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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Gennaio 2013 |
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STOP ALLA BIOPIRATERIA ! L´ATTUALE LEGISLAZIONE FAVORISCE LE AZIENDE A DISCAPITO DEL SAPERE TRADIZIONALE E DELLE COMUNITÀ LOCALI. L´UE DEVE ADOTTARE IL PROTOCOLLO DI NAGOYA SULL’ACCESSO ALLE RISORSE GENETICHE E L’EQUA CONDIVISIONE DEI BENEFICI |
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La pervinca del Madagascar è stata utilizzata dalla medicina tradizionale da secoli. Oggi viene usata per curare la leucemia. Le piante con proprietà terapeutiche sono sempre di più e vengono utilizzate nel campo della ricerca medica. Le risorse biologiche sono sottratte alle comunità locali o indigene e poi brevettate, mentre i profitti generati non vengono ripartiti equamente. L´ue vuole combattere questo fenomeno e voterà una relazione sulla biopirateria questa settimana in plenaria. Non esistono statistiche chiare sulla biopirateria e l´appropriazione indebita delle risorse genetiche, ma negli ultimi 20 anni si sono verificati numerosi casi: per esempio il fagiolo giallo "enola", l´hoodia, il rooibos e il nem. La lotta alla biopirateria rappresenta quindi un´importante sfida che l´Ue deve affrontare: queste pratiche sono infatti contrarie agli impegni assunti per l´eliminazione della povertà e la protezione della biodiversità, oltre che al principio di coerenza delle politiche per lo sviluppo sancito del trattato di Lisbona. Lo squilibrio tra i fornitori e gli utilizzatori delle risorse genetiche ha fatto emergere, a livello mondiale, la questione dell´accesso alle risorse genetiche e della ripartizione dei benefici che esse generano. In questo contesto la Convenzione sulla diversità biologica (1992) svolge un ruolo di primissimo piano e si distingue notevolmente da altri trattati in materia ambientale poiché nel suo impianto i concetti di giustizia ed equità svolgono un ruolo esplicito ed essenziale. E il problema si pone non solo in ambito medico, ma anche per quanto riguarda le nuove varietà di frutta e verdura. L´attuale legislazione favorisce le aziende a discapito del sapere tradizionale e delle comunità locali. Cosa si può fare? La relazione della deputata francese dei Verdi, Catherine Grèze vuole assicurare che i paesi in via di sviluppo possano beneficiare delle proprie risorse genetiche e del proprio sapere tradizionale. Sarà discussa lunedì sera e votata martedì alle ore 12. Ecco le proposte principali: l´Ue deve adottare il Protocollo di Nagoya sull’Accesso alle Risorse Genetiche e l’equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo introdurre un nuovo quadro legale per garantire che le domande dei brevetti contengano l´origine di qualsiasi risorsa genetica e delle conoscenze tradizionali sostenere i paesi in via di sviluppo nella creazione di istituzioni capaci di difendere le risorse genetiche locali |
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L’AGRICOLTURA DI MONTAGNA PROTAGONISTA A BRUXELLES NEL CONVEGNO ORGANIZZATO DAL GRUPPO DELLE REGIONI DI MONTAGNA |
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Si è svolto, mercoledì 9 gennaio, a Bruxelles, nella sede della Rappresentanza dello Stato libero della Baviera presso l’Unione europea, il convegno dal titolo Una Pac forte – garanzia per un’agricoltura di montagna vitale, organizzato dagli Assessorati dell’agricoltura delle Regioni di montagna dell’arco alpino, con la partecipazione del Commissario europeo all’agricoltura Dacian Cioloº e degli europarlamentari Herbert Dorfmann e Paolo De Castro. Prosegue dunque, in vista della ormai prossima approvazione dei regolamenti definitivi per la Pac 2014-2020, il lavoro di squadra delle Regioni di montagna, che ha preso avvio nella primavera del 2009 con un primo Forum a Bruxelles, seguito da quelli di Garmisch-partenkirchen, Alpbach e Oberammergau. L’azione di lobbying portata avanti dagli Assessorati dell’agricoltura di Baviera, Tirolo, Vorarlberg, Salisburgo, Province autonome di Trento e Bolzano, Regioni autonome Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia ha permesso, in questi anni, di condividere le problematiche e le preoccupazioni legate alla futura programmazione e ottenere buoni risultati sul piano delle proposte di regolamento che prevedono, infatti, un riconoscimento esplicito dell’importanza della montagna, sia nel I° pilastro (aiuto alle piccole aziende, aiuto per zone con svantaggi naturali, riconoscimento del valore dei “beni pubblici” generati dall’agricoltura), sia nello Sviluppo rurale (sottoprogramma montagna e aumento premio medio di indennità compensativa). Al convegno di ieri, cui hanno partecipato rappresentanti dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali e del mondo agricolo valdostano, sono state presentate e approfondite, con il Commissario europeo, alcune questioni e problematiche per le Regioni di montagna con riferimento alla futura distribuzione dei titoli di pagamento, al regime di sostegno per i piccoli agricoltori, all’applicazione del greening e della condizionalità a quest’ultima categoria di agricoltori, alle giustificazioni economiche per i pagamenti alle aree svantaggiate e per quelli agroambientali. Particolare attenzione è stata, infine, posta alla questione della promozione dei prodotti di montagna di qualità, le cui misure verranno previste, grazie alle richieste presentate dalle regioni coinvolte, nella versione definitiva dei regolamenti. |
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AGRICOLTURA IN LOMBARDIA, ALLARME PER IL BATTERIO ´COLPO DI FUOCO´ |
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Milano - Il "Colpo di fuoco" torna ad aggredire le piante di pere, mele e biancospino, con nuovi focolai nelle province di Como, Varese e Monza e Brianza. Si tratta di un batterio originario del Nord America, l´Erwinia amylovora, più noto come "Colpo di fuoco batterico", per i sintomi che si possono riscontrare sulle piante infette: rami e frutti che da un giorno all´altro appassiscono, come se fossero stati bruciati. Serve Subito Distruggere Le Piante - A lanciare l´allarme, dopo attente verifiche di laboratorio su campioni di materiale vegetale, che presentava i sintomi della presenza del batterio, è il Servizio fitosanitario della Regione Lombardia. "In alcuni Comuni delle province di Como, Varese e Monza e Brianza, aree finora indenni al ´Colpo di fuoco´ - spiega l´assessore regionale all´Agricoltura -, sono stati individuati focolai di questo terribile batterio, la cui presenza per la sua velocità di contagio e di propagazione impone per legge di procedere alla distruzione delle piante contaminate. E´ inoltre prevista l´applicazione di severe misure di contenimento, indispensabili a proteggere il patrimonio verde della nostra regione e il lavoro dei tanti vivaisti che operano sul nostro territorio". Colpiti I Meleti Della Valtellina - Particolare preoccupazione desta anche la manifestazione di focolai segnalati nei meleti situati in Valtellina. Nelle aree dichiarate contaminate, oltre all´obbligo di bruciare in loco le piante infestate, scatta anche il divieto di movimentazione al di fuori dell´area contaminata stessa. "Il Servizio fitosanitario - prosegue l´assessore - controlla il nostro territorio attraverso una rete di piante-spia distribuite su tutta la Lombardia con una maglia di 3 km. Per evitare l´epidemia è tuttavia fondamentale intervenire tempestivamente, per eliminare ogni fonte di infezione a maggior tutela delle piante sane circostanti. L´appello è quindi a tutti gli agricoltori, ai florovivaisti e ai cittadini a vigilare sulle proprie piante e a segnalare ai nostri esperti (servizio.Fitosanitario@regione.lombardia.it) l´eventuale presenza del ´Colpo di fuoco´". Qui di seguito l´elenco dei Comuni, suddivisi per provincia, dichiarati aree contaminate: Mantova: tutta la provincia ad esclusione del Distretto vivaistico di Canneto sull´Oglio, dove il Servizio Fitosanitario ha definito una Zona indenne dalla malattia; Monza e Brianza: Usmate Velate, Lomagna, Carnate; Como: Lanzo d´Intelvi, Lezzeno Albavilla, Alserio, Anzano del Parco, Bregnano, Cadorago, Cantù, Carimate, Casnate con Bernate, Cermenate, Cucciago, Erba, Eupilio, Figino Serenza, Fino Mornasco, Lambrugo, Longone al Segrino, Lentate sul Seveso, Lurago d´Erba, Merone, Monguzzo, Novedrate Pusiano, Senna Comasco, Vertemate con Minoprio; Varese: Daverio, Samarate, Saronno; Lecco: Bosisio Parini, Costa Masnaga, Rogeno; Sondrio: Tresivio, Dazio, Tirano , Villa di Tirano; Milano: focolaio limitato ad alcune piante presenti nel Bosco in città. |
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PUBBLICATO IL BANDO “PRODOTTO CALABRIA. SODDISFAZIONE DELL’ASSESSORE CARIDI |
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L’assessore regionale alle attività produttive Antonio Caridi esprime particolare soddisfazione per la pubblicazione sul bollettino regionale (n. 2 parte Iii dell’11 gennaio) dell’avviso pubblico che sostiene la realizzazione di interventi di riqualificazione e valorizzazione delle imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande che promuovono il “Prodotto Calabria”. “Un’iniziativa – ha dichiarato Caridi - che si innesta nel quadro strategico delineato dalla Giunta guidata dal Presidente Scopelliti e finalizzato ad incentivare la ripresa e lo sviluppo dell’intero circuito economico calabrese. Il Bando Prodotto Calabria – ha spiegato Caridi -, dotato di risorse finanziarie per un milione e mezzo di euro e rivolto alla ristorazione di qualità, dà attuazione all’intervento finalizzato alla erogazione di incentivi alle piccole e medie imprese operanti nei settori della ristorazione e della gastronomia, che esaltino le produzioni locali, prevedendo agevolazioni in regime de minimis sotto forma di contributi in conto capitale, nella misura del 30% delle spese ammissibili. L’obiettivo – ha sottolineato ancora l’esponete delle Giunta - è quello di perseguire l’innalzamento dell’offerta competitiva dell’economia locale attraverso la riscoperta della tradizione gastronomica regionale, la tutela delle produzioni tipiche ed il miglioramento di qualità e trasparenza del servizio offerto ai consumatori”. Sono ammissibili al bando le iniziative finalizzate all’ampliamento/ammodernamento di attività imprenditoriali esistenti con esclusivo riferimento a quelle localizzate nei comuni calabresi. Gli interventi dovranno puntare a migliorare il livello dei servizi delle strutture di ristorazione regionali promuovendo, contestualmente, le eccellenze artigiane calabresi e diffondendo la qualità delle produzioni e dei piatti tipici regionali. Si potrà così valorizzare l’artigianato locale, gli antichi mestieri, le produzioni artistiche, nonché le produzioni tipiche legate alle conoscenze ed ai saperi del territorio. Il progetto prevede inoltre l’obbligo di sottoscrizione di apposita dichiarazione di impegno da parte del beneficiario all’utilizzo di prodotti locali regionali per almeno 5 anni dalla concessione del beneficio. Il ristorante tipico, per essere ammesso ai benefici del bando, deve adempiere ad alcuni requisiti come la proposta di ricette della tradizione gastronomica locale e l’utilizzo di prodotti tipici, unitamente ad una carta dei vini con una significativa presenza di etichette locali e una carta delle acque minerali calabresi, oltre ad una carta o una selezione di olii extravergine di oliva calabresi. Il progetto dovrà prevedere l’utilizzo di stoviglie e tovagliati dell’artigianato calabrese, nonché appositi corner per la vendita al dettaglio delle produzioni tipiche regionali, mentre l’offerta tipica dovrà essere evidenziata in ogni forma di comunicazione (anche con traduzione dei piatti in lingua locale). Il costo complessivo dei progetti, calcolato sulla base delle spese ammissibili, non può essere superiore a euro 70.000,00 ed inferiore a euro 20.000,00. Sono ammesse, tra le tipologie di investimento, la ristrutturazione e la riqualificazione delle parti dell’immobile utilizzate per l’attività nonché l’acquisto e l’installazione di impianti generali direttamente connessi, oltre ad attrezzature specifiche, attrezzature informatiche, mobili ed arredi, utensili strettamente attinenti all’attività realizzata. Sono previste anche le spese per la realizzazione di siti web, per programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, per sistemi di certificazione. Le relative domande dovranno essere inoltrate, esclusivamente a mezzo raccomandata postale o servizio equipollente con ricevuta di ritorno, entro 30 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione del bando nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. |
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SICCITÀ IN VENETO. PUBBLICATA DECLARATORIA MINISTERIALE. LE DOMANDE ENTRO IL 21 FEBBRAIO |
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Venezia - E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del 7 gennaio 2013 il decreto ministeriale 5434 del 7 dicembre 2012 che dichiara, su richiesta della Regione del Veneto, l’esistenza del carattere di eccezionalità per la siccità nel periodo 1 giugno – 2 settembre dello scorso anno nelle province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Le imprese agricole ricadenti nei territori già delimitati dalla Regione che hanno subito un danno superiore al 30 per cento della normale produzione lorda vendibile, potranno presentare richiesta di indennizzi compensativi, in deroga alle previsioni contenute nel piano assicurativo agricolo 2012, entro giovedì 21 febbraio 2013 agli Sportelli Unici del’Agenzia Veneta per i pagamenti in agricoltura (Avepa). La fortissima siccità estiva dello scorso anno, seguita ad un periodo invernale di scarse precipitazioni – ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura – ha fortemente compromesso i redditi di molte aziende e questa iniziativa consente di poter sostenere la ripresa dell’attività produttiva a quanti hanno visto compromesso il proprio reddito e la propria capacità di disporre di liquidità ordinaria, sulla base delle risorse nazionali disponibili. Per semplificare la presentazione delle domande da parte delle imprese agricole Avepa è stata incaricata di predisporre una specifica procedura che consenta la compilazione utilizzando automaticamente i dati utili del fascicolo aziendale. Nel sito di Avepa all’indirizzo http://www.Avepa.it/avepa/avver-2012 sono consultabili la normativa di riferimento e le modalità di presentazione delle richieste. E’ chiaro in ogni caso – ha ribadito l’assessore regionale – che, di fronte ad eventi meteorologici similari futuri, gli imprenditori agricoli non potranno più fare affidamento né sulla buona sorte né sulla ripetizione di simili interventi: assicurarsi deve diventare una normale decisione economica imprenditoriale e il relativo costo deve essere messo a bilancio. In futuro, gli indirizzi del settore primario non potranno prescindere da una reale prevenzione economica del danno attraverso gli strumenti assicurativi, da incentivare nell’ambito della prossima programmazione Europea, mentre servono l’ottimizzazione e la massima valorizzazione delle risorse idriche, per il quale le Regioni hanno chiesto la piena disponibilità finanziaria del Governo. |
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TERREMOTO, 269 LE DOMANDE DI RISARCIMENTO PER OLTRE 24 MILIONI DI EURO. CONCLUSA LA PRIMA FASE DEL BANDO PSR PER LE ATTREZZATURE AGRICOLE ED AGROALIMENTARI DANNEGGIATE. |
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Bologna - Sono 269 per un importo complessivo di oltre 24 milioni di euro le domande di risarcimento presentate dalle aziende agricole e agroindustriali danneggiate dal terremoto, che hanno risposto al bando del Piano Regionale di Sviluppo Rurale che si è chiuso ieri. La provincia con il maggiore numero di domande e´ Modena con 212; seguono Ferrara con 34, Bologna con 12 e Reggio Emilia con 11. "Le domande presentate corrispondono alle aspettative della vigilia poichè riguardano prevalentemente aziende e cooperative con contabilità ordinaria che hanno la necessità di iscrivere il risarcimento nel bilancio 2012 che normalmente deve essere approvato entro il mese di marzo 2013 – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - per tutte le altre aziende riapriremo il bando il 21 gennaio per chiuderlo alla fine di marzo. Questo ci consentirà di concludere rapidamente le verifiche di congruità delle domande presentate e di rilasciare le concessioni di finanziamento nei tempi utili per poi procedere, in fase successiva, all´esame delle domande presentate da aziende senza obblighi formali di bilancio.” Rabboni sottoliena anche che “tale bando è complementare a quello dell´ordinanza per le attività produttive emanato dal Commissario alla ricostruzione Vasco Errani e pertanto prevede le medesima percentuale di indennizzo dell’80% e le stesse modalità di accesso attraverso le perizie giurate. Quest´ultime per quanto possano apparire impegnative costituiscono in realtà la condizione per velocizzare le istruttorie e l’ erogazione di denaro pubblico ai potenziali beneficiari privati. Eliminarle significherebbe semplicemente ampliare a dismisura tempi e controlli puntuali sulle richieste di indennizzo con un impegno diretto del personale delle pubbliche amministrazioni." Le spese previste Le spese ammissibili previste dal bando regionale riguardano: l’acquisto (o il ripristino) di impianti, macchinari, attrezzature in sostituzione di quelli danneggiati o distrutti (comprese le scalere dei caseifici); l’acquisto di ricoveri temporanei (es. “hangar”), funzionali alla prosecuzione dell’attività produttiva in attesa del completo ripristino delle strutture produttive danneggiate o distrutte; il ripristino delle scorte vive e morte, danneggiate o distrutte; il ripristino di pozzi, impianti irrigui fissi, sistemi di drenaggio, sistemazione dei terreni fessurati e di altri “miglioramenti fondiari”. Non rientrano nel bando ma nell’ordinanza regionale per le attività produttive, le spese per la ricostruzione e la riparazione degli immobili aziendali, comprese stalle e porcilaie – con correlati impianti di rimozione effluenti, di mungitura, di ventilazione, di riscaldamento e di alimentazione –, agriturismi, impianti fotovoltaici, fabbricati rurali di servizio all’attività agricola e agroindustriale. Nell’ordinanza per le attività produttive rientrano anche l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature usati e i risarcimenti per le forme di Parmigiano-reggiano e i prodotti a denominazione certificata, in corso di maturazione o stagionatura, come gli aceti e i vini. |
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PUBBLICATO BANDO GENERALE SVILUPPO RURALE DEL VENETO. A DISPOSIZIONE 88 MILIONI DI EURO |
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Venezia - È stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n.1 del 4 gennaio 2013 l’ultimo bando generale del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, che mette a disposizione delle imprese agricole venete circa 88 milioni di euro complessivi, dei quali 21,9 milioni di euro per il rilancio del settore agricolo ed agroindustriale nel territorio polesano coinvolto dal terremoto del maggio scorso. Il testo completo è disponibile nella sezione “Sviluppo Rurale – Bandi e Finanziamenti” del portale regionale www.Regione.veneto.it. È possibile consultare i bandi di ogni singola misura per conoscere nel dettaglio le scadenze, le tipologie di interventi possibili, i limiti e le condizioni e i livelli di aiuto, partendo dalla pagina web http://www.Regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/nono-bando-2012. Le richieste andranno presentate entro il 28 febbraio per quanto riguarda il Pacchetto Giovani Regione Veneto – Ismea, che mette a disposizione complessivamente 7 milioni di euro dei quali 1,75 milioni per le zone montane. Per le altre misure la scadenza è il 30 marzo. Per l’agricoltura e l’agroalimentare polesani, 4 milioni saranno destinati al Pacchetto Giovani B, 4 milioni alla misura 123 “accrescimento del valore delle produzioni”, mentre la parte restante sarà compresa nella misura 121 “ammodernamento aziende agricole”. Della restante dotazione, oltre ai 7 milioni per il Pacchetto Giovani Regione – Ismea, 40 milioni vengono indirizzati alla misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”. Di questi, 20 milioni sono destinati a interventi ambientali e, di questi, 5 milioni per la montagna; 8 milioni per il benessere delle ovaiole; 12 milioni per il benessere dei suini. E’ infine di 15 milioni la dotazione perla Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”. Il provvedimento riguarda infine il cosiddetto Asse 3 “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia”, in particolare la misura 311 “Diversificazione in attività non agricole”, azioni 1 e 2 (2 milioni per ciascuna azione). Importi A Bando E Termini Di Scadenza Di Presentazione Per Domande Individuali E Progetti Integrati Codice misura / azione Denominazione Progetti, Misure e Azioni Importo a bando (Euro) Termine ultimo di presentazione domande Priorità di compensazione Pacchetto Giovani Regione Veneto - Ismea 112, 111 Az. 3, 114, 132 + opzionale: “Subentro” Ismea 7.000.000,00 totale Di cui montagna 1.750.000,00; Di cui altre zone 5.250.000,00 28/02/2013 121 bando ambientale* Ammodernamento delle aziende agricole 40.000.000,00 30/03/2013 1) 121 Bs 2) 121 Bo 3) 121 Ia. 121 Ia Interventi ambientali 20.000.000,00 totale Di cui montagna 5.000.000,00 Di cui altre zone 15.000.000,00 30/03/2013 121 Bo Benessere ovaiole 8.000.000,00 30/03/2013 121 Bs Benessere suini 12.000.000,00 30/03/2013 123 Interventi ambientali Accrescimento valore aggiunto dei prodotti agricoli 15.000.000,00 30/03/2013 Bando Rovigo* 21.902.764,45 1) Pgb 2) 121 3) 123 Pgb Rovigo Pgb Ro (112, 111 Az. 3, 114, 121, 132) 4.000.000,00 28/02/2013 121 Rovigo Ammodernamento delle aziende agricole 13.902.764,45 30/03/2013 123 Rovigo Accrescimento valore aggiunto dei prodotti agricoli 4.000.000,00 30/03/2013 Totale Asse 1 Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale 83.902.764,45 311 Diversificazione in attività non agricole 1) 311 az. 1 2) 311 az. 2 311 az. 1 Creazione e consolidamento di fattorie plurifunzionali 2.000.000,00 30/03/2013 311 az. 2 Sviluppo dell´ospitalità agrituristica 2.000.000,00 30/03/2013 Totale Asse 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell´economia 4.000.000,00 Totale generale 87.902.764,45 * Eventuali risorse non utilizzate nel raggruppamento di bandi 121 bando ambientale potranno essere impiegate per finanziare maggiori richieste del raggruppamento di bandi Bando Rovigo e viceversa. Qualora l’importo indicato nel singolo bando risultasse non sufficiente al finanziamento delle domande di contributo, la copertura finanziaria potrà risultare dall’impiego della disponibilità complessiva degli eventuali residui disponibili nell’ambito del plafond individuato dal raggruppamento “Priorità di compensazione”. |
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A LAMEZIA TERME IL "TERZO SEMINARIO SULLA VALUTAZIONE DEL POR FSE CALABRIA" CON IL PARTENARIATO FSE |
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Si è svolta l’ 11 gennaio a Lamezia terme, nei locali del centro direzionale della Sacal, il terzo appuntamento della serie di incontri voluti dall’Assessore al Lavoro Francescoantonio Stillitani sulla valutazione ex-ante del Por Calabria 2014-2020 e sul percorso verso la definizione del nuovo Por Fse nel contesto della nuova politica di coesione. La riunione tecnica, che ha coinvolto anche gli organismi intermedi e il partenariato, si è aperta con l’introduzione ai lavori dell’Autorità di Gestione del Por Calabria Fse 2007-2013 Bruno Calvetta ed è stata coordinata dalla dottoressa Paola Boffo, Tecnostruttura. "Continua l´impegno della Regione Calabria – ha dichiarato Calvetta – in direzione di una proficua discussione fra le Autorità con le parti economiche e sociali e organismi che rappresentano la società civile. L´obiettivo - ha proseguito – è rispettare il principio della governance a più livelli, garantire la titolarità degli interventi programmati in capo alle parti interessati e sfruttare l´esperienza e le competenze dei soggetti coinvolti, al fine di comporre con il contributo di tutti il quadro di riferimento per il prossimo Por Fse Calabria.” L’incontro operativo è servito, dunque, per fare il punto sulla valutazione della Programmazione attuale, entrata nel suo ultimo periodo di attuazione, attraverso un’analisi su quanto ha funzionato e su quanto debba essere rivisto. Ha fornito, inoltre, utili spunti per prepararsi al futuro ponendo il contributo del partenariato alla base della programmazione 2014-2020. “È il momento di studiare bene ciò che è stato fatto in passato - ha concluso Calvetta – perché in futuro si possano mettere in atto nuove e lungimiranti strategie che continuino ad avere ricadute positive su tutto il territorio per uscire dalla crisi e ridurre il forte disagio sociale" |
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DOMANDE AD AVEPA PER ASSEGNAZIONE GRATUITA QUOTE LATTE IN RISERVA REGIONALE VENETA |
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Venezia - A partire da venerdì 11 gennaio, e fino a martedì 5 febbraio, i giovani/coadiuvanti allevatori in zona montana e i titolari di quota vendite in zona di pianura e di montagna potranno presentare ad Avepa domanda di assegnazione gratuita di quote di produzione di latte, disponibili nella riserva regionale. Le informazioni e la relativa modulistica, necessarie per la presentazione delle richieste sono disponibili nel sito web istituzionale dell’agenzia (http://www.Avepa.it/quote-latte). L’agenzia Veneta per pagamenti in agricoltura ha così dato attuazione alla delibera adottata dalla Giunta Regionale n. 2764 dello scorso dicembre 2012, che stabilisce le seguenti disponibilità: - kg 813.307 ai giovani/coadiuvanti in zona montana fino ad un massimo di 5.000 kg per azienda; - kg 43.235 ai titolari di vendite “dirette” in zona montana fino ad un massimo di 2.500 kg per azienda; - kg 35.000 ai titolari di vendite “dirette” in zona di pianura fino ad un massimo di 2.500 kg per azienda; La stessa delibera dispone di riassegnare d’ufficio e senza richiesta da parte degli aventi diritto Kg 2.422.184 ai produttori soggetti al taglio della cosiddetta “quota B”. |
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CONSORZI DI BONIFICA IN CALABRIA: PREDISPOSIZIONE DELLE LINEE GUIDA REGIONALI DEI PIANI DI CLASSIFICA |
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L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presieduto, il 10 gennaio, nella sede del Dipartimento, un incontro finalizzato alla predisposizione delle Linee Guida regionali, propedeutiche alla redazione, da parte dei Consorzi di Bonifica, dei Piani di Classifica, come previsto dall’art.24 della Legge Regionale 11/03. Alla riunione hanno preso parte i rappresentati regionali dell’Urbi Marsio Blaiotta, Roberto Torchia, Antonio Mazzonello e il dirigente del settore Giuseppe Oliva. I Piani di Classifica costituiscono lo strumento di individuazione dei benefici che le opere di bonifica apportano alle proprietà e dunque determinano di fatto la contribuzione di spesa da parte dei consorziati. L’assessore Trematerra, anche a fronte della condivisione delle istanze dei consorziati, per assicurare in tempi rapidi l’equo e trasparente calcolo delle quote di contribuenza, ed al fine di dare operativa attuazione dei criteri condivisi con i rappresentanti regionali della Bonifica, ha fissato a breve un definitivo confronto anche con l’Associazione Nazionale delle Bonifiche. L’assessore Trematerra, in conclusione di incontro, ha manifestato soddisfazione per il lavoro finora svolto che porrà definitiva certezza ed equità impositiva, superando così l’annosa problematica. |
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SICCITÀ IN VENETO. PUBBLICATA DECLARATORIA MINISTERIALE. LE DOMANDE ENTRO IL 21 FEBBRAIO |
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Venezia - E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del 7 gennaio 2013 il decreto ministeriale 5434 del 7 dicembre 2012 che dichiara, su richiesta della Regione del Veneto, l’esistenza del carattere di eccezionalità per la siccità nel periodo 1 giugno – 2 settembre dello scorso anno nelle province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Le imprese agricole ricadenti nei territori già delimitati dalla Regione che hanno subito un danno superiore al 30 per cento della normale produzione lorda vendibile, potranno presentare richiesta di indennizzi compensativi, in deroga alle previsioni contenute nel piano assicurativo agricolo 2012, entro giovedì 21 febbraio 2013 agli Sportelli Unici del’Agenzia Veneta per i pagamenti in agricoltura (Avepa). La fortissima siccità estiva dello scorso anno, seguita ad un periodo invernale di scarse precipitazioni – ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura – ha fortemente compromesso i redditi di molte aziende e questa iniziativa consente di poter sostenere la ripresa dell’attività produttiva a quanti hanno visto compromesso il proprio reddito e la propria capacità di disporre di liquidità ordinaria, sulla base delle risorse nazionali disponibili. Per semplificare la presentazione delle domande da parte delle imprese agricole Avepa è stata incaricata di predisporre una specifica procedura che consenta la compilazione utilizzando automaticamente i dati utili del fascicolo aziendale. Nel sito di Avepa all’indirizzo http://www.Avepa.it/avepa/avver-2012 sono consultabili la normativa di riferimento e le modalità di presentazione delle richieste. E’ chiaro in ogni caso – ha ribadito l’assessore regionale – che, di fronte ad eventi meteorologici similari futuri, gli imprenditori agricoli non potranno più fare affidamento né sulla buona sorte né sulla ripetizione di simili interventi: assicurarsi deve diventare una normale decisione economica imprenditoriale e il relativo costo deve essere messo a bilancio. In futuro, gli indirizzi del settore primario non potranno prescindere da una reale prevenzione economica del danno attraverso gli strumenti assicurativi, da incentivare nell’ambito della prossima programmazione Europea, mentre servono l’ottimizzazione e la massima valorizzazione delle risorse idriche, per il quale è stata chiesta la piena disponibilità finanziaria del Governo. |
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AGRICOLTURA, 829.000 EURO AI PROGETTI DEI GRUPPI DI AZIONE LOCALE LOMBARDI
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Milano - La Regione finanzia i progetti di sviluppo dei Gruppi di azione locale (Gal) con oltre 800.000 euro, assegnati grazie ai fondi dell´Asse 4 leader del Programma di sviluppo rurale, a valere sulla Misura 413, che sostiene le attività turistiche, la riqualificazione del patrimonio rurale e gli interventi a favore dell´economia e delle popolazioni delle aree rurali. Nel dettaglio si tratta di 829.152 euro così suddivisi: 106.714 euro assegnati al Gal Lomellina, che finanzieranno 5 progetti nell´ambito della promozione di attività agrituristiche; 352.438 euro assegnati al Gal Oltrepo mantovano, che finanzieranno 7 progetti di sviluppo turistico e di riqualificazione del patrimonio architettonico rurale; 370.000 euro al Gal 4 Comunità per finanziare 2 progetti nell´ambito della riqualificazione del territorio sul fronte architettonico e dei servizi ai cittadini che abitano le zone rurali. Tutti i dettagli sono da oggi consultabili sul sito della Direzione generale Agricoltura (www.Agricoltura.regione.lombardia.it) e sul Burl. |
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REGIONE VENETO A TUTELA DEL PROPRIO AGROALIMENTARE A MARCHIO |
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Venezia - Il valore dell’export dell’agroalimentare veneto è valutabile attorno ai 2,7 miliardi di euro, dei quali oltre 1,3 derivanti dal solo settore vitivinicolo, nel quale il Veneto da solo copre il 30 per cento di tutto l’export nazionale. Queste cifre potrebbero essere più alte, se non ci fossero i falsi che vengono proposti sui mercati di tutto il mondo (vedi il Valpolicella in kit o i radicchi tarocchi) che danneggiano reddito, qualità, immagine e professionalità delle nostre imprese agricole e agroalimentari. Per questo la Giunta regionale ha proposto al Consiglio di utilizzare nel prossimo triennio un milione di euro complessivo di finanziamenti, già destinati al settore primario e alla tutela dei consumatori per sostenere azioni legali nei Paesi dove si verifichino casi di falsi e truffe ai danni dei prodotti veneti a marchio. Nel solo settore vitivinicolo – ha ricordato l’assessore regionale – il Veneto ha una produzione di circa 8 milioni di ettolitri l’anno, con 28 Doc, 15 Docg, 10 Igt. Il Veneto propone inoltre 17 prodotti a Denominazione d’Orgine Protetta e Indicazione Geografica Protetta (è la prima regione europea per produzioni a denominazione); 370 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (seconda regione italiana dopo la Toscana), dei quali 10 bevande analcoliche, distillati e liquori; 104 carni fresche e preparate, un burro di malga, 32 formaggi, 111 prodotti vegetali naturali o trasformati, 75 prodotti di pasta e pasticceria, panetteria, biscotteria; 19 prodotti ittici; 18 altri prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro). Pretso si aggiungeranno i prodotti a marchio Qualità Verificata e non possiamo trascurare le produzioni biologiche. Per inciso, l’agricoltura è l’unico settore che ha aumentato il proprio Pil e il numero degli occupati Sulla esigenza di difendere produzione, lavoro e reddito dell’agricoltura e dell’agroalimentare è d’accordo l’intero sistema produttivo, tenuto conto che il danno complessivo alle imprese nazionali da falsi prodotti agricoli e agroalimentari made in Italy nel mondo è valutato in circa 50 miliardi di euro. Nel proporre al Consiglio questa operazione – ha ribadito l’assessore – non sottraiamo risorse ad altri settori ma utilizziamo appunto finanziamenti già indirizzati al comparto, mentre altri settori sono fortemente penalizzati da trasferimenti statali falcidiati. |
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LOTTA MECCANICA AL MAGGIOLINO (MELOLONTHA MELOLONTHA) |
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In previsione dello sfarfallamento del maggiolino, che avverrà nei prossimi mesi di aprile e maggio, l’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali ricorda che per le colture ad alto reddito un metodo efficace di difesa contro il coleottero è quello che prevede l’impiego di reti anti-insetto durante l´anno del volo, al fine di impedire la fuoriuscita degli adulti dal terreno e la successiva deposizione delle uova. La posa delle reti sul terreno deve essere eseguita in aprile, al primo avvistamento dell’insetto in volo, subito dopo aver tagliato l’erba a raso, dato che le reti dovranno rimanere in loco per almeno 30-40 giorni. I bordi delle reti devono essere sovrapposti e legati gli uni agli altri (ad esempio con l’uso di chiodi), evitando accuratamente di lasciare aperture (anche intorno alla base dei tronchi) che consentirebbero il passaggio dei maggiolini. Le reti normalmente usate in ambito agricolo, ad esempio quelle anti-grandine o anti-uccello, non hanno le caratteristiche adatte a questo scopo. Le reti da utilizzare in questo caso devono invece essere composte da maglie sufficientemente strette e rigide, tali da impedire il passaggio degli insetti, nonché avere una buona resistenza al transito delle macchine operatrici (alcune specifiche a titolo esemplificativo: monofilo Hdpe, 3 catenelle per pollice, 3-4 maglie per cm, massa areica 39g/mq, trazione longitudinale 4000N/m, trazione trasversale 2360N/m, copertura alla luce 20%, resistenza alla luce 600Kly, rinforzo laterale standard). In base alle informazioni raccolte, la messa in produzione di reti di questo tipo viene attuata solo in presenza di grosse ordinazioni. L’assessorato è disponibile, pertanto, a fornire supporto per organizzare un ordine collettivo tra tutti gli interessati. Si prega, a tal fine, di contattare tempestivamente, e comunque non oltre la fine di gennaio, l’Ufficio servizi fitosanitari (0165.275382/0165.275405/340.0634624) o l’ufficio periferico di Aymavilles ( 0165/902820). Per informazioni sulle possibilità di contributo rivolgersi all’Ufficio Uma (0165.275370). |
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BASILICATA: PIANO BLUE TONGUE 2011, DOMANDE ON LINE FINO AL 31 GENNAIO
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Gli allevatori lucani avranno tempo fino al 31 gennaio prossimo per compilare la domanda on line per l’ottenimento dei contributi del Piano di sorveglianza sierologica 2011 del virus della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue). Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha prorogato la precedente scadenza del 31 ottobre 2012. La riapertura dei termini si è resa necessaria per consentire la presentazione on line delle domande da parte degli allevatori che nel 2011, pur partecipando all’attuazione del Piano attraverso domanda in formato cartaceo, non avevano poi utilizzato la procedura on line prevista dal bando. In particolare la procedura prevede due fasi. La prima riguarda l’ottenimento del codice di attivazione. Se si è in possesso della firma digitale lo stesso può essere richiesto attraverso il portale www.Basilicatanet.it (sezione: servizi on-line, link diretto http://servizi.Basilicatanet.it/servizi/index.jsp). In caso contrario il codice di attivazione potrà essere richiesto allo sportello Urp del Dipartimento Agricoltura. Una volta ottenuto il codice d’attivazione attraverso basilicatanet.It (sezione consultazione - avvisi e bandi) è possibile compilare e inviare la domanda. L’invio on line ha valore di presentazione all’Ufficio Protocollo del Dipartimento Agricoltura della domanda. Per eventuali informazioni sulla procedura e assistenza è possibile contattare gli uffici del Dipartimento Agricoltura componendo lo 0971/668690 o inviando una mail a: rocco.Giorgio@regione.basilicata.it |
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CALABRIA: PUBBLICATI I BANDI “RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI” E MISURA “INVESTIMENTI, CAMPAGNA 2013 |
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” L’assessore regionale all’Agricoltura Trematerra ha reso noto che sono stati pubblicati sul sito www.Assagri.regione.calabria.it i bandi relativi a “ristrutturazione e riconversione vigneti” e della Misura “investimenti, campagna 2013”. “Con la ristrutturazione e riconversione vigneti prevista dall’Ocm - ha sottolineato Trematerra -, la Regione si prefigge lo scopo di raggiungere alcuni importanti obiettivi che consentono di esprimere al meglio le potenzialità della filiera vitivinicola regionale qualificando maggiormente le produzioni e aumentando la competitività dei produttori di vino. Infatti la superficie vitata regionale, ha una forte valenza economica per alcuni specifici territori e partecipa in modo rilevante alla formazione del reddito agricolo. Possono beneficiare dell’aiuto previsto, gli imprenditori agricoli sia singoli che associati, le organizzazioni di produttori vitivinicoli, le società di persone che di capitale nonché, i consorzi di tutela e valorizzazione dei vini Do e Ig. Le varietà di uve da vino da utilizzare nelle operazioni di ristrutturazione o riconversione, dovranno essere quelle comprese tra le varietà riconosciute idonee alla coltivazione e classificate con Dgr n° 419 del 07 luglio 2007 e quelle in osservazione. La superficie minima interessata all’intervento non dovrà essere inferiore a mq 5.000 e non superiore a mq 100.000. Nel bando sono anche previsti interventi particolari, con maggiorazione del contributo per le zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica ed in tali casi, la superficie minima è ridotta a mq 3.000. La presentazione delle domande dovrà essere effettuata in via telematica, utilizzando le funzionalità on-line messe a disposizione dall’Op Agea sul portale Sian entro il prossimo 30 gennaio 2013. La Misura investimenti invece, introduce un regime di sostegno per le imprese situate nel territorio della Regione Calabria che realizzino interventi funzionali all’incremento del rendimento globale dell’impresa del settore vitivinicolo, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato e raggiungimento di una maggiore competitività. L’azione è rivolta alle sole imprese vitivinicole, esclude quei soggetti che effettuano a qualsiasi titolo la sola commercializzazione del vino finito. Le attività ammesse saranno sia di tipo materiali quali costruzione, ristrutturazione e/o allestimenti di punti vendita, acquisto di barriques e piccoli vasi vinari, realizzazione di laboratori e l’adozione di sistemi di qualità, che immateriali, come l’attività di e-commerce. In prima battuta sono stati stanziati 712 mila Euro, ma in relazione alle possibili istanze si tenterà di utilizzare tutte le economie rinvenienti dalle altre misure dell’Ocm. “E’ la prima volta che la Regione Calabria attiva la misura investimenti – ha affermato infine l’Assessore Trematerra -, lo spirito è quello di mettere in sinergia le opere strutturali finanziate con il Psr e completate da attrezzature ed attività legate alla commercializzazione ed innovazione delle produzioni”. I progetti, con importo massimo di 200 mila euro, finanziati per il 50%, potranno essere presentati attraverso i Centri di Assistenza Agricola sul portale Sian entro il 18 febbraio 2013. |
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REGIONE VENETO A TUTELA DEL PROPRIO AGROALIMENTARE A MARCHIO |
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Venezia - Il valore dell’export dell’agroalimentare veneto è valutabile attorno ai 2,7 miliardi di euro, dei quali oltre 1,3 derivanti dal solo settore vitivinicolo, nel quale il Veneto da solo copre il 30 per cento di tutto l’export nazionale. Queste cifre potrebbero essere più alte, se non ci fossero i falsi che vengono proposti sui mercati di tutto il mondo (vedi il Valpolicella in kit o i radicchi tarocchi) che danneggiano reddito, qualità, immagine e professionalità delle nostre imprese agricole e agroalimentari. Per questo la Giunta regionale ha proposto al Consiglio di utilizzare nel prossimo triennio un milione di euro complessivo di finanziamenti, già destinati al settore primario e alla tutela dei consumatori per sostenere azioni legali nei Paesi dove si verifichino casi di falsi e truffe ai danni dei prodotti veneti a marchio. Nel solo settore vitivinicolo – ha ricordato l’assessore regionale – il Veneto ha una produzione di circa 8 milioni di ettolitri l’anno, con 28 Doc, 15 Docg, 10 Igt. Il Veneto propone inoltre 17 prodotti a Denominazione d’Orgine Protetta e Indicazione Geografica Protetta (è la prima regione europea per produzioni a denominazione); 370 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (seconda regione italiana dopo la Toscana), dei quali 10 bevande analcoliche, distillati e liquori; 104 carni fresche e preparate, un burro di malga, 32 formaggi, 111 prodotti vegetali naturali o trasformati, 75 prodotti di pasta e pasticceria, panetteria, biscotteria; 19 prodotti ittici; 18 altri prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro). Pretso si aggiungeranno i prodotti a marchio Qualità Verificata e non possiamo trascurare le produzioni biologiche. Per inciso, l’agricoltura è l’unico settore che ha aumentato il proprio Pil e il numero degli occupati Sulla esigenza di difendere produzione, lavoro e reddito dell’agricoltura e dell’agroalimentare è d’accordo l’intero sistema produttivo, tenuto conto che il danno complessivo alle imprese nazionali da falsi prodotti agricoli e agroalimentari made in Italy nel mondo è valutato in circa 50 miliardi di euro. Nel proporre al Consiglio questa operazione – ha ribadito l’assessore – non sottraiamo risorse ad altri settori ma utilizziamo appunto finanziamenti già indirizzati al comparto, mentre altri settori sono fortemente penalizzati da trasferimenti statali falcidiati. |
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SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A FONNI, IL PAESE PIÙ ALTO DELLA SARDEGNA: LA NUOVA DE.CO VALORIZZA I SAVOIARDI DELLA TRADIZIONE. ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE DEL BISCOTTIFICIO ARTIGIANALE “GIOVANNI MORO”
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C´è un paese nel cuore della Sardegna che bisogna visitare per molti motivi. Non ultima la gastronomia. Fonni, in provincia di Nuoro, immerso nella natura della Barbagia, conserva infatti un prodotto che ha meritato recentemente il riconoscimento di De.co, cioè Denominazione Comunale, un riconoscimento che premia l´autenticità degli ingredienti e della lavorazione, I savoiardi di Fonni hanno solo tre ingredienti genuini: zucchero, farina e uova locali non pastorizzate. Morbidi e delicati, giganti come i monti che circondano il paese, come il Gennargentu, sono lavorati in un modo speciale, che garantisce l´inconfondibile morbidezza, anche a distanza di tempo dalla cottura. Il biscottificio artigianale “Giovanni Moro”, attraverso tre generazioni, protegge gelosamente la continuità della lavorazione. Ne scopriamo i segreti: separare gli albumi dai tuorli montati entrambi con lo zucchero, mescolarli con cura alla migliore farina, lavorare fondamentalmente a mano, cuocere in forno. Così si ottengono i savoiardi soffici di Giovanni Moro, un capolavoro di arte pasticciera, fragrante, leggero e gustoso. Ma perché questa attenzione e questo amore ad un unico tipo il biscotto? Nato nel tempo in cui tutto era naturale e semplice, e in ogni casa l´ospitalità era sacra, il biscotto savoiardo di Fonni era da sempre simbolo di accoglienza, offerto nelle varie occasioni di festa e di cerimonia. Tanto pregiato da essere riservato proprio a poche occasioni speciali, da quasi cinquant´anni questo biscotto, dalla tradizione gastronomica della migliore ospitalità paesana, si è fatto conoscere nelle case italiane ed europee. La famiglia Moro è stata infatti la prima a produrre per il commercio nazionale ed estero gli stessi ed esclusivi savoiardi che lavoravano le donne di casa per gli ospiti di riguardo. Il riconoscimento di Denominazione Comunale sottolinea il valore di prodotto tipico del savoiardo di Fonni, che favorisce certamente anche la valorizzazione di questo territorio per i turisti alla ricerca di autenticità. La De.co, geniale intuizione degli anni ‘60 da parte del gastronomo Luigi Veronelli e attualmente curata e promossa nei progetti di Riccardo Lagorio, rappresenta un marchio di garanzia stabilito dal Comune. Proprio questo è il suo valore poiché l´ente più vicino alla comunità dei cittadini può garantire che quei prodotti rappresentano la sua storia reale, quella fatta dalla genuinità contadina. Naturalmente dal soffice savoiardo di Fonni deriva l’immancabile esplorazione totale di una storia, di una cultura e di precise tradizioni. Questo paese, che è il più alto della Sardegna, abbracciato da montagne e da boschi di lecci e roverelle, dove si aprono ancora le vecchie costruzioni dei pastori e dei formaggiai, è famoso per i murales che ornano le strade e raccontano la vita del paese. Nel centro storico di Fonni, in una grande piazza circondata dalle “cumbessias”, basse casette destinate ai pellegrini, si trova uno dei monumenti più interessanti della zona, la basilica della Madonna dei Martiri, costruita agli inizi del 1600, che deve il suo nome alla credenza per cui la statua della Madonna, conservata all´interno, sarebbe stata realizzata con un impasto ottenuto dalla frantumazione di ossa e reliquie di martiri. L´edificio è così importante e ricco di affreschi che è stato dichiarato monumento nazionale. Un immenso patrimonio archeologico rivela, come un museo a cielo aperto, oltre 30 menhir legati al culto agricolo pagano della fecondità e della fertilità, 55 domus de janas, o case delle fate, sei Dolmen, 45 nuraghi e 25 tombe di giganti. L´altezza di Fonni lo rende anche l´unico centro sardo dove si possa sciare tutto l´inverno. Nella bella stagione e in estate, invece, splendide le escursioni a cavallo o a piedi, che portano a visitare i siti archeologici e a scoprire una fauna e una flora insolite. Ma l´occasione più famosa in assoluto in cui Fonni rivela tutta la sua originalità é la tradizione di Cortes Apertas, che si svolge nel mese di dicembre: si aprono in questa occasione cortili e botteghe, case e vicoli, e tutto il paese pullula di artigiani, di bancarelle che vendono specialità gastronomiche, di allestimenti speciali che rivelano costumi, tessuti, lavorazioni tipiche di questa zona. E’ questa l´occasione migliore per gustare la cucina tipica fonnese: gustosissimi prosciutti e insaccati di carne, malloreddus, porceddu agnello, pecora arrostita con patate, oltre ovviamente all´immancabile pane carasau accompagnato dal pecorino locale e un buon bicchiere di vino rosso. Www.decofonni.it www.Biscottificiogiovannimoro.it www.Visitfonni.it |
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E’ IL LATO FEMMINILE DELL’OLIO E DEL CIBO IL TEMA PORTANTE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL GRANDE HAPPENING SUI CONDIMENTI IDEATO E DIRETTO DA LUIGI CARICATO
OLIO CAPUT MUNDI A OLIO OFFICINA FOOD FESTIVAL 2013
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Appassionati ed esperti si danno appuntamento il 24, 25 e 26 gennaio al Palazzo delle Stelline a Milano. Nel capoluogo lombardo prende corpo un grande movimento culturale nato per mettere in evidenza i condimenti e, in particolare, l’olio da olive E’ proprio il caso di parlare di un nuovo movimento culturale nato intorno alla figura dell’oleologo e scrittore Luigi Caricato, autore di una serie di volumi dedicati interamente agli oli da olive. Un movimento culturale che paradossalmente nasce in Lombardia e proprio nella città di Milano, dove gli ulivi rappresentano solo un elemento ornamentale. Basta tuttavia spostarsi nell’area dei Laghi per vivere la circoscritta ma prestigiosa anima olivicola e oliandola lombarda. C’è inoltre da registrare un forte fermento culturale proprio in quanto la Lombardia si caratterizza per essere la regione che vanta in assoluto la maggiore attenzione verso la qualità degli acquisti e dei consumi, orientati in maniera virtuosa verso gli extra vergini di qualità, dal 100% italiano alle produzioni a denominazione di origine Dop e Igp. La Lombardia quale capofila della rinascita dei condimenti in Italia. Si apre così una nuova strada per interpretare i condimenti, ridando loro un ruolo chiave nell’ambito alimentare. “Il condimento – sostiene Luigi Caricato – diventa un ingrediente fondamentale e determinante, perché consente non soltanto di esaltare gli altri alimenti, ma diventa egli stesso un alimento funzionale, decisivo nella buona riuscita di una dieta”. Così, attraverso Olio Officina Food Festival si ripensano i tanto bistrattati condimenti, ridando loro un ruolo di primo piano e mettendoli in stretta relazione con altre materie prime alimentari inquadrandoli ora sotto un’altra prospettiva. Tanti i focus su temi chiave che saranno presi in considerazione. Vastissimo il programma, che parte da un’area strettamente legata agli usi dei condimenti in cucina, con la presenza di chef, maestri di cucina, ma soprattutto di biochimici, nutrizionisti, oleologi e tante altre figure che ruotano intorno all’olio da olive e ad altri condimenti, l’aceto in primis. Si va così ad affrontare un percorso che comprende vari ambiti di azione, dalla via salutistica e del benessere alla via olistica propriamente detta, dall’analisi storica e antropologica a quella culturale in senso stretto, fino a giungere a considerare i territori della letteratura e della sociologia. Si va inoltre dal design all’economia, fino a concentrarsi con grande attenzione sull’analisi sensoriale e sui valori del paesaggio. “Ciò che preme evidenziare, è il farsi strada di una nuova visione dell’olio da olive. Oggi, per fortuna, si può parlare a buon diritto di “olio democratico”, disponibile per tutti, visto che le nuove tecniche estrattive, oltre alle nuove economie in atto, consentono ormai di rendere popolare un prodotto, l’attuale olio extra vergine di oliva, fruibile e accessibile da tutti. Resta solo il compito di vigilare sulla qualità e genuinità degli oli – ammette Caricato – che è poi l’unica via per acquisire la piena consapevolezza al momento degli acquisti posti davanti allo scaffale. Oggi, attraverso la conoscenza diretta del prodotto, senza intermediazioni che disorientino il consumatore, è possibile far da sé, senza commettere errori”. A Olio Officina Food Festival chiunque può, in tutte le sale del Palazzo delle Stelline, confrontarsi con le produzioni olearie d’eccellenza, quelle prodotte in ogni angolo del mondo, oltre che in ogni angolo dell’Italia tutta, nelle sue distinte anime regionali. Sia ben chiaro, però: Olio Officina Food Festival non è solo “condimenti per il palato”, ma anche “condimenti per la mente”, come recita opportunamente il lancio della grande kermesse, giunta quest’anno alla seconda edizione. C’è tutto un palazzo storico di Milano che si trasforma in un teatro di saperi, sapori, suoni e parole. Sì, perché ci sarà spazio anche per lo spettacolo, la sera: danza indiana, in omaggio all’India olearia, eletto quest’anno “Paese d’Onore” del festival; flamenco, in omaggio alla Spagna, altro Paese oliandolo d’elezione, leader mondiale insieme con l’Italia nel campo degli oli da olive; quindi musica classica per violoncello e pianoforte; un assolo di saxofono; e poi ancora musica mongola e un concerto per pianoforte e voce di Alberto Fortis, in attesa del suo nuovo album in lavorazione proprio in questi giorni. C’è tutto un mondo che ruota intorno a questo grande evento, perfino una serie di mostre, tra cui quella di Jose Carlos Bellantuono, dal titolo “Flussi vegetali”, e altre performance, come quelle degli artisti di “Arte da mangiare”, capitanati da Ornella Piluso; e poi si affronta anche il tema caldo di “Olio ed Eros”, con le vignette realizzate al momento, nei chiostri di Palazzo delle Stelline, dal vignettista e artista Valerio Marini. La seconda edizione di Olio Officina Food Festival ha assunto dunque, quest’anno, un respiro ancora più internazionale, non soltanto perché l’India è stata eletta a “Paese d’Onore”, ma anche perché ci sarà la presenza di oli provenienti da ogni angolo del mondo, presentati in un contesto unico, frutto di importanti innovazioni capaci di riservare grandi sorprese a partire dall’e-taster, un tecnologico oil bar del futuro gestito e ideato dall’Onaoo, la storica organizzazione di assaggiatori di olio di oliva che proprio a Olio Officina Food Festival festeggeranno il trentennale delle fondazione. Si torna così ancora una volta a parlare di olio da olive e di condimenti a Milano, con la seconda edizione di Olio Officina Food Festival che nel 2013 si apre con focus sulle donne, andando alla ricerca del “lato femminile dell’olio e del cibo”. Sì, perché le donne stanno assumendo un ruolo chiave e determinante nella svolta orientata alla qualità delle produzioni, oltre che al modo di presentare il prodotto e di comunicarlo. Anche un altro storico sodalizio sarà presente in massa a Milano, con le sue “adepte oliandole”. Si tratta dell’associazione nazionale delle “Donne dell’Olio”. Quest’anno la manifestazione ideata e diretta da Luigi Caricato - giornalista, scrittore e oleologo - presenta davvero tante, ma proprio tante novità. E’ sufficiente digitare www.Olioofficina.com per prendere visione del vasto e corposo programma. E poi, vi è da dire che Olio Officina Food Festival quest’anno apre a nuovi scenari, rendendo ancora più incisiva l’attenzione riservata ai bambini, cui possono accedere gratuitamente, se accompagnati dai genitori. Per loro c’è tutto un percorso educativo e ludico, in un’apposita area. Passando invece alla giornata inaugurale, il 24 gennaio, si percepisce, soprattutto quest’anno, in maniera ancora più evidente, l’internazionalizzazione della rassegna. All’inaugurazione del Festival parteciperanno Vn Dalmia – presidente dell’Indian Olive Association – e con lui il console generale indiano in Italia Sanjay Kumar Verma, oltre al direttore generale del turismo Gobind C. Bhuyan. Una sorta di preparazione spirituale a Expo 2015, insomma. Accanto a loro, il patron dell’inziativa, Luigi Caricato, che ha voluto inaugurare la rassegna alla presenza di due figure femminili di primo piano: l’eclettica cuoca scrittrice spagnolo-italiana Marina Cepeda Fuentes e la narratrice Laura Bosio, sempre attenta ai temi della spiritualità e della mistica, ma anche ai valori della terra e del buon cibo, proprio a significare che l’olio rappresenta la nostra terra con il nobile lavoro dell’uomo che la lavora. La nostra terra è insieme l’espressione più viva e incisiva della nostra cultura, è la nostra anima che si riconosce in ciò che mangiamo. Da qui ospite d’eccezione lo chef Pietro Leemann, tra i più grandi interpreti della cucina vegetariana mondiale; e infine, a rappresentare la cucina indiana, sarà presente all’inaugurazione anche Shekhar Reikhi, del ristorante Sarla. Spazio di primo piano inoltre all’Onaoo – acronimo di Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva – storica associazione di assaggiatori d’olio che festeggia i suoi 30 anni di attività proprio a Olio Officina Food Festival, con una convention incentrata sull’analisi sensoriale, ma anche con sedute di assaggio guidate, con un corso d’assaggio per i buyer invitati, voluto da olio Sasso, ma aperto anche a tutti i visitatori del Festival, fino a esaurimento posti, quale segno tangibile che sempre più persone si stanno in questi ultimi anni rapportando all’olio in maniera diversa; e inoltre, altra esperienza davvero unica, la presenza di un innovativo oil bar, ed esattamente l’e-taster, un vero e proprio angolo tecnologico dell’assaggio, in cui il visitatore, attraverso un terminale nel quale è installato uno speciale programma, può di volta in volta selezionare l’olio da assaggiare fra un’ampia gamma di oli monovarietali provenienti da ogni parte del pianeta. Per l’intera durata del Festival c’è poi l’area degustazione con degustazioni guidate e anche con finger food in cui è possibile individuare gli abbinamenti olio-cibo più adatti volta per volta alla buona riuscita delle varie preparazioni alimentari. Ci sarà un’area a disposizione dei visitatori per tutta la durata della manifestazione, in modo da capire la vera qualità e le molteplicità espressive dei condimenti. Non soltanto oli italiani, però. Sarà possibile degustare addirittura oli dell’Uruguay, con l’oleologo Marco Scanu, Paese che si candida a essere il Paese d’Onore per l’edizione 2014. “Occorre riconoscere che oggi la cultura dell’olio ha un respiro internazionale”, ammette Luigi Caricato; e su questo non transige: “Dobbiamo superare l’idea che sia solo l’area del Mediterraneo a produrre oli extra vergine di oliva e che solo in alcuni luoghi specifici si produca l’olio di alta qualità. Adesso la cultura dell’olio pianta le radici ovunque: dall’India fino al Giappone, dall’Australia agli Stati Uniti, all’America latina. Con Olio Officina Food Festival sarà possibile aprire lo sguardo all’universo mondo e nel contempo soffermarsi sulle grandi eccellenze nostrane, oltre che sulla nostra capacità di realizzare oli sia destinati al grande pubblico, sia a una elite di consumatori che ora chiedono sempre più a gran voce extra vergini di grande fascino e personalità”. Uno sguardo sugli ospiti relatori? Impossibile citarli tutti. Ad aprire il festival sarà lo chef Ciccio Sultano, in dialogo con lo scrittore Nicola Dal Falco. Lo chef siciliano presenta “la variante Sultano”. «Sono un barocco d’avanguardia» – dice di se stesso lo chef, intendendo due cose: la scelta di aggiungere piuttosto che di togliere, e l’idea che l’avanguardia coincida con la personalità. «Solo chi trova il suo stile è moderno. Il resto è emulazione, accademia, forse paura» – aggiunge. Grande spazio inoltre sarà dato ai nostri sensi gusto e olfatto, con la filosofa del linguaggio Rosalia Cavalieri. “Portare qualcosa alla bocca e capirne il sapore é un’esperienza complessa che va ben al di là del semplice nutrirsi”, sostiene la Cavalieri. “Se tutti gli animali mangiano e bevono per placare la fame e la sete, solo gli animali umani hanno trasformato una necessità fisiologica in un’esperienza culturale e intellettuale, ma anche in un’esperienza estetica e sinestetica. Gustare, e maggiormente degustare, mettono alla prova tutti i nostri sensi, e specialmente il naso, mostrandoci come la percezione del sapore, la sua valutazione e il suo discernimento contribuiscano a caratterizzare la nostra ‘umanità’ di animali sapienti, conviviali e parlanti”. Con la Cavalieri, personaggio di spicco del festival, si parlerà anche del naso e del palato a partire dalla sensibilità femminile. La biologia ci dice che le donne hanno una maggiore sensibilità degli uomini. E’ vero? Questo discorso vale per tutti i sensi? E quale ruolo hanno l’educazione, la consuetudine e il contesto socio-culturale? In quali ‘sensi’ l’uomo recupera, se recupera? Olfatto e gusto sono realmente due sensi ‘minori’ o si tratta solo di un pregiudizio culturale? In che misura natura e cultura influiscono sulle nostre preferenze gustative, sui nostri gusti e disgusti? In quale modo i nostri sensi chimici influenzano i nostri rapporti socio-emozionali? Sono tante le questioni cui si risponderà. Spazio anche all’olio nelle cucine del mondo, con l’esperienza della nouvelle fusion cuisine italiana a cura dello chef Gianfranco Chiarini, da Amburgo, con il suo The New Renaissance of Italian Fusion Cuisine. E poi, tra gli chef Antonella Ricci e Vinod Sookar con i quali si considererà la cucina salentina e creolo-mauriziana, con l’olio che ovviamente unisce le varie cucine del mondo. Roberto Rossi affronterà le influenze dell´olio denocciolato in cucina, Gaetano “Tano” Simonato invece considererà gli oli da olive nella preparazione dei dolci. Quindi le sorelle Viviana Varese di Alice e Antonella Varese di Dalie e Fagioli, prenderanno in considerazione l’olio e la via della leggerezza, discettando di pesce di mare e pesce di lago, in dialogo tra loro per raccontare la propria esperienza e per spiegare punto per punto le dinamiche evolutive del loro modo di far cucina. Determinante infine l’apporto di Jeanne Perego, la prima insalatologa della storia, che tra l’altro presenterà, fresco di stampa, un volume tutto incentrato sulle insalate, edito da Mondadori. Ma vi è spazio anche ai maestri di cucina, non solo agli chef che operano nei ristoranti. Ci saranno Giovanna Ruo Berchera e Giuseppe Capano, per esempio. Grande evidenza hanno inoltre i Cuochi di Lombardia, una associazione che unisce le punte di diamante della gastronomia lombarda, con la presenza degli chef Matteo Scibilia, Virginia Rossi e Sandra Zini. L’angolo del food quest’anno si interfaccerà inoltre con la parte “professorale”. Da Giovanni Lercker, che relazionerà intorno alle modalità di impiego tra esigenze di cucina e corrispondenze scientifiche a Emma Chiavaro che interverrà sugli effetti della cottura a microonde sulla qualità degli oli da olive, per un confronto con le tecniche di cottura tradizionali. Insomma, si entrerà nel dettaglio di aspetti scientifici ma con un linguaggio divulgativo, comprensibile e chiaro per tutti. Un modo per far dialogare chi cucina con chi studia gli effetti e le dinamiche del cucinare. Noi in fondo siamo quello che mangiamo. Non a caso a Olio Officina Food Festival Luigi Caricato ha dato spazio a un focus sulla prevenzione, dando rilievo alla Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, al Sioos, la Società italiana olio di oliva e salute, e all’Arna, l’Associazione ricercatori nutrizione alimenti - in duetto con medici e studiosi che l’olio d’oliva lo utilizzano proprio come terapia per prevenire le malattie, in particolare quelle cardiovascolari. Anche quest’anno, inoltre, a Olio Officina Food Festival sarà presente l’area olistica, con la mental coach Alessandra Mattioni che proporrà esercizi di neurobica, l’aerobica dei neuroni, così da migliorare le proprie strategie mentali; la maestra di reiki e massaggiatrice olistica Ivana Sagramoni presenterà la soul therapy, una via dell’olio per il benessere ancora poco valorizzata. Secondo la Sagramoni l’approccio giusto è nel ricorso a specifici preparati cosmetici, colorati e arricchiti con preziosi oli essenziali. Con lei ci sarà spazio anche per la meditazione, un appuntamento da non perdere. Spazio anche all’economia, con lo storico dell’agricoltura Alfonso Pascale; sì, perché l´economia non è una brutta bestia. Il concetto evangelico di prossimità (parabola del samaritano), che ha ribaltato l´idea di vicinanza fisica, oggi con internet può realizzarsi al massimo delle sue potenzialità. Il mio prossimo diventa chiunque, nel mondo, stabilisca con me una relazione di mutuo aiuto e reciprocità. Questa condizione ci permette il passaggio da una concezione di competitività di tipo posizionale (c´è chi vince e necessariamente c’è chi perde) a un’idea di competitività di tipo collaborativo (la competizione si sposta tra chi sceglie di stare nelle economie civili e solidali e chi intende continuare a confrontarsi nei mercati tradizionali). Se l’economia non è una brutta bestia, anche il mercato non fa più paura. Anche se riflettere sugli aspetti che non vanno alla perfezione fa anche molto bene, perché rappresenta un modo per capire come uscire dai vicoli ciechi. A Olio Officina Food Festival sarà svelata la verità sull’olio. Tutta. Fino a considerare anche alcune vie alternative, non ancora esplorate, come per esempio la parte inerente le enoteche, poco valorizzate sul fronte degli oli, le quali enoteche dovrebbero invece contribuire a dare un sensibile rilancio a un prodotto che è orfano di oleoteche per consumatori consapevoli e desiderosi di provare le molte qualità esistenti sul mercato. Olio e terra. Più alberi, per piantare solide radici nel futuro. Ci sarà perfino un focus tutto incentrato sul valore del paesaggio attivo e operoso. Si parlerà di oliveti secolari, di oliveti d’alta quota, di oliveti che consentono di recuperare territori che altrimenti andrebbero perduti e sottratti alla coltivazione. In alcune aree del Paese il problema dell’abbandono delle campagne, o comunque della sottrazione di terreni alla coltivazione, sta rappresentando un problema molto serio. Cinquant’anni fa era tutto un giardino, ora l’abbandono delle terre coltivate mette tutto in serio pericolo. Eppure, sostengono i “folli” rappresentanti dell’associazione Treedream, in Liguria per esempio i terrazzamenti olivetati rappresentano una sorta di cattedrale dello spirito e garantiscono la buona tenuta del territorio dal rischio idrogeologico. Con il paziente lavoro nei campi si può ridare, oltretutto, status sociale al contadino. Occorre solo crederci. In Puglia invece il recupero degli olivi secolari per mano dei giovani è diventato realtà, con il progetto neorurale “Abitare i Paduli”, nato all’interno del Lua, Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti delle Terre di Mezzo, che sperimenta nuove forme di cura per impedire il degrado, attivando inediti modelli di produzione compatibili con le peculiarità del territorio. L’immagine dell’agricoltura italiana sarà in ogni caso presente al festival grazie a una preziosa inziiativa di Forma Naturae tour. L’italia è un Paese geograficamente e culturalmente eterogeneo. Da qui la premiazione del concorso “La tua immagine dell’Italia agricola”, dove s’impone una sola immagine, un solo scorcio, per riassumere e far comprendere “a colpo d’occhio” il concetto di tradizione agricola italiana. Olio e bambini. Una sezione del Festival è completamente dedicata, nella giornata di sabato 26, ai bambini, a cura del Centro culturale Casa dell’Olivo. Nasi sopraffini non ancora “inquinati olfattivamente”, i bambini riescono a scoprire note e toni degli oli e a imparare a riconoscerli divertendosi nelle sedute di degustazione pensate per loro. Si potranno cimentare anche con il gioco dell’olio, una sorta di gioco dell’oca ispirato alla materia oliandola, molto istruttivo e ludico. E poi per i bambini è possibile mettere le “mani in pasta” guidati dallo chef Daniele Giannuzzi. E infine, insieme con i genitori, i bambini potranno anche ascoltare i consigli del pediatra Giuseppe Caramia, noto studioso che si presta in questo caso al dialogo con i bambini, per una sana, gustosa e corretta alimentazione. A chiudere Olio Officina Food Festival sarà quest’anno chi lo ha aperto alla prima edizione, ovvero il maestro Gualtiero Marchesi, il quale presenterà il “Codice Marchesi”. Un momento centrale, utile per la riflessione, perché la ricetta, fatta e letta a dovere, è, senza mezzi termini, una voce d’enciclopedia in cui si può trovare tutto: geografia, clima, storia, tradizione oltre e soprattutto all’estro collettivo e individuale. Ed ecco dunque, da qui, il rapporto tra bello e buono; il culto, ma non la tirannia della tecnica; la dedizione nei confronti della materia in cui riconoscere la filosofia delle forme; il cammino verso la purezza; l’eleganza contrapposta al lusso. Molto altro si potrebbe riferire, ma il programma è davvero nutrito e vasto. Resta da evidenziare come Olio Officina Food Festival sia una iniziativa nata dal basso, sotto la spinta propositiva di chi vuol cambiare volto all’Italia e intenda ripartire dai valori con una progettualità certa e ben definita. Per questo è molto importante l’apporto dato dagli sponsor e da tutti i sostenitori, i quali hanno creduto fortemente nel progetto di un movimento cultuale che nulla ha a che fare con il commercio. Solo cultura, perché la cultura riesce a far muovere meglio anche la stessa economia. Un grazie davvero grande va perciò rivolto, tra gli altri, al Consorzio Ceq - Consorzio extra vergine di qualità, come pure a Pantaleo, Esselunga, Sasso, Regione Puglia, Masseria delle Sorgenti, Monini, il Triangolo dell’Olio, San Giuliano e Farchioni; e un altro grande grazie a Provincia di Grosseto, come pure a Fratelli Turri, Chemiservice, Bayer Cropscience, Federolio, Assitol, Consorzio olio Dop Garda, Consorzio olio Dop Riviera Ligure, Consorzio olio Dop Tergeste, Agridè, Aloia, Buonamici, Goccia di Sole, azienda agricola Tuscanese, Masseria di Sant’eramo, Coppini Arte Olearia, Santagata, Sciavuru d’Aliva, Fattoria Petrini, Caricato, Olitalia, Natuzzi, Ferrarelle, Onaoo. E tanti altri ancora, che hanno contribuito a dare forma reale ai sogni di chi crede in un’Italia diversa, intenta a far ripartire l’economia partendo dalla cultura. Info: posta@olioofficina.Com; www.Olioofficina.com; tel. 02.89517576 |
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ISTITUTO ERBORISTICO L’ANGELICA PRESENTA LE NUOVE TISANE |
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Del Benessere Cosa chiede il tuo corpo? Ascoltalo e rispondi con la tisana giusta per te! Qual è il tuo obiettivo per stare bene? A volte basta ascoltarsi attentamente per capire le proprie reali esigenze. Da oltre trent’anni l’Istituto Erboristico L’angelica, grazie alla continua ricerca e allo studio meticoloso degli estratti delle piante officinali e delle loro benefiche proprietà, si impegna a trovare la giusta soluzione di benessere con un approccio naturale, efficace e di qualità. Hai bisogno di depurarti? Di ritrovare la tua innata bellezza? Il tuo obiettivo è la linea? Oppure il relax? O invece hai necessità di avere un aiuto naturale per una buona digestione? Per ognuno di questi bisogni, Istituto Erboristico L’angelica ha la tisana perfetta per te! Obiettivo: Depurazione E Bellezza Ogni giorno il benessere dell’organismo e la salute della nostra pelle sono attaccati dall’inquinamento, dalla sedentarietà e dalle cattive abitudini alimentari. Istituto Erboristico L’angelica risponde con la Tisana Bellezza Donna al gusto Frutti di Bosco, con Sambuco, Rosa Canina e Viola: un aiuto naturale per depurare l’organismo…e non solo! Perché questa tisana favorisce anche un’azione antiossidante, per una pelle più luminosa ed elastica, meno stressata e più giovane. Formato: 20 filtri. Prezzo: € 4,90. Nei migliori supermercati. Obiettivo: Linea Perfetta Ritmi di vita intensi e un’alimentazione sbagliata possono rallentare il metabolismo e favorire la ritenzione dei liquidi, spesso vanificando l’impegno di chi è attento alla propria forma. Seguire una dieta ipocalorica, in abbinamento all’attività fisica, è utile per perdere qualche chilo di troppo e per mantenersi in forma. Per chi, oltre alla linea, desidera un’azione antiossidante, Istituto Erboristico L’angelica consiglia il Tè verde Snellente, a base di Tè Verde e Tè Nero, utile per equilibrare il peso corporeo e per favorire il metabolismo e il drenaggio dei liquidi. Al gusto di pesca che dona all’infuso una naturale dolcezza: per prendersi cura della linea senza rinunciare al gusto! Formato: 20 filtri. Prezzo: € 2,99. Nei migliori supermercati. Obiettivo: Drenare E Combattere Il Gonfiore Vita sedentaria, scarsa attività fisica e alimentazione scorretta sono nemici delle donne perché sono le principali cause dei chili di troppo, della ritenzione idrica (spesso causa di fastidiosi inestetismi) e del gonfiore, soprattutto localizzato sulle gambe. I ricercatori de l’Istituto Erboristico L’angelica hanno risposto con la Tisana Celluli The, dalla triplice azione: l’Orthosiphon contribuisce al drenaggio dei liquidi in eccesso, il Rusco è noto per aiutare la circolazione alleviando la sensazione di pesantezza delle gambe, mentre il Fucus stimola il metabolismo, contribuendo al mantenimento del peso corporeo. Il delicato gusto di Pompelmo completa il piacere di prendersi una pausa, per il benessere di corpo e mente. Formato: 20 filtri. Prezzo: € 4,90. Nei migliori supermercati. Obiettivo: Voglia Di Relax Ritmi di vita particolarmente intensi, stress e giornate sempre piene di impegni possono influire negativamente sul sonno e sull’umore. Per aiutarti a ritrovare in modo naturale la calma ed il relax perduti, i ricercatori dell’istituto Erboristico L’angelica hanno realizzato la Tisana Del Buonumore: grazie all’azione sinergica di Iperico, Melissa e Passiflora, contribuisce a dare la giusta carica per affrontare la giornata, favorendo la stabilità dell’umore e il prevalere di sensazioni positive. Formato: 20 filtri. Prezzo: € 3,35. Nei migliori supermercati. Obiettivo: Buona Digestione Mangiare non dovrebbe essere solo una necessità, ma anche un rito di convivialità, da condividere con gli altri. Le difficoltà digestive possono limitare questo piacere quotidiano: una vita frenetica, l’assunzione di alimenti pesanti o abitudini alimentari scorrette sono causa della fastidiosa sensazione di bruciore e pesantezza a livello addominale. Per chi desidera un aiuto naturale per i processi digestivi, l’Infuso Erbe e Fiori di Montagna è l’alleato ideale per favorire la digestione, contrastando la pesantezza addominale. Il suo ricco profumo fa rivivere l’atmosfera nordica: la freschezza della Menta si fonde con la nota amarognola della Genziana per favorire i naturali processi digestivi, facendo riscoprire i profumi della natura. Formato: 15 filtri. Prezzo: € 2,49. Nei migliori supermercati |
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IL GRUPPO EUROVO ALLA 34° EDIZIONE DEL SIGEP
DAL 19 AL 23 GENNAIO 2013 IL GRUPPO EUROVO SARÀ A RIMINI ALLA 34° EDIZIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DELLA GELATERIA, PASTICCERIA E PANIFICAZIONE ARTIGIANALI
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Il Gruppo Eurovo sarà a Rimini all’appuntamento più importante dell’anno per pasticcieri e panificatori artigianali. Leader in Europa nella produzione di uova e Ovoprodotti, Eurovo sarà presente con un ampio stand all’interno dello spazio espositivo nel padiglione B5, stand 80. Sigep è l’occasione per mostrare agli operatori del settore i marchi e i prodotti con cui il Gruppo Eurovo si rivolge ai pasticcieri, ai panificatori e ai gelatieri. Il Gruppo Eurovo, con particolare attenzione al canale artigianale, propone un’ampia gamma di ovoprodotti che possono soddisfare esigenze specifiche in funzione del tipo di preparazione da realizzare. Il Gruppo è impegnato nella costante ricerca di prodotti innovativi e nello stesso tempo pratici, grazie anche a un rigoroso controllo dell’intera filiera produttiva. Presso il proprio stand, il Gruppo Eurovo proporrà la gamma completa dei marchi Eurovo Service, Novissime Professional, Maia e Le Naturelle e ospita i prodotti a marchio Lolli, in particolare bagne alcoliche e analcoliche, da quest’anno anche in tanica da 10 litri. “Sigep per noi è un’occasione speciale perché ci permette di entrare in contatto con gli operatori del settore artigianale sempre attenti alla qualità degli ingredienti che usano” afferma Federico Lionello, direttore commerciale e marketing del Gruppo Eurovo. “Confrontarci direttamente con i nostri clienti, o potenziali clienti, ci incoraggia a perfezionare sempre di più i nostri prodotti e a proseguire sulla strada della ricerca qualitativa, confermando dunque i valori che guidano la nostra azienda”. Ogni prodotto conserva genuinità, sapore e proprietà delle uova fresche e permette agli artigiani di esprimere al meglio la propria professionalità nella realizzazione delle loro preparazioni. I visitatori dello stand potranno gustare le preparazioni che i pasticcieri creeranno con i prodotti del Gruppo. Eurovo S.r.l. È l’azienda leader in Europa nella produzione di uova e ovoprodotti. E’ presente da oltre cinquant’anni nel mercato ed è guidata fin dalla nascita dalla famiglia Lionello. L’azienda vanta un portafoglio ricco e articolato di prodotti su diversi segmenti. I suoi marchi: Le Naturelle, Maia, Tuorlo d´Oro Cocodì, Ovonature, Cocoissimo, Eurovo Service, Novissime Professional, Ca´ Nostra e White Force. Impiega più di 850 persone, conta 17 stabilimenti in Italia e all’estero e si divide in più sedi: a Imola (Bo) sono concentrate le attività commerciali e di marketing |
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IL BARDOLINO E IL CUSTOZA VOLANO CON LIVINGSTON
I CONSORZI DI TUTELA DELLE DUE DOC VERONESI HANNO SIGLATO UN ACCORDO SEMESTRALE CON LA NUOVA COMPAGNIA AEREA ITALIANA SPECIALIZZATA NELLE ROTTE TURISTICHE: A BORDO VERRANNO SERVITI IL CUSTOZA E IL BARDOLINO.
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Il Bardolino e il Custoza volano sulle rotte turistiche internazionali con gli aerei della Livingston. Ha infatti preso avvio con le festività natalizie per continuare sino a tutto giugno una joint venture tra i Consorzi di tutela del Bardolino e del Custoza e la nuova compagnia aerea italiana a capitale privato controllata da Riccardo Toto. “Crediamo sia la prima volta in assoluto – dice il presidente del Consorzio del Custoza, Carlo Nerozzi – che un’intera area vinicola come quella delle colline che stanno tra Verona e il Garda si presenta in maniera unitaria ad un pubblico di grande interesse com’è quello di chi ama viaggiare”. “Avremo l’occasione di far conoscere i nostri vini – aggiunge il presidente del Consorzio del Bardolino, Giorgio Tommasi – a una decina di migliaia di persone, una platea che presenta un alto potenziale per il nostro territorio e le nostre doc”. Nata nel 2012, la Livingston opera voli internazionali e intercontinentali principalmente dalla base dell’aeroporto di Milano Malpensa, ma anche da Verona Villafranca, da Rimini e da Roma: su tutti i voli, di qui a giugno (la nuova Livingston opera voli charter di corto e medio raggio proponendo mete turistiche consolidate come Marsa Alam, il Mar Rosso, la Grecia, la Tunisia, Israele, la Turchia, le Isole Baleari, le Isole Canarie, Capo Verde e, per l’Italia, Lampedusa, Lamezia e Cagliari), il vino bianco ufficiale della compagnia sarà il Custoza, così come il rosso sarà il Bardolino. I viaggiatori della classe business, in particolare, troveranno a disposizione una carta dei vini con il Custoza Spumante e il Bardolino Chiaretto Spumante come aperitivo e poi una selezione di etichette di Custoza e di Bardolino per accompagnare il menù di bordo. In più Livingston mette a disposizione dei Consorzi del Bardolino e del Custoza un ampio pacchetto pubblicitario e promozionale. “Abbiamo visto – dice Nerozzi – che quelle che viaggiano con Livingston sono persone dinamiche, esplorative, certamente dotate di buone risorse economiche e culturali, ma sono anche vacanzieri più spensierati, famiglie e giovani coppie che si spostano nei periodi canonici. Insomma, si tratta del pubblico ideale anche per i nostri vini, che sono apprezzati per la loro piacevolezza, per la loro facile abbinabilità col cibo, anche quello delle cucine del mondo”. “Si tratta di una buona occasione di promozione – gli fa eco Tommasi - presso un target che rappresenta certamente un punto di riferimento per i vini che nascono sulle colline moreniche del Garda, ed anche, perché no, una sorta di invito a visitare il nostro territorio per una vacanza all’insegna dell’enoturismo” |
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