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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2014
BILANCIO ENERGETICO DELLA PROVINCIA DI TORINO: AUMENTA LA QUOTA DELLE ENERGIE RINNOVABILI, CALANO LE EMISSIONI DI GAS SERRA  
 
Torino, 18 dicembre 2014 - Supera il 13% il contributo delle fonti rinnovabili al consumo totale di energia della provincia di Torino: l’incremento registrato nel 2013, benché le energie alternative siano costantemente in crescita da un decennio, è stato notevole, ed è il dato più sorprendente che emerge dalla lettura del 9° Rapporto sull’energia, il bilancio energetico del 2013 predisposto dalla Provincia e presentato oggi nell’Aula Magna del Politecnico durante il seminario “Torino Osservatorio Energia. L’energia dà i numeri” organizzato da Politecnico e Provincia di Torino. Un aumento inaspettato e accolto molto favorevolmente, considerando che tale quota contribuisce a diminuire la dipendenza del territorio dall’estero e che l’obiettivo assegnato al Piemonte per il 2020 è del 15,1%. Notevoli anche i dati relativi alla riduzione di emissioni climalteranti: l’andamento delle emissioni di Co2 , in costante diminuzione da alcuni anni, ha consentito di superare localmente l’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni del 20% al 2020 raggiungendo già nel 2013 un significativo –28%, che pone la provincia di Torino in linea con uno scenario evolutivo al 2020 del -42%: un dato in parte dovuto alla crescita dell´efficienza complessiva del sistema di produzione di energia e in parte legato alla crisi economica, il cui unico effetto positivo è proprio la forte riduzione delle emissioni da parte del comparto industriale. La congiuntura economica sfavorevole, con la conseguente profonda deindustrializzazione del nostro territorio, è resa evidente dall’andamento dei consumi totali di energia, in costante diminuzione negli ultimi anni: il valore di 46.600 Gwh registrato nel 2013 risulta addirittura inferiore del 5,5% a quello del 1990, con una riduzione che si concentra in particolare nel settore dei trasporti e dell’industria. Sono i consumi di vettori fossili, prodotti petroliferi e gas naturale quelli che si contraggono maggiormente. La produzione complessiva di energia elettrica, simile agli anni passati, è stata pari a 12.500 Gwh, ma occorre segnalare che anche nel 2013, come già negli ultimi anni, in provincia di Torino la generazione è stata parecchio superiore (21,5%) rispetto al consumo. Da circa un decennio Politecnico e Provincia collaborano sui temi della statistica energetica. L’attività dell’Osservatorio energia della Provincia rientra in un progetto europeo denominato Data4action, in cui diciotto osservatori europei sull’energia lavorano insieme per migliorare la qualità dei dati, favorire la loro pubblicazione e promuovere la diffusione di tali pratiche in altri paesi europei. Le analisi del Torino Osservatorio Energia sono svolte con il supporto del Local energy balance (Leb), una metodologia per la costruzione e l’analisi di bilanci energetici territoriali sviluppata dal Politecnico di Torino in collaborazione con Enea e Istituto Superiore Mario Boella. “Mai come ora sono necessarie scelte ambiziose per attuare la transizione energetica tracciata nei prossimi anni dalla politica energetica europea” ha detto l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco. “L’attuazione di tali scelte si gioca soprattutto attraverso azioni a scala territoriale, la cui definizione necessita di un’adeguata conoscenza al medesimo livello”. Il bilancio energetico e le presentazioni del convegno sono disponibili sul sito: http://www.Provincia.torino.gov.it/ambiente/energia/    
   
   
TRENTO, ROSSI ALL´ASSEMBLEA A22: "STIAMO SOSTENENDO UN VERO PROGETTO EUROPEO"  
 
Trento, 18 dicembre 2014 - "Stiamo sostenendo con forza un vero progetto europeo, perché concretizza la volontà di pensare in una logica integrata fra i vari sistemi di trasporto, cioè proprio quello che ci chiede l´Europa alla quale offriamo un servizio sostenibile, di qualità, in una parola: d´avanguardia". Lo ha detto il presidente della Regione e della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi intervenendo all´assemblea dei soci di A22 convocata per approvare le linee di indirizzo elaborate dalla Società in coerenza con la norma in materia di concessioni autostradali (legge 164/2014). Un lavoro accurato ed approfondito quello fatto dall´A22 per dar seguito agli impegni presi lo scorso 25 settembre tra il ministro Lupi, i presidenti Rossi e Kompatscher ed i vertici di A22 per inserire la partita del rinnovo della concessione nel più ampio disegno che il Governo ha varato per "sbloccare l´Italia". Gli approfondimenti, con relative simulazioni, hanno riguardato in particolare gli investimenti infrastrutturali, lo sviluppo delle politiche tariffarie proiettate su tutta la durata della concessione e la verifica sulla fattibilità di eventuali aggregazioni. Il tutto al vaglio della Commissione europea che dovrà pronunciarsi in merito alle ipotesi di rinnovo della concessione. Rossi stamani ha espresso la condivisione delle azioni illustrate ed un plauso per il lavoro svolto dal consiglio di amministrazione di A22: "Siamo stati "apripista" rispetto ad un modello che è certamente utile a questa società, ma anche - più in generale - agli assetti autostradali che caratterizzano il nostro Paese. E questa è la via migliore per garantire valore ai nostri territori, in ragione del radicamento e della ricaduta degli interventi che qui si faranno, anche in un´ottica di qualitá della vita oltre che di sviluppo. Ecco perché siamo determinati nel cercare, a tutti i livelli, di portare a buon fine questo progetto".  
   
   
CENTRALE GARIGLIANO, ASSESSORE CAMPANIA INCONTRA PROCURATORE SANTA MARIA C.V.: NESSUN PERICOLO AL MOMENTO PER POPOLAZIONE  
 
Napoli, 18 dicembre 2014 - L´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano ha incontrato il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Raffaella Papasso, in relazione alle indagini riguardante la dismissione della centrale nucleare del Garigliano. Nel corso dell´incontro l´assessore ha chiesto informazioni in merito allo stato delle indagini relative alla bonifica della trincea numero uno nell’ambito di un colloquio generale sulle le varie problematiche relative all´impianto. “Nel corso dell´ultima riunione del Tavolo della Trasparenza del 2 dicembre, istituito per monitorare le attività di dismissione dell´impianto - ha sottolineato Romano - mi è stato chiesto dai partecipanti di richiedere informazioni alla Procura sullo stato delle indagini. La richiesta è stata sostenuta in modo particolare dai rappresentati dei Comitati Civici e delle Istituzioni locali e ho assunto l’impegno preciso di provvedere in tal senso. E´ stato un incontro proficuo e positivo. La dottoressa Capasso mi ha comunicato che le attività di analisi dei tecnici del Cisam, organismo militare altamente specializzato nel settore ambientare con particolare riferimento alla difesa dalle radiazioni ionizzanti (radioattività) e non ionizzanti (onde elettromagnetiche), si sono concluse. L’esito delle stesse ha escluso, al momento, la presenza di pericoli per l’ambiente e le popolazioni. L’attività di investigazione chiaramente continua per altri aspetti dell’indagine. Ho rassegnato al procuratore la massima collaborazione del presidente Caldoro, della Giunta regionale e dell’Arpac per ogni eventuale attività di sostegno all’azione della Procura.”  
   
   
OPERE PUBBLICHE, ASSESSORE CAMPANIA "VIA A INTERVENTI PER 7,6 MILIONI DI EURO"  
 
Napoli, 18 dicembre 2014 - "La sistemazione e l´adeguamento della rete fognaria del comune di Saviano, in provincia di Napoli; il completamento degli impianti sportivi e turistici del comprensorio di San Giovanni a Mazzocca nel comune di Foiano di Valfortore, in provincia di Benevento; il restauro di un antico mulino a Muoio della Civitella, in provincia di Salerno e i lavori di restauro architettonico e di parziale ricostruzione del convento di Sant´antonio ad Acerno (Sa) che sarà adibito ad Ostello della Gioventù. Sono questi i quattro nuovi interventi finanziati grazie alle misure di accelerazione della spesa attraverso appositi decreti firmati dal Direttore Generale dei Lavori pubblici, Italo Giulivo." Lo rende noto l´assessore ai Lavori pubblici e Difesa del suolo della Regione Campania Edoardo Cosenza, a seguito della pubblicazione sul Burc dei relativi provvedimenti. "I decreti di ammissione a finanziamento ammontano complessivamente a 7,6 milioni di euro, e rientrano nelle misure di accelerazione della spesa introdotte dalla Giunta Caldoro. Si aggiungono a quelli analoghi già firmati nei mesi scorsi dallo stesso direttore generale dei Lavori pubblici e agli altri predisposti dai dirigenti di ciascun Assessorato attraverso la stessa misura generale di accelerazione della spesa che sta caratterizzando la Campania per una grande azione di investimenti pubblici. "A seguito della pubblicazione dei decreti - ha concluso Cosenza - i Comuni potranno far partire subito le gare per la realizzazione delle opere.”  
   
   
LA REGIONE VENETO DESTINA 5,5 MILIONI DI EURO A COMUNI PER OPERE PUBBLICHE.  
 
Venezia, 18 dicembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti, ha varato un nuovo programma di riparto dei finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di opere di interesse locale di competenza delle Amministrazioni comunali di importo fino a 200 mila euro, insieme ad altri provvedimenti che finanziano interventi per opere particolare interesse e urgenza. “Per molti Comuni del Veneto l’opportunità di attingere a questa forma di finanziamento è una delle poche rimaste e sicuramente quella che consente di ottenere risorse spendibili in modo snello ed estremamente produttivo – commenta l’assessore Giorgetti –. L’efficacia di questa iniziativa, che riproponiamo con successo ormai da diversi anni anche per far fronte alla crisi congiunturale che perdura nell’economia veneta, è dimostrata dall’ampia partecipazione delle amministrazioni comunali ai bandi regionali finalizzati a incentivare la realizzazione di lavori pubblici aventi le caratteristiche dell’immediata cantierabilità”. “Questi contributi – sottolinea ancora Giorgetti – rappresentano una vera e propria boccata di ossigeno per le amministrazioni che possono così realizzare alcuni progetti che, considerati i pesanti tagli praticati dal Governo agli Enti locali, rimarrebbero incompiuti. Dai palazzi romani i veneti ricevono solo chiacchiere, promesse e annunci, la Regione, invece, interviene concretamente, mettendo a disposizione risorse che servono, tra l’altro, a far lavorare aziende che cercano faticosamente di superare la crisi e a creare occupazione”. Gli interventi finanziati in tutto il territorio veneto con questo nuovo riparto sono oltre cinquanta, per una somma complessiva di 5 milioni 467 mila euro.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI SPINGONO L´UE AD INTENSIFICARE GLI SFORZI PER AIUTARE L´INDUSTRIA SIDERURGICA AD USCIRE DALLA CRISI  
 
Strasburgo, 18 dicembre 2014 - In una risoluzione non vincolante votata mercoledì, i deputati hanno sostenuto che l´Ue dovrebbe intensificare maggiormente gli sforzi per aiutare l´industria siderurgica a uscire dalla crisi. Chiedono alla Commissione europea che gli accordi commerciali migliorino le condizioni di esportazione dell´acciaio e che ci sia un controllo sulle regole di concorrenza Ue e gli aiuti di Stato per evitare iniquità tra i paesi europei. I deputati chiedono alla Commissione di fornire informazioni precise sull´equilibrio tra domanda e offerta di acciaio a livello europeo e mondiale e di individuare le maggiori sfide a livello sociale, economico e ambientale in modo da sviluppare iniziative a medio e lungo termine per sostenere l´industria siderurgica in Europa. Controllo delle attuali norme comunitarie - Il Parlamento chiede alla Commissione se l´applicazione delle norme sulla concorrenza e quelle sugli aiuti di Stato abbia portato a soluzioni ingiuste nel mercato siderurgico europeo e, se così, di presentare misure correttive. I deputati chiedono, inoltre, misure per evitare rivalità tra gli Stati membri nel caso in cui un grande produttore di acciaio annunci una ristrutturazione. Accordi commerciali ad hoc per aumentare le opportunità di esportazione - I deputati chiedono che i futuri accordi commerciali prevedano disposizioni volte a migliorare in maniera significativa le opportunità di esportazione e l´accesso ai mercati per l´acciaio e i prodotti siderurgici europei. Sottolineano il fatto che vi può essere un commercio equo dei prodotti siderurgici soltanto rispettando i diritti fondamentali dei lavoratori e le norme ambientali ed evidenzia l´urgente necessità di modernizzare gli strumenti di difesa commerciale dell´Unione. La risoluzione è stata adottata con 466 voti a favore, 133 contrari e 100 astensioni. Contesto - A causa della chiusura degli impianti, dal 2007 l´industria siderurgica europea ha perso 60 mila posti di lavoro e la sua produzione è calata di un quinto. Le due cause principali sono la caduta della domanda e l´aumento della competizione globale. L´industria siderurgica dà lavoro attualmente, in maniera diretta, a 350 mila persone e a milioni di lavoratori nell´indotto, incluso il riciclaggio.  
   
   
IL PROGETTO DISCIT SOTTOLINEA L´INSUFFICIENTE IMPEGNO DA PARTE DEI DATORI DI LAVORO NELL´ASSUMERE PERSONE CON DISABILITÀ  
 
Bruxelles, 18 dicembre 2015 - Essendo una questione che riguarda una persona su sei in Europa, non sorprende che il pieno riconoscimento dei diritti dei disabili e la loro partecipazione alla società siano una priorità per l´Ue. Questo si traduce in particolare in una decennale Strategia europea sulla disabilità, una Giornata europea per le persone con disabilità e vari programmi e politiche negli Stati membri dell´Ue. Si può tuttavia fare molto di più, come dimostrano le recenti osservazioni fatte nell´ambito del progetto Discit. Roy Sainsbury, a capo del pacchetto di lavoro 5 di Discit, incentrato sulla partecipazione al mercato del lavoro, ha fatto una presentazione sulla "Percezione della situazione delle persone con disabilità nell´occupazione nell´Ue" in occasione dell´edizione del 2014 della Giornata europea per le persone con disabilità, che si è tenuta all´inizio di dicembre. L´occupazione è uno dei principali centri di interesse del progetto, che si occupa anche di nuove disuguaglianze sociali, vita nella comunità, uso delle nuove tecnologie, innovazione fiscale, partecipazione politica e sfide teoriche, operative e di calcolo. "Stiamo studiando cosa significhi per le persone con disabilità essere cittadini attivi e quali politiche e programmi possono aiutare," ha detto Sainsbury al pubblico. Per fare ciò, i partecipanti a questo progetto, che venivano da nove paesi e rappresentavano quattro diversi contesti politici, hanno esaminato dati del mercato del lavoro, politiche e programmi e hanno intervistato sia le persone con disabilità (200 interviste sull´intero arco della vita) che le principali persone coinvolte. Le conclusioni di Sainsbury sono piuttosto preoccupanti. "Le persone con disabilità non sono ben rappresentate," ha osservato. "Per le persone senza disabilità nell´Osce abbiamo un tasso di occupazione di circa il 75 %, mentre per le persone con disabilità è di appena il 40-45 %. C´è un enorme divario e ovviamente queste cifre generali nascondono tantissimi altri fatti interessanti come il tasso di occupazione delle persone affette da problemi di salute mentale che è di circa il 25 %." Questo è il risultato nonostante l´impegno di questi paesi verso le 11 responsabilità legate all´occupazione di persone con disabilità, cui fanno seguito nella maggior parte dei casi provvedimenti politici concreti. Secondo i dati e le informazioni raccolti dal team del progetto, non ci sono per lo più prove dell´impatto positivo di questi provvedimenti. È vero in particolare per i provvedimenti presi per promuovere attivamente il lavoro autonomo, per il quale nessuno dei paesi esaminati era in grado di produrre delle prove. "Non vogliamo dire che queste politiche non funzionano affatto, ma non abbiamo visto miglioramenti significativi nel tasso di occupazione delle persone con disabilità," ha insistito Sainsbury. "Quello che emerge adesso dalle prime analisi delle interviste su tutto il corso della vita è l´importante ruolo giocato dai datori di lavoro nel trattare le persone con disabilità e le persone senza disabilità allo stesso modo. Forse questo ci dà un´indicazione di dove si potrebbero sviluppare più politiche in futuro. È certamente positivo migliorare la forza lavoro fornendo formazione e aiutando le persone disabili a ottenere qualifiche, ma le politiche rivolte alla domanda di forza lavoro - datori di lavoro - sono meno sviluppate e molti datori di lavoro scelgono di pagare multe invece di impiegare persone con disabilità." Alcuni paesi, come il Regno Unito, hanno abolito i sistemi di quote e in alcuni paesi l´assunzione di persone con disabilità si sta rivelando molto impopolare. Anche se Sainsbury e il suo team devono ancora completare l´analisi dei dati raccolti tramite le interviste a persone con disabilità, egli insiste che sono stati raccolti studi di casi positivi che mostrano cosa si può ottenere in Europa. Discit si concluderà a gennaio 2016. Il risultati dei vari pacchetti di lavoro dovrebbero coadiuvare la ridefinizione del modello sociale europeo, verso un modello nel quale la piena ed efficace partecipazione delle persone con disabilità possa divenire realtà. Per maggiori informazioni, visitare: Discit http://discit.Eu/    
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA RIVISTO PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DE CATALUNYA BANC DOPO LA SUA CESSIONE A BBVA  
 
Bruxelles, 18 dicembre 2014 - La Commissione ha concluso che la vendita della banca spagnola Bbva Catalunya Banc e le modifiche al suo piano originario di ristrutturazione previste sono compatibili con le norme sugli aiuti di Stato dell´Ue. La vendita e le modifiche garantiscono redditività a lungo termine della banca come parte di Bbva. Allo stesso tempo, la distorsione della concorrenza all´interno del mercato unico è mitigata e nessun ulteriore aiuto di Stato o di Catalunya Banc e l´acquirente è concesso. Nel novembre 2012 , la Commissione ha approvato il piano di ristrutturazione di Catalunya Banc, tra cui l´impegno delle autorità spagnole di vendere la sua quota del 98,4% nella banca. A seguito di una gara d´appalto, il gruppo bancario internazionale Bbva acquisirà Catalunya Banc, in linea con questo impegno. Le autorità spagnole hanno notificato alla Commissione una serie di modifiche al piano originario di ristrutturazione al fine di prendere in considerazione la vendita di Catalunya Banc e la sua integrazione previsto Bbva. La Commissione ha concluso che il piano di ristrutturazione è stato coerente con i principi del piano di ristrutturazione originale rispettato le norme sugli aiuti di Stato in relazione alla ristrutturazione del settore bancario . In particolare, consentirà Catalunya Banc lungo termine valida integrando un istituto di credito solido. Il Bbva intende Catalunya Banc gradualmente convergono con le sue politiche e procedure, nonché la loro efficienza, la redditività e la solvibilità. Inoltre, si procede alla vendita di Catalunya Banc a mercato di un concorrente che non ha ricevuto assistenza pubblica senza essere concesso alcun aiuto di Stato aggiuntivo. In questo contesto, la Commissione ritiene che la riduzione della presenza geografica, settori di attività e il saldo totale sotto il suo piano di ristrutturazione è opportuno limitare le distorsioni della concorrenza provocate dall´aiuto di Catalunya Banc. La Commissione ha inoltre concluso che la vendita di un portafoglio crediti di Catalunya Banc Blackstone non costituisce un aiuto di Stato aggiuntivo o per l´acquirente o il venditore da quando è stata effettuata in condizioni di mercato. Sfondo Catalunya Banc è una cassa di risparmio fondata nell´ottobre 2011 dopo aver assorbito le attività bancarie del suo predecessore, Catalunyacaixa, che a sua volta è stato creato a seguito della fusione di tre catalani casse di risparmio. Tradizionalmente, Catalunya Banc ei suoi predecessori si sono concentrati su Catalogna, dove ha una quota di mercato del 11,2% della raccolta e il 8,5% degli impieghi. La sua quota di mercato a livello nazionale è intorno al 2,4% in entrambi i depositi e prestiti. In attesa del completamento della vendita di Bbva, lo Stato spagnolo, attraverso il Fondo per la ristrutturazione ordinata Bank (Frob) e il Fondo di garanzia dei depositi (Fgd), proprietaria di un 98,4% in Catalunya Banc. Tra il 2002 e il 2008, il predecessore di Catalunya Banc geograficamente esteso e ampliato le proprie attività, in particolare nel settore dello sviluppo immobiliare, bancaria e di equità. Ciò ha causato difficoltà operative che hanno portato alla necessità di aiuti di Stato. Dal 2010, Catalunya Banc ei suoi predecessori hanno beneficiato di varie misure di aiuto di Stato. Nel complesso, la Spagna ha effettuato versamenti in conto capitale, pari a 12.050 milioni di euro, e ha concesso garanzie per un totale di 10.760 milioni di euro. Le attività Catalunya Banc ha prodotto un importo lordo di 18.610 milioni di euro a Sareb. La versione non riservata della decisione sarà rilasciato con il numero Sa.39402 nel Registro degli aiuti di Stato sul sito della Dg Concorrenza , una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.L´elenco delle nuove decisioni di aiuti di Stato riportate su Internet e pubblicato nella Gazzetta ufficiale contenuta nella newsletter settimanale on-line dal titolo State Aid Weekly e-News .  
   
   
DIVERSITALAVORO FA IL PIENO A ROMA. NUOVO APPUNTAMENTO A PADOVA NEL 2015  
 
Milano, 18 dicembre 2014 – Dopo una giornata di preparazione ai colloqui, il 28 novembre a Roma 287 candidati con disabilità, di origine straniera, appartenenti alle categorie protette e transgender hanno potuto incontrare i professionisti Hr di 11 imprese per candidarsi alle offerte di lavoro pubblicate su www.Diversitalavoro.it , effettuando colloqui individuali. Questi i numeri della 18^ Edizione di Diversitalavoro, il Career Forum delle pari opportunità che dal 2007 favorisce l’incontro tra le aziende e le persone con disabilità, appartenenti alle categorie protette, di origine straniera e transgender per valutarne l´inserimento professionale. Quest’anno l’evento – che si è svolto per la prima volta presso la sede di Porta Futuro, il progetto della Provincia di Roma pensato per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro - è stato inserito nel programma della Employment Week del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Queste le 11 imprese che hanno preso parte a Diversitalavoro insieme con Baxter, sponsor e counselor della giornata: Allianz, American Express, Apple, Arval, Bnp Paribas, Bnl, Eni, Maire Tecnimont, Terna e Unicredit. Storie di opportunità. Oltre le barriere - La giornata del 28 novembre si è aperta con il convegno pubblico “Storie di opportunità. Oltre le barriere”, durante il quale è stato possibile ascoltare le testimonianze di chi – grazie a esperienze come Diversitalavoro – ha trovato la sua strada professionale vedendo riconosciuto il valore delle proprie competenze, al di là di qualsiasi diversità. Tra loro Stefania Depaoli, romana, 49 anni, sposata con due figli, a lungo disoccupata a causa di una grave malattia: “Grazie a Diversitalavoro oggi ho un’occupazione. Non bisogna mai abbattersi, quando si ha una malattia o una disabilità. Io sono invalida al 76%, per due operazioni al seno causate da un tumore. Due anni fa ho partecipato al Career Forum di Tor Vergata. Cercavo un lavoro part time perché sono stata molti anni a casa per seguire la famiglia e fisicamente non mi sentivo di restare fuori tutta la giornata. Avevo saputo di questa opportunità su internet, sono andata e sono stata molto bene accolta e indirizzata. Dopo una settimana mi hanno chiamata e, dopo i colloqui, ho avuto un contratto a tempo determinato per un anno. Ho cominciato a lavorare per 25 ore alla settimana. All’inizio è stata un po’ dura: erano molti anni che non lavoravo, volevo entrare nel mondo del lavoro piano piano, e ce l’ho fatta. Quando è scaduto il contratto me l’hanno rinnovato a tempo indeterminato. Sono assistente di cassa. Bisogna cercare di rivolgere in belle le cose brutte che capitano nella vita, cercare di non abbattersi e di trovare una via d’uscita alla depressione che, immancabilmente, viene dopo che una malattia è stata sconfitta. Io l’ho affrontata e la ricerca del lavoro per me è stato un modo per combatterla e per non lasciarmi abbattere”. Il giorno precedente, il 27 novembre, è stato come di consueto dedicato alla preparazione dei candidati attraverso seminari propedeutici, attività di orientamento e alla revisione personalizzata dei Cv, a partecipazione gratuita. Questi momenti hanno visto la partecipazione di circa 50 candidati. A proposito di Diversitalavoro - Diversitalavoro è un progetto promosso da Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Fondazione Sodalitas, People e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. Più volte all’anno le aziende partecipanti al progetto hanno l’opportunità di incontrare i candidati selezionati in base ai profili richiesti. Nel solo 2013 hanno partecipato ai 3 Career Forum Diversitalavoro oltre 1.000 candidati selezionati, che hanno sostenuto colloqui individuali con più di 40 aziende. I candidati in queste occasioni sono stati soprattutto uomini (53%) iscritti alle categorie protette (85%) e laureati (71%) prevalentemente in discipline economiche (23%). Il 6% di loro, a seguito della partecipazione a Diversitalavoro, ha ottenuto un impiego (nel 2012 la percentuale degli inserimenti era il 4,1%). Diversitalavoro nel 2014 è arrivato per la prima volta a Catania (13 marzo), ed è tornato – oltre che a Roma – anche a Napoli (5 marzo) e a Milano (5 giugno).  
   
   
SARDEGNA, PIGLIARU E ASSESSORI A NUORO: CRISI ECONOMICA, INDUSTRIA, LAVORO E ISTRUZIONE I TEMI AFFRONTATI PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO  
 
Nuoro, 18 Dicembre 2014 - L´incontro pubblico sui temi delle prospettive istituzionali in programma nell´Aula consiliare della Provincia di Nuoro, è stato preceduto da una riunione con alcune rappresentanze sindacali del settore chimico e tessile, cui hanno partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori dell´Industria Maria Grazia Piras e del Lavoro Virginia Mura, il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi e il presidente della Provincia di Nuoro Costantino Tidu. Al centro la necessità di politiche di rilancio di aziende della zona in crisi. "Ormai è chiaro che le politiche passive per il lavoro non sono più sufficienti e che è necessario portare avanti un sistema di politiche attive che è l´unica possibilità concreta per costruire un futuro", ha detto Francesco Pigliaru. "Partiamo da un quadro dettagliato della situazione e se voi ce lo chiedete, dove possibile ci muoviamo subito per trovare eventuali imprenditori seri che siano interessati ad investire. Questo rientra nel nostro ruolo e siamo pronti a fare la nostra parte". Al termine sono stati concordati tavoli specifici, ma che, per precisa richiesta del presidente, "dovranno essere assolutamente operativi". Subito dopo il presidente Pigliaru, insieme agli amministratori locali, ha dialogato con un piccolo gruppo di giovani sul tema Università di Nuoro. Facendo riferimento ad alcuni suoi scritti sul tema e ricordando di avere esperienza diretta per aver insegnato, in passato, proprio a Nuoro, Francesco Pigliaru ha spiegato la necessità della qualità per portare avanti un´università che davvero funzioni. "La Regione ci crede, ma chiede che anche il territorio ci creda e sia in qualche modo responsabilizzato - ha detto - anche decidendo su quale tipo di università puntare. Come ho già detto questa mattina nell´incontro con i ragazzi della scuola, è importantissimo portare l´università nei territori, ma dietro ci deve essere un progetto chiaro che anche voi studenti dovete contribuire a costruire".  
   
   
VENETO: GRANDE SEMPLIFICAZIONE. I NUOVI DISTRETTI INDUSTRIALI SONO 17  
 
 Venezia, 18 dicembre 2014 - Sono 17 in tutto i nuovi distretti industriali del Veneto. Lo ha deciso la giunta regionale, approvando il provvedimento che li individua e dispone il loro riconoscimento definendone l’ambito geografico e settoriale. “Con l’approvazione di questo provvedimento – commenta l’assessore regionale all’economia Isi Coppola - si completa anche l’ultimo tassello attuativo della legge n. 13/2014 “Disciplina dei distretti industriali, delle reti innovative regionali e delle aggregazioni di imprese” approvata lo scorso 30 maggio”. I distretti riconosciuti sono stati ridotti da oltre 40 a 17, riqualificandoli secondo i criteri legati alla storicità del distretto, alla localizzazione geografica di un numero elevato di imprese industriali e artigianali operanti nella medesima filiera produttiva e alle capacità anche potenziali di essere competitivi sui mercati nazionale ed internazionali. I distretti industriali tradizionali, nella configurazione conosciuta in passato, meritano di essere valorizzati per quanto hanno rappresentato nel panorama regionale e europeo e per quanto rappresentano come vera e propria "storia" del sistema produttivo veneto. Ora la grande sfida per il futuro sono le nuove forme organizzative per fare sistema sul territorio e rilanciare l’economia veneta che nella nostra legge trovano definizione come "reti innovative regionali". “Sono particolarmente soddisfatta di questo risultato – aggiunge l’assessore - perché ancora una volta siamo all’avanguardia in Europa sul fronte dei distretti manifatturieri artigianali e industriali e di fatto anche a livello nazionale si guarda al Veneto come motore di innovazione e semplificazione. Le nostre imprese possono contare su strumenti operativi adeguati a sostenere competitività e internazionalizzazione, in un mercato sempre più complesso e che richiede competenze sempre più qualificate”. L’assessore sottolinea anche che questo risultato è stato ottenuto grazie ad un grande lavoro di studio e analisi scientifica che la Iii commissione consiliare ha condiviso appieno approvandone le risultanze all’unanimità. “Rappresenta in maniera evidente – fa rilevare l’assessore Coppola - il dinamismo e le eccellenze produttive del nostro Veneto che offrono garanzie per il rilancio della nostra economia”. In questo modo le imprese venete che scelgono di affrontare le sfide della ripresa economica possono farlo anche attraverso altre forme aggregative, che rispondono al meglio alle necessità di semplificazione e flessibilità che il mercato oggi pretende. I 17 distretti industriali riconosciuti dalla Regione sono: 1. Calzatura della Riviera del Brenta, 2. Concia di Arzignano, 3. Meccanica dell´Alto Vicentino, 4. Mobile del Livenza, 5. Occhialeria Bellunese, 6. Orafo Vicentino, 7. Calzatura tecnica ed articoli sportivi (Sportsystem) di Asolo e Montebelluna, 8. Ceramica artistica di Nove e Bassano del Grappa, 9. Elettrodomestici ed inox di Conegliano e del Trevigiano, 10. Condizionamento e refrigerazione del Padovano, 11. Giostra del Polesine, 12. Ittico del Polesine e del Basso Veneziano, 13. Marmo e pietra del Veronese, 14. Mobile classico della Bassa Veronese, 15. Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, 16. Vetro artistico di Murano e vetro del Veneziano, 17. Vino della Valpolicella e Soave”.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE OLIVERIO HA INCONTRATO I RAPPRESENTANTI SINDACALI  
 
Catanzaro, 18 dicembre 2014 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha convocato e presieduto il 16 dicembre fino a tarda sera un incontro con i rappresentanti sindacali regionali sui temi del lavoro ed in particolare sul precariato. Il Presidente, nell’introdurre i lavori, ha parlato della grave situazione occupazionale in cui versa la nostra Regione. Su questa urgenze, Oliverio ha comunicato di avere già avuto proficui incontri con i Ministri interessati. In particolare, per quanto riguarda l’annosa vicenda dei pagamenti relativi ai sussidi per gli ammortizzatori sociali in deroga, annualità 2013, il Presidente è riuscito a sbloccare quaranta milioni di euro dal Ministero del Lavoro, già trasferiti all’Inps, per erogare “prima delle feste natalizie” diverse mensilità rimaste insolute da giugno 2013. Inoltre, Oliverio ha comunicato che la “Commissione Europea ha concesso l’utilizzo di un ulteriore finanziamento di quaranta milioni, nell’ambito della riprogrammazione dei Fondi Por Fse 2007-2013. Secondo quanto riferito dall’Inps – ha detto ancora Oliverio – con questi quaranta milioni potremmo chiudere tutto il 2013 entro il prossimo gennaio 2015”. Restando nell’ambito della problematica relativa agli “ammortizzatori sociali”, il Presidente ha detto che per il 2014, alla data odierna, “la Regione dispone di un trasferimento ministeriale di circa quaranta milioni di euro, su un fabbisogno finanziario stimato, in base alle richieste pervenute all’Inps, di circa 320 milioni”. Il Presidente, pur impegnandosi a reperire ulteriori risorse regionali, ha ribadito al Ministero del Lavoro la necessità di ottenere, comunque, ulteriori somme ministeriali aggiuntive. Parlando degli impegni da assumere per sbloccare il pagamento dei sussidi per l’anno 2014, Oliverio ha sottolineato l’esigenza di procedere alla sottoscrizione dell’Accordo Istituzionale Regionale con le parti sociali e sindacali, al fine di fissare le modalità di concessione dei trattamenti in deroga. “Conseguentemente, di concerto con l’Inps regionale – ha detto ancora Oliverio - si avvierà l’iter procedurale per l’emissione dei Decreti di concessione di cassa e mobilità”. Per quanto riguarda la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, il Presidente Oliverio ha illustrato quanto concordato nella riunione dell’undici dicembre presso il Ministero del Lavoro. In pratica si è riuscito ad ottenere la contrattualizzazione dei lavoratori Lsu/lpu per dodici mesi, utilizzando le risorse ministeriali, cinquanta milioni destinate all’uopo, e le risorse regionali, circa trentotto milioni, per assicurare l’avvio al processo di stabilizzazione di un bacino di lavoratori precari, che da più di vent’anni, mantengono i servizi dei Comuni calabresi lavorando in nero. Inoltre, il Presidente è riuscito ad eliminare il vincolo del 20% imposto per i Comuni disposti a stabilizzare i propri lavoratori. Il Presidente Oliverio, nel concludere, ha annunciato un piano per le politiche attive a favore dei percettori in deroga mirato all’inserimento lavorativo degli stessi e, comunque, all’adeguamento delle loro capacità professionali, legato alle reali esigenze produttive della Regione Calabria. Ha parlato anche del rilancio del programma regionale “garanzia giovani”, attraverso la rimodulazione delle misure finalizzate a creare nuova occupazione duratura, rispetto a quelle originarie che prevedevano azioni rivolte all’occupabilità. In particolare, la Regione punterà sull’autoimpiego e l’autolavoro, attraverso il microcredito e la costituzione di fondi di rotazione che prevedono la concessione di prestiti a tasso zero da restituire in cinque anni. Nei primi mesi del nuovo anno, inoltre, verranno pubblicati i bandi relativi ai tirocini con mobilità geografica anche transnazionale. Per quanto attiene, invece, il contrasto alla povertà, il Presidente Oliverio ha comunicato che si vuole applicare la legge sull’autosufficienza, garantendo nel bilancio 2015, i fondi necessari per assicurare risorse a favore del 47% delle famiglie calabresi che vive sotto la soglia della povertà.  
   
   
CAMERE DI COMMERCIO, ASSESSORE LOMBARDIA: RUOLO FONDAMENTALE FRA PA E IMPRESE  
 
Pavia, 18 dicembre 2014 - "A Pavia esistono molteplici eccellenze, che abbiamo il dovere, non solo di tutelare, ma di sostenere e valorizzare con ogni strumento. Su questo fronte il mio impegno, non solo come assessore ma come rappresentante territoriale, è concreto". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini nel suo intervento in occasione dell´insediamento del nuovo Consiglio camerale di Pavia. Expo - "Certamente Expo - ha continuato Melazzini - rappresenta il punto di partenza e non di arrivo ed è una straordinaria occasione per mostrare qual è il valore di questo patrimonio fatto di creatività, innovazione, tradizione e conoscenza". Ruolo Camere Di Commercio - "In un contesto economico così difficile - ha sottolineato Melazzini - è fondamentale riuscire a mettere in pratica principi come quello della sussidiarietà, in grado di coinvolgere diversi soggetti: le Camere di commercio, ad esempio, hanno il merito di attuarlo, esercitando un ruolo insostituibile tra imprese e Pubblica amministrazione". Tavolo Riforma Sistema Camerale - "Il Tavolo di confronto che Regione Lombardia ha voluto avviare con le Camere di commercio - ha detto Melazzini - si è posto come obiettivo di ribadire l´importanza che hanno per noi questi soggetti e arrivare a produrre una proposta condivisa per il Governo, per fare in modo che il processo di rinnovamento tenga conto di quanto di buono già fatto, soprattutto in Lombardia".  
   
   
STABILIZZARE I LAVORATORI PUGLIESI  
 
Bari, 18 dicembre 2014 - Una nota dell’assessore al Lavoro, Leo Caroli: “Esprimo soddisfazione per la piena convergenza – dopo il tavolo convocato - con tutti i sindacati ed i sindaci pugliesi – da Corigliano d’Otranto a Manfredonia – utilizzatori di Lavoratori Socialmente Utili (Lsu)”. “C’è bisogno infatti che la Legge di Stabilità preveda esplicitamente il rinnovo delle convenzioni con la platea storica degli Lsu e metta a disposizione le risorse finanziarie necessarie. In Puglia da vent’anni 1.170 lavoratori rendono possibile la fruizione ai cittadini di servizi indispensabili alla vita pubblica. E’ scandaloso che oltre a non avere una copertura contributiva per la pensione, debbano vivere quotidianamente l’incertezza del rinnovo – ogni anno – della convenzione per continuare ad avere un minimo reddito. Trovo sconcertante inoltre che la Legge di stabilità in discussione abbia sì previsto 100 milioni di euro per la stabilizzazione degli Lsu, ma li destina esclusivamente a quelli di Napoli e di Palermo. E’ unanime quindi la posizione per ottenere i fondi diretti alla stabilizzazione del personale per risolvere definivamente la vertenza. Infine la Regione Puglia conferma la disponibilità di un milione di euro sul fondo Lsu pugliese, che potrebbero essere utilizzati per l’integrazione di orario e reddito per l’attuazione di specifici progetti locali. Naturalmente, la liquidazione dei fondi regionali è sempre legata all’annosa vicenda – sempre di responsabilità governativa – del patto di stabilità. La Regione Puglia ha dichiarato guerra alla precarietà e continuerà con l’impegno per un reddito dignitoso e stabile per ogni lavoratore pugliese”.  
   
   
VENETO INTERNAZIONALE: EXPORT +2,5% NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2014 PIÙ DINAMICI I MERCATI UE (+4,1%) E USA (+10,7%), CROLLANO I BRICS. EXPLOIT BELLUNO.  
 
Venezia, 18 dicembre 2014 – Dopo un 2013 dal debole incremento delle esportazioni (+2,9% per un valore di quasi 53 miliardi di euro), nei primi nove mesi 2014 l’export del Veneto ha accelerato evidenziando una dinamica del +2,5% (vendendo prodotti per quasi 40 miliardi e un incremento su base annua di oltre 1 miliardo di euro). Nonostante la crisi russo-ucraina e le turbolenze internazionali, nel 2014 le esportazioni del Veneto potrebbero sfiorare i 54 miliardi di euro, mentre le importazioni si attesterebbero a 39 miliardi con un saldo commerciale regionale di 15 miliardi di euro. L’export veneto contrasterebbe così la dinamica negativa del Pil che, per fine anno, dovrebbe registrare una variazione quasi nulla (+0,2% rispetto alla stima precedente di +0,9%) limitando però la contrazione (-1,5%) maturata nel 2013. Solo a partire dal 2015 il Pil regionale tenderà a crescere (+0,7%). Presso la sede di Unioncamere Veneto, il presidente Fernando Zilio ha presentato il Rapporto “Veneto Internazionale 2014”, realizzato dal Centro Studi, in collaborazione con le Camere di Commercio del Veneto e giunto all’ottava edizione. Presenti all’incontro anche Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto, e Serafino Pitingaro, responsabile Area Studi e Ricerche Unioncamere Veneto. «I dati relativi ai primi nove mesi del 2014 confermano la propensione delle imprese venete a trovare nei mercati esteri quello sbocco che il mercato interno, ormai da diversi trimestri, non riesce a soddisfare – il commento di Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto –. Un buon risultato soprattutto se messo in relazione con la situazione complessivamente stagnante dell´economia e le prospettive ancora incerte. Merita però di essere evidenziato quello che economisti e ricercatori definiscono back-reshoring manifatturiero e che, in lingua corrente, va tradotto come ritorno a casa. Un ritorno in buona parte determinato da fattori significativi come la ricerca di manodopera qualificata, la disponibilità di capacità produttiva in eccesso, la vicinanza dei mercati all´Italia, ma soprattutto un ritorno che risulterà premiante per quel "made in Italy" che continua ad andare fortissimo nei mercati mondiali ma che non trova adeguato riconoscimento nei provvedimenti della politica sia nazionale che europea». Il Veneto si conferma regione leader dell’export italiano, seconda solo alla Lombardia, con un’incidenza del 13,5% sulle vendite totali dell’Italia. Il saldo commerciale nel 2013 ha superato i 13,8 miliardi di euro, conseguendo un ulteriore primato storico e risultando in leggera crescita pur in presenza di un aumento delle importazioni (+3,4%, pari a quasi 39 miliardi di euro). Per quanto riguarda i mercati di riferimento, già nei primi sei mesi 2014 le esportazioni di prodotti manifatturieri avevano registrato un +2,9% evidenziando una maggior dinamicità verso i Paesi dell’Unione europea a 28 (+5,4% per 15,2 miliardi di euro) e una contrazione nell’area extra Ue (-0,5%). Germania e Francia rimangono i principali mercati di riferimento (+5,4% e +2,8%), ma spicca il +13,5% del Regno Unito. Penalizzate invece le esportazioni verso un mercato storico come la Svizzera (-14,2%) per il crollo delle vendite di metalli preziosi. Bloccato l’export verso l’Ucraina (-16,3%), mentre il “made in Veneto” continua a trovare estimatori negli Stati Uniti (+6,4%). Frenano le vendite nei Brics: Brasile -4%; Russia -3,7%; India -4,4%; Cina -6,6%; Sudafrica -14,7%. Dal punto di vista settoriale, i macchinari hanno segnato nuovi tassi di crescita (+3,6%) raggiungendo un valore di 5,3 miliardi di euro e i comparti dell’occhialeria (+10,6%), concia (+10,4%) e prodotti in gomma e plastica (+10%) hanno segnato una crescita del fatturato estero in doppia cifra. Si distinguono i buoni risultati delle vendite dei prodotti calzaturieri (+7,8%), alimentari (+4,8%) e bevande (+4,3%). In forte contrazione il siderurgico dei metalli (-12,2%). Gli ultimi dati, relativi a gennaio-settembre 2014, confermano le tendenze in atto: il mercato europeo si conferma più dinamico (+4,1%), assieme a quello Usa (+10,7% ) e Eda (Economie Dinamiche Asiatiche, +20,6%), stabili i flussi di vendita verso gli altri Paesi extra Ue (+0,3%). Macchinari (+4,3%) e articoli in pelle (+8,5%) sono i prodotti veneti che maggiormente hanno contribuito alla crescita delle esportazioni nazionali. A livello provinciale, nei primi nove mesi del 2014 la crescita dell’export deriva dall’aumento delle vendite estere nelle province di Belluno (+9,4%), Rovigo (+4,8%), Vicenza (+3,9%), Treviso (+3,8%). Dinamiche negativa per Padova (-2,4%), ma risulta positiva (+2,3%) al netto della forte flessione dei metalli preziosi e non ferrosi. Nel 2013 gli operatori con l’estero concentrati nella classe di fatturato più piccola (meno di 10 milioni di euro) sono quasi 29 mila per un valore di circa 15 miliardi di euro, pari a un terzo dell’export (piccoli esportatori aumentati del +6%). Al contrario, quasi 1.000 medi e grandi esportatori (pari al 3,2% del totale) spiegano il 70% del valore delle esportazioni regionali con oltre 36 miliardi di euro. Nel 2013 gli investimenti diretti netti dall’estero in Veneto hanno sfiorato il miliardo di euro con un aumento del 44% (passando da 633 milioni nel 2012 a 911 l’anno scorso), mentre gli investimenti diretti netti verso l’estero hanno toccato 1,2 miliardi di euro con un saldo positivo sei volte superiore a quello del 2012 (231 milioni). Per quanto riguarda l’internazionalizzazione passiva a giugno 2014 le imprese a partecipazione estera in Veneto sono 916, occupano 73 mila dipendenti, per un fatturato di 28 miliardi di euro. Germania primo Paese investitore, seguita da Stati Uniti e Francia. Commercio principale settore di attività delle aziende estere, seguito da energia e meccanica. A fine 2013 le multinazionali venete (imprese venete che hanno partecipazioni all’estero) sono 1.340 e detengono partecipazioni in 4.107 imprese estere occupando 143 mila dipendenti e un fatturato aggregato di oltre 21,8 miliardi di euro.  
   
   
GIUNTA CAMPANIA, I PROVVEDIMENTI. ALTRI 120 MILIONI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE.  
 
Napoli, 18 dicembre 2014 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, è stato incrementato di 120 milioni di euro il Fondo regionale per lo Sviluppo a favore delle piccole e medie imprese della Campania. Le risorse saranno destinate in particolare alle Pmi: del settore industria, costruzioni, trasporti, servizi, commercio, cooperazione, con l’obiettivo di supportare programmi di investimento finalizzati alla creazione di nuovi stabilimenti, all’estensione degli stessi o all’innovazione dei processi produttivi; del settore turismo, per investimenti, ampliamenti e ristrutturazioni delle strutture turistico-alberghiere, comprese quelle di servizi funzionali alla valorizzazione e fruizione del patrimonio storico, artistico e culturale. La Giunta ha approvato lo schema di Accordo di Programma Quadro “Edilizia scolastica” avente ad oggetto un programma pluriennale di interventi volti a riqualificare gli istituti scolastici ricadenti nelle 5 province. A seguito della decisione del Governo di ridurre la percentuale di quota di cofinanziamento nazionale nei Programmi Operativi Regionali Fesr e Fse 2014-2020, è stato deliberato di destinare al Por complementare (Programma Azione e Coesione o Programma parallelo) le risorse del Fondo di rotazione resesi disponibili con la riduzione della quota nazionale. D’intesa con l’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella è stato confermato, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro sui sistemi di mobilità, l’intervento “Collegamento nuova base Nato di Giugliano” e programmato quello affidato all’Acam sul sistema di trasporto intelligente. Infine, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Daniela Nugnes è stato approvato il programma annuale degli interventi nei vivai e nelle foreste demaniali regionali.  
   
   
GREEN ENTREPRENEURSHIP EXCELLENCE AWARD L’ARTI PREMIA L’AZIENDA PIU’ INNOVATIVA ED ECOSOSTENIBILE  
 
Valenzano, 18 dicembre 2014 - L’arti, nell’ambito delle attività connesse al progetto Green Business Innovation, ha istituito il “Green Entrepreneurship Excellence Award”, un concorso per il conferimento di un premio di eccellenza alla Pmi pugliese che presenterà la più innovativa proposta di prodotto o servizio nel campo dell’innovazione ecosostenibile. Il premio, realizzato con l’obiettivo di dare visibilità alle buone pratiche e ai progetti sostenibili, nonché segnalare iniziative imprenditoriali pugliesi innovative in Grecia e mostrare con esempi concreti i vantaggi della green economy, si rivolge alle piccole e medie imprese con sede operativa in Puglia. Ancora una volta, Arti ha scelto di concentrarsi su tre ambiti di riferimento: a) Eco innovazione volta alla riduzione di consumi energetici; b) Eco design applicato ai beni prodotti dalle Pmi pugliesi, volto a favorire approcci che aiutino a progettare beni che utilizzino risorse, materiali e processi produttivi rinnovabili o con un minore impatto nell’ambiente naturale. C) Green packaging attraverso interventi diretti a progettare e a realizzare imballaggi eco compatibili ed ecosostenibili. Le candidature saranno valutate secondo i criteri di qualità (efficacia e competitività industriale del prodotto/servizio), replicabilità (possibilità di proporre il prodotto/servizio su mercati esteri ed in particolare in Grecia), ecosostenibilità (riduzione dell’impatto ambientale associata al prodotto/servizio) e innovatività (originalità e innovatività del prodotto/servizio). Le aziende interessate possono candidarsi entro e non oltre il 30 gennaio 2015. In palio un video professionale del valore di 8mila euro utile alla promozione del prodotto/servizio vincitore. Il bando e il formulario sono disponibili sul sito di Arti www.Arti.puglia.it