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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2004
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CONGRATULAZIONI DEL PRESIDENTE PRODI AL PRESIDENTE BUSH  
 
Bruxelles, 4 novembre 2004 - Mi complimento vivamente con il presidente Bush per la sua riconferma in elezioni nè facili nè scontate. Ha governato il Paese nel momento più drammatico della sua storia facendo fronte al drammatico attacco del terrorismo, gli auguro ed auguro al mondo intero che il suo secondo mandato veda quella stabilizzazione politica e quella garanzia di sicurezza collettiva nella pace per la quale siamo tutti impegnati al massimo delle nostre forze. L'europa continuerà a lavorare per rafforzare i suoi legami di amicizia e cooperazione con gli Stati Uniti; legami, mai messi in discussione, che sono alla base del mantenimento della pace nel mondo in un contesto di principi e valori multilateralmente condivisi  
   
   
IL GRUPPO PPE 'RIVISITA' L'AGENDA DI LISBONA  
 
 Bruxelles, 4 novembre 2004 - Il Ppe (Partito Popolare Europeo) del Parlamento europeo ha reso pubblica una proposta che sollecita un ripensamento immediato dell'agenda di Lisbona, alla luce del limitato impatto che la strategia dell'Ue per la competitività ha avuto sulla crescita nei suoi primi quattro anni. Gli europarlamentari del gruppo dei democratici cristiani e democratici europei sottolineano che nel 2000, quando era stata definita la strategia di Lisbona, le previsioni economiche europee indicavano un periodo di forte crescita. Di conseguenza, considerata soprattutto la crescita inferiore al previsto di questi ultimi anni, ritengono che la strategia non aveva sufficientemente enfatizzato la creazione di crescita. 'Adesso, quattro anni dopo, gli obiettivi di Lisbona sembrano praticamente fuori portata. Anche se sviluppo e competitività di alcuni Stati membri sono sostanzialmente migliorati, l'Europa [nel suo assieme] soffre per la mancanza di crescita, competitività e dinamismo economico', afferma la proposta. Per quanto riguarda le cause dell'attuale scadente risultato della strategia di Lisbona, il Ppe indica un certo numero di evidenti difetti. L'ue e gli Stati membri non sono riusciti a incoraggiare i cittadini a trasformarsi in imprenditori o a creare un contesto imprenditoriale, affermano. Il Ppe sostiene inoltre che mentre ricerca e innovazione vengono a giusto titolo riconosciute come elementi chiave della competitività europea, lEuropa non ha ancora compreso appieno che i finanziamenti alla R&s (Ricerca e sviluppo) danno impulso alle invenzioni e non all'innovazione, che è la vera forza trainante della crescita. Altri difetti sottolineati nella proposta includono l'incapacità dell'Ue di riformare il mercato unico in aree quali il brevetto comunitario e il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali. Gli Stati membri vengono inoltre criticati per l'incapacità di sostenere il finanziamento e la commercializzazione della ricerca, o di riformare l'istruzione e la formazione professionale, in linea con l'obiettivo europeo di dar vita a una economia basata sulla conoscenza. Dopo aver puntato il dito sui limiti dell'agenda di Lisbona nella sua forma attuale, il Ppe propone una serie di oltre 20 riforme intese a permettere un 'nuovo avvio' del processo. Al primo posto, l'invito a ribadire e riequilibrare la strategia globale, con una particolare attenzione ai suoi elementi fondamentali (competitività, occupazione, partenariato sociale). '[Le] poliedriche ambizioni della strategia di Lisbona devono essere ridotte e focalizzate sugli obiettivi principali', afferma il partito, che sollecita i governi e le istituzioni europee a mettere a punto piani annuali di lavoro. Ai primi posti della lista di riforme, si trova anche un appello a dare un nuovo nome alla strategia di Lisbona. Il Ppe suggerisce di chiamare la rinvigorita strategia 'Agenda per la crescita, la prosperità e l'occupazione', aggiungendo che 'il cambiamento non deve essere puramente cosmetico, ma includere il necessario consolidamento delle strategie e degli strumenti politici'. Ritenendo che sia necessario un maggiore impegno degli Stati membri sugli obiettivi dell'agenda, il Ppe chiede al Consiglio e alla Commissione di esaminare gli obiettivi specifici di ogni paese per meglio enfatizzarne le responsabilità nell'ambito della strategia di Lisbona. Altri suggerimenti riguardano la necessità di ridurre la burocrazia, di riformare il sistema fiscale delle società per aumentare la capacità delle piccole aziende di creare occupazione, di arrivare a un accordo sul brevetto comunitario e sul riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali, di migliorare le condizioni quadro per le spese pubbliche e private nella R&s. A livello istituzionale, il Ppe chiede infine ai governi europei di garantire il coinvolgimento permanente nel Consiglio Competitività di ministeri nazionali importanti, e sollecita il Parlamento europeo a creare un comitato parlamentare temporaneo sull'agenda di Lisbona per ricordarne l'importanza all'Ue.  
   
   
IL MINISTRO OLANDESE CHIEDE CHE NEL 7PQ VENGA INCLUSA ANCHE L'ARCHIVIAZIONE DEI DATI SULLE RICERCHE  
 
Bruxelles, 4 novembre 2004 - Maria van der Hoeven, ministro olandese per l'Istruzione, la cultura e la scienza, ha chiesto nuovi sforzi per garantire l'archiviazione digitale della ricerca scientifica che, ha dichiarato, per adesso fa pensare alle sabbie mobili, e ha suggerito di dare al problema più importanza a livello europeo e di introdurlo come priorità del Settimo programma quadro (7Pq) per la ricerca. Van der Hoeven stava parlando il 1° novembre all'Aia, in una conferenza sull'accesso a lungo termine alle pubblicazioni scientifiche archiviate elettronicamente. Il più elevato numero di pubblicazioni scientifiche e la crescita della società dell'informazione fanno sì che sia oggi più che mai difficile districarsi nella marea di conoscenza scientifica registrata, ha detto il ministro. E poiché la società dell'informazione è in continua evoluzione, non possiamo essere sicuri che tutta questa informazione sarà ancora accessibile in futuro, ha aggiunto. 'Non è un'esagerazione affermare che la situazione attuale dell'archiviazione digitale delle pubblicazioni scientifiche fa pensare alle sabbie mobili', ha detto van der Hoeven. 'I risultati delle ricerche sono ben lungi dall'essere archiviati in sistemi d'informazione a prova di futuro. Le basi della nostra conoscenza scientifica rischiano di finire nella soffitta digitale'. La soluzione, sostiene van der Hoeven, è una più stretta collaborazione, a livello di operatori (scienziati, editori, settore della tecnologia dell'informazione, biblioteche) e a livello internazionale. I Paesi Bassi hanno già cominciato ad occuparsi del problema sviluppando un deposito elettronico, un'iniziativa sponsorizzata dalla Biblioteca nazionale olandese, in collaborazione con l'Ibm. Si tratta di un sistema di archiviazione e recupero che si adatta automaticamente ai nuovi sviluppi tecnologici e si aggiorna ogni volta che vengono sostituiti i programmi computerizzati, l'hardware o il software. La biblioteca ha già firmato accordi con cinque editori internazionali, e molti altri hanno manifestato il loro interesse. La Biblioteca nazionale sta 'compiendo un importante passo strategico a tutto vantaggio del sistema di ricerca internazionale', ha detto van der Hoeven. Ma questo passo, da solo, non è sufficiente, sottolinea il ministro. 'Il deposito elettronico deve essere parte integrante di una infrastruttura di ricerca europea', in modo da garantire la conservazione a lungo termine del patrimonio scientifico europeo, ha aggiunto. Per tale motivo van der Hoeven si sta impegnando a portare il tema ai primi posti dell'agenda europea della Commissione, del Parlamento europeo e del 7Pq. 'Penso che sarebbe una buona cosa se, sulla strada del Settimo programma quadro, trovassimo un posto non solo per concetti ben conosciuti, come 'spazio' e 'sicurezza', ma anche per la 'Memoria di domani', un ricordo non solo del nostro patrimonio culturale ma anche del nostro patrimonio scientifico', ha concluso van der Hoeven.  
   
   
L'EURAB DELUSA PER L'ASSENZA DI PROGRESSI NEL CAMPO DELLE SCIENZE SOCIALI E LETTERARIE  
 
Bruxelles, 4 novembre 2004 - L'eurab (European Research Advisory Board, il Comitato consultivo europeo per la Ricerca) ha fatto seguire alle sue raccomandazioni di gennaio 2004 sulle scienze sociali e letterarie nel Ser (Spazio europeo della ricerca) un rapporto sullo stato di avanzamento che mostra come ben pochi dei suoi suggerimenti siano stati presi in considerazione. Le raccomandazioni originali erano destinate soprattutto alla Commissione e ai suoi lavori di preparazione del Settimo programma quadro (7Pq), ma concernevano anche l'attuale programma quadro e avrebbero potuto avere un impatto sui rimanenti bandi di gara da lanciare nell'ambito del 6Pq. Nel suo ultimo documento, l'Eurab sostiene che, anche se non sono state escluse dal lavoro preparatorio dei rimanenti bandi di gara o del 6Pq, le scienze sociali e letterarie non hanno però ricevuto una particolare attenzione. 'Visto il loro ruolo (potenzialmente) importante e la loro relativa scarsa presenza (se confrontata a quella delle scienze naturali, mediche e meccaniche), la cosa è particolarmente spiacevole', dichiara l'Eurab. L'eurab ha anche la sensazione che le scienze sociali e letterarie siano state ignorate nel rapporto Marimon sull'efficacia dei nuovi strumenti nell'ambito del 6Pq, nelle recenti riunioni del Consiglio Competitività, e nell'agenda e priorità della presidenza olandese. In un suo recente rapporto, l'Esfri (European Strategy Forum for Research infrastructures) ha preso nota di alcune raccomandazioni dell'Eurab, ma il comitato direttivo pensa che abbia comunque trascurato le discipline letterarie e i loro bisogni specifici. 'Oggi più che mai l'attenzione sembra concentrarsi esclusivamente sulle scienze naturali, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione', sostiene il documento dell'Eurab, secondo cui ciò potrebbe essere dovuto agli sforzi continui per soddisfare gli obiettivi di Lisbona e Barcellona di rendere l'Europa la regione del mondo più competitiva, e al desiderio di portare le spese per la ricerca al 3% del Pil. 'Crescita economica e maggiore competitività non sono fini a se stesse, e non sempre - o non automaticamente - portano a più e più interessanti lavori per i cittadini, migliore qualità della vita, coesione sociale e stabilità in una Unione europea allargata', afferma l'Eurab. '[Il] ruolo cruciale delle scienze sociali e letterarie nel risolvere problemi fondamentali per il futuro sviluppo dell'Europa, non viene ancora riconosciuto [...]. [Molti] problemi (ad esempio la legittimità delle istituzioni europee, il terrorismo, il patrimonio culturale europeo) che l'Europa sta attualmente fronteggiando avrebbero dovuto essere affrontati ricorrendo alle scienze sociali e letterarie', continua il documento. L'eurab suggerisce che le iniziative adottate dalla Commissione avrebbero un maggiore impatto e sarebbero in generale più efficaci se venisse assicurato un miglior coordinamento tra i membri dei gruppi di lavoro o consultivi. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/eurab/index_en.html  
   
   
CONFERENZA SUL RUOLO DELLE TIC NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELL'ESTONIA  
 
Bruxelles, 4 novembre 2004 - Il 26 novembre si svolgerà a Tallin una conferenza internazionale su 'Opportunità commerciali e sviluppo economico nell'Estonia 2010+: il ruolo delle Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni)'. La conferenza, organizzata sotto gli auspici del progetto eVikings Ii, finanziato dalla direzione generale della Commissione europea Società dell'informazione, studierà in che modo le piccole economie possono dare impulso all'imprenditorialità basata sulla conoscenza e la competitività internazionale. Tra i temi trattati: perché i governi dovrebbero perseguire una politica dell'innovazione? quali fattori devono essere presi in considerazione da una piccola economia che intenda creare e applicare una politica dell'innovazione? qual ruolo per gl'imprenditori nella nascita di un'economia basata sulla conoscenza? quanto pesano sulla competitività di un paese settori basati sulla conoscenza, come le Tic? quali esperienze hanno tratto le altre piccole economie dalla creazione di un contesto economico innovativo? Infolink: http://www.Irc.ee/evikings2/  
   
   
REPERTORIO DEI PROCESSI DI CONSULENZA SCIENTIFICA E GOVERNANCE DEI RISCHI NELL'UE ALLARGATA  
 
 Bruxelles, 4 novembre 2004 - La direzione generale Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare offerte per un repertorio dei processi di consulenza scientifica e governance dei rischi nell'Ue allargata. Gli obiettivi del contratto sono: produrre (completando un set di dati esistente) un inventario e una tipologia delle strutture che svolgono un ruolo significativo nel campo della consulenza scientifica nell'Ue 25 e nei paesi associati al programma quadro Rst dell'Ue; produrre un inventario e una tipologia simili degli elementi di rischio; analizzare il panorama europeo e formulare raccomandazioni per promuovere l'uso della consulenza scientifica, per migliorare la qualità delle procedure di consulenza scientifica e la qualità della governance dei rischi nell'Ue. Il bilancio totale previsto per il contratto varia tra i 480.000 e i 520.000 euro.
Per informazioni : Commissione europea, Direzione generale Ricerca, Direzione C, Unità 2, Fao: Isidoros Karatzas, B-1049 Bruxelles, Tel +32-2-295 0027, Fax +32-2-298 4686 , E-mail: Isidoros.karatzas@cec.eu.int  
Per il testo completo dell'invito: http://ted.Publications.eu.int/official/exec?dataflow=call_one_detail.dfl&template=ted/result_one_detail.xsl&tablename=ted_en&query=nd:"182481%202004"&lang=en&statlang=en
 
   
   
FINANZIARIA: STANCA, “VOGLIAMO FAR CRESCERE IMPRESE INNOVATIVE NEL SUD” IL DENARO COSTERÀ MENO ALLE IMPRESE E AUMENTERÀ LA PLATEA DI INVESTIMENTO PER IL VENTURE CAPITAL  
 
Roma, 4 novembre 2004 - “Vogliamo far crescere le imprese altamente innovative nel Sud sostenendo gli investimenti in capitale di rischio e creando le condizioni per far diventare il nostro Mezzogiorno un'area in grado di attrarre capitali dall'estero”. Così Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha commentato con soddisfazione l'approvazione in Commissione Bilancio alla Camera del secondo emendamento del Governo alla Legge Finanziaria 2005, che reca misure per le imprese meridionali. Il Ministro ha poi spiegato che “si tratta del primo passo per dare attuazione alla delibera del Cipe del 29 settembre scorso che, stanziando 100 milioni di euro, dispone la partecipazione dello Stato al capitale di rischio, attraverso società di gestione del risparmio (Sgr), in imprese del Sud che esprimano elevata capacità di innovazione attraverso le tecnologie digitali (come quelle per l'informazione e comunicazione-Ict, domotica, biomedicale, avionica, nanotecnologiche, etc) affinché dispongano di risorse necessarie a sviluppare programmi che consentano loro di crescere sul mercato”. Queste misure, da un lato consentono alle imprese di attingere a capitali di rischio a condizioni più vantaggiose e, dall'altro, favoriscono investimenti di venture capitalist anche stranieri. Stanca ha poi ricordato che “è la prima volta che un Governo ha realizzato una politica specifica per lo sviluppo dell'innovazione digitale nel Mezzogiorno, con ben 661 milioni di euro sinora assegnati dal Cipe, a cui si aggiungo i fondi regionali. Si tratta”, ha concluso il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, “di una politica che non si limita al superamento del divario digitale, ma intende diffondere l'Ict come risorsa strategica per un nuovo modello di sviluppo del nostro Mezzogiorno, favorendo la formazione di nuova occupazione qualificata e nuove professionalità ad alto contenuto innovativo”.  
   
   
CASINI, MONTEZEMOLO, FINI E MEZZO GOVERNO A BOLOGNA PER LA CONVENTION MONDIALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO ALL’ESTERO  
 
Bologna, 4 novembre 2004 - Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero dal 6 al 10 novembre a Bologna, protagonisti, tra gli altri, il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e quello di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini con i ministri Gianni Alemanno (Agricoltura), Mirko Tremaglia (Italiani nel Mondo) e Antonio Marzano (Attività Produttive), i viceministri Mario Baldassarri (Economia) e Adolfo Urso (Attività produttive), i sottosegretari Mario Baccini (Affari esteri) e Pasquale Viespoli e Maurizio Sacconi (sottosegretari al Lavoro e Politiche Sociali). Tema della Convention: “Qualità, Competitività e Made in Italy”. Obiettivo: analizzare capacità imprenditoriali, capitale umano e infrastrutture promozionali e finanziarie su cui puntare per ridare slancio alle esportazioni. All’evento, organizzato dalla Camera di Commercio di Bologna in collaborazione con Assocamerestero, partecipano anche una folta rappresentanza di amministratori locali. Tra gli altri, il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, il sindaco Sergio Cofferati, il rettore Pier Ugo Calzolai, oltre a numerose personalità della cultura, finanza, impresa. Per il mondo camerale interverranno, tra gli altri, Gian Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Bologna, Edoardo Pollastri, presidente vicario di Assocamerestero, e Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere. Sabato 6 novembre, i presidenti della Camera di Commercio di Bologna e di Assocamerestero presenteranno alla stampa programma e obiettivi della Convention (ore 12,00, Sala di Consiglio, Palazzo della Mercanzia, Piazza della Mercanzia n. 4, Bologna).  
   
   
SOTTOSCRITTO ACCORDO DI COLLABORAZIONE FRA LA CONSOB E L'AUTORITÀ DI SINGAPORE  
 
Milano, 4 novembre 2004 - Un accordo di cooperazione per lo scambio di informazioni fra la Consob e la Monetary Authority di Singapore è stato firmato la scorsa settimana a Montreal, in occasione della riunione del Comitato tecnico della Iosco (International Organization of Securities Commissions). L'accordo è stato sottoscritto per la Consob dal presidente, Lamberto Cardia, e per l'autorità di Singapore dal Direttore Esecutivo, Koh Yong Guan. Tra le finalità dell'accordo, che definisce forme e modalità della collaborazione tra le due autorità di controllo, vi è la determinazione di procedure di reciproca assistenza nello svolgimento delle funzioni istituzionali. L'ambito di applicabilità dell'intesa include, tra l'altro, lo scambio di informazioni e l'assistenza nelle indagini per l'accertamento di violazioni delle normative in vigore nei due Paesi. Salgono così a 32 gli accordi bilaterali di cooperazione conclusi dalla Consob. A questi si aggiungono agli accordi multilaterali conclusi in ambito Cesr e Iosco  
   
   
TELECOM ITALIA MEDIA: PIENO SUCCESSO DELL'AUMENTO DI CAPITALE AL TERMINE DEL PERIODO D'OFFERTA SOTTOSCRITTO IL 97,3% DELLE AZIONI ORDINARIE E L’88,5% DELLE AZIONI DI RISPARMIO ESTREMAMENTE POSITIVA LA REAZIONE DEL MERCATO  
 
Milano, 4 novembre 2004 - Si è concluso con pieno successo l’aumento di capitale di Telecom Italia Media. Al termine del periodo d’offerta (11 ottobre 2004 – 29 ottobre 2004 compresi), sono state sottoscritte: n. 549.262.186 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo di circa 115,3 milioni di euro, pari al 97,3% del totale delle azioni ordinarie offerte; n. 8.372.925 azioni di risparmio, per un controvalore complessivo di circa 1,4 milioni di euro, pari all’88,5% del totale delle azioni di risparmio offerte. Si evidenzia in particolare la risposta estremamente positiva da parte del mercato. L’aumento di capitale, infatti, oltre alla quota di competenza dell’azionista di controllo Telecom Italia, integralmente sottoscritta, è stato pressoché totalmente sottoscritto anche dagli altri azionisti della società. Al termine del periodo d’offerta risultano invece non sottoscritte: n. 15.071.771 azioni ordinarie (2,7% dell’offerta di azioni ordinarie) corrispondenti a n. 82.209.660 diritti di opzione, per un controvalore complessivo di circa 3,2 milioni di euro; n. 1.089.737 azioni di risparmio (11,5% dell’offerta di azioni di risparmio) corrispondenti a n. 5.944.020 diritti di opzione, per un controvalore complessivo di circa 0,2 milioni di euro. Tali diritti saranno offerti sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana per conto di Telecom Italia Media, a cura di Banca Akros, nelle riunioni dell’8, 9, 10, 11 e 12 Novembre 2004. Si ricorda che non è stato costituito alcun consorzio di collocamento e/o di garanzia e che, al fine del buon esito dell’operazione, Telecom Italia Spa si è impegnata a sottoscrivere tutte le azioni che risulteranno non sottoscritte successivamente all’esercizio delle opzioni oggetto dell’offerta in Borsa.  
   
   
SOTTOSCRITTO L’84,84% DELL’AUMENTO DI CAPITALE DI RICHARD-GINORI L’ 8 NOVEMBRE INIZIA L’OFFERTA IN BORSA DEI DIRITTI NON ESERCITATI  
 
Sesto Fiorentino, 4 novembre 2004 - Il 29 ottobre 2004 è terminato il periodo di offerta in opzione ai soci di n. 9.080.000 azioni ordinarie, relative all’operazione di aumento di capitale sociale, deliberata dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti in data 15 settembre 2004. Sono stati esercitati n. 77.032.769 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 7.703.276 azioni ordinarie, pari all’ 84,84% del totale delle azioni offerte. Risultano pertanto non esercitati n. 13.767.231 diritti di opzione validi per sottoscrivere complessive n. 1.376.724 azioni ordinarie che verranno offerti in Borsa per conto di Richard-ginori 1735 S.p.a., a cura della Banca Nazionale del Lavoro, nelle sedute del 8, 9, 10, 11 e 12 novembre 2004. Le modalità operative dell’offerta dei diritti d’opzione non esercitati verranno comunicate con apposito avviso sul quotidiano Il Giornale di giovedì 4 novembre 2004. Il Prospetto Informativo relativo all’operazione di aumento di capitale sociale è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta presso la sede sociale di Richard-ginori 1735 S.p.a. E Borsa Italiana S.p.a.. Il Prospetto Informativo è inoltre disponibile sul sito internet della società www.Richardginori1735.com  Si ricorda che, in forza dei patti parasociali, stipulati in data 16 luglio 2004, Retma Holding B.v. (controllante di Richard-ginori 1735 S.p.a.) ha ceduto a Starfin tutti i propri diritti di opzione (n. 69.644.101) derivanti dal summenzionato aumento di capitale ed inoltre Starfin si è impegnata a sottoscrivere tutte le azioni derivanti dai diritti di opzione che rimarranno inoptati.  
   
   
NASCE ACE EUROPEAN GROUP LIMITED LA NUOVA REALTÀ CHE AVRÀ SEDE A LONDRA ACCORPA DUE STRUTTURE ACE OPERATIVE IN TUTTA EUROPA  
 
 Milano, 4 novembre 2004 - Le attività assicurative sino ad oggi esercitate da Ace Ina Uk e Ace Insurance S.a.-n.v., le due società del gruppo assicurativo americano Ace in Europa, a partire dal 1° gennaio 2005 saranno ricondotte a una nuova e unica entità legale denominata Ace European Group Limited, società di diritto britannico. La nuova compagnia è in attesa di conferma da parte di Standard & Poor’s di un rating A+, analogo a quello delle due società originarie. “L’europa per Ace è da tempo un’unica area di business, un unico mercato. La trasformazione in corso è un passaggio naturale che ci consente di allineare la struttura societaria alle nostre nuove strategie pur riconfermando l’attuale compagine manageriale e operativa.” afferma Jeff Moghrabi, rappresentante legale e managing director di Ace in Italia. Ace European Group Limited avrà sede a Londra, città che da tempo è al centro delle attività europee del Gruppo e dove si concentra tutta la capacità finanziaria offerta agli intermediari. A monte di questa scelta vi è la precisa volontà di evidenziare una sola identità a livello europeo in termini geografici, di prodotti e di vision. La nuova struttura consentirà una maggiore coerenza a livello europeo e farà sì che gli impegni presi dovunque in Europa, facciano capo ad una unica società, presente in 17 nazioni con 14 sedi. “Desideriamo anche che i nostri clienti percepiscano con chiarezza che alle spalle vi è un’unica solida entità legale che sarà soggetta alla Fsa, organo di controllo tra i più efficienti al mondo, a tutela degli assicurati .” conclude Jeff Moghrabi.  
   
   
PRIVACY: CONCLUSI I LAVORI DEL CODICE DEONTOLOGICO SULLE "CENTRALI RISCHI" PRIVATE  
 
Roma, 4 novembre 2004 - Si sono conclusi il 26 ottobre 2004 i lavori del codice deontologico per le cosiddette "centrali rischi" private. L'importante risultato è stato conseguito dopo due anni di impegno che hanno visto riuniti associazioni dei consumatori e associazioni rappresentative di banche, finanziarie e centrali rischi private. Il Garante adotterà nelle prossime settimane alcuni provvedimenti di accompagnamento o di attuazione del codice che entrerà in vigore il 1 gennaio 2005. Le cosiddette "centrali rischi" private, che d'ora innanzi si chiameranno "sistemi di informazioni creditizie", sono banche dati costituite per verificare l'affidabilità e la puntualità nei pagamenti e le eventuali situazioni di morosità. Ad esse accedono gli operatori finanziari prima di concedere un prestito, un mutuo o un finanziamento. Il codice introdurrà maggiori garanzie per i numerosi cittadini che chiedono un prestito personale, un mutuo, un finanziamento per l'acquisto di beni di consumo (es.: un'autovettura, un elettrodomestico, ecc.), una dilazione di pagamento, il rilascio di una carta di credito.  
   
   
CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA LA PRESENTAZIONE DEI DATI FINANZIARI AL TERZO TRIMESTRE E CHE SARÀ PRESENTE ALLA CONFERENZA CIBC  
 
Seattle e Bresso, 4 novembre 2004,— Martedì 9 novembre 2004, alle ore 8:30 (Eastern Time) / 5:30 (Pacific Time), i vertici di Cell Therapeutics, Inc (Cti) (Nasdaq e Nuovo Mercato: Ctic) illustreranno nel corso della teleconferenza i risultati ottenuti dalla società nel terzo trimestre e i dati finanziari per lo stesso periodo. Martedì 9 novembre 2004, alle ore 15:00 (Eastern Time) i vertici di Cell Therapeutics, Inc. Parteciperanno alla Cibc World Markets Fifteenth Annual Healthcare Conference. La conferenza si terrà dall’8 al 10 novembre 2004 al Plaza Hotel di New York. La conferenza sarà in diretta audio sul sito internet e disponibile per consultazioni tre ore dopo la presentazione. L’accesso sarà possibile dal 10 dicembre 2004 al seguente indirizzo www.Cticseattle.com  
   
   
PARMALAT FINANZIARIA SPA: ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2004  
 
Collecchio (Pr), 4 novembre 2004 – Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione Straordinaria comunica i risultati dell’andamento economico e finanziario del Gruppo Parmalat al 30 Settembre 2004. Alcune realtà estere già identificate nei mesi precedenti come “Attività in Procedura Speciale” (ad esempio: Usa Dairy, Brasile, Cile, Evh) ed alcune Società finanziarie (ad esempio: Parmalat Capital Finance), sono attualmente soggette a vincoli nella gestione in base a procedure concorsuali locali che le pongono, nei fatti, fuori dal controllo di Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione Straordinaria. E’ stato pertanto deciso di estrarre queste società dall’area del consolidamento integrale, e di valutarle con il metodo del patrimonio netto. Ciò in attesa che siano approfonditi ed accertati eventuali obblighi di Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione Straordinaria in base alle legislazioni vigenti nei Paesi sede delle stesse, ed alle eventuali garanzie prestate a favore dei finanziatori delle dette Società. Più in particolare: Usa Dairy (Parmalat Usa Corp., Farmland Dairies, Milk Products of Alabama) è la realtà americana operante nel settore del latte e derivati per la quale è stata avviata la procedura Chapter 11; per due società brasiliane (Parmalat Brasil e Parmalat Partecipacoes) è stata approvata la locale procedura di Concordata, che coinvolge anche le loro controllate; la realtà cilena è oggetto di una procedura concordataria locale; Evh, società di diritto canadese, è stata posta in Ccaa; per Parmalat Capital Finance è stata disposta la procedura di liquidazione da parte del tribunale locale. Questo gruppo di Società comprende anche Eurofood Ifsc, per la quale è in atto una controversia con le autorità giudiziarie irlandesi che ritengono non applicabile la procedura di amministrazione straordinaria secondo la legislazione italiana. Conseguentemente, si è provveduto a determinare il risultato pro-forma dell’anno precedente secondo la nuova area di consolidamento integrale. Tale risultato, riportato nelle tabelle seguenti, è oggetto di confronto con i dati relativi all’anno corrente. Andamento Economico Dati di sintesi Progressivo a Settembre
Ricavi Margine Operativo Lordo % sui Ricavi
Anno Anno Anno
Valori in Milioni di Euro Anno Precedente Precedente Pro-forma Anno Corrente Anno Precedente Precedente Pro-forma Anno Corrente Anno Precedente Precedente Pro-forma Anno Corrente
Attività Core (*) 2.776,4 2.776,4 2.722,2 162,1 162,1 192,9 5,8 5,8 7,1
Attività No Core (**) 1.289,3 557,6 433,0 (54,2) (34,0) 12,8 (4,2) (6,1) 3,0
Totale 4.065,7 3.333,9 3.155,2 107,9 128,1 205,8 2,7 3,8 6,5
Iii Trimestre
Ricavi Margine Operativo Lordo % sui Ricavi
Anno Anno Anno
Valori in Milioni di Euro Anno Precedente Precedente Pro-forma Anno Corrente Anno Precedente Precedente Pro-forma Anno Corrente Anno Precedente Precedente Pro-forma Anno Corrente
Attività Core (*) 956,1 956,1 901,8 46,7 46,7 61,1 4,9 4,9 6,8
Attività No Core (**) 420,3 125,4 124,7 (12,4) (6,4) (1,1) (3,0) (5,1) (0,9)
Totale 1.376,4 1.081,4 1.026,5 34,3 40,3 60,1 2,5 3,7 5,9
(*) Attività Core: sono costituite dalle categorie di prodotto bevande (latte e succhi di frutta) e prodotti lattiero-caseari funzionali, focalizzati su circa 30 marchi (marchi “globali” o marchi locali forti), concentrati in Paesi ad elevato potenziale, nei quali vi è un’elevata richiesta di prodotti per il benessere, disponibilità a riconoscere un premium price per i brand di Parmalat e disponibilità di tecnologie all’avanguardia. (**) Attività No Core: sono costituite dai Paesi e dalle attività considerate non strategiche, e che saranno oggetto di cessione. Attività Core I ricavi di periodo registrati dalle Attività Core, pari a 2.722,2 Mio€ sono in leggero calo (-2,0%) rispetto ai 2.776,4 Mio€ dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre il Margine Operativo Lordo (Mol) è in crescita del 19,0% a 192,9 Mio€, rispetto ai 162,1 Mio€ di Settembre 2003. Il miglioramento del risultato operativo è riconducibile alle iniziative di carattere commerciale ed alle azioni di riduzione dei costi operativi e di struttura. Tali iniziative, infatti, congiuntamente neutralizzano il calo dei volumi. Questi risultati non includono i costi straordinari relativi alla procedura (che rappresenta un evento straordinario), ed il cui valore di competenza del periodo è pari a circa 55,0 Mio€. I ricavi di competenza del trimestre sono stati pari a 901,8 Mio€ in calo del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (956,1 Mio€). Nello stesso periodo, il margine operativo lordo è cresciuto del 30,8%, passando da 46,7 Mio€ a 61.1 Mio€. In particolare, analizzando le principali aree geografiche, si evidenzia che: Italia I ricavi di periodo sono stati pari a 1.029,1 Mio€, in calo dell’8,7% rispetto ai 1.126,6 Mio€ di Settembre 2003. Come già sottolineato il mese precedente, alla flessione dei ricavi è corrisposto un miglioramento del risultato operativo, da 65,7 Mio€ a consuntivo Settembre 2003 agli attuali 66,6 Mio€ (percentualmente il margine operativo lordo è aumentato passando dal 5,8% al 6,5%). Nel trimestre, il fatturato netto è stato pari a 337,1 Mio€ ed il margine operativo lordo a 17,1 Mio€ (5,1% sui ricavi), mentre l’anno precedente i ricavi erano stati pari a 383,9 Mio€ ed il margine operativo lordo a 23,2 Mio€ (6,0% sui ricavi). I migliori risultati progressivi, confermando il trend dei mesi precedenti, vengono dalle divisioni latte e fresco (principalmente yogurt); queste divisioni mostrano, infatti, un calo dei volumi inferiore alle altre aree e beneficiano di un forte taglio dei costi promozionali e pubblicitari, oltre che delle spese generali. Penalizzato, invece, dalle condizioni climatiche rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il business dei succhi, come evidenziato in maniera particolare dai risultati del trimestre appena conclusosi. Occorre infine ricordare l’ulteriore incremento del prezzo di acquisto di alcune materie prime derivante anche dall’aumento del prezzo del greggio, ed una maggiore incidenza percentuale dei costi fissi industriali (rimasti invariati in valore assoluto rispetto all’anno precedente), su cui peraltro sono state avviate iniziative di razionalizzazione. Nella parte terminante del trimestre sono inoltre riprese le iniziative pubblicitarie (campagne Kyr e Zymil) e promozionali (prodotti Eurolat), che ci si attende abbiano impatti positivi sulla dinamica degli acquisti nel quarto trimestre dell’anno in corso. Spagna I ricavi al 30 Settembre 2004, pari a 172,9 Mio€, sono in calo del 2,5% rispetto ai 177,4 Mio€ dello stesso periodo del 2003. Analogamente, il margine operativo lordo è diminuito passando da 17,7 Mio€ a 12,3 Mio€. I ricavi del trimestre sono pari a 58,6 Mio€ (61,9 Mio€ nel 2003), ed il margine operativo lordo è di 4,4 Mio€ (6,4 Mio€ nel 2003). Tra i fattori determinanti la diminuzione del risultato operativo rispetto a Settembre 2003, si evidenzia il progressivo aumento del costo di acquisto del latte subito da inizio anno, non bilanciato da un corrispondente aumento dei prezzi di vendita, e, nel trimestre appena conclusosi, l’incremento dei costi delle materie plastiche. A questo si aggiunge poi il minor contributo derivante dalla vendita dei prodotti stagionali (gelati con marchio Royne, frullati ed orzata), fortemente penalizzati dalle condizioni climatiche diverse rispetto all’estate 2003, ed il notevole calo di presenze turistiche registrato nel Paese. Infine, occorre evidenziare la forte concorrenza sui prezzi. Inoltre, negli yogurt si deve contrastare la forte attività promozionale di alcuni concorrenti di dimensione internazionale, mentre nel business del latte aromatizzato si sta sempre più intensificando la pubblicità televisiva realizzata dai competitors. In quest’ultimo settore si sono quindi incrementate le produzioni per conto terzi (Private Labels) che, pur garantendo minori redditività, contribuiscono alla copertura dei costi fissi, ed al mantenimento di volumi di vendita rilevanti. Sudafrica I ricavi al 30 Settembre 2004, pari a 178,3 Mio€, sono in crescita del 29,8% rispetto ai 137,4 Mio€ dello stesso periodo del 2003. Stesso trend evidenzia anche il risultato operativo che è cresciuto, passando da 11,9 Mio€ a 14,2 Mio€ (+19,2%). Il miglioramento dei risultati consuntivi progressivi di fatturato e margine operativo lordo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è dovuto a diversi fattori: l’acquisizione di alcuni nuovi marchi (Simonsberg), l’affermazione crescente del marchio Parmalat nei settori dello yogurt e del formaggio, la forte crescita dei volumi del latte Uht, nonché un favorevole apprezzamento del Rand Sudafricano nei confronti dell’Euro (+7,2%); e, per il solo effetto volumi, l’incremento delle vendite di prodotti a bassa redditività, quali il bulk cheese. I ricavi del trimestre risultano pari a 65,2 Mio€ (51,0 Mio€ nel 2003). Il relativo risultato operativo, pari a 4,9 Mio€, evidenzia un peggioramento rispetto all’anno precedente (5,2 Mio€ nel 2003), principalmente dovuto all’effetto mix (incremento del bulk cheese e del latte pastorizzato) ed alla variazione di prezzo di alcune materie prime. Venezuela Anche nell’ultimo mese il deprezzamento del Bolivar rispetto all’Euro è proseguito (-26,5% rispetto a Settembre 2003), anche se l’esito del referendum tenutosi nel Paese nel mese di Agosto ha parzialmente ridotto l’instabilità politica e sociale che caratterizza il Paese. I ricavi progressivi, pari a 110,7 Mio€, sono in calo del 26,1% rispetto ai 149,7 Mio€ dello stesso periodo del 2003. Analogamente è diminuito il margine operativo lordo, sia in termini assoluti (da 18,3 Mio€ a 3,8 Mio€) che percentuali (dal 12,2% al 3,4%). La mancata conferma delle linee di credito all’importazione del latte in polvere, unite alle tematiche sociali sviluppate dal Governo venezuelano (istituzione di un Ministero dell’Alimentazione incaricato di importare e distribuire i prodotti di prima necessità, fra cui il latte in polvere basico), l’aumento dei prezzi delle materie prime sul mercato interno non riequilibrato da un aumento dei prezzi al consumatore, la diminuzione dei volumi di vendita dei succhi hanno comportato la drastica riduzione del fatturato e del margine operativo lordo. E’ stato quindi deciso di avviare un processo di rifocalizzazione del business, che nella sua prima fase ha anche comportato la ridefinizione della struttura organizzativa dell’unità operativa locale. Nel trimestre i ricavi sono stati pari a 35,9 Mio€ (53,2 Mio€ nel 2003), mentre il risultato operativo lordo è stato pari a 1,7 Mio€ (4,8 Mio€ nel 2003). Canada I ricavi progressivi sono aumentati, passando dai 841,7 Mio€ dello stesso periodo dell’anno precedente ai 849,3 Mio€ attuali. Alla crescita del fatturato netto è corrisposto un sostanziale miglioramento del margine operativo lordo sia in valori assoluti (+15,5% rispetto a Settembre 2003 da 48,4 Mio€ a 55,9 Mio€) che percentuali (+0,8% da 5,8% a 6,6%), derivante dalle buone performances ottenute dagli ingredienti di base e dai formaggi, dal contenimento delle spese promozionali, pubblicitarie e generali, dalla riorganizzazione dei processi produttivi e dalla razionalizzazione del portafoglio prodotti (circa 300 referenze sono già state escluse). Nel trimestre, i ricavi del Canada sono stati pari a 291,7 Mio€ (295,5 Mio€ nel 2003), ed il margine operativo lordo di 20,3 Mio€ (12,7 Mio€ l’anno precedente). Parmalat finanziaria spa in Amministrazione Straordinaria Australia Favoriti dall’apprezzamento registrato dal dollaro australiano nei confronti dell’Euro (+4,7% rispetto al valore medio a Settembre 2003), i ricavi sono cresciuti, passando da 269,5 Mio€, a 277,6 Mio€, ed il margine operativo lordo è passato da 19,2 mio€ a 22,6 Mio€ (+17,7% rispetto l’anno precedente). Altri fattori che hanno contribuito al miglioramento dei risultati sono: l’incremento dei volumi di vendita del latte (specialmente latte pastorizzato) e degli yogurt, la riduzione delle spese generali e promozionali, una migliore politica degli acquisti delle materie prime, l’avvio di processi di riduzione della complessità. Nel trimestre, il fatturato è stato pari a 95,0 Mio€ (94,2 Mio€ nel 2003), mentre il margine operativo è stato di 8,8 Mio€ (6,5 Mio€ nel 2003). Attività No Core I ricavi di periodo registrati dalle Attività No Core, sono registrati in diminuzione rispetto ai valori di Settembre 2003 (433,0 Mio€ rispetto a 557,6 Mio€, -22,3%). Il margine operativo lordo, a seguito di una rettifica operata a valere sul risultato di Giugno 2004 relativa al trattamento di alcune poste in capo a Parma F.c. (pari a 26,4 Mio€) presenta un valore positivo per 12,8 Mio€, a fronte di un risultato di competenza dello stesso periodo dell’anno precedente pari a: -34,0 Mio€. Il fatturato del trimestre, è stato pari a 124,7 Mio€ (125,4 Mio€ nel 2003), ed il margine operativo lordo è stato di -1,1 Mio€ (-6,4 Mio€ nel 2003). Oltre alla rettifica sopra indicata, il miglioramento del risultato operativo rispetto all’anno precedente è riconducibile principalmente alle azioni intraprese in Italia e nelle attività forno americane (Usa Bakery). Italia Le divisioni indicate come attività No Core di Parmalat Spa, pur presentando ricavi inferiori a Settembre 2003, migliorano la redditività operativa (del 62,9%, passando da -11,6 Mio€ a -4,3 Mio€). A ciò ha contribuito l’interruzione delle attività nel business dell’acqua e la drastica riduzione delle attività promozionali e pubblicitarie nei prodotti da forno e nelle spremute. Usa Bakery I ricavi delle attività bakery, pari a 210,8 Mio€ rispetto a 255,8 Mio€ di Settembre 2003, risultano in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-17,6%). Occorre anche sottolineare il forte deprezzamento subito dal dollaro Usa nello stesso arco temporale (-10,3%). Tuttavia, l’effetto negativo derivante dal calo dei volumi e dall’aumento del prezzo di acquisto delle materie prime è stato compensato da investimenti promozionali più mirati e da una riorganizzazione produttiva (nel mese di Luglio è stata chiusa la sede di Bollingbrook), oltre che dalla riduzione delle spese generali; in tal modo il margine operativo lordo, pur restando negativo, ha registrato un netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (da -13,7 Mio€ a -7,0 Mio€).
 
   
   
MONTEFIBRE: POSITIVO IL RISULTATO OPERATIVO CONSOLIDATO DEL TERZO TRIMESTRE 2004; PREVISTA UNA RIDUZIONE PER IL QUARTO TRIMESTRE. APPROVATO UN PROGETTO DI JOINT VENTURE PER LA PRODUZIONE DI FIBRE ACRILICHE IN CINA.  
 
Milano, 4 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2004. I ricavi netti consolidati al 30 settembre 2004 sono stati pari a 314,8 milioni di euro, in calo dell’1,3% rispetto ai 318,9 milioni registrati nei primi nove mesi dell’anno precedente. Il margine operativo lordo si è attestato a 20,4 milioni di euro, a fronte del negativo di 7,0 milioni del 30 settembre 2003. Il risultato operativo è stato positivo per 7,4 milioni di euro, mentre nel corrispondente periodo dell’anno precedente era stato negativo per 20,1 milioni. L’andamento dei ricavi ha registrato una diminuzione dei volumi venduti dell’8,9% determinata dall’azzeramento delle vendite di polimero poliestere (nel 2003 erano state effettuate fino alla scissione avvenuta il 28 febbraio) e dalla forte contrazione delle vendite di fibra poliestere per la fermata delle linee di filatura di Acerra, mentre le vendite di fibra acrilica sono aumentate del 5,0%, nonostante la chiusura dello stabilimento di Ottana. I prezzi di vendita sono cresciuti del 7,0% per la fibra acrilica, mentre sono calati del 4,6% per la fibra poliestere. Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si sono ridotti dell’8,1% essenzialmente per effetto dei minori volumi prodotti e venduti nel settore poliestere; il costo delle materie prime è risultato superiore di circa il 4% rispetto a quello dei primi nove mesi dell’anno scorso. Il costo del lavoro è diminuito del 15,5% per effetto del trasferimento a Ngp, dal 1° marzo 2003, di 281 dipendenti dello stabilimento di Acerra, della fermata, dal 29 aprile 2003, della produzione nello stabilimento di Ottana e dell’avvio, dal 17 maggio 2004, della cassa integrazione straordinaria dovuta alla fermata delle produzioni di fibra poliestere. Il risultato operativo del terzo trimestre 2004 è stato di 2,9 milioni, a fronte dei –5,0 del terzo trimestre 2003, grazie al pieno utilizzo della capacità produttiva nonostante la consueta stagionalità del mercato europeo. L’indebitamento finanziario netto è passato dai 60,0 milioni di euro del 30 giugno 2004 a 53,4 milioni, grazie al buon andamento della gestione operativa. Il mercato europeo delle fibre stenta ad imboccare la via di una ripresa significativa: sono ancora scesi i consumi di acrilico (-9% rispetto al 2003, anno che aveva registrato un -25% rispetto al 2002), mentre tengono i consumi di poliestere, con un livello stabile delle importazioni. Buoni sono stati i volumi delle esportazioni di acrilico, anche se il cambio euro/dollaro ne penalizza la redditività. Per l’acrilico, Montefibre ha migliorato la distribuzione geografica delle vendite, per effetto della chiusura dell’impianto di Ottana e di quello di un concorrente europeo, e ha conseguito una significativa riduzione di costi, concentrando la produzione in due soli siti; tutto questo, unito anche al vivace andamento dei mercati extraeuropei, ha portato a un risultato operativo decisamente positivo. Per il poliestere, le vendite di Montefibre, condizionate dalla situazione produttiva di Acerra, hanno avuto una redditività insoddisfacente e gli oneri aggiuntivi indotti dalla fermata hanno determinato un margine operativo lordo negativo. Le produzioni delle linee short spinning hanno subito, nell’ultimo periodo, rilevanti aumenti dei prezzi delle materie prime, che stentano a essere recuperati sui prezzi di vendita. L’andamento dei consumi e delle vendite di fibre in Europa Occidentale continua a indicare una perdurante debolezza del mercato. Per le fibre acriliche il favorevole andamento dei consumi asiatici dovrebbe consentire il mantenimento di volumi produttivi e di vendita soddisfacenti. Peraltro, il fortissimo incremento del costo dell’acrilonitrile nei prossimi mesi, che con difficoltà, e comunque con ritardo, potrà essere recuperato sui prezzi di vendita, e il recente, significativo indebolimento del dollaro rispetto all’euro causeranno, nel quarto trimestre, una riduzione della redditività del business. Per il poliestere anche nel quarto trimestre il margine operativo lordo si manterrà negativo. Complessivamente, la previsione per il quarto trimestre è di un margine operativo lordo consolidato positivo, anche se insufficiente a coprire tutti gli ammortamenti, fra cui quelli relativi agli impianti inattivi di Acerra. Pertanto il risultato operativo netto di Gruppo subirà una riduzione rispetto al 30 settembre, pur mantenendosi nettamente positivo nel totale annuo, mentre potrà risultare negativo per Montefibre S.p.a., a causa della negativa incidenza del business poliestere. Il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare Amministratore Delegato il consigliere Emilio Boriolo, attribuendogli tutti i poteri per la gestione operativa della Società. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì esaminato ed approvato un progetto per la costituzione di una Joint Venture paritetica che realizzerà nella Repubblica Popolare Cinese un nuovo impianto per la produzione di fibra acrilica. Il partner della Joint Venture sarà la società Jilin Qifeng Chemical Fiber Co. Ltd., già oggi uno dei più importanti produttori di fibra acrilica in Cina su licenza Montefibre. L’impianto che sarà costruito in Jilin City, nel nord est della Cina, utilizzerà la tecnologia di processo Montefibre e avrà una capacità produttiva a regime di 150.000 t/anno con un primo stadio di 100.000 t/anno. L’impianto produrrà fibra standard e fibre specialistiche ricevendo utilities e servizi dal polo industriale di Jilin Chemical Fiber Group Co. Ltd. E acrilonitrile, via pipeline, dal vicino complesso petrolchimico di Jilin Chemical Industrial Group. E’ prevista nei prossimi giorni la sottoscrizione di una Lettera di Intenti che prevede, in caso di successo della negoziazione, la stipula del Contratto di Joint Venture entro il primo trimestre 2005 per consentire l’apertura del cantiere nel secondo trimestre 2005 e l’inizio della produzione per fine 2006 ÷ inizio 2007. L’iniziativa s’inquadra nella strategia di Montefibre di valorizzare la propria tecnologia leader con la produzione di fibra acrilica nell’area di mercato a più alto tasso di sviluppo, che già oggi rappresenta oltre un terzo dei consumi mondiali.  
   
   
MERLONI ELETTRODOMESTICI: FATTURATO +6,5% E MARGINE OPERATIVO ALL’8% NEL TERZO TRIMESTRE 2004  
 
Milano, 4 novembre 2004 – Merloni Elettrodomestici prevede di chiudere l’esercizio 2004 con una sostanziale crescita dei volumi di vendita e delle quote di mercato e con una redditività in linea con le aspettative. “Nonostante l’incertezza dello scenario macroeconomico prevediamo la chiusura dell’esercizio con risultati positivi in linea con le aspettative – ha detto Vittorio Merloni. Il ritorno degli investimenti industriali realizzati nel corso dell’anno in Russia e Polonia ci consentono di guardare con ottimismo ai prossimi mesi”. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi a Milano, ha approvato i risultati del terzo trimestre ed esaminato i dati dei primi nove mesi del 2004 con un fatturato che cresce del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2003 e il margine operativo netto pari al 7,3%. La Società nel terzo trimestre ha aumentato la propria quota di mercato in Europa dello 0,3% rispetto al dato dell’anno precedente, arrivando così al 15,8%. Ha inoltre proseguito la sua politica di consolidamento nell’Europa dell’Ovest e di sviluppo nei mercati caratterizzati da maggiori potenzialità di crescita, tra cui Russia e Polonia, dove ha creato i presupposti per un effettivo equilibrio tra la produzione locale e la corrispondente domanda. Principali risultati del terzo trimestre 2004 Il fatturato al 30 settembre 2004 è di 856 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2003 (803 milioni). Il margine operativo lordo è di 108 milioni di euro (105 milioni nel 2003). In rapporto al fatturato il margine operativo lordo è del 12,6%. Il margine operativo netto è di 68 milioni di euro (70 milioni nel 2003). In rapporto al fatturato il margine operativo è dell’8%. L’utile ante imposte è di 51 milioni di euro rispetto ai 61 milioni dello stesso periodo del 2003. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2004 è di 361 milioni di euro, (331 milioni al 30 settembre 2003), con un rapporto debt/equity pari a 57 (62 al 30 settembre 2003). Principali risultati dei primi nove mesi del 2004 Il fatturato dei primi nove mesi del 2004 è di 2.346 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2003 (2.199 milioni di euro). Il margine operativo netto è di 171 milioni di euro (162 milioni nel 2003), pari al 7,3% del fatturato (7,4% nel 2003). L’utile ante-imposte è di 131 milioni di euro con un’incidenza sul fatturato del 5,6% (6,1% nel 2003). Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la relazione semestrale, i cui dati preliminari sono stati esaminati a luglio e il nuovo Modello organizzativo ai sensi della legge 231 del 2001 e ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli amministratori: risultano amministratori indipendenti Innocenzo Cipolletta, Luca Cordero di Montezemolo, Adriano De Maio, Alberto Fresco, Mario Greco, Carl H.hahn, Hugh Malim, Roberto Ruozi.  
   
   
RECORDATI: CRESCE LA FARMACEUTICA INTERNAZIONALE. NEI NOVE MESI UTILE OPERATIVO + 15,3%, UTILE NETTO + 34,0%  
 
Milano, 4 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Recordati S.p.a. Ha approvato la Relazione e i risultati relativi ai primi nove mesi 2004. Principali risultati consolidati Nei primi nove mesi del 2004 le vendite consolidate sono state pari a € 363,4 milioni con un incremento del 1,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dovuto alle vendite farmaceutiche che sono aumentate del 5,9% raggiungendo € 326,1 milioni. Tale crescita è ancora più significativa (+10,5%) se si escludono le vendite di Sophartex, società ceduta nel mese di aprile. Questo risultato è stato ottenuto grazie al continuo successo di Zanidip in tutti i mercati (+30,4%) e all'andamento delle attività farmaceutiche internazionali che sono cresciute del 16,0%. Le vendite della chimica farmaceutica, pari a € 37,3 milioni, hanno invece segnato una contrazione del 23,1%, dovuta essenzialmente alla decisione di razionalizzare il portafoglio prodotti eliminando alcune produzioni non più redditizie e a uno sfavorevole effetto cambio. L'utile operativo (Ebit) è stato di € 64,6 milioni, pari al 17,8% delle vendite, segnando una crescita del 15,3% rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente. Il margine operativo delle attività farmaceutiche, pari a € 63,6 milioni, si è incrementato sia in valore assoluto sia in percentuale sulle vendite raggiungendo il 19,5%. La chimica farmaceutica ha realizzato un utile operativo di € 1,0 milioni, grazie alla riorganizzazione in corso. L'utile netto, pari al 11,1% delle vendite, è stato di € 40,2 milioni, in aumento del 34,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, anche per le plusvalenze relative alla cessione dell'immobile per uffici di Parigi e alla cessione della partecipazione in Polfa Kutno. La situazione patrimoniale è ulteriormente migliorata grazie al cash flow generato dalla gestione corrente ed alle vendite dell'immobile in Francia e di Sophartex. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2004 è positiva per € 47,1 milioni e il patrimonio netto è pari a € 251,6 milioni. Gli eventi più significativi del terzo trimestre E' stato concluso un accordo con Eurand Pharmaceuticals Ltd. Per lo sviluppo di una formulazione a rilascio controllato di lercanidipina (Zanidip ), calcioantagonista antiipertensivo originale di Recordati. L'accordo prevede che Eurand applichi la propria tecnologia Diffucaps alla realizzazione di una formulazione avente nuove e migliorate proprietà di rilascio del farmaco. Sono stati firmati una serie di accordi di licenza con la società farmaceutica spagnola Grupo Uriach per la promozione e la vendita in Italia e in Francia della rupatadina, farmaco antistaminico indicato per il trattamento delle allergie. Gli accordi prevedono anche opzioni per licenze in Germania, Polonia e Regno Unito. Questi accordi si aggiungono a quello già siglato lo scorso anno con Uriach per la licenza del farmaco in Spagna, dove il prodotto è stato lanciato con il marchio Alergoliber all'inizio del corrente anno. Rupatadina è una molecola frutto della ricerca Uriach appartenente alla classe degli antistaminici sistemici di ultima generazione, che non provocano l'effetto indesiderato della sonnolenza. Questo farmaco è brevettato sino al 2013. La classe terapeutica è ben affermata tanto in Francia, dove ha registrato vendite di oltre € 200 milioni nel 2003, quanto in Italia, con vendite di oltre € 64 milioni. Un contratto di licenza è stato anche firmato con la società farmaceutica italiana Angelini per la promozione e la vendita in Spagna di prulifloxacina, farmaco appartenente alla classe degli antibatterici fluorochinolonici, indicato per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie e per la riacutizzazione della bronchite cronica. La prulifloxacina è un nuovo farmaco della classe dei fluorochinolonici, messo a punto dalla società giapponese Nippon Shinyaku e sviluppato in Europa da Angelini. Questa classe di farmaci è ben affermata in Spagna, dove negli ultimi 12 mesi ha registrato vendite per circa € 65 milioni. Recordati España lancerà il prodotto quando sarà completato il processo di registrazione in Spagna attraverso il mutuo riconoscimento dall'Italia, paese nel quale il farmaco è già registrato. Eventi successivi E' stato concluso, con l'assistenza di Barclays Capital, un'operazione di U.s. Private placement per un totale di 100 milioni di dollari statunitensi. L'emissione, che si prevede sarà completata entro il mese di dicembre in seguito alle operazioni di due diligence, è stata sottoscritta da un gruppo di investitori istituzionali statunitensi ed europei. I fondi saranno erogati in euro, dollari statunitensi e sterline ad un tasso fisso medio del 5,2% e una durata media di nove anni e mezzo. Attribuzioni di stock option e aumento di capitale Il Consiglio di Amministrazione ha anche deliberato di attribuire, nell'ambito dei vigenti piani di stock option relativi al top management ed al management aziendale opzioni per la sottoscrizione di complessive nuove 478.500 azioni ordinarie. Al servizio di tali attribuzioni il Consiglio ha deliberato un aumento di capitale per massimi € 239.250 mediante emissione di massime nuove 478.500 azioni da nominali € 0,50 ciascuna a valere sulla delega attribuita dall'Assemblea degli Azionisti del 10 aprile 2002. Commenti sulla gestione "I primi nove mesi del 2004 sono stati caratterizzati da un significativo incremento della redditività delle nostre attività grazie soprattutto allo sviluppo internazionale della farmaceutica e in particolare del nostro prodotto di ricerca originale Zanidip " - ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. "Inoltre, sono state conclusi vari accordi che rispondono alla nostra strategia di sviluppo anche attraverso alleanze. All'inizio di ottobre abbiamo condotto con successo un'operazione di private placement nel mercato americano ottenendo un finanziamento di $ 100 milioni, a condizioni favorevoli, che utilizzeremo per finanziare le attività di espansione internazionale".  
   
   
CAVIRO ANCORA IN CRESCITA BILANCIO AL 30/6/2004: FATTURATO TOTALE 230 MILIONI DI EURO (+ 4 %), FATTURATO COMPARTO VINO 169 MILIONI DI EURO (+ 11,3 %), UTILE NETTO 500.000 EURO (+ 25%)  
 
Faenza, 4 novembre 2004 – Caviro - società leader in Italia nei prodotti vitivinicoli, leader assoluto nel vino da consumo quotidiano con i marchi Tavernello, Castellino, Botte Buona, Brumale e 1.657.000 ettolitri di vino confezionati - annuncia oggi che l’Assemblea dei soci ha approvato il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 30/06/2004 con un fatturato totale (divisione vino + divisione distilleria) pari a 230 milioni di euro (+ 4 % rispetto ai 221 dell’analogo esercizio precedente). Da sottolineare è soprattutto l’ulteriore crescita nel comparto vino che, con un fatturato pari al 169 milioni di euro, cresce dell’11,3 % rispetto allo scorso anno. L’utile netto è stato di 500.000 euro (+ 25%). Caviro ha sede a Faenza, ha 5 stabilimenti e 350 dipendenti. La società associa 45 tra cantine sociali, consorzi vitivinicoli, associazioni di produttori e oggi può contare su circa 39.000 ettari totali. Oltre al settore vitivinicolo, Caviro opera anche nel settore della distilleria, dove occupa posizioni di rilievo continentale. Nel commentare i risultati, il Presidente di Caviro, Secondo Ricci, ha affermato con soddisfazione: “L’allargamento della base sociale - che nell’ultimo anno ha visto l’inserimento di 12 nuovi soci in tutta Italia, che apportano 9.000 ettari di vigneti - è un ulteriore riprova della volontà di Caviro di essere leader in Italia per dimensione e per capacità produttiva. L’ottima integrazione con le cantine socie è inoltre garanzia per una maggiore qualità e genuinità dei nostri prodotti e ci supporta, infine, nel raggiungimento della totale tracciabilità del nostro vino e nell’ampliamento dell’offerta nella gamma di vini Doc.”  
   
   
BUONGIORNO VITAMINIC RICEVE L’AVVISO DI CONCLUSIONE DI INDAGINI PRELIMINARI DA PARTE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO IN MERITO A UN PRESUNTO ILLECITO TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI.  
 
 Milano, 4 ottobre 2004 - Buongiorno Vitaminic comunica di aver ricevuto l’avviso di conclusione di indagini preliminari a carico del proprio Amministratore Delegato, del Responsabile del Trattamento Dati e della società da parte della Procura della Repubblica di Milano in merito a un presunto illecito trattamento di dati personali. La società si dichiara tranquilla di poter chiarire completamente presso le Autorità competenti la posizione propria e dei propri manager, che è assolutamente corretta dal punto di vista dei rapporti contrattuali con terzi, del rispetto delle normative sulla Privacy e, in generale, della fairness commerciale e professionale. In particolare, nega nel modo più assoluto di aver continuato a gestire una lista di terzi dopo la risoluzione del contratto, voluto da Buongiorno stessa, nell’ambito di un programma di miglioramento degli standard di gestione e tutela della privacy, imposto da Buongiorno alle terze parti ospitate sulla propria piattaforma. Più specificamente, dal 2002 Buongiorno, per prima in Europa, ha adottato nell’ambito della procedura di raccolta dei dati personali degli iscritti alle newsletter proprietarie la regola del “double opt-in”, ovvero la richiesta agli utenti di confermare una seconda volta l'iscrizione a ricevere informazioni e pubblicità via e-mail. Questa procedura del ”double opt-in” non è richiesta dalle leggi italiane ed europee ed è tuttavia considerata la best-practice nel settore. Oltre ad adottare questa regolamentazione per le newsletter di cui è editore, a partire dal 2003, Buongiorno ha richiesto a tutte le terze parti proprietarie di newsletter che utilizzavano la piattaforma di distribuzione di Buongiorno e usufruivano della forza vendita della concessionaria Buongiorno per raccogliere proventi pubblicitari, di adottare a loro volta la procedura di ”double opt-in”. Buongiorno ha poi deciso di interrompere la collaborazione con numerosi list-owner, che non intendevano adeguarsi a tale prassi. Le indagini nascono dalla denuncia di un terzo proprietario di una lista ospitata che si era rifiutato di uniformarsi alle best practice indicate da Buongiorno. Buongiorno sta valutando il contenuto della denuncia ai fini di assumere le più opportune iniziative giudiziali nei confronti del terzo denunciante. Buongiorno rileva come sia paradossale che un’indagine che dichiara di voler intervenire a tutela della privacy si sia invece rivolta ad un soggetto che per la rilevanza assunta sul mercato, da tempo sta facendo del rispetto della normativa sulla privacy la sua principale regola di comportamento.  
   
   
COMUNE DI ROMA, C.I.T. LAVORATORI A RISCHIO CONVOCATO TAVOLO INTERISTITUZIONALE  
 
Roma, 4 novembre 2004 - Ieri l’Assessore alle politiche del lavoro del Comune di Roma, Luigi Nieri, si è recato a portare la solidarietà, propria e del Sindaco, ai lavoratori della Società Cit – Compagnia Italiana Turismo che stavano manifestando sotto la sede dell’azienda, in Via Nazionale.. "La situazione di crisi che coinvolge la società mette a rischio l’economia di 2400 famiglie, di cui 300 sul solo territorio di Roma – dichiara Nieri - È necessario mantenere questi posti di lavoro e con la Provincia di Roma abbiamo richiesto alla Regione di convocare nell’immediato un tavolo interistituzionale - a supporto di quello già aperto in sede governativa - che tuteli gli interessi dei lavoratori, per scongiurare il pericolo incombente sull’occupazione e trovare soluzioni alternative".  
   
   
"IL COMUNE DI MILANO, CON 238 MILIONI DI EURO DI IMPORTI DI BANDI, SI CONFERMA PRIMA CITTA’ ITALIANA PER OPERE PUBBLICHE"  
 
Milano, 4 novembre 2004 - Oltre 238 milioni di euro è l’importo delle gare d’appalto totalizzato dal Comune di Milano negli ultimi dieci mesi del 2004, con un aumento netto del 9,4% rispetto al medesimo periodo del 2003. In testa dunque Milano, unica grande città a non risentire della frenata dei grandi lavori che interessa tutti i comuni italiani, seguita dal comune di Torino e dal comune di Roma. “Risultati sorprendenti – ha dichiarato il Vice Sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Riccardo De Corato, commentando la graduatoria degli importi stilata dal Cresme, l’Osservatorio Nazionale del 24 Ore sugli appalti delle opere pubbliche, per il periodo gennaio - ottobre del 2004 – se si considera che questi dati si riferiscono a un periodo caratterizzato da una sfavorevole congiuntura economica, con riduzione dei finanziamenti statali, il tetto del 2% alla spesa in conto capitale, tagli al Bilancio 2003, la mancanza di entrate straordinarie, il blocco, con ricorsi continui in sede giudiziaria, da parte dell’opposizione delle operazioni di privatizzazioni”. “Gare pubblicate dal Comune di Milano – ha ricordato De Corato – sotto il segno della trasparenza delle procedure, come ha riconosciuto pubblicamente il Procuratore Generale Mario Blandini all’apertura dell’anno giudiziario 2004. I dati principali riferiti al Comune di Milano. Dalla classifica del Cresme su appalti e opere pubbliche negli ultimi 10 mesi del 2004 si rileva che il Comune di Milano è in testa nella graduatoria degli importi tra le aree metropolitane con 238,11 milioni di euro, con un incremento del 9,4% sul risultato di gennaio-ottobre 2003. La cifra milanese corrisponde al 4,24% dei bandi pubblicati dall’insieme dei comuni sul territorio nazionale. Dopo Milano, figura Torino che, trainata dal programma delle Olimpiadi invernali del 2006, ha totalizzato 189,60 milioni, pari al 3,37% del risultato complessivo dei comuni, con un incremento del 48,5% sul 2003. Il comune di Roma è terzo a quota 171,62 milioni. “La città di Milano – ha dichiarato il Vice Sindaco – si conferma come la prima grande città metropolitana per opere pubbliche, confermando il trend positivo, nonostante il clima economico e politico sfavorevole”.  
   
   
INCASSATI 1.554,1 MILIONI DI EURO PER IL GIOCO DEL LOTTO NEL MESE DI OTTOBRE  
 
Roma, 4 novembre 2004 – Gli incassi dei concorsi del gioco del Lotto nel mese di ottobre 2004 sono stati di 1.554,1 milioni di euro, rispetto ai 571,7 milioni di euro dello stesso mese del 2003. Si precisa che ad ottobre 2004 i concorsi del gioco sono stati 9, esattamente come ad ottobre 2003. In particolare, nel mese di ottobre di questo anno, la raccolta di giocate “ base” (al netto dei ritardatari) è stata pari a 525,5 milioni di euro (486,8 milioni di euro ad ottobre 2003), mentre la raccolta di giocate sui “ritardatari” è stata di 1.028,6 milioni di euro, contro gli 84,9 milioni di euro nell’analogo periodo dello scorso anno. Le vincite di ottobre 2004 sono state di 270 milioni di euro a fronte dei 291 milioni di euro del mese di ottobre 2003.  
   
   
FEDERCHIMICA PRESENTA IL X RAPPORTO RESPONSIBLE CARE. DIANA BRACCO: "ORA L’INDUSTRIA CHIMICA CHIEDE ATTENZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI: SERVE UN CONSIGLIO PER LA COMPETITIVITÀ."  
 
Milano, 4 novembre 2004 - Diana Bracco, Presidente di Federchimica, ha presentato a Milano il X Rapporto Responsible Care, contenente i risultati del più importante programma volontario privato di prevenzione e miglioramento continuo per la salute dei lavoratori, la sicurezza industriale e la tutela ambientale. Le performance delle imprese aderenti a Responsible Care sono state molto significative. Anzitutto, l’investimento a favore di Sicurezza, Salute e Ambiente è stato pari al 2,7% del fatturato, per un totale di 628,5 milioni di euro nel 2003. Se si considera tutta l’industria chimica, la spesa sale a 734,7 milioni di euro: un dato estremamente significativo se si tiene conto della congiuntura sfavorevole che il settore si è trovato ad affrontare nel triennio 2000 – 2003. Il comparto conferma e migliora le eccellenti prestazioni sul fronte della Sicurezza dei dipendenti: l’Indice di Frequenza degli Infortuni delle Imprese aderenti al Programma (calcolato come N° di Infortuni per Milione di Ore Lavorate) è stato nel 2003 di 10,1, in calo del 7,3% rispetto al 2002. La Salute dei Dipendenti rappresenta un’altra area prioritaria di intervento per le Imprese che aderiscono al Programma Responsible Care. L’indice che esprime le Malattie Professionali per Milione di Ore lavorate evidenzia come la chimica sia uno dei settori più salubri fra i manifatturieri. Le Imprese aderenti al Programma Responsible Care hanno inoltre notevolmente ridotto le emissioni in acqua e aria nel corso del 2003: le riduzioni ottenute sono significative perché, nonostante il calo dell’Attività Produttiva (-2,6% tra il 2002 ed il 2003), è continuato lo sviluppo e l’innovazione di processi produttivi che hanno permesso di migliorare le performance ambientali. Complessivamente, in poco più di 10 anni le emissioni in acqua, aria e terra si sono ridotte del 70%. Le Imprese aderenti a Responsible Care confermano, anche nel 2003, una particolare attenzione nella gestione delle risorse. Esse, infatti, nel 2003, hanno ridotto i consumi energetici del 8,1% rispetto al 1990, utilizzando per la produzione di energia termica un mix di combustibili composto per ben il 51,4% da metano (per il quale le emissioni di Anidride Carbonica da combustione sono inferiori a quelle da olio combustibile e carbone). Inoltre, le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ridotto le emissioni di Co2 del 9,8% tra 2002 e 2003 e del 25,7% rispetto al 1990. Con un intelligente approccio proattivo, il settore ha ampiamente superato gli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto. "La ricchezza dei temi trattati, ma anche i risultati conseguiti, rendono la presentazione del X Rapporto Responsible Care un fatto che non può essere considerato sotto il profilo contabile o sotto quello di un adempimento burocratico" ha dichiarato Diana Bracco, Presidente di Federchimica. "Oggi l’ambiente e la responsabilità sociale" ha aggiunto Diana Bracco "sono parti integranti della nostra attività gestionale di ogni giorno. Le imprese chimiche ormai procedono in un’ottica di sviluppo sostenibile, che significa conciliare l’attenzione all’ambiente con una continua spinta verso la crescita". "Devo sottolineare, tuttavia – ha proseguito Diana Bracco - che il nostro impegno non garantisce alla chimica il riconoscimento del suo ruolo nello sviluppo industriale del Paese. Chi fa impresa si trova continuamente ad affrontare vincoli che appesantiscono la nostra attività quotidiana, limitando pesantemente la nostra competitività: parlo della ricerca e dell’innovazione, della modernizzazione infrastrutturale, della semplificazione normativa e burocratica. Basti pensare che il costo annuo della burocrazia per la chimica in Italia ammonta a 1.000 milioni di euro, una cifra doppia rispetto a quella che devono sostenere i nostri concorrenti europei. Per questo motivo ho proposto di costituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Consiglio della Competitività. Questo Consiglio, ispirandosi anche ad esperienze di altri Paesi, dovrebbe misurare l’impatto che ciascuna norma potrebbe avere sull’economia del Sistema Paese e sulla competitività delle imprese". "L’industria chimica deve veder accrescere la propria legittimazione e accettazione da parte dei cittadini e delle Istituzioni "– ha concluso Diana Bracco. "Il nostro settore riveste un ruolo strategico per quanto riguarda la qualità della vita di tutti i giorni e di tutti noi. In quest’ottica la chimica dimostra oggi, molto concretamente, la propria capacità di costruire lo sviluppo sostenibile".  
   
   
PER LE PICCOLE IMPRESE INDUSTRIALI CONTINUA LA FASE DI STAGNAZIONE AVVISAGLIE DI RIPRESA, PER IL PROSSIMO TRIMESTRE, GRAZIE ALL’EXPORT  
 
Roma, 4 novembre 2004 – Imprese minori ancora in difficoltà nel Iii trimestre 2004. Segnali di lenta ripresa, invece, dalle aziende medio-grandi, che, soprattutto grazie alla ripresa delle esportazioni, cominciano a riaversi dalla stagnazione economica registrata quest’anno. E’ questo il quadro delineato dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere, relativa all’andamento nel Iii trimestre dell’anno e alle previsioni per il Iv trimestre 2004 delle piccole e medie imprese industriali con 1-500 dipendenti. L’andamento positivo registrato dalle imprese con oltre 50 dipendenti non riesce a compensare totalmente le diminuzioni delle industrie di ridotta dimensione. Produzione, fatturato e ordinativi, tra luglio e settembre, risultano mediamente ancora in flessione. L’export, invece, ha continuato, anche in questo trimestre come in quello precedente, la sua marcia di recupero. Produzione e fatturato nel Iii trimestre 2004 Nel Iii trimestre del 2004 rispetto all’analogo periodo del 2003, la produzione ed il fatturato hanno fatto registrare una flessione pari rispettivamente a –0,8% e –0,9%, spiegata prevalentemente dall’andamento negativo delle imprese con meno di 10 dipendenti (-3,9% per entrambi gli indicatori) e da quelle con 10-49 dipendenti (-1,6% e –1,5%). Le aziende di dimensione superiore (50-500 dipendenti) registrano al contrario un incremento dell’1,0% per la produzione e dello 0,7% per il fatturato. Tutte le ripartizioni territoriali presentano andamenti negativi. Sotto la media nazionale sono quelli del Mezzogiorno (-2,2% la produzione e –2,4% il fatturato) e del Centro (-1,3% e –1,0%). Nord-est (-0,5% e –0,4%) e Nord-ovest (-0,6% e –0,8%) registrano invece flessioni più contenute. A livello settoriale, le maggiori difficoltà appaiono quelle delle Altre industrie manifatturiere (-4,3%la produzione, -3,8% il fatturato) e del tessile, abbigliamento, cuoio e calzature (-4,1% e –2,6%). Incrementi vengono segnalati dalle industrie del trattamento metalli e minerali metalliferi (+1,4% e +0,3%) e dal settore petrolchimico, industrie farmaceutiche, gomma e plastica (+1,3% e +1,2%). Ordinativi Nel Iii trimestre 2004 rispetto al Iii trimestre 2003, le imprese segnalano una variazione negativa, pari al –1,2%, degli ordinativi. Più sensibile il decremento registrato dalle piccole imprese fino a 10 dipendenti (-4,1%) e da quelle con 10-49 dipendenti (-2,0%). Le imprese maggiori indicano al contrario una crescita degli ordinativi pari al +0,6%. Export Anche in questo trimestre, come nel precedente, è l’export a far intravedere segnali di ripresa del ciclo economico. Tra luglio e settembre, rispetto all’analogo periodo del 2003, si è avuto un incremento delle esportazioni pari al +1,1%, con una variazione prossima, quindi, a quella registrata tra aprile e giugno 2004 (+1,0%). La crescita più sensibile del commercio internazionale ha interessato ancora le imprese maggiori, che chiudono il trimestre con un +1,6%. Le imprese con meno di 10 dipendenti, al contrario, registrano una ulteriore riduzione (-1,5%). E’ la manifattura del Nord-est a svolgere nel trimestre una funzione di battistrada per la ripresa dell’export: il suo +2,5%, infatti, unito al +0,6% del Nord-ovest, compensa le lievi flessioni delle altre macro-aree (-0,4% il dato del Centro e –0,1% quello del Mezzogiorno). Buoni soprattutto gli incrementi delle industrie del trattamento metalli e minerali metalliferi (+2,9%), del sistema moda (+2,7%, finalmente in controtendenza rispetto anche al precedente trimestre, chiuso con un –0,2%), delle industrie alimentari e delle bevande (+1,9%) e del settore petrolchimico, farmaceutico, della gomma e della plastica (+1,5%). Negativo, invece, l’andamento delle Altre industrie manifatturiere (-3,8%) e delle industrie del trattamento minerali non metalliferi (-2,5%). Le previsioni per il Iii trimestre 2004 Malgrado un Iii terzo trimestre non roseo, resiste la fiducia delle imprese. Le previsioni formulate dagli imprenditori per il Iv trimestre 2004, infatti, risultano positive per tutti gli indicatori. A +18 per la produzione, +20 per il fatturato, +16 per gli ordini interni, +18 per gli ordini esteri ammontano i saldi tra le attese di incremento e di decremento delle attività. Questa previsione interessa tutte le ripartizioni territoriali e tutte le dimensioni d’impresa. In questo scenario spiccano però le attese positive di alcuni settori. E’ il caso delle Altre industrie manifatturiere, (+45 e +44 per produzione e fatturato), delle Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (+35 e +37), del settore del legno e mobile (+28 e +30). E se il sistema moda ha sofferto la difficile congiuntura del 2004, la ripresa delle esportazioni registrata nel Iii trimestre sostiene le previsioni anche per ottobre-dicembre: +34, infatti, è il saldo tra quanti intravedono opportunità di crescita e quanti si aspettano una riduzione degli ordini esteri. L’artigianato Ancora flessione per il comparto artigiano, che registra diminuzioni nella produzione (-3,0%), nel fatturato (-3,2%) e negli ordinativi (-3,5%). Prosegue anche l’arretramento dell’export: dopo il –2,2% di aprile-giugno, le imprese segnalano una flessione pari a –2,0%. Malgrado queste difficoltà, nel periodo ottobre-dicembre le imprese artigiane manifestano un cauto ottimismo: a +10, infatti ammonta il saldo tra previsioni di crescita e previsioni di contrazione della produzione; +10 quello relativo al fatturato. Produzione, fatturato, ordini interni, ordini esteri, nel Iii trimestre 2004 rispetto al Iii trimestre 2003, per classe dimensionale, ripartizione geografica e settore di attività dell'impresa (distribuzione % risposte delle imprese)
Produzione Fatturato Ordinativi Export
var.% var.% var.% var.%
Totale -0,8 -0,9 -1,2 1,1
- di cui: Artigianato -3,0 -3,2 -3,5 -2,0
Classi Dimensionali
Imprese 1-9 dip. -3,9 -3,9 -4,1 -1,5
Imprese 10-49 dip. -1,6 -1,5 -2,0 -0,1
Imprese 50-500 dip. 1,0 0,7 0,6 1,6
Ripartizioni Geografiche
Nord Ovest -0,6 -0,8 -0,8 0,6
Nord Est -0,5 -0,4 -1,1 2,5
Centro -1,3 -1,0 -1,6 -0,4
Sud e Isole -2,2 -2,4 -2,3 -0,1
Settori Di Attivita'
Energia, gas, acqua e industrie estrattive 0,1 0,4 0,1 -1,1
Industrie trattamento metalli e minerali metalliferi 1,4 0,3 0,2 2,9
Industrie trattamento minerali non metalliferi -2,5 -2,0 -1,8 -2,5
Petrolchimica, ind. Farmaceutiche, gomma e plastica 1,3 1,2 1,0 1,5
Industrie alimentari e delle bevande -0,9 -1,1 -1,1 1,9
Ind. Tessili, abbigliamento, cuoio, calzature -4,1 -2,6 -3,8 2,7
Industrie del legno e del mobile -1,2 -0,4 -1,3 -1,5
Industrie della carta, stampa, editoria -2,3 -2,4 -2,5 0,6
Ind. Delle macch.Elettriche ed elettroniche -2,6 -2,5 -3,6 -1,4
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 0,4 -0,4 0,2 1,2
Altre industrie manifatturiere -4,3 -3,8 -4,7 -3,8
Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria Previsioni su produzione, fatturato, ordini interni, ordini esteri, nel Iv trimestre 2004 rispetto al trimestre precedente, per classe dimensionale, ripartizione geografica e settore di attività dell'impresa (saldi fra indicazioni di aumento e di diminuzione; indicazioni di stabilità)
Produzione Fatturato Ordini interni Ordini esteri
aum. stab. dim. saldo +/- aum. stab. dim. saldo +/- aum. stab. dim. saldo +/- aum. stab. dim. saldo +/-
Totale 33 51 15 18 35 50 15 20 32 53 15 16 27 65 9 18
- di cui: Artigianato 28 54 18 10 28 54 18 10 27 56 17 10 23 65 12 11
Classi Dimensionali
Imprese 1-9 dip. 27 51 21 6 27 52 21 5 27 53 21 6 24 64 12 12
Imprese 10-49 dip. 31 51 18 13 34 48 18 16 31 52 17 14 25 67 8 17
Imprese 50-500 dip. 37 52 11 26 39 51 10 29 34 54 12 22 29 64 7 21
Ripartizioni Geografiche
Nord Ovest 31 55 14 17 32 54 14 18 29 56 15 14 22 70 8 14
Nord Est 36 49 15 21 39 46 15 24 34 51 15 19 32 60 9 23
Centro 37 49 14 22 38 50 13 25 35 51 14 21 32 59 9 23
Sud e Isole 28 50 21 7 31 49 20 12 28 52 19 9 23 67 10 13
Settori Di Attivita'
Energia, gas, acqua e industrie estrattive 35 53 11 24 35 54 11 24 33 56 12 21 14 81 5 9
Industrie trattamento metalli e minerali metalliferi 25 60 15 10 28 57 14 14 25 63 13 12 17 79 4 13
Industrie trattamento minerali non metalliferi 18 64 18 0 19 65 16 3 20 62 18 2 10 70 20 -10
Petrolchimica, ind. Farmaceutiche, gomma e plastica 21 63 16 5 24 61 14 10 21 63 16 5 17 70 13 4
Industrie alimentari e delle bevande 39 42 19 20 40 44 16 24 39 46 15 24 34 59 7 27
Ind. Tessili, abbigliamento, cuoio, calzature 32 47 21 11 36 44 20 15 28 52 20 8 41 52 7 34
Industrie del legno e del mobile 40 48 12 28 41 48 11 30 38 51 11 26 26 53 21 5
Industrie della carta, stampa, editoria 42 43 15 27 42 42 16 26 45 39 16 29 21 67 12 9
Ind. Delle macch.Elettriche ed elettroniche 44 47 9 35 46 44 9 37 44 45 11 33 34 62 3 31
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 40 46 14 26 40 45 16 24 35 47 18 17 33 59 8 26
Altre industrie manifatturiere 54 36 10 45 53 38 9 44 43 48 10 33 39 56 5 34
Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria
 
   
   
IMPREGILO: LUCA EGIDI NUOVO DIRETTORE AFFARI LEGALI E FINANZIARI  
 
Sesto San Giovanni, 4 novembre 2004 - Impregilo S.p.a. Comunica che Luca Egidi ha assunto la responsabilità della Direzione Affari Legali e Finanziari. Luca Egidi proviene da Alitalia S.p.a. Dove ha ricoperto la carica di Vice Direttore Generale per le funzioni Corporate. Precedentemente, alle Ferrovie dello Stato, è stato Direttore Pianificazione e Controllo e Consigliere di Amministrazione della Capogruppo. Nel Gruppo Montedison è stato Vice President, Responsabile di Amministrazione Controllo Finanziario della Montedison U.s.a. Luca Egidi, 45 anni, si è laureato presso l’Università Bocconi di Milano e ha iniziato il suo percorso professionale come ricercatore economico presso la Nomisma di Bologna prima di entrare nel Gruppo Montedison.  
   
   
CREATA LA JV PIRELLI-CONTI IN ROMANIA  
 
Milano, 4 novembre 2004 - È stata perfezionata oggi l'operazione, annunciata lo scorso 1 ottobre, che prevede la creazione di una joint venture per la produzione di cordicella metallica (steel cord) in Romania partecipata all'80% da Pirelli e al 20% da Continental. La joint venture, chiamata Cord Romania Srl, si occuperà direttamente della realizzazione di un nuovo stabilimento a Slatina, che servirà direttamente i mercati ad alto tasso di crescita dell'Est Europa. E' previsto che la nuova società si sviluppi rapidamente, investendo fino a 40 milioni di euro nei prossimi 3 anni che le consentiranno di produrre, a regime, circa 30mila tonnellate di cordicella metallica all'anno, impiegando circa 350 persone. Cord Romania sarà quindi in grado di soddisfare la crescente domanda di questo importante componente degli pneumatici nell'area, che oggi supera di quasi due volte l'offerta. La cordicella metallica è utilizzata dai produttori di pneumatici come materiale primario di rinforzo della struttura radiale.  
   
   
SKF APRE A MOSCA UN CENTRO DI SERVIZI ALLE INDUSTRIE  
 
Göteborg, 4 novembre 2004 -Per ampliare la propria gamma di assistenza avanzata in Russia e in altri paesi della Comunità di Stati Indipendenti, mercoledì 3 novembre la Skf ha aperto a Mosca un centro di servizi per le industrie, il quale svolgerà attività di ricondizionamento dei cuscinetti e di riparazione dei mandrini delle macchine utensili. Il centro occupa un'area di 1500 metri quadrati, è situato a sud di Mosca ed è stato allestito per aiutare i clienti a soddisfare le esigenze sempre più pressanti delle industrie, a migliorare l'affidabilità e la qualità dei processi produttivi e a ottimizzare l'utilizzo dei macchinari. La Skf era già presente in Russia nel 1914 ed ha dovuto chiudere nel 1920. Nel 1991 è ritornata con una propria società di vendita. Nel mercato russo i segmenti più importanti sono i distributori industriali, l'industria metallurgica, quella elettrica e quella della carta. Alcuni progetti promettenti sono nel settore dell'estrazione di petrolio e gas. Negli ultimi anni le vendite a questo mercato si sono sviluppate in modo molto positivo per la Skf, con una crescita del 20% all'anno. Attualmente la Skf possiede centri di servizio alle industrie in tutte le principali aree di mercato del mondo: Nord e Sud America, Europa e Asia. Quello russo è il primo nell'Europa orientale.  
   
   
HENKEL ITALIA: HENKEL RAFFORZA LA SUA POSIZIONE NEL MERCATO AUTOMOTIVE ACQUISITA UN’AZIENDA AMERICANA DI PRODOTTI PER L’INSONORIZZAZIONE DELLE AUTO E DI SIGILLANTI PER LA SCOCCA  
 
 Milano, 4 novembre 2004 - Henkel Corporation, affiliata statunitense del Gruppo Henkel Kgaa, Düsseldorf/Germania, ha acquisito l’americana Orbseal Llc, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti per l’insonorizzazione e di sigillanti industriali utilizzati prevalentemente nella produzione delle automobili negli Stati Uniti. “Tale acquisizione rafforzerà in maniera significativa la posizione competitiva del Gruppo Henkel nel settore industriale automobilistico statunitense”, ha spiegato Jochen Krautter, membro del comitato direttivo del Gruppo Henkel e Executive Vice President di Henkel Technologies. “Inoltre, ed è importante nello scenario attuale dell’industria automobilistica, rafforzerà le nostre competenze e conoscenze all’estero.” Con decorrenza dal 29 Ottobre 2004, Henkel Corporation, Gulph Mills, Pennsylvania, Stati Uniti, affiliata del Gruppo Henkel, ha acquisito l’azienda Orbseal Llc di Richmond, Missouri, Stati Uniti, dal gruppo Tsg Capital Fund Iii L.p., Sealion Co, Orscheln Group, e da altri proprietari di minoranza. L’azienda Orbseal Llc produce e commercializza prodotti per l’insonorizzazione e sigillanti industriali per il settore industriale dell’automobile, negli Stati Uniti in Australia e in Gran Bretagna. Nel 2003, ha conseguito un fatturato di 61 milioni di dollari. Oggi impiega circa 400 dipendenti. La Orbseal Llc gode da lungo tempo di ottimi rapporti con i tre principali produttori di automobili degli Stati Uniti : Ford, General Motors e Daimlerchrysler. I prodotti Orbseal Llc sono utilizzati ai massimi livelli della tecnologia ai fini dell’insonorizzazione, del rafforzamento strutturale e della riduzione delle vibrazioni all’interno delle scocche auto. Con l’acquisizione della Orbseal Llc Henkel investe nel mercato mondiale delle soluzioni acustiche e dei sigillanti per l’industria automobilistica che ha tassi di crescita sopra la media.  
   
   
EMANATA LA LEGGE DI RIORDINO DEL SETTORE ENERGETICO. A DISPOSIZIONE INCENTIVI ANCHE PER LE PERSONE GIURIDICHE E NUOVE AGEVOLAZIONI PER LE CONVERSIONI A GAS  
 
Roma, 4 novembre 2004 - – Entra in vigore la legge sul Riordino del settore energetico (L 23/08/2004 n. 239). La nuova normativa amplia, tra l’altro, i casi in cui è possibile godere degli incentivi stanziati dal Ministero delle Attività Produttive per l’acquisto di un autoveicolo nuovo alimentato a metano o a Gpl o per l’installazione su un’auto a benzina di un sistema di alimentazione a gas. Sono a disposizione dei cittadini 4,5 milioni di euro. Gli incentivi sono pari a 1500 euro per l’acquisto di un’auto nuova e a 650 euro per la conversione di un usato. E’ stata riconosciuta inoltre la possibilità di convertire l’auto a metano e a Gpl entro i tre anni successivi alla data di prima immatricolazione (anziché uno come prevedeva la vecchia normativa). Attualmente, incentivi e benefici sono riservati solo alle persone fisiche mentre è in discussione il regolamento relativo alle persone giuridiche, che risponderebbe ad una fascia molto significativa di domanda non espressa, flotte aziendali, mezzi per trasporto merci in città, flotte delle società di servizio pubblico, ecc. Il settore dei produttori di Gpl accoglie con grande favore queste novità, frutto del lavoro congiunto con il Governo ed il Parlamento che si sono dimostrati particolarmente sensibili ai benefici ambientali offerti da Gpl e metano. Infatti, i veicoli a gas, riducono molto significativamente sia le emissioni di benzene (tipiche dei veicoli a benzina) sia di particolato (tipiche dei veicoli a gasolio), tanto da potersi tranquillamente definire ad emissione zero di Pm e benzene, e da poter essere utilizzati nelle giornate di blocco del traffico. L’economicità del Gpl è inoltre assicurata da un prezzo alla pompa nettamente più favorevole rispetto ai carburanti tradizionali legati alle fluttuazioni internazionali del petrolio (0,541 €/Lit contro 1,165 per la Benzina e 990 per il Gasolio*). "Con i fondi a disposizione sarà possibile effettuare circa 4.500 operazioni di finanziamento. – commenta Rita Caroselli Direttore di Assogasliquidi Federchimica – Questa legge rappresenta, di fatto, una grande occasione di mercato e nello stesso tempo aiuta ad esaurire i fondi residui. E’ pertanto fondamentale che questa azione non rimanga isolata e che il Governo recepisca l’importanza di continuare a dare continuità finanziaria all’incentivo".  
   
   
SICUREZZA STRADALE: IL GRUPPO DI LAVORO PER IL MONITORAGGIO DELLE TRATTE AUTOSTRADALI CRITICHE PROSEGUE  
 
 Roma, 4 novembre 2004 - Presto ci sarà l'elenco completo delle tratte autostradali su cui è stato avviato il ponderoso lavoro di monitoraggio del Gruppo di Lavoro, ponendosi come obiettivi principali la sicurezza sulla rete autostradale ed il confort degli utenti. Uno stuolo di tecnici qualificati per la tutela dell'ambiente e dei consumatori, durante un incontro, hanno concordato di dare ulteriore impulso e concretezza ai lavori e ai risultati sinora già raggiunti ed ai numerosi altri in programma. L’apporto dei tecnici dell’Intesaconsumatori si basa sulla conoscenza approfondita del consumatore maturata nella vita quotidiana attraverso il contatto autentico e vitale; questa conoscenza costituisce il punto di riferimento per valutare il comportamento verso il Consumatore, da parte di ogni Azienda. Il lavoro di monitoraggio con Autostrade per l’Italia si propone l’obiettivo strategico di interpretare cosa il Consumatore si aspetti dall’offerta aziendale, e come questa possa soddisfare le sue esigenze. Dunque, Il principio di fondo che caratterizza il lavoro degli esperti consumeristici è la valorizzazione della circostanza che Autostrade debba volontariamente considerare almeno pariteticamente i diritti dei Consumatori con quelli della produttività e del profitto aziendale. Importanti e significativi obiettivi sono all’o.D.g. Del gruppo di lavoro come la certificazione della sicurezza e della affidabilità delle tratte in cui si potrà elevare il limite a 150 km/h, o come l’introduzione della segnalazione dei prezzi dei carburanti in autostrada o, ancora, come l’accordo preventivo su la cartellonistica ed i servizi informativi in autostrada, o come il miglioramento delle relazioni cliente/gestore e numerose altre iniziative ancora. L’importante lavoro svolto sinora e tutte le connesse vicende, nonché tutti i numerosi punti all’ordine del giorno per le prossime riunioni sono stati, dunque, realizzati grazie allo storico accordo che l’Intesaconsumatori, nello scorso febbraio, ha sottoscritto con la società Autostrade per l’Italia, alla presenza del Ministro dell’Economia e grazie al quale si è avuto un congelamento delle tariffe autostradali di sei mesi. Maria Cristina Tabano e il prof. Stefano Masini per i profili ambientali; Luca Agliocchi, Antonio Tamburrano ed Emilio Rinaldi per i profili giuridici e consumeristici; Bruno De Vita per i problemi di comunicazione con gli utenti; Tonino Del Mese, Franco Olearo e Alessio Bertini per gli aspetti ingegneristici ed infrastrutturali.  
   
   
PORTO DI GENOVA TRAFFICO SETTEMBRE 2004: CONTENITORI 136.415 TEU (+10,9%), MERCE VARIA 2.104.953 TONN. (+8,0%), TRAFFICO CONTAINERIZZATO 1.262.515 TONN. (+15,4%), OLII MINERALI 1.531.371 (+15,8%), TRAFFICO COMPLESSIVO 4.454.016 TONN. (+7,7%)  
 
Genova, 4 novembre 2004 - Nel mese di settembre tutti i principali settori merceologici del porto di Genova segnano una crescita confermando il trend positivo iniziato a gennaio di quest’anno. Il traffico contenitori movimentati a settembre è stato di 136.415 teu (+7,7%), così suddivisi nei principali terminal: Vte 79.411, Sech 28.410, Messina 21.751, Rebora 2.527, Grendi 1.911. Nel periodo gennaio-settembre i teu movimentati sono stati 1.255.453 (+3,7%) così suddivisi: Vte 695.031 (+3,9%), Sech 274.395 (+3,7%), Messina 202.272 (+10,3%), Rebora 31.568 (+5,9%), Gruppo Grendi 21.546 (+0,3%). Il traffico containerizzato nel mese di settembre è stato di 1.262.515 tonn. (+15,4%) e nel periodo gennaio-settembre 12.047.167 tonn. (+7,6%). La merce varia nei nove mesi è stata di 19.352.148 tonn. (+6,1%). Nel comparto delle rinfuse solide i due terminal dedicati hanno segnato nei nove mesi i seguenti risultati: - terminal di ponte San Giorgio ha movimentato 1.829.512 tonn.(+16,9%) - le acciaierie di Cornigliano hanno movimentato 5.165.208 tonn (+2,7%). Nel comparto delle rinfuse liquide nei primi nove mesi il porto petroli ha movimentato 14.813.722 tonn (+2,9%), mentre gli olii vegetali sono stati 399.732 tonn. (+20,1%) Il movimento passeggeri nel mese di settembre è stato di 363.196 unità (-11,5%), di cui 327.664 (-3,7%) al terminal traghetti, mentre al terminal crociere sono state 35.532 unità (-49,3%). Nei primi nove mesi il traffico passeggeri è stato di 2.638.393 unità (-9,3%) di cui 2.426.948 (-1,0%) al terminal traghetti e 211.445 unità (-53,7%) al terminal crociere. I carri ferroviari carichi, arrivati e partiti nei nove mesi, sono stati 94.565 (-4,4%) di cui 54.415 nel Porto Storico (-10,1%) e 40.150 (+4,8%) al terminal di Voltri. Il traffico complessivo del porto nel mese di settembre è stato di 4.454.016 (+7,7%) e nel periodo gennaio-settembre 42.889.658 tonn. (+4,8%).  
   
   
RINNOVO COMMISSIONE DIRETTIVA ED ELEZIONE DEL PRESIDENTE GRUPPO PRODOTTI PROFESSIONALI PER ACCONCIATORI UNIPRO  
 

Milano, 4 novembre 2004 - Carlo Baiesi è il nuovo Presidente del Gruppo Prodotti Professionali perAcconciatori di Unipro; il gruppo, uno degli otto in cui è strutturatal'Associazione, raccoglie 41 imprese, che hanno raggiunto nel 2003 unfatturato prossimo ai 500 milioni di euro. Baiesi sarà affiancato dal Vicepresidente Gianfranco Zunino e da una nuova Commissione Direttiva, i cuimembri sono: Paolo Braguzzi , Giampiero Chiusano , Fabio Franchina, Fabriziolocatelli, Franz Maier , Paolo Maggi, Marco Pellegrino, Pier Giuseppeprandoni, Giancarlo Rambaldi, Stefano Sarra.due gli obiettivi principali della nuova presidenza. "Innanzituttointendiamo proteggere il capitale di conoscenza grazie al quale l'Italia èall'avanguardia in tutto il mondo nel settore dei prodotti professionali, inparticolar modo per la colorazione, spiega Baiesi. A partire da questa base,sarà importante dare nuovo impulso all'export". "Questo indirizzo, peraltro, è nel segno della continuità con le precedentipresidenze aggiunge Baiesi. Pier Giuseppe Prandoni e Fabio Franchina hannodato vita ad un raro esempio di coesione all'interno del Gruppo, in cuiaziende di piccole dimensioni e realtà multinazionali collaboranostrettamente con ottimi risultati; è fondamentale non disperdere questapreziosa eredità". Sposato, 43 anni, Carlo Baiesi è stato per 3 anni presidente del Comitatoper le Piccole e Medie Imprese di Unipro, e Vice-presidente di Cosmexport;dirige la Barex, azienda familiare con 37 anni di tradizione ed esperienzanella colorazione del capello.
 
   
   
ELEMENTI: “UNIFICAZIONE GRTN-TERNA E DOMANDA IN BORSA, COMPLETANO LA LIBERALIZZAZIONE ELETTRICA”  
 
Roma, 4 novembre 2004 - “La legge sul riordino del settore elettrico è una buona legge, anche se dovremo lavorare per renderla più efficace, agevolando il processo di localizzazione di nuovi impianti, favorendo l’eliminazione delle asimmetrie dei mercati europei, predisponendo il riordino degli incentivi, promuovendo lo sviluppo di nuove fonti rinnovabili e il teleriscaldamento.” Così Antonio Marzano, Ministro delle attività produttive, nell’intervista sulle prospettive del sistema elettrico rilasciata a questo numero di Elementi, rivista del Grtn, dell’Au e del Gme, il cui n. 6 è da oggi visibile sul sito internet www.Grtn.it. Positivo anche il commento di Alessandro Ortis, Presidente dell’Autorità per l’energia, per il quale i benefici non dovrebbero tardare ad arrivare, a patto che si realizzino nuovi impianti e si ammodernino i vecchi per oltre 10.000 Mw. Senza dimenticare la necessità di diversificare l’offerta di energia. Nuovi impianti sì, afferma Andrea Bollino, Presidente del Grtn, ma meno inquinanti, e soprattutto nuove linee elettriche, senza le quali il maggior apporto di energia resterebbe bloccato nelle varie strozzature che gravano sulla rete elettrica. Su questo punto è d’accordo anche Luigi Prosperetti, in controtendenza invece sulla liberalizzazione del settore, che trova lenta, timida e tormentata. Secondo Prosperetti è necessario creare subito nuova capacità addizionale, adeguando l’offerta alla domanda, altrimenti è impensabile ridurre i prezzi. Secondo il professore, infatti, è stato un errore imporre all’Enel di cedere impianti ai concorrenti anziché puntare su un aumento dell’offerta anche con incentivi ai nuovi entranti. Prosperetti si spinge più in là, e provocatoriamente sostiene che bisognerebbe istituire una tassa sui consumi alle Regioni che rifiutano centrali o linee e sconti a quelle che producono più elettricità di quanta ne consumano. Sulla riunificazione della proprietà e delle gestioni della rete elettrica, positivo il commento di Alessandro Ortis, per il quale l’operazione costituisce un aspetto irrinunciabile per il successo della liberalizzazione, che produrrà effetti positivi sui costi. Anche Luca d’Agnese, Ad del Grtn, ritiene che dalla riunificazione di Grtn e Terna, nascerà un grande operatore di settore in grado di programmare investimenti e di realizzarli in proprio. La nuova società, sostiene d’Agnese, unirà visione strategica e capacità industriale. Intanto il Gestore della rete sta attivando le azioni propedeutiche alla riunificazione, prima fra tutte la predisposizione del Codice di rete, fondamentale per la gestione del sistema elettrico con condizioni note a tutti gli operatori. Il soggetto che nascerà, spiega Prosperetti, va visto con entusiasmo a patto che Enel non abbia un controllo forte della nuova società, perché a suo avviso, le aziende elettriche dovrebbero stare fuori delle imprese che governano le reti dell’alta tensione, così come accade in Gran Bretagna con il National Grid. Sul tema della Borsa, in questo primo periodo, per Ortis sono emersi solo “malesseri infantili”, e sostiene che l’Autorità vigilerà affinché il sistema non presenti distorsioni, non ospiti abusi o collusioni. Grazie alla Borsa, continua Ortis è stato possibile evidenziare il problema delle congestioni di rete, rendendo più facile identificare dove intervenire. Ma Prosperetti è del parere che con la Borsa i prezzi sono divenuti volatili ed espongono i consumatori al rischio fluttuazioni, costringendo i più indifesi a pagare i costi del sistema. Nando Pasquali, Presidente di Au, invece, fa notare che un’articolata strategia di approvvigionamento da parte dell’Acquirente Unico ha favorito una stabilità tariffaria, grazie all’acquisto di energia attraverso contratti bilaterali e differenziali, fronteggiando così la volatilità dei prezzi sulla parte del fabbisogno acquistata in Borsa. In futuro, annuncia Pasquali, l’Au organizzerà aste per contratti pluriennali, stimolando la concorrenza tra i produttori. Dati interessanti sulla Borsa arrivano dal Gme, che sottolinea come la liquidità media, nel periodo 1° aprile – 31 agosto 2004, è stata pari al 30%; 21 operatori hanno presentato offerte di vendita per 37 Twh, equivalenti a 2379 milioni di euro. Il sistema elettrico italiano nel suo complesso ha avuto scambi per circa 126 Twh di energia elettrica, per un prezzo medio d’acquisto di 57,78 €/Mwh. Per il Gme, con l’avvio della domanda attiva, scomparirà il regime dello scambio e le partite economiche saranno regolate su base oraria.  
   
   
L’ESPERIENZA IBM-ENEL AL SINERGY FORUM 2004 L’INNOVAZIONE E L’ON DEMAND NEL SETTORE DELLE UTILITIES - GLI STUDI DI IBM BUSINESS CONSULTING SERVICES SUGLI SCENARI PROSSIMI FUTURI PRESENTATI ALLA MANIFESTAZIONE DI RIMINI DAL 3 AL 5 NOVEMBRE 2004  
 
Milano, 4 novembre 2004 – Anche quest’anno Ibm partecipa a Sinergy, il Forum dell'energia che si tiene al centro fieristico di Rimini dal 3 al 5 novembre. La presenza a questo evento di interesse nazionale consolida il ruolo di Ibm come player strategico nella realizzazione di modelli di business on demand innovativi per le aziende operanti nel settore delle “public utilities”. Il forum è l’occasione per fare il punto annuale sulle problematiche del settore energetico e per approfondire, attraverso alcuni convegni, temi specifici quali: la tecnologia, la gestione, la legislazione e la normativa di questo settore. In particolare l’edizione di quest’anno mette in rilievo le iniziative e le tecnologie emergenti, per quanto riguarda le infrastrutture di rete. Come emerge infatti da studi recenti condotti da Ibm Business Consulting Services, entro il 2007 le aziende del settore energia e multi-utility si troveranno a operare in uno scenario sempre più disaggregato e multinazionale. Le esigenze di questo nuovo mercato, unite alle crescenti aspettative dei mercati finanziari, imporranno alle utility di trasformarsi per divenire più grandi, più dinamiche, più focalizzate sulle proprie attività principali. Occorre che, per competere efficacemente in questo nuovo scenario ed avere successo, esse cambino il proprio modo di fare business iniziando fin d’ora il necessario processo di trasformazione. In questa prospettiva si colloca l’alleanza strategica Ibm-enel per la soluzione Automatic Meter Management (Amm) dei contatori elettronici e possibili estensioni verso altre utenze e nuovi servizi. Un’offerta che ha già suscitato l’interesse da parte delle società di Distribuzione, tra le quali Asm Brescia, che ha firmato un contratto per la fornitura di una soluzione di Telegestione Clienti. Consulenti di Ibm Business Consulting Services, insieme ad esperti Enel dell’Unità Telegestione Enel Distribuzione, daranno visibilità all’intera soluzione e alle prospettive mondiali, mettendone in luce i contenuti innovativi di trasformazione dei processi e di valore per le aziende del settore energia e utility ed evidenziandone, infine, le applicazioni future. In particolare sarà illustrato, da parte dei responsabili dell’azienda, il caso di Asm Brescia. Ibm partecipa alla manifestazione con un coinvolgimento alle sessioni plenarie e con tre specifici workshop di approfondimento, nell’arco dei tre giorni. Mercoledì’ 3 Novembre 2004
Orario Sala Tema Relatore per Ibm
14:30- 18:00 Volta Tavola Rotonda: Le reti tecnologiche in Italia: situazione e prospettive Stefano Caprari Ibm Bcs Energy & Utilities Leader Emea South
Giovedi’ 4 Novembre 2004
Orario Sala Tema Relatori
16:00- 18:30 Sala Joule L’alleanza Enel/ibm: La soluzione di Automatic Meter Management (Amm) dei contatori elettronici e possibili estensioni verso altre utenze e nuovi servizi Andrea Ranchino Ibm Bcs - Energy & Utilities Fabio Borghese Enel Distribuzione Sergio Rogai Enel Distribuzione Oreste Galasso Asm Brescia
16:00- 16:30 Sala Ampere Innovazione e Flessibilità in ambito multiutility: opportunità di incremento della qualità e di miglioramento dei processi di business Domenico De Luca Ibm Pervasive Wireless Solutions - Principal Communication Sector (Telco, Media, Utilities)
Venerdi’ 5 Novembre 2004
Orario Sala Tema Relatore
11:30- 12:30 15,30-16,30 Sala Joule L’alleanza Enel/ibm: La soluzione di Automatic Meter Management (Amm) dei contatori elettronici e possibili estensioni verso altre utenze e nuovi servizi Ranchino Andrea Ibm Bcs - Energy & Utilities
 
   
   
ENI: SAIPEM SI AGGIUDICA IL CONTRATTO DI 520 MILIONI DI DOLLARI USA PER IL SISTEMA DI CONDOTTE DI KASHAGAN NELL’OFFSHORE KAZAKO  
 
San Donato Milanese, 4 novembre 2004 - L’opera, che sarà realizzata tra il 2006 ed il 2007, prevede l’installazione di condotte a mare, nelle acque kazake del Mar Caspio, a circa 80 chilometri a sud-est della città di Atyrau. Il contratto è stato assegnato a seguito di una gara internazionale. Saipem si è aggiudicata il contratto per la costruzione e l’installazione del sistema di condotte a mare nell’ambito del programma per lo sviluppo del giacimento Kashagan, nelle acque kazake del Mar Caspio, a circa 80 chilometri a sud-est della città di Atyrau. Il contratto è stato assegnato a seguito di una gara internazionale dalle società che costituiscono il North Caspian Sea Production Sharing Agreement (Psa) (1), ha un valore di circa 520 milioni di dollari Usa e comprende: l’attività di ingegneria, l’approvvigionamento materiali, il rivestimento, la posa e la messa in servizio di condotte, cavi in fibra ottica e ombelicali. Le condotte verranno fornite dal cliente. L’opera sarà realizzata tra il 2006 ed il 2007 con un nuovo mezzo navale di posa e nuove attrezzature per l’interramento delle condotte.  
   
   
IL MINISTRO MORATTI: "INTEGRARE LE POLITICHE DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO PER COSTRUIRE UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA E PIÙ SICURA"  
 
Roma, 4 novembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'università e della Ricerca, Letizia Moratti, è intervenuto stasera alla presentazione del libro di Maurizio Sacconi, Paolo Reboani e Michele Tiraboschi "La società attiva. Manifesto per le nuove sicurezze". "Viviamo in una società insicura?". Il Ministro, riferendosi al sottotitolo del volume, ha sottolineato che giustamente il libro pone il problema in termini nuovi e più complessi: "Il fattore più potente di insicurezza e instabilità che minaccia oggi i nostri sistemi di vita è il perdurare, e in molti casi l'aggravarsi, di squilibri sociali, di emarginazioni, di esclusioni di intere parti della nostra società da una soddisfacente vita lavorativa e da una proficua partecipazione alle relazioni interpersonali e con le istituzioni". "Perché questo pericolo sia scongiurato", ha aggiunto il Ministro Moratti, "occorre - come indicano gli autori - ridisegnare l'intero welfare system partendo dall'obiettivo di formare e valorizzare il capitale umano e il capitale sociale dei nostri Paesi in una sempre più stretta integrazione tra politiche del lavoro e politiche educative e formative". "Se vogliamo costruire una società più forte, più giusta, più sicura, è quindi verso i segmenti "deboli" delle nostre popolazioni che dobbiamo orientare le politiche educative e le politiche del lavoro. D'altro canto", ha concluso il Ministro, "è ormai evidente a tutti che soltanto da una forte integrazione tra politiche dell'istruzione e della formazione e politiche sociali e del lavoro potremo sperare di ottenere un reale rafforzamento della coesione e della stabilità sociale e un durevole incremento di competitività dei nostri apparati produttivi dei nostri Paesi".  
   
   
COM-PA 2004: RIFORMA MORATTI, ECCO COME LE SCUOLE LA COMUNICANO  
 
Bologna, 4 novembre 2004 - Comunicare la riforma, ma soprattutto comunicare attivamente e non passivamente, con gli allievi, gli insegnanti, le famiglie. E' questa la strategia che molti uffici scolastici regionali hanno adottato o hanno intenzione di adottare a 18 mesi dalla Riforma della scuola (la cosiddetta Riforma Moratti). Ed è questo il tema del convegno "L'innovazione tecnologica per conoscere il sistema scuola", evento organizzato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e la ricerca, nell'ambito di Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese (a Bologna, dal 3 al 5 novembre). E' Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di sociologia e comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma, ad aprire il convegno mettendo a fuoco le parole chiave: "sistema scuola, tecnologie", che significano prima di tutto "capire che stavolta, con la nuova comunicazione possiamo vincere". Il passato, secondo Morcellini, ha visto la sconfitta della scuola nel rapporto coi media, in primis la televisione un mezzo "afono e apatico". Oggi invece "usando internet e il computer, linguaggi quotidiani dei giovani, possiamo arrivare a creare un dialogo". Per fare questo, però, è necessario partire da un assunto "quello che la scuola ha davvero e ancora la capacità e la forza di modificare le persone". Tocca poi ai dirigenti degli uffici scolastici regionali raccontare cosa, a livello locale, è stato fatto: sono intervenuti Luigi Catalano dell'Usr del Piemonte, Ugo Panetta (Calabria), Lucrezia Stellacci (Emilia-romagna) e Carmela Palumbo (Veneto). In Emilia-romagna, per esempio, ci si è concentrati su tre filoni di indirizzo: "comunicazione, formazione e ricerca-azione della riforma - spiega Stellacci - seguita poi da un'azione di monitoraggio sull'efficacia di queste azioni". Ma anche visite nelle scuole, pubblicazione di informazioni sui siti di servizio, e punti di ascolto telematico con un numero di telefono, uno di fax e una casella postale elettronica dedicati solo a chi ha bisogno di capire e approfondire le novità della riforma. Il pezzo forte dell'Emilia-romagna è un progetto di messa in rete delle scuole con videoconferenze, che può anche fungere da mezzo per la formazione degli insegnanti. In Veneto, invece, il monitoraggio, realizzato in particolare nelle scuole primarie e nella prima classe di quelle secondarie, si sta concludendo in questo periodo e ha già dato buoni riscontri. "L'80% delle scuole della nostra regione ci ha già risposto - spiega Palumbo - dandoci notizie sullo stato di attuazione della riforma, e in particolare, sulla nuova struttura oraria e sulla presenza dei tutor". Questo è un primo passo, "una sorta di stato dell'arte che poi ci servirà per mettere in atto le azioni di sostegno per le scuole che sono rimaste indietro". Le buone notizie sulla diffusione delle tecnologie nella penisola vengono da Letizia Melina: "In Italia il 65% delle scuole ha una rete locale, l'88,7% utilizza la banda larga, il 51% ha un proprio sito web gestito dal personale della scuola". E proprio tramite la posta elettronica e internet, gli operatori degli istituti comunicano tra loro, con le istituzioni, con le famiglie. "Le nuove tecnologie - conclude Melina - devono assolutamente divenire un mezzo quotidiano nella didattica. Ecco perché gli insegnanti devono conoscere le tecnologie e devono saperle usare".  
   
   
ASSEGNATI I PREMI NAZIONALI FEDERCHIMICA GIOVANI PER IL CLORO E LA PLASTICA VINCONO SEI SCUOLE, ELEMENTARI E MEDIE, DA GELA AD INTRA, CON 150 BAMBINI  
 
Milano, 4 novembre 2004 - Anche quest’anno è stato assegnato il Premio Federchimica Giovani rivolto alle scuole elementari e medie. Il Concorso sarà ripetuto anche nel 2005. I vincitori sono arrivati da Gela, Intra, da Comacchio in provincia di Ferrara, da Senigallia, da Trentola Ducenta in provincia di Caserta, da Sulmona, da Bomporto e da Campobasso. Di particolare rilievo è la partecipazione al Premio e alla Cerimonia conclusiva, della scuola di Intra che si trova all’interno dell’Istituto Auxologico. La premiazione ha costituito l’occasione per parlare del ruolo di cloro e plastica per la qualità della vita in chiave divulgativa e divertente con l’aiuto della conduttrice Manuela Giordano, che ha coinvolto i 150 bambini presenti. Al momento della consegna dei premi il Presidente di Assobase Flavio Terruzzi e Paolo Pirro del Consiglio Cloro hanno ricordato brevemente quanto plastica e cloro aiutano i cittadini nella vita di tutti i giorni.