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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Ottobre 2012 |
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NEELIE KROES, VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RESPONSABILE PER L´AGENDA DIGITALE: COLLEGARE L´EUROPA CON LA BANDA LARGA VELOCE |
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Bruxelles, 2 Ottobre 2012 – Di seguito il testo di Neelie Kroes: Signore e signori, E ´il momento di dare la nostra economia un aggiornamento. Il mondo digitale ci rende più competitivi. Fare di più on-line significa migliori imprese, migliori opportunità, e migliori servizi pubblici. Quindi: andiamo a prendere il nostro posto come il collegato, continente competitivo? Oppure abbiamo intenzione di rimanere antiquato e analogico? Il Cef mette da parte 9.000.000.000 € per il sistema digitale di servizi pubblici e ad alta velocità a banda larga. Oggi voglio fare tre punti. In primo luogo, i soldi per la banda larga - uno miliardi di euro all´anno - è un investimento vale la pena fare. Investimenti Ict è il più produttivo si può ottenere, ma costruisce la crescita e crea posti di lavoro. Per esempio, nella sola Germania, fino al 2020, i piani di aggiornamento a banda larga potrebbe rilanciare l´economia da 170 miliardi di euro, e di creare quasi un milione di posti di lavoro. E non c´è da meravigliarsi! Pensate ai servizi extra veloce a banda larga consente. Nell´ue, eProcurement potrebbe risparmiare 100 miliardi di euro all´anno; cloud computing 250 miliardi. E-health, e-government, città intelligenti: possono generare posti di lavoro, migliorare la vita, e fa lavorare di più i fondi pubblici. Tutte queste innovazioni vale la pena investire in: ma tutti hanno bisogno di internet veloce. Il fatto è che siamo ben lontani dal colpire il soffitto di innovazione Internet. Cerchiamo di non leghiamo giù con connessioni lente. Secondo: Ricordo strumenti finanziari attirare un importante effetto leva del settore privato: in modo che ogni centesimo funziona in tutto sette volte più difficile. Ogni Stato membro dovrà ottenere un importo investimento complessivo di quello che mettete dentro E ricordate, uno strumento finanziario non è una donazione, è un prestito. Il bilancio dell´Ue deve il suo denaro: con gli interessi. In realtà, voglio che tutti i finanziamenti a banda larga tramite tali strumenti finanziari. Per sfruttare al massimo, la copertura, e il valore contribuente. Terzo: si ottiene solo quei benefici su scala Ue. Attraverso la Bei, e con tutta l´Ue meccanismi di finanziamento per attirare investitori a lungo termine, come ad esempio le istituzioni come le Caisse des Dépôts . Finanziamenti nazionali da sola non offre i mercati le stesse economie di scala, o diversità di rischio, e non attirerà finanziamenti tanto pubblici e privati. Se questo sostegno non è europeo, non accadrà. Signore e signori, In una crisi economica, dobbiamo guardare alla crescita di domani. Se non si investe nel domani: restiamo ancorati al passato. Oggi, le reti raramente scendere. Ma quando lo fanno, è già devastante. E la domanda di Internet sta crescendo in modo esponenziale. Non possiamo condannare il nostro popolo ad un´Europa di vecchi, congestionate, le reti non affidabili. Per un mondo di blackout e punti neri. Sono abituati a telefoni intelligenti: non vogliono tornare a "muto-phone". Quest´anno, abbiamo visto quanta cura i cittadini del mondo on-line: cerchiamo di andare avanti per loro. E ricordate, il mercato unico è il nostro fiore all´occhiello. Ma, come sempre più servizi andare online, il mercato unico funziona solo se è digitale. Per garantire il futuro economico dell´Europa, dobbiamo garantire veloce, efficace a banda larga e dei servizi digitali di alta qualità. Ciò potrà avvenire solo con il supporto che è rapido, economico, ed europeo. Attraverso il meccanismo per collegare l´Europa. Grazie. |
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INVITO COORDINATO UE-BRASILE NEL SETTORE DELLE TIC |
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Bruxelles, 3 ottobre 2012 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte intitolato "Invito coordinato Ue-brasile nel settore delle Tic" (Ict - Eu-brazil Coordinated Call), che fa parte del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). L´invito rientra nel quadro del programma di lavoro delle Tic e mira a sostenere la competitività europea e ad affrontare, congiuntamente al Brasile, questioni di interesse comune e di reciproco vantaggio. Nel documento sono compresi quattro temi: il cloud computing per la scienza, servizi e applicazioni intelligenti per una società più intelligente, tecnologie sostenibili per una società più intelligente e, infine, applicazioni e servizi Hbbtv (hybrid broadcast-broadband Tv). La Commissione europea è alla ricerca di progetti di ricerca mirati di piccole o medie dimensioni (Strep). Sarà finanziata una proposta per ogni tema. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/cooperation?callidentifier=fp7-ict-2013-eu-bazil Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls |
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"ANALITICA DEL WEB SOCIALE PER LA RILEVAZIONE DELLE TENDENZE" |
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Paphos, 3 ottobre 2012 - Dal 28 al 30 novembre 2013 si terrà a Paphos, Cipro, un workshop intitolato "Analitica del web sociale per la rilevazione delle tendenze" (Social Web Analytics for Trend Detection). I social network stanno crescendo rapidamente e offrono terreno fertile per l´estrazione e l´analisi dei dati. Forniscono informazioni eccezionali sulle interazioni e gli interessi umani, e la loro analisi è preziosa per rilevare le tendenze, gli eventi e i fenomeni online. Le metodologie e le tecniche per recuperare informazioni, i database, i modelli di preferenze, la teoria dei grafici, ecc. Sono già stati adattati al Web 2.0. Rimangono però questioni aperte in termini di introduzione di nuove metodologie che faciliteranno la rilevazione delle tendenze. Queste metodologie potrebbero essere usate in vari campi come il marketing, la sicurezza e la ricerca sul web. Il workshop metterà in luce questioni come il modello di dati web, il recupero di informazioni, metriche e prestazioni del web, web mining e conservazione sul web, monitoraggio e gestione del web. Ricercatori e professionisti avranno l´occasione di scambiarsi punti di vista sull´emergente analitica dei dati sociali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://oswinds.Csd.auth.gr/sowetrend12/ |
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L’INTERNET DEL FUTURO NASCE A PISA GRAZIE AL CENTRO DI FOTONICA INTEGRATA LASER E SILICIO: UNA TECNOLOGIA RIVOLUZIONARIA NEL LABORATORIO DIRETTO DA UN “CERVELLO” RIENTRATO IN ITALIA E STRAPPATO ALLA CONCORRENZA DEL MIT DI BOSTON
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Pisa, 3 ottobre 2012 - Sarà Pisa l’unica sede Italiana dove si potranno progettare e realizzare prototipi di circuiti integrati utilizzando la fotonica, una delle cinque tecnologie identificate dall’Unione Europea come strategica per la nascita e per l’affermazione dell’internet del futuro, quello che ci accompagnerà nel ventunesimo secolo. Il Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e la Scuola Superiore Sant´anna annunciano la realizzazione di una struttura strategica per i settori industriali ad alto tasso di innovazione tecnologica nel campo della fotonica integrata. Si tratta di un progetto che prevede investimenti per la Scuola Superiore Sant’anna per un importo superiore a 8 milioni di euro, con i quali finanziare la costruzione di un nuovo laboratorio di 800 metri quadrati nell’area di San Cataldo, a due passi dal centro storico di Pisa, grazie anche al finanziamento erogato dalla Regione Toscana e al coordinamento della Provincia di Pisa. A San Cataldo nasceranno laboratori attrezzati in locali con atmosfera controllata e pulita - si tratterà delle sofisticate “camere bianche” o “pulite” cleanrooms - e con macchinari per eseguire complessi processi con i quali realizzare circuiti e dispositivi fotonici integrati. Il progetto che non ha eguali in Italia potrà convogliare in Toscana forti investimenti da aziende già interessate a tecnologie complesse per migliorare l’efficienza energetica dei sistemi per telecomunicazioni oltre che per ridurne le dimensioni, avviando un altro settore che rientra a pieno titolo nella “green economy”. All’avvio del progetto sulla fotonica integrata si collega anche la vicenda di un ricercatore, uno dei cosiddetti “cervelli” tornati in Italia, che ha preferito rientrare in Toscana per coordinare il centro di progettazione della fotonica su silicio: è Marco Romagnoli ed è considerato uno dei migliori ricercatori a livello mondiale nel campo della fotonica che, per vivere la nuova avventura, ha lasciato il suo incarico al Mit di Boston. Romagnoli è tra gli inventori del laser integrato sul silicio, dispositivo che ricercatori di tutto il mondo cercavano di realizzare e che invece è stato sviluppato dal team guidato da questo ricercatore che ha deciso di tornare a lavorare in Italia. Per prepararsi alla progettazione dei circuiti da realizzare il Cnit ha infatti già costituito il “Silicon Photonics Design Center” nel suo Laboratorio Nazionale di Reti Fotoniche, presso l’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (Tecip) della Scuola Superiore Sant’anna per provvedere alla progettazione dei circuiti fotonici su silicio che saranno realizzati nella nuova infrastruttura tecnologica della Scuola Superiore sant’Anna, rafforzando così la più che decennale collaborazione con il Cnit nel settore della fotonica, collaborazione cha, di recente, ha portato al record di comunicazione con il supercanale da un terabit al secondo sulla fibra ottica . La fotonica integrata è considerata una delle tecnologie chiave per sviluppare numerosi settori industriali ad alto valore aggiunto, tra questi in primo luogo le tecnologie informatiche, l’industria biomedicale, della difesa e aerospaziale. I circuiti integrati sviluppati a Pisa produrranno, propagheranno e manipoleranno segnali ottici e potranno essere impiegati in applicazioni dalla medicina alle telecomunicazioni, con effetti che tutti potranno verificare. Le infrastrutture di comunicazione in fibra ottica rientrano infatti nei principali settori che potranno trarre beneficio dall’introduzione delle nuove tecnologie fotoniche. Tra l’altro, non passerà molto tempo perché l’integrazione fotonica faccia il suo ingresso anche nel mercato “consumer”., dove molte periferiche dei pc potranno essere connesse attraverso un cavo ottico ad alta capacità che utilizza interfacce realizzate con la fotonica integrata. L’interconnessione tra i cosiddetti “data centers”, i computer della rete Internet, l’accesso domestico alla rete e i collegamenti telefonici condividono un’infrastruttura di rete in fibra ottica interconnessa con estese reti regionali, nazionali e mondiali, dove il traffico aumenta in maniera costante da venti anni con un tasso di crescita che lo porta, addirittura, al suo raddoppio ogni 18 mesi al massimo. Questo sviluppo ha portato alla necessità di trasmettere grandissime quantità di dati nelle reti di fibra ottica che sono messe in campo in tutto il globo terrestre, incluse le reti sottomarine negli oceani e le reti di lunga distanza che attraversano i continenti e le grandi distanze geografiche. Per sopportare il vorticoso aumento di traffico e per sostenere lo sviluppo del “nuovo” internet è necessario contare su una infrastruttura di trasmissione particolarmente capace. In particolare, a causa della grande quantità di traffico, i nodi di interconnessione devono essere realizzati con apparecchiature sempre più complesse, che occupano spazio, dissipano calore e consumano grandi quantità di energia elettrica. La fotonica integrata è una delle chiavi di volta: aumenterà l’efficienza energetica dei sistemi riducendone le dimensioni (si parla di “green communication”) attraverso nuovi elementi per l’elaborazione ottica dei segnali al posto della più dispendiosa, dal punto di vista energetico, elaborazione elettronica. Inoltre, molte nuove tecniche ottiche possono funzionare con velocità e capacità di banda elevate, precluse all’elaborazione elettronica, un particolare che le rende appetibili nella prospettiva della futura evoluzione delle reti con aumento della capacità di trasmissione. Maria Chiara Carrozza, Rettore della Scuola Superiore Sant’anna, nel commentare l’avvio del progetto sulla fotonica integrata, ricorda che “l’avvio di questo progetto costituisce un importante momento della politica di sviluppo della Scuola Superiore Sant’anna, che, nel rendere più forte le nostre infrastrutture tecnologiche e le competenze nel settore, conferma la sua capacità di saper dialogare con interlocutori pubblici e privati, per portare investimenti di peso, anche economico, in ricerca e in innovazione su Pisa, con evidenti e positive ricadute per la Toscana e, vista la portata del progetto, per l’Italia. Come ho avuto modo di ricordare nei giorni scorsi al Festival dell’Innovazione di Bolzano nella tavola rotonda con i Ministri della Ricerca italiano e austriaco, è necessario difendere e potenziare l’autonomia della ricerca e semplificare, in un quadro di regole certe, il rapporto con possibili finanziatori, che spesso non investono in Italia perché allontanati dalla burocrazia e dalla lentezza dei processi decisionali. Non è il nostro caso perchè la Scuola favorisce la progettualità e crea un ambiente favorevole a chi vuole innovare e aprire nuove frontiere della ricerca con rigore e metodo scientifico. Ecco, questo è invece un esempio di collaborazione virtuosa, che peraltro conferma la capacità della Scuola Superiore Sant’anna di saper scegliere i settori strategici sui quali investire e la visione della Regione Toscana nell´identificare i settori di punta della ricerca del nostro sistema pubblico”. Enrico Del Re, Presidente del Cnit, afferma che “l’iniziativa di valenza mondiale è una ulteriore testimonianza dei risultati che da oltre dieci anni il Cnit e la Scuola Sant’anna raggiungono per effetto della collaborazione strategica instaurata nel settore delle comunicazioni in fibra ottica. Intorno ad un prestigioso ricercatore del Cnit, che arricchisce il Laboratorio Nazionale di Pisa, abbiamo costruito un centro di progettazione che avrà una capacità di attrazione di soggetti industriali ad altissimo livello tecnologico”. Giancarlo Prati, Direttore dell’Istituto Tecip (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione della Scuola Superiore Sant’anna) sottolinea che “il nuovo centro di Pisa è un progetto ambizioso, già in corso di realizzazione fondato su una solida collaborazione tra Istituto Tecip e Cnit, che porterà la ricerca Italiana in prima linea con similari iniziative presenti a livello europeo e mondiale. Il Giappone sta lanciando un ambizioso programma decennale sul tema della Silicon Photonics. Il progetto pisano porterà importanti benefici di innovazione alle imprese che vorranno sfruttare le competenze disponibili nel Centro per la Fotonica Integrata, e al tempo stesso potrà attrarre sul territorio insediamenti di imprese per una migliore sinergia nella fase di trasferimento tecnologico “. |
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28° SIMPOSIO DI INFORMATICA APPLICATA |
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Coimbra, 3 ottobre 2012 - Il 28° simposio di informatica applicata si svolgerà dal 18 al 22 marzo 2013 a Coimbra in Portogallo. La ricerca nel campo del mobile computing è diventata sempre più importante con l´uso diffuso di reti wireless di sensori, Nfc, tecnologie per la localizzazione e le loro applicazioni. Con dimensioni sempre più ridotte e integrate in dispositivi piccoli ma onnipresenti come smartphone e tablet, queste tecnologie hanno aperto la strada ai computer portatili e hanno trovato applicazioni in vari settori industriali, compresi quello dei trasporti e della sanità. Poiché il mobile computing e le sue applicazioni coinvolgono sforzi di ricerca interdisciplinari, la conferenza getterà nuova luce sulle aree rilevanti della ricerca e sulle nuove tecnologie, sottolineando allo stesso tempo il bisogno di migliori sinergie. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Acm.org/conferences/sac/sac2013/ |
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PAGAMENTI DI PROSSIMA GENERAZIONE: IL 9 OTTOBRE A MILANO IL “SIA EXPO 2012”, L’EVENTO DEDICATO ALL’EVOLUZIONE DELLA MONETA ELETTRONICA |
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Milano, 3 ottobre 2012 - I pagamenti di prossima generazione saranno il tema dominante del “Sia Expo 2012”, l’evento organizzato da Sia per martedì 9 ottobre a Milano (Marriott Hotel, via Washington 66, dalle ore 8 alle 17), un appuntamento di riferimento per il settore dei pagamenti, rivolto a Banche, Imprese e Pubbliche Amministrazioni, che avranno l´occasione di confrontarsi fra loro, con le istituzioni e i maggiori esperti internazionali. Giunto alla settima edizione, l’International Payments Summit sarà dedicato al ruolo strategico dell’innovazione nell’ambito dei pagamenti in grado di generare benefici per tutti gli attori coinvolti, dai cittadini alle corporate, dalla Pa alle istituzioni finanziarie. L’evento si concentrerà principalmente sui pagamenti elettronici come leva per ridurre l’uso del contante, con approfondimenti sui mobile payments; le opportunità di business create dall’end-date della Sepa; i servizi di pagamento innovativi per la Pubblica Amministrazione in grado di semplificare le relazioni con cittadini e imprese; l’arrivo sul mercato di nuovi player come le Payment Institution. Nel corso del “Sia Expo 2012” verranno presentati i risultati di un’indagine demoscopica realizzata per Sia da Ispo Ricerche sugli italiani e la “voglia di cash”, mettendo a confronto l’uso del contante e della moneta elettronica. Dalla ricerca emerge, ad esempio, che 1 italiano su 5 sarebbe già disposto ad abbandonare l’uso del contante a favore di strumenti di pagamento elettronici per qualsiasi importo. L’indagine, effettuata su un ampio campione (800 individui) rappresentativo della popolazione italiana, ha esplorato atteggiamenti e bisogni dei consumatori rispetto agli strumenti di pagamento, ipotizzando quali scenari futuri si prospettano all’orizzonte, soprattutto nell’ambito dei pagamenti via cellulare. “Sia Expo 2012” vedrà la partecipazione dei più autorevoli esponenti del settore economico-finanziario e pubblico, tra i quali: Attilio Befera (Direttore, Agenzia delle Entrate), Michele Calzolari (Presidente, Assosim), Paolo Cittadini (Amministratore Delegato, Monte Titoli), Renato Mannheimer (sociologo e politologo, Presidente di Ispo Ricerche), Victor Massiah (Consigliere Delegato, Ubi Banca), Daniela Russo (Direttore Generale Pagamenti e Infrastrutture di Mercato, Banca Centrale Europea), Claudio Salini (Segretario Generale, Consob), Javier Santamaria (Presidente, Epc - European Payments Council), Dirk Schrade (Deputy Head of Department Payments and Settlement Systems, Deutsche Bundesbank, Chairman Working Group on Innovations Retail Payments, Bis), Giuseppe Sciarrone (Amministratore Delegato, Ntv), Bruce J. Summers (Former Director of Federal Reserve Information Technology), Giacomo Vaciago (Economista, Università Cattolica del Sacro Cuore), Emerico Antonio Zautzik (Direttore Centrale Area Banca Centrale, Mercati e Sistemi di Pagamento, Banca d’Italia). |
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AGENDA DIGITALE. IL COMUNE DI MILANO LANCIA IL PORTALE OPEN DATA UN’AMMINISTRAZIONE PIÙ TRASPARENTE E NUOVE OPPORTUNITÀ PER GIOVANI E IMPRESE” |
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Milano, 3 ottobre 2012 - Dopo l’avvio del progetto wifi, che al momento vede oltre 500 hotspot accesi in 250 luoghi della città per facilitare l’accesso alla rete, l’agenda digitale del Comune di Milano si arricchisce oggi di un altro importante tassello: è infatti online da ieri http://dati.Comune.milano.it il portale Open Data sviluppato internamente dai tecnici delle direzioni Servizi Informativi e Statistica del Comune. Gli Open Data sono gruppi (set) di dati, numerici o geografici, messi a disposizione e liberamente fruibili da tutti. Dati anagrafici e elettorali, sugli esercizi commerciali e le piste ciclabili, sulle piscine e i musei, sui parcheggi d’interscambio e le aree pedonali: sono solo alcuni esempi delle decine di set di dati che verranno progressivamente “liberati” dal Comune sul nuovo portale. Tutti saranno leggibili e interpretabili anche senza l’utilizzo di software proprietari. Già oggi il portale ospita i primi 45 set di dati. Tra questi - oltre a quelli già citati – i dataset su scuole, postazioni del bike sharing, mobilità e Area C, hotspot wifi, centri sportivi, aree giochi, orti comunali e didattici, aree per cani e strutture ricettive. Da ottobre sono previsti rilasci con cadenza mensile. L’obiettivo è superare la soglia dei 100 gruppi di dati entro il prossimo dicembre. Parallelamente, l’Amministrazione ha già aperto un profilo Twitter dedicato ( http://twitter.Com/opendatamilano ), come primo luogo e momento di dialogo con gli utenti al fine di migliorare costantemente l’offerta di open data. “Con il portale Open Data – ha dichiarato Cristina Tajani, assessore allo Sviluppo economico che ha recentemente ricevuto dal Sindaco la delega alla Statistica - rendiamo più trasparente l’azione dell’Amministrazione, ampliamo la conoscenza della città per migliorare la nostra vita quotidiana e offriamo a ricercatori e commentatori strumenti per valutare l’azione della Pubblica amministrazione. Non solo, favoriamo concretamente la conoscenza del territorio a chi vuole creare opportunità d’impresa o, anche e più semplicemente, applicazioni informatiche, come apps, utili ai cittadini. Si tratta di un’opportunità importante, come dimostrato in altre realtà europee, un concreto volano di sviluppo economico e occupazionale. Nei prossimi giorni apriremo anche una fase di ricerca di partnership tecniche e finanziarie, come ulteriore spinta per favorire le ricadute positive sul territorio”. A tal proposito un recente studio della Commissione europea ( http://ec.Europa.eu/information_society/policy/psi/docs/pdfs/opendata2012/open_data_communication/en.pdf ) ha stimato in 40 miliardi di euro l’anno nei 27 paesi dell’Unione i vantaggi economici derivanti dalla “liberazione” massiccia di dati provenienti da enti pubblici. In Spagna, invece, un report di una commissione governativa http://www.Ontsi.red.es/ontsi/en/estudios-informes/characterization-study-infomediary-sector-june-2011 ) definisce tra i 550 e i 650 milioni di euro il volume di affari associato al rilascio di dati da parte del governo nazionale e in circa 5mila i posti di lavoro associati al riutilizzo di dati. Voglio infine sottolineare – ha aggiunto l’assessore – che questo progetto è stato realizzato all’interno del Comune, valorizzando le competenze presenti nell’Amministrazione e utilizzando le norme che prevedono il riuso dei sistemi informatici tra soggetti pubblici”. |
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MILANO: INNOVAZIONE TECNOLOGICA. AL VIA NUOVO BANDO, OLTRE 4 MILIONI DI EURO PER LE IMPRESE |
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Milano, 3 ottobre 2012 - Ha aperto ieri il nuovo bando di sostegno all’innovazione tecnologica, con oltre 4 milioni di euro da assegnare alle imprese. Il Comune di Milano, insieme alla Regione e al Sistema Camerale Lombardo, dà il via a una nuova iniziativa per le micro, piccole e medie imprese, con due obiettivi: sostenere la domanda di servizi e prodotti delle tecnologie per la produttività, l´informazione e la comunicazione, fondamentali per incrementare la competitività aziendale, migliorandone l´efficienza in termini di organizzazione interna, comunicazione, gestione dei costi e del trattamento delle informazioni; stimolare la crescita qualitativa del settore dell´informazione e comunicazione sostenendo la realizzazione di progetti di ricerca, sperimentazioni o investimenti in nuove tecnologie. “ È un bando molto completo - ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani - perché si è voluto pensare sia alla diffusione delle tecnologie delle informazioni (Ict) presso le imprese più piccole, le cosiddette micro imprese che hanno necessità anche semplici di gestione delle forniture o della contabilità, sia alle esigenze delle imprese di media dimensione che diventano certamente sempre più complesse, sino a stimolare la creazione di nuove tecnologie digitali da parte degli esperti informatici. Gli ambiti dove si promuove la creazione di nuove soluzioni prevedono settori importanti, quali la mobilità, l’energia, l’ambiente, l’inclusione attraverso la riduzione del digital divide, l’educazione a distanza e altre iniziative”. Il contributo erogabile è a fondo perduto e copre il 50% delle spese dell’investimento fino a un massimo di 30.000 euro. Le domande potranno essere presentate in forma telematica, accedendo al portale http://servizionline.Mi.camcom.it, gestito dalla Camera di Commercio di Milano, a partire dalle ore 12 di oggi fino alle ore 12 del 31 ottobre 2012. |
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STEVE JOBS: THE LOST INTERVIEW, DI PAUL SEN. LA VIDEO-INTERVISTA ALL´INFORMATICO VISIONARIO, CHE HA CAMBIATO IL NOSTRO FUTURO A ODEON FIRENZE E ALL´ARSENALE DI PISA: DUE PROIEZIONI A CURA DI FONDAZIONE SISTEMA TOSCANA |
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Firenze, 3 ottobre 2012 - Ad un anno esatto dalla sua scomparsa, Fondazione Sistema Toscana celebra Steve Jobs con la proiezione del documentario Steve Jobs: The Lost Interview, di Paul Sen. Nel 1995, in occasione della realizzazione del documentario “Triumph of the Nerds”, fu girata una lunga internvista a Steve Jobs, condotta da Robert Cringely, nella quale si parla del percorso lavorativo e della visione del futuro di uno dei più grandi geni dell´informatica di tutti i tempi. Per 17 anni si credette che la video-intervista fosse andata persa. Ritrovata recentemente, viene oggi riproposta al pubblico, come raro documento che fa conoscere da vicino un uomo e uno scienziato che ha realizzato le sue visioni innovative sul futuro. Un´affascinante testimonianza su Jobs in un momento particolarmente interessante della sua carriera, a due anni dalla sua decisione di riprendere nelle sue mani il controllo della Apple. In quel periodo era infatti stato estromesso da Apple, in seguito all’intervento di John Sculley, l’amministratore delegato da lui stesso messo a capo dell’azienda. Piuttosto che concentrarsi sulla situazione attuale, di cui Jobs parla con evidente commozione - più per la sorte a cui stava andando incontro Apple che per il suo personale allontanamento - Cringely ci riporta agli esordi del giovane Steve nel mondo dell´informatica, un racconto che testimonia il destino tracciato di un giovane con gli occhi da sognatore e la mente da scienziato. Steve Jobs: The Lost Interview di Paul Sen, distribuito in Italia da Feltrinelli Real Cinema e Associazione Fanatic About Festival, è già apparso in poche, selezionate sale americane lo scorso novembre e sarà presentato al pubblico toscano grazie a due proiezioni organizzate da Fondazione Sistema Toscana: - a Odeon Firenze mercoledì 3 Ottobre, alle ore 21.00, nel segno della continuità con la programmazione di documentari di qualità della Casa del Cinema (biglietti, disponibili in prevendita e online: 7,5 euro intero; 6 euro ridotto); - dopo la tappa fiorentina, il documentario verrà proiettato venerdì 5 ottobre all´Internet Festival di Pisa. L´appuntamento è al cinema Arsenale, alle ore 17.00 (Vicolo Scaramucci, ingresso libero). Nella stessa giornata l´Internet Festival dedica all’imprenditore simbolo dell’era digitale, l’incontro “Jobs: genio dell’innovazione o funambolo del marketing?”, moderato da Giacomo Dotta (caporedattore webnews.It, gruppo Html), con Fabio Lalli (Indigeni Digitali), Riccardo Bagnato (autore di "iJobs", biografia non autorizzata di Jobs), Fabio De Ponte (autore di "Mela bacata") e Mirko Lalli (Clouditalia). Il Festival coinvolgerà anche i più giovani nella riflessione sul padre della Apple. Gli over 14 potranno partecipare alla game conference: “Gates vs Jobs. La guerra dei bit”. |
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"COMPLETARE LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA NEL CONTESTO DELL´UNIONE DELL´INNOVAZIONE - TEMPO D´IMBARCO" |
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Nicosia, 3 ottobre 2012 - Il 14 novembre 2012 si terrà a Nicosia, a Cipro) un evento intitolato "Completare lo Spazio europeo della ricerca nel contesto dell´Unione dell´innovazione - tempo d´imbarco" (Completing the European Research Area in the Context of the Innovation Union - Boarding Time). Nell´ambito della presidenza cipriota e in collaborazione con l´Ufficio di pianificazione di Cipro, la Fondazione cipriota per la promozione della ricerca (Rpf) invita tutte le parti interessate a partecipare a un evento di un giorno che verterà su temi trasversali riguardanti lo Spazio europeo della ricerca (Ser). Tra i campi specifici da esplorare durante la conferenza vi sono questioni quali l´efficacia dei sistemi di ricerca nazionali, il mercato del lavoro aperto per i ricercatori, le infrastrutture di ricerca, le questioni di genere, il trasferimento delle conoscenze e l´accesso libero, la cooperazione e la concorrenza transfrontaliera degli operatori del settore, la cooperazione internazionale e il meccanismo di monitoraggio. La conferenza mira a riunire le parti interessate Ser come le organizzazioni di ricerca, le università, le imprese private e gli enti pubblici. Insieme dovranno contribuire alle misure e azioni politiche da attuare al fine di completare il Ser entro il 2014. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec.Europa.eu/research/index.cfm?pg=conferences&eventcode=bf34940f-c789-2712-a49012513b3a20e6 |
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PIÙ LA SCUOLA È “COMPRENSIVA”, MEGLIO È: A FIRENZE UN SEMINARIO REGIONALE |
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Firenze, 3 ottobre 2012 – “La scuola del futuro”. Questo, per Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana e assessore all’istruzione, sono gli Istituti Comprensivi: organizzazione scolastica – aggiunge – “troppo spesso dipinta come soluzione di emergenza senza considerare che questo poteva accadere 15 anni fa mentre oggi ilComprensivo significa innovazione perché la sua stessa organizzazione comporta il superamento di vecchie logiche, come quelle dei programmi-compartimento, predefiniti per ogni livello di scuola e slegati l’uno dall’altro”. Ed è proprio sui Comprensivi (con il titolo “Comprensivi si diventa“) che Regione Toscana ha organizzato un seminario che si è svolto, ieri mattina, nell’Auditorium di Santa Apollonia, a Firenze con il coordinamento di Giancarlo Cerini, dirigente tecnico e direttore di “Rivista dell’Istruzione“, una vera autorità in materia. L’istituto Comprensivo è tale perché riunisce, in una stessa organizzazione, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado. Si sta parlando di una realtà che, in Toscana e nell’anno scolastico appena iniziato, riguarda 268.021 alunni che frequentano 12.183 classe nei 273 Istituti Comprensivi (dati sull’organico di fatto al settembre 2012). Si va dai 59 Istituti nella provincia di Firenze ai 12 in quella di Livorno. Le altre realtà provinciali con un numero maggiore diComprensivi sono, nell’ordine, Lucca (39), Pisa (33), Arezzo (31). Per finire con Pistoia (24), Grosseto (21), Massa-carrara, Prato e Siena (18 per ciascuna provincia). ”Un Istituto Comprensivo – prosegue Stella Targetti – dà la possibilità di mettere in connessione ciò che si impara a 3 anni con ciò che si studia a 14 mettendo al centro le competenze degli allievi e non lo svolgimento del programma”. Nel corso del seminario (“Perché e come l’Istituto Comprensivo può innovare la scuola”) aperto da Angela Palamone e concluso da Stella Targetti, dirigenti scolastici, amministratori locali, rappresentanti di associazioni di genitori e sindacalisti si sono confrontati sui nodi di questa realtà scolastica. Alla base del confronto un documento, curato dalla vicepresidenza di Regione Toscana. “Non mancano – aggiunge Targetti – problemi e criticità, ma a nostro parere la strada da seguire è questa ed è questo il motivo del seminario”. Un anno fa, all’inizio dello scolastico 2011/12, in Toscana esistevano 246 Istituti Comprensivi per 223.773 alunni e 10.301 classi. Quest’anno i dati registrano 27 Istituti Comprensivi in più, con 44.248 alunni in 1882 classi in più. Con l’Ic (Istituto Comprensivo) si va verso il “superamento dell’insegnamento tradizionale inteso come svolgimento del programma – è scritto nel documento base dell’incontro regionale – in favore di un’idea di scuola che metta al centro lo studente e con un insegnamento che diventa relazione educativa in un ambiente motivante e gratificante”. Verso la necessaria innovazione positiva della scuola, dunque, l’Ic è “condizione favorevole, ma non sufficiente” essendo necessaria una “vera collaborazione fra i docenti nei vari livelli di scuola” ma anche “un contesto che valorizzi le diverse professionalità”. Occorrono poi – prosegue il documento – “condizioni di lavoro e un clima favorevole alla flessibilità organizzativa e alla progettazione integrata” così come fondamentale risulta la questione del “dimensionamento”. Cinque i momenti in cui è ruotata la mattina: il rapporto con il territorio, il ruolo della dirigenza, il lavoro sul cosiddetto curricolo verticale, la dimensione organizzativa, il ruolo del curricolo globale per una scuola comunità professionale. |
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LA CRS CHIAVE PER I SERVIZI SCOLASTICI ONLINE |
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Milano, 3 ottobre 2012 - Regione Lombardia e Lombardia Informatica lanciano un bando da 160.000 euro per favorire la diffusione nelle scuole lombarde della Carta regionale dei servizi (Crs) come strumento di identificazione per l´accesso ai servizi online. In questo modo 65 Istituti scolastici e 15 società produttrici di software potranno beneficiare di un finanziamento per integrare il servizio di autentificazione del cittadino nei portali scuola-famiglia. "Questi portali - spiega l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari - diventano un tramite sicuro e tecnologico per favorire le comunicazioni tra la scuola e le famiglie, veicolando anche informazioni riservate quali quelle contenute nel registro elettronico come assenze e voti conseguiti. La Crs garantirà l´autenticazione in rete dell´utente, consentendo di accedere a queste informazioni nel pieno rispetto della sicurezza e della privacy". Progetto Per 25.000 Studenti - Il progetto coinvolgerà circa 25.000 studenti lombardi insieme alle loro famiglie, ognuna delle quali riceverà gratuitamente un lettore di smart-card. Per ottenere il contributo è necessario presentare un progetto attraverso il quale venga garantito l´impegno alla diffusione dell´utilizzo della Crs. Il bando è consultabile e scaricabile dal sito di Lombardia Informatica all´indirizzo www.Lispa.it nella sezione Gare/avvisi. Ruolo Centrale Della Carta - "Questa iniziativa legata all´uso della Crs nel mondo scolastico - conclude Maccari - conferma il ruolo centrale della Carta nel facilitare e agevolare, quotidianamente, il rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione in diversi ambiti". |
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BOLZANO, UFFICIO GEOLOGIA E PROVE MATERIALI: RICERCA E STUDIO BASE DELL´ATTIVITÀ |
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Bolzano, 3 ottobre 2012 - Nel corso della Lunga Notte della Ricerca, svoltasi nei giorni scorsi, sono state oltre 300 le persone che, dal pomeriggio fino a mezzanotte, hanno raggiunto l´Ufficio geologia e prove materiali della Provincia a Cardano per toccare con mano attrezzature e materiali. Ricerca e studio, come fa presente l´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, sono alla base dell´attività del servizio. L´innovazione e la ricerca sono di casa all´Ufficio geologia e prove materiali della Provincia, il tutto al servizio della sicurezza. Come sottolinea l´assessore provinciale Florian Mussner, innovazione e sicurezza sono abbinate ed è necessario sensibilizzare sempre più verso l´innovazione al fine di incrementare la sicurezza. Come fa presente il direttore Volkmar Mair, gli esperti dell´ufficio geologia e prove materiali si occupano di prove distruttive e non distruttive su materiali da costruzione e deve garantire che gli utenti finali di questi materiali li possano utilizzare in sicurezza per lungo trempo. L´ufficio si occupa atresì di progettazione, direzione dei lavori, contabilità e collaudi; rilevazioni e pareri geologici; carte delle zone a rischio; analisi di materiale di riciclaggio. Compito del Laboratorio Prove Materiali è quello di offrire all´industria, agli Uffici pubblici e dell´Amministrazione, ai Comuni nonchè ai privati, un´ampia serie di prove sui materiali da costruzione. In quest´ambito vengono svolte ricerche sulle pietre presenti in natura in territorio altoatesino al fine di indurre al loro impiego nelle opere a livello locale. Inoltre, in caso di grandi opere, soprattutto la costruzione di strade, vengono ad esempio analizzati suoli e terreni. Vengono studiati innovativi materiali di substrato per la costruzione di strade forestali e piste ciclabili. Altresì vengono testati nuovi asfalti per contenere l´inquinamento acustico o materiali più adatti per la costruzione di gallerie. Nel laboratorio, come fa presente Ivan Centomo vengono eseguiti i test previsti dalla legge per garantire la massima sicurezza e la miglior qualità dei prodotti, in particolare quelli sul calcestruzzo. A seguito di una certificazione Iso le attestazioni rilasciate dal laboratorio hanno valore a livello europeo. Il settore Geologia si occupa delle principali attività geologiche svolte in Alto Adige. Come ricorda Volkmar Mair, direttore dell´Ufficio geologia e prove materiali, in collaborazione con l´Ufficio protezione civile è stato istituito un servizio di reperibilità, con lo scopo, in caso di emergenze, di fornire una consulenza geologica, sul luogo dell´evento entro due ore. Per le costruzioni di proprietà della Provincia vengono redatti pareri geologici e realizzati progetti di tipo geologico e geotecnico.
L´ufficio geologia e prove materiali, nella sede a Cardano, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 info: www.Provincia.bz.it/edilizia/temi/geologia.asp |
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SCUOLE SUPERIORI: ECCO LE BORSE DI STUDIO 834 I BENEFICIARI PER OLTRE 417MILA EURO COMPLESSIVI. ELENCHI NELLE SEDI DELLA PROVINCIA E SUL SITO SCUOLA.PARMA.IT. |
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Parma, 3 ottobre 2012 – Sono 834 gli alunni delle prime due classi di scuola superiore di Parma e del Parmense ammessi a beneficiare delle borse di studio bandite dalla Provincia per l’anno scolastico 2011-2012, sulla base del finanziamento di 417.600 euro reso disponibile dalla Regione Emilia-romagna. Gli elenchi (di aventi diritto ed esclusi) sono pubblicati nelle sedi delle Provincia di Viale Martiri della Libertà 15 e Piazzale della Pace 1, e sono consultabili sul sito www.Scuola.parma.it Tutti coloro che avevano fatto richiesta della borsa, sia inclusi sia esclusi, riceveranno comunque una comunicazione ufficiale da parte del Servizio Scuola della Provincia in merito alla loro posizione e alle modalità di erogazione del contributo, che sarà di 450 euro per la borsa “base” (che tiene conto della situazione economica del nucleo familiare dello studente) e di 562,50 euro per la borsa “maggiorata” (che spetta agli studenti caratterizzati anche da merito o da situazione di handicap). Nel complesso 458 gli studenti che hanno diritto alla borsa “base” e 376 quelli cui spetta la borsa con maggiorazione, ottenuta per merito da 336 ragazzi (201 femmine e 135 maschi). Degli 834 alunni che avranno il contributo, 390 sono cittadini stranieri: 141 hanno ottenuto la borsa con maggiorazione per merito (86 femmine e 55 maschi). Dei richiedenti 25 sono stati esclusi perché non hanno completato l’anno scolastico, condizione necessaria e confermata dalla scuola. Anche quest’anno la Provincia è inoltre impegnata, insieme alla Regione e all’Agenzia delle Entrate, nei controlli degli ammessi, per “scoprire” eventuali posizioni irregolari a seguito di dichiarazioni mendaci rese in autocertificazione: coloro che sono stati individuati a formare il campione da sottoporre al controllo (5% degli aventi diritto) riceveranno una comunicazione ad hoc. |
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CONCORSO LETTERARIO “IL CASTELLO IN GIALLO" PER I GIOVANI STUDENTI TRENTINI UNDER 18 |
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Trento, 3 ottobre 2012 - Gli allievi delle scuole trentine, d’ogni ordine e grado, possono diventare scrittori, anzi giallisti con il concorso letterario “Il Castello in Giallo: il castello di Stenico raccontato dagli under 18”. Le adesioni vanno fatte entro il 12 ottobre, mentre gli elaborati andranno consegnati entro il 30 aprile 2013. Intrighi e amori, sconfitte e vittorie, sanguinose battaglie e accordi decisivi: infinite le storie che la letteratura di tutti i tempi ha ambientato nei castelli europei. Per quest’anno scolastico 2012-2013 il Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali in collaborazione con il Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento, l’Assessorato alla Cultura, rapporti europei e cooperazione, l’Assessorato all’Istruzione e Sport e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ha bandito infatti un singolare concorso, intitolato “Castello In Giallo: Il Castello di Stenico raccontato dagli under 18” , che invita tutti gli studenti under 18 trentini a cimentarsi con la letteratura, non solo come lettori, ma come autori, inventando storie che prendano spunto dall’affascinante maniero trentino, collocato nel cuore delle valli Giudicarie, che con la sua storia appassionante, la sua suggestiva architettura, il ricco ambiente che lo circonda offre tante suggestioni “in giallo”. In un’ottica di promozione della storia locale e dell’educazione al patrimonio culturale, lo scopo del concorso è quello di promuovere la produzione di elaborati, scritti o grafici, che attraverso l’approccio della scrittura creativa e dell’ambientazione giallistica o mistery avvicinino i giovani cittadini alla conoscenza e all’uso consapevole del patrimonio culturale: gli elaborati potranno essere nella forma del racconto scritto, ma anche del testo teatrale o del fumetto. L’iniziativa rientra nell’ambito di un ampio progetto di valorizzazione del Castello di Stenico, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, e intende promuovere lo studio e la ricerca sulla cultura e sul paesaggio del territorio trentino, incoraggiando l’analisi della storia locale e favorendo l’educazione alla cittadinanza attraverso il coinvolgimento attivo delle scuole. Agli insegnanti saranno offerti, a partire dalla seconda metà di ottobre, incontri di formazione con esperti di scrittura creativa, di fumetto, oltre che di storia e d’arte, promossi in collaborazione con lo studio d’arte Andromeda di Trento; alle classi, visite “dedicate” e kit di materiali informativi, e naturalmente assistenza e appoggio nel corso dell’anno da parte dei Servizi educativi del museo. Le adesioni devono pervenire al castello del Buonconsiglio all’attenzione della dott.Ssa Roberta Opassi entro il 12 ottobre, mentre gli elaborati andranno consegnati entro il 30 aprile 2013. La premiazione avverrà alla fine di maggio. Il bando del concorso si può trovare nel sito del Castello del Buonconsiglio, www.Buonconsiglio.it |
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SCUOLA 2.0, LA PROVINCIA DI PRATO METTE IN RETE GLI ISTITUTI SUPERIORI |
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Prato, 3 ottobre 2012 - Un pacchetto con Wi-fi e connessione dati a fibra ottica integrati che potranno diventare anche strumento didattico. E ci sarà anche un risparmio Scuola 2.0, la Provincia lancia un progetto innovativo per mettere in rete tutti gli istituti superiori con un pacchetto che comprende Wi Fi e connessione dati a fibra ottica. La vice presidente della Provincia con delega alla Scuola Ambra Giorgi e l´assessore all´Innovazione Alessio Beltrame hanno presentato l´iniziativa questa mattina nella sede del Gramsci-keynes insieme alla preside dell´istituto Maria Grazia Tempesti e alla dirigente di Scuola e Formazione della Provincia Franca Ferrara. Hanno partecipato anche alcuni ragazzi della Federazione degli studenti. “Si tratta di un progetto di razionalizzazione delle connessioni che renderà omogeneo il servizio per tutte le scuole livellandolo verso l´alto, con un deciso salto di qualità che sarà di aiuto anche dal punto di vista didattico”, ha detto Giorgi. “Tutto è partito dall´iniziativa degli studenti e dai risultati del loro questionario. Abbiamo dato risposta ai loro bisogni e al tempo stesso avviato un percorso di innovazione tanto più importante perché riguarda gli studenti, i futuri cittadini di un mondo sempre più tecnologico. E c´è di più, con il pacchetto integrato spenderemo meno e avremo un servizio al top delle possibilità attuali”, ha aggiunto Beltrame. A questo proposito la preside Tempesti ha ricordato come al Gramsci-keynes nel tempo siano stati attivate più connessioni fino a creare una piccola giungla di contratti che incide sul bilancio scolastico per circa 4.000 euro. “La nostra scuola, 62 classi e 1.350 ragazzi, è un mondo ampio e complesso e il progetto della Provincia è quanto mai tempestivo considerando che anche le intenzioni del ministro Profumo vanno in questa direzione”. Franca Ferrara ha infatti spiegato che la Provincia in questo caso ha anticipato le direttive del ministero, che con il piano per la scuola digitale intende rivoluzionare la didattica anche attraverso l´utilizzo di tablet e connessioni veloci. “Il pacchetto integrato metterà gli istituti in grado di percorrere questa strada con gli strumenti giusti e per l´amministrazione sarà comunque vantaggioso. Considerando che la qualità finale sarà molto più elevata dell´attuale, risparmieremo complessivamente dai 15 mila ai 20 mila euro”, ha concluso Ferrara. Ai contratti attuali infatti, che coinvolgono singole scuole con modalità molto diversificate e complessivamente di efficacia modesta, subentrerà un unico pacchetto, che stabilirà servizi erogati e costi, all´interno del quale i singoli istituti moduleranno poi le proprie esigenze. La sinergia possibile grazie a questo modello permetterà il risparmio sui costi. Interventi nella direzione di una scuola pratese 2.0 erano stati sollecitati alla Provincia nel maggio scorso dalla Federazione degli studenti che chiedeva il Wi Fi nelle scuole superiori e l´assessore Beltrame aveva dato la disponibilità dell´ente per l´installazione di accessi gratuiti alla rete parlando proprio dell´inizio del nuovo anno scolastico come partenza del progetto. Nel frattempo la Provincia ha incontrato tutti i presidi e valutato con le singole scuole la validità dell´iniziativa. Il pacchetto della Provincia naturalmente include l´ingresso nella rete nazionale “Free Italia Wifi” che oggi conta a Prato 110 hot spot attivati o in fase di attivazione, oltre 8.100 iscritti e una media di 250 accessi al giorno. Gli access point saranno installati dalla Provincia mentre la fibra ottica permetterà alle scuole di avere una connessione voce e dati evoluta, con la possibilità di ulteriore sviluppo anche in funzione didattica. |
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ACQUISTO LIBRI SCOLASTICI, APPROVATI CRITERI DI RIPARTO DEL FONDO DESTINATARIE DEI CONTRIBUTI SONO LE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI LUCANI CON REDDITO ISEE NON SUPERIORE A 11.305,72 EURO. IL BANDO SUL SITO INTERNET DELLA REGIONE |
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Potenza, 3 ottobre 2012 - Contributi per l’acquisto di libri scolastici. La Giunta regionale ha approvato i criteri di riparto del fondo, che ammonta a 1.893.393. Lo rende noto l’assessore alla Formazione, Vincenzo Viti. Destinatarie dei contributi sono le famiglie degli studenti lucani, che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado (statali e paritarie). Requisito è il reddito Isee non superiore a 11.305,72 euro. Le domande devono essere presentate ai Comuni di residenza, che fissano i termini e conducono un’istruttoria. Entro il 15 novembre i Comuni devono trasmettere alla Regione Basilicata - Ufficio Sistema scolastico universitario e Competitività delle Imprese, il numero delle richieste presentate e dichiarate ammissibili. Il fondo sarà ripartito tra i Comuni sulla base dell’effettivo fabbisogno e proporzionalmente alle risorse disponibili. Il bando è consultabile sul sito Internet della Regione Basilicata. |
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STILI DI VITA CORRETTI, L’UNIVERSITÀ DI BRESCIA È CAPOFILA IN EUROPA AL VIA IL PRIMO PROGETTO SU ATTIVITÀ FISICA E ALIMENTAZIONE |
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Brescia, 3 ottobre 2012 – Incentivare alimentazione corretta ed esercizio fisico nelle aule e dentro gli uffici. Per la prima volta in Europa, gli stili di vita sani diventano di casa alla Statale. Questi gli obiettivi di “Università di Brescia – Il ritratto della salute”, l’ambizioso progetto ideato dall’Unibs per promuovere in concreto comportamenti salutari tra studenti, docenti e personale. Con la fondamentale collaborazione del Centro Universitario Sportivo (Cus) locale, fino a marzo 2013 la vita accademica sarà caratterizzata da una serie di eventi ed attività che rappresentano la struttura portante del progetto. “Kit della salute, opuscoli, passeggiate in città, corsi di cucina, applicazioni per smartphone e tantissime altre iniziative – spiega il prof. Sergio Pecorelli, Magnifico Rettore dell’Università di Brescia –. Consegniamo nelle mani delle persone elementi tangibili per provare a cambiare, non ci limitiamo solo ai discorsi. In Italia vivono circa 6 milioni di obesi, quasi 900.000 in Lombardia. Vogliamo invertire la tendenza che vede i nostri concittadini scalare le classifiche mondiali di sedentarietà e sovrappeso. La Statale deve essere un luogo per educare in maniera adeguata anche il corpo, non solo la mente. Proponiamo quindi attività concrete e misurabili, aperte a tutta la popolazione accademica, per mostrare che è possibile coniugare studio, lavoro e movimento in maniera semplice e divertente. La sedentarietà provoca 600.000 decessi l’anno in Europa e rappresenta una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità nel mondo. Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro e osteoporosi colpiscono in massa gli italiani e sono legate proprio a stili di vita sbagliati. Prevenire tutto questo significa alleggerire notevolmente anche gli enormi costi sanitari delle malattie. Ci rivolgiamo per adesso alla comunità locale, ma il nostro obiettivo è rendere il tutto esportabile poi ad altre Università italiane”. Il progetto dispone di un vero e proprio ‘braccio armato’, che ha nell’attività fisica la sua ragione di vita: il Centro Universitario Sportivo (Cus) di Brescia. “Dal 1983 lavoriamo a fianco dell’Ateneo per promuovere l’attività fisica in città – commenta il dr. Artemio Carra, Presidente del Cus locale e Vicepresidente a livello nazionale –. Siamo la naturale spalla dell’iniziativa, perché l’esercizio rappresenta una delle due colonne portanti di questo sistema ‘salute’. I nostri istruttori aiuteranno i cittadini a capire quanto sia importante rimanere attivi, a qualsiasi età, dosando l’esercizio con il proprio stato di forma”. Perché non è necessario esagerare per rimanere sani e attivi. “Io ho bisogno di ritmi sostenuti per essere sempre al top – spiega Andrea Pirlo, calciatore della Juventus e testimonial del progetto –. Ma gli sportivi di professione rappresentano la netta minoranza. Il resto delle persone può ottenere grandi benefici con meno sforzo: l’importante è la costanza. Ringrazio il prof. Pecorelli per aver pensato a me come particolare ‘ambasciatore’ del progetto. Sono fiero di portare la mia testimonianza per la prima iniziativa che vuole realizzare qualcosa di concreto, in un ambiente importante come quello universitario. Essendo poi bresciano, sono contento che tutto questo succeda nella mia città”. Gli italiani sono poi, nel mondo, quelli più tutelati per quanto riguarda l’attività fisica. Dovrebbero quindi non avere problemi a rimanere in forma. “Invece, 23 milioni di nostri connazionali sono totalmente sedentari – sottolinea il prof. Maurizio Casasco, bresciano d’adozione e Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana (Fmsi) –. Eppure è proprio nel nostro Paese che è nata la specializzazione in medicina sportiva. Il check-up medico obbligatorio per ottenere il certificato è l’unico screening di massa della popolazione, già dalla più tenera età. È obbligatorio infatti dai 12 anni in su. Per questo dobbiamo sensibilizzare sempre di più le persone sull’adesione a stili di vita sani. Manca ancora una cultura diffusa della capacità preventiva dell’attività fisica, che deve essere comunque misurata, come un vero e proprio farmaco. Dobbiamo quindi puntare ad abbassare il più possibile i fattori di rischio. Per questo un progetto come “Università di Brescia – Il ritratto della salute” mancava nel panorama nazionale”. Dopo il primo atto ufficiale, l’Open Day Cus del 23 settembre, il progetto è entrato nel vivo. È già iniziata infatti la distribuzione del “Kit della salute”, che contiene un metro per misurare il girovita e un pratico contapassi, utile per calcolare la distanza minima da percorrere ogni giorno per rimanere in forma: 3km, che corrispondono a circa 5.000 passi. “Abbiamo preso ispirazione proprio da questo per realizzare il primo opuscolo del progetto – spiega il prof. Pecorelli –, chiamato appunto ‘Obiettivo 5.000 passi. Come vivere meglio e godersi la città’. Il booklet è ricco di consigli su alimentazione ed esercizio fisico, ma il suo punto di forza è rappresentato da otto percorsi che si snodano per le vie di Brescia, tutti di 5.000 passi. Sette tracciati originano dal Rettorato, uno dal Cus, e permettono di apprezzare le bellezze storiche e culturali locali, oltre che godere del verde dei parchi. Si riesce così a coniugare il movimento con il gusto per l’arte e per la natura, in tutta tranquillità”. È prevista per ottobre anche la prima ‘passeggiata di salute’, aperta a tutta la cittadinanza, che permetterà di testare direttamente sul campo uno degli itinerari dell’opuscolo. In via di pubblicazione anche la prima applicazione per smartphone targata Unibs. Incentrata prevalentemente sulla corretta alimentazione, è un vero e proprio diario alimentare elettronico che calcola calorie e nutrienti introdotti con i pasti. Sarà disponibile per tutti i ‘cellulari intelligenti’, completamente gratis. Ma “Università di Brescia – Il ritratto della salute” è soprattutto un progetto dall’alto valore scientifico, che viene garantito da uno studio osservazionale sulla popolazione coinvolta, condotto tramite la distribuzione di sondaggi sugli stili di vita. La somministrazione dei questionari è già partita e verrà ripetuta ad intervalli regolari, in modo da ottenere diverse fotografie della situazione nel tempo e valutare così gli eventuali cambiamenti. “Come Cus curiamo tutta la parte sportiva dell’iniziativa – conclude il dr. Carra –. Sono al via tornei interfacoltà e ‘serate della salute’: incontri con i più importanti esperti nel campo dell’esercizio fisico e dell’alimentazione, aperte a tutti, per illustrare ai cittadini cosa fare per rimanere sempre in forma”. Tutte le iniziative che accompagneranno la vita dell’Università fino a marzo 2013 si inseriscono ne “Il ritratto della salute”, il primo progetto nazionale dedicato completamente alla ‘medicina dei sani’: seguire stili di vita corretti per prevenire moltissime malattie. Gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) e della Federazione Medico Sportiva Italiana (Fmsi), oltre che del ‘bollino’ delle principali società scientifiche del nostro Paese. |
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VENDOLA PRESENTA SBAM!: "RIPARTIAMO DAI PIÙ PICCOLI" |
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Bari, 3 ottobre 2012 - “Una gara tra le scuole affinché i bambini possano essere protagonisti di interventi sul mutamento degli stili comportamentali”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina, insieme con gli assessori Maria Campese, Ettore Attolini, Guglielmo Minervini e Dario Stefàno, alla conferenza stampa di presentazione del Programma triennale interassessorile di “Educazione ai corretti stili di vita” chiamato Sbam! (salute, benessere, alimentazione, mobilità). “I bambini che portano a scuola delle merendine – ha proseguito Vendola – si espongono ad una cattiva alimentazione, che è una delle cause dello sviluppo dell’obesità. L’obesità è un problema drammatico per il presente e per il futuro, non del tutto percepito nella sua gravità. Una gara, quindi, affinché si possa determinare l’inversione negli stili di vita: la salute comincia dalla consapevolezza che devi poter fare correttamente ginnastica, devi poter usare la bicicletta, devi poter nutrirti di frutti di stagione ed educarti ad una migliore qualità della vita”. Secondo Vendola: “questo è il modo più intelligente per risparmiare sulla sanità, perché domani noi avremo meno adulti esposti alle malattie cardiorespiratorie. La responsabilità oggi deve essere il centro di un’attività che deve essere soprattutto scolastica, ma deve coinvolgere tutti quanti”. Vendola ha poi sottolineato l’importanza di mettere in campo un programma che coinvolga più assessorati: “abbiamo bisogno – ha detto il Presidente – di mettere insieme tante buone azioni dentro una politica organica di promozione di più maturi stili di vita. Se i diversi frammenti specialistici si ricompongono in un quadro coeso e organico, avremo una migliore qualità delle azioni messe in campo. Questo modello di lavoro è un incoraggiamento anche a noi stessi: costringere non solo la politica, ma le competenze tecniche dei diversi Assessorati a lavorare insieme, significa occuparsi non soltanto dell’offerta, ma aver cura di conoscere sino in fondo la domanda di salute e di qualità della vita”. “I bambini – ha concluso Vendola – sono antenne sensibilissime capaci di ricevere e di riprodurre messaggi positivi. Noi vogliamo, per tante vie, costruire un patto con i più piccoli, perché rivendichino il loro diritto ad un’alimentazione corretta, ad una corretta attività motoria e a corretti e consapevoli stili di vita”. Il progetto - il cui obiettivo specifico è promuovere l’attività fisica e correggere le abitudini sbagliate dei minori, in particolare dei bambini della scuola primaria – è stato redatto d’intesa con cinque assessorati (Sport, Politiche della Salute, Risorse Agroalimentari, Diritto allo Studio, Mobilità) e avrà come partners il Dipartimento di Prevenzione delle Asl, l’Ufficio Scolastico Regionale-miur, Coni, Arem e le Università degli studi di Bari e Foggia – Facoltà delle attività motorie e sportive. “In un momento di gravi difficoltà economiche – ha spiegato l’assessore Campese – con tagli e ridimensionamento della spesa, cerchiamo di fare sinergia e di portare all’interno delle scuole un progetto che veda insieme i diversi assi d’intervento della Regione”. Il problema sovrappeso/obesità è ormai una questione di salute pubblica per la maggior parte dei Paesi industrializzati e rappresenta un problema emergente già a partite dall’infanzia. La prevalenza di obesità giovanile è infatti in crescita continua: attualmente è dieci volte maggiore che negli Anni ’70. Le indagini campionarie condotte nel 2010 dall’Assessorato regionale alle Politiche della Salute nell’ambito del monitoraggio nazionale “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”, hanno evidenziato che in Puglia due bambini su cinque sono in eccesso di peso (il dato più alto dopo Campania e Calabria); mentre ben tre genitori su cinque non percepiscono che il proprio figlio è in sovrappeso. “Il valore aggiunto di questa iniziativa – ha evidenziato l’Assessore Attolini – è, innanzitutto, l’integrazione tra tutti gli assessorati coinvolti. È un aspetto molto importante che si ricollega alla filosofia con la quale noi approcciamo il tema della salute e della promozione attiva della salute: un’attività che intervenga e agisca sui principali determinanti della salute. Riteniamo che non ci sia solo l’età, come esclusivo criterio utilizzato dal Ministero per la ripartizione del Fondo Sanitario, ma esistono numerosi determinanti di salute sui quali è necessario intervenire. La politica di questa Regione in campo sanitario, è una politica diffusa che riguarda tutti gli assessorati”. Il programma “Corretti stili di vita”prevede una fase di Start up (per la quale l’assessorato allo Sport ha già stanziato i primi fondi: 200 mila euro) dedicata a diverse attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento sia delle scuole che delle famiglie dei bambini, in modo da avere la più ampia adesione a partire dall’anno scolastico 2012-2013. “Uno dei pochi aspetti positivi della crisi economica – ha commentato l’Assessore Minervini – è la disponibilità crescente da parte di molti cittadini a cambiare i propri stili di vita. Credo che il punto di partenza giusto, sia proprio quello assunto quest’oggi: i bambini. Cambiare la testa a partire da questa generazione, che può crescere con miti, modelli e simboli completamente diversi rispetto a quelli che hanno alimentato la nostra formazione. Come Assessorato stiamo investendo, da tempo, nel terreno della mobilità sostenibile sulle giovani generazioni, attraverso una serie di progetti che provano a stimolare stili di mobilità diversi”. E’ prevista l’istituzione di una Cabina di Regia, con funzioni di programmazione, monitoraggio e coordinamento, e di un Comitato Tecnico-scientifico. “L’impegno che oggi condividiamo con altri Assessorati – ha dichiarato l’Assessore Stefàno – è in linea con il lavoro che stiamo realizzando in questi anni: riportare il tema dell’alimentazione al centro dell’attenzione, non solo come elemento di attrazione turistica, ma anche come elemento di qualificazione della didattica”. Al progetto interassessorile parteciperà anche l’assessore al Diritto allo Studio e formazione professionale Alba Sasso (non presente in conferenza stampa perché impegnata per motivi istituzionali in altra sede). Ogni assessorato interverrà sulla base delle proprie competenze. In sintesi: L’assessorato allo Sport coordina le azioni da realizzare e promuove la pratica dell’attività motoria e sportiva nelle scuole elementari, con l’ausilio di personale specializzato. L’assessorato alle Politiche della Salute sostiene, tra l’altro, la formazione degli insegnanti e avvierà campagne informative avvalendosi di personale sanitario specializzato presente nelle Asl. L’assessorato al Diritto allo Studio svolge funzioni di raccordo con l’Ufficio scolastico regionale. L’assessorato alle Risorse Agroalimentari sostiene e coordina gli incontri nelle masserie didattiche al fine di incentivare il consumo alimentare consapevole. L’assessorato alla Mobilità promuove la cultura degli spostamenti ecosostenibili incentivando, per il tragitto casa-scuola, gli spostamenti a piedi o in bici. |
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“PERSONE, PIANETA, SALUTE, BENESSERE ” VIII CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE PAVIA - 9 OTTOBRE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI |
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Milano, 3 ottobre 2012 – L’ottava edizione della Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale si terrà il prossimo 9 ottobre nei prestigiosi spazi dell’Università di Pavia. Promossa dalla Fondazione Pubblicità Progresso, in collaborazione con l’Università di Pavia, la Conferenza affronta il tema della salute delle persone e del pianeta e approfondisce il ruolo che la comunicazione sociale può giocare in questi due importanti ambiti. Anche se oggi l’attenzione sembra concentrarsi principalmente sui problemi economici e finanziari, cresce la preoccupazione dei cittadini per la qualità della vita delle persone e dell’ambiente: per questo è necessario trovare soluzioni capaci di promuovere un cambiamento culturale finalizzato a migliorare gli stili di vita di tutti. La scelta di questo argomento è stata dettata da diverse considerazioni: il tema rappresenta l’ideale proseguimento di quanto affrontato da Pubblicità Progresso nella precedente edizione della Conferenza (novembre 2011) dedicata ai nuovi indicatori di benessere. Oggi la salute delle persone e del pianeta diventa un impegno sempre più urgente nell’agenda di molti governi del mondo. L’argomento è centrale anche per Expo 2015 (il tema “nutrire il pianeta” è collegato sia alla corretta alimentazione sia alla sostenibilità ambientale). All’incontro, articolato in due sessioni e aperto dalla lectio magistralis di Salvatore Veca, parteciperanno numerosi ospiti nazionali e internazionali che affronteranno l’argomento da ottiche disciplinari diverse. Prima sessione - La prima sessione è dedicata prevalentemente all’inquadramento del tema. Tra gli interventi di scenario più interessanti, un approfondimento sul valore della salute tra etica ippocratica ed Health Technology Assessment - a cura di Antonio Dal Canton, preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia. L’osservatorio di Pavia presenta i risultati di una ricerca sulla rappresentazione dei temi ambiente e salute nella Tv generalista , a cura di Stefano Mosti, presidente dell’Osservatorio. Conclude la sessione della mattina un confronto tra i rappresentanti di alcune importanti organizzazioni che nel mondo si occupano di comunicazione sociale. Sui temi della comunicazione per salute e per l’ambiente si confronteranno Tony Foleno, Ad Council, Usa; Pim Slierings, Sire, Olanda; Georgy Molodtsov, Social Advertising Laboratory, Russia; Marina von der Heyde, Consejo Publicitario, Argentina. Tutte istituzioni che fanno parte di Isaac (International Social Advertising Association and Councils, organismo ideato da Pubblicità Progresso). Coordina Maria Assunta Zanetti, docente Facoltà Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia. Seconda sessione - La seconda sessione, dedicata al ruolo che la comunicazione svolge a favore della prevenzione, l’educazione, il cambiamento di comportamenti e stili di vita, si apre con la performance Cogit-azioni, con Alessandro Bergonzoni, Giusi Venuti, Sonia Bergamasco. Giampaolo Azzoni, Ordinario di Filosofia del Diritto e Direttore del centro di Etica Generale Applicata, coordina uno spazio dedicato alla campagna Tu puoi dare la vita realizzata da Pubblicità Progresso sulla donazione di organi e tessuti. Saranno Alberto Contri, Andrea Concato, Roberto Fiamenghi e Matteo Righi ad illustrare le finalità, l’approccio strategico, gli strumenti della campagna. Al ruolo dei social media è dedicata un’attenzione speciale: grazie agli interventi di Elena Zanella (Centro Clinico Nemo), Alessandro Benedetti (Fondazione Meyer) e Alberto Fiorillo (Legambiente) saranno analizzati il ruolo di internet per la promozione della salute delle persone e del pianeta e l’utilizzo dei social network da parte delle organizzazioni non profit. Coordina Maria Giovanna Ruberto, Professoressa Associata di Bioetica dell’Università di Pavia. L’ultima parte della Conferenza è dedicata al tema dell’acqua: saranno presentati alcuni spot internazionali selezionati da Pubblicità Progresso e Antonio Acerbo, responsabile del progetto “Vie d’Acqua” di Expo 2015, presenterà alcune riflessioni sull’argomento. Le conclusioni della giornata saranno affidate al Presidente di Pubblicità Progresso, Alberto Contri, e a Guido Legnante e Antonio Margoni dell’Università di Pavia. Secondo Presidente di Pubblicità Progresso Alberto Contri, “con l’ottava edizione, la Conferenza Internazionale della Comunicazione sociale prosegue il suo lungo lavoro di analisi di tematiche fondamentali per l’uomo e la società. Al centro della giornata questa volta è il concetto di relazione, che sta alla base del ‘prendersi cura di qualcosa o di qualcuno’, il che è possibile solo attraverso l’esercizio di una buona comunicazione. Secondo il nostro approccio, il tema viene trattato in modalità interdisciplinare e aperta al mondo, con l’importante partnership e supporto scientifico dell’Università di Pavia. Dopo questo evento, il tema verrà portato in tutta Italia nei tanti atenei con cui Pubblicità Progresso ha stabili contatti”. Come dichiara il Magnifico Rettore dell’Università di Pavia, Prof. Angiolino Stella, “L’università di Pavia è impegnata da sempre nella ricerca interdisciplinare su temi che coinvolgono l’uomo, l’ambiente, la salute e il benessere. Nei laboratori, ma anche nei tre Irccs che collaborano con l’Ateneo, così come presso il Cnao si persegue il comune obiettivo di migliorare la salute e le condizioni di vita dell’uomo. Proprio per questo abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di collaborare con Pubblicità progresso per l’organizzazione di questo convegno internazionale, che porterà tra il grande pubblico i temi del nostro quotidiano impegno”. |
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IL COMUNE DI CAMPI BISENZIO RIDUCE I TEMPI DI INTERVENTO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA NELLE SCUOLE SOTTOSCRITTA UNA CONVENZIONE CON LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL TERRITORI |
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Campi Bisenzio, 3 ottobre 2012 - Per ottimizzare l’utilizzo di risorse ed assicurare la tempestività degli interventi di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, il Comune di Campi Bisenzio ha siglato nei mesi scorsi una convenzione con le Istituzioni scolastiche del territorio che consente agli Istituti comprensivi di gestire direttamente piccoli interventi di manutenzione ordinaria nelle scuole. "Con questo provvedimento - dichiara l’assessore alle Politiche educative del Comune di Campi Bisenzio Emiliano Fossi - riduciamo i tempi di intervento per le urgenze e la manutenzione ordinaria presso i plessi scolastici del territorio comunale, delegando ai singoli Istituti Comprensivi, la gestione dei piccoli interventi.. Ciascun istituto ha disposizione delle risorse, complessivamente la somma stanziata per il 2012 nel bilancio comunale è pari a 30.000 euro, che potranno utilizzare per gli interventi che si renderanno necessari. Per assicurare la tempestività degli interventi, i Dirigenti scolastici potranno utilizzare personale interno o rivolgersi alle ditte di manutenzione di lavori/forniture/servizi selezionate dall´Amministrazione comunale per la manutenzione annuale degli edifici comunali, sotto il controllo dell´Ufficio Tecnico comunale a cui naturalmente ogni istituti rendiconterà le spese sostenute”. A titolo esemplificativo rientrano nelle funzioni delegate, tra i piccoli interventi di manutenzione ordinaria: la riparazione e rifacimento di parti di intonaci interni, e le tinteggiature interne; le riparazioni parziali di rivestimenti e pavimenti interni; la riparazione di infissi e serramenti interni ed esterni con sostituzione di parti accessorie; i lavori di falegnameria; la manutenzione dei banchi e delle sedie; l’affissione di listelli, lavagne a muro, tabelloni, appendiabiti; le riparazioni e sostituzioni di suppellettili varie; lo smontaggio e riposizionamento dei tendaggi delle aule; gli interventi urgenti di svuotatura delle fosse biologiche, di pulizia dei pozzetti e dei canali di gronda o pluviali; lo spostamento, smaltimento e trasloco di arredi scolastici. “Un modo di lavorare improntato all´efficienza e alla soluzione dei problemi. - conclude l’assessore Emiliano Fossi -. Un grazie sentito lo rivolgo ai Dirigenti scolastici e alle loro Istituzioni che ancora una volta si sono distinti per lo spirito di fattiva collaborazione”. |
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TOSCANA: SCUOLE, BAR E AGRITURISMO, ACQUA SÌ MA SOLO ALLA SPINA L’OBIETTIVO È QUELLO DI RIDURRE SENSIBILMENTE LA PRODUZIONE DI RIFIUTI. L´INIZIAITVA È SOSTENUTA DAI COMUNI CON UN INVESTIMENTO PARTI A 45MILA EURO |
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Firenze, 3 ottobre 2012 - Imballaggi di plastica? Nel Chianti tra qualche settimana saranno un solo ricordo. Se ne farà a meno sulle tavole delle mense scolastiche, delle strutture ricettive e sui banconi dei bar. A dare avvio all’operazione il progetto Waste-less in Chianti che entra in una nuova fase con l’obiettivo di cambiare gli stili di vita orientandoli verso un modello virtuoso e sostenibile. Progetto pilota in Toscana, la sinergia di quattro Comuni che punta a ridurre sensibilmente la produzione dei rifiuti nel Chianti mette in campo una nuova azione, collettiva e ad ampio raggio, tesa a coinvolgere in maniera diretta le scuole, gli operatori turistici, gli esercizi commerciali di Barberino, Greve, San Casciano e Tavarnelle, i Comuni che aderiscono al progetto. Nel giro di poche settimane saranno attivati oltre venti erogatori di acqua di alta qualità. Otto saranno installati in tutti i plessi scolastici di Barberino e Tavarnelle e in uno di Mercatale, gli altri nei bar e negli agriturismo chiantigiani che hanno aderito al progetto. L’investimento ammonta complessivamente a 45mila euro circa ed è sostenuto dalle amministrazioni comunali attraverso i fondi europei del progetto Life Plus. Molteplici le azioni applicate dai negozianti e dai gestori delle strutture ricettive rivolte ai clienti: le attività spaziano dalla promozione di prodotti alimentari e detergenti per l’igiene domestica con minore imballaggio alla spina o sfusi alla sensibilizzazione all’uso delle borse riutilizzabili in sostituzione delle buste “usa e getta”. A queste azioni si affiancano altre iniziative rivolte agli uffici e alle scuole per favorire la diminuzione dei consumi cartacei, alle associazioni e agli enti organizzatori di sagre e feste per incentivare l’uso di stoviglie durevoli e una corretta gestione della raccolta differenziata, alle neomamme a cui viene offerto un kit omaggio di pannolini lavabili. “Salvaguardare l’ambiente - commenta l’assessore all’Ambiente David Baroncelli - significa anche fare in modo che la cittadinanza lo rispetti e lo preservi con azioni concrete e quotidiane, il progetto Wasteless in Chianti è di grande valore perché aiuta a diffondere, attuare e condividere un modello di sostenibilità ambientale che si intreccia con i bisogni e le necessità della comunità. E’ grazie al contributo dei singoli cittadini che otteniamo risultati importanti come quello della raccolta differenziata. Tavarnelle si attesta intorno al 62 per cento, uno dei dati più alti della Provincia”. |
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MILANO: VERDE URBANO. 100 AREE GIOCO “SMOKE FREE” CONCLUSA LA POSA DEI CARTELLI. NUOVE AZIONI PER IL BENESSERE DEI BAMBINI 30/09/2012 |
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Milano, 3 ottobre 2012 - Si è conclusa la posa dei cartelli che invitano a non fumare in 100 aree gioco dedicate ai bambini nei parchi: “Questo è uno spazio dei bimbi! Vi invitiamo a non fumare (Grazie)”. L’iniziativa era nata il 31 maggio scorso, Giornata mondiale senza tabacco, per volontà degli assessori Pierfrancesco Maran (Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali e Cultura della salute). “È importante che i bambini possano avere spazi dove giocare nel verde lontani dal fumo, soprattutto da quello passivo, che rappresenta un pericolo serio per la salute. Queste aree no-fumo sono un ulteriore esempio di come questa Amministrazione sia impegnata concretamente per tutelare il verde e chi lo vive, con una particolare attenzione proprio per i più piccoli”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran. “Questa iniziativa di sensibilizzazione in difesa della salute dei più piccoli e dei luoghi di questa città a loro dedicati – spiega l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino – è nata dalla volontà di salvaguardare il diritto dei bambini di vivere, crescere e giocare più sicuri, lontano dai pericoli, anche quelli generati dal fumo passivo. A maggio abbiamo iniziato a mettere i cartelli con l’invito a non fumare nelle aree gioco dei parchi. Entro il mese di ottobre porterò all’attenzione della Giunta il provvedimento con cui introdurremo un limite al fumo nelle aree gioco, come accade già in altre città italiane e del mondo”. In totale, oggi i cartelli sono stati posizionati in 100 aree gioco nelle diverse Zone di Milano. In particolare, le località sono 6 in Zona 1, 3 in Zona 2, 29 in Zona 3, 5 in Zona 4, 7 in Zona 5, 10 in Zona 6, 14 in Zona 7, 12 in Zona 8 e 14 in Zona 9, per un numero totale di cartelli pari a 187, installati sulle recinzioni o su archetti ad ‘U’. I primi cartelli erano stati affissi nelle aree di Monte Merlo e bar Bianco ai Giardini Montanelli (Zona 1); via Boves (Zona 3); via Gonzales Nervesa (Zona 4); parco Baravalle (Zona 5), via Cascina Bianca (Zona 6); via degli Ulivi (Zona 7); parco Pallavicino (Zona 8). È stato approvato dal Consiglio comunale, inoltre, il Piano di sviluppo del Welfare, nel quale è inserita la volontà dell’Amministrazione di sviluppare azione mirate per il benessere negli spazi verdi e nei luoghi pubblici (campagne contro il fumo nei parchi) e per la promozione della cultura della salute. |
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TERREMOTO. VISITA DELLA COMMISSIONE EUROPEA A BOLOGNA. CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ DELLE REGIONI ITALIANE DI 50 MILIONI DI EURO COSTITUITO ATTRAVERSO LA RIPROGRAMMAZIONE DEI PROGRAMMI OPERATIVI DEL FONDO SOCIALE EUROPEO DALLE REGIONI. |
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Bologna, 3 ottobre 2012 - Un contributo di solidarietà di 50 milioni di euro per Emilia-romagna, Lombardia e Veneto, colpite dal sisma del maggio scorso: lo hanno costituito le Regioni italiane, attraverso la riprogrammazione dei propri Programmi Operativi del Fondo Sociale Europeo. La quota di competenza della Regione Emilia-romagna è pari a 45 milioni e 714 mila euro, di cui 5 già disponibili perché provenienti dalla propria riprogrammazione, e 40 in arrivo dalle altre Regioni. Le risorse contribuiranno a superare le difficoltà causate dal terremoto e a dare piena attuazione agli obiettivi del Programma operativo in corso 2007-2013. La disponibilità della Commissione europea a consentire la riprogrammazione delle risorse delle Regioni è stato testimoniato dalla delegazione in visita questa mattina a Bologna. La Commissione ha sottolineato il supporto che intende dare alla comunità, per sottolineare l’importanza dell’investimento sulle persone per affrontare la ricostruzione. All’incontro hanno preso parte l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Patrizio Bianchi, il vice direttore generale della Direzione Economia sociale di Mercato e Direzione Occupazione, Affari sociali, Inclusione della Commissione europea Zoltan Kazatsay, Nicolas Giber-morin e Pietro Tagliatesta della Direzione Economia sociale di Mercato negli Stati membri della Commissione Ue. La Commissione europea prosegue la visita nel pomeriggio a Mirandola, incontrando i rappresentanti delle istituzioni locali, di alcune aziende biomedicali, delle scuole e della formazione professionale. “Queste risorse, che speriamo arrivino per l’inizio dell’anno prossimo, rappresentano due cose importanti – ha sottolineato l’assessore Patrizio Bianchi - una grande solidarietà, certo, e anche l´estrema serietà che è stata riconosciuta alla Regione Emilia-romagna nella gestione dei fondi europei, così come nella programmazione e nella progettazione”. “L’unione europea riconosce il ruolo strategico svolto dalla Regione Emilia-romagna a livello nazionale ma anche europeo – ha detto il vice direttore Zoltan Kazatsay – Per questo la Commissione ha deciso di intervenire quanto prima per sostenerla in questo momento di difficoltà dovuta al sisma”. La crisi economica già in atto è stata acuita dagli eventi sismici. Nel territorio colpito, un’area molto ampia che coinvolge 54 Comuni nelle Province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia, vivono oltre 767 mila persone, di cui circa 90 mila straniere. A causa del terremoto il 14,8% della popolazione ha temporaneamente perso il lavoro, e il 15,6% ha perso il proprio reddito. Una situazione particolarmente grave, se si tiene conto che in questa area viene prodotto il 2% del Pil dell’intero Paese. Solo nel territorio della ‘zona rossa’, i dodici Comuni più colpiti, sono 2.919 le aziende con 6.705 dipendenti. La stima complessiva tra i danni e i costi dell’emergenza ammontano ad oltre 12 miliardi e 200 milioni di euro. La Commissione ha espresso l’apprezzamento per la scelta delle Regioni italiane di voler contribuire con risorse dei propri programmi di Fondo Sociale Europeo a sostenere i territori colpiti. Grazie alle risorse aggiuntive messe a disposizione dalle Regioni italiane, l’Emilia-romagna è in grado di avviare la concertazione con le parti sociali per elaborare iniziative progettuali per questo territorio messo duramente alla prova. La programmazione sarà comunque attuata tenendo conto di quanto già realizzato, avendo come riferimento la strategia Europa 2020 e i diversi documenti e raccomandazioni della Commissione e del Parlamento Europeo. La riprogrammazione rappresenta per l’Emilia-romagna non solo un supporto per attivare le azioni per fronteggiare e superare le difficoltà dovute al sisma, ma anche una occasione per anticipare il futuro Programma Operativo. Come è stato sottolineato l’obiettivo non è solo quello di ritornare alle condizioni antecedenti al terremoto, ma guardare al futuro e promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e migliorare le condizioni di una comunità duramente provata. Le risorse contribuiranno pertanto a rafforzare, potenziare e consolidare le opportunità per le persone e per le imprese e quindi quell’insieme di opportunità che costituiscono l’infrastruttura educativa e formativa: formazione per la qualificazione e l’inserimento lavorativo dei giovani, esperienze di mobilità transnazionale, azioni a sostegno di nuova occupazione, interventi rivolti alle imprese per accompagnarle alla ripresa produttiva, interventi per l’innalzamento delle competenze dei distretti e dei comparti produttivi etc. Nell’incontro sono stati presentati i dati sull’attuazione del Po regionale per evidenziare la necessità di una programmazione straordinaria a sostegno delle aree colpite e per sottolineare la capacità e l’impegno della Regione a rendere disponibili in tempi brevi le azioni aggiuntive. L’andamento del Por 2007-2013 Al 31 agosto 2012, la Regione Emilia-romagna ha impegnato l’80% del Programma Operativo Fse, mentre le spese si attestano al 62% del Programma. Rispetto ai dati al 31.12.2012 presenti nel Rapporto Annuale di Esecuzione, gli impegni sono aumentati di 3,7 punti percentuali, mentre le spese di quasi 10 punti.
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Po Fse |
Impegni 31/08/2012 |
% |
Pagamenti 31/08/2012 |
% |
Certificazione 31/08/2012 |
% |
I-adattabilità |
192.330.474 |
152.309.008 |
79% |
124.634.209 |
65% |
121.280.213 |
63% |
Ii-occupabilità |
402.837.373 |
325.518.432 |
81% |
262.576.369 |
65% |
248.698.069 |
62% |
Iii-inclusione sociale |
87.278.814 |
66.521.896 |
76% |
49.603.778 |
57% |
47.076.894 |
54% |
Iv-capitale umano |
83.173.517 |
75.465.181 |
91% |
46.214.591 |
56% |
45.768.690 |
55% |
V-transnazionalità e interregionalità |
11.029.802 |
8.827.731 |
80% |
6.144.367 |
56% |
4.945.625 |
45% |
Vi-assistenza tecnica |
29.840.134 |
19.803.531 |
66% |
13.674.032 |
46% |
11.570.785 |
39% |
Totale Por Fse |
806.490.114 |
648.445.778 |
80% |
502.847.347 |
62% |
479.340.276 |
59% | |
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UN MINIKIT PER CONTROLLARE IN REMOTO I PICCOLI DEPURATORI INCORAGGIANTI RISULTATI DA UN PROGETTO DI ACQUE SPA E INGEGNERIE TOSCANE: RISPARMI ENERGETICI DELL´8% E DEPURAZIONE PIÙ EFFICIENTE |
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Firenze, 3 ottobre 2012 - Nel corso del Sidisa 2012 (Simposio Internazionale di Ingegneria Sanitaria Ambientale) svoltosi nel giugno scorso a Milano, Acque Spa, gestore idrico dell´Empolese-valdelsa e del Basso Valdarno, e la collegata Ingegnerie Toscane hanno presentato i risultati della prima fase del progetto denominato minikit per piccoli depuratori. Sui 145 depuratori gestiti da Acque Spa, il 90% ha una capacità di trattamento inferiore a 10mila abitanti equivalenti; ben il 70% al di sotto di 2mila. Nonostante esistono concrete previsioni nella realizzazione di schemi depurativi di area che riducano il numero di impianti e ottimizzino la gestione complessiva, molte di queste infrastrutture non potranno essere dismesse a causa della loro delocalizzazione in piccole località su un territorio molto frammentato. Si tratta di impianti di depurazione di piccole dimensioni, a fanghi attivi convenzionali, che pur a bassa frequenza di operazioni di conduzione e manutenzione, sono sostanzialmente privi di strumenti di gestione per il monitoraggio dei processi e l´acquisizione di dati, dove le impostazioni ed i controlli devono essere effettuati direttamente dagli operatori. In questi piccoli impianti, i costi energetici per il funzionamento del sistema di aerazione incidono per circa il 75% sul consumo energetico complessivo. Per questo Acque Spa ha sviluppato il così detto progetto minikit che prevede l´installazione di dispositivi compatti di telecontrollo (il minikit appunto) con l´obiettivo di realizzare un programma di gestione metodologica ed avanzata degli impianti, di migliorare la funzionalità del processo di depurazione, ottimizzare e ridurre i consumi energetici tramite il sistema di telecontrollo in remoto. Si tratta di periferiche sviluppate e realizzate da Ingegnerie Toscane in collaborazione con la società Bre Elettronica: utilizzando a seconda della copertura segnali Gprs o radio, consentono di verificare in tempo reale lo stato delle elettromacchine, di tenere sotto controllo possibili parametri di processo, di ottimizzare il sistema di aerazione e di ridurre i consumi energetici. Il progetto, avviato nel 2010 con la fase di studio, ha visto l´installazione delle prime periferiche all´inizio del 2011; entro il 2012 verrà completata l´installazione di circa 100 minikit per un risparmio energetico stimato di circa 70/80 mila euro annui. Una volta messo a punto e installato su tutti gli impianti aventi caratteristiche adatte all´applicazione del protocollo minikit, sarà possibile ridurre dell´8% i consumi energetici complessivi di tutto il servizio depurazione, con tempi di rientro dell´investimento iniziale previsti in 5 anni. Nella zona, il protocollo è stato introdotto con ottimi risultati presso gli impianti di Anselmo e Baccaiano nel Comune di Montespertoli, Stabbia a Cerreto Guidi, Fiano a Certaldo, Camaioni e Turbone a Montelupo Fiorentino. Una iniziativa, dunque, dal successo doppiamente strategico: non solo nell´ottica del contenimento dei costi ma anche per l´efficientamento dell´attività depurativa. L´espansione della rete di telecontrollo, infatti, consentirà un´ottimizzazione delle prestazioni di questi impianti, una segnalazione più tempestiva delle possibili avarie, un´attività manutentiva più efficace e puntuale. |
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L’IMPRONTA AMBIENTALE DEI PRODOTTI |
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Milano, 3 ottobre 2012 – Presso Università Commerciale L. Bocconi – Aula Magna – via Röntgen 1, il prossimo 8 Ottobre ore 9.00-14.00, avrà luogo un convegno su: “L’impronta ambientale dei prodotti” Esperienze e prospettive di etichettatura della Environmental Footprint in Europa e in Italia come opportunità di innovazione e leva competitiva. Le “impronte ambientali” dei prodotti e le etichette che ne certificano l’attendibilità rappresentano un’efficace opportunità competitiva che molte imprese stanno decidendo di cogliere per comunicare al mercato il proprio impegno e l’eccellenza delle proprie prestazioni, evitando i rischi del cosiddetto greenwashing. Una “footprint”, tuttavia, non può essere solo un numero, deve saper trasmettere anche valori e diventare un veicolo potente, chiaro e diretto di comunicazione tra tutti gli attori della filiera. Il convegno intende offrire una sede di confronto e di valutazione sulle esperienze maturate nel panorama europeo e stimolare il dibattito sulle opportunità di sviluppo che si aprono in Italia, per favorire l’affermarsi di schemi di etichettatura credibili ed efficaci. Molte sono le iniziative in atto e le prospettive che Paesi Ue alla recentissima metodologia Pef della Commissione europea. L’evoluzione dello scenario italiano sarà approfondita attraverso le esperienze sperimentate con successo da Legambiente, la sua Fondazione Legambiente Innovazione e l’istituto Ambiente Italia (vedi Etichetta Per Il Clima, www.Viviconstile.org) relative a etichette fondate sull’analisi delle emissioni dei gas climalteranti di prodotti e servizi, sulle Epd – Environmental Product Declaration, sullo schema Quam, rivolto ai prodotti di cluster territoriali e filiere e, inoltre, sul programma promosso dal Ministero dell’Ambiente per la valutazione dell´impronta ambientale dei sistemi e dei modelli di produzione e consumo, nel cui ambito è prevista, alla chiusura dei lavori, la sigla di un accordo volontario tra lo Il programma prevede il seguente svolgimento: Ore 8.30 Registrazione dei partecipanti e welcome coffee. 9.0 Saluti introduttivi Michele Polo Direttore Iefe-università Bocconi. 9.15 Sessione I: I trend e gli scenari in Europa “La nuova strategia su Sustainable Consumption and Production e la nuova metodologia Pef (Product Environmental Footprint) della Commissione europea” Michele Galatola Commissione europea, Dg Ambiente. “Strumenti e opportunità per la valorizzazione dell’Impronta Ambientale dei prodotti: il quadro internazionale ed italiano” Fabio Iraldo Iefe-università Bocconi e Scuola Superiore Sant’anna di Pisa. “L’approccio francese nell’etichettatura ambientale dei prodotti” Sylvain Chevassus Ministero francese per lo sviluppo sostenibile. “La Carbon Footprint nel Regno Unito” Silvana Centty Carbon Trust. 10.30 - Sessione Ii – “Le prime esperienze italiane nella realizzazione e nell’utilizzo competitivo delle impronte ambientali” Modera Marzio Marzorati Direttore Fondazione Legambiente Innovazione. Partecipano: Alberto Frausin Amministratore Delegato Carlsberg Italia Spa; Costantino Vaia Direttore del Consorzio Casalasco del Pomodoro – marchio Pomì; Alessandro Galbiati Direttore Ricerca & Sviluppo Npt srl; Ettore Capri Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, Progetto Viticoltura sostenibile in Italia. 11.45 - Tavola rotonda - Idee e proposte per lo sviluppo dell’impronta ambientale in Italia Introduce e coordina Daniele Pernigotti Coordinatore gruppo di lavoro Uni - Iso 14067. Partecipano: Martina Hauser Coordinatore della Task Force per la valutazione dell´impronta ambientale del Ministero dell´Ambiente; Filippo Dadone Regione Lombardia e Comitato Direttivo della Rete Cartesio; Roberto Cariani Ambiente Italia – Istituto di ricerche; Andrea Poggio Vice Direttore Generale Legambiente. 13.00 - Conclusioni Vittorio Cogliati Dezza Presidente Nazionale Legambiente; Corrado Clini Ministro dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. |
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EUFOFINET: BOSCHI E PREVENZIONE INCENDI, TEMA PRIORITARIO DELL’AGENDA REGIONALE |
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Firenze, 3 ottobre 2012 – “Il progetto Eufofinet (Europe Forest Fire Network) ci ha permesso di confrontare l’attività della Regione Toscana nel campo della prevenzione incendi boschivi con quella di altri paesi europei, non solo dell’area mediterranea. Un’esperienza che ha arricchito le nostre conoscenze in una materia molto articolata sia da un punto di vista tecnico-operativo che organizzativo, e che costituisce un tema prioritario nella nostra agenda. Per le attività di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, il bilancio regionale stanzia almeno 12 milioni di euro all’anno”. Così l’assessore regionale all’agricoltura e foreste Gianni Salvadori nel suo saluto di apertura al meeting europeo di Eufofinet-interreg Ivc in materia di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, in Piazza Duomo 7 presso l’Opa. “Il nostro auspicio – ha detto ancora Salvadori – è che iniziative di questo tipo in materia di incendi boschivi vengano ulteriormente confermate nella prossima programmazione della cooperazione interregionale europea. Da parte nostra siamo disponibili a proseguire la collaborazione e la partecipazione a future ipotesi progettuali”. L’assessore ha poi ricordato alla platea europea gli aspetti salienti relativi alla Toscana boschiva, con i suoi 1.152.000 ettari di bosco, circa il 50% del suo territorio e oltre l’11% della superficie forestale nazionale. Un importante patrimonio naturale per la cui prevenzione e salvaguardia sono impegnati Province, Unioni di Comuni, Comuni ed Enti parco regionali, che organizzano e gestiscono squadre operative costituite da 582 operai forestali, insieme al volontariato che attiva 3.895 persone, organizzate in squadre diffuse sul territorio regionale. Quanto ai mezzi, complessivamente la struttura regionale dispone di 580 tra fuoristrada e autobotti, attrezzati specificamente per gli interventi di spegnimento e per il controllo del territorio. A questo si aggiunge un servizio con elicotteri (ne vengono utilizzati da due fino ad un massimo di dieci a seconda delle condizioni di rischio) per il supporto alle squadre a terra nello spegnimento degli incendi boschivi. Il contingente operativo è completato da circa 200 tecnici con il compito di gestire le sale operative regionale e provinciali, di programmare e attuare l’attività annuale e di dirigere le operazioni di spegnimento. Partecipano all’organizzazione regionale anti incendi boschivi (Aib), in base a specifiche convenzioni, il Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sia con personale impiegato nella sale operative, regionale e provinciali, sia con squadre operative. Tutto il personale è dotato di dispositivi di protezione ed è addestrato attraverso una specifica attività formativa. L’assessore Salvadori ha anche ribadito il bilancio incendi della torrida estate trascorsa, che ha fatto registrare nei mesi di luglio e agosto 493 incendi boschivi e 1.342 ettari di bosco bruciati, con un impegno forte della struttura operativa, sia per quanto riguarda il personale e le squadre a terra che per la flotta aerea con oltre 1.000 ore di volo. |
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BARBERINO VAL D´ELSA: SVICOLANDO, DUE SETTIMANE DI AMORE PER L’AMBIENTE LA MANIFESTAZIONE HA INTRECCIATO ARTE, MUSICA, AMBIENTE E SPORT. GRANDE SUCCESSO DELL’INIZIATIVA CHE HA ANIMATO LE VIE E LE PIAZZE DELL’ANTICO BORGO DI VICO D’ELSA |
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Barberino Val D’elsa, 3 ottobre 2012 - “A piedi scalzi e mani nude” i vichesi hanno ballato accompagnati dai ritmi delle percussioni brasiliane, hanno intonato melodie insieme alle voci dei cori locali, si sono sfidati sul campo da gioco, hanno messo in mostra i talenti chiantigiani legati all’arte, all’artigianato, alla florovivaistica. Ma soprattutto, per due settimane hanno mobilitato centinaia di famiglie, coinvolgendo adulti, giovani e bambini del territorio nell’organizzazione dei numerosi appuntamenti della festa, iniziativa siglata da un successo indiscutibile. A dirlo sono i numeri. Ogni giornata degli oltre venti appuntamenti inseriti nel programma di “Svicolando a piedi scalzi a mani nude”, manifestazione organizzata con il contributo dell’Unione comunale di Barberino e Tavarnelle, ha richiamato tra i duecento e i trecento cittadini. Svariate le occasioni che hanno superato le aspettative. Ad aver fatto il pieno l’evento di apertura: il seminario di percussioni brasiliane, diretto da Francesco Petreni, organizzato dall’associazione Mondi Aperti con il contributo dell’Unione. Tanti i bambini che si sono divertiti a suonare la repinique, il tamborim, il pandeiro, il surdo, il timbal. L’iniziativa ha permesso ai ragazzi di imparare a suonare alcuni degli strumenti più comuni in Brasile. Altra iniziativa che ha centrato l’obiettivo la giornata dedicata alle pulizie straordinarie. Armati di guantoni, ramazze, sacchi e palette, i cittadini hanno aderito a “Puliamo Vico”, liberando alcuni dei luoghi più frequentati della frazione tra cui piazza Torrigiani, via Villa e via Zambra da erbacce, bottiglie di plastica, mozziconi di sigarette. Una pulizia collettiva che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini che concretamente hanno contribuito a tutelare il decoro urbano del borgo. Il rispetto per l’ambiente è stata una costante della festa alla quale si è ispirata anche la mostra mercato che ha tenuto banco in piazza Torrigiani. “Questa prima edizione di Svicolando – commenta l’assessore Patrizia Sollazzi - è stata caratterizzata dalla pluralità dei temi trattati e dalla grande partecipazione della comunità, la manifestazione ha valorizzato il borgo di Vico d’Elsa intrecciando arte, sport, ambiente e musica con una girandola di eventi che ha animato le vie e le piazze della frazione”. I bambini e i ragazzi sono stati protagonisti del torneo di calcetto che si è tenuto presso i giardini di Vico. Ampio consenso di pubblico è stato registrato anche dalla mostra d’arte contemporanea “Rifiuti preziosi”, curata da Marco Borgianni in collaborazione con Safi-quadrifoglio, ospitata tra le cinquemila piante grasse dell’Orto botanico del Chianti. Seguitissime anche le proiezioni video nell’ambito di “Cinema sotto le stelle”, la serata musicale “Rocking” e l’incontro storico condotto dal docente universitario Paolo Pirillo che ha aggiunto un tassello sulla storia della Valdelsa |
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RISCHIO FRANE DOPO GLI INCENDI DEL LUGLIO 2012: G.R. UMBRIA COSTITUISCE GRUPPO DI LAVORO TRA GLI ENTI INTERESSATI |
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Perugia, 3 ottobre 2012 - I numerosi incendi che hanno colpito l’Umbria in questa estate 2012, molti dei quali di dimensioni superiori ai 40 ettari, minacciando anche territori antropizzati e importanti vie di comunicazione, hanno messo in evidenza il grave rischio di frane in quelle località interessate dagli incendi e le necessità di tenere d’occhio i territori danneggiati . Per questo motivo, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, la Giunta regionale ha deliberato l’istituzione di un gruppo di lavoro aperto ai tecnici degli Enti competenti per territorio, che avrà il compito di analizzare e valutare gli effetti degli incendi boschivi sulla suscettibilità da frana nelle zone colpite dagli incendi ed in particolare quelli che nel luglio scorso sono stati registrati in prossimità della strada statale n.3 “Flaminia” e alla Strada provinciale n.418 “Spoleto-acquasparta”. “E’ chiaro a tutti ormai, afferma l’assessore Vinti, che la perdita della copertura boschiva può incidere significativamente sulla pericolosità geologica, favorendo i fenomeni di erosione superficiale e quindi di verificarsi di fenomeni franosi. La valutazione di questi effetti, che possono incrementare l’esposizione a rischio delle strutture e delle infrastrutture presenti sul territorio, è di grande interesse per le strutture regionali (Servizio Geologico e Sismico, Centro Funzionale di Protezione Civile) che operano sul rischio da frana e che da tempo conducono, attraverso incarichi di ricerca affidati all’Irpicnr, studi e modellazioni nel campo della suscettibilità da frana e delle soglie di innesco per il territorio umbro”. Tra i numerosi incendi due in particolare, iniziati il 19 luglio 2012 e protrattisi per alcuni giorni, hanno avuto serie ricadute sulle vie di comunicazione dell’Umbria, compromettendo la transitabilità della “Flaminia” e della “Spoleto-acquasparta”, chiuse al traffico per alcuni giorni. In quell’occasione i tecnici del Servizio Geologico e Sismico della Regione hanno condotto alcuni accertamenti sui tratti di strada in oggetto, anche a mezzo di sorvolo in elicottero, per una prima stima della pericolosità da frana conseguente gli incendi, a seguito dei quali l’A.n.a.s e la Provincia di Terni hanno ordinato la riapertura al traffico delle strade, pur con le dovute limitazioni e misure di salvaguardia. “Ma considerando la portata degli incendi e dei possibili effetti franosi anche nel medio-lungo periodo, è necessario, secondo l’assessore Vinti, in un’ottica di prevenzione, passare ad una fase di studio di maggiore ampiezza e approfondimento, in modo da definire le eventuali ulteriori misure da porre in essere per garantire una maggiore sicurezza alla viabilità e, più in generale, ai beni antropici che gravitano nel territorio colpito dagli incendi”. Per dare corso all’iniziativa, gli Enti territorialmente coinvolti hanno indicato il nominativo di un proprio dipendente esperto in campo geologico-geotecnico che parteciperà al gruppo di lavoro insieme al Cnr ed ai Servizi Foreste ed Economia Montana, Protezione Civile e Geologico e Sismico della Regione. Del gruppo di lavoro fanno parte tecnici indicati dall’Anas, dalla Provincia di Terni, dai Comuni di Spoleto e Terni e dalle Comunità Montane Valnerina e Monti Martani, Serano e Subasio. “Il gruppo di lavoro, ha sottolineato Vinti, sarà messo immediatamente al lavoro visto che i principali effetti di destabilizzazione conseguenti agli incendi si potranno manifestare in condizioni di piovosità, e pertanto è opportuno avviare le attività prima della stagione autunnale-invernale. Le attività di studio e ricerca svolte dal gruppo di lavoro dovranno concretizzarsi, prioritariamente e a breve termine, nella valutazione delle condizioni di rischio per la viabilità principale e secondaria e nella definizione delle linee di intervento necessarie per garantire maggiore sicurezza alle infrastrutture viarie. Tra l’altro, ha concluso l’assessore, nell’eventualità del verificarsi di stati di allerta meteorologica è opportuno che il gruppo di lavoro metta a disposizione degli Enti preposti alla gestione delle due strade le conoscenze acquisite, fornendo indicazioni tecniche utili per l’individuazione delle necessarie misure di salvaguardia”. |
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AATO, INTERVENTI A MONTEFORTE PER QUASI 250MILA EURO. “COSÌ LA SCUOLA VERRÀ ALLACCIATA AL SISTEMA FOGNARIO” |
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Verona, 3 ottobre 2012– Lavori in vista a Monteforte d’Alpone. L’aato, Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Veronese il cui compito è governare il servizio idrico integrato nel nostro territorio, ha approvato il progetto “Estensione rete fognaria in Via Molinetto e Via Dian – Monteforte d’Alpone” presentato dalla società di gestione Acque Veronesi Scarl, ‘braccio operativo’ di Aato. Servono 247.200 euro (finanziamento regionale di 123.600) per migliorare e potenziare la rete fognaria a Monteforte d’Alpone, oltre a costruirne di nuova per venire incontro alle esigenze della cittadinanza. Interventi necessari: Costeggiola è solo parzialmente servita dalla fognatura e in via Dian non esiste rete fognaria, mentre la scuola, che si allaccerà alla nuova rete in Via Molinetto, non risulta ad oggi allacciata. Più precisamente, il progetto prevede la realizzazione di nuove tratte di fognatura a servizio della frazione Costalunga (in via Molinetto e via Dian). Queste nuove opere permetteranno di collegare al depuratore di San Bonifacio delle nuove unità abitative, in tutto 60 per il tratto di via Molinetto e 120 per quello di via Dian: in tutto 180, a cui si aggiungeranno ulteriori nuovi 120 in via Dian a seguito della realizzazione di un secondo stralcio di opere. Queste realizzazioni quindi, contribuiranno ad incrementare il servizio di fognatura di San Bonifacio, che attualmente serve 50.012 unità abitative. È anche questa la “missione” di Aato veronese: portare l’acqua potabile nelle case di tutti; costruire le fognature che ancora mancano e adeguare i depuratori; risolvere le criticità. Ed è anche questo ciò che detta il Piano d’Ambito (la cui Revisione è stata completata l’anno scorso): un programma di investimenti da realizzarsi su tutto il veronese dal 2013 al 2042 e che prevede più di 700 interventi, del costo totale di oltre 830 milioni di euro: lo scopo è costruire, migliorare e ottimizzare i servizi legati all’idrico (acquedotto, fognatura, depurazione), in tutta Verona e nella sua provincia. La realizzazione dei lavori a Monteforte d’Alpone è prevista nel 2013. |
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VENETO, PIANO CAVE. APPROVATO IL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE |
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Venezia, 3 ottobre 2012 - La Giunta Regionale ha approvato il Documento Preliminare del Piano Regionale dell´Attività di Cava (Prac) e il relativo Rapporto Ambientale Preliminare, nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica Vas, cui sono sottoposti tutti i piani regionali. “Si tratta – fa presente l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte, relatore del provvedimento – di un ulteriore importante passo verso la regolamentazione e pianificazione di questo delicato settore, dopo che nel maggio scorso la Giunta aveva approvato un disegno di legge di riordino della normativa che regola la materia”. “La Regione attende da 30 anni il Piano Cave – aggiunge Conte - ed è obiettivo di questa amministrazione ottenerne l’approvazione. Sin dall´inizio abbiamo voluto procedere nella maniera più trasparente possibile e senza sprechi, affidando la responsabilità della redazione dei documenti di piano agli uffici regionali e avviando da subito il confronto con le principali parti interessate mediante il costituito Laboratorio Prac, a cui partecipano Province, comuni, imprenditori, ambientalisti e tecnici. Il Rapporto Ambientale Preliminare non è certo ancora il Piano, ma è il primo passo, previsto dalla normativa della Valutazione Ambientale Strategica, necessario per la fase di consultazione con tutti i soggetti competenti”. Il Documento Preliminare di Piano prevede che il Prac sia costituito da tre fasi, strettamente correlate tra loro: la fase conoscitiva, la fase di analisi e la fase propositiva e, soprattutto, individua gli obiettivi strategici, economici ed ambientali, che il piano deve perseguire. Il Rapporto Ambientale Preliminare li analizza in ragione dei possibili impatti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del piano medesimo e della sostenibilità dei risultati attesi, in particolare verificando che sia coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile della Comunità Europea e con gli obiettivi contenuti nella pianificazione regionale di ordine superiore. Inoltre, descrive il quadro ambientale di riferimento, delineando le tendenze in atto e le principali relazioni con l’attività di cava. “Il Prac – conclude Conte – definisce e pianifica le azioni necessarie a garantire all´economia regionale l´apporto di materie prime necessario per sostenere la ripresa economica, assicurando, contemporaneamente, l´irrinunciabile tutela dell’ambiente e del territorio”. |
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OSSERVATORIO VAL D’AGRI: PIÙ CENTRALINE, STUDI E TRASPARENZA DATI |
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Potenza, 3 ottobre 2012 - L’osservatorio ambientale della Val d’Agri marcia a pieno regime, il sistema di monitoraggi ambientale si è potenziato con nuove centraline e metodiche avanzate ed è totalmente nelle mani di realtà pubbliche, i dati saranno a strettissimo giro tutti disponibili in internet, e il programma di lavoro si amplia a nuovi orizzonti. E’ il quadro che è stato presentato ieri mattina al Comitato Tecnico scientifico dell´Osservatorio Ambientale della Val d´Agri (composto da rappresentanti della Regione, delle Province, sindaci, associazioni ambientaliste, rappresentanze di agricoltori, imprese artigiani e del Parchi Appennino Meridionale e Pollino) nel corso di un incontro che si è tenuto presso la sede dell’Osservatorio a Marsiconuovo. “Abbiamo messo in campo una rete di competenze per giungere ai migliori risultati – ha spiegato il presidente della Regione, Vito De Filippo – e per questo abbiamo stretto una serie di ‘alleanze’ con realtà di primissimo livello. Con il Cnr, ad esempio, abbiamo selezionato gli esperti che lavorano nell’osservatorio, con quella trasparenza e professionalità che allontana l’ombra della politica. E poi abbiamo fatto un alleanza con l’Istituto superiore di Sanità, prevedendo una spesa di 600mila euro, per tenere sotto controllo la salute dei cittadini, ancora abbiamo scelto di lavorare con l’Università Bocconi, per mettere in campo un modello efficace di comunicazione che riesca a raggiungere tutti gli interessati rendendo patrimonio comune i dati del monitoraggio ambientale che abbiamo messo su con l’Arpab con più centraline e punti di osservazioni in grado da rilevare i dati sensibili in tempo reale”. Misure spiegate nel dettaglio dal direttore generale del Dipartimento Ambiente Donato Viggiano. Il sistema di monitoraggio attivato, ha spiegato, tiene sotto controllo aria, acque, di superficie e profonde, , e verrà esteso a sostanze odorigene e altri indicatori e bioindicatori su un territorio di circa 100 chilometri quadrati, andando a costituire un modello avanzatissimo di monitoraggio ambientale. “Si tratta di interventi – ha spiegato – pagati dall’Eni, ma realizzati, gestiti e validati dall’Arpab che poi trasmette i dati rilevati all’Osservatorio che ne cura la divulgazione”. Così, ad esempio, è stato possibile monitorare in tempo reale quanto avvenuto in occasione della “fiammata” al centro Olio di Viggiano dello scorso 28 settembre “quando – ha spiegato Viggiano – abbiamo immediatamente registrato un leggero incremento dei valori di anidride solforosa e ossido di azoto, comunque a livelli inferiori rispetto a quelli individuati come limite di legge”. E i parametri tenuti sotto controllo sono tanti da estendersi anche ad una serie di indicatori non previsti dalla legislazione vigente. “Per questi – ha spiegato Viggiano - non essendoci soglie limite previste abbiamo scelto di considerare le soglie indicate dall’Organizzazione mondiale della Sanità, in qualche caso causa di semplice fastidio per l’uomo” . Dati, come anticipato che saranno tenuti sotto controllo da una serrata rete di monitoraggio (5 centraline per la qualità dell’aria, quattro piezometri per le acque sotterranee e 9 punti di monitoraggio di quelle superficiali, 4 centraline di rumore e 15 stazioni di rilevamento della micro sismicità che si sommano a quelle dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e una divulgazione quanto più comprensibile ed efficace. Sul sito che andrà on line a breve si potranno effettuare ricerche per tutte date e per inquinanti, per tutti i valori, vedendo le evoluzioni registrate nel tempo in relazione ai limiti di legge. Nel corso dell’incontro sono intervenuti diversi amministratori comunali, dai quali è emerso apprezzamento per la linea decisa dalla Regione in tema di attività petrolifere, ossia di non consentirle al di fuori delle aree già oggetto di concessione, ed è stata sottolineata la necessità di accompagnare il lavoro fatto a livello di monitoraggio con una normativa in tema di qualità dell’aria”. “Si tratta di questioni a cui prestiamo attenzione da tempo – ha assicurato l’assessore regionale all’Ambiente Vilma Mazzocco - ed è in via di definizione proprio la definizione di un piano di qualità dell’aria per la Val D’agri di qualità dell’aria che ci porrà a livelli avanzatissimi in questa materia. Il tutto nel quadro di una scelta di tutela del territorio che si compone di due aspetti: monitoraggi stringenti e trasparenza nella comunicazione in modo da dare fiducia a tutta la comunità”. |
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DIFFERENZIARE BENE PER RICICLARE MEGLIO |
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Aosta, 3 ottobre 2012 - “Differenziare bene per riciclare meglio” è il titolo del convegno che si è tenuto mercoledì scorso nel salone di Palazzo regionale ad Aosta e che attraverso l’apporto dei diversi relatori ha voluto essere un momento di riflessione e condivisione sul tema del riciclo e della qualità dei materiali conferiti, ma anche di dibattito e confronto. Dopo i saluti dell’Assessore regionale al territorio e ambiente, Manuela Zublena, e di Elso Gerandin, presidente del Celva, Consorzio Enti Locali Valle d’Aosta, la giornata ha preso avvio alternando esperienze nazionali e locali dei consorzi di filiera con i quali la Regione ha stipulato accordi. Fulvio Bovet – Responsabile Direzione ambiente Regione Autonoma Valle d’Aosta - Il tema di oggi s’inserisce nel programma di riduzione dei rifiuti che per quest’anno prevedeva la promozione della raccolta differenziata. In particolar modo, la giornata di oggi riguarda la raccolta differenziata ma soprattutto la raccolta di qualità. Noi sappiamo che non è sufficiente raccogliere in modo differenziato, bisogna che poi la carta, la plastica o il vetro, vengano conferiti ai consorzi in modo da non contenere residui che non fanno parte di quella frazione, in caso contrario, si è di fronte a un problema. Già l’anno scorso con Corepla avevamo avuto modo di discutere di questo aspetto; oggi avendo qui presenti tutti i consorzi, possiamo fare una panoramica generale nazionale ma anche della nostra regione sulle raccolte differenziate. La prossima settimana l’Osservatorio regionale sui rifiuti si recherà presso gli impianti dove vengono conferiti i rifiuti differenziati della Valle d’Aosta. Sarà l’occasione per verificare un altro tassello di tutta la filiera del recupero e per comprendere i comportamenti dei valdostani. Fulvio Bovet - Responsabile Direzione ambiente Regione Autonoma Valle d’Aosta Credo che ognuno di noi possa rispondere a questa domanda, perché quando porta il sacchetto in un centro di raccolta si rende conto che c’è ancora tanto da fare. La comunicazione, da questo punto di vista, noi la facciamo più puntuale possibile, anche alle Comunità montane perché la raccolta e il trasporto competono a loro. La qualità finale per la plastica, lo sappiamo, è un problema, e continua ad esserlo nonostante in Valeco si sia attivata una linea di selezione manuale proprio per migliorare la qualità conferita al consorzio. Per le altre frazioni va molto meglio, addirittura per alcune di esse siamo tra i primi in Italia. Rimane il problema che dobbiamo ancora lavorare molto ma senza aiuto dei cittadini è difficile. Gli sforzi per una buona raccolta differenziata dei rifiuti sono importanti e partono dal cittadino, primo anello della catena. Roberto Cavallo – Erica Soc. Coop. Il titolo del convegno è abbastanza evocativo perché richiama due gesti: uno che facciamo noi tutti i giorni, vale a dire la raccolta differenziata, cioè separare i materiali che abbiamo portato nelle nostre case, che abbiamo portato noi. L’altro, ossia riciclare, è invece un verbo che attiene più al comparto industriale. Però i due gesti vanno di pari passo perché senza una buona raccolta differenziata è difficile fare un buon riciclo. Spesso uso una metafora, è come fare un buon vino con una cattiva uva, è difficile. Bisogna fare un buon vino con un’ottima uva. Ecco, qui è la stessa cosa. Il panorama nazionale viaggia a due o addirittura tre velocità. Abbiamo alcune regioni molto performanti, quelle che sono sempre portate ad esempio, il Veneto, in parte il Trentino, la Lombardia, il Piemonte. Poi abbiamo una velocità media che è rappresentata dal Centro - Centro Nord come l’Emilia Romagna e la Toscana e poi abbiamo un’Italia che ancora stenta, come l’Italia del Sud, ma anche la vicina Liguria. In questo panorama la Valle d’Aosta si pone nella parte media, in qualche caso anche medio alta per alcune frazioni come sentiremo oggi, della plastica. La Valle d’Aosta è un ottimo raccoglitore di plastica, dunque di avvio al riciclo. Se consideriamo i materiali cosiddetti secchi siamo nella parte medio alta. Per il prossimo futuro, so che la Valle d’Aosta si è dotata di un piano per il rifiuto umido che richiede particolare impegno da parte dei cittadini per seguire ciò che la Regione chiede, cioè il compostaggio domestico. La Regione con l’Arpa ha investito molto sul compostaggio domestico, e sta ancora investendo. Questo consente di eliminare e togliere dalle frazioni differenziate la parte putrescibile, quindi migliorare ulteriormente l’avvio al riciclo della parte secca. |
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CCOLTA DIFFERENZIATA AD INCISA VALDARNO: DATI POSITIVI MA L’ATTENZIONE È SEMPRE ALTA ISPEZIONATI I CASSONETTI: DA GENNAIO BENEFICI ANCHE IN BOLLETTA |
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Incisa Valdarno, 3 ottobre 2012 - Gli ultimi dati sulla raccolta differenziata confermano che a Incisa la percentuale è da record (media dell’84%) ma Aer e Comune non vogliono abbassare la guardia e proprio in questi giorni stanno lavorando ad una serie di iniziative per sensibilizzare i cittadini, che dalla bolletta di gennaio vedranno finalmente un risparmio dovuto all’ottimo funzionamento del sistema e-gate (cassonetti con la calotta). “Il risultato è centrato – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Mazzotta -, Incisa ha rispettato gli obiettivi di legge con una spesa minima. L’avvio del nuovo metodo ha portato anche ad un recupero di circa 40mila euro all’anno (e per tutti gli anni a venire) di superfici evase, e se pensiamo che il progetto è costato 90mila euro si comprende che il tutto si paga da sé. In più dalla bolletta di gennaio se ne vedranno i benefici anche in bolletta”. Ma i risultati entusiasmanti dell’estate non rallentano l’opera di sensibilizzazione che Comune ed Aer hanno ormai avviato da tempo, anche perché c’è da mettere il freno ad una serie di comportamenti scorretti come l’abbandono dei rifiuti. A partire da oggi, infatti, un gruppo composto da un ispettore ambientale, agenti di Polizia Municipale e lo stesso assessore Mazzotta controllano i rifiuti alla ricerca di tracce che riconducano al proprietario del sacchetto in modo da elevare la dovuta sanzione. Nel caso in cui si dovessero rilevare anche conferimenti errati si procederà alla vuotatura del cassonetto in questione e al controllo del suo contenuto con lo stesso scopo. Stamani, ad esempio, sono stati elevati cinque verbali per un cattivo conferimento dei rifiuti, 4 per i cassonetti dell’organico ed 1 per il multimateriale. “Il piano di ispezione è già definito e l’elenco delle isole ecologiche è tenuto riservato – ha detto l’assessore -, ma chiaramente si partirà da quelle in cui sono giunte segnalazioni da parte degli operatori di Aer e dai cittadini virtuosi, che, come del resto testimoniano i nostri dati sulla differenziata, per fortuna sono la maggioranza”. Questa nuova campagna prevede inoltre altre attività nella scuola primaria, dove in tutte le classi terze sarà effettuato un corso di riciclaggio e perfetto conferimento: alla fine ogni allievo riceverà il patentino di “ispettore dei rifiuti” e sarà protagonista in tutti i luoghi dove si raccolgono i rifiuti. |
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TARANTO-BRINDISI DANNO SANITARIO. |
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Bari, 3 ottobre 2012 – “Con riferimento a tutti gli impianti soggetti ad Aia, situati nelle aree di Brindisi e Taranto oltre che nei Sin (siti di interesse nazionale) del territorio regionale ed in relazione ad emissioni di Idrocarburi Policiclici Aromatici (Ipa), a scarichi in mare o nei corpi idrici del bacino regionale reflui di processo e acque di raffreddamento e di trattamento rivenienti da attività lavorative o, ancora, all´impiego per le loro attività materiali e composti polverulenti abbiamo redatto il regolamento attuativo della legge sulla valutazione del danno sanitario relativo ad emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale (L. 21/2012)”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro a seguito dell´approvazione in Giunta del Regolamento cui hanno lavorato le strutture tecniche dell´assessorati all´ambiente e alla sanità, Arpa e Ares.(...) “Si tratta di una rivoluzione copernicana: al centro del sistema non più, come fino ad ora era accaduto ´la fabbrica fordista´, la produttività prima dell´uomo,ma, finalmente, l´uomo e la qualità della sua esistenza. Un equilibrio tra tutti gli aspetti di natura fisiologica, sociale, economica e ambientale. Sulla base di schede di dimissione ospedaliera, registro delle cause di morte, referti di Pronto Soccorso, certificati di assistenza al parto e registro tumori regionale si procede – prosegue Nicastro - alla definizione del profilo di salute delle popolazioni residenti nelle aree individuate nelle province di Brindisi e Taranto, attraverso la produzione di un quadro epidemiologico basato sulle stime più aggiornate di mortalità, di ospedalizzazione, e di incidenza dei tumori disponibili. Ovviamente con particolare interesse sono le patologie a breve latenza, per le quali esistono sufficienti evidenze nella letteratura scientifica di associazione con i principali inquinanti.” “Il confronto tra i dati che emergono da queste analisi con i tassi annuali/triennali di mortalità, di ricovero (in regime ordinario), di accesso al Ps e di incidenza tumorale secondo il metodo di standardizzazione diretta, usando come popolazione standard la popolazione italiana e regionale permette la valutazione di danno sanitario attraverso l’applicazione di appropriate funzioni concentrazione-risposta per singolo inquinante. L´adozione del regolamento in Giunta, avviando l´iter istituzionale di confronto anche con i portatori di interesse, rappresenta un passo avanti: il principio europeo del ´chi inquina paga´ non solo è fatto proprio dal governo regionale della Puglia – conclude Nicastro – ma viene ampliato anche alle conseguenze sanitarie dell´inquinamento. Chi inquina, sapendo di farlo, oltre alla bonifica deve anche fare i conti con gli effetti di quell´inquinamento. Effetti che, sia in termini di costi sociali che di gestione dei servizi, non possono scaricarsi sul pubblico”. |
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GIANNUTRI, REGIONE TOSCANA E COMUNE VERSO UN SERVIZIO STRUTTURATO DI TRASPORTO RIFIUTI |
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Firenze, 3 ottobre 2012 – Di fronte al rischio che possa venire meno l’attuale servizio di trasporto rifiuti da Giannutri, fin qui garantito da un operatore privato, Regione e Comune del Giglio si sono attivati per dotare l’isola di un nuovo servizio misto (passeggeri e mezzi) che colleghi l’isola e la terraferma. Questo in sintesi, l’esito dell’incontro che si è tenuto ieri a Firenze tra l’assessorato regionale ai trasporti e il Comune dell’Isola del Giglio, convocato per trovare soluzioni condivise al tema del trasporto dei rifiuti e alla necessità di portare sull’isola di Giannutri anche altri servizi. Fino ad oggi il servizio di trasporto rifiuti veniva gestito direttamente dal Comune del Giglio, in accordo con Coseca Spa e con il consorzio dei proprietari delle abitazioni. Di fronte al rischio che venga meno questa organizzazione dello smaltimento rifiuti a causa dell’interruzione dei collegamenti garantiti dall’operatore privato Maregiglio, il sindaco del Giglio Sergio Ortelli ha posto il problema alla Regione, che si è subito resa disponibile per studiare soluzioni alternative. Il nuovo servizio dovrà garantire collegamenti per Giannutri sia in estate che in inverno. La sua definizione rappresenterà l’occasione per fornire all’isola anche altre funzioni essenziali, come il trasporto merci e derrate alimentari ed il passaggio di veicoli, furgoni e compattatori. Durante l’incontro è stato chiarito che i problemi riscontrati sulla gestione dei rifiuti dell’isola di Giannutri non sono in alcun modo legati alla gara per la privatizzazione di Toremar. Grazie al contratto di servizio che regola i rapporti con la Regione Toscana e la nuova Toremar, per la prima volta esiste un servizio passeggeri di linea per collegare Giannutri con il Giglio, non solo in estate ma anche in inverno. La Regione ha garantito la massima disponibilità nell’individuare una soluzione per il problema del trasporto rifiuti e nel definire il nuovo servizio misto, rispetto al quale sarà necessaria la compartecipazione, anche economica, del Comune del Giglio. |
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RIFIUTI, CRESCE ANCORA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN TOSCANA, AUMENTA IL RICICLO |
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Firenze, 3 ottobre 2012 – La Raccolta differenziata in Toscana nell’anno 2011 si è attestata a quota 42,21% con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre due punti, confermando l’andamento positivo iniziato nel 2008. La produzione di rifiuti urbani nel 2011 è diminuita significativamente, col dato pro capite che è passato da 670 a 630 kg/abitante, valore analogo a quello del 2000: una diminuzione confrontabile si era avuta nell’intero periodo tra il 2006 e il 2009. Anche il dato assoluto di produzione di rifiuti urbani, pari a circa 2,37 milioni di tonnellate, è in sostanziale diminuzione rispetto al 2010 (-5,6 %). «Il trend della raccolta differenziata è positivo – commenta l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – ma i dati che emergono dimostrano che ancora molto c’è da fare, che occorre velocizzare gli investimenti da parte degli Ato e che siamo ancora lontani dall’obiettivo nazionale che fissa la raccolta differenziata al 65% nel 2012. Tutto lavoro che sarà ben presente nel prossimo piano dei rifiuti. Il fatto che la raccolta differenziata cresca con un trend costante – continua Bramerini – conferma il grande impegno che la Regione sta dedicando alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e alla promozione della raccolta differenziata. In particolare sottolineo gli accordi di filiera con Corepla per il riciclaggio effettivo di materiali plastici e il lavoro con Coreve per impostare gli utilizzi alternativi al vetro non riciclabile nelle vetrerie. L’obiettivo vero, infatti, è e deve essere sempre di più, quello di far tornare a nuova vita la materia che viene raccolta in modo differenziato cosicché i cittadini possano vedere concretamente gli oggetti prodotti dal loro impegno. La Regione Toscana ha già finanziato quattro bandi per un totale di 8 milioni di euro per incentivare gli acquisti verdi, una tappa decisiva per lo sviluppo del riciclo che prende il via dalla raccolta differenziata, perché va ricordato che la raccolta differenziata è un mezzo non un fine”. Per il 2011 a scala di Ambito il risultato migliore in termini di efficienza della raccolta differenziata è stato quello dell’Ato Toscana Centro (province di Firenze, Pistoia e Prato) che, con il 47,42%, ha superato per la prima volta l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata previsto dal D.lgs. 152/2006. Seguono l’Ato Toscana Costa (province di Livorno, Lucca, Massa e Pisa) con il 42,40% e l’Ato Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto e Siena) con il 38,11%. A livello provinciale l’obiettivo di legge è stato superato dalle province di Firenze (49,55%), Lucca (48,92%), Prato (48,45%) e Siena (46,46%), mentre è ancora al 30% di raccolta differenziata la provincia di Grosseto (30,05%). Il decreto dirigenziale appena emanato stabilisce per ogni comune della regione l’entità del tributo per lo smaltimento in discarica in funzione dell’efficienza della raccolta differenziata e della produzione pro capite di rifiuti urbani, oltre all’applicazione dell’addizionale del 20% prevista dalla norma nazionale (D.lgs. 152/2006) per chi non avesse superato l’obiettivo di raccolta differenziata. L’addizionale non sarà applicata ai 70 comuni dell’Ato Toscana Centro e ad altri 57 comuni toscani che nel 2011 hanno superato l’obiettivo di raccolta differenziata del 45% (32 comuni dell’Ato Toscana Costa e 25 comuni dell’ Ato Toscana Sud); lo scorso anno l’addizionale non si applicava solo a 78 comuni. La Raccolta differenziata in Toscana In Toscana nel 2011 si sono raccolte in forma differenziata e avviate a riciclaggio 297 mila tonnellate di carta e cartone (32% del totale Rd), 228 mila tonnellate di rifiuti organici (25%), 107 mila tonnellate di sfalci e potature (11%), 66 mila tonnellate di legno (7%), 92 mila tonnellate di vetro (10%), 30 mila tonnellate di metallo (3%), 48 mila tonnellate di plastica (5%), 21 mila tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (2%), circa 9 mila tonnellate di altri rifiuti ingombranti (1%), 7 mila tonnellate di stracci (1%), e circa 2.300 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. Pile esaurite) che rappresentano lo 0,2% delle Rd. La raccolta differenziata pro capite annua regionale è stata pari a 247 kg/abitante (in leggera flessione di 3 kg/abitante rispetto al 2010). Questo dato è variabile a seconda delle Province: ad Arezzo i kg pro capite sono stati 191, a Firenze 270, a Grosseto 185, a Livorno 237, a Lucca 296, a Massa 197, a Pisa 236, a Pistoia 208, a Prato 313, a Siena 262. I Comuni più virtuosi Secondo i dati certificati, i Comuni toscani che hanno superato l’obiettivo del 45% (fissato dal D.lgs. 152/2006) di raccolta differenziata sono 95, tra questi, 21 hanno superato anche l’obiettivo del 65% previsto per il 2012. Addirittura 9 hanno superato l’85% , traguardo che testimonia l’attenzione particolare che quella amministrazione comunale dedica alla raccolta differenziata. Ecco l’elenco dei 95 Comuni: 98,25% Lamporecchio; 97,50% Larciano; 95,40% Capraia e Limite; 94,59% Montelupo Fiorentino; 94,33% Cerreto Guidi; 93,50% Fucecchio; 91,78%Montespertoli; 89,66% Vinci; 87,70% Serravalle Pistoiese; 78,96% Capannori; 77,28% Seravezza; 77,20% Vaiano; 72,43% Porcari; 71,92% San Giuliano Terme; 71,28% Villa Basilica; 71,25% Vecchiano; 69,27% Montecarlo; 67,07% Calci; 66,43% Altopascio; 66,40% Incisa Val d’Arno; 66,36% Capolona; 63,00% Empoli; 62,46% Poggio a Caiano; 61,04% Calenzano; 60,92% Londa; 60,80% Chiusi; 60,74% Tavarnelle Val di Pesa; 59,91% Bientina; 59,68% San Godenzo; 59,60% Rufina; 59,39%Pontassieve; 57,55% Carmignano; 56,67% Terranuova Bracciolini; 56,44% Magliano in Toscana; 56,42% Colle di Val d’Elsa; 55,61% Sesto Fiorentino; 54,24% Buonconvento; 53,38% Lucca; 52,85% Monteriggioni; 52,81% Monteroni d’Arbia; 52,25% Castagneto Carducci; 51,95% Aulla; 50,98% S. Casciano Val di Pesa; 50,71% Barga; 50,53% Villafranca in Lunigiana; 50,47%,Dicomano; 50,45% Poggibonsi; 50,27% Fiesole; 50,23% Pergine Valdarno; 49,99% Reggello; 49,87% Pietrasanta; 49,56% Figline Val d’Arno; 49,46% Castelfranco di Sotto; 49,25% Borgo a Mozzano; 48,98% Sassetta; 48,66% Santa Maria a Monte; 48,53% Sinalunga; 48,49% Calcinaia; 48,22% Chianciano Terme; 48,05% Bagno a Ripoli; 48,04% Rignano sull’Arno; 47,96% Asciano; 47,94% Licciana Nardi; 47,92% Campi Bisenzio; 47,87% Prato; 47,87% Lari; 47,86% Barberino Val d’Elsa; 47,83% San Gimignano; 47,82%Montalcino; 47,76% Castelfiorentino; 47,72% Scandicci; 47,46% Subbiano; 47,40% San Vincenzo; 47,12% Greve; 47,05% Impruneta; 46,97% San Giovanni Valdarno; 46,82% Siena; 46,72% Bibbona; 46,71% Castelnuovo di Val di Cecina; 46,33% Filattiera; 46,11% Casole d’Elsa; 46,08% Montevarchi; 45,99% Montemurlo; 45,94% San Quirico d’Orcia; 45,85% Pian di Sco’; 45,84% Pescaglia; 45,82% San Miniato; 45,76% Pontedera; 45,57% Pieve Santo Stefano; 45,35% Sovicille; 45,33% Viareggio; 45,31% Pelago; 45,01% Caprese Michelangelo; 45,00% Firenze. |
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