Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Ottobre 2013
DE TOMASO, TOSCANA CHIEDE INCONTRO URGENTE AL MINISTRO ZANONATO  
 
Firenze 16 ottobre 2013 – Un incontro urgente con il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato per affrontare "la situazione drammatica che, in queste, ore stanno vivendo i lavoratori della De Tomaso Automobili Spa in fallimento". A chiederlo, con una lattera partita oggi, è l´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini dopo aver appreso dai sindacati dell´avvio delle procedure di licenziamento negli stabilimenti di Torino e Livorno. Una procedura che l´assessore definisce "una inattesa e inopportuna accelerazione delle vertenza, con esuberi che si concretizzerebbero al termine della Cassa integrazione, in scadenza a gennaio 2014". L´assessore fa presente al ministro che per De Tomaso è aperto da tempo un tavolo di crisi a livello nazionale, con il coinvolgimento dell´unità gestione vertenze presieduta da Giampiero Castano e i cui lavori, scrive "sarebbero vanificati" dalla decisione unilaterale dell´azienda. Analogo risultato anche per quanto riguarda il piano di riqualificazione promosso dalle Regioni Toscana e Piemonte, attingendo alle risorse del fondo comunitario Feg. Un programma che sarebbe inevitabilmente ostacolato dalla decisione di dare corso ai licenziamenti, anche perchè, osserva Simoncini, "la concreta attuazione del piano Feg De Tomaso, per il quale la Regione Toscana ha stanziato 439 mila euro, necessita di tempi di attuazione medio-lunghi, che i lavoratori sono in grado di sopportare solo con una adeguata copertura degli ammortizzatori sociali". Simoncini ricorda inoltre che la Regione si sta adoperando per garantire ai 130 lavoratori della sede di Collesalvetti, a Livorno, la possibilità di accedere, in caso di licenziamento, all´indennità di mobilità che deve essere loro riconosciuta. "Per scongiurare questo scenario dai costi sociali insostenibili – scrive l´assessore al ministro – abbiamo chiesto, insieme alle organizzazioni sindacali, un intervento risolutore del ministero del Lavoro, da cui attendiamo una risposta".  
   
   
SE ANCHE UN SEMAFORO ALL’INCROCIO NON FUNZIONA IL COMUNE È RESPONSABILE DEL SINISTRO PUÒ ESSERE CAUSA ESCLUSIVA DELL’INCIDENTE IL MALFUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO SEMAFORICO SPECIALMENTE SE L’ALTRA LANTERNA SEMAFORICA PROIETTAVA LUCE VERDE ALL’AUTOMOBILISTA  
 
Lecce, 16 ottobre 2013 - Quanti sinistri sono causati da malfunzionamenti degli impianti semaforici? Sicuramente non pochi. L’importante sentenza 18916/13 pubblicata ieri 11 ottobre dalla terza sezione della Cassazione Civile, forse potrebbe risolvere il problema e se non altro impegnare i comuni ad una maggiore attenzione e manutenzione perché di fatto stabilisce l’integrale responsabilità dell’amministrazione comunale per tutti quei sinistri causati da un non corretto funzionamento dei semafori per esempio quando all’incrocio uno dà luce intermittente (o spenta) e l’altro funziona regolarmente e proietta luce verde a uno degli automobilisti rimasti coinvolti nell’incidente. Non vi è dubbio che la lanterna intermittente (o spenta) dell’impianto che regola una parte dell’intersezione costituisce un’insidia per i conducenti, mentre la responsabilità degli automobilisti, che pure astrattamente si può integrare come apporto causale concorrente, deve essere sorretta da giustificazioni piuttosto solide perché possa dirsi configurata. Nella fattispecie sono stati accolti entrambi i ricorsi, sia principale che incidentale, proposti da uno dei conducenti e dall’assicurazione dell’altro. Per gli ermellini il Tribunale che aveva giudicato in funzione di giudice dell’appello, ha sbagliato a ripartire equamente la colpa del sinistro fra il Comune e i due conducenti dei veicoli, peraltro errando nei conteggi. Rilevano i giudici di legittimità che la motivazione non considera correttamente quanto il malfunzionamento di uno dei due semafori all’incrocio abbia inciso sul verificarsi del sinistro. Soprattutto perché dev’essere anche evidenziato che l’incidente era avvenuto in piena notte, con l’impianto che da una parte non funzionava mentre dall’altra parte della strada era regolare dando via libera ai veicoli che sopraggiungono. Rilevano i giudici di piazza Cavour che secondo consolidata giurisprudenza della stessa Corte, la luce gialla intermittente della lampada, così come l’assenza totale di segnale valido, costituisca un trabocchetto vero e proprio che rende responsabile dei fatti lesivi la pubblica amministrazione tenuta alla gestione del servizio. Nel caso in questione, quindi, i conducenti procedevano a vista ed erano costretti ad affidarsi soltanto a ciò che potevano scorgere da lontano. Tocca, quindi, al giudice del rinvio ripartire la responsabilità dell’evento alla luce della commentata decisione.  
   
   
WORKSHOP DI SAINT-VINCENT SULLA SICUREZZA STRADALE NELLE ALPI  
 
 Aosta, 16 ottobre 2013- Più di 60 persone, tra esperti del settore, amministratori, rappresentanti di Enti e Istituzioni provenienti da varie Regioni, hanno partecipato nella mattina di , martedì 15 ottobre, al workshop sulla sicurezza del trasporto stradale nelle Alpi, organizzato nell’ambito dei lavori della Convenzione delle Alpi, che si tengono al Centro Congressi Billia di Saint-vincent ieri e oggi. Dai diversi relatori sono state presentate le esperienze gestionali e i progetti realizzati per garantire la sicurezza della rete viaria in ambito montano, con particolare attenzione alle problematiche di difesa dai pericoli naturali e del traffico nei tunnel transalpini. Nei loro interventi, gli esperti presenti a Saint-vincent hanno indicato l’impiego delle migliori tecnologie e l’adozione di puntuali procedure gestionali e di comunicazione delle informazioni quali strumenti più efficaci per assicurare la piena efficienza delle infrastrutture e il loro utilizzo in sicurezza da parte di tutti. I lavori della seconda sessione del workshop, dedicato alle possibili soluzioni da adottare a lungo termine e al ruolo delle Alpi come laboratorio transfrontaliero, sono stati aperti da Corrado Clini, ora Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, dicastero competente per la Convenzione delle Alpi, che ha sottolineato l’importanza della manutenzione del territorio quale strumento per garantire la sicurezza in montagna, alla quale è necessario garantire con regolarità i finanziamenti occorrenti. «Il workshop di questa mattina non manca di risvolti di grande rilievo per ciò che concerne la qualità dell’ambiente nel suo complesso, la pianificazione territoriale, la qualità dell’aria, l’inquinamento acustico – ha evidenziato l’Assessore al territorio e ambiente Luca Bianchi nel suo intervento introduttivo. - Voglio ricordare che proprio sull’argomento della gestione integrata e sostenibile dei flussi di traffico, l’Assessorato ha appena concluso la propria esperienza di partecipazione al progetto di cooperazione transnazionale Spazio Alpino 2007-2013 denominato Monitraf, che ha permesso di analizzare le ripercussioni del traffico stradale interalpino e transalpino elaborando modelli innovativi volti a mitigare gli impatti negativi sull’uomo, sull’ambiente e sull’economia». L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica Marco Viérin ha invece ribadito come «sono tre gli argomenti che interessano le questioni di sicurezza della viabilità, soprattutto in montagna: l’informazione, che deve essere concreta ed univoca; la carenza di risorse finanziarie, che si ripercuote sugli interventi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture e del territorio; la necessità di elaborare proposte legislative che siano più attente alle esigenze delle popolazioni di montagna e dei temi relativi alla responsabilità degli operatori, dei tecnici e degli amministratori».  
   
   
IL NUOVO SISTEMA PER LA CONNETTIVITÀ DI VOLVO CAR GROUP  
 
Bologna, 16 ottobre 2013- Una giuria internazionale di designer ed esperti di design ha assegnato al nuovo sistema per la connettività Sensus Connected Touch realizzato da Volvo Car Group il prestigioso Red Dot Design Award 2013. Il sistema Sensus Connected Touch offre ai possessori di una Volvo una serie di eccellenti funzionalità, inclusa la prima connessione Spotify ad attivazione vocale integrata in un’automobile al mondo. “Le nostre soluzioni per la connettività sono studiate per rendere la guida più divertente e più sicura. L’assegnazione del Red Dot Design Award conferma che questo approccio a un’esperienza dell’utente intuitiva e focalizzata sulle esigenze dell’individuo soddisfa il desiderio degli automobilisti di oggi di rimanere sempre connessi anche quando stanno guidando,” ha commentato Alain Visser, Senior Vice President, Marketing, Sales & Customer Service di Volvo Car Group, aggiungendo: “L’introduzione del sistema Sensus Connected Touch prepara il terreno all’introduzione del grande schermo portrait a sfioramento (touchscreen) di serie che farà parte del pacchetto di infotainment della nuova Xc90 nel 2014.” Il sistema Sensus Connected Touch è un accessorio che può essere installato dal concessionario nella maggior parte delle versioni dei modelli Volvo V40, S60, V60, Xc60, V70, Xc70 e S80. E’ inoltre possibile montarlo sulle Volvo usate dalle versioni 2011 in avanti dotate di sistema di infotainment Sensus con schermo da 7 pollici. Il sistema trasforma il display integrato da 7 pollici in un avanzatissimo schermo a infrarossi a scansione con tecnologia touchscreen utilizzabile anche quando si indossano i guanti. Per offrire all’utilizzatore la massima flessibilità, il sistema può essere azionato tramite il touchscreen, dal volante oppure con i comandi posti sulla console centrale. Oltre a ciò è possibile attivare tutte le sorgenti musicali con comandi vocali. “E’ possibile ascoltare qualsiasi brano semplicemente pronunciandone il titolo. Questo, insieme a un efficace sistema di attivazione vocale, a un’interfaccia utente intuitiva, a un Internet browser molto veloce e a un’ampia scelta fra circa 20 funzioni e applicazioni, differenzia enormemente il sistema Sensus Connected Touch dalle soluzioni proposte dai nostri principali competitor,” ha dichiarato Alain Visser. Il conducente può scegliere se effettuare la connessione tramite un apposito cavetto (dongle) 3G/4g montato sulla vettura oppure utilizzando il proprio telefono cellulare. I dati in Internet vengono trasferiti tramite Wi-fi dal cellulare al sistema Sensus Connected Touch. La rete Wi-fi può essere condivisa con gli altri passeggeri dell’auto quando si utilizza il cavetto.  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO: DA TRE SOCIETA´ DI GESTIONE SI PASSA A UNA VIA GLI SPRECHI PER GARANTIRE SERVIZI MIGLIORI. NON È UNA SCELTA ISOLATA. IN QUESTI MESI SONO STATE TAGLIATE 88 POLTRONE NELLE SOCIETÀ DELLA REGIONE LAZIO  
 
 Roma, 16 ottobre 2013 - Il trasporto pubblico cambia. Via gli sprechi per garantire servizi migliori e vicini ai bisogni delle persone. Fino ad oggi il settore della mobilità nel Lazio veniva gestito con tre aziende. Al loro posto ci sarà una società unica. Si passa da 16 componenti dei consigli di amministrazione a un amministratore unico e 3 componenti del collegio sindacale. “Una manovra legata anche al recupero di fondi destinati al fisco”, ha spiegato Michele Civita, assessore alla Mobilità. Attualmente infatti circa 57 milioni di euro sono restituiti allo Stato per pagare l’Iva. L’obiettivo è quello di recuperare tutta o, almeno una parte, di questi 57 milioni. Da investire per i servizi. Non si tratta di un’azione isolata. A Sviluppo Lazio si passa da 38 membri tra consiglio di amministrazione e revisori dei conti a 6 componenti, mentre con la riforma di Laziodisu, l’ente che si occupa del diritto allo studio, si è passati da 26 a 3 componenti per la sua gestione. E poi è stata abolita Asp, l’agenzia che si occupava di sanità: siamo è passati da 8 componenti a zero. In questi mesi la Regione ha tagliato in questo modo 75 poltrone nelle aziende. I posti nei consigli di amministrazione sono passati da 88 a 13. “Abbiamo avviato la più grande rivoluzione nelle aziende regionali da quando esiste la regione Lazio”, ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti.  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN LOMBARDIA: NESSUN SERVIZIO BUS È A RISCHIO  
 
Milano, 16 ottobre 2013 - "Nessun servizio di trasporto pubblico è a rischio, l´allarme di Legambiente è ingiustificato e strumentale". L´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno replica così alle affermazioni di Legambiente. Allarmismo Inutili, Tempi Già Prorogati - "Legambiente crea un allarmismo inutile e tardivo - spiega Del Tenno - e dal momento che molti Comuni e Province risultano inadempienti e in ritardo in merito alla costituzione delle Agenzie Tpl sancite dalla Legge 6/2012, anche a fronte di alcuni cambiamenti di norme nazionali, lo scorso venerdì la Giunta regionale ha deciso di venire incontro agli Enti locali che hanno intrapreso, senza però ancora concluderlo, l´iter modificando alcuni vincoli e prorogando di qualche mese i termini per la costituzione delle agenzie". La delibera di Giunta prevede che gli Enti locali debbano provvedere alla costituzione delle Agenzie per il trasporto pubblico locale entro il 31 marzo 2014 (e non entro la fine del mese di ottobre). In seguito le Agenzie dovranno procedere all´approvazione dei programmi di bacino e all´espletamento delle procedure di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale entro il 31 dicembre 2014. Garantita La Continuita´ Del Servizio - "La modifica si è resa necessaria - continua Del Tenno - poiché vi sono numerosi contratti di servizio in scadenza entro la fine dell´anno. Dovendo assicurare la continuità del servizio abbiamo ritenuto opportuno modificare le scadenza indicate dalla legge per la costituzione delle agenzie, per riuscire così a garantire omogeneità nel rinnovo dei contratti". Superata La Divisione Tra Trasporti Urbani Ed Extra - "Le Agenzie per il Tpl - aggiunge Del Tenno - sono una grande opportunità per il territorio perché consentiranno di superare l´attuale divisione tra trasporti urbani ed extraurbani e di integrare e razionalizzare i servizi ottimizzando reti e orari e riducendo gli sprechi". Le 5 Agenzie - La legge prevede l´istituzione di 5 Agenzie corrispondenti a 5 Bacini (al posto dei 22 enti precedenti), che corrispondono ai confini amministrativi delle province di: 1 Bergamo 2) Brescia 3) Como, Lecco, Sondrio e Varese 4) Cremona e Mantova 5) Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. Ad oggi l´unica agenzia costituita con decreto regionale del 23 settembre è quella di Brescia, mentre entro fine anno terminerà l´iter anche per Bergamo. Per quanto riguarda Como, Lecco, Sondrio e Varese, si è chiusa lo scorso 23 luglio la Conferenza i Servizi che ha condiviso lo Statuto la cui adozione è in corso da parte degli Enti locali. Si è costituito un gruppo di lavoro tecnico per elaborare una proposta di Statuto che verrà condiviso nei prossimi mesi per costituire l´Agenzia di Milano, Monza e Brianza, Lodi Pavia. Lo Statuto approvato dal Comune e dalla Provincia di Cremona non è invece stato condiviso da Comune e provincia di Mantova.  
   
   
STRADA TRE VALLI; NESSUN DISIMPEGNO DELLA REGIONE UMBRIA È INFRASTRUTTURA STRATEGICA  
 
Perugia, 16 ottobre 2013 - "La strada delle Tre Valli, per il tratto Spoleto Acquasparta, rientra tra le priorità inserite dalla Regione nell´Accordo generale quadro approvato dalla giunta regionale nel giugno scorso e che ora andremo a sottoscrivere con il Governo": lo ribadisce l´assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, smentendo categoricamente "affermazioni strumentali" a lui attribuite da alcuni organi di informazione su un presunto disimpegno della Regione Umbria nella realizzazione dell´infrastruttura. "I contenuti dell´Accordo - prosegue l´assessore - testimoniano chiaramente che la realizzazione delle strada Tre Valli, anche per il suo interesse sovra regionale, non è mai stata accantonata dalla Regione che anzi ne ha confermato l´importanza strategica inserendola tra le priorità dell´intesa. In questo quadro l´eventuale adeguamento della Ss Flaminia, nel tratto della Somma, non rappresenta un´iniziativa in contrasto con la Tre Valli, ma semmai un ulteriore miglioramento dei collegamenti tra Spoleto e le altre infrastrutture di interesse nazionale". "Quanto attribuitemi dalla stampa durante l´assemblea della sezione spoletina di Confindustria della scorsa settimana non corrisponde al vero, come possono confermare - conclude Rometti - quanti erano presenti all´iniziativa".  
   
   
FIRMATO IL PROTOCOLLO "L´AUTOSTRADA DEL BRENNERO AMA LE DOLOMITI"  
 
Trento, 16 ottobre 2013 - Firmato ieri dagli assessori delle due Province autonome di Trento e di Bolzano competenti in materia, dal Presidente Paolo Duiella e dall’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero S.p.a. Walter Pardatscher il protocollo d´intesa "Autostrada del Brennero ama le Dolomiti". L´obiettivo è quello di valorizzare le Dolomiti Unesco nel tratto di autostrada che attraversa le province di Trento e Bolzano. L’accordo nasce in ragione delle importanti opportunità di valorizzazione offerte dalla grande via di comunicazione che collega l’Italia con il resto d’Europa e, in particolare, il territorio dolomitico con il nord e il sud d’Europa. Molte le iniziative in programma, fra queste, l’adeguamento di n. 8 cartelli segnaletici a soggetto artistico culturale esistenti lungo l’asse autostradale in entrambe le direzioni di marcia e alcune installazioni permanenti, anche a carattere multimediale, nelle aree di servizio Il protocollo nasce dagli incontri promossi dall´Autostrada del Brennero con le due Province autonome, per esplorare lo sviluppo di azioni coordinate per la valorizzazione delle Dolomiti Bene Naturale Unesco. Tre in sostanza le azioni concordate. In primo luogo la sostituzione delle immagini esposte su n. 8 cartelli segnaletici a soggetto artistico culturale ubicati a margine del tratto autostradale con fotogrammi che ritraggono le Dolomiti: per quanto riguarda il Trentino, i cartelli segnaletici riproposti saranno quelli di Trento Sud, San Michele All’adige e nei pressi del confine fra le due province, e ritrarranno Le Pale di San Martino, il Brenta e il Vajolet. Per quanto riguarda invece la Provincia di Bolzano i cartelli segnaletici rivisitati saranno quelli posti nella bassa Atesina, a Chiusa e a Bressanone e ritrarranno il Bletterbach, il Latemar, il Sass de Putia, Sasso della Croce e le Tre Cime di Lavaredo. Il secondo intervento riguarda le aree di servizio: saranno valorizzate anche come punti informativi dedicati specificamente alle Dolomiti. Allo studio interventi riguardanti ad esempio istallazioni fisse, anche multimediali, in grado di veicolare vari tipi di informazioni legate alle Dolomiti. Infine, sarà potenziato sotto il profilo della comunicazione sempre dedicata alle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, anche il "museo Plessi", in prossimità del valico del Brennero, struttura in grado di ospitare mostre, esposizioni o altre iniziative.  
   
   
TRENI IN LOMBARDIA, MARONI: MOBILITÀ SETTORE CRUCIALE  
 
Milano, 16 ottobre 2013 - "Questi 62 nuovi treni, che, a partire dal febbraio 2014 serviranno i pendolari lombardi, rappresentano un investimento importante. Regione Lombardia investe sulla buona mobilità per dare più confort a chi viaggia e più facilità di movimento per i cittadini e i lavoratori". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo ieri - insieme all´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno - alla conferenza stampa di presentazione dei 62 nuovi treni che, dal febbraio 2014, serviranno i pendolari lombardi. Mobilità Settore Cruciale - "Vogliamo incentivare l´utilizzo del mezzo pubblico - ha continuato il presidente Maroni - e questo investimento di 507 milioni, che va in controtendenza rispetto ai tagli effettuati dal Governo, è la testimonianza dell´impegno della Regione Lombardia in questo senso. Anche da questo punto di vista la Lombardia va in controtendenza, riusciamo a fare economie di scala e trovare risorse per investimenti rilevanti come questo per questi 62 nuovi treni. La mobilità è un settore cruciale, su cui vogliamo investire molto". Verso Un´integrazione Del Sistema Dei Trasporti - "Mobilità significa nuovi treni, come questi 62 che abbiamo acquistato, ma significa - ha tenuto a precisare il presidente della Regione Lombardia - anche integrazione dei sistemi di trasporto pubblico su ferro e gomma, per questo stiamo lavorando insieme al Comune di Milano per un grande progetto di integrazione tra Atm e Trenord per dare maggior servizi e migliori servizi a prezzi inferiori, con un sistema tariffario integrato. Si tratta di un grande progetto, a cui abbiamo iniziato a lavorare: c´è un tavolo di confronto che si è attivato, ma c´è una situazione complessa che deriva dai tagli effettuati a partire dal Governo Monti sul trasporto pubblico locale, per cui ci sono dei problemi che vogliamo affrontare e risolvere per dare un servizio ancora migliore ai cittadini". Il Confronto Con Le Regioni Confinanti - "Vogliamo allargare questa prospettiva - ha proseguito il presidente - di integrazione anche alle altre Regioni come la Liguria, il Piemonte l´Emilia e il Veneto: stiamo discutendo con loro, per capire come avere un sistema di trasporti sempre più efficiente ed integrato. Il trasporto pubblico locale è uno dei settori strategici, su cui la Regione Lombardia sta investendo, insieme alle infrastrutture, perché la mobilità è uno dei fattori decisivi per la competitività del nostro sistema produttivo". "Questo investimento in mobilità - ha concluso il presidente Maroni - naturalmente è fatto anche in funzione di Expo, che può essere uno straordinario volano di crescita per le nostre attività produttive". Del Tenno: In 2 Anni 62 Nuovi Convogli - Grazie a un investimento di 527 milioni di euro, a partire dal mese di febbraio 2014 e per i successivi due anni, 62 nuovi treni entreranno in servizio sul territorio lombardo. "Un´operazione importante - ha commentato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio del Tenno - fortemente voluta da Regione Lombardia, che la sta portando avanti con la collaborazione del Gruppo Fnm e Trenord". Venerdì È Stato Deliberato L´acquisto Di 10 Treni - L´assessore Del Tenno ha anche ricordato che, proprio venerdì scorso, il Cda di Ferrovienordmilano, di cui la Regione Lombardia è azionista di riferimento, ha dato il via libera a un investimento di 130 milioni di euro, che "consentirà di formalizzare l´ordine di 10 nuovi treni e di 10 carrozze, che verranno utilizzate per ´allungare´ i 10 treni Coradia in costruzione". In Dirittura D´arrivo L´ordine Di Altri 15 Convogli - "A breve, inoltre - ha aggiunto Del Tenno - approveremo in Giunta un ulteriore stanziamento di 132 milioni di euro per l´acquisto di altri 15 treni che saranno pronti in 18 mesi. E´ la risposta più importante che la Regione Lombardia potesse dare ai pendolari". "In un momento in cui tutti tagliano - ha chiosato Del Tenno - la Regione Lombardia continua a investire nel trasporto pubblico locale, ritenendolo una delle priorità che vanno garantite ai cittadini". In 2 Anni 62 Nuovi Treni - I nuovi treni vanno ad aggiungersi ai 37 che Trenord si è già impegnata ad acquistare all´interno del Contratto di servizio con la Regione. Di questi, 23 fanno parte di una commessa di Trenitalia. Le Tipologie Dei Nuovi Treni - I 62 nuovi treni sono così ripartiti: 10 Vivalto, 15 Tsr, 4 Flirt, 5 Gtw, 28 Coradia. A questi si sommano anche 10 carrozze, che verranno utilizzate per "allungare" i treni, venendo incontro alla sempre più ampia richiesta dei pendolari. Una Rete Di Quasi 700.000 Pendolari/giorno - Sui treni di Trenord ogni giorno viaggiano oltre 670.000 persone e le corse effettuate sono 2.300. Numeri importanti e in costante crescita. Basti pensare che negli ultimi 10 anni l´offerta è aumentata del 41 per cento e può oggi contare su 10 linee Suburbane, 11 Regioexpress, 2 linee aeroportuali e 37 regionali. Un dato in controtendenza rispetto alle altre Regioni del Nord. Il Piemonte, ad esempio, conta 869 treni al giorno e 117.000 viaggiatori; il Veneto 632 corse per 159.000 viaggiatori e l´Emilia Romagna 906 corse per 128.000 passeggeri. Del Tenno ha sintetizzato il quadro spiegando che "a mezzogiorno, in Lombardia, hanno già circolato lo stesso numero di treni che in Piemonte sono in servizio lungo l´arco dell´intera giornata". Treni Comunque Più Nuovi - I nuovi mezzi contribuiranno a rinnovare notevolmente la flotta Trenord e ad abbassare l´età media dei treni in circolazione, che passerà così da 21 a 18 anni. Il rinnovo del materiale determinerà un miglioramento della qualità del servizio su tutte le tratte grazie, soprattutto, all´opportunità di togliere dalle rotaie i treni più vecchi. "Con l´entrata in servizio dei nuovi treni - ha sottolineato l´assessore - il 68 per cento del materiale rotabile sarà di ultima generazione e dotato quindi di una serie di comfort e facilitazioni (accesso agevolato per persone con disabilità, aria condizionata, possibilità di trasporto bici e moderni sistemi di informazione a bordo treno)". I tecnici di Trenord e degli uffici regionali del settore sono al lavoro per individuare le tratte su cui mettere in circolazione i nuovi treni. "La messa in esercizio di questi nuovi treni - ha continuato l´assessore - permetterà un miglioramento complessivo del servizio su tutto il territorio. Dove non arriveranno treni nuovi, infatti, vi saranno comunque treni ´revampizzati´, ossia ristrutturati in modo tale che siano resi più moderni e confortevoli". Interventi Sulle Linee - L´assessore Del Tenno ha anche ricordato come, purtroppo, permangano problemi: "ci confrontiamo quotidianamente con Rfi, con la quale abbiamo istituito anche un tavolo di lavoro, per risolvere tutti i problemi che si verificano sulle linee, penso anzitutto ai passaggi a livello e ai sistemi elettronici. Nei prossimi mesi presenteremo tutte le iniziative che stiamo portando avanti per rinnovare un sistema ferroviario che è unico in Italia, ma che ha l´obiettivo di diventare modello in tutta Europa". 400 Milioni Di Euro Lombardi Per Il Tpl - Concludendo il suo intervento, l´assessore ha ricordato che la Lombardia, unica Regione in Italia, ha integrato con 400 milioni di euro provenienti dalle proprie casse i fondi per Tpl. "In questo modo - ha concluso - a differenza di quanto sta succedendo intorno a noi abbiamo potuto mantenere lo stesso servizio e lo stesso numero di corse".  
   
   
TRENI: SUBITO INTERVENTI PER MIGLIORARE LA VIAREGGIO-PISTOIA  
 
Firenze, 16 ottobre 2013 – "La regolarità della linea Viareggio-pistoia è un problema che la Regione ha ben presente, tant´è che su quella tratta ha previsto investimenti per 35 milioni, per eliminare alcuni passaggi a livello e per il raddoppio della linea. Non è però possibile attendere i tempi del raddoppio, occorre agire subito e intendiamo farlo. Ma pretendiamo che tutti, a cominciare da Rfi, facciano fino in fondo e seriamente la propria parte per prevenire guasti, come quello di questa mattina, che provocano gravi e inaccettabili disagi a centinaia di pendolari.La manutenzione della rete è tema fondamentale, servono investimenti da parte delle Ferrovie e deve essere invertita la tendenza alla riduzione delle risorse disponibili innescata dai precedenti Governi ". L´assessore a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, pone con forza la questione di interventi urgenti per migliorare la funzionalità di una tratta fondamentale per il trasporto pubblico su ferro che ha conosciuto un´altra giornata difficile per un guasto ad un passaggio a livello. Una prima risposta è arrivata proprio nel corso di un incontro urgente convocato oggi dall´assessore. "Rfi – annuncia Ceccarelli – sta già sostituendo alcuni degli organi di comando dei passaggi a livello che sono all´origine di alcuni dei problemi che affliggono la linea, e uno è proprio il passaggio a livello che ha causato i gravi disagi di stamani. Rfi ha inoltre richiesto finanziamenti per aggiornare il sistema di distanziamento dei treni, altro punto critico della linea. Sono segnali positivi – sottolinea l´assessore – ma la Regione vigilerà perché si realizzino concretamente". "Quello della Regione – ricorda Ceccarelli – è un progetto complesso, che deve fare i conti con problemi di compatibilità con gli strumenti urbanistici dei comuni interessati. Pensiamo in questo senso - conclude – che possa essere utile stralciare alcuni interventi di più rapida realizzazione e che potranno regolarizzare il traffico sulla linea". Una prima "fase stralcio" del progetto complessivo del raddoppio della ferrovia Pistoia-montecatini riguarda la realizzazione, nel Comune di Pistoia, di 2 sottopassi pedonali al Km. 2+965 e km 3+437, con adeguamento della viabilità locale e di uno su via dei Vivai; la realizzazione, a Serravalle, di un sottovia carrabile al Km. 5+417 e la realizzazione di un percorso pedonale dal sottovia a via Simoncini; la realizzazione , nel Comune di Pieve a Nievole, di un sottovia carrabile al Km. 11+422, con nuova viabilità di collegamento, la realizzazione del sottopasso pedonale al Km. 11+590 e la chiusura di 2 passaggi a livello (Km. 11+590 e km 12+028). Nel Comune di Montecatini, infine, la realizzazione del prolungamento del sottopasso di stazione e interventi per l´abbattimento delle barriere architettoniche, l´adeguamento del piano del ferro di stazione e realizzazione marciapiede per attestazione servizio metropolitano come previsto dall´assetto definitivo del progetto.  
   
   
FVG, FERROVIE: SERRACCHIANI, RISOLVERE LE CRITICITÀ SULLA RETE ESISTENTE  
 
Trieste, 16 ottobre 2013 - ´´I grandi corridoi europei sono strategici per il Friuli Venezia Giulia, ma le criticità sulle reti ferroviarie esistenti ci impongono delle scelte immediate: investimenti di medio-lungo periodo che non intralcino e siano anzi compatibili con il progetto dell´Alta Velocità/alta Capacità´´. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo ieri a Trieste, nella sede della Camera di Commercio, al seminario sul tema ´´Adriatico Baltico e Mediterraneo: una sinergia necessaria´´, organizzato dal Comitato promotore della Direttrice ferroviaria europea transpadana ad Alta Capacità Merci e Passeggeri Lione-torino-milano/genova-venezia-trieste-lubiana. Assieme alla presidente del Friuli Venezia Giulia, hanno approfondito il tema, davanti ad un pubblico selezionato di imprenditori, il presidente della Camera di Commercio di Trieste Antonio Paoletti, il presidente dell´Autorità portuale di Venezia Paolo Costa e il capo Unità Trasporti dell´Ince-iniziativa Centro Europea per il Corridoio V in Italia Carlo Fortuna. Gli interventi prioritari sulle reti esistenti indicati dalla presidente Serracchiani sono in particolare i ´´nodi´´ di Udine e di Campo Marzio (Porto di Trieste), che hanno bisogno di un aggiornamento tecnologico per automatizzare la movimentazione dei carri-merci, e il bivio di San Polo, in funzione del Porto di Monfalcone. Per quest´ultimo la presidente ha indicato la preferenza per la soluzione ´´a scavalco´´ delle tre linee esistenti, che risulta migliore sia dal punto di vista economico sia da quello dell´impatto ambientale. ´´Occorre tuttavia anche fare chiarezza sul tracciato dell´Alta Velocità/alta Capacità´´, ha detto la presidente Serracchiani, dopo che il Veneto ha scelto una ´´terza via´´ fra la ´´litoranea´´ e il progetto originario di affiancamento all´autostrada, e cioè un percorso parallelo all´attuale linea ferroviaria, il che necessiterebbe di un approfondimento tecnico sulla connessione con il Friuli Venezia Giulia. Per questo la Regione, ha ricordato la presidente, ha chiesto un incontro con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, con la presenza del Veneto, del commissario Bortolo Mainardi e di Rfi-rete Ferroviaria Italiana. ´´Bisogna trovare una soluzione condivisa, l´Italia deve imparare a fare sistema´´, ha detto la presidente. Nel corso del seminario è stata anche sottolineata la necessità di completare la procedura di Via-valutazione di Impatto Ambientale del progetto preliminare dell´Alta Velocità/alta Capacità nella tratta Ronchi Sud-trieste per non perdere i finanziamenti europei per le successive fasi di progettazione definitiva ed esecutiva.  
   
   
BONIFICHE A PORTO MARGHERA. ZAIA E ORLANDO: CONIUGATE SEMPLIFICAZIONE E EFFICIENZA SENZA RIDURRE ATTENZIONE AMBIENTALE  
 
Venezia, 16 ottobre 2013 - “Si è inaugurato un nuovo corso per la bonifica di circa 5800 ettari di Porto Marghera, dove il fondamento delle iniziative è la semplificazione, con procedure agevolate e conferenze di servizi più frequenti. Dico alle aziende venete, alle imprese che hanno interesse su Porto Marghera, che sta cambiando il mondo, che le autorizzazioni le voglio dare in trenta giorni, che il disinquinamento di Porto Marghera diventa realtà come avevamo promesso. E che questo significa milioni di investimenti”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, introducendo ieri a Venezia l’incontro con la stampa assieme al ministro dell’ambiente Andrea Orlando sulle bonifiche del Sito di Interesse Nazionale di Porto Marghera, sulle quali oggi la conferenza di servizi aveva all’ordine del giorno l’approvazione di una dozzina di progetti. Siamo di fronte agli effetti positivi dei protocolli attuativi dell’accordo per Porto Marghera – è stato ricordato – rispetto ai quali la semplificazione non ha significato alcuna riduzione dell’attenzione in termini ambientali. Ora si tratterà di procedere e affinare questo “modulo” che, per Orlando, è mutuabile anche in altre situazioni nazionali, e convocare con maggiore frequenza le conferenze dei servizi per non lasciare mesi tra i progetti e il loro esame e per azzerare il pregresso, rispondendo alle ditte nei tempi più rapidi possibili. In proposito il Ministro ha assicurato che tornerà a Venezia già prima della fine dell’anno per chiudere la definizione dei termini complessivi del interventi su Marghera. Zaia dal canto suo ha anche posto l’attenzione sulla necessità di accelerare le procedure all’interno del Ministero legate all’emissione dei decreti di autorizzazione ed esecuzione degli interventi di bonifica. Cosa oggi fattibile perché sono state ricostituite le strutture tecniche sulle quali, ha chiosato Orlando, era caduta la scure delle spending review. Oggi sono all’esame progetti di aziende strategiche, come la Sapio produzione idrogeno e ossigeno, l’Eni raffineria di Venezia, quello della Fincantieri e quello dell’Autorità Portuale: “si riparte da un’idea più evoluta di chimica – ha affermato il ministro – e anche di produzione compatibile e sostenibile. Ringrazio anche gli imprenditori che scommettono sulla riconversione di Porto Marghera”. Rispetto all’attuazione dei protocolli, Zaia ha inoltre ricordato che la regione li ha resi applicabili anche alle aree di Porto Marghera “originarie” escluse dalla recente riperimetrazione del Sin. Si tratterà infine di trasferire alla Regione le risorse necessarie per mettere in sicurezza le sponde delle macroisoLe, a cominciare dalla chiusura del marginamento del Nuovo petrolchimico e di Fusina, che sono ora di competenza regionale.