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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Febbraio 2013 |
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PRESIDENTE BARROSO: "ENERGIA SOSTENIBILE: L´UNIONE EUROPEA E L´AGENDA GLOBALE" |
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Vienna, 4 febbraio 2013 – Di seguito l’intervento del 31 gennaio del presidente Ue Barroso: “ Cancelliere Faymann, Governatore Schwarzenegger, Direttore generale Yumkella, Il primo ministro Ponta, Eccellenze, Signore e Signori, Cari amici, Cancelliere Faymann già esposto molte delle sfide che il nostro pianeta si trova ad affrontare, nel punto di intersezione del nostro fabbisogno energetico e la protezione del clima, sfide che dobbiamo lavorare insieme per superare - per il beneficio delle generazioni nostre e future. E mi permetta, caro Werner, congratularmi con lei, non solo per il suo discorso energetico, ma anche per l´Austria leadership e te stanno mostrando in questa priorità molto importante per l´Unione europea. In effetti non abbiamo tempo da perdere. Ci stiamo rapidamente avvicinando alla soglia di un aumento di 2 ° C rispetto ai livelli pre-industriali temperature. Gli effetti di questa sono già fatto il giro del mondo: a volte in maniera evidente catastrofico, ma anche meno visibile come incrementale impatto cambiamenti sulla nostra vita quotidiana. Abbiamo bisogno di lavorare insieme, di certo, perché le sfide che abbiamo di fronte - dal riscaldamento atmosferico di insicurezza energetica - semplicemente non conoscono confini, ma anche per affrontare questi problemi significa andare oltre il tradizionale pensiero economico e tradizionali metodi politici. Ecco l´importanza di questa Conferenza R20: a fungere da catalizzatore per il pensiero innovativo, nuove soluzioni e l´azione vera e propria nel terreno. Mi congratulo quindi il governatore Schwarzenegger per la sua visione per creare la R20 iniziativa, che si basa la politica di alleanze diverse e forti per azione per il clima e la sostenibilità, negli Stati Uniti e anche a livello internazionale. Grazie per la vostra iniziativa. Punto di vista economico, non possiamo affrontare le sfide del 21 ° secolo con un modello di crescita del secolo 19 e 20. Anche politicamente, è importante che i nuovi approcci vengono esplorati su tutta la linea. Regions20 è un brillante esempio di questa nuova mentalità nel mondo degli affari e nel governo a livello regionale, in quanto si basa su tanti soggetti interessati e le loro competenze. In molti aspetti il lavoro di R20 è simile a quello dell´Unione europea, in quanto connette diversi attori a tutti i livelli di cooperare su sfide comuni - essere forti insieme. All´interno dell´Unione Europea questo è stato il nostro metodo di successo che lavora di più di mezzo secolo, ma anche noi siamo evoluti. La sostenibilità è ormai profondamente radicata in tutte le nostre politiche. La leadership dell´Unione europea in materia di energia e sulle questioni del clima si basa sul nostro clima ambizioso e energia "pacchetto" fino al 2020. Sono orgoglioso del fatto che l´iniziativa della Commissione europea durante il mio primo mandato è stato approvato all´unanimità dai nostri Stati membri, ed è ora un punto di riferimento globale. Questo quadro politico si basa su tre obiettivi principali per la riduzione delle emissioni di gas serra (meno 20%), le energie rinnovabili (raggiungendo una quota del 20%) e il risparmio energetico anche del 20%. Siamo sulla buona strada per raggiungere questi obiettivi. Inoltre, le politiche sul clima e l´energia stanno al centro dell´agenda 2020 di crescita in Europa. Questo ordine del giorno è stato approvato all´unanimità dai nostri Stati membri. Essa stabilisce il nostro impegno chiaro unito a garantire a lungo termine intelligente, inclusiva e - soprattutto - una crescita sostenibile in Europa. Altrettanto importante, abbiamo integrate questo pensiero nelle azioni esterne dell´Unione europea: dai negoziati sul clima di per sé al "verde" dei nostri aiuti internazionali, che mettiamo a disposizione come donatore più generoso del mondo. 2012, punto di riferimento visto due conferenze internazionali: Il Rio +20 Summit e la conferenza di Doha sul cambiamento climatico. In entrambi i casi, non abbiamo, purtroppo, ottenere ciò che volevamo. Ma abbiamo stabilito un programma dettagliato e operativo per il futuro. Quindi credo che qualche progresso è stato fatto. Non abbastanza, ma qualche progresso è stato fatto. E questo è particolarmente vero per Rio +20, che ha confermato la nostra visione comune di un futuro economico, sociale e ambientale sostenibile per il pianeta per le generazioni presenti e future. Più in particolare, il concetto di obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs), il cui principio è stato concordato a Rio de Janeiro, sarà uno strumento prezioso per il futuro, se attuato correttamente. L´ue sta attualmente lavorando sodo per rimpolpare queste Sdgs in modo più dettagliato e dar loro da mangiare nel nostro più vasto programma di sviluppo globale. Questo non è solo buone intenzioni - stiamo commettendo le risorse per rendere la nostra volontà politica una realtà. La Commissione europea ha stanziato quasi 2 miliardi di euro per i progetti relativi al risultato di Rio per il 2012 e il 2013 - con un totale di circa 8 miliardi di euro per lo sviluppo sostenibile in generale. Azione per il clima e lo sviluppo sostenibile sono due facce della stessa medaglia: il riscaldamento globale mina opportunità di sviluppo e acuisce la povertà, in particolare nei paesi più vulnerabili, e alla fine diventa un problema di sicurezza importante, come un "moltiplicatore di rischio" per la scarsità di cibo, la migrazione e l´instabilità regionale. È per questo che perseguirà con il post-Doha clima, anche, verso un trattato globale sul clima globale che dovrebbe essere concordato entro il 2015 e in vigore entro il 2020. In tutto questo voi che lavorate a livello sub-nazionale hanno un ruolo vitale da svolgere. Le vostre azioni, ad esempio R20 progetti di basse emissioni di carbonio, portare iniziative globali più vicina alla gente, ai cittadini, dimostrando che la sostenibilità non è solo "il dolore a breve termine per un guadagno a lungo termine", ma può anche portare evidenti vantaggi in giorno delle persone di vita quotidiana qui e ora. Questo giorno buy-in è di vitale importanza per la sostenibilità per avere successo. Naturalmente, l´attuale situazione economica rende difficile trovare le risorse per alcuni progetti. La Commissione europea riconosce questo e siamo quindi ri-orientare la nostra politica regionale, per garantire un sostegno più mirato su azioni che sostengono crescita intelligente, sostenibile e posti di lavoro. Permettetemi di fare un esempio locale, la Commissione europea ha stanziato 5,6 milioni di Euro per sostenere ciò che è noto come il "Cluster Green Building" in Bassa Austria. Il governo regionale sta lavorando con 200 partner, non solo in materia di ricerca e innovazione, ma su azioni concrete, come rinnovare e migliorare l´efficienza energetica degli edifici antichi, creando così crescita intelligente, sostenibile e posti di lavoro reali. Signore e signori, Quest´ultimo esempio mostra una cosa in particolare: La chiave per il futuro sta creando profonde partenariato tra tutti gli attori a tutti i livelli. Globale, i governi nazionali, regionali e locali, certo, ma dobbiamo anche lavorare ancora più strettamente con il settore delle imprese. Ho parlato della necessità di una nuova mentalità, questo vale per tutti noi, comprese le attività, e in particolare come il business interagisce con il governo e cittadini. Vi è un chiaro business case per "investimento verde". I termini "verdi" e "crescita" non sono in contraddizione. Costruire un basse emissioni di carbonio è essenziale per prevenire il cambiamento climatico raggiunga livelli pericolosi. E ´anche una grande opportunità per accrescere la prosperità e tirarci fuori delle crisi attuali. Lasciate che vi dia brevemente alcuni esempi: Il mercato mondiale delle tecnologie verdi vale 1000 miliardi di euro all´anno, e destinato a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2020. Nella sola Europa, solo negli ultimi cinque anni, più di 300 000 nuovi posti di lavoro sono già stati creati nel settore delle rinnovabili, e si stima che pienamente i 2020 dell´Ue climatico e gli obiettivi di energia, che ho appena abbozzato, comporterebbe altri 1,5 milioni di nuovi posti di lavoro relativi a tali tecnologie pulite. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi di Europa 2020 per l´efficienza energetica, potremmo creare circa 4,8 milioni di nuovi posti di lavoro attraverso l´impatto diretto e indiretto di tali misure. I posti di lavoro già creati e dei benefici più avanti di noi avvenire cogliendo le opportunità che presenta una economia più efficiente delle risorse, spesso, questi sono idee molto semplici: dai detergenti che lavorano in acqua fredda per trasporto più efficiente, più intelligente di codici di costruzione per riciclaggio metalli preziosi. Il nostro clima dell´Ue e le politiche energetiche con i loro obiettivi chiari non solo di fornire incentivi a tali sviluppi, ma ha dato l´Europa e le sue imprese un vantaggio della prima mossa in molti settori - non solo in mercati di nicchia, ma in tutta la catena industriale. La strategia carburante pulito che la Commissione europea ha adottato all´inizio di questo mese è un altro esempio di come un approccio a livello Ue aggiunge valore e unisce frammentati misure nazionali volte a creare le condizioni per un nuovo settore di prosperare. Il pacchetto di misure garantiranno l´accumulo di stazioni di carburanti alternativi in tutta Europa, con norme comuni per il loro design e l´uso. Proponendo un pacchetto di obiettivi vincolanti per gli Stati membri, per un livello minimo di infrastrutture, speriamo di rompere il circolo vizioso della domanda di veicoli non perché non c´è rifornimento di carburante e nessun rifornimento di carburante in quanto non vi è alcuna domanda di veicoli. In questo modo speriamo di "saltare l´inizio" il settore, creando nuove opportunità in Europa e potenzialmente in tutto il mondo. Signore e signori, Questi esempi dimostrano tutti i vantaggi dei nostri sforzi europee vigenti. Ma c´è anche un´altra lezione da imparare. Tutti questi esempi necessari significativi investimenti finanziari. Ciò è stato reso possibile dalla fiducia nel futuro orientamento della politica. La creazione di questo clima di fiducia, a sua volta ha richiesto un notevole investimento politico per guardare al di là giorno per giorno i problemi e avere il coraggio e la visione di sviluppare una strategia a lungo termine. La prossima sfida essenziale è chiara: Entro il 2030 le emissioni globali di gas a effetto serra devono essere ridotte del 40% di essere sulla strada giusta verso l´obiettivo concordato di limitare il riscaldamento dell´atmosfera a 2 ° C. Allo stesso tempo, è anche chiaro che abbiamo bisogno di continuare a fornire attività a lungo termine la prevedibilità regolamentare, promuovere e lock-in tecnologie a basse emissioni. Per questo motivo la Commissione sta già riflettendo strategicamente sul post-2020 orizzonte, sia a livello nazionale che internazionale. Che tipo di obiettivi climatici ed energetici dovremmo prevedere? Quali sono i migliori strumenti per perseguirli? E come quelli che interagiscono con altri strumenti, in particolare nazionali, dalle tasse di aiuti di Stato ai codici di costruzione? In secondo luogo, come possiamo migliorare ulteriormente l´interazione tra i nostri obiettivi climatici e la necessità di promuovere la competitività europea? Perché diciamo la verità: cosa sta alla base della crisi del debito in diversi paesi europei è, in fondo, una crisi di competitività. Questa è una domanda fondamentale, a mio avviso: Perché ovviamente la nostra politica non opera in un vuoto economico o politico. Per essere chiari ancora una volta: non vedo politica energetica e climatica, come in contraddizione con la promozione a livello europeo la competitività, ma - se fatto con eleganza - si rafforzano a vicenda. Quindi dovremo tenere d´occhio questa dimensione della competitività, e dei costi energetici, anche. In terzo luogo, come dovremmo tener conto della situazione internazionale per quanto riguarda un nuovo accordo globale sul clima? Si tratta di un bersaglio in movimento che abbiamo bisogno di fattore in, anche. L´ue continuerà a guidare dalla parte anteriore a questi colloqui, non da dietro - ma abbiamo bisogno di stare troppo realistico: Abbiamo solo rappresentano il 11% delle emissioni globali di gas a effetto serra. Quindi sarebbe sbagliato pensare che l´Europa da sola potrebbe assumersi tutto questo peso - vogliamo un nuovo accordo verde, a livello globale, ma attraverso il quale tutti gli altri emettitori la loro parte. Queste sono solo alcune delle domande strategiche che stiamo riflettendo su. Ma indipendentemente dalle risposte concrete che la Commissione preparerà nel corso di questo anno, una cosa è certa: ci sarà pianificare e realizzare la nostra risposta in consultazione molto vicino non solo con i nostri Stati membri dell´Unione europea, con le regioni, le città e le comunità di Europa, e, naturalmente, con i nostri partner globali, ma anche con il mondo imprenditoriale e la società civile. Andando per insieme - che è l´unico modo per affrontare questa sfida di una generazione - e non è sufficiente avere buone proposte tecnocratici, non è sufficiente avere una buona accordi politici, abbiamo bisogno del sostegno dei nostri cittadini. In sintesi: Sì, le sfide che affrontiamo sono immense, e saranno forse anche diventano più complesse in futuro. Un consenso globale è essenziale tra i governi a tutti i livelli, ma anche, e soprattutto, tra i popoli. Credo fermamente che sia possibile raggiungere la sostenibilità senza chiudere la gente fuori di sviluppo. Al contrario - questa è l´agenda per lo sviluppo e la crescita globale. E l´energia gioca un ruolo essenziale in questo e deve essere il cuore di tutte le nostre politiche negli anni a venire. Questo è il motivo per cui dobbiamo dotare l´Unione europea, con gli strumenti necessari. In poco più di una settimana ci aspettiamo che il Consiglio europeo di fissare la sua posizione sul bilancio dell´Unione europea dal 2014-2020; significa che fissa le risorse che avremo a disposizione per attuare le nostre politiche per i prossimi 7 anni. La Commissione europea ha proposto che almeno il 20% delle risorse disponibili potrebbero essere orientati alla sostenibilità, in tutti i settori, dall´agricoltura con una ricerca alla politica estera. Noi continuare a fare il caso nei colloqui decisivi per un futuro orientato al bilancio che investe nei motori della crescita verde. Signor Presidente, Signore e signori, Finora ho resistito fare qualsiasi riferimento al grande carriera cinematografica di uno dei prossimi relatori illustri. Ma vorrei concludere dicendo, il governatore Schwarzenegger, che questa non è ancora la nostra "Last Stand", ma tutti abbiamo bisogno di essere un po ´più come il clima "eroi d´azione" e fare di più, individualmente e collettivamente, per salvare il nostro pianeta in pericolo , e per aumentare la sostenibilità intelligente e inclusiva. Abbiamo l´Unione europea continuerà a fare la nostra parte, e sono certo che tutti qui in questa stanza e le persone che rappresentano farà lo stesso. Vi ringrazio per la vostra attenzione. |
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APER PROPONE AI PRINCIPALI PARTITI 26 AZIONI PER LO SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ITALIA. TUTTE LE REAZIONI ON LINE SUL SITO APER.IT |
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Milano, 4 febbraio 2013 – E’ al vaglio dei principali partiti, che si presenteranno alle elezioni del 24-25 febbraio, il documento elaborato da Aper, contenente 26 azioni prioritarie per lo sviluppo del settore dell’energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia nei prossimi anni. In un momento in cui la green economy sembra essere un “accessorio” nei programmi della maggior parte delle diverse forze politiche, il documento, articolato in 10 schede, presenta in maniera chiara e concreta le 26 azioni che il prossimo Governo dovrebbe intraprendere, nei primi 12 mesi, affinché il settore elettrico della Green Economy possa svilupparsi, creare occupazione e raggiungere gli obiettivi stabiliti sia nel recente documento di Strategia Energetica Nazionale (Sen), sia dall’Energy Roadmap dell’Unione Europea. Data l’importanza di queste azioni per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, Aper ha chiesto una piena condivisione del documento alle forze politiche, con una sottoscrizione dello stesso entro il 7 febbraio 2013. I diversi partiti avranno anche la possibilità di condividere solo parzialmente il documento, spiegandone le ragioni. A partire dall’8 febbraio, un “ritardometro”, sul nostro sito, segnalerà i giorni di ritardo nelle risposte. E’ possibile scaricare il documento, che alleghiamo, dalla nostra homepage aper.It. Http://aper.it/home.asp |
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TECNOLOGIA: LE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL FOTOVOLTAICO ORGANICO |
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Trieste, 4 febbraio 2013 - Celle solari e dispositivi elettronici alternativi sono una delle possibili strade da percorrere per garantire al nostro Paese, e non solo, un futuro più sostenibile. Strade in cui la ricerca, in particolare quella europea, sta investendo finanziando progetti che sfruttino le competenze provenienti da più diversi ambiti: dalla chimica sovramolecolare alla scienza dei materiali, dalle nanoscienze alla fisica alla ingegneria elettronica. Ed è proprio su questa scia che nasce Superior (Supramolecular functional nanoscale archItectures for Organic electronics: a multi-site initial tRaining action), progetto finanziato dal Settimo Programma Quadro (7Pq), sezione Marie Curie, che ha come obiettivo lo studio di nuovi materiali utili per lo sviluppo di celle solari ed altri dispositivi elettronici. Una tecnologia che genera grandi aspettative è, per esempio, quella basata sui semi conduttori organici, come gli Oled - Organic Light Emitting Diode. Questi tipi di materiali presentano il vantaggio di abbattere i costi di fabbricazione, che in generale nel campo dei semiconduttori inorganici risultano essere molto elevati. Tuttavia, sono meno efficienti rispetto ai classici pannelli a silicio. All’ottimizzazione dei pannelli che fanno uso di semi conduttori organici lavorano in Area Science Park, tra gli altri, i ricercatori del Laboratorio Cnr-iom. Superior, che coinvolge nove partner di differenti provenienze (Italia, Germania, Olanda, Gran Bretagna e Francia), vuole sfruttare competenze ed esperienze maturate da ciascuno nei diversi ambiti. Unico partner italiano, A.p.e. Reaserch, società insediata in Area Science Park, che progetta e realizza microscopi ad altissima risoluzione e offre servizi di ricerca nel campo delle nanotecnologie. Nell’ambito del progetto A.p.e. Reaserch srl ha organizzato il workshop “Methods and applications for organic photovoltaic”, un incontro dedicato a metodi di sviluppo e applicazioni del fotovoltaico organico, svoltosi il 1° Febbraio presso Edificio T1 del campus di Basovizza. Il seminario, che ha visto la partecipazione di ricercatori di università e centri di ricerca europei, ha tra i relatori anche esponenti di laboratori di ricerca presenti nel parco attivi nel settore delle nanotecnologie. Si tratta di Sincrotrone Elettra, dell’Istituto per l´Officina dei Materiali (Iom – Cnr) e dell’Institute of Crystallography (Ic-cnr). Partner del progetto Superior sono: Isis - University of Strasbourg (F), Basf Se Ludwigshafen (D), University of Cambridge (Uk), Katholieke Universiteit Leuven (B), Max-planck Institute for Polymer Research, Mainz (G), A.p.e. Research, Trieste (I), University College London (Uk), Université de Mons (B), Radboud University Nijmegen (Nl). |
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REPOWER: DOPO IL PARERE POSITIVO ALLA VIA DELLA REGIONE IL COMUNE PROMUOVE UN INCONTRO CON LA CITTADINANZA |
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Pistoia, 4 febbraio 2013 - Dopo l’esito positivo della Valutazione di impatto ambientale regionale, l’Amministrazione comunale ha promosso, d’intesa con la Provincia e la Regione, un incontro pubblico, il 19 febbraio alle 17.30 nei locali del circolo Arci di Bottegone, sul progetto della centrale a ciclo combinato Repower. All’indomani della delibera regionale del 17 dicembre, che prendeva atto dell’esito positivo della Via, il Sindaco aveva assicurato l’impegno dell’Amministrazione comunale a rendere pienamente disponibili in forma pubblica gli studi regionali, non appena li avesse acquisiti. L’amministrazione ha dunque organizzato un incontro il 19 febbraio a cui parteciperanno, oltre al Sindaco del Comune di Pistoia e alla Presidente della Provincia, anche l’assessore regionale alle attività produttive e i tecnici della Regione che hanno seguito la procedura di Via e che potranno dunque rispondere nel dettaglio ad ogni richiesta di chiarimento della cittadinanza. L’iter regionale per la Via ha avuto inizio nell’aprile del 2011, quando la Repower Produzione Italia ha depositato la documentazione riguardante il progetto di realizzazione della centrale nell’area della ex Radicifil, i cui lavoratori sono in cassa integrazione dal Primo Maggio del 2009. Nel luglio 2010, era inoltre stato firmato un protocollo d´intesa nel quale Regione, Provincia, Comune e parti sociali si impegnavano per la reindustrializzazione dell´area e la rioccupazione di almeno una parte dei dipendenti. |
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ANNUNCIATI I FINALISTI DEL PREMIO DELL´UNIONE EUROPEA PER L´ARCHITETTURA CONTEMPORANEA (PREMIO MIES VAN DER ROHE) 2013 |
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Bruxelles/ Barcellona, 4 febbraio 2013 - La Commissione europea e la Fondazione Mies van der Rohe hanno annunciato i nomi dei cinque finalisti che concorreranno al Premio dell´Unione europea per l´architettura contemporanea Mies van der Rohe 2013. In totale 335 opere nei 37 paesi europei che partecipano al programma Cultura dell´Ue erano state designate per partecipare al concorso. Una giuria di esperti ha selezionato la rosa dei finalisti (per i particolari si veda oltre). Il vincitore assoluto del Premio come anche il vincitore del Premio "Menzione speciale" per il migliore architetto emergente saranno proclamati a maggio, mentre il 6 giugno si terrà una cerimonia di premiazione presso il padiglione Mies van der Rohe a Barcellona, Spagna. "Desidero congratularmi con tutti gli architetti che sono stati selezionati e in particolare con i finalisti. Abbiamo un enorme bagaglio di talenti nell´architettura europea che è un esempio luminoso del dinamismo dei nostri settori culturali e creativi. Nel contempo ci rendiamo conto però che l´industria dell´architettura si trova ad affrontare importanti sfide a causa del rallentamento dell´economia. La Commissione europea e la Fondazione Mies van der Rohe sono impegnate a sostenere questo settore che dà un importante contributo all´economia e alla creazione di posti di lavoro oltre a produrre opere di grande bellezza e a contribuire alla coesione della nostra società. Continueremo a sostenere l´architettura, anche attraverso questo Premio, per il tramite del futuro programma Europa creativa" ha affermato Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. I cinque finalisti sono: Municipio, Gand, Belgio Architetti: Robbrecht en Daem architecten; Marie-josé Van Hee architecten; Superkilen (parco urbano interculturale), Copenaghen, Danimarca Big Bjarke Ingels Group; Topotek1; Superflex; Harpa – Sala concerti e centro conferenze di Reykjavik , Reykjavik, Islanda Batteríid Architects; Henning Larsen Architects; Studio Olafur Eliasson; Casa per anziani, Alcácer do Sal, Portogallo Aires Mateus Arquitectos; Metropol Parasol (spazio culturale e commerciale), Siviglia, Spagna J. Mayer H. |
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LAVORI PUBBLICI, CAMPANIA: NUOVO PREZZARIO IMPRONTATO A PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE" |
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Napoli, 4 febbraio 2013 - "Partecipazione, trasparenza e semplificazione. Sono questi i tre elementi principali che caratterizzano il nuovo prezzario dei Lavori pubblici appena approvato dalla Giunta regionale." Così Edoardo Cosenza, assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania. "Innanzitutto partecipazione. Il lavoro è il frutto dell’attività che l´Assessorato ha svolto con il coinvolgimento di istituzioni competenti, ordini professionali e imprese operanti nel settore, cioè lavorando in stretto raccordo con i tecnici e gli esperti del pubblico, nonché con gli stakeholder che hanno fatto pervenire un proprio contributo attraverso mail inviate ad una casella di posta appositamente creata dai nostri uffici. "La trasparenza - ha aggiunto l´assessore Cosenza - è l’altro elemento fondamentale che caratterizza l’attuale prezzario: abbiamo assunto la decisione di rendere evidente il sistema della formazione dei prezzi assicurando massima trasparenza all’intera metodologia utilizzata per giungere alla formazione del prezzo e non solo ai prezzi finali. In tal modo sono state adottate procedure trasparenti e omogenee in ogni fase di elaborazione del documento. "Infine la semplificazione. C’era la necessità di fornire uno strumento snello ai tecnici del settore, nella consapevolezza che non è possibile racchiudere il variegato mondo degli appalti dei lavori pubblici in uno strumento completo in tutte le sue voci", ha concluso l’assessore. |
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CITI E FINANCIAL TIMES LANCIANO LE OLIMPIADI DELLA CREATIVITÀ: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER LO SVILUPPO URBANO POSSONO CANDIDARSI PRIVATI CITTADINI, ASSOCIAZIONI E AZIENDE, FINO AL 31 MARZO 2013 |
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Milano, 4 febbraio 2013 - Il Financial Times e Citi danno il via alla seconda edizione delle Olimpiadi della Creatività: un concorso di idee internazionale, denominato “Ft/citi Ingenuity Awards” (dove ingenuity sta per ingegnosità), aperto a privati cittadini, associazioni e aziende, che ha lo scopo di diffondere progetti innovativi per migliorare la qualità della vita nei contesti urbani. Nel 2012, il premio è andato alla Community Cooker Foundation, associazione che opera in Kenya e ha messo a punto una cucina per comunità alimentata con i rifiuti delle baraccopoli. Un progetto che ha centrato tutti i criteri di selezione dell’iniziativa: una realizzazione a carattere sociale, sanitario, ambientale o economico, sviluppata negli ultimi cinque anni (per il 2013 il periodo di riferimento è 2007-2012), capace di migliorare la qualità della vita nelle città e potenzialmente esportabile. Le Olimpiadi della Creatività 2013 premieranno un vincitore assoluto più uno per ciascuna area continentale: i progetti finalisti saranno pubblicati sulle riviste del gruppo Financial Times, mentre i vincitori parteciperanno agli eventi organizzati in diverse parti del mondo per discutere del futuro dello sviluppo urbano insieme con imprenditori, enti di ricerca e investitori. L’iscrizione al concorso deve essere fatta on line tra il 28 gennaio e il 18 marzo 2013 attraverso il sito www.Ftcitiawards.com . La selezione sarà curata dall’Insead, la prestigiosa scuola di direzione aziendale francese, e i vincitori saranno annunciati nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà a New York nel dicembre 2013. |
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L’EFFETTO-CRISI SI RIPERCUOTE SUL PREZZARIO EDILE PRESENTATO IN REGIONE UMBRIA |
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Perugia, 4 febbraio 2013 - “Il nuovo elenco regionale dei prezzi dei Lavori Edili, Impianti Tecnologici, Infrastrutture a Rete, Lavori Stradali e Impianti Sportivi per l´esecuzione di Opere Pubbliche, valido per i lavori pubblici da appaltare nel 2013, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione il 27 dicembre scorso, ha mantenuto sostanzialmente invariati i prezzi. Ciò anche se ha dovuto tenere conto del momento di grande recessione del comparto che in cinque anni, dal 2006 al 2011, ha visto praticamente dimezzarsi l’investimento delle amministrazioni pubbliche nel campo dei lavori sia come numero che come importi ma anche degli aumenti significativi dei costi dei materiali da costruzione il cui valore di mercato dipende da dinamiche europee ed extra europee”. La Regione, attraverso l’assessorato alle opere pubbliche, ha presentato giovedì 31 gennaio, nella sede regionale di Palazzo Donini a Perugia il nuovo Prezzario regionale per i lavori edili valido per il 2013 che una apposita Commissione Tecnica, istituita dalla Giunta regionale, ha predisposto. “Tra l’altro, sottolinea una nota della Regione, la scarsità di risorse e l’esigenza delle Imprese di assicurarsi lavori fa si che siano considerevolmente aumentati i ribassi effettuati in sede di gara e gli sconti applicati dai fornitori e questa situazione determina una instabilità del mercato tale da rendere piuttosto difficoltosa la rilevazione di alcuni prezzi elementari. I listini di molti materiali pur restando invariati da alcuni anni espongono sconti maggiori rispetto alle rilevazioni precedenti”. Questa situazione ha determinato lo scorso anno la scelta fatta dalla Giunta regionale su proposta della Commissione Tecnica di lasciare invariati i prezzi posti a base di appalto confermando la validità dell’elenco prezzi 2010 per gli appalti da aggiudicare nel 2012. I prezzi proposti per l’aggiornamento attuale dalla segreteria tecnica sulla base delle indagini di mercato hanno tenuto conto anche dell’anno di sospensione di aggiornamento dell’elenco prezzi. L’indagine pertanto, ha interessato il periodo che va da giugno 2009 a giugno 2011 per i materiali regolati da listini, mentre per i materiali suscettibili di variazioni quindicinali o addirittura quotidiane le indagini si sono protratte fino alla fine dell’anno 2011. Per ciò che riguarda il costo della manodopera si è avuto mediamente per il comparto edile in due anni un incremento medio del 4,37% mentre per il comparto metalmeccanico l’aumento medio è del 5,82. Un aumento considerevole che ha influito sull’aumento di alcune voci dell’elenco è stato quello del prezzo del gasolio che ha avuto in due anni un incremento del 37,51%. Il prezzo del gasolio influisce sia sui costi delle macchine utilizzate per eseguire le lavorazioni (noli) sia sui prezzi dei prodotti a base petrolifera quali i bitumi utilizzati per le strade e le guaine impermeabilizzanti. Un altro dei materiali interessato da un aumento significativo è l’acciaio che ha subito in due anni un aumento del prezzo elementare pari al 111,43%. La novità di questa edizione è che sono state recepite all’interno dell’elenco prezzi le disposizioni riguardanti lo scorporo del costo della manodopera dalla somma assoggettata a ribasso d’asta. Sono state anche inserite le linee guida per il calcolo dei costi e degli oneri della sicurezza e per la determinazione del costo presunto della manodopera. In Umbria infatti è tuttora vigente un insieme organico di norme che disciplina la materia dei lavori ed opere pubbliche da eseguirsi sul territorio regionale istituite con la legge regionale n. 3/2010. Queste disposizioni, conclude la nota regionale, soprattutto in un momento di crisi come quello che sta vivendo il comparto dei lavori pubblici, sottraggono il costo del lavoro a ribassi incongrui e sanciscono l’incomprimibilità del costo del lavoro favorendo elevati standard di legalità e sicurezza nei cantieri pubblici. Da domani, primo febbraio, infine, entrerà in vigore l’obbligo di notifica preliminare di avvio dei lavori in ogni cantiere della nostra regione. Questo sistema, gestito in via telematica, consentirà di avere il quadro immediato e completo dell’attività edilizia umbra. |
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QUARTA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE STRUTTURE MOBILI, ADATTABILI E ASSEMBLATE RAPIDAMENTE |
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Ostenda, 4 gennaio 2013 - La quarta conferenza internazionale sulle strutture mobili, adattabili e assemblate rapidamente (Maras 2014) si svolgerà dall´11 al 13 giugno 2014 a Ostenda, in Belgio. Le strutture che si spostano durante l´uso normale, o che devono essere assemblate o montate rapidamente in un sito relativamente improvvisato, presentano una sfida particolare per chi le progetta. L´interazione tra la struttura e il meccanismo mediante cui si muove in questi casi è fondamentale. La velocità di assemblaggio e ciò che questo significa in termini di logistica, materiali e costi, è un fattore rilevante in molte di queste strutture. Le strutture mobili che si assemblano rapidamente giocano un ruolo molto importante nella mitigazione dei disastri e per gli alloggi provvisori. Esse hanno un´importanza fondamentale in molte applicazioni sia militari che civili e sono usate ampiamente per servizi di salvataggio e manutenzione. Ci sono però dei problemi comuni come la valida progettazione dei giunti di montaggio, la resistenza ai danni della membrana di rivestimento e della placcatura metallica, la resistenza agli urti e i limiti di manutenzione. Alcune aree di questo argomento sono già ben documentate, ma la conoscenza è frammentaria e ci sono poche linee guide relative alla progettazione disponibili sotto forma di libri di testo, documenti o codici di condotta. Questa riunione multidisciplinare riunirà ingegneri, architetti e ricercatori che si occupano della progettazione, analisi, produzione e montaggio delle strutture che si assemblano rapidamente. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/14-conferences/maras-2014.html |
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TERREMOTO/EMILIA NUOVE OPPORTUNITÀ DI FORMAZIONE E LAVORO PER LE PERSONE E LE IMPRESE COLPITE DAL SISMA GRAZIE AL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ DELLE REGIONI ITALIANE, OLTRE 40 MILIONI DI EURO DI RISORSE DEL FONDO SOCIALE EUROPEO. IL BANDO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA INDIVIDUA LE AZIONI DA METTERE IN CAMPO. |
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Bologna, 4 febbraio 2013 – Un nuovo bando per progettare opportunità per le persone, per le imprese e le comunità dell’Emilia colpite dal terremoto. Una misura per la formazione e il lavoro messa in campo dalla Giunta Regionale per anticipare gli interventi che si realizzeranno nei 54 Comuni del cratere grazie ai 40 milioni e 714 mila euro del contributo di solidarietà costituito dalle Regioni italiane attraverso la riprogrammazione dei propri Programmi Operativi del Fondo Sociale Europeo. Le azioni individuate dalla Regione sono state presentate in conferenza stampa questa mattina a Bologna. "Il nostro obiettivo è non solo arrivare a ripristinare la situazione precedente, ma andare oltre - ha spiegato l´assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi - Intendiamo sostenere la crescita delle competenze dei lavoratori e degli imprenditori, favorire nuova occupazione, qualificare e ampliare l’offerta di formazione tecnica e professionale per giovani e adulti per creare nuovi e migliori posti di lavoro, promuovere la mobilità internazionale. Il programma di interventi mira a valorizzare le progettualità del territorio, investendo nelle competenze delle persone per superare le criticità che il sistema produttivo colpito dal sisma sta attraversando e per cogliere nuove sfide sociali ed economiche". Le opportunità del bando saranno presentate in due incontri, a Mirandola il 12 febbraio (15 - 18 presso la tensostruttura “Teatro 29”) e a Cento il 15 febbraio (15 - 18 presso la tensostruttura “Palaborgatti”). Gli obiettivi delle azioni indicate dalla Regione sono la formazione per la qualificazione e l’inserimento lavorativo dei giovani, le esperienze di mobilità transnazionale, il sostegno alla nuova occupazione, l’accompagnamento delle imprese nella ripresa produttiva, l’innalzamento delle competenze dei distretti e dei comparti produttivi, il potenziamento delle politiche del lavoro. La prima azione individua come strumenti i corsi di formazione per lavoratori e imprenditori, per supportare le imprese con sede nei comuni colpiti dal sisma nei processi di riorganizzazione, riposizionamento e ripresa produttiva che prevedano la realizzazione di piani formativi aziendali, interaziendali o settoriali. La seconda riguarda in particolare la formazione degli imprenditori, ma in integrazione alle attività formative già finanziate dai fondi interprofessionali su avvisi specifici e mirati alle aree colpite dal sisma, con l’obiettivo di favorire nelle imprese, e soprattutto in quelle piccole, la crescita complessiva e coerente delle competenze tecnico professionali. L’azione tre ha l’obiettivo di sostenere l’inserimento lavorativo di persone non occupate o in mobilità, sempre residenti o domiciliate nei comuni danneggiati, riducendo attraverso le attività formative il divario tra le competenze richieste dalle imprese e le competenze possedute dalle persone. L’azione quattro prevede la possibilità di candidare progetti per supportare l’innovazione nei territori colpiti dal sisma. Si va dai corsi di formazione post diploma o post laurea, integrati da attività di orientamento, per adeguare le risorse umane alla domanda di alte competenze tecniche e tecnologiche delle imprese, ad attività che affrontino il problema dell´abbandono scolastico, ad altre che amplino le opportunità e le esperienze di studio, formazione e lavoro all’estero per i giovani e gli adulti, in coerenza a quanto previsto dai programmi comunitari. Possono presentare progetti le imprese per la formazione dei propri dipendenti e gli enti di formazione accreditati. In relazione alle diverse azioni previste i progetti dovranno essere sostenuti da piani territoriali di intervento e realizzati con il concorso delle imprese, delle scuole e delle università. Le proposte dovranno essere presentate per via telematica entro il 12 giugno 2013 e saranno valutate e approvate entro 15 gg. Dalla presentazione. I progetti approvati saranno comunicati in un’area dedicata del Portale http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/ Per informazioni http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/ |
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URBANISTICA. AL LAVORO SU NORMATIVA PER CONTENERE CONSUMO DI TERRITORIO IN VENETO |
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Venezia, 4 febbraio 2013 - Proseguono gli incontri di lavoro sulla proposta di modifica della normativa vigente, in materia urbanistica, per contenere il “consumo del territorio”. La sta elaborando il gruppo tecnico, istituito con queste finalità dalla giunta regionale, che si è riunito a Palazzo Balbi con il vicepresidente e assessore al territorio per fare il punto sul percorso che porterà in tempi brevi alla definizione di un quadro normativo in grado di cogliere la sfida, rivedendo politiche e regole per una corretta e armonica disciplina degli interventi urbanistici ed edilizi nel Veneto. Insieme ai tecnici della Regione, il gruppo di lavoro è composto dal Bruno Barel che segue l’analisi giuridico–amministrativa della sostenibilità degli strumenti urbanistici in rapporto al consumo del territorio; Pasqualino Boschetto (Università di Padova-dip.to Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale) che si occupa dell’analisi urbanistico–territoriale per la sostenibilità di strumenti urbanistici a basso impatto territoriale; Enrico Ramazzina (Ance Veneto) per la rilevazione statistica sulle tendenze e congiunture del mercato immobiliare nel Veneto; Pierluigi Capuzzo (Collegio dei Geometri) incaricato dell’analisi degli esiti tipologici degli interventi edilizi in attuazione della L.r. 14/2009 “Piano Casa”. Le riflessioni e le analisi fin qui svolte ruotano intorno alla necessità di limitare il consumo di territorio, in favore di politiche di recupero funzionale e architettonico dello stock edilizio esistente, privilegiando l´aumento dell´efficienza energetica e secondo criteri eco-sostenibili. Il gruppo di esperti ha fatto quindi il punto della situazione territoriale e delle tendenze in atto che forniscono la base del processo di analisi giuridica e urbanistica per la definizione di normative e strumenti a basso impatto territoriale. Si guarda anche a come poter favorire processi di rigenerazione del patrimonio edilizio, agendo sulla semplificazione procedurale ma anche sull´opportunità di creare azioni di valorizzazione e sostegno delle iniziative locali. Le linee di intervento già emerse saranno ulteriormente sviluppate nelle prossime settimane al fine di pervenire ad un documento finale, ragionato e condiviso, che sappia interpretare e indicare soluzioni concrete per le criticità territoriali che caratterizzano la realtà veneta. |
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EDILIZIA E COSTRUZIONI, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA APRE UN TAVOLO DI CONFRONTO PER USCIRE DALLA CRISI
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Bologna, 5 febbraio 2013 - «Nelle prossime settimane avvieremo un Tavolo regionale per affrontare la crisi dei comparti dell’edilizia e delle costruzioni». Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli intervenendoil 2 febbraio, a Bologna, al convegno ‘Qualità dell’abitare e social housing: esperienze italiane ed europee’. Il confronto che si aprirà in Regione coinvolgerà, oltre alle istituzioni locali, le rappresentanze sindacali e imprenditoriali del settore edilizia e costruzioni emiliano-romagnole. «Il comparto – ha aggiunto Muzzarelli - è in difficoltà da oltre quattro anni, ancora non ne vede l’uscita. Il volume d’affari ha subito una significativa diminuzione, mentre la produzione ha visto nettamente prevalere le imprese che hanno dichiarato cali. Le difficoltà maggiori hanno riguardato le imprese più strutturate, più colpite dalla frenata delle opere pubbliche. Per questo occorre una strategia per battere la crisi la cui regia dovrà essere condivisa da tutti i soggetti interessati». |
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DIFESA DEL SUOLO. GLI OBIETTIVI PER IL 2013 |
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Venezia, 4 febbraio 2013 - Dare avvio, entro il mese di settembre, ai lavori del primo lotto dei bacini di espansione sul torrente Timonchio in Comune di Caldogno e sul torrente Agno–guà nei Comuni di Trissino e Arzignano (Vicenza); pubblicare i bandi di gara per l’appalto dei lavori del bacino sul torrente Muson nei Comuni di Fonte e Riese Pio X (Treviso), del bacino S. Lorenzo sul torrente Tramigna nei Comuni di Soave e San Bonifacio e del bacino sul torrente Alpone, in località Colombaretta, in Comune di Montecchia di Crosara (Verona); concludere la progettazione definitiva delle casse di espansione in progetto. Sono alcuni degli obiettivi che la Direzione Difesa del Suolo della Regione si pone per quest’anno e che sono stati indicati in occasione delle recente presentazione del Piano Aria a Teolo (Padova), nella sede dell’Arpav, durante la quale l’assessore veneto all’ambiente ha fatto anche il punto sull’attività svolta nel 2012 nel campo della tutela e della salvaguardia ambientale e sulle azioni in programma per il 2013. In materia di difesa idrogeologica nel corso del 2012 sui capitoli di spesa regionali sono stati impegnati oltre 68 milioni di euro e ne sono stati liquidati più di 58 milioni. Per quanto riguarda la contabilità speciale relativa all’alluvione del 2010, la gestione commissariale ha impegnato circa 105 milioni di euro (liquidati 81 milioni) per 277 interventi di cui 245 conclusi e 32 in corso. Tra le attività svolte, la Regione ha avviato anche la predisposizione di un progetto di studio e monitoraggio della linea di costa per la definizione degli interventi di difesa dei litorali veneti dai diffusi fenomeni di erosione, per la sistemazione dei quali nel 2012 sono stati ripartiti 2,5 milioni di euro. Gli obiettivi per il 2013 prevedono, tra l’altro, la predisposizione di un “testo unico” del procedimento di rilascio della concessione di derivazione d’acqua e dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio; l’elaborazione di disegni di legge per la semplificazione in materia di autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e per il rilascio dell’autorizzazione alla terebrazione e ricerca di acque sotterranee per uso domestico; la prosecuzione dell’attività relativa alla realizzazione degli interventi per la vivificazione delle lagune deltizie e di Caorle, per la manutenzione delle barriere antintrusione del cuneo salino e per il funzionamento dei Centri di Emergenza. Interventi sono previsti a favore della manutenzione e gestione delle opere di bonifica e di irrigazione, portando anche a termine il procedimento di approvazione dei Piani di classifica per la contribuenza consortile. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA APRE CONSULTAZIONI SULLE CARENZE RISCONTRATE NEL MERCATO INTERNO DEI PRODOTTI INDUSTRIALI |
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Bruxelles, 4 febbraio 2012 Obiettivo dell´Ue è consentire la libera circolazione di tutti i prodotti su tutto il suo territorio, vale a dire tradurre nella pratica il concetto di mercato unico, ma le denunce presentate da produttori e distributori alla Commissione europea indicano che esistono ancora ostacoli agli scambi di prodotti industriali. Per affrontare la questione la Commissione si adopera per identificare e eliminare le eventuali carenze nella legislazione sul mercato unico, in particolare per accertare se vi siano ostacoli agli scambi di nuovi prodotti e nuove tecnologie, come ad esempio le tecnologie abilitanti fondamentali e la tecnica di stampa 3-D. Pertanto la Commissione ha avviato oggi un processo di consultazione nell´ambito del quale chiede alle imprese e alle parti interessate di informarla sui problemi normativi in cui si imbattono allorché commerciano prodotti industriali nell´Ue. Questa consultazione pubblica è aperta a un´ampia gamma di stakeholder che potranno presentare i loro commenti fino al 17 aprile 2013. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria ha affermato: "Se vogliamo che il mercato unico aiuti a riportare l´industria in Europa e rechi vantaggi a tutti gli stakeholder dobbiamo assicurare che le regole che disciplinano la commercializzazione dei prodotti siano aggiornate e tengano conto degli sviluppi del 21° secolo. Un mercato interno funzionante aiuta le imprese a vendere i loro prodotti all´estero. Invito le imprese a farci conoscere gli ostacoli in cui s´imbattono per aiutarci ad abolire tutte le barriere che impastoiano il libero scambio di prodotti industriali." Identificare gli ostacoli e semplificare le regole esistenti Un insieme comune di regole Ue disciplina circa il 75% dei prodotti e consente alle merci conformi di circolare liberamente su tutto il territorio dell´Unione europea. In assenza di una legislazione europea, si applica il principio del "mutuo riconoscimento", il quale implica che i prodotti legalmente commercializzati in uno Stato membro possono essere commercializzati in un altro Stato membro senza dover soddisfare requisiti addizionali. Le questioni sostanziali affrontate in questa consultazione sono suddivise in due parti. La prima parte si occupa delle rimanenti barriere normative che si applicano ai prodotti industriali sul mercato interno. La seconda parte concerne la semplificazione delle regole esistenti. 1. Identificare e eliminare le rimanenti barriere sul mercato interno per i prodotti industriali. In questo capitolo la Commissione chiede agli stakeholder quali sono gli ostacoli ancora presenti e le questioni di maggiore rilevanza su cui la Commissione dovrebbe soffermarsi. 2. Semplificazione e allineamento delle regole esistenti: questa parte intende identificare le sovrapposizioni, le incoerenze e persino i conflitti tra diversi testi legislativi. Essa intende pertanto esaminare le caratteristiche comuni di diversi testi legislativi, ad esempio in materia di tracciabilità o di marchi di conformità in modo da assicurare che tali regole siano coerenti e non costituiscano oneri inutili per gli operatori economici e per le autorità preposte alla sorveglianza del mercato. Contesto Il 2012 ha segnato il 20° anniversario del mercato interno dell´Ue che era stato costituito con l´obiettivo precipuo di assicurare il progresso sociale per tutti i cittadini dell´Ue. Il mercato interno dei prodotti è un grande successo non solo per quanto concerne la politica del mercato interno di per sé, ma anche per l´Ue in generale. L´obiettivo della consultazione è accrescere la qualità e l´efficienza della legislazione sul mercato interno per i prodotti industriali. Vi si esaminerà come eliminare i rimanenti ostacoli agli scambi, in particolare dei prodotti con alte potenzialità di crescita (come ad esempio le tecnologie abilitanti chiave o la stampa 3-D), assicurare maggiore coerenza nell´applicazione della legislazione e semplificare la sua gestione e attuazione. Link verso la consultazione http://ec.Europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=imip&lang=en |
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MURGE, L’8 FEBBRAIO AL MISE FIRMA ACCORDO PROGRAMMA: 101 ML PER SETTORE MOBILE IMBOTTITO GOVERNO, REGIONI PUGLIA E BASILICATA E INVITALIA INSIEME PER SOSTENERE E RILANCIARE L’INDUSTRIA |
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Roma, 4 febbraio 2013 - Uno stanziamento di 101 milioni di euro per sostenere e rilanciare il distretto del mobile imbottito della Murgia. Lo prevede l’Accordo di Programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Puglia, la Regione Basilicata e Invitalia che- in ottemperanza dell’impegno assunto nei mesi scorsi- verrà siglato a Roma, al Dicastero di Via Veneto, venerdì 8 febbraio. L’intesa ha molteplici obiettivi: la salvaguardia e il consolidamento delle imprese murgiane che operano nel settore del mobile imbottito, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, il sostegno- finalizzato al reimpiego - dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva, in una zona pesantemente colpita dalla crisi delle grandi imprese del comparto. Le risorse finanziarie stanziate, risultano così ripartite: il Mise concorre con 40 milioni di euro (20 destinati alla promozione di investimenti produttivi e 20 alla promozione di progetti R&s); la Regione Puglia concorre con 40 milioni da impegnare nella promozione di progetti legati a investimenti produttivi e di R&s; la regione Basilicata concorre con 21 milioni di euro. Sarà un Comitato di Coordinamento (sotto la regia di Ministero dello Sviluppo Economico) ad assicurare l’organicità degli interventi. Tre i componenti dell’organismo gestionale: uno in rappresentanza del Mise, uno della Regione Puglia, uno della Regione Basilicata. Invitalia fornirà il necessario supporto tecnico. Entro 45 giorni dalla stipula dell’accordo, il Comitato definirà- di concerto con Invitalia e i competenti uffici regionali- il Piano attuativo complessivo dell’intervento pubblico sulla base dell’utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi. |
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CONTRATTO DI SVILUPPO EMA-INVITALIA, CLIMA DI COLLABORAZIONE CON REGIONE CAMPANIA |
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Napoli, 4 febbraio 2013 - Il consigliere del presidente Caldoro per le Attività produttive e lo sviluppo economico Fulvio Martusciello ha espresso "soddisfazione" per la firma del contratto di sviluppo, sottoscritto a Roma il 3° gennaio , tra Ema (Europea Microfusioni Spaziali) e Invitalia. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del contratto Otello Natale, amministratore delegato di Ema, ha sottolineato il clima di collaborazione con la Regione Campania, in particolare modo con il presidente Caldoro e il consigliere Martusciello. "Si tratta - ha detto Martusciello - di un’ iniziativa che sarà in grado di rimettere in moto un processo virtuoso basato su nuovi investimenti produttivi, ricerca e incremento dell’occupazione. Sono fondamentali per il raggiungimento di questo scopo le sinergie tra Regione e Invitalia." |
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MILANO, CITTÀ METROPOLITANA DA 285MILA IMPRESE |
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Milano, 31 gennaio 2013 - Sono 285 mila le imprese di Milano e del territorio circostante, iscritte alla Camera di Commercio. A Milano circa il 58% delle imprese attive si concentra in città mentre sono oltre 120.000 quelle che scelgono la cintura intorno al comune capoluogo (il 42,3% del totale). Tra i primi comuni per numero di imprese attive spiccano Sesto San Giovanni (5.298 imprese), Legnano (4.780), Cinisello Balsamo (4.591) e Rho (3.588). E se il territorio milanese registra un calo contenuto (-0,4% in media) la provincia fa meglio di Milano (+0,1% le imprese attive contro il –0,9% del capoluogo). Tra i comuni che crescono di più tra il 2011 ed il 2012 ci sono Baranzate (+8,8%), Zelo Surrigone (+5,7%), Locate di Triulzi (+5,2%), Colturano (+5,2%) e Gudo Visconti (+4,5%). Tra le aree della provincia si distingue la Cintura Nord, con un peso del 14,5% sul totale delle imprese, seguita dal Magentino Abbiatense (7,7%) e dalla Direttrice Est (7,1%). Infine, tra i comprensori, vantano un’alta concentrazione di imprese Cernusco sul Naviglio (con un peso del 5,2% sul totale delle imprese attive nella provincia di Milano), Cinisello Balsamo (4,2%), Rho (4,1%) e San Donato (3,7%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese, sulle imprese attive al terzo trimestre 2012 e 2011. |
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FROSINONE, PUNTARE SULLA GREEN ECONOMY PER UN NUOVO SVILUPPO |
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Frosinone, 4 febbraio 2013 - “Una efficace politica di green economy può costituire un nuovo percorso per affrontare la crisi economica e per iniziare una nuova fase di sviluppo”. Con questa premessa Marcello Pigliacelli, presidente della Camera di Commercio di Frosinone parla delle opportunità di sviluppo che la green economy può dare al territorio. Il presidente Pigliacelli interviene a distanza di qualche giorno dal numero uno di Unindustria Lazio, Maurizio Stirpe. Il presidente dell´Ente camerale di Frosinone, nell´esprimere il suo personale plauso all´iniziativa del presidente di Unindustria, sostiene come Stirpe che “quello dei rifiuti è un settore da considerare una industria a tutti gli effetti, capace di creare opportunità e generare profitti”. Nel concordare con il Presidente Stirpe che è necessario avviare, prima di tutto, un processo innovativo e culturale, per rendere praticabili politiche intelligenti, Pigliacelli sottolinea l´importanza di diffondere una nuova visione della green economy tra i cittadini, mondo politico ed economico. Per il numero uno dell´Ente camerale è necessario produrre e utilizzare beni e servizi di qualità ecologica e ridotto impatto ambientale per tutelare le risorse naturali. “La sostenibilità – dice Pigliacelli – è oggi il centro del fare sistema tra i territori”. Innovazione, qualità ed eco-efficienza sono i punti cardine della green economy per il Presidente della Camera di Commercio che aggiunge: “Investire oggi nel green significa anche riconvertire l´offerta di prodotti e servizi per soddisfare nuove fasce di clientela”. Il discorso del Presidente Pigliacelli si sofferma sulla provincia di Frosinone e sulle iniziative messe in campo dalla Camera di Commercio. “Il nostro territorio, più di altri, ha bisogno di concentrare gli sforzi per diffondere nelle imprese la cultura rispettosa dell´ambiente, al fine di creare competitività per le imprese e al tempo stesso nuove opportunità occupazionali”. Due gli asset su cui investire: riqualificazione e valorizzazione della Valle del Sacco con iniziative finalizzate alle produzioni agricole energetiche; promozione di iniziative volte alla produzione di energia. “Come Camera di Commercio – sintetizza Pigliacelli – come individuato e illustrato nel Programma quinquennale, ci concentreremo su azioni di promozione finalizzate alla produzione di energia, riqualificazione e valorizzazione dell´ambiente, con particolare riferimento alle produzioni agricole energetiche anche per risanare le aree a più forte impatto industriale, ovviamente puntando tutto sull´innovazione tecnologica”. E sempre nell’ambito della riqualificazione e valorizzazione del Valle del Sacco, il presidente Pigliacelli non tralascia, infine, di porre l’accento sulla proposta avanzata dal Consorzio Asi di Frosinone, presieduto da Arnaldo Zeppieri, che prevede la riconversione del sito industriale Videocon di Anagni puntando sulle energie rinnovabili. “La Piattaforma Industriale Integrata, composta dalla serie dei quattro pacchetti industriali, prevede, oltre al recupero delle strutture direzionali, il recupero, riciclaggio e rigenerazione di componenti elettrici, elettronici ed informatici derivanti sia dall’industria sia dalla produzione di energia rinnovabile (Raee). A ciò si va ad aggiungere il recupero e la depurazione di acque ad alto carico inquinate derivanti da settori critici per la tutela dell’ambiente e la produzione di energia cogenerata, anche rinnovabile da riutilizzare per sostenere i già citati processi produttivi. Ritengo – conclude il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli – che questo sia una iniziativa altamente innovativa che segnerà lo sviluppo futuro della nostra economia. Il progetto nel dare, dopo anni, le prime risposte positive al problema occupazione, sarà in grado di avviare un vero processo di riqualificazione dell’intera zona e, nel contempo, porterà alla costituzione di un nuovo modello di raccolta e recupero dei rifiuti che, inevitabilmente, promuoverà un’economia più efficiente, più competitiva e più verde”. |
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“UN PAESE PIÙ OSPITALE PER LE STARTUP INNOVATIVE: LE NOVITÀ DELLA LEGGE 221/12 PER UN ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE REALE” |
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Trieste, 4 febbraio 2013 - Con la pubblicazione della Legge 221 del 2012, le startup innovative che aspirano ad accedere alle agevolazioni a loro riservate devono iscrivere la propria società in un’apposita sezione del Registro delle Imprese entro il 17 febbraio 2013. Per facilitare la registrazione a tutte le aziende interessate, Area Science Park organizza - in collaborazione con Innovation Factory - un workshop che vede la partecipazione di Alessandro Fusacchia, coordinatore della Task Force dedicata voluta dal Ministro Corrado Passera. Durante l’incontro verranno illustrate tutte le principali novità della Legge 221/12: definizione e requisiti, risparmi nella costituzione, assunzioni più libere, regole specifiche per la retribuzione dei lavoratori, introduzione al crowdfunding, deroghe al diritto societario, benefici fiscali per chi vi investe, semplificazioni per la disciplina della crisi d’impresa. L’evento rappresenta infine un’occasione di confronto e riflessione fra tutti gli attori del sistema dell’innovazione territoriale: aziende, enti pubblici, incubatori, investitori e parchi scientifici interessati a metodologie e iniziative concrete per il supporto alle idee innovative. Nuovo Centro Congressi Area Science Park – Padriciano 99 Trieste 7 febbraio 2013 – Ore 15:00 “Un paese più ospitale per le startup innovative: le novità della Legge 221/12 per un ecosistema dell’innovazione reale” Per informazioni e iscrizioni: www.Area.trieste.it/startup |
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VCO, TREND NEGATIVO SULLA NASCITA E MORTALITÀ DELLE IMPRESE |
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Baveno, 4 febbraio 2013 - Per il quarto anno consecutivo il tasso di crescita delle imprese artigiane registra un andamento negativo. La tendenza sempre più marcata nel Vco (-2,5%) è confermata sia a livello nazionale (-1,4%) che regionale (-1,7%). Rispetto al 2000 sono circa 470 le imprese artigiane in meno. Le nuove imprese artigiane nate in provincia nel 2012 sono 296, a fronte di 418 che hanno cessato l’attività. La maggiore contrazione si registra nel comparto edile ed in quello manifatturiero, il più esposto alle trasformazioni imposte dalla globalizzazione dei mercati. La crisi, anche a livello nazionale, sembra aver prodotto una flessione strutturale non ancora stabilizzata. Il segnale emerge da Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane. Il totale delle imprese artigiane registrate nel Vco al 31 dicembre 2012 ammonta a 4.783 unità, oltre 120 imprese in meno rispetto al 2011. Il comparto artigiano in provincia rappresenta il 34,5%: più di un’impresa su tre in provincia è artigiana. La crisi si conferma aver avuto forti ripercussioni in particolare su un settore chiave del comparto artigiano: le costruzioni, dove opera quasi il 44% delle imprese artigiane (in v.A. 2.103 imprese, -4% la variazione di stock rispetto al 2011, in valore assoluto quasi 90 imprese). Nell’ultimo anno fatte 100 le imprese artigiane in meno, 73 sono del comparto edile. In valore assoluto sono 220 le imprese edili che hanno chiuso l’attività (133 in v.A. Quelle che hanno aperto). Si conferma inoltre la flessione delle imprese nel comparto manifatturiero, che occupano quasi il 24% delle imprese artigiane (1.130 unità). Stabile il numero delle imprese artigiane del commercio (5% del totale artigiano) del turismo (inteso come ristorazione, 2% del totale) e dei trasporti (+3 imprese rispetto a dicembre 2011). In leggera flessione (-7 unità in v.A.) dopo la costante crescita degli ultimi anni, le imprese dei servizi alla persona (602 unità in v.A. Il 13% del totale delle imprese artigiane). Se analizziamo la forma giuridica delle imprese artigiane si conferma la prevalenza sul territorio provinciale delle imprese individuali: 79% del totale dell’universo artigiano (in v.A. 3.758 su un totale di 4.783 imprese registrate). Nel Vco quattro imprese artigiane su cinque sono imprese individuali, questo dato da solo conferma le criticità di questa specifica tipologia di imprese, in flessione nel 2012 di oltre 100 unità. Fatte 100 le imprese cessate nel 2012, 90 sono ditte individuali. In leggera flessione le società di persona (-16 imprese in v.A.). Stabili le società di capitali (+3 impresa in v.A. Nell’ultimo anno) che pesano per il 3% sul totale delle imprese artigiane. Da sottolineare come dieci anni fa le società di capitali artigiane pesavano sul totale del comparto artigiano per circa lo 0,13%, segnale che il tessuto produttivo sia sta progressivamente rimodellando su forme di impresa più articolate. L´analisi completa dei dati sarà disponibile nei prossime giorni sul sito internet della Camera di commercio all´indirizzo: www.Vb.camcom.it /Vco economia /movimprese/artigiani anno 2012 |
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BRESCIA, I DATI DELLA CONGIUNTURA DEL IV TRIMESTRE 2012 |
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Brescia, 4 febbraio 2013 - Nel quarto trimestre la variazione congiunturale destagionalizzata della produzione manifatturiera ha subito una diminuzione dello 0,2%, in rallentamento rispetto al trimestre precedente. La flessione su base annua è stata dello 0,6%. La dinamica bresciana risulta meno negativa di quella regionale che ha registrato un rallentamento tendenziale dell’1,6%. Dal punto di vista strutturale si rileva che, rispetto al quarto trimestre 2011, solo le imprese di grandi dimensioni hanno registrato una variazione positiva: +4,49%. Negative le medie e le piccole: rispettivamente -2,13% e -1,78%. Analizzando i singoli settori appaiono contrazioni tendenziali importanti per il legno-mobilio -13,83%, i minerali non metalliferi -11,40% e la siderurgia -6,24%, meno intense per pelli-calzature -4,43%, abbigliamento -3,51%, meccanica -1,27% e gomma-plastica-052%. Positivi tutti gli altri settori con in testa chimica +20,53% e mezzi di trasporto +13,28%. Anche il comparto dell’artigianato manifatturiero registra risultati negativi: la variazione congiunturale della produzione è stata del -1,6%, più negativa della media lombarda (-1,2%). Il dato tendenziale è molto negativo: rispettivamente -6,4% e -6,0%. La contrazione tendenziale della produzione ha interessato quasi tutti i comparti artigiani, in testa il legno mobilio (-11,21%), l’abbigliamento (-10,41%), la carta-editoria (-8,87%) e la siderurgia (-8,48%). Positivo solo il comparto pelli e calzature (+5,88%). Fatturato Nonostante il calo della produzione il fatturato ha segnato una variazione congiunturale destagionalizzata leggermente positiva pari a +0,3%. Il dato su base annua è ancora più positivo: +1,1%. Il segno più si deve al deciso contributo del fatturato estero: +1,4% congiunturale; +5,4% tendenziale. Negativo il fatturato sul mercato interno: -0,4% congiunturale; -1,3% tendenziale). La quota del fatturato estero si è attestata al 35,89%, in diminuzione sul trimestre precedente di circa 4 punti percentuali. Nel comparto artigiano ha dominato ancora una dinamica negativa: segno meno sia per la variazione congiunturale (-1,8%), sia per quella tendenziale (-5,5%). Ordinativi Gli ordini registrano un ulteriore calo, leggermente attenuato rispetto a quello della scorsa rilevazione, sia su base trimestrale (-1,0%) sia su base annua (-3,9%). Entrambe le dinamiche, congiunturale e tendenziale, presentano un crollo degli ordinativi provenienti dal mercato interno (rispettivamente -1,7% e -6,6%). Positivo il mercato estero (+0,2% congiunturale e +1,0% tendenziale. Segno meno rispetto allo stesso trimestre del 2011 per gli ordinativi del settore artigiano: -5,6% totali, -6,0% interni e -1,6% esteri. Occupazione Dalle informazioni provenienti dal mercato del lavoro si rileva un ulteriore peggioramento dell’andamento provinciale. La quota di imprese che nel quarto trimestre ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni ordinaria è aumentata passando dal 19,67% del trimestre precedente al 27,76% attuale. L’occupazione è diminuita dello 0,9% rispetto al terzo trimestre e dell’1,7% su base annua. Anche nel comparto dell’artigianato manifatturiero il trend dell’occupazione è stato negativo registrando una variazione congiunturale degli addetti del -1,15% con un tasso di ingresso pari a 1,28 ed uno di uscita pari a 2,43. Prospettive Le aspettative delle imprese intervistate circa la produzione, l’occupazione ed il fatturato rimangono negative, anche se con un’intensità minore rispetto ai trimestri precedenti. Sono le imprese di piccola e media dimensione ad esprimere le prospettive peggiori. Positive, invece, le aspettative per i mercati esteri, evidentemente più dinamici rispetto a quelli nazionali. Per gli imprenditori artigiani le attese per il prossimo trimestre rimangono pessimistiche per produzione e domanda interna; negative, anche se con intensità minore, anche la domanda estera e l’occupazione. Commercio E Servizi Il quarto trimestre dell’anno si chiude per le attività di commercio con un pesante calo su base annua delle vendite pari a -5,64%; leggermente più contenuta la dinamica tendenziale lombarda (-5,01%). La flessione ha riguardato tutte le dimensioni di impresa con in testa le grandi (-9,03%), seguite dalle medie (-5,62%) e dalle piccole imprese (-5,43%). Il settore di attività nel quale si è concentrato il calo più consistente del volume d’affari è stato quello non alimentare: -8,35%. Negative, anche se su livelli più contenuti, anche le performance dell’alimentare e del despecializzato (su base annua rispettivamente pari a -5,04% e -2,65%). Dal lato degli ordini ai fornitori oltre il 55,32% delle imprese intervistate ha dichiarato un calo annuo; più dell’80% di esse ritiene adeguati i livelli delle scorte. In aumento, rispetto al trimestre precedente, il livello dei prezzi dei prodotti venduti (+1,37%). Le aspettative degli operatori del commercio per il primo trimestre 2013 sono decisamente negative (+ del 50% degli intervistati), in particolar modo per vendite, ordini e volume d’affari. Per le attività di servizi continua la fase negativa già rilevata nei trimestre scorsi. Il volume d’affari registra una diminuzione su base annua pari al 7,41%, più intensa rispetto al risultato regionale (-5,88%). Soffrono in particolare le micro imprese che vedono ridurre il volume d’affari rispetto all’anno precedente del 12,28%. Positive solo le imprese con più di 200 dipendenti: +1,78%. La flessione ha colpito in modo generalizzato tutti i comparti, anche se con intensità diverse. Costruzioni (-11,91%), alberghi e ristoranti (-9,11%) e commercio all’ingrosso (-7,53%) hanno segnato i risultati peggiori. Le attese per il prossimo trimestre sono assai pessimistiche per il volume d’affari, meno per l’occupazione. |
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MOBILE IMBOTTITO. DOPO L´IMPEGNO DELLA REGIONE PUGLIA, FINALMENTE LA FIRMA CENTOUNO MILIONI PER RILANCIARE IL MOBILE IMBOTTITO DI PUGLIA E BASILICATA. |
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Bari, 4 febbraio 2013 - L’accordo di programma fortemente voluto e sollecitato dalla Regione Puglia per anni, sarà firmato venerdì 8 febbraio a Roma al dicastero di via Veneto da ministero dello Sviluppo economico, Regione Puglia, Regione Basilicata e Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti). “Dopo i tanti nulla di fatto di tutti questi anni finalmente siamo alla chiusura dell’accordo – ha commentato il Presidente della Regione Puglia - la nostra tenacia espressa con grande energia in questi lunghi cinque anni per il rilancio del mobile imbottito alla fine ha centrato l’obiettivo. Il percorso non è stato semplice. Spesso il disagio degli operatori mal si è conciliato con la disattenzione dei governi che si sono succeduti, più volte sollecitati dal sottoscritto. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, grazie anche al paziente lavoro svolto sempre in condivisione con le forze sociali e sindacali”. L’impegno della Puglia è di 40 milioni di euro da impiegare nella promozione di progetti legati a investimenti produttivi e di ricerca e sviluppo; altri 40 milioni saranno messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico (20 destinati alla promozione di investimenti produttivi e 20 alla promozione di progetti di ricerca e sviluppo); ammontano invece a 21 milioni le risorse impegnate dalla Regione Basilicata. “Abbiamo lavorato proficuamente – ha aggiunto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico - con le parti sociali e con il ministero. L´accordo predisposto è il frutto del comune impegno delle Regioni del sottosegretariato e delle parti sociali. Ora una nuova fase si apre per un settore martoriato dalla crisi ma ancora intriso di imprese che vogliono investire nel settore e nell´area. Dalla loro iniziativa e dalla voglia di innovazione dipenderà il successo dell’accordo”. “L’intesa ha molteplici obiettivi – ha spiegato il ministero dello Sviluppo economico in una nota - la salvaguardia e il consolidamento delle imprese murgiane che operano nel settore del mobile imbottito, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, il sostegno - finalizzato al reimpiego - dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva, in una zona pesantemente colpita dalla crisi delle grandi imprese del comparto”. Sarà un Comitato di coordinamento diretto ministero dello Sviluppo economico – si legge ancora nella nota del Mise - ad assicurare l’organicità degli interventi. Tre i componenti dell’organismo gestionale: uno in rappresentanza del ministero dello Sviluppo economico, uno della Regione Puglia, uno della Regione Basilicata. Invitalia invece avrà il compito di fornire il supporto tecnico. Entro 45 giorni dalla stipula dell’accordo, il Comitato definirà - di concerto con Invitalia e i competenti uffici regionali - il Piano attuativo complessivo dell’intervento pubblico sulla base dell’utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi. Per il 5 febbraio alle 12.30 la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico ha convocato in assessorato le parti sociali, l’Abi e i sindaci dei comuni interessati, per condividere la bozza di accordo che sarà firmata l´8 febbraio a Roma con il sottosegretario De Vincenti. L’accordo dell’8 febbraio attua l’obiettivo prefissato il 27 luglio, quando la Regione Puglia con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Basilicata sottoscrissero un’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro, che arrivasse in tempi brevi alla definizione dell’accordo. L’intesa di luglio mise fine ad una situazione che si trascinava da cinque anni senza mai giungere ad alcun esito. Cuore del documento la reindustrializzazione delle aree per dare garanzie di lavoro e di sviluppo concreto. I numeri del programma di reindustrializzazione - Il programma di reindustrializzazione presentato ad ottobre 2012 contiene 79 proposte indirizzate al territorio della Puglia e 25 a quello della Basilicata, mentre le proposte con localizzazione non precisata sono 3. Le imprese che le hanno presentate sono soprattutto piccole e piccolissime, poche le medie e solo due le grandi. Il valore delle manifestazioni d’interesse per la Puglia supera i 219 milioni per 865 nuovi posti di lavoro. Il 19,5% del totale dell’investimento (42.628 milioni) saranno spesi per ricerca e sviluppo. Il comparto mobili in Puglia - Oggi le imprese attive nel settore “Fabbricazione di mobili” in Puglia (che include il mobile imbottito) sono 1.383 e gli addetti 13.653 (il dato è aggiornato al terzo trimestre del 2012 – fonte Camera di Commercio). Le esportazioni di mobili in Puglia nel periodo gennaio-settembre 2012 si sono ridotte dell’11,5 per cento rispetto stesso periodo del 2011, mentre la quota pugliese sulle esportazioni nazionali di mobili è pari al 4,3% (fonte Istat). |
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EX CCR: RIDURRE PLATEA CON COLLABORAZIONE LAVORATORI E ORGANI ISPETTIVI |
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Bari, 4 febbraio 2013 - Una nota sulla questione ex Ccr: La situazione dei cassintegrati ex Ccr – Case di Cura Riunite, come quella di tutti i lavoratori e delle imprese colpiti dalla grave crisi socio-economica che sta affrontando il Paese, è all´attenzione della Regione Puglia. Ciò, pur nella consapevolezza della particolarità di questa vicenda che, per effetto di una serie di disposizioni normative, è caratterizzata da un periodo particolarmente lungo di fruizione degli ammortizzatori sociali in deroga nel corso del quale, peraltro, sono stati messi in campo molti interventi di politica attiva da parte dell’Amministrazione Regionale. La scarsità delle risorse attribuite e le regole sulla durata dei trattamenti in deroga imposti dal Governo Nazionale anche tramite il coordinamento delle Regioni, comportano l’obbligo di procedere ad una precisa delimitazione della platea dei beneficiari, attività per la quale la Regione Puglia ha richiesto una collaborazione attiva alla rappresentanza spontanea dei lavoratori. Dopo aver registrato forti ritardi nella risposta degli stessi, la Regione procederà all’attivazione dei diversi organi ispettivi, compresa la Guardia di Finanza. All´esito di tali verifiche, gli aventi diritto potranno, ove ne abbiano i requisiti, legittimamente concorrere all´accesso agli strumenti che la Regione Puglia potrà mettere in campo per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle imprese interessati dalle situazioni di crisi. |
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CRISI SITE, ENTRO MARZO 40 LAVORATORI RIASSORBITI DALLA SIMETEL |
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Bolzano, 4 febbraio 2013 - Accordo raggiunto fra Simetel, sindacati e Rsu per la vicenda legata ai lavoratori in esubero della Site, azienda che per conto di Telecom gestiva i servizi di manutenzione della rete. L´intesa, sottoscritta oggi alla presenza dell´assessore Roberto Bizzo, prevede l´assunzione immediata di 25 lavoratori. Altri 15 saranno integrati in azienda entro la fine di marzo. "Grazie al senso di responsabilità e alla lungimiranza dell´azienda - ha sottolineato Bizzo - e grazie alla collaborazione delle organizzazioni sindacali, siamo riusciti a raggiungere un traguardo importante in un periodo molto delicato dal punto di vista economico". Dopo aver perso la gara d´appalto triennale per la manutenzione della rete in fibra ottica di Telecom, infatti, la Site era stata costretta a chiedere la cassa integrazione per 49 dipendenti, "persone rimaste senza lavoro e senza prospettive", ha aggiunto Bizzo. Al posto della Site è subentrata la fiorentina Simetel, che con l´accordo sottoscritto oggi assume immediatamente i primi 25 dipendenti in esubero, mentre per un´altra quindicina bisognerà attendere la fine di marzo. "I lavoratori saranno assunti alle stesse condizioni con cui operavano in Site - ha spiegato Claudio Voltolini della Fim/cisl - siamo felici che questa vicenda si stia concludendo in maniera positiva grazie anche all´impegno dell´assessore Bizzo e di tutta la Giunta provinciale". La Site rimane comunque in vita e attualmente dà lavoro a 18 persone, mentre sono 9 i dipendenti che non rientrano nell´accordo sottoscritto fra azienda e sindacati. "Nessuno verrà lasciato solo - ha annunciato l´assessore Roberto Bizzo - visto che tre persone sono in età pensionabile, mentre le altre svolgono compiti principalmente amministrativi e dunque sono più facilmente ricollocabili sul mercato del lavoro". L´amministratore delegato della Simetel, Stefano Marini, ha spiegato che "l´azienda arriva in Alto Adige per rimanerci, e possibilmente per ampliare lo spettro delle nostre attività. In futuro, dunque, non escludiamo di aumentare il livello occupazionale". "Ritengo importante |
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EXNOVO CONQUISTA LA FRANCIA! IL 3D PRINTING MADE IN ITALY ESPOSTO NELLA SHOWROOM SYL’DECO A MONTAUBAN |
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Trento, 4 febbraio 2013 - Le sculture digitali di .Exnovo, esclusivi manufatti di design - illuminazione, arredo, oggettistica e accessori - prodotti con tecnologie innovative di Professional 3D Printing, saranno esposte nella showroom Syl’ déco a Montauban, Francia. Innovazione è la parola d’ordine di questo negozio che inaugurerà la sua apertura mercoledì 30 gennaio 2013. La creatività del marchio trentino figura, dunque, tra le collezioni proposte, grazie alle sue creazioni di elevatissimo design. E’ stata un’ulteriore occasione per far conoscere al pubblico francese, dopo le esperienze fieristiche di Maison&objet di Parigi, le proposte di .Exnovo, la società che ama creare forme e combinazioni sempre nuove ed originali. Proprio questo carattere innovativo porta il marchio ad affermarsi, oltre che nel retail, anche nel contract, con la possibilità per architetti e designer di poter contare su una vasta produzione a catalogo e un servizio on demand e su misura, reso possibile grazie alla flessibilità della tecnologia di stampa 3D professionale. A questo proposito, continua la collaborazione iniziata nel 2012 con il prestigioso Hotel De Sers di Parigi, che ha richiesto una seconda e ancor più importante fornitura di lampade esclusive firmate 3D Printing. Grazie a questa tecnologia, nessun prodotto è assolutamente uguale a un altro, ogni oggetto diventa unico per le sue caratteristiche intrinseche e quindi molto più vicino ad un’opera d’arte. Con l’impiego dell’innovativa tecnica di produzione aziendale - la costruzione additiva rapida – il brand ha introdotto in Italia, non solo un concetto di progettazione innovativa ed istantanea, ma anche la possibilità di personalizzare il prodotto di design, scavalcando così tutti gli schemi mentali e gli standard più obsoleti. Le sculture digitali delle collezioni .Exnovo rappresentano un rivoluzionario prodotto d’avanguardia nell’odierna ed a volte superata concezione dell’interior design. Per ulteriori informazioni sul progetto .Exnovo, consultare i siti www.Exnovo-italia.com www.Bijouets-italia.com |
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IMPRESA: 1,5 MLN PER VOUCHER CON L´AVVISO V.I.P. POTRANNO BENEFICIARNE IMPRENDITORI,AUTONOMI E PROFESIONISTI DELLE MARCHE |
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Pescara, 4 febbraio 2014 - È stato pubblicato il 31 gennaio sul Burat l´avviso "V.i.p" finanziato con 1,5 milioni euro del Fondo Sociale Europeo, progetto con il quale Assessorato al Lavoro intende promuovere l´utilizzo dei voucher formativi al fine di rafforzare e di aggiornare, in termini di eccellenza e di qualità, le competenze e le abilità individuali degli imprenditori, dei professionisti e dei lavoratori autonomi abruzzesi, armonizzando i tempi di vita, di lavoro e di formazione. Dall´assessorato spiegano che si tratta di "un voucher di 2.000 euro per singolo imprenditore, professionista o lavoratore autonomo con una formula formativa innovativa: completa gestione da parte dei beneficiari dei tempi e delle modalità di erogazione delle iniziative formative; in questo modo vine sostenuto l´esercizio della libertà di scelta nella costruzione di percorsi di sviluppo formativo, professionale, personale e culturale. Diciamo a ciascun beneficiario gestisci tu al meglio il tuo percorso di riqualificazione delle tue competenze, scegli tu i formatori che ritieni più idonei e gestisci tu tempi e modalità dell´erogazione della formazione. Siamo conviti che la responsabilità individuale sia un valore da perseguire anche nella gestione delle risorse pubbliche". |
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MILANO, TORNANO IN VOGA I MESTIERI ANTICHI
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Milano, 4 febbraio 2013 - Esistono settori d’impresa e lavori manuali che la modernità ha offuscato ma non cancellato del tutto: sono infatti più di 8 mila le imprese attive che svolgono ancora oggi un mestiere antico. Se calzolai e corniciai hanno dimostrato di poter comunque resistere allo scorrere del tempo e allo sviluppo delle tecnologie (in Italia le attività odierne sono rispettivamente 4.337 e 3.128), più esiguo è il numero di mugnai (51), ombrellai (11) e canestrai (10) rimasti operativi lungo lo Stivale. I 407 arrotini e i 252 spazzacamini presenti nel nostro Paese, invece, nella maggior parte dei casi hanno riconvertito l’antica arte incorporandola in più moderne attività di installazione di impianti termici e ferramenta. Roma (8,8% del totale nazionale), Milano (4,9%) e Torino (4,2%) sono le province dove è più alta la concentrazione delle professioni antiche mentre è Roma la provincia in cui resiste il maggior numero di arrotini (19 attività). La provincia di Caltanissetta raccoglie poi i più antichi calzolai d’Italia: ben 8 tra le prime 13 imprese più remote hanno sede nella provincia siciliana (5 nel solo comune di Mazzarino). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al 2012 e a gennaio 2013. |
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