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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Marzo 2013
IL DIRETTORE QUARANTA E IL VICEDIRETTORE MARASÀ A TIRANA ALLA CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO DI SUPPORTO ALL’ALBANIA SU SAFETY - PRESIDENTE REPUBBLICA ALBANESE CONFERISCE RICONOSCIMENTO A ENAC PER COOPERAZIONE  
 
Roma, 11 marzo 2013 - L’enac informa che il 7 marzo 2013, a Tirana, il Direttore Generale Alessio Quaranta e il Vice Direttore Benedetto Marasà, hanno preso parte alla Conferenza finale del progetto di gemellaggio istituzionale denominato “Twinning project support to Albanian Civil Aviation Safety Management System”, avviato nel mese di settembre 2010. Alla Conferenza hanno partecipato Sokol Olldashi, Ministro dei Lavori Pubblici Trasporti e Comunicazioni dell’Albania, Ettore Sequi Ambasciatore Europeo in Albania, Massimo Gaiani, Ambasciatore Italiano in Albania, Halil Hyseni, Direttore Esecutivo dell’Autorità per l’Aviazione Civile dell’Albania, Massimo Bandini Adviser dell’Enac per il Twinning Project, altri rappresentanti delle Istituzioni Comunitarie e albanesi, e i responsabili dell’attuazione del progetto delle due autorità. I Twinning Project sono programmi di gemellaggio istituzionale, finanziati dall’Unione Europea, con cui la Ue assiste i Paesi in via di adesione su specifiche tematiche; si attuano tramite una stretta collaborazione tra l’Amministrazione del Paese beneficiario e la controparte. L’enac, per la prima volta si è aggiudicato il bando europeo, in base al Regolamento Comunitario n. 787 del 2007, come Ente di supporto all’Autorità per l’Aviazione Civile Albanese (Acaa) per lo sviluppo della safety nel trasporto aereo. Il progetto specifico, della durata di 30 mesi, è stato finanziato dalla Commissione Europea con 1 milione di Euro. L’aggiornamento dei requisiti del trasporto aereo albanese, insieme al miglioramento della capacità di supervisione dell’autorità, risultano essere fondamentali per lo sviluppo del trasporto aereo nazionale in conformità con le norme europee. L’albania, infatti, ha attivato il Twinning Project in base alla necessità di armonizzare la propria normativa in funzione del diritto comunitario. Lo scopo è quello di migliorare la libera circolazione di passeggeri e di merci, l’accesso al mercato del trasporto aereo e il raggiungimento degli standard operativi in linea con quelli adottati dall’Unione Europea. Tra i punti chiave del progetto vi è, appunto, il sostegno all’autorità dell’aviazione civile albanese nell’adottare e attuare gli standard di sicurezza e sorveglianza aerea della Ue e nello sviluppare le competenze delle proprie risorse umane in materia di aeronavigabilità, operazioni, licenze e segnalazioni di eventi. Al termine della conferenza, presso la Presidenza della Repubblica, il Presidente della Repubblica Albanese, Bujar Nishani, ha consegnato al Direttore Generale Alessio Quaranta un riconoscimento in segno di ringraziamento per la cooperazione dell’Enac al progetto. La cerimonia di consegna della medaglia si è svolta alla presenza del Ministro Olldashi, del nostro Ambasciatore Gaiani e di un rappresentante della Delegazione dell´Unione Europea.  
   
   
VARIANTE AL PIT E NUOVA PISTA DI PERETOLA, PROVINCE DI PRATO E FIRENZE E TUTTI I SINDACI DELLA PIANA PRONTI A CHIEDERE INSIEME LA VIS (VALUTAZIONE IMPATTO SANITARIO)  
 
 Firenze, 11 marzo 2013 - La decisione presa il 9 marzo nel corso di un incontro convocato dal presidente della Provincia Lamberto Gestri, d´intesa con il presidente fiorentino, Andrea Barducci, a cui hanno partecipato i sindaci Roberto Cenni, Gianni Gianassi, Adriano Chini, Alessio Biagioli, Marco Martini e Doriano Cirri I presidenti delle Province di Firenze e Prato, con i sindaci di Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Poggio a Caiano e Carmignano, sono pronti a chiedere tutti insieme la Vis (Valutazione di impatto sanitario) in vista della realizzazione della nuova pista convergente di Peretola così come è stata prevista dalla giunta regionale nella Variante al Pit. La decisione è stata a Prato, nel corso di un incontro convocato dal presidente della Provincia Lamberto Gestri, d´intesa con il presidente fiorentino, Andrea Barducci, a cui hanno partecipato i sindaci Roberto Cenni, Gianni Gianassi, Adriano Chini, Alessio Biagioli, Marco Martini e Doriano Cirri. Gli amministratori sono decisi ad attivare un coordinamento tecnico- politico tra Province e Comuni. Due gli obiettivi su cui sono decisi a impegnarsi con determinazione: approfondimento e valutazione sia dell´impatto sulla salute e sull´ambiente che delle ricadute in termini economici e di sviluppo derivanti dall´intervento nello scalo aeroportuale. Nel corso della riunione i presidenti delle Province e i sindaci hanno evidenziato come l´ampliamento di Peretola di fatto costituisca un pesante e negativo intervento sul Parco della Piana mentre da parte della Regione, fino ad oggi, sul provvedimento di Variante al Pit è mancato un reale processo partecipazione e di coinvolgimento istituzionale.  
   
   
SEA. COMUNE DI MILANO RICORRE CONTRO DECISIONE UE SU SEA HANDLING  
 
Milano, 11 marzo 2013 - Il Comune ha deciso di presentare ricorso al Tribunale dell’Unione europea in Lussemburgo (ai sensi dell’art. 263 del Trattato sul Funzionamento dell’Ue) per l’annullamento della Decisione della Commissione europea del 19 dicembre 2012 che ha qualificato come aiuti di Stato gli aumenti di capitale per un importo complessivo stimato pari a 359,644 milioni di euro effettuati dalla società Sea a favore di Sea Handling dal 2002 al 2010. Lo ha deciso questa mattina la Giunta comunale.  
   
   
VOLVO AUTO PRESENTA IN ANTEPRIMA MONDIALE A GINEVRA LA TECNOLOGIA CYCLIST DETECTION CON FRENATA AUTOMATICA COMPLETA  
 
Bologna, 11 marzo 2013 - Nel corso di una conferenza stampa tenutasi martedì nel contesto internazionale del Salone dell´Auto di Ginevra 2013, Doug Speck, Senior Vice President Marketing, Sales & Customer Service di Volvo, ha presentato un´altra anteprima tecnologica mondiale per la sicurezza automobilistica sviluppata da Volvo. La rivoluzionaria funzionalità - che rileva la presenza di ciclisti che sterzano all´improvviso davanti all´auto. La nuova funzionalità è un´estensione dell´attuale tecnologia di rilevamento e frenata automatica che, in abbinamento a quest´ultima, sarà disponibile con il nome di Pedestrian & Cyclist Detection con frenata automatica completa. Tutte le vetture dotate di sistema di rilevamento dei pedoni includeranno anche la funzione di rilevamento ciclisti. "In quanto leader nella sicurezza automobilistica, siamo stati i primi nel settore a proporre le tecnologie di rilevamento e frenata automatica - dal dispositivo di supporto alla frenata d´emergenza di prima generazione presentato nel 2006 al rilevamento pedoni con frenata automatica completa del 2010," ha dichiarato Doug Speck. Contrasta gli incidenti - In base ai dati ufficiali, circa il 50% degli incidenti in cui muore un ciclista in Europa vede coinvolta un´automobile - una cifra che la nuova tecnologia di Volvo per il rilevamento di pedoni e ciclisti si propone di ridurre. Un nuovo software avanzato che consente una più rapida elaborazione delle immagini ha reso possibile l´estensione dell´attuale tecnologia di rilevamento e frenata automatica anche ad alcune situazioni che vedono coinvolti i ciclisti. "Le nostre soluzioni di evitamento delle collisioni con utenti della strada non all´interno di una vettura sono uniche nel settore. Con l´ampliamento della gamma di oggetti e situazioni gestite andiamo a rafforzare il nostro primato mondiale nell´ambito della sicurezza automobilistica. In questo modo continuiamo ad avvicinarci al nostro obiettivo a lungo termine, ovvero quello di progettare e costruire automobili che azzerino la probabilità di incidente," ha spiegato Doug Speck. Frenata automatica - Quella del ciclista che viaggia sulla stessa corsia e di colpo sterza davanti al muso dell´auto è una tipologia di incidente coperta dal sistema Pedestrian & Cyclist Detection con frenata automatica completa, che sarà disponibile sui modelli Volvo V40, S60, V60, Xc60, V70, Xc70 e S80 a partire da metà maggio 2013. L´avanzato sistema a sensori effettua una scansione dell´area davanti all´auto. Se un ciclista che sta viaggiando nella stessa direzione della vettura devia bruscamente immettendosi sulla traiettoria dell´auto che sopraggiunge da dietro e la collisione è imminente, il sistema emette immediatamente un segnale d´allarme e applica tutta la potenza frenante disponibile. La velocità di marcia dell´automobile è determinante per l´esito di un incidente: più è ridotta, più si riduce il rischio di lesioni gravi. Interazione fra telecamera e radar - Il sistema di Pedestrian & Cyclist Detection con frenata automatica completa è composto da un´unità radar inserita nella griglia frontale dell´auto, una telecamera posta davanti allo specchietto retrovisore interno e una centralina di controllo. Il radar ha la funzione di rilevare gli oggetti davanti all´auto e determinarne la distanza. La telecamera determina di che tipo di oggetti si tratta. Grazie al capo visivo largo del radar in modalità doppia è possibile effettuare un rilevamento anticipato di pedoni e ciclisti. La telecamera ad alta risoluzione consente di individuare gli schemi di movimento di questi ultimi. La centralina di controllo effettua un monitoraggio e una valutazione continui del contesto di traffico. Il sistema di frenata automatica necessita sia dell´input del radar sia di quello della telecamera per confermare l´oggetto. Grazie all´avanzata tecnologia a sensori è quindi possibile applicare immediatamente l´intera forza frenante quando necessario. Questa tecnologia rileva anche i veicoli che viaggiano nella stessa corsia. Modifiche rilevanti per sei modelli - Durante la conferenza stampa di Ginevra, Volvo ha presentato inoltre la sua nuova gamma di modelli, che include le nuove versioni dei modelli Volvo S60, V60, Xc60, V70, Xc70, S80 e la Volvo V60 ibrida plug-in. "Si tratta del più esteso intervento teso a migliorare i modelli esistenti mai intrapreso nella storia della nostra zienda. Ogni singola modifica è stata realizzata tenendo conto delle esigenze dei nostri clienti. Ci siamo concentrati in particolare sulla qualità e la cura dei dettagli per rendere più accattivanti questi modelli e aumentarne la competitività," ha commentato Doug Speck. Emissioni di Co2 pari a 88 g/km - A Ginevra è stato inoltre dato l´annuncio che l´apprezzata nuova Volvo V40 è ora disponibile in una versione D2 con cambio manuale (115 Cv) ed emissioni di Co2 ridotte a 88 g/km, il che si traduce in consumi pari a 3,4 l/100 km. "Riducendo il valore delle emissioni di Co2 di altri sei grammi per chilometro, siamo riusciti ancora una volta a confermare la nostra posizione di leadership nell´area dell´ottimizzazione dei consumi," ha concluso Doug Speck.  
   
   
ANTEPRIMA MONDIALE DELLO STUDIO E-COMOTION IL VEICOLO COMMERCIALE DEL FUTURO A EMISSIONI ZERO FURGONE PER CONSEGNE URBANE A TRAZIONE ELETTRICA PER RISPONDERE ALLE CRESCENTI ESIGENZE DI MOBILITÀ DEL FUTURO  
 
 Roma, 11 marzo 2013 - Il trend mondiale caratterizzato da una crescita delle città metropolitane con 10, 15, 20 milioni di abitanti, determina una sempre maggiore domanda di nuove soluzioni di trasporto: quantitativi di merci e beni sempre superiori devono infatti essere consegnati nelle aree urbane e trasportati fuori dalle stesse. Contemporaneamente, la legge impone una netta riduzione dei gas responsabili dell’effetto serra e delle emissioni, nonché l’osservanza di valori limite di Co2 sempre più restrittivi. A ciò si aggiunge che sempre più città creano zone a traffico limitato al fine di contrastare lo smog e il problema delle polveri sottili. Lo studio E-comotion, un furgone per consegne urbane con sistema di trazione elettrica della Volkswagen Veicoli Commerciali, offre ora una soluzione. Considerando le crescenti esigenze di trasporto nelle megalopoli di tutto mondo, la mobilità elettrica (soprattutto nel caso dei veicoli commerciali leggeri) assumerà importanza decisiva nel breve e nel medio periodo: fino alle porte della città provvedono alla consegna delle merci gli autoarticolati e i grandi autocarri pesanti, ad alimentazione convenzionale o ibrida. Negli interporti, tuttavia, il compito del trasporto può essere affidato a piccoli furgoni per consegne urbane ad alimentazione elettrica con raggi d’azione calcolabili e depositi fissi che consentono il caricamento quotidiano della batteria e la manutenzione da parte dei tecnici. Per questo tipo di impiego non è necessaria una rete capillare d’impianti di ricarica nelle città. Secondo le valutazioni della Volkswagen Veicoli Commerciali un tale furgone per consegne urbane deve essere concepito esclusivamente per l’alimentazione elettrica, al fine di rendere disponibili una molteplicità di caratteristiche tecniche importanti per chi lo utilizza: l’elevata maneggevolezza a fronte di ridotte superfici d’ingombro e un’ottima visuale ottenuta grazie alla posizione di seduta elevata occupano i primi posti nell’ordine delle priorità di un tale progetto. Inoltre una buona ergonomia di seduta è importante per consentire un confortevole accesso a bordo o un agevole passaggio da un lato all’altro della cabina. È anche importante che le operazioni di carico e scarico siano facilitate da una ridotta altezza del pianale; il veicolo deve poi naturalmente vantare una notevole capacità di carico. Di importanza decisiva infine il fatto che lo studio nel suo insieme venga concepito in modo tale da poter essere declinato nel massimo numero possibile di varianti. Già in occasione dell’Iaa 2012, pertanto, gli esperti nel campo dei veicoli commerciali leggeri di Hannover hanno presentato l’eT!, un veicolo sperimentale che, nella sua prima versione, era stato concepito in tutti i dettagli per l’impiego specifico come automezzo postale o per l’impiego nel servizio consegne in ambito urbano: si trattava di un furgone con porta scorrevole ad azionamento elettrico ed efficiente sistema di carico. Gli esperti, infatti, hanno in primo luogo migliorato in modo sistematico ed estremamente efficace le soluzioni per la sistemazione della corrispondenza nel veicolo. Nel vano di carico sono presenti supporti realizzati in metallo leggero, grazie ai quali i contenitori utilizzati in diverse dimensioni possono essere agganciati in modo semplice e rapido direttamente sulle sponde del veicolo. Ma non è tutto. Anche l’efficienza era stata incrementata attraverso interventi tecnici: mediante funzioni di guida semiautomatiche come Come to me e Follow me, la guida con Drive Stick e l’accesso semplificato al veicolo è possibile ridurre di ben 40 minuti il tempo necessario per ogni distretto postale, postino e giornata lavorativa. Lo studio eT! ha pertanto dimostrato in modo molto concreto la possibilità di coniugare al meglio esigenze economiche ed ecologiche; una dimostrazione che ha potuto avvalersi anche del sostegno del Ministero Federale tedesco per l’ambiente. Ora, con la concept car E-comotion, viene compiuto il passo successivo. Semplice, essenziale e soprattutto funzionale. Completamente indipendenti dai modelli esistenti, gli esterni della concept car E-comotion entusiasmano per la loro capacità di concretizzare esigenze progettuali apparentemente inconciliabili: massimo spazio a fronte di una superficie d’ingombro minima. I dati più significativi della concept car consentono di affermare in modo univoco che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Con una lunghezza di soli 4,55 m (larghezza: 1,90 m, altezza: 1,96 m) la concept car vanta un volume di carico massimo di 4,6 m3 a fronte di ben 800 kg di carico utile. A titolo di confronto, l’attuale Caddy Maxi, noto per il suo ottimo rapporto tra superficie d’ingombro e sfruttamento dello spazio, offre 4,2 m3 a fronte di una lunghezza del veicolo maggiore di 33 cm. Gli ingegneri della Volkswagen Veicoli Commerciali sono riusciti in questa impresa grazie ad una progettazione semplice e nel contempo geniale. Con una chiara suddivisione del corpo della carrozzeria in un settore inferiore dedicato a motore, sottopianale, batteria e cambio, e una struttura superiore destinata al trasporto, è stata realizzata la base per il massimo sfruttamento dello spazio e la realizzazione di tutte le possibili varianti di allestimento. Non importa se, come in questo caso, siamo di fronte a un furgone, oppure se parliamo di un veicolo con cassone basso o di un cassonato isotermico: l’autotelaio della concept car E-comotion è concepito in modo tanto versatile da consentire la realizzazione in un numero pressoché infinito di varianti di allestimento. La decisione spetta al Cliente. Grazie a adattate, è possibile realizzare a costi economicamente vantaggiosi anche produzioni di un numero limitato di esemplari. Per lo studio E-comotion questo risultato è frutto dell’impiego di semilavorati che non richiedono grandi investimenti: forme di materiali grezzi precostruite, come ad esempio lamiere, barre ed elementi tubolari. Queste creano la struttura portante del pianale e rappresentano la base comune per allestimenti sia chiusi che scoperti su tutte le varianti. Anche la struttura portante della carrozzeria è rappresentata da profilati estrusi e semplici strutture a nodo. La parte esterna della carrozzeria viene realizzata con elementi di rivestimento in materiale sintetico. Ne deriva una struttura modulare di tutti i gruppi parziali su supporti per pezzi lavorati che consente processi di montaggio analoghi a quelli della produzione in grande serie. Per ottenere efficaci diametri di sterzata delle ruote anteriori e grande maneggevolezza, così importante per l’impiego urbano, il motore elettrico con cambio epicicloidale a 1 rapporto è montato sull’asse posteriore. In questo modo si ottiene un diametro di sterzata di 8,9 metri, unico per questa classe di veicoli (Caddy Maxi: 12,2 m). La potenza continua del gruppo compatto è di 68 Cv, quella massima di 115 Cv. La coppia massima di 270 Nm regala notevole capacità di ripresa al veicolo anche se a pieno carico. Nonostante sia stato concepito per il servizio di consegne in ambito urbano, l’elettronica riduce la potenza della concept car Ecomotion a 120 km/h. Ciò rende possibili sia viaggi sulle strade a scorrimento veloce delle aree metropolitane sia brevi viaggi sulle strade interurbane. La batteria di trazione è concepita come soluzione modulare a 3 stadi per rispondere al meglio alle differenti esigenze dei Clienti sul fronte autonomia. Sono configurabili ad esempio capacità di 20 kWh per un’autonomia di 100 km, così come capacità di 30 kWh per un’autonomia di 150 km. Per il valore “top” di 200 km di autonomia è prevista infine una batteria da 40 kWh. L’intelligente box batteria (con i suoi longheroni trasversali e la struttura nervata) funge anche da elemento portante della carrozzeria nell’ambito della piattaforma, assolvendo quindi a una doppia funzione oltre a consentire una riduzione del peso del veicolo. Un ulteriore esempio consente di comprendere meglio in quale misura i progettisti di questa concept car abbiano approfondito l’argomento “mobilità elettrica di domani”. Un traguardo decisamente ambizioso: ottenere un clima confortevole all’interno del veicolo a fronte di una riduzione minima dell’autonomia (i sistemi di climatizzazione convenzionali su veicoli elettrici richiedono infatti molta energia e questa viene sottratta alla propulsione). Per la concept car E-comotion i progettisti della Volkswagen Veicoli Commerciali hanno adottato le soluzioni più innovative per il riscaldamento e la climatizzazione coniugando diversi provvedimenti attivi e passivi. Già presso la stazione di carica il veicolo viene termicamente precondizionato. Inoltre, mediante l’impiego di una pompa di calore, è possibile prelevare il calore residuo dalla propulsione e perfino dalla cabina di guida, per ricondurlo al sistema di riscaldamento. A ciò viene abbinato un sistema di riscaldamento a raggi infrarossi in grado di reagire in modo molto dinamico, al fine di ottenere un riscaldamento mirato ed efficiente della postazione di lavoro del guidatore. Lo studio E-comotion è ispirato alla massima funzionalità e questo si rispecchia anche sul pratico cockpit. Nonostante una riduzione all’essenziale, anche negli interni è stato possibile ottenere un perfetto veicolo commerciale. Completamente ispirato alla capacità di rispondere alle esigenze quotidiane di chi guida un veicolo commerciale: salire a bordo, allacciare la cintura di sicurezza e partire senza essere obbligati a leggere il libretto d’istruzioni. Con pratici vani portaoggetti per strumenti di lavoro, documenti e carico trasportato, ma senza elementi che possano disturbare. È stato montato, ad esempio, un comando rotante come elemento di selezione delle marce, mentre l’impiego di un freno di parcheggio elettrico consente di rinunciare alla tradizionale leva del freno a mano. Ciò facilita nella cabina il passaggio al lato passeggero, anche grazie al confortevole sedile ribaltabile del passeggero. Dalla posizione di seduta gradevolmente rialzata, che offre una buona visibilità, è possibile dominare con lo sguardo la zona esterna anche quando l’attenzione si volge sulla plancia. Per esempio, sul pannello di controllo per il climatizzatore e l’infotainment che, dalla sua posizione centrale, consente di regolare pressoché tutte le funzioni del veicolo e visualizza le informazioni necessarie su un display a colori da 8 pollici. Una soluzione intelligente è rappresentata dalla consolle centrale scorrevole e modulare con computer centrale, cassetto portaoggetti, portabevande e presa a 12 o 230 Volt. Si tratta solo di alcuni esempi d’innovazione made by Volkswagen Veicoli Commerciali, che mostrano come lo studio E-comotion presentato al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra 2013 potrebbe essere il furgone per consegne urbane a emissioni zero ideale per il futuro. Nome: Concept car E-comotion • Tipologia: Furgone per consegne urbane con sistema di trazione elettrica a struttura modulare • Anteprima mondiale: 4 marzo 2013, Ginevra • Dimensioni: Lunghezza 4.550 mm; larghezza 1.904 mm; altezza 1.957 mm; Carreggiate anteriore/posteriore 1.632 mm/1.635 mm • Trazione: Posteriore (con motore elettrico posteriore) • Motori / Potenza / Cambio: Motore coassiale con cambio epicicloidale a 1 marcia sull’asse posteriore Potenza continua 50 kW; max. 85 kW 270 Nm coppia massima • Batteria: Moduli con 12 celle, raffreddamento batteria integrato Capacità, a scelta, 20 kWh, 30 kWh o 40 kWh • Prestazioni su strada: Velocità max 120 km/h • Autonomia: Fino a 200 km.  
   
   
IL GRUPPO VOLKSWAGEN RIDURRÀ LE EMISSIONI DI CO2 A 95 G/KM LA TRASFORMAZIONE IN CHIAVE ECOLOGICA STA PROCEDENDO  
 
 Verona, 11 marzo 2013 - Al Salone di Ginevra, il Gruppo Volkswagen ha confermato l’obiettivo strategico di diventare entro il 2018 il Costruttore più ecocompatibile. Il Presidente, Martin Winterkorn, ha spiegato che la trasformazione in chiave ecologica del Gruppo, annunciata un anno fa sempre a Ginevra, sta procedendo: “Puntiamo alla massima efficienza in termini di sfruttamento dell’energia e delle risorse. Questo è il modo migliore per diventare un leader mondiale anche sul fronte dell’ecocompatibilità”. In questo senso, si aggiungono obiettivi ancora più ambiziosi: “Il Gruppo Volkswagen, entro il 2020, vuole ridurre le emissioni di Co2 della propria flotta europea di veicoli nuovi a 95 g/km”. Il Costruttore tedesco è il primo a porsi un traguardo così ambizioso. Ancora Winterkorn: “Questo dato equivale a ottenere consumi inferiori a 4 litri per 100 km in tutti i segmenti e le classi. Un’impresa a dir poco straordinaria, che impegnerà totalmente i nostri 40.000 progettisti. Ma possiamo farcela”. Winterkorn ha inoltre confermato che il Gruppo riuscirà a conseguire l’obiettivo che si è posto di ridurre, entro il 2015, le emissioni di Co2 della propria flotta europea di veicoli nuovi sotto i 120 g/km, a un livello di 12 grammi inferiore rispetto a quanto stabilito per legge. Winterkorn ha inoltre sottolineato: “È il momento di dar vita a innovazioni che possano determinare una rapida affermazione di tecnologie efficienti e sistemi di trazione alternativi. Sono convinto che questo sia nell’interesse di Clienti, tutela dell’ambiente e produzione industriale europea”. Ecco il perché dell’impegno della Volkswagen per l’introduzione, anche in Europa, di incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici, proprio come accade già negli Stati Uniti e in Cina. Già oggi il Gruppo Volkswagen offre 245 veicoli con emissioni di Co2 inferiori a 120 g/km, ben il 60% in più rispetto a due anni fa. Sono ben 36 quelli con emissioni di Co2 sotto i 100 g/km, quasi il 40% in più del 2011. Winterkorn: “La Xl1, l’auto da 1 litro, è il nostro modello di punta dal punto di vista tecnologico. Con consumi di 0,83 l/100 km ed emissioni di Co2 pari a 21 g/km, stabilisce nuovi standard di riferimento a lungo termine per l’industria automobilistica. Le tecnologie della Xl1 saranno diffuse anche nelle future vetture di serie. Ciò vale soprattutto per il sistema ibrido plug-in che è oggetto di uno sviluppo sistematico”. Winterkorn ha sottolineato che dei 50,2 miliardi di Euro di investimenti complessivi pianificati dal Gruppo entro il 2015, più di due terzi saranno destinati allo sviluppo di tecnologie, di sistemi di trazione e di mezzi sempre più efficienti, oltre che al sostegno di processi produttivi all’insegna della massima ecocompatibilità. L’azienda procede rapidamente verso il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di rendere, entro il 2018, i suoi 100 siti produttivi mondiali il 25% più ecocompatibili. Negli ultimi due anni ha già ridotto mediamente del 10% l’inquinamento ambientale per ogni veicolo prodotto, grazie al contenimento dei consumi di energia e acqua, della produzione di rifiuti e all’abbattimento di emisioni di Co2 e di quelle derivanti dai solventi.  
   
   
LA NUOVA ŠKODA OCTAVIA: UNA CLASSE A SÉ STANTE SICUREZZA AL TOP CON I NUOVI SISTEMI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA  
 
Verona, 11 marzo 2013 - Elevata funzionalità: i dettagli “Simply Clever” semplificano la vita a bordo Si alza il sipario sulla terza generazione della ŠKoda Octavia, uno dei modelli di riferimento nel segmento delle compatte. La vettura colpisce per l’impressionante offerta di spazio, il nuovo design, l’elevato grado di funzionalità, gli innovativi sistemi di sicurezza, i consumi contenuti, l’ampia gamma di soluzioni “Simply Clever”. “La Octavia è il cuore del nostro Marchio” afferma Winfried Vahland, Presidente della ŠKoda. “È una vettura che interpreta alla perfezione il Dna della ŠKoda: spazio in abbondanza, qualità, cura dei dettagli, tecnologie moderne e consolidate, design ricercato, un’elevata funzionalità e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Le aspettative dei nostri Clienti sono cresciute, quindi abbiamo lavorato per rendere la Octavia, che oggi è alla sua terza generazione, ancora migliore. Il risultato dei nostri sforzi è evidente – la Octavia è una classe a sé stante”. Da sempre, grazie a un equipaggiamento complessivo di prim’ordine, la Octavia regala ai propri Clienti un “qualcosa in più”. La generosa offerta di spazio e la combinazione di un design elegante, da berlina, con i vantaggi di un’auto dotata di un grande portellone posteriore, le consentono di distinguersi all’interno della propria categoria. “Con la nuova Octavia proseguiamo sulla nostra strada: è una vettura con qualità da media a un prezzo da compatta; l’auto ideale per Clienti esigenti e consapevoli, che si aspettano una Octavia moderna, ma che mantenga tutte le sue qualità” ha dichiarato Frank Welsch, Membro del Consiglio di Amministrazione della ŠKoda per lo Sviluppo Tecnico. Eccellente offerta di spazio, grande funzionalità La nuova ŠKoda Octavia è un punto di riferimento all’interno del segmento in termini di spaziosità. “L’offerta di spazio è comparabile a quella di vetture che si collocano in un segmento superiore” conferma Welsch. Particolarmente rilevanti sono i dati relativi alla lunghezza interna dell’abitacolo (1.782 mm), allo spazio per le ginocchia (73 mm) e per la testa (980 mm) a disposizione dei passeggeri posteriori. Il volume del bagagliaio, pari a 590 litri, è il migliore del segmento. Anche altre dimensioni degli interni sono aumentate rispetto alla Octavia di seconda generazione: lo spazio per la testa per gli occupanti anteriori (+8 mm) e la larghezza a livello dei gomiti (+39 mm nella parte anteriore dell’abitacolo, +26 mm in quella posteriore). Uno stile ricercato: design distintivo, chiaro e raffinato La nuova ŠKoda Octavia non colpisce solo per lo spazio a disposizione e la grande funzionalità, ma anche per lo stile. Il Team Design ŠKoda, guidato da Jozef Kabaň, ha rielaborato profondamente l’immagine della Octavia, dando vita a una vettura che attrae fin dal primo sguardo: ora è più dinamica, e allo stesso tempo elegante. “Ciascuna linea e ciascuna giuntura testimoniano l’amore per i dettagli e la precisione nella loro realizzazione. La nuova Octavia è inconfondibile” commenta Welsch. La nuova ŠKoda è cresciuta significativamente in lunghezza (+ 90 mm) e in larghezza (+45 mm) rispetto al modello precedente. Il passo è 108 mm più lungo: un accorgimento che consente di ricavare più spazio per i passeggeri posteriori all’interno dell’abitacolo. Il frontale della vettura è marcato ed esprime sicurezza, grazie all’enfasi sulle linee orizzontali e alla nuova collocazione del logo ŠKoda. La fiancata risulta molto più dinamica rispetto al passato: un risultato reso possibile dalla maggior lunghezza del passo, dallo sbalzo anteriore ridotto e dallo spostamento del montante C in posizione ancora più arretrata. La linea “tornado” allunga idealmente la vettura, evidenziandone la silhouette da coupé. Un nuovo elemento stilistico è costituito dalla linea dinamica del finestrino posteriore, la cosiddetta “pinna” - una piccola, ma efficace, idea di design che dona alla Octavia un aspetto ancora più energico. Il posteriore della vettura si distingue per le linee precise e le proporzioni perfette. Tutti gli elementi sono collocati al posto giusto. Anche sulla nuova Octavia risalta il tipico design dei gruppi ottici posteriori, con illuminazione a forma di C, che caratterizza tutte le ŠKoda. Gli interni, completamente riprogettati, colpiscono per l’aspetto accurato e l’eleganza. Sicurezza ai massimi livelli Durante le fasi di progettazione della nuova Octavia, uno degli obiettivi principali è stato quello di realizzare un’auto ancora più sicura. Per questo motivo, gli ingegneri ŠKoda hanno sviluppato una serie di sistemi di sicurezza all’avanguardia, che include la funzione di frenata di emergenza (Front Assistant, disponibile da maggio 2013), il dispositivo di assistenza per il mantenimento di corsia (Lane Assistant), la funzione di frenata anti collisione multipla (Multicollision-braking), il sistema proattivo di protezione degli occupanti in caso di incidente (Crew Protect Assistant), il dispositivo di riconoscimento della stanchezza del conducente (Driver Activity Assistant). Tutti questi dispositivi contribuiscono a evitare eventuali incidenti o a mitigarne gli effetti per gli occupanti e gli altri utenti della strada. La taratura precisa del telaio, il passo lungo e la struttura della carrozzeria - leggera ma allo stesso tempo rigida - si combinano per assicurare all’ultima nata in casa ŠKoda un comportamento estremamente stabile. In caso di incidente, conducente e passeggeri sono protetti in maniera ottimale grazie a un pacchetto completo per la sicurezza passiva, che comprende fino a 9 airbag e cinture di sicurezza a tre punti. Gli airbag per le ginocchia, di serie, e gli airbag laterali per i passeggeri posteriori sono disponibili per la prima volta sulla Octavia. Ancora più efficienza: emissioni di Co2 da 89 g/km Gli ingegneri ŠKoda hanno ottenuto progressi particolarmente significativi sul fronte dei consumi e delle emissioni, grazie a motori benzina e Diesel di ultima generazione, a un coefficiente di resistenza aerodinamica ancora più basso e al peso ridotto della vettura. La versione Greenline della nuova Octavia (equipaggiata con il propulsore 1.6 Tdi 110 Cv/81 kW) fa segnare emissioni di Co2 pari a soli 89 g/km, con un consumo di appena 3,4 litri di gasolio ogni 100 km. L’offerta comprende quattro motorizzazioni benzina - tutte con tecnologia Tsi - e quattro Diesel Tdi common-rail. In futuro arriverà anche una versione a metano. Le versioni Green tec, dotate di sistema start-stop e dispositivo per il recupero dell’energia, sono disponibili per tutte le motorizzazioni – eccezion fatta per i propulsori di accesso (sia benzina, sia Diesel). Il top per la gamma Octavia è il 1.8 Tsi 180 Cv (132 kW). Per quanto riguarda la trasmissione, è possibile scegliere tra cambio manuale e cambio Dsg. Più avanti verranno proposte anche le versioni a trazione integrale e la variante sportiva Rs. Nonostante le dimensioni maggiori e un’ampia scelta di nuove tecnologie presenti a bordo, la vettura pesa fino a 102 kg in meno rispetto alla Octavia di seconda generazione. Questo risultato è stato possibile grazie a una serie di fattori: la costruzione con materiali leggeri, il design avanzato della carrozzeria, l’uso di acciai ad alta e altissima resistenza e un’accurata selezione dei materiali. La riduzione del peso varia a seconda della configurazione di ogni vettura. Tecnologie innovative per un comfort maggiore La nuova Octavia offre diverse nuove funzioni comfort, fin qui disponibili solo per vetture di segmenti superiori. Oltre a debuttare sulla nuova Octavia, alcuni dispositivi sono disponibili per la prima volta in assoluto su una ŠKoda. In questo contesto, l’utilizzo di nuove tecnologie non è fine a se stesso, ma intende fornire un concreto valore aggiunto ai Clienti: una tecnologia che rende la mobilità più sicura e più confortevole. Per la prima volta una ŠKoda è equipaggiata con l’Adaptive Cruise Assistant, sistema che mantiene automaticamente una distanza predefinita dal veicolo antistante. Il nuovo Intelligent Light Assistant gestisce invece l’attivazione e la disattivazione automatica degli abbaglianti, incrementando così il livello di comfort e sicurezza durante la marcia. L’automatic Parking Assistant rende estremamente semplice, per chi è al volante della Octavia, l’entrata e l’uscita da un parcheggio. In futuro sarà poi disponibile, per la prima volta in assoluto su una ŠKoda, anche il riconoscimento della segnaletica stradale, che andrà a integrare il pacchetto di assistenza al conducente “Traveller Assistant”. La selezione della modalità di guida (Driving Mode Selection) consente di impostare a proprio piacimento alcuni parametri semplicemente premendo un pulsante. Un’ulteriore novità è il tetto panoramico scorrevole: un’opzione che contribuisce ad incrementare il comfort e la sensazione di benessere a bordo della Octavia, che sarà disponibile con il Kessy (Keyless-entry-start-and-exit-system, ovvero il dispositivo di accesso alla vettura e avviamento del motore senza l’inserimento della chiave). Sistemi di infotainment di nuova generazione Per la Octavia, la ŠKoda offre diversi impianti radio e sistemi di navigazione, tutti completamente nuovi. Per i dispositivi top di gamma saranno disponibili display touchscreen con sensore di prossimità e funzione di scorrimento. Il nuovo sound-system Canton e un’acustica ottimizzata all’interno dell’abitacolo garantiscono ai passeggeri un piacevole ascolto. Praticità e funzionalità con le soluzioni “Simply Clever” Come su ogni ŠKoda, anche sulla nuova Octavia la vita a bordo è più facile grazie a un’ampia scelta di dettagli “Simply Clever” – disponibili, a seconda dell’allestimento, di serie o a richiesta. Tra questi vanno menzionati gli elementi di carico ripiegabili, che consentono di fissare in modo sicuro gli oggetti all’interno del vano bagagli, la copertura double-face per il fondo del bagagliaio, il raschietto per il ghiaccio sistemato nel portellino che dà accesso al serbatoio e l’alloggiamento per il giubbotto ad alta visibilità sotto il sedile del conducente. Ulteriori dotazioni intelligenti sono il supporto per dispositivi multimediali (iPod, cellulari, smartphones), i tanti vani portaoggetti e ganci: accorgimenti che consentono di organizzare al meglio lo spazio, sia nell’abitacolo, sia nel bagagliaio. La Octavia è equipaggiata anche con la funzione di protezione contro gli errori di rifornimento di carburante e con la copertura avvolgibile per il vano bagagli, sistemata appena dietro ai sedili posteriori.  
   
   
IL NUOVO FORD ECOSPORT AL SALONE DI GINEVRA, L’AGILITÀ DI UN’AUTO COMPATTA CON LA VERSATILITÀ E LA PRATICITÀ DI UN SUV  
 
 Ginevra, 11 marzo 2013 – Ford ha presentato al mondo dell’auto, al Salone di Ginevra, la versione europea del nuovo Ecosport, che si aggiunge all’offerta di Suv per l’Europa, un segmento importante nella strategia di accelerazione del portfolio prodotti Ford. L’ecosport è costruito sulla base della piattaforma globale B di Ford, e garantirà l’efficienza e l’agilità di una family car compatta senza rinunciare alla flessibilità, allo spazio, alla posizione di guida elevata, e alla possibilità di un Suv di raggiungere anche i luoghi più inaccessibili. L’ecosport affianca la nuova Kuga nell’offerta Ford di Suv per l’Europa. Ford porterà in Europa anche la prossima generazione dell’Edge, un modello di categoria superiore e dalle dimensioni più generose che si è già dimostrato molto popolare negli Usa e in altri mercati in tutto il mondo. Il nuovo Ecosport sarà offerto in Europa con l’innovativo motore Ford Ecoboost 1.0, Motore dell’Anno 2012, nella versione da 125 cavalli, nonché con un motore benzina 1.5 da 110 cavalli, e con un diesel 1.5 da 90 cavalli, che garantirà al Suv compatto la migliore efficienza della sua classe. “Il nuovo Ecosport europeo è estremamente efficiente, versatile, ed elegante. Assieme alla nuova B-max, alla best-seller Fiesta e al nuovo Tourneo Courier, completerà l’offerta di modelli a misura di città per l’Europa,” ha dichiarato Nick Fitzgerald, ingegnere capo del programma Ecosport. L’ecosport è il primo modello globale Ford completamente sviluppato in Sud America. La prima generazione è nata nel 2003, e si è rapidamente affermata, con 700.000 unità vendute, come uno dei modelli più popolari della regione sudamericana, dove di fatto ha creato un nuovo segmento. L’attuale modello è stato lanciato in Brasile nel settembre dello scorso anno, e sarà uno dei prodotti che guideranno ulteriormente la crescita di Ford in India e Cina, dove arriverà nel corso di quest’anno. Il nuovo Ecosport è il secondo Suv globale Ford, assieme alla Kuga, a essere lanciato in Europa nell’ambito del programma di espansione della gamma di questa categoria. Sarà seguito dalla I comunicati stampa e le immagini sono disponibili su www.Fordmedia.eu Seguici su www.Facebook.com/forditalia, www.Twitter.com/forditalia , www.Youtube.com/forditalia prossima generazione del Ford Edge, un Suv di categoria superiore e dalle dimensioni più generose che si è già dimostrato molto popolare negli Usa e in altri mercati in tutto il mondo. Ford inizierà quest’anno anche la produzione, in Russia, del Suv a sette posti Explorer. La linea dinamica dell’Ecosport è stata perfezionata per massimizzare l’efficienza. Il design contemporaneo e moderno dell’Ecosport restituisce un’idea di dinamismo e sportività. L’anteriore è dominato da un’ampia griglia e dal cofano che si prolunga fluidamente verso il tetto, avvolto dai fari angolari, ed evidenzia il look moderno e tecnologico. A bordo dell’Ecosport sarà disponibile il sistema di connettività e comandi vocali avanzati Sync, e sarà uno dei primi modelli europei a essere dotato di Applink, la tecnologia Ford grazie alla quale è possibile utilizzare le app di smartphone e tablet, come il servizio di streaming musicale Spotify, tramite comodi e sicuri comandi vocali. La funzione Emergency Assistance, inoltre, aiuterà le persone a bordo a mettersi in contatto con i servizi di emergenza in caso d’incidente, telefonando automaticamente al 112 e segnalando la posizione del veicolo, scegliendo la lingua corretta con cui comunicare in base al luogo in cui ci si trova. L’ecosport sarà dotato di una gamma completa di tecnologie di assistenza alla guida, come l’Esp e l’assistenza alla partenza in salita. “L’ecosport è già un’icona in Sud America,” ha aggiunto Fitzgerald. “L’ecosport europeo è pronto a ripetere questo successo, e porterà ai nostri clienti tutto il fascino di questo dinamico modello.”  
   
   
TOYOTA AURIS E RAV4 OTTENGONO IL MASSIMO DELLE 5 STELLE EURO NCAP 2013  
 
Roma, 11 marzo 2013 - A conferma dell’impegno di Toyota nello sviluppo di veicoli equipaggiati con livelli di sicurezza all’avanguardia, la nuova Toyota Auris e il nuovo Rav4 hanno ottenuto il massimo delle 5 Stelle nel programma Euro Ncap 2013, oggi ancora più severo rispetto allo scorso anno. La nuova Toyota Auris Lanciata all’inizio dell’anno, la nuova Auris mantiene gli elevatissimi standard Toyota in fatto di sicurezza sia attiva che passiva, diventando il primo modello del segmento C a raggiungere anche nel 2013 il massimo delle 5 stelle Euro Ncap. La gamma Auris è equipaggiata di serie con Abs, Ripartitore elettronico della frenata (Ebd), Assistenza alla frenata (Ba), Controllo della Stabilità del Veicolo (Vsc) e della trazione (Trc). Inoltre, sono di serie 7 airbag (frontali, laterali, tendina anteriori e posteriori, ginocchia lato guida). L’adozione di diverse componenti ad assorbimento energetico, tra cui il supporto del paraurti, studiate per minimizzare la forza dell’impatto, ha consentito di ridurre le conseguenze degli eventuali impatti con i pedoni, mantenendo però una linea del cofano dalla forma estremamente elegante e decisamente più bassa rispetto a quella dei veicoli prodotti dalla concorrenza. Il nuovo Toyota Rav4 Diventando il primo Suv nel segmento a ottenere le 5 Stelle Euro Ncap 2013, il nuovo Rav4 è basato sull’evoluzione degli straordinari standard di sicurezza per occupanti e pedoni che hanno caratterizzato le tre precedenti generazioni del veicolo. Con la sicurezza degli occupanti e dei pedoni assicurata dai molteplici percorsi di carico presenti all’interno della scocca, il nuovo Rav4 migliora i già eccezionali livelli di sicurezza del modello uscente. Il veicolo è, infatti, equipaggiato con nuovi sedili studiati per ridurre il colpo di frusta e 7 airbag di serie, compreso quello per le ginocchia del guidatore e quelli laterali anteriori a doppia camera. Tra i sistemi di sicurezza attiva presenti a bordo figurano di serie per l’intera gamma l’Abs con Ebd, Ba (Assistente di Frenata), Trc (Controllo della Trazione) e il nuovo sistema Vsc+, che integra il Vsc al Servosterzo Elettrico (Eps) per garantire al veicolo un’eccellente stabilità. Il nuovo Rav4 può essere inoltre equipaggiato con tre nuove tecnologie di avanguardia: il Sistema abbaglianti automatici, l’Avviso del cambio di carreggiata e il Monitoraggio degli angoli ciechi, incrementando ulteriormente gli standard di sicurezza e il comfort a beneficio del guidatore.  
   
   
PROGETTO DI DESIGN AURIS TOURING SPORTS ‘BLACK’  
 
Roma, 11 marzo 2013 - Con livelli di funzionalità ai vertici della categoria e con l’unica trasmissione ibrida del segmento, Auris Touring Sports rappresenta un’offerta estremamente competitiva che va a inserirsi nel cuore del segmento delle Station Wagon compatte. L’audacia e il dinamismo del design esterno esprimono con convinzione le potenzialità dinamiche del veicolo e il piacere di guida che esso è capace di esprimere. Con la sua straordinaria capacità di stivaggio, che può variare da 530 fino a un massimo di 1.658 litri, e con emissioni di Co2 pari a soli 85 g/km, la nuova Auris Touring Sports rappresenta inoltre un nuovo punto di riferimento in termini di funzionalità e costi di gestione. Il progetto di design Auris Touring Sports ‘Black’ è stato sviluppato per illustrare i nuovi e potenziali punti di forza del veicolo originale, asserendo come si possa guardare oltre la mera funzionalità, puntando a potenziare i livelli di appeal e dinamismo. Il design esterno è caratterizzato dalla nuova vernice metallizzata Night Sky Black, con la presenza di esclusivi cerchi in lega da 19” di colore rosso, inserti rossi per i paraurti anteriori e posteriori e di uno straordinario rivestimento per la griglia anteriore. L’aspetto sportivo è sottolineato dalla cromatura del doppio tubo di scarico e dalla vernice più scura delle luci di coda a Led. La qualità premium del veicolo risulta poi evidente dal portapacchi in vernice Piano Black e dai cristalli oscurati. Lo schema cromatico Black & Red si trasferisce all’interno dell’abitacolo. L’utilizzo di pelle nera con doppie cuciture rosse è stato destinato al volante, ai pannelli delle portiere, alla plancia, ai sedili, alla leva del cambio e al freno di stazionamento. Il colore rosso si estende inoltre all’illuminazione del pannello strumenti e alle decorazioni delle bocchette di ventilazione e dei portabicchieri. Il lusso viene infine confermato dalla straordinaria qualità della tappezzeria e dagli esclusivi sedili sportivi in pelle.  
   
   
ANTEPRIMA MONDIALE LA GOLF VARIANT ANCHE CON TRAZIONE INTEGRALE SOLO 3,3 L/100 KM PER LA VERSIONE TDI BLUEMOTION  
 
Verona, 11 marzo 2013 - Al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra fa il suo debutto in anteprima mondiale la nuova Golf Variant, fino a 105 kg più leggera del modello precedente. Per la prima volta nella storia della Golf Variant la Volkswagen propone anche questo modello (gamma di potenza da 85 a 150 Cv) con motorizzazione Tdi Bluemotion dai consumi estremamente ridotti: 110 Cv di potenza, cambio a 6 rapporti e consumo nel ciclo combinato di 3,3 l/100 km (a fronte di emissioni di Co2 di 87 g/km). A Ginevra debutta anche la versione a trazione integrale Golf Variant 4Motion. La nuova Golf Variant è una vettura eclettica, elegante e sportiva che ai bassi consumi, affiancati da prestazioni su strada comunque dinamiche, abbina una notevole versatilità. Ad esempio, rispetto al modello precedente la capacità del bagagliaio è passata da 505 a 605 litri (fino allo schienale dei sedili posteriori) o addirittura a 1.620 litri considerando un volume di carico fino agli schienali dei sedili anteriori e in alto fino al tetto (la precedente: 1.495 litri). Per quanto riguarda l’aspetto, la nuova Golf Variant segue fino alla sagoma delle porte anteriori il profilo preciso e imponente della Golf due volumi. Lo spazio in più tra il montante centrale e il montante posteriore che delimita la coda trasforma la Golf “classica” in una Golf Variant che, rispetto alla versione due volumi, è più lunga di 307 mm e arriva a misurare 4.562 mm.  
   
   
PEUGEOT 2008 IN ITALIA CON UNDICI VERSIONI  
 
Milano, 11 marzo 2013 – Sono stati comunicati la gamma italiana e i prezzi di Peugeot 2008, il crossover urbano che debutta sullo stand del Salone di Ginevra. Di dimensioni compatte (4,16m di lunghezza e 1,74m di larghezza), 2008 offre un´esperienza di viaggio unica grazie al posto di guida innovativo (strutturato intorno al volante compatto, al quadro strumenti in posizione rialzata e al touchscreen), al suo stile dinamico, alla polivalenza di utilizzo e alla possibilità di affrontare con sicurezza i sentieri battuti grazie all’assetto rialzato e al Grip Control. In Italia 2008 sarà commercializzata, al momento del lancio previsto a inizio giugno, con due motorizzazioni benzina (1.2 Vti 82 Cv e 1.6 Vti 120 Cv) e con tre turbodiesel con filtro attivo antiparticolato Fap: 1.4 Hdi, 1.6 e-Hdi 92 Cv (con Stop&start, anche abbinato al cambio robotizzato sei marce) e 1.6 e-Hdi 115 Cv con Stop&start e cambio meccanico sei marce. Altre evoluzioni dei motori 3 cilindri sono previste successivamente. Tre gli allestimenti, tutti decisamente ricchi. Il primo livello, Access, offre: Abs, Esp, Afu (aiuto alla frenata d´emergenza), accensione automatica delle luci di emergenza in caso di forte decelerazione, airbag frontali, laterali e a tendina, barre al tetto, alzacristalli elettrici anteriori, chiusura delle porte in marcia, computer di bordo, panchetta posteriore “magique” (a ribaltamento e sdoppiamento facilitato) nuovi proiettori con fari diurni a led, regolatore/limitatore di velocità, retrovisori a regolazione elettrica e riscaldabili in tinta carrozzeria, volante regolabile in altezza e profondità, sedile conducente regolabile in altezza. A tutto ciò, il livello d´equipaggiamento successivo (Active) aggiunge tra l´altro: cerchi da 16”, climatizzatore manuale, fari fendinebbia, Hill Assist, touchscreen da 7” e volante in pelle. La dotazione di 2008 è massima con l´allestimento Allure, che integra quanto proposto da Active con cerchi in lega da 16”, climatizzatore automatico bi-zona, fendinebbia con funzione cornering, alzacristalli posteriori elettrici, griglia calandra cromata, rivelatore posteriore di ostacoli, sedili avvolgenti (con quello del passeggero regolabile in altezza), rivestimento del tetto Peugeot Led Track, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, attivazione automatica dei proiettori e tergicristallo.  
   
   
MOBILITÀ SOSTENIBILE, AL VIA IL SEMINARIO TECNICO INTERNAZIONALE DI PORTONOVO.  
 
Ancona, 11 marzo 2013 - Migliorare la mobilità in chiave sostenibile rappresenta un’esigenza avvertita e una sfida per affrontare i problemi legati alla congestione da traffico e all’inquinamento urbano. Il tema è al centro del seminario tecnico internazionale che si è aperto il 7 marzo a Portonovo di Ancona. Per tre giorni esperti provenienti da Olanda, Portogallo, Grecia, Austria, Slovenia, Svezia, Germania e Francia affronteranno il tema alla luce delle esperienze maturate nei singoli Paesi. Daranno vita a un confronto tra partner europei nell’ambito di un progetto sulla mobilità sostenibile (Poly-sump), promosso dalla Commissione europea e in vigore fino al 15 ottobre 2014. Le Marche sono la Regione capofila. Insieme ad autorità regionali, esperti e istituti di ricerca europei, dovranno proporre linee guida per sviluppare Piani di mobilità urbana sostenibile. “Negli ultimi tempi il tema della mobilità sostenibile si è imposto prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica”, ha affermato Sergio Strali, dirigente del servizio Trasporti della Regione Marche, nel saluto in apertura dei lavori. “Il progetto Poly-sump ruota attorno al concetto di città diffusa: una rete di territori e di funzioni urbane che necessitano di un piano di mobilità sostenibile a favore dei cittadini. Il seminario di Ancona rappresenta un’utile occasione per delineare insieme i futuri scenari e identificare le buone pratiche da seguire”.  
   
   
UN ESEMPIO DI ECCELLENZA DELLE ‘DUE RUOTE’ A EMPOLI, CHE PIACE ALLE CITTÀ ITALIANE IL PROGETTO DELLA PISTA CICLABILE ILLUSTRATO A BICIFI ALLA FORTEZZA DA BASSO A FIRENZE. INTERESSE ANCHE PER LA CICLOPISTA SULL’ARNO  
 
Empoli, 11 marzo 2013 - Le piste ciclabili di Empoli piacciono alle grandi città italiane. E’ quanto è stato sottolineato dagli organizzatori Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) nei giorni scorsi, alla manifestazione di Firenze “Bicifi”, durante il convegno “Bici in città: si può fare”. Grande attenzione è stata rivolta al progetto delle piste ciclabili del Comune di Empoli da parte delle città di Reggio Emilia, Parma, Trento, Bolzano e Torino, Udine e anche Vienna. “Crediamo fermamente in una Empoli a due ruote – ha commentato l’assessore all’ambiente Niccolò Balducci – e la nostra scommessa è di portare a termine il progetto il prima possibile”. Durante il convegno sono stati illustrati gli interventi realizzati fino ad oggi e anche i prossimi: una prima rete interconnessa su alcuni percorsi da Sovigliana alla Stazione, da Serravalle e Pontorme alla zona ospedaliera e scolastica, e le soluzioni tecniche che verranno utilizzate. Grande interesse anche per la ciclopista dell’Arno, già in stato avanzato di realizzazione da Firenze fino al confine con il Comune di Montelupo e che quindi sarà importante completare anche nel tratto empolese.  
   
   
"WLIT PARIS 2014: LE DONNE E I TRASPORTI"  
 
Parigi, 11 marzo 2013 - Dal 14 al 16 aprile si terrà a Parigi, in Francia, una conferenza intitolata "Wlit Paris 2014: Le donne e i trasporti" (Wlit Paris 2014: Women´s Issues in Transportation). Ad oggi sono pochi gli studi riguardanti gli effetti diversi che le decisioni politiche sui trasporti potrebbero avere su determinati segmenti della popolazione. Le donne, ad esempio, devono affrontare ogni giorno una serie di problematiche legate alla famiglia, al lavoro, alla salute e alla sicurezza, le quali complicano la loro vita. Queste si aggiungono poi alla necessità di spostarsi e alle difficoltà incontrate nel tentare di soddisfare tali esigenze. Le donne usano la macchina per andare al lavoro, all´asilo nido, a fare la spesa o alle visite mediche; ciò aumenta il tempo e il costo per soddisfare le loro esigenze personali e per la casa. La conferenza intende basarsi sulla ricerca relativa al rapporto tra donne e trasporti dei decenni passati e allargare la sua prospettiva, prendendo in considerazione i problemi delle donne rispetto ai trasporti e affrontandoli in maniera più equilibrata, ovvero considerando le donne non solo come destinatari passivi dei servizi di trasporto, ma come parti attive della ricerca, dello sviluppo di politiche, della governance e del controllo, della fornitura di servizi e dell´espansione del commercio in materia di accesso sostenibile e mobilità sicura. La conferenza sarà un forum per le parti interessate per affrontare tali questioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://wiit-paris2014.Sciencesconf.org/?lang=en  
   
   
TOSCANA: SICUREZZA STRADALE, IL PROGETTO SIRSS PROSEGUIRÀ ANCHE NEL 2013  
 
Firenze, 11 marzo 2013 – Il progetto Sirss, cioè il progetto di raccolta informatizzata, catalogazione e georeferenziazione degli incidenti stradale che avvengono in Toscana, andrà avanti. La Giunta regionale ha approvato il 6 marzo il testo della convenzione che sarà firmata da Amministrazione regionale e Province per continuare ad implementare anche nel 2013 questa banca dati, utile per avere un quadro preciso della pericolosità delle strade e per agire in maniera più mirata ed efficace dove si verificano il maggior numero di incidenti. La Regione finanzierà il Sirss per l’annualità 2013 con 150.000 euro. “Il Sirss raccoglie i dati sull’incidentalità per fotografare il grado di rischio sulle strade della regione – ha spiegato l’assessore regionale ad infrastrutture e trasporti Luca Ceccobao –, è uno strumento molto complesso che mette insieme i dati raccolti e trasmessi da tante, diverse, fonti. Come tutti gli strumenti di lavoro è certamente migliorabile, ma in questi anni si è rivelato un valido alleato per evidenziare le situazioni più critiche nella rete della viabilità e per aiutare noi e le Amministrazioni locali a scegliere dove, come e quando intervenire. Data la scarsità delle risorse pubbliche, avere uno strumento che aiuti a fare scelte oculate è quanto mai importante. Per questo la Giunta regionale ha deciso di rinnovare la convenzione con le Province per far proseguire il progetto”. Il progetto Sirss (Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale) è nato nel 2003 grazie ad un’intesa fra Regione Toscana, Province ed Anci Toscana. L’obiettivo era creare una struttura che monitorasse gli incidenti in Toscana, in modo da dare alle pubbliche amministrazioni uno strumento più preciso per la programmazione degli interventi di sicurezza stradale. Il Sirss è stato approvato nel 2007 da Istat come strumento per la rilevazione statistica degli incidenti.  
   
   
SICILIA, ANAS: OGGI IN GAZZETTA UFFICIALE UN BANDO DI GARA DA 720MILA EURO PER LAVORI DI ORDINARIA MANUTENZIONE SULL`AUTOSTRADA `CATANIA-SIRACUSA`, SULLA `TANGENZIALE DI CATANIA` E SULLA STRADA STATALE 114 `ORIENTALE SICULA`  
 
Palermo, 11 marzo 2013 - L`anas pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 11 marzo 2013 un bando di gara relativo ai lavori di manutenzione ordinaria in tratti saltuari dell`autostrada `Catania-siracusa`, del Raccordo autostradale 15 `Tangenziale di Catania`, e della strada statale 114 `Orientale Sicula`, nelle province di Catania e di Siracusa. La durata dei lavori, per un importo complessivo di circa 720mila euro, è fissata in 365 giorni. Le domande di partecipazione devono essere consegnate entro le ore 12.00 del giorno 9 aprile 2013. Per tutte le gare d`appalto le domande vanno fatte pervenire ad Anas S.p.a. Direzione Regionale per la Sicilia, Ufficio Organizzativo Gare - Alcide De Gasperi 247, 90146, Palermo. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it  
   
   
SICILIA, ANAS: AGGIUDICATO BANDO DI GARA PER OLTRE 2,2 MILIONI DI EURO RELATIVO AI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SUL VIADOTTO POSTO TRA IL KM 91,280 E IL KM 91,700 DELLA STRADA STATALE 117/BIS `CENTRALE SICULA`, IN PROVINCIA DI CALTANISSETTA  
 
Palermo, 11 marzo 2013 - L`anas ha pubblicato l’ 8 marzo in Gazzetta Ufficiale l`esito di un bando di gara relativo ai lavori di manutenzione straordinaria per il restauro statico conservativo del viadotto posto nel tratto stradale compreso tra il km 91,280 e il km 91,700 della strada statale 117/Bis `Centrale Sicula`, nel territorio del comune di Gela, in provincia di Caltanissetta. L`importo dei lavori, della durata di 540 giorni e aggiudicati all`impresa Coco Salvatore con sede a Paternò in provincia di Catania, è di oltre 2,2 milioni di euro. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
UNA LETTERA DA RFI A NTV CON UNA PROPOSTA DI ORARIO SULLA LINEA ADRIATICA  
 
 Roma, 11 marzo 2013 - Nella tarda serata del 5 marzo è avvenuto finalmente un fatto positivo. Ntv ha ricevuto una lettera da Rfi con una proposta di orario sulla linea Adriatica che ci avvicina al rispetto dell’impegno di avviare il servizio Milano-ancona il 9 giugno. Ntv è adesso in condizione di concordare con le Regioni Emilia Romagna e Marche la compatibilità di questi nuovi treni con quelli del servizio regionale. Quanto al problema dell’innalzamento del marciapiede nella stazione di Rimini, e alla proposta Ntv di anticipare la copertura dei costi, la stessa lettera Rfi ricevuta ieri sera afferma che l’intervento privato non è una soluzione “contemplata” dalla normativa di settore; non dice dunque che la soluzione non è “consentita” dalla normativa, come invece scrive Rfi nel comunicato stampa odierno. Il significato dei due termini è completamente differente, il secondo proibisce, il primo no. E pertanto Ntv continuerà nell’opportuna sede del Ministero delle Infrastrutture a insistere sulla proposta formulata, per consentire alla città di Rimini di avere un servizio adeguato. Ntv precisa, infine, che ha prospettato la soluzione di Riminifiera solo come eventuale opzione transitoria, e mai alternativa alla fermata nella stazione di Rimini.  
   
   
MORETTI: “REGIONI RISPETTINO IMPEGNI PER I SERVIZI CHE FACCIAMO. SE NON PAGANO RISCHIO CRISI LIQUIDITÀ”  
 
Roma, 11 marzo 2013 - “Abbiamo crediti scaduti con le Regioni per oltre un miliardo di euro e rischiamo di entrare in crisi di liquidità”. Questo l’allarme lanciato il 7 marzo dall’Ad di Fs Italiane, Mauro Moretti, a margine della presentazione della Campagna Treno Verde 2013 di Ferrovie dello Stato Italiane e Legambiente. Il top manager è tornato a sollecitare l’impegno delle Regioni a saldare i crediti dovuti, sottolineando che “questi mancati pagamenti pesano per il fatto che Fs Italiane sta affrontando investimenti per 2,5 miliardi in autofinanziamento per il trasporto locale e deve continuare a pagare lavoratori e fornitori. Non siamo ancora in crisi perché la stiamo gestendo - ha precisato Moretti - ma non possiamo più proseguire in una situazione in cui facciamo un servizio e non veniamo pagati. Se non verranno saldati i pagamenti - ha proseguito - dovremo essere costretti a ridimensionare il servizio, ma anche a scelte più incisive”, ha sottolineato Moretti, spiegando che le Regioni dovranno dimostrare il loro impegno. Secondo l’Ad, l’attuale stallo politico non avrà impatto da questo punto di vista, perché si tratta di decisioni che spettano alle Regioni, nelle quali ci sono anche nuovi Governi: “Penso al caso del Lazio che ci deve 200 milioni, ma sono fiducioso che si possano dare risposte importanti”. Riguardo all’attuale situazione politica nazionale, Moretti ha auspicato la formazione di un governo in tempi rapidi per poter affrontare i problemi delle politiche dei trasporti. Secondo l’Ad, infatti, il nuovo Governo dovrà puntare sui due grandi temi irrisolti: lo sbilanciamento a favore del trasporto su gomma, soprattutto per quello che riguarda lo spostamento delle merci su lunghe distanze, e i mancati investimenti nel trasporto pubblico locale. “In campo trasportistico - ha detto - stiamo andando in senso contrario rispetto agli obiettivi europei. Auspico quindi un Governo rapido e spero che la nuova politica dia risposte, in particolare nel trasporto locale delle grandi città per il quale serve una svolta chiara, mentre il trasporto su camion è sregolato e non garantisce nemmeno i costi relativi alla sicurezza”.  
   
   
PARTITO IL TRENO VERDE 2013 DI LEGAMBIENTE E FERROVIE DELLO STATO ITALIANE DALL’ 8 MARZO ALL’11 APRILE IL TRENO VERDE TOCCHERÀ 8 CITTÀ INCONTRANDO STUDENTI, CITTADINI  
 
Roma, 11 marzo 2013 - L’auto privata resta il mezzo privilegiato dagli italiani per i loro spostamenti in ambito urbano. A ribadirlo è lo studio di Legambiente su 53 capoluoghi italiani secondo cui sono, infatti, ben 45 le città dove i piccoli spostamenti vengono effettuati prevalentemente con il mezzo privato rispetto al trasporto pubblico o la bici e a piedi. A Bolzano, Genova e Campobasso va l’oscar per lo spostamento sostenibile che privilegia gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Maglia nera, invece, a Bergamo, Sassari e Aosta dove i cittadini si muovono principalmente con mezzo privato. A confermare l’abuso dell’auto sono anche i dati degli sforamenti di Pm10 rilevati dalle centraline cittadine. Su 78 città monitorate da Legambiente, sono 13 i capoluoghi che a fine febbraio hanno già superato 30 giorni di sforamento, praticamente oltrepassando il limite di legge un giorno si e uno no. Allarme inquinamento già scattato, invece, a Frosinone, Torino, Monza, Vercelli, Brescia, Milano e Verona che hanno esaurito il limite di 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di concentrazioni (50 µg/m3) per la protezione della salute umana, previsti della normativa vigente. Ossidi di azoto, ozono troposferico, ma soprattutto Pm10 continuano a soffocare le nostre città rendendo l’aria irrespirabile e mettendo la salute dei cittadini a serio rischio. Rischio salute che potrebbe essere limitato se nelle il trasporto urbano non fosse più centrato sull’automobile ma sulla mobilità pubblica con mezzi a basso impatto, compatibile con il rispetto dell’ambiente ma anche con la libertà di ogni cittadino di potersi muovere in città. A portare una boccata d’ossigeno in città, torna anche quest’anno il Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane che per il venticinquesimo anno accende i riflettori sull’inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane e promuove il potenziamento del trasporto pubblico come antidoto principale al soffocamento dei centri urbani. La campagna, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, viaggerà da sud a nord per monitorare, informare, sensibilizzare, educare e promuovere le buone pratiche che privilegiano la mobilità pubblica e l’abbattimento delle polveri inquinanti. Compagno di viaggio del Treno Verde sarà, come nelle precedenti edizioni, il Laboratorio mobile Qualità dell’Aria di Italcertifer, che in ogni città rileverà i dati relativi all’inquinamento acustico e alla qualità dell’aria. Oltre ai valori del Pm10, saranno raccolte informazioni sulle concentrazioni nell’aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono. Dall’ 8 marzo all’11 aprile il Treno Verde toccherà 8 città incontrando studenti, cittadini e amministrazioni per promuovere la qualità dei territori, l’innovazione nei centri urbani e l’attenzione negli stili di vita, puntando il dito innanzitutto sul trasporto privato, una delle principali cause del malessere delle nostre città. Migliorare la mobilità pubblica, incrementando il trasporto pubblico locale e inibendo il traffico privato nei cuori delle città, è uno dei capisaldi delle smart city, tema a cui è dedicata questa edizione della campagna di sensibilizzazione. L’iniziativa è stata presentata il 7 marzo dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane Mauro Moretti, dal presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e dal responsabile area Italia ed Europa di Enel Green Power Roberto Deambrogio. “La bellezza delle città è al centro di questa edizione del Treno Verde – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente -, la riqualificazione dei nostri centri urbani ormai non più attendere. Il trasporto pubblico si conferma un passaggio strategico per il cambiamento e l’innovazione delle nostre città. A ricordarcelo è anche l’Europa che dedica il 2013 alla qualità dell’aria e la sentenza del 19 dicembre scorso della Corte di Giustizia europea che ha confermato il ricorso per l’inadempienza dell’Italia rispetto ai livelli di Pm10 nelle città italiane. Nonostante questo nulla è cambiato e anche nel 2013 siamo già molto lontani dagli obiettivi previsti, continuando ad accumulare ritardo nella competizione con la qualità della vita delle città europee. Occorre un radicale cambio di passo nel pensare la mobilità e il trasporto pubblico, l’appuntamento con l’innovazione e la qualificazione dei nostri centri urbani deve diventare una priorità. I cittadini vanno aiutati e incentivati a cambiare abitudini; in troppi, infatti, non riescono ad abbandonare il mezzo privato ma questo sarà possibile solo quando l’alternativa che il trasporto pubblico offre sarà valida, innovativa e competitiva”. Partito il 7 marzo da Roma, il Treno Verde si dirigerà quindi a Bari, Reggio Calabria e Salerno per poi ritornare a fare tappa nella capitale e proseguire ancora verso Firenze, Bologna, Milano e concluderà il viaggio a Torino l’11 aprile. “L’obiettivo di tutti dovrebbe essere quello di un Paese con un sistema di trasporti riequilibrato in favore del ferro – dichiara Mauro Moretti, amministratore di Fs -. Da parte sua, il Gruppo Fs Italiane è impegnato ogni giorno sulla sostenibilità ambientale delle proprie attività: dall’uso razionale delle risorse naturali all’efficienza energetica, dalla promozione di fonti rinnovabili alla riduzione delle emissioni di gas serra. L’impegno è anche quello di rendere i nostri clienti più consapevoli del grande valore ambientale della loro scelta. Bastano pochi dati per rendersene conto: nel 2012 il settore dei trasporti ha prodotto complessivamente il 30% delle emissioni di anidride carbonica, soprattutto a causa del traffico su strada. Di questi solo il 2% è stato determinato dal trasporto su ferro: i circa 25 milioni di viaggiatori delle Frecce Av hanno impedito che ben 600mila tonnellate di Co2 finissero nell’atmosfera. I passeggeri in più che in un anno hanno scelto le Frecce, anche il Frecciabianca, nel 2012 hanno abbattuto di ulteriori 60mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica. Anche di questo siamo orgogliosi”. Oltre al trasporto pubblico, protagonisti del rinnovamento urbano sono le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica negli edifici. Ed è per questo che anche quest’anno Enel Green Power collabora con il Treno Verde per avvicinare i cittadini a tutte le principali tecnologie legate all’idroelettrico, eolico, solare, geotermico e biomasse. “Sosteniamo iniziative come il ‘Treno Verde’ promosso da Legambiente perché crediamo fortemente nel valore e nelle potenzialità della “green economy” come motore di sviluppo sostenibile per il nostro Paese e non solo. Fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetico, mobilità sostenibile e reti intelligenti sono gli elementi fondanti delle ‘smart city’, un progetto di nuovi modelli urbani che in Italia vedono il Gruppo Enel partner dei comuni più virtuosi - commenta Roberto Deambrogio, responsabile Italia ed Europa di Enel Green Power - Una produzione sostenibile dell´energia, che passa per un utilizzo efficiente e ambientalmente compatibile delle risorse rinnovabili presenti sul territorio, la maggior attenzione al risparmio energetico e lo sviluppo e diffusione della mobilità elettrica, costituiscono infatti le basi per contrastare i mutamenti climatici e costruire un futuro a basso impatto ambientale.”  
   
   
TRENI: PIÙ PASSEGGERI SULLE FRECCE MENO CO2: NEL 2012 EMISSIONI ABBATTUTE DI ULTERIORI 60MILA TONNELLATE  
 
Roma, 11 marzo 2013 - Le Frecce Trenitalia sempre più amiche dell’ambiente: in un anno risparmiate ulteriori 60mila tonnellate di Co2. La forte crescita di viaggiatori registrata dalle Frecce Trenitalia (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) sta producendo effetti positivi anche sull’ambiente, consentendo un forte risparmio energetico per il Paese e riducendo le emissioni di gas serra e di inquinanti quali particolato, ossidi di azoto e idrocarburi non metanici. Nel 2012 i viaggiatori delle Frecce hanno sfiorato i 40 milioni (+ 6,5% vs 2011) ed è cresciuta la loro percorrenza media, tanto che i chilometri complessivi percorsi da tutti i passeggeri hanno raggiunto i 12 miliardi e 310 milioni, con un balzo in avanti del 7,2%. Gli 829 milioni di km in più percorsi dai passeggeri con le Frecce hanno consentito, per esempio, confrontando 2012 con 2011, di risparmiare all’atmosfera l’emissione di 60.000 tonnellate di Co2 rispetto alla scelta dell’auto privata o 94.000 tonnellate in confronto con l’aereo. Tradotto in numeri verdi assoluti, le Frecce consentono ogni anno un risparmio di 900.000 tonnellate di Co2 , rispetto a quelle prodotte se gli stessi passeggeri scegliessero l’auto privata, e di 1.400.000 tonnellate rispetto al vettore aereo *. Per assecondare e incentivare le scelte ecologicamente virtuose degli italiani, Trenitalia ha potenziato la sua offerta che, sempre nel 2012, ha visto crescere il numero complessivo delle Frecce, 70.895 (+4%), con una media di circa 194 corse giornaliere. Ulteriori input a una mobilità sostenibile Trenitalia li ha offerti, negli ultimi mesi, sia con scelte strategiche finalizzate a migliorare la qualità del trasporto locale (programmato e finanziato dalle Regioni), assommano a due miliardi e mezzo di euro gli investimenti per ammodernare la flotta dei treni regionali, sia mettendo a punto particolari iniziative e servizi destinati ai suoi clienti. Da ricordare, tra gli altri, Ecorent, noleggio di auto elettriche a disposizione a Roma Termini e a Milano Centrale, la bici Tern Link P9 Frecciarossa, acquistabile con particolari facilitazioni per i clienti Trenitalia, pieghevole e maneggevole, trasportabile gratis su tutti i treni, il servizio di car sharing con tariffe agevolate in 10 grandi stazioni italiane, una nuova sezione “Trenitalia e l’ambiente” dedicata ai temi ecologici nel sito istituzionale trenitalia.Com.  
   
   
TRENORD, LOMBARDIA: LA PRIORITÀ È LA TUTELA DEI PENDOLARI  
 
 Milano, 11 marzo 2013 - "Apprezzo molto il senso di responsabilità dimostrato dal sindacato Orsa dei dipendenti di Trenord, che ha individuato una soluzione alternativa allo sciopero, per portare avanti le istanze contrattuali dei propri iscritti". Con questo parole l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni risponde a una lettera del segretario lombardo del sindacato autonomo dei ferrovieri, Adriano Coscia, che annuncia, per la fine di marzo, un´azione di sensibilizzazione degli utenti, senza che il personale si astenga dai propri turni. "Senza volere sminuire l´importanza delle rivendicazioni di chi, comunque, ha un contratto che garantisce il proprio posto di lavoro - sottolinea Gilardoni - ribadisco che in questo momento la priorità deve essere quella di tutelare i pendolari, tra i quali ci sono spesso persone che hanno un´occupazione precaria quando, addirittura, non ne hanno alcuna. Fare ricadere i disagi di ulteriori scioperi su queste categorie particolarmente fragili, sarebbe un gesto intollerabile". "Per questo - conclude l´assessore - auspico che si faccia uno sforzo comune per superare l´attuale situazione e che tutti si sia disposti a fare un passo indietro per compierne tre in avanti, per il bene dell´azienda e del nostro territorio. Il mio bisnonno era un ferroviere ed era molto orgoglioso del suo lavoro: il mio desiderio è che il futuro di Trenord sia quello di una società capace di garantire le performance ai livelli della migliore concorrenza mondiale e renda i propri dipendenti orgogliosi di indossarne la divisa".  
   
   
NTV: IN MERITO ALLA NOTA DI RFI  
 
Roma, 11 marzo 2013 - In merito alla nota di Rfi, Ntv, precisa che l’amministratore delegato non ha mai dichiarato a nessuno che la Stazione di Rimini non rispetti le norme. Ha dichiarato invece che la stazione di Rimini non è attrezzata con i marciapiedi rialzati di cui hanno bisogno i treni Italo, che sono costruiti secondo i più moderni standard europei di interoperabilità. Ntv ribadisce la propria determinazione a realizzare l’intervento anticipando i fondi necessari, da restituire se e quando l’intervento sarà inserito in un futuro contratto di programma. Tale soluzione non sembra vietata da alcuna normativa di settore e pertanto Ntv è in attesa delle determinazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, confida, saranno sicuramente favorevoli, in quanto l’operazione è a tutto vantaggio delle popolazioni interessate a questo nuovo servizio che finalmente porta sulla direttrice adriatica i benefici dell’Alta velocità.