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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 18 Maggio 2005 |
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LA PRESIDENTE DELL'EURAB ESPRIME PERPLESSITÀ SULLA PROPOSTA RELATIVA A UN ISTITUTO EUROPEO DI TECNOLOGIA |
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Bruxelles, 18 maggio 2005 - Il comitato consultivo europeo per la ricerca (Eurab) ha espresso dubbi riguardo alla fattibilità delle proposte della Commissione in merito alla creazione di un Istituto europeo di tecnologia (Eit), facendo notare che iniziative, basate su un approccio dall'alto verso il basso, raramente funzionano. Il comitato consultivo ritiene che sarebbe piuttosto preferibile che un istituto di questo tipo avesse origine dalle stesse comunità scientifiche, e fa presente che la reputazione di livello internazionale del Massachusetts Institute of Technology (Mit), sul cui modello è stata inizialmente elaborata l'idea dell'Eit, è andata consolidandosi nel corso di decenni. In un'intervista rilasciata a The Scientist, Helga Nowotny, presidente dell'Eurab, ha dichiarato: "I politici non vantano buoni precedenti nella creazione di istituzioni a struttura verticistica, soprattutto se si tratta di ricerca e insegnamento. I politici hanno [tuttavia] la responsabilità di creare il contesto in cui le università possano ampliarsi e crescere nella direzione auspicata". La professoressa Nowotny concorda sul fatto che l'Europa debba mirare all'introduzione di istituzioni di alta tecnologia, ma ritiene che la risposta non sia un singolo istituto o una rete di università selezionate. "Per l'Europa non è sufficiente una sola istituzione, piuttosto ne occorrono molte sul modello dell'Eit. Le due già esistenti che possono essere paragonate al modello statunitense [...] sono l'Imperial College e l'Eth di Zurigo. Vorremmo vedere più esempi di questo tipo in Europa". Infine, la professoressa Nowotny ha evidenziato il timore dell'Eurab, secondo cui parlare della creazione di un Istituto europeo di tecnologia potrebbe compromettere i lavori preparatori nella prospettiva del Consiglio europeo della ricerca (Cer) "Siamo molto preoccupati del fatto che l'attuale discussione sull'Eit possa distogliere l'attenzione dalla politica realmente innovativa della Commissione che, per la prima volta, finanzia la ricerca di base [...], e che ciò possa anche far deviare i finanziamenti", ha dichiarato a The Scientist. |
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LA ROMANIA SI PREPARA AL PROSSIMO INVITO TECNOLOGIE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE (TSI) CON UN INCONTRO DI INTERMEDIAZIONE |
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Bruxelles, 18 maggio 2005 - Un incontro di intermediazione volto a concentrare l'attenzione sul settore delle tecnologie della società dell'informazione (Tsi) e sul prossimo invito europeo a presentare proposte nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq) per progetti relativi al settore avrà luogo il 20 e 21 maggio a Brasov (Romania). Sono attesi partecipanti provenienti da tutta Europa; coloro che proporranno i progetti migliori riceveranno il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno. Http://www.european-ist.net |
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SECONDO LA PRESIDENZA LUSSEMBURGHESE IL NUOVO PACCHETTO LEGISLATIVO SUI PRODOTTI CHIMICI (REACH) È "UNA CARTA VINCENTE PER LA COMPETITIVITÀ EUROPEA" |
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Bruxelles, 18 maggio 2005 - Anziché generare costi aggiuntivi per l'industria, come qualcuno teme, il nuovo pacchetto legislativo sui prodotti chimici proposto dall'Unione europea (Reach) imprimerà impulso alla competitività in Europa", afferma Lucien Lux, ministro lussemburghese dell'Ambiente. Intervenendo a un workshop di due giorni su Reach organizzato dalla Presidenza lussemburghese il 10 e l'11 maggio, il ministro ha accolto con favore un recente studio sulla valutazione di impatto della legislazione proposta, realizzato dalla società di consulenza Kpmg, secondo cui i costi aggiuntivi per l'industria sono trascurabili. "Lo studio della Kpmg, presentato durante il workshop, ha dissipato i timori e gli scenari catastrofici descritti da alcuni. Possiamo quindi escludere che dall'introduzione di Reach deriveranno tali scenari. Non si verificheranno", ha dichiarato il ministro Lux. Dalla valutazione d'impatto è inoltre emerso, tuttavia, che è improbabile che la proposta possa incoraggiare le imprese ad aumentare gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione. Ma il ministro Lux ha dichiarato che "una moderna regolamentazione dei prodotti chimici che si incentri sulla protezione della salute e dell'ambiente non costituisce certo un freno, quanto piuttosto una carta vincente per la competitività europea". Per la Presidenza lussemburghese, il workshop ha rappresentato la prima occasione di incontro per tutte le parti coinvolte nel pacchetto Reach - ovvero Commissione, Parlamento, Consiglio, gruppi di datori di lavoro, Ong e sindacati. Secondo un osservatore "i dibattiti sono stati franchi, aperti e molto costruttivi". Jeannot Krecké, ministro lussemburghese dell'Economia e del commercio con l'estero, ha spiegato che gli obiettivi della Presidenza per Reach, che essa ha individuato come priorità chiave del proprio semestre alla guida dell'Unione europea, sono duplici: definire un pacchetto che sia attuabile da parte dell'industria e che rappresenti un reale progresso nella protezione dell'ambiente. Per raggiungere il primo di questi obiettivi, va prestata particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese (Pmi), ha affermato il ministro. "Esse, pertanto, saranno assistite, istruite e guidate nel loro percorso di adeguamento ai requisiti di Reach tramite helpdesk nazionali. Questi ultimi forniranno informazioni specifiche sulle modalità, sui metodi e sul funzionamento di Reach nonché sulle possibilità offerte", si legge in una successiva dichiarazione della Presidenza. Per quanto riguarda il calendario relativo all'approvazione formale delle proposte, il ministro Krecké ha dichiarato che molto probabilmente sarà raggiunto un accordo politico durante la Presidenza britannica, che inizia a luglio. Ha concluso dicendo: "La Presidenza lussemburghese ha dato nuovo impulso alla proposta Reach. Il fatto che abbiamo riunito tutte le parti interessate attorno a un tavolo e che le discussioni siano state aperte e costruttive costituisce un importante passo avanti nel cammino verso un'Europa più competitiva". Per informazioni sul workshop consultare: http://www.Eu2005.lu/en/calendrier/2005/05/10reach/index.html |
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LONDRA, ATTUAZIONE DELL'INNOVAZIONE EFFICACE |
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Bruxelles, 18 maggio 2005 - Il 20 e 21 giugno si terrà a Londra (Regno Unito) una conferenza dal titolo "Delivering effective innovation" (Attuazione dell'innovazione efficace). La manifestazione riunirà esponenti di spicco dell'industria provenienti da diversi settori commerciali per analizzare le tendenze, gli strumenti e le tecnologie più recenti a sostegno dell'innovazione efficace. I temi principali affrontati nel corso della manifestazione saranno i seguenti: analizzare i fattori di spinta principali dell'innovazione; promuovere la creatività e la presa di decisioni durante tutto il processo di innovazione; trasformare l'innovazione in profitto; creare una cultura della ricerca più innovativa ed efficace; - esaminare le strategie volte ad ottimizzare il potenziale delle idee di successo. Http://www.osneymedia.co.uk/displayevent.asp?id=196 |
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DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – MARZO 2005 |
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Roma, 18 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di marzo 2005. Fabbisogno del settore statale del mese di marzo 2005
| Milioni di euro | | | Formazione del fabbisogno | | Entrate | 23.816 | Spese | 42.123 | di cui: spesa per interessi | 3.747 | | | Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) | -18.307 | Copertura | | Totale | 18.307 | Titoli a breve termine | 3.000 | Titoli a medio-lungo termine | 4.342 | Titoli esteri | -1.087 | Altre operazioni (1) | 12.052 | |
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SOGEI: NOMINATO IL NUOVO CDA |
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Roma 18 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che ieri l’Assemblea degli azionisti della Società Generale d’Informatica Spa (Sogei), che gestisce l’anagrafe tributaria e i servizi informatici dell’amministrazione finanziaria, ha nominato il nuovo Consiglio d’Amministrazione. Il Cda, che resterà in carica per tre esercizi, fino all’approvazione del bilancio 2007, è composto da: Paolo Ciocca, Raffaele Ferrara, Aldo Ricci, Giorgio Tino e Sandro Trevisanato. L’assemblea ha contestualmente confermato Trevisanato nella carica di Presidente ed il nuovo Cda ha nominato Ricci Amministratore delegato e Direttore generale. |
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BANCHE: ABI, PRONTO LO SCHEMA SU FIDEIUSSIONE OMNIBUS; PIÙ FACILE ACCESSO AL CREDITO IL MODELLO, MESSO A PUNTO CON LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI, RECEPISCE LE INDICAZIONI DELLA BANCA D’ITALIA E STA PER ESSERE DIFFUSO ALLE BANCHE |
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Roma, 18 maggio 2005 - Pronto lo schema di contratto sulla “fideiussione omnibus”, cioè la garanzia personale per i prestiti bancari a cittadini e imprese. Si tratta di uno strumento che facilita l’accesso al credito messo a punto da Abi con dieci Associazioni dei consumatori. Per tale schema l’Associazione bancaria aveva chiesto il preventivo esame da parte della Banca d’Italia in relazione alle leggi a tutela della concorrenza al fine di diffonderlo alle banche. Il modello snellisce le procedure per la concessione di prestiti, adottando una garanzia che consente alle banche di dare finanziamenti impossibili da erogare in assenza di altre forme di garanzia. Lo schema, che sta per essere diffuso alle banche, recepisce le valutazioni della Banca d’Italia contenute in un provvedimento appena emanato, che riconosce la legittimità della fideiussione omnibus bancaria e delle clausole ivi previste, tra cui quella che stabilisce il pagamento a prima richiesta, funzionale a garantire l’accesso al credito bancario. Tenendo conto delle indicazioni della Banca d’Italia l’Abi eliminerà dallo schema contrattuale solo le previsioni che stabiliscono i tempi entro i quali la banca può chiedere al garante il pagamento del debito e la “sopravvivenza” della garanzia per le ipotesi di invalidità dell’obbligazione garantita o di revoca dei pagamenti effettuati dal debitore. Il provvedimento della Banca d’Italia precisa inoltre che la garanzia personale del garante (fideiussore) costituisce uno strumento di attenuazione del rischio, in linea, fra l’altro, con i requisiti contenuti nell’accordo di Basilea 2 sull’adeguatezza patrimoniale. |
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BANCA POPOLARE DI LODI È ESTRANA AI FATTI DI REATO PER I QUALI LA PROCURA DI MILANO STA PROCEDENDO |
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Lodi, 18 maggio 2005 - In merito alle notizie diffuse dalla agenzie di stampa circa l’iscrizione nel registro degli indagati dell’Amministratore Delegato della Banca Popolare di Lodi, Gianpiero Fiorani, nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Milano sul caso Antonveneta, Banca Popolare di Lodi è certa della correttezza dell’operato del proprio Amministratore e dunque dell’assoluta estraneità ai fatti di reato per i quali la Procura di Milano sta procedendo. Pertanto confida che la regolarità dell’attività svolta verrà accertata dalle indagini della magistratura, nella quale la Banca ripone la massima fiducia. |
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BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA: ACQUISISCE UNA QUOTA DELLA BANCA NAZIONALE DEL LAVORO |
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Modena, 18 maggio 2005 - La Banca popolare dell'Emilia Romagna, sulla base di delibera consigliare assunta nella tarda serata del 16 maggio 2005, ha acquistato sul mercato il 17 maggio, una quota di n.59,9 milioni di azioni della Banca Nazionale del Lavoro, al prezzo unitario di scambio del momento di Euro 2,73, per un investimento complessivo di Euro 163.527.000. Le azioni acquisite portano il diritto di partecipazione all'assemblea di Banca Nazionale del Lavoro indetta per il giorno 21 maggio prossimo. Si precisa, inoltre, che sono prive di fondamento le informazioni di stampa antecedenti il predetto acquisto, che la Banca popolare dell'Emilia Romagna avesse la disponibilità di azioni della Banca Nazionale del Lavoro per una quota del 3,50% del capitale della stessa. L'acquisto è l'unico effettuato dalla Banca popolare dell'Emilia Romagna in proprio su azioni della Banca Nazionale del Lavoro. |
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BANCA POPOLARE DI VICENZA BILANCIO D’ESERCIZIO 2004: FISSATO IN 51 EURO IL NUOVO VALORE DELLE AZIONI DELLA BANCA |
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Vicenza, 17 maggio 2005 - Approvato con forte apprezzamento da parte dei Soci il Bilancio d’esercizio 2004 che presenta un significativo incremento di tutti i principali indicatori economici e patrimoniali. Divo Gronchi chiamato a far parte del Consiglio di Amministrazione. Riconferma per il triennio 2005-2007 dei cinque Consiglieri in scadenza di mandato. Approvata la delega al Cda a deliberare un aumento di capitale per complessivi nominali 60 milioni di euro. Fissato in 51 euro il nuovo valore delle azioni della Banca. Si è svolta, sabato 14 maggio 2005, presso il Centro Congressi della Fiera di Vicenza, l’Assemblea Straordinaria e Ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Vicenza, condotta dal Presidente Gianni Zonin. L’assemblea ha approvato all’unanimità, con forte apprezzamento per i risultati ottenuti e il proficuo lavoro svolto, il 138° bilancio dell’Istituto che ha chiuso con un significativo incremento di tutti i principali indicatori economici e patrimoniali, risultando il migliore bilancio operativo della sua lunga storia. I Soci hanno inoltre dimostrato la loro piena fiducia nei confronti del Consiglio di Amministrazione della Banca, riconfermando nell’incarico per il triennio 2005-2007 Marino Breganze, Franco Miranda, Gianfranco Pavan, Fiorenzo Sbabo e Giorgio Tibaldo, il cui mandato era venuto a scadere. Hanno quindi chiamato Divo Gronchi, attuale Direttore Generale della Bpv, a far parte del Consiglio. L’ Assemblea ha poi dato mandato al Cda a deliberare, in una o più volte, per un periodo massimo di cinque anni, un aumento a pagamento del capitale sociale per un controvalore di massimi complessivi nominali Euro 60 milioni, mediante emissione di 20 milioni di azioni ordinarie del valore nominale unitario di Euro 3,00, da offrire in opzione agli azionisti e ai possessori di obbligazioni convertibili. Tale aumento di capitale si inserisce nella più generale strategia della banca intesa a consolidare gradualmente il suo ruolo sia nella propria area storica di riferimento, sia a livello nazionale, tramite una politica di crescita per linee interne ed esterne. Infine, l’Assemblea ha fissato in Euro 51,00 il nuovo valore delle azioni della Banca, a fronte di Euro 49,00 dello scorso anno. Considerata la deliberazione assembleare di distribuire un dividendo unitario di Euro 0,95, invariato rispetto all’esercizio precedente, il rendimento globale offerto dalle azioni della Banca Popolare di Vicenza si attesta intorno al 6%. “Anche quest’anno la nostra Banca ha ottenuto ottimi risultati, come dimostrano i dati di bilancio e ciò va a tutto vantaggio dell’economia dei territori in cui opera, delle imprese e delle famiglie che ricorrono ai suoi servizi e dei Soci che hanno sempre riposto in essa piena fiducia ”, ha affermato il Presidente Gianni Zonin. “In questi anni, da banca del territorio la Popolare di Vicenza è diventata la banca dei territori, fino ad assumere oggi definitivamente valenza nazionale, grazie ad una presenza capillare nel Nord Est e un posizionamento qualificato nel Sud e Centro Italia con Banca Nuova e Cariprato.” “Con questo assetto territoriale e questa rinnovata missione che ci vede al tempo stesso banca al servizio dei territori e gruppo di valenza nazionale”, ha concluso Zonin, “la Popolare di Vicenza ha iniziato con slancio l’esercizio 2005 che ha fatto vedere già nel primo trimestre risultati molto positivi”. Al 31 dicembre 2004 tutte le controllate del Gruppo hanno presentato risultati positivi sia sul fronte patrimoniale che reddituale. In particolare, a livello consolidato la raccolta diretta ha raggiunto Euro 11.434 milioni (+16,7%, a valori omogenei, rispetto al 31 dicembre 2003), la raccolta indiretta Euro 13.763 milioni (+6,0%), mentre gli impieghi netti a clientela Euro 12.137 milioni (+11,1%). Sul fronte dei risultati reddituali consolidati, il margine finanziario ha raggiunto Euro 444,5 milioni (+10,2%), il margine di intermediazione Euro 827,2 milioni (+10,9%), il margine operativo lordo Euro 318,2 milioni (+15,5%) e l’utile netto Euro 67,7 milioni (in aumento del 37,1% sull’esercizio precedente). La Banca ha chiuso l’esercizio 2004 con un utile netto di 82 milioni di Euro, in aumento del 6,1% rispetto all’esercizio precedente. Più in dettaglio, il conto economico 2004 ha presentato un margine di intermediazione pari a Euro 536,2 milioni, in crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla buona performance del margine finanziario (+8,5%) e del margine dei servizi (+10,9%). Un importante contributo è venuto inoltre dalla ulteriore razionalizzazione dei costi e dal miglioramento della qualità dei servizi che ha portato il margine operativo lordo ad attestarsi a Euro 230,2 milioni, in crescita del 6,2% rispetto al 31 dicembre 2003, e il risultato di gestione a Euro 159,8 milioni, in aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente. A livello patrimoniale, la massa amministrata costituita dalla raccolta diretta, indiretta e subordinata ha raggiunto Euro 19.067 milioni, segnando un incremento dell’11,2% rispetto all’esercizio precedente. In particolare, la raccolta diretta si è attestata a Euro 7.843 milioni (+21,5%), mentre la raccolta indiretta ha segnato un aumento del 4,8% arrivando a quota Euro 10.739 milioni. |
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E' NATA "VICENZA FIERA INTERNATIONAL" PRESIDENTE VALENTINO ZICHE. AMMINISTRATORE DELEGATO ANDREA TURCATO. TRA I SOCI ANCHE BANCA POPOLARE DI VICENZA E WORLD GOLD COUNCIL. |
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Vicenza, 18 maggio 2005 - E' stato firmato ieri presso la Sala Fogazzaro della Fiera di Vicenza, l'atto costitutivo della Società "Vicenza Fiera International Srl". La nuova società ha per attività: "1. La promozione, organizzazione e allestimento all'estero anche per conto di terzi, di manifestazioni fieristiche, mostre e rassegne, meeting, congressi ed eventi similari; 2. Lo sviluppo ed il supporto della partecipazione italiana ed estera alle manifestazioni fieristiche organizzate dall'Ente Fiera di Vicenza e da altri soggetti all'estero; 3. La promozione del flusso di espositori e visitatori verso le manifestazioni fieristiche organizzate dall'Ente Fiera di Vicenza e da altri soggetti in Italia e all'estero; 4. La promozione e il supporto all'internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso l'organizzazione di manifestazioni collettive di espositori italiani a fiere estere, missioni commerciali, eventi e iniziative di promozione di settori economici e aree territoriali; 5. Il potenziamento delle iniziative internazionali connesse allo sviluppo del tessuto economico locale; 6. Il coordinamento all'estero di progetti, anche realizzati tramite Enti o Istituti esteri, per la promozione e la divulgazione di eventi e attività collegati al settore fieristico; 7. Il coordinamento e la gestione di rappresentanze di organizzazioni fieristiche nazionali all'estero ed estere in Italia; 8. L'organizzazione e la gestione di iniziative editoriali e di attività di comunicazione in genere a supporto dell'attività promozionale all'estero di manifestazioni fieristiche ed eventi ad esse collegati. 9. L'assistenza e la consulenza per la ricerca, l'ottenimento e la gestione di contributi, sponsorizzazioni, accordi di collaborazione commerciale con altri Enti, Pubblici e Privati, Italiani o esteri, per la realizzazione delle attività previste nei punti precedenti." l'ente Fiera di Vicenza rappresenta il maggior azionista della Srl con il 51% del capitale sociale. Con il 10% a testa seguono Comune, Provincia e Banca Popolare di Vicenza. La Camera di Commercio di Vicenza partecipa con l'8,5% e World Gold Council con il 5% mentre l'1% a testa va ad Associazione Industriali, Associazione Artigiani, Ascom ed Api. Sono inoltre rappresentati con lo 0,50% pro capite Confagricoltura, Cna e Coldiretti. Del primo Consiglio d'Ammnistrazione faranno parte il Presidente della Fiera di Vicenza Valentino Ziche , Andrea Turcato, e Giordano Malfermo (designati dalla Fiera), Franco Miranda e Daniela Invernizzi (designati dagli altri Soci). Valentino Ziche e Andrea Turcato ricopriranno rispettivamente le cariche di Presidente e di Amministratore Delegato della nuova Società. E' stato inoltre nominato il Collegio Sindacale che sarà composto da Flavio Simonato (Presidente), Giuliano Campanella, Gianfrancesco Padoan, Gianfranco Vivian e Francesco Faccioli. "la costituzione di Vicenza Fiera International - ha dichiarato il Presidente Valentino Ziche - rappresenta un motivo di grande soddisfazione ed un'importante tappa per lo sviluppo e la crescita della nostra Fiera. Vicenza Fiera International ci consentirà di intensificare e di ottimizzare la nostra azione a supporto dell'internazionalizzazione delle imprese in settori strategici per la nostra economia. Mi riferisco evidentemente al settore orafo ma anche a comparti quali l'elettronica industriale, l'imballaggio e a tutti i settori di interesse del nostro sistema produttivo. " "E' una sfida impegnativa ma nel contempo densa di stimoli e di prospettive estremamente interessanti - ha commentato Andrea Turcato, neo Amministratore Delegato della nuova Società - Dal punto di vista organizzativo la nostra sarà una struttura agile che farà dell'efficienza operativa la propria ragione d'essere. Dovremo essere bravi nel tessere rapporti, relazioni e partnership commerciali che portino vantaggi reali alle imprese che ci vorranno scegliere come interlocutori." |
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GEMINA E IGLI :MODIFICA DEGLI ACCORDI STIPULATI |
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Milano, 18 maggio 2005 - Gemina dà atto dell’avvenuta sottoscrizione tra Impregilo e il sistema bancario del contratto di finanziamento ponte per euro 680 milioni (parzialmente convertibile – fino ad un massimo di 500 milioni di euro – in finanziamento a medio-lungo termine), oggetto di comunicazione al mercato da ultimo in data 11 maggio 2005. Gemina e Igli hanno altresì sottoscritto una ulteriore modifica degli accordi stipulati in data 14 aprile 2005 per tenere conto della circostanza che l’aumento di capitale di Impregilo per euro 650 milioni – che verrà sottoposto all’approvazione dell’assemblea straordinaria convocata per il 18, 19 e 20 maggio prossimi rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione – verrà proposto come aumento di capitale scindibile e non inscindibile come originariamente presupposto, ferme restando le altre condizioni, modalità e termini dell’operazione di aumento di capitale già comunicati al mercato. Conseguentemente Gemina ed Igli si sono impegnate, nell’ipotesi in cui l’aumento di capitale non fosse interamente sottoscritto e, per qualsivoglia ragione causa o ragione, il contratto di garanzia per la sottoscrizione dell’inoptato non avesse completa e tempestiva esecuzione: (i) a cedere pro quota, entro il termine di dodici mesi, le azioni in eccedenza rispetto alla soglia del 29,99% qualora la loro partecipazione complessiva ad esito dell’aumento di capitale dovesse risultare ricompresa tra il 29,99% e il 33% del capitale di Impregilo; (ii) a cedere pro quota, entro trenta giorni, le azioni in eccedenza rispetto alla soglia del 29,99% qualora la loro partecipazione complessiva ad esito dell’aumento di capitale dovesse risultare superiore al 33% del capitale di Impregilo; detto impegno non troverà applicazione qualora la Consob almeno cinque giorni prima della scadenza dei termini previsti per l’esecuzione della vendita delle azioni in eccedenza, come sopra precisato, si sia pronunciata nel senso della non sussistenza dell’obbligo in capo a Gemina e Igli di promuovere un’Opa su Impregilo. |
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PROMETEIA: INDICI DEI PREZZI IN EURO DELLE COMMODITY ACQUISTATE DAI DIVERSI COMPARTI DELL'INDUSTRIA ITALIANA: APRILE 2005 |
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Bologna, 18 maggio 2005 - In aprile gli indici Prometeia dei prezzi in euro delle commodity utilizzate dall’industria italiana hanno continuato a registrare una tendenza rialzista. L’indice relativo all’Industria in senso stretto ha mostrato un aumento del 2.3% sul mese precedente, dovuto principalmente all’aumento dei prezzi petroliferi, che hanno inciso tuttavia in modo più marcato, in particolare, nel comparto delle Imprese energetiche, in aumento del 5.7% rispetto a marzo. Un aumento contenuto allo 0.5% è stato registrato, invece, dall’indice relativo al Totale imprese manifatturiere, sul quale l’aumento dei prezzi degli input petroliferi è stato compensato dalla minore forza dei prezzi delle commodity non energetiche. Tra i vari comparti del manifatturiero, alcuni moderati ribassi rispetto al mese precedente (-0.1%) sono pervenuti dal segmento delle Imprese meccaniche. I segnali di rallentamento della crescita della domanda industriale a livello mondiale, stanno infatti influendo sui prezzi dei metalli, principali commodity utilizzate dal settore. Al London Metal Exchange, principalmente alluminio e zinco hanno evidenziato alcuni arretramenti dopo i forti rincari dei mesi precedenti. Mercati ancora caratterizzati da scorte estremamente contenute sono invece il rame ed il nickel, i cui prezzi hanno mostrato ancora una tendenza mediamente crescente. Prosegue invece la graduale flessione degli acciai, che hanno mostrato da alcuni mesi una tendenza a rientrare dai picchi raggiunti nella seconda metà dello scorso anno. L’indice delle Imprese chimiche e derivate ha mostrato un aumento dell’2.2% rispetto a marzo. A fronte di una ripresa dei prezzi dei prodotti organici di base, influenzati maggiormente dai rialzi dei prezzi delle nafta, prosegue la fase di flessione dei prezzi delle commodity plastiche, la cui dinamica si conferma, come nel mese precedente, maggiormente legata al rallentamento della domanda industriale, soprattutto in Europa. La Filiera legno e carta e il Comparto moda continuano a sperimentare condizioni meno penalizzanti dal lato degli approvvigionamenti. L’indice relativo alla Filiera legno e carta si è mantenuto su livelli relativamente contenuti, pur registrando un aumento dello 0.7% rispetto al mese precedente, determinato dal lieve aumento dei prezzi della pasta di cellulosa. I prezzi delle commodity relativi al Comparto moda, infine, sono stabili sui livelli dello scorso anno, calmierati dalla maggiore disponibilità di fibre (lana, cotone e pelli) sui mercati mondiali. Indici Prometeia dei prezzi in euro delle commodity acquistate dai diversi comparti dell'industria italiana (variazioni percentuali in euro) aprile 2005 | apr-05/mar-05 | apr-05/apr-04 | Industria in senso stretto | 2.3 | 15.9 | Imprese energetiche | 5.7 | 44.7 | Totale imprese manifatturiere | 0.5 | 4.4 | di cui: aprile 2005 | apr-05/mar-05 | apr-05/apr-04 | Imprese meccaniche | -0.1 | 5.9 | Imprese chimiche e derivate | 2.2 | 18.0 | Comparto moda | 0.9 | 0.0 | Filiera legno e carta | 0.7 | 2.3 | |
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SCIOLTA L’ALLEANZA IN EUROFIND TRA IFIL E AUCHAN |
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Milano, 18 maggio 2005 - In seguito alla cessione a Tamerice S.r.l. Della partecipazione del 99,09% del capitale di Rinascente S.p.a., Auchan e Ifil hanno sciolto, come previsto, la joint venture Eurofind Textile S.a. Il Gruppo Ifil ha infatti rilevato oggi dal Gruppo Auchan per circa € 349 milioni la quota detenuta nella società comune Eurofind Textile S.a., che lo scorso 6 maggio ha realizzato la vendita di Rinascente S.p.a. Come già annunciato, l’incasso netto di competenza del Gruppo Ifil al termine di tali operazioni è pari a circa € 530 milioni, secondo quanto convenuto tra Ifil e Auchan nel quadro della cessione delle attività tessili e del conseguente scioglimento della joint venture nata nel 1997. A partire dalla data odierna, il Gruppo Auchan opererà in Italia esclusivamente nel settore della grande distribuzione, attraverso gli ipermercati, i supermercati, le gallerie commerciali e il bricolage. |
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LAVORO: SVILUPPO ITALIA LOMBARDIA E BANCA POPOLARE DI MILANO VARANO UNO SPAZIO INFORMATIVO DIRETTO A CHI VUOLE METTERSI IN PROPRIO |
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Milano, 18 maggio 2005 – Sviluppo Italia Lombardia, la società del Gruppo Sviluppo Italia per lo sviluppo economico e imprenditoriale della Regione, e Banca Popolare di Milano, hanno siglato una convenzione per l’apertura di un nuovo spazio informativo per la promozione, l’orientamento e l’informazione sugli incentivi che il Governo mette a disposizione per favorire l’avvio di nuove imprese in oltre 450 comuni agevolati della Lombardia. Le misure finanziabili sono quelle previste dal Titolo Ii del decreto legislativo 185/2000: lavoro autonomo, con investimenti per metà a fondo perduto e per metà a tasso agevolato fino a 25mila euro; microimpresa con investimenti fino a 125mila euro ripartiti con lo stesso criterio e franchising. Vengono inoltre finanziate per il primo anno di attività le spese di gestione e possono essere anticipati una parte dei contributi concessi in misura del 40% per il lavoro autonomo e del 20% per la microimpresa. L’accordo, che vuole essere propulsivo per sostenere concretamente le idee e l’impresa locale, è stato presentato oggi alla stampa dal Presidente di Sviluppo Italia Lombardia Danilo Broggi e dal Direttore Generale di Banca Popolare Milano Fabrizio Viola. Il nuovo sportello informativo si aggiunge all’Info Point già attivo presso la sede di Sviluppo Italia Lombardia di Corso Magenta e opererà inizialmente presso la sede della Banca Popolare di Milano di via Mazzini 9/11 a Milano, ma potrà anche essere itinerante tra le altre strutture della banca. Gli addetti saranno disponibili, previo appuntamento, a fornire informazioni e chiarimenti sugli incentivi, sui requisiti per l’ammissione, sulle spese ammissibili, sui massimali e su come compilare correttamente le domande di finanziamento (che possono essere inviate per via telematica al sito di Sviluppo Italia). “Sviluppo Italia Lombardia – sottolinea il Presidente Broggi – ha una mission precisa: promuovere, accelerare e diffondere lo sviluppo produttivo e imprenditoriale nella nostra regione, lavorando in collaborazione con le istituzioni locali. Bpm, per natura e tradizione espressione di questo territorio e delle sue imprese, rappresenta in questo il partner ideale. Ci lega infatti una volontà comune: sostenere la nascita di nuove imprese, le vere protagoniste dello sviluppo locale”. “Gli aspiranti imprenditori – precisa Broggi – non devono sottostare a limiti di età. Devono essere disoccupati al momento della presentazione della domanda ed essere residenti in uno dei comuni agevolabili. Sviluppo Italia non chiede garanzie e finanzia, una volta valutata la sostenibilità e la credibilità dell’investimento, sino al 100% del progetto”. “Da tempo Bpm – aggiunge il dr. Fabrizio Viola – affianca alla propria offerta commerciale importanti iniziative di consulenza e informazione per le Pmi. Grazie a questo nuovo accordo saremo in grado di sostenere concretamente anche l’avvio di iniziative che spaziano dal lavoro autonomo, alla microimpresa, al franchising fornendo, al tempo stesso, un nuovo impulso all’economia locale. |
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TRIMESTRE IN ROSSO PER LE PMI LE DIFFICOLTÀ PIÙ GRAVI NELLA PRODUZIONE DELLE IMPRESE ARTIGIANE E NEL CENTRO-SUD PREVISIONI MENO PESANTI PER IL II° TRIMESTRE, MA NON PER LA MODA |
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Roma, 18 maggio 2005 - Inizio d’anno in salita per le piccole e medie imprese manifatturiere italiane, con produzione e fatturato in negativo ed export che non decolla. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere, relativa all’andamento nel I trimestre del 2005 e alle previsioni per il Ii trimestre dell’anno delle piccole e medie imprese industriali con 1-500 dipendenti. Produzione e fatturato nel I trimestre 205 Nel I trimestre 2005 rispetto all’analogo periodo del 2004, la produzione ed il fatturato delle imprese manifatturiere subiscono una contrazione (rispettivamente –2,4% e –2,2%). A determinare l’andamento negativo sono state le imprese con 1-9 dipendenti (-4,4% la produzione, -4,8% il fatturato) e quelle con 10-49 dipendenti (-3,1% la produzione e –2,7% il fatturato). Meno sensibile, invece, la flessione delle aziende con 50-500 dipendenti (-1,0% la produzione e -0,7% il fatturato). A livello territoriale, sotto la media nazionale si collocano il Centro (-3,5% la produzione e –3,4% il fatturato) ed il Mezzogiorno (-3,2% la produzione e –3,3% il fatturato). Sfiorano l’andamento medio il Nord-ovest ed il Nord-est. A livello settoriale, il tessile, abbigliamento, cuoio e calzature segna la flessione più sensibile (-7,1% e –6,0%). Ordinativi Nel I trimestre 2005 rispetto al I trimestre 2004, gli ordinativi delle imprese manifatturiere registrano un decremento del 2,5%. Più evidente la flessione delle piccole imprese fino a 10 dipendenti (-4,7%) e di quelle con 10-49 dipendenti (-3,0%). Minore quella delle imprese con oltre 50 dipendenti (-1,1%). Export Andamento in discesa anche per l’export, ma con significative variabilità a livello di dimensioni d’impresa e di settori. Il –1,0% medio si declina, infatti, in un –1,5% delle imprese con 1-9 dipendenti, -2,5% di quelle con 10-49 dipendenti e in un –0,4% delle aziende maggiori. A livello settoriale, da segnalare il sensibile incremento delle imprese dell’Energia, gas, acqua e industrie estrattive (+5,3%) e quello delle Industrie alimentari e delle bevande (+0,9%), cui fanno da contraltare il –4,1% registrato dalle Industrie del trattamento metalli e minerali metalliferi e dalle Altre industrie manifatturiere ed il –3,8% delle Industrie della carta, stampa ed editoria. In sostanziale stabilità l’andamento delle vendite all’estero delle Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (+0,1%). L’artigianato Un I trimestre in flessione rispetto allo scorso anno per il comparto artigiano, con diminuzioni nella produzione e nel fatturato (-4,2%), negli ordinativi (-4,3%) e nell’export (-2,1%). Buone però previsioni: è pari a +14 il saldo tra attese di incremento e di decremento della produzione e a +13 quello del fatturato. Le previsioni per il Ii trimestre 2005 La convinzione di poter superare una situazione di difficoltà congiunturale anima le previsioni delle imprese manifatturiere italiane per il Ii trimestre dell’anno. Ammonta, infatti, a +21 il saldo tra attese di incremento e di decremento della produzione e a +23 quello del fatturato. L’ottimismo appare superiore tra le imprese del Centro-sud e del Nord-est rispetto a quelle del Nord-ovest e interessa le aziende di tutte le dimensioni, comprese quelle minori (+14), oggi più colpite dal rallentamento produttivo. Solo il sistema moda mantiene previsioni negative per il prossimo trimestre (-7 il saldo tra incrementi e decrementi della produzione e del fatturato). Produzione, fatturato, ordini interni, ordini esteri, nel I trimestre 2005 rispetto al I trimestre 2004, per classe dimensionale, ripartizione geografica e settore di attività dell'impresa (distribuzione % risposte delle imprese) | Produzione | Fatturato | Ordinativi | Export | | var.% | var.% | var.% | var.% | Totale | -2,4 | -2,2 | -2,5 | -1,0 | - di cui: Artigianato | -4,2 | -4,2 | -4,3 | -2,1 | | | | | | Classi Dimensionali | | | | | Imprese 1-9 dip. | -4,4 | -4,8 | -4,7 | -1,5 | Imprese 10-49 dip. | -3,1 | -2,7 | -3,0 | -2,5 | Imprese 50-500 dip. | -1,0 | -0,7 | -1,1 | -0,4 | | | | | | Ripartizioni Geografiche | | | | | Nord Ovest | -2,0 | -1,5 | -1,9 | -0,3 | Nord Est | -2,1 | -2,0 | -2,3 | -1,7 | Centro | -3,5 | -3,4 | -3,8 | -2,2 | Sud e Isole | -3,2 | -3,3 | -3,1 | -0,4 | | | | | | Settori Di Attivita' | | | | | Energia, gas, acqua e industrie estrattive | -0,7 | -1,5 | -1,5 | 5,3 | Industrie trattamento metalli e minerali metalliferi | -1,9 | -2,1 | -2,6 | -1,2 | Industrie trattamento minerali non metalliferi | -4,7 | -4,9 | -4,8 | -4,1 | Petrolchimica, ind. Farmaceutiche, gomma e plastica | -2,0 | -0,5 | -1,3 | -0,2 | Industrie alimentari e delle bevande | -0,5 | -0,5 | -1,1 | 0,9 | Ind. Tessili, abbigliamento, cuoio, calzature | -7,1 | -6,0 | -6,3 | -2,6 | Industrie del legno e del mobile | -2,3 | -2,1 | -2,4 | -0,9 | Industrie della carta, stampa, editoria | -1,6 | -1,6 | -2,1 | -3,8 | Ind. Delle macch.Elettriche ed elettroniche | -1,8 | -2,0 | -2,1 | -0,5 | Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto | 0,1 | 0,1 | 0,1 | 0,1 | Altre industrie manifatturiere | -4,2 | -4,5 | -4,0 | -4,1 | Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria |
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L’ARTE ORAFA ITALIANA VA IN ORIENTE CRESCE L’EXPORT ITALIANO DI GIOIELLI E OREFICERIA IN CINA E GIAPPONE: +11,7%. IL 55% PARTE DAL VENETO CHE AUMENTA IN UN ANNO DEL 14%. SEGUONO LA TOSCANA CON IL 17% E LA LOMBARDIA CON IL 12% |
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Milano, 18 maggio 2005 - Gioielli e oreficeria italiani? Piacciono a cinesi e giapponesi: lo dicono le cifre di un export che cresce in un anno del 11,7%, per un valore di quasi 230 milioni di euro. La parte del leone la fa il Veneto con ben il 55% delle esportazioni italiane e un aumento in un anno del 14%. Segue la Toscana con una quota del 17% nazionale e un aumento annuo del 7,2%. Vengono poi Lombardia (12%, +19,2% nel 2004) e Piemonte (10%, +6,4%). E le esportazioni di oro e gioielli in Cina e Giappone in Veneto pesano di più: 10% di tutto l’export veneto verso i due Paesi asiatici, contro una media italiana del 2,6%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nel 2004. E delle opportunità commerciali offerte dalla Cina e dal Giappone per l’arte orafa italiana e lombarda e delle caratteristiche di questi importanti mercati asiatici si è parlato oggi durante il seminario informativo “Opportunità per i prodotti di arte orafa in Giappone e Cina”, organizzato da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali e Ice. L’incontro è realizzato all’interno del progetto “Oro Oriente”, nato dall’accordo di programma tra Ministero delle Attività Produttive, Unioncamere e Ice, con l’obiettivo di sostenere la penetrazione dei prodotti italiani del settore orafo nei mercati orientali. “L’arte orafa lombarda ed italiana - ha dichiarato Dario Bossi Migliavacca, presidente di Cisgem, azienda speciale della Camera di commercio di Milano - rappresenta un settore importante che porta le nostre imprese ad essere conosciute in tutto il mondo per la qualità e la creatività dei loro prodotti, anche sui mercati asiatici. E certificare queste caratteristiche è tra i nostri obiettivi: Cisgem, il centro informazioni e servizi gemmologici della Camera di commercio di Milano è l’unico servizio pubblico per l’analisi e la certificazione di qualità delle pietre preziose, delle perle e dei materiali ornamentali esistente in Italia. Il laboratorio, che è dotato delle tecnologie più avanzate, è attivo dal 1966 e, grazie all'esperienza dei nostri analisti, permette di distinguere tutti i materiali in commercio e individuarne anche le più recenti sintesi e sofisticazioni”. Export in Cina e Giappone nel settore gioielli e articoli di oreficeria per regione italiana | 2003 | 2004 | variaz. 03-04 | quota export oreficeria | Tot. Tutti i settori | % oreficeria su tot. Settori 04 | export oreficeria | export oreficeria | export oreficeria | su tot. It.04 | export 04 | export | Veneto | 110.305.925 | 125.779.320 | 14,0% | 54,9% | 1.249.449.917 | 10,1% | Toscana | 36.290.707 | 38.910.036 | 7,2% | 17,0% | 780.385.562 | 5,0% | Lombardia | 23.119.934 | 27.550.175 | 19,2% | 12,0% | 2.833.095.342 | 1,0% | Piemonte | 22.309.945 | 23.744.685 | 6,4% | 10,4% | 1.064.012.146 | 2,2% | Lazio | 5.984.835 | 6.133.881 | 2,5% | 2,7% | 263.118.142 | 2,3% | Emilia Romagna | 3.378.079 | 2.028.183 | -40,0% | 0,9% | 1.084.135.651 | 0,2% | Campania | 1.658.483 | 1.808.145 | 9,0% | 0,8% | 276.727.798 | 0,7% | Liguria | 774.532 | 1.489.594 | 92,3% | 0,7% | 83.194.100 | 1,8% | Sicilia | 500.927 | 577.903 | 15,4% | 0,3% | 149.362.712 | 0,4% | Valle d'Aosta | 131.488 | 183.839 | 39,8% | 0,1% | 6.611.567 | 2,8% | Trentino-alto Adige | 92.544 | 255.521 | 176,1% | 0,1% | 78.390.198 | 0,3% | Marche | 352.602 | 342.987 | -2,7% | 0,1% | 166.594.796 | 0,2% | altro | 22.927 | 206.955 | 802,7% | 0,1% | 8.309.714 | 2,5% | Friuli-venezia Giulia | 24.172 | 46.611 | 92,8% | 0,0% | 271.662.599 | 0,0% | Umbria | 4.813 | | -100,0% | 0,0% | 168.139.776 | 0,0% | Abruzzo | 39.875 | 3.930 | -90,1% | 0,0% | 108.221.750 | 0,0% | Molise | 0 | 0 | nr | 0,0% | 28.927.062 | 0,0% | Puglia | 19.106 | 24.967 | 30,7% | 0,0% | 107.807.070 | 0,0% | Basilicata | 0 | 0 | nr | 0,0% | 12.253.406 | 0,0% | Calabria | 926 | | -100,0% | 0,0% | 7.859.693 | 0,0% | Sardegna | 0 | 0 | nr | 0,0% | 30.751.932 | 0,0% | Tot. Italia | 205.011.820 | 229.086.732 | 11,7% | 100,0% | 8.779.010.933 | 2,6% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al 4°° trimestre 2004 – Valori in euro |
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MOBILE MARCHIGIANO: NEL 2004 UNA POSITIVA INVERSIONE DI TENDENZA |
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Pesaro, 18 maggio 2005 - Il 2004 è stato un anno positivo per l’industria marchigiana del mobile, come confermano i dati del Centro Studi di Confindustria Marche: +5.8% dei livelli produttivi (contro il 2.5% della media nazionale) e +5.7% per l’attività commerciale, in aumento anche grazie all’incremento dei fatturati sul mercato interno (+5.0%). Crescono anche i prezzi di vendita: +1.9% sul mercato interno e +1.7% sull’estero; salgono i costi delle materie prime: +2.8% sull’interno e +0.5% sull’estero. A livello regionale, i livelli occupazionali hanno mostrato un leggero incremento nel corso del 2004, mentre in diminuzione sono apparsi i ricorsi alla Cig (-15.6%). Il settore marchigiano dell’arredamento comprende 4.610 imprese attive, secondo dati di Movimprese relativi al primo trimestre 2005, delle quali 3.479 artigiane e 1.131 industriali. Gli addetti sono poco più di 35 mila, suddivisi in quattro principali poli produttivi: 23.815 a Pesaro, 6.366 a Fossombrone, 1.389 a Piandimeleto e 2.895 a Treia, in provincia di Macerata. Nel 2004, l’export è cresciuto nelle Marche del 3,1% e nella provincia di Pesaro Urbino del +0,9% rispetto all’anno presedente secondo dati Istat: a livello regionale, infatti, il fatturato totale derivato dalle esportazioni di mobili è stato pari a 630.2 milioni di euro, il 63.3% dei quali (pari a 399.6 milioni) è stato ottenuto dalle aziende pesaresi. Per quanto riguarda i prodotti pesaresi, secondo dati Istat elaborati da Aspin 2000, il primo mercato estero di riferimento è rappresentato dagli Stati Uniti: 58.7 milioni di euro, con un calo del 6.1% rispetto al 2003; al secondo posto c’è la Russia (44.5 milioni e +41.0%), davanti alla Francia (37.1 milioni e +3.9%), Germania (31.7 milioni e –10.7%) e Regno Unito (30.6 milioni e 5.1% rispetto all’anno precedente). L’incremento più significativo nel corso del 2004 si è registrato negli Emirati Arabi Uniti, che oggi rappresentano il sesto mercato di sbocco per il mobile pesarese (20.8 milioni di euro esportati, con una crescita pari al 53.7%); l’export in Svizzera è cresciuto fino al 58.3%, che con 6.2 milioni di euro è il quattordicesimo paese di riferimento. Sempre secondo Aspin 2000, che ha elaborato i dati Istat del 2004, i prodotti pesaresi più richiesti dai mercati esteri sono le camere da letto, seguiti da sale da pranzo e soggiorni, cucine, mobili in giunco, sedie, poltrone e divani, mobili per ufficio. |
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RYANAIR PREMIA I SUOI DIPENDENTI CON UN AUMENTO DEL 3% SULLE BUSTE PAGHE UNA DELLE PIÙ ALTE RETRIBUZIONI NELLE COMPAGNIE AEREE EUROPEE MIGLIORA ULTERIORMENTE |
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Milano, 18 maggio 2005 - Ryanair ha confermato ieri che in seguito ad un periodo di attente negoziazioni con il suo staff nel mese di aprile, lo stipendio è stato aumentato del 3% con provvedimento retrodatato al 1 aprile 2005. Questo aumento del 3% sarà applicato a tutto lo staff europeo che ha partecipato alle scrupolose negoziazioni con la compagnia. Soltanto i piloti della base di Dublino hanno scelto di non negoziare direttamente con la compagnia per cui non hanno finora beneficiato di questo aumento, tuttavia la porta rimane aperta nel caso ne volessero usufruire. Invece tutto il resto del personale di Ryanair ne beneficerà. Il direttore del personale Ryanair, Eddie Wilson ha detto: “quest’aumento di stipendio è un riconoscimento per la produttività e la dedizione dei nostri dipendenti che lavorano con impegno per fare di Ryanair la compagnia low cost N.1 in Europa. Mentre la crescita del traffico continua a salire fortemente, i sempre più alti costi del petrolio fanno sì che il controllo dei costi resti fondamentale.” “Nonostante i prezzi elevati del petrolio e la saturazione in molti mercati europei, Ryanair sarà ancora una volta una delle poche linee aeree in Europa a dare degli aumenti di stipendi e ad assicurare una carriera ai dipendenti. L’aumento di stipendio consolida la forza del modello Ryanair per il quale il personale negozia direttamente con la compagnia e come risultato ottiene uno stipendio e condizioni di lavoro migliori rispetto alle basse paghe sindacali dei nostri concorrenti.”
Compagnie Aeree | Salario Medio | Ryanair | €49.992 | Easyjet | €46.901 | Lufthansa | €41.912 | British Airways | €41.423 | *Salario medio per dipendente basato su informazioni dall’ultimo resoconto annuale disponibile. |
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LO SQUADRONE REALE DELLA ROYAL AIR FORCE VOLERÀ SUGLI ELICOTTERI A109 POWER DI AGUSTAWESTLAND |
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Roma, 18 maggi o2005 - Saranno gli elicotteri A109 Power dell’Agustawestland - una società Finmeccanica, leader mondiale nel settore elicotteristico – a trasportare Ministri, Rappresentanti Governativi e Alti Ufficiali delle Forze Armate di Sua Maestà la Regina. A selezionare questo velivolo per la nuova flotta di elicotteri destinati ai massimi vertici del Governo Britannico è stato il Defence Logistic Organisation del Regno Unito. In particolare, il 32° “The Royal Squadron” utilizzerà a questo scopo tre elicotteri leggeri biturbina A109 Power, modello che si conferma, con oltre 400 esemplari venduti dalla sua introduzione nel 1998, leader indiscusso del mercato nella sua categoria e leader mondiale nel settore Corporate, grazie alle sue prestazioni, al comfort ed all’affidabilità che lo contraddistinguono. L'a109 Power è un elicottero biturbina che si propone sul mercato sia civile sia governativo con un’ampia gamma di soluzioni, tutte caratterizzate da prestazioni e da un rapporto costo-efficacia estremamente competitivi, come dimostra la sua adozione anche da parte della Guardia Costiera degli Stati Uniti. |
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ECO-EFFICIENCY BIENNAL TERZA EDIZIONE TORINO 18-21 MAGGIO 2005 |
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Torino, 18 maggio 2005 - È il primo evento permanente in Italia interamente dedicato alla promozione dell'eco-efficienza, attraverso congressi, convegni e workshop l'esposizione delle realtà più significative di prodotti, servizi, tecnologie, politiche e processi eco-compatibili mostre, spettacoli, concorsi e premi ricolti al grande pubblico Eco-efficiency Biennial si struttura su tre iniziative: i Meeting, l'Esposizione e i Main Event, ovvero Spettacoli, Mostre e Concorsi. I Meeting: congressi di rilevanza nazionale e internazionale, convegni, seminari, workshop, tavole rotonde, presentazioni e conferenze stampa. L'esposizione si rivolge allo spettatore che intende conoscere prodotti, servizi e soluzioni, entrare in contatto con realtà che fanno del rispetto dell'ambiente e dell'innovazione le proprie bandiere. I Main Event sono una serie di attività che mirano a coniugare l'ambiente con altri aspetti del nostro quotidiano; si svolgono al Lingotto, centro congressuale e fieristico di Torino, e in luoghi di grande fascino della città e si concretizzano in concorsi a premio, spettacoli, mostre e esposizioni. Si rivolge: alle aziende: appuntamento per caratterizzare in senso ambientale la propria immagine e produzione ai consumatori: vetrina per conoscere l'offerta di prodotti e servizi rispettosi dell'ambiente alle istituzioni: palcoscenico per presentare strategie e politiche innovative ed efficaci a Torino e al Piemonte: momento per valorizzare le proprie eco-eccellenze www.Eco-efficiency.net/ |
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AVVIATE ISTRUTTORIE FORMALI NEI CONFRONTI DI ITALGAS E ENI SARANNO ACCERTATE EVENTUALI RESPONSABILITÀ PER I DISAGI SUBITI DAI CLIENTI FINALI NELL'AUTUNNO 2004 |
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Milano, 18 maggio 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas, a seguito delle ispezioni condotte nel novembre 2004 per accertare il rispetto delle condizioni contrattuali di fornitura del gas e degli standard di "qualità commerciale", ha deliberato l'avvio di due istruttorie formali nei confronti delle società Eni S.p.a. Ed Italgas S.p.a., ed ha avviato la consultazione su nuovi obblighi di registrazione, e trasmissione ai distributori, da parte dei venditori, delle richieste per prestazioni commerciali formulate dai clienti finali. Eni S.p.a. È oggetto dell'istruttoria formale in quanto ha incorporato la società di vendita Italgas Più S.p.a., che, nel 2004, era la società di vendita collegata alla società di distribuzione Italgas S.p.a. Le delibere di avvio delle istruttorie sono disponibili sul sito www.Autorita.energia.it L'italgas S.p.a., nell'agosto 2004, aveva segnalato possibili "limitazioni e disguidi nella gestione delle richieste da parte dei clienti" a partire dal 26 agosto 2004 e per alcuni giorni seguenti, a seguito dell'adozione di nuovi sistemi informativi aziendali. Nell'autunno 2004 l'Autorità ricevette numerose segnalazioni di disservizi commerciali da parte di clienti della Italgas Più S.p.a e di associazioni dei consumatori. In considerazione del numero e del prolungarsi nel tempo delle segnalazioni, l'Autorità dispose i controlli, effettuati con l'assistenza della Guardia di Finanza. Le ispezioni hanno evidenziato in particolare: - per Italgas Più S.p.a., nel periodo settembre-dicembre 2004, ritardi nella periodicità di emissione delle fatture, rispetto ai tempi definiti dall'Autorità, nonché disfunzioni nelle comunicazioni per la rateizzazione dei pagamenti, che ravvisano un mancato rispetto delle prescrizioni dell'Autorità in tema di qualità commerciale minima da garantire ai consumatori; - per Italgas S.p.a., nel periodo 26 agosto - 5 settembre 2004, errate dichiarazioni sul numero delle prestazioni richieste dai clienti di Italgas Più (quali allacci, etc); L'inosservanza delle disposizioni dell'Autorità e la trasmissione all'Autorità di informazioni e documenti non corretti, costituiscono presupposti per avviare istruttorie formali ai fini della eventuale adozione di sanzioni amministrative pecuniarie. Per lo svolgimento delle attività istruttorie, le parti interessate potranno produrre documenti e memorie sui fatti evidenziati, ed ottenere un'audizione presso l'Autorità. La conclusione dei procedimenti è prevista entro 70 giorni. Consultazione: nel corso dell'ispezione è inoltre emersa l'assenza per i venditori di specifici obblighi nella registrazione e nella trasmissione ai distributori delle richieste pervenute dai clienti finali. Tale assenza può indurre a ritardi nell'esecuzione delle prestazioni richieste ed eludere la regolamentazione sugli indennizzi automatici emessa dall'Autorità a tutela dei consumatori ed utenti finali. Per evitare queste evenienze, l'Autorità intende introdurre per gli operatori nuovi obblighi, oggetto della consultazione già avviata con la pubblicazione, lo scorso 2 maggio 2005, del documento intitolato "Obblighi di registrazione e di tempestività nella trasmissione ai distributori delle richieste di prestazioni dei clienti finali per i venditori di gas naturale e di energia elettrica". |
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LA LUCE E' UNA PAROLA DEL MARKETING URBANO? |
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Milano, 18 maggio 2005 - Pochi anni fa a Milano ci fu una violenta anche se sterile polemica sull’impiego delle insegne luminose in città. Forse oggi si può andare oltre a quel dibattito di facciata per cercare di capirne di più. Infatti, appare sempre più importante e necessario, anche per le città, occuparsi del rapporto tra cultura e comunicazione. Tra le nuove e diverse discipline che si occupano di promuovere la città sta prendendo piede anche in Italia il marketing urbano. Si tratta non solo di uno strumento della politica per lo sviluppo sociale, ma anche di una vera e propria strategia del territorio a partire dalla specifica realtà urbana. Per capire e apprezzare la città, bisogna innanzitutto capire e saper valorizzare la sua bellezza. La luce appare in questa prospettiva quale fattore di crescita importante e innovativo. La luce che non è solo prodotto di interessi economici, ma anche processo di interessi estetici, senza i quali diventerà sempre più difficile capire e amare la straordinaria invenzione che è la comunità urbana. Si può dunque pensare ad un piano di illuminazione in grado di dare voce e volto ai beni culturali di Milano, in grado di trasformare la città in quella che è la sua naturale vocazione ovvero teatro di eventi? In questa tavola rotonda … che si svolgerà Giovedì 19 maggio 2005 alle ore 15.00, a Fiera Milano – Padiglione 14 Sala America, si intende porre la luce al centro delle strategie del marketing urbano, per sostenere un’immagine di Milano competitiva e creativa prendendo spunto dalla pubblicazione di imminente uscita - a cura di Massimiliano Finazzer Flory – “Non solo luce - Milano, frammenti di notte urbana” (ed. Skira) che contiene i saggi di: Guido Marinotti; Monsignor Gianfranco Ravasi; Luca Ronconi; Stefano Zecchi. Intervengo: Gillo Dorfles; Massimiliano Finazzer Flory; Guido Martinetti; Giovanni Bozzetti; Paolo Targetti. Ingresso Libero Per informazioni 349.0908883 |
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PASSIONE EDUCATIVA: LA DIMENSIONE DI OGNI RAPPORTO ULTIMO APPUNTAMENTO CON IL CICLO DI INCONTRI PER PROFESSORI, INSEGNANTI, GENITORI ED IMPRENDITORI DELL’ALTOMILANESE |
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Busto Arsizio, 18 maggio 2005 - A conclusione del ciclo di incontri “Passione educativa: la dimensione di ogni rapporto” dedicati al tema dell’educazione, Fondazione San Giacomo e Compagnia delle Opere Alto Milanese propongono un dibattito - assemblea con la dott.Ssa Vittoria Maioli Sanese. L’evento si svolgerà mercoledì 18 maggio 2005 alle ore 21:15 nell’Auditorium della Fondazione San Giacomo in piazza Xxv Aprile,1 a Busto Arsizio (Va). Proprio la dott.Ssa Sanese, a novembre, aprì il ciclo con una relazione inerente la decisiva questione “adulto - bambino - adolescente”. Il dibattito sarà dedicato a domande e approfondimenti sulle tematiche trattate durante l’intero percorso. Per questo motivo i partecipanti e tutti gli interessati possono inviare via eMail ( info@fondazionesangiacomo.It ) o via fax (0331.336.391) domande e/o richieste di approfondimento che verranno sottoposte durante la serata alla dott.Ssa Vittoria Maioli Sanese. Il percorso, cinque appuntamenti in tutto, ha visto una numerosa partecipazione di pubblico, con oltre 400 iscritti all’intero ciclo, tra professori, insegnanti, genitori e imprenditori dell’Altomilanese. Diversi esperti del settore si sono avvicendati, in questi mesi, sul palco dell’Auditorium della Fondazione San Giacomo. Prendendo spunto dal libro di mons. Luigi Giussani “Il rischio educativo. Come creazione di personalità e di storia” la prof. Daniela Canziani è intervenuta, a gennaio, sull’argomento Tradizione e Autorità e, a febbraio, sul tema Verifica e Rischio. Ad aprile l’attento e partecipe pubblico si è potuto confrontare in un dibattito – assemblea con il prof. Giovanni Mocchetti preside Scuola Media “Don Carlo Costamagna” (Busto Arsizio), il prof. Eugenio Pagani preside Scuola Media “S. M. Kolbe” (San Vittore Olona) ed il prof. Franco Silanos preside Liceo Scientifico “B. Pascal” (Busto Arsizio). Come sostiene Giussani “Il tema principale, per noi, in tutti in nostri discorsi, è l’educazione: come educarci, in che cosa consiste e come si svolge l’educazione, un’educazione che sia vera, cioè corrispondente all’umano. Educazione, dunque, dell’umano, dell’originale che è in noi, che in ognuno si flette in modo diverso, anche se, sostanzialmente e fondamentalmente, il cuore è sempre lo stesso. Infatti, nella varietà delle espressioni, delle culture e delle consuetudini, il cuore dell’uomo è uno: il cuore mio è il cuore tuo, ed è il medesimo cuore di chi vive lontano da noi, in altri Paesi o continenti.” “Introduzione alla realtà totale” ecco cos’è l’educazione per mons. Giussani. La partecipazione all’incontro è gratuita ed aperta al pubblico. Viene rilasciato Attestato di partecipazione. |
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