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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Luglio 2004 |
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“1000 DISCUSSIONS FOR EUROPE” ON THE NEW CONSTITUTION |
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Brussels, 12 July 2004 - The Presidents of the European Parliament (Pat Cox); the European Commission (Romano Prodi) and the Committee of the Regions (Peter Straub) are calling for the organisation of public debates on the new European Constitution. They are therefore urging European, national, regional and local representatives from the 25 Member States of the European Union to become involved in the “1000 discussions for Europe” campaign. [Graphic in Pdf & Word format] 1 000 debates for Europe A call to all elected representatives: help us present and explain the Constitution to our citizens! On the basis of the draft produced by the Convention (which was, to a large extent, composed of directly elected national and European representatives); the Heads of State or Government of our 25 Member States have reached agreement on a constitutional Treaty for Europe. This European Constitution is an expression of our determination to act together. It reflects our common values as well as our desire to preserve our individual identities. It is intended to help us meet the challenges of an enlarged Europe of 450 million inhabitants: a democratic, transparent, efficient Europe for all our citizens, a Europe that is visible and active on the world stage. Only the support and participation of our fellow citizens will make this Europe a reality. Each country will ratify the Constitution in accordance with its own constitutional provisions (referendum or parliamentary consent). But regardless of the method chosen, we believe that the text should be widely presented and explained to the people of Europe so that they may understand it and express their views freely in the public debate. For this presentation and explanation exercise to reach as many people as possible, all those engaged in public life, at any level, must take part in it. This is why we call upon all elected representatives at European, national, regional and local level to get personally involved and contribute to this initiative aimed at bringing Europe closer to its citizens in a wide democratic debate on our future in the European Union. If you are an elected representative of a European, national, regional or local authority, whether or not you are in favour the Constitution, please make a personal effort! Over the next few months, organise a debate with your fellow citizens on the future of Europe and use it as an opportunity to present and explain the Constitution. To help us publicise the intensity and daily progress of your efforts, please sign up to “1 000 debates for Europe”, a target which, with your help, we hope to top. Further information on this initiative, including a scoreboard of initiatives by country and a space for your comments, is available at: http://europa.Eu.int/futurum/1000debates/ |
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STANCA: "COGLIERE SUBITO RIVOLUZIONE E SFIDA DELLA BANDA LARGA" NON È PIÙ SOLO VELOCITÀ E CAPACITÀ DI TRASMISSIONE, MA DISCONTINUITÀ DI MODELLI DI COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE, PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE, BUSINESS E DI REGOLE" |
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Roma, 12 luglio 2004 - "La banda larga sta portando una vera e propria rivoluzione epocale e, al tempo stesso, una sfida di cui pochi nel nostro Paese hanno sinora colto l'essenza e soprattutto le enormi ed ancora inesplorate prospettive. Essa non è solo e semplicemente più velocità e capacità di trasmissione di informazioni, ma rappresenta una drastica discontinuità tecnologica con il passato (come avvenne con il passaggio dall'automobile all'aeroplano) richiedendo, quindi, nuovi modelli non solo di comunicazione e informazione, ma anche di produzione dei contenuti digitali, della loro distribuzione, del nuovo business connesso e persino delle relative regole". A svelare lo sconfinato orizzonte che sta delineandosi dietro la larga banda è stato Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, intervenendo all'Associazione Civita su "Cultura in gioco: le nuove frontiere di musei, didattica e industria culturale nell'era dell'interattività". Stanca ha sottolineato che "la vera sfida, quindi, sono i contenuti digitali (l'eContent); una delle colonne della Società dell'Informazione, in quanto le tecnologie digitali stanno trasformando il contesto dei contenuti e del relativo Diritto d'Autore e stanno facendo intravedere un mercato dal potenziale enorme". In sostanza, ha spiegato il Ministro, "la capacità e la multimedialità della larga banda consentono di fatto di smaterializzare innumerevoli prodotti che prima avevano una loro fisicità, dal libro al film, dal brano musicale ai beni culturali (musei, istruzione, etc.); creando le prospettive per una nuova industria, determinando una inedita convergenza tra le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, l'Ict, e i media e l'elettronica di consumo. E, quindi, andando ad aprire la porta a nuovi modelli e, contemporaneamente, ponendo temi di cui industria e politica non possono non tenere conto". Proprio per accompagnare, con una politica di lungo periodo, lo sviluppo di questa industria e definire le condizioni di sviluppo del mercato dei contenuti digitali su Internet, il Ministro Stanca già ha promosso la costituzione di una Commissione interministeriale che affronterà anche il delicato tema della proprietà intellettuale in rete. La frontiera che si delinea tocca molto da vicino anche il nostro Paese: la diffusione della larga banda in Italia lo scorso anno ha avuto una crescita tale da porci al secondo posto in Europa (dietro alla Francia); portandoci dal 7° posto in classifica per numero di linee nel 2002 al 4° del gennaio scorso. Sono ormai più di 5,5 milioni gli utenti della larga banda. Per l'Italia questa rivoluzione comporta luci ed ombre. Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie non ha nascosto, ad esempio, il rischio di esclusione per la barriere della lingua (l'80% dei contenuti del Web oggi è prodotto negli Usa). Per le luci, infine, Stanca ha messo in evidenza una delle più rilevanti convenienze: "il nostro petrolio sono la cultura, l'arte e il turismo. Per questo il Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione, in una riunione presieduta dal Presidente Silvio Berlusconi, ha già varato e finanziato un progetto per creare il Portale Turistico Nazionale "Choose Italy" che non solo sarà la vetrina digitale con cui divulgare nel mondo i nostri beni turistici, artistici, monumentali, culturali, ambientali, eno-gastronomici, ma sarà anche punto di accesso unico per le prenotazioni allo scopo di favorire l'espansione dei flussi turistici dall'estero". |
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LA R&S INDIANA È UN CONCORRENTE SEMPRE PIÙ PERICOLOSO PER L'EUROPA, AFFERMA UNA RELAZIONE |
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Bruxelles, 12 luglio 2004 - Una relazione di recente pubblicazione ha identificato l'India come hub emergente per la R&s (ricerca e sviluppo) collaborativa e commissionata nello sviluppo dei farmaci, la biotecnologia e i prodotti chimici. La relazione della Ernst and Young afferma che, per assicurarsi concorrenza e opportunità, le aziende farmaceutiche indiane stanno adottando modelli industriali alternativi e passando dalla ricerca pilotata dall'industria all'attività industriale pilotata dalla ricerca. 'La posizione dell'India come protagonista nelle biotecnologie sta diventando sempre più importante, man mano che il paese aumenta la massa critica di specializzazione e capacità. Un'analisi degli eventi dell'anno mostra che le aziende biotecnologiche si stanno saldamente posizionando, i modelli industriali si vanno sviluppando e le capacità di commercializzazione sono in netto miglioramento', indica lo studio. La relazione della Ernst and Young fa seguito alla comunicazione della Commissione europea pubblicata il 16 giugno, che aveva sollecitato una maggiore collaborazione tra Ue e India in vari settori, compreso quello delle biotecnologie. 'Dopo gli Usa, l'Ue è il secondo paese al mondo per le attività di ricerca biotecnologica. Negli ultimi anni, la biotecnologia indiana ha fatto rapidi progressi. La prossima sfida sarà quella d'integrare con successo l'industria biotecnologica del paese nel sistema d'innovazione biotecnologica globale', ha segnalato la relazione della Commissione. Nei prossimi cinque anni, la nascente industria biotecnologica indiana dovrebbe registrare entrate per 5 milioni di dollari (4 milioni di euro) e creare oltre un milione di posti di lavoro, secondo il rapporto della Ernst & Young sui progressi nel 2004. 'Vista l'attuale tendenza dell'industria mondiale verso una sempre maggiore produttività, la collaborazione è la sola strada aperta a molte aziende europee e americane che debbono far fronte a forti limitazioni delle risorse disponibili. Grazie all'abbondanza di personale tecnico di alta qualità e basso costo, l'India sta diventando un'ottima scelta come partner', spiega Utkarsh Palnitkar, responsabile del settore industria delle scienze della salute presso la Ernst & Young India. Secondo la relazione, la situazione dell'industria farmaceutica è abbastanza simile: 'I paesi che ai più bassi costi di produzione possono unire un'adeguata protezione dei diritti di proprietà intellettuale sono in buona posizione per attirare le grandi aziende farmaceutiche, e l'India è un ottimo esempio'. Secondo le indicazioni, varie aziende farmaceutiche indiane si muovono adesso in modo indipendente sulla scena mondiale. Con un gruppo di chimici ben addestrati, un'eccellente serie di innovazioni e centri di produzione omologati dalla Food and Drug Administration americana, in India è possibile risparmiare dal 30 al 50%, sottolinea la relazione. In effetti, dall'India proviene il 20% di tutti i prodotti medicinali immessi sul mercato statunitense, una percentuale superiore a quella dei farmaci provenienti dalla Spagna, l'Italia, Israele o la Cina. |
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EUROBIO: NASCE UNA PIATTAFORMA TECNOLOGICA EUROPEA PER UNA CHIMICA SOSTENIBILE PILOTATA DALL'INDUSTRIA |
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Bruxelles, 12 luglio 2004 - La creazione di partenariati innovativi tra pubblico e privato nelle aree strategiche della ricerca, per mezzo delle cosiddette piattaforme tecnologiche, è una priorità dichiarata della Commissione; le ultime a prendervi parte sono le industrie chimiche e biotecnologiche. Europabio, l'associazione europea delle bioindustrie che ha recentemente assunto un ruolo guida nella creazione di partenariati tra pubblico e privato nella biotecnologia vegetale, si è ora alleata con il Cefic, il consiglio dell'industria chimica europea, per dar vita a una piattaforma tecnologica per una chimica sostenibile. Con l'appoggio della Direzione generale Ricerca della Commissione, le due organizzazioni hanno preparato un rapporto che spiega la logica alla base della nascita della piattaforma, e invitano tutti gl'interessati a parteciparvi attivamente. Il documento sottolinea che, anche se l'Europa è ancora leader mondiale nella produzione chimica, la quota di mercato mondiale che controlla è scesa dal 32% di dieci anni orsono al 28%. Il rapporto ne deduce che 'è urgente dare un impulso alla ricerca e all'innovazione chimica in Europa. È opportuno creare una piattaforma tecnologica europea per la chimica sostenibile, che galvanizzi e focalizzi la ricerca collaborativa, e le attività di sviluppo e innovazione legate all'industria chimica europea'. Secondo il punto di vista di Europabio e Cefic, la piattaforma tecnologica sarà pilotata dall'industria ma, al tempo stesso, cercherà partenariati strategici col mondo accademico, i centri di ricerca, le istituzioni finanziarie e i responsabili normativi, 'in modo da sostenere l'intero processo innovativo, dalla concezione al lancio del prodotto finale'. La piattaforma sarà in realtà formata da tre sottopiattaforme, ciascuna delle quali si concentrerà su un'area distinta e ritenuta cruciale per l'industria chimica europea: biotecnologia industriale (o 'bianca'); tecnologia dei materiali, progettazione delle reazioni e dei processi. Ogni sottopiattaforma svilupperà indipendentemente una visione strategica e un piano d'azione, mentre la piattaforma tecnologica come tale si occuperà dei problemi e degli ostacoli comuni (ad esempio: formazione e specializzazione, conoscenza e trasferimento tecnologico, infrastrutture, campagna di sensibilizzazione). Parlando in particolare della biotecnologia bianca, Johan Vanhemelrijck, segretario generale di Europabio, ha detto: 'Oggi noi riconosciamo che sono in atto varie rivoluzioni nella scienza della vita e che la biotecnologia può offrire un importante contributo per un'industria chimica sostenibile e competitiva. [...] Questa tecnologia sta dando una mano a migliorare la qualità della vita in una società sostenibile'. All'interno della piattaforma, un consiglio consultivo ad alto livello avrà la responsabilità di sviluppare una visione globale a lungo termine per una chimica sostenibile, incoraggiando il coordinamento tra le sottopiattaforme e fornendo un'interfaccia politica tra piattaforma e strutture pubbliche. La speranza è che la piattaforma tecnologica possa portare a innovazioni radicali nei prodotti e nei processi chimici, garantendo all'Europa la futura leadership nel settore e rendendo l'industria chimica più sostenibile, ecocompatibile e competitiva. Nel corso della conferenza stampa organizzata il 6 luglio a Bruxelles per presentare la piattaforma, il Commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha detto che la Commissione sostiene l'iniziativa e intende contribuire a renderne più facile l'implementazione. 'Il prossimo invito a presentare proposte nell'ambito del Sesto programma quadro prevede il finanziamento di alcune azioni della piattaforma tecnologica', ha aggiunto. 'Il lancio della piattaforma tecnologica per una chimica sostenibile rappresenta un'iniziativa pilota importante, sia per le sue finalità che per il contributo alla competitività europea', ha concluso Busquin. Infolink: http://www.Cefic-sustech.org/files/publications/etp_sustainable_chemistry.pdf |
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EURO GROWTH INDICATOR |
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Milano, 12 luglio 2004 - Euro-frame ha elaborato un Indicatore Anticipatore dell'Attività Economica per l'area dell'euro (Euro Growth Indicator); su commissione del Financial Times Group. L'obiettivo è quello di anticipare di due trimestri l'andamento del Pil dell'Uem rispetto alle statistiche ufficiali. L'indicatore è costruito sulla base di indicatori congiunturali, quali le inchieste relative all'industria, alle vendite, i tassi di interesse a breve termine, il tasso di cambio dell'euro verso il dollaro, i prezzi delle materie prime. Le previsioni dell'indicatore sono mensilmente pubblicate su Financial Times Deutschland, Financial Times e Les Echos.
8 luglio 2004, Euro Growth indicator (var. % sul trimestre corrispondente) | 2004Q1 | +1.4% | (Eurostat +1.3%) | 2004Q2 | +1.2% | (rivisto -0.1%) | 2004Q3 | +1.1% | (invariato) | |
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SOTTO ATTACCO LA DIRETTIVA DELL'UE SULLA BREVETTABILITÀ DEL SOFTWARE |
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Bruxelles, 12 luglio 2004 - La direttiva europea sulla brevettabilità del software, approvata dal Consiglio europeo Competitività del 18 maggio, sembra destinata ad essere ripensata dopo che la Camera bassa del Parlamento olandese ha approvato una mozione in cui si chiede al ministro dell'Economia, Laurens-jan Brinkhorst, di cambiare il voto del governo da favorevole a astensione. Anche i rappresentanti di altri paesi europei - in particolare Danimarca, Germania, Polonia e Portogallo - hanno affermato che i voti dei ministri nella riunione non erano un'indicazione fedele della posizione dei governi. La fronda politica è solo l'ultimo incidente di percorso nel conflitto che oppone grandi multinazionali, sostenitori della brevettabilità di prodotti che hanno richiesto grossi investimenti per la ricerca, e le Pmi di software, gli informatici e le strutture di ricerca, contrari alla brevettabilità del software perché a loro avviso ucciderebbe l'innovazione e spazzerebbe via molte piccole aziende europee. Con una decisione storica, il Parlamento olandese ha chiesto di cambiare il voto favorevole dato alla brevettabilità del software in Europa. Il Parlamento ha spiegato che credeva di stare votando una versione modificata della proposta originale avanzata dal Commissario comunitario per gli Affari interni Frits Bolkestein, nella quale erano incorporate le modifiche introdotte dal Parlamento europeo. La versione permetteva la brevettabilità delle invenzioni industriali, ma non del software puro. All'ultimo momento il Consiglio dei Ministri aveva però scartato questa versione ed avevo ripreso la proposta originale, che legalizza la brevettabilità del software. 'È un segnale politico che va oltre le frontiere olandesi. Ci auguriamo che altri paesi dell'Ue con perplessità simili ritirino il proprio sostegno alla proposta, lasciando solo una minoranza a sostenerla', ha detto Dieter Van Uytvanck, portavoce della fondazione olandese per una infrastruttura d'informazione libera. Anche nei parlamenti di altri paesi dell'Ue, inclusa la Germania, sono in effetti state presentate proposte per modificare il precedente voto favorevole. La nuova situazione potrebbe portare a una nuova votazione nel Consiglio Competitività per annullare la decisione precedente, rendendo dunque il software non brevettabile. Nell'attuale situazione, tuttavia, la direttiva, con gli emendamenti del Consiglio concordati in maggio, tornerà al Parlamento europeo in autunno per la seconda lettura, e, se approvata, diverrà di applicazione obbligatoria negli Stati membri. 'Appoggiamo la nuova direttiva dell'Ue così come approvata dal Consiglio Competitività, e ci auguriamo che venga approvata dal Parlamento europeo', ha detto Ruud Peters, capo della divisione proprietà intellettuale e standard della Philips. Ulteriori modifiche, ha aggiunto Peters, 'avrebbero forti conseguenze per tutte le aziende innovative europee e per l'economia europea in generale, e condurrebbero alla perdita di migliaia di posto di lavoro di alto livello nel settore R&s (Ricerca e sviluppo) in Europa'. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA E PHILIP MORRIS INTERNATIONAL FIRMANO UN ACCORDO DELLA DURATA DI 12 ANNI PER COMBATTERE IL CONTRABBANDO E LA CONTRAFFAZIONE DI SIGARETTE |
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Bruxelles, 12 luglio 2004 - La Commissione europea, dieci Stati membri dell’Unione europea e Philip Morris International (Pmi) hanno annunciato il 9 luglio la conclusione di un accordo pluriennale che prevede un sistema efficiente per combattere in futuro il contrabbando e la contraffazione di sigarette e che pone fine a tutte le controversie tra le parti in questo campo. Con questo accordo, Philip Morris International si impegna a collaborare con la Commissione europea, con il suo ufficio per la lotta antifrode (l’Olaf); e con le autorità responsabili dell’applicazione della legge, per contribuire alla lotta contro il contrabbando e contro il problema sempre più diffuso della contraffazione di sigarette. L’accordo contempla ingenti pagamenti da parte di Philip Morris International, i quali potrebbero ammontare all’incirca a 1,25 miliardi di dollari su un periodo di dodici anni. “Mi rallegro per la conclusione delle trattative su questo accordo importante che protegge gli interessi finanziari dell’Ue" ha dichiarato il Presidente della Commissione Romano Prodi. “Questo accordo rappresenta un grande passo avanti nella lotta al contrabbando ed alla contraffazione di sigarette,” ha dichiarato Michaele Schreyer, commissario responsabile del bilancio e della lotta antifrode. “Riteniamo che esso aumenterà la capacità della Commissione europea e degli Stati membri di combattere il commercio illegale di sigarette, che determina ogni anno la perdita di ingenti introiti fiscali e doganali. I prodotti di contrabbando e quelli contraffatti danneggiano tutti: i governi, i consumatori e le imprese operanti legalmente”, ha aggiunto. La lotta contro la contraffazione La Commissione e gli Stati membri dell’Ue ritengono che la lotta alla contraffazione e al contrabbando debba essere rafforzata e debba costituire una delle principali priorità per diverse ragioni. Una di queste è il fatto che, a causa della contraffazione di sigarette, la Comunità europea e gli Stati membri perdono attualmente centinaia di milioni di euro in termini di mancato pagamento di imposte. Inoltre, la contraffazione ed altre forme di contrabbando danno vita ad una catena di approvvigionamento parallela, che invade e mette in pericolo i canali di distribuzione legali e rappresenta una forma di concorrenza sleale per i prodotti autentici distribuiti attraverso canali legali. Se negli ultimi anni, l’incidenza del contrabbando di sigarette della Philip Morris si è notevolmente ridotta, nel corso dello stesso periodo la contraffazione di sigarette è diventata una minaccia sempre più grave per la Comunità europea e gli Stati membri. La Commissione ha pertanto annunciato la sua intenzione di rafforzare le misure esistenti in materia di lotta al commercio illegale di sigarette attraverso le azioni seguenti: maggiore determinazione nella conduzione di indagini sulla contraffazione delle sigarette, in stretta collaborazione con gli Stati membri e con le autorità responsabili dell’applicazione della legge nelle regioni più a rischio del mondo intero; interventi mirati, volti a mettere fine alla produzione di sigarette contraffatte, per impedirne l’introduzione nella Comunità europea; e registrazione e proseguimento dei sequestri di sigarette contraffatte nella Comunità europea al fine di identificare le fonti di tali prodotti e di raccogliere altre informazioni pertinenti. La lotta contro il contrabbando e il riciclaggio di denaro: conoscenza dei clienti, tracciabilità e rintracciabilità L’accordo presuppone l’impegno di tutte le parti e introduce procedure nuove e innovative per impedire che i prodotti di Philip Morris International vengano immessi nei canali del contrabbando in Europa e nel mondo intero. L’accordo odierno riflette una realtà di fatto: un accordo mediante il quale i principali produttori, come Philip Morris International, e i responsabili dell’applicazione della legge in Europa mettono in comune le loro risorse e coordinano maggiormente le loro azioni può contribuire notevolmente al successo della lotta contro il contrabbando e la contraffazione di sigarette. Oltre alla politica di conformità alle disposizioni fiscali già messa in atto da Philip Morris International, l’accordo contiene disposizioni rigorose, approvate da tutte le parti, che introducono un meccanismo per la prevenzione a lungo termine del contrabbando su vasta scala di sigarette Philip Morris autentiche nel mercato europeo. L’accordo impone a Philip Morris International di avvalersi del processo di controllo di cui è già dotata per selezionare e controllare i clienti, per migliorare la sua capacità in materia di tracciabilità e rintracciabilità di determinati imballaggi e per offrire maggiore sostegno alle autorità europee responsabili dell’applicazione della legge nella loro lotta contro il commercio illegale di sigarette. Ai termini dell’accordo, Philip Morris International acconsente a continuare a limitare i suoi volumi di vendita affinché restino in linea con la domanda del mercato. L’accordo incorpora inoltre le attuali politiche di Philip Morris International in materia di lotta al riciclaggio di denaro, integrandole in un quadro contrattuale globale. L’introduzione di sigarette di contrabbando nel territorio comunitario ha sempre rappresentato uno dei principali problemi per la Comunità europea, che ha quindi adottato misure energiche per combattere questo fenomeno. Grazie a queste misure negli ultimi anni si è registrata una riduzione dei quantitativi di sigarette di contrabbando immesse nel territorio dell’Ue. La Commissione europea ha constatato che accordi costruttivi, quale quello concluso con Philip Morris International, costituiscono uno strumento utile per risolvere questi problemi. L’iniziativa prevede procedure di ampia portata in materia di tracciabilità e rintracciabilità del prodotto, che permetteranno alle autorità responsabili dell’applicazione della legge di identificare più agevolmente il punto in cui i prodotti autentici vengono deviati dai canali di vendita autorizzati. Conformemente all’accordo, Philip Morris International indicherà su determinati imballaggi informazioni sul mercato previsto per la vendita al dettaglio, apporrà sulle stecche di sigarette etichette con codici a barre leggibili tramite lettore ottico e darà attuazione ad altre procedure utili per tracciare e localizzare i suoi prodotti. Questi obblighi, che rappresentano la prima grande iniziativa congiunta in materia di tracciabilità, sono conformi alle disposizioni della lotta contro il contrabbando della Convenzione quadro dell’Oms sul controllo del tabacco. I pagamenti previsti dall’accordo La Comunità europea e dieci Stati membri percepiranno ingenti somme per un certo numero di anni. L’importo dei pagamenti che Philip Morris International dovrà effettuare ai sensi dell’accordo varierà in funzione di una serie di fattori e potrebbe ammontare complessivamente a circa 1,25 miliardi di dollari. In base all’accordo, Philip Morris International ha inoltre acconsentito ad effettuare ulteriori pagamenti qualora, in futuro, vengano sequestrati nella Comunità europea quantitativi di suoi prodotti autentici superiori a quelli fissati. Tali pagamenti saranno effettuati indipendentemente da eventuali colpe o infrazioni di Philip Morris International. Se altri Stati membri, compresi i nuovi Stati membri, sottoscriveranno l’accordo, saranno anch’essi autorizzati a beneficiare di tali pagamenti. Fine delle controversie passate Accanto a queste disposizioni che guardano al futuro, l’accordo prevede anche la composizione di tutte le controversie passate relative al contrabbando di sigarette. In particolare, l’accordo mette inoltre fine a tutte le azioni legali che oppongono la Comunità europea e i dieci Stati membri a Philip Morris International in materia di contrabbando di sigarette. L’accordo mette inoltre fine alla causa intentata da Philip Morris International contro la Commissione europea, attualmente pendente in appello davanti alla Corte di giustizia europea. La Commissione resta disponibile a condurre discussioni con i produttori che siano disposti ad impegnare le risorse necessarie per rendere più efficace la lotta contro il commercio illegale dei loro prodotti e le attività criminali ad esso associate, come il riciclaggio di denaro. Spetta anche ai produttori lottare contro il commercio illegale dei loro prodotti. Questo accordo dovrebbe pertanto servire da modello per altre imprese produttrici di sigarette. |
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MELIORBANCA: 40 MILIONI DI EURO DAL LEASING |
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Milano, 12 luglio 2004 - Con riferimento alle recenti notizie di stampa, Meliorbanca informa che Sispa S.p.a., società controllata al 100%, ha stipulato un accordo per la cessione al Gruppo Magiste del contratto di leasing avente ad oggetto l’immobile sito a Milano in via Borromei 5. L’efficacia del contratto, che è già stato definito, è peraltro subordinata all’accettazione da parte della società di leasing contraente. L'operazione comporterà nel bilancio consolidato del Gruppo Meliorbanca una significativa plusvalenza lorda, pari a circa 40 milioni di euro. Meliorbanca comunica inoltre che, in considerazione delle complesse attività istruttorie attualmente in corso, legate al progetto in esame riguardante l’integrazione industriale con Unipol Banca Spa, renderà disponibile al pubblico la relazione semestrale entro settantacinque giorni dalla scadenza del primo semestre dell’esercizio 2004, ai sensi dell’art. 82 della Delibera Consob n.11971 del 14 maggio 1999, derogando alla pubblicazione della relazione trimestrale prevista per le società quotate nel segmento Star. |
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BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SPA (BMPS) E LA PKB PRIVATBANK AG (PKB): ACCORDO PER IL TRASFERIMENTO DA BMPS A PKB DELL’INTERO CAPITALE SOCIALE DELLA BANCA MONTE PASCHI (SUISSE) SA DI LUGANO. |
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Siena - Lugano, 12 luglio 2004 - La Banca Monte dei Paschi di Siena Spa (Bmps) e la Pkb Privatbank Ag (Pkb); banca interamente detenuta dal gruppo lussemburghese Cofi Sa, che controlla in Italia la Cassa Lombarda Spa di Milano, hanno raggiunto un accordo per il trasferimento da Bmps a Pkb dell’intero capitale sociale della Banca Monte Paschi (Suisse) Sa di Lugano. Banca Monte dei Paschi (Suisse) Sa è una banca di diritto svizzero, presente sulle piazze di Lugano e Ginevra e attiva dal 1992 nel settore del private banking. L’acquirente Pkb Privatbank Ag è una banca svizzera fondata nel 1958, specializzata nella gestione di patrimoni. Pkb ha la sua sede principale a Lugano e succursali a Ginevra e Zurigo. L’efficacia del contratto di compravendita, stipulato l’8 luglio, è sospensivamente condizionata all’ottenimento delle autorizzazioni della Commissione Federale delle Banche. |
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DELIBERATO AUMENTO GRATUITO DEL CAPITALE SOCIALE RISERVATO A DIPENDENTI DELLA BANCA |
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Roma, 12 luglio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi il 12 luglio a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha deliberato aumenti gratuiti del capitale sociale finalizzati all’assegnazione di azioni da destinare (come da accordi con le organizzazioni sindacali) a personale della Banca e di società del Gruppo Bnl come riconoscimento del premio aziendale per l’anno 2003 e a dipendenti della Banca che hanno maturato 25 anni di servizio effettivo. Sarà pertanto attribuito un totale di n. 28.545.584 azioni ordinarie, del valore nominale di 0,72 euro cadauna (godimento 1° gennaio 2004). Il capitale sociale di Bnl salirà dunque a 1.613.633.258,16 euro (suddiviso in 2.217.958.972 azioni ordinarie e 23.198.331 azioni di risparmio, tutte del valore nominale di 0,72 euro ciascuna). L’aumento di capitale avverrà con parziale utilizzo della speciale riserva costituita dall’Assemblea degli Azionisti con utili non distribuiti. Nella seduta , inoltre, il Cda ha attribuito la responsabilità della Direzione Finanziaria a Angelo Novati. |
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BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA E ASSOCIAZIONI CONSUMATORI: COMPLETATO L’ESAME DEI RECLAMI RELATIVI AI PIANI FINANZIARI TIPO MY WAY E FOR YOU E’ IL PRIMO CASO DI APPLICAZIONE COMPIUTA DI UNA PROCEDURA CONCILIATIVA TRA IL MONDO BANCARIO ITALIANO E QUELLO CONSUMERISTICO: ESAMINATI I 6.599 RECLAMI |
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Siena, 12 luglio 2004 - Con riferimento ai protocolli d’intesa firmati da Banca Mps con le Associazioni Consumatori iscritte all’apposito Albo del Ministero delle Attività Produttive (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Unione Nazionale Consumatori); riguardanti la realizzazione di Tavoli di Conciliazione per l’esame, caso per caso, dei ricorsi sui piani finanziari My-way e 4You, si rende noto che alla data del 31/5/2004 è stato completato l’esame dei reclami. Il 31/12/2003 era il termine ultimo per la presentazione delle istanze. La procedura conciliativa, attivata circa un anno fa dal Gruppo Mps e dalle Associazioni, era tesa a individuare e distinguere, a tutela dei Consumatori, i singoli casi effettivamente meritevoli di un totale o parziale accoglimento, sulla base del riscontro quanto più possibile oggettivo di problematiche legate alla fase di commercializzazione. A testimonianza dello sforzo profuso dal Gruppo Mps e dalle Associazioni dei Consumatori per addivenire nel più breve tempo possibile a una soluzione della vicenda, tra il 7 luglio 2003 e il 31 maggio 2004 si sono svolte 138 riunioni dei Tavoli di Conciliazione, con l’impiego di un numero significativo di risorse qualificate sia da parte delle Associazioni, sia del Gruppo Mps. Il lavoro svolto, che si qualifica per essere il primo esempio compiuto di applicazione di una procedura conciliativa tra il mondo bancario e le principali Associazioni dei Consumatori, consente di esprimere un giudizio positivo su questa esperienza. Alla data del 31/12/2003, termine ultimo per la presentazione dei reclami, le Associazioni dei Consumatori avevano inviato al Gruppo Mps 6.599 richieste. L’esito della procedura conciliativa è il seguente: nel 21% dei casi si è provveduto a formulare ai risparmiatori proposta di rimborso per un importo compreso tra l’80% e il 100% delle somme versate, oltre al totale abbuono degli oneri di attualizzazione previsti contrattualmente (cosiddetta ‘Fascia A’); nel 51% dei casi si è provveduto a formulare ai risparmiatori proposte di ristrutturazione dei piani finanziari, con effetto di riduzione della rata o della durata del piano sottoscritto; in alternativa si è offerta la possibilità di abbandonare i piani a partire dal sesto anno dalla data di sottoscrizione senza oneri di attualizzazione e con immediata riduzione del tasso di finanziamento; in alcuni casi è stato invece offerto un rimborso fino all’80% delle rate versate (cosiddetta ‘Fascia B’); nel 28% dei casi il reclamo è stato valutato non accoglibile. A conferma della qualità del lavoro svolto, la percentuale di accettazione da parte dei reclamanti delle proposte formulate dai Tavoli è superiore al 90%. |
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CONTINUA A CRESCERE LA COLLABORAZIONE TRA IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA E LA CATTOLICA ASSICURAZIONI: DA OGGI INSIEME NEL RAMO DANNI BPVN RILEVA QUOTA ECCEDENTE L’1% DEL CREBERG POSSEDUTO DA CATTOLICA |
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Verona, 12 luglio 2004 - Il Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara e il Gruppo Cattolica Assicurazioni, hanno dato avvio ad una iniziativa congiunta nella bancassicurazione danni attraverso la partecipazione al capitale di una compagnia danni del Gruppo Cattolica, ancora in fase di studio. L’operazione, subordinata all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni, prevede l’acquisizione, da parte del Banco, di una partecipazione paritetica nella società in oggetto, che verrà dedicata a tale area di business. Studi recenti hanno dimostrato come in Italia la bancassicurazione in questo settore sia poco sviluppata con una quota di appena l’1% mentre in altri paesi europei le quote di mercato risultano ben maggiori: la Germania esprime un indice del 5%, l’Olanda e la Francia un valore ancora maggiore pari all’8%. Esiste quindi un notevole potenziale di crescita per la nuova iniziativa comune nel cui ambito operativo trovano espressione diverse tipologie assicurative: Rc auto, incendio, furto responsabilità civile, infortuni, polizze malattie che vengono offerte esclusivamente al mercato dei privati e con una caratterizzazione peculiare ai partner bancari e assicurativo, una offerta cioè che si qualifica per un elevato livello di assistenza e consulenza personalizzata. Le sinergie industriali e distributive che Cattolica e Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara sono in grado di garantire, costituiscono le migliori premesse per il successo di una iniziativa che è volta al target privati e famiglie e mira a soddisfare una crescente domanda di copertura dei rischi e degli imprevisti di più diversa natura. Il Direttore Generale di Cattolica, Ezio Paolo Reggia, ha rilevato come “l’eccellente esperienza operativa che si è realizzata in Bpv Vita con il Banco Popolare di Verona e Novara in oltre cinque anni di proficuo lavoro congiunto è la migliore garanzia che tale positiva esperienza possa essere favorevolmente replicata nella nuova iniziativa, stante la consolidata collaborazione che esiste tra i due gruppi”. Inoltre nell’ambito del più generale processo di razionalizzazione delle proprie partecipazioni Cattolica, d’intesa con il Bpvn, ha inoltre deciso di riallineare la propria presenza nel capitale del Credito Bergamasco all’1% cedendo allo stesso Banco la parte eccedente tale limite, e cioè n. 3.940.878 azioni, al prezzo unitario di 18,28258 per azione per un ammontare complessivo di 72.049.404,00 euro. La partecipazione nel Creberg del Banco sale quindi a 87,72%. “Queste due ultime operazioni” dichiara l’Amministratore Delegato del Banco Popolare di Verona e Novara, Fabio Innocenzi, “sono la migliore conferma della qualità dei rapporti con il Gruppo Cattolica che trova espressione non solo nelle intese operative che vengono di volta in volta realizzate, ma soprattutto nelle iniziative comuni di tipo strategico." |
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CREDITO COOPERATIVO: DA ICCREA BANCA UNA NUOVA CARTOLARIZZAZIONE IN POOL PER 1.159 MILIONI DI EURO |
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Roma, 12 luglio 2004 - Iccrea Banca Spa, l'istituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo italiane (Bcc); società del Gruppo Bancario Iccrea, in qualità di arranger lancerà entro il mese di luglio una nuova operazione di cartolarizzazione in pool per 1.159 milioni di euro, alla quale partecipano 79 Banche di Credito Cooperativo. Per il sistema del Credito Cooperativo tutto ciò consente di reperire risorse finanziarie da impiegare a sostegno della crescita economica delle diverse comunità locali di cui le stesse Bcc sono espressione diretta. In questo senso, il ricorso alle cartolarizzazioni rappresenta uno strumento moderno idoneo a declinare su basi di sempre maggiore efficienza il ruolo di sostegno alle famiglie ed alle Pmi proprie della cooperazione mutualistica di credito. I titoli di debito emessi dalle Bcc (80 bond domestici di durata pari a 6 anni, con uno spread di 42 basis point sull'Euribor tre mesi) e sottoscritti inizialmente da Iccrea Banca, sono stati ceduti successivamente alla società veicolo – Credico Funding 2 S.r.l.– costituita ai sensi della Legge n.130 del 30 aprile 1999 “sulla cartolarizzazione dei crediti”. La transazione si perfezionerà con l'emissione di notes di tipo “soft bullet”, per un totale complessivo pari a 1.159,5 milioni di euro, distinte in 5 classi e scadenza prevista per maggio 2010. Particolare rilievo assume inoltre la valutazione della Classe A, con rating preliminare Aaa/aaa, formulata dalle Agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's, per un importo pari a 1.008,8 milioni di Euro, corrispondente all'87% del valore complessivo dei crediti cartolarizzati. Essa esprime, peraltro, una più alta percentuale di Aaa/aaa rispetto alla precedente operazione del 2002. A maggior tutela degli investitori, Iccrea Banca rispetto a Credico Funding S.r.l. Ha apportato evidenti miglioramenti introducendo, ad esempio, un sistema di ulteriore excess spread cash trapping. Una ulteriore particolarità è inoltre rappresentata dal c.D. “risk weighting” che, in accordo con le principali giurisdizioni europee, risulta essere pari al 20%. Il buon gradimento da parte delle agenzie di rating a tale operazione deriva dalla elevata qualità del lavoro svolto da Iccrea Banca e - di fatto - certifica la totale “affidabilità” complessiva riconosciuta al sistema delle Banche di Credito Cooperativo italiane. I titoli “Classe A” saranno, infine, offerti sul mercato dei capitali attraverso tre primarie banche internazionali: Bank of America, Calyon e Sg Corporate & Investment Banking. |
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PARTE FIDEURAM MULTIBRAND, L’OFFERTA DI FONDI MULTIBRAND DI BANCA FIDEURAM LANCIATO UN PIANO DI BORSE DI STUDIO PER LA CERTIFICAZIONE €FPA |
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Roma, 12 luglio 2004 – Da oggi Banca Fideuram, nell’ambito dell’offerta alla propria clientela, aprirà le porte del multibrand nel comparto dei fondi comuni d’investimento con il lancio di Fideuram Multibrand. Il nuovo servizio, che affiancherà nell’offerta i 13 fondi di Fideuram Investimenti Sgr e i 26 compartimenti dei fondi Fideuram lussemburghesi (Fonditalia e Isf); garantirà un’offerta iniziale aggiuntiva di oltre 130 comparti di fondi comuni di investimento e Sicav di alcune delle più importanti case d’investimento internazionali. Dai primi di luglio saranno infatti disponibili circa 80 comparti di Jp Morgan Fleming, a cui si aggiungeranno 40 comparti di Pictet Funds e 20 comparti di Goldman Sachs Asset Management. Dopo l’estate il numero dei fondi salirà oltre 300 per un totale di sette case d’investimento. Con Fideuram Multibrand Banca Fideuram amplia ulteriormente la gamma dei propri prodotti, offrendo ai clienti la possibilità di cogliere tutte le opportunità che i mercati mettono a disposizione attraverso una vasta selezione di proposte, anche in un’ottica di massima diversificazione del portafoglio. Attraverso il nuovo servizio, infatti, verrà assicurata un’ancor più articolata copertura dei mercati finanziari a livello geografico, valutario e settoriale e la possibilità di investire in stili di gestione diversi. Grazie a Fideuram Multibrand, inoltre, verrà ulteriormente valorizzato il ruolo di consulenza del private banker di Banca Fideuram che, nell’ambito di un’offerta in continua crescita, ha a disposizione una gamma ampia di prodotti fra i quali individuare quelli più adeguati a soddisfare le esigenze di investimento della clientela. Proprio in quest’ottica, Banca Fideuram ha recentemente confermato la volontà di investire nella crescita professionale dei propri private banker con il lancio di un piano di borse di studio per la qualificazione di €uropean Financial Adviser rilasciata da €Fpa (€uropean Financial Planning Association). La certificazione €Fpa garantisce, a livello europeo, lo sviluppo di standard elevati in tema di formazione, professionalità, etica e deontologia del ruolo del promotore finanziario. |
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ACCORDO FRA CREDITO COOPERATIVO E DIRECTA CONCLUSA UNA IMPORTANTE ALLEANZA SOCIETARIA NEL SETTORE DEL TRADING ONLINE (LA COMPRAVENDITA DI STRUMENTI FINANZIARI TRAMITE INTERNET) |
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Bolzano, 12 luglio 2004 - Con l'acquisizione del pacchetto di maggioranza di Trading Service srl, il credito cooperativo mette a segno un risultato importante nel campo dei servizi finanziari altamente specializzati, proseguendo così nella strategia di mettere a disposizione della clientela i migliori prodotti e servizi disponibili sul mercato. Cassa Centrale delle Casse Rurali del Trentino-bcc Nord Est spa, Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige spa e Phoenix Informatica Bancaria spa hanno acquisito il 75% della società Trading Service srl da Directa sim, assicurandosi in questo modo l'esclusiva nazionale per il credito cooperativo del prodotto software sviluppato da Directa e considerato leader indiscusso per affidabilità, semplicità d'uso e livello di innovazione tecnologica. Trading Service offrirà l’opportunità alle Casse Rurali del Trentino e Bcc del Nord Est e alle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige di utilizzare i servizi di Directa, uno dei principali attori sul mercato italiano e che già conta più di 60 banche aderenti (di cui 13 nel Trentino e 2 in Alto Adige). Directa ha saputo sviluppare un sistema potente ed efficace che, unito alla estrema flessibilità d’uso, ne fa uno dei prodotti più conosciuti ed utilizzati dai trader italiani. In particolare la più recente versione Pen Trader, presentata in maggio presso Borsa Italiana in occasione del Trading Expo, e attestata da Tim e Ibm quale unica nel suo genere al mondo, consente di ricevere le quotazioni, inviare e revocare ordini in Borsa in tempo reale con un semplice click da un computer palmare, utilizzando la rete cellulare gprs ed una interfaccia grafica esclusiva ed eccezionalmente intuitiva. La compagine sociale della Trading Service dopo il riassetto societario risulta composta per il 25% da Directa e per il 75% dalle Casse Centrali di Trento e Bolzano (32,5% ciascuna) e Phoenix Informatica Bancaria (10%). Essa sarà allargata ad altre realtà di riferimento, in particolare ci sono già in corso avanzate ipotesi con Cesve e Ibt, non escludendo peraltro altri soggetti del sistema credito cooperativo che fossero interessati. Trading Service, che già operava sul mercato come anello di congiunzione tra il prodotto di Directa e il sistema informativo del credito cooperativo, potrà così migliorare la qualità del servizio alla clientela nelle Casse Rurali trentine e del Nord-est e nelle Raiffeisen altoatesine, così come nelle altre Bcc italiane. "L'operazione - afferma il presidente di Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine e Bcc Nord Est Franco Senesi - mette in evidenza la sintonia fra le Casse Centrali sui servizi innovativi da offrire alla clientela, che in questo modo ha a disposizione quanto di meglio può esprimere il mercato". “Le Casse Raiffeisen hanno la possibilità di offrire questa soluzione informatica soprattutto ai trader esigenti. Questi sono coloro che effettuano spesso negoziazioni via internet. Chi effettua compravendite online ogni giorno viene definito come “heavy trader”. Questa nicchia è piccola ma interessante. Secondo una indagine di Borsa Italiana sono quasi tutti uomini, residenti per lo più nel Nord d’Italia, tra i 35 e i 44 anni, con un livello medio alto di scolarità e di reddito, lavoratori autonomi o imprenditori. Quasi sempre (78% dei casi) prendono le decisioni da soli, ma non sono digiuni di competenze finanziarie”, dice Michael Grüner, presidente della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige. "Siamo molto contenti ed anche onorati della coraggiosa scelta che le Casse Centrali del Nord Est e dell'Alto Adige hanno voluto fare scegliendo di utilizzare i nostri servizi anziché sviluppare autonomamente tale attività. Lo consideriamo un importante riconoscimento al lavoro svolto ed un impegno per fornire a tutti i nostri attuali clienti, e a quelli che lo diventeranno per il tramite di questo accordo, un sistema di trading ai massimi livelli qualitativi per tempestività, economicità ed affidabilità", dichiara Massimo Segre, Presidente di Directa. |
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L'AVVOCATO FRATTA PASINI PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LE BANCHE POPOLARI |
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Roma, 12 luglio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Anbp riunitosi l’8 luglio subito dopo l’Assemblea annuale delle Associate, ha eletto all’unanimità Giovanni Dr. Melazzini Piero Lav. Cav. Presidenti Vice Novara, Verona Popolare Banco Presidente Pasini, Fratta Carlo l’Avv. Dell’associazione. In precedenza l’Assemblea, su proposta del Presidente delle Banche Popolari Unite Cav. Del Lav. Emilio Zanetti, aveva acclamato il Presidente in scadenza Dott. Elio Faralli, Presidente Onorario dell’Associazione. |
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RONCÀ: LA BANCA POPOLARE DI VERONA INAUGURA NUOVO SPORTELLO |
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Verona, 12 luglio 2004 - Giovedì 8 lugliola Banca Popolare di Verona ha inaugurato un nuovo Sportello Distaccato della Filiale di Roncà La cerimonia, a cui è stata invitata tutta la cittadinanza, si è tenuta in Via Alpone, 2/l in località Terrossa di Roncà. All’evento era presente anche il Direttore Generale del Banco, Massimo Minolfi, che nel presentare l’iniziativa sottolinea: “Il nostro istituto di credito è fortemente radicato nei territori serviti e intende proseguire, in futuro, in questa direzione. Inaugurare un nuovo sportello o una nuova filiale, come capitato in questi giorni anche in altre zone, rappresenta per noi motivo di orgoglio e una sfida a fare sempre meglio. Il Banco Popolare di Verona e Novara contribuisce anche così alla crescita dell’economia e alla tutela dei piccoli risparmiatori, dando una mano concreta a imprenditori e famiglie: d’altronde la distribuzione capillare delle nostre filiali rappresenta il modo migliore per renderci ancora più vicini a loro”. |
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MARIO GHIRALDELLI PRESIDENTE ASSIOM.: PREVISIONI PER FINE AGOSTO 2004 MERCATI AZIONARI POSITIVI SIA IN USA CHE IN EUROPA, MOLRO BUONE LE ATTESE SUL GIAPPONE |
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Milano, 12 luglio 2004 - Il sondaggio viene effettuato attraverso un questionario proposto ai più di 1.400 Soci di Assiom che rappresentano uno spaccato molto significativo di chi opera quotidianamente sui mercati finanziari. Ad Assiom aderiscono infatti operatori italiani ed esteri appartenenti a Banche, Sim, Società Finanziarie, Società di Assicurazione ed aziende che svolgono attività sui mercati dei capitali. Mercati Azionari Positivi Sia In Usa Che In Europa. Tra gli operatori prevale ancora un moderato ottimismo. Il mercato azionario europeo (indice Eurostoxx 50) vede gli operatori per il 56% schierati in favore di un moderato rialzo e per il 32% orientati alla stabilità. Solo il 7% prevede un moderato ribasso. Anche il mercato italiano (indice Mib30) è visto sostanzialmente sulle stesse posizioni : la crescita è attesa dal 51% degli intervistati, la stabilità del 36% ed il moderato ribasso dal 7%. Sulla stessa linea le percentuali Usa, sia per l’ indice Dow Jones che per il Nasdaq per i quali le previsioni e di moderata crescita si attestano al 50% circa, mentre la stabilità è prevista dal 30% degli intervistati. Il mercato giapponese è connotato ancora da maggiore forza, il 14% degli operatori lo vede infatti in forte crescita ed il 41% in crescita moderata. Il parere degli operatori sembra quindi confermare che anche l’ avvio di una fase di tassi al rialzo, peraltro ampiamente previsto e con ulteriori attese di interventi della Fed possibili già per il mese di agosto, non si riflettono necessariamente in un andamento negativo delle borse. La prudenza è d’ obbligo ma il sentiment degli operatori è ancora ampiamente intonato al positivo. Mercati Obbligazionari In Flessione - Con i mercati azionari positivi, qualche punto lo perdono i mercati obbligazionari. Per il bund difatti il 51% degli operatori vede un moderarto ribasso ed il 32% la stabilità. Per i Treasury Usa le percentuali sono sostanzialmente allineate. Euro Incerto Nei Confronti Del Dollaro - Il 37% degli operatori Assiom vede l’ Euro in moderata flessione sul Dollaro Usa (rif. 1,2169); il 36% lo vede stabile ed il 25% in moderata crescita. Incertezza quindi e possibile volatilità dei valori Euro/dollaro nel prossimo mese. |
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QUINTIERI E TSUKAMOTO FIRMANO L'ACCORDO TRA ICE E JETRO OBIETTIVO: INVESTIMENTI DIRETTI ITALIA-GIAPPONE E JOINT VENTURES SUI MERCATI ESTERI |
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Milano, 12 luglio 2004 - Il presidente dell'Istituto nazionale per il Commercio Estero, Beniamino Quintieri e Hiroshi Tsukamoto, presidente del Jetro, hanno firmato un accordo per promuovere una più forte collaborazione reciproca. Il Giappone si presenta come un partner privilegiato per l'Italia in Asia: seconda economia mondiale per Pil, secondo reddito pro-capite tra i grandi Paesi Industrializzati, secondo più grande mercato dei beni di consumo al mondo. Ma, nello stesso tempo, produttore e grande esportatore di elettronica di consumo, automobili, macchinari. Due economie complementari, che hanno saputo - nonostante la distanza e le notevoli barriere culturali e linguistiche - integrarsi in un lungo processo di scambio. Dall'interscambio commerciale è necessario passare a forme di collaborazione che Ice e Jetro intendono sostenere: investimenti diretti, acquisizioni, tie-up, cessioni di tecnologia, joint projects su mercati terzi. |
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ACCORDO SVILUPPO ITALIA - ICE: NASCE "INVESTINITALY", IL REFERENTE UNICO PER GLI IMPRENDITORI ESTERI CHE VOGLIONO INVESTIRE IN ITALIA |
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Roma, 12 luglio 2004 - In occasione della seconda riunione dell'Advisory Board, il comitato strategico di livello internazionale convocato oggi a Napoli da Sviluppo Italia per fare il punto sull'attrazione degli investimenti esteri nel nostro Paese, è stato presentato il protocollo d'intesa siglato da Massimo Caputi, amministratore delegato di Sviluppo Italia (l'Agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa e l'attrazione di investimenti) e Beniamino Quintieri, Presidente dell'Ice (Istituto nazionale per il Commercio Estero); per rilanciare l'immagine del Paese come location attrattiva per gli imprenditori internazionali. Il protocollo prevede la nascita di "Investinitaly", il nuovo soggetto che, utilizzando le competenze, le risorse e le strutture di Ice e di Sviluppo Italia, rappresenterà per l'imprenditore estero il referente unico nazionale per la realizzazione di investimenti nel territorio italiano. "Investinitaly" è quindi una joint-venture istituzionale tra Sviluppo Italia e Ice che, così come già accade in altre realtà internazionali, si pone come unico punto di riferimento per le aziende alla ricerca di soluzioni vincenti per espandere in Italia il proprio business. "Investinitaly" diverrà così il biglietto da visita ufficiale con cui il nostro Paese promuoverà presso la comunità internazionale degli investitori i propri fattori di competitività per l'avvio di progetti di investimento. Molte le iniziative che saranno avviate a breve sotto il marchio "Investinitaly": elaborazione e attuazione di piani annuali contenenti obiettivi e azioni di promozione e comunicazione, creazione di un portale on line dal prossimo mese di settembre; attività di promozione all'estero attraverso le rispettive reti e strutture operative, creazione di una piattaforma comune che raccolga i dati relativi ai potenziali investitori. Sviluppo Italia, in particolare, sarà impegnata su tre fronti: innanzitutto, attraverso il proprio programma pluriennale di marketing territoriale, individuerà delle Aree Pilota che andranno a costituire il "Catalogo delle Opportunità Localizzative", uno strumento che sarà in grado di fornire on line all'investitore estero, le informazioni sui sistemi territoriali più convenienti dal punto di vista infrastrutturale, produttivo, amministrativo, finanziario e ambientale; contemporaneamente, attraverso la rete di professionisti denominata Investor Scouting Network (rete Isn); individuerà nei Paesi target come Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Stati Uniti, Giappone e Cina, imprenditori disposti ad investire sul nostro territorio (la rete di "scouting", che ha già avviato la propria operatività, è composta da professionisti specializzati in private equity, provenienti dal mondo finanziario e delle banche d'affari) infine, fornirà una serie di servizi come la valutazione preliminare e l'analisi di fattibilità dei progetti e accompagnerà l'investitore, orientandolo prima e dopo l'investimento. L'ice, all'interno del Progetto, realizzerà azioni di comunicazione per promuovere l'immagine dell'Italia all'estero, anche attraverso i Desk Investinitaly, gli uffici della propria rete estera (Los Angeles, New York, Montreal, Parigi, Londra, Amsterdam, Berlino, Mosca, Tokyo, Shangai e Dubai) che oltre a fornire supporto logistico alla rete Isn, svolgeranno attività di front office, con l'obiettivo di informare gli investitori sui servizi offerti e di comunicare a Sviluppo Italia eventuali manifestazioni di interesse dei singoli investitori. |
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EDISON: CONCLUSA CON SUCCESSO L’ EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DA 500 MILIONI DI EURO |
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Milano, 12 luglio 2004 - Edison Spa (Baa3 positive / Bbb+ stable) ha concluso il 9 luglio con successo il collocamento di un’emissione obbligazionaria a tasso variabile di ammontare complessivo pari a 500 milioni di euro. L’obbligazione ha una durata di 7 anni, paga una cedola trimestrale variabile di 60 punti base sopra il tasso dell’euribor a 3 mesi e offre un rendimento di 63 punti base. Il ruolo di Joint Lead Managers e Joint Bookrunners dell’operazione è stato svolto da Caboto, Hsbc, Morgan Stanley, Royal Bank of Scotland e Ubm. L’operazione si inquadra nella strategia di ottimizzazione del debito esistente tanto in termini di costo che di durata. I proventi del prestito verranno utilizzati per rifinanziare debito esistente, consolidare nel medio termine la raccolta allungando la vita media dell’indebitamento oltre i 4 anni. L’emissione, la cui domanda è stata superiore per più di tre volte all’ammontare offerto, consente inoltre di migliorare ulteriormente il profilo di liquidità del Gruppo, il cui indebitamento risulta completamente rifinanziato fino al 2006. L’emissione obbligazionaria è stata lanciata nell’ambito del programma Emtn di ammontare complessivo pari a 2 miliardi di euro, già realizzato per un importo pari a 700 milioni di euro, che è stato quotato presso la Borsa del Lussemburgo nel passato mese di Dicembre. Il successo dell’operazione è dimostrazione della ritrovata solidità finanziaria del Gruppo e soprattutto del gradimento degli investitori italiani ed esteri nei confronti dei piani di sviluppo futuri della Società che sono stati riconfermati ieri dal Presidente Umberto Quadrino nel corso di una conference call con gli investitori. Il Presidente ha ribadito i target di 14.000 Mw di capacità installata e di 17 miliardi di metri cubi di vendite di gas al 2008, per il raggiungimento dei quali saranno necessari investimenti nell’ordine di 3 miliardi di euro nel periodo 2004-2008. Il Presidente ha inoltre illustrato i miglioramenti nella struttura del debito in termini di composizione - il rapporto fra debito obbligazionario e debito bancario si attesta, dopo il prestito appena emesso, intorno al 60%-40% - e di allungamento delle scadenze (la vita media si estende a 4,3 anni). Le linee strategiche di sviluppo della società, i miglioramenti nelle performance operative ed economiche, il rafforzamento finanziario e l’ottimizzazione del debito sono stati riconosciuti anche dalle agenzie di rating attraverso l’upgrading a Bbb+ da parte di Standard and Poor’s e la revisione dell’outlook, da negative a positive, da parte di Moody’s avvenuti nei mesi scorsi. |
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EDISON ACQUISTA IL 25% DI ISE DA ILVA (GRUPPO RIVA) AL PREZZO DI 145 MILIONI DI EURO |
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Milano, 9 luglio 2004 – Edison ha acquistato il 9 luglio il 25% di Ise da Ilva (gruppo Riva) al prezzo di 145 milioni di euro, previa distribuzione di riserve da parte di Ise ai soci Ilva e Finel (60% Edison e 40% Edf International) per complessivi 260 milioni di euro, di cui 65 milioni in quota a Ilva. L’acquisto è avvenuto in contanti. Contestualmente al trasferimento, Ise e Ilva hanno definito le pregresse controversie tra loro in merito all’interpretazione e applicazione di alcune disposizioni contenute nel contratto tra le parti del 1993 e disciplinanti reciproche somministrazioni di utilities presso gli impianti di Taranto; inoltre, Ise e Ilva si sono impegnate a modificare e integrare il contratto in essere al fine di prevenire in futuro contrasti analoghi a quelli definiti. L’operazione è il primo passo del programma, già annunciato, di integrazione di Ise in Edison previo acquisto da parte di quest’ultima dell’ulteriore 75% da Finel. Il progetto di fusione sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione il 28 luglio prossimo. In tale data, il Cda esaminerà tra l’altro i risultati preliminari al 30 giugno 2004. |
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CARTASI: UTILE E FATTURATO IN CRESCITA |
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Milano, 12 luglio 2004 - Incremento dell’utile (6,8 mln di Euro contro i 6,6 mln di euro al 31 dicembre 2002) e del fatturato (911,5 mln/euro contro 895,9 mln/euro al 31/12/2002). Questi i principali risultati dell’esercizio 2003 di Cartasi S.p.a., la società che emette e gestisce la carta di credito più diffusa in Italia con una quota di mercato pari al 37% sulle carte di credito bancarie. Nel 2003 Cartasi ha gestito complessivamente 327,2 milioni di transazioni per un totale di 33 miliardi di euro. In termini di gestione delle carte, il 2003 ha fatto registrare una crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente, mentre dal punto di vista della tipologia di carte emesse si segnala il significativo incremento delle carte aziendali (+10,6%) e delle carte rivolte al segmento Premium (+6,8%). “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2003 – commenta Maurizio Cartocci, Amministratore Delegato di Cartasi – perché Cartasi è riuscita a confermare la propria leadership di mercato, nonostante un contesto economico difficile”. “Nel corso del 2003 – aggiunge Cartocci – ci siamo concentrati sul lancio di prodotti e servizi innovativi per cercare di rispondere ancora più puntualmente alle esigenze espresse dal mercato. In particolare, abbiamo sviluppato un programma di fidelizzazione rivolto ai Titolari – il Club ioSi – che a distanza di un anno dal lancio ha registrato oltre 150.000 adesioni”. Tra i prodotti-novità del 2003, Cartasi Choice, una carta di finanziamento con una doppia linea di credito - una per le spese di tutti i giorni e l’altra, rateale, per gli acquisti più importanti – e Cartasi Eura, la prepagata della gamma Cartasi rivolta ai giovani e a chi non è intestatario di un conto corrente. Da sottolineare, inoltre, l’introduzione di Everywhere, un innovativo servizio ‘mobile’ che permette di ottenere, via Sms, informazioni sulla carta (movimenti, disponibilità, saldo) e di effettuare con il cellulare una serie di operazioni dispositive. Il 2004 vede la Società ancora impegnata nel lancio di servizi innovativi. La novità più recente è costituita dall’Estratto conto on-line: un servizio riservato ai clienti registrati al Portale Titolari, che consente di interrompere l’invio degli estratti conto al domicilio e, quindi, di risparmiare i costi di stampa e spedizione. Cartasi inoltre si appresta, nei prossimi mesi, ad ampliare ulteriormente la propria offerta con prodotti rivolti a nuovi segmenti di mercato. |
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GRUPPO FONDIARIA-SAI E SWISS LIFE: NESSUNA JOINT-VENTURE NEL BUSINESS VITA IN ITALIA |
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Milano, 12 luglio 2004 - Il Gruppo Fondiaria-sai, in coerenza con il piano industriale, continua a perseguire le proprie strategie nei Rami Vita, confortato dai brillanti risultati registrati nel 1 ° trimestre 2004. In tale contesto, il Gruppo Fondiaria-sai ha valutato congiuntamente a Swiss Life l'inesistenza dei presupposti per realizzare la prospettata joint-venture nel business vita in Italia. |
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GRUPPO FONDIARIA-SAI E SWISS LIFE: NESSUNA JOINT-VENTURE NEL BUSINESS VITA IN ITALIA |
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Milano, 12 luglio 2004 - Il Gruppo Fondiaria-sai, in coerenza con il piano industriale, continua a perseguire le proprie strategie nei Rami Vita, confortato dai brillanti risultati registrati nel 1 ° trimestre 2004. In tale contesto, il Gruppo Fondiaria-sai ha valutato congiuntamente a Swiss Life l'inesistenza dei presupposti per realizzare la prospettata joint-venture nel business vita in Italia. |
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GRUPPO FONDIARIA-SAI E SWISS LIFE: NESSUNA JOINT-VENTURE NEL BUSINESS VITA IN ITALIA |
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Milano, 12 luglio 2004 - Il Gruppo Fondiaria-sai, in coerenza con il piano industriale, continua a perseguire le proprie strategie nei Rami Vita, confortato dai brillanti risultati registrati nel 1 ° trimestre 2004. In tale contesto, il Gruppo Fondiaria-sai ha valutato congiuntamente a Swiss Life l'inesistenza dei presupposti per realizzare la prospettata joint-venture nel business vita in Italia. |
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GRUPPO FONDIARIA-SAI E SWISS LIFE: NESSUNA JOINT-VENTURE NEL BUSINESS VITA IN ITALIA |
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Milano, 12 luglio 2004 - Il Gruppo Fondiaria-sai, in coerenza con il piano industriale, continua a perseguire le proprie strategie nei Rami Vita, confortato dai brillanti risultati registrati nel 1 ° trimestre 2004. In tale contesto, il Gruppo Fondiaria-sai ha valutato congiuntamente a Swiss Life l'inesistenza dei presupposti per realizzare la prospettata joint-venture nel business vita in Italia. |
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ACEA S.P.A : CONCLUSO IL COLLOCAMENTO DELLA SUA PRIMA EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DI 300 MILIONI DI EURO. |
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Roma, 12 luglio 2004 - Acea S.p.a. Ha concluso il 9 luglio il collocamento della sua prima emissione obbligazionaria, deliberata dal Cda dell’11 giugno, per un ammontare complessivo di 300 milioni di Euro. Fitch e Standard & Poor’s hanno assegnato rating “A” all’emissione. Il bond, che sarà quotato presso la Borsa del Lussemburgo, ha una durata di 10 anni, paga una cedola annua fissa del 4,875% ed è stata lanciato ad un prezzo di emissione e ri-offerta di 99,636, corrispondente ad un rendimento di 58 punti base sopra il mid-swap rate. Le obbligazioni sono state vendute ad investitori istituzionali in Italia, per il 17%, ed all’estero, per la rimanente parte, principalmente in Spagna e Portogallo, per il 25% e Regno Unito, per il 21%. Il ruolo di Joint Lead Manager e Bookrunner dell’operazione è stato svolto da Goldman Sachs, Hsbc ed Ubs. |
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ACEA S.P.A : CONCLUSO IL COLLOCAMENTO DELLA SUA PRIMA EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DI 300 MILIONI DI EURO. |
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Roma, 12 luglio 2004 - Acea S.p.a. Ha concluso il 9 luglio il collocamento della sua prima emissione obbligazionaria, deliberata dal Cda dell’11 giugno, per un ammontare complessivo di 300 milioni di Euro. Fitch e Standard & Poor’s hanno assegnato rating “A” all’emissione. Il bond, che sarà quotato presso la Borsa del Lussemburgo, ha una durata di 10 anni, paga una cedola annua fissa del 4,875% ed è stata lanciato ad un prezzo di emissione e ri-offerta di 99,636, corrispondente ad un rendimento di 58 punti base sopra il mid-swap rate. Le obbligazioni sono state vendute ad investitori istituzionali in Italia, per il 17%, ed all’estero, per la rimanente parte, principalmente in Spagna e Portogallo, per il 25% e Regno Unito, per il 21%. Il ruolo di Joint Lead Manager e Bookrunner dell’operazione è stato svolto da Goldman Sachs, Hsbc ed Ubs. |
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ACEA S.P.A : CONCLUSO IL COLLOCAMENTO DELLA SUA PRIMA EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DI 300 MILIONI DI EURO. |
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Roma, 12 luglio 2004 - Acea S.p.a. Ha concluso il 9 luglio il collocamento della sua prima emissione obbligazionaria, deliberata dal Cda dell’11 giugno, per un ammontare complessivo di 300 milioni di Euro. Fitch e Standard & Poor’s hanno assegnato rating “A” all’emissione. Il bond, che sarà quotato presso la Borsa del Lussemburgo, ha una durata di 10 anni, paga una cedola annua fissa del 4,875% ed è stata lanciato ad un prezzo di emissione e ri-offerta di 99,636, corrispondente ad un rendimento di 58 punti base sopra il mid-swap rate. Le obbligazioni sono state vendute ad investitori istituzionali in Italia, per il 17%, ed all’estero, per la rimanente parte, principalmente in Spagna e Portogallo, per il 25% e Regno Unito, per il 21%. Il ruolo di Joint Lead Manager e Bookrunner dell’operazione è stato svolto da Goldman Sachs, Hsbc ed Ubs. |
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ACEA S.P.A : CONCLUSO IL COLLOCAMENTO DELLA SUA PRIMA EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DI 300 MILIONI DI EURO. |
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Roma, 12 luglio 2004 - Acea S.p.a. Ha concluso il 9 luglio il collocamento della sua prima emissione obbligazionaria, deliberata dal Cda dell’11 giugno, per un ammontare complessivo di 300 milioni di Euro. Fitch e Standard & Poor’s hanno assegnato rating “A” all’emissione. Il bond, che sarà quotato presso la Borsa del Lussemburgo, ha una durata di 10 anni, paga una cedola annua fissa del 4,875% ed è stata lanciato ad un prezzo di emissione e ri-offerta di 99,636, corrispondente ad un rendimento di 58 punti base sopra il mid-swap rate. Le obbligazioni sono state vendute ad investitori istituzionali in Italia, per il 17%, ed all’estero, per la rimanente parte, principalmente in Spagna e Portogallo, per il 25% e Regno Unito, per il 21%. Il ruolo di Joint Lead Manager e Bookrunner dell’operazione è stato svolto da Goldman Sachs, Hsbc ed Ubs. |
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IL NORD MILANO AVVIA AZIONI CONCRETE PER PROMUOVERE LA RESPONSABILITÀ SOCIALE TRA LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE |
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Sesto San Giovanni, 12 luglio 2004 - Promuovere la responsabilità sociale tra le imprese, anche tra quelle di piccole e piccolissime dimensioni. Questa è la nuova sfida che il Nord Milano si è prefissato per diventare modello di riferimento in termini di qualità della vita e del lavoro, e aumentare così il suo vantaggio competitivo dal punto di vista produttivo e territoriale. Bic La Fucina, Associazione Imprenditori Nord Milano (Ainm); Agenzia Sviluppo Nord Milano (Asnm) e Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni - principali enti territoriali di riferimento per le imprese dei comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni – lavorano insieme per avviare strumenti e iniziative utili a promuovere e valorizzare tra artigiani e Pmi locali le buone pratiche sociali e ambientali. La responsabilità sociale di impresa (Corporate Social Responsability o Csr); voluta dalla Commissione Europea e ratificata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, implica "l'integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nella loro attività e nei rapporti con le parti interessate"; dai dipendenti ai soci, dai clienti ai fornitori, dalla comunità al territorio in cui operano. Sono in definitiva dei comportamenti che si trovano spesso nelle aziende ma che non sempre sono inseriti consapevolmente in una gestione aziendale orientata a rafforzare la competitività. In quest'ottica, oltre ad avviare un'intensa attività di informazione sulla Csr nel Nord Milano, i promotori stanno sviluppando una serie di progetti e di strumenti per supportare e incentivare le imprese impegnate in percorsi di responsabilità sociale. Uno di questi è il Mutuo Csr, creato dalla Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni per agevolare le piccole e medie imprese, le aziende artigiane e le cooperative nell'adozione di strumenti utili a misurare e sviluppare la propria responsabilità sociale. Il Mutuo Csr servirà a coprire i costi relativi alla realizzazione del bilancio sociale, del codice etico, delle certificazioni ambientale e di qualità, della formazione dedicata. La durata del prestito sarà di 24 mesi e l'importo massimo previsto di 30.000 € a un tasso di interesse indicizzato Euribor a 3 mesi più 1 punto INSERT INTO `envo_stories` (pn_catid, pn_aid, pn_title, pn_time, pn_hometext, pn_bodytext, pn_comments,pn_counter, pn_topic, pn_informant, pn_notes, pn_ihome, pn_themeoverride, pn_language, pn_withcomm, pn_format_type,875 per le imprese associate a Bic La Fucina, Associazione Imprenditori Nord Milano e Assolombarda). Questo strumento finanziario sarà presentato nell'ambito dell'incontro "Responsabilità sociale: un'opportunità per valorizzare le imprese, la comunità, il territorio", previsto il prossimo martedì 13 luglio (ore 18.00, Auditorium della Bcc, Viale Gramsci 194 di Sesto San Giovanni). L'incontro, organizzato da Bcc di Sesto e Bic La Fucina in collaborazione con Ainm e la società di consulenza di direzione Un-guru, specializzata in Csr, che illustrerà i vantaggi competitivi della Csr e quali sono gli strumenti marketing per valorizzare il potenziale delle aziende del Nord Milano che, spesso inconsapevolmente, hanno già adottato pratiche responsabili. L'evento sarà inoltre l'occasione per confrontarsi con altre realtà imprenditoriali locali che hanno già intrapreso questo percorso (Prosis, Autotrasporti Fraconti, Searching For). Parteciperanno all'incontro Maria Bonfanti, Presidente Bcc Sesto; Fabio Terragni, Amministratore Delegato Bic La Fucina; A. Daniele Iannotti, Amministratore Delegato Un-guru, Antonio Zambelli, Vicepresidente Ainm; Claudio Fraconti, Autotrasporti Fraconti, Vicepresidente Ainm; Alexander Miric, Searching For; Marco Ricci, Responsabile Area Affari Bcc Sesto. |
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L’ANDAMENTO DEL GRUPPO CIT MIGLIORE RISPETTO AL TREND DI MERCATO IL CDA CONVOCHERÀ UNA ASSEMBLEA DEI SOCI PER PROPORRE L’AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE FINO A 90 MIO DI EURO NOMINALI |
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Milano, 12 luglio 2004 - Il consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a., riunitosi l’8 giugno, ha affrontato e discusso gli argomenti dell’Ordine del Giorno, così come da convocazione del 5 Luglio 2004, e ha proceduto a deliberare nel merito così come sinteticamente di seguito enunciato: È stato approvato il verbale della seduta precedente del Consiglio di Amministrazione tenutasi in data 1° Luglio 2004 i cui contenuti essenziali sono già stati oggetto di comunicato stampa del 1° Luglio 2004. Il Consiglio ha inoltre preso atto: del subentro del sindaco supplente anziano Dott. Federico Diomeda per effetto della incompatibilità del sindaco Rag. Maurizio Passoni; della incompatibilità alla carica di Consigliere indipendente del Dott. Guido Cefalù. Il Consiglio ha pertanto conferito mandato al Presidente affinché proceda a convocare alla prima data utile l’Assemblea per l’integrazione del Collegio Sindacale, riservandosi nel contempo di valutare i curricula al fine di procedere nel più breve tempo alla cooptazione del Consigliere indipendente. Il Consiglio ha analizzato e preso atto dei dati aziendali al 31 Maggio 2004, che risultavano, limitatamente alla Cifra d’Affari, peraltro già diffusi da Cit Spa alle autorità ed al mercato attraverso i comunicati del 25 e 30 Giugno 2004: La Cifra d’Affari (valore del venduto) del Gruppo dal 01/01/2004 al 31/05/2004 si è attestata ad oltre 190 Mio Euro con una contrazione del 10% rispetto alla Cifra d’Affari dello stesso periodo dell’esercizio precedente. La contrazione della Cifra d’Affari si è registrata soprattutto nelle controllate Cit Voyages (Francia) Cit Viaggi (Italia) ed Italiatour (Italia) mentre per le restanti controllate il trend di Cifra d’Affari risulta in linea con le attese. I costi operativi del periodo esaminato (01/01/ - 31/05) risultano in linea con i costi dello stesso periodo dell’esercizio precedente mentre i costi del personale a parità di area di consolidamento (escluso Italiatour acquisita nel corso del mese di maggio 2003) risultano diminuiti del 16%. La marginalità lorda calcolata rispetto alla Cifra d’Affari passa dal 16,7% del periodo (01/01 – 31/05/2003) al 15,5% del periodo di esame (01/01/ - 31/05/2004) la diminuzione pari all’1,2% è in buona parte riconducibile alla contrazione delle commissioni sulla biglietteria aerea a seguito della nuova contrattualistica applicata dai vettori aerei a partire dal gennaio 2004. Nell’ambito dell’analisi dell’andamento aziendale al 31 Maggio 2004 il Consiglio ha inoltre preso atto della tendenza generale dei mercati turistici constatando che l’andamento del Gruppo risulta meno penalizzato rispetto all’andamento generale stesso. Il Consiglio di Amministrazione nell’ambito dell’analisi, tesa a definire le opportune integrazioni operative al piano industriale 2004-2008, approvato dal Comitato esecutivo della nostra società e sottoposto al Consiglio di amministrazione del 17 Maggio 2004, ha dato mandato al Comitato Esecutivo affinché con il supporto del management abbia a definire le integrazioni operative necessarie in coerenza con la situazione aziendale, affinché possano essere oggetto di delibera da parte del Consiglio di Amministrazione entro la data del 23 Luglio 2004. Il Consiglio ha preso atto: della struttura operativa aziendale, dell’organigramma di primo livello e delle figure professionali che risultano ancora da inserire in alcuni ruoli chiave (tra cui l’Investor Relator) e del fatto che sono in corso le opportune selezioni; degli sviluppi inerenti i Contratti di Programma e delle proposte relative alla rimodulazione temporale del percorso attuativo (Contratti di Programma già per altro oggetto di informativa all’interno del prospetto informativo). Il Consiglio di Amministrazione ha conferito mandato al Presidente per la convocazione di una Assemblea dei Soci nei tempi più brevi e comunque entro e non oltre il 15 settembre 2004 al fine di sottoporre alla stessa una proposta di aumento di capitale dai nominali Euro 51.700.000 attuali fino a nominali Euro 90.000.000. Infine, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto con soddisfazione, della comunicazione ricevuta dal socio Abaxbank S.p.a., tesa a smentire il contenuto dell’articolo apparso su un quotidiano in data 7 luglio 2004 e della confermata mancanza di fondamento delle formulazioni dell’articolo stesso, riservandosi di valutare eventuale mandato ai legali della Società per porre in essere al caso, tutte le più idonee azioni a tutela della Società e dell’interesse degli azionisti. |
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CIT: SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO PER LA VENDITA DI SACCA SESSOLA (VENEZIA) |
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Milano, 12 luglio 2004 – Il Consigliere con delega alla direzione generale operativa Pasquale Giacobbe informa che Il 9 luglio alle ore 18,00 ha ricevuto la comunicazione formale da parte di Progetto Venezia S.p.a., che alle ore 17,00 a Parigi presso gli uffici di Accor è stato sottoscritto il contratto definitivo per la cessione di Progetto Venezia (società proprietaria del compendio immobiliare alberghiero “Isola di Sacca Sessola”) alla società rappresentata dal signor Reda Al Ayan. Il corrispettivo di cessione è stato pari ad un “enterprise value” di 95 milioni di Euro. Accor Sofitel avrà la gestione del “resort”. Nell’esprimere la propria soddisfazione per la conclusione positiva di questa operazione, il Consigliere con delega Giacobbe ha espresso vivo ringraziamento per il fattivo contributo dato da Accor alla soluzione felice dell’operazione. Il Consigliere con delega Giacobbe informa inoltre, di aver ricevuto da parte di Alitalia, la conferma della sottoscrizione della propria quota di aumento di capitale in Italiatour S.p.a. E pertanto Alitalia continuerà a far parte della compagine azionaria di Italiatour S.p.a. (partecipata per il restante 80% da Cit S.p.a.). |
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MEDIASET- PUBLIESPARA: RECORD STORICO DEI RICAVI CON UNA CRESCITA NEL PRIMO SEMESTRE 2004 DEL 24,6% |
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Milano, 12 luglio 2004 - L’area delle Iniziative Speciali ha segnato una crescita nel primo semestre del 43% rispetto allo stesso periodo del 2003 e rappresenta il 12,1% del fatturato complessivo. Publimedia Gestión, controllata da Publiespana, nei primi sei mesi dell’anno cresce del 30,2%Madrid, 9 luglio 2004.- Publiespana ha registrato una crescita dei ricavi del 21,2% nel primo trimestre e del 27,3% nel secondo trimestre 2004. Grazie a questi risultati la concessionaria esclusiva di Telecinco ha raggiunto nei primi sei mesi del 2004 il record storico di fatturato con una crescita del 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Crescita Fatturato Publiespara 2004 | | I trimestre’04 vs. I trimestre ‘03 | Ii trimestre ’04 vs. Ii trimestre ‘03 | I semestre’04 vs. I semestre’03 | Publiespara | 21,2% | +27,3% | +24,6% | Iniziative Speciali | 37,2% | +46,8% | +43,0% | La crescita dei ricavi è stata ottenuta grazie all’ottimizzazione degli spazi pubblicitari, al maggior numero di Grp legati ai buoni risultati d’ascolto, al recupero dei prezzi della pubblicità, al lancio di nuovi prodotti e all’incremento del fatturato dell’area Iniziative Speciali che nel primo semestre costituisce il 12,1% del fatturato complessivo. Iiniziative Speciali - 43% di crescita nel primo semestre L’area Iniziative Speciali di Publiespana ha ottenuto nel primo trimestre dell’anno un incremento del 37,2%. Nel secondo trimestre questo risultato è salito di circa 10 punti (+46,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo semestre 2004 l’Area Iniziative Speciali segna una crescita pari al 43% rispetto al primo semestre 2003. Publimedia Gestión cresce del 30,2% nel primo semestre Publimedia Gestión, la controllata di Publiespana dedicata alla raccolta pubblicitaria sui mezzi new media del gruppo Telecinco, ha ottenuto nei primi sei mesi dell’esercizio in corso un incremento dei ricavi del 30,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. |
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MEDIASET- PUBLIESPARA: RECORD STORICO DEI RICAVI CON UNA CRESCITA NEL PRIMO SEMESTRE 2004 DEL 24,6% |
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Milano, 12 luglio 2004 - L’area delle Iniziative Speciali ha segnato una crescita nel primo semestre del 43% rispetto allo stesso periodo del 2003 e rappresenta il 12,1% del fatturato complessivo. Publimedia Gestión, controllata da Publiespana, nei primi sei mesi dell’anno cresce del 30,2%Madrid, 9 luglio 2004.- Publiespana ha registrato una crescita dei ricavi del 21,2% nel primo trimestre e del 27,3% nel secondo trimestre 2004. Grazie a questi risultati la concessionaria esclusiva di Telecinco ha raggiunto nei primi sei mesi del 2004 il record storico di fatturato con una crescita del 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Crescita Fatturato Publiespara 2004 | | I trimestre’04 vs. I trimestre ‘03 | Ii trimestre ’04 vs. Ii trimestre ‘03 | I semestre’04 vs. I semestre’03 | Publiespara | 21,2% | +27,3% | +24,6% | Iniziative Speciali | 37,2% | +46,8% | +43,0% | La crescita dei ricavi è stata ottenuta grazie all’ottimizzazione degli spazi pubblicitari, al maggior numero di Grp legati ai buoni risultati d’ascolto, al recupero dei prezzi della pubblicità, al lancio di nuovi prodotti e all’incremento del fatturato dell’area Iniziative Speciali che nel primo semestre costituisce il 12,1% del fatturato complessivo. Iiniziative Speciali - 43% di crescita nel primo semestre L’area Iniziative Speciali di Publiespana ha ottenuto nel primo trimestre dell’anno un incremento del 37,2%. Nel secondo trimestre questo risultato è salito di circa 10 punti (+46,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo semestre 2004 l’Area Iniziative Speciali segna una crescita pari al 43% rispetto al primo semestre 2003. Publimedia Gestión cresce del 30,2% nel primo semestre Publimedia Gestión, la controllata di Publiespana dedicata alla raccolta pubblicitaria sui mezzi new media del gruppo Telecinco, ha ottenuto nei primi sei mesi dell’esercizio in corso un incremento dei ricavi del 30,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. |
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MEDIASET- PUBLIESPARA: RECORD STORICO DEI RICAVI CON UNA CRESCITA NEL PRIMO SEMESTRE 2004 DEL 24,6% |
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Milano, 12 luglio 2004 - L’area delle Iniziative Speciali ha segnato una crescita nel primo semestre del 43% rispetto allo stesso periodo del 2003 e rappresenta il 12,1% del fatturato complessivo. Publimedia Gestión, controllata da Publiespana, nei primi sei mesi dell’anno cresce del 30,2%Madrid, 9 luglio 2004.- Publiespana ha registrato una crescita dei ricavi del 21,2% nel primo trimestre e del 27,3% nel secondo trimestre 2004. Grazie a questi risultati la concessionaria esclusiva di Telecinco ha raggiunto nei primi sei mesi del 2004 il record storico di fatturato con una crescita del 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Crescita Fatturato Publiespara 2004 | | I trimestre’04 vs. I trimestre ‘03 | Ii trimestre ’04 vs. Ii trimestre ‘03 | I semestre’04 vs. I semestre’03 | Publiespara | 21,2% | +27,3% | +24,6% | Iniziative Speciali | 37,2% | +46,8% | +43,0% | La crescita dei ricavi è stata ottenuta grazie all’ottimizzazione degli spazi pubblicitari, al maggior numero di Grp legati ai buoni risultati d’ascolto, al recupero dei prezzi della pubblicità, al lancio di nuovi prodotti e all’incremento del fatturato dell’area Iniziative Speciali che nel primo semestre costituisce il 12,1% del fatturato complessivo. Iiniziative Speciali - 43% di crescita nel primo semestre L’area Iniziative Speciali di Publiespana ha ottenuto nel primo trimestre dell’anno un incremento del 37,2%. Nel secondo trimestre questo risultato è salito di circa 10 punti (+46,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo semestre 2004 l’Area Iniziative Speciali segna una crescita pari al 43% rispetto al primo semestre 2003. Publimedia Gestión cresce del 30,2% nel primo semestre Publimedia Gestión, la controllata di Publiespana dedicata alla raccolta pubblicitaria sui mezzi new media del gruppo Telecinco, ha ottenuto nei primi sei mesi dell’esercizio in corso un incremento dei ricavi del 30,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. |
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MEDIASET- PUBLIESPARA: RECORD STORICO DEI RICAVI CON UNA CRESCITA NEL PRIMO SEMESTRE 2004 DEL 24,6% |
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Milano, 12 luglio 2004 - L’area delle Iniziative Speciali ha segnato una crescita nel primo semestre del 43% rispetto allo stesso periodo del 2003 e rappresenta il 12,1% del fatturato complessivo. Publimedia Gestión, controllata da Publiespana, nei primi sei mesi dell’anno cresce del 30,2%Madrid, 9 luglio 2004.- Publiespana ha registrato una crescita dei ricavi del 21,2% nel primo trimestre e del 27,3% nel secondo trimestre 2004. Grazie a questi risultati la concessionaria esclusiva di Telecinco ha raggiunto nei primi sei mesi del 2004 il record storico di fatturato con una crescita del 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Crescita Fatturato Publiespara 2004 | | I trimestre’04 vs. I trimestre ‘03 | Ii trimestre ’04 vs. Ii trimestre ‘03 | I semestre’04 vs. I semestre’03 | Publiespara | 21,2% | +27,3% | +24,6% | Iniziative Speciali | 37,2% | +46,8% | +43,0% | La crescita dei ricavi è stata ottenuta grazie all’ottimizzazione degli spazi pubblicitari, al maggior numero di Grp legati ai buoni risultati d’ascolto, al recupero dei prezzi della pubblicità, al lancio di nuovi prodotti e all’incremento del fatturato dell’area Iniziative Speciali che nel primo semestre costituisce il 12,1% del fatturato complessivo. Iiniziative Speciali - 43% di crescita nel primo semestre L’area Iniziative Speciali di Publiespana ha ottenuto nel primo trimestre dell’anno un incremento del 37,2%. Nel secondo trimestre questo risultato è salito di circa 10 punti (+46,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo semestre 2004 l’Area Iniziative Speciali segna una crescita pari al 43% rispetto al primo semestre 2003. Publimedia Gestión cresce del 30,2% nel primo semestre Publimedia Gestión, la controllata di Publiespana dedicata alla raccolta pubblicitaria sui mezzi new media del gruppo Telecinco, ha ottenuto nei primi sei mesi dell’esercizio in corso un incremento dei ricavi del 30,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. |
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APPUNTAMENTI SOCIETARI DI SAECO |
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Gaggio Montano (Bologna); 12 Luglio 2004 - In merito ai prossimi appuntamenti societari, la Saeco International Group S.p.a. Rende noto che è in data 27 luglio, in prima convocazione ed il 28 luglio in seconda convocazione, è indetta l’assemblea ordinaria della Società con all’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio al 31 marzo 2004. Inoltre che è stata ipotizzata per la seconda settimana di agosto un C.d.a. Per l’approvazione dei dati trimestrali al 30 giugno 2004. Al termine dell’Opa residuale le azioni di Saeco, ai sensi dell’art. 2.5.1., comma 5, del Regolamento di Borsa Italiana S.p.a., saranno revocate e pertanto verranno meno gli obblighi previsti per le società quotate e quindi la necessità di comunicare un calendario degli eventi societari successivi a tale evento ( revoca quotazione). |
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APPUNTAMENTI SOCIETARI DI SAECO |
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Gaggio Montano (Bologna); 12 Luglio 2004 - In merito ai prossimi appuntamenti societari, la Saeco International Group S.p.a. Rende noto che è in data 27 luglio, in prima convocazione ed il 28 luglio in seconda convocazione, è indetta l’assemblea ordinaria della Società con all’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio al 31 marzo 2004. Inoltre che è stata ipotizzata per la seconda settimana di agosto un C.d.a. Per l’approvazione dei dati trimestrali al 30 giugno 2004. Al termine dell’Opa residuale le azioni di Saeco, ai sensi dell’art. 2.5.1., comma 5, del Regolamento di Borsa Italiana S.p.a., saranno revocate e pertanto verranno meno gli obblighi previsti per le società quotate e quindi la necessità di comunicare un calendario degli eventi societari successivi a tale evento ( revoca quotazione). |
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Gaggio Montano (Bologna); 12 Luglio 2004 - In merito ai prossimi appuntamenti societari, la Saeco International Group S.p.a. Rende noto che è in data 27 luglio, in prima convocazione ed il 28 luglio in seconda convocazione, è indetta l’assemblea ordinaria della Società con all’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio al 31 marzo 2004. Inoltre che è stata ipotizzata per la seconda settimana di agosto un C.d.a. Per l’approvazione dei dati trimestrali al 30 giugno 2004. Al termine dell’Opa residuale le azioni di Saeco, ai sensi dell’art. 2.5.1., comma 5, del Regolamento di Borsa Italiana S.p.a., saranno revocate e pertanto verranno meno gli obblighi previsti per le società quotate e quindi la necessità di comunicare un calendario degli eventi societari successivi a tale evento ( revoca quotazione). |
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APPUNTAMENTI SOCIETARI DI SAECO |
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Gaggio Montano (Bologna); 12 Luglio 2004 - In merito ai prossimi appuntamenti societari, la Saeco International Group S.p.a. Rende noto che è in data 27 luglio, in prima convocazione ed il 28 luglio in seconda convocazione, è indetta l’assemblea ordinaria della Società con all’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio al 31 marzo 2004. Inoltre che è stata ipotizzata per la seconda settimana di agosto un C.d.a. Per l’approvazione dei dati trimestrali al 30 giugno 2004. Al termine dell’Opa residuale le azioni di Saeco, ai sensi dell’art. 2.5.1., comma 5, del Regolamento di Borsa Italiana S.p.a., saranno revocate e pertanto verranno meno gli obblighi previsti per le società quotate e quindi la necessità di comunicare un calendario degli eventi societari successivi a tale evento ( revoca quotazione). |
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PRIMA INDUSTRIE E SALVAGNINI: ACCORDO DI COLLABORAZIONE IN AMBITO RICERCA & SVILUPPO E COMMERCIALE |
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Torino, 12 luglio 2004 - Prima Industrie S.p.a. E Salvagnini B.v. Hanno sottoscritto l’8 luglio un Memorandum of Understanding ai fini di collaborare nella progettazione e distribuzione dei prodotti, con l’obiettivo di migliorare in modo significativo il livello tecnologico degli stessi e di mettere a disposizione dei propri clienti in tutto il mondo una più ampia gamma di strumenti di produzione. Prima Industrie e Salvagnini collaboreranno in modo sinergico nella Ricerca & Sviluppo per consentire ad entrambe le società di mantenere la propria leadership nei rispettivi mercati e per fornire efficacemente alla clientela prodotti di alta qualità e ad elevato contenuto tecnologico. Le due Società sono presenti con proprie reti di vendita, applicazioni ed assistenza clienti negli Stati Uniti, Giappone, Germania, Italia, Francia, U.k., Spagna, Olanda, Svezia, Cina e Corea. La collaborazione nell’ambito delle reti distributive prevede che le rispettive filiali, gli uffici distaccati, i distributori e gli agenti in tutto il mondo promuovano le linee di prodotto di entrambe le aziende. L’accordo sottoscritto sarà rafforzato dalla nomina del C.e.o. Di ciascuna società quale membro del Consiglio di Amministrazione della controparte. |
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TENARIS: LA COMMISSIONE EUROPEA SANZIONA OTTO PRODUTTORI INTERNAZIONALI DI TUBI DI ACCIAIO |
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Lussemburgo, 12 luglio 2004 - Tenaris S.a. , annuncia che il Tribunale di primo grado delle Comunità Europee ha confermato la decisione della Commissione Europea dell’8 dicembre del 1999 di sanzionare otto produttori internazionali di tubi di acciaio, compresa la propria controllata italiana Dalmine S.p.a., per la violazione delle norme Europee sulla difesa della concorrenza. Secondo la decisione del Tribunale, Dalmine dovrà pagare una multa di Euro 10,1 milioni. Considerando che le violazioni che hanno dato origine alla sanzione sono avvenute prima dell’acquisizione di Dalmine da parte di Tenaris nel 1996, il precedente proprietario, che potrebbe richiedere a Dalmine di fare ricorso, ha riconosciuto la propria responsabilità ed è tenuto a pagare 84,1% della multa. Dalmine Spa dovrà quindi pagare la quota di sua competenza, pari al 15,9%, importo che era peraltro già stato accantonato in bilancio sin dal 1999. Tenaris è leader nella produzione di tubi di acciaio senza saldatura e nella fornitura di servizi di movimentazione, stoccaggio e commercializzazione di tubi destinati all'industria petrolifera e del gas, dell'energia e all'industria meccanica, e uno dei principali fornitori di tubi di acciaio saldati per gasdotti in Sudamerica. Costituita in Lussemburgo, Tenaris ha impianti produttivi in Argentina, Brasile, Canada, Italia, Giappone, Messico e Venezuela ed una rete di centri di servizio presenti in oltre 20 paesi. |
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TENARIS E SIDOR COMPLETANO L’ACQUISIZIONE DI UNO STABILIMENTO VENEZUELANO DI HBI |
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Lussemburgo, 12 luglio 2004 - Tenaris S.a. In seguito al suo comunicato del 27 aprile 2004, annuncia che il 9 luglio, insieme a Sidor, un produttore di acciaio venezuelano in cui Tenaris ha una partecipazione indiretta, ha completato l’acquisizione da Posven di un impianto industriale per la produzione di hot briquette iron , o Hbi (tavolette di minerale di ferro) a Ciudad Guayana, Venezuela. L’acquisizione è stata fatta da Materiales Siderurgicas Masisa S.a., una società costituita in Venezuela attualmente detenuta da Tenaris per il 50,2% e da Sidor per il restante 49,8%, per un importo di Usd 120 milioni. L’impianto che possiede una capacità produttiva annua di 1,5 milioni di tonnellate di Hbi e che fu costruito da Raytheon Engineers & Constructors utilizzando tecnologia sviluppata da Hylsamex, un produttore di acciaio messicano, è rimasto chiuso dal 2000 poco tempo dopo la sua entrata in funzione. Tenaris è leader nella produzione di tubi di acciaio senza saldatura e nella fornitura di servizi di movimentazione, stoccaggio e commercializzazione di tubi destinati all'industria petrolifera e del gas, dell'energia e all'industria meccanica, e uno dei principali fornitori di tubi di acciaio saldati per gasdotti in Sudamerica. Costituita in Lussemburgo, Tenaris ha impianti produttivi in Argentina, Brasile, Canada, Italia, Giappone, Messico e Venezuela ed una rete di centri di servizio presenti in oltre 20 paesi. |
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TENARIS E SIDOR COMPLETANO L’ACQUISIZIONE DI UNO STABILIMENTO VENEZUELANO DI HBI |
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Lussemburgo, 12 luglio 2004 - Tenaris S.a. In seguito al suo comunicato del 27 aprile 2004, annuncia che il 9 luglio, insieme a Sidor, un produttore di acciaio venezuelano in cui Tenaris ha una partecipazione indiretta, ha completato l’acquisizione da Posven di un impianto industriale per la produzione di hot briquette iron , o Hbi (tavolette di minerale di ferro) a Ciudad Guayana, Venezuela. L’acquisizione è stata fatta da Materiales Siderurgicas Masisa S.a., una società costituita in Venezuela attualmente detenuta da Tenaris per il 50,2% e da Sidor per il restante 49,8%, per un importo di Usd 120 milioni. L’impianto che possiede una capacità produttiva annua di 1,5 milioni di tonnellate di Hbi e che fu costruito da Raytheon Engineers & Constructors utilizzando tecnologia sviluppata da Hylsamex, un produttore di acciaio messicano, è rimasto chiuso dal 2000 poco tempo dopo la sua entrata in funzione. Tenaris è leader nella produzione di tubi di acciaio senza saldatura e nella fornitura di servizi di movimentazione, stoccaggio e commercializzazione di tubi destinati all'industria petrolifera e del gas, dell'energia e all'industria meccanica, e uno dei principali fornitori di tubi di acciaio saldati per gasdotti in Sudamerica. Costituita in Lussemburgo, Tenaris ha impianti produttivi in Argentina, Brasile, Canada, Italia, Giappone, Messico e Venezuela ed una rete di centri di servizio presenti in oltre 20 paesi. |
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TENARIS E SIDOR COMPLETANO L’ACQUISIZIONE DI UNO STABILIMENTO VENEZUELANO DI HBI |
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Lussemburgo, 12 luglio 2004 - Tenaris S.a. In seguito al suo comunicato del 27 aprile 2004, annuncia che il 9 luglio, insieme a Sidor, un produttore di acciaio venezuelano in cui Tenaris ha una partecipazione indiretta, ha completato l’acquisizione da Posven di un impianto industriale per la produzione di hot briquette iron , o Hbi (tavolette di minerale di ferro) a Ciudad Guayana, Venezuela. L’acquisizione è stata fatta da Materiales Siderurgicas Masisa S.a., una società costituita in Venezuela attualmente detenuta da Tenaris per il 50,2% e da Sidor per il restante 49,8%, per un importo di Usd 120 milioni. L’impianto che possiede una capacità produttiva annua di 1,5 milioni di tonnellate di Hbi e che fu costruito da Raytheon Engineers & Constructors utilizzando tecnologia sviluppata da Hylsamex, un produttore di acciaio messicano, è rimasto chiuso dal 2000 poco tempo dopo la sua entrata in funzione. Tenaris è leader nella produzione di tubi di acciaio senza saldatura e nella fornitura di servizi di movimentazione, stoccaggio e commercializzazione di tubi destinati all'industria petrolifera e del gas, dell'energia e all'industria meccanica, e uno dei principali fornitori di tubi di acciaio saldati per gasdotti in Sudamerica. Costituita in Lussemburgo, Tenaris ha impianti produttivi in Argentina, Brasile, Canada, Italia, Giappone, Messico e Venezuela ed una rete di centri di servizio presenti in oltre 20 paesi. |
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TENARIS E SIDOR COMPLETANO L’ACQUISIZIONE DI UNO STABILIMENTO VENEZUELANO DI HBI |
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Lussemburgo, 12 luglio 2004 - Tenaris S.a. In seguito al suo comunicato del 27 aprile 2004, annuncia che il 9 luglio, insieme a Sidor, un produttore di acciaio venezuelano in cui Tenaris ha una partecipazione indiretta, ha completato l’acquisizione da Posven di un impianto industriale per la produzione di hot briquette iron , o Hbi (tavolette di minerale di ferro) a Ciudad Guayana, Venezuela. L’acquisizione è stata fatta da Materiales Siderurgicas Masisa S.a., una società costituita in Venezuela attualmente detenuta da Tenaris per il 50,2% e da Sidor per il restante 49,8%, per un importo di Usd 120 milioni. L’impianto che possiede una capacità produttiva annua di 1,5 milioni di tonnellate di Hbi e che fu costruito da Raytheon Engineers & Constructors utilizzando tecnologia sviluppata da Hylsamex, un produttore di acciaio messicano, è rimasto chiuso dal 2000 poco tempo dopo la sua entrata in funzione. Tenaris è leader nella produzione di tubi di acciaio senza saldatura e nella fornitura di servizi di movimentazione, stoccaggio e commercializzazione di tubi destinati all'industria petrolifera e del gas, dell'energia e all'industria meccanica, e uno dei principali fornitori di tubi di acciaio saldati per gasdotti in Sudamerica. Costituita in Lussemburgo, Tenaris ha impianti produttivi in Argentina, Brasile, Canada, Italia, Giappone, Messico e Venezuela ed una rete di centri di servizio presenti in oltre 20 paesi. |
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TUTELA DEL “PARMIGIANO REGGIANO”: LA COMMISSIONE DECIDE DI DEFERIRE LA GERMANIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA |
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Bruxelles, 12 luglio 2004 - La Commissione europea ha deciso di deferire la Germania alla Corte di giustizia per non aver applicato alla denominazione “Parmigiano Reggiano” la legislazione dell’Unione sulle delle denominazioni di origine protette (Dop). La Germania non garantisce infatti una protezione integrale alla Dop in questione sul suo territorio. L’uso di tale denominazione, registrata a livello dell’Unione dal 1996, è riservato per legge esclusivamente ai produttori di un area geografica italiana ben delimitata, che producono il formaggio nel rispetto di criteri vincolanti. Nel quadro della legislazione europea sulle indicazioni geografiche protette (Igp) e le denominazioni di origine protette (Dop) , gli Stati membri sono tenuti a tutelare i nomi registrati contro qualsiasi usurpazione, imitazione o evocazione, anche quando sia indicata la vera origine del prodotto o ne sia tradotto il nome. Il "Parmigiano Reggiano" è registrato come denominazione protetta fin dal 1996. Formaggi non prodotti secondo le specifiche del “Parmigiano Reggiano” continuano a essere venduti sul territorio tedesco con il nome “Parmesan” che, secondo la Commissione europea, costituisce una traduzione, per il tramite del francese, di “Parmigiano Reggiano”, come è dimostrabile sulla base di documenti pubblicati tra il 1516 e i giorni nostri e di altri elementi che dimostrano in modo incontrovertibile lo strettissimo legame tra le due denominazioni. La Commissione ha avviato lo scorso ottobre una procedura di infrazione, inviando alla Germania una lettera di costituzione in mora. Nella loro risposta inviata in dicembre, le autorità tedesche non si sono impegnate a conformarsi alla legislazione Ue sulle Dop e le Igp per quanto riguarda il “Parmigiano Reggiano”. In aprile la Commissione ha inviato alla Germania un parere motivato (cfr. Ip/04/474); invitando lo Stato membro ad adottare le misure necessarie per conformarsi entro due mesi allo stesso. Nella sua risposta la Germania ha sostenuto che “Parmesan” deve essere considerata una denominazione generica e non una traduzione di “Parmigiano Reggiano”. La Commissione ha deciso pertanto di adire la Corte europea di giustizia. Qualora la Corte di giustizia ritenga che vi sia stata un’infrazione al trattato, la Germania sarà tenuta ad adottare le decisioni per conformarsi a tale decisione. Se ciò non avvenisse, la Commissione, ai sensi dell’articolo 228 del trattato, ha facoltà di procedere contro lo Stato membro che non abbia preso i provvedimenti imposti dalla precedente sentenza della Corte di giustizia, inviando nuovamente a detto Stato membro una lettera di costituzione in mora e un parere motivato. Lo stesso articolo consente inoltre alla Commissione di chiedere alla Corte di comminare allo Stato membro in questione il pagamento di una somma forfettaria o di una penalità. |
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AFFARE “PARMESAN” – GERMANIA: SI TORNA ALLA CORTE DEL LUSSEMBURGO
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Reggio Emilia, 12 luglio 2004 – La Commissione Europea ha deciso di portare di nuovo davanti alla Corte di Giustizia Europea la questione “parmesan”, in seguito al rifiuto della Germania di proteggere la denominazione d’origine protetta (Dop) “Parmigiano-reggiano” e la sua traduzione “parmesan”. Il Consorzio e i produttori di Parmigiano-reggiano si rallegrano per la decisione presa il 7 luglio dalla Commissione Europea e resa nota in data odierna, per la maggiore chiarezza che dovrebbe portare al sistema di protezione delle Dop. “Siamo molto soddisfatti della decisione della Commissione di perseguire la Germania davanti alla Corte di Giustizia Europea - ha dichiarato Andrea Bonati, presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano-reggiano – poiché non possiamo accettare che l’immagine e l’apprezzamento del nostro celebre formaggio continuino ad essere usurpate da alcune imprese tedesche. Queste usurpazioni violano i diritti dei produttori della nostra zona d’origine riconosciuti dalla legislazione europea e alimentano la confusione presso i consumatori che sono ingannati sull’origine e la qualità del prodotto che acquistano”. La Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione il 16 ottobre 2003, a seguito di un esposto depositato dal Consorzio a motivo della continua utilizzazione in Germania del nome “parmesan” per formaggi che non hanno alcuna delle caratteristiche specifiche del Parmigiano-reggiano Dop e che non provengono assolutamente dalla sua zona d’origine. Certe industrie casearie tedesche usurpano il nome di questa denominazione nonostante che la Corte di Giustizia Europea abbia riconosciuto il 25 giugno 2002 che il termine “parmesan” è la traduzione di “Parmigiano-reggiano”. Il Parmigiano-reggiano è uno dei formaggi europei tra i più conosciuti. Gode di una denominazione d’origine protetta (Dop) riconosciuta dalla regolamentazione europea. L’articolo 13 del Regolamento Cee 2081/92 protegge i prodotti Dop e le loro traduzioni contro tutti gli usi ingannevoli, contro tutte le imitazioni o evocazioni delle denominazioni all’interno dei venticinque paesi dell’Unione Europea. “La legislazione europea – afferma Leo Bertozzi, direttore del Consorzio – è molto chiara in merito ai nostri diritti sul termine “parmesan”; si tratta di una denominazione riservata ai nostri produttori della zona d’origine del Parmigiano-reggiano, che rispettano il rigoroso Disciplinare specifico per la produzione di questo formaggio tipico. Ci aspettiamo che la Corte del Lussemburgo non mancherà di applicare pienamente il diritto in materia e di fare cessare l’abuso sul mercato tedesco del nome “Parmigiano-reggiano” nella sua traduzione “parmesan””. |
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L’ENAC CERTIFICA SAVE E SEA IN BASE AL REGOLAMENTO PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI AEROPORTI |
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Roma, 12 luglio 2004 – Il 9 luglio , presso la Sala Consiglio dell’Enac, si è svolta la cerimonia di consegna del “Certificato di Aeroporto” alla società di gestione dell’aeroporto di Venezia, la Save, ed alla società di gestione dell’aeroporto di Milano Linate, la Sea, in conformità al “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” adottato dall’Enac, che recepisce l’Annesso 14 dell’Icao, International Civil Aviation Organization. I vertici dell’Enac, il Presidente On. Prof. Vito Riggio, il Direttore Generale Com.te Silvano Manera, i Consiglieri di Amministrazione, ed il Capo Dipartimento Navigazione Marittima ed Aerea del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dott. Silvio di Virgilio, hanno consegnato i certificati al Presidente della Save, Dott. Enrico Marchi ed al Direttore Esecutivo delle Operazioni della Sea, Com.te Marco Alberti. In base al regolamento che il Consiglio di Amministrazione dell’Enac ha adottato nell’ottobre del 2003, è stato elaborato un programma che prevede una serie di adempimenti tecnici ed amministrativi da parte delle società di gestione con la conseguente verifica da parte dell’Enac. Secondo tale programma entro la fine del 2005 dovranno essere certificati tutti gli aeroporti nazionali. Nel febbraio del 2003 sono stati consegnati i certificati agli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Dopo le certificazioni odierne degli aeroporti di Venezia e di Linate, lunedì 12 luglio sarà il turno dell’aeroporto di Bologna, mentre nel giro di poche settimane, verranno certificati anche Catania, Napoli e Palermo. Si tratta di un passo fondamentale per la sicurezza aeroportuale dato che, oltre ad adottare standard superiori ai minimi Icao, e dello stesso livello degli altri requisiti dei Paesi Comunitari, questo Regolamento introduce la certificazione del gestore aeroportuale, relativamente alla gestione in sicurezza delle infrastrutture, degli impianti e delle operazioni aeroportuali, individuando le relative responsabilità e la ripartizione delle risorse finalizzate alla sicurezza. La certificazione è su base triennale e prevede un continuo presidio da parte delle società di gestione sui processi operativi che impattano sulla sicurezza, a garanzia di un costante circuito di controllo sulla sicurezza stessa, sulla qualità dei servizi agli utenti e su tutti i processi che precedono e seguono il volo. La cerimonia rappresenta il coronamento di un approfondito lavoro sulle organizzazioni, sulle infrastrutture, sulle procedure, sulla professionalità del personale che opera in ambito aeroportuale. |
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TRASPORTO AEREO: LA RESPONSABILITÀ DI FARE SISTEMA: UN ESEMPIO QUATTRO PROTAGONISTI |
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Verona, 12 luglio 2004 - L’avv. Fulvio Cavalleri, Presidente dell’aeroporto Valerio Catullo di Verona, il Dr. Michael Kerkloh, Presidente dell’aeroporto Joseph Strauss di Monaco di Baviera, Thomas Nagel, Senior Vice President Lufthansa e Michael Kraus, Presidente di Air Dolomiti hanno tenuto il 5 luglio un incontro con la stampa e gli opinion maker dell’area veronese, alla presenza anche di alcuni giornalisti tedeschi, per parlare di sistema nel trasporto aereo, un modo nuovo ed innovativo di concepire un servizio indispensabile per il bacino di competenza, erogato da diverse ma sinergiche realtà univocamente miranti alla soddisfazione del cliente. La regionalità non è più un problema di delocalizzazione ma un valore aggiunto che si traduce in servizi mirati e alta competitività. L’aeroporto Valerio Catullo, posto al centro di un bacino tra i più rilevanti d’Italia, deve poter offrire un sistema di trasporto aereo in grado di soddisfare le esigenze di chi viaggia per affari o per turismo. Se per dimensioni il Catullo non può divenire un hub con servizi globali, grazie alla relazione con Air Dolomiti, l’aeroporto di Monaco e Lufthansa, i passeggeri che partono da qui possono già considerarsi in volo per il mondo. Snelle le procedure al Catullo che, per posizione e per dimensione, facilita e agevola il passeggero e servizi in costante evoluzione; qualità e frequenze plurigiornaliere verso Monaco di Baviera assicurate da Air Dolomiti, carrier leader nel trasporto regionale; servizi all’avanguardia a Monaco che vanta un Minimum Connecting Time di appena trenta minuti e una struttura studiata per valorizzare il tempo di chi viaggia; il mondo con Lufthansa e con i partner della Star Alliance che a un anno dall’inizio delle operazioni del nuovo Terminal 2, ha sviluppato un network sempre più esteso e capillare, con un occhio mirato all’offerta intercontinentale. Queste le caratteristiche di un sistema integrato dove i partner contribuiscono individualmente alla creazione di valore collettivo per valorizzare il territorio e il bacino d’utenza dell’aeroporto Valerio Catullo. Mentre l’aeroporto di Monaco assume un ruolo fondamentale per il passeggero italiano e si pone quale hub, il Catullo ha la responsabilità di aprire la porta al mondo ai passeggeri dell’area di riferimento: ai servizi in volo ci pensano Air Dolomiti e Lufthansa. In un’ottica nuova e diversa di relazione tra aeroporti e Compagnie fare sistema oggi significa avvicinarsi sempre più al cliente, inteso come protagonista e beneficiario assoluto di un servizio eccellente e mirato. La valorizzazione del territorio, quale postulato assoluto, passa oggi attraverso la consapevolezza della qualità dei servizi e non può prescindere da relazioni efficienti tra realtà vicine ed affini. Un dialogo continuativo tra i protagonisti del sistema mira ad un evoluzione nei servizi capace di avvicinare il mondo e abbattere i confini. |
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LUFTHANSA: TRAFFICO PASSEGGERI IN CONTINUA CRESCITA |
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Milano, 12 luglio 2004 - Prosegue nel secondo trimestre 2004 il trend di crescita di Lufthansa. Nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Lufthansa ha trasportato più passeggeri e merci, e ha registrato un migliore coefficiente di riempimento in tutte le regioni di traffico rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da gennaio a giugno 2004, le linee aeree del Gruppo Lufthansa hanno trasportato 24,7 milioni di passeggeri, una crescita del 11,9% rispetto allo stesso periodo del 2003. L’incremento del 14% dell’offerta è stata ampiamente assorbita dal mercato che sul fronte delle vendite ha fatto registrare una crescita del 16,8%. Di conseguenza l’incremento di utilizzo della capacità è stato del 1,7% sospingendo così il coefficiente di riempimento passeggeri al 73,4%. Prosegue anche la ripresa nel settore cargo: nei primi sei mesi dell’anno Lufthansa Cargo ha infatti trasportato circa 840.000 tonnellate di merci e posta, il 9,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2003. Il coefficiente di riempimento cargo è aumentato del 1,9%, attestandosi al 66,7%. Da gennaio a giugno 2004, il coefficiente di riempimento complessivo del Gruppo Lufthansa si è attestato al 70,6%, con un incremento del 1,9%. Il Gruppo Lufthansa | Gen-giu 2004 | Gen-giu 2003 | Variazione % | Passeggeri (in migliaia) | 24.651 | 22.034 | +11,9 | Posti disponibili per Km (in milioni) | 68.227 | 59.843 | +14,0 | Posti venduti per Km (in milioni) | 50.077 | 42.889 | +16,8 | Coefficiente di riempimento passeggeri (%) | 73,4 | 71,7 | +1,7 pp | Cargo + Posta (in migliaia di tonnellate) | 840 | 767 | +9,5 | Coefficiente riempimento cargo | 66,7 | 64,8 | +1,9 pp | Tonnellate disponibili per Km (in milioni) | 12.547 | 11.282 | +11,2 | Tonnellate vendute per Km (in milioni) | 8.859 | 7.750 | +14,3 | Coefficiente di riempimento compless. (%) | 70,6 | 68,7 | +1,9 pp | Numero dei voli | 316.952 | 273.440 | +15,9 | I dati finanziari relativi ai primi sei mesi dell’anno del Gruppo Lufthansa saranno comunicati ufficialmente il 12 agosto e saranno disponibili sul sito internazionale Lufthansa all’indirizzo www.Lufthansa-financial.com |
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AIR FRANCE E AIR EUROPA ESTENDONO I LORO ACCORDI DI CODE SHARE |
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Parigi, 12 luglio 2004 - Air France e Air Europa estendono i loro accordi di code share a nuove tratte tra la Francia e la Spagna. In tal modo, i voli effettuati da Air France tra Bordeaux, Lione, Tolosa e Madrid, Bordeaux, Lione e Barcellona e tra Parigi - Charles de Gaulle 2 e Vigo riportano ora i codici «Af» (Air France) e Ux (Air Europa). Inoltre, i voli effettuati da Air Europa tra Madrid e Parigi-orly sono commercializzati con i codici Ux e Af. Allo stesso modo, i 3 voli quotidiani Parigi-cdg2/barcellona di Air France riporteranno i codici Af e Ux. I passeggeri in coincidenza sui voli Air France e Air Europa potranno beneficiare di un unico check in fino a destinazione finale (salvo se il percorso comporta un cambiamento di aeroporto) e riceveranno, all’inizio del viaggio, le carte d’imbarco ed i tagliandi dei bagagli fino alla destinazione finale. In questo modo Air France e Air Europa sono in grado di proporre alla loro clientela un totale di 680 voli settimanali tra la Francia e la Spagna. Al fine di poter garantire un miglior servizio ai passeggeri, le due compagnie hanno quindi deciso di intensificare i loro accordi, siglati nel luglio del 2003 e confermarli nuovamente nel corso di un incontro del 31 marzo 2004 tra Jean-cyril Spinetta, presidente-direttore generale di Air France, e Juan José Hidalgo, presidente esecutivo del gruppo Globalia, dal quale dipende Air Europa. Inoltre, la compagnia spagnola è in trattative per entrare a far parte a breve dell’alleanza Skyteam. |
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CINZIA FABBRIS, AUSTRIAN AIRLINES, NOMINATA VICEPRESIDENTE I.B.A.R. |
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Milano, 12 luglio 2004 - Cinzia Fabbris, direttore generale per l’Italia e Malta di Austrian Airlines, è stata nominata vicepresidente dell’I.b.a.r. (Italian Board Airline Representatives); l’associazione che riunisce 72 linee aeree operanti sugli scali italiani e i loro rappresentanti in Italia. Con questa nomina il Comitato Esecutivo dell’I.b.a.r. Ha voluto riconoscere il crescente ruolo svolto da Austrian Airlines in Italia. La compagnia austriaca, infatti, nel corso degli anni ha notevolmente rafforzato la propria posizione ed oggi serve 7 scali italiani per un totale di 124 frequenze operate tra l’Italia e l’Austria. “Sono molto onorata di questo incarico, un riconoscimento dell’impegno di Austrian Airlines nel mercato italiano”, ha dichiarato Cinzia Fabbris. “Sono sicura che l’ottima squadra all’interno dell’I.b.a.r. Contribuirà a rafforzare ulteriormente il ruolo dell’associazione nell’ambito del sistema del trasporto aereo in Italia.” “La presenza di Cinzia Fabbris a Milano permette all’I.b.a.r. Di consolidare maggiormente la propria posizione nel Nord Italia e gioverà sicuramente allo sviluppo dei rapporti con le autorità aeroportuali e con le istituzioni”, ha commentato Ignazio Strano, presidente I.b.a.r. E direttore generale di Swiss International Airlines per l’Italia, Spagna e Portogallo. L’associazione persegue annualmente obiettivi mirati al miglioramento dell’efficienza dei vettori e della cooperazione tra gli enti e le società di gestione degli aeroporti italiani. L’impegno per quest’anno è volto alla condivisione dei Contratti di Programma, uno strumento ideato e sviluppato dal C.i.p.e. (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per una più trasparente e corretta regolamentazione della gestione aeroportuale, che sta a cuore a tutte le compagnie aeree che servono l’Italia. |
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TRENITALIA: DAL 20 LUGLIO IN 1°CLASSE CON BIGLIETTO DI 2° |
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Roma, 12 luglio 2004 - Ora sarà possibile viaggiare in prima classe con un biglietto di seconda, dal 20 luglio all' 8 settembre, ogni martedì e mercoledì grazie all'offerta di Trenitalia Estate. L' offerta è valida per qualsiasi destinazione d'Italia. In ogni caso, è necessario prenotare con almeno dieci giorni d'anticipo prima della partenza e la prenotazione del posto è gratuita e contestuale al biglietto. Per maggiori informazioni consultate il sito www.Trenitalia.it I biglietti possono essere acquistati presso le biglietterie di stazione, le agenzie di viaggio convenzionate, il Call Center Trenitalia (89.20.21) e il numero 199.166.177. |
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AUTORITÀ PER L’ENERGIA: RELAZIONE ALLA CAMERA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO ORTIS DELUSIONE DEI RAPPRESENTANTI DI INSTALLATORI E IMPIANTISTI (ANIM/CNA) |
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Milano, 12 luglio 2004 - La relazione di Alessandro Ortis, presidente dell’Autorità per l’Energia, tenuta ieri alla Camera dei deputati, ha profondamente deluso i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Impiantisti e Manutentori (Anim/cna) che evidenziano imprecisioni, omissioni e incompletezze nell’intervento del presidente dell’Autorità. Prima di tutto, ma più per curiosità, stupisce che un monito così sentito, e certamente reale, relativo alle pesanti quotazioni delle tariffe (e perciò delle bollette) italiane (per cittadini e aziende) venga da un recente ex dirigente Enel, ente che di queste tariffe è il maggiore responsabile. L’intervento non ha poi fornito alcun indirizzo concreto teso a indicare la via per favorire una reale concorrenza nel mercato dell'energia, limitandosi soltanto a sottolineare lo stato attuale. “Siamo anche sconcertati – dichiara Maurizio Calzolari della direzione nazionale Anim - per le posizioni espresse in merito alle tematiche relative al post-contatore quando si asserisce che vi possono essere dei problemi per il risparmio energetico se si toglie la possibilità agli exmonopolisti di operare sbarazzandosi dell”ex”, e perciò da reali monopolisti, per tutto il tempo in cui hanno in concessione la distribuzione dell'energia in un determinato territorio. Con questo atteggiamento l'Autorità per l’energia frena il libero mercato, composto da migliaia d'aziende, e pregiudica la possibilità di far avere ai cittadini energia a prezzo competitivo. Ancor più incomprensibile il passaggio che ha interessato le verifiche di sicurezza negli impianti a gas. Nella relazione non è stato ricordato che vi sono leggi, quali la 1083/73 e la 46/90 per l’impiantistica, la 10/91e i Dpr 412/93 e 551/99 che regolano il settore del riscaldamento (leggi attinenti al risparmio energetico); che chiamano gli installatori a responsabilità sul loro operato sia sotto il profilo civile che penale, e indicano con precisione anche gli organi preposti ai controlli: vigili del fuoco, Enti locali, ecc. L'autorità non dice che i controlli documentali che intende immettere sono a totale carico dei cittadini, da corrispondere al distributore d'energia locale e da pagare in bolletta. Non dice il presidente che il meccanismo dei titoli energetici, è stato pensato proprio dall'Autorità per l’Energia per contribuire economicamente, a favore dei (ex)monopolisti energetici, ad un possibile minor introito determinato dai risparmi energetici (un contributo già sostenuto attualmente in bolletta da tutti gli utenti). Quale azienda privata può pensare d'aver un contributo statale per un minor fatturato determinato da una crisi di mercato o dalla volontà di gestire una corretta politica di risparmio energetico? Ci auguriamo che i legislatori continuino nella loro opera che, relativamente al post contatore, ha visto, per gli emendamenti contenuti nel Ddl Marzano, una condivisione plebiscitaria tra maggioranza e opposizione in entrambi i rami del Parlamento. |
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INTESA DI MASSIMA ENEL - SET PER LA CESSIONE DELLA RETE ELETTRICA DELLA PROVINCIA DI TRENTO
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Trento/roma 12 luglio 2004 – Enel e Set hanno concordato le linee generali della cessione alla società elettrica della Provincia Autonoma di Trento della rete Enel per la distribuzione dell’energia elettrica della provincia trentina. L’intesa, che dovrà essere approvata dai rispettivi Consigli di Amministrazione, potrà perfezionarsi entro la fine dell’anno. Il ramo d’azienda di Enel oggetto dell’accordo comprende circa 6.700 chilometri di rete con 3.000 cabine - che servono 222mila clienti con circa 250 addetti - e alcuni immobili funzionali all’esercizio della rete. Il corrispettivo oggetto dell’intesa è di 198 milioni di euro, comprensivo di reti e immobili. Sulla cessione della rete trentina è sorto un contenzioso tra Enel, Set e Provincia autonoma di Trento. Quest’ultima, appellandosi al D.p.r n. 235/77, ha emesso un decreto di trasferimento coattivo degli assets elettrici, contro il quale Enel ha presentato ricorso al Tar di Trento. A seguito dell'intesa di massima raggiunta, le parti hanno richiesto al Tar di rinviare l'udienza prevista per questa mattina. La nuova udienza è stata fissata dal Tribunale Amministrativo Regionale per il 16 dicembre 2004. |
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L’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL TRATTATO PER IL BANDO TOTALE DEGLI ESPERIMENTI NUCLEARI (CTBTO) HA SCELTO IL FRIULI-VENEZIA GIULIA PER TENERE DUE IMPORTANTI SEMINARI SCIENTIFICI INTERNAZIONALI (RADIONUCLIDE LABORATORY AND NOBLE GAS WORKSHOPS) CASTELLO DI STRASSOLDO DI SOPRA (UD) – 22/27 AGOSTO 2004. |
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Vienna, 12 luglio 2004 Dal 22 al 27 agosto 2004, presso il Castello di Strassoldo di Sopra (Ud); si terranno due seminari scientifici internazionali, riguardanti i laboratori di rilevamento di radionuclidi ed i gas nobili. All’importante evento scientifico saranno presenti i maggiori esperti mondiali del settore (provenienti da Italia, Usa, Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Belgio, Svezia, Finlandia, Cina, Giappone, Tailandia, Russia, Australia, Sud Africa, Canada, Argentina, Brasile, Nuova Zelanda ed Israele) allo scopo di confrontare le proprie conoscenze e presentare i risultati più recenti nell’ambito del monitoraggio di gas nobili e dei laboratori a supporto della rete di rilevamento di radionuclidi. Dell’organizzazione locale e delle iscrizioni è responsabile Gabriella Williams di Strassoldo, già da anni attiva nella valorizzazione castrense regionale, perciò ai partecipanti sarà offerto uno spaccato più completo possibile delle attrattive regionali, attraverso l’organizzazione di visite ad altri castelli e realtà regionali e pasti a base di specialità enogastronomiche locali.. Il Ctbto, ha sede a Vienna, presso l’Uno City ed é l’organizzazione del Trattato per il Bando Totale degli Esperimenti Nucleari (Ctbt); aperto alla firma nel 1996, sotto l’egida dell’Onu. L’italia é tra gli stati fondatori e negli anni successivi hanno aderito molti altri paesi (172 a tutt’oggi). Il trattato diventerà effettivo quando sarà stato ratificato da 44 stati membri, nominati nel trattato stesso e la gran maggioranza dei paesi lo ha già fatto. La commissione preparatoria del Ctbto sta espletando tutti i preparativi necessari per l’entrata in vigore del trattato, attraverso azioni diplomatiche ed in particolare il completamento di un sistema internazionale di monitoraggio costituito da 321 stazioni di rilevamento dislocate in tutto il mondo, da 16 laboratori e da un centro dati a Vienna. Il congresso di Strassoldo costituisce, quindi, una tappa importante per l’analisi dei risultati raggiunti ed un passo in più in direzione del disarmo nucleare e di un mondo più sicuro. Infolink: www.Castellodistrassoldo.it |
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VODAFONE: CDA NOMINA PIETRO GUINDANI NUOVO AD MARGHERITA DELLA VALLE NUOVO CFO VODAFONE ITALIA |
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Milano, 12 luglio 2004 - Si è riunito il 9 luglio , sotto la presidenza di Carlo Peretti, il Consiglio di Amministrazione di Vodafone Italia ed ha nominato Pietro Guindani nuovo Amministratore Delegato di Vodafone Italia. A Pietro Guindani sono state conferite le deleghe di Chief Executive Officer, precedentemente ricoperte da Vittorio Colao, dimessosi dall'incarico. Pietro Guindani assume inoltre l'incarico di Ceo per le Regioni del Sud Europa e Medio Oriente. L'azienda ha nominato Margherita Della Valle, Chief Financial Officer di Vodafone Italia, ed Emanuele Tournon Chief Financial Officer per le regioni del Sud Europa e del Medio Oriente che, contestualmente alla nomina di Cfo di Regione, entra a far parte del Consiglio di Amministrazione di Vodafone Italia. Entrambi rispondono direttamente al nuovo Amministratore Delegato, Pietro Guindani. Il Presidente Carlo Peretti, in carica sin dal 1994, data di costituzione della allora Omnitel Pronto Italia S.p.a., ha così commentato le nomine di oggi: "La nomina di Pietro Guindani ad Amministratore Delegato della Società, ratificata oggi dal Consiglio che ho l'onore di presiedere fin dal 1994, ma decisa pochi minuti dopo l'annuncio delle dimissioni di Vittorio Colao, ha dimostrato una volta di più l'enorme potenziale di questa squadra di management, che ha già espresso nomi di altissimo prestigio oggi a capo di importanti aziende nazionali ed internazionali. Oggi - ha proseguito Peretti - tutto si svolge ancora nel segno della continuità, premiando il grande valore umano e manageriale di Pietro Guindani e al contempo quello di Margherita della Valle e di Emanuele Tournon". |
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FIAT AUTO: BOB RICE NOMINATO COUNTRY MANAGER IN CINA |
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Torino - Nanjing 12 luglio 2004 - Bob Rice è stato nominato Country Manager della Fiat Auto in Cina. Rice, che opera alle dirette dipendenze del President della Business Unit Fiat/lancia, Gianni Coda, subentra a Flavio Ciappa che assumerà altre responsabilità all'interno della Fiat Auto in Italia. Fiat Auto è presente in Cina con la Nanjing Fiat, una joint-venture paritetica con Yuejin Motor Group che ha sede a Nanjing e che produce e commercializza i modelli Fiat Palio, Fiat Siena e Fiat Palio Weekend. Rice, nato negli Stati Uniti il 6 marzo 1950, ha conseguito un Mba in finanza presso l'Università di Washington a Seattle. Rice ha lavorato oltre 20 anni in Asia, dove ha accumulato una vasta esperienza nei settori dei metalli e dell'industria automobilistica nelle funzioni marketing e vendite, sviluppo strategico, implementazione di progetti e gestione di allenze e partnership industriali e commerciali. Dal 1993 al 2003, Rice ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità presso la General Motors in Cina e Giappone tra i quali Vice President e Chief Representative della Gm China a Beijing, Director of business operations della Gm Japan, Responsabile degli Alliance Office della Gm/fuji Heavy Industries e Gm/isuzu a Tokio. Dal 1983 al 1986, Rice ha vissuto a Shanghai dove è stato il Responsabile delle attività in Cina della Crocker Pacific Trade Co. Rice ha conseguito una laurea in lingua e letteratura giapponese presso l'Università di Washington e ha seguito corsi di perfezionamento nella lingua cinese presso la Stanford Inter-university a Taipei, Taiwan. |
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L'EDITORIALE DOMUS,HA ACQUISITO DALLA SOCIETÀ ED.ASS.(ANIA) IL RAMO DI AZIENDA CHE PRODUCE IL LISTINO DEI PREZZI DEI RICAMBI DEGLI AUTOVEICOLI |
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Rozzano, 12 luglio 2004 - L'editoriale Domus, editrice, tra l'altro, della testata "Quattroruote", ha acquisito dalla società Ed. Ass., controllata dall'Ania (Associazione Nazionale per le Imprese Assicuratrici); il ramo di azienda che produce il listino dei prezzi dei ricambi degli autoveicoli e il tempario per gli interventi riparativi dei veicoli danneggiati. Tale attività da circa trent'anni costituisce un punto di riferimento importante per la valutazione e perizia dei danni derivanti dalla circolazione stradale. A seguito di questa operazione, un soggetto professionale indipendente, esperto di tutte le tematiche che riguardano l'universo dell'auto, svilupperà in modo scientifico le attività connesse alla stima dei danni ai veicoli. Ciò contribuirà a fornire ai consumatori, agli autoriparatori, ai periti e al mercato assicurativo uno strumento di riferimento obiettivo utile alla gestione delle pratiche di risarcimento dei danni r.C. Auto. L'accordo sottoscritto il 9 luglio coniuga la capacità progettuale di Editoriale Domus nello specifico mercato dell'automotive con la volontà del settore assicurativo di proseguire il percorso intrapreso, favorendo tutte le iniziative che contribuiscano a ridurre la conflittualità nella liquidazione dei sinistri r.C. Auto e di conseguenza i costi dei risarcimenti. |
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CICLOMOTORI: CATTOLICA ASSICURAZIONI “CONGELA” LA RIVALSA PER I SINISTRI CAUSATI DA MINORENNI SENZA PATENTINO È NECESSARIO CHE IL DOCUMENTO VENGA CONSEGUITO NEI TRE MESI SUCCESSIVI ALL’INCIDENTE LE COMPAGNIE DEL GRUPPO APPLICHERANNO LA DEROGA FINO AL 31 DICEMBRE 2004 |
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Verona, 12 luglio 2004. A causa dei ritardi e delle difficoltà pratiche per il conseguimento del patentino per i minorenni alla guida di ciclomotori, le compagnie del Gruppo Cattolica attive nel ramo danni (Cattolica Assicurazioni, Duomo Assicurazioni, Tua Assicurazioni, Cattolica divisione Verona e Cattolica divisione On line) applicheranno fino al 31 dicembre 2004 una deroga all’esercizio della rivalsa nei confronti delle famiglie dei giovani privi del documento di guida che dovessero causare un incidente. È però necessario che il minorenne ottenga il patentino entro i tre mesi successivi al sinistro e ne presenti una copia: in caso contrario la Compagnia agirà in rivalsa per la totalità dell’importo pagato, in base all’articolo che prevede che “l’assicurazione non è operante se il conducente non è abilitato a norma delle disposizioni in vigore”. Il Gruppo Cattolica Assicurazioni, nel sottolineare che la guida senza il patentino comporta il sequestro del motorino per 60 giorni e una sanzione da 516 a 2.065 euro, auspica che i minorenni conseguano al più presto il documento, la cui diffusione punta ad accrescere la sicurezza della circolazione e la consapevolezza delle norme del Codice della Strada. |
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"FERMIAMO QUELLE STRAGI " |
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Cattolica, 12 luglio 2004 - Si è svolto sabato 10 luglio all'Acquario di Cattolica l'incontro per riflettere sui risultati della campagna educativa contro lo sterminio degli squali a causa del "finning" realizzata in collaborazione con Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) in occasione del primo compleanno di " Squaloanch'io". Il Presidente Nazionale Avsi, Arturo Alberti, intervenuto al primo compleanno del Club Squaloanchio, dopo aver ringraziato l'Acquario di Cattolica per la sensibilizzazione dei visitatori sull' importanza dell' educazione per la tutela dell' ambiente globale, ha ricordato le caratteristiche del centro Avsi di Salvador de Bahia. La' viene condotto il progetto educativo che tende a preparare i giovani e gli adolescenti alla vita e a un lavoro dignitoso, offrendo una valida alternativa ad attività distruttive come il "finning". Con questa parola si intende la pesca agli squali per utilizzarne solo le pinne, sprecando tutta la parte commestibile; il vocabolo era pressoché sconosciuto dalla grande maggioranza degli italiani fino allo scorso anno, quando ha preso il via la grande campagna promossa dall' Acquario di Cattolica. Come ha ribadito Alberti, c'è qualcosa che non va nella nostra società se si diffonde un' abitudine insensata come l'uccisione di milioni di squali per utilizzarne solo le pinne impiegate nella "tradizionale" zuppa in uso nei mercati orientali. "Il problema sta diventando sempre più grave negli ultimi dieci anni," ha evidenziato Irene Bianchi, Coordinatore Scientifico dell' Acquario di Cattolica, " e i soli divieti hanno ottenuto per lo più di rendere clandestina questa attività, facendo ulteriormente lievitare i prezzi delle pinne. E' molto importante, per spezzare il muro dell'indifferenza generale, l'impegno delle istituzioni come questo Acquario, poiché quì riusciamo a suscitare emozioni positive nel grande pubblico, grazie alla vicinanza e al contatto con gli animali. Solo così possiamo modificare l'atteggiamento di grandi numeri di persone e sconfiggere un'accettazione passiva che, di fatto, è altrettanto deleteria della pesca stessa. Fornendo ai visitatori dell' Acquario e a tutte le persone che sono state informate del problema, la possibilità di intervenire concretamente con un sostegno anche piccolo alle popolazioni più povere, possiamo motivare il "cittadino comune" e renderlo partecipe e responsabile , consentendogli di sentirsi utile senza fermarsi alla sola indignazione" . Paolo Rambaldi, Consigliere Delegato dell' Acquario di Cattolica, ha concluso "visto il successo ottenuto lo scorso anno dall' iniziativa, che ha consentito di raccogliere tra i visitatori, 2000 adesioni al Club "Squaloanchio" ed inviare 3000 euro al Centro Avsi di Salvador de Bahia, la società ha deciso di potenziare ulteriormente nel 2004 la campagna di sensibilizzazione, con due postazioni fisse di Squaloanchio posizionate sia all'interno che all' esterno dell' Acquario. Qui le persone interessate possono ritirare il pieghevole informativo sul progetto, iscriversi e devolvere un contributo anche piccolissimo" . Infolink: www.Squaloanchio.com |
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LE MULTE APPESANTISCONO TEMPI E COSTI DEL PRONTO INTERVENTO DEGLI ARTIGIANI A FAVORE DEI CITTADINI |
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Milano, 12 luglio 2004 - In riferimento alle problematiche relative a traffico, viabilità, parcheggi (e multe) nella città di Milano, da anni Cna Milano segnala la gravosa situazione in cui si trovano le aziende dedite al pronto intervento e all’assistenza domiciliare dell’utenza cittadina (impiantisti, elettricisti, idraulici, antennisti, imbianchini, ecc.); che normalmente investono il 25 per cento del loro tempo di lavoro alla ricerca di un parcheggio che, per ovvi motivi, non può essere eccessivamente distante dal punto di intervento, e spesso vengono comunque colpite, con inflessibile puntualità, da multe comminate per divieto di sosta. Per evitare ulteriori disservizi e l’incremento dei costi di uscita, spesso appesantiti anche dal peso delle contravvenzioni, Cna Milano ha chiesto a più riprese all’Amministrazione comunale incontri per trovare soluzioni in grado di consentire alle “attività artigiane di servizio” di poter transitare (anche nelle zone di traffico limitato) e sostare in prossimità dei luoghi di intervento per il tempo necessario a portare a termine l’assistenza richiesta. In questo senso sono state sollecitate la Direzione Centrale Ambiente e Mobilità del comune di Milano, l’Agenzia Mobilità e Ambiente, successivamente il presidente della Commissione Traffico e Mobilità, Stefano Pillitteri, e, da ultimo il vice sindaco, Riccardo De Corato, a sua volta autore di una segnalazione al direttore centrale Ambiente e Mobilità, Giuseppe Cozza, e al direttore del settore Traffico e Viabilità, Antonio Colucci. Nonostante la richiesta di tempestivo intervento legata a quest’ultima comunicazione gli ulteriori mesi sono trascorsi inutilmente. |
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I CLIENTI DI AEM TORINO DISTRIBUZIONE POTRANNO TELEFONARE AL NUMERO VERDE 800.010573 PER CONOSCERE I PROPRI TURNI DI RISCHIO DEGLI EVENTUALI DISTACCHI PROGRAMMATI DI ENERGIA ELETTRICA |
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Torino, 12 luglio 2004 – Aem Torino Distribuzione mette a disposizione di tutti i Torinesi il nuovo Servizio Telefonico Gratuito 800.010573, che consente di conoscere facilmente i turni di rischio (giorni e fasce orarie) nei quali, è possibile incorrere negli eventuali distacchi programmati a rotazione stabiliti dal Grtn (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale). Per ottenere, mediante un risponditore vocale, le informazioni richieste, è sufficiente telefonare al Numero Verde, attivo 24 ore su 24, muniti del proprio Numero di Contratto (riportato in alto a destra sulla prima pagina della bolletta) che deve essere digitato sulla tastiera del telefono. Le informazioni circa i turni di rischio si possono ottenere anche consultando il sito internet www.Aem.torino.it nella sezione “Interruzioni Programmate di Energia Elettrica”, sempre muniti del proprio Numero di Contratto. Nel rispetto delle indicazioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e del Grtn, Aem Torino Distribuzione provvederà, non appena pervenuta la comunicazione dello stato di allerta, ad assicurare la dovuta informazione, mediante comunicato stampa, alle Autorità competenti ed agli organi di informazione. Tenuto conto che lo stato di allerta viene necessariamente disposto dal Grtn con breve anticipo (il giorno prima); Aem Torino Distribuzione invita i propri Clienti a prendere nota preventivamente, ovvero sin dai prossimi giorni, dei propri turni di rischio. I distacchi programmati a rotazione hanno lo scopo di contenere la domanda di energia elettrica, al fine di evitare che le richieste vengano ad essere superiori alle disponibilità, dando avvio a black out incontrollati. |
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LA CORRETTEZZA DEI COMPORTAMENTI DEL GRTN NELLE RELAZIONI DEL MINISTERO E DELL’AUTORITÀ SUI DISSERVIZI ELETTRICI DI GIUGNO E SETTEMBRE 2003 |
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Milano, 12 luglio 2004 - Con riferimento a quanto diffuso l’ 8 luglio 2004 da Confindustria per l’avvio di un’azione legale nei confronti del Gestore della rete per recuperare i danni economici subiti da imprese associate in occasione dell’interruzione della fornitura dell’energia elettrica verificatasi il 26 giugno 2003 ed il black out verificatosi il 28 settembre 2003, il Grtn intende precisare che, fino ad oggi, non è stato notificata al Gestore alcuna richiesta da parte di Confindustria e quindi, sino a che non saranno rese note le specifiche contestazioni, non è possibile fornire alcuna risposta puntuale. Quanto poi ai fatti citati nel comunicato di Confindustria, il Grtn intende sottolineare precisare quanto segue: 1) con riferimento all’interruzione della fornitura di energia elettrica avvenuto il 26 giugno 2003 si precisa che, a conclusione dell’indagine svolta dall’Autorità per l’energia elettrica e gas, la stessa Aeeg non ha adottato alcun provvedimento di responsabilità nei confronti del Gestore della rete ed anzi, con lettera del 4 febbraio 2004, ha dichiarato superata la possibilità di adottare ordini di cessazione di comportamenti lesivi dei diritti degli utenti nei confronti del Gestore della rete. 2) Per quanto attiene al black out del 28 settembre, con il rapporto diffuso nei giorni scorsi la Commissione istituita dal Ministro delle Attività produttive ha mosso rilievi nei confronti di numerosi operatori del settore elettrico, mentre, per quanto riguarda il Grtn, si è limitata a evidenziare disfunzioni nei sistemi di telecomunicazione tra il Grtn e gli operatori locali. Tali disfunzioni hanno riguardato, peraltro, come indicato a pagina 101 del resoconto della successiva indagine conoscitiva dell’Aeeg, sistemi non gestiti dal Grtn. In relazione al profilo legale dell’episodio del 28 settembre, la lettura dei documenti conclusivi delle indagini sin qui condotte da tre diversi soggetti (Ucte, l’organizzazione dei Gestori di rete europei; l’ Autorità per l’energia elettrica e il gas e il Ministero delle Attività Produttive) – confermano i Professori Guido Alpa e Maurizio Pinnarò che assistono il Grtn nel contenzioso seguito al black-out – evidenzia come non siano rintracciabili, allo stato degli atti, profili di responsabilità addebitabili al Grtn. “Attendiamo di leggere gli atti di citazione – aggiungono Alpa e Pinnarò – per poter meglio comprendere in base a quale ricostruzione sia degli eventi sia del quadro normativo di riferimento venga ipotizzata una responsabilità del Grtn il cui operato, esaminato da tre distinte commissioni di indagine, è stato ritenuto conforme alle migliori pratiche e coerente con i compiti e le responsabilità affidategli dal Decreto Bersani e dalla concessione di cui è titolare”. |
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MILANO: DARSENA - SCELTI I 10 FINALISTI DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE |
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Milano, 12 luglio 2004 - Si è conclusa la prequalificazione dei candidati al concorso internazionale di progettazione che riqualificherà l’ambito della Darsena. L’area di Concorso, di circa mq 100.000, è delimitata a sud da viale Gorizia, a nord da Viale Gabriele D’annunzio, a ovest da Piazza General Cantore, e a est da Piazza Xxiv Maggio, comprendendo via Ronzoni fino alla Conca di Viarenna. Questo ambito è collocato anche in un’area storica fortemente urbanizzata dal tessuto residenziale e caratterizzata dalla presenza, all’interno della città, di altri monumenti di interesse artistico e archeologico quali l’Arena Romana e Sant’eustorgio. Dieci gruppi finalisti, di cui la metà italiani (su un totale di 54 candidature presentate) sono stati selezionati dalla giuria presieduta da Pier Giuseppe Torrani, Presidente Aim - Associazione Interessi Metropolitani. I partecipanti, scelti in base al curriculum e a una relazione scritta sul lavoro da svolgere, dovranno ora elaborare i progetti preliminari dell’opera. Il vincitore, che verrà proclamato entro il 23 dicembre prossimo, riceverà l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva. Il concorso Il concorso Darsena è inserito quale punto fondamentale dell’Accordo di Programma, sottoscritto il 3 agosto 2003 tra Comune di Milano e Regione Lombardia, nel quale sono stati definiti gli interventi di recupero funzionale e ambientale del sistema dei navigli milanesi e la riqualificazione urbanistica dell’area della Darsena. L’intervento previsto dall’Amministrazione mira alla riqualificazione di questo ambito e al mantenimento del suo forte valore simbolico. Gli obiettivi del progetto sono quelli di identificazione dell’ambito monumentale della Darsena nella sua memoria storica e nei suoi caratteri attuali, quindi di combinazione dei vincoli tecnici, artistici e funzionali salvaguardando il carattere omogeneo che tale ambito deve avere. “La Darsena dovrà diventare il punto di partenza del sistema dei navigli, un luogo dove ritrovare i caratteri dell’identità di Milano, dove passeggiare, incontrarsi e divertirsi” commenta il Vice Sindaco e assessore ai lavori pubblici Riccardo De Corato. E aggiunge “Per questo i progettisti avranno il compito di rendere coerenti le diverse funzioni previste e prevedibili con i nuovi manufatti che interesseranno l’area, cogliendo le potenzialità dell’ambito integrate alle esigenze stradali, del trasporto pubblico e dei quartieri circostanti con cui è in relazione”. “Le candidature italiane e internazionali – sottolinea l’assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano Gianni Verga - dimostrano la grande attenzione per questo luogo emblematico di Milano. Auspichiamo che i progetti che verranno presentati corrispondano alla grande attesa di Comune e Regione e che soddisfino a pieno le aspettative di tutti i cittadini milanesi”. “Questa fase di preselezione del concorso Darsena - rileva l’assessore alle Opere Pubbliche, Politiche per la Casa ed Edilizia Residenziale Pubblica della Regione Lombardia Carlo Lio- dimostra pienamente il valore e le potenzialità che il mondo dell’architettura internazionale riconosce nei Navigli. Il fatto che tra le dieci idee selezionate vi siano 5 proposte italiane e 5 estere, con molti architetti di fama internazionale, annuncia un concorso che consentirà sicuramente di scegliere nella fase finale tra progetti di grande qualità e prestigio. Sono convinto che momenti di confronto di alto livello come questo, sono essenziali per garantire all’architettura contemporanea di Milano un livello di qualità e di bellezza all’altezza delle grandi capitali europee. Sono infine contento che anche i Navigli possano, insieme a tutti i grandi progetti architettonici che si stanno avviando a Milano in questi mesi, costituire un elemento caratterizzante della città del futuro”. I 10 finalisti (in allegato l’elenco completo dei componenti) Capogruppo | Provenienza | Arch. Oriol Bohigas I Guardiola (Mbm Arquitectes Sl.) | Barcellona/torino/bologna/roma Spagna/italia | Arch. Pasquale Culotta (Culotta Architetti Associati) | Cefalù (Pa) Italia | Arch. Eduardo Souto De Moura | Porto Portogallo | Arch. Klaus Schuwerk | Berlino Germania | Arch. David Chipperfield (David Chipperfield Architects Ltd) | Londra/milano Uk/italia | Arch. Stefano Parodi (Quattroassociati) | Milano Italia | Arch. Maria Alessandra Segantini (C+s Associati) | Venezia Italia | Arch. Jean Francois Bodin (Studio Bodin Et Associes) | Parigi Francia | Arch. Antonio Acuto | Milano Italia | Arch. Bruno Morassutti | Milano Italia | La Giuria Membri effettivi: 1. Avv. Pier Giuseppe Torrani (Presidente Aim - Associazione Interessi Metropolitani) 2. Arch. Leonardo Cascitelli (Settore Pianificazione e Progettazione Urbana - Comune di Milano) 3. Arch. Carla Di Francesco (Soprintendente Regionale per i Beni e le attività culturali della Lombardia) 4. Prof. Arch. Aurelio Galfetti (Professore ordinario dell'Università della Svizzera Italiana) 5. Prof. Arch. Fulvio Irace (Politecnico di Milano - Dipartimento di Conservazione e Storia dell'Architettura) 6. Prof. Arch. Ing. Andrea Tosi (Coordinatore e Responsabile Scientifico Master Plan Navigli) 7. Ing. Roberto Stefani (Direttore del Settore Strade Parcheggi e Segnaletica - Comune di Milano) 8. Arch. Silvia Volpi (Direttore del Settore Arredo Urbano - Comune di Milano) 9. Prof. Arch. Antonio Monestiroli (Rappresentante Ordine Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Milano) Membri supplenti: 1. Arch. Giovanni Oggioni (Direttore Ufficio Concorsi di Progettazione- Comune di Milano) 2. Prof. Arch. Silvano Tintori (Rappresentante Ordine Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Milano). Il calendario del concorso - 31 agosto: termine di presentazione delle domande di chiarimento; 15 settembre: risposte ai quesiti dei selezionati; 24 novembre: consegna degli elaborati; 14 - 15 -16 dicembre: lavori della giuria entro il 23 dicembre: proclamazione del vincitore. |
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NAVIGLI, ALTRI 31 CHILOMETRI DI PISTE CICLABILI VIA A 50 CANTIERI PER COMPLETARE LA RETE LUNGO I CINQUE CANALI LOMBARDI |
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Milano, 12 luglio 2004 - Cinquanta cantieri in 30 Comuni per completare la rete di piste ciclabili lungo le sponde dei cinque Navigli lombardi: Grande, Pavese, Martesana, Paderno e Bereguardo. "Alcuni sono già aperti - ha spiegato nel presentare l'iniziativa a Cernusco sul Naviglio l'assessore alle Opere Pubbliche Carlo Lio - altri sono in fase di apertura". Dei 141 km che si snodano lungo le rive dei Navigli, 110 sono infatti già percorribili: 35 sul Naviglio Grande, 36 sulla Martesana, 5 su quello di Paderno, 21 sul Pavese e 13 su quello di Bereguardo. L'incontro di Cernusco sul tema "Ciclopedonalità e criteri di fruizione dei Navigli" ha riunito i rappresentanti di Regione, Province e Comuni per fare il punto della situazione anche alla luce delle indicazioni del Master Plan dei Navigli, elaborato per conto della Regione dal Politecnico. E non a caso era presente all'incontro anche il curatore del progetto, prof. Andrea Tosi. Ci sono pertanto ancora 31 km di piste da realizzare o ristrutturare. Di questi interventi il più importante è il completamento della pista da Milano a Pavia. Altri 6 km di nuove piste collegheranno Gaggiano, Noviglio e Zibido San Giacomo, tra il Naviglio Grande e il Pavese. "Per la creazione di questi percorsi protetti - ha affermato l'assessore Lio - è stata utilizzata parte dei 40 milioni di euro stanziati nel corso della legislatura per riqualificare e rilanciare il fitto reticolo dei Navigli lombardi". |
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MUTUI PRIMA CASA, 17 MILIONI A GIOVANI COPPIE SARANNO 3.500 A BENEFICIARNE. DOMADE DAL 1° SETTEMBRE AI CAAF |
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Milano, 12 luglio 2004 - E' di 17 milioni di euro lo stanziamento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alle Politiche per la Casa Carlo Lio, per aiutare 3.500 giovani coppie nell'acquisto della prima casa. Dal 1° settembre di quest'anno i giovani sotto i 35, sposati da meno di un anno, con un indice Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) non oltre i 30.000 euro e un mutuo fra i 25.000 e i 180.000 euro, potranno presentare ai Caaf (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) le domande per ottenere il contributo: 5.000 euro che serviranno per abbattere il tasso di interesse sui mutui bancari accesi per l'acquisto dell'immobile. Si tratta del quarto bando di questo genere. Con il bando precedente sono state accolte 18.700 domande, di cui 12.000 sono state già state evase con l'erogazione del contributo. "Con questa iniziativa a favore delle giovani coppie - ha affermato l'assessore Lio - proseguiamo un'esperienza che già negli anni passati ha riscosso grande successo, avendo interessato oltre 28.000 coppie lombarde". |
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NOMINATA LA GIUNTA COMUNALE DI LAINATE SETTE NUOVI ASSESSORI AMMINISTRERANNO LA CITTÀ |
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Lainate, 12 luglio 2004 – Mario Bussini, neoeletto Sindaco di Lainate, comunica i nomi degli Assessori che formeranno la Giunta Comunale. Di seguito, accanto a ciascun nominativo, vengono indicate le rispettive deleghe amministrative: Mario Bussini, Sindaco - Personale, Servizi demografici, Informatica, Controllo Gestione; Celesta Spotti, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Educative; Orazio Battistini, Assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata, Attività Produttive; Paola Ferrario, Assessore ai Lavori Pubblici, Manutenzioni patrimonio comunale; Massimo Sgambelloni, Assessore ai Servizi per il Territorio; Marino Poddesu, Assessore alle Politiche di Bilancio e Comunitarie; Claudio Stellari, Assessore alle Politiche Sociali; Andrea Pinna, Assessore alle Politiche Ambientali. La prima seduta del Consiglio Comunale avrà luogo Venerdì 16 luglio alle ore 21,00 presso la Sala delle Capriate (Biblioteca Comunale, secondo piano). |
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PROTEZIONE DELLO STRATO DI OZONO: LA COMMISSIONE PROCEDE NEI CONFRONTI DI NOVE STATI MEMBRI |
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Bruxelles, 12 luglio 2004. La Commissione europea ha inviato lettere di costituzione in mora a nove Stati membri che non l’hanno informata delle misure adottate per limitare l’uso del bromuro di metile. La normativa comunitaria prevede infatti la progressiva eliminazione di questo pesticida, responsabile della distruzione dello strato di ozono situato attorno alla Terra, che protegge le persone, gli animali e le piante dalle pericolose radiazioni ultraviolette provenienti dal sole. L’uso di questa sostanza continua peraltro ad essere autorizzato, sia pure sotto stretto controllo, per alcune applicazioni per le quali non sono ancora disponibili alternative, e in particolare per i trattamenti antiparassitari dei prodotti agricoli destinati alla commercializzazione. Gli Stati membri sono tenuti a comunicare ogni anno alla Commissione la quantità esatta di bromuro di metile utilizzata, le finalità del suo impiego e le misure adottate per ridurne l'uso, nonché i progressi compiuti nella valutazione e nell’utilizzo di sostanze alternative. Belgio, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito non hanno trasmesso informazioni al riguardo o hanno fornito dati insufficienti. La Commissione ha pertanto deciso di procedere nei confronti di questi Stati membri per assicurare ai cittadini europei un livello di protezione ambientale rispondente alle loro aspettative. La commissaria europea per l’Ambiente Margot Wallström ha così commentato la decisione: “È interesse degli Stati membri adottare alternative al bromuro di metile in agricoltura e nell’industria alimentare, in modo tale da non compromettere la competitività di questi due settori nel lungo termine, quando tale sostanza non sarà più utilizzata. Il bromuro di metile danneggia gravemente lo strato di ozono, che ci protegge dai pericoli delle radiazioni solari (tumori cutanei, deficienze del sistema immunitario, danni alle colture e alle altre piante). L’uso di questa sostanza deve cessare al più presto, e tal fine è necessario collaborare insieme." L’uso del bromuro di metile per i prodotti agricoli destinati alla commercializzazione Il protocollo di Montreal, che costituisce uno dei trattati ambientali di maggiore successo, e il regolamento comunitario sulle sostanze che riducono lo strato di ozono[1], che dà attuazione a tale accordo nell'Unione europea, mirano a ridurre, in vista della graduale eliminazione, l’uso di alcune sostanze che danneggiano l’ozono stratosferico, fra cui in particolare i Cfc, gli Hcfc, gli halon e il bromuro di metile. Un tempo il bromuro di metile era largamente utilizzato dagli agricoltori di tutto il mondo per la disinfestazione dei terreni, ed era inoltre impiegato negli stabilimenti industriali di trasformazione degli alimenti. A partire dal 1995 il suo uso è stato gradualmente ridotto in vista dell’eliminazione definitiva, e dal prossimo anno entrerà in vigore il divieto di produzione e di importazione nei paesi sviluppati. Sia il protocollo che il regolamento riconoscono peraltro l’importanza del bromuro di metile nelle relazioni commerciali: questa sostanza viene utilizzata sia per trattare i prodotti agricoli importati prima della loro immissione in commercio, al fine di impedire l’introduzione in nuovi ambienti di organismi nocivi esotici (trattamenti di quarantena); sia per evitare che gli organismi nocivi distruggano i prodotti prima del trasporto (trattamenti anteriori al trasporto). Per questi due tipi di impiego esistono disposizioni specifiche. Nel quadro del regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, la Commissione europea autorizza la quantità di bromuro di metile che può essere immessa sul mercato per applicazioni di quarantena e per trattamenti anteriori al trasporto, ma è tenuta a ridurne i livelli in funzione della disponibilità, sotto il profilo tecnico ed economico, di sostanze e tecnologie alternative. Di conseguenza gli Stati membri hanno l’obbligo di comunicare annualmente alla Commissione le quantità di bromuro di metile utilizzate per questi due tipi di trattamento, le precise finalità per le quali la sostanza è stata impiegata e i progressi compiuti nella valutazione e nell’utilizzo di sostanze alternative. Il termine per la presentazione delle comunicazioni relative al 2003 è scaduto il 31 marzo 2004. Attualmente la quantità di bromuro di metile utilizzabile per applicazioni di quarantena e trattamenti anteriori al trasporto nei 25 Stati membri è limitata a circa 1 000 tonnellate annue. Si tratta di una scelta più restrittiva rispetto al protocollo di Montreal, che consente un uso illimitato del bromuro di metile per i due impieghi menzionati. L’unione europea è l’unica parte contraente del protocollo ad aver stabilito un limite del genere, al fine di promuovere lo sviluppo di alternative al bromuro di metile per entrambi i tipi di trattamento. Le omissioni paese per paese Il Belgio ha comunicato i dati relativi al 2003, al 2002 e al 2001; tuttavia nelle relazioni trasmesse mancano alcuni elementi importanti, soprattutto per quanto riguarda i progressi compiuti nella valutazione e nell’utilizzo di sostanze alternative. La Francia non ha comunicato i dati relativi al 2003, al 2002 e al 2001. La Germania non ha comunicato i dati relativi al 2003, e nelle relazioni trasmesse per il 2002 ed il 2001 non ha fornito informazioni sui progressi compiuti nella valutazione e nell’utilizzo di sostanze alternative. La Grecia non ha comunicato i dati relativi al 2003, e nelle relazioni trasmesse per il 2002 e il 2001 non ha indicato le quantità di bromuro di metile autorizzate per trattamenti di quarantena, né le finalità per le quali tale sostanza è stata impiegata. Inoltre i dati sull’utilizzo di sostanze alternative sono insufficienti: la Grecia ha fornito unicamente informazioni su vari progetti di ricerca e sulla valutazione di sostanze alternative, ma non sul loro utilizzo effettivo. L’irlanda non ha comunicato i dati relativi al 2003, al 2002 e al 2001. Le omissioni riguardano non soltanto l’impiego del bromuro di metile per le applicazioni di quarantena e per i trattamenti anteriori al trasporto, ma tutti gli aspetti del regolamento sulle sostanze che danneggiano lo strato di ozono. L’italia ha comunicato i dati relativi al 2003, al 2002 e al 2001, ma non ha fornito informazioni sufficienti sui progressi compiuti nella valutazione e nell’utilizzo di sostanze alternative. Il Portogallo ha comunicato i dati relativi al 2003, al 2002 e al 2001, ma le informazioni sui progressi compiuti nella valutazione e nell’utilizzo di sostanze alternative sono insufficienti. La Spagna non ha comunicato i dati relativi al 2003. Nelle relazioni trasmesse per il 2001 e il 2002 mancano dati sui prodotti e sulle finalità dell’impiego (tipi di organismi nocivi e di patologie); nonché sulle quantità utilizzate per applicazioni di quarantena e per trattamenti anteriori al trasporto. Inoltre le relazioni trasmesse contengono dati insufficienti sui progressi compiuti nella valutazione e nell’utilizzo di sostanze alternative. Il Regno Unito non ha comunicato i dati relativi al 2003. Iter procedurale L’articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire nei confronti degli Stati membri che non adempiono agli obblighi ad essi imposti dal diritto comunitario. Se ritiene che sia stata commessa una violazione del diritto comunitario tale da legittimare l'apertura di una procedura di infrazione, la Commissione invia allo Stato membro interessato una diffida o lettera di costituzione in mora (prima fase della procedura di infrazione); invitandolo a presentare le sue osservazioni entro un termine ben preciso, in genere di due mesi. Alla luce della risposta o della mancata risposta dello Stato membro interessato, la Commissione può decidere di formulare un parere motivato (seconda fase della procedura di infrazione); nel quale espone chiaramente e in via definitiva i motivi per cui ritiene che sia stata commessa una violazione del diritto comunitario e invita lo Stato membro ad adempiere entro un termine ben preciso (solitamente di due mesi). Qualora lo Stato membro non si conformi al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. Se la Corte di giustizia accerta che il trattato è stato violato, lo Stato membro inadempiente è tenuto a prendere le misure necessarie per conformarsi al diritto comunitario. L'articolo 228 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire contro uno Stato membro che non si sia conformato ad una precedente sentenza della Corte di giustizia. Lo stesso articolo consente inoltre alla Commissione di chiedere alla Corte di irrogare sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato. |
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IL TEAM DI RICERCA TORINESE IN VETTA AL K2 OBIETTIVO: L’ECOCOMPATIBILITÀ DELLA “SPEDIZIONE K2 2004 – 50 ANNI DOPO” |
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Torino, 12 luglio 2004 - Domenica 4 luglio 2004 il Prof. Riccardo Beltramo, responsabile scientifico della ricerca sul Sistema di Gestione Ambientale (Sga) per la “Spedizione K2 2004 – 50 anni dopo”, è partito alla volta di Islamabad, per raggiungere il Campo Base, sito a quota 5.000 metri. La spedizione ha scelto, infatti, di adottare un Sistema di Gestione Ambientale (Sga) la cui parte documentale è stata approvata il 26 maggio u.S. Dall'ente accreditato Certiquality di Milano che ne ha attestato la coerenza con la norma Iso 14001. Si tratta di un'iniziativa, sviluppata con il supporto dell'Imont, Istituto Nazionale della Montagna, e del Comitato Ev-k2-cnr portata avanti dal gruppo di ricerca composto dal Prof. Riccardo Beltramo, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell'Università di Torino, e ricercatore del Comitato Ev-k2-cnr, dal Dott. Stefano Duglio, dall'Ing. Maurizio Gallo, delegato dal Collegio nazionale delle Guide Alpine ed esperto in spedizioni extra-europee, per la parte relativa alla pianificazione, realizzazione ed implementazione del Sga e dalla Dott.ssa Elena Pandolfi, relativamente all'audit interno e all’attività di comunicazione. Al giorno d’oggi una crescente attenzione è dedicata ai problemi dell’impatto ambientale, soprattutto in relazione ad ecosistemi sensibili come quelli dell’alta montagna. Nel progetto viene affrontata la problematica della compatibilità ambientale di una spedizione alpinistica in alta quota lungo l’intero ciclo di vita della spedizione (progettazione, allestimento, svolgimento e conclusione); al fine di definire un modello di Sga applicabile in futuro a tutte le spedizioni. Viene analizzata la scelta dell’equipaggiamento e dei materiali, aggiungendo ai criteri imprescindibili legati all’idoneità d’uso anche quello dell’ecocompatibilità nelle varie fasi del ciclo di vita dei prodotti, in particolare quelle dell’uso e dello smaltimento. L’adozione di quest’ultimo criterio intende dare un impulso alla crescita della consapevolezza ambientale degli alpinisti ed un contributo alle popolazioni locali che possono essere coinvolte nella gestione dei materiali. Tale sistema è stato implementato sin dalle prime fasi di allestimento del Campo Base a partire dallo scorso 19 maggio ad opera dell’Ing. Maurizio Gallo, il cui lavoro è stato portato avanti nel mese di Giugno dal Dott. Stefano Duglio. “Al Campo Base – racconta Duglio – è stato portato un microinceneritore per carta e cartone. E’ stata, inoltre, predisposta una piccola area rifiuti dove viene effettuata la raccolta differenziata per vetro, plastica, alluminio, batterie, bombolette del gas esaurite e la cenere prodotta dall’inceneritore e per diminuire il volume dei rifiuti le lattine sono compattate e il vetro frantumato.” Fino al termine della spedizione sarà presente al Campo Base il Prof. Beltramo i cui compiti riguarderanno: la prosecuzione di tutti gli adempimenti previsti dal Sga, il monitoraggio della produzione dell'energia e della gestione dei materiali, l'organizzazione della raccolta e della gestione dei rifiuti, l'attività di sensibilizzazione verso alpinisti, ricercatori e coloro che transiteranno al Campo Base, la trasmissione periodica in Italia di notizie utili alla preparazione del report ambientale della spedizione che verranno diffuse sul sito www.Montagna.org su www.K2scienze.it e su
web.econ.unito.it/cresta a cura di Elena Pandolfi. |
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IN 6 MILA ALLA SETTIMANA DELLA CULTURA AMBIENTALE DI GENOVA |
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Genova, 12 luglio 2004 - «I dati di questi cinque giorni ci danno già un’idea dell’interesse e dell’importanza del tema mare: sono state quasi 6 mila le presenze». Così Bruno Soracco, direttore generale di Arpa Liguria ha chiuso i lavori del Convegno internazionale su ambiente marino e costiero che ha concluso la prima Settimana della Cultura Ambientale di Genova. «L’efficienza del sistema portuale e più in generale dei trasporti marittimi non può prescindere dal rispetto delle norme a tutela dell’ambiente. Ma non solo: il sistema turistico ed economico della Liguria e in generale del Paese non può sottovalutare l’indotto legato alle attività in mare, per il mare e sul mare», ha sottolineato Soracco. E il saluto è diventato un invito a proseguire il lavoro. «Il Convegno su ambiente marino e costiero è solo al suo inizio: serve progettualità, attuazione concreta dei programmi e degli strumenti presentati in questi cinque giorni per dare vita in futuro ad un confronto su dati reali, su interventi tangibili al servizio di tutta la società, per Genova, che può essere un ponte sul Mediterraneo, per l’Italia e per tutti i Paesi Europei». Alla cerimonia di chiusura del convegno ha partecipato anche Raimondo Pollastrini, Ammiraglio della Capitaneria di Porto di Genova. «Sono soddisfatto, c’è un’attenzione straordinaria verso l’ambiente negli ultimi anni – ha detto – Nel ’70, quando sono entrato a far parte della Marina Militare, il mare non era visto come una risorsa. Quello che importava era solo tutelare gli scambi economici. Oggi, per fortuna, le cose sono cambiate». Giorgio Cesari, il direttore generale di Apat, ha poi ringraziato l’intero sistema delle agenzie per la protezione ambientale e le istituzioni, nazionali ed internazionali: «Una comunicazione che non ha privilegiato dibattiti interni e che ha voluto evitare qualsiasi forma di percezione distorta. Il confronto è comunque stato alla base dei dibattiti». Franco Orsi, assessore regionale all’Ambiente della Liguria: «Un evento internazionale che ha visto Genova e la Liguria impegnate su due fronti: fare ambiente e comunicazione ambientale. La Regione – ha ricordato Orsi – si è impegnata per il reperimento, a livello nazionale e comunitario, dei finanziamenti necessari per sostenere questo progetto. Inoltre, ha ricevuto durante la Settimana della Cultura Ambientale la certificazione Iso 14001 per le politiche ambientali adottate in questi anni». La delega dello Stato alle Regioni sull’inquinamento: un ingranaggio ancora da oliare - «La devoluzione delle competenze alle Regioni in materia di tutela delle acque dall’inquinamento è un meccanismo da perfezionare». Massimo Avancini, direttore del settore Tutela delle Acque e delle Biodiversità del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (Matt); ha in questo modo sollevato i problemi di acquisizione da parte delle Regioni del know how di attuazione «dell’art 21 della legge numero 179 del 2002». «L’attività del Matt in questa materia è diminuita», ha aggiunto Avancini, ribadendo le funzioni di impulso del Ministero a garanzia del principio di sussidiarietà. La linea strategica da seguire? «A livello ministeriale – ha spiegato il dirigente – sono in corso i lavori per la redazione della normativa tecnica. E’ stato predisposto uno schema di regolamento sul quale si dovrà ottenere il consenso dei dicasteri concertanti (Attività produttive, Politiche agricole e Infrastrutture)», fermo restando il consenso della conferenza permanente Stato-regioni. Attivato anche un Gruppo di studi dell’Icram, l’Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare. Tra le questioni più rilevanti: la messa a punto di una tabella ad hoc di riferimento per lo scarico in mare aperto, l’inquadramento delle modalità di estrazione di materiale sabbioso dalle cave marine («Operazioni che devono avvenire secondo regole di compatibilità ambientale e a patto che il sito non si presenti “ambientalmente” sensibile») e lo studio delle modalità di applicazione della procedura di urgenza, determinate da intasamento dell’accesso portuale a causa di fenomeni meteo marini. Tutela del mare, è stagione di riforme legislative in Liguria - Sulla tutela del mar ligure è il momento delle riforme. Lo ha annunciato Franco Lorenzini, direttore del dipartimento pianificazione territoriale, paesistica e ambientale della Regione Liguria: «La Liguria vanta 357 chilometri di fascia costiera e 63 Comuni affacciati sul mare – ha detto – L’attività di gestione implica una pianificazione integrata della fascia costiera. Obiettivo prioritario: dotarsi di un programma di organizzazione dei porti turistici». Lorenzini ha illustrato l’attività dell’ente al convegno internazionale su ambiente marino e costiero che ha chiuso la Settimana della Cultura Ambientale di Genova. «La cultura della difesa del litorale dal mare e più recentemente dell’ecosistema marino e dei fondali in Liguria è stata ampiamente sviluppata – ha spiegato il direttore – L’integrazione è un concetto acquisito. Ora stiamo passando alla fase operativa: abbiamo i piani dei Comuni, quelli di bacino, di coordinamento provinciale, regionale, del demanio e una legislazione che ancora vede un’eccessiva sedimentazione di competenze su materie che sono sempre le stesse». Secondo Lorenzini, adesso è l’ora di compiere un passo avanti. «E’ necessario mettere in atto strumenti di controllo qualitativo dei progetti e metter mano a politiche di assetto alternative. La necessità impellente è identificare uno strumento di integrazione strategica e una legislazione orientata alla separazione delle competenze». La cooperazione per l’ambiente come fonte di sviluppo - Il 66% della popolazione mondiale vive in aree costiere. Il 20% è la quantità di petrolio e gas che vengono da giacimenti off-shore. Il 20% sono le proteine ricavate dal pesce e più di 1.000 bilioni di dollari l’indotto da attività marine. Questi i dati segnalati da Giuseppe Manzella, esperto di monitoraggio e sistemi di osservazione marina dell’Enea, durante il dibattito di chiusura della Settimana della Cultura Ambientale di Genova dal tema “Il trasporto marittimo e l’ambiente”. Manzella ha evidenziato così uno dei ruoli che organismi di ricerca, agenzie per l’ambiente e istituzioni competenti possono svolgere: monitorare per informare e dare previsioni su condizioni di navigabilità, qualità dell’acqua e balneabilità, gestione delle attività di pesca e agroculture, operazioni in mare e edilizia portuale. «Una delle priorità è quella della cooperazione regionale, nazionale e internazionale – ha detto l’esperto – di cui Agenzie e Capitanerie di Porto insieme ad enti e istituzioni possono e devono farsi portavoce». Energia, servono nuove fonti - Dodici milioni di tonnellate di oli trasportati via mare all’anno - per lo più greggio, ma anche nafta, semilavorati e prodotti chimici – di cui circa 3 mila viaggiano su circa cinquecento superpetroliere in attività al mondo. Questi i numeri del trasporto petrolifero nel mondo illustrati durante il Convegno Internazionale sull’Ambiente Marino e Costiero nell’Area Euro-mediterranea da Maurizio Gentilomi, il presidente di Aiom, l’associazione ingegneria off-shore e marina. «Numeri importanti che danno anche l’idea dei rischi cui si va incontro – ha detto – Ma l’industria petrolifera ha da anni sviluppato particolare attenzione alla sicurezza alla tecnologia e alla prevenzione». Il tema è quello del consumo smodato di energia, oltre il 40% della quale ricavata da idrocarburi fossili, cioè da fonti non rinnovabili. Nel medio periodo, nonostante l’allarme per il progressivo esaurirsi dei bacini – le previsioni affermano che tra meno di trent’anni avremo consumato già oltre metà dei depositi di idrocarburi esistenti – si pensa che il consumo possa aumentare di un 2-2,5 per cento all’anno. I dati sono stati illustrati anche per dare l’idea di quanti siano gli incidenti che negli ultimi anni hanno coinvolto petroliere di grandi dimensioni come Erika, Prestige e Haven. «Eventi sicuramente catastrofici, soprattutto per la grande visibilità dell’impatto – ha sottolineato Gentilomi – ma il rapporto con altri fattori di inquinamento va riletto con la stessa proporzione che esiste tra un disastro aereo, in cui perdono la vita decine e decine di persone». Per Gentilomi servono quindi «nuove strategie, attività di ricerca e sinergie tra istituzioni, enti di ricerca, imprese e cittadini per mettere in campo alternative energetiche in ogni ambito, dalla produzione industriale ai consumi domestici». Questo l’obiettivo e l’auspicio con cui si è chiusa la prima Settimana della Cultura Ambientale di Genova «per arrivare a progettare in concreto l’idea di sviluppo sostenibile che in questi giorni si è condivisa». Infolink: www.Sca2004.com |
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CORSI GRATUITI - ULTIMINI GIORNI PER PRESENTARE LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ALLA PROVINCIA DI TERNI |
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Terni, 12 giugno 2004 - Ultimi Giorni Per La Presentazione Della Domanda alla Provincia di Terni per ottenere un finanziamento per frequentare Gratuitamente corsi di formazione. Questa opportunità è offerta a tutti gli occupati residenti nella provincia di Terni che presenteranno richiesta di bonus formativo alla Provincia di Terni (entro il 20 Luglio 2004). Tra i corsi finanziabili ci sono quelli inseriti nel catalogo dell'offerta formativa della Tekna ( www.Teknainformatica.com ) e della Expert Informatica ( www.Expertinformatica.it ). La Tekna e la Expert Informatica forniscono un servizio Gratuito di assistenza alla compilazione del formulario da presentare alla Provincia di Terni per ottenere un bonus formativo che consentirà di frequentare gratuitamente un corso di Specializzazione Informatica. Tutti coloro che desiderano assistenza per la compilazione del formulario potranno recarsi direttamente presso le segreterie in Via dei Chiodaioli, 16 o in Via Petroni, 12. Per informazioni tel 0744 423118 - 0744 402471 |
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MASTER HONORIS CAUSA DEL CUOA AL CAVALIER MARANGONI |
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Altavilla Vicentina, 12 luglio 2004 - Il prossimo 23 luglio, la Fondazione Cuoa del Veneto conferirà il Master Honoris Causa in Gestione Integrata d'Impresa al Cavalier Mario Marangoni, Presidente di Marangoni S.p.a. A consegnare il riconoscimento a Marangoni e il diploma a tutti gli allievi Magi sarà il neo Presidente della business school, Elio Marioni, già Presidente del Gruppo Askoll. Per Informazioni: Segreteria Ufficio Marketing e Relazioni Esterne, tel. 0444 333787, e-mail: mre@cuoa.It |
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UNIVERSITÀ DI PISA: PRESENTATI I NUOVI MASTER DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AUDITING E CONTROLLO INTERNO |
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Pisa, 12 luglio 2004 - Tempo di scelte per chi ha deciso di intraprendere un nuovo cammino formativo, dopo la parentesi estiva. Il Dipartimento di Economia Aziendale “E.giannessi”, dell’Università di Pisa, propone una serie di nuovi master, sia part time che full time, che partiranno ad ottobre. L’iscrizione però va fatta entro il 20 settembre. Tra gli orientamenti part time, “Enti locali e aziende pubbliche”: il corso si concentra nel periodo ottobre 2004-giugno 2005, in sedici moduli didattici in aula e 10 giornate integrative, è riservato a 25 laureati ed è adatto all’approfondimento con alto livello di qualificazione per laureati e professionisti già occupati, attraverso la verifica dei sistemi di comunicazione economico-finanziaria, l’analisi e la valutazione delle strutture organizzative, la progettazione dei sistemi di controllo di gestione e l’analisi dei costi con valutazione delle performance delle aziende pubbliche. Part time anche il master, riservato a 20 laureati, “Banche, assicurazioni e intermediari finanziari” – da ottobre 2004 a luglio 2005 - che offre la possibilità di sviluppare competenze che riguardano il bilancio, la revisione contabile e gestionale, la progettazione e il monitoraggio dei sistemi di risk management, l’analisi e la valutazione dei sistemi di controllo interno. “Auditing e controllo di gestione”, anch’esso part time, è riservato a 30 laureati e si propone di sviluppare competenze per la verifica dei sistemi di comunicazione economico-finanziaria, l’analisi e la valutazione dei sistemi di controllo interno aziendale, la progettazione dei sistemi di controllo di gestione, l’analisi dei costi e la valutazione delle performance aziendali. Full time, invece, il master “Auditing e Consulting, Auditing e Governance”, in programma da ottobre 2004 a febbraio 2005. Patrocinato dall’Aiia, Associazione italiana internal auditors, e dall’Assirevi, Associazione italiana delle società di revisione, è dedicato, principalmente, a figure professionali come il revisore contabile, l’internal auditor e il revisore consulente. E’ prevista una parte formativa di 500 ore, per l’orientamento Auditing e Consulting, e una di 800 ore, per l’orientamento Auditing e Governance, più una parte applicativa con uno stage di tre mesi in azienda. Già predisposto anche il master, full time, “Controlli di Gestione finanza e Controllo aziendale” che avrà inizio nel febbraio 2005, riservato a 25 laureati. Infolink: www.Masteraudit.it |
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