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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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PROCLAMATI I VINCITORI DELL´EDIZIONE 2013 DEL PREMIO PER IL PATRIMONIO CULTURALE UNIONE EUROPEA / EUROPA NOSTRA |
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Bruxelles, 27 marzo 2013 - Ieri
sono stati proclamati i vincitori dell´edizione 2013 del Premio dell´Unione
europea/Europa Nostra per la conservazione del patrimonio culturale (vedasi
oltre per informazioni particolareggiate). Ai trenta vincitori, selezionati tra
quasi 200 progetti candidati, viene assegnato tale riconoscimento per i
risultati raggiunti in quattro ambiti: conservazione, ricerca, contributi
esemplari, nonché istruzione, formazione e sensibilizzazione. La cerimonia di
premiazione avrà luogo ad Atene il 16 giugno all´Odéion di Erode Attico, alla
presenza del Presidente della Repubblica ellenica Karolos Papoulias, di
Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la cultura, il
multilinguismo e la gioventù, e del tenore di fama mondiale Plácido Domingo,
presidente di Europa Nostra. L´evento avrà luogo sotto l´alto patrocinio del
Presidente della Repubblica ellenica. Ad Atene sei dei trenta progetti vincitori
saranno insigniti del gran premio ed uno dei vincitori riceverà il premio della
giuria popolare decretato a seguito di una votazione online svolta da Europa
Nostra.
"Porgo le mie più calorose congratulazioni ai vincitori di questa
edizione, i quali rappresentano la passione e la professionalità che
costituiscono il tratto distintivo del patrimonio culturale europeo con la sua
incredibile ricchezza e diversità. Il passato ha molto da insegnarci sul
presente e sul futuro; dobbiamo pertanto fare in modo che il nostro patrimonio
possa essere apprezzato dal maggior numero possibile di persone oggi e
impegnarci al massimo perché anche le generazioni future possano goderne. La
Commissione europea continuerà a dare il suo sostegno a questo premio e ad
altri progetti dedicati al patrimonio culturale grazie al nostro nuovo
programma Europa creativa e ad altre forme di finanziamento dell´Unione
europea", ha dichiarato la Commissaria Vassiliou.
"In occasione del cinquantesimo anno di attività del nostro
movimento paneuropeo rendo omaggio a questi eccellenti risultati che dimostrano
il grande impegno dei cittadini e delle comunità d´Europa. Mi rallegro che i
primi cinquant´anni di Europa Nostra coincidano con l´Anno europeo dei
cittadini, che costituisce l´occasione ideale per porre in rilievo
l´eccezionale capacità del patrimonio culturale di rafforzare la nostra
coscienza civica ed il senso di appartenenza alla grande famiglia europea.
Questo retaggio dà forza a tutti noi infondendoci creatività e innovazione.
Dobbiamo quindi lavorare insieme per salvare e onorare i tesori che ci
circondano anche nei prossimi cinquant´anni e oltre," ha aggiunto Plácido
Domingo.
Contesto
Giurie specializzate, composte da esperti indipendenti di tutta Europa,
valutano i progetti candidati a quattro categorie di premi: conservazione,
ricerca, contributi esemplari, e da ultimo istruzione, formazione e
sensibilizzazione. Tutti i vincitori riceveranno una targa o un trofeo. I sei
vincitori del gran premio riceveranno inoltre 10 000 euro ciascuno.
I premi beneficiano del sostegno del programma Cultura dell´Ue, che dal
2007 ha investito oltre 32 milioni di euro nel cofinanziamento di progetti
relativi al patrimonio culturale. Intervengono anche altri programmi dell´Ue:
il Fondo regionale di sviluppo europeo ha stanziato per la cultura 6 miliardi
di euro nel periodo 2007-2013; di tale importo, 3 miliardi sono destinati alla
protezione e conservazione del patrimonio culturale, 2,2 miliardi allo sviluppo
dell´infrastruttura culturale e 775 milioni al cofinanziamento di servizi
culturali quali la formazione professionale e l´istruzione nel campo artistico
e della tutela del patrimonio. Altri 150 milioni di euro rappresentano il
contributo dei Programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico dell´Ue
dal 1998.
Il patrimonio culturale apporta un contributo importante, ma spesso
sottovalutato, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita. Tale settore
rappresenta una parte consistente delle attività culturali e creative, che
danno lavoro a circa 8 milioni di persone nell´Ue e rappresentano fino al 4,5%
del Pil dell´Europa. La spesa di organismi pubblici e privati per la
conservazione del patrimonio culturale nell´Ue è stimata a 5 miliardi di euro
l´anno. I dati numerici pubblicati dall´Organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico (Ocse) indicano che il 40% del turismo mondiale integra
aspetti culturali. Il patrimonio culturale costituisce altresì una delle
principali risorse dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale.
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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO 2013 |
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Perugia, 27 marzo 2013 - In
occasione della Conferenza Stampa di presentazione del Festival Internazionale
di Giornalismo 2013, la Camera di Commercio di Perugia e la Camera di Commercio
di Terni hanno illustrato i contenuti
della Iv Edizione del Premio Internazionale di Giornalismo “Raccontami l’Umbria
– Stories on Umbria”, inserita come le precedenti nel programma ufficiale del
Festival. La cerimonia di premiazione di
“Raccontami l’Umbria” 2013 si terrà difatti il 27 aprile alle 11.30, al Centro
Servizi Camerali “G. Alessi” di Perugia.
Presidente della Giuria per l’anno 2013 è il Giornalista Bruno
Gambacorta, che sarà affiancato dai presidenti delle Camere di Commercio di
Perugia e Terni Giorgio Mencaroni e Enrico Cipiccia, dai segretari generali dei
due enti Mario Pera e Giuliana Piandoro, da Paola Buonomo, responsabile dell’Ufficio
Stampa e Comunicazione della Camera di Commercio di Perugia e dai giornalisti
Dennis Redmont, Federico Fioravanti e
Egidio Urbanella.
Nei lavori in concorso per la Iv Edizione del Premio, la Giuria ha
cercato di individuare e isolare la capacità dell’autore di risalire e
coniugare gli elementi fondanti della terra Umbra, custode di straordinarie eccellenze
artistiche, ambientali, culturali, ma anche economiche, come sono molte
realizzazioni del sistema produttivo regionale.
“Raccontami l’Umbria” si articola in 3 sezioni:
Stampa: articoli foto-giornalistici pubblicati su quotidiani o
periodici, nazionali e internazionali, fra il 1° gennaio 2012 e il 28 febbraio
2013;
Web: articoli pubblicati su
testate on line fra il 1° gennaio 2012 e il 28 febbraio 2013;
Televisione: servizi andati in onda fra il 1° gennaio 2012 e il 28
febbraio 2013.
“Siamo compiaciuti per il numero crescente di adesioni, che testimonia
un apprezzamento sempre più vasto e diffuso in tutto il mondo – ha dichiarato
il presidente della Giuria Bruno Gambacorta – ma soprattutto ci gratifica la
partecipazione di candidati di notevole caratura professionale, capaci di
esprimersi ad altissimo livello su testate prestigiose: New York Times,
Financial Times, International Herald Tribune, L’espresso, Telegraph, The Mail
on Sunday, solo per citarne alcune”.
“In questi quattro anni di
storia “Raccontami l’Umbria” è riuscito
ad attirare l’attenzione di giornalisti, autori, produttori Tv e web, di ogni
parte del mondo – ha ricordato il Presidente della Camera di Commercio di
Perugia Giorgio Mencaroni. “E’ questa la comunicazione che serve ad una regione come l’Umbria: attenta,
raffinata, capace di scrutare e portare alla luce le innumerevoli gemme che
impreziosiscono la nostra terra. “Raccontami l’Umbria” va in questa direzione:
sollecitare l’interesse dei media per un luogo straordinario, ma che per essere
apprezzato deve prima di tutto essere conosciuto. Ogni articolo, ogni servizio
telegiornalistico, ogni reportage partecipante al Premio è come una piccola
“case history” sulla nostra cultura, la nostra arte, sull’ambiente, sul nostro
modo di vivere e fare economia”.
L’appuntamento con “Raccontami l’ ”Umbria – Stories on Umbria” è per
sabato 27 aprile, quarta giornata del Festival Internazionale del Giornalismo,
per la cerimonia di premiazione che si terrà al Centro Servizi Camerali
“G.alessi” di Perugia. La Camera di Commercio di Perugia sarà presente alla Vii
edizione del Festival Internazionale di Giornalismo fin dal primo giorno, visto
che alcune delle iniziative in programma si terranno presso il Centro Servizi
Camerali “G.alessi” di via Mazzini. In questo spazio, recuperato alla città da
un intervento voluto e finanziato dall’Ente camerale, per tutta la durata del
Festival sarà proposta l’esposizione delle migliori tipicità del settore
agroalimentare umbro e, ovviamente, la loro degustazione.
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IL NUOVO STILE DEL BUSINESS: COMUNICAZIONE D´IMPRESA E NUOVI MERCATI. |
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Milano, 27 marzo 2013 - Se “la specie più forte è quella che risponde
meglio al cambiamento” per tutte le imprese è fondamentale sapersi adeguare
alle nuove esigenze dettate dal mercato. È questo il concetto alla base del
convegno “Il nuovo stile del business” che si è tenuto - lunedì 25 marzo- a Sondrio. Organizzato
dalla Sezione Terzario Avanzato di Confindustria Sondrio con la partecipazione
di Unicom, l´evento si è presentato come un momento di riflessione e confronto
sulla comunicazione d´impresa quale indispensabile strumento a disposizione
degli imprenditori per affrontare i cambiamenti dei mercati di riferimento.
“La comunicazione rappresenta una leva strategica per lo sviluppo
economico e sociale del nostro Paese, le nostre imprese non possono prescindere
dal comunicare se vogliono diffondere il valore del loro brand e dei loro
prodotti/servizi. Solo comunicando con strategia, chiarezza e professionalità
otterranno la credibilità strategica e reddituale, la competitività necessaria
per operare con successo nell’ambiente economico e sociale di riferimento”
queste le parole di Donatella Consolandi, Presidente di Unicom.
Ma comunicazione d´impresa significa anche comunicazione integrata: i
valori di un prodotto e della sua marca ed il suo posizionamento sul mercato,
dipendono infatti da una serie di fattori affrontati nel corso del convegno da
Alessandro Bianca, consulente di marketing e comunicazione integrata e
attualmente C.o.o. E Strategic Planner dell’agenzia Publione S.r.l. (associata
Unicom). “La strategia è il primo indispensabile aspetto di successo per una
buona comunicazione d´impresa: l´analisi del posizionamento, degli obiettivi e
del target di riferimento sono domande a cui è imprescindibile dare una
risposta - ha spiegato -. Questa la base di una buona comunicazione d´impresa
basata sull´integrazione delle caratteristiche del prodotto per raggiungere
opportuni obiettivi in termini di comportamento del consumatore finale”.
La comunicazione d´impresa illustrata da Alessandro Bianca è quindi la
capacità professionale di fare un´ottima comunicazione integrata attraverso la
giusta strategia, che non è altro che “saper identificare i desideri più o meno
palesi del nostro interlocutore e trasformarli in una realtà raccontata in modo
facilmente percepibile” ha concluso.
Racconti che trasformano i mercati in conversazioni e anticiparli,
prevederli, ma soprattutto comprenderli è un passaggio indispensabile per ogni
imprenditore. Affrontarli, posizionarsi al loro interno e conquistarli è una
strategia e un processo di comunicazione fondamentale per la crescita di
un´impresa. Comunicare quindi, non solo verso il consumatore, ma anche in un
mercato business to business. A questo proposito fondamentale spunto di
riflessione è stato l´intervento di Federico Rossi, consigliere nazionale di
Unicom.
Social media e aziende Btob, un binomio possibile? Questa la domanda
che ha posto al pubblico. "Non solo possibile ma ormai necessario - ha
chiarito -. Il prodotto, inteso come promessa funzionale e caratteristiche
tecniche, infatti, oggi è troppo facilmente e velocemente imitabile. Per quanto
l´innovazione di prodotto e di processo restino delle direttrici chiave per le
aziende industriali, non permettono più di costruire un vantaggio competitivo
duraturo nel tempo. Le features, la qualità e l´affidabilità del prodotto
costituiscono oggi non più il punto di arrivo ma un pre-requisito di partenza
imprescindibile, senza il quale non si riesce neanche ad entrare nell´area
competitiva."
“Cosa c´é di veramente inimitabile?”, ha continuato Rossi, "Il dna
profondo dell´azienda, il mix di mission, vision, stile imprenditoriale,
organizzazione, strategia e anche ovviamente prodotti e innovazione. Tutti
elementi che concorrono a fare dell´azienda una marca. La gestione strategica
attenta dei rapporti tra marca e cliente e delle esperienze che questo vive in
tutti i momenti di contatto con l´azienda è oggi imprescindibile. In
quest´ambito assume centralità la gestione delle relazioni siano esse
"fisiche" o digitali".
"Tutti i momenti di contatto - ha concluso Rossi - sono oggi
fondamentali, dalla centralinista all´agente, ma allo stesso modo i social
media non possono essere più interpretati dalle aziende Btob come un passatempo
per ragazzi internet-victim o come una leva afferente esclusivamente al mondo
Btoc. I social network sono oggi uno strumento aggiuntivo per gestire in modo
sistematico i rapporti con i clienti e più in generale gli stakeholder e
l´ambiente di riferimento. E non serve nascondersi perché tanto in facebook,
twitter o linkedin ci sarà già qualcuno che sta parlando (bene o male) della
vostra impresa".
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ADDIO CARDO. AL PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA ARRIVA L’AQUILA FIRMATA PAOLO TAIT |
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Trento, 26 marzo 2013 - La cerimonia del
41° Premio Itas del Libro di Montagna, prevista a Trento il prossimo 30 aprile,
assegnerà, secondo quanto previsto dal nuovo Regolamento, un premio alla opera narrativa o non narrativa
sull’alpinismo, la storia della montagna, i viaggi, la cultura e lo sviluppo,
l’avventura, e in generale sulla montagna come vita e un premio alla miglior
opera prima pubblicata sul tema della montagna. A consegnare i riconoscimenti
sarà il nuovo presidente di giuria del Premio, Enrico Brizzi.
Anche il trofeo sarà totalmente nuovo. Al “cardo d’oro”, opera d’arte firmata da Mastro7, si sostituisce l’Aquila Itas, una
preziosa formella in rame e smalto fatta realizzare da Itas in esclusiva dal
noto artista trentino Paolo Tait.
A Paolo Tait, Itas ha chiesto di comunicare
e di interpretare i valori della sua bicentenaria presenza sul territorio:
mutualità, indipendenza, flessibilità, vicinanza e forza. «L’aquila
caratterizza il nostro marchio da tempo - sottolinea il presidente del gruppo
Itas Giovanni Di Benedetto - ed è lo stemma della Regione Trentino-alto Adige,
il territorio dove Itas è nata. È parso naturale, dunque, commissionare
all´artista Paolo Tait un´opera il cui soggetto proponesse un´aquila in volo:
alta, lungimirante e protettiva».
Un incontro, quello tra Itas e Paolo Tait nato soprattutto
grazie ad una monografia dell’artista dedicata al tema del bestiario e frutto
di 12 anni di ricerche avviate nel 1992 e conclusesi all´incirca nel 2003,
tutte dedicate agli animali. Di qui l’idea di chiedere a Tait di realizzare il
nuovo e prezioso emblema del premio. Dopo la realizzazione di ben 15 serigrafie
intitolate "Volo alto" nelle quali il soggetto è l´aquila, elegante
animale simbolo del gruppo assicurativo e della terra trentina, altri studi ed
elaborazioni hanno infine portato all’opera finale. «L´aquila che ne risulta al centro della raffigurazione – racconta
Paolo Tait - è la mediazione tra il mio approccio attento a sottolineare la
rapacità dell´animale (una rapacità intesa come istante del volo, come
metonimia dell´atto stesso del volare) e la volontà, invece, del Gruppo Itas di
puntare soprattutto all’armonia e ai significati del volo di questo animale,
dando un taglio molto figurativo per rendere l´opera più diretta e fruibile
possibile. Il risultato ottenuto manifesta a tutti gli effetti ciò che per me
rappresenta l´aquila, ovvero la libertà del volo che si alza al di sopra delle
meschinità umane».
Alla precisione quasi didascalica della
descrizione dell´aquila si abbina però la scelta del supporto e della tecnica
artistica che vede l´uso dello smalto su
rame, al fine di rendere unico e imprevedibile il risultato finale di ognuna delle tre
formelle quadrate, da 50 cm
per 50 cm,
riservate ai vincitori: l´azione del fuoco nella fase di fusione dello smalto,
infatti, aggiunge imprevedibilità e unicità all’opera finita. Una tecnica che
in qualche modo ricorda l´agire dell´aquila, fatto di gesti sicuri ma anche
imprevedibili, e della sua metafora palesata attraverso una tecnica che come
dichiara Paolo Tait:«somma l’azione artistica meditata e controllata alla
ricerca del conscio e dell’inconscio, di quello che si conosce e di quello che
si deve ancora manifestare».
L´esecuzione dell´Aquila Itas si concretizza in
una tecnica mista. Sopra una lastra quadrata di rame, da 50 cm di lato e dallo
spessore di 3 mm,
che ha subito una pulizia assoluta della superficie attraverso il decapaggio,
viene in prima istanza predisposto lo smalto della parte posteriore, al fine di
bloccare la dilatazione del rame durante le infornate successive nella fase di
fusione dello smalto sulla fronte della lastra. Il disegno della parte
anteriore della formella, del resto, è il risultato di numerose stratificazioni
di smalto distribuito lungo la superficie tramite l´ausilio di una serie di
maschere.
L’artista è a
disposizione per approfondire le tematiche riguardanti la nascita e la
realizzazione dell’Aquila Itas. Se interessati, saremo lieti di fissare
un’intervista con Paolo Tait. È a disposizione anche uno shooting fotografico
con tutte le fasi di realizzazione dell’opera.
Premio Itas
del Libro di Montagna in sintesi
La storia è iniziata 40
anni fa con un’intuizione della dirigenza Itas: perché non tentare di bissare
con i libri il consenso ottenuto dai film sulla montagna nell’ambito del
Trentofilmfestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura "Città
di Trento". Detto, fatto. Ed è così che per celebrare i suoi 150 anni di
vita, Itas avviò il premio in collaborazione con lo stesso Trentofilmfestival,
diventando evento clou nel calendario della kermesse cinematografica. Oggi i
numeri e i nomi parlano da soli: una media di 50-60 case editrici presenti a
ogni edizione (tra le maggiori a livello nazionale quali Longanesi, Mondadori,
Einaudi, Zanichelli, Mursia), oltre 5.000 i volumi che hanno partecipato alle
selezioni. E poi ci sono i tanti meriti per aver permesso a opere magnifiche di
essere conosciute da un pubblico più grande, che le ha promosse a bestseller e
alla fama oltre confine, come è successo a Robert Schneider, premiato per Le
voci dal Mondo prima di accreditarsi scrittore a livello europeo.
La 41esima edizione del
Premio Itas del Libro di Montagna si annuncia con un’intensa carica
innovativa, aperta ai giovani, agli emergenti e alle nuove tecnologie. Per
il 2013, infatti, Itas affianca alla formula “storica” del premio - dedicato
all’opera narrativa o non narrativa sull’alpinismo, la storia della montagna, i
viaggi, la cultura e lo sviluppo, l’avventura, e in generale sulla montagna
come vita - il riconoscimento per la miglior opera prima pubblicata sul tema
della montagna e il Premio Itas giovani: Premio Itas “Montagnav(v)entura”. A
concorrere sono chiamati con inediti in italiano gli aspiranti scrittori tra i
16 e i 26 anni e la sintonia con i tempi si vede anche nella formula di
partecipazione decisa per i ragazzi. Tra i generi proposti, oltre all’umorismo
e al fantasy, una terza sezione: R@cconto, basato sulle nuove modalità di
comunicazione, come sms, email, chat, social network e blog. Una scelta
meditata e sentita che parla da sola e dimostra quanto il Premio Itas sappia
stare al passo con l’evoluzione del tempo in tutte le sue sfaccettature.
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SMARKETING COMUNICAZIONE PER TUTTI I PICCOLI CHE HANNO GRANDI COSE DA DIRE PICCOLO MANUALE DI COMUNICAZIONE DEDICATO ALLE ASSOCIAZIONI, AL MONDO DEL NON PROFIT E ALLE IMPRESE DELL’ECONOMIA RESPONSABILE |
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Milano, 27 marzo 2013 - Smarketing è un libro che non spiega come
cambiare il marketing, ma come farne a meno. Un libro per diventare “partigiani
della comunicazione”, disintossicarsi dal marketing e dimenticare la lingua
matrigna della pubblicità. Un libretto delle istruzioni essenziale, dedicato a
piccole organizzazioni profit e non profit - associazioni, cooperative, imprese
sociali, enti locali - per imparare a comunicare bene con pochi soldi, in modo
chiaro, reciproco e leale. Un vademecum per chi fa già formaggio biologico,
scarpe ecologiche o informazione di qualità, ma non ha ancora imparato a comunicarlo
in modo efficace. Leggi l’indice qui.
Che senso ha essere “buoni” se nessuno lo viene a sapere? Spesso
infatti, se sei un “piccolo” (una formica), hai grandi cose da dire ma pochi
mezzi per dirle: Smarketing fornisce alle formiche la cassetta degli attrezzi
per dire bene cose buone. Spiega perché non conviene spendere molti soldi per
comunicare nel frastuono con una massa di persone, ma solo quanto basta per
farsi trovare da chi fa parte del proprio “starget” e instaurare con loro una
comunicazione-conversazione reciproca e duratura. Non per vendere più che puoi,
ma per vendere il giusto, a lungo. Funziona. Ecco perché i dinosauri si sono
estinti e le formiche no. Leggi "A che cosa serve" qui.
Basta però evitare gli errori più comuni. Sono infatti pochi banali
errori - e sempre gli stessi - a rendere disastrosa la comunicazione dei
piccoli. Questo libro spiega come riconoscerli ed evitarli: da un dominio
troppo lungo su Internet a un volantino confuso e infelice, alla perdita della
reputazione. Marco Geronimi Stoll passa poi alla pars costruens: “Ora siamo
pronti a passare dal vecchio mondo, dominato da pochi
comunicatori-specializzati, a quello nuovo, dove siamo tutti dilettanti
competenti”. Nel capitolo 3 -ad esempio- s’impara a “essere dei geni”, a
spargere idee come fanno gli alberi con i semi o a usare le idee
copia-incolla.
L’obiettivo finale? Diventare dilettanti competenti. Smarketing spiega
con linguaggio svelto e concreto da dove partire per ideare un nome. O scrivere
un volantino. Essere capaci di “farsi trovare” su internet. Progettare uno
stand. Non farsi “disabilitare” dai tecnici. Raccontare la propria storia senza
raccontare storie. Un vademecum perfetto per chi - senza essere un
professionista della comunicazione - lavora (e comunica) in imprese o
associazioni che nella loro missione perseguono valori sociali, culturali,
ambientali e intendono costruire una nuova economia di relazione, sobria e
solidale. Leggi "Per chi è" qui.
“Smarketing” di Marco Geronimi Stoll. 192 pagine, 12 euro (Altreconomia
Edizioni)
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ALPI: SCADE TERMINE PER PARTECIPARE A “PREMIO RIGONI STERN” |
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Venezia, 27 marzo 2013
- Scade
il 31 marzo il termine per la
presentazione dei lavori di coloro
che intendono partecipare, nella
sezione dedicata alla saggistica, al
concorso per l’assegnazione del premio “Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi”, dedicato alla memoria del grande scrittore. Il premio si articola in due sezioni, narrativa e saggistica, ciascuna
di durata biennale.
I
lavori dovranno essere inviati alla Segreteria della
giuria, presso il Museo degli Usi e Costumi della
Gente Trentina, a San Michele all´Adige (Tn). Il premio verrà consegnato al
vincitore durante la cerimonia di
premiazione che si svolgerà ad Asiago.
Il
riconoscimento, che ha il sostegno anche della
Regione del Veneto tramite l’assessorato alla
cultura, è nato per favorire lo sviluppo del contesto culturale poliglotta che
fa riferimento alle Alpi, al loro paesaggio e alle loro genti. Istituito con
l’intento di onorare la memoria di
Mario Rigoni Stern e della sua
opera, il premio intende perpetuarne i valori di fratellanza
tra i popoli, di rispetto dell’ambiente, di umanità alpina.
Il
regolamento prevede che il concorso
per i saggi abbia sede ad Asiago con premiazione negli anni dispari, mentre per
la narrativa la
premiazione ha sede a Riva del Garda negli anni pari.
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MARCHE: DEFINITO IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE PER LA CULTURA 2013 |
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Ancona, 27 marzo 2013 - La
Giunta regionale ha approvato il documento di programmazione annuale per la
cultura, che raggruppa in un unico atto criteri di riparto e modalità attuative
per i diversi ambiti di intervento regionale in materia, dallo spettacolo ai
beni culturali, dalle diverse attività di promozione della cultura e tramite la
cultura (mostre, festival, premi e rassegne) al sostegno alle funzioni di musei,
biblioteche, archivi. Le risorse che la Regione destina al settore sono
significative: si tratta di oltre 8 milioni di risorse ordinarie annuali, con
una flessione di circa il 20% rispetto al 2012, in analogia con quanto fatto
nei diversi settori del governo regionale, in un momento in cui l’intervento
pubblico si ridimensiona, costretto dalla crisi a concentrarsi sui servizi
essenziali. “Ma la cultura – spiega l’assessore Pietro Marcolini - è
essenziale, anche in quanto leva strategica di sviluppo e, con questa
convinzione, l’apparente riduzione della capacità di spesa viene compensata
abbondantemente con l’attivazione di risorse aggiuntive, destinate alla
progettualità interdisciplinare connessa alla cultura”. In questo senso sono
state avviate linee di intervento destinate al territorio che possono contare
su oltre 22 milioni di euro, risorse in parte già stanziate nelle precedenti
annualità, ma che giungono quest’anno alla fase attuativa. Il riferimento è al
Distretto Culturale Evoluto, ai bandi per le imprese culturali e creative, alla
digitalizzazione delle sale cinematografiche, al progetto per l’attivazione del
wi-fi gratuito negli istituti culturali. Il sostegno ordinario ai beni e alle
attività culturali è complementare a queste attività. Le attività del settore
cultura trovano, inoltre, linfa vitale dalla collaborazione con i Gal (Gruppi
di Azione Locale), e risultano integrate con quelle del turismo; banco di prova
ne è stata la partecipazione alla Bit di Milano, dove l’offerta culturale regionale
ha fatto da traino a quella turistica e promozionale, rafforzate e sostenute
entrambe dall’utilizzo di nuove forme di comunicazione e dai social media, che
hanno contribuito a dare ampia visibilità all’evento. Un esperimento riuscito
che sarà riproposto tra breve in occasione del Salone del libro di Torino. Il
Programma dettaglia ambiti di intervento, criteri e modalità per la
predisposizione e la selezione dei progetti annuali, muovendo anche da vincoli
di natura istituzionale, quali in particolare la cospicua riduzione delle
funzioni delle Province e la connessa riduzione delle risorse che le Province
stesse riuscivano a destinare alla cultura. “Questo – continua Marcolini -
costringe a incentivare nuove forme di aggregazione e nuove dinamiche di rete,
con il coinvolgimento attivo anche di nuovi soggetti titolari di funzioni
pubbliche, dalle Camere di commercio alle Università”. Per il 2013 la parola
d’ordine sarà qualità, sia dei soggetti attuatori di progetti, sia delle
proposte progettuali stesse, che entro breve potranno essere presentate alla
Regione. “E’ ferma intenzione della Regione – prosegue l’assessore Marcolini –
associare con sempre maggiore determinazione l’allocazione finanziaria delle
risorse pubbliche disponibili all’aspetto qualitativo. Di qui l’esigenza di
selezionare con sempre maggior cura i progetti, di definire i criteri per
l’accreditamento dei soggetti dello spettacolo dal vivo, di privilegiare
logiche di rete che tengano conto di sostenibilità, valutazione dei costi di
funzionamento delle strutture, rendicontazione sociale delle attività, quale
verifica della ricaduta economica dell’investimento culturale cui concorre la
Regione, di focalizzare le risorse su progetti durevoli nel tempo”. Importanti
in questo quadro le due principali realtà di servizio al territorio incentivate
dalla Regione: il Consorzio marche Spettacolo e la Fondazione Marche Cinema
Multimedia, capaci di supportare i diversi operatori del settore favorendo lo
sviluppo di dinamiche progettuali. “Investire in cultura in epoca di crisi –
precisa l’assessore - costringe a reinventare le modalità e a riscrivere le
priorità e in questo senso restano aperti il dibattito e il confronto, che
vedono la Regione in posizione di ascolto. Per questo per il 2013 prevediamo di
organizzare un momento di confronto generale sui temi della governance
culturale, anche alla luce delle linee più generali di programmazione che si
vanno definendo con il Progetto Marche +20 e della fase ascendente della
programmazione dei fondi comunitari per il prossimo ciclo 2014-2020. In
particolare, la trasversalità della cultura intende porsi come riferimento e
legante delle diverse azioni proposte sui fondi Fse, Fesr e Feasr”. Momenti di
riflessione collegiale proposti dalla Regione verteranno, infine, anche sulla
proposta di riforma della normativa di settore nell’intenzione di giungere
entro l’anno a un Testo Unico della Cultura fortemente condiviso.
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TEATRO REGIO DI PARMA: LE SETTE ULTIME PAROLE DEL NOSTRO REDENTORE IN CROCE IL CAPOLAVORO SACRO DI HAYDN PRESENTATO E INTERPRETATO AL PIANOFORTE DA MARTINO FAGGIANI CON LA VOCE RECITANTE DI DON MATTEO VISIOLI |
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Parma, 27 marzo 2013 - Alla vigilia dei riti della Settimana Santa,
mercoledì 27 marzo 2013 alle ore 20.30 al Ridotto del Teatro Regio di Parma con
ingresso libero, protagonista l’intensa e toccante musica di Franz Joseph Haydn
e il suo capolavoro sacro Musica instrumentale sopra le sette ultime parole del
nostro Redentore in Croce (Die sieben letzten Worte unseres Erlösers am
Kreuze). A interpretare nella trascrizione al pianoforte la passionale
devozione che anima le “sette Sonate con un’introduzione ed al fine un
terremoto” sarà Martino Faggiani e con lui, a proclamare le frasi tramandate
dai Vangeli, don Matteo Visioli, vicario episcopale della Diocesi di Parma.
Il concerto, realizzato in collaborazione con la Diocesi si Parma, sarà
preceduto alle ore 19.00 da una introduzione all’ascolto a cura di Martino
Faggiani, che presenterà l’opera al pubblico, mettendone in luce gli aspetti
salienti.
Completata nel 1785 la versione per orchestra, questa composizione
occupa un posto singolare nell’opera di Haydn e gli procurò grande notorietà,
tanto che il compositore austriaco ne trasse, l’anno successivo, nel 1786, una
trascrizione per quartetto d’archi e una riduzione per pianoforte e infine,
dieci anni dopo, nel 1796, una versione per coro e orchestra su testo
rielaborato da van Swieten. La sua prima esecuzione ebbe luogo presumibilmente
il Venerdì Santo del 1786. Si articola in sette sonate in tempo lento che
meditano sulle ultime frasi pronunciate da Cristo sulla Croce, precedute da una
maestosa introduzione e concluse con un Presto che descrive il terremoto che,
come racconta il Vangelo di Matteo, sconvolse il Calvario.
«Circa quindici anni fa mi fu chiesto da un canonico di Cadice di
comporre della musica per Le ultime sette Parole del nostro Salvatore in croce.
– scrive lo stesso Haydn all’editore Artaria della partitura per la
pubblicazione. Nella cattedrale di Cadice era tradizione produrre ogni anno un
oratorio per la Quaresima, in cui la musica doveva tener conto delle seguenti
circostanze. I muri, le finestre, i pilastri della chiesa erano ricoperti di
drappi neri e solo una grande lampada che pendeva dal centro del soffitto
rompeva quella solenne oscurità. A mezzogiorno le porte venivano chiuse e aveva
inizio la cerimonia. Dopo una breve funzione il vescovo saliva sul pulpito e
pronunciava la prima delle sette parole (o frasi) tenendo un discorso su di
essa. Dopo di che scendeva dal pulpito e si prosternava davanti all’altare.
Questo intervallo di tempo era riempito dalla musica. Allo stesso modo il
vescovo pronunciava poi la seconda parola, poi la terza e così via, e la musica
seguiva al termine ogni discorso. La musica da me composta dovette adattarsi a
queste circostanze e non fu facile scrivere sette Adagi di dieci minuti l’uno
senza annoiare gli ascoltatori: a dire il vero mi fu quasi impossibile
rispettare i limiti stabiliti».
Una sfida decisamente irta di ostacoli, da cui scaturì la composizione,
densa di espressività e di colori cangianti, in grado di esprimere la forza e
la sofferenza di Cristo e di emozionare gli ascoltatori.
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"VITA E MORTE A POMPEI ED ERCOLANO", PRESENTATA MOSTRA AL BRITISH MUSEUM DI LONDRA |
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Napoli, 27 marzo 2013 - È stata presentata ieri a Londra alla stampa
internazionale la mostra "Vita e morte di Pompei ed Ercolano", che
sarà inaugurata giovedì 28 al British Museum, dove resterà in esposizione per 6
mesi.
In prevendita sono stati già distribuiti 50 mila biglietti. Si prevede
che alla fine saranno oltre 400 mila i visitatori che si recheranno ad ammirare
gli oggetti provenienti dalle due città sepolte dal Vesuvio nel 79 dopo Cristo.
All´ingresso del Museo un video racconta le città di Ercolano e Pompei
ieri ed oggi e presenta le bellezze della Campania, illustrando le località
d´arte e turismo più note del territorio regionale. La mostra ospita anche un
filmato in 3D realizzato dal Mav (il museo archeologico virtuale di Ercolano)
dedicato alla ricostruzione della casa del poeta tragico di Pompei.
"E´ stato un successo straordinario", ha sottolineato
l´assessore alla Cultura della Regione Campania Caterina Miraglia al termine
della presentazione alla stampa della mostra.
"La presenza di centinaia di testate internazionali e
l´eccezionale prevendita sono la conferma della nuova attenzione verso la
regione. E´ questa la Campania che rinasce.
Andremo avanti nei prossimi mesi con sempre maggiore impegno nel lavoro
che la Giunta Caldoro sta portando avanti fin dal suo insediamento per il
rilancio del territorio, nelle certezza che arriveranno altri importanti
risultati, come quello ottenuto con questa mostra", conclude l´assessore
Miraglia.
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DAL 7 AL 12 MAGGIO TORNA A FIRENZE IL FESTIVAL D’EUROPAWORKSHOP, MOSTRE, CONCERTI CON UN UNICO FILO ROSSO: L´EUROPA E I SUOI VALORI FONDANTI. |
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Firenze, 27 marzo 2013 - Il ricco programma del Festival si divide in
sette sezioni: Cultura, Didattica, Economia, Istituzioni, Partecipazione,
Spettacoli, Università. In primo piano gli eventi dedicati ai temi economici
come il seminario “I costi della non Europa”, un´occasione importante per
riflettere sulle conseguenze della mancata integrazione economica, sociale e
culturale europea (7-8 maggio, Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova
Antologia); e il convegno “The Euro and the struggle for the creation of a new
global currency” sulla difficile transizione dell’Euro, dall’attuale condizione
di valuta regionale alla creazione di una moneta globale (6-7 maggio,
Auditorium del Polo di Scienze Sociali dell’Università di Firenze). Il tema
della governance del sistema dei controlli nell´ambito della lotta alle frodi
sarà invece al centro del seminario “La governante del sistema dei controlli
nell’ambito della lotta alle frodi all’Ue” promosso da Regione Toscana e
Presidenza del Consiglio - Dipartimento politiche europee (9-10 maggio,
Auditorium di Sant’apollonia).
Di sviluppo e finanziamenti si parlerà in più occasioni: a partire dai
due incontri promossi da Metropoli, Azienda speciale della Camera di Commercio
di Firenze, dal titolo “Politiche comunitarie locali a supporto delle start up
d´impresa” e “Imprese e cittadini: uso consapevole dei social network” (si
terranno rispettivamente il 7 e l’8 maggio in Palazzo Medici Riccardi); nel
corso di europrogettazione “Fondi europei: una risorsa da non sprecare” (10
maggio alle Murate, max 50 posti) e in occasione del convegno “Passaporto
Europa, la mobilità professionale attraverso le testimonianze dei
protagonisti”, con un focus sugli strumenti di finanziamento a disposizione
della mobilità professionale (9 maggio, Palazzo Giovane) . http://www.festivaleuropa.eu/
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BOLZANO: AL VIA IL PROGETTO “HYGIEIA”, TRE MOSTRE SULLA STORIA DELL’IGIENE |
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Bolzano, 27 marzo 2013 - Tre
mostre temporanee, tre musei, un unico filo conduttore: l’igiene nei suoi
diversi aspetti. Parte oggi, 22 marzo, il progetto espositivo “Hygieia – Storia
culturale dell’igiene”, che proporrà contemporaneamente “Vicini troppo vicini.
Ratto, pulce, pidocchio” al Museo civico di Chiusa, “Pulita, bella, pura – Il
fascino ambiguo” al Museo delle donne di Merano e “Mani pulite” al Museo della
farmacia di Bressanone. Previsto un programma correlato di conferenze.
"Hygieia - Storia culturale dell´igiene" s´intitola il
progetto espositivo che inaugurato oggi, 22 marzo 2013, in tre diverse sedi
museali altoatesine: il Museo civico di Chiusa (ore 17.30), il Museo delle
donne di Merano (ore 19) e il Museo della farmacia di Bressanone (ore 19.30).
Hygieia (nota anche come Igea) era la divinità greca della salute e
dell´igiene. E proprio l´igiene nei suoi diversi aspetti, la sua storia e la
sua rappresentazione passata e presente all´interno della società sono i temi
che i tre musei affrontano, proponendo, ciascuno, una specifica mostra
temporanea.
Così, se i protagonisti di "Vicini troppo vicini. Ratto, pulce,
pidocchio", l´esposizione allestita al Museo civico Chiusa, sono l´igiene
urbana e i suoi tradizionali nemici, il Museo delle donne si concentra con
"Pulita, bella, pura - Il fascino ambiguo" sull´igiene personale e
intima dal Medioevo a oggi, mentre al Museo della farmacia è di scena l´aspetto
medico-farmaceutico dell´igiene, presentato nella mostra "Mani pulite".
Collaborano a diverso titolo al progetto "Hygieia" il Museo
di Scienze Naturali dell´Alto Adige (con preparati e attrezzi scientifici e
consulenza), l´ospedale di Bressanone (con un contributo sulla pulizia delle
mani) e l´Archivio provinciale. "Hygieia - Storia culturale dell´igiene"
è incluso nell´"Anno dell´oggetto museale 2013", iniziativa ideata
dalla Ripartizione Musei della Provincia di Bolzano in collaborazione con
l´Associazione musei altoatesini per valorizzare presso un ampio pubblico, con
oltre 90 eventi, i contenuti dei musei e il loro lavoro.
"Vicini troppo vicini: Ratto, pulce, pidocchio"
Aperta al pubblico fino al 15 giugno 2013, la mostra temporanea del
Museo civico di Chiusa "Vicini troppo vicini. Ratto, pulce,
pidocchio" illustra la storia culturale dell´igiene civica attraverso
quella di tre animali che, tradizionalmente, costituiscono un fattore di
rischio sanitario (il ratto, la pulce e il pidocchio, appunto).
L´esposizione conduce direttamente all´interno della città medievale di
Chiusa e delle sue infrastrutture, conservatesi dal Xiv fino agli inizi del Xix
secolo, mostrando sulla scorta di alcuni provvedimenti legislativi dell´epoca
come l´amministrazione affrontasse il problema dei parassiti, del randagismo e
dei rifiuti. Significativa è la disposizione sanitaria sulle epidemie di
Vipiteno del 1534, messa a disposizione dall´Archivio provinciale, contenente
misure per proteggere i cittadini dalla peste. All´esposizione sono collegate
alcune conferenze il cui programma verrà reso noto in seguito.
"Pulita, bella, pura - Il fascino ambiguo"
Tema centrale della mostra temporanea "Pulita, bella, pura - Il
fascino ambiguo" del Museo delle donne di Merano è il cambiamento delle
abitudini dell´igiene del corpo. Si va dalle sale da bagno del tardo Medioevo
alla pulizia a secco delle corti barocche, alle vasche di stagno, ai bagni pubblici
con piscina, fino alla pubblicità dei prodotti per l´igiene nella seconda metà
del ‘900. Nel percorso espositivo, la storia dell´igiene personale è intesa
come specchio del processo di civilizzazione e del parallelo mutamento del
sentimento del corpo. Particolare attenzione è riservata al periodo dal Xix
secolo a oggi, che vide una fioritura dell´idea di igiene, e al rapporto igiene
- corpo femminile. Completano la mostra, vistabile fino al 28 settembre 2013,
tre opere di giovani artisti: "Body & soap" della
milanese Sally Viganò, installazione di saponi e specchi sul tema dell´igiene
intima femminile; "Autoritratto" di Magdalena Bolego, altoatesina di
Nalles, che si confronta criticamente con l´industria dell´igiene; e "La
giunga dell´igiene" del bolzanino Moriz Oberberger, dedicata agli articoli
per l´igiene e all´assurdità del culto che per essa si nutre.
Tra maggio e settembre il Museo delle donne a Merano proporrà anche
alcune conferenze correlate all´esposizione. Si parte il 15 maggio con "La
benedizione (rituale) dei partorienti e l´impurezza religiosa", con la
storica Siglinde Clementi; il 30 maggio la serata verterà su "La donna e
l´igiene - La conoscenza del proprio corpo", relatrice Christa
Schrettenbrunner, ginecologa; conclusione il 12 settembre con la conferenza dal
titolo "Sguardo nella storia della cura dei capelli", ospite
l´etnologa Barbara Stocker. Tutti e tre gli appuntamenti si terranno al museo
alle ore 20.
"Mani pulite"
Strumentazioni e articoli per l´igiene del passato, con un percorso che
illustra in modo comprensibile le più importanti misure di prevenzione come
lavaggio, disinfezione, sterilizzazione, quarantena e vaccinazione: è dedicata
agli aspetti medico-farmaceutici dell´igiene e alla sua trasformazione in vera
e propria materia di studio scientifico la mostra temporanea "Mani
pulite" del Museo della farmacia di Bressanone.
Vi si trovano, tra l´altro, oggetti e confezioni originali di centinaia
di anni fa venduti nella farmacia civica della città vescovile. Ad esempio,
l´Eau de Botot, preparato per la pulizia del cavo orale e dei denti ideato in
Francia ai tempi di Luigi Xv, quindi oltre 240 anni fa, e ancora in uso. La
mostra è aperta al pubblico fino al 28 settembre 2013. Anche a essa è collegato
un ciclo di conferenze al museo, il cui programma è in fase di definizione.
Il progetto "Hygieia - Storia culturale dell´igiene" ha anche
una pagina web: http://www.Hygieia.bz/
Hanno preso parte alle inaugurazioni odierne l´assessora provinciale
alla Cultura e istruzione tedesca Sabina Kasslatter Mur, a Chiusa e Bressanone,
e la direttrice della Ripartizione provinciale Musei Karin Dalla Torre, a
Merano, dove viene presentato anche il catalogo del progetto
"Hygieia" redatto da Johanna Platzgummer, mediatrice del Museo di
Scienze Naturali dell´Alto Adige.
Museo civico di Chiusa
via Fraghes 1, Chiusa, tel. 0472 846148, museum@klausen-bz.It
Orari: mar-sab ore 9.30-12, 15.30-18; dom, lun, 25/4 e 1/5 chiuso.
Museo delle donne
via Mainardo 2, Merano, tel. 0473 231216, info@museia.It
Orari: lun-ven ore 10-17, sab ore 10-12.30.
Museo della farmacia
via Ponte Aquila 4, Bressanone, tel. 0472 209112,
contact@pharmaziemuseum.It
Orari: mar-mer ore 14-18, sab ore 11-16; luglio-agosto lun-ven ore
14-18, sab ore 11-16.
Gli eventi dell´Anno dell´oggetto museale 2013:
http://www.Museo2013.it/
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I 90 ANNI DELL’AERONAUTICA MILITARE IN PIEMONTE |
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Torino, 27 marzo 2013 - Aviatori
coraggiosi, grandi trasvolate, pochi mezzi a disposizione sono le costanti
della storia dell’Aeronautica militare italiana, che, nello svolgersi delle sue
tappe, ha visto spesso l’audacia dei suoi “assi” sopperire alla leggerezza
degli equipaggiamenti. Una storia che, in occasione dei 90 anni di vita
dell’Arma, viene ripercorsa dal 22 al 30 marzo nella Sala Mostre della Regione
Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino, dalle 15 alle 19 nei giorni feriali
e dalle 10 alle 19 nei giorni festivi e prefestivi con ingresso gratuito.
In esposizione modelli di aerei, uniformi d’epoca, illustrazioni e
fotografie che raccontano delle imprese dei trasvolatori transoceanici, del
volantinaggio su Vienna cui prese parte anche Gabriele d’Annunzio,
dall’idrovolante italiano che detiene il record di velocità, ancora imbattuto,
dei moderni caccia-bombardieri. Dieci manifesti commemorativi ripercorrono le
date salienti della Forza armata: i suoi primati, le crociere, la
partecipazione ai teatri di guerra. Il tutto completato da disegni, fotografie
e materiali, come tute di volo, caschi e anche un esemplare di “gps” da gamba,
ante litteram. Pezzo forte della collezione, un modello del biplano Cr 32
“svestito”, mancante cioè del rivestimento di forma, di oltre un metro di
lunghezza. Interessante anche l’evoluzione dell’Aeronautica attraverso i suoi
stemmi, adottati nelle varie epoche, la storia degli stormi e le curiosità,
come la presenza del disegno di tre sorci verdi sulla fusoliera di un aereo
d’epoca. Curiosità che potranno trovare soddisfazione nel percorso di visita.
Quello dei 90 anni dell’Aeronautica militare è solo il primo degli
eventi in programma nella Sala Mostre della Regione Piemonte. Sono già in
programma dal 13 al 21 aprile la mostra sui 100 anni della sezione dei
Granatieri di Torino, il 3 e 4 maggio le giornate di “Digital for job”
nell’ambito del Digital festival, dall’11 al 19 maggio la mostra “Gli scudetti
e le Coppe Italia nella storia granata”, dal 22 maggio all’11 giugno quella
sull’assedio di Canelli del 1613.
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UN SUCCESSO I CORSI AMATORIALI DI LIUTERIA |
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Trento, 27 marzo 2013 - Hanno
riaperto, anche nel 2013, i corsi amatoriali di liuteria che, ormai da
sette anni, vengono organizzati con
successo dall’Istituto di formazione professionale “S. Pertini” Servizi alla
Persona e del Legno della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con
l’Associazione Forestale del Trentino. Il corso di liuteria insegna come si
costruisce una chitarra e un violino. Si tratta di un Laboratorio di formazione continua e
permanente che, seppur amatoriale, è diventato negli anni punto di riferimento
per quanti, neofiti o esperti, ma uniti dalla stessa passione, sono interessati
all’arte della liuteria. Nei giorni scorsi l’assessore all’Istruzione e alla
Formazione professionale e allo Sport Marta Dalmaso ha fatto visita ai
corsisti presso l’Istituto del Legno di
Villazzano: dopo aver pronunciato parole di apprezzamento per il corso, seguito
con impegno, passione e costanza da 31 corsisti, li ha anche lodati per il
rilevante risultato finale che lo stesso assessore ha potuto apprezzare
ascoltando musica suonata con gli strumenti da loro costruiti.
Il corso in questi anni si è guadagnato visibilità e credito anche
fuori dal Trentino, tanto che quest’anno ben 7 partecipanti provengono da altre
regioni italiane: Pistoia, Bolzano, Carrè (Vi), Santorso (Vi), Pietole di
Virgilio (Mn), Palermo. I partecipanti ai corsi presentano, in genere,
differenti livelli di preparazione e di competenza, ma l’eterogeneità del
gruppo non è un problema, bensì una risorsa, un’occasione unica e privilegiata
di incontro, scambio, confronto ed anche di apprendimento fra i partecipanti.
Il programma didattico è necessariamente flessibile e personalizzato e
prevede due distinti indirizzi didattici: uno rivolto alla realizzazione della
chitarra e l’altro alla costruzione del violino.
A condurre il Laboratorio per la costruzione della chitarra (durata 130
ore), è il Maestro Liutaio Mirko Borghino, diplomato alla Civica scuola di
liuteria di Milano, liutaio e restauratore di strumenti musicali a corda
pizzicata, vincitore nel 2008 del premio “liutaio dell’anno.” Il laboratorio
per la costruzione del violino (durata 200 ore), è guidato invece quest´anno
dal Maestro Liutaio Cecilia Piazzi, trentina di nascita, diplomata alla Scuola
internazionale di liuteria di Cremona, sotto la guida del Maestro Giorgio
Scolari, e da una decina di anni costruttrice a Cremona di violini, viole e
violoncelli.
Supervisor dei corsi di liuteria è il Maestro Liutaio Luca Primon, già
insegnante di liuteria presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano dal 1980,
vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali.
Questi i corsisti che hanno avuto l’attestato di partecipazione al
corso di liuteria.
Corso di chitarra: Domenico Brandi, Ivano Dal Rì, Paolo De Facci,
Antonio Floris, Salvatore Lionetti, Maurizio Migazzi, Flavio Negri, Andrea
Nollo, Luca Porcelluzzi, Ferruccio Santini, Luigi Tomedi, Michele Trapin,
Adriano Turri, Renato Villa, Massimo Zanlucchi, Alessandro Zocca.
Corso di violino: Pasquale Andreolli, Andrea Benini, Franco Barozzi,
Carlo Bressanini, Silvio Casetti, Guido Cova, Ernesto Deflorian, Franco Ferron,
Roberto Manfrini, Angela Marconi, Alessandro Mazzali, Giada Paoli, Alessandro
Pavone, Paolo Preghenella, Alberto Tovazzi, Simone Vanin, Silvano Zuanelli.
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