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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Ottobre 2004 |
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Web e diritto per le nuove tecnologie | |
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CITTADINI EXTRACOMUNITARI PROBLEMI CONNESSI AI DATI BIOMETRICI, PERMESSI DI SOGGIORNO E VISTI |
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I Garanti europei hanno richiesto il rispetto dei principi generali della protezione dei dati per l'inserimento dei dati biometrici nei permessi di soggiorno e nei visti rilasciati ai cittadini extracomunitari ed hanno espresso la loro perplessità sulla proposta di creare un database dei visti centralizzato a livello europeo, il cosiddetto VIS, Visa Information System. Secondo i Garanti, i documenti che ne prevedono l'istituzione, come ad esempio la Decisione del Consiglio UE dell'8 giugno 2004, contengono indicazioni troppo generiche sulle garanzie e le salvaguardie da applicare. Il Gruppo dei Garanti europei con proprio parere n.7/04, ha ribadito che i principi generali debbono essere, comunque, rispettati prevedendo un formato uniforme a livello UE per i visti ed i permessi di soggiorno, comprendente identificatori biometrici (impronte di due dita + foto dell'interessato) registrati in formato digitale su chip elettronico. I Garanti hanno ricordato che l'inserimento di dati biometrici nei visti e nei permessi di soggiorno standardizzati a livello europeo postula il rispetto dei principi di protezione dati fissati nella Direttiva 95/46/CE, per garantire i diritti fondamentali degli interessati. I Garanti hanno sottolineato il fatto che i dati biometrici, di per sé, hanno un elevato potenziale identificativo e permettono di raccogliere informazioni sugli interessati anche a loro insaputa (si pensi, appunto, alle impronte digitali). Rispettare i principi di protezione dei dati, quindi, significa garantire che i dati siano raccolti per scopi specifici, espliciti e legittimi e non trattati ulteriormente per scopi incompatibili con quelli della loro raccolta. I dati devono essere, inoltre, pertinenti ed adeguati alle finalità del trattamento, specificando, con chiarezza, all’interessato le finalità per cui si trattano dati biometrici prima di procedere alla loro raccolta, in modo da garantire la legittimità della procedura. I Garanti hanno espresso perplessità sulla proposta di memorizzare i dati biometrici in un archivio centralizzato, il VIS, per condurre eventuali, successive verifiche su soggetti che entrino illegalmente nel territorio dell’Unione europea: l’approccio non appare proporzionato alle finalità perseguite (identificazione dei richiedenti permesso di soggiorno) e contrasta con uno dei principi fondamentali della Direttiva europea in materia di protezione dei dati (principio di proporzionalità). Per quanto riguarda i Regolamenti del Consiglio UE del settembre 2003, relativi ad un formato uniforme per i visti e le richieste di soggiorno, il Gruppo dei Garanti ha sottolineato che occorre: garantire agli extracomunitari, richiedenti un visto o un permesso di soggiorno, la possibilità di accedere ai dati biometrici memorizzati nel chip, per verificarne i contenuti, prevedere particolari garanzie per chi non sia in grado di fornire i dati biometrici richiesti e garantire un’elevata affidabilità del sistema. In caso di respingimento la persona interessata deve sapere come opporsi alla decisione e far valere il proprio punto di vista (la Direttiva UE sulla protezione dei dati fa divieto, infatti, di prendere qualsiasi decisione rilevante per la vita dell’interessato che si basi soltanto su "trattamenti automatizzati" di dati personali). Per quanto riguarda la prevista "interoperabilità", ossia la possibilità per altre autorità di accedere ai dati memorizzati nel chip, nessuna modifica di tali dati deve essere possibile se non all’autorità che ha rilasciato il visto/il permesso di soggiorno. Inoltre, l’interessato deve sapere che il dato è oggetto di accesso, e soltanto i soggetti pubblici autorizzati devono avere la possibilità di accedervi. Le informazioni disponibili non devono andare oltre quelle indispensabili allo svolgimento delle funzioni alle quali la singola autorità è preposta. Rispetto al VIS, il Gruppo delle autorità europee di protezione dati, oltre ad esprimere in via generale le perplessità sopra sintetizzate, ha ritenuto di fornire alcune raccomandazioni più specifiche in attesa della definizione (da parte di un’apposita Commissione) dei criteri che dovranno regolamentare il funzionamento del sistema. Ricordiamo, in particolare, la necessità di meglio precisare le finalità perseguite con l’istituzione del sistema, che in parte sembrano sovrapporsi a quelle previste per il "nuovo" Sistema di informazione Schengen (SIS II), l’inopportunità di concedere alle autorità di Paesi terzi di accedere al VIS, anche per non violare il principio (sancito dalla Direttiva UE 95/46) secondo cui è possibile trasferire dati personali verso Paesi terzi soltanto se questi ultimi garantiscono un livello "adeguato" di protezione dei dati personali, la necessità di prevedere un termine massimo (e non minimo) di conservazione dei dati pari a cinque anni, e comunque di differenziare la conservazione a seconda della natura dei dati in oggetto e l’esigenza di garantire un adeguato controllo del VIS da parte del Garante europeo per la protezione dei dati, recentemente divenuto operativo, con la collaborazione delle autorità nazionali per quanto riguarda i trattamenti effettuati in ambito nazionale. I Garanti hanno, infine, ricordato il proprio impegno per garantire un approccio uniforme a livello europeo rispetto alle molte iniziative attuali e future (quali la prevista creazione di un passaporto UE contenente dati biometrici) che hanno riflessi sulla protezione dei dati personali. È stata ribadita, in particolare, la necessità di una consultazione tempestiva del Gruppo in merito a tutte le iniziative di questo tipo, quale unica strada percorribile per consentire alle autorità di protezione di svolgere appieno il compito loro assegnato dalla Direttiva UE. |
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TASSI USURARI |
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La Banca d'Italia ha comunicato, in data 23 settembre 2004, i dati relativi alla rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura, per il periodo di applicazione 1 ottobre-31 dicembre 2004, contenuti nel decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze 17 settembre 2004. Per non essere qualificati come usurari, i tassi, in base all'art. 2, comma 4, della Legge n. 108/96, non devono eccedere del 50% il tasso medio di riferimento. |
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FEDERALBERGHI-LOTTOMATICA: ACCORDO PER ‘SLOT MACHINE’ IN HOTEL |
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Federalberghi e Lottomatica hanno sottoscritto un accordo che, in attuazione dell’art. 110 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza (T.u.p.s.), prevede l’installazione di apparecchi da divertimento ed intrattenimento per il gioco lecito negli alberghi, così come previsto. L’accordo nasce dall’esigenza di regolamentare, a vantaggio dei consumatori ed in totale rispetto delle norme vigenti, la corretta distribuzione sul territorio nazionale degli apparecchi ed assicurarne una costante manutenzione. In base all’intesa raggiunta le imprese alberghiere potranno ospitare all’interno delle proprie strutture 1 apparecchio ogni 20 camere, per un massimo di 4 apparecchi fino a 100 camere. Il numero massimo di apparecchi complessivamente installabili sarà di 6 macchine per impresa alberghiera che disponga di un numero superiore alle 300 camere. In Italia gli alberghi esistenti sono 33.400. Il numero medio di camere negli alberghi del nostro Paese si attesta sulle 30 unità abitative. "L’intesa raggiunta con Lottomatica, ha affermato Bernabò Bocca, Presidente della Federalberghi-confturismo, ci consente di razionalizzare sul nascere questo nuovo fenomeno e di gestire al meglio l’introduzione di questi apparecchi che stanno trovando nel mondo un sempre maggior numero di clienti". |
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CODICE DELLA STRADA: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER L'APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA DELLA PATENTE A PUNTI |
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Il Dipartimento Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno ha emanato, in data 14 settembre 2004, la circolare n. 300/A/1/33792/109/16/1 con cui vengono definiti alcuni aspetti, ancora in sospeso, per l'applicazione della disciplina della patente a punti. In particolare, il Ministero schiarisce, in maniera dettagliata il funzionamento del meccanismo delle detrazioni ed integrazioni del punteggio base della patente, per quanto riguarda i conducenti titolari di patenti rilasciate da Stato estero, la decurtazione di punti nei confronti di titolare di patente identificato successivamente, la richiesta di fornire le generalità del trasgressore a locatari del veicolo, la richiesta di fornire le generalità del trasgressore ad impresa, la decurtazione di punti a seguito di illeciti penali ed il termine per la comunicazione della decurtazione. |
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CODICE DELLA STRADA: CONDUCENTI TITOLARI DI PATENTI RILASCIATE DA STATO ESTERO |
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Per quanto riguarda i conducenti titolari di patenti rilasciate da Stato estero, sciogliendo la riserva contenuta nella circolare del 12 agosto 2003, il Ministero dell’Interno con la circolare n. 300/A/1/33792/109/16/1 ha comunicato che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha attivato una sezione speciale dell'Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, contenente le generalità dei conducenti stranieri che hanno commesso, sul territorio italiano, violazioni comportanti la perdita di punti. Questa apposita sezione dell'Anagrafe degli abilitati alla guida è prevista nell'art. 6ter della Legge n. 214/03 e riguarda conducenti che nel Paese di origine non siano sottoposti a regimi analoghi a quello della patente a punti. Gli organi della polizia della strada alimenteranno la banca dati sulla base delle procedure di trasmissione previste dall'art. 126 bis del Codice della Strada. E’ in fase di completamento la redazione dell'elenco degli Stati che prevedono, nel loro ordinamento, un meccanismo simile a quello della patenti a punti: all'Anagrafe nazionale perverranno provvisoriamente tutte le violazioni commesse da conducenti titolari di patenti rilasciate da Stati diversi dall'Italia. |
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CODICE DELLA STRADA: DECURTAZIONE DI PUNTI NEI CONFRONTI DEL TITOLARE DI PATENTE IDENTIFICATO SUCCESSIVAMENTE |
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Per quanto riguarda il caso della decurtazione di punti nei confronti del titolare di patente identificato successivamente, il Ministero dell’Interno, con la circolare n. 300/A/1/33792/109/16/1, ha comunicato la procedura che gli uffici di polizia debbono seguire nel caso in cui il proprietario del veicolo, che abbia provveduto al pagamento del verbale, intenda dichiarare le generalità della persona effettivamente alla guida del veicolo. Il proprietario deve far pervenire all'ufficio procedente una dichiarazione, conforme al modello1, allegato alla circolare, sottoscritta dalla persona che era effettivamente alla guida, completa di firma autenticata ovvero in forma di autocertificazione ai sensi dell'art. 38 del D.p.r. N. 445/00. La decurtazione sarà attribuita alla persona effettivamente indicata senza necessità di ulteriore notifica del verbale. In assenza della dichiarazione di autocertificazione, da parte del conducente effettivamente alla guida, il verbale di contestazione deve essere notificato al soggetto indicato dal proprietario del veicolo come l'effettivo trasgressore. Quest'ultimo può fare ricorso, ai sensi degli artt. 203 e 204 del Codice della Strada. Nel caso in cui la persona indicata come trasgressore non provveda al pagamento della somma né faccia riscorso, il verbale deve intendersi definito a suo carico, con conseguente comunicazione, relativa alla decurtazione dei punti, all'Anagrafe nazionale. |
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CODICE DELLA STRADA: GENERALITÀ DEL TRASGRESSORE NEL CASO IN CUI IL PROPRIETARIO DEL VEICOLO SIA UNA PERSONA GIURIDICA |
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Per quanto riguarda la richiesta di fornire le generalità del trasgressore nel caso in cui il proprietario del veicolo sia una persona giuridica, il Ministero dell’Interno, con la circolare n. 300/A/1/33792/109/16/1, ha precisato che l'espressione "persona giuridica" è intesa in forma estesa e si può applicare a tutte le associazioni, imprese e società, comprese quelle di persone, intestatarie di veicoli anche se formalmente prive di personalità giuridica, purché sulla carta di circolazione, il veicolo risulti intestato alla società o all'associazione e non a nome del singolo socio, amministratore o presidente. |
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RASI: "NESSUN CONFLITTO TRA DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI E DIRITTO ALLA RISERVATEZZA" |
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A Bellaria si è svolto il Xxiv Convegno nazionale dell’Anusca, Associazione nazionale ufficiali di stato civile e d’anagrafe, organizzato e dedicato al tema dell’innovazione e dell’efficienza amministrativa. Nel corso dei lavori, Gaetano Rasi, componente il Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, ha affermato che "nel tempo i rapporti tra il diritto di accesso e il diritto alla riservatezza nell’ambito della giurisprudenza amministrativa non sono sempre stati facili, ma oggi con il Codice per la protezione dei dati personali hanno raggiunto una loro sistemazione normativa e giurisprudenziale soddisfacente". I due diritti - secondo Rasi - suscitano ancor oggi nella giurisprudenza ampio dibattito. Da una parte, infatti, il diritto all’accesso tutela il diritto del singolo di conoscere il contenuto di documenti amministrativi che lo riguardano garantisce i principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento dell’amministrazione divenendo, peraltro, presupposto per l’esercizio del diritto di difesa in giudizio; dall’altra, il diritto alla riservatezza interviene nella tutela della sfera privata delle persone, risultando componente essenziale del doveroso rispetto della dimensione intima della personalità. Rasi ha portato diversi esempi tratti dalla giurisprudenza del Garante che dimostrano come il giudice amministrativo abbia concesso o negato l’accesso ai dati sanitari dei lavoratori a seconda che dovesse prevalere il diritto alla trasparenza o quello alla protezione dei dati personali. "Il bilanciamento fra diritto di accesso e diritto alla riservatezza - ha continuato il componente del Garante - è frutto di una continua ricerca di un giusto punto di equilibrio fra interessi entrambi meritevoli di tutela". Allo stesso modo, per citare un altro esempio all’ordine del giorno, occorre guardare ai rapporti fra il diritto alla riservatezza e le esigenze, sempre più avvertite, di sicurezza individuale e collettiva. "Ci si chiede - ha concluso Rasi - se dobbiamo rinunciare a proteggere la società in cui viviamo sull’altare di una presunta inviolabilità delle informazioni che ci riguardano o, al contrario, se dobbiamo sacrificare la nostra vita privata, anche la più intima, in nome di una totalizzante - e pur sempre illusoria - sicurezza sociale. Né l’una cosa né l’altra. Nel giusto bilanciamento degli interessi in gioco, come nell’area comune al diritto all’accesso e a quello alla riservatezza, è la soluzione delle nostre esigenze. La ricerca è a volte ardua, ma è l’unica via che dobbiamo, con costanza, continuare a percorrere". |
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LEGGE FINANZIARIA 2005 |
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Il 29 settembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge contenente la Manovra Finanziaria per il 2005. L’obiettivo programmatico per il 2005 è un deficit effettivo pari al 2,7% del Pil, in leggera riduzione rispetto al 2,9% del 2004 e coerente con gli impegni assunti a livello europeo. Rispetto all’andamento del deficit tendenziale 2005, stimato al 4,4% del Pil, l’aggiustamento è pari a 24 miliardi di euro. Il disegno di legge finanziaria per il 2005 è in linea con il quadro di finanza pubblica definito con il Documento di programmazione economica e finanziaria; è semplice ma solida, costruita con un metodo diverso dal passato. Il punto di riferimento iniziale è il livello delle spese e delle entrate del 2004 e non più quello tendenziale per l’anno successivo. Per il 2005, vengono incrementate del 2% tutte le voci di spesa del 2004; incrementi maggiori, tuttavia, sono previsti per alcune voci a valenza sociale e strategica: pensioni ed altre prestazioni sociali, investimenti fissi lordi. Nel complesso la spesa pubblica primaria (cioè, al netto degli interessi sul debito) cresce del 2,6% rispetto al 2004. Il provvedimento non tocca l’andamento tendenziale della spesa per il personale. Le novità principali sono contenute nei seguenti articoli: art. 8, comma 4, con novità in tema di finanza regionale e locale, art. 32, relativo ai redditi immobiliari e lotta al sommerso, art. 33, relativo al contrasto all'evasione in materia di Iva, art. 34, relativo all’accertamento e riscossione, art. 35, relativo al demanio e patrimonio pubblico ed art. 36, relativo a regimi speciali e disposizioni varie. Nella stessa seduta il Governo ed ha annunciato l’emanazione di un provvedimento per lo sviluppo che conterrà interventi per il rilancio della competitività e misure per la tutela del potere d'acquisto. Il provvedimento dovrebbe essere inserito un ulteriore modulo della riforma fiscale. |
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PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: DIRETTIVA SUI "PROGETTI FORMATIVI IN MODALITA' E-LEARNING |
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Sulla Gazzetta ufficiale n. 229 del 29 settembre 2004 è stata pubblicata la direttiva 6 agosto 2004 sui "Progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni" emanata dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e da quello per la Funzione Pubblica. Il provvedimento intende promuovere una corretta utilizzazione delle nuove metodologie e tecnologie nel campo della formazione a distanza, fornendo indicazioni metodologiche di carattere generale e rinviando, per il resto, alle "Linee guida per i progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni", elaborate dal Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA). |
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BANCAETRURIA: RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2004 |
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Il 6 ottobre 2004 BancaEtruria ha presentato alla comunità finanziaria i risultati consolidati ed individuali del 1° semestre 2004 e lo stato di avanzamento del Piano Industriale. Per il Gruppo Etruria il margine d'interesse raggiunge i 69,2 mln, mentre il margine d'intermediazione si attesta a 128,3 mln, con una crescita rispettivamente pari a +4,7% e +5,5% rispetto al giugno 2003. Si confermano in crescita anche il risultato lordo di gestione che raggiunge i 42,5 mln di euro,(+14,8%) e l'utile netto a 11,7 mln di euro (+11,7%), considerate rettifiche ed accantonamenti per 24,5 mln di euro in incremento del 18,3%. In miglioramento il Roe che aumenta al 7,3%, dal 6,7% del 1° semestre 2003. Dal punto di vista degli aggregati patrimoniali rispetto a dicembre 2003 si segnala l'incremento degli impieghi con la clientela che raggiungono 3.691,95 mln di euro (+5,2%), mentre la raccolta diretta si attesta a 3.927,07 mln di euro (-1,98% ). Per quanto attiene alla Capogruppo Banca Etruria, i risultati raggiunti dagli indicatori economici testimoniano uno sviluppo costante dell'azienda ed una crescita sostenibile che produrrà effetti anche sul conto economico dei prossimi anni. Il risultato lordo di gestione sale a 37,9 mln di euro (+11,3%) e il margine d'intermediazione raggiunge i 113,2 mln di euro (+4,1%) grazie alla buona performance delle commissioni nette che raggiungono i 34 mln con un incremento del 18,7%. Prosegue inoltre la politica di rafforzamento patrimoniale, con rettifiche ed accantonamenti su crediti che si attestano a 18,1 mln con un incremento pari a +22,8% sul 1° semestre 2003. Insieme al consolidamento dei ratios patrimoniali, migliora anche il rapporto cost/income che passa al 68,7%, dal 71,6 % del giugno 2003. L'efficientamento della dinamica dei costi, che porterà significativi benefici nel medio termine, si è caratterizzato nel semestre per interventi di razionalizzazione della rete dei promotori finanziari e per il contenimento delle altre spese amministrative che scendono a 42,2 mln di euro, dai 45,5 mln del 2003. E' proseguito il trend di crescita della Banca nel Centro Italia con l'inaugurazione di tre nuove filiali (Montelabbate, Senigallia e Rimini) per rafforzare la rete commerciale e per creare un collegamento tra il distretto industriale dell'Emilia Romagna e quello toscano. Gli investimenti attuati da Banca Etruria nell'ambito dello sviluppo della rete commerciale hanno comportato anche 82 nuove assunzioni. Per quanto attiene alla dinamica dei dati patrimoniali gli impieghi alla clientela si attestano a 3.667,1 mln di euro, segnando una lieve flessione rispetto al 31/12/03 (-0,2%), anche per effetto dell'operazione di cartolarizzazione dei crediti della controllata Etruria Leasing che ha ridotto l'aggregato di 160 mln di euro. Si segnala la buona performance dei mutui ipotecari (35% del totale), ad evidente beneficio della rischiosità media degli impieghi. La raccolta diretta registra un lieve calo e raggiunge i 3.916,9 mln di euro (-1,8%), anche a seguito della scelta effettuata dalla Banca di privilegiare la raccolta proveniente dalle controparti Retail, rinunciando ai volumi di raccolta più onerosi classati su soggetti istituzionali. La raccolta indiretta segna un deciso miglioramento rispetto al 31/12/03 e raggiunge i 3.306,7 mln di euro soprattutto grazie alle buone performances ottenute dalle componente gestita a 1.621,6 mln di euro (+17,4%). |
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BANCAETRURIA: STATO DI AVANZAMENTO DEL PIANO INDUSTRIALE |
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Nel corso dell'incontro dello scorso 6 ottobre BancaEtruria ha presentato anche lo stato di avanzamento del Piano Industriale ed i prossimi interventi, in particolare: Piano Sportelli, Ulteriore Sviluppo Rete Promotori, Rafforzamento dei Controlli e del presidio del Rischio, Efficientamento della struttura distributiva della Banca (Filiali, Gestori di Relazione e Canali Virtuali). Per quanto concerne l'attività di Rafforzamento del Controllo sui Crediti si è manifestata un'accresciuta capacità di incassi su sofferenze sullo stock iniziale (14,62 mln di euro pari al 22,4% annualizzato al 30/06, contro il 14,2% del 2003). Nel primo semestre 2004 le sofferenze sono invece salite a 145 mln di euro per il passaggio all'aggregato dei crediti. Parmalat e in generale per una più attenta gestione dei crediti dubbi. "I risultati del primo semestre e più in generale di questi ultimi due anni hanno confermato che stiamo andando nella direzione giusta. Abbiamo attuato una gestione dinamica del Piano Industriale in particolare per quanto riguarda gli interventi sulla rete distributiva e sull'assetto partecipativo del Gruppo" ha dichiarato il Direttore Generale Simoni. "A fronte della razionalizzazione prevista degli sportelli, infatti, dal 2003 ad oggi abbiamo aperto sette nuove filiali e abbiamo in programma di aprirne altre due entro la fine dell'anno. Come è riscontrabile dal conto economico consolidato, a livello di gruppo abbiamo ottenuto un significativo recupero di efficienza da parte di tutte le partecipate". |
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