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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Febbraio 2013
CYBERKNIFE, IL ROBOT PER LA CURA DI TUMORI NON OPERABILI: CAMPANIA ALL’AVANGUARDIA NELLE CURE MEDICHE  
 
Napoli, 12 febbraio 2013 - "L´inaugurazione del nuovo sistema di radiochirurgia fatta stamattina al Pascale assieme al cardinale Sepe rappresenta per noi un motivo di grande soddisfazione sul piano umano ed un esempio di buona politica su quello amministrativo." Così l´assessore regionale Caterina Miraglia commentava ieri  l´entrata in funzione di "Cyberknife", il robot per la cura di tumori non operabili. "La Campania - sottolinea l´assessore Miraglia - si conferma ancora una volta all’avanguardia nelle cure mediche. E´ un ulteriore segno di grande speranza per il futuro utilizzare strutture tecnologicamente avanzate, ed in grado di trattare i pazienti senza causare dolori ed accorciando di molto i tempi di intervento. Senza dubbio una significativa risposta che la sanità in Campania dà in occasione della giornata mondiale del malato", conclude l´assessore Miraglia.  
   
   
RICETTA ELETTRONICA: PRIMO ACCORDO REGIONE SARDEGNA - MEDICI DI FAMIGLIA"  
 
Cagliari, 12 Febbraio 2013 - Nuovo tassello nel processo di informatizzazione della sanità in Sardegna. L´assessorato regionale e i medici di famiglia e della continuità assistenziale hanno firmato due giorni fa l’accordo preliminare per la diffusione su tutta l’Isola del Sistema informativo sanitario integrato regionale. Grazie al collegamento telematico, i medici potranno inviare dal proprio ambulatorio i dati su prescrizioni di farmaci e prestazioni sanitarie ai sistemi informatici della Regione e avranno facoltà di accedere al Fascicolo sanitario elettronico dei propri pazienti. Farmacie In Rete - L’intesa è un nuovo passo che getta le basi per il prossimo collegamento in rete di tutte le farmacie e le strutture sanitarie della Sardegna e segna il percorso per un ulteriore accordo che definirà il progressivo abbandono della ricetta cartacea rossa e il definitivo passaggio alla ricetta “dematerializzata” (telematica): saranno sufficienti la propria tessera sanitaria e un codice per ritirare in farmacia il farmaco prescritto, a tutto vantaggio della riduzione dei tempi per il cittadino e dei costi per la pubblica amministrazione. Task-force - Per agevolare l´utilizzo della ricetta elettronica da parte dei medici di famiglia, la Regione metterà a disposizione una task-force di informatici, che potranno intervenire anche negli studi medici e un numero verde dedicato a cui rivolgersi per avere informazioni o per chiedere assistenza. Nel frattempo, la Regione ha già in corso degli investimenti con l’obiettivo di migliorare l’accesso dei medici al sistema informatico sanitario regionale, assieme a workshop e altre iniziative di divulgazione riservate al settore. De Francisci - "Si tratta di un altro risultato molto importante - commenta l’assessore Simona De Francisci - che si inserisce nelle numerose iniziative sull’informatizzazione della sanità che la Regione sta portando avanti per migliorare l´efficienza del sistema sanitario e garantire cure efficienti per il cittadino. Tra le ultime iniziative, ricordo la distribuzione delle tessere sanitarie con microchip per accedere ai servizi online regionali e nazionali (Comunas, Inps, Agenzia delle Entrate), il Cup unico regionale e la possibilità di pagare il ticket anche negli sportelli di Poste italiane".  
   
   
APPROVATI DALLA REGIONE TOSCANA SEI PROGETTI DI RICERCA PRESENTATI DALL’ASL 4 PARTECIPERANNO AL BANDO PROMOSSO DAL MINISTERO DELLA SALUTE  
 
 Firenze, 12 febbraio 2013 - Approvati dalla Regione Toscana sei progetti presentati dall’Asl 4 per la partecipazione al Bando promosso dal Ministero della Salute per la ricerca finalizzata anno 2012. Il Bando permette di accedere a consistenti risorse finanziarie, dopo l’approvazione definitiva del Ministero della Salute. Elemento caratterizzante è l’elevata diversificazione delle aree tematiche interessate: dei sei progetti inviati, due riguardano la possibilità di nuove terapie nel tumore della mammella (Oncologia medica), uno è rivolto alla ottimizzazione del trattamento farmacologico in alcune sindromi coronariche acute (Cardiologia), uno propone un nuovo approccio terapeutico nella sclerodermia (Dermatologia), uno riguarda la messa a punto di una nuova tecnica analitica per la diagnosi precoce nelle infezioni gravi (Analisi chimico Cliniche – Microbiologia) ed, infine, uno è un progetto pilota per testare un nuovo modello assistenziale nella gestione del dolore nel paziente oncologico nella continuità assistenziale ospedale-territorio (Staff Direzione Sanitaria – Dirigenza Professioni sanitarie area Infermieristica). L’altro aspetto particolarmente significativo è l’elevato grado di integrazione delle strutture proponenti con altre strutture dell’Azienda Sanitaria coinvolte (Anestesia e rianimazione, Reumatologia, Malattie Infettive, Cure Palliative, Assistenza Primaria, in cooperazione con la Medicina Generale) o di altri Enti del Servizio Sanitario Regionale (Laboratorio di Immuno-ematologia, Dipartimento di Biochimica clinica ormonale e molecolare, Azienda Ospedaliero-universitaria di Careggi), dando vita a sinergie e reti collaborative ad alta qualificazione. Il buon risultato conseguito da tutti i ricercatori della Usl 4 di Prato impegnati nelle varie progettualità in questa fase intermedia, ma fondamentale, trova una importante legittimazione da parte del Destinatario Istituzionale (Regione Toscana), a sostegno di un settore di attività ad alta valenza per le importanti ricadute che la ricerca indipendente indirizza nella ottimizzazione delle strategie terapeutiche e nel miglioramento delle pratiche clinico-assistenziali dei malati.  
   
   
UNIVERSITÀ DI FIRENZE: SCOPERTO MATERIALE “INTELLIGENTE” PER IL RILASCIO CONTROLLATO DI FARMACI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 - Un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze e del Cnr ha scoperto un nuovo materiale “intelligente”, potenzialmente capace di rilasciare un farmaco in una superficie di pochi nanometri, nella misura e nella concentrazione desiderata e nei tempi prestabiliti. Il materiale funziona come una sorta di spugna, grande pochi nanometri (nano-spugna), in grado di essere caricata di sostanze farmacologicamente attive. Al suo interno vengono disperse nano-particelle d’oro che, sollecitate da impulsi di luce ad opera di un laser, aumentano localmente la temperatura provocando il rilascio controllato della molecola farmaco. La ricerca è stata oggetto di un articolo (“Light-responsive nanocomposite sponges for on demand chemical release with high spatial and dosage control” Doi: 10.1039/C2tb00310d) della rivista Journal of Materials Chemistry B, in uscita il prossimo 28 febbraio, che dedicherà allo studio anche la copertina. L’équipe di ricerca è guidata da Luigi Dei, Direttore del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” dell’Università di Firenze, e da Paolo Matteini e Roberto Pini, dell’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” del Cnr (Ifac-cnr). “La ricerca ha richiesto un approccio multidisciplinare e un anno e mezzo di lavoro – spiegano i coordinatori – cercavamo un materiale che avesse alcune specifiche proprietà chimico fisiche e simulasse l’azione della spugna. Oggi abbiamo individuato un biopolimero poroso capace di inglobare nano-particelle d’oro in grado di catturare la luce laser. Una volta intriso del principio attivo, il biopolimero poroso riesce poi a spremerlo fuori nel punto, nei tempi e nella quantità programmati, grazie agli incrementi di temperatura originati dagli impulsi di luce. Ora che abbiamo trovato il materiale ci concentreremo sulle prove in vivo – proseguono i ricercatori – poi tutto dovrà essere miniaturizzato e ingegnerizzato fino ad arrivare al prototipo”. La ricerca si presta ad applicazioni sottocutanee, ma anche per interventi chirurgici o azioni che possano richiedere un’azione immediata e spazialmente controllata. Allo studio hanno dato il loro contributo anche Gabriella Caminati e Maria Raffaella Martina del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” dell’Università di Firenze e del Consorzio Interuniversitario Csgi, Francesca Tatini e Fulvio Ratto del Cnr-ifac, Giuliano Giambastiani del Cnr-iccom, Roberta Cascella e Cristina Cecchi del Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche dell’Università di Firenze.  
   
   
EMILIA ROMAGNA - L´INFLUENZA SI È PRESENTATA IN FORMA PIÙ SEVERA DELLO SCORSO ANNO - LA REGIONE MONITORA COSTANTEMENTE L´ANDAMENTO.  
 
Bologna, 12 febbraio 2013 - In Italia continua l’ascesa della curva epidemica dell’influenza che ha raggiunto e già superato i livelli di intensità massimi di altre stagioni influenzali. L’attività dei virus influenzali si è intensificata in modo marcato soprattutto nelle ultime settimane anche in Emilia-romagna. La sorveglianza in atto evidenzia, come tutti gli anni, anche la presenza di casi gravi, con ricovero e manifestazioni respiratorie importanti e complicanze severe. Nonostante il monitoraggio sia previsto a livello europeo, in Italia finora poche Regioni di fatto partecipano. L’emilia-romagna registra scrupolosamente, con una comunicazione costante con gli ospedali, l’evoluzione di tutti i casi gravi: a tutt’oggi sono stati rilevati 20 casi gravi con 4 decessi di adulti e anziani con fattori di rischio e, in maggioranza, non vaccinati. Nell’ultima settimana si sono verificati 8 di questi 20 casi e, cosa non evidenziata finora, di questi 8, 3 sono bambini; tra questi non è considerato il caso della piccola di Reggio Emilia, deceduta il 7 febbraio, perché pur avendo i primi accertamenti identificato la presenza di virus influenzali, la diagnosi non è ancora confermata non essendo ancora ultimati i riscontri disposti dai sanitari. Il decesso della piccola di Reggio Emilia e, prima, quello di un bimbo a Rimini, ha destato particolare preoccupazione. Occorre precisare che per il bimbo di Rimini si è trattato di una forma batterica invasiva a seguito di una forma virale non influenzale; per la bimba di Reggio Emilia si è appunto in attesa dei risultati degli ultimi accertamenti. Nella scorsa stagione a fronte di un’epidemia non particolarmente intensa, quasi 400.000 persone si sono ammalate, si sono registrati 21 casi gravi e 4 decessi. Quest’anno è da segnalare un calo importante della copertura vaccinale nella popolazione a cui ogni anno è assicurata a livello gratuito (anziani a partire dai 65 anni, bimbi e adulti con condizioni di rischio per la salute, operatori sanitari e socio sanitari, operatori di servizi pubblici…), a seguito anche dei problemi di approvvigionamento causati dai provvedimenti nazionali di ritiro temporaneo dal commercio di alcuni vaccini antinfluenzali a inizio campagna. L’epidemia, inoltre, sembra più severa, con la circolazione di virus influenzali di diverso tipo con un interessamento dei bambini con forme di inusitata gravità e con presenza di manifestazioni anche di tipo cardiaco e muscolare. Occorre evidenziare che il sistema di sorveglianza europeo, anche se finora è alimentato solo da otto nazioni, ha registrato ad oggi più di 700 casi gravi e 19 morti. Anche gli Stati Uniti stanno monitorando con particolare attenzione le forme gravi pediatriche a seguito del verificarsi di decessi in un numero superiore a quello della stagione precedente. Occorre ricordare che l’influenza, malattia stagionale che di solito si risolve in pochi giorni, può provocare complicanze e causare ricoveri e anche decessi: il calo della copertura vaccinale può favorire una maggiore circolazione dei virus influenzali.  
   
   
ABRUZZO: NASCE STRUTTURA PER CURARE DETENUTI PSICHIATRICI  
 
Pescara, 12 febbraio 2012 - In Abruzzo nascerà una struttura destinata ad accogliere i residenti cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario. La notizia è stata resa nota dall´Assessore alla Prevenzione collettiva, dopo l´esame positivo del provvedimento dell´Esecutivo regionale, riunito oggi all´Aquila. La casa di cura e custodia da 20 posti letto, con i requisiti fissati dal decreto del Presidente della Repubblica, sorgerà nel territorio della Asl di Lanciano Vasto Chieti, per un importo di circa 4 milioni di euro. La Asl è anche soggetto attuatore dell´intervento. La struttura è coerente con le disposizioni normative che intendono attuare il definitivo superamento degli ospedali psichiatrico giudiziari, anche attraverso edifici per i quali, ulteriori requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, anche con riguardo ai profili di sicurezza, sono definiti con decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro della Giustizia, d´intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. Inoltre, in deroga alla vigenti normative sul contenimento della spesa per il personale, le regioni che hanno sottoscritto i piani di rientro dai disavanzi sanitari, possono assumere personale qualificato da destinare ai percorsi terapeutico riabilitativi, finalizzati al recupero e reinserimento sociale dei pazienti internati, provenienti da ospedali psichiatrici giudiziari. Con la deliberazione approvata dall´Esecutivo regionale - chiariscono all´Assessorato - si dà mandato al soggetto attuatore di rimettere alla Regione Abruzzo uno studio di fattibilità contenente l´ubicazione e le caratteristiche urbanistiche ed infrastrutturali dell´area, la descrizione complessiva dei 20 posti letto, la valutazione delle risorse umane necessarie alla funzionalità dei servizi sanitari operanti dopo l´intervento.  
   
   
FVG, SALUTE: RAFFORZARE ASSISTENZA TERRITORIALE E RIORGANIZZARE OSPEDALI  
 
Trieste, 12 febbraio 2013 - In un contesto sociale caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, con conseguente aumento in termini epidemiologici di cronicità e disabilità, il diritto alla salute dei cittadini e la parallela esigenza di sostenibilità economica del sistema sanitario si assicurano riorganizzando l´assistenza ospedaliera e potenziando i servizi sul territorio, in un quadro di rafforzamento dell´integrazione tra i diversi attori della sanità e del sociale: enti locali, aziende, distretti, Asp, medici di famiglia, professioni infermieristiche. Il concetto, che rientra negli obiettivi della recente "mini" riforma sanitaria nazionale, è stato ribadito l’ 8 febbraio a Trieste nel corso di un seminario per addetti ai lavori promosso da Regione e Federsanità Anci del Friuli Venezia Giulia, al quale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente nazionale di Federsanità Anci, Angelo Lino Del Favero, quello regionale, Giuseppe Napoli, il direttore centrale salute e politiche sociali della Regione, Gianni Cortiula, e Teresa di Fiandra, del Ministero della Salute. Dopo che a fatica negli ultimi anni la spesa sanitaria nazionale si è stabilizzata, la crisi economia attuale - ha ricordato Del Favero - ha fatto ipotizzare la necessità di sensibili riduzioni della dotazione del fondo sanitario nazionale. Si impone quindi un ripensamento nei settori previdenza, sanità e assistenza, per non dover rinunciare al sistema sanitario pubblico universalistico, fino a oggi garantito. Ecco dunque che l´offerta complessiva va riorganizzata e riequilibrata in base ai bisogni dei cittadini, investendo di più sui servizi territoriali e valorizzando gli ospedali per il trattamento delle patologie acute, e dunque per favorire maggiore appropriatezza delle cure. Questo lo spirito di una riforma che, secondo Del Favero e Di Fiandra, non coglie certo impreparata la nostra regione, che già da tempo è incamminata su una strada che tra l´altro punta a evitare l´intasamento dei pronto soccorso anche attraverso un modo diverso di lavorare del medico di famiglia, con studi associati, aperti anche nelle 24 ore, e forte spinta all´informatizzazione. Il modello ideale passa dunque attraverso l´integrazione di servizi e professionisti, per costruire una efficiente rete intorno ai bisogni assistenziali delle persone. In un´ottica di continuità dell´assistenza fortemente perseguita anche dalla Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, attraverso un riordino che, ha sottolineato Gianni Cortiula, deve essere di sostanza e non una semplice legge cornice. Continuità assistenziale per garantire alle fragilità esistenti una reale risposta quotidiana tra ospedale, territorio, strutture residenziali e semiresidenziali, assistenza domiciliare. Facendo in modo che il sistema operi sempre più come squadra unica, pur composta da professionalità diverse. Il che per il Friuli Venezia Giulia significa anche individuare un percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale condiviso che definisca chiaramente cosa fare, cercando prima di tutto di diminuire gli accessi impropri al pronto soccorso e alle diverse strutture. Individuando anche assieme ai medici di medicina generale le soluzioni più adeguate per l´apertura degli ambulatori, tenendo conto anche delle diversità territoriali.  
   
   
SISMA/EMILIA - UN´ORDINANZA DEL COMMISSARIO ALLA RICOSTRUZIONE, VASCO ERRANI STANZIA OLTRE 30,1 MILIONI PER CONTINUITÀ NELL´ATTIVITÀ DI ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE FINO AL 31 MARZO  
 
Bologna, 12 febbraio 2013 - Oltre 30,1 milioni di euro per la prosecuzione delle attività di assistenza alle popolazioni colpite dal sisma. Questo è quanto stabilito dall’ordinanza (la numero 7 del 8 febbraio 2013) emanata dal commissario delegato alla Ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani, per l’assistenza fino al prossimo 31 marzo. Nel dettaglio, il provvedimento stima gli oneri finanziari necessari per assicurare continuità all’attività di assistenza della popolazione. In particolare l’atto del Commissario destina, tra l’altro, circa 1,9 milioni di euro per assistenza diretta alla popolazione, circa 23, 5 milioni per le spese delle aziende sanitarie ed ospedaliere (prima assistenza, gestione strutture temporanee di assistenza, sistemazione alloggiative alternative, trasporti sanitari ed altre tipologie di intervento), circa 3,5 milioni per assistenza anziani e disabili, oltre 1,5 milioni per il personale dei Vigili del Fuoco. Il provvedimento è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. L’ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert).  
   
   
SANITÀ: IN UMBRIA CON SBLOCCO FONDI EDILIZIA SANITARIA POSSIBILI INTERVENTI PER 80 MLN EURO  
 
Perugia, 12 febbraio 2013 - L´accordo sottoscritto il 7 febbraio è di grandissima rilevanza per la sanità umbra e per la sua economia. Grazie allo sblocco di questi fondi, l´Umbria potrà portare a termine l´importante opera di riordino di tutta la sua rete ospedaliera elevando ulteriormente la qualità del sistema sanitario. È quanto hanno affermato i rappresentanti della Presidenza della Regione Umbria e dell´Assessorato regionale alla sanità nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi a Perugia per illustrare il contenuto dell´accordo di programma sottoscritto nella giornata di ieri a Roma dal Ministro della Salute e dalla Presidente della Regione per gli investimenti in edilizia sanitaria in Umbria. L´umbria è tra le sole otto Regioni italiane che potranno effettuare gli interventi previsti dai propri piani di investimento, per un importo complessivo di oltre 53 milioni di euro per parte statale, ai quali si aggiungeranno altri 27 milioni di euro per parte regionale. Gli interventi prioritari finanziati sono i seguenti: miglioramento e adeguamento dell´Ospedale di Terni, compresi gli interventi di adeguamento anti incendio e rischio sismico; quota destinata alla realizzazione dell´Ospedale di Narni-amelia; quota pari ad euro 8.826.504,88 per il finanziamento relativo agli ospedali del Trasimeno; mantenere inalterata la quota destinata al Centro di Genomica Funzionale dell´Università degli Studi di Perugia; rimandare al successivo finanziamento la quota destinata al sistema informativo regionale. Dopo aver ricordato che i fondi per l´edilizia sanitaria furono bloccati nel 2008 da un decreto dell´allora Ministro del Tesoro Tremonti, i rappresentanti della Giunta regionale hanno sottolineato come le Regioni, con un accordo sottoscritto nel 2010, convennero sulla necessità di salvaguardare in particolare le risorse relative all´edilizia sanitaria, concentrando i tagli sui trasferimenti erariali residui. Nel frattempo, però, la Regione Umbria ha scelto di procedere comunque a finanziare gli investimenti sanitari con le risorse proprie. In particolare, nel 2010 sono stati finanziati interventi di ammodernamento delle strutture sanitarie, adeguamento impianti ed acquisizione di tecnologie. L´umbria, è stato sottolineato, in questi anni non ha mai voluto fermare il suo programma di riordino e miglioramento della sua rete ospedaliera. Ora la firma di ieri, e il conseguente sblocco delle risorse statali, permette di dare gambe alla riforma del sistema sanitario che la Giunta regionale ha approvato di recente. Davvero un bel risultato per l´Umbria, hanno concluso i rappresentanti della Regione, per la sua sanità e che rappresenta una significativa e positiva "iniezione" di risorse per l´economia della regione.  
   
   
MEDICINE COMPLEMENTARI: STORICO ACCORDO IN CONFERENZA STATO REGIONI PER LA FORMAZIONE DI MEDICI, VETERINARI E FARMACISTI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 – Agopuntura, fitoterapia, omeopatia, omotossicologia e antroposofia: per le medicine complementari finalmente l’ufficializzazione a livello nazionale. E’ stato infatti approvato l’accordo Stato-regioni che permetterà un percorso di qualità uniforme in tutta Italia per la formazione dei medici, dei veterinari e dei farmacisti. Grazie all’accordo raggiunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, da oggi in poi gli oltre 20.000 medici che esercitano in Italia agopuntura, fitoterapia, omeopatia e altre terapie con farmaci in diluizione, i medici veterinari e i farmacisti impegnati nel settore, il 20% della popolazione e gli animali che si curano con queste terapie sono tutelati su tutto il territorio nazionale. L’approvazione definitiva, che colma un vuoto normativo a livello nazionale, è giunta dopo che lo scorso 20 dicembre il documento che detta le regole per una formazione certificata nel settore era passato all’unanimità nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e il parere favorevole del Ministero della Salute. Ora toccherà alle singole Regioni il compito di recepire l’accordo nella propria normativa. Il testo, che era stato proposto dal Gruppo Tecnico Interregionale Medicine Complementari coordinato dalla Regione Toscana, contiene un allegato che regola la formazione dei medici chirurghi e odontoiatri e si impegna a una successiva regolamentazione anche per veterinari e farmacisti. Per quanto riguarda i medici, l’accordo consentirà ai professionisti formati di iscriversi in appositi elenchi di esperti, che saranno tenuti dagli Ordini professionali competenti per territorio, e agli istituti di formazione, pubblici e privati, di erogare corsi accreditati riconosciuti a livello nazionale. Soddisfatto l’assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, che sottolinea come la regolamentazione delle medicine complementari entra ora a pieno titolo in un accordo nazionale. La Regione Toscana ha svolto sin dall’inizio un ruolo di primo piano in questa iniziativa, anche grazie all’esperienza maturata con l’approvazione della legge regionale 9/2007, che disciplina la formazione per i medici chirurghi e odontoiatri, i medici veterinari e i farmacisti che praticano agopuntura, omeopatia e fitoterapia. I medici, per essere definiti esperti nelle medicine complementari come previsto dall’accordo, dovranno seguire master universitari o corsi formativi triennali per 500 ore teorico/pratiche, a cui si accompagnano studio individuale, formazione guidata e tirocinio presso medici esperti. Completano l’accordo gli obiettivi formativi, la metodologia didattica, i requisiti dei docenti e le norme transitorie per la fase di prima applicazione. Grazie a questo accordo si colma il vuoto legislativo nazionale e l’Italia si allinea alle più avanzate esperienze europee individuando regole condivise e uniformi in tutto il Paese. Regole che rispondono ad un duplice obiettivo, quello di garantire la libertà di scelta dei cittadini e di tutelare al contempo la libertà di cura per i medici. Per scaricare il documento : www.Statoregioni.it  Per maggiori  informazioni: retemedicinaintegrata@regione.Toscana.it      
   
   
GENERALI E SOCIALI DELLE AZIENDE ULLSS: “DARE CONTINUITA’ A REALIZZAZIONE PROGETTI VITA INDIPENDENTE E PROMOZIONE AUTONOMIA PERSONALE ANCHE PER PRIMO TRIMESTRE 2013”  
 
Venezia, 12 febbraio 2012 - L’assessore regionale ai servizi sociali ha scritto ai direttori generali e ai direttori sociali delle Aziende Ullss del Veneto chiedendo di dare continuità alla realizzazione dei progetti individuali di vita indipendente, di aiuto personale e di promozione dell’autonomia personale delle persone con disabilità per il periodo relativo al primo trimestre 2013. Tali progetti infatti, essendo prestazioni extra-Lea (cioè al di fuori di quelle comprese tra i livelli essenziali di assistenza), erano state sospese da uno specifico provvedimento la deliberazione n.154/Cr del 24 dicembre 2012 “Assegnazione provvisoria alle Aziende sanitarie delle risorse finanziarie per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza”. La lettera alle Ullss chiede ai responsabili generali e sociali di rimanere, al proposito, in attesa di ulteriori indicazioni da parte della Giunta regionale “tenuto conto - sottolinea l’Assessore - della richiesta avanzata dalla 5a Commissione del Consiglio regionale, d’intesa con il mio Assessorato e l’Assessore alla Sanità, di sospendere la deliberazione stessa per quegli aspetti specifici in modo da non mettere in difficoltà le persone con disabilità grave e le loro famiglie”.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INAUGURATO IL DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE (DEA) DELL’OSPEDALE DI COSENZA  
 
Catanzaro, 12 febbraio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha inaugurato il 9 febbraio il nuovo Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Il completamento della nuova struttura sanitaria, dotata delle più recenti tecnologie sanitarie, era attesa da molti anni, sia dalla cittadinanza come anche dagli operatori sanitari. Dopo la consegna dei lavori avvenuta nel 1997, nel 2010, il Commissario straordinario, attuale Direttore Generale dell’Azienda Opedaliera di Cosenza, Paolo Maria Gangemi, decise di riprendere i lavori di completamento, che cominciarono nel dicembre dello stesso anno. Il primo step dei lavori hanno riguardato il completamento del Ii° livello, dove sono stati allocati i laboratori di analisi biochimiche, microbiologia-virologia ed anatomia patologica, entrati in funzione ed operativi dal novembre 2011. Nel gennaio 2012 sono stati consegnati i lavori per il completamento dei rimanenti livelli che, considerato il numero ed il tasso tecnologico delle Unità operative in essi previste (Pronto Soccorso, Rianimazione, Unità di Terapia Intensiva Cardiologia, Emodinamica, reparti di degenza), hanno richiesto un tempo di realizzazione maggiore. L’edificio comprende una superficie complessiva di circa 10.000 metri quadri e si sviluppa su sei livelli. La struttura che ha già superato la fase di collaudo, entrerà a regime nei prossimi giorni. Nel dettaglio i vari livelli sono così suddivisi: I° Livello: spogliatoi del personale e relativi servizi igienici con doccia; Ii° Livello: laboratorio di Analisi biochimiche, Microbiologia-virologia ed Anatomia patologica, dotati di tecnologie avanzate per la diagnostica; Iii° Livello: rianimazione dotata di 17 posti letto (cinque in più rispetto agli attuali) e di un ambulatorio per le procedure interventistiche; unità di Terapia intensiva Cardiologica (Utic) e Cardiologia interventistica con 21 posti letto disponibili, una doppia Sala di Emodinamica ed una sala operatoria dedicata agli studi elettrofisiologici ed all’impianto di pace-maker e defibrillatori; Iv° Livello: Pronto Soccorso e le aree ad esso connesse quali: Ingresso pedonale al triage; camera calda per i pazienti trasportati; ingresso diretto per i codici rossi; sala d’attesa per il triage; sala triage; sala d’attesa per i pazienti che hanno effettuato il triage e sono in attesa di visita medica; due stanze per i codici rossi; una per i codici gialli; due per i codici verdi; una per i codici bianchi; un ambulatorio chirurgico per i piccoli interventi e due stanze di Obi; una stanza per l’osservazione temporanea dotata di 5 posti letto; un’ area con 3 posti letto, per l’ eventuale attesa dei pazienti barellati acuti, attrezzata con gas medicali e impiantistica adeguata all’assistenza in urgenza; una sala di attesa per gli accompagnatori; il Posto di Pubblica Sicurezza, costantemente presidiato. V°-vi° Livello: Reparti di degenza dell’area dell’Emergenza-urgenza. Tutti i reparti del Dea sono collegati ai laboratori di analisi attraverso un sistema di Posta pneumatica, che consente l’invio dei campioni biologici, con notevole risparmio di risorse umane, considerato che i risultati, per come avviene già nei presidi, potranno essere poi visionati direttamente sui computer di reparto. “Si tratta di una giornata importante per la città di Cosenza e per il suo territorio – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - abbiamo raggiunto un ottimo traguardo. Ho provato un’emozione straordinaria nel vedere realizzata questa opera sanitaria al servizio dei cittadini. Quando si raggiungono risultati di questo livello, entrano a far parte della storia. Questa è la differenza tra chi parla ed invece chi agisce. Sono passati circa sedici anni dall’avvio del Dea. Dal nostro arrivo e grazie al serio lavoro della dirigenza dell’Azienda Ospedaliera e di tutto lo staff, abbiamo impiegato due soli anni per completarla, smentendo anche chi riteneva che in un periodo di particolari ristrettezze in campo sanitario tale opera non sarebbe mai stata compiuta. Anche la sanità cosentina è ricca di professionalità, il nostro compito di amministratori – ha concluso il Presidente Scopelliti - è quello di offrire tutti gli strumenti per poter garantire servizi di grande qualità ai cittadini e il Dea di Cosenza rappresenta, ora, un punto di riferimento”. “La conclusione dei lavori del Dea - ha dichiarato il Dg dell’Ao di Cosenza, Paolo Gangemi - è frutto di un lavoro serio portato avanti in questi due anni da tutta la nostra equipe, per dare risposte di qualità e concrete ai cosentini. Rappresenta un evento epocale, non si tratta, infatti di una semplice inaugurazione, ma bensì dell’apertura di una struttura complessa che offre un contributo notevole a tutti i servizi ospedalieri e quindi ai cittadini”. “Si tratta di una struttura strategica – ha affermato il Direttore Sanitario, Francesco De Rose – che ha tutti i numeri e le tecnologie per dare risposte concrete ai cittadini, garantendo standard qualitativi al servizio dei nostri operatori sanitari”. Alla cerimonia di inaugurazione della struttura hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori regionali Pino Gentile e Giacomo Mancini, i consiglieri regionali, Chiappetta, Orsomarso e Magarò, i parlamentari Tonino Gentile e Jole Santelli e il Sindaco di Cosenza Occhiuto.  
   
   
GIRO D´ITALIA: PRIORITÀ SICUREZZA PER LA TAPPA ABRUZZESE  
 
Pescara, 12 febbraio 2012 - La messa in sicurezza delle strade che saranno attraversate dalla San Salvo-pescara del 10 maggio prossimo, la tappa tutta abruzzese del Giro d´Italia 2013 di ciclismo, è stato l´argomento chiave della riunione che si è svolta, l´ 8 febbrai, in Regione, a Pescara. Un briefing operativo che, oltre al referente locale della Rcs, ha visto partecipare anche i rappresentanti delle due Province coinvolte, Chieti e Pescara, ed i rappresentanti delle diciotto amministrazioni comunali interessate dall´evento sportivo più importante della stagione. A breve, dopo il sopralluogo effettuato ieri dalla Rcs, verranno effettuati ulteriori sopralluoghi per valutare le criticità del percorso ed individuare le soluzioni per rendere sicura la viabilità e quindi lo svolgimento della corsa. Intanto, è stato costituito il comitato tappa che comprende la Regione, le Province di Pescara e Chieti ed i diciotto Comuni coinvolti dal passaggio della tappa San Salvo-pescara.  
   
   
MONDIALI FIEMME 2013: DUE GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA PER IL 20 FEBBRAIO  
 
Trento, 12 febbraio 2013 - Meno di 15 giorni ci separano dall´inizio dei Mondiali di sci nordico che vedranno la Val di Fiemme e il Trentino proiettati sui palcoscenici internazionali. La 49° edizione dei Campionati si aprirà a Trento in piazza Duomo alle ore 18.00 con una spettacolare cerimonia affidata allo stesso Studio - Festi - che ha preso parte all´apertura delle Olimpiadi invernali di Torino. La cerimonia coinvolgerà atleti di 55 Nazioni, coristi trentini dei cori Coronelle di Cavalese, Negritella di Predazzo, Città di Ala, Coro Genzianella di Tesero e Castelarco, sezione Sat e dei Vigili urbani di Trento. Con loro anche 55 strumentisti appartenenti alla Federazione Bande della provincia di Trento. Lo spettacolo di inaugurazione si articola in tre sequenze di straordinario impatto emozionale e teatrale. Alla sera, alle 21.00 all´Auditorium Santa Chiara di Trento, Goran Bregovic e la Wedding and Funeral Band proporanno il concerto "Champagne For Gypsies Tour". Il costo del biglietto per il concerto è di euro 50,00. L´intero ricavato del concerto sarà devoluto in beneficienza al progetto Fondriest for Children a favore dell´Ail - Associazione Italiana contro le Leucemie della Clinica Oncoematologia Pediatrica dell´Università di Padova. La canzone che accompagnerà i Mondiali Fiemme 2013 è scritta da Bregovic e cantata e suonata da coristi e bandisti trentini Due gli appuntamenti di grande effetto scenografico ed emozionale che precedono le competizioni mondiali in Val di Fiemme, la cerimonia d´apertura nel cuore del capoluogo trentino e il concerto di Bregovic. Alla spettacolare inaugurazione l´accesso è naturalmente gratuito e aperto a tutti, il concerto dell´estroso compositore balcanico è, invece, a pagamento - 50,00 - a posto. Le prevendite dei biglietti sono iniziate già il 21 gennaio presso •Casse Rurali Trentine convenzionate (orario di sportello) •Biglietteria Teatro Auditorium Santa Chiare (orario lun.-sab. 10.00-19.00) •Biglietteria Teatro Sociale (orario lun.-sab. 10.00-19.00) •Prevendite on-line ed elenco altri punti vendita su www.Primallaprima.it  Il ricavato sarà devoluto in beneficienza