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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Maggio 2005
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LA COMMISSIONE EUROPEA COMPLETA LA STRATEGIA PER MIGLIORARE LA QUALITÀ E LA CORRETTA GESTIONE DELLE STATISTICHE EUROPEE  
 
Bruxelles, 26 maggio 2005 La Commissione europea ha adottato una comunicazione al Parlamento e al Consiglio per migliorare l’indipendenza, l’integrità e la responsabilizzazione delle autorità nazionali non meno che comunitarie preposte all’elaborazione delle statistiche. La comunicazione promuove un codice europeo in materia di statistiche per accrescere la fiducia verso gli organi responsabili e per migliorare la qualità delle rilevazioni statistiche attraverso l’applicazione dei principi e delle pratiche più affidabili a livello internazionale. La Commissione applicherà questi principi all’attività di Eurostat e raccomanda agli Stati membri di dare il loro sostegno politico a questo codice e di garantirne il rispetto. Nel giugno 2004 i ministri del Consiglio Finanze (Ecofin) hanno ribadito quanto sia importante l’integrità, l’indipendenza e la responsabilizzazione di coloro che elaborano i dati statistici, giacché questi presupposti sono essenziali per garantire la qualità delle statistiche medesime; esso ha poi esortato la Commissione a definire criteri europei di minima. Tale richiesta faceva seguito a revisioni significative dei dati di bilancio nazionali, cui si era reso necessario procedere in varie occasioni. In seguito a questo invito, nel dicembre 2004 la Commissione ha tratteggiato in una comunicazione (“Verso una strategia europea di controllo delle statistiche in campo fiscale”[1]) la propria strategia per migliorare la qualità delle statistiche di bilancio, che assumono una rilevanza fondamentale per un corretto funzionamento dell’unione economica e monetaria. Le nuove misure poste in essere costituiscono la terza e ultima fase di tale strategia. La seconda era stata segnata – nel marzo scorso – dall’adozione di una proposta di regolamento per rafforzare i poteri di monitoraggio di Eurostat, proposta attualmente in discussione presso il Parlamento e il Consiglio. La comunicazione in materia di indipendenza, integrità e responsabilità delle autorità statistiche nazionali e comunitarie fissa norme minime in merito all’elaborazione e alla diffusione di statistiche in tutta Europa. Seppure le statistiche europee sono già di elevata qualità rispetto a quelle di altre regioni del mondo, l’intero sistema trarrà vantaggio dall’applicazione generalizzata dei principi e delle pratiche migliori. La Commissione raccomanda che gli Stati Membri diano il loro sostegno politico al codice europeo in materia di statistiche, elaborato dagli organi di statistica nazionali e da Eurostat. Il codice di autoregolamentazione fissa 15 principi quali l’indipendenza professionale, la congruità delle risorse e la qualità delle statistiche. Vi si legge, ad esempio, che l’indipendenza delle autorità preposte alle statistiche risulta garantita meglio qualora venga sancita dalla legislazione e qualora le persone che le dirigono dispongano del livello gerarchico e della legittimità per decidere in merito alle norme e alle procedure riguardanti l’elaborazione delle statistiche, nonché sul contenuto e sulla tempistica delle informazioni da diffondere al riguardo. La Commissione si impegna a garantire che Eurostat rispetti i principi fissati dal codice. Essa chiede agli Stati membri di riconoscere il codice quale base comune di norme e si impegnino a far rispettare i principi che esso stabilisce. In sede di applicazione viene proposto un attento monitoraggio. La comunicazione sottolinea anche una serie di principi ai quali improntare la discussione in corso sulla ridefinizione delle priorità in fatto di statistiche, onde offrire un migliore servizio agli utenti, riducendo nel contempo il carico di lavoro per i servizi statistici. La comunicazione e la raccomandazione saranno all’ordine del giorno del Consiglio Ecofin del 7 giugno 2005, unitamente al regolamento di marzo sulla qualità delle statistiche, nell’ambito della procedura per disavanzo eccessivo.  
   
   
RILANCIARE COMPETITIVITÀ, PRODUTTIVITÀ, OCCUPAZIONE E CRESCITA ROBERT GOEBBELS (PSE, LU)  
 
Bruxelles, 26 maggio 2005 - Nell'ambito di una discussione comune su economia, occupazione e politica sociale, la Plenaria esaminerà la relazione di Robert Goebbels (Pse, Lu) in merito alla raccomandazione della Commissione sugli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e della Comunità nel contesto degli orientamenti integrati per la crescita e l’occupazione (2005-2008), che sarà esaminata dal Consiglio europeo di giugno. I deputati chiedono maggiore attenzione alle tematiche ambientali, il rafforzamento della domanda interna per aumentare competitività, crescita e occupazione e sollecitano la Commissione a presentare orientamenti più dettagliati per ogni singolo Stato membro. Essi pongono l'accento anche sull'aumento della produttività del lavoro, della crescita e degli investimenti. Agli Stati membri è chiesto di coordinare le politiche di bilancio, di orientare la spesa verso gli obiettivi di Lisbona e di rispettare rigorosamente il Patto di stabilità. Per incentivare le Pmi, secondo i deputati, occorre agire sul sistema fiscale e sull'accesso al credito. E' necessario, poi, aprire i mercati alla concorrenza e rendere più flessibile il mercato del lavoro. Le scienze del futuro vanno promosse, garantendo però un'informazione più obiettiva sulle ricerche più controverse, come quelle su Ogm e cellule staminali. Pur compiacendosi della presentazione integrata degli indirizzi di massima per le politiche economiche e degli orientamenti per l'occupazione, che traduce la complementarità tra le politiche economica e sociale e la volontà di avanzare sulla via della semplificazione e di una migliore leggibilità del quadro macroeconomico stabilito per l'Unione, i deputati deplorano che la dimensione ambientale sia oggetto di minore attenzione nelle raccomandazioni della Commissione per il rilancio di crescita e occupazione. Essi sostengono, poi, la determinazione di Commissione e Consiglio a concentrarsi maggiormente su crescita ed occupazione con l'aumento della competitività, la realizzazione del mercato interno anche nel settore dei servizi e il consolidamento dei servizi pubblici più efficaci e, quindi, attraverso il rafforzamento della domanda interna. La relazione, inoltre, sottolinea anche l'importanza di creare posti di lavoro nel settore dei servizi «in una società ad elevato tasso di occupazione femminile e di popolazione in via di invecchiamento ed inurbata». L'aiuto alle microimprese e alle imprese del terzo settore (associativo e cooperativo), per i deputati, è il mezzo più efficace per sviluppare l'offerta corrispondente. D'altra parte, è deplorato «il carattere troppo generico» degli orientamenti integrati che, per i deputati, non tengono in sufficiente considerazione le disparità tra gli Stati membri. Pertanto, la Commissione è incoraggiata a presentare una comunicazione che individui le maggiori sfide per ogni singolo Stato membro, «soprattutto nel settore delle riforme e degli investimenti strutturali». Inoltre, i deputati ricordano che un ambiente macroeconomico sano implica l'adeguata interazione tra politiche di bilancio coordinate e «una politica monetaria che ponga su di un piano di parità l'obiettivo della stabilità dei prezzi e quello della realizzazione degli obiettivi generali dell'Unione». La relazione sottolinea poi «l'apparente contraddizione» tra, da un lato, l'attrazione esercitata dal modello europeo e l'importanza del ruolo dell'Unione e degli Stati membri nel commercio mondiale e, dall'altro, «un discorso metodologicamente discutibile sul declino tendenziale della produttività del lavoro». In proposito, i deputati ritengono che occorre ristrutturare la politica economica «focalizzandola su fattori collegati all'aumento della produttività», come ad esempio la modernizzazione dell'economia, della conoscenza, dello stato sociale e dei sistemi istituzionali, «per far fronte alle sfide del nuovo ampliamento, ai requisiti di un'economia moderna e resistere alla pressione deflazionistica del terzo mondo». L'aumento della produttività del lavoro, della crescita e degli investimenti, per i deputati, «sono condizioni preliminari per un aumento dei salari e una ripartizione più equa dei risultati della crescita e degli sforzi per ottenere un rafforzamento della competitività, dell'occupazione e della coesione sociale». Tale sviluppo, peraltro, «dovrebbe essere seguito dall'obbligo delle imprese di assumersi le proprie responsabilità sociali». Per ottenere una crescita più forte e sostenibile in Europa, secondo i deputati, occorrono azioni simultanee e coordinate da parte di tutti gli Stati membri, «compresa una più adeguata politica del mercato interno, investimenti pubblici intelligenti nonché riforme innovative ed attive del mercato del lavoro». La relazione, inoltre, propone al Consiglio una serie di modifiche agli orientamenti della Commissione. Una di queste chiede agli Stati membri di riorientare la spesa pubblica verso voci di bilancio «che sostengono gli obiettivi della Strategia di Lisbona, soprattutto gli investimenti volti a sviluppare le risorse umane, la conoscenza, l'innovazione e l'infrastruttura, nonché a contribuire allo sviluppo economico». La spesa pubblica, inoltre, dovrebbe stimolare gli investimenti privati, in particolare «creando un sistema fiscale che incentivi le Pmi creatrici di posti di lavoro». Ciò, per i deputati, può essere realizzato anche agevolando l'accesso delle Pmi ai fondi di rischio e ai microcrediti nonché adeguando i sistemi fiscali in modo da stimolare gli investimenti. A quest'ultimo proposito, essi sottolineano la necessità di ridurre l'onere fiscale e di armonizzare la base di calcolo dell'imposta. Occorre, inoltre, lottare contro «la stigmatizzazione dei giovani imprenditori» che non hanno avuto pieno successo e facilitare un loro nuovo avvio. Per i deputati, sono necessarie riforme che stimolino la domanda e, pertanto, i mercati protetti dovrebbero essere aperti alla concorrenza e particolare attenzione deve essere riservata alla flessibilità del mercato del lavoro. Per incoraggiare la domanda, inoltre, gli Stati membri dovrebbero migliorare il coordinamento delle proprie politiche economiche e di bilancio, sincronizzando in un primo tempo i loro calendari di bilancio. Gli Stati membri, poi, dovrebbero completare la riforma del Patto di stabilità e crescita e «provvedere ad una sua rigorosa applicazione» al fine di ripristinare la fiducia. Particolare attenzione va poi attribuita alla promozione della scienze del futuro, come la società dell'informazione, l'assistenza pubblica preventiva, le biotecnologie, «promuovendo in particolare un'informazione più obiettiva sui vantaggi e sui rischi legati alle ricerche più controverse, come quelle sugli Ogm e sulle cellule staminali». Gli Stati membri dovrebbero inoltre utilizzare le politiche ambientali in modo più attivo per promuovere la crescita e l'occupazione, sviluppando piani d'azione in materia di ecotecnologie e di ecoinnovazioni. Inoltre, dovrebbero finanziare investimenti pubblici di elevata qualità, come quelli volti a svincolare la crescita dal consumo energetico, dai trasporti e dall'utilizzo di risorse, nonché gli investimenti necessari per rispettare gli obiettivi di Kyoto. Infine, per i deputati, va incrementata l'utilizzazione efficiente delle tradizionali forme di energia, in particolare quelle che non presentano rischi per gli obiettivi del protocollo di Kyoto.  
   
   
PROGETTO DEL 6PQ SOSTIENE NUOVI STATI MEMBRI NELLO SVILUPPO DI UNA E-EXPERTISE  
 
Bruxelles, 26 maggio 2005 - La Commissione europea finanzia un nuovo progetto a livello europeo nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq) finalizzato a sostenere nuovi Stati membri nello sviluppo di competenze nel campo dell'e-business e dell'e-work. Il progetto Ist-bonus è rivolto a Polonia, Ungheria, Slovacchia, Lettonia, Lituania e Malta, e fornirà sostegno a imprese, università, consulenti e centri nazionali di contatto per potenziare le rispettive strutture di ricerca. Partecipano al progetto anche Turchia, Bulgaria e Romania. Germania, Regno Unito e Grecia sono i tre "vecchi" Stati membri coinvolti nell'azione a favore dei nuovi Stati membri e dei paesi candidati cui forniscono sostegno nell'individuazione di progetti idonei, nella formazione di partenariati per la ricerca e consorzi per progetti, e nell'utilizzo delle opportunità di finanziamento comunitarie per lo sviluppo di nuove tecnologie, prodotti e applicazioni nei settori dell'e-business e delle-work. Lo scopo è potenziare la partecipazione di questi paesi, in termini quantitativi e qualitativi, alla priorità tematica Tsi (Tecnologie della società dell'informazione) del 6Pq e del 7Pq. L'e-business e l'e-work sono stati scelti come settori di interesse in quanto possono avere ripercussioni significative sulla competitività, la sostenibilità e la coesione sociale dell'Europa. Si auspica che Ist-bonus possa agevolare il passaggio di organizzazioni competenti dei nuovi Stati membri e dei paesi candidati da "partecipanti alla ricerca" a "leader della ricerca" capaci di coordinare progetti europei. "Questo progetto della durata di due anni unisce esperienza e potenziale nel campo della ricerca", spiega Maurice Mulvenna, un esperto docente di informatica dell'Università dell'Ulster nel Regno Unito, che avrà l'incarico di fornire informazioni pratiche su come potenziare la partecipazione alla ricerca in Europa. "Valutiamo di stabilire nuovi collegamenti con altre organizzazioni, imprese e università europee attive nel settore della ricerca. Questi rapporti rivestono un'importanza sempre maggiore in un'Europa allargata, dal punto di vista delle sinergie nel campo della ricerca e dell'accesso al mercato degli studenti", ha aggiunto Gerry Mcallister, direttore della School of Computing and Mathematics dell'Università dell'Ulster.  
   
   
POTOCNIK CONSIGLIA ALLA GERMANIA COME AFFRONTARE I SUOI "EVENTUALI PUNTI DEBOLI"  
 
 Bruxelles, 26 maggio 2005 - Il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha detto alla Federazione dell'industria tedesca che, sebbene la Germania sia uno dei paesi europei che producono i risultati migliori, ha alcuni punti deboli che "non vanno sottovalutati". La Germania è famosa per la progettazione e la produzione di automobili. Tuttavia, questo settore è uno dei più esposti alla concorrenza internazionale e pertanto il paese non solo deve restare al vertice della ricerca in quest'ambito, ma deve anche essere in grado di diversificare incoraggiando l'emergere di nuove attività ad alta tecnologia, ha dichiarato il Commissario. Il Commissario Potocnik ha inoltre consigliato la Germania sul modo di superare le "evidenti strozzature" del sistema di finanziamento tedesco per la ricerca e sviluppo (R&s) e l'innovazione. "Vi invito a esaminare il costante lavoro che viene svolto a livello europeo per promuovere lo sviluppo di migliori e più differenziate forme di finanziamento a favore dell'R&s e dell'innovazione, ad esempio tramite prestiti e garanzie per i prestiti", ha affermato Janez Potocnik. A quanto sembra, la Germania è uno dei pochi paesi europei in cui negli ultimi tempi i fondi pubblici per l'R&s sono diminuiti, ha dichiarato il Commissario. "[S]e questa tendenza venisse confermata e dovesse protrarsi, si tratterebbe di uno sviluppo preoccupante. Sebbene in Germania le finanze pubbliche debbano far fronte a severe restrizioni, il sostegno alla ricerca è una priorità fondamentale per il futuro". Il Commissario ha proposto che la Germania valuti l'ipotesi di impiegare strumenti volti a contrastare questa tendenza, e in particolare incentivi fiscali e appalti pubblici. Secondo Janez Potocnik, gli incentivi indiretti rappresentano ora oltre la metà del sostegno pubblico totale in quattro paesi europei (Austria, Ungheria, Paesi Bassi e Spagna). Il Commissario ha spiegato che si potrebbe ricorrere agli appalti pubblici al fine di creare "mercati pilota" per prodotti e servizi innovativi. Janez Potocnik ha definito questo meccanismo affermando che è dotato di "una grande capacità di plasmare la domanda in maniera più dinamica" e ha detto che, sebbene alcune autorità pubbliche lo abbiano utilizzato per tecnologie ecocompatibili, "il suo potenziale è molto più ampio". Il Commissario Potocnik ha anche parlato dell'importanza dell'industria in generale per la competitività dell'Europa: "I miei primi sei mesi da Commissario per la Ricerca mi hanno definitivamente convinto, se ancora ce ne fosse bisogno, che l'Europa potrà diventare "l'Europa della conoscenza" alla quale aspiriamo solo se faremo pieno affidamento sul potere dell'industria", ha dichiarato. Se da un lato la spesa industriale nell'R&s è pari a quella degli Stati Uniti, dall'altro la media dell'Unione europea è nettamente inferiore - infatti si attesta all'1,1 per cento del Pil rispetto all'1,6 per cento degli Stati Uniti e al 2,3 per cento del Giappone. Questo squilibrio aumenta il rischio che l'Europa perda terreno a tutto vantaggio della delocalizzazione. La delocalizzazione ha già colpito l'industria farmaceutica e biotecnologica dell'Unione europea e, considerando tutti i settori nel loro complesso, il deflusso globale della spesa nell'R&s dall'Europa agli Stati Uniti è quasi pari al 15 per cento della spesa totale effettuata dalle aziende dell'Unione europea. Tuttavia, l'afflusso di capitali dagli Usa all'Europa continua ad attestarsi al 10 per cento. Il Commissario ha rilevato che l'Europa non sta solo cercando di restare al passo con i propri concorrenti tradizionali negli Stati Uniti e in Giappone. Janez Potocnik ha citato un'indagine effettuata di recente dall'Economist Intelligence Unit, da cui è emerso che Cina, India e Brasile sono rispettivamente la prima, la terza e la sesta meta privilegiata in cui effettuare maggiori investimenti esteri nell'R&s nei prossimi tre anni. Ora l'Europa deve creare le condizioni atte a permettere a tali flussi di conoscenza di diventare più equilibrati. "Altrimenti, rischiamo di perdere il nostro unico fattore di competitività", ha dichiarato il Commissario Potocnik.  
   
   
EURODEPUTATO ITALIANO, EX ASTRONAUTA, DICHIARA CHE LA RICERCA SPAZIALE È LA VIA VERSO IL FUTURO  
 
Bruxelles, 26 maggio 2005 - Lo spazio sta diventando un settore commerciale strategico e l'Europa e l'Italia devono entrambe garantire il mantenimento di una posizione di leader nel settore. È quanto ha dichiarato l'eurodeputato italiano ed ex astronauta Umberto Guidoni. Intervenendo ad una conferenza dal titolo "Politica spaziale europea: nuove strategie per l'innovazione e la competitività", svoltasi presso l'Università di Ancona il 20 maggio, il dott. Guidoni ha spiegato che il rilancio dell'economia europea consentirà l'elaborazione di tecnologie sempre più avanzate e che, in tale contesto, l'Italia e l'Europa hanno il dovere di agire con rapidità. "L'unica alternativa a disposizione dell'Europa è volgere lo sguardo oltre le frontiere terrestri per sviluppare nuove strategie relative alla qualità della vita", ha dichiarato il dott. Guidoni, che ha inoltre fatto notare, tuttavia, come una simile prospettiva implichi investimenti consistenti nei settori della ricerca e della tecnologia, di fronte ai quali alcuni Stati membri potrebbero esitare, in ragione degli elevati rischi potenziali correlati. A livello nazionale, "...Occorre pianificare sul piano politico le strategie che l'Italia intende perseguire. Se l'Italia non ha una politica scientifico-industriale, la ricerca rischia di arenarsi" ha dichiarato il dott. Guidoni. "Il nostro paese ha raggiunto una buona posizione nel settore spaziale, ma gli investimenti e le aspettative non possono essere interrotti senza mettere a rischio l'intero progetto", ha continuato. Come ha spiegato il dott. Guidoni, nell'ambito del Settimo programma quadro è prevista l'assegnazione di ampie somme di denaro alle nuove attività spaziali per i prossimi sette anni. La tecnologia spaziale può garantire l'accesso allo spazio e la sua esplorazione, la navigazione satellitare, l'osservazione della Terra e la telecomunicazione satellitare, ha affermato. Guidoni ha tuttavia accettato l'ipotesi che alcuni Stati membri potrebbero mostrarsi riluttanti nel lasciare l'organizzazione delle loro politiche spaziali a un ente europeo. A livello nazionale, Lanfranco Zucconi, rappresentante dell'associazione italiana delle piccole e medie imprese (Pmi) ha lanciato il seguente avvertimento: "L'italia, benché conservi una certa posizione in Europa, sta perdendo terreno. Per compensare tale tendenza, è necessario creare una rete alternativa alle grandi imprese per quanto riguarda i satelliti per le telecomunicazioni e per l'osservazione planetaria".  
   
   
EUROPA A CACCIA DI RICERCATORI  
 
Roma, 26 maggio 2005 – Oggi alle ore 10.00, presso l’aula Marconi del Cnr, nel corso di una Tavola rotonda, verranno presentati i risultati del Progetto europeo Brain Drain - Emigration Flows of Qualified Scientists, conclusosi nel 2004 e svolto dall’Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Cnr, dal Merit dell’Università di Maastricht e dall’Università di Budapest Iku. L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione Europea per conoscere, cifre alla mano, la portata del problema della fuga dei “cervelli” e delle migrazioni qualificate soprattutto verso Stati Uniti e Canada. Dai dati emerge, infatti, che in assenza di iniziative adeguate per arginare il fenomeno, il “Vecchio Continente” si ritroverebbe, nel giro di dieci anni, depauperato di “cervelli”. E’ tuttavia da sottolineare che i singoli Paesi hanno già adottato alcune misure per incentivare non solo il rientro dei ricercatori, ma anche l’arrivo di studiosi stranieri. Durante l’incontro, organizzato da Sveva Avveduto e Maria Carolina Brandi dell’Irpps-cnr, saranno presentati i risultati del Progetto pubblicati su un numero speciale della rivista “Studi Emigrazione” dal titolo “Le migrazioni qualificate tra mobilità e brain drain” curato da S. Avveduto, M. Carolina Brandi ed E. Todisco. Nella tavola rotonda saranno discussi i contenuti del volume concernenti i dati relativi alla mobilità tra Europa, Canada e Usa e i casi di alcuni importanti Paesi che accolgono i migranti o che sono origine delle migrazioni, come l’Australia, la Francia, la Germania, il Portogallo e l’Italia. Il libro ricostruisce la storia delle emigrazioni qualificate, dalle origini fino all’evoluzione impetuosa durante il Xx secolo, e presenta inoltre una distinzione tra “migrazioni”, “fuga dei cervelli” e mobilità internazionale.  
   
   
BCE: PUBLICATION OF THE TARGET ANNUAL REPORT 2004  
 
Frankfurt, 25 May 2005 - The European Central Bank (Ecb) is today publishing the Target Annual Report 2004. This publication, which is the fifth of its kind, gives an overview of Target operations in 2004. Target is the most important large-value payment system in the euro area. Some 10,500 banks use Target to initiate payments and more than 48,500 banks – including branches and subsidiaries – are accessible through Target worldwide (and thus all the customers of these banks). In 2004 Target traffic increased in comparison with the previous year. Around 267,000 payments with a value of Eur 1.7 trillion were transferred on average per business day (after 261,000 payments with a value of Eur 1.65 trillion in 2003). This represents a share in overall large-value payments made in euro of almost 88% in terms of value (after 87% in 2003) and 58% in terms of volume (unchanged from 2003). Owing to Target’s pivotal role in maintaining financial stability in the European Union, the Eurosystem pays very close attention to the reliability and safety of Target. As a result, in 2004 the availability rate improved further to 99.81% (from 99.79% in 2003) and the total number of incidents decreased by 25%. Only two of these incidents had a more severe impact on the payment processing capabilities of a local Target component. For such events the Eurosystem has business continuity and contingency measures in place. They ensure both the restoration of full processing capability within the shortest time possible and a continued processing of payments deemed critical by the Eurosystem and Target users. The Target Annual Report provides information on Target payment business and the system’s robustness, resiliency and oversight. In addition, it describes the major developments affecting the Target system. This publication will be distributed by each of the Eu national central banks participating in the Target system to interested parties in their respective countries. Hard copies can also be requested by writing to the Ecb’s Press and Information Division at the address given below. It can also be viewed on or downloaded from the Ecb’s website (under “Publications”).  
   
   
BCEE: BOOK PUBLISHED ON "REGIONAL ECONOMIC INTEGRATION IN A GLOBAL FRAMEWORK" – PROCEEDINGS OF THE G20 WORKSHOP HELD IN BEIJING, 22-23 SEPTEMBER 2004  
 
Frankfurt 26 May 2005 - The European Central Bank (Ecb) and the People’s Bank of China jointly published a book entitled "Regional economic integration in a global framework", containing the proceedings (overview, papers, discussants' comments, and summaries of the general discussions) of the G20 Workshop of the same title, held in Beijing on 22 and 23 September 2004. The book contains the reflections of policy-makers and experts from a wide range of institutions from member countries - including finance ministries, central banks and academia - on the economic, financial, monetary and institutional aspects of regionalisation. The book can be downloaded as an e-book from the Ecb's website under http://www.Ecb.int/pub/. Hardcopies can be obtained by writing to the Ecb's Press and Information Division at the address given below.  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 26 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, facendo seguito al comunicato stampa del 23 maggio, comunica l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell’asta del prossimo 30 maggio: Certificati di Credito del Tesoro: settennali 1°.3.2005/2012 prima tranche:4.000 milioni di euro. Buoni del Tesoro Poliennali: triennali 1°.2.2005/2008 nona tranche: 2.500 milioni di euro; "decennali" 1°.2.2005/1°.8.2015 terza tranche: 2.500 milioni di euro.  
   
   
POSTE SPA: NOMINATO IL NUOVO CDA  
 
Roma, 26 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che si è tenuta ieri l’assemblea di Poste Italiane S.p.a., per l’approvazione del bilancio 2004 e per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della società. Il nuovo Consiglio risulta così composto: Vittorio Mincato – Presidente; Massimo Sarmi; Salvatore Biasco; Roberto Colombo; Franco Corlaita; Nunzio Guglielmino; Angelo Mariano; Filippo Milone; Mauro Michielion; Francesco Pizzo; Giampaolo Rossi; La nomina di Vittorio Mincato alla carica di Presidente della società avviene anche per dare impulso e garanzia al processo di privatizzazione. Il rappresentante dell’azionista di maggioranza ha anche invitato il Cda a nominare Massimo Sarmi, Amministratore delegato della società. Ed ha ringraziato il Presidente uscente, Enzo Cardi, per l’eccellente lavoro svolto negli anni passati.  
   
   
FUSIONI DI BORSE: ATTENZIONE AI COSTI PER I CONSUMATORI  
 
Bruxelles, 26 maggio 2005 - A nome della commissione per i problemi economici e monetari, Pervenche Berès (Pse, Fr) presenterà un'interrogazione orale alla Commissione riguardo alle possibili fusioni di borse valori nell'Unione europea e alla futura struttura dei mercati finanziari dell'Ue. Più in particolare, la deputata chiede all'Esecutivo se è a conoscenza dei recenti sviluppi sui mercati finanziari che potrebbero portare alla fusione di due o più delle principali borse valori dell'Unione europea. Inoltre, considerando non solo il livello del giro d'affari ma anche l'impatto delle attività di contrattazione sull'intero mercato europeo, è chiesto il suo parere sull'opportunità di applicare le norme Ue in materia di concorrenza a tali fusioni. La Commissione è inoltre invitata a chiarire se ritiene che solo le autorità nazionali direttamente interessate siano competenti a valutare gli aspetti attinenti alla concentrazione e/o la posizione dominante sui mercati nazionali e europeo. D'altra parte, vista la concorrenza esistente tra tre grandi borse valori europee, la presidente della commissione per i problemi economici e monetari rileva che «esistono fondate preoccupazioni quanto al fatto che una potenziale unificazione potrebbe creare distorsioni del mercato delle borse valori e un'eccessiva pressione sui prezzi per operatori e clienti nelle negoziazioni di titoli». Inoltre, per quanto riguarda i servizi di negoziazione in borsa, la fusione tra due di loro «potrebbe impedire che venga esercitata una pressione continua verso il basso sui prezzi quale risultato di una potenziale rivalità». A tale proposito, la Commissione è quindi sollecitata a riferire il suo parere in merito alle possibili conseguenze di provvigioni più elevate che potrebbero portare ad un numero inferiore di transazioni con un impatto negativo sulla liquidità e sull'influenza di queste sulla futura struttura del mercato dei servizi finanziari dell'Ue. Infine, l'Esecutivo è invitato a dare il suo parere circa l'impatto della conversione del Nyse in una società pubblica quotata in borsa nonché sulle possibili ulteriori fusioni e acquisizioni a livello di borse valori europee.  
   
   
GRUPPO SANPAOLO IMI: CESSIONE PRO-SOLUTO DI CREDITI A SOFFERENZA AD ABN AMRO.  
 
Torino 26 maggio 2005 – Sanpaolo Imi, Sanpaolo Banco di Napoli e Cassa di Risparmio di Bologna hanno definito un accordo per la cessione pro-soluto di crediti a sofferenza per un totale di oltre 270 milioni di euro di valore nominale, con una plusvalenza di 22 milioni di euro. I contratti definitivi sono stati conclusi oggi a Torino con Abn Amro. I tre portafogli oggetto di cessione riguardano crediti ipotecari e chirografari vantati dalle tre Banche del Gruppo nei confronti di clientela con esposizione debitoria inferiore ad euro 50.000. Con tale operazione – i cui positivi effetti a conto economico saranno recepiti sin dalla prossima “semestrale” – il Gruppo riduce del 35% il numero delle posizioni a sofferenza gestite dalle strutture interne di recupero crediti, con notevoli vantaggi in termini di risparmio per spese legali ed oneri gestionali, ottenendo inoltre una sempre maggiore efficienza operativa per le residue posizioni di importo unitario maggiore.  
   
   
LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE CHIUDE IL 2004 CON UN UTILE NETTO A + 18,80% A 3,7 MILIONI DI EURO  
 
Busto Garolfo, 26 maggio 2005 - Dopo un brillante 2003 la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate fa registrare una bilancio record, che dimostra la crescita costante che la banca ha avuto in questi ultimi anni: il risultato della gestione pari a 5.762.761 euro registra un +18,80% rispetto al precedente esercizio,la raccolta diretta supera i 344/milioni con un incremento del 8,40% rispetto al precedente esercizio e che la raccolta indiretta si incrementa del 10,58%, superando i 355 milioni di euro. Rilevante è anche la crescita degli impieghi concessi a clienti che ammontano a 283,5 milioni con un incremento del 19,3% rispetto al 2003. Inoltre, si è rafforzato ulteriormente il patrimonio aziendale anche grazie al buon apporto dell’utile d’esercizio, L'utile al lordo delle imposte ammonta a 4.562.373 euro, il margine di intermediazione aumenta del 7,60% e si attesta a 20.068.897 euro e il margine di interesse, pari a 13.829.809 euro si incrementa del 5,73% rispetto al 2003. Pur in un contesto economico pesantemente negativo, per il territorio di riferimento, le Sofferenze lorde si attestano al 3,82% e le nette al 2,29%. I conti correnti sono saliti a 18.173, sono aumentate anche le operazioni sui conti correnti, che sono passati da 2.301.712 a 2.353.397 (+ 2,25%), ch'è stato anche un discreto aumento volumi c/c da 3.343 milioni a 3.645 milioni (+9,04%), gli utilizzatori servizio portafoglio sono aumentati da 1.254 a 1.419 (+13,16%), le carte di credito sono passate da 5.003 a 5.264 (+ 5,22%), i contratti di home banking da 327 a 491(+ 50,15%), in contrazione, seppur lieve dopo anni di consistente incremento, l’operatività a mezzo bancomat. (12.035 carte bancomat operanti – numero complessivo operazioni effettuate 339.747), bene, invece, le domiciliazioni utenze (+ 2,73%) . I soci al 31 dicembre 2004 erano 2.197, i dipendenti 129. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha aperto nel corso del 2004 la sua quattordicesima filiale, Cassano Magnago, come indicato nel piano strategico. E' la seconda filiale in due anni. Nel 2003, infatti, è stato inaugurato lo sportello di Busto Arsizio. Gianni Macchi, direttore generale Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate "I dati dimostrano inequivocabilmente come la crescita già avviata da diversi anni sia ulteriormente proseguita nel corso del 2004. Non si tratta solo un insieme di numeri, le cifre rappresentano e sintetizzano l’attività svolta che, ha visto crescere un insieme di iniziative attente alle esigenze dei singoli, delle aziende, del sociale e del territorio. La nostra banca, come dice la pubblicità è differente per forza e con questo bilancio, se ancora ce ne fosse bisogno, l'abbiamo dimostrato di nuovo. L'esercizio 2004 conferma il continuo e crescente radicamento della nostra Bcc nel territorio locale, un risultato raggiunto grazie all'impegno quotidiano dell'intera struttura e di tutti colore che a vario titolo hanno condiviso il progetto della Bcc".  
   
   
NUOVE NORME PER LE RIASSICURAZIONI  
 
Bruxelles, 26 maggio 2005 - Il Parlamento esaminerà la relazione di Peter William Skinner (Pse, Uk) che, pur accogliendo favorevolmente la proposta di direttiva sulle riassicurazioni, introduce una serie di emendamenti per la maggior parte concordati con il Consiglio e la Commissione. Vi sono pertanto grandi possibilità che il provvedimento possa essere adottato in prima lettura della procedura di codecisione. La riassicurazione è un’assicurazione per gli assicuratori. Essa subentra quando una società di assicurazioni si trova a dover affrontare delle differenze tra la previsione e la realtà, divario noto come rischio di sottoscrizione (attuariale). La riassicurazione consente agli assicuratori diretti di non essere soggetti a quella parte di rischio che va oltre la loro capacità di sottoscrizione e che non sono in grado di sostenere da soli. Inoltre, può essere utile ad una società per ridurre la probabilità di fallimento e, di conseguenza, svolge un ruolo importante nella gestione dei rischi e nella stabilità a lungo termine dei sistemi finanziari. Le società di riassicurazione contribuiscono inoltre ad una maggiore liquidità dei mercati finanziari liberando capitali impegnati per coprire i rischi, aumentando così il capitale disponibile alle società di assicurazione. Oltre a ciò, esse partecipano alle attività dei mercati finanziari, principalmente tramite la gestione dei loro beni. La proposta della Commissione si fonda su un sistema prudenziale basato sull’armonizzazione e il riconoscimento reciproco, prevede una procedura accelerata per l’adozione di una direttiva improntata alle attuali disposizioni in materia di vigilanza diretta, un sistema di autorizzazione obbligatorio e dei requisiti di solvibilità in linea con quelli dell’assicurazione diretta. Molti degli emendamenti presentati dalla commissione economica e monetaria hanno una natura tecnica e sono tesi a chiarire o migliorare il testo. Altri sono, invece, sostanziali. Più in particolare, la proposta originale dell'Esecutivo prevedeva requisiti di solvibilità identici sia per la riassicurazione vita che per l’assicurazione sulla vita, mentre per la riassicurazione non vita contemplava la possibilità di aumentare il margine di solvibilità richiesto. Per i deputati, al contrario, il margine di solvibilità deve, in generale, essere il medesimo. Essi, inoltre propongono di modificare le norme secondo cui le società di assicurazione che offrono anche servizi di riassicurazione debbono essere soggette agli stessi criteri di solvibilità della società di riassicurazione. Ciò avverrebbe nei casi in cui i premi raccolti con i servizi di riassicurazione eccedessero il 10% dei premi totali oppure 50.000.000 di euro.  
   
   
NASCE LA NUOVA SOCIETA’ DEDICATA ALLA BANCASSICURAZIONE DANNI SI RAFFORZA LA COLLABORAZIONE TRA IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA E LA CATTOLICA ASSICURAZIONI  
 
Verona, 26 maggio 2005 - Massimizzare il vantaggio competitivo nella bancassicurazione danni, combinare al meglio il modello distributivo di bancassurance con le competenze tecniche del business danni, soddisfare la crescente domanda del segmento famiglia in quest’area di business: è la mission strategica della nuova società danni costituita da Cattolica Assicurazioni che rappresenta una iniziativa congiunta tra questa società e il Banco Popolare di Verona e Novara. La partecipazione paritetica nella nuova compagnia è subordinata all’autorizzazione dell’esercizio da parte degli organi di vigilanza. La nuova società si rivolgerà alla clientela retail e principalmente alle famiglie, mediante un’articolata proposta assicurativa (Rc auto, incendio, furto, responsabilità civile, infortuni, rischi domestici e quelli attinenti l’abitazione, malattie) specificamente studiata per il canale bancario che si avvarrà dell’esperienza e del network distributivo del Banco Popolare. La volontà strategica di presidiare tale business, nasce dalle elevate potenzialità che i due Gruppi ravvisano in questo settore. Di fatto l’incidenza del canale bancario nei rami danni risulta contenuta in tutti i Paesi europei analizzati (Francia, Germania, Spagna) e l’Italia presenta un ancor più marginale livello di penetrazione della bancassicurazione danni rispetto a tali Paesi evidenziando buoni margini di potenziale sviluppo. In Italia, il canale bancario presenta infatti, una quota di mercato di appena l’1% mentre negli altri Paesi europei le quote risultano ben maggiori: la Germania esprime un indice del 5%, l’Olanda e la Francia raggiungono l’8%. “L’eccellente esperienza operativa che si è realizzata in Bpv Vita, è la migliore premessa alla costituzione di questa nuova società che svolgerà la propria attività in un ambito operativo, la bancassurance danni, ancora poco sviluppato in Italia” hanno dichiarato Ezio Paolo Reggia e Massimo Minolfi, Direttori Generali, rispettivamente, di Cattolica Assicurazioni e del Banco Popolare di Verona e Novara.  
   
   
DA OPERATORI ATIPICI A PLAYER DEL SETTORE CREDITIZIO, QUALE IL RUOLO DEI MEDIATORI CREDITIZI?  
 
Milano, 26 maggio 2005 – Risponde Giancarlo Cupane, Presidente del Gruppo Prometeo Spa Presidente dell’Associazione di categoria degli operatori del credito civiltà e finanza. “Da molti anni esiste, nei confronti del mediatore creditizio, una polemica generalizzata e spesso ingiustificata: i motivi si possono individuare probabilmente nella poca fiducia verso la competenza della categoria. Questo difetto di fiducia si può forse imputare alla relativa "giovinezza" della figura professionale, che è stata regolarizzata dal legislatore in modo definitivo solo nel 2000 con il Dpr 287, decreto di attuazione della legge 108 del 7 marzo 1996, la famosa legge antiusura. In precedenza, gli operatori del credito erano considerati una categoria atipica, senza una normativa di regolarizzazione. In assenza di leggi chiare e specifiche, il settore restava vittima di pregiudizi culturali. Con l'ordinamento giuridico, la professione è cresciuta fino ad accogliere più di 40.000 soggetti, regolarmente iscritti all'albo dei mediatori creditizi nel frattempo costituitosi presso l'Ufficio Italiano Cambi. L'evoluzione normativa ha il merito di aver avviato il consolidamento della reputazione degli operatori onesti e preparati, emarginando i soggetti scorretti, che si muovevano senza le necessarie garanzie e danneggiavano l'intera categoria. Inoltre, ha definito il ruolo e la figura del mediatore, che è "colui che professionalmente oppure abitualmente mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela al fine della concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma". Partendo da questa definizione, si delinea la figura del mediatore creditizio, che è caratterizzata da tre caratteristiche essenziali e distintive: l'autonomia giuridica, l'imparzialità rispetto alle parti del contratto di prestito e l'indipendenza di ruolo e di giudizio. Si amplia così l'offerta sul mercato dei finanziamenti, nell'interesse della clientela ma anche degli istituti di credito. Per questi ultimi il canale mediatori è di grandissima utilità, poiché rende variabili i costi commerciali, oltretutto ridotti dalla possibilità di preselezione delle richieste. E per i consumatori? Un bravo mediatore, oggi, ha la possibilità di fungere da "centrale acquisti": grazie alle proprie competenze e in forza del numero di richieste che può presentare, negozia con gli interlocutori finanziari per ottenere condizioni particolarmente favorevoli da offrire ai propri clienti. Mentre c'è ancora chi, magari in buona fede, non trova di meglio che suggerire ai consumatori di evitare i mediatori, se non vogliono veder crescere i costi del loro finanziamento; come se una rete di vendita indiretta dovesse necessariamente costare più di una diretta. Ancora nell'interesse dei consumatori, grazie alla varietà di convenzioni stipulate con gli istituti di credito, un buon mediatore ha la possibilità di offrire un'ampia gamma di prodotti finanziari, e proporre agli interessati diverse forme di finanziamento, anche su misura. Ciò permette di accrescere la percentuale di approvazione. Alcuni credono che i mediatori, per questa loro assistenza, applichino tariffe troppo alte. In realtà, vedo che anche questa osservazione si sta rivelando infondata. Infatti, il trend di quasi tutti i mediatori è quello di abolire sia i fondi spese che la provvigione pagata dal cliente all'erogazione, anche se il codice civile ne imporrebbe il pagamento da parte di entrambi i contraenti del finanziamento, proprio a garanzia dell'imparzialità del mediatore. L'attuazione di questa politica si può leggere come una scelta più che come una rinuncia: si tratta di un'azione di riposizionamento della mediazione nell'immaginario comune, a tutto vantaggio dell'intera categoria. “  
   
   
CREDITO: SHOPPING A RATE NEL CENTRO COMMERCIALE, UN FENOMENO SEMPRE PIÙ DIFFUSO  
 
Milano, 26 maggio 2005 - 61 miliardi di euro erogati nel 2004 con una crescita del 18.6% rispetto al 2003*, una prospettiva di +15.8% e di +13.7% per il biennio 2005-06. Queste sono le cifre del credito al consumo, l’unico settore che oggi in Italia sembra non conoscere crisi; cifre che richiamano competitors sempre più agguerriti e che spingono gli operatori presenti al miglioramento continuo, per presidiare e aumentare il proprio market-spazio vitaleshare in un business in continua evoluzione. Partendo dall’esigenza di differenziarsi, gli istituti di credito sperimentano nuovi canali per la distribuzione dei prestiti. Particolare attenzione in questo senso è riservata alla Grande Distribuzione Organizzata, che offre ampie potenzialità di sviluppo: i volumi di credito erogati tramite la Gdo (0.5% - 1.5% delle vendite complessive*) sono infatti ancora marginali rispetto al giro d’affari e al fatturato totale. Per ottenere una presenza più capillareincrementare la diffusione sul territorio nazionale, fra gli operatori più all’avanguardiainnovativi si posiziona il Gruppo Prometeo Spa, che ha già reso operativo un interessante progetto di posizionamento collocazione del credito in alcuni fra i maggiori centri commerciali italiani. I Prometeopoint, veri e propri uffici per la concessioneper il piccolo credito di finanziamenti nati a Settembre del 2004,, si pongono molteplici obiettivi a breve e medio termine. Ppuntano – in un ambiente ad alta frequentazione - da un latooltre alla disponibilità di un rapido canale per l’erogazione, ad assicurare risposte veloci e complete alle esigenze del cliente, a fornire un chiaro servizio di informazioni e consulenza, a promuovere nuovi brand, , dall’altro a favorire la conoscenza – in un ambiente molto frequentato -dedi nuovii servizi finanziari nel loro complesso: oltre ai prodotti tradizionalicome le , carte revolving, i conti correnti risparmio, il consolidamento del debito, la cancellazione protesti. I 4 centri commerciali coinvolti in questa fase di start up assicurano, in media, più di 10.000.000 visitatori annualiall’anno; in questi, i Prometeopoint assistono inoltre, con il servizio di credito al consumo, più di 350 negozi non affiliati, che possono usufruire dei vantaggi in genere riservati ai megastore indipendentemente dal loro volume di lavoro e senza alcun onere finanziario né lavoro supplementare. Le previsioni di crescita prospettano il raggiungimento di un fatturato di 2.000.000 € per la fine del 2005 e di 8 milioni € per il 2006. Entro marzo del 2006 dovrebbe inoltre essere portato a termine il programma che prevede l’apertura di 40 punti vendita in altrettanti centri commerciali e l’inserimento di 120 addetti. La struttura, a regime, dovrebbe sarà essere in grado di gestire eddi erogare una media di 1000 finanziamenti prestiti al mese per circa 7,5 milioni di € di valore finanziato.. È sintomatico che questa innovazione arrivi proprio dai mediatori, che per molti anni sono stati considerati operatori “atipici” nel mondo del credito. Essi sono invece, a tutta ragione, players con un ruolo molto importante nella ricerca e nella sperimentazione di soluzioni innovative, nell’interesse della clientela ma anche degli istituti di credito. * dal Bollettino Statistico della Banca d’Italia I – 2005, 19 aprile 05, pag. 47. * 17° Osservatorio Assofin – Crif – Prometeia sul credito al dettaglio, dicembre 2004, capitolo 6.  
   
   
ALLEANZA ITALIA E COREA: L’INVESTIMENTO DA 6 MILIONI DI DOLLARI L’INTERSCAMBIO TRA ITALIA E COREA SUPERA PER IL 2004 I 5 MILIARDI DI EURO.  
 
Milano, 26 maggio 2005 - Un investimento da 6 milioni di dollari per la Usco Spa di Modena in Corea del Sud: grazie anche al supporto del desk Seul di Promos e Promec, rispettivamente aziende speciali delle Camere di commercio di Milano e di Modena per le attività internazionali, la società modenese ha infatti concluso un accordo industriale con la coreana Kut Co.ltd ottenendo una partecipazione paritetica. Il settore è quello del sottocarro e dei ricambi per macchine movimento terra. Si tratta del più consistente investimento italiano in Corea del Sud. E l’interscambio tra Italia e Corea del Sud nel 2004 ha superato i 5 miliardi di euro: oltre 3 miliardi di import e quasi 2 di export. La Lombardia fa la parte del leone contando più della metà del commercio nazionale con il Paese asiatico (56,5% di cui il 70% di import e il 34% di export) ed è seguita dall’Emilia Romagna con una quota del 7,4% (quasi 372 milioni di interscambio) e dal Piemonte con il 6,3% (318 milioni circa). Tra le province domina Milano che, con quasi 2 miliardi e mezzo di interscambio, pesa sul totale nazionale per il 48,3%. Ma Modena, con quasi 70 milioni di euro e una percentuale del 1,4%, si piazza tra le prime, a pari merito con Napoli e Palermo, preceduta in ambito emiliano solo dal capoluogo Bologna (90 milioni circa di interscambio e una percentuale di 1,8% sul totale nazionale). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iv trimestre 2004. “In uno scenario economico sempre più globale, aiutare le imprese italiane ad essere competitive sui mercati esteri è un obiettivo importante - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali -. La Camera di commercio di Milano, tramite Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali, è presente nel mondo con 21 sedi estere che danno supporto alle nostre imprese nell’attività di import – export, offrono inoltre servizi di informazione commerciale, legale, finanziaria e doganale, segnalano opportunità d’affari. E l’accordo concluso di recente in Corea del Sud è un risultato importante di questa attività”. Il desk in Corea del Sud. E’ attivo dal 1997 ed è gestito in collaborazione tra Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali e Promec, azienda speciale della Camera di commercio di Modena e con l’ente coreano di promozione delle piccole e medie imprese, Sbc, che lo ospita nei suoi uffici di Seul. La funzione del desk è di ricercare i partner più adatti alle piccole e medie imprese italiane che intendono avviare progetti di collaborazione commerciale o industriale in Corea del Sud. Dalla sua apertura ha assistito imprese italiane nella conclusione di circa 50 tra accordi commerciali e joint venture, trasferimenti di tecnologia e distribuzioni in esclusiva. L’investimento. L’investimento ammonta a circa 6 milioni di dollari ed è stato realizzato da un’impresa italiana di medie dimensioni, la Usco Spa di Modena. L’azienda che conta più di 200 dipendenti e un fatturato per il 2004 di oltre sessantamilioni di euro, è specializzata nella produzione e commercializzazione di miscellanea per macchine movimento terra. Grazie all’accordo industriale e commerciale concluso con la coreana Kut Co. Ltd, Korea Undercarriage Track della quale detiene ora una partecipazione paritetica, Usco entra così anche nel mercato del sottocarro. Sul piano commerciale il progetto prevede invece, da parte di Usco e attraverso la sua rete, la distribuzione in esclusiva in Europa, Medio Oriente ed Africa di tutti i prodotti fabbricati da Kut. Usco, tramite le proprie divisioni commerciali ed industriali (Itr, Dynaparts, Grs), prevede di raggiungere insieme alla Kut, nel 2005, ricavi per oltre cento milioni di euro. Interscambio dell’Italia con la Corea per regione - dati 2004 -
regioni 2004 Quota per regione 2004 tot. Interscambio % su tot. Interscambio
import export import export 2004 2004
Lombardia 2.219.870.332 630.419.956 70% 34% 2.850.290.288 56,5%
Emilia Romagna 156.400.172 215.484.364 5% 12% 371.884.536 7,4%
Piemonte 94.883.117 223.385.712 3% 12% 318.268.829 6,3%
Veneto 99.840.980 196.871.169 3% 11% 296.712.149 5,9%
Lazio 190.741.252 91.010.994 6% 5% 281.752.246 5,6%
Toscana 57.782.010 196.256.063 2% 11% 254.038.073 5,0%
Campania 88.488.091 69.094.200 3% 4% 157.582.291 3,1%
Sicilia 97.703.051 42.782.923 3% 2% 140.485.974 2,8%
Friuli-venezia Giulia 88.715.909 32.588.960 3% 2% 121.304.869 2,4%
Liguria 22.971.186 26.089.257 1% 1% 49.060.443 1,0%
Trentino-alto Adige 17.784.408 31.415.031 1% 2% 49.199.439 1,0%
Marche 8.707.360 34.240.074 0% 2% 42.947.434 0,9%
Abruzzo 19.926.226 16.207.334 1% 1% 36.133.560 0,7%
Puglia 12.437.694 23.066.473 0% 1% 35.504.167 0,7%
Umbria 5.708.035 12.314.429 0% 1% 18.022.464 0,4%
Valle d'Aosta 3.006.434 7.303.033 0% 0% 10.309.467 0,2%
Molise 512.901 3.199.920 0% 0% 3.712.821 0,1%
Basilicata 836.093 2.202.127 0% 0% 3.038.220 0,1%
Calabria 2.353.191 519.150 0% 0% 2.872.341 0,1%
Sardegna 606.546 1.293.315 0% 0% 1.899.861 0,0%
altro 0 1.105.355 0% 0% 1.105.355 0,0%
Tot. Italia 3.189.274.988 1.856.849.839 100% 100% 5.046.124.827 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat nel 2004 (valori in euro) Interscambio con la Corea del Sud per provincia italiana
province tot. Interscambio % su tot. Interscambio
2004 2004
Milano 2.435.291.005 48,3%
Roma 219.140.218 4,3%
Torino 141.297.006 2,8%
Bergamo 132.069.886 2,6%
Bologna 89.677.026 1,8%
Firenze 82.833.779 1,6%
Trieste 74.498.008 1,5%
Treviso 74.493.630 1,5%
Vicenza 73.595.225 1,5%
Napoli 71.085.456 1,4%
Modena 69.462.409 1,4%
Palermo 68.910.537 1,4%
Varese 66.858.464 1,3%
Brescia 65.790.193 1,3%
Parma 64.154.876 1,3%
Como 59.958.701 1,2%
Prato 56.359.317 1,1%
Avellino 52.259.591 1,0%
Verona 50.274.598 1,0%
Biella 49.908.517 1,0%
Reggio Emilia 46.307.564 0,9%
Padova 45.081.733 0,9%
Pisa 44.662.894 0,9%
Novara 37.486.747 0,7%
Cuneo 34.792.491 0,7%
Forlì Cesena 33.388.400 0,7%
Genova 32.782.293 0,6%
Pavia 32.293.277 0,6%
Massa Carrara 32.131.613 0,6%
Catania 29.911.249 0,6%
Latina 29.782.229 0,6%
Piacenza 29.444.122 0,6%
Alessandria 26.146.664 0,5%
Trento 24.676.593 0,5%
Belluno 24.632.788 0,5%
Bolzano 24.522.846 0,5%
Venezia 24.258.215 0,5%
Siracusa 23.996.280 0,5%
Salerno 21.063.535 0,4%
Udine 21.039.510 0,4%
Bari 20.750.860 0,4%
Pordenone 20.693.629 0,4%
Vercelli 20.529.334 0,4%
Ferrara 20.302.506 0,4%
Mantova 19.978.473 0,4%
Ascoli Piceno 18.063.962 0,4%
Teramo 16.918.337 0,3%
Rieti 16.394.611 0,3%
Cremona 14.428.195 0,3%
Messina 13.997.482 0,3%
Lecco 13.490.740 0,3%
La Spezia 12.868.385 0,3%
Caserta 12.363.761 0,2%
Ancona 12.021.931 0,2%
Frosinone 11.948.329 0,2%
Pistoia 11.210.679 0,2%
Rimini 10.944.094 0,2%
Perugia 10.787.794 0,2%
L'aquila 10.460.214 0,2%
Aosta 10.309.467 0,2%
Arezzo 9.710.843 0,2%
Brindisi 8.962.243 0,2%
Lodi 8.768.289 0,2%
Ravenna 8.203.539 0,2%
Terni 7.234.670 0,1%
Siena 7.156.455 0,1%
Macerata 7.040.270 0,1%
Lucca 6.524.729 0,1%
Pesaro Urbino 5.821.271 0,1%
Asti 5.394.536 0,1%
Chieti 5.385.408 0,1%
Gorizia 5.073.722 0,1%
Taranto 4.889.764 0,1%
Viterbo 4.486.859 0,1%
Rovigo 4.375.960 0,1%
Pescara 3.369.601 0,1%
Isernia 3.078.363 0,1%
Verbania 2.713.534 0,1%
Livorno 2.658.977 0,1%
Savona 2.229.664 0,0%
Potenza 1.985.871 0,0%
Catanzaro 1.610.309 0,0%
Cagliari 1.398.582 0,0%
Sondrio 1.363.065 0,0%
Caltanissetta 1.253.950 0,0%
Imperia 1.180.101 0,0%
Trapani 1.086.210 0,0%
Matera 1.052.349 0,0%
Agrigento 959.049 0,0%
Benevento 809.948 0,0%
Grosseto 788.787 0,0%
Campobasso 634.458 0,0%
Lecce 543.500 0,0%
Reggio Calabria 495.343 0,0%
Sassari 390.242 0,0%
Foggia 357.800 0,0%
Cosenza 290.132 0,0%
Crotone 243.355 0,0%
Vibo Valentia 233.202 0,0%
Ragusa 193.892 0,0%
Enna 177.325 0,0%
Nuoro 107.982 0,0%
Oristano 3.055 0,0%
altro 1.105.355 0,0%
Tot. Italia 5.046.124.827 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iv trimestre 2004 (valori in euro)
 
   
   
FINMECCANICA: CDA 30/5 CONVOCHERÀ ASSEMBLEA PER RINNOVO CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE FRANCESCO MAZZUCA HA RASSEGNATO LE PROPRIE DIMISSIONI  
 
Roma, 26 maggio 2005 - Finmeccanica comunica che ieri l’ing. Francesco Mazzuca ha rassegnato le proprie dimissioni da Amministratore della Società per sopravvenuti ed imprevisti impegni professionali. Tali dimissioni si aggiungono a quelle in precedenza presentate da altri tre Consiglieri e comportano l’esigenza del rinnovo dell’intero Consiglio ai sensi dell’art. 18.6 dello Statuto. Il Consiglio di Amministrazione è stato pertanto convocato in data 30 maggio 2005 per provvedere alla convocazione dell’Assemblea degli azionisti per la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione.  
   
   
E’ NATO IL “METRO” PER MISURARE L’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DELLE AZIENDE DA METÀ GIUGNO DISPONIBILE LA NUOVA NORMA UNI 11155  
 
Milano, 25 maggio 2005 - Misurare, attraverso precisi indicatori, il grado di efficacia e di efficienza delle imprese. E’ questo lo scopo della nuova norma Uni 11155 “Attività operative delle imprese. Misurazione delle prestazioni”, uno strumento prezioso per aumentare la competitività. La norma, che sarà disponibile a partire dalla metà di giugno sul sito www.Uni.com, raccoglie e sistematizza numerosi indici di efficienza, di efficacia, di tempi di risposta e di livello del servizio validi in tutti i settori di attività dell’impresa (commerciale, acquisti, produzione, logistica…) tranne quello strettamente finanziario e quello della manutenzione, creando così un punto di riferimento condiviso che le imprese possono utilizzare per capire “lo stato di salute” aziendale e per metterlo a confronto con quello dei concorrenti dello stesso settore. L’applicazione di questa norma - cioè la corretta misurazione di un set di parametri accuratamente selezionato – darà a ciascuna impresa una conoscenza più profonda dell’efficacia e dell’efficienza dei processi aziendali, permetterà di mettere in atto le necessarie azioni correttive (sia a livello organizzativo che di infrastruttura…) e, infine, di tenerne sotto controllo l’andamento nel tempo. La sua applicazione è estremamente semplice ed immediata e non necessita il ricorso a consulenti esterni, se non per valutare le azioni correttive da porre in atto. “In tempi dove competitività è una parola chiave”, ha affermato Claudio Rolandi - coordinatore dei lavori che hanno portato alla stesura della nuova norma - “è indispensabile tenere sotto controllo continuamente l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni della propria azienda: è quindi necessario misurare le variabili più significative e controllare l’andamento dei parametri nel tempo”. Ogni impresa rileverà gli indicatori che più le servono, scegliendo fra: vendite e servizio al cliente; approvvigionamento e servizio del fornitore; prodotto, produzione, magazzino, trasporti; gestione delle scorte e logistica di ritorno.
Qui di seguito, a titolo esemplificativo, riportiamo alcuni dei 75 indicatori che consentono alle imprese di misurare il proprio grado di efficacia ed efficienza
Vendite - Indicatori relativi ai tempi di risposta - Lead time dell’offerta - Misura della prontezza di risposta dei servizi di vendita e dei processi di preventivazione. Si rileva: l’intervallo di tempo intercorso tra il ricevimento, alla sede del fornitore, di una richiesta di offerta, e la consegna dell’offerta all’approvvigionatore del cliente.
Servizio al cliente - Misure relative al lead time dell’ordine e della consegna - Lead Time dell’ordine - Misura delle prestazioni complessive relative all’evasione dell’ordine, che ne include tutti gli aspetti, quali la produzione, la formazione delle commesse (“picking”), la spedizione e il trasporto. Si rileva l’intervallo di tempo intercorso tra il ricevimento di un ordine da parte del fornitore e la consegna dei beni ordinati al luogo di consegna richiesto.
Servizio al cliente - Misure relative alla flessibilità delle consegne - Modifiche degli ordini da parte dei clienti - Misura della capacità di risposta o dell’agilità dell’organizzazione. Il rapporto, riferito a un determinato periodo di tempo, tra il numero delle richieste di modifica del cliente che sono state soddisfatte, e il numero totale delle richieste di modifica pervenute. Questo rapporto può essere riferito al numero degli ordini, o al numero delle righe d’ordine, ma anche con riferimento ai tempi richiesti per le modifiche.
Prodotto - Progettazione del prodotto - Proporzione tra parti comuni e componenti singoli - Misura della capacità dell’azienda nell’evitare duplicazioni, e di conseguenza misura del livello di controllo sulla progettazione e sulle specifiche di progetto. Il rapporto tra il numero dei componenti che sono singoli nel progetto, e il numero totale di componenti nel progetto.
Prodotto - Tempo per l’immissione sul mercato - Misura della possibilità di effettuare modifiche nella esecuzione del prodotto. Si confrontano il tempo che intercorre tra l’inizio del processo di progettazione e il momento in cui si ottiene il primo prodotto pronto per la spedizione al cliente (tempo effettivo per la disponibilità al mercato), e il tempo obiettivo fissato per ottenere la disponibilità al mercato, definito dal Marketing ed accettato dalla Progettazione.
Produzione - Rotazione reale delle scorte - Misura della velocità della produzione, e della capacità di esecuzione dei programmi. Il rapporto, espresso in genere in rotazioni per periodo, riferito ai prodotti più importanti o a gruppi di prodotti, tra la quantità di prodotto spedita nel periodo, e il livello medio della scorta di questi nel periodo.
Magazzino - Spazio - Utilizzazione dello spazio totale - Misura dell'efficienza del progetto del magazzino e delle procedure di messa a dimora e di prelievo. Il rapporto (solitamente espresso come percentuale) tra lo spazio effettivamente usato per lo stoccaggio, e lo spazio totale disponibile.
Trasporti - Qualità del trasporto - Misura del rispetto delle normative e della protezione delle merci da parte del fornitore del servizio di trasporto. Ci si riferisce anche alla possibilità di danneggiamenti, furti e smarrimenti. Il rapporto, misurato in un determinato periodo di tempo, tra la quantità di merci danneggiate o perse nel trasporto, e la quantità totale di merci trasportate.
Gestione delle scorte - Indice di rotazione della scorta - Misura della rapidità della gestione del flusso dei materiali, e della validità della pianificazione operativa. Il rapporto, misurato in un periodo di tempo definito, per i prodotti principali o per gruppi di prodotti; tra la quantità di prodotti spediti o utilizzati, e il livello medio di scorta di quei prodotti.
 
   
   
PONTE SULLO STRETTO: PRESENTATA L’OFFERTA DEL RAGGRUPPAMENTO DI IMPRESE GUIDATO DA ASTALDI  
 
Roma, 26 maggio 2005 - Il raggruppamento di imprese guidato da Astaldi, partecipato dalla società spagnola Ferrovial Agroman e dalle imprese italiane Vianini Lavori, Maire Engineering, Grandi Lavori Fincosit e Ghella, ha presentato l’offerta per la gara per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. In caso di aggiudicazione è prevista la partecipazione di Nippon Steel Corporation e del Consorzio Cooperative Costruzioni, come soci tecnico-operativi, alla Società di Progetto che verrà appositamente costituita per la realizzazione dell’opera. Hanno concorso alla elaborazione progettuale dell’offerta la giapponese Chodai (progettista del ponte Akashi, attualmente il più lungo ponte sospeso del mondo) e le società di engineering Maunsell e Fhecor. Per le opere stradali e ferroviarie ha contributo all’elaborazione progettuale anche direttamente Maire Engineering. Per gli aspetti tecnologici e costruttivi sono state coinvolte la Mitsubishi Heavy Industries e la Nippon Steel Corporation, leaders mondiali nel settore. Lo studio Daniel Libeskind di New York, autore – tra l’altro – degli interventi di recupero di Ground Zero a New York e del Jewish Museum di Berlino, ha curato gli aspetti architettonici e di inserimento ambientale dell’opera. Il comportamento aerodinamico della struttura è stato verificato mediante test in galleria del vento presso l’Università di Yokohama in Giappone e presso il Politecnico di Milano.  
   
   
PRIMA INDUSTRIE ACQUISISCE IN GERMANIA LA DIVISIONE MACCHINE LASER DI MATRA-WERKE (SOCIETA’ DEL GRUPPO LINDE AG)  
 
 Collegno (Torino), 26 maggio 2005 – Prima Industrie Spa, società attiva nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser per applicazioni industriali, e Matra-werke Gmbh (Francoforte – Germania), società del Gruppo tecnologico internazionale Linde Ag, annunciano la firma di un accordo riguardante la Divisione Macchine Laser di Matra. Linde ha deciso di focalizzare la propria attività sui propri core business Gas/engineering e Material Handling; in conseguenza di tale processo di rifocalizzazione la Divisione Macchine Laser di Matra-werke – attività non strategica per Linde -, e già partner di Prima Industrie nella distribuzione di sistemi laser per il mercato tedesco, sarà adesso completamente integrata all’interno dell’organizzazione mondiale di Prima Industrie, con effetto 1° luglio 2005. Prima Industrie acquisisce pertanto, attraverso la propria controllata Prima Industrie Gmbh, attività e passività della Divisione Macchine Laser di Matra, assumendo contemporaneamente i dipendenti relativi al ramo d’azienda oggetto di cessione (una decina di tecnici di vendita e assistenza). Il fatturato conseguito dal ramo d’azienda oggetto dell’acquisizione è risultato negli ultimi esercizi compreso tra 7 e 10 milioni di euro e l’acquisizione genererà ricavi consolidati addizionali per circa 2 milioni di Euro. Le attività oggetto della transazione(costituite da parti di ricambio e macchine) ammontano a circa 2,3 milioni di euro, a fronte di passività per un importo di circa 1 milione di euro; la differenza, pari a circa 1,3 milioni di euro, sarà corrisposta al venditore nel momento in cui Prima Industrie incasserà il ricavato dai clienti, e, comunque, al più tardi, entro il 31/3/2006. L’operazione avrà pertanto un impatto marginale sulla posizione finanziaria netta del Gruppo Prima Industrie (pari al 31/3/05 a 13,3 milioni di euro). Gianfranco Carbonato, Presidente ed Amministratore Delegato di Prima Industrie ha spiegato che: “L’acquisizione ci porrà in una posizione tale da poter meglio soddisfare le richieste dei nostri clienti sull’importante mercato tedesco, ove Prima Industrie conta circa 200 macchine installate, anche grazie al decennale rapporto di cooperazione con Matra. Tale iniziativa ci fornirà un controllo diretto sulle attività di vendita e di servizi post-vendita e fa seguito ad altre simili iniziative portate a termine da Prima Industrie in Inghilterra e Scandinavia per meglio porsi al servizio dei propri clienti.”  
   
   
CIT: ESAMINATO IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE E DI RILANCIO DELLA SOCIETÀ  
 
Milano, 26 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Cit S.p.a. Riunitosi ieri , ha esaminato il Piano di ristrutturazione e di rilancio della società e della azienda presentato dagli advisors Bain & C. E Livolsi & Partners; Piano poi presentato dal Comitato di garanzia, dal Collegio sindacale e dagli Advisor alle banche, rappresentanti la massima parte dell’indebitamento finanziario/bancario del Gruppo, raccogliendone l’apprezzamento e manifestando la disponibilità a proseguire nell’opera di salvataggio dell’azienda. Lo stesso Consiglio è stato poi informato che il Comitato Esecutivo di Garanzia ha presentato in data 18 maggio scorso, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la domanda volta ad ottenere (i) la erogazione immediata di risorse, a valere sul fondo per il finanziamento degli interventi consentiti dagli Orientamenti Ue sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, di cui alla Legge 14 maggio 2005, n. 80 di conversione, con modificazione, del d.L. 14 marzo 2005, n. 35 art. 11 comma 3, per almeno 10 milioni di euro, finalizzati all’azione di salvataggio; (ii) la delibera “Quadro” da adottarsi da parte del Cipe, anche in via programmatica, per il completamento dei Poli turistici integrati, già avviati nel Mezzogiorno con il Ministero delle Attività Produttive, le Regioni competenti e i Comuni interessati; (iii) il rilascio di una fideiussione, quale garanzia da parte dello Stato, per assicurare a Cit l’erogazione di un prestito ponte da parte del sistema creditizio, in coerenza con quanto indicato dall’advisor finanziario Livolsi & Partners, ai fini dell’attivazione del piano di ristrutturazione. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno preso anche atto delle dimissioni dei Consiglieri Giuseppe Vimercati, Gianvittorio Gandolfi, Gerolamo Bernareggi, Alfredo Serica e Arcangelo Taddeo. Le dimissioni, secondo quanto dichiarato dagli stessi Consiglieri dimissionari, hanno il dichiarato scopo sia di favorire il ristabilimento di un clima di serena evoluzione della situazione aziendale, sia di ricreare positivi presupposti alla annunziata prossima entrata del nuovo socio e del nuovo management, sia infine di evitare che i fatti possano essere strumentalmente utilizzati da chi non avesse interesse al salvataggio di una azienda storica del turismo con i suoi ca. 2400 posti di lavoro diretti, nonché impegnata in un piano di sviluppo nel Mezzogiorno le cui potenzialità, certificate nell’ambito del Piano, comportano una ricettività strutturata completa (strutture esistenti e nuove), costituita da 15.000 posti letto, in grado di generare, nel Sud del Paese, 6.000 nuovi occupati diretti, 23.000 occupati nell’indotto, 8.000 occupati in fase di cantiere. Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Presidente del Comitato di Garanzia avv. Giulio Macrì, ha quindi deciso, sospesa per l’effetto ogni altra determinazione sugli argomenti all’ordine del giorno, di convocare l’Assemblea dei soci per deliberare sulla nomina del nuovo organo amministrativo, non senza aver prima espresso l’apprezzamento nei confronti dei lavoratori Cit che, nonostante i disagi, hanno continuato a prestare, con dedizione, le loro opere.  
   
   
RISANAMENTO, L'ABITARE IDEALE NORMAN FOSTER: IL PROGETTO DELL'APPARTAMENTO TIPO PER MILANO SANTA GIULIA  
 
Milano, 26 maggio 2005 - E' pronto l'appartamento ideale, uno dei 600 alloggi di pregio: il modello in scala reale che esemplifica quelli che saranno gli spazi abitativi del complesso residenziale Milano Santa Giulia e che suggerisce lo stile di vita che ne sarà proprio. Il progetto è firmato Norman Foster. A presentarlo Luigi Zunino, che attraverso Risanamento S.p.a. Sta realizzando il nuovo quartiere, e lo stesso Norman Foster, uno dei nomi più prestigiosi dell'architettura contemporanea, autore di Milano Santa Giulia dal masterplan al dettaglio. High Tech ed ecologico tanto da coniugare l'attenzione all'ambiente con le necessità e i ritmi della vita quotidiana: è il principio guida che ha dato forma a Milano Santa Giulia, la "città nella città" che sta nascendo su un milione e duecentomila metri quadri nella zona sud est di Milano. La filosofia ispiratrice del masterplan, improntato ad un modello di compatibilità tra città e campagna, tra i servizi e l'ambiente, si riflette oggi nel progetto dell'appartamento tipo. Così Norman Foster introduce il progetto dell'appartamento: "per creare un nuovo tipo di vita dobbiamo prendere in considerazione qualsiasi elemento, dal più macroscopico fino a quello più piccolo - dalla forma di un nuovo ambiente urbano alla qualità delle rifiniture di una cucina. Operando dall'esterno verso l'interno e viceversa, qui a Milano Santa Giulia abbiamo dedicato la medesima attenzione ai dettagli più piccoli così come al masterplan generale. Abbiamo preso in considerazione i collegamenti e gli spazi tra gli edifici - il `collante urbano', i trasporti, le scuole, i negozi, le infrastrutture sociali e i parchi - oltre alla qualità della luce, alla scelta dei materiali, alle vedute e ai terrazzi. Si tratta di stabilire una sinergia tra la strategia ambientale e le esigenze della vita quotidiana, e l'appartamento tipo rappresenta la quintessenza di questa idea." Realizzato adiacente alla Centrale Elettrica, l'appartamento tipo è una summa delle scelte progettuali e di elementi che saranno comuni alle future residenze: dettagli, materiali, accessori, distribuzione degli spazi. L'appartamento tipo di 130 mq circa, con terrazzo di 25 mq, pensato per una famiglia, dimostra il potenziale di uno stile di vita dinamico e sofisticato, per tutte le generazioni ed è così composto: ingresso, salone, ampia cucina, due camere da letto, tre bagni, cabine armadio e un terrazzo. L'altezza della zona giorno è di circa 4,5 metri e l'ottimizzazione degli spazi fa si che l'appartamento tipo di circa 130 mq abbia una vivibilità di un appartamento tradizionale di 200 mq. Per gli interni, racconta Norman Foster, "abbiamo impiegato materiali caldi - un parquet all'interno e una copertura di legno sul terrazzo, controbilanciati da colori freddi e neutri. L'interno è dominato da linee pulite e ordinate, da angoli smussati e morbidi e da una pianta priva di pareti divisorie, che consente una flessibilità totale". Il disegno di alcuni elementi come ad esempio dei tavoli, delle maniglie delle porte, dei sanitari - presentati nell'appartamento tipo, è realizzato da Foster. Di diverse tipologie dai monolocali agli attici, con appartamenti duplex, dotati di vetrate sul parco fino a 6 metri di altezza e superattici forniti di terrazza - giardino e piscina privata. Gli appartamenti saranno concepiti come spazi chiari e luminosi, modellati dalla luce, con ampie finestre e terrazze affacciate sul verde. Infatti, il complesso residenziale, composto da 600 appartamenti si aprirà a chiocciola su un ampio parco, così da permettere le migliori condizioni di illuminazione e di ventilazione. L'attenzione alla qualità estetica e formale si unisce nel progetto di Norman Foster, sia a livello di spazi privati che pubblici, alla funzionalità e alla sensibilità per l'ambiente. La domotica degli spazi abitativi prevede una serie di funzionalità. Come esemplificato nel prototipo d'appartamento, sarà possibile controllare la propria abitazione attraverso un sistema centralizzato, attivabile per mezzo di un computer locale o a distanza, tramite internet o telefono Wap. In questo modo si potranno gestire gli elettrodomestici, il sistema di teleriscaldamento e condizionamento, l'illuminazione, gli impianti audio, i sistemi anti-intrusione, le tende da sole ed altri dispositivi compatibili. Arredato con una scelta di pezzi di design italiano e internazionale, sia classici che provenienti dai mercati metropolitani francesi e di Milano, Londra, New York, ed opere d'arte del Novecento, l'appartamento tipo suggerisce una mescolanza di tradizione e modernità. Come gli spazi pubblici di Milano Santa Giulia, per Foster anche "l'appartamento tipo integra la cultura con la quotidianità - le opere d'arte con un design senza tempo. Questa fusione di elementi contemporanei e classici, internazionali e locali, determina lo spirito peculiare di Milano Santa Giulia. Radicato nella grande tradizione italiana della vita urbana e nella cultura poliedrica di Milano, il nostro progetto per Milano Santa Giulia è interamente ispirato al motto `think global, act locai'. Il complesso residenziale è disposto a chiocciola in modo da dare origine a un ampio parco privato di circa 4,5 ettari che diventa il fulcro degli edifici che lo circondano. Questa forma incurvata si apre a sud-ovest e offre la veduta del parco centrale, oltre a consentire ai venti dominanti di portare un'ottima ventilazione e di creare pertanto un microclima ideale. L'uso attento dell'aria e della luce naturale è anche uno dei modi per definire edifici in sintonia con gli spazi verdi e per ridurre il consumo di energia. Il parco privato, al quale si potrà accedere da punti d'ingresso controllati, rappresenterà un vero giardino privato, sicuro, confortevole e a misura d'uomo, un autentico punto d'incontro per tutti gli abitanti delle residenze. Il parco ospita un centro benessere, piscine coperte e all'aperto, campi da tennis e da squash, un'ampia palestra e altre strutture d'eccellenza, tutto ad uso esclusivo dei residenti. La struttura finanziaria e i tempi di realizzazione di Milano Santa Giulia e del complesso residenziale Milano Santa Giulia S.p.a., posseduta al 100% da Risanamento S.p.a., è la società veicolo del Gruppo, avente come obiettivo la riqualificazione e lo sviluppo dell'area Montecity-rogoredo, attualmente con una valorizzazione in bilancio pari a circa 600 milioni di euro. La società veicolo è capitalizzata esclusivamente con equity ed è libera da ipoteche, pegni o vincoli di altra natura. I tempi di realizzazione del progetto saranno rapidi; infatti, l'intervento può essere suddiviso in tre macro aree: zona Rogoredo; zona Montecity residenze; zona Montecity Avenue. I lavori inizieranno per tutte le zone alla fine del 2005 con una durata prevista di circa 3 anni per la "zona Rogoredo" e la "zona Montecity residenze", mentre per quanto riguarda la zona "Montecity Avenue" si prevede di terminare la realizzazione entro il 2011, anche in considerazione dell'ampia dimensione del comparto. I costi previsti per la realizzazione dell'intero progetto nell'arco dei prossimi 6 anni ammontano a circa 1,4 miliardi di euro che, sommati a quelli già sostenuti per l'acquisto dell'area, portano ad un investimento complessivo di circa 2 miliardi di euro. In particolare, il complesso residenziale presentato oggi è composto da circa 600 appartamenti con 1.400 box auto, immersi nel verde di un parco privato attrezzato di 4,5 ettari con annesso il fitness center di circa 2000 mq. Si prevedono tempi di realizzazione di 30 mesi circa ed un ricavo complessivo di circa 800 milioni di euro, a fronte di un investimento ancora da sostenere di circa 300 milioni di euro. Milano Santa Giulia S.p.a., libera da ipoteche, pegni o vincoli di altra natura, ricorrerà ad un finanziamento ipotecario che potrà essere accollato dall'acquirente finale per un importo fino all'80% del prezzo, con massima flessibilità della durata (10 - 30 anni). Si tratta di appartamenti che vanno dal monolocale all'attico. Indicativamente, i prezzi variano da circa 450 mila euro per il monolocale fino agli oltre 3 milioni di euro dell'attico con 4 camere da letto, 6 bagni, soffitti da 6 metri, ampia terrazza-giardino con piscina privata. I prezzi indicati rispecchiano la straordinarietà della realizzazione, con elevata qualità delle finiture, ampie parti comuni (pari a oltre il 10% della superficie di ciascun appartamento), servizio innovativo di sicurezza privata, il verde (50 mq di verde per ogni abitante), l’accesso al fitness center con beauty farm. In particolare, l’ottimizzazione degli spazi fa si che l’appartamento tipo di circa 130 mq abbia una vivibilità di un appartamento tradizionale di 200 mq. L’appartamento tipo è così composto: ingresso, salone, ampia cucina, due camere da letto, tre bagni, cabine armadio e un terrazzo. L’altezza della zona giorno è di circa 4,5 metri.  
   
   
ENAC INFORMA CHE LA COMPAGNIA AEREA ONUR AIR ATTUALMENTE NON HA VOLI DA E PER L’ITALIA - LA ONUR AIR È STATA RIAMMESSA AD OPERARE IN ALCUNI DEI PAESI EUROPEI CHE NE AVEVANO DISPOSTO LA SOSPENSIONE  
 
Roma, 25 maggio 2005 - Con riferimento alla compagnia aerea Onur Air riammessa ad operare in tre dei quattro Paesi Europei che ne avevano deciso la sospensione (la revoca è stata disposta da Olanda, Francia e Svizzera, mentre la Germania si è riservata di riammettere gradualmente i voli della compagnia turca), l’Enac rende noto che tale vettore attualmente non sta operando collegamenti da e per i nostri aeroporti. I voli per i quali il vettore aveva fatto richiesta di autorizzazione, infatti, sono al momento eserciti da un’altra compagnia turca, la Free Bird, che opera correntemente anche nel nostro Paese. La Free Bird sta attualmente effettuando collegamenti tra la Turchia e gli aeroporti di Milano Malpensa, Bergamo e Verona. L’enac continuerà a monitorare anche tale operatore attraverso le ispezioni di rampa del programma comunitario Safa, controllando gli aeromobili della compagnia turca Free Bird in transito sul nostro territorio. In merito alla Onur Air, domani, 26 maggio, presso la Commissione Europea, si svolgerà una riunione con i rappresentanti delle autorità per l’aviazione civile dei Paesi membri. L’enac, così come confermato dal Presidente, dal Consiglio di Amministrazione e dal Direttore Generale, parteciperà all’incontro facendosi portavoce della posizione italiana che chiede alla Commissione di accelerare l’applicazione della già esistente Direttiva europea che porti tutte le autorità e gli enti preposti alla sicurezza del volo ad assumere posizioni univoche quando si verificano casi come quello della compagnia turca, con l’obiettivo di evitare atteggiamenti discordanti in ambito europeo che potrebbero avere ripercussioni negative sugli utenti e sull’intero sistema del trasporto aereo.  
   
   
MAYRHUBER: "ABBIAMO BISOGNO DI UNA CLASSE POLITICA AFFIDABILE" LUFTHANSA CREA POSTI DI LAVORO E INVESTE IN GERMANIA  
 
Colonia, 26 maggio 2005 - Un Gruppo in salute e profittevole è quanto emerge dalla relazione presentata ieri a Colonia da Wolfgang Mayrhuber, Presidente e Ceo di Lufthansa, in occasione dell'Assemblea Generale. "Malgrado la debolezza dell'economia tedesca e il prezzo del greggio in aumento costante, noi abbiamo tenuto il passo con una buona performance. Abbiamo chiuso l'anno finanziario 2004 con un utile operativo di 383 milioni di Euro", ha riportato agli azionisti. La posizione finanziaria del Gruppo è più forte che mai, la soddisfazione dei clienti non è mai stata così alta e il programma di fitness sta dando i suoi frutti. "Siamo più snelli, più sani e più efficienti. Una buona base per ulteriori sviluppi". Grazie ai più che rispettabili risultati sarà proposto agli azionisti un dividendo di 0,30 euro per azione. "Dividendi in linea diventeranno la norma", ha aggiunto Mayrhuber. A conferma della previsione sui risultati del Gruppo per l'anno 2005, il Presidente ha detto che a fine anno il risultato operativo sarà alla pari con quello del 2004. Tutte le divisioni del Gruppo hanno migliorato i propri dati durante l'anno finanziario. Il Presidente ha fatto buoni commenti sugli sviluppi del gruppo turistico Thomas Cook, che è tornato all'utile operativo. La ristrutturazione della divisione catering Lsg sta dando buoni risultati, per quanto la situazione nel mercato nord americano resti ancora difficile. "Il percorso è ancora lungo e difficile, ma la strada è quella giusta. Risolveremo il problema di Lsg", ha sottolineato il Presidente. La concentrazione sul core business e sulla profittabilità sono il caposaldo della strategia dell'intero Gruppo. Lufthansa ha conseguito ulteriori risultati nella gestione del portafoglio, con la cessione di grandi aziende come Chef Solutions e la partecipazione azionaria in Tank und Rast (stazioni di servizio in autostrada). "La nostra attenzione è incentrata sul trasporto passeggeri. Vogliamo crescere e fare progressi attraverso il consolidamento", ha sottolineato Mayrhuber. L'unione di Lufthansa e Swiss risponde a due obiettivi: "I marchi, il mercato e le culture si integrano perfettamente. Sia i clienti che gli azionisti ne trarranno profitto". "50 anni di Lufthansa, una storia di 50 anni di successi made in Germany," ha commentato Wolfgang Mayrhuber, passando in rassegna la storia del Gruppo. "Abbiamo cominciato nel 1955 con 70.000 passeggeri e oggi diamo il benvenuto a bordo dei nostri voli a più di 50 milioni di persone all'anno". Da una piccola compagnia aerea di proprietà dello Stato, Lufthansa in cinque decadi si è trasformata in un gruppo di aviazione interamente privato e operante su scala mondiale. "Oggi la Germania è la nostra sede, l'Europa il nostro mercato domestico, il mondo il nostro mercato di riferimento," ha concluso il Presidente e Ceo di Lufthansa. Mayrhuber ha detto che Lufthansa scriverà nuove storie di successo, ma questo presuppone, di fondo, una situazione politica stabile. "Ci serve un saldo impegno da parte dei nostri leader politici verso l'industria del trasporto aereo". Non si dovrebbe portare le iniziative congiunte tra governo e industria fino all'assurdità. "Di tentativi ce n'è un'infinità: ieri la proposta di una tassa sul carburante, oggi un'imposta sui sussidi allo sviluppo. Non si può andare avanti così". Lufthansa sta facendo investimenti in Germania creando posti di lavoro e sviluppando l'innovazione. Questo processo non deve essere impedito da una burocrazia non necessaria che nei fatti sancisce legalmente il rallentamento degli investimenti. "Lufthansa sostiene la Germania quale base industriale ed economica. Proprio come le persone possono fare affidamento su di noi, allo stesso modo anche noi ci aspettiamo affidabilità dalla classe politica", ha sottolineato Mayrhuber. Il più alto rappresentante di Lufthansa ha criticato le sovvenzioni agli aeroporti regionali. Invece di ampliare le strutture profittevoli, vengono apportate migliorie a dei mini-aeroporti con bilanci negativi, a spese dei contribuenti. Questo danneggia settore e mette a rischio i posti di lavoro. L'obiettivo prioritario di Lufthansa continua a essere quello di offrire nuove prospettive al proprio staff, ai clienti e agli azionisti. Grazie all'offensiva di mercato basata su qualità e innovazione, il Gruppo è ben avviato a raggiungere quest'obiettivo con passi strategicamente significativi, come equipaggiare gli aereomobili con la connessione Internet, la realizzazione del First Class Terminal a Francoforte e il lancio del servizio Lufthansa Private Jet. "Anche le nostre tariffe competitive stanno avendo un impatto sul mercato. Lufthansa non è soltanto una buona compagnia aerea, ma è anche conveniente," dice Wolfgang Mayrhuber. Il nostro successo continuerà ad essere basato sulla fiducia dei clienti, alimentata dalle nostre competenze di volo e tecniche, dalla concentrazione sul servizio e sulla qualità, su progresso e innovazione. Il nostro successo dipende dalle persone, dai nostri dipendenti che ovunque nel mondo, lavorano per Lufthansa. Loro sono la garanzia per il futuro del Gruppo."  
   
   
DELTA AIR LINES: DATI DI TRAFFICO APRILE 2005  
 
Milano, 26 maggio 2005 - Nel mese di Aprile 2005 il traffico, in generale, ha registrato un aumento del 7,3% con un incremento della capacità del 4,3% rispetto ad Aprile 2004. Il fattore di carico è stato del 76,4%. Il traffico all’interno degli Stati Uniti è aumentato del 6%, con un aumento di capacità del 2,7% ed un fattore di carico pari al 75,6%, con un aumento del 2,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il traffico internazionale, con un aumento di capacità del 10,5%, è aumentato del 11,8% mentre il fattore di carico è stato del 79,3%, con un aumento dello 0,9% rispetto allo scorso anno. Nel mese di Aprile 2005, Delta ha operato il 98,4% dei voli programmati, contro il 99,4% del 2004. In totale, nel mese di Aprile sono stati trasportati 10.301.672 passeggeri.  
   
   
LINEA ROMA – FORMIA - NAPOLI: RFI E TRENITALIA IMPEGNATE A GARANTIRE LA MOBILITA’ FERROVIARIA TRA ROMA E NAPOLI PROSEGUIRÀ FINO A LUNEDÌ 30 MAGGIO L’INTERRUZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA, PREDISPOSTA DALLA PREFETTURA DI LATINA PER IL DISINNESCO DI UN ORDIGNO BELLICO.  
 
Roma, 25 maggio 2005 - Dalle 13,10 del  24 maggio, dopo che la Prefettura di Latina ha disposto la chiusura della stazione di Formia e l’interruzione della circolazione ferroviaria sulla linea Roma - Formia- Napoli, Rfi e Trenitalia si sono attivate per predisporre un programma di circolazione alternativo e mettere in atto tutti i provvedimenti idonei ad informare e assistere i clienti e contenere gli inevitabili disagi. Il programma di circolazione tra Roma e Napoli, continuamente aggiornato, è consultabile sul sito www.Trenitalia.com oppure telefonando al call center 892021. Questi, in sintesi, i principali provvedimenti adottati: La linea Roma – Formia – Napoli è interrotta tra le stazioni di Fondi e Minturno. I treni a lunga percorrenza tra Roma e Napoli viaggiano sulla linea di Cassino e fermano nella stazione di Cassino. A Cassino i viaggiatori hanno a disposizione servizi pullman integrativi da e per Latina, Aversa e, compatibilmente con le disposizioni di viabilità stradale emanate dalla Prefettura, da e per Formia. Tutti i treni a lunga percorrenza tra Roma e Napoli viaggeranno forzatamente con un ritardo medio di circa 90 minuti, considerato che percorreranno tutti l’unica linea attiva tra i due capoluoghi. Tutti gli Eurostar Milano – Napoli – Milano arrivano e partono da Roma. In loro sostituzione, tra Roma e Napoli, i viaggiatori possono utilizzare gli altri treni a lunga percorrenza in programma, tra cui gli Eurostar deviati via Cassino per Reggio Calabria e Bari. Fanno eccezione, nella giornata di domani, gli Es 9441 Milano – Salerno delle 10.00 che arriverà fino a Salerno, il 9436 Salerno – Milano delle 8.40 e il 9452 Napoli – Milano delle 17.30 che partiranno regolarmente da Salerno e Napoli. I treni del Trasporto Locale provenienti da Napoli terminano la loro corsa a Minturno e quelli da Roma nella stazione di Fondi. Tra le due stazioni Trenitalia ha attivato un servizio di autobus sostitutivi. Le stazioni di Cassino, Aversa, Fondi, Formia, Cassino, Minturno, Roma Tiburtina, Roma Ostiense sono presenziate da Assistenti di Trenitalia a partire dalle ore 5.00. Nelle ore notturne i Centri di Assistenza Trenitalia di Milano, Venezia, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari sono aperti anche nella fascia oraria notturna per assistere i viaggiatori, in particolare per eventuali problemi di coincidenze. A tali viaggiatori verrà garantito il proseguimento del viaggio, anche con mezzi sostitutivi, oppure il pernottamento in albergo. Squadre di tecnici di Rfi stanno presenziando tutte le stazioni della Roma – Cassino - Napoli, al fine di assicurare la regolarità della circolazione e la celerità di un eventuale intervento. Trenitalia invita i clienti a prestare attenzione agli annunci diramati nelle stazioni ferroviarie e a tutte le indicazioni fornite dal Personale di Assistenza, dai cartelli indicatori e dai monitor di stazione. Www.trenitalia.com call center 892021  
   
   
PRIMA CORSA IERI PER LA NUOVA MOBY AKI APPLICATA ANCHE SU QUESTA NAVE, LA TARIFFA SPECIALE “AUTO A 1 EURO”  
 
Milano, 26 maggio 2005 – Ha effettuato la sua prima corsa ieri, come da programma, la nuova Moby Aky, l’ultima nata della flotta che fa capo all’armatore Vincenzo Onorato e la prima decorata dentro e fuori coi famosi personaggi dei Looney Tunes. A bordo tanti passeggeri con auto al seguito. Farà due traversate al giorno sulla rotta Livorno-olbia-livorno: una diurna, in meno di sei ore, con partenza dal porto toscano alle 9.30; e l’altra notturna, ad andatura più moderata, che lascerà lo scalo sardo ogni sera alle 22 per arrivare a destinazione all’alba del giorno dopo. Anche sulla nuova nave, gemella delle due ammiraglie Wonder e Freedom, Moby applica tutte le tariffe speciali presenti nel Catalogo Orari e Tariffe 2005 – 2006, compresa la straordinaria “Auto ad 1 euro”. «La vera novità di questa nave – afferma il presidente di Moby, Vincenzo Onorato – è che combina magistralmente soluzioni tecnologiche d’avanguardia, comfort e un’inedita concezione dell’intrattenimento a bordo. L’esperimento dell’Aki ha suscitato in noi un tale entusiasmo che intendiamo replicarne i canoni anche sulle altre due gemelle, Wonder e Freedom, accogliendo nei loro interni i cartoons più famosi del mondo». Realizzata ad Ancona da Fincantieri, secondo le ultime tendenze del cabotaggio moderno, la Moby Aki può portare fino a 2.200 passeggeri e 750 veicoli e raggiunge una velocità massima di 30 nodi. Elevati requisiti di comodità (adottato lo standard volontario Comfort Class del Rina - Registro Italiano Navale), isolamento acustico degli spazi e attenzione per l’ambiente: queste le caratteristiche tecniche principali della nuova unità. Le aree decorate sono quelle comuni: gli ingressi, i ristoranti, i bar, le zone di relax e i corridoi di passaggio, ed è qui che Titti, Gatto Silvestro, Willy il Coyote e i loro amici danno vita a simpatiche gag che strappano il sorriso a grandi e piccini.  
   
   
AI CLIENTI BORGHI “SERVIZIO TAXI” GARANTITO  
 
Milano, 25 maggio 2005 – Borghi Trasporti Spedizioni, azienda attiva a livello nazionale nel trasporto, nella distribuzione e nella gestione di apparecchiature ad alta tecnologia, offre a tutti i propri clienti un servizio dedicato di “pronto intervento” denominato “servizio taxi”. Tale servizio viene messo a disposizione dei clienti Borghi ed è di notevole supporto in quanto garantisce la consegna, a qualsiasi ora del giorno o della notte e in qualsiasi giorno dell’anno (feriale o festivo), di una parte di ricambio, di un medicinale, di un plico riservato o di qualsiasi altro prodotto nell’arco di brevissimo tempo. La tempistica del servizio taxi infatti si calcola dal momento in cui il cliente effettua la chiamata di richiesta. Se la parte di ricambio o il prodotto si trovano in un magazzino Borghi, bisogna, nel computo totale del tempo, includere ca. 15 minuti per il reperimento computerizzato di quanto richiesto, il prelievo, la compilazione dei documenti di trasporto e gli accordi con il destinatario. Dopodiché i tempi variano in base al luogo di consegna: nel caso in cui la destinazione sia nella stessa città in cui si trova il magazzino, la consegna è garantita entro i 45 minuti dalla chiamata; se si tratta invece di altre località dell’Italia o dell’Europa, i tempi devono essere considerati calcolando una percorrenza media di 60/80 Km/h. Un’altra peculiarità del servizio taxi, oltre alla rapidità nel recapitare la parte di ricambio o il prodotto, è la consegna brevi manu, senza passaggi intermedi, direttamente alla persona che ne ha fatto richiesta telefonica per risolvere il problema di emergenza. “Il servizio taxi – ha dichiarato Alessandro Pimpinella, Amministratore Delegato di Borghi – viene utilizzato con grande soddisfazione, soprattutto dai Servizi di Assistenza Tecnica di diversi nostri clienti come Ibm, Hp, Bull, Ncr, Atlas Copco, Samsung, e rappresenta un valore aggiunto rispetto ai servizi di logistica e trasporto che effettuiamo normalmente. Ovviamente, è un “servizio dedicato” – continua Pimpinella – istituito essenzialmente per l’alta tecnologia, per la sanità e per quei settori in cui è frequente la necessità di fare fronte ad emergenze di trasporto. Il servizio taxi è un modo di operare assolutamente diverso rispetto a quello tipico del corriere e il suo costo dipende in gran parte dalla distanza, calcolata tra andata e ritorno, tra il punto di partenza e il punto di destinazione”.  
   
   
ASSOELETTRICA: OLTRE 300 MILIONI DI EURO L'AGGRAVIO SUI COSTI DELL’ENERGIA ELETTRICA ATTESO NEL 2005 PER LE DECISIONI DEL PARLAMENTO ITALIANO IN TEMA DI ICI E DI BRUXELLES IN APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO DI KYOTO  
 
Roma, 26 maggio 2005 - La decisione assunta dalla Camera dei Deputati che ha ripristinato l’imponibilità a fini Ici delle turbine e dei macchinari delle centrali elettriche sta suscitando incredulità e sconcerto tra gli operatori del settore. “Parlamento e Governo si sono smentiti nello spazio di pochi giorni ripristinando una disposizione appena abrogata. Ma ciò che suscita incredulità - afferma il Presidente di Assoelettrica Giordano Serena - non è neppure quanto accaduto, ma la palese contraddizione che ciò determina rispetto all’esigenza più volte affermata proprio nelle aule del Parlamento di evitare nuovi aggravi di costo per le imprese e nuove imposte a carico dei cittadini. Quanto deciso ieri a favore delle casse degli Enti locali dal partito trasversale che in Parlamento ne rappresenta gli interessi - prosegue Serena - non è solo un’imposta sul patrimonio degli operatori del settore elettrico, ma rappresenta un nuovo prelievo di fatto a carico delle famiglie e dell! e imprese in quanto destinato ad incidere in misura non inferiore ai 200 milioni di euro all’anno sulle bollette elettriche (300 milioni di euro complessivi considerando l’emission trading). Evidentemente le ragioni di cassa degli Enti locali e gli obiettivi elettorali - conclude Serena - continuano a rappresentare per molti politici obiettivo più importante della competitività del nostro sistema produttivo e della crescita economica e sociale del Paese”. Altrettanta preoccupazione suscita, a giudizio di Assoelettrica, la decisione che la Commissione europea si accinge ad assumere in tema di emission trading, che condurrà ad una cospicua riduzione dei diritti di emissione assegnati all’Italia rispetto a quanto previsto nel piano nazionale di allocazione (Pna) per il triennio 2005-2007. Decisione che comporterà un aggravio di almeno 80-100 milioni di euro l’anno sempre che nel triennio i costi di diritto di emissione si stabilizzino su valori di 8-10 euro a tonnellata. “Purtroppo temo che anche in questo caso non sia chiaro cosa significherà per il nostro Paese tale provvedimento. Imporre all’industria italiana e in particolare al settore elettrico, che se ne dovrà far carico per oltre il 50% ulteriori significative riduzioni delle emissioni di anidride carbonica - afferma Serena - significherà imporre nuovi, pesanti oneri sugli operatori con il risultato di vanificare in prospettiva gli effetti di riduzione dei costi di generazione, attesi in conseguenza dell’imponente programma di sostituzione e ammodernamento del parco termoelettrico nazionale che questi stanno ponendo in atto con circa 20 miliardi di euro d’investimenti in meno di dieci anni. Un programma che consentirà di ridurre di oltre il 10% le emissioni unitarie di Co2 e di diminuire ulteriormente quelle di biossido di zolfo e di ossidi di azoto che già oggi si situano abbondantemente sotto i limiti europei”. “Nonostante tali sforzi - prosegue ancora Serena - gli operatori elettrici saranno costretti ad acquistare diritti da operatori di altri Paesi, che dispongono di un parco elettrico meno efficiente e più inquinante, i quali stanno beneficiando di assegnazioni assai meno severe in conseguenza delle decisioni assunte dall’Ue con il burden sharing agreement del 1998. Tutto ciò a ulteriore discapito della competitività del nostro settore produttivo, delle possibilità di rilanciare la crescita del Paese e delle tasche degli italiani già fortemente penalizzate dagli elevati costi di generazione del chilowattora”. “E al danno rischia, purtroppo, di aggiungersi la beffa - precisa il Presidente di Assoelettrica - dal momento che l’intervento ipotizzato dal Ministero dell’Ambiente per contenere l’onere della decisione di Bruxelles a carico degli operatori nazionali, attraverso l’utilizzo di crediti di emissione acquisiti a prezzi minori di quelli dell’attuale mercato europeo (ormai vicino ai 20 euro alla tonnellata), appare difficilmente replicabile nel tempo e sono note le ulteriori richieste di riduzione dell’Ue per il secondo periodo di applicazione della direttiva emission trading e la volontà, di recente ribadita, di applicare nuovi e più rilevanti tagli dei livelli di emissione dopo il 2012.” “Ciò detto - sostiene Serena - non intendiamo minimamente sottrarci ad alcuno degli obblighi previsti dalle direttive europee e dal Protocollo di Kyoto e la conferma di tale affermazione è tutta nell’impegno con il quale tra non poche difficoltà, tra l’altro anche nell’ambito delle fonti rinnovabili, stiamo portando avanti i nuovi investimenti. E’ però giunto il momento di porre in atto una forte azione politica a Bruxelles per rimettere in discussione gli obiettivi, penalizzanti e ingiusti, che ci sono stati assegnati. Non è il Protocollo di Kyoto a essere sotto accusa - conclude Serena - ma i criteri di suddivisione degli obblighi che da esso discendono, i quali vanno riconsiderati tenendo conto sia del grado di efficienza raggiunto dai singoli sistemi elettrici, sia del carattere planetario del problema effetto serra e quindi dell’esigenza di coinvolgere, senza eccezioni, tutti quei Paesi che per varie motivazioni sono rimasti finora esclusi da ogni sforzo di riduzione delle emissioni di Co2”.  
   
   
PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE META-HERA: AVVIO DEL CONFRONTO SULLE MODALITÀ DELL’OPERAZIONE NOMINATI GLI ADVISOR FINANZIARI DELL’OPERAZIONE: UBM E BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA  
 
Modena, 26 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Meta S.p.a., società multiutility della città di Modena e di parte della Provincia, riunitosi oggi a Modena, ha esaminato il Protocollo di Intesa, firmato il 23 maggio scorso dai principali soci pubblici di Hera S.p.a. E Meta S.p.a, finalizzato ad avviare il progetto di integrazione fra le società. Il Consiglio di Amministrazione ha sottolineato la validità del progetto sottoscritto dai soci pubblici valutandolo atto a realizzare forti sinergie industriali ed economie dimensionali, in grado di consentire importanti sviluppi nei settori strategici e di garantire una presenza ancora più forte sul territorio. Il Consiglio ha deliberato l’avvio del confronto sulle modalità dell’operazione e sulle ricadute industriali che saranno contenute nel progetto da sottoporre agli organi deliberanti. Il Consiglio ha altresì deciso di affiancare al management aziendale due advisor finanziari Ubm e Banca Popolare dell’Emilia Romagna Il Presidente Giulio Sapelli e l’Amministratore Delegato Stefano Querci hanno commentato: “L’integrazione tra Hera e Meta, società complementari in termini di business, porterà alla creazione di uno dei principali operatori nazionali nel settore delle public utility. Le dimensioni della nuova realtà accresceranno notevolmente la nostra competitività strutturale sul mercato, garantendo servizi più eficienti e interventi infrastrutturali sulle reti, con ricadute positive per le comunità servite”.  
   
   
NO DIG NO DISTURB: ROMA OSPITERÀ LA TERZA EDIZIONE DEL NETWORK SERVICES TECHNOLOGY DAYS  
 
Roma, 26 maggio 2005 – Nei giorni dall’8 al 10 giugno 2005 l’Hotel Melia Villa Aurelia di Roma ospiterà la terza edizione degli Nstd (Network Services Technology Days). Promossa da Iatt (Italian Association for Trenchless Technology) la manifestazione si pone come obiettivo quello di offrire ai visitatori l’opportunità di assistere al funzionamento di macchinari durante dimostrazioni pratiche in loco, conoscere le nuove tecnologie e i materiali di posa/manutenzione, capire le tecniche di riutilizzo di infrastrutture interrate (per telecomunicazioni, energia, acqua, fognature e gas), apprendere le potenzialità delle tecnologie no-dig, gli aspetti economici e di impatto ambientale. Attraverso una serie di simulazioni di interventi, che saranno effettuati dal vero da diverse aziende del settore (italiane e straniere) in appositi spazi dimostrativi, sarà possibile vedere in opera le macchine e gli strumenti durante le procedure innovative di utilizzo del no-dig. Nelle mattine dell’8 e del 9 giugno il programma della manifestazione prevede due convegni riguardanti la gestione integrata del sottosuolo e tecnologie innovative per la realizzazione di servizi a rete, dove interverranno sia soggetti istituzionali, come il Direttore del Dipartimento della viabilità della Provincia di Roma e l’Assessorato ai lavori pubblici del comune di Roma, che rappresentanti interni delle aziende stesse. (ndr. Iatt annovera nella propria compagine associativa le seguenti aziende: Acea, Aem, Agam, A.m.g.a., Aquater, Colt, Fastweb, Enel, Istituto Italiano Saldature, Italgas, Praoil, Snam Rete Gas, Sirti, Telecom Italia). Alle ore 11.30 del 10 giugno ci sarà una conferenza stampa di presentazione dell’International No Dig 2007, manifestazione di rilievo internazionale che sarà ospitata da Bologna Fiere nel 2007. L’evento “25th International No Dig 2007” riunirà a Bologna tutto il mondo trenchless e sarà un’ottima vetrina per la Iatt e la realtà italiana delle tecnologie senza scavi. Inoltre alla conferenza stampa verrà presentato in anteprima il manuale Iatt che unisce 33 case histories relative a cantieri di posa in opera e di rinnovamento di servizi civili e industriali: un’importante testimonianza di 33 aziende che sostengono e dimostrano i molti benefici e i risultati dell’utilizzo delle tecnologie senza scavo. A corollario della manifestazione, il 6 e il 7 giugno sempre a Villa Melia Aurelia Antica, l’organizzazione di un seminario di natura tecnico-politica e un corso di formazione avente per tema “L’ applicazione delle tecnologie trenchless nella posa e gestione delle reti di servizi”.  
   
   
INTEL: GLI INVERTITORI FOTOVOLTAICI DI MAGNETEK FRA I CINQUE MIGLIORI DESIGN DEL 2004-2005  
 
Milano 26 maggio 2005 - Aurora, la linea di invertitori ad energia solare della Magnetek, Inc. , ha ricevuto il Premio Intel Design quale uno dei migliori cinque design presenti ad Intel 2005, il salone biennale internazionale sull'ingegneria elettrica, sull'elettronica, sull'automazione industriale, sulla sicurezza e componenti, svoltosi dal 17 al 21 maggio a Milano Progettati per l'uso residenziale, gli invertitori Aurora trasformano la corrente diretta prodotta dai pannelli solari in corrente alternata utilizzabile dai servizi. Gli invertitori Aurora forniscono inoltre la protezione della rete di distribuzione elettrica richiesta dalle società di energia elettrica europee e statunitensi. Gli invertitori Aurora, sviluppati del centro design della Magnetek di Valdarno, presentano un design compatto e attraente, con un peso inferiore agli 8 chilogrammi. Questi invertitori forniscono una potenza superiore a qualsiasi altro invertitore ad energia solare oggi disponibile sul mercato, oltre ad una facilità di installazione all'interno della casa Il Premio Intel Design, ora al suo quarto biennio, rappresenta un'occasione unica per conoscere le ultime novità internazionali nel settore dei prodotti elettrici, elettronici, di illuminazione, dell'automazione industriale e per la sicurezza. Una giuria internazionale composta da esperti valuta le centinaia di prodotti presenti al salone e sceglie i migliori cinque, basandosi esclusivamente sul design, definito come "l'umanizzazione della tecnologia, il principale agente di uno sviluppo socio-economico e socio-culturale sostenibile, l'espressione della complessità risolta" La motivazione del Premio Intel Design spiega che Aurora è "un prodotto di altissima affidabilità (vita utile stimata: 25 anni), raggiunta grazie al ricorso a criteri di design avanzato e di qualità produttiva. Aurora fornisce prestazioni senza eguali, le quali consentono di estrarre maggiori quantità di energia tramite pile fotovoltaiche (solari) attraverso l'utilizzo di particolari algoritmi di controllo. Il design, innovativo ed attraente, con il display grafico integrato e numerose opzioni di comunicazione dati, è stato progettato per essere facilmente installato e utilizzato. Aurora rappresenta la scelta ottimale per sistemi fotovoltaici residenziali e commerciali, in cui molte unità possono essere prontamente collegate in parallelo per raggiungere una maggiore potenza energetica" Magnetek ha lanciato un nuovo sito Web per la presentazione di Aurora e di altri prodotti avanzati destinati al mercato dell'energia alternativa, quali le interfacce di potenza per turbine eoliche e pile a combustibile.  
   
   
SCAMBIO DELLE QUOTE DI EMISSIONE: LA COMMISSIONE APPROVA IL PIANO DI ASSEGNAZIONE ITALIANO  
 
Bruxelles, 26 maggio 2005 - La Commissione europea ha accolto ieri il piano dell’Italia che assegna le quote di emissione di Co2 agli impianti italiani per il periodo di scambio 2005-2007, dopo che le autorità italiane hanno accettato di ridurre sensibilmente il numero totale di quote da assegnare: 23 milioni di tonnellate di Co2 in meno all’anno, pari al 9% delle quote previste inizialmente. L’italia dovrà inoltre comunicare ulteriori informazioni sulle quote assegnate a impianti specifici e rinunciare ad una disposizione riguardante l’adeguamento a posteriori del piano. La decisione della Commissione consente alle imprese italiane di partecipare al sistema di scambio delle quote di emissione dell’Ue e permette così di ridurre le emissioni di gas serra del settore di produzione dell’energia elettrica e degli impianti industriali ad alto consumo energetico dell’Italia al minor costo economico. Il Commissario per l’ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “Sono lieto che l’Italia abbia accettato le nostre motivazioni e abbia ridotto sensibilmente il numero di quote che intendeva assegnare. Se si escludono due elementi ancora in sospeso, il piano è ora in linea con la direttiva sullo scambio delle quote di emissione. Questa decisione sarà particolarmente importante per le imprese italiane che potranno partecipare a pieno titolo allo scambio delle emissioni non appena il governo italiano avrà definito gli ultimi elementi del piano e rilasciato le quote.” Il piano italiano di assegnazione delle quote Il piano di assegnazione dell’Italia riguarda 1 240 impianti, tutti ammessi a partecipare al sistema di scambio. Tali impianti riceveranno quote che consentiranno loro di emettere mediamente, ogni anno, 232,5 milioni di tonnellate di Co2 per il periodo 2005-2007. In un primo tempo il governo italiano intendeva assegnare mediamente quote per 255,5 milioni di tonnellate all’anno, ma ha accettato la posizione della Commissione, secondo la quale tale quantità non sarebbe stata compatibile con i criteri stabiliti nella direttiva sullo scambio delle quote di emissione. Oltre a ridurre il numero di quote che intendeva assegnare, nel corso dell’esame del piano da parte della Commissione il governo italiano ha anche esteso la partecipazione degli impianti al sistema, ha rinunciato a due delle tre disposizioni previste per apportare adeguamenti a posteriori al piano e ha fornito elementi più precisi per suffragare la propria intenzione di acquistare crediti di emissione attraverso i meccanismi flessibili del protocollo di Kyoto, che dovrebbero aiutare l’Italia a raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra fissato dal protocollo medesimo (una riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990, che dovrà essere ottenuta entro il 2012). Gli adeguamenti a posteriori del piano, che comporterebbero una rettifica del numero di quote assegnate ai singoli impianti dopo che il piano sia stato ultimato, non sono compatibili con la direttiva e la Commissione chiede all’Italia di rinunciare anche all’ultima disposizione in merito contenuta nel piano. Una piccola percentuale delle quote di emissione concordate non è stata ancora assegnata ai singoli impianti e la Commissione chiede di disporre di dati precisi sugli impianti che riceveranno le quote e sul numero di quote attribuite a ciascuno.  
   
   
PARTE IL PIANO D'AZIONE DEL MIUR PER IL POTENZIAMENTO DELLO SPORT NELLE SCUOLE IN COLLABORAZIONE CON IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E CON IL CONI "3500 NUOVI IMPIANTI SPORTIVI SCOLASTICI E AZIONI DI EDUCAZIONE CONTRO LA VIOLENZA NELLO SPORT E IL DOPING"  
 
Roma, 26 maggio 2005 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha presentato stamani al Miur, con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Rocco Buttiglione e con il presidente del Coni Giovanni Petrucci, il progetto di potenziamento dell'educazione motoria e della pratica sportiva nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. "Si tratta di un piano d'azione di sistema a livello nazionale", ha spiegato il Ministro Moratti. "Grazie a questi interventi, nei prossimi 5 anni, in collaborazione con il Ministero per il Beni e le Attività culturali e con gli Enti locali, potremo innanzitutto realizzare 3500 nuovi impianti sportivi scolastici, in particolare palestre e piscine in aree ad alta densità scolastica o carenti di strutture, incrementando del 20% le strutture sportive. In tal modo garantiremo ai nostri studenti quelle attrezzature e quegli impianti che consentono in tutta sicurezza una partecipazione intensiva ai programmi scolastici ed extrascolastici di educazione fisica e di sport". "Un altro punto qualificante del nostro piano", ha aggiunto il Ministro Moratti, "riguarda la promozione di attività educative nelle scuole volte a prevenire comportamenti violenti nella pratica sportiva e a promuovere una cultura di rifiuto del doping nello sport. Si tratta di un tema molto sentito dalle famiglie e di grande attualità, in seguito al ripetersi di atti di violenza negli stadi e di scandali legati all'assunzione di sostanze dopanti". Per quanto riguarda gli impianti sportivi scolastici, sarà predisposta una banca-dati che consentirà di fare una ricognizione quantitativa e qualitativa di tutti gli impianti esistenti nelle scuole italiane, utile strumento anche per i futuri interventi. L'impegno finanziario si svilupperà attraverso la concessione di mutui per importi medi di 400.000 euro (costo medio orientativo per ciascun intervento). Tali mutui avranno una durata di 15 anni e prevedranno un contributo a fondo perduto e una parte a tasso zero. Questa modalità di finanziamento avverrà attraverso il Credito sportivo. Educazione motoria nella scuola primaria Insieme al potenziamento delle strutture sportive, parte il primo Piano organico del Miur per la valorizzazione e il potenziamento dell'educazione motoria, fisica e sportiva nella scuola primaria nel contesto dell'educazione globale della persona, come previsto dalla Riforma della Scuola. Per questa iniziativa, il Miur ha stanziato 10 milioni di euro. Altri fondi saranno destinati a tal fine dal Coni e dagli Enti locali. Il piano si propone tre obiettivi: promuovere l'educazione motoria, fisica e sportiva, valorizzando le competenze individuali, documentate dal portfolio personale, e orientate alla promozione di corretti e attivi stili di vita; rispondere ai bisogni delle scuole e dei docenti nel processo di avvio della riforma scolastica in relazione al Profilo educativo, culturale e professionale e agli obiettivi specifici di apprendimento; potenziare le azioni delle istituzioni scolastiche, anche organizzate in rete e in collaborazione con gli Enti locali e territoriali e il mondo dello sport. Per il raggiungimento di tali obiettivi sono previste numerose azioni, tra le quali la valorizzazione e la formazione dei docenti, il rafforzamento di specifici percorsi di educazione motoria nella scuola primaria nel rispetto del bambino e dei suoi ritmi evolutivi e la promozione di iniziative in rete che tengano anche conto delle migliori pratiche. Il protocollo Miur-coni Parte integrante del progetto del Miur è il protocollo d'intesa con il Coni, rinnovato oggi per tre anni. L'accordo sancisce una profonda condivisione degli obiettivi generali ed una comune assunzione di responsabilità, in particolare rispetto all'attività motoria nelle scuole, al potenziamento degli sport per disabili, all'organizzazione dei Giochi studenteschi e al perseguimento di iniziative volte a prevenire e superare la dispersione scolastica, il disagio giovanile, la marginalità sociale. Sono quattro, in sintesi, le novità dell'accordo: anzitutto, favorire l'attività motoria, fisica e sportiva da parte dei giovani che ancora non la praticano e tra i disabili. In secondo luogo, concorrere a contrastare pratiche di doping e ogni forma di violenza nella pratica e nel contesto dell'attività sportiva. Inoltre, il protocollo si propone di intensificare l'attività ludico-motoria e pre-sportiva nella scuola primaria e di favorire la partecipazione attiva dei giovani all'organizzazione delle iniziative scolastiche a carattere sportivo, per esempio i Giochi Sportivi Studenteschi, incentivando la partecipazione ai Giochi anche dei ragazzi delle Comunità italiane all'estero. Progetto sperimentale per le aree a rischio "Un'altra delle azioni che lanciamo oggi", ha proseguito il Ministro Moratti, "è il progetto-pilota per i bambini che vivono in aree a rischio. Esso prevede il potenziamento delle attività ludico-motorie e sportive quale strumento educativo della persona integrale dell'alunno, per favorire l'acquisizione di corretti stili di vita e prevenire il disagio. L'intento è quello di coinvolgere in attività di gioco e di educazione sportiva, da realizzare anche oltre l'orario scolastico, nei "centri estivi" e nei "campus residenziali", gli alunni della scuola primaria a rischio di disagio e devianza nei comuni di Napoli e Caserta". Nel "Progetto Napoli" sono coinvolti 1500 bambini appartenenti a 12 istituzioni scolastiche. La prima fase dell'intervento si realizzerà già nei mesi di giugno e luglio 2005, proprio perché nel periodo estivo si rende maggiormente necessaria la presenza di punti di riferimento educativi e di luoghi di aggregazione positivi che scoraggino i ragazzi dall'essere preda di attività illegali. Scienze motorie e sportive nelle scuole del Ii ciclo Il Ministro Moratti ha infine ricordato l'impegno del Miur per la secondaria di secondo grado. Proprio dopodomani andrà all'esame del Consiglio dei Ministri lo schema del decreto legislativo relativo al Ii ciclo, che prevede per l'insegnamento delle scienze motorie e sportive 2 ore obbligatorie settimanali. A queste potranno inoltre sommarsi eventuali ore aggiuntive (su richiesta delle famiglie o degli studenti), ricavate nell'ambito del monte ore obbligatorio rimesso alla scelta delle famiglie e degli studenti. Peraltro, lo stesso schema legislativo pone in ulteriore risalto il valore formativo dell'attività sportiva, prevedendo la possibilità di attribuire crediti formativi agli studenti che svolgano, anche al di fuori del contesto scolastico attività sportive. "Attraverso questo piano organico di interventi", ha concluso il Ministro Letizia Moratti, "l'educazione attraverso lo sport e la maturazione di un'autentica cultura sportiva che è cultura di vita, entrano sempre più a far parte dell'offerta educativa e della partnership tra scuola e famiglia".  
   
   
TELECOM ITALIA: AL VIA IL TOUR NELLE PRINCIPALI UNIVERSITA’ PER INCONTRARE GLI STUDENTI.  
 
 Milano, 26 Maggio 2005 – Al Politecnico di Milano farà tappa oggi il Telecom Italia University Tour 2005, un ciclo di eventi organizzati in collaborazione con alcune università italiane. Il tour si pone il duplice obiettivo di far conoscere ai giovani il mondo del lavoro all’interno di una grande Azienda, i valori in cui crede e su cui si basa una realtà industriale e allo stesso tempo offrire al Gruppo Telecom Italia l'opportunità di conoscere più da vicino la cultura giovanile ed i suoi valori di riferimento. Il tour, accompagnato da Enrico Bertolino, prevede la presentazione del Gruppo Telecom Italia -fatta dal responsabile sviluppo risorse umane del Gruppo, Massimo Roascio – e testimonianze dirette di persone che vi lavorano. Si tratta di manager di spicco ma anche di giovani neolaureati, da poco assunti, a cui rivolgere domande ed esprimere curiosità. Nel 2004, all’interno del programma di tirocini formativi (stageur e tesisti) -una forma di recruiting molto apprezzata ed utilizzata dal Gruppo- 365 tirocinanti, con un’età media di 26,3 anni, hanno avuto modo di confrontarsi all’interno delle principali realtà aziendali (telefonia fissa, mobile, ricerca, internet & media). I corsi di laurea più rappresentati tra i neolaureati assunti lo scorso anno sono Economia ed Ingegneria, rispettivamente con un’incidenza del 42.5% e 40.9% sul totale. Al Politecnico di Milano  comunicazione@polimi.It per chi volesse partecipare dalle ore 17,45) sarà presente Stefano Pileri il responsabile della Rete di Telecom Italia, mentre la scorsa settimana gli studenti ed i neo-laureati della Bocconi hanno avuto modo di confrontarsi con Antonio Campo dall’Orto, Amministratore Delegato di Mtv Italia e Direttore dei Programmi e Contenuti de La7. Telecom Italia University Tour riprenderà gli incontri, dopo la pausa estiva, presso il Politecnico e l’Università di Torino, l’Università La Sapienza di Roma e l’Università Federico Ii di Napoli . Al termine di ogni incontro verranno raccolte le adesioni degli studenti che desiderano partecipare ad una serie di visite all’interno delle varie realtà aziendali del Gruppo Telecom Italia.  
   
   
AL CUOA PARTONO 3 CORSI GRATUITI FSE  
 
Altavilla Vicentina, 26 maggio 2005 - Il prossimo 8 giugno, alle ore 9.00, presso la sede della Fondazione Cuoa si svolgeranno le selezioni per partecipare a tre nuovi corsi Fse: Esperto in logistica snella (cod. 004), Esperto nelle relazioni commerciali (cod. 008) e Esperta nella gestione delle imprese non profit (cod. 022). La domanda di selezione va inviata entro e non oltre il 30 maggio 2005. Info: Fondazione Cuoa, Segreteria Fse, tel. 0444 333764, e-mail: fse@cuoa.It  
   
   
TRASPORTI PUBBLICI MARTEDÌ 31 MAGGIO 2005 SCIOPERO NAZIONALE DALLE 8.45 ALLE 15 E DALLE 18 AL TERMINE DEL SERVIZIO PROCLAMATO DA SLAI COBAS  
 
Milano 26 maggio 2005 - IL prossimo martedì 31 maggio 2005, l’organizzazione sindacale Slai Cobas, ha proclamato uno sciopero nazionale nell’ambito della vertenza per la rinegoziazione del Contratto Collettivo Nazionale sottoscritto nello scorso mese di dicembre. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare: dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 15 alle 18. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione, si asterrà dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. Si comunica, inoltre, che il personale Atm addetto dei parcheggi che aderisce all’agitazione si asterrà dall’inizio al termine del servizio. I parcheggi saranno comunque utilizzabili. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente all’organizzazione sindacale che lo ha dichiarato: non è prevedibile sull’intera rete Atm l’entità della riduzione del servizio. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it