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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Ottobre 2013 |
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ICAO: CONCLUSIONI DELL´ASSEMBLEA AVIATION |
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Bruxelles, 8 Ottobre 2013 - La Commissione europea ha
accolto con favore le conclusioni dell´Assemblea dell´Icao Onu aerea che
riunisce ogni tre anni a Montreal per impostare le priorità di aviazione per
gli anni a venire. Con più di 192 membri, quest´anno l´Assemblea ha avuto un
ordine del giorno particolarmente pesante, con grandi sfide nei settori della
sicurezza, della sicurezza, della navigazione aerea, la concorrenza globale e
l´accesso al mercato e l´ambiente (emissioni dell´aviazione).
Vicepresidente Kallas ha dichiarato: "Di fronte a
una grande responsabilità, questa Assemblea ha fissato l´ordine del giorno per
l´aviazione mondiale per gli anni a venire. L´ue può essere orgogliosi del
nostro ruolo nelle conquiste in tutti i settori che vanno dalla sicurezza, alla
sicurezza, il traffico aereo gestione e la regolamentazione economica. Sulle
emissioni dell´aviazione, questo è un accordo storico. Si tratta di una buona
notizia per il pubblico viaggiante, una buona notizia per l´industria
aeronautica e per di più è una buona notizia per il pianeta ".
Sulla sicurezza -
Europa, a fianco del Nord America, è statisticamente
la regione più sicuro al mondo. Il lavoro di elevare gli standard di sicurezza
non si ferma mai e Icao è uno dei principali motori del progresso in materia di
sicurezza aerea, in tutto il mondo. Da un punto di vista europeo, l´Assemblea
ha preso diverse decisioni chiave in materia di sicurezza. Più in particolare,
Icao andrà ulteriormente a riconoscere e promuovere proattivamente i vantaggi di
un approccio ´regionale´ per la sicurezza. Il modello regionale ha consegnato
bene per l´Europa, questo ha bisogno di essere riconosciuto da Icao e promossa
in quanto può anche portare benefici ad altre regioni del mondo. L´icao ha
anche approvato un ambizioso programma di lavoro sulla sorveglianza e di
gestione della sicurezza a livello globale.
Sulla Sicurezza -
Nessun paese può affrontare da solo la minaccia che il
terrorismo rappresenta per l´aviazione civile internazionale. L´assemblea
dell´Icao ha preso importanti decisioni in materia di sicurezza, tra cui ad
andare avanti con la t lui messa a punto delle norme di sicurezza del carico
aereo armato a livello globale. L´assemblea ha inoltre approvato l´adozione da
parte dell´Icao di un meccanismo per il riconoscimento reciproco delle misure
di sicurezza. Uniti avrebbero riconosciuto l´equivalenza delle misure di
sicurezza aerea con gli stessi standard di sicurezza. Ciò aprirebbe la strada
ad un One Stop Security approccio.
Sulla gestione del traffico aereo (Atm) -
Dal punto di vista industriale, Atm è la questione
chiave per l´Assemblea, e uno che ha importanti implicazioni per l´industria
europea, che è un leader mondiale in questo campo. Il problema è che, come le
diverse regioni modernizzare i loro sistemi Atm, rischiano di farlo in modi
diversi che non sono compatibili. Questo è un settore miliardi di euro e il
danno per l´industria europea da questa frammentazione dei mercati sarebbe
molto considerevole. L´assemblea ha dato un forte sostegno per concordare un
piano globale per la modernizzazione Atm (Global Plan navigazione aerea). È
importante sottolineare che, Global Air Navigation Plan, che potesse accogliere
standard europei.
Su apertura del mercato / concorrenza leale -
I grandi mercati in crescita per l´aviazione sono al
di fuori dell´Ue. I vettori aerei europei hanno bisogno di accedere a quelli di
mercato a crescere. Hanno bisogno anche di essere in grado di competere
equamente su nuovi mercati, con regole ferree per contro la concorrenza sleale
(sovvenzioni statali per esempio). Infine, porta d´Europa devono essere in
grado di accedere a investimenti da tutto il mondo, il che significa norme
dell´aviazione modernizzare su proprietà e controllo che attualmente soffocano
gli investimenti. L´assemblea dell´Icao ha concordato una risoluzione ambiziosa
in questo settore, dirigendo l´organismo delle Nazioni Unite per aggiornare le
regole di orientamento in materia di concorrenza leale, che è stata confermata
dalla Conferenza come "un importante principio generale nel funzionamento
dei servizi aerei internazionali. L´assemblea ha inoltre deciso di fare
progressi su un accordo multilaterale per liberalizzare proprietà e controllo
dell´aria.
Sull´ambiente -
L´assemblea delle Nazioni Unite ha deciso di sviluppare,
entro il 2016, un Mbm globale per l´aviazione internazionale che può iniziare
nel 2020. Fino ad allora i paesi o gruppi di paesi dovrebbe - entro certi
parametri - essere in grado di distribuire farine animali.
Le misure basate sul mercato andranno di pari passo
con le nuove procedure per promuovere la tecnologia più avanzata, compreso
l´uso di migliori carburanti per l´aviazione alternativi e di promuovere
migliori procedure, anche nel campo della navigazione aerea.
L´accordo mette anche in atto una soluzione equa e
giusta che rispetti le particolari circostanze e delle rispettive capacità, in
cui un certo numero di paesi si ritrovano. Conti Aviation per il 3% delle
emissioni mondiali di Co2 ma le statistiche Icao mostrano che l´aviazione
internazionale di Co 2 le emissioni sono previsti in aumentare da 4 a 6 volte
entro il 2050 rispetto ai livelli del 2010.
Cosa succede dopo?
Le proposte della Commissione devono essere approvate
dal Parlamento europeo e dai governi degli Stati membri la procedura di
"codecisione", prima di essere adottato.
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LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE UN ACCORDO SU PATTO GLOBALE DI EMISSIONI DELL´AVIAZIONE |
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Bruxelles, 8 ottobre 2013 - La Commissione europea ha
accolto con favore la decisione dell´Assemblea delle Nazioni Unite responsabile
per l´aviazione civile internazionale (Icao) per decidere su un meccanismo
globale per combattere le emissioni prodotte dal trasporto aereo. L´assemblea
ha deciso di sviluppare entro il 2016 un meccanismo basato sul mercato globale
per ridurre le emissioni, che possono entrare in vigore nel 2020. Il meccanismo
basato sul mercato sarà accompagnata da una serie di misure tecniche e
operative per ridurre le emissioni. Con questo accordo, l´industria del
trasporto aereo diventa il primo settore del trasporto internazionale di
applicare un meccanismo globale di mercato per ridurre le loro emissioni.
Vicepresidente della Commissione europea Kallas, capo
della delegazione dell´Ue di Icao e del Commissario Ue responsabile per i
trasporti, ha detto, " Sono molto lieto che, dopo negoziati lunghi e
difficili abbiamo finalmente un accordo globale sulle emissioni del trasporto
aereo. Questa è una buona notizia per i passeggeri , una buona notizia per
l´industria aeronautica, ma soprattutto è una buona notizia per il pianeta.
Abbiamo anche evitato un conflitto dannoso tra i partner commerciali. Abbiamo
ancora un po ´di lavoro dettagliato da fare tra oggi e il 2016. Ma questa sera,
abbiamo dimostrato che intendiamo veramente business quando si tratta di
trattare con impatto ambientale del trasporto aereo.
Eu Climate Change Commissario Connie Hedegaard, ha
detto : ´´ duro lavoro dell´Ue ha dato i suoi frutti. Dopo tanti anni di
colloqui, l´Icao ha finalmente accettato l´accordo globale prima volta a
ridurre le emissioni dell´aviazione. Se non fosse stato per il duro lavoro e la
determinazione dell´Unione europea, non avremmo avuto questa decisione oggi per
creare una misura globale di mercato. Ciò che conta per noi è che il settore
aereo contribuisce anche ai nostri sforzi per ridurre le emissioni. Anche se ci
sarebbe piaciuto più paesi ad accettare il nostro sistema regionale, sono stati
compiuti progressi in generale e ci sarà ora questo fattore, quando, insieme
con gli Stati membri e il Parlamento europeo, decidiamo sul modo di procedere
con il sistema Ets´´.
L´accordo -
L´assemblea delle Nazioni Unite ha deciso di
sviluppare, entro il 2016, un Mbm globale per l´aviazione internazionale che
può iniziare nel 2020. Fino ad allora i paesi o gruppi di paesi dovrebbe -
entro certi parametri - essere in grado di distribuire farine animali.
Le misure basate sul mercato andranno di pari passo
con le nuove procedure per promuovere la tecnologia più avanzata, compreso
l´uso di migliori carburanti per l´aviazione alternativi e di promuovere
migliori procedure, anche nel campo della navigazione aerea.
L´accordo mette anche in atto una soluzione equa e
giusta che rispetti le particolari circostanze e delle rispettive capacità, in
cui un certo numero di paesi si ritrovano.
Conti Aviation per il 3% delle emissioni globali di
Co2, ma le statistiche dimostrano che Icao dell´aviazione internazionale di Co
2 le emissioni sono previsti in crescita da 4 a 6 volte entro il 2050 rispetto
ai livelli del 2010.
Cosa succede dopo?
Alla luce di questo accordo, la Commissione europea,
in coordinamento con il Parlamento europeo e gli Stati membri dell´Ue, sarà ora
valutare la decisione presa oggi al Icao nel dettaglio prima di decidere i
prossimi passi per quanto riguarda il sistema Ets.
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PILOTI E LA FATICA DELL´EQUIPAGGIO - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Quali sono le norme attuali?
L´europa ha accumulato un record di sicurezza
impressionante negli ultimi anni, e lo scorso anno è diventata la regione più
sicura al mondo a volare - con il tasso di incidenti più basso di sempre.
Questo livello di sicurezza è costruito su una combinazione di norme di
sicurezza comunitarie e nazionali, tra cui norme che pilota e la fatica
dell´equipaggio.
Le norme di sicurezza vigenti comunitarie in materia
di pilota e la fatica dell´equipaggio sono stati istituiti nel 2006 ai sensi
del regolamento (Ce) n 1899/2006 (Eu-ops). Queste limitazioni dovere
obbligatorio Ue volo e requisiti di riposo (o "Ftl") per l´equipaggio
sono solitamente indicati come "capo Q"). L´obiettivo è di garantire
che i membri d´equipaggio di condotta e di cabina di svolgere funzioni di
sicurezza a bordo degli aeromobili a un adeguato livello di vigilanza.
In poche parole, le attuali norme Ue impongono agli
Stati membri, compagnie aeree e dell´aviazione di assicurare registri di
servizio di sicurezza. Essi riguardano, tra l´altro, i limiti di servizio di
volo al giorno, settimana, mese e anno, oltre al riposo minimo al giorno e al
mese a seconda del turno precedente. Le regole attuali lasciano una serie di
aspetti specifici della Ftl di discrezionalità degli Stati membri e la maggior parte
degli Stati membri hanno adottato norme nazionali per affrontarle.
L´ue ha un mercato unico dell´aviazione, logicamente
dovrebbe essere disciplinato da una serie di norme comuni di sicurezza
applicabili a tutti gli operatori. Questo lavoro, di fissare norme di sicurezza
a livello Ue è stata in corso dal 2003, anche per Ftl.
Qual è il problema? Perché abbiamo bisogno di
aggiornare le norme comunitarie?
Le regole Ftl sono oggi le uniche regole di sicurezza
dell´aviazione Ue ancora al di fuori del quadro legislativo comune, del
regolamento base di sicurezza Ue. Questo crea confusione su chi è responsabile
di cosa e lo rende più difficile da garantire e sorvegliare la corretta
applicazione delle norme Ftl.
In termini pratici le regole Ftl,
Regole Ftl devono essere aggiornati, in linea con i
più recenti sviluppi scientifici, operativi e internazionali. Questi includono
la gestione dei rischi fatica, tempo massimo di volo e limitazioni di servizio,
periodi di riposo ricorrenti e regole in caso di orari dirompenti.
L´attuale mosaico di disposizioni nazionali che
rendono difficile il raggiungimento di certezza del diritto e soprattutto anche
la parità di condizioni tra gli operatori dell´Unione europea. Inoltre, le
differenze nazionali possono provocare compagnie che sfruttano le differenze a
loro vantaggio, come ad esempio spostando artificialmente la base di partenza
di un membro dell´equipaggio.
Alcune regole in capitolo Q devono essere aggiornati e
chiariti - come sono state interpretate e applicate in modi diversi e richiesto
da chiarire.
Inoltre, in alcune zone della terra completo, le norme
applicate dagli Stati membri differiscono in maniera significativa senza una
chiara giustificazione della sicurezza.
Per queste ragioni, nel 2009 la Commissione ha incaricato
l´Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) di elaborare una possibile
revisione delle norme Ftl attuali alla luce dei più recenti dati scientifici e
tecnici, e le migliori pratiche. In generale, le norme Ue Ftl esistenti erano
adeguate, ma necessari alcuni adeguamenti.
Inoltre, la Commissione ha chiesto Easa per chiarire:
il calcolo del dazio massimo volo quotidiano, e
per colmare i vuoti lasciati dalle norme vigenti,
riguardanti principalmente riposo durante il volo e di attesa.
Che cosa proponiamo?
La Commissione, sulla base delle raccomandazioni da
Easa e le parti interessate, ha proposto un nuovo regolamento per aggiornare,
capo Q e le norme nazionali vigenti che completano capitolo Q. Nel complesso,
si può dire che per alcuni Stati membri, il regolamento è molto simile a quello
che già hanno oggi, per gli altri Stati membri rappresenta un significativo
rafforzamento delle parti fondamentali del loro regime Ftl. Il nuovo
regolamento offrirà l´Unione europea uno dei più moderni e rigorosi regimi Ftl
del mondo.
Tutte le misure contemplate dalla Easa nel 2012 il suo
parere tecnico alla Commissione e inclusi nella proposta della Commissione,
mira ad aumentare la sicurezza, sia attraverso quadro legislativo e
amministrativo più coerente, regole più protettivi (per esempio, in termini di
riposo aggiuntivi o dazi ridotti periodi) o attraverso il chiarimento delle
norme esistenti.
Ci sono cinque aree principali che vengono affrontati
nel nuovo regolamento:
Funzionamento notturno
La Commissione intende rafforzare le norme in materia
di servizio di volo notturno ad un massimo di 11 ore. Le attuali norme Ue
impostare il limite massimo per il turno di notte a 11h45. Le restrizioni 11
ore sarà un importante passo avanti.
Al momento, nessuno Stato membro dell´Ue ha tali norme
notturne restrittive in vigore - soltanto il Regno Unito con un limite di
funzionamento notturno di 11:15 è vicino.
Inoltre, con le nuove regole:
più voli saranno considerati voli notturni e soggetti
a periodi di servizio più brevi;
nuove disposizioni significa che gli operatori
dovranno gestire attivamente il lavoro notturno è più lungo di 10 ore
utilizzando i principi di gestione del rischio di fatica.
Affaticamento cumulativo
La fatica cumulativa è una parte fondamentale delle
norme Ue vigenti. Tuttavia, la nuova proposta va molto più lontano per
rafforzare la protezione in questo campo:
Il limite di tempo di volo totale in 12 mesi
consecutivi sarà ridotto dagli attuali 1 300 fino a 1 000 ore.
Le proposte introducono un nuovo limite ulteriore
dovere cumulativo di 110 ore per 14 giorni. Attualmente non esiste un tale
limite.
Un nuovo prolungato periodo di riposo di recupero di
48 ore due volte al mese contro le attuali 36 ore.
Introduce inoltre nuove riposo supplementare (riposo
settimanale di 60 ore invece di 36) in caso di orari dirompenti.
Base di partenza
Base di partenza è un fattore importante nel
determinare i periodi di riposo. Secondo le norme vigenti comunitarie, ma non
ci sono limiti specifici per il numero di "basi di casa" che possono
essere assegnati, e le regole può essere utilizzato impropriamente. Secondo le
nuove regole, tali disposizioni sono notevolmente rafforzati con:
Un nuovo requisito che una singola posizione
aeroportuale deve assegnata con un alto grado di permanenza.
Una nuova e maggiore prolungato periodo di riposo di
recupero prima di iniziare dovere dopo un cambio di casa base.
Una nuova disposizione per garantire che viaggiano tra
l´ex e la nuova base conta casa come dovere, non il tempo privato.
E nuovi requisiti per "riposo orizzontale" -
durante questo volo devono essere su sedili soddisfano gli standard di
costruzione obbligatori vs correnti normali sedili di classe economica.
Standby
Ogni giorno, le compagnie aeree ha bisogno di un certo
numero di piloti e assistenti di volo di essere in stand-by, al punto in cui un
equipaggio in programma è impedito l´entrata in servizio. Standby può essere in
aeroporto o in casa. Secondo le nuove norme Ue,
Durata massima combinata di riserva in aeroporto
seguito dal servizio di volo sarà limitato a 16 ore, dopo di che ci deve essere
un periodo di riposo.
Attualmente, questo è impostato a livello nazionale.
In alcuni Stati membri non ci sono limiti, mentre in altri si può arrivare fino
a 26 ore.
Per la casa di attesa, il limite massimo di servizio
di volo ha inizio il conteggio dopo 6 ore di attesa, indipendentemente dal
fatto che l´equipaggio è in realtà chiamato in su. In questo modo, la durata
combinata di casa standby seguita da servizio di volo non può realisticamente
superare le 18 ore.
Le norme attuali per la casa standby sono nazionali.
Queste norme esistenti o non fissare un limite a tutto, o sono must meno
restrittive. Ad esempio, attesa in casa, può andare fino a 24 ore anche in
Germania, Francia e Belgio. Dopo quelle 24 ore i piloti sono ancora autorizzati
a volare per il tempo massimo di volo dovere. Queste regole si applicheranno se
il nuovo regolamento non è adottato.
Riposo
Attualmente resto è coperto da una combinazione di
norme comunitarie e nazionali. Questi verranno rafforzati a livello europeo con
l´introduzione di
Nuovo protetto opportunità di sonno di 8 ore;
Nuovo aumento riposo a destinazione;
Nuova riposo supplementare dopo alterne rotazioni
est-ovest / ovest-est;
Nuove disposizioni in materia di periodi di riposo
minimi a casa base misurati in notti locali con un minimo di 2 notti locali
dopo significative (4 o più) tempo di transizioni di zona a seconda del numero
di fuso orario attraversato e la durata del tempo trascorso lontano.
Altre questioni
Particolarmente importante per il personale di bordo
sono nuove misure in materia di riposo orizzontale durante il volo su sedili
che soddisfano gli standard di costruzione obbligatorie contro correnti
regolari posti in classe economica. Ciò è essenziale per il corretto riposo.
Finestra di tempo durante il quale il periodo di
servizio di volo massimo è limitato a 11 ore viene esteso a 12 ore 17:00-05:00.
Cosa succede dopo?
Il nuovo regolamento è stato approvato dalla
stragrande maggioranza degli Stati membri al comitato Aesa del 11 luglio 2013.
E ´stata poi trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio per l´esame. Il
periodo di controllo si conclude il 25 ottobre. Se il Parlamento europeo
accetta la regolamentazione, la Commissione adotterà formalmente esso nei
prossimi mesi e che dovrebbe entrare in vigore verso la fine del 2013, con un
periodo di transizione di due anni.
Se il Parlamento europeo decide di bloccare la
proposta di regolamento, questo avrebbe effetti negativi sulla sicurezza, come
non sarebbe stata adottata una serie di netti miglioramenti nella protezione
dell´equipaggio contro la stanchezza. Vorremmo ripristinare le vecchie regole
del "capo Q".
Di seguito sono riportati 10 esempi chiave di
miglioramento della sicurezza concrete che andrebbero persi se il nuovo
regolamento sulla fatica degli equipaggi non può essere adottato:
Servizio di volo notturno tornerà fino a 11.45 invece
di 11h nel nuovo regolamento. Solo uno Stato membro dell´Unione europea ha
stabilito limiti inferiori di diritto nazionale (11.15), da nessuna parte è il
limite al di sotto di 11h. Inoltre, più voli saranno considerati voli diurni e
soggetti a periodi di esercizio più lunghi.
Standby a casa non sarà più limitato a 6 ore in
combinazione con il tempo di volo massimo dovere. I limiti fissati dal diritto
nazionale si applica o la compagnia aerea deciderà. Standby può andare fino a
24 ore anche in Germania, Francia e Belgio. Dopo quelle 24 ore i piloti sono
ancora autorizzati a volare per il tempo massimo di volo dovere.
La combinazione di standby in aeroporto con servizio
di volo non sarà limitato a 16 ore. Esso sarà di 20 ore o 26 ore, o addirittura
senza limiti a tutti in alcuni Stati membri.
Nessuna singola base di partenza sarà assegnato a un membro
dell´equipaggio. Le norme attuali non impostare alcuna barriera a frequenti
cambi di casa base come la pratica aerea è oggi.
Tempo di volo totale in 12 mesi consecutivi non sarà
limitata a 1000 ore, ma a 1300 ore.
Non ci sarà alcun aumento del riposo settimanale di 12
ore due volte al mese.
Passaggi di fuso orario non sarà compensata con un
massimo di cinque giorni di riposo alla base di partenza, invece, sarà due
giorni o anche meno in alcuni Stati membri.
Condotta e di cabina equipaggio non avrà diritto per
legge a riposo orizzontale durante il volo nella maggior parte degli Stati
membri. Norme nazionali attuali consentono alle compagnie aeree di offrire solo
posti a sedere per il resto dell´economia.
Non c´è riposo aggiuntivo sarà previsto per i programmi
che interrompono corpo orologi dei membri dell´equipaggio (come inizia presto e
voli notturni).
Le autorità nazionali di vigilanza avranno meno
possibilità di accedere alle informazioni su come le compagnie aeree specifiche
gestire la fatica dei loro membri dell´equipaggio.
Ulteriori sfondo: le domande più frequenti
Perché c´è una tale hall intensivo su questo tema?
Sicuramente i piloti sanno cosa è meglio per loro e per la sicurezza?
Alcuni piloti credono di perdere con il nuovo
regolamento, in particolare quei piloti che beneficiano dei contratti
collettivi più protettivi, spesso in compagnie tradizionali. La loro
convinzione è infondata, in quanto il nuovo regolamento non pregiudica gli
accordi collettivi. La regola più protettivo si applica sempre. Pertanto
equipaggio di condotta non saranno danneggiati dal nuovo regolamento.
In realtà la maggior parte dei piloti e personale di
cabina non beneficiano di tali accordi. Oggi lavoro dell´equipaggio più voli
per il charter e vettori aerei a basso costo. Il nuovo regolamento avrebbe
portato non solo la sicurezza più forte, ma allo stesso tempo avrebbe portato
miglioramenti concreti delle condizioni di lavoro a causa dei suoi limiti severi
per il tempo di attesa e di volo e requisiti minimi per il riposo.
Abbiamo letto e sentito gli articoli e programmi nei
media di recente, che dipingono un quadro in cui la maggior parte dei piloti si
addormentano nella cabina di guida e suggerendo che le norme di sicurezza in
Europa sono del tutto inadeguate. Niente potrebbe essere più lontano dalla
verità. L´europa ha accumulato un record di sicurezza impressionante negli
ultimi anni, e lo scorso anno è diventata la regione più sicura al mondo a
volare - con il tasso di incidenti più basso di sempre. Ciò è stato ottenuto
con le norme di sicurezza di oggi, che sono una combinazione di norme
comunitarie (cd capo Q) e le norme nazionali degli Stati membri.
La Commissione è d´accordo con i sindacati che la stanchezza
dell´equipaggio è un problema di sicurezza importante. Ecco perché l´Europa ha
bisogno di un forte insieme di regole. Se queste regole non vengono rispettate,
o un pilota deve affrontare una situazione di pericolo a causa della
stanchezza, è obbligato a riferire tali episodi alle autorità. La politica di
sicurezza si basa su analisi di tali rapporti, e l´analisi fatto negli anni
passati non ha mostrato una tendenza pericolosa in incidenti legati fatica. A
proposito, i piloti sono permessi-anzi auspicata-prendere sonno breve durante
la fase di crociera di un lungo volo, mentre il secondo pilota e l´aspetto
autopilota dopo sicurezza. La storia di un incidente in cui due piloti
sarebbero addormentati al tempo stesso su un Airbus volante per una società
britannica di questa estate ha ricevuto un sacco di attenzione dei media, ma
ora ha rivelato falso.
Quali sono i principali miti che circolano - quali
sono i fatti?
Mito # 1
´La proposta consente equipaggi di essere in standby
per 8 ore e prendere di conseguenza un servizio di volo massimo di 14 ore,
atterrando dopo 22 ore + di turno / veglia.´
Non è vero . La combinazione di riserva in aeroporto,
più un turno di volo sarà infatti limitato a 16 ore. Attualmente tale
combinazione può raggiungere 20 ore o 26 ore, o può anche essere senza limiti a
tutti in alcuni Stati membri.
Per quanto riguarda la combinazione di attesa fuori
dall´aeroporto (ad esempio a casa) e di servizio di volo, il 100% del tempo
superiore a 6 ore trascorse in standby viene sottratto dal servizio di volo
ammessi assegnato in seguito. Inoltre, le regole proteggeranno equipaggio di
essere chiamato inutilmente durante la notte, ad esempio per un servizio che
inizierà solo a mezzogiorno. Un membro dell´equipaggio avrà e deve utilizzare le
opportunità di sonno nel corso di un periodo di attesa. Pertanto, la
combinazione di standby fuori dall´aeroporto con servizio di volo non può
realisticamente portare ad un periodo di più di 18 ore consecutive sveglio , di
cui non più di 14 ore possono essere spesi a bordo di un aereo. Attualmente,
attesa fuori dall´aeroporto può andare fino a 24 ore anche in Germania, Francia
e Belgio. Dopo quelle 24 ore i piloti sono ancora autorizzati a volare per il
tempo massimo di volo dovere. Queste regole si applicheranno se il nuovo
regolamento non è adottato.
Mito # 2
´Le norme proposte contengono un gran numero di
disposizioni che sono in contrasto con ciò che gli esperti scientifici
considerano sicura. Anche se la Commissione permette 11-12 ore 30 min tempo di
volo di notte, gli esperti scientifici sempre consigliato un massimo di 10 ore
come il limite di sicurezza. ´
Non è vero . Per quanto riguarda i voli notturni, vi è
uno studio specifico dal 1998 legato ad una determinata operazione a distanza
di volo, che, date le circostanze di tale operazione e nel contesto normativo,
al momento, ha raccomandato una 10 ore di limitazione di (notte) di servizio di
volo . Questo studio non è, e non pretende di fornire le prove scientifiche di
un limite universale di 10 ore, né ha esaminare gli effetti di una delle nuove
regole previste quali requisiti di riposo supplementari connesse voli notturni.
Non ci sono altri studi a sostegno della sua affermazione, e sarebbe poco
scientifico di estrapolare le sue conclusioni.
Le nuove norme dell´Ue saranno infatti ridurre il
limite per la notte di servizio di volo da 11h45 di oggi a 11h. Solo uno Stato
membro dell´Unione europea ha stabilito limiti inferiori di diritto nazionale
(11.15), da nessuna parte è il limite attualmente sotto 11h. In realtà, il
confronto delle funzioni notturne di diversa lunghezza con Safe (Sistema per la
Aircrew fatica Evaluation) ha dimostrato che la riduzione del periodo di
servizio di volo massimo notte sotto 11 ore non dovesse migliorare in modo
significativo i punteggi prontezza alla fine di tale periodo. L´europa ha avuto
un eccellente record di sicurezza, anzi il migliore di sempre, negli ultimi
anni, da tali norme. L´analisi dei dati di occorrenza di sicurezza raccolti nel
corso degli anni precedenti, non ha dimostrato che il limite di 11 ore durante
la notte rappresenta un rischio per la sicurezza.
Inoltre, secondo le nuove regole più voli saranno
considerati voli notturni e soggette alla tassa di brevi periodi . Inoltre, nel
caso di turni di notte, le compagnie aeree dovranno pianificare tempi di riposo
supplementare. In caso di dazi lunghi saranno tenuti ad utilizzare la gestione
del rischio e la fatica monitorare la situazione del pilota individuale tenendo
conto delle funzioni e riposo preso prima del volo notturno. Europa avrà uno
dei sistemi più protettivi per servizio notte nel mondo.
Mito # 3
´Le nuove regole non sono sicuri e non
scientificamente fondate. Saranno solo peggiorare la situazione di equipaggi
aerei che volano pericolosamente mentre affaticato ´.
Non è vero . Nell´arco di diversi anni Easa, con il
supporto di tre esperti scientifici indipendenti specializzate sulla fatica
degli equipaggi, ha esaminato e convalidato più di 50 diversi studi scientifici
e compilato i dati di sicurezza e migliori prassi operative da tutta l´Unione
europea. A seguito di un lungo periodo di preparazione, tra cui due cicli di
consultazioni pubbliche e le due valutazioni d´impatto, i limiti proposti sono
altrettanto o più protettivo per gli equipaggi di quelle attualmente in vigore
negli Stati membri. Nello sviluppo regola delle fasi Easa è stata assistita da
un gruppo di esperti delle parti interessate dell´Ue interessati, tra cui una
composizione equilibrata di cinque Stati membri, 5 membri di organizzazioni che
equipaggi e 5 membri di organizzazioni delle compagnie aeree.
Si sono tenute 20 riunioni con il gruppo di esperti
tra dicembre 2009 e settembre 2012. Tre esperti scientifici indipendenti
specializzate sulla fatica degli equipaggi sono state consultate per rivedere la
letteratura scientifica esistente. La Commissione ha consultato il comitato
Easa (comitato di regolamentazione competente per fornire il suo parere sul
progetto di regolamento della Commissione) il 24-25 ottobre 2012, 2-03 Dicembre
2012, 19-20 febbraio 2013, 23-24 aprile 2013, e 10-12 luglio. Il nuovo
regolamento è fortemente sostenuta dagli esperti degli Stati membri.
Quando viene adottato il nuovo regolamento, l´Europa
avrà uno dei regimi più sicuri e moderni di servizio di volo in tutto il mondo.
In tutta Europa, fornirà protezione uguale o migliore dell´equipaggio e dei
passeggeri di combinazione di oggi di norme nazionali degli Stati membri e
dell´Ue.
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AEROPORTO DELLO STRETTO: COSTANTE L’INTERLOCUZIONE CON ALITALIA |
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Catanzaro, 8 ottobre 2013 - La vicepresidente della
Regione Antonella Stasi interviene nel dibattito relativo all’aeroporto dello
stretto. “Ho letto con attenzione la nota della Sogas. Le preoccupazioni della
società di gestione dello scalo, giustificate visto il passato, sono più che
legittime. Mi preme in ogni caso aggiungere che le preoccupazioni sono anche le
nostre tant’è che in questo periodo abbiamo intensificato l’interlocuzione
proprio per evitare che quanto ipotizzato trovasse conferma nella realtà dei
fatti. Da parte della compagnia di bandiera c’è la massima attenzione verso lo
scalo reggino ed anche oggi mi è stato sottolineato che non ci sarà alcuna
penalizzazione per il “Tito Minniti”. L’assessore ai trasporti Luigi Fedele,
nella puntuale nota del 3 ottobre, evidenziava, tra l’altro che nella programmazione
invernale i voli sarebbero rimasti uguali a quelli dello scorso anno, così come
ci è stato ribadito più volte da Alitalia. Riteniamo fondamentale essere
riusciti a stabilire un rapporto chiaro e diretto con i vertici della compagnia
di bandiera e con loro l’interlocuzione, ribadisco, è costante. Il Presidente
Scopelliti in primis ha dimostrato con i fatti di tenere allo scalo reggino.
Ultima battaglia vinta, in ordine di tempo, la riconferma del Reggio - Torino.
Senza dimenticare, tra le altre, la presenza dei russi e di Volotea nella città
dello stretto”.
“Reggio, oggi più che mai, ha bisogno di
rappresentanti istituzionali autorevoli, ed è questa la nostra riflessione, che
abbiano la capacità di sedersi ai tavoli nazionali, affrontino le questioni e
facciano valere le giuste ragioni. Mi riferisco in particolare al Presidente
dell’Assindustria di Reggio, che parla di proteste clamorose. Senza la giusta
autorevolezza è difficile avere buone possibilità di successo. L´effetto
protesta rischia di circoscriversi ad un’area ristretta e quindi non
produrrebbe alcun effetto.
Siamo certi che il dialogo che abbiamo instaurato con
l´Amministratore Delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio ed il vicepresidente
Network and Fleet Development Massimo Iraci, possa condurre ad un migliore e
più consistente numero di frequentazioni di vettori Alitalia sull´aeroporto di
Reggio Calabria, ma anche su gli altri aeroporti calabresi. Proprio due giorni
fa in un´ulteriore incontro avuto a Roma – conclude Antonella Stasi - sono
stati individuati insieme alcuni dettagli operativi e Alitalia ha dimostrato
disponibilità a trovare nuovi aeromobili da dedicare in modo esclusivo alla
nostra regione”.
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AEROPORTO DELLA SIBARITIDE: IL PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI, IN CORSO DI REDAZIONE, NON ESCLUDE LA POSSIBILTÀ DI COSTRUIRE NUOVI SCALI |
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Catanzaro, 8 ottobre 2013 - L´assessore regionale ai
trasporti Luigi Fedele interviene sulla questione relativa alla realizzazione
dell´aeroporto della Sibaritide.
“Partendo da una giusta riflessione avanzata, tra gli
altri, anche dal capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Gianpaolo
Chiappetta, mi preme chiarire che nella prospettiva delineata dalle linee guida
del Piano Regionale dei Trasporti, così come sarà maggiormente specificato
nello stesso Piano in corso di redazione, non si esclude affatto la possibilità
di realizzare nuovi scali aeroportuali. In particolare, con riferimento
all´aeroporto di Sibari, sarà possibile individuare meglio alcuni fattori che spingano
verso l´implementazione di un nuovo snodo aeroportuale, valorizzando
ulteriormente un´area a forte vocazione turistica e con grandi potenzialità di
crescita.
All’interno delle linee guida, infatti, viene indicato
il trasporto aereo come elemento di forza, su cui punta molto il Governo
guidato dal presidente Scopelliti, non solo per assicurare il collegamento
della Calabria con le altre regioni d´Italia e con il resto d´Europa ma,
soprattutto, per garantire il diritto alla mobilità dei calabresi.
Per quanto riguarda l´aeroporto di Sibari, inoltre,
esiste la necessità che a sostenerne la fattibilità, nell’ambito di
un´auspicabile ripresa economica, vi sia un socio privato, in modo che, così
come avviene o sta avvenendo per gli altri aeroporti, vengano immesse nuove
risorse a garanzia della redditività dell´investimento”.
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MILANO, SICUREZZA STRADALE. SUCCESSO DELL´INIZIATIVA IN PIAZZA CASTELLO: PIÙ DI 2MILA BAMBINI SI SONO CIMENTATI NELLA GINCANA A OSTACOLI |
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Milano, 8 ottobre 2013 - "È stata una bella
giornata, - ha dichiarato l´assessore alla Polizia locale, Sicurezza e coesione
sociale Marco Granelli - nonostante un po´ di pioggia, c´erano tanti giovani
partecipanti: più di 2mila bambini tra i 5 e gli 11 anni si sono divertiti e
hanno imparato cose nuove ed importanti sulla sicurezza stradale. Rispettare le
regole aiuta a diminuire gli incidenti e a tutelare le categorie più fragili,
come pedoni e ciclisti. Attraverso attività ludiche, come quelle di oggi,
possiamo far passare questo messaggio importante a tutti, grandi e piccoli.
Crediamo, inoltre, sia necessario rafforzare sempre di più la collaborazione
tra le forze dell´ordine e le istituzioni per garantire una maggiore sicurezza
stradale alla comunità milanese".
Oggi, in piazza Castello, si è svolta la ´Ii Festa
dell’Educazione stradale´ organizzata dal Comune di Milano, la Polizia locale
con Michelin Italiana, in collaborazione con Polizia di Stato, Ministero
dell’Interno, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L´obiettivo dell´iniziativa era sensibilizzare tutti,
a partire dai due anni di età, alla sicurezza stradale, attraverso attività
formative ed prove pratiche e teoriche divertenti con gli agenti della Polizia
locale che tengono quotidianamente lezioni di educazione stradale nelle scuole
milanesi
Circa 2mila bambini si sono cimentati nella gincana in
bici, la Michelin Bike Ride, attraverso un percorso ad ostacoli che simulava
quello che normalmente si deve affrontare nelle strade delle città.
Il Pullman Azzurro della Polizia di Stato, partner
nazionale del tour, è stato visitato da circa 400 persone, a cui sono stati
illustrati i dispositivi per il controllo della velocità e degli stati di
alterazione; in tanti hanno potuto accedere, nello Stand del Ministero dei
Trasporti e della Motorizzazione Civile, anch’esso partner nazionale del tour,
alle dimostrazioni dei simulatori di guida scooter e del nuovo test per la
patente che sarà adottato da novembre; 50 persone hanno assistito alle
simulazioni di urto e ribaltamento e crash test, hanno provato gli occhiali a
lenti distorcenti, che simulano gli effetti dell’alcol.
La Croce Verde ha fatto 30 prove dimostrative di
pronto intervento e 110 persone si sono sottoposte all´esame gratuito della
vista presso lo stand di Ottica Avanzi.
Erano presenti anche le Unità Cinofile e la Banda
musicale della Polizia locale.
In piazza c´erano anche i volontari del progetto
´Nonni Amici´, che grazie alle associazioni Auser, Ada e Anteas permettono
tutti i giorni ai bambini di attraversare in sicurezza le strade di fronte alle
scuole.
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INFRASTRUTTURE, DEL TENNO: VOLÀNO PER LO SVILUPPO |
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Milano, 8 ottobre 2013 - Le infrastrutture giocano un
ruolo fondamentale nel rilancio dello sviluppo economico. Storicamente non c´è
mai stato alcun tipo di sviluppo - economico, di relazione, di crescita - senza
condivisione e scambio. Sono quindi le reti che permettono gli scambi. In
questo quadro le vie di collegamento, le strade hanno permesso di relazionarsi,
di commerciare e di creare nuove economie. E tutto ciò che va a innestarsi su
di loro, dalla bigliettazione elettronica ai pagamenti dei pedaggi tramite sistemi
senza barriere, rappresenta una grande facilitazione per chi si sposta. E´
partito da queste considerazioni l´assessore regionale alle Infrastrutture e
Mobilità Maurizio Del Tenno, per scattare una foto delle priorità
dell´Assessorato che guida, intervenendo al Forum internazionale ´Move.app Expo
2013´.
Fare Rete, Strategia Vincente - "Fare rete - ha
esordito Del Tenno - è l´unica strategia vincente, per rilanciare l´economia e
contrastare la crisi che continua a mordere. Regione Lombardia ha sempre creduto
in questa visione, esercitando un ruolo di governance e creando le condizioni
per assicurare alle persone e alle merci vie di trasporto più sicure, tempi più
rapidi, migliori possibilità di gestire lo scambio tra modi di trasporto
diversi.
Le Grandi Reti Viarie - Del Tenno, dopo l´incontro
convocato venerdì scorso dal presidente Maroni, che è servito a fare il punto
sullo stato di avanzamento delle grandi opere, ha confermato che si procede
"nel rispetto dei tempi e che le opere verranno realizzate". Brebemi
è stata realizzata al 70 per cento. La fine lavori è prevista per il prossimo
aprile, con entrata in esercizio per giugno 2014. Un passo fondamentale è stato
il closing finanziario: un´operazione da 1,9 miliardi di euro, che garantisce l´effettiva
e completa disponibilità delle risorse necessarie per il completamento dei
lavori. Per quanto riguarda la Tem, il primo obiettivo sarà l´apertura al
traffico del cosiddetto ´arco´, vale a dire la tratta compresa tra la Rivoltana
e la Cassanese, che entrerà in esercizio nella primavera del 2014. Su
Pedemontana si sta lavorando per trovare le risorse necessarie alla
realizzazione dell´opera nel suo complesso, anche grazie alla defiscalizzazione
da poco approvata. "Le coperture finanziarie per la realizzazione fino
alla tratta B1 sono una certezza - ha sottolineato Del Tenno - e voglio
rassicurare tutti sul fatto che la Pedemontana si farà tutta. La tratta di
collegamento tra le autostrade A8 e A9 è già in fase di conclusione e sarà
messa in esercizio entro la primavera del 2014".
Dal 2018 Pedaggi Senza Barriere - Entro il 2018 sarà
esteso a tutto il sistema autostradale il sistema di pedaggio "free
flow", cioè senza barriere, che riduce il consumo di suolo ed elimina la
congestione e gli effetti negativi sull´ambiente dello "stop and go"
ai caselli.
Il Sistema Ferroviario E La Bigliettazione Elettronica
- Proseguono i lavori sulla la linea ad Av/ac Milano-brescia, lungo il sistema
di interconnessione con il tunnel del San Gottardo (la Milano-chiasso e la
gronda est Seregno-bergamo, la direttrice ferroviaria Milano-pavia-genova), per
il raddoppio della Castano-turbigo, la Saronno-seregno (riaperta a fine 2012) e
il previsto potenziamento della Rho-gallarate. Ma è sui servizi che la Regione
Lombardia sta puntando molto, a partire dalla bigliettazione elettronica.
"Presto - ha spiegato Del Tenno - chi si sposterà nell´area metropolitana
milanese su ferro e gomma potrà usare un unico biglietto elettronico. Questo
renderà anche più veloce e facile l´acquisto e la convalida dei titoli di
viaggio. E´ il primo passo, per poi estendere l´innovazione a tutto il
territorio lombardo, attrezzando via via tutti i servizi su gomma".
Prosegue poi il potenziamento del car sharing ecologico, complementare al
sistema di trasporto ferroviario. Oggi sono 44 le stazioni attive, collocate in
corrispondenza delle stazioni ferroviarie, a Linate e Malpensa, in prossimità
di università, ospedali e punti attrattori di mobilità. Gli iscritti registrati
al servizio sono quasi 13.000, e l´obiettivo è arrivare ai 25.000 per fine
2014.
La Riforma Del Tpl - L´assessore ha anche confermato
che la prospettiva è quella di un sistema intermodale di mobilità pubblica, da
qui l´obiettivo di allargare la rete. I primi passi sono stati già fatti con
l´introduzione di ´Ioviaggio´, i biglietti integrati che consentono di muoversi
liberamente all´interno del territorio a tariffe agevolate.
Il Programma Regionale Per La Mobilità E I Trasporti -
E´ già in fase avanzata la definizione del nuovo Programma regionale della
mobilità e dei trasporti, tramite il quale verranno definite le priorità di
intervento. "Si tratta di uno strumento innovativo e per certi versi
sperimentale - ha concluso Del Tenno -, ma rappresenta ancora una volta la
possibilità di fare rete, per coordinare lo sviluppo di ogni singolo intervento
infrastrutturale all´interno di un progetto unitario di sistema".
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IN FUNZIONE GLI ANNUNCI VOCALI DI FERMATA SU ALCUNI AUTOMEZZI DELLA CONEROBUS DOPO L’INTERVENTO DELLA REGIONE. |
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Ancona, 8 ottobre 2013 - Sono stati messi in funzione,
nei giorni scorsi, gli annunci vocali di fermata in alcuni autobus della linea
urbana di Ancona, gestita dalla Conerobus. A questo punto, dunque, i
viaggiatori non vedenti o ipovedenti potranno usufruire di un servizio
indispensabile per l´uso del mezzo pubblico. “Sono lieto – ha affermato
l’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi - che il nostro intervento sia servito
ad attivare un servizio che era dovuto, sia per garantire a tutti
l’accessibilità al trasporto pubblico, sia perché i dispositivi erano in
effetti installati su alcuni mezzi e non c’era motivo che questi rimanessero
spenti. La Regione continuerà a vigilare, effettuando anche altri sopralluoghi,
sul corretto funzionamento degli avvisatori acustici di fermata”. L’attivazione
era stata più volte sollecitata da Viventi alla Conerobus, su indicazione
dell’Unione italiana ciechi (Uic) provinciale, che aveva informato la Regione
sulla mancata attivazione degli apparecchi, benché questi fossero stati
ampiamente pubblicizzati, anche sulla stampa, al momento del loro acquisto.
L’effettiva assenza del servizio a bordo era stata confermata da due
sopralluoghi dei funzionari regionali, effettuati il 27 giugno e il 4 settembre
scorsi. “Ringraziamo l’assessore Viventi – ha scritto in una lettera il
presidente provinciale Uic, Andrea Cionna – A questo punto possiamo dire che anche
nella nostra regione abbiamo fatto un piccolo passo avanti verso la civiltà.
Dobbiamo segnalare, però, che nelle linee extraurbane tali dispositivi non sono
ancora in funzione. Ci auguriamo, pertanto, che ci siano più verifiche, in modo
che tutti coloro che sono tenuti ad attivare tali segnalatori lo facciano e che
il volume di funzionamento sia tale da garantire un effettivo servizio, sia per
le persone non vedenti, sia per l’utenza in generale. L’unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti è certa, infatti, che tali dispositivi non sono utili
solo alle persone ipo o non vedenti, ma sono dispositivi che migliorano la mobilità
di tutti i cittadini”.
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TRASPORTI. IN VENETO LE BICI VIAGGIANO IN TRENO. INAUGURATO SERVIZIO UNICO IN ITALIA CON VAGONI DEDICATI. CHISSO SALUTA LA FIAB A DOMEGLIARA |
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Domegliara di Sant’ambrogio di Valpolicella (Verona),
8 ottobre 2013 -
E´ un servizio di trasporto ferroviario di biciclette
unico in Italia, quello inaugurato questa mattina in Veneto da un convoglio che
ha portato da Mestre a Domegliara di Sant’ambrogio di Valpolicella, in
provincia di Verona, fermandosi nelle stazioni dei Comuni capoluoghi, alcuni
cicloamatori della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che oggi
hanno dato il via alla due giorni che li porterà pedalando da Bardolino fino a
Vicenza. Ad accoglie il treno davvero “sspeciale” nella stazione della
cittadina veronese c´era lo stesso assessore ai trasporti del Veneto Renato
Chisso, assieme alla responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria
Giaconia e ai tecnici della società ferroviaria che hanno reso possibile questa
innovazione. Che è appunto unica, perchè unici sono i due vagoni appositamente
adibiti al solo trasporto di 90 biciclette trasformando due vecchie carrozze
portabagagli, con un intervento realizzato dalla società ferroviaria nelle sue
officine veronesi, su progetto esclusivo e con il contributo della Regione.
E´ una storia che nasce da lontano, nel 2006, su
richiesta della stessa Fiab oggi rappresentata da Luciano Renier, coordinatore
per il Veneto e il Trentino, con la decisione della Giunta regionale di finanziare
l´intervento con un contributo di 123.397 euro, su una spesa che alla fine ha
raggiunto circa i 250 mila euro. La parte progettuale e meccanica è originale,
con attrezzature realizzate da imprese venete, e se l´entrata in servizio è
stata tardiva rispetto alle previsioni, il motivo è stato soprattutto
burocratico – hanno ricordato oggi i protagonisti dell´iniziativa – a causa dei
tempi per i permessi, le dichiarazioni di conformità, le licenze e le
certificazioni per l’adeguamento ai giusti obblighi dettati dall’Agenzia
Nazionale per la sicurezza ferroviaria.
I due vagoni portabici possono essere utilizzati dai
cicloamatori organizzati facendone richiesta alla
direzione.Veneto@trenitalia.it. A bordo non è consentita la presenza di
viaggiatori durante il viaggio, ma sono utilizzabili anche da eventuali
ciclisti “singoli” che si trovassero nelle stazioni attrezzate per il carico
durante il transito. “Per il Veneto, che ospita circa 16 milioni di turisti
l´anno, è una offerta in più – ha sottolineato oggi Chisso – per la visitazione
di un territorio dove sono tabellati circa 1.400 km di percorsi cicloturisti,
numeri che ci collocano al primo posto in Italia anche per questo tipo di
itinerari”.
Il vagone portabici farà domani, domenica, il viaggio
di ritorno, raccogliendo a Vicenza e trasportando fino a Mestre gli amici della
bicicletta che concluderanno nel capoluogo berico la loro tournèe a due ruote,
iniziativa sostenuta dal Ministero dell’Ambiente per la promozione della rete
cicloturistica Bicitalia di Fiab.
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ASSESSORE CALABRIA HA SCRITTO AL PRESIDENTE DI ANAS PIETRO CIUCCI |
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Catanzaro, 8 ottobre 2013 - L’assessore regionale ai
Lavori Pubblici Giuseppe Gentile ha
scritto al Presidente dell’Anas Pietro Ciucci per porre alla sua attenzione la
situazione dei lavori di costruzione del Megalotto n. 3 della Nuova Ss106 di
cui il progetto definitivo del “primo stralcio funzionale” sembra sia stato
consegnato, nello scorso mese di giugno, dal Contraente generale agli uffici
dell’Anas. Gentile ha sottolineato l’importanza dell’opera che consente di
connettere “una vasta area situata nella alta fascia jonica del territorio
calabrese, con la dorsale tirrenica all’altezza di Sibari”. L’assessore ai
Lavori Pubblici, inoltre, ha precisato nella lettera che essa s’inserisce in
una serie di iniziative che la Giunta regionale ha messo a punto, rivolte al
“pieno sviluppo del versante jonico del territorio e che porteranno al
potenziamento dei porti di Crotone e Corigliano calabro, dell’aeroporto di
Crotone e si concentreranno sulla valorizzazione delle aree archeologiche
dell’antica Kroton”. Gentile scrive a Ciucci che l’impegno della Regione è
stato sostenuto, anche in termini di risorse finanziarie rese disponibili, dal
Governo. L’assessore Gentile, nel concludere, ricorda che oggi sono “a
disposizione circa ottocento milioni di euro e sono state ormai da tempo
definitivamente concluse le procedure di affidamento e di analisi tecnica degli
interventi; è, quindi, arrivato il momento di dare segnali concreti per
corrispondere alle aspettative che l’avvio dei lavori ha generato nella
popolazione locale, fortemente provata dagli effetti della crisi economica”.
Secondo alcune indicazioni, se i lavori dovessero cominciare in breve tempo,
potrebbero essere impegnate circa duemila persone.
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UMBRIA, ANAS: 1,2 MILIARDI DI EURO DI INVESTIMENTI ATTIVATI SULLA RETE DAL 2006 |
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Perugia, 8 ottobre 2013 - L`anas nella regione Umbria
gestisce una rete stradale di circa 600 chilometri. Dal 2006 ad oggi la Società
ha attivato investimenti per circa 1,2 miliardi di euro, tra lavori ultimati e
in corso. Questo importo comprende gli investimenti gestiti dalla società
controllata Quadrilatero sull`asse viario Foligno-civitanova Marche e sulla
direttrice Perugia-ancona, per un totale di circa 700 milioni di euro. Lo ha
affermato il Presidente dell`Anas, Pietro Ciucci, in occasione della cerimonia
di apertura al traffico della variante alla strada statale 219 `di Gubbio e
Pian d`Assino` (tratto Gubbio-mocaiana), che si è svolta questa mattina. In
particolare, l`importo dei lavori ultimati dal 2006 è di oltre 200 milioni di
euro (compreso il tratto inaugurato oggi) mentre gli investimenti in corso
nella regione ammontano a circa 1 miliardo di euro. Per l`attività di
manutenzione straordinaria sulla rete viaria regionale in gestione diretta sono
previsti 8 interventi, per un investimento complessivo di circa 12 milioni di
euro, recentemente finanziati dal `Decreto del Fare` e relativi al Programma di
Manutenzione Straordinaria delle opere d`arte. Inoltre, con la sottoscrizione
dei Contratti di Programma 2010-2011-2012 sono state destinate all`attività di
manutenzione, risorse economiche per circa 27 milioni di euro. Tra i principali
interventi in corso, vanno ricordati quelli per la realizzazione della nuova
direttrice Terni-rieti, nel tratto Terni-confine regionale, già parzialmente
aperto al traffico per circa 3,7 chilometri. L`importo complessivo lavori è di
213 milioni di euro e lo stato di avanzamento ha raggiunto il 90%.
L`ultimazione è prevista per settembre 2014, ma entro l`anno è prevista
l`apertura al traffico di un importantissimo secondo stralcio funzionale, di
circa 4,3 km, che consentirà di collegare lo svincolo di Terni est sulla strada
statale 675 fino a `Pian di Moggio`, a pochissimi chilometri dal confine regionale
con il Lazio, evitando l`attraversamento di numerosi centri abitati. Sulla
direttrice Perugia-ancona proseguono i lavori per il completamento della
variante alla strada statale 318 `di Valfabbrica` nel tratto compreso tra
Valfabbrica e Schifanoia integrata nel sistema `Quadrilatero`, per un importo
complessivo di quasi 50 milioni di euro. La produzione è al 50% e l`ultimazione
è prevista entro luglio 2014. L`anas ha inoltre già inserito nei propri
programmi investimenti per oltre 3 miliardi di euro. Tra questi ultimi vanno
ricordati il 2° lotto necessario per il completamento della Ss 219 fino
all`intersezione con la E45, per un importo di 245 milioni di euro e il
raddoppio, sulla strada statale 318 `di Valfabbrica`, della Galleria
Casacastalda, per un importo di oltre 73 milioni di euro e della galleria
`Picchiarella` per quasi 43 milioni di euro. Il piano degli investimenti
comprende inoltre gli interventi di Legge Obiettivo relativi al `Nodo di
Perugia`, alla strada statale delle `Tre Valli Umbre` e l`adeguamento della
strada di grande comunicazione Grosseto-fano.
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INAUGURAZIONE GUBBIO-MOCAIANA: PRESIDENTE MARINI, “UN RISULTATO DI PARTICOLARE RILEVANZA PER IL SISTEMA VIARIO REGIONALE E NAZIONALE” |
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Perugia, 8 ottobre 2013 - "L´inaugurazione di
questa opera rappresenta un risultato di particolare rilevanza per tutto questo
territorio, ma anche per il sistema viario regionale e nazionale". Lo ha affermato
ieri la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della
cerimonia di inaugurazione del tratto della strada statale "219" da
Gubbio a Mocaiana.
"Abbiamo
voluto inserire nel programma delle nostre opere la realizzazione di questo
stralcio della nuova strada - ha detto la presidente Marini nel corso
dell´inaugurazione alla quale è intervenuto anche l´assessore regionale ai
trasporti, Silvano Rometti - perché qui eravamo in presenza di una situazione
particolarmente critica, sia dal punto di vista della sicurezza, sia per una
adeguata mobilità del pesante flusso di traffico che interessa questa arteria.
Come Giunta regionale, rimaniamo impegnati su quanto abbiamo sempre sostenuto e
cioè che, quando lo Stato restituirà alla Regione le somme che abbiamo
anticipato per la realizzazione di quest´opera, queste saranno utilizzate per
la realizzazione di nuovi stralci di questa strada".
La presidente - che ha ricordato anche il particolare
impegno svolto in questi anni dai comitati dei cittadini - ha quindi ricordato come la Regione Umbria
abbia, da tempo, "avviato un confronto con il Governo nazionale, e
ultimamente personalmente con il sottosegretario alle infrastrutture Rocco
Girlanda, affinché vengano assicurate all´Umbria le risorse necessarie alla
realizzazione delle opere pubbliche strategiche e prioritarie e che il
completamento della Pian d´Assino rientra nell´ambito di queste opere. Questa
opera, infatti, - ha precisato - una volta completata rappresenterà un raccordo
importantissimo con la direttrice Perugia-ancona e con la E45. I grandi
cantieri delle opere pubbliche - ed in particolar modo quelli della Quadrilatero Umbria-marche, che
della Terni-rieti - rappresentano per l´Umbria un´irrinunciabile priorità
affinché si possa definitivamente colmare il ritardo infrastrutturale che ha
per troppo tempo caratterizzato la nostra regione".
La presidente ha quindi volto ringraziare in modo
particolare l´impresa che ha realizzato l´opera nei tempi stabiliti e le
maestranze che hanno lavorato con serietà e professionalità.
Anche
l´assessore Rometti ha voluto sottolineare come la realizzazione della nuova
Pian d´Assino va a superare, anche se non ancora definitivamente "quel
ritardo che questo territorio aveva dal punto di vista infrastrutturale e che
andava assolutamente colmato".
"Continueremo la nostra interlocuzione con il
Governo - ha detto Rometti - affinché ci vengano restituite le somme anticipate
in modo tale da potere immediatamente reinvestire su questa infrastruttura per
la quale abbiamo già pronta tutta la progettazione".
"Nel
corso di questa legislatura - ha concluso - abbiamo voluto mettere al centro
della nostra azione di governo un obiettivo preciso e cioè avviare tutte le
opere finanziate, cercando di superare difficoltà burocratiche che ne avrebbero
rallentato la loro esecuzione. L´inaugurazione di oggi è frutto anche di quella
scelta e della positiva collaborazione istituzionale con Anas e Governo".
Scheda tratto
stradale: i lavori per la realizzazione del tratto stradale in variante alla
"Ss.219" di Gubbio e Pian d´Assino" compreso tra Gubbio (loc.
Madonna del Ponte) e la località Mocaiana, in prossimità dell´attraversamento
del torrente Assino, lungo 5940 metri, consegnati il 5 novembre 2010,
rappresentano il primo stralcio dell´intervento di adeguamento e miglioramento
della Ss.219, da Gubbio a Umbertide.
La statale 219 "di Gubbio e Pian d´Assino"
era stata trasferita dall´"Anas" alla Regione Umbria ai sensi del
D.p.c.m. Del 21.02.2000 e, nel periodo in cui la strada è stata di sua
competenza, la Regione Umbria ha provveduto alla predisposizione dell´intero
progetto, quindi dal preliminare al progetto esecutivo, compresa la
validazione. Successivamente, con D.p.c.m. Del 23.11.2004, la strada è stata
riclassificata di interesse nazionale e, con il D.p.c.m. Di attuazione del
02.02.2006, riconsegnata a partire dal 1
aprile 2006, all´Anas. A seguito del trasferimento di competenze nel marzo 2006
è stata sottoscritta tra Anas e Regione Umbria un´apposita Convenzione relativa
al lotto in argomento, con la quale
l´Anas ha assunto le funzioni di stazione appaltante, mentre la Regione si è
impegnata ad anticipare le risorse occorrenti a realizzare l´intervento, la cui
copertura è stata individuata in parte in fondi di provenienza
"Cipe". Il costo per i lavori,
a seguito della gara e del ribasso d´asta, ammonta a un importo complessivo di
oltre 13 milioni e 300mila euro (13.343.758,19 euro, comprensivo di 800.373,18
euro per oneri relativi alla sicurezza, non soggetti a ribasso d´asta), mentre
l´importo complessivo dell´intervento è di circa 23 milioni di euro. Il
progetto ha adottato una categoria stradale (C1 del Dm 5/11/2001)
"extraurbana secondaria", a carreggiata unica a due corsie da 3,75
metri (una per ogni senso di marcia) affiancate da due banchine da 1,50 metri
con larghezza complessiva della piattaforma stradale di 10,50 metri, sia in
rilevato che su opera d´arte. Nei sottovia è garantita un´altezza libera non
inferiore a cinque metri. Le opere d´arte principali sono complessivamente
nove, di cui otto tra sovrappassi, sottopassi e scatolari ed un ponte. Sono
presenti due svincoli a livelli sfalsati, all´inizio e al termine
dell´intervento, necessari per la connessione con la viabilità esistente. Il
tracciato si sviluppa tutto in rilevato, attraversando la pianura di Gubbio. Le
interferenze con la viabilità locale
sono risolte con opere di sovrappasso e sottopassi nei punti ritenuti
opportuni, ai quali è ricollegata tutta l´altra viabilità minore attraverso un
sistema di controstrade adiacenti alla variante.
E´ previsto
inoltre, con un ponte e uno scatolare, l´attraversamento del torrente San
Donato e del canale di Raggio, mentre diversi tombini risolvono le interferenze
idrauliche secondarie. L´intervento mira
a separare il traffico in
attraversamento (che userà la variante) da quello locale; aumentare il livello
di servizio della rete stradale regionale ed extraregionale anche per una
migliore raggiungibilità della viabilità
di scorrimento veloce Perugia-ancona e nuova Flaminia dalla Ss 3 bis E 45; diminuire il tasso di congestione della rete
urbana; aumentare la sicurezza per i
pedoni in ambito urbano, attraverso la
possibilità di realizzare specifiche
opere di viabilità ed arredo urbano che contemplino spazi accessori alla
viabilità, quali fermate per mezzi pubblici, alloggiamento cassonetti rifiuti e
così via; abbattere il livello di
pressione acustica e di inquinamento atmosferico nell´area urbana generato dal
traffico d´attraversamento e dalla sua componente di mezzi pesanti.
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TRENI FI-SI: TUTTE LE SCELTE NELL´INTERESSE DI UN BUON SERVIZIO |
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Firenze, 8
ottobre 2013 – "Stiamo riorganizzando il servizio ferroviario e lo stiamo
facendo con l´obiettivo di salvaguardare la quantità, che è la più alta in
Italia nel rapporto con gli abitanti, e per migliorare la qualità. Ma dobbiamo
farlo, proprio nell´interesse del servizio reso ai cittadini, tenendo presente
il rapporto tra costi e benefici e facendo i conti con i pesanti tagli nei
trasferimenti dallo Stato". L´assessore ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli,
risponde così alle polemiche sulla soppressione del treno 3101 sulla
Firenze-siena.
"E´ inevitabile – prosegue – che ogni scelta
possa scontentare qualcuno. Quello che ribadisco con forza è che le decisioni
sulla riorganizzazione del servizio ferroviario in Toscana, comprese quelle sui
treni veloci, sono state prese dalla Regione dopo lungo e attento monitoraggio.
Non mi stanco mai di ricordare che ogni giorno in Toscana viaggiano circa 800
treni regionali. I treni regionali veloci che avevano scarsa utenza e costi
elevati non erano più sostenibili. Mentre quelli che stanno funzionando non
corrono alcun rischio. Vorrei anche precisare – conclude Ceccarelli - che le
decisioni della Regione sono state prese dopo aperto confronto con i gruppi
costituiti di pendolari e con le istituzioni locali".
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TALCERTIFER CERTIFICHERÀ IN TURCHIA LA NUOVA LINEA FERROVIARIA IRMAK – ZONGULDAK |
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Roma, 8 ottobre 2013
- Italcertifer certificherà la nuova linea ferroviaria Irmak - Zonguldak
(oltre 420 km) delle Ferrovie Turche (Tcdd).
La Società del Gruppo Fs Italiane focalizzerà il suo
lavoro sull’aspetto tecnico della conformità di sicurezza (assessment) dei
sottosistemi Infrastruttura e Sovrastruttura e Telecomunicazioni e dei sistemi
di controllo, gestione e segnalamento del traffico ferroviario (Control Command
& Signalling).
L’incarico è stato affidato a Italcertifer da
Yapi-merkezi, Compagnia di costruzioni turca, e da Bombardier, le due imprese
che stanno costruendo la nuova linea ferroviaria. L’importo complessivo della
commessa è di un milione di euro. Il processo di certificazione durerà un anno,
compatibilmente con i tempi di costruzione della linea ferroviaria.
Italcertifer consolida così la sua presenza in
Turchia, iniziata nel 2010 con l’assessment della linea Ankara – Konya (210
km), prima tratta alta velocità attivata sulla rete ferroviaria turca. La
Società ha poi certificato la linea alta velocità Gezbe - Kosekoy (56 km) e
quelle convenzionali Ankara - Sinkhan (16 km), Mersin - Toprakkale (210 km) e
Bogazkopu - Yenica (200 km).
L’insieme delle competenze di Italcertifer come
certificatore in ambito internazionale e le sue conoscenze del processo ferroviario
sono i fattori chiave che hanno consentito alla Società del Gruppo Fs Italiane
di mantenere e accrescere nel tempo il suo ruolo di riferimento per le Ferrovie
Turche (Tcdd).
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TRENI CR-MN: RFI INTERVENGA, STOP AI DISAGI |
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Milano, 8 ottobre 2013 - "Mi è stato segnalato
che i pendolari della linea ferroviaria Mantova-cremona-codogno sono stati vittime
di ritardi dovuti al guasto di un passaggio a livello tra Mantova e
Castellucchio. La situazione sta diventando insostenibile e ho chiesto a Rfi di
intervenire con la massima attenzione, al fine di risolvere le criticità legate
a una linea il cui malfunzionamento si ripercuote quotidianamente su centinaia
di cittadini". Così l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità
Maurizio Del Tenno interviene in merito ai ritardi di oltre 30 minuti che hanno
dovuto subire i pendolari della linea Mantova-cremona-codogno. "Proprio la
scorsa settimana - conclude Del Tenno - siamo stati a Cremona, per confrontarci
con il territorio e anche i referenti di Rfi hanno riconosciuto la necessità di
interventi straordinari di manutenzione, solo in parte attuati, e di ammodernare
la linea con provvedimenti strutturali. Li incontrerò nuovamente, per essere
certo che l´impegno preso venga rispettato e che non si debbano più registrare
ritardi dovuti a questo genere di guasti".
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VISITA CANTIERE METRÒ BARI-SAN PAOLO, TRATTA PER "CECILIA" |
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Bari, 8 ottobre 2013 - L’assessore alle infrastrutture
e trasporti, Giovanni Giannini, ha partecipato il 4 ottobre alla visita al cantiere
del prolungamento della linea metropolitana Bari – S.paolo, nella tratta tra le
stazioni di “Ospedale” e “Cecilia”.
La tratta “Ospedale – Cecilia – Regioni”, che
completerà la linea metropolitana per il quartiere S.paolo è stata divisa in
due lotti: il primo è già del tutto finanziato e vede i cantieri già in corso,
il secondo fa parte dei progetti strategici finanziati dal Cipe e attualmente è
all’11° posto in lista di attesa per lo sblocco dei finanziamenti.
La fermata “Cecilia”, in territorio di Modugno,
diventerà il capolinea provvisorio al posto di “Ospedale” e sarà collegata
sotterraneamente alle lottizzazioni private con aree commerciali che saranno
realizzate in prossimità. Contemporaneamente saranno completati da Alstom gli
impianti di segnalamento che raddoppieranno la capacità della linea in vista
della costruzione del terminale di “Regioni”.
Il termine lavori previsto per il primo lotto è a
giugno 2014, con attivazione servizio viaggiatori nel 2015.
“Il primo lotto – ha spiegato Giannini – è già in
avanzato stato di realizzazione e costerà circa 25 milioni di euro. Per il
secondo – visto il recentissimo scorrimento della graduatoria Cipe,
occorreranno circa 20 milioni. Il 60% lo finanzierà il governo tramite il Cipe,
per il resto dovranno essere messe a punto le modalità di reperimento delle
somme. Ma finora la sinergia tra Regione, Comuni di Bari e Modugno e imprese
realizzatrici è stata esemplare e credo che arriveremo al completamento
dell’opera in tempi brevi e certi. La sinergia pubblico-privato a Bari ha già
funzionato benissimo per i Pirp, esempio in cui l’interesse privato si realizza
insieme all’interesse pubblico per lo sviluppo del territorio”.
“In pochi mesi – ha sottolineato Giannini – nel
capoluogo abbiamo inaugurato il metrò per l’Aeroporto, inaugurato il cantiere
Fal per la Bari Bitritto, assistiamo ai lavori Rfi-fs per il raddoppio
S.andrea-modugno e oggi guardiamo sorgere un’altra tratta di metropolitana per
le periferie: la linea fungerà da circolare interna per il quartiere, non solo
come collegamento con il centro”. “Questa – ha concluso Giannini, che oggi era
insieme al sindaco di Bari Michele Emiliano, ai vertici di Ferrotranviaria e
dell’impresa costruttrice Cobar e ai rappresentanti del comune di Modugno – è
un’opera che ricuce il S.paolo alla città, ma è anche solo una delle decine di
opere infrastrutturali che durante i dieci anni di amministrazione Emiliano e
poi del presidente Vendola sono state avviate e completate per garantire il
diritto alla mobilità insieme alla riqualificazione delle periferie”.
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LA REGIONE CALABRIA HA PRESENTATO LE OSSERVAZIONI ALLA RICHIESTA DI CONCESSIONE DELLA ZONA DEL DEMANIO MARITTIMO IN LOCALITÀ PORTO DI SALINE IONICHE PRESENTATA DALLA SOCIETÀ SEI |
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Catanzaro, 8 ottobre 2013 - Su indicazione del Presidente della Regione
Giuseppe Scopelliti, che ha dato incarico, a tale scopo, all’Avv. Benito
Spanti, Dirigente della Sezione di Reggio dell’Avvocatura regionale, e
difensore della Regione nei giudizi pendenti davanti al Tar del Lazio contro la
prevista centrale, sono state presentate alla Capitaneria di Porto di Reggio
Calabria, le osservazioni della Regione per opporsi alla richiesta di
concessione, da parte della Sei (Saline Energie Ioniche) S.p.a., della zona del
demanio marittimo in località porto di Saline Ioniche. La richiesta avanzata
dalla Sei è diretta ad ottenere la concessione, per la durata di cinquanta
anni, delle aree portuali per la realizzazione e gestione di un terminale
marittimo, nell’ambito del porto di Saline Ioniche, a servizio della centrale a
carbone da 1320 Mwel, che la stessa società intende realizzare nell’area
industriale sita nei pressi dell’area del porto. Secondo la Regione questa richiesta appare assolutamente
intempestiva, inammissibile, infondata, non giustificata dal alcun elemento
fattuale che caratterizza il complessivo iter procedimentale relativo alla
richiesta che la stessa società ha, da anni, avanzato per ottenere
l’autorizzazione unica alla costruzione e gestione della centrale a carbone, al
cui servizio sarebbe destinato il terminale marittimo da realizzare nelle aree
demaniali portuali di cui si chiede la concessione di cui si parla. In ordine
alla intempestività, inammissibilità ed infondatezza della richiesta, la
Regione ha già impugnato, innanzi al Tar del Lazio, tutti i provvedimenti con i
quali è stata dichiarata la compatibilità ambientale dell’intervento proposto
dalla Sei S.p.a. Ovviamente, la Regione, sulla base delle argomentazioni
illustrate nelle osservazioni presentate, chiede che venga rigettata la domanda
di concessione demaniale proposta dalla Sei, diretta ad ottenere le aree
portuali per realizzare il terminale marittimo a servizio della ipotizzata
centrale a carbone. La Regione ha, inoltre, chiesto che, tenuto conto della
rilevanza economico-sociale contenuta nella richiesta della società Sei e dei
riflessi che la stessa può comportare in ordine all’intero assetto
economico-produttivo della provincia di Reggio Calabria e dell’intera regione,
la Capitaneria convochi una conferenza dei servizi nell’ambito della quale
possano meglio essere valutati gli interessi coinvolti, ed alla quale far
partecipare tutti i soggetti istituzionali, le associazioni ambientaliste, a
vario titolo interessati e coinvolti dalla ipotizzata realizzazione della
centrale a carbone nell’area di Saline Ioniche.
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PUGLIA, LA SPEZIA PER STATI GENERALI ECONOMIA DEL MARE |
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Bari, 8 ottobre 2013 - Intervento del 4 ottobre a La
Spezia dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia,
Fabrizio Nardoni, nell’ambito del Focus su “La valorizzazione delle aree
protette e la sostenibilità ambientale come fattore strategico di sviluppo”,
tenutosi agli Stati Generali delle Camere di Commercio italiane sull’Economia
del Mare.
All’appuntamento a cui hanno partecipato tecnici ed
esperti del settore era presente anche il Ministro per l’Ambiente Andrea
Orlando.
Dobbiamo fare del patrimonio delle risorse locali non
delocalizzabili (beni ambientali, patrimonio artistico-culturale, tradizione
produttiva agricola, zootecnica, alieutica e agroalimentare di eccellenza) il
vero modello di riconversione economica green del nostro Paese – ha detto
Nardoni all’assemblea degli Stati Generali – e la Puglia in questo ha già dato
prova di grande attivismo sviluppando sia in termini di valori, sia in termini
di crescita complessiva, importanti traguardi sul mercato del turismo e su
quello delle esportazioni di prodotti agroalimentari.
Una metamorfosi – ha spiegato ancora Fabrizio Nardoni
– che deve andare oltre l’interpretazione in chiave economica del modello green
per essere anche passaggio culturale del mercato e delle comunità. Per Nardoni
su queste premesse si aprono, dunque, nuove chance di sviluppo per territori un
tempo considerati marginali o compromessi.
Io provengo da Taranto – ha detto l’Assessore Nardoni
– e lì più che altrove rivedere gli asset di sviluppo economico e occupazionale
è un imperativo di sopravvivenza che assegna grandi responsabilità alla futura
governance anche della ricorsa mare. Il questo il nuovo Feamp (Fondo Europeo
per gli Affari Marittimi e la Pesca) 2014-2020 ci offre importanti linee guida
– dice Nardoni – prevedendo una politica marittima integrata, attraverso il
principio di regionalizzazione nella gestione della pesca, che pone in primo
piano la difesa del pescatore ma anche e soprattutto la tutela del mare. La
parola d’ordine è: integrazione. Dobbiamo subito mettere in sintonia la filiera
del mare (diporto, pesca, acquacoltura, cantieristica, turismo)- ha sottolinea
l’assessore regionale nel suo intervento - anche per non far perdere all’Italia
importanti quote di mercato di quello che nello studio di Unioncamere nazionale
si preannuncia come il vero volto nuovo dell’economia italiana che nel 2011 ha
prodotto 41,3miliardi di euro di valore aggiunto e un bacino lavorativo di
circa 800mila unità.
Ma da assessore al ramo e da coordinatore nazionale di
tutti gli assessori all’agricoltura italiana Nardoni pone sugli scudi
soprattutto il mondo della pesca. Occorre guardare con occhi nuovi alla figura
del pescatore – ha dichiarato – e in questo credo sia necessario colmare un
vuoto legislativo tutto italiano che non rende giustizia del grande lavoro in
ambito ambientale svolto da questi operatori del mare. Riferendosi poi al
Ministro Orlando Nardoni ha detto: “La legge definisce le attività connesse a
quella di pesca ma non include i pescatori nei ruoli di gestione ambientale che
pure svolge quotidianamente (pulizia dei porti, dei fondi, ruolo di
sorveglianza nelle aree protette), così come non riconosce premialità ad
esempio ai pescatori che si impegnano in interventi di acquacoltura biologica,
al contrario di quanto avviene per gli agricoltori che in molte misure di
sostegno di vedono riconoscere contributi e incentivi per la manutenzione del
verde, del paesaggio. Nella crisi del settore della pesca i pescatori italiani,
sperando anche in un ritorno al mare da parte delle nuove generazioni, devono
poter contare di più su voci che non solo consentano di integrare il reddito ma
siano in grado di restituire alla categoria la dignità che merita”.
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PTE OLBIA - CAPPELLACCI, INVESTIAMO NEL FUTURO DELLA SARDEGNA |
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Cagliari, 8 ottobre 2013 -"É un investimento to
per il futuro della Sardegna". Così il presidente Cappellacci ha
qualificato la nuova Piattaforma Tecnologica Europea, presentata stamane al
Salone Nautico di Genova insieme al presidente del Cipnes, Settimo Nizzi e ai
progettisti. "Per favorire sviluppo, impresa e occupazione la nostra isola
punta su beni non delocalizzabili, come il nostro patrimonio ambientale,
paesaggistico, culturale e identitario, consapevole che nelle nostre tradizioni
c´è anche il futuro della mostra economia. Per favorire questo percorso - ha
osservato Cappellacci - é fondamentale realizzare altresì opere come questa,
che rinforzino l´offerta ricettiva ed offrano nuovi servizi nel territorio.
Possiamo dire che la nautica é al centro di scelte politiche innovative,
condivise con Olbia e con la Gallura in generale".
Il presidente ha colto l´occasione per sottolineare
l´importanza della nautica e del turismo da diporto per la Sardegna: "Un
settore demonizzato ingiustamente dallo Stato, oggetto di logiche punitive che
hanno penalizzato imprese e lavoratori - ha evidenziato - . Dopo avere
eliminato nel 2009 la cosiddetta tassa sul lusso, rivelatasi un vantaggio solo
per le Regioni concorrenti della nostra come la Corsica, intendiamo fare un
ulteriore passo in avanti per essere più competitivi: la Giunta ha infatti
proposto l´equiparazione degli approdi ad altre strutture ricettive, con il
conseguente abbassamento dell´Iva all´11%".
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NAUTICO: SCADE IL 21 OTTOBRE BANDO DA 8 MILIONI PER LA FORMAZIONE NELLA BLUE E GREEN ECONOMY |
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Genova, 8 Ottobre 2013 - Scade il prossimo 21 ottobre
il bando da 8 milioni per progetti di formazione nei settori dell´economia del
mare e della green economy. Lo ha ricordato sabato 5 ottobre l´assessore
regionale al bilancio e alla formazione, Pippo Rossetti intervenendo al Salone
Nautico alla tavola rotonda sull´economia del mare e delle strategie di
sviluppo per la crescita e l´occupazione a cui hanno preso parte, tra gli
altri, Guido Torrielli di Confitarma Genova, Massimo Lavezzini, direttore del
Sec, Rodolfo Magosso, responsabile risorse umane di Ignazio Messina Lines,
Alberto Casali del Vte di Voltri e Fabio Stegani delle Riparazioni navali S.
Giorgio. Il bando – ha aggiunto Rossetti rientra nell´ambito del piano giovani
per favorire l´occupazione di giovani disoccupati, inoccupati oppure persone in
cassa integrazione o con forme di contratto non standard di età compresa tra i
17 e i 34 anni. Si rivolge ad amministrazioni pubbliche, enti di formazione,
parti datoriali e sindacali, Università, enti di ricerca, imprese che potranno
presentare progetti nell´ambito della cantieristica, della nautica da diporto,
dei porti, della logistica, della pesca, del turismo crocieristico, delle
energie rinnovabili e delle produzioni biologiche". I giovani destinatari
del bando dovranno essere in possesso di almeno una qualifica triennale o di un
diploma di scuola secondaria superiore o di una laurea. Degli 8 milioni
stanziati attraverso il fondo sociale europeo, 3 milioni saranno dedicati
all´economia del mare e 5 ai progetti sulla green economy.
"Si tratta di progetti – ha spiegato Rossetti -
per qualificare nuove figure legate all´economia del mare, sia di tipo portuale
che della navigazione proprio per l´importanza che il settore marittimo riveste
per la Liguria. Con la green economy speriamo di aumentare la capacità di creare
impresa nella manutenzione del verde e nella diffusione di una cultura sui
consumi sostenibili in campo energetico". Rossetti ha ricordato che
"nonostante sia uno degli ultimi bandi del Fse 2007-2013 la blue e green
economy saranno ancora protagoniste dell´economia della Regione Liguria per
favorire i giovani in cerca di lavoro e far crescere le competenze in due
ambiti fondamentali per la nostra regione".
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