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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Gennaio 2013
CE ³, UNA RISPOSTA EUROPEA ALLA CRIMINALITÀ INFORMATICA  
 
 L´aia, 15 Gennaio 2013 – Di seguito il discorso del commissario europeo per gli Affari interni, l’ 11 gennaio, Cecilia Malmström Nel corso della Cerimonia d´apertura del Centro criminalità informatica europea (³ Ce) / Paesi Bassi: “Signore e Signori, Vorrei dare il benvenuto a tutti voi di Den Haag e l´apertura del nostro Centro europeo criminalità informatica, il ³ Ce. Questo è davvero un giorno sono stato molto in attesa di. Da quando abbiamo adottato la strategia di sicurezza interna più di due anni fa, mi è stato determinato che abbiamo urgente dovuto creare un centro europeo criminalità informatica. Ho ricevuto un forte sostegno da parte dei ministri, il Parlamento europeo, così come da parte del pubblico su questo. E qui siamo oggi. Molte persone hanno fatto grandi sforzi per rendere questo accada, ma vorrei ringraziare due di loro, in particolare, - il direttore dell´Europol, il signor Wainwright e il direttore del ³ Ce, il signor Oerting. Qualcuno potrebbe chiedere perché abbiamo bisogno di un centro di criminalità informatica in Europa. La risposta breve è quello di proteggere l´Internet aperta e libera. Le nuove tecnologie sono diventati una parte importante della vita quotidiana dei cittadini europei, le imprese, le organizzazioni e le autorità. Usiamo Facebook e Skype per comunicare con amici e familiari. Le nostre banche hanno spostato i loro uffici on-line. Inoltre, gestiamo le nostre autostrade e alimentatori per via elettronica, e le autorità di comunicare informazioni importanti per i cittadini su Internet. Questa è davvero una buona notizia. Ma con la nostra crescente dipendenza da queste tecnologie è anche opportunità di crescita per i criminali. E da quello che ho visto finora, i criminali sono più avanti di noi quando si tratta di immaginazione e la cooperazione. Due anni fa, ho detto questo deve essere l´età d´oro dei criminali informatici, e purtroppo questo ancora sembra essere il caso. Così come preoccupato sono persone? Un recente sondaggio di Eurobarometro ha rilevato che la maggior parte degli utenti Internet europei ha espresso un alto livello di preoccupazione per la sicurezza informatica. 89% di evitare la divulgazione di informazioni personali on-line per motivi di sicurezza. 74% - 3 su 4 cittadini - concordano sul fatto che il rischio di diventare una vittima del crimine informatico è aumentato nell´ultimo anno. Poiché l´uso del cyberspazio nella nostra vita quotidiana è destinato a continuare a crescere, queste tendenze non sono da prendere alla leggera. La nostra sfida è quella di rendere il cyberspazio sicuro per i cittadini e le imprese. La nostra risposta è ³ Ce. Al momento di decidere dove mettere al centro la criminalità informatica, la nostra analisi ha concluso che per configurarlo in seno all´Europol sarebbe l´opzione più efficiente e conveniente. E non si parte da zero. Con risorse limitate, l´Europol ha svolto un lavoro enorme nel campo della criminalità informatica per un po ´più di un decennio. Solo l´anno scorso, e per citare un esempio, l´Operazione Icarus, coordinata da Europol, identificato 273 on-line sospetti abusi sessuali su minori. 113 di quegli indagati, sparsi in 23 paesi, sono stati arrestati. L´idea alla base del ³ Ce è quello di avere un centro di lungimiranti di personale altamente qualificato - i migliori cervelli d´Europa. Il centro segnerà un significativo passo in avanti nella Ue cercano di combattere la criminalità informatica e di aumentare la sicurezza informatica, basandosi sui diritti umani e delle libertà fondamentali. Al fine di avviare il ³ Ce il più rapidamente possibile, i miei servizi hanno lavorato mano nella mano con l´Europol per fare il set-up il più agevole possibile. Non è un segreto che una delle principali preoccupazioni è stato il finanziamento. Mentre tutti sono d´accordo che abbiamo bisogno di un centro di criminalità informatica, per chiedere più risorse in questa profonda crisi economica in Europa non è facile. Mr Wainwright è stata molto generosa nei mesi scorsi e reso più personale a disposizione del Centro. Io non esclude però che più le riassegnazioni, è necessaria da Europol in futuro. Ho detto che la creazione di ³ Ce non viene gratis. Continuo a dire che, e continuerà certamente a lottare per più risorse agli ³ Ce in ogni modo possibile. E nonostante questi tempi economicamente difficili, sono ottimista sul fatto che ce la faremo. Ma lasciate che, allo stesso tempo dire che non bisogna aspettarsi miracoli. Le agenzie dell´Ue sono, in generale, prevede di tagliare il personale, di non avere più persone. Quindi dobbiamo avere una prospettiva a lungo termine su questo. Vorrei anche ringraziare gli Stati membri che hanno distaccato personale presso l´³ Ce, e incoraggiare altri paesi a favore del Centro con il personale. Inoltre il finanziamento, una questione importante nella preparazione è stata quella di istituire il Comitato ³ Ce Programma, il cui costituente membri sono oggi con voi. La diversità del Consiglio riflette l´approccio globale necessario per combattere la criminalità informatica. Signore e Signori, Ad oggi, il ³ Ce si sforzeranno di essere il punto focale europeo nella lotta contro la criminalità informatica, dotata di state-of-the-art tecnologia e un team forte di personale altamente qualificato. Il Centro sarà compiere la sua missione, aiutando gli Stati membri a smantellare e smantellare le reti di criminalità informatica più. Si svilupperà rilevamento e strumenti legali per gli investigatori criminalità informatica. Essa fornirà valutazioni delle minacce specializzati, nonché la formazione offerta più mirato per forze dell´ordine, giudici e pubblici ministeri. Pur essendo ambizioso, dobbiamo anche essere realisti. Il Centro non può inizialmente concentrarsi su tutti i tipi di criminalità informatica. Abuso di frode, intrusione e internet connesso di bambini sono quindi tra i reati che saranno mirati nella fase iniziale. Insieme con gli Stati Uniti, abbiamo recentemente lanciato una Alleanza Globale contro le online Child Sexual Abuse. 48 paesi finora hanno deciso di aumentare i loro sforzi per combattere questo crimine orribile. Conto su ³ Ce per essere un importante fattore per l´Ue in questo lavoro. La chiave del successo del ³ Ce è la cooperazione, e non solo all´interno della Comunità Law Enforcement. Il ³ Ce, pertanto, lavorare a stretto contatto con una vasta gamma di partner, da altre agenzie dell´Ue, così come Computer Emergency Response Teams, al settore privato e la comunità di ricerca. Alla fine, i risultati parlano da soli. Sono convinto che il ³ Ce riuscirà a soddisfare le aspettative degli Stati membri, perché è concepito per completare e aumentare i loro sforzi per combattere un crimine che per sua natura non conosce confini o giurisdizioni. Vorrei concludere dicendo che questo è un buon giorno per l´Europa. Inaugurando la ³ Ce, inviamo un segnale ai criminali informatici che verranno dopo di loro. E da ´noi´ intendo 27 Stati membri insieme alle istituzioni europee, così come l´industria, il mondo accademico e della società civile. Mai prima d´ora l´Ue ha risposto in modo forte. Esso è destinato ad essere un anno molto promettente e auguro la gestione e il personale del ³ Ce e all´Europol tutto il meglio per ottenere i risultati di cui abbiamo bisogno per rendere il cyberspazio più sicuro.  
   
   
15ª CONFERENZA EUROPEA SULLE APPLICAZIONI DEL CALCOLO EVOLUTIVO  
 
Vienna, 15 gennaio 2013 - La 15ª conferenza europea sulle applicazioni del calcolo evolutivo (Evoapplications) si terrà dal 3 al 5 aprile 2013 a Vienna, in Austria. Evoapplications, una delle cinque conferenze organizzate nell´ambito di Evostar - il più importante evento europeo sul calcolo bio-ispirato -, si occupa di varie applicazioni del calcolo evolutivo. Le tecniche ispirate alla natura, l´energia, l´economia e la finanza, i giochi, gli ambienti industriali, la sicurezza e la difesa, la robotica e l´analisi delle immagini saranno tra i 12 argomenti principali in discussione, ognuno dei quali sarà dedicato a una specifica area di applicazione. La conferenza riunirà ricercatori in diverse aree di applicazione del calcolo evolutivo e di altre tecniche ispirate alla natura. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Evostar.org/    
   
   
"DIELECTRIC 2013"  
 
 Reading, 15 gennaio 2015 - Un incontro intitolato "Dielectric 2013" si svolgerà dal 10 al 12 aprile 2013 a Reading, nel Regno Unito. Un materiale dielettrico è una sostanza con scarse qualità come conduttore di elettricità, ma molto efficiente come supporto di campi elettrostatici. I dielettrici rappresentato una classe importante di materiali funzionali, che giocano un ruolo fondamentale nella creazione e nell´evoluzione di ingegneria elettrica, elettronica, fotonica e tecnologia dell´informazione moderne. A partire dalla prima scoperta dei materiali dielettrici oltre un secolo fa, sono stati portati avanti studi continui in questo campo. Tuttavia, molti aspetti fondamentali dei dielettrici sono ancora poco conosciuti e la loro importanza è spesso sottovalutata. La maggior parte delle ricerche importanti sui dielettrici è stata sparpagliata o nascosta in alcune discipline convenzionali come fisica, chimica, ingegneria elettrica e scienza dei materiali. Con il rapido sviluppo di elettronica, fotonica e nanotecnologia, c´è un forte e rinnovato interesse per i dielettrici. La conferenza accoglierà con favore contributi da parte di fisici, chimici, scienziati dei materiali, ingegneri e tecnologi. L´obiettivo è quello di incoraggiare scambi e influenze reciproci tra i temi principali. Per ulteriori informazioni, visitare http://www.Eventsforce.net/iop/frontend/reg/thome.csp?pageid=116675&ef_sel_menu=2334&eventid=285&eventid=285    
   
   
13ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA GESTIONE DELLA CONOSCENZA E LE TECNOLOGIE DELLA CONOSCENZA  
 
Graz, 15 gennaio 2013 - La 13ª conferenza internazionale sulla gestione della conoscenza e le tecnologie della conoscenza (I-know 2013) si svolgerà dal 4 al 6 settembre 2013 a Graz, in Austria. La gestione della conoscenza è uno degli argomenti di maggiore attualità oggi sia nel mondo della ricerca industriale che dell´informazione. Nella nostra vita di ogni giorno abbiamo a che fare con enormi quantità di dati e informazioni, ma questi non possono essere considerati conoscenza fino a che non sappiamo come estrarre il loro valore. Lo stesso accade ai manager, che ogni giorno sono bombardati da un flusso quasi continuo di dati. Questo sovraccarico di dati sta rendendo la gestione della conoscenza sempre più importante. Come tutte le più importanti sfide della società umana, la gestione della conoscenza e dell´innovazione riguarda diversi aspetti della vita e necessita quindi di un approccio multidisciplinare per trovare soluzioni. La conferenza fornirà un punto di incontro e sintesi per diverse discipline della gestione della conoscenza (come scienze economiche e scienze sociali) e informatica della conoscenza (come scoperta della conoscenza, social network e informatica sensibile al contesto). L´evento rappresenterà un´opportunità per ricercatori e accademici di discutere le sfide identificate che lo sviluppo e l´introduzione di futuri sistemi di conoscenza dovranno affrontare, e di modellare la ricerca futura mediante la pubblicazione delle scoperte di alta qualità della ricerca applicata e teorica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://i-know.Tugraz.at/    
   
   
NASCE ALLEANZA PER INTERNET IL 22 GENNAIO A ROMA  
 
Roma, 15 gennaio 2013 - Un invito per te a Roma il prossimo 22 gennaio alle ore 11 presso la Sala del Garante Privacy, Piazza di Montecitorio 123/A per la presentazione di Alleanza per Internet, che nasce con l’intento di fare dell’Italia una società dell’innovazione e un’economia digitale tra le più avanzate al mondo. Un evento importante per tutti coloro che nelle istituzioni, nelle imprese, negli enti locali, nelle associazioni contribuiscono ogni giorno alla costruzione dell’Italia digitale che vogliamo. Alleanza per Internet sarà un grande punto di incontro e di coinvolgimento dei cittadini, dei consumatori, della università e dei centri di ricerca che si occupano della società dell´innovazione e sarà una piattaforma degli stakeholders del settore. Vogliamo un’Italia digitale leader in Europa e nel mondo. Internet è di tutti e per tutti. La Rete e il mondo digitale non possono appartenere solo a pochi esperti del diritto e della tecnologia, ma sono patrimonio e modo di essere presente e futuro di tutta la collettività. Il nostro sviluppo futuro non può essere distinto dal futuro di Internet. Per partecipare, registrati a info@alleanzaperinternet.It    
   
   
GIOVANISÌ, 500 GIOVANI IN FORMAZIONE PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ARTIGIANE  
 
Firenze, 15 gennaio 2013 – Sono 500 i giovani che, mercoledì 16 gennaio, all’Auditorium di Sant’apollonia a Firenze, vedranno l’avvio del loro percorso formativo nell’ambito dell’intesa realizzata qualche settimana fa da Regione Toscana, Google, Cna Toscana e Fondazione Sistema Toscana per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. Saranno gli esperti di Google ad aprire la giornata, alle 9.30, con un seminario di lavoro che occuperà l’intera mattinata. Nel pomeriggio, fino alle 18, l’incontro sarà curato dall’altro partner del progetto, Fondazione Sistema Toscana. I 500 ragazzi – tutti fa i 18 e i 30 anni, laureati o con diploma di scuola superiore – ammessi alla formazione sono il primo gruppo dei tanti giovani che si sono candidati fare un tirocinio presso le oltre 70 aziende che, ad oggi, hanno dato la loro disponibilità a reclutare giovani stagisti. A loro saranno affidati processi di rinnovamento legati alla web economy che, con le sole forze interne, molte piccole aziende non sono in grado di portare avanti. Come ricorda l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione che per la Regione ha sostenuto il progetto e firmato il protocollo d’intesa, l’obiettivo, duplice, è infatti quello di aiutare le piccole e medie imprese a cogliere le opportunita’ offerte dalla web economy, favorendo, al contempo, la formazione professionale dei giovani. L’idea alla base dell’intesa punta a promuovere un pacchetto di tirocini mirati a stimolare, in particolare, le piccole e medie imprese di settori tradizionali all’utilizzo del web per rafforzare il proprio business ed essere così più competitive sui mercati internazionali. L’intesa si inserisce nell’ambito del progetto Giovanisì e della legge regionale che ha previsto, per scongiurare l’uso distorto dei tirocini, l’erogazione di un importo forfettario a titolo di rimborso spese. Le imprese artigiane che, spesso a causa delle piccole dimensioni, non dispongono di risorse per crearsi un sito in proprio ed accedere al web per avviare, ad esempio, operazioni di marketing o social media aziendali, potranno lanciarsi nell’impresa grazie ai giovani tirocinanti che, a loro volta, disporranno di strumenti ad hoc, dopo essere stati adeguatamente formati. I nominativi dei 500 candidati al tirocinio sono stati inviati alle aziende che potranno attingere dall’elenco, secondo la Provincia di appartenenza e secondo il profilo più adatto alle proprie esigenze contattando direttamente gli interessati. Le imprese potranno chiedere assistenza per le pratiche alla Cna territoriale cui dovrà comunque essere comunicato l’avvio del tirocinio. Al protocollo si sono già affiancate collaborazioni da parte della Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa, che si occuperà di monitorare l’andamento del progetto e di trarre da questa esperienza dei casi di successo che potranno essere oggetto delle prossime Google Lectures che la Scuola si propone di organizzare. Anche l’Ateneo senese, con il corso di “Internet web per le pmi”, contribuirà al progetto fornendo tirocinanti esperti, arricchendo così ulteriormente la loro esperienza formativa. Per ulteriori informazioni si può scrivere agli indirizzi: info@giovanisi.It   digitalizziamoci@cnatoscana.it     
   
   
BE WIN: WEB CONFERENCE SUL "WEB MARKETING"  
 
 Cagliari, 15 gennaio 2013 - Nella mattinata di oggi , si svolge la terza web-conference tecnica sul tema del "Web-marketing" per le Mentor e Mentee del progetto Be Win - Business Entrepreneurship Women in Network, cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato a livello nazionale da Unioncamere Toscana. Obiettivo dell´incontro, organizzato dal coordinatore, è fornire alle Mentor e Mentee gli strumenti necessari a definire e ottimizzare un nuovo modello di business web-oriented. L´intervento dell´esperta si propone infatti di allineare le conoscenze su concetti, strumenti e strategie di comunicazione e marketing on line ed intende mettere le partecipanti in grado di definire il loro modello di business on line, analizzare e valutare la loro presenza in rete, individuare e ottimizzare gli strumenti on line più adeguati al loro business e realtà aziendale, identificare una strategia di web marketing e delineare un piano di comunicazione on line. Il programma proposto comprende i principi del marketing e della comunicazione on line, gli elementi di una strategia di web marketing, gli strumenti del web 2.0 (sito, newsletter, landing page, social network, blog...), Seo (search engine optimization), Sem (search engine marketing) e link popularity, oltre a come impostare una strategia di web marketing. Come di consueto, le Mentor e Mentee assisteranno alla conferenza in collegamento dalle sedi dei partner Be Win regionali. Il successivo appuntamento Be Win, l´ultima delle web-conferences tecniche, verterà sul tema "Internazionalizzazione", con interventi a cura di Metropoli, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e membro dello Steering Commitee di progetto. Il percorso di Be Win proseguirà con due ulteriori incontri a livello regionale, una web-conference nazionale sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro a cura del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, partner nazionale di progetto, per poi concludersi con un evento finale nazionale a Roma nei mesi estivi , sempre in collaborazione con il Dipartimento Pari Opportunità.  
   
   
AAA CERCANSI GIOVANI “FACEBOOKIANI” E “TWITTERIANI” NUOVE PROFESSIONI: C’È IL SOCIAL MEDIA EXPERT IL “GALILEI COSTA” È LA PRIMA SCUOLA AD OCCUPARSENE QUELLO CHE AI GENITORI PUÒ SEMBRARE SOLO UN GIOCO E UN INUTILE PASSATEMPO POTREBBE UN DOMANI DIVENTARE PER IL PROPRIO FIGLIO UN LAVORO PAGATO  
 
 Lecce, 15 gennaio 2015 – Sicuramente non è sfuggito a nessuno che negli ultimi tre anni sempre più aziende, piccole o grandi che siano, locali, nazionali ed internazionali, chiudono le proprie pubblicità in tv, per radio e su ogni altro mezzo con la frase: “Seguici su Facebook, Twitter e Youtube”, ossia invitano la propria clientela, effettiva e potenziale, a non limitarsi al messaggio promozionale appena ricevuto ma a continuare a restare “in contatto” con l’azienda attraverso i social media. Quello che probabilmente invece sfugge ai più è che “dietro” a questo servizio ci deve essere una persona (in alcuni casi anche più di una) che fisicamente legge, risponde, posta, twitta, consiglia, promuove, insomma, gestisce i vari profili per conto dell’impresa, questo vuol dire che si sta quindi sempre più delineando una nuova professione che va sotto il nome di “Social Media Marketing Expert”. Questo interessante aspetto lavorativo non è però sfuggito all’Istituto “Galilei Costa” di Lecce che ha come prassi consolidata quella di osservare con attenzione e con lungimiranza quello che succede “fuori” dalle proprie aule, in maniera tale da indirizzare la preparazione tecnica rivolta ai propri studenti nella direzione più giusta e più opportuna, ossia là dove la possibilità di trovare un lavoro è più elevata. Lo ha fatto nel 1995 quando albeggiava la parola “Internet” (prima scuola in Italia ad attivare un web server in casa), lo ha fatto nel 2002 quando cresceva la domanda di progettisti di siti e portali (web manager) e lo sta facendo di nuovo ora, quando all’orizzonte si sta delineando questo nuovo profilo professionale. D’altronde, non poteva non accorgersene in quanto, essendo i suoi stessi studenti impegnati ad utilizzare e a “sfruttare” tutte le potenzialità dei social network per le proprie attività di studio e di applicazione, in campo turistico (con “Repubblica Salentina”), agro-alimentare (Dieta Med-italiana), ambientale (Salento Ecoday, Movimento 5 Selle) e sociale (Gpace), inizia a ricevere da parte di alcune aziende del territorio sempre più richieste e proposte proprio in termini di applicazione approfondita di Facebook, Twitter, Youtube e gli altri “social” per la promozione di prodotti e servizi. E’ il caso, ad esempio, della pasticceria Cafè dei Napoli di Alliste che ha affidato a quattro studenti della scuola la promozione del suo “Pansorriso”, è il caso di alcuni panifici che hanno chiesto ad alcuni altri studenti di promuovere l’immagine delle locali “friselle” ed è il caso di altre due aziende che proprio in questi giorni stanno stringendo rapporti di lavoro con l’attenta scuola leccese. Ed è per questo motivo che i docenti del “Galilei Costa” hanno deciso, dall’anno venturo, di orientare parte della formazione in termini di marketing, di comunicazione e di informatica proprio nell’uso e nell’applicazione dei più importanti social media, cosa che va ben oltre l’uso “normale” che i giovani ne fanno oggi (postare stati, twittare, taggare, commentare e condividere). Nello specifico, la figura del Social Media Marketing Expert deve avere adeguate capacità di scrittura, padroneggiando registri linguistici differenti, deve avere una vasta cultura generale, sia umanistica che economica, che gli permetta di interfacciarsi in modo idoneo con diversi tipi di interlocutori, deve avere una conoscenza del web approfondita, deve conoscerne i meccanismi, le dinamiche e l’estrema flessibilità, deve avere una buona conoscenza dei più comuni software informatici, ma anche una conoscenza discreta del linguaggio html, infine deve essere anche a conoscenza del marketing tradizionale. Tutte competenze, queste appena descritte, a cui i docenti della scuola salentina lavorano già da diverso tempo e, a giudicare dalla considerazione e dal prestigio che l’istituto negli ultimi anni è riuscito a guadagnarsi in tutta Italia, stanno ottenendo un discreto successo.  
   
   
SMART CITY: A MILANO IL PRIMO LUOGO DI CULTO ´SOSTENIBILE´ D´ITALIA IL CERTIFICATO CONFERITO AL TEMPIO VALDESE  
 
Milano, 15 gennaio 2013 - Il primo luogo di culto italiano dotato di un certificato di sostenibilità ambientale è a Milano. Si tratta del tempio valdese di via Sforza 12. Alla consegna, il 13 genniao, del certificato da parte delle autorità religiose competenti in materia ambientale, in rappresentanza del Sindaco Pisapia, l´assessore allo Sviluppo Economico Ricerca e Smart city Cristina Tajani. "Speriamo che questo riconoscimento diventi un punto di riferimento per tante altre comunità confessionali e non del nostro paese - ha dichiarato Tajani - Il certificato´ Gallo Verde´, di cui il tempio valdese da oggi può fregiarsi, ha un impatto importante per la città oltre che per la comunità dei fedeli ed é in sintonia con gli sforzi che l´amministrazione sta facendo per rendere Milano una città "intelligente". Il certificato premia le caratteristiche di sostenibilità e risparmio energetico dell´edificio e completa altre pratiche già in uso nella comunità valdese come il ´car pooling´ per i fedeli più anziani e per chi abita lontano, l´incentivazione all´utilizzo dei mezzi pubblici, il ritorno a stoviglie in ceramica e vetro e non più in plastica per i pranzi comunitari che si svolgono nel tempio al termine del culto. In altri paesi d´Europa queste pratiche, anche nei luoghi di culto, sono prassi quotidiana. Milano fa da apripista. Anche questo significa essere una ´smart city´." L´assessore Tajani ha consegnato alla comunità valdese una lettera firmata dal sindaco Pisapia dove tra l´altro si legge: "Come sapete, questa Amministrazione ha fatto dell´attenzione ai temi della sostenibilità e dell´ambiente uno dei punti fermi della propria azione. Vedere come anche dal mondo della fede e della religione partono iniziative concrete e innovative per la difesa dell´ambiente è una bella notizia che riguarda tutti". Il Sindaco e l´assessore hanno infine riconosciuto che "la comunità valdese è sempre stata una componente importante della nostra città, una comunità numericamente non grandissima, ma presente attivamente e con spirito di servizio e di partecipazione in tutti gli aspetti della vita sociale di Milano: quella di oggi è un´ulteriore occasione per dimostrare e sottolineare questo impegno e questo ruolo". Il tempio valdese di via Sforza si è dotato anche luci a basso consumo per l´illuminazione, risme di carta riciclata per le fotocopie e la creazione di un Gas, gruppo di acquisto solidale della chiesa valdese, per favorire l´acquisto di prodotti di filiera corta e a km zero.  
   
   
SVILUPPARE COLLEGAMENTI GLOBALI PER LA RICERCA  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2013 - All´europa non manca il potenziale quando si tratta di ricerca, imprenditori e aziende leader nel mondo. Ma la percentuale di ricercatori in Europa sul totale della popolazione è molto più bassa rispetto a Stati Uniti, Giappone e altri paesi. Se la Ue vuole raggiungere il proprio obiettivo di spendere il 3 % del Pil in ricerca e sviluppo, si dovranno creare almeno 1 milione di nuovi posti di lavoro nella ricerca. Mentre continua ad aumentare la gara globale per i migliori talenti nel campo della ricerca, un numero significativo di ricercatori europei sta scegliendo di lavorare fuori dall´Europa. Tutti assieme essi rappresentano un bene non sfruttato per sviluppare ulteriormente la ricerca europea, ed è per questo motivo che la Commissione europea ha avviato il progetto Euraxess Links. L´obiettivo è quello di mantenere i collegamenti tra Europa e ricercatori, scienziati e studiosi europei che lavorano all´estero; essi sono una risorsa importante per la ricerca europea e per stimolare la cooperazione scientifica tra l´Europa e i paesi che li ospitano. Euraxess Links fornisce informazioni riguardanti la ricerca europea e le politiche relative alla ricerca e le opportunità di finanziamento per la ricerca, di collaborazione internazionale e di mobilità transnazionale. Esso sta diventando uno strumento fondamentale per la creazione di network per i ricercatori europei che lavorano fuori dall´Europa, e per quelli non europei che sperano di intraprendere una carriera in Europa. Finora è stato avviato in Cina, India, Giappone, Singapore e Stati Uniti, e l´iscrizione è gratuita. Gli iscritti al network vengono tenuti informati sulle politiche Ue che riguardano la ricerca e sulle opportunità di carriera e collaborazione in Europa. Il network multidisciplinare coinvolge ricercatori in tutte le fasi delle loro carriere: esso permette loro di rimanere connessi gli uni con gli altri e con l´Europa, garantendo che si riconosca loro il ruolo di risorsa importante per lo Spazio europeo della ricerca (Ser), sia se rimangono all´estero che se decidono di ritornare. Inoltre, Euraxess-researchers in Motion è un´eccezionale iniziativa del Ser che fornisce accesso a una gamma completa di informazioni e servizi di supporto per ricercatori europei e non europei che desiderano intraprendere una carriera in Europa. Euraxess offre accesso al mercato del lavoro, assiste i ricercatori nel far progredire le loro carriere in un altro paese europeo e supporta le organizzazioni scientifiche nella loro ricerca di talenti eccezionali tra i ricercatori. Euraxess è un´iniziativa paneuropea supportata da 40 paesi partecipanti in tutta Europa. Attraverso il suo portale essa fornisce un singolo punto di accesso alle informazioni in tutti i paesi, e viene offerta un´assistenza personalizzata da uno staff di oltre 500 addetti al lavoro nei 200 centri servizi. Il primo evento globale di Euraxess Links si è svolto di recente a Pechino, con India, Giappone, Singapore e Stati Uniti connessi online all´evento. Gli argomenti discussi hanno riguardato i ricercatori europei fuori dall´Europa: come migliorare la creazione di network e come dimostrare lo sviluppo della carriera per i ricercatori con esperienze di mobilità. Un momento saliente dell´evento è stato il lancio del portale online "Jobs" per la Cina sul sito web Euraxess, che aumenta le opportunità per i ricercatori europei all´estero. Per maggiori informazioni, visitare: Euraxess: http://ec.Europa.eu/euraxess/index.cfm/general/index  Orizzonte 2020: http://ec.Europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm    
   
   
PARTECIPA AL PREMIO EUROPEO CARLO MAGNO DELLA GIOVENTÙ 2013  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2013 - Premio europeo Carlo Magno della gioventù 2013. Hai tempo fino al 28 gennaio per inviare la tua candidatura per vincere il Premio europeo Carlo Magno della gioventù 2013. Se hai un´età compresa tra 16 e 30 anni e hai organizzato, o preso parte, a un progetto a dimensione europea, non esitare a iscriverti! http://www.Charlemagneyouthprize.eu/view/it/introduction.html  Il Premio viene assegnato a progetti, intrapresi da giovani, che favoriscano la comprensione, promuovano l´emergere di un sentimento comune dell´identità europea e diano esempi pratici di cittadini europei che vivono insieme come un´unica comunità. Il premio per il miglior progetto è di 5.000 euro, il secondo di 3.000 euro e il terzo di 2.000 euro. I candidati hanno tempo fino al 28 gennaio 2013 per inviare i propri progetti. Per i dettagli clicca sul link nella parte destra della pagina. Chi ha vinto nel 2012? Il progetto greco di Eleftheria Makri "Europe on the Ground" ha vinto il premio Carlo Magno per la gioventù 2012. Il programma "Europe Meets School" di Renata Kopřivová, un programma di scambio per studenti Erasmus (Repubblica ceca) si è aggiudicato il secondo premio. Mentre il progetto "Cycle Me Home" di Daniel Vérten, un documentario road-movie ungherese è arrivato terzo.  
   
   
IN ARRIVO UN´AREA DI RICERCA CNR IN TRENTINO  
 
 Tremto, 15 gennaio 2013 - Siglato ieri in Provincia un accordo quadro fra Provincia autonoma di Trento e Consiglio nazionale delle ricerche, per dare vita ad un´are di ricerca Cnr in Trentino. Essa costituisce la cornice unitaria entro la quale collocare le attività già in corso fra i due soggetti, nel contesto del sistema dell´alta formazione della ricerca trentino, ed i progetti che si andranno a sviluppare di qui in futuro. Alla firma il presidente della Provincia autonoma Alberto Pacher e il presidente del Cnr Luigi Nicolais, che lo scorso aprile aveva siglato un altro accordo con il Trentino, relativo a ricerche nel settore delle energie pulite. La collaborazione in corso fra la provincia di Trento e il Cnr coinvolge attualmente 54 ricercatori a tempo indeterminato (e almeno altrettanti impiegati su singoli progetti) e si sviluppa sia all´interno di centri nati da convenzioni fra le Fondazioni Kessler e Mach e il Consiglio nazionale delle ricerche sia attività sostenute in maniera diretta dalla Provincia, in settori che vanno dai materiali innovativi al legno o all´energia. La collaborazione con il Trentino viene considerata dal Cnr un modello, che si vorrebbe replicare anche ad altri sistemi territoriali e che può servire da esempio a tutto il Paese. Essa - ha sottolineato Nicolais - aprirà la strada anche a nuove assunzioni nel settore. Nuovo accordo oggi fra Provincia e Cnr, dopo quello già siglato ad aprile che coinvolgeva in particolare il Dipartimento di progettazione molecolare del Centro nazionale delle ricerche, assieme all´Università di Trento e al sistema territoriale della ricerca. L´accordo quadro di oggi impegna le parti a dar vita ad una vera e propria area di ricerca del Cnr in Trentino, che costituirà la cornice unitaria entro la quale collocare le iniziative già in essere fra la Provincia e il Centro - regolate in primo luogo dalla legge provinciale 10 del 1997 e dalla successiva legge 14 del 2005 - e quelle che verranno sviluppate nel prossimo futuro. I settori di comune interesse, come elencati nell´accordo, sono i seguenti: -ambiente, gestione delle risorse naturali e delle foreste (ecologia, rischio ambientale, climatologia e rilevazioni agro-meteo, biodiversità, energie alternative, produzione agroforestale sostenibile); -scienza dei materiali: micro- nano-tecnologie inorganiche/organiche e ibride, materiali nano-strutturati, applicazioni nei settori dell’ottica e della fotonica; edilizia sostenibile; -tecnologie dell’informazione e della comunicazione; -biotecnologie, tecnologie biomediche, genomica, post-genomica, biologia computazionale; -scienze umane e sociali. Le attività di ricerca realizzare sul territorio provinciale vedranno il coinvolgimento dell’Università e degli enti ed organismi di ricerca presenti in Trentino. "Il Trentino sta puntando molto sulla ricerca - ha ricordato Pacher - e questo rapporto stretto con il Cnr rafforza enormemente la nostra posizione. Con l´ accordo che sigliamo oggi viene data una prospettiva di maggiore stabilità alle attività che già oggi si svolgono in Trentino in sinergia con il Consiglio nazionale delle ricerche e si rafforza il filone alta formazione-ricerca-impresa nel suo complesso. Al tempo stesso, ci aspettiamo che la creazione di questa cornice comune apra nuovi filoni e nuovi percorsi, in campi suscettibili di ricadute positive anche a livello territoriale, come quello dell´ambiente." "Il Cnr ha sempre avuto rapporti ottimi con il Trentino - ha detto a sua volta il presidente Nicolais - ma con questo accordo diamo vita ad un vero e proprio sistema, e lo facciamo per la prima volta in Italia. Quello che costruiamo qui in Trentino dovrebbe servire a modello anche per il resto del paese. Non avremo più una serie di centri o di accordi staccati l´uno dall´altro, ma una piattaforma comune, all´interno della quale tutti i soggetti saranno chiamati a dialogare, facendo massa critica e sviluppando nuove interazioni, cose fondamentali per competere sugli scenari internazionali. Sul piano logistico utilizzeremo le aree già esistenti, in particolare quelle di Fbk, per quanto il Cnr sia disposto se necessario a investire. Ma soprattutto speriamo di accrescere in futuro il numero dei ricercatori, sia a tempo determinato che indeterminato." Per supportare la nascita dell´are a di ricerca Cnr in Trentino l´accordo di oggi prevede la costituzione di una unità di coordinamento composta dal presidente della Provincia o da un suo delegato, da un altro rappresentante della Provincia, dal rettore dell’Università degli Studi di Trento, dal presidente della Fondazione Bruno Kessler, dal presidente della Fondazione Edmund Mach e da quattro membri designati dal Cnr. Quali i prossimi passaggi previsti dall´accordo? Innanzitutto il Cnr presenterà all’Unità di coordinamento, entro un anno, la proposta definitiva per la collocazione, l’organizzazione e l’istituzione dell’area di ricerca in Trentino. Essa, oltre a tener conto delle attività già in essere, dovrà definire in modo puntuale e dettagliato gli obiettivi e i risultati attesi nel futuro, le modalità di attuazione, nonché le risorse umane, finanziarie e strumentali a carico dei soggetti coinvolti, e dovrà acquisire il parere favorevole del Comitato tecnico-scientifico per la ricerca e l’innovazione della Provincia. L’eventuale cofinanziamento provinciale , diretto, o indiretto (tramite le Fondazioni di ricerca trentine), dovrà essere utilizzato per costi concernenti esclusivamente la realizzazione delle attività descritte nella proposta, e approvate. L´accordo di oggi ha durata quinquennale. In futuro potranno essere siglati anche accordi attuativi specifici, riguardanti i singoli progetti di ricerca di volta in volta avviati.  
   
   
I BAMBINI TROVANO ALTRI USI PER IL RASPBERRY PI  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2013 - Alcuni ricercatori della Facoltà di informatica dell´Università di Manchester, nel Regno Unito, hanno organizzato una serie di workshop con lo scopo di ispirare i bambini a fare un uso illimitato dell´informatica, e sono rimasti sbalorditi dalle idee presentate dai giovani. Tutto ciò è stato possibile grazie al poco costoso computer su scheda singola Raspberry Pi e un add-on, Piface. Secondo l´università, questi due dispositivi hanno riportato il divertimento nell´uso del computer, essi sperano che questo possa influenzare e cambiare il modo in cui la scuola e la società vedono l´informatica. Sin dalla sua introduzione nel 2012, il Raspberry Pi - un piccolo computer delle dimensioni più o meno di una carta di credito - ha conquistato il mondo dell´informatica. Questo piccolo dispositivo era stato originariamente creato con l´intenzione di attirare i bambini al campo dell´informatica, in modo simile a come i computer e l´elettronica hanno ispirato persone come Stephen Wozniak, Steve Jobs e Bill Gates decine di anni fa. Il Raspberry Pi, insieme a Piface (un dispositivo che si mette sopra il Raspberry Pi e può alimentare motori, controllare robot, attivare fotocamere e usare reti di sensori) hanno un´ampia gamma di potenziali applicazioni che il team sperava avrebbero suscitato l´interesse dei giovani verso l´informatica. L´università ha aiutato i giovani a fare casette per gli uccelli che cinguettano e fotografano gli uccelli, a controllare auto Scalextric e a costruire giocattoli interattivi che reagiscono alle condizioni meteorologiche. I workshop hanno suscitato l´interesse anche dello Zoo di Londra, che voleva registrare i movimenti degli animali. Il team ha anche ideato un originale deterrente per chi ha intenzione di saccheggiare la dispensa: un pollo che parla e usa Twitter mentre fa la guardia degli stipetti della cucina, per far vergognare chi non segue la dieta. Questo "pollo" computerizzato di Raspberry Pi non solo impartisce ordini a chi cerca di rubare uno spuntino, ma usa l´account di Twitter di chi è a dieta per svergognarlo pubblicamente. Il dott. David Rydeheard, della Facoltà di informatica, ha parlato di come il Raspberry Pi ha ispirato i bambini: "È stato un interessante sviluppo portare l´informatica fuori dagli schemi e permettere ai bambini di giocare con la scienza del calcolo. Le scuole hanno laboratori di fisica, chimica e biologia per insegnare queste materie. L´associazione di Raspberry Pi e Piface crea un laboratorio personale poco costoso per l´informatica che qualsiasi bambino può permettersi di possedere". Ad ispirare gli stessi ricercatori è stata la scoperta che quando i ragazzi entrano all´università hanno un livello di conoscenze tecniche molto più basso rispetto agli anni precedenti. Anche lo Stato è propenso a migliorare il modo in cui si insegna l´informatica nelle scuole, usando un approccio scientifico a questa materia. Questo a sua volta ha portato alla creazione del Raspberry Pi, che è stato sviluppato dalla Raspberry Pi Foundation con l´obiettivo scientifico di migliorare l´insegnamento dell´informatica di base nelle scuole. "La futura ricchezza del nostro paese dipende fortemente dalle nostre competenze nel campo della scienza e della tecnologia informatica. Al momento, le scuole non insegnano l´informatica ai propri studenti, cioè come progettare e costruire sistemi di calcolo. Raspberry Pi e Piface sono ideali per essere usati nelle scuole per insegnare questa importante materia", ha aggiunto il dott. David Rydeheard I workshop per insegnanti dedicati a Raspberry Pi e Piface hanno attirato oltre 50 insegnanti delle scuole per ogni sessione. Più di recente, l´università e lo Stem Team del Museo di scienze e tecnologia di Manchester (Mosi) hanno organizzato dei workshop con i bambini. Il dott. Andrew Robinson è rimasto sbalordito dalla risposta dei bambini. Ha detto: "Questa attività ha davvero messo in moto la loro immaginazione. Dopo aver visto quello che Raspberry e Piface riescono a fare, abbiamo ricevuto dei suggerimenti quali un monitor automatico per l´insulina che può chiamare il 118 e un altro che ordina automaticamente prodotti alimentari quando rileva che la dispensa è vuota. "Un bambino ha persino pensato a un progetto per un dispositivo che ricorda in modo educato di abbassare la tavoletta del water dopo averlo usato. Sono rimasto veramente impressionato dalle idee che hanno avuto". Il team sta lanciando anche il Raspberry Pi Bake Off, un concorso internazionale per le scuole e gli appassionati, che invita i partecipanti a creare gadget utili per cambiare il mondo usando i computer Raspberry Pi. Il Raspberry Pi insieme a Piface offre agli utenti tutte le capacità di un computer, ma è più flessibile e può essere integrato nel mondo reale. Inoltre, ogni kit costa solo 40 lire sterline. Per maggiori informazioni, visitare: Video di bambini che utilizzano Piface con la Scalextric e la casetta per uccelli durante il Manchester Science Festival: http://www.Youtube.com/watch?v=sjme3wu7ao0  
Università di Manchester, Facoltà di informatica: http://www.Cs.manchester.ac.uk/  
 
   
   
IMPOSSIBILE L’ISCRIZIONE ON LINE ALLE SCUOLE DI FORMAZIONE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 15 gennaio 2013 - Per i 13.000 studenti piemontesi ancora in età d’obbligo scolastico è impossibile procedere entro il 28 febbraio all’iscrizione on line ai percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà integrativa e complementare dagli istituti professionali. A lanciare l’allarme é l’assessore regionale al Lavoro, che sollecita, con le agenzie formative, una risposta dal ministero dell’Istruzione. Tutto deriva dal fatto che nella circolare ministeriale che prevede che per l’anno scolastico 2013-2014 le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali per tutte le classi iniziali dei corsi di studio di ogni ordine e grado vengano effettuate esclusivamente on line viene completamente omesso il sistema della formazione professionale. Secondo l’assessore, per le agenzie formative si crea così una disparità di trattamento che finirà per favorire l’abbandono scolastico. Dal canto suo, la Regione Piemonte ha percorso tutte le strade possibili per far comprendere le conseguenze e i disagi che questa scelta può creare sul territorio.  
   
   
PRATO: “EDUCAZIONE TRA PARI” PER PROMUOVERE L’AFFETTIVITÀ E LA SESSUALITÀ CONSAPEVOLE  
 
Prato, 15 gennaio 2013 - Iniziativa dell’Asl 4 in collaborazione con gli istituti Scolastici: Datini,dagomari e Cicognini. Giovedì 10 e venerdì 11 gennaio al Teatro Magnolfi giornate formative per gli studenti Giovedì 10 e venerdì 11 gennaio al Teatro Magnolfi in via Gobetti 79 – Prato, si sono tenute due giornate di formazione rivolte agli studenti delle Scuole di 2° grado per la promozione dell’affettività e della sessualità consapevole. L’iniziativa è promossa dall’Unità Funzionale educazione alla salute dell’Asl 4 in collaborazione con gli Istituti scolastici Datini, Dagomari e Convitto Cicognini nell’ambito del percorso educativo “Peer to Peer”. La Peer education, educazione tra pari, è una metodologia educativa utilizzata per attivare un naturale passaggio di conoscenze ed esperienze attraverso i peer educator che assumono il ruolo di facilitatori nel processo di comunicazione tra pari, in particolare per prevenire comportamenti a rischio tra gli adolescenti. Le giornate formative hanno l’obiettivo di promuovere l’affettività e sessualità consapevole in modo da prevenire disagi, timori ed insicurezze che si manifestano nella fascia di età fra preadolescenza e adolescenza. Lo studio Edit 2011 su “Comportamenti a rischio e stili di vita dei giovani toscani” ha coinvolto 4.829 studenti di età compresa fra 14 e 19 anni delle scuole superiori della Regione Toscana. Il 46% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di aver già avuto un rapporto sessuale completo. Rispetto agli anni precedenti, il trend è in aumento con valori che vanno dal 39.7% nel 2005 al 43.5% nel 2008 fino a raggiungere il 46 % nel 2011. Si è rilevato una maggiore precocità maschile rispetto al genere femminile (9.2% che dichiara di avere avuto un rapporto completo sotto ai 14 anni, rispetto al 4.6% femminile sotto la stessa soglia)  
   
   
UNIVERSIADE INVERNALE 2013: NON SOLO SPORT, MA ANCHE RICERCA SONO 17 I PROGETTI DI RICERCA PRESENTATI DALL’UNIVERSITÀ DI TRENTO, CHE FARANNO DA CONTORNO ALLA MANIFESTAZIONE  
 
 Trento, 15 gennaio 2013 - In occasione dell´Universiade Invernale, che si terranno in Trentino dall´11 al 21 dicembre 2013, il Comitato organizzatore ha pubblicato un bando per il finanziamento di progetti di ricerca le cui attività e i cui risultati siano rilevanti per la manifestazione sportiva. Sono stati 17 i progetti presentati da docenti o ricercatori strutturati dell’Università di Trento, e riguardano tutte le aree di ricerca. L’importo complessivo disponibile per il bando è di 100.000 euro e il costo totale dei singoli progetti non potrà superare i 30.000 euro, per attività che dovranno essere svolte in un periodo compreso tra il 15 gennaio e il 30 novembre 2013. Le Universiadi Invernali 2013, www.Universiadetrentino.org, saranno il più grande evento sportivo che si terrà in Italia fino al 2020 e prevedono la partecipazione di oltre 3.000 atleti di più di 60 Paesi che si confronteranno su 18 sport per un totale di 93 medaglie. Le Universiadi sono organizzate da un Comitato organizzatore che vede come soci fondatori la Provincia autonoma di Trento e l’Università degli Studi di Trento. A differenza di altri grandi eventi multisport, questo non è solo un’importante manifestazione sportiva, ma anche l´occasione per ragionare sul tema dello sport universitario e delle sue ricadute sulla ricerca e sulla didattica. Per questi motivi durante l’evento saranno due le iniziative portate avanti: una conferenza internazionale su un tema stabilito dal territorio ospitante e un certo numero di progetti di ricerca che abbiano rilievo per la manifestazione. La conferenza, nello specifico, avrà come tema "University Sport: Inspiring Innovation" e si terrà il 9 e 10 dicembre 2013. Questo momento di didattica approfondirà il rapporto tra sport e innovazione sotto tre diverse prospettive: lo sport all´università inteso come motore di ricerca per lo sviluppo di prodotti innovativi, lo sport come ispiratore di nuove metodologie didattiche e lo sport come possibilità di creazione di nuove carriere. Per quanto riguarda i progetti di ricerca il comitato organizzatore ha stanziato un budget di 100.000 euro per un bando finalizzato ad attivare una serie di collaborazioni con dipartimenti e gruppi di ricerca dell´Ateneo di Trento nel periodo tra gennaio e novembre 2013. Al bando hanno aderito 17 soggetti della ricerca che spaziano su aree scientifiche diverse: dall’ingegneria e scienza dell’informazione, all’economia e management, dalla fisica all’ingegneria civile, ambientale e meccanica, dall’ingegneria industriale alla psicologia, le scienze cognitive e la ricerca sociale. La creatività non è mancata nella presentazione dei progetti e le idee toccano aspetti strettamente legati all’evento come il progetto “Universiade ad emissione zero” o aspetti più generali legati sempre alla ricerca quali il doping, il peso dell’attrezzatura o delle scioline. Per saperne di più: http://www.Unitn.it/ateneo/26640/bando-per-progetti-di-ricerca-universiadi-2013-scadenza-31-dicembre-2012 . Se qualcuno fosse invece interessato a partecipare come volontario all´Universiade, può visionare lo speciale Tg Giovani Web a questo link: http://www.Webtv.provincia.tn.it/speciali_tg_giovani_web/    
   
   
IL CAMPUS UNIVERSITARIO DI LECCO È UNA REALTÀ  
 
Lecco, 15 gennaio 2013 - Il nuovo campus del Polo regionale di Lecco del Politecnico di Milano è una realtà. Si è tenuta la cerimonia di consegna delle aule didattiche a Lecco, alla presenza del presidente della Regione Lombardia e dei rappresentanti della Camera di Commercio di Lecco, della Provincia di Lecco, del Comune di Lecco e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Da Regione 27 Milioni Di Euro - L´inaugurazione del campus rappresenta il momento di arrivo di un percorso nel quale Regione Lombardia, insieme a tutti gli altri soggetti coinvolti, ha investito molti sforzi e ingenti risorse: per questo progetto l´Amministrazione regionale ha stanziato 27 milioni di euro. Per questa ragione il presidente ha sottolineato "il positivo coinvolgimento e l´impegno di tutte le Istituzioni. Lecco, oggi, fa un passo in avanti nella sua storia", rilanciandosi come città universitaria. Questo passo in avanti - ha aggiunto il presidente - "permetterà agli imprenditori di avere più ricerca e competenze sul territorio, aumentando l´attrattività del sistema universitario lombardo". Piena Attività Nell´anno Accademico 2014-2015 - Il campus lecchese ha un legame molto forte con il territorio e la sua tradizione industriale. Del resto, l´istruzione e la formazione a Lecco - specialmente nei campi della tecnica - sono sempre state promosse, garantendo assunzioni nel mondo del lavoro. Dopo le aule per la didattica del nuovo campus del Polo regionale di Lecco del Politecnico di Milano, saranno completate la biblioteca, le residenze universitarie e il polo museale e, per l´anno accademico 2014-2015, è prevista la piena e funzionale attività. Interventi Per 70 Milioni Di Euro - Il costo complessivo degli interventi ammonta a 70 milioni di euro, destinati in particolare a: - campus universitario (2700 posti letto - costo 51 milioni), con contributo regionale di 23 milioni; - opere stradali (costo 2 milioni), con contributo regionale di 900.000 euro; - centro espositivo museale (costo 7 milioni), con contributo regionale di 1 milione; - residenza universitaria (costo 10 milioni), con contributo regionale di 1,7 milioni.  
   
   
AGE TOSCANA: ISCRIZIONI, CONSULENZA ON LINE  
 
 Firenze, 14 gennaio 2013 - Per far fronte alla grossa novità delle iscrizioni unicamente on line alle classi prime di ogni ciclo scolastico (e al primo anno del triennio delle superiori, quando c’è da scegliere l’indirizzo), Age Toscana propone un servizio di consulenza on line, sia via e-mail che telefonico. Saranno inoltre messi a disposizione sul sito http://www.agetoscana.it/  aggiornamenti, Faq e slides utili per la registrazione al sito ministeriale e la compilazione della domanda. Questa innovazione rischia infatti di mettere in seria difficoltà sia le scuole, che sono tenute a offrire un supporto, sia le famiglie più disagiate, che non possiedono una connessione a internet o addirittura non sanno usare il computer. “Ci rivolgiamo sia al genitore singolo che alle Associazioni di genitori –spiega Rita Manzani Di Goro, presidente di Age Toscana- Ci sembra infatti che si apra un momento molto critico per le segreterie delle scuole. Uno spazio che può essere coperto da genitori più esperti, che possono offrirsi di collaborare con le scuole per fare da tutor per le iscrizioni (es: sorvegliando il laboratorio informatico messo a disposizione delle famiglie per compilare la domanda). Questi genitori dovranno essere formati ed è per questo che, come Associazione Genitori A.ge. Toscana, abbiamo pensato di offrire un servizio di consulenza che funzionerà dal lunedì al venerdì fino al 28 febbraio 2013, termine ultimo per le iscrizioni”. “Le prime scuole contattate si sono dimostrate molto interessate –dichiara Angela Rigucci, la Presidente di Age Argentario, che è parte in causa avendo un figlio che frequenta la quinta elementare- e non dubitiamo che anche i genitori apprezzeranno. Questa iniziativa va ad aggiungersi ad altre che stiamo portando avanti al fine di raccogliere aiuti per gli alluvionati della Maremma. Il servizio è gratuito, ma a chi beneficerà della nostra assistenza, chiederemo se vuole dare un piccolo contributo per le famiglie colpite dall´alluvione”. L’eventuale versamento dovrà essere effettuato sul conto It75t 08851 72300 000 000 200 028 intestato ad Age Argentario, citando la causale “Emergenza Maremma”. I fondi così raccolti saranno consegnati in tempi brevissimi alle famiglie colpite dal disastro, così come è già stato fatto per i fondi finora raccolti. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 329 4191838: lunedì, martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle 12.00; mercoledì dalle ore 13.00 alle 15.00; giovedì dalle ore 14.00 alle 16.00. Oppure scrivere ad ageargentario@age.It  I nostri esperti risponderanno entro il termine massimo di due giorni. Altre notizie saranno disponibili sulle pagine Facebook e Twitter di Agetoscana.  
   
   
SCUOLA, TORINO: PROBLEMI NOTI, ASPETTIAMO CHE IL GOVERNO SCELGA LA SICUREZZA E FINANZI I LAVORI  
 
 Torino, 15 gennaio 2013 - “I tecnici della Provincia di Torino hanno partecipato e collaborato ai sopralluoghi che durante l’estate le Asl ed i consulenti della Procura della Repubblica hanno effettuato nelle scuole del territorio. Conosciamo bene le priorità di intervento, al punto che abbiamo presentato al Prefetto di Torino un piano dettagliato perché anche lui solleciti il Governo a rispondere alle nostre richieste sulla sicurezza nelle scuole”. Lo dice il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta commentando le parole del Procuratore Guariniello sui lavori da effettuare in alcuni edifici scolastici del territorio. “Il censimento sullo stato di salute delle nostre scuole – aggiunge Saitta – è completo, il 75% dei nostri edifici scolastici ha più di trent’anni di vita e l’analisi dei fabbisogni manutentivi è di almeno 85 milioni di euro, mediamente un fabbisogno di circa 500mila euro per ognuna delle nostre 160 scuole. Abbiamo da anni ormai quantificata la richiesta al Governo che finora non ha mai fatto la scelta della messa in sicurezza. I lavori senza un intervento statale non potranno mai cominciare”.  
   
   
SICUREZZA NELLE SCUOLE: L’ESPERIENZA DEL PROGETTO “SICURI...SICURI...?!” FORMATI DOCENTI E DIRIGENTI, ATTIVATI LABORATORI PRATICI PER BAMBINI E RAGAZZI SUL TEMA DELLA SICUREZZA  
 
Empoli, 15 gennaio 2013 - Giovedì 10 gennaio 2013 presso la sala conferenze dell’Asev di Empoli sono stati presentati i risultati del progetto “Sicuri..sicuri…?!” per le diffusione in ambito scolastico della cultura della sicurezza e salute sul lavoro, un’attività finanziata dalla Regione Toscana e realizzata negli istituti scolastici dell’Empolese-valdelsa nell’anno scolastico 2011 – 2012. Sono intervenuti al convegno Andrea Campinoti, Sindaco di Certaldo e Presidente Società della Salute di Empoli, Gabriele Mazzoni Direttore del Dipartimento Prevenzione e sicurezza della Asl 11, Eleonora Caponi Assessore del Comune di Empoli per la Conferenza Zonale dell’Istruzione. I risultati del progetto, diretto dall’Istituto Virgilio di Empoli come capofila della rete scolastica dell’Empolese Valdelsa, sono stati presentati da Paola Cappelli dell’Asev che ha coordinato il progetto, da Valentina Maciariello e Sara Spini dell’Associazione Kappaerre che hanno seguito la parte metodologica e didattica e da Sandra Bonistalli e Carla Poli della Asl 11 di Empoli. Il percorso del progetto si è suddiviso in tre fasi diverse di attività realizzando una serie di interventi formativi in materia di sicurezza rivolti a docenti, dirigenti e personale Ata (personale amministrativo, tecnico e ausiliario), degli interventi formativi metodologici e una programmazione didattica rivolti a docenti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori nelle classi rivolti agli studenti delle classi coinvolte nel progetto. Le esperienze dei laboratori, raccontate direttamente dagli insegnanti delle scuole coinvolte nel progetto, hanno portato bambini e ragazzi a riflettere sulle modalità di gioco e di corretto utilizzo degli ambienti scolastici, realizzando dei veri e propri codici di comportamento sicuri da adottare durante attività fisica e momenti di condivisione degli spazi, e la creazione da parte dei più grandi di una segnaletica di pericolo da disporre nelle scuole. Ottimi i risultati in termini di partecipazione al progetto che riportano i seguenti dati: 492 ragazzi coinvolti di 22 classi diverse, 44 docenti, 10 dirigenti e 18 personale ata e di qualità del percorso, che ha visto co-progettare docenti ed educatori per la realizzazione di laboratori secondo 12 diverse modalità di lavoro. Lo sviluppo del progetto procederà online, grazie alla realizzazione di un sito web consultabile all’indirizzo www.Asev.it/sicuri/sicuri.php  dal quale è possibile scaricare i materiali prodotti. “Sicuri…sicuri…?!” intende segnare la prima tappa di una programmazione territoriale sul tema della sicurezza e soprattutto impegnare la rete scolastica locale e gli enti locali ad un appuntamento annuale per tutte le scuole del territorio sul tema sicurezza. Le scuole coinvolte nel progetto sono state: Istituto Comprensivo di Montespertoli, Direzione Didattica di Castelfiorentino, Direzione Didattica Circolo Ii di Empoli, Direzione Didattica Circolo Iii di Empoli, Direzione Didattica di Vinci, Istituto Comprensivo Certaldo, Conservatorio Ss.ma Annunziata Empoli, Scuola secondaria di 1° grado Busoni -Vanghetti - Empoli, Scuola secondaria di 1° grado Bacci Ridolfi - Castelfiorentino, I.i.s. Enriques di Castelfiorentino, I.i.s. Fermi Empoli, I.i.s. Virgilio Empoli, I.i.s. Ferraris-brunelleschi Empoli, I.i.s. Pontormo Empoli.  
   
   
MASTER IN INTERIOR DESIGN: SELEZIONI APERTE INIZIO LEZIONI: MARZO 2013 .  
 
Milano, 15 gennaio 2013 - Il Master Mid offre ad architetti e designer un percorso di formazione post-laurea altamente qualificato per la progettazione degli interni, grazie alla collaborazione tra la Scuola del Design del Politecnico di Milano, Scuola Politecnica di Design - Spd e Poli.design, Consorzio del Politecnico di Milano. Anche quest’anno in occasione della sua decima edizione, il Master coinvolgerà i migliori studi italiani di progettazione nei diversi settori di intervento: dallo Studio Simone Micheli allo Studio Marco Piva, dallo Studio Progetto Cmr allo Studio Denis Santachiara, etc. Contributi teorici ed esperienze sul campo, con visite e testimonianze, si affiancheranno nella didattica mista che prevede anche lo svolgimento di 5 workshop dedicati al mondo dell’interior: dall’hotel passando per l’ambito domestico sino alla progettazione dei luoghi di lavoro e del retail e all’exhibit design. Obiettivo: fornire agli studenti tutti gli strumenti utili, in ottica professionale, per comprendere e gestire gli interni adattando i progetti alle varie esigenze di luoghi e spazi diversi. Al termine delle lezioni in aula è previsto lo svolgimento di uno stage. Le iscrizioni sono a numero programmato. Per inviare la propria candidatura o per richiedere maggiori informazioni, è possibile contattare: l’Ufficio Coordinamento Formazione Poli.design: +39 02 23997275 formazione@polidesign.Net  oppure la Segreteria Didattica Spd: +39 02 21597590 info@masterinterior.Com    
   
   
LA SCIENZA SPIEGA PERCHÉ IN ALCUNI GIOCHI NON SI PUÒ DIVENTARE DEI VERI MAESTRI  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2013 - I giochi basati sull´abilità, come gli scacchi e il poker, sono davvero troppo complessi per permettere alla mente di comprenderli ed è davvero impossibile maestrarli? Secondo il fisico dott. Tobias Galla dell´Università di Manchester e il professor Doyne Farmer dell´Università di Oxford e del Santa Fe Institute, questa ipotesi sembra probabile. Dopo aver effettuato migliaia di simulazioni di partite con due giocatori, essi hanno osservato in che modo il comportamento umano influisce sull´attività decisionale. I risultati sono stati pubblicati nei Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). Gli studiosi hanno scoperto che nei giochi semplici con un numero limitato di mosse, come il tris con cerchi e croci, la strategia è facile da indovinare e il gioco diventa rapidamente noioso per i giocatori. Tuttavia, quando i giochi diventano più complessi e richiedono molte mosse, come negli scacchi o nei giochi di carte complessi, le azioni dei giocatori diventano meno razionali man mano che diventa più difficile trovare la strategia migliore. Si ritiene che questa ricerca possa avere delle implicazioni molto vaste, ad esempio quando ci si occupa di mercati finanziari. Molti economisti basano le previsioni finanziarie riguardanti il mercato azionario sulla teoria dell´equilibrio, anche se, come sottolineano gli accademici, nel fare questo si suppone che gli operatori di borsa siano infinitamente intelligenti e razionali. Il dott. Galla della facoltà di fisica e astronomia ha detto: "Non sempre l´equilibrio è la cosa giusta da cercare in un gioco. In molte situazioni le persone non giocano [usando] strategie di equilibrio; invece, ciò che fanno può [sembrare] casuale o caotico per una molteplicità di ragioni, quindi non è sempre opportuno basare le previsioni sul modello dell´equilibrio. Con le operazioni sul mercato finanziario, ad esempio, si possono avere migliaia di diversi titoli azionari tra cui scegliere, e le persone non sempre si comportano in modo razionale in queste situazioni, o non possiedono informazioni sufficienti per agire in modo razionale. Questo può avere una grande influenza su come reagiscono i mercati. Potrebbe essere allora necessario abbandonare queste teorie dei giochi convenzionali e usare invece nuovi approcci per prevedere come le persone si potrebbero comportare". Gli accademici stanno ora tentando di espandere ancora di più il loro studio, fino a includere i giochi multigiocatore. Un´area di interesse particolarmente importante in questo periodo è quella riguardante il modo in cui il gioco stesso cambia nel tempo; questo, si ritiene, corrisponderebbe meglio al modo in cui operano i mercati finanziari. Dai risultati preliminari sembra che con l´aumento del numero dei giocatori le possibilità di raggiungere l´equilibrio diminuiscano. Quindi, per i giochi complicati con molti giocatori come i mercati finanziari, è ancora meno probabile che l´equilibrio alla fine si riveli sufficiente. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Manchester: http://www.Manchester.ac.uk/    
   
   
PICCOLI DEGUSTATORI CRESCONO: CENTINAIA I BAMBINI COINVOLTI NEL PROGETTO “OLIO DELLA MIA TERRA” A LEZIONE DI OLIO NELLE SCUOLE DEL CHIANTI.  
 
Firenze, 15 gennaio 2013- La storia, il rapporto con la civiltà, il processo di trasformazione tra passato e presente e soprattutto i sapori e le mille qualità da riconoscere e apprezzare al momento dell’assaggio. Il mondo dell’olio, con il suo millenario patrimonio di sapienza e tradizione, entra nelle scuole del Chianti come strumento didattico volto a tramandare ai più piccoli la grande lezione della natura chiantigiana e del suo stretto rapporto con l’agricoltore. Giovanni Montorselli e Lamberto Baccioni sono alcuni degli agronomi che, nell’ambito del progetto promosso da Chianti Banca, i Comuni di Barberino Val d’Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa e i Consorzi Olio Dop Chianti Classico e Olio extravergine di oliva toscano Igp, tradurranno il mondo dell’oro verde in una vera e propria materia di studio e in una occasione di conoscenza teorico-pratica offerta agli studenti delle scuole dei tre Comuni. In accordo con gli Istituti comprensivi di San Casciano e Tavarnelle prende avvio il ciclo di lezioni “Olio della mia terra” che si terrà nelle scuole, materne ed elementari, di San Casciano, Cerbaia, Chiesanuova, Mercatale, Tavarnelle, San Donato e Barberino. Il programma, che parte tra qualche giorno, prevede oltre venti lezioni nel corso delle quali gli esperti spiegheranno agli allievi tutto ciò che c’è da sapere e scoprire sul mondo dell’olio, attraverso proiezioni, immagini, attività in classe e visite alle fattorie, ai frantoi e agli oliveti. “Con un linguaggio e degli strumenti a portata di bambino – spiegano gli agronomi - cercheremo di far conoscere gli aspetti più interessanti del mondo dell’olio, come la conversione del frutto in prodotto e soprattutto insegneremo loro a distinguere l’olio vecchio da quello nuovo, a degustare l’olio dopo averne colto pregi e difetti; sarà curioso condividere la spontaneità dei bambini mentre bocciano o promuovono le diverse tipologie di olio chiantigiano proposte”. Il ciclo di lezioni si inserisce nel progetto “Olio della mia terra”, promosso da Chianti Banca, che consente la fornitura di olio di alta qualità, acquistato dalle aziende del territorio, per il consumo nelle mense scolastiche. “Grazie all’intervento di Chianti Banca – sono le parole degli assessori alla Pubblica Istruzione di San Casciano e Tavarnelle – i pasti delle nostre mense sono preparati con forniture di olio da filiera corta e controllata. Un progetto che avvicina gli studenti ai prodotti della propria terra e favorisce la ripresa economica di alcune aziende agricole, oltre che sensibilizzare il mondo della scuola verso una corretta educazione alimentare”.  
   
   
BOLZANO: LABORATORIO PER BAMBINI SU RIFIUTI ORGANICI E COMPOST  
 
Bolzano, 15 gennaio 2013 - Come fanno i rifiuti organici a diventare compost? E a cosa serve il compost? E’ questo il tema di un laboratorio per bambini tra gli 8 e i 12 anni proposto sabato 19 gennaio (alle 15 in tedesco, alle 16 in italiano) dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige in collaborazione con l’Agenzia provinciale per l’ambiente. Prenotazione obbligatoria. Comprendere come i rifiuti organici, ovvero materiale di scarto, possano diventare preziosissimo compost: è l´obiettivo del laboratorio "I miei rifiuti organici - Il mio compost", destinato a bambini tra gli 8 e i 12 anni e organizzato dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige in collaborazione con l´Agenzia provinciale per l´ambiente. Il laboratorio, della durata di un´ora, avrà luogo sabato 19 gennaio, rispettivamente alle ore 15 in tedesco e alle 16 in italiano. Nel corso del workshop, i più piccoli potranno non solo capire il processo di trasformazione dei rifiuti organici in compost attraverso batteri, funghi e vari microgranismi, ma anche comprendere l´importanza di questa sostanza per la fertilizzazione del terreno. In un secondo tempo, avranno l´opportunità di costruire un lombricaio e piantare un seme nella terra fertile arricchita dal compost. Bambini e bambine si porteranno poi a casa sia il lombricaio che il seme, che diventerà, col tempo, un fiore. Per partecipare al laboratorio è necessaria la prenotazione al numero telefonico 0471 412964. L´iscrizione costa 5 euro. Il laboratorio verrà replicato il 2 marzo 2013 alla stessa ora. L´appuntamento si colloca nel programma collaterale della mostra temporanea "Scava scava - Kosmos Boden", dedicata al sottosuolo e agli organismi che la abitano e visitabile al museo fino al 16 giugno di quest´anno. Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964, web http://www.Museonatura.it/  
   
   
TORINO - SEMINARIO "ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO  
 
 Torino, 15 gennaio 2013 - La Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con il proprio Laboratorio Chimico organizza un seminario dedicato all’illustrazione delle linee guida per il controllo igienico-sanitario della qualità delle acque utilizzate nelle imprese alimentari, emanate nel corso del 2012 dalla Regione Piemonte (Dgr 10 gennaio 2012, n. 2-3258) successivamente modificata dalla Dgr n. 59-4262 del 30/07/2012 relativamente all´attività di autocontrollo da parte degli operatori del settore alimentare). Il seminario si terrà mercoledì 23 gennaio a partire dalle ore 9.15, presso il Laboratorio chimico della Cdc (Via Ventimiglia, 165). Obiettivo dell’evento è di illustrare alle imprese, che svolgono attività di produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti, i contenuti delle linee guida. Le relazioni descriveranno le metodologie delle attività di controllo e di campionamento attuate da parte delle Asl, ma forniranno anche indicazioni finalizzate alla predisposizione, nel piano di autocontrollo Haccp, di frequenze e tipologie di analisi adeguate al tipo di approvvigionamento e alla complessità della rete interna dell’impresa, considerando sia che la qualità dell’acqua costituisce un prerequisito igienico-sanitario fondamentale del piano di autocontrollo, sia che nelle imprese alimentari sussiste una variabilità di situazioni strutturali e condizioni di processo che permettono l’adozione di misure di controllo della qualità dell’acqua proporzionali al rischio specifico. Per iscriversi on line: http://www.Promopoint.to.camcom.it/?include=iniziativa&id=1140    
   
   
PARCHI DELLA PROVINCIA DI ROMA. VISITA GUIDATA GRATUITA PRESSO LA RISERVA NATURALE MACCHIA DI GATTACECA  
 
Roma, 15 gennaio 2013 - Continuano le escursioni nel verde del territorio provinciale. Il prossimo appuntamento è per domenica 3 Febbraio 2013 con la visita guidata gratuita presso la Riserva Naturale Macchia di Gattaceca. Il ritrovo è fissato per è le ore 10, presso l’entrata della Riserva di Gattaceca (casetta di legno). Ingresso da Via Reatina, a ridosso del cavalcavia autostradale. Alla fine della strada sterrata che parte dalla Via Reatina, inizia il sentiero nella macchia. La riserva naturale offre un dolce susseguirsi di colline tra la valle del Tevere e i Monti Cornicolani, ricoperti da olivi, boschi e foraggiere. Un territorio calcareo dove i fenomeni carsici hanno dato luogo a caverne e doline. La lunghezza del percorso è di 3,5 km. Difficoltà:basso, medio/basso Prenotazione obbligatoria: tel. 06 85358051/77; fax. 068535549 E-mail: m.Boiano@legambientelazio.it ; posta@legambientelazio.It    
   
   
NODO IDRAULICO DI IVREA: LA PROVINCIA AFFIDA I LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLE ARGINATURE  
 
Torino, 15 gennaio 2013 - La Provincia di Torino ha affidato alla società Zumaglini e Gallina di Torino la progettazione esecutiva e i lavori di completamento degli argini del nodo idraulico di Ivrea per la somma di un milione e 230mila euro. I lavori prevedono l’adeguamento degli edifici delle stazioni di sollevamento agli impianti fissi e mobili, oltre ad una serie di interventi di manutenzione straordinaria sulle arginature esistenti, in particolare a Banchette. “Con quest’ultimo tassello - commenta il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta -vediamo finalmente il traguardo in un’opera importante e complessa per la messa in sicurezza del territorio eporediese che nel corso dell’ultimo decennio è stato pesantemente interessato da eventi calamitosi; entro febbraio appalteremo i lavori perché la ditta ha già avviato la progettazione esecutiva”. A breve quindi l’avvio dei lavori che da contratto si dovranno concludere entro 18 mesi: “in realtà - spiega ancora Saitta - i nostri tecnici stanno lavorando affinchè vengano adottate soluzioni tecnologiche e operative tali da consentire una significativa accelerazione dei tempi di esecuzione”. I lavori per la messa in sicurezza del nodo idraulico sono stati curati e realizzati dai tecnici della Provincia di Torino nelle fasi di progettazione, appalto ed esecuzione dei lavori.  
   
   
RIVOLUZIONE IDRICO: VIA L’AATO, ARRIVA IL CONSIGLIO DI BACINO MARTELLI, LETTERA AI SINDACI: “ECCO COSA STA SUCCEDENDO”  
 
 Verona, 15 gennaio 2013. C’è posta per i Sindaci veronesi. I primi cittadini dei 98 Comuni della provincia scaligera in questi giorni riceveranno una lettera firmata da Mauro Martelli, presidente dell’Aato Veronese. O meglio, suo “Commissario Straordinario”. È questo il ruolo assunto dal 1° gennaio da Martelli: un ruolo decisivo per accompagnare la delicata fase che la gestione del servizio idrico veronese (come nel resto d’Italia) sta attraversando, ovvero la soppressione della stessa Aato e, al suo posto, l’istituzione del Consiglio di Bacino d’Utenza. Sarà infatti il nuovo Consiglio di Bacino d’Utenza a governare sul servizio idrico nel nostro territorio, come la Legge della Regione Veneto impone (la n. 17 del 27 aprile 2012, ndr). Accettata la nomina di Commissario Straordinario, Mauro Martelli ha quindi scritto ai Sindaci per comunicare loro cosa sta accadendo. Nella lettera ai Sindaci il Commissario Straordinario Martelli precisa i compiti che il suo ruolo prevede: quelli attinenti allo svolgimento dell’attività ordinaria già svolta dall’Aato Veronese, assumendo i compiti dell’Assemblea d’Ambito, del Consiglio di Amministrazione e del Presidente dell’Autorità d’Ambito, oltre che tutte le mansioni attinenti il corretto passaggio di funzioni dalle Autorità d’Ambito ai Consigli di Bacino. Quasi tutte le amministrazioni comunali hanno provveduto ad approvare lo schema di Convenzione (un passaggio obbligato per la conformazione del Consiglio di Bacino d’Utenza). Solo tre non l’hanno ancora fatto: Gazzo Veronese, Lazise e Mezzane di Sotto. Per loro è gia stato dato avvio alla procedura per l’applicazione dei poteri sostitutivi regionali previsti dalla norma. Lo scenario attuale è il risultato di un processo iniziato ormai due anni fa. Allora arrivò il dictat del Governo: le Aato andavano soppresse. Passando poi il compito di risolvere la questione alle Regioni, la soppressione delle Aato è diventata Legge: al loro posto sono stati istituiti i Consigli di Bacino d’Utenza, che svolgeranno lo stesso compito dell’Aato, ossia quello di governare il sistema idrico integrato, con la garanzia di essere (proprio come lo era Aato), un Ente completamente pubblico. Tutta la documentazione in merito è consultabile sul sito dell’Autorità www.Atoveronese.it    
   
   
BOLZANO: CONFERENZA SULL’ORSO NELLE ALPI AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI  
 
Bolzano, 15 gennaio 2013 - Una presentazione del progetto “Life Ursus” per la conservazione dell’orso bruno in Trentino e nelle regioni adiacenti: è il tema di una conferenza in programma mercoledì 16 gennaio, alle ore 20, al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano. Relatore sarà Claudio Groff del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento. Ingresso libero. Al termine degli anni ´90 l´orso bruno nelle Alpi era sul punto di estinguersi: alcuni rari esemplari erano ancora presenti nel Trentino occidentale, ultimi sopravvissuti di una popolazione decimata a partire dal Xvii secolo in poi. Per permettere la conservazione dell´orso bruno in Trentino e nelle regioni adiacenti, nello stesso periodo il Parco naturale Adamello Brenta e la Provincia Autonoma di Trento, con il sostegno dell´Unione Europea, diede il via al progetto "Life Ursus". Ad esso si deve la piccola popolazione di orsi bruni ora presente nelle Alpi orientali. Al progetto "Life Ursus" e all´orso bruno nelle Alpi è dedicata la conferenza "Convivere con l´orso in Trentino e sulle Alpi: primi bilanci e prospettive", proposta dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige a Bolzano mercoledì 16 gennaio, alle ore 20. Presenterà il progetto e i suoi risultati Claudio Groff, referente del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento per la gestione dell´orso e degli altri grandi carnivori (lupo e lince). Groff, che si occupa da oltre 20 anni della gestione dell´orso bruno in Trentino, illustrerà inoltre in sintesi le esperienze compiute con la popolazione ursina e con quella umana, alla ricerca di un equilibrio possibile per conservare alle Alpi uno dei loro simboli. La conferenza è a ingresso libero ed è la prima di una rassegna dedicata dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige ai grandi carnivori nelle Alpi. Fino a giugno 2013 il museo proporrà infatti cinque conferenze per far conoscere il fenomeno del ritorno nel nostro territorio di orso bruno e lupo e la loro biologia. Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964, web http://www.Museonatura.it/    
   
   
ALTO ADIGE: INTERVENTI DI BONIFICA E MONITORAGGIO DEI SITI OCCUPATI DA AREE DI DISCARICA  
 
Trento, 15 gennaio 2013 - la Giunta provinciale, su proposta del presidente, ha approvato la "check list per la valutazione relativa di rischio dei siti di ex discarica", predisposta dall´Agenzia per la Depurazione, a integrazione del Piano provinciale per la bonifica delle aree inquinate. Con questo documento è stato stabilito un ordine di priorità degli eventuali interventi e dei monitoraggi di questi siti, basato su un criterio di valutazione del rischio relativo. Parte integrante del Piano provinciale per la bonifica delle aree inquinate è l´Anagrafe dei siti da bonificare, che comprende l´elenco dei siti inquinati e bonificati presenti sul territorio del Trentino; una particolare categoria di siti bonificati è costituita dalle discariche dismesse di rifiuti solidi urbani. Il decreto legislativo 152/2006 stabilisce che i Piani regionali per la bonifica delle aree inquinate, fra cui anche quello della Provincia autonoma di Trento, devono prevedere l´ordine di priorità degli interventi, basato appunto su un criterio di valutazione del rischio. Il Piano provinciale prevede modelli per la valutazione della priorità degli interventi, ma tali strumenti non sono sufficientemente specifici per dettagliare la casistica rappresentata dalle ex discariche per rifiuti urbani presenti sul territorio provinciale. Per questo, alla fine del 2011, l´Agenzia per la Depurazione ha predisposto una proposta di integrazione di questi requisiti, specifica per le aree di ex discarica, che rappresentano la maggioranza dei siti presenti nell´Anagrafe. La proposta è stata valutata positivamente anche dall´Agenzia per la Protezione dell´Ambiente. I criteri di priorità sono stati applicati in via sperimentale nel corso del 2012 ai siti di ex discarica del territorio provinciale, per rilevarne la necessaria corrispondenza. Oggi quindi, la Giunta provinciale, su proposta del presidente, ha approvato la "check list per la valutazione relativa di rischio dei siti di ex discarica". I criteri che definiscono l´ordine di priorità degli interventi dipendono da molti fattori: dalla dimensione dell´areale, dallo spessore massimo dei rifiuti e dalla loro tipologia, dalla copertura e dalla morfologia della superficie, dalla stabilità biologica e geotecnica del deposito, dalle caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo, dalla piovosità media annua, dalla distanza della falda dalla base del corpo rifiuti, dalla distanza da corsi d´acqua, sorgenti e pozzi, dagli edifici abitati nelle vicinanze, dalle presenza di recinzioni o sbarramenti, nonché dalle aree protette più prossime. Ad ognuno di questi fattori corrispondono una serie di condizioni ed un conseguente punteggio.  
   
   
VIA LIBERA ALL´IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA DELLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI A FAEDO  
 
 Trento, 15 gennaio 2013 - Soddisfazione per una sentenza che "riconosce la fondatezza dell´agire dell´amministrazione pubblica nel solco di una coerente politica ambientale" è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, per la sentenza del Tribunale amministrativo di Trento che ha rigettato il ricorso presentato contro la costruzione e l´esercizio dell´impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti nel Comune di Faedo. Il ricorso contro la Provincia autonoma di Trento, Bio Energia Fiemme Spa e Bio Energia Trentino Srl era stato presentato da una azienda concessionaria di autoveicoli e veicoli industriali con sede in Faedo. Nella motivazione della sentenza si legge, tra l´altro, come "la scelta del tipo di impianto e la sua localizzazione appaiano sorretti da una istruttoria correttamente ed esaurientemente condotta".  
   
   
RIFIUTI, STOP ALLA GESTIONE EMERGENZIALE SERVE UNA ROAD MAP REGIONALE DELLA CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 15 gennaio 2013 - Un cambio di passo per risolvere la questione rifiuti, un impegno straordinario e l’assunzione di responsabilità da parte dei sindaci e della giunta regionale per chiudere l’infinita e assurda fase del commissariamento. Alla vigilia del confronto in consiglio regionale su quella che da più parti viene definita come la vera emergenza della Calabria, Legambiente rilancia con forza il tema della programmazione nella gestione dei rifiuti e propone con determinazione la soluzione della raccolta differenziata spinta “porta a porta”, una serie di misure per la prevenzione delle illegalità ambientali in questo settore, la riduzione della crescita e il vero rilancio dell’impiantistica a servizio del sistema. Un modello, quello della gestione responsabile del ciclo dei rifiuti, che da anni garantisce risultati in quelle realtà, i cosiddetti “comuni ricicloni”, che hanno saputo mettere da parte il punto di vista emergenziale e trasformare i rifiuti in risorsa, grazie a un sapiente mix di raccolta porta a porta, riciclo, sensibilizzazione, consumi responsabili. Ma non in Calabria dove si è preferito puntare sulle discariche, sullo spreco di risorse pubbliche e di territorio, che hanno alimentato il malaffare e le ecomafie. “È tempo di bilanci – dichiara il presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone – e un’analisi critica della situazione calabrese non può non sancire la più totale bocciatura dello strumento commissariale e l’immediata esigenza del ritorno a una gestione politica del ciclo integrato dei rifiuti: il ruolo del commissario straordinario si è limitato a quello di un maldestro smistatore di tonnellate di rifiuti da una buca all’altra del territorio regionale, con un gran dispendio di risorse e valzer di camion da una parte all’atra del territorio regionale”. Una presa di posizione che chiama in causa non solo gli amministratori ed i consiglieri regionali, ma anche e soprattutto i sindaci: serve una forte e determinata inversione di tendenza, tale che il problema non sia più la stretta attualità che vede le strade invase dai sacchetti dell’immondizia – causata dall’attendismo nell’affrontare il blocco delle discariche di Alli e Casignana (noto da un anno), l’abbandono del gestore Tec Veolia (annunciato a febbraio), la chiusura di Pianopoli a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’ufficio del commissario (anch’essi prevedibili) – ma la messa a regime di un sistema che sappia trovare un equilibrio. “Solo una programmazione di lungo periodo – dichiara il vicepresidente di Legambiente Calabria, Andrea Dominijanni – può invece assicurare una soluzione della crisi, figlia di un quindicennio sciagurato di anarchia e negazionismo. Perché una cosa è certa: la crisi del sistema non si può più nascondere, come si tenta di fare con il mare sporco. Non servono misure tampone, ma la presa di responsabilità di un’intera classe dirigente. E in seconda battuta della società civile e della cittadinanza tutta”. Un duro attacco ambientalista anche nel merito della vicenda di alcune discariche come quella di Melicuccà, Rossano e di San Giovanni in Fiore. In merito alla vicenda dell’apertura della discarica di Melicuccà, non possiamo che salutare positivamente l’intervento della procura di Catanzaro che a seguito di un nostro esposto ha bloccato i conferimenti e disposto una perizia urgente. “Esprimiamo soddisfazione – dichiara Mimmo Rositano del Circolo Legambiente di Sant’eufemia d’Aspromonte – per la nomina di un perito chiamato a esprimersi in merito alla possibilità di inquinamento delle falde e alle distanze tra discarica ed elettrodotto. Siamo certi che l’esito dell’indagine ci darà ragione nel merito, ma soprattutto ribadiamo l’importanza di prevenire qualsiasi possibilità di contaminazione delle riserve idriche”. Per quanto riguarda la discarica di San Giovanni in Fiore di località Vetrano, invece, negli anni abbiamo assistito ad una trasformazione della natura stessa del sito: da discarica a servizio della raccolta differenziata per l’ambito Cosenza nord, a discarica che ha accolto rifiuti tal quale con una crescita dei conferimenti passati da 30 tonn/giorno agli attuali 150 tonn/giorno. Il tutto fatto in violazione di direttive europee, visto che la discarica è inserita nella Zona di protezione speciale dell’Alto crotonese; con un abbancamento dei rifiuti in altezza che ha creato problemi di stabilità alla discarica, senza un adeguato recupero del biogas; con la insufficiente gestione del percolato che ha provocato a più riprese, con la certificazione dell’Arpacal, inquinamento nel Fiume Neto. Tutte vicende denunciate da circolo locale di Legambiente senza che nè la magistratura nè gli amministratori locali, di tutte le parti politiche, intervenissero a risolvere una chiara situazione di grave illegalità. Anzi in più occasioni l’attuale sindaco Barile si è reso responsabile silenzioso complice di Scopelliti e dei vari commissari. “Una rinnovata gestione politica della questione rifiuti – conclude Falcone – non può prescindere dalla stesura di un piano pluriennale, che sappia organizzare il sistema a livello regionale privilegiando la scala locale, sul modello dei comuni virtuosi che hanno sposato la filosofia della raccolta differenziata in cui gli amministratori si assumono le loro responsabilità anche alla luce della nuova imposta sui rifiuti (Tares) che graverà sui cittadini a fronte di un servizio inefficiente e criminogeno”.  
   
   
MILANO - RIFIUTI DELLE IMPRESE, RACCOLTA E SMALTIMENTO: CONVEGNO  
 
Milano, 15 gennaio 2013 - I rifiuti delle imprese milanesi, la raccolta e il recupero, l´attenzione all´ambiente con lo smaltimento. E´ una delle scelte principali di responsabilità sociale delle imprese milanesi. Se ne parlerà il 15 gennaio dalle ore 9.30 alle ore 13.30, nel convegno che si terrà presso la Camera di Commercio di Milano (Sala consiglio, via Meravigli 9/B) dal titolo “Responsabilità ed opportunità delle imprese produttive e commerciali nella gestione degli imballaggi". All’incontro parteciperanno Massimo Ferlini, membro di Giunta Camera di Commercio di Milano, Presidente Sezione regionale lombarda Albo nazionale gestori ambientali e Pietro Raffaele Capodieci, Conai.