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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Luglio 2012
SETTIMO SIMPOSIO SULLA RIABILITAZIONE E LA TERAPIA FISICA VETERINARIA  
 
 Il Settimo simposio sulla riabilitazione e la terapia fisica veterinaria si terrà dal 15 al 18 agosto 2012 a Vienna, Austria. Per migliaia di anni, animali ed esseri umani hanno avuto un ruolo importante nelle vite degli esseri umani. Negli ultimi decenni, i cani e gli altri animali domestici hanno avuto un ruolo più importante nella società e in alcuni casi, i cani e i gatti si sono integrati sempre di più, al punto che gli animali domestici hanno un ruolo attivo nel modo in cui una famiglia e una casa vengono percepiti. La ricerca ha mostrato che la terapia può contribuire a velocizzare il processo di guarigione e ad aiutare l´animale a ritornare al livello funzionale precedente in modo più veloce e più sicuro che non senza intervento. Le tecniche e le cure sono simili a quelle usate nella terapia degli esseri umani ma sono adattate specificamente agli animali. I vantaggi della terpia fisica per gli animali sono ampiamente riconosciuti dalla comunità veterinaria da molti anni. La pratica clinica della terapia fisica per gli animali però è un campo relativamente nuovo. Questa conferenza avrà lo scopo di sottolineare la ricerca e le conoscenze all´avanguardia nel campo della riabilitazione e della terapia fisica veterinaria. L´evento costituirà un forum per ricercatori e professionisti nel campo della terapia fisica, della medicina sportiva, della riabilitazione, della chirurgia, dell´ortopedia, della neurologia, della biomeccanica e dell´analisi del movimento. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Admicos.com/isvr2012/index.htm    
   
   
PUGLIA: SUCCESSO PER IL BANDO SVILUPPO RURALE DA 42 MILIONI DI EURO  
 
“Giungono straordinari segnali in piena controtendenza dal sistema agricolo: le imprese agricole pugliesi vogliono investire. Il nostro ambizioso progetto di restituire centralità al settore primario pugliese inizia a divenire concreto, a conferma di un settore estremamente vitale che non si limita a tenere testa alla crisi, ma mette in campo una sana capacità progettuale che apre ad una prospettiva di crescita futura”. È il commento soddisfatto dell’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno al bando appena conclusosi con cui la Regione Puglia ha messo a disposizione, attraverso la Misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, circa 42 milioni di euro a sostegno di investimenti nella aziende agricole. Al bando si sono candidate ben 2.098 imprese, che vogliono realizzare opere per quasi 432 milioni di euro, chiedendo un cofinanziamento pubblico di oltre 204 milioni di euro, quintuplicando le risorse messe a bando e con una quota a carico degli imprenditori di ben 228 milioni di euro. “I risultati, immediatamente elaborati grazie al sistema informatizzato di presentazione delle domande di cui la Regione si è dotata – spiega ancora l’assessore Stefàno - sono sorprendenti. In un periodo di crisi generalizzata, si tratta di un segnale in piena controtendenza che evidenzia la vitalità del settore agricolo e la forte volontà delle imprese di proseguire nella propria attività, realizzando investimenti innovativi che perseguono l’obiettivo di una maggiore competitività, mai come in questo momento così indispensabile”. Da evidenziare, inoltre, che sono solo 20 le imprese ex tabacchicole che hanno partecipato, con una richiesta di appena 2,5 milioni di euro rispetto ai 33,4 messi a disposizione, un segnale evidente che la riconversione di queste aziende è stata ormai realizzata. Infine, 113 invece le imprese zootecniche specializzate nella produzione di latte che si sono candidate, con una richiesta di circa 13 Meuro, quasi 4 volte superiore alle risorse a loro destinate dal bando.  
   
   
SICCITÀ: ASSOCIAZIONI AGRICOLE IN REGIONE UMBRIA; ALLO STUDIO NUOVE REGOLE PER SUPERARE BLOCCO TOTALE ATTINGIMENTI  
 
 Perugia - Superare l´attuale blocco totale di attingimento dai pozzi grazie a nuovi criteri che, pur salvaguardando l´ambiente, siano più aderenti alle necessità espresse delle aziende agricole umbre in sofferenza, a causa del periodo di prolungata siccità, soprattutto lungo l´area degli affluenti del Tevere. Alla possibile definizione delle nuove regole provvederanno le due Province che, d´intesa con la Regione, si riuniranno già a partire da domani. Sono queste le principali novità emerse dall´incontro che si è tenuto oggi, in Regione, e a cui hanno partecipato gli assessori regionali all´agricoltura, Fernanda Cecchini, e all´ambiente, Silvano Rometti, gli assessori della Provincia di Perugia, Domenico Caprini e Roberto Bertini, e di Terni, Fabrizio Bellini, il direttore dell´Ente acque umbro toscano, Diego Zurli, ed i rappresentanti di Coldiretti Confagricoltura e Cia. L´incontro, promosso dall´assessore regionale all´agricoltura d´intesa con l´assessore all´ambiente, è servito per fare il punto sulla situazione dell´agricoltura umbra e sulle difficoltà incontrate dalle imprese del settore a causa della mancanza di precipitazioni e della progressiva riduzione della portata dei fiumi e delle falde acquifere. L´emergenza siccità - è stato detto durante la riunione - impone azioni straordinarie che consentano di salvaguardare le produzioni, mettendo in sicurezza ambiente ed habitat. In questo quadro va dunque verificata la possibilità di superare il divieto assoluto di attingimento dai pozzi che - a detta degli agricoltori, costituisce la maggiore delle criticità. Per questo vanno individuati specifici criteri legati ad orari o alla stessa tipologia del pozzo, più o meno superficiale. Dalla ricognizione effettuata è infatti emersa una situazione non preoccupante per quanto riguarda le zone raggiunte dai rilasci della diga del Montedoglio e per gli attingimenti lungo l´asta principale del Tevere, seppur ovviamente limitati dell´ordinanza provinciale che ne definisce tempi ed orari.  
   
   
AGRICOLTURA VENETA IN GINOCCHIO PER LA SICCITÀ: UNIRE LE FORZE CON ALTRE REGIONI PER OTTENERE AIUTI DA STATO E COMUNITÀ EUROPEA OGGI NON PREVISTI  
 
 Venezia - “E’ necessario essere consapevoli che a causa della siccità di questi mesi la nostra agricoltura sta vivendo un momento davvero terribile. Sono assolutamente convinto che il settore abbia bisogno di aiuti, ma solo se di questo si convinceranno anche lo Stato e la Comunità Europea avremo qualche speranza di intervenire a sostegno delle aziende colpite”. Lo afferma l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, manifestando tutta la sua preoccupazione per questa vera e propria calamità che sta colpendo gran parte del territorio regionale veneto. “E’ una emergenza straordinaria che non può che essere affrontata con provvedimenti straordinari”, sottolinea con forza Manzato, anticipando l’intenzione di unire le forze con i colleghi di Lombardia ed Emilia Romagna, regioni anch’esse in estrema sofferenza per l’assenza di precipitazioni, per avanzare una richiesta di intervento comune al Governo. “Non dobbiamo, però, illuderci e soprattutto illudere – puntualizza l’assessore – e io mi guardo bene dal promettere che anche l’azione congiunta di tre regioni importanti come le nostre possa sicuramente sortire l’auspicato intervento, ma è necessario provarci fino in fondo”. Dal 2004, infatti, sono esclusi dalla possibilità di usufruire di interventi compensativi da attuare con le risorse del Fondo di Solidarietà nazionale i danni alle produzioni e alle strutture che sono ammissibili ad assicurazione agevolata, e tra le garanzie soggette a copertura assicurativa, nel Piano 2012, risultano anche i danni da siccità. “Va detto con chiarezza che una richiesta di declaratoria regionale di calamità naturale per la siccità appare tecnicamente poco sostenibile – spiega l’assessore –, considerando anche il privilegio che la Regione del Veneto ha dato all’uso di strumenti assicurativi per la difesa del reddito delle imprese agricole dove sono previsti contributi sul costo dei premi assicurativi fino all’80%. Ma, in carenza di risorse, lo ripeto, dobbiamo tentare anche possibili altre strade, in termini di agevolazioni fiscali o di accesso al credito”.  
   
   
OSCAR GREEN VENETO: DALLA TERRA AL CIELO  
 
Venezia - “L´agricoltura dimostra che la produzione e l´economia reale, quella con i piedi per terra, possono crescere, creare valore e dare lavoro anche in tempi di fortissima crisi. I problemi drammatici di oggi nascono al di fuori dei cancelli aziendali, dove le stregonerie della finanza continuano ad assorbire e bruciare illusioni, risorse e impegno”. Lo ha ribadito l´assessore all´agricoltura del Veneto Franco Manzato, in occasione della consegna degli Oscar Green di Coldiretti Veneto ai giovani imprenditori under 40 del settore primario che hanno saputo iniettare innovazione, fantasia, socialità, qualità nelle loro imprese. La premiazione è avvenuta questa mattina nella sede di Coldiretti Veneto, presenti tra gli altri il presidente Giorgio Piazza, il presidente dei giovani agricoltori veneti Alberto Mantovanelli e l´on. Paolo Scarpa Bonazza Buora. “Come Regione abbiamo scommesso sui giovani – ha ricordato Manzato che, pur trattenuto all’ultimo momento da impegni istituzionali ha voluto far mancare il suo saluto ai vincitori – stringendo con loro un patto che è essenziale per il futuro della nostra agricoltura regionale, oggi condotta da imprenditori che per il 46 per cento hanno un´età superiore al 65 anni, mentre il 48 per cento ha fra i 40 e i 64 anni e ancora solo il 6 per cento ha un´età fino a 39 anni. In questa prospettiva abbiamo recuperato nel Programma di Sviluppo Rurale altri 65 milioni per lo sviluppo della competitività delle aziende e per i giovani, per i quali apriremo i bandi appena possibile; abbiamo anche destinato altri 4 milioni di euro alle imprese, mentre assieme ad Ismea mettiamo a disposizione garanzie e azioni per l´acquisizione di terreni e la nascita di nuove aziende competitive”. “L´azione regionale da sola però non basta, a fronte della crisi, della mondializzazione, delle lentezze della politica nazionale, della burocrazia comunitaria che guarda con sospetto ai sostegni considerandoli un aiuto di Stato ma intanto supporta le banche, le quali non sempre scommettono sulle idee e sul lavoro dell´agricoltura concedendo i crediti che servono. Credito e terreni sono i due principali ostacoli – ha concluso l´assessore regionale – che i giovani imprenditori si trovano sul loro cammino, pur dimostrando, conti alla mano, che il fatturato agricolo continua a crescere e la qualità del made in Veneto e del Made in Italy è un valore mondiale. Come Regione siamo e saremo sempre a fianco di questi imprenditori coraggiosi”. Questi gli Oscar Green del Veneto, che a settembre concorreranno all´assegnazione degli Oscar Green nazionali: categoria esportare il territorio: Azienda Vitivinicola “Monteci” Di Stefano Righetti (Vr); categoria stile e cultura d’impresa; Azienda Agricola Paolo e Marco Daccordo Castagnaro (Vr); categoria ideando: Azienda Agricola Daiana Fongaro Sovizzo (Vi); categoria in filiera: Apicoltura Luca Piccolo Loreggia (Pd); categoria non solo agricoltura: Azienda Didattica Sociale “La Vecchia Fattoria” di Giulia Lovato Bonavicina (Vr); categoria campagna amica: Società Agricola Adriamar Cavallino Treporti (Ve), rappresentata da Gabriele Bozzato; categoria paese amico: Comune Di Bardolino (Vr), rappresentato dal vicesindaco Lauro Sabaini.  
   
   
AGRICOLTURA,LOMBARDIA: TUTELA DEI PRODOTTI LOCALI  
 
Milano - Tutela dei pesci, valorizzazione della pastorizia ovina e Piano nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. Sono questi gli argomenti principali trattati nel Tavolo agricoltura convocato a Palazzo Lombardia dall´assessore regionale all´Agricoltura Giulio De Capitani e al quale hanno partecipato tutti gli assessori provinciali alla partita. Si Progetta Incubatoio Ittico - "L´area del Sebino - ha spiegato l´assessore De Capitani - è da alcuni anni sprovvista di impianti ittiogenici e alcune specie potrebbero essere a rischio. L´incubatoio potrà essere utilizzato anche per i laghi di Endine e Moro. Per questo il Protocollo d´Intesa, che prevederà anche la realizzazione dell´impianto, dovrà essere firmato oltre che da Regione Lombardia, dal Consorzio Laghi, dall´Istituto Zooprofilattico e dal Comune di Iseo, anche dalle Province di Bergamo e Brescia". Il Comune di Iseo ha già deliberato la disponibilità gratuita di un´area, a fronte lago, ritenuta idonea per la realizzazione dell´impianto. In Arrivo Corsi Per Pescatori Professionisti - Sempre in tema di pesca, è stata illustrata la proposta per il corso di abilitazione per i pescatori professionisti. "Al fine di dare seguito a quanto previsto dal Testo unico - ha sottolineato l´assessore De Capitani - viene proposto il programma dei corsi ed esami che verranno organizzati dalle Province. I corsi sono obbligatori per chi vuole ottenere l´abilitazione alla pesca professionale". Il corso ha una durata complessiva di 36 ore suddivise in 18 ore di lezioni di teoria e 18 di prove pratiche. Al termine vi sarà un esame, con prova scritta, orale e pratica, superato il quale verrà rilasciata l´abilitazione alla pesca professionale. Il corso deve essere attivato almeno una volta all´anno e può essere gestito congiuntamente da più Province. Si Punta Su Valorizzazione Della Pastorizia Ovina - A fronte di 70.000 pecore da carne gestite da 70 pastori di professione, è stato presentato, al Tavolo agricoltura, un programma per la valorizzazione della pastorizia ovina. "L´obiettivo - ha ribadito l´assessore De Capitani - è quello di definire un programma di tutela e valorizzazione della pastorizia ovina tradizionale con particolare riguardo all´ampliamento delle superfici a pascolo nelle zone marginali degli alvei fluviali e nelle aree protette di pianura. Nel progetto verrà inserita anche la valorizzazione della carne ovina". Dieci Milioni Per Settore Vitivinicolo - Un altro argomento trattato al Tavolo agricoltura è stato il Piano nazionale di sostegno al settore vitivinicolo. "Il Ministero - ha detto l´assessore De Capitani - ha definito il riparto del piano nazionale di sostegno al settore del vino per il 2013. I fondi spettanti alla Regione Lombardia sono di oltre 10 milioni di euro suddivisi tra le quattro misure previste, e cioè: programma riconversione e ristrutturazione vigneti (oltre 5 milioni di euro), promozione nei Paesi Terzi (3 milioni), vendemmia verde (1 milione), investimenti (un milione e mezzo). Per drenare risorse sugli investimenti, è necessario diminuire la dotazione finanziaria della vendemmia verde". Al Tavolo tutti i presenti hanno concordato sulla necessità di ridimensionare i fondi alla vendemmia verde. Psr, Speso L´86% Delle Risorse - Infine, l´assessore Giulio De Capitani ha illustrato lo stato di avanzamento del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. "Ad oggi - ha concluso De Capitani - sono stati assunti impegni di spesa per 886,93 milioni di euro pari all´86,44% delle risorse disponibili totali mentre le liquidazioni ammontano a 517,34 milioni di euro pari al 50,42% delle risorse del Programma".  
   
   
FIRENZE: INAUGURATO IL SOCIALKIOSKO: LA FRUTTA INVENDUTA DIVENTA FRULLATI E FRAPPÉ  
 
Frappé e frullati, ma anche spiedini di frutta e macedonie fresche. È quello che da stasera fiorentini e turisti possono gustare al Socialkiosko aperto presso la sede dell’Associazione Rondinella del Torrino. Un chiosco doppiamente sociale, perché non soltanto utilizza la frutta proveniente dal circuito dell’invenduto dei grossisti del mercato di Novoli ma impiega persone svantaggiate rappresentando, quindi, anche un’occasione di integrazione e inclusione. Nel pomeriggio si è svolta l’inaugurazione alla presenza dell’assessore al welfare Stefania Saccardi, del presidente del Quartiere 1 Nicola Benvenuti e del presidente dell’Associazione Roberto Ciulli. “Con questa iniziativa siamo riusciti a coniugare diversi aspetti – ha dichiarato l’assessore Saccardi – come il recupero di alimenti altrimenti destinati al macero, l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, l’offerta di servizi a prezzi accessibili (per esempio 2 euro per la macedonia e 2,5 per i frullati). Si tratta di un nuovo modo di concepire il sociale come aiuto all’autonomia delle persone con interventi che vedono la collaborazione tra le istituzioni e le realtà del territorio, come associazioni e aziende. Ringrazio quindi i soggetti che hanno reso possibile questa operazione, ovvero il presidente della Mercafir Angelo Falchetti che ha dimostrato da subito grande attenzione alle tematiche sociali, i grossisti del mercato di Novoli e la cooperativa Cft, per la disponibilità e la sensibilità nei confronti delle persone meno fortunate. E anche la Mukki che per questa iniziativa ha donato 100 litri di latte e 50 smuthie”. L’idea alla base del progetto è quella di coniugare l´utilizzo della frutta proveniente dal progetto Mercafir non più soltanto a scopi sociali (ovvero per la distribuzione famiglie in difficoltà, per l’esattezza 268 segnalate dai servizi sociali), ma anche per sensibilizzare la popolazione sui temi ambientali, nello specifico sulla riduzione dello spreco delle risorse: la frutta invenduta infatti finirebbe al macero andando ad aumentare la quantità dei rifiuti da smaltire. Inoltre, come nel caso del progetto Mercafir, frutto della collaborazione del Comune con i grossisti di Novoli e la cooperativa Cft, anche il Socialkiosko vede l’impiego di persone svantaggiate. La gestione del chiosco è affidata alla Cooperativa Sociale Liberamente: Si tratta di una cooperativa sociale di tipo B che nasce a Firenze nel 2010 grazie alla volontà di un gruppo di persone che da tanti anni lavorano nell’ambito dell’assistenza e dell’integrazione socio-economica di soggetti con disabilità di tipo psichiatrico. La cooperativa ha avviato un progetto di impresa sociale chiamato “Cambio Spes@” e gestisce autonomamente uno spazio commerciale che rappresenta un luogo di promozione dell´autonomia di queste persone in una situazione comunque protetta. Il Socialkiosco sarà aperto tutti i giorni dalle 16.30 a mezzanotte. L’ingresso è su lungarno Soderini nei pressi della fermata dell’Ataf.  
   
   
FOODSAFETY FORUM IN CHINA: PRESIDENTE UMBRIA MARINI, ”QUALITÀ PRODUZIONI AGROALIMENTARI AL CENTRO DELLE POLITICHE DI COOPERAZIONE”. FIRMATI PROTOCOLLI D’INTESA  
 
Perugia - "La qualità delle produzioni agroalimentari è una tematica che merita senz´altro di essere riportata al centro delle politiche economiche e sociali con cui si guarda al futuro, per la creazione di valore aggiunto e quindi di crescita economica". È con queste parole che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Maria Fornero ha aperto, dopo la relazione ed i saluti dell´Ambasciatore d´Italia, Attilio Massimo Iannucci, i lavori del Foodsafety Forum in China, progetto inserito nell´ambito del Programma Mae - Regioni - Cina, cui ha preso parte anche la presidente della Regione Umbria, Catisucia Marini, essendo proprio l´Umbria la Regione capofila del progetto, attraverso l´agenzia 3°-Parco Tecnologico Agroalimentare. Il "forum" si è svolto presso la sede dell´Ambasciata italiana a Pechino. "La politica agricola ed agroalimentare della Regione Umbria - ha affermato nel suo intervento la presidente Marini - è particolarmente orientata a privilegiare un approccio integrato e globale che inserisce la sicurezza, l´integrità e la qualità alimentare in un rapporto con gli aspetti economici, ecologici ed etici delle produzioni stesse". Nell´intervento la presidente ha rimarcato quanto "il tema della qualità - connubio fra produzione e cultura della nostra terra - sia avvalorato nel sistema di tracciabilità di tutta la filiera, quale garanzia massima per quei prodotti che hanno ottenuto la certificazione regolamentata Dop ed Igp". Al fine di rafforzare la cooperazione e creare un efficace meccanismo di collaborazione è stato siglato, al termine dei lavori della mattina, un accordo fra la Camera di Commercio cinese dei prodotti alimentari, dei prodotti locali e dei sottoprodotti di origine animale (Cfna) e la Regione Umbria per costruire un partenariato strategico di cooperazione nel settore agricolo ed agro-alimentare finalizzato ad incoraggiare e sostenere una fattiva collaborazione sul versante della produzione, commercio ed investimenti. "Con questo protocollo - ha dichiarato la presidente Marini - intendiamo creare uno strumento utile al fine di fornire assistenza per effettuare scambi, investimenti ed attività promozionali condotte tra Italia e Cina, che rafforzi lo scambio di informazioni su produzione, commercio in grado di favorire strutturati investimenti nel settore che siano utili all´importazione ed esportazione di prodotti alimentari, prodotti locali e sottoprodotti di origine animale". Un ulteriore protocollo d´intesa è stato poi sottoscritto fra 3A-parco Tecnologico Agroalimentare dell´Umbria e Cqc, analogo ente di certificazione delle produzioni di qualità della Repubblica Popolare Cinese, al fine di attivare percorsi e procedure simili per la certificazione delle produzioni secondo gli standard internazionali ed europei. Si intende così avvalorare il percorso di scambio di buone pratiche e certificazioni congiunte che possano nel futuro favorire percorsi commerciali di valore ed attrarre investitori umbri in Cina. "Questo sistema è finalizzato alla garanzia ed alla soddisfazione complessiva del consumatore sia dal punto di vista igienico, sia produttivo, e rappresenta il metodo messo in campo per proteggere il profilo qualitativo, sanitario e nutrizionale degli alimenti che certifichiamo", ha affermato Andrea Sisti, Amministratore Unico di 3A-pta e Presidente nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali, esprimendo "grande soddisfazione" per il lavoro svolto. L´auspicio e l´impegno della Regione Umbria è quello di contribuire, in una fase di contrazione del Pil e di seria preoccupazione per i comparti produttivi, a favorire le imprese nel percorso di internazionalizzazione e sostenere, altresì, l´ingresso in nuovi mercati dalle grandi potenzialità, come quello cinese dei prodotti agroalimentari umbri, a partire da vino, olio ed altre produzioni agricole".  
   
   
IN EMILIA-ROMAGNA IL 39% ACQUISTA DIRETTAMENTE DAL PRODUTTORE. I RISULTATI DI UN SONDAGGIO SWG  
 
 Bologna - Un luogo dal forte valore simbolico, importante per la trasmissione di valori positivi all’intera società, primo fra tutti l’attenzione all’ambiente, ma, anche, un luogo con una valenza pratica, in cui sempre più persone si recano per acquistare direttamente dal produttore cibo genuino, di qualità e rispettoso della tradizione. E’ quanto emerge da un sondaggio sul rapporto tra gli emiliano-romagnoli e il mondo rurale voluto dall’Assessorato regionale all’agricoltura nell’ambito dell’iniziativa Fattore Aperte e realizzato dalla società Swg su un campione di 700 cittadini. “Questo sondaggio – ha commentato il 16 luglio a Bologna illustrando la ricerca l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – sfata una serie di luoghi comuni che dipingono la campagna come un luogo marginale e arretrato, assegnandole invece una nuova funzione sociale: quella della tutela dell’ambiente, della tradizione e del territorio. Questo sondaggio ci dice inoltre che sono tanti gli emiliano-romagnoli che vanno in campagna per acquistare direttamente dal produttore, reagendo in questo modo ai rischi di una globalizzazione che sempre più ci propone prodotti indistinti e senza garanzie. Su questo elemento dobbiamo lavorare, dando sempre più valore alla filiera corta, ai prodotti tipici e di qualità. Investire sulla qualità e sulla tipicità è peraltro strategico non solo per il mercato interno, ma anche per i mercati esteri, dove i prodotti italiani sono riconosciuti e apprezzati soprattutto per le loro caratteristiche di forte identità e legame con il territorio”. I risultati dell’indagine: rispetto dell’ambiente, sicurezza alimentare e acquisti diretti dal produttore - Dall’indagine emerge che gli emiliano-romagnoli hanno un rapporto molto forte con la campagna sia su un piano simbolico e immateriale, sia su un piano più funzionale. Interrogati su quali valori può offrire il mondo agricolo alla società, ben il 66% degli intervistati risponde “il rispetto dell’ambiente” e una percentuale altrettanto rilevante del 52% il “rispetto dei tempi della natura”. Allo stesso tempo ben il 60% dichiara di acquistare direttamente dal produttore quando si reca in campagna, con un segmento del 39% che ha fatto di questa modalità di acquisto un’abitudine significativa (una volta al mese) o addirittura regolare (tutte le settimane). L’acquisto diretto dal produttore è più frequente nella fascia d’età tra i 35 e i 54 anni e tra chi risiede nelle province di Ferrara e in quelle romagnole. Strettamente collegata a questa, è la risposta che riguarda “il ruolo primario dell’agricoltore nella società” che per il 41% è quello di “garantire la sicurezza alimentare ai consumatori” e per il 40% di “custodire la tradizione alimentare emiliano-romagnola”. Una percentuale del 31% assegna all’agricoltore anche il ruolo di tutelare l’ambiente da inquinamento e dissesto idrogeologico. Significativo anche il dato del 51% relativo a chi dichiara di “acquistare spesso prodotti tipici”, percentuale che sale al 69% nella fascia d’età tra i 45 e i 54 anni. Il 60% di acquista prodotti tipici lo fa “rivolgendosi alla grande distribuzione”, ma ben il 42% – ancora una volta – compra “direttamente dal produttore”. Il 37% degli intervistati è disposto a pagare anche un 5% in più per aver garantita tipicità e tradizione, una percentuale ancora abbastanza elevata – nonostante la crisi economica – anche rispetto al dato del 7% registrato nel 2007. Città e campagna appaiono in Emilia-romagna due realtà spesso comunicanti. Il 41% degli intervistati (in particolare chi vive nei piccoli centri con meno di 10 mila abitanti) dichiara di “vivere in campagna”, e il 64% di chi vive in città afferma di “recarsi in campagna" spesso (almeno una volta al mese) o sempre ( almeno una volta la settimana). Analizzando i motivi che spingono a questa scelta, troviamo per il 56% quello di “stare a contatto con la natura”, per il 53% l’”esigenza di rilassarsi” e per il 36% l’esigenza di “gustare prodotti genuini”. Tra le attività che vengono svolte in campagna, l’ "acquisto diretto dal produttore” (60%) stacca decisamente tutte le altre, seguito da il “soggiorno in un agriturismo” per il 37% e per un terzo degli intervistati (30%) dalla “coltivazione di un pezzo di terra”. La vacanza in agriturismo intercetta soprattutto l’interesse di chi ha tra i 25 e i 44 anni, un livello alto di istruzione, figli piccoli e risiede in città. L’acquisto in azienda, la vacanza in agriturismo e la coltivazione di un proprio orto si confermano ai primi posti anche tra i “desideri” degli emiliano-romagnoli, con in più un 35% degli intervistati che alla domanda “cosa le piacerebbe fare in campagna” risponde addirittura “viverci”.  
   
   
AGROALIMENTARE: AVVIATO ITER RICONOSCIMENTO IGP PATATA FUCINO  
 
Pescara - Con l´avvenuta presentazione della richiesta di riconoscimento della Igp al Dipartimento delle Politiche Agricole del Mistero, si avvia "concretamente il percorso di attribuzione anche per la Patata del Fucino". Ad annunciarlo è l´Assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. "Dopo aver ottenuto solo qualche mese fa l´Indicazione Geografica Protetta per la carota, in seguito all´istanza avanzata dall´Associazione Marsicana Produttori Patate (Ampp), si apre un capitolo nuovo e importante per tutto il comparto orticolo del Fucino. Infatti questo ulteriore procedimento - rimarca l´Assessore ? testimonia il lavoro proficuo che la Direzione politiche agricole regionale sta svolgendo per portare a termine un riconoscimento che si rivelerà strategico sia per gli agricoltori sia per il territorio della Marsica e per l´Abruzzo intero. Come amministratori siamo consapevoli delle qualità degli straordinari prodotti che la Marsica può vantare ed è nostro dovere creare le condizioni affinché abbiano maggiore appeal sul mercato". Il Fucino può vantare tra 3.500 e 4.200 ettari destinati alla coltivazione della patata, con produzioni equivalente a circa 1.700.000 quintali. I tuberi, provenienti da un´area particolarmente adatta a questo tipo di coltivazione, sono destinati al consumo industriale e al consumo fresco. "Da oggi, con la richiesta di riconoscimento della Igp Patata del Fucino - ha aggiunto Febbo - si potrà rafforzare ulteriormente il ruolo trainante di tutto il comparto orticolo per l´altopiano del Fucino. Valorizzare e tutelare le peculiarità del prodotto sono gli obiettivi della Regione Abruzzo e come Assessore alle Politiche agricole sono fermamente convinto che puntare sulla qualità del prodotto costituisce un fattore strategico sia per la pataticoltura che per gli altri ortaggi del Fucino. Pertanto l´avvio di questa procedura, con la richiesta avanzata al Ministero delle Politiche agricole e forestali, rappresenta un tassello strategico che completa il percorso intrapreso nel sostegno alle eccellenze abruzzesi".  
   
   
PARERE CORTE GIUSTIZIA UE SU OBBLIGO ISCRIZIONE VARIETA’: PER ASSOSEMENTI, IMPORTANTE CONFERMA POLITICA IDENTITA’ E TRACCIABILITA’  
 
“Il parere emesso dalla Corte di giustizia Ue il 12 luglio scorso, che sancisce che l’obbligo della iscrizione ufficiale obbligatoria di una varietà vegetale prima della sua commercializzazione, così come previsto dalle direttive sementiere, non viola i principi del libero esercizio di un’attività economica e della libera circolazione delle merci, e nemmeno interferisce con gli impegni presi per la tutela delle risorse fitogenetiche, è una importante conferma della fondatezza legale della politica sementiera perseguita dalla Comunità negli ultimi decenni”. Lo afferma Assosementi, l’Associazione Italiana Sementi, commentando il recente giudizio della Corte in merito al caso Associazione Kokopelli contro Graines Baumaux sas. “Assosementi è particolarmente lieta di questa decisione, la quale­­” - sottolinea Paolo Marchesini, presidente di Assosementi - “ribadisce non solo la piena validità dell’asse portante della politica sementiera comunitaria e nazionale, l’identificazione ufficiale delle varietà e la loro iscrizione in un registro, ma avvalla indirettamente anche lo strumento della certificazione ufficiale dei prodotti sementieri per le specie agricole, quale garanzia nei confronti di utilizzatori e consumatori circa l’identità e la tracciabilità delle sementi impiegate”. Il parere preliminare della Corte di giustizia Ue della scorsa settimana, circa l’interpretazione del diritto o degli atti normativi dell’Unione, giunge nel merito di una causa avviata in Francia nel 2005, quando la società francese Graines Baumaux sas denunciò per concorrenza sleale l’associazione senza scopo di lucro Kokopelli dato che quest’ultima vendeva sementi cosiddette “antiche” ed appartenenti a varietà non ufficialmente iscritte né nel registro francese, né in quello comunitario. “Confidiamo che le indicazioni della Corte possano ora accelerare e trovare conferma nella revisione del quadro normativo comunitario sui materiali da riproduzione, su cui la Commissione Ue è al lavoro dal 2008 e che la vede impegnata a presentare entro fine anno le proposte di modifica, così come ci auguriamo - tiene a precisare il presidente di Assosementi - che il Ministero delle politiche agricole ed il Parlamento si rendano conto dell’importanza del settore delle sementi ed eliminino, in relazione al recente Dl n. 95/2012 che ha soppresso l’Inran e trasferito le sementi elette all’Ente Nazionale Risi, ogni forma di conflitto di interesse esistente”.  
   
   
SISMA/LOMBARDIA: I DATI DEI DANNI ALL´AGRICOLTURA  
 
Milano - Ammontano a 270 milioni di euro i danni provocati al sistema agricolo mantovano dal terremoto di fine maggio. Tra danni alle aziende e cooperative agricole (135.926.900 euro), danni alle forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano cadute dalle scalere (93.925.000 euro) e danni alle infrastrutture dei Consorzi di Bonifica (39.710.000), il bilancio definitivo degli effetti del sisma sul comparto agricolo raggiunge infatti 269.561.900 euro. A fornire le cifre ufficiali è l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia Giulio De Capitani, che questa mattina ha sottoposto alla Giunta regionale l´approvazione della proposta di declaratoria dell´eccezionalità dell´evento sismico del 20 e 29 maggio in provincia di Mantova. De Capitani: Primi A Dare Dati Ufficiali Dei Danni -L´agricoltura lombarda - ha esordito De Capitani -, anche grazie al lavoro prezioso di coordinamento della Provincia di Mantova, è il primo settore a dare numeri certi e definitivi rispetto agli effetti del terremoto, che, per quanto riguarda il patrimonio architettonico e altri settori produttivi danneggiati in Emilia, Lombardia e Veneto, sono invece ancora in via di definizione. In questo modo abbiamo completato un passo obbligato per procedere alla richiesta al Ministero dello stato di calamità naturale, per la quale è necessario individuare le zone colpite e segnalare con precisione l´entità dei danni". Maccari: Settore Profondamente Colpito - "Questo passo ufficiale - ha commentato il sub commissario all´emergenza terremoto Carlo Maccari - da l´idea definitiva di come il settore agricolo mantovano sia stato profondamente colpito dal sisma e ci permette, nel modo più tempestivo possibile, di voltare pagina e pensare a una ricostruzione mirata e puntuale, chiedendo di intervenire concretamente sul danno. Un segnale atteso da tutto il comparto, che, attraverso le sue organizzazioni professionali, rimane in costante contatto con noi per lavorare al meglio". Pubblicato Elenco Dei Comuni Colpiti - Complessivamente, sono 50 i Comuni mantovani che rientrano nella delimitazione dei territori danneggiati, ai fini dell´applicazione delle provvidenze che saranno stabilite dal Ministero per le Politiche Agricole. Di seguito il dettaglio dei Comuni colpiti e dei danni censiti nel comparto agricolo: Aquanegra sul Chiese, Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Borgofranco Po, Bozzolo, Carbonara Di Po, Castelbelforte, Castel D´ario, Castellucchio, Curtatone, Dosolo, Felonica, Gazzuolo, Goito, Gonzaga, Magnacavallo, Mantova, Marcaria, Marmirolo, Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Pieve Di Coriano, Poggio Rusco, Pomponesco, Porto Mantovano, Quingentole, Quistello, Revere, Rivarolo Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, Sabbioneta, San Benedetto Po, San Giacomo Delle Segnate, San Giovanni Dosso, San Martino Dall´argine, Schivenoglia, Sermide, Serravalle A Po, Sustinente, Suzzara, Viadana, Villa Poma, Villimpenta, Virgilio, Volta Mantovana. Alla voce ´strutture delle aziende e dei caseifici sociali´ il bilancio dei danni è di 135.926.900 euro. Il terremoto ha colpito abitazioni rurali, stalle, fienili, porcilaie, fabbricati per il ricovero dei mezzi e degli attrezzi e per lo stoccaggio dei prodotti. Sono stati segnalati crolli di muri, pilastri, pareti, scaffalature di stagionatura. Si aggiungono a questa lista i costi per la rimozione delle forme di formaggio, di trasporto e di affitto per stoccare i prodotti recuperati in nuovi magazzini. Ingenti I Danni Alle Forme Dop - Su 462.000 forme cadute (280.000 di Grana Padano e 182.000 di Parmigiano Reggiano) solo il 25 per cento è risultato ancora marchiabile e vendibile come Dop al suo valore di mercato. A seguito delle operazioni di recupero totale o parziale del prodotto, la perdita di valore è stata stimata nell´ordine dei 93.925.000 euro, pari al 76 per cento del valore delle forme coinvolte nei crolli (123.000.000). Sisma Ha Provocato Danni A Impianti Di Bonifica - Pesanti i danni alle infrastrutture di bonifica, per 39.710.000 euro. Il terremoto ha causato crolli di strutture idrauliche e guasti agli impianti di regimazione delle acque dei 4 Consorzi di Bonifica che operano nell´area mantovana (Emilia Centrale, Terre dei Gonzaga in destra Po, Navarolo e Burana), che hanno segnalato lesioni alle strutture portanti dei ponti, frane alle sponde dei canali, danni alle parti elettromeccaniche degli impianti, disassamento delle tubazioni delle idrovore che ne hanno compromesso seriamente la funzionalità. "Se sommiamo i danni subiti dalle produzioni Dop (93.925.000 euro) a quelli delle strutture agricole (135.926.900 euro) - ha precisato De Capitani - otteniamo un totale di 229.851.900 euro, che supera la media della Plv (produzione lorda vendibile) della zona, pari a 214.606.119 euro. In termini percentuali, significa un danno complessivo pari al 107 per cento".  
   
   
REGIONE VENETO DETTA INDIRIZZI PER CORRETTO USO PRODOTTI FITOSANITARI: I COMUNI NE FACCIANO TESORO  
 
Venezia - Ridurre i rischi per la salute umana e per l’ambiente, promuovendo l’uso della difesa integrata e di nuove tecniche alternative ai prodotti chimici fitosanitari: questo chiede una direttiva del Parlamento Europeo e a questo ha provveduto la Regione del Veneto con l’approvazione di una deliberazione contenente gli indirizzi e una proposta di regolamento comunale per un corretto impiego di tali prodotti. “Un paio d’anni fa – spiega l’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato, che ha presentato il provvedimento – abbiamo istituito un gruppo di lavoro che individuasse le misure per la riduzione degli impatti derivanti dall’utilizzo dei prodotti fitosanitari e predisponesse una proposta di regolamento comunale sull’uso degli stessi da proporre a tutti i sindaci del Veneto, nonché un documento di carattere generale concernente gli indirizzi regionali in materia”. “L’invito che rivolgo caldamente alle amministrazioni locali – sottolinea l’assessore – è quello di far tesoro del lavoro svolto da tecnici ed esperti, che si sono confrontati con l’Anci Veneto, le organizzazioni professionali e le associazioni ambientaliste, provvedendo ad adeguare i propri regolamenti di Polizia Rurale sulla base dei documenti preparati, a tutela e nell’interesse dei propri cittadini”. La proposta di Regolamento comunale, individua le prescrizioni minime per i trattamenti fitosanitari da seguire nelle diverse fasi: quella che precede l’intervento, quella durante l’applicazione sulle colture, fino al momento di smaltimento dei residui e dei contenitori vuoti. “La direttiva europea – conclude Manzato – determina significativi riflessi sul piano pratico. Le limitazioni imposte all’impiego dei prodotti fitosanitari negli ambienti sensibili, come quelli acquatici e fonti di approvvigionamento di acqua potabile, e nelle aree destinate alla fruizione pubblica, come parchi e giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili delle scuole, o l’obbligo di un miglior controllo delle attrezzature per la loro distribuzione, richiedono sicuramente un nuovo approccio nell’uso di questi prodotti”.  
   
   
INTERVENTI A SOSTEGNO DELL´ATTIVITÀ DI ALPEGGIO DALLA PROVINCIA DI TRENTO AIUTI A SOSTEGNO DEGLI ALLEVATORI, LE DOMANDE ENTRO IL 30 LUGLIO  
 
La Giunta provinciale ha fissato i criteri per la concessione degli aiuti a sostegno dell´attività di alpeggio e per il benessere degli animali. I contributi compensano parzialmente la perdita di reddito e il costo sostenuto dall´allevatore che si impegna a "monticare" gli animali giovani (bovini ed equini, ad esclusione degli asini) nel periodo estivo e fino al raggiungimento dei tre anni di età, oppure fino al primo parto. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 30 luglio 2012. I soci della Federazione provinciale Allevatori di Trento devono presentare domanda tramite la Federazione medesima, gli altri allevatori possono presentare domanda presso gli Uffici Agricoli periferici della Provincia o presso l´Ufficio Tecnico e per l´Agricoltura di Montagna via Trener n. 3 aTrento. Ulteriori informazioni e la relativa modulistica sul sito: www.Trentinoagricoltura.it  (alla voce "Altri aiuti/L.p. 4/2003/Interventi attivati/art.24").  
   
   
TRE MILIONI AI VINI LOMBARDI PER SBARCARE IN CINA  
 
Milano - Guardano lontano i vini lombardi e puntano verso Paesi economicamente emergenti come il Brasile, la Russia e la Cina, senza dimenticarsi del mercato a stelle e strisce dove, a partire dai ristoranti più raffinati di Manhattan, sono molto apprezzati. É quanto emerge dagli 11 progetti presentati da aziende, Associazioni temporanee di imprese (Ati) e Consorzi di tutela per promuovere le nostre eccellenze vinicole nei Paesi extraeuropei. Progetti che la Regione finanzierà grazie alle risorse dell´Ocm Vino (Organizzazione comune di mercato). De Capitani: Un Bando Apprezzato Dagli Operatori - "Con 2.966.035 euro di contributi utilizzati - spiega l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - per la prima volta le domande ammissibili hanno interamente assorbito i fondi disponibili. Un segnale di apprezzamento, questo, verso la politica dell´Ocm, che, negli anni, ha aiutato i nostri viticoltori ad allacciare legami commerciali in tutti i continenti e a consolidare le esportazioni là dove i nostri vini erano già presenti". I Franciacorta Scelgono Gli Usa - Degli 11 progetti di promozione, il cui valore complessivo supera gli 8 milioni di euro, a fronte di un cofinanziamento regionale, appunto, di circa 3 milioni, 9 sono nuove iniziative e 2 sono invece conferme di progetti avviati negli anni scorsi, quelli del Consorzio Franciacorta e della cantina Berlucchi, che si rivolgono principalmente agli Stati Uniti. Tutti Sotto L´egida Di Ascovilo - La maggior parte delle nuove iniziative si svolgeranno sotto l´egida di Ascovilo, l´associazione di consorzi lombardi, che porterà i suoi vignaioli in un lungo tour. Tra le principali tappe la Cina, il Brasile, la Russia, il Giappone e gli Stati Uniti (Maryland, Washington Dc, California, Massachusetts, New Jersey e Virginia). Tra le missioni internazionali delle Associazioni temporanee di imprese anche il Canada, l´Australia, l´Africa sub sahariana e il Medioriente. Riassetto Doganale Ci Facilita - "Il riassetto burocratico e doganale di alcune frontiere - ha concluso l´assessore - ha aperto nuovi varchi verso mercati che fino a pochi anni fa erano inaccessibili. Sul fronte della cooperazione internazionale le istituzioni possono dare un contributo importante, raggiungendo accordi e semplificando le dinamiche degli scambi commerciali, a beneficio delle aziende che vogliono far crescere i volumi delle esportazioni".  
   
   
LAVORO: ALLEANZA COOPERATIVE, SODDISFATTA PER 30 MLN A CIGS PESCA  
 
 Dal Welfare arrivano 30 milioni di euro per la cassa integrazione nella pesca. Lo rendono noto Agci Agrital, Federcoopesca-confcooperative, Lega Pesca - Legacoop (Alleanza delle Cooperative Italiane), che hanno preso parte ad una riunione sul tema, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di via Fornovo. “Abbiamo negoziato l´accordo governativo per l´accesso agli ammortizzatori sociali in deroga nel settore pesca, ottenendo un importante finanziamento, assolutamente non scontato e non prevedibile in un momento così delicato per le finanze pubbliche” afferma l’Alleanza che ringrazia il governo per quanto fatto“perché la pesca, nell’attuale congiuntura, ha davvero bisogno di poter contare su strumenti idonei per il sostegno del reddito”. Le somme messe a disposizione consentiranno di chiudere finalmente le pratiche ancora aperte dello scorso anno e di dare risposte adeguate alle richieste che arriveranno da qui alla fine del 2012.  
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA, BILANCI A RISCHI PER DUE IMPRESE SU QUATTRO; MENO 30% REDDITO  
 
 Nei primi sei mesi del 2012 le imprese ittiche hanno registrato un - 30% di reddito, con due aziende di pesca su quattro che rischiano di non raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio. E’ l’allarme lanciato oggi dal consiglio nazionale della Federcoopesca-confcooperative, riunito a Roma per affrontare le criticità del comparto ittico, che ha visto la nomina di Nunzio Stoppiello come vicepresidente dell’associazione. Un quadro critico, quello delineato dalla Federcoopesca, che stima in 10-15% l’aumento del delle domande di cassa integrazione rispetto allo scorso anno. Per questo la federazione della Confcooperative rilancia la necessità di organizzare una conferenza nazionale di settore entro l’autunno. “Lo scenario economico, gli importanti dossier europei ancora aperti come la riforma della politica comune della pesca, l’evoluzione dei mercati e della concorrenza internazionale, impongono un confronto a tutto tondo” sottolinea la Federcoopesca che si sta già organizzando al suo interno per arrivare preparata a questo appuntamento molto atteso. A preoccupare il comparto non solo le difficoltà economiche e le scelte di indirizzo in ambito europeo, ma anche l’ipotesi della soppressione della Commissione consultiva centrale per la pesca, maturata nell’ambito dei tagli previsti dalla spending review. “La Commissione è uno strumento di confronto trasparente fondamentale, che consente di accelerare il processo decisionale e di rappresentare al meglio le istanze della categoria” sottolinea la Federcoopesca nel chiedere al governo di “salvare questo organismo, che per il suo funzionamento non prevede costi per lo Stato”.  
   
   
AGRICOLTURA TOSCANA: GIÀ PAGATI DA ARTEA 170 MILIONI DI AIUTI  
 
Firenze – Ammontano a 170 milioni di euro gli aiuti pagati agli agricoltori toscani da Artea, l’organismo pagatore della Regione Toscana, alla data del 30 giugno 2012. Si tratta di aiuti diretti che si configurano come un sostegno al reddito delle aziende agricole erogato con uno dei fondi che finanzia la Politica agricola comunitaria (Pac) e denominato Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga). Sullo stesso fondo la somma pagata da Artea al 30 giugno 2011 era stata di 159 milioni di euro. Soddisfatto l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori. “Ottimo risultato”, commenta. “Questa – aggiunge Salvadori – è un’ulteriore dimostrazione del buon funzionamento del sistema di pagamento dei premi comunitari in Toscana e dell’efficienza di Artea, l’organismo pagatore della Regione Toscana. Sul primo pilastro restano ora da pagare agli agricoltori toscani soltanto 1 milione di euro e questo verrà fatto, puntualmente, entro la fine della campagna che è il 15 ottobre prossimo. Il livello dei pagamenti effettuati – conclude Salvadori – evidenzia come in questi mesi abbiamo lavorato per dare le risposte necessarie ed in tempi rapidi alle imprese agricole toscane”. Dei 170 milioni già erogati agli agricoltori toscani circa 148 riguardano il cosiddetto regime “disaccoppiato”, mentre i restanti 22 milioni riguardano premi a colture specifiche, prodotti di qualità, rimborsi per assicurazioni a garanzia dei raccolti.  
   
   
AGROALIMENTARE: EXPORT MOTIVO DI FIDUCIA PER L´ABRUZZO  
 
Pescara - "I dati sulle esportazioni nel primo trimestre hanno confermato una sostanziale ripresa della nostra regione grazie soprattutto alle ottime performance nell´agroalimentare che resta la nostra punta di diamante. In questi giorni, però, ho avuto modo di notare come questi dati siano sottoposti a letture differenti come nel caso di quelli relativi al cosiddetto distretto del Montepulciano". L´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, interviene per fare il punto della situazione sui risultati delle esportazioni abruzzesi alla luce dei risultati emersi dal Monitor dei distretti dell´Abruzzo curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell´Adriatico. "Premesso che non mi è ancora chiaro questo concetto di distretto del Montepulciano né a quale contesto faccia riferimento, vorrei capire se si parla di tutto il territorio abruzzese (il Montepulciano è prodotto in tutta la regione) o di una zona particolare o come si faccia ad avere i dati relativi ad un singolo vitigno. Più facile circoscrivere il distretto della pasta con la zona di Fara San Martino che è sede delle più importanti aziende regionali. La voce relativa alla pasta, a livello regionale, ha fatto registrare un sostanzioso incremento con un livello di esportazioni che ammonta a oltre 34 milioni di euro nel primo trimestre 2012. Inoltre, come si legge sulla stampa specializzata, in questi ultimi giorni, in base ai risultati registrati al 31/05, gli scambi internazionali con l´estero si confermano ancora positivi ed incoraggianti per le nostre aziende e questo si traduce in un altro grande risultato anche nel secondo trimestre. I dati in nostro possesso (ricordo che le fonti sono Istat, Cresa e Banca d´Italia), che non sono certo prodotti dagli uffici della Direzione Politiche agricole, ci dicono che le esportazioni abruzzesi sono sostanzialmente in linea con il trend positivo che ha caratterizzato le performance negli ultimi anni. Segnali positivi che si sono consolidati nel tempo nonostante, è giusto ricordarlo, a livello locale, nazionale ed internazionale siamo alle prese con una crisi economica e finanziaria davvero insidiosa e di non semplice risoluzione. Per quanto riguarda l´analisi dei dati sulle esportazioni, però, bisogna tener conto di vari fattori come la riduzione del valore dell´euro rispetto al dollaro che, nell´ultimo periodo, ha subito un´oscillazione tra il 11 e il 13% e questo incide e non poco sul prezzo dei prodotti abruzzesi venduti oltre oceano. Gli effetti positivi di questa variazione apporteranno sicuramente ulteriore benefici che si vedranno a lungo termine. Sono convinto, inoltre, che bisogna puntare proprio sul settore agroalimentare e sul suo appeal a livello internazionale per uscire da una situazione difficile ma i segnali per la ripresa ci sono e su quelli, e grazie a quelli, bisogna continuare a lavorare con convinzione. Trovo che sia diventato uno sport regionale e nazionale il a piangersi addosso mettendo sempre in evidenza quelli che sono gli aspetti negativi, le difficoltà e tutto ciò che sfiducia il cittadino. E´ chiaro che non ci si può nascondere dietro un dito e far finta di niente, le difficoltà ci sono e si sentono anche, e soprattutto, sulla nostra economia ma abbiamo a disposizione tutti gli elementi per riemergere. Questo obiettivo però è raggiungibile solo se tutti noi cominciamo a pensare positivo e a trasmettere a cittadini ed aziende maggiore fiducia evitando, al tempo stesso, di limitarsi a dire che "c´è la crisi", perché non è sufficiente per uscirne".  
   
   
QUEST’ANNO, PER LA PRIMA VOLTA, IL SALONE DEL GUSTO E TERRA MADRE SONO UNA COSA SOLA: UN UNICO GRANDE EVENTO, COMPLETAMENTE APERTO AL PUBBLICO, CHE SI SVOLGE DAL 25 AL 29 OTTOBRE 2012 A TORINO (LINGOTTO FIERE E OVAL), ORGANIZZATO DA SLOW FOOD, REGIONE PIEMONTE E CITTÀ DI TORINO, IN COLLABORAZIONE CON MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI.  
 
Master of Food: il gusto di saperne ancora di più Al Salone del Gusto e Terra Madre i corsi Cucina senza sprechi e Orticultura per imparare divertendosi Al Salone del Gusto e Terra Madre, a Torino dal 25 al 29 ottobre 2012, il progetto Master of Food propone due nuove attività per imparare in modo piacevole e attraverso l´esperienza diretta. I corsi Cucina senza sprechi e Orticultura sono dedicati alla produzione, alla traformazione e al consumo sostenibile e sono rivolti ai visitatori italiani e stranieri. Master of Food Cucina senza sprechi Sono 1,3 miliardi di tonnellate i prodotti ancora perfettamente edibili che ogni anno si gettano nel mondo secondo la Fao e lo Swedish Institute for Food and Biotechnology. In Italia, secondo un’indagine di Last Minute Market annualmente sono 20 milioni le tonnellate di cibo sprecato - per un valore di 37 miliardi di euro - quantità che sfamerebbe 44 milioni di persone. Leggi tutto: http://salonedelgustoterramadre.Slowfood.it/dettagliostampa.plp?tipo=ultimaora&id=82a62926744901af65a3495fa0b5a98eit Per scongiurare l’aggravarsi di questo problema, ciascuno di noi può adottare comportamenti quotidiani virtuosi riducendo la quantità di cibo sprecata: partendo dalla cucina e aggiungendo un pizzico di fantasia! Avanzi, ma anche ciò che generalmente è considerato scarto: il Master of Food Cucina senza sprechi aiuta a riutilizzare tutto quanto è possibile, sperimentando con creatività e attraverso la memoria gastronomica, ricette, spunti e idee per preparare piatti che nulla hanno da invidiare a quelli originari. Per l’occasione, un parterre di chef d’eccezione insegna al pubblico del Salone l’arte del riciclo e del riuso con ricette gustose per il palato e buone per l’ambiente (e per le tasche!): - Il quinto quarto: un tesoro da scoprire con Niko Romito del Ristorante Reale di Castel di Sangro (Aq); con Giuseppe Tinari, chef del ristorante abruzzese Villa Maiella di Guardiagrele (Ch); e con Francesca Cianchi, chef dell´Osteria Bistrot del mondo – da Bobo l´Acciaiolo di Scandicci (Fi). - Paste ripiene e timballi con Antonio Tubelli, chef del ristorante napoletano Timpani e Tempura - I mille volti delle verdure con Gilberto Venturini e la moglie Marcella, già osti e cuochi dell´Ochina bianca di Mantova e docenti Master of Food; e con Alice Delcourt, fondatrice e chef del ristorante con orto L´erba Brusca di Milano. - Anche la polenta ha sette vite con Gilberto Venturini e la moglie Marcella, già osti e cuochi dell´Ochina bianca di Mantova e docenti Master of Food. - Piovono polpette con Alessandra e Roberto Casamenti dell´Osteria La Campanara di Galeata (Fc). Clicca qui per le ricette di Piovono polpette: http://salonedelgustoterramadre.Slowfood.it/dettagliostampa.plp?tipo=ultimaora&id=22597902f1663414ded6e1af806b0675it Master of Food Orticultura Che le carote non crescono sugli alberi lo sanno ormai in tanti, ma che i ravanelli si raccolgono anche sul balcone non è un’informazione molto diffusa. Per non parlare delle erbe aromatiche per profumare i piatti, delle zucchine per cucinare il risotto, dei pomodori per un’insalatina estiva, dei fiori per attirare gli insetti, della pacciamatura per conservare il suolo, del compost per trasformare i rifiuti in nuovo nutrimento. Coltivare il proprio cibo è divertente e rivoluzionario! Il Master of Food Orticultura è un’occasione ghiotta per progettare insieme uno, dieci, mille possibili orti. Due gli appuntamenti: - l’Abc dell’orto, il corso base con cui i principianti possono imparare a muovere i primi passi nel mondo dell’orticoltura ecologica iniziando così a sentirsi ortolani in erba! - L’orto? Un mondo a sé, per chi sa già come muoversi in un orto e vuole sbizzarrirsi nella sua progettazione, scegliendo tra le tecniche orticole esistenti e adattandosi al contesto che lo circonda. I partecipanti possono scoprire tutti i segreti degli insetti, imparando a utilizzarli per renderli piacevoli coinquilini di zucche e pomodori, o riconoscendoli come ospiti indesiderati, da allontanare con i giusti riguardi. Su http://www.Slowfood.it il programma completo e la possibilità di scegliere e prenotare on line tutti gli appuntamenti  
   
   
OCM VINO: DA REGIONE SICILIA ENTRO OTTOBRE 56 MLN AIUTI PER VIGNETI  
 
Palermo - Entro il 15 ottobre, i progetti relativi ai due bandi "Ristrutturazione e riconversione dei vigneti" e "Investimenti", ammessi alle graduatorie definitive, riceveranno i contributi previsti dall´Ocm Vino Sicilia 2011-2012, la cui dotazione complessiva ammonta a circa 56 milioni di euro. Potranno beneficiare degli aiuti i conduttori delle aziende agricole, singoli o associati. L´obiettivo, spiega Aiello, e´ "adeguare la qualita´ del vino alla domanda del mercato attraverso un piano regionale che attiva un regime di aiuti destinati a progetti aziendali nel settore vinicolo, in tutto il territorio. Con un occhio particolare alle zone di produzioni particolarmente difficili, a cui la Regione garantira´ il finanziamento per un certo numero di ettari, come l´area delle Doc Etna e Faro, delle isole Eolie, di Pantelleria, e per iniziative vinicole che utilizzano terreni confiscati alla mafia o che ricadono in aree di riserve naturali". Il bando "Ristrutturazione e riconversione" prevede la valorizzazione di vitigni autoctoni di pregio e l´introduzione di nuovi, la ristrutturazione per renderli meccanizzabili e il miglioramento delle tecniche di coltivazione. Per questa misura, i produttori riceveranno un aiuto anticipato forfettario di 10 mila 500 euro per ettaro, pari al 57 per cento dell´investimento. Se invece l´iniziativa e´ realizzata in una delle zone difficili indicate dallo stesso bando, gli imprenditori riceveranno un contributo anticipato di 13 mila euro per ettaro, pari al 75 per cento. Per il 2012 saranno finanziate circa 913, mentre le 534 aziende rientrate nella graduatoria 2011 saranno tutte saldate. La misura "Investimenti" e´ destinata per il 60 per cento alle cooperative, per il 40 per cento alle aziende private: i 27 progetti ammessi delle cooperative saranno tutti finanziati; degli 80 progetti privati, invece, ne saranno pagati una sessantina, gli altri potranno ricevere il sostegno nel caso si liberassero economie provenienti da altre misure.  
   
   
PESCA IN ALTO ADRIATICO. GIOVEDÌ SERA A CHIOGGIA TRADIZIONALE SAGRA DEL PESCE  
 
Giovedì 19 luglio, l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato incontrerà i pescatori di Chioggia per vivere assieme a loro la tradizionale “Sagra del Pesce”, in corso nella cittadina lagunare fino a domenica 22 luglio. L’appuntamento è alle ore 19, in Corso del Popolo, dove Manzato visiterà gli stand della festa, sostando in particolare in quello del Fasolari. “Voglio essere a fianco degli operatori della nostra pesca questa volta in occasione di una ricorrenza gioiosa – ha affermato Manzato – che esprime la storia e l’anima di Chioggia e dei suoi pescatori, dove si incontrano economia, tradizione e futuro: quel futuro che abbiamo iniziato a costruire assieme e per il quale è in corso da lunedì scorso il fermo pesca in Alto Adriatico. Questo cammino ci vedrà nuovamente a Chioggia anche la prossima, giovedì 26 luglio, quando nella sede dell’Aspo le Regioni alto adriatiche Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia insedieranno il Comitato Ristretto del ‘nostro’ distretto della pesca. L’auspicio è che il comune impegno sul versante italiano trovi corrispondenza anche da parte dei pescatori dell’altra sponda dell’Adriatico, per alleggerire lo sforzo di pesca e preservare le risorse del nostro mare”.  
   
   
A CIRCA UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO, UN PRIMO BILANCIO DELLA RIFORMA. “ERGA OMNES”: IL CONSORZIO DEL VINO NOBILE FA IL PUNTO  
 
I produttori associati di Montepulciano secondi a ricevere la delega dal Mipaaf «Da sempre abbiamo lavorato per la denominazione, a partire dalla salvaguardia del marchio; ora serve attenzione per i soci» dice il Coordinatore, Paolo Solini Tutela, vigilanza e promozione dell’intera denominazione. Sono le funzioni che il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali attribuisce ai consorzi di tutela con il cosiddetto “erga omnes”, il decreto legislativo che dal 2010 interpreta il volere della nuova Ocm del vino. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è stato il secondo in Italia, dopo quello del Chianti Classico, a ricevere la delega ministeriale. A circa un anno dall’incarico, l’associazione dei produttori di Montepulciano traccia un bilancio, valutando i pro e i contro di questa esperienza che rappresenta una vera e propria rivoluzione in quanto obbliga tutti i produttori di Vino Nobile Docg, anche i non associati, a contribuire alle attività di tutela, controllo e promozione della denominazione. «In realtà il nostro Consorzio da sempre lavora nell’interesse di tutti i produttori, anche se non associati – spiega Paolo Solini, Coordinatore del Consorzio – per esempio tutelando il marchio in tutto il mondo; a ciò si aggiungano le ormai innumerevoli azioni di promozione realizzate in Italia e all’estero con un messaggio univoco che mette in primo piano il territorio ed il suo vino. Una scelta che si è rivelata strategica – osserva Solini – come dimostra il costante sostegno ottenuto dal Comune di Montepulciano e la più recente elaborazione e realizzazione di progetti comuni che promuovono un vero e proprio ”modello” che è anche uno stile di vita ed il simbolo di un senso civico profondamente radicato». Anche prima dell’erga omnes tali attività erano comunque già svolte dal Consorzio senza distinzioni, a prescindere dall’appartenenza o meno dei produttori all’associazione. «In questi anni – prosegue Solini – abbiamo svolto le attività di tutela, di difesa legale della denominazione, pensando all´intera filiera produttiva della Docg, di tutti coloro che producono le uve, trasformano in vino, imbottigliano». Cosa cambia quindi dopo l’attribuzione delle nuove competenze? «In sostanza poco – puntualizza il Coordinatore del Consorzio – almeno a livello formale perché ci siamo limitati a inserire nello statuto consortile le garanzie previste dal decreto legislativo in materia, per il resto il nostro consorzio rimane aperto a tutti, chiunque può partecipare alla vita associativa ed alle attività di valorizzazione e promozione». Allora che differenza partecipativa c’è tra gli associati e i non associati? «E’ questo un aspetto delicato che mi preme sottolineare – rimarca Solini – in quanto il decreto ci obbliga a porre particolare attenzione, nel nostro bilancio, per individuare le poche attività ad esclusivo uso dei soli associati rispetto a quelle in favore della denominazione e quindi di tutte le aziende, gli introiti derivanti da dette attività specifiche dovranno essere rendicontati separatamente in bilancio». «Ma la realtà è che, con il decreto, il Ministero, pur lasciando alla facoltà dell’imprenditore l’adesione ai Consorzi, ha in sostanza posto le basi per una partecipazione generalizzata ai Consorzi, almeno a quelli che riescono a valorizzare la denominazione. Con questo meccanismo – conclude il coordinatore – chi non si associa si troverebbe nella condizione di dover comunque sostenere l’attività di valorizzazione e promozione senza deciderne le strategie che vengono definite solo all’interno dei Consorzi». Questo concetto è stato rafforzato nel recente “Decreto Sviluppo 2012” che prevede l’obbligo per le aziende che producono una determinata denominazione di sostenere l’attività del Consorzio di tutela riconosciuto, prevedendo - in caso contrario - addirittura la sospensione del diritto di utilizzare la denominazione. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, tra i primi nati in Italia, conta oggi 72 imbottigliatori associati e solo circa il 5% degli imbottigliatori a Montepulciano non è associato. Annualmente vengono prodotti circa 8 milioni di bottiglie di Nobile che per il 61% finiscono all’estero. La “piazza” di riferimento rimane la Germania che assorbe il 45% del Nobile (e del Rosso di Montepulciano Doc), mentre gli Stati Uniti si consolidano raggiungendo al secondo posto delle esportazioni la Svizzera, storico partner di queste denominazioni; la quota, per entrambi, è del 15% con un trend molto favorevole per il grande paese nordamericano. Gli altri paesi dell’Europa Unita, assorbono, nel complesso, il 9% dell’export mentre sono significativi i flussi anche verso il Regno Unito (4%) e la Russia (3%)  
   
   
AVVICENDAMENTO AL VERTICE DI AIIPA – SEZIONE PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DI IV GAMMA: UMBERTO GALASSINI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI BONDUELLE ITALIA, È SUCCEDUTO A GIUSEPPE BATTAGLIOLA, PRESIDENTE DI LA LINEA VERDE, NELLA CARICA DI COORDINATORE DELLA SEZIONE, COSTITUITA ALL’INTERNO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA INDUSTRIE PRODOTTI ALIMENTARI (AIIPA) PER RAPPRESENTARE LE AZIENDE CHE PRODUCONO ORTOFRUTTICOLI DI IV GAMMA.  
 
Umberto Galassini, classe 1952, dal 2007 Amministratore Delegato di Bonduelle Italia, è tra i manager italiani di maggior esperienza nel settore dei prodotti ortofrutticoli di Iv Gamma. Entrato in Bonduelle Italia nel 1983 come Direttore Amministrativo, Galassini ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno del Gruppo Bonduelle, tra cui Direttore Generale della filiale italiana dal 1994 al 2000, Direttore di Bonduelle Fresco Italia e Direttore di Bonduelle Europa Fresco. “Se negli ultimi anni la Iv Gamma italiana è cresciuta sino a diventare il primo mercato europeo in volumi e per valore, il merito è anche del sostegno ricevuto da Aiipa e della collaborazione tra le imprese associate”, ha dichiarato Umberto Galassini. “Per questo, intendo onorare l’incarico che mi è stato affidato coordinandomi al meglio con l’avvocato Stirparo, Responsabile della Sezione Prodotti Ortofrutticoli di Iv Gamma Aiipa, nel perseguire la missione istituzionale della Sezione.”  
   
   
LA DIETA MEDITERRANEA "SIMPLY MED" ATTESA A MONACO DI BAVIERA IL CIBO SANO 100% ITALIA DELLE AZIENDE CONTADINE ITALIANE  
 
 I Prodotti della Dieta Mediterranea sbarcano a Monaco di Baviera nel prestigioso Campus Cooking School Stromberg il 19 Luglio 2012. La Dieta Mediterranea arriva per la prima volta in Germania grazie alla Master Brand Etica Simply Med nata per diffondere i Prodotti della Dieta Mediterranea - Cibo Sano 100% Italia. Nel corso dell´incontro Organizzato da Coser Calabria, sarà presentato in anteprima mondiale, dai giovanissimi Imprenditori Calabresi della giovane Azienda Dieta Mediterranea srl, nata anche per fronteggiare la crisi del lavoro tra i giovani, il Primo Olio Extra Vergine di Oliva della Dieta Mediterranea Simply Med,una vera "spremuta di Olive" delle assolate terre dell´Alto Ionio Cosentino, realizzato anche nell´altrettanto pregiata versione "Biologico". Portavoce del nuovo Marchio Etico italiano Simply Med (semplicemente mediterraneao), concesso in esclusiva mondiale alla Dieta Mediterranea srl, Silvia Lanzafame, Amministratore Unico della giovanissima Azienda, accompagnata da Eleonora Cafiero, esperta di connettività e da Tina Azzinnaro del settore Marketing Simply Med. La Dieta Mediterranea contempla uno stile di vita alimentare sedimentatosi nei secoli nel Mezzogiorno d´Italia che manifesta, attraverso i suoi Alti Cibi, frutto della semplicità e della Tradizione Contadina, quelle proprietà salutistiche individuate da Fisiologi e nutrizionisti di ogni luogo del mondo, a partire dall´Americano Ancel Keys cui si deve il termine "Dieta Mediterranea" che l´Unesco che l´ha proclamata "Patrimonio Immateriale dell´Umanità". I Buyer e gli appassionati di Alta Cucina Tedeschi potranno degustare, oltre allo straordinario Olio, "Principe della Dieta Mediterranea", la Salsa di Pomodoro, e altri alimenti da Tavola Quotidiana, lavorata anche per una cucina moderna e veloce. Simply Med, nonostante sia un´Azienda molto giovane è già nota per la sua capacità di scegliere i Cibi, i gusti da portare in Tavola, per la sua intelligenza nel campo della Rete, la sua capacità di dare vita ad alleanze con Aziende Contadine italiane che fa di tutto questo la base della sua Politica Etica che rappresenta un nuovo modello alimentare ed economico sia a beneficio delle Aziende Contadine che dei Consumatori. Simply Med, infatti, è considerata "Ambasciatrice" dei prodotti della Dieta Mediterranea - Cibo Sano 100% Italia.  
   
   
7° EDIZIONE PREMIO BANCARELLA DELLA CUCINA, PONTREMOLI (MS) I LIBRI DEL BANCARELLA, AUTENTICA DIGNITÀ LETTERARIA ALLE STORIE DI CUCINA  
 
Venerdì 20 luglio si tiene a Pontremoli la settima edizione del Premio Bancarella della Cucina, che completa uno dei più prestigiosi premi letterari italiani nato per rendere omaggio ai librai ambulanti che in piena Lunigiana, tra il Passo della Cisa e il mare della Versilia, raccoglievano almanacchi, romanzi, opere teatrali a prezzi convenienti per rivenderli sulle bancarelle. Come lo scorso anno, quando per la prima volta nella storia dei vari Bancarella i vincitori dei tre distinti premi sono stati decisi in un unico e lungo fine settimana, anche per la settima edizione del Premio Bancarella della Cucina venerdì 20 luglio è il giorno decisivo per i cinque libri finalisti del premio. “La speranza è di arrivare a godere di storie che, muovendo dai fornelli e dai campi sportivi, abbiano autentica dignità letteraria – dice Paolo Marchi, giornalista e Presidente della Commissione che si occupa della scelta dei finalisti. Per questo i ricettari quando mero elenco di piatti non sono accettati e subito eliminati”. La giornata della premiazione è stata preceduta lunedì 14 maggio dalla riunione presso la Banca Ponti di Piazza del Duomo a Milano, della commissione di scelta formata da Paolo Marchi (presidente), Gianni Tarantola (segretario), Maura Radaelli, Lydia Capasso, Errica Tamani, Federico De Cesare Viola, Roberto Perrone, Giuseppe Benelli, Claudio Giumelli e Enrico Polverini che ha selezionato i cinque libri finalisti del Premio Bancarella della Cucina: · A tavola nel Risorgimento di Emma Shena e Adriano Ravera, Priuli & Verlucca · Cucinare le erbe selvatiche di Davide Ciccaresi, Ponte alle Grazie · Habemus Pappam di Paolo Ciolli, Vittoria Iguazu Editore · Pakistan Express di Anna Mahjar-barducci, Lindau · Spiriti bollenti di Raethia Corsini, Guido Tommasi Editore I cinque volumi sono poi passati al giudizio di una sorta di “giuria popolare” composta da 80 votanti tra librai, giornalisti ed operatori del settore enogastronomico, mentre venerdì a Pontremoli si assisterà ad una sorta di votazione in diretta: prima in Piazza Duomo alle 18 Alfredo Pelle presenterà i finalisti, poi in Piazza della Repubblica alle 21 saranno aperte dal notaio le schede e alcuni giurati, invece di votare per corrispondenza, emetteranno sul posto il verdetto finale. L’attesa sarà preceduta dalla consegna del Premio Angelo Paracucchi, che quest’anno è andato a "Cronache Golose" di Marco Bolasco e Marco Trabucco, Slow Food editore. Il Premio è intitolato al grande chef, noto per aver ideato il branzino al vino rosso, Angelo Paracucchi che verrà celebrato con un pranzo alla Locanda del Sole di Ameglia (Sp), dove finalisti e giurati potranno degustare una nuova ricetta a base di pasta Rummo Lenta Lavorazione che ha voluto sostenere il Premio Bancarella della Cucina con uno speciale riconoscimento per il vincitore ovvero la fornitura di pasta per un anno. Giunto alle sessantesima edizione, il Premio Bancarella, conosciuto anche come "premio dei librai", nasce a Pontremoli grazie alla passione dei librai indipendenti italiani che, geniali e pieni di energie, con il primo Bancarella nel 1952 volevano spronare gli italiani usciti dalla Seconda Guerra Mondiale a leggere dei veri libri. Il premio è coordinato dalla Fondazione Città del Libro, insieme all´Unione Librai Pontremolesi e all´Associazione Nazionale Bancarella, che ha come obiettivo promuovere la categoria dei librai ambulanti. In particolare, l´Associazione intende valorizzare la professionalità, l´imprenditorialità e lo spirito di corpo dei bancarellai, favorendo la collaborazione con gli enti pubblici e con gli organi competenti alla diffusione della cultura  
   
   
SONDAGGIO DI GFK EURISKO PER KELLOGG’S® SPECIAL K® SULL’APPROCCIO DELLE DONNE ITALIANE ALLA FORMA FISICA. QUASI OTTO DONNE SU DIECI DICHIARANO CHE IL BENESSERE INIZIA DA UNA PRIMA COLAZIONE EQUILIBRATA E SANA. PER OTTO DONNE SU DIECI SENTIRSI IN FORMA VUOL DIRE AVERE UN’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA, SENZA TROPPE RINUNCE O SACRIFICI. SÌ AD UN’ATTIVITÀ FISICA DI MEDIA INTENSITÀ.  
 
Per più della metà delle intervistate ritrovare la forma significa migliorare la propria autostima. Essere o Benessere: cosa significa sentirsi in forma? Per quattro donne su cinque il segreto della forma sta nel rapporto equilibrato con l’alimentazione, senza troppe privazioni o sacrifici e che prediliga un benessere interiore e soggettivo rispetto ad esteriore e oggettivo, ovvero sorridendo allo specchio senza guardare i numeri della bilancia. Sono alcuni dei risultati emersi dal recente sondaggio condotto da Gfk Eurisko* per Kellogg’s Special K, da sempre alleato delle donne che vogliono mantenersi in forma per risplendere nel proprio corpo e sentirsi bene tutto l’anno. In particolare, l’indagine ha evidenziato importanti fattori legati alla percezione femminile della forma fisica e dell’alimentazione, a partire dalla prima colazione, intesa dalla maggioranza delle rispondenti come vero segreto per una forma ideale. Ed ecco in dettaglio le principali evidenze emerse dal sondaggio. Sì ad un’alimentazione sana e bilanciata per mantenersi in forma… I risultati emersi rivelano che per ritrovare la forma ideale la maggioranza delle donne intervistate (79%) privilegia un approccio equilibrato al cibo, da declinare con continuità durante l’anno. Più attente alla salute, le donne intervistate fanno attenzione ad ogni alimento per mantenere la forma più a lungo. … sì all’attività fisica, con moderazione. Il sondaggio rivela che per un’alta percentuale delle rispondenti (87%) anche l’approccio all’attività fisica è improntato alla moderazione, piuttosto che un allenamento intensivo, da abbinare ad un’alimentazione sana e bilanciata. Tre donne su quattro dichiarano: il segreto per mantenere una forma fisica ideale è nella prima colazione. L’indagine rivela che per il 77% delle intervistate è proprio dal primo pasto della giornata, definito “Molto” o “Abbastanza importante”, che si inizia a prendersi cura di sé stesse. E più in dettaglio, il 63% delle intervistate ritiene che il primo pasto sia “un momento fondamentale per iniziare bene la giornata”. Ma come dovrebbe essere la prima colazione ideale? Per il 44% dovrebbe essere gustosa, equilibrata e sana, composta da nutrienti fondamentali come latte, cereali e un frutto, alimenti ideali per mantenersi in forma e svolgere al meglio le attività della mattina. Come ha spiegato Maria Antonia Fusco, nutrizionista di Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica Onlus), “Con una prima colazione corretta si riesce ad affrontare in maniera più serena e proficua tutta la mattinata, mantenendo livelli di glicemia adeguati e tenendo meglio sotto controllo l’apporto calorico e nutrizionale del pasto di mezzogiorno”. L’intervista integrale a Maria Antonia Fusco è disponibile al seguente link: http://youtu.Be/_eg_3tzuhy4 Ritrovare la forma = Guadagnare autostima. Per più della metà delle intervistate ritrovare la forma significa accrescere la propria autostima e la fiducia in se stesse, sentendosi bene grazie alla consapevolezza degli obiettivi raggiunti. Il 26% delle intervistate dichiara che il miglior “premio” per la ritrovata forma fisica è “sentirsi alla grande” indossando “quel paio di Jeans che non si metteva da tanto”. Infine per il restante 18% delle donne intervistate gli effetti positivi della riconquistata forma assumono anche una valenza relazionale, conferendo una nuova radiosità e grinta e migliorando anche i rapporti con gli altri. Dati che confermano un approccio più soggettivo al proprio benessere. Benessere è… Sentirsi in armonia con se stesse. Il sondaggio mostra che per quasi la totalità delle intervistate (95%) lo stare in forma consiste nell’“essere in armonia con se stesse, serene interiormente”, esprimendo la propria armonia anche nel rapporto con gli altri, e saper godere anche di piccole esperienze gratificanti, come una buona cena, un libro o una passeggiata (90%). Ma non solo: per oltre l’80% delle intervistate il benessere passa da uno stile di vita salutare e dalla cura del proprio corpo e il 68% ritiene fondamentale il contributo di una prima colazione corretta. “Il benessere é l’idea che una donna ha di se stessa, è l’equilibrio psicofisico che una donna si porta dentro e soprattutto la capacità di vedere se stessa indipendentemente dai modelli imposti dal mondo esterno”, ha commentato la psicoterapeuta Gianna Schelotto. “Con la sua idea di benessere soggettivo, Special K incoraggia le donne ad essere padrone della propria identità, sviluppando la propria sicurezza e autostima e trasferendola agli altri”. L’intervista integrale a Gianna Schelotto è disponibile al seguente link: http://youtu.Be/vomqz5dnxuq “I risultati dell’indagine condotta da Eurisko confermano che Special K è vicino alle donne che vogliono mantenersi in forma, in quanto risponde ai loro bisogni a colazione, e non solo, ed è in sintonia con il loro stile di vita. Siamo decisamente soddisfatti che la maggior parte delle intervistate l’abbia definito alleato fondamentale di uno stile di vita equilibrato”, ha commentato Giordana Cortinovis, Marketing Manager di Kellogg’s Special K. “Special K si avvicina sempre più alle donne italiane sposando il concetto di uno stare in forma più soggettivo che oggettivo, sorridendo allo specchio senza guardare i numeri della bilancia; concetto che è emerso anche dall’indagine stessa di Eurisko. Quest’anno in particolare Special K ha anche migliorato la ricetta di Special K Classic, il nostro prodotto più importante, rendendola la migliore di sempre! Da oggi infatti i fiocchi di Special K Classic sono fatti con 3 deliziosi cereali (riso, frumento integrale e orzo), sono fonte di fibre, hanno sempre solo l’1,5% di grassi, e sono ancora più buoni e croccanti! Le consumatrici di Special K possono inoltre creare piani alimentari personalizzati gratuitamente su www.Myspecialk.it ” * Note per le redazioni: Il sondaggio è stato condotto da Gfk Eurisko dal 22 Giugno al 29 Giugno 2012 su un campione di 304 donne di età compresa fra i 18 ed i 44 anni attraverso un questionario di dieci domande a risposta chiusa. In fase di assegnazione campionaria è stata garantita la rappresentatività dell’universo di riferimento per aree geografiche e ampiezza centri di residenza, oltre che per i principali parametri socio-strutturali (istruzione e professione)  
   
   
IL PIACERE DI UN FRESCO E DISSETANTE SUCCO DI FRUTTA DA PREPARARE DIRETTAMENTE A CASA CON CENTRIFUGHE KENWOOD  
 
Ideali per ottenere bevande ricche di sapore, vitamine e sali minerali, le centrifughe Je 950 e Je680 di Kenwood, grazie all’ampio tubo di inserimento di cui sono dotate, consentono di lavorare in modo semplice e veloce frutta e verdura anche intere. Con Kenwood l’estate diventa 100% frutta e verdura da gustare! Il meglio che la natura può offrire si sposa alla tecnologia innovativa Kenwood per un concentrato di sapore e benessere da bere in qualsiasi momento della giornata. Sul sito www.Kenwoodclub.it e sulla pagina facebook www.Facebook.com/kenwoodclubitalia tanti suggerimenti e ricette sfiziose da sperimentare. Compatte e dalle forme morbide, entrambe le centrifughe Kenwood hanno una capacità lavorabile pari ad 1 kg e si avvalgono del sistema di sicurezza interlock per bloccare il funzionamento della macchina se gli elementi non sono stati montati correttamente. Il procedimento è semplicissimo: basta selezionare frutta o verdura fresca di stagione, inserirla nell’ampio tubo e in pochi secondi il centrifugato è fatto. Completata l’operazione, il succo viene raccolto nell’apposito recipiente e versato direttamente nel bicchiere attraverso il comodo beccuccio versatore in acciaio inox. Con una potenza di 300 W e il corpo in alluminio spazzolato, il modello Je950 è provvisto di motore ad induzione di tipo professionale. Tutte le sue parti, ad esclusione del blocco motore, sono smontabili e lavabili in lavastoviglie in modo da garantire una pulizia accurata e sicura. Inoltre, grazie al sistema brevettato di raccolta dello scarto, è possibile rimuovere facilmente qualsiasi residuo lasciato da frutta o verdura. Molto performante e facile da utilizzare, Il modello Je680 di colore bianco, invece, è caratterizzato da una potenza di 700 W e due diverse velocità per lavorare al meglio sia i frutti più morbidi che quelli più duri. E’ dotato di ampio raccogli polpa con capacità di 1,5 l, di uno speciale beccuccio di mescita brevettato anti goccia e di una caraffa graduata da 0.75 l con un particolare coperchio che consente di separare la schiuma dal succo. Disponibili nei migliori negozi di elettrodomestici per la cucina e la casa, le centrifughe Kenwood Je 950 e Je 680 sono acquistabili al rispettivo prezzo di € 170 e di € 90  
   
   
IN ITALIA LA NUOVA GAMMA DI ISIO 4 : L’OLIO CHE SI FA IN QUATTRO PER LA VOSTRA SALUTE!  
 
Frutto dell´associazione di quattro tipi di olio: benefico per la salute, ma anche saporito e ideale per la cucina Due decenni d’esperienza in nutrizione e salute fanno la forza del marchio Isio 4. Primo olio combinato associando quattro olii di semi dosati scientificamente per un profilo ottimale in acidi grassi, Isio 4 è oggi il marchio d’olio N°1 sul mercato francese. Basandosi sui progressi compiuti dalla ricerca, negli anni Lesieur ha fatto evolvere la formula d’Isio 4 e ha ampliato la sua gamma di prodotti per soddisfare al meglio le esigenze nutrizionali dei consumatori. Con il lancio di Isio 4 nel 1990, Lesieur avvia un percorso nutrizionale Isio 4 anticipa i tempi e dimostra che un prodotto alimentare, nella fattispecie un olio da condimento e da cottura, può riunire in sé una doppia qualità: essere allo stesso tempo ideale per cucinare e nutriente. Quest’olio non solo è un buon ingrediente da cucina per le ricette di tutti i giorni, ma è anche portatore di benefici per il nostro corpo e la nostra salute. Grazie a Isio 4, i consumatori ritrovano, in un unico prodotto, i benefici dei progressi scientifici nel settore dei lipidi. Sono oggi più consapevoli che il corpo è una bella «macchina» complessa che occorre alimentare con la massima attenzione. Con Isio 4, Lesieur instaura un nuovo dialogo con il consumatore. Nel contenuto come nella forma, il messaggio è in completa rottura con il passato. Con il suo nome unico, questo magico numero 4 che evoca l’equazione perfetta, una bottiglia e una scelta di colori a grande effetto, Isio 4 attira lo sguardo e incuriosisce il consumatore. Con Isio 4, Lesieur costruisce un ponte tra salute e alimentazione, tra la comunità scientifica e il grande pubblico. Lesieur crea un olio che parla di salute e benessere al consumatore e agli attori del mondo della medicina. Non era mai successo prima! Un prodotto per il largo consumo che può far parte a pieno titolo degli strumenti di medici e nutrizionisti. Una stretta relazione sta nascendo tra i professionisti della salute e una grande industria alimentare. Le aspettative dei consumatori cambiano, le loro esigenze si acuiscono, la loro sete d’innovazione non si placa mai. Allo stesso tempo, le conoscenze in campo medico e nutrizionale si approfondiscono. Fedele all’impegno iniziale di adattare la formula di Isio 4 alle scoperte scientifiche e alle novità normative, nonché alle esigenze nutrizionali della popolazione, Lesieur ha continuato a migliorare la sua formula negli anni. La nuova gamma Isio 4 in Italia A Novembre 2011, i supermercati italiani si apprestano ad accogliere sui loro scaffali la nuova gamma Isio 4, una combinazione unica di quattro olii vegetali complementari. Isio 4: girasole, colza, vinaccioli e Oleisol, un olio di girasole dal forte contenuto di acido oleico. (vitamina D) Isio 4 con olio extra vergine d’oliva: girasole, colza, olio extra vergine d’oliva, vinaccioli (vitamina D) La gamma Isio 4 contiene nutrimenti indispensabili per la nostra salute: - Omega 3: acidi grassi essenziali, indispensabili al buon funzionamento del sistema cardiovascolare. - Omega 6: contribuiscono a contrastare il colesterolo cattivo. - Vitamina D: necessaria all’organismo, aiuta la salute delle ossa. Ha come funzione principale quella di partecipare alla loro mineralizzazione e contribuisce all’assorbimento del calcio nell’intestino, agendo inoltre sui muscoli e sul sistema immunitario. - Vitamina E: grazie alle sue proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere le cellule e a contrastare i radicali liberi. Perché una formula con vitamina D? La vitamina D svolge un ruolo essenziale nel nostro corpo, le sono infatti riconosciute proprietà di mineralizzazione delle ossa. Alcuni studi dimostrano inoltre la sua azione sul sistema immunitario; l’Efsa ha infatti convalidato la dichiarazione secondo cui «la vitamina D contribuisce al corretto funzionamento del sistema immunitario». Idealmente, i 2/3 dell’apporto di vitamina D dovrebbero provenire dalla sintesi effettuata dall’organismo con l’esposizione al sole, mentre la percentuale rimanente deve provenire dall´alimentazione. A causa di un clima spesso poco propizio e di abitudini alimentari poco favorevoli al consumo da fonti naturali (pesce grasso, fegato…), la maggior parte degli italiani presenta carenze di vitamina D. Un cucchiaio d’olio Isio 4 fornisce il 50% dell’apporto giornaliero raccomandato di vitamina D. Isio 4 è ideale per condire insalate o verdura cruda, cucinare alimenti al vapore o in padella, ma anche per friggere, rispettando sempre il sapore naturale degli alimenti. Grazie al suo contenuto di olio extra vergine d’oliva (20%) anche Isio 4 (con olio extra vergine d’oliva) è indicato per condire e cucinare. Queste due versioni di Isio 4 contribuiscono, giorno dopo giorno, all’equilibrio alimentare di tutta la famiglia, garantendo gli stessi benefici alla salute dell’organismo. In Italia, la distribuzione del prodotto sarà affidata a Monini S.p.a., società italiana leader nella produzione e nella vendita di olio extra vergine d’oliva di grande qualità  
   
   
ZAFF, I GIORNI DELL’AFRODISIACO CITTA’ DELLA PIEVE DAL 7 AL 9 SETTEMBRE SI VESTE DI SENSUALITA’ E RICORDA A TUTTI CHE …… DELL’AFRODISIACO NON SI BUTTA VIA NIENTE!  
 
In programma anche l’esclusivo Special Event Zaff Fontane Danzanti Città della Pieve è pronta ad ospitare la seconda edizione di Zaff, la kermesse dedicata al tema dell’afrodisiaco e della passione che dal 7 al 9 Settembre colorerà la meravigliosa cittadina dai mattoncini rossi nota proprio per la produzione dello Zafferano, pregiata spezia afrodisiaca. L’evento è realizzato dal Comune di Città della Pieve e dall’Agenzia Sedicieventi con il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, della Camera di Commercio di Perugia, dell’Apt dell’Umbria, in partnership con Crediumbria e con l’immancabile collaborazione del Consorzio “Il Croco di Pietro Perugino” Zafferano di Città della Pieve che oltre a tutelare la preziosa spezia rende anche omaggio al pittore rinascimentale Pietro Vannucci, detto “il Perugino”, che proprio nella cittadina umbra ebbe i suoi natali. Ad anticipare l’apertura ufficiale della manifestazione sarà una speciale preview all’insegna del burlesque e del teatro che si terrà Giovedì 6 Settembre presso il Teatro Accademia degli Avvaloranti con performance dalle atmosfere magiche e sensuali. Il binomio cibo ed erotismo sarà il filo conduttore di Zaff che prevede degustazioni gratuite e cooking show, in compagnia di esperti e chef che guideranno il pubblico alla scoperta di tutte le caratteristiche dei prodotti afrodisiaci; ma anche rassegne fotografiche, concerti, spettacoli, proiezioni, animazioni e appuntamenti letterari in un´atmosfera ricca di passione e straordinari percorsi sensoriali…! Un’attenzione particolare sarà riservata al prodotto principe di Città della Pieve, con un´area interamente dedicata allo zafferano dove sarà possibile acquistare la preziosa spezia e conoscerne tutti i segreti, ma ampio spazio sarà dedicato anche a tutti gli altri prodotti dalle qualità inebrianti grazie alla Mostra Mercato dei prodotti afrodisiaci che, anche in questa edizione, renderà della Città del Perugino un crocevia di profumi e aromi provenienti da tutto il mondo: the, spezie, cioccolato, ma anche tartufo, oli ed essenze. Le meravigliose sale di Palazzo della Corgna ed il centro Storico di Città della Pieve ospiteranno tutti i pomeriggi lezioni di ballo alla scoperta delle segrete e sensuali tecniche del flamenco e della danza orientale, sotto l’attenta supervisione di maestri professionisti. Inoltre spazio anche al benessere ed al relax con la Beauty Farm di Zaff, l’area dedicata alla tranquillità ed alla meditazione con il personale specializzato de Le Terme di Chianciano che proporrà al pubblico trattamenti specifici per corpo e anima. I visitatori potranno anche scoprire gli stuzzicanti aromi creati appositamente per il festival: dal profumo di Zaff! realizzato grazie all´unione di varie spezie afrodisiache, allo Zaff!special blend esclusiva miscela di tè bianco con zafferano e peonia, mentre i più golosi potranno gustare il gelato allo zafferano e al frutto della passione presso la Gelateria Afrodisiaca allestita appositamente per la manifestazione. Ed infine la grande novità dell’edizione 2012: lo special event di Zaff Fontane Danzanti che con luci e suadenti movimenti metterà in scena tutta la passione dell’elemento naturale per eccellenza: l’acqua! Zaff, I Giorni Dell’afrodisiaco vi aspetta dunque a Città della Pieve dal 7 al 9 Settembre, perché… dell’afrodisiaco non si butta via niente! www.Zaffcittadellapieve.it  
   
   
NATTURA: INVITO A COLAZIONE CON I NUOVI CEREALI  
 
Muesli, cornflakes, palline di cereali o fagottini, anche Náttúra arriva sulle tavole degli italiani con una nuova gamma di cereali realizzati con materie prime provenienti da agricoltura biologica certificata da un Organismo di controllo autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Ricchi di energia e fibre, alcuni cucchiai di cereali Náttúra mescolati a latte, yogurt, latte di riso o di soia, costituiscono una colazione completa, equilibrata e nello stesso tempo appetitosa grazie alle golose varianti che l’Azienda propone. Il cioccolato è protagonista dei Fagottini Crunch di Cereali Bio con Crema alle nocciole: fagottini al cacao di mais e riso con il 35% di ripieno di crema alle nocciole. Ricchi di fibre sono un alimento pensato anche per coloro che soffrono di intolleranze alimentari quali l’allergia al glutine. I Choco Corn Flakes Bio sono croccanti fiocchi di mais al cacao ideali con il latte ma adattissimi per accompagnare un gelato o una macedonia di frutta fresca. Dolcificati con sciroppo di riso, sono ricchi di fibre e al 100% vegetali per coloro che seguono una dieta vegana. Prodotto Vegan è anche il Muesli Croccante con Cioccolato Bio, uno sfizioso snack che accosta una miscela di fiocchi d’avena, frumento e orzo a riccioli di cioccolato fondente. Tante palline gialle come il sole sono le Croccanti Palline di Cereali Bio al Miele che addolciscono ogni risveglio mattutino. Ricche di carboidrati e povere di grassi, hanno un contenuto calorico di 112 Kcal a porzione (30g). I frutti rossi, dalle note proprietà benefiche, lamponi, fragole e mirtilli rossi, misti a fiocchi d’avena, d’orzo e di grano tenero sono invece i protagonisti del Muesli Croccante Con Frutti Rossi Bio. Ideali da gustare con yogurt ma consigliati anche con un buon gelato cremoso. Muesli, corn flakes e palline si presentano in sacchetti con finestra trasparente che consente di vedere il prodotto all’interno. Náttúra Fagottini Crunch Bio con Crema alle Nocciole scatola 250 g € 2,84 Náttúra Choco Cornflakes Bio sacchetto 300 g € 2,16 Náttúra Croccanti Palline di Cereali Bio al Miele sacchetto 250 g € 2,25 Náttúra Muesli Croccante Con Frutti di bosco Bio sacchetto 250 g € 2,78 Náttúra Muesli Croccante Con Cioccolato Bio sacchetto 250 g € 2,87 www.Eurofood.it www.Nattura.it  
   
   
LA BIODIVERSITA’ RENDE IL PROSECCO SUPERIORE  
 
Il Consorzio di Tutela in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e con Veneto Agricoltura ha avviato la ricerca sulle specie vegetali che popolano l’area di Conegliano Valdobbiadene. Obiettivo? Proteggere l’ambiente e conoscere le differenze del territorio. Conoscere la natura per valorizzare le colline di Conegliano Valdobbiadene e le sue produzioni, primo fra tutti il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Con questo scopo il Consorzio di Tutela, in collaborazione con Veneto Agricoltura, ha promosso la ricerca che porterà alla catalogazione delle comunità vegetali presenti in collina, al fine di proteggere la biodiversità di questo angolo del Veneto candidato a divenire patrimonio Unesco. Si tratta di un monitoraggio articolato e distribuito sul territorio delle colline. Dopo una selezione basata sulle tecniche colturali impiegate e sulle caratteristiche stazionali (ad esempio la pendenza), sono state selezionate 26 aziende, dove sono stati compiuti complessivamente 260 rilievi nel corso della primavera. Parallelamente, il Dipartimento di Biologia sta allestendo un erbario della Denominazione in cui vengono rappresentati e conservati campioni delle piante rilevate. Questa banca dati, da completare con nuovi sopralluoghi l’anno prossimo, oltre ad aver già evidenziato la presenza di circa 200 specie vegetali differenti all’interno dei vigneti del Prosecco Superiore, permetterà di ottenere dei modelli in cui verrà valutato l’effetto di fattori naturali e di fattori legati all’opera dell’uomo sulla diversità vegetale dei vigneti. Ciò potrà fornire ulteriori elementi utili per capire quali accorgimenti tecnici i viticoltori dovrebbero impiegare per tutelare e salvaguardare il paesaggio naturale oggi presente nel territorio collinare. La ricerca inoltre mira ad evidenziare anche le differenze fra le singole sottozone della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Proprio la varietà dei microclimi, infatti, è alla base della diversa qualità dei vini e su questo principio si basa la tipologia Rive, prodotta con uve provenienti dalle singole sottozone, spesso le più belle e vocate. Proprio le Rive sono la nuova scommessa dei produttori del Conegliano Valdobbiadene per fare capire al mercato le differenze del Prosecco Superiore. Con questo scopo l’indagine si completerà con uno studio sul comportamento del consumatore, per verificare quanto nella scelta di un vino siano importanti la tutela dell’ambiente, la tracciabilità del prodotto e la storicità del vigneto. Consorzio per la Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Tel. +39 0438 83028 - www.Prosecco.it - info@prosecco.It  
   
   
IL VINO CHE RISPETTA L´AMBIENTE SU WWW.MAGISVINO.COM DA OGGI È IN RETE MAGIS, IL PROGRAMMA CHE FA "DI PIÙ" PER LA SOSTENIBILITÀ DELLA PRODUZIONE DEL VINO  
 
. Cento eccellenze italiane su pc, tablet e smartphone. Magis, con le oltre 100 aziende italiane aderenti, si presenta al mondo del web con il nuovissimo sito www.Magisvino.com, disponibile nella versione in italiano e in inglese. Magisvino.com è accessibile da pc, tablet, smartphone: l´aspetto si adatta automaticamente al dispositivo con cui ci si collega al sito. Www.magisvino.com si rivolge a tutti coloro che amano il vino italiano e vogliono che sia fatto nel migliore dei modi. Permette inoltre di sapere cosa c´è dietro e dentro Magis e apprezzare le eccellenze vitivinicole italiane che vi hanno aderito. Approfondimento. Nato nel 2009 e proseguito negli anni successivi con un numero sempre crescente di aziende aderenti, Magis è il primo e più avanzato progetto per la sostenibilità della produzione del vino in Italia, e uno dei più avanzati al mondo. Magis è una parola latina che vuol dire "di più", cioè "sempre meglio". Ogni azienda può disporre infatti delle migliori conoscenze disponibili, aggiornate anno dopo anno. Per la prima volta, infatti, produttori di vino, comunità scientifica, enologi, associazioni e industria lavorano insieme per migliorare e garantire la sicurezza e la sostenibilità del vino italiano, per andare incontro nel modo più concreto alle richieste dei consumatori e per differenziare la produzione italiana in base a parametri oggettivi. Ma anche per razionalizzare l´attività delle aziende, quindi renderle allo stesso tempo più competitive e più sostenibili. Magis è agricoltura di precisione, che vuol dire fare solo quello che serve, solo dove e quando serve. Con Magis, le più avanzate conoscenze della comunità scientifica riunite nel Comitato tecnico-scientifico di Magis vengono condivise con le aziende attraverso un Protocollo specifico per ogni area geografica, che viene costantemente migliorato. Le aziende registrano quindi tutte le lavorazioni eseguite e i risultati ottenuti in un sofisticato software appositamente sviluppato, la piattaforma informatica Magis, che affianca il viticoltore e lo aiuta a compiere sempre le migliori lavorazioni possibili. Perché la sostenibilità dev´essere un fatto dimostrabile, e non solo una parola. Informazioni generiche su progetto Magis: http://magisvino.Imagelinenetwork.com/contatti.cfm Sito: www.Magisvino.com