ottenuti, sempre a livello nazionale, sul fronte finanziario e dell´efficacia delle prestazioni. Cio` che emerge e` che il nostro sistema sanitario e` virtuoso non solo per la parte economica, ma anche per la qualita` dei servizi offerti´. ´L´indagine conferma che la strada imboccata con la riorganizzazione del sistema sanitario marchigiano e` quella corretta ´ ha sottolineato l´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani ´ I risultati ci spronano a proseguire questo percorso e gratificano il lavoro di questi ultimi anni´. Il presidente e l´assessore hanno incontrato la stampa per presentare, in particolare, le performance di Torrette e Ascoli Piceno, insieme ai direttori del reparto di Cardiochirurgia (Presidio Lancisi) degli Ospedali riuniti di Ancona, Lucia Torracca, e di Cardiologia del Mazzoni di Ascoli, Luciano Moretti. Erano presenti il direttore del dipartimento Salute e Servizi sociali, Carmine Ruta, e il direttore generale degli Ospedali riuniti, Paolo Galassi. ´Vogliamo portare all´attenzione della comunita` marchigiana questi esempi ´ ha detto Spacca ´ per dimostrare che il percorso di crescita qualitativa delle nostre strutture e` possibile valorizzando la forza, la competenza e la professionalita` degli operatori sanitari. Eccellenza significa, pero`, anche riorganizzazione, perche` occorre ottimizzare le risorse calanti che avremo nel prossimo triennio´. Il presidente ha ricordato il percorso che verra` seguito: ´Ci sara` un ospedale regionale, quello di Torrette, che non e` l´ospedale di Ancona, ma di tutta la regione per l´alta specializzazione garantita. Attorno opereranno altri tre ospedali, con funzione di filtro per le prestazioni di minore complessita` (Ancona Sud, Jesi e Senigallia) e al servizio del territorio metropolitano. Insieme opereranno i presidi a Nord (Pesaro-fano-urbino), a Sud (Ascoli Piceno-san Benedetto del Tronto) e quelli di Macerata e Fermo-civitanova. Ma la vera sfida e` quella delle aree interne dove esiste una molteplicita` di presidi che non hanno una sufficiente dimensione, per cui sara` necessario definire una riorganizzazione che oggi non trova un riferimento di programmazione territoriale coerente. Un altro problema e` legato ai servizi sociosanitari: mentre abbiamo tanti posti letto per acuti, non abbiamo servizi adeguati per il sociosanitario. Uno dei problemi maggiori e` la definizione della rete sul socio sanitario che si dispiega sul territorio e che risponda ad un bisogno di servizio forte quanto quello delle acuzie´. L´indagine dell´Agenas evidenzia che, a fronte di una mortalita` nazionale del 3,17%, il presidio del Lancisi di Ancona segnala un valore del 0,43%. Risultato raggiunto, ha detto la Torracca, perche` quella della cardiochirurgia unica e` stata la scelta vincente della sanita` marchigiana: ´Solo i grandi numeri assicurano grande qualita`. Un traguardo conseguito con il lavoro di tutta la struttura, sottoposta a un continuo aggiornamento tecnologico´. Il presidio dispone di 28 posti letto, con un tasso di occupazione del 96%, in grado di assicurare 1.100 interventi annui. Per Moretti, i risultati certificati al Mazzoni di Ascoli ´non sono inattesi, perche` da molti anni lavoriamo sull´infarto miocardico, attorno al quale abbiamo costruito una rete efficiente. Segnaliamo un´aderenza del 90% alle disposizioni delle linee guida nazionali e puntiamo con decisione sulla riabilitazione che e` la nuova performance oggi richiesta´. L´indagine evidenzia un tasso di mortalita` da infarto miocardico (a 30 giorni dal ricovero) del 4,26% rispetto al 10,95% della media nazionale. |
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LOMBARDIA: CALL CENTER SANITÀ, ASSESSORATO REPLICA A PD CHIAMATE CRESCIUTE A 5 MILIONI ANNO, DOVERSO POTENZIARLO |
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Milano, 10 aprile 2012 - ´Non c´è nessuna duplicazione e nessun aumento ingiustificato di costi ma solo un doveroso adeguamento e potenziamento del sevizio, a fronte di un maggior carico di lavoro. Come al solito, l´opposizione fa polemiche sterili e insensate´. E´ quanto afferma … replicando alle dichiarazioni del Pd una Nota dell´Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia. ´Gli utenti - spiega la Nota - sono in costante aumento. Il traffico telefonico è in crescita e sta per raggiungere i 5 milioni di chiamate all´anno. Stiamo dunque lavorando per l´adeguamento e l´evoluzione di questo importante servizio reso a 10 milioni di Lombardi, che vi ricorrono per le prestazioni sanitarie, soprattutto le prenotazioni ospedaliere e le informazioni sull´utilizzo della Carta regionale dei servizi´. ´Il nostro unico obiettivo - conclude la Nota - è quello di assicurare ai cittadini lombardi un servizio sempre più professionale, efficiente e tempestivo, al passo con l´evoluzione dei servizi sanitari´. |
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SANITA´ IN ABRUZZO: CERTIFICATO AVANZO OLTRE 60MLN. IL PRESIDENTE CHIODI, E´ STORICO
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Pescara, 10 aprile 2012 - Il tavolo di monitoraggio, nella seduta del 4 aprile , ha certificato per l´anno 2011 un avanzo di bilancio nella sanità pari a 60.986.000 euro. "E´ la prima volta nella storia dell´Abruzzo - ha dichiarato estremamente soddisfatto il Commissario ad acta, Gianni Chiodi - dopo l´eccezionale risultato del pareggio conseguito lo scorso anno, che il bilancio fa registrare un segno positivo di questa grandezza. L´obiettivo per il quale abbiamo lavorato con grande rigore e grande responsabilità è stato colto per consegnare ai cittadini abruzzesi una sanità ai livelli delle regioni più virtuose e al sistema economico regionale la possibilità di competere con risorse nuove. Al tavolo di monitoraggio, costituito dal Ministero della Salute, dell´Economia e dalle Regioni, erano presenti, accanto al commissario Chiodi, l´assessore al Bilancio, Carlo Masci, il subcommissario, Giovanni Baraldi, e le direttrici regionali Maria Crocco (Sanita) e Filomena Ibello (Bilancio). Il Tavolo di monitoraggio, oltre all´avanzo di 60.986.000 euro, ha certificato un utile di esercizio pari a 5 milioni di euro, che "deriva come ha spiegato il Presidente - dalla scelta presa durante i lavori odierni di coprire tutti gli ammortamenti correnti anziché spalmarli negli anni successivi, anticipando in modo virtuoso una legge che entrerà in vigore dal prossimo anno". Concorrono all´avanzo finanziario di 60 milioni, oltre ai 5 di utile, le coperture fiscali. Durante i lavori del Tavolo è stata affrontata anche la questione relativa all´impugnativa del Governo verso la norma della Regione Abruzzo che impegnava somme libere derivanti dal bollo auto e dall´accise sulla benzina. "Abbiano spiegato al Tavolo governativo - ha aggiunto il Presidente - che dal nostro punto di vista, non avendo più nessun deficit e non avendo da anni contratto nuovi debiti, non aveva senso tenere accantonate somme disponibili". Il Tavolo ha assicurato che la questione potrà essere oggetto di una più puntuale analisi, alla luce della nuova realtà contabile della Regione Abruzzo, e solo dopo che, nel mese di giugno, i dati saranno confermati dai bilanci consuntivi delle Asl. "L´avanzo di bilancio certificato dal Tavolo di monitoraggio - ha quindi evidenziato il Commissario - cristallizza anche un nuovo status della Regione Abruzzo che, da regione canaglia, dopo aver intrapreso un percorso virtuoso e nient´affatto scontato di risanamento del sistema sanitario regionale, compete alla pari con le migliori regioni italiane, consentendo ai cittadini abruzzesi di avvantaggiarsene immediatamente. Anzitutto sul piano qualitativo delle prestazioni e della giusta e adeguata assistenza". Quindi il presidente non ha mancato di ringraziare ""a struttura commissariale, la direzione Sanità e tutto il personale medico e paramedico per il risultato storico, frutto di uno sforzo congiunto tra tutte le tutte le persone coinvolte. Grazie a questi risultati - ha concluso il Commissario - sarà sempre più possibile investire in nuove tecnologie, che già da qualche tempo cominciano ad essere presenti in gran parte degli ospedali, assumere nuovi medici, aumentando così il livello professionale del personale, ristrutturare e migliorare i nostri ospedali perché siano moderni, efficienti e sicuri". "Il prossimo obiettivo - ha concluso il Presidente - è quello di ridurre le addizionali fiscali che gli abruzzesi sono costretti a pagare dal 2007, a causa della dissennata gestione del sistema sanitario, operata dalla precedente amministrazione". |
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ISTAT, SALUTE PUGLIESI. ARPA ARES DIFFONDONO DATI, MORTALITÀ PIÙ BASSA IN PUGLIA |
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Bari, 10 aprile 2012 - Arpa Puglia e Ares hanno ricevuto alcuni indicatori provenienti dal database sul sistema sanitario dell’Istat “Health for all”, nell’ambito del lavoro scientifico condotto dalle due agenzie della Regione Puglia e dal Registro Tumori Puglia (in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano) sulle stime del carico di malattia neoplastica in Puglia fino al 2015. Dai dati emerge come la Puglia sia la regione italiana con il tasso di mortalità grezzo più basso del Paese, con un valore di 83,7 per 1000 abitanti rispetto alla media nazionale di 94,6 (dati 2008). La Regione mostra anche dati relativi all’aspettativa di vita alla nascita migliori rispetto alla media, in particolare per il sesso maschile. E’ importante considerare che nel 2004 la Puglia si collocava al nono posto, mentre nel 2009 si collocava al secondo posto, dopo il Trentino Alto-adige. Mentre i dati grezzi sono influenzati dalla diversa distribuzione d’età delle popolazioni delle varie regioni, i tassi standardizzati, che consentono confronti omogenei, indicano che nel 2008, per quanto riguarda i maschi, la Puglia si collocava al settimo posto, con le Marche al primo posto con i valori più bassi. E’ altresì opportuno segnalare che i tassi di mortalità per classi di età dal 2004 al 2009 evidenziano una discesa particolarmente sensibile nei maschi, a partire dalla quarta decade d’età. Il tasso di persone che ha riportato di avere un tumore nel periodo 2004-2005 è inferiore al dato italiano, così come la percentuale di soggetti che consuma droghe. Sono invece più elevate le percentuali di fumatori di sesso maschile (ma non di sesso femminile) e di persone in sovrappeso in entrambi i sessi. I dati forniscono importanti informazioni per la valutazione comparativa dello stato di salute della popolazione pugliese rispetto ai valori nazionali e indicazioni per la definizione delle priorità di intervento delle strategie di prevenzione a livello individuale e collettivo. Questi dati, insieme ai risultati del lavoro del Registro Tumori Puglia ormai attivo in tutte le Asl pugliesi e ai dati epidemiologici prodotti dalle istituzioni del sistema sanitario regionale, potranno contribuire all’elaborazione delle direttrici di una programmazione sanitaria che sia pienamente rispondente ai bisogni di salute della popolazione. |
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CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI COMMENTA L’ESITO DEL "TAVOLO MASSICCI" |
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Catanzaro, 10 aprile 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti commenta l’esito dell’ultima riunione del Tavolo Massicci: “I risultati ottenuti al Tavolo Massicci sono molto importanti e danno ulteriore slancio all’azione che abbiamo portato avanti sin dal nostro insediamento. Innanzitutto – afferma Scopelliti – è stato dato atto che la procedura di riconciliazione del debito si è conclusa con la definitiva quantificazione del debito ancora aperto al 2007 e del conseguente fabbisogno finanziario. Da qui l’autorizzazione all’ammissione della richiesta dei fondi Fas per la copertura del debito residuo, per circa 438 milioni di euro in quanto la restante parte è coperta dalle premialità e dal mutuo già sottoscritto dalla Regione. Inoltre, in riferimento al positivo andamento dei conti relativi all’anno 2011, è da evidenziare che il deficit accertato nel preconsuntivo è di 142 milioni di euro, in perfetta linea con l’obiettivo previsto dal Piano di Rientro per l’anno 2011. Dato molto importante, soprattutto perché è stato ottenuto nonostante una riduzione, a valere sul finanziamento del Servizio Sanitario Regionale, di ben 58 milioni di euro, secondo i dati riportati nel Piano di Rientro. E’, quindi, un grande successo dal momento che, nonostante il venir meno di importanti risorse, l’obiettivo è stato raggiunto completamente, a testimonianza di una totale inversione di tendenza rispetto al passato, soprattutto a livello gestionale. Tutti questi risultati – continua il Presidente Scopelliti – ci danno la possibilità di chiedere l’erogazione delle ulteriori premialità in favore della Regione Calabria, che ammontano a circa 500 milioni di euro. Le ricadute sul territorio di questa iniezione di liquidità nel Servizio Sanitario Regionale consentiranno anche di recuperare il gap dei pagamenti. Per quanto riguarda la Fondazione Campanella, c’è la necessità di un confronto con l’Università Magna Grecia di Catanzaro, socio della Fondazione, per definire un percorso che garantisca la continuità nell’erogazione del servizio di oncologia, fondamentale per la Calabria, nell’ambito di una cornice che salvaguardi, da un lato, le professionalità acquisite e, dall’altro, il rispetto della normativa in materia, sempre e comunque tenendo conto dell’organizzazione sanitaria generale. Auspichiamo di risolvere definitivamente tale problematica nel giro di un mese. Gli obiettivi raggiunti finora, grazie all’impegno profuso dal Dipartimento Tutela della Salute in stretta sinergia con le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere calabresi, dimostrano come, nel giro di qualche anno, con un buon gioco di squadra e con la condivisione dei cittadini, riusciremo finalmente a normalizzare un settore devastato da anni di cattiva gestione. Oggi siamo fiduciosi – conclude il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – di poter costruire un sistema sanitario calabrese efficiente ed efficace”. |
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SUTURATRICI RITIRATE: IN TOSCANA SONO 8 IN TUTTO, A VIAREGGIO, SIENA E CAREGGI
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Firenze, 10 aprile 2012 – Sono complessivamente 8 le suturatrici meccaniche della Johnson & Johnson ritirate in tre aziende sanitarie toscane: 2 nella Asl 12 di Viareggio, 2 nella Asl 7 di Siena e 4 nell’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi. A Viareggio le 2 suturatrici sono state sequestrate dalla magistratura, in seguito alla morte del paziente avvenuta pochi giorni fa’ all’ospedale Versilia; mentre nelle altre due aziende si è trattato di ritiro cautelativo, previsto dalla procedura di dispositivo vigilanza per gli apparecchi potenzialmente difettosi, ed eseguito direttamente dalla ditta produttrice. Il ritiro è puramente cautelativo, perché né a Siena né a Careggi si sono verificati incidenti analoghi a quello che ha determinato la morte del paziente di Viareggio. “Da una ricognizione svolta dal Centro Regionale Gestione Rischio Clinico – informa l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – le suturatrici meccaniche della Johnson & Johnson risultavano presenti solo nelle tre aziende di Viareggio, Siena e Careggi. In base a questa verifica, in tutte le altre aziende toscane non risultano presenti suturatrici dei lotti per i quali la Johnson & Johnson ha chiesto il ritiro”. Appena ricevuta la notizia del decesso del paziente in seguito al distacco dei punti, e del conseguente ritiro degli apparecchi da parte della ditta produttrice, il Centro Gestione Rischio Clinico ha effettuato un’ulteriore verifica di tutte le strutture sanitarie pubbliche. Da tale verifica, risulta che questi dispositivi non sono più in uso. |
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PRESIDENTE MARINI: ISTITUTO EMATOLOGIA PERUGIA DI NUOVO AUTONOMO |
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Perugia, 10 aprile 2012 - L´istituto di Ematologia di Perugia tornerà ad essere una struttura autonoma. È quanto riferisce la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che è stata informata del contenuto della proposta che in tal senso sarà avanzata dal Ministero dell´Università e Ricerca scientifica che entro breve emanerà un apposito decreto. Torna, dunque, a Perugia la titolarità dell´Istituto che negli ultimi due anni era stato accorpato all´analogo centro presso l´Università della Sapienza di Roma. L´importante risultato è frutto di un intenso confronto sviluppatosi nei mesi scorsi tra il Ministero dell´università e le Regioni italiane - condotto dal dottor Paolo Di Loreto, consigliere per le politiche della salute per la Presidenza della Giunta regionale dell´Umbria - nel corso del quale la Regione Umbria ha fatto valere la positiva esperienza e l´alta professionalità scientifica dell´Istituto perugino, attualmente diretto dal professor Brunangelo Falini. Nelle intenzioni del Ministero, inoltre, l´Istituto di ematologia e trapianto del midollo osseo di Perugia potrebbe esso stesso in futuro essere un polo di aggregazione di altre analoghe strutture di ricerca presenti in altre Università italiane. |
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NUOVO OSPEDALE UNICO DELLA VALLE DEL SERCHIO, SIGLATO L’ACCORDO PRELIMINARE
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Lucca, 10 aprile 2012 – Firmato il 5 aprile il documento preliminare d’intesa per la realizzazione dell’ospedale unico della Valle del Serchio. A siglare il documento, nella sede direzionale dell’azienda sanitaria 2 di Lucca, a Monte San Quirico, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, il direttore generale della Asl Antonio D’urso, e i sindaci dei Comuni che fanno parte del territorio dell’azienda lucchese. Alla firma del documento era presente anche il presidente della Iv Commissione Sanità del Consiglio Regionale, Marco Remaschi. “La firma di oggi – ha detto l’assessore Scaramuccia – consentirà di proseguire in questo percorso che potrà portare alla realizzazione anche in Valle del Serchio di una struttura ospedaliera moderna e all’avanguardia. Un intervento importante, che rientra nella riorganizzazione della rete ospedaliera toscana, con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini che vivono nella nostra regione, e anche a quelli che, numerosi, vengono in Toscana per curarsi, un’assistenza di sempre miglior qualità”. Nel documento si individuano tutte le azioni necessarie per la fattibilità tecnico-economica del nuovo ospedale, da sviluppare alla luce del nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012-2015; azioni finalizzate alla successiva stipula di un Accordo di programma. E si stabilisce che, in attesa della nuova struttura ospedaliera, dovranno essere garantiti i livelli e la qualità dei servizi degli attuali presidi (Barga/castelnuovo) e delle altre strutture sanitarie presenti nella Valle del Serchio. Lo schema di questo documento era stato approvato dalla giunta regionale con una delibera dello scorso 13 febbraio, dopo che la Conferenza dei sindaci della Asl 2, presieduta da Giorgio Del Ghingaro, nel corso di una riunione che si era tenuta il 12 dicembre 2011, si era espressa all’unanimità a favore dell’ospedale unico della Valle del Serchio. In occasione di quella riunione, era stato approvato lo studio preliminare di fattibilità proposto a tutti i sindaci, uno studio condiviso, che è stato comunque oggetto di ulteriori approfondimenti. |
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PIEMONTE: BANDO PER I MANAGER DELLE FEDERAZIONI SANITARIE
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Torino, 10 aprile 2012 - E’ stato firmato il 4 aprile dal presidente Roberto Cota e pubblicato il 5 sul Bollettino ufficiale l’avviso di bando per la designazione degli amministratori unici delle federazioni sanitarie. “Come annunciato subito dopo l’approvazione del Piano socio-sanitario - osserva Cota - si è proceduto alla stesura del bando che porterà a raccogliere le varie candidature. L’assessorato si occuperà di incontrare i candidati e di scegliere, tra loro, le figure professionali che meglio si prestano a ricoprire il ruolo di amministratori delle sei Federazioni previste”. “I candidati - precisa l’assessore alla Sanità, Paolo Monferino - verranno scelti sulla base di capacità manageriali, gestionali ed organizzative, essenziali e determinanti in un ruolo come quello che dovranno svolgere. Le Federazioni dovranno essere costruite ed organizzate e successivamente avranno il compito di gestire gli acquisti, la logistica, i sistemi informatici, gli affari legali. Attività che verranno messe a fattor comune generando efficienza da effetto scala”. Gli amministratori delle società consortili rimarranno in carica tre anni. Il bando per presentare le candidature scadrà il 16 aprile. Http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2012/corrente/attach/comunicato_sanita0.pdf |
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LOMBARDIA: MALATI PSICHIATRICI BRESCIANI REPLICA A COLMEGNA |
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Milano, 10 aprile 2012 - "Stupisce quanto dichiarato oggi da don Colmegna quando sostiene che la Lombardia è l´unica Regione in Italia in cui la psichiatria è negli ospedali anziché sul territorio. Don Colmegna ignora forse che con le regole di gestione del sistema sanitario per il 2012, Regione Lombardia ha stanziato 430 milioni di euro in ambito psichiatrico e neuropsichiatrico infantile per assistenza territoriale, e cioè assistenza extra-ospedaliera effettuata nei Centri Psico Sociali (Cps) e in strutture semiresidenziali e residenziali". E´ quanto dichiarato il 4 aprile l´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani. "Va, peraltro, sottolineato - prosegue Bresciani - che in Lombardia è stata attivata ormai da 2 anni la residenzialità leggera che, in collaborazione con i Comuni, permette percorsi di reinserimento sociali dei pazienti". Il Caso Di Castiglione Delle Stiviere - Per quanto riguarda l´Opg di Castiglione delle Stiviere "è giusto il caso di ricordare - aggiunge Bresciani - che recentemente anche lo stesso sen. Marino del Pd ha constatato l´efficienza della struttura e le ottime condizioni dei pazienti ivi ospitati. Proprio a fronte di tale efficienza negli ultimi mesi sono stati attivati nella struttura altri 40 posti letto residenziali proprio per permettere il rientro di pazienti residenti in Lombardia che sono attualmente ospiti di strutture psichiatriche in altre regioni che però non offrono condizioni altrettanto elevate quali quelle offerte da Castiglione delle Stiviere". Convegno Di Esperti - L´assessore si dice infine "sopreso che in un convegno di esperti sul tema della psichiatria nessuno si sia ricordato che Castiglione delle Stiviere è oggi l´unica struttura psichiatrica giudiziaria ad accogliere pazienti donne provenienti da tutta Italia che, ovviamente, Regione Lombardia continuerà ad assistere, senza guardie penitenziarie". |
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FARMACI FILE F,FORMIGONI: NESSUN LIMITE BILANCIO |
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Milano, 10 aprile 2012 - Regione Lombardia non sta diminuendo le disponibilità di bilancio per i farmaci ad alto costo (i cosiddetti ´File F´) - che sono cresciute dal 2011 al 2012 di 54 milioni di euro - ma sta lavorando sull´appropriatezza nell´utilizzo di questi stessi farmaci. In ogni caso ´i pazienti possono stare assolutamente tranquilli: non esiste nessun limite di bilancio su questi farmaci e la decisione se somministrare o no un determinato medicinale è integralmente responsabilità dei medici e la Regione non intende affatto sostituirsi alle determinazioni in scienza e coscienza dei medici stessi´. Lo ha sottolineato oggi il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, commentando alcune notizie di stampa pubblicate il 5 aprile. ´Stiamo lavorando sull´appropriatezza in questo campo così come in altri settori della sanità - ha aggiunto Formigoni - Per questo particolare aspetto abbiamo costituito un Gruppo di specialisti chiamato a stabilire percorsi terapeutici condivisi e finalizzati alla stesura di protocolli standard sulle modalità di prescrizione´. |
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VILLA UMBRA, GIOVEDÌ 12 APRILE SEMINARIO SU STORIA MEDICINA CHIRURGICA E POPOLARE IN UMBRIA
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Perugia, 10 aprile 2012 - La storia della medicina chirurgica e popolare nel cuore dell´Umbria sarà ripercorsa giovedì 12 aprile a Villa Umbra (località Pila, Perugia) in un seminario organizzato dalla Scuola umbra di Amministrazione pubblica, dalle ore 15, al quale interverrà l´assessore regionale alla Sanità Franco Tomassoni. I lavori saranno coordinati dall´amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni. Porteranno il loro contributo Gian Franco Cruciani, autore del libro "Cerusici e fisici - Preciani e Nursini dal Xiv al Xviii secolo"; Francesco Guiggi, chirurgo presso l´Ospedale della Media Valle del Tevere; Tullio Seppilli, presidente Fondazione "Angelo Celli"; Graziano Conti, presidente dell´Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Perugia. La storia della medicina chirurgica e popolare dell´Umbria, ricordano gli organizzatori, affonda le sue radici nella Scuola chirurgica preciana che si sviluppò a partire dal 1200 intorno al centro culturale e religioso dell´abbazia benedettina di Sant´eutizio e nella vicina Norcia per quattro secoli, raggiungendo notevole fama. Già intorno al 900 nell´Abbazia di Sant´eutizio esisteva una ricchissima biblioteca dove, tra i numerosi testi religiosi e scientifici, erano presenti trattati di medicina. La stessa Regola benedettina prevedeva che i monaci si prodigassero nella cura degli infermi. La chirurgia, fino ad allora praticata in prevalenza dai religiosi, passò ad essere esercitata dagli abitanti della vicina Preci e delle località circostanti. Fu una tradizione a carattere familiare che trasmetteva i saperi della scienza medico-chirurgica da padre a figlio fino alla prima metà del 1500. Sin dal principio si dedicarono alle specializzazioni della litotomia, erniotomia ed oculistica, dispensando con estrema maestria la propria opera per tutta l´Italia ed oltre. L´apprezzamento nei loro confronti si diffuse a tal punto da identificare con il nome di "Norcini", dal 1200 agli inizi del 1800, gli operatori che esercitavano la "bassa chirurgia", quasi tutti provenienti dal comprensorio di Norcia, in particolare dall´attuale Comune di Preci e dal suo circondario. In questo periodo ci fu una grande fioritura di chirurghi, prima empirici, poi "doctores" e accademici, alcuni di gran nome cui affidarono la propria salute papi, imperatrici, re, regine e granduchi. Della gloriosa "Scuola chirurgica di Preci" rimangono notevoli testimonianze nei musei dell´Abbazia di Sant´eutizio e di Preci. |
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MILANO: PRESENTATA A PALAZZO REALE L’ANTEPRIMA DELLA MOSTRA “PABLO PICASSO. CAPOLAVORI DAL MUSEO NAZIONALE PABLO PICASSO” |
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Milano, 10 aprile 2012 - È stata presentata il 5 aprile alla stampa l’anteprima della mostra “Pablo Picasso. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi”, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale e 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, che sarà inaugurata a Palazzo Reale il 20 settembre prossimo. “Quella che inaugureremo a settembre sarà la terza mostra di Picasso realizzata a Milano, dopo quella, storica del 1953 e dopo quella del 2001 – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Stefano Boeri –. La prima, quando ancora Picasso era in vita, è stata realizzata nell’immediato dopoguerra e ha visto la straordinaria esposizione di Guernica in Sala delle Cariatidi. La seconda, realizzata anch´essa in un momento storico-politico particolarmente drammatico qual è stato quello che ha seguito l´attentato alle Twin Towers, ha visto nelle sale di Palazzo Reale la prima retrospettiva di un Picasso già storicizzato. Ora, con questa grande antologica che copre tutte le fasi più significative della sua produzione artistica, Milano celebra il ritorno del grande artista, dedicando alla storica esposizione del ´53 e a ´Guernica´ un focus nella stessa Sala delle Cariatidi, con immagini, lettere e carteggi originali. La mostra che realizzeremo – ha concluso l´assessore – sarà sicuramente un elemento di grande risonanza anche in molti altri ambiti della cultura milanese”. La mostra è curata da Anne Baldassari, riconosciuta a livello internazionale fra i più importanti studiosi di Pablo Picasso e direttrice del Musée National Picasso di Parigi, dove è conservata la più grande collezione al mondo delle opere dell’artista spagnolo. Con oltre duecento opere – molte delle quali mai uscite dal museo parigino – tra dipinti, sculture, fotografie, disegni, libri illustrati e stampe, la mostra rappresenta un vero e proprio excursus cronologico sulla produzione di Picasso, mettendo a confronto le tecniche e i mezzi espressivi con i quali l’autore si è cimentato nella sua lunga carriera. L’antologica di Milano presenta, tra i tanti capolavori, le opere che permettono di ripercorrere la storia dell’arte attraverso l’evoluzione del linguaggio artistico di questo indiscusso maestro del Xx secolo: capolavori come “La Celestina” (1904), “Uomo con il mandolino” (1911), “Ritratto di Olga” (1918), “Due donne che corrono sulla spiaggia” (1922), ”Paul come Arlecchino” (1924), “Ritratto di Dora Maar” e “La supplicante” (1937). Il percorso espositivo prevederà una sezione di approfondimento dedicata alla mostra di Picasso realizzata a Palazzo Reale nel 1953. |
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RINASCE LA GALLERIA SABAUDA TRA VENARIA E PALAZZO REALE |
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Torino, 10 aprile 2012 - La Galleria Sabauda di Torino, la più importante esposizione di dipinti italiana dopo i Musei Vaticani di Roma e gli Uffizi di Firenze, rinasce in due residenze come la Reggia di Venaria e Palazzo Reale, che permetteranno ai visitatori di scoprire la grande arte europea dal Quattrocento all’Ottocento. Ed è la prima volta in Italia che due istituzioni lavorano insieme per promuovere un servizio turistico e di comunicazione. Nella Reggia di Venaria si può visitare la mostra “I quadri del Re”, che raccoglie 130 opere di celebri artisti, tra cui Guido Reni e Antoon Van Dyck. La spina dorsale è costituita dalla collezione privata del principe Eugenio di Savoia-carignano, condottiero dell’esercito imperiale austriaco ma anche importante mecenate e appassionato d’arte. Poco dopo la sua morte, avvenuta nel 1736, la sua raccolta fu acquistata da re Carlo Emanuele Iii di Savoia. Nella rinnovata Manica Nuova di Palazzo Reale, invece, sono esposti 95 quadri di periodo compreso tra il Xv e il Xix secolo, tra cui opere di maestri quali il Beato Angelico, Paolo Calliari detto Il Veronese e Rembrandt Van Rijn. L’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola, ha annunciato durante la presentazione delle mostre che ammonta a cinque milioni di euro l’impegno economico sostenuto dalla Regione per risistemare il Polo Reale, metà destinata al Palazzo e l’altra ai Giardini, per i quali a breve partirà la gara per l’intervento di riqualificazione che vuole riportare all’antico splendore uno dei tesori architettonici e artistici di Torino: “L’inaugurazione della Manica Nuova di Palazzo Reale segna un nuovo capitolo per l’offerta culturale di Torino e del Piemonte. Viene restituita un’eccellenza, che sarà parte integrante del Polo Reale insieme ai rinnovati Giardini nel 2014, e assistiamo al primo passo concreto verso la realizzazione del sistema delle nostre Residenze Reali, unico al mondo”. Coppola ha anche messo in evidenza la collaborazione tra la Reggia di Venaria e il Polo Reale. I due enti hanno avviato una nuova modalità di sinergia, che coinvolge la gestione dei servizi riguardanti la biglietteria, l’accoglienza, il personale e la comunicazione: “Partiamo da questo esempio per definire un modello di governance coordinato delle Residenze Reali, da estendere a tutte le realtà del sistema, Castello di Racconigi e Palazzina di Caccia di Stupinigi in primis”. Le due mostre sono organizzate dalla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte, insieme alla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte ed al Consorzio La Venaria Reale. |
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SPORT, A CASCINO (LIGURIA) LA GUIDA DELLA GOVERNANCE PER I RAPPORTI CON L’ECONOMIA, LA SANITÀ E FINANZIAMENTO IMPIANTIASSEGNATE LE AREE TEMATICHE DI TANGOS, IL TAVOLO VOLUTO DAL MINISTRO GNUDI |
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Roma, 4 Aprile 2012 - Sarà l’assessore allo sport della Liguria Gabriele Cascino a rappresentare le altre Regioni e Province Autonome italiane al Tangos-tavolo nazionale di governance dello sport istituito dal ministro Pietro Gnudi. Cascino è stato designato in mattinata, a Roma, dal coordinamento degli assessori regionali allo sport della Conferenza delle Regioni e seguirà l’Area tematica 2 di Tangos che si occupa dei rapporti tra sport ed economia legati alle ricadute economiche sull’economia del Paese e degli impatti sulla sanità per quanto riguarda la prevenzione di alcune patologie attraverso l’attività agonistica. In agenda anche le nuove modalità di finanziamento, gli sgravi fiscali, la semplificazione delle procedure burocratiche, i bandi europei. Il Tangos si occuperà anche di impiantistica sportiva in vista della realizzazione di un piano pluriennale. |
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