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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Dicembre 2004 |
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BUSQUIN PRESIEDERÀ IL COMITATO DI VALUTAZIONE SCIENTIFICA DELL'EUROPARLAMENTO |
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Bruxelles, 20 dicembre 2004 - Philippe Busquin, ex commissario dell'Ue per la ricerca, è stato eletto presidente del comitato Stoa (Scientific and Technology Options Assessment) del Parlamento europeo. Molti argomenti affrontati dall'Europarlamento hanno un contenuto scientifico. Il Parlamento decide la propria posizione in base ai rapporti preparati dai suoi comitati. Se questi ritengono utile per il loro ruolo decisionale ottenere delle valutazioni di esperti indipendenti sulle diverse opzioni scientifiche e tecniche nei settori politici discussi, possono ricorrere allo Stoa, il comitato del Parlamento per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche. Busquin presiederà un comitato di 15 membri e l'ufficio interno di tre membri. I membri del comitato, che assume la responsabilità politica del lavoro dello Stoa e decide su tutte le sue attività, si riuniscono almeno sei volte all'anno per esaminare stato di avanzamento e risultati dei progetti in corso o appena conclusi. |
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POTOCNIK CHIEDE ALLE PIATTAFORME TECNOLOGICHE D'IMPEGNARSI NELLA TRASPARENZA |
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Bruxelles, 20 dicembre 2004 - Il 15 dicembre Janez Potocnik, commissario per la Scienza e la ricerca, ha chiesto ai partecipanti alle piattaforme tecnologiche di sottoscrivere un codice volontario di procedure aperte e trasparenti. Le piattaforme tecnologiche - che riuniscono operatori dell'industria, comunità di ricercatori, autorità pubbliche, mondo finanziario, normatori, consumatori e società civile per far fronte a una specifica sfida tecnologica - sono attualmente 22, in settori quali aeronautica, idrogeno, nanoelettronica, medicina, acciaio. 'Le piattaforme sono un potente strumento di mobilitazione, in grado di aggregare gli sforzi a scala sufficiente per conseguire grandi progressi nella ricerca e nello sviluppo, cui sono confidate la crescita e la competitività dell'Europa', ha detto Potocnik. Ed ha aggiunto che in caso di successo possono essere l'ago della bilancia tra crescita e competitività da un lato e ambiente e sostenibilità sociale dall'altro. Una delle condizioni del successo è l'apertura, ha sostenuto il commissario. Le piattaforme tecnologiche dovrebbero stabilire norme chiare per l'accesso degli operatori, nuovi o già attivi. 'Se si lascia che diventino 'per soli addetti', le piattaforme falliranno', ha ricordato, invitando i presenti a lavorare per un codice volontario di buona prassi. Potocnik ha anche parlato del futuro delle piattaforme tecnologiche, che ha definito 'pietre angolari' per la messa a punto del Settimo programma quadro (7Pq) di ricerca: 'La loro natura 'bottom-up' e il processo dinamico che porta alla definizione delle agende di ricerca strategica forniscono una solida base per individuare le priorità tematiche della ricerca collaborativa nel 7Pq', ha ribadito. Le priorità di ricerca identificate dalle piattaforme possono essere facilmente trattate, salvo poche situazioni particolari , con gli strumenti di ricerca collaborativa del programma quadro. Fanno eccezione i casi in cui il finanziamento dell'Ue non è la forma migliore di sostegno alla ricerca in questione, o in cui l'agenda di ricerca strategica può essere implementata solo con un partenariato a lungo termine tra pubblico e privato. 'La Commissione ammette che nella sua proposta per il Settimo programma quadro bisognerà soddisfare anche i bisogni specifici di queste piattaforme', ha aggiunto il commissario. Probabilmente lo si potrà fare ricorrendo a 'iniziative tecnologiche', e la Commissione sta attualmente 'lavorando sodo sui criteri per trasformare le piattaforme tecnologiche in iniziative tecnologiche', ha detto Potocnik. Parlando del ruolo della Commissione nelle piattaforme tecnologiche, Potocnik ha aggiunto che, pur cercando di agevolarne lo sviluppo con ogni mezzo, 'non intendiamo ostacolare la loro indipendenza'. Infolink: http://www.Cordis.lu/technology-platforms |
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GLI EUROPARLAMENTARI SOLLECITANO UNA POLITICA EUROPEA DELLA DROGA SU BASI SCIENTIFICHE |
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Bruxelles, 20 dicembre 2004 - Il Parlamento europeo ha adottato a stretta maggioranza una raccomandazione al Consiglio che chiede lo sviluppo di una strategia comune dell'Ue per affrontare il problema della droga, e che sollecita gli Stati membri a basare le loro politiche nazionali su conoscenze scientifiche dei vari tipi di droga e non su 'reazioni emotive'. Con 285 voti a favore, 273 contrari e 23 astensioni, gli europarlamentari hanno sollecitato il Consiglio a rivitalizzare gli attuali meccanismi di cooperazione europea nella politica contro la droga, in modo da affrontare il traffico internazionale a grande scala, e le sue conseguenze, con un approccio scientifico. Il Parlamento ha sollecitato un aumento dei finanziamenti per le campagne d'informazione su base scientifica, e per una consultazione con la società civile e i professionisti sull'impatto delle politiche contro la droga. Per finire, gli europarlamentari vorrebbero che ai paesi produttori di droga andassero più aiuti allo sviluppo, sotto forma di programmi per favorire colture alternative, e di ricerche sull'uso di piante come canapa, oppio e coca a fini medici, di sicurezza alimentare e per altri scopi benefici. |
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PRECISAZIONI SULLE DICHIARAZIONI DELL’ON. TREMONTI SULLA TECNO-TREMONTI |
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Bruxelles, 20 dicembre 2004 - Nel corso della trasmissione “Porta a Porta” condotta da Bruno Vespa dello scorso 14 Dicembre il Vice Presidente di Forza Italia Giulio Tremonti ha affermato che la Commissione Europea avrebbe impiegato oltre un anno per verificare la compatibilità della c.D. Tecno-tremonti con le norme europee sugli aiuti di Stato. Per Tremonti questo ritardo sarebbe la prova che la burocrazia di Bruxelles ostacola gli Stati nella loro azione per promuovere competitività e innovazione. La realtà è invece che, come risulta chiaramente dal comunicato stampa in allegato, la Commissione Europea ha dato il via libera alla Tecno-tremonti il 14 Ottobre 2004, ossia dopo appena 2 mesi dalla sua notifica a Bruxelles da parte delle autorità italiane avvenuta in data 8 Agosto 2004. |
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LA DFG ANNUNCIA I DIECI VINCITORI DEL PREMIO GOTTFRIED WILHELM LEIBNIZ, IL PIÙ PRESTIGIOSO TRA QUELLI DESTINATI ALLA RICERCA |
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Bruxelles, 20 dicembre 2004 - Il comitato finanziamenti della Dfg (la fondazione tedesca per la ricerca) ha annunciato i vincitori per il 2005 del premio Gottfried Wilhelm Leibniz, il più prestigioso tra quelli destinati alla ricerca. Il 16 dicembre la Dfg ha annunciato che gli 1,55 milioni di euro del premio, su un periodo di cinque anni, sono stati assegnati a 10 scienziati e accademici, due donne e otto uomini, che potranno usare i fondi con grande flessibilità e in base alle loro specifiche esigenze. 'Il programma, creato nel 1985, vuole migliorare le condizioni di lavoro dei ricercatori, consentire loro di ampliare le possibilità di ricerca, esonerarli dai compiti meramente amministrativi, rendere loro più facile fare ricorso a giovani ricercatori particolarmente qualificati', ha spiegato la Dfg. 'Possono essere proposti per il premio scienziati e accademici di tutte le aree scientifiche. Il comitato di selezione della Dfg [...] sceglie soprattutto ricercatori che presumibilmente potranno ottenere ulteriori importanti risultati scientifici grazie a questo apporto di fondi supplementare', ha aggiunto la Dfg. La premiazione del Gottfried Wilhelm Leibniz Programme 2005 si svolgerà il 2 marzo 2005 all'accademia delle scienze Berlin-brandenburg di Berlino. Il biochimico Peter Becker, dell'università di Monaco di Baviera, è stato scelto per il suo lavoro sull'impacchettamento del Dna, o dinamica della cromatina. Becker ha studiato il rapporto tra impacchettamento del Dna e controllo dell'attività genetica, e ha in questo modo scoperto un nuovo principio di dinamica della cromatina, di grande importanza per capire il rapporto tra attività genetica e sviluppo del cancro e la crescita embrionale. Immanuel Bloch, un professore trentaduenne di fisica sperimentale dell'università di Mainz, sarà premiato per il suo lavoro sul condensato di Bose-einstein. Grazie ai fasci laser, Bloch è stato in grado di alterare per la prima volta un condensato di Bose-einstein portandolo con una transizione di fase allo stato di isolante di Mott, uno stato della materia con nuove proprietà fondamentali che possono essere utilizzate per applicazioni quali lo sviluppo di computer quantistici. Una delle due donne che riceveranno il premio Gottfried Wilhelm Leibniz è Stefanie Dimmeler, dell'università di Francoforte sul Meno. Dimmeler, il cui campo di ricerca è la biologia dei vasi sanguigni, ha significativamente contribuito a capire i meccanismi dell'arteriosclerosi, l'ispessimento e indurimento delle pareti arteriose. Il suo lavoro è stato usato come base per i primi studi clinici della terapia delle cellule staminali di pazienti con attacchi cardiaci. Dimmeler sta attualmente cercando di gettare le basi per nuovi metodi di trattamento delle malattie cardiovascolari grazie a una migliore conoscenza dei processi biologici e patologici delle pareti dei vasi sanguigni. Jürgen Gauß, dell'università di Monaco di Baviera, vedrà riconosciuto il suo contributo metodologico nell'area della chimica teorica quantistica. Gauß ha anche messo in pratica la sua teoria con programmi informatici ad alta prestazione che vengono già usati da gruppi di ricerca in tutto il mondo. Un altro vincitore è Günther Hasinger, uno dei principali ricercatori mondiali nel settore dell'astronomia dei raggi X. Hasinger ha studiato la base dei raggi X al Max Planck Institute per la fisica extraterrestre di Garching e sta ora studiando i nuclei delle galassie attive, oltre a partecipare alla caccia della materia nera. Nel quadro della propria attività, partecipa attivamente allo sviluppo di satelliti dotati di telescopi a raggi X, che si spera possano fornire una risposta a numerose domande sulla distribuzione della materia nera e sulla prima fase della creazione di stelle e galassie. Christian Jung, dell'università di Kiel, ha studiato la riproduzione controllata di piante di raccolti coltivati secondo i metodi agricoli, individuando con successo un gene di resistenza per proteggere la barbabietola da zucchero dalle trichine e isolando i geni che determinano la differenziazione sessuale delle piante. Jung ha anche offerto un importante contributo scientifico al dibattito sull'ingegneria genetica ecocompatibile. Grazie alla teoria dei giochi Axel Ockenfels, che insegna economia sperimentale all'università di Colonia, ha sviluppato un modello comportamentale che può essere usato per spiegare e prevedere percorsi decisionali apparentemente contraddittori in economia. Ockenfels è attualmente uno degli autori più frequentemente citati nel suo campo di ricerca. Uno dei punti focali su cui si concentra il lavoro di Wolfgang Peukert è quello delle proprietà delle particelle a livello sub-micron. Il comportamento delle particelle e le loro interazioni sono decisive per le caratteristiche di un prodotto. Peukert, che insegna ingegneria dei processi meccanici all'università di Erlangen-norimberga, ha gettato nuova luce sui rapporti scientifici tra particelle a livello sub-micron e nanometrico, e con la sua ricerca ha posto le basi per una progettazione a misura delle proprietà dei prodotti, e quindi per le sue applicazioni. La seconda donna cui è stato attribuito il premio è Barbara Stollberg-rilinger, professore di storia moderna all'università di Münster. Stollberg-rilinger s'interessa in particolare ai movimenti politici e culturali in Europa nel Xvii e Xviii secolo. Attualmente sta studiando il modo in cui l'ordine sociale di ranghi e classi ai primordi dell'era moderna si è consolidato attraverso atti simbolici, ad esempio rituali e cerimonie. Andreas Tünnermann, dell'università di Jena, ha pubblicato un'innovativa ricerca sullo sviluppo di laser a fibra di elevata potenza, gettando così le basi per la produzione di laser semplici, compatti e robusti con raggi di alta qualità. Tünnermann ha anche svolto un lavoro pionieristico sul miglioramento delle proprietà ottiche delle fibre ottiche per l'emissione di luce e per l'uso nei laser. Il lavoro ha svelato nuove possibilità per l'uso di moderne fibre laser, che vanno dalla ricerca fondamentale e lo sviluppo di nuovi materiali fino alla biofotonica. Infolink: http://www.Dfg.de/ |
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RIESAME DEI REQUISITI STATISTICI DELLA BCE |
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Francoforte, 20 dicembre 2004 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato il 17 dicembre un rapporto sul riesame dei requisiti nel campo delle statistiche economiche generali (Review of the requirements in the field of General Economic Statistics), che rappresenta un aggiornamento del documento diffuso in agosto 2000 Il rapporto verte sui requisiti della Bce in materia di statistiche economiche per l’area dell’euro, con particolare riguardo ai dati sui prezzi e sui costi, ai conti nazionali, al mercato del lavoro, agli indicatori congiunturali del prodotto e della domanda, nonché alle inchieste presso le imprese e i consumatori. Nella maggior parte dei casi, questi dati sono predisposti dall’Eurostat a dagli istituti nazionali di statistica. Dalla redazione del primo documento sono stati compiuti notevoli progressi: diversi dei requisiti della Bce per le statistiche economiche sono stati soddisfatti e altre importanti iniziative da essa sostenute sono in corso di attuazione. Queste ultime riguardano i miglioramenti del quadro giuridico relativo ai conti trimestrali dei settori istituzionali dell’area dell’euro e agli indicatori congiunturali; l’adozione e la maggiore disponibilità e tempestività dei Principali indicatori economici europei; il migliore coordinamento delle politiche di pubblicazione e revisione di tali indicatori a livello nazionale ed europeo; l’elaborazione di metodologie più efficaci ed efficienti per la compilazione delle statistiche per l’area dell’euro. Tuttavia, il rapporto diffuso oggi esorta a rivolgere maggiore attenzione alla produzione di dati aggregati tempestivi e affidabili per l’area e propone di armonizzare le politiche di pubblicazione e revisione delle statistiche economiche generali nazionali, tenendo conto della necessità di disporre di aggregati per l’area. Il rapporto mira a ricercare un equilibrio tra i requisiti della Bce e l’esigenza dei produttori di informazioni statistiche di stabilire priorità. Pertanto, i requisiti per l’insieme dell’area sono stati, di norma, definiti sulla base degli standard più avanzati raggiunti in questo ambito dagli Stati membri dell’Ue. Gli elevati livelli di tempestività e copertura conseguiti in altre aree economiche sono da considerarsi un obiettivo a più lungo termine, tenendo presenti anche gli specifici assetti istituzionali nell’Ue. |
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TURN OVER: DECISIONE CONSULTA NON HA EFFETTI SUI SALDI FINANZIARI |
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Roma, 20 dicembre 2004 - La decisione della Corte Costituzionale relativa al blocco delle assunzioni di personale presso Regioni, Autonomie locali e Servizio sanitario nazionale non influenza i saldi di finanza pubblica. Per il 2003-2004, il controllo del turn over era esclusivamente finalizzato a rafforzare il Patto di Stabilità interno e l’accordo in materia sanitaria raggiunto l’8 agosto 2001. Per il triennio 2005-2007, la sentenza non eccepisce la possibilità di assegnare obbiettivi di finanza pubblica alle Regioni (principio di coordinamento della finanza pubblica, ex art. 119 della Costituzione) e dunque non mette in discussione i saldi previsti dalla legge finanziaria. In attesa di un’approfondita lettura della decisione odierna della Consulta, il Governo è pronto a valutare un’articolazione diversa dell’attuale disciplina, rimettendo alla Conferenza unificata il compito di definire le misure specifiche in materia di personale, atte a conseguire gli obbiettivi finanziari predeterminati. |
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VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE: PROTOCOLLO DI INTESA CON IL COMUNE DI VIGEVANO |
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Roma, 20 dicembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che oggi il Sottosegretario Maria Teresa Armosino ha sottoscritto con il Sindaco di Vigevano Ambrogio Cotta Ramusino un Protocollo di intesa con cui, tramite l’Agenzia del Demanio, viene avviata la procedura di valorizzazione degli immobili dello Stato situati nella cittadina lombarda. Con l’accordo siglato verrà avviata la procedura di valorizzazione e successiva vendita a privati del fabbricato denominato "ex Carceri" di piazza Lavezzari. Il Protocollo prevede anche che il Comune acquisisca dallo Stato l’area denominata "ex Piazza d’Armi". L’intesa con Vigevano arricchisce ulteriormente l’attività di valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato che il Ministero sta realizzando tramite l’Agenzia del Demanio: tra le altre intese analoghe sottoscritte, gli accordi con i Comuni di Genova, Milano, Roma, Torino, Venezia, Lecce, Asti e Macerata. |
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DEUTSCHE BANK LANCIA IL NUOVO PRIVATE BANKING |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Deutsche Bank presenta il nuovo servizio di Private Banking, strettamente integrato nella rete degli sportelli del Gruppo presenti in Italia. Entro la fine del 2005 saranno 100 i moduli Private Banking presenti all'interno di altrettanti sportelli e 300 i Private Bankers che, dopo un percorso formativo interno, seguiranno un segmento composto inizialmente da 33mila clienti. Il Private Banking di Deutsche Bank, che conta già su 46 moduli, si caratterizza per la gestione del cliente, per la gamma dei prodotti e servizi offerti, per la costruzione del portafoglio d'investimento. Gestione del cliente - L'esperienza e l'affidabilità di un Gruppo internazionale leader sui mercati finanziari è veicolata al cliente tramite: Un unico interlocutore per tutte le esigenze d'investimento e transazionali; Una presenza sempre più capillare sul territorio, grazie alla sinergia sportelli e moduli Private Banking; Un'unica piattaforma con pluralità di accessi (modulo Private Banking, Internet, Cali Center dedicato); Ii "Db Private Club", ovvero una pluralità di servizi esclusivi, anche extra-bancari. Gamma prodotti e servizi offerti - Ogni cliente potrà contare su: Una gamma completa di prodotti, realizzati ad hoc per questo target di clientela dalle strutture del Gruppo Deutsche; Un accesso privilegiato ai migliori prodotti d'investimento anche di terze parti, grazie alla open architecture, ovvero al rapporto esclusivo di partnership con le prime case di asset management del mondo; Consulenza qualificata sul gap previdenziale e sull'asset allocation del portafoglio; Offerta allargata ai prodotti transazionali e per le imprese. Costruzione del portafoglio - Ii percorso per la costruzione dei singoli portafogli segue un percorso ben delineato: La proposta d'investimento del Private Banker è guidata direttamente dalla view ufficiale della Deutsche Bank. Questa è adattata alla realtà locale dall'Investment Center italiano, che provvede anche alla selezione dei singoli prodotti su cui investire ed è implementata dal Private Banker. A quest'ultimo il compito quindi di adattare al profilo di rischio del singolo cliente ed ai suoi obiettivi d'investimento la view del Gruppo sui mercati finanziari Il Private Banking di Deutsche Bank vuole inoltre essere un punto di riferimento per i propri clienti non solo per gli aspetti finanziari; saranno disponibili infatti servizi di consulenza legale, fiscale, fiduciaria, societaria, immobiliare e di art advisory. "Il progetto Private Banking di Deutsche Bank si inserisce nel piano di sviluppo delle iniziative rivolte alla clientela italiana. Intendiamo così essere protagonisti della crescita del segmento Private, aumentando la presenza sul territorio dei moduli Private Banking Deutsche Bank"; spiega Peter Schedi, Responsabile della rete degli sportelli bancari di Deutsche Bank e dei promotori finanziari di Finanza&futuro Banca. '7l rafforzamento del brand Private Banking confermerà le caratteristiche di competenza di Deutsche Bank. Il progetto si prefigge inoltre di sfruttare al massimo la capacità della nostra lnvéstment Banking per proporre una ampia gamma di prodotti, anche sofisticati, al cliente finale': |
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FITCH CONFERMA IL RATING CARIGE E L’OUTLOOK A “STABILE” |
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Genova, 20 dicembre 2004 - Il 17 dicembre l’Agenzia internazionale di rating Fitch ha confermato i rating “a lungo” e “a breve” rispettivamente ad “A” ed “F1” ed i rating “Individual” e “Support” a “C” e “3”. Risulta confermato anche l’outlook a “stabile”. Il mantenimento di tali livelli di rating riflette il persistere della posizione di leader nella regione di origine e buone prospettive di incremento della redditività. Inoltre l’Agenzia reputa soddisfacenti, sia il livello di patrimonializzazione, sia la qualità degli attivi; l’incidenza sugli impieghi degli aggregati a rischio, pari al 6,4% a settembre 2004, risulta compensata dal rafforzamento dell’attività di controllo e gestione dei rischi. In particolare, la forte crescita territoriale attuata da Carige nel periodo 2000-2003 attraverso acquisizioni ed aperture di sportelli, le ha consentito di aumentare la presenza in Liguria e le ha conferito dimensione multiregionale. La priorità strategica dei prossimi anni consiste nel mettere a regime i consistenti investimenti effettuati fino ad oggi e realizzare così le aspettative di raddoppio dell’utile nel 2007 e di raggiungere un livello di Roe di circa 11%. Obiettivi ambiziosi ma realizzabili, che per Fitch devono tenere conto dell’intensificarsi della concorrenza e della perdurante debolezza del ciclo economico. L’agenzia considera infine adeguati i requisiti patrimoniali del Gruppo, riassunti da un livello del Tier 1 ratio a fine giugno 2004 pari al 7,2%. |
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CAPITALIA, INTESA E SANPAOLO IMI SU COMUNICATO STAMPA EMESSO DA EDISON S.P.A |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Capitalia, Intesa e Sanpaolo Imi hanno appreso il 17 dicembre da un comunicato stampa emesso da Edison S.p.a. Che Edf intende avviare le procedure arbitrali in relazione al possibile esercizio dei contratti di put & call stipulati con alcuni degli altri azionisti di Italenergia Bis, tra i quali figurano direttamente o indirettamente le tre banche, beneficiarie di opzioni di vendita a Edf su azioni e warrants Italenergia Bis. L'iniziativa di Edf muove, come risulta dal menzionato comunicato Edison, dal presupposto che recenti modifiche normative (legge 239/2004) possano comportare l'adozione di misure pregiudizievoli agli interessi di Edf Sa in relazione all'esercizio delle opzioni di put & cali nel 2005. Le Banche azioniste di Italenergia Bis ritengono che l'iniziativa di Edf non potrà pregiudicare l'esecuzione dell'opzione di vendita nei termini contrattualmente previsti e intendono proteggere i propri interessi in ogni sede competente. |
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EDISON RICEVE UNA LETTERA DI ELECRICITÉ DE FRANCE (EDF) PER ITALENERGIA BIS |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Edison ha ricevuto, nella tarda serata del 16 dicembre, una lettera di Elecricité de France (Edf), indirizzata anche a Italenergia Bis, che di seguito viene riportata: “Gentili signori, con la presente Edf Sa desidera informarvi della richiesta di costituzione di collegi arbitrali in relazione al possibile esercizio dei contratti di put&call stipulati con alcuni degli altri azionisti di Italenergia Bis, che Edf sta per inoltrare in conformità alle clausole contrattuali dei contratti di put&call. In relazione a Fiat Energia Srl, l’accordo di arbitrato prevede una procedura preliminare di conciliazione che sta per avere inizio. L’articolo 1, comma 29, della legge numero 239 emanata dal Parlamento italiano il 23 agosto 2004 può comportare l’adozione di misure pregiudizievoli agli interessi di Edf Sa in conseguenza dell’esercizio delle opzioni di put&call nel 2005. Edf Sa, dunque, nel pieno rispetto delle clausole contrattuali, intende agire in modo tale da proteggere i propri interessi, se necessario per mezzo di misure preliminari o cautelari. La decisione di Edf Sa non intende riflettere la sua strategia in relazione ai suoi investimenti in Italia e non deve essere interpretata come esclusione di qualsiasi altra azione che Edf Sa si riserva il diritto di intraprendere allo scopo di proteggere i propri interessi. La presente lettera di Edf Sa può essere riprodotta solo nella sua interezza e non può essere divulgata in modo parziale o sotto forma di riassunto. L’esistenza della presente lettera può essere divulgata solo insieme alla sua versione integrale”. La disposizione citata nella lettera di Edf prevede: “Fino alla completa realizzazione del mercato unico dell’energia elettrica e del gas naturale, in caso di operazioni di concentrazione di imprese operanti nei mercati dell’energia elettrica e del gas cui partecipino imprese o enti di Stati membri dell’Unione Europea ove non sussistano adeguate garanzie di reciprocità, il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze può, entro trenta giorni dalla comunicazione dell’operazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, definire condizioni e vincoli cui devono conformarsi le imprese o gli enti degli Stati membri interessati allo scopo di tutelare esigenze di sicurezza degli approvvigionamenti nazionali di energia ovvero la concorrenza nei mercati.” |
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UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: NEL 2004 SI ARRESTA IL TREND NEGATIVO. PROSPETTIVE DI SEGNO POSITIVO PER IL 2005 |
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Cinisello, 20 dicembre 2004 - I dati di preconsuntivo 2004, elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, evidenziano una seppur timida ripresa dell’industria italiana della macchina utensile, robot e automazione, trainata, però, esclusivamente dai mercati esteri. La produzione registra, infatti, un incremento del 2% (a prezzi correnti), attestandosi a 4.110 milioni di euro, grazie alla positiva performance messa a segno dalle esportazioni, il cui valore raggiunge 1.985 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente. La propensione all’export dei costruttori italiani sale di oltre due punti percentuali, portandosi al 48,3%. Si conferma positivo il saldo della bilancia commerciale che, con un incremento del 12,6% rispetto al valore registrato nel 2003, raggiunge quota 990 milioni di euro. I dati di commercio estero relativi alle esportazioni di sole macchine utensili nei primi otto mesi dell’anno, evidenziano, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il buon andamento dell’export e, soprattutto, le performance sui diversi mercati di sbocco. In risalita le vendite nell’area dell’Unione Europea (+8,2%), grazie alla ripresa della quasi totalità dei tradizionali mercati di sbocco dell’offerta italiana. Positivi i risultati raccolti negli altri paesi europei (+36,7%), dove si segnalano, in particolare, i forti incrementi registrati in Russia (+69,1%) e Turchia (+65,3%). A fronte del calo delle vendite registrato sia in America del Nord (-16,4%) che in America Latina (-24%), cresce l’export destinato al mercato asiatico che, con un incremento del 32,7% rispetto al 2003, assorbe il 19,8% del totale esportato dall’industria italiana costruttrice di macchine utensili (3,5 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente). Sul fronte interno, il calo del consumo, sceso dello 0,9%, a 3.120 milioni di euro, si è riflesso sulle consegne dei costruttori italiani, che si sono ridotte del 2,4%, attestandosi a 2.125 milioni di euro. Nonostante ciò, l’offerta italiana continua a coprire una quota importante, pari al 68%, del consumo nazionale di sistemi per produrre. In rialzo (+2,4%) il dato relativo alle importazioni che si attestano a 995 milioni di euro. L’inversione del trend negativo, registrata nel 2004, dovrebbe trovare conferma nel 2005. Secondo le previsioni, infatti, la produzione dovrebbe registrare un ulteriore incremento del 5,1%, salendo a 4.320 milioni di euro. Tale risultato sarà determinato sia dal proseguire del buon andamento delle esportazioni, attese in crescita del 6,3% a 2.110 milioni di euro, sia dall’incremento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato domestico, che torneranno di segno positivo (+4%), portandosi a 2.210 milioni di euro, trainate dalla ripresa del consumo nazionale (+3,7%, pari a 3.235 milioni di euro). Le importazioni saliranno a 1.025 milioni (+3%). Il saldo commerciale crescerà ulteriormente, portandosi a 1.085 milioni di euro (+9,6%). La propensione all’export raggiungerà il 48,8%. Alberto Tacchella, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha così commentato i dati di settore: “Il 2004 conferma, nei preconsuntivi, la ripresa delle economie internazionali che hanno permesso ai nostri costruttori di chiudere l’anno con un segno positivo nonostante la perdurante stagnazione del mercato domestico. Se le esportazioni verso gli Stati Uniti e i paesi di area dollaro arretrano, penalizzate dallo sconveniente cambio con l’euro, rileviamo, però, come i nostri costruttori siano in grado di mantenere salda la posizione nei mercati tradizionali di sbocco e, al contempo, di cogliere le opportunità offerte dalle aree emergenti, mettendo a segno positive performance sui mercati più vicini, ma anche su quelli più lontani.” “Per quanto riguarda il mercato interno - rileva il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - il 2005 dovrebbe segnare una inversione di tendenza nel consumo nazionale di macchine utensili e di sistemi per produrre, ancora purtroppo insufficiente, in termini di valore assoluto, a recuperare il terreno perso negli ultimi anni. Ci auguriamo che tale segnale possa essere indicativo di un miglioramento del sistema produttivo italiano, per rilanciare il quale sono, però, indispensabili misure volte a stimolare gli investimenti e a rafforzare la competitività dell’industria attraverso il sostegno all’innovazione. “A tal proposito accogliamo positivamente la recente riduzione dell’Irap a favore dell’attività di ricerca, misura che interpretiamo come un passo verso l’eliminazione di una imposta penalizzante per le imprese. Con disappunto, però, sottolineiamo la mancata adozione della liberalizzazione delle quote di ammortamento, una misura in grado di assicurare, da un lato, il rapido rinnovamento del parco macchine delle piccole e medie imprese, con conseguente miglioramento dei processi produttivi, e, dall’altro, lo sviluppo e l’espansione dell’industria costruttrice di mezzi di produzione”. “Relativamente al contesto internazionale, le nostre imprese stanno oggi intraprendendo un cammino di crescita verso forme di alleanze e aggregazione che consentano loro di competere con maggior incisività e presenza sui mercati esteri. Ecco che allora - conclude Tacchella - diventa ancora più indispensabile poter contare su un sostegno forte, costante e concreto del sistema-paese, in grado di favorire l’internazionalizzazione e la presenza delle nostre imprese nelle aree geografiche più interessanti per l’offerta italiana”. |
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AEDES S.P.A. PERFEZIONA LA CESSIONE DELLA IPI ALLA AEDILIA VIC |
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Milano, 20 Dicembre 2004 - Perfezionata la cessione della società Ipi, interamente posseduta da Aedes, alla società Aedilia Vic, società specializzata sul segmento “supermercati suburban” e il cui capitale è equamente ripartito tra Aedes, Gruppo Cdc e Umr. Tale operazione rientra in un più ampio accordo con i partners Cdc e Umr ed è finalizzata alla successiva trasformazione di Aedilia Vic in fondo d’investimento immobiliare rivolto a investitori istituzionali. E’ stata perfezionata la cessione della società Ipi, interamente posseduta da Aedes S.p.a, ad Aedilia Vic s.R.l., società specializzata sul segmento “supermercati suburban” e il cui capitale è equamente ripartito tra Aedes, Gruppo Cdc e Umr. Il patrimonio immobiliare di Ipi è costituito da undici immobili appartenenti al segmento “supermercati suburban” e situati sull’intero territorio nazionale. Tale operazione rientra in un più ampio accordo siglato con i partners Cdc e Umr che si articola come segue: 1) cessione da parte di Aedes e Dante Sasu, società partecipata al 100% da Cdc (Caisse de Depòts et Consignations), di una partecipazione rispettivamente pari al 16,67% e al 16,66% di Aedilia Vic a Union Mutuelle des Retraite (Umr). Tale operazione è stata comunicata al mercato in data 1 Dicembre 2004 ed è avvenuta ad un controvalore di €10 mln, di cui €3,5 mln per la quota capitale e €6,5 mln per la quota finanziamento soci, permettendo ad Aedes la realizzazione di una plusvalenza consolidata al lordo delle imposte pari €4 mln e generando un effetto finanziario positivo per €10 mln. 2) cessione di 11 immobili appartenenti al segmento “supermercati suburban” di proprietà di Aedes S.p.a alla società Ipi Srl, interamente controllata da Aedes, ad un prezzo pari a €67,4 mln, determinato facendo riferimento alla perizia Reag al 31 dicembre 2003. Tale passaggio non determina effetti economico-finanziari in capo al gruppo Aedes. 3) cessione del 100% delle quote della società Ipi s.R.l. A Aedilia Vic ad un prezzo pari a € 121.576, determinato sulla base del patrimonio netto di Ipi risultante dalla situazione patrimoniale alla data del 30 settembre 2004, rettificata per tener conto dell’acquisizione del patrimonio immobiliare valutato dalle parti pari a € 67,4 mln e del relativo debito. L’operazione permette al Gruppo Aedes, che detiene una quota del 33,33% di Aedilia Vic, di realizzare una plusvalenza consolidata al lordo dell’impatto fiscale, pari a €14,3 mln, di ridurre l’indebitamento netto consolidato per €40,5 mln e di generare un effetto di cassa positivo per €15,5 mln, determinato dalla differenza tra il prezzo di vendita degli immobili (€67,4 mln), il rimborso del finanziamento esistente sugli stessi (€40,5mln) e il finanziamento pro-quota dei soci (€11,4mln). Gli immobili oggetto della cessione verranno rifinanziati in capo ad Aedilia Vic. A seguito dell’operazione, il patrimonio immobiliare di Aedilia Vic e delle sue controllate Ipi s.R.l. E Mercurio S.r.l, sarà costituito da 28 immobili aventi caratteristiche omogenee ed un valore di mercato stimato sulla base della perizia Reag al 31 dicembre 2003 in circa €190 mln. L’intero portafoglio risulterà rifinanziato con una leva inferiore al 50% del valore di mercato degli immobili. Tale operazione rientra nella nuova strategia del Gruppo Aedes ed è finalizzata alla successiva trasformazione di Aedilia Vic in fondo d’investimento immobiliare rivolto ad investitori istituzionali. L’advisor legale dell’operazione è stato l’avvocato Davide Apollo, partner dello studio legale Nctm. |
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ESEGUITO L'ACCORDO DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ ALIMENTARI DI RINASCENTE |
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Milano, 20 dicembre 2004 - A seguito dell'ottenimento dell'autorizzazione dell'autorità antitrust europea, il Gruppo Auchan e il Gruppo Ifil hanno dato esecuzione all'accordo stipulato il 5 novembre scorso. Il Gruppo Ifil ha infatti ceduto al Gruppo Auchan la propria quota di Società Italiana Distribuzione Moderna S.p.a., società che comprende gli ipermercati a insegna Auchan, i supermercati Sma, il 50% di Sib Spa (Bricolage) e il 51 % di Gallerie Commerciali Italia Spa. Il Gruppo Ifil ha incassato € 810,5 milioni. Il saldo del prezzo, pari a € 252,4 milioni, è previsto entro la metà del 2005. |
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MILANO 16 DICEMBRE OSSERVATORIO 2004 SUL CREDITO ALLE IMPRESE ARTIGIANE IN LOMBARDIA |
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Milano, 20 dicembre 2004 - L’andamento delle microimprese artigiane della Lombardia per poter essere compreso deve essere collocato nell’ambito dello scenario macroeconomico complessivo regionale, nazionale e internazionale. Economia reale Nel secondo trimestre del 2004 il Pil, sebbene di poco, ha registrato una crescita rispetto al 2003. In particolare, è stata rilevata una variazione positiva dello 0,3% su base congiunturale, ossia rispetto al trimestre precedente, e dell’1,1% su base tendenziale, ovvero nei confronti del secondo trimestre del 2003. Per quanto riguarda le prospettive economiche, tra il 2003 e il 2004 si prevede un moderato rafforzamento della crescita congiunturale del Pil. L’indicatore anticipatore dell’economia italiana non mostra, tuttavia, ancora un andamento stabilmente crescente. Condizioni di offerta del credito In questo quadro dell’economia reale, le condizioni dell’offerta di credito bancario in Italia sono rimaste nel complesso distese nell’intero 2003. La crescita dei prestiti (6,7 per cento rispetto al 2002) è stata superiore a quella del reddito nominale e a quella media registrata nell’area dell’euro. All’espansione del credito hanno contribuito in misura superiore alla media le banche di minori dimensioni, notoriamente più dinamiche e vicine alle esigenze delle piccole e medie imprese. Nel corso del 2004, tuttavia, la crescita dei prestiti bancari ha subito una prima contrazione. I tassi bancari, in termini nominali, si collocano ancora attorno ai valori minimi degli ultimi cinquant’anni. Previsioni Il quadro congiunturale è caratterizzato da un’accelerazione dei ritmi produttivi; con una dinamica meno incerta dell’attività, gli investimenti tornerebbero quindi ad aumentare, seppure a tassi contenuti, dopo circa tre anni di recessione. Anche l’occupazione potrebbe riprendere a espandersi, con effetti positivi sulla fiducia delle famiglie e sui consumi. Nel corso del 2003, il tasso medio applicato sui prestiti a breve termine alle imprese è diminuito in Italia di 0,8 punti percentuali, raggiungendo la soglia del 5,0 per cento. Analogo andamento si è verificato nell’area dell’Euro, dove il tasso medio nel dicembre 2003 ha raggiunto il 4,5 per cento, dal 5,2 per cento di inizio anno. Nel contesto mondiale ed in particolare europeo appena delineato si colloca l’Italia e quindi la Regione Lombardia. Questa, che è complessivamente la Regione più ricca d’Italia, al primo posto come reddito pro – capite – uno dei più alti d’Europa –, contribuisce al Pil comunitario per il 3,7% con una popolazione pari al 2,6%. Inoltre, con circa 780.000 imprese e più di 4 milioni di lavoratori, la Lombardia produce oltre il 20% del Pil e rappresenta il 30% della produzione industriale italiana. |
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STRUTTURA E CARATTERISTICHE DELL’ARTIGIANATO LOMBARDO |
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Milano, 20 gennaio 2004 - A livello nazionale alla fine del 2003, le imprese artigiane registrate presso le Camere di Commercio sono 1.444.569, ovvero circa l’1% in più rispetto all’anno precedente. Per l’economia lombarda, in particolare, l’artigianato, costituito prevalentemente da microimprese, rappresenta una colonna portante. Infatti le microimprese – ovvero imprese che hanno al massimo 10 dipendenti – sono in Lombardia 733.143, rappresentando il 94% della struttura produttiva regionale, a sua volta composta da 780 mila imprese. Nelle microimprese lavorano circa 1.400.000 addetti, pari al 37,5% dell’occupazione lombarda e solo il 30,7% degli addetti è dipendente dell’impresa in cui operano. La vitalità del comparto in regione Lombardia è testimoniata dalla tendenza alla crescita del numero di imprese iscritte agli Albi Artigiani, che passano da circa 249.000 nel 1998 a oltre 261.000 nel 2003 (+ 4,8%). Il saldo positivo deriva dalla forte natalità delle imprese, superiore a un tasso di mortalità che si mantiene comunque piuttosto elevato. Va evidenziato come la crescita degli ultimi anni sia totalmente da attribuire al settore delle costruzioni, passato in soli due anni da 80.000 aziende (32,2% del totale artigianato) a 92.000 (35,5%). Nello stesso periodo l’insieme del manifatturiero perde circa 1.500 aziende, scendendo dal 33% del totale al 31,2%. Soffre anche il settore delle riparazioni, mentre si mantengono su valori sostanzialmente costanti gli altri principali comparti (trasporti, servizi di pulizia, servizi alla persona). Le imprese artigiane lombarde – in sostanziale analogia a quanto avviene su scala nazionale – si distribuiscono in misura abbastanza equilibrata tra i 3 macrosettori: • manifatturiero (31,4%), • costruzioni (35,5%), • servizi (31,9%), con un residuo nei settori agricoli e estrattivo (1,2%). Per quanto concerne la distribuzione territoriale, le imprese artigiane sono diffuse su tutto il territorio lombardo. In termini assoluti emergono naturalmente le province con maggiore popolazione, cioè Milano, Brescia e Bergamo. Più interessanti sono i termini relativi, rapportati alla popolazione presente: in questo caso Milano risulta all’ultimo posto sia in termini di imprese che di addetti (e presenta anche la minore dimensione media delle imprese, anche perché più concentrate nei servizi), mentre si conferma il ruolo di Brescia e Bergamo e si collocano sostanzialmente al loro livello Como e Mantova. Sotto l’aspetto della congiuntura produttiva l’artigianato risulta in flessione in tutte le province, anche se con differenze non marginali. I risultati peggiori lungo tutto il biennio 2002/2003 si riscontrano a Milano e Varese (quasi sempre oltre il –4%), alle quali si aggiungono nel 2003 Pavia, Cremona e Mantova. Nella media negativa si mantengono tendenzialmente Como, Sondrio e Brescia. Risultati migliori della media, a partire dal Iv trimestre 2002, ottengono invece Bergamo e Lodi. |
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FINANZIAMENTI ALL’ARTIGIANATO LOMBARDO PER 11 MILIARDI DI EURO I RISULTATI DELL’INDAGINE DELLA SESTA EDIZIONE |
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Milano, 20 dicembre 2004 - I risultati rilevati dall’edizione 2004 dell’indagine si riferiscono al periodo 1997-2003. L’allungamento della sede storica di riferimento consente di evidenziare trend rilevanti. Per questo l’obiettivo dell’iniziativa è di arrivare a coprire, nel futuro, l’arco di un decennio. Le elaborazioni possono essere articolate in due sezioni: - il credito erogato alle imprese lombarde; - analisi delle agevolazioni in Lombardia. Il credito erogato in Lombardia e la media nazionale A livello del credito erogato alle imprese artigiane, nel periodo considerato, in media, la Lombardia costituisce, da sola, con i suoi quasi 11 miliardi di Euro (10.894.928.182 €), più del 25% del totale del credito concesso alle imprese artigiane italiane e più del 24% di quello utilizzato, manifestando, però, una costante riduzione. All’interno della regione Lombardia il fenomeno del credito alle imprese artigiane si conferma estremamente variegato, o, meglio, essenzialmente concentrato. In particolare, le province di Milano, Bergamo e Brescia continuano a rappresentare poco meno del 60% del totale dei fondi erogati alle imprese artigiane lombarde. Le altre province presentano anche nel 2003 importi notevolmente inferiori alle precedenti e mai superiori, singolarmente, al 10%. La diversità dell’onere dei finanziamenti trova spiegazione anche nel livello di rischio delle imprese lombarde rispetto a quello delle altre regioni italiane. Infatti, il trend delle sofferenze rispetto ai crediti, sia utilizzati sia erogati, si mostra in costante diminuzione nel periodo indagato. Va comunque sottolineato come la Lombardia mostri un livello di insolvenze tra i migliori in Italia (4,81% nel 2003) , anche se in altre regioni, quali il Trentino, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna, la qualità dei crediti alle imprese artigiane appare senza dubbio superiore. Analisi delle agevolazioni in Lombardia Le principali agevolazioni a favore delle imprese artigiane della Lombardia fanno riferimento a leggi regionali e interventi camerali. Legge 949/52 – legge 240/81 – legge 1068/64 – ente gestore: Artigiancassa spa Le operazioni di credito agevolato – legge 949/52 – e leasing – legge 240/81 – hanno subito, anche nel 2003, un ridimensionamento, in linea con quanto avvenuto negli ultimi 5 anni. La Lombardia mantiene però anche per quest’anno il ruolo primario rispetto al resto del Paese sull’utilizzo della L. 949 (24,07% del totale utilizzato). Un discorso a parte merita invece la garanzia della ex legge 1068/64. Il fondo, che ha una dotazione di circa 20 milioni di Euro, è amministrato da Artigiancassa Spa ed è autonomamente gestito dal Comitato Tecnico di nomina regionale. Il regolamento prevede uno stanziamento di 7,5 milioni di Euro a favore dell’attività di controgaranzia dei rischi assunti dai Consorzi artigiani di secondo grado che controgarantiscono i rischi dei Confidi artigiani di primo grado per il triennio 2003-2005. Il rimanente fondo è stato destinato con quote diverse alla garanzia diretta su finanziamenti e operazioni di locazione finanziaria, al credito a medio/lungo termine agevolato e non, a operazioni di cogaranzia e fideiussioni. Legge regionale 34/1996: enti istruttori Finlombarda e Artigiancredit Lombardia – sistema dei Confidi artigiani lombardi La Legge 16 dicembre 1996 n.34, costituisce uno dei principali strumenti di intervento volti ad agevolare l’accesso al credito alle imprese artigiane. Il Comitato Tecnico per il Credito, che ha il compito di deliberare la concessione dei finanziamenti, dei contributi per l’abbattimento dei tassi d’interesse e delle garanzie ha esaminato nell’arco di tempo che va da luglio 1998 a dicembre 2003, 2.352 domande, di cui 2.056 per finanziamenti del Fondo di rotazione e 296 domande di contributo per l’abbattimento tassi. Complessivamente, la percentuale delle domande accolte e regolarmente in essere sul totale delle domande presentate supera il 90%. Per quanto riguarda l’andamento delle domande registrato nel corso del 2003, si constata una significativa riduzione delle domande di agevolazione rispetto all’anno precedente, sia sul fondo di rotazione (– 91 domande), sia sul fondo abbattimento tassi (– 30 domande), fermo restando il divario accentuato tra le richieste presentate a valere sui due fondi menzionati. Gli interventi camerali a sostegno del credito alle imprese artigiane lombarde Il Sistema Camerale Lombardo è da sempre molto sensibile al tema dell’accesso al credito alle imprese artigiane. Da molti anni, la maggior parte delle Camere di Commercio investe in iniziative che prevedono contributi sia per l’abbattimento dei tassi di interesse sui finanziamenti che ai fondi rischi dei Confidi Provinciali, i quali, a loro volta, concedono garanzie alle imprese artigiane per finanziamenti destinati a particolari necessità aziendali di sviluppo. Seppure con modalità diverse, quasi tutte le Cciaa lombarde destinano ogni anno risorse sotto due forme prevalenti: • un contributo in conto interessi finalizzato all’abbattimento del tasso su finanziamenti concessi dalle banche e garantiti dai Confidi; • contributi destinati ai fondi rischi dei confidi per consentire il rilascio di garanzia a condizioni favorevoli. Sono disponibili contributi in conto interessi che vanno dal 1% sull’intero piano di ammortamento a contributi del 5% limitato ai primi 12 mesi di ammortamento del finanziamento. Questa modalità di intervento è stata attivata nel 2003 dalle Cciaa di Brescia, Mantova, Milano, Pavia e Varese. Le Cciaa di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Sondrio hanno sostenuto anche i Fondi rischi dei Confidi Artigiani per consentire il rilascio di garanzie a condizioni facilitate. I dati a disposizione indicano che nel 2003 le risorse complessivamente destinate al sostegno del credito all’artigianato sono oltre 2.700.000 Euro – importo raddoppiato rispetto al 2002 – di cui oltre il 41% sono destinate ai fondi rischi dei confidi e il rimanente 59% direttamente alle imprese sotto forma di contributi in conto interessi o in conto capitale. Le imprese che nel 2003 hanno beneficiato di questa forma di contributi diretti sono state 1.519, prevalentemente nelle province di Brescia e Milano. Finanziamenti per il Riequilibrio finanziario delle imprese artigiane della Lombardia Lo strumento, attivato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, caratterizzato da un grande successo fin dal momento della sua attivazione nel 1997 è entrato in una nuova fase a partite dal 2003. Le province di Varese (29,56%) e Brescia (26,73%) risultano essere le più attive nell’utilizzo del Riequilibrio Finanziario per le imprese artigiane seguite, seppur con un margine di distanza piuttosto elevato, da quella di Milano (circa 16%). Le altre province risultano invece piuttosto distanziate con percentuali al di sotto del 5% fatta eccezione per quelle di Sondrio e Mantova, rispettivamente 6,89% e 6,54%.(grafico 7) Le due banche principali per questo strumento sono il Banco di Brescia (circa 25%) e la Banca Popolare di Bergamo (24,41%), seguite da Artigiancassa con circa il 18% e la Banca Popolare di Milano che si attesta intorno al 16%. Infine ci sono la Banca Agricola Mantovana (7,67%) e il Credito Valtellinese (6,89%). Le altre banche risultano essere marginali con percentuali al disotto dell’1%. (grafico 8) La ripartizione per attività mostra ancora una volta il settore delle costruzioni come maggiore utilizzatore dello strumento (23,43%), seguito da quello della lavorazione del metallo (15,95%), della riparazione di autoveicoli (8,86%), dei trasporti (6,97%), delle industrie manifatturiere (6,11%). Al di sotto del 6% si attestano altre attività quali, ad esempio, quelle dei servizi alla persona e del tessile. Anche in questo caso si nota come più del 14% del portafoglio sia costituito da diverse attività che non superano, singolarmente, il 3%. |
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VARIAZIONE DEL TOTALE CREDITI EROGATI ALLE IMPRESE ARTIGIANE NELLE PROVINCE LOMBARDE |
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Variazione del totale Crediti erogati alle Imprese Artigiane nelle Province Lombarde - Anni 1997/2003 | | | | | | | | | | | | | | anno 1997 | anno 1998 | anno 1999 | anno 2000 | anno 2001 | anno 2002 | anno 2003 | variazione | | | | | | | | | % 1997-2003 | Bergamo | 1.336.778.384 | 1.356.115.608 | 1.426.372.272 | 1.510.632.669 | 1.535.248.605 | 1.530.890.788 | 1.612.157.297 | 20,60 | Brescia | 1.590.223.407 | 1.715.380.031 | 1.853.137.109 | 1.968.893.445 | 2.019.975.319 | 2.117.285.417 | 2.193.353.498 | 37,93 | Como | 631.606.081 | 684.828.014 | 734.315.193 | 763.588.687 | 758.220.047 | 770.198.140 | 802.251.221 | 27,02 | Cremona | 447.092.088 | 454.149.444 | 476.576.952 | 503.256.547 | 512.913.084 | 529.868.220 | 567.079.881 | 26,84 | Lecco | 376.791.978 | 392.533.555 | 424.772.066 | 453.509.842 | 466.347.356 | 495.645.462 | 534.536.824 | 41,87 | Lodi | 188.485.609 | 193.025.249 | 203.999.216 | 222.415.237 | 226.428.511 | 233.755.611 | 251.273.199 | 33,31 | Mantova | 511.363.063 | 582.212.184 | 596.337.471 | 628.705.854 | 660.675.544 | 684.585.846 | 709.929.088 | 38,83 | Milano | 2.003.992.133 | 2.059.768.314 | 2.232.198.558 | 2.322.787.800 | 2.362.976.652 | 2.528.576.047 | 2.645.602.275 | 32,02 | Pavia | 358.510.936 | 361.980.963 | 386.148.013 | 411.222.175 | 418.096.006 | 453.372.663 | 476.802.999 | 33,00 | Sondrio | 267.349.066 | 275.900.054 | 285.441.782 | 303.997.773 | 310.469.688 | 325.848.044 | 343.027.056 | 28,31 | Varese | 685.810.294 | 634.110.888 | 698.642.261 | 663.533.119 | 678.069.201 | 737.725.502 | 758.914.844 | 10,66 | Lombardia | 8.398.003.039 | 8.710.004.304 | 9.317.940.893 | 9.752.543.148 | 9.949.420.013 | 10.407.751.740 | 10.894.928.182 | 29,73 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Fonte: elaborazione Artigiancredit Lombardia su dati Banca d'Italia | | | | | | | | | | | | | | | Dati espressi in unità di euro | | | | | | | | |
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SABAF VINCE L'OSCAR DI BILANCIO DEL 50ENARIO |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Già sul podio delle finaliste nelle precedenti due edizioni, quest'anno, per il 50° anniversario del prestigioso premio Oscar di Bilancio, la società bresciana Sabaf oltre ad aver vinto l'Oscar di Categoria "Società e Grandi Imprese", ha ricevuto il massimo riconoscimento assegnato tra i cinque vincitori delle categorie. Sabaf, azienda bresciana fondata nei primi anni '50, oggi leader a livello mondiale nella produzione di componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas, dal marzo 1998 è quotata a Piazza Affari ed è stata tra le prime Società scelte da Borsa Italiana, nell'aprile del 2001, per dar vita a Star (Segmento Titoli ad Alti Requisiti). Sabaf è giunta alla quarta edizione del Bilancio Sociale, che integra la tradizionale comunicazione di tipo economico-finanziario con la rendicontazione sociale e ambientale. Il Bilancio Sociale di Sabaf si caratterizza in particolare per l'innovativo progetto di integrare la gestione del capitale intellettuale con la responsabilità sociale di impresa nell'ottica dello sviluppo sostenibile nel lungo periodo. Al termine di un lungo e minuzioso lavoro di valutazione di tutti i bilanci presentati, la Giuria dell'Oscar di Bilancio, presieduta dal Prof. Carlo Secchi, ha ritenuto che l'informativa di bilancio applicata fino ad oggi da Sabaf rispecchiasse in maniera eccellente i diversi criteri di valutazione: lo sforzo di trasparenza contabile, la completezza dei dati, le opportune riclassificazioni e le riconciliazioni tra valori anche in ambito fiscale. Non ultimo è stata riconosciuta grande importanza alla governance societaria di Sabaf, il cui Cda è composto in maggioranza da membri indipendenti, in piena coerenza con il codice di autodisciplina. Anche la comunicazione con gli stakeholder, sia in campo finanziario che in quello della sostenibilità, è stato ritenuto, da parte della Giuria, meritorio di lode, in particolar modo per l'approccio innovativo nella gestione e nella misurazione del capitale intellettuale, articolato sugli intangible del capitale umano, strutturale e relazionale. Angelo Bettinzoli, Amministratore Delegato di Sabaf, commenta così il prestigioso riconoscimento, quest'anno ancor più significativo poiché celebrato sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica: "Al di là delle mode oggi imperanti, Sabaf operò la scelta di una comunicazione integrata economico sociale ed ambientale sin dal 1999, quando ancora l'avidità di alcuni manager non aveva prodotto quella crisi di credibilità verso l'impresa e la finanza. Nella nostra visione d'impresa gli asset immateriali classici, quali i marchi, i brevetti, l'efficacia produttiva e quant'altro, sono in pericolo e in continua precarietà di valore se non sono 'presidiati' dai valori condivisi. Il nostro modello di gestione, di comuniczione e di coinvolgimento degli stakeholder che si basa su un'idea antropocentrica, a nostro avviso è la miglior garanzia per il perseguimento di un sviluppo nel lungo periodo. Questo prestigioso premio rappresenta per Sabaf e per tutta la sua comunità aziendale un alto riconoscimento della correttezza e della traparenza che è alla base di tutte le nostre attività e ci stimola verso un ulteriore miglioramento ed impegno in questa direzione". |
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PREMIO AIDDA NAZIONALE 2004: IL CORAGGIO DI DIRE BASTA E LA CULTURA DEL FARE |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana alla presenza del Ministro delle pari Opportunità onorevole Stefania Prestigiacomo e del Sottosegretario al Ministero delle Attività Produttive, onorevole Giuseppe Galati , nella elegante cornice della Sala del Cenacolo a Roma presso la Camera dei deputati, in vicolo Valdina , in data 26 novembre 2004 alle ore 11 si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Nazionale Aidda – edizione 2004. “Ciò che è fondamentale”, dice Wanda Pandoli Ferrero, presidente nazionale di Aidda, associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (www.Aidda.org) ,” e che la sen.Rita Levi Montalcini e la studiosa Marie Assad ci insegnano, è quanto sia importante ancora avere tenacia in progetti concreti per le donne : serve la sensibilizzazione a tutti i livelli delle persone , un continuo monitoraggio e il coraggio di mettere in luce, dove non ve ne sia già stato modo, che c’è ancora molto da fare per e con le donne: progetti di solidarietà concreti ispirati a valori etici , di integrazione , di rispetto umano, di sviluppo socio-economico e culturale. Serve una crescita in consapevolezza e impegno. Aidda premia due donne che testimoniano come la sinergia fra scienza e valori nel sociale sia fattibile, perseguibile, auspicabile anche per le donne delle future generazioni”. Il prestigioso riconoscimento Aidda è stato conferito alla eminente senatrice Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina, studiosa di fama internazionale, e a Marie Assaad, antropologa e sociologa egiziana di fama internazionale. Il riconoscimento di Aidda nazionale vuole ribadire che la forza dell’associazione consiste nel porre in sinergia business, ricerca, innovazione e valori sociali. Nell’edizione precedente erano stati insigniti del premio Aidda Nazionale 2003 l’eminente professore Umberto Veronesi e , per la Campagna Nastro Rosa, Evelyn Lauder in particolare e, in Suo nome, la dott.Ssa Orna Schezen Nofarber , amministratore delegato e direttore generale di Estée Lauder Italia. Il Premio Aidda a Rita Levi Montalcini è un grazie e un sostegno per l’impegno anche relativo alla Fondazione omonima Levi Montalcini, fondata in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei giovani, al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario. L'obiettivo è quello di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese. Obiettivo che Aidda condivide con progetti similari nella rete internazionale Fcem ( www.Fcem.org ) . Il premio Aidda 2004 è stato assegnato a Marie Assaad per la Sua tenacia, il Suo profilo di donna, la Sua volontà di dare rilievo ai problemi al femminile con le sue battaglie socio-culturali., in particolare la sua battaglia per la valorizzazione della donna, la tutela della sua salute e la lotta contro le mutilazioni genitali femminili nei paesi mussulmani . A consegnare il Premio l’on Prestigiacomo, ministro Pari opportunità ha ricordato quanto le mutilazioni genitali femminili (Mgf) siano da contrastare. Sono una pratica molto diffusa in ben 26 Paesi ad esempio dell’Africa subsahariana, in Egitto, Yemen e Oman e , secondo le più recenti stime , sono tra i 100 e i 130 milioni le donne , nel mondo , che hanno subito questa pratica e circa due milioni di bambine ogni anno vengono sottoposte a queste pratiche assurde e in condizioni igieniche anche precarie. In Egitto quasi la totalità delle donne di tutti i gruppi sociali, etnici e religiosi è stata sottoposta a mutilazioni di varia entità e gravità e, da diversi anni, si cerca di intervenire per cambiare la mentalità e favorire un controllo a tutela delle donne: le mutilazioni rappresentano una delle più gravi violazioni al diritto alla salute di donne e bambine con conseguenze molto pesanti quali infertilità, infezioni, emorragie e decessi. Enti tra cui l’Unicef promuovono nel Paese alcuni progetti per combattere tale pratica. Segreteria Nazionale Aidda : Via degli Scialoja, 18 – 00196 Roma Tel 063230578 Fax 063230562 e-mail : aidda@aidda.Org Infolink: http://www.Aidda.org Ufficio stampa E.c.partners e.C.partners@seicom.it |
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AIDDALOMBARDIA : UNA DELEGAZIONE IN CRESCITA FESTEGGIA IL QUARANTENNALE |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Si è svolta la cena di gala di Aiddalombardia nella elegante sede di corso Italia della scuola militare Teulié in data 2 dicembre, i fondi della cena sono stati devoluti al reparto pediatrico dell’ospedale San Raffaele di Milano. “Puntiamo a dare sempre, nelle nostre iniziative, una sinergia al positivo,” dice Emanuela Palazzoni, presidente di Aiddalombardia,” nel corso di questi 40 anni di attività in Lombardia il numero delle nostre socie è in continuo incremento, molte sono anche le socie di studi professionali che hanno dipendenti, come l’avvocatessa Buby Bernardini. La figura della donna nel mondo del lavoro è in continua evoluzione con risultati ragguardevoli, anche se la consapevolezza dei nostri limiti e la necessità di avere maggiori supporti è fortemente sentita anche a livello di donne manager e imprenditrici. C’è ancora molto da fare in termini di progetti concreti per le donne e il calendario 2005 è fitto di nuove iniziative (formazione avanzata, microcredito etc.) e si può richiedere presso la nostra sede da gennaio”. Sede di Aiddalombardia via Bigli 15/a Milano e-mail info@aiddalombardia.It - e.C.partners@seicom.it |
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IL REGALO DI NATALE? NEI LOCALI STORICI DI MILANO SABATO È STATA LA PRIMA GIORNATAI REGALI E PROMOZIONI IN OLTRE 50 NEGOZI |
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Milano, 20 dicembre 2004 - 99 negozi e botteghe storiche milanesi, testimonianze vive d’identità. Per far meglio conoscere questo importante patrimonio del territorio milanese arriva la guida “I locali storici di Milano” della Camera di commercio di Milano e del Touring Club Italiano, in libreria. E i locali esporranno una vetrofania con la scritta “Locale segnalato nella guida I locali storici di Milano”. Con la prima giornata dedicata ai locali storici milanesi sabato 18 dicembre arrivano regali, sorprese e promozioni per invitare agli acquisti di Natale nel rispetto dell’antica tradizione in oltre 50 negozi. La prima giornata dei locali storici. Tra le iniziative promozionali più curiose che i Locali Storici di Milano offriranno sabato 18 dicembre 2004 ci sono: il ricamo delle cifre fatte a mano sulle camicie acquistate, panettone e spumante dal ferramenta, mentre in legatoria in omaggio dei piccoli libri con poesie in milanese. Dall’ottico in omaggio il libro scritto in onore dei 90 anni di attività o la lente di ingrandimento. In pasticceria assaggi di dolci con pasta di mandorle, di Pan de Mei e Pane all’Uvetta. Inoltre diversi negozi offriranno visite guidate alla loro fabbrica o al loro laboratorio, ad esempio nel settore dell’abbigliamento, dell’argenteria, gioielleria e orologeria, della fumisteria. Per quanto riguarda i ristoranti, in omaggio la dispensa scritta o un aperitivo da gustare. Per la felicità dei più piccini in regalo nel negozio di giocattoli un piccolo Babbo Natale. La guida. La Milano d’altri tempi in formato tascabile per i nostalgici e per i visitatori di oggi: la guida “I locali storici di Milano”, nata da un’iniziativa congiunta tra Camera di commercio di Milano e Touring Club Italiano, racconta un pezzo vivo di storia milanese descrivendo con parole e immagini 99 esercizi che hanno in comune il fatto di aver festeggiato i 50 anni di attività (ma molti toccano i 100) e di rappresentare frammenti dell’anima milanese più genuina. Distribuita in libreria, la guida contiene le schede dettagliate dei locali, ne ricostruisce la storia anche attraverso 200 foto d’epoca, e fornisce tutte le informazioni necessarie a chi voglia assaporare, pranzando, facendo acquisti o semplicemente prendendo un caffè, l’autentica tradizione meneghina. Non mancano nemmeno sei tavole stradali della città dove poter rintracciare i vari negozi. “I negozi stanno alla città come i bambini stanno al giardino pubblico - commenta Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – . La illuminano, la fanno parlare, la rendono divertente. E sono segni palesi della comunità imprenditoriale diffusa nell’anima urbanistica. Segni che ribadiscono anche simbolicamente la centralità storica, soprattutto a Milano, del ruolo delle imprese. Ed è anche per questo che la salvaguardia di un locale storico, che passa pure attraverso un libro sulle sue vicende non è mai un lavoro “attuale”. È un impegno di fedeltà rispetto al passato e un’opzione sul futuro.” “In questo prezioso volume realizzato con la Camera di commercio di Milano – afferma nell’introduzione il presidente del Touring Club Italiano Roberto Ruozi – ritroviamo nomi di vie, di piazze, di locali familiari anche ai non milanesi: una ricognizione piena di sapori, di ricordi e anche di rimpianto per quegli esercizi che invece – purtroppo – non esistono più”. Gli ultracentenari. Tra i locali inseriti nella guida più di trenta possono vantare oltre un secolo di vita. Non solo nomi celebri e rinomati come il caffè Zucca, fondato nel 1867 e coetaneo degli altrettanto famosi ristoranti Savini e Biffi, la pasticceria Marchesi (1824), con il suo bancone e i cassettoni originari dell’epoca, o ancora la Rinascente (1865), aperta dai fratelli Bocconi che daranno poi vita all’università che porta il loro nome. Sfilano tra le pagine anche l’antichissima osteria “La Rampina”, datata 1500, che si affaccia sulla via Emilia e che si ritiene sorga su un luogo dove fin dal Iv secolo d.C. Si faceva ristoro: nell’Itinerario romano si fa infatti menzione di una stazione di cambio dei cavalli per le legioni di passaggio e nel medioevo si segnala l’esistenza della chiesetta di S. Biagio alla Rampina, così chiamata per la piccola salita che la raggiunge. Del 1696, sul finire della dominazione spagnola a Milano, è invece l’antico ristorante Boeucc, che deve il suo nome proprio alla traduzione in dialetto milanese del termine spagnolo “bodega”, luogo per eccellenza della mescita del vino. E che dire del Monzino, dove si producono strumenti musicali sin da metà del 1700, la cui famiglia partecipa da sempre alla vita cittadina e alle sue vicende: un ruolo attivo nelle Cinque Giornate del 1848 così come nella fondazione della società orchestrale della Scala. E poi ancora due librerie davvero storiche in città: la Bocca, aperta a Milano a inizio 1800, e la Hoepli, fondata nel 1870. Altra protagonista sulla scena meneghina, la pasticceria Cova ha visto passare nelle sue sale eleganti artisti, letterati, politici e pensatori fin dalla sua nascita, datata 1817: tra gli altri Giovanni Verga, Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Tra chi vanta cent’anni di attività non manca Borsalino, cappelleria e accessori di moda (1857), Medagliani, articoli per la cucina (1860), Grand Hotel et de Milan (1863) che ospitava il grande Rudolf Nureiev che lo aveva ribattezzato “Verdi’s House”. E molti altri ancora. L’identikit del locale storico a Milano. Per settore prevalgono: ferramenta, coltellerie e articoli per la casa 12,3%, abbigliamento tessuti e accessori 11,3%, altro 10,4%, ristoranti e trattorie 9,4%, pasticcerie e prodotti da forno 8,5%, legatorie, cartolerie e articoli da scrittura e per le belle arti 7,5%, argenterie, gioiellerie e orologerie con 7,5%, bar, gelaterie e caffè 7,5%, calzature, pelletterie e valigerie 4,7%, alberghi 3,8%, alimentari 3,8%, arredo 1,9%, cicli 1,9%, enoteche 1,9%, giocattoli 1,9%, librerie 1,9%, ottica 1,9%, servizi 1,9%. E’ ancora un’impresa di famiglia? Si per quasi 7 su 10 (67,7%). Autentico anche il sito del negozio, che resta nel presidio originario per oltre 6 su 10 (63,6%). Anche se quasi uno su cinque ha subito danni o addirittura distruzioni con la seconda guerra (17,2%). In che zona si concentrano? Per lo più Vittorio Emanuele – San Babila (15,2%) e in via Torino (13,1%), ma anche in Duomo (11%) e nelle vie della Moda (11%). Seguono la zona Centrale e Loreto (9,1%) , Cordusio, Dante, Castello (8,1%), Mazzini, Missori, Corso Italia, Porta Romana, Brera, Garibaldi, Sarpi, Piazza Vetra, via Larga, Tribunale (7,1%), Manzoni, Cavour, Repubblica (3%), i dintorni sud, est, ovest (2%).
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DELTA AIR LINES SEMPLIFICA IL PROGRAMMA SKYMILES MEDALLION |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Delta Air Lines semplifica il programma Skymiles Medallion, il programma per chi viaggia più frequentemente, come parte del piano di rinnovamento della compagnia annunciato lo scorso settembre. Delta ha deciso inoltre di semplificare il procedimento di qualificazione per lo status “elite” e di apportare altre variazioni per ottimizzare il programma Medallion. “Prima di effettuare queste modifiche abbiamo ascoltato attentamente il parere dei nostri clienti e ci siamo focalizzati sulle aree di maggior interesse per loro” ha detto Paul Matsen, senior vice president e chief marketing officer di Delta. “Questi cambiamenti sono solo l’inizio di un processo di miglioramento del servizio ai nostri clienti, oltre che uno snellimento delle nostre procedure”. Dal 1 gennaio 2005, Delta incrementerà le miglia premio riconosciute per il raggiungimento del livello Medallion (Medallion Qualification Miles, Mqm) utilizzando le tariffe scontate di classe economica (nelle classi di prenotazione L, U e T). Questo cambiamento riconoscerà almeno 1 Mqm più 1 miglio premio per ogni miglio volato. Le miglia da conteggiare per il calcolo dello status elite e la classe di servizio dei bonus saranno basate su un minimo di 500 miglia o sulle miglia effettivamente volate, qualora fossero un numero superiore: Classe di Servizio | Classe di Prenotazione | Medallion Qualification Miles & Award Miles accumulate | Esempio di Medallion Qualification Miles & Award Miles accumulate con 1,000-miglia volate | Prima, Businesselite, e Tariffa piena in classe Economica | P, F, A, J, D, C, I, Y, B, M | 150% delle miglia volate | 1.500 | Tariffe scontate in classe economica | H, Q, K, L, U, T, S | 100% delle miglia volate | 1.000 | “Il sistema di qualificazione implementato due anni fa è stato, sebbene complesso, è stato molto efficiente e ci ha permesso di assegnare diversi premi ai nostri migliori” ha detto Paul Matsen. “Questo cambiamento ridurrà il numero di Mqm necessarie al raggiungimento del livello Medallion e continuerà a premiare i soci che decideranno di acquistare tariffe più alte.” Con effetto dal 1 gennaio 2005, Delta: · Abbasserà la soglia di miglia richieste per ottenere lo status Platinum Medallion, il livello più alto del programma Delta, da 100.000 a 75.000 Mqm. · Continuerà ad offrire gratuitamente l’accesso al Crown Room Club agli attuali membri Platinum Medallion che mantengono il loro status, mentre non verrà offerto ai nuovi membri Platinum Medallion che si qualificheranno a partire dal 2005. · Modificherà la possibilità di prenotazione per i passaggi di classe all’interno degli Usa per i soci Medallion portandolo da ore a giorni e confermerà, in base alla disponibilità, i passaggi di classe ai Medallion che acquisteranno tariffe intere di classe economica (classi di prenotazione Y, B e M). Delta continuerà ad offrire numerosi benefici ai soci Platinum, Gold e Silver Medallion inclusi passaggi gratuiti in Prima Classe sulle tratte domestiche Usa, priorità d’imbarco, corsia preferenziale per le procedure di sicurezza e scelta preferenziale del posto a bordo. I soci Platinum Medallion continueranno ad usufruire dell’accesso gratuito alle lunge “Crown Room Club”. Infolink: www.Delta.com/skymileschanges. |
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HLX: RAGGIUNTO NEL 2004 L’OBIETTIVO DI 2,7 MILIONI DI PASSEGGERI AZIONI MARKETING MIRATE PER ASSICURARE SEMPRE NUOVI SUCCESSI IL REGALO DI NATALE: BEN 24.000 POSTI AL PREZZO DI 19.99 EURO |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Hapag-lloyd Express (Hlx), la compagnia aerea low-cost tedesca del gruppo Tui, nata a dicembre 2002, continua per il secondo anno consecutivo la forte crescita. Entro la fine del 2004, infatti, Hlx raggiungerà l’obiettivo prefissato di 2,7 milioni di passeggeri, pari al 38% in più rispetto allo scorso anno. La flotta composta da 11 Boeing 737 copre 60 rotte non-stop in ben 30 destinazioni europee. Il prossimo anno il numero degli aeromobili aumenterà di 4 unità. Questo permetterá di offrire, per l’estate 2005, circa 800 voli settimanali per 28 destinazioni in 9 paesi diversi dalle basi di Stoccarda, Colonia/bonn, Amburgo, Hannover, Monaco e Berlino-tegel. L’obiettivo per il 2005 è di 3,8 milioni di passeggeri. La ricetta del successo della giovane compagnia aerea a basso costo è un mix tra marketing orientato alla vendita ed alla promozione del prezzo, con particolare attenzione al settore online, un’ottima conoscenza del marchio e un’attraente rete di destinazioni. Oltre a ciò, i “prezzi al costo di un taxi da 19,99 Euro per persona e tratta” sono il risultato di un attento controllo dei costi. Oltre l’80% delle prenotazioni vengono effettuate online. Il sito www.Hlx.com registra ogni mese una media di circa 2,5 milioni di visitatori e 20 milioni di pagine lette. “www.Hlx.com non solo è uno dei siti internet più visitati nel settore aereo e dei viaggi ma, secondo recenti studi, ha anche la homepage più veloce. Un risultato del fortunato rilancio del nostro sito della scorsa estate” spiega Wolfgang Kurth, presidente della compagnia. Informazioni sulle destinazioni, prenotazione di hotel e noleggio auto, così come ulteriori servizi utili per chi viaggia, fanno del portale Hlx un importante strumento per l’organizzazione del proprio viaggio. Quanto la forte conoscenza del marchio influisca sul successo del marketing del vettore lo dimostra un recente studio effettuato dall’infas-Institut di Bonn: in ogni target di clientela il marchio Hlx è conosciuto dall’87% degli intervistati. In questo modo Hlx si posiziona tra i marchi più affermati in Germania, quali Lufthansa, Condor e Ltu. Anche in termini di rapporto qualità/prezzo Hlx ha ottenuto negli ultimi mesi numerosi riconoscimenti: dalla rivista di economia Capital al portale tedesco di ricerca dei voli più economici www.Discountflieger.de E non solo: sia la possibilitá di individuare i voli a prezzo piú basso sulle diverse rotte Hlx, sempre disponibile sul sito, che le regolari azioni promozionali, le cosiddette Happy Hlx Hours, (ogni settimana dalle 18 di martedì alle 24 di mercoledí) hanno contribuito all’indiscutibile successo delle vendite. E per festeggiare questi risultati ecco il regalo di Hlx per le festività in arrivo. Il 24 dicembre è veramente Natale per i clienti di Hlx: prenotabili online ben 24.000 posti al prezzo di 19.99 Euro per volare in Germania fino a Pasqua 2005. |
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HYPERION OFFRE AI PROPRI DIPENDENTI UN RIMBORSO DI 5000 DOLLARI PER L’ACQUISTO DI AUTOVETTURE A BASSO CONSUMO |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Hyperion, leader nel mercato del software per il Business Performance Management, ha lanciato un’iniziativa attraverso la quale intende dare un contributo alla risoluzione dei problemi legati all’inquinamento atmosferico. Nell’ambito di questo progetto Hyperion sosterrà i propri dipendenti nell’acquisto di automobili particolarmente efficienti dal punto di vista dei consumi. Con l’iniziativa Drive Clean to Drive Change, Hyperion, infatti, rimborserà ai propri dipendenti 5000 dollari per l’acquisto di automobili in grado di percorrere almeno 100 km con 5,3 litri di benzina (che corrispondono allo standard americano di 45 mpg – miglia per gallone). “Aziende e consumatori hanno lo straordinario potere di fare la differenza,” ha affermato Godfrey Sullivan, presidente e Ceo di Hyperion, annunciando questa iniziativa. “Uno dei passi più importanti che un individuo può compiere per migliorare la qualità dell’aria è quello di utilizzare automobili a basso consumo. Uno dei passi più importanti che un’azienda può compiere è quello di sostenere i propri dipendenti in questo intento.” Nell’ambito dell’iniziativa Drive Clean to Drive Change, i dipendenti che lavorano per Hyperion in tutto il mondo (Italia inclusa) da almeno un anno possono chiedere un rimborso per l’acquisto di un’automobile ogni quattro anni. Hyperion intende rimborsare 200 dipendenti all’anno e i rimborsi verranno accordati in base all’ordine di arrivo delle richieste. Il lancio dell’iniziativa Drive Clean to Drive Change è immediato. Per sostenere altre aziende nella creazione di iniziative analoghe rivolte ai dipendenti, Hyperion condividerà le proprie competenze in merito, incluse le procedure operative, avvalendosi del consorzio appena creato Companies for Clean Air Consortium. Maggiori informazioni sull’iniziativa Drive Clean to Drive Change e sul Companies for Clean Air Consortium sono disponibili all’indirizzo www.Hyperion.com/driveclean Secondo Sullivan, il programma Drive Clean to Drive Change riflette la cultura aziendale di Hyperion e l’impegno volto alle comunità che costituiscono la propria area di business. “I dipendenti possono essere orgogliosi della nostra cultura aziendale così come lo sono dei nostri prodotti software,” ha dichiarato Sullivan. L’emissione di biossido di carbonio provocata dalle autovetture private rappresenta la principale causa dell’inquinamento atmosferico nei paesi industrializzati. Secondo la U.s. Environmental Protection Agency, gli Stati Uniti, da soli, immettono nell’atmosfera circa 22 tonnellate (a persona) di biossido di carbonio all’anno. Passando da automobili che consumano 10 litri ogni 100 km a vetture che ne consumano 5,3, è possibile ottenere una riduzione annuale delle emissioni di biossido di carbonio pari a circa 3 tonnellate a persona. “Siamo consapevoli che con questa iniziativa non cambieremo il mondo, ma ci auguriamo di indurre le persone a riflettere,” ha affermato Sullivan. “Drive Clean to Drive Change non è soltanto una buona azione. È l’azione giusta da intraprendere.” I principali benefici legati all’utilizzo di autovetture efficienti dal punto di vista dei consumi Riduzione dell’effetto serra Gli scienziati che studiano gli effetti ambientali delle emissioni legate all’utilizzo delle autovetture private affermano all’unanimità che il biossido di carbonio rappresenta la causa principale dell’effetto serra e che l’incremento di questo gas nell’atmosfera terrestre è responsabile dell’innalzamento delle temperatura. Il surriscaldamento dell’atmosfera e il conseguente incremento della temperatura media della superficie terrestre, che hanno avuto inizio nell’ultima parte del diciannovesimo secolo e che hanno registrato una forte accelerazione negli ultimi venti anni, causano numerosi problemi tra cui violenti fenomeni meteorologici, incendi e danni alle risorse idriche del pianeta. Con l’industrializzazione a grande scala, iniziata circa 150 anni fa, il livello dei gas che provocano l’effetto serra ha subito un incremento del 25%. Nell’ultimo ventennio, circa tre quarti delle emissioni di biossido di carbonio generate dall’uomo derivano dalla combustione di combustibili fossili tra cui i derivati del petrolio, il carbone e i gas naturali. Risparmio di carburante In Paesi, come gli Stati Uniti e il Canada, dove i grandi spazi rendono necessario l’utilizzo di mezzi privati, i consumi di carburante sono legati principalmente ai trasporti. I 290 milioni di abitanti degli Stati Uniti, rappresentano il 5% della popolazione del pianeta e consumano il 25% del carburante mondiale. Gli Stati Uniti consumano circa 9 milioni di barili di benzina all’anno (il 43% dei consumi mondiali). Secondo le ricerche del settore, se i consumi negli Usa fossero razionalizzati di appena 5 mpg (miglia per gallone), i consumatori americani risparmierebbero 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno – più della metà di quanto gli Stati Uniti importano dal Medio Oriente. Infolink: www.Hyperion.com/it |
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MITSUBISHI MOTORS E PININFARINA PRODUCONO LA COLT CONVERTIBILE |
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Amsterdam/Torino, 20 dicembre 2004 - A poche settimane dal lancio delle sportive Colt Cz3 e Colt Czt, Mitsubishi Motors Europe B.v. (Mme) e Pininfarina S.p.a. Hanno raggiunto un accordo riguardante la terza variante di Mitsubishi Colt: la convertibile. Il contratto firmato ieri da Tim Tozer (Presidente e A.d. Di Mme) e Andrea Pininfarina (A.d. Di Pininfarina S.p.a.) a Trebur (Germania) presso Mitsubishi Design Europe prevede il design, lo sviluppo della Colt convertibile e la sua produzione presso gli stabilimenti Pininfarina di Torino, a partire dall’inizio del 2006. Unica in Europa, la nuova vettura sarà il diretto successore dell’acclamato concept Cz2 Cabriolet, disegnato presso Mitsubishi Design Europe e presentato al Salone di Ginevra 2003. Le tendenze di mercato hanno tuttavia suggerito la scelta di un hard top ripiegabile al posto del più tradizionale soft top scelto per la concept car. Partner fedele di Mitsubishi Motors dal 1997, Pininfarina contribuirà con la sua firma e con la sua esperienza nel settore dell’engineering e della produzione di sistemi tetto. Lo stabilimento di Born (Paesi Bassi) della Mitsubishi Motors’ Nedcar sarà coinvolto nel processo di produzione della Colt fornendo a Pininfarina componenti della scocca e la sua esperienza nell’engineering di processo. |
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ALLE PORTE DEL 2005 TOYOTA CARRELLI ELEVATORI ITALIA FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE: IL FATTURATO E LE VENDITE SONO IN INCREMENTO |
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Bologna, 20 dicembre 2004 - Nel 2000 nasce a Bologna Toyota Carrelli Elevatori Italia, filiale diretta del Gruppo giapponese Toyota Industries Corporation, primo produttore al mondo nel settore dei carrelli elevatori. In 4 anni Toyota Carrelli Elevatori Italia passa da una sede di 2.000 ad una di oltre 12.000 mq, da 9 a 60 addetti, da 13 a 33 concessionari, oltre ad una filiale diretta ed assistenza per l’area di Bologna e Modena, da 11 a 48 milioni di € ed il trend è ancora di ulteriore crescita. Due fattori hanno rappresentato la chiave del successo di questi anni di Toyota in Italia: il prodotto e la professionalità delle persone. Il Gruppo Toyota ha una sua solida cultura e filosofia aziendale: Kaizen, ovvero il miglioramento continuo verso la qualità totale dei prodotti. La Generation 7 dei carrelli elevatori, oggi sul mercato, è progettata con criteri ineguagliati di sicurezza e confort, e di conseguenza produttività, dell’operatore. Prima ed unica al mondo, Toyota installa sui propri carrelli elevatori un sistema antiribaltamento: Sas – Sistema di Stabilità Attiva. Toyota Carrelli Elevatori Italia ha attratto in questi anni le persone con la migliore professionalità, le migliori competenze sul mercato. Ha dato, e continua a dare, la priorità agli investimenti nella formazione delle persone, sia interne che della propria rete di vendita. La formazione continua, ad ogni livello, rappresenta un punto cardine della strategia per il futuro. Generation 7: una delle chiavi del successo Toyota. I vantaggi offerti dai moderni carrelli Toyota possono essere sfruttati nelle applicazioni di movimentazione merci in tutti i settori dell’industria e della logistica. Toyota Carrelli Elevatori Italia presenta i carrelli “Generation 7. Sicuri, affidabili ed ergonomici, i modelli Toyota offrono vantaggi nelle applicazioni di movimentazione merci in tutti i settori dell’industria e della logistica. Prodotti nello stabilimento francese di Ancenis, frutto di uno sforzo tecnologico ed imprenditoriale senza precedenti in questo settore, i carrelli elevatori “Generation 7”, sono pensati per rispondere alle esigenze del mercato europeo e utilizzano anche le migliori tecnologie sviluppate e testate sulle automobili Toyota. Sono dotati del sistema di stabilità attiva Sas, l’unico sistema al mondo che riduce i rischi di ribaltamento laterale bloccando automaticamente l’oscillazione dell’assale posteriore e longitudinale limitando l’inclinazione in avanti del montante nei limiti della stabilità; il sincronizzatore attivo dello sterzo che allinea la posizione dello sterzo alla posizione delle ruote sterzanti; l’atterraggio dolce ed il livellamento automatico delle forche. Alcuni carrelli “Generation 7” Toyota sono inoltre dotati dei dispositivi Otc, Confort Totale per l’Operatore. Il “pacchetto” Otc comprende il sedile con il sistema di trattenimento dell’ operatore (Ors), le minileve idrauliche ad azione proporzionale, la frenata a rilascio dell’ acceleratore e, come optional, il sistema di inversione di marcia a doppio pedale D2. Per quanto riguarda l’alimentazione va sottolineato l’uso di motori elettrici in corrente alternata Ac2, che grazie alle dimensioni ridotte hanno consentito a Toyota di cambiare totalmente l’architettura del carrello aumentando lo spazio per le gambe dell’operatore. Questo tipo di motori offre anche altri vantaggi tra cui una minore necessità di manutenzione. L’autonomia delle batterie è stata aumentata grazie a meccanismi di recupero energetico e di contenimento dei consumi. I modelli diesel sono equipaggiati con propulsori derivati da quelli delle automobili Toyota e si caratterizzano, pertanto, per emissioni molto ridotte. Dagli standard di riciclaggio conformi Iso 14001, attivi presso gli stabilimenti di produzione Toyota alle più recenti tecnologie di riduzione delle emissioni e della rumorosità, Toyota è impegnata nella salvaguardia dell'ambiente. Accessori aggiuntivi come la marmitta catalitica e il filtro antiparticolato Dpf (Diesel Particulate Filter) rendono i carrelli elevatori termici Serie 7 Toyota tra i più ecologici disponibili sul mercato. Tra le caratteristiche innovative della serie 7 non vanno dimenticati i freni a bagno d’olio (senza manutenzione), i pannelli diagnostici, i sedili ergonomici e i mille altri miglioramenti. L’impiego di tecnologie avanzate (anche se diverse da serie a serie) riguarda tutti i modelli della Generation 7, compresi i transpallet e i sollevatori a timone che utilizzano il sistema Toyota Powerdrive. Il Toyota Powerdrive è un circuito di comando di bordo senza contatti che controlla e comanda tutte le funzioni operative del carrello e un controllo trazione che utilizza tecnologia ad eccitazione separata. Un sistema digitale Can-bus viene utilizzato per ogni comunicazione tra i componenti. Non va dimenticato, inoltre, il tastierino per l’inserimento del codice personale d’avviamento. Numerose anche le innovazioni tecnologiche introdotte sui carrelli retrattili, tutte racchiuse nella denominazione Proreach. Infolink: www.Toyotacarrelli.it |
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"SALVEREMO L'ACQUA POTABILE...DALLA BUROCRAZIA" |
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Roma 20 dicembre 2004 - Si è tenuta a Roma presso il Centro conferenze dell' Hotel Nazionale a Montecitorio la conferenza stampa organizzata da Aqua Italia (Associazione di Confindustria) che ha visto tra i protagonisti anche rappresentanti del Governo, del Parlamento sia di maggioranza che di opposizione,dei consumatori e del mondo produttivo italiano. Al centro del dibattito i futuri regolamenti sull'acqua potabile allo studio del Ministero della Salute. Le istanze sorte sono state molte e variegate. "I produttori aderenti ad Aqua Italia - ha affermato il presidente Lorenzo Tadini - si sono dotati autonomamente di un codice etico e rispondono oggi a criteri di qualità che non hanno nulla da invidiare rispetto a quelli osservati dalle acque minerali". Un fattore indubbiamente non secondario soprattutto se associato all'assoluta economicità dell'acqua del rubinetto rispetto alla minerale in bottiglia (0,0002 ?/cent a litro contro 0,2 ?/cent dell'acqua in bottiglia). A Tadini ha fatto eco Renato Drusiani, Direttore Generale di Federgasacqua (Confservizi) che rappresenta i gestori delle reti idriche nazionali. Drusiani ha sottolineato come "l'acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case sia nella quasi totalità dei casi migliore o uguale a quella acquistabile al supermercato grazie agli sforzi di potabilizzazione svolti a monte dall'acquedotto", confermando che la responsabilità del gestore termina al contatore dell'abitazione o dello stabile. Da quel punto in poi ,infatti, è a carico del proprietario dell'immobile garantire un'acqua che risponda ai parametri di legge.E di palato, tratto nel quale, in caso di necessità, possono intervenire gli strumenti sviluppati dalle aziende di Aqua Italia. I consumatori, rappresentati da Eros Franciotti (Confconsumatori), hanno lamentato la scarsa informazione complessiva sul tema acqua che spesso è trattato da un punto di vista più pubblicitario e commerciale che per una reale cultura dell'informazione al cittadino/utente. "Solo un confronto diretto tra utenti e mondo produttivo - ha aggiunto Franciotti - permetterà il diffondersi di una vera conoscenza sul tema acqua e garantirà, in definitiva, la possibilità di scegliere il prodotto migliore secondo il rapporto qualità/prezzo. Alle richieste dei produttori e dei consumatori hanno risposto rappresentanti del mondo politico di maggioranza ed opposizione, a testimonianza della trasversalità del tema affrontato e della generale necessità di fare finalmente chiarezza. Il Senatore Tomassini, presidente della Commissione Igiene e Salute del Senato, ha confermato come, in effetti, il quadro legislativo odierno indichi una certa disparità di trattamento tra acqua minerale in bottiglia e acque potabili in genere, sottolineando la necessità di mettere mano ai regolamenti esistenti per dare al cittadino più scelta e più convenienza senza, però, rischiare di bloccare un settore produttivo efficiente come quello del trattamento dell'acqua potabile. D'accordo con il Senatore l'On. Grazia Labate (Ds) che ha presentato al Ministero della Salute un'interpellanza parlamentare proprio sui nuovi regolamenti allo studio dei tecnici. "Il rischio - ha detto L'on. Labate - è quello di "ingessare il mercato degli apparecchi per il trattamento dell'acqua al punto d'uso con un ulteriore vantaggio competitivo per le acque minerali" che certo, in quanto a comunicazione, non ne hanno bisogno. La vera priorità - ha proseguito la parlamentare - è quella di garantire una giusta competitività al mercato mettendo al primo posto la salute dei cittadini, un'idea in tal senso potrebbe essere quella di creare un marchio di qualità e un sistema di auto-certificazione che renda direttamente responsabili i produttori e non penalizzi un intero mercato". Commentando l'incontro, il Sottosegretario del Ministero della Salute On. Antonio Guidi si è fatto carico delle richieste dei produttori, dei gestori e dei consumatori assicurando che "i nuovi regolamenti terranno sicuramente conto delle necessità dei cittadini e del mercato e andranno in direzione della sempre miglior qualità del prodotto acqua, ma soprattutto della risorsa acqua, permettendo ai consumatori di essere meglio informati sulle qualità dell'acqua di rubinetto che non ha nulla da invidiare a quella, più costosa, in bottiglia". Infolink: www.Aquaitalia.it www.Anima-it.com |
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TRACCIABILITÀ GENETICA DELLA CARNE BOVINA: TERMINATI I LAVORI DELLA TAVOLA ROTONDA PROMOSSA DA PROINCARNE A BOLOGNA |
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Bologna, 20 Dicembre 2004 – Consolidare e riaffermare il rapporto con il consumatore, ripartendo da valori di fiducia, certezza e qualità del prodotto acquistato, attraverso uno strumento sicuro, rapido e trasparente di tracciabilità della carne bovina basato sull’analisi del Dna e a disposizione di tutti gli operatori della filiera. Questa è la filosofia di progetto del sistema di tracciabilità che Proincarne – Associazione Produttori Carni Bovine dell’Emilia-romagna – ha presentato alla stampa e ad un pubblico di operatori del settore, nel corso della Tavola Rotonda sulla “Tracciabilità Genetica della Carne Bovina”, svolta presso la Camera di Commercio di Bologna e appena conclusa. Un intenso programma di interventi e testimonianze volte ad identificare e monitorare l’evoluzione nonché le potenzialità di un approccio integrato alla tracciabilità di filiera e, nello specifico, del Sistema Geno implementato da Proincarne. La Tavola Rotonda ha visto l’apertura dei lavori con Federico Scardovi, Presidente di Proincarne, che ha dichiarato: “Proincarne è fortemente attenta a non trascurare alcuna possibilità di creare vantaggio alla propria base sociale, attraverso la massima attenzione alle esigenze manifestate dai soci e sviluppando attività innovative utili alla competitività e all’efficienza aziendale. Ed è sulla base di queste considerazioni” – ha continuato Scardovi – “che Proincarne ha adottato la metodologia del Sistema Geno, un innovativo strumento di tracciabilità che si basa sulla corretta e inequivocabile identificazione Dna dell’animale, per lo sviluppo e la realizzazione di un sistema di valorizzazione della qualità e della sicurezza che, garantendo al consumatore la massima tutela, possa portare un vantaggio competitivo ai produttori.” La Tavola Rotonda è proseguita con gli interventi di Angelo Ghislandi della Ghislandi & Ghislandi (proprietari del brevetto Geno) e di Elena Genzini del Laboratorio di Genetica Servizi (il laboratorio di Cremona dove vengono analizzati i campioni prelevati con questo sistema di tracciabilità genetica) che hanno presentato l’approccio metodologico e i vantaggi dell’implementazione di un sistema di tracciabilità innovativo, come il Sistema Geno, e in linea con gli obiettivi di competitività, razionalizzazione dei processi e trasparenza che le aziende del settore sono chiamate a raggiungere a garanzia di un mercato più sicuro per il consumatore finale. A seguire la dichiarazione ufficiale dell’Unione Nazionale Consumatori, nelle parole di Emanuele Piccari, molto favorevole rispetto l’implementazione di strumenti, come l’analisi del Dna, volti ad affiancare i sistemi di rintracciabilità tradizionali con l’obbiettivo finale di poter permettere al consumatore di accertare con sicurezza l’origine della carne. È, poi, intervenuto Marco Pierantoni Responsabile Area Igiene Alimenti Origine Animale dell’Assessorato Sanità della Regione Emilia-romagna, che ha sottolineato quelli che sono gli aspetti sanitari legati alla rintracciabilità in generale dei prodotti agro-alimentari e, specificatamente, in riferimento alla carne bovina. Di seguito, ha preso la parola, Davide Barchi Responsabile Servizio Produzioni Animali dell’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-romagna che ha individuato nella rintracciabilità della filiera carne bovina, uno dei mezzi idonei a garantire il consumatore, le ricadute di reddito per l’intero settore produttivo e l’immagine su tutti i partecipanti la filiera, promuovendo le produzioni di carne bovina e la tutela del consumatore. Lo stesso Barchi ha proseguito, in qualità di portavoce di Angelo Giuseppe Ciardiello Direzione Generale per la qualità dei prodotti agro-alimentari e la tutela del consumatore del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che non è potuto intervenire, con una relazione sull’iter legislativo e sulle modalità attuative in Italia della rintracciabilità delle carni bovine. |
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CONGRESSO INTERNAZIONALE SU ALIMENTI E NUTRIZIONE |
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Bruxelles, 20 dicembre 2004 - Dal 15 al 18 giugno si svolgerà a Istanbul un congresso internazionale su alimenti e nutrizione. Tra gli argomenti affrontati: nuove tendenze nel trattamento degli alimenti e nelle tecnologie di prevenzione; sicurezza alimentare; biotecnologia alimentare; alimenti organici e a basso impatto; additivi, contaminanti e residui alimentari; alimenti funzionali; nutrizione, alimentazione e salute; norme e standard alimentari; nuove tendenze nei metodi di analisi, rilevamento e controllo alimentari. Infolink: http://www.Tubitakcongress2005.org |
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RINNOVATO IL CDA DEL CONSORZIO DI TUTELA VINO LESSINI DURELLO: ALLA PRESIDENZA VA GIOVANNI PRANOVI, AFFIANCATO DA PATRIZIO DAL CERO E ANDREA MARCATO |
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Vicenza, 20 dicembre 2004 - Giovanni Pranovi è il nuovo Presidente del Consorzio di Tutela Vino Lessini Durello. Pranovi, nominato all’unanimità nel Cda di martedì 14 dicembre 2004, metterà a disposizione del Consorzio la sua lunga esperienza nel settore vitivinicolo, culminata nell’attuale presidenza alla Cantina Colli Vicentini, dove aveva in precedenza ricoperto i ruoli di Direttore e Vicepresidente. Nominato nel 1990 Maestro del Lavoro, Pranovi è benemerito della Camera di Commercio di Vicenza, Amministratore della Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola (Vi) e Presidente del Collegio Sindacale dell’Unione Confcooperative di Vicenza. Pranovi sarà affiancato nella direzione dai due Vice Presidenti Patrizio Dal Cero (cantina di Montecchia) e Andrea Marcato (cantina Marcato). Gli altri membri del Cda sono: Pietro Giovanni Fattori, Alessandro Bevilacqua e Giamberto Bochese (Cantina di Montecchia), Giuseppe Festugato (Cantina Colli Vicentini), Giancarlo Fongaro (Cantina Fongaro), Massimino Stizzosi (Cantina di Monteforte) e Luciana Zonin (Cantina di Gambellara). La Doc Lessini Durello - Nata nel 1987, la Doc interprovinciale Lessini Durello riguarda la produzione di vini bianchi, tranquilli e spumanti realizzati in una zona alto collinare a cavallo tra le Province di Verona e di Vicenza, nell'area dei Monti Lessini. La zona di produzione comprende: nella provincia di Verona, l'intero territorio dei comuni di Vestenanova e San Giovanni Ilarione e, parzialmente quello dei comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, Cazzano di Tramigna, Tregnago e Badia Calavena; in provincia di Vicenza, l'intero territorio dei comuni di Arzignano, Castelgomberto, Chiampo, Brogliano, Gambugliano, Trissino, parzialmente quello dei comuni di Cornedo, Costabissara, Gambellara, Isola Vic., Malo, Marano Vic., Montecchio Maggiore, Montorso Vic., Nogarole Vic., S.vito di Leguzzano, Schio e Zermeghedo. Un po’ di storia… - Anima della Doc è il vitigno Durello (localmente chiamato anche Durella), un vitigno autoctono la cui presenza nel territorio risale all'epoca preistorica, come testimoniano i ritrovamenti delle ampelidee fossili, antenate dell'attuale vitis vinifera, effettuati a Vestenanova di Bolca in alta Valle d'Alpone. Una vera e propria documentazione storica della sua presenza risale ad almeno due secoli, se si considera valida l'identificazione del Durello nell'antico "occhio di pernice", nominato da studiosi come l'Alcanti e Maccà intorno al 1750. Tuttavia, secondo alcune testimonianze, il Durello risalirebbe al Xiii secolo, identificando il suo antenato nella "durasena" citata nello statuto della comunità di Costozza nel 1292. Avvicinandoci invece ad un'epoca più moderna, ssiamo trovare testimonianze della diffusione del vitigno nell'attuale area di produzione negli scritti di storici quali il conte Gulio da Schio, che parlava del Durello come di un vitigno in grado di regalare "uve zuccherine" assai diffuso sulle colline di Arzignano. Perchè il nome "Durello"? - Forse per la sua alta acidità complessiva che gli conferisce elevata resistenza alle alterazioni e un gusto caratteristico, tale da renderlo particolarmente adatto alla spumantizzazione, sia con metodo Charmat che con la più tradizionale fermentazione in bottiglia. I nuovi impianti, effettuati soprattutto con Chardonnay, Pinot nero, Pinot grigio, Cabernet e Merlot, propongono oggi vini che si prestano ottimamente ad entrare in cuveè di spumanti di eccellenza e vini di struttura e personalità tali da poter affrontare il mercato e la concorrenza internazionale. |
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A LONDRA, UN’EMOZIONANTE ESPERIENZA NATALIZIA SULLA BRITISH AIRWAYS LONDON EYE |
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Milano, 17 Dicembre 2004 - Siete tra i fortunati che per le vacanze natalizie hanno programmato un viaggio a Londra? Se sì, non potete perdere l’occasione di salire sulla British Airways London Eye e apprezzare le tante novità ed eventi appositamente organizzati per le celebrazioni natalizie. Una delle 32 cabine di vetro "dell’Occhio di Londra", la ruota panoramica più alta del mondo, con i suoi 135 metri di altezza e i 30 premi vinti per qualità e innovazione tecnica, è stata trasformata in una innevata cabina natalizia grazie alla collaborazione dell’agenzia di comunicazione creativa Park Avenue. La Snowball, ben visibile sia da terra che dalle cabine laterali, è stata allestita con i modelli in scala dei simboli più amati della capitale inglese. L’esperienza natalizia della British Airways London Eye non si esaurisce qui: di fronte alla ruota è possibile infatti ammirare un albero di Natale di ghiaccio alto sei metri, e assistere alle performance di un gruppo di illusionisti che farà "nevicare" all’interno delle cabine nel corso di giri speciali. Gli illusionisti intratterranno e divertiranno i visitatori dal 18 dicembre 2004 al 4 gennaio 2005 dalle ore 11.00 alle ore 15.00. Ai bambini, inoltre, verrà donato un piccolo ricordo della stravagante palla di neve: un simpatico gioco in capsula che offre l’opportunità di partecipare ad un concorso e vincere meravigliosi premi. Il biglietto per vivere questa nuova esperienza natalizia costa £ 15.00 per gli adulti, £ 7.50 per i bambini tra i tre e i 15 anni, ed è gratuito per i bambini con meno di tre anni. Infolink: www.Ba-londoneye.com. |
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"ANCHE NEL 2005 MERCATO DA 2.250.000 IMMATRICOLAZIONI MA OGGI L'AUTOMOBILE DEVE ESSERE PROTETTA DALLE ACCUSE" |
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Milano, 20 dicembre 2004 - "L'automobile, chiamata ad adattarsi alle nuove onerose normative in fatto di ecologia e di sicurezza, oggi in Italia è vittima di un crescente salasso fiscale e di un violento e spesso insensato attacco, che in nome dell'ecologia priva l'automobilista del proprio diritto alla libertà di circolazione". Salvatore Pistola, Presidente dell'Unrae, Associazione che rappresenta le Case estere presenti in Italia, ha le idee molto chiare sul ruolo che ricopre l'indispensabile mobilità privata nel nostro Paese e non ne fa certo mistero in occasione dell'incontro annuale con la stampa italiana, svoltosi a Milano il 16 dicembre. Ricordando alcuni attacchi illogici all'automobile, Pistola afferma che spesso le misure restrittive proposte, sono frutto di una vera e propria preoccupante disinformazione delle Istituzioni: "Il modo con cui una materia tanto complessa viene affrontata e trattata — ha commentato — è semplicemente vergognoso, con il risultato di sollevare preoccupazioni per le tasche dei poveri contribuenti o di terrorizzarli con preannunciati provvedimenti di limitazione alla circolazione o addirittura di fermo dei veicoli". "In Italia — ha aggiunto — l'acquisto e l'uso dell'automobile è stato interpretato dai Pubblici poteri più come un segnale di consumo opulento, da tassare in modo marcato, che come settore portante dell'economia da indirizzare verso forme di sviluppo coerenti con un interesse collettivo". Nel 2005 mercato Italia da 2.250.000 unità Il Presidente dell'Unrae ha anche parlato di mercato, affermando che il 2004 si chiuderà con 2.255.000 immatricolazioni di auto, 230.000 di veicoli commerciali, 33.500 di veicoli industriali, 4.700 di bus e 17.800 di caravan e autocaravan. Quanto alle previsioni per il 2005, Pistola ha affermato che il prossimo anno riproporrà valori analoghi a quelli del 2004, indicando per le automobili 2.250.000 nuove auto. Per quanto riguarda il mondo, le vendite toccheranno a fine anno 50,9 milioni di autovetture (+4,1%), di cui 16,7 in Usa (+1%), 4,7 in Giappone (+7%), 4,6 in Cina (+13%) e 14,4 in Europa (+1,3%), dove si registra la continua crescita delle vendite di auto a motore diesel, ormai vicine alla metà del mercato (48%). Dati di mercato mensili al primo giorno lavorativo Fra i successi ottenuti con il contributo dell'Unrae, il Presidente Pistola sottolinea il felice avvio del cosiddetto "Sportello Telematico dell'Automobilista", che sta dando ottimi frutti in termini di rapidità di raccolta e di completezza dei dati immatricolativi del mese. "A tal punto — ha detto — che è attuabile la diffusione dei dati mensili del mercato non più al terzo giorno lavorativo del mese, ma al primo, ponendo il `Sistema Italia' in una posizione di leadership europea, condivisa soltanto con altri due o tre Paesi in grado di fare altrettanto". Lo Sportello Telematico dovrebbe anche consentire, finalmente, la diffusione dei dati mensili del mercato dei veicoli commerciali, sino ad oggi surrogati con la scambio di informazioni fra Anfia ed Unrae. Rivedere la fiscalità sull'usato e quella sulle auto aziendali Affrontando il tema della fiscalità, Salvatore Pistola ha posto l'accento sulla necessità di razionalizzare alcuni aspetti impositivi, riducendo le esose spese per i passaggi di proprietà, definite "fuori da ogni logica e da qualsiasi confronto", e rivedendo la fiscalità delle auto aziendali, "distante dalla prassi corrente nell'Unione Europea e quindi penalizzante per il nostro mercato e per questo tipo di clientela". La passione per l'auto degli italiani è intatta Malgrado i costi di gestione in perseverante lievitazione, con vere e proprie "mazzate" per quanto riguarda carburanti e assicurazione, la passione degli italiani per l'auto è intatta. Grazie alle numerosissime novità proposte da un'industria molto attiva, alla forte concorrenza esistente, alle attraenti proposte promozionali, alle dilazioni di pagamento favorite dal basso costo del danaro, la spinta all'acquisto resta molto forte e la presenza sulle strade di un numero elevato di auto non catalizzate ha contribuito e contribuisce a mantenere alto il livello della domanda, che ormai tende regolarmente verso le 2.250.000 immatricolazioni annue. "Il mondo dell'auto in Italia — ha ricordato il Presidente dell'Unrae — vale 1,6 milioni di posti di lavoro: il 17% nella produzione e 1'83% nella distribuzione e nei servizi, creando un gettito per le casse dello Stato che rappresenta il 21,4% di tutte le entrate fiscali, con una contribuzione di 74,5 miliardi di euro (+2,7%) per quest'anno" Ii contributo delle Case estere all'economia italiana La presenza delle Case estere in Italia è caratterizzata anche dal contributo che esse garantiscono all'economia nazionale attraverso impegni economici e sociali. Le Case madri hanno acquistato componentistica prodotta in Italia per una somma di 4 miliardi di euro, mentre le filiali nazionali hanno acquistato beni e servizi, inclusi gli spazi pubblicitari sui media, per un equivalente di 12 miliardi di euro. Il fatturato delle 53 Aziende che rappresentano produttori esteri ammonta a 40 miliardi di euro, mentre il numero delle Aziende (Reti di vendita incluse) che da esse dipendono, in modo diretto o indiretto, sono 16.000, con 80.000 dipendenti. Infine, gli investimenti sostenuti nel 2003 da Filiali nazionali e loro Reti di vendita, ammontano a 4 miliardi di euro. Gli impegni dell'Unrae per il 2005 Nel quadro delle priorità fissate dall'Unrae per il 2005, elencate dal Presidente Pistola, spiccano, infine, l'ottenimento di maggiore rispetto per l'automobile attraverso immediate azioni . Presso le sedi più opportune, la prosecuzione dell'azione tendente alla semplificazione burocratico/amministrativa, la pressione sulle Istituzioni per una riduzione dei costi di gestione dell'automobile, il supporto alle azioni di lotta contro le frodi che possono nascondersi nelle pieghe più sottili della distribuzione, specie per le norme riguardanti l'Iva. Le auto costano meno, i servizi di più Il Segretario Generale dell'Unrae, Gianni Filipponi ha, dal canto suo, analizzato gli svariati aspetti delle immatricolazioni, ma anche di tutto ciò che ruota attorno al mercato dell'auto in Italia. Il fatto più eclatante è il dato dell'Istat che indica in un -0,6% il prezzo di listino medio delle automobili nel confronto settembre 2004 / settembre 2003. A questa riduzione si contrappone la crescita del 2,5% dei costi di manutenzione e del 3% dei pedaggi autostradali, del 7,2% dei carburanti, mentre l'assicurazione Rcauto, nonostante gli effetti positivi della patente a punti, non è diminuita (anzi è aumentata del 0,7%). Quanto agli acquisti di nuove auto, Filipponi ha evidenziato che la spesa degli italiani raggiungerà, a fine anno, i 37,6 miliardi di euro, con una crescita del 3%. Il Segretario Generale dell'Unrae ha fatto notare che l'aumento della spesa — praticamente a parità di immatricolato rispetto al 2003 — è da addebitarsi alla voglia degli italiani di avere vetture più dotate o di categoria superiore rispetto a quella posseduta, oltre al grosso incremento delle motorizzazioni diesel. Sale lo sconto, boom dei finanziamenti Nel sottolineare che Io sconto medio applicato dai concessionari sulle auto a benzina si aggira sul 9,6% e per le diesel sul 9,1%, Filipponi ha posto in particolare rilievo la grande crescita dei finanziamenti all'acquisto, che sono passati dal 50% del 1994 al 78% del 2004. Un aumento significativo, ha sottolineato "dovuto alle offerte molto accattivanti proposte da Case e Concessionari e favorito dal basso costo del danaro". E a proposito di cifre, ricordiamo che gli oltre 32 milioni di italiani che circolano in automobile hanno speso, per comprare e gestire i propri veicoli, 150 miliardi di euro nell'arco dell'intero 2004. Una montagna di danaro dalla quale è uscito un contributo del 21,4% dell'intero gettito fiscale nazionale, pari al 5,7% del Pil. Continua la crescita del Diesel Rispetto al 2003, le vendite di vetture mosse da motori diesel hanno raggiunto il 58,4 % del totale immatricolato, con una crescita di quasi 10 punti rispetto ai valori del 2003. "E l'incremento sembra non essersi ancora esaurito — conclude Filipponi — visto anche l'ampliamento dell'offerta di vetture a gasolio con motori di nuova generazione nel segmento B, quello delle compatte, che contribuisce per oltre il 42% alle vendite totali annue". Da sottolineare il trasferimento di una parte importante della clientela di questo tipo di motorizzazione dalle berline alle monovolume, che ora vengono proposte anche in dimensioni contenute ma sempre spaziose, rispondendo meglio ad un certo tipo di utenza che cerca versatilità d'uso anche a prezzi più accessibili. |
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STRATEGIE PER INCREMENTARE L’UTILIZZO DEL TRASPORTO PUBBLICO SULLA RETE DI ATM SPA |
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Milano, 20 dicembre 2004 - L’amministrazione comunale e Atm, ben consce della necessità di migliorare la vivibilità dell’area metropolitana con particolare riferimento all’intensificazione della domanda di mobilità nel periodo natalizio, hanno messo in campo un insieme di provvedimenti tesi a raggiungere l’obiettivo voluto. In primo luogo, nel periodo sono state incrementate le corse di linea sia della rete di superficie sia della metropolitana. In particolare, l’intensificazione ha riguardato le giornate festive, durante le quali viene raggiunto un incremento di servizio complessivamente valutabile, rispetto alla normale programmazione, nel 40%. La probabilità incrementale di avere eventi contingenti legati alla particolare intensificazione del traffico nel periodo ha fatto sì che Atm abbia istituito una task force di veicoli gestiti dalle Centrali Operative per far fronte a eventuali blocchi o alla inagibilità di alcuni percorsi nell’ovvio intento di minimizzare i disagi. Il potenziamento della rete in questo periodo ha richiesto un particolare impegno in termini di fattori produttivi da parte dell’Azienda. La volontà di favorire il trasporto pubblico, e quindi di invogliare i cittadini dell’area a utilizzarlo, ha inoltre portato alla messa in vendita di biglietti giornalieri (sino al 6 gennaio 2005) a prezzo scontato che consentono di viaggiare, con lo stesso documento, nelle giornate festive con la famiglia (2 adulti e 2 minori). I residenti in città possono già utilizzare il biglietto Bi4 che consente di effettuare, dopo le 20 di sera in poi, un numero illimitato di corse sulla rete urbana per tener conto della ridotta frequenza dei mezzi e della necessità di utilizzare un maggior tempo per raggiungere la propria destinazione. Nel prossimo mese di gennaio, sempre con l’intento di favorire l’uso dei mezzi pubblici di trasporto, verrà posto in vendita un biglietto sperimentale a 1,80 €, con validità dalle 20 al termine del servizio, che consentirà di viaggiare sull’intera rete di Atm Spa (urbana + interurbana) senza alcun limite nel numero di viaggi e senza differenziazione di costo in funzione della tratta percorsa. Tale documento sperimentale rappresenta un ulteriore passo verso l’integrazione dell’area metropolitana e estende la concessione, già esistente sulla rete urbana, superando il limite rappresentato dai confini della città. Atm Spa negli ultimi anni ha continuamente incrementato il numero dei chilometri percorsi e contestualmente dei posti offerti, a dimostrazione della volontà di mettere a disposizione dei cittadini un servizio con attrattività sempre crescente, tenendo in particolare conto il problema dell’impatto ambientale delle linee di trasporto sia per quanto riguarda la polluzione che le problematiche connesse con le vibrazioni e il rumore. |
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AGGIUDICATO A S3LOG IL CONTRATTO PER IL SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO LOGISTICO DELL'ESERCITO ITALIANO |
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Roma, 20 dicembre 2004 – Il Consorzio S3log annuncia di aver stipulato un contratto con il Centro di Responsabilità Amministrativa dell’Esercito per la fornitura “chiavi in mano”, l’installazione e la manutenzione dei sottosistemi Personale, Sanità e Trattamento economico del Sige (Sistema Informativo Gestionale dell’Esercito), nonché per l’assistenza operativa al personale militare impegnato nella conduzione del sistema. Il contratto ha un valore iniziale di 1,9 milioni di euro per una durata di 36 mesi. Il Sige in dotazione all’Esercito Italiano rappresenta un sistema globale ed integrato per la condotta corretta ed efficace di tutte le attività logistiche e gestionali, mediante l’impiego di programmi standardizzati ed interoperabili. Tale Sistema costituisce pertanto un potente strumento di Comando e Controllo in grado di governare l’intero patrimonio informativo, ottimizzando e razionalizzando le risorse. Il contratto prevede la manutenzione evolutiva dell’intero Sige e la realizzazione in modalità Web delle funzioni riguardanti la gestione dei più di 100.000 amministrati dalla Forza Armata, con riferimento ai sottosistemi: Personale, per il trattamento di dati anagrafici, matricolari, d’impiego ed addestrativi del personale in forza agli Enti Sanità, per la gestione dei dati sanitari, individuali e di ospedalizzazione del personale, Trattamento Economico, per la decretazione ed elaborazione accentrata degli stipendi per il personale in servizio. Commenta Agostino Melani, Presidente di S3log: “L’aggiudicazione di questo contratto rappresenta per noi un importante successo, trattandosi del primo contratto stipulato dal consorzio ed a soli pochi mesi dall’inizio delle sue attività. Con tale risultato, inoltre, vediamo immediatamente riconosciuta la nostra posizione come polo industriale italiano per l’infologistica nella Difesa e come partner strategico per l’Esercito in particolare nella realizzazione di nuovi strumenti tecnologici per l’Amministrazione, in un’ottica di crescente razionalizzazione dello strumento militare.” |
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DARSENA: IL GRUPPO BODIN & ASSOCIES SI AGGIUDICA IL CONCORSO |
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Milano, 20 dicembre 2004 - E’ al gruppo Bodin & Associes che verrà conferito l’incarico per la progettazione definitiva e esecutiva dell'area della Darsena. Lo ha annunciato oggi dopo aver aperto le buste in seduta pubblica all’Urban Center l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga insieme a Giorgio Goggi assessore ai Trasporti e Mobilità e Roberto Predolin assessore al Commercio e Artigianato per il Comune di Milano e a Gianpietro Borghini, assessore alle Opere Pubbliche, Politiche per la Casa per la Regione Lombardia. Presenti anche Giovanni Oggioni direttore dell’Ufficio Concorsi di progettazione del Comune di Milano e Silvia Volpi dirigente del Settore Arredo Urbano. Le candidature, vagliate dalla Giuria nel mese di luglio e giunte da grandi studi di architettura internazionali, sono state oltre 50 è stato scelto dalla Giuria fra i 10 finalisti (5 stranieri e 5 italiani). La proclamazione. La Giuria, presieduta dall’Avv. Pier Giuseppe Torrani (Presidente Aim - Associazione Interessi Metropolitani), ha selezionato fra i dieci finalisti il progetto del gruppo guidato da Jean-francois Bodin. Per la Giuria “il progetto, contrassegnato con il motto 55576 muove da un’acuta intelligenza della topografia storica dell’area, promovendone una valorizzazione sensibile anche alle esigenze monumentali e paesistiche con una significativa accentuazione dei valori d’uso dello spazio trasformato,così come radicato negli usi e nelle aspettative della comunità cittadina”. In particolare la giuria ha apprezzato la soluzione del mercato come elemento di cerniera con la prospettiva rinnovata dello specchio d’acqua rimodellato a memoria degli antichi bastioni, superando i vincoli funzionali dell’accesso al parcheggio. La riqualificazione dell'area Darsena L’intervento previsto dall’Amministrazione mira alla riqualificazione di questo ambito e al mantenimento del suo forte valore simbolico. Gli obiettivi del progetto sono quelli di identificazione dell’ambito monumentale della Darsena nella sua memoria storica e nei suoi caratteri attuali, quindi di combinazione dei vincoli tecnici, artistici e funzionali salvaguardando il carattere omogeneo che tale ambito deve avere. L’area di Concorso, di circa mq 100.000, è delimitata a sud da viale Gorizia, a nord da Viale Gabriele D’annunzio, a ovest da Piazza General Cantore, e a est da Piazza Xxiv Maggio, comprendendo via Ronzoni fino alla Conca di Viarenna. Questo ambito è collocato anche in un’area storica fortemente urbanizzata dal tessuto residenziale e caratterizzata dalla presenza, all’interno della città, di altri monumenti di interesse artistico e archeologico quali l’Arena Romana e Sant’eustorgio. Gli elementi caratterizzanti del progetto vincitore Il progetto vincitore concepisce la piazza d’acqua come luogo di affaccio di differenti parti urbane. E’ forse soprattutto nell’acqua che si riconosce il carattere di grande luogo popolare urbano appartenente a tutta l’area. Piazza Xxiv Maggio, recuperata all’uso pedonale, viene individuata tramite una completa valorizzazione della porta neoclassica: l’arco viene ripristinato nel suo senso urbano di ponte di ingresso alla città tramite due piccole vasche d’acqua. La Darsena viene ampliata verso la Piazza Xxiv Maggio tramite lo spostamento della presa del Ticinello e attraverso la formazione di una nuova canalizzazione che riporta la sponda settentrionale alla sua configurazione ottocentesca parallela al tracciato delle mura. La forma complessiva del bacino acqueo muta: sarà realizzato un terrapieno a forma di sperone che costituirà il luogo centrale di tutta l’area. Questa sponda è delimitata da un argine murato che scandisce due camminamenti a differenti quote. La stessa sarà attrezzata per la sosta, per il passeggio e per lo svolgimento di manifestazioni e spettacoli all’aperto. Quella meridionale verrà ampliata con una banchina pavimentata in tavole di legno sospesa sull’acqua. Entrambe le sponde, collegate da due ponti pedonali, ospiteranno la nuova sistemazione della Fiera di Senigallia. Un nuovo edificio del mercato, costituito da una struttura in acciaio vetrata su tutte le facciate, sorgerà su una sorta di penisola protesa verso l’acqua. Gli ingressi al mercato verranno consentiti tramite piccoli ponti in legno. In Piazza Cantore verrà realizzata un’area attrezzata a verde che sarà estesa fino all’acqua della Darsena. Nella sua porzione terminale questo giardino fiancheggerà i resti delle mura seicentesche che formeranno un bacino separato e raccolto, come una sorta di orto botanico acquatico. Sotto la carreggiata stradale della via Gabriele D’annunzio si formerà una galleria pedonale che corre in parallelo al canale riesumato che nuovamente penetra nella Conca e nella città. Il concorso Il concorso Darsena è inserito quale punto fondamentale dell’Accordo di Programma, sottoscritto il 3 agosto 2003 tra Comune di Milano e Regione Lombardia, nel quale sono stati definiti gli interventi di recupero funzionale e ambientale del sistema dei navigli milanesi e la riqualificazione urbanistica dell’area della Darsena. Costi e tempistiche Il costo massimo di realizzazione del progetto di euro 20.000.000,00. L’intervento è autofinanziato attraverso gli oneri e le risorse finanziarie che proverranno dagli interventi urbanistici. Il progetto, che si prevede completato entro cinque anni, è stato concepito in modo da consentire fasi di attuazione progressive, con le prime realizzazioni entro due-tre anni. Il vincitore del concorso riceverà la somma di euro 62.000,00 a titolo di premio, che vale quale anticipazione del compenso professionale dovuto per la progettazione. A ciascun progettista selezionato sarà riconosciuto un rimborso spese lordo di euro 21.000,00. I 10 finalisti (in allegato l’elenco completo dei componenti) Capogruppo | Provenienza | Arch. Oriol Bohigas I Guardiola (Mbm Arquitectes Sl.) | Barcellona/torino/bologna/roma Spagna/italia | Arch. Pasquale Culotta (Culotta Architetti Associati) | Cefalù (Pa) Italia | Arch. Eduardo Souto De Moura | Porto Portogallo | Arch. Klaus Schuwerk | Berlino Germania | Arch. David Chipperfield (David Chipperfield Architects Ltd) | Londra/milano Uk/italia | Arch. Stefano Parodi (Quattroassociati) | Milano Italia | Arch. Maria Alessandra Segantini (C+s Associati) | Venezia Italia | Arch. Jean Francois Bodin (Studio Bodin Et Associes) | Parigi Francia | Arch. Angelo Torricelli | Milano Italia | Arch. Bruno Morassutti | Milano Italia | La Giuria Membri effettivi: 1. Avv. Pier Giuseppe Torrani (Presidente Aim - Associazione Interessi Metropolitani) 2. Arch. Leonardo Cascitelli (Settore Pianificazione e Progettazione Urbana - Comune di Milano) 3. Prof. Arch. Aurelio Galfetti (Professore ordinario dell'Università della Svizzera Italiana) 4. Prof. Arch. Fulvio Irace (Politecnico di Milano - Dipartimento di Conservazione e Storia dell'Architettura) 5. Prof. Arch. Antonio Monestiroli (Rappresentante Ordine Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Milano) 6. Ing. Roberto Stefani (Direttore del Settore Strade Parcheggi e Segnaletica - Comune di Milano) 7. Prof. Arch. Silvano Tintori (Rappresentante Ordine Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Milano) 8. Prof. Arch. Ing. Andrea Tosi (Coordinatore e Responsabile Scientifico Master Plan Navigli) 9. Arch. Silvia Volpi (Direttore del Settore Arredo Urbano - Comune di Milano) Membri supplenti: 1. Arch. Giovanni Oggioni (Direttore Ufficio Concorsi di Progettazione- Comune di Milano) |
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100 ANNI DI TRAFORO - IL SEMPIONE TRA XIX E XXI SECOLO |
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Diomodossola, 20 dicembre 2004 - Sabato 18 dicembre, sono iniziati con un convegno dal titolo "100 anni ditraforo - Il Sempione tra Ix e Xxi secolo" i festeggiamenti del centenario che culmineranno nel maggio 2006, con la replica del primo passaggio del treno attraverso la galleria del Sempione. Un convegno quindi per non dimenticare questa importante pagina di storia e celebrarla nel modo migliore, ma anche e soprattutto un momento propositivo che, riunendo tutti i maggiori responsabili politici e tecnici di Italia e Svizzera, ha voluto programmare non solo i festeggiamenti ma anche proporre nuovi sbocchi e nuove prospettive alla luce dell'impulso sempre crescente che stanno vivendo i trasporti ferroviari di collegamento per merci e passeggeri tra il sud e il nord dell'Europa. Se infatti nel 1906 il traforo del Sempione, con questa opera che fu definita "ciclopica", univa la Svizzera e l'Italia, nel 2006 il nuovo Sempione deve essere un elemento di unione per la nuova Europa. Hanno portato il loro saluto al Convegno il sindaco di Domodossola, Gianmauro Mottini, Viola Amherd, sindaco di Brig-glis, Paolo Ravaioli, presidente della Provincia del Vco, Marie Therèse Schwery, vice presidente della Regione Brig Alesch, , Davide Demicheli in rappresentanza del presidente del Canton Vallese, . Con la regia del giornalista della Stampa, Gianfranco Quaglia, hanno parlato del futuro del Sempione, Vittoria Albertini, assessore ai trasporti della Provincia del Vco, Rosa Frignola, in rappresentanza del direttore compartimentale Movimento Milano delle Rfi, Bruno Schaller, consigliere di amministrazione di Bls, Willy Napfli, rappresentante per l'Italia di Ffs. Ha chiuso i lavori l'intervento dell'on.Paolo Mammola, sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel pomeriggio si è svolta poi la prima riunione del Comitato organizzatore dei festeggiamenti, che si è costituito appunto in questa occasione e di cui fanno parte il Comune di Domodossola, la Provincia del Vco, il Comune di Biga, il Canton Vallese, con il sostegno di enti e associazioni e delle società responsabili delle ferrovie italiane e svizzere. A questo Comitato, che si riunirà ancora agli inizi di gennaio 2005, sarà affidato il compito di organizzare le numerosissime iniziative che celebreranno l'importante anniversario: dal convegno internazionale a tema storico e socio-economico, al gemellaggio tra le città di Briga e Domodossola, alle visite guidate ai luoghi del traforo, con il coinvolgimento delle scuole, all'organizzazione di spettacoli, al collegamento con le Olimpiadi invernali Torino 2006, alla riattivazione dell'Orient Express, che transitava da Domodossola nel suo lungo percorso da Parigi ad Istanbul. Il 16 dicembre 2004 è quindi il primo passo verso la celebrazione del Centenario del Traforo del Sempione, motore per il futuro del territorio. |
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ANTONIO TRIOSCHI NOMINATO DIRETTORE OPERATIONS & FREIGHT DI DHL EXPRESS ITALY |
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Milano, 20 dicembre 2004 – Antonio Trioschi, membro del board di Dhl Express dal 2002 e Direttore Is, è stato nominato Direttore Operations & Freight di Dhl Express Italy. Trioschi, nato a Ferrara nel 1960, è laureato in Ingegneria meccanica a Milano e ha maturato la propria esperienza professionale in contesti nazionali e internazionali, occupando posizioni di crescente responsabilità nella gestione di progetti e sistemi informativi. L’inizio della carriera professionale coincide con gli studi universitari: ha lavorato in Agip, come analista di organizzazione per le consociate estere. In seguito è passato in Bayer Italia come It Project manager per la divisione farmaceutica. Dopo la laurea è entrato in Impregilo in qualità di It Manager, dove ha lavorato per quasi 10 anni, maturando la propria esperienza in molti paesi extraeuropei, soprattutto in estremo Oriente e Sud America. Entrato in Danzas nel 1998 come Direttore It per l’Italia e la Grecia, l’anno successivo viene coinvolto nei progetti di integrazione che Danzas conduce con Neddloyd, Asg ed Aei e nel 2000 è Project Manager It Worldwide per la fusione Danzas-aei. In seguito diventa Coordinatore per le attività It di Danzas in Europa. Attualmente Antonio Trioschi è responsabile dei progetti di integrazione aziendale del Gruppo Dhl. |
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53.600 MEGAWATT: NUOVO RECORD DEI CONSUMI DI ELETTRICITA’ |
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Roma, 20 dicembre 2004 – 53.600 megawatt: è il nuovo record dei consumi nazionali di elettricità, registrato oggi alle ore 17.45. Il valore è superiore di 100 megawatt rispetto al precedente record verificatosi il 23 luglio scorso (53.500 Mw), e di 200 megawatt in rapporto al precedente record invernale, registratosi il 10 dicembre 2003 (53.400 Mw). Tre i fattori determinanti il nuovo record: - l’incremento dei consumi di energia elettrica in concomitanza con le settimane precedenti le festività natalizie; - il peggioramento delle condizioni meteorologiche; - l’accorciarsi delle giornate e il conseguente ricorso all’illuminazione artificiale fin dalle prime ore del pomeriggio. Analogamente a quanto avvenuto la scorsa estate il sistema di produzione ha garantito ampi margini di riserva per soddisfare la domanda. |
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ACEA: COMPLETATA L'ATTUAZIONE DELLA .7V CON ELECTRABEL NELLA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
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Roma, 20 dicembre 2004 - Ii Consiglio di Amministrazione di Acea S.p.a., presieduto da Fabiano Fabiani, ha approvato oggi un'operazione di capitalizzazione a cascata delle società afferenti la generazione di energia elettrica nell'ambito della Joint Venture con Electrabel, e segnatamente di Aceaelectrabel S.p.a., del cui capitale Acea detiene il 59.406%, e di Aceaelectrabel Produzione S.p.a., partecipata da Aceaelectrabel S.p.a. Al 50%, al fine di finanziare -con un esborso per Acea pari a circa 4.5 milioni di Euro come apporto di capitale e di 24.9 milioni quale quota di finanziamento- l'acquisizione da parte di Aceaelectrabel Produzione di quattro società che stanno realizzando iniziative di produzione di energia elettrica e che verranno cedute da Electrabel (Voghera Energia S.r.l., Piemonte Energia S.r.l., Roselectra S.p.a.) e da Acea stessa (E.co.int. S.r.l. - produzione di energia eolica). I corrispettivi delle cessioni ad Aceaelectrabel Produzione, comprensivi dei costi di sviluppo, saranno, in milioni di Euro: per Voghera Energia, 52.6; per Piemonte Energia, 7, per Roselectra, 0.2 e per E.co.int., 4.5, tutti in linea con i valori di mercato per simili iniziative. Acea fa presente che l'operazione di cessione della propria partecipazione in E.co.int (97%) ad Aceaelectrabel Produzione, in cui la stessa Acea detiene indirettamente un interesse pari a circa il 30%, si configura come operazione con parti correlate ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 71-bis del Regolamento Emittenti approvato con deliberazione Consob n. 11971 e successive modificazioni, relativamente alla quale gli obblighi informativi saranno assolti nei termini di legge. L'operazione -che si inserisce nel contesto del piano industriale che Acea ha comunicato al mercato il 7 settembre scorso- completa l'attuazione, per quanto attiene la generazione di energia elettrica, degli accordi costitutivi della Joint Venture con Electrabel, già annunciati il 16 maggio 2002 e si configura come un significativo passaggio per l'attuazione degli obiettivi della Joint Venture stessa nel percorso di accrescimento della propria capacità produttiva. |
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IL PACK SI SPACCA. IN ANTICIPO IL FENOMENO ACCADE IN ANTARTIDE, PROBABILMENTE A CAUSA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Roma, 20 dicembre 2004 - Atterraggio difficile per i ricercatori impegnati in Antartide. La superficie di ghiaccio della Thetis Bay, dove ha sede la base italiana “Stazione Mario Zucchelli”, quest’estate appariva dall’alto come un puzzle di tessere bianche galleggianti. “E’ la prima volta” dichiara Roberto Azzolini, coordinatore del progetto Polarnet del Consiglio nazionale delle ricerche e membro della Commissione scientifica nazionale per l’Antartide, “che la banchisa, utilizzata come aeroporto, si rompe con più di un mese di anticipo, rendendo difficile qualsiasi operazione logistica per il ricambio del personale e l’approvvigionamento”. Del fenomeno si è parlato nel corso del convegno “Il K2 cinquant’anni dopo. La ricerca scientifica negli ambienti estremi”, che si è tenuto oggi a Roma presso il Cnr. Secondo gli esperti il fenomeno può essere messo in relazione ai cambiamenti climatici, i cui effetti appaiono vistosi soprattutto in Artide dove, a partire dagli anni ’70, l’estensione del ghiaccio marino si è ridotta del 6%. Ma tornando in Antartide, cosa sta accadendo in questo continente, grande più dell’Europa? “L'antartide” spiega Giuseppe Orombelli, glaciologo, vicepresidente della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide “racchiude il 90 % del ghiaccio presente sulla Terra e il 70% dell'acqua dolce. I suoi margini, in particolare i ghiacci presenti nella penisola che si protende verso l'estremità meridionale del Sud America, fuori dal Circolo Polare, sono i più sensibili ai cambiamenti climatici. In un cinquantennio, la temperatura media annua è aumentata di 2,5 °C e, più recentemente, si è assistito al collasso repentino delle piattaforme di ghiaccio galleggianti che hanno un ruolo di freno allo sbocco in mare dei ghiacciai: la loro scomparsa consente un più rapido afflusso di ghiaccio sotto forma di iceberg alla deriva”. Un campanello d’allarme di un cambiamento che va valutato adeguatamente: l’Antartide è il “barometro” della situazione climatica globale, influenza direttamente o indirettamente la circolazione atmosferica, la circolazione oceanica, il livello del mare, il clima della Terra, e nei suoi ghiacci, formati dalla deposizione di nevi continentali, sono registrate le condizioni climatiche che esistevano nella preistoria. “Il ghiaccio estratto e finora studiato con la perforazione (3140 m)” aggiunge Azzolini “ci testimonia le variazioni degli ultimi 740 mila anni”. Per informazioni: Roberto Azzolini, coordinatore del progetto Polarnet del Consiglio nazionale delle ricerche e membro della Commissione scientifica nazionale per l’Antartide, tel. 06/49934073-4629, polarnet@dcas.Cnr.it ; Giuseppe Orombelli, vicepresidente della Commissione scientifica nazionale per l’Antartide, tel. 02/64482857, cell. 347/0772492, giuseppe.Orombelli@unimib.it |
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COVEGNO: LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE LOMBARDE |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Presso la sede di Assolombarda a Milano si è svolto il convegno “La certificazione ambientale nelle aree protette lombarde”, organizzato da cinque Parchi lombardi (Parco Nord Milano, Parco Ticino, Parco Alto Garda Bresciano, Parco del Mincio, Parco delle Groane) in collaborazione con Assolombarda, nell’ambito del progetto pilota avviato dalla Regione Lombardia per incentivare la certificazione ambientale Iso 4001 e la registrazione Emas. La tematica dell’incentivazione alla certificazione ambientale è entrata sempre più a far parte degli obiettivi strategici di un numero crescente di aree protette lombarde che intendono assumere nei confronti delle imprese un ruolo fattivo di promotori dello sviluppo sostenibile, nella consapevolezza che risulta possibile puntare sulla compatibilità tra attività produttive e finalità di tutela dell’ambiente naturale e di valorizzazione del territorio. Nel corso del convegno sono stati illustrati i risultati sinora conseguiti ed è parso evidente che è possibile rendere compatibili attività produttive, tutela dell?ambiente e valorizzazione del territorio. Alcune delle imprese aderenti al progetto, site nel territorio dei cinque Parchi, rappresentative di un mondo produttivo diversificato (da produttore di energia elettrica, ad aziende manifatturiere, a produttori agricoli, fino alla presenza di aziende di servizi) hanno evidenziato l?ottima assistenza ricevuta nella definizione del percorso necessario per l?acquisizione della certificazione ambientale che si fonda sulla condivisione delle politiche ambientali tra i soggetti interessati. |
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SIMPOSIO INTERNAZIONALE SUI RIFIUTI PERICOLOSI |
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Bruxelles, 20 dicembre 2004 - Dall'8 al 10 marzo 2005 si svolgerà a Barcellona un simposio internazionale sui rifiuti pericolosi. L'evento affronterà i problemi attuali del settore che incidono sui paesi industrializzati e su quelli in via di sviluppo, e presenterà nuove tecnologie di smaltimento. Il simposio si occuperà inoltre di prevenzione dei rifiuti pericolosi. Infolink: http://www.Ategrus.org/conferencias.htm |
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I GIOVANI E LE SCIENZE 2005: PREMI ALLA CURIOSITA’ DEI GIOVANI CINQUEMILA EURO A CIASCUN FINALISTA EUROPEO |
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Milano, 20 dicembre 2004 - Sentirsi europei anche nella ricerca aiuta a crescere. Entro il 25 febbraio , se avete un’età compresa tra i 14 ei 21 anni , siete curiosi, avete inventiva , partecipate al concorso I giovani e le scienze: è un’occasione unica , da non perdere. E’ il più importante e prestigioso concorso della Commissione europea. I candidati devono presentare studi o progetti originali e innovativi in qualsiasi materia e/o campo scientifico (scienze della terra, chimica, fisica, medicina, biologia, ambiente, energia, informatica, etc.). Entro la scadenza, si deve inviare alla Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, un elaborato di non più di dieci pagine dattiloscritte e una pagina di sintesi in inglese , integrati , se si vuole, da foto, grafici, illustrazioni. La Fast ( www.Fast.mi.it ) gestisce da diversi anni la selezione italiana di questo concorso. “Chi sostiene che non c’è ricerca in Europa e che non ci sono incentivi e premi da noi per la ricerca , “ spiega Alberto Pieri, segretario generale della Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, ” non tiene conto delle grandi opportunità varate dalla Commissione europea che ci sono in termini di premi, incentivi e concorsi per i giovani tra i 14 e i 21 anni , scienziati in erba, curiosi e inventivi (concorso I giovani e le scienze, iniziativa Science generation, borse di studio, etc.).E’ prioritario da parte della Commissione europea dare valore alla risorsa umana ecco il perché di questo fondamentale concorso dell’Unione europea I giovani e le scienze a cui tutte le scuole e università sono invitate ad aderire. Crea nuove occasioni per gli studenti di scuole e università che fin da giovani vogliano avvicinarsi alla ricerca; dà loro stimoli, fondi; offre viaggi studio; dà soddisfazione a chi ha curiosità e spazio di agire a chi ha fantasia e inventiva. E’ da qui che si inizia : dando fiducia e strumenti di crescita e confronto alle generazioni future” sottolinea Alberto Pieri, segretario generale della Fast, federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, ( www.Fast.mi.it ),” Crediamo in loro e proprio per questo facciamo parte e promuoviamo la conoscenza di questo network europeo e internazionale di concorsi per i giovani”. Il concorso dell’Unione europea I giovani e le scienze è giunto alla Sua 17° edizione con risultati interessanti : gli scienziati in erba in Europa ci sono, le loro ricerche e invenzioni sono di qualità, tanto che alcuni dopo il concorso hanno anche brevettato la ricerca e /o si sono messi in proprio con nuove iniziative imprenditoriali, o hanno venduto la loro invenzione ad aziende e/o proseguito in università a sviluppare il tema di interesse con dottorati specifici. ” I giovani sono la nostra risorsa”, dice Adolfo Colombo, presidente di Fast “ e finché ci saranno giovani curiosi e inventivi , a seguire vengono anche i risultati. Lo vediamo nel concreto in questo concorso, dai profili freschi di questi ragazzi, dalla loro voglia di fare, dai risultati che ottengono dopo avervi partecipato. Li seguiamo per anni, rimane con loro un legame stretto”. I premi? Cospicui. Sino a sei studenti italiani possono partecipare alla selezione finale europea che si terrà a Mosca dal 17 al 24 settembre 2005 e possono vincere 5000 euro cadauno. Il concorso dell'Unione europea per giovani scienziati (European Union Contest for Young Scientists ) è una manifestazione annuale che coinvolge i migliori talenti delle scuole superiori e delle università, promuove la cooperazione e gli interscambi tra gli studenti, mira a divulgare la dimensione europea della ricerca. Per la selezione italiana in palio ci sono tre premi in denaro rispettivamente di mille euro di cui uno relativo alle scienze della vita e alle biotecnologie dell’iniziativa Science generation della Commissione europea , un riconoscimento per il miglior progetto nel settore ambiente dato dalla Fondazione Lombardia per l’ambiente , un premio per il miglior progetto in qualsiasi settore dato dalla Fast; la possibilità di partecipare, del tutto spesati, per i ragazzi con le ricerche e i progetti più significativi a soggiorni e relativi viaggi-studio e quattro concorsi correlati quest’anno in Malesia, a Stoccolma, in Svizzera e a Indianapolis negli Stati Uniti con relativi cospicui premi anche in danaro. Inoltre Mtchannel , televisione satellitare che realizza programmi scientifici di qualità come La macchina del Tempo realizza per il progetto più comunicativo in premio un video professionale , Intel , azienda leader nel settore informatico mette in palio per lavori e studi innovativi di tecnologie informatiche un personal computer con processore di ultima generazione e a un insegnante un notebook; Il mensile Quark, da sempre attento ai giovani, offre abbonamenti gratuiti ai partecipanti. Milano per due giorni nel 2005 inoltre sarà la capitale dei giovani geni italiani in Europa : in data 10-12 aprile in p.Le Morandi 2 presso la Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, si svolgerà la cerimonia di consegna dei premi e la manifestazione conclusiva relativa alla selezione italiana del Concorso europeo I giovani e le scienze, con la mostra, aperta al pubblico degli stand allestiti dai ragazzi di scuole e università di tutta Italia con le loro invenzioni, prototipi e ricerche. “Nelle edizioni precedenti, tra i finalisti” dice Alberto Pieri,” vi erano progetti interessanti che riguardavano la realizzazione di una tastiera di computer per disabili, la scoperta che dalla bile animale si può estrarre acido glicolico per le creme di bellezza, una nuova tecnica di conservazione del kiwi, un innovativo sistema di colorazione dei tessuti, dei prototipi di banchi e sedie scolastiche ergonomiche, …sono solo alcuni esempi , dimostrano che c’è una gioventù intelligente: la nuova Europa della ricerca. E’ emozionante vedere come i ragazzi realizzino prototipi, studi e approfondimenti, i loro stand con un entusiasmo concreto fatto di impegno, autonomia, energia vitale e positività”. Per informazioni sul bando 2005 e per adesioni alla manifestazione del 10-12 aprile 2005, contattare la Fast, sito Internet www.Fast.mi.it tel 0277790304 fax 02782485 – Ufficio stampa E.c.partners tel/fax 025693142 e-mail e.C.partners@seicom.it tel cell 3389282504 |
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ITALIA PRIMA NEL PROGRAMMA LEONARDO IL MINISTRO LETIZIA MORATTI A MAASTRICHT: "PREMIATO IL NOSTRO IMPEGNO PER IL RAFFORZAMENTO DELLA DIMENSIONE EUROPEA DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE" |
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Roma, 20 dicembre 2004 - Il Ministro Letizia Moratti ha partecipato il 15 dicembre a Maastricht a una riunione informale dei Ministri dell'istruzione dell'Unione europea, inserita nel calendario di iniziative del Semestre di Presidenza olandese dell'U.e. È stata l'occasione per approvare il "Comunicato di Maastricht", che intende stabilire nuove priorità e strategie mirate a rafforzare la cooperazione europea per l'istruzione e la formazione professionale. In particolare i Ministri hanno deciso di avviare la costruzione graduale di un quadro europeo delle qualifiche e l'attivazione di un sistema di riconoscimento di crediti formativi. Le azioni previste sono in linea con i processi di riforma già avviati nella scuola italiana e contribuiscono ad una graduale convergenza ed integrazione delle politiche formative e del lavoro, in linea con gli obiettivi di Lisbona e con il tema del capitale umano posto come priorità dalla Presidenza Italiana. Durante l'incontro sono stati presentati 30 tra i migliori progetti realizzati attraverso il programma Leonardo da Vinci. "La crescita progressiva dei risultati raggiunti negli ultimi tre anni nel campo dei progetti pilota (27 nel 2002, 34 nel 2003, 50 nel 2004) hanno permesso al nostro Paese di classificarsi al primo posto tra tutti i 30 paesi europei che partecipano al programma Leonardo", ha sottolineato il Ministro Moratti. "Dal 2000 a oggi", aggiunge il Ministro, "la Commissione ha finanziato per l'Italia circa 800 progetti per la mobilità e 156 progetti di sperimentazione nell'ambito della formazione professionale, consentendo a più di 22.000 persone di arricchire il proprio curriculum grazie a esperienze di lavoro all'estero". I 30 progetti presentati a Maastricht sono stati individuati dalla Commissione europea dopo un'accurata selezione. Tre quelli selezionati per l'Italia: il progetto dell'Istituto tecnico commerciale di Olbia "Attilio Deffenu" per l'autoproduzione di musica elettronica in rete; il progetto del Politecnico di Torino sulla formazione nel settore biomedico e il progetto della società Rso di Milano sul rafforzamento delle economie locali attraverso lo sviluppo delle competenze base. Il programma Leonardo, giunto attualmente alla sua seconda fase (2000-2006), si propone, tramite la cooperazione internazionale, di sviluppare la qualità, l'innovazione e la dimensione europea nei sistemi e nelle prassi di formazione professionale, con l'obiettivo di contribuire alla promozione di un'Europa basata sulla conoscenza. Partecipano al programma istituzioni scolastiche e universitarie, enti di formazione, imprese, parti sociali. |
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ECCO I VINCITORI DELLE DIECI BORSE DI STUDIO FILE SONO CINQUE MEDICI E ALTRETTANTI PSICOLOGI |
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Firenze, 20 dicembre 2004 - Nove donne e un uomo, metà medici e metà psicologi, età tra i 24 e i 48 anni, residenti tra Firenze e Prato con la sola eccezione di un’aretina. Sono i vincitori delle dieci borse di studio da 2.000 euro ciascuna che la Fondazione Italiana di Leniterapia (File) ha finanziato nel quadro del primo Master in “Terapia Del Dolore, Cure Palliative e Cure di Fine Vita in Terapia Intensiva” presentato oggi dall’Università di Firenze alla vigilia del debutto. Scopo del Master, come noto, è formare personale specializzato nell’assistenza alle persone alla fine della vita e alle loro famiglie. Le borse di studio sono state consegnate stamani ai vincitori dal presidente del comitato scientifico del Master Angelo Raffaele De Gaudio, direttore della Sezione di Anestesiologia e Rianimazione del Dipartimento di Area Critica Medico Chirurgica, e da Donatella Carmi Bartolozzi, presidente di File, nel corso di un convegno al quale hanno partecipato, tra gli altri, i presidi delle facoltà di Medicina, Gian Franco Gensini, e di Psicologia, Saulo Sirigatti. Ecco i nomi in ordine alfabetico, con professione e residenza, cominciando dai fiorentini. Sono psicologi Rosalba Arnetoli, Elisabetta Baldini, Chiara Fanciullacci, Iacopo Lanini, Caterina Teodori. Sono invece medici Ori Ishiwa, giapponese trapiantata a Scandicci, Rosaria Franca Leoni, di Prato e Lucia Mangano di Sesto Fiorentino, dove vive anche Laura Vagnoli che è invece psicologa. Antonella Mencucci, medico, risiede infine a Bibbiena (Arezzo). Il Master dura due anni accademici (2004 – 2005; 2005 – 2006) ed è rivolto a laureati in Medicina-chirurgia e in Psicologia. Sono previste 600 ore di attività formative divise in lezioni teoriche e stage che si svolgeranno nelle strutture dell’ospedale di Careggi e dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Le dieci borse di studio finanziate da File sono frutto del contributo di Corri la Vita, l’imponente manifestazione di beneficenza alla quale in settembre hanno partecipato oltre 7.000 persone. Altre risposte concrete a un problema sempre più sentito anche a Firenze sono i tre progetti di Hospice specializzati in cure palliative. Il primo, già in corso di realizzazione, avrà sede in via S. Felice a Ema nell’ex clinica Principessa di Piemonte. Gestito dalla Asl 10, sarà co-finanziato da File. Gli altri due progetti avranno sede a Careggi e a Torregalli. Segreteria Organizzativa: File Fondazione Italiana di Leniterapiaò Borgo degli Albizi, 15 – 50122 Firenze Tel 055-200.12.12 Fax 055-535.31.43 E-mail: file@leniterapia.It |
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AL VIA IL NUOVO MASTER PER SPECIALISTI IN CURE PALLIATIVE |
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Firenze, 30 dicembre 2004 - Un convegno per presentare ufficialmente il Master di Ii Livello in “Terapia Del Dolore, Cure Palliative e Cure di Fine Vita in Terapia Intensiva” che l’Università di Firenze istituisce da quest’anno in collaborazione con File, la Fondazione Italiana di Leniterapia presieduta da Donatella Carmi Bartolozzi. Scopo del Master è formare personale specializzato nell’assistenza alle persone alla fine della vita e alle loro famiglie. L’appuntamento è in programma sabato 18 dicembre, ore 8,30 –13, nella Sala Verde di Palazzo Incontri, sede della Cassa di Risparmio di Firenze, via dei Pucci 1. Tra i protagonisti i Presidi delle facoltà di Medicina, Gian Franco Gensini, e di Psicologia, Saulo Sirigatti, insieme al Professor A. Raffaele De Gaudio, Direttore della Sezione di Anestesiologia e Rianimazione del Dipartimento di Area Critica Medico Chirurgica e Presidente del Comitato Scientifico del nuovo Master. Segretario scientifico della manifestazione il Dr. Rocco Mediati. Il dibattito prevede interventi di Annette Welshman, vice presidente della Società Italiana di Cure Palliative (tema: Le Cure Palliative nel mondo), di Saulo Sirigatti (Psicologia della salute e tecnologie sanitarie), di Consalvo Mattia, all’Università La Sapienza di Roma (Progressione di malattia e progressione terapeutica), e di Alberto Giannini, Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano (Il processo decisionale di fine vita in Terapia Intensiva). Nella circostanza Donatella Carmi Bartolozzi annuncerà i nomi dei laureati in medicina e psicologia vincitori delle dieci borse di studio da 2 mila euro ciascuna finanziate da File grazie al contributo di Corri la Vita, la minimaratona di beneficenza che in settembre ha incassato un successo straordinario con la partecipazione di oltre 7.000 persone. Nata a Firenze nel 2002 per diffondere la Leniterapia, File sostiene come noto l’assistenza, la ricerca, la formazione e la cultura nel campo delle Cure Palliative. “Grazie a Corri la Vita”, ricorda il presidente, “la Fondazione ha potuto contribuire alla promozione del Master con la profonda convinzione che solo operatori formati ad alto livello possano fornire un’assistenza di alta qualità a persone alla fine della vita, ovunque esse si trovino con le loro famiglie, attraverso adeguate terapie mediche, ma anche attraverso un attento approccio relazionale. Obiettivo prioritario è lenire quel dolore inutile che ancora oggi, troppo spesso, non viene preso in considerazione”. |
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PROGETTO INNOVATIVO DI COACHING IN NOKIA ITALIA PER SVILUPPARE I FUTURI LEADER |
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Roma, 20 dicembre 2004 – Si è concluso con successo il Nokia Leadership Challenge l’iniziativa ideata da Life Coach Lab per lo sviluppo della leadership dei manager in posizioni di responsabilità all’interno di Nokia Italia e considerati ad alto potenziale. “Con questo programma di sviluppo della Leadership” precisa Alberto Carminati, Responsabile del Programma all’interno dell’Ufficio Sviluppo Risorse Umane di Nokia “diamo una risposta concreta ad un’esigenza specifica emersa dalle indagini di clima interno e allo stesso tempo intraprendiamo un percorso strategico che ha come obiettivo finale quello di avere in azienda Manager e Leader d’Eccellenza, con tutti i benefici che ciò comporta.” Questa iniziativa rappresenta per Nokia Italia una forma innovativa di sviluppo della leadership, la prima ad utilizzare la metodologia del coaching in tutte le sue espressioni (coaching individuale, team coaching e coach training) e la prima a sfruttare appieno tutte le potenzialità dell’action learning. Il progetto pilota, che è durato 3 mesi, ha coinvolto un primo gruppo di manager ed ha rappresentato un percorso di sviluppo e di sperimentazione di una serie di aspetti chiave della leadership e dei valori Nokia, con l’obiettivo, da una parte, della risoluzione di un vero problema o obiettivo aziendale (il “business case”) di importanza strategica per l’azienda, e dall’altra, della acquisizione di specifiche competenze e dello sviluppo di stili di leadership personali. Il risultato per l’azienda è duplice: il vantaggio derivante dalla risoluzione del business case e quello di un processo di apprendimento profondo e di trasformazione personale che consente ai manager di acquisire nuove capacità, di rafforzare ed esprimere le proprie potenzialità, di sperimentare nuovi comportamenti efficaci. Dopo la fase pilota, l’iniziativa negli anni prossimi coinvolgerà tutti i manager ad alto potenziale di Nokia Italia. “L’iniziativa ideata per Nokia Italia – dice Giovanna D’alessio, fondatrice di Life Coach Lab e Vice President di International Coach Federation – è basata sulla metodologia che tecnicamente si chiama “action learning” e sulla forte presenza dello strumento del coaching, a livello di sviluppo individuale, di team e come competenza di leadership. Questa combinazione di metodologie permette ai partecipanti di apprendere in modo più intenzionale e profondo attraverso la consapevolezza, la sperimentazione e la riflessione. Permette inoltre ai manager di acquisire quegli strumenti e metodologie per instillare, a cascata, una nuova cultura e nuove modalità collaborative con colleghi e collaboratori.” |
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STUDY IN ITALY, UNA GUIDA ON LINE PER GLI STRANIERI CHE DESIDERANO STUDIARE NELLE UNIVERSITÀ ITALIANE |
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Roma, 16 dicembre 2004 - Da oggi è attiva sul sito del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca www.Miur.it la sezione Study in Italy (in inglese) per ricercare le diverse opportunità formative nel mondo delle università italiane. Quest'area, rivolta in modo particolare agli studenti stranieri, si aggiunge alla pubblicazione, in inglese, sul sistema universitario italiano disponibile all'indirizzo www.Miur.it/guida/ |
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