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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Ottobre 2004 |
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NUOVO CENTRO DI RICERCHE SVEDESE A SINGAPORE |
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Bruxelles, 18 ottobre 2004 - Il 13 ottobre il Karolinska Institute, la più grande università medica svedese, ha aperto il suo primo ufficio oltremare presso l'università nazionale di Singapore. Le due istituzioni hanno già collaborato per cinque anni in vari progetti. Il nuovo istituto aprirà la strada a un numero ancora più grande di ricerche collaborative in aree quali la ricerca epidemiologica sulle popolazioni, la rigenerazione del tessuto dentale, il cancro alla mammella, le allergie infantili, la regolazione del sistema immunitario e gli effetti delle diete occidentale e asiatica sulla propensione al tumore del colon. 'Il Karolinska Institute ha collaborato per lunghi anni con altre università e istituti di ricerca, ma abbiamo deciso di aprire il nostro primo ufficio estero a Singapore perché la città è il perno della ricerca nella regione', ha dichiarato il professor Harriet Wallberg-henriksson, presidente del Karolinska Institute. Con 320 professori, 150 professori associati e 2500 dottorandi, il Karolinska Institute, creato nel 1810, si colloca tra le più grandi università mediche in Europa, ma le risorse necessarie per conservare la sua predominanza nella ricerca medica non sono però disponibili in Svezia, mentre i maggiori investimenti vengono fatti in Asia. 'Dobbiamo essere presenti', ha detto Wallberg-henriksson. È già stato messo a punto un programma congiunto di dottorato in medicina molecolare, Game (genetic and molecular epidemiology), nel cui ambito gli studenti si laureeranno in entrambe le università. Il prossimo passo, ha detto il professor Jan Carlstedt-duke, rettore per la ricerca al Karolinska Institute, sarà la creazione di laboratori di ricerca dell'istituto a Singapore. Wallberg-henriksson, il primo presidente donna del Karolinska Institute, ha colto l'occasione e ha chiesto che siano fatti maggiori sforzi per aiutare le donne ad accedere ai livelli superiori della ricerca, ancora dominati dagli uomini. In un'intervista concessa a The Straits Times, quotidiano di Singapore, Wallberg-henriksson ha detto: 'Come scienziato che partecipa a numerose conferenze internazionali e prende parte a varie riunioni di direzione, mi sono sempre ritrovata sola o in compagnia di pochissime altre donne. Questo è un vero spreco, perché se lasciate fuori il 50% della popolazione scientifica state lasciando fuori il 50% di buone idee'. Al Karolinska Institute, ha spiegato, a livello di dottorato il numero di uomini e donne è grosso modo equivalente, ma poi quello delle donne decresce drasticamente e solo il 17% diventa professore. 'È come una condotta che perde: le donne fuoriescono dal sistema e spariscono', ha dichiarato al The Straits Times. Wallberg-henriksson ha sollecitato misure come la creazione di una task force che studi come eliminare il divario, dar vita a un programma pilota per le donne più giovani o fornire fondi supplementari ai dipartimenti che nominano professori donne. In questo modo si affretterà un processo che altrimenti potrebbe ancora tardare 50 anni, ha concluso. |
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MINISTRO SIRCHIA ISTITUISCE COMMISSIONE SLA |
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Roma, 18 ottobre 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha istituito la Commissione sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla), patologia neurodegenerativa a decorso progressivo. La Commissione, presieduta dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci, avrà lo scopo di garantire ai pazienti affetti da Sla la corretta applicazione di programmi terapeutici ed assistenziali coerenti con i più elevati standard nazionali ed internazionali al fine di ottenere i migliori risultati possibili in termini di qualità della vita. A tal fine promuoverà la ricerca orientata alla patogenesi della Sla, alla definizione dei marcatori biologici della malattia, alla identificazione di terapie innovative farmacologiche, cellulo-mediate e di terapia genica, l’allargamento a cinque centri della sperimentazione di cellule staminali autologhe. Sono membri della Commissione: Caterina Bendotti dell’Istituto Mario Negri di Milano, Maria Teresa Carrì dell’Università Tor Vergata di Roma, Adriano Chiò dell’Università di Torino, Maria Elena Congiu della Direzione generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute, Massimo Corbo e Vincenzo Silani dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano, Cinzia Gellera dell’Istituto Carlo Besta di Milano, Letizia Mazzini dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, Maurizio Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità, Ivan Torrente dell’Ospedale Maggiore di Milano. |
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ROFECOXIB & FDA: 5 ANNI E MEZZO DI COMUNICABILITÀ COME 21 INFARTI (FRA CARDIACI E CEREBRALI) SFUGGITI AI CONTROLLI PR POSSONO BLOCCARE 2.500.000.000 DOLLARI ANNUALI, 10.000.000 DI RICETTE MENSILI E METTERE IN PISTA UN’INCHIESTA DEL CONGRESSO USA |
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Milano, 18 ottobre 2004 - L’autorizzazione dell’Fda alla messa in commercio del rofecoxib [‘Vioxx’] risale al 21 maggio 1999. Adesso, il 30 settembre 2004, la casa produttrice lo ha ritirato dal mercato a seguito degli ormai inequivocabili esorbitanti rischi di infarti cardiaci ed ictus collegati al suo uso. Intanto, in questi 5 anni, più di 80.000.000 di pazienti ci si sono curati, portando gli incassi a raggiungere i 2 miliardi e mezzo di dollari l’anno. “Si tratta del più grosso & massiccio caso di ‘richiamo in fabbrica’ di un farmaco finora avvenuto in tutta la storia della medicina, ma se i tanti segnali d’allarme più volte emersi in questi anni fossero stati ascoltati, questa immensa ‘batosta’ per il mondo medico avrebbe potuto essere evitata”: è il più che autorevole parere del prof. Eric J. Topol, Preside Dipartimento Cardiologia Cleveland Clin. Foundation, autore ‘capofila’ di oltre 600 lavori scientifici e del mondiale Textbook of Cardiovascolar Medicine. Il professor Topol è tantopiù indignato perché già fin dal 2001 aveva pubblicato sull’autorevolissimo Jama-journal American Medical Association un preciso articolo sul ‘Rischio di eventi cardiovascolari avversi collegati ai....Coxib 2’, cioè la ‘famiglia’ farmacologica cui il rofecoxib/Vioxx appartiene. E adesso il professor Topol insiste ovviamente a far notare che “nei 5 anni e mezzo di questa vicenda nessuna delle due maggiori forze in campo – la Merck e la Fda – ha rispettato appieno le proprie responsabilità verso il pubblico e la gente.” Innanzitutto perché, approvato il rofecoxib/Vioxx sin dal 1999, i dati su cui la Fda s’era basata sono stati pubblicati soltanto il 23 novembre 2000: un anno e mezzo dopo che la commercializzazione era già stata concessa. Eppoi è stato necessario giungere all’8 febbraio 2001 perché il Comitato Consultivo Fda per l’Artrite si riunisse per discutere le preoccupazioni per i potenziali rischi cardiovascolari collegati al rofecoxib. Dall’analisi dei dati emersi in quel meeting - che Topol aveva appunto pubblicato ‘al volo’ in Jama nell’agosto 2001 – emergevano collegati ai coxib un numero di infarti del miocardio nettamente in eccesso, con l’ovvia conclusione che fosse “indispensabile condurre un trial concepito appositamente per stabilire i rischi/benefici cardiovascolari di questi prodotti”: trial che non fu mai intrapreso, sebbene l’Fda avesse l’autorità per imporlo. “Invece la Merck – punta il dito Topol – si mise a buttar fuori un’implacabile serie di pubblicazioni, a cominciare da un comunicato stampa il 22 maggio 2001, intitolato [vedi caso] ‘La Merck Riconferma la Favorevole Sicurezza Cardiovascolare del Vioxx’, rafforzandolo con un cospicuo numero di articoli in riviste mediche compilati da dipendenti Merck e loro consulenti”. Il professor Topol, il cui recente editoriale su Lancet titola [parafrasando le mele] ‘Un coxib al giorno non toglie il medico d’attorno’ non perde occasione per ricordare che l’azienda “spendeva 100 milioni di dollari l’anno in pubblicità direttamente ai consumatori, con più di 10 milioni di ricette per il rofecoxib/’Vioxx’ emesse mensilmente dai soli medici americani”. L’11 aprile 2002 l’Fda aveva comunque fatto modificare il ‘bugiardino’ del Vioxx, facendovi includere cautelative raccomandazioni per ‘rischi cardiovascolari’. Poi, a fronte degli vasti studi epidemiologici che in 5 anni e mezzo avevano continuamente evidenziato e ribadito, su complessivamente 1.400.000 pazienti, i rischi d’infarto ed altri gravi evenienze cardiovascolari associate al rofecoxib/Vioxx – che però Mercx e Fda hanno sempre dimostrato di non prendere in considerazione – è toccato ‘insospettabilmente’ ad un ‘piccolo’ trial su appena 2600 pazienti con polipi intestinali (colon), che però erano stati prescelti in partenza sicuramente esenti da problemi cardiovascolari, dimostrare che il 3,5 per cento di quelli in terapia con rofecoxib/Vioxx subivano il doppio di infarti ed ictus: rispetto all’1,9 per cento dei ‘placebo’. “Io ritengo che il Congresso Usa dovrà condurre un’inchiesta approfondita su questo caso, sul comportamento condiviso da Merck e Fda, che condividono la responsabilità di questa catastrofe sanitaria: a conti fatti possono essere decine di migliaia i pazienti che possono aver subito gravi malanni imputabili al rofecoxib”: parola di Eric J Topol. [appunti compilati da s.An.] |
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“IO NON SONO CATTIVO: E’ LUI CH’E’ TROPPO BUONO...” |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Dialogo virtuale di Rofecoxib & Naprossene, quando dal trial Vigor-vioxx Gastrointestinal Outcomes Research emerse (2001) che nei pazienti trattati col ‘Vioxx’ l’incidenza di gravi problemi gastrointestinali era sì la metà rispetto all’altro antinfiammatorio-non-steroideo di riferimento, però sempre in quelli stessi col ‘Vioxx’[che l’Fda aveva intanto già autorizzato al commercio] risultavano quintuplicati gli infarti cardiaci: alle preoccu. Pazioni destate da tale vistoso aumento si rispose invocando sia “il gioco della casualità” sia un’eventuale ‘cardioprotettività’ esplicata dal naprossene, invece mai dimostrata né prima né poi. Rofecoxib/’vioxx’: uno dei tanti... I coxib sono una sottoclasse di antinfiammatori-nonsteroidei concepiti per inibire selettivamente la ciclossigenasi-2 (Cox-2): infatti la loro realizzazione s’è basata sull’ipotesi che la Cox-2 fosse la fonte delle prostaglandine E2 e I2 , mediatrici nell’organismo dell’infiammazione. A quattro coxib era finora pervenuta l’autorizzazione a procedere in farmacia: a celecoxib, rofecoxib e valdecoxib da parte dell’Fda, l’etoricoxib dall’europea Emea. Un altro, l’umiracoxib, resta in attesa all’Fda. “Aggressivamente commercializzati direttamente ai consumatori – mette in evidenza il professor Garret A. Fitzgerald, dell’Institute for Translational Medicine & Therapeutics, Pennsylvania University, Philadelphia – i coxib si sono rapidamente impadroniti del mercato degli antinfiammatori-nonsteroidei prescritti dai medici, raggiungendo a livello mondiale vendite sui 10 miliardi di dollari”. Il professor Fitzgerald si potrebbe oggi definire un ‘pentito’: coordinatore di studi che hanno contribuito non poco all’avanzata dei coxib, dichiara adesso che quelle sue prime “assunzioni si sono dimostrate scorrette”, tanto che il suo “gruppo di ricerca ...È portato a pensare che ..[invece proprio, ndr]..La soppressione della prostagladina I2 da parte dei coxib potrebbe predisporre i pazienti all’infarto miocardico o all’ictus trombosico”. “E basta questo singolo evento, l’abbattuta produzione di prostaglandina I2, – spiega allora Fitzgerald – per motivare l’innalzamento della pressione sanguigna, l’accelerazione dell’aterogenesi, e predisporre i pazienti in trattamento con coxib ad un’eccessiva risposta trombotica in caso di rottura d’una placca aterosclerotica.” Ma dopo quanto ha costretto a troncare il trial sui polipi intestinali (Approve), Fitzgerald dichiara apertamente che “Ora noi abbiamo una prova chiara d’aumento nei rischi cardiovascolari, per di più spiegabile con un meccanismo che la estende a tutti i coxib: quindi è urgente che l’Fda coerentemente corregga le relative istruzioni per medici e pazienti.” (appunti compilati da s.An.) |
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"CHIUDONO GLI ISTITUTI, APRIAMO LE FAMIGLIE". PROSEGUE L'IMPEGNO DI ASSOCIAZIONE AMICI DEI BAMBINI E CHICCO NELL'AIUTARE I BAMBINI |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Il 31 dicembre 2006 chiuderanno in Italia gli istituti per i minori, secondo quanto prevede la legge 149/2001. Una data sempre più vicina. "La legge è ad oggi ancora disattesa, siamo ancora lontani da soluzioni concrete per migliaia di bambini negli istituti italiani" afferma Marco Griffini, presidente dell'Associazione Amici dei Bambini "Non vengano stanziati fondi da parte dello Stato per finanziare soluzioni all'abbandono e soprattutto non si investe sulle famiglie, vera risorsa per i bambini che vivono l'abbandono". "In istituto il bambino si sente uno dei tanti, perde la sua identità, vi rinuncia, si piega alla sua paura" afferma Maria Elisabetta Rigobello, psicologa e psicoterapeuta, "la risposta è la famiglia, luogo primario degli scambi emotivi. In famiglia si genera l'amore e la speranza, si sviluppa il crescere: una persona sa amare se è amata". Forte del successo del progetto 2003 - l'apertura della Casa Famiglia di San Giovanni a Teduccio (Napoli) - Chicco e l'Associazione Amici dei Bambini rinnovano il loro impegno concreto e per il secondo anno lanciano il progetto "Chiudono gli istituti, apriamo le famiglie". Dal 1° novembre al 31 dicembre 2004, ad ogni acquisto nei Negozi Chicco, presenti in tutta Italia, una quota sarà devoluta all'Associazione Amici dei Bambini per sostenere due importanti progetti: continuare ad aiutare la Casa Famiglia "Il Bruco e la Farfalla" a San Giovanni a Teduccio (Napoli); realizzare la Casa Famiglia nel Quartiere Giambellino a Milano Il successo dell'iniziativa dell'anno scorso si legge negli occhi dei bambini di San Giovanni a Teduccio e nelle parole di Francesca Catelli, direttore comunicazione Gruppo Chicco- Artsana: "Conoscere e parlare con chi gestisce le famiglie affidatarie e vedere con quanta passione e competenza dedicano la loro vita all'aiuto degli altri è stata una vera e propria lezione. Ma l'emozione più grande" continua "è lo sguardo non più di disperazione, ma di speranza sui volti dei bimbi". La nuova sfida è l'apertura della Casa Famiglia di Milano nello storico e popolare quartiere del Giambellino. La Comunità di accoglienza per minori è gestita dai coniugi Barbieri ed attualmente ospita quattro minori. L'esperienza si regge su una rete territoriale di famiglie e sul sostegno di giovani volontari del quartiere, che insieme a Chicco e all'Associazione Amici dei Bambini hanno in progetto di trasformarla in una Casa Famiglia. Il sostegno di Chicco alle due Casa famiglia consentirà di provvedere a tutto ciò di cui i bambini hanno bisogno. Alessia Marcuzzi e Roberto Mancini, entusiasti dell'esperienza dell'anno scorso, hanno rinnovato la disponibilità a fornire gratuitamente la loro immagine per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla problematica della chiusura degli istituti. "Ho voluto partecipare anche quest'anno a questa meravigliosa iniziativa di Amici dei Bambini e Chicco", afferma Alessia Marcuzzi, "per poter ribadire l'importanza di questi progetti concreti per i bambini che non hanno una famiglia". "Voglio ringraziare l'Associazione Amici dei Bambini e Chicco", prosegue Roberto Mancini, "perché anche quest'anno mi danno l'opportunità di essere testimonial di questa meravigliosa iniziativa. Sono felice che il progetto di Napoli sia andato davvero bene e spero che con il nostro impegno anche a Milano si possa creare lo stesso successo. Siamo stati eccezionali l'anno passato e vorremmo esserlo anche quest'anno". A loro, da quest'anno, si aggiungono anche due coppie di genitori sensibili al mondo dell'infanzia: Alessandro e Sabrina Gassman, Fabrizio Ferri ed Alessandra Ferri. "Purtroppo esistono dei bambini molto sfortunati, bambini che non hanno una mamma ed un papà, che sono dimenticati", sottolinea Sabrina Gassman, "ed è per questo che io e mio marito Alessandro abbiamo deciso di aderire a questo progetto. L'impegno di Chicco e di Amici dei Bambini ci è sembrato concreto ed efficace e di fronte a queste problematiche così dolorose più che le parole, servono i fatti". Anche Fabrizio Ferri ed Alessandra Ferri hanno aderito con entusiasmo al progetto che li vede insieme dalla parte dei bambini. "Come avevamo promesso l'anno scorso il nostro impegno per sostenere il progetto dell'Associazione Amici dei Bambini prosegue", conclude Francesca Catelli, "per noi la continuità è una missione e il pensare ad una attività di solidarietà che avesse un orizzonte temporale ampio è stata una scelta naturale per assicurare al progetto un concreto aiuto per i bambini meno fortunati". Per coloro che vorranno contribuire ulteriormente all'iniziativa, Chicco e Amici dei Bambini mettono a disposizione: bollettini postali, presenti nei Negozi Chicco; la rosa di Gerico, simbolo dell'Associazione Amici dei Bambini, a dicembre nei principali Negozi Chicco; i siti internet www.Aibi.it e www.Chicco.com : collegandosi ad un'area riservata "Amici dei Bambini" sarà possibile effettuare donazioni on line. Dal 1° novembre, inoltre, il sito Chicco si arricchisce. Nasce una sezione dedicata ai progetti di solidarietà completa di informazioni ed aggiornamenti continui sui progetti in corso. |
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LA CREATIVITÀ E LA MAGIA DEL MONDO DISNEY AL SERVIZIO DEI PAZIENTI PIÙ PICCOLI: NASCE DISNEY OSPEDALE A COLORI |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Si chiama Progetto Disney Ospedale A Colori ed è una prima assoluta l'iniziativa di umanizzazione pittorica che vede protagonisti la Walt Disney Company Italia e il Credito Valtellinese. L'iniziativa, partita nel marzo scorso, è nata dalla volontà della Walt Disney Company Italia di applicare la propria creatività e capacità di raccontare storie, aumentando il proprio impegno nel campo del sociale dove è attiva da anni in tutto il mondo attraverso il programma Disneyhand. L'incontro con il Credito Valtellinese nei cui piani già rientrava un progetto con queste caratteristiche, ha reso possibile la concretizzazione della prima opera. Sarà l'Ospedale di Sondrio il primo a inaugurare, il prossimo 16 ottobre nel suo reparto di pediatria, i due corridoi con immagini a tutta parete realizzate da Sally Galotti e ispirate a Il libro della giungla e La Sirenetta. Artista diplomata all'Accademia Disney, Sally Galotti ha studiato e sperimentato per anni tecniche pittoriche all'avanguardia allo scopo di rendere meno difficile la permanenza ospedaliera dei bambini, aiutandoli a reagire alle cure. Dietro alla scelta dei soggetti Disney c'è un'attenta ricerca: infatti non solo sono adatti a maschi e femmine di varie età ma sono in grado di ricreare un vero e proprio mondo in grado di aiutare il bambino a superare la paura e il disagio del ricovero. "Questa iniziativa - ha dichiarato Umberto Virri, Presidente di The Walt Disney Company Italia - si inserisce nel solco di una tradizione di sensibilità Disney per i bambini meno fortunati che si concretizza in centinaia di ore dedicate dai nostri Voluntears ad attività di volontariato ospedaliero. Siamo sempre felici quando la magia Disney riesce a fare anche una piccola differenza nella vita di un bambino. Sapere che attraverso progetti come questo possiamo aiutare alcun piccoli pazienti a essere più forti e positivi è davvero un'immensa soddisfazione per tutti noi." "Il bilancio di questa esperienza - ha commentato Giovanni De Censi, Presidente del Credito Valtellinese - è assolutamente positivo. Siamo lieti di aver dato il nostro contributo ad un'opera unica nel suo genere destinata ai bambini che si trovano in ospedale. Il nostro circuito golfistico annuale è stato abbinato alla realizzazione di questo progetto fungendo da cornice ad un'iniziativa che speriamo possa essere affiancata nel breve da altre similari." |
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BIOMERCATO E BIOPRODOTTI |
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Bruxelles, 18 ottobre 2004 - Dal 9 all'11 novembre si svolgerà a Rothamsted (Regno Unito) un evento internazionale commerciale di rete su biomercato e bioprodotti per gli alimenti. Il Rothamsted International Biomarket, sostenuto dal Sesto programma quadro della Commissione europea, si rivolge a chi opera nella ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e commercializzazione dei bioprodotti delle piante e della tecnologia batterica. Il biomercato di quest'anno, 'Bioproducts 4 Food', tratterà gli sviluppi del settore agroalimentare, per il quale piante e microbi hanno a lungo rappresentato una risorsa vitale. Infolink: http://www.Biomarket.rothamsted.ac.uk/ O: Amanda King E-mail: biomarket@bbsrc.Ac.uk |
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“SPIRITUALITÀ CRISTIANA E UNITÀ D’EUROPA” VENERDÌ 22 OTTOBRE 2004 ALL’ABBAZIA DI ROSAZZO (UD) IL TERZO INCONTRO ANNUALE DELLE CHIESE DI ORIENTE E OCCIDENTE, PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE MITTELEUROPA |
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Udine, 18 ottobre 2004 - La matrice comune a tutta l’Europa, dal Baltico agli Urali, è la cristianità e perciò va aiutato il dialogo ecumenico come fattore fondante di unità europea. È da questo presupposto che nel 2002 nasceva il progetto triennale “Aquileia fra Oriente e Occidente” - promosso dall’Associazione culturale Mitteleuropa. Progetto di cui si avvicina il terzo appuntamento annuale, che si terrà nella cornice dell’Abbazia di Rosazzo, venerdì 22 ottobre dove si riuniranno i massimi rappresentanti delle Chiese di Oriente e Occidente. Il convegno sulle Chiese “Spiritualità cristiana e Unità d’Europa” è il tema dell’incontro di quest’anno, che sarà introdotto dal padre gesuita Richard Cemus, del Pontificio istituto Orientale Aletti di Roma. Poi interverranno i delegati delle Chiese Ortodosse di Costantinopoli, Alessandria, Mosca, Belgrado, Bucarest, Atene, nonché della Chiesa Apostolica Armena e della Chiesa Evangelico – Luterana e concluderà il convegno il Cardinale Tomas Spidlik, con una relazione su “Spiritualità europea. Attualità della missione di Aquileia”. Un impegno laico che ha ottenuto un’attenzione e una considerazione “super partes”, iniziato nell’ottobre 2002 con il convegno “Aquileia: da terra di passaggio a terra di messaggio” e proseguito nel 2003 con “Aquileia: dalle radici alle ali. Un dialogo per l’Europa”. L’appuntamento annuale ha registrato un’escalation di consensi e di presenze, giunti da studiosi di rilevanza internazionale e dalle più alte Autorità religiose di tutte le Chiese. “La cornice della millenaria Abbazia di Rosazzo ed il nome di Aquileia, evocante di per sé fratellanza cristiana, hanno completato il “miracolo” delle presenze e del dialogo – afferma Paolo Petiziol. Un percorso intenso ed emozionante, un’attività tra le più importanti che l’associazione Mitteleuropa ha posto in essere in questi anni – prosegue Petiziol - che ci apprestiamo a concludere con un convegno di rilevante e strategica attualità sul contributo della spiritualità cristiana al processo di unità dell’Europa”. Di grande rilevanza il fatto che il convegno sarà chiuso dal cardinale Spidlik, “forse la personalità della Chiesa cattolica più amata nel mondo ortodosso, teologo gesuita di fama internazionale e uomo di grande spiritualità e di grandissimo carisma – precisa Petiziol. La presenza del cardinale Spidlik – che ha diretto per trenta anni il pontificio collegio San Giovanni Nepomuceno (Roma) dove hanno studiato i cechi e gli slovacchi –, potrà creare le condizioni necessarie per la prosecuzione di questo dialogo avviato tra le Chiese grazie a Mitteleuropa”. Fondamenta solide per l’unione europea Quando è nata l’associazione Mitteleuropa, 30 anni fa, l’Europa era divisa e l’associazione ha lavorato per riprendere quel cammino storico comune con i paesi vicini, che sono i paesi della Mitteleuropa. Questa missione, a partire dalla costituzione della Nuova Europa, il primo maggio 2004, non è più la missione principale perché molti di questi paesi sono già entrati nell’Unione europea. Per cui già tre anni fa l’associazione Mitteleuropa si è data un nuovo obiettivo rispondendo alla domanda “Quale contributo apportare, come segno di novità, per avviare e spingere ulteriormente questa unione europea su fondamenta solide?”. “Tutti concordi che la matrice comune a tutta l’Europa è la cristianità, abbiamo intrapreso questo percorso – spiega Petiziol. Sapevamo di andare a fare un lavoro che non è il nostro, ma poco dopo averlo cominciato abbiamo sentito tutto il fascino di questa iniziativa che ha dato risultati eccezionali. Il Vaticano e le Chiese orientali stesse ne riconoscono l’importanza. Con il nostro impegno abbiamo coinvolto e richiamato nella nostra Regione personalità di alto profilo non solo teologico ma anche protocollare”. Il cardinale Spidlik concluderà parlando di “Spiritualità europea ed attualità della missione di Aquileia”, e Mitteleuropa su questa traccia di attualità vorrebbe continuare. Se Aquileia si è dimostrato il luogo gradito e deputato di incontro per tutte le Chiese, il messaggio è “ri-troviamoci ad Aquileia che ha visto la cristianità unita prima dello scisma del 1054”. Questo è il messaggio di Mitteleuropa che partirà da Aquileia alla fine del terzo anno. Un messaggio su cui non mancheranno di aprirsi ulteriori spunti di confronto e dialogo. “Spiritualità Cristiana E Unità D’europa” Abbazia di Rosazzo, Manzano (Ud) Venerdì 22 ottobre 2004 Ore 16.00 Infolink: www.Mitteleuropa.it |
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DALLA PARTE DEI CITTADINI: LA PROVINCIA DI VENEZIA ADOTTA UN CODICE DI COMPORTAMENTO ETICO A COM-PA LA "PROVINCIA ETICA" SI PRESENTA |
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Bologna, 18 ottobre 2004 - Lavoro, finanza, ambiente, educazione e comunicazione. Con tanto di logo, ("Pe" - Provincia Etica), la Provincia di Venezia si candida a diventare il primo ente pubblico italiano che si dota di un codice etico di comportamento amministrativo. Lo fa assumendo a proprio riferimento il modello del codice europeo di buona condotta amministrativa e a partire da alcune delle sue aree di intervento. Approvato il 6 settembre 2001 dal Parlamento europeo, il codice di buona condotta amministrativa ha l'obiettivo di spiegare cosa significhi nella pratica "il diritto alla buona amministrazione" che appartiene ad ogni cittadino dei paesi d'Europa: dall'imparzialità nel trattamento all'obbligo per la pubblica amministrazione di motivare le proprie decisioni, dal risarcimento per danni cagionati dalle istituzioni alla possibilità di rivolgersi alle istituzioni dell'Unione in una delle lingue del Trattato. Proprio muovendo dal Codice europeo l'esecutivo della Provincia di Venezia ha però messo in cantiere un progetto più "ambizioso" che aspira ad "elevare" l'azione amministrativa all'etica e a restituire alla politica credibilità agli occhi dei cittadini. Da qui l'idea di adottare un codice di comportamento che impegna gli amministratori a operare con "responsabilità e con equità" nell'ambito delle proprie competenze. Il codice, spiega il Presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia, deve indurre "comportamenti concreti" ed è destinato a "produrre una vera rivoluzione nello stile dell'azione amministrativa" grazie all'abbattimento delle "barriere tra amministratori e amministrati". Per realizzare il progetto la giunta provinciale veneta ha anche affidato una delega alla consigliera Laura Di Lucia Coletti e realizzato un primo confronto pubblico. Alcuni passi concreti sono già stati immaginati: azioni di microcredito così da assicurare sostegno alle fasce deboli e a coloro che sempre più spesso scivolano sotto la soglia della povertà, assistenza alle associazioni di volontariato, sostegno a quanti operano in progetti umanitari, volontariato, commercio equo e solidale. In cantiere ci sono anche progetti di educazione ambientale e volti a favorire tra i giovani stili di vita corretti, l'istituzione di un osservatorio sul sistema dell'informazione e della comunicazione. Il progetto, con il materiale già disponibile contrassegnato dal logo "Pe", sarà presentato allo stand della Provincia di Venezia al Salone europeo della comunicazione pubblica, dei servizi al cittadino e alle imprese (Bologna, 3-5 novembre 2004). |
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"IMM 2005" (SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE) - KOELNMESSE, COLONIA - 17/23 GENNAIO 2005 |
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Koeln, 18 ottobre 2004 - La dimensione abitativa non viene più suddivisa in ambienti adibiti separatamente alle diverse funzioni quali dormire, cucinare, la cura del corpo, giocare o lavorare. Oggi la dimensione abitativa è concepita come un insieme a settori sovrapposti: la cucina confluisce nel salotto, il bagno e la camera da letto sono spazi che si integrano. Gli appartamenti odierni sono sempre più multifunzionali, destinati ad una suddivisione flessibile dello spazio. In tal senso anche la prossima edizione della "imm cologne" sarà caratterizzata da una rappresentazione dello "abitare" di tipo totale. Con un numero decisamente maggiore di espositori provenienti dal segmento degli accessori pregiati di arredamento - un tema destinato a svolgere un ruolo più importante in futuro - la "imm cologne" è il centro di idee più completo del settore dell'arredamento. Tuttavia quando si parla di saloni si parla sempre anche di mercati. E al momento, sul mercato è particolarmente richiesto il design, qualitativamente pregiato e dallo stile inconfondibile. Attualmente un prodotto oltre che per gli aspetti funzionali, deve essere identificabile dal suo design, è l'elemento più importante. Quindi per gli organizzatori di saloni il design è un tema importante: ecco perché la "imm cologne" non riproduce solo fedelmente l'attuale situazione del mercato del mobile, ma vuole anche volgere lo sguardo al mondo di domani. Progetti orientati al futuro, dai contenuti avveniristici, forniscono al settore idee e impulsi. In veste di organizzatrice della "imm cologne", la Koelnmesse negli ultimi anni ha creato una vasta strumentazione con la quale offre al settore un valore aggiunto eccezionale. Gli operatori del settore conoscono le iniziative dell'esposizione tedesca nel campo del design, la cui iniziale è una "i" minuscola. "interior innovation award" premia i prodotti più innovativi degli espositori;. "inspired by cologne" è il luogo, come già espresso dal nome, dove i visitatori possono trarre ispirazione. Qui i "giovani scatenati" mostrano come concepiscono il design e i prodotti innovativi. All'ultima edizione della manifestazione la giuria ha dovuto selezionare 400 prototipi. I migliori verranno esposti nel padiglione 3.1. "informed by cologne" presenta ai visitatori tutto quanto riguarda i trend imminenti in fatto di colori, materiali, forme e motivi. In futuro però con la "imm cotogne" gli organizzatori non vogliono essere considerati solo come un "trendsetter" internazionale del settore dell'arredamento, ma intendono contribuire anche al riconoscimento tempestivo degli sviluppi nel settore dello "lnterior Design". A questo scopo in estate è stato istituito un 'Trendboard', a cui partecipano designer eminenti di diversi settori. Fanno parte della commissione recentemente istituita Reiko Miyamoto {studio di design Curiosity, Tokio), Cristina Morozzi {giornalista nel campo del design, Milano), Nicola Stattmann {specialista nel campo dei materiali, Francoforte), Tom Dixon {designer, Londra), Stefan Ytterborn {consulente di design, Stoccolma) e Ulf Moritz {designer di tessuti, Amsterdam). Con il'Trendboard' si intende sviluppare un vero e proprio campo di competenza "Trend-research". Si potrà conoscerlo "live" nel settore 'informed by cologne'. '. - Certamente però uno dei progetti più ambiziosi e proiettati nel futuro della imm cotogne sono le 'ideaI houeses'. Due vistosi cubi rossi, lunghi 16 metri, larghi 10 e alti 9, in altre parole due vere e proprie ville. In queste strutture due designer elaborano nuove idee, nuove filosofie, nuovi pensieri riguardo a come abiteremo in futuro. Dopo aver potuto visionare negli anni scorsi i sensazionali progetti di Karim Rashid di New York, Konstantin Gricic di Monaco, dei fratelli Campana di San Paolo del Brasile e dei fratelli Bouroullec di Parigi, attendiamo con piacere quest'anno le case di Hella Jongerius, dai Paesi Bassi, e di Patrizia Urquiola, una designer spagnola che da 20 anni lavora a Milano. Sicuramente si potranno ammirare nuovamente presentazioni diverse, che certamente susciteranno ancora una volta molte vivaci discussioni. Ricordate ancora del misterioso triangolo tra lavello, fornelli e frigorifero? Già da qualche tempo questo triangolo classico è diventato desueto. In un'epoca in cui le delimitazioni tra la cucina e gli altri spazio abitativi sono sempre meno marcate, anche l'aspetto della cucina e la sua struttura funzionale si modificano Diventano sempre più numerose le persone che fanno della cucina il centro abitativo della loro casa. Cucinare non è più un lavoro faticoso, ma divertimento e attività del tempo libero. Per questo la cucina oggi à più grande, accogliente e pratica e centro della vita emotiva di casa. La "imm cuisinale" ci mostrerà come saranno le cucine di oggi. Come manifestazione autonoma sotto lo stesso tetto della !imm cotogne", la imm cuisinate ci informa sui trend e le innovazioni dei settori mobili da cucina e apparecchi incassati. Tuttavia anche in questo settore si è interessati non solo a presentare i prodotti degli espositori, ma anche a gettare uno sguardo sul mondo di dopodomani con progetti orientati al futuro, ad esempio il concorso on line di design "La cucina: il fulcro dello spazio abitativo". Il concorso si rivolge a giovani designer ed architetti, invitati a presentare le loro idee e visioni sul tema cucina. All'imm cuisinale verranno presentati i 30 prodotti migliori delle categorie Prodotti, Particolari e Soluzonl spaziali. I vincitori dei primi tre premi saranno a Colonia per l'assegnazione del loro "imm cuisinale award". I saloni, come già accennato, si riferiscono agli aspetti di mercato, ma offrono sempre anche eventi emozionanti. Insieme a un mix interessante di entertainment e informazione per i consumatori, per mezzo degli espositori, verrà eletto il cuoco hobbista più creativo e innovativo della Germania. Si cercano le ricette migliori e più insolite per un piatto forte. Dopo tre preselezioni, nella giornata aperta al pubblico della manifestazione, il sabato, vi sarà lo show finale. Un salone quale la " imm cotogne" è caratterizzato da comunicazioni ed eventi emozionanti, ma anche dagli affari e dai fatturati. Con circa 1.400 espositori, provenienti da oltre 50 paesi, e certamente ancora una volta con più di 130.000 visitatori attesi da oltre 100 nazioni, la "imm cologne" sarà un'attrazione per il settore delmobile di tutto il mondo. Gli operatori commerciali vi trovano le idee di cui hanno bisogno per poter commercializzare domani con successo i loro mobili. La più grande partecipazione estera proviene dall'Italia con 138 aziende, seguita da Danimarca, Olanda/paesi Bassi, Svizzera, Francia e Austria. In ambito extra-europeo: Indonesia, Filippine, Malaysia, Repubblica Popolare Cinese. Inoltre, parteciperà nuovamente il Giappone con uno stand collettivo di quattro aziende. Si può dire, quindi, che tutto il mondo dell'arredamento sarà presente a Colonia il prossimo gennaio. Infolink: www.Koelnmesse.de www.Koelnmesse.it |
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"IMM COLOGNE" E "SALON DU MEUBLE PARIS" RAFFORZANO LA LORO COLLABORAZIONE. VISITARE DUE SALONI CON UN SOLO VIAGGIO |
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Milano, 18 ottobre 2004 - L'anno 2005 si apre con due date importanti nel mondo del mobile e dell'arredamento per la casa: il "Salon du Meuble Paris" (da113 al 17 gennaio 2005) e "Imm Cologne" (dal 17 al 23 gennaio 2005). Lo svolgimento consecutivo di questi due saloni fondamentali per il settore dell'arredamento li ha spinti a cooperare più strettamente e a sviluppare l'accordo concluso nel 2003 al fine di ottimizzare le sinergie. Questa collaborazione mira a evidenziare gli sforzi intrapresi per migliorare durevolmente la posizione concorrenziale di Parigi e di Colonia nel panorama internazionale dei saloni del mobile, sottolineando alto stesso tempo le loro identità. Il design è motivo dominante per il Salone di Parigi ed è anche il tema centrale di '"Imm Cologne", Salone internazionale del mobile in Germania. . Un ricco programma sul tema del design informerà i visitatori sulle tendenze del prossimo anno. "Ideai houses" sarà nuovamente una delle componenti essenziali di questo programma. Nel 2005, queste "abitazioni" saranno realizzate per la prima volta seguendo i "concepts" del design originale di due donne. Sotto il titolo "Women's revenge", la spagnola Patricia Urquiola e l'olandese Hella Jongerius concretizzeranno le loro "visioni" dello "habitat" di domani. Inoltre l'esposizione di cucine "Imm cuisinale" si svolgerà in contemporanea a "Imm Cologne", ma assumerà un aspetto personalizzato. Fabbricanti di fama di mobili da cucina e apparecchi da incasso esporranno i loro prodotti. Primo appuntamento intemazionale del mercato del mobile, piattaforma di incontri e di scambi commerciali supportata da un ambiente culturale unico in Europa, il Salon du Meuble de Paris sedurrà e sorprenderà i professionisti intorno a un tema unificante: l'Art de vivre. Per la prima volta, nel 2005, gli espositori del Villeage si ispireranno al quaderno delle tendenze, "Influences", realizzato dal suo Direttore artistico, Daniel Rozensztroch che inserisce con talento, il mobilio classico in un'ambientazione moderna. Con l'arrivo di espositori che potenzieranno i settori complementari della luce, della cucina e del bagno, la mostra « Vers de nouveaux modèles d'habitation », il Design lab o le scenografie realizzate per illustrare i Repères, la Métropole accoglie e accompagna una "Nouvelle vague" di consumatori, di imprenditori e di creativi, capaci di elaborare una nuova Art de vivre contemporanea. Quanto ai settori Grand Marché, Meuble Classique e Meuble Moderne registrano un forte aumento dei loro espositori, grazie alle partnership con la grande distribuzione e all'attesa mobilitazione delle loro forze vendita. Il Salon du Meuble de Paris chiude i battenti nel giorno in cui Imm Cologne li apre: i visitatori avranno quindi l'opportunità di visitare la più grande proposta al mondo di mobilj e di concept d'arredamento con un solo viaggio, economizzando tempo e denaro. Un'opportunità resa possibile dai mezzi moderni di trasporto che esistono tra queste due metropoli. Oltre alla concentrazione di un'offerta originale unica e all'incontro di visitatori venuti dal mondo intero, Colonia e Parigi, queste due città dinamiche, propongono agli espositori, ai compratori e ai "prescripteurs" un'attualità culturale e attrattive gastronomiche e turistiche estremamente diversificate. Www.salondumeuble.com www.Ogs.it www.Koelnmesse.de www.Koelnmesse.it |
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CARRARAFIERE 2005, CALENDARIO SEMPRE PIÙ RICCO PREVISTI 18 GRANDI EVENTI CON 4 NEW ENTRY. AL FIANCO DI MARMOTEC, ERBEXPO E SEATEC ANCHE FIERE PER BRICOLAGE, SPOSE E AMBULANTI. AL VIA INVESTIMENTI PER 18 MILIONI |
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Carrara, 18 ottobre 2004 - – Diciotto eventi, quattro dei quali assolute novità, e un importante programma di sviluppo proiettato nel breve e medio periodo. Ecco calendario e progetti 2005 di Carrarafiere (www.Carrarafiere.com ), che il presidente Giancarlo Tonini e il direttore generale Paris Mazzanti hanno presentato oggi alla stampa, sottolineando il trend di crescita della società, il posizionamento sempre più apprezzato nell’area delle manifestazioni di nicchia soprattutto riservate ai professionisti, e il forte legame con le caratteristiche produttive del territorio. Dunque conferma piena per Carraramarmotec, la grande fiera del marmo che resta l’evento centrale, ma anche per alcune iniziative più recenti, di crescente successo e di sicuro richiamo anche a livello internazionale, organizzate direttamente da Carrarafiere: Seatec (componentistica navale e da diporto), Erbexpo (erboristeria, termalismo, medicina naturale), Tour.it (vacanze all’aria aperta), Balnearia (arredi da mare e giardino), E’ Fitness (sport, benessere e tempo libero). Le quattro new entry, tutte curate da organizzatori esterni, sono Com.amb (attrezzature per il commercio ambulante), Work & Shop (bricolage, artigianato, decoupage), Oro Show (oreficeria e dintorni), Versilia Sposi (abiti e gadget per il grande evento) e un’Esposizione nazionale canina organizzata dall’Ente della Cinofilia Italiana. Si aggiungono a manifestazioni ormai consolidate e ben note al grande pubblico: 4x4 Fest (auto a trazione integrale), Th.expo (salone biennale dei servizi funebri), Buon’italia (prodotti alimentari tipici) e Scuola Lavoro Impresa, il salone tematico di orientamento rivolto si giovani. Di grande interesse anche Tirreno Ct (ristorazione e ospitalità), Tuttocasa (arredamento, giardinaggio e complementi) e Septemberfest. “Questo calendario”, ha detto Tonini, “è una prova del grande dinamismo di Carrarafiere ed è il risultato di un’opera collettiva di vasto respiro, che ci consente non solo di potenziare il nostro portafoglio di manifestazioni, ma anche di investire in nuove iniziative interessanti per l’economia dell’Area Vasta e certo destinate a trovare, qui da noi, la sede ideale per affermarsi. Opportunità che il prossimo ampliamento delle nostre strutture espositive renderà ancora più concreta ”. Il progetto di ampliamento, che consentirà anche di competere nel settore congressuale, avrà un costo complessivo di circa 18 milioni di euro e porterà le aree coperte a 33 mila metri quadrati e quelle scoperte a 30 mila. A ciò si aggiungono gli investimenti degli ultimi mesi per realizzare il nuovo ingresso nel lato ovest e il centro servizi, oltre ai tunnel di collegamento fra i padiglioni. Carrarafiere è dunque in grado di ospitare le manifestazioni in una struttura completa dal punto di vista tecnico, supportata dall’esperienza di uno staff abituato a gestire grandi eventi internazionali. “In questi giorni”, ha aggiunto Mazzanti, “è stato installato anche un innovativo servizio telematico Wireless per il collegamento a Internet senza fili. Si tratta di un’iniziativa realizzata in collaborazione con Telecom, che consentirà a espositori e operatori di comunicare in rete, anche lontano dalle abituali postazioni di lavoro, utilizzando il proprio computer portatile per restare in collegamento costante con l’azienda. Un servizio che allinea Carrarafiere ai centri espositivi più moderni”. In allegato il calendario completo delle manifestazioni. |
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AL GOLF ITALIA EXPO 2004 CON CLEAR CHANNEL ITALY OUTDOOR TUTTO È POSSIBILE |
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Milano, 18 ottobre 2004 - 25 metri quadrati di green sono appoggiati in verticale con tanto di buca, bandierina e golfista in azione sul “Supertramp”: supporto pubblicitario “nomade” disegnato da Paolo Casti per Clear Channel. E’ questa la sorpresa pensata dalla Concessionaria di Pubblicità Esterna, leader nel mercato dell’outdoor, per salutare i visitatori del Salone Internazionale del Golf tenutosi a Malpensafiere dal 14 al 16 ottobre. Un’altra invenzione della Società che ci ha abituato a reinventare i confini di un mezzo che sembra non avere limiti in quanto a creatività. Paolo Casti, progettista del supporto ed autore della creatività ha dichiarato: “L’esterna ha bisogno di idee e questa ci sembrava una buona occasione per mostrare quello che il nostro Gruppo sa fare al di là dei confini, neppure troppo stretti, determinati dagli spazi disponibili nelle città e nelle autostrade. A quanto pare, molti pubblicitari sono anche golfisti appassionati ed averli incontrati fermi a guardare la tecnica di un tiro impossibile, raccontata su un impianto pubblicitario, è stato simpatico e ci ha dato lo spunto per qualche nuova idea…..”. |
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A FIERACAVALLI I BAMBINI PROTAGONISTI |
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Verona, 18 ottobre 2004 - Alla manifestazione allestita un’area dedicata interamente al mondo dei più piccoli, con giochi, spettacoli e la musica del Coro dell’Antoniano di Bologna. L’iniziativa organizzata in collaborazione con la Fise, Gardaland, «Il Giornalino» ed il Provveditorato agli Studi di Verona. Ritorna anche «Un cavallo per amico», l’appuntamento realizzato insieme al Banco Popolare di Verona e Novara e al Comune di Verona. Nasce la mascotte in peluche, che invita i ragazzi a giocare on line al suo videogame nel sito www.Fieracavalli.com e a vincere la partecipazione in anteprima alla rassegna. Prima edizione per il Salone dell’Asino. Sono i bambini i grandi protagonisti della 106ª edizione di Fieracavalli, in programma a Veronafiere dal 4 al 7 novembre prossimi. Per la prima volta in Italia viene allestito un salone a tema, «Bambini & Cavalli», interamente dedicato al mondo dei ragazzini, con giochi, divertimento e la musica del Coro dell’Antoniano di Bologna. L’evento, che si propone di avvicinare i più giovani, attraverso un percorso ludico studiato per l’occasione, all’universo equestre, è organizzato da Veronafiere in collaborazione con la Fise (Federazione italiana sport equestri), il Provveditorato agli Studi di Verona, Gardaland, il famoso parco dei divertimenti, ed il «Il Giornalino», una delle più conosciute pubblicazioni per l’infanzia, edita dalle edizioni paoline. Rivolta alle scuola elementari di Verona, ritorna inoltre l’iniziativa «Un cavallo per amico», realizzata da Veronafiere insieme all’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Verona e al Banco Popolare di Verona, e all’appoggio di Gardaland, Vicenzi Biscotti e Aptv (Azienda provinciale trasporti Verona). Nei giorni di giovedì 4 e venerdì 5 novembre è stata prevista una visita a «misura di ragazzo», con uno spettacolo equestre e approfondimenti didattici. Novità assoluta per la rassegna è poi la nascita della «mascotte» di Fieracavalli, realizzata appositamente dalla Trudi – si tratta di un pony travestito da asinello in peluche -, che in questi giorni invita genitori e figli a collegarsi al sito internet www.Fieracavalli.com e a giocare al videogame in cui il tenero animale è l’attore principale. In palio ingressi gratuiti alla manifestazione, la mascotte stessa ed altri gadget per la gioia dei più piccoli. «Bambini & Cavalli» è una girandola di iniziative. Ospita infatti i Pony Games, giochi a squadre per giovani cavalieri, il Battesimo del Pony, rivolto ai ragazzi inesperti che vogliono provare l’emozione di cavalcare, e poi spettacoli equestri, numeri di volteggio, caroselli delle diverse razze di cavalli, presentazione delle razze asinine, numeri di intrattenimento, rappresentazioni teatrali legate al mondo del cavallo. In uno spazio attrezzato sarà anche possibile vedere la proiezioni di filmati sui cavalli. L’antoniano di Bologna, presente con uno suo stand all’interno del Salone (padiglione n° 7), sabato 6 e domenica 7 novembre organizza varie animazioni ed un Laboratorio Musicale, dove i giovani visitatori della rassegna possono provare a cantare i più bei successi dello Zecchino d’Oro. Sarà proprio il più famoso coro italiano per l’infanzia a chiudere domenica 7 novembre, alle 18, la prima edizione di «Bambini & Cavalli», con un grande spettacolo presentato dal Mago Zurlì, al secolo Cino Tortorella: il Piccolo Coro “Mariele Ventre” interpreta numerose canzoni storiche dello Zecchino d’Oro. Infine, sempre nello stesso spazio, i bambini potranno ammirare anche un’altra grande novità della rassegna: il Salone degli Asini, animali simpatici e socievoli, che i bambini avranno l’opportunità di avvicinare e di conoscere: dal Dantesco all’Asinara, dal somaro di Martinafranca all’Amiata. |
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3. SALONE SAPORI & MOTORI AL CENTROEXPO’ MALPENSAFIERE-BUSTO ARSIZIO: AMPIA L’OFFERTA DI INEDITE AUTO, MOTO, FUORISTRADA E PRELIBATEZZE CULINARIE. |
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Varese, 18 ottobre 2004 - Manca meno d’una settimana all’evento che l’anno scorso destò un grande successo di critica e pubblico, con 35 mila visitatori che assieparono Malpesafiere. L’entusiasmo è diffuso, il clima d’attesa è contagioso: a Busto Arsizio il Salone Sapori & Motori è giunto alla terza edizione ed è di scena al Centro Expo’ Malpensafiere dal 21 al 24 ottobre 2004. Gli organizzatori di Cee-europromoter di Busto Arsizio hanno da tempo assegnato gli spazi nel moderno centro espositivo bustese della Camera di Commercio di Varese. Oltre all’ente camerale, sostengono l’evento la Provincia di Varese e il Comune di Busto Arsizio. Primo nel suo genere in provincia di Varese, Sapori & Motori l’anno scorso destò vivo interesse sia tra gli operatori commerciali sia tra i visitatori, giunti alla soglia record di 35 mila presenze nel quartiere fieristico. Quest’anno gli organizzatori di Sapori & Motori hanno voluto razionalizzare la proposta 2004 e, favoriti dal calendario, hanno articolato il Salone su quattro giorni. Da una parte la rassegna del “Gusto E Buongusto” si pone come finalità quella di far conoscere al grande pubblico i prodotti regionali eno-gastronomici e gli itinerari culinari che invitano le famiglie del Varesotto, Novarese, Comasco, Milanese e Canton Ticino a degustare gratuitamente le prelibatezze senza affrontare lunghi viaggi. Busto infatti sarà per quattro giorni il fulcro d’attrazione della promozione delle ghiottonerie di ben 14 regioni d’Italia e di prodotti esteri. Nel contempo il desiderio è di offrire un’autentica passerella dei gioielli della più raffinata e moderna tecnologia e design di auto, moto, fuoristrada, quad delle più disparate Case rappresentate qui dai concessionari del Varesotto ed Altomilanese. Per molti versi si tratta di novità assolute, restyling di nuove motorizzazioni ed allestimenti inediti che appariranno al Centroexpo’ di Malpensafiere in occasione di Sapori & Motori, provenienti direttamente dal Salone Mondiale di Parigi, anticipando la grande passerella popolare di fine anno, il celebre Motor Show di Bologna di inizio dicembre. Novita’: Da Modus A Musa, Oltre A Colt, Focus, 407 Sw, Sportage, ecc. Sapori & Motori pone in rilievo novità di successo, molte delle quali presentate pochi giorni fa a Parigi. Tutti stregano il cliente con design accattivanti e motori parsimoniosi, alla luce dei rincari del carburante (+11% in pochi mesi). A Busto vedremo, per esempio, novità quali Ford Focus, Renault Modus, Lancia Musa, Mitsubishi Colt turbodiesel, Kia Sportage, Peugeot 407 Sw, Seat Ibiza, Altea, ecc, per non parlare delle numerose moto inedite. Alla chiusura del salone bustese 2003 gli organizzatori delinearono un bilancio positivo per una rassegna che andò al di là delle previsioni, interpretando il mercato: pareri entusiasti, desiderio di ritornare di visitatori ed espositori, elogi da parte degli ispettori di Case automobilistiche ed organizzazioni di categoria di commercio e piccola industria. Così si intende ripetersi nel 2004. A Malpensafiere Degustazioni Di Vini E Prodotti Tipici Regionali “Evita di girare a perdifiato per l’Europa: vieni a Sapori & Motori che ti fa scoprire -nell’ambito del salone - migliaia di prelibatezze regionali”: questo è lo slogan per scoprire vini, formaggi, salumi ed altre luculliane squisitezze provenienti da tutta Eeuropa ma concentrati a pochi passi da casa, a Malpensafiere. Qui un ghiotto itinerario indicherà al visitatore degustazioni gratuite, accostamenti e ricette, proposte eno-gastronomiche alla presenza di sommelier e chef per i palati più esigenti. Anche in questo settore sono innumerevoli le iniziative specifiche: da corsi-base di degustazione di vini e grappe alla promozione dei prodotti tipici delle valli varesine (miele, formaggi caprini, ecc.), per poi spingersi alla fantasia delle decorazioni per oggettistica pubblicitaria in cioccolato. Insomma, una gustosa e sconfinata passerella che infonderà nei visitatori di tutte le età il più genuino buonumore. Eventi & Iniziative Giovedi’ 21 Ottobre, ore 21 Gala’ Del Motore / Festa Dei Campioni Serata aperta a tutti si svolge nel padiglione centrale, nello spazio eventi: verranno premiati piloti, team, scuderie, aziende del Varesotto a 2 e 4 ruote che hanno conquistato vittorie a livello internazionale. Protagonista sarà la Ferrari Formula 1, i Ferrari Club, festa del fuoristrada, velocità, rally e autostoriche. Varese protagonista del Mondiale Supermotard: trionfa Husqvarna (gruppo Mv Agusta di Varese), mentre Aprilia sceglie Manzo e la base tecnica a Vergiate; storie di vita e trionfi. Si parlerà a lungo del successo di Malpensa Cross Mondiale 2004 un evento che guarda al futuro. Glorie del passato e giovani talenti del motorismo di casa nostra. Venerdi’ 22 Ottobre, ore 21 Talk Show Eno-gastronomia E Degustazioni Per Tutti. Protagonista Il Paese Dei Sapori Del Varesotto Con ospiti di rilievo approfondiremo insieme tematiche di grande attualità legate al nostro territorio e ad un’iniziativa che sta destando successo, il Paese Dei Sapori Del Varesotto: formaggi caprini, formaggi di mucca, miele, pane biologico, asparagi e decorazioni in ceramica. Artigiani racconteranno la genesi dei prodotti legati storicamente alla storia della provincia di Varese, sveleranno i segreti delle loro realizzazioni, offriranno degustazioni a tutti, consigliando l’abbinamento con i migliori vini. Domenica 24 Ottobre, ore 10-13 Raduno Ferrari Club E Harley Davidson Nella mattinata, dopo un itinerario attraverso le strade del Varesotto ed Altomilanese, giungeranno a Malpensafiere per deliziare gli appassionati con il motore nel cuore: si tratta dei possessori di Gran Turismo Ferrari legati ai Club Ferrari dei Laghi di Cavaria, Travedona Monate, Gazzada Schianno e Bizzarone. Per i patiti dei “gioielli” a due ruote Harley Davidson e Buell da non perdere un raduno delle mitiche moto a stelle e strisce prodotte dalla centenaria Casa di Milwakee. Verrà allestito una sorta di set fotografico dove il pubblico potrà farsi ritrarre al fianco alle inimitabili Gt di Maranello e alle “belve” made-in-Usa. Maxi Schermo Tv Vieni in fiera a goderti il Gp Brasile di Formula 1, oltre alle stupende immagini del Mondiale Motocross Malpensa, Mondiale Supermotard e Rally.in un punto strategico dello spazio espositivo un maxi schermo diffonderà le immagini in diretta della Formula 1, Gran Premio del Brasile 2004. Dalle prove del venerdì pomeriggio alle prove ufficiali del sabato pomeriggio e la gara di domenica sera. Il maxi schermo diffonderà immagini sintesi del Gp Italia Motocross 2004 svoltosi al Ciglione della Malpensa, del titolo mondiale vinto dalla varesina Husqvarna nel Supermotard, oltre ad immagini spettacolari del magico mondo dei rally più affascinanti e spettacolari (crash compilation, camera car, test show). Test Drive All’aperto Per Giovani Motociclisti Grazie A Fmi Oggi le moderne rassegne fieristiche sono tutt’altro che statiche. Così gli organizzatori di Sapori & Motori 2004 hanno voluto introdurre quest’anno un elemento nuovo. Grazie alla sensibilità della Federazione Motociclistica Italiana (e in modo particolare ai dirigenti nazionali Fmi, i varesini Alessandro Lovati e Ivan Bidorini) su una mini-pista in sabbia si organizzano test drive e corsi di avvicinamento alla specialità del fuoristrada con istruttori federali che formano i “centauri in erba” alla guida sicura e divertente con moto per giovanissimi, dai 4 ai 16 anni con e senza genitori. Viene offerta gratuitamente la copertura assicurativa e il casco. La moto è dotata di motore 50 cc. A spegnimento telecomandato, ruote senza raggi e tubo di scarico rivestito con materiali speciali atermici. Fuoristrada e Suv: il boom del mercato Suv e gare di fuoristrada stimolano la presenza dei 4x4. I Club 4x4 del Varesotto e Altomilanese eseguiranno dimostrazioni della passione per l’Offroad. Mv Agusta, Husqvarna E Cagiva: Varese Conquista Il Mondo Smentendo l’antico adagio “Nemo profeta in patria”, dalla Schiranna vengono rappresentati a Malpensafiere una sintesi delle più raffinate produzioni motociclistiche prodotte da Mv Agusta, Husqvarna E Cagiva. Le due ruote made-in-Varese che conquistano il mercato commerciale internazionale sono riassunte in una passerella imperdibile, nell’ambito del padiglione dedicato alle novità moto 2004/2005. A dominare la scena saranno certamente la Mv Agusta “Brutale”, Husqvarna 650 che ha vinto il Mondiale Supermotard con Seel e le ultime produzioni Cagiva presentate poco fa al salone internazionale di Monaco di Baviera. |
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IMPRIMATUR MOSTRA MERCATO INTERNAZIONALE DELL’INCISIONE E DEL DISEGNO DAL XV AL XX SECOLO |
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Milano, 19 ottobre 2004 – Ha avuto luogo dal 15 al 17 ottobre 2004 Imprimatur, il primo evento milanese specificamente dedicato all’incisione e rivolto a tutti coloro che per lavoro o per passione si interessano di questa forma d’arte; e sarà il Chiostro del Palazzo delle Stelline la sede prescelta per ospitarlo. Colmando il vuoto riscontrato nel panorama fieristico di Milano, Imprimatur si presenta come un esclusivo appuntamento professionale, che coinvolge solo le più accreditate Gallerie d’Arte nazionali e internazionali operanti sul mercato dell’incisione antica e moderna; e garante della qualità e serietà dell’iniziativa sarà il Comitato Esperti presieduto dal Professor Paolo Bellini – Docente di Storia dell’Incisione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e critico di riferimento per questa espressione artistica. Evento unico e dedicato, Imprimatur si propone non solo di essere uno speciale momento di incontro e di mercato tra collezionisti, galleristi, critici e appassionati, ma altresì di valorizzare e promuovere questa particolare forma di espressione artistica con l’obiettivo di avvicinare anche un pubblico meno specializzato. Per questo quindi, durante i tre giorni della manifestazione, si avrà il contemporaneo svolgimento di seminari e mostre collegate, appuntamenti che si terranno in sede mostra presso il Palazzo delle Stelline. Più in particolare, verranno organizzate una mostra tematica sui grandi nomi da collezione dell’incisione moderna e una mostra monografica dedicata ad Armando Donna; accanto ad esse è previsto lo svolgimento di diversi seminari destinati a interessare un pubblico più esigente come un pubblico di neofiti e volti a sensibilizzare e informare sulla storia dell’incisione, sulle tecniche incisorie, e sul collezionismo in generale. Segreteria Organizzativa di Imprimatur (tel. 02/45485083). |
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IL 19 E 20 OTTOBRE IL CUORE DEL GIAPPONE SI TRASFERISCE NEL CENTRO DI MILANO DAIHATSU AL KANSAI FAIR |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Si inaugura a Milano il Kansai Fair, la prima fiera economico culturale dedicata al Giappone e in particolare alla regione del Kansai. Il Kansai è infatti considerato la culla della civiltà e della cultura giapponese, nonché uno dei centri produttivi e di ricerca più importanti e avanzati dell’intero Sol levante. Ad un evento di questa portata non poteva mancare Daihatsu, casa automobilistica del gruppo Toyota e leader in Giappone nel settore delle city car. Daihatsu partecipa a questa manifestazione per sottolineare il suo costante impegno verso l’ambiente e i suoi continui investimenti nella ricerca rivolti ormai da tempo ad uno sviluppo sostenibile. Proprio quest’anno l’impegno di Daihatsu è stato premiato in Italia dal Ministero delle Attività Produttive che ha eletto la piccola Cuore prima tra le macchine a benzina con minor emissioni di Co2. Presso lo stand Daihatsu sarà possibile vedere da vicino una sezione del nuovo motore Sirion 1.000 e 1300 cc, un avveniristico motore sviluppato con un sistema ibrido di alimentazione che sarà presentato in Giappone il prossimo anno, e un esemplare di Catalizzatore intelligente. Il Kansai Fair si svolgerà il 19 e il 20 ottobre a Milano, sotto il loggiato dei Mercanti e nell’adiacente palazzo dei Giureconsulti. |
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UNA GRANDE MOSTRA FOTOGRAFICA SUL VINO E IL SUO AMBIENTE:11 FOTOGRAFI 1 VINO ALLA TRIENNALE DI MILANO DAL 20 OTTOBRE AL 7 NOVEMBRE 2004 |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Quella che aprirà il 20 ottobre alla Triennale di Milano sarà una mostra particolare e di grande impatto, dedicata al vino, al suo ambiente, alle sue atmosfere, alla sua magia. Centosettantuno immagini di undici dei più celebri fotografi del mondo saranno in mostra - in un allestimento di grande efficacia a cura di Davide Manfredi - e accompagneranno il pubblico a scoprire gli aspetti più nascosti e per così dire “intimi” del vino e del suo mondo. Da Helmut Newton, che per primo fu chiamato da Maurizio Zanella, patron di Ca’ del Bosco, nella tenuta di Erbusco, allo svizzero Georg Gerster, dagli americani Ralph Gibson e William Klein al giapponese Eikoh Hosoe, dall’inglese Don Mccullin all’australiana Alice Springs sino agli italiani Franco Fontana, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna e Flavio Bonetti, un cast “stellare” di grandissimi nomi della fotografia interpreta, ciascuno con il proprio sguardo e il proprio inconfondibile stile, l’ambiente, le persone, i ritmi, il lavoro, gli oggetti, tutto ciò che ruota intorno al vino e alla sua vita. E’ difficile descrivere la poesia di queste immagini, raccolte nel volume omonimo 11 fotografi 1 vino, edito da Skira: stampate in un rigoglioso bianco e nero, caldo e calibrato in ogni più piccola sfumatura, colpiscono dapprima per la bellezza intrinseca di ciascuna, ma poi, se ci si ferma a guardare con più attenzione, suggeriscono atmosfere, immagini, sensazioni, addirittura odori. Nebbia, fumo, raggi di sole, umidità, buio, fatica, risate, buon cibo, insomma tutto un mondo che ci appare familiare e in cui ci fa piacere abbandonarci, come quando si assapora ad occhi chiusi l’aroma di un buon vino. Vino che – come ricorda Fumino Arisaka nel testo di presentazione alle immagini di Ralph Gibson – “ è una sorta di collante fra tutti i popoli d’Europa nonostante essi abbiano storie e tradizioni diverse…Persone che vivono in maniere diverse e parlano lingue differenti possono dividersi una bottiglia di vino e così superare le loro diversità. Vino che riesce a creare quella che i francesi chiamano la convivialité, lo spirito conviviale”. Il vino dunque come linguaggio universale che unisce le persone e che facilita il dialogo, l’incontro, la condivisione umana. Ma dietro al vino, un mondo di persone, un lavoro duro e sempre minacciato dal tempo, un’arte vera e propria, fatta di rigore e creatività, conoscenza e mestiere, per cui ogni singola azione è importante e fondamentale per arrivare al risultato finale. Tutto questo: gli ordinati filari di vigne, gi uomini e le donne della vendemmia, le grandi cantine a volta, le botti, le bottiglie rigorosamente disposte, le etichette, i bicchieri, i cavatappi, gli attrezzi ma anche i cieli e le piogge, gli alberi, le morbide colline e la campagna sterminata, le luci, le atmosfere, il freddo e il calore, escono in modo vivissimo dalle pagine del libro e sfileranno nella mostra della Triennale, accogliendo il visitatore in un viaggio piacevolissimo e denso di emozioni. Impossibile scegliere un fotografo sugli altri: ognuno ha una sua visione del mondo, coglie alcuni particolari, propone una diversa angolazione delle sue immagini, interpreta l’ambiente in cui è stato chiamato a vivere nelle diverse stagioni, nei diversi momenti del giorno. In tutti si sente però un profondo coinvolgimento, un rapporto caldo con queste terre lombarde, una forte empatia con il lavoro di molte persone, la voglia di esprimere al meglio quello che l’occhio ha catturato. La decisione di Maurizio Zanella di pubblicare il libro e della Triennale di esporre queste immagini nasce dunque, oltre che dall’orgoglio legittimo per la propria tenuta e la propria eccellente produzione, dal desiderio di far partecipi molte persone della bellezza e della magia di queste immagini, che colgono pienamente l’essenza del vino. “Noi fortunati che lo beviamo – scrive Serena Sutcliffe nel commento alle immagini di Ferdinando Scianna – non sentiamo il dolore, il freddo, le membra indolenzite, possiamo permetterci il lusso di usare gli occhi per esultare nel suo colore, il naso per immergerci nella fragranza, il palato per tuffarci nell’estensione e nella profondità, nel tessuto e nei gusti. Il fotografo ha tolto il velo, ci ha portato le intemperie e il legno e le muffe che fermentano. Lo ha visto e lo ha incapsulato. Forse in fondo il vino è un’arte, ma con le unghie sporche di terra e le mani piene di tagli. Tanto più interessante il suo sapore. L’esperienza è più ricca. E noi siamo infinitamente più grati per la sua esistenza” La mostra resterà aperta sino al 7 novembre. |
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PROVOCATORIA E RABBIOSA LA MONCA DI MONZA DI TESTORI APPRODA AL PALCOSCENICO DEL TEATRO ELFO DI MILANO |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Debuttato il 15 settembre alla Biennale Teatro e coprodotto da Teatridithalia, dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana e dall'Ente veneziano, questo allestimento porta sulle scene un progetto che Lucilla Morlacchi ha coltivato per più di dieci anni. L'attrice - già interprete del teatro di Testori nell'Arialda diretta da Luchino Visconti (1960) e in seguito nei Promessi sposi alla prova diretti da Andrée Ruth Shammah (1984) - ha fermamente creduto in questo testo, benché, al debutto nel 1967 con la compagnia Brignone-fortunato-fantoni diretta da Visconti, fosse stato accolto da grandi polemiche. In sintonia con lei, il regista Elio De Capitani ha riconosciuto nella Monaca di Monza "un testo magmatico e affascinante, pieno di zone opache e squarci luminosissimi", ed è intervenuto sfrondando il poderoso copione, con scelte drammaturgiche spesso lontane da quelle della prima edizione. Ricollocando il testo nel percorso dell'intera opera di Testori, la regia illumina nodi tematici che si ritrovano anche nelle pièce che seguirono questa contrastata Monaca: l'urlo di rabbia contro la nascita (qui conseguenza di un atto di concepimento non voluto), lo scandalo del peccato, la bestemmia vissuta come una sfida e dialogo con il creatore, la potenza della parola in senso esistenziale, teatrale e metateatrale. La monaca di Monza "impone una certa distanza, ma richiede anche che vi si aderisca con passione, solo così è possibile inseguire e ritrovare l'incandescenza", precisa De Capitani, definendo il proprio approccio registico e l'atteggiamento richiesto agli interpreti. Lucilla Morlacchi, vera "forza trainante dello spettacolo", ha trovato in Marco Baliani un complice violento, ma capace di slaci d'amore tanto insospettati quanto visceralmente veri. Completano la compagnia le attrici dell'Elfo Cristina Crippa e Corinna Agustoni, Andrea Facciocchi, già protagonista del teatro di Testori negli allestimenti di In Exitu e Confiteor, e Anna Coppola e Laura Ferrari, da tempo attive con De Capitani. L'autore ripercorre la vita di Marianna de Leyva (questo è il nome storico della famosa monaca di Monza) facendola riemergere dalla tomba. È lei stessa a richiamare sulla scena a uno a uno gli spettri ormai fetidi e consunti di chi le è vissuto accanto. Tutti sono peccatori, corruttori, corrotti e falsi: i genitori che odiandosi reciprocamente l'hanno messa al mondo non voluta, il padre che l'ha derubata dell'eredità e costretta in convento, il prete laido e sconsacrato che l'ha spinta subdolamente verso Gian Paolo Osio, la madre superiora interessata unicamente al buon nome del convento e l'amante posseduto dalla passione come dalla tentazione del sangue e dell'omicidio. "Mezzanotte è vicina. Monza, il convento, le piante e i gelsomini di Gian Paolo, quelli che dominano e quelli che son dominati, dormono in pace; ma nel buio delle strade si preparano altri intrighi, altri complotti e altri assassinii per ingrandire l'immane monumento che la vita edifica al suo nonsenso e al suo niente. (Š) E per quanto uno parli, alla verità delle viscere non arriva mai. Bisognerebbe nascere di pietra; o non nascere affatto, per esser certi di non mentire. M'hanno allontanata dal mondo, m'hanno cacciata dalla città quando la vita cominciava a sorridermi e ad aprirsi. Sono sola, Dio mio; sola su questa scena vuota, popolata di spettri." Teatro dell'Elfo, dal 19 ottobre al 21 novembre, Tournée 11/13 gennaio, Reggio Emilia - Teatro Ariosto; 14/15 gennaio, Cremona - Teatro Ponchielli; 19 gennaio, Ivrea - Teatro Giacosa; 20/23 gennaio, Monza - Teatro Manzoni; 25/26 gennaio, Parma - Teatro Due; 28 gennaio, Udine - Auditorium Zanon; 29 gennaio, San Vito al Tagliamento - Auditorium Comunale; 14/17 aprile, Bologna - Teatro Duse; 19/24 aprile, Bergamo - Teatro Donizetti; 26 aprile/8 maggio, Roma - Teatro Valle |
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DA MARTEDI’ 26 OTTOBRE, AL TEATRO GRASSI, GIOELE DIX E’ EDIPO.COM
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Milano, 18 ottobre 2004 - Da martedì 26 ottobre, al Teatro Grassi, ore 19.30, Edipo.com, di Gioele Dix e Sergio Fantoni, con la collaborazione di Francesco Brandi, musiche originali di Cesare Picco, scene Nicolas Bovey, regia Sergio Fantoni. In scena,Gioele Dix e Luisa Massidda. Come un moderno cantastorie Gioele Dix legge, rilegge, racconta, trasforma e adatta un testo fondamentale del teatro antico: l’Edipo re di Sofocle. Anselmo, un intellettuale in piena crisi esistenziale per una delusione amorosa, si ritrova in una clinica della salute molto particolare: ai degenti è proibito leggere. Ribelle per natura, decide di trasgredire immediatamente questa regola e di dedicarsi al testo che più lo affascina e ossessiona. Complice l’infermiera Giada, Anselmo trascorre il proprio tempo di cura immerso nella tragedia di Edipo e trova in Giada un’attenta interlocutrice. “Anselmo si impegna nella narrazione senza risparmiarsi – commenta Gioele Dix – entusiasta all’idea di far scoprire alla sua privilegiata spettatrice i mille risvolti di una storia che conosce praticamente a memoria. La descrive, la ambienta, la colora. La arricchisce. Ci inventa sopra. Ci polemizza intorno, ‘recita’ tutti i personaggi della storia, parteggia per alcuni e ne irride altri, mischiando i toni tragici del mito a buffe, a volte esilaranti, parentesi legate alle proprie vicende personali. Giada gli fa progressivamente da spalla, domanda, commenta, insinua, devia, rivelando un proprio mondo interiore perplesso e candidamente ironico. Il gioco è assai divertente per entrambi, sebbene la materia si faccia via via più spessa e dolente”. “In estrema sintesi - prosegue il regista Sergio Fantoni - la storia di Edipo diventa occasione, per lui, e con lui, per noi, per riconsiderare i momenti fondamentali della vita: la nascita, la giovinezza, l’educazione, la fede, il potere, il senso dei molteplici rapporti, i più intimi, con le persone più vicine, e con quelle più lontane; di ripensare le incerte definizioni di bene e male, di pace e guerra. Svelandone le intime contraddizioni, le involontarie, ma non per questo meno colpevoli, incongruenze, i paradossi, i farisaici atteggiamenti, insomma la vera ‘pestilenza’ che infetta il corpo e l’anima dell’individuo del 2000”. Infolink: www.Piccoloteatro.org |
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LA STAGIONE TEATRALE 2004/2005 DEL TEATRO FRANCO PARENTI: PER MILANO, PASSIONI E SFIDE |
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Milano, 18 ottobre 2004 - La Stagione Teatrale 2004-2005 del Teatro Franco Parenti, Per Milano. Passioni e sfide, debutterà a novembre nella nuova sede temporanea di Via Tertulliano angolo Via Cadolini, a pochi minuti dalla storica sede di Via Pier Lombardo, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (autobus: 90, 91, 92, 84, 93; tram: 16; metro: linea 3 – fermata Lodi Tibb). In attesa di riaprire il teatro, la compagnia compirà un viaggio per amore di Milano, in giro per la città continuando a proporre teatro, cultura, laboratori e spettacoli anche per ragazzi e bambini. La nuova stagione teatrale: molti di questi spettacoli sono stati un grande successo delle passate stagioni e proprio per questo sono proposti nuovamente, per dare a tutti la possibilità di vederli o per goderne ancora poiché il Teatro di qualità non stanca mai. Passioni: dalla passionalità dei testi di Alda Merini portati in scena da Licia Maglietta nell’applauditissimo Delirio Amoroso in un’intensa e intelligente interpretazione, a quella assoluta di Medea di Euripide, una grande prova d’attore di Franco Branciaroli; dalla passione per Milano cantata da Adriana Asti in Stramilano a quella comicamente erotica de La bruttina stagionata di Carmen Covito, con la sagace regia di Franca Valeri e la verve di Gabriella Franchini; dalla passione per la danza e quindi della sfida con un genere nuovo che affronta l’étoile Luciana Savignano che nella milonga di Tango di luna “eleva la sensualità del tango a raffinatezza pura”(Marinella Guatterini – Il Sole 24 ore), alla sfida di Thomas Bernhard magistralmente interpretata da Gianrico Tedeschi in Il riformatore del mondo, uno spettacolo giudicato “imperdibile” da tutta la critica; Il cammino proseguirà attraverso la farsa di Eduardo De Filippo Pericolosamente amicizia, “due esilaranti atti unici portati in scena con eleganza e leggerezza da Andrée Ruth Shammah” (Magda Poli – Corriere della Sera), a La festa - prima milanese - di Spiro Scimone definito da Rodolfo Di Giammarco “uno dei più significativi e folgoranti spettacoli della nostra attuale drammaturgia” sino alla coraggiosa ballata di Emanuela Giordano tratta dai diari e dalle lettere di Etty Hillesum in Ascoltami bene: la passione per la vita nella sua forma estrema, abilmente impersonata da Mascia Musy. Infolink: www.teatrofrancoparenti.com |
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LICIA MAGLIETTA SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO FRANCO PARENTI CON TRE TESTI DI FORTE IMPATTO |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Tre testi portati in scena da Licia Maglietta di tre autori molto lontani tra loro ma accomunati dalla medesima passione per la parola e per il medesimo sguardo sulla realtà. Delirio amoroso racconta la travagliata vicenda umana di Alda Merini – da molti ritenuta la più grande poetessa vivente – in uno spettacolo di altissima tensione emotiva e di avvincente resa scenica, nel quale, accanto al dolore del vivere, è comunque palpalbile il senso di una quotidianità benevola. Con Vasta è la prigione Licia Maglietta ci conduce nella storia appassionata, carica di sentimenti contrastanti, di una donna algerina per la quale l’amore diventa un proibito moto di libertà. Le parole della Djebar permettono a questa straordinaria attrice di dar voce ad un nuovo personaggio femminile con la forza e la sensibilità che la caratterizzano. Novità assoluta per la scena è il terzo testo scelto dalla Maglietta. Una volta in Europa di John Berger, poliedrico scrittore inglese, è uno sguardo critico sul nostro mondo contemporaneo. Con una scrittura limpida e altissima Berger ci mostra come i fenomeni politici, economici e sociali del Xx secolo nell’ottica di una sempre più imperante globalizzazione dei valori abbiano portato la nostra società contemporanea a una complessiva perdita d’identità rendendola totalmente smarrita. Dal 3 al 21 novembre. Informazioni e prenotazioni allo 02 59995700 |
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RUGANTINO, LA CELEBRE COMMEDIA MUSICALE DI GARINEI E GIOVANNINI TORNA A MILANO SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO NAZIONALE |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Torna in scena Rugantino, la commedia musicale italiana più popolare e più amata. A quarantadue anni dalla “nascita” ed edizione dopo edizione la storia del “paino” più famoso di Roma mantiene inalterato il suo fascino, la sua comicità, le sue emozioni. Rugantino, scritta da Garinei e Giovannini con la collaborazione di Massimo Franciosa e Pasquale Festa Campanile e musicata dal M° Armando Trovajoli, è uno spettacolo che si può definire “sempreverde” Infatti, rappresentato per la prima volta nel 1963, è stato sempre recepito dagli spettatori come una grande novità. E questo grazie alla validità spettacolare non legata ad una moda o a un gusto: ha una sostanza poetica e uno spessore storico che non possono non fare presa su tutti. Un elemento che garantisce a Rugantino la durata del suo successo è la felicità musicale delle canzoni di Armando Trovajoli che sono da sempre rimaste nell'orecchio della gente come dei classici popolari; basti pensare alla famosa "Roma nun fa la stupida stasera", a “Ciumachella” o “Tirollallero”. Altro elemento di sicuro fascino sono le scene – e i costumi – ideati da un indiscusso maestro: Giulio Coltellacci. Ancora oggi capaci di strappare applausi a scena aperta. Da non trascurare poi le coreografie di Gino Landi, che ricreano perfettamente il sapore delle feste popolari di un tempo. Rugantino è un personaggio indistruttibile nella galleria delle maschere romanesche: arrogante e sentimentale, millantatore e pauroso, spaccatutto e prendibotte. Intorno a Rugantino ruotano altre figure che allo stesso modo impersonano i vari caratteri caratteristici della commedia popolare: Mastro Titta oste e boia, bonario e umano nonostante la sua professione; il bullo Gnecco; l'audace Rosetta; il prepotente Don Nicolò, cha rappresenta l'aristocrazia nera; la semplice e furba Eusebia. Per questa edizione il cast vede nel ruolo del titolo Michele La Ginestra, che già fu Rugantino nell’ultima, fortunatissima, ripresa del 2001 al teatro Sistina. Il pubblico italiano sicuramente lo ricorderà per le sue partecipazioni a trasmissioni e fiction come I Fatti Vostri, Beato tra le donne, Villa Ada, Solletico, Premio Mario Riva o nella commedia musicale I Figli della Lupa accanto a Valeria Morioni. Dell’edizione 2001 troviamo ancora Maurizio Mattioli, un insuperabile Mastro Titta boia dal cuore d’oro. Mattioli è sicuramente uno dei volti noti dello spettacolo italiano. Conosciuto per le sue apparizioni televisive in trasmissioni quali Creme Caramel", "Saluti e baci", "Bucce di banana", "Champagne" e "Rose rosse", "La sai l'ultima" e "Sotto a chi tocca o in fiction come Anni 50 o Villa Ada. Al cinema ha partecipato a film come In barca a vela contromano o il recentissimo Il tramite di Stefano Reali. In teatro con Garinei e Giovannini ha interpretato Un Paio d’ali, Rugantino, I Figli della Lupa. Sempre della passata edizione troviamo Cesare Gelli, l’arcigno Principe Paritelli. Accanto a loro veste i panni della furba ma tenera Eusebia Edy Angelillo, attrice apprezzatissima dal pubblico italiano sia per le sua partecipazioni a musical come Cantando sotto la pioggia, La piccola bottega degli orrori sia per le sue numerose apparizioni nelle fiction televisive delle ultime stagioni quali Un medico in famiglia ecc..Accanto a loro un cast di 10 attori e di 16 tra solisti e soliste. La storia di Rugantino, della sua vita sbruffona e del suo riscatto sul patibolo è nota, eccola quindi seguito brevemente riassunta: Roma 1830. Rugantino, un paino povero, sbruffone , indolente e un po’ vigliacco vive per divertirsi, tra mille scherzi ai danni degli altri e truffe per tirare avanti. E all’inizio della storia, infatti, lo troviamo alla berlina, punito per l’ennesima truffa. Mentre sconta la sua punizione, schernito dagli amici, viene confortato da Rosetta, donna procace e bellissima sposata infelicemente con Gnecco, marito gelosissimo. Rugantino, spavaldamente scommette con i suoi amici che riuscirà a conquistarla in pochi giorni, entro la data della festa dei “Lanternoni”, pena tre chilometri con i piedi nel sacco. Contemporaneamente, Rugantino deve anche interessarsi della sistemazione di Eusebia. Una sua ex amante che è rimasta all’improvviso sprovvista del suo vecchio “protettore”. Trovare un altro uomo per Eusebia, che possa ad ogni evenienza tornare utile anche a lui, per Rugantino è un gioco da ragazzi: Mastro Titta - oste e boia, abbandonato dalla moglie, e rimasto solo con il figlio Bojetto, un ragazzo brutto e petulante innamorato del lavoro del padre - , è la vittima ideale del nuovo raggiro di Rugantino. Presenta Eusebia a Mastro Titta come se fosse la sorella e nasconde a Eusebia il lavoro di Mastro Titta. E in tal modo riesce a far sì che Mastro Titta accetti Eusebia come sua nuova compagna. Rugantino intanto - approfittando della fuga di Gnecco da Roma, perché ricercato per omicidio - continua la sua corte a Rosetta fino a strappargli un appuntamento a Campo Vaccino, dove i due passano una romantica serata e finiscono per innamorarsi. Rugantino, colpito al cuore, nasconde ai suoi amici la conquista preferendo pagare la scommessa. L’ultima sera di carnevale Gnecco, improvvisamente rientrato a Roma, viene ucciso. L’assassinio viene scoperto proprio da Rugantino che decide di autoaccusarsi pur di sembrare - da sbruffone qual’è - un uomo vero agli occhi di Rosetta e della gente che lo ha sempre considerato una nullità. All’arrivo delle guardie Rugantino fugge e si nasconde, aiutato da Eusebia, nella cantina dell’ignaro Mastro Titta. Ma un contrattempo e l’arrivo del Cardinal Vicario lo fanno scoprire. Finito in carcere Rugantino confessa a Mastro Titta di essere innocente ma ancora una volta, all’arrivo di Rosetta che gli giura amore eterno, preferisce riscattare la sua vigliaccheria e affrontare il patibolo. E’ l’alba, e in una Roma tinta di rosso e di azzurro Rugantino va incontro al suo destino. |
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E’ ANCORA ROCKY HORROR SHOW PER LA GIOIA DEI MILANESI AL TEATRO CIAK |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Nel 1973 Richard O’brien creava quello che ormai è un mito, famosissimo in tutto il mondo: il Rocky Horror Show. Tradotto in tutte le lingue, rappresentato ovunque, nel 1976 ne è stata tratta una versione cinematografica che è tuttora in programmazione e detiene il record come la pellicola più proiettata della storia del cinema. Infatti migliaia di fans hanno creato fan club, tornano a vedere lo spettacolo centinaia di volte, partecipando sempre attivamente travestiti come i protagonisti (com’è filosofia del “Rocky Horror Show” e come si può anche vedere nell’omaggio che gli tributa il film “Fame”). Il Rocky è diventato oggetto di studi psicologici e sociologici, libri, tesi di laurea, trattati. Non stiamo parlando di un fenomeno di massa ma di una passione che continua da decenni e coinvolge diverse fasce di pubblico: chi lo ricorda da adolescente e chi invece, adolescente, lo scopre. E così ogni sera il Rocky si trasforma,per l’entusiasmo e la collaborazione del pubblico che rende ogni rappresentazione uno spettacolo sempre nuovo e diverso. La vicenda racconta l’allucinante avventura di una coppia, Brad Majors e Janet Weiss, in visita al loro insegnante di un tempo, il dottor Evrett Scott. Mentre sono in viaggio bucano una gomma ed un violento temporale li costringe a raggiungere, a piedi, un castello nelle vicinanze, Frankestein Place. Una strana creatura, Riff Raff, apre loro la porta; Janet rabbrividisce quando vede gli altri incredibili abitanti della casa farsi loro incontro: Magenta, Columbia e Frank, la Regina originaria della transessuale Transilvania. Frank sta costruendo un uomo, un bel ragazzo biondo che egli chiama Rocky, alla cui nascita invita i suoi disorientati ospiti; quando Eddy, il donatore degli organi per Rocky, cerca di interrompere la cerimonia, Frank lo elimina immediatamente. Durante la notte Frank seduce prima Janet, poi Brad; intanto Rocky scappa e comincia così una concitata ricerca. Riff Raff annuncia l’arrivo del dottor Evrett Scott, che è alla ricerca di suo nipote Eddy. Il dottor Scott lavora per il governo con l’incarico di respingere gli alieni: egli illumina Janet e Brad sulla vera identità di Frank. Questi, però, riesce a neutralizzare il dottore, Janet e Brad, Columbia e Rocky e annuncia uno spettacolo per mezzanotte. Ma Riff Raff e Magenta accusano Frank di avere fallito: vogliono ora tornare sul loro pianeta d’origine; dopo aver ucciso Columbia, Frank e Rocky, fanno ritorno con il castello al pianeta dei transessuali nella galassia di Transilvania. Il dottor Scott, Janet e Brad restano soli, circondati solo dal vento. |
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LUNEDÌ 25 OTTOBRE, AL TEATRO STUDIO, PER IL CICLO “LE ROTTE DELLA CONOSCENZA”, MASSIMO CACCIARI SUL TEMA “IL LABIRINTO DELLA TRADUZIONE” |
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Milano, 18 ottobre 2004 - Nell’ambito del “Festival del Mediterraneo”, lunedì 25 ottobre, al Teatro Studio, alle ore 17, per il ciclo di incontri “Le rotte della conoscenza” curato da Giulio Giorello, il filosofo Massimo Cacciari interviene sul tema “Il labirinto della traduzione”. La traduzione, luogo concreto del “travaso” dei linguaggi ed esemplificazione della comunicazione tra le culture, fa affiorare, nella labirintica struttura che può tracciare la scelta di un traducente, ambivalenze e contraddizioni. Ambivalenze e “tradimenti” del significato sovente necessari, ma a volte all’origine di incomprensioni e conflitti, non solo di ambito filologico. Questi alcuni dei temi a cui – tra l’altro – più volte il filosofo ha contrapposto i due concetti di Mediterraneo ed Europa quali elementi chiave del dibattito intellettuale contemporaneo. L’incontro è ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Infolink: www.Piccoloteatro.org |
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AL PICCOLO TEATRO – TEATRO STUDIO APERTURA DELLA SETTIMA EDIZIONE DI ORCHESTRA SENZA CONFINI IL 25 OTTOBRE |
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Milano, 18 ottobre 2004 - L’apertura della settima edizione di Orchestra Senza Confini rientra nel quadro del prestigioso Festival del Mediterraneo organizzato dal Piccolo Teatro. Per questa occasione speciale, la Civica Jazz Band e il Time Percussion dei Civici Corsi di Jazz hanno preparato una produzione originale, di carattere multimediale, che riunisce personalità di rilievo della scena musicale e fotografica. Il titolo riprende quello di un album Ecm registrato dall’Orchestre National Du Jazz francese nel periodo in cui Paolo Damiani era il suo direttore; due brani: Artefact di Brahem e Argentiera dello stesso Damiani sono arrangiamenti di pezzi contenuti in quel disco, ispirato al mondo mediterraneo. A queste composizioni si aggiungeranno nuovi arrangiamenti di brani del violoncellista, figura centrale nella scena del jazz continentale sin dagli anni ’70 e storico collaboratore di artisti quali Giorgio Gaslini, Giancarlo Schiaffini, Gianluigi Trovesi, oltre che tra i fondatori dell’Italian Instabile Orchestra e didatta e organizzatore di rassegne di forte spessore progettuale. Di Damiani verrà presentato un nuovo arrangiamento del celebre Rumori mediterranei, nell’arrangiamento di Enrico Intra. Il Time Percussion del batterista Tony Arco svilupperà invece due composizioni per sole percussioni basate su ritmi dell’area sud mediterranea, mentre ospite speciale del progetto sarà Wissam Joubran, specialista dell’oud, il liuto arabo. Nato a Nazareth nel 1983, diventato presto un idolo dei giovani palestinesi, Wissam è il primo studente arabo ammesso alla prestigiosa scuola di liuteria Antonio Stradivari di Cremona. Con il fratello Samir tiene concerti in tutto il mondo, nei quali emerge la sua conoscenza della tradizione musicale palestinese, araba, bizantina e del flamenco. La musica sarà arricchita ed integrata dalle immagini proposte da Roberto Masotti, uno dei grandi fotografi di spettacolo del nostro tempo, che nella sua lunga carriera ha ideato diversi progetti multimediali, tra cui spiccano le collaborazioni con Pier’alli e Bussotti al Teatro alla Scala, con Francesco Hoch per la Tsi di Lugano, con Roberto Cacciapaglia, per Vignola Jazz, quelle per Milanesiana e per il programma Charme Mediterraneen dell’Onj, di cui il progetto per il Piccolo è una nuova versione. Pensato come percorso visuale basato su singoli frammenti visivi, sequenze fotografiche e video, è un viaggio per immagini parallelo alla musica, talvolta indipendente, altre fortemente intersecato con essa. Sebbene le immagini in proiezione si snoderanno secondo linee pre-tracciate, la proiezione verrà modulata sull’esecuzione musicale, respirerà con essa e sarà parte integrante dello spettacolo. Un lavoro che è soprattutto un omaggio al grande fotografo-artista Luigi Ghirri ed alla sua fondamentale opera Atlante, del 1973. Altre immagini, oltre a quelle di Masotti, saranno quelle estrapolate da Mediterraneo e Isolario Mediterraneo di Mimmo Jodice ed una, una sola, sarà di Paul Nadar: un ritratto di mare di sconcertante intensità. Charmediterraneen è un vero progetto multimediale, che nella sua complessa articolazione si configura come un omaggio al mediterraneo e ai suoi particolari umori. Per informazioni: 02-72333222 |
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STOP IN COLLABORAZIONE CON ROMAPOESIA/FESTIVAL DELLA PAROLA PRESENTA ”VISIONI E PAROLE” |
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Roma 18 ottobre 2004 - In occasione dell'ottava edizione di Romapoesia - festival della parola, Stop ospita Rosetta Messori che in una tre giorni di incontri, presenterà circa 70 lavori fotografici sul mediterraneo e medio oriente, realizzati tra il 1996 ed il 2003. Una visione delle sue opere poetiche che traggono spunto da Paesi dalla cultura antica, dove permangono più forti tracce della presenza faraonica, assira, babilonese, fenicia e araba. Dopo una lunga serie di personali sia in italia che all'estero in sedi come la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, il Ministero degli Esteri e l'Auditorium Parco della musica di Roma, la Bilioteca di Alexandria, l'Istituto Italiano di Cultura del Cairo, Rosetta Messori propone la serie completa del suo lavoro su carta, in una esposizione informale, che vuole essere un pretesto al dialogo sull'arte fotografica e un' occasione di scambio con poeti, artisti e giornalisti nell'ambito del Festival di Romapoesia. "Il festival Romapoesia, .Rappresenta per Roma un'occasione privilegiata d'incontro con l'arte e la poesia. Il Festival della parola ha il merito di intrecciare l'espressione poetica con i linguaggi 'altri' e dare voce alle avanguardie e alle nuove tendenze artistiche internazionali." Gianni Borgna, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma Programma Lunedì 18 ottobre dalle 18 alle 20 " realtà ed immaginazione" Intervento del poeta Vito Riviello, attivo esponente del movimento "neo-meridionalistico" nel mezzogiorno d'Italia. E' Uno dei più importanti esponenti della poesia giocosa italiana. Si occupa inoltre d'arte contemporanea. "arte, impegno politico e sociale? " Intervento degli artisti iracheni Ali Assaf e Jaber, entrambi vivono e lavorano in Italia da molti anni. Martedì 19 ottobre dalle 18 alle 20 "cercare il senso nel suo contrario..." letture e commenti. Intervento della poetessa Anilda Ibrahimi, nata a Vallona, ha pubblicato una serie di raccolte di poesie nel suo Paese. In Italia, dove vive e lavora dal 1997 è coautrice della collana: " Cittadini della Poesia". Sarà presente inoltre il giornalista e scrittore algerino Amara, corrispondente Adnkronos "scatti del cuore" suggestioni coreografiche di Enrica Palmieri Coreografa dal 1984, insegna all'Accademia Nazionale di Danza di Roma, da vari anni è impegnata in un lavoro di ricerca sul corpo, sulle qualità tattili dello spazio e dell'energia, sul tempo come motore dell'energia. Mercoledì 20 ottobre dalle 18 alle 20 " c'è dell'altro...L'arte dell'umanità nascente" Incontro con Marco Guzzi, poeta e saggista, ha sempre affiancato alla ricerca poetica e filosofica un'intensa attività di comunicazione culturale attraverso seminari e conferenze, e trasmissioni tellevisive quali: Dentro la sera, 3131, e Sognando il giorno. Dal 1985 al 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma. E' autore di numerosi libri. Infolink: www.Stopart.it |
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ARIE D’OPERA AL CONSIGLIO REGIONALE DELL’UMBRIA |
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Perugia, 18 ottobre 2004 – È stato lo stesso Presidente del Consiglio Regionale Mauro Tippolotti a volerlo. Dal Presidente dell’Assemblea regionale è giunto infatti un significativo invito al Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto per portare l’opera a Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio. Giovedì 14 ottobre presso la Sala Brugnoli, la più prestigiosa della sede del Consiglio Regionale, i giovani artisti vincitori del Concorso Comunità Europea per cantanti lirici organizzato dal Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, hanno presentato infatti una serie d’arie tratte dal repertorio operistico italiano ed europeo. L’importante iniziativa culturale è inequivocabile testimonianza dello strettissimo legame che da tempo unisce l’Amministrazione umbra alla musica lirica e, in modo particolare, all’associazione spoletina. Il concerto è infatti l’ennesima conferma del primato tributato dalle Istituzioni umbre al Teatro Sperimentale di Spoleto come polo produttivo regionale in questo campo. Non a caso l’evento giunge a coronamento della trionfale stagione lirica umbra che ha esaurito ogni poltrona disponibile nei teatri di Perugia, Città di Castello, Terni, Assisi e Todi, dando la possibilità ad oltre 5000 spettatori di assistere ad un lussuoso allestimento di Traviata. Con la medesima tournèe lo Sperimentale si è infatti guadagnato, oltre ai tradizionali amanti del melodramma, anche un’importante fetta di nuovo pubblico, tra cui turisti italiani e stranieri, giovani e studenti delle scuole della regione di ogni ordine e grado. Protagonisti del concerto per il massimo consesso regionale saranno Francesco Marsiglia con È la solita storia del pastore dall’Arlesiana di Francesco Cilea e De’ miei bollenti spiriti da Traviata; Grazia Doronzio con Adieu notre petite table da Manon di Massenet e Son pochi fior da L’amico Fritz di Mascagni; Luisa Ciciriello canterà Depuis le jour da Louise di Charpentier e Signore, ascolta dalla pucciniana Turandot mentre Nicolò Ayroldi affronterà da Falstaff, È sogno?o realtà… e da Lucia di Lammermoor, Cruda, funesta smania. Il programma messo a punto dallo Sperimentale prevede inoltre O soave fanciulla dalla Bohème, duetto con Francesco Marsiglia e Grazia Doronzio, e Una parola Adina dall’Elisir d’amore in cui il tenore canterà con Luisa Ciciriello. Chiude l’evento culturale Dunque è proprio finita … Addio dolce svegliare, un quartetto dalla pucciniana Bohème in cui si esibiranno tutti gli artisti. Al pianoforte il maestro Andrea Certa. |
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