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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Maggio 2012 |
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SCIENZIATI SCOPRONO IL LEGAME TRA I GENI E LE MALATTIE DELLE OSSA |
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Bruxelles, 14 maggio 2012 - Un team internazionale di ricercatori ha scoperto 32 regioni genetiche precedentemente non identificate legate all´osteoporosi e alle fratture. Presentato sulla rivista Nature Genetics, lo studio ha determinato che le variazioni delle sequenze dell´acido deossiribonucleico (Dna) in queste regioni conferiscono un fattore di rischio o di protezione dalla malattia che indebolisce le ossa. La maggior parte delle regioni codificano proteine coinvolte nelle vie nervose che riguardano la salute delle ossa. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto Gefos ("Genetic factors for osteoporosis") che ha ricevuto 3 milioni di euro nell´ambito del tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. L´osteoporosi è causata dal contributo congiunto di dozzine, se non centinaia, di geni, sostengono i ricercatori. I risultati sottolineano anche potenziali nuovi metodi per sviluppare cure contro l´osteoporosi. "Stiamo scoprendo che l´architettura genetica della malattia è molto complessa," dice il dott. John Ioannidis del Centro di ricerca sulla prevenzione di Standford negli Stati Uniti, uno degli autori dello studio. Nella loro meta-analisi, i ricercatori hanno anche identificato sei regioni fortemente associate al rischio di fratture nella regione lombare o del femore. Un totale di 17 studi di associazione di tutto il genoma, 180 ricercatori e oltre 100.000 soggetti hanno fatto parte della meta-analisi. I ricercatori hanno scoperto che le varianti in 56 regioni del genoma influenzano la densità minerale ossea (bone mineral density o Bmd), 14 delle quali contribuiscono all´aumento del rischio di frattura ossea. "Anche se la densità minerale ossea (Bmd) ha una relazione imperfetta con il rischio di frattura (cioè circa il 50% dei soggetti che non hanno l´osteoporosi come diagnosticata dall´assorbimetria bifotonica a raggi X (Dxa), però, soffrono comunque di fratture), il nostro studio genetico sulla Bmd ha permesso un enorme progresso nel numero di scoperte sulla biologia scheletrica umana," ha detto il professor Fernando Rivadeneira del Centro medico Erasmus nei Paesi Bassi e autore principale anziano dello studio. "Adesso abbiamo individuato molti fattori nelle vie nervose molecolari critiche che sono candidati per applicazioni terapeutiche." Lo studio suggerisce che varie vie nervose coinvolte nella salute delle ossa hanno un ruolo nella previsione dell´osteoporosi. Il peso corporeo, la corporatura e il sesso sono i fattori più comunemente usati per prevedere questa malattia. "Il vero potere del nostro studio sta nella capacità di generare probabilmente un enorme insieme di dati associati e di analizzarlo in un singolo studio," dice il dott. Ioannidis. "È probabile che le nostre aspettative siano troppo alte in termini di quello che i singoli studi possono ottenere. Ognuno dei numerosi team ha identificato al massimo uno o due marcatori; molti non ne hanno trovato alcuno." È necessario continuare la ricerca per identificare i geni che contribuiscono alla malattia. "In realtà, ci potrebbero essere 500 o più varianti genetiche che regolano l´osteoporosi," ha detto il dott. Ioannidis. "Per trovarli tutti, dovremo studiare milioni di pazienti. Non è realistico? Io penso di si. Prima o poi sarà possibile." Per maggiori informazioni, visitare: Nature Genetics http://www.Nature.com/ng/index.html |
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PRONTO SOCCORSO, NASCONO IN LOMBARDIA GLI AMBULATORI TAGLIA-CODE PERCORSI AD HOC PER CASI MENO GRAVI, REVISIONE CODICI BIANCHI SARANNO AVVIATI NUOVI SISTEMI PER INFORMARE PARENTI IN ATTESA |
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Milano, 14 maggio 2012 - L´attivazione di ambulatori taglia-code in 30 ospedali per curare i casi meno gravi che si presentano al pronto soccorso (codici bianchi e codici verdi); l´avvio, nelle stesse strutture, di sistemi informativi per consentire ai parenti in attesa di conoscere la situazione della persona accolta in pronto soccorso e i tempi d´attesa; una revisione sui criteri di attribuzione dei codici bianchi per uniformare le valutazioni oggi differenziate. Sono queste le tre novità per i pronto soccorso lombardi contenute in una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità Luciano Bresciani, e presentata dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni in un incontro con la stampa. ´Lo scopo di questo provvedimento - ha spiegato Formigoni - è migliorare la qualità e la gestione di un servizio che conta 2,3 milioni di accesi ogni anno. Stanziamo 7,5 milioni per tagliare le code e ridurre le attese; non lasciare i parenti privi di informazioni come speso avviene oggi; perfezionare e uniformare i criteri di attribuzione dei codici verdi (75% del totale degli accessi) e bianchi (8-9%)per rendere più appropriati gli accessi´. ´Da tempo stavamo lavorando su come rendere più efficiente e funzionale un servizio essenziale - ha proseguito Formigoni - e abbiamo reperito risorse aggiuntive, non sottraendole ad altri servizi´. ´Questa riforma del Pronto soccorso - aggiunge l´assessore Bresciani - si affianca alla introduzione dei Creg (nuovo sistema di presa in carico dei cronici) che permette una maggiore appropriatezza di accesi al Pronto soccorso: il paziente cronico costantemente monitorato dal Creg avrà meno bisogno del Pronto soccorso. Questo è l´ennesimo investimento che Regione Lombardia fa in un momento di crisi, segno di una sanità che continua a crescere e svilupparsi con una sana gestione economica´. Ed ecco in maggior dettaglio i contenuti del provvedimento. Ambulatori - I 30 pronto soccorso lombardi con un numero di accessi superiori a 30.000 all´anno e quelli con un numero inferiore di accessi ma che siano presidi capofila di Aziende Ospedaliere sono chiamati ad attivare percorsi differenziati di carattere ambulatoriale nella fascia oraria 8-20 (o anche con fasce orarie ridotte a seconda delle esigenze) per curare i casi meno gravi (codici bianchi e codici verdi). Per attivare il servizio e per pagare i medici che lavoreranno in questi ambulatori, Regione Lombardia darà un contributo medio di 200.000 euro all´anno per singolo ospedale (6 milioni di euro in totale). L´avvio effettivo di questo servizio, già previsto in via sperimentale nelle delibera delle ´regole´ 2012 per il servizio socio sanitario, ha lo scopo di ridurre i tempi di attesa nei pronto soccorsi, differenziando i percorsi per i casi più urgenti e per quelli meno gravi con evidente vantaggio per i cittadini. Informazioni - Nell´ambito delle iniziative di trasparenza, verrà avviato, nelle stesse 30 strutture coinvolte dalla realizzazione dei nuovi percorsi ambulatoriali, un sistema informativo in grado di tracciare i vari passaggi del percorso di cura delle persone accolte in pronto soccorso, permettendo anche ai parenti in attesa di conoscere la situazione del loro congiunto e i probabili tempi di attesa. Capita spesso infatti, accompagnando una persona in pronto soccorso, di dover rimanere in attesa senza informazioni anche per lungo tempo. Come è già stato fatto in alcuni ospedali, si potrebbe realizzare uno schermo o un display informativo nella sala d´attesa che riporti un numero identificativo del paziente conosciuto anche dai parenti in attesa (non ovviamente il nome per ragioni di privacy), il codice di accesso, l´ora di arrivo, visite ed esami effettuati, ecc. Lo stanziamento per questo nuovo servizio è fino a 1,5 milioni di euro (50.000 euro per ogni struttura). Codici Bianchi - Allo scopo di uniformare le valutazioni, oggi differenziate, sull´urgenza di un caso che si presenta in pronto soccorso con la relativa attribuzione del codice, vengono meglio definiti, attraverso indicazioni operative per tutte le strutture di pronto soccorso, i criteri per il codice bianco. I codici bianchi, soggetti al pagamento di un ticket di 25 euro, sono di fatto quei casi che richiedono un trattamento ambulatoriale. Solo al termine dell´intervento è possibile dunque stabilire correttamente il codice. Ad esempio, un caso che prudenzialmente può essere considerato all´inizio un codice verde, può rivelarsi invece meno serio di quanto ipotizzato e quindi ´trasformarsi´ in codice bianco. Viene dunque introdotto il ´codice bianco alla dimissione´, per tutti quei casi (codice bianco o verde in triage di accesso) che hanno richiesto trattamenti semplici e limitati nel tempo. Ad esempio, non saranno ´codice bianco alla dimissione´ quei pazienti per cui sia necessario il ricovero, sia richiesto un periodo di osservazione di durata superiore a 6 ore, abbiamo riportato fratture o lussazioni, abbiamo avuto ustioni di primo grado di estensione superiore al 18% della superficie corporea o ustioni di maggiore gravità, abbiano mostrato condizioni di rischio legate allo stato di gravidanza, ecc. Saranno invece classificati come ´codice bianco alla dimissione´ tutti i pazienti non rientranti in queste fattispecie (codice bianco o verde in triage di accesso) o quelli con qualsiasi classificazione di triage di accesso che autonomamente lasciano il pronto soccorso, prima della chiusura del verbale. Questo l´elenco delle 30 strutture, divise per provincia, che sperimenteranno i percorsi ambulatoriali per i casi meno gravi e i sistemi informativi per i parenti in attesa. Bergamo - Bergamo, Ospedali Riuniti - Seriate, Bolognini - Treviglio, ospedale Treviglio-caravaggio. Brescia - Brescia, Spedali Civili - Desenzano, ospedale Desenzano-lonato - Chiari, Civile Mellini - Esine, Valcamonica. Como - Como, S. Anna. Cremona - Cremona, Istituti Ospitalieri - Crema, Maggiore. Lecco - Lecco, Circolo. Lodi - Lodi, Maggiore. Mantova - Mantova, Poma. Milano - Milano, Fatebenefratelli - Milano, Niguarda - Milano, Policlinico - Milano, Sacco - Milano, S. Carlo - Milano, S. Paolo - Cinisello Balsamo, Bassini - Garbagnate Milanese, Salvini - Legnano, ospedale Legnano-cuggiono - Melegnano, Predabissi - Vimercate, Civile. Monza E Brianza - Monza, S. Gerardo. Pavia - Pavia, S. Matteo. Sondrio - Sondrio, Civile. Varese - Varese, Circolo - Busto Arsizio, Circolo - Gallarate, S. Antonio Abate. |
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409 TRAPIANTI DI RENE PEDIATRICO A PADOVA: L’ODISSEA A LIETO FINE DI “ANGELO”, SIMBOLO DI 25 ANNI DI ATTIVITA’. |
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Padova, 14 maggio 2012 - Tra i 409 trapianti di rene pediatrico realizzati all’Azienda Ospedaliera di Padova in 25 anni di attività c’è una storia simbolo: è quella di “Angelo”, nome di fantasia scelto perché qui tutti i piccoli pazienti sono considerati “angeli”, che il 10 maggio la direttrice del Centro Trapianti Luisa Murer ha voluto raccontare all’assessore regionale alla sanità ai giornalisti, per portare l’attenzione non solo sul piano tecnico scientifico, ma anche su quello umano, di questa delicata attività sanitaria. “Angelo” era un caso disperato, colpito da una grave patologia genetica, che i genitori, dopo un lungo viaggio, portarono a Padova di notte. “Era un caso molto complesso – ha raccontato la Murer. Angelo fu dapprima supportato sul piano nefrologico; poi si passò alla dialisi peritoneale (che poteva fare a casa), ma delle complicanze ci costrinsero poco dopo a riportarlo in ospedale a Padova per l’emodialisi, soli e lontani da casa, lui e i suoi genitori. Il piccolo, di 4 chili di peso, non cresceva, si muoveva pochissimo, non parlava, ma sembrava che con gli occhi ci chiedesse di aiutarlo”. Angelo fu inserito come urgente nella lista d’attesa ed un giorno, sempre di notte, arrivò la telefonata con la notizia della disponibilità di un rene. Immediato l’intervento. “Oggi – ha raccontato la Murer – sono passati 3 anni e Angelo, quando viene alle visite, ci corre incontro ridendo e l’ultima volta ci ha detto che non vede l’ora di cominciare ad andare a scuola. Sorrisi come questo ripagano di ogni sacrificio”. |
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TRAPIANTI: IL VENETO CONTINUA A CRESCERE; NEL PRIMO TRIMESTRE 2012 PIU’ 15,4%. ANCORA IN CALO IL NO ALLA DONAZIONE, DAL 16,4% AL 13,3%. |
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Padova, 14 maggio 2012 - Nel primo trimestre del 2012 il sistema trapianti del Veneto ha fatto segnare ulteriori progressi rispetto al già molto positivo dato riferito allo stesso periodo del 2011, con 127 trapianti effettuati (di cui 10 da donatore vivente) contro i 110 dell’anno scorso (più 15,4%) e con un tasso di diniego alla donazione sceso ad un’eccellente 13,3% contro il precedente 16,4%, che già era record nazionale. Questi dati inediti, elaborati dal Centro Regionale Trapianti, sono stati diffusi il 10 maggio a Padova dall’assessore regionale alla sanità, in occasione della presentazione dell’attività legata al trapianto di rene pediatrico dell’Azienda Ospedaliera. “Da tempo – ha sottolineato l’assessore – il sistema trapiantistico è un’eccellenza della sanità veneta, ma constatare che i numeri e l’attività continuano a crescere è davvero una grande soddisfazione: segno che la squadra che ci lavora, medici, infermieri, tecnici, dirigenti, organizzazioni del volontariato, ha saputo creare una sinergia per certi versi eccezionale che sta producendo risultati altrettanto eccezionali. Bello e confortante – ha aggiunto l’assessore – è anche rilevare la costante diminuzione dei dinieghi alla donazione, segno che la tradizionale grande generosità dei veneti si sta imponendo anche in un settore delicatissimo come questo, nel quale la scelta di donare avviene in un momento di sgomento e di dolore per la perdita di una persona cara e che le molte attività di diffusione della cultura della donazione stanno facendo il loro effetto”. Nei primi 3 mesi di quest’anno, infatti, si sono registrati 45 donatori contro i 38 del 2011, il che ha ovviamente contribuito ad una significativa diminuzione delle purtroppo ancora lunghe liste d’attesa. Anche dalla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto giungono dati importanti: le 996 donazioni di cornee effettuate sono infatti le stesse dell’anno scorso, quando fu procurato quasi il 50% del fabbisogno nazionale. Cresciute, infine, anche le donazioni cosiddette “multi tessuto” gestite dalla Banche dei Tessuti di Treviso e Verona. In questo settore i donatori sono passati dai 35 del periodo gennaio-marzo 2011 ai 40 di quest’anno. |
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FVG: TONDO, LEGGE PET THERAPY PER RAFFORZARE SERVIZI ESISTENTI |
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Trieste, 14 maggio 2012 - La nuova legge sulla "Pet therapy" consentirà di valorizzare le diverse positive esperienze maturate negli anni in Friuli Venezia Giulia, con l´obiettivo prioritario di accrescere ulteriormente gli standard qualitativi dei servizi prestati e delle diverse attività svolte, anche attraverso la concessione di contributi economici ai progetti e alle iniziative più meritevoli. Lo ha affermato il 10 maggio il presidente della Regione, Renzo Tondo, nella veste di assessore alla Salute, ricordando come a fine marzo il Consiglio regionale abbia approvato "una norma all´avanguardia, una norma di civiltà che, riprendendo le teorie dello psichiatra infantile Boris Levinson, finalmente disciplina anche in Friuli Venezia Giulia le attività e le terapie assistite con animali". La Pet Therapy viene prescritta non certo per sostituirsi alle terapie tradizionali ma piuttosto per affiancarle e rafforzarle, in quei casi in cui il paziente non dimostra di poter collaborare spontaneamente con le diverse figure professionali coinvolte (medici, psicoterapeuti, riabilitatori, ...). Infatti, se già Levinson potè constatare come anche il semplice prendersi cura di un animale può calmare l´ansia e aiutare a superare stress e depressione, è ormai provato scientificamente come spesso la presenza di un animale, appositamente addestrato, permetta di stabilire un canale di comunicazione, anche emotivo, tra paziente e terapeuta, con benefici effetti su certi disturbi fisici e motori, ma anche psichici o cognitivi. "Attualmente in Friuli Venezia Giulia - ricorda il presidente - in questo campo operano diverse interessanti realtà, che fanno riferimento ad alcune Aziende sanitarie territoriali e che, proprio in virtù della competenza raggiunta e delle buone pratiche che possono essere portate ad esempio, sono coinvolte nell´attività del Centro di Referenza Nazionale sugli ´Interventi assistiti dagli animali´, che ha sede in Veneto e che funge da raccordo tra le esperienze italiane e quelle estere, ove questo tipo di cura è più consolidata". "Con questa legge, che prevede tra l´altro l´istituzione di una commissione scientifica regionale, proprio per valutare e sostenere i progetti proposti, ci aspettiamo - conclude Tondo - un salto di qualità per questa terapia dolce, che può trovare sempre più spazio in svariati settori socioassistenziali". |
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TRE GIORNI FIORENTINI SUI MISTERI DELLA FOTONICA
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Firenze, 14 maggio 2012 – Un simposio (“Fotonica per la Vita“) dedicato alle applicazioni fotoniche per diagnostiche e terapie biomedicali con particolare riferimento ai sistemi laser-chirurgici minimamente invasivi e di altissima precisione: inaugurerà, martedì 15 maggio 2012 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (ore 9:30), la tre giorni di convegno nazionale (“Fotonica2012“) che si svolge anche con il patrocinio di Regione Toscana. Nel convegno, che proseguirà al Palazzo degli Affari di Firenze, verranno presentati e discussi i risultati più avanzati della ricerca scientifica e tecnologica in tutti i settori della fotonica con ampio risalto anche agli ambiti applicativi. Fra questi i nuovi strumenti per combattere le malattie più diffuse nel nostro tempo (cancro e malattie degenerative legate all’invecchiamento) ma anche lo sviluppo della “banda larga”. Per illustrare o contenuti di “Fotonica2012” è convocata una conferenza stampa, nella sala stampa di Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo 10 a Firenze, per le ore 11:30 di lunedì 14 maggio 2012. Interviene Stella Targetti, vicepresidente di Regione toscana con delega a Istruzione e Ricerca, con Roberto Pini coordinatore del convegno. |
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IPERTENSIONE RESISTENTE: CONFERMATI I RISULTATI DEGLI STUDI SUL SISTEMA DI DENERVAZIONE RENALE |
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Milano, 14 maggio 2012 ¨C Nuove conferme dei benefici clinici della denervazione renale, terapia innovativa per il trattamento dell¡¯ipertensione resistente ai farmaci, arrivano dai maggiori congressi internazionali. Nel corso dell¡¯American College of Cardiology svoltosi a Chicago lo scorso marzo, infatti, sono stati presentati sia i risultati dello studio Symplicity Htn-1, che hanno dimostrato la sicurezza e l¡¯efficacia della denervazione renale fino a tre anni, sia quelli dello studio Symplicity Htn-2, che hanno evidenziato una costante, significativa e duratura riduzione della pressione sanguigna a un anno dalla procedura. Inoltre, durante il congresso annuale dell¡¯European Society of Hypertension, terminato il 29 aprile a Londra, sono stati presentati ulteriori dati, derivati sempre dal programma Symplicity Htn-2, della pi¨´ ampia analisi a 6 mesi dal trattamento. Secondo questa analisi emerge che 84 pazienti sottoposti a denervazione renale hanno ottenuto una riduzione media della pressione di -28/-10 mm Hg (p<0.001) rispetto ai valori di partenza. Non ci sono stati casi di disfunzione renale, n¨¦ cambiamenti negli indici di funzionalit¨¤ del rene e non sono stati osservati gravi eventi avversi correlati alla procedura. La ricerca ha unito i dati relativi alla variazione della pressione sanguigna a 6 mesi di tutti i 49 pazienti sin dall¡¯inizio randomizzati nel gruppo destinato alla denervazione renale, a quelli di 35 pazienti del gruppo di controllo che, soddisfatti i requisiti d¡¯ingresso, sono passati al primo gruppo, dopo la valutazione dell¡¯endpoint primario iniziale (riduzione della pressione a sei mesi dal trattamento). La denervazione renale ¨¨ una procedura chirurgica mininvasiva che prevede l¡¯inserimento di un catetere all¡¯interno dell¡¯arteria renale, attraverso il quale vengono disattivate selettivamente le terminazioni del nervo simpatico, che influisce sul funzionamento e sulla risposta degli organi principali responsabili della regolazione della pressione: il cervello, il cuore, i reni e i vasi sanguigni. Il sistema Symplicity ¨¨ stato sviluppato con attenzione in anni di esperienza clinica per migliorare la sicurezza e l¡¯efficacia della procedura di denervazione renale. Symplicity ¨¨ utilizzato con successo dal 2007, e sono gi¨¤ stati trattati pi¨´ di 4.000 pazienti in tutto il mondo con ipertensione resistente al trattamento farmacologico. In Italia ¨¨ disponibile dal 2010. ¡°Come espresso nella Position Paper, pubblicata nel numero di aprile del Journal of Hypertension, l¡¯European Society of Hypertension esprime interesse riguardo all¡¯utilizzo della denervazione renale per pazienti che non riescono a raggiungere i livelli ottimali di pressione arteriosa, nonostante l¡¯assunzione di numerosi farmaci¡± dichiara il professor Giuseppe Mancia, direttore della clinica medica e del dipartimento di medicina dell´Universit¨¤ Milano-bicocca, Ospedale San Gerardo di Monza. ¡°Pur rimanendo in attesa di ulteriori evidenze a lungo termine che possano estendere i criteri di selezione dei pazienti e fornire documentazioni precise sugli effetti benefici e sulla sicurezza della procedura negli anni, gli attuali risultati dei trial clinici con tre anni di follow up sono incoraggianti.¡± Symplicity Htn-1: tre anni di follow-up ¨C dati presentati all¡¯American College of Cardiology - Symplicity Htn-1 consiste in una serie di studi pilota che hanno coinvolto 153 pazienti in 19 centri in Australia, Europa e Stati Uniti. I pazienti dello studio hanno raggiunto una riduzione media della pressione arteriosa di -33/-19 mm Hg a 36 mesi (n = 24) rispetto al basale (p <0,001), dopo il trattamento con il sistema di denervazione renale. Una percentuale crescente di pazienti che hanno completato il follow-up ha avuto una riduzione di almeno 10 mm Hg della pressione sistolica. A 6 mesi il 71% dei pazienti ¨¨ stato classificato come responder; la percentuale ¨¨ salita al 100% tra i pazienti che hanno completato il follow-up di 3 anni. Non ci sono stati casi di disfunzione renale, nessun paziente ¨¨ stato ricoverato in ospedale per ipotensione e non sono stati osservati gravi eventi avversi correlati alla procedura. "Con l¡¯aumentare della durata del follow-up di questi studi clinici, viene confermata la sicurezza e efficacia del sistema di denervazione renale a lungo termine", ha dichiarato il professor Massimo Volpe, Presidente della Societ¨¤ Italiana di Ipertensione Arteriosa. "A oggi, questi sono i dati di pi¨´ lungo periodo sulla denervazione renale." Symplicity Htn-2: 1) Un anno di follow up - dati presentati all¡¯American College of Cardiology - Il trial Symplicity Htn-2 ¨¨ uno studio internazionale, multicentrico, prospettico, randomizzato e controllato che ha lo scopo di valutare la sicurezza e l´efficacia della denervazione renale nei pazienti con ipertensione resistente al trattamento farmacologico. Nei 24 centri selezionati, 106 pazienti sono stati randomizzati in due gruppi, in un rapporto di uno a uno, o per essere sottoposti a denervazione renale o per mantenere solo il trattamento precedente (gruppo di controllo). I gruppi erano accomunati da valori pressori elevati: rispettivamente 178/97 mm Hg e 178/98 mm Hg, nonostante entrambi seguissero un regime terapeutico giornaliero medio composto da cinque farmaci antipertensivi. L´analisi ha incluso i dati di 47 pazienti sottoposti a denervazione renale, che dopo 12 mesi di follow-up hanno ottenuto un calo significativo della pressione arteriosa (-28/-10 mmHg [p <0.001] dall¡¯inizio), senza differenze significative rispetto al dato riportato in precedenza, dopo 6 mesi di follow-up (-32/-12 mm Hg [p = 0.16]). 2) Dati aggregati a sei mesi ¨C dati presentati all¡¯European Society of Hypertension - 35 pazienti del gruppo di controllo, con pressione arteriosa >160 mm Hg, sono passati nel primo gruppo e sono stati sottoposti al trattamento, dopo la valutazione dell¡¯endpoint primario a 6 mesi dalla randomizzazione. Nella fase iniziale, tutti i pazienti dello studio presentavano una pressione sistolica ¡Ý160 mm Hg nonostante un regime terapeutico composto da almeno tre farmaci antipertensivi: a sei mesi, il calo medio della pressione arteriosa ¨¨ risultato simile a quello pazienti del braccio sottoposto al trattamento a 6 mesi dalla procedura (-24/-8 mm Hg [p = 0,15] braccio di trattamento dopo 6 mesi). I risultati sulla sicurezza sono stati ottenuti senza alcun deterioramento significativo della funzione renale e senza complicanze vascolari. Solo un paziente, passato al gruppo di trattamento, ha avuto una dissezione aortica durante l¡¯iniezione del liquido di contrasto per l¡¯esame angiografico. Non si sono verificati altri eventi avversi correlati alla procedura. ¡°Symplicity ¨¨ il pi¨´ lungo e ampio programma clinico di valutazione della denervazione renale per il trattamento dell¡¯ipertensione resistente¡± ha dichiarato il professor Volpe. ¡°Questa ampia analisi aggregata di dati a sei mesi di uno studio clinico controllato si aggiunge al crescente esperienza clinica che si sta acquisendo in tutti i Paesi.¡± |
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SECOND INTERNATIONAL CONFERENCE ON PEDIATRIC PRIMARY CARE IL PRESIDENTE DELLA FIMP: “L’INFANZIA È A RISCHIO: C’È ASSOLUTO BISOGNO DI UN CAMBIAMENTO!” |
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Praga, 14 Maggio 2012 – Parte oggi la Ii^ Conferenza Internazionale di Pediatria, dove i maggiori pediatri europei si ritrovano per fare il punto sul Programma di monitoraggio internazionale avviato da Strategic Pediatric Alliance ad un anno dal suo lancio a Tel Aviv e sostenuto da ‘A New Pediatrics. Now’. Dall’esigenza di studiare le differenze ed i punti d’incontro tra i vari Paesi internazionali, ognuno con le proprie criticità e punti di sofferenza nell´assistenza pediatrica, è nata questa alleanza strategica per capire i diversi modelli esistenti di assistenza pediatrica. Il 10 maggio sono stati presentati i dati raccolti, coinvolgendo le più qualificate forze della pediatria internazionale, da cui emerge una grande certezza: la profonda convinzione che la centralità delle cure primarie di qualità dalla nascita sino all’adolescenza sia l´unico serio approccio metodologico, clinico e sociale con cui sostenere e far crescere i futuri cittadini del Pianeta. “Intendiamo identificare i migliori modelli di assistenza primaria nelle cure pediatriche incrociandoli con valutazioni di sostenibilità economica, per offrire responsabilmente un contributo universale in termini di "rinnovati modelli di assistenza". Cure primarie al centro, assicurate a tutti i cittadini, svolte in una nuova e articolata integrazione professionale, sostenute da modelli economici capaci di evitare gli sprechi: questa è la sfida su cui intendiamo lavorare, producendo un analisi collaborativa che nei prossimi mesi coinvolgerà tutta la pediatria internazionale. Intendiamo offrire poi questo contributo agli esponenti della politica internazionale, dei governi nazionali e sovranazionali, delle agenzie per la garanzia della salute e dello sviluppo economico”. Ha dichiarato Giuseppe Mele, Presidente della Federazione Italiana dei medici Pediatri. Tra i principali problemi rilevati dal Questionario si segnala come in un terzo dei Paesi che hanno risposto si stia discutendo di una possibile riorganizzazione delle cure pediatriche sul territorio, in particolare di un trasferimento delle cure dei bambini dal pediatra al medico di medicina generale, che in talune Nazioni non necessita della specializzazione in medicina interna. “In alcune Nazioni, inclusa l’Italia, sta emergendo un movimento di opinione favorito da alcune aree professionali, che manifesta la tendenza al riassorbimento della Pediatria da parte della Medicina Interna. Riteniamo che i medici non specialisti in Medicina Interna vengano formati nelle cure pediatriche generalmente per mezzo di corsi dalla durata variabile da pochi giorni ad un massimo di 6 mesi. Il che, secondo la quasi totalità degli esperti Europei partecipanti al questionario non garantisce un’adeguata preparazione. Il che sposterebbe indietro di diversi decenni l’orologio culturale medico del tempo”. Ha tenuto a precisare Mele. Il questionario rileva infine che in quasi la metà dei Paesi il numero dei pediatri è in costante diminuzione e che le patologie pediatriche si sono modificate: come l´aumento di bambini con malattie croniche, che i pediatri sono convinti di sapere affrontare mentre il medico di medicina generale non è sicuramente stato formato ne’ si aggiorna su questi aspetti. “Nei giorni scorsi a Copenaghen si sono riuniti i Ministri della Salute dell´Ue e dal loro confronto è stata coniata la frase "a better health, with less cost", "una salute migliore, a costi ridotti". È con questo spirito che la pediatria intende contribuire alla definizione consapevole dei nuovi modelli di assistenza. Siamo una forza scientifica e sociale, ben consapevole delle responsabilità che il tempo presente pone. Responsabilità che non possono essere da nessuno rimandate.” Ha concluso il Presidente della Fimp. |
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SALUTE, LIGURIA: IL TAVOLO DI MONITORAGGIO ROMANO PRENDE ATTO VENDITA IMMOBILI
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Genova, 14 Maggio 2012 - Il tavolo di monitoraggio dei Ministeri della salute e delle Finanze ha preso atto dell´avvenuto versamento alla Regione Liguria di 76 milioni di euro corrispondenti al valore degli immobili venduti ad Arte, la società regionale territoriale per l´edilizia, per coprire il disavanzo sanitario 2011. Lo comunica l´assessore regionale alla salute Claudio Montaldo a seguito della riunione dell´organismo deputato all´esame e al controllo dei deficit sanitari a cui hanno preso parte i tecnici della Regione. "Si tratta di un altro passo avanti – ha detto Montaldo – lungo la strada del risanamento dei conti della sanità". |
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CONVEGNO: “MALATTIA DI MENIÈRE, UN CONFRONTO INTERDISCIPLINARE” |
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Bologna, 14 maggio 2012 – Sabato 19 maggio 2012, ore 9-13 l’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bologna – via Zaccherini Alvisi, 4, organizza un convegno sul tema: “Malattia di Menière, un confronto interdisciplinare”. Programma: Saluto del dott. Giancarlo Pizza, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna; Saluto del dott. Danilo Dall’olio, Direttore Uoc Otorinolaringoiatria, Ospedale Maggiore Bologna; Relazione della sig.Ra Nadia Gaggioli, Presidente dell’Ammi; Relazione del dott. Pier Paolo Cavazzuti: Attualità in tema di Malattia di Menière; Relazione del dott. Fabrizio Salvi: Comorbidità dell´Insufficienza Venosa Cerebro-spinale Cronica (Ccsvi) nella Malattia di Menière; Pausa; Presentazione della Raccolta di Pensieri dei Malati dal titolo “Vivere nel vortice che ruba il Silenzio”, a cura di Roberta Chiesa; Assemblea Annuale dei Soci ore (ore 11-11,20); Discussione con i pazienti (ore 11,20-13); Conclusioni del Presidente Ammi. Dott. Pier Paolo Cavazzuti, Specialista in Otorinolaringoiatria, Uoc di Orl Ospedale Maggiore di Bologna. Dott. Fabrizio Salvi, Ph.d., Specialista in Neurologia, Uoc di Neurologia, Ospedale Bellaria di Bologna con Incarico di “Alta Specializzazione” per le Malattie autoimmuni. Responsabile del Centro “Il Be.ne.” per la diagnosi e cura delle malattie neurologiche rare e neuroimmuni. Ingresso libero - Non occorre iscrizione – per informazioni: telefonare il lunedì dalle 17,30 alle 19 al 347/4963020 o il giovedì dalle 17,30 alle 19 al 366/8158175 |
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ANZIANI A PADOVA, CONVEGNO AUSER: CAMBIARE SISTEMA SERVIZI SOCIALI: MENO RESIDENZIALITA’, PIU’ DOMICIALIRITA’, PIU’ SERVIZI SOLLIEVO PER FAMIGLIA, PIU’ TURISMO SOCIALE |
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Venezia, 14 maggio 2012 - “Invecchiare bene si può. Già ora si vive molto più di un tempo. Ma la sfida che abbiamo di fronte è avere una lunga vita che sia anche una buona vita in salute e attività il più a lungo possibile. Per arrivare a questo obiettivo è necessario cambiare il sistema dei servizi sociali così come sono stati impostati fino a ora”. Lo ha detto il 10 maggio l’Assessore regionale alle politiche sociali intervenuto a Padova, al Centro Altinate, alla tavola rotonda organizzata dall’Auser di Padova, dal titolo "Invecchiare bene: un sogno possibile?". Secondo l’Assessore che ha incentrato il suo intervento in particolare sulla non autosufficienza, va dato più spazio alla domiciliarità e meno alla residenzialità come fin qui è stata intesa, e le strutture residenziali devono diventare (come già stanno in parte facendo) centri di servizio che offrano una varietà di prestazioni agli anziani e alle famiglie. Egli, inoltre, pur salvaguardano il modello veneto “che è un modello di comunità sempre valido” ha auspicato che sia imitato il sistema adottato da Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna che hanno molti più servizi domiciliari rispetto a quelli residenziali. ´´Il nostro problema, invece – ha chiarito - e´ quello di avere troppa residenzialita´, pari al 50%. Sarebbe ideale raggiungere il 65 per cento di domiciliarita´, che, attraverso il riconoscimento come lea (livelli essenziali di assistenza), permetterebbe di servire almeno 35.000 persone al posto delle attuali 25 mila, senza aumentare i costi dei servizi´´. Sernagiotto si è soffermato su diversi aspetti che riguardano le politiche per gli anziani: ad esempio il tema, cruciale nel prossimo futuro, della parziale autosufficienza che deve intervenire sulla persona anziana con una riabilitazione che ne consenta il recupero funzionale in appositi centri (nel Veneto ce ne sono due a Mestre e a Villorba, e il progetto è di aumentarli) prima di affidarsi a un centro di servizio. “Tutto il sistema va rinnovato – ha aggiunto l’Assessore regionale - oggi i nostri anziani li portiamo in casa di riposo e lì muoiono. Non dovrà più essere così. Gli anziani in struttura residenziale dovranno vivere veramente, magari andare a passare una settimana in montagna con una pratica di turismo sociale che deve allargarsi, ottenendo in più con ciò di ‘liberare’ per 15 giorni possa usufruire qualcun altro, un’altra famiglia che necessita di un ricovero temporaneo per un congiunto, avendo così un periodo di sollievo anche per se”. Nell’ambito del convegno, è stata inoltre presentata una ricerca dell’Auser di Padova sulla condizione degli anziani in città che, tra l’altro, ha segnalato che 9000 anziani oltre i 70 anni vivono soli e che 3000 di questi non erano conosciuti dai servizi sociali; ora il Comune li contatterà anche se una delle difficoltà è che la metà di essi non apre la porta neanche agli emissari del Comune; 1500 dei 3000 non conosciuti dai servizi presentavano bisogni sociali precisi (dall’alimentazione, alla casa) e circa 700 hanno manifestato invece il desiderio di una telefonata amica. |
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WELFARE, LIGURIA: NESSUNA INTESA CON IL GOVERNO SUL TAGLIO AL FONDO PER LE POLITICHE SOCIALI. ALLARME PER I SERVIZI
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Genova, 14 Maggio 2012 - “Le Regioni non daranno alcuna intesa al Governo sul fondo per le politiche sociali che è stato ulteriormente tagliato di 25 milioni di euro riducendolo a soli 12 milioni per tutte le regioni italiane”. Lo ha detto il 10 maggio l’assessore regionale alle politiche sociali Lorena Rambaudi intervenendo al convegno che si è chiuso l’ 11 maggio, sull’invecchiamento attivo a Palazzo Ducale a Genova organizzato da Regione Liguria e Fondazione Carige in collaborazione con Auser. “E’ insostenibile, le Regioni non possono reggere questi tagli – ha ribadito Rambaudi coordinatrice per le regioni degli assessori alle politiche sociali – così facendo il Governo dimostra di non rendersi conto di cosa accadrà sui territori”. “Il fondo per le politiche sociali – continua l’assessore della Liguria - era già stato quasi azzerato, rispetto al miliardo e mezzo previsto nel 2005, in quanto l’intesa che doveva essere siglata tra Regioni e Governo prevedeva 70 milioni per tutta Italia, suddivisi tra le spese ministeriali e le risorse da assegnare alle regioni alle quali sarebbero andati circa 37 milioni. Una cifra che per la Liguria significava 900mila euro circa”. “Con questo ulteriore taglio – conclude Rambaudi – alla Liguria andrebbero circa 350mila euro con i quali non è possibile ipotizzare alcun tipo di rifinanziamento dei servizi sociali che sarebbero azzerati”. |
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SANITA’: AL VIA NUOVA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO |
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Roma, 14 maggio 2012 - La Regione Lazio ed il Gruppo Les Lazio celebrano la Giornata Mondiale del Lupus Eritematoso Sistemico che è ricorsa il 10 maggio. Per il terzo anno consecutivo la Regione Lazio promuove la campagna di informazione e sensibilizzazione dedicata al Lupus Eritematoso Sistemico coinvolgendo aziende sanitarie, ospedaliere e policlinici universitari di tutto il Lazio. Obiettivo dell’iniziativa è fare prevenzione e accendere i riflettori su una delle più diffuse malattie croniche del nostro paese che colpisce circa 60.000 persone, in prevalenza donne. Una patologia di cui ad oggi è ancora molto difficile stabilire la reale incidenza perché non esistono misure epidemiologiche basate su dati raccolti da registri specializzati. Una malattia molto diffusa ma troppo poco conosciuta, dunque, difficilmente diagnosticabile con tempestività: soltanto facendo informazione e sensibilizzazione è possibile prendere in carico i pazienti colpiti da Lupus ed evitare che la malattia si aggravi coinvolgendo più organi, e rendendo necessarie cure più intense, invasive e anche costose. L’assessorato regionale alla Salute, come nelle precedenti edizioni della campagna, anche quest’anno distribuirà nelle prossime settimane presso le principali strutture sanitarie della regione (Asl, aziende ospedaliere, policlinici universitari, studi e ambulatori dei medici di base) materiale informativo sul Les, sui percorsi di cura e diagnosi, sui principali gruppi e associazioni che offrono supporto ai pazienti in tutto il territorio regionale. Sul portale istituzionale della Regione Lazio ( www.Regione.lazio.it ) sarà attiva un’apposita pagina dove consultare materiale, fare approfondimenti sul Lupus Eritematoso Sistemico e scoprire le principali iniziative in corso. Il Gruppo Les Lazio allestirà inoltre stand informativi presso le seguenti strutture ospedaliere: Lupus Clinic 7° Padiglione Policlinico Umberto I, Campus Biomedico (atrio principale), Ao San Camillo Forlanini (Padiglione Maroncelli), Ospedale Sandro Pertini (Palazzina A). Per ulteriori informazioni: Gruppo Les Italiano Onlus Lazio - lupusroma@virgilio.It oppure sul sito internet www.Lupus-italy.org/lazio |
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ANIMALI DA COMPAGNIA - IL LIBRETTO SANITARIO DIVENTA ANCHE DIGITALE
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Firenze, 11 maggio 20121 - Da oggi è possibile registrare in modo digitale le informazioni contenute nel Libretto Sanitario attualmente di carta. E’ prevedibile infatti che anche questo documento privato migrerà in massa dalla carta al digitale come il resto dei documenti della vita di tutti i giorni. A testimonianza di questo grandioso processo basta ricordare che Il Governo Monti recentemente ha deliberato che tutti i libri scolastici dovranno avere obbligatoriamente una versione digitale (e facoltativamente quella cartacea) e che entro la fine del 2013 tutti i documenti emessi dalla Pa dovranno essere digitali. La nostra iniziativa denominata Pets Care Card ( www.Petscarecard.com ), articolata in www.Ilmiocanesicuro.com e www.Ilmiogattosicuro.com mira a mettere a disposizione dei proprietari di cani e di gatti uno strumento semplice ed al passo con i tempi che consente loro la conservazione digitale di tutti i dati di un Libretto Sanitario. In più offriamo loro, come bonus gratuito, l’Album per gli Amici, un’area riservata dove inserire audio, foto, filmati del proprio animale da far vedere su invito ai propri conoscenti ed amici. A breve è prevista la versione per i Cavalli. |
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MOSTRA: NOISE DUNCAN MARQUISS ROMA 10 MAGGIO - 23 GIUGNO |
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Roma, 14 maggio 2012 - In occasione della sua prima personale alla 1/9unosunove, Duncan Marquiss ha presentato una nuova serie di disegni ed un film che indagano la sfera della consistenza e della percezione. Marquiss ha preso il modello del suggestivo pavimento a scacchiera della galleria come punto di partenza della mostra e realizzerà un disegno temporaneo sulla sua superficie. La sovrapposizione tra i motivi produce così un effetto moiré: una forma di interferenza visiva creata da due segnali simili mobili ‘fuori sincro’ tra loro. Noise, il titolo della mostra, gioca sul concetto d’interferenza visiva ed acustica, ma considera anche altri usi della parola. L’imagery Noise generato dal computer viene usato come termine tecnico per la simulazione di texture naturali, come superfici di roccia, acqua o fumo. Questi effetti visivi sono costruiti assegnando valori casuali ai punti su un reticolo 3D, formando e ripetendo ‘piastrelle’ di texture. Marquiss fornisce quindi una doppia lettura del concetto di rumore, inteso come interferenza e come struttura, presentando forme e processi che caratterizzano le sue opere. Onde continue, linee separate e griglie sovrapposte, segni casuali e pseudo-casuali, colori spettrali e l´uso della carta costituiscono il vocabolario visivo dell’esposizione. Le tracce della mano dell´artista nei disegni e la figura oscurata nel film Interferometry, potrebbero essere considerate anch’esse una forma di rumore – l’elemento stocastico o umano che sconvolge il mondo utopico di modelli astratti. I segni stratificati dei disegni della mostra invitano gli spettatori a creare le loro sovrapposizioni mentali e trovare nuove corrispondenze tra le opere d’arte. Duncan Marquiss (1979) vive e lavora a Londra. Ha ottenuto un Master of Fine Arts alla Glasgow School of Art (2001-2003). Tra le principali mostre personali ricordiamo: Distressed Inventory, Sorcha Dallas, Glasgow (2011), There Is No You, Galerie Peter Kilchmann, Zurigo (2009), The Clay Wall, Dicksmith Gallery, London (2007). Ha partecipato a importanti collettive, tra cui: Secret Societies, Schirn Kunsthalle, Frankfurt & Capc Musée d’Art Contemporain Bordeaux (2011-2012), Strange Weather, screening, Neuer Berliner Kunstverein, Berlin (2007), Antitheticals, International Biennale of Contemporary Art, National Gallery, Prague (2005), Zenomap, Scottish Pavilion, Venice Biennale (2003). |
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“25 ORE DI MAGIONE – ENERGY SAVING RACE”
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Perugia, 14 maggio 2012 - “Iniziative come queste sono molto importanti per l’intera comunità soprattutto in questo periodo in cui si è iniziato a lavorare per l’elaborazione della Legge Regionale sulla sicurezza stradale”, ha dichiarato l’assessore regionale alla sicurezza stradale Stefano Vinti annunciando la sua partecipazione alla manifestazione “25 ore di Magione – Energy saving race”, gara automobilistica di durata e risparmio energetico per autoveicoli di serie e commerciali, giunta alla sua sesta edizione, che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 maggio, in parte nell’autodromo Borzacchini di Magione e in parte, per la prima volta, lungo le strade che costeggiano il lago Trasimeno. L’assessore Vinti ha anche ribadito il pieno sostegno della Regione all’iniziativa, sottolineando quanto siano “importanti iniziative di questo tipo sia dal punto di vista sociale sia da quello ambientale. L’importanza di una guida sicura con un occhio all’ambiente senza tralasciare il risparmio”. |
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SPORT, SCI, NUOVA SEGGIOVIA A MONESI REGIONE LIGURIA E PROVINCIA DI IMPERIA STRINGONO I TEMPI |
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Imperia, 14 Maggio 2012 - Regione Liguria e Provincia di Imperia stringono i tempi per l’ampliamento dell’impianto sciistico di Monesi. E’ quanto emerso il 10 maggio, nella sede della Provincia di Imperia, all’ incontro della 1^ Commissione dell’ente con l’assessore allo Sport della Regione Liguria Gabriele Cascino, i sindaci di Mendatica, Triora, Pornassio e Cosio d’Arroscia. Per la Provincia di Imperia erano presenti l’assessore alla Viabilità, Trasporti e Grandi infrastrutture Giacomo Raineri e diversi consiglieri provinciali. Alla realizzazione del secondo tratto della seggiovia dell’impianto costo 3,1 mln- già finanziato con un impegno di 2 milioni della Regione Liguria, attraverso i Fondi Fas e di 1,1 mln di euro da parte della Provincia di Imperia , “non sussistono problemi ambientali, né paesaggistici”, ha detto Cascino, che ha anticipato comunque un prossimo incontro dei tecnici regionali con la commissione provinciale per chiarire ogni ricaduta del progetto sul territorio. “Dopodichè, anche sulla base delle indicazioni emerse dal territorio, il progetto della nuova seggiovia di Monesi potrà andare avanti senza intoppi”, ha concluso l’assessore allo Sport della Regione Liguria. |
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