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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Aprile 2013
LE SUPER TURBINE EOLICHE RAPPRESENTANO UNA GRANDE RIVOLUZIONE TECNOLOGICA  
 
Bruxelles, 29 aprile 2013 - Sfruttare l´energia del vento è l´obiettivo di un nuovo progetto, che mira a compiere importanti progressi nel campo delle soluzioni eoliche industriali mare aperto. Il progetto Suprapower, finanziato dall´Ue, sta lavorando a una turbina eolica superconduttrice d´alto mare più potente, affidabile e leggera. Il progetto quadriennale si basa sulle competenze di nove partner europei del settore industriale e scientifico ed è coordinato da Tecnalia in Spagna. Il team di Suprapower crede che le attuali turbine abbiano bisogno di nuove soluzioni per fornire una migliore scalabilità di energia, una riduzione del peso e una maggiore affidabilità. Le loro enormi dimensioni e il peso fanno infatti salire il costo delle fondamenta fisse e galleggianti, nonché i costi di funzionamento e manutenzione (F&m). I produttori cercano modi di ridurre i costi di F&m delle turbine eoliche già da qualche tempo. È qui che il team di Tecnalia pensa di avere un vantaggio per mezzo della superconduzione. La considerano la soluzione per costruire un impianto per l´energia eolica efficiente, solido e compatto con un generatore superconduttore di 10 Mw. Questo garantirà risparmi sostanziali in termini di energia e materie prime e allungherà la vita della turbina. La superconduttività è un settore del quale uno dei collaboratori del progetto, il Dipartimento di ingegneria criogenica dell´Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Kit), si sta occupando. Ricercatori specializzati in fisica tecnica stanno lavorando a modi di assicurare che il generatore superconduttore possa funzionare in modo efficiente sviluppando un criostato rotativo in grado di raffreddare le spirali superconduttrici fino a meno 253 °C. Questa temperatura è fondamentale per assicurare che la corrente elettrica passi senza resistenza. Al di sotto di una certa temperatura, i superconduttori non hanno resistenza elettrica e conducono l´energia senza perdite. Il dott. Holger Neumann, capo del Dipartimento di ingegneria criogenica, continua a spiegare: "Visto che il rendimento di raffreddamento di questi raffreddatori è limitato, dobbiamo assicurare che il calore tra di essi e le spirali superconduttrici sia condotto bene. Inoltre dobbiamo tener conto dell´influenza della rotazione sui tubi per il calore che usiamo. D´altra parte, il criostato ha bisogno di un isolamento termico molto efficace". Il coordinatore del progetto, Iker Marino Bilbao del Dipartimento di Energia e ambiente di Tecnalia, aggiunge: "Il nostro obiettivo principale per il primo anno è convalidare il concetto del criostato rotativo modulare. In seguito produrremo un progetto concettuale del generatore di scala superconduttore. Oltre a progettare, costruire e testare prove di spirali superconduttrici per la costruzione di spirali del generatore (generatore di scala 500 kW) nel 2014. Queste saranno testate in laboratorio". Di conseguenza queste soluzioni rivoluzionarie promettono di ridurre la massa della turbina e le dimensioni generali, il che ridurrà i costi di fabbricazione del 30 %. Si prevede che l´energia eolica apporterà un grande contributo per trasformare l´energia inefficiente in tutta Europa. L´ue ha fissato l´obiettivo di ridurre le emissioni del 20 % al di sotto dei livelli del 1990 nell´ambito delle attività per diminuire drasticamente le emissioni di gas serra e migliorare la sicurezza energetica. Per maggiori informazioni, visitare: Suprapower http://www.Suprapower-fp7.eu/ Tecnalia http://www.Tecnalia.com/en Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Kit) http://www.Kit.edu/kit/english/index.php Commissione europea - Energia http://ec.Europa.eu/energy/efficiency/index_en.htm  
   
   
NUOVA EDIZIONE ROMANA DEL CORSO APER “SBILANCIAMENTI: NUOVA DISCIPLINA E SOLUZIONI OFFERTE DAL MERCATO”  
 
Milano, 29 aprile 2013 – Dopo il grande successo registrato con l’edizione dello scorso febbraio, per dare seguito a tutte le richieste pervenute in Associazione, Aper ha deciso di riproporre mercoledì 15 maggio il secondo corso di formazione dedicato al tema degli sbilanciamenti. Con questo evento Aper inaugurerà inoltre la nuova sede romana, ideale teatro per lo svolgimento dell’attività formativa, che affiancherà così la tradizionale sede milanese, in modo da offrire un ventaglio sempre più completo di nuove opportunità formative a tutti gli operatori del settore. L’evento, diviso idealmente in due parti - teoria e soluzioni - si aprirà con un inquadramento della problematica dal punto di vista normativo e regolatorio: saranno quindi passate in rassegna la disciplina di riferimento, le disposizioni tecniche e le regole applicative. Come contraltare a questa prima parte didattica, il cui scopo è quello di descrivere come è strutturata la materia, il corso propone la presentazione di due focus (uno su eolico, uno su fotovoltaico) che, attraverso l’esperienza concreta di due operatori, metteranno in luce le criticità connesse alla problematica. A completare la prima parte sarà un intervento di Terna volto a portare il punto di vista del Tso e l’impatto sulla rete elettrica. La seconda parte, dal taglio più propositivo, sarà invece focalizzata sulle soluzioni attualmente disponibili sul mercato per affrontare al meglio il problema degli sbilanciamenti, grazie all’esperienza di alcuni fra i più importanti traders operanti sul territorio nazionale. Http://www.aper.it/index.asp?idcategoria=7&idsottocategoria=40&idsottopagina=3645&iniziosottopagine=0  
   
   
HENRI MALOSSE PRESIDENTE DEL CESE: SENZA UNA VISIONE EUROPEA, NON C´È SOLUZIONE SOSTENIBILE PER L´ACCESSO ALL´ENERGIA  
 
Bruxelles, 29 aprile 2013 - Durante il suo viaggio in Lituania, il Presidente del Cese Henri Malosse ha visitato la centrale nucleare di Ignalina, chiusa su richiesta della Commissione europea, che aveva subordinato proprio a questa chiusura l´adesione del paese all´Unione europea. "L´accesso all´energia è una questione fondamentale per tutti i paesi, così come per i loro cittadini. Se c´è un ambito in cui l´Europa ha un ruolo da svolgere, in cui l´integrazione europea ha un senso, è proprio quello, strategico, della condivisione delle risorse energetiche. In questo campo gli Stati da soli non potranno ottenere nulla sul lungo termine." In Lituania, la chiusura della centrale di Ignalina, "sorella" di quella di Chernobyl, ha accentuato la sensibilità al problema dell´accesso all´energia. Eppure la questione non riguarda soltanto questo paese o gli altri Stati baltici suoi vicini, ma è cruciale per tutta l´Europa. L´accesso a un´energia efficiente e sostenibile è la grande sfida degli anni a venire. È la risposta che serve alle imprese per essere competitive: molte di esse sono infatti soggette ancor oggi a interruzioni nella fornitura di energia che ne mettono in pericolo l´attività. È la risposta che si attendono i nostri concittadini: come possiamo infatti accettare che nell´Unione tra 50 e 150 milioni di persone possano essere vittime della precarietà energetica , costretti a fare scelte inconcepibili nelle nostre società, ad esempio tra riscaldamento e salute? È la risposta da dare alle generazioni future, in un momento in cui si assiste allo sviluppo di fonti di energia a basso impatto ambientale. Ogni governo riflette sulle possibili soluzioni, ma ciascuno tende a farlo per conto proprio. Contro ogni buon senso. Chi può negare che oggi il mercato dell´energia superi i confini nazionali? Chi può sorprendersi che la Lituania si ponga delle domande su un progetto di centrale nucleare in Bielorussia, a meno di 60 chilometri dalla capitale lituana?  
   
   
ENERGY EFFICIENCY IN BUILDINGS: TECHNOLOY DATING  
 
Udine, 29 aprile 2013 - Incontri diretti in cui discutere di sviluppo, ricerca e business nel settore delle tecnologie per l’efficienza energetica degli edifici. È questo il fulcro centrale del technology dating in programma a Udine il venerdì 17 maggio 2013 nell’ambito della fiera Eos – Exposition of Sustainability (17-20 maggio). L’appuntamento, promosso Area Science Park , partner dalla rete Enterprise Europe Network, in collaborazione con Marie - Mediterranean Building Rethinking For Energy Efficiency Improvement, progetto europeo che rappresenta la risposta delle regioni dell´Europa Mediterranea al miglioramento dell´efficienza energetica del patrimonio immobiliare, vedrà imprenditori e ricercatori scambiarsi esperienze e punti di vista con l’obiettivo di gettare le basi di future collaborazioni. Il technology dating è strutturato in incontri one to one di circa 20 minuti ciascuno. Ogni azienda o gruppo di ricerca iscritto sceglie chi incontrare in base alle proprie esigenze e ai propri interessi di business. Al momento sono oltre 60 gli iscritti, provenienti da Italia, Croazia, Slovenia, Spagna e Francia. Sono attesi partecipanti anche da Austria, Croazia, Bulgaria, paesi partner della rete Een che hanno aderito all’iniziativa. Presenti anche centri di ricerca, agenzie internazionali e grandi gruppi come lo sloveno Petrol che, oltre a lavorare nel settore oil&gas, si occupa di energie rinnovabili. Restano ancora alcuni giorni per iscriversi all’evento, la scadenza è infatti fissata al 30 aprile. Per gli iscritti al technology dating Area Science Park, in collaborazione con l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Udine, organizza nella giornata di giovedì 16 due company visit presso altrettanti importanti realtà del territorio: Pilosio Spa, azienda leader nella produzione di attrezzature per il mondo dell´edilizia e delle costruzioni, e Zero Energy Home by Le Ville Plus, uno "smart green building" progettato e realizzato in partnership con l´Università di Trento. Iscrizione gratuita, posti limitati. La partecipazione a entrambe le giornate è gratuita, previa registrazione sul sito: www.B2match.eu/energy-efficient-buildings. Chi fosse interessato, avrà inoltre la possibilità di prendere parte il 17 maggio - sempre nell’ambito della Fiera Eos - a un convegno internazionale, organizzato dal progetto Marie, focalizzato su pre commercial procurement e appalti per soluzioni innovative come strumenti di sostegno all’innovazione del settore dell’efficienza energetica degli edifici, e alla presentazione dei risultati del Piano Energia Enerplan, grazie al quale sono state sviluppate soluzioni tecnologiche innovative per la produzione da fonti rinnovabili. Maggiori informazioni nel sito www.Area.trieste.it/green  
   
   
ELETTRODOTTO DOLO-CAMIN, NO A STRUMENTALIZZAZIONI, REGIONE VENETO ATTENTA. DA SUBITO HA CHIESTO A TERNA INTERRAMENTO DEI TRATTI SENSIBILI  
 
Venezia, 29 aprile 2013 - “Sull’elettrodotto Dolo-camin c’è poca chiarezza su ruoli e competenze. Non devo sicuramente essere io il difensore dell´operato del Governatore del Veneto Luca Zaia, che ogni giorno dimostra massima attenzione alle istanze del Veneto e dei suoi cittadini, o dell´attività dell´assessore Massimo Giorgetti competente per l’energia, ma vorrei ricordare che un amministratore, anche se Regionale, o di qualsiasi altro ente locale, deve sottostare a norme e leggi che in alcuni casi si dimostrano non proprio consone agli interessi territoriali”. Lo sottolinea l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte in relazione alle polemiche rispetto al progetto dell’elettrodotto Dolo-camin, in provincia di Venezia “Per l’elettrodotto da 380 kv Dolo-camin – prosegue Conte - la Regione fin da subito ha evidenziato a Terna la necessità di interrare i tratti più sensibili all´impatto ambientale: massima è, e rimane, l´attenzione su tutto l´iter autorizzativo (compreso il parere della commissione Via nazionale), dovendo comunque sottostare a disposizioni nazionali che sicuramente hanno bisogno di essere riviste sopratutto nella garanzia di giusta compensazione per il territorio e per chi ci vive”. “Imputare però alla Regione scarsa partecipazione e disattenzione per le istanze che giungono dal territorio – conclude Conte - dimostra ancora che la strumentalizzazione risulta per qualcuno l´unico modo di far politica: bisogna invece unire le forze per ottenere il massimo risultato, senza far ricadere sugli altri colpe o insuccessi”.  
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE LA SPAGNA ALLA CORTE PER DISCRIMINATORIO TASSAZIONE IMMOBILIARE  
 
Bruxelles, 29 aprile 2013 - La Commissione europea ha deciso di deferire la Spagna alla Corte di giustizia dell´Unione europea per discriminatori norme fiscali immobiliari che impediscono non residenti di godere degli stessi benefici fiscali come residenti. Secondo la legislazione spagnola, le plusvalenze derivanti dalla vendita di una residenza permanente esenti per imposta se il denaro viene utilizzato per comprare un´altra residenza permanente. Tuttavia, questa disposizione si applica solo ai residenti spagnoli, quindi discriminanti contro i non residenti che possono finire per pagare le tasse molto più alte. In pratica, se una persona che vive in Spagna ha venduto la sua residenza permanente per comprare una casa nuova in un altro Stato membro in cui egli si sarebbe mosso, avrebbe potuto essere tassata per le plusvalenze realizzate sulla vendita. Al contrario, se fosse rimasto in Spagna, e ha comprato una nuova casa lì, lui non sarebbe stato tassato. La Commissione ritiene che questo sia un ostacolo alla libera circolazione delle persone, dei lavoratori e dei lavoratori autonomi e quindi violazioni dei trattati Ue. Il deferimento alla Corte di giustizia dell´Unione europea è l´ultima fase della procedura di infrazione.  
   
   
TERRITORIO, PORTALE REGIONALE “UMBRIAGEO” SI ARRICCHISCE DI NUOVI PRODOTTI E SERVIZI CARTOGRAFICI  
 
Perugia, 29 aprile 2013 - Il portale regionale "Umbriageo"   ( http://www.umbriageo.regione.umbria.it/ ) arricchisce la serie delle ortofoto digitali, fra gli strumenti cartografici più idonei per una visione reale e aggiornata del territorio, e mette a disposizione ulteriori servizi per la consultazione anche da parte dei non esperti sia per la fruizione da parte di amministrazioni pubbliche, imprese e professionisti. Le novità sono state illustrate stamani agli operatori del settore. Innanzitutto, l´acquisizione e la pubblicazione dell´ortofoto digitale a colori, alla scala 10.000, relativa all´anno 2011, "non una semplice fotografia aerea - ha spiegato Ambra Ciarapica, dirigente del Servizio regionale Informatico/informativo:geografico, ambientale e territoriale - ma realizzata con precisioni metriche e cartografiche che ne fanno uno strumento cartografico tra i più idonei per una visione reale e aggiornata del territorio e delle sue trasformazioni. Si amplia, così, la serie delle ortofoto digitali che coprono gli 845.600 ettari del territorio umbro negli anni 2000, 2005, 2008 e 2011 a supporto delle attività di pianificazione del territorio". La Regione ha in corso un programma di acquisizione di fotogrammi aerei e di cartografie più aggiornate e coerenti con le specifiche tecniche di precisione cartografica di livello nazionale. In particolare, verrà realizzata una ortofoto storica, con fotogrammi aerei relativi agli anni 1954-55, e una cartografia topografica dell´area lungo l´asta del fiume Tevere sulla base delle riprese aeree aggiornate al 2013. "Aggiungiamo un tassello importante, che amplia le nostre conoscenze del territorio e delle sue trasformazioni - ha sottolineato l´assessore regionale all´Ambiente e Territorio, Silvano Rometti - Con ´Umbriageo´ disponiamo di uno strumento fondamentale per la programmazione regionale, quanto mai necessario per definire e pianificare interventi che tengano conto della necessità di ridurre il consumo del suolo, di garantire la sicurezza e la manutenzione del territorio". "La vasta gamma di prodotti cartografici, comprese le ortofoto - ha aggiunto - è consultabile e utilizzabile sul portale, a supporto delle attività degli Enti locali e dei professionisti. Con i servizi resi disponibili on line, è facile tra l´altro confrontare la fotografia del territorio in diversi anni e, con l´integrazione delle cartografie disponibili, mettere a fuoco elementi di interesse per la programmazione o di grande attualità sui temi della fiscalità locale, della salvaguardia del territorio e del paesaggio, della protezione civile". Sono due le modalità di consultazione resi disponibili sul geoportale della Regione Umbria, illustrate da Gianluca Riscaio, del Servizio regionale Informatico/informativo: il servizio "webgis" con cui, grazie alla leggibilità immediata e all´impatto visivo dell´ortofoto, anche il cittadino meno esperto può accedere con facilità alla consultazione e alla conoscenza del territorio, e il servizio "wms", che consente agli operatori e ai professionisti l´utilizzazione delle ortofoto, direttamente on line. L´incontro è servito per una panoramica anche sugli altri prodotti e servizi del geoportale, tra cui il programma "Ferens+" realizzato in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell´Università degli studi di Perugia  
   
   
MURI A SECCO E TERRAZZAMENTI, CONVEGNO EUROPEO E CORSO DI FORMAZIONE  
 
Trento, 29 aprile 2013 - "Si tratta di una iniziativa che aiuta a meglio comprendere come il concetto di paesaggio viva oggi come elaborazione del rapporto tra uomo e ambiente e come le terrazze e i terrazzamenti siano tipici di quel paesaggio montano dove vivere è più difficile e dove proprio le attività economiche hanno connotato questo paesaggio, tanto per la coltivazione della vite così come per le cave. Ecco dunque che ragionare sul paesaggio terrazzato in Trentino vuol dire guardare al futuro di questi settori dell´agricoltura e di tutte le attività di versante. Constatare che le Comunità e le amministrazioni se ne fanno carico è importante, così come scoprire che sono dei giovani ad occuparsene, è una speranza in più. La Provincia autonoma di Trento aiuta questi percorsi e questi progetti, lo fa con il Fondo del paesaggio che ha permesso di individuare alcune ipotesi di intervento e di soluzione, purché discusse e condivise. Dobbiamo sapere che il paesaggio del futuro è quello che sapremo costruire oggi e che per questo le scelte di oggi sono importanti. Il convegno in valle di Cembra ci aiuterà a districarci dentro queste tematiche difficili quanto affascinanti". Così Mauro Gilmozzi, assessore all’urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità, ha concluso la conferenza stampa di presentazione del convegno europeo sul paesaggio terrazzato dal titolo “Lavorare il paesaggio. Terrazzamenti e muri a secco tra identità e valori” che si svolgerà sabato 4 maggio, in valle di Cembra, al Museo Casa Porfido di Albiano. Con l´assessore Gilmozzi l’assessore della Comunità della Valle di Cembra, Damiano Zanotelli; il presidente dell’associazione Imperial Wines, Luca Paolazzi; il presidente dell´Apt di Piné e Cembra, Ugo Faccenda. La conferenza stampa ha offerto anche l´occasione per presentare il corso di formazione per la costruzione di muri in pietra a secco, coordinato dall’Accademia della Montagna: presente la direttrice Iva Berasi; il presidente Egidio Bonapace; la vicesindaco ed assessore all´ambiente di Villa Lagarina, Romina Baroni; Jacopo Pedrotti dell´Associazione Artigiani. E´ infatti la Destra Adige Lagarina, insieme alla valle di Cembra, a far rivivere l´arte antica di queste costruzioni. Ogni paesaggio racconta molte storie: storie di uomini e donne, storie di comunità, storie di lavoro e di costruzione del rapporto duraturo tra uomo ed ambiente. Nel paesaggio la storia di ciascuno si fa storia collettiva, lascia la sua impronta, i suoi segni ed i suoi significati. Il paesaggio è quindi la manifestazione del rapporto tra l’uomo ed il suo ambiente naturale, contenitore, descrittore e riproduttore di valori identitari depositati nel corso del tempo attraverso la sua lavorazione. Studiare il paesaggio significa imparare a conoscere il territorio, le persone che lo abitano, i suoi valori, le sue specificità, la sua storia e la sua evoluzione. E´ da questa consapevolezza che nasce il Convegno europeo sul paesaggio terrazzato, l´occasione per approfondire l’analisi sul valore economico, agricolo e turistico del paesaggio terrazzato, concentrandosi in particolare sul ruolo delle comunità locali, delle aziende agricole e degli enti locali nel mantenere e valorizzare questa specificità. L´iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di collaborazione tra la Comunità della Valle di Cembra e l’Alleanza mondiale per il paesaggio terrazzato (Itla) - al convegno ci sarà il presidente Timmy Tillmann - , finanziate attraverso il fondo per le iniziative e gli interventi di promozione dello sviluppo sostenibile dell’ambiente della Provincia Autonoma di Trento.  
   
   
REGOLAMENTO URBANISTICO, SONDAGGIO ON LINE: DITE LA VOSTRA SUL QUARTIERE DOVE VIVETE A FIRENZE IL PERCORSO DI PARTECIPAZIONE PASSA ANCHE DALLA RETE CIVICA  
 
Firenze, 29 aprile 2013 - Dite la vostra sul quartiere dove vivete: fino al 20 maggio i fiorentini sono invitati a partecipare ad un sondaggio on line, promosso dall’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci nell’ambito del percorso di partecipazione per la definizione del nuovo Regolamento urbanistico. “Si tratta di rispondere a poche semplici domande – spiega l’assessore – per aiutarci a capire quali sono le opere di interesse pubblico che si ritengono più utili nel proprio quartiere. Pochi minuti, in forma anonima, che per noi possono essere molto importanti”. L’assessore ricorda che il Regolamento urbanistico è il più importante atto di governo del territorio della città, e costituisce insieme al Piano strutturale quello che storicamente ha rappresentato il Piano Regolatore Generale. “Con questo atto si decide in concreto come si svilupperà il territorio nel rispetto dei principi posti dal Piano strutturale: si stabilirà, tra l´altro, quali opere di interesse pubblico si pensa di realizzare nei prossimi 5 anni; e visto che queste previsioni, a differenza di altre, hanno una durata temporale limitata, vogliamo che le nostre scelte tengano conto delle esigenze espresse dalla comunità”. La raccolta di pareri avverrà unicamente attraverso la rete civica e avrà durata limitata; il rapporto di analisi dei risultati finali sarà pubblicato sempre il rete civica. Per accedere: http://sondaggi.Comune.fi.it/limesurvey2/index.php/576996/lang-it , oppure attraverso http://www.comune.fi.it/  Piani e progetti, Regolamento urbanistico.  
   
   
MILANO - UN BREVETTO SU 4 È DEPOSITATO NEL CAPOLUOGO LOMBARDO  
 
Milano, 29 aprile 2013 - Il 30% dei brevetti italiani è depositato tra Milano (15.074) e Torino (5.124) rispettivamente il 22,5% e 7,6% su un totale italiano di 66.996. Milano spicca soprattutto per il numero di marchi, oltre 12 mila depositi in un anno mentre Torino vanta un buon numero di invenzioni (1.175). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Uibm (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) sulle domande di brevetto depositate nell’anno 2012. 26 aprile, Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale: Les Italia in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e la Camera di Commercio di Torino ha realizzato la versione inglese del Codice di Proprietà Industriale, aggiornata con la riforma del 2010. Il Codice italiano di Proprietà Industriale, che riguarda proprio la tutela delle imprese anche attraverso i brevetti, tradotto in lingua inglese favorisce la diffusione e la comprensione delle norme nazionali agli operatori internazionali. Un’iniziativa che risulta utile sia per le imprese italiane che commercializzano con l’estero sia per le imprese straniere che intendono investire in Italia. Il codice si potrà scaricare dal sito http://www.mi.camcom.it/   nei prossimi giorni.  
   
   
BERCO, MISE: NO A PROCEDURA MOBILITA’, SUBITO INCONTRO CON CEO THYSSEN RIUNIONE GOVERNO-ISTITUZIONI-SINDACATI. IL MINISTRO PASSERA: INACCETTABILE DECISIONE AZIENDA  
 
Roma, 29 aprile 2013- Il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha inviato il 24 aprile una lettera al Ceo della Thyssenkrupp per ottenere, in tempi brevissimi, un incontro nel quale affrontare le intenzioni della multinazionale tedesca per quanto riguarda il futuro della Berco. Il valore strategico della Berco, leader nella produzione di cingolati, e il suo rilievo occupazionale per i territori di insediamento, hanno portato all’attivazione da parte del Governo, in accordo con le istituzioni regionali e locali, di un Tavolo con i sindacati e l’azienda dedicato all’esame delle criticità in cui versa l’azienda e alle possibili soluzioni. Nella riunione del Tavolo tenutasi lo scorso 10 aprile, si è riscontrata un’ampia e condivisa disponibilità delle istituzioni e delle rappresentanze dei lavoratori a discutere, sulla base di un piano industriale, delle esigenze di ristrutturazione e riorganizzazione della Berco con l’obiettivo di creare le condizioni per assicurarne la continuità produttiva e il rilancio. A fronte di queste disponibilità, l’azienda ha invece annunciato il 19 aprile l’intenzione unilaterale di avviare la procedura di mobilità nei confronti di 611 lavoratori dei tre impianti italiani (Emilia Romagna, Piemonte, Veneto). Il Governo e le istituzioni tutte, riunitesi oggi insieme con le rappresentanze sindacali, considerano inaccettabile e assolutamente ingiustificata una simile decisione, alla luce della gravissima tensione sociale da essa suscitata e degli impegni sulla qualità delle relazioni industriali che la stessa Thyssenkrupp ha codificato in un proprio protocollo di comportamento. Per questo la richiesta del Governo, condivisa all’unanimità dai partecipanti alla riunione, è quella che Thyssenkrupp intervenga affinché la procedura di mobilità venga sospesa in attesa dell’incontro tra le istituzioni e i vertici tedeschi della multinazionale. Alla riunione - presieduta dal sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti - erano presenti il Viceministro al Lavoro Michel Martone, il Presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, la Presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, il sindaco del Comune di Copparo Nicola Rossi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali, territoriali e aziendali  
   
   
LOMBARDIA.LAVORO, ASSESSORE TRACCIA QUADRO DELLA CRISI INTERVENTO IN IV COMMISSIONE CONSILIARE,SITUAZIONE DIFFICILE CRESCE DISOCCUPAZIONE:DA 2008 A 2012 178.000 RIMASTI A CASA  
 
Milano, 29 aprile 2013 Intervento dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro in Iv Commissione (Attività Produttive e Occupazione) del Consiglio regionale convocata il 24 aprile per discutere della crisi in Lombardia e delle sue pesanti ripercussioni. Disoccupazione - Fra il 2008 e il 2012 il tasso di disoccupazione totale medio è passato in Lombardia dal 3,7% al 7,5%. In termini assoluti i disoccupati sono passati da 168.000 a 346.000 (+178.000 unità). Nell´ultimo trimestre 2012 tasso di disoccupazione in Lombardia era al 7,9%, contro il 6,7% del trimestre precedente: +1,2% in un trimestre. Il tasso di disoccupazione giovanile è passato dal 12,5% del 2008 al 26,6 del 2012. L´assessore regionale ha sottolineato come il primo forte innalzamento del tasso di disoccupazione nel 2009 sia stato concomitante con la rilocalizzazione delle grandi imprese multinazionali: ha superato il 7% nel 2012, quando gli effetti di trascinamento della crisi industriale e la pressione fiscale sulla domanda interna hanno provocato un rialzo del numero di persone in cerca di occupazione. L´uso intenso di ammortizzatori sociali e della cassa in deroga in particolare ha parzialmente raffreddato i licenziamenti anche se molti lavoratori restano occupati con un numero ridotto di ore o con contratti meno stabili e che coprono periodi ridotti dell´anno. Tempo Indeterminato, Una Falcidie - Domanda di lavoro e forme contrattuali: i dati sulle Comunicazioni Obbligatorie Unificate (Cob) spiegano meglio cosa avviene dal punto di vista di come si concretizza la domanda espressa dai datori di lavoro. Un dato emerge su tutti: nel 2012 a perdere il maggior numero di posizioni contrattuali è il contratto a tempo indeterminato che costituisce l´80% circa dei contratti cessati, cedendo quote a tutte le altre forme contrattuali (tempo determinato, somministrazione, apprendistato). Il contratto a tempo indeterminato vede nel 2012 la chiusura di 309mila posizioni, delle quali vengono riaperte solo 196mila nuovi contratti sempre a tempo indeterminato. Circa il 25% della popolazione che ritrova lavoro dopo averlo perso vede peggiorare la propria condizione contrattuale. Ammortizzatori Sociali - I dati sulle autorizzazioni di Cassa Integrazione Guadagni (Cig) nelle forme principali (Ordinaria, straordinaria e deroga) ha visto un aumento delle ore del 7,46% nel 2012 rispetto al 2011. Le ore autorizzate in Lombardia costituiscono il 21,86% del totale autorizzato a livello nazionale. La riduzione della straordinaria è dovuto all´aumento concomitante dei licenziamenti, mentre le tensioni sulla cassa in deroga (+10% nel 2012) evidenziano la progressiva crescita degli stati di crisi fra le piccole e medie imprese. Come Regione Lombardia Affrontera´ Le Crisi Aziendali - ´Dal 2008 a oggi - ha detto l´assessore nel suo intervento - abbiamo garantito la gestione delle istruttorie, lo svolgimento degli esami congiunti e l´attivazione di ammortizzatori sociali per lavoratori di un numero sempre crescente di aziende lombarde. Per la Cassa integrazione Straordinaria dai 366 esami del 2008 siamo arrivati a 1100 esami e pareri emessi nel 2012, quasi 7000 sono state, nel 2012, le pratiche direttamente seguite dagli uffici regionali per la concessione di ammortizzatori di vario tipo, meno di 700 erano le pratiche, dello stesso tipo, nel 2008´.  
   
   
LOMBARDIA. ASSESSORE FORMAZIONE ELOGIA PROGETTO T.I.M.E.  
 
Milano, 29 aprile 2013 - Si chiama ´T.i.m.e.´ (Training innovation management experience) ed è un progetto finanziato da Regione Lombardia e realizzato da Ecole (Enti confindustriali lombardi per l´education), una società consortile costituita unendo esperienze e competenze di otto associazioni del sistema confindustriale. Sviluppo Innovativo Delle Imprese - Obiettivo dell´iniziativa, illustrata il 24 aprile in Assolombarda a Milano, è lo sviluppo di azioni innovative sui temi della formazione, per costruire un modello di intervento rivolto ai ruoli apicali delle Piccole e medie imprese (imprenditori, dirigenti, quadri), in grado di accompagnare i processi di sviluppo organizzativo richiesti dalle aziende attraverso una focalizzazione sulle competenze manageriali necessarie. ´´T.i.m.e.´ è quanto mai importante - ha commentato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia -, perché sentiamo in questo momento come non mai la necessità che la formazione sia al servizio dell´innovazione e dello sviluppo ´. Stop Alla Burocrazia, Più Semplificazione - ´Il programma di governo di questa legislatura - ha spiegato l´assessore regionale - vuole raggiungere la semplificazione dei processi e l´abbattimento degli steccati burocratici, per favorire azioni effettivamente efficaci e capaci di sostenere lo sviluppo del tessuto economico. Dobbiamo sempre più guardare alla qualità e ai risultati della nostra azione, lasciando più libertà di azione e responsabilità ai nostri enti di formazione´. Il Progetto - La costruzione del modello è stata centrata sul concetto di competenza, coerentemente con l´impianto generale del sistema di Formazione professionale regionale, attraverso un´analisi concreta, in grado di esprimere la relazione tra il sapere professionale e il tipo di prestazioni erogate nelle realtà produttive. Dopo l´analisi delle competenze da sviluppare sono stati sperimentati interventi formativi personalizzati con metodologie didattiche, che hanno superato la tradizionale formazione d´aula, valorizzando l´esperienza lavorativa delle persone, supportandoli a concretizzare saperi e competenze in processi di miglioramento. Iniziative In Rete - ´T.i.m.e.´ si è posto in continuità con due significative esperienze che Ecole ha gestito, in raccordo con Regione Lombardia, nella sua qualità di soggetto espressione di associazioni del sistema confindustriale lombardo: il progetto M-power, per la riqualificazione di 70 dirigenti disoccupati, e la sperimentazione del rilascio di attestati di competenza regionali in esito a corsi di formazione continua finanziati da Fondimpresa, che ha già coinvolto più di 800 lavoratori provenienti da oltre 150 imprese. Gli Sviluppi - ´Penso che questo progetto ci dia importanti indicazioni per il futuro - ha sottolineato l´assessore regionale - e che l´investimento fatto da Regione Lombardia debba essere messo a frutto, recependo gli esiti dell´evoluzione del sistema e delle politiche regionali´. Due i traguardi che si intendono raggiungere: il modello di rilevazione delle competenze aziendali può diventare un riferimento per il lavoro dell´Osservatorio regionale per il lavoro e la formazione; in secondo luogo l´apertura di una prospettiva che vede l´azione congiunta e quasi sovrapponibile tra formazione e consulenza. ´Ciò vale soprattutto per le Pmi - ha concluso l´assessore regionale -, in cui l´imprenditore gioca un ruolo fondamentale nella definizione di progetti di sviluppo e di innovazione´.  
   
   
SALERNO - LE DINAMICHE IMPRENDITORIALI DEL I TRIMESTRE 2013  
 
Salerno, 29 aprile 2013 - I dati sulla dinamica imprenditoriale del I trimestre 2013, forniti dal Centro Studi Unioncamere ed elaborati dalla Camera di Commercio di Salerno, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Economico Provinciale, evidenziano un risultato analogo a quello dell’anno scorso, mentre le imprese registrate al 31 marzo sono 119.938, con un tasso di attività dell’84%. La nati-mortalità delle imprese, ovvero il saldo tra le iscrizioni (2.441) e le cessazioni (3.366), è fortemente negativa (-925) e si traduce in un tasso di crescita del -0,76%. Analogamente a quanto accaduto negli anni precedenti, il dato è sicuramente influenzato dalle dinamiche di fine anno mentre, per i prossimi trimestri è prevedibile che si verifichi il consueto recupero. L’analisi della forma giuridica delle nuove imprese conferma l’ampia predilezione per la ditta individuale (con 1500 neoiscritte), anche se le stesse risentono maggiormente del periodo di crisi registrando un tasso di crescita del -1,67% (simile a quello del 2012). Continuano a crescere le società di capitale (+1,26%) così come era avvenuto nel periodo gennaio-marzo del 2012. Passando ai settori di attività economica, le industrie manifatturiere e le costruzioni, che rappresentano rispettivamente l’8,6% e l’11,5% del totale imprese, registrano una diminuzione dello stock (entrambe -1,2%) rispetto alla fine dell’anno scorso. Resta alto il valore negativo del settore primario (-3,5%), di cui fanno parte il 15,6% delle imprese provinciali, anche a causa dell’ampia diffusione delle imprese individuali, che, come visto, hanno registrato il più basso tasso di crescita del periodo. Il 30,7% delle imprese salernitane, rappresentate dal settore commerciale, segna una diminuzione del numero di registrate del -0,4% quindi meglio del primo trimestre 2012 quando tale valore si attestò al -0,9%. Per quanto riguarda i settori nei quali andranno ad operare le imprese di nuova iscrizione, individuati in base alla codifica dichiarata ai fini Iva, si evince che commercio (42,9% del totale delle imprese iscritte e 30,8% delle imprese cessate), agricoltura (12% totale iscritte e 29,1% cessate) e turismo (12% totale iscritte e 7,1% cessate) presentano una maggiore dinamica imprenditoriale nei primi tre mesi dell’anno. In conclusione, sebbene il risultato del primo trimestre 2013 sia analogo a quello del 2012 in termini di tasso di crescita, dal dato in termini assoluti si rileva una diversità dovuta ad un maggior numero di cessazioni (tra l’altro il peggiore degli ultimi dieci anni) accompagnato però da un numero di iscrizioni in aumento.  
   
   
VIBO VALENTIA - CONTRIBUTI PER I SERVIZI INTEGRATI PER LO START UP  
 
Vibo Valentia, 29 aprile 2013 - Per gli aspiranti imprenditori ancora pochi giorni a disposizione per cogliere le opportunità offerte dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia con il bando per l’accesso ai servizi integrati di supporto per l’avvio di nuove imprese, in pubblicazione dallo scorso 5 Aprile sul sito istituzionale dell’ente http://www.vv.camcom.it/  nella sezione bandi e avvisi. L’ente camerale, nell’ambito delle iniziative promozionali volte a sostenere lo sviluppo del sistema economico locale, ha inteso così agevolare, attraverso il progetto cofinanziato sul Fondo perequativo – Accordo di programma Mise-uc 2011 servizi funzionali alla creazione di nuove attività imprenditoriali, migliorando nel contempo i livelli occupazionali nel territorio di propria competenza. L’intervento propone un’azione articolata, che prevede l’erogazione di servizi reali e contributi alle nuove imprese così strutturati: -accesso gratuito a un percorso generale di formazione imprenditoriale, volto ad aumentare le capacità manageriali dei nuovi aspiranti imprenditori; -concessione di un voucher per l’acquisizione di servizi reali mirati funzionali alla costituzione e alla prima organizzazione dell’azienda (massimo 50% della spesa ammissibile); -erogazione di un contributo a fondo perduto (massimo 50% della spesa ammissibile) per il miglioramento del posizionamento dell’impresa sul web, per la realizzazione di materiale di presentazione e promozionale dei servizi in lingua straniera o per l’acquisto di attrezzature produttive (a favore solo dei nuovi imprenditori che completeranno il percorso di costituzione dell’azienda nei termini previsti dal bando). La richiesta di ammissione al bando deve essere necessariamente riconducibile alla creazione e allo start-up di nuove imprese e possono proporla lavoratori di imprese che intendano costituirsi in cooperativa o avviare un’attività imprenditoriale e di lavoro autonomo anche in riferimento a progetti di spin-off (formali o informali) dalle imprese di appartenenza e con esse concordate, con particolare riguardo per quelli destinatari di sostegno al reddito (Cig, mobilità, ecc.); altri aspiranti imprenditori in condizione di disoccupazione o inoccupazione, appartenenti a categorie a rischio di esclusione dal mercato del lavoro. La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre il 30° giorno successivo al giorno di pubblicazione del bando sul sito della Camera di Commercio. Il bando integrale con condizioni e termini di partecipazione e la modulistica relativa, come già indicato, è reperibile sul sito istituzionale dell’Ente camerale http://www.vv.camcom.it/  nella sezione bandi e avvisi.  
   
   
GENOVA - CALANO I FALLIMENTI NELLA PROVINCIA NEL I TRIMESTRE 2013  
 
Genova, 29 aprile 2013 - Nel primo trimestre 2013, sono 35 le imprese della provincia di Genova che hanno portato i libri nei tribunali di Genova e Chiavari, contro le 43 del 1° trimestre 2012 (-18%). A livello nazionale, invece, il primo trimestre ha segnato un triste +13% rispetto al 2012 (4.218 imprese). In provincia di Genova, il settore meno colpito è quello dei trasporti, con 3 imprese (8%), quello che soffre di più è il commercio, con 14 fallimenti, che rappresentano il 40% del totale, in crescita del 27% rispetto al 2012. Migliora invece la situazione dell’industria, dove i fallimenti sono dimezzati rispetto all’anno scorso (5 fallite nel manifatturiero e 5 nelle costruzioni). Per quanto riguarda la forma societaria, infine, più che dimezzati i fallimenti fra le ditte individuali (11,4%), che passano da 9 a 4.  
   
   
ULTERIORE CALO DELLE IMPRESE MANTOVANE NEL I TRIMESTRE 2013  
 
Mantova, 29 aprile 2013 - Continua il regresso del tessuto produttivo in provincia di Mantova anche nel primo trimestre del 2013. I dati della natimortalità delle imprese elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova, rilevano un ulteriore calo di 246 unità, cha va a ridurre la consistenza del Registro Imprese a 42.262 unità registrate a fine marzo. Il tasso di sviluppo negativo si mantiene come nell’anno 2012 a quota -0,6%, più marcato della media italiana che si ferma al -0,5% e di quella lombarda del -0,3%. La flessione del trimestre è da attribuire prevalentemente all’ulteriore diminuzione delle iscrizioni di nuove posizioni rispetto a quanto registrato negli anni precedenti, a testimonianza dello stallo in cui versa la nostra economia. In questo situazione di stasi procede, tuttavia, la crescita delle società di capitali che assieme alle altre forme (tra cui cooperative e consorzi), sono le uniche tipologie giuridiche ad aumentare (+0,4% le società di capitali e + 1,7% le altre forme). Le società di persone e le imprese individuali si riducono rispettivamente dello 0,2% e dell’1,1%. Nel dettaglio delle attività economiche, a perdere competitività sono in particolar modo i settori tradizionali: l’agricoltura (-0,9%), la manifattura (-1,0%) le costruzioni (-1,6%), il commercio (-0,7%), il trasporto e magazzinaggio (-1,0%) e le attività immobiliari (-0,2%). In calo anche le altre attività di servizio in cui sono compresi i servizi alla persone (-1,3%) e le attività ricreative e culturali (-0,8%). Al contrario, ad accrescere il loro peso nella struttura economica provinciale sono le altre attività del terziario: alberghi e ristoranti (+0,2%), servizi di informazione e comunicazione (+1,5%), le attività finanziarie e assicurative (+1,2%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,7%), i servizi di supporto alle imprese (+2,1%), i servizi d’istruzione (+2,0%), i servizi sanitari e socio-assistenziali (+2,1%). Nella disamina dei settori nei quali opera l’artigianato mantovano, aumenti si registrano tra i contoterzisti (+2%), nella trasformazione alimentare (gelaterie, gastronomie, pizzerie, ecc.) con +0,9%, nei servizi a supporto delle imprese (+2%), nelle attività tecniche come fotografi, grafici e collaudatori, ecc. (+0,6%). In calo, invece, risultano i settori più tradizionali: le attività manifatturiere (-2,1%), le costruzioni (-2,2%), il trasporto e magazzinaggio (-1,9%), le attività di riparazione di autoveicoli e motocicli (-1,8%). Per la prima volta, inoltre, si registra una diminuzione anche nelle attività artigianali a servizio della persona (-1,7%). Dall’approfondimento dei dati emerge come il pesante decremento delle imprese, registrato nel 1° trimestre dell’anno, sia ascrivibile in maniera determinante al comparto artigianale che rappresenta un terzo del totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio. Al basso indice di natalità (1,9%) si accompagna un’elevata incidenza delle cessazioni (3,6%), determinando un tasso negativo di sviluppo del -1,7%, risultato peggiore di quello nazionale (-1,5%) e di quello regionale (-1,4%).  
   
   
LOMBARDIA.BONIFICA CAFFARO, È STATA FIRMATA LA CONVENZIONE RAGGIUNTA INTESA REGIONE/COMUNE/MINISTERO CHE SBLOCCA 6,7 MLN L´ASSESSORE ALL´AMBIENTE:SOLO PRIMO PASSO,SERVONO ALTRI FONDI  
 
Milano, 29 aprile 2013 - ´Abbiamo la firma, ora il Ministero agisca´. A comunicare l´avvenuta sottoscrizione della convenzione relativa al Sito di interesse nazionale ´Brescia Caffaro´ è l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile: ´Dopo anni di attesa - commenta – il 24 aprile, grazie alle sollecitazioni di Regione Lombardia, è attivo lo strumento cardine per avviare le attività di bonifica. Con questa firma finalmente possono essere sbloccati i 6,75 milioni di euro disponibili sin dal 2006, ma che, a causa delle lungaggini burocratiche del Ministero dell´Ambiente, sono rimasti fermi, con gravi disagi per i territori di Brescia, Passirano e Castegnato inquinati dal Pcb di Caffaro. Mi auguro che ora si dia immediata esecuzione all´incarico dato a Sogesid, azienda in house del Ministero, cui spetterà la realizzazione concreta delle azioni previste dalla convenzione´. Stanziamenti Insufficienti - Le somme messe a disposizione non sono però sufficienti per la bonifica completa dell´area: ´Questo è solo un primo passo: con i fondi sbloccati oggi - spiega l´assessore - sarà possibile avviare solo una piccola parte delle attività, fra cui la progettazione della bonifica. Per concludere i lavori servono però altri soldi e su questo la disattenzione dello Stato è molto grave. Ribadisco ciò che ho già detto: per il caso Caffaro finora il Governo ha stanziato solo 6,75 milioni di euro, contro i 336 milioni messi a disposizione per l´Ilva di Taranto e questo nonostante la situazione bresciana sia assai più seria. Così non va, Regione Lombardia farà pressing sul Governo per reperire altri fondi e dare risposte ai cittadini, che attendono già da troppo tempo. Proporrò un´azione congiunta dei presidenti della Macroregione Nord´. Anche il Comune di Brescia ha approvato in Giunta la Convenzione e la sottoscriverà quanto prima.  
   
   
I TRIMESTRE 2013, SALDO NEGATIVO PER LE IMPRESE DELLA TUSCIA  
 
Viterbo, 29 aprile 2013 - “Gli effetti prolungati della crisi aggrediscono come non mai la nostra economia. L’intero sistema locale, costituito prevalentemente da micro e piccole imprese, va verso il collasso coinvolgendo indistintamente imprenditori, lavoratori, professionisti, giovani. C’è urgente bisogno di misure concrete, fruibili istantaneamente dalle imprese, che blocchino il trend negativo e pongano le basi per una ripresa in tempi brevi”. Così Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo ha commentato i dati relativi al primo trimestre 2013 diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta da Infocamere, la società di informatica delle Camere di Commercio italiane. Alla fine di marzo il numero complessivo di imprese iscritte alle Camere di Commercio di Viterbo risulta pari a 37.760, -0,72% rispetto al 31 dicembre 2012 (era -0,47 rispetto al 2011). Tasso di crescita negativo anche per Lazio pari a -0,07% e per l’Italia -0,51%. Per la provincia di Viterbo nel 1° trimestre sono state 674 le imprese iscritte contro le 949 cessate, con un saldo di -275 imprese in termini assoluti al netto delle cancellazioni d’ufficio. Occorre rilevare che statisticamente i dati del primo trimestre presentano con una certa regolarità saldi negativi, in quanto a fine anno si concentrano le cessazioni di attività, il cui riflesso si registra negli archivi camerali nelle prime settimane del nuovo anno. Tra i settori si rilevano delle riduzioni in quasi tutti i comparti produttivi della provincia di Viterbo. L’agricoltura rappresenta sempre il principale settore per numero di imprese iscritte pari a oltre il 32% nonostante la progressiva riduzione strutturale che ha subito negli ultimi anni. Lo stock di imprese agricole registrate tra la fine del 2012 e il primo trimestre 2013 ha segnato un -1,4%. Le attività manifatturiere registrano una variazione del -1,77%, così come il commercio -0,56% mentre per le costruzioni il calo è ancora più consistente e pari al -2,29% a causa del perdurare della situazione di crisi. In calo anche lo stock nelle imprese del comparto dei trasporti (-1,47%), le attività di noleggio e agenzie di viaggio (-1,86%), le attività professionali e tecniche (-2,03%) e le attività finanziarie ed assicurative il calo risulta più marcato –2,22%. Tra i pochi settori che hanno chiuso il trimestre con un saldo positivo troviamo quello dei servizi di alloggio e ristorazione (+0,43%), il settore delle attività immobiliari (+0,54%) e le attività artistiche e sportive (+1,21%). Analizzando variazioni del numero di imprese dal punto di vista giuridico si nota che le imprese individuali hanno registrato un -1,21%, riducendo la propria quota al 65,9% rispetto al numero complessivo di imprese. Segno negativo, ma più contenuto, per le società di persone con un -0,31% attestandosi al 16,9%. Continua invece la crescita percentuale delle società di capitale dello 0,93%, raggiungendo il 13,9% sul totale delle unità registrate, mentre risulta invariata la crescita delle altre forme di imprese e attestandosi al 3,3%.  
   
   
SISTEMA FIERISTICO, UN BANDO DELLA REGIONE PER PROMUOVERE L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE FIERE E DEL SISTEMA PRODUTTIVO DELL´EMILIA-ROMAGNA NEI PAESI EMERGENTI.  
 
Bologna, 29 aprile 2013 - La Regione promuove la partecipazione delle imprese e del sistema fieristico e produttivo dell’Emilia-romagna a iniziative di promozione nei mercati dei paesi Bricst (Brasile, Russia, India, Cina, sud Africa, Turchia) e Next 11 (Messico, Perù, Corea del sud, Thailandia, Filippine, Malaysia, Indonesia, Pakistan, Vietnam, Bangladesh e Nigeria). Lo prevede un bando che ha l’obiettivo di raccogliere proposte progettuali di elevata qualità per promuovere a livello internazionale il sistema produttivo dell’Emilia-romagna. “Le previsioni sullo stato dell’economia europea ed italiana in particolare confermano anche per il 2013 uno scenario in gran parte negativo – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - le possibilità di ripresa sono legate in modo rilevante alle esportazioni, e in questo quadro, il sostegno alle azioni di promozione verso i mercati esteri del sistema fieristico si conferma come una priorità anche per il 2013”. L’invito a presentare progetti è aperto fino alle ore 16 del 20 settembre 2013, salvo esaurimento dei fondi disponibili prima della scadenza. Le risorse a disposizione, pari a 700 mila euro, saranno reperite nell’ambito del Programma regionale delle Attività produttive 2012-2015. La Regione comparteciperà alla realizzazione del progetto selezionato e approvato secondo quanto previsto dall’invito, cofinanziando le spese sostenute dall’attuatore fino al massimo del 50% del valore delle spese ammissibili. L’istruttoria delle proposte progettuali che perverranno nel periodo di apertura dell’invito sarà realizzata seguendo l’ordine cronologico di arrivo da una Commissione di valutazione nominata con propri atti dal Direttore Generale delle Attività produttive. Entro 60 giorni dalla presentazione di ogni proposta progettuale, la Commissione di valutazione attribuirà al progetto un punteggio sulla base dei criteri stabiliti. Le proposte progettuali con un punteggio inferiore a 60/100 saranno escluse. Sarà il responsabile del procedimento, con propria lettera a comunicare l’ammissione della proposta progettuale alle fasi successive o la sua esclusione delle proposte progettuali selezionate. Maggiori informazioni, il bando completo e la modulistica per presentare domanda si può trovare sul sito: http://imprese.Regione.emilia-romagna.it/