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VENERDì
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 26 Novembre 2004 |
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Web moda & tendenze | |
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CHINA - TEXTILES: SECOND MEETING OF EU-CHINA TEXTILES TRADE DIALOGUE TO CONTINUE THE PREPARATION FOR WTO TEXTILES QUOTA ELIMINATION |
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Ahead of the elimination of textiles and clothing quotas on 1 January 2005, Eu and Chinese officials and representatives of Chinese and European industry held the second meeting of the Textiles Trade Dialogue in Beijing today. Talks covered questions related to market access, production and investments. The Textiles Trade Dialogue was established on 6 May 2004 during the visit of Chinese Premier Wen Jiabao to Brussels. On that occasion, the Eu announced the setting up of a Wto-compatible monitoring system of Chinese textiles from 1 January 2005 to ensure a smooth transition to a quota-free trade. Today’s discussions are a concrete implementation of this decision and a continuation of talks at a technical level. The textiles trade dialogue between China and the Eu is intended to address, in a spirit of cooperation and dialogue, matters of common interest in the textiles and clothing trade area. Among these issues is the critical question of how to ensure that trade in textiles and clothing proceeds smoothly after the elimination of quotas on 1 January 2005. The Eu believes that textiles trade growth after the removal of quotas should be progressive rather than sudden, because a surge in Chinese exports to the Eu, coupled with decreasing prices, could have severe consequences on third country suppliers to the Eu. This is particularly true for small and vulnerable developing countries heavily reliant on textile exports. During the meeting, officials examined trade statistics, market access issues, production and investment conditions, possibilities of Eu China cooperation, and trade after the end of quotas. The Eu had earlier indicated that, in order to follow closely imports of the most sensitive textiles and clothing products, it would establish a Wto-compatible monitoring system for Chinese textiles imports. Such scheme will help to ensure a smooth transition to a quota-free system as from 1 January 2005. Background In 2003, Eu-china bilateral trade amounted to €135 billion and China overtook Switzerland as Eu’s second trading partner behind the Us (it overtook Japan in 2002). China is the Eu’s largest supplier of textiles and clothing products. In 2003 such imports from China represented €12.3 bn or 17.5 % of total Eu imports in this sector. This was an increase of 8.3 % over 2002, 18 % over 2001, and 156 % over 1995. At present, imports from China still subject to Wto quotas represent 12 % of China’s total textile and clothing exports to the Eu. The Wto Agreement on Textile and Clothing (Atc), which established a ten year period for the elimination of the quotas, will expire on 31 December 2004. From 1st January 2005 trade in textile and clothing products will not be subject to any quantitative restrictions. The Eu has already eliminated 56 bilateral quotas in 2002 under the third stage of integration of the Atc. Following the progressive removal of quotas, Eu textiles imports subject to quotas represent only 20 % of total Eu textile and clothing products, and the majority of these quotas are not very highly utilised and therefore do not have a very constraining effect. |
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IL TESSILE ABBIGLIAMENTO MODA NEL MONDO IERI, OGGI, IL FUTURO |
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Il Tessile Abbigliamento Moda nel mondo - La Storia - Negli ultimi cinquant'anni, dopo la fase di ricostruzione post-bellica (Ii guerra mondiale), si è creata una sovrapproduzione, uno squilibrio crescente fra domanda e offerta di prodotti di tessile/abbigliamento a livello mondiale. Questo fenomeno ha avuto un'accelerazione negli ultimi decenni in funzione della globalizzazione (delle economie e dei mercati). I Paesi ricchi ubicati nei tre macro-sistemi nord del mondo: Nafta/cee a 15/Giappone, hanno perso parte rilevante della loro capacità produttiva di tessile/abbigliamento, continuando ed in svariati casi incrementando, il ruolo di Paesi consumatori di tali prodotti. La Francia — L'italia - In Europa ci sono i due grandi protagonisti mondiali del settore moda: la Francia e l'Italia. In effetti questi sono gli unici due Paesi in grado di sviluppare una strategia di penetrazione extra continentale a livello mondiale. La Francia è certamente il Paese storico della Moda fino alla fine degli anni '40 - inizio anni '50: la moda era una ed era solo francese. L'italia si è affacciata in questo mondo moda attraverso alcune iniziative romane nell'immediato dopoguerra ma la nascita del pret-à-porter alto, quello degli stilisti, ha avuto origine in una data precisa, il 12 febbraio del 1951 a Firenze per poi svilupparsi prepotentemente a Milano ove, oggi, risiedono la maggior parte delle Case di Moda italiane veramente innovatrici, creative e dove avviene la presentazione delle collezioni uomo/donna. La Francia, con Parigi, è rimasta la capitale mondiale dell'alta moda e del lusso, inteso in senso estensivo, quindi al di là e oltre il pret-à-porter che viene spesso realizzato in Italia. L'italia, infatti, ha sviluppato, in circa 50 anni, una formidabile capacità a produrre lungo tutta la filiera tessile-abbigliamento-moda in modo qualitativamente pregevole e quantitativamente rilevante. E' interessante analizzare le ragioni del successo del "Sistema Italia" in quanto realizzatosi in un paese senza materie prime e certamente poco competitivo, avente un costo del lavoro e dell'energia fra i più alto al mondo. Ciò serve a spiegare, anche in una prospettiva futura, che non tutto si gioca sul fattore prezzo e, quindi, sui costi. La Moda Italiana Le ragione del successo: Creatività e Tecnologia L'industria della Moda che comprende tessile, vestiario, pelle, pelletteria, calzature, genera in Italia, già da più di due decenni, un'attività molto importante. Infatti, pur con una riduzione nel 2002/2003, i dati sono e restano assolutamente positivi, come risulta dalla tabella che viene qui di seguito riportata :
Il Sistema Moda Italiano ( tessile, vestiario, pelle, pelletteria, calzature ) | | | ---------------------------- Milioni Di Euro----- | | | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | | | Fatturato | 72,920 | 71,097 | 68,040 | 70,081 | | | (var. %) | 1.5% | -2.5% | -4.3% | 3.0% | | | Export | 43,007 | 40,707 | 37,757 | 40.028 | | | (var. %) | 5.5% | -5.3% | -7.2% | 6.0% | | | Import | 21,991 | 21,561 | 21,928 | 23,463 | | | (var. %) | 7.0% | -2.0% | 1.7% | 7,0% | | | Saldo con l'estero | 21,016 | 19,146 | 15,829 | 16,565 | | | Produzione realizzata In Italia (var.%) | +2.8% | -8.7% | -3.5% | | | | Quota dell'Italia su export | 9.8% | nd | | | Mondiale | 10% | | Occupazione | 963 | 925 | 905 | | | | (.000 di unità) | | | | | | | | | | | Calcolato come media "pro-capite", il valore delle esportazioni di moda italiana è superiore al valore di mezzi di trasporto per la Germania e a quello dei prodotti dell'elettronica per il Giappone. La moda dà lavoro in tutta Italia a 905.000 persone, occupate in circa 100.000 aziende. L'attività dell'industria della moda è l'unica in cui l'Italia abbia una supremazia mondiale, detenendo la più alta percentuale di export mondiale di prodotti tessili e di vestiario tra i paesi del G8. Come si spiega questa incredibile performance in termini di risultati e di durata del fenomeno? La mia opinione è che, al di là delle incredibili capacità imprenditoriali degli italiani, vi sono stati dei fattori che hanno favorito il successo del made in Italy e che hanno permesso di realizzare la "creatività tecnologica" che abbiamo citato prima. Dire che ciò stia alla base dei suoi positivi risultati è opinione condivisa da molti; più difficile dire se ciò sia frutto di una scelta strategica della Moda Italiana o di una naturale diffusa capacità di imprenditori, manager e maestranze ad operare in questo modo. I fattori - I fattori sono per me identificabili, nei due ambiti che costituiscono i pilastri del sistema moda (Italiano). ' Area creativa basata: sulla nostra cultura; sulla nostra storia: sui nostri beni culturali; che in sintesi possiamo definire: l'effetto Rinascimento Riflettendo sulla singolare dinamica del Made in Italy nei settori legati ai consumi per la persona (vestiario, mobili, arredamento, ecc.),molti commentatori hanno più volte sottolineato l'influsso positivo delle tradizioni storiche e, in particolare, "l'Effetto Rinascimento" che tuttora persisterebbe nella cultura, nel senso estetico e nelle abilità artigianali degli italiani. In pratica il fatto di vivere in un Paese che vanta il più ricco patrimonio monumentale del Mondo costituisce una specie di scuola collettiva che sviluppa il senso per l'estetica e le cose belle. Area tecnologica basata: sulla completezza della filiera tessile; sul meccanotessile; sulla ricerca applicata. L'integrità della filiera- Un elemento distintivo del successo del Made in Italy è costituito dall'integrità della sua filiera produttiva: l'Italia continua a presidiare con successo tutte le fasi del ciclo Tessile-abbigliamento, dalla produzione dei filati e dei tessuti alla confezione dei vestiti, passando per la cruciale fase del finissaggio (che opportunamente in Italia è spesso definita di "nobilitazione" delle fibre tessili). Il meccanotessile In Italia, inoltre, c'è un'importante industria meccanica che produce gli impianti (macchine per filare, tessere, tingere, nobilitare, confezionare, ecc) utilizzati dalle aziende tessili; la vicinanza fra i produttori di macchinari e gli utilizzatori è stata spesso determinante per le innovazioni proprie del settore moda: le torsioni sui filati, gli effetti sulla "mano" dei tessuti. La ricerca applicata Questi due elementi (integrità della filiera e meccanotessile), collegati strettamente, consentono di massimizzare le risorse di innovazione e di creatività e di immettere valore aggiunto in ogni fase di lavorazione, in ogni prodotto. Ora, questi fattori per produrre gli effetti importanti che abbiamo visto, devono essere combinati, coniugati in modo adeguato dagli attori, dai protagonisti del Sistema Moda e ciò può aver luogo: nei gruppi, nelle strutture aziendali complesse, nei distretti industriali. Gli attori I gruppi e le strutture aziendali complesse - E' chiara la tendenza dei gruppi o delle strutture aziendali complesse del sistema moda a strutturarsi in modo integrato verticalmente al fine di essere più competitivi, di garantire qualità e affidabilità del prodotto e di proteggersi dalle copie e dalla pratica della contraffazione. Il gruppo di famiglia che presiedo ha una struttura integrata in modo verticale a scaletta" che dal filo, alla torcitura, alla tessitura a maglia, giunge fino al pret-à-porter con Area. Questo processo è stato realizzato negli ultimi 30 anni mentre per gli altri 3 80 l'attività era concentrata nella trattura e torcitura della seta (l'attività serica è infatti iniziata a Garbagnate Monastero nel 1586, ove siamo ancora presenti con uno stabilimento). Una riflessione più approfondita meritano i distretti industriali nei quali si coniugano le attività produttive con le reti creative. I distretti industriali e le reti creative - La caratteristica più originale della storia industriale italiana in questo dopoguerra è costituita dai distretti industriali. Di fatto, l'industria della moda italiana è localizzata in un arcipelago di aree territoriali specializzate: Como nei fili e tessuti di seta e di tipo serico, Biella, Prato e Vicenza nei filati e nei tessuti di lana, Castelgoffredo nelle calze da donna, Carpi e Treviso nella maglieria, Empoli nell'abbigliamento in pelle, Pesaro per i jeans, il Brenta per le calzature. La natura di estrema dinamicità e flessibilità organizzativa dei distretti, la necessità di rinnovare costantemente la produzione e di adeguarla al flusso delle richieste del mercato, ha creato le condizioni per la formazione in varie parti d'Italia (Milano, Firenze, ma anche le Regioni del Nord-est) di centri di elaborazione creativa dove i prodotti industriali vengono progettati, disegnati, comunicati, sperimentati in stretta connessione con le aziende industriali. Questa "rete creativa" è oggi determinante per completare l'attività industriale in senso stretto, provvedendo a fornire il serbatoio di idee e soluzioni innovative essenziali per l'industria della moda. Infine, parlando dell'importanza e valore per il sistema moda dei distretti, vorrei sottolineare che il vecchio detto "piccolo è bello", che è sempre meno valido in un mondo ad economia globalizzata, ove la dimensione diventa fattore strategico di successo, torna ad avere una sua logica proprio grazie al distretto. Il distretto industriale svolge il ruolo fondamentale di unire una miriade di piccole e medie imprese (spessissimo specializzate) riuscendo così ad ottenere vantaggi fondamentali per il settore tessile-abbigliamento (alta creatività, grande reattività ai cambiamenti della moda) propri delle piccole e medie imprese, con una dimensione d'insieme in grado di competere in un mondo globalizzato con le economie internazionali più forti. In sintesi, per esemplificare il meccanismo del successo del Made in Italy Moda possiamo dire che l'Italia è forse meno creativa della Francia e probabilmente è meno tecnologicamente avanzata dei Tedeschi e dei Giapponesi (basta pensare alle fibre), ma riesce a coniugare questi due fattori, Creatività e Tecnologia, in modo sinergico, realizzando prodotti di alto livello, ma utilizzabili, portabili, fruibili e quindi diffondibili nel mondo con importanti ritorni. (e ci sono tutti i presupposti perché questo meccanismo virtuoso continui a produrre i positivi effetti per il Sistema Moda Italiano e per il Paese). L'aver ottenuto questi risultati è dovuto, in gran parte, alla filosofia del prodotto: il realizzare quel "bello e ben fatto" che è una caratteristica specifica del T/a moda Italiano. Ma per guardare al futuro è indispensabile considerare il sistema tessileabbigliamento-moda nella sua interezza e complessità e non solo riferirsi alle eccellenze. Il Futuro - Ora, quindi, se guardiamo all'insieme del comparto, dobbiamo rilevare che si sono verificati e si stanno ancora verificando cambiamenti sostanziali negli assetti produttivi mondiali e nei flussi import-export dei prodotti di T/a che vanno esaminati in funzione delle loro caratteristiche: le produzioni più basiche, quelle "Labour Intensive", più standardizzate, massificate, producibili in grandi quantità, con scarse possibilità di differenziare il prodotto in termini di valore aggiunto, sono state progressivamente perse e lo saranno ulteriormente da parte dei Sistemi/paesi Nord del mondo sopra citati. Ciò è avvenuto attraverso varie modalità: perdite pure e semplici a favore di produttori ubicati nei Paesi a bassi salari nel sud e soprattutto, nell' est asiatico dove la parte del leone la sta facendo e la farà la Cina. Infatti, quest'ultima, l'India e ad altri Paesi del Sud Est Asiatico, diventeranno, come qualcuno ha scritto, i "sarti del mondo". Delocalizzazioni mirate da parte di imprese operanti nel Nord del mondo verso Paesi competitivi del vicino centro/est europeo, del nord Africa, del sud e dell'est asiatico. Il controllo delle operazioni e dei flussi di prodotti tende a mantenere il centro decisionale in Europa. Le produzioni più alte, in termini di creatività, qualità, innovazione stilistica, risorse tecnologiche, sono rimaste appannaggio di alcuni Paesi europei, in particolare, della Francia e dell'Italia, come abbiamo visto prima, che hanno mantenuto una filiera produttiva prevalentemente europea con limitate deleghe produttive a Paesi più o meno vicini, per alcune fasi della produzione. Vi è poi: una vasta fascia intermedia di prodotti/situazioni il cui destino non è definito e la battaglia, se così si può dire, è, per l'Europa, ancora tutta da giocare. Infatti, con l'allargamento della Cee avvenuto nel mese di maggio del 2004, sono cambiate le possibilità competitive del sistema Cee, a 25 stati membri, inteso nel suo complesso e, in prospettiva, con un possibile ulteriore sistema di alleanze da sviluppare nell'area euro-mediterranea. Ad oggi, possiamo affermare che nella fascia intermedia di prodotto, due Paesi stanno giocando un ruolo significativo: la Spagna e il Portogallo (unitamente ad una parte della produzione italiana). Le caratteristiche, in termini di difendibilità, che consentono e consentiranno di definire il futuro delle aziende operanti in questa ampia area che contribuisce in modo significativo all'occupazione manifatturiera (soprattutto mano d'opera femminile), sono: Il prodotto - Capitai Intensive, spesso con una forte componente tecnologica e Creative Intensive, dove la componente "immagine e comunicazione" gioca un ruolo essenziale - con le sue caratteristiche di complessità e di difficoltà ad essere realizzato e quindi copiato; La quantità, l'entità limitata delle serie che viene realizzata; La velocità e l'affidabilità nelle consegne. Soprattutto per queste produzioni, ove il fattore prezzo è assai importante e sensibile, sono indispensabili le regole di reciprocità di accesso ai vari mercati e ciò nei confronti di tutti i Paesi del mondo tanto più che la Cee è la zona del mondo, in assoluto, più "aperta". Il futuro è in parte "scritto" nella nostra recente storia e avrà un'ulteriore rapida e significativa accelerazione con la fine dell'Accordo Mondiale Multifibre e la conseguente eliminazione delle quote dal 21/01/2005. Penso, comunque, che l'accordo firmato il 26/06/2000 a Parigi fra il Presidente de al Fédération Frangais de la Couture, du Pret-à-porter des Couturiers et des Créateurs de Mode, Monsieur Didier Grumbach e il sottoscritto, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, alla presenza dei Ministri Monsieur Francois Huward, Secretaire d'Etat chargè du Commerce Exterieur e dottor Enrico Letta, Ministro dell'Industria e del Commercio estero italiano e che sta avendo dopo quasi cinque anni una puntuale applicazione sia una testimonianza della visione prospetticamente positiva per il futuro della parte alta, più pregiata delle produzioni Cee. La "mission" è e sarà quella di vestire "i nuovi ricchi" del mondo (in termini di potere d'acquisto), soprattutto presenti nei "nuovi paesi" che si affacciano sul panorama internazionale, nazioni il cui Pil aumenta strutturalmente oltre il 3% all'anno: Russia, Cina e gli stessi ex Paesi Peco. Comunque, anche per le produzioni della fascia media, possono esistere delle buone possibilità di difesa e persino di crescita grazie ad un sistema di sinergie produttive da sviluppare a centri concentrici in funzione dei tre punti citati in precedenza: prodotto, quantità, velocità, avvalendosi, quindi, in primis dei paesi più vicini: es. Gli ex Paesi Peco recentemente entrati nella Cee e quelli dell'area Euro-mediterranea. |
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PROGETTO ARTE 2003 RILANCIO DELL’ARTIGIANATO TESSILE |
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Il settore del tessile e dell’abbigliamento ha sempre avuto un ruolo di assoluto protagonista nell’economia del nostro Paese. Lo sviluppo di questo settore dipende ormai sempre più dalla crescente capacità di innovare i sistemi produttivi e i prodotti; dalla capacità delle aziende di affrontare le nuove sfide con un bagaglio tecnico e un know how adeguato e dalla volontà di migliorare e mantenere la competitività. Il progetto “Arte 2003” è nato quindi con lo scopo di supportare le piccole e medie imprese artigiane del comparto tessile/abbigliamento, migliorando la loro capacità competitiva e fornendo dei criteri guida per prendere decisioni efficaci nel campo della gestione delle tecnologie e degli altri fattori chiave per l’impresa. Il 14 luglio 2004 si è tenuto presso Malpensafiere di Busto Arsizio un Workshop di presentazione dei primi importanti risultati raggiunti nell’ambito del progetto ”Rilancio artigianato tessile - abbigliamento”. Il progetto, promosso dalla Camera di Commercio di Varese in collaborazione con le locali Associazioni di categoria e realizzato dal Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.a. (Centrocot), ha permesso alle aziende artigiane della provincia di usufruire di un valido supporto nella valorizzazione del proprio prodotto e delle proprie capacità produttive, attraverso incontri e corsi di formazione. Un importante obiettivo del Progetto era quello di introdurre in azienda, grazie ad adeguati programmi formativi, una strategia dell’innovazione in grado di guidare e sostenere un percorso di sviluppo del settore. Nell’occasione del Workshop, Centrocot ha illustrato alle aziende gli obiettivi del programma d’intervento (Arte 2003 è nato anche per contribuire a stabilire relazioni tra gli operatori e a creare nuove opportunità di collaborazione) ed i risultati conseguiti Centrocot ha raccolto e quindi elaborato una serie di dati relativi allo scenario di contesto nazionale ed internazionale del settore e alla situazione congiunturale Import/export, presentando le politiche comunitarie in via di definizione e le strategie di politica economica ed aziendali più significative per ritrovare ritmi di crescita soddisfacenti. Alle aziende partecipanti, sono stati inoltre mostrati i principali risultati nell’ambito del progetto ottenuti sulla base del bagaglio conoscitivo acquisito nelle seguenti fasi: check-up; individuazione dei servizi di assistenza personalizzata richiesti dalle imprese partecipanti; stesura di piani di lavoro per il miglioramento aziendale in campi quali la certificazione ecologica del prodotto;L adozione di sistemi di gestione qualità. Sono stati ottenuti interessanti risultati anche grazie all’analisi dei costi, alla selezione dei fornitori ed alla considerazione degli aspetti di responsabilità sociale. I risultati più significativi: E’ stata confermata la presenza di un livello qualitativo elevato dei capi prodotti dalle aziende varesine, ma altrettanto significativi sono stati gli elementi di criticità che sono emersi, fattori che costituiscono nuove aree di miglioramento a disposizione delle imprese per accrescere la competitività del proprio prodotto. La presentazione è stata completata dalle testimonianze di due imprese che hanno usufruito dei servizi messi a disposizione da Centrocot nell’ambito del programma: L’impresa Bellora Flaide s.N.c., operante dal 1963 nel settore delle confezioni, ha ottenuto il marchio ecologico Oeko-tex Standard 100 per la produzione di sciarpe in tessuto misto (acrilico, poliammide, lana), con lo scopo di consolidare la presenza sui mercati finali, attestando l’assenza dal proprio prodotto di sostanze nocive alla salute e renderlo così più attraente agli occhi del consumatore. La Tessitura Grisotto S.n.c., attiva sul mercato nazionale dal 1959 e sui mercati esteri dal 1984, ha invece optato per lo sviluppo di un sistema di gestione della qualità, con l’obiettivo di migliorare l’organizzazione interna e consolidare un percorso aziendale verso la qualità intrapreso già da alcuni anni con l’ottenimento di certificazioni ecologiche di prodotto, l’introduzione di sistemi di gestione informatizzati, la partecipazione a progetti camerali per la crescita sui mercati esteri. L’incontro ha rappresentato l’occasione ideale per alimentare, con il contributo di tutti gli imprenditori presenti, il dibattito sulle strategie e le prospettive future per il settore. Ne sono emerse alcune interessanti indicazioni: la necessità di rafforzare le politiche di comunicazione nei confronti delle imprese artigiane; l’incremento delle risorse destinate a finanziamenti per investimenti; la semplificazione delle procedure per la partecipazione ai relativi bandi; l’esigenza di offrire servizi reali di assistenza ed accompagnamento alle aziende che intraprendono azioni di penetrazione su mercati esteri. Al termine dell’incontro gli esperti di Centrocot hanno fornito alle imprese partecipanti informazioni ed assistenza specialistica attraverso appositi desk informativi. |
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L’ATELIER DEGLI ANGELI DI CIRO PALUMBO E LO SHOW ROOM BARGHINI: UN CONNUBIO FRA ARTE E MODA |
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Gli Angeli di Ciro Palumbo saranno i protagonisti della serata di Barghini Fashion (in Corso Gramsci 17 a Pistoia) domenica 5 dicembre 2004 alle ore 18,00 . L’atelier degli Angeli è il tema dell’evento che vedrà come interpreti le opere del pittore torinese in una delle boutique più glamour della città toscana. “Il termine “atelier”– spiega Ciro Palumbo- allude al luogo destinato alla moda, ma anche alla “tana del pittore”, allo spazio in cui egli racconta se stesso, realizzando i propri lavori. Gli angeli, poi, sono un argomento molto caro, al quale sto dedicando gran parte dell’ultima produzione artistica”. Saranno circa 15 le opere (olio ed acrilico su tela), vari studi, disegni e stampe nello Show Room Barghini, fra i preziosi abiti firmati delle collezioni più attuali (da Moschino a D&g, da Dior a Valentino) e le scenografie (una serie di grandi pannelli) appositamente progettate ed eseguite dall’artista per allestire lo spazio come un vero atelier-studio di pittura. Le opere di Ciro Palumbo (Zurigo 1965) sembrano sospese nel tempo e suggeriscono la sensazione di qualcosa che sta per accadere o che è appena accaduta. Queste tele popolate di giochi di legno (Pinocchi, trottole, palle), di finestre affacciate su paesaggi fantastici, di pioppi su scogliere scoscese, evocano atmosfere irreali. “E’ un impianto –scrive Vittorio Sgarbi nella recente introduzione al catalogo “Il realismo magico di Ciro Palumbo”)- che poggia su elementi figurali tipici dell’atmosfera dechirichiana, interni geometrici, sfondi naturali, sculture marmoree, ruderi e colonne squadrate, ma anche sul giocoso accostamento a balocchi colorati, barchette, palloni, tasselli da costruzione”. Infolink: www.Barghini.it www.Palumbociro.it |
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LA NUOVA COLLEZIONE KADÒ PER CHI NON VUOLE RINUNCIARE A SENTIRSI UNICO |
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Creatività e fantasia, scelta attenta e rigorosa dei materiali e della lavorazione. In un mondo sempre più segnato dall’omologazione nasce Kadò che si propone di offrire pezzi unici a chi vuole sfuggire alla massificazione, nella ricerca di un segno distintivo. La proposta spazia dagli accessori ai complementi d’arredo, dall’abbigliamento alle creazioni artistiche, dove il tratto comune è l’essere unici. Gli articoli Kadò sono numerati, proprio a conferma della loro unicità. Pezzo unico però spesso è sinonimo di costo elevato e, quindi riservato a una ristretta fascia di clientela. Kadò, con l’organizzazione di giornate evento che presentano di volta in volta le nuove proposte offre al pubblico l’opportunità di acquistare articoli esclusivi a prezzi esclusivi, mantenendo un alto standard qualitativo. Gli eventi Kadò consentiranno così di avere accesso a un mondo finora ritenuto accessibile a pochi. |
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“LADYBYKE”, IL PRIMO ACCESSORIO DA MOTO RIVOLTO SPECIFICAMENTE AL PUBBLICO FEMMINILE |
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Il numero delle donne che si muovono per la città, con il bello e il cattivo tempo, a bordo di scooter e motorini è in continuo aumento. Ma come difendersi dalle intemperie senza rinunciare a un segno di femminilità? Stanche di infagottarsi i pantaloni imbottiti e non volendo seppellirsi sotto una coperta pesante e polverosa, Adriana e Monica Mozzanti hanno ideato e brevettato “Scooterskirt”, il primo accessorio da moto rivolto specificatamente al pubblico femminile. Si tratta di una sopragonna colorata, impermeabile, con interno imbottito e chiusure regolabili in modo da poterla adattare alle varie taglie e da lasciare ampia libertà di movimento. Protegge dalla pioggia, ripara dal vento e consente di guidare uno scooter anche indossando una minigonna sbarazzina o un serissimo tailleur. “Scooterskirt” si toglie in un attimo e può essere comodamente ripiegata e riposta nel bauletto o in borsa. Un accessorio all’insegna del massimo comfort e con un simpatico tocco di civetteria femminile. Per informazioni: kado@ogami.It |
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DA “PLUMÉRIA” PROPOSTE PER AFFASCINARE E SORPRENDERE CHI AMA DISTINGUERSI |
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Simonetta Focaccia, da sempre instancabile e appassionata viaggiatrice, va in cerca per il mondo di stoffe e filati che, ispirata, interpreta con estrosità. E’ nei lunghi soggiorni a Ubud nell’isola di Bali, dove trascorre vari mesi ogni anno, e durante i percorsi attraverso tutto l’Oriente che Simonetta conduce la propria appassionata ricerca che ha come filo conduttore la gioia tattile e colorata dei tessuti locali. Sboccia così “Pluméria”: vivaci sete grezze trasformate in eleganti giacche destrutturate, Ikat tradizionali reinventati come stupefacenti complementi d’arredo e allegri batik per vestire anche i più piccoli. La curiosità e l’entusiasmo sono la spinta propulsiva di questa sempre giovane sperimentatrice che torna da ogni viaggio con nuove idee e nuove proposte per affascinare e sorprendere chi ama distinguersi. Per informazioni: kado@ogami.It |
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LA BORSA SCIARPA E LA SUPERBAG DI “MISS DESIGN”, IDEE INNOVATIVE NEL CAMPO DEGLI ACCESSORI |
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Lorans Humier è una giovane designer belga, già nota per le collezioni industriali sviluppate nel campo dell’arredamento. Trasferitasi a Milano, ha ricevuto dalla Provincia un finanziamento come impresa creativa per lo studio di nuovi prototipi. Proprio qui a Milano, Lorans Humier ha lanciato un’idea innovativa, derivata dalla sensazione che una normale borsa sia talvolta ingombrante. Nasce così la “Borsa Sciarpa”, un prodotto che, evoluzione della normale borsa o dello zaino, diviene un vero e proprio accessorio di abbigliamento. Dopo la borsa che si può portare anche al collo e che la primavera scorsa ha vinto un premio per il design al Salone della Pelletteria di Bologna, Lorans Humier ha realizzato “Superbag”, una borsa piatta dove sono gli oggetti inseriti che ne determinano la forma. Nelle realizzazioni e nei progetti della designer ci sono poi oggetti d’arredamento quali tavoli che si sviluppano in lunghezza e sgabelli dall’altezza variabile: soluzioni mobili perle piccole abitazioni delle grandi città. Per informazioni: kado@ogami.It |
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BELLE, ELEGANTI E SOFISTICATE LE DONNE DI PREMOLI PER L’AUTUNNO-INVERNO 2004-05 |
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“E’ una collezione dedicata alla bellezza della donna: la “femme fatale” che stupisce sempre per la sua classe ed eleganza. Ho cercato di tradurre negli abiti tutto quello che io desidero da una donna: classe, grinta, eleganza e savoir faire. L’abito non fa il monaco, ma sicuramente riesce ad interpretare esaltando al meglio carattere e personalità di chi lo indossa. Ho compiuto una ricerca sulle strutture anatomiche che in passato venivano utilizzate per rimodellare la figura: corsetti, guêpière e busti, reinterpretati e rivisitati da me vengono ora usati per modellare e plasmare il corpo delle donne senza costrizioni, con giacche modellanti sul punto vita e gonne dai tagli classici ma innovativi”. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Premoli in occasione della presentazione della sua collezione per la fredda stagione.. E’ un racconto di cambiamenti. Una fiaba incantata. Il guardaroba di Premoli per l’autunno-inverno 2004-05 è un omaggio alla perfezione estetica. Forti di una sicurezza di sé rinnovata, le signore di Premoli fanno acquisti in città, affascinano all’ora del cocktail e tornano a frequentare la notte scintillanti più che mai, avvolte in capi unici dall’esclusiva sartorialità del made in Italy. La palette cromatica predilige colori che dagli abiti da giorno fino alla notte sfumano nelle diverse tonalità del bianco, giallo, rosso, rosa, corallo, grigio e nero. I toni decisi conferiscono carattere alla collezione che diventa un mix esplosivo di creatività. Tessuti: lana, seta, chiffon, damascato, organza e cachemire. Abiti dai ricami tanto importanti quanto impalpabili. Scollature provocanti completate da strass e swarovski che conferiscono il giusto punto luce agli abiti ad ogni movimento del corpo. |
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IL MITO DEL JEANS DIVENTA D’ORO: GOLD LEVI’S 501 JEANS LIMITED EDITION JEANS FROM LEVI’ BRAND |
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Sono veramente unici, un capolavoro fatto a mano da artigiani specializzati: sono i Gold Levi’s 501 jeans, ed ogni pezzo è reso ancor più straordinario perché è ricoperto col materiale più prezioso: l’oro. Uno strato d’oro riveste ognuno di questi esclusivissimi jeans realizzati in solo 100 capi in tutto il mondo: uno strato d’oro che col tempo svanirà nei punti di maggior usura, divenendo l’eccezionale riflesso della vita di chi li indossa, con ‘baffature’, grinze e ombre assolutamente uniche e personali. Mettere le mani su uno di questi Gold Levi’s 501 jeans non sarà facile perché non sono in vendita. Solo pochissimi fortunati ne riceveranno uno in omaggio da Levi’s: si tratterà di personaggi di primo piano che in tutto il mondo da sempre sono fans fedeli e appassionati del mitico 501, e che sapranno certamente apprezzare l’eccezionalità e il significato dei loro personali Gold Levi’s 501 jeans. I Levi’s 501, che oggi l’oro consacra come un mito al di fuori di ogni moda e di ogni tempo, sono nati oltre 130 anni fa e nel corso della loro vita affascinante e avventurosa sono divenuti simbolo delle aspirazioni delle nuove generazioni, della loro voglia di ribellione e della loro musica. |
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SUL FILO DELL’AVVENTURA LA COLLEZIONE DONNA PRIMAVERA-ESTATE 2005 FIRMATA TIMBERLAND |
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Collezione sportiva con un tocco di raffinata eleganza, imperniata su capi disinvolti, mises informali immerse in ambienti esotici e mood avventurosi evocativi di atmosfere lontanissime, tali da entrare in sintonia con gusti diversi. La donna Timberland della Primavera-estate 2005 è una donna che ama la praticità, ma che denota uno spiccato senso estetico. La gamma dei colori riflette le tonalità del Venezuela e della giungla tropicale con tinte luminose in diverse gradazioni del rosso, dal rosso carminio al porpora, il verde e il rosa gardenia a cui sono mescolati e aggiunti toni più freschi quali il beige, il bianco, il sabbia e differenti tonalità di azzurro. I materiali sono rigorosamente naturali: cotone ecologico, denim, lino, canvas. Giacche femminili come quelle utilizzate dai corrispondenti esteri, impermeabili leggeri e ripiegabili, bluse stile anni ’40, gonne plissettate, bermuda e short. Grande attenzione ai particolari: attenzione ai vari modelli di tasche, uso di bottoni come elemento non solo funzionale, ma anche decorativo. Abbinata alla collezione abbigliamento anche una linea calzature: sabot e sandali con un’innovativa suola in sughero per favorire la traspirazione anche durante le “esplorazioni” in città. |
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GIORGIO ARMANI VESTE GLI “MTV EUROPE MUSIC AWARDS 2004” |
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In occasione degli Mtv Europe Music Awards 2004, che si sono tenuti all’Ippodromo di Tor di Valle a Roma e che sono stati trasmessi in mondovisione su Mtv, sono molti gli ospiti che hanno scelto di indossare abiti di Giorgio Armani. Usher, nomination per le categorie Best Male, Best Song, Best R&b e Best Album; Black Eyed Peas, nomination per le categorie Best Pop, Best Group e Best Album; Camelia, nomination come Best Mew Act; Articolo 31 nomination come Best Italian Act. Tra gli ospiti presenti alla serata hanno indossato abiti di Giorgio Armani Giorgio Pasotti, Silvio Muccino, Adriano Giannini, Natasha Bedingfield, Lemar, Simona Le Bon e Nick Rhodes – Duran Duran. |
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GIULIANA TESO IN CINA |
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Lo scorso 24 ottobre il Governo cinese ha invitato la nota stilista Giuliana Teso a sfilare come ospite d’onore della “Shanghai Fashion Week”. La manifestazione, voluta proprio dal Governo per lanciare Shanghai come nuovo polo della moda con Milano, Parigi e New York, ha visto accanto a Giuliana Teso marchi come Dior, Jean Paul Gaultier e Lagerfeld. La serata in onore della stilista italiana, proprietaria del marchio con il marito Riccardo, si è tenuta nella discoteca più “in” del momento, il Pu J,s, all’interno del Grand Hyatt Hotel. Erano presenti più di 250 ospiti e 40 fra testate e televisioni provenienti da tutta la Cina, che hanno dato ampio spazio al marchio. A decretare il successo di Giuliana Teso personaggi della politica, dell’industria e Vip cinesi, ma anche ospiti venuti da Hong Kong e dal Giappone per l’evento. Subito dopo la sfilata, che ha visto sulla passerella le ultime collezioni di prêt-à-porter e pellicce, Giuliana Teso ha partecipato ad una conferenza stampa di presentazione ufficiale ai media cinesi, ai quali ha spiegato che dopo i successi americani (un incremento del 50% in due stagioni, 25 doors da Nei man Marcus per il quale sono i primi fornitori per la pellicceria) l’invito a Shanghai le ha dato la possibilità di avvicinarsi al mercato cinese, che spera possa diventare un altro importante aspetto del suo business internazionale dopo la favorevolissima accoglienza ricevuta. Giuliana Teso è già presente ad Hong Kong da Swank Shop che, dopo averle dedicato un trunk show nella settimana precedente il viaggio a Shanghai, ne ha subito organizzato un altro in anteprima al Grand Hyatt Hotel in previsione della loro prossima apertura in Plaza 66, dove è previsto un corner del marchio italiano. L’espansione a oriente di Giuliana Teso ha già una base in Corea, a Seoul, dove il suo distributore ha aperto un negozio monomarca all’interno del più prestigioso grande magazzino della città: Shinsegae. |
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FIRETRAP FINALMENTE IN ITALIA IL BRAND INGLESE DELLO STREETWEAR |
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Firetrap è il brand che meglio rappresenta lo streetwear londinese, i suoi valori ed il suo ambiente metropolitano. Lanciato a Londra nel 1993, il marchio Firetrap ha sviluppato collezioni Uomo, Donna e Accessori di forte impatto creativo. Creazioni che, forti di estro stilistico autentico, della qualità del prodotto e di una comunicazione forte e avvincente, hanno portato Firetrap in testa alle classifiche di vendita del prodotto “jeans and street” in Inghilterra. Firetrap ha aperto nel settembre di quest’anno il suo primo store monomarca a Londra. Un grande flagship store in Seven Dials, Covent Garden. Il primo di una lunga serie di aperture che in Inghilterra proseguirà nel 2005 con l’apertura dello store di Leeds e, nell’arco di tre anni, di altri 5 negozi monomarca nel Regno Unito. Già presente in Francia, Germania, Scandinavia, Canada ed Australia, solo dopo averne verificato le vere potenzialità strategiche e commerciali, Firetrap ha deciso di sbarcare in Italia. La fondazione della World Design Trade Italia, filiale della casa madre inglese, ha portato presto all’apertura di uno showroom a Milano in via Tortona 15 e all’organizzazione di una rete di vendita su tutto il territorio nazionale. Un importante investimento in comunicazione e la professionalità acquisita in questi anni, permettono a Firetrap di pensare ad un obiettivo di 700 punti vendita italiani nell’arco di un lustro. La collezione Autunno Inverno 2005-06 verrà presentata al Pitti nella zona Urban con un evento speciale che caratterizzerà l’edizione di gennaio 2005 della Fiera. Non solo industria della moda. Firetrap è un fenomeno culturale che si è sviluppato negli ambienti alternativi ed underground di Londra, dove lo streetstyle è un credo. Decine gli eventi metropolitani che hanno fatto del brand e della sua mascotte Deadly lo gnomo un vero culto. Il motto di Firetrap é “deadly denim & twisted thoughts”, uno slogan che ne racchiude in poche parole tutta la filosofia, lo stile e la storia. |
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LE TENDENZE DELLA MODA INVERNALE ATTRAVERSO UNA SELEZIONE DI AZIENDE MADE IN ITALY NELLA PRESTIGIOSA MANIFESTAZIONE NEVEMODA A SAN MARTINO DI CASTROZZA |
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Il suggestivo scenario della celebre "capitale alpina" sarà la cornice della terza edizione dell'evento Nevemoda. Tre giornate dedicate all'inverno da vivere sulla neve, fra moda, enogastronomia e cultura del territorio. La terza edizione di Nevemoda si preannuncia ricca di sorprese e novità. Nella serata del 4 dicembre, sulla passerella allestita nel Palazzetto Polifunzionale, sfileranno le ultime novità dalle più importanti aziende di abbigliamento e accessori da sci, snowboard e discipline outdoor ad alto tasso tecnologico, accanto agli intramontabili capi classici della tradizione alpina: Peak Performance, Spyder, Tecnica, Volkl/maker, Ac Sartoria, Vuarnet, Fila, Luis Trenker, Luisa Spagnoli, Vinicio Pajaro Pellicceria. Nel corso della sfilata inoltre verranno presentate le tendenze della moda invernale attraverso una selezione di aziende made in Italy per culminare con preziose pellicce, eleganti abiti da sera e l'intrigante lingerie dedicata alle feste natalizie che verranno. La serata sarà presentata da Elenoire Casalegno affiancata dal poliedrico Jonis Bascir. Le collezioni in passerella saranno vivacizzate da interventi musicali e originali coreografie di ballo. Affollato di celebrities anche il parterre, fra questi Barbara Chiappini, Giorgio Pasotti, Jimmy Ghione, Denny Mendez, ed Eva Robin's. Al termine seguirà il "White Dinner", una cena di gala con musica dal vivo. Nevemoda è dunque un'occasione unica per ambientare servizi fotografici in una location di grande prestigio e in una ambientazione indimenticabile. Gli splendidi boschi, le piste da sci, i tracciati per lo sci di fondo e, soprattutto le meravigliose Pale di San Martino, regaleranno scenari da favola per le riprese televisive e servizi dei Media che interverranno. |
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A CREMA NELLA BELLISSIMA CORNICE DI VILLA TOSCANINI L’ATELIER PREMOLI OFFRE LE SUE CREAZIONI |
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Prende il via con una marcia in più l’evento Moda Crema, ai nastri di partenza con le sfilate dedicate alle collezioni autunno-inverno 2004/05, giovedì 25 novembre ore 20.00, nella bellissima cornice di Villa Toscanini, ex dimora del celebre musicista Toscanini, si inaugurerà una serata di sicuro prestigio. L’atelier premoli donna, leader nel pret-à-porter, haute-couture e su-misura, debutta in società, presentando ai buyers ed alla stampa le nuove tendenze della stagione proposte nell’esclusivo Show Room di Crema. Un evento nell’evento, cosi Caterina Premoli, amministratore unico dell’atelier, afferma: “ con questa serata ho voluto non solo omaggiare tutte le persone che credono e stimano il mio atelier, ma ho voluto creare un momento di incontro tra il mondo della moda e quello delle istiuzioni, un connubio importante ed essenziale per Crema, sempre partecipe e pronta a captare nuovi stili e tendenze. Il clima di attesa per l’annunciata ripresa economica, le nuove proposte di marchi e la presentazione di una nuova esclusiva maison annunciano una serata ricca di personaggi e sorprese, con ospiti influenti nel mondo del panorama economico. Tra i “big” in calendario sfileranno in passerella marchi prestigiosi come Angelo Marani, Avoncelli, Cachemire Piacenza e Premoli che sceglie proprio Crema, a debutto del suo successo, per l’entrè della sua esclusiva brand. |
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QUESTA SERA ROCK E MODA AL MAZDA PALACE: UNA SERATA DI BENEFICENZA A FAVORE DI ANLAIDS |
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Milano Rockin’ Fashion. Basta il nome. Un concentrato esplosivo per concentrare in una sola serata la capitale italiana della Moda, la Musica e la Passerella. La sera è quella del 26 novembre per un evento a base di rock e di fashion che si terrà al Mazda Palace alle 21,00, per poi essere trasmesso il 13 dicembre su Italia1 in prima serata. La trasmissione sarà condotta da Victoria Cabello e Marco Maccarini con la partecipazione straordinaria di Paola Barale. Per celebrare il mondo degli stilisti con il linguaggio universale del glam rock, il cerimoniere non poteva essere che Luca Tommassini, pronto anche in questa occasione ad accompagnare il fashion di tendenza e alcuni tra i più grandi della moda giovane, con il suo genio di matrice internazionale. Un grande happening dunque, in cui lo stereotipo della passerella verrà infranto da uno show rutilante di energia, con grandi marchi come Exté, Just Cavalli, Gfferré, C’n’c che sfileranno “al ritmo” di ospiti quali Seal, The Servant, Tunde, Mousse T, Good Charlotte, Leeroy Thornill (Prodigy), Tasty Tim, Meg, Raiz, Skye Sweetnam e Velvet. Musica e Moda per dare vita ad un evento che ognuno potrà “sentirsi addosso”. Il biglietto d’ingresso è infatti una T-shirt realizzata da tutti gli stilisti che prendono parte all’evento e che dovrà essere indossata per accedere alla serata. Il ricavato della vendita delle magliette sarà devoluto alla Sezione Lombarda di Anlaids a sostegno della ricerca e della lotta all’Aids . |
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LA COLLEZIONE TREKKA PRIMAVERA/ESTATE 2005 PER GRANDI VIAGGIATORI IN GIRO PER IL MONDO |
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Il viaggio è emozione, suggestione, ispirazione, mito eterno e sogno ricorrente nell’immaginario umano. I grandi viaggiatori sono anche grandi sognatori: sulle loro tracce si muovono tutti coloro che cercano suggestioni ed emozioni. La collezione primavera-estate 2005 si lascia”contagiare” in modo quasi virale dalle suggestionanti località toccate durante il giro attorno al mondo (“Trekka around the world” a bordo dell’imbarcazione Trekka dello scrittore John Guzzwell: i porti delle grandi metropoli occidentali e quelli dei paesi del sud est asiatico, esotici e misteriosi, luoghi di scambio di comunità culturalmente molto diverse, l’estrema modernità occidentale, e la spiritualità un po’ primitiva orientale. I capi costumizzati mostrano le tracce dei viaggi, come le valigie ricoperte da adesivi dei frequent flyers, frammenti di immagini, colori, stampe, grafiche riviste dall’occhio del moderno globtrotter che osserva tutto con attenzione, e rielabora le sue emozioni, ma senza farsi travolgere, mantenendo sempre un po’ le distanze. Il ritratto di un uomo colto, curioso, ma mai eccessivamente sofisticato. Trekka reinterpreta i grafismi delle opere dei grandi musei Guggenheim di Berlino, Bilbao e New York, capitali occidentali dell’arte iper-moderna. Allo stesso modo, si riveste dei grafismi di tatuaggi, dei motivi dell’arte dei totem di legno chiti, delle maschere tribali dell’Indonesia, Polinesia, Ceylon e Birmania. L’elaborazione degli spunti crea il tratto distintivo della collezione Trekka, un gioco di racconti con messaggi didascalici e immediati. La collezione maschile – composta di 55 pezzi – ha una struttura ben bilanciata fra una parte più basica e un’altra giocata su agli e grafiche più complessi che si prestano ad un gioco di styling molto versatile e mobile. La collezione femminile – 35 pezzi – interpreta anche un nuovo concetto di unisex, l’idea del capo “Sunday Morning” che nasce dal desiderio di capi particolarmente confortevoli, e disinvolti. A questo Trekka aggiunge un’attenzione particolare per il taglio femminile delle vestibilità: piccole t-shirt, top asimmetrici, kimoni di ispirazione orientale, per un guardaroba ispirato al global village. Anche i materiali sono all’insegna del comfort: felpe di cotone, in jersey di cotone, principalmente fibre naturali, mixate con triacetati solo per i capi più “tecnici”. I pantaloni da jogging portano con se l’ispirazione dell’anima sportiva, ma raffinata. |
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FESTEGGIATO IL COMPLEANNO DI CARLO PIGNATELLI ALLA MOLE ANTONELLIANA, OVVERO AL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA |
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Quest’anno lo stilista Carlo Pignatelli è rimasto fedele alla sua città di adozione, Torino, dopo anni in cui eleggeva Milano come cornice ideale per festeggiare il suo compleanno. Tutti, amici più cari e Vip, sono stati suoi ospiti presso uno degli emblemi storici del capoluogo piemontese, l’ottocentesca Mole Antonelliana, oggi sede del Museo Nazionale del Cinema. All’interno dell’edificio in muratura più alto d’Europa, il designer ha organizzato una cena iper-esclusiva per i suoi amici e affetti più cari, cui si sono aggiunti per le danze altri invitati per un totale di 200 persone. In onore della ricorrenza, il diamante ha incarnato il leit-motif della serata: da quelli di ghiaccio, che racchiudevano inedite composizioni di fiori tropicali, a quelli di cioccolato, che caratterizzavano un buffet adamantino. A suggellare una serata dai contorni esclusivi, la possibilità di raggiungere fino a notte inoltrata la vetta della Mole con l’ascensore panoramico da cui ammirare una splendida visione notturna di Torino oltre che dell’affascinante Museo, per l’occasione interamente illuminato. Tra gli invitati la Juventus al completo, Ezio Greggio, Dario Ballantini, Flavio Montrucchio e Alessia Mancini, il pittore Ugo Nespolo, Enrico Papi, miss Italia 2004 Cristina Chiabotto, Randy Ingerman, Arianna Marchetti, Umberto Staila, Atonia dell’Atte, Antonella Elia, Ana Laura Ribas, Ramona Badescu, il cast di 100 vetrine, il cast di Vivere e molti altri. |
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CASTEL ROMANO OUTLET, L’OUTLET DEI ROMANI |
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L’outlet di Castel Romano ha una superficie commerciale di circa 20.000 m2 su cui si sviluppano oltre 90 negozi, aree per la ristorazione, il gioco, l’intrattenimento, uno sportello bancario ed altri servizi. Il Centro è servito da un parcheggio per 2.000 auto. Il Centro di Castel Romano occupa 600 persone, alle quali si aggiungono circa un centinaio di unità nell’indotto. Il design del Centro riprende la struttura urbana e gli stili architettonici dell’epoca imperiale romana. Per le sue caratteristiche e i servizi offerti, Castel Romano Outlet si propone anche come attrazione turistica e motore di sviluppo per la zona circostante, interessata da un ampio programma di riqualificazione che prevede il nuovo polo del cinema e gli studi della Tv via satellite. I marchi presenti nell’Outlet di Castel Romano sono tra i più prestigiosi nel campo dell’abbigliamento, delle calzature, della pelletteria e degli accessori moda. Castel Romano Outlet conta, tra gli altri: Arena, Asics, Bassetti, Bruno Magli, Calvin Klein, Cotton Belt, Diesel, Dolce & Gabbana, Eredi Pisanò, Etro, Fratelli Rossetti, Guess, Levi’s – Dockers, Mandarina Duck, Marina Yachting, Nike, La Perla, O’neill, Pinko, Puma, Reebok, Salvatore Ferravamo, Samsonite, Stefanel e Versace. |
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