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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Dicembre 2004
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CORDIS PUBBLICA I PROFILI DEI PRIMI PROGETTI DEL 6PQ A FAVORE DELLE PMI  
 
Bruxelles, 22 dicembre 2004 - Il Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue incoraggia la partecipazione delle Pmi (Piccole e medie imprese) ai progetti di ricerca, e prevede attività speciali per aumentare le capacità concorrenziali e di ricerca delle Pmi. Cordis, il servizio informazioni su Ricerca e Sviluppo della Comunità, ha ora pubblicato una serie di schede riassuntive che descrivono i primi progetti del 6Pq a favore delle Pmi nel contesto della ricerca collettiva e dell'Eti (Economic and Technological Intelligence). Le Pmi possono essere naturalmente ammesse a tutti i progetti del 6Pq, ad esempio i Pi (progetti integrati) o gli Strep (progetti specifici mirati nel campo della ricerca), ma nel Quinto programma quadro (5Pq) erano state previste varie azioni specificamente destinate alle Pmi, incluse la ricerca collettiva e l'Eti, ora riprese dal 6Pq. La ricerca collettiva sostiene i progetti paneuropei di ricerca che sviluppano tecnologie e ampliano le conoscenze a favore delle comunità di Pmi. La ricerca può essere condotta da altri organismi, ma il cuore del progetto è gestito da un gruppo di Pmi che si avvantaggeranno delle tecnologie sviluppate, e da associazioni industriali che alla fine possiederanno la proprietà intellettuale. I progetti Eti mirano ad usare fonti e reti esistenti per individuare i bisogni delle Pmi e anticipare le tendenze tecnologiche e di mercato. I progetti lavorano dunque per favorire l'innovazione nelle Pmi, elencare e analizzare le informazioni sugli sviluppi scientifici, individuare e diffondere le buone prassi. Almeno il 15% del bilancio (circa 1,700 milioni di euro) destinato alle sette priorità tematiche del 6Pq verrà assegnato alle Pmi. Il bilancio indicativo ha inoltre riservato, per la durata del 6Pq, altri 473 milioni di euro alle attività orizzontali di sostegno alle Pmi (inclusa la ricerca collettiva) e altri 35 milioni al programma di lavoro Ricerca e innovazione (compresa l'Eti). I profili di progetto appena pubblicati si riferiscono ai progetti i cui contratti sono già stati firmati, dopo la selezione che ha fatto seguito al primo bando del 6Pq. Il primo bando per le Eti riguardava in particolare la partecipazione delle Pmi alle priorità tematiche e ai nuovi strumenti del 6Pq, ad esempio i Pi e le Reti di eccellenza. I profili di progetto possono essere consultati cercando 'Attività specifiche Pmi' o 'Ricerca e innovazione' nel servizio Cordis Cercare un progetto 6Pq all'indirizzo: http://www.Cordis.lu/fp6/projects.htm  Per ulteriori dettagli sulla partecipazione delle Pmi al 6Pq, incluse la ricerca collettiva e i programmi Eti, consultare Sme Tech Web all'indirizzo: http://sme.Cordis.lu/research/fp6_support.cfm  
   
   
PROCEDURE D’INFRAZIONE CONTRO L’ITALIA, L’AUSTRIA, LA FRANCIA E IL LUSSEMBURGO  
 
 Bruxelles, 22 dicembre 2004 - Servizi : procedure d’infrazione contro l’Italia, l’Austria, la Francia e il Lussemburgo La Commissione europea ha avviato azioni destinate ad eliminare gli ostacoli alla libertà di stabilimento e alla libera circolazione dei servizi in quattro Stati membri. Essa ha deciso di deferire alla Corte di giustizia europea l’Italia e il Lussemburgo poiché non si sono conformati alla sentenza della Corte che nel 2003 aveva censurato le rispettive legislazioni in materia di consulenti in brevetti: la Commissione chiede quindi l’applicazione di sanzioni pecuniarie nei confronti dei citati Stati membri. La Commissione ha inoltre deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia a motivo della legislazione nazionale relativa al recupero extragiudiziario dei crediti. La Commissione adirà la Corte contro l’Austria per via della regolamentazione sulle ispezioni periodiche degli apparecchi a pressione (ad esempio, le caldaie). La Commissione ha inoltre chiesto formalmente a due Stati membri di modificare le rispettive legislazioni : alla Francia per quanto riguarda il regime di attribuzione delle concessioni idroelettriche e all’Italia per la legislazione in materia di servizi di sicurezza. Queste richieste sono presentate sotto forma di pareri motivati, seconda fase della procedura d’infrazione di cui all’articolo 226 del trattato Ce : in mancanza di una risposta soddisfacente entro un termine di due mesi, la Commissione può adire la Corte di giustizia. I servizi rappresentano circa il 70% del Pil dell’Unione europea. Nel caso in cui le normative nazionali siano d’ostacolo alla libera circolazione dei servizi in questione, le imprese, in particolare le Pmi, vengono private di sbocchi. I potenziali clienti, sia che si tratti di privati, che di altre imprese, sono privati della possibilità di scelta e spesso di un miglior rapporto qualità/prezzo. La competitività dell’economia europea risulta pertanto compromessa. Italia e Lussemburgo – consulenti in brevetti In una sentenza del 13 febbraio 2003 (causa C-131/01), la Corte si è espressa contro la legislazione italiana che obbliga i consulenti in brevetti ad essere iscritti all’albo italiano e ad avere la residenza o il domicilio professionale in Italia per potere prestare i loro servizi. Parimenti, in un’altra sentenza del 6 marzo 2003 (causa C-478/01), la Corte ha riconosciuto l’incompatibilità con l’articolo 49 del trattato Ce (che garantisce la libera prestazione dei servizi) dell’obbligo emanato dalla legislazione lussemburghese, per i consulenti in brevetti, di eleggere domicilio presso un mandatario approvato nel caso di una prestazione di servizi. La Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia a titolo dell’articolo 228 Ce nei confronti dell’Italia e del Lussemburgo, a causa del mancato rispetto delle sentenze della Corte e in mancanza di notifica alla Commissione, da parte delle autorità nazionali competenti, delle opportune misure. Italia – recupero extragiudiziario dei crediti In Italia l’attività del recupero extragiudiziario dei crediti è vincolata all’ottenimento di una licenza rilasciata dal questore in quanto autorità di polizia competente a livello provinciale. La licenza è limitata al territorio della provincia e, al di fuori di esso, l’unico mezzo per operare consiste nella conclusione di accordi con persone autorizzate in ciascuna provincia interessata. L’attività è inoltre circoscritta ai locali specificati nella licenza, sottoposta a un obbligo di affissione e a tariffe regolamentate; alcune attività finanziarie non sono peraltro compatibili con l’esercizio dell’attività. Il questore può inoltre imporre, a discrezione, ulteriori disposizioni destinate a mantenere la fiducia del pubblico. In virtù di quanto disposto nel trattato Ce a garanzia della libera prestazione di servizi (articolo 49), chiunque fornisca un servizio in uno Stato membro conformemente alla propria legislazione nazionale, dovrebbe essere in grado di fornire il medesimo servizio in altri Stati membri senza ostacoli e, in virtù delle norme del trattato sulla libertà di stabilimento (articolo 43), dovrebbe anche essere in grado di stabilirsi in un altro Stato membro, senza restrizioni di sorta. La normativa italiana contravviene a tali principi: in primo luogo, non tiene conto delle condizioni già soddisfatte nello Stato membro di stabilimento e, inoltre, a causa delle disposizioni citate prima, rende estremamente difficile in Italia qualsiasi attività di un agente di recupero dei crediti che sia stabilito in un altro Stato membro. Tale effetto restrittivo risulta in particolare dall’esigenza di un’autorizzazione specifica per il territorio di ciascuna delle 103 province del paese nelle quali l’agente potrebbe voler operare. Dal momento che le autorità italiane non hanno risposto in maniera soddisfacente al parere motivato della Commissione in materia (cfr. Ip/04/937), la Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia. Austria – attività d’ispezione degli apparecchi a pressione La Commissione ha inoltre deciso di adire la Corte di giustizia in merito alla normativa austriaca relativa alle ispezioni periodiche degli apparecchi a pressione, quali ad esempio le caldaie. Soltanto organismi stabiliti in Austria possono ricevere l’autorizzazione necessaria ad esercitare questa attività, il che è in contrasto con il principio della libera circolazione dei servizi: secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, un obbligo di stabilimento rappresenta la negazione di questa libertà. Il secondo punto del parere motivato riguardava la disposizione in base alla quale i proprietari degli apparecchi in questione possono cambiare le ditte incaricate dell’ispezione soltanto con l’autorizzazione dell’amministrazione e esclusivamente nel caso in cui vi siano stati ritardi o negligenze da parte della ditta stessa. Questa disposizione è stata nel frattempo abrogata dalla Corte costituzionale austriaca che l’ha ritenuta contraria all’esercizio delle attività commerciali, pertanto il reclamo non sussiste. Francia – procedure di assegnazione delle concessioni idroelettriche La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato alla Francia relativamente alla normativa francese in materia di attribuzione di concessioni per le opere che utilizzano energia idraulica, a motivo della mancata compatibilità con il principio di libertà di stabilimento. Questa libertà fondamentale vieta le restrizione all’esercizio di attività economiche a livello transfrontaliero e, in particolare, qualsiasi forma di discriminazione diretta o indiretta fra operatori comunitari. La Commissione contesta il diritto di preferenza accordato al concessionario uscente nel rinnovo delle concessioni per le opere che utilizzano energia idraulica, conformemente a quanto disposto all’articolo 12 del decreto francese n. 94/894 del 13/10/1994. Tale preferenza costituisce una grave violazione del principio di parità di trattamento tra i partecipanti ed è destinata a dissuadere società potenzialmente candidate ad impegnarsi in un complesso lavoro tecnico di elaborazione e presentazione delle offerte di partecipazione. Questo sistema è suscettibile di determinare il mantenimento dello statu quo per una durata di tempo illimitata poiché, quando vengono a scadere le concessioni, ogni società attualmente titolare di una concessione potrà far valere, qualora lo desideri, il titolo preferenziale ad essa concesso per un nuovo periodo. La possibilità di accesso degli altri operatori pertanto potrebbe risultare puramente teorica. Italia –servizi di sicurezza privata La Commissione ha deciso di inviare all’Italia un parere motivato a causa della normativa relativa alle attività dei servizi privati di vigilanza, conformemente a quanto disposto agli articoli 43 e 49 Ce. La Commissione contesta diverse restrizioni che limitano l’accesso al mercato italiano, vale a dire, in particolare, l’obbligo di una licenza d’attività e un deposito cauzionale, senza che venga preso in considerazione quanto già soddisfatto nello Stato membro di stabilimento, nonché la limitazione territoriale dell’autorizzazione a ciascuna provincia, le esigenze imposte per quanto riguarda il numero degli effettivi, o l’obbligo di prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana, anche per prestazioni temporanee. Peraltro, l’obbligo di autorizzazione del personale, senza che vengano presi in considerazione i controlli già effettuati, nonché l’esigenza di disporre di una sede in ciascuna provincia italiana o il controllo amministrativo dei prezzi, costituiscono ostacoli alla libera circolazione dei servizi. Tutte queste disposizioni nazionali impediscono a qualsiasi prestatore di servizi legalmente stabilito in un altro Stato membro di proporre i propri servizi in materia di vigilanza privata o lo dissuadono dal farlo.  
   
   
I RISULTATI DEL SONDAGGIO SULLE NANOTECNOLOGIE METTONO IN LUCE DESIDERI E NECESSITÀ DEGLI SCIENZIATI EUROPEI  
 
Bruxelles, 22 dicembre 2004 - I risultati di un sondaggio online su 'Una strategia europea per le nanotecnologie' mostrano chiaramente le aree che i ricercatori europei considerano prioritarie. I partecipanti hanno concordemente chiesto più finanziamenti europei, nuove infrastrutture, maggiore insegnamento e formazione alle nanotecnologie, più ampia cooperazione internazionale, dialogo con la società. L'indagine è stata condotta da Nanoforum, un network tematico finanziato nell'ambito del Quinto programma quadro (5Pq) dell'Ue, in collaborazione con la Commissione europea. Oltre il 90% dei partecipanti ha ammesso che nei prossimi dieci anni le nanotecnologie avranno un forte impatto sull'industria europea, mentre l'80% pensa che l'impatto sarà sentito anche dai cittadini europei. Per quanto riguarda i settori d'impatto, i partecipanti si aspettano che i più importanti saranno chimica e materiali, seguiti da biotecnologie, Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni), cure sanitarie, sicurezza e difesa. Le opinioni sulle aree che dovrebbero essere considerate prioritarie per il finanziamento dell'Ue sono divise. 'Le nanotecnologie per applicazioni di sensori' è stato il più indicato con poco più del 16% dei voti, ma altri sette campi sono stati scelti da un numero appena inferiore di partecipanti, alcuni dei quali hanno indicato tutte le aree. 'È impossibile dare un ordine di priorità ai temi di R&s (Ricerca e sviluppo)', ha dichiarato un partecipante. 'Se vogliamo essere concorrenziali, bisogna studiare Tutte le aree in modo equilibrato. Trascurarne qualcuna potrebbe avere conseguenze imprevedibili sulle rimanenti', ha scritto un altro. Il 79% circa dei partecipanti ha chiesto un consistente aumento del finanziamento dell'Ue alla ricerca sulle nanotecnologie, mentre il 25% che ha chiesto addirittura di portarlo al doppio o anche oltre. Anche i punti di vista sull'opportunità di concentrarsi sulla ricerca fondamentale o su quella applicata sono risultati divisi. Tra i partecipanti, il 96% considera importante la collaborazione con i paesi industrializzati, mentre l'87% appoggia la collaborazione con i paesi in via di sviluppo. Il principio di un codice internazionale di buona condotta ha avuto un vasto appoggio. I partecipanti hanno suggerito che la collaborazione in Europa dovrebbe essere rafforzata con nuovi organismi, ad esempio un Cer (Consiglio europeo della ricerca) o un centro europeo di ricerca sulle nanotecnologie. Le piattaforme tecnologiche sono state considerate con favore come un passo in questa direzione. A proposito dell'attuale programma quadro, 6Pq, vari partecipanti hanno sottolineato l'enfasi eccessiva sulle nanoscienze per i consumatori e sulle applicazioni di uso quotidiano, così come sui temi di alto livello (elettronica e medicina), mentre, è stato scritto in numerose risposte, gl'inviti a presentare proposte ignorano la ricerca in altri settori (ad esempio alimenti, cure personali, tessili) che possono influire sulla vita di tutti i giorni. Il sondaggio è stato anche lo spunto per numerosi inviti a ridurre le dimensioni dei progetti di ricerca dell'Ue e a concentrarsi più chiaramente sulle nanotecnologie. Coloro che avevano esperienza di partecipazione ai progetti dell'Ue hanno anche citato la paralizzante burocrazia e il saldo negativo tra costi e benefici. Al sondaggio hanno partecipato 720 persone (altre 29 hanno scritto direttamente alla Commissione europea), in massima parte (93%) basate in Europa (un terzo in Germania o Regno Unito). Per il testo dei risultati del sondaggio: http://www.Nanoforum.org  Infolink: http://www.Cordis.lu/nanotechnology  
   
   
LA FRANCIA ASSEGNA 210 MILIONI DI EURO ALLE NANOTECNOLOGIE  
 
Bruxelles, 22 dicembre 2004 - Nei prossimi tre anni, la Francia porterà da 30 a 70 milioni di euro il finanziamento alle nanoscienze e nanotecnologie, ha dichiarato il ministro nazionale della ricerca François d'Aubert. Intervenendo al lancio della nuova agenzia nazionale per la ricerca, che comincerà ufficialmente le sue attività in gennaio, d'Aubert ha spiegato che verrà fatto ogni sforzo possibile per mantenere la posizione francese di leader mondiale nelle nanotecnologie. 'Entro il 2010, alle aziende francesi si aprirà un mercato di varie centinaia di miliardi di euro, a condizione che il paese sia capace di anticipare questa rivoluzione tecnologica, preparare le scoperte a monte e trasformare i trial a valle, far lavorare in perfetta sinergia tutti gli attori del settore', ha detto d'Aubert. Per arrivarvi, il primo programma dell'agenzia nazionale per la ricerca si concentrerà sulle nanoscienze e le nanotecnologie. Il Minatec, un nuovo centro per l'infinitamente piccolo, verrà costruito a Grenoble, che già oggi è un polo do eccellenza per le microtecnologie che fornisce la maggior parte dei chip che equipaggiano i telefoni mobili francesi. 'Il nuovo programma non si proporrà di rivoluzionare la ricerca nel settore delle nanotecnologie, ma di riunire e amplificare gli sforzi in atto', ha precisato d'Aubert. 'Noto come R3n (Reseau national en nanosciences et en nanotechnologies, National Network in Nanosciences and Nanotechnologies), il programma genererà piattaforme scientifiche e tecnologiche (le cosiddette grandi centrali) per consentire di selezionare i migliori progetti accademici o tecnologici in partenariato tra istituti pubblici e aziende private', ha detto. Attualmente la Francia si trova al quinto posto nel mondo per numero di pubblicazioni in nanoscienze, e seconda in Europa (dopo la Germania) per investimenti finanziari nel settore. La Francia è stata anche il motore che ha dato vita a un Era-net a livello europeo e sta ora pensando alla nascita di un Era-net +, ha aggiunto d'Aubert. R3n, ha spiegato d'Aubert, definirà le priorità politiche per i tre principali settori scientifici e tecnologici interessati dalle nanotecnologie: nanobioscienze, nanomateriali e nanocomponenti elettronici. Inoltre, gli attuali istituti di ricerca aggiungeranno le loro forze al programma. Ad esempio, il Cnrs (Centre national de la recherche scientifique) recluterà circa 75 ricercatori, tecnici e postdottori nell'area delle nanotecnologie, mentre la Cea (la commissione per l'energia atomica) aumenterà di 16 milioni di euro il bilancio per la ricerca nelle Nanotec 300 (tecnologie 300mm). Per ulteriori dettagli sul programma nanoscienze-nanotecnologie (in francese): http://www.Recherche.gouv.fr/discours/2004/dnanotech.htm  
   
   
ENTRATE TRIBUTARIE DELLO STATO GENNAIO – OTTOBRE 2004: DATI DI COMPETENZA  
 
Roma, 22 dicembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che nel periodo gennaio - ottobre 2004 sono state accertate entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo il criterio della competenza, per 268.989 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2003. Al netto del gettito da sanatorie fiscali, le entrate sono risultate pari a 262.376 milioni (+4,2%). Imposte dirette. Le imposte dirette sono state pari a 133.008 milioni (+3,2%). Le entrate derivanti dall’Irpef sono state 102.136 milioni (+3,5%). L’irpeg ha dato un gettito di 14.800 milioni di euro (–5,6%). Imposte indirette. Le imposte indirette sono state pari a 129.368 milioni (+5,1%). Il gettito generato dall’Iva è stato di 75.823 milioni (+3,4%). La componente Iva derivante dagli scambi interni è stata di 66.232 milioni (+3,4%) e quella derivante dalle importazioni è stata di 9.591 milioni (+3,5%).  
   
   
MEF: SUL SITO LE LINEE GUIDA DELLA GESTIONE DEL DEBITO PUBBLICO NEL 2005  
 
Roma, 21 dicembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che sul sito www.Mef.gov.it, tra gli Ultimi documenti pubblicati, e sul sito www.Debitopubblico.it  sono disponibili le "Linee guida della gestione del debito pubblico – Anno 2005".  
   
   
MEF: SUL SITO IL CALENDARIO DELLE EMISSIONI DEI BOT PER L’ANNO 2005  
 
Roma, 22 dicembre 2004- Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che sul sito www.Mef.gov.it  tra gli Ultimi documenti pubblicati, e sul sito www.Debitopubblico.it, è disponibile il calendario delle emissioni dei Bot per l’anno 2005. Si ricorda che i Bot trimestrali saranno offerti solo per specifiche esigenze di cassa: in tal caso si procederà ad effettuare le aste, nei giorni indicati nel calendario, seguendo le consuete procedure per la comunicazione al mercato. Il Ministero potrà anche offrire i cosiddetti "Bot flessibili", il cui collocamento non segue la tempistica prevista dal calendario.  
   
   
PERFEZIONATO L’ACCORDO TRA GRUPPO BIPIEMME E CRÉDIT INDUSTRIEL ET COMMERCIAL  
 
Milano, 22 dicembre 2004 - In ottemperanza a quanto previsto dall’accordo quadro siglato il 22 aprile 2004 fra la Banca Popolare di Milano e il Crédit Industriel et Commercial (“Cic”) del Gruppo Crédit Mutuel e a seguito del rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità, si è proceduto in data odierna a dare attuazione alle operazioni di seguito descritte, già oggetto di approvazione da parte delle assemblee straordinarie della Banca Popolare di Milano del 24 aprile 2004 e della controllata Banca di Legnano del 23 giugno 2004: l’emissione, da parte di Banca Popolare di Milano e la sottoscrizione da parte del Cic (e di alcune società del Gruppo Crédit Mutuel), del prestito obbligazionario convertibile, con esclusione del diritto d’opzione, denominato “Banca Popolare di Milano/cic 2004/2009 convertibile”, dell’importo complessivo di Euro 179.999.994,24 composto da n. 25.568.181 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Banca Popolare di Milano, nel rapporto di una azione ogni obbligazione posseduta; la sottoscrizione integrale, da parte del Cic, dell’aumento di capitale della Banca di Legnano, dell’importo complessivo di Euro 80 milioni, con emissione di n. 29.411.765 azioni di Bdl (corrispondenti al 6,49% del capitale sociale).  
   
   
WSCIB “LE CONCENTRAZIONI BANCARIE E LA CREAZIONE DEL VALORE FRA MITI E REALTÀ”  
 

Milano, 20 dicembre 2004 –La Divisione Intermediari finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi organizza, il workshop “Le concentrazioni bancarie e la creazione del valore fra miti e realtà”. In due giorni, dal 24 al 25 gennaio 2005, il workshop consentirà di verificare le capacità di lavorare “su best practices” e ai confini della ricerca, e di affrontare con successo problemi di natura strategica e organizzativa. Destinatari del Workshop Cib sono i dirigenti e gli executives delle banche e i partecipanti all’Executive Management Program della Sda Bocconi (Cib). Questo il programma: Lunedì 24 gennaio 2005. Mattina 9.30 - 12.30 Apertura dei lavori Prof. Adalberto Alberici, Docente senior nell'Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni della Sda e professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari nell’Università di Milano. “Concentrazioni e ristrutturazioni bancarie i benefici reali e quelli attesi” Moderatore: Prof. Tancredi Bianchi, Professore emerito di Economia delle aziende di credito nell'Università Bocconi. Relatore: Dott. Fabio Panetta, Capo della Direzione monetaria e finanziaria, Servizio Studi, Banca d’Italia. Pomeriggio 14.00 - 17.00 “I progetti di change management e l’affermazione di nuove culture organizzative nelle concentrazioni e nelle ristrutturazioni bancarie” Moderatore: Prof. Alessandro Carretta, Docente senior nell'Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni della Sda e professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari nell'Università di Roma Tor-vergata. Relatore: Dott. Corrado Fois, Responsabile Sviluppo Risorse, Gruppo Capitalia. Ore 20.00 Cena di Lavoro Nell’ambito della serata è previsto l’intervento del Dott. Giancarlo Durante, Direttore Centrale Abi, Responsabile Relazioni sindacali e del lavoro su “L’organizzazione dei gruppi e relazioni sindacali: stato dell’arte e prospettive”. Martedì 25 gennaio 2005 Mattina 9.30 - 12.30 “La ridefinizione degli assetti organizzativi fra flessibilità ed efficienza” Moderatore: Prof.ssa Paola Schwizer, Docente senior nell'Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni della Sda e professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari nell’Università di Parma. Relatore: Dott. Marco Cesareo, Responsabile Organizzazione, Banca Intesa. Pomeriggio 14.00 - 17.00 “La ristrutturazione dei modelli distributivi” Moderatore: Prof. Umberto Filotto, Docente senior nell'Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni della Sda e professore ordinario di Economia delle aziende di credito nell'Università di Roma Tor-vergata. Relatore: Dott. Edoardo Massaglia, Direttore Generale, Unicredit Banca. Infolink: http://www.Sdabocconi.it/diba/7147

 
   
   
IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA HA POTENZIATO LA PROPRIA PRESENZA IN CINA AVENDO RESO OPERATIVO, LO SCORSO 6 DICEMBRE, L’UFFICIO DI RAPPRESENTANZA DI SHANGHAI.  
 
Verona, 22 dicembre 2004 - L’ufficio di Rappresentanza di Shanghai va ad aggiungersi quindi all’attività della struttura già presente ad Hong Kong sin dagli ani ’80. Gli uffici di rappresentanza di Hong Kong e Shanghai, unitamente a quello aperto non molto tempo fa Mumbay in India, formano un importante volano di sviluppo per tutte quelle imprese intenzionate ad espandere il proprio business nel continente asiatico. Afferma Massimo Minolfi, Direttore Generale del Banco Popolare di Verona e Novara . La sede dell’Ufficio di Rappresentanza di Shanghai è collocata nell’ambito del nuovo quartiere di Pudong, che si può definire come la “City”, il cuore finanziario della città, dove ha sede anche il mercato azionario, ed è situato al 27° piano della Hong Kong and Shanghai Banking Tower. Con questa nuova presenza si rafforza il presidio dello scacchiere asiatico da parte della banca presieduta da Carlo Fratta Pasini mentre il network estero del Gruppo di Piazza Nogara è completato da una banca in Svizzera e in Lussemburgo e da una Filiale a Londra. L’apertura dell’Ufficio di Rappresentanza di Shanghai è, in ordine di tempo, la prima effettuata da una banca popolare italiana. Responsabile del nuovo Ufficio di Rappresentanza di Shanghai è Luigi Grisi che, contemporaneamente, lascia Hong Kong, che viene affidato al collega Chung Kit Edwin Tsang, già collaboratore di Luigi Grisi presso la medesima struttura.  
   
   
SERENISSIMA SGR AUTORIZZATA DALLA BANCA D’ITALIA A OPERARE SUL MERCATO DEI FONDI IMMOBILIARI È CONTROLLATA DAL GRUPPO AUTOSTRADA BRESCIA-PADOVA E PARTECIPATA DA UN POOL DI BANCHE  
 
Verona, 22 dicembre 2004 - Serenissima Sgr Spa ha ottenuto dalla Banca d’Italia l’autorizzazione ad operare. Nata nell’aprile scorso, la nuova Società di Gestione del Risparmio controllata dal Gruppo Autostrada Brescia-padova e partecipata da un pool di Istituti di Credito ha l’obiettivo di promuovere istituire e gestire Fondi di investimento immobiliare chiusi. Il primo di questi Fondi, il cui regolamento sarà presentato a breve, collocherà sul mercato parte delle proprietà immobiliari del Gruppo Autostrada Brescia-padova, si rivolgerà ai maggiori investitori istituzionali e qualificati e offrirà un rendimento obiettivo di grande interesse. Nei programmi di Serenissima Sgr Spa vi è il successivo sviluppo di altri Fondi immobiliari specialistici legati a iniziative logistiche, infrastrutturali e commerciali, sempre con particolare riguardo al territorio di riferimento del Gruppo. I Fondi interverranno non solo nell’ambito dell’acquisizione, gestione e vendita di patrimoni immobiliari esistenti, ma intendono anche proporsi per la valorizzazione e lo sviluppo di nuovi progetti immobiliari. Per raggiungere questi obiettivi, Serenissima Sgr conta su un management team motivato e affiatato, in grado di integrare le varie competenze finanziarie e tecniche con una gestione del business, che mira a conseguire risultati visibili e misurabili. Azionista di controllo di Serenissima Sgr è Res Spa del Gruppo Autostrada Brescia-padova, con l’80,44%; nell’azionariato della società sono inoltre presenti, con una quota paritetica del 4,89%, il Banco Popolare di Verona e Novara, la Fin.opi del Gruppo Sanpaolo Imi, Banca Mediolanum e la Banca Popolare di Vicenza. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Carlo Lepore- direttore generale del Gruppo Autostrada Brescia-padova- è formato da Bruno Chiari, Flavio Orlandi, Giovanni Zola e da Giampaolo Molon, Paolo Bellieni, Matteo Tamburini, indipendenti. Direttore della Società è Luca Giacomelli. “Serenissima Sgr si presenta al mercato forte di una solida struttura societaria e con rilevanti prospettive di sviluppo in un comparto dinamico e strategico qual è oggi in Italia quello dei Fondi Immobiliari – sottolinea il presidente Carlo Lepore –. La nuova iniziativa, gestita sul piano operativo da una squadra agile ed efficiente, con esperienze immobiliari e finanziarie, si avvantaggia di una forte presenza sul territorio di competenza del Gruppo, che coincide con le aree più vitali della Lombardia e del Veneto, oltre che di consolidati rapporti con le istituzioni e gli enti pubblici”.  
   
   
SNAM RETE GAS: CALENDARIO DELLE PRINCIPALI ADUNANZE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
San Donato Milanese, 22 dicembre 2004 - Snam Rete Gas comunica le date di diffusione al mercato dei dati economico-finanziari che saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione nel corso del 2005: 23 febbraio: bilancio preconsuntivo di Snam Rete Gas al 31 dicembre 2004; 16 marzo: bilancio consolidato e bilancio di esercizio di Snam Rete Gas S.p.a. Al 31 dicembre 2004; 9 maggio: relazione trimestrale al 31 marzo 2005; 28 luglio: relazione trimestrale al 30 giugno 2005; 15 settembre: relazione semestrale al 30 giugno 2005; 8 novembre: relazione trimestrale al 30 settembre 2005. Snam Rete Gas comunica altresì che l'Assemblea che esaminerà il bilancio consolidato e il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004 e che delibererà l'attribuzione dell'utile è fissata il 27 e 28 aprile 2005, rispettivamente in prima e seconda convocazione. Ai sensi dell'art. 82, comma 2, della deliberazione Consob 11971/99, il bilancio consolidato e il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004 saranno resi pubblici il 16 marzo 2005; la Società è pertanto esonerata dalla pubblicazione della relazione trimestrale riferita al periodo che scade alla fine dell'anno 2004. In concomitanza con la divulgazione dei risultati del bilancio relativo all’esercizio 2004, sarà programmato uno specifico incontro con la comunità finanziaria per la presentazione dei dati contabili e delle strategie aziendali. In occasione della divulgazione dei risultati delle relazioni trimestrali relative all’esercizio 2005 sono invece previste conference call per la presentazione dei dati contabili ad analisti finanziari ed investitori istituzionali  
   
   
L’ OUTLOOK PER I PAESI CONVERGENTI CONTINUA AD ESSERE POSITIVO SOLO LA RUSSIA MOSTRA UN CARATTERE ESTREMAMENTE VOLATILE ANALISI DEI GESTORI DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 22 dicembre 2004 - Per quanto riguarda gli sviluppi sui mercati azionari dei paesi emergenti é soprattutto l´Ungheria a mostrare la performance migliore. Rimaniamo in generale positivi su tutti i paesi convergenti grazie alla normalizzazione della situazione economico-politica come pure alle potenzialitá di crescita piú che proporzionali. Siamo convinti che tali mercati nei prossimi mesi possano mostrare una performance migliore rispetto ai mercati giá consolidati. Siamo dell´opinione che il mercato azionario russo resti fortemente volatile anche nei prossimi mesi. Nonostante ció manteniamo il peso attuale della Russia nel nostro fondo. Di determinante importanza per la performance dei titoli russi e la predisposizione degli investitori saranno gli sviluppi politici del paese. Nei prossimi mesi il team di gestione continuerá ad analizzare attentamente l´allocazione settoriale del fondo e i pesi delle posizioni. Durante il mese di novembre si é potuto osservare un quadro misto. Mentre il mercato ungherese ha registrato un ulteriore rialzo, il mercato russo é stato caratterizzato da un forte consolidamento. Le cause di tale andamento in Russia sono da attribuire principalmente al calo del prezzo del petrolio e alla situazione politica interna. Quest´ultima, é stata contrassegnata dalle vicende in Ucraina (vittoria dell´opposizione su Putin), dissestamento di Yukos e relative speculazioni circa la vendita dell´affiliata ad un prezzo estremamente basso e dalle affermazioni da parte dei politici circa le riforme/ristrutturazioni nel settore energetico (apparentemente le riforme del settore energetico sono destinate a procedere piú lentamente rispetto ai piani). Tutto ció ha provocato una forte incertezza degli investitori che si é manifestata sul mercato con un certo "panic selling". In tale contesto sono state soprattutto le Mid & Small Caps ad affermarsi piuttosto bene rispetto alle Large Caps. Per quanto riguarda la politica d’investimento del fondo di Union Investment Nordest Fund – azionario Est Europa – le disposizioni nel mese di novembre sono state rivolte ad ampliare la diversificazione settoriale e a ridurre la liquiditá. Durante le fasi di debolezza sono stati attuati acquisti di titoli molto mirati (Eurasia Gold Fields e Burytzoloto nel settore dell´estrazione aurifera). Al portafoglio é stata aggiunta una nuova posizione nel settore Utility: Hlacyon Power Investment. Tramite la partecipazione a Oao Open Investments (un fondo immobiliare con focus su edifici commerciali) locati nei quartieri di lusso di Mosca). É stata inoltre aggiunta una posizione nel titolo ucraino Concern Stirol (settore chimico). I gestori hanno inoltre partecipato a diverse nuove emissioni, in particolare ll produttore siderurgico Stalnaya Gruppa Mechel, la catena retail Seventh Continent e Powszenchna Kasa Oszczednosci Bank Polski, la piú grande banca retail polacca.  
   
   
DELIBERE GEMINA S.P.A.  
 
Milano, 22 dicembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S.p.a., riunitosi ieri, ha preso atto, per quanto riguarda la partecipata Impregilo, dei fatti intervenuti recentemente e delle negoziazioni in corso con le banche per le prospettate operazioni sul capitale e di rifinanziamento del debito e ha confermato piena fiducia nell’operato del Presidente e dell’Amministratore Delegato. Il Consiglio inoltre ha rilevato che l’articolo del Sole 24 Ore “Riassetto nell’azionariato di Adr”, pubblicato ieri, contiene alcune imprecisioni sui criteri di consolidamento di Gemina. In particolare Gemina, in conformità alle norme di legge, consolida Impregilo con il metodo del patrimonio netto e non con quello proporzionale usato invece per Aeroporti di Roma. Il diverso criterio di consolidamento è legato alle percentuali di partecipazione e ai patti in vigore per Adr, mentre per Impregilo vale il fatto che la Società ha un flottante superiore al 75%. Ogni altra rappresentazione del perimetro di consolidamento non riproduce fedelmente la situazione patrimoniale e finanziaria di Gemina. Il Consiglio di Amministrazione ritiene non corretta e lesiva dell’immagine del Gruppo Gemina la frase riportata dal Sole 24 Ore che “i debiti effettivi del raggruppamento Romiti sono superiori a quelli dichiarati”.  
   
   
FONDAZIONE FIERA MILANO APPROVATO IL BILANCIO AL 30 GIUGNO 2004 CON UN UTILE NETTO DI 1,4 MILIONI DI EURO SCELTA LA STRADA DI ULTERIORI IMPORTANTI INVESTIMENTI SIA SUL NUOVO POLO CHE SUL QUARTIERE STORICO  
 
Milano, 22 dicembre 2004 - Il Consiglio Generale di Fondazione Fiera Milano, presieduto da Luigi Roth, ha approvato il bilancio dell’esercizio 1/7/2003 – 30/6/2004 che chiude con un utile netto di 1,4 milioni di euro, dopo ammortamenti per 32,7 milioni di euro. La gestione operativa dell’esercizio presenta risultanze in crescita del 6,6% rispetto a quelle del precedente. La relazione che accompagna il bilancio illustra i passaggi principali dell’attività svolta nel 2003/2004 che ha visto la Fondazione e la controllata Sviluppo Sistema Fiera impegnate nell’avanzamento dei lavori del Nuovo Polo, nel quale sono stati realizzati investimenti per circa 330 milioni di euro, e nella gara internazionale per la riqualificazione del quartiere storico di Fiera Milano, aggiudicata alla cordata City Life. Il bilancio consolidato del gruppo Fondazione Fiera Milano, grazie anche alla performance registrata da Fiera Milano spa, riporta un utile netto di 15,1 milioni di euro, dopo ammortamenti per 47,2 milioni di euro. Il valore della “produzione” svolta dal Gruppo di cui Fondazione Fiera Milano è capofila nel 2003/2004 è stato di circa 300 milioni di euro. Il Consiglio Generale ha definito anche le linee direttrici di ulteriori importanti interventi di integrazione del programma di investimenti che riguardano la realizzazione delle funzioni compatibili del Nuovo Polo (alberghi e attività ricreative), l’ottimizzazione dell’esigenza espositiva delle superfici del futuro Polo Urbano, la completa ridefinizione della sua logistica, la sua integrazione e i collegamenti con la futura area urbana circostante riqualificata. In tale quadro sono state anche quantificate le prime risorse che Fondazione potrà destinare alle nuove attività previste dall’allargamento dello Statuto deliberato dal Consiglio generale dell’8 ottobre c.C. Ed approvato con Decreto del Presidente della Regione del 26 novembre 2004.  
   
   
RIMINI FIERA: PRESENTATI DATI 2004 E PREVISIONI 200565,3 MILIONI DI CONSOLIDATO (+ 26%) NEL 2004; CINQUE NUOVE MANIFESTAZIONI NEL 2005 E LA SVOLTA NEL CONGRESSUALE  
 
 Rimini, 22 dicembre 2004 - 65,3 milioni di euro di consolidato con un mol di circa 23 milioni di euro nella prechiusura 2004 del Gruppo Rimini Fiera. Il confronto con il 2002, anno utile di riferimento (per la presenza delle stesse manifestazioni a cadenza biennale) segna dunque un + 26% nel consolidato (52 milioni nel 2002) e circa un + 21% sul mol. I dati sono stati annunciati oggi in conferenza stampa a Rimini Fiera dal presidente, Lorenzo Cagnoni. "Numeri - dice Cagnoni - che confermano previsioni di bilancio esposte e ambiziose, e che ci fanno esprimere forte e motivata soddisfazione. L'anno che si conclude, mi riferisco al macroscenario internazionale, non è certo stato tra i più facili e molte manifestazioni hanno conosciuto segnali di crisi. E' successo in Italia e in Europa. Noi a Rimini abbiamo invece visto crescere nel 2004 i numeri rispetto agli obiettivi di crescita. Non siamo ovviamente immuni dalle congiunture economiche, ma riusciamo a mantenere il margine, e la redditività dell'impresa non viene scalfita dal peso delle difficoltà generali. Il 2004 è stato l'anno della privatizzazione, molto impegnativa anche perché sviluppata in parallelo alla nostra consueta attività: voglio evidenziare come la qualità degli ingressi e l'importanza economica dell'operazione ci soddisfino pienamente. Nel 2004 abbiamo continuato la nostra oculata opera di espansione strutturale che è stata segnata dalla realizzazione dalla stazione ferroviaria interna al quartiere e dalla costruzione di due nuovi padiglioni sul lato ovest. Ci siamo dedicati con particolare impegno al gruppo di testa delle nostre fiere, studiando strategicamente le loro potenzialità di sviluppo con aggregazioni di nuovi settori. Ciò le ha consolidate e sviluppate, sia in termini numerici che qualitativi, con uno sforzo d'innovazione profondo e declinato nei diversi settori. Come fatto emblematico del 2004, sempre sul fronte dei prodotti, voglio rimarcare l'accorciamento della cadenza di Tecnargilla, passata dalla triennalità alla biennalità. E le verifiche sul campo di questa nuova impostazione hanno confermato la bontà della strategia, restituendoci ancora una volta l'immagine di una manifestazione leader nel mondo, in grado di affrontare le prove del mercato in condizioni di tutta sicurezza. Abbiamo inoltre rispettato l'impegno programmatico di svilupparci ed estenderci nel grande settore del turismo portando a successo straordinario la seconda edizione di Ttg Rimini e compiendo l'acquisizione, con la relativa gestione, della Btc Borsa del Turismo Congressuale nel quartiere di Firenze. Ciò conferma la capacità di Rimini Fiera a farsi organizzatore di manifestazioni anche fuori dal quartiere. Un fatto che si rinnoverà grazie all'accordo stretto proprio nel corso del 2004 con Sapar e con Assosport e che ci vedrà gestire (rispettivamente a Roma nel 2005 e a Bologna nel gennaio 2006) l'edizione autunnale di Enada Mostra dell'Automatico da Divertimento e la nuova manifestazione Supersport nel settore dell'articolo sportivo. E ancora, il 2004 si chiude con il primo grande risultato per la realizzazione del nuovo Palacongressi di Rimini: l'atto formale che ufficializza questo fondamentale step è approvato e si mettono in fila i due passaggi: l'ubicazione e un accordo fra Fiera, Camera di Commercio, Comune e Provincia - compreso quello di carattere finanziario - per poter realizzare le infrastrutture. Rimini Fiera è stata individuata come soggetto attuatore: nel 2005 si avvierà la costruzione che si completerà entro tre anni. Il costo dell'opera sarà di 98 milioni di euro e il palacongressi, che sarà gestito da una società controllata da Rimini Fiera, avrà una capienza complessiva di 9500 posti, mentre saranno circa 1000 i parcheggi. Nonostante gli eccellenti risultati di questo 2004, abbiamo tuttavia consapevolezza della serietà del momento: ci sono settori esposti al peso della concorrenza, nuovi quartieri che vengono costruiti. Il mercato fieristico sarà caratterizzato da squilibri non facilmente gestibili fra un'offerta che si sta molto potenziando e una domanda stabile quando, in alcuni comparti, non addirittura in sofferenza. Queste nuove tensioni del mercato si stanno scaricando concretamente su alcune note manifestazioni italiane. Sono già aperti i conflitti anche su settori importanti nello scenario globale. Una situazione che va interpretata con comportamenti molto dinamici e innovativi. E' urgente che subentri un livello di convinzione adeguato sulla strategicità delle alleanze tra fiere della stessa regione. Comprendo che si tratta di un obiettivo non semplice, ma necessario in questo contesto. E oltretutto anche funzionale per aggredire quote di mercato estere". Per il 2005, le previsioni relative al bilancio consolidato del Gruppo Rimini Fiera parlano di 65,9 milioni di euro con un mol di 16,9 milioni. "Tutti i nostri grandi obiettivi strategici - illustra Cagnoni - vengono confermati. Il 2005 sarà l'anno di un ulteriore ampliamento del quartiere: avvieremo la costruzione di due nuovi padiglioni sul lato est e la nostra superficie utile salirà a complessivi 160 mila metri quadri, di cui 113 mila espositivi. Inoltre, come già ricordato, avvieremo la costruzione del nuovo Palacongressi di Rimini. E proprio sul fronte del congressuale, il 2005 sarà l'anno di svolta perché Rimini Fiera metterà a prova l'obiettivo di diventare un'organizzazione nazionale a 360° per la gestione del sistema congressuale italiano: da quello romano - prima con la gestione dell'attuale palacongressi, poi, con quella del nuovo -, alla gestione del palacongressi di Rimini, a quella - sul fronte dei prodotti fieristici correlati - della Borsa del Turismo Congressuale a Firenze. Rafforzeremo quindi in modo straordinario le quote di business fino ad oggi realizzate nel settore e tenderemo a consolidare sempre più il rapporto tra l'attività fieristica e quella congressuale. Nel 2005, consolideremo anche la nostra posizione nel settore dei servizi, accelerando sempre di più sull'elemento della qualificazione, anche rafforzando partnership con operatori privati. Saremo insomma sempre più il Gruppo Rimini Fiera che attualmente, lo ricordo, si compone di sei società controllate e cinque partecipate. Sul piano dell'attività gestionale, il 2005 mette a segno cinque nuovi prodotti: tre organizzati a Rimini e cioè Rimini Bicycle Show ad aprile, Mondo Natura Luoghi a settembre, e Smavi Salone dei Trasporti a novembre; e due, come già anticipato, organizzati fuori Rimini: Enada a Roma e la Btc a Firenze. Sarà inoltre per noi prioritario estendere il radicamento nel turismo. Renderemo più competitiva a livello internazionale la Btc di Firenze per scalare quote che oggi appartengono ad altre due manifestazioni europee, quella di Barcellona e quella di Francoforte: una sfida che ci impegna e ci affascina. Inoltre, sempre nel 2005, avvieremo la fase preparatoria di una manifestazione consumer dedicata al turismo che si terrà a Roma nel settembre 2006. Sul versante internazionale - conclude Cagnoni - immaginiamo che si esplichi in tutte le sue potenzialità l'accordo tra Rimini Fiera e Progetti International per poter dare inizio al programma di avvenimenti nelle diverse parti del mondo sul modello del Festival del Fitness, ad iniziare dalla prima edizione su Mosca nel settembre del 2005". Www.riminifiera.it  
   
   
AVANZA IL PIANO DI SVILUPPO DI FIAMM ANNUNCIATA IERI LA FIRMA DI UNA JOINT VENTURE CON IL GRUPPO CINESE CHEN PER LA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI BATTERIE STAZIONARIE PER USO INDUSTRIALE  
 
Milano 22 dicembre 2004 - Concentrazione sui business strategici delle batterie per avviamento e stazionarie nonché sugli avvisatori acustici per auto e moto. Ricerca di alleanze internazionali per i settori delle antenne e delle batterie per trazione. Innovazione. Spinta commerciale e riassetto finanziario. Queste le leve fondamentali messe in campo da Fiamm, coerentemente con il piano di sviluppo concordato con le banche nel giugno scorso, che, dopo appena sei mesi, si sono già tradotte in risultati di grande rilievo. Tutto ciò oltre al recupero di competitività gestionale e produttiva che ha già visto Fiamm concentrare le proprie attività in 2 business unit contro le 6 precedenti, ridurre il personale di 650 unità e chiudere uno stabilimento in Francia. Ieri è stata annunciata la joint venture con la cinese Sota (Gruppo Chen), che sarà controllata all'80% da Fiamm con l'obiettivo di raggiungere entro il 2007 i 35 milioni di dollari di fatturato, producendo, nei due siti industriali di Wuhan, batterie stazionarie per utilizzi industriali, in particolare nel settore delle telecomunicazioni. Coniugando qualità del prodotto e competitività dei costi, la joint venture consentirà una significativa penetrazione nello stesso mercato cinese e l'ulteriore sviluppo di Fiamm nei mercati americano ed europeo. Mentro è solo di alcuni mesi fa la joint venture realizzata con Minda, in India , per la produzione di trombe per autoveicoli e motocicli con l'obiettivo di fatturare circa 19,5 milioni di dollari con circa 11,5 milioni di pezzi prodotti sia per il mercato indiano, sia per il mercato internazionale. Questa joint venture vede partecipare Fiamm al 51% nel settore auto e al 49% nel settore moto. "L'importanza che attribuiamo ai paesi emergenti, non solo come sedi produttive, ma soprattutto come mercati di sbocco, ci ha consigliato di adottare una nuova organizzazione - che oggi siamo lieti di annunciare - che vede la tradizionale struttura per linee di prodotto collocarsi un uno schema prevalente per aree geografiche affidate ad Andrea Marcellan (Asia), Alessandro Dolcetta (Usa) e a Salvatore Torrisi (Europa) che assume anche la responsabilità della nuova funzione di Chief Operating Officer " - Ha commentato Teresio Gaudio Amministratore delegato di Fiamm -. Queste operazioni - prosegue Gaudio - si integrano perfettamente con le nostre capacità produttive in Italia nei settori strategici dove, grazie ai forti investimenti di capitale effettuati in passato, abbiamo raggiunto una eccellenza qualitativa e un livello tecnologico che ci rendono competitivi, anche se il lavoro da fare deve essere tempestivo e costante per difendere nel tempo i risultati che abbiamo raggiunto. "La scelta di focalizzazione sulle batterie da avviamento e stazionarie e sulle trombe coincide infatti con i mercati con i più interessanti tassi di crescita e soprattutto con un posizionamento di brand e commerciale che ci candidano ad essere un player globale di primissimo piano nell'ambito dell'evidente processo di concentrazione che caratterizza gli operatori di questa industry", afferma Salvatore Torrisi, "Su questi settori stiamo lavorando a nuove iniziative sia in termini di joint venture, sia in termini di Ricerca e Sviluppo che saremo in grado di annunciare entro la prossima primavera." "Le antenne e le batterie, - continua Teresio Gaudio, - per trazione sono asset importanti del nostro gruppo che siamo assolutamente determinati a valorizzare tramite alleanze strategiche che riconoscano il valore di quanto abbiamo saputo costruire negli anni attraverso quelle sinergie che consentano anche a queste produzioni di traguardare competitività e successo sui mercati globali." "La Fiamm di oggi - ha aggiunto Giulio Dolcetta, Presidente di Fiamm - può contare inoltre su una situazione finanziaria resa molto più stabile sia dalla nuova convenzione con le banche, sia dall'aumento di capitale sottoscritto dagli azionisti per 30 milioni di euro. Può inoltre contare su una struttura di holding che, raggruppando tutti gli azionisti, garantisce al management e a tutti gli stakeholder quell'unità di indirizzo strategico che è responsabilità degli azionisti assicurare. A nome di tutti gli azionisti intendo quindi esprimere la nostra determinazione a valorizzare questa importantissima realtà industriale a vantaggio di clienti, lavoratori, territorio e sistema paese. Voglio quindi confermare la massima fiducia a questo management team sia per i risultati raggiunti ad oggi, sia per la capacità di sviluppo che sta dimostrando".  
   
   
CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA UN AUMENTO DI CAPITALE PARI A $ 18,4 MILIONI  
 
 Seattle e Bresso 22 Dicembre 2004 - Cell Therapeutics, Inc. Annuncia che un aumento di capitale per circa 2.586.000 azioni ordinarie della Società è stato oggi sottoscritto da alcuni investitori istituzionali americani nell’ambito di un collocamento privato. Il prezzo di sottoscrizione è stato pari a $ 7,10 per azione. Le azioni di Cti oggetto di questo collocamento fanno parte di un’offerta riportata sul Form S-3 approvato dalla Securities and Exchange Commission (“Sec”) in data 22 Marzo 2004. Il prospetto relativo all’offerta sarà depositato presso la Sec. Copie del prospetto possono essere richieste direttamente a Cell Therapeutics, Inc., 501 Elliott Avenue West, Suite 400, Seattle, Washington 98119, C.a.: Investor Relations. Questo comunicato stampa non costituisce un’offerta di vendita o una sollecitazione di un’offerta di acquisto, né ci sarà alcuna vendita di azioni in Stati e Giurisdizioni nei quali tale offerta, sollecitazione o vendita non sarebbe consentita prima di averla registrata in base alle leggi dei singoli Stati e Giurisdizioni.  
   
   
FINANZIARIA 2005: SCONCERTO DEI PRODUTTORI DI BIODIESEL DI FRONTE ALLA RIDUZIONE DEL CONTINGENTE  
 
Milano, 22 dicembre 2004 – E’ stato ridotto da 300.000 a 200.000 tonnellate il contingente annuo di biodiesel agevolato. L’art. 527 della legge finanziaria 2005 infatti definisce un programma pluriennale per lo sviluppo del biodiesel ma riduce di ben 100.000 tonnellate il contingente in esenzione d’accisa. Il provvedimento ha colto di sorpresa tutti gli operatori del settore perchè è completamente controtendenza rispetto alle raccomandazioni della Comunità Europea in tema di ambiente e di biocarburanti e alle Direttive Europee (2003/30/Ce, 2003/96/Ce). Il provvedimento italiano impone una riduzione del consumo di biodiesel mentre in Germania il governo ha concesso il consumo senza limiti, la Francia ha incrementato di un terzo il contingente agevolato e Bush ha varato tre settimane orsono un piano federale di incentivo alla produzione. Assobiodiesel, Associazione dei Produttori di Biodiesel ha già richiesto un incontro con i ministeri competenti, Economia e Finanze, Attività produttive, Ambiente e Politiche agricole che appare anacronistica e ingiustificata, per conoscere le motivazioni di questa decisione che appare anacronistica e ingiustificata. Gli impatti negativi su tutto il settore dello sviluppo delle energie rinnovabili e il suo indotto sono facilmente prevedibili: le aziende produttrici saranno costrette, da un giorno all’altro, a ridurre di un terzo la loro attività annullare contratti di fornitura e fermare gli impianti. I maggiori produttori di biodiesel proprio nel 2004 hanno ampliato e rinnovato i loro impianti in previsione del recepimento delle Direttive Europee effettuando investimenti che non saranno sfruttati. Gli impianti non utilizzati perderanno inevitabilmente efficienza e quindi di competitività rispetto alle strutture industriali degli altri paesi europei. “Quando ci è stata comunicata una riduzione del contingente da 300.000 a 200.000 tonnellate siamo rimasti letteralmente senza parole – afferma Claudio Rocchietta, presidente di Assobiodiesel – una delle richieste che avanziamo da tempo è infatti di portare il contingente a 400.000 tonnellate per allineare lo sviluppo di questo settore a quello europeo. Non ci aspettavamo questa decisione che oltretutto, penalizzando il biodiesel, si muove in assoluta contro tendenza non solo rispetto alle richieste della Comunità Europea ma anche all’atteggiamento che hanno assunto tutti i principali paesi del mondo a favore del progressivo sviluppo dei biocombustili”.  
   
   
SEGRATE: SEICENTO FAMIGLIE AVRANNO UN APPARTAMENTO A PREZZO AGEVOLATO. CASE E SERVIZI PER LA CITTÀ CHE CRESCE  
 
Segrate, 22 dicembre 2004 - Case e servizi per la città che cresce. A un anno e mezzo dal primo passaggio in consiglio comunale e dopo un’estenuante maratona di oltre cento ore, il programma integrato di intervento “Cascina Boffalora” ha concluso ieri l’iter di approvazione, il che significa che l’amministrazione potrà a breve offrire ai segratesi più di 600 alloggi a “prezzi calmierati” per soddisfare la domanda di categorie sociali in crescita nell’area cittadina: giovani coppie, singles, precari, anziani, extracomunitari residenti, famiglie numerose, con un reddito spesso inadeguato rispetto al costo della vita. Il punto di forza dell’operazione che porterà a realizzare un nuovo polo insediativo sul territorio dotato di standard qualitativi d’eccellenza è proprio la massiccia quota destinata all’edilizia convenzionata. Alloggi con le stesse caratteristiche costruttive di quelle previste per gli appartamenti offerti al mercato libero delle costruzioni. Un’opportunità senza precedenti che in poco tempo porterà un consistente beneficio alla comunità locale e un vantaggio economico valutabile intorno ai 75 miliardi di vecchie lire. “Un programma di governo che mette la persona al centro di ogni sua azione ha ben presente che la casa rappresenta il bisogno primario per la costituzione di un nucleo familiare -spiega il sindaco Bruno Colle-; l’impegno della giunta in questi anni è stato attuare una politica efficace in grado di assicurare soluzioni abitative adeguate a tutti i segratesi, anche alle fasce più deboli, cercando di porre rimedio allo squilibrio evidente tra domanda e offerta e a prezzi troppo elevati”. Da qui il ricorso a programmi integrati di intervento come quello di Cascina Boffalora, previsti da un’ottima legge regionale (la 9/99) che consente variazioni al piano regolatore in cambio di concreti e consistenti vantaggi per l’Amministrazione, sotto forma di opere pubbliche a carico dell’operatore e/o di residenze offerte a prezzi calmierati. Il 35% delle nuove abitazioni che sorgeranno nell’area compresa tra la via Di Vittorio e il Parco delle Cascine di Pioltello sarà accessibile al prezzo di 1810 euro al mq, inferiore di un terzo a quelli praticati dal mercato libero. Lo stesso indirizzo sta alla base di altri interventi programmati sul territorio, per ciascuno dei quali l’operatore ha offerto quote importanti di edilizia convenzionata, oltre a opere di interesse pubblico per il miglioramento della vivibilità nei quartieri. “Il complesso Boffalora -aggiunge Domenico Fulghieri, assessore al Territorio sarà completamente autonomo e dotato di servizi di qualità, esercizi commerciali e di vicinato, verde pubblico attrezzato, infrastrutture di cui potranno beneficiare anche quartieri contigui”. La redazione del Regolamento che fisserà i criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia convenzionata e la conseguente approvazione da parte della commissione preposta (Territorio e Servizi alla Persona) sono i passi in programma per fine gennaio. Il placet finale verrà dato dal consiglio comunale immediatamente dopo.  
   
   
RICERCA: ACCORDO DI COLLABORAZIONE CNR-AVIO IL MINISTRO LETIZIA MORATTI: "IL NOSTRO PAESE SEMPRE PIÙ COMPETITIVO NEL SETTORE AERONAUTICO E AEROSPAZIALE"  
 
Roma, 22 dicembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha presenziato oggi alla firma di un protocollo d'intesa tra il Cnr, rappresentato dal Presidente Fabio Pistella, e Avio Spa, rappresentata dall'Amministratore delegato Saverio Strati. L'accordo è finalizzato all'individuazione e allo sviluppo di una serie di programmi di ricerca comuni. In particolare, i settori di collaborazione inizialmente individuati sono: lo studio dei processi di combustione nei motori aeronautici di nuova generazione a basso impatto ambientale; lo sviluppo di una nuova generazione di sistemi di monitoraggio ed automazione nei motori aeronautici ai fini di aumentarne l'affidabilità e la sicurezza; la ricerca su materiali innovativi per il settore della motoristica aeronautica e spaziale; lo sviluppo di tecnologie informatiche e di telecomunicazione nell'area della progettazione, logistica e manutenzione del settore aeronautico. L'accordo, di validità triennale, in un settore ad alta tecnologia come quello aerospaziale, consentirà di dare un contributo in un'area trainante per la competitività tecnologica del Paese, sia nell'ambito del settore specifico, sia per le ricadute ed implicazioni prevedibili negli altri settori, con particolare riguardo alla sicurezza, all'ambiente ed al risparmio energetico. Le aree di ricerca previste nel protocollo d'intesa coinvolgono settori quali: spazio, difesa, energia, trasporti, tecnologie dell'informazione, nuovi materiali e ambiente. L'innovazione di questi settori è una componente fondamentale delle strategie di sviluppo, ammodernamento e crescita tecnologica, economica e sociale del Paese. "Desidero sottolineare la complementarietà nell'apporto del Cnr e di Avio", ha sottolineato il Ministro Letizia Moratti: "laboratori e impianti sperimentali, oltre alla modellistica avanzata, sono le risorse messe a disposizione dal Consiglio nazionale delle ricerche. Conoscenze ingegneristiche e tecnologiche, affiancate da metodi avanzati di progettazione, rappresentano le risorse rese condivisibili dall'azienda Avio, che opera in un settore dove garanzia della qualità, analisi di sicurezza e affidabilità sono determinanti. L'azione congiunta mette il nostro Paese in grado di competere adeguatamente con gli altri Paesi industrializzati". "Esprimo soddisfazione", ha dichiarato il Presidente del Cnr, Fabio Pistella, "per la concreta occasione in cui vengono riconosciute le competenze della ricerca pubblica: un patrimonio da valorizzare, mettendolo a disposizione di una realtà industriale ad alta tecnologia, come l'Avio, che ha un'ottima posizione internazionale e che ha sistematici rapporti con le Pmi, delle quali è già cliente. Queste ultime potranno utilizzare le tecnologie sviluppate congiuntamente da Cnr e Avio ed anche trasferirle a comparti e processi diversi. Si risponde in tal modo", ha proseguito Pistella, "all'esigenza di sviluppo e crescita tecnologica del Sistema Italia, con positive ricadute, oltre che nel comparto industriale, anche nel tessuto economico, occupazionale e sociale". "Per Avio", ha concluso Saverio Strati, Amministratore delegato di Avio Spa, azienda leader nel settore motoristico aerospaziale, con circa 700 addetti alla progettazione (su 4800 dipendenti) e oltre il 10 per cento del fatturato investito in ricerca e sviluppo, "questo accordo rappresenta un contributo importante alla nostra strategia di creazione di una rete di collaborazione con istituzioni e università che operano ad alto livello nel settore della ricerca. Il nostro proposito è quello di dare una risposta integrata di pubblico e privato ai fabbisogni di alta tecnologia che caratterizzano l'attività nel settore aerospaziale mondiale in cui operiamo".  
   
   
AIR EUROPE, ASTOI: PAGANO SEMPRE I TURISTI E I TOUR OPERATOR  
 
Milano, 22 dicembre 2004 - Bloccati i turisti in partenza per Mauritius a Milano Malpensa e a Fiumicino. Dopo che l’Enac venerdì scorso aveva rilasciato la licenza di volo, i tour operator avevano convocato i turisti in aeroporto per la partenza. Ma dell’aereo neanche l’ombra, per un contenzioso ancora aperto tra il vettore e la società di gestione aeroportuale. Dall’ufficio milanese sede di Astoi, il presidente Giuseppe Boscoscuro rilascia una dichiarazione forte in merito all’ennesimo grave problema generato dal sistema del trasporto aereo nazionale. “Questa situazione è un’ulteriore conferma del caos e dell’inefficienza in cui versa il settore del trasporto aereo in Italia. Non si può garantire l’operatività, e tre giorni dopo ritrovarsi con un aereo impossibilitato ad operare dall’aeroporto di Milano Malpensa per presunti contenziosi ancora aperti tra il vettore e la Sea”. “Quanto è successo dimostra ancora una volta la mancanza di considerazione – prosegue Boscoscuro - nei confronti dei consumatori, su cui ricadono le conseguenze dell’incapacità di gestire al meglio un settore così importante e vitale come quello del trasporto aereo. I tour operator associati stanno lavorando per alleviare al massimo il disagio dei turisti e organizzare vacanze alternative ai clienti coinvolti nella cancellazione del volo.  
   
   
ANDREAS BIERWIRTH ASSUME LA CARICA DI MANAGING DIRECTOR GERMANWINGS  
 
Milano, 22 dicembre 2004 - Dal 1 gennaio 2005 Andreas Bierwirth assumerà la carica di Managing Director presso la compagnia low cost Germanwings, di proprietà Eurowings. Dal lancio della compagnia e fino ad oggi, la carica di Managing Director è stata ricoperta da Joachim Klein. Joachim Klein fa anche parte del consiglio direttivo di Eurowings. Risponderanno ad Andreas Bierwirth le sezioni Marketing&prodotto, Vendite, Business Development e il Dipartimento di Comunicazione. Fino ad oggi, Andrea Bierwirth si è occupato di questi settori in qualità di Deputy Managing Director. Eurowings ha recentemente stabilito l’acquisto di nuovi Airbus A319/320 al servizio di Germanwings. Per il 2005, la compagnia low cost prevede di crescere ulteriomente del 20% e di trasportare 5 milioni di passeggeri. Per l’anno prossimo è inoltre prevista l’apertura di un ulteriore hub per la compagnia, oltre a quelli di Colonia/bonn e Stoccarda.  
   
   
IL SISTEMA DRAGON INTRUSION DEFENSE DI ENTERASYS NETWORKS ELETTO IDS PRODUCT OF THE YEAR DALLA RIVISTA INFORMATION SECURITY  
 
Milano, 22 dicembre 2004 - Enterasys Networks la Secure Networks Company, ha annunciato che il suo Dragon Intrusion Defense System ha vinto il golden award quale prodotto Ids dell’anno della rivista Information Security. I premi 2004 Products of the Year vengono assegnati in base ai risultati scaturiti dalle interviste ad oltre 400 security manager di 273 aziende. The Infopro, una società di analisi indipendente, ha stilato i risultati finali. Ogni fornitore viene giudicato in relazione a diversi parametri come il marchio, la reputazione, la qualità dei prodotti e del supporto tecnico, la puntualità dei rilasci e delle consegne, l’innovazione tecnologica, la visione strategica, il posizionamento rispetto alla concorrenza, la qualità del personale di vendita, l’interoperabilità ed anche la cordialità del personale e la facilità di interagire con i clienti. Information Security ha affermato che Dragon “è il simbolo concreto della transizione dei sistemi Ids da ‘rilevamento reattivo’ a ‘correlazione proattiva’. Invece di lanciare migliaia di allarmi in base alla scansione di un singolo nodo, Dragon utilizza molteplici sensori virtuali per correlare gli eventi in tutta la rete e confrontarli con i dati raccolti sullo stato di vulnerabilità della rete. Questo processo, gestito con il sistema Enterasys Dynamic Intrusion Response (Dir), rende la gestione delle intrusioni più accurata e tempestiva e riduce il numero dei falsi allarmi.” La rivista prosegue dicendo che “molte imprese sono riluttanti ad implementare in linea dei sistemi Ips per paura di bloccare il traffico autorizzato. Alcuni utenti ritengono che la scansione passiva del Dragon, unita alla correlazione Dir degli attacchi, costituisca un approccio più sensato.” Dragon ha ricevuto il premio grazie al giudizio di molti clienti soddisfatti, incluso il Ciso di un ente governativo che ha dichiarato: “Enterasys è una società innovativa che conosce la sicurezza, sa come proteggervi ed è in grado di soddisfare diverse esigenze organizzative.” Information Security ha anche scritto: “Enterasys ha trasformato Dragon da Ids stand-alone a chiave di volta della sua architettura di sicurezza di rete.” “Ricevere questo importante riconoscimento è un grande onore per Dragon ed Enterasys. – ha osservato Cynthia Gallant, vice presidente senior del Secure Networks Group di Enterasys - E’ gratificante soprattutto perché il vincitore viene designato da professionisti di sicurezza ed esperti di reti che sanno cosa ci vuole per garantire la business continuity con un’infrastruttura solida e altamente sicura.”.