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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Gennaio 2005 |
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UNA COSTITUZIONE PER L'EUROPA |
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Bruxelles, 10 gennaio 2005 - Il voto sul trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, che si terrà questo mercoledì 12 gennaio, sarà un momento storico per il Parlamento europeo. Da un quarto di secolo, i deputati direttamente eletti, reclamano un consolidamento delle basi costituzionali dell'Unione, procedure decisionali più semplici e democratiche e una definizione più chiara dei diritti dei cittadini. I trattati che si sono susseguiti nel tempo, dall'Atto Unico a Nizza, hanno migliorato diversi aspetti dell'integrazione dei nostri Stati ma la loro sovrapposizione aveva portato ad un insieme giuridico complesso e poco accessibile.Il progetto di Costituzione è stato preparato da una Convenzione, che si è riunita per sedici mesi al Parlamento europeo, a Bruxelles, e in seno alla quale i deputati europei e nazionali hanno avuto un ruolo molto attivo. In seguito, il testo proposto dalla Convenzione è stato negoziato in sede di Conferenza intergovernativa alla quale il Parlamento europeo è stato associato. Firmato dai venticinque governi il 29 ottobre 2004 a Roma, questo nuovo testo fondatore è in corso di ratifica nei venticinque Stati membri. Al termine di tale processo, esso dovrebbe permettere all'Unione ampliata di essere più comprensibile e di agire con maggiore efficacia nell'interesse di tutti, nel rispetto delle diversità e delle prerogative nazionali.Questa edizione speciale dell'Anteprima comprende:una sintesi del progetto di risoluzione e degli elementi che, nella nuova Costituzione, riguardano direttamente i cittadini europei; i dati attualmente disponibili sulle procedure di ratifica nei 25 Stati membri; dei cenni storici sul contributo del Parlamento a questo processo «costituzionaleâ»; una presentazione degli eventi che, a Strasburgo, marcheranno questo importante voto; il testo integrale del progetto di risoluzione votato dalla commissione per gli Affari costituzionali, compresa la motivazione che analizza la Costituzione e che è stata redatta dai due co-relatori, Richard Corbett et Inigo Mãndez de Vigo, nonchè il parere di minoranza. |
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IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA BARROSO: GLI AIUTI UE PER IL DISASTRO IN ASIA AMMONTERANNO A CIRCA 1,5 MILIARDI DI EURO |
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Giakarta, 10 gennaio 2005 - Intervenendo il 6 gennaio a Giakarta al vertice straordinario dell'Asean sulle conseguenze del terremoto e del maremoto, Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha annunciato un pacchetto supplementare di aiuti umanitari e alla ricostruzione fino a 450 milioni di euro per contribuire all'opera di soccorso alle vittime del disastro naturale in Asia. In questo modo l'importo complessivo dell'assistenza fornita dall'Unione europea (i 25 Stati membri più la Commissione europea) sale a circa 1,5 miliardi di euro, pari a circa 2 miliardi di dollari. In più, il presidente ha annunciato che verrà proposta una linea di credito "Maremoto nell'Oceano indiano" di 1 miliardo di Eur (1,3 miliardi di Usd) che verrebbe gestita dalla Banca europea per gli investimenti. Il presidente Barroso ha dichiarato: "I popoli dell'Europa sono al fianco dei popoli dell'Asia in questa enorme tragedia. Siamo uniti nel lutto per tutte le vittime. Vorrei anche esprimere il nostro fermo impegno a soccorrervi nell'ora del bisogno. Faremo tutto il possibile per aiutarvi nei vostri sforzi per superare questa tragedia." Un ulteriore impegno per 450 milioni di Eur (585 milioni di Usd) da parte della Commissione europea comprende un importo aggiuntivo fino a 100 milioni di Eur (130 milioni di Usd) di aiuti umanitari per venire incontro alle necessità di assistenza immediata a breve termine e rispondere alle emergenze individuate e agli appelli delle Nazioni Unite e della Croce Rossa. La somma rimanente, fino a 350 milioni di Eur (455 milioni di Usd), sarà destinata all'opera di ricostruzione a più lungo termine, ossia al ripristino delle infrastrutture distrutte e delle basi economiche della vita delle comunità costiere dell'Asia colpite dal disastro. Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Ue devono ancora approvare in via definitiva queste proposte. Sono confortato daI fermo sostegno politico di massima che il presidente del Parlamento europeo Josep Borrel mi ha già espresso." ha dichiarato il presidente Barroso, che ha aggiunto che avrebbe riesaminato questi importi in marzo, quando sarà disponibile una valutazione più definitiva dei costi della ricostruzione. Al totale di 450 milioni di aiuti umanitari e alla ricostruzione che saranno convogliati tramite la Commissione europea vanno aggiunti i generosi contributi dei singoli Stati membri, che fanno salire il contributo ufficiale complessivo dell'Unione europea a oltre 1,5 miliardi di euro, pari a quasi 2 miliardi di dollari. In questa cifra non sono comprese le donazioni private dei cittadini e delle imprese dell'Ue, che sono affluite su larghissima scala.La Commissione europea ha già impegnato 23 milioni di Eur (30 milioni di Usd) in aiuti umanitari. Si tratta di denaro che viene già ora speso sul posto. Un primo stanziamento era già stato impegnato il giorno stesso del disastro.Il presidente Barroso ha voluto inoltre sottolineare che non deve esservi soluzione di continuità tra l'assistenza umanitaria prestata in questo momento e la successiva fase di riabilitazione e ricostruzione a più lungo termine. I costi della ricostruzione saranno noti in via definitiva solo quando la valutazione delle necessità oggi in corso sarà terminata, nel mese di marzo, è chiaro che il fabbisogno finanziario sarà enorme e che saranno necessari parecchi anni di lavoro", ha concluso il presidente. |
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UNA STRATEGIA PER MIGLIORARE LA QUALITA' DELLE STATISTICHE DI BILANCIO |
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Bruxelles, 10 gennaio 2005 - La Commissione europea ha adottato una Comunicazione volta a definire una strategia per il miglioramento della governance del sistema europeo di statistiche relative ai bilanci. La strategia contiene una proposta basata su tre punti principali: maggiore capacità di verifica, da parte di Bruxelles, delle cifre presentate dagli Stati membri; rafforzamento della capacità operativa di Eurostat e della Direzione generale per gli Affari economici e finanziari attraverso un aumento delle risorse umane e finanziarie; emanazione di norme europee che garantiscano l'indipendenza degli istituti statistici nazionali. Il testo della Comunicazione può essere consultato sul sito di Eurostat, al seguente indirizzo: http://epp.Eurostat.cec.eu.int/cache/ity_public/fiscal_statistics/en/fiscal_statistics-en.pdf |
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LA RELAZIONE DEGLI ESPERTI CHIEDE UN RAFFORZAMENTO DELL'AZIONE DELL'UE CONTRO LA TRATTA DI PERSONE |
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Bruxelles, 10 gennaio 2005 - Il gruppo di esperti in materia di tratta di esseri umani, istituito dalla Commissione europea, ha consegnato al vice-presidente della Commissione, Franco Frattini, responsabile per il settore Giustizia, libertà e sicurezza, una relazione che propone alcune modalità atte a rafforzare l'azione dell'Ue contro un orribile fenomeno criminoso; le vittime della tratta di esseri umani sono soprattutto le categorie più vulnerabili, quali i bambini o le donne che sono venduti come oggetti e sottoposti ad abusi fisici e sessuali, o i rifugiati e i migranti che cadono in balia di associazioni criminali. Sulla base delle raccomandazioni formulate nella relazione e di altri dati, nel 2005 la Commissione redigerà una comunicazione intesa ad avviare un piano europeo per l'elaborazione di norme comuni, migliori prassi e meccanismi volti a prevenire e combattere la tratta degli esseri umani.Il vice-presidente della Commissione, Franco Frattini, ha dichiarato: "La tratta di esseri umani è una delle forme Più orribili di crimine contro la quale l'Unione europea deve reagire in maniera risoluta. Sono convinto che la relazione si rivelerà uno strumento importante ai fini dell'elaborazione di un'azione di contrasto del fenomeno nel rispetto delle norme europee sui diritti dell'uomo." la relazione affronta il tema della prevenzione della tratta di persone, dell'assistenza e della protezione delle vittime, nonchè quello dell' applicazione delle leggi. Evidenzia gli aspetti relativi ai diritti dell'uomo così¬ come specifici aspetti relativi alla tratta di minori. La relazione, tra l'altro, sottolinea che- si deve prestare particolare attenzione alla creazione di meccanismi di cooperazione e di coordinamento, tanto a livello nazionale che europeo;- la prevenzione non è un aspetto che riguarda soltanto i paesi di origine, ma interessa anche i paesi di destinazione; i governi dovrebbero adoperarsi affinchè gli organismi di polizia siano messi in condizioni di combattere efficientemente la tratta di persone, che deve essere considerata una forma grave di criminalità . Antefatti Il Gruppo di esperti è stato istituito dalla Commissione nel 2003. Esso si compone di 20 persone che vantano una lunga esperienza professionale come esponenti delle associazioni civili, funzionari di polizia, magistrati, giudici, funzionari della pubblica amministrazione, ricercatori ed accademici. I membri del Gruppo sono designati in veste di esperti indipendenti e non rappresentano i rispettivi governi o le organizzazioni di appartenenza. Una prima versione della relazione è stata pubblicata su Internet e discussa nell'ottobre 2004 nel corso di un seminario consultivo organizzato dal Forum europeo sulla prevenzione della criminalità organizzata.Sulla scorta di detta relazione, la Commissione europea renderà pubblica una comunicazione sulla prevenzione e la lotta contro la tratta di esseri umani allo scopo di elaborare un piano, come richiesto dal Programma dell'Aia sul rafforzamento della libertà , della sicurezza e della giustizia nell'Unione europea. La relazione terra altresì¬ conto della valutazione attualmente in corso della pertinente legislazione europea e di molti progetti avviati nell'ambito dei programmi finanziati dall'Ue, quali Agis e Daphne, nonchè dei negoziati e delle discussioni che si svolgono nell'ambito di organismi internazionali, quali le Nazioni unite, l'Osce ed il Consiglio d'Europa. |
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UN NUOVO SISTEMA DI INFORMAZIONE SUI VISTI (VIS) CHE POTENZIA LE SICUREZZA E RENDE PIU' FACILE VIAGGIARE NELL'UE |
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Bruxelles, 10 gennaio 2005 - La Commissione europea ha adottato una proposta di regolamento relativa a un sistema di informazione sui visti (Visa Information System - Vis) e lo scambio di dati tra Stati membri sui visti di breve durata. Il Vis sarà un sistema per lo scambio di dati sui visti tra gli Stati membri e quindi uno strumento di primaria importanza della strategia comune in materia di visti. Esso agevolerà anche i controlli alle frontiere esterne e all'interno degli Stati membri, l'applicazione del regolamento Dublino è volto a determinare lo Stato membro competente per l'esame di una domanda d'asilo e l'individuazione e il rimpatrio degli immigranti illegali. Il Vis comprenderà una banca dati centrale europea che sarà collegata ai sistemi nazionali per permettere ai consolati e alle altre autorità competenti degli Stati membri di consultare i dati sulle domande di visto e le decisioni prese fino a quel momento.Franco Frattini, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile della Dg Giustizia libertà e sicurezza, ha detto: "Il Vis ha due aspetti fondamentali: da una parte, potenziando la strategia comune in materia di visti e i controlli sulle domande di visto, esso contribuirà alla sicurezza interna degli Stati membri e alla lotta contro l'immigrazione illegale, dall'altra, esso rende più facile viaggiare nella zona Schengen senza confini interni L' 8 giugno 2004 il Consiglio ha adottato un primo strumento giuridico che dà alla Commissione il mandato per preparare lo sviluppo tecnico del Vis. La proposta di un secondo strumento giuridico adottata dalla Commissione concerne lo strumento fondamentale per il quadro giuridico del Vis, che costituisce uno sviluppo dell'acquis di Schengen su una strategia comune in materia di visti. La proposta tiene conto degli orientamenti per lo sviluppo del Vis adottati dal Consiglio il 19 febbraio 2004 nonchè dei risultati di una valutazione approfondita di impatto, effettuata dalla Commissione.obiettivo della presente proposta è definire le finalità , le funzioni e le responsabilità del Vis, di dare alla Commissione il mandato per creare e rendere operativo il Vis e di istituire le procedure e fissare le condizioni per lo scambio di dati tra Stati membri sulle domande relative a visti di breve durata al fine di agevolare l'esame di tali domande e le decisioni ad esse correlate. I dati che dovranno essere inseriti nel Vis comprendono dati alfanumerici e fotografie, ma anche le impronte digitali dei richiedenti al fine di garantire l'esattezza della verifica e dell'individuazione. In particolare, una chiara definizione dei diritti di accesso, dei fini per i quali i dati possono essere consultati e delle responsabilità per l'utilizzazione e la supervisione dei dati garantirà un livello elevato di protezione dei dati.Per l'adozione di questo secondo strumento giuridico si applicherà la procedura di codecisione. Vi sarà quindi un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio. Le trattative con il Parlamento europeo e il Consiglio cominceranno all'inizio del 2005. |
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L'IRLANDA LANCIA UNA STRATEGIA E-BUSINESS PER LE PMI |
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Bruxelles, 10 gennaio 2005 - Michael Ahern, ministro irlandese per gli Scambi e il commercio, ha annunciato una nuova strategia nazionale di e-business per incoraggiare le Pmi (Piccole e medie imprese) che non lavorano nel settore delle Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni) a usare questa tecnologia per massimizzare il loro vantaggio competitivo. 'Teoricamente tutte le aziende irlandesi possono usare i computer e Internet. Ma sappiamo che non stanno sfruttando tutti i potenziali benefici di queste tecnologie', ha dichiarato Ahern. 'Gl'industriali debbono ora essere coscienti che si tratta di un importante fattore di competitività '. Il ministro ha sollecitato le piccole aziende ad adattarsi ai cambiamenti che hanno visto un numero sempre maggiore di grandi aziende e di organizzazioni del settore privato fare acquisti online. 'Se i fornitori non saranno capaci di adattarsi a questa nuova maniera di condurre gli affari, perderanno terreno a tutto vantaggio dei concorrenti che avranno saputo farlo', ha aggiunto. Nello sviluppare la nuova strategia, il governo ha analizzato le attuali barriere che si frappongono a un uso efficace delle Tic da parte delle Pmi e delle microimprese, e ha constatato che mancano la coscienza del potenziale contributo delle Tic all'attività lavorativa, la capacità di gestire le Tic, e il tempo per occuparsene, e che alle aziende risulta difficile valutare opzioni e costi. La strategia del governo include una serie di raccomandazioni per superare questo tipo di ostacoli. |
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LA FRANCIA CREERA' UN'AGENZIA PER L'INNOVAZIONE INDUSTRIALE |
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Bruxelles, 10 gennaio 2005 - La Francia intende creare un'agenzia 'per l'innovazione industriale' che sostenga i progetti nei settori del futuro, ha annunciato il presidente Jacques Chirac. Intervenendo il 4 gennaio a una riunione d'industriali, associazioni e sindacati, il presidente Chirac ha affermato che il governo destinerà ogni anno due miliardi di euro a un fondo per sostenere ricerca e investimento. La somma dovrebbe essere coperta dal ricavato delle previste vendite di aziende di Stato (ad esempio Electricitã de France e Areva). 'Bisogna partire all'attacco se vogliamo conquistare i mercati di domani', ha spiegato Chirac, ribadendo che: 'Questo significa dotarsi dei mezzi per soddisfare una grande ambizione industriale. Ai miei occhi, si tratta di una priorità nazionale. Abbiamo l'obbligo di lanciare oggi i programmi Ariane o Airbus di domani'. 'Ogniqualvolta un'azienda, in collaborazione con industriali di media importanza, investirà in un programma d'innovazione industriale, lo Stato contribuirà con la stessa somma', ha aggiunto il presidente. Chirac ha spiegato che i settori di ricerca che vorrebbe incoraggiare includono l'energia solare, la larga banda protetta, le auto non inquinanti e le nuove terapie per le malattie infettive e neurodegenerative. 'Lo Stato darà un impulso per convincere le nostre maggiori aziende a impegnarsi nei settori del futuro, ma sono le aziende stesse che dovranno pilotare le loro strategie di sviluppo nei nuovi mercati', ha sottolineato il presidente. Secondo Chirac, l'iniziativa non si limiterà alla sola Francia. Sviluppata nell'ambito della strategia di Lisbona, dovrebbe essere accettata con largo favore da tutti gli altri paesi europei. La decisione del governo francese fa seguito a un rapporto sui modi in cui la Francia e gli altri paesi dell'Unione possono usare l'innovazione tecnologica per stimolare la crescita economica. Il rapporto, richiesto per il timore che l'Europa stia perdendo terreno nel campo delle nuove tecnologie e non stia facendo abbastanza per creare posti di lavoro nelle industrie del futuro, è stato preparato da un team guidato da Jean-louis Beffa, presidente e direttore esecutivo del gruppo vetriero francese Saint-gobain. Nel rapporto, il gruppo di Beffa avverte che la Francia soffre per la mancanza di coordinamento tra ricerca pubblica e privata, l'insufficiente livello d'innovazione, gli scarsi investimenti e la carente specializzazione industriale per il futuro. Suggerisce quindi di creare un'agenzia per lo sviluppo industriale che si occupi di identificare i grandi programmi in questo campo. Il gruppo di lavoro ha anche individuato sei aree prioritarie: energia, trasporti, ambiente, sanità , sicurezza, società della conoscenza e della comunicazione. All'interno di ciascuna area, il gruppo ha poi identificato 50 progetti che potrebbero diventare programmi (ad esempio, Beffa e il suo team hanno suggerito di sviluppare trasporti marittimi veloci o una nuova generazione di treni ad alta velocità ). Ogni programma dovrebbe soddisfare precisi requisiti: permettere un salto tecnologico, avere un potenziale mercato, disporre di una capacità industriale preesistente, poter usare le strutture di ricerca pubbliche e private già esistenti. In un'intervista al Financial Times, Beffa ha spiegato che l'investimento pubblico nella ricerca deve concentrarsi su progetti capaci di modificare la specializzazione industriale e settoriale del paese. 'Il finanziamento del governo dovrebbe concentrarsi in aree tecnologiche in cui esistano non solo buone idee ma anche buone aziende europee capaci di trasformare [i progetti] in opportunità commerciali', ha dichiarato al Financial Times. Secondo Beffa, i finanziamenti a favore dei programmi tecnologici europei, ad esempio Eureka, sono stati troppo frazionati e non sono riusciti a 'infondere il necessario vigore'; i governi europei dovrebbero concentrare gli sforzi per fare emergere i propri primati tecnologici, finanziando i grandi 'campioni nazionali' piuttosto che le piccole aziende le cui possibilità di espansione sono limitate. Beffa suggerisce inoltre che l'Europa segua l'esempio del Giappone e interrompa la tendenza verso i principi del libero mercato. 'In linea di massima, l'industria giapponese è molto orientata verso la tecnologia ed ha ottenuto grandi successi. L'azione del governo ha svolto un ruolo importante per arrivare a questa situazione', ha dichiarato al Financial Times. |
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SCRIVERE UNA PROPOSTA PER IL 6PQ |
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Cambridge (Regno Unito) 10 gennaio 2005 - Il 26 gennaio si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un workshop su come scrivere le proposte per il Sesto programma quadro (6Pq). Il workshop, dedicato a tutti coloro che stanno preparando una proposta di ricerca da sottoporre alla Commissione nell'ambito del 6Pq, spiegherà come presentare la proposta alla Commissione e ai valutatori in modo da soddisfare i criteri di valutazione e rispondere agli obiettivi dell'istituzione. Il workshop, che si occuperà di Pi (Progetti integrati) e Strep (progetti specifici mirati nel campo della ricerca), prevede letture, esercizi pratici e sessioni di feedback. Http://www.singleimage.co.uk |
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COMMENTO AL FABBISOGNO DELL'ANNO 2004 |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Il significativo miglioramento del fabbisogno del settore statale, rispetto a tutte le stime formulate per l'anno e rispetto al valore del 2003, è da attribuirsi all'efficacia di una serie di misure concordate dall'Italia nel Consiglio Ecofin del luglio scorso e adottate nel secondo semestre. Il complesso delle politiche attuate per il contenimento della spesa corrente ha consentito di riassorbire completamente la differenza tra l'andamento del fabbisogno del 2004 e quello del 2003, che aveva raggiunto a fine giugno un differenziale negativo di circa 12.500 milioni di euro. Positivo anche il risultato delle entrate fiscali, il cui gettito è stato superiore alle aspettative, anche per il miglioramento della crescita.Il contenimento del fabbisogno, la gestione delle altre operazioni finanziarie che alimentano il debito, la terza tranche di privatizzazione dell'Enel, pari a 7.500 milioni di euro (l'operazione di privatizzazione di maggiore dimensione al mondo negli ultimi quattro anni), hanno reso possibile la riduzione del rapporto debito/Pil di almeno 0,4 punti percentuali, contro una riduzione di 0,2 punti indicata nel Programma di Stabilità approvato l'anno passato. |
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AVANZO DEL SETTORE STATALE E' DICEMBRE 2004 |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel mese di dicembre 2004 si è registrato un avanzo del settore statale di circa 19.000 milioni di euro rispetto all'avanzo di 16.343 milioni di dicembre 2003.Il fabbisogno annuo del settore statale, comprensivo dei depositi postali dei privati affluiti in tesoreria, si è attestato a circa 41.500 milioni contro i 42.681 milioni di euro del 2003, con un miglioramento di circa 1.200 milioni. |
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A BREVE NUOVA EMISSIONE IN FRANCHI SVIZZERI |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che la Repubblica Italiana (con rating Aa2/aa- da parte delle agenzie Moodys e S&p) ha conferito a Credit Suisse First Boston il mandato per guidare il prossimo collocamento di un titolo di Stato benchmark in franchi svizzeri a lunga scadenza. L'emissione sarà effettuata nel corso dei prossimi giorni in relazione alle condizioni del mercato. |
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FONDO PER L'AMMORTAMENTO DEI TITOLI DI STATO: RIMBORSO A SCADENZA |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che con regolamento odierno, utilizzando le disponibilità del Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato, è stato effettuato un rimborso a scadenza per un valore nominale di 240 milioni di euro dei Ctz 2 gennaio 2003/31 dicembre 2004 - codice titolo It0003408470. |
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RIMBORSI ANTICIPATI DI TITOLI DI STATO |
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Roma, 10 gennaio 2004 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica di aver realizzato rimborsi anticipati a prezzi di mercato di titoli di Stato, impiegando le somme resesi disponibili per il rimborso di prestiti grazie all'abbondante liquidità di fine anno. Le suddette operazioni hanno portato alla riduzione dello stock nominale di debito per complessivi 1.390 milioni di euro. Il relativo regolamento è stato effettuato nei giorni 28 e 30 dicembre 2004 con la seguente ripartizione per tipo di titolo: Titolo Importo nominale (€) It0003532097 (Btp 15.09.08) 200.000.000 It0001413936 (Btp 01.07.05) 140.000.000 It0003097109 (Cct 01.04.08) 60.000.000I t0003088959 (Btp 15.03.06) 330.000.000 It0001488102 (Btp 15.12.05) 330.000.000 It0003288864 (Btp 15.05.05)330.000.000 __________________________________________________ Totale 1.390.000.000 |
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IMMOBILI: COSTITUITO IL FONDO IMMOBILI PUBBLICI |
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Roma, 29 dicembre 2004 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è stato costituito il 29 dicembre il Fip, Fondo Immobili Pubblici. Al Fondo sono stati conferiti e trasferiti 396 immobili, ad uso ufficio, di proprietà dello Stato (70%) e di enti previdenziali (30%). Gli stessi enti previdenziali percepiranno la quota del prezzo relativa agli immobili da loro ceduti.Gli immobili trasferiti hanno un valore complessivo pari a 3,3 miliardi di euro, al netto dello sconto di apporto del 10%. La valutazione degli immobili oggetto di trasferimento è stata effettuata da un'azienda specializzata e confermata dagli advisor dell'operazione e dall'Agenzia del Territorio.gli immobili sono stati concessi in locazione dal Fondo all'Agenzia del Demanio. Il contratto di locazione ha una durata di 9 anni, rinnovabile per altri 9.Il Fondo ha una durata di 15 anni nel corso dei quali procederà , a partire dal terzo, alla vendita degli immobili. Scopo dell'operazione è instaurare un processo di valorizzazione degli immobili e razionalizzazione degli spazi occupati (in media oggi più elevati di 1/3 rispetto al settore privato) e di contenimento dei costi operativi (in media la spesa di manutenzione del settore pubblico è stimata essere compresa tra il 3,5% ed il 5% annuo del valore degli immobili, a fronte dello 0,5% - 2% del settore privato). Il ricavato dell'operazione contribuirà alla riduzione dell'indebitamento per l'anno 2004 e comporterà una riduzione permanente di spesa per lo Stato stimabile in oltre l'1% annuo. Il beneficio deriva dalla differenza fra il minor costo per interessi sul valore degli immobili, i minori costi di manutenzione straordinaria sostenuti dallo Stato, e l'onere degli affitti. |
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AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, facendo seguito al comunicato stampa del 23 dicembre, comunica l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell'asta del prossimo 30 dicembre 2004:- Certificati di Credito del Tesoro settennali 1.11.2004/2011 terza tranche:2.500 milioni di euro Buoni del Tesoro Poliennali triennali 1.6.2004/2007 undicesima tranche: 2.500 milioni di euro "decennali" 1.8.2004/1.2.2015 settima tranche: 3.000 milioni di euro. Il collocamento supplementare riservato agli operatori specialisti in titoli di Stato si chiudeRà alle ore 17,00 del medesimo giorno, 30 dicembre 2004. |
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PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE I TRIMESTRE 2005 |
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Roma, 10 gennaio 2005 -Titoli nominaliPer il primo trimestre del 2005, il Ministero dell'conomia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, comunica l'missione dei seguenti nuovi titoli: Btp 15 Gennaio 2005 â 2010 Ammontare Minimo dell'ntera emissione: 10 miliardi di Euro;btp 1° Febbraio 2005 2008 Ammontare Minimo dell'intera emissione: 9 miliardi di Euro.l'ammontare minimo si riferisce all'intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza.Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche emessa.Nel corso del primo trimestre del 2005, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari, si riserva la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli summenzionati ed ulteriori tranche di titoli già in essere. In particolare, saranno offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli:Btp 1° Giugno 2004 2007 cedola 3,00 %;Btp 1° Agosto 2004 01 Febbraio2015 cedola 4,25 %;Btp 1° Febbraio 2004 2020 cedola 4,50 %;Cct 1° Novembre 2004 2011;Ctz 30 Luglio 2004 31 Luglio 2006.Titoli reali Nel 2005 continuerà l'impegno a dare liquidità al comparto dei titoli indicizzati all'inflazione dell'area dell'euro. Il Tesoro offrirà in asta i titoli legati all'inflazione - di norma mensilmente - sulla base delle condizioni del mercato. Le aste si terranno nella seconda metà del mese, il giorno lavorativo precedente lâ€asta di medio lungo termine. Il Mef darà comunicazione dei titoli in emissione, e dei rispettivi quantitativi massimi che saranno offerti, con il primo comunicato dell'asta di fine mese dei titoli a medio-lungo termine (quattro giorni lavorativi prima dell'asta).Inoltre, sulla base dell'evoluzione della domanda dei titoli reali, il Ministero dell'Economia e delle Finanze si riserva di offrire nuovi benchmark sulla curva europea dei tassi reali. In tal caso sarà utilizzato il meccanismo di collocamento sindacato e l'offerta sul comparto tramite asta potrebbe non aver luogo. In particolare nel corso del primo trimestre potranno essere emesse ulteriori tranche dei seguenti titoli:Btp 15 Settembre 2003 2014 cedola reale 2,15%;Btp 15 Settembre 2004 2035 cedola reale 2,35%. |
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TERREMOTO BRESCIA: PROROGA ADEMPIMENTI FISCALI AL 30 NOVEMBRE 2005 |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha firmato il decreto che proroga al 30 novembre 2005 la sospensione degli adempimenti tributari per i soggetti residenti nei comuni della provincia di Brescia che sono stati colpiti dal terremoto del 24 novembre. Il provvedimento precisa che i sostituti di imposta continuano a non operare le ritenute alla fonte, a richiesta dei contribuenti interessati, e a versare quelle già operate, e che rilasciano, inoltre, le prescritte certificazioni uniche dei redditi di lavoro dipendente e assimilati.Infine, il decreto stabilisce che i versamenti non eseguiti per effetto della sospensione possono essere versati in unica soluzione entro il 16 dicembre 2005, oppure in cinque rate trimestrali senza sanzioni e interessi, mentre gli altri adempimenti diversi devono essere effettuati entro il mese di dicembre 2005. |
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BANCA LOMBARDA:AVVIATA LA PRIMA JOINT VENTURE ITALO - CINESE NELL'ASSET MANAGEMENT |
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Brescia, 10 gennaio 2005 - E' stato siglato il 23 dicembre 2004 a Pechino l'accordo preliminare tra Banca Lombarda e Guodu Securities Co., finalizzato alla costituzione della prima società italo-cinese destinata ad operare nel mercato cinese dell'asset management.Guodu Securities Co., nata nel 2001 dall'integrazione della divisione di investimenti della China Coal Trust & Investment Corp. Con la Beijing International trust & Investment Corp., opera principalmente nei settori dell'asset management, dell'intermediazione, dei servizi di advisory per investimenti in titoli, sottoscrizioni e Ipo recomendation. Nel 2003 ha registrato utili per 25 milioni di renmimbi (pari a circa 2,5 milioni di euro) e un totale degli attivi pari a 2,77 miliardi di renmimbi (pari a circa 270 milioni di euro), dimostrando ottime performance sul mercato cinese degli operatori di medie dimensioni.L'accordo prevede che, una volta ottenute le prescritte autorizzazioni da parte delle competenti autorità cinesi ed italiane, venga costituita una società la cui denominazione sarà Guodu Lombarda Fund Management Company, di cui Banca Lombarda deterrà il 49% del capitale sociale e Guodu Securities Co. Il 47%. Il rimanente 4% sarà sottoscritto da un terzo azionista, la Pingdingshan Mining (Group) Co., Ltd., primario gruppo cinese attivo nel settore energetico. E' stato inoltre concordato un periodo minimo di intrasferibilita' delle partecipazioni nella nuova società , della durata di 5 anni.Una volta a regime, la Guodu Lombarda Fund Management Company opererà sul mercato cinese dell'asset management attraverso la commercializzazione di fondi di investimento, avvalendosi principalmente dei canali distributivi bancari e delle securities houses locali.L'accordo per costituire una joint venture si inquadra nella strategia del Gruppo Banca Lombarda finalizzata all'ingresso nel mercato cinese che mostra elevate potenzialità di sviluppo nel settore dell asset management, per il quale le autorità cinesi valutano positivamente lâ€apporto di investitori esteri per la creazione di fondi pensione e in genere per la gestione del risparmio privato.L'accordo con Guodu Securities Co. Segue il recente rilascio a Banca Lombarda dell'autorizzazione, da parte della China Banking Regulatory Commission (Cbrc), per l'apertura a Shangai di un ufficio di rappresentanza, destinato ad offrire alle imprese italiane che operano nel paese asiatico e alla clientela del Gruppo la possibilita' di disporre di una struttura di riferimento e di un osservatorio privilegiato. |
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RISPARMIO GESTITO: PATRIMONIO IN CONTINUA ASCESA, SFIORATI I 910 MILIARDI DI EURO. DA INIZIO ANNO REGISTRATA UNA CRESCITA DI OLTRE SEI PUNTI PERCENTUALI. |
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Milano, 10 gennaio 2005 - E' in continua ascesa l'industria del Risparmio Gestito, il cui patrimonio lordo è arrivato a toccare, a fine novembre, quota 909,5 miliardi di euro (770,9 miliardi di euro il netto). Si tratta di un dato assolutamente positivo, soprattutto se confrontato con i dati di inizio anno quando il patrimonio lordo era di 854,7 miliardi di euro. Complessivamente, nell'arco di undici mesi, il patrimonio dell'Industria del Risparmio Gestito è cresciuto del 6,4%. In testa alla classifica per tipologia di prodotto si trovano, anche a novembre, gli Oicr: il loro patrimonio lordo si è attestato a quota 518,3 miliardi di euro (511,7 miliardi di euro il netto). In seconda posizione le Gestioni di Prodotti Assicurativi con un patrimonio lordo di 161,7 miliardi di euro (123,1 miliardi di euro il netto). Seguono le Gpf Retail con 96,3 miliardi di euro di lordo (17,6 miliardi di euro il netto). In quarta posizione la categoria residuale delle Altre Gestioni con 63,4 miliardi di euro di lordo (60,8 miliardi di euro il netto). A seguire le Gpm Retail con un patrimonio lordo di 57,7 miliardi di euro (46,7 miliardi di euro il netto). Chiudono la classifica le Gestioni di Patrimoni Previdenziali con 12 miliardi di euro di patrimonio lordo e 10,7 miliardi di euro di patrimonio netto. Nel mese di novembre gli obbligazionari, si sono confermati i prodotti con il maggior peso grazie ad un patrimonio lordo di 321,2 miliardi di euro, 291,3 miliardi di euro il netto. Alle loro spalle i prodotti bilanciati con 194,4 miliardi di euro di patrimonio lordo (149,2 miliardi di euro il netto), seguiti dai prodotti azionari con 131,9 miliardi di euro di lordo e 117,9 miliardi di euro il netto. Al quarto posto i prodotti della categoria residuale non classificati (120,7 miliardi di euro il lordo, 79,8 miliardi di euro il netto). Ultimi, in termini patrimoniali, i prodotti monetari con un patrimonio lordo di 103,2 miliardi di euro, netto di 101,4 miliardi di euro; e i prodotti flessibili (38 miliardi di euro di patrimonio lordo e 31,3 miliardi di euro di netto). |
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GRUPPO TELECOM ITALIA: DEFINITO IL NUOVO CALENDARIO DELLE ATTIVITA' SOCIETARIE DI TELECOM ITALIA, TIM E TI MEDIA |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Telecom Italia, Tim e Telecom Italia Media comunicano, a rettifica di quanto già annunciato nei mesi scorsi, che il calendario delle attività societarie per l'anno 2005, a seguito del previsto programma di riassetto del Gruppo, subirà alcune variazioni.Calendario Telecom Italia per l'anno 2005 - 3-21 gennaio: svolgimento dell'offerta pubblica di acquisto di Telecom Italia su azioni ordinarie e di risparmio Tim.dopo il 21 gennaio (a valle della chiusura del periodo d'offerta): riunione del Consiglio di Amministrazione per le necessarie determinazioni in ordine all'avvio del processo di fusione. Qualora il Consiglio di Amministrazione ritenga che il livello di adesione all'offerta consenta la prosecuzione del programma di riassetto, procederà alla convocazione dell'Assemblea dei soci per l'approvazione del progetto di fusione. Dal giorno successivo alla tenuta della riunione consiliare opererà pertanto la sospensione del diritto di conversione delle obbligazioni di cui al Prestito Telecom Italia 1,5% 2001-2010 convertibile con premio al rimborso. 24 febbraio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della documentazione di bilancio al 31 dicembre 2004, con conseguente integrazione dell'agenda dei lavori dell'Assemblea dei soci, già convocata per l'approvazione del progetto di fusione. L'integrazione dell'ordine del giorno assembleare, con la proposta di approvazione del bilancio d'esercizio, determinerà il venir meno della disciplina generale sulla sospensione di cui sopra e l'applicazione invece della disciplina speciale in materia di sospensione del diritto di conversione delle obbligazioni di cui al Prestito Telecom Italia 1,5% 2001-2010 convertibile con premio al rimborso, riguardante la fattispecie della convocazione dell'Assemblea per deliberare la distribuzione di dividendi. Conseguentemente, a partire dal 25 febbraio 2005 il predetto diritto di conversione tornerà a essere esercitabile sino al 10 marzo 2005 incluso; le domande di conversione non potranno nuovamente essere presentate dall'11 marzo fino al 18 aprile 2005 (giorno dello stacco del dividendo) inclusi .5, 6 e 7 aprile: Assemblea chiamata ad approvare: il bilancio 2004;la fusione per incorporazione di Tim.18 aprile: stacco del dividendo.9 maggio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame dell'Annual Report 2004 (bilancio redatto ai sensi della disciplina statunitense) e della prima relazione trimestrale.Fine giugno: efficacia della fusione per incorporazione di Tim.26 luglio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame dei dati preliminari semestrali.8 settembre: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della relazione semestrale. 8 novembre: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della terza relazione trimestrale. Le conference call per la presentazione dei dati contabili alla Comunitã Finanziaria saranno tenute, di norma, il giorno successivo a quello di approvazione consiliare. Si evidenzia che Telecom Italia metterà in pagamento il dividendo per l'esercizio 2004 nel mese di aprile 2005 anzichè nel mese di maggio 2005, come già a suo tempo comunicato al mercato.Calendario Tim per l'anno 2005 - 3-21 gennaio: svolgimento dell'offerta pubblica di acquisto di Telecom Italia su azioni ordinarie e di risparmio Tim.dopo il 21 gennaio (a valle della chiusura del periodo di adesione all'offerta di Telecom Italia sulle azioni Tim): riunione del Consiglio d'Amministrazione per le necessarie determinazioni in ordine all'avvio del processo di fusione in Telecom Italia (ivi inclusa la convocazione dell'Assemblea dei soci per l'approvazione del progetto di fusione).24 febbraio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della documentazione di bilancio al 31 dicembre 2004, con conseguente integrazione dell'agenda dei lavori dell'Assemblea dei soci, già convocata per l'approvazione del progetto di fusione.5 aprile Assemblea chiamata ad approvare; il bilancio 2004;il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale;la fusione per incorporazione in Telecom Italia.18 aprile: stacco del dividendo.5 maggio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della prima relazione trimestrale. Fine giugno: efficacia della fusione per incorporazione in Telecom Italia.le conference call per la presentazione dei dati contabili alla Comunitã Finanziaria saranno tenute, di norma, nello stesso giorno di approvazione consiliare. Si evidenzia che Tim metterà in pagamento il dividendo per l'esercizio 2004 nel mese di aprile 2005 anzichè nel mese di maggio 2005, come già a suo tempo comunicato al mercato.Calendario Ti Media per l'anno 2005 - 23 febbraio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della documentazione di bilancio al 31 dicembre 2004.4 aprile Assemblea chiamata ad approvare: il bilancio 2004;il rinnovo del Consiglio di Amministrazione;il conferimento dell'incarico di revisione.6 maggio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della prima relazione trimestrale. 22 luglio: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame dei dati preliminari semestrali. 6 settembre: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della relazione semestrale. 4 novembre: riunione del Consiglio d'Amministrazione per l'esame della terza relazione trimestrale.Le conference call per la presentazione dei dati contabili alla Comunitã Finanziaria saranno tenute, di norma, nello stesso giorno di approvazione consiliare. |
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TELECOM ITALIA: ESTESA AL MERCATO AMERICANO L'OFFERTA PUBBLICA D'ACQUISTO SULLE AZIONI ORDINARIE E RISPARMIO DI TIM |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Telecom Italia S.p.a comunica che l'offerta pubblica d'acquisto parziale sulle azioni ordinarie Tim e l'offerta pubblica d'acquisto totalitaria sulle azioni di risparmio Tim verrà promossa anche negli Stati Uniti d'America. L'offerta pubblica d'acquisto, così come annunciato il 7 e il 13 dicembre 2004, riguarda n. 2.456.534.241 azioni ordinarie Tim e l'intero ammontare delle azioni Tim risparmio (pari a n. 132.069.163). Per entrambe le categorie di azioni il prezzo d'offerta sarà , anche per gli investitori statunitensi, pari a 5,60 Euro per azione.L'offerta pubblica d'acquisto continuerà a non essere estesa al Canada, al Giappone, all'Australia e ai Paesi in cui la sua promozione richieda l'approvazione delle competenti autorità locali o sia in violazione di norme o regolamenti locali. |
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CIR RAGGIUNGE L'ACCORDO CON IL GRUPPO HUTCHISON CEDE LA SUA INTERA QUOTA IN HUTCHISON 3G ITALIA PER COMPLESSIVI 469,6 MILIONI DI EURO |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Cir Spa comunica che, a seguito dell'esito dell'arbitrato che ha opposto la propria controllata Cirtel International Sa a Hutchison 3G Italia Spa e a Hutchison International Ltd, relativamente ai finanziamenti concessi da Cirtel a Hutchison 3G Italia nel Novembre 2000 per un importo di 373,3 milioni di Euro, Cirtel, Hutchison 3G Italia e Hutchison International hanno raggiunto un accordo che risolve in modo definitivo tutti i loro rapporti. L'accordo prevede la corresponsione di 469,6 milioni di Euro da parte del gruppo Hutchison a favore di Cirtel a fronte dei propri crediti, interessi maturati compresi, e della cessione al gruppo Hutchison della propria intera partecipazione dell'1,6 % nel capitale di Hutchison 3G Italia (in carico a Cirtel per 53,4 milioni di Euro). Il pagamento a Cirtel avviene oggi, contestualmente alla cessione delle azioni e dei crediti, fatta eccezione per 5,3 milioni di Euro, che saranno regolati successivamente. L'amministratore Delegato di Cir, Rodolfo De Benedetti, ha dichiarato: "Sono molto soddisfatto del raggiungimento di questo accordo, che dota il Gruppo Cir di rilevanti risorse finanziarie che verranno impiegate nello sviluppo delle nostre aziende operative, in particolar modo a sostegno dell'ambizioso piano di investimenti di Energia, e nella ricerca di altre opportunità finalizzate alla creazione di valore per i nostri azionisti". |
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LUXOTTICA: PAGAMENTO DEI DIVIDENDI |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Luxottica Group S.p.a. Leader mondiale nel settore degli occhiali, rende noto che il pagamento dei dividendi relativi alle azioni ordinarie a valere sui risultati dell'esercizio 2004 e' previsto per il mese di giugno 2005. La società rende noto inoltre, che per l'esercizio successivo a quello in corso non prevede di adottare una politica di distribuzione di acconti sui dividendi. |
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FINECOGROUP: CEDUTO A SARA ASSICURAZIONI IL RESIDUO 49% DI BANCA DELLA RETE |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Finecogroup Spa (Gruppo Capitalia) comunica di aver raggiunto un'intesa con Sara Assicurazioni Spa per l'acquisto da parte di quest'ultima del residuo 49% del capitale di Banca della Rete. In viru di tale operazione Sara Assicurazioni acquisisce il pieno controllo di Banca della Rete; la quota del 51%, infatti, era già stata acquisita da Sara Assicurazioni come comunicato al mercato il 22 dicembre 2003.La transazione è avvenuta in data odierna ad un prezzo pari a Euro 15,29 milioni con una plusvalenza a livello consolidato per Finecogroup di circa Euro 3 milioni. L'operazione si inserisce nel processo di semplificazione organizzativa e societaria intrapreso da Finecogroup. |
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CATTOLICA ASSICURAZIONI AL 100% IN EUROSAV RAGGIUNTO L'ACCORDO CON BANCA POPOLARE DI BARI PER L'ACQUISIZIONE DELL'ULTERIORE 50% DELLA COMPAGNIA OPERANTE NEI RAMI VITA |
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Verona, 10 gennaio 2005 - E'stato perfezionato l'accordo per l'acquisizione del 50% del capitale sociale di Eurosav (Eurosun Assicurazioni Vita) da Banca Popolare di Bari a Cattolica Assicurazioni, per un corrispettivo di circa 40 milioni di euro. L'operazione concordata consolida gli ottimi rapporti di lungo periodo tra Cattolica e la Banca che continuerà la distribuzione dei prodotti della compagnia acquisita tramite l'estensione dell'accordo distributivo fino al 2008. Eurosav opera attraverso una rete commerciale diversificata composta da circa 160 agenti plurimandatari, dai 150 sportelli della Banca Popolare di Bari e da alcune banche locali. La raccolta premi al 30 settembre 2004 ha raggiunto i 185 milioni di euro. Il Presidente di Cattolica, Giuseppe Camadini, ha commentato l'operazione sottolineando che Cattolica ribadisce la centralità del modello bancassicurativo nella propria strategia di sviluppo che trova concretezza nella realizzazione di compagnie dedicate e specializzate nella distribuzione di prodotti e servizi assicurativi attraverso network distributivi caratterizzati da un forte radicamento territoriale. Con quest' operazione Cattolica si conferma partner esclusivo dell'intero Gruppo Bancario Popolare di Bari e, ad ulteriore sviluppo del modello multicanale, intende valorizzare la rete agenziale di Eurosav con l'obiettivo di costituire il polo di riferimento del Gruppo per la distribuzione in plurimandato preferenziale affiancando il business danni alla produzione vita tramite una fabbrica dedicata. Il contratto di cessione è sospensivamente condizionato all'ottenimento dell'approvazione da parte dell'Isvap e soggetto alla condizione risolutiva della prescritta autorizzazione dell'Antitrust. |
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MARZOTTO: PREMATURO CONVERTIRE LE AZIONI DI RISPARMIO IN AZIONI |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Marzotto S.p.a. Precisa che, essendo ancora allo studio il progetto di riorganizzazione societaria di cui al comunicato stampa diffuso in data 20 dicembre 2004, ogni ipotesi di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie è allo stato prematura. |
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LUXOTTICA GROUP E OAKLEY, INC. HANNO ANNUNCIATO UN NUOVO ACCORDO COMMERCIALE |
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Milano, Foothill Ranch, 23 dicembre 2004 - Luxottica Groups.p.a. E Oakley, Inc. Hanno annunciato lo scorso 23 dicembre 2004 di aver firmato un nuovo accordo commerciale effetto immediato e valido fino al 31dicembre 2005. Tale accordo commerciale riflette una nuova fase nel rapporto tra Oakley, uno dei principali marchi del settore ottico, e Luxottica Group, leader mondiale nel settore degli occhiali. Infatti, lo stesso non solo definisce le condizioni del rapporto commerciale tra le due società per il 2005 ma rappresenta un primo passo in previsione di un accordo di più lungo periodo tra le stesse.I termini del nuovo accordo prevedono condizioni di prezzo migliori rispetto al precedente contratto da applicarsi a livello mondiale alla vendita di occhiali e di accessori tra le due società Non vengono rese note le altre condizioni contrattuali. |
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P4Q E UNIVERSITA' BOCCONI PRESENTANO "QUALITA' E VALORE. VERSIONE 2.0" AGGIORNAMENTI DELLA RICERCA CHE HA PORTATO ALLA SCOPERTA DELL'ALGORITMO CHE CONSENTE DI ESPRIMERE IN NUMERI LA QUALITA' IN AZIENDA |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Si rinnova e si consolida l'iniziativa di P4q, la società che nel 2003 ha scoperto, in collaborazione con l'Universitã Bocconi di Milano, un algoritmo che permette di misurare la qualità in azienda. Oggi P4q annuncia la seconda versione della ricerca che ha portato alla definizione di questo strumento. La prima versione aveva esaminato i bilanci di più di 106mila aziende - contro un campione di oltre 9000 certificate - su 2 esercizi consecutivi (2000 e 2001), misurando il vantaggio competitivo che le società certificate ottengono rispetto alle loro concorrenti dirette in termini di ritorno sull'investimento (Roi).la seconda versione estende l'osservazione del fenomeno su 3 esercizi consecutivi e su oltre 300mila bilanci raffrontati a 30mila bilanci di aziende certificate, aggiungendo, qualora ve ne fosse bisogno, valore scientifico sia alla ricerca sia all'algoritmo.Tali risultati verranno presentati nel corso di un convegno dal titolo "Qualità valore. Versione 2.0" giovedì 20 gennaio 2005. L'evento si svolgerà a Milano, all'Unione Ctsp C.so Venezia 47/49, sala Orlando, ore 14,15-18,15.L'impegno nella ricerca di P4q sottolinea il crescente ruolo che gli asset intangibili assumono nel calcolo del valore di un'impresa e di un business.In un momento che vede erroneamente rafforzarsi, anche a seguito di spinte normative, la tendenza a considerare valore esclusivamente gli aspetti più concreti di un business, come i metri quadri di uffici e capannoni, considerare solo l'ombra che i beni di un'azienda proiettano sul terreno rischia di essere una prospettiva incompleta. Si vive una crisi economica strutturale che richiede profonde modifiche nell'approccio ai mercati, nella definizione dei processi, nell'assegnare valore alle capacità professionali, alle idee innovative, alla qualità . E' quindi l'innovazione il vero valore differenziale, che richiede capacità, investimenti, risorse da dedicare alla ricerca e allo sviluppo.P4q, sigla che significa 'Premium for quality' con azzeccata lungimiranza ha sviluppato, in collaborazione con l'Università Bocconi di Milano, una formula capace di quantificare il valore della qualità. La qualità di prodotti e servizi, le certificazioni, l'affidabilità e il carattere innovativo dei processi lungo tutta la catena del valore, diventano così asset da mettere a bilancio. Diventano valore che l'impresa può mostrare, utilizzare, per esempio, per ottenere migliori condizioni di accesso al credito (aspetto che assume importanza vitale alla luce dell'imminente entrata in vigore del protocollo Basilea 2).Al convegno partecipano tutti i più importanti attori del dibattito sulla qualità: Alberto Bertoni, direttore Crea (Centro di ricerche Economico-aziendali e sull'imprenditorialita ) dell'Universitã Bocconi; Augusto Salzani, presidente di P4q; Alessandro Nova, professore associato, Istituto di Economia e Gestione delle Imprese dell'Universitã Bocconi. Seguiràuna tavola rotonda animata da Massimo Esposti, Il Sole 24 Ore; Marco Giaccone, Bpu Banca; Giuseppe Barranco di Valdivieso, presidente del gruppo professionale Barranco e della società di revisione internazionale Moore Stephens Concorde; Nicola Mastrorillo, delegato per le associazioni Aioici, Alpi e Cisq; Marcello Dimitri, consigliere Fita Confindustria e Massimo Francese, amministratore delegato di Icm, la prima società ad aver adottato il metodo P4q.nell'illustrare le novità della seconda edizione della ricerca Augusto Salzani afferma:"Si parla molto di Qualità ma non si lavora mai abbastanza per realizzarla effettivamente. Forse perchà se ne è perso il vero significato. Qualcuno l'ha stravolto, altri ne hanno abusato, pochi hanno capito che è l'unico elemento sul quale si può agire per aumentare la propria competitività . Se infatti analizziamo la formula della competitività, definita come il risultato della qualità divisa per il prezzo, ci rendiamo conto che per accrescerla dobbiamo o diminuire il prezzo - ma chi puà ancora credere di riuscire anche solo ad allinearsi ai produttori asiatici? - o, più realisticamente, dobbiamo aumentare la qualità .Il nostro lavoro di ricerca ha voluto recuperare il vero significato del fare qualità trovando il modo di ricavarne vantaggi concreti, monetari, per motivare aziende e operatori a credere e lavorare per il suo sviluppo.Ecco perchè abbiamo realizzato una ricerca unica in Europa, per estensione e valenza scientifica, che non solo dimostra concretamente che la qualità è valore ma che offre anche uno strumento per quantificarlo e d' risposte utili per capire se la qualità che stiamo realizzando è efficiente." www.P4q.it |
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CELL THERAPEUTICS, INC. COMPLETA L'AUMENTO DI CAPITALE
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Seattle e Bresso, 10 gennaio 2005 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato, il 22 dicembre, che ha completato l'aumento di capitale, comunicato al mercato e riservato ad investitori istituzionali, per un numero complessivo di circa 2.586.000 azioni ordinarie sottoscritte ad un prezzo di $7,10 per azione. |
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IL GRUPPO BOSCH RILEVA OIL CONTROL GROUP L'AZIENDA VIENE INTEGRATA NELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI BOSCH REXROTH AG |
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Stoccarda, 10 gennaio 2005 - Il Gruppo Bosch rileva la maggioranza delle quote di Oil Control Group S.p.a., con sede legale a Milano (Italia). L'acquisizione avviene con riserva di autorizzazione delle Autoritã Antitrust. L'azienda sarà integrata nella struttura organizzativa di Bosch Rexroth Ag, appartenente al 100% al Gruppo Bosch.oil Control Group è uno dei produttori leader di Idraulica compatta ed offre, con le sue valvole oleodinamiche, blocchi di comando e minicentraline, una gamma di prodotti altamente tecnologici, con i marchi Oil Control, Edi System, Oil Sistem, Tarp e Lc Oleodinamica. Nel 2003, Oil Control Group, che conta oltre 900 dipendenti nei diversi stabilimenti di produzione nell'area di Modena e Reggio Emilia, e società distributrici in Europa e negli Stati Uniti, ha realizzato un fatturato di 113 milioni di Euro. Negli ultimi anni, l'Azienda ha confermato la sua dinamicità , registrando costantemente tassi di crescita superiori alla media. L'obbiettivo aziendale dichiarato è crescere, tra l'altro, in misura più che proporzionale nel Settore della Tecnologia industriale. Lâ€acquisizione della maggioranza di Oil Control Group risulta, quindi, un importante passo in questa direzione. " così afferma Siegfried Dais, Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Robert Bosch Gmbh. "con l'acquisizione di Oil Control Group, rafforziamo la nostra posizione nell'Idraulica compatta, un mercato in forte crescita", afferma Manfred Grundke, Presidente di Bosch Rexroth Ag. €œai nostri clienti offriremo in futuro un'ampia gamma di soluzioni idrauliche compatte per applicazioni mobili e industriali.E' secondo le previsioni, il mercato dell'Idraulica compatta sarà caratterizzato nei prossimi anni da tassi di crescita elevati e superiori alla media.Con questa acquisizione, che avviene proprio nell'anno in cui Bosch celebra 100 anni di presenza in Italia, il Gruppo consolida ulteriormente la propria posizione nel Paese, superando la soglia dei 4.500 dipendenti. |
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DA UNA RICERCA DELLA CAMERA DI COMMERCIO ATTRAVERSO IL LAB MIM AI PESCI E AI LEONI IL CAMPIONATO DELLE IMPRESE 2004 A MILANO UNO ZODIACO DI IMPRESE. NASCONO SOPRATTUTTO IN UN SEGNO D'ACQUA O D'ARIA. |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Sono le imprese nate sotto il segno dei Pesci e dei Leoni le più fortunate del 2004: rispetto al 2003, crescono rispettivamente del 9% e dell'8,4%. L'anno appena trascorso è positivo anche per il Sagittario (+7%), il Capricorno (+4%), il Cancro (+4%) e la Bilancia (+1,8%). Un 2004 da dimenticare invece per l'Acquario (-1,8%), per la Vergine (-2,4%) e, soprattutto, per l'Ariete (-3,7%). Sostanzialmente stabili gli altri segni. Nel complesso, a far la voce grossa a Milano e provincia, sono soprattutto i segni d'acqua (90 mila imprese; 27% del tot. Milanese) che sorpassano quest'anno i segni di aria (oltre 87 mila imprese; pari al 26% del tot.); seguono i segni di terra (23%) e di fuoco (23%). Tra i singoli segni, a spuntarla sono i Pesci (36 mila imprese; 10,9% del tot.) appaiati all'Acquario. I Gemelli sono specializzati nei trasporti. L'acquario ha il bernoccolo dell'industria. L'ariete e i Pesci hanno la passione della costruzione. La Bilancia è il segno più istruito. Il Capricorno e il Sagittario si danno all'agricoltura. Se però volete mangiare e riposare bene, la vostra scelta non può che ricadere su un Leone o su uno Scorpione. Se invece volete fare buoni affari in borsa, optate per un Toro. E se infine avete dei problemi di salute, rivolgetevi pure ad una Vergine o a un Cancro. E' quanto emerge da un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab.mim su tutte le imprese attive in provincia di Milano in base al loro mese di iscrizione (fonte: Registro Imprese).le Imprese Milanesi Segno Per Segnoi Segni D'aria oltre 87.000 imprese, il 26% del totale milanese. Gemelli quasi 27.000 imprese (+0,8%), l'8,1% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno dei Gemelli (costituite tra il 22 Maggio e il 21 Giugno) amano viaggiare, sono ospitali e interessate alle novità . Sono ben rappresentate soprattutto nel settore dei trasporti (8,5% del totale di settore), in quello alberghiero e ristoratore (8,4%), nelle attività immobiliari, dell'informatica e della ricerca (8,3%) e nell'istruzione (8,3%).Bilancia è oltre 24.000 imprese (+1,8%), il 7,4% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno della Bilancia (costituite tra il 23 Settembre e il 22 Ottobre) sono sempre pronte a migliorare se stesse, a conoscere, senza perdere il senso della diplomazia e del buon gusto. Sono ben rappresentate soprattutto nei settori dell'istruzione (8,1% del totale di settore), del commercio (7,8%), dei trasporti (con una quota del 7,8%) e alberghi e ristorazioni (7,6%). Acquario quasi 37.000 imprese (-1,8%), il 10,9% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno dell'Acquario (costituite tra il 21 Gennaio e il 19 Febbraio) hanno una natura versatile, libera, originale e indipendente. E sanno essere oltremodo comunicative e dirette. Sono ben rappresentate soprattutto nei settori delle costruzioni (12,2% del totale di settore), tra le aziende manifatturiere (11,7%), nell'intermediazione finanziaria (11,1%), nell'istruzione (10,8%), nelle attività immobiliari, dell'informatica e della ricerca (11,2%) e nel commercio (11%).I Segni Di Acqua 90.000 imprese, il 27% del totale milanese. Cancro oltre 27.000 imprese (+4%), l'8,6% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno del Cancro (costituite tra il 22 Giugno e il 22 Luglio) sono socievoli e ospitali, attente al prossimo e ben volute dagli altri. Sono ben rappresentate soprattutto nel settore alberghiero e ristorazione (con una quota del 9,6% sul totale del settore), nella sanità (9,2%), nelle attività immobiliari, dell'informatica e della ricerca (9,1%), nell'istruzione (8,7%).Scorpione oltre 26.000 imprese (-1,2%), il 7,9% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno dello Scorpione (costituite tra il 23 Ottobre e il 22 Novembre) sono dotate di un temperamento stravagante, individualista e combattivo, ma anche di un'intelligenza profonda e acuta. Sempre spinte da un costante bisogno di trasformazione e miglioramento, incapaci, come sono, di interpretare un ruolo di secondo piano. Sono ben rappresentate soprattutto nel settore alberghi e ristoranti (con una quota dell'8,7% sul totale del settore), nel commercio (8,2%), nei servizi pubblici (8,2%), nelle attività manifatturiere (8,1%). Pesci oltre 33.000 imprese (+9%), il 10,9% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno dei Pesci (costituite tra il 20 Febbraio e il 19 Marzo) sono predisposte alla innovazione, ma anche dedizione e al sacrificio. Riescono bene nelle attività creative, grazie a un potenziale molto elevato e a un intuito assai sviluppato. Sono ben rappresentate soprattutto nel settore delle costruzioni (con una quota del 12,9% del totale di settore), nella sanità (11,7%), nel settore manifatturiero (11%) e fra le attività immobiliari, dell'informatica e della ricerca (11%). I Segni Di Terra oltre 77.000 imprese, il 23% del totale milanese. Toro oltre 28.000 imprese (+1,3%), l'8,7% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno del Toro (costituite tra il 21 Aprile e il 21 Maggio) sono concrete e realiste, tenaci e testarde. Hanno uno spiccato senso dell'economia, nonchà il dono di saper maneggiare il denaro. Sono ben rappresentate soprattutto tra le attività che si occupano di intermediazione monetaria e finanziaria (per entrambe con una quota del 9,2% sul totale del settore), di costruzione (9,1%), dei trasporti (9,1%), nelle attività immobiliari, informatica e ricerca (8,8%), nel commercio (8,7%).Vergine 17.000 imprese (-2,4%), il 5,2% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno della Vergine (costituite tra il 23 Agosto e il 22 Settembre) sono altruiste, coscienziose, razionali e precise. Sanno mantenere in ogni occasione un atteggiamento cauto e riflessivo, sempre pronte ad ascoltare gli altri e sempre in movimento. Sono ben rappresentate soprattutto nella sanità (con una quota del 5,8% sul totale del settore), nel campo dei trasporti (5,6%), nell'istruzione (5,6%) e nel commercio (5,5%). Capricorno quasi 30.000 imprese (+4%), il 9,4% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno del Capricorno (costituite tra il 22 Dicembre e il 20 Gennaio) sono abituate a lavorare duramente, hanno le idee molto chiare su ciò che desiderano e difficilmente è possibile distoglierle dall'ottenerlo. Amano rischiare, ma con giudizio. Sono ben rappresentate soprattutto nella agricoltura (18,2% sul totale del settore), nel settore manifatturiero (9,0%), nella finanza (9,4%) e nel commercio (9,3%).I Segni Di Fuoco è oltre 76.000 imprese, il 23% del totale milanese. Ariete quasi 34.000 imprese (-3,7%), il 9,8% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno dell'Ariete (costituite tra il 20 Marzo e il 20 Aprile) sono creative, coraggiose, impulsive, generose e sanno essere pazienti. Sono ben rappresentate soprattutto nel settore delle costruzioni (10,9% del totale di settore), tra i servizi sanitari privati (10,4%), nella istruzione (10,1%), nell'intermediazione finanziaria (9,9%).Leone oltre 17.000 imprese (+8,4%), il 5,6% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno del Leone (costituite tra il 23 Luglio e il 22 Agosto) sono fortemente competitive, esuberanti, attive e volenterose. Sanno affrontare le situazioni più difficili con perseveranza e determinazione, senza dimenticare il rapporto con gli altri. Sono ben rappresentate soprattutto nel comparto alberghiero e ristorazione (6,5%), nella sanità (6,5%), nell'istruzione (5,9%) e nel commercio (5,9%). Sagittario oltre 23.000 imprese (+7%), il 7,6% del totale milanese.Le imprese nate sotto il segno del Sagittario (costituite tra il 23 Novembre e il 21 Dicembre) sono ottimiste e allegre. Prediligono una vita all'aria aperta, ma non disdegnano la compagnia e la bisboccia. Sono ben rappresentate soprattutto tra le attività che si occupano di agricoltura (27,7% del totale del settore), nei servizi pubblici (8,1%), nella ristorazione e settore alberghiero (8%), nelle attività manifatturiere (7,6%).Milano Imprese e segni zodiacali. Tot .Imprese % / Tot Tot. Imprese % / Totpesci 36.151 10,9% Bilancio 24.548 7,4%Acquario 36.000 10,9% Leone 18.689 5,6%Ariete 32.500 9,8% Vergine 17.289 5,2%Capricorno 31.033 9,4% n.C. 30 0%Toro 28.863 8,7% Aria 77.984 24%Cancro 28.465 8,6% Acqua 74.368 22%Gemelli 26.794 8,1% Terra 89.411 27,0%Scorpione 26.047 7,9% Fuoco 89.834 27%Sagittario 25.218 7,6% Totale 331.627 100%Fonte: Elaborazione Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab.mim su dati Registro Imprese |
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CONFCOOPERATIVE UMBRIA, NEL 2004 SVILUPPO E PESO CRESCENTI. I PROGETTI PER IL 2005 |
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Perugia, 10 gennaio 2005 - Sulla scia della straordinaria annata che ha contraddistinto la cooperazione italiana, tale da portare a compimento i propri assetti organizzativi usufruendo per di più dei benefici e della stabilità introdotti della riforma del diritto societario, anche Confcooperative Umbria trae un bilancio positivo per la propria attività svolta nel 2004. Nella riunione del Consiglio regionale svoltasi a Todi nei giorni scorsi ed allargata nel pieno spirito di partecipazione e di condivisione ai presidenti delle oltre 250 cooperative aderenti, è stato sottolineato come l'impegno e la mole di lavoro espressi siano stati notevoli a partire dall'adeguamento degli statuti e dalla partecipazione in prima linea ai tavoli di concertazione sia sul piano nazionale che regionale. Un evento fondamentale che ha segnato la vita della cooperazione è stata la tormentata riforma fiscale contenuta nel pacchetto della Finanziaria 2005: le cooperative, che pagano le altre imposte come le altre società di capitali - dall'Irap all'Ici - già con le norme transitorie sono state sottoposte a una nuova imposizione sugli utili.Con le nuove norme aumenta ulteriormente il prelievo sugli utili delle cooperative, in modo differenziato per quelle a mutualità prevalente (tassazione sul 30% degli utili) e per quelle diverse a mutualità non prevalente (tassazione del 70 % degli utili). Rimane inalterato il regime per le cooperative sociali, di cui si prevede la non tassazione. E' un onere impegnativo, sostenibile con fatica, che le cooperative accettano a condizione che si prefiguri una fase di stabilità e che cessino gli attacchi irragionevoli del passato.L'unione regionale di Confcooperative, ma anche le federazioni che ne fanno parte, come Fedagri, Federlavoro e servizi e Fersolidarietã , negli ultimi mesi hanno messo a punto, per essere attivato entro i primi mesi dell'anno venturo, un progetto su scala regionale che investirà l'intera rete delle diocesi umbre e dell'associazionismo religioso e laico, volto a compiere diagnosi sui beni immobiliari, di servizi e opportunità in genere interne alle reti diocesane che possano evolvere in senso imprenditoriale. Su tali opportunità la confederazione supporterà percorsi di accompagnamento, formazione e tutoraggio ai gruppi che vorranno costituirsi in impresa cooperativa. Per questo un obiettivo del 2005 sarà quello di rinforzare il collegamento e i rapporti anche con le altre forze economiche umbre o almeno con quelle che possono condividere obiettivi e valutazioni di Confcooperative in merito allo sviluppo economico. Tra gli altri, inoltre, anche quello di convocare una Conferenza Regionale sulla Cooperazione con l'apporto di tutti i soggetti interessati, degli Istituti di ricerca, dell'Università e delle Istituzioni al fine di aggiornare la comprensione culturale, l'analisi economico-sociale e la valutazione politica ed istituzionale di una galassia, quella cooperativa, che può essere un bacino fecondo di energie positive utili ad una equa e solidale modernizzazione dell'Umbria. E poi quello di chiedere alle Camere di Commercio l'istituzione di un Osservatorio Regionale sulla cooperazione.A livello operativo è stato poi annunciato che si sta portando a termine il progetto per la strutturazione del nuovo portale di Confcooperative Umbria, che sarà collegato con la nuova piattaforma di Tecnologia e Leadership predisposta da Elabora. Il portale potrà costituire un ulteriore mezzo offerto alle cooperative per aggiornarsi in tempo reale su tutte le novità legislative, giuridiche ed economiche riguardanti la cooperazione, per comunicare con la sede e fra cooperative stesse, per condividere e mettere a disposizione di tutti buone prassi e progetti significativi svolti. il 2005 ha detto il presidente regionale di Confcooperative, Andrea Fora - dovrà costituire l'anno di partenza per una riflessione che porti a ridefinire l'organizzazione interna dell'associazione, attraverso obiettivi strategici quali l'integrazione consortile e la crescita dimensionale delle imprese; la capitalizzazione e la finanza di sistema; la qualificazione imprenditoriale e la formazione. Tuttavia, pur essendo ottimisti, ci sentiamo di dover procedere con cautela a causa dei tanti problemi che investono il nostro ambito, soprattutto a livello di sostenibilità economica del nostro modello di sviluppo imprenditoriale. Nel corso dell'incontro sono stati anche annunciate alcune iniziative legate al trentennale, nel 2005, della costituzione di Confcooperative Umbria. Tra queste l'inaugurazione della nuova sede di Terni, due giornate di eventi e manifestazioni con convegni e visite guidate alle varie cooperative, la presentazione di una Guida delle Cooperative 2005. |
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NUOVO CDA LOEWE ITALIANA DAL MESE DI DICEMBRE 2004 |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Nell'ottica di potenziamento della propria struttura, Loewe Italiana ha un nuovo Consiglio di Amministrazione da dicembre 2004.Floriano Migliorini ne assume il ruolo di Presidente, dopo aver rivestito la carica di Amministratore Unico.stefano Borgogoni ne diviene il nuovo Amministratore Delegato, dopo un'esperienza in Grundig nel marketing e nelle vendite come responsabile Large Account e dopo aver occupato in Loewe le cariche di Direttore Commerciale e di General Manager,.per il gruppo Loewe si tratta di un'ulteriore passo verso il rafforzamento della presenza sul mercato italiano, ritenuto strategico per lo sviluppo del marchio. |
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SPIKE T.J. BRAUNIUS NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE DELLA SARA LEE HOUSEHOLD AND BODY CARE ITALY S.P.A. |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Dal 20 settembre 2004 il Sig: Spike T. J. Braunius è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Sara Lee Household and Body Care Italy S.p.a. Spike T.j.braunius ha sostituito Jorge Velosa.spike T.j.braunius ha 15 anni di esperienza professionale nel settore Fast Moving Consumer Goods in Europa e Asia. Nell'ultimo periodo ha trascorso 7 anni in Sara Lee Indonesia dove ha ricoperto la carica di President Director e Country Manager.in precedenza Spike Braunius ha avuto anche una lunga esperienza di Marketing nella divisione Consumer Products presso l'Oreal Olanda e Francia e successivamente come General Manager presso l'Oreal Philippines. |
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UN ITALIANO ALLA DIREZIONE COMMERCIALE DELLA NUOVA DIVISIONE EUROPEA RICAMBI VAILLANT GROUP |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Fabio Boselli è stato nominato Direttore Commerciale nell'ambito della nuova Divisione Europea Ricambi, la nuova Business Unit creata nel luglio 2004 con l'obiettivo di analizzare e sviluppare un mercato sempre più strategico come quello dei ricambi. In Vaillant dal 1990, Boselli ha potuto maturare una profonda conoscenza del settore termoidrosanitario ricoprendo diversi ruoli. Prima Promoter Tecnico viene nominato, successivamente, con l'istituzione della Direzione Marketing, Product Manager per lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti. Alla fine del 1994 viene chiamato a ricoprire un nuovo incarico: Responsabile del Servizio Tecnico, un servizio, inizialmente inteso come supporto strettamente tecnico e di formazione per i centri assistenza che, con Boselli, vive un sostanziale cambiamento. Seguendo un approccio più commerciale vengono infatti individuati e sviluppati nuovi servizi rivolti principalmente al cliente finale e viene avviato un nuovo progetto di centri assistenza in franchising che porta alla creazione di una vera e propria nuova rete di centri assistenza, i Vaillant Service Plus, organizzati su principi completamente diversi. Dal 2002, con l'acquisizione del Gruppo Hepworth, viene nominato Service Manager Italia, e si trova ad occuparsi anche dei nuovi marchi del Gruppo: Saunier Duval e Bongioanni. All'interno di questa funzione è compresa anche la parte commerciale relativa al mercato ricambi originali, un mercato non regolamentato e con grandi potenzialità che ha richiesto un'attenta analisi e ha portato ad un nuovo approccio commerciale che non ha tardato a far registrare positivi effetti in termini di fatturato, di maggiore conoscenza del mercato ed efficienza di servizio. La positiva esperienza italiana unita alla crescente importanza del mercato ricambi sono state da stimolo alla creazione della nuova Divisione Europea Ricambi e la nomina di Fabio Boselli a Direttore Commerciale una conseguenza naturale per la sua profonda competenza. |
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UN ANNO POSITIVO PER GERMANWINGS LA COMPAGNIA CHIUDE IL 2004 IN UTILE E RAGGIUNGE UN AUMENTO DEL FATTURATO DEL 60% |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Germanwings chiude il 2004 in maniera più che positiva: la compagnia low cost ha accresciuto quest'anno il suo fatturato del 60%, passando da 150 a 240 milioni di euro. Il numero dei passeggeri trasportati è aumentato quest'anno da 2,4 a 3,5 milioni (+46%), mentre le persone impiegate attualmente sono 459, 44% in più rispetto allo stesso periodo del 2003. La compagnia low cost lanciata alla fine di ottobre 2002 - chiude inoltre il 2004 in utile. "Questi risultati dovrebbero annoverarci tra le aziende tedesche che quest'anno hanno riscosso più successo. Non ci siamo lasciati condizionare dalla situazione congiunturale negativa: Germanwings dimostra che con coraggio e delle buone idee si può muovere qualche cosa anche in periodi difficili" ha commentato Joachim Klein, Managing Director Germanwings.per il 2005 Germanwings pianifica un terzo hub in Germania e punta a superare la cifra dei 5 milioni di passeggeri trasportati. Per fare ciò, ci sarà bisogno di una flotta fino a 20 aeromobili. La compagnia dispone attualmente di 15 aerei e il consiglio direttivo ha già approvato l'acquisizione di 3 nuovi Airbus.germanwings la prima compagnia per passeggeri trasportati all'aeroporto di Colonia/Bonn, che ha inaugurato quest'estate una stazione ferroviaria direttamente in aeroporto e si è recentemente ingrandito con una nuova hall di vetro e acciaio progettata dall'architetto americano Helmut Jahn.con l'orario invernale Germanwings ha raddoppiato l'offerta delle sue destinazioni dall'aeroporto di Stoccarda, dove è la compagnia leader per il segmento low cost. Attualmente le destinazioni europee collegate all'aeroporto di Stoccarda sono 16.Le tariffe Germanwings partono da 19 euro a tratta, tasse e spese incluse, e sul sito della compagnia, www.Germanwings.com si trovano spesso offerte speciali per biglietti a tariffe convenienti o per soggiorni in hotel nelle città di destinazione a prezzi interessanti e anche in futuro ci impegneremo al massimo per essere sempre convenienti. La nostra filosofia è quella di offrire il migliore rapporto qualità /prezzo presente sul mercato, e per quanto riguarda il 2004 pensiamo di esserci riusciti: la rivista Capital, in un sondaggio effettuato fra i suoi lettori, ci ha addirittura scelti come compagnia dell'anno 2004"ha concluso Joachim Klein. |
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PROSEGUIMENTO DELLA RIPRESA D'ATTIVITA AL TERMINAL 2E DI ROISSY :7 VOLI LUNGO RAGGIO D'AIR FRANCE TRASFERITI |
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Roma, 10 gennaio 2005 - I passeggeri dei voli Air France a destinazione di Punta Cana, Santo Domingo, Amman, Damas, Brazzaville, Kinshasa, Antananarivo, ma anche di Sofia, sono accolti a partire dal 20 dicembre al terminal 2E dell'aeroporto di Charles de Gaulle. A seguito del crollo, a maggio dello scorso anno, di una parte del molo nella hall d'imbarco di questo terminal, Air France aveva dovuto riorganizzare le partenze e gli arrivi dei suoi voli.A meno di sette mesi della catastrofe, una nuova sala d'imbarco indirizzata ai passeggeri d'Air France è disponibile al Terminal 2E. E' destinata a sostituire provvisoriamente l'utilizzo del molo incidentato. Gia, nel mese di agosto scorso, dopo la messa in opera di procedure specifich, i viaggiatori a destinazione di Casablanca e Istambul erano stati accolti al Terminal 2E. Questa volta, sono le partenze dei voli verso sette destinazioni lungo-raggio e una destinazione medio-raggio che saranno trattati da questo Terminal;la capacità di questa nuova sala permette l'imbarco simultaneo di sei voli. Anche dei nuovi voli lungo-raggio (Bogota, Mexico, Saint Martin, Le Caire et Djeddah) saranno trattati, a partire dal 18 gennaio 2005, al Terminal 2E che accogliera anche la compagnia Aeromexico, partner dell'alleanza Sky Team. Invece, i voli medio-raggio verso Casablanca e Istambul saranno rispettivamente trasferiti ai terminali 2F e 2B.la scelta delle destinazioni servite dal Terminale 2E (da dieci a undici voli quotidiani), è stata effettuata in funzione del tasso di coincidenza dei passeggeri che frequentano queste linee. Il tasso è di circa il 30% invece del 50% attuale sulle destinazioni più largamente utilizzate della clientelà affari.I voli provenienti da queste destinazioni saranno trattati, all'arrivo, sia al Terminal 2E che al terminal 2B per i voli di medio raggio.La prossima tappa a giugno dell'anno prossimo con la messa in funzione di sei nuove porte d'imbarco e l'assegnazione di nuovi voli lungo raggio d'Air France o compagnie Sky Team, alla vigilia delle punta massima del traffico estivo. |
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CON LUFTHANSA PROMOZIONE PER VOLI A/R DALLE MAGGIORI CITTA' ITALIANE VIA GERMANIA |
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Milano, 10 gennaio 2004 - Al via oggi la nuova campagna promozionale di Lufthansa su biglietti prenotabili fino all'11 marzo 2005 per voli di andata e ritorno nel periodo dal 10 gennaio al 18 marzo da Ancona, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Pisa, Roma, Torino, Trieste, Verona verso numerose città europee, degli Stati Uniti, dell'Asia e del Medio Oriente via Germania. Lufthansa propone tariffe per la Germania (Amburgo, Berlino, Colonia, Dã¼sseldorf, Monaco) a partire da € 109, per Atene, Belgrado e Praga a partire da € 149 e per altre metropoli europee a partire da 199 (per es. Amsterdam, Bilbao, Budapest, Tallin). La nuova tariffa Lufthansa per Mosca è di € 209, di € 299 per San Pietroburgo o Vilnius. Inoltre, con le nuove tariffe di Lufthansa si può volare anche verso alcune destinazioni in Nord Africa e Medio Oriente, per esempio su Alessandria, Beirut, Cairo con 299 euro e su Dubai con 389 euro. |
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CON LUFTHANSA VOLI IN EUROPA DA € 109, IN USA DA € 249, IN CINA E GIAPPONE DA € 479 FINO AL 18 MARZO PROMOZIONE PER VOLI A/R DALLE MAGGIORI CITTA' ITALIANE VIA GERMANIA |
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Milano, 10 gennaio 2004 - Al via la nuova campagna promozionale di Lufthansa su biglietti prenotabili fino all'11 marzo 2005 per voli di andata e ritorno nel periodo dal 10 gennaio al 18 marzo da Ancona, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Pisa, Roma, Torino, Trieste, Verona verso numerose cità europee, degli Stati Uniti, dell'Asia e del Medio Oriente via Germania. Lufthansa propone tariffe per la Germania (Amburgo, Berlino, Colonia, Duesseldorf, Monaco) a partire da € 109, per Atene, Belgrado e Praga a partire da € 149 e per altre metropoli europee a partire da 199 (per es. Amsterdam, Bilbao, Budapest, Tallin). La nuova tariffa Lufthansa per Mosca è di € 209, di € 299 per San Pietroburgo o Vilnius. Inoltre, con le nuove tariffe di Lufthansa si può volare anche verso alcune destinazioni in Nord Africa e Medio Oriente, per esempio su Alessandria, Beirut, Cairo con 299 euro e su Dubai con 389 euro. Grazie alla partnership con United Airlines, Lufthansa offre voli dall'Italia per gli Stati Uniti, via Germania, a tariffe competitive, per esempio: New York e Charlotte da € 249, Boston, Chicago, Philadelphia e Washington a meno di € 300, Atlanta, Dallas, Denver, Detroit, Houston, Los Angeles, Portland, San Francisco da € 319 a € 399. Lufthansa serve numerose altre destinazioni con un transito all'interno degli Usa, tra cui: New Orleans, Memphis, Cleveland, Saint Louis a partire da 329 euro, Buffalo, Providence, Pittsburgh, Austin, Omaha, Aspen Las Vegas, San Diego da 399 euro. In Asia, Lufthansa applica le nuove tariffe in Cina, Giappone e Corea con proposte per Pechino e Shanghai a partire da € 479, per Hong Kong e Guangzhou a partire da €509 e per Osaka, Seul e Tokio da € 609. |
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RIPRENDE A VOLARE AIR EUROPE |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Il Gruppo Volare, in amministrazione straordinaria, nella persona del commissario straordinario dott. Carlo Rinaldini e Giuseppe Boscoscuro presidente di Astoi, Associazione Tour Operator Italiani, in presenza dei rappresentanti dei seguenti operatori turistici: Alpitour, Valtur, Triskel, Eurotravel, Costa Crociere e Veratour lo scorso 27 Dicembre 2004 hanno annunciato che sono riprese le operazioni di volo della controllata Air Europe, con aeromobile B767 - 300 Er, in partenza da Milano e Roma, con il seguente operativo:Lunedì Mauritius; Martedì Mombasa (Kenya); Venerdì Zanzibar (Tanzania); Domenica - La Romana (Rep. Dominicana). Consentirà la regolare partenza dei turisti con pacchetti già programmati dai Tour sino a Maggio 2005. |
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ASSICURAZIONI: RC AUTO AL PASSO COI TEMPI |
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Bruxelles, 10 gennaio 2005 - Sarã più agevole assicurare la propria auto per la responsabilità civile, ottenere una copertura efficace e valida al di là delle frontiere del proprio Paese di residenza, nonchè vendere o acquistare un veicolo in un altro Stato membro. Sono questi gli obiettivi ricercati dalla proposta di direttiva sull'assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli ora all'esame del Parlamento europeo, in seconda lettura della procedura di codecisione. La relazione di Manuel Medina Ortega (Pse, Es), adottata dalla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori a larga maggioranza, accoglie favorevolmente la posizione comune del Consiglio, tuttavia ripropone una serie di emendamenti già presentati in prima lettura. Non è comunque escluso che Parlamento e Consiglio giungano a un compromesso prima della votazione della relazione che, peraltro, eviterebbe di dover procedere a una conciliazione.La direttiva in esame, la quinta della serie, mira a colmare le lacune delle quattro precedenti e rispondere alle lamentele dei cittadini che avevano spinto il Parlamento a chiedere per primo, già nel 2001, alla Commissione di ammodernare la normativa in materia di assicurazioni per le automobili. In effetti, le precedenti direttive - adottate negli anni '70 e '80 - non tengono sufficientemente conto nè dello sviluppo degli scambi nel mercato interno dell'Unione, nè della crescita del traffico transfrontaliero dei cittadini.Con la proposta di quinta direttiva si tratta ora, più in particolare, di garantire la conclusione dei contratti di assicurazione di breve durata per soggiorni temporanei in uno Stato membro diverso da quello dell'assicurato (per ragioni di studio, lavoro o residenza secondaria) e facilitare la compravendita di auto in altri Stati membri, prevedendo la possibilità di concludere contratti di assicurazione di 30 giorni, cioè il tempo necessario per immatricolare il veicolo nel paese d'origine dell'acquirente. L'assicurato, inoltre, potrà cambiare compagnia di assicurazione sfruttando la maggiore concorrenzialità del settore al fine di ottenere prezzi migliori grazie al fatto che sarà più agevole ottenere un'attestazione relativa ai sinistri subiti o causati, necessaria a una tale operazione. La quinta direttiva garantirà inoltre una maggiore protezione alle vittime di incidenti causati da un veicolo non identificato. Uno dei punti salienti di questo testo riguarda infatti l'importo minimo della copertura. Per i danni alle persone tale importo sarà pari a 1 milione di euro per vittima e, come già richiesto dal Parlamento in prima lettura, 5 milioni di euro per sinistro, indipendentemente dal numero di vittime. Se necessario, gli Stati membri potranno prevedere un periodo transitorio di cinque anni per applicare progressivamente tali nuove disposizioni. Si noti che, attualmente, gli importi minimi per l'€assicurazione obbligatoria per i danni alle persone sono pari a 350.000 euro nel caso di una sola vittima e 500.000 euro per sinistro quando le vittime sono più di una, mentre per i danni alle cose sono pari 100.000 euro per sinistro e per quelli alle cose e alle persone 600.000 euro per sinistro. La commissione parlamentare, contrariamente a quanto avvenuto in prima lettura, non ha modificato le garanzie previste dall'assicurazione per le lesioni subite da pedoni e ciclisti in conseguenza di un incidente nel quale sia stato coinvolto un veicolo, con o senza la responsabilità del guidatore. In prima lettura, invece, il Parlamento aveva proposto di sopprimere tali garanzie temendo che ciò avrebbe comportato un aumento dei costi.Viceversa, contrariamente ai pareri della Commissione e del Consiglio, i deputati hanno deciso di mantenere gli emendamenti relativi alla copertura assicurativa dei rimorchi, chiedendo di sottoporli alle stesse condizioni dei veicoli a motore (compresa l'assicurazione obbligatoria). Inoltre, è stata mantenuta la richiesta del Parlamento in merito alla copertura obbligatoria, da parte dell'assicuratore, delle spese legali o per le eventuali perizie sostenute dall'assicurato nei casi in cui l'incidente si verifichi all'estero. Infine, per permettere alle vittime dei sinistri un accesso agevole alle informazioni sulla situazione della loro pratica, la relazione all'esame del Parlamento prevede l'istituzione di un sito Internet pubblico nel quale saranno centralizzati tutti i rapporti di incidenti stradali redatti dai servizi di polizia e dai servizi d'urgenza. |
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CARO-ASSICURAZIONI, CARO-CARROZZERIE: ECCO I COLPEVOLI |
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Rozzano, 10 gennaio 2005 - Con il numero degli incidenti in netto calo, tutti si aspettavano nel 2004 un taglio ai costi dell'assicurazione dell'auto. E invece no: le compagnie mantengono i listini fermi sostenendo che aumentano i costi delle singole riparazioni.Quattroruote, nel numero di gennaio in edicola da oggi, ha voluto vederci chiaro sentendo cento carrozzieri in tutt'Italia e trovando così i colpevoli dei continui rincari nelle fatture:1. L'aumento medio dei prezzi dei ricambi, stimato dalla Banca dati ricambi e tempari di Quattroruote in circa il 4% con punte, per alcuni pezzi, superiori al 70%; 2. La crescente difficoltà di riparazione delle auto; 3. L'uso quasi esclusivo, nonostante la liberalizzazione del mercato, di pezzi di ricambio originali, più costosi di quelli alternativi; 4. La difficoltà di adattamento che talvolta richiedono parti di carrozzeria non originali, cosa che vanifica la maggiore convenienza iniziale; 5. La tendenza delle compagnie assicurative a ridurre la presenza sul territorio degli ispettorati sinistri addetti alla gestione dei risarcimenti e al controllo di speculazioni e truffe, che così non diminuiscono.Insomma, un concorso di colpe che ha come effetto un aggravio di costi che si riversano soltanto sull'automobilista. |
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MULTE 2004: 21MILA EURO PER IL RECORDMAN ITALIANO |
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Rozzano, 5 gennaio 2005 - E' di ben 21mila euro l'ammontare complessivo delle sanzioni accumulate dal recordman nazionale delle multe. Lo rivela la rivista Quattroruote, in un servizio pubblicato sul numero di gennaio. Un panettiere milanese di 43 anni ha collezionato infatti 320 verbali della Polizia municipale di Milano passando davanti alle telecamere poste su una corsia preferenziale di via Carducci, arteria che collega i suoi due negozi; il guidatore era in buona fede, convinto di disporre di un pass di transito ancora valido. I vigili, invece, gli avevano negato l'autorizzazione, comunicando il rifiuto con una lettera che l'interessato dichiara di non aver mai ricevuto. Ora il "più multato dell'anno" è in attesa dell'esito del ricorso presso il Giudice di pace, per presentare il quale inizialmente ha dovuto depositare una cauzione di ben 41mila euro (somma che poi gli è stata restituita, dal momento che questa procedura è stata bocciata dalla Corte Costituzionale). Il fenomeno delle "multe seriali", sottolinea Quattroruote, ha visto una crescita esponenziale nel 2004 a seguito della diffusione delle telecamere: casi analoghi, anche se meno clamorosi, sono stati registrati anche a Torino e Roma. Il mensile ha realizzato un'inchiesta sulle principali contravvenzioni elevate nel corso di quest'anno segnalando i casi più curiosi: uno riguarda un motociclista che, "fotografato" mentre superava di 56 km orari il limite di velocità , ha dichiarato che alla guida si trovava...L'anziana madre. |
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BORSA ELETTRICA: PARTECIPAZIONE DELLA DOMANDA E NUOVE REGOLE PER PROMUOVERE LA CONCORRENZA TRA I PRODUTTORI.EMANATE LE DIRETTIVE AL GRTN PER IL CODICE DI RETE |
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Milano, 10 gennaio 2005 - La partecipazione della domanda nella borsa dell'elettricità , avviata con il primo gennaio, porta a compimento l'assetto del mercato elettrico nazionale. In questo nuovo quadro di riferimento ed a tutela dei consumatori, si colloca l'azione dell'Autorità per il controllo della correttezza dei comportamenti dei produttori che offrono elettricità in borsa. L'autorità ha infatti contestualmente adottato un apposito provvedimento per prevenire possibili rialzi ingiustificati dei prezzi, a seguito di eventuale esercizio speculativo di posizione dominante da parte di produttori, e per promuovere la concorrenza nel mercato dell'elettricità. L'autorità ha anche emanato direttive al Grtn (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale) per la predisposizione del codice di rete. I provvedimenti sono disponibili sul sito www.Autorita.energia.it Potere di mercatoI meccanismi di controllo del potere di mercato, nel prevenire eventuali rialzi impropri dei prezzi della borsa, affidata al Gme (Gestore del mercato elettrico), si riflettono anche sui prezzi dei contratti bilaterali fisici conclusi fuori borsa, quindi con effetti positivi per tutto il mercato.In base all'esperienza sviluppata nel 2004 e all'analisi del comportamento degli operatori, le nuove regole della Autoritã prevedono un più stringente controllo delle offerte formulate in borsa attraverso il monitoraggio di alcuni indicatori in grado di evidenziare eventuali condotte anomale dei singoli produttori. Gli indicatori permettono di verificare:se i prezzi in alcune delle zone di produzione, in cui è suddiviso il mercato nazionale, presentano scostamenti molto elevati rispetto al minimo prezzo di tutte le zone; il grado di copertura della domanda da parte dei produttori; esso può fornire segnali su eventuali tensioni speculative in borsa; se i produttori hanno offerto e venduto quantità di energia elettrica superiori ad un livello minimo calcolato sulla loro disponibilità di impianti; tale controllo sulle quantità consente di evidenziare eventuali occultamenti di capacità produttiva capaci di determinare eventuali rialzi dei prezzi di borsa. Al verificarsi delle eventuali condotte anomale evidenziate dagli indicatori, la remunerazione dell'energia elettrica venduta dal produttore responsabile delle anomalie risulterà automaticamente modificata; la remunerazione non corrisponderà infatti al prezzo marginale formatosi in borsa, ma ai prezzi offerti dallo stesso produttore per l'energia prodotta da ogni suo singolo impianto. Inoltre, per 30 giorni successivi, lo stesso produttore sarà tenuto a cedere in borsa tutta la sua produzione ad un prezzo costante, modificando così le proprie strategie di offerta.Codice di reteL'autoritã ha emanato le direttive al Grtn per la predisposizione del codice di rete l'insieme delle regole tecniche di connessione, misura e dispacciamento che disciplinano l'attività di trasporto e movimentazione dell'energia elettrica sulla rete. Le direttive dell'Autorità hanno il principale obiettivo di adeguare le regole all'imminente unificazione di proprietà e gestione della rete di trasmissione nazionale (fusione Terna-grtn); la predisposizione del codice costituisce un presupposto essenziale di tale unificazione, contribuendo a garantire neutralità e trasparenza dei servizi di trasporto e dispacciamento. Nel predisporre le direttive l'Autorità ha tenuto conto anche delle problematiche emerse nel corso dell'indagine sul black-out del 28 settembre 2003. Infine, le direttive dispongono anche lâ€unificazione e l'armonizzazione dell'insieme di regole via via emesse fin dall'avvio della liberalizzazione; in questo modo si conferma l'opera di semplificazione normativa perseguita dall'Autoritã anche al fine di facilitare l'ingresso nel mercato di nuovi operatori e favorire la concorrenza. |
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ASSEGNATI I CERTIFICATI PER LA COPERTURA CONTROIL RISCHIO DI VOLATILITA’ DEL CORRISPETTIVO DIUTILIZZO DELLA CAPACITA’ DI TRASPORTO (CCC) PER COMPLESSIVI 2.685 MW PER L’ANNO 2005 |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Il Gestore della rete ha pubblicato sul proprio sito internet,www.Grtn.it i risultati dell’assegnazione dei Ccc, i certificati per la copertura contro il rischio di volatilità del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto sulla reteelettrica. La quantità complessiva di Ccc assegnati tramite un meccanismo di asta, convalidità per l’intero anno 2005 è pari a Zona Nord: 2672 Mw. Zona Centro Sud: 13 Mw.nella Zona Calabria, dove erano disponibili 20 Mw, e nella Zona Sicilia, dove erano disponibili 315 Mw, non si è proceduto all’ assegnazione poichè non vi erano soggetti interessati. Nella Zona Centro Sud, a fronte di una disponibilità di 155 Mw, vi è stata la richiesta di un solo soggetto per 13 Mw. Nella Zona Nord, a fronte di una disponibilità di 2.735 Mw, la richiesta complessiva è stata pari a 2.672 Mw, assegnata a 26 operatori. Ccc si riferiscono a ciascuna zona in cui è suddiviso il mercato elettrico italiano, ed hanno ciascuno un valore di potenza pari a 1 Mw, costante per tutto il periodo di validità. Gli operatori (produttori e importatori) che immettono energia elettrica sulla rete di trasmissione debbono pagare un corrispettivo per l’utilizzo della capacità di trasporto che è proporzionale al rapporto tra il prezzo dell’ energia elettrica che si forma nella zona di mercato in cui viene immessa l’ energia, e il cosiddetto Pun (Prezzo Unico Nazionale).tramite i Ccc, gli operatori possono disporre di uno strumento che gli consente di coprirsi a livello finanziario contro la volatilità del suddetto corrispettivo, legata all’andamento orario del prezzo dell’ energia elettrica. Il Gestore della rete ha ultimato, inoltre, le procedure per l’assegnazione dei diritti relativi all’energia elettrica Cip 6 per l’anno 2005. Sulla base di quanto disposto dal Decreto del Ministro delle Attività Produttive del 24 dicembre scorso, sono stati assegnati complessivi 3.480 Mw a 60 imprese operanti nel mercato libero, che potranno stipulare contratti alle differenze (Cfd) con il Grtn per tali quantitativi. L’elenco delle società, con le rispettive capacità aggiudicate, è disponibile sul sito www.Grtn.it |
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AEM TORINO DISTRIBUZIONE SPA PREMIATACON 1,5 MILIONI DI EUROPER LA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI GUASTI E PER LA TEMPESTIVITA’ DEGLI INTERVENTI DI RIPRISTINO |
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Torino, 10 gennaio 2005 – L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha riconosciuto ad Aem Torino Distribuzione Spa una cifra complessivamente pari a 1.531.998 € per il miglioramento dei livelli di continuità del servizio elettrico ottenuti nel 2003. I dati resi noti dall’Autorità attestano che nell’anno 2003:per la rete di distribuzione già di Aemem Torino, il livello effettivo di continuità del servizio è risultato migliore del livello nazionale di riferimento, con una della durata media delle interruzioni per cliente che si è passata dai ridotto nel periodo 2002 è 2003 da 30,47 minuti del 2002 ai 26,1471 minuti del 2003. Il corrispondente riconoscimento ammonta a 1.388.545 € per la rete di distribuzione ex Enel il livello effettivo di continuità del servizio è risultato migliore del livello tendenziale assegnato, con una durata media delle interruzioni per cliente che è passata dal valore si è ridotto nello stesso periodo da 29,90 minuti del 2002 ai a 28,4895 minuti del 2003. Il corrispondente riconoscimento ammonta a 143.453 € . L’indice di continuità del servizio quantifica la capacità delle società elettriche di ridurre il numero e la durata dei guasti che si verificano sulla rete di distribuzione elettrica.I risultati del 2003 confermano la tendenza del 2002 e per la quale Anche lo scorso anno Aem Torino Distribuzione aveva già beneficiato di un riconoscimento , anche se di soli 293.000 € . Aem D migliora continuamente i propri standard di qualità sulla rete di Torino “ commenta l’amministratore delegato Roberto Garbati “ grazie alle capacità del personale operativo e per effetto dell’attuazione di tre azioni concomitanti: lo sviluppo dei sistemi di telecontrollo e di comando a distanza delle apparecchiature elettriche, il piano pluriennale di rinnovo della rete di distribuzione cittadina, che richiede corposi investimenti, e l’adozione di una efficiente organizzazione che si avvale di avanzate tecnologie. Anche nel 2004 i risultati sino ad ora raggiunti sono più che soddisfacenti.” “Riguardo le tecnologie d’avanguardia - prosegue Roberto Garbati - rendo noto con soddisfazione che Aem D sta adottando un sistema analogo a quello impiegato dal 118 (autoambulanze), utilizzando un sistema di rilevazione satellitare che consente di individuare in tempo reale gli equipaggi sul territorio per poi convogliarli in tempi rapidi sul punto di guasto” Aem Torino Distribuzione - osserva D Torino la presidente Anna Ferrero - ha ottenuto risultati di eccellenza collocandosi fra le migliori imprese del settore”. |
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WWF 2004: ANNO NERO DOSSIER SULLE POLITICHE AMBIENTALI IN ITALIA MAGLIA NERA ANCHE NELLE PROCEDURE D'INFRAZIONE EUROPEE" |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Assoluta incoerenza delle politiche energetiche con l'obiettivo di riduzione fissato dal Protocollo di Kyoto e voltafaccia italiano sulla sua applicazione; il terzo, devastante condono edilizio, la sanatoria paesaggistica, le grandi opere pubbliche in pratica svincolate da una Via discutibile e, secondo il Wwf e non solo, in contrasto con le indicazioni comunitarie. E ancora, le aree protette commissariate e senza fondi (4 milioni di Euro in meno dal 2001 al 2005). Una maglia nera sulle politiche ambientali confermata anche dalle 28 procedure d'infrazione attualmente in corso nei confronti dell'Italia per violazione o mancato recepimento delle direttive comunitarie. Clima, energia, parchi, rifiuti, difesa del territorio, insomma, i pilastri della salvaguardia ambientale minati allabase: il 2004 conferma ed accentua una tendenza fortemente negativa per le politiche ambientali in Italia. Lo ha denunciato oggi il Wwf in conferenza stampa presentando un dettagliato dossier: "La politica ambientale del Governo Berlusconi - Bilancio 2004".Clima. L'italia continua ad aumentare le sue emissioni di gas serra, come confermato anche dal fatto che nel 2003 le emissioni di Co2 sono state di oltre il 9% superiori (qualcuno dice il 12%) a quelle del 1990, allontanandosi dall'obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto di una riduzione del 6,5%. Anche le proiezioni dell'Agenzia Europea per l'Ambiente rivelano un rischio per l'Italia di superamento dei limiti di emissione.Cio denota un'assoluta incoerenza delle politiche energetiche, ed espone il nostro Paese al rischio di pesanti conseguenze anche economiche nei prossimi anni. L'italia punta ad aumentare l'uso del carbone, il combustibile che produce le maggiori emissioni di Co2, nonostante l'Italia sia un Paese favorito come disponibilita di energia solare. Il Piano nazionale di allocazione delle emissioni presentato dal Governo consente al settore energetico ed alla grande industria destinatari dei permessi di emissione un aumento delle emissioni inquinanti del 20% rispetto ai livelli del 1990.Unione Europea. Grave scollamento dalla legislazione europea, con ben 28 procedure d'infrazione attualmente in corso (!), infrazioni che riguardano tutti i principali temi ambientali e in particolare il settore dei rifiuti, il mancato recepimento della "Direttiva acque" (doveva essere recepita giusto un anno fa) e della "Direttiva carburanti" che inasprisce le disposizioni del '98 sui limiti di zolfo. Violazioni anche sulle direttive sull'inquinamento atmosferico, problemi per la gestione delle aree Sic e Zps e nella "versione" italiana (semplificata) della Valutazione di Impatto Ambientale (Via).territorio. La Corte Costituzionale ha legittimato il terzo condono edilizio in meno di vent'anni per gli abusi compiuti fino al 31 marzo 2003, meccanismo micidiale per la devastazione del territorio; nuovo "Codice dei beni culturali e del Paesaggio" che si traduce nell'abrogazione della vecchia "Legge Galasso" (L.431/1985) e in un enorme indebolimento delle competenze statali sul controllo della gestione dei vincoli paesaggistici (di competenza regionale) consegnati definitivamente ai Comuni con il sistemo delle subdeleghe. Infine sanatoria paesaggistica introdotta nella Legge Delega sull'ambiente che permette di estinguere i reati di violazione dei vincoli paesaggistici commessi entro il 30 settembre 2004.Opere pubbliche. Il Primo Programma delle infrastrutture strategiche (Delibera Cipe n. 121/2001), previsto dalla Legge Obiettivo (L. N.443/2001) e ormai in panne da oltre un anno: mancano i fondi e in tutta Italia sono sorti contenziosi che bloccano il perfezionamento delle autorizzazioni. Nel frattempo, la rivoluzione normativa, voluta dal Governo in carica e concepita per accelerare e semplificare la valutazione di impatto ambientale e per modificare profondamente il settore degli appalti dei lavori pubblici, sta producendo gravissime distorsioni tecniche e procedurali, a cominciare da giudizi di compatibilita ambientale tutti rigorosamente positivi. Le opere strategiche sono ancora virtuali: solo tre i cantieri aperti (Gra di Roma, Variante di Valico, primo maxilotto Sa-rc).tutti i preventivi sono comunque saltati con costi lievitati dell'84% secondo il Cresme.parchi. Negli ultimi 4 anni si e' verificata una contrazione progressiva dei finanziamenti ai parchi di 4 milioni di Euro: da 62,5 milioni di Euro nel 2001 a 57,8 nel 2005, nonostante l'istituzione di 8 nuove aree protette nazionali. Per quanto riguarda la gestione, situazione confusa e di instabilita' prolungata: su 23 parchi nazionali istituiti, 8 non hanno Presidente, 6 sono commissariati (senza nessuna giustificazione di emerg enza), 6 non hanno consiglio direttivo, 2 non sono ancora attivati, ben 20 Enti sono privi di Direttore regolarmente incaricato. Il Parco Nazionale del Gennargentu, istituito per legge, di fatto e' inesistente. Anche per la Rete Natura 2000, il nome che l'Unione Europea ha adottato per rendere omogeneo, dal punto di vista della gestione, un sistema interconnesso di aree naturali a tutela della biodiversita (che copre il 17% della superficie nazionale), ci sono ritardi e difficolta di vario genere. La legge delega in campo ambientale affrontera la riforma della legge quadro sulle aree protette e sono fortissime le spinte per trasformare i parchi in enti di sviluppo territoriale.Difesa della biodiversita: l'Italia ancora oggi non ha dato seguito a quanto indicato dalla norma- quadro mondiale definita a Rio de Janeiro nel1992 sulla difesa del patrimonio di tutte le specie viventi, la Convenzione sulla Biodiversita gia ratificata da oltre 180 stati. Il nostro Paese si e'fermato solo al primo step: la ratifica. Ancora oggi manca un Piano di azione nazionale che evidenzi il nostro impegno per la conservazione delle specie animali e vegetali di cui l'Italia e ricca., sebbene esistano norme di applicazione delle Direttive Habitat, Specie e Cites (Convenzione sul commercio di specie protette) manca ancora un piano strategico nazionale che consenta una necessaria visione globale. E' poi in ritardo la Rete Natura 2000 e c'e una carenza assoluta nel controllo dei siti d'importanza comunitaria individuati. Inoltre non e stata definita ancora la rete ecologica di cui la Rete Natura 2000, cosi come il sistema dei parchi, e parte integrante. Mancano dunque ancora strumenti essenziali di governo per la tutela della biodiversita ed intanto la caccia continua a fare danni alla fauna selvatica con la legge quadro che viene ormai costantemente derogata dalle regioni sia per le specie cacciabili che per i calendari venatori.Commercio animali: sebbene siano state promosse negli anni passati norme sufficienti e adeguate per l'applicazione della Convenzione di Washington sul commercio di specie protette (Cites), in Italia manca un Piano strategico che garantisca il benessere ed il rispetto di tutte le specie che vengono commerciate ma soprattutto che garantisca la tutela della salute pubblica messa facilmente a rischio dalla mancanza di adeguati controlli sanitari e da una sottovalutazione da parte della Magistratura dei reati connessi al commercio e alla detenzione di specie animali.Associazioni Ambientaliste: altre dieci Associazioni Ambientaliste, o dichiaratesi per tali, sono state formalmente riconosciute dal Ministero dell'Ambiente. Oggi sono 49 le Associazioni formalmente riconosciute.Alcune di queste sono state utilizzate per consentire "nomine compiacenti"nei ruoli (ad esempio Enti parco o Ambiti Territoriali di caccia) destinati proprio alla componente ambientalista che avrebbe dovuto svolgere una funzione di garanzia.Quello che complessivamente appare e una politica che si discosta significativamente dalle linee internazionali e, soprattutto, da riferimenti scientifici ormai conclamati a livello mondiale. Una linea che trova in una molteplicita di provvedimenti, non solo e non tanto del Ministero dell'Ambiente, un ribaltamento del sistema dei valori della tutela e della conservazione e rischia di mettere a rischio l'identita italiana legata ad uno straordinario territorio la cui aggressione non s'e certo fermata."L'italia ha conquistato la maglia nera delle procedure d'infrazione a livello comunitario - ha dichiarato Gianfranco Amendola, magistrato e Consigliere nazionale Wwf - Nessun Paese infatti ha collezionato tante condanne in poco tempo. Siamo anche recidivi perche' facciamo leggi in contrasto con le sentenze che gia' ci hanno condannato. E' cosi che l'Italia vuole stare in Europa?" Alla conferenza stampa erano presenti anche Fulco Pratesi, Presidente del Wwf, e Mariagrazia Midulla, responsabile delle campagne internazionali dell'associazione"."Il 2004 e' stato caratterizzato da provvedimenti estremamente negativi che avranno gravi ripercussioni sull'ambiente, culminati con la Legge Delega in Materia ambientale appena approvata - sottolinea Gaetano Benedetto, Direttore Aggiunto Wwf - . Il Governo Berlusconi conferma un'impostazione della tutela dell'ambiente tutta asservita all'economia, e riafferma la vecchia visione dell'utilizzo delle risorse naturali senza alcuna valutazione dei limiti di queste o della loro capacita di autogenerazione.E intanto assistiamo attoniti ad una ripresa di costruzioni e trasformazioni territoriali che, aggiunte a sanatorie, condoni, concessioni demaniali e opere pubbliche dalla discutibile utilita, stanno cambiando i connotati del Bel Paese.". Www.wwf.it |
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SOSTIENI IL SOSTENIBILE: ALL'INTERNO DELLA CAMPAGNA WWF NELLE SCUOLE, UNO, DIECI, CENTO DISEGNI PER L'ECOGUIDA REX ELECTROLUX. |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Il decennio 2005-2015 sarà per le Nazioni Unite, e perciò per tutti noi, la decade dello sviluppo sostenibile. Rispettare l’ambiente è una condizione necessaria se vogliamo garantire la qualità della nostra vita e soprattutto quella dei nostri figli. E tutti dobbiamo fare la nostra parte: istituzioni, associazioni, aziende e singoli individui. Da qui prende spunto la campagna Sostieni il sostenibile che vede impegnato il Wwf a fianco della scuola. Per l’anno scolastico in corso, sarà sviluppato un percorso che tenderà a sensibilizzare i ragazzi all’uso sostenibile delle risorse, facendo loro comprendere la relazione tra consumi e problema ambientale attraverso lo studio del ciclo di vita degli oggetti. Ben si inserisce in questo percorso, il concorso Disegna l’ecoguida Rex Electrolux, promosso dall’azienda sponsor del progetto Panda Club-wwf. Il pacco Panda Club, che sarà inviato a tutte le classi scolastiche che si iscriveranno al Wwf, conterrà, oltre a quaderni speciali per i ragazzi, ciò che servirà per prender parte al concorso: fogli da disegno, regole di partecipazione ed un’ ecoguida Rex Electrolux. Gli studenti saranno invitati a realizzare disegni che interpretino liberamente il concetto di elettrodomestici per la sostenibilità . I migliori lavori saranno utilizzati per illustrare la nuova ecoguida, un manuale realizzato da Rex Electrolux che contiene consigli e suggerimenti per risparmiare energia e ridurre l’impatto ambientale attraverso l’uso corretto degli elettrodomestici. Giã da oltre dieci anni, Electrolux è costantemente impegnata nel progettare e realizzare elettrodomestici ecocompatibili a basso impatto ambientale. Due saranno le scuole vincitrici del concorso: una, per il migliore disegno e l’altra, per il maggior numero di disegni inviati. Ciascuna di queste scuole sarà premiata con una biblioteca ecologica per ragazzi del valore di mille euro. Altre 18 scuole saranno premiate per la qualità dei lavori o per il numero dei disegni inviati e riceveranno una piccola biblioteca ecologica per ragazzi del valore di 200 euro ciascuna. Le classi che desiderano partecipare al concorso possono richiedere il kit con 100 fogli per i disegni al Wwf - Via Po, 25/C 00198 Roma. |
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PIANTE ANTI-INQUINAMENTO: UN REGALO BELLO E UTILE |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Danno colore all’ appartamento, emanano un buon profumo e hanno anche effetti benefici per la salute. Sono le piante, un’idea perfetta per un regalo utile e non troppo costoso. A consigliarle è un esperta del settore, Francesca Rapparini, della sezione di Bologna dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio nazionale delle ricerche. Studi condotti su cinquanta tra le principali piante da appartamento, per testarne la capacità di assorbimento degli inquinanti presenti negli ambienti chiusi, spiega, hanno dimostrato che alcune riescono a eliminare sostanze tossiche per l’organismo, quali la formaldeide, lo xilene o il benzene, contenuti nei materiali per l’edilizia e l’arredamento. Le più efficacia, prosegue la ricercatrice dell’Ibimet-cnr, sono la dracena, il filodendro, lo spatifillo e la gerbera, che assorbono più del 80 per cento di inquinati indoor. Attive, anche l’aloe, il ciclamino, la begonia e la stella di Natale. A chi possiede un giardino possono essere donate piante arboree non meno utili, quali il frassino, la betulla il larice e il pino. Si tratta, continua Rapparini, di specie contraddistinte da due importanti caratteristiche: hanno foglie a superficie larga, in grado quindi di assorbire le polveri sottili e non rilasciano terpeni, elementi dai quali dipende il profumo, ma che reagiscono con gli inquinanti emessi dalle automobili, formando ozono troposferico, dannoso per lâ€uomo e per l’ambiente. Strenne sicuramente gradite per le loro fragranze sono poi le bulbose: il narciso, la fresia, il giacinto, perfette per essere tenute in casa e che fioriscono in tempi brevi. Profumata, ma più adatta a chi ha il pollice verde è la gardenia, una pianta delicata che richiede molte cure. Tra le piante aromatiche, infine, un pensiero simpatico può essere costituito dal rosmarino: "alcuni negozianti, conclude Rapparini, in questo periodo lo propongono sagomato a forma di albero di Natale o di angelo, perchè si presta ad essere tagliato. E’ una pianta di buon augurio e in più, una volta passate le feste, può essere tranquillamente usata per cucinare. Per informazioni: Francesca Rapparini, tel. 051/6399005, e-mail: f.Rapparini@ibimet.cnr.it |
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LA NORMALITA' DEI GRANDI TERREMOTI ANCHE NEL 2005 E' DA PREVEDERE UN SISMA SUPERIORE AGLI 8 GRADI, UN EVENTO CHE IN MEDIA SI VERIFICA OGNI ANNO |
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Roma, 10 gennaio 2005 - I dati sono noti e pubblici: la media dei terremoti superiori all’ottavo grado di intensità è di uno all’anno, pertanto anche nel 2005 è da prevedere che se ne possano verificare avverte Piero Manetti, direttore dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr. Mentre quelli tra 7 e 7,9 gradi sono mediamente 17 l’anno e quelli tra 6 e 6,9 ben 134. Ma contando anche gli eventi sismici minori, partendo dai due gradi, gli eventi sismici stimati annualmente sono circa un milione e mezzo. Soltanto dal 2000 ad oggi abbiamo avuto un’ottantina di scosse superiori ai sette gradi.Dovremo dunque attenderci anche nel 2005 un’altra tragedia di proporzioni simili a quella avvenuta nel Sud-est asiatico? Per fortuna non è detto risponde il professor Manetti, poichè l’altro elemento fondamentale da tenere in conto per le conseguenze in termini di vite umane è la densità della popolazione nella zona colpita e molto spesso il sisma si verifica in zone poco o per nulla abitate. Anche solo guardando agli anni recenti, sono state colpite da terremoti pari o superiori all’ottavo grado, senza neppure una vittima: nel 1965 l’Isola di Rat, nel 1970 la Columbia, nel 1986 l’Isola di Andreanof, nel 1988 il Golfo dell’Alaska, nel 2000 la New Ireland in Papua Nuova Guinea e nel 2002 il Denali Park. Mentre un terremoto di 8.2 gradi in Bolivia, nel 1994, ha fatto cinque morti, uno di 8.4 gradi in Però, nel 2001, 75 vittime, e nel 1964 sempre in Alaska ci sono stati 125 morti, ma con uno dei più forti eventi sismici mai registrati, 9.2 gradi. Anche il terremoto di massima intensità mai misurato con gli strumenti moderni, 9.5 gradi, avvenuto nel 1960 in Cile, ha provocato 5.700 vittime, un numero ben minore di quello che purtroppo circola in questi giorni. Del resto anche quest’ ultimo evento, se non ci fosse stato lo tsunami, avrebbe avuto un esito molto meno disastroso. Il terzo fattore da tenere in conto è poi l’adozione di tutte le misure di prevenzione possibili. L’evento sismico è per definizione imprevedibile, ma la conoscenza geologica e la statistica ci indicano con chiarezza le zone a rischio. In Italia, ad esempio, sappiamo bene che i pericoli maggiori riguardano la dorsale appenninica centromeridionale, il Friuli e alcune aree siciliane, in particolare il Belice. Sul piano statistico, a livello mondiale, c’è da registrare che è la Cina ad aver subito le conseguenze più tragiche: a parte un terremoto del 1556 a cui vengono imputati 830.000 morti, se ne sono verificati due negli anni Venti con 200.000 vittime ciascuno e uno nel 1976 con 255.000 dichiarate: Ma alcune stime parlano di 655.000 morti - conclude il professor Manetti.per informazioni: prof. Piero Manetti, direttore Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr, Pisa Tel. 050.3152372, e-mail: manetti@unifi.It , manetti@igg.Cnr.it |
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NEL MEDITERRANEO ONDE ALTE ANCHE 20 METRI LO SPIEGA LUIGI CAVALIERI, RICERCATORE DELL'ISMAR-CNR CHE HA REALIZZATO L'ATLANTE DELLE ONDE E DEL VENTO DEL MEDITERRANEO |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Un traghetto in viaggio verso la costa occidentale della Sardegna, in autunno od in inverno, potrebbe imbattersi in una mareggiata con onde mediamente sugli otto-nove metri. Colpa del Mistral, un vento che soffia con violenza in queste stagioni. Ma se anche nel Mare nostrum è possibile che si alzino onde simili, perchè un muro di acqua di dieci metri ha avuto esiti così devastanti nel Sud-est asiatico? Perchè i tempi ed i modi con cui i due fenomeni si manifestano sono assolutamente differenti , spiega Luigi Cavaleri, ricercatore dell’ Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Venezia e coautore dell’ Atlante delle onde e del vento del Mediterraneo, realizzato dall’ Ismar Cnr. Con il maremoto non c’e preavviso: due o tre ondate, prolungate, profonde, massive, poi torna la calma. In mare aperto il fenomeno è inavvertibile, diventando distruttivo solo al raggiungimento della costa. In una mareggiata, invece, le onde sono generate dal vento e sono presenti ed elevate su tutto il bacino interessato. Per questo il maremoto è così devastante, pur essendo causato da un’onda lunghissima, anche 100-200 km, ma con un’altezza generalmente di un metro o anche meno, con un periodo molto lungo, sui 10 minuti. E’ l’imprevedibilità , insomma, oltre alla differente dinamica, a rendere i sommovimenti causati dai terremoti marini tanto più disastrosi delle onde di una normale burrasca, che paradossalmente sono molto più alte. Le onde causate dal vento, prosegue l’ingegner Cavaleri, si susseguono molto rapidamente, il periodo tipico nel Mediterraneo è 10 secondi. Le altezze possono essere davvero notevoli: singole onde alte 20 metri nel Mediterraneo e addirittura di 30-35 negli oceani sono una realtà riscontrata con relativa frequenza. Tuttavia il mare non raggiunge questi livelli improvvisamente, ma progressivamente, durante molte ore. Nel Mediterraneo in genere il fenomeno si svolge nell’arco di un giorno o più, lasciando quindi il tempo di prendere le opportune precauzioni. Questo non significa però che il rischio non sia forte e dunque gli amanti del mare debbono sempre disporre degli strumenti, come l’Atlante dell’ Ismar-cnr, che permettono di conoscere il clima, la ventosità e le relative onde che caratterizzano una certa zona. Sono inoltre disponibili previsioni dettagliate giorno per giorno per tutti i mari del mondo, in particolare per quelli italiani.Per informazioni: Luigi Cavaleri, Istituto di Scienze Marine del Cnr, Veneziatel. 041.5216810, luigi.Cavaleri@ismar.cnr.it |
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10.000 ANNI DI POLVERE COSMICA UNA RICERCA RIVELA TUTTI I MISTERI DELLE PARTICELLE EXTRATERRESTRI CHE SI DEPOSITANO NELLE REGIONI POLARI |
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Roma, 10 gennaio 2005 - Ha dimensioni piccolissime, molto più piccole di un granello di sabbia. Ma le informazioni che fornisce sono di importanza enorme. E’ la polvere cosmica, un insieme di minuscole particelle che si formano nell’ alta atmosfera, a circa 90 km di altezza, a seguito della completa disintegrazione delle meteoriti al momento dell’ ingresso nell’ atmosfera terrestre. Finora era un mistero il luogo in cui la polvere interplanetaria si andava a depositare spiega Carlo Barbante dell’ Istituto per la dinamica dei processi ambientali (Idpa) del Cnr di Venezia, che ha condotto un importante studio su queste particelle con i colleghi del Dipartimento di scienze ambientali dell’Ateneo del capoluogo veneto. La nostra ricerca, prosegue Barbante, ha rivelato che la maggior parte di questo materiale si accumula nelle regioni polari, dove arriva trasportato dai venti prevalenti della media atmosfera, prima di essere depositato sulla superficie. Per ottenere i dati sul prezioso pulviscolo è stata analizzata una carota di ghiaccio prelevata in Groenlandia e, misurando la presenza di iridio e di platino, sostanze di cui le meteoriti sono molto ricche, si è potuto ricostruire, per la prima volta, il flusso di polvere cosmica degli ultimi 10.000 anni. L’individuazione di questo processo, commenta Barbante, non è stata semplice, poichè durante l’ultima era glaciale le frequenti tempeste di polvere hanno mascherato in parte questo segnale extraterrestre. Grazie a studi di modellistica, conclude, è stato però possibile stabilire sia che durante l’Olocene c’è stata una ricaduta media globale di circa 14.000 tonnellate di materiale meteorico all’anno, sia che questo flusso è stato negli ultimi 10.000 anni costante.Accrescere le conoscenze sulla polvere cosmica è di fondamentale rilievo poichè queste particelle hanno legami con il clima e possono interferire nelle variazioni di temperatura del nostro pianeta. Conoscerne a fondo i flussi e i processi aiuta inoltre a comprendere meglio lo sviluppo del sistema solare.La ricerca condotta dal Cnr e dall’Universitã di Venezia è pubblicata sulla rivista Nature di questa settimana. Per informazioni: Carlo Barbante, tel. 041/2348942, e-mail: barbante@unive.It |
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CUOA: NEL 2005 ANCHE UN MASTER IN INNOVAZIONE D'IMPRESA... |
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Altavilla Vicentina, 10 gennaio 2005 - Parte nel 2005 la prima edizione del Master in Innovazione d'Impresa, della durata di 13 mesi di cui 6 di stage, dedicato alla implementazione di idee innovative per il sistema delle imprese italiane. L'obiettivo è creare innovazione. Con il contributo di esperti, nazionali ed internazionali, il corso intende fornire strumenti per lo sviluppo di nuovi materiali, tecnologie e processi e la creazione di reti di conoscenza nei rapporti di filiera e con enti di ricerca.In programma con la nuova proposta Cuoa, anche i tradizionali Master in Banca & Finanza e Master in Gestione Integrata d'Impresa e le nuove edizioni del Master in Retail Management e del Master of Business Administration part time. Http://www.cuoa.it/fc/master/ |
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