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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Aprile 2005
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IL FUTURO DEI CITTADINI EUROPEI NELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA GLOBALE  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - La European Millennium Project Nodes Initiative (Eumpi) organizza una conferenza sul tema "Il futuro dei cittadini europei nella società della conoscenza globale" che avrà luogo a Louvain-la-neuve (Belgio) il 13 e 14 aprile. L'obiettivo del convegno è trovare una risposta alle seguenti domande: Quali sfide particolari vengono poste all'Europa dalla società della conoscenza? In che modo gli studi futuri possono contribuire all'elaborazione di strategie efficaci per rispondere a tali sfide? In che modo gli studi futuri possono contribuire all'elaborazione di strategie per il successo delle società europee e delle organizzazioni appartenenti al settore privato? In che modo gli studi futuri possono contribuire ad assistere i cittadini europei a chiarire le questioni di cambiamento riguardanti le principali sfide che tutto il mondo si trova ad affrontare? La manifestazione è rivolta ai rappresentanti delle università (ricerca ed istruzione) e di altri organismi pubblici, società nonché a funzionari e decisori politici appartenenti alle istituzioni europee. Http://www.wallonie-en-ligne.net/2005_eumpi/  
   
   
E-GOVERNMENT: 100 MILIONI DI EURO PER METTERE IN RETE LE P.A. FINANZIATI 56 PROGETTI REGIONALI: AI PRIMI POSTI LOMBARDIA, PIEMONTE E LAZIO  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Amministrazioni pubbliche sempre più interconnesse tra di loro per semplificare i procedimenti burocratici richiesti da cittadini ed imprese. Prende il via infatti un articolato programma di investimenti per quasi 100 milioni di €, di cui 35 co-finanziati dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, per creare infrastrutture di rete che consentano ai cittadini e alle imprese di accedere in modo rapido e sicuro ai servizi di e-Government. Si tratta dei progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali e il Sistema Pubblico di Connettività-spc presentato dagli enti locali in risposta al bando promosso dal ministro Lucio Stanca. Stanca ha sottolineato a tale proposito che “la vasta e qualificata adesione delle autonomie locali a questo bando conferma non solo la validità della strada imboccata dal Governo nel portare avanti in modo condiviso questo delicato processo di ammodernamento di tutta la pubblica amministrazione italiana, centrale e periferica, ma anche il notevole interesse che gli stessi enti annettono alle nuove tecnologie come strumento principale per rendere sempre più dinamico e rapido il rapporto con i cittadini”. In particolare i 56 progetti ammessi al co-finanziamento statale, pari al 97% di quelli presentati, puntano a creare le condizioni per condividere il patrimonio informativo tra enti e permettere una gestione delle pratiche e dei procedimenti più veloce e sicura. In tal modo tutte le pubbliche amministrazioni potranno accedere a banche dati comuni e archivi condivisi, grazie all'integrazione delle applicazioni informatiche. Nel dettaglio, le proposte mirano allo sviluppo, al potenziamento e alla gestione di reti regionali e territoriali; i servizi di gestione delle Carte Servizi regionale; i servizi per l'interoperabilità e la cooperazione applicativa; il protocollo informatico e i servizi per la gestione documentale. Tipologia dei servizi Oltre il 50% dei progetti punta a realizzare sistemi di interoperabilità e cooperazione applicativa, mettendo così in evidenza l'esigenza degli Enti locali di condividere la gestione delle informazioni: per esempio, con l'integrazione delle anagrafi (comunale, sanitaria, etc) per la semplificazione dei procedimenti. Obiettivo di fondo è quello di garantire maggiore efficienza amministrativa producendo al contempo significativi vantaggi per gli utenti: meno interazioni con diversi enti, meno spostamenti da un ufficio all'altro e tempi più rapidi. Sedici progetti riguardano lo sviluppo o l'adeguamento delle reti; meno numerosi i progetti che riguardano sistemi infrastrutturali più evoluti, come l'implementazione dei sistemi di protocollo informatico e gestione documentale e le carte dei servizi. I progetti ammessi al co-finanziamento Presentati da quasi tutte le Regioni e dalle Province Autonome, sono stati 56 i progetti ammessi al co-finanziamento dalla Commissione di valutazione istituita Al Cnipa, che ha appena concluso i suoi lavori. Regioni La Regione con il maggior numero di progetti approvati è la Lombardia (8), che ottiene anche il co-finanziamento totale più alto (3.625.000 €). A seguire il Piemonte (6 progetti e 2.505.000 €) e il Lazio (6 progetti e 2.348.000 €). La Sicilia si aggiudica in totale 2.700.00 € per un solo progetto , mentre al Veneto vanno 2.264.000 € per 5 progetti. Abruzzo, Puglia, Sicilia, Umbria e Val d'Aosta hanno presentato un solo progetto, mentre il Molise è l'unica Regione a non aver risposto all'avviso. Da segnalare anche un progetto interregionale (Icar) che ha visto la partecipazione congiunta di 16 Regioni e una Provincia autonoma, e che punta a realizzare un sistema di cooperazione applicativa interregionale e una serie di casi studio applicativi in ambito sanità, anagrafe, aree organizzative omogenee e lavoro.
Regione Progetti Co-finanziamento Valore totale
Abruzzo 1 € 1.104.000 € 2.208.000
Basilicata 2 € 902.000 € 1.804.000
Bolzano 2 € 750.000 € 3.266.788
Campania 3 € 2.321.000 € 5.383.200
Emilia Romagna 4 € 2.246.700 € 7.185.142
Friuli Venezia Giulia 3 € 948.000 € 3.664.542
Lazio 6 € 2.348.000 € 16.213.200
Liguria 2 € 927.000 € 2.651.500
Lombardia 8 € 3.625.000 € 11.607.308
Marche 4 € 1.105.000 € 2.210.000
Piemonte 6 € 2.505.000 € 9.073.184
Puglia 1 € 2.174.000 € 5.084.042
Sardegna 2 € 1.811.000 € 3.622.000
Sicilia 1 € 2.700.000 € 5.400.000
Toscana 2 € 2.219.000 € 7.044.539
Trento 2 € 697.700 € 3.033.800
Umbria 1 € 888.000 € 1.778.802
Veneto 5 € 2.264.000 € 4.528.500
Valle d'Aosta 1 € 473.000 € 1.038.777
www.crcitalia.it  
 
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA R&S: LE OPPORTUNITÀ SONO SUPERIORI AI RISCHI, AFFERMA POTOCNIK  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - Sono molte le conseguenze della sempre più globalizzata economia odierna e, tra queste, in ambito scientifico la più evidente è forse l'internazionalizzazione di ricerca e sviluppo (R&s). Le aziende che vogliono svolgere attività di ricerca ora possono installare le proprie strutture in qualunque parte del mondo e, con ogni probabilità, la loro scelta dipende più dalle capacità locali e dalla disponibilità e dal costo dei ricercatori qualificati che dalla sede dell'impresa stessa. Quali rischi e opportunità derivano da questa tendenza, e in che modo le autorità pubbliche possono sostenere tale processo e attenuare le eventuali conseguenze negative che ne potrebbero scaturire? Sono state queste le domande alle quali ministri di governo, dirigenti industriali e studiosi hanno cercato di rispondere in un forum organizzato il 29 e 30 marzo a Bruxelles dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Come hanno rilevato diversi delegati, finora i flussi transfrontalieri di R&s sono rimasti essenzialmente confinati alla "triade" formata da Stati Uniti, Giappone ed Europa. Di fatto, l'80 per cento della ricerca industriale estera viene condotto in queste tre regioni. Secondo il Commissario competente per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik, però, sembra che la situazione stia cambiando. "Paesi come Cina, India e Brasile apporteranno un nuovo contributo all'internazionalizzazione della R&s", ha affermato il Commissario. "Secondo un'indagine svolta nel 2004, ora questi paesi rappresentano rispettivamente la prima, la terza e la sesta meta privilegiata dei nuovi investimenti esteri nella R&s". Il Commissario Potocnik si è stupito dei rapidi progressi compiuti dalla Cina nell'arco di solo pochi anni, paragonando la globalizzazione del paese nell'ambito della R&s a quella di nazioni europee che, pur essendo più piccole, godono di un ottimo sviluppo. "In linea di principio questa tendenza è vantaggiosa per tutti. Dobbiamo incoraggiarla e sottolineare i benefici che ne possono derivare per i paesi che vi partecipano, perché essa è sicuramente preferibile al protezionismo". "Tuttavia," ha dichiarato il Commissario, "non possiamo ignorare i rischi connessi; dobbiamo attenuarli. Lo sviluppo asimmetrico della R&s internazionale potrebbe conferire un vantaggio sleale a talune regioni del mondo a discapito di altre. La fuga di cervelli di ricercatori europei qualificati, ad esempio, è ritenuta un problema - problema talmente concreto da richiedere di essere affrontato". Il Commissario Potocnik ha citato l'esempio del settore biotecnologico; molti dei migliori ricercatori europei specializzati in questo campo hanno lasciato il continente per recarsi negli Stati Uniti, con la conseguenza che ora si è creato un divario enorme tra Ue e Usa nel livello dei finanziamenti destinati alla ricerca biotecnologica. Secondo il Commissario, l'Europa deve rispondere al problema diventando una meta quanto più attraente possibile per gli investimenti privati nella ricerca. "Per realizzare questo obiettivo sarà necessaria un'ampia combinazione di politiche, che comprenda vari incentivi fiscali, migliori condizioni quadro, risorse umane qualificate, efficaci regimi di proprietà intellettuale e infrastrutture per la ricerca di base e applicata. I progressi, purtroppo, sono lenti e vanno accelerati, soprattutto negli Stati membri", ha affermato Janez Potocnik. L'europa deve anche intensificare una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, nell'ambito della ricerca, sia con le economie sviluppate che con quelle emergenti. Il Commissario Potocnik ritiene che si potrà così contribuire a migliorare la competitività dell'Unione europea e ad attrarre i ricercatori migliori in questo continente. In considerazione del rammarico espresso in precedenza da Janez Potocnik per l'esodo dei ricercatori europei altamente qualificati verso altre parti del mondo, e in particolare verso gli Stati Uniti, un delegato del Sud Africa ha chiesto al Commissario in che modo il desiderio dell'Unione europea di attirare i migliori ricercatori internazionali sul proprio territorio potrebbe essere considerato "leale". "In parole povere, la mobilità è un fenomeno positivo, mentre la fuga di cervelli non lo è", ha risposto il Commissario. "L'unione europea vuole promuovere la mobilità internazionale. Per esempio, se un ricercatore di un paese in via di sviluppo viene a lavorare in Europa, nell'ultimo anno i fondi dell'Unione europea vengono utilizzati per finanziarne il lavoro nel paese d'origine. In pratica vogliamo che i ricercatori tornino a casa propria!" Le affermazioni del Commissario sono state corroborate dalle osservazioni di Andras Roboz, direttore per gli affari bilaterali dell'Ufficio nazionale ungherese di ricerca e tecnologia. "La mobilità è un concetto che dobbiamo promuovere. Di per sé la fuga di cervelli non è un problema grave, mentre la mancanza di opportunità che consentano di ritornare nel proprio paese lo è". Eppure, il signor Roboz scorge un potenziale vantaggio anche nel caso in cui i ricercatori che lasciano i loro paesi d'origine non possano più farvi ritorno. "Questi ricercatori possono rivelarsi molto utili per la costruzione di reti nel paese che li ospita". Se da un lato nell'internazionalizzazione della R&s si possono riscontrare tendenze che i decisori politici vorrebbero invertire, dall'altro molti ritengono che l'Europa si trovi nella posizione ideale per sfruttare la natura sempre più transfrontaliera dello sforzo scientifico. Dopo tutto, l'Unione europea ha promosso per oltre due decenni la cooperazione internazionale nell'ambito della ricerca tra gli Stati membri attraverso i programmi quadro. Il punto è che, se c'è una regione al mondo che sa esattamente come trarre il massimo beneficio dalla collaborazione scientifica, quella è l'Europa. Il Commissario Potocnik sembra essere d'accordo: "Le sfide cui l'umanità deve fare fronte sono sempre più globali, e dobbiamo trovare il modo di affrontarle con un approccio coordinato. Con l'internazionalizzazione della R&s si può rispondere a tali sfide. È vero che questo approccio comporta una serie di rischi, ma le opportunità che offre sono di gran lunga più numerose", ha concluso il Commissario. Per ulteriori informazioni sulle attività internazionali di ricerca dell'Unione europea consultare: http://europa.Eu.int/comm/research/fp6/inco/index_en.html  http://www.Cordis.lu/fp6/inco.htm  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE – MARZO 2005: DATI E COMMENTO  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che nel mese di marzo 2005 si è registrato un disavanzo del settore statale di circa 18.200 milioni di euro a fronte di un disavanzo di 16.256 milioni di marzo 2004. Nel primo trimestre del 2005 si è registrato complessivamente un disavanzo di circa 27.300 milioni, leggermente migliore di quello registrato nel primo trimestre 2004, pari a 27.439 milioni. Commento Sul saldo del mese di marzo ha inciso la prima applicazione della riforma fiscale ai pensionati, con il contestuale riconoscimento degli arretrati relativi al primo bimestre. Nel mese si è, inoltre, registrato un recupero dei prelievi da parte delle Aziende sanitarie, che ha comportato una spesa superiore a quella dello stesso mese dello scorso anno per oltre 1.000 milioni. In calo sono risultati, infine, gli introiti connessi al gioco del lotto e al consumo dei tabacchi.  
   
   
CASI CIRIO-ARGENTINA: SANZIONI ALLE BANCHE NEI TERMINI DI LEGGE  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che, in merito a notizie di stampa su presunti ritardi nell’irrogazione dei provvedimenti a carico delle banche sanzionate per i casi Argentina e Cirio, l’adozione dei decreti ministeriali e le relative notifiche sono avvenuti nei termini e nei modi previsti dalla legge.  
   
   
UN'EUROPARLAMENTARE IRLANDESE SOSTIENE LE RICHIESTE PER L'INCREMENTO DEL BILANCIO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - L'europarlamentare irlandese Avril Doyle ha parlato dei tre punti di debolezza del settore della ricerca in Europa e ha invitato ad incrementare gli stanziamenti di bilancio. I finanziamenti insufficienti, un ambiente che non stimola la ricerca e non ne sfrutta i risultati e la natura frammentaria delle attività e delle risorse contribuiscono, secondo la sig.Ra Doyle, ad indebolire il potenziale europeo di ricerca. "L'adozione di un approccio coordinato che coinvolga le aziende, le università e gli organismi governativi, ci permetterà di ridurre il divario in materia d'innovazione che separa l'Europa dagli Stati Uniti e di raggiungere il nostro obiettivo di investire il tre per cento del Pil nel settore della ricerca. Dato che più del 90 per cento delle aziende è rappresentato da piccole e medie imprese (Pmi), qualsiasi politica futura relativa a ricerca e innovazione dovrà essere elaborata concentrandosi soprattutto su questo settore", ha dichiarato la sig.Ra Doyle. L'europarlamentare ha inoltre fatto presente che qualora l'Europa non incrementi adesso i propri investimenti nel settore della ricerca, ne subirà successivamente le conseguenze. "I finanziamenti per le attività di ricerca e sviluppo sono assolutamente vitali e devono essere incrementati in modo sostanziale nel Settimo programma quadro per la ricerca. Sebbene la ricerca fondamentale sia essenziale, occorre anche incoraggiare e facilitare lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo nelle aziende europee e sostenere l'innovazione. Accessibilità, semplicità e trasparenza devono essere le pietre miliari del programma. Se non incrementiamo i finanziamenti [per la ricerca] [...], pagheremo sicuramente, in futuro, un prezzo in termini di perdita di competitività, per non parlare della fuga dei nostri migliori ricercatori verso gli Stati Uniti.", ha dichiarato.  
   
   
COMMISSIONERS FERRERO-WALDNER AND MANDELSON TO MEET GULF CO-OPERATION COUNCIL IN BAHRAIN, 5 APRIL 2005  
 
Brussels, 4 April 2005 - Foreign Ministers from the European Union and the countries of the Gulf Cooperation Council (Gcc), Saudi Arabia, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar and the United Arab Emirates, hold their annual meeting on 5th April in Manama, Bahrain. They will exchange views on reinforcing Euro-gulf relations. Ministers are expected to launch joint initiatives in the political, economic and social/cultural fields. They are also expected to agree on the way forward for Eu-gcc Free Trade Area negotiations with the aim of concluding them at the earliest opportunity. Ministers will also discuss regional issues of joint interest such as developments in Iraq, Eu negotiations with Iran, prospects for the Middle East Peace Process and Saudi Arabian accession to the Wto. Reflecting the importance the European Commission attaches to the region, the Commission will be represented at the Ministerial by Commissioner for External Relations and European Neighbourhood Policy, Benita Ferrero-waldner and Commissioner for Trade Peter Mandelson. On the eve of her trip, Commissioner Ferrero-waldner said: “This is an important meeting for us. The Eu is committed to strengthening relations with the region, and I believe that both sides are now ready to open up new areas for co operation. We need to identify specific initiatives in the political, economic and social fields and I am looking forward to making some concrete proposals to my Gcc colleagues” Commissioner Mandelson, who will spend the weekend meeting Trade Ministers in Oman, Qatar, the United Arab Emirates and Saudi Arabia in advance of the Ministerial said: “The Eu is a firm supporter of regional economic integration among the Gulf States, both as a means to greater regional prosperity and the basis of deeper and wider commercial relations with the Eu. The Eu and the Gcc are steadily getting closer to a Free Trade Agreement that will be an important prize for both sides.” The Eu is seeking to enhance cooperation activities with the Gcc in the framework of the Strategic Partnership for the Mediterranean and the Middle East approved by the European Council in June 2004. It is a central and distinctive principle of this policy that the partnership should support countries’ own efforts for political and economic reforms. At the recent (March 2005) meeting of the Eu-gcc Joint Co-operation Committee, it was agreed that co-operation activities should be reinforced in a small number of priority areas. Both sides are actively engaged in identifying other options for joint action. In the field of trade, successful negotiations for an Eu-gcc Free Trade Agreement (Fta) would create one of the first ever region-to-region Ftas. Talks made good progress during 2004, and the Commission remains committed to making similar progress in 2005. The Eu strongly supports the Gulf countries’ regional integration process. The Union has a wealth of experience of building co-operation between neighbours, and is willing, if the Gcc so wishes, to share its experience to help build co operation in the region in the interests of promoting prosperity and stability.  
   
   
BANDO DI GARA SU INNOVAZIONE E FONDI STRUTTURALI  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - La Dg Poltiche regionali della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per la valutazione strategica dell'innovazione e dell'economia basata sulla conoscenza in relazione ai Fondi strutturali e al Fondo di coesione per il periodo di programmazione 2007-2013. Lo studio è mirato all'elaborazione di conclusioni e raccomandazioni riguardanti, in particolare, il futuro dei Fondi strutturali e della politica di coesione. La politica di coesione dovrebbe comunque integrare altre aree politiche comunitarie. Gli obiettivi sono i seguenti: fornire un'analisi della situazione attuale nel settore dell'innovazione e dell'economia basata sulla conoscenza negli attuali 25 Stati membri nonché in Romania e in Bulgaria; trarre degli insegnamenti dalle presenti esperienze in termini di idee e approcci strategici all'innovazione; identificare le esigenze principali e il potenziale dell'innovazione nelle regioni ammissibili; elaborare raccomandazioni riguardanti le principali priorità di investimento per i Fondi strutturali nel periodo di programmazione 2007-2013 e le loro implicazioni nello sviluppo regionale. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Dg Politiche regionali , Regio.c.2. , All'attenzione del sig. Mairate, Csm 2 2/155, B-1049 Bruxelles, Tel: +32-2 295 1685, Fax: +32-2 296 33 4, E-mail: joelle.Salmon@cec.eu.int  Per ulteriori informazioni relative alla gara consultare il seguente sito web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=060265-2005  
   
   
EURO-ZONE UNEMPLOYMENT UP TO 8.9%  
 
Bruxelles, 4 April 2005 - Euro-zone seasonally-adjusted unemployment stood at 8.9% in February 2005, compared to 8.8% in January, reports Eurostat, the Statistical Office of the European Communities. It was 8.9% in February 2004. The Eu254 unemployment rate was 8.9% in February 2005, unchanged compared to January. It was 9.0% in February 2004. In February 2005, the lowest rates were registered in Ireland (4.3%), Luxembourg (4.4%), Austria (4.6%), the United Kingdom (4.6% in December 2004) and the Netherlands (4.7% in December 2004). Unemployment rates were highest in Poland (18.1%), Slovakia (16.2%), Greece (10.5% in September 2004) and Spain (10.3%). Amongst the Member States thirteen recorded a decrease in their unemployment rate over a year, one remained stable and eleven reported an increase. The largest relative decreases were observed in Lithuania (11.6% to 8.9%), Estonia (9.9% to 8.0%), Malta (7.8% to 6.8%) and Slovakia (18.5% to 16.2%), while Cyprus (5.0% to 5.6%), Portugal (6.3% to 6.9%) and the Netherlands (4.3% in December 2003 to 4.7% in December 2004) registered the highest relative increases. In February 2005 compared to February 2004, the unemployment rate for males fell from 7.5% to 7.4% in the euro-zone and decreased from 8.1% to 7.9% in the Eu25. The female unemployment rate grew from 10.6% to 10.7% in the euro-zone, and was unchanged at 10.2% in the Eu25. In February 2005, the unemployment rate for under-25s was 18.5% in the euro-zone and 18.8% in the Eu25. In February 2004 it was 18.0% and 18.8% respectively. The lowest rates for under-25s were observed in Denmark (7.4% in January 2005), the Netherlands (7.4% in December 2004) and Ireland (7.9%), and the highest in Poland (37.6%), Slovakia (28.8%), Greece (26.3% in September 2004) and Italy (24.0% in December 2004). Eurostat estimates that, in February 2005, 12.8 million men and women were unemployed in the euro-zone and 19.1 million in the Eu25. These are seasonally-adjusted figures in line with Ilo criteria. In February 2005, the Us unemployment rate was 5.4% and the Japanese rate was 4.6%. Unemployment (%) in February 2005 - in ascending order
Ie Lu At Uk Nl Dk Cy Si Hu Se Mt Pt Be Ee
4.3 4.4 4.6 Dec 04 4.6 Dec 04 4.7 Jan 05 5.0 5.6 Jan 05 5.8 6.3 6.5 6.8 6.9 8.0 8.0
It Cz Euro-zone Eu25 Lt Fi Lv De5 Fr Es El Sk Pl
Dec 04 8.0 8.3 8.9 8.9 8.9 9.0 9.6 9.7 9.8 10.3 Sep 04 10.5 16.2 18.1
Euro-zone: Belgium, Germany, Greece, Spain, France, Ireland, Italy, Luxembourg, the Netherlands, Austria, Portugal and Finland. Eurostat's unemployment rates
 
   
   
LA NORVEGIA ADOTTA MISURE PRATICHE PER CONSEGUIRE L'OBIETTIVO DI BARCELLONA  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - In un nuovo libro bianco intitolato "Impegno per la ricerca", il governo norvegese ha illustrato le misure pratiche che intende adottare per aumentare gli investimenti complessivi nella ricerca, portandoli al tre per cento del Pil entro il 2010. Il governo riconosce che il primo passo di questo processo sarà incrementare gli investimenti pubblici nella ricerca all'uno per cento del Pil, in linea con gli obiettivi di Barcellona. In questo contesto, dal libro bianco emerge che nel 2006 al fondo norvegese per la ricerca e l'innovazione verrà assegnato uno stanziamento aggiuntivo pari a 16 miliardi di corone norvegesi (1,7 miliardi di euro); in tal modo, il capitale complessivo del fondo raggiungerà i 50 miliardi di corone norvegesi (6 miliardi di euro). Per contro, il libro bianco rivela che, al fine di incoraggiare l'aumento dei finanziamenti privati destinati alla ricerca, a ciascuno stanziamento per la ricerca di base effettuato da società o persone fisiche e superiore ai 5 milioni di corone norvegesi (600 000 euro) sarà concesso un finanziamento pubblico pari al 25 per cento del relativo importo. Tra le altre misure studiate per promuovere gli investimenti nella ricerca industriale si annoverano la creazione di centri per l'innovazione guidata dalla ricerca, l'introduzione di un programma per la promozione di dottorati di ricerca da parte di scienziati industriali, l'istituzione di sovvenzioni imprenditoriali a favore di ricercatori che desiderano commercializzare le proprie idee, e l'insediamento di nuovi centri regionali dedicati all'innovazione. Il libro bianco individua inoltre tre aree di priorità generale per la ricerca norvegese nel periodo fino al 2010: internazionalizzazione, ricerca di base e innovazione. Per quanto riguarda la prima, il governo ha dichiarato che le iniziative di ricerca a livello nazionale verranno valutate alla luce degli sviluppi internazionali, e che la cooperazione con l'Ue nell'ambito della ricerca "continuerà a rivestire un'importanza fondamentale". Le aree caratterizzate da competenze nazionali nel settore della ricerca e da infrastrutture di livello internazionale verranno utilizzate quale piattaforma per la collaborazione internazionale, nonché per richiamare in Norvegia un maggior numero di scienziati stranieri. La ricerca di base verrà rafforzata grazie a un incremento delle risorse e con meccanismi di finanziamento per promuovere la qualità, mentre alla ricerca nel campo della matematica, delle scienze naturali e della tecnologia verrà attribuita una speciale priorità. Infine, il governo promuoverà misure intese a dare impulso all'innovazione, in particolare mediante un impiego dei finanziamenti pubblici che incoraggi il settore a moltiplicare i propri sforzi. Oltre a queste aree generali di priorità, il governo concentrerà i propri sforzi in materia di ricerca a favore dell'energia e dell'ambiente, della salute, degli oceani, degli alimenti, e di tre aree tecnologiche: i materiali e la nanotecnologia, la biotecnologie e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic). Il libro bianco rivela che tali politiche costituiscono un proseguimento delle priorità correnti della ricerca norvegese. Kristin Clemet, ministro norvegese dell'Istruzione e della ricerca, ha affermato che nella relazione "viene fissato l'ambizioso obiettivo di fare della Norvegia una nazione leader nel campo della ricerca. Il conseguimento di tali obiettivi richiederà l'impegno da parte dei ricercatori e degli ambienti vicini alla ricerca, delle autorità, del settore e della società in generale". Per una sintesi del libro bianco consultare il sito: http://odin.Dep.no/filarkiv/241984/sammendrag_engelsk.pdf  
   
   
THE ECB’S GOLD SALES  
 
Francoforte, 4 aprile 2005 - The European Central Bank (Ecb) has completed a programme of gold sales amounting to 47 tons of gold. These sales are in full conformity with the Central Banks’ Gold Agreement, dated 27 September 2004, of which the Ecb is a signatory. It is not the Ecb’s intention to sell more gold for the first year of the agreement, starting on 27 September 2004 and ending on 26 September 2005.  
   
   
DA ABI E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI VIA ALL’OSSERVATORIO SU RISPARMIO E INVESTIMENTI  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Una comune conoscenza dei mercati, delle regole e dei linguaggi per promuovere iniziative volte a migliorare il rapporto tra intermediari finanziari e clienti. È questo l’obiettivo dell’Osservatorio su risparmio e investimenti creato dall’Associazione bancaria italiana e dalle associazioni dei consumatori. Il progetto è stato avviato da Abi, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Legaconsumatori e Unione nazionale consumatori con la firma di un protocollo. “Conoscere meglio i prodotti, sia di risparmio sia di investimento – si legge nel testo dell’accordo - aiuterà a sviluppare maggiore percezione del rapporto esistente tra rischio e rendimento, nonché ad aumentare la fiducia sui mercati”. L’osservatorio analizzerà le caratteristiche dei principali prodotti finanziari e la relativa documentazione. Il protocollo prevede pure l’esame delle principali difficoltà riscontrate dai cittadini nella gestione dei propri risparmi e nelle scelte d’investimento.  
   
   
LA BANCA DEL VENEZIANO CAMBIA DIREZIONE, MA TIENE LA ROTTA IL TESTIMONE PASSA AD ALESSANDRO ARZENTON, GIÀ CONDIRETTORE DELL'ISTITUTO  
 
Mira Ve – 4 aprile 2005 - In occasione dell'assemblea annuale dei soci - che si è riunita domenica 3 aprile 2005, alle 9.00, al Cinemateatro Excelsior di Dolo - l'istituto di credito cooperativo di maggior peso nella provincia di Venezia vive una svolta importante: dopo quarant'anni ininterrotti di servizio, Paolo Nardo lascia la direzione della banca per andare in pensione, passando il testimone ad Alessandro Arzenton, che già aveva il ruolo di condirettore. L'assemblea sancisce il passaggio ufficiale delle consegne. E per l'istituto si chiude un ciclo. Perché Paolo Nardo è stato di sicuro una componente fondamentale dello sviluppo della Banca del Veneziano. Classe 1948, è stato uno dei primi dipendenti dell'istituto e a soli vent'anni ne ha assunto la direzione, che ha mantenuto fino ad oggi. Ora va in pensione dopo quarant'anni nei quali, in perfetta sintonia con gli amministratori, ha diretto l'evoluzione di una piccola Cassa Rurale trasformandola in una banca importante quale è oggi la Banca del Veneziano. Quarant'anni in cui la banca, con una squadra che nel tempo è cresciuta, è si è sviluppata assieme al territorio, anno dopo anno, conquistando la fiducia di un numero crescente di clienti. Quarant'anni di impegno rivolto anche all'evoluzione culturale, oltre che economica, con la promozione e la sponsorizzazione di eventi e manifestazioni. Una linea d'azione su cui continuerà a investire anche la nuova direzione. L'ordine del giorno dell'assemblea di domenica 3 aprile prevede la discussione e l'approvazione del bilancio 2004, dopo la relazione di amministratori e sindaci sull'andamento della gestione e sulla situazione dell'istituto. Verrà anche scelta la destinazione dell'utile netto di esercizio. Quindi verrà eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, assieme ai componenti del Collegio Sindacale e del Collegio dei Probiviri.  
   
   
LA FRANCIA PRENDE IN CONSIDERAZIONE L'IPOTESI DI OFFRIRE INCENTIVI FISCALI ALLE IMPRESE DEL SETTORE DELL'ALTA TECNOLOGIA  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - In seguito al trasferimento negli Stati Uniti di una delle società francesi più promettenti nel campo della biotecnologia, il governo francese ha annunciato di voler prendere in considerazione l'ipotesi di introdurre nuove agevolazioni fiscali per le imprese attive nel settore dell'alta tecnologia. Secondo il Financial Times, il ministro francese Thierry Breton sta valutando uno schema di incentivi fiscali presentato dal gruppo di interesse per la ricerca Conseil Stratégique de l'Innovation (Csi), volto a incoraggiare un maggior numero di aziende innovative a diventare società di capitali a sottoscrizione pubblica, e a rendere più interessanti gli investimenti in queste società. Questa decisione segue il recente annuncio diffuso dall'Idm, una società biofarmaceutica francese specializzata in immunoterapia per la cura del cancro, e riguardante la fusione con una società statunitense più piccola, di recente inserita nell'indice Nasdaq. L'idm trasferirà la sede centrale a San Diego. L'idm ha spiegato che la decisione è stata determinata soprattutto dalla difficoltà che tutte le piccole imprese francesi devono affrontare per reperire fondi. Nel giugno 2004 l'Idm, leader mondiale nel campo della terapia cellulare e strettamente legata al gigante farmaceutico Sanofi-aventis, è stata costretta a rinunciare a un'emissione di azioni alla Borsa di Parigi. La società stava tentando di raccogliere 100 milioni di euro. Anche se i 100 dipendenti dell'Idm attualmente assunti a Parigi non perderanno il posto di lavoro, ora le decisioni verranno prese negli Usa. L'annuncio in questione fa seguito al trasferimento della sede centrale di altre due nuove società francesi a Londra e a Zurigo. Per contrastare tale fenomeno, il Csi suggerisce di proporre agevolazioni fiscali sulla spesa a favore della ricerca a imprese con meno di 2 000 dipendenti e con entrate inferiori a 150 milioni di euro. Gli sgravi si protrarrebbero per gli otto anni successivi all'offerta pubblica iniziale della società. Gli azionisti sarebbero esenti dalle tasse sulle plusvalenze, sul patrimonio e di successione. Lo schema in questione rappresenta l'ultima di una serie di misure governative intese a ridurre il divario di sviluppo che sussiste tra le nuove imprese francesi e le loro omologhe americane e britanniche. Nel dicembre 2004, il governo francese ha lanciato il concetto di Young Innovative Companies (Yic). Lo schema verrà presentato il mese prossimo dal Primo Ministro francese Jean-pierre Raffarin e, se approvato, potrebbe essere introdotto prima della fine del 2005. Philippe Pouletty, direttore del Csi e dell'associazione di settore France Biotech, afferma che le difficoltà incontrate dalle nuove imprese nel reperimento di fondi sono riconducibili all'eccessiva avversione al rischio degli assicuratori francesi. "Le compagnie francesi di assicurazione per il ramo vita dispongono di circa 1 000 miliardi di euro di depositi - una sorta di equivalente francese dei fondi pensione anglosassoni -, ma non investono a sufficienza nelle piccole imprese", ha spiegato Philippe Pouletty. Philippe Pouletty ha chiesto ai responsabili politici francesi di intervenire con urgenza. "Senza un intervento decisivo e immediato [volto ad aprire] i mercati finanziari alle piccole imprese in Francia e in Europa, sempre più società seguiranno l'esempio dell'Idm e si trasferiranno a ovest".  
   
   
IL CESR PRESENTA IL RAPPORTO SULL'ARCHIVIO EUROPEO DELL'INFORMAZIONE SOCIETARIA  
 
Milano, 4 aprile 2005 - Il Cesr (Committee of European Securities Regulators), di cui la Consob fa parte, ha diffuso oggi un rapporto (Ref.cesr/05-150b) che illustra sinteticamente come potrebbero essere organizzati gli archivi nazionali dei Paesi membri dell'Unione europea per la raccolta e la consultazione delle informazioni concernenti le società quotate, secondo quanto previsto dalla direttiva comunitaria in materia di trasparenza (c.D. “Transparency”). Il documento indica inoltre con quali modalità potrebbe essere realizzata una rete telematica europea per l'informazione societaria e come gli emittenti potrebbero essere abilitati ad inserirvi le informazioni richieste sulla base delle disposizioni regolamentari delle autorità competenti. Il rapporto - presentato oggi nella sua versione finale, redatta a seguito di un'ampia consultazione avviata nell'ottobre del 2004 (Ref.cesr/04-511) - è stato richiesto dalla Commissione europea e si inserisce nell'ambito delle iniziative avviate dal Cesr con riferimento alle misure di attuazione della direttiva Transparency. Tre sono gli elementi chiave del rapporto: lo sviluppo degli archivi nazionali dell'informazione societaria. Il rapporto esamina diverse ipotesi con riferimento a: le modalità dell'archiviazione; i requisiti e la natura - che potrà essere pubblica o privata - del gestore del sistema di archiviazione; le modalità di accesso al sistema da parte degli utenti finali; la realizzazione di un circuito telematico europeo dedicato ovvero, in alternativa, l'interconnessione dei circuiti nazionali esistenti; l'utilizzo della trasmissione telematica per l'informazione societaria, in funzione della presentazione dei documenti alle autorità di vigilanza da parte degli emittenti (electronic filing). Un'ultima sezione del documento è dedicata alla definizione dei tempi di attuazione del progetto. Nel rapporto il Cesr auspica che i tempi di realizzazione degli archivi dell'informazione societaria siano accelerati, affinché il recepimento negli Stati membri della direttiva sulla trasparenza - previsto entro il 20 gennaio del 2007 - risulti pienamente compiuto ed efficace. Il rapporto è disponibile sul sito internet www.Cesr-eu.org  
   
   
BANCA DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA APPROVA IL PROGETTO DI AUMENTO DI CAPITALE  
 
Brescia, 4 aprile 2004 L'assemblea straordinaria dei Soci della Banca dell'Artigianato e dell'Industria, riunitasi nella serata del 30 marzo a Brescia, ha approvato un progetto di aumento di capitale a pagamento di massimi 80,9 milioni di euro circa da offrire in opzione ai soci della Bai in più tranches, con delega al Consiglio di determinare termini e modalità esecutive. Successivamente, in sede ordinaria, l'Assemblea ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2004 - i cui dati sono stati comunicati al mercato in data 23 febbraio 2005 - che manifesta un'apprezzabile evoluzione dei principali indicatori economici ed una crescita significativa degli aggregati patrimoniali. Bilancio 2004: dati di sintesi (importi in migliaia di euro)
2004 2003 var. %
margine di interesse 5.948 4.639 +28.2
margine di intermediazione 8.068 5.940 +35.8
risultato lordo di gestione 2.078 1.535 +35.3
risultato delle attività ordinarie 963 -535
risultato netto 393 -629
raccolta diretta 198.519 114.714 +73
raccolta indiretta 48.851 35.265 +38,5
impieghi 197.436 138.504 +42,5
i risultati del periodo confermano l'evoluzione dei processi di fondo connessi allo sviluppo delle strategie di espansione già avviate attraverso l'apertura di nuove filiali. L'esercizio trascorso ha rappresentato per la Banca un anno di svolta sia dal punto di vista economico - l'esercizio chiude con un risultato positivo di 393 mila euro - sia per quanto concerne l'evoluzione della mission della Bai all'interno del Gruppo Creval attraverso l'ampliamento della propria area di attività che, tenderà, oltre che a rafforzarsi ulteriormente nel territorio bresciano in cui attualmente è focalizzata, ad espandersi progressivamente verso la regione Veneto dove, da inizio 2005, è già operativa attraverso la sede di Vicenza e le filiali di Thiene, Arzignano e Montecchio Maggiore. L'assemblea ha altresì deliberato in merito al rinnovo del Consiglio in scadenza, nominando per il triennio 2005-2007 i Signori Luciano Camagni, Mario Cotelli Giovanni Paolo Monti, Diego Muffatti (esponenti del Gruppo Credito Valtellinese), Renato Gnutti, Valerio Marinelli, Pietro Torchio, Guido Zanetti (esponenti dell'imprenditoria bresciana), Nereo Terreran (esponente della Banca Popolare di Cividale). I Consiglieri di nuova nomina sono: l'avv. Diego Muffatti: dirigente del Gruppo Credito Valtellinese e segretario del Consiglio di Amministrazione della capogruppo; il dott. Valerio Marinelli, amministratore di numerose società del gruppo industriale Metra, leader in Italia nel settore dei profilati di alluminio. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente, ha confermato Renato Gnutti Presidente e Luciano Camagni Vice Presidente ed Amministratore Delegato. Il Consiglio ha poi nominato alla carica di Vice Direttore Generale il sig. Giovanni Vaninetti che si affiancherà al Direttore Generale Anna Cracco.
 
   
   
FINECOGROUP: APPROVATO IL BILANCIO 2004 CONFERMATO DIVIDENDO DI € 0,20 PER AZIONE RINNOVATI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E COLLEGIO SINDACALE  
 
Milano, 4 Aprile 2005 – L’assemblea degli Azionisti di Finecogroup S.p.a. (Gruppo Capitalia), riunitasi l’1 aprile a Milano in sede ordinaria e straordinaria sotto la presidenza del Prof. Francesco Carbonetti, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2004, nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione e già resi pubblici lo scorso 22 febbraio. A livelo consolidato, l’esercizio 2004 registra un utile netto di oltre euro 415 milioni, comprendente la plusvalenza netta di euro 382 milioni derivante dala cessione del 57,5% di Finecovita, contro un risultato negativo di euro 40 milioni al 31 dicembre 2003. Il margine d’intermediazione pari a euro 493 milioni, mostra una crescita del 27% rispetto al 31 dicembre 2003, mentre il risultato lordo di gestione di 171 milioni di euro risulta quintuplicato rispetto agli euro 35 milioni di fine 2003. Sotto il profilo patrimoniale, il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2004 è pari a euro 930 milioni, contro euro 541 milioni di fine 2003, e il Tier 1 ratio “core”, , il principale indicatore della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2004 è salito all’8,03% rispetto al 4,24% di fine 2003. A livello civilistico, Finecogroup S.p.a. Chiude l’esercizio con un utile netto di euro 429 milioni, contro una perdita di euro 16,3 milioni nel 2003. L’assemblea ordinaria degli azionisti, confermando la proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di distribuire un dividendo pari a euro 0,20 per azione per un importo complessivo di euro 63,1 milioni. Il dividendo sarà posto in pagamento, presso tutti gli intermediari autorizzati, dal 21 aprile 2005 previo stacco dela cedola in data 18 aprile 2005. Il resto del’utile netto è stato assegnato per euro 21,5 milioni ala riserva legale e per euro 344,4 milioni ala riserva straordinaria. Sempre in sede ordinaria, l’Assemblea ha provveduto a rinnovare gli Organi societari il cui incarico è giunto a scadenza. In particolare, l’Assemblea ha nominato i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione e del Colegio Sindacale che resteranno in carica sino ala data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007, determinando anche i relativi emolumenti, secondo le modalità previste dal’art. 24 delo Statuto sociale. Il nuovo Consiglio d’Amministrazione risulta composto da 15 membri. Sono stati confermati i seguenti amministratori uscenti: Francesco Carboneti, Rino Mario Gambari, Fabio Galia, Mateo Arpe, Domenico Cavalo, Carlo Stefano Enrico, Luca Ferrarini, Carmine Lamanda e Gianpietro Palazzani. Entrano a fare parte, per la prima volta, del Consiglio gli amministratori: Donato Fontanesi, Alessandro Garrone, Alfredo Malguzzi, Emma Marcegaglia, Fulvio Montipò ed Enrico Zini. In occasione del prossimo Consiglio di Amministrazione, convocato il 7 aprile 2005, è previsto che saranno confermati il Prof. Francesco Carboneti in qualità di Presidente, il dot. Rino Mario Gambari in quela di Vice Presidente e il dot. Fabio Galia quale Amministratore Delegato. Il nuovo Colegio Sindacale è composto da: Umberto Bertini, Presidente; Silvio Bianchi Martini, Pasquale Granato (Sindaci effetivi); Vilson Canovi e Piergiacomo Jucci (Sindaci supplenti). Inoltre, a seguito dela scadenza dell’incarico ala Società di revisione Kpmg S.p.a., l’Assemblea in sede Ordinaria ha deliberato di conferire l’incarico per la revisione contabile del Bilancio d’Esercizio, del Consolidato e dela Relazione semestrale per gli esercizi 2005, 2006, 2007 a Reconta Ernst & Young S.p.a. In sede straordinaria l’Assemblea ha poi deliberato un aumento di capitale sociale a pagamento, con esclusione del dirito di opzione, destinato all’atuazione di un piano di incentivazione (stock option) di dipendenti e promotori finanziari approvato dal Cda del 19 gennaio 2005, nonchè il regolamento dei relativi warrant. Tale piano sostituisce quello precedentemente deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 13 novembre 2003 e prevede un aumento di capitale per un importo massimo di nominali euro 7.320.000, con emissione di massime n° 7.320.000 azioni ordinarie da nominali euro 1 ciascuna. Infine, l’Assemblea, a seguito dell’entrata in vigore della riforma del diritto societario e sulla base delle indicazioni fornite in merito da Banca d’Italia, ha deliberato la modifica del’art. 11 dello Statuto che riguarda il quorum deliberativo dell’Assemblea (esclusione dal computo dela quota di capitale rappresentata in assemblea dei soci astenutisi per conflitto di interessi). In Assemblea è stato altresì confermato, come già comunicato lo scorso 17 marzo, che è intenzione di Finecogroup adottare i principi Ias/ifrs a partire dalla Relazione trimestrale al 31 marzo 2005. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dell’implementazione dei principi Ias/ifrs, si conferma che la conversione delle procedure ale nuove esigenze contabili è in fase avanzata e che gli interventi da adottare sui sistemi informativi e sui processi verranno completati contestualmente ala predisposizione dela Relazione trimestrale al 31 marzo 2005. Gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli Ias/ifrs verranno resi pubblici in sede di approvazione dela prima relazione trimestrale 2005. Attualmente è in corso la riconciliazione agli Ias/ifrs delle grandezze relative al 2004. Finecogroup intende affrontare il cambiamento di regole contabili applicando i nuovi principi internazionali a partire dal 2005 oltre che a livello consolidato anche a livello individuale.  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA: BOZZA DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004  
 
Verbania, 4 aprile 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra, presieduto dal Dott. Sandro Saini, ha approvato in data odierna il Progetto di Bilancio individuale e consolidato al 31 dicembre 2004, che verrà depositato presso Borsa Italiana e la sede sociale in Verbania Intra, Piazza Aldo Moro, 8 (unitamente alla Relazione Annuale sulla corporate governance) e sottoposto all’Assemblea dei Soci convocata per il 30 aprile/1° maggio prossimo. I risultati della Bozza di Bilancio del Gruppo al 31 dicembre 2004 non presentano significativi scostamenti rispetto ai dati già diffusi in occasione della Iv° Trimestrale 2004 e tengono conto, come già comunicato in tale occasione, dell’uscita dal perimetro di consolidamento nell’ultimo trimestre dell’anno della Futuro S.p.a., che a fine 2003 presentava un totale impieghi di € 149,6 milioni e un utile d’esercizio di € 2,9 milioni. I dati definitivi al 31 dicembre 2004 confermano anzitutto il positivo trend di crescita della raccolta complessiva del Gruppo, ampliatasi a € 7.513 milioni (+7,7%), in linea con gli obiettivi strategici di maggiore bilanciamento dei volumi di impiego e di raccolta. Tale risultato è stato realizzato attraverso una positiva espansione della raccolta diretta (€ 3.912 milioni,+4,4%) e un rilevante incremento della raccolta indiretta, salita a € 3.601 milioni (+11,6%) in virtù della notevole performance del risparmio gestito (€ 1.421 milioni, +41,1%), che rappresenta a fine 2004 circa il 40% del totale. Sul versante degli impieghi, che mostrano un leggero rallentamento (€ 3.668 milioni,-0,9%), si sottolineano gli effetti dell’uscita dal Gruppo dei crediti personali della Futuro S.p.a., al netto dei quali emerge una crescita del 3,2%, focalizzata sulla componente mutui (€ 1.258 milioni, +16,8%). In relazione ai profili di asset quality, nella redazione dei dati definitivi al 31 dicembre 2004 è stata confermata la classificazione dei crediti dubbi della Iv° Trimestrale 2004, che presentano una crescita degli incagli al 4,7% rispetto al totale dei crediti netti e un rapporto soferenze nette/impieghi netti pari al 2,9%. L’andamento della redditività ordinaria presenta un progresso del 4% del margine di interesse (€ 149 milioni) e un positivo sviluppo del margine da servizi (€ 66,8 milioni al netto della gestione finanziaria,+3,8%), sostenuto in particolare dalla crescita delle commissioni provenienti dal gestito realizzata nel secondo semestre dell’anno grazie al lancio del Sistema Fondi Intra, frutto della nuova collaborazione con Vegagest Sgr. L’apprezzabile andamento dei margini ordinari determina un incremento del 3,5% del margine di intermediazione del Gruppo (che passa da € 206,2 milioni a € 213,5 milioni), che si amplia al 7,4% nel risultato lordo di gestione (€ 80,8 milioni) grazie all’ulteriore miglioramento del cost/income (62,2%), ottenuto attraverso un efficace contenimento della crescita delle spese amministrative (€ 115 milioni,+2,4%). I positivi risultati della gestione caratteristica del Gruppo vengono solo in parte condizionati dai maggiori accantonamenti e rettifiche di valore (€ 70 milioni, rispetto a € 38,5 milioni nel 2003) effettuati in connessione con la crescita dei crediti dubbi della Capogruppo, per effetto della contabilizzazione della plusvalenza netta di € 17,7 milioni realizzata con la cessione della Futuro. L’esercizio si chiude con un utile netto di Gruppo di € 19,1 milioni (+14%), corrispondente ad un Roe del 5,3%. L’andamento dei volumi e dei margini reddituali della Capogruppo Banca Popolare di Intra presenta un’evoluzione analoga al Gruppo nel suo complesso. La raccolta diretta è in crescita del 4,8% a € 3.678 milioni e la raccolta indiretta, alimentata dai notevoli risultati raggiunti nel risparmio gestito (+31,6%), si colloca a € 3.124 milioni, portando la raccolta complessiva della Banca a € 6.801,9 milioni (+ 7,9%). Gli impieghi a fine 2004 (€ 3.376 milioni) mostrano un incremento del 3,5% in linea con le strategie di maggiore selettività nell’erogazione del credito e un elevato sviluppo dei mutui ipotecari (€ 1.136 milioni,+16,3%). La redditività ordinaria della Banca registra nel 2004 una leggera crescita del margine di interesse (€ 124,9 milioni,+1,5%) nonostante la tendenziale compressione degli spread di mercato e una graduale progressione del margine da servizi (€ 61,2 milioni al netto della gestione finanziaria,+2,8%), con positive performance nelle diverse tipologie di commissioni attive (+ 6,9%). Il margine di intermediazione pertanto si mantiene in crescita del 1,4% (€ 183,7 milioni), consentendo un miglioramento del risultato lordo di gestione a € 79,4 milioni (+2,3%), che beneficia del rallentamento della crescita delle spese amministrative e della conseguente ulteriore riduzione del cost/income (56,8% a fine 2004). Nonostante accantonamenti e rettifiche nette su crediti saliti a € 65,3 milioni (€ 31,3 milioni nel 2003) - principalmente per effetto della classificazione ad incaglio di posizioni di importo significativo già comunicata nella Iv° Trimestrale – e accantonamenti per rischi e oneri e rettifiche di valore nette su immobilizzazioni finanziarie per € 1,8 milioni (€ 3,9 milioni a fine 2003), la redditività netta si mantiene in crescita, beneficiando dell’andamento della gestione straordinaria e, in particolare, della citata plusvalenza realizzata con la cessione di Futuro. L’utile netto d’esercizio si colloca a € 24,4 milioni (+9,1%), a seguito della contabilizzazione di imposte sul reddito per € 5,9 milioni che beneficiano del regime di “partecipation exemption” delle cessioni di partecipazioni; il Roe 2004 è pari al 6,4%, sostanzialmente stabile rispetto al 2003. Anche i dati definitivi delle Società del Gruppo confermano i risultati della Iv° Trimestrale 2004 e il progressivo miglioramento dei livelli di redditività, in vista del definitivo allineamento previsto nel 2005. La Banca Popolare di Monza e Brianza ha privilegiato nel 2004 l’espansione della raccolta diretta (€ 228,8 milioni,+17,9%) e del risparmio gestito (€ 43,7 milioni,+32,9%), perseguendo un maggiore frazionamento delle posizioni a beneficio della clientela retail sul versante degli impieghi (€ 268,9 milioni, con una diminuzione del 1,6% già riassorbita ad inizio 2005). A livello economico, anche in virtù degli effetti sull’intero esercizio provenienti dagli sportelli ex Banca Popolare di Sesto San Giovanni, la Monza ha realizzato un incremento del 22% del margine di intermediazione (€ 14,8 milioni), sostenuto dal forte progresso del margine da servizi; in presenza di livelli di costi (cost/income al 62,5%) e di accantonamenti e rettifiche di valore stabili rispetto al 2003, l’utile netto è pari a € 1,7 milioni, rispetto a € 1,8 milioni a fine 2003, che aveva beneficiato della deducibilità fiscale delle perdite pregresse. Intra Private Bank ha raggiunto il break even in anticipo rispetto alle previsioni, mantenendo su livelli elevati la raccolta netta (salita a € 129 milioni) e portando a € 935,5 milioni le masse complessive (+20%), per oltre il 60% costituite dalla componente gestita. A livello economico la forte crescita delle commissioni nette ha consentito un forte riallineamento del risultato lordo di gestione (-€ 96 mila, rispetto a - € 1,4 milioni a fine 2003) e il mantenimento dei costi sui livelli 2003 ha condotto, dopo la contabilizzazione della fiscalità differita, a un utile netto di € 601 mila, (rispetto alla perdita di € 1,7 milioni del 2003). In relazione alle controllate parabancarie, infine, Monza e Brianza Leasing (della quale è stato raggiunto il controllo al 100% ad inizio 2005) ha realizzato un’espansione del portafoglio contratti del 57,9% (€ 62,4 milioni), riducendo la perdita di esercizio del 74,3% a € 54 mila, mentre la fiduciaria di Gruppo Intrafid ha chiuso l’esercizio con un leggero incremento della massa amministrata (€ 202,1 milioni,+1,3%) ed un utile netto di € 56 mila (€ 94 mila nel 2003). Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della conferma dei risultati al 31 dicembre 2004, ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci convocata per il 30 aprile – 1° maggio prossimi la distribuzione di un dividendo lordo di € 0,20 per azione, invariato rispetto al 2003, con un monte dividendi complessivo di € 9.503 mila che corrisponde ad un pay out del 39%. Il dividendo alle n.47.513.429 azioni in circolazione al 31 dicembre 2004, aventi godimento 1.1.2004, verrà messo in pagamento ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana S.p.a. A partire dal 12 maggio 2005 (data di stacco 9 maggio 2005). In relazione alla Comunicazione Consob n.Dme/5015175 del 10 marzo 2005 si comunica che, dopo una prima fase di analisi svolta nel primo semestre 2004, sono in corso di sviluppo a livello di Gruppo gli interventi contabili e organizzativi connessi all’applicazione dei principi Ias/ifrs, tenendo conto delle più recenti disposizioni normative. A tal fine si è provveduto alla definizione del disegno applicativo ed è in corso l’integrazione dei sistemi informativi di Gruppo, la cui conclusione è prevista entro la fine del semestre in corso. In tale ambito si precisa che si è optato per l’applicazione dei nuovi principi contabili a partire dall’esercizio in corso anche a livello civilistico per tutte le Società del Gruppo. In attesa di analisi aggiornate, si presume, allo stato attuale, che non si verificheranno rilevanti impatti con l’applicazione dei nuovi principi contabili, né alterazioni significative degli attuali ratios patrimoniali di Vigilanza. Il nostro Gruppo, in linea con quanto consentito dal Documento di consultazione predisposto dalla Consob il 17 febbraio 2005, procederà all’applicazione dei nuovi principi Ias/ifrs a decorrere dalla Iii° Trimestrale 2005, inserendo nell’ambito della prossima Semestrale 2005 il previsto prospetto di riconciliazione dei dati patrimoniali ed economici. Si informa infine che verrà conferito alla Società di Revisione Reconta Ernst & Young Spa specifico incarico per la verifica dei dati di prima applicazione dei nuovi principi contabili.  
   
   
BANCA POPOLARE ETRURIA E LAZIO (BPEL) : PIANO INDUSTRIALE 2005-2007: FISSATO IL SOVRAPPREZZO MINIMO 1,00 EURO PER L’AUMENTO DI CAPITALE SIGLATO L'ACCORDO PER RILEVARE IL 41% DELLA SOCIETÀ COLLEGATA BANCASSURANCE POPOLARI (BAP)  
 
Arezzo, 4 aprile 2005 – Nella seduta del 30 marzo il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria presieduto da Elio Faralli ha definito un ulteriore parametro dell'operazione di Aumento di Capitale finalizzato a sostenere il nuovo Piano Industriale 2005-2007. Le linee guida dell'operazione erano stati annunciate nel corso dell'evento Star del 3 marzo u.S., dove il Direttore Generale Simoni presentando il nuovo Piano triennale della Banca aveva indicato come ipotesi operativa la somma di 130 milioni di euro. L'operazione di aumento di Capitale è finalizzata a consentire lo sviluppo della Banca nei prossimi anni e sarà quindi congegnata tramite: l'assegnazione gratuita di una nuova azione del valore nominale di 3 Euro, godimento 1° gennaio 2005, ogni 2 azioni possedute; la contestuale emissione di un massimo di n. 35.000.000 di nuove azioni a pagamento da offrire in opzione agli azionisti in ragione delle azioni possedute prima dell'assegnazione gratuita per un valore nominale unitario di 3 euro, a cui andrà aggiunto il sovrapprezzo minimo pari a 1 euro per ciascuna azione emessa. Il Consiglio di Amministrazione determinerà, in prossimità dell'avvio dell'operazione e in base alle condizioni del mercato, l'esatto numero di nuove azioni in emissione e il loro prezzo definitivo. L'operazione sarà assistita dalla costituzione di un consorzio di garanzia che ne assicurerà il buon esito. La delega a dare esecuzione all'Aumento di Capitale da perfezionarsi entro il 31 luglio p.V. Nei modi e nei tempi opportuni sarà conferito al Consiglio di Amministrazione dalla prossima Assemblea Straordinaria dei Soci, che si terrà ad Arezzo il 17 aprile p.V. Alle ore 9.30. In seconda convocazione presso il centro Direzionale di via Calamandrei, 255. Con l'accordo per l'acquisto della quota di controllo di Bancassurance Popolari (Bap), società Collegata al Gruppo Etruria, prende avvio il nuovo Piano Industriale 2005-2007. I vertici dell'Istituto aretino hanno di recente siglato un accordo con Natexis Banques Populaires che sarà perfezionato dopo le necessarie autorizzazioni di Banca d'Italia ed Isvap e che prevede nel dettaglio: l'acquisto del 41% di Bap per un importo di 7,8 mln di euro a seguito del quale la partecipazione di Banca Etruria sale al 90%; la cessione dell'8% detenuto da Banca Etruria in Natexis Private Banking Luxemburg S.a. Per la cifra di circa 4,735 mln di euro. La compagnia di bancassicurazione Bap è operante nel ramo vita ed ha Sede amministrativa a Roma. Particolarmente completo è il pacchetto prodotti offerto dalla compagnia, che spazia tra polizze rivalutabili, previdenziali, di puro rischio, di capitalizzazione, Index e Unit Linked e che consente alla società di avere ad oggi in portafoglio oltre 47.000 contratti. Rispetto al 31 dicembre 2003 Bap ha incrementato il proprio peso sul totale della raccolta gestita della Banca dal 5% all'8%. "Consideriamo Bap una società strategica per il nostro Gruppo" ha dichiarato il Direttore Generale di Banca Etruria Luca Simoni " Il nostro impegno per il rafforzamento del risparmio gestito è testimoniato anche dagli obiettivi raggiunti da Bap, che hanno concorso a produrre importanti risultati sulle masse gestite dalla nostra Banca, aumentate complessivamente dal 2003 di oltre il 21%". Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di perseguire un graduale avvicinamento agli Ias dei prospetti contabili fin dal Bilancio 2004 che verrà presentato all'Assemblea dei Soci. Gli interventi non determinano variazioni nelle principali grandezze economiche e patrimoniali. In particolare si è deciso di effettuare, in luogo del previsto accantonamento al Fondo rischi su crediti, un ulteriore accantonamento di 6,6 mln di euro al Fondo rischi ed oneri e costituire un fondo svalutazioni forfettarie su crediti per 7,4 mln di euro, anticipando gli effetti dei nuovi criteri di valutazione del comparto crediti. Nella seduta il Consiglio ha preso atto delle dimissioni dei Consiglieri Ercole Pietro Pellicanò e Marco Nonni e determinato ai sensi dell'art. 30 dello Statuto sociale in 15 il numero dei Consiglieri di Amministrazione per l'anno 2005 da proporre all'Assemblea dei Soci.  
   
   
OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI SANITARI VANTATI NEI CONFRONTI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI (“ASL”) DELLA REGIONE ABRUZZO. DEXIA E MERRILL LYNCH CO-ARRANGER, JOINT LEAD MANAGER E JOINT BOOKRUNNER DELL’OPERAZIONE  
 
Milano, 4 aprile 2005 - Dexia Crediop e Merrill Lynch, in qualità di Co-arranger, hanno organizzato la prima operazione di cartolarizzazione dei crediti del settore sanitario nella Regione Abruzzo. Il portafoglio cartolarizzato è costituito da crediti per forniture di beni e servizi resi da imprese operanti nel settore sanitario alle Aziende Sanitarie Locali della Regione Abruzzo per un valore nominale complessivo pari a circa 336 milioni di Euro. L’operazione è stata realizzata con la partecipazione di Fira S.p.a. (“finanziaria regionale abruzzese”), società partecipata al 51% del capitale sociale dalla Regione Abruzzo e responsabile della gestione finanziaria delle somme del fondo sanitario regionale, che ha acquistato pro soluto dai fornitori i crediti vantati dalle stesse nei confronti delle Asl. Sulla base degli accordi finalizzati alla rimodulazione dei crediti, sottoscritti da Fira, dalle Asl e dalla Regione Abruzzo, Fira ha ceduto pro soluto i crediti stessi alla società veicolo Cartesio S.r.l.. I pagamenti dovuti ai sensi di tali accordi verranno effettuati dalla Regione a seguito dell’accettazione da parte di quest’ultima delle delegazioni rilasciate dalle Asl nei suoi confronti. Attraverso Cartesio S.r.l. (veicolo costituito ex L.130/99), è stata emessa una classe di titoli asset backed securities per un valore nominale di ca. Euro 336 milioni con rating atteso da parte di Moody’s pari a A1, scadenza legale in Gennaio 2015 e vita media attesa 5,4 anni. Il presidente della Regione Abruzzo, l’on. Giovanni Pace ha dichiarato che: tale operazione si iscrive nell’ambito di una più vasta azione di riorganizzazione del sistema sanitario regionale della quale la Regione Abruzzo ha interessato la Fira, allo scopo di affrontare il problema del rilevante stock di debiti commerciali accumulati dalle Asl regionali nel corso degli ultimi esercizi. L’operazione ha permesso a Fira di liquidare le posizioni delle imprese nei confronti delle Asl attraverso la definizione, la gestione organica e la rimodulazione temporale dell’indebitamento, e in modo da beneficiare del merito creditizio della Regione, consentendo un risparmio di spesa per il sistema sanitario. Il collocamento dei titoli sui mercati dei capitali, curato da Dexia Capital Markets e Merrill Lynch in qualità di Joint Lead Managers e Joint Bookrunners, si è concluso il 31 Marzo. L’operazione è stata prezzata a Euribor 6m + [ ] punti base ed è stata caratterizzata da una rapida chiusura del libro ordini, a testimonianza della buona accoglienza del rischio Regione Abruzzo da parte degli investitori istituzionali italiani ed internazionali. L’operazione, la prima nel suo genere nella Regione Abruzzo, è la seconda per volume di emissione e la più lunga per durata nel panorama delle operazioni realizzate in altre Regioni.  
   
   
COMPLETATA L'OPERAZIONE DI CESSIONE DA PARTE DI ENEL DI UNA PARTECIPAZIONE PARI AL 13,86% DELLA CONTROLLATA TERNA ATTRAVERSO UN BOOKBUILDING ACCELERATO RIVOLTO AGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI ITALIANI ED ESTERI  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Enel Spa comunica di avere concluso l'operazione, avviata nel tardo pomeriggio del 30 marzo, finalizzata alla cessione attraverso una procedura di accelerated bookbuilding di 277.162.000 azioni, pari al 13,86% del capitale sociale, della controllata Terna Spa (Terna). Il corrispettivo complessivo è risultato pari ad Euro 568 milioni ed ha comportato per Enel una plusvalenza su base consolidata di Euro 314 milioni. In base ai dati consolidati approvati dal relativo Consiglio di Amministrazione il 15 febbraio 2005, Terna ha registrato, nel corso dell'esercizio 2004, ricavi per 1.023 milioni di euro, un Ebitda di 683 milioni di euro, un Ebit di 512 milioni di euro ed un utile netto di 236 milioni di euro. L'operazione, realizzata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding presso investitori istituzionali italiani ed esteri, si è chiusa con successo, ad un prezzo finale di assegnazione pari a Euro 2,05 per azione, sostanzialmente in linea con gli attuali prezzi di Borsa dell'azione Terna. L'operazione verrà regolata mediante consegna dei titoli e pagamento del corrispettivo in data 5 aprile 2005. L'operazione si inserisce nell'ambito della strategia annunciata ai mercati circa la progressiva riduzione della partecipazione posseduta da Enel nel capitale di Terna. Si ricorda in proposito che la Legge n. 290/2003 ha sancito l'obbligo per Enel – ribadito dal Dpcm 11 maggio 2004 – di ridurre entro il 1° luglio 2007 la propria partecipazione al capitale di Terna ad una quota non eccedente il limite del 20%. Inoltre lo statuto di Terna, recentemente modificato in tale senso in osservanza alle previsioni del Dpcm 11 maggio 2004, fissa a carico degli operatori del settore elettrico (Enel inclusa) un limite pari al 5% del capitale sociale per quanto concerne l'esercizio del diritto di voto in sede di nomina degli amministratori; tale limite risulterà peraltro applicabile solo a decorrere dal momento del trasferimento a Terna delle attività del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale Spa. Per effetto dell'operazione appena conclusa e della annunciata cessione a Cassa Depositi e Prestiti di una quota non superiore al 30% del capitale di Terna, la partecipazione posseduta da Enel nel capitale di Terna potrà ridursi a poco più del 6,1%; tale partecipazione è poi destinata a contrarsi ulteriormente (fino al 5% circa) in conseguenza della maturazione, prevista per il prossimo mese di dicembre 2005, del diritto all'attribuzione di azioni gratuite (c.D. Bonus share) da parte di coloro che hanno aderito all'Ipo di azioni Terna del giugno 2004. Per finalizzare l'operazione Enel si è avvalsa in qualità di bookrunners di Mediobanca e Goldman Sachs International, che hanno già svolto il ruolo di global coordinator nell'operazione di Ipo di azioni Terna, nonché di advisor della stessa Enel nella cessione, in corso di definizione, a Cassa Depositi e Prestiti di una partecipazione non superiore al 30% del capitale di Terna. All'operazione ha anche partecipato Cazenove in qualità di co-lead manager.  
   
   
FINMECCANICA RISULTATI DEL 2004: REDDITIVITÀ OPERATIVA IN CRESCITA PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO, ROI AL 23,1% (20,2% NEL 2003) PROPOSTO ALL’ASSEMBLEA UN DIVIDENDO DI 1,3 CENTESIMI DI EURO (+30% RISPETTO AL 2003)  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Pier Francesco Guarguaglini , Presidente e Amministratore Delegato, ha commentato: "Per il terzo anno consecutivo Finmeccanica registra una crescita della redditività operativa che si attesta sui valori più alti nel settore aerospazio e difesa a livello mondiale. Ciò ha consentito al Consiglio di Amministrazione di proporre all’Assemblea un aumento del dividendo da 1 a 1,3 centesimi di euro, nell’ambito di una politica volta ad incrementare la remunerazione degli azionisti. Con il 2004 si chiude una fase dello sviluppo di Finmeccanica che, alla luce delle operazioni effettuate negli ultimi tre anni e della ridefinizione del proprio portafoglio di attività, si colloca adesso tra i protagonisti del settore. Nell’esercizio 2004 abbiamo proceduto a ridefinire il valore di alcuni attivi al fine di garantire un’adeguata redditività del capitale investito”. Roma, 31 Marzo 2005 Analisi dei dati principali Il 2004 è stato per Finmeccanica un anno positivo. I risultati superano le previsioni, a livello economico e patrimoniale e sono migliori di quelli dell’esercizio 2003 garantendo adeguati livelli di redditività del capitale investito nonché capacità di creare valore in misura consistente per gli azionisti. Il 2004 conferma la solidità patrimoniale del Gruppo e la sua flessibilità finanziaria, pur a fronte di importanti investimenti sia per l’attuazione della strategia di crescita dimensionale e di presenza sui mercati internazionali, sia per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica. Il valore della produzione registra un significativo aumento (+8,6%), passando a 9.387 milioni, rispetto agli 8.646 milioni del 2003. I maggiori incrementi sono quelli del settore Aeronautica (+19% - escludendo per omogeneità di perimetro, il primo semestre 2004 di Aermacchi - grazie al maggior contributo delle attività nel campo della difesa) e dell’Elettronica per la Difesa (+11%, soprattutto per la crescita dei volumi di Selenia Communications e di Ams e per il completo consolidamento di Ote). In miglioramento anche i settori Trasporti e Sistemi di Difesa (+4%) mentre risultano sostanzialmente allineati con il 2003 lo Spazio e gli Elicotteri (settore consolidato con il metodo proporzionale al 50% fino al 30 novembre e al 100% dal mese di dicembre). Uno degli elementi che hanno caratterizzato maggiormente il 2004 è l’importante incremento della redditività del capitale di Gruppo rispetto all’anno precedente: il ritorno sul capitale investito netto (Roi) sale infatti al 23,1% rispetto al 20,2% del 2003; il ritorno sul patrimonio netto (Roe) sale al 15,6% rispetto al 6,0% del 2003. In netto miglioramento anche il risultato operativo ante ammortamenti industriali (Ebitda), pari a 878 milioni di euro rispetto ai 790 milioni del 2003, con un conseguente aumento della redditività percentuale che passa al 9,3% rispetto al 9,1% del 2003; e il risultato ante ammortamenti avviamento (Ebita), pari a 614 milioni di euro rispetto a 549 milioni del 2003, con un rapporto tra Ebita e valore della produzione pari al 6,5% rispetto al 6,4% del 2003. *Consolidamento con il metodo proporzionale al 50% fino al 30 novembre e con quello integrale (100%) dal mese di dicembre. Per il 2003, il settore è consolidato con il metodo proporzionale al 50%. Gli ordini acquisiti nel 2004 sono superiori di 1.666 milioni di euro rispetto a quelli del 2003 (10.802 milioni di euro rispetto a 9.136 milioni) con oltre il 50% del totale riferibile al mercato della difesa, percentuale sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. Di particolare rilevanza gli ordini acquisiti nell’ultimo mese del 2004, con la firma dei contratti per la seconda tranche del caccia europeo Eurofighter, che ha interessato in particolare l’Aeronautica e l’Elettronica per la Difesa e quello per il programma satellitare Cosmo-skymed. Il portafoglio ordini a fine 2004 cresce di 3.601 milioni di euro, attestandosi a 25.877 milioni di euro, rispetto ai 22.276 milioni del 2003, assicurando al Gruppo una copertura equivalente a circa due anni e mezzo di produzione. Milioni di Euro Esercizio 2004 Esercizio 2003 Il risultato prima delle imposte è pari a 722 milioni di euro, superiore di 311 milioni rispetto ai 411 milioni del 2003. La cessione sul mercato di tre milioni di azioni Stm, avvenuta nel primo semestre del 2004, e soprattutto la vendita di circa 93 milioni di azioni Stm avvenuta nella seconda metà dell’anno, hanno fornito la copertura finanziaria necessaria all’acquisizione del 50% di Agustawestland e plusvalenze economiche per un valore complessivo di 788 milioni di euro. L’operazione menzionata ha comportato la cessione della quota di controllo di Stm, ad un prezzo pari a 15,50 euro per azione, sensibilmente superiore alla media dei prezzi di mercato registrati da Stm nel periodo successivo. Una disponibilità finanziaria che ha reso possibile operare alcune svalutazioni e accantonamenti di natura non ricorrente che hanno consentito un vasto processo di ristrutturazioni e di razionalizzazioni operative i cui benefici effetti si avranno sulle attività del Gruppo negli anni a venire. Tra le operazioni nel corso del 2004: Riassetto di Fata Group, anche attraverso la liquidazione di alcune società da essa controllate (165 milioni di euro); Rettifica di valore della Ams Spa a seguito della ridefinizione della partecipazione nella joint venture Ams (154 milioni di euro); Als, oneri connessi al programma del satellite Atlantic Bird (50 milioni di euro); Oneri connessi al riorientamento delle attività Elsag verso aree più coerenti con il core business Finmeccanica (39 milioni di euro); Agustawestland, accantonamenti per oneri di ristrutturazione decisi prima dell’acquisizione del totale controllo dell’azienda (26 milioni di euro); Oneri di ristrutturazione diffusi tra le società del Gruppo (56 milioni di euro). A fronte di un utile tassabile in crescita rispetto all’esercizio precedente, le imposte contabilizzate dal Gruppo nel 2004 sono risultate sensibilmente inferiori (-18%) grazie ad un’attenta applicazione degli strumenti introdotti dalla nuova normativa fiscale italiana. Il 2004 chiude con un utile netto consolidato di 548 milioni di euro, rispetto ai 199 milioni del 2003. Valore che, se si escludono i risultati pro quota di Stm (69 milioni di euro) e Avio (-9 milioni), è pari a 488 milioni di euro e dunque più che triplicato rispetto ai 160 milioni del 2003. L’incremento di 328 milioni è riferibile in parte (51 milioni) a un deciso miglioramento della gestione operativa, confermata dalla crescita del risultato operativo (Ebit) - che sale a 518 milioni di euro rispetto ai 467 milioni del 2003 - e in parte ai riflessi dalle partecipazioni. Alla luce dei risultati 2004, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo di 1,3 centesimi di euro per azione (+30% rispetto a quello pagato lo scorso esercizio). Qualora l’Assemblea approvi la proposta, il dividendo sarà in pagamento il 23 giugno 2005 (data stacco cedola: 20 giugno). L’indebitamento finanziario netto, al 31 dicembre 2004, è di 371 milioni di euro rispetto ai 256 milioni a fine 2003. Il valore 2004 - pari al 10% del patrimonio netto consolidato - è al di sotto della media di settore e nei limiti posti da una attenta e prudente gestione finanziaria. Nel corso dell’anno si è proceduto ad allungare la vita media residua dell’indebitamento (passata da 5,0 a 7,8 anni dal gennaio 2004 al 31 marzo 2005 ed a oltre 10 anni successivamente al rimborso del prestito in scadenza nel giugno 2005). Gli oneri finanziari netti del 2004 risultano sostanzialmente allineati con quelli del 2003, beneficiando, tra l’altro, dei proventi derivanti dagli interventi posti in essere durante il 2004 a protezione del valore della partecipazione Stmicroelectronics Nv. In particolare, nel corso del 2004 sono state effettuate coperture per complessive 55 milioni di azioni Stm con l’obiettivo di proteggere il valore del titolo da un eventuale ribasso in vista dell’attesa vendita alla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Alla chiusura dell’operazione di cessione della partecipazione a Cdp sono state chiuse le operazioni in essere che hanno generato un utile netto di circa 3,5 milioni di euro di competenza 2004 ed ulteriori 17,2 milioni realizzati nei primi giorni 2005 e di competenza del prossimo esercizio. Inoltre, sono state poste in essere ulteriori operazioni per un totale di n.35 milioni di azioni a protezione del residuo portafoglio di titoli Stm di competenza Finmeccanica. L’organico del Gruppo cresce a 51.026 unità (+4.165 unità rispetto alle 46.861 del 2003), sostanzialmente per effetto dell’acquisizione di Agustawestland. Eventi di rilievo del 2004 e intervenuti dopo la chiusura del periodo Il 2004 è stato per Finmeccanica un anno importante nel quale è proseguito con decisione il processo di internazionalizzazione e il progressivo rafforzamento delle attività del Gruppo nei settori dell’Aerospazio e della Difesa. Elicotteri. Il 30 novembre 2004 Finmeccanica ha perfezionato l’acquisto della quota del 50% detenuta dalla britannica Gkn nella joint venture elicotteristica Agustawestland N.v. Per un controvalore di circa 1.496 milioni di euro (1.001,5 milioni di sterline). Finmeccanica ha inoltre acquisito, per circa 93 milioni di euro (62 milioni di sterline), il patrimonio immobiliare di proprietà di Gkn già utilizzato dalla joint venture. L’acquisizione è stata finanziata, in gran parte, attraverso la cessione alla Cassa Depositi e Prestiti di 93.000.064 azioni ordinarie di Stm (pari a circa il 10,3% del capitale), al valore nominale di 15,50 euro ciascuna, realizzando un incasso complessivo di 1.442 milioni di euro ed una plusvalenza di 758 milioni. Dopo l’operazione di cessione a Cassa Depositi e Prestiti, Finmeccanica detiene indirettamente ancora 59.741.576 azioni di Stm di cui 20 milioni poste al servizio dell’emissione exchangeable di 501 milioni di euro e 23 milioni di azioni prestate alle banche per operazioni di parziale copertura a protezione di possibili diminuzioni del valore del titolo. Si ricorda, inoltre, che Finmeccanica aveva dismesso nel mese di giugno 3 milioni di azioni Stm con un prezzo medio di 17,46 euro realizzando una plusvalenza di circa 30 milioni di euro. Elettronica per la Difesa. A fine gennaio 2005 è stato sottoscritto con Bae Systems il contratto per l’acquisizione, da parte di Finmeccanica, di attività Bae nell’elettronica per la difesa. Finmeccanica acquisirà importanti asset britannici nel settore dell’avionica, delle comunicazioni militari e protette e del controllo del traffico aereo e, grazie al ritorno del pieno controllo di Finmeccanica delle attività italiane di Ams, realizzerà importanti sinergie con le altre società del Gruppo assumendo un ruolo di riferimento come system integrator nel campo dell’Elettronica per la Difesa. L’accordo prevede: la costituzione di una nuova società, controllata al 75% da Finmeccanica e al 25% da Bae Systems, attiva nell’avionica; la cessione a Finmeccanica del settore di comunicazioni militari e protette di Bae Systems; il ritorno delle attività italiane di Ams Nv sotto il pieno controllo di Finmeccanica. Il nuovo perimetro di Ams Spa include anche le attività di Air Traffic Management (Atm) e Air Traffic Control (Atc) acquisite dalla Bae Systems nel Regno Unito, in Germania (Gematronik) e Stati Uniti (Asi); Bae Systems ha la possibilità di cedere le proprie azioni residue a Finmeccanica alla scadenza del venticinquesimo mese dal closing, mentre Finmeccanica godrà di una opzione call senza periodi di esercizio prestabiliti. Con questa operazione Finmeccanica diventa il secondo Gruppo in Europa e il sesto al mondo nell’Elettronica per la Difesa. Con le operazioni Eurosystems e Agustawestland, Finmeccanica diventa il secondo gruppo aerospaziale in Gran Bretagna (con un fatturato pro-forma dell’ordine di 2.600 milioni di euro e oltre 10.000 addetti), subito dopo Bae Systems. Nel 2004 è stato avviato il processo di riposizionamento nel campo dell’elettronica per la difesa e la sicurezza delle attività facenti capo alla controllata Elsag. L’operazione si concretizzerà nel trasferimento, in corso di finalizzazione, a Elsag del ramo di azienda “Sicurezza” da Selenia Communications (circa 100 milioni di euro di ricavi) mentre per le attività di It considerate non più strategiche si è avviato un processo di collocamento a soggetti terzi, in grado di consentirne lo sviluppo. Spazio. Il 28 gennaio 2005 Finmeccanica e Alcatel hanno sottoscritto l’accordo definitivo per un’ alleanza nel settore spaziale con la costituzione di due società. La prima, denominata Alcatel Alenia Space, sarà partecipata al 67% da Alcatel e al 33% da Finmeccanica, raggrupperà le attività industriali di Alcatel Space e di Alenia Spazio e sarà attiva nella produzione di sistemi spaziali, satelliti e payload per applicazioni civili e militari. La seconda, denominata Telespazio, sarà partecipata al 67% da Finmeccanica e al 33% da Alcatel, raggrupperà le attività operative e i servizi satellitari di Telespazio e di Alcatel Space Services & Operations e si dedicherà alle attività e ai servizi per le soluzioni satellitari. La piena operatività delle due nuove società avverrà nel corso del 2005, dopo il completamento di tutte le procedure di verifica e l’approvazione da parte delle autorità competenti. Operazioni di ristrutturazione industriale. Nel 2004 si segnalano gli interventi relativi al gruppo Fata che, oltre la Fata Automation, per la quale il 16 luglio 2004 è stato avviato il processo di liquidazione, hanno riguardato in particolare la Fata Group. Finmeccanica, inizialmente detentrice del 42,97% del capitale, a settembre 2004 ha proceduto alla sottoscrizione del restante 57,03% a seguito del processo di ripianamento perdite e di ricostituzione del capitale sociale resosi necessario alla luce dei risultati 2003. Nel mese di marzo è stata decisa la messa in liquidazione di Fata Group S.p.a., dopo che la stessa aveva trasferito a una nuova società, appositamente costituita, le sue attività riconducibili al core business. Gli oneri connessi a detto processo (165 milioni di euro) sono stati interamente spesati a carico del risultato 2004 unitamente a quelli derivanti dalla variazione della quota di possesso azionario rispetto al precedente esercizio. Bredamenarinibus. Nel marzo 2005 è stato stipulato il contratto preliminare di cessione alla Dipiudì Ambiente Spa della Bredamenarinibus (ricavi per 83 milioni di euro, circa 300 dipendenti), società con sede a Bologna, che produce e commercializza sul mercato nazionale autobus per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano. La procedura di dismissione è stata condotta adottando criteri di selezione dei potenziali acquirenti che tenessero conto non solo delle condizioni di acquisto, ma anche del piano industriale proposto, con particolare riferimento alla dimensione degli investimenti previsti, e al mantenimento dei livelli occupazionali e della sede della società, in un’ottica di consolidamento e completamento del progetto di ristrutturazione e sviluppo già avviato da Finmeccanica in questi ultimi anni. Il trasferimento delle azioni della Bredamenarinibus al nuovo azionista si perfezionerà non appena ottenuto il nulla osta da parte dell’Autorità Antitrust. Operazioni finanziarie. Nel corso del 2004 il Gruppo non ha fatto ricorso alla emissione di nuovi prestiti obbligazionari, mentre è stata finalizzata, tra le altre, una linea di credito revolving di 1,2 miliardi di euro che, peraltro, al 31.12.04 risultava non utilizzata. Nel mese di luglio 2004, si è provveduto al rinnovo ed all’ampliamento da 1,1 miliardi di euro a 2 miliardi di euro del programma Emtn, Euro Medium Term Note, depositato presso la Borsa di Lussemburgo, predisponendo gli elementi necessari in caso di nuove emissioni di bond a medio/lungo termine. Nel mese di marzo 2005 è stata conclusa una nuova emissione di obbligazioni a lungo termine effettuata da Finmeccanica S.p.a per un importo di 500 milioni di euro con scadenza 2025 e con un coupon del 4,875%. Evoluzione prevedibile della gestione Nel 2005 si prevede un significativo sviluppo della domanda di velivoli commerciali per i quali si stima un raddoppio delle flotte entro i prossimi 20 anni. Aeronautica: il settore di Finmeccanica avvierà operativamente il programma Boeing 787, anche in partnership con la statunitense Vought. Il mercato della difesa è in crescita con nuovi requisiti per i velivoli da trasporto tattico, per missioni speciali e per addestramento avanzato. Saranno avviate la seconda tranche del programma Eurofighter e le attività per l’ammodernamento dei velivoli Amx mentre saranno consolidati i business legati al C-27j ed ai velivoli destinati a missioni speciali come gli Atr Asw e Mp. Elicotteri: il mercato della difesa, che rappresenta circa il 75% del totale, dovrebbe vivere una fase di sviluppo grazie alla presenza di importanti nuovi requisiti sia in Europa che negli Stati Uniti. Spazio: nei satelliti commerciali il maggior sviluppo è atteso nei servizi: banda larga, Tlc, operations e osservazione della Terra; nella manifattura il mercato istituzionale rappresenta la principale componente con previsioni di crescita più elevate rispetto al commerciale. Elettronica per la Difesa: la prevista acquisizione degli asset dalla Bae Systems permetterà a Finmeccanica di consolidare notevolmente il proprio posizionamento competitivo. Trasporti: si conferma l’andamento complessivamente positivo del mercato domestico, di cui le aziende del comparto beneficeranno in misura diversificata. Energia, il settore presenta dimensioni notevolmente inferiori rispetto ai leader di mercato nonché un posizionamento geografico consolidato ma molto più limitato. Non si prevedono incrementi della domanda tali da ridurre la pressione competitiva sui prezzi. L’integrazione delle attività in corso di acquisizione, ed in particolare quelle avioniche di Bae Systems, comporterà costi di integrazione anche significativi che si renderanno necessari al fine di consentire la realizzazione delle consistenti sinergie previste. Il continuo monitoraggio della politica fiscale del Gruppo, unitamente al perfezionamento del perimetro delle aziende che parteciperanno al consolidato fiscale, che si allargherà per effetto anche delle recenti acquisizioni, dovrebbero permettere di migliorare ulteriormente la capacità reddituale e conseguentemente quella dei flussi finanziari del gruppo Finmeccanica. L’attento controllo del capitale circolante, in presenza degli ingenti investimenti necessari allo sviluppo delle nuove produzioni, contribuirà a creare un flusso di cassa moderatamente positivo che non dovrebbe quindi modificare il livello di indebitamento finanziario netto del Gruppo conseguito nell’esercizio 2004. Infine, per fare fronte alle iniziative strategiche in corso si potrebbero rendere necessari ulteriori disinvestimenti di talune attività possedute nel portafoglio di Finmeccanica, ovvero il ricorso anche a fonti di finanziamento esterno con l’obbiettivo di non modificare in modo significativo l’attuale struttura finanziaria del Gruppo. Finmeccanica e la Ricerca e Sviluppo La ricerca e sviluppo è un elemento vitale per un Gruppo che basa sull’alta tecnologia la sua capacità di rispondere alle esigenze del mercato. Nel corso del 2004 Finmeccanica ha ulteriormente consolidato la propria posizione di indiscusso leader nazionale e internazionale nei settori ad alto contenuto tecnologico e i successi che i suoi prodotti stanno ottenendo, anche in aperta competizione con le principali società mondiali, confermano la valida impostazione della strategia del Gruppo nel campo dell’ innovazione. Nel 2004 Finmeccanica ha investito il 16% del valore della produzione in spese di Ricerca e Sviluppo, ponendosi ai vertici, in termini di percentuale di investimenti, tra le società mondiali che operano nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. In particolare, nel campo della security stanno assumendo grande importanza le tecnologie “duali” che, basandosi su ricerche e studi di natura prevalentemente militare, consentono positive ricadute su applicazioni civili di grande valenza strategica (es. Sistemi di sicurezza biologici e chimici basati sia su nanosensori, sia su sistemi con tecnologie multispettrali ad illuminazione laser). Nel 2004 Finmeccanica ha varato la nascita delle comunità tecnologiche interaziendali come mezzo innovativo per condividere e orientare le attività di sviluppo, ricerca e integrazione. Alla fine dell’esercizio erano operative cinque comunità con il coinvolgimento di oltre 400 ricercatori e tecnici (dai circa 100 della fine 2003) tra le più alte professionalità aziendali. Infine, oltre ai continui e consolidati rapporti di collaborazione con le principali Università italiane (Genova, Napoli, Roma, Pisa e Torino), stanno prendendo corpo le attività di collaborazione con le più importanti Università Usa (Mit– Cambridge, University of California, Carnegie-mellon) già avviate durante il 2003. Finmeccanica e il progetto di transizione ai principi Ias/ifrs Finmeccanica, alla luce dei ritardi nel processo di adozione dei nuovi principi, sia a livello comunitario nella definizione dei principi di riferimento, sia nel processo di accoglimento da parte del Legislatore nazionale, con particolare riferimento ai riflessi fiscali, ha definito la seguente strategia di adozione: il bilancio consolidato del Gruppo Finmeccanica predisposto sulla base dei nuovi principi Ias/ifrs verrà pubblicato, compatibilmente con gli orientamenti che verranno assunti dagli organismi competenti e con il completamento delle attività ancora in corso, a partire dalla semestrale 2005; il bilancio civilistico di Finmeccanica S.p.a. Verrà predisposto secondo gli attuali principi contabili nazionali nell’esercizio 2005, con adozione dei nuovi principi contabili internazionali a partire dal 1° gennaio 2006; i principi di riferimento per la rilevazione degli strumenti finanziari (Ias32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative” e Ias39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”), approvati in via definitiva dall’Unione Europea solo nel mese di dicembre 2004 e in versione ridotta rispetto alla previsione originaria, verranno applicati in tale versione dal Gruppo Finmeccanica a partire dal 1° gennaio 2005, con rilevazione degli effetti sino a tale data sulle riserve di patrimonio netto di apertura. Ai fini di un corretto sviluppo del processo di adozione dei nuovi principi contabili internazionali, Finmeccanica ha dato l’avvio, nel mese di novembre 2003, a un complesso progetto per la transizione agli Ias/ifrs che coinvolge sia la Capogruppo che le Società controllate e che ha previsto la costituzione di diversi gruppi di lavoro, specializzati su particolari tematiche, con il compito di definire i nuovi principi da utilizzare per il bilancio consolidato e per i bilanci civilistici della Capogruppo e delle Società controllate. In particolare, le attività dei gruppi di lavoro sono state finalizzate all’identificazione delle principali differenze fra i principi contabili nazionali e gli standard contabili internazionali, alla valutazione dei trattamenti contabili alternativi da questi consentiti e alla definizione dei nuovi principi contabili di Gruppo. La seconda fase delle attività progettuali si è concentrata sull’implementazione dei processi gestionali, amministrativi e dei sistemi informativi necessari al recepimento dei nuovi principi, sia a livello consolidato che per i riflessi sui singoli bilanci civilistici. Tale ultima attività, coerentemente con la strategia di adozione in precedenza delineata, è in itinere e comprende i successivi sviluppi del progetto di adozione dei nuovi principi Ias/ifrs. L’attività di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2004, rielaborato sulla base dei nuovi principi Ias/ifrs, che sarà soggetto a revisione da parte di Pricewaterhousecoopers S.p.a., attuale revisore del Gruppo, è tuttora in corso. I risultati di tale rielaborazione saranno resi pubblici in coerenza con la strategia di adozione in precedenza delineata. Le analisi sino ad ora condotte portano a ritenere che, rispetto ai criteri attualmente adottati, i principali aspetti innovativi siano riferibili alle seguenti aree: immobilizzazioni immateriali e materiali. L’avviamento non sarà più soggetto ad ammortamento sistematico (che ha pesato per 96,5 milioni di euro sul conto economico 2004), ma a valutazioni periodiche finalizzate all’individuazione di eventuali perdite durevoli di valore (“impairment test”). Inoltre, le attività in uso per effetto di contratti di leasing qualificabili come “finanziari” (o cedute attraverso forme di leasing definibili come “finanziari e”, nel caso in cui le società del Gruppo si pongano come locatori) dovranno essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo Ias17, rappresentando l’operazione come acquisto o vendita dell’asset, con contestuale rilevazione dei relativi debiti o crediti finanziari; partecipazioni. Il metodo del patrimonio netto, oggi applicato dalla Capogruppo nella valutazione delle partecipazioni, non potrà più essere applicato nei bilanci separati; area di consolidamento. I principi contabili internazionali richiedono il consolidamento di tutte le entità controllate, anche indipendentemente dall’esistenza di rapporti azionari. Tale principio, applicato al Gruppo Finmeccanica, comporterà il consolidamento di alcune società veicolo operanti nel settore aeronautico. Inol tre, saranno incluse nel perimetro di consolidamento società, ancorché in stato di liquidazione, per le quali ricorrano i presupposti per il consolidamento; Tfr ed altri benefici a dipendenti. Il fondo Tfr previsto dalla normativa nazionale ed i piani pensionistici a benefici definiti, tipici dell’esperienza anglosassone, verranno contabilizzati secondo valutazioni attuariali e finanziarie, con rilevazione alla data di transizione delle perdite attuariali non riconosciute sulla base dei precedenti principi. Inoltre, altre forme di benefici a lungo termine a dipendenti (quali, ad esempio, i premi di anzianità) verranno rilevati in bilancio sulla base delle medesime assunzioni attuariali e finanziarie; stock option. I piani di assegnazione di opzioni a dipendenti e manager del Gruppo, oggi contabilizzate, in linea con la prassi nazionale, come aumento di capitale al momento della sottoscrizione, verranno rilevati come costo di periodo, sulla base di valutazioni finanziarie finalizzate a rilevare il fair value degli strumenti di patrimonio assegnati; strumenti finanziari composti. La valutazione degli strumenti di debito composti emessi o garantiti da Finmeccanica (prestito convertibile e prestito obbligazionario “exchangeable” con sottostante azioni Stm) dovrà essere fatta separatamente per ciascuna delle componenti, scorporando, cioè, i derivati dagli strumenti di patrimonio, con effetti positivi sul patrimonio netto iniziale alla data di applicazione dei già citati principi Ias32 e Ias39 (1° gennaio 2005) per effetto della riduzione di valore della passività correlata alla componente premio incassata alla data dell’operazione; strumenti derivati. Il Gruppo Finmeccanica copre dal rischio di cambio i flussi attivi e passivi correlati all’esecuzione di contratti a lungo termine in valuta in cui è parte, oltre che i rischi di tasso legati alla propria posizione debitoria. L’applicazione dello Ias39 comporterà la rilevazione di una significativa variabilità patrimoniale, poiché tale principio prevede che il patrimonio netto venga interessato dalle variazioni di fair value, attive e passive, degli strumenti derivati di copertura sino alla data in cui il sottostante oggetto di copertura non abbia trovato manifestazione economica. Analisi della situazione economico-patrimoniale del Gruppo Per una migliore comprensione e comparabilità dei dati di seguito riportati, si ricorda che il gruppo Agustawestland è consolidato proporzionalmente al 50% fino al 30 novembre 2004 e con il metodo integrale (100%) dal mese di dicembre. Il valore della produzione, pari a €mil. 9.387, presenta un incremento dell’ 8,6 % circa rispetto al valore del 2003 (€mil. 8.646). Il maggior incremento si rileva: nel settore Aeronautica (19% escludendo, per omogeneità di perimetro, il primo semestre 2004 di Aermacchi, acquistata il 1/7/2003) dovuto al maggior contributo dell’attività militare ed in particolare agli equipaggiamenti nei velivoli Efa; nel settore Elettronica per la Difesa (circa l’11%) sostanzialmente per la crescita dei volumi di Selenia Communications, di Ams e per il completo consolidamento di Ote; seguono in leggero aumento anche i settori Trasporti e Sistemi di Difesa (4%) e risultano sostanzialmente allineati lo Spazio e gli Elicotteri. In calo il settore Energia (8%) per il progressivo completamento delle attivi tà in portafoglio non ancora compensato dalle attività derivanti dai nuovi ordini sul mercato nazionale acquisiti solo nell’ultimo trimestre. Il costo del lavoro, pari a €mil. 2.516, evidenzia un incremento del 7,5% circa rispetto al 2003 dovuto all’aumento dell’organico retribuito e del costo medio unitario. In particolare l’acquisizione del rimanente 50% di Agustawestland, avvenuta nel novembre 2004, ha inciso in modo diverso sulla composizione degli organici, riflettendo interamente l’apporto di unità in termini di organico puntuale, ma contribuendo per 11 mesi al 50% in termini di unità medie e costi correlati. L’organico medio operante nel 2004 è stato pari a 46.401 unità rispetto alle 44.958 dell’anno precedente, con un incremento di 1.443 unità dovuto all’effetto netto della variazione dell’area di consolidamento ed al saldo negativo del turnover. L’organico iscritto al 31.12.04 risulta di 51.026 unità con un incremento di 4.165 unità rispetto alle 46.861 al 31.12.03, dovuto principalmente alla acquisizione dell’ulteriore 50% di Agustawestland, all’ulteriore effetto netto della variazione dell’area di consolidamento ed al saldo negativo del turnover. Il saldo proventi e oneri diversi, pari a €mil. 115 di proventi netti, evidenzia un decremento rispetto all’esercizio precedente (€mil. 158). I proventi accolgono, tra gli altri, proventi di investimenti immobiliari, rimborsi assicurativi, recupero costi, il recupero di crediti da Paesi insolventi (crediti completamente svalutati in esercizi precedenti) ed utilizzo di fondi per €mil. 81 (€mil. 102 nel 2003) relativi a penalità, rischi contrattuali, a rischi su attività aeronautiche, garanzie ed altri utilizzi di fondi costituiti in esercizi precedenti e resisi disponibili a seguito di operazioni di ordinaria gestione e a fronte di costi sostenuti nel periodo. Gli oneri accolgono, tra gli altri, le imposte indirette e tasse dell’esercizio, le penalità e i contributi associativi. Il risultato operativo ante ammortamenti industriali (Ebitda) al 31 dicembre 2004 è pari a €mil. 878, +11% rispetto a €mil. 790 del 2003. Anche la redditività percentuale si incrementa passando dal 9,1% del 2003 al 9,3% del 2004. La gestione del rischio di cambio regolata dalla direttiva emanata da Finmeccanica nel dicembre 2002 e finalizzata alla minimizzazione dei rischi tramite operazioni specifiche di copertura sui contratti acquisiti ha permesso al Gruppo, nonostante il deprezzamento del dollaro statunitense rispetto all’euro, di non registrare a livello dell’Ebitda effetti rilevanti. La crescita dell’Ebitda rispetto al 2003 è sostanzialmente attribuibile ai seguenti settori: all’Elettronica per la Difesa (16% circa) soprattutto grazie al comparto dell’avionica, che beneficia di un mix di attività più redditizie e delle economie emergenti dal proseguimento dei piani di razionalizzazione ed efficientamento; all’Aeronautica (21% circa) a seguito del positivo andamento del comparto militare che ha beneficiato, tra l’altro, della chiusura di negoziati con riconoscimento di ricavi su attività in parte già eseguite; ai Sistemi di Difesa (21% circa) a seguito del miglioramento registrato dalla Jv Mbda, che ha beneficiato sia di maggiori volumi che di attività più redditizie; ai Trasporti (4% circa), grazie alla maggior redditività nei comparti sistemi e segnalamento che più che compensano la riduzione di redditività nei veicoli; allo Spazio (27% circa) quale risultato della prosecuzione e consolidamento delle azioni di ristrutturazione intraprese nei precedenti esercizi; all’Energia (22% circa) per la miglior redditività sulle commesse nazionali. Tale crescita viene limitatamente erosa dai peggioramenti registrati nell’Information Technology (-34% circa) in seguito all’elevata pressione competitiva nei mercati di riferimento (principalmente in quello dei grandi sistemi) e negli Elicotteri (-7% circa), da imputare al differente mix di attività, dove la prevalenza è rappresentata da ordini acquisiti in condizione di mercato molto competitive rispetto ai precedenti programmi in portafoglio, ed al previsto calo di volumi a seguito del completamento di alcuni importanti programmi domestici, compensato in parte dalle maggiori attività di product support. Tale flessione subirà una inversione di tendenza già dal prossimo esercizio per effetto delle azioni di efficientamento avviate nel corso dell’anno e nell’ambito del processo di integrazione tra le attività italiane e quelle britanniche. Gli ammortamenti industriali del periodo, pari a €mil. 288 (€mil. 267 nel 2003), sono relativi per €mil. 225 alle immobilizzazioni materiali (€mil. 205 nel 2003) e per €mil. 63 alle immateriali (€mil. 62 nel 2003). Essi aumentano in conseguenza dei maggiori investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell’esercizio in corso e a seguito della variazione di perimetro quale risultanza delle acquisizioni di Aermacchi (€mil. 10) effettuata nel secondo semestre 2003 e di Agustawestland (€mil. 1) effettuata nel novembre 2004. Gli ammortamenti dell’avviamento salgono a €mil. 96, rispetto a €mil. 82 del 2003, sostanzialmente per il diverso apporto di Agustawestland e per la diversa incidenza di Aermacchi (entrata nell’area di consolidamento dal secondo semestre 2003). Gli oneri finanziari netti sono pari a €mil. 38, sostanzialmente in linea rispetto al 2003 (€mil. 39). Tuttavia il dato 2004 risulta fortemente influenzato da alcuni fenomeni straordinari che ne hanno determinato il contenimento. In particolare, si evidenziano i proventi generati dalle operazioni di copertura prudenzialmente poste in essere dopo la delibera di acquisizione di Agustawestland (ca €mil. 12) e quelli derivanti dagli interventi a protezione del valore della partecipazione Stmicroelectronics Nv (ca €mil. 3,5 di proventi netti), operazione questa ultima che troverà la sua conclusione nei primi mesi del 2005 producendo ulteriori effetti positivi. A detti fenomeni si contrappone peraltro l’andamento della posizione finanziaria netta che ha evidenziato, rispetto al precedente esercizio, una maggiore esposizione media, sensibilmente più elevata anche del dato puntuale registrato al 31.12.04. Gli oneri di cambio netti ammontano a €mil. 9 (€mil. 6 nel 2003). Tale valore conferma quanto già evidenziato nelle precedenti relazioni trimestrali circa l’effetto negativo riveniente dal costante rialzo dei tassi d’interesse del dollaro (+1%). Questo a causa dell’ampliarsi dell’inversione di segno nei punti “forward” (espressione del differenziale tra euro e dollaro), che - per operazioni di cessione di dollari a “scadenza” - comporta un ulteriore peggioramento rispetto all’anno precedente. I riflessi delle partecipazioni e rett ifiche delle attività finanziarie contribuiscono positivamente per €mil. 461, a fronte di €mil. 162 nel 2003. Tale saldo netto include, in via principale: la plusvalenza su cessione di partecipazioni pari a €mil. 758 derivanti dalla cessione, operata dalla Capogruppo alla Cassa Depositi e Prestiti, di n. 432.291 azioni della Stmicroelectronics Holding Nv (Sth), pari a circa il 30,4% della partecipazione; il risultato di competenza di Finmeccanica (€mil. 99) della partecipata Sth (€mil. 185 nel 2003) valutata, come tutte le partecipazioni rilevanti non consolidate, con il metodo del patrimonio netto. In particolare, il risultato del periodo ha beneficiato della plusvalenza di €mil. 30 (€mil. 140 nel 2003) conseguente alla cessione al mercato di azioni della società Stmicroelectronics Nv (Stm) possedute dalla Sth; la svalutazione, per €mil. 154, derivante dalla riconfigurazione di Amsh Nv, anche attraverso il prossimo scioglimento della Jv Ams Nv nell’ambito del settore della Elettronica per la Difesa; - i risultati negativi netti delle altre partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per €mil. 191 (€mil. 25 nel 2003), di cui €mil. 9 (€mil. 2 nel 2003) riferiti alla partecipata Aero Invest 1 Sa. Tra i valori negativi più significativi, in particolare, si segnala il risultato di €mil.183 della controllata Fata Group S.p.a., oggetto di un profondo processo di ristrutturazione; i risultati negativi netti delle altre partecipazioni valutate con il metodo del costo per €mil. 57 (€mil. 23 nel 2003), tra cui si segnala, in particolare, l’effetto della valutazione della Ansaldo Industria S.p.a. In liquidazione per €mil. 39. I proventi e oneri straordinari netti evidenziano un saldo negativo di €mil. 209, rispetto a €mil. 173 di oneri netti del 2003. I principali oneri netti sono relativi: ad accantonamenti, altri oneri di ristrutturazione ed esodi, al netto degli utilizzi dei fondi stanziati in esercizi precedenti, per €mil. 190 (€mil. 175 nel 2003). In particolare il processo di ristrutturazione ha riguardato i settori: Information Technology (€mil.39) per oneri correlati al necessario riorientamento delle attività verso aree più coerenti con il core business, Elicotteri (€mil. 26), Spazio (€mil. 12), Elettronica per la Difesa (€mil.17) e, nell’ambito delle Attività Diverse, in particolare la Als S.p.a. Per €mil. 50 i cui oneri sono connessi al programma Atlantic Bird e la Bredamenarinibus S.p.a. Per €mil. 18, per il definitivo riassetto del comparto prima della cessione della società avvenuta nei primi mesi del 2005. Le imposte dell’esercizio ammontano a €mil. 174, rispetto a €mil. 212 nel 2003. La riduzione è sostanzialmente riconducibile all’adozione dell’istituto del consolidato fiscale nazionale agli effetti dell’I.re.s.(introdotto con il D.lgs. N. 344/2003 in vigore dal 1° gennaio 2004) da parte delle società del Gruppo Finmeccanica che hanno esercitato la relativa opzione. Le imposte rappresentano la somma algebrica dell’Irap per €mil. 96 (€mil. 89 nel 2003), dell’I.re.s. E altre imposte dirette per €mil. 94 (€mil. 153 nel 2003) e delle imposte differite attive nette per €mil. 16 (€mil.30 nel 2003). Si precisa che il risultato delle imposte è stato influenzato positivamente dal beneficio esente di €mil. 59 (di cui €mil. 43 relativi alla Capogruppo) derivante dalla valorizzazione degli imponibili negativi, in misura pari all’aliquota I.re.s. Vigente (secondo quanto stabilito nel contratto di consolidamento sottoscritto tra le società partecipanti al consolidato fiscale nazionale), oggetto di compensazione con gli imponibili positivi emersi all’interno del perimetro di consolidamento. Ne consegue che, in assenza dell’opzione per il consolidato fiscale nazionale, la voce avrebbe evidenziato un incremento rispetto all’esercizio precedente. Le immobilizzazioni (€mil. 4.931 al 31.12.04 rispetto a €mil. 4.309 al 31.12.03) evidenziano un incremento netto di €mil. 622, prevalentemente: per l’incremento delle immobilizzazioni (€mil. 605) derivante dall’apporto dell’ulteriore 50% di Agustawestland alla data di acquisto; per l’incremento dell’avviamento (€mil. 845) originato dall’acquisizione, da parte della Capogruppo, dell’ulteriore 50% di Agustawestland; per l’incremento delle immobilizzazioni materiali (€mil. 355) relativo agli investimenti dell’esercizio riferibili, in particolare, ai settori Aeronautica per i programmi Efa, A380 e B787 (precedentemente denominato B7e7), Elicotteri per l’acquisizione dei complessi industriali delle attività britanniche e Finmeccanica per l’acquisizione della proprietà del complesso immobiliare Torre Fiumara a Genova e per il riscatto, alla scadenza del contratto di locazione finanziaria, dell’immobile di Piazza Monte Grappa a Roma; per la riduzione (€mil. 684) derivante dalla cessione del 30,4% della partecipazione detenuta in Stmicroelectronics Holding Nv; per la riduzione degli avviamenti (€mil. 182) originati da svalutazioni, in particolare, relative alla joint venture Amsh Nv (€mil. 154). Il capitale d’esercizio al 31.12.04 evidenzia un valore negativo pari a €mil. 58, rispetto ad un valore negativo al 31.12.03 di €mil. 37. Nello stesso periodo il capitale di esercizio operativo – rappresentato da Rimanenze di magazzino, Crediti commerciali, Debiti commerciali, Anticipi da clienti e Fatture di rata - passa da €mil. 3.252 al 31.12.2003 a €mil. 4.142 al 31.12.2004, in aumento di circa €mil 891, per l’effetto combinato: - dell’incremento– pari a €mil. 1.826 - delle “rimanenze di magazzino” (al netto delle fatture di rata, pari a €mil. 7.884 al 31.12.04 e €mil. 8.138 al 31.12.03, incluse nella voce “acconti da clienti e fatture di rata”) dovuto, oltre che all’apporto del 50% di Agustawestland (€mil. 1.285), al settore Aeronautica, principalmente per il maggiore impegno operativo su programmi in avviamento e fabbricazione prototipica; all’ avviamento del programma Ab139 del settore Elicotteri; ed alla crescita dei volumi produttivi dei settori Spazio ed Elettronica per la Difesa; - del decremento dei “crediti commerciali al netto dei debiti commerciali” pari a €mil. 182. In part icolare, l’incremento dei crediti commerciali è relativo ai settori Aeronautica ed Elicotteri (l’apporto netto di Agustawestland è stato pari a €mil. 43). L’incremento dei debiti commerciali è relativo soprattutto ai settori Aeronautica, Elicotteri, Elettronica per la Difesa e Trasporti, mentre si evidenzia una diminuzione nei settori Spazio ed Energia; - all’incremento di €mil. 754 degli “acconti da clienti” (€mil. 4.986 al 31.12.04, rispetto a €mil. 4.232 al 31.12.03, registrati nella voce “acconti da clienti e fatture di rata”) riferibile principalmente all’apporto di Agustawestland (€mil. 662), oltre che alle attività del settore Aeronautica. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo è passato da €mil. 256 del 31.12.03 a €mil. 371 al 31.12.04, dopo avere registrato nei dati trimestrali rispettivamente posizioni di €mil. 682 a marzo, €mil. 717 a giugno e €mil. 949 a settembre. Il dato puntuale deriva da un saldo positivo dei flussi operativi del Gruppo generatori di cassa e da un saldo negativo delle operazioni straordinarie successivamente illustrate. L’andamento del dato ed il suo forte recupero nell’ultimo trimestre dell’esercizio confermano la caratteristica dell’indebitamento di Gruppo caratterizzato dalla stagionalità dei flussi di incasso che, proprio negli ultimi mesi dell’anno, si manifestano in maniera più marcata soprattutto per ciò che riguarda quelli rivenienti dalla Pubblica Amministrazione i quali, come noto, rappresentano una parte significativa della committenza di Finmeccanica. L’esercizio 2004, è stato caratterizzato in particolare da una serie di eventi che hanno inciso sul dato di indebitamento finale e più precisamente: - il pagamento dei dividendi ordinari relativi all’esercizio 2003, effettuato nel mese di giugno da Finmeccanica S.p.a., per un importo di €mil. 84 e da altre societ à del Gruppo agli azionisti di minoranza per €mil 4; - il pagamento di €mil 1.496 circa, effettuato nel mese di novembre, per l’acquisizione da parte di Finmeccanica dell’ulteriore 50% della società Agustawestland Nv, quota rilevata dalla co-controllante Gkn Plc, oltre al finanziamento, pari a circa €mil. 97 al 31.12.04, ad una controllata britannica di Agustawestland Nv, connesso all’acquisto di immobili funzionali all’attività industriale; - gli effetti complessivi derivanti dal processo di ristrutturazione e riassetto del gruppo Fata che prevede la messa in liquidazione di tutte le attività non core del gruppo; in questa ottica nel corso del Eliminato: ¶ 2004 sono stati già effettuati interventi sul capitale di società dello stesso gruppo per un importo complessivo di €mil. 41; le rivenienze della cessione prosoluto di crediti fiscali effettuata da Finmeccanica nel mese di giugno per un importo di €mil.106; l’incasso da parte di Finmeccanica del dividendo ordinario della società Stmicroelectronics Holding Nv (Sth), avvenuto nel mese di giugno, per complessivi €mil. 18; l’incasso di un dividendo straordinario di €mil. 52, distribuito dalla società Sth dopo la cessione di n. 3.000.000 di azioni Stmicroelectronics Nv (Stm) effettuato nel mese di giugno ad un prezzo medio di circa € 17,46 per azione; l’incasso da parte di Finmeccanica di €mil. 1.442 relativo alla cessione indiretta a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di n. 93.000.064 di azioni (pari al 10,3% del capitale) Stmicroelectronics Nv (Stm) ad un prezzo unitario di € 15,50, cessione effettuata in relazione all’acquisizione del 50% della società Agustawestland Nv di cui sopra. L’operazione è stata perfezionata nel mese di dicembre attraverso la cessione a Cdp di numero 432.291 azioni (circa il 30,4% del capitale) della società di diritto olandese Stmicroelectronics Holding N.v. (Sth) posseduta pariteticamente con l’azionista francese Ft1ci (Areva e France Telecom) e dalla stessa Finmeccanica. Dopo la cessione Finmeccanica possiede ancora, per il tramite della propria partecipata Sth, n. 59.741.576 azioni (pari al 6,6% del capitale) Stm di cui n. 20 milioni di azioni sono vincolate al servizio del prestito exchangeable emesso, nel corso del 2003, dalla società controllata lussemburghese Finmeccanica Finance Sa e n. 23 milioni di azioni sono state prestate alle banche con le quali è stata effettuata la copertura su n. 35 milioni di azioni Stm. L’indebitamento complessivo ha inoltre beneficiato della compensazione dei crediti di imposta 2003 di alcune società del Gruppo, inclusa Finmeccanica S.p.a., a valere su debiti tributari di altre società per un importo complessivo di circa €mil. 60. Con riferimento all’indebitamento bancario netto, che passa da €mil 240 del 31.12.03 a €mil. 378 al 31.12.04, si registra una diminuzione del dato delle disponibilità, passato da €mil. 2.234 a €mil. 2.007, in larga misura a causa delle necessità di finanziamento delle attività di investimento sopra descritte. Per ciò che riguarda la composizione delle restanti voci dell’indebitamento, si segnala che la voce altri crediti finanziari include circa €mil. 443, pari alla quota non consolidata dei crediti finanziari che le joint venture vantano nei confronti degli altri soci in attuazione degli accordi di tesoreria a suo tempo stipulati, crediti che, in osservanza del metodo del consolidamento adottato, sono proporzionalmente inclusi nel perimetro di consolidamento del Gruppo come tutti gli altri dati di bilancio delle stesse. Nella voce altri debiti finanziari è incluso il debito di €mil. 439 circa di società del Gruppo verso le joint venture, per la quota parte non consolidata. Andamento della gestione nei settori di attività (Dati espressi in milioni di euro) Aeronautica Aziende: Alenia Aeronautica, Aermacchi (*) Valore della produzione: 1.709 milioni di euro (+30%); Ebita: 154 milioni (+12%) (*) Aermacchi è stata acquisita il primo luglio 2003 e consolidata dal secondo semestre 2003. Il 2004 è stato l’anno di Eurofighter: nel corso dell’esercizio sono stati consegnati all’Aeronautica Militare Italiana i primi esemplari del nuovo caccia europeo, realizzato con la partecipazione di entrambe le società del settore e sono stati siglati i contratti per l’avvio della produzione di ulteriori 236 aerei, di cui 46 destinati al nostro Paese. Per quanto riguarda il mercato commerciale – che sembra avviato verso una consolidata ripresa - Alenia Aeronautica ha siglato nel corso del 2004 significativi accordi con Boeing e Vought per il nuovo velivolo B787 (realizzazione del 15% della fusoliera a fronte di investimenti per circa 600 milioni di euro) e con Airbus per rafforzare la partnership industriale nell’ambito dell’ A380 con l’assegnazione di nuovi segmenti di attivi tà per la versione cargo. Valore della produzione e Ebita : nel corso dell’anno il settore ha registrato una consistente crescita del valore della produzione e dell’Ebita – più 17 milioni rispetto al 2003 - grazie soprattutto alle attività di Aermacchi e al maggior apporto, rispetto al 2003, del settore velivoli da difesa di Alenia Aeronautica: in particolare del programma Eurofighter, del C-27j - per il quale è in corso la realizzazione dei primi esemplari destinati alla Grecia - e dell’aggiornamento dei Tornado e degli Amx dell’Aeronautica Militare Italiana. Ordini : in forte aumento, passati a 3.141 milioni rispetto ai 1.401 milioni del 2003. Sul totale degli ordini ha inciso in modo sensibile la seconda “tranche” dell’Eurofighter per un valore di 2.1 miliardi di euro. Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 è risultato pari a 5.430 milioni di euro (in crescita rispetto ai 4.075 milioni al 31 dicembre 2003) di cui circa il 90% relativo al comparto militare con una quota rilevante per il programma Eurofighter (67%). Ricerca e sviluppo: gli investimenti sono stati pari a 351 milioni, in crescita rispetto ai 241 milioni del 2003. Addetti: al 31 dicembre 2004 l’organico è di 10.640 unità, con una crescita di 197 unità rispetto alle 10.443 unità al 31 dicembre 2003. Elicotteri Aziende: Agustawestland (*) Valore della produzione 2.542 milioni di euro (-2%); Ebita 257 milioni (-7%) (*) Dati e commenti riportati fanno riferimento al 100% della società In un mercato elicotteristico mondiale che vanta interessanti prospettive di crescita (da circa 8 miliardi di dollari del 2004 a 11 miliardi di dollari nel periodo 2009-2010), sia nel militare Usa e dell’Estremo Oriente, sia nel commerciale e istituzionale, Finmeccanica si colloca come uno dei leader del settore con Agustawestland che controlla al 100%. Valore della produzione : il lieve calo (- 52 milioni di euro), va imputato alla fine di importanti contratti domestici in Italia e Regno Unito (Apache, Eh101). Ebita: subisce una diminuzione rispetto al 2003 (pari a 18 milioni di euro) da imputare sia al differente mix di programmi in lavorazione, sia al calo dei volumi dei programmi domestici. Già nel 2005 si registrerà tuttavia una netta inversione di tendenza, anche per effetto delle azioni di recupero di efficienza avviate nell’ambito del processo di integrazione delle attività italiane e britanniche. Ordini: il volume complessivo degli ordini acquisiti nel 2004 da Agustawestland è stato pari a 1.808 milioni di euro, in aumento rispetto al 2003 (1.794 milioni). Oltre alle commesse di elicotteri di nuova produzione, la crescita degli ordini è dovuta anche all’ottimo andamento del product support. Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 è stato pari a 5.238 milioni di euro, in calo rispetto all’anno precedente (6.206 milioni ), a causa principalmente dello slittamento temporale di alcuni ordini, incluso quello per gli elicotteri presidenziali degli Stati Uniti (gennaio 2005). La consistenza del portafoglio consentirà tuttavia di mantenere anche nei prossimi anni gli stessi volumi produttivi del 2004, soprattutto grazie all’entrata a regime delle attività sui nuovi programmi Nh90 e Ab139. Ricerca e sviluppo: gli investimenti del 2004 sono stati pari a 551 milioni, in aumento rispetto ai 446 milioni del precedente esercizio. Addetti: l’organico al 31 dicembre 2004 era pari a 8.968 unità, con un decremento di 24 unità rispetto al 31 dicembre 2003. A fine 2004 è stato definito un piano di efficientamento per la società Westland Helicopters/transmissions con la conseguente riduzione di circa 700 unità in Uk ed un programma di razionalizzazione basato sulla costituzione di una single company che prevede la completa integrazione tra le aziende italiane ed inglesi. I costi di tale piano, pari a 52 milioni di euro, si riflettono sul bilancio di Finmeccanica al 50% in quanto stanziati prima dell’acquisizione della totalità dell’azienda. Spazio Aziende: Alenia Spazio, Telespazio Valore della produzione: 782 milioni di euro (+2%); Ebita: 32 milioni (+129% rispetto ai 14 milioni nel 2003) Oggetto di un vasto processo di ristrutturazione che nel corso del 2005 le vedrà integrarsi in due diverse joint venture con la francese Alcatel Space, Alenia Spazio e Telespazio, nel corso del 2004, hanno completato un piano di riassetto organizzativo e produttivo teso al rafforzamento e al consolidamento della loro struttura industriale e patrimoniale. Gli effetti di tale piano, manifestatisi già a partire dal 2004, garantiranno un progressivo miglioramento economico nel breve-medio periodo, mentre la joint venture con Alcatel Space si porrà come leader assoluto nell’industria spaziale europea. Il mercato spaziale commerciale ha di recente mostrato segnali di ripresa. Lo sviluppo maggiore è atteso soprattutto nei sistemi a banda larga e nei servizi, mentre la domanda istituzionale in Europa rappresenterà nei prossimi anni un punto di forza dell’attività industriale spaziale con il definitivo avvio di importanti programmi come Galileo e Gmes (Global Monitoring for Environment and Security). Particolare attenzione sarà anche dedicata allo sviluppo di servizi di lancio, indispensabili per garantire all’Europa un accesso indipendente allo spazio. In ambito nazionale, il Ministero della Difesa, dopo la partecipazione al programma Cosmo-skymed, prevede la realizzazione del satellite Sicral 1B, che permetterà anche di fornire servizi di telecomunicazione satellitare alla Nato. Valore della produzione : aumenta di 15 milioni di euro essenzialmente per la maggiore attività su Cosmo-skymed. Ebita : la forte crescita è da attribuire alle azioni di ristrutturazione e di recupero di efficienza, oltre ai maggiori volumi di attività. Ma va tenuto conto che il precedente esercizio era stato penalizzato da accantonamenti per rischi su crediti, extracosti su alcune commesse e bassa saturazione dei fattori produttivi. Ordini : nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 1.052 milioni di euro, con una crescita di 380 milioni rispetto al 2003, anche grazie al programma Cosmo-skymed a seguito della firma del contratto avvenuta nel mese di dicembre. Portafoglio ordini: a fine 2004 ammonta a 1.428 milioni di euro, con un incremento di circa il 20% rispetto al 2003 (1.189 milioni) e rappresenta una copertura equivalente a circa due anni di produzione. Ricerca e sviluppo: gli investimenti del 2004, pari a 106 milioni di euro, si attestano sugli stessi livelli dell’esercizio precedente. Addetti: al 31 dicembre 2004 erano pari a 3.355 unità, in diminuzione di 437 risorse rispetto a fine 2003. Elettronica per la Difesa Aziende: Galileo Avionica, Selenia Communications, Ote, Ams, Sistemi Navali Internazionali Valore della produzione: 2.056 milioni di euro (+11%); Ebita 186 milioni (+16%) * (*) I dati rappresentati non sono omogenei per effetto dell’acquisi zione di Ote, avvenuta il 4 marzo 2003 L’elettronica per la difesa e la sicurezza costituisce oggi il principale segmento di business del settore, assorbendo il 20% circa della domanda mondiale dell’industria del settore (valutata nell’ordine dei 300 miliardi di euro) con un tasso di crescita del 7-8% annuo. In tale contesto, il settore dell’elettronica per la difesa di Finmeccanica ha fatto registrare risultati estremamente positivi sia in termini di crescita dei volumi di produzione sia, soprattutto, a livello di miglioramento della redditività. L’elettronica per la difesa di Finmeccanica comprende attività riguardanti l’avionica, i velivoli teleguidati, i radar, i sistemi di comando e controllo terrestri e navali, il controllo del traffico aereo, i sist emi e le reti integrate di comunicazione per applicazioni terrestri, navali, satellitari e avioniche e le radiocomunicazioni mobili private. Inoltre è inclusa in questo settore anche la divisione operativa Sistemi Navali Internazionali attiva nel programma delle fregate classe Orizzonte per le Marine italiana e francese. Valore della produzione: nel 2004 cresce in modo consistente (+11% rispetto al 2003), essenzialmente grazie alla crescita dei volumi di Selenia Communications, di Ams e al completo consolidamento di Ote. Ebita: mostra un sensibile miglioramento rispetto allo scorso esercizio, con un incremento di 26 milioni di euro rispetto al 2003 (160 milioni), grazie in particolare: al contributo del comparto dell’avionica, che beneficia di un mix di attività più redditizie rispetto al passato, ai benefici apportati dai piani di razionalizzazione ed efficientamento, oltre che alla citata crescita dei ricavi. Conseguentemente il Ros si attesta al 7,2%, circa mezzo punto percentuale superiore al valore registrato nel 2003. Ordini: nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 1.893 milioni di euro, con una riduzione di 47 milioni rispetto al precedente esercizio. Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 si riduce di circa 116 milioni di euro rispetto a fine 2003 attestandosi a 3.472 milioni di euro, con una copertura equivalente a poco più di un anno e mezzo di produzione. Ricerca e sviluppo: gli investimenti ammontano nel 2004 a 425 milioni di euro, con un incremento di 23 milioni rispetto al 2003. Addetti: l’organico al 31 dicembre 2004 è di 11.787 unità in flessione di 117 unità rispetto al 2003. Information Technology Azienda: Elsag Valore della produzione: 391 milioni di euro (-2%); Ebita 14 milioni (-42%) Il settore, che comprende Elsag e le sue controllate, nel 2004 ha confermato l’andamento non soddisfacente già manifestato nel precedente esercizio, evidenziando un’ulteriore riduzione della redditività operativa. Elsag è oggi impegnata a re-indirizzare la propria mission verso attività più coerenti con il core business del Gruppo Finmeccanica con un riposizionamento verso i mercati della difesa, dell’aerospazio, della sicurezza, e dei clienti di grandi sistemi di automazione, concentrandosi nello sviluppo delle tecnologie e delle capacità di system integration nel campo della security e attuando un progressivo disinvestimento dalle attività fino ad oggi svolte sul mercato dell’Information Technology tradizionale. Ordini: nel 2004 sono stati pari a 382 milioni di euro, valore in linea con l’anno precedente Portafoglio ordini : anche questo valore è in linea con l’anno precedente. Al 31 dicembre 2004 è pari a 243 milioni di euro, con una riduzione di 3 milioni rispetto al 31 dicembre 2003. Addetti: al 31 dicembre 2004 risultano pari a 2.697, con un decremento di 96 unità rispetto al 2003. Sistemi di Difesa Aziende: Oto Melara, Wass Mbda Valore della produzione: 1.148 milioni di euro (+4%); Ebita 106 milioni (+20%) Il settore dei sistemi di difesa di Finmeccanica comprende le attività di Mbda, joint venture con Bae Systems e Eads, di cui Finmeccanica detiene il 25%, quelle di Oto Melara nei sistemi terrestri, navali e aeronautici e di Wass negli armamenti subacquei e sistemi sonar. Nel settore dei sistemi di difesa è prevista una crescita per i sistemi terrestri mentre quelli navali, le artiglierie e il munizionamento si presentano sostanzialmente stabili, con una ripresa degli investimenti in alcuni segmenti e nuovi programmi di cooperazione multinazionale. Infine, anche per il mercato della subacquea, sebbene abbia dimensioni contenute, esistono buone opportunità per le aziende del settore. In tale contesto, nel corso del 2004 il settore dei sistemi di difesa di Finmeccanica ha sostanzialmente confermato il trend evidenziato nel 2003 e registra risultati positivi in particolare dal punto di vista del miglioramento della redditività. Valore della produzione : nel 2004 aumenta di 46 milioni di euro. Ebita: cresce sensibilmente rispetto all’esercizio precedente grazie, in particolare, al miglioramento registrato da Mbda, che beneficia dei maggiori volumi, ma soprattutto di attività più redditizie che in passato e delle sinergie derivanti dal piano di ristrutturazione industriale. Ordini : nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 811 milioni di euro, con una diminuzione di 783 milioni rispetto al precedente esercizio (1.594 milioni). Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 si attesta a 4.148 milioni di euro, pari ad oltre tre anni di produzione. Ricerca e Sviluppo: gli investimenti sono stati pari a 199 milioni di euro. Addetti: l’organico al 31 dicembre 2004 è di 4.147 dipendenti e si mantiene sostanzialmente invariato rispetto a quanto registrato al 31 dicembre del 2003. Trasporti Aziende: Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari, Ansaldo Signal, Ansaldobreda Valore della produzione: 1.375 milioni (+4%); Ebita 70 milioni (+6%) Il mercato dei sistemi e componenti ferrotranviari conferma le prospettive di crescita già evidenziate negli ultimi anni, determinate da numerosi fattori: l’incremento della domanda di mobilità e di riduzione del tempo di viaggio; la crescente sensibilizzazione politica verso i trasporti pubblici; l’attenzione all’ambiente; l’incremento della qualità e della sicurezza del servizio richiesto da utenti e operatori; la deregulation e la crescente spinta all’internazionalizzazione e la necessità di rinnovamento delle infrastrutture. Il valore stimato del mercato è pari a circa 30 miliardi di euro annui. Attraverso le società Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari S.p.a. (sistemi di trasporto completi), Ansaldo Signal (segnalamento ferroviario) e Ansaldobreda (veicoli), Finmeccanica è in grado di offrire ai clienti soluzioni complete per soddisfare le più avanzate esigenze di trasporto. Il comparto Trasporti ha presentato nel 2004 un andamento articolato e differenziato per i tre business. In particolare per i veicoli si segnalano un elevato livello di ordini in Europa, sia nel segmento ferroviario sia nel mass transit, ed un significativo incremento del backlog, mentre l’andamento della redditività e l’ammontare del capitale circolante sono risultati insoddisfacenti. Per i Sistemi si registra un andamento commerciale inferiore alle previsioni per lo slittamento di alcuni ordini di mass transit in Italia, mentre prosegue il trend di crescita della redditività. Infine per il Segnalamento si evidenzia l’ottima performance della controllata italiana Asf, che ha beneficiato del positivo andamento della domanda sul mercato domestico, mentre le società operanti negli altri mercati hanno fatto registrare, nel complesso, un rallentamento degli ordini e dei volumi produttivi. Valore della produzione: in crescita rispetto al precedente esercizio grazie soprattutto a maggiori volumi del business Veicoli. Ebita : la crescita è dovuta soprattutto alla maggiore redditività espressa dai business Sistemi e Segnalamento, a fronte di una riduzione di margine dei Veicoli. Ordini : gli ordini acquisiti nel 2004 ammontano a 1.645 milioni di euro, con una diminuzione di 72 milioni rispetto al precedente esercizio (1.717 milioni) dovuta ai minori ordini del business Sistemi. Portafoglio ordini: al 31 dicembre del 2004 ammonta a 3.728 milioni di euro, con una crescita di 238 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003 (3.490 milioni), tale da garantire un elevato livello di copertura dei volumi produttivi dei prossimi due anni. Ricerca e Sviluppo: le spese, pari a 26 milioni di euro, sono allo stesso livello di quelle del 2003. Addetti: al 31 dicembre 2004 risultano pari a 6.005 unità, con una crescita di 169 unità rispetto al 31 dicembre 2003. Energia Aziende: Ansaldo Energia Valore della produzione: 729 milioni (-8%); Ebita 31 milioni (+35%) Il mercato dell’energia conferma il trend evidenziato lo scorso anno, caratterizzato da un’ulteriore contrazione della domanda del mercato aperto. Un mercato che per i prossimi anni mostra però previsioni di un ritorno alla crescita nella domanda delle turbine a gas. In Italia risultano autorizzati nuovi impianti e l’aggiornamento di alcuni di quelli esistenti per circa 20.000 Mw a fronte di una richiesta complessiva di 58.000 Mw e risultano assegnati ordini per 10.700 Mw, di cui il 58% ad Ansaldo Energia. In tale scenario Ansaldo Energia sta cercando di migliorare ulteriormente i suoi livelli di efficienza e produttività. Ciò dovrebbe, tra l’altro, consentire di gestire le conseguenze della scadenza della licenza Siemens per i turbogas (per le turbine a vapore e per i generatori l’Ansaldo Energia è già autonoma), mentre è previsto che Ansaldo Energia possa continuare a produrre e vendere gli attuali modelli sviluppando autonomamente ulteriori miglioramenti agli stessi. Ebita : nel 2004 è migliore di quello dell’anno precedente grazie soprattutto alla maggiore redditività delle commesse nazionali, che consente anche di neutralizzare il più elevato assorbimento dei costi di ricerca e sviluppo. Ordini : nel 2004 sono stati acquisiti ordini per 937 milioni di Euro superiori di circa il 40% rispetto all’esercizio precedente (676 milioni di Euro). Portafoglio ordini: al 31 dicembre 2004 si eleva a 2.089 milioni con un incremento del 16% rispetto al 2003 (1.806 milioni), assicurando la saturazione  
   
   
ENI: BILANCIO CONSOLIDATO 2004 CONFERMATO L’UTILE DI 7,3 MILIARDI DI EURO E IL DIVIDENDO DI 0,90 EURO PER AZIONE  
 
S. Donato Milanese, 4 aprile 2005 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio consolidato dell'esercizio 2004 che chiude con l'utile netto di 7.274 milioni di euro e ha deliberato di proporre all'Assemblea la distribuzione del dividendo di 0,90 euro per azione che colloca il pay-out a circa il 47%, con pagamento a partire dal 23 giugno 2005 e stacco cedola il 20 giugno 2005. Il Consiglio ha approvato altresì il progetto del bilancio di esercizio 2004 dell'Eni Spa che chiude con l'utile netto di 4.684 milioni di euro. Il bilancio consolidato e il progetto del bilancio di esercizio dell'Eni Spa sono stati messi a disposizione del Collegio Sindacale e della Società di revisione. In allegato sono indicati gli schemi riclassificati del conto economico e dello stato patrimoniale del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004 dell'Eni. Transizione agli Ifrs In ottemperanza alla comunicazione Consob Dme/5015175 del 10 marzo 2005, è indicato di seguito lo stato di avanzamento delle procedure di applicazione degli Ifrs (International Financial Reporting Standards). In relazione all'entrata in vigore del Regolamento n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 (Regolamento), a partire dall'esercizio 2005 le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri redigono il bilancio consolidato conformemente ai principi contabili internazionali (Ifrs) omologati dalla Commissione Europea. Secondo le disposizioni dell'Ifrs 1 "Prima adozione degli International Financial Reporting Standards", l'Eni deve redigere una situazione patrimoniale al 1° gennaio 2004 che: rileva tutte e solo le attività e passività considerate tali in base ai nuovi principi; classifica e valuta le attività e le passività per i valori che si sarebbero determinati qualora i nuovi principi fossero stati applicati fin dall'origine (applicazione retrospective); riclassifica le voci indicate in bilancio secondo modalità diverse da quelle degli Ifrs. L'effetto dell'adeguamento dei saldi iniziali delle attività e passività agli Ifrs è rilevato a patrimonio netto, dedotto il relativo effetto fiscale da imputare al fondo imposte differite. Gli Ifrs che determinano gli impatti più significativi per il Gruppo sono: (i) la revisione del valore netto degli impianti, anche per tener conto delle disposizioni relative alla separazione di componenti significative di beni complessi; (ii) l'eliminazione del criterio Lifo nella valutazione delle rimanenze; (iii) l'applicazione del concetto di "probabile", in luogo della "ragionevole certezza", per la rilevazione delle imposte anticipate; (iv) l'imputazione all'attivo patrimoniale degli oneri finanziari sostenuti che si sarebbero potuti risparmiare se l'investimento non fosse stato fatto; (v) la determinazione degli accantonamenti a fondi rischi e spese future con l'attualizzazione degli oneri che si prevede di sostenere quando l'effetto finanziario del tempo è significativo; (vi) l'utilizzo di tecniche attuariali per la valutazione dei benefici a favore dei dipendenti; (vii) l'imputazione all'attivo patrimoniale, in contropartita a uno specifico fondo, dei costi stimati (attualizzati) per lo smantellamento, la rimozione dell'attività e la bonifica del sito da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture; (viii) la disposizione secondo cui l'avviamento non è oggetto di ammortamento e la sua recuperabilità è verificata almeno annualmente. Relativamente agli Ias 32 e 39, riguardanti la valutazione degli strumenti finanziari ivi inclusi i derivati, l'Eni si è avvalsa della facoltà concessa dall'Ifrs 1 di definire quale data di transizione il 1° gennaio 2005. Con riferimento alle attività minerarie, non vi sono elementi di discontinuità rispetto ai criteri attualmente adottati perché nel dicembre 2004 lo Iasb ha emesso il principio contabile internazionale Ifrs 6 Exploration for and evaluation of mineral resources che consente di mantenere i criteri di rilevazione e di valutazione delle spese esplorative (es. Studi geologici e geofisici, acquisizioni di permessi esplorativi, pozzi esplorativi, etc.) precedentemente adottati. La Pricewaterhousecoopers ha in corso il lavoro di revisione della situazione contabile di apertura al 1° gennaio 2004; tenuto conto delle obiettive difficoltà applicative dei nuovi principi e in particolare dell'adozione del metodo retrospective, la quantificazione puntuale potrà essere diffusa solo dopo i risultati della revisione. Allo stato, è prevedibile un aumento del patrimonio netto e corrispondentemente del capitale investito netto al 1° gennaio 2004 a seguito, in particolare, della revisione del valore netto degli impianti e dell'adozione del costo medio ponderato, anziché del Lifo a scatti annuali, nella valutazione delle rimanenze di greggio, prodotti petroliferi e gas naturale. Quest'ultima modifica influenzerà la volatilità dei risultati perché mentre in precedenza la variazione del prezzo del greggio e dei prodotti petroliferi non aveva effetto nella valutazione delle rimanenze, salvo nel caso di riduzione dei volumi, con l'adozione del costo medio ponderato la variazione ha una diretta influenza con la rilevazione di profit or loss in stock derivanti dalla differenza tra il costo corrente dei prodotti venduti e quello risultante dall'applicazione del costo medio ponderato. In linea con il documento di consultazione diffuso dalla Consob, nella relazione trimestrale al 31 marzo 2005 saranno fornite le riconciliazioni tra i principi contabili precedentemente adottati e quelli Ifrs; e precisamente: riconciliazione del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004; riconciliazione del risultato economico dell'esercizio 2004.  
   
   
BENETTON I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2004: RICAVI CONSOLIDATI A 1.686 MILIONI DI EURO, UTILI NETTI IN CRESCITA A 123 MILIONI DI EURO DIVIDENDO DI 0,34 EURO PER AZIONE ALESSANDRO BENETTON PROPOSTO COME SECONDO VICEPRESIDENTE  
 
Ponzano, 4 aprile 2005 - Ricavi consolidati pari a 1.686 milioni di euro (1.859 milioni nel 2003), utili netti in crescita a 123 milioni di euro (108 milioni nel 2003), posizione finanziaria netta in miglioramento a 431 milioni di euro (468 milioni nel 2003): sono questi i dati principali, approvati il 31 marzo dal Consiglio di Amministrazione, con cui il Gruppo Benetton ha chiuso l'esercizio 2004. All'assemblea degli Azionisti (convocata il 16 maggio prossimo) verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,34 euro per azione, in pagamento dal 26 maggio, pari a 62 milioni di euro complessivi. I ricavi consolidati 2004 si attestano a 1.686 milioni di euro rispetto ai 1.859 milioni di euro dell'esercizio precedente, influenzati dalla cessione del business dell'attrezzo sportivo conclusa nel corso del primo semestre del 2003 e dal persistere dello sfavorevole andamento delle principali divise estere. I ricavi consolidati al netto degli effetti di queste due componenti sono pari a 1.674 milioni di euro (contro 1.740 milioni di euro nel 2003) con una flessione del 3,8%. I ricavi del settore casual segnano un valore di 1.504 milioni di euro (1.579 nel 2003) a fronte di volumi costanti. Il margine lordo industriale si attesta a 757 milioni di euro rispetto agli 810 del 2003, con una incidenza sui ricavi pari al 44,9%, rispetto al 43,6% del precedente esercizio, influenzata positivamente da una maggior efficienza produttiva e logistica e alla focalizzazione sul core business dell'abbigliamento. Il risultato operativo si attesta a 217 milioni di euro rispetto ai 232 dell'anno 2003 con una migliore incidenza sui ricavi che passa al 12,9% dal 12,5% sia grazie alle significative efficienze industriali che alla forte attenzione sul controllo delle spese generali. L'utile netto di esercizio è pari a 123 milioni di euro rispetto ai 108 milioni di euro del 2003, con una incidenza sui ricavi che risulta pari al 7,3% rispetto al precedente 5,8%. L'equilibrio e la solidità della struttura patrimoniale del Gruppo si confermano a livelli di assoluto valore, con una posizione finanziaria netta in riduzione a 431 milioni di euro dai 468 milioni di euro di fine 2003 e un patrimonio netto (al 31 dicembre 2004) di 1.230 milioni di euro, consentendo di mantenere una strategia di particolare attenzione alla remunerazione degli azionisti, con un dividendo totale di 62 milioni di euro, pari a circa il 50% dell'utile netto consolidato. Il free cash flow, prima dei dividendi, dei flussi relativi alla cessione dell'attrezzo sportivo e del pagamento dell'imposta sostitutiva, migliora a 177 milioni di euro (122 milioni nel 2003). Il Cda ha inoltre proposto una modifica statutaria che permetta la nomina di un secondo Vice Presidente nell'ambito del Consiglio di Amministrazione della Società, previa approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci. E' già stato proposto che la carica sia affidata ad Alessandro Benetton, attualmente consigliere e membro del Comitato Esecutivo di Benetton Group. Il Cda ha provveduto quindi alla nomina, per cooptazione, del nuovo consigliere indipendente Prof. Giorgio Brunetti in sostituzione del consigliere uscente, non indipendente, Sergio De Simoi. Il nuovo consigliere siederà nel Comitato di Controllo Interno al posto del consigliere uscente. Il Prof. Brunetti, docente universitario di chiara fama, è consigliere di amministrazione in Messaggerie Italiane, Messaggerie Libri, Autogrill, Carraro, nonché revisore dei conti dell'Autorità per l'Energia e il Gas. In vista della scadenza dell'obbligazione da 300 milioni di euro (luglio 2005, che prevede limitazioni alla concessione di garanzie reali a fronte di nuovi finanziamenti, e non prevede il rispetto di alcun indice finanziario financial covenants), che l'azienda autofinanzierà prevalentemente con il cash flow generato dalla gestione, il Cda dello scorso 4 marzo ha dato mandato al management di finalizzare, entro il primo semestre dell'anno, la negoziazione con il sistema bancario di una nuova linea di credito revolving, per un importo massimo di 500 milioni di euro. Il prestito sindacato, scadente nel luglio 2007, prevede il rispetto di due indici finanziari, da calcolarsi semestralmente sul bilancio consolidato, quali: rapporto minimo tra Ebitda (risultato prima delle imposte, degli oneri finanziari e ammortamenti) e oneri finanziari netti pari a 2,5 volte; rapporto minimo tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto, pari a 1. Inoltre sono previste limitazioni a rilevanti cessioni di attività e alla concessione di eventuali garanzie reali a fronte di nuove operazioni di finanziamento. In uno scenario dominato da un'economia debole e da una domanda molto prudente, il gruppo ha impostato un'importante politica di incentivi alla rete di partner commerciali, coerente con il modello di business, al fine di metterli in condizione di aumentare la propria capacità di investimento, per aprire nuove superfici di vendita e per rinnovare quelle esistenti, oltre che per aumentare la propria capacità concorrenziale in termini di prezzo al cliente finale. Tale politica di incentivi alla rete è stata resa possibile anche grazie alle azioni di efficienza, ottimizzazione del sistema produttivo e organizzativo e di forte contenimento dei costi di struttura. I ricavi attesi per il 2005 oscilleranno tra 1.620 e 1.650 milioni di euro, con un Ebit intorno al 9,5-10% e un risultato netto di circa il 6%. Nel 2005 il livello degli investimenti ammonterà a circa 130-150 milioni di euro portando la posizione finanziaria netta a circa 400 milioni di euro ed un free cash flow pari a circa 100 milioni di euro. Il Cda ha deliberato di sottoporre alla prossima Assemblea degli Azionisti, da convocarsi in prima seduta il 16 maggio 2005 per l'approvazione del bilancio 2004, l'autorizzazione all'acquisto e vendita di azioni proprie, allo scopo di dare corso ad impieghi temporanei di liquidità generati dai flussi di cassa. La proposta prevede l'attribuzione al Consiglio di Amministrazione di tutti i poteri per dare esecuzione, in conformità alle pertinenti disposizioni di legge e regolamenti, all'acquisto fino ad un massimo di n. 3.000.000 di azioni ordinarie Benetton Group S.p.a. Facenti parte del capitale flottante, valida per un periodo non eccedente la data di approvazione del bilancio 2005 e, comunque, non oltre il 30 giugno 2006. Gli acquisti potranno essere effettuati nelle borse di quotazione ad un prezzo minimo non inferiore del 30% ed a un prezzo massimo non superiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione. L'autorizzazione ad alienare, in tutto o in parte ed in una o più soluzioni, le azioni eventualmente acquistate e quelle altre eventualmente ancora in portafoglio della Società, sarà valida per un periodo non eccedente la data di approvazione del bilancio 2005 e, comunque, non oltre il 30 giugno 2006. Le alienazioni potranno avvenire, nelle borse di quotazione, ad un prezzo non inferiore al 90% del prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione. Al fine di garantire la corretta transizione ai nuovi principi contabili internazionali Ias/ifrs, nel corso del 2004 il Gruppo Benetton ha iniziato un progetto di identificazione, diagnosi e realizzazione delle modifiche alle procedure, ai sistemi gestionali, amministrativo contabili ed informativi. Si segnala che il Gruppo Benetton intende adottare i principi Ias/ifrs a partire dalla Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2005. Alla data odierna sono dunque in fase di completamento le attività di quantificazione e di rielaborazione della situazione economico-patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2004 e di quelle infrannuali 2004 redatte a soli fini comparativi. Le principali rettifiche di patrimonio netto al primo gennaio 2004, ad oggi emergenti, dall'applicazione degli Ias/ifrs al bilancio del Gruppo Benetton sono: storno rivalutazioni monetarie secondo Ias 16; storno dei costi di impianto e di ampliamento secondo Ias 38; valutazione trattamento di fine rapporto (Tfr) secondo Ias 19; contabilizzazione affitti passivi a quote costanti secondo Ias 17; fair value di strumenti derivati sui tassi di interesse secondo Ias 39. Tra le ulteriori differenze emergenti dall'applicazione degli Ias/ifrs al bilancio del Gruppo Benetton ma che non presentano impatti nella riconciliazione al primo gennaio 2004 si segnalano: impairment test secondo Ias 36; contabilizzazione stock options secondo Ifrs 2. La Capogruppo, Benetton Group S.p.a., chiude l'esercizio 2004 con un utile netto di 39,1 milioni di euro (dato non confrontabile con il 2003 a seguito dell'operazione di riorganizzazione societaria avvenuto nel dicembre 2003). Il Cda ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0,34 euro per azione (0,38 euro il dividendo precedente), data stacco cedola 23 maggio 2005. Per la distribuzione dei dividendi pari a circa 62 milioni di euro si attingerà per circa 39 milioni di euro agli utili di esercizio 2004 e per circa 23 milioni alla riserva straordinaria.  
   
   
ALITALIA: POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO AL 28 FEBBRAIO 2005 PARI A 1.822 MILIONI DI EURO CON UN INCREMENTO DI 46 MILIONI DI EURO (+2,6%) RISPETTO ALLA SITUAZIONE AL 31 GENNAIO 2005  
 
Roma, 4 aprile 2005 – Alitalia evidenzia che, in linea con le indicazioni ricevute dalla stessa Commissione (così come già fatto a partire dall'informativa diffusa ai mercati il 30 agosto 2004 in merito alla situazione finanziaria del Gruppo riferita alla data del 31 luglio 2004), è stata operata una riclassifica che si sostanzia nello scorporo dai dati pertinenti l'indebitamento a medio-lungo termine delle quote correnti in scadenza nei dodici mesi successivi e nell'inclusione di queste ultime nei dati relativi all'indebitamento finanziario a breve termine. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 28 febbraio 2005 è stata pari a 1.822 milioni di Euro con un peggioramento di 46 milioni di Euro rispetto all'ultima analoga situazione al 31 gennaio 2005, pubblicata in data 28 febbraio 2005. La posizione finanziaria netta della Capogruppo Alitalia al 28 febbraio 2005 è stata pari a 1.873 milioni di Euro con un peggioramento di 64 milioni di Euro rispetto all'analoga situazione al 31 gennaio 2005, sostanzialmente in linea con gli andamenti relativi al Gruppo ed inclusiva anche dei debiti finanziari netti a breve termine nei confronti delle Controllate. I commenti, di seguito riportati, delle più significative variazioni intervenute nei due periodi a raffronto fanno riferimento alla situazione del Gruppo. Peraltro, in considerazione dell'incidenza ampiamente preponderante delle consistenze della società Alitalia su quelle totali di Gruppo, detti commenti, di fatto, sono sostanzialmente rappresentativi anche degli andamenti afferenti la sola Capogruppo; eventuali andamenti particolari a livello Capogruppo trovano comunque debita evidenza in specifiche note di commento. I dati, di cui alla tabella che precede, riflettono l'esito di rilevazioni gestionali che, ferma restando la complessiva significatività dell'informativa, accolgono alcune procedure di stima. Per opportuna informazione si rileva inoltre che al 28 febbraio 2005 sono risultati in essere, a livello di Gruppo, leasing finanziari (pressoché per intero afferenti gli aeromobili in flotta e in larghissima parte in capo alla Capogruppo per 289 milioni di Euro) le cui quote capitali, inclusive del valore di riscatto, sono pari a 316 milioni di Euro (di cui 60 milioni di Euro rappresentativi della quota capitale corrente scadente nei dodici mesi successivi alla data di riferimento e per 57 milioni di Euro riconducibili alla Capogruppo). Per contro, lo stesso dato al 31 gennaio 2005 era pari a 332 milioni di Euro (di cui 61 milioni di Euro scadente nei dodici mesi successivi alla data di riferimento); le corrispondenti evidenze al 31 gennaio 2005 per la Capogruppo risultavano rispettivamente pari a 296 e 57 milioni di Euro. Si segnala altresì che l'indebitamento bancario esistente è pressoché per intero assistito da garanzie reali (ipoteche su aeromobili) ovvero da garanzie personali (prevalentemente garanzie rilasciate da agenzie per il credito all'esportazione). I relativi contratti di finanziamento prevedono clausole legali standard di risoluzione contrattuale. In nessun contratto è previsto, per il mantenimento del credito erogato, il rispetto di specifici indici patrimoniali/economici/finanziari. Riguardo alle più significative variazioni intervenute nel periodo, si evidenzia che il peggioramento conseguito nel corso del mese di febbraio è ascrivibile prevalentemente a fattori esogeni riconducibili alla tipica stagionalità degli incassi e dei pagamenti, che hanno reso opportuno attivare il secondo utilizzo, pari a 55 milioni di Euro, del cosiddetto "Prestito Ponte". A seguito di tale operazione il citato prestito risulta utilizzato per 155 milioni di Euro rispetto ad una apertura di credito fino ad un massimo di 400 milioni il cui contratto è stato stipulato in data 11 ottobre 2004 con Dresdner Kleinworth Wasserstein (filiale di Milano) ed è assistito da garanzia del Ministero dell'economia e delle Finanze formalizzata in data 08 ottobre 2004. Si segnala che nel periodo in esame sono stati effettuati rimborsi di finanziamenti a medio/lungo termine per un importo complessivo di 17 milioni di Euro. Con riferimento ai debiti di natura finanziaria, tributaria e previdenziale non si evidenziano al 28 febbraio 2005, tanto per la Capogruppo quanto per le altre società del Gruppo, situazioni di scaduto o irregolarità dei pagamenti. Per quanto attiene ai debiti di natura commerciale, non si segnalano, sempre con riferimento alla data del 28 febbraio 2005, situazioni di scaduto o irregolarità di pagamenti per Alitalia e per le altre società del Gruppo, ad eccezione di quelle correlate a partite in contestazione. Con riferimento a queste ultime, si evidenzia in particolare il sussistere di scaduti verso alcuni gestori aeroportuali a fronte di addebiti per controverse fattispecie per un ammontare complessivo pari, al 28 febbraio 2005, a 52 milioni di Euro riguardo i quali risultano essere stati emessi decreti ingiuntivi pari a 4,5 milioni di Euro per i quali si è dato corso alle relative istanze di opposizione; nonché quelli nei confronti di un fornitore il quale ha notificato due decreti ingiuntivi, anch'essi oggetto di opposizione, relativi a pretesi inadempimenti contrattuali da parte di Alitalia (per circa 470 mila Euro) e di Atitech (per circa Usd 424 mila). Al netto di quanto già in precedenza rilevato, non si segnalano altre ingiunzioni o azioni esecutive intraprese da parte dei creditori, notificate al 28 febbraio 2005 né, a tale data, iniziative di sospensione dei rapporti di fornitura.  
   
   
RINNOVATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA BENI STABILI GESTIONI  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Beni Stabili Gestioni S.p.a. – Sgr, riunitosi in data 31 marzo 2005, ha provveduto all’attribuzione delle cariche sociali e alla verifica dei requisiti di legge dei Consiglieri nominati dall’Assemblea degli Azionisti in data 25 marzo 2005. La composizione del Consiglio di Amministrazione è quindi la seguente: Ing. Salvatore Sarao Presidente del Consiglio di Amministrazione; Dott. Paolo Berlanda Amministratore Delegato Dott. Franco Califfi; Dott. Massimo de Meo; Prof. Cesare Ferrero Amministratore indipendente; Dott. Carlo Gilardi Amministratore indipendente Ing. Aldo Mazzocco. Il nuovo Consiglio di Amministrazione resterà in carica per il triennio che scadrà con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2007.  
   
   
CAMPARI ANNUNCIA DUE NUOVI PROGETTI DI SVILUPPO NEL SEGMENTO ULTRA PREMIUM SPIRIT IN USA LANCIO DI SKYY90, ULTRA PREMIUM VODKA  
 
Milano, 4 aprile 2005 - Davide Campari-milano S.p.a. Annuncia due nuove iniziative commerciali nel segmento spirit negli Stati Uniti. Il Gruppo ha sviluppato due progetti finalizzati a rafforzare la propria presenza nella categoria ultra premium, il segmento degli spirit di altissima gamma. Entrambe le iniziative sono sviluppate tramite Skyy Spirits, Llc, la società americana controllata al 89% dal Gruppo Campari. Skyy Spirits, Llc, la società americana controllata dal Gruppo Campari che nel 1992 lanciò con straordinario successo in Usa la super premium Skyy Vodka, lancia ora Skyy90, ponendo le basi per il proprio ingresso nella categoria ultra premium, comparto estremamente dinamico nel segmento chiave della vodka. Skyy90, la prima "modern luxury vodka", rappresenta un prodotto unico e altamente innovativo nel gusto, nella formula e nel packaging. Grazie all'impiego di ingredienti di altissima qualità e all'utilizzo di un processo produttivo estremamente innovativo ed esclusivo, Skyy90 si distingue per la massima espressione di purezza e sofisticazione. Anche nel packaging, Skyy90 è caratterizzata da un design moderno e da un sicuro impatto estetico. Skyy90 sarà disponibile a partire da maggio unicamente in selezionati bar e ristoranti in alcuni tra i più importanti stati americani. Campari, tramite la controllata Skyy Spirits, Llc, si è aggiudicata, con decorrenza aprile 2005, la distribuzione negli Stati Uniti della marca di gin ultra premium Martin Miller's di proprietà della società inglese Reformed Spirits Company Ltd. Martin Miller's è stato lanciato nel 2003 nel mercato londinese dei bar più trendy, dove ha ottenuto un elevato riconoscimento. Da pochi mesi la marca è disponibile anche sul mercato americano dove i primi segnali di sviluppo sono incoraggianti. Grazie al suo consolidato successo e alla sua comprovata capacità di gestire prodotti di alta gamma, Skyy Spirits, Llc è la piattaforma ideale per cogliere un'interessante opportunità di sviluppo nel segmento del gin ultra premium, una categoria nuova per il Gruppo Campari. E' stato inoltre sottoscritto un contratto tra Reformed Spirits Company Ltd. E Davide Campari-milano S.p.a., che permette a quest'ultima di esercitare un'opzione per l'acquisto della proprietà del brand Martin Miller's Gin. L'opzione sarà esercitabile a partire da gennaio 2009 a un prezzo determinato in funzione del livello delle vendite nel 2008. Non vi è comunque nessun corrispondente diritto di put da parte di Reformed Spirits Company Ltd. Il prezzo dell'opzione call varierà tra Us$ 240 e 300 per cassa da 9 litri venduta sul mercato americano, in base al livello delle vendite. Relativamente alle vendite al di fuori degli Stati Uniti, il prezzo sarà Us$ 480 per cassa da 9 litri. Un prezzo inferiore verrà applicato alle vendite nel canale duty-free. E' inoltre previsto un esborso minimo (price floor) di Us$ 8 milioni. "Entrambe le iniziative commerciali, confermano il nostro impegno a perseguire un ulteriore rafforzamento negli Stati Uniti, che rappresentano un mercato cruciale nella strategia di crescita internazionale del Gruppo Campari", ha commentato Enzo Visone, Chief Executive Officer del Gruppo. In particolare, sia il progetto di lancio di Skyy90 sia l'accordo di distribuzione del gin Martin Miller's per il mercato statunitense, certamente nelle prime fasi del loro sviluppo, rappresentano un'importante opportunità di espansione nella categoria ultra premium tramite l'ampliamento dell'offerta di Campari in termini sia di brand sia di categoria di prodotto. Infatti, il Gruppo Campari attraverso l'aggiunta di due marchi di gin e vodka nel segmento ultra premium può vantare un portafoglio sempre più ricco e articolato.  
   
   
FORUM INTERNAZIONALE SULLE TECNOLOGIE NEL SETTORE DELLA NAUTICA  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - Il 30 settembre a Palermo, in Sicilia, avrà luogo una giornata internazionale dedicata al trasferimento tecnologico nel settore della nautica. Essa farà parte del Forum internazionale sulle tecnologie nel settore della nautica. La manifestazione verterà sui seguenti temi: manifattura industriale, tecnologie dei materiali e dei trasporti; elettronica, tecnologie dell'informazione e telecomunicazioni; tecnologia dei trasporti e navale; tecnologia delle costruzioni; ambiente (ingegneria/tecnologia ambientale, tecnologie di telerilevamento, trattamento delle acque inquinate); costruzione navale; design e design d'interni; turismo; tecnologie dei trasporti e dei materiali. La manifestazione riunirà produttori e utilizzatori di tecnologia e know-how provenienti da tutta Europa, per discutere su soluzioni e nuove opportunità per il futuro. Lo scopo è di avviare collaborazioni e promuovere il trasferimento di know-how e le applicazioni industriali dei risultati scientifici ottenuti nel campo marittimo e della navigazione. Http://irc.cordis.lu/bemt/home.cfm?eventid=1241  
   
   
WORKSHOP SULLA PROPOSTA DI DIRETTIVA INSPIRE  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - Un workshop sull'Infrastruttura europea dati spaziali (Esdi) e sulla proposta di direttiva che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella comunità (Inspire) avrà luogo ad Alghero (Sardegna) dal 29 giugno al 1° luglio. Gli obiettivi del workshop sono i seguenti: passare in rassegna i progressi compiuti a livello legislativo; offrire alle comunità d'interesse nel settore dei dati territoriali un'opportunità per esprimere le loro esigenze e migliorare la loro capacità di capire come meglio partecipare alla redazione delle norme per l'attuazione della direttiva Inspire; identificare le questioni principali nell'ambito della ricerca che devono essere affrontate dalla comunità Gi (Informazione Geografica) allo scopo di sostenere l'attuazione dell'Esdi. Http://www.ec-gis.org/workshops/11ec-gis/index.html  
   
   
FIRENZE, UNA TRA LE MAGGIORI CITTÀ D’ARTE IN ITALIA, È ANCHE LA SEDE DEL NUOVO CENTRO DEDICATO AL FINE ART FOTOGRAFICO FRUTTO DI UN ACCORDO E DELLA COLLABORAZIONE TRA CANON E ACSAF, L’ARCHIVIO CONTEMPORANEO STAMPA D’ARTE DIGITALE  
 
Milano, 4 Aprile 2005 - L’accordo raggiunto tra Canon Italia e Acsaf ha portato alla nascita di un centro che attualmente costituisce un punto di riferimento per il lavoro di ricerca sulle tecniche e i materiali per il fine art fotografico. Dietro le quinte di Acsaf si cela Cesare Bossi, un personaggio che dal 1982 ha indirizzato il proprio lavoro verso un’intensa attività di ricerca e sviluppo di iniziative e soluzioni per il fine art fotografico. È dal 1996 che Bossi ha concentrato una significativa parte delle proprie risorse sui modelli Canon Bj8500 e W9000 testando, sperimentando e ottimizzando il funzionamento delle due periferiche in abbinamento a supporti e metodologie di stampa assolutamente innovative. Il lavoro svolto da Bossi è stato seguito con attenzione da Canon Italia che, nell’ambito della propria collaborazione con Acsaf, ha utilizzato i risultati delle sperimentazioni effettuate per la realizzazione di nuove soluzioni di stampa. È ad esempio il caso della nuova W6200, una periferica che ha portato un consistente miglioramento in termini di velocità e qualità delle stampe. Per ottimizzare le prestazioni della stampante in ambito fotografico è stato effettuato un ciclo completo di test con gli inchiostri dye-based originali di Canon ottenendo ottimi risultati sia per quanto riguarda la gamma tonale sia per il lavoro di profilatura. I nuovi profili di stampa sono stati infatti ottimizzati per garantire un facile passaggio dal colore al bianco e nero. Nell’ambito delle stampe monocromatiche, gli specialisti avranno la possibilità di utilizzare la W6200 con due differenti inchiostri. Il primo, battezzato Piezography, è realizzato con pigmenti di carbone ed è in grado di restituire toni neutri o Carbon sepia. Generations è stato realizzato da Acsaf in una serie speciale ottimizzata per assicurare la massima durata delle stampe ed garantisce una stabilità dei toni per circa 100 anni. La collaborazione tra Canon e Acsaf ha inoltre portato allo sviluppo di un’attività di ricerca di nuovi supporti di stampa. In questo contesto sono state testate le carte prodotte dalla Ecco-firenze su base cotone 100%. Questi materiali sono stati studiati per assorbire la massima inchiostrazione e restituire la massima profondità d’immagine. Naturalmente, anche in questo caso, è stata prestata la massima attenzione anche alle problematiche relative all’invecchiamento dei materiali e sono stati superati i test più rigorosi.  
   
   
IMPREGILO: FIRMATO PROTOCOLLO ANTIMAFIA PER LA SALERNO - REGGIO CALABRIA  
 
Sesto San Giovanni, 4 aprile 2005 - La Società di Progetto Salerno-reggio Calabria, con Impregilo in veste di leader, per i lavori di adeguamento e ammodernamento del secondo e terzo maxi lotto della Salerno - Reggio Calabria, ha firmato l’1 aprile con la Prefettura di Reggio Calabria e l’Anas S.p.a. Il protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Con la firma del protocollo Impregilo si impegna a coadiuvare l’attività delle Istituzioni per arginare le infiltrazioni mafiose durante la realizzazione dell’opera. L’attenzione di Impregilo sarà di adottare tutte le misure del caso atte ad evitare affidamenti per ad imprese sub-appaltatrici e sub-affidatarie nel caso in cui le informazioni antimafia (Art. 10 d.P.r.252/1998) abbiano dato esito positivo. Impregilo effettuerà anche controlli, verifiche e monitoraggi per scongiurare l’intromissione di imprese irregolari, forme di caporalato o lavoro nero. L’adesione al protocollo firmato oggi è particolarmente significativa perché testimonia ancora una volta l’impegno di Impregilo a contrastare quei fenomeni illeciti quali la criminalità organizzata e la corruzione, nonché a garantire la massima trasparenza ed affidabilità nei sub-appalti. Impregilo, in associazione con Condotte, è aggiudicataria di due maxi lotti per un’importo complessivo di 1.200 milioni di euro.  
   
   
INDESIT COMPANY SALE AL 76% IN HOTPOINT  
 
Fabriano, 4 aprile 2005 – Indesit Company ha acquistato da General Electric un ulteriore 8% di Gda (Hotpoint) per un valore di 57.120.000 Usd, a seguito dell’esercizio da parte di General Electric della “put option” stabilita in base all’accordo di “put and call” del giugno 2002. La partecipazione complessiva di Indesit Company al capitale di Hotpoint sale così al 76%.  
   
   
MILANO E NAPOLI INSIEME PER IL MEDITERRANEO VALGONO OLTRE 4 MILIARDI DI EURO  
 
Milano, 4 aprile 2005 - Milano e Napoli insieme per il Mediterraneo: con oltre 4 miliardi di euro di interscambio commerciale, rappresentano il 12% del totale italiano con il mare nostrum con un’inclinazione per le esportazioni (16,4% nazionale), ma forti anche nell’import (8,4%). Sono 3.048 le imprese milanesi e napoletane impegnate nei rapporti commerciali con i paesi del nord Africa e del Medio oriente su un totale nazionale di 20.096, il 15,2%. Tra i settori in cui l’alleanza pesa di più per l’import: macchine per ufficio (78,8% del totale italiano verso i paesi del mediterraneo nel settore), prodotti e preparazioni alimentari (92,6%), oli essenziali e prodotti per la pulizia e per profumeria (73,7%), orologi e apparecchi per fotografia e ottica (68%). Napoli e Milano sono forti esportatori rispetto al totale nazionale in questi paesi di pasta per carta (53,7% del totale nazionale di questo prodotto), macchine per ufficio (52,8%), apparecchi e attrezzature per le telecomunicazioni (44,7%). Ma se guardiamo alla specializzazione nell’import milanese dai paesi mediterranei emerge il petrolio (16,4% su tutte le importazioni milanesi da questi paesi) insieme ai tessili (7,4%), mentre a Napoli prevale in gas naturale e artificiale (40,6%) insieme a ferro e acciaio (16,7%). Per l’export Milano si caratterizza per i macchinari (13,1% delle esportazioni milanesi verso il Mediterraneo), per le macchine industriali 11,8% per quelle specializzate 11,1%, per i filati e tessuti 8,7%. Napoli si distingue per materiale da trasporto (12,3%), vestiti e accessori di abbigliamento (8,7%), lavori di metallo (7,3%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat e registro delle imprese al quarto trimestre 2004 relativo a 11 paesi dell’area mediterranea (Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia). La conferenza sulle public utilities nel Mediterraneo e lo stand a “Progetto Città”. Dei progetti nel settore delle public utilities, acqua, energia, trasporti: nell’area mediterranea e di nuove opportunità di sviluppo e di collaborazione per le imprese italiane si è parlato oggi alla conferenza che si è tenuta al nuovo polo fieristico di Rho-pero, (ore 14.30, Sala Delta 1, Mm1 capolinea Rho – Fiera ingresso da porta est). Il convegno dal titolo “Il modello italiano delle public utilities: opportunità di sviluppo e d’affari nell’area mediterranea” è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Camera di Commercio di Napoli, nell’ambito della manifestazione fieristica “Progetto Città 2005”. Hanno partecipato all’incontro esperti del settore a livello internazionale e responsabili di progetti di sviluppo di alcuni Paesi del Mediterraneo. La Camera di commercio di Milano e Napoli hanno uno stand congiunto alla manifestazione (Padiglione 3, C1-c9). “La Camera di commercio di Milano, attraverso Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali - ha dichiarato Sandro Bicocchi, vice presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – è impegnata a promuovere e sostenere i rapporti commerciali e il lavoro delle nostre imprese attive nei paesi del Mediterraneo. La dimensione euro - mediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo. Quindi la via naturale per un rafforzamento di questo tipo di impegno e di responsabilità passa anche attraverso l’alleanza tra Milano e Napoli, due realtà fortemente interessate e sensibili ai temi del Mediterraneo. E la partecipazione a questa manifestazione fieristica con uno stand comune e l’organizzazione dell’odierna conferenza sono risultati concreti di questo impegno”. “L’area del Mediterraneo è un grande mercato, interessa attualmente oltre 400 milioni di persone, ed è la porta d’ingresso per 3 continenti – ha dichiarato Gaetano Cola, presidente della Camera di commercio di Napoli -. Napoli è naturalmente protesa verso il Mediterraneo e, dunque, non può che credere fortemente nelle possibilità di sviluppo dei rapporti con i Paesi di tale area e nelle prospettive di affari, non soltanto nel campo dell’interscambio commerciale, ma anche nel settore dei servizi di pubblica utilità”. Comitato Milano Napoli per il Mediterraneo: le due Camere di Commercio di Milano e Napoli hanno firmato lo scorso novembre un protocollo d’intesa che ha dato vita al Comitato Milano Napoli per il Mediterraneo, organo che ha il compito di assicurare la progressiva integrazione tra le attività e i sistemi economico-sociali delle due città con i Paesi dell’area mediterranea. Aperto alla partecipazione di tutti gli enti, organizzazioni ed istituzioni locali e centrali interessate, il progetto rappresenta un ulteriore passo nel cammino intrapreso da tempo dalle due Camere di Commercio verso una più stretta collaborazione e un dialogo più vivo con i diversi Paesi dell’area. L’obiettivo è quello di valorizzare ulteriormente le iniziative già intraprese, di tipo economico, finanziario, sociale e culturale, che hanno permesso la creazione di eccellenti relazioni bilaterali, in un quadro congiunto di attività con i Paesi del Basso Mediterraneo. Tutto questo come corollario ad uno sviluppo marcato dei territori di Napoli e Milano. Interscambio di Milano e Napoli con i Paesi del Mediterraneo – dati 2004
interscambio con il Mediterraneo2004 tot. Interscambio
import export 2004
Milano Med. 1.197.126.022 2.447.151.435 3.644.277.457
Napoli Med. 470.486.251 138.418.542 608.904.793
Milano + Napoli Med. 1.667.612.273 2.585.569.977 4.253.182.250
Italia Med. 19.738.456.547 15.758.901.046 35.497.357.593
Milano Tot. 71.768.673.020 35.655.490.531 107.424.163.551
Napoli Tot 4.359.125.138 3.916.579.481 8.275.704.619
Milano + Napoli tot 76.127.798.158 39.572.070.012 115.699.868.170
Totale Italia 282.204.748.219 280.691.598.935 562.896.347.154
Quota Med. Mi su tot.. Mi 1,7% 6,9% 3,4%
Quota Med. Na su tot interscambio estero Na 10,8% 3,5% 7,4%
Quota Med. Mi+na su tot interscambio estero Mi+na 2,2% 6,5% 3,7%
Quota commercio It. Con Med. Su tot. Interscambio It. 7,0% 5,6% 6,3%
Commercio con Med. Di Mi+ Na su tot. Med. Italia 8,4% 16,4% 12,0%
elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat nel 2004 (valori in euro) Imprese di Milano e Napoli che dichiarano un’attività di import-export con i Paesi del Mediterraneo
N. Imprese % su tot. Italia verso il mondo % su tot. Italia verso Med.
milano verso il mondo 12.098 12,2% /
milano verso il Med. 2.630 / 13,1%
na verso il mondo 2.004 2,0% /
na verso il Med. 418 / 2,1%
mi + Na verso il mondo 14.102 14,2% /
mi+ Na verso il Med. 3.048 / 15,2%
italia verso il mondo 99.225 100,0% /
itali verso il med. 20.096 / 100,0%
elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al Iv trim. 2004
 
   
   
OSSERVATORIO SUL MERCATO DELLE ABITAZIONI DI PRESTIGIO STUDIO ATTICI – NOMISMA  
 
Milano, 4 aprile 2005 - L'osservatorio sul Mercato delle Abitazioni di Prestigio nasce dalla collaborazione fra il Gruppo Studio Attici e Nomisma. Il primo, specializzato nell'intermediazione e nella consulenza immobiliare nel segmento residenziale più pregiato del mercato, la seconda, società di studi, ricerche e consulenza con un'esperienza quindicennale nel campo del real estate e delle trasformazioni urbane. Dall'attività congiunta di questi due protagonisti del sistema immobiliare italiano è nato l’ Osservatorio semestrale che ha per oggetto il monitoraggio dell'andamento del mercato degli immobili di prestigio nelle realtà urbane di Bologna, Milano e Roma. Qui il Gruppo Studio Attici possiede i propri uffici operativi (cui si aggiunge anche Napoli che però, al momento, non è oggetto di analisi) e raccoglie i dati direttamente sulla base delle transazioni effettuate. Dati che vengono elaborati statisticamente ed organizzati da Nomisma la quale fornisce anche un'interpretazione analitica dei fenomeni osservati contestualizzandoli all'interno dei trend generali di mercato rilevati con la propria sistematica attività di indagini periodiche. Il rapporto presenta considerazioni sintetiche, tendenze emergenti e caratteristiche proprie del mercato delle abitazioni di prestigio, risultanti dall'analisi dei dati e delle indicazioni qualitative fornite dai professionisti del Gruppo Studio Attici nelle città di Milano, Roma e Bologna. Si apre, infine, la parte più analitica e ricca di informazioni dettagliate e dati puntuali riferiti ai singoli mercati locali. L'intento ultimo dell'Osservatorio sul mercato delle abitazioni di prestigio è quello di fornire ogni sei mesi un quadro congiunturale e prospettico su quantità, valori, andamenti e giudizi espressi dal Gruppo Studio Attici relativamente al segmento più esclusivo del mercato delle abitazioni che, solitamente, presenta caratteristiche e modalità ben diverse dal mercato residenziale in generale. Per individuare l'ambito di osservazione ci si è dati alcuni criteri (differenti per ciascuna città) che concorrono a definire la qualità pregiata di un'abitazione: 1. Prezzo al mq o prezzo complessivo superiore a una data soglia1; 2. Canone annuo al mq o canone annuo complessivo superiore a una data soglia 1; 3. Localizzazione. Tra le diverse zone urbane classificate come di pregio è stata inserita anche la denominazione Zona residuale, per indicare quelle situazioni di mercato che, pur non essendo situate nelle zone individuate, possiedono comunque i requisiti di valore 1 e 2. Le zone oggetto di studio risultano essere le seguenti:
Bologna Milano Roma
1. Quadrilatero 1. Quadrilatero 1. Centro storico
2. Centro storico 2. Centro storico 2. Pinciano Veneto
3. Murri alta 3. Brera–garibaldi 3. Parioli-salaria
4. Giardini Margherita 4. Magenta 4. Prati
5. Saragozza alta 5. Venezia-duse 5. Aventino-gianicolo
6. Zona residuale 6. Zona residuale 6. Vignaclara 7. Zona residuale
Fonte Gruppo Studi Attici. E' opportuno chiarire immediatamente che sotto l'univoca denominazione "immobili di prestigio" si devono identificare almeno due differenti categorie con mercati e tendenze potenzialmente differenti tra di loro. Da un lato esistono le unità immobiliari con profilo altissimo, residenze di grandi e grandissime dimensioni (da 200/250 mq ed oltre), ricercate da una ristrettissima fascia di utilizzatori; dall'altra le unità immobiliari che, pur rientrando nella denominazione "di prestigio", per dimensioni e costo sono accessibili ad una fascia di utenti più ampia. Per comodità espositiva in seguito ci si riferirà al primo segmento con l'aggettivo "top", mentre al secondo con quello "medio". Nel prosieguo questa suddivisione verrà richiamata esplicitamente qualora la corretta analisi e spiegazione di un fenomeno osservato Io richieda. Se non richiamata esplicitamente, ogni considerazione deve intendersi valevole per il segmento nel suo complesso. E' ovvio che però sotto il profilo statistico il peso del secondo segmento è assai più rilevante di quello del primo. Rendimenti e liquidità - La congiuntura attuale del mercato immobiliare italiano continua ad essere sostenuta dalla positiva relazione fra il costo del denaro, che si mantiene contenuto, ed i rendimenti. Tale condizione deve essere rapportata alla dinamica del reddito disponi-bile che, pur se con dinamiche di crescita moderate, continua ad essere positiva e con la di, sponibilità di liquidità che risulta abbondante. L'aumento dei prezzi degli immobili è stato in-fatti compensato dalla buona tenuta del loro rendimento (ancorché tendenzialmente calato negli ultimi anni) e dall'aumentato potere di acquisto di famiglie ed investitori. Prezzi ancora in crescita - Nel Ii semestre dell'anno i prezzi degli immobili hanno ancora segnato rialzi generalizzati. Si va da una crescita del 4,1% per le abitazioni, al 3,3% per gli uffici e al 3,6% per i negozi. Così, rispetto alla fine del 2003, gli aumenti sono risultati comnraci fra i 7 od i 1n ni inti narranti iati in Carmini nnminali (tav 1.1) Variazioni dei prezzi medi di immobili nelle 13 aree urbane, novembre 2004 Variazione % semestrale Variazione % annuale
Variazione % semestrale Variazione % annuale
Abitazioni 4,1 9,7
Uffici 3,3 7,9
Negozi 3,6 8,6
Capannoni - 6,7
Fonte : Nnmisma Variazioni dei prezzi medi di immobili nelle 13 aree urbane nella fase espansiva del ciclo immobiliare (Ii-97/ii-04)
Variazioni % nominali Variazioni % reali
Abitazioni 70,4 46,1
Uffici(*) 60,7 39,2
Negozi 66,2 42,5
Fonte: Nomisma Si tratta del quattordicesimo semestre consecutivo di rialzi dei valori nominali che hanno per-tanto comportato una crescita complessiva, dal 1997/1998 ad oggi, nell'ordine del 60-70% a seconda dei comparti considerati, che si riduce a circa il 40% in termini reali (tav. 1.2). Abitazioni più dinamiche rispetto agli altri segmenti - Solamente i prezzi delle abitazioni, però, hanno recuperato, in termini reali, i livelli massimi raggiunti all'inizio degli anni '90 (fatto 100 il prezzo medio del 1992, ora siamo su 109), al contrario degli uffici e dei negozi che non hanno ancora colmato le perdite registrate fra il 1990/1992 ed il 1997/1998. I mercati di migliore qualità (abitazioni nuove o ristrutturate in zone di pregio) si mantengo-no dinamici con un elevato numero di scambi, condizionato però da un'offerta piuttosto scarsa a fronte di una sempre vivace domanda. Allungamenti tempi e aumento sconti - Nel Ii semestre del 2004 comunque, a fiancoy della crescita nei valori, non mancano segnali di rallentamento con rialzi nei prezzi meno consistenti di quelli rilevati nei semestri precedenti. Si riscontrano, infatti, allungamenti nei tempi di vendita e di locazione a fronte di una sostanziale stabilità sul versante degli sconti praticati, ad indicare che l'offerta preferisce attendere qualche settimana in più per perfezionare la transazione piuttosto che abbassare il livello del prezzo richiesto. Leggero calo nel numero di compravendite, comunque su livelli elevati – Il forte incremento nominale e reale dei prezzi degli immobili degli ultimi anni si è accompagnato sin qui ad un altrettanto consistente aumento dei volumi compravenduti che nel 2004 dovrebbero calare solo leggermente, mantenendosi vicino ad un milione di unità, fra abitazioni e immobili di diverso tipo destinati alle attività economiche. Secondo le ultime stime ed in attesa di avere il dato a consuntivo per l'anno 2004, le compravendite dovrebbero essere rimaste sui livelli del 2003, owero sui 760.000 contratti per il segmento abitativo, quasi 200.000 per gli immobili commerciali e d'impresa, per sfiorare così la soglia di un milione di contratti. Previsioni - Per i prossimi mesi non si prevede Io scoppio della tanto temuta "bolla" immobiliare (se ne parla da diversi anni ed in Italia non si è ancora verificato), ma si ipotizza un ulteriore aumento dei valori immobiliari anche se a tassi di crescita inferiori a quelli del passato, intorno al 5%, con compravendite che si dovrebbero mantenere sui livelli attuali. Per gli immobili di impresa il quadro dovrebbe essere più problematico in relazione alla debole con-giuntura economica.
 
   
   
RAPPORTO TECNOCASA SUL MERCATO IMMOBILIARE LA DIFESA DEL VALORE DELL’IMMOBILE  
 
Milano, 4 aprile 2005 - Quotazioni immobiliari ancora in crescita nel secondo semestre del 2004, ma i comportamenti degli acquirenti sembrano improntati ad un maggiore equilibrio. Si è acuito, anche se di poco, il differenziale fra i valori immobiliari presenti nelle metropoli e quelle dei capoluoghi di provincia. Il gap dall’inizio del ciclo immobiliare è stato, a vantaggio delle prime, nell’ordine del 18.9%. Rispetto ai comuni dell’hinterland lo scostamento è stato invece del 17.8%. La rivalutazione maggiore dei valori nel corso del secondo semestre del 2004 si è registrata infatti nelle grandi città (+6%), seguite dai comuni dell’hinterland (+5.4%) e dai capoluoghi di provincia (+3.9%). Fra le grandi città si distingue Bari, dove gli incrementi hanno toccato l’11.2%. Nei capoluoghi di provincia del Nord la rivalutazione dei valori è stata in media più ridotta (+5.5%) per tutto il 2004 rispetto a quelli del Centro (+10.2%) e del Sud (+10.7%). Per quel che riguarda il mercato locativo, si assiste ad un maggior sfitto, fenomeno che si è accentuato negli ultimi mesi e nelle zone centrali. I canoni si sono incrementati nelle grandi città, nei primi sei mesi dell’anno, in misura inferiore rispetto ai prezzi: in particolare quelli relativi ai bilocali sono cresciuti del 3.4%, quelli dei trilocali del 2.8%. Ci sono però importanti eccezioni come Milano e Bologna che presentano dei valori leggermente negativi. Collegato al tema locativo, vi è quello dei rendimenti per gli investitori. I bilocali, a livello nazionale, garantiscono un risultato lordo del 4.5% e tra le città dove si registrano i valori più alti segnaliamo Palermo (5.2%), Verona (5.2%), Roma (4.6%), Milano e Bologna (4.5%). In relazione allo stato di conservazione degli immobili, il mercato ha accordato in genere una preferenza alle soluzioni usate, che hanno mostrato un aumento dei valori superiore di circa mezzo punto percentuale rispetto alle soluzioni ristrutturate. In assoluto sono le classi estreme che hanno corso di più: le quotazioni degli immobili economici usati (+6.2% a livello italiano) e signorili nuovi (+5.9%). A dicembre la consistenza dello stock dei mutui superiori a 5 anni ha raggiunto i 180 mld di Euro (fonte Bankitalia). L’erogato medio, nel secondo semestre del 2004, ha toccato l’importo di 107.850 €. L’andamento dell’Euribor nella seconda parte dell’anno è stato in frazionale rialzo, attualmente l’indice a sei mesi è del 2.18%. Il settore creditizio continua a giocare quindi un ruolo, che è andato crescendo d’importanza negli anni, per quel che concerne la sostenibilità delle transazioni immobiliari. Per quel che concerne la domanda immobiliare, a livello nazionale, nel periodo gennaio–febbraio 2005, si osserva una diminuzione delle richieste dei bilocali dello 0.1% e un contestuale aumento delle richieste dei trilocali della stessa percentuale. Stabile la domanda per tutti gli altri tagli. La più alta concentrazione di richiesta di piccoli tagli si ha nelle metropoli. In particolare a Milano e Roma la somma della domanda di mono e bilocali raccoglie la maggioranza delle richieste, rispettivamente con il 59.6% ed il 50.1%. Anche l’analisi della disponibilità di spesa fornisce un dato interessante: da gennaio a febbraio 2005 si osserva un incremento dello 0.5% di quanti desiderano investire negli immobili oltre 249 mila € ed una diminuzione dello 0.7% di quanti invece investirebbero meno di 119 mila € nell’abitazione. Alla luce di queste considerazioni, di un contesto in cui si muovono acquirenti più attenti e selettivi nelle loro scelte, ci aspettiamo una sostanziale tenuta in termini “reali” delle quotazioni immobiliari, con ulteriori recuperi frazionali più probabili al centro-sud e in realtà periferiche ben servite.
variazione Percentuale Prezzi Immobiliari Nel Tempo
I Sem 98 Ii Sem 98 I Sem 99 Ii Sem 99 I Sem 00 Ii Sem 00 I Sem 01 Ii Sem 01 I Sem 02 Ii Sem 02 I Sem 03 Ii Sem 03 I Sem 04 Ii Sem 04
Bari 2,7 1,7 -2,1 7,7 2,4 6,17 3 5,5 3,8 10,5 6,5 5,9 5,8 11,2
Bologna 2,4 5,7 1,4 3,2 3 7,3 4,6 3,5 4,5 2,4 2,5 3 4,4 4,0
Firenze 2,5 7,6 3,4 4,6 3,6 3,5 4,7 8,5 6,6 10,8 2,9 11 2,6 2,8
Genova 4 2,9 2,5 -0,4 1,1 9,2 3,1 1,4 6,5 4,7 10,1 4,8 4,5 6,7
Milano 2,4 1,3 3,1 1,9 7,6 7,6 5 5,9 8,7 4,8 5 5,8 2,8 4,1
Napoli 8,8 4 8,9 7,1 5,3 8,4 4,1 5,4 9,5 6,3 7,2 5,9 7,6 6,3
Palermo 6,3 1,5 0,8 5,4 5,7 0,8 6,3 3,5 3 2,4 3,5 6,2 3,2 7,4
Roma 1,6 1,6 6,6 3,9 6,1 6,4 6,7 9,1 4,6 7 4,7 8,8 6,0 6,0
Torino 2,2 -1,4 4,3 2,5 3 3,4 3,8 5,9 3,9 4,4 2,5 5,4 8,3 6,2
Verona 0,4 0,5 3,9 1,2 3,2 6,2 5,9 6,9 6,5 6 5 4,4 3,5 4,8
Media 3,33 2,54 3,28 3,71 4,10 5,90 4,72 5,56 5,76 5,93 4,99 6,12 4,87 5,95
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa
 
   
   
CONTRIBUTO SULL’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA  
 
Sondrio, 31 Marzo 2005 – La Banca Popolare di Sondrio informa che che la Regione Lombardia ha indetto un ulteriore bando per l'assegnazione di un contributo di euro 5.000,00 destinato alle famiglie residenti in Lombardia che hanno contratto un mutuo per l'acquisto della prima casa d'abitazione. Beneficiari sono le famiglie con il seguente ordine di priorità: a) Giovani coppie (sposate da non più di tre anni o che hanno intenzione di sposarsi entro il 22-02-2006); b) Gestanti sole; c) Genitore solo con uno o più figli minori a carico; d) Nuclei familiari con almeno tre figli; e) Famiglie e/o nuclei familiari diversi dalle precedenti categorie. I richiedenti devono essere cittadini italiani o dell'Unione europea o extra-comunitari con carta o permesso di soggiorno almeno biennali, residenti in Lombardia, che non possiedono altri immobili a uso abitativo, con reddito (indice di situazione economica) non superiore a euro 35.000. L'alloggio oggetto dell'agevolazione deve essere non di lusso, avere le caratteristiche idonee a usufruire delle agevolazioni fiscali previste per la "prima casa" e un valore non superiore ai 200.000,00 euro e non inferiore ai 25.000,00 euro. Tutti gli interventi (acquisto, costruzione e recupero edilizio) devono essere stati realizzati con finanziamento specifico di durata non inferiore a 5 anni ed effettuati dopo il 22-02-2002. Le domande di contributo dovranno essere presentate, a partire dal 4-04-2005, entro il 30-06-2005 in via informatica tramite i Caaf - Centri di Assistenza Fiscale - convenzionati (elenco disponibile sul bollettino regionale e sul sito internet della Regione). In quanto banca che sta attivamente operando nel settore dei mutui per l'acquisto della casa d'abitazione, la Banca Popolare di Sondrio è lieta di portare a conoscenza della propria clientela la nuova opportunità e si tiene a disposizione, con tutti i suoi sportelli, per fornire maggiori informazioni al riguardo.  
   
   
ROMA: CODACONS DENUNCIA AUMENTO DEI PREZZI IN RISTORANTI E ALBERGHI NEL QUARTIERE SAN PIETRO SPECULAZIONI LEGATE ALLA MORTE DEL SANTO PADRE. L’ASSOCIAZIONE CHIEDE L’INTERVENTO DI NAS E GDF  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Il Codacons ha ricevuto alcune segnalazioni di cittadini che denunciano come alcuni alberghi, bar e ristoranti della zona di San Pietro abbiano modificato in queste ultime ore prezzi e tariffe, ritoccandoli al rialzo. “Come spesso avviene – afferma il portavoce del Codacons Carlo Rienzi – la speculazione è sempre dietro l’angolo, e non si ferma nemmeno dinanzi ad eventi così forti e drammatici come la morte del Santo Padre”. L’avvento dei fedeli da tutto il mondo a San Pietro per pregare il Papa – sostiene l’associazione – ha indotto molti esercenti a modificare i prezzi, onde aumentare gli introiti. “Un gesto triste – denuncia Rienzi – contro il quale chiediamo l’intervento dei Nas e della Guardia di Finanza affinché controllino i listini di alberghi, bar e ristoranti del quadrilatero del quartiere San Pietro, sanzionando coloro che li hanno modificati in queste ultime ore”.  
   
   
HARD DISCOUNT: E’ BOOM IN ITALIA! IN ITALIA 7,5 DISCOUNT OGNI 100.000 ABITANTI CODACONS E LISTACONSUMATORI: OTTIMO RIMEDIO CONTRO IL CARO-PREZZI. SI RISPARMIA FINO A 50 EURO SULLA SPESA SETTIMANALE  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Anche in Italia, negli ultimi anni, gli hard discount hanno avuto un vero e proprio boom, arrivando a quota 7,5 punti vendita ogni 100.000 abitanti e raccogliendo in maniera massiccia la fiducia dei consumatori grazie a prezzi di gran lunga inferiori rispetto alle catene di vendita abituali (ipermercati, supermercati e negozi alimentari). “Il motivo dell’escalation dei discount nel nostro paese – spiega il portavoce Codacons Carlo Rienzi – è da ricercarsi principalmente nell’impennata dei prezzi avvenuta nei negozi tradizionali dall’introduzione dell’euro in poi. Sotto il profilo della qualità, i prodotti in vendita nei discount vengono definiti buoni dai consumatori italiani che non riscontrano grandi differenze rispetto a quelli di marca”. Ma quanto si può risparmiare acquistando negli hard discount? Fino a 50 euro sulla spesa settimanale di una famiglia media, in base alle stime di Codacons e Listaconsumatori. Ecco di seguito una classifica del risparmio in Italia per ogni tipologia di prodotto rispetto ai prezzi dei prodotti di marca.
prodotto risparmio
prodotti banco frigo 23%
cibo per neonati 24%
surgelati 25%
cosmetici 27%
prodotti per la casa 28%
dolci e biscotti 30%
prodotti da scaffale 33%
pannolini 35%
bevande alcoliche e analcoliche 37%
cibo per animali 38%
sanitari e farmaci 45%
igiene personale 50%
come si evince da questi dati fare la spesa al discount consente risparmi non indifferenti e ci si può fidare della qualità dei prodotti in vendita. “Il consiglio comunque è sempre quello di provare ogni singolo prodotto prima di acquistarne grandi quantitativi – afferma Carlo Rienzi – ricordandosi che le differenze di prezzo sono conseguenza dell’assenza di pubblicità, dell’assortimento limitato e dell’ambientazione spartana dei punti vendita. Spesso – conclude il portavoce Codacons – il prodotto acquistato al discount è realizzato dalla stessa casa produttrice dei prodotti di marca, seppur confezionato in modo diverso”.
 
   
   
ICE:AL VIA L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE AZIENDE ABRUZZESI NUOVI FONDI PER LA PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI ABRUZZESI  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Si è tenuta l’1 aprile, nella sede dell'Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) di Roma la firma della convenzione per l'internazionalizzazione e la promozione del settore agroalimentare abruzzese, tra il Direttore Generale dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo - Abruzzo (Arssa), Donato Antonio De Falcis, ed il Presidente dell'Ice, Beniamino Quintieri. L'accordo, che prevede uno stanziamento congiunto di oltre un milione di euro da parte dell'Ice e della regione Abruzzo è volto a finanziare una serie di iniziative promozionali finalizzate a supportare lo sviluppo economico della Regione Abruzzo sotto il profilo dell'internazionalizzazione e della promozione delle esportazioni delle aziende abruzzesi del settore agroalimentare. Le iniziative previste dalla convenzione si svolgeranno prevalentemente nei Paesi dell'Unione Europa, dell'Est Europa e del Nord America e avranno come oggetto principale, ma non esclusivo, la promozione dei vini dell'Abruzzo, dell' olio d'oliva e delle paste alimentari.  
   
   
IL CONSIGLIO CONSULTIVO PER L’ AERONAUTICA FISSA UNA NUOVA AGENDA DI RICERCA PER I PROSSIMI VENT'ANNI  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - Il 30 marzo scorso il Consiglio consultivo per la ricerca aeronautica in Europa (Acare) ha lanciato una versione aggiornata dell’Agenda strategica di ricerca (Asr). Più dettagliata della precedente, guarda al futuro dell'aeronautica nei prossimi vent'anni e delinea quale sarà la tecnologia necessaria per raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di tempi, costi, ambiente, sicurezza e rispetto del cliente. "Il traffico aereo odierno era stato concepito per un'altra epoca e non risponde in modo ottimale ai requisiti attuali", ha dichiarato Bengt Halse, direttore di Acare ed ex direttore generale della Saab. Servono tecnologie nuove per sostenere i cambiamenti necessari oggi - spiega il dottor Halse - ed è qui che entra in gioco l'Agenda strategica. L'attenzione dell'Agenda è rivolta a cinque concetti chiave di alto livello: un sistema di trasporti aerei altamente orientato verso il cliente; un sistema di trasporti aerei altamente efficiente in termini di tempo; un sistema di trasporti aerei altamente efficiente in termini di costi; un sistema di trasporti aerei estremamente ecologico; -un sistema di trasporti aerei con massimo livello di sicurezza. Il documento evidenzia quelle aree dove, per poter sviluppare questi sistemi, è necessaria maggiore ricerca. Fornisce altresì un'indicazione della rilevanza delle singole tecnologie, nonché una scala cronologica della sua importanza. Acare sottolinea che nessun obiettivo ha priorità sugli altri, e che tecnologie sviluppate in funzione di una determinata priorità sono applicabili ad altre priorità. Diversi relatori intervenuti alla conferenza Aerodays, organizzata da Acare a Bruxelles in Belgio, non hanno mancato di sottolineare che se si vogliono effettuare tali ricerche è necessario aumentare gli investimenti. I fondi dovranno provenire da programmi nazionali, comunitari e internazionali, oltre che dall'industria, ha affermato il dottor Halse. Non è più possibile sottrarsi a questa responsabilità contando sugli altri per colmare le carenze finanziarie. "È una strada ormai chiusa", ha concluso. Il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha voluto rassicurare il pubblico dell'Acare promettendo di aumentare i fondi per la ricerca aeronautica nelle sue proposte per il Settimo programma quadro (7Pq). Intervistato dal Notiziario Cordis circa la reale importanza del finanziamento pubblico nel settore aeronautico, anche in ragione del fatto che rappresenta una porzione minima, l'ex astronauta ed eurodeputato italiano Umberto Guidoni ha accennato alla ricerca di base. Se è vero che gli investimenti pubblici possono essere in misura sostanzialmente inferiore a quelli del settore privato, "sono tuttavia importanti per lo sviluppo di nuove tecnologie che non rientrano fra gli obiettivi immediati dell'industria", ha risposto il dottor Guidoni, "e possono finanziare una ricerca di base in grado di portare a innovazioni future". Acare ha affrontato ogni aspetto dei trasporti aerei, compreso il controllo del traffico aereo e gli aeroporti, oltre ovviamente alla progettazione degli aeromobili. "La nostra libertà di crescere in quanto aeroporti dipende dagli avanzamenti tecnologici", ha dichiarato Stephen Hardwick, direttore degli affari pubblici della Bba (British Airports Authority). Riducendo l'inquinamento acustico e atmosferico si otterrà una migliore accettazione degli aeroporti da parte del pubblico, il che pertanto consentirà, nel lungo termine, alle compagnie aeree di usare non solo un maggior numero di velivoli, ma anche di più grandi dimensioni. Tuttavia, come ha sottolineato Billy Fredriksson dell'Università di Linköping, per sviluppare nuove tecnologie occorrono persone in grado di farlo. "Serve un sistema sostenibile capace di fornire personale con competenze specifiche" ha affermato il professor Fredriksson. "Oggi, per i giovani, vedere un aeroplano in volo non è più quell'esperienza eccitante di una volta. Occorre trovare qualcosa di nuovo e di eccitante in grado di attirarli". Il compito di presentare i passi successivi da compiere è toccato a Walter Kröll, già direttore di Acare e oggi presidente dell'associazione Helmholtz. Lagenda strategica di ricerca da sola non basta", ha dichiarato. "Occorre agire, e questo spetta a tutte le parti in causa. È loro compito ascoltare e tradurre le richieste in programmi di lavoro coordinati. Acare ha aperto la strada: tocca ora alle parti interessate proseguire". Http://www.acare4europe.org  http://europa.Eu.int/comm/research/aeronautics  
   
   
CONTINUANO IN ENAC GLI INCONTRI CON LE COMPAGNIE AEREE PER VERIFICHE DEGLI ASPETTI TECNICO ECONOMICI  
 
Roma, 4 aprile 2005 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che prosegue il ciclo di incontri programmati con le compagnie aeree nazionali, così come previsto dai compiti istituzionali dell’Ente finalizzati alla sorveglianza ed alla regolazione del settore attraverso il monitoraggio costante sia degli aspetti tecnici, sia della situazione economico finanziaria delle compagnie aeree. Infatti, anche in applicazione del Regolamento Cee n. 2407, l’Enac svolge attività continuative di presidio delle regole in materia di licenze dei vettori aerei ai fini di verificare ed aggiornare la rispondenza dei requisiti previsti dalla normativa comunitaria. Le verifiche sono anche volte a favorire le condizioni di corretta competitività tra gli operatori del settore. A conclusione del ciclo di riunioni l’Enac redigerà una relazione dettagliata sui vettori nazionali alla luce delle risultanze emerse da tali incontri.  
   
   
PUBBLICA CONSULTAZIONE IN TEMA DI NUOVE DISPOSIZIONI R.C. AUTO  
 
Roma, 4 Aprile 2005 - L’isvap emana nuove disposizioni in materia di R.c.auto e di disciplina del bonus-malus a maggiore tutela dei consumatori. L’ 1 aprile àè stata pubblicata sul sito dell’Isvap una bozza di circolare per estendere l’indicazione della “classe di merito Cip” a tutti i veicoli diversi dalle autovetture e in particolare ai ciclomotori e motocicli. La pubblicazione è finalizzata alla realizzazione di una pubblica consultazione sulle disposizioni dell’Istituto prima della loro definitiva adozione. L’obiettivo perseguito dalla circolare è quello di garantire anche ai possessori di detti veicoli la possibilità di trasferire la propria polizza R.c.a. Dalla compagnia assicuratrice ad un’altra usufruendo della classe di merito acquisita presso la precedente. Viene infatti estesa l’obbligatorietà per le compagnie di indicare sulle attestazioni dello stato di rischio per qualsiasi veicolo assicurato in formula bonus-malus la classe di merito di conversione universale, attraverso l’adozione di una tabella di corrispondenza e dei relativi criteri di confrontabilità. La circolare prevede inoltre nuove regole volte ad accrescere la tutela degli utenti ed a colmare vuoti regolamentari per alcune situazioni quali ad esempio: il rimborso del maggior premio pagato per applicazione del malus in caso di sinistro rilevatosi senza seguito dopo la scadenza del contratto anche in caso di passaggio ad altri assicuratori nonché la restituzione della quota di premio pagata e non goduta nel caso di vendita senza trasferimento della polizza su altro veicolo.  
   
   
PIANO TRASPORTI DEL COMUNE DI ROMA  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Il Comune di Roma e le aziende interessate hanno messo a punto piani operativi per gestire la situazione e affrontare i problemi determinati dall’eccezionale afflusso di persone che si prevede raggiungeranno Roma e in particolare San Pietro nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Tutte le informazioni relative ai piani operativi verranno rese pubbliche tramite i giornali, le radio e le tv e la rete informativa del Comune (in particolare il call-center 060606 e il sito www.Comune.roma.it) e delle aziende. Qui di seguito diamo le informazioni relative ai trasporti sia per quanti debbono raggiungere Roma da fuori sia per quanti, all’interno della città, vogliono recarsi a San Pietro. L’invito che l’amministrazione e le aziende rivolgono ai cittadini è di ricorrere il più possibile a mezzi di trasporto collettivi. L’uso delle auto private, infatti, rischia di creare gravi difficoltà. Per Chi Viene In Pullman Sono previsti parcheggi per i pullman nelle seguenti località: Per chi viene dal nord (A1 Firenze-roma, Salaria, Flaminia, Cassia): Saxa Rubra – Grottarossa (Ferrovia Roma Nord fino a p.Le Flaminio e poi Metro A fino a v. Ottaviano). Stadio Olimpico (il parcheggio è servito da un servizio continuo di navette che con percorso protetto raggiungono S.pietro). Per chi viene da ovest (Aurelia, Boccea): Checkpoint Aurelia (Linea Atac 247 fino al Gianicolo). Per chi viene da est (A24, Tiburtina, Collatina, Prenestina): Ponte Mammolo – Tiburtina (Metro B fino a Termini + Metro A); Stazione Tiburtina (Metro B fino a Termini + Metro A): Centro Carni – p.Le Pascali – v. Palmiro Togliatti (i passeggeri scendono a Ponte Mammolo). Per chi viene da sud (A1 da Napoli, Appia, Tuscolana, Casilina, Anagnina, Pontina, litorale): Anagnina Cinecittà (Metro A); Eur Magliana – P.le Parri (Metro B fino a Termini + Metro A). I parcheggi dei pullman saranno sorvegliati e attrezzati con servizi sanitari. Le indicazioni per raggiungerli verranno comunicate nei pannelli elettronici della Sta e fornite dalla polizia municipale. Se la capienza dei parcheggi indicati dovesse esaurirsi, i pullman in arrivo potranno essere dirottati su località al di fuori del Comune di Roma collegate da mezzi pubblici con la città. Per Chi Viene In Treno - Per chi raggiunge Roma in treno (sono previsti 166 treni speciali regionali più convogli straordinari da Milano, Venezia, Palermo, Reggio C., Torino, Genova: assumere informazioni presso Trenitalia – tel. Numero verde 892021 – sito web www.Trenitalia.it) sono previste due navette speciali sui percorsi sottoindicati. In linea di massima non effettuano fermate intermedie se non in caso di necessità. Stazione Termini (Repubblica, via Nazionale, piazza Venezia, piazza Argentina Corso Vittorio) San Pietro. Stazione della Roma Nord Piazzale Flaminio (viale delle Milizie, via Ottaviano) piazza Risorgimento. Inoltre l’Atac ha rinforzato e intensificato il servizio del 492 dalla Stazione Tiburtina alla Stazione della Metro A Cipro (Musei Vaticani). Per Chi Viene Con Veicoli Privati - Come già detto, è vivamente sconsigliato cercare di raggiungere la città con mezzi privati. Comunque sono state individuate aree di parcheggio dalle quali chi arriva in città può posteggiare fino ad esaurimento dei posti e proseguire verso San Pietro con mezzi pubblici. Stadio Olimpico (navetta con servizio continuo e percorso protetto). Anagnina (Metro A). Eur – Palalottomatica – Eur Fermi (Metro B fino a Termini + Metro A). Ponte Mammolo (Metro B fino a Termini + Metro A). Piano Trasporti In Citta’ - L’atac ha attivato un piano particolareggiato (informazioni più dettagliate al numero verde 800.431784 attivo da lunedì a sabato e su www.Atac.roma.it ). Di seguito le linee la cui frequenza è stata intensificata. 23 L.go S.l. Murialdo – p.Le Clodio; 32 V.le Tor di Quinto – p. Risorgimento; 46 Staz. Monte Mario – p. Venezia; 81 p. Malatesta – p. Risorgimento; 271 p.Le della Farnesina – v.Le Basilica di San Paolo; 280 p. Mancini – p.Le dei Partigiani; 492 staz. Tiburtina – staz. Metro A Cipro; 571 v. Gregorio Vii – Porta Maggiore; 870 v. Paola – v. Del Trullo; 881 v. Della Pisana – v. Paola; 982 p. Risorgimento – v. Piccolomini. In più, oltre alle navette già indicate Stazione Termini – San Pietro e Stazione Roma Nord di piazzale Flaminio – San Pietro, sono in funzione altri servizi continuativi di navetta tra piazza dei Giureconsulti – Cornelia (quartiere Aurelio) e San Pietro, nonché tra Piramide e San Pietro. La Metropolitana garantisce il servizio fino alle 23.30. Sabato e prefestivi fino alle 24.  
   
   
ENI: SAIPEM SI AGGIUDICA DUE NUOVI CONTRATTI NEL SETTORE DELLE PERFORAZIONI MARE PER UN VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 190 MILIONI DI DOLLARI  
 
S. Donato Milanese, 4 aprile 2005 - Saipem ha acquisito a seguito di gare internazionali due nuovi contratti per l’impiego della nave di perforazione Saipem 10000 e della piattaforma semisommergibile Scarabeo 4. Il valore complessivo dei due contratti è di circa 190 milioni di dollari. Il contratto relativo all’impiego della Saipem 10000 è stato assegnato dalla compagnia petrolifera francese Total Exploration and Production Angola, Operatore del Blocco 17 in Angola¹, e riguarda l’attività di perforazione presso il giacimento Rosa, situato a 200 chilometri dalle coste angolane a una profondità d’acqua massima di circa 1.700 metri. Il contratto ha la durata di due anni e Total ha l’opzione di rinnovo per ulteriori due anni. L’attività di perforazione inizierà nel terzo trimestre del 2005. Il secondo contratto è stato assegnato dalla Ieoc (International Egyptian Oil Company) e riguarda l’utilizzo della Scarabeo 4 per la perforazione di quattro pozzi nell’offshore egiziano a partire dal giugno del 2005 e per un periodo di circa otto mesi. Ieoc può estendere il contratto per il tempo necessario alla perforazione di due pozzi aggiuntivi.  
   
   
ENI: I PARTNER ACQUISTANO LA QUOTA DI BG (16,67%) IN KASHAGAN E LA COMPAGNIA KAZAKA KAZMUNAYGAZ ENTRA NEL NORTH CASPIAN SEA PSA  
 
San Donato Milanese, 4 aprile 2005 - Eni, operatore unico del North Caspian Sea Production Sharing Agreement, annuncia di aver dato esecuzione con Conocophillips, Exxonmobil, Shell e Total all’acquisto della quota di partecipazione messa in vendita da Bg (16,67 %). Metà di tale quota sarà successivamente venduta da ciascun partner alla Kazmunaygaz (Kmg), compagnia petrolifera di stato kazaka, che diventerà così membro effettivo del North Caspian Sea Production Sharing Agreement, acquisendo i medesimi diritti e obblighi degli altri partner. La nuova struttura azionaria è la seguente: Kmg (8,33%), Eni (18,52%), Conocophillips (9,26%), Exxonmobil (18,52%), Shell (18,52%), Total (18,52%) e Inpex (8,33%). “L’ingresso della compagnia petrolifera di stato kazaka – ha dichiarato l’Amministratore Delegato dell’Eni Vittorio Mincato - contribuirà a rafforzare e accelerare lo sviluppo del giacimento gigante di Kashagan, la scoperta più importante degli ultimi trent’anni. Il successo di questo importante progetto, in cui sono impegnate le migliori competenze dell’industria petrolifera mondiale, ha un significato strategico per il Kazakhstan e per tutte le compagnie che partecipano al Consorzio operato dall’Eni”.  
   
   
ENI: INAUGURATA L’ 1 PARILE LA CENTRALE ELETTRICA DI OKPAI IN NIGERIA  
 
S. Donato Milanese, 4 aprile 2005 - Si tratta del primo impianto di questo tipo realizzato in Nigeria da una Oil Company e si inserisce nel piano di valorizzazione del gas naturale, avviato dall’Eni nel 1999. Con l’avviamento dell’impianto la produzione nazionale di energia elettrica nel Paese aumenterà di circa il 15%. Eni informa che è stato inaugurato, alla presenza del Presidente della Repubblica della Nigeria Olusegun Obasanjo e delle massime cariche istituzionali nigeriane, l’impianto di generazione di energia elettrica di Okpai, nel Delta State, denominato Ipp (Indipendent Power Plant). Si tratta del primo impianto di questo tipo realizzato in Nigeria da una Oil Company e si inserisce nel piano di valorizzazione del gas naturale, avviato dall’Eni nel 1999 con l’obiettivo di abbattere le emissioni in atmosfera fino alla loro completa eliminazione entro il 2008. Nell’ambito di questo programma Eni, tramite la Naoc Joint Venture, ha infatti già realizzato in Nigeria diversi progetti di utilizzo del gas naturale, sia per l’ottimizzazione dello sfruttamento dei giacimenti petroliferi (reiniezione e riciclo di gas nel sottosuolo) che per la valorizzazione economica delle riserve di gas associato mediante la produzione e l’esportazione di Gas Naturale Liquefatto e la produzione di etano per l’alimentazione dell’impianto petrolchimico di Elene, a Port Harcourt. Il progetto della centrale è stato avviato nel luglio 2001 e la costruzione dell’impianto, iniziata nel 2003, è stata completata a tempo di record in meno di due anni. Con l’avviamento dell’impianto la produzione nazionale di energia elettrica nel Paese aumenterà di circa il 15%. La centrale elettrica di Okpai è stata realizzata nei pressi dell’impianto Naoc per la produzione e il trattamento dell’olio e del gas a Kwale, ed è costituita da: un impianto di generazione a ciclo integrato per un totale di 480 Mw costituito da due turbine a gas e da una a vapore; una linea di trasmissione aerea da 130 kV lunga 54 chilometri che attraversa il fiume Niger e collega l’impianto alla rete di distribuzione nazionale nella città di Onitsha nell’ Anambra State; Una condotta di 14 km per il trasporto del gas dai ai giacimenti della Naoc alla centrale elettrica. L’eni è presente in Nigeria dal 1962. Opera nelle attività onshore e offshore ed è stata la prima compagnia a mettere in produzione un giacimento petrolifero (Abo) in acque profonde. La Nigeria rimane un paese strategico per Eni che nel prossimo quadriennio sarà ancora fortemente impegnata nelle attività di esplorazione e di sviluppo di nuove riserve. Nel 2004 la produzione equity dell’Eni è stata superiore a 160.000 barili di olio equivalente al giorno e supererà i 200.000 barili entro il 2008.  
   
   
AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS: PROPOSTE PER RAFFORZARE LA PARTECIPAZIONE DI CONSUMATORI, IMPRESE E ALTRI INTERESSATI AI PROCESSI DECISIONALI DELL'AUTORITÀ  
 
Milano, 4 aprile 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha approvato l’ 1 aprile un documento per la consultazione sulle modalità di applicazione alla propria attività dell'Analisi di impatto della regolazione (Air), con l'obiettivo principale di rafforzare la partecipazione di consumatori, imprese e di tutti gli altri soggetti interessati ai propri processi decisionali. Il documento con le linee guida identificate dall'Autorità è disponibile sul sito www.Autorita.energia.it Fin dall'avvio della sua attività, l'Autorità si è caratterizzata per l'adozione di comportamenti e strumenti atti ad assicurare trasparenza ai processi decisionali. In particolare, sono state introdotte forme di consultazione molto ampie che, oltre ad essere decisamente innovative per il nostro Paese, hanno reso possibile il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti destinatari dei provvedimenti dell'Autorità, messi in grado di rappresentare i propri interessi, diffusi o settoriali, attraverso la formulazione di pareri e osservazioni. L'adozione dell'Air, prevista dall'art. 12 della legge di semplificazione n. 229 del 2003 ("Le autorità amministrative indipendenti, cui la normativa attribuisce funzioni di controllo, di vigilanza e regolatorie, si dotano, nei modi previsti dai rispettivi ordinamenti, di forme e metodi di analisi dell'impatto della regolamentazione per l'emanazione di atti di competenza e, in particolare, di atti amministrativi generali, di programmazione o pianificazione, e comunque, di regolazione") costituisce ora un passo ulteriore per il consolidamento e il perfezionamento di un'organica strategia di semplificazione, razionalizzazione e trasparenza dei processi decisionali, ciò che favorisce una sempre più ampia partecipazione. La metodologia proposta dall'Autorità ha anche l'obiettivo di permettere la valutazione delle ricadute sia economiche che quantitative delle decisioni, sia in relazione all'insieme dei destinatari, sia alle altre amministrazioni che devono applicare e/o far applicare la regolamentazione. L'air si propone di verificare anticipatamente se un intervento di regolazione sia necessario ed efficace, attraverso la descrizione degli obiettivi del provvedimento la cui eventuale adozione è in discussione; il confronto tra opzioni alternative; la valutazione dei benefici e dei costi per i destinatari (attuali e potenziali) delle regole; gli effetti positivi e negativi sui processi economici, sociali e ambientali. Parallelamente al processo di consultazione, l'Autorità ha avviato una fase sperimentale dell'Air decidendo di applicare nei prossimi mesi la nuova metodologia a due provvedimenti: i risultati ottenuti saranno illustrati in occasione della presentazione della Relazione annuale.  
   
   
ACEGAS APS: NUOVE DISPOSIZIONI PER ALCUNE OPERAZIONI CONTRATTUALI  
 
Trieste, 4 aprile 2005 – Dall’ 1 aprile 2005 per disposizioni della legge finanziaria chiunque effettui operazioni contrattuali agli sportelli Acegasaps (nuovi contratti, volture, subentri, variazioni, ecc.) è tenuto a presentare una visura catastale dei terreni e/o degli immobili di riferimento (appartamento, garage, box auto, ecc.). Senza la presentazione dei dati catastali non potrà essere effettuata alcune operazione contrattuale.  
   
   
L'UE E IL GIAPPONE RAFFORZANO LA COLLABORAZIONE NELL'AMBITO DELLA RICERCA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
Bruxelles, 4 marzo 2005 - L'unione europea e il Giappone hanno evidenziato gli obiettivi comuni nel campo della ricerca sul cambiamento climatico e si sono impegnati a intensificare la collaborazione scientifica nel prossimo futuro. L'impegno è stato assunto in seguito a un incontro tra ricercatori giapponesi ed europei con i responsabili delle politiche in materia, in occasione del terzo seminario Ue-giappone sul cambiamento climatico tenutosi a Yokohama. Durante l'evento, i partecipanti si sono scambiati informazioni sull'andamento delle attività in corso a titolo dell'area tematica prioritaria "Cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro, nonché del programma di ricerca in materia di cambiamento climatico del Giappone. Secondo una dichiarazione congiunta: "È stato riconosciuto che tra questi programmi esiste un obiettivo comune che offre nuove opportunità per un ulteriore rafforzamento della cooperazione sulla ricerca nel prossimo futuro". Dopo aver sottolineato il proprio impegno a intensificare la collaborazione, le due parti hanno individuato alcuni temi di ricerca emergenti di interesse comune, relativi al rilevamento e alla previsione del cambiamento climatico, tra cui: la creazione di modelli di simulazione del cambiamento climatico, quali le tecniche di modellizzazione a livello regionale e globale a elevata risoluzione, che comprendano l'accesso ai dati dei progetti di modellizzazione globale giapponesi e l'invito a partecipare ai principali incontri sui progetti Ue; il riconoscimento dell'Asia orientale quale regione di grande interesse scientifico in materia di cambiamenti atmosferici, da cui possano scaturire confronti tra gli scienziati europei e quelli giapponesi sui piani riguardanti i futuri progetti di ricerca su larga scala nel campo dei cambiamenti atmosferici; l'individuazione di lacune nelle osservazioni del clima basate su rilevamenti della terra e dell'oceano, in particolare in Asia e in Africa, nonché la condivisione, l'archiviazione e la diffusione dei dati sui sistemi di osservazione esistenti come base di una collaborazione di successo. È stato concordato di intraprendere la cooperazione sui progetti futuri nell'ambito di aree di interesse comune e di procedere all'organizzazione su base regolare di eventi scientifici comuni su argomenti specifici, per migliorare ulteriormente la collaborazione. Http://europa.eu.int/comm/research/fp6/inco/index_en.html  http://www.Cordis.lu/fp6/inco.htm  
   
   
ROMANIA, INCONTRO DI INTERMEDIAZIONE SUI COMPOSITI E I NANOCOMPOSITI SUL TEMA "TECNOLOGIE DI RICICLAGGIO PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL'INDUSTRIA DELLA PLASTICA"  
 
Bruxelles, 4 aprile 2005 - Nell'ambito del progetto Multibrok, finanziato dal 6Pq, il centro rumeno per la cooperazione tecnologica ed industriale (Ccti) organizza un incontro di intermediazione sui compositi e i nanocompositi per l'industria europea della plastica, che si terrà il 5 ed il 6 maggio a Timisoara (Romania). La manifestazione, dal titolo "Tecnologie di riciclaggio per uno sviluppo sostenibile dell'industria della plastica", verterà sui seguenti temi: riciclaggio tecnologico di materiali a fine ciclo di vita contenenti polimeri nell'industria automobilistica come materiali compositi o nanocompositi; - materiali di imballaggio: fonte di "littering" (abbandono di rifiuti in strada) e riutilizzo di quelli riciclati; - applicazioni altamente specializzate - plastica per le celle di carico. Http://www.ccti.ro/multibrok/pages/event2.html  
   
   
SCUOLA-LAVORO: DALLE CAMERE DI COMMERCIO 4 MILIONI DI EURO PER L’ALTERNANZA NEL 2005 VARATI 305 PROGETTI PER AVVICINARE OLTRE 6MILA STUDENTI A 1400 IMPRESE  
 
Roma, 4 aprile 2005 – “La scuola italiana si mette finalmente al passo dell’Europa e fa crescere il suo contributo alla competitività del sistema Paese” ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, in occasione del varo degli otre 300 progetti elaborati dalle Camere di Commercio per realizzare, nel 2005, altrettanti percorsi in alternanza scuola-lavoro. “Con il varo definitivo del decreto legislativo che regolamenta l’alternanza scuola-lavoro – ha aggiunto Sangalli – è ora possibile ai giovani tra i 15 e i 18 anni acquisire competenze e capacità, coniugando formazione ed esperienza diretta in ambiente lavorativo. E’ un passaggio che risponde alle esigenze dei giovani, che possono apprendere in maniera più attraente e, contemporaneamente, preparare il loro ingresso nel mondo del lavoro con maggiori possibilità di riuscire. Ma è anche un passo avanti per le imprese, che possono mantenere un raccordo stretto con il sistema formativo e orientare le scelte dei giovani verso i reali fabbisogni del mercato”. “Le Camere di commercio – ha sottolineato il presidente di Unioncamere - stanno producendo un grande sforzo per offrire il loro apporto alla buona riuscita di questa riforma. Fin dal 2003 abbiamo siglato con il Ministero dell’Istruzione un Protocollo d’intesa sulla base del quale nel 2004 abbiamo dato il via a percorsi di alternanza su quasi tutto il territorio nazionale. L’esperienza è stata ritenuta molto positiva dallo stesso Ministero dell’Istruzione e per il 2005 abbiamo varato un programma ancora più impegnativo. Le iniziative sul territorio cresceranno fino a portare a 87 gli sportelli provinciali per l’alternanza scuola-lavoro, operativi presso altrettante Camere di Commercio. Attraverso l’attività di queste strutture, supportate anche dalla banca dati di Unioncamere Polaris, prevediamo di coinvolgere oltre 6.000 studenti di 340 scuole superiori tra licei, istituti tecnici e professionali, potendo contare su un bacino di 1.400 imprese disponibili ad ospitare stage”. I progetti di alternanza elaborati dalle Camere di commercio per il 2005 sono stati presentati oggi a Roma in occasione di un incontro informativo tra Unioncamere e Ministero dell’Istruzione. Nel corso dell’incontro sono stati valutati i progetti camerali svolti nel 2004 e discusse le modalità di attuazione dei progetti per il prossimo anno scolastico, anche con riferimento alla rete telematica di Imprese Formative Simulate (Ifs) del Miur. I numeri dei progetti 2005 : 305 sono i percorsi da realizzare nel 2005; 87 le province attive attraverso uno sportello presso la Camera di commercio; 340 le scuole coinvolte; 6.100 gli studenti che parteciperanno ai progetti; 1.400 le imprese che hanno aderito; Circa 40.000 le ore complessivamente dedicate alle attività in alternanza; 130 le ore di durata media di un percorso, di cui 65 di formazione in azienda; 4 milioni di euro l’investimento complessivo delle Camere di commercio. I progetti in alternanza scuola-lavoro delle Camere di commercio per il 2005
Camere di commercio Percorsi Studenti(*) Camere di commercio percorsi studenti (*)
Piemonte (**) 22 440 Lucca 3 60
Bergamo 3 60 Massa Carrara 3 60
Como 2 40 Pisa 3 60
Cremona 2 40 Pistoia 3 60
Lecco 2 40 Siena 3 60
Mantova 2 40 Toscana 28 560
Milano 4 80 Perugia 8 160
Pavia 2 40 Terni 4 80
Sondrio 2 40 Umbria 12 240
Varese 2 40 Ancona 6 120
Lombardia 21 420 Marche 6 120
Genova 4 80 Roma 8 160
La Spezia 4 80 Frosinone 8 160
Imperia 3 60 Latina 6 120
Savona 4 80 Rieti 6 120
Liguria 15 300 Viterbo 3 60
Bolzano 4 80 Lazio 31 620
Trentino A.a. 4 80 L'aquila 3 60
Padova 2 40 Pescara 3 60
Rovigo 3 60 Chieti 1 20
Verona 1 20 Teramo 3 60
Treviso 3 60 Abruzzo 10 200
Vicenza 2 40 Campobasso 5 100
Venezia 3 60 Isernia 4 80
Veneto 14 280 Molise 9 180
Trieste 3 60 Napoli 5 100
Pordenone 3 60 Salerno 6 120
Udine 3 60 Benevento 6 120
Friuli V.g. 9 180 Campania 17 340
Bologna 6 120 Brindisi 3 60
Ferrara 5 100 Lecce 3 60
Forlì Cesena 4 80 Bari 3 60
Modena 3 60 Puglia 9 180
Parma 2 40 Matera 6 120
Piacenza 2 40 Potenza 6 120
Ravenna 4 80 Basilicata 12 240
Reggio Emilia 4 80 Calabria (**) 19 380
Rimini 3 60 Sicilia (**) 27 540
Emilia Romagna 33 660 Cagliari 4 80
Arezzo 3 60 Sassari 3 60
Firenze 4 60 Sardegna 7 140
Grosseto 3 60
Livorno 3 60 Totale 305 6.100
(*) Stima (**) Progetti a cura delle Unioni Regionali delle Camere di commercio
 
   
   
EMANATO IL DECRETO SULL'AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE PERMANENTI DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO DELLA SCUOLA  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha emanato il Decreto direttoriale 31 marzo 2005, per l'integrazione e l'aggiornamento delle graduatorie permanenti del personale docente ed educativo della scuola per gli anni scolastici 2005/2006 e 2006/2007. Le domande di partecipazione alla procedura, redatte in carta semplice secondo i modelli allegati al bando, dovranno essere presentate all'Ufficio scolastico regionale, Centro Servizi Amministrativi, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione dell'apposito avviso che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4^ serie speciale, "Concorsi ed esami" del 1° aprile 2005. La scadenza del termine per la presentazione delle domande è, pertanto, fissata al 2 maggio 2005. Il decreto, unitamente alla modulistica, da domani 1° aprile è affisso all'albo degli Uffici scolastici regionali e disponibile sul sito internet e sulla rete intranet del Miur, all'indirizzo www.Istruzione.it  
   
   
AL VIA DA LUNEDÌ 11 APRILE LA VI SETTIMANA DELL'ASTRONOMIA DEL MIUR GLI STUDENTI SCOPRONO LE STELLE NEL NOME DI EINSTEIN E DELL'ASTRONOMO SECCHI  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Dall'11 al 17 aprile 2005 si terrà la Vi Settimana nazionale dell'Astronomia "Gli studenti fanno vedere le stelle" promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in collaborazione con numerosi enti e associazioni del settore e professionali degli insegnanti. L'obiettivo della manifestazione - come spiega nella lettera di presentazione dell'iniziativa il Sottosegretario di Stato Valentina Aprea - è quello di motivare gli studenti alla scoperta delle potenzialità culturali e formative che la ricerca astronomica offre e contribuire ad orientarli verso lo studio delle discipline scientifiche. Per le sue suggestive peculiarità disciplinari, l'Astronomia può infatti rappresentare un valido strumento per combattere la tendenza negativa di abbandono degli studi di area scientifica, presente nella maggior parte dei Paesi Europei. La Settimana dell'Astronomia è diventata ormai un evento culturale importante per le scuole e punta a dare un contributo non secondario rispetto al processo di riforma avviato dalla legge n. 53/2003 nella costruzione dei nuovi profili culturali. Per l'anno in corso, assume poi una valenza particolare perché si colloca tra le manifestazioni relative alla celebrazione dell'anno mondiale della Fisica. Il leit-motiv scelto non a caso è ispirato ad una frase dello scienziato Albert Einstein ("Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie") che ben tratteggia l'emozione sempre nuova che ci offrono l'osservazione di un cielo stellato o le immagini inviate dalle sonde spaziali che, viaggiando sempre più lontano dalla Terra, riescono a ricostruire la storia dell'Universo in un affascinante percorso a ritroso nel tempo. I confini del cielo osservato si allargano continuamente, e ne sono testimonianza le ultime esplorazioni di Marte e Titano, che aprono nuove frontiere di ricerca scientifica. Su questo tema le scuole di ogni ordine e grado, le associazioni disciplinari di settore, le agenzie e gli istituti di ricerca, partner del Miur nell'organizzazione della "Settimana", potranno sviluppare le proprie attività (didattiche, divulgative e promozionali) e proporre originali percorsi didattici. Sarà inoltre attiva, come ogni anno, la Rete di Eratostene per svolgere attività interattive sul web. Sarà poi disponibile il volume "Astronomia in rete: materiali per la didattica", edito dal Miur in occasione della Vi Settimana dell'Astronomia, che presenta schede e strumenti didattici adattabili ai vari gradi e ordini di scuole. Per far conoscere ai giovani, infine, il contributo degli astronomi italiani allo sviluppo di questa disciplina, il Miur ha indetto il concorso intitolato: "Il contributo italiano alla storia dell'astronomia: padre Angelo Secchi", il cui bando di partecipazione è disponibile, insieme con le informazioni relative alla "Settimana", sul sito www.Istruzione.it  Il gesuita Angelo Secchi (1818-1878), fisico, matematico, astronomo e meteorologo, a soli 32 anni fu nominato direttore dell'Osservatorio del Collegio romano, cui dedicò tutta la sua vita. I suoi studi sulle stelle doppie, le nebulose, le comete, i pianeti e particolarmente il Sole, lo resero famoso in tutto il mondo. Per l'applicazione della spettroscopia allo studio degli astri è considerato il padre della classificazione degli spettri stellari.  
   
   
MASTER IN ADEGUAMENTO PROGETTAZIONE E RIPROGETTAZIONE DI CHIESE  
 
Roma, 4 aprile 2005 - Presso la Facoltà d’Architettura Valle Giulia, dell'Università di Roma "La Sapienza", è istituita la terza edizione del Master Universitario di 2° livello in Adeguamento progettazione e riprogettazione di chiese. Scopo del Master è di consentire l’approfondimento delle tematiche della progettazione, dell’adeguamento liturgico, statico, artistico degli edifici ecclesiastici, della gestione del processo realizzativo e dell’iter amministrativo. Il Master è un corso annuale, rivolto ai possessori di laurea specialistica e a coloro che sono in possesso di un diploma di laurea quinquennale in Architettura o in Ingegneria Edile, conseguito in base al vecchio e nuovo ordinamento. Il corso è finalizzato, in particolare, a sviluppare nei partecipanti quella cultura storica, liturgica e tecnico-professionale necessaria a svolgere con padronanza la loro attività professionale e imprenditoriale, in tale ambito d’interessi. Il Master risponde alla domanda d’alta formazione culturale e professionale, presente e potenziale, collegata allo sviluppo della ricerca relativa alla progettazione, riprogettazione ed all’adeguamento, degli edifici per il culto.