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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Novembre 2014
LUSSU, UNGARETTI E REMARQUE: TRE SCRITTORI SUL FRONTE DI GUERRA  
 
Busto Arsizio (Varese), lunedì 3 novembre 2014 - Emilio Lussu, Giuseppe Ungaretti ed Erich Maria Remaque: è l’opera letteraria e poetica di questi tre scrittori, che furono anche soldati su fronti differenti negli anni della Prima guerra mondiale, a tessere la trama dello spettacolo «Si sta come d´autunno sugli alberi le foglie», in programma nella serata di giovedì 6 novembre, alle ore 21, al teatro Sociale di Busto Arsizio. L’appuntamento, promosso dall’associazione culturale «Educarte» con la Fondazione comunitaria del Varesotto onlus, si inserisce nella rassegna cittadina «Ba Teatro» e inaugura la lunga stagione che la sala di piazza Plebiscito ha studiato in vista di Expo Milano 2015, intitolata «Se potessi mangiare un´idea, avrei fatto la mia rivoluzione» e aperta con una preview molto affollata come il concerto «Opera highlight» con il coro e l’orchestra sinfonica «Amadeus». Sul palco saliranno gli attori del teatro Sociale, con gli allievi del progetto «Officina della creatività» di «Educarte». Testo e regia portano la firma di Delia Cajelli. La consulenza canora è del maestro Pieralberto Pizzolotto, che farà cantare dal vivo le canzoni «Quel mazzolin di fiori» e «‘O surdato ‘nnammurato». Luci e fonica vedranno all’opera Maurizio «Billo» Aspes. I costumi sono della ditta «Falpalà» di Montichiari (Brescia); mentre gli accessori di scena -fucili e armi- provengono dall’archivio dell’azienda «Edoardo Rancati» di Cornaredo (Milano). Cuore pulsante dello spettacolo, ideato in occasione dei cento anni dallo scoppio del primo conflitto bellico, è il volume «Un anno sull’altipiano» che lo scrittore e politico sardo Emilio Lussu (Armungia - Cagliari, 1890 – Roma, 1975) redasse tra il 1936 e il 1937 in un sanatorio svizzero di Clavadel, tra le montagne dei Grigioni, dietro invito di Gaetano Salvemini. Apparso per la prima volta in Francia nel 1938 grazie alle Edizioni italiane di cultura, pubblicato a Roma da Giulio Einaudi nel 1945 (subito dopo la Liberazione della capitale) e giunto al successo nel 1960 con la sua seconda ristampa, il libro narra, con uno stile asciutto e disincantato, la vita dei Reggimenti di fanteria 151° e 152° della Brigata Sassari nel periodo tra il giugno 1916 e il luglio 1917, quando «i diavoli rossi» combatterono contro l’esercito austro-ungarico e i bosniaci nei territori intorno ad Asiago, sui monti Fior, Lisser, Castelgomberto, Spil, Miela e Zebio. Continui assalti a trincee inespugnabili, battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità (emblematica è nel libro la figura del generale Leone, che sarà interpretato dall’attore Gerry Franceschini), storie di giovani estranei al mito dell’interventismo e nonostante questo mandati biecamente al macello, racconti di uomini che, con dignità e grande capacità di sopportazione, hanno donato la propria vita animati da un grande «desiderio di libertà e di giustizia» rivivono attraverso gli occhi di Emilio Lussu, protagonista e testimone del primo conflitto bellico come ufficiale della Brigata Sassari. Pagina dopo pagina, emerge un’austera invettiva contro i nazionalismi e i conflitti di lingua, religione e costumi, una spietata requisitoria contro l´orrore della guerra, rivelata nella sua dura realtà di «ozio e sangue», di «fango e cognac». In questo libro, intriso di quotidianità minuta (come non pensare, per esempio, all’episodio dei soldati che, lasciando il Carso per l’Altipiano di Asiago, intonano «Quel mazzolin di fiori»), i giovani di oggi trovano, inoltre, «quello che i testi scolastici non dicono, quello che i professori non insegnano, -scrive Mario Rigoni Stern, nell’introduzione alla ristampa edita nel 2000 per i tipi della Einaudi editore di Torino - quello che la televisione non propone. E nemmeno il cinema». A dare il titolo alla pièce è, invece, il testo della poesia «Soldati» di Giuseppe Ungaretti (Alessandria d´Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970), autore del quale verrà proposta, lungo il percorso teatrale, una selezione di liriche tratte dalla raccolta «Porto sepolto», pubblicata nel 1916, in edizione limitata a ottanta copie, in una tipografia di Udine e rieditata nel 1923 dalla Stamperia Apuana di La Spezia, per interessamento dell’amico Ettore Serra. A narrare la genesi delle trentatré poesie che compongono questo piccolo volume dedicato all’esperienza della Prima guerra mondiale, così come alcune composizioni delle sezioni «Naufragi» e «Girovago» all’interno della raccolta «L’allegria» (1919 e 1931), è lo stesso autore, soldato semplice presso il Xix Battaglione di fanteria: «Incomincio il «Porto sepolto», dal primo giorno della mia vita in trincea, e quel giorno era il […] Natale del 1915, e io ero sul Carso, sul Monte di San Michele. Ho passato quella notte coricato nel fango, di faccia al nemico che stava più in alto di noi ed era cento volte più armato di noi. Nelle trincee, quasi sempre nelle trincee. […] per un anno si svolsero i combattimenti». Scritti su «cartoline in franchigia, margini di vecchi giornali, spazi bianchi di care lettere ricevute», questi versi ungarettiani dal fronte, sempre corredati da una data e dall’indicazione di un luogo, hanno il sapore delle pagine di un diario intimo. Sono il racconto della vita di un uomo solo, in mezzo a tanti uomini soli, costretto a vivere, giorno e notte, a contatto con l’odio e la violenza, a sperimentare l’esperienza della caducità della vita umana e della riduzione di ogni spazio della propria esistenza a macerie, a «brandello di muro». Da un punto stilistico, il verso è frammentato, il linguaggio scarno, la parola sillabata e carica di «un’intensità straordinaria di significato», la punteggiatura quasi inesistente, così da esprimere la condizione di fragilità e di inquietudine esistenziale che la guerra porta sempre con sé. Lo spettacolo guarda anche all’esperienza di Erich Maria Remaque (Osnabrück, 22 giugno 1898 – Locarno, 25 settembre 1970), attraverso la riproposizione di poche pagine del romanzo «Niente di nuovo sul fronte occidentale», drammatico messaggio di pace e appassionata requisitoria contro gli orrori e le vanità della guerra, raccontata dal fronte opposto, ovvero dalle schiere tedesche. Una segnalazione meritano, infine, le immagini utilizzate dal teatro Sociale di Busto Arsizio per la promozione di «Si sta come d´autunno sugli alberi le foglie»: tre cartoline dipinte a mano tra il 1915 e il 1918, con soggetti militari, che provengono dall’archivio della bustocca Noris Mariani.  
   
   
A CUNEO (IM)MATERIALI  
 
Da sabato 8 novembre la rassegna (Im)materiali vuole proporre le sperimentazioni di tecniche e materiali, spesso inusuali, impiegati nell’arte contemporanea. In mostra sono presenti i lavori di quarantadue artisti ai quali si aggiungono, con alcune opere, Pinot Gallizio e Albino Galvano, storici sperimentatori ed emblematiche figure di riferimento. Infine vi sono anche alcuni lavori di un’ospite proveniente da Carrara. La mostra, nell’ex chiesa di San Francesco, è promossa dall’Associazione Mescolanze, dal Comune di Cuneo, dall’Associazione Amici Case del Cuore e dalla casa editrice Primalpe. Www.cuneoholiday.com    
   
   
L’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA E PINKSIE THE WHALE UN BALLETTO ISPIRATO A PINKSIE, LA BALENA ROSA  
 
 Sabato 15 novembre alle 18.00 presso il Muba di Milano, nell’ambito dell’edizione 2014 di Bookcity, si rinnova la collaborazione fra Pinksie The Whale e le classi di propedeutica alla danza dell’Accademia del Teatro alla Scala. I piccoli allievi della scuola scaligera eseguiranno un balletto ispirato alla balena rosa, Pinksie The Whale, personaggio intorno a cui è nato il progetto omonimo, avviato a Londra nel 2012 con l’obiettivo di portare l’arte nelle scuole come esperienza educativa, celebrare il valore della diversità e rafforzare la sensibilità del bambino nell’aiuto del prossimo. L’iniziativa si sviluppa intorno a una serie di libri che hanno come protagonista Pinksie, una balenottera azzurra che un giorno, ritrovandosi con la pelle rosa “come una glassa di fragola sulla torta”, inizia a sentirsi emarginata perché molto diversa dai suoi simili. La progressiva accettazione della sua diversità diviene un valore profondo per la piccola balena rosa: Pinksie intraprende un lungo viaggio che la porta non solo a scoprire se stessa, ma anche a incontrare creature fantastiche che popolano le profondità del mare. Pinksie capisce così che ogni essere vivente ha ragione di esistere e deve essere compreso e amato. Traendo ispirazione dalle avventure raccontate nei libri, il team di Pinksie promuove nelle scuole primarie, italiane e straniere, laboratori creativi volti a sensibilizzare i bambini sul tema della diversità, invitandoli a realizzare sotto la guida di artisti, fotografi, registi, stilisti e designer delle opere che si ispirano ai valori della balena rosa. Conoscendo l’attività che l’Accademia svolge con i più piccoli (6-10 anni), Pinksie ha proposto una collaborazione che ha trovato subito una calorosa accoglienza: le classi di propedeutica alla danza hanno conosciuto il mondo di Pinksie sia attraverso i libri sia attraverso una serie di incontri informativi. Inoltre, i docenti hanno guidato l’ultima classe nella realizzazione di un piccolo balletto ispirato alla balena rosa, eseguito per la prima volta domenica 25 maggio 2014 nelle sale della Scuola di Ballo, e che viene riproposto in questa occasione al Muba con la partecipazione dei nuovi allievi della propedeutica. I bambini indosseranno body che gli allievi del Corso per sarti dello spettacolo dell’Accademia hanno dipinto e arricchito con motivi multicolori, sotto la guida della docente di Tecniche di elaborazione del costume Cristiana Malberti, che per le decorazioni si è ispirata alla variopinta fauna acquatica. In Italia il libro Pinksie la balena rosa è pubblicato da Nord-sud Edizioni, un marchio di Adriano Salani Editore. Per l’occasione la casa editrice omaggerà gli allievi dell’Accademia della Scala con una copia del libro. Dopo l’esibizione sarà possibile acquistare i libri di Pinksie the Whale il cui ricavato andrà a sostenere i progetti educativi e benefici di Pinksie.  
   
   
FELICE CASORATI: MOSTRA AL BROLETTO FINO A DICEMBRE  
 
Si aprirà sabato 8 la mostra “Felice Casorati nelle collezioni civiche novaresi” curata da Susanna Borlandelli e Ivetta Galli, in collaborazione con il Liceo Artistico Casorati, il Comune di Novara e l’associazione culturale “Innovara”. Ad ingresso libero, l’esposizione sarà aperta dall’8 novembre al 21 dicembre, dal martedì alla domenica (martedì – venerdì dalle 9 alle 12.30; dalle 14 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19). L´obiettivo è di far conoscere e valorizzare le opere del noto artista appartenenti alle Collezioni Civiche. Per informazioni e prenotazioni, contattare l’associazione culturale “Innovara” al numero 331/1659568 o all’indirizzo prenotazioni@innovara.Eu    
   
   
FVG: TRADIZIONI – UN MIX DI SACRO E PROFANO  
 
Nell´inverno nella montagna friulana non possono mancare le feste popolari e le tradizioni, spesso umili, ma di grande intensità , che mescolano credenze cristiane con preesistenti riti e abitudini pagani. Già alla fine di novembre il Tarvisiano si prepara a ricevere San Nicolò, il santo che ha dato origine a Santa Klaus e quindi a Babbo Natale e la cui tradizione è ancora molto sentita in tutti i territori appartenuti all´Impero austroungarico. Il santo si presenta ogni anno accompagnato dagli spaventosi krampus, i diavoli che sfidano i bambini del luogo in una gara di palle di neve e petardi. Il primo appuntamento è per il 29 novembre con la grande sfilata dei krampus provenienti da Italia, Austria e Slovenia, ma altri eventi sono in programma anche per tutto il fine settimana successivo. La Carnia, invece, predilige Santa Lucia a cui Arta Terme dedica la Messa e la Processione di sabato 13 dicembre, ma anche l´antico mercato dei prodotti tipici artigianali e agroalimentari che si tiene il giorno successivo. Il giorno di Santo Stefano è dedicato al rito della Stella: alcuni cantori visitano le case del proprio paese portando uno stendardo a forma di stella e cantando le canzoni natalizie della tradizione locale in friulano e latino. L´appuntamento è a Piano d´Arta e a Sauris. A Lauco si canta anche la vigilia di Natale, giorno in cui si lanciano anche "las cidulas", rotelle di legno di faggio infuocate che infiammano di luce il pendio della montagna sui ci si fanno rotolare accompagnandole con grida propiziatorie. L´ultima festa è naturalmente l´Epifania e la protagonista è sempre una mitica figura femminile che rappresenta l´anno passato e viene quindi bruciata, un po´ dovunque, nei tipici falò. Nei dodici giorni che intercorrono tra Natale e l´Epifania, simbolo ciascuno di un mese dell´anno, non resta che visitare i tanti presepi piccoli e grandi. Ravascletto espone i presepi realizzati dai discendenti dei cramârs, gli antichi venditori ambulanti della Carnia, e Sutrio il celebre presepe di Teno, che riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, con scene che si animano grazie a una serie di perfetti ingranaggi meccanici. A Poffabro, uno dei borghi più belli d´Italia, tutte le nicchie e i balconi delle case ospitano un presepe: l´atmosfera diviene speciale all´imbrunire, quando le luci si accendono e Poffabro si trasforma in un "Presepe tra i Presepi". Le bellezze naturalistiche di questo borgo si fondono con quelle architettoniche delle caratteristiche case in pietra a vista e legno, dove ampi ballatoi si aprono sulle stradine lastricate. Anche Sutrio, in Carnia, allestisce porticati, stalle, atrii e cantine di vecchie case con decine di presepi.  
   
   
LA GRANDE FESTA DELL´ARTE CONTEMPORANEA TORINO  
 
Continua la sua corsa da capitale del contemporaneo dando il via al suo mese più ricco: Contemporaryart Speciale Autunno 2014 è il pacchetto contenente i tanti appuntamen t i a tema che culmineranno nei primi giorni del mese quando al Lingotto aprirà A r t issima, verranno accese le 19 Luci d´Artista (un progetto giunto alla 21/a edizione) e partiranno Par a t issima, sulla crea t ivi tà giovanile. E The Others, nelle ex carceri Le Nuove. Ll programma - reso possibile dalla compartecipazione tra Città di Torino, Regione Piemonte e Fondazione per l´Arte Crt e il contr ibuto di tut t i g l i ent i e i st ituz ioni operanti nel settore dell’arte contemporanea a Torino e in Piemonte - è indubbiamente ricco: sabato 8 novembre ci sarà la Notte delle Arti contemporanee, con tut t i i musei e g a l l e r ie cit t a d ine aperti, una vera festa della cul tura tra mondano, didatti - co e commer c i a le. Tr a i progetti di Contemporary, da sottolineare anche gli appuntamenti legati a l gemellaggio “Torino incontra Berlino” tra cui, domenica 9 novembre al Teatro Regio la serata musical e “Nove novembre -1989 Ber l ino: i l suono dei muri che cadono”. Innumerevoli le mos t re nei tanti musei di Tor ino e cintura. Ol t re, a quella pensata da Mauri zio Cattelan per Ar t i s s ima, “One Torino” a Palazzo Cavour, “Shite and Die”, una riflessione su arte, vita e senso della morte. Alla Gam vi sono le esposizioni di Roy Lichtenstein e Cecily Brown, il Castello di Riv o l i fino al 15 febbraio ppropone “2015 Sophie Cal - le.Madre” e “Intenzione Manifest a. Il Disegno in tut te le sue forme”. E ancora: la Pinacoteca Agnell i f i n o a l 22 febbraio psèiya “Martino Gamper. Design is a state of mind”, Palazzo Madama la mostra fotografica di National Geographic “Women of Vision”, Palazzo Chiablese la mostra sul l ´Avanguardia russa.  
   
   
ENSI: DEBUTTA IL 15 NOVEMBRE AI MAGAZZINI GENERALI DI MILANO “ROCK STEADY TOUR” SPECIAL GUEST: SALMO, NOYZ NARCOS, ANDREA D’ALESSIO, JULIA LENTI E PATRICK BENIFEI SPECIAL PROMO PER GLI STUDENTI: BIGLIETTO RIDOTTO IN CASSA PRESENTANDO LA TESSERA UNIVERSITARIA  
 
Appuntamento sabato 15 novembre ai Magazzini Generali di Milano con la prima tappa di “Rock Steady Tour”, la nuova tournée di Ensi prodotta da Massimo Levantini per Live Nation. Il concerto milanese si preannuncia uno spettacolo unico e imperdibile, ricco di sorprese e ospiti d’eccezione per una partenza veramente alla grande: sul palco con Ensi si alterneranno grandi nomi come Salmo, Noyz Narcos, Andrea D’alessio, Julia Lenti e Patrick Benifei. Inoltre, Ensi ha voluto riservare una speciale iniziativa anti crisi ai suoi fan più giovani: chi acquisterà il biglietto in cassa presentando la tessera universitaria avrà diritto a uno sconto sul prezzo del ticket (€ 13,00 invece di € 17,25). Durante lo show Ensi presenterà per la prima volta i nuovi singoli: l’apripista “Change” e l’ultimo “V.i.p.” che, in radio dal 12 settembre, vede nell’album la partecipazione della grandissima voce di Y’akoto, soul singer tedesca di origine Ghanese. Dopo la data milanese la tournée toccherà i palchi delle principali città italiane, questi i concerti in calendario: 15 novembre Milano @ Magazzini Generali 22 novembre Taneto di Gattatico (Re) @ Fuori Orario 29 novembre Roncade (Tv) @ New Age 06 dicembre Brescia @ Latte + 13 dicembre Arezzo @ Officina 7 20 dicembre Roma @ Black Out 22 dicembre Torino @ Hiroshima Mon Amour 31 dicembre Loano (Sv) @ Piazza Italia 24 gennaio Cesena @ Vidia 06 febbraio Firenze @ Viper 28 febbraio Modugno (Ba) @ New Demodè Radio Deejay è la radio ufficiale del “Rock Steady Tour”. I biglietti del “Rock Steady Tour”sono acquistabili sul circuito Ticketone e nelle prevendite abituali; per tutte le info: www.Livenation.it, info line: 02 53006501. Come nella migliore delle tradizioni Hip Hop, Ensi ha iniziato la sua carriera e le sue prime battle nel circuito più underground, ma con il tempo le sue doti lo hanno reso talmente trasversale da essere in grado di portare quelle stesse sfide, con quello stesso spirito anche al grande pubblico come nessuno era mai riuscito a fare prima di lui in questo paese: ha conquistato la top5 nella classifica Fimi con l’album “Era tutto un sogno”, è stato impegnato in un tour di oltre 30 date in tutto lo stivale, ha collaborato con i più importanti nomi della scena rap e della musica italiana, e il suo nuovo disco “Rock Steady” (Warner Music) pubblicato lo scorso 2 settembre, è entrato direttamente al numero 1 della classifica degli album più venduti in Italia, davanti a superstar internazionali del calibro dei Maroon 5. “Rock Steady è qualcosa di costante, che non può essere scosso o spostato. E’ la mia dichiarazione di inamovibilità, coerenza ed indipendenza…”, ha dichiarato Ensi, “…rimango solido come la roccia”. Manifesto dell’Ensi-pensiero è lo street single “Rispetto di Tutti, Paura di Nessuno” che ha anticipato l’uscita del disco: la fotografia di un album 100% Hip Hop, la prova che c’è sempre un’altra strada che può essere percorsa e che la coerenza premia. Dal 12 settembre è in radio “V.i.p.” dedicato alle persone veramente importanti: non i vip riconosciuti da tutto il mondo, ma le figure fondamentali della vita come genitori, amici, fratelli e parenti. Una sorta di ringraziamento a cuore aperto. Www.facebook.com/ensiofficial  www.Youtube.com/ensiofficial  www.Twitter.com/therealensi    
   
   
AL RODAVIVA RISUONA IL ROCK DEGLI “SCARECROWS”  
 
Sabato 8 novembre spazio alla musica al “Rodaviva” di Cava de’ Tirreni (Sa). Alle ore 22.00 il ritorno dell’acoustic rock trio, “The Scarecrows”, che proporrà una rilettura in chiave acustica di super classici che hanno fatto la storia della musica rock. La cover band spazierà tra artisti come Rem, Radiohead, Nirvana, The Smiths, The Cure, Blur, U2, Jeff Buckley, The Doors e The Police, con incursioni nel repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones. Il Bar Libreria metelliano, intanto, già scalda i motori per gli altri appuntamenti letteral-musicali in calendario fino alla fine di novembre Il meglio del rock dagli anni ’70 ad oggi rivisitato in chiave acustica. Sabato 8 novembre, alle ore 22.00, il “Rodaviva” di Cava de’ Tirreni (Sa) ospiterà l’acoustic rock trio “The Scarecrows”, che ritorna al Bar Libreria di via Montefusco 1 dopo l’entusiasmante serata dello scorso 27 settembre. Un nuovo attesissimo appuntamento musicale, dunque, in cui la cover band delizierà il pubblico con la riedizione di brani di importanti artisti, tra cui Jeff Buckley, Beatles, Rolling Stones, Nirvana, U2, Rem, The Doors, Radiohead, The Smiths, The Cure, Blur e The Police. Stile proprio degli “Scarecrows” è il proporre una rilettura in chiave acustica, più intima e scarna, dei brani super classici di artisti che hanno fatto la storia della musica rock. Il tutto, però, nella dimensione di una classica suonata tra amici, il che conferisce al concerto un’atmosfera di condivisione. Il gruppo, riunitosi per la prima volta nel dicembre 2011 con lo scopo di mettere su un repertorio acustico di grandi classici del rock, è formato da Claudio Ricevitore (chitarra acustica e voce), Lucio Auciello (voce, chitarra elettrica e acustica 12 corde) e Luca Buoninfante (percussioni e voce). Ma gli appuntamenti al “Rodaviva” non finiscono qui. Nella fitta alternanza tra musica e letteratura in programma nel mese di novembre si segnala l’incontro di domenica 16 novembre (ore 18.30) con Marco Marsullo, che presenterà il suo secondo romanzo, “L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache” (Einaudi). Durante l’iniziativa, condotta da Luca Badiali, interverranno l’attrice-regista Brunella Caputo, che leggerà alcuni passi del libro, e Maria Silvestri del gruppo “Sei di Cava de’ Tirreni se…”. Venerdì 21 novembre, poi, si svolgerà alle ore 22.00 il concerto del “Marco Clarizia acoustic trio”, formato da Marco Clarizia (voce), Mario Perazzo (piano) e Giovanni Rago (chitarra). La band riproporrà in chiave acustica i più bei brani del panorama musicale internazionale pop-soul-Rnb, dagli anni ’60 ad oggi: da Ray Charles ai Creedence, da Stevie Wonder a Michael Jackson, da Whitney Houston ad Amy Winehouse e Adele, passando per alcuni grandi autori italiani come Lucio Battisti e Paolo Conte. Gran finale del calendario di novembre il “dolce” appuntamento letterario di domenica 30 novembre. Alle ore 18.30 sarà presentato il nuovo lavoro editoriale di Cristina Zagaria, “Sugar Queen” (Sperling & Kupfer), incentrato sulla storia reale di Giada Baldari, una mamma napoletana che ha sconfitto la crisi con il cake design, tanto da arrivare ad aprire una pasticceria. Durante la serata Giada, la “regina delle torte”, darà una dimostrazione live di cake design e preparerà alcune delle sue delizie. In compagnia di Cristina Zagaria interverrà Luca Badiali.  
   
   
CORPO COSMICO MICHELE ZAZA MUSEO D´ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE DAL 13 DICEMBRE 2014 AL 15 FEBBRAIO 2015  
 
La Galleria Bianconi è lieta di annunciare la mostra Corpo Cosmico, personale di Michele Zaza a cura di Walter Guadagnini, al Museo d´Arte Contemporanea di Lissone dal 13 dicembre 2014 ore 18al 15 febbraio 2015 «La fotografia è il tempo di un momento della nostra esistenza. Il mio lavoro possiede una componente metafisica piuttosto rilevante nel senso che stimola il fruitore a leggere una dimensione psichica dello spazio e della pre-senza umana. La rappresentazione non è la mimesi del già visto, ma del pensato. La fo-tografia ha un ruolo strumentale. Essa è un mezzo efficace e fedele per visualizzare le mie domande sull’esistenza umana». È con queste parole che Michele Zaza [Molfetta, 1948] spiega il suo rapporto con la fotografia, medium privilegiato che consente all’artista di osservare, interrogare, criticare e ri-creare l’esistente. Tra i più acclamati maestri della fotografia concettuale italiana, Zaza ha sempre scan-dagliato la condizione umana, in particolar modo il corpo e il volto dei suoi protagonisti/ performer. Il volto è inteso sia come spazio, sia come luogo dell’identità: “tratto somatico” della creatività. Si vedano in questo senso i trittici Paesaggio primo del 2000 e Paesaggio segreto del 2005; le sequenze fotografiche scandiscono gesti minimi ma eloquenti, ges-tualità che l’artista associa al colore. Il corpo dipinto evidenzia infatti le funzioni vitali, deli-neando un universo interiore e magico al con-tempo (per Zaza “la magia è una necessità”). Ne nasce un racconto per immagini in cui le figure assumono la valenza di viaggiatori che risalgono alla propria origine per riscoprire se stessi, portando così a compimento una cicli-cità e una circolarità archetipica. Oltre a creare relazioni interpersonali, le foto-grafie sono “rivelazioni” che convertono il pensiero in immagine. Le idee (vale a dire le “astrazioni”) si contrappongono al reale (ba-nale, standardizzato, effimero), ragion per cui l’artista dissimula il reale in ambienti disadorni e atmosfere rarefatte. Spazi magici-arcaici-spirituali dominati da un blu profondo, cosmi-co, onirico, segreto. È il caso dei polittici Ger-minazione celeste del 1977 e Cielo abitato del 1985, dove il blu evidenzia l’unione tra terra e cielo – quell’ideale superiore che se-condo l’artista è in grado di raggiungere la ve-rità. Quell’intima Verità che è pura Bellezza. La ricerca di Zaza si snoda su doppi cardini: nascita/morte, istante/eternità, finito/infinito, psichico/fisico, divino/umano, luce/ombra, razionale/trascendentale. A interessarlo è il concetto di un’esistenza manichea, fondata sugli opposti, estremi che diventano para-dossi. Non per nulla l’artista dichiara che «il linguaggio dell’arte possiede la qualità di tra-scendere il reale fino a sostituirlo con un’ulte-riore apparenza, più conforme alla verità sog-gettiva; fino a poter asserire che se l’itera-zione del quotidiano uccide l’arte, questa – a sua volta – risorge per uccidere la quotidia-nità». La mostra al Mac di Lissone presenta un excursus della quarantennale attività di Zaza, dagli anni Settanta fino ai giorni nostri, una piccola antologia che è anche un compendio della propria poetica. A latere dell’esposizio-ne, allestita al secondo piano del museo, l’artista ha inoltre realizzato un progetto spe-ciale appositamente per la cittadina briantea. Fulgido esempio di quel mondo onirico ed estraneo alla dinamica convenzionale del quotidiano, il progetto dal titolo Corpo cosmi-co occuperà le cinque grandi vetrate al pian-terreno che si affacciano sul viale della sta-zione ferroviaria. Le immagini, che saranno visibili di giorno e di notte per i successivi cinque mesi, “dialogheranno” con i passanti, rivelando loro quell’ineffabile che da sempre caratterizza l’arte di Michele Zaza. Www.museolissone.it