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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Settembre 2004 |
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GLI ESPERTI SOLLECITANO RAPIDI MUTAMENTI NELLE POLITICHE EUROPEE PER L'ECONOMIA, LA R&S E L'ISTRUZIONE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - 'Se vuole portare avanti il processo d'integrazione, l'Europa ha bisogno di un'urgente e completa riforma del suo modello economico'. È stato questo il messaggio che due degli autori della famosa relazione Sapir, 'An agenda for a growing Europe - making the Eu economic system deliver', hanno lanciato durante la conferenza Esof 2004. Nella relazione, voluta dal presidente uscente della Commissione europea Romano Prodi e pubblicata lo scorso anno, i professori André Sapir e Philippe Agion chiedevano inoltre un maggiore investimento nella ricerca e nell'istruzione del terzo livello, oltre alla creazione di una Agenzia europea per la scienza e la ricerca. 'Per l'Unione europea, la priorità numero uno deve essere la crescita', ha detto André Sapir alla conferenza, ricordando ai presenti che il divario tra Ue e Usa in termini di crescita si va allargando. 'La convergenza tra Europa e Stati Uniti si è fermata 30 anni or sono', ha commentato il Professor Sapir. Oggi il tasso di crescita dell'Unione è del 2%, rispetto a quello statunitense, che è del 3,4%. Questo tasso di crescita rallentato e in declino è il sintomo del nostro fallimento nell'adattarci alla globalizzazione e ai mutamenti tecnologici'. Il Professor Sapir ha spiegato che i tentativi abortiti dell'Ue di trasformarsi in un'economia basata sull'innovazione si debbono alla sua incapacità di promuovere un certo numero di azioni essenziali: l'ingresso di nuovi attori sulla scena economica; la mobilità dei dipendenti all'interno e tra le aziende; l'adeguamento della formazione della forza lavoro; il finanziamento esterno dell'investimento e l'investimento nella ricerca e sviluppo (R&s) e nell'istruzione universitaria. Il Professor Sapir ha lanciato un avvertimento: il processo d'integrazione europea è a rischio se i governi europei non comprendono che la crescita è una conditio sine qua non per la sostenibilità del modello sociale europeo e per il successo degli allargamenti presenti e futuri. L'agenda di Lisbona, ha aggiunto, è stato un buon tentativo di ovviare alle insufficienze dell'Europa. Ma se gli scopi sono abbastanza ambiziosi, i mezzi non lo sono altrettanto. 'Vi sono troppi obiettivi per i quali si adoperano metodi e strumenti deboli', ha dichiarato il Professor Sapir. 'L'europa deve imperativamente concentrarsi su un solo e unico obiettivo, la crescita'. Il Professor Sapir ha insistito sul fatto che l'Ue dovrebbe lavorare sulle sue due principali differenze con gli Stati Uniti: le differenze d'efficienza dei mercati dei prodotti e dei fattori della produzione, specie i mercati del lavoro e dei capitali, e la differenza negli investimenti nella R&s e nei sistemi dell'istruzione universitaria. 'Noi abbiamo bisogno di completare il mercato unico, particolarmente nei servizi finanziari, e dobbiamo farne un mercato unico dinamico'. 'Noi dobbiamo spendere di più per il nostro futuro, e quel di più spenderlo meglio', ha aggiunto. Il Professor Sapir ha anche invocato una drastica riorganizzazione del bilancio dell'Ue, riducendo le somme attualmente stanziate per l'agricoltura e aumentando invece del 600% il bilancio per la crescita economica. 'Con le somme supplementari stornate dal bilancio per l'agricoltura, l'Ue potrebbe creare tre fondi: il fondo per la crescita dell'Ue in generale, il fondo di convergenza per i paesi a basso reddito, e il fondo di ristrutturazione per i paesi interessati'. 'L'attuale bilancio dell'Ue è una reliquia del passato. Semplicemente, non guarda abbastanza al futuro. Se è Lisbona la priorità, allora bisogna essere ragionevoli e creare il presupposto economico e gli strumenti affinché questo sia possibile'. 'Lisbona è un processo volto al futuro. Dobbiamo guardare anche noi a questo futuro', ha affermato Sapir. Philippe Agion, professore all'Università di Harvard, ha sottolineato la necessità per l'Europa di concentrare la spesa sull'istruzione del terzo livello, invece che su quella del primo e del secondo, com'è invece stato fino ad ora. 'Quanto più si investe nell'istruzione del terzo livello, tanto più ci si sposta verso l'innovazione e la crescita', ha affermato, segnalando che la percentuale di cittadini statunitensi che completano la loro istruzione superiore è una volta e mezzo quella della media attuale europea. 'Siamo stati imitatori [degli Usa], ora dobbiamo diventare innovatori', ha detto il Professor Agion. Agion ha inoltre reiterato l'appello per una Agenzia europea per la scienza e la ricerca sul modello della statunitense National Science Foundation (Nsf), che dovrebbe essere basata su quattro principi fondamentali. 'Per avere successo, questa agenzia dovrebbe essere un sistema bottom-up (dalla base al vertice) con un unico criterio di selezione, l'eccellenza, per evitare che il sistema si corrompa. Inoltre dovrebbe essere basata sulla valutazione inter pares, e la selezione dei valutatori, che dovrebbe fondarsi sul rango e l'affermazione scientifica, dovrebbe essere trasparente e pubblica', ha affermato il Professor Agion. Infine, ha concluso, l'Europa dovrebbe imitare l'esempio della Nsf ed investire in pari misura nella ricerca fondamentale e applicata. Per leggere la relazione Sapir, http://europa.Eu.int/comm/dgs/policy_advisers/experts_groups/ps2/high_level_study_group_index_en.htm |
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GLI ESPERTI SOLLECITANO RAPIDI MUTAMENTI NELLE POLITICHE EUROPEE PER L'ECONOMIA, LA R&S E L'ISTRUZIONE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - 'Se vuole portare avanti il processo d'integrazione, l'Europa ha bisogno di un'urgente e completa riforma del suo modello economico'. È stato questo il messaggio che due degli autori della famosa relazione Sapir, 'An agenda for a growing Europe - making the Eu economic system deliver', hanno lanciato durante la conferenza Esof 2004. Nella relazione, voluta dal presidente uscente della Commissione europea Romano Prodi e pubblicata lo scorso anno, i professori André Sapir e Philippe Agion chiedevano inoltre un maggiore investimento nella ricerca e nell'istruzione del terzo livello, oltre alla creazione di una Agenzia europea per la scienza e la ricerca. 'Per l'Unione europea, la priorità numero uno deve essere la crescita', ha detto André Sapir alla conferenza, ricordando ai presenti che il divario tra Ue e Usa in termini di crescita si va allargando. 'La convergenza tra Europa e Stati Uniti si è fermata 30 anni or sono', ha commentato il Professor Sapir. Oggi il tasso di crescita dell'Unione è del 2%, rispetto a quello statunitense, che è del 3,4%. Questo tasso di crescita rallentato e in declino è il sintomo del nostro fallimento nell'adattarci alla globalizzazione e ai mutamenti tecnologici'. Il Professor Sapir ha spiegato che i tentativi abortiti dell'Ue di trasformarsi in un'economia basata sull'innovazione si debbono alla sua incapacità di promuovere un certo numero di azioni essenziali: l'ingresso di nuovi attori sulla scena economica; la mobilità dei dipendenti all'interno e tra le aziende; l'adeguamento della formazione della forza lavoro; il finanziamento esterno dell'investimento e l'investimento nella ricerca e sviluppo (R&s) e nell'istruzione universitaria. Il Professor Sapir ha lanciato un avvertimento: il processo d'integrazione europea è a rischio se i governi europei non comprendono che la crescita è una conditio sine qua non per la sostenibilità del modello sociale europeo e per il successo degli allargamenti presenti e futuri. L'agenda di Lisbona, ha aggiunto, è stato un buon tentativo di ovviare alle insufficienze dell'Europa. Ma se gli scopi sono abbastanza ambiziosi, i mezzi non lo sono altrettanto. 'Vi sono troppi obiettivi per i quali si adoperano metodi e strumenti deboli', ha dichiarato il Professor Sapir. 'L'europa deve imperativamente concentrarsi su un solo e unico obiettivo, la crescita'. Il Professor Sapir ha insistito sul fatto che l'Ue dovrebbe lavorare sulle sue due principali differenze con gli Stati Uniti: le differenze d'efficienza dei mercati dei prodotti e dei fattori della produzione, specie i mercati del lavoro e dei capitali, e la differenza negli investimenti nella R&s e nei sistemi dell'istruzione universitaria. 'Noi abbiamo bisogno di completare il mercato unico, particolarmente nei servizi finanziari, e dobbiamo farne un mercato unico dinamico'. 'Noi dobbiamo spendere di più per il nostro futuro, e quel di più spenderlo meglio', ha aggiunto. Il Professor Sapir ha anche invocato una drastica riorganizzazione del bilancio dell'Ue, riducendo le somme attualmente stanziate per l'agricoltura e aumentando invece del 600% il bilancio per la crescita economica. 'Con le somme supplementari stornate dal bilancio per l'agricoltura, l'Ue potrebbe creare tre fondi: il fondo per la crescita dell'Ue in generale, il fondo di convergenza per i paesi a basso reddito, e il fondo di ristrutturazione per i paesi interessati'. 'L'attuale bilancio dell'Ue è una reliquia del passato. Semplicemente, non guarda abbastanza al futuro. Se è Lisbona la priorità, allora bisogna essere ragionevoli e creare il presupposto economico e gli strumenti affinché questo sia possibile'. 'Lisbona è un processo volto al futuro. Dobbiamo guardare anche noi a questo futuro', ha affermato Sapir. Philippe Agion, professore all'Università di Harvard, ha sottolineato la necessità per l'Europa di concentrare la spesa sull'istruzione del terzo livello, invece che su quella del primo e del secondo, com'è invece stato fino ad ora. 'Quanto più si investe nell'istruzione del terzo livello, tanto più ci si sposta verso l'innovazione e la crescita', ha affermato, segnalando che la percentuale di cittadini statunitensi che completano la loro istruzione superiore è una volta e mezzo quella della media attuale europea. 'Siamo stati imitatori [degli Usa], ora dobbiamo diventare innovatori', ha detto il Professor Agion. Agion ha inoltre reiterato l'appello per una Agenzia europea per la scienza e la ricerca sul modello della statunitense National Science Foundation (Nsf), che dovrebbe essere basata su quattro principi fondamentali. 'Per avere successo, questa agenzia dovrebbe essere un sistema bottom-up (dalla base al vertice) con un unico criterio di selezione, l'eccellenza, per evitare che il sistema si corrompa. Inoltre dovrebbe essere basata sulla valutazione inter pares, e la selezione dei valutatori, che dovrebbe fondarsi sul rango e l'affermazione scientifica, dovrebbe essere trasparente e pubblica', ha affermato il Professor Agion. Infine, ha concluso, l'Europa dovrebbe imitare l'esempio della Nsf ed investire in pari misura nella ricerca fondamentale e applicata. Per leggere la relazione Sapir, http://europa.Eu.int/comm/dgs/policy_advisers/experts_groups/ps2/high_level_study_group_index_en.htm |
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"SI ALLE DIVERSITÀ. NO ALLE DISCRIMINAZIONI": PARTE OGGI UN CAMION SULLE STRADE DELL’EUROPA PER PROMUOVERE LA LOTTA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE NELL'UE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - Tra settembre e novembre, il tour informativo toccherà dieci stati membri dell'Ue: l'Ungheria, la Slovacchia, la Repubblica ceca, la Polonia, la Lettonia, la Danimarca, il Regno Unito, l'Irlanda, la Francia e l'Italia. In ciascun di questi paesi il veicolo sarà accolto da importanti personalità nazionali appartenenti sia al mondo dello spettacolo che a quello della politica. In Italia il tour si fermerà a Roma verso la metà del mese di novembre. “Questo tour rappresenta un'opportunità concreta per informare i cittadini sui propri diritti ed obblighi per quanto riguarda la discriminazione sul luogo di lavoro" - ha dichiarato Odile Quintin - "dai sondaggi emerge, infatti, che secondo molti cittadini europei l'origine etnica, la religione o la fede, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale possano costituire un ostacolo nella ricerca di un posto di lavoro. Questo tour informativo ci permette, grazie ad un programma assai variegato, di presentare la diversità come alternativa positiva alla discriminazione". Tutti coloro i quali visiteranno il camion otterranno informazioni sui vantaggi di un ambiente di lavoro libero dalle discriminazioni e sui mezzi disponibili per tutelarsi - attraverso le direttive europee - contro qualsiasi discriminazione sul luogo di lavoro. Tra le iniziative più interessanti ricordiamo il gioco Europa-quiz, grazie al quale i visitatori potranno mettere alla prova le proprie conoscenze riguardo alle linee direttive antidiscriminazione ed alla storia dell'Unione europea. Il programma comprende inoltre la proiezione di film sul tema della discriminazione, concerti regionali e nazionali, esposizioni ed una serie di dibattiti animati da politici, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro. In ciascuna delle 19 città partecipanti le manifestazioni verranno organizzate in collaborazione con i partner nazionali della campagna, fra cui ministeri, organizzazioni sindacali ed associazioni di datori di lavoro, con l’obiettivo di evidenziare al meglio le caratteristiche specifiche di ciascun paese. Il camion, aperto a tutti, è dotato delle ultime novità tecnologiche, fra cui uno speciale ascensore e una rampa d'accesso per disabili nonché una guida braille collegata ad un terminale speciale per i portatori di disabilità visive. Per maggiori informazioni sulla legislazione e sul programma d'azione comunitario di lotta contro la discriminazione è possibile consultare il sito internet: www.Stop-discrimination.info e http://europa.Eu.int/comm/employment_social/fundamental_rights/index_fr.htm |
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"SI ALLE DIVERSITÀ. NO ALLE DISCRIMINAZIONI": PARTE OGGI UN CAMION SULLE STRADE DELL’EUROPA PER PROMUOVERE LA LOTTA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE NELL'UE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - Tra settembre e novembre, il tour informativo toccherà dieci stati membri dell'Ue: l'Ungheria, la Slovacchia, la Repubblica ceca, la Polonia, la Lettonia, la Danimarca, il Regno Unito, l'Irlanda, la Francia e l'Italia. In ciascun di questi paesi il veicolo sarà accolto da importanti personalità nazionali appartenenti sia al mondo dello spettacolo che a quello della politica. In Italia il tour si fermerà a Roma verso la metà del mese di novembre. “Questo tour rappresenta un'opportunità concreta per informare i cittadini sui propri diritti ed obblighi per quanto riguarda la discriminazione sul luogo di lavoro" - ha dichiarato Odile Quintin - "dai sondaggi emerge, infatti, che secondo molti cittadini europei l'origine etnica, la religione o la fede, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale possano costituire un ostacolo nella ricerca di un posto di lavoro. Questo tour informativo ci permette, grazie ad un programma assai variegato, di presentare la diversità come alternativa positiva alla discriminazione". Tutti coloro i quali visiteranno il camion otterranno informazioni sui vantaggi di un ambiente di lavoro libero dalle discriminazioni e sui mezzi disponibili per tutelarsi - attraverso le direttive europee - contro qualsiasi discriminazione sul luogo di lavoro. Tra le iniziative più interessanti ricordiamo il gioco Europa-quiz, grazie al quale i visitatori potranno mettere alla prova le proprie conoscenze riguardo alle linee direttive antidiscriminazione ed alla storia dell'Unione europea. Il programma comprende inoltre la proiezione di film sul tema della discriminazione, concerti regionali e nazionali, esposizioni ed una serie di dibattiti animati da politici, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro. In ciascuna delle 19 città partecipanti le manifestazioni verranno organizzate in collaborazione con i partner nazionali della campagna, fra cui ministeri, organizzazioni sindacali ed associazioni di datori di lavoro, con l’obiettivo di evidenziare al meglio le caratteristiche specifiche di ciascun paese. Il camion, aperto a tutti, è dotato delle ultime novità tecnologiche, fra cui uno speciale ascensore e una rampa d'accesso per disabili nonché una guida braille collegata ad un terminale speciale per i portatori di disabilità visive. Per maggiori informazioni sulla legislazione e sul programma d'azione comunitario di lotta contro la discriminazione è possibile consultare il sito internet: www.Stop-discrimination.info e http://europa.Eu.int/comm/employment_social/fundamental_rights/index_fr.htm |
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PROGRAMMA CEE PER ALLARGARE I RAPPORTI COMMERCIALI E INDUSTRIALI NEL BUSINESS DELL'ELETTRONICA ED INFORMATICA AL-INVEST CHAIN VALUE OF THE ELECTRONICS INDUSTRY 2004 |
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Venezia, 1 settembre 2004 - Per rispondere alla crescente domanda internazionale di prodotti, tecnologie e servizi per l'elettronica e l'informatica la Commissione Europea promuove quest'anno il Programma d'Azione Cee Al-invest Chain Value of the Electronics Industry 2004. L'obiettivo di questa iniziativa comunitaria e' di incrementare i rapporti d'affari e lo scambio di know-how avanzato tra le aziende di settore ed introdurle nei canali internazionali della distribuzione ed incentivando la subfornitura, la terziarizzazione, le partnership. La Commissione Europea selezionera' in Italia un contingente a numero chiuso di 15 aziende che avranno modo di far conoscere a livello mondiale la loro attivita', le competenze, i prodotti e servizi direttamente ai potenziali clienti e partners d'affari per stringere accordi commerciali, tecnologici, industriali, finanziari. La prima fase dell'azione comunitaria prevede tre giornate di incontri d'affari internazionali organizzati presso il Padiglione Cee predisposto all'interno della fiera internazionale Mexitronica dal 19 al 21 Ottobre 2004 a Guadalajara (Messico) dove gli imprenditori europei incontreranno clienti, partners industriali, committenti e distributori esteri. Ciascun partecipante italiano ricevera' preventivamente una agenda di appuntamenti che gli permettera' di conoscere anticipatamente le aziende estere che incontrera' in modo da prepararsi anticipatamente alle negoziazioni e ricevere l'appoggio degli esperti comunitari e funzionari messicani incaricati presenti durante le giornate d'affari. Un servizio di interpretariato verra' garantito per superare gli ostacoli linguistici. La Commissione Europea ha scelto di realizzare gli incontri internazionali a Mexitronica 2004 poiche' oltre a essere la piu' famosa dell'America Latina e' ricca di opportunita' d'affari per gli operatori europei dato che si svolgono parallelamente altri 3 saloni Ensamblamex, Tecnocalidad y Expo Metal-mecánica frequentati da societa' Usa ed asiatiche. Successivamente agli incontri d'affari, seguira' l'appoggio operativo degli Uffici Cee per la Cooperazione Economica a coloro che intenderanno intraprendere gli accordi intavolati a Guadalajara. Gli esperti comunitari incaricati assisteranno le imprese italiane ed europee accelerando le negoziazioni d'affari, ricercando incentivi finanziari per i progetti di partenariato a medio e lungo termine. Le domande di partecipazione all'iniziativa della Commissione Europea possono essere inoltrate direttamente alla Camera per la Cooperazione e Incentivo al Partenariato, Segretariato Programmi Cee, ccip.It@tiscali.it tel. 347 4865273, Sede Via Doge Michiel 1E - 30126 Venezia |
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PROGRAMMA CEE PER ALLARGARE I RAPPORTI COMMERCIALI E INDUSTRIALI NEL BUSINESS DELL'ELETTRONICA ED INFORMATICA AL-INVEST CHAIN VALUE OF THE ELECTRONICS INDUSTRY 2004 |
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Venezia, 1 settembre 2004 - Per rispondere alla crescente domanda internazionale di prodotti, tecnologie e servizi per l'elettronica e l'informatica la Commissione Europea promuove quest'anno il Programma d'Azione Cee Al-invest Chain Value of the Electronics Industry 2004. L'obiettivo di questa iniziativa comunitaria e' di incrementare i rapporti d'affari e lo scambio di know-how avanzato tra le aziende di settore ed introdurle nei canali internazionali della distribuzione ed incentivando la subfornitura, la terziarizzazione, le partnership. La Commissione Europea selezionera' in Italia un contingente a numero chiuso di 15 aziende che avranno modo di far conoscere a livello mondiale la loro attivita', le competenze, i prodotti e servizi direttamente ai potenziali clienti e partners d'affari per stringere accordi commerciali, tecnologici, industriali, finanziari. La prima fase dell'azione comunitaria prevede tre giornate di incontri d'affari internazionali organizzati presso il Padiglione Cee predisposto all'interno della fiera internazionale Mexitronica dal 19 al 21 Ottobre 2004 a Guadalajara (Messico) dove gli imprenditori europei incontreranno clienti, partners industriali, committenti e distributori esteri. Ciascun partecipante italiano ricevera' preventivamente una agenda di appuntamenti che gli permettera' di conoscere anticipatamente le aziende estere che incontrera' in modo da prepararsi anticipatamente alle negoziazioni e ricevere l'appoggio degli esperti comunitari e funzionari messicani incaricati presenti durante le giornate d'affari. Un servizio di interpretariato verra' garantito per superare gli ostacoli linguistici. La Commissione Europea ha scelto di realizzare gli incontri internazionali a Mexitronica 2004 poiche' oltre a essere la piu' famosa dell'America Latina e' ricca di opportunita' d'affari per gli operatori europei dato che si svolgono parallelamente altri 3 saloni Ensamblamex, Tecnocalidad y Expo Metal-mecánica frequentati da societa' Usa ed asiatiche. Successivamente agli incontri d'affari, seguira' l'appoggio operativo degli Uffici Cee per la Cooperazione Economica a coloro che intenderanno intraprendere gli accordi intavolati a Guadalajara. Gli esperti comunitari incaricati assisteranno le imprese italiane ed europee accelerando le negoziazioni d'affari, ricercando incentivi finanziari per i progetti di partenariato a medio e lungo termine. Le domande di partecipazione all'iniziativa della Commissione Europea possono essere inoltrate direttamente alla Camera per la Cooperazione e Incentivo al Partenariato, Segretariato Programmi Cee, ccip.It@tiscali.it tel. 347 4865273, Sede Via Doge Michiel 1E - 30126 Venezia |
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BANDO DI GARA: RAPPORTI SUGL'INDICATORI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare offerte per contribuire a preparare indicatori, analisi ed elaborazioni statistiche sull'ideazione e la preparazione di rapporti scientifici e tecnologici e per coordinare lo sviluppo delle politiche di S&t in Europa. Nell'ambito del programma specifico "Integrare e rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca" del Sesto programma quadro (6Pq), la Commissione europea concluderà un contratto quadro multiplo di servizi, una procedura che permette la conclusione di contratti quadro identici distinti con un certo numero di contraenti, in modo da garantire alla Commissione che un contratto possa essere eseguito da un contraente qualora quelli che lo precedono nella lista non siano disponibili. Durante il periodo contrattuale, i servizi della Commissione potranno richiedere al prestatore di servizi l'esecuzione di compiti specifici, di solito a termine (anche se dovranno essere valutati caso per caso tempi di esecuzione realistici). Per ogni richiesta dovrà essere negoziato e firmato un contratto specifico per la fornitura di servizi che rientrino in una delle aree seguenti: I - raccolta generale, armonizzazione e convalida di insiemi di dati scientifici e tecnologici; Ii - raccolta di dati bibliometrici e brevettuali; Iii - trattamento statistico e analisi di dati esistenti in materia di ricerca e sviluppo ed elaborazione di tabelle, grafici e testi esplicativi; Iv - preparazione di documenti sugl'indicatori di ricerca e lo sviluppo; V - consulenza specializzata per i compiti di cui ai punti da I a Iv. Per informazioni: Commissione europea Direzione generale Rts Sdme 9/77 B-1049 Bruxelles Tel +32-2 296 14 34 Fax +32-2 296 70 26 E-mail: xabier.Goenaga@cec.eu.int Per leggere l'invito in forma completa: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=en&docid=144559-2004 |
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BANDO DI GARA: RAPPORTI SUGL'INDICATORI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare offerte per contribuire a preparare indicatori, analisi ed elaborazioni statistiche sull'ideazione e la preparazione di rapporti scientifici e tecnologici e per coordinare lo sviluppo delle politiche di S&t in Europa. Nell'ambito del programma specifico "Integrare e rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca" del Sesto programma quadro (6Pq), la Commissione europea concluderà un contratto quadro multiplo di servizi, una procedura che permette la conclusione di contratti quadro identici distinti con un certo numero di contraenti, in modo da garantire alla Commissione che un contratto possa essere eseguito da un contraente qualora quelli che lo precedono nella lista non siano disponibili. Durante il periodo contrattuale, i servizi della Commissione potranno richiedere al prestatore di servizi l'esecuzione di compiti specifici, di solito a termine (anche se dovranno essere valutati caso per caso tempi di esecuzione realistici). Per ogni richiesta dovrà essere negoziato e firmato un contratto specifico per la fornitura di servizi che rientrino in una delle aree seguenti: I - raccolta generale, armonizzazione e convalida di insiemi di dati scientifici e tecnologici; Ii - raccolta di dati bibliometrici e brevettuali; Iii - trattamento statistico e analisi di dati esistenti in materia di ricerca e sviluppo ed elaborazione di tabelle, grafici e testi esplicativi; Iv - preparazione di documenti sugl'indicatori di ricerca e lo sviluppo; V - consulenza specializzata per i compiti di cui ai punti da I a Iv. Per informazioni: Commissione europea Direzione generale Rts Sdme 9/77 B-1049 Bruxelles Tel +32-2 296 14 34 Fax +32-2 296 70 26 E-mail: xabier.Goenaga@cec.eu.int Per leggere l'invito in forma completa: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=en&docid=144559-2004 |
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CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA AVVIA IL SERVIZIO DI CONTROPARTE CENTRALE PER I TITOLI DI STATO NEGOZIATI SUL MERCATO MTS UN ESEMPIO DI INTEROPERABILITÀ INTERNAZIONALE TRA CONTROPARTI CENTRALI |
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Milano, 1 settembre 2004 - Giovedì 12 agosto è stato avviato da Cassa di Compensazione e Garanzia (Cc&g), società del Gruppo Borsa Italiana, il servizio di controparte centrale (Ccp) per i titoli di stato negoziati sul mercato Mts. Il nuovo servizio, in virtù di un accordo firmato congiuntamente a Mts, è prestato in collaborazione con la controparte centrale francese Lch.clearnet S.a. E consente agli intermediari di effettuare il clearing dei loro contratti con la rispettiva controparte centrale. Pur in presenza sul mercato di due distinte Ccp, per gli intermediari si realizza infatti un servizio di controparte centrale virtuale unica poiché Cc&g e Lch.clearnet S.a. Hanno attivato un meccanismo di interoperabilità che consente di ottenere l'anonimato sulla piattaforma di trading e di regolare tra loro il netting e i margini di garanzia rinvenienti dalle negoziazioni effettuate dai rispettivi aderenti. Il primo intermediario ad avvalersi di questo servizio è stato Banca Nazionale del Lavoro mentre altre primarie banche hanno già firmato per la partecipazione che si prevede si estenderà rapidamente agli altri operatori Mts. Salgono così a tre le società mercato a cui Cc&g presta i propri servizi: Mts e Borsa Italiana ove i servizi di anonimato, netting e garanzia vengono offerti con la metodologia della controparte centrale, e Tlx ove i contratti negoziati sono garantiti da uno specifico Fondo di Garanzia. Cassa di Compensazione e Garanzia, costantemente attenta alle evoluzioni del mercato finanziario europeo e internazionale, allunga così la lista di iniziative non-captive del Gruppo Borsa Italiana e prosegue nel proprio impegno a fornire ai partecipanti al mercato servizi innovativi all'avanguardia per gli elevati standard dei sistemi tecnologici e di garanzia utilizzati. |
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CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA AVVIA IL SERVIZIO DI CONTROPARTE CENTRALE PER I TITOLI DI STATO NEGOZIATI SUL MERCATO MTS UN ESEMPIO DI INTEROPERABILITÀ INTERNAZIONALE TRA CONTROPARTI CENTRALI |
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Milano, 1 settembre 2004 - Giovedì 12 agosto è stato avviato da Cassa di Compensazione e Garanzia (Cc&g), società del Gruppo Borsa Italiana, il servizio di controparte centrale (Ccp) per i titoli di stato negoziati sul mercato Mts. Il nuovo servizio, in virtù di un accordo firmato congiuntamente a Mts, è prestato in collaborazione con la controparte centrale francese Lch.clearnet S.a. E consente agli intermediari di effettuare il clearing dei loro contratti con la rispettiva controparte centrale. Pur in presenza sul mercato di due distinte Ccp, per gli intermediari si realizza infatti un servizio di controparte centrale virtuale unica poiché Cc&g e Lch.clearnet S.a. Hanno attivato un meccanismo di interoperabilità che consente di ottenere l'anonimato sulla piattaforma di trading e di regolare tra loro il netting e i margini di garanzia rinvenienti dalle negoziazioni effettuate dai rispettivi aderenti. Il primo intermediario ad avvalersi di questo servizio è stato Banca Nazionale del Lavoro mentre altre primarie banche hanno già firmato per la partecipazione che si prevede si estenderà rapidamente agli altri operatori Mts. Salgono così a tre le società mercato a cui Cc&g presta i propri servizi: Mts e Borsa Italiana ove i servizi di anonimato, netting e garanzia vengono offerti con la metodologia della controparte centrale, e Tlx ove i contratti negoziati sono garantiti da uno specifico Fondo di Garanzia. Cassa di Compensazione e Garanzia, costantemente attenta alle evoluzioni del mercato finanziario europeo e internazionale, allunga così la lista di iniziative non-captive del Gruppo Borsa Italiana e prosegue nel proprio impegno a fornire ai partecipanti al mercato servizi innovativi all'avanguardia per gli elevati standard dei sistemi tecnologici e di garanzia utilizzati. |
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INVESTITORI RETAIL E BORSA. SECONDO RAPPORTO DI BORSA ITALIANA SULLO SHAREHOLDING IN ITALIA DIMINUISCE LA PROPENSIONE AL RISCHIO E AUMENTA L'IMPORTANZA DELLA DIVERSIFICAZIONE. RIMANE STABILE L'INTERESSE PER L'INVESTIMENTO IN AZIONI |
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Milano, 1 settembre 2004 - A quasi tre anni dalla precedente indagine, Borsa Italiana torna ad analizzare l'importante categoria degli investitori in azioni, che dal 1999 detiene stabilmente più del 25% della capitalizzazione del mercato italiano. L'indagine è stata condotta, con il supporto tecnico di Doxa, nel periodo dicembre 2003 - gennaio 2004 attraverso interviste personali presso le famiglie che investono in azioni, cioè coloro che nel periodo 2001-2003 hanno detenuto, acquistato o venduto azioni italiane quotate in modo diretto. In Italia le famiglie che investono in azioni sono 3 milioni, pari al 14% delle famiglie italiane. Una versione più ampia della ricerca sarà diffusa nel prossimo autunno. Contesto di riferimento e propensione al rischio - Il periodo di analisi (2001-2003) copre una fase del ciclo economico e finanziario caratterizzata da eventi di straordinaria rilevanza che hanno inciso profondamente sui comportamenti dei risparmiatori italiani. Rispetto al 2001, cresce il numero di famiglie preoccupate per la propria situazione finanziaria attuale (dal 14,0% al 27,7%) e prospettica (dal 5,3% al 16,1%). Risparmiare diviene sempre più importante (è molto utile per il 70,3% degli intervistati contro il 64,6% del 2001), ma nel contempo è più difficile (le famiglie che riescono a risparmiare scendono dall'83,2% al 67,3%). Presso gli investitori in azioni si osserva una riduzione della propensione al rischio finanziario. Cresce il numero di investitori che si definiscono "conservatori" (dal 55,2% al 68,8%). Si modifica la struttura del portafoglio per livelli percepiti (ed effettivi) di rischio, a favore degli asset meno rischiosi, il cui peso sul totale passa dal 45,0% al 58,1%. Non sono tuttavia diffusi fenomeni di abbandono definitivo dell'investimento azionario. Per 1 investitore su 10 non ci sono stati effetti negativi. Circa l'85% degli intervistati dichiara che quanto è accaduto ha accresciuto la cautela, ma la metà di questi non ha modificato l'attitudine di lungo termine nei confronti dell'investimento azionario. Solo 1 investitore su 20 dichiara che non investirà più in azioni. E' elevato invece il grado di incertezza. Il 47,3% degli intervistati non intende cambiare ulteriormente l'asset allocation del proprio portafoglio nel breve termine e il 39,6% non sa cosa farà. Portafoglio e operatività - L'investimento azionario diretto assorbe circa un quarto della ricchezza complessiva degli investitori in azioni, e sale a un terzo considerando anche i fondi azionari. Quasi il 40% del portafoglio è investito in liquidità; i titoli di Stato e le obbligazioni ammontano (anche attraverso i fondi) a circa il 20%. Più del 7% è allocato in prodotti assicurativi e previdenziali. Rispetto al 2001, sono state privilegiate forme di investimento a minor contenuto di rischio, rispetto all'investimento azionario e ai prodotti del risparmio gestito. Il portafoglio azionario Italia vede la prevalenza delle Blue Chip, detenute dal 90,3% degli intervistati. Si tratta di portafogli molto concentrati: il 51,0% degli intervistati ha un solo titolo e quasi il 24% due. Quasi il 40% ha acquistato i titoli ad oggi in portafoglio a seguito di una privatizzazione. Circa il 6% detiene oggi titoli acquistati al momento dell'Ipo di società private. L'operatività degli investitori in azioni è contenuta. Dal confronto con il 2001 emerge un forte aumento di coloro che non hanno effettuato movimentazioni nel corso dei dodici mesi precedenti (dal 26,6% al 66,9%), oltre che una flessione del numero medio annuo di operazioni tra coloro che hanno movimentato (da 18,1 a 12,4 volte). Le motivazioni dell'investimento - Il 57,0% degli intervistati investe per accrescere il rendimento complessivo del proprio portafoglio rispetto al semplice possesso di liquidità; il 30,8% desidera diversificare i propri investimenti e il 23,7% proteggere i risparmi dall'inflazione. Rispetto al 2001, sono sempre più diffusi gli obiettivi legati al soddisfacimento delle necessità di medio termine, quali risparmiare per i figli, per la pensione, per l'acquisto della casa. L'investimento azionario non riflette però queste esigenze, essendo con maggior frequenza associato a obiettivi con un ridotto orizzonte temporale, quali la ricerca di rapidi guadagni. L'investimento azionario è invece sempre più associato all'obiettivo di diversificazione di portafoglio, bisogno anch'esso in crescita nel corso dell'ultimo triennio (dal 23,8% al 34,4%). La componente "ludica" nell'investimento è invece in flessione. Intermediari e fonti informative - Il sistema bancario è il referente principale per le decisioni di investimento ed è menzionato dal 95% degli intervistati: 76,4% banca tradizionale, 29,9% promotore, 8,7% canale online. Le società di assicurazione sono citate nel 7,5% dei casi, le Poste nel 4,2%. Nonostante il modesto livello di soddisfazione, nei rapporti con gli intermediari gli investitori presentano una forte resistenza al cambiamento: la situazione rispetto al 2001 è pressoché immutata e solo il 5,9% degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato il suo intermediario principale nel corso dell'ultimo triennio. Nella scelta dell'intermediario prevalgono ragioni legate all'abitudine (48,6%) e al rapporto con una persona all'interno della struttura (45,1%). Le aree a maggiore criticità sono le commissioni e i costi del servizio (con un 36,9% di insoddisfatti), la remunerazione degli investimenti (27,1%), la disponibilità di informazioni complete e tempestive (13,3%) e il livello di indipendenza dei consigli ricevuti (11,1%). Tra i canali informativi si osserva una netta crescita di quelli di tipo relazionale, citati dal 77,8% degli intervistati rispetto al 60,0% del 2001. Si tratta dell'impiegato di banca (41,5%), di familiari e conoscenti (34,7%), del promotore finanziario (29,9%). Si riduce il ricorso a tutte le altre fonti di informazione. Il 53,2% degli intervistati cita la carta stampata (30,4% la stampa generica, 28,9% i quotidiani specializzati e le 12,7% le riviste specializzate) a fronte del 65,2% del 2001, con una riduzione soprattutto della stampa specializzata (nel 2001 42,8% i quotidiani specializzati e 19,8% le riviste specializzate). Il 29,9% si informa attraverso la Tv/radio e in particolare con il televideo (16,3%). Il 15,3% utilizza Internet. Il tipo di informazione cercata riguarda i consigli di un esperto o di un conoscente (52,4%), e solo in secondo luogo commenti o articoli sull'andamento delle società (31,0%), grafici sui prezzi (21,3%), previsioni macroeconomiche (17,0%), bilanci societari (12,6%). Il 9,2% cita l'analisi tecnica. Più di un terzo degli investitori in azioni decide autonomamente i propri investimenti. Rispetto al 2001 tale percentuale è in flessione (45,7%), ma non a favore della delega completa, quanto piuttosto di situazioni in cui l'investitore decide e in seconda battuta consulta il suo intermediario di riferimento per una conferma (dal 23,0% al 38,2%). Esistono ancora significativi spazi per accrescere il livello di cultura finanziaria degli investitori in azioni. Le incertezze su alcune nozioni basilari sono frequenti e solo il 3,0% degli intervistati ha frequentato corsi su temi finanziari. Infine, solo il 40,4% dichiara di conoscere la differenza tra strumenti quotati e non quotati. Caratteristiche socio-demografiche degli investitori retail in azioni - Gli investitori in azioni si caratterizzano sia rispetto alla popolazione italiana sia all'insieme dei risparmiatori. Tipicamente, si tratta di: uomini: 66,4%, più che nel caso della popolazione italiana (48,7%) ma meno rispetto all'insieme dei risparmiatori (70,0%), ovvero coloro che possiedono almeno un conto corrente, obbligazioni e/o titoli di Stato; residenti nel Nord Ovest, 41,5% rispetto al 24,7% della popolazione; la distribuzione è simile a quella dei risparmiatori (36,7%); tra i 35 e i 54 anni: 61,2% rispetto al 40,0% della popolazione e al 54,4% dei risparmiatori; liberi professionisti, lavoratori autonomi o imprenditori: 17,3% rispetto al 4,5% della popolazione; con una cultura media e medio-alta: il 22,2% è laureato contro il 6,7% della popolazione e il 14,9% dei risparmiatori; con una situazione reddituale e di ricchezza media e medio-alta: il 51,1% ha un reddito mensile familiare superiore ai 2.300 euro, contro 26,5% della popolazione; il 66,7% ha una ricchezza finanziaria superiore ai 15.000 euro rispetto al 32,3% della popolazione; la proprietà immobiliare è diffusa presso il 91,3% degli intervistati, contro il 72,0% della popolazione. |
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INVESTITORI RETAIL E BORSA. SECONDO RAPPORTO DI BORSA ITALIANA SULLO SHAREHOLDING IN ITALIA DIMINUISCE LA PROPENSIONE AL RISCHIO E AUMENTA L'IMPORTANZA DELLA DIVERSIFICAZIONE. RIMANE STABILE L'INTERESSE PER L'INVESTIMENTO IN AZIONI |
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Milano, 1 settembre 2004 - A quasi tre anni dalla precedente indagine, Borsa Italiana torna ad analizzare l'importante categoria degli investitori in azioni, che dal 1999 detiene stabilmente più del 25% della capitalizzazione del mercato italiano. L'indagine è stata condotta, con il supporto tecnico di Doxa, nel periodo dicembre 2003 - gennaio 2004 attraverso interviste personali presso le famiglie che investono in azioni, cioè coloro che nel periodo 2001-2003 hanno detenuto, acquistato o venduto azioni italiane quotate in modo diretto. In Italia le famiglie che investono in azioni sono 3 milioni, pari al 14% delle famiglie italiane. Una versione più ampia della ricerca sarà diffusa nel prossimo autunno. Contesto di riferimento e propensione al rischio - Il periodo di analisi (2001-2003) copre una fase del ciclo economico e finanziario caratterizzata da eventi di straordinaria rilevanza che hanno inciso profondamente sui comportamenti dei risparmiatori italiani. Rispetto al 2001, cresce il numero di famiglie preoccupate per la propria situazione finanziaria attuale (dal 14,0% al 27,7%) e prospettica (dal 5,3% al 16,1%). Risparmiare diviene sempre più importante (è molto utile per il 70,3% degli intervistati contro il 64,6% del 2001), ma nel contempo è più difficile (le famiglie che riescono a risparmiare scendono dall'83,2% al 67,3%). Presso gli investitori in azioni si osserva una riduzione della propensione al rischio finanziario. Cresce il numero di investitori che si definiscono "conservatori" (dal 55,2% al 68,8%). Si modifica la struttura del portafoglio per livelli percepiti (ed effettivi) di rischio, a favore degli asset meno rischiosi, il cui peso sul totale passa dal 45,0% al 58,1%. Non sono tuttavia diffusi fenomeni di abbandono definitivo dell'investimento azionario. Per 1 investitore su 10 non ci sono stati effetti negativi. Circa l'85% degli intervistati dichiara che quanto è accaduto ha accresciuto la cautela, ma la metà di questi non ha modificato l'attitudine di lungo termine nei confronti dell'investimento azionario. Solo 1 investitore su 20 dichiara che non investirà più in azioni. E' elevato invece il grado di incertezza. Il 47,3% degli intervistati non intende cambiare ulteriormente l'asset allocation del proprio portafoglio nel breve termine e il 39,6% non sa cosa farà. Portafoglio e operatività - L'investimento azionario diretto assorbe circa un quarto della ricchezza complessiva degli investitori in azioni, e sale a un terzo considerando anche i fondi azionari. Quasi il 40% del portafoglio è investito in liquidità; i titoli di Stato e le obbligazioni ammontano (anche attraverso i fondi) a circa il 20%. Più del 7% è allocato in prodotti assicurativi e previdenziali. Rispetto al 2001, sono state privilegiate forme di investimento a minor contenuto di rischio, rispetto all'investimento azionario e ai prodotti del risparmio gestito. Il portafoglio azionario Italia vede la prevalenza delle Blue Chip, detenute dal 90,3% degli intervistati. Si tratta di portafogli molto concentrati: il 51,0% degli intervistati ha un solo titolo e quasi il 24% due. Quasi il 40% ha acquistato i titoli ad oggi in portafoglio a seguito di una privatizzazione. Circa il 6% detiene oggi titoli acquistati al momento dell'Ipo di società private. L'operatività degli investitori in azioni è contenuta. Dal confronto con il 2001 emerge un forte aumento di coloro che non hanno effettuato movimentazioni nel corso dei dodici mesi precedenti (dal 26,6% al 66,9%), oltre che una flessione del numero medio annuo di operazioni tra coloro che hanno movimentato (da 18,1 a 12,4 volte). Le motivazioni dell'investimento - Il 57,0% degli intervistati investe per accrescere il rendimento complessivo del proprio portafoglio rispetto al semplice possesso di liquidità; il 30,8% desidera diversificare i propri investimenti e il 23,7% proteggere i risparmi dall'inflazione. Rispetto al 2001, sono sempre più diffusi gli obiettivi legati al soddisfacimento delle necessità di medio termine, quali risparmiare per i figli, per la pensione, per l'acquisto della casa. L'investimento azionario non riflette però queste esigenze, essendo con maggior frequenza associato a obiettivi con un ridotto orizzonte temporale, quali la ricerca di rapidi guadagni. L'investimento azionario è invece sempre più associato all'obiettivo di diversificazione di portafoglio, bisogno anch'esso in crescita nel corso dell'ultimo triennio (dal 23,8% al 34,4%). La componente "ludica" nell'investimento è invece in flessione. Intermediari e fonti informative - Il sistema bancario è il referente principale per le decisioni di investimento ed è menzionato dal 95% degli intervistati: 76,4% banca tradizionale, 29,9% promotore, 8,7% canale online. Le società di assicurazione sono citate nel 7,5% dei casi, le Poste nel 4,2%. Nonostante il modesto livello di soddisfazione, nei rapporti con gli intermediari gli investitori presentano una forte resistenza al cambiamento: la situazione rispetto al 2001 è pressoché immutata e solo il 5,9% degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato il suo intermediario principale nel corso dell'ultimo triennio. Nella scelta dell'intermediario prevalgono ragioni legate all'abitudine (48,6%) e al rapporto con una persona all'interno della struttura (45,1%). Le aree a maggiore criticità sono le commissioni e i costi del servizio (con un 36,9% di insoddisfatti), la remunerazione degli investimenti (27,1%), la disponibilità di informazioni complete e tempestive (13,3%) e il livello di indipendenza dei consigli ricevuti (11,1%). Tra i canali informativi si osserva una netta crescita di quelli di tipo relazionale, citati dal 77,8% degli intervistati rispetto al 60,0% del 2001. Si tratta dell'impiegato di banca (41,5%), di familiari e conoscenti (34,7%), del promotore finanziario (29,9%). Si riduce il ricorso a tutte le altre fonti di informazione. Il 53,2% degli intervistati cita la carta stampata (30,4% la stampa generica, 28,9% i quotidiani specializzati e le 12,7% le riviste specializzate) a fronte del 65,2% del 2001, con una riduzione soprattutto della stampa specializzata (nel 2001 42,8% i quotidiani specializzati e 19,8% le riviste specializzate). Il 29,9% si informa attraverso la Tv/radio e in particolare con il televideo (16,3%). Il 15,3% utilizza Internet. Il tipo di informazione cercata riguarda i consigli di un esperto o di un conoscente (52,4%), e solo in secondo luogo commenti o articoli sull'andamento delle società (31,0%), grafici sui prezzi (21,3%), previsioni macroeconomiche (17,0%), bilanci societari (12,6%). Il 9,2% cita l'analisi tecnica. Più di un terzo degli investitori in azioni decide autonomamente i propri investimenti. Rispetto al 2001 tale percentuale è in flessione (45,7%), ma non a favore della delega completa, quanto piuttosto di situazioni in cui l'investitore decide e in seconda battuta consulta il suo intermediario di riferimento per una conferma (dal 23,0% al 38,2%). Esistono ancora significativi spazi per accrescere il livello di cultura finanziaria degli investitori in azioni. Le incertezze su alcune nozioni basilari sono frequenti e solo il 3,0% degli intervistati ha frequentato corsi su temi finanziari. Infine, solo il 40,4% dichiara di conoscere la differenza tra strumenti quotati e non quotati. Caratteristiche socio-demografiche degli investitori retail in azioni - Gli investitori in azioni si caratterizzano sia rispetto alla popolazione italiana sia all'insieme dei risparmiatori. Tipicamente, si tratta di: uomini: 66,4%, più che nel caso della popolazione italiana (48,7%) ma meno rispetto all'insieme dei risparmiatori (70,0%), ovvero coloro che possiedono almeno un conto corrente, obbligazioni e/o titoli di Stato; residenti nel Nord Ovest, 41,5% rispetto al 24,7% della popolazione; la distribuzione è simile a quella dei risparmiatori (36,7%); tra i 35 e i 54 anni: 61,2% rispetto al 40,0% della popolazione e al 54,4% dei risparmiatori; liberi professionisti, lavoratori autonomi o imprenditori: 17,3% rispetto al 4,5% della popolazione; con una cultura media e medio-alta: il 22,2% è laureato contro il 6,7% della popolazione e il 14,9% dei risparmiatori; con una situazione reddituale e di ricchezza media e medio-alta: il 51,1% ha un reddito mensile familiare superiore ai 2.300 euro, contro 26,5% della popolazione; il 66,7% ha una ricchezza finanziaria superiore ai 15.000 euro rispetto al 32,3% della popolazione; la proprietà immobiliare è diffusa presso il 91,3% degli intervistati, contro il 72,0% della popolazione. |
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TELECOM ITALIA MEDIA ADERISCE AL “GLOBAL COMPACT” L’AMMINISTRATORE DELEGATO ENRICO PARAZZINI NE HA UFFICIALMENTE SOTTOSCRITTO I DIECI PRINCIPI |
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Milano, 1settembre 2004 - Telecom Italia Media ha sottoscritto, lo scorso 21 luglio, i dieci principi del “Global Compact”, l’iniziativa internazionale annunciata nel 1999 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan durante il World Economic Forum di Davos e lanciata nel 2000 come appello alle imprese, alle organizzazioni del lavoro e della società civile, per perseguire iniziative volontarie di responsabilità socio-ambientale al proprio interno e nei confronti della Comunità mondiale. Con una lettera indirizzata a Kofi Annan, Telecom Italia Media si impegna ad applicare e promuovere i principi del Global Compact all’interno dell’azienda e all’esterno, nella comunità in cui opera. L’adesione di Telecom Italia Media al Global Compact, dopo quella di Telecom Italia e Tim, conferma l’impegno del Gruppo Telecom Italia a promuovere il rispetto dei diritti umani e degli standard di lavoro, a garantire la tutela dell’ambiente e a sostenere la lotta alla corruzione. Ad oggi più di 1.400 grandi imprese in tutto il mondo hanno sottoscritto il Global Compact e il numero cresce di giorno in giorno seguendo l’esempio delle aziende “sostenibili”. Il Gruppo Telecom Italia ha già inserito, nella pratica corrente, il rispetto dei principi del Global Compact, ne rende conto nelle “Sezioni di Sostenibilità” inserite all’interno dei Bilanci d’esercizio delle società quotate facenti parte del Gruppo e ne programma le attività e i progetti di miglioramento nell’ambito dei propri Piani. |
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PIRELLI RE E SOROS REAL ESTATE INVESTORS RILEVANO DA DEUTSCHE BANK E CDC 26 IMMOBILI EX ENEL PER 93 MILIONI DI EURO |
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Milano, 1 settembre 2004 – Spazio Industriale, la joint venture tra Pirelli Re (25%) e Soros Real Estate Investors (75%), ha firmato, lo scorso 23 luglio, un accordo preliminare per l’acquisto da Excelsia Otto (veicolo controllato dal fondo Db Real Estate Global Opportunities, gestito da Deutsche Bank, e da Cdc-ixis) di 26 immobili ex Enel, per un importo di 93 milioni di euro. Gli immobili, facenti parte della componente a prevalente destinazione industriale del portafoglio recentemente ceduto dal Gruppo Enel al consorzio Deutsche Bank/cdc-ixis, sono dislocati in tutta Italia, per una superficie edificata di circa 150.000 mq ed affittati per circa l’85% allo stesso Gruppo Enel, in parte con contratti a lungo termine (12+6 anni). L’operazione è la prima acquisizione di rilevanti dimensioni conclusa dalla joint venture Pirelli Re/soros Real Estate Investors, che si propone di investire nel settore degli immobili industriali (light industria l, logistica, parchi industriali e tecnologici) oltre 500 milioni di euro nel prossimo anno, sia in acquisizioni di portafogli esistenti, sia in operazioni di sviluppo, con l’obiettivo di entrare in un mercato con forti potenzialità ma ancora frenato dalla scarsità di prodotto. L’acquisizione inoltre è funzionale alla definizione di un portafoglio con le caratteristiche adeguate per la costituzione di un fondo ad apporto specializzato in immobili a destinazione industriale che Pirelli Re, secondo quanto presentato nel piano triennale 2004-2006, intende lanciare entro il 2005. Per quanto riguarda lo sviluppo di nuovo prodotto, la joint venture Spazio Industriale è impegnata nella realizzazione, nell’area sud di Milano (Lacchiarella e Binasco), del progetto Induxia , il primo corporate park in Italia, un modello di sviluppo immobiliare nato negli Stati Uniti che fonde con un’elevata qualità ambientale diverse tipologie di edifici per l’impresa quali, ad esempio, laboratori tecnologici, insediamenti industriali, attività commerciali, edifici direzionali. Lo studio Ashurst ha agito in qualità di advisor legale per la joint venture acquirente sull’operazione. |
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TELECOM ITALIA MEDIA ADERISCE AL “GLOBAL COMPACT” L’AMMINISTRATORE DELEGATO ENRICO PARAZZINI NE HA UFFICIALMENTE SOTTOSCRITTO I DIECI PRINCIPI |
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Milano, 1settembre 2004 - Telecom Italia Media ha sottoscritto, lo scorso 21 luglio, i dieci principi del “Global Compact”, l’iniziativa internazionale annunciata nel 1999 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan durante il World Economic Forum di Davos e lanciata nel 2000 come appello alle imprese, alle organizzazioni del lavoro e della società civile, per perseguire iniziative volontarie di responsabilità socio-ambientale al proprio interno e nei confronti della Comunità mondiale. Con una lettera indirizzata a Kofi Annan, Telecom Italia Media si impegna ad applicare e promuovere i principi del Global Compact all’interno dell’azienda e all’esterno, nella comunità in cui opera. L’adesione di Telecom Italia Media al Global Compact, dopo quella di Telecom Italia e Tim, conferma l’impegno del Gruppo Telecom Italia a promuovere il rispetto dei diritti umani e degli standard di lavoro, a garantire la tutela dell’ambiente e a sostenere la lotta alla corruzione. Ad oggi più di 1.400 grandi imprese in tutto il mondo hanno sottoscritto il Global Compact e il numero cresce di giorno in giorno seguendo l’esempio delle aziende “sostenibili”. Il Gruppo Telecom Italia ha già inserito, nella pratica corrente, il rispetto dei principi del Global Compact, ne rende conto nelle “Sezioni di Sostenibilità” inserite all’interno dei Bilanci d’esercizio delle società quotate facenti parte del Gruppo e ne programma le attività e i progetti di miglioramento nell’ambito dei propri Piani. |
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PIRELLI RE E SOROS REAL ESTATE INVESTORS RILEVANO DA DEUTSCHE BANK E CDC 26 IMMOBILI EX ENEL PER 93 MILIONI DI EURO |
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Milano, 1 settembre 2004 – Spazio Industriale, la joint venture tra Pirelli Re (25%) e Soros Real Estate Investors (75%), ha firmato, lo scorso 23 luglio, un accordo preliminare per l’acquisto da Excelsia Otto (veicolo controllato dal fondo Db Real Estate Global Opportunities, gestito da Deutsche Bank, e da Cdc-ixis) di 26 immobili ex Enel, per un importo di 93 milioni di euro. Gli immobili, facenti parte della componente a prevalente destinazione industriale del portafoglio recentemente ceduto dal Gruppo Enel al consorzio Deutsche Bank/cdc-ixis, sono dislocati in tutta Italia, per una superficie edificata di circa 150.000 mq ed affittati per circa l’85% allo stesso Gruppo Enel, in parte con contratti a lungo termine (12+6 anni). L’operazione è la prima acquisizione di rilevanti dimensioni conclusa dalla joint venture Pirelli Re/soros Real Estate Investors, che si propone di investire nel settore degli immobili industriali (light industria l, logistica, parchi industriali e tecnologici) oltre 500 milioni di euro nel prossimo anno, sia in acquisizioni di portafogli esistenti, sia in operazioni di sviluppo, con l’obiettivo di entrare in un mercato con forti potenzialità ma ancora frenato dalla scarsità di prodotto. L’acquisizione inoltre è funzionale alla definizione di un portafoglio con le caratteristiche adeguate per la costituzione di un fondo ad apporto specializzato in immobili a destinazione industriale che Pirelli Re, secondo quanto presentato nel piano triennale 2004-2006, intende lanciare entro il 2005. Per quanto riguarda lo sviluppo di nuovo prodotto, la joint venture Spazio Industriale è impegnata nella realizzazione, nell’area sud di Milano (Lacchiarella e Binasco), del progetto Induxia , il primo corporate park in Italia, un modello di sviluppo immobiliare nato negli Stati Uniti che fonde con un’elevata qualità ambientale diverse tipologie di edifici per l’impresa quali, ad esempio, laboratori tecnologici, insediamenti industriali, attività commerciali, edifici direzionali. Lo studio Ashurst ha agito in qualità di advisor legale per la joint venture acquirente sull’operazione. |
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IMPREGILO S.P.A.: MANDATO CONGIUNTO A CITIGROUP E UBM PER UNA OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE E/O PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE DA OFFRIRE IN OPZIONE AGLI AZIONISTI PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI 400 MILIONI DI EURO. |
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Sesto San Giovanni, 1 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a., presieduto dal Prof. Paolo Savona, si è riunito lo scorso 20 luglio a Milano per fare il punto sull’andamento gestionale, che si conferma positivo, e sulle iniziative intraprese in vista delle prossime scadenze finanziarie. Ad esecuzione di soluzioni già discusse, il Consiglio ha preso atto che la società ha nel frattempo dato mandato congiunto a Citigroup e Ubm affinché definiscano e strutturino una operazione di aumento di capitale e/o prestito obbligazionario convertibile da offrire in opzione agli azionisti per un importo complessivo di 400 milioni di euro. L’operazione, che si vuole completare nel quarto trimestre dell’esercizio in corso, sarà lanciata a condizioni di mercato. Le due banche hanno già avviato le attività di valutazione ed è prevista la convocazione di una nuova riunione del Consiglio di Amministrazione entro il 30 settembre 2004 per assumere le necessarie deliberazioni al fine di convocare un’assemblea straordinaria entro il 30 ottobre 2004 per l’approvazione dell’operazione sul capitale, per il buon esito della quale è stato chiesto a Citigroup e Ubm di costituire e organizzare un consorzio di garanzia. In parallelo verrà dato mandato ad un gruppo di banche per la sindacazione di un prestito a medio termine di almeno 500 milioni di euro. La positiva conclusione delle due operazioni permetterà ad Impregilo di disporre con largo anticipo delle risorse necessarie non solo per il rimborso dei bond del 2005 (550 milioni di euro), ma anche per sostenere lo sviluppo della società. In relazione invece alla situazione finanziaria corrente e del secondo semestre dell’anno in corso, il Consiglio ha preso atto che la società ha dato ieri istruzioni per il trasferimento alla Banca Agente dei fondi necessari al rimborso del prestito obbligazionario 1999-2004 di 125 milioni di euro in scadenza il prossimo 27 luglio utilizzando la propria liquidità. Nelle more del perfezionamento delle operazioni sopra descritte la società ha acquisito a condizioni di mercato un finanziamento di 100 milioni di euro dal socio Gemina e sta definendo un finanziamento di 50 milioni di euro dalle principali banche di relazione. Il finanziamento di 50 milioni di euro verrà rimborsato nel corso dell’esercizio 2004; Gemina ha assunto l’impegno di partecipare per la quota di sua competenza alla deliberanda operazione sul capitale, convertendo a tal fine la somma erogata a titolo di finanziamento. |
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IMPREGILO S.P.A.: MANDATO CONGIUNTO A CITIGROUP E UBM PER UNA OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE E/O PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE DA OFFRIRE IN OPZIONE AGLI AZIONISTI PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI 400 MILIONI DI EURO. |
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Sesto San Giovanni, 1 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a., presieduto dal Prof. Paolo Savona, si è riunito lo scorso 20 luglio a Milano per fare il punto sull’andamento gestionale, che si conferma positivo, e sulle iniziative intraprese in vista delle prossime scadenze finanziarie. Ad esecuzione di soluzioni già discusse, il Consiglio ha preso atto che la società ha nel frattempo dato mandato congiunto a Citigroup e Ubm affinché definiscano e strutturino una operazione di aumento di capitale e/o prestito obbligazionario convertibile da offrire in opzione agli azionisti per un importo complessivo di 400 milioni di euro. L’operazione, che si vuole completare nel quarto trimestre dell’esercizio in corso, sarà lanciata a condizioni di mercato. Le due banche hanno già avviato le attività di valutazione ed è prevista la convocazione di una nuova riunione del Consiglio di Amministrazione entro il 30 settembre 2004 per assumere le necessarie deliberazioni al fine di convocare un’assemblea straordinaria entro il 30 ottobre 2004 per l’approvazione dell’operazione sul capitale, per il buon esito della quale è stato chiesto a Citigroup e Ubm di costituire e organizzare un consorzio di garanzia. In parallelo verrà dato mandato ad un gruppo di banche per la sindacazione di un prestito a medio termine di almeno 500 milioni di euro. La positiva conclusione delle due operazioni permetterà ad Impregilo di disporre con largo anticipo delle risorse necessarie non solo per il rimborso dei bond del 2005 (550 milioni di euro), ma anche per sostenere lo sviluppo della società. In relazione invece alla situazione finanziaria corrente e del secondo semestre dell’anno in corso, il Consiglio ha preso atto che la società ha dato ieri istruzioni per il trasferimento alla Banca Agente dei fondi necessari al rimborso del prestito obbligazionario 1999-2004 di 125 milioni di euro in scadenza il prossimo 27 luglio utilizzando la propria liquidità. Nelle more del perfezionamento delle operazioni sopra descritte la società ha acquisito a condizioni di mercato un finanziamento di 100 milioni di euro dal socio Gemina e sta definendo un finanziamento di 50 milioni di euro dalle principali banche di relazione. Il finanziamento di 50 milioni di euro verrà rimborsato nel corso dell’esercizio 2004; Gemina ha assunto l’impegno di partecipare per la quota di sua competenza alla deliberanda operazione sul capitale, convertendo a tal fine la somma erogata a titolo di finanziamento. |
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CIT: LA RICHIESTA DELL’AFFIANCAMENTO ISTITUZIONALE E LE DELIBERE DELL’ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 31 AGOSTO 2004 |
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Milano, 1 settembre 2004 - Ieri, l’Assemblea degli Azionisti, tenutasi in seconda convocazione, ha deliberato, in sede ordinaria: di confermare Alfredo Serica (già cooptato in sostituzione del consigliere Vincenzo Farina) e Felice Roberto Villa (già cooptato in sostituzione del consigliere Guido Cefalù) quali membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione; di nominare, ad integrazione del Collegio Sindacale, i signori Lodovico Gaslini, in qualità di Sindaco Effettivo, Roberto Mariano in qualità di Sindaco Supplente e Maurizio Trobia, in qualità di Sindaco Supplente; di confermare Marco Degli Abbati quale Presidente del Collegio Sindacale e Federico Diomedea quale Sindaco Effettivo; di ripianare parzialmente la perdita dell’esercizio al 31 dicembre 2003 pari a Euro 11.660.124,00 mediante il completo utilizzo delle riserve iscritte a patrimonio netto al 31 dicembre 2003 pari a Euro 10.621.913,00 e di rinviare a nuovo la perdita residua pari a Euro 1.038.211,00. Ed in sede straordinaria: di dare delega la Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, per aumentare, in una o più volte entro un anno, il capitale sociale a pagamento – alla pari ovvero con applicazione di sovrapprezzo – fino ad un importo massimo di nominali Euro 90 milioni, da offrire in opzione ai soci ai sensi dell’art 2441 del Codice Civile e da eseguirsi in forma scindibile in deroga a quanto stabilito dall’art. 2439 del Codice Civile e di modificare in conseguenza delle operazioni sopra deliberate, l’attuale articolo 6 dello statuto sociale; di delegare al Presidente e/o al Vice Presidente, anche in forma disgiunta fra loro, ogni necessario potere per apportare le opportune modifiche all’art. 6 (Capitale Sociale) dello Statuto, nei termini di quanto previsto nella delibera, provvedendo sia, ove necessario, ad apportare le modifiche e/o aggiunte che dovessero essere richieste dalle Autorità competenti, sia al deposito dello Statuto stesso nei termini di legge sia all’adempimento di tutte le altre eventuali formalità previste dalla normativa vigente. Il Dott. Reznik di Accor S.a. Prendendo la parola ha confermato che il socio Accor è al fianco del Consiglio di Amministrazione e della società e che Accor farà il suo dovere. A seguito della richiesta di affiancamento istituzionale, avanzata da Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a. In data 20 agosto u.S., il Gruppo Cit desidera ringraziare il mondo politico e, in particolare, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Onorevole Silvio Berlusconi, il Sottosegretario di Stato Dr. Gianni Letta, il Ministro delle Attività Produttive Onorevole Antonio Marzano e l’Onorevole Gianfranco Borghini, Coordinatore del Comitato per il Coordinamento delle iniziative per l’Occupazione, per la tempestività e la sensibilità dimostrate nella costituzione di un tavolo tecnico-operativo finalizzato alla soluzione dell’attuale momento di crisi che sta interessando l’intero sistema turistico italiano e, fra gli altri, anche il Gruppo Cit. Ciò a riprova della forte volontà politica di salvaguardare un settore così rilevante per l’economia italiana, quale è il turismo, e stante il perdurare delle difficoltà che lo stesso sta attraversando sia a livello nazionale sia a livello internazionale. La necessità di porre in essere azioni positive al fine di salvaguardare la Cit con il suo ampio patrimonio di risorse umane e materiali, poggia non soltanto sulla forte ed urgente esigenza di tutelare tale ricchezza dalla crisi finanziaria attualmente vissuta dal Gruppo, ma di garantire altresì le migliori condizioni per un pieno successo del Piano di Sviluppo elaborato dall’Azienda. Gli obiettivi di rilancio del Gruppo sono pienamente coerenti con le prioritarie finalità pubbliche di creazione e mantenimento dell’occupazione, di sostegno all’economia nazionale ed in particolare del Mezzogiorno, di sviluppo e innovazione dell’offerta turistica. Le motivazioni che hanno spinto il Gruppo a richiedere l’intervento governativo sono prioritariamente orientate a: 1. Conservare nel patrimonio delle aziende italiane lo storico marchio di Cit, operativo fin dal 1927 e riconosciuto, per la sua storica presenza, in tutto il mondo e che oggi arriva a contare oltre 1.100.000 passeggeri trasportati dall’Estero verso l’Italia; 2. Tutelare i posti di lavoro attuali del Gruppo Cit, messi a rischio dalle recenti vicende, pari a oltre 1.100 dipendenti nell’ambito del proprio Sistema Commerciale (Agenzie di Viaggio e Tour Operator), e ad oltre 1.300 dipendenti nell’ambito del proprio Sistema Accoglienza (Sviluppo Immobiliare e Gestione Alberghiera) in capo alle società collegate; 3. Consentire il mantenimento del ruolo che il Gruppo Cit ha assunto nelle aree svantaggiate del Paese, con obiettivi di sviluppo turistico formalizzati nell’ambito del Piano industriale 2004-2006, finalizzati ad attivare oltre 5.300 occupati diretti, oltre 20.000 occupati nell’indotto, e oltre 8.100 occupati nelle fasi di cantiere per la realizzazione delle sole iniziative imprenditoriali. Il rilancio della storica azienda italiana muove, infatti, oltre che dal focus sull’ incoming e dalla promozione dell’Italia, quale punto di arrivo dei flussi turistici, anche dal Piano di Sviluppo Turistico promosso dall’azienda per la realizzazione di cinque Poli Turistici Integrati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, la cui attuazione, avviata fin dal 1997, consentirà di strutturare l’offerta turistica italiana, riducendone l’attuale frammentarietà, in coerenza con le finalità pubbliche di sviluppo e innovazione dell’offerta turistica e, soprattutto, di creazione e mantenimento dell’occupazione. La Cit oggi: i numeri della Compagnia Dal momento della sua nascita, nel 1927, ad oggi la Cit persegue l’obiettivo di promuovere l’Italia come destinazione del turismo internazionale e, contemporaneamente, offrire supporto agli italiani che volevano recarsi all’estero. Nel corso del tempo (anche a seguito del processo di privatizzazione avviato nel 1997 e delle conseguenti ristrutturazioni e riorganizzazioni) gli obiettivi iniziali si sono andati consolidando e la strategia di sviluppo rafforzata con la costituzione di una filiera integrata e l’acquisizione: da Alitalia S.p.a., dell’80% del capitale di Italiatour S.p.a.; da Frantour S.a., società interamente controllata da Accor S.a., dell’intero capitale sociale; di Frantour Belgium S.a., di Frantour Suisse S.a. E di Frantour Maarsen B.v. Il gruppo Cit diventa un gruppo di rilievo internazionale con 33 società in 18 paesi del mondo e proprietario di 17 tour operator; la distribuzione è garantita dalla rete delle 840 agenzie clienti e dalle 16.000 agenzie terze distributrici. Un sistema che si traduce in 2.500.000 giorni di vacanza venduti in un anno, 3.400.000 voucher emessi, 1.100.000 passeggeri trasportati dall’estero verso l’Italia. La rete delle agenzie nel territorio nazionale consta di 74 sedi. I villaggi turistici, localizzati prevalentemente nelle regioni meridionali e centrati particolarmente sull’offerta di ricettività e svago nel settore del turismo balneare, sono 5. Gli alberghi per il turismo naturalistico di montagna sono 4, di cui 3 a supporto del sistema dell’accoglienza nelle zone interessate dalle Olimpiadi invernali del 2006. I dati preliminari relativi al primo semestre 2004 presentano una Cifra d’Affari (*) di Gruppo di circa 166 milioni di Euro, un fatturato di c.A. 110 milioni di Euro, un Valore aggiunto di c.A. 3 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta negativa del Gruppo al 30 giugno 2004 si attesta c.A. 44 milioni di Euro (62 milioni di Euro al 31 dicembre 2003). L’indebitamento bancario (linee di credito utilizzate e finanziamenti a medio lungo termine), nel corso dei precedenti 13 mesi, è andato riducendosi da 94 milioni di Euro al 30 giugno 2003, a 78 milioni di Euro al 31 dicembre 2003, a 60 milioni di Euro al 30 giugno 2004, sino a c.A. 50 milioni di Euro al 31 luglio 2004. (*) Ammontare dei ricavi delle vendite derivanti da attività di Tour Operating e da prestazioni diverse, maggiorato del valore dei pacchetti e servizi accessori venduti tramite la rete agenziale. |
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CIT: LA RICHIESTA DELL’AFFIANCAMENTO ISTITUZIONALE E LE DELIBERE DELL’ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 31 AGOSTO 2004 |
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Milano, 1 settembre 2004 - Ieri, l’Assemblea degli Azionisti, tenutasi in seconda convocazione, ha deliberato, in sede ordinaria: di confermare Alfredo Serica (già cooptato in sostituzione del consigliere Vincenzo Farina) e Felice Roberto Villa (già cooptato in sostituzione del consigliere Guido Cefalù) quali membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione; di nominare, ad integrazione del Collegio Sindacale, i signori Lodovico Gaslini, in qualità di Sindaco Effettivo, Roberto Mariano in qualità di Sindaco Supplente e Maurizio Trobia, in qualità di Sindaco Supplente; di confermare Marco Degli Abbati quale Presidente del Collegio Sindacale e Federico Diomedea quale Sindaco Effettivo; di ripianare parzialmente la perdita dell’esercizio al 31 dicembre 2003 pari a Euro 11.660.124,00 mediante il completo utilizzo delle riserve iscritte a patrimonio netto al 31 dicembre 2003 pari a Euro 10.621.913,00 e di rinviare a nuovo la perdita residua pari a Euro 1.038.211,00. Ed in sede straordinaria: di dare delega la Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, per aumentare, in una o più volte entro un anno, il capitale sociale a pagamento – alla pari ovvero con applicazione di sovrapprezzo – fino ad un importo massimo di nominali Euro 90 milioni, da offrire in opzione ai soci ai sensi dell’art 2441 del Codice Civile e da eseguirsi in forma scindibile in deroga a quanto stabilito dall’art. 2439 del Codice Civile e di modificare in conseguenza delle operazioni sopra deliberate, l’attuale articolo 6 dello statuto sociale; di delegare al Presidente e/o al Vice Presidente, anche in forma disgiunta fra loro, ogni necessario potere per apportare le opportune modifiche all’art. 6 (Capitale Sociale) dello Statuto, nei termini di quanto previsto nella delibera, provvedendo sia, ove necessario, ad apportare le modifiche e/o aggiunte che dovessero essere richieste dalle Autorità competenti, sia al deposito dello Statuto stesso nei termini di legge sia all’adempimento di tutte le altre eventuali formalità previste dalla normativa vigente. Il Dott. Reznik di Accor S.a. Prendendo la parola ha confermato che il socio Accor è al fianco del Consiglio di Amministrazione e della società e che Accor farà il suo dovere. A seguito della richiesta di affiancamento istituzionale, avanzata da Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a. In data 20 agosto u.S., il Gruppo Cit desidera ringraziare il mondo politico e, in particolare, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Onorevole Silvio Berlusconi, il Sottosegretario di Stato Dr. Gianni Letta, il Ministro delle Attività Produttive Onorevole Antonio Marzano e l’Onorevole Gianfranco Borghini, Coordinatore del Comitato per il Coordinamento delle iniziative per l’Occupazione, per la tempestività e la sensibilità dimostrate nella costituzione di un tavolo tecnico-operativo finalizzato alla soluzione dell’attuale momento di crisi che sta interessando l’intero sistema turistico italiano e, fra gli altri, anche il Gruppo Cit. Ciò a riprova della forte volontà politica di salvaguardare un settore così rilevante per l’economia italiana, quale è il turismo, e stante il perdurare delle difficoltà che lo stesso sta attraversando sia a livello nazionale sia a livello internazionale. La necessità di porre in essere azioni positive al fine di salvaguardare la Cit con il suo ampio patrimonio di risorse umane e materiali, poggia non soltanto sulla forte ed urgente esigenza di tutelare tale ricchezza dalla crisi finanziaria attualmente vissuta dal Gruppo, ma di garantire altresì le migliori condizioni per un pieno successo del Piano di Sviluppo elaborato dall’Azienda. Gli obiettivi di rilancio del Gruppo sono pienamente coerenti con le prioritarie finalità pubbliche di creazione e mantenimento dell’occupazione, di sostegno all’economia nazionale ed in particolare del Mezzogiorno, di sviluppo e innovazione dell’offerta turistica. Le motivazioni che hanno spinto il Gruppo a richiedere l’intervento governativo sono prioritariamente orientate a: 1. Conservare nel patrimonio delle aziende italiane lo storico marchio di Cit, operativo fin dal 1927 e riconosciuto, per la sua storica presenza, in tutto il mondo e che oggi arriva a contare oltre 1.100.000 passeggeri trasportati dall’Estero verso l’Italia; 2. Tutelare i posti di lavoro attuali del Gruppo Cit, messi a rischio dalle recenti vicende, pari a oltre 1.100 dipendenti nell’ambito del proprio Sistema Commerciale (Agenzie di Viaggio e Tour Operator), e ad oltre 1.300 dipendenti nell’ambito del proprio Sistema Accoglienza (Sviluppo Immobiliare e Gestione Alberghiera) in capo alle società collegate; 3. Consentire il mantenimento del ruolo che il Gruppo Cit ha assunto nelle aree svantaggiate del Paese, con obiettivi di sviluppo turistico formalizzati nell’ambito del Piano industriale 2004-2006, finalizzati ad attivare oltre 5.300 occupati diretti, oltre 20.000 occupati nell’indotto, e oltre 8.100 occupati nelle fasi di cantiere per la realizzazione delle sole iniziative imprenditoriali. Il rilancio della storica azienda italiana muove, infatti, oltre che dal focus sull’ incoming e dalla promozione dell’Italia, quale punto di arrivo dei flussi turistici, anche dal Piano di Sviluppo Turistico promosso dall’azienda per la realizzazione di cinque Poli Turistici Integrati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, la cui attuazione, avviata fin dal 1997, consentirà di strutturare l’offerta turistica italiana, riducendone l’attuale frammentarietà, in coerenza con le finalità pubbliche di sviluppo e innovazione dell’offerta turistica e, soprattutto, di creazione e mantenimento dell’occupazione. La Cit oggi: i numeri della Compagnia Dal momento della sua nascita, nel 1927, ad oggi la Cit persegue l’obiettivo di promuovere l’Italia come destinazione del turismo internazionale e, contemporaneamente, offrire supporto agli italiani che volevano recarsi all’estero. Nel corso del tempo (anche a seguito del processo di privatizzazione avviato nel 1997 e delle conseguenti ristrutturazioni e riorganizzazioni) gli obiettivi iniziali si sono andati consolidando e la strategia di sviluppo rafforzata con la costituzione di una filiera integrata e l’acquisizione: da Alitalia S.p.a., dell’80% del capitale di Italiatour S.p.a.; da Frantour S.a., società interamente controllata da Accor S.a., dell’intero capitale sociale; di Frantour Belgium S.a., di Frantour Suisse S.a. E di Frantour Maarsen B.v. Il gruppo Cit diventa un gruppo di rilievo internazionale con 33 società in 18 paesi del mondo e proprietario di 17 tour operator; la distribuzione è garantita dalla rete delle 840 agenzie clienti e dalle 16.000 agenzie terze distributrici. Un sistema che si traduce in 2.500.000 giorni di vacanza venduti in un anno, 3.400.000 voucher emessi, 1.100.000 passeggeri trasportati dall’estero verso l’Italia. La rete delle agenzie nel territorio nazionale consta di 74 sedi. I villaggi turistici, localizzati prevalentemente nelle regioni meridionali e centrati particolarmente sull’offerta di ricettività e svago nel settore del turismo balneare, sono 5. Gli alberghi per il turismo naturalistico di montagna sono 4, di cui 3 a supporto del sistema dell’accoglienza nelle zone interessate dalle Olimpiadi invernali del 2006. I dati preliminari relativi al primo semestre 2004 presentano una Cifra d’Affari (*) di Gruppo di circa 166 milioni di Euro, un fatturato di c.A. 110 milioni di Euro, un Valore aggiunto di c.A. 3 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta negativa del Gruppo al 30 giugno 2004 si attesta c.A. 44 milioni di Euro (62 milioni di Euro al 31 dicembre 2003). L’indebitamento bancario (linee di credito utilizzate e finanziamenti a medio lungo termine), nel corso dei precedenti 13 mesi, è andato riducendosi da 94 milioni di Euro al 30 giugno 2003, a 78 milioni di Euro al 31 dicembre 2003, a 60 milioni di Euro al 30 giugno 2004, sino a c.A. 50 milioni di Euro al 31 luglio 2004. (*) Ammontare dei ricavi delle vendite derivanti da attività di Tour Operating e da prestazioni diverse, maggiorato del valore dei pacchetti e servizi accessori venduti tramite la rete agenziale. |
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CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA L’ESERCIZIO DELL’OPZIONE DI OVER-ALLOTMENT DA PARTE DELLE BANCHE CHE HANNO COORDINATO IL RECENTE AUMENTO DI CAPITALE |
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Seattle (Washington) e Bresso (Milano) 1 settembre 2004 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato ieri che le banche, che hanno recentemente coordinato l’aumento di capitale di 9.000.000 azioni ordinarie di Cti, hanno esercitato l’opzione di over-allotment e quindi acquistato ulteriori 1.350.000 azioni ordinarie di Cti ad un prezzo per azione di $4,75 meno le commissioni di sottoscrizione. L’aumento di capitale sottoscritto e versato è stato quindi di complessive 10.350.000 azioni ordinarie di Cti, incluso le azioni relative all’esercizio dell’opzione di over-allotment, per un incasso lordo complessivo di circa $49 milioni. Ubs Securities Llc e Cibc World Markets hanno agito come joint book-running managers per l’aumento di capitale. Wr Hambrecht + Co, Llc, Delafield Hambrecht, Inc. E Punk, Ziegel & Company, L.p. Hanno agito come co-managers. Il prospetto finale dell’offerta è disponibile presso Ubs Securities Llc, all’indirizzo: Prospectus Department, 299 Park Avenue, New York, Ny 10171, numero di telefono: (212) 821‑3884, o presso Cibc World Markets al fax: (212) 667-6136 o all’indirizzo email: useprospectus@us.Cibc.com |
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CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA L’ESERCIZIO DELL’OPZIONE DI OVER-ALLOTMENT DA PARTE DELLE BANCHE CHE HANNO COORDINATO IL RECENTE AUMENTO DI CAPITALE |
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Seattle (Washington) e Bresso (Milano) 1 settembre 2004 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato ieri che le banche, che hanno recentemente coordinato l’aumento di capitale di 9.000.000 azioni ordinarie di Cti, hanno esercitato l’opzione di over-allotment e quindi acquistato ulteriori 1.350.000 azioni ordinarie di Cti ad un prezzo per azione di $4,75 meno le commissioni di sottoscrizione. L’aumento di capitale sottoscritto e versato è stato quindi di complessive 10.350.000 azioni ordinarie di Cti, incluso le azioni relative all’esercizio dell’opzione di over-allotment, per un incasso lordo complessivo di circa $49 milioni. Ubs Securities Llc e Cibc World Markets hanno agito come joint book-running managers per l’aumento di capitale. Wr Hambrecht + Co, Llc, Delafield Hambrecht, Inc. E Punk, Ziegel & Company, L.p. Hanno agito come co-managers. Il prospetto finale dell’offerta è disponibile presso Ubs Securities Llc, all’indirizzo: Prospectus Department, 299 Park Avenue, New York, Ny 10171, numero di telefono: (212) 821‑3884, o presso Cibc World Markets al fax: (212) 667-6136 o all’indirizzo email: useprospectus@us.Cibc.com |
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AIR LIQUIDE: NUOVO CONTRATTO CON BGH, PRODUTTORE DI ACCIAI SPECIALI IN GERMANIA |
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Milano, 1 settembre 2004 - Air Liquide annuncia di aver stipulato un contratto di 3 anni, effettivo a partire da gennaio 2005, con Bgh, società produttrice di acciaio inossidabile con sede a Siegen, Germania. Il contratto prevede la fornitura, da parte di Air Liquide, dei gas quali ossigeno, azoto ed argon nella forma (liquida) criogenica insieme alla relativa apparecchiatura. Tali gas sono utilizzati nel processo di fusione per fornire le specifiche proprietà fisiche e meccaniche agli acciai altamente resistenti. Air Liquide organizzerà inoltre dei seminari sulle nuove applicazioni del gas nel taglio, come servizio supplementare per tutti i siti industriali del gruppo Bgh. Bgh Siegen, controllata del Gruppo Bgh Edelstahlwerke Gmbh, è specializzata nella produzione di acciai inossidabili e di speciali leghe del nichel. Commentando l’accordo, Jean-pierre Duprieu, vice presidente e membro del comitato esecutivo di Air Liquide ha affermato: "La nostra approfondita conoscenza delle attività di Bgh, l’attenzione nei suoi confronti e il servizio su misura da noi offerto, ci hanno permesso di dar vita ad un’importante collaborazione con il gruppo tedesco. Ciò dimostra la capacità di Air Liquide di potenziare la competitività dei propri clienti industriali grazie alle sue soluzioni innovatrici”. La nuova configurazione di Air Liquide in Germania, dovuta all’acquisizione di Messer Griesheim, dovrebbe generare vendite pari a circa 900 milioni di euro, una volta che i disinvestimenti richiesti dalla Commissione Europea saranno completati. |
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AIR LIQUIDE: NUOVO CONTRATTO CON BGH, PRODUTTORE DI ACCIAI SPECIALI IN GERMANIA |
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Milano, 1 settembre 2004 - Air Liquide annuncia di aver stipulato un contratto di 3 anni, effettivo a partire da gennaio 2005, con Bgh, società produttrice di acciaio inossidabile con sede a Siegen, Germania. Il contratto prevede la fornitura, da parte di Air Liquide, dei gas quali ossigeno, azoto ed argon nella forma (liquida) criogenica insieme alla relativa apparecchiatura. Tali gas sono utilizzati nel processo di fusione per fornire le specifiche proprietà fisiche e meccaniche agli acciai altamente resistenti. Air Liquide organizzerà inoltre dei seminari sulle nuove applicazioni del gas nel taglio, come servizio supplementare per tutti i siti industriali del gruppo Bgh. Bgh Siegen, controllata del Gruppo Bgh Edelstahlwerke Gmbh, è specializzata nella produzione di acciai inossidabili e di speciali leghe del nichel. Commentando l’accordo, Jean-pierre Duprieu, vice presidente e membro del comitato esecutivo di Air Liquide ha affermato: "La nostra approfondita conoscenza delle attività di Bgh, l’attenzione nei suoi confronti e il servizio su misura da noi offerto, ci hanno permesso di dar vita ad un’importante collaborazione con il gruppo tedesco. Ciò dimostra la capacità di Air Liquide di potenziare la competitività dei propri clienti industriali grazie alle sue soluzioni innovatrici”. La nuova configurazione di Air Liquide in Germania, dovuta all’acquisizione di Messer Griesheim, dovrebbe generare vendite pari a circa 900 milioni di euro, una volta che i disinvestimenti richiesti dalla Commissione Europea saranno completati. |
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USAG E LOTTO SIGLANO UN INNOVATIVO ACCORDO DI CO-MARKETING L’AZIENDA VARESINA DISTRIBUIRÀ IN ESCLUSIVA LE CALZATURE DA LAVORO LOTTO WORKS |
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Monvalle (Va), 1 settembre 2004 - Usag, leader in Italia nella produzione di utensili a mano di tipo professionale e Lotto, numero uno a livello italiano nel mercato della calzatura e dell’abbigliamento sportivo, hanno stipulato un accordo di co-marketing per la distribuzione da parte di Usag della nuova linea di calzature Lotto Works, per la massima sicurezza sul posto di lavoro. L’accordo tra le due aziende permetterà ad Usag di distribuire in esclusiva attraverso la propria rete commerciale le nuove calzature di sicurezza a marchio Lotto Works, garantendo così ai propri clienti un prodotto prestigioso nell’immagine e di elevato livello qualitativo. Una partnership, quella tra Usag e Lotto, che unisce due tradizioni di grande successo e che darà la possibilità all’azienda varesina, forte della sua leadership nel settore industriale, di fornire prodotti estremamente sicuri, confortevoli e molto belli anche dal punto di vista estetico. “Stiamo lavorando assiduamente per rendere sempre più sicuro e funzionale il posto di lavoro per gli operatori di settore”, ha commentato Franco Paltani, Direttore Generale Commerciale Italia di Usag. “Il nostro obiettivo è infatti quello di fornire una gamma completa di servizi e prodotti in grado di rispondere a qualsiasi esigenza restando sempre fedeli al nostro core business che è la produzione di utensili a mano professionali. La partnership con Lotto Sport dimostra, in tal senso, un ulteriore passo avanti verso il raggiungimento di questi obiettivi”. |
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USAG E LOTTO SIGLANO UN INNOVATIVO ACCORDO DI CO-MARKETING L’AZIENDA VARESINA DISTRIBUIRÀ IN ESCLUSIVA LE CALZATURE DA LAVORO LOTTO WORKS |
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Monvalle (Va), 1 settembre 2004 - Usag, leader in Italia nella produzione di utensili a mano di tipo professionale e Lotto, numero uno a livello italiano nel mercato della calzatura e dell’abbigliamento sportivo, hanno stipulato un accordo di co-marketing per la distribuzione da parte di Usag della nuova linea di calzature Lotto Works, per la massima sicurezza sul posto di lavoro. L’accordo tra le due aziende permetterà ad Usag di distribuire in esclusiva attraverso la propria rete commerciale le nuove calzature di sicurezza a marchio Lotto Works, garantendo così ai propri clienti un prodotto prestigioso nell’immagine e di elevato livello qualitativo. Una partnership, quella tra Usag e Lotto, che unisce due tradizioni di grande successo e che darà la possibilità all’azienda varesina, forte della sua leadership nel settore industriale, di fornire prodotti estremamente sicuri, confortevoli e molto belli anche dal punto di vista estetico. “Stiamo lavorando assiduamente per rendere sempre più sicuro e funzionale il posto di lavoro per gli operatori di settore”, ha commentato Franco Paltani, Direttore Generale Commerciale Italia di Usag. “Il nostro obiettivo è infatti quello di fornire una gamma completa di servizi e prodotti in grado di rispondere a qualsiasi esigenza restando sempre fedeli al nostro core business che è la produzione di utensili a mano professionali. La partnership con Lotto Sport dimostra, in tal senso, un ulteriore passo avanti verso il raggiungimento di questi obiettivi”. |
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A MILANO LAVORANO PURE IN ESTATE SONO QUASI 17 MILA LE ASSUNZIONI DI LAVORATORI STAGIONALI PREVISTE PER IL 2004. E C’È IL BOOM DEI SERVIZI RICREATIVI E ALLE PERSONE (+184,6%) |
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Milano, 1 settembre 2004 - A Milano lavorano anche d’estate. Magari un po’ meno dello scorso anno, ma sono quasi 17 mila i lavoratori stagionali richiesti dalle imprese di Milano e provincia per il 2004, il 6% del totale italiano. E se si registra un calo rispetto al 2003 (circa il 15%), c’è chi è in controtendenza: in particolare, balzo in avanti degli stagionali nel settore dei servizi ricreativi e alle persone (+184,6%) e nei trasporti e attività postali (+29,8%). In generale sono i “servizi” il settore che utilizza di più i lavoratori stagionali (82,4% del totale), seguiti dall’industria (17,6% del tot.). E tra i settori primi il commercio, in cerca di 4.461 persone e gli alberghi con 4.177, ma anche i servizi ricreativi e alle persone con 2.789. Per l’industria prima quella alimentare, con 1.498. Per quanto riguarda le dimensioni delle imprese, sono soprattutto quelle grandi (con più di 50 dipendenti) a fare maggiore uso di questa tipologia di lavoratori, ne chiedono 14.307. Sono queste alcune delle principali conclusioni che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sui dati Excelsior - sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - e relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia per il 2004. “Il lavoro stagionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - rappresenta un importante strumento di flessibilità a disposizione non solo delle imprese, che in questo modo possono approfittare di particolari congiunture o di occasioni temporanee, come i saldi, l’estate, il Natale; ma anche degli stessi lavoratori. In particolare penso agli studenti: nelle altre metropoli europee oramai questa è una prassi comune, che permette ai giovani di conciliare lo studio con la possibilità di guadagnare e pagarsi, ad esempio, le vacanze estive. Una occasione in più che può trasformarsi in ricchezza per tutto il territorio”. I lavoratori stagionali. Sono oltre 17 mila le assunzioni di lavoratori stagionali previsti dalle imprese milanesi nel corso del 2003. Sono soprattutto le imprese con oltre 50 dipendenti a farne ricorso (14.307 assunzioni); seguite da quelle con meno di 9 dipendenti (1.891 assunzioni); da quelle con 10-49 dipendenti (773 assunzioni). Se consideriamo i macrosettori, sono i servizi a fare maggiormente uso di questa categoria di lavoratori, con 13.986 assunzioni (pari al 82,4% del tot., rispetto al 80,6% del 2003). L’industria si attesta al 17,6% con 2.985 assunzioni (rispetto al 19,4% del 2003). Se passiamo a considerare i singoli settori in dettaglio, per quanto riguarda i servizi, circa un quarto dei lavoratori stagionali sono concentrati nel settore commercio (4.461 assunzioni, 26,3% del tot.) e in quello alberghi, ristoranti e servizi turistici (4.177 assunzioni; 24,6% del tot.); seguono i servizi ricreativi alle persone (2.789 assunzioni; 16,4% del tot.); trasporti e attività postali (792 assunzioni; 4,7% del tot.). Per quanto riguarda invece l’industria, spicca il dato dell’industria alimentare (1.498 assunzioni; 8,8% del tot.); seguita dal dato delle industrie meccaniche (540 assunzioni, 3,2% del totale); le costruzioni (219 assunzioni, 1,3% del tot.). I lavori che vanno di più rispetto al 2003. Se confrontiamo le previsioni di assunzioni di lavoratori stagionali del 2004 con quelle del 2003, si può osservare una crescita nel settore dei servizi ricreativi e alle persone (+184,6%, da 980 a 2.789), nei trasporti e attività postali (+29,8%, da 610 a 792), nelle costruzioni (+22,3%, da 179 a 219), nella fabbricazione di oggetti e minuteria in metallo (+17,5%, da 57 a 67), nell’industria della carta (da 9 a 30). Assunzioni previste dalle imprese di personale stagionale, in complesso, per il 2004
| Stagionali Previsti Nel 2004 (v.A.) | | | | | | Dipendenti | | | | | | 1-9 | 10-49 | 50 e oltre | Totale | % sul totale | | | | | | | Totale | 1.891 | 773 | 14.307 | 16.971 | 100,0% | | | | | | | Industria | 177 | 365 | 2.443 | 2.985 | 17,6% | Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature | -- | -- | 29 | 29 | 0,2% | Industrie del legno e del mobile | -- | -- | -- | -- | | Industrie della carta | 17 | 10 | -- | 30 | 0,2% | Industrie della stampa ed editoria | -- | 31 | 15 | 46 | 0,3% | Altri accessori personali, per la casa e il tempo libero | -- | -- | 21 | 21 | 0,1% | Altre industrie manifatturiere (alimentari, oreficeria) | -- | 192 | 1.306 | 1.498 | 8,8% | Fabbricazione di macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche | 44 | -- | 97 | 141 | 0,8% | Fabbricazione di apparecchi medicali e di precisione | 11 | 5 | 9 | 25 | 0,1% | Fabbricazione di macchinari industriali ed elettrodomestici | -- | 42 | 123 | 165 | 1,0% | Altre industrie meccaniche | -- | -- | 537 | 540 | 3,2% | Industrie chimiche e farmaceutiche | 47 | 16 | 65 | 128 | 0,8% | Industrie della gomma e delle materie plastiche | 10 | 7 | 19 | 36 | 0,2% | Trattamento e fabbr. Oggetti e minuteria in metallo | 42 | -- | 25 | 67 | 0,4% | Altre industrie estrattive, energetiche e dei metalli | -- | -- | 33 | 36 | 0,2% | Costruzioni | -- | 62 | 157 | 219 | 1,3% | | | | | | | Servizi | 1.714 | 408 | 11.864 | 13.986 | 82,4% | Commercio | 115 | 79 | 4.267 | 4.461 | 26,3% | Alberghi, ristoranti e servizi turistici | 447 | 86 | 3.644 | 4.177 | 24,6% | Informatica e telecomunicazioni | -- | -- | 196 | 196 | 1,2% | Servizi avanzati | 50 | -- | 544 | 594 | 3,5% | Trasporti e attività postali | -- | 34 | 758 | 792 | 4,7% | Credito e assicurazioni | 13 | 8 | 266 | 287 | 1,7% | Servizi operativi | -- | 119 | 448 | 567 | 3,3% | Sanità e istruzione | 16 | -- | 21 | 37 | 0,2% | Servizi ricreativi e alle persone | 988 | 82 | 1.719 | 2.789 | 16,4% | Studi professionali | 85 | -- | -- | 86 | 0,5% | Italia | 123.928 | 34.795 | 127.677 | 286.400 | 5,9% | Nord Ovest | 16.303 | 3.935 | 35.354 | 55.592 | | Lombardia | 8.385 | 2.292 | 24.735 | 35.412 | | |
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A MILANO LAVORANO PURE IN ESTATE SONO QUASI 17 MILA LE ASSUNZIONI DI LAVORATORI STAGIONALI PREVISTE PER IL 2004. E C’È IL BOOM DEI SERVIZI RICREATIVI E ALLE PERSONE (+184,6%) |
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Milano, 1 settembre 2004 - A Milano lavorano anche d’estate. Magari un po’ meno dello scorso anno, ma sono quasi 17 mila i lavoratori stagionali richiesti dalle imprese di Milano e provincia per il 2004, il 6% del totale italiano. E se si registra un calo rispetto al 2003 (circa il 15%), c’è chi è in controtendenza: in particolare, balzo in avanti degli stagionali nel settore dei servizi ricreativi e alle persone (+184,6%) e nei trasporti e attività postali (+29,8%). In generale sono i “servizi” il settore che utilizza di più i lavoratori stagionali (82,4% del totale), seguiti dall’industria (17,6% del tot.). E tra i settori primi il commercio, in cerca di 4.461 persone e gli alberghi con 4.177, ma anche i servizi ricreativi e alle persone con 2.789. Per l’industria prima quella alimentare, con 1.498. Per quanto riguarda le dimensioni delle imprese, sono soprattutto quelle grandi (con più di 50 dipendenti) a fare maggiore uso di questa tipologia di lavoratori, ne chiedono 14.307. Sono queste alcune delle principali conclusioni che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sui dati Excelsior - sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - e relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia per il 2004. “Il lavoro stagionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - rappresenta un importante strumento di flessibilità a disposizione non solo delle imprese, che in questo modo possono approfittare di particolari congiunture o di occasioni temporanee, come i saldi, l’estate, il Natale; ma anche degli stessi lavoratori. In particolare penso agli studenti: nelle altre metropoli europee oramai questa è una prassi comune, che permette ai giovani di conciliare lo studio con la possibilità di guadagnare e pagarsi, ad esempio, le vacanze estive. Una occasione in più che può trasformarsi in ricchezza per tutto il territorio”. I lavoratori stagionali. Sono oltre 17 mila le assunzioni di lavoratori stagionali previsti dalle imprese milanesi nel corso del 2003. Sono soprattutto le imprese con oltre 50 dipendenti a farne ricorso (14.307 assunzioni); seguite da quelle con meno di 9 dipendenti (1.891 assunzioni); da quelle con 10-49 dipendenti (773 assunzioni). Se consideriamo i macrosettori, sono i servizi a fare maggiormente uso di questa categoria di lavoratori, con 13.986 assunzioni (pari al 82,4% del tot., rispetto al 80,6% del 2003). L’industria si attesta al 17,6% con 2.985 assunzioni (rispetto al 19,4% del 2003). Se passiamo a considerare i singoli settori in dettaglio, per quanto riguarda i servizi, circa un quarto dei lavoratori stagionali sono concentrati nel settore commercio (4.461 assunzioni, 26,3% del tot.) e in quello alberghi, ristoranti e servizi turistici (4.177 assunzioni; 24,6% del tot.); seguono i servizi ricreativi alle persone (2.789 assunzioni; 16,4% del tot.); trasporti e attività postali (792 assunzioni; 4,7% del tot.). Per quanto riguarda invece l’industria, spicca il dato dell’industria alimentare (1.498 assunzioni; 8,8% del tot.); seguita dal dato delle industrie meccaniche (540 assunzioni, 3,2% del totale); le costruzioni (219 assunzioni, 1,3% del tot.). I lavori che vanno di più rispetto al 2003. Se confrontiamo le previsioni di assunzioni di lavoratori stagionali del 2004 con quelle del 2003, si può osservare una crescita nel settore dei servizi ricreativi e alle persone (+184,6%, da 980 a 2.789), nei trasporti e attività postali (+29,8%, da 610 a 792), nelle costruzioni (+22,3%, da 179 a 219), nella fabbricazione di oggetti e minuteria in metallo (+17,5%, da 57 a 67), nell’industria della carta (da 9 a 30). Assunzioni previste dalle imprese di personale stagionale, in complesso, per il 2004
| Stagionali Previsti Nel 2004 (v.A.) | | | | | | Dipendenti | | | | | | 1-9 | 10-49 | 50 e oltre | Totale | % sul totale | | | | | | | Totale | 1.891 | 773 | 14.307 | 16.971 | 100,0% | | | | | | | Industria | 177 | 365 | 2.443 | 2.985 | 17,6% | Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature | -- | -- | 29 | 29 | 0,2% | Industrie del legno e del mobile | -- | -- | -- | -- | | Industrie della carta | 17 | 10 | -- | 30 | 0,2% | Industrie della stampa ed editoria | -- | 31 | 15 | 46 | 0,3% | Altri accessori personali, per la casa e il tempo libero | -- | -- | 21 | 21 | 0,1% | Altre industrie manifatturiere (alimentari, oreficeria) | -- | 192 | 1.306 | 1.498 | 8,8% | Fabbricazione di macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche | 44 | -- | 97 | 141 | 0,8% | Fabbricazione di apparecchi medicali e di precisione | 11 | 5 | 9 | 25 | 0,1% | Fabbricazione di macchinari industriali ed elettrodomestici | -- | 42 | 123 | 165 | 1,0% | Altre industrie meccaniche | -- | -- | 537 | 540 | 3,2% | Industrie chimiche e farmaceutiche | 47 | 16 | 65 | 128 | 0,8% | Industrie della gomma e delle materie plastiche | 10 | 7 | 19 | 36 | 0,2% | Trattamento e fabbr. Oggetti e minuteria in metallo | 42 | -- | 25 | 67 | 0,4% | Altre industrie estrattive, energetiche e dei metalli | -- | -- | 33 | 36 | 0,2% | Costruzioni | -- | 62 | 157 | 219 | 1,3% | | | | | | | Servizi | 1.714 | 408 | 11.864 | 13.986 | 82,4% | Commercio | 115 | 79 | 4.267 | 4.461 | 26,3% | Alberghi, ristoranti e servizi turistici | 447 | 86 | 3.644 | 4.177 | 24,6% | Informatica e telecomunicazioni | -- | -- | 196 | 196 | 1,2% | Servizi avanzati | 50 | -- | 544 | 594 | 3,5% | Trasporti e attività postali | -- | 34 | 758 | 792 | 4,7% | Credito e assicurazioni | 13 | 8 | 266 | 287 | 1,7% | Servizi operativi | -- | 119 | 448 | 567 | 3,3% | Sanità e istruzione | 16 | -- | 21 | 37 | 0,2% | Servizi ricreativi e alle persone | 988 | 82 | 1.719 | 2.789 | 16,4% | Studi professionali | 85 | -- | -- | 86 | 0,5% | Italia | 123.928 | 34.795 | 127.677 | 286.400 | 5,9% | Nord Ovest | 16.303 | 3.935 | 35.354 | 55.592 | | Lombardia | 8.385 | 2.292 | 24.735 | 35.412 | | |
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OLTRE 7 MILIONI DI EURO PER INCENTIVARE L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLE IMPRESE ARTIGIANE LOMBARDE SCADENZA DEL BANDO 14 OTTOBRE |
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2004 Milano, 1 luglio 2004 - Due opportunità di finanziamento dell'Unione europea per le aziende artigiane lombarde: oltre 7.000.000 di euro a disposizione per spese su licenze, brevetti e marchi, servizi promozionali e di marketing, strumenti di comunicazione e informazione tecnologica (Ict), ma anche ricerche di mercato, eventi fieristici, ristrutturazioni ammodernamento e creazione di nuovi impianti, certificazione di prodotto e di sistema aziendale. Per ogni impresa richiedente fino al 30% delle spese sostenute, ammesso che l’impresa non abbia percepito contributi pubblici oltre ai 100.000 euro nell’ultimo triennio. Ultima data per la presentazione delle domande il 14 ottobre 2004. E l’Euro Info Centre (Eic) offre alle imprese servizi di informazione e assistenza, proponendosi quale struttura di ausilio per l'utilizzo dei finanziamenti comunitari. “Anche nella società dell’informazione, della comunicazione e dell’economia digitale - ha dichiarato Guido Galardi, presidente di Euro Info Centre, azienda speciale di Camera di Commercio di Milano -, bisogna valorizzare la tradizione, la cultura e l’artigianato presenti sul territorio milanese. Grazie ai finanziamenti della Comunità Europea le aziende artigiane potranno usufruire di nuove opportunità tecnologiche ed informatiche, per aumentare la loro competitività, la produttività e l’accesso al mercato. E l’Euro Info Centre supporterà le imprese artigiane nell’integrazione tecnologica aiutandole ad usufruire di questi finanziamenti”. L’ammontare complessivo delle somme stanziate per i contributi è di 7.505.431,00 euro così suddivisi: 5.470.838,00 euro a favore delle imprese artigiane singole, associate e consorziate iscritte all’Albo Artigiani per l’acquisto di macchine utensili o di produzione, per la creazione di nuovi impianti, l’ammodernamento, la ristrutturazione, la riconversione e la riattivazione degli impianti produttivi, ma anche per interventi di realizzazione, potenziamento e riqualificazione della dotazione infrastrutturale. L'entità del contributo, per gli interventi, è pari al 30% delle spese fino ad un massimo di 100.000 euro, per ciascuna impresa. Verranno considerati ammissibili le spese relative esclusivamente ai canoni pagati nel periodo di realizzazione del progetto (non oltre la data del 31 luglio 2005), per i contratti stipulati in data non antecedente il 29 ottobre 2002. L’obiettivo è di favorire i processi di innovazione tecnologica, con miglioramento della compatibilità ambientale; potenziare, realizzare, consolidare e riqualificare la dotazione infrastrutturale. Il termine per la presentazione della domanda è il 14 ottobre 2004. 2.034.593,00 euro per le imprese artigiane singole, associate e consorziate iscritte all’Albo Artigiani che a partire dal 29 ottobre 2002, abbiamo sostenuto spese per le licenze d’uso alla certificazione di prodotto, per i brevetti e i marchi, per servizi di promozione e marketing, di innovazione informatica, di consulenza tecnologica, ma anche per la certificazione dei sistemi di gestione aziendale, per gli eventi fieristici e le ricerche di mercato. Il contributo è pari al 30% delle spese con un limite massimo di 100.000 euro, per ogni azienda. L’obbiettivo è di favorire la promozione e il marketing delle imprese artigiane lombarde ma anche l’innovazione basata sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) al fine di migliorare la competitività. Il termine per la presentazione della domanda è il 14 ottobre 2004. Possono accedere a tali opportunità dell'Ue le imprese ubicate nei seguenti comuni della provincia di Milano: Arconte, Buscate, Busto, Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnano, Nosate, Rescaldina, Robecchetto con Induco, San Giorgio su Legnano, Turbino, Vanzaghello, Villa Cortese. |
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OLTRE 7 MILIONI DI EURO PER INCENTIVARE L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLE IMPRESE ARTIGIANE LOMBARDE SCADENZA DEL BANDO 14 OTTOBRE |
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2004 Milano, 1 luglio 2004 - Due opportunità di finanziamento dell'Unione europea per le aziende artigiane lombarde: oltre 7.000.000 di euro a disposizione per spese su licenze, brevetti e marchi, servizi promozionali e di marketing, strumenti di comunicazione e informazione tecnologica (Ict), ma anche ricerche di mercato, eventi fieristici, ristrutturazioni ammodernamento e creazione di nuovi impianti, certificazione di prodotto e di sistema aziendale. Per ogni impresa richiedente fino al 30% delle spese sostenute, ammesso che l’impresa non abbia percepito contributi pubblici oltre ai 100.000 euro nell’ultimo triennio. Ultima data per la presentazione delle domande il 14 ottobre 2004. E l’Euro Info Centre (Eic) offre alle imprese servizi di informazione e assistenza, proponendosi quale struttura di ausilio per l'utilizzo dei finanziamenti comunitari. “Anche nella società dell’informazione, della comunicazione e dell’economia digitale - ha dichiarato Guido Galardi, presidente di Euro Info Centre, azienda speciale di Camera di Commercio di Milano -, bisogna valorizzare la tradizione, la cultura e l’artigianato presenti sul territorio milanese. Grazie ai finanziamenti della Comunità Europea le aziende artigiane potranno usufruire di nuove opportunità tecnologiche ed informatiche, per aumentare la loro competitività, la produttività e l’accesso al mercato. E l’Euro Info Centre supporterà le imprese artigiane nell’integrazione tecnologica aiutandole ad usufruire di questi finanziamenti”. L’ammontare complessivo delle somme stanziate per i contributi è di 7.505.431,00 euro così suddivisi: 5.470.838,00 euro a favore delle imprese artigiane singole, associate e consorziate iscritte all’Albo Artigiani per l’acquisto di macchine utensili o di produzione, per la creazione di nuovi impianti, l’ammodernamento, la ristrutturazione, la riconversione e la riattivazione degli impianti produttivi, ma anche per interventi di realizzazione, potenziamento e riqualificazione della dotazione infrastrutturale. L'entità del contributo, per gli interventi, è pari al 30% delle spese fino ad un massimo di 100.000 euro, per ciascuna impresa. Verranno considerati ammissibili le spese relative esclusivamente ai canoni pagati nel periodo di realizzazione del progetto (non oltre la data del 31 luglio 2005), per i contratti stipulati in data non antecedente il 29 ottobre 2002. L’obiettivo è di favorire i processi di innovazione tecnologica, con miglioramento della compatibilità ambientale; potenziare, realizzare, consolidare e riqualificare la dotazione infrastrutturale. Il termine per la presentazione della domanda è il 14 ottobre 2004. 2.034.593,00 euro per le imprese artigiane singole, associate e consorziate iscritte all’Albo Artigiani che a partire dal 29 ottobre 2002, abbiamo sostenuto spese per le licenze d’uso alla certificazione di prodotto, per i brevetti e i marchi, per servizi di promozione e marketing, di innovazione informatica, di consulenza tecnologica, ma anche per la certificazione dei sistemi di gestione aziendale, per gli eventi fieristici e le ricerche di mercato. Il contributo è pari al 30% delle spese con un limite massimo di 100.000 euro, per ogni azienda. L’obbiettivo è di favorire la promozione e il marketing delle imprese artigiane lombarde ma anche l’innovazione basata sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) al fine di migliorare la competitività. Il termine per la presentazione della domanda è il 14 ottobre 2004. Possono accedere a tali opportunità dell'Ue le imprese ubicate nei seguenti comuni della provincia di Milano: Arconte, Buscate, Busto, Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnano, Nosate, Rescaldina, Robecchetto con Induco, San Giorgio su Legnano, Turbino, Vanzaghello, Villa Cortese. |
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PER L’ADOC CLASS ACTION A DUE FACCE: OTTIMA L’APPROVAZIONE ALL’UNANIMITA’, MA ORA VA RESA ATTUABILE |
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Roma, 1 settembre 2004 - “Solo le Associazioni dei consumatori, promuovendo una battaglia giusta, essenziale per l’esercizio di una vera democrazia e necessaria per rendere equilibrata ogni economia liberale, potevano riuscire a mettere d’accordo maggioranza e opposizione sulla votazione di una legge”. Così si è espresso il Presidente nazionale dell’Adoc Carlo Pileri all’indomani dell’approvazione alla Camera (quasi all’unanimità) della legge sulla Class action. “Questa storica data – commenta Pileri – premia il duro lavoro svolto in questi anni dalle Associazioni dei consumatori e riconosce credibilità e correttezza al nostro movimento, uno dei primi in Europa a far riconoscere questo strumento giuridico nel proprio sistema”. “Grazie alla legge 281/98, - dichiara ancora Pileri - alle associazioni dei consumatori viene riconosciuta la titolarità per l’utilizzazione di questo strumento di difesa del consumatore, strumento che rappresenterà anche un forte deterrente per la controparte nell’impiego di pratiche scorrette nel rapporto con i cittadini”. Ma l’Adoc sottolinea anche i lati sui quali bisognerà lavorare per rendere lo strumento della Class action utilizzabile e di sicuro effetto. “Quella approvata – conclude Pileri - non deve diventare una ‘class action all’italiana’ che per non far torto a nessuno, scontenta tutti. L’approvazione preventiva per l’utilizzo di questo strumento, affidata per ora alle Autorità di garanzia, delegittima il lavoro dei giudici e di fatto la rende poco attuabile. Ci sono due soluzioni a questo intoppo: modificare la legge in sede di dibattito al Senato, con un emendamento che elimini questo ostacolo preventivo, o l’inserimento di una rappresentanza dei consumatori all’interno delle Autorità che decideranno per la possibile attuazione o meno della class action”. |
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PER L’ADOC CLASS ACTION A DUE FACCE: OTTIMA L’APPROVAZIONE ALL’UNANIMITA’, MA ORA VA RESA ATTUABILE |
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Roma, 1 settembre 2004 - “Solo le Associazioni dei consumatori, promuovendo una battaglia giusta, essenziale per l’esercizio di una vera democrazia e necessaria per rendere equilibrata ogni economia liberale, potevano riuscire a mettere d’accordo maggioranza e opposizione sulla votazione di una legge”. Così si è espresso il Presidente nazionale dell’Adoc Carlo Pileri all’indomani dell’approvazione alla Camera (quasi all’unanimità) della legge sulla Class action. “Questa storica data – commenta Pileri – premia il duro lavoro svolto in questi anni dalle Associazioni dei consumatori e riconosce credibilità e correttezza al nostro movimento, uno dei primi in Europa a far riconoscere questo strumento giuridico nel proprio sistema”. “Grazie alla legge 281/98, - dichiara ancora Pileri - alle associazioni dei consumatori viene riconosciuta la titolarità per l’utilizzazione di questo strumento di difesa del consumatore, strumento che rappresenterà anche un forte deterrente per la controparte nell’impiego di pratiche scorrette nel rapporto con i cittadini”. Ma l’Adoc sottolinea anche i lati sui quali bisognerà lavorare per rendere lo strumento della Class action utilizzabile e di sicuro effetto. “Quella approvata – conclude Pileri - non deve diventare una ‘class action all’italiana’ che per non far torto a nessuno, scontenta tutti. L’approvazione preventiva per l’utilizzo di questo strumento, affidata per ora alle Autorità di garanzia, delegittima il lavoro dei giudici e di fatto la rende poco attuabile. Ci sono due soluzioni a questo intoppo: modificare la legge in sede di dibattito al Senato, con un emendamento che elimini questo ostacolo preventivo, o l’inserimento di una rappresentanza dei consumatori all’interno delle Autorità che decideranno per la possibile attuazione o meno della class action”. |
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ENEL NUOVO PARCO EOLICO IN SICILIA LA NUOVA WIND FARM PRODURRÀ 100 MILIONI DI CHILOWATTORA ALL’ANNO IN GRADO DI SODDISFARE LA RICHIESTA ELETTRICA DI 60.000 FAMIGLIE, EVITANDO EMISSIONI DI CO2 PER 71.500 TONNELLATE ANNUE |
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Roma, 1 settembre 2004 – Energia nuova dal vento. Prosegue nel Comune di Nicosia, in provincia di Enna, il programma di sviluppo e realizzazione di nuovi impianti eolici di Enel. La centrale di Serra Marrocco (1.057 metri s.L.m.) avviata lo scorso 23 luglio è il quattordicesimo impianto eolico di Enel in Italia, che porta la capacità produttiva di energia elettrica dal vento della società a circa 200 Megawatt. Il nuovo impianto eolico ha una capacità di 47 Mw: i 55 aerogeneratori, produrranno 100 milioni chilowattora all’anno, una quantità di energia elettrica in grado di soddisfare le necessità di 60.000 famiglie e di evitare l’emissione di oltre 71.500 tonnellate annue di anidride carbonica. La collocazione degli aerogeneratori, disposti secondo criteri di corretto inserimento nel paesaggio, è stata progettata in modo da ottimizzare la produzione in funzione dei venti prevalenti. Il costo complessivo di realizzazione è di 38 milioni di Euro, con un sensibile miglioramento della viabilità intercomunale e un sostanziale incremento dello sviluppo delle imprese locali. Nel campo delle energie rinnovabili, Enel è tra i leader non solo in Italia ma anche a livello mondiale, con circa 17.000 Mw di potenza installata, con una produzione pari al fabbisogno di elettricità di 13 milioni di famiglie italiane che evita l’immissione in atmosfera di 17 milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica. Enel intende contribuire in modo determinante allo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia, con un investimento di un miliardo di Euro, di cui circa 360 milioni nel 2004. La produzione netta di energia elettrica da fonti rinnovabili di Enel in Italia passerà così da 24 miliardi di chilowattora a 27 miliardi di chilowattora nel 2008. |
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ENEL NUOVO PARCO EOLICO IN SICILIA LA NUOVA WIND FARM PRODURRÀ 100 MILIONI DI CHILOWATTORA ALL’ANNO IN GRADO DI SODDISFARE LA RICHIESTA ELETTRICA DI 60.000 FAMIGLIE, EVITANDO EMISSIONI DI CO2 PER 71.500 TONNELLATE ANNUE |
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Roma, 1 settembre 2004 – Energia nuova dal vento. Prosegue nel Comune di Nicosia, in provincia di Enna, il programma di sviluppo e realizzazione di nuovi impianti eolici di Enel. La centrale di Serra Marrocco (1.057 metri s.L.m.) avviata lo scorso 23 luglio è il quattordicesimo impianto eolico di Enel in Italia, che porta la capacità produttiva di energia elettrica dal vento della società a circa 200 Megawatt. Il nuovo impianto eolico ha una capacità di 47 Mw: i 55 aerogeneratori, produrranno 100 milioni chilowattora all’anno, una quantità di energia elettrica in grado di soddisfare le necessità di 60.000 famiglie e di evitare l’emissione di oltre 71.500 tonnellate annue di anidride carbonica. La collocazione degli aerogeneratori, disposti secondo criteri di corretto inserimento nel paesaggio, è stata progettata in modo da ottimizzare la produzione in funzione dei venti prevalenti. Il costo complessivo di realizzazione è di 38 milioni di Euro, con un sensibile miglioramento della viabilità intercomunale e un sostanziale incremento dello sviluppo delle imprese locali. Nel campo delle energie rinnovabili, Enel è tra i leader non solo in Italia ma anche a livello mondiale, con circa 17.000 Mw di potenza installata, con una produzione pari al fabbisogno di elettricità di 13 milioni di famiglie italiane che evita l’immissione in atmosfera di 17 milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica. Enel intende contribuire in modo determinante allo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia, con un investimento di un miliardo di Euro, di cui circa 360 milioni nel 2004. La produzione netta di energia elettrica da fonti rinnovabili di Enel in Italia passerà così da 24 miliardi di chilowattora a 27 miliardi di chilowattora nel 2008. |
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BIOCARBURANTI: WORKSHOP SUL PROGETTO BIOTURBINE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - Il 24 settembre si svolgerà a Bruxelles un workshop sul progetto Bioturbine. Il workshop si propone di riassumere le attività in corso nel settore dei biocarburanti per microturbine e di discutere le future esigenze di R&s (ricerca e sviluppo) e di mercato per l'uso dei biocarburanti liquidi nelle microturbine. L'evento intende in particolare trovare: nuove tecnologie con migliori caratteristiche (ad esempio, bioturbine più compatte, affidabili e multialimentabili caratterizzate da manutenzione ridotta, livello di emissioni limitato e rumorosità contenuta); nuove possibilità per le microturbine con biocarburanti, da analizzare con i potenziali utilizzatori e con gli esperti in energie rinnovabili. Per informazion: Sandro Pollini E-mail: sandro.Pollini@etaflorence.it Tel. +39-055-5002174 Fax. +39-055-573425 http://www.Etaflorence.it |
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BIOCARBURANTI: WORKSHOP SUL PROGETTO BIOTURBINE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - Il 24 settembre si svolgerà a Bruxelles un workshop sul progetto Bioturbine. Il workshop si propone di riassumere le attività in corso nel settore dei biocarburanti per microturbine e di discutere le future esigenze di R&s (ricerca e sviluppo) e di mercato per l'uso dei biocarburanti liquidi nelle microturbine. L'evento intende in particolare trovare: nuove tecnologie con migliori caratteristiche (ad esempio, bioturbine più compatte, affidabili e multialimentabili caratterizzate da manutenzione ridotta, livello di emissioni limitato e rumorosità contenuta); nuove possibilità per le microturbine con biocarburanti, da analizzare con i potenziali utilizzatori e con gli esperti in energie rinnovabili. Per informazion: Sandro Pollini E-mail: sandro.Pollini@etaflorence.it Tel. +39-055-5002174 Fax. +39-055-573425 http://www.Etaflorence.it |
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ENAC: CAMPAGNA PER LA SICUREZZA DEL TRASPORTO AEREO |
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Roma, 1 settembre 2004 - L'ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac), al fine di innalzare gli standard di sicurezza del trasporto aereo durante la stagione estiva ha intensificato i controlli sugli aeromobili stranieri in transito sul nostro territorio. Particolare attenzione è rivolta ai voli charter verso le località turistiche. Le ispezioni riguardano le certificazioni e documentazioni di bordo, la disposizione del carico, la presenza e l'efficienza degli equipaggiamenti di navigazione e di emergenza, le condizioni della cabina passeggeri e l'assenza di difetti visibili nelle strutture esterne dell'aeromobile. Nelle ispezioni sono impegnati 32 ispettori di volo dell'Enac. Tutti gli ispettori hanno conseguito la qualificazione europea dopo aver frequentato appositi corsi di formazione e prove pratiche sul campo. Infolink: Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/aereo_sicurezza/index.html |
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ENAC: CAMPAGNA PER LA SICUREZZA DEL TRASPORTO AEREO |
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Roma, 1 settembre 2004 - L'ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac), al fine di innalzare gli standard di sicurezza del trasporto aereo durante la stagione estiva ha intensificato i controlli sugli aeromobili stranieri in transito sul nostro territorio. Particolare attenzione è rivolta ai voli charter verso le località turistiche. Le ispezioni riguardano le certificazioni e documentazioni di bordo, la disposizione del carico, la presenza e l'efficienza degli equipaggiamenti di navigazione e di emergenza, le condizioni della cabina passeggeri e l'assenza di difetti visibili nelle strutture esterne dell'aeromobile. Nelle ispezioni sono impegnati 32 ispettori di volo dell'Enac. Tutti gli ispettori hanno conseguito la qualificazione europea dopo aver frequentato appositi corsi di formazione e prove pratiche sul campo. Infolink: Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/aereo_sicurezza/index.html |
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BOHEMIA: IL FESTIVAL DI BEETHOVEN 2004 A BONN VOLI GIORNALIERI DALL’ITALIA CON GERMANWINGS |
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Milano, 1 settembre 2004 - La musica di Beethoven a Bonn, città natale del grande musicista: l’ex capitale della Repubblica Federale Tedesca celebrerà il suo più illustre cittadino con il Bonn Beethoven Festival 2004, “Bohemia”, dal 17 settembre al 10 ottobre. Il festival è dedicato quest’anno alle regioni Boemia e Moravia per più di una ragione: nel 2004, anno dell’adesione della Repubblica Ceca all’Unione Europea, si celebrano i 150 anni dalla nascita di Leoš Janáček e il primo centenario della morte di Antonín Dvořák. Lo stesso Beethoven era legato a questi luoghi, e soggiornò spesso a Praga e nelle località termali di Teplice e Karlovy Vary. In programma un totale di 56 concerti e 8 manifestazioni con la presenza, fra le altre, della Filarmonica Ceca, della Finnish Radio Symphony Orchestra e della Philharmonia Orchestra di Londra diretta di Frans Brüggen. Al Festival “Bohemia” si esibiranno inoltre pianisti di fama internazionale come Gerhard Oppitz, Pierre-laurent Aimard, Uri Caine e Yundi Li. Cornice di tutti gli eventi saranno luoghi suggestivi quali la casa natale di Beethoven, i palazzi e i castelli della zona. Dall’italia, Germanwings collega giornalmente Milano e Roma all’aeroporto di Bonn, con tariffe a partire da 19 euro per tratta, tasse e spese incluse. Bologna è collegata a Bonn con cinque voli settimanali. Per maggiori informazioni sul festival e i biglietti per i concerti: www.Beethovenfest.de |
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BOHEMIA: IL FESTIVAL DI BEETHOVEN 2004 A BONN VOLI GIORNALIERI DALL’ITALIA CON GERMANWINGS |
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Milano, 1 settembre 2004 - La musica di Beethoven a Bonn, città natale del grande musicista: l’ex capitale della Repubblica Federale Tedesca celebrerà il suo più illustre cittadino con il Bonn Beethoven Festival 2004, “Bohemia”, dal 17 settembre al 10 ottobre. Il festival è dedicato quest’anno alle regioni Boemia e Moravia per più di una ragione: nel 2004, anno dell’adesione della Repubblica Ceca all’Unione Europea, si celebrano i 150 anni dalla nascita di Leoš Janáček e il primo centenario della morte di Antonín Dvořák. Lo stesso Beethoven era legato a questi luoghi, e soggiornò spesso a Praga e nelle località termali di Teplice e Karlovy Vary. In programma un totale di 56 concerti e 8 manifestazioni con la presenza, fra le altre, della Filarmonica Ceca, della Finnish Radio Symphony Orchestra e della Philharmonia Orchestra di Londra diretta di Frans Brüggen. Al Festival “Bohemia” si esibiranno inoltre pianisti di fama internazionale come Gerhard Oppitz, Pierre-laurent Aimard, Uri Caine e Yundi Li. Cornice di tutti gli eventi saranno luoghi suggestivi quali la casa natale di Beethoven, i palazzi e i castelli della zona. Dall’italia, Germanwings collega giornalmente Milano e Roma all’aeroporto di Bonn, con tariffe a partire da 19 euro per tratta, tasse e spese incluse. Bologna è collegata a Bonn con cinque voli settimanali. Per maggiori informazioni sul festival e i biglietti per i concerti: www.Beethovenfest.de |
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UE: IL CONSIGLIO CONSULTIVO DEI TRASPORTI SU STRADA PRESENTA LE SUE PREVISIONI DI SVILUPPO PER IL 2020 |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - L'Ertrac (European Road Transport Research Advisory Council) ha pubblicato un documento su come a suo avviso dovrebbe presentarsi il trasporto su strada nel 2020. 'Vision 2020 and Challenges' riassume i punti di vista comuni su temi quali competitività e protezione dell'ambiente, spesso considerati incompatibili. L'ertrac ha riunito rappresentanti di tutti gli operatori del trasporto su strada al fine d'individuare le attività di ricerca necessarie ad ottenere un settore che si distingua per un uso più efficiente dell'energia, per la sicurezza della disponibilità di energia, per una migliore qualità dell'aria e un miglior ambiente, per una maggiore sicurezza e una più grande mobilità. Il documento afferma che per sfruttare tutte le possibilità offerte dall'iniziativa politica di portare al 3% del Pil la spesa per la ricerca entro il 2010 per tutti gli utenti del trasporto su strada, è necessario arrivare a una nuova forma di collaborazione. 'Per la massima efficacia, è necessario un appropriato quadro di coordinamento che allinei le risorse pubbliche e private a sostegno delle necessarie attività di ricerca e sviluppo', aggiunge l'Ertrac. La visione 2020 del consiglio consultivo - e le sfide che individua - è suddivisa in quattro categorie: mobilità dei passeggeri e delle merci; sicurezza; ambiente, energia e risorse; sistemi di progettazione e produzione. Nell'europa dei 15, le previsioni per il 2010 indicano un aumento rispetto al 1998 del 26% in termini di chilometri/veicoli e del 24% in termini di chilometri/passeggeri. Per il trasporto di merci, ci si aspetta un aumento ancora superiore e pari al 38%. Ciò premesso, la visione dell'Ertrac per il trasporto su strada include nel sottocapitolo 'maggiore mobilità, sistemi efficientemente fluidi e ottimizzati' idee per una maggiore interoperabilità: 'Il traffico è più scorrevole, le reti stradali sono efficientemente usate e collegate, pienamente interoperabili in tutto il territorio europeo e tali da permettere collegamenti fluidi del trasporto su strada con altri modi di trasporto', afferma il documento. L'ertrac prevede inoltre un'ulteriore integrazione nella pianificazione dell'uso del territorio e dei trasporti, in modo da eliminare una domanda superflua di trasporto e parcheggio, e la disponibilità in tempo reale dei dati sul traffico e le strade. Per aumentare la sicurezza, l'Ertrac prevede una infrastruttura che riduca al minimo le conseguenze degli errori di pedoni e conducenti. Sistemi integrati di sicurezza del veicolo aiuteranno a prevenire gl'incidenti e a ridurne le conseguenze, aumentando notevolmente il controllo del conducente sul veicolo. Sistemi intelligenti stradali e veicolari, nel contempo, interagiranno col conducente fornendo assistenza e segnalando pericoli. Per creare un 'sistema di trasporto su strada più pulito, silenzioso ed efficiente nell'uso dell'energia', l'Ertrac anticipa una riduzione delle emissioni, l'uso di fonti di energia rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, meno ingorghi stradali, una riduzione del rumore e un maggior uso del riciclaggio da parte dei fabbricanti di auto. Per aiutare l'industria a raggiungere gli obiettivi progettuali con costi accettabili pur aumentando la competitività, le previsioni di sistemi, prodotti e servizi includono la raccomandazione di ricorrere a tecnologie quali materiali ultraleggeri, sistemi elettronici, tecnologie d'informazione e della comunicazione e nanotecnologie. Il documento 'Vision 2020 and Challenges' - cui farà seguito una 'agenda della ricerca strategica' - servirà da punto di riferimento per definire le future priorità di ricerca. Per informazioni sulle previsioni dell'Ertrac: Monika Wagener Tel: +49 241 9421 212 E-mail: mwagener@ford.Com Per ottenere una copia su carta del documento: Josef Affenzeller Tel: +43 316 787 253/480 E-mail: josef.Affenzeller@avl.com |
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UE: IL CONSIGLIO CONSULTIVO DEI TRASPORTI SU STRADA PRESENTA LE SUE PREVISIONI DI SVILUPPO PER IL 2020 |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - L'Ertrac (European Road Transport Research Advisory Council) ha pubblicato un documento su come a suo avviso dovrebbe presentarsi il trasporto su strada nel 2020. 'Vision 2020 and Challenges' riassume i punti di vista comuni su temi quali competitività e protezione dell'ambiente, spesso considerati incompatibili. L'ertrac ha riunito rappresentanti di tutti gli operatori del trasporto su strada al fine d'individuare le attività di ricerca necessarie ad ottenere un settore che si distingua per un uso più efficiente dell'energia, per la sicurezza della disponibilità di energia, per una migliore qualità dell'aria e un miglior ambiente, per una maggiore sicurezza e una più grande mobilità. Il documento afferma che per sfruttare tutte le possibilità offerte dall'iniziativa politica di portare al 3% del Pil la spesa per la ricerca entro il 2010 per tutti gli utenti del trasporto su strada, è necessario arrivare a una nuova forma di collaborazione. 'Per la massima efficacia, è necessario un appropriato quadro di coordinamento che allinei le risorse pubbliche e private a sostegno delle necessarie attività di ricerca e sviluppo', aggiunge l'Ertrac. La visione 2020 del consiglio consultivo - e le sfide che individua - è suddivisa in quattro categorie: mobilità dei passeggeri e delle merci; sicurezza; ambiente, energia e risorse; sistemi di progettazione e produzione. Nell'europa dei 15, le previsioni per il 2010 indicano un aumento rispetto al 1998 del 26% in termini di chilometri/veicoli e del 24% in termini di chilometri/passeggeri. Per il trasporto di merci, ci si aspetta un aumento ancora superiore e pari al 38%. Ciò premesso, la visione dell'Ertrac per il trasporto su strada include nel sottocapitolo 'maggiore mobilità, sistemi efficientemente fluidi e ottimizzati' idee per una maggiore interoperabilità: 'Il traffico è più scorrevole, le reti stradali sono efficientemente usate e collegate, pienamente interoperabili in tutto il territorio europeo e tali da permettere collegamenti fluidi del trasporto su strada con altri modi di trasporto', afferma il documento. L'ertrac prevede inoltre un'ulteriore integrazione nella pianificazione dell'uso del territorio e dei trasporti, in modo da eliminare una domanda superflua di trasporto e parcheggio, e la disponibilità in tempo reale dei dati sul traffico e le strade. Per aumentare la sicurezza, l'Ertrac prevede una infrastruttura che riduca al minimo le conseguenze degli errori di pedoni e conducenti. Sistemi integrati di sicurezza del veicolo aiuteranno a prevenire gl'incidenti e a ridurne le conseguenze, aumentando notevolmente il controllo del conducente sul veicolo. Sistemi intelligenti stradali e veicolari, nel contempo, interagiranno col conducente fornendo assistenza e segnalando pericoli. Per creare un 'sistema di trasporto su strada più pulito, silenzioso ed efficiente nell'uso dell'energia', l'Ertrac anticipa una riduzione delle emissioni, l'uso di fonti di energia rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, meno ingorghi stradali, una riduzione del rumore e un maggior uso del riciclaggio da parte dei fabbricanti di auto. Per aiutare l'industria a raggiungere gli obiettivi progettuali con costi accettabili pur aumentando la competitività, le previsioni di sistemi, prodotti e servizi includono la raccomandazione di ricorrere a tecnologie quali materiali ultraleggeri, sistemi elettronici, tecnologie d'informazione e della comunicazione e nanotecnologie. Il documento 'Vision 2020 and Challenges' - cui farà seguito una 'agenda della ricerca strategica' - servirà da punto di riferimento per definire le future priorità di ricerca. Per informazioni sulle previsioni dell'Ertrac: Monika Wagener Tel: +49 241 9421 212 E-mail: mwagener@ford.Com Per ottenere una copia su carta del documento: Josef Affenzeller Tel: +43 316 787 253/480 E-mail: josef.Affenzeller@avl.com |
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FIAT AUTO E MICROSOFT ALLEATE: DALLA PARTNERSHIP INDUSTRIALE STRATEGICA SOLUZIONI TELEMATICHE INNOVATIVE PER L'AUTO |
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Torino, Monaco, Redmond – 1 settembre 2004 - Fiat Auto e la Business Unit Automotive di Microsoft lo scorso 15 luglio hanno creato una partnership strategica a lungo termine per lo sviluppo di soluzioni telematiche innovative nel campo dell'automotive. L'originale approccio della Fiat Auto e di Microsoft, nella progettazione di sistemi telematici destinati ai veicoli, nasce dalla combinazione dell'esperienza e della ricerca di Fiat Auto in questo campo con il know-how di Microsoft nella fornitura di piattaforme, servizi e applicazioni standard nell'ambito del software. Obiettivo della partnership è la progettazione di sistemi telematici flessibili e di facile accesso ed utilizzo che forniranno agli automobilisti soluzioni per comunicare in maniera efficace con il mondo esterno. Sarà, infatti, possibile integrare nel veicolo i dispositivi degli utenti (telefoni cellulari, palmari Pocket Pc o applicazioni Windows Mobile) permettendo all'automobilista l'utilizzo di servizi informativi standard, inclusi quelli web, uniti alla funzione hands-free. La connessione Bluetooth assicurerà, all'interno del veicolo, un facile accesso sia ai dati contenuti nei dispositivi personali del conducente sia alla musica digitale grazie ad un sistema di attivazione vocale di alta qualità e ad una connessione Usb. Dall'auto, inoltre, si potrà avere accesso a numerosi servizi come quelli offerti da bConnect: dalla navigazione off board alle informazioni sul traffico in tempo reale. Il sistema congiunto Fiat Auto-microsoft, basato su hardware standard e sul sistema operativo Windows Automotive, permetterà a Fiat Auto di mettere a punto un progetto di software che potrà essere adattato e aggiornato secondo le preferenze di ogni cliente. Il sistema sarà anche in grado di interagire con la rete di comunicazione tra le centraline elettroniche del veicolo (Controller Area Network - Can) aprendo nuove possibilità di gestione remota della diagnostica della vettura. Magneti Marelli, l'azienda del Gruppo Fiat produttrice di componenti automotive, contribuirà all'iniziativa realizzando l'hardware del dispositivo telematico nato dalla progettazione congiunta di Microsoft e Fiat Auto. Commentando l'accordo, Walter Mortara, Senior Vice President Product and Process Engineering della Fiat Auto ha detto: "Fiat Auto è stata una tra le prime case automobilistiche a dotare i suoi veicoli di un'ampia gamma di dispositivi telematici. Anche in questo campo, dunque, Fiat Auto è e vuole restare all'avanguardia. Per questo motivo abbiamo scelto un partner come Microsoft, azienda fortemente innovativa nell'industria del software e leader nella progettazione di piattaforme software flessibili. Si tratta, tra l'altro, di un modello di partnership industriale unico nel suo genere, che consentirà di riproporre a bordo dell'automobile il mondo e la struttura del computer". A sua volta Pieter Knook, Senior Vice President della Divisione Mobile and Embedded Devices della Microsoft Corporation, ha detto: "Da sempre Fiat Auto sviluppa, produce e commercializza automobili innovative e alla portata di tutti, con le quali ha contribuito in maniera determinante alla motorizzazione di molti Paesi. Siamo, perciò, davvero entusiasti della collaborazione con Fiat Auto, che ci permetterà di fornire alla clientela soluzioni telematiche al top del settore e pratiche nello stesso tempo. Grazie alla combinazione del know-how di Fiat Auto nel settore automotive con le nostre conoscenze in materia di software, insieme potremo soddisfare le esigenze degli automobilisti, regalando loro un'esperienza di guida più piacevole e più sicura." |
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FIAT AUTO E MICROSOFT ALLEATE: DALLA PARTNERSHIP INDUSTRIALE STRATEGICA SOLUZIONI TELEMATICHE INNOVATIVE PER L'AUTO |
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Torino, Monaco, Redmond – 1 settembre 2004 - Fiat Auto e la Business Unit Automotive di Microsoft lo scorso 15 luglio hanno creato una partnership strategica a lungo termine per lo sviluppo di soluzioni telematiche innovative nel campo dell'automotive. L'originale approccio della Fiat Auto e di Microsoft, nella progettazione di sistemi telematici destinati ai veicoli, nasce dalla combinazione dell'esperienza e della ricerca di Fiat Auto in questo campo con il know-how di Microsoft nella fornitura di piattaforme, servizi e applicazioni standard nell'ambito del software. Obiettivo della partnership è la progettazione di sistemi telematici flessibili e di facile accesso ed utilizzo che forniranno agli automobilisti soluzioni per comunicare in maniera efficace con il mondo esterno. Sarà, infatti, possibile integrare nel veicolo i dispositivi degli utenti (telefoni cellulari, palmari Pocket Pc o applicazioni Windows Mobile) permettendo all'automobilista l'utilizzo di servizi informativi standard, inclusi quelli web, uniti alla funzione hands-free. La connessione Bluetooth assicurerà, all'interno del veicolo, un facile accesso sia ai dati contenuti nei dispositivi personali del conducente sia alla musica digitale grazie ad un sistema di attivazione vocale di alta qualità e ad una connessione Usb. Dall'auto, inoltre, si potrà avere accesso a numerosi servizi come quelli offerti da bConnect: dalla navigazione off board alle informazioni sul traffico in tempo reale. Il sistema congiunto Fiat Auto-microsoft, basato su hardware standard e sul sistema operativo Windows Automotive, permetterà a Fiat Auto di mettere a punto un progetto di software che potrà essere adattato e aggiornato secondo le preferenze di ogni cliente. Il sistema sarà anche in grado di interagire con la rete di comunicazione tra le centraline elettroniche del veicolo (Controller Area Network - Can) aprendo nuove possibilità di gestione remota della diagnostica della vettura. Magneti Marelli, l'azienda del Gruppo Fiat produttrice di componenti automotive, contribuirà all'iniziativa realizzando l'hardware del dispositivo telematico nato dalla progettazione congiunta di Microsoft e Fiat Auto. Commentando l'accordo, Walter Mortara, Senior Vice President Product and Process Engineering della Fiat Auto ha detto: "Fiat Auto è stata una tra le prime case automobilistiche a dotare i suoi veicoli di un'ampia gamma di dispositivi telematici. Anche in questo campo, dunque, Fiat Auto è e vuole restare all'avanguardia. Per questo motivo abbiamo scelto un partner come Microsoft, azienda fortemente innovativa nell'industria del software e leader nella progettazione di piattaforme software flessibili. Si tratta, tra l'altro, di un modello di partnership industriale unico nel suo genere, che consentirà di riproporre a bordo dell'automobile il mondo e la struttura del computer". A sua volta Pieter Knook, Senior Vice President della Divisione Mobile and Embedded Devices della Microsoft Corporation, ha detto: "Da sempre Fiat Auto sviluppa, produce e commercializza automobili innovative e alla portata di tutti, con le quali ha contribuito in maniera determinante alla motorizzazione di molti Paesi. Siamo, perciò, davvero entusiasti della collaborazione con Fiat Auto, che ci permetterà di fornire alla clientela soluzioni telematiche al top del settore e pratiche nello stesso tempo. Grazie alla combinazione del know-how di Fiat Auto nel settore automotive con le nostre conoscenze in materia di software, insieme potremo soddisfare le esigenze degli automobilisti, regalando loro un'esperienza di guida più piacevole e più sicura." |
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PREMIO ENERGIA E AMBIENTE PER BOSCH E AUDI |
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Monaco Di Baviera, 1 settembre 2004 - Bosch e la Casa automobilistica Audi hanno ricevuto congiuntamente a Monaco di Baviera il Premio Energia e Ambiente, istituito dal Club dell’Automobile per la tutela dei conducenti di autoveicoli, un’Associazione senza fini di lucro. La “Goccia d’Olio d’Oro 2004” – è questo il nome del premio - è stata assegnata dal Club per lo sviluppo della 3.A generazione dell’iniezione Diesel Common Rail con iniettori “Piezo-inline” di Bosch e per la sua prima applicazione, nella produzione di serie, sul nuovo motore Tdi con cilindrata di 3.0 litri dell’Audi. In tal modo, la giuria ha riconosciuto i meriti di entrambe le aziende nello sviluppo di propulsori per autoveicoli particolarmente economici e puliti: con il nuovo motore turbodiesel, l’Audi A6 e l’Audi A8 rispettano, senza filtro antiparticolato, la normativa Euro 4 in materia di gas di scarico, che entrerà ufficialmente in vigore solo nel 2005. Il Dr. Ludwig Walz, membro del Comitato di Direzione per la Divisione Sistemi Diesel, ha così commentato il conferimento del premio: “Bosch si rallegra per il riconoscimento ottenuto dalla 3.A generazione del Common Rail sull’Audi da parte del Club dell’Automobile per la tutela dei conducenti di autoveicoli. Grazie a questo innovativo sistema di iniezione, la vettura rappresenta una pietra miliare nello sviluppo dei motori Diesel, con l’obiettivo di ridurne al minimo le emissioni, il consumo e la rumorosità. Siamo orgogliosi di avere fornito un contributo decisivo, per il raggiungimento di questo importante obiettivo.” La caratteristica principale della 3.A generazione del Common Rail di Bosch è l’iniettore, il cui elemento di commutazione “Piezo-inline” è integrato nello stelo dell’iniettore, in posizione molto ravvicinata rispetto all’ago del polverizzatore. I nuovi iniettori, di conseguenza, presentano un numero di parti in movimento inferiore del 75%, che permette il loro inserimento a una velocità doppia rispetto agli attuali iniettori a valvole magnetiche o piezoelettrici. La 3.A generazione del Common Rail di Bosch riduce fino al 20% le emissioni dei motori Diesel; in alternativa, incrementa fino al cinque percento la potenza ottenibile dal propulsore, riduce del tre percento il consumo o abbassa in misura percepibile la rumorosità del motore di 3 dB(a) – a seconda dell’impostazione adottata, in fase di sviluppo del propulsore. |
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PREMIO ENERGIA E AMBIENTE PER BOSCH E AUDI |
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Monaco Di Baviera, 1 settembre 2004 - Bosch e la Casa automobilistica Audi hanno ricevuto congiuntamente a Monaco di Baviera il Premio Energia e Ambiente, istituito dal Club dell’Automobile per la tutela dei conducenti di autoveicoli, un’Associazione senza fini di lucro. La “Goccia d’Olio d’Oro 2004” – è questo il nome del premio - è stata assegnata dal Club per lo sviluppo della 3.A generazione dell’iniezione Diesel Common Rail con iniettori “Piezo-inline” di Bosch e per la sua prima applicazione, nella produzione di serie, sul nuovo motore Tdi con cilindrata di 3.0 litri dell’Audi. In tal modo, la giuria ha riconosciuto i meriti di entrambe le aziende nello sviluppo di propulsori per autoveicoli particolarmente economici e puliti: con il nuovo motore turbodiesel, l’Audi A6 e l’Audi A8 rispettano, senza filtro antiparticolato, la normativa Euro 4 in materia di gas di scarico, che entrerà ufficialmente in vigore solo nel 2005. Il Dr. Ludwig Walz, membro del Comitato di Direzione per la Divisione Sistemi Diesel, ha così commentato il conferimento del premio: “Bosch si rallegra per il riconoscimento ottenuto dalla 3.A generazione del Common Rail sull’Audi da parte del Club dell’Automobile per la tutela dei conducenti di autoveicoli. Grazie a questo innovativo sistema di iniezione, la vettura rappresenta una pietra miliare nello sviluppo dei motori Diesel, con l’obiettivo di ridurne al minimo le emissioni, il consumo e la rumorosità. Siamo orgogliosi di avere fornito un contributo decisivo, per il raggiungimento di questo importante obiettivo.” La caratteristica principale della 3.A generazione del Common Rail di Bosch è l’iniettore, il cui elemento di commutazione “Piezo-inline” è integrato nello stelo dell’iniettore, in posizione molto ravvicinata rispetto all’ago del polverizzatore. I nuovi iniettori, di conseguenza, presentano un numero di parti in movimento inferiore del 75%, che permette il loro inserimento a una velocità doppia rispetto agli attuali iniettori a valvole magnetiche o piezoelettrici. La 3.A generazione del Common Rail di Bosch riduce fino al 20% le emissioni dei motori Diesel; in alternativa, incrementa fino al cinque percento la potenza ottenibile dal propulsore, riduce del tre percento il consumo o abbassa in misura percepibile la rumorosità del motore di 3 dB(a) – a seconda dell’impostazione adottata, in fase di sviluppo del propulsore. |
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VARATA LA PORTAEREI “CAVOUR” ALLA PRESENZA DEL CAPO DELLO STATO |
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Riva Trigoso, 1 settembre 2004 - E stata varata il 20 luglio presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Genova) la portaerei “Cavour”, commissionata dalla Marina Militare Italiana nel novembre 2000. Alla cerimonia hanno presenziato numerose autorità civili e militari, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola e il Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Sergio Biraghi. Per l’occasione Fincantieri era rappresentata dal Presidente Corrado Antonini, dal Vice Presidente Roberto Tana e dall’Amministratore Delegato Giuseppe Bono. Madrina del varo e’ stata la Signora Antonella Augusta di San Martino di San Germano. La nave è stata benedetta dall’Arcivescovo di Genova, S.e. Cardinale Tarcisio Bertone. La portaerei “Cavour”, che rappresenta un prodotto di elevata tecnologia e di eccellenza progettuale e costituisce un elemento di assoluto rilievo nel piano di rinnovamento della flotta nazionale, ha permesso a Fincantieri di consolidare ulteriormente lo storico rapporto di stretta collaborazione con la Marina. La nave, con un dislocamento a pieno carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 244 metri, una larghezza massima di 39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocità continuativa di 28 nodi, avrà un’autonomia di 7.000 miglia alla velocità di 16 nodi, corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le consentirà di compiere operazioni a lungo raggio. L’impianto di propulsione della "Cavour", con i suoi 88.000 kW generati da quattro turbine General Electric – Avio, è il più potente non nucleare realizzato al mondo negli ultimi decenni. La “Cavour” potrà ospitare fino a 1.210 persone tra equipaggio nave (451), componente volo (203), comando complesso (140), Reggimento San Marco (325), con un margine di 91 persone in situazioni particolari. La portaerei - la cui costruzione è iniziata nell’estate del 2001, con consegna prevista nel corso del 2007 - svolgerà principalmente operazioni aeree, avrà un hangar in grado di ospitare anche veicoli terrestri e sarà dotata di rampe di accesso per consentire operazioni di imbarco e sbarco di mezzi ruotati e cingolati, sia per missioni militari che di protezione civile. Potrà imbarcare tutti i tipi di aeromobili in dotazione alla Marina: elicotteri (Eh 101, Nh 90 e Sh 3D) e aerei (Av-8b e, in futuro, Joint Strike Fighter). Nella costruzione dell’unità rilevante è stato il travaso dell’esperienza di Fincantieri in campo mercantile, nel quale la società vanta la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera e di grandi traghetti. Infatti il processo di osmosi delle conoscenze duali maturate nei due comparti consente significative sinergie e rappresenta uno dei punti di forza dell’azienda. La Direzione navi militari di Fincantieri, oltre alla portaerei “Cavour”, sta realizzando per la Marina italiana due sommergibili della classe U212 A , nell’ambito di un programma italo-tedesco, e due fregate della classe “Orizzonte”, frutto di una collaborazione italo-francese . |
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VARATA LA PORTAEREI “CAVOUR” ALLA PRESENZA DEL CAPO DELLO STATO |
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Riva Trigoso, 1 settembre 2004 - E stata varata il 20 luglio presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Genova) la portaerei “Cavour”, commissionata dalla Marina Militare Italiana nel novembre 2000. Alla cerimonia hanno presenziato numerose autorità civili e militari, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola e il Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Sergio Biraghi. Per l’occasione Fincantieri era rappresentata dal Presidente Corrado Antonini, dal Vice Presidente Roberto Tana e dall’Amministratore Delegato Giuseppe Bono. Madrina del varo e’ stata la Signora Antonella Augusta di San Martino di San Germano. La nave è stata benedetta dall’Arcivescovo di Genova, S.e. Cardinale Tarcisio Bertone. La portaerei “Cavour”, che rappresenta un prodotto di elevata tecnologia e di eccellenza progettuale e costituisce un elemento di assoluto rilievo nel piano di rinnovamento della flotta nazionale, ha permesso a Fincantieri di consolidare ulteriormente lo storico rapporto di stretta collaborazione con la Marina. La nave, con un dislocamento a pieno carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 244 metri, una larghezza massima di 39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocità continuativa di 28 nodi, avrà un’autonomia di 7.000 miglia alla velocità di 16 nodi, corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le consentirà di compiere operazioni a lungo raggio. L’impianto di propulsione della "Cavour", con i suoi 88.000 kW generati da quattro turbine General Electric – Avio, è il più potente non nucleare realizzato al mondo negli ultimi decenni. La “Cavour” potrà ospitare fino a 1.210 persone tra equipaggio nave (451), componente volo (203), comando complesso (140), Reggimento San Marco (325), con un margine di 91 persone in situazioni particolari. La portaerei - la cui costruzione è iniziata nell’estate del 2001, con consegna prevista nel corso del 2007 - svolgerà principalmente operazioni aeree, avrà un hangar in grado di ospitare anche veicoli terrestri e sarà dotata di rampe di accesso per consentire operazioni di imbarco e sbarco di mezzi ruotati e cingolati, sia per missioni militari che di protezione civile. Potrà imbarcare tutti i tipi di aeromobili in dotazione alla Marina: elicotteri (Eh 101, Nh 90 e Sh 3D) e aerei (Av-8b e, in futuro, Joint Strike Fighter). Nella costruzione dell’unità rilevante è stato il travaso dell’esperienza di Fincantieri in campo mercantile, nel quale la società vanta la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera e di grandi traghetti. Infatti il processo di osmosi delle conoscenze duali maturate nei due comparti consente significative sinergie e rappresenta uno dei punti di forza dell’azienda. La Direzione navi militari di Fincantieri, oltre alla portaerei “Cavour”, sta realizzando per la Marina italiana due sommergibili della classe U212 A , nell’ambito di un programma italo-tedesco, e due fregate della classe “Orizzonte”, frutto di una collaborazione italo-francese . |
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UN PROGETTO DELL'UE MIRA A UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DEL RUOLO DELLE SABBIE LITORANEE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - Quasi il 70% dello scudo litoraneo europeo è formato da sabbia permeabile, che oltre a creare delle spiagge indimenticabili rappresenta anche una risorsa di valore per il suo uso nell'industria della pesca, delle materie prime, dell'acqua e degli idrocarburi. Con centinaia di litri di acqua di mare pompati ogni giorno in ciascun metro quadrato di sabbia altamente permeabile, è evidente il suo ruolo fondamentale nel funzionamento degli ecosistemi litoranei, anche se non è ancora stato esattamente valutato come e in che misura. Per eliminare questa lacuna delle nostre conoscenze, è stato lanciato il progetto Cosa - finanziato dall'Ue nell'ambito della priorità Energia, ambiente e sviluppo sostenibile del Quinto programma quadro - che riunisce un gruppo di scienziati e di responsabili della protezione ambientale per esaminare il ruolo della sabbia litoranea come filtro biocatalitico. Una precedente ricerca aveva rivelato che la sabbia litoranea, filtrando ogni giorno una così grande quantità di acqua di mare, rimuove importanti masse di plancton e microparticelle, lascia l'acqua pulita e fornisce alimento a una moltitudine di organismi di profondità. Per proteggere correttamente le sabbie e assicurarne un uso sostenibile, il progetto Cosa sta analizzandone il ruolo nel ciclo naturale. Al team, coordinato dal laboratorio di microbiologia marina del Max Planck Institute tedesco, partecipano ricercatori danesi, olandesi e polacchi, che di comune accordo hanno scelto due siti d'investigazione in zone sublitoranee in Polonia e Germania e li hanno equipaggiati con tutto il necessario per misurare onde, correnti, profilo sedimentario, trasparenza dell'acqua, contenuto in ossigeno e salinità. Sono stati anche misurati carotaggi di sabbia per analizzarne permeabilità e contenuto di nutrienti e particelle, e campioni di acqua per studiarne fotosintesi, mineralizzazione e concentrazione di particelle in soluzione. La ricerca si propone di scoprire l'esatta importanza del meccanismo di filtrazione della sabbia nell'avvicendamento delle sostanze organiche nella zona litoranea, in modo da valutarne gli effetti sulla qualità dell'acqua e da poterne quantificare capacità e limiti. Si pensa che, proprio come un filtro a sabbia dell'acquario, anche la sabbia litoranea possa sovraccaricarsi e bloccarsi, lasciando nell'acqua troppe particelle che influiscono negativamente sulla qualità e il biota. Nel presentare i primi risultati delle indagini, il coordinatore, dottor Markus Hüttel, ha detto: 'Siamo stati in grado di controllare un intero ciclo annuale e di effettuare misure in profondità in momenti cruciali. Ora sappiamo che la permeabilità e la capacità filtrante delle sabbie litoranee sono significativamente differenti in estate e in inverno'. Hüttel ha aggiunto che una delle osservazioni più sorprendenti riguarda l'alto livello di denitrificazione negli strati inferiori dei sedimenti sabbiosi, che in precedenza si riteneva essere un fenomeno tipico del limo: 'Le sabbie litoranee influenzano dunque sensibilmente il ciclo dell'azoto', ha concluso. Il team del progetto Cosa proseguirà i lavori fino al mese di ottobre 2005, quando integrerà e pubblicherà i risultati finali della ricerca. La presenza, in Polonia e in Germania, di due partner di agenzie per la protezione dell'ambiente naturale garantirà un rapido ed efficace trasferimento dei risultati in decisioni di politica ambientale, in modo da proteggere questi importanti e insostituibili sistemi naturali. Infolink: http://www.Eu-cosa.net/en/index.html |
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UN PROGETTO DELL'UE MIRA A UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DEL RUOLO DELLE SABBIE LITORANEE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - Quasi il 70% dello scudo litoraneo europeo è formato da sabbia permeabile, che oltre a creare delle spiagge indimenticabili rappresenta anche una risorsa di valore per il suo uso nell'industria della pesca, delle materie prime, dell'acqua e degli idrocarburi. Con centinaia di litri di acqua di mare pompati ogni giorno in ciascun metro quadrato di sabbia altamente permeabile, è evidente il suo ruolo fondamentale nel funzionamento degli ecosistemi litoranei, anche se non è ancora stato esattamente valutato come e in che misura. Per eliminare questa lacuna delle nostre conoscenze, è stato lanciato il progetto Cosa - finanziato dall'Ue nell'ambito della priorità Energia, ambiente e sviluppo sostenibile del Quinto programma quadro - che riunisce un gruppo di scienziati e di responsabili della protezione ambientale per esaminare il ruolo della sabbia litoranea come filtro biocatalitico. Una precedente ricerca aveva rivelato che la sabbia litoranea, filtrando ogni giorno una così grande quantità di acqua di mare, rimuove importanti masse di plancton e microparticelle, lascia l'acqua pulita e fornisce alimento a una moltitudine di organismi di profondità. Per proteggere correttamente le sabbie e assicurarne un uso sostenibile, il progetto Cosa sta analizzandone il ruolo nel ciclo naturale. Al team, coordinato dal laboratorio di microbiologia marina del Max Planck Institute tedesco, partecipano ricercatori danesi, olandesi e polacchi, che di comune accordo hanno scelto due siti d'investigazione in zone sublitoranee in Polonia e Germania e li hanno equipaggiati con tutto il necessario per misurare onde, correnti, profilo sedimentario, trasparenza dell'acqua, contenuto in ossigeno e salinità. Sono stati anche misurati carotaggi di sabbia per analizzarne permeabilità e contenuto di nutrienti e particelle, e campioni di acqua per studiarne fotosintesi, mineralizzazione e concentrazione di particelle in soluzione. La ricerca si propone di scoprire l'esatta importanza del meccanismo di filtrazione della sabbia nell'avvicendamento delle sostanze organiche nella zona litoranea, in modo da valutarne gli effetti sulla qualità dell'acqua e da poterne quantificare capacità e limiti. Si pensa che, proprio come un filtro a sabbia dell'acquario, anche la sabbia litoranea possa sovraccaricarsi e bloccarsi, lasciando nell'acqua troppe particelle che influiscono negativamente sulla qualità e il biota. Nel presentare i primi risultati delle indagini, il coordinatore, dottor Markus Hüttel, ha detto: 'Siamo stati in grado di controllare un intero ciclo annuale e di effettuare misure in profondità in momenti cruciali. Ora sappiamo che la permeabilità e la capacità filtrante delle sabbie litoranee sono significativamente differenti in estate e in inverno'. Hüttel ha aggiunto che una delle osservazioni più sorprendenti riguarda l'alto livello di denitrificazione negli strati inferiori dei sedimenti sabbiosi, che in precedenza si riteneva essere un fenomeno tipico del limo: 'Le sabbie litoranee influenzano dunque sensibilmente il ciclo dell'azoto', ha concluso. Il team del progetto Cosa proseguirà i lavori fino al mese di ottobre 2005, quando integrerà e pubblicherà i risultati finali della ricerca. La presenza, in Polonia e in Germania, di due partner di agenzie per la protezione dell'ambiente naturale garantirà un rapido ed efficace trasferimento dei risultati in decisioni di politica ambientale, in modo da proteggere questi importanti e insostituibili sistemi naturali. Infolink: http://www.Eu-cosa.net/en/index.html |
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UNIVERSITA': EQUIPARAZIONE DIPLOMI DI LAUREA |
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Roma, 1 settembre 2004 - E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 agosto 2004, il decreto del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca contenente la tabella di equiparazione dei diplomi di laurea (Dl) conseguiti con il vecchio ordinamento con i nuovi diplomi di laurea specialistica (Ls) valida ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici. Il decreto era stato firmato dal ministro Moratti il 5 maggio scorso, dopo che si era pronunciato favorevolmente il Consiglio universitario nazionale. Il sistema universitario italiano, che comprende un diploma di laurea di primo livello (dopo un triennio di studi) e un diploma di secondo livello (dopo un biennio di studi specialistici) è regolamentato dai decreti ministeriali 28 novembre 2000 e 12 aprile 2001. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/laurea_equiparazione/index.html |
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UNIVERSITA': EQUIPARAZIONE DIPLOMI DI LAUREA |
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Roma, 1 settembre 2004 - E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 agosto 2004, il decreto del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca contenente la tabella di equiparazione dei diplomi di laurea (Dl) conseguiti con il vecchio ordinamento con i nuovi diplomi di laurea specialistica (Ls) valida ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici. Il decreto era stato firmato dal ministro Moratti il 5 maggio scorso, dopo che si era pronunciato favorevolmente il Consiglio universitario nazionale. Il sistema universitario italiano, che comprende un diploma di laurea di primo livello (dopo un triennio di studi) e un diploma di secondo livello (dopo un biennio di studi specialistici) è regolamentato dai decreti ministeriali 28 novembre 2000 e 12 aprile 2001. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/laurea_equiparazione/index.html |
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