Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Marzo 2013
PROCLAMATI I VINCITORI DELL´EDIZIONE 2013 DEL PREMIO PER IL PATRIMONIO CULTURALE UNIONE EUROPEA / EUROPA NOSTRA  
 
Bruxelles, 27 marzo 2013 - Ieri sono stati proclamati i vincitori dell´edizione 2013 del Premio dell´Unione europea/Europa Nostra per la conservazione del patrimonio culturale (vedasi oltre per informazioni particolareggiate). Ai trenta vincitori, selezionati tra quasi 200 progetti candidati, viene assegnato tale riconoscimento per i risultati raggiunti in quattro ambiti: conservazione, ricerca, contributi esemplari, nonché istruzione, formazione e sensibilizzazione. La cerimonia di premiazione avrà luogo ad Atene il 16 giugno all´Odéion di Erode Attico, alla presenza del Presidente della Repubblica ellenica Karolos Papoulias, di Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, e del tenore di fama mondiale Plácido Domingo, presidente di Europa Nostra. L´evento avrà luogo sotto l´alto patrocinio del Presidente della Repubblica ellenica. Ad Atene sei dei trenta progetti vincitori saranno insigniti del gran premio ed uno dei vincitori riceverà il premio della giuria popolare decretato a seguito di una votazione online svolta da Europa Nostra. "Porgo le mie più calorose congratulazioni ai vincitori di questa edizione, i quali rappresentano la passione e la professionalità che costituiscono il tratto distintivo del patrimonio culturale europeo con la sua incredibile ricchezza e diversità. Il passato ha molto da insegnarci sul presente e sul futuro; dobbiamo pertanto fare in modo che il nostro patrimonio possa essere apprezzato dal maggior numero possibile di persone oggi e impegnarci al massimo perché anche le generazioni future possano goderne. La Commissione europea continuerà a dare il suo sostegno a questo premio e ad altri progetti dedicati al patrimonio culturale grazie al nostro nuovo programma Europa creativa e ad altre forme di finanziamento dell´Unione europea", ha dichiarato la Commissaria Vassiliou. "In occasione del cinquantesimo anno di attività del nostro movimento paneuropeo rendo omaggio a questi eccellenti risultati che dimostrano il grande impegno dei cittadini e delle comunità d´Europa. Mi rallegro che i primi cinquant´anni di Europa Nostra coincidano con l´Anno europeo dei cittadini, che costituisce l´occasione ideale per porre in rilievo l´eccezionale capacità del patrimonio culturale di rafforzare la nostra coscienza civica ed il senso di appartenenza alla grande famiglia europea. Questo retaggio dà forza a tutti noi infondendoci creatività e innovazione. Dobbiamo quindi lavorare insieme per salvare e onorare i tesori che ci circondano anche nei prossimi cinquant´anni e oltre," ha aggiunto Plácido Domingo. Contesto Giurie specializzate, composte da esperti indipendenti di tutta Europa, valutano i progetti candidati a quattro categorie di premi: conservazione, ricerca, contributi esemplari, e da ultimo istruzione, formazione e sensibilizzazione. Tutti i vincitori riceveranno una targa o un trofeo. I sei vincitori del gran premio riceveranno inoltre 10 000 euro ciascuno. I premi beneficiano del sostegno del programma Cultura dell´Ue, che dal 2007 ha investito oltre 32 milioni di euro nel cofinanziamento di progetti relativi al patrimonio culturale. Intervengono anche altri programmi dell´Ue: il Fondo regionale di sviluppo europeo ha stanziato per la cultura 6 miliardi di euro nel periodo 2007-2013; di tale importo, 3 miliardi sono destinati alla protezione e conservazione del patrimonio culturale, 2,2 miliardi allo sviluppo dell´infrastruttura culturale e 775 milioni al cofinanziamento di servizi culturali quali la formazione professionale e l´istruzione nel campo artistico e della tutela del patrimonio. Altri 150 milioni di euro rappresentano il contributo dei Programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico dell´Ue dal 1998. Il patrimonio culturale apporta un contributo importante, ma spesso sottovalutato, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita. Tale settore rappresenta una parte consistente delle attività culturali e creative, che danno lavoro a circa 8 milioni di persone nell´Ue e rappresentano fino al 4,5% del Pil dell´Europa. La spesa di organismi pubblici e privati per la conservazione del patrimonio culturale nell´Ue è stimata a 5 miliardi di euro l´anno. I dati numerici pubblicati dall´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) indicano che il 40% del turismo mondiale integra aspetti culturali. Il patrimonio culturale costituisce altresì una delle principali risorse dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale.  
   
   
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO 2013  
 
Perugia, 27 marzo 2013 - In occasione della Conferenza Stampa di presentazione del Festival Internazionale di Giornalismo 2013, la Camera di Commercio di Perugia e la Camera di Commercio di Terni hanno illustrato i contenuti della Iv Edizione del Premio Internazionale di Giornalismo “Raccontami l’Umbria – Stories on Umbria”, inserita come le precedenti nel programma ufficiale del Festival. La cerimonia di premiazione di “Raccontami l’Umbria” 2013 si terrà difatti il 27 aprile alle 11.30, al Centro Servizi Camerali “G. Alessi” di Perugia. Presidente della Giuria per l’anno 2013 è il Giornalista Bruno Gambacorta, che sarà affiancato dai presidenti delle Camere di Commercio di Perugia e Terni Giorgio Mencaroni e Enrico Cipiccia, dai segretari generali dei due enti Mario Pera e Giuliana Piandoro, da Paola Buonomo, responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione della Camera di Commercio di Perugia e dai giornalisti Dennis Redmont, Federico Fioravanti e Egidio Urbanella. Nei lavori in concorso per la Iv Edizione del Premio, la Giuria ha cercato di individuare e isolare la capacità dell’autore di risalire e coniugare gli elementi fondanti della terra Umbra, custode di straordinarie eccellenze artistiche, ambientali, culturali, ma anche economiche, come sono molte realizzazioni del sistema produttivo regionale. “Raccontami l’Umbria” si articola in 3 sezioni: Stampa: articoli foto-giornalistici pubblicati su quotidiani o periodici, nazionali e internazionali, fra il 1° gennaio 2012 e il 28 febbraio 2013; Web: articoli pubblicati su testate on line fra il 1° gennaio 2012 e il 28 febbraio 2013; Televisione: servizi andati in onda fra il 1° gennaio 2012 e il 28 febbraio 2013. “Siamo compiaciuti per il numero crescente di adesioni, che testimonia un apprezzamento sempre più vasto e diffuso in tutto il mondo – ha dichiarato il presidente della Giuria Bruno Gambacorta – ma soprattutto ci gratifica la partecipazione di candidati di notevole caratura professionale, capaci di esprimersi ad altissimo livello su testate prestigiose: New York Times, Financial Times, International Herald Tribune, L’espresso, Telegraph, The Mail on Sunday, solo per citarne alcune”. “In questi quattro anni di storia “Raccontami l’Umbria” è riuscito ad attirare l’attenzione di giornalisti, autori, produttori Tv e web, di ogni parte del mondo – ha ricordato il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni. “E’ questa la comunicazione che serve ad una regione come l’Umbria: attenta, raffinata, capace di scrutare e portare alla luce le innumerevoli gemme che impreziosiscono la nostra terra. “Raccontami l’Umbria” va in questa direzione: sollecitare l’interesse dei media per un luogo straordinario, ma che per essere apprezzato deve prima di tutto essere conosciuto. Ogni articolo, ogni servizio telegiornalistico, ogni reportage partecipante al Premio è come una piccola “case history” sulla nostra cultura, la nostra arte, sull’ambiente, sul nostro modo di vivere e fare economia”. L’appuntamento con “Raccontami l’ ”Umbria – Stories on Umbria” è per sabato 27 aprile, quarta giornata del Festival Internazionale del Giornalismo, per la cerimonia di premiazione che si terrà al Centro Servizi Camerali “G.alessi” di Perugia. La Camera di Commercio di Perugia sarà presente alla Vii edizione del Festival Internazionale di Giornalismo fin dal primo giorno, visto che alcune delle iniziative in programma si terranno presso il Centro Servizi Camerali “G.alessi” di via Mazzini. In questo spazio, recuperato alla città da un intervento voluto e finanziato dall’Ente camerale, per tutta la durata del Festival sarà proposta l’esposizione delle migliori tipicità del settore agroalimentare umbro e, ovviamente, la loro degustazione.  
   
   
IL NUOVO STILE DEL BUSINESS: COMUNICAZIONE D´IMPRESA E NUOVI MERCATI.  
 
Milano, 27 marzo 2013 - Se “la specie più forte è quella che risponde meglio al cambiamento” per tutte le imprese è fondamentale sapersi adeguare alle nuove esigenze dettate dal mercato. È questo il concetto alla base del convegno “Il nuovo stile del business” che si è tenuto - lunedì 25 marzo- a Sondrio. Organizzato dalla Sezione Terzario Avanzato di Confindustria Sondrio con la partecipazione di Unicom, l´evento si è presentato come un momento di riflessione e confronto sulla comunicazione d´impresa quale indispensabile strumento a disposizione degli imprenditori per affrontare i cambiamenti dei mercati di riferimento. “La comunicazione rappresenta una leva strategica per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, le nostre imprese non possono prescindere dal comunicare se vogliono diffondere il valore del loro brand e dei loro prodotti/servizi. Solo comunicando con strategia, chiarezza e professionalità otterranno la credibilità strategica e reddituale, la competitività necessaria per operare con successo nell’ambiente economico e sociale di riferimento” queste le parole di Donatella Consolandi, Presidente di Unicom. Ma comunicazione d´impresa significa anche comunicazione integrata: i valori di un prodotto e della sua marca ed il suo posizionamento sul mercato, dipendono infatti da una serie di fattori affrontati nel corso del convegno da Alessandro Bianca, consulente di marketing e comunicazione integrata e attualmente C.o.o. E Strategic Planner dell’agenzia Publione S.r.l. (associata Unicom). “La strategia è il primo indispensabile aspetto di successo per una buona comunicazione d´impresa: l´analisi del posizionamento, degli obiettivi e del target di riferimento sono domande a cui è imprescindibile dare una risposta - ha spiegato -. Questa la base di una buona comunicazione d´impresa basata sull´integrazione delle caratteristiche del prodotto per raggiungere opportuni obiettivi in termini di comportamento del consumatore finale”. La comunicazione d´impresa illustrata da Alessandro Bianca è quindi la capacità professionale di fare un´ottima comunicazione integrata attraverso la giusta strategia, che non è altro che “saper identificare i desideri più o meno palesi del nostro interlocutore e trasformarli in una realtà raccontata in modo facilmente percepibile” ha concluso. Racconti che trasformano i mercati in conversazioni e anticiparli, prevederli, ma soprattutto comprenderli è un passaggio indispensabile per ogni imprenditore. Affrontarli, posizionarsi al loro interno e conquistarli è una strategia e un processo di comunicazione fondamentale per la crescita di un´impresa. Comunicare quindi, non solo verso il consumatore, ma anche in un mercato business to business. A questo proposito fondamentale spunto di riflessione è stato l´intervento di Federico Rossi, consigliere nazionale di Unicom. Social media e aziende Btob, un binomio possibile? Questa la domanda che ha posto al pubblico. "Non solo possibile ma ormai necessario - ha chiarito -. Il prodotto, inteso come promessa funzionale e caratteristiche tecniche, infatti, oggi è troppo facilmente e velocemente imitabile. Per quanto l´innovazione di prodotto e di processo restino delle direttrici chiave per le aziende industriali, non permettono più di costruire un vantaggio competitivo duraturo nel tempo. Le features, la qualità e l´affidabilità del prodotto costituiscono oggi non più il punto di arrivo ma un pre-requisito di partenza imprescindibile, senza il quale non si riesce neanche ad entrare nell´area competitiva." “Cosa c´é di veramente inimitabile?”, ha continuato Rossi, "Il dna profondo dell´azienda, il mix di mission, vision, stile imprenditoriale, organizzazione, strategia e anche ovviamente prodotti e innovazione. Tutti elementi che concorrono a fare dell´azienda una marca. La gestione strategica attenta dei rapporti tra marca e cliente e delle esperienze che questo vive in tutti i momenti di contatto con l´azienda è oggi imprescindibile. In quest´ambito assume centralità la gestione delle relazioni siano esse "fisiche" o digitali". "Tutti i momenti di contatto - ha concluso Rossi - sono oggi fondamentali, dalla centralinista all´agente, ma allo stesso modo i social media non possono essere più interpretati dalle aziende Btob come un passatempo per ragazzi internet-victim o come una leva afferente esclusivamente al mondo Btoc. I social network sono oggi uno strumento aggiuntivo per gestire in modo sistematico i rapporti con i clienti e più in generale gli stakeholder e l´ambiente di riferimento. E non serve nascondersi perché tanto in facebook, twitter o linkedin ci sarà già qualcuno che sta parlando (bene o male) della vostra impresa".  
   
   
ADDIO CARDO. AL PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA ARRIVA L’AQUILA FIRMATA PAOLO TAIT  
 
Trento, 26 marzo 2013 - La cerimonia del 41° Premio Itas del Libro di Montagna, prevista a Trento il prossimo 30 aprile, assegnerà, secondo quanto previsto dal nuovo Regolamento, un premio alla opera narrativa o non narrativa sull’alpinismo, la storia della montagna, i viaggi, la cultura e lo sviluppo, l’avventura, e in generale sulla montagna come vita e un premio alla miglior opera prima pubblicata sul tema della montagna. A consegnare i riconoscimenti sarà il nuovo presidente di giuria del Premio, Enrico Brizzi. Anche il trofeo sarà totalmente nuovo. Al “cardo d’oro”, opera d’arte firmata da Mastro7, si sostituisce l’Aquila Itas, una preziosa formella in rame e smalto fatta realizzare da Itas in esclusiva dal noto artista trentino Paolo Tait. A Paolo Tait, Itas ha chiesto di comunicare e di interpretare i valori della sua bicentenaria presenza sul territorio: mutualità, indipendenza, flessibilità, vicinanza e forza. «L’aquila caratterizza il nostro marchio da tempo - sottolinea il presidente del gruppo Itas Giovanni Di Benedetto - ed è lo stemma della Regione Trentino-alto Adige, il territorio dove Itas è nata. È parso naturale, dunque, commissionare all´artista Paolo Tait un´opera il cui soggetto proponesse un´aquila in volo: alta, lungimirante e protettiva». Un incontro, quello tra Itas e Paolo Tait nato soprattutto grazie ad una monografia dell’artista dedicata al tema del bestiario e frutto di 12 anni di ricerche avviate nel 1992 e conclusesi all´incirca nel 2003, tutte dedicate agli animali. Di qui l’idea di chiedere a Tait di realizzare il nuovo e prezioso emblema del premio. Dopo la realizzazione di ben 15 serigrafie intitolate "Volo alto" nelle quali il soggetto è l´aquila, elegante animale simbolo del gruppo assicurativo e della terra trentina, altri studi ed elaborazioni hanno infine portato all’opera finale. «L´aquila che ne risulta al centro della raffigurazione – racconta Paolo Tait - è la mediazione tra il mio approccio attento a sottolineare la rapacità dell´animale (una rapacità intesa come istante del volo, come metonimia dell´atto stesso del volare) e la volontà, invece, del Gruppo Itas di puntare soprattutto all’armonia e ai significati del volo di questo animale, dando un taglio molto figurativo per rendere l´opera più diretta e fruibile possibile. Il risultato ottenuto manifesta a tutti gli effetti ciò che per me rappresenta l´aquila, ovvero la libertà del volo che si alza al di sopra delle meschinità umane». Alla precisione quasi didascalica della descrizione dell´aquila si abbina però la scelta del supporto e della tecnica artistica che vede l´uso dello smalto su rame, al fine di rendere unico e imprevedibile il risultato finale di ognuna delle tre formelle quadrate, da 50 cm per 50 cm, riservate ai vincitori: l´azione del fuoco nella fase di fusione dello smalto, infatti, aggiunge imprevedibilità e unicità all’opera finita. Una tecnica che in qualche modo ricorda l´agire dell´aquila, fatto di gesti sicuri ma anche imprevedibili, e della sua metafora palesata attraverso una tecnica che come dichiara Paolo Tait:«somma l’azione artistica meditata e controllata alla ricerca del conscio e dell’inconscio, di quello che si conosce e di quello che si deve ancora manifestare». L´esecuzione dell´Aquila Itas si concretizza in una tecnica mista. Sopra una lastra quadrata di rame, da 50 cm di lato e dallo spessore di 3 mm, che ha subito una pulizia assoluta della superficie attraverso il decapaggio, viene in prima istanza predisposto lo smalto della parte posteriore, al fine di bloccare la dilatazione del rame durante le infornate successive nella fase di fusione dello smalto sulla fronte della lastra. Il disegno della parte anteriore della formella, del resto, è il risultato di numerose stratificazioni di smalto distribuito lungo la superficie tramite l´ausilio di una serie di maschere. L’artista è a disposizione per approfondire le tematiche riguardanti la nascita e la realizzazione dell’Aquila Itas. Se interessati, saremo lieti di fissare un’intervista con Paolo Tait. È a disposizione anche uno shooting fotografico con tutte le fasi di realizzazione dell’opera. Premio Itas del Libro di Montagna in sintesi La storia è iniziata 40 anni fa con un’intuizione della dirigenza Itas: perché non tentare di bissare con i libri il consenso ottenuto dai film sulla montagna nell’ambito del Trentofilmfestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura "Città di Trento". Detto, fatto. Ed è così che per celebrare i suoi 150 anni di vita, Itas avviò il premio in collaborazione con lo stesso Trentofilmfestival, diventando evento clou nel calendario della kermesse cinematografica. Oggi i numeri e i nomi parlano da soli: una media di 50-60 case editrici presenti a ogni edizione (tra le maggiori a livello nazionale quali Longanesi, Mondadori, Einaudi, Zanichelli, Mursia), oltre 5.000 i volumi che hanno partecipato alle selezioni. E poi ci sono i tanti meriti per aver permesso a opere magnifiche di essere conosciute da un pubblico più grande, che le ha promosse a bestseller e alla fama oltre confine, come è successo a Robert Schneider, premiato per Le voci dal Mondo prima di accreditarsi scrittore a livello europeo. La 41esima edizione del Premio Itas del Libro di Montagna si annuncia con un’intensa carica innovativa, aperta ai giovani, agli emergenti e alle nuove tecnologie. Per il 2013, infatti, Itas affianca alla formula “storica” del premio - dedicato all’opera narrativa o non narrativa sull’alpinismo, la storia della montagna, i viaggi, la cultura e lo sviluppo, l’avventura, e in generale sulla montagna come vita - il riconoscimento per la miglior opera prima pubblicata sul tema della montagna e il Premio Itas giovani: Premio Itas “Montagnav(v)entura”. A concorrere sono chiamati con inediti in italiano gli aspiranti scrittori tra i 16 e i 26 anni e la sintonia con i tempi si vede anche nella formula di partecipazione decisa per i ragazzi. Tra i generi proposti, oltre all’umorismo e al fantasy, una terza sezione: R@cconto, basato sulle nuove modalità di comunicazione, come sms, email, chat, social network e blog. Una scelta meditata e sentita che parla da sola e dimostra quanto il Premio Itas sappia stare al passo con l’evoluzione del tempo in tutte le sue sfaccettature.  
   
   
SMARKETING COMUNICAZIONE PER TUTTI I PICCOLI CHE HANNO GRANDI COSE DA DIRE PICCOLO MANUALE DI COMUNICAZIONE DEDICATO ALLE ASSOCIAZIONI, AL MONDO DEL NON PROFIT E ALLE IMPRESE DELL’ECONOMIA RESPONSABILE  
 
Milano, 27 marzo 2013 - Smarketing è un libro che non spiega come cambiare il marketing, ma come farne a meno. Un libro per diventare “partigiani della comunicazione”, disintossicarsi dal marketing e dimenticare la lingua matrigna della pubblicità. Un libretto delle istruzioni essenziale, dedicato a piccole organizzazioni profit e non profit - associazioni, cooperative, imprese sociali, enti locali - per imparare a comunicare bene con pochi soldi, in modo chiaro, reciproco e leale. Un vademecum per chi fa già formaggio biologico, scarpe ecologiche o informazione di qualità, ma non ha ancora imparato a comunicarlo in modo efficace. Leggi l’indice qui. Che senso ha essere “buoni” se nessuno lo viene a sapere? Spesso infatti, se sei un “piccolo” (una formica), hai grandi cose da dire ma pochi mezzi per dirle: Smarketing fornisce alle formiche la cassetta degli attrezzi per dire bene cose buone. Spiega perché non conviene spendere molti soldi per comunicare nel frastuono con una massa di persone, ma solo quanto basta per farsi trovare da chi fa parte del proprio “starget” e instaurare con loro una comunicazione-conversazione reciproca e duratura. Non per vendere più che puoi, ma per vendere il giusto, a lungo. Funziona. Ecco perché i dinosauri si sono estinti e le formiche no. Leggi "A che cosa serve" qui. Basta però evitare gli errori più comuni. Sono infatti pochi banali errori - e sempre gli stessi - a rendere disastrosa la comunicazione dei piccoli. Questo libro spiega come riconoscerli ed evitarli: da un dominio troppo lungo su Internet a un volantino confuso e infelice, alla perdita della reputazione. Marco Geronimi Stoll passa poi alla pars costruens: “Ora siamo pronti a passare dal vecchio mondo, dominato da pochi comunicatori-specializzati, a quello nuovo, dove siamo tutti dilettanti competenti”. Nel capitolo 3 -ad esempio- s’impara a “essere dei geni”, a spargere idee come fanno gli alberi con i semi o a usare le idee copia-incolla. L’obiettivo finale? Diventare dilettanti competenti. Smarketing spiega con linguaggio svelto e concreto da dove partire per ideare un nome. O scrivere un volantino. Essere capaci di “farsi trovare” su internet. Progettare uno stand. Non farsi “disabilitare” dai tecnici. Raccontare la propria storia senza raccontare storie. Un vademecum perfetto per chi - senza essere un professionista della comunicazione - lavora (e comunica) in imprese o associazioni che nella loro missione perseguono valori sociali, culturali, ambientali e intendono costruire una nuova economia di relazione, sobria e solidale. Leggi "Per chi è" qui. “Smarketing” di Marco Geronimi Stoll. 192 pagine, 12 euro (Altreconomia Edizioni)  
   
   
ALPI: SCADE TERMINE PER PARTECIPARE A “PREMIO RIGONI STERN”  
 
Venezia, 27 marzo 2013 - Scade il 31 marzo il termine per la presentazione dei lavori di coloro che intendono partecipare, nella sezione dedicata alla saggistica, al concorso per l’assegnazione del premio “Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi”, dedicato alla memoria del grande scrittore. Il premio si articola in due sezioni, narrativa e saggistica, ciascuna di durata biennale. I lavori dovranno essere inviati alla Segreteria della giuria, presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, a San Michele all´Adige (Tn). Il premio verrà consegnato al vincitore durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà ad Asiago. Il riconoscimento, che ha il sostegno anche della Regione del Veneto tramite l’assessorato alla cultura, è nato per favorire lo sviluppo del contesto culturale poliglotta che fa riferimento alle Alpi, al loro paesaggio e alle loro genti. Istituito con l’intento di onorare la memoria di Mario Rigoni Stern e della sua opera, il premio intende perpetuarne i valori di fratellanza tra i popoli, di rispetto dell’ambiente, di umanità alpina. Il regolamento prevede che il concorso per i saggi abbia sede ad Asiago con premiazione negli anni dispari, mentre per la narrativa la premiazione ha sede a Riva del Garda negli anni pari.  
   
   
MARCHE: DEFINITO IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE PER LA CULTURA 2013  
 
Ancona, 27 marzo 2013 - La Giunta regionale ha approvato il documento di programmazione annuale per la cultura, che raggruppa in un unico atto criteri di riparto e modalità attuative per i diversi ambiti di intervento regionale in materia, dallo spettacolo ai beni culturali, dalle diverse attività di promozione della cultura e tramite la cultura (mostre, festival, premi e rassegne) al sostegno alle funzioni di musei, biblioteche, archivi. Le risorse che la Regione destina al settore sono significative: si tratta di oltre 8 milioni di risorse ordinarie annuali, con una flessione di circa il 20% rispetto al 2012, in analogia con quanto fatto nei diversi settori del governo regionale, in un momento in cui l’intervento pubblico si ridimensiona, costretto dalla crisi a concentrarsi sui servizi essenziali. “Ma la cultura – spiega l’assessore Pietro Marcolini - è essenziale, anche in quanto leva strategica di sviluppo e, con questa convinzione, l’apparente riduzione della capacità di spesa viene compensata abbondantemente con l’attivazione di risorse aggiuntive, destinate alla progettualità interdisciplinare connessa alla cultura”. In questo senso sono state avviate linee di intervento destinate al territorio che possono contare su oltre 22 milioni di euro, risorse in parte già stanziate nelle precedenti annualità, ma che giungono quest’anno alla fase attuativa. Il riferimento è al Distretto Culturale Evoluto, ai bandi per le imprese culturali e creative, alla digitalizzazione delle sale cinematografiche, al progetto per l’attivazione del wi-fi gratuito negli istituti culturali. Il sostegno ordinario ai beni e alle attività culturali è complementare a queste attività. Le attività del settore cultura trovano, inoltre, linfa vitale dalla collaborazione con i Gal (Gruppi di Azione Locale), e risultano integrate con quelle del turismo; banco di prova ne è stata la partecipazione alla Bit di Milano, dove l’offerta culturale regionale ha fatto da traino a quella turistica e promozionale, rafforzate e sostenute entrambe dall’utilizzo di nuove forme di comunicazione e dai social media, che hanno contribuito a dare ampia visibilità all’evento. Un esperimento riuscito che sarà riproposto tra breve in occasione del Salone del libro di Torino. Il Programma dettaglia ambiti di intervento, criteri e modalità per la predisposizione e la selezione dei progetti annuali, muovendo anche da vincoli di natura istituzionale, quali in particolare la cospicua riduzione delle funzioni delle Province e la connessa riduzione delle risorse che le Province stesse riuscivano a destinare alla cultura. “Questo – continua Marcolini - costringe a incentivare nuove forme di aggregazione e nuove dinamiche di rete, con il coinvolgimento attivo anche di nuovi soggetti titolari di funzioni pubbliche, dalle Camere di commercio alle Università”. Per il 2013 la parola d’ordine sarà qualità, sia dei soggetti attuatori di progetti, sia delle proposte progettuali stesse, che entro breve potranno essere presentate alla Regione. “E’ ferma intenzione della Regione – prosegue l’assessore Marcolini – associare con sempre maggiore determinazione l’allocazione finanziaria delle risorse pubbliche disponibili all’aspetto qualitativo. Di qui l’esigenza di selezionare con sempre maggior cura i progetti, di definire i criteri per l’accreditamento dei soggetti dello spettacolo dal vivo, di privilegiare logiche di rete che tengano conto di sostenibilità, valutazione dei costi di funzionamento delle strutture, rendicontazione sociale delle attività, quale verifica della ricaduta economica dell’investimento culturale cui concorre la Regione, di focalizzare le risorse su progetti durevoli nel tempo”. Importanti in questo quadro le due principali realtà di servizio al territorio incentivate dalla Regione: il Consorzio marche Spettacolo e la Fondazione Marche Cinema Multimedia, capaci di supportare i diversi operatori del settore favorendo lo sviluppo di dinamiche progettuali. “Investire in cultura in epoca di crisi – precisa l’assessore - costringe a reinventare le modalità e a riscrivere le priorità e in questo senso restano aperti il dibattito e il confronto, che vedono la Regione in posizione di ascolto. Per questo per il 2013 prevediamo di organizzare un momento di confronto generale sui temi della governance culturale, anche alla luce delle linee più generali di programmazione che si vanno definendo con il Progetto Marche +20 e della fase ascendente della programmazione dei fondi comunitari per il prossimo ciclo 2014-2020. In particolare, la trasversalità della cultura intende porsi come riferimento e legante delle diverse azioni proposte sui fondi Fse, Fesr e Feasr”. Momenti di riflessione collegiale proposti dalla Regione verteranno, infine, anche sulla proposta di riforma della normativa di settore nell’intenzione di giungere entro l’anno a un Testo Unico della Cultura fortemente condiviso.  
   
   
TEATRO REGIO DI PARMA: LE SETTE ULTIME PAROLE DEL NOSTRO REDENTORE IN CROCE IL CAPOLAVORO SACRO DI HAYDN PRESENTATO E INTERPRETATO AL PIANOFORTE DA MARTINO FAGGIANI CON LA VOCE RECITANTE DI DON MATTEO VISIOLI  
 
Parma, 27 marzo 2013 - Alla vigilia dei riti della Settimana Santa, mercoledì 27 marzo 2013 alle ore 20.30 al Ridotto del Teatro Regio di Parma con ingresso libero, protagonista l’intensa e toccante musica di Franz Joseph Haydn e il suo capolavoro sacro Musica instrumentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in Croce (Die sieben letzten Worte unseres Erlösers am Kreuze). A interpretare nella trascrizione al pianoforte la passionale devozione che anima le “sette Sonate con un’introduzione ed al fine un terremoto” sarà Martino Faggiani e con lui, a proclamare le frasi tramandate dai Vangeli, don Matteo Visioli, vicario episcopale della Diocesi di Parma. Il concerto, realizzato in collaborazione con la Diocesi si Parma, sarà preceduto alle ore 19.00 da una introduzione all’ascolto a cura di Martino Faggiani, che presenterà l’opera al pubblico, mettendone in luce gli aspetti salienti. Completata nel 1785 la versione per orchestra, questa composizione occupa un posto singolare nell’opera di Haydn e gli procurò grande notorietà, tanto che il compositore austriaco ne trasse, l’anno successivo, nel 1786, una trascrizione per quartetto d’archi e una riduzione per pianoforte e infine, dieci anni dopo, nel 1796, una versione per coro e orchestra su testo rielaborato da van Swieten. La sua prima esecuzione ebbe luogo presumibilmente il Venerdì Santo del 1786. Si articola in sette sonate in tempo lento che meditano sulle ultime frasi pronunciate da Cristo sulla Croce, precedute da una maestosa introduzione e concluse con un Presto che descrive il terremoto che, come racconta il Vangelo di Matteo, sconvolse il Calvario. «Circa quindici anni fa mi fu chiesto da un canonico di Cadice di comporre della musica per Le ultime sette Parole del nostro Salvatore in croce. – scrive lo stesso Haydn all’editore Artaria della partitura per la pubblicazione. Nella cattedrale di Cadice era tradizione produrre ogni anno un oratorio per la Quaresima, in cui la musica doveva tener conto delle seguenti circostanze. I muri, le finestre, i pilastri della chiesa erano ricoperti di drappi neri e solo una grande lampada che pendeva dal centro del soffitto rompeva quella solenne oscurità. A mezzogiorno le porte venivano chiuse e aveva inizio la cerimonia. Dopo una breve funzione il vescovo saliva sul pulpito e pronunciava la prima delle sette parole (o frasi) tenendo un discorso su di essa. Dopo di che scendeva dal pulpito e si prosternava davanti all’altare. Questo intervallo di tempo era riempito dalla musica. Allo stesso modo il vescovo pronunciava poi la seconda parola, poi la terza e così via, e la musica seguiva al termine ogni discorso. La musica da me composta dovette adattarsi a queste circostanze e non fu facile scrivere sette Adagi di dieci minuti l’uno senza annoiare gli ascoltatori: a dire il vero mi fu quasi impossibile rispettare i limiti stabiliti». Una sfida decisamente irta di ostacoli, da cui scaturì la composizione, densa di espressività e di colori cangianti, in grado di esprimere la forza e la sofferenza di Cristo e di emozionare gli ascoltatori.  
   
   
"VITA E MORTE A POMPEI ED ERCOLANO", PRESENTATA MOSTRA AL BRITISH MUSEUM DI LONDRA  
 
Napoli, 27 marzo 2013 - È stata presentata ieri a Londra alla stampa internazionale la mostra "Vita e morte di Pompei ed Ercolano", che sarà inaugurata giovedì 28 al British Museum, dove resterà in esposizione per 6 mesi. In prevendita sono stati già distribuiti 50 mila biglietti. Si prevede che alla fine saranno oltre 400 mila i visitatori che si recheranno ad ammirare gli oggetti provenienti dalle due città sepolte dal Vesuvio nel 79 dopo Cristo. All´ingresso del Museo un video racconta le città di Ercolano e Pompei ieri ed oggi e presenta le bellezze della Campania, illustrando le località d´arte e turismo più note del territorio regionale. La mostra ospita anche un filmato in 3D realizzato dal Mav (il museo archeologico virtuale di Ercolano) dedicato alla ricostruzione della casa del poeta tragico di Pompei. "E´ stato un successo straordinario", ha sottolineato l´assessore alla Cultura della Regione Campania Caterina Miraglia al termine della presentazione alla stampa della mostra. "La presenza di centinaia di testate internazionali e l´eccezionale prevendita sono la conferma della nuova attenzione verso la regione. E´ questa la Campania che rinasce. Andremo avanti nei prossimi mesi con sempre maggiore impegno nel lavoro che la Giunta Caldoro sta portando avanti fin dal suo insediamento per il rilancio del territorio, nelle certezza che arriveranno altri importanti risultati, come quello ottenuto con questa mostra", conclude l´assessore Miraglia.  
   
   
DAL 7 AL 12 MAGGIO TORNA A FIRENZE IL FESTIVAL D’EUROPAWORKSHOP, MOSTRE, CONCERTI CON UN UNICO FILO ROSSO: L´EUROPA E I SUOI VALORI FONDANTI.  
 
Firenze, 27 marzo 2013 - Il ricco programma del Festival si divide in sette sezioni: Cultura, Didattica, Economia, Istituzioni, Partecipazione, Spettacoli, Università. In primo piano gli eventi dedicati ai temi economici come il seminario “I costi della non Europa”, un´occasione importante per riflettere sulle conseguenze della mancata integrazione economica, sociale e culturale europea (7-8 maggio, Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia); e il convegno “The Euro and the struggle for the creation of a new global currency” sulla difficile transizione dell’Euro, dall’attuale condizione di valuta regionale alla creazione di una moneta globale (6-7 maggio, Auditorium del Polo di Scienze Sociali dell’Università di Firenze). Il tema della governance del sistema dei controlli nell´ambito della lotta alle frodi sarà invece al centro del seminario “La governante del sistema dei controlli nell’ambito della lotta alle frodi all’Ue” promosso da Regione Toscana e Presidenza del Consiglio - Dipartimento politiche europee (9-10 maggio, Auditorium di Sant’apollonia). Di sviluppo e finanziamenti si parlerà in più occasioni: a partire dai due incontri promossi da Metropoli, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, dal titolo “Politiche comunitarie locali a supporto delle start up d´impresa” e “Imprese e cittadini: uso consapevole dei social network” (si terranno rispettivamente il 7 e l’8 maggio in Palazzo Medici Riccardi); nel corso di europrogettazione “Fondi europei: una risorsa da non sprecare” (10 maggio alle Murate, max 50 posti) e in occasione del convegno “Passaporto Europa, la mobilità professionale attraverso le testimonianze dei protagonisti”, con un focus sugli strumenti di finanziamento a disposizione della mobilità professionale (9 maggio, Palazzo Giovane) . http://www.festivaleuropa.eu/  
   
   
BOLZANO: AL VIA IL PROGETTO “HYGIEIA”, TRE MOSTRE SULLA STORIA DELL’IGIENE  
 
Bolzano, 27 marzo 2013 - Tre mostre temporanee, tre musei, un unico filo conduttore: l’igiene nei suoi diversi aspetti. Parte oggi, 22 marzo, il progetto espositivo “Hygieia – Storia culturale dell’igiene”, che proporrà contemporaneamente “Vicini troppo vicini. Ratto, pulce, pidocchio” al Museo civico di Chiusa, “Pulita, bella, pura – Il fascino ambiguo” al Museo delle donne di Merano e “Mani pulite” al Museo della farmacia di Bressanone. Previsto un programma correlato di conferenze. "Hygieia - Storia culturale dell´igiene" s´intitola il progetto espositivo che inaugurato oggi, 22 marzo 2013, in tre diverse sedi museali altoatesine: il Museo civico di Chiusa (ore 17.30), il Museo delle donne di Merano (ore 19) e il Museo della farmacia di Bressanone (ore 19.30). Hygieia (nota anche come Igea) era la divinità greca della salute e dell´igiene. E proprio l´igiene nei suoi diversi aspetti, la sua storia e la sua rappresentazione passata e presente all´interno della società sono i temi che i tre musei affrontano, proponendo, ciascuno, una specifica mostra temporanea. Così, se i protagonisti di "Vicini troppo vicini. Ratto, pulce, pidocchio", l´esposizione allestita al Museo civico Chiusa, sono l´igiene urbana e i suoi tradizionali nemici, il Museo delle donne si concentra con "Pulita, bella, pura - Il fascino ambiguo" sull´igiene personale e intima dal Medioevo a oggi, mentre al Museo della farmacia è di scena l´aspetto medico-farmaceutico dell´igiene, presentato nella mostra "Mani pulite". Collaborano a diverso titolo al progetto "Hygieia" il Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige (con preparati e attrezzi scientifici e consulenza), l´ospedale di Bressanone (con un contributo sulla pulizia delle mani) e l´Archivio provinciale. "Hygieia - Storia culturale dell´igiene" è incluso nell´"Anno dell´oggetto museale 2013", iniziativa ideata dalla Ripartizione Musei della Provincia di Bolzano in collaborazione con l´Associazione musei altoatesini per valorizzare presso un ampio pubblico, con oltre 90 eventi, i contenuti dei musei e il loro lavoro. "Vicini troppo vicini: Ratto, pulce, pidocchio" Aperta al pubblico fino al 15 giugno 2013, la mostra temporanea del Museo civico di Chiusa "Vicini troppo vicini. Ratto, pulce, pidocchio" illustra la storia culturale dell´igiene civica attraverso quella di tre animali che, tradizionalmente, costituiscono un fattore di rischio sanitario (il ratto, la pulce e il pidocchio, appunto). L´esposizione conduce direttamente all´interno della città medievale di Chiusa e delle sue infrastrutture, conservatesi dal Xiv fino agli inizi del Xix secolo, mostrando sulla scorta di alcuni provvedimenti legislativi dell´epoca come l´amministrazione affrontasse il problema dei parassiti, del randagismo e dei rifiuti. Significativa è la disposizione sanitaria sulle epidemie di Vipiteno del 1534, messa a disposizione dall´Archivio provinciale, contenente misure per proteggere i cittadini dalla peste. All´esposizione sono collegate alcune conferenze il cui programma verrà reso noto in seguito. "Pulita, bella, pura - Il fascino ambiguo" Tema centrale della mostra temporanea "Pulita, bella, pura - Il fascino ambiguo" del Museo delle donne di Merano è il cambiamento delle abitudini dell´igiene del corpo. Si va dalle sale da bagno del tardo Medioevo alla pulizia a secco delle corti barocche, alle vasche di stagno, ai bagni pubblici con piscina, fino alla pubblicità dei prodotti per l´igiene nella seconda metà del ‘900. Nel percorso espositivo, la storia dell´igiene personale è intesa come specchio del processo di civilizzazione e del parallelo mutamento del sentimento del corpo. Particolare attenzione è riservata al periodo dal Xix secolo a oggi, che vide una fioritura dell´idea di igiene, e al rapporto igiene - corpo femminile. Completano la mostra, vistabile fino al 28 settembre 2013, tre opere di giovani artisti: "Body & soap" della milanese Sally Viganò, installazione di saponi e specchi sul tema dell´igiene intima femminile; "Autoritratto" di Magdalena Bolego, altoatesina di Nalles, che si confronta criticamente con l´industria dell´igiene; e "La giunga dell´igiene" del bolzanino Moriz Oberberger, dedicata agli articoli per l´igiene e all´assurdità del culto che per essa si nutre. Tra maggio e settembre il Museo delle donne a Merano proporrà anche alcune conferenze correlate all´esposizione. Si parte il 15 maggio con "La benedizione (rituale) dei partorienti e l´impurezza religiosa", con la storica Siglinde Clementi; il 30 maggio la serata verterà su "La donna e l´igiene - La conoscenza del proprio corpo", relatrice Christa Schrettenbrunner, ginecologa; conclusione il 12 settembre con la conferenza dal titolo "Sguardo nella storia della cura dei capelli", ospite l´etnologa Barbara Stocker. Tutti e tre gli appuntamenti si terranno al museo alle ore 20. "Mani pulite" Strumentazioni e articoli per l´igiene del passato, con un percorso che illustra in modo comprensibile le più importanti misure di prevenzione come lavaggio, disinfezione, sterilizzazione, quarantena e vaccinazione: è dedicata agli aspetti medico-farmaceutici dell´igiene e alla sua trasformazione in vera e propria materia di studio scientifico la mostra temporanea "Mani pulite" del Museo della farmacia di Bressanone. Vi si trovano, tra l´altro, oggetti e confezioni originali di centinaia di anni fa venduti nella farmacia civica della città vescovile. Ad esempio, l´Eau de Botot, preparato per la pulizia del cavo orale e dei denti ideato in Francia ai tempi di Luigi Xv, quindi oltre 240 anni fa, e ancora in uso. La mostra è aperta al pubblico fino al 28 settembre 2013. Anche a essa è collegato un ciclo di conferenze al museo, il cui programma è in fase di definizione. Il progetto "Hygieia - Storia culturale dell´igiene" ha anche una pagina web: http://www.Hygieia.bz/ Hanno preso parte alle inaugurazioni odierne l´assessora provinciale alla Cultura e istruzione tedesca Sabina Kasslatter Mur, a Chiusa e Bressanone, e la direttrice della Ripartizione provinciale Musei Karin Dalla Torre, a Merano, dove viene presentato anche il catalogo del progetto "Hygieia" redatto da Johanna Platzgummer, mediatrice del Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige. Museo civico di Chiusa via Fraghes 1, Chiusa, tel. 0472 846148, museum@klausen-bz.It Orari: mar-sab ore 9.30-12, 15.30-18; dom, lun, 25/4 e 1/5 chiuso. Museo delle donne via Mainardo 2, Merano, tel. 0473 231216, info@museia.It Orari: lun-ven ore 10-17, sab ore 10-12.30. Museo della farmacia via Ponte Aquila 4, Bressanone, tel. 0472 209112, contact@pharmaziemuseum.It   Orari: mar-mer ore 14-18, sab ore 11-16; luglio-agosto lun-ven ore 14-18, sab ore 11-16. Gli eventi dell´Anno dell´oggetto museale 2013: http://www.Museo2013.it/  
   
   
I 90 ANNI DELL’AERONAUTICA MILITARE IN PIEMONTE  
 
Torino, 27 marzo 2013 - Aviatori coraggiosi, grandi trasvolate, pochi mezzi a disposizione sono le costanti della storia dell’Aeronautica militare italiana, che, nello svolgersi delle sue tappe, ha visto spesso l’audacia dei suoi “assi” sopperire alla leggerezza degli equipaggiamenti. Una storia che, in occasione dei 90 anni di vita dell’Arma, viene ripercorsa dal 22 al 30 marzo nella Sala Mostre della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino, dalle 15 alle 19 nei giorni feriali e dalle 10 alle 19 nei giorni festivi e prefestivi con ingresso gratuito. In esposizione modelli di aerei, uniformi d’epoca, illustrazioni e fotografie che raccontano delle imprese dei trasvolatori transoceanici, del volantinaggio su Vienna cui prese parte anche Gabriele d’Annunzio, dall’idrovolante italiano che detiene il record di velocità, ancora imbattuto, dei moderni caccia-bombardieri. Dieci manifesti commemorativi ripercorrono le date salienti della Forza armata: i suoi primati, le crociere, la partecipazione ai teatri di guerra. Il tutto completato da disegni, fotografie e materiali, come tute di volo, caschi e anche un esemplare di “gps” da gamba, ante litteram. Pezzo forte della collezione, un modello del biplano Cr 32 “svestito”, mancante cioè del rivestimento di forma, di oltre un metro di lunghezza. Interessante anche l’evoluzione dell’Aeronautica attraverso i suoi stemmi, adottati nelle varie epoche, la storia degli stormi e le curiosità, come la presenza del disegno di tre sorci verdi sulla fusoliera di un aereo d’epoca. Curiosità che potranno trovare soddisfazione nel percorso di visita. Quello dei 90 anni dell’Aeronautica militare è solo il primo degli eventi in programma nella Sala Mostre della Regione Piemonte. Sono già in programma dal 13 al 21 aprile la mostra sui 100 anni della sezione dei Granatieri di Torino, il 3 e 4 maggio le giornate di “Digital for job” nell’ambito del Digital festival, dall’11 al 19 maggio la mostra “Gli scudetti e le Coppe Italia nella storia granata”, dal 22 maggio all’11 giugno quella sull’assedio di Canelli del 1613.  
   
   
UN SUCCESSO I CORSI AMATORIALI DI LIUTERIA  
 
Trento, 27 marzo 2013 - Hanno riaperto, anche nel 2013, i corsi amatoriali di liuteria che, ormai da sette anni, vengono organizzati con successo dall’Istituto di formazione professionale “S. Pertini” Servizi alla Persona e del Legno della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l’Associazione Forestale del Trentino. Il corso di liuteria insegna come si costruisce una chitarra e un violino. Si tratta di un Laboratorio di formazione continua e permanente che, seppur amatoriale, è diventato negli anni punto di riferimento per quanti, neofiti o esperti, ma uniti dalla stessa passione, sono interessati all’arte della liuteria. Nei giorni scorsi l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale e allo Sport Marta Dalmaso ha fatto visita ai corsisti presso l’Istituto del Legno di Villazzano: dopo aver pronunciato parole di apprezzamento per il corso, seguito con impegno, passione e costanza da 31 corsisti, li ha anche lodati per il rilevante risultato finale che lo stesso assessore ha potuto apprezzare ascoltando musica suonata con gli strumenti da loro costruiti. Il corso in questi anni si è guadagnato visibilità e credito anche fuori dal Trentino, tanto che quest’anno ben 7 partecipanti provengono da altre regioni italiane: Pistoia, Bolzano, Carrè (Vi), Santorso (Vi), Pietole di Virgilio (Mn), Palermo. I partecipanti ai corsi presentano, in genere, differenti livelli di preparazione e di competenza, ma l’eterogeneità del gruppo non è un problema, bensì una risorsa, un’occasione unica e privilegiata di incontro, scambio, confronto ed anche di apprendimento fra i partecipanti. Il programma didattico è necessariamente flessibile e personalizzato e prevede due distinti indirizzi didattici: uno rivolto alla realizzazione della chitarra e l’altro alla costruzione del violino. A condurre il Laboratorio per la costruzione della chitarra (durata 130 ore), è il Maestro Liutaio Mirko Borghino, diplomato alla Civica scuola di liuteria di Milano, liutaio e restauratore di strumenti musicali a corda pizzicata, vincitore nel 2008 del premio “liutaio dell’anno.” Il laboratorio per la costruzione del violino (durata 200 ore), è guidato invece quest´anno dal Maestro Liutaio Cecilia Piazzi, trentina di nascita, diplomata alla Scuola internazionale di liuteria di Cremona, sotto la guida del Maestro Giorgio Scolari, e da una decina di anni costruttrice a Cremona di violini, viole e violoncelli. Supervisor dei corsi di liuteria è il Maestro Liutaio Luca Primon, già insegnante di liuteria presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano dal 1980, vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali. Questi i corsisti che hanno avuto l’attestato di partecipazione al corso di liuteria. Corso di chitarra: Domenico Brandi, Ivano Dal Rì, Paolo De Facci, Antonio Floris, Salvatore Lionetti, Maurizio Migazzi, Flavio Negri, Andrea Nollo, Luca Porcelluzzi, Ferruccio Santini, Luigi Tomedi, Michele Trapin, Adriano Turri, Renato Villa, Massimo Zanlucchi, Alessandro Zocca. Corso di violino: Pasquale Andreolli, Andrea Benini, Franco Barozzi, Carlo Bressanini, Silvio Casetti, Guido Cova, Ernesto Deflorian, Franco Ferron, Roberto Manfrini, Angela Marconi, Alessandro Mazzali, Giada Paoli, Alessandro Pavone, Paolo Preghenella, Alberto Tovazzi, Simone Vanin, Silvano Zuanelli.