|
|
|
GIOVEDì
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Aprile 2004 |
|
Web alimentazione e benessere | |
|
RIFORMA DELLA PCP: UNA NUOVA AGENZIA COMUNITARIA DI CONTROLLO DELLA PESCA PER UNA MIGLIORE APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA |
|
|
|
|
|
La Commissione europea ha presentato una proposta di istituzione di un'Agenzia comunitaria di controllo della pesca destinata ad essere lo strumento fondamentale per migliorare il rispetto della normativa nel quadro della riforma della Politica comune della pesca (Pcp) del 2002. L'agenzia permetterà di migliorare l'uniformità e l'efficacia dell'applicazione della normativa mettendo in comune i mezzi di controllo e di ispezione comunitari e nazionali e coordinando le attività di esecuzione. Tale coordinamento operativo aiuterà ad affrontare le carenze nell'applicazione della normativa derivanti dalle disparità di mezzi e dalle differenti priorità dei sistemi di controllo negli Stati membri. L'agenzia organizzerà l'impiego congiunto dei mezzi nazionali di controllo e di ispezione conformemente alla strategia europea. I suoi compiti e il suo mandato saranno definiti in stretta cooperazione con gli Stati membri e in conformità con gli obiettivi e le priorità della Ue. Lo scorso dicembre il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente il progetto di istituzione dell'agenzia presentato dalla Commissione e ha deciso che l'agenzia avrà sede in Spagna. "L'istituzione dell'agenzia è un chiaro segnale che l'applicazione più uniforme ed efficace delle norme costituisce una priorità della nuova politica comune della pesca. L'agenzia permetterà di accelerare la creazione di condizioni uniformi in materia di controllo, essenziali per favorire un migliore rispetto delle norme e un'applicazione efficace delle norme della Pcp", ha dichiarato Franz Fischler, commissario responsabile per l'agricoltura, la pesca e lo sviluppo rurale. Coordinamento operativo L'agenzia organizzerà l'impiego congiunto dei mezzi nazionali di controllo e ispezione (navi, aeromobili, veicoli ed altre risorse, nonché ispettori, osservatori e altre risorse umane) conformemente alla strategia della Ue. I piani di impiego congiunto saranno definiti dall'agenzia e dagli Stati membri interessati sulla base di criteri, priorità, parametri e procedure comuni in materia di controllo e di ispezione. Verranno create squadre di ispettori di nazionalità diversa incaricati di effettuare ispezioni in mare e a terra su determinate flotte e attività di pesca in periodi definiti. Gli Stati membri adotteranno le misure necessarie per effettuare le attività di controllo e di ispezione. L'agenzia fornirà un supporto agli Stati membri per consentire a questi ultimi di rispettare i propri obblighi non solo nelle acque comunitarie ma anche in relazione agli accordi di pesca conclusi con paesi terzi. Essa sarà inoltre attiva nelle zone di alto mare soggette a regimi di ispezione e controllo internazionali decisi nell'ambito di organizzazioni di pesca regionali, quali l'Organizzazione della pesca nell'Atlantico nordoccidentale (Nafo) o la Commissione per la pesca nell'Atlantico nordorientale (Neafc). L'agenzia sarà incaricata inoltre della formazione degli ispettori, della fornitura di attrezzature e servizi per le attività di controllo e ispezione, del coordinamento dell'attuazione di progetti pilota comuni volti a testare nuove tecnologie di controllo e di ispezione, dell'elaborazione di procedure operative comuni di controllo o ancora della definizione dei criteri applicabili allo scambio di mezzi di controllo e di ispezione. L'agenzia, inoltre, potrà offrire servizi contrattuali agli Stati membri che li richiederanno dietro pagamento di un corrispettivo. Tali servizi potranno comprendere il noleggio e l'impiego di una nave di ispezione nonché l'ingaggio di osservatori operanti a bordo dei pescherecci. Per coadiuvare l'agenzia nello svolgimento dei suoi compiti verrà istituito un Centro comunitario di controllo della pesca che si avvarrà di un sistema di localizzazione satellitare per fornire informazioni sulla posizione e i movimenti dei pescherecci comunitari. Condizioni di concorrenza più omogenee La creazione dell'agenzia non modificherà gli obblighi degli Stati membri in materia di applicazione delle misure della Pcp né quelli della Commissione europea, tenuta a verificare che gli Stati membri rispettino tali misure. L'agenzia garantirà il coordinamento operativo per aiutare sia la Ue che gli Stati membri a rispettare i loro obblighi in materia di controllo e di ispezione, un'attività questa che non rientra tra i compiti primari della Commissione europea. Oltre a potenziare l'efficacia delle operazioni di controllo e di ispezione, l'attività dell'agenzia permetterà di migliorare il flusso di informazioni tra gli Stati membri e all'interno degli stessi e tra gli Stati membri e la Commissione. Essa permetterà inoltre di migliorare le relazioni tra la Ue e i suoi partner internazionali, centralizzando i punti di contatto e promuovendo l'uso di metodi di ispezione e di controllo più uniformi. Struttura dell'agenzia L'agenzia disporrà di un consiglio di amministrazione costituito da rappresentanti della Commissione europea, degli Stati membri e del settore alieutico. Il consiglio di amministrazione definirà il programma di lavoro dell'agenzia e nominerà il direttore esecutivo. L'agenzia impiegherà 49 persone. Contesto Spetta agli Stati membri garantire il rispetto della normativa della Pcp sul loro territorio, nelle acque soggette alla loro giurisdizione e da parte di tutti i pescherecci che battono la loro bandiera. Le lacune e carenze in materia di controllo e di esecuzione a livello degli Stati membri si traducono in un'applicazione difforme della normativa - con un effetto disincentivante sugli operatori del settore - a tutto detrimento dell'efficacia delle misure di conservazione. Il libro verde del 2001 sulla riforma della Pcp aveva prospettato la creazione di una struttura ispettiva comune come una delle modalità per garantire un'applicazione efficace delle misure della Pcp. Nella sua proposta di riforma della Pcp, la Commissione aveva a sua volta proposto di istituire tale struttura entro il 2004. L'obiettivo di garantire l'applicazione omogenea delle misure di controllo e ispezione era uno dei pilastri della riforma della Pcp del 2002. Per garantire un coordinamento ottimale delle attività di controllo e di ispezione degli Stati membri è necessario istituire una struttura permanente, in forma di agenzia, che assicuri il coordinamento operativo tra gli Stati membri. Nel dicembre 2002, nell'ambito del primo pacchetto di norme della riforma, era stato adottato un certo numero di misure finalizzato a potenziare le attività di controllo e di esecuzione. Nel marzo 2003, la Commissione aveva presentato una comunicazione che prevedeva un approccio in due fasi per migliorare il coordinamento tra la Ue e le autorità nazionali. Essa prevedeva in primo luogo l'integrazione delle strategie nazionali di controllo in una coerente strategia comunitaria grazie all'attuazione su un periodo di due anni di un piano di azione per il coordinamento delle autorità di esecuzione. In secondo luogo, essa definiva il percorso per la creazione di un'Agenzia comunitaria di controllo della pesca, quella che oggi la Commissione propone. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL GRANTURCO GENETICAMENTE MODIFICATO STA PER GIUNGERE IN UNIONE EUROPEA |
|
|
|
|
|
I 15 ministri dell'agricoltura dei paesi comunitari non sono riusciti ad accordarsi, il 26 aprile, sul concedere il permesso alla società svizzera Syngenta di vendere il suo granturco di bioingegneria Bt-11. Il Regno Unito, la Finlandia, l'Irlanda, l'Italia, i Paesi Bassi e la Svezia hanno votato in favore della concessione del permesso alla vendita di tale granturco, mentre l'Austria, la Danimarca, la Francia, la Grecia, il Lussemburgo e il Portogallo hanno espresso parere contrario. Il Belgio, la Spagna e la Germania si sono astenuti. Questa decisione di stallo si traduce nel rinvio della decisione alla Commissione europea, che ha giù espresso un parere "tendenzialmente positivo" in merito alla vendita del raccolto, malgrado le proteste degli Stati Uniti e dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Chiedendogli quando prevede la decisione della Commissione sulla questione, il membro della Commissione Salute, David Byrne, ha affermato: "E' difficile prevederlo con esattezza, ma immagino che la Commissione si pronuncerà alla fine di maggio o ai primi di giugno [...]. Una volta autorizzati tali alimenti, [essi] potranno accedere al mercato e mi aspetto che gli Stati membri si uniformeranno alle normative dell'Unione europea". Gli Stati Uniti, il principale partner commerciale dell'Unione europea, seguiti da Canada, Argentina e otto paesi diversi hanno protestato contro la decisione degli alimenti geneticamente modificati (Gm) dell'Unione europea, di fatto moratoria, sostenendo che viola i trattati commerciali internazionali. Autorizzando la società Syngenta ad importare il granturco dolce, i ministri hanno abolito di fatto il divieto relativo dell'Unione europea, stabilito nel 1999. La varietà di granturco Bt-11 è stata geneticamente modificata fino a divenire resistente agli insetti e agli erbicidi. La proposta della Commissione di autorizzarla, si applica unicamente al consumo del granturco, non alla sua coltivazione. Si tratta della prima delle 34 richieste di autorizzazione a livello normativo di prodotti contenenti ingredienti Gm. Gli enti ambientali si oppongono all'introduzione degli alimenti Gm nel mercato europeo e hanno dimostrato al riguardo davanti al Consiglio dei Ministri a Lussemburgo. In una dichiarazione rilasciata prima del convegno dei ministri, Greenpeace ha affermato: "I nostri governi devono trattare varie questioni altamente controverse sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) e sono sottoposti alle pressioni della Commissione europea e delle aziende di biotecnologia, sostenute dal governo statunitense. [...] Al contrario, i ministri dovrebbero appoggiare i consumatori, rifiutare il Bt-11 e dare un giro di vite alle attuali procedure di valutazione oramai inefficaci". Anche l'associazione "Friends of the Earth" si è pronunciata in merito, dichiarando: "Non esiste un consenso scientifico o politico chiaro sulla sicurezza di questa varietà di granturco geneticamente modificato. Ora, la Commissione deve fare una scelta. Può autorizzare l'introduzione del granturco Gm nel mercato europeo, benché sia consapevole delle risposte insolute in merito alla sua sicurezza, oppure può opporvisi fermamente. E' ora che dia la precedenza alla sicurezza della gente rispetto alle tematiche commerciali dell'industria biotecnologica". D'altro canto, la società Syngenta ha dichiarato: "Stiamo guardando avanti e attendiamo i futuri sviluppi dell'Unione europea in merito alla scelta dei consumatori e all'innovazione tecnologica". Michael Stopford, responsabile degli affari pubblici presso la società Syngenta, ha aggiunto: "Ovviamente, siamo assolutamente convinti che il nostro prodotto sia sicuro". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L'EFSA CHIEDE ASSISTENZA TECNICA PER LA RACCOLTA DI DATI SULLE ZOONOSI, SUGLI AGENTI ZOONOTICI E SULLA RESISTENZA ANTIMICROBICA |
|
|
|
|
|
L'autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha pubblicato un invito a presentare offerte per assistenza scientifica e tecnica relativa al confronto, all'esame e alla trasmissione dei dati sulle tendenze e le fonti di zoonosi, agenti zoonotici e resistenza antimicrobica. L'obiettivo dell'Efsa è selezionare un contraente o contraenti che forniscano assistenza scientifica e tecnica relativa al confronto, all'esame e alla compilazione dei dati sulle zoonosi, sugli agenti zoonotici e sulla resistenza microbica, raccolti dagli Stati Membri dell'Ue e dalla Norvegia. Ciò comprende, in particolare, la preparazione, sotto la supervisione dell'Efsa, del rapporto sommario annuale della Comunità sulle tendenze e sulle fonti di zoonosi, agenti zoonotici e resistenza antimicrobica. Per informazioni : European Food Safety Authority, Attn: Pia Mäkelä, Rue de Geneve 10, B 1140 Brussels, Tel: +32 2 337 2289, Fax +32 2 337 2389. Infolink: http://ted.Publications.eu.int/static/doccur/en/en/69791-2004.htm |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PIÙ COORDINAMENTO E PIÙ CHIAREZZA SUI CONTROLLI ALIMENTARI ALTROCONSUMO PARTECIPA ALLA PRIMA RIUNIONE DELL’AGENZIA EUROPEA A PARMA
|
|
|
|
|
|
Il 27 aprile si è riunita per la prima volta in Italia, a Parma, l’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Altroconsumo, che partecipa all’incontro come osservatore, fa il punto sulla efficienza del sistema dei controlli nel nostro paese, con un dossier che pubblica sul numero di maggio della rivista dell’associazione. Queste le carenze riscontrate da Altroconsumo, che penalizzano i consumatori sul fronte della sicurezza alimentare: i controlli risultano non sempre efficienti a causa della dispersione delle competenze in tre ministeri diversi (Politiche agricole, Salute, Economia) e dell’assenza di un coordinamento unico; unico paese in Europa, l’Italia non ha ancora un’Autorità nazionale unica e indipendente per la sicurezza alimentare; manca ancora una valida comunicazione tra controllori e destinatari dei controlli, e un coinvolgimento organico delle associazioni di consumatori. Sul fronte dell’informazione utile e concreta Altroconsumo ricorda ai consumatori chi sono i referenti sul territorio in caso di necessità, con alcuni esempi pratici: se il prodotto alimentare appare alterato (anche se è già stato aperto) il rivenditore lo sostituirà dietro presentazione dello scontrino; in caso di problema di salute serio dopo aver ingerito il prodotto, rivolgersi immediatamente all’Asl più vicina; se si verifica un problema d’igiene al ristorante, contattare l’Asl; se le etichette di frutta e verdura sono incomplete, rivolgersi alla polizia annonaria; se una bottiglia di vino novello è in vendita prima del previsto, segnalare il fatto all’Ispettorato centrale repressione frodi. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CODEX ALIMENTARIUS: GRANDE VITTORIA DEL PARMIGIANO-REGGIANO CONTRO IL PARMESAN |
|
|
|
|
|
Tappa storica per il Consorzio del Parmigiano-reggiano: è stata definitivamente respinta la proposta di definizione dell’utilizzo del termine “parmesan” per i formaggi generici grattugiati e con additivi. Lo ha deliberato la sessione in corso della Commissione del Codex Alimentarius sul latte e i prodotti lattieri, che dal 26 al 30 aprile vede riuniti a Auckland in Nuova Zelanda i Paesi membri dell’organismo internazionale promosso da Fao e Oms. I Paesi partecipanti alla sessione del Codex hanno respinto a maggioranza una proposta formulata dagli Stati Uniti, che aveva lo scopo di sviluppare una norma internazionale per la produzione di "parmesan" “E' una vittoria fondamentale nella lotta per proteggere i nostri diritti sul termine "parmesan" – ha annunciato Andrea Bonati, presidente del Consorzio, presente ai lavori assieme al direttore Leo Bertozzi – poiché respingendo la proposta di una norma internazionale sul "parmesan" il Codex ha riconosciuto che il nome del nostro formaggio non potrà essere considerato generico. In questi giorni si è registrato un importante gioco di squadra, in cui le nostre posizioni sono state sostenute dai rappresentanti della Commissione Europea, con il deciso appoggio di Italia, Spagna, Grecia, Francia, Olanda, Regno Unito, ai quali si è aggiunta la Svizzera." Il Parmigiano-reggiano è uno dei formaggi europei più conosciuti al mondo, e la denominazione "parmesan" è protetta all'interno dell'Unione Europea come denominazione d'origine poiché la regolamentazione europea protegge i prodotti Dop e le loro traduzioni. "Il sostegno compatto di questo fronte - ha proseguito Bonati - testimonia che la difesa del termine "parmesan" ha costituito per i Paesi europei e per l'intero sistema delle Dop la linea di difesa di un principio irrinunciabile e di una cultura alimentare evoluta, rispettosa della qualità e delle identità territoriali”. L'originale richiesta di definire uno standard per il "parmesan" era stata presentata nel 1996 dalla Germania, e in questa sessione sono stati gli Stati Uniti a farsi promotori dell'iniziativa con la presentazione di una nuova istanza, allo scopo di permettere l'uso del nome "parmesan" per i formaggi generici grattugiati e con additivi, che nulla hanno a che vedere con il Parmigiano-reggiano e con le regole imposte ai produttori dai severi disciplinari approvati dall'Unione Europea. Oltre al danno economico, era quindi in gioco la salvaguardia di un principio, quello della tutela delle produzioni Dop da imitazioni che espropriano i produttori del marchio e ingannano i consumatori. L'iniziativa Usa ha trovato l'appoggio di alcuni paesi dell'America Latina e di una serie di altri stati, tra cui Australia e Nuova Zelanda. "Durante i lavori di questa sessione - ha dichiarato Leo Bertozzi, direttore del Consorzio - é stato presentato il concetto di Dop e da tutti é stata riconosciuta la assoluta specificità del Parmigiano-reggiano, come prodotto di qualità assolutamente indiscutibile. Questo è il risultato di un lavoro di presenza e di relazioni internazionali coltivate in questi ultimi anni, molto delicati se pensiamo che nelle tre precedenti sessioni del 1998, 2000 e 2002 siamo riusciti a rinviare la decisione in attesa che si creassero le condizioni interne all'Unione Europea a favore della nostra posizione. In questa opera diplomatica determinante è stato il ruolo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che ci è stato sempre a fianco nei momenti cruciali". “Questo risultato – ha concluso il presidente Bonati - ci consentirà di condurre la nostra battaglia accanto al Ministero in tutte le sedi per proteggere, insieme al Parmigiano-reggiano, il patrimonio agroalimentare nazionale, in particolare nell’ambito del Wto, dove l’Unione Europea vuole porre delle basi importanti contro l’agropirateria alimentare internazionale e dove è inoltre fondamentale diffondere il concetto di Indicazione Geografica”. Nota tecnica sul Codex Alimentarius La Commissione del Codex Alimentarius è stata creata nel 1963 dalla Fao (Organizzazione per il Cibo e l'Agricoltura) e dall' Oms (Organizzazione Mondiale per la Sanità) al fine di elaborare delle norme alimentari, delle linee direttrici e altri testi, come dei codici d'uso, nel quadro di un programma congiunto Fao / Oms sulle norme alimentari. Gli scopi principali di questo programma sono la protezione della salute dei consumatori, la promozione di pratiche legali nel commercio degli alimenti e il coordinamento di tutti i lavori di normalizzazione, riguardanti gli alimenti, intrapresi dalle organizzazioni sia governative sia non governative. Http://www.codexalimentarius.net |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PIU’ DI UN TERZO DI RISOTTI, POLENTE, BRACIOLE IN ITALIA SONO LOMBARDI |
|
|
|
|
|
L’agricoltura lombarda vale il 14% del totale italiano. Specializzata in carne e latte, quasi un quarto e un terzo della produzione nazionale. Ma anche la silvicoltura arriva a un quinto. Tra i prodotti la Lombardia vince nei primi, tra riso, piatto regionale, col 38% nazionale, ma anche con la polenta (il granturco prodotto è il 30% nazionale). E nei secondi di carne: suina (36%), bovina (22%), polli (16%). E nelle uova (17%). Bene anche il fresco per l’estate, tra meloni (25%) e cocomeri (16%). I prodotti che crescono di più in oltre venti anni, tra il 1980 e il 2002? Se è del 144% la crescita media in questo periodo per tutta l’agricoltura lombarda, cioè è più che raddoppiato il valore della produzione, alcuni settori fanno meglio. Al primo posto i legumi (+6.352%). Volano anche miele (un settore che si ingrandisce cinque volte tanto, +438%), i fiori e le piante da vaso (più che triplicate, +235%). E tra i prodotti, ci si specializza in questi anni in meloni e lattuga (il valore si è moltiplicato circa 10 volte tanto), in granoturco, pomodori e zucchine e pere (tra cinque e sei volte tanto). Per provincia, per produzione agricola in Lombardia, prima Brescia (23%). Seguono: Mantova (20%), Cremona (17%), Pavia (10%), Milano e Bergamo (8%), Lodi (7%), Varese, Como e Sondrio (2%), Lecco (1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat 2002 e un confronto con il 1980. Se ne è parlato oggi al Forum Agro Alimentare, un’iniziativa per promuovere la tracciabilità degli alimenti e per valorizzare l’origine dei prodotti. Promossa da Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Lombardia, Agriteam - Agricoltura Territorio Ambiente, Azienda speciale della Camera di commercio di Milano e Camera di commercio di Milano. “Occorre un impegno delle istituzioni – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - per favorire la ricerca e l’innovazione e rendere sempre più competitivo questo settore, in una realtà dinamica a livello internazionale. Anche puntando sulla tracciabilità, per un prodotto ancora più sicuro e di qualità”. “Il settore agricolo – ha dichiarato Guido Duccio Castellotti, presidente di Agriteam, Agricoltura Territorio Ambiente, Azienda speciale della Camera di Commercio di Commercio di Milano – ha un valore importante dal punto di vista economico e della produzione, ma anche per la qualità della vita. Una ricchezza da tutelare e valorizzare”. “Un cittadino sempre più attento ai suoi consumi rende sempre più importante un settore come quello agricolo e agroalimentare – ha dichiarato Angela Alberti, vice presidente di Agriteam, Agricoltura Territorio Ambiente, Azienda speciale della Camera di Commercio di Commercio di Milano –. E una tutela anche per il consumatore vede impegnata la Camera di commercio”. Produzione agricola a prezzi base - anno 2002. Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (in migliaia di euro)
Provincie | Coltivazioni erbacee | Coltivazioni legnose | Prodotti zootecnici | (di cui carni) | (di cui latte) | Servizi Annessi | Totale agric | % per provincia su tot. Lombardo | Varese | 25.529 | 8.481 | 54.388 | 22.743 | 21.957 | 7.845 | 96.243 | 2% | Como | 37.497 | 27.985 | 45.804 | 22.925 | 13.195 | 20.039 | 131.325 | 2% | Sondrio | 11.657 | 18.981 | 80.916 | 32.133 | 26.787 | 28.378 | 139.932 | 2% | Milano | 246.852 | 21.314 | 229.126 | 93.390 | 118.576 | 13.933 | 511.225 | 8% | Bergamo | 127.842 | 13.987 | 332.920 | 198.298 | 124.112 | 41.200 | 515.949 | 8% | Brescia | 332.435 | 35.819 | 991.293 | 578.718 | 365.812 | 62.375 | 1.421.922 | 23% | Pavia | 322.529 | 96.758 | 169.591 | 102.980 | 49.459 | 20.793 | 609.671 | 10% | Cremona | 329.674 | 5.920 | 673.909 | 362.615 | 307.827 | 18.850 | 1.028.353 | 17% | Mantova | 377.728 | 59.868 | 756.518 | 473.820 | 271.906 | 22.139 | 1.216.253 | 20% | Lecco | 5.021 | 2.776 | 28.942 | 11.926 | 11.724 | 10.545 | 47.284 | 1% | Lodi | 75.465 | 4.676 | 312.829 | 152.251 | 154.197 | 5.486 | 398.456 | 7% | Lombardia | 1.892.228 | 296.567 | 3.676.235 | 2.051.799 | 1.465.551 | 251.582 | 6.116.612 | 100% | Italia | 16.865.485 | 10.379.479 | 14.520.277 | 9.058.282 | 4.522.257 | 2.446.862 | 44.212.103 | | Lombardia/italia quota % | 11% | 3% | 25% | 23% | 32% | 10% | 14% | | La quota percentuale della Lombardia sull’Italia nella produzione agricola e forestale. Il totale dell’agricoltura e foreste in Lombardia ha un peso del 14% sul totale italiano. Più alto il peso dei prodotti zootecnici (25%) e tra questi di carni (23%) e latte (32%). Meno alti della media coltivazioni erbacee (11%), servizi annessi (10%), coltivazioni legnose (3%). Agricoltura lombarda: produzione e valore aggiunto, il confronto con l’Italia. L’agricoltura lombarda vale il 14% del totale italiano nel 2002 (6.116.612 migliaia di euro su 44.212.103). I consumi intermedi per ottenere il prodotto rappresentano il 16% nazionale (2.393.378 migliaia di euro su 14.926.109). Il valore aggiunto ai prezzi di base è di 3.723.234 migliaia di euro, il 13% del totale italiano pari a 29.285.994 migliaia di euro. La silvicoltura raggiunge il 20% (79.572 migliaia di euro su 399.498 in Italia), con consumi intermedi di 14.556 ( il 20% dei 73.079 in Italia), un valore aggiunto ai prezzi di base di 65.016 migliaia di euro (326.419 in Italia). Più limitato l’apporto lombardo al settore pesca, 31.607 migliaia di euro, il 2% del totale nazionale (1.520.734), con consumi intermedi di 4.977 migliaia di euro, l’1% dei 336.227 nazionali e un valore aggiunto ai prezzi di base di 26.631 migliaia di euro, il 2% di 1.184.507 nazionale. Agricoltura: i settori che producono di più in Lombardia. Al primo posto gli allevamenti (3.676.235 migliaia di euro). Seguono: coltivazioni agricole (2.188.795), servizi annessi (251.582). Tra i singoli prodotti: prodotti zootecnici alimentari (3.676.091), carni 2.051.799, latte (1.465.551), erbacee (1.437.651), cereali (981.268), foraggere (454.578), legnose (296.567), patate e ortaggi (271.667), uova (157.224), prodotti vitivinicoli (132.248), altre legnose (114.273), fiori e piante da vaso (101.057), industriali (75.628), frutta (49.369), legumi secchi (8.031), miele (1.517), prodotti dell'olivicoltura (676), prodotti zootecnici non alimentari (144). Tra i prodotti: latte di vacca e bufala (1.460.045 migliaia di euro), carni suine (857.444), carni bovine (803.681), granoturco ibrido (627.570), pollame (311.760), riso (178.327), uova (157.224), vino (112.062), frumento tenero (92.957), pomodori (52.453), meloni (46.287), orzo (35.019), barbabietola da zucchero (34.324), soia (31.061), patate (22.677), pere (18.019), mele (15.835), cipolle e porri (13.586), lattuga (12.324), cocomeri (11.282), zucchine (11.194), radicchio (9.252), girasole (7.609), latte di pecora e capra (5.506), indivia (4.159), fagioli freschi (4.130), pesche (3.620), cavoli (3.304), frumento duro (3.206), peperoni (2.431), fragole (2.154), tabacco (2.106), actinidia (1.989), melanzane (1.720), miele (1.517), cavolfiori (837), olio (666), granoturco nostrano (372), carote (306), uva da tavola (46). Agricoltura: i settori in cui è specializzata la Lombardia a livello nazionale. La produzione agricola lombarda rappresenta il 14% del totale nazionale, 6.116.612 migliaia di euro rispetto ai 44.212.103 italiani. La Lombardia pesa di più a livello nazionale per gli allevamenti (25%, 3.676.235 su 14.520.277), poi i servizi annessi (10%, 251.582 su 2.446.862), coltivazioni agricole (8%, 2.188.795 su 27.244.964). Tra i singoli prodotti: al primo posto il latte (32% della produzione italiana, 1.465.551 migliaia di euro in Lombardia rispetto ai 4.522.257 italani). Seguono: prodotti zootecnici alimentari (25%, 3.676.091su 14.508.197), foraggere (23%, 454.578 su 1.994.495), carni (23%, 2.051.799 su 9.058.282), cereali (18%, 981.268 su 5.495.826), uova (17%, 157.224 su 911.748). Restano sotto il peso medio del settore a livello nazionale: altre legnose (13%, 114.273 su 888.963), legumi secchi (11%, 8.031 su 69.924), erbacee (10%, 1.437.651 su 14.870.990), miele (10%, 1.517 su 15.910), industriali (7%, 75.628 su 1.149.628), fiori e piante da vaso (7%, 101.057 su 1.550.358), patate e ortaggi (4%, 271.667 su 6.605.254), prodotti vitivinicoli (4%, 132.248 su 3.429.220), legnose (3%, 296.567 su 10.379.479), frutta (2%, 49.369 su 2.928.276), prodotti zootecnici non alimentari (1%, 144 su 12.080), prodotti dell'olivicoltura (676 su 2.071.664). Tra i prodotti: riso (38% del totale nazonale nel 2002), latte di vacca e bufala (36%), carni suine (36%), granoturco ibrido (30%), granoturco nostrano (27%), meloni (25%), carni bovine (22%), uova (17%), pollame (16%), cocomeri (16%), soia (15%), frumento (tenero (11%), orzo (11%), miele (10%), barbabietola da zucchero (8%), cipolle e porri (7%), girasole (6%), radicchio (6%), vino (6%), pomodori (5%), pere (4%), lattuga (4%), indivia (4%), zucchine (3%), patate (3%), mele (2%), cavoli (2%), fagioli freschi (2%), peperoni (1%), latte di pecora e capra (1%), melanzane (1%), pesche (1%), actinidia (1%), fragole (1%), tabacco (1%). Scarso contributo lombardo per: cavolfiori, frumento duro, carote, olio, uva da tavola, carciofi, arance, mandarini, limoni, clementine, mandorle, nocciole, noci. Come cambia la produzione agricola lombarda e il valore aggiunto in 20 anni (dal 1980 al 2002). In agricoltura il totale della produzione cresce del 144% in Lombardia, rispetto al +130% nazionale. I consumi intermedi aumentano del 58%, in Italia del 82%. Il valore aggiunto ai prezzi di base cresce del 275% in Lombardia, del 165% in Italia. Per la silvicoltura la produzione cresce del 29% in Lombardia, del 58% in Italia, i consumi intermedi del 103% in Lombardia e del 144% in Italia, con un valore aggiunto ai prezzi di base in aumento del 19% in Lombardia, del 46% in Italia. Per la pesca la produzione cresce del 478% in Lombardia, del 309% in Italia, i consumi intermedi del 249%, del 143% in Italia, il valore aggiunto ai prezzi di base del 559% e del 408% in Italia. Come cambia la produzione agricola lombarda in 20 anni (dal 1980 al 2002): i settori che crescono di più. Crescono di più servizi annessi (+ 293% in Lombardia, +219% in Italia), allevamenti (162%, 137%), coltivazioni agricole (+111%, +121%). Tra i singoli settori cresce di più la produzione di legumi secchi (+6352%, rispetto alla leggera diminuzione in Italia -7%). Seguono: altre legnose (+676%, in Italia +587%), miele (+438%, +258%), legnose (+275%, +162%), fiori e piante da vaso (+235%, +270%), cereali (+215%, +89%), erbacee (+213%, +133%), frutta (+211%, +149%), patate e ortaggi (+205%, +174%), latte (+185%, +170%), prodotti vitivinicoli (+175%, +168%), prodotti zootecnici alimentari (+162%, +137%), industriali (+162%, +100%), carni (+150%, +125%), uova (+132%, +120%), prodotti dell'olivicoltura (+84%, +125%), prodotti zootecnici non alimentari (-4%, +45%), foraggere (-9%,0%). Tra i prodotti: meloni (+1207%), lattuga (+830%), granoturco ibrido (+549%), granoturco nostrano (+491%), pomodori (+489%), zucchine (+488%), pere (+467%), miele (+438%), cavolfiori (+418%), carni suine (+321%), cipolle e porri (+312%), latte di pecora e capra (+304%), peperoni (+303%), indivia (+285%), uva da tavola (+257%), frumento duro (+251%), melanzane (+239%), riso (+227%), radicchio (+211%), latte di vacca e bufala (+185%), vino (+183%), fragole (+160%), orzo (+138%), uova (+132%), tabacco (+115%), mele (+107%), carni bovine (+95%), pollame (+90%), olio (+84%), patate (+81%), cavoli (+78%), cocomeri (+34%), pesche (+26%), barbabietola da zucchero (+23%), frumento tenero (+17%), fagioli freschi (-44%), carote (-69%), noci (-100%). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FLORIANO ZAMBON, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE CITTÀ DEL VINO “L’OBBLIGO DI ETICHETTATURA OBBLIGATORIA PER GLI ALIMENTI OGM VALE SOLO PER QUANTITÀ DI OGM SUPERIORI ALLO 0,9%”
|
|
|
|
|
|
Dal 15 aprile chi commercializza in Italia ed Europa materiali contenenti o anche solo derivati da organismi geneticamente modificati ha l’obbligo di indicarlo in etichetta e di permettere l’intera tracciabilità del prodotto, specificandone la natura, o il materiale, o l’ingrediente. “Un passo importante per la tutela dei consumatori – ha rilevato a caldo Floriano Zambon, presidente dell’associazione nazionale delle Città del Vino - che finalmente hanno uno strumento concreto, obbligatorio per legge, di cui servirsi quando fanno la spesa”. Si tratta di una disposizione che introduce alcuni punti forti e estremamente rigidi; tali regole vengono infatti estese anche ai mangimi, prevedendo una soglia per i mangimi destinati agli animali e rendendo obbligatoria la tracciabilità della presenza di ogm lungo tutto il processo produttivo. Inoltre, non si dovrà provvedere a indicazione specifica della presenza o derivazione solo per quanto riguarda i prodotti contenenti tracce di ogm, ma anche per quelli che sono da essi derivati, pur avendone perduta ogni traccia. Vuol dire che si fa obbligo di indicazione «contiene ogm» anche per i cibi derivati da ogm che durante la lavorazione ne hanno perso le tracce. Inoltre ogni singolo ogm prima di essere ammesso sul mercato deve essere approvato e schedato dalla Comunità Europea con un'autorizzazione unanime dei paesi membri. Cibi e mangimi transgenici avranno un codice che indica la modifica genetica subita, mentre per adesso sono 16 i prodotti già autorizzati dalla Ue e 9 sono in corso di valutazione. “Se il principio di precauzione sembra garantito – sostiene Floriano Zambon - molto ancora resta da fare sul piano normativo e dei controlli per evitare che le difficoltà concernenti gli accertamenti sulla presenza o meno di ogm nei prodotti agricoli e negli alimenti, costosi ed oggi facilmente impugnabili, non renda comunque più conveniente rischiare di essere colti in fallo piuttosto che dichiarare gli ogm e rimanere con la merce invenduta. Le Città del Vino– prosegue il presidente Zambon - col progetto Comune Ogm Free, che coinvoge ad oggi più 30 Amministrazioni locali, da tempo sono in prima linea nell’opera di sensibilizzazione e mobilitazione per la salvaguardia della biodiversità dei nostri territori, che non può e non deve prescindere dalle componenti locali”. Un progetto concreto, che presuppone una scelta di campo politica alla quale necessariamente seguono appropriate azioni di governo locale configurando l'idea dei cartelli "Comune Ogm Free" come il principio di un comune percorso liberi dagli organismi geneticamente modificati. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SIAB 2004, LA FIERA DELLA PASTICCERIA E DELLA GELATERIA: 70.000 METRI QUADRI DI AGGIORNAMENTO |
|
|
|
|
|
Con un¹offerta ampia e variegata di convegni, eventi e iniziative collaterali, Siab 2004 da sempre anima la parte commerciale cercando di dare ad ogni categoria e ad ogni operatore un suo specifico momento di confronto. Siab 2004 non sarà dunque solo esposizione ma anche aggiornamento, luogo dove si svolgeranno concorsi, si terranno convegni, si potrà assistere a dimostrazioni. Tutto in un unico progetto e con un calendario fitto di appuntamenti. Aree dimostrative 4 aree dimostrative centrali organizzate da Siab daranno un quadro esaustivo e affascinante dell¹Arte Bianca: … Il Meeting Point della Pasticceria Creativa ³Dolce Siab², raddoppia per offrire maggiore professionalità ed internazionalità alle dimostrazioni di alta pasticceria: … un¹area dimostrativa, organizzata dalla Segreteria di Siab in partnership con C.a.s.t. Alimenti sarà al padiglione 4 … l¹altro spazio dimostrativo si svilupperà al padiglione 6, organizzato da Siab in partnership con Etoile. Le due grandi aree dimostrative centrali, animate da prestigiosi maestri pasticcieri internazionali, sono la concretizzazione del concetto guida di Siab 2004: alta qualità con il coinvolgimento più ampio sia di chi promuove direttamente, sia di chi ne è destinatario. Un confronto tra Œcolleghi¹ ancora più importante perché si svolgerà a livello internazionale, grazie alla numerosa partecipazione di Œstelle¹ provenienti da tutto il mondo sia tra i docenti che tra il Œpubblico¹. … Offriranno la loro professionalità esponenti di realtà come Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) e Umga (Unione Maestri Gelatieri Artigiani), maestri internazionali e Campioni del mondo di pasticceria. … Un¹area dimostrativa, realizzata da Siab in collaborazione con la Federazione Italiana Panificatori, Panificatori-pasticceri e Affini (Pad. 2), darà spazio alle spiegazioni dei maestri a chi si affaccia al fantastico mondo del pane. … L¹area dimostrativa al Centro Italiano della Pizza (pad.3), organizzata dalla Segreteria di Siab, animerà le giornate espositive svelando i segreti e le tecniche di preparazione di questo alimento. Con un pizzico di coreografia. 70 laboratori dimostrativi organizzati dalle aziende nei loro stand per meglio evidenziare la propria capacità e qualità produttive. Concorsi e dimostrazioni … Riflettori puntati sui Giovani: per due giornate, Siab, con la collaborazione di Chiriotti Editori, si fa promotore di un¹iniziativa vòlta alle Œnuove leve¹ della pasticceria, che affiancheranno, in qualità di assistenti, i grandi maestri professionisti. Un¹opportunità unica per chi da poco si è affacciato a questa professione. … Il Grand Prix della Panificazione (Pad. 2), organizzato con la Federazione Italiana Panificatori, destinato a tutti i panificatori aderenti alla stessa, avrà la propria finale a Siab 2004. Panetteria, Vienneseria e Panetteria artistica i temi su cui si cimenteranno per tre giornate i professionisti che dovranno seguire una regola: vietata la pasta al sale, tutta la pasta dovrà essere cotta in forno. Domenica 9 maggio si svolgerà la sfida con tema ³panetteria², il lunedì 10 per la categoria ³vienneseria², martedì 11 per la categoria ³pane artistico². La premiazione avrà luogo martedì 11 maggio. … anche quest¹anno Siab 2004 ospiterà la tappa conclusiva del Giropizza d¹Italia: martedì 11 maggio, la manifestazione, organizzata dalla rivista ³Pizza & Pasta Italiana² con il patrocinio della fiepet confesercenti, decreterà la miglior ³pizza della casa² del nostro Paese. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ALLA SCOPERTA DI SAPORI D’ANTAN VINI PASSITI, PRODOTTI TIPICI E NON SOLO IN MOSTRA A PALAZZO GONZAGA GUERRIERI DI VOLTA MANTOVANA
|
|
|
|
|
|
L’associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia sull’onda del sempre maggiore interesse dimostrato dal pubblico verso le tematiche enogastronomiche, dà il via alla rassegna dei sapori con la Mostra Nazionale dei Vini Passili e da Meditazione, nei giorni 30 aprile, 1 e 2 maggio a Palazzo Gonzaga Guerrieri di Volta Mantovana. La manifestazione si svolgerà nelle sale e nelle scuderie di Palazzo Gonzaga, villa cinquecentesca circondata da magnifici giardini all’italiana di notevole interesse storico e paesaggistico. L’evento si articola in due sezioni: La Mostra, in cui le cantine coinvolte inviano i vini per l’esposizione delle etichette, per gli assaggi e per le degustazioni guidate e La Mostra Mercato, dove le cantine partecipanti, oltre a fornire le bottiglie da espone, curano personalmente degustazione e vendita dei propri vini; all’interno di questa ci sarà un angolo dedicato ai prodotti tipici delle Colline Moreniche del Garda. Contemporaneamente sarà possibile fare un salto nel passato, visitando le Mostre degli Antichi Mestieri, dell’Artigianato Artistico, l’esposizione “Spirito Divino” fra arte storica e poetiche contemporanee e la mostra fotografica Gente di Lombardia “Pietra su pietra” il volto e l’anima degli uomini della pietra bresciana. Il successo riscontrato da questo tipo di manifestazione, dove la cultura si coniuga armoniosamente con gli aromi e le tipicità del territorio di appartenenza, ha dato vita ad un calendario fitto di iniziative che prevede, negli spazi preferibilmente all ‘aperto dei castelli, rocche e palazzi dell’Associazione, l’allestimento di banchetti per la degustazione di prodotti tipici. L’associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia opera attivamente ormai da sette anni nella promozione e nella valorizzazione delle dimore storiche aperte al pubblico in Lombardia: attività che coinvolge indissolubilmente le risorse culturali, artistiche, ma anche le bellezze geografiche e naturalistiche e, non ultimo, i prodotti alimentari e vinicoli di tutto il territorio lombardo. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRIMAVERA DEL PROSECCO ITINERARI DEL GUSTO: FORMAGGIO-VINO |
|
|
|
|
|
Il formaggio è un cibo antichissimo quanto il latte, lo ricorda Fernando Raris nel suo libro "Il formaggio veneto" edizioni Papergraf. Ci sono varie versioni sulla sua origine, chi l' attribuisce alla ninfa Amaltea, figlia di Oceano, nutrice di Giove bambino; chi ad Aristeo, figlio di Apollo; fatto sta che sembra sia stato un viandante arabo a produrre per la prima volta la cagliata. Si racconta che aveva versato del latte nel suo contenitore, che aveva precedentemente ricavato dallo stomaco di una capra, e l'aveva posto sul dorso del suo cammello ma, alla fine del suo viaggio nel deserto, lo trovò trasformato in una massa biancastra per effetto del sole e della mucosa gastrica dello stomaco della capra non completamente essiccato. A parte tutte queste curiose notizie a noi interessa soprattutto sapere che già nel 1300 sul mercato di Treviso si vendevano formaggi di tutti i tipi: dolci, salati, freschi, stagionati, di vacca, di pecora ecc. Questo perché dalle varie zone limitrofe: di montagna, pianura o collina, l'arte e l'esperienza dei casari ha portato, con l'andare del tempo, a tanti e rinomati prodotti. E allora per percepire i sapori che si attenuano in breve tempo, perché gli organi del gusto perdono la loro sensibilità, è necessario, come dice Raris nel libro sopraindicato, "ripulire" la bocca, ad ogni assaggio, con un liquido e non c'è miglior soluzione di un buon vino. Non è facile però l'abbinamento formaggio-vino perché oltre ad essere un discorso molto lungo e particolareggiato si sa che normalmente il formaggio è portato in tavola a fine pasto quando si è già bevuto e mangiato e quindi bisognerebbe tener conto di tutto quello che è stato precedentemente servito. Una regola fondamentale sarebbe quella di servire il formaggio con un vino prodotto nella medesima zona perché gli umori che la terra ha dato al vitigno li ha anche forniti all'erba che la vacca pascolante ha poi trasformato in latte. Quindi possiamo generalmente suddividere così: Vini Bianchi con Formaggi a pasta morbida neutra di sapore; Vini Rosati con Formaggi freschi, poco piccanti e poco stagionati; Vini Rossi con Formaggi a pasta dura, stagionati e piccanti; Vini Liquorosi e Passiti con particolari Formaggi tipo gli erborinati. Per quanto riguarda più specificatamente i formaggi trevigiani, noi consigliamo : Formaggi freschi non salati come la Casatella Trevigiana, formaggio a pasta molle cruda, fondente in bocca, prodotto con latte vaccino pastorizzato, od anche il Latteria giovane, stagionatura massima di 60 giorni, originario delle "Latterie turnarie" o il Malga Cesen, proveniente dalle malghe del monte Cesen nel periodo dell'alpeggio, vanno bene tutti quei spumanti dai residui zuccherini, dal profumo leggero, mediamente freschi. Questi formaggi si prestano bene di "accompagno" a quella che è la storica ombra, l' aperitivo tipico del Veneto. Formaggi caprini giovani possono essere accompagnati da tutti quei spumanti dal profumo leggero e profumato, appena morbidi e giustamente freschi e caldi. Con la Ricotta, che non è un formaggio vero e proprio perché è ottenuto dalla coagulazione delle proteine del siero, se usata per dolci e dessert vanno bene quei spumanti leggeri e profumati con tante gioiose bollicine. Un'ultima raccomandazione è importante che lo Spumante non sovrasti il formaggio perché tutti e due devono avere la loro "parte" ed essere valorizzati nello stesso identico modo. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PREMIO ALLA “CULTURA ENOGASTRONOMICA DELL’ALTO ADIGE 2004” IL SETTORE VITIVINICOLO DELL’ALTO ADIGE E L’UNIONE ALBERGATORI E PUBBLICI ESERCENTI (HGV) PREMIANO I VINCITORI |
|
|
|
|
|
In occasione dell’apertura dell’82esima Mostra Vini di Bolzano sono stati assegnati i premi alla “Cultura Enogastronomica dell’Alto Adige 2004”. Una giuria di esperti ha nominato tra i numerosi partecipanti i quattro vincitori nelle categorie: hotel, ristorante, locale tipico e bar/enoteca. Il premio è stato indetto dal settore vitivinicolo e dall’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (Hgv) dell’Alto Adige. Il concorso ha voluto premiare quelle aziende che si sono particolarmente distinte nel promuovere il vino e la cultura enogastronomica dell’Alto Adige. Con questo premio si intende infatti contribuire a una maggiore diffusione della conoscenza del vino, della cucina e dell’accoglienza altoatesina sia tra gli altoatesini e che tra i tanti visitatori dell’Alto Adige. La giuria di esperti - composta dal giornalista enogastronomico Angelo Carrello, dal vicepresidente dell’Hgv Rudi Christoph, da Armin Dissertori per il settore vitivinicolo, da Christine Mayr Thaler dell’Associazione Sommelier dell’Alto Adige, dal giornalista enogastronomico Herbert Taschler e presieduta dal giornalista Othmar Kiem - ha svolto un lavoro particolarmente intenso, specie nelle ultime settimane. Dopo aver attentamente vagliato la documentazione inoltrata dai vari partecipanti ha provveduto a visitare direttamente i locali e gli alberghi più interessanti. Tra i criteri di valutazione ha certamente giocato un ruolo centrale la carta dei vini ma anche la loro presentazione. Nel giudizio finale ha contato inoltre la proposta gastronomica e l’abbinamento delle preparazioni con i vini. Infine sono stati presi in considerazione le iniziative e i progetti dei vari esercizi mirati a promuovere l’immagine dei vini altoatesini. La giuria ha cercato di individuare quegli esercizi in cui questi vari elementi fossero espressi al meglio. In occasione dell’inaugurazione della Mostra Vini di Bolzano si è proceduto a rendere noti i vincitori del concorso. Hanno vinto il premio “Cultura Enogastronomica dell’Alto Adige 2004”: l’Hotel Erika di Tirolo (Categoria Hotel) il ristorante Kuppelrain di Castelbello (Categoria Ristoranti) Gasthof Zum Mohren di Prissiano/tesimo (Categori Locali tipici) Vinoteca Vinus di Bressanone (Categoria Bar/enoteche) Per quanto riguarda il premio assegnato all’Hotel Erika la giuria è stata favorevolmente colpita dall’ampia carta dei vini, dalla professionalità del servizio e dalla competenza nel suggerire abbinamenti enogastronomici. L’albergo si è inoltre distinto per l’organizzazione di degustazioni e di escursioni enoiche per i propri clienti. Il ristorante Kuppelrain è stato premiato per la sua ricca carta dei vini contrassegnata da una personale selezione di vini altoatesini e per la particolare ed esaustiva attenzione rivolta a vini della zona, nonché al servizio professionale e all’offerta di vini al bicchiere. Nell’assegnazione del riconoscimento al “Gasthof Zum Mohren” ha contato la proposta di vini altoatesini sorprendentemente ampia. Il locale si è segnalato inoltre per l’offerta di vini di lungo invecchiamento, per la presenza di un vigneto di proprietà e per l’interessante cantina aperta a visite. La proposta gastronomica è di schietta e ben eseguita tradizione altoatesina a prezzi contenuti e corretti. La giuria ha descritto il locale come “ uno storico e ottimo e rappresentante della tradizione del “Gasthaus” altoatesino. La “Vinoteca Vinus” si è segnalata alla giuria per la grande competenza enologica, per la approfondita esperienza nel settore gastronomico, per il servizio professionale, la consulenza diretta prestata al cliente e la proposta della maggior parte dei vini al bicchiere. Il premio, una creazione dell’architetto Benno Simma in legno di rovere e acciaio con l’elemento dell’uva, è stato consegnato dai membri della giuria, dall’assessore Werner Frick e dal presidente della Camera di Commercio Benedikt Gramm. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CANEVANDO 2004 TUTTI INSIEME A PASSEGGIARE SU E GIÙ PER LE COLLINE DEL PROSECCO E DEL CARTIZZE
|
|
|
|
|
|
L’appuntamento: domenica 27 Giugno per visitare 27 Cantine, è quello che propone la sesta edizione di Canevando. Si tratta di una passeggiata eno-gastronomica tra i colli e le cantine (in dialetto "caneve") nella zona di Valdobbiadene (Treviso) e che tocca tre località : San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol. Tutto rigorosamente a piedi, e dove tutti possono partecipare, dai più piccoli ai più grandi. E’ un'occasione unica per trascorrere una giornata davvero originale ed indimenticabile, alla scoperta di un territorio ricco di meraviglie lungo le strade, i borghi e i sentieri che attraverso i vigneti conducono infine…alle cantine. E qui le 27 cantine, si apriranno per accogliere i camminatori che potranno degustare il Prosecco offerto direttamente dai produttori, con loro chiacchierare, porre domande, carpire i segreti e recuperare tutte le energie, per proseguire e compiere l’intero percorso di 10 kilometri, con l’assaggio di ottimi piatti tipici. Canevando offre una grande possibilità agli appassionati del vino e del turismo consapevole: entrare per un giorno nella terra dove nasce il vino, osservando da vicino le viti oltre alla bellezza della natura ci farà sentire la fatica di chi la lavora e quindi non è solo una festa goliardica, ma un' iniziativa per rispettare e promuovere il nostro territorio. Canevando attira ogni anno un pubblico sempre più vasto proveniente da tutto il nord Italia, Austria e addirittura dalla Germania. La quota d'iscrizione quest'anno è di 45,00 euro, (per i bambini gratis) comprende le degustazione dei vini e pietanze tipiche, proposte dai ristoratori e consorzi. Alla partenza alle ore 9.00 verranno consegnati una maglietta e un pentolino ("pignatel") per entrare a tutti gli effetti nello spirito della manifestazione; ad ogni partecipante verrà consegnato un coupon che gli garantirà pasto e degustazione presso ogni cantina. Per gruppi di 20 partecipanti c’è la possibilità di avere un accompagnatore che illustrerà tutte le bellezze della terra sotto il profilo storico e naturalistico; sono possibili partenze scaglionate e a richiesta verranno svelate le tecniche e le modalità di produzione del vino Prosecco e Cartizze. Rientro alle ore 17.00. Per sabato 26 Giugno saranno possibili, presso le aziende che aderiscono al Canevando, degustazioni guidate su prenotazione abbinate a pacchetti turistici. 27 Giugno 2004 a Valdobbiadene per visitare 27 Cantine per un totale di 10 kilometri. Infolink: www.Sanpietrodibarbozza.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UN BUFFET FRUTTUOSO A "IL VISCONTE AGRITURISMO DI QUALITÀ" TUTTIFRUTTI VENERDÌ 7 MAGGIO - ORE 20 E 30 |
|
|
|
|
|
Lo staff de "il Visconte agriturismo di qualità" guidato dagli chef Silvio De Angeli e Alessandro Dehò, è orgoglioso di presentare un curioso evento enogastronomico che vuol essere un momento di celebrazione di sua Signora la Natura, delle mille sue forme e colori, delle mille sue ricchezze e bellezze. Venerdì 7 maggio, infatti, nella splendida cornice della Cascina Longoli, sede del Visconte - 70 ettari di campagna nei dintorni di Gudo Visconti (Mi) - verrà proposto un menù a tema che avrà per filo conduttore proprio i capolavori offerti dalla natura e naturalmente presenti nel prestigioso frutteto del Visconte, composto da oltre 107 cultivar ormai rare, tra cui peri selvatici, cornioli, meli cotogni, giuggioli, azzeruoli, ecc. Battezzata non a caso "Tuttifrutti", la serata-evento stupirà sia per la bontà delle preparazioni culinarie, sia per l'accuratezza e fantasia nel proporle. Buffet "Fruttuoso" Cestino di brisée con crema di zola e fragole caramellate, Spuma di mirtilli con filetto affumicato, Involtino di melanzane grigliate e polpa di avocado, Voul-au-vent alla crema di ananas flambato gamberi di fiume e marsalette, Spiedino di uva e emmenthal, Millefoglie di melone e culatello. Primo Piatto: Lasagnetta fritta con spuma di bettelmatt e ragout di mele e noci. Secondo Piatto Petto d'anatra scaloppato al porto e aceto rosso con pere selvatiche al rosmarino e prugne secche in camicia di pancetta affumicata. Dessert Piramide al tè verde e lamponi con salsa mango. Caffé e piccola pasticceria. Vini accostati ai piatti di selezione del nostro sommelier: Spumante Brut "Jeio" Az. Agr. Bisol. Lambrusco Grasparossa rosato Az. Agr. Manicardi. Buttafucoco Riva Bianca '98 Az. Agr. Piccioni, Dindarello Az. Agr. Maculan, Costo del menù, vini compresi, euro 50,00. Info e prenotazioni: il Visconte agriturismo di qualità Cascina Longoli - Gudo Visconti (Mi) Infolink: www.Ilvisconte.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
I SAPORI DELLA TERRA PUGLIESE PROPOSTI NEI PICNIC DELLA MASSERIA TORRE COCCARO IN PROVINCIA DI BRINDISI |
|
|
|
|
|
Un grande cesto di olive e canne con dentro tutto il sapore della terra pugliese. Focaccine con ricotta aromatica e salmone affumicato, mozzarelline e burrate con pomodori ramati, sopressata, capocollo e prosciutto di masseria, patè di olive pugliesi e patè di lampascioni (tuberi dolceamari che crescono sottoterra solo in Puglia conditi con oilo extravergine e pepe ) da spalmare sul pane fatto in casa ed i taralli, focaccia ripiena di carne, insalata di carciofi insalata riccia della masseria frutti di mare e polipetti freschi di Savelletri, la famosa "tiella barese" di riso patate e cozze, per dolce bocconotti di Martina Franca e spumone fatto in casa alla nocciola e cioccolato. Inoltre un paio di bottiglie di vino giusto: Primitivo di Manduria e Prosecco pugliese, mentre sul dessert moscato di Trani fatto in casa. Come e dove: tra ulivi secolari o in una caletta, con il mare ad un passo. Coccolati da un discreto cameriere in livrea, accoccolati su tappeti indiani e grandi cuscini di lino, una candida tovaglia, con un servizio in ceramica di Grottaglie e bicchieri francesi decorati a mano. Un pic-chic immersi nella natura millenaria. Chi lo propone: Masseria Torre Coccaro, Savelletri di Fasano ( Brindisi), masseria del 1500 nel cuore della Puglia. Costi: 346 euro, compreso due pernottamenti mezza pensione (arrivo venerdì pomeriggio e partenza domenica) c'è naturalmente il pic-nic. Libero accesso al centro benessere. Infolink: www.Masseriatorrecoccaro.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“ A CENA CON CACAO”, PRIMO INCONTRO DEGLI “ITINERARI DEL GUSTO” |
|
|
|
|
|
Si è svolto all’hotel Sporting di Noverasco – Opera “ A cena con Cacao”, primo incontro degli “Itinerari del gusto”, eventi eno-gastronomici organizzati dalla Fisar (Federazione Italiana Sommeliers Albergatori e Ristoratori) – delegazione Milano Sud, rappresentata da Luca Mastini e dal responsabile regionale Bartolomeo Mansi, e dalla G & B di Milano, specializzata in organizzazione di eventi. L’originale menu vedeva come protagonista assoluto il cacao: dagli antipasti tra i quali da segnalare il fiore di zucca ripieno con crema di gorgonzola piccante e cioccolato, ai primi piatti (strepitose le pappardelle al cacao con pesto, patate, fagiolini, panna acida e pinoli tostati) all’originalissimo secondo piatto (petto d’anatra all’arancia in salsa all’aceto balsamico e scorze d’arancia candita con il risotto al Castelmagno, zucchine, crema di tartufo e cacao utilizzato come contorno).Vincente la scelta dei vini nonostante la difficoltà di abbinamento con il cacao e i piatti particolari della cena. Da segnalare, in particolare, i vini scelti per accompagnare gli antipasti: due Riesling Alsaziani capaci di dare sensazioni uniche e rispettare la delicatezza dei piatti perché privi di tannini del domaine Zind-humbrecht. Si tratta di uno dei più famosi domaine di Alsazia, nato in seguito al matrimonio di Léonard Humbrecht and Geneviève Zind, il cui figlio Olivier è stato il primo francese a vincere il “master of wine”. Per finire in dolcezza terrina ai due cioccolati con salsa al frutto di passione con kiwi, menta e foglie di cioccolato accompagnata da un trionfo di vini da meditazione: l'Ala di Duca di Salaparuta, vino creato dal Duca Enrico per amore della moglie Sonia particolarmente ghiotta di cioccolata; il Recioto di Gambellara. Il prossimo appuntamento con le cene a tema degli “Itinerari del gusto” è per il 25 maggio con “la serata del crostaceo”. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CASCINA SAN CASSIANO: UNA AZIENDA MODELLO PER LA LAVORAZIONE DELLE MATERIE PRIME, LA COLTIVAZIONE DELLA TERRA, LA TRASFORMAZIONE E LA CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI. |
|
|
|
|
|
A San Cassiano, sulla strada per Barolo poco fuori dal centro di Alba, patria del tartufo bianco e indiscusso santuario della celebre cucina delle Langhe, ha sede l’azienda Cascina San Cassiano. L’azienda si sviluppa in estensione per almeno duecento metri sia di larghezza che di lunghezza, mentre l’edificio più alto è la torre della vecchia abbazia benedettina intorno alla quale è stata costruita la Cascina. La Cascina fu teatro del palio astigiano tenutosi sotto le mura di Alba durante uno dei frequenti assedi degli astigiani (palio degli asini); fu anche sede dell’ultima postazione di difesa della città, momentaneamente liberata dai partigiani nel 1944, e descritta da Beppe Fenoglio ne “I ventitré giorni della città di Alba”. Gli edifici della Cascina, intorno alla grande aia descritta da Fenoglio, sono ora il luogo di produzione dell’azienda: il laboratorio per la lavorazione delle materie prime, il magazzino, il ricovero delle macchine e gli uffici dell’amministrazione. L’attività dell’azienda comprende la coltivazione della terra, la trasformazione e la conservazione dei prodotti ortofrutticoli. Vengono utilizzati frutta e verdura di produzione propria e di altre aziende vicine. L’azienda vende prodotti alimentari di elevata qualità, destinati ad un pubblico desideroso di gustare le specialità tipiche dell’albese e non solo. I prodotti vengono venduti in Italia e in diversi paesi del mondo come la Francia, l’Inghilterra, la Spagna, la Grecia, la Germania, il Belgio, la Svizzera, la Finlandia, la Nuova Zelanda, il Giappone, il Lussemburgo, in alcuni fra i principali duty free ecc.. La produzione dell’intera gamma si basa sulla tradizione agricola piemontese e si avvale dello studio attento di tecnologi alimentari che approvano i processi di pastorizzazione e di conservazione. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
VIVA LA MAMMA BERETTA PRESENTA CINQUE NUOVE RICETTE PER RIEMPIRE DI GUSTO E FRESCHEZZA L’ESTATE
|
|
|
|
|
|
Beretta presenta cinque nuove e gustose ricette della linea Viva la Mamma per la stagione estiva, squisite proposte dove trionfano gli ingredienti più freschi e tipici dell’estate: le verdure e il pesce. La nuova gamma propone quattro gustosi primi a base di pasta e riso, Bavette al pesto, Linguine allo scoglio, Pennette alle verdure e Riso primavera, e un raffinato secondo a base di pesce, Filetto di salmone in salsa di pomodoro con riso e verdure. Ricetta estiva caratteristica della tradizione culinaria italiana, le Bavette al Pesto racchiudono tutto il profumo e la bontà del basilico fresco e sono un primo piatto sempre adatto per una cena gustosa. Per preservare al meglio i sapori, la salsa al pesto e la pasta sono preparate e conservate separatamente per fondersi insieme nel piatto, in un trionfo di bontà e freschezza. Le verdure più fresche e gustose sono protagoniste di questa seconda ricetta dal sapore estivo, Pennette alle Verdure: la pasta, perfettamente al dente, è arricchita con squisita salsa al pomodoro e un delizioso misto di zucchine, melanzane e carote. Il sugo e le pennette sono cucinati separatamente e conservati in due vaschette differenti, per mantenere integri i sapori fino al momento dell’assaggio. Ispirate ad una delle ricette più amate della stagione estiva sono le Linguine allo scoglio, un primo piatto che racchiude tutto il sapore dell’estate e la freschezza del mare. La pasta è arricchita con un condimento sfizioso e ricco, a base di sugo al pomodoro e frutti di mare: gamberi, calamari, vongole e cozze. Anche in questa ricetta la pasta e il sugo sono preparati e conservati separatamente, per conservare intatti i diversi sapori e offrire una presentazione ancora più invitante. Dedicato a chi ama i sapori delicati delle verdure primaverili è il Riso Primavera, una ricetta gustosa e leggera, dove la bontà del riso si accosta al fresco sapore delle verdure: asparagi, carciofi, zucchine, piselli, pomodori e carote. Grazie alla cottura e al confezionamento degli ingredienti in vaschette separate, il riso è sempre al dente e perfettamente mantecato. A completare la nuova gamma di ricette estive Viva la Mamma Beretta, un secondo piatto raffinato e gustoso: Filetto di salmone in salsa di pomodoro con riso e verdure. La delicata bontà del salmone, cucinato insieme alla salsa di pomodoro, è accompagnata da un contorno fresco e delicato a base di riso e verdure miste, per un secondo piatto sfizioso, leggero ed equilibrato. Anche queste cinque ricette estive Viva la Mamma Beretta portano la firma dello chef Angelo Colzani e sono state realizzate nel rispetto della migliore tradizione culinaria italiana. La qualità di ogni preparazione è garantita dall’utilizzo delle migliori materie prime sapientemente selezionate e accostate per creare piatti gustosi e invitanti. Fresche, saporite e leggere, le nuove proposte della gamma estiva Viva la Mamma Beretta si preparano in pochissimi minuti, al forno, al microonde o in padella e permettono di creare ogni giorno, con estrema semplicità, un menù sempre diverso e squisito. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“DA OLIVE TAGGIASCA” FIORE ALL’OCCHIELLO DELL’ANTICA AZIENDA RAINERI |
|
|
|
|
|
L’antica Azienda Raineri di Oneglia, conosciuta in Italia e all’estero per la sua produzione di olio extra vergine di oliva di alta qualità spremuto a freddo, presenta alla sua affezionata clientela “Da Olive Taggiasca” un olio extra vergine ottenuto dalle olive più pregiate della riviera ligure. Da molti secoli in Liguria vengono coltivate dodici varietà di olivo, la più pregiata delle quali è conosciuta con il nome di “taggiasca” o “gentile”. Nel cuore dell’entroterra ligure del ponente, a circa dodici Km. Dal mare ed a 250 metri di altitudine, protetti a nord dalle vicinissime Alpi Marittime, gli olivi affondano le loro radici in un terreno calcareo, compatto e sassoso. Questo ottimale contesto climatico insieme al metodo tradizionale di coltura dell’olivo consentono di ottenere le fragranti olive dalle quali nasce questo extra vergine dalle eccezionali caratteristiche di gusto. “Da Olive Taggiasca” è confezionato in esclusive bottiglie da 0,500 lt. Di vetro scuro per proteggerlo dalla luce e dal formato talmente piacevole da poter essere messe direttamente in tavola. L’antica Azienda Raineri per conservare al meglio la qualità dell’olio extra vergine “Da Olive Taggiasca” si avvale di impianti modernissimi e numera una ad una questa sua produzione. Caratteristiche organolettiche: E’ un olio dall’aroma pieno, leggermente fruttato, squisito nella delicata dolcezza che è la caratteristica principale del suo retrogusto, praticamente privo di acidità. Certifìcazioni: L’antica Azienda Raineri opera secondo quanto disposto dal Dl 155 in merito all’autocontrollo (Haccp) e confeziona olio extra vergine di oliva con materie prime di qualità, da fornitori selezionati. Dispone inoltre di idonee procedure che consentono la gestione ed il controllo della tracciabilità dei lotti (Bo 9002). L’olio extra vergine di oliva “Da Olive Taggiasca” 100% Ligure dispone inoltre della Certificazione di Prodotto Dnv ed è ottenuto da olive prodotte e lavorate in Italia: è quindi un prodotto 100% Italiano. La bottiglia da 0,500 lt. È in vendita al pubblico a € 13. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MATT&DIET PRESENTA I FITOSUCCHI ACTIV: UN SORSO DI BENESSERE NATURALMENTE ATTIVO!
|
|
|
|
|
|
Matt&diet , marchio leader nel mercato del benessere che per primo ha offerto una linea di integratori alimentari studiata in modo differenziato per i singoli individui, presenta I Fitosucchi activ: concentrati attivi di piante, freschi, studiati attentamente per sfruttare nel migliore dei modi le naturali proprietà benefiche delle piante. I Fitosucchi activ Matt&diet contengono nutrienti che agiscono sinergicamente per ottenere un prodotto efficace e bilanciato. Inoltre è sottoposto a processi naturali, come la natura richiede. Il loro succo concentrato, infatti, è un sorso di benessere attivo che permette di ritrovare ogni giorno una sensazione di energia e vitalità. La gamma di Fitosucchi activ Matt&diet si compone di cinque prodotti che hanno finalità differenti: Il Fitosucco Aloe vera activ con Acerola: rigenerante totale Da sempre l’Aloe Vera è una preziosa alleata del nostro benessere e in associazione con l’Acerola, pianta ricca di Vitamina C e Bioflavonoidi , può essere utile per rafforzare le naturali difese dell’organismo. L’aloe Vera activ con Acerola di Matt&diet è un prodotto concentrato e formulato in modo da sfruttare al meglio le proprietà sinergiche dei principi naturali presenti nel prodotto. Il Fitosucco Mirtillo activ: utile per la vista e la circolazione Il Mirtillo è ricco di Antocianosidi, sostanze in grado di intervenire positivamente sul trofismo del microcircolo e può essere un valido aiuto per la funzione visiva, soprattutto di notte. Il Mirtillo activ di Matt&diet è un prodotto concentrato e formulato in modo da sfruttare al meglio le proprietà dei principi naturali in esso contenuti. Il Fitosucco Thé verde activ: per favorire l’eliminazione dei liquidi Il Thè Verde, non è solo una bevanda molto apprezzata, ma anche una pianta officinale preziosa per il nostro organismo. Del Thè Verde vengono utilizzate le foglie più giovani e i bocciuoli non fermentati ricchi di Flavonoidi, Vitamine e Oligoelementi. Ricco di principi vegetali, il thè verde può essere utile per favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso che ristagnano nel nostro organismo. Il Thè Verde activ di Matt&diet è un prodotto concentrato e formulato in modo da sfruttare al meglio tutte le proprietà dei principi naturali in esso contenuti. Il Fitosucco Papaya activ: ideale per una buona digestione La Papaya è originaria delle isole Molucche ed è ricchissima di vitamine A, C e Papaina . Da sempre la Papaia è conosciuta per le sue proprietà antiossidanti, anticellulite ed in grado di favorire una buona digestione. La Papaya activ di Matt&diet è un prodotto concentrato e formulato in modo da sfruttare al meglio le proprietà dei principi naturali in esso contenuti. Il Fitosucco Acero activ: dall’effetto depurativo L’acero, pianta diffusa prevalentemente nei boschi di latifoglie, è caratterizzato da un legno molto pregiato. Nella tradizione popolare veniva utilizzata la corteccia dei giovani rami per fare decotti per le loro proprietà depurative. Ancora oggi il succo d’acero viene largamente utilizzato per le sue proprietà in grado di aiutare le funzioni depurative del nostro organismo. L’acero activ di Matt&diet è un prodotto concentrato e formulato in modo da sfruttare al meglio le proprietà dei principi naturali in esso contenuti. I Fitosucchi activ di Matt&dietsono disponibili in bottiglie da 500 ml e possono essere assunti al naturale utilizzando il tappo dosatore o diluiti in acqua e assunti durante l’arco della giornata come benefica bevanda. La linea Matt&diet è nata con l’obiettivo di integrare l’alimentazione di tutti gli individui, identificando le diverse esigenze nutrizionali e offrendo una gamma di integratori mirata alle più frequenti necessità di linea, benessere, bellezza ed energia. La costante ricerca, affidata a specifiche equipe di medici specialisti in dietetica e scienza della nutrizione, ha permesso di studiare e realizzare integratori in grado di soddisfare le esigenze di tutti, tenendo conto del sesso (linea donna, linea uomo), dell’età (linea junior) e delle forme farmaceutiche preferite da ciascun individuo (capsule, compresse, fiale, liquidi). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PER CONSERVARE E PROTEGGERE GLI ALIMENTI DENTRO E FUORI DAL FRIGO SACCHETTI BIODEGRADABILI AL 100% VIROSAC IN MATER B |
|
|
|
|
|
Più di tre milioni al giorno di sacchetti. Sino quelli che Virosac produce ogni giorno: 350 quintali di sacchetti per uso domestico destinati alla conservazione dei cibi e protezione degli indumenti, ma anche pellicole estensibili, carta da forno, rotoli e vassoi in alluminio. Un discorso a parte meritano i sacchetti per rifiuti, per i quali è leader di mercato in Italia. Giorgio Rossetto e Graziano Virago hanno fondato l’azienda nel 1973 e da allora non si sono mai fermati. Quello di Virosac è un universo che grazie ad una costante ricerca e ad un’inesauribile spinta creativa, è in grado di offrire prodotti costantemente innovativi per rispondere alle mille richieste quotidiane del consumatore. Virosac è, per esempio, l’ultima novità brevettata: utilizzando un adesivo removibile è possibile bloccare il sacchetto adattandolo a contenitori rigidi di supporto anche di diametro diverso. L’azienda, già certificata Iso 9000, sta preparando ora la complessa Certificazione Ambientale lSo 14000 confermando con questo il suo interesse per le tematiche ambientali ed una vocazione a scelte strategiche che la portano a muoversi con anticipo verso scenari futuri. L’obiettivo primario è quello di investire all’interno di uno sviluppo sostenibile. L’ambiente per Virosac è una molla di sviluppo di primaria importanza. Lo dimostra il fatto che nel settore dei sacchetti per rifiuti è stata tra le prime aziende a proporre soluzioni per le raccolte differenziate, includendo nella gamma dei prodotti anche sacchetti in Mater-bi, biodegradabili al 100% e sui quali è volato il Cigno Verde del marchio di Legambiente. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NEL METODO DEL DOTT. MICHEL MONTIGNAC UN RIVOLUZIONARIO APPROCCIO ALLA DIETOLOGIA PER PERDERE PESO SENZA RINUNCE ALIMENTARI |
|
|
|
|
|
Il celebre libro di Michel Montignac “Dimagrire per Sempre Mangiando Normalmente” è pubblicato per la prima volta in Italia, dopo avere suscitato l’attenzione del mondo scientifico e nutrizionale internazionale e avere raggiunto un successo straordinario (oltre 15 milioni di copie vendute), che ha portato la prima edizione a rimanere per cento settimane consecutive nella lista dei libri più venduti della rivista francese L’express. Tra i tanti estimatori del Metodo Montignac si contano il famoso cuoco francese Paul Bocuse, che ha perso 26 chili, l’attore Gérard Depardieu, il cui peso è diminuito di 19 chili, lo stilista Christian Lacroix, che è dimagrito di 12 chili, e poi ancora la cantante Kylie Minogue, l’attore Rowan Sebastian Atkinson (in arte Mr. Bean) e la Regina Beatrice d’Olanda. Rivista e aggiornata, questa prima edizione italiana riassume i principi fondamentali del Metodo Montignac: un insieme di raccomandazioni nutrizionali che consentono, rispettando gli equilibri alimentari, di scegliere, in base alle proprie preferenze in ogni categoria, cibi i cui differenti effetti metabolici prevengono l’aumento del peso, i rischi cardiovascolari e le complicanze diabetiche. Sfatando il mito delle diete ipocaloriche, che per più di 80 anni hanno dettato legge in materia nutrizionale, il Metodo Montignac viene illustrato nel libro proprio partendo dalla dimostrazione dell’inutilità delle diete ipocaloriche, per passare poi a descrivere le caratteristiche dei diversi alimenti e spiegare quali sono i meccanismi che portano il nostro organismo a “fabbricare” i chili di troppo. La parte centrale del libro è dedicata alla descrizione in dettaglio del Metodo Montignac. Il principio fondamentale dell’alimentazione, secondo Michel Montignac, consiste nell’ottenere che la risultante glicemica dei pasti sia la minore possibile, mantenendo un’alimentazione equilibrata e continuando a ingerire normalmente glucidi, scelti in base all’indice glicemico. Il Metodo Montignac consta di due fasi: la prima consente di raggiungere il peso corporeo ottimale, la seconda, ancor più semplice, consente di mantenere il giusto peso per tutta la vita. Entrambe le fasi garantiscono anche la miglior salute, benessere fisico e psichico, riducendo sensibilmente anche i rischi di contrarre malattie cardiovascolari e complicanze diabetiche. Nel libro vengono illustrati i cibi ideali per colazione, pranzo e cena; si danno consigli per ricevimenti e spuntini; si consigliano le bevande da assumere e quelle da evitare. Seguono differenti capitoli dedicati all’ipoglicemia, a vitamine, sali minerali e oligo-elementi, all’ipercolesterolomia e allo zucchero. Un capitolo a parte è riservato all’alimentazione dei bambini e a quella ideale per chi pratica sport. Il libro è completato da una serie di appetitose ricette in linea con il metodo stesso. Oltre alla versione integrale del libro "Dimagrire per Sempre Mangiando Normalmente", disponibile in tutte le librerie già dalla fine di questo mese, Hobby & Work metterà contemporaneamente in vendita, nelle edicole, una versione ridotta dello stesso libro, dal titolo "Essential Montignac - Dimagrire per Sempre Mangiando Normalmente", accompagnata da un Dvd e da un Cd Audio in cui lo stesso Montignac illustra i principi del suo Metodo, offre le testimonianze scientifiche di chi lo ha valutato e quelle dirette di persone che da tempo lo praticano. Entro la fine dell'anno Hobby & Work pubblicherà altri volumi dedicati al Metodo Montignac su temi più specifici, fra i quali: " Donne - Dimagrire per Sempre Mangiando Normalmente ", "Bambini - Dimagrire per Sempre Mangiando Normalmente ", "Ricette del Metodo Montignac", "Mangiare Bene per Prevenire le Malattie Cardiache", "Bere Vino per Restare in Buona Salute" e "Nuove ricette del Metodo Montignac" . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
I PROGRAMMI PERSONALIZZATI DELLO STUDIO DIETOLOGICO ITALIANO PER AFFRONTARE L’ESTATE IN PERFETTO EQUILIBRIO |
|
|
|
|
|
Lo Studio Dietologico Italiano, società leader nel campo della dietologia e medicina estetica lancia Linea estate, un programma intensivo di circa 1 mese per prepararsi all’estate con una nuova silhouette asciutta e rimodellata. Linea estate propone, dopo un’accurata visita medica specialistica ed una dieta personalizzata, una serie di trattamenti intensivi mirati ai vari tipi di problematiche: da quelle legate al soprappeso con o senza cellulite a quelle derivanti dalla cattiva circolazione e sedentarietà. Il programma urto Linea estate dura circa 1 mese e prevede due differenti soluzioni per i casi di sovrappeso con o senza cellulite e normopeso con cellulite. Sovrappeso con o senza cellulite: Visita Specialistica, Analisi della Composizione Corporea (Bia), Analisi della linea (Antromet), Dieta personalizzata dimagrante, 5 Trattamenti di Elettrolipolisi + Pressoterapia peristaltica agli arti inferiori, 5 Trattamenti di Mesoterapia con principi attivi Lipolitici, Normopeso o magre con cellulite, Visita con dieta computerizzata specifica per cellulite, Analisi della Composizione Corporea (Bia), Rilevazione Antropometrica Computerizzata, 5 Trattamenti di Elettroveicolazione Transsdermica, 5 Trattamenti Biostimolanti anticellulite, 5 Massaggi manuali drenanti e rivitalizzanti, Tutti i trattamenti possono durare da 3 a 5 settimane. Entrambi i programmi completi sono in offerta speciale fino al 30 giugno 2004 a 650.00 euro. Per informazioni e prenotazioni: Studio Dietologico Italiano 02 76021568 oppure 02 795742.. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
A.I.B.E.S. E IL CONSORZIO GRANCAFFÈ, REGISTI DI UNO SHOW ITINERANTE CHE SI CONCLUDERA' CON LA SELEZIONE DI UNA RISTRETTA ROSA DI BARISTI ASPIRANTI AL TITOLO DI MIGLIOR BARISTA ITALIANO 2004 |
|
|
|
|
|
Per il secondo anno consecutivo il Consorzio Grancaffè è partner tecnico dei concorsi regionali A.i.b.e.s. – l’Associazione Italiana Bar e Sostenitori. Un “incontro-scontro” a tappe in cui gli artisti del cocktail si esibiscono in deliziose e colorate creazioni soggette al giudizio di una selezionata giuria di esperti. La finalità del concorso è accrescere la preparazione professionale e fornire una specifica esperienza in materia di concorsi ai barman italiani. 14 i concorsi regionali previsti per la primavera, le prossime tappe del tour prevedono sfide in Sicilia, Veneto, Toscana, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Calabria. 7 le categorie in gara: Emergenti, Aibes Domani Frozen, Aibes Domani Sparkling, After Dinner, Long Drink, Pre Dinner, Flayr. L’impegno del Consorzio Grancaffè in queste manifestazioni è quello di offrire la sua miscela e gli strumenti migliori per utilizzarla nelle competizioni. Un responsabile del Consorzio Grancaffè è presente ad ogni singola esibizione supportando i concorrenti per il funzionamento delle macchine da caffè date in dotazione per la manifestazione e descrivendo le particolarità tecniche e sensoriali della miscela Grancaffè per ogni singola tipologia di cocktail che la vede protagonista. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA FLEX ZONE DI AOUAFRESH: INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLO SPAZZOLINO PER UNA PULIZIA PROFONDA DEI DENTI E UN’AZIONE SOFT SULLE GENGIVE |
|
|
|
|
|
L’evoluzione dello spazzolino all’insegna della massima flessibilità Gli spazzolini Aquafresh sono sinonimo di flessibilità, che si traduce in una pulizia profonda dei denti e in un’azione soft sulle gengive. La ricerca Aquafresh si è concentrata negli ultimi 30 anni nel migliorare le prestazioni degli spazzolini, introducendo innovazioni costanti, sviluppate partendo da un concetto base chiaro: la Flex Zone. Dalle prime sperimentazioni condotte in Germania negli anni 70, la Flex Zone trova la sua prima concreta traduzione negli anni ‘80 con l’introduzione sul mercato di Flex, lo spazzolino con la doppia “S” applicata al collo: una serpentina diventata negli anni “icona” degli spazzolini Aquafresh. La serpentina sul collo, il cui brevetto è stato registrato nel 1989, ha come fondamentale plus quello di attenuare la naturale pressione che viene esercitata sulle gengive, pur garantendo una profonda igiene orale. “Gentile sulle gengiva” e “Pulizia profonda” si affermano come driver della ricerca e della realizzazione di spazzolini Aquafresh. Dall’introduzione della serpentina sono passati diversi anni, durante i quali il marchio ha continuato a investire sul concetto di flessibilità, che dal collo si è sviluppato in ulteriori innovazioni tecniche raggiungendo la testina e la punta dello spazzolino. E’ del 1994 infatti l’ulteriore rivoluzione con l’introduzione di un elemento flessibile sulla testina con Flex Dinamic, che facilita il raggiungimento delle zone più interne della dentatura e garantisce quindi una pulizia totale. Qualche anno dopo nasce Flex X-interdental, il primo spazzolino firmato Aquafresh, con setole incrociate ed interdentali di altezze diverse per raggiungere i punti più difficili e combattere efficacemente la placca. Un ulteriore passo nello sviluppo tecnico della linea spazzolini avviene nel 1998 con l’introduzione della testina con la punta flessibile, che facilita la pulizia anche dei molari A distanza di un anno viene introdotto Flex Max — Active, un concetto nuovo di spazzolino che racchiude in un solo prodotto le caratteristiche di tre spazzolini diversi: setole incrociate e setole interdentali per rimuovere la placca, punta flessibile per raggiungere tutti gli angoli della bocca e infine collo flessibile per essere delicato sulle gengive. Flex Max — Active risulta originale anche nel design: il manico in morbida gomma è stato progettato infatti con un’attenzione particolare all’aspetto ergonomico per potersi adattare alla mano e consentire una presa più salda e confortevole. Il percorso Aquafresh è continuato con l’introduzione, all’inizio del nuovo millennio, di Flex Whitening, spazzolino caratterizzato da una testina con punta flessibile e da una speciale configurazione delle setole con morbidi inserti in gomma, che favoriscono un’azione sbiancante, aiutando a rimuovere le macchie di nicotina o bevande dallo smalto dei denti. Gli spazzolini Aquafresh sono presenti sul mercato italiano con 9 referenze: Flex Medio, Flex Duro, Flex Sensitive, Flex Dinamic, Flex X-lnterdental, Flex Max - Active, Flex Whitening, Flex Amici, la linea bambini, introdotta nel 1996 e Flex Duo Clean Denti e Lingua, l’ultima generazione di spazzolini Aquafresh, lanciata nell’ottobre 2003, caratterizzata da morbide ondine sulla testina per una pulizia completa denti e lingua. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NUOVISSIMO ZANZA NO BABY – CHICCO PATCH LENITIVO |
|
|
|
|
|
Chicco propone un esclusivo trattamento per il prurito e i fastidi causati dalle zanzare, efficace e ad azione immediata: Zanza no baby patch lenitivo. Un cerottino che promette di diventare una vera e propria innovazione nel panorama dei prodotti lenitivi. Si tratta di un sistema di rilascio epidermico controllato, un’idea ed un concetto nuovo che applica una metodica di somministrazione derivata dal campo farmaceutico. I patch lenitivi Zanza No Baby contengono oli essenziali naturali di menta (mentolo) e zanthoxylum alatum. Quest’ultimo, in particolare, è estratto da una pianta orientale della famiglia delle Rutacee con una provata azione lenitiva. Il mentolo ha un riconosciuto effetto rinfrescante per il prurito. La formulazione totalmente naturale è efficace ed estremamente delicata, l’ideale quindi per la pelle particolarmente sensibile come quella dei bambini: il prodotto è infatti testato dermatologicamente ed è indicato per tutti i bambini, dai 6 mesi in poi. Come si utilizza? non appena compaiono i tipici, fastidiosissimi, sintomi si applica un patch sulla zona interessata. Nell’arco di tempo variabile da qualche secondo a pochi minuti si avrà solo un lontano ricordo di fastidio e prurito. In ogni confezione sono inclusi 4 patch completamente trasparenti e “invisibili” (adatti, ad esempio, per il viso) ed altri 6 patch con dei simpaticissimi disegni che, una volta applicati, sembrano dei veri e propri tatuaggi. Il patch viene vissuto quindi dai bambini come una cosa divertente e da mostrare, perché no, anche agli amici! L’applicazione sulla parte interessata costituisce inoltre una barriera contro agenti esterni, sporco ed eventuali abrasioni che possono essere causate da sfregamento. Il patch è completamente inodore, non sporca e non unge. Perche’ un patch? Perché è semplice da utilizzare inoltre è monouso e non “sporca” le mani; E’ utile per i “pigri” specialmente quando il trattamento è ripetitivo o, come nel caso dei bambini l’applicazione deve essere fatta da altri; Garantisce la massima efficacia con ridotte quantità di ingredienti; E’ particolarmente efficace grazie al rilascio graduale e continuato delle sostanze funzionali che mantengono così, per la durata dell’applicazione, un livello ottimale. Perché non è solo efficace ma sembra anche un divertentissimo tatuaggio; Zanza No Baby si trova solo in farmacia, al prezzo di € 1,50 (confezione da 10 patch). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|