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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Maggio 2005 |
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AGENDA EUROPEA PER LA POLITICA SOCIALE 2006-2010 |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - La discussione comune su economia, occupazione e politica sociale prenderà in considerazione anche la relazione di Ria G.h.c. Oomen-ruijten (Ppe, Nl) sull'Agenda per la politica sociale 2006-2010. Evoluzione demografica, miglioramento dell'occupazione, sostegno alle Pmi, regimi pensionistici, protezione sociale e assistenza sanitaria, norme antidiscriminazione di donne, anziani e disabili, e dialogo sociale, sono i principali argomenti trattati dai deputati. Osservazioni generali In linea generale i deputati reputano necessario che l'Agenda europea per la politica sociale contribuisca ad una equilibrata attuazione dei quattro pilastri della strategia di Lisbona ossia il coordinamento economico, la politica occupazionale, la politica sociale e lo sviluppo sostenibile. Essi tuttavia deplorano che, a causa del carattere vago delle proposte e/o della mancanza di iniziative concrete nell'Agenda sociale, l'ambiziosa Strategia di Lisbona non si realizzi nella maniera così dinamica annunciata in altre sedi. La relazione, peraltro, sottolinea l'importanza della responsabilità di ogni singolo Stato membro in termini di attuazione e di applicazione della legislazione in vigore e dell'introduzione delle riforme volte a realizzare gli obiettivi di Lisbona. D'altra parte è chiesto alla Commissione e al Consiglio di predisporre un vero e proprio programma di politica sociale che sviluppi l'Agenda per la politica sociale con proposte politiche concrete, uno scadenzario e procedure specifiche (quadro di valutazione) per la verifica della sua attuazione. In proposito è sottolineata l'importanza di procedere a riunioni annuali per seguire e valutare l'Agenda. Nel prendere atto dell'intenzione della Commissione di presentare una comunicazione sui servizi sociali d'interesse generale, i deputati chiedono di escludere tali servizi dall'obbligo di notifica contestuale alla politica sugli aiuti statali e di presentare un progetto di direttiva quadro sui servizi d'interesse generale che garantisca i principi e il finanziamento di tali servizi. La relazione, inoltre, deplora che non si faccia cenno alle economie locali o alle Pmi «come fattore chiave per lo sviluppo economico e per l'occupazione», benché esse rappresentino oltre il 90% dell'attività imprenditoriale nelle economie europee, e rileva che si può promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro aiutando le Pmi e sviluppando condizioni favorevoli, programmi specifici e vantaggi per i nuovi posti di lavoro. Demografia e accesso all'occupazione I deputati reputano che l'attuale evoluzione demografica eserciti pressioni sul mercato del lavoro e sulla previdenza sociale. Pertanto, sottolineano la necessità urgente «di misure positive per migliorare la posizione dei lavoratori anziani sul mercato del lavoro» e di adeguate risposte politiche che aprano anche nuove opportunità per una migliore qualità della vita lavorativa, il diritto all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, una maggiore flessibilità nella scelta dei regimi pensionistici ed incentivi positivi per l'aumento degli anni di vita attiva. In sede di coordinamento delle pensioni, reputano necessario intavolare un ampio dibattito sul diritto «a pensioni decenti per tutti», inclusi i lavoratori con forme atipiche di lavoro o persone facenti parte di gruppi vulnerabili. Più occupazione e di migliore qualità I deputati chiedono misure concrete tese a istituire programmi per promuovere l'insegnamento e la formazione professionale e porre concretamente in atto l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, «con l'obiettivo di valorizzare meglio il sapere e la società dell'informazione di fronte alle necessità del mercato del lavoro». Occorre inoltre promuovere un modello europeo d'istruzione e di formazione in cui l'accesso all'insegnamento ed alla formazione professionale sia considerato un diritto sociale fondamentale. Nel sollecitare poi l'urgente approvazione e attuazione della proposta di direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali, i deputati invitano la Commissione ad affrontare in maniera più mirata le cause e le conseguenze degli incidenti sul lavoro, facendo riferimento alla nuova strategia per il periodo 2007-2012 riguardante la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Gli Stati membri dovrebbero inoltre migliorare le condizioni per la creazione e il sostegno di Pmi già esistenti, in particolare nei settori dell'informazione e della comunicazione e in quello dei servizi, «poiché tali settori dispongono di potenzialità particolarmente elevate in materia di creazione di posti di lavoro». Essi, d'altra parte, dovrebbero avvalersi maggiormente di provvedimenti per trasformare in occupazione regolare le attività professionali non dichiarate. Mobilità I deputati sollecitano una relazione circostanziata sulle incidenze economiche risultanti dal divieto di accesso per i lavoratori dei nuovi Stati membri al mercato del lavoro negli altri paesi dell'Ue nonché un miglioramento ed un'estensione della direttiva 96/71/Ce relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi. In tale contesto, reputano necessario potenziare la cooperazione transfrontaliera fra i servizi di ispezione e invitano la Commissione ad esaminare la possibilità di creare una piattaforma europea per la cooperazione di tali servizi, «una sorta di Europol sociale». Essi ribadiscono, inoltre, la richiesta di uno strumento legislativo relativo all'introduzione di controlli avanzati e vincolanti sulle incidenze transfrontaliere in materia di diritto sociale e fiscale ("Europe test") e si compiacciono per l'intenzione della Commissione di presentare proposte volte ad eliminare gli ostacoli alla mobilità professionale, come quelli che derivano da regimi pensionistici complementari. Previdenza sociale e assistenza sanitaria Per garantire il diritto di tutti alla protezione sociale ed alla coesione delle società degli Stati membri, i deputati sollecitano un dibattito sulla fiscalità europea «in vista di un migliore e più equilibrato finanziamento della previdenza sociale». La Commissione ed il Consiglio Occupazione ed Affari sociali sono poi invitati ad impegnarsi per il conseguimento degli obiettivi di Lisbona, in particolare quello di ridurre la povertà nell'Unione, e a vigilare sull'attuazione di tutti gli elementi stabiliti nell'ambito del metodo aperto di coordinamento per la lotta alla povertà ed all'emarginazione sociale. La relazione, inoltre, appoggia l'intenzione della Commissione di trasformare in una procedura a tutti gli effetti il metodo aperto di coordinamento riguardo alle cure di lungo periodo ed all'assistenza sanitaria. In tale contesto, è anche precisato che occorre «definire criteri qualitativi tesi a garantire il diritto di tutti a cure abbordabili all'insegna della solidarietà». A parere dei deputati, inoltre, l'assistenza sanitaria non deve essere subordinata alle norme del mercato interno e della concorrenza. Antidiscriminazione I deputati ricordano che la dimensione uomo-donna dev'essere inclusa in tutte le politiche comunitarie, «in quanto è l'unico modo per garantire alle donne i tre pilastri di una pari qualità di vita: consapevolezza, opportunità e successo». In tale contesto, deplorano la mancanza di proposte efficaci «tese a promuovere, seguire da vicino e valutare i progressi in materia di parità tra i sessi» nonché la mancanza di iniziative politiche tese a rendere più agevole la conciliazione di lavoro e famiglia, aiutando quanti prestano assistenza a persone incapaci di lavorare e, in generale, aumentando l'elasticità dell'orario di lavoro. La Commissione è pertanto invitata a vigilare con maggior vigore sull'osservanza della normativa vigente e, se necessario, a presentare proposte di modifica, includendo l'imposizione di sanzioni. I deputati, inoltre, accolgono con soddisfazione la creazione di un Istituto europeo sulle questioni di genere, poiché lo ritengono in grado di migliorare la visibilità in materia di parità tra i sessi. La relazione chiede alla Commissione di integrare l'Agenda sociale con una direttiva recante divieto di discriminazione dei disabili e di conferire un maggiore significato politico al piano d'azione europeo per i disabili. Gli Stati membri, pertanto, dovrebbero notificare la trasposizione delle disposizioni in materia di disabilità contenute nella legislazione Ue e coinvolgere attivamente in tale processo le organizzazioni dei disabili a livello nazionale. I deputati, inoltre reputano necessaria una direttiva specifica volta a vietare la discriminazione delle persone in base all'età, per quanto concerne l'accesso a beni e servizi. Dialogo sociale e legislazione sociale Nel prendere atto dell'intenzione della Commissione di predisporre un Libro verde sull'evoluzione del diritto del lavoro nell'intento di giungere ad una semplificazione delle sue norme, i deputati precisano che la politica europea non deve intaccare le conquiste sociali. Essi, inoltre, accolgono con favore la proposta dell'Esecutivo in ordine al dialogo sociale transnazionale e transfrontaliero e lo invitano ad adoperarsi per promuovere tale dialogo. La Commissione, poi, è invitata a presentare una proposta di revisione della direttiva riguardante l'istituzione di un comitato aziendale europeo prefiggendosi quali principali obiettivi l'estensione della sfera di applicazione e l'inasprimento del diritto all'informazione e alla consultazione in caso di ristrutturazione, nonché il miglioramento delle infrastrutture lavorative per i rappresentanti dei lavoratori in seno al Comitato aziendale europeo. L'obiettivo di Lisbona relativo a maggiori e migliori posti di lavoro con un reddito stabile al di sopra della soglia di povertà, per i deputati, può essere conseguito nel momento in cui gli Stati membri si assumono delle responsabilità in termini di attuazione ed applicazione della legislazione in vigore e strutture sufficientemente moderne e dinamiche offrano ai cittadini europei sicurezza sociale e certezza giuridica. La Commissione è pertanto invitata a proporre delle direttive sulla tutela dei diritti dei lavoratori in caso di ristrutturazioni, sui licenziamenti individuali, sulla protezione sociale per le nuove forme di occupazione, sul controllo del rispetto delle disposizioni minime e sulle norme minime di protezione sociale. La Commissione ed il Consiglio sono infine invitati a garantire una adeguata protezione sociale per i lavoratori delle agenzie di lavoro interinale «facendo avanzare le attuali proposte», mentre l'Esecutivo dovrebbe anche presentare proposte per un quadro volontario di contratti collettivi transnazionali che comprendano sia il livello intersettoriale che il livello dell'impresa e del settore. |
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50.000 EURO DI INCENTIVO ALLE PMI CHE SVILUPPANO APPLICAZIONI INNOVATIVE PER GALILEO |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - Piccole imprese, imprenditori e ricercatori potranno ricevere 50.000 euro quale sostegno allo sviluppo imprenditoriale per la migliore idea nelle applicazioni per Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare. Il concorso Galileo Masters 2005 è volto a favorire nelle piccole imprese di tutta Europa la progettazione di nuovi prodotti per Galileo o per gli attuali standard Gps, Glonass e Egnos, ciascuno dei quali verrà notevolmente potenziato dal sistema europeo di navigazione. Quest'anno, il concorso si terrà in sette regioni europee attive nel settore dell'alta tecnologia: Londra (Regno Unito), Göteborg (Svezia), Nizza-sophia Antipolis (Francia), Repubblica ceca, Varese (Italia), Olanda meridionale (Paesi Bassi) e Monaco (Germania). Esperti di ciascuna regione selezioneranno l'idea migliore nella zona di competenza, e tra i vari candidati verrà scelto un vincitore assoluto. A tutti i vincitori verrà offerto gratuitamente uno spazio espositivo al Systems, salone internazionale delle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni, che si terrà a Monaco il prossimo ottobre, mentre il primo classificato potrà utilizzare per sei mesi un ufficio all'interno di un incubatore d'impresa nella regione di appartenenza, nonché consulenza e supporto commerciale. Oltre a quanto detto, verranno conferiti premi per un valore di circa 50.000 euro. Il Galileo Masters 2004 è stato assegnato all'impresa tedesca Hcl Technologies, la cui idea vincente consisteva in un economico dispositivo che combina tecnologia Gps e dati esistenti finalizzato ad aiutare i pescatori dei paesi in via di sviluppo nella scelta dei luoghi migliori dove gettare le reti. Secondo Christian Stammel, dell'Anwendungszentrum Oberpfaffenhofen, una rete europea di incubatori spaziali, nonché uno degli organizzatori del concorso, "trovare informazioni sul segnale e poi usarle in un'applicazione innovativa è il genere di strategia che cerchiamo nelle piccole imprese. Le imprese devono muoversi ora perché nel giro di quattro anni dovranno orientare le loro attività verso prodotti per Galileo". Bruno Naulais, direttore dell'Incubatore spaziale europeo (Esi), altro cofinanziatore del concorso, ha aggiunto: "Questo concorso è un incentivo a moltiplicare le applicazioni per Galileo e a incrementare l'imprenditorialità innovativa. Per il settore spaziale europeo è importante poiché produce utilizzi innovativi per i nostri sistemi di navigazione e, in seguito, produrrà reddito per la relativa tecnologia". Il concorso Galileo Masters 2005 è iniziato il 1° maggio e termina il 30 giugno. Http://www.galileo-masters.com/flash.htm |
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LA POLITICA COMMERCIALE PER UNA “EUROPA SOCIALE” SINTESI DEL DISCORSO PRONUNCIATO DAL COMMISSARIO EUROPEO PETER MANDELSON IN OCCASIONE FORUM SU GLOBALIZZAZIONE E OCCUPAZIONE |
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Torino, 30 maggio 2005 - Nel discorso pronunciato il 26 maggio in occasione del Forum su globalizzazione e occupazione, promosso dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro in collaborazione con la Commissione europea, il Commissario per il commercio Peter Mandelson ha affermato che la politica commerciale dell’Unione europea deve avere una “dimensione sociale”, sostenendo che la progressiva apertura dei mercati e la liberalizzazione degli scambi commerciali non sono in contrasto con le norme sociali e del lavoro che l’Europa persegue a livello internazionale. Il Commissario ha inoltre affermato che la “preoccupazione per le norme del lavoro non è una forma di protezionismo dissimulato” e che l’Unione europea già utilizza la politica commerciale per promuovere il buon governo e le buone pratiche sociali, ad esempio mediante il sistema delle preferenze generalizzate e gli accordi di partenariato economico attualmente in corso di negoziazione con i paesi Acp. Mandelson ha auspicato un’Europa sociale capace di guardare al futuro: “L'europa sociale che costruiamo dovrebbe essere moderna e lungimirante, e non ancorata al passato, difensiva e protezionista; dovrebbe essere guidata dall’obiettivo di garantire la sicurezza promuovendo nuove opportunità, anziché tentare infruttuosamente di bloccare il cambiamento. È indispensabile accettare l'inevitabilità dei cambiamenti e delle riforme . L'europa non può fermare il mondo e scendere… Erigendo barriere tra l’Europa e i mercati mondiali, manteniamo posti di lavoro a breve termine, con la certezza che le nostre industrie non saranno globalmente competitive a più lungo termine.” Secondo Mandelson, “se l’Europa deve avere una dimensione sociale più forte, anche la sua politica commerciale deve essere più energica”. “Dal mio punto di vista, gli scambi commerciali possono contribuire all'obiettivo generale dello sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni: economica, sociale ed ambientale. La liberalizzazione degli scambi multilaterali può costituire una solida politica sociale. Sfido chiunque a definire una strategia alternativa per un’ apertura progressiva e regolata dei mercati in grado di produrre risultati migliori per i paesi in via di sviluppo.” Mandelson ha poi aggiunto che “le preoccupazioni relative alle condizioni di lavoro non costituiscono una forma di protezionismo dissimulato”, sostenendo che l’attenzione ai diritti sociali e del lavoro si riflette in tutta la politica commerciale dell’Unione europea. “L'europa non ha alcuna esitazione ad affermare che la politica commerciale deve e può procedere di pari passo con la politica sociale. I nostri strumenti di politica commerciale ci consentono un maggiore margine di manovra per offrire incentivi positivi. Nell'ambito del nuovo sistema delle preferenze generalizzate (Spg+), i paesi più vulnerabili che hanno ratificato e attuato le principali convenzioni internazionali dell’Oil e delle Nazioni Unite su diritti del lavoro e diritti umani, sulla tutela dell’ambiente e sul buon governo avranno a disposizione nuove preferenze tariffarie.” Mandelson ha affermato che tutti i negoziati commerciali dell’Unione europea sono ora soggetti alle valutazioni di impatto, dichiarando però che queste ultime devono essere migliorate: "Abbiamo bisogno di maggiori conoscenze e competenze per comprendere l'impatto delle politiche commerciali sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro, ad esempio come aumentare l’impatto positivo della crescita sull'occupazione e come adeguarci ai mutamenti attraverso politiche attive del mercato del lavoro. Senza un miglioramento di tali politiche, il rischio è che i paesi più deboli e più poveri siano lasciati ai margini della globalizzazione. Ecco perché la Commissione ha promosso insieme all’Oil un progetto volto ad elaborare una metodologia per misurare l’impatto della liberalizzazione degli scambi sull'occupazione nazionale e sugli indicatori sociali. Il mio obiettivo è renderlo uno strumento generale che i nostri partner commerciali dei paesi in via di sviluppo possano utilizzare in futuro per definire la loro politica commerciale.” Mandelson ha infine concluso dichiarando “Il mio impegno è volto a promuovere una dimensione sociale moderna nella politica commerciale e a dare forma ad un modello sociale moderno per l’Europa, che ci permetterà di far fronte all’attuale sfida della concorrenza. |
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L'UEAPME CHIEDE ALLA PRESIDENZA LUSSEMBURGHESE DI NON RIDURRE IL BILANCIO DESTINATO ALLA COMPETITIVITÀ |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - Il taglio delle spese per la ricerca e sviluppo (R&s) rappresenterebbe un notevole passo indietro, dichiara l'Unione europea dell'artigianato e delle piccole e medie imprese (Ueapme) rispondendo ad una proposta avanzata dalla Presidenza lussemburghese che prevede di ridurre di 50 miliardi di euro le risorse a favore dei programmi per la ricerca e la competitività. In un intervento alla conferenza su "Competitività e innovazione per le Pmi: discussione del nuovo programma per la competitività e l'innovazione (Pci)", svoltasi a Bruxelles il 24 maggio, il segretario generale dell'Ueapme Hans-werner Müller ha espresso la propria contrarietà riguardo a tale proposta, definendola un "grave errore". "È scandaloso che gli Stati membri stiano proponendo di ridurre drasticamente la quota di bilancio assegnata alla ricerca e innovazione a meno di due mesi dalla decisione di dare priorità alla crescita e alla creazione di posti di lavoro nell'Unione europea. Come potrebbe migliorare l'economia europea se la spesa in questi settori viene tagliata?", ha affermato il signor Müller. "È opinione ampiamente condivisa che l'Unione europea stia rimanendo ben indietro rispetto ad altre economie globali, eppure la Presidenza propone una netta riduzione delle spese a favore delle iniziative finalizzate a risolvere questo problema. Si tratta di una proposta autodistruttiva", ha aggiunto. Secondo l'Ueapme, il nuovo programma per la competitività e l'innovazione (Pci) dovrebbe essere reso più concreto assegnando finanziamenti specifici per promuovere l'innovazione nelle piccole imprese. A tal fine, nell'ambito del Pci dovrebbe essere esplicitamente riservata un'attenzione prioritaria nei confronti delle Pmi, come nel caso del precedente programma pluriennale, dedicato "in modo specifico alle piccole e medie imprese". L'ueapme sostiene inoltre che il Pci dovrebbe essere utilizzato quale strumento per attuare le dieci linee d'azione della Carta per le piccole imprese. È necessario evitare altresì una definizione restrittiva del termine "innovazione" nel quadro del Pci. Attualmente il programma dedica un'attenzione sproporzionata alle imprese ad alta tecnologia e a rapida crescita, a scapito della maggior parte delle piccole imprese, le quali a loro volta possono offrire un importate contributo nel settore dell'innovazione, ritiene l'Ueapme. L'ueapme ha colto l'occasione offerta dalla conferenza, intesa ad informare gli europarlamentari in merito al programma per la competitività e linnovazione, per chiedere al Parlamento europeo di concentrarsi su specifici aspetti quali attribuire priorità alle valutazioni d'impatto specifiche per le Pmi e aiutare le microimprese e le imprese di nuova creazione ad affrontare i problemi incontrati nell'accedere ai finanziamenti per l'innovazione. "Tagliare le spese in settori come la ricerca e linnovazione sarebbe compiere un passo indietro, che comprometterebbe gli impegni assunti dai capi di Stato di concentrarsi sulla strategia di Lisbona su crescita e occupazione", ha concluso Hans-werner Müller. |
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ITALIA-CINA: COOPERAZIONE NELL’ICT ED E-GOVERNMENT AL CENTRO DELLA VISITA DEL MINISTRO STANCA IN CINA PREVISTO UN INCONTRO CON I RICERCATORI ITALIANI IMPEGNATI NEL PARCO TECNOLOGICO DI ZHANG JIANG |
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Roma, 30 maggio2005 - Italia e Cina rafforzeranno la loro collaborazione anche nei settori dell’Ict e dell’e-Government. Questi temi sono infatti al centro della visita che il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, effettuerà a Shanghai (Cina) dal 28 maggio al 1° giugno. In particolare, il ministro italiano inaugurerà a Shanghai l’annuale “Forum sull’informatizzazione delle città nella regione del Asia-pacifico”; svolgerà un intervento al ”Forum interministeriale sull’informatizzazione e lo sviluppo sostenibile” e terrà la relazione di apertura della sessione ministeriale della riunione dell’”Alleanza Globale per l’Ict”, promossa dall’Onu. Tra le diverse autorità cinesi che il ministro Stanca incontrerà nel corso della visita ci saranno anche il viceministro per l’informatizzazione del Consiglio Nazionale della Repubblica Popolare Cinese, Qu Weizhi, ed il viceministro della Scienza e della Tecnologia, Ma Song De, nonché il vicesindaco di Shangai, con la delega per la Scienza e la Tecnologia, Yan Junqui. Al centro dei colloqui la possibilità di sviluppare una specifica cooperazione tra i due Paesi nel settore dell’Ict e della modernizzazione della pubblica amministrazione, che vede l’Italia impegnata in prima linea - per conto dell’Onu, della Banca Mondiale, della Banca Interamericana di Sviluppo e della Gateway Foundation - nell’Iniziaitiva e-Government per lo Sviluppo, voluta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al G8 di Genova, in corso in oltre una dozzina di Paesi, tra cui l’Iraq, il Mozambico, Giordania, Panama e diversi paesi dei Balcani. I colloqui getteranno le basi per le iniziative che saranno al centro della visita che, su invito dello stesso ministro italiano, il viceministro Chen Dewai, responsabile dell’Agenzia Governativa per l’informatizzazione del Pubblica amministrazione cinese, effettuerà a Roma a metà giugno. Stanca tra l’altro visiterà il Parco tecnologico di Zhang Jiang, ove lavora una ventina di ricercatori italiani; il Centro per i computer ad alta potenza e il Centro Smic per i semiconduttori. |
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POLITICA SOCIALE E DELL’OCCUPAZIONE |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - La Plenaria, nell'ambito della discussione comune su economia, occupazione e politica sociale, esaminerà infine la relazione di Ana Mato Adrover (Ppe/de, Es) sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione che, in particolare, chiede maggiore attenzione sulle questioni attinenti la conciliazione di vita familiare e lavorativa, la situazione delle persone disabili, le sfide poste dall'immigrazione e la necessità di ridurre gli incidenti sul luogo di lavoro. La proposta in esame rappresenta il primo pacchetto presentato dalla Commissione a seguito della richiesta del Consiglio europeo della primavera 2005. Seppur accogliendo con favore gli obiettivi e i contenuti degli orientamenti a favore dell'occupazione, i deputati propongono una serie di emendamenti volti a migliorare la proposta. Una delle questioni evidenziate dalla relazione riguarda la necessità di adottare misure tese ad assistere l'integrazione nel mondo lavorativo di donne, anziani, giovani, disabili, immigrati e delle minoranze, la cui partecipazione al mercato del lavoro è giudicata troppo bassa. Inoltre, la relazione rileva che occorre promuovere dei provvedimenti volti a conciliare vita lavorativa e familiare, ad esempio ricorrendo a modelli lavorativi più flessibili sia per gli uomini che per le donne. Ma i deputati non desiderano solo aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, intendono anche migliorare la qualità del lavoro stesso. A tal fine, rilevano che occorre sviluppare la formazione lungo l'arco di tutta la vita, promuovere l'uguaglianza tra uomini e donne e ridurre le disparità di trattamento nei salari. Inoltre, i rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro debbono essere ridotti, in particolare attraverso degli accordi a livello europeo sulla prevenzione dei rischi. Così come va ridotta l'incidenza dei prepensionamenti causa invalidità permanente, incidenti o malattie professionali. I deputati chiedono poi agli Stati membri di attuare misure volte alla promozione della parità di trattamento, compreso tra immigranti legali e illegali, e alla lotta contro tutti i tipi di discriminazione sul luogo di lavoro e nella società. Essi, infine, vorrebbero garantire la promozione di buone relazioni industriali attraverso un miglioramento dell'informazione e della consultazione dei lavoratori, nonché la cooperazione con i partner sociali. |
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EU COHESION POLICY COULD CREATE 2.5 MILLION JOBS BETWEEN 2007 AND 2013 |
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Brussels, 30 May 2005 - Danuta Hübner, European Commissioner for Regional Policy, sets out how she expects a reformed cohesion policy to contribute to raising employment rates in the European Union. Eu-funded programmes affect job creation in two main ways: they create job opportunities through additional investments, and they help to improve the working of the labour market, for example through training or measures to smooth restructuring. Independent evaluations of current and past regional policy suggest that the impact has already been substantial. The clearer focus on jobs and growth – a hallmark of Mrs Hübner’s term as Commissioner so far – suggests an even greater impact on job creation in future. Mrs Hübner said “Cohesion policy is helping to create more and better jobs in Europe. Investments in infrastructure, innovative enterprises and a well-trained workforce are at the heart of Eu-funded programmes today. My aim is to sharpen the focus on competitiveness and employment still further, and to make even better use of the funds, so that by 2010 we shall be able to say that cohesion policy has made a visible contribution to regaining full employment in the Eu.” The employment rate in the Eu as a whole, at 63% in 2003, remains far short of the 70% target for 2010 set by Eu leaders in 2000. Only in four Member States – Denmark, the Netherlands, Sweden and the Uk – does the employment rate exceed 70%, while it falls as low as 51.2% in Poland. Some 22 million additional jobs are needed to meet the 70% target. In the new Member States, employment would have to increase by one quarter to reach 70%, equating to 7 million extra jobs. At the regional level, the picture is still more diverse. Only one quarter of the Eu25 population resides in regions where the 70% employment rate target has already been achieved. Almost 15% of the population lives in regions where the rate is below 55%. These are predominantly in the new Member States, and in southern parts of Spain and Italy. Progress in these regions will be essential if the Eu as a whole is to meet its target. The Eu Structural Funds have helped the Member States reduce regional unemployment markedly and have contributed to the extension and modernisation of training systems throughout Europe. Independent evaluations show that, in the 1994-99 programming period, the Structural Funds supported the creation of 800,000 jobs (gross) and the training of 8.15 million people in the poorest Eu regions in recent years. In areas facing structural difficulties, 3.6 million people received training, while 700,000 jobs were created (500,000 net of displacement effects) and 300,000 Smes were assisted. The stock of human capital (as measured by the number of trained personnel) is estimated to have increased by 4% more in Spain than it would have done without the Structural Funds, by 4.8% in Greece, by 7.6 in Ireland and by 20.5% in Portugal. The mid-term review of the current programming period (2000-2006) suggests that Eu-funded projects continue to be a major influence on job creation. In North Rhine Westphalia (Germany), for example, 20,000 new jobs are estimated to have been created and 46,000 saved. In Portugal, 38,000 jobs have been created in Smes. In Finland, 47,000 jobs have been created so far. In Sweden – where the employment rate is already above 70% – the programmes in the sparsely populated northernmost regions have created 1,390 jobs and supported the training of over 18,000 people, while the ‘Objective 2’ programmes further south supported the creation of 2,400 jobs. For the 2007-2013 period, the Commission proposal for a reformed cohesion policy amounts to Eur 336.1 billion. Of this, 79% (Eur 264 billion) is designated for the poorest regions and Member States, 17% (Eur 57.9 billion) for strengthening competitiveness and employment in regions outside the very poorest, and 4% (Eur 13.2 billion) for cooperation between regions in different Member States. Simulations undertaken by Commission services (using the Hermin macroeconomic model) indicate that Eu-funded programmes could lead to as many as 2.5 million additional jobs during the seven years from 2007 to 2013. Http://europa.eu.int/comm/regional_policy/index_en.htm |
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PARTE IL PROGETTO L.I.T.T.L.E., REALIZZATO DAL CENTRO IN EUROPA DI GENOVA CON IL SOSTEGNO FINANZIARIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA – DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE E CULTURA. |
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Sestri Levante, Genova, 30 maggio 2005 - I rappresentanti del Festival Andersen (il Sindaco Andrea Lavarello e l’Assessore alla Cultura Valentina Ghio del Comune di Sestri Levante), Sarah Herke (Festival delle Favole di Berlino), Roberto Santaniello (direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea), Roberto Pellerey (Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova) e Carlotta Gualco (Direttore del Centro In Europa) si sono incontrati per il lancio del Progetto L.i.t.t.l.e., realizzato dal Centro In Europa di Genova con il sostegno finanziario della Commissione europea – Direzione generale Istruzione e Cultura. Il progetto L.i.t.t.l.e. - L’europa in una favola – che ha con l’obiettivo di spiegare ai più piccoli che l’Unione europea promuove valori come l’uguaglianza, la tolleranza, la solidarietà, il rispetto delle minoranze, lancerà nel mese di giugno in Italia, Bulgaria e Germania il concorso “L’europa in una favola”, aperto a tutti, per la redazione della migliore favola che promuova i valori dell’Unione europea. Le dieci migliori favole verranno inserite in una pubblicazione internazionale e diffuse in tutta Europa grazie a un seminario di chiusura che si svolgerà al Parlamento europeo, a Bruxelles, nel mese di maggio del 2006. Alla diffusione del concorso parteciperà lbby (International Board on Books for Young People) organizzazione internazionale con sezioni in più di 60 Paesi. È anche partner del progetto l’Antenna Europe Direct del Comune e della Provincia di Genova. Www.centroineuropa.it |
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I GIOVANI, LA POLITICA E IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA IN EUROPA |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - Il 14 luglio a Bruxelles (Belgio) si svolgerà un simposio sul tema "I giovani, la politica e il futuro della democrazia in Europa" organizzato nell'ambito del progetto Euyoupart del Quinto programma quadro (5Pq). Il simposio rappresenterà un'opportunità per presentare i risultati del progetto Euyoupart, nell'ambito del quale sono state analizzate le modalità di partecipazione politica dei giovani europei, le loro opinioni sulla politica nonché le principali questioni politiche interne degli otto paesi presenti nel consorzio: Austria, Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna, Slovacchia, Estonia e Finlandia. Http://www.sora.at/wahlen/euyoupart/symposium/ |
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L'UNIONE EUROPEA INCONTRA I GIOVANI INVITO A PARTECIPARE ON LINE AL DIBATTITO CON IL COMMISSARIO IL COMMISSARIO JÁN FIGEL’ |
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Roma, 30 maggio 2005 - La Rappresentanza in Italia della Commissione Europea invita giornalisti e giovani interessati a seguire in diretta, via Europe by Satellite, e a partecipare on line al dibattito con il Commissario Jan Figel. I temi trattati saranno la cittadinanza attiva, l’istruzione, la formazione, la mobilità, l’inclusione sociale, il lavoro, il volontariato e l’imprenditoria. L’appuntamento è per Martedì 31 maggio alle 10.30 negli uffici della Rappresentanza in Via Iv Novembre 149. Il 31 maggio 2005, alle 10.30 a Bruxelles, i giovani incontreranno il Commissario Ján Figel’, responsabile per l’istruzione, la formazione, la gioventù, la cultura e il multilinguismo. L’obiettivo dell’incontro è discutere sulla Comunicazione “Rivolgersi alle preoccupazioni dei giovani – mettendo in atto il Patto europeo per la gioventù e promuovendo la cittadinanza attiva” e sul ruolo dei giovani nel dare forma al loro futuro nell’Unione europea. Adottato dal Consiglio europeo del 22 e 23 marzo 2005, il Patto per la gioventù mira a migliorare l'istruzione, la formazione, la mobilità, l'inserimento professionale e l'inclusione sociale dei giovani europei, facilitando nel contempo la conciliazione tra attività professionale e vita familiare. Nel contesto dell'invecchiamento della popolazione europea, il Consiglio europeo ha ritenuto necessario far beneficiare i giovani europei di un insieme di politiche e misure che si integrano pienamente nella strategia di Lisbona. Il successo del Patto presuppone il coinvolgimento di tutti gli attori interessati e, in primissimo luogo, delle organizzazioni giovanili a livello nazionale, regionale e locale, così come del Forum europeo della gioventù, degli enti locali e delle parti sociali. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea invita i giovani e i giornalisti interessati a seguire il dibattito in diretta via Europe by Satellite http://europa.Eu.int/comm/ebs/index_en.html in inglese, francese, tedesco e slovacco e a rivolgere in queste stesse lingue quesiti sugli importanti temi che saranno affrontati: la cittadinanza attiva, l’istruzione, la formazione e la mobilità, l’inclusione sociale e il lavoro, l’attività di volontariato e d’imprenditoria. Questo dialogo costituisce il punto di partenza di una consultazione a grande scala sulle opinioni dei giovani riguardo le attività dell’Ue nell’area giovani. I giovani partecipanti proverranno da diversi ambiti nazionali, sociali ed economici. Confermare la partecipazione (inserendo una possibile domanda da parte vostra) a: Rosella Conticchio Schirò Tel.: 06-69999204 E-mail: rosella.Conticchio-schiro@cec.eu.int |
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PARITÀ UOMO-DONNA: PIÙ FONDI IN ATTESA DI PROGRESS |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - Il Parlamento è chiamato a pronunciarsi, in prima lettura della procedura di codecisione, sulla relazione di Rodi Kratsa-tsagaropoulou (Ppe/de, El) che approva la proposta della Commissione in merito alla strategia europea in materia di parità tra donne e uomini e il programma per la promozione delle organizzazioni attive a livello europeo nel settore della parità. La commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, che ha approvato all'unanimità la relazione, reputa inoltre che la dotazione finanziaria proposta dall'Esecutivo «sia compatibile con il massimale della rubrica 3 delle prospettive finanziarie vigenti e non rechi pregiudizio alle altre politiche». D'altra parte, i deputati, invitano la Commissione a «prevedere disposizioni di bilancio adeguate» nell'ambito della nuove prospettive finanziarie 2007-2013. La proposta della Commissione in esame è volta a prolungare di un anno i due programmi d'azione comunitari che si concludono il 31 dicembre 2005. Questa proroga è resa necessaria nell'attesa dell'adozione del nuovo programma Progress che coprirà il periodo 2007-13. Inoltre, dal punto di vista finanziario, è previsto un aumento fino a 61,5 milioni di euro del budget complessivo destinato alla strategia quadro in materia di parità (aumentandolo di 1,5 milioni rispetto alla media annuale del periodo precedente fissata a 10 milioni) ed a 3,3 milioni di euro quello del programma per la promozione delle organizzazioni del settore (1,1 milioni, in linea con la media annuale del periodo originale). Background Il programma concernente la strategia comunitaria in materia di parità tra donne e uomini (2001-2005) contribuisce ad integrare la dimensione del genere in tutte le politiche comunitarie al fine di promuovere la parità tra donne e uomini. Dotato di 10 milioni di euro all'anno, prevede la cooperazione ed il partenariato tra i diversi attori, quali le autorità nazionali, gli organismi responsabili del settore della parità di genere, le parti sociali e le Ong. Le azioni finanziate dal programma sono attuate entro un quadro transnazionale e sono illustrate nell’allegato della decisione del Consiglio che istituisce il programma. I temi finora stabiliti come prioritari sono stati la parità di remunerazione nel 2001, la conciliazione tra vita professionale e familiare nel 2002, le donne nel processo decisionale nel 2003 ed i ruoli e stereotipi maschili e femminili nel 2004/2005. Il programma d’azione comunitario per la promozione delle organizzazioni attive a livello europeo nel settore della parità tra donne e uomini, con una dotazione di 2,2 milioni di euro per il periodo dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2005, promuove le attività delle organizzazioni in questione, il cui programma di lavoro permanente, o la cui azione specifica, perseguono un obiettivo di interesse generale a livello europeo nel settore della parità tra donne e uomini oppure un obiettivo che rientra nell’ambito della politica comunitaria in tale materia. Nel quadro delle nuove prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013, la Commissione ha di recente proposto un programma-quadro per il finanziamento di azioni in materia di occupazione e solidarietà sociale (Progress) che si estenderà sullo stesso periodo previsto per le nuove prospettive finanziarie. Progress intende semplificare la struttura del bilancio, mediante la fusione di tutti i programmi d’azione esistenti in materia di occupazione e affari sociali. Per tale motivo, i deputati hanno tenuto a sottolineare l’importanza di includere nel quadro delle nuove prospettive finanziarie 2007-2013, in maniera esplicita, le previsioni di bilancio appropriate relative al finanziamento degli attuali programmi. |
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CIPE: RIUNIONE DEL 27 MAGGIO 2005: ASSEGNATE, COMPLESSIVAMENTE, RISORSE PER CIRCA 9,9 MILIARDI DI EURO |
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Roma, 30 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) si è riunito il 27 maggio a Palazzo Chigi ed ha assegnato, complessivamente, risorse per circa 9,9 miliardi di euro. La maggior parte delle risorse, pari a 9,48 miliardi di euro, riguarda il Fondo Aree Sottoutilizzate (Fas) di cui il Comitato, riunitosi inizialmente sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ha approvato le ripartizioni. In particolare, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Comitato ha assegnato al Fas risorse aggiuntive per 8,144 miliardi di euro per il quadriennio 2005-2008, cui vanno sommate le disponibilità derivanti dal minor utilizzo di alcuni strumenti del Fondo, valutabili in circa 1,336 miliardi. Le risorse sono ripartite garantendo l’usuale riparto 85 e 15 per cento fra Mezzogiorno e Centro-nord. Tolti gli Accantonamenti (circa 800 milioni di euro), le risorse agli Incentivi sono così ripartite: 1,5 miliardi di euro per il rifinanziamento dei crediti di imposta; 846 milioni per l’intensificazione dei benefici dell’Irap di vantaggio; 355 milioni per interessi passivi del Fondo rotativo per il sostegno delle imprese; 200 milioni per il programma di attrazione degli investimenti esteri; 460 milioni per gli incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego; 100 milioni per i contratti-pilota di filiera e di distretto agroalimentare; 80 milioni pei i Pacchetti Integrati di Agevolazione (Pia) che beneficiano del cofinanziamento comunitario; 50 milioni per il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari; 30 milioni di euro per coprire la sospensione, fino al 31 dicembre di quest’anno, del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali da parte di imprese. Passando agli Investimenti pubblici in infrastrutture materiali e immateriali le risorse vanno: per 4,370 miliardi di euro al rifinanziamento di investimenti ex lege n. 208/1998. Al netto di 20 milioni di euro preliminarmente destinati ai territori del Molise colpiti dagli eventi sismici del 2002, l’importo è assegnato per l’80% (3,48 miliardi) alle Regioni per la realizzazione di programmi di investimento pubblico da attuare prevalentemente attraverso Accordi di programma quadro. Il restante 20% (870 milioni) è destinato alle Amministrazioni centrali per il finanziamento di interventi nei settori della ricerca e della società dell’informazione (400 milioni), di progetti pilota o innovativi in altri settori e di azioni di sistema. In particolare, sono destinati a finanziare la prima fase del programma Tetra, presentato dal Ministero dell’Interno, 220 milioni di euro ai quali se ne sommano altri 40 (derivanti dalla realizzazione del programma per l’accelerazione della spesa) per le necessità relative all’area interessata dai Giochi olimpici invernali; per 790 milioni di euro alla realizzazione del programma per l’accelerazione della spesa in conto capitale. In particolare, 637,5 milioni sono destinati alle aree del Mezzogiorno per il finanziamento di progetti inclusi nel Programma infrastrutture strategiche (Pis). Alle aree sottoutilizzate del Centro-nord vanno, invece, 112,5 milioni, impiegati per finanziare, d’intesa tra lo Stato e le Regioni, progetti infrastrutturali prioritari. Nella seconda parte della riunione il Cipe, presieduto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Domenico Siniscalco, e su sua proposta, ha espresso parere favorevole sul Contratto di programma Anas 2003-2005, il primo stipulato dalla società sotto forma di Spa. Per la viabilità ordinaria sono previsti interventi per 9,2 miliardi circa, di cui 7,7 a carico di Anas. Il 53% degli interventi è destinato al Sud. Per il settore autostradale, l’importo complessivo degli interventi da realizzare nel periodo è di circa 12,5 miliardi e riguarda sia opere già inserite nei piani finanziari delle concessionarie, sia opere nuove. Il Contratto prevede trasferimenti da parte dello Stato esclusivamente in funzione delle prestazioni rese da Anas, fissando corrispettivi e modalità di prestazione, nonché penali da applicare in caso di mancata rispondenza ai requisiti previsti. Il Cipe, inoltre, ha approvato: su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti una serie di interventi relativi al Programma Grandi Opere, quali: l’adeguamento a sezione autostradale del raccordo Villesse-gorizia tra l’A4 e il confine di Stato; il progetto preliminare del raddoppio della tratta Giampilieri-fiumefreddo sulla linea ferroviaria Messina-catania; il progetto preliminare delle opere relative al nodo di interscambio tra la linea metropolitana e il trasporto su gomma in relazione al nuovo polo fieristico di Milano; il progetto preliminare del collegamento ferroviario dell’aeroporto Marco Polo di Venezia con la linea ferroviaria Mestre-trieste; il potenziamento della tratta Rho-gallarate della linea ferroviaria Rho – Arona; il finanziamento per la realizzazione dell’allaccio all’autostrada Roma – Civitavecchia (A12) della rete viaria dell’interporto di Fiumicino; il progetto definitivo dell’Interporto di Battipaglia; il progetto preliminare per il raddoppio della linea ferroviaria tra Spoleto e Terni lungo la direttrice Orte – Falconara; il finanziamento del sistema di trasporto rapido di massa per Parma; il finanziamento del sistema di trasporto urbano rapido costiero Rimini Fiera – Cattolica. Agli interventi per Fiumicino, Parma e Rimini, sono stati assegnati complessivamente 235 milioni a valere sulla Legge Obiettivo; su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il programma, previsto dalla Legge 350/2003, finalizzato a garantire il coordinamento nella realizzazione delle opere del settore idrico; su proposta del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, cinque Contratti di Filiera (37 milioni) che riguardano: l’"Alta Qualità", l’ortofrutta, la filiera pataticola, la florovivaistica e la produzione, lavorazione e commercializzazione di alimenti vegetali surgelati; su proposta del Ministro delle Attività Produttive, due contratti di programma (77 milioni): Equipolymers, che riguarda la ristrutturazione di impianti chimici di Ottana nell’ambito dell’accordo di programma sui Poli chimici della Sardegna; Sicilia Golf Resort, volto ad incentivare il turismo golfistico; su proposta del Ministro della Salute, la ripartizione tra le Regioni, le assegnazioni e gli accantonamenti per finalità particolari delle risorse individuate nell’ultima Finanziaria (88 miliardi di euro) per il fabbisogno del Ssn per il 2005; inoltre sono stati approvati riparti per finalità particolari a carico del Fondo del 2003 e del 2004 (1,3 miliardi di euro); su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, i criteri e le procedure per l’ammissione al Fondo destinato alle anticipazioni agli Enti locali che superano il limite di spesa fissato dal Patto di Stabilità interno. |
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ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO |
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Regolamento | 31.05.2005 | | | Durata gg. | | 183 | | 204 str. | | | | | | | | | | | Prezzo medio ponderato | | | | | 98,975 | | 98,856 | Ritenuta fiscale 12,5% | | | | | 0,12813 | | 0,16675 | Arrotondamento | | | | | | -0,00312 | | -0,00275 | Prezzo netto d'aggiudicazione | | | | | 99,10 | | 99,02 | Rendimento semplice netto | | | | | 1,79 | | 1,75 | Rendimento composto netto | | | | | 1,79 | | 1,75 | | | | | | | | | | | Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano | | | | così modificati: | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Commissioni massime | | | | | 0,20 | | 0,20 | | | | | | | | | | | Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime) | | | 99,30 | | 99,22 | | | | | | | | | | | Rendimento semplice (minimo) | | | | | 1,39 | | 1,39 | Rendimento composto netto (minimo) | | | | | 1,39 | | 1,39 | | | | | | | | | | | Al pubblico i titoli sono assegnati ai prezzi medi ponderati dell'asta più le ritenute calcolate sui | | | prezzi fiscali, ai quali vengono aggiunte commissioni differenti a seconda della durata dei Bot: | | | max 0,05% per i Buoni aventi durata residua pari o inferiore a 80 gg, 0,10% per i Buoni aventi | | | durata residua compresa tra 81 e 170 giorni, 0,20% per i Buoni aventi durata residua compresa | | | tra 171 e 330 giorni e 0,30% per i Buoni aventi durata residua pari o superiore a 331 giorni | | | Decreto Min.del Tesoro del 12 febbraio 2004). Ai prezzi così ottenuti devono sommarsi i Bolli | | | (0,00465 ogni 51,65 o frazione di Euro). | | | | | | | | Fonte Assiom |
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MEDIOBANCA: DEPOSITATO IL PROSPETTO INFORMATIVO PARMALAT S.P.A. |
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Milano, 30 maggio 2005 - In data 27 maggio 2005 è stato depositato presso la Consob il Prospetto Informativo relativo all'Offerta Pubblica di Sottoscrizione e all'ammissione alle negoziazioni sul Mta delle azioni ordinarie e dei warrant Parmalat S.p.a., a seguito del nulla osta rilasciato dalla Consob in data 26 maggio 2005; precedentemente Borsa Italiana ha ammesso alla quotazione le azioni ordinarie ed i warrant Parmalat S.p.a. Presso l'Mta con provvedimento n. 3983 del 9 maggio 2005. Mediobanca ha svolto il ruolo di Sponsor della procedura di ammissione a quotazione in Italia. |
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NUOVO PATTO PARASOCIALE PER C.R. PISTOIA E PESCIA |
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Firenze, 30 maggio 2005 - Banca Cr Firenze e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia hanno iniziato a dare attuazione, alle scadenze concordate, al nuovo Patto parasociale che regola i reciproci rapporti in relazione alla gestione delle rispettive partecipazioni nella Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.p.a. I contenuti del Patto sono stati illustrati nel comunicato del 22 novembre 2004, data della stipulazione. In dettaglio: L'assemblea di Cr Pistoia e Pescia S.p.a. Ha nominato il 26 maggio il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale che resteranno in carica per gli esercizi 2005-2007. Secondo gli accordi il C.d.a. È composto di 9 membri di cui 5 designati da Banca Cr Firenze e 4 dalla Fondazione, mentre il Collegio Sindacale è composto di due membri designati da Banca Cr Firenze ed uno scelto dalla Fondazione. Sono state quindi approvate le modifiche statutarie concordate per effetto delle quali gli Organi Amministrativi manterranno nel tempo una composizione rapportata alla quota di capitale sociale detenuta dai soci. Per le deliberazioni assembleari non sono più previste maggioranze qualificate, salvo quella del 70% per le decisioni dell'assemblea straordinaria che incidano sull'autonomia giuridica della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.p.a. Conseguentemente Banca Cr Firenze, il 30 maggio 2005, acquisterà dalla Fondazione 16.683.975 azioni ordinarie per un esborso pari a € 32.533.751,25. La quota di partecipazione di Banca Cr Firenze nel capitale ordinario di Cr Pistoia e Pescia salirà così dal 51% al 60%. Il pagamento avverrà, in base alle scelte operate dall'acquirente, per il 50% in contanti e per il restante 50% con un'emissione appositamente riservata alla Fondazione di obbligazioni decennali subordinate di Banca Cr Firenze. Il prezzo concordato per il 9% del capitale sociale ordinario di Cr Pistoia e Pescia S.p.a. Corrisponde ad un multiplo di 1,98x del Patrimonio Netto della Banca Pistoiese, di 26,68x dell'Utile Netto del 2004 e di 16,76x dell'Utile delle Attività Ordinarie (al lordo delle imposte) della stessa. |
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BUSINESS IN INDIA, UNA OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE. IMPORTANTE INCONTRO DEL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA CON IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI DELL’INDIA SINGH. |
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Verona, 30 maggio 2005 - L’india chiama Verona in un’occasione irripetibile per concorrere alla realizzazione di un nuovo modello di crescita. E’ questo il messaggio lanciato dal ministro degli Affari Esteri della Repubblica Indiana, Rao Indrjit Singh, per la prima volta in visita ufficiale in Italia, invitato dall’Amministratore Delegato del Banco Popolare di Verona e Novara, Fabio Innocenzi, a partecipare all’incontro “Business in India: opportunità da sviluppare”. Il Convegno ospitato a Verona nella Loggia di Frà Giocondo, presso il Palazzo della Provincia, e moderato da Florindo Blandolino dell’Ice, si è svolto alla presenza del Presidente della Provincia Elio Mosele, e di Massimo Giorgetti, assessore regionale. Fabio Innocenzi, tratteggiando le motivazioni che hanno spinto l’istituto di credito veronese a promuovere questa giornata, ha dichiarato: “Ritengo ci siano almeno tre buoni motivi per alimentare l’interesse delle aziende italiane verso l’India. Il primo riguarda il processo di rapido cammino intrapreso dal Governo per procedere sulla via della liberalizzazione economica ed attrarre gli investimenti diretti esteri. Il secondo motivo concerne la forte domanda di tecnologia espressa dall’industria del paese per poter perseguire obiettivi incrementali. Il terzo argomento riguarda la destinazione degli incentivi economici che sono destinati soprattutto alle Pmi, particolarmente adatte alla struttura economica indiana”. Il Banco Popolare dispone di un Ufficio di Rappresentanza a Mumbay reso operativo sin dal 2001 e per primo tra le banche consorelle. “Abbiamo maturato una particolare esperienza nei confronti delle relazioni con questo grande Paese che ci ha consentito di diventare il terzo partner bancario italiano per l’India. Nel 2004 l’Italia si è collocata al 4° posto negli scambi commerciali con l’India, ammontare che è complessivamente risultato pari ad oltre 2 miliardi di euro (dati Uic). La quota intermediata dal nostro gruppo è pari a circa l’8% di questa somma” ha puntualizzato Innocenzi. L'economia indiana sta crescendo al ritmo di oltre l'8% l'anno (tasso di crescita secondo solo alla Cina), caratterizzata da un mercato interno di almeno 200 milioni di consumatori. L’india è un grande paese che sta attuando un passaggio da un’economia prevalentemente rurale ad un’economia di mercato. Nell’ambito dell’incontro è stato interessante ascoltare le esperienze portate da Maurizio Miranda, presidente della federazione italiana esportatori importatori e la testimonianza degli amministratori delegati di due imprese di punta dell’economia dei territori serviti dal Banco Popolare, Gianni Borghi della Lombardini Spa e Manuel Monti della Tessitura Monti Spa, azienda trevigiana presente già da un decennio in India. |
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BANCA ANTONVENETA: - IL GIUDICE DESIGNATO, SCIOGLIE LA RISERVA |
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Padova, 30 maggio 2005 - Banca Antonveneta comunica che - nell'ambito del giudizio promosso da Abn Amro Bank N.v. Diretto ad ottenere la sospensione della delibera assunta il 30 aprile 2005 dall'Assemblea dei soci di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del nuovo Collegio Sindacale - il Giudice designato, sciogliendo la riserva assunta all'udienza del 25 maggio 2005 - fissata a seguito dell'istanza proposta dal dott. Tommaso Cartone - ha depositato il 27 maggio un provvedimento con il quale ha ritenuto di dover pervenire ad una declaratoria di inammissibilità della predetta istanza. Resta fissata per il giorno 6 giugno 2005 l'udienza per la conferma, modifica o revoca del provvedimento emesso il 21 maggio 2005, con il quale è stata sospesa la deliberazione assembleare sopra citata. |
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ALFREDO BERNI È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI BANCA ETRURIA PROCEDE CON SUCCESSO LA SOTTOSCRIZIONE DEI DIRITTI RELATIVI ALL’AUMENTO DI CAPITALE |
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Arezzo, 30 maggio 2005– Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Elio Faralli, ha nominato nella seduta del 27 maggio Alfredo Berni nuovo Direttore Generale di Banca Etruria. Laureato in Economia e Commercio, il Dott. Berni ha ricoperto molteplici incarichi di vertice in Banca Etruria e nelle Società del Gruppo. Nominato nel 2002 Vice Direttore Generale, in questi anni è stato anche Responsabile del Piano Industriale 2003-2005, guidandone l’implementazione. “Al nuovo Direttore Generale Berni va il migliore augurio di buon lavoro” ha dichiarato il Presidente Faralli. “Per l’esperienza professionale che vanta, la profonda conoscenza della nostra Banca e del territorio in cui opera, è la persona giusta per condurre l’Azienda lungo il percorso di sviluppo tracciato dal nuovo Piano Industriale, alla cui definizione ha attivamente collaborato”. Lo stesso Consiglio di Amministrazione ha approvato la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con il Dott. Luca Simoni, nei confronti del quale è stato espresso apprezzamento per l’attività svolta a favore dell’Istituto. Nella seduta, inoltre è stato preso atto del positivo andamento dell’operazione di aumento del capitale sociale, che si avvia a concludersi con pieno successo. |
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UBS ANCHE QUEST’ANNO AL FIANCO DELLO SWISS ECONOMIC FORUM IL PIÙ IMPORTANTE EVENTO ECONOMICO NAZIONALE PER LE PMI E I GIOVANI IMPRENDITORI IN SVIZZERA |
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Zurigo/basilea, 30 maggio 2005 - La settima edizione dello Swiss Economic Forum (Sef) di Thun, svoltosi il 26/27 maggio 2005, è stato il punto d‘incontro di oltre mille titolari di aziende, membri dei quadri ed esponenti del mondo economico e politico. Il leitmotiv di quest’anno è stato «Setting the Right Priorities». L’obiettivo del Forum è stato quello di trasmettere ai partecipanti stimoli e spunti di riflessione, offrendo al contempo una piattaforma per contatti e discussioni. Ubs è uno dei sei sponsor principali di questo evento, il maggiore in Svizzera per dimensioni e importanza. Il conferimento dello «Swiss Economic Award», il più prestigioso premio per giovani imprenditori innovatori di livello assoluto in Svizzera, rappresenta il momento culminante della manifestazione. Questo riconoscimento viene assegnato ai giovani imprenditori svizzeri di successo quale attestazione dei loro eccellenti risultati. I premi assegnati dallo Swiss Economic Forum si suddividono nelle categorie «Hightech / biotech», «Produzione / industria» e «Servizi», per un importo complessivo di 75 000 franchi. Quest’anno Ubs sponsorizza il primo premio della categoria «Produzione / industria», del valore di 25'000 franchi. La giuria, composta da 16 autorevoli esponenti del mondo politico ed economico svizzero e dei media, valuterà i primi 3 imprenditori nominati per ogni categoria basandosi su criteri quali innovazione, creazione di posti di lavoro, trattamento del mercato/marketing, e su caratteristiche personali come lungimiranza, valori e visioni. Sia durante il processo di designazione che in veste di membro della giuria, Ubs apporta il proprio know-how nell’ambito della gestione finanziaria e della valutazione di business plan. Le aziende promettenti e con elevati tassi di crescita sono d’importanza vitale per l’economia svizzera, e le relazioni d’affari con esse rappresentano per Ubs un'attività di primaria importanza. Ubs assiste circa 143'000 aziende svizzere, la maggior parte delle quali sono piccole e medie imprese. Nella sua veste di partner affidabile e dotato di spirito critico, la Banca persegue l’obiettivo di fornire consulenza e assistenza alle aziende per tutte le questioni in ambito creditizio e d’investimento. |
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ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA DIRECTA E IL CREDITO DI ROMAGNA S.P.A. |
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Torino, 30 maggio 2005 - Directa ha stipulato un accordo con il Credito Di Romagna per rendere disponibile il suo servizio di trading online ai clienti della banca che opera nelle province di Forlì, Cesena e Rimini. Il Credito Di Romagna offrirà ai suoi clienti tutti i vantaggi dell'operatività sui mercati mobiliari con Directa, consentendo loro di mantenere soldi e titoli presso la Banca. "Grazie alla collaborazione con la Sim indipendente di Torino, offriamo ai nostri clienti, in aggiunta a tutti i servizi bancari, la possibilità di operare direttamente sui mercati azionari italiani e americani, nonché su quelli dei derivati, in maniera affidabile, a costi estremamente competitivi, con una interessante remunerazione del conto di trading - ha dichiarato il dott. Giovanni Mercadini, Amministratore Delegato del Credito Di Romagna - Siamo lieti di essere la prima Banca con Sede a Forlì a rendere disponibile questo servizio". "L'accordo con il Credito Di Romagna ci offre l'opportunità di estendere ulteriormente la distribuzione del nostro servizio di trading online - afferma l'ing. Mario Fabbri, Amministratore Delegato di Directa - e ci fa piacere constatare come una Banca di recente costituzione abbia voluto da subito offrire i nostri servizi ai suoi clienti". Le piattaforme Directa consentono l'accesso ai mercati azionari italiani e americani, oltre all'accesso ai mercati dei derivati (Idem, Eurex e Cmeglobex). Le commissioni di trading applicate ai clienti del Credito Di Romagna sono molto vantaggiose, in quanto il cliente può scegliere il profilo più adeguato al proprio tipo di operatività, tra commissioni proporzionali (1,9 per mille senza minimo), degressive (da 8 a 3 euro) o fisse (per i derivati: 6 e 4 euro). Per i mercati americani, le commissioni sono di 9 dollari per ordine eseguito via Market Maker, oppure di 9 dollari con l’aggiunta degli eventuali oneri o la deduzione dei "ristorni", per gli eseguiti tramite i due Ecn Island e Arcipelago, applicando, unica in Italia, le medesime condizioni disponibili per i trader Usa. Per presentare il nuovo servizio, la Banca organizza un incontro che si terrà il prossimo 8 giugno, alle ore 15.30, presso gli uffici della Direzione Generale, a Forlì, in via Ravegnana angolo Traiano Imperatore. Durante l'incontro saranno eseguite operazioni con denaro reale, con accesso diretto ai mercati, e saranno illustrate le novità delle piattaforme Directa (Multibook, stop loss sui mercati Usa, ecc.). La partecipazione all'incontro è gratuita. |
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PARMALAT: DELIBERATO NULLAOSTA ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO |
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Collecchio (Pr), 30 maggio 2005 - Parmalat Finanziaria S.p.a. In Amministrazione Straordinaria comunica che in data 26 maggio 2005 Consob ha deliberato con provvedimento protocollo n. 5038655 il nullaosta alla pubblicazione del Prospetto Informativo presentato da Parmalat S.p.a. E inerente l’operazione di sollecitazione e di quotazione delle azioni e dei warrant di Parmalat S.p.a.. Tale provvedimento fa seguito al provvedimento di ammissione a quotazione emesso da Borsa Italiana S.p.a. In data 9 maggio 2005 e ai precedenti provvedimenti da parte dei Giudici Delegati del Tribunale di Parma aventi ad oggetto il deposito dell’elenco dei creditori ammessi allo stato passivo. Con i citati provvedimenti Consob e Borsa Italiana S.p.a. Concludono una importante fase dell’impegnativo processo di risanamento di Parmalat, uno dei principali gruppi alimentari italiani, leader nel suo settore con significative presenze in Sud Africa, Nord e Sud America, Australia oltreché in Europa. Il Prospetto Informativo è stato depositato in data odierna ai sensi di legge e il relativo avviso verrà pubblicato sulla stampa nazionale in data 28 maggio 2005. Il Prospetto Informativo sarà inoltre disponibile dal 28 maggio 2005 sul sito www.Parmalat.com nel menù Amministrazione Straordinaria sotto la voce Piano di Ristrutturazione. Sponsor della procedura per l’ammissione a quotazione in Italia è Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.a.. |
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AL VIA LA CONVERSIONE FACOLTATIVA DELLE AZIONI DI RISPARMIO DI INDESIT COMPANY |
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Fabriano, 30 maggio 2005 - Parte oggi la conversione facoltativa delle azioni di risparmio di Indesit Company in ordinarie che potrà essere richiesta fino al 17 giugno 2005. L’operazione prevede la conversione di ogni azione di risparmio presentata in una azione ordinaria, senza pagamento di alcun conguaglio e senza alcuna modifica del capitale sociale. Grazie alla conversione Indesit Company semplificherà la struttura del capitale e aumenterà il flottante delle azioni ordinarie, creando i presupposti per una maggiore liquidità del titolo. Nel caso in cui, a seguito della conversione, il numero delle azioni di risparmio rimasto sul mercato non fosse idoneo a garantire regolari contrattazioni, Borsa Italiana potrà revocarne la quotazione. |
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DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A.VARIAZIONE DATA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER L’APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2005 |
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Milano, 30 maggio 2005 - La riunione del Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S.p.a. Per l’approvazione della Relazione Semestrale al 30 giugno 2005 avrà luogo il 27 settembre 2005 anziché il 8 settembre 2005. Quanto sopra nel rispetto della specifica tempistica prevista da Consob con riferimento alle Relazioni Semestrali che verranno redatte in conformità ai nuovi principi contabili Ias/ifrs. |
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BENI STABILI: DISINVESTIMENTO PER SECURFONDO VENDITA DI UNA PORZIONE DELL’IMMOBILE SITO IN ROMA |
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Roma, 30 maggio 2005 - Beni Stabili Gestioni S.p.a. Sgr rende noto di aver perfezionato in data odierna la cessione di una porzione dell’immobile vincolato al patrimonio di Securfondo sito in Roma – Piazzale Flaminio n. 9, e precisamente la porzione immobiliare ad uso uffici sita alla scala A – int. 2 -, per una superficie complessiva di mq 225. La vendita è avvenuta al prezzo di Euro 1.540.000, generando una plusvalenza lorda rispetto al valore dell’immobile determinato dagli esperti indipendenti al 31 dicembre 2004 pari a 718.750 Euro. In data 29 marzo 2005 gli esperti indipendenti hanno espresso un parere di congruità positivo sull’operazione. L’acquirente è un privato che non ha alcun legame con il gruppo di appartenenza della Beni Stabili Gestioni S.p.a. Sgr. |
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SOTTOSCRITTO CONTRATTO DI OPZIONE DI VENDITA SULLE AZIONI MARR S.P.A. RELATIVE AL PIANO DI STOCK OPTION DELIBERATO NEL 2003 |
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Castelvetro di Modena, 30 maggio 2005 - Cremonini e i dipendenti Marr destinatari del piano di stock-option deliberato nell’anno 2003, hanno sottoscritto un contratto di opzione di vendita dei diritti relativi ad un massimo di 309.420 azioni Marr (0,468% del capitale sociale). Il contratto attribuisce a ciascun destinatario della stock-option il diritto di esercitare l’opzione di vendita - ad un prezzo per azione pari a quello dell’Offerta Globale - esclusivamente nel giorno lavorativo successivo a quello in cui Borsa Italiana stabilirà la data di inizio delle negoziazioni di azioni Marr. Le azioni acquisite da Cremonini, che finanzierà l’investimento mediante disponibilità di cassa, saranno soggette ad un vincolo di lock-up di 180 giorni a partire dalla data dell’Offerta Globale. |
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MILANO AL QUINTO POSTO COME CAPITALE EUROPEA SALE DI QUATTRO POSIZIONI NEL GIRO DI TRE ANNI. PRIMEGGIA PER L’INNOVAZIONE, LA FIERA, I TEATRI, LA RICCHEZZA PRODOTTA E MALPENSA. |
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Milano, 30 maggio 2005 - Milano si mette sulla buona strada come “capitale europea”. Nel giro di tre anni (2001-2004) guadagna quattro posizioni nella classifica della competitività, e si colloca al quinto posto tra le 12 città europee con cui è in concorrenza diretta. La battono solo Francoforte, Stoccolma, Amsterdam e Zurigo. Le altre (Madrid, Vienna, Lione, Barcellona, Bruxelles, Birmingham e Atene) sono staccate. E così si spiega anche la popolarità di Milano presso la stampa europea: risulta la quarta città più citata negli articoli preceduta solo da due capitali (Vienna al primo posto e Madrid al terzo) e da Francoforte (al secondo posto). E quando si parla di Milano, lo si fa soprattutto per fatti politici, economici, moda e cultura. Il guadagno di competitività di Milano è legato soprattutto alla sua capacità innovativa (primo posto), ma anche alla fiera (prima), al valore aggiunto prodotto (prima), al numero di teatri (seconda), alle ferrovie (terza), all’accessibilità aeroportuale (quarta). Ma non mancano gli aspetti su cui lavorare: e così Milano è ultima per il traffico, penultima per numero di incidenti stradali, nona per l’ambiente. Se si considerano gli indici riassuntivi, Milano è prima per capacità innovativa, settima per l’ambiente economico, ottava per l’apertura verso l’esterno, dodicesima per qualità della vita (decima se si esclude il traffico). Sono questi alcuni dati che emergono dal secondo rapporto “Milano capitale europea” della Camera di commercio di Milano, realizzata in collaborazione con il Certet – Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo dell’Università Bocconi di Milano. “La competitività di un territorio – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – in una epoca in cui la competizione assume veste davvero globale, diventa sempre più complessa. A partire dalla dotazione infrastrutturale su cui una città può fare affidamento, come strade, aeroporti, mezzi pubblici. A questo riguardo a Milano si è fatto molto e bene, basti pensare alla Fiera e a Malpensa, e i buoni risultati di questa ricerca lo dimostrano. Ma non possiamo né dobbiamo dimenticare l’importanza delle risorse immateriali di cui è ricca una comunità. A partire dallo spirito imprenditoriale, dalla cultura civica diffusa di Milano. Alcuni nodi rimangono tuttavia aperti, a partire dal traffico e dall’ambiente. Questi sono tutti aspetti caratteristici di una città europea, quale è Milano, che punta a migliorare nel confronto internazionale. Bisogna affrontare questa sfida, insieme, a partire dalle istituzioni legate al territorio, per rendere Milano un posto in cui lavorare, e vivere, sempre meglio. E come Camera di commercio stiamo attivando il progetto ‘Milano per lo Sviluppo’, un’iniziativa straordinaria aperta a istituzioni e associazioni, rivolta alle piccole e medie imprese, a sostegno della competitività diffusa”. I Dati Della Ricerca Milano vista dalla stampa. Sulla base di una analisi svolta su alcune dei più importanti giornali europei (El Pais, The Economist, The Times, Le Monde, Frankfurter, Corsera, il Sole 24 Ore) nell’arco di un periodo di 12 mesi (marzo 2003 – febbraio 2004), Milano risulta la quarta città più citata negli articoli tra le 12 città con cui è in competizione in Europa, preceduta solo da due capitali (Vienna al primo posto e Madrid al terzo) e da Francoforte (al secondo posto). Milano supera invece Stoccolma, Zurigo, Bruxelles, Atene, Amsterdam, Barcellona, Lione, Birmingham. Milano appare così una città dove si fa politica (il 29,6% degli articoli su Milano trattano questo tema) ed economia (11,6% del tot.), ma anche moda e design (22,1%), cultura (10,2%). Il 9,6% degli articoli è dedicato alla cronaca; il 4,1% alla Borsa; il 2,9% alla Fiera; il 2,6% alla ricerca; l’1,7% ai trasporti e alla Tv-radio-stampa; l’1,5% agli aeroporti. Indice complessivo. Milano è al quinto posto (+4 posizioni rispetto al 2001) tra le città europee con cui è in competizione diretta (indice pari a 15,2 tra un minimo di 0 e un massimo di 20): viene dopo Francoforte (indice: 17,9); Stoccolma (indice: 16), Amsterdam (indice 16); Zurigo (indice: 15,9). Mentre precede Madrid, Vienna, Lione, Barcellona, Bruxelles, Birmingham e Atene. In particolare, Milano va decisamente bene per quanto riguarda i suoi vantaggi “relazionali” cioè legati alla capacità di sviluppo, all’innovazione, alla sostenibilità urbana e all’ambiente sociale: in questo caso il capoluogo lombardo sale al quarto posto (+2 posizioni rispetto al 2001), preceduto solo da Amsterdam, Zurigo e Stoccolma. Più in dettaglio Milano presenta diversi punti di forza: in particolare in relazione alla sua capacità innovativa (prima per numero di studenti universitari; seconda per addetti nel settore high tech; quinta per brevetti high tech), ma anche per la fiera (prima), per il valore aggiunto prodotto (prima), per i teatri (seconda), per le ferrovie (terza), per l’accessibilità aeroportuale (quarta). Migliori le altre città europee considerate su altri fronti: in particolare, tra gli altri, su traffico (ultima posizione), sulla capacità delle sale convegno (ultima posizione), sul numero di incidenti stradali (penultima), sull’ambiente (nona). Indice apertura verso l’esterno. Tale indicatore valuta l’apertura verso l’esterno dell’intero “sistema città”, in particolare la capacità delle infrastrutture per la mobilità (aeroporti, ferrovie, autostrade e strade) e la disponibilità di servizi idonei ad accogliere flussi turistici, in particolare il turismo d’affari. In una scala da 0 a 5 (dove 0 è il minimo), Milano ottiene 2,47 (era il 2,28 tre anni fa) – all’ottavo posto tra le 12 principali città europee in competizione con lei (+1 rispetto al 2001). Al primo posto in questo indice Francoforte, seguita da Amsterdam, Madrid, Bruxelles, Lione, Zurigo e Barcellona. Se si scompone l’indice e si considerano le sue componenti, la situazione in parte cambia: per quanto riguarda l’accessibilità aeroportuale, Milano si situa al quarto posto (immutata rispetto a tre anni fa), dietro ancora una volta a Francoforte, Amsterdam e Zurigo. Per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale è al settimo posto per dotazione di strade e autostrade (-2 posti) mentre migliora la situazione della rete ferroviaria (al terzo posto: +6 posizioni), preceduta solo da Madrid e Barcellona. Per finire, per quanto riguarda la vocazione al turismo d’affari, Milano sale al quinto posto (+4 posizioni), superata da Francoforte, Madrid, Bruxelles e Amsterdam. Se per sale convegno è all’ultimo posto, per manifestazioni fieristiche Milano risulta in vetta (era seconda nel 2001). Indice capacità innovativa. Tale indice è formato da 3 categorie: brevetti registrati nell’anno nel settore high tech; addetti nel settore high tech; numero di studenti universitari. Complessivamente Milano dimostra di avere ottime prospettive collocandosi al primo posto (+5 posizioni rispetto al 2001; punteggio: 5), superando Stoccolma, Amsterdam e Francoforte. In particolare, Milano è prima per numero di studenti universitari, che costituiscono il bacino della futura manodopera qualificata e del capitale umano; è seconda per numero di addetti in settori high tech (superata solo da Francoforte). Milano raggiunge la quinta posizione nella categoria brevetti registrati all’anno nel settore high tech (preceduta da Stoccolma; Vienna; Amsterdam; Bruxelles). Indice ambiente economico. Questo indice, che descrive la capacità e la struttura produttiva dell’area e le implicazioni sul tenore di vita dei suoi abitanti, è stato costruito utilizzando le categorie: Pil pro capite; valore aggiunto ai prezzi di base; nuove imprese registrate; imprese del settore business services; addetti nel settore dei servizi alle imprese (intermediazione finanziaria; imprese di trasporti, logistica e telecomunicazioni); imprese quotate in Borsa; imprese quotate con sede in città; tasso di disoccupazione; tasso di attività. Complessivamente, Milano conquista la settima posizione (-2 rispetto al 2001), con un punteggio comunque superiore al 2001 (4 rispetto a 3,65). E’ preceduta da Francoforte, Zurigo, Stoccolma, Madrid, Bruxelles e Amsterdam. Più in dettaglio, Milano è al settimo posto per quanto riguarda il valore del Pil pro capite (-1 rispetto al 2001; al primo posto Francoforte, seguita da Bruxelles), al primo per il valore aggiunto ai prezzi di base, al quarto posto per il tasso di disoccupazione (+1 posizione), al settimo posto sia per tasso di attività (+2 posizioni) che per numero di nuove imprese registrate, e infine all’ottavo posto sia per numero di imprese nel settore servizi alle imprese (-7 posizioni) che per numero di addetti in questo settore (-4 posizioni). Migliora invece rispetto a tre anni fa la situazione di Milano per quanto riguarda il numero di imprese quotate in Borsa (dal 10° posto al 6°) mentre risulta stabile per quanto riguarda il numero di imprese con sede in città quotate alla Borsa Nazionale (4° posto assoluto). Indice della qualità della vita. Tale indice è composto dagli aggregati: servizi ricreativi e culturali (cinema, musei, teatri, biblioteche pubbliche); ambiente civico (posti letto in ospedale; posti negli asili nido; tasso di disoccupazione femminile; quota di votanti alle elezioni); traffico e trasporti (linee urbane; vetture in circolazione); sicurezza (incidenti stradali; crimini); ambiente (inquinamento aria; spazi verdi; rifiuti urbani raccolti). Complessivamente Milano si colloca all’ultimo posto (-2 posizioni), anche se con un punteggio superiore al 2001: da 2,2 a 3,3 (ai primi posti: Zurigo, Stoccolma, Vienna e Madrid). Se però escludiamo traffico e trasporti, l’indicatore qualità della vita sale al decimo posto. Se si vanno ad esaminare i singoli punteggi ottenuti nelle diverse categorie, Milano si colloca in buona posizione per quanto riguarda il suo ambiente civico (in sesta posizione; +2 posti; al vertice: Zurigo; Francoforte e Stoccolma; in particolare: al secondo posto per la quota di votanti; al quarto posto per numero di posti negli asili nido; ottava per numero di posti letto offerto dagli ospedali; sesta per tasso di disoccupazione femminile) e per la sicurezza (in sesta posizione: +4 posizioni; ai primi posti: Madrid e Zurigo; in particolare: al quarto posto per minor numero di crimini registrati, superata solo da Barcellona, Vienna e Madrid; ma all’undicesimo posto per minore numero di incidenti stradali). Meno brillante la situazione per quanto riguarda l’ambiente (al nono posto: +3 posizioni rispetto al 2001; in particolare: al quinto posto per spazi verdi con accesso al pubblico; al settimo posto per minore livello di inquinamento dell’aria; e all’ottavo posto per minore quantità di rifiuti urbani raccolti). Nota positiva il numero di teatri presenti nell’area metropolitana, dove Milano si classifica al secondo posto. Per traffico e trasporti, ultimo posto: -3 posizioni. Milano: posizione competitiva nel gruppo delle 12 città
Definizione | Posizione Milano 2001 | Posizione Milano 2004 | Confronto 2001-2004 | Apertura Verso L'esterno | 9 | 8 | 1 | Accessibilità aeroportuale | 4 | 4 | 0 | Dotazione infrastrutturale | 7 | 11 | -4 | Turismo d'affari | 9 | 5 | 4 | Posti letto in albergo | 8 | 10 | -2 | Capacità Sale Convegno | 12 | 12 | 0 | Ferrovie | 9 | 3 | 6 | Strade | 8 | 7 | 1 | Autostrade | 5 | 7 | -2 | Manifestazioni fieristiche annuali | 2 | 1 | 1 | Capacita' Innovativa | 6 | 1 | 5 | Studenti universitari | 5 | 1 | 4 | Addetti settore Ht | 2 | 2 | 0 | Brevetti in Ht | n.P. | 5 | n.P. | Ambiente Economico | 5 | 7 | -2 | Pil pro capite | 6 | 7 | -1 | Valore aggiunto ai prezzi base | 3 | 1 | 2 | Nuove imprese registrate | n.P. | 7 | n.P. | Numero imprese servizi alle imprese | 5 | 8 | -3 | Addetti nel settore servizi alle imprese | 4 | 8 | -4 | Imprese trasporti, logistica e telecomunicazioni | 1 | 8 | -7 | Addetti trasporti, logistica e telecomunicazioni | 6 | 7 | -1 | Addetti servizi alle imprese | 2 | 4 | -2 | Imprese con sede in città quotate in Borsa | 3 | 4 | -1 | Imprese quotate in Borsa | 10 | 6 | 4 | Tasso di disoccupazione | 5 | 4 | 1 | Tasso di attività | 9 | 7 | 2 | Imprese nel settore servizi alle imprese | 1 | 10 | -9 | Qualita' Della Vita | 10 | 12 | -2 | Cinema | 6 | 9 | -3 | Musei | 10 | 9 | 1 | Servizi culturali e ricreativi | n.P. | 11 | n.P. | Ambiente civico | 8 | 6 | 2 | Tasso disoccupazione femminile | 8 | 6 | 2 | Crimini registrati | 7 | 4 | 3 | Teatri | 4 | 2 | 2 | % votanti alle elezioni | 4 | 2 | 2 | Livello inquinamento | 12 | 7 | 5 | Posti negli asili nido | 8 | 4 | 4 | Spazi verdi | 5 | 5 | 0 | Sicurezza | 10 | 6 | 4 | Biblioteche pubbliche | 11 | 8 | 3 | Posti letto ospedale | 6 | 8 | -2 | Rifiuti urbani raccolti | 9 | 8 | 1 | Vetture in circolazione | 7 | 12 | -5 | Ambiente | 12 | 9 | 3 | Linee urbane | 5 | 10 | -5 | Incidenti stradali | 11 | 11 | 0 | Traffico e trasporti | 9 | 12 | -3 |
Definizione | Francoforte | Stoccolma | Amsterdam | Zurigo | Milano | Madrid | Vienna | Lione | Barcellona | Bruxelles | Birmingham | Atene | Apertura Verso L'esterno | 1 | 10 | 2 | 6 | 8 | 3 | 9 | 5 | 7 | 4 | 11 | 12 | Accessibilità aeroportuale | 1 | 10 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 12 | 7 | 8 | 11 | 9 | Dotazione infrastrutturale | 5 | 6 | 4 | 8 | 11 | 10 | 7 | 1 | 2 | 3 | 9 | 12 | Turismo d'affari | 1 | 7 | 4 | 8 | 5 | 2 | 10 | 11 | 9 | 3 | 6 | 12 | Capacita' Innovativa | 4 | 2 | 3 | 5 | 1 | 9 | 7 | 6 | 10 | 12 | 8 | 11 | Addetti in settori Ht | 1 | 8 | 3 | n.P. | 2 | 6 | 9 | 7 | 4 | 11 | 5 | 10 | Studenti universitari | 5 | 10 | 4 | 2 | 1 | 8 | 6 | 3 | 11 | 7 | 9 | n.P. | Brevetti in Ht | 6 | 1 | 3 | n.P. | 5 | 9 | 2 | 7 | 8 | 4 | 10 | 11 | Ambiente Economico | 1 | 3 | 6 | 2 | 7 | 4 | 9 | 10 | 12 | 5 | 11 | 8 | Pil pro capite | 1 | 5 | 3 | 4 | 7 | 10 | 6 | 8 | 11 | 2 | 9 | 12 | Valore aggiunto ai prezzi base | 7 | 4 | 6 | n.P. | 1 | 2 | n.P. | n.P. | 3 | 5 | n.P. | n.P. | Nuove imprese registrate | 1 | n.P. | 5 | n.P. | 7 | 8 | 6 | 2 | n.P. | 4 | 3 | n.P. | Imprese con sede in città quotate in Borsa | n.P. | 1 | 8 | n.P. | 4 | n.P. | 6 | 5 | n.P. | 3 | 7 | 2 | Imprese quotate in Borsa | 2 | 5 | 8 | 3 | 6 | 1 | 9 | n.P. | 10 | 7 | n.P. | 4 | Tasso di disoccupazione | 5 | 2 | 1 | 3 | 4 | 7 | 8 | 6 | 11 | 12 | 9 | 10 | Tasso di attività | 3 | 2 | 1 | 8 | 7 | 10 | 9 | 4 | 5 | 11 | 6 | 12 | Qualita' Della Vita | 5 | 2 | 7 | 1 | 12 | 4 | 3 | 10 | 6 | 11 | 9 | 8 | Servizi culturali e ricreativi | 8 | 2 | 7 | 3 | 11 | 10 | 6 | 4 | 9 | 5 | 12 | 1 | Ambiente civico | 2 | 3 | 5 | 1 | 6 | 8 | 4 | 12 | 7 | 9 | 11 | 10 | Tasso disoccupazione femminile | 4 | 3 | 1 | 2 | 6 | 8 | 7 | 9 | 11 | 12 | 5 | 10 | Crimini registrati | 8 | 10 | 7 | 11 | 4 | 3 | 2 | 6 | 1 | 9 | 5 | n.P. | Livello inquinamento | 2 | n.P. | 1 | n.P. | 7 | n.P. | 6 | 4 | n.P. | 5 | 3 | 8 | Spazi verdi | n.P. | n.P. | 1 | 4 | 5 | 2 | 6 | n.P. | 7 | 3 | n.P. | n.P. | Sicurezza | 12 | 10 | 11 | 2 | 6 | 1 | 4 | 8 | 3 | 9 | 7 | 5 | Posti letto ospedale | 3 | 12 | 9 | 1 | 8 | 10 | 2 | 7 | 6 | 4 | 11 | 5 | Rifiuti urbani raccolti | 1 | 2 | 6 | 9 | 8 | 4 | 3 | n.P. | 7 | 5 | n.P. | 10 | Ambiente | 2 | 3 | 1 | 11 | 9 | 5 | 4 | 8 | 10 | 6 | 7 | 12 | Incidenti stradali | 10 | 6 | 9 | 2 | 11 | 1 | 7 | 5 | 12 | 4 | 8 | 3 | Traffico e trasporti | 6 | 1 | 9 | 3 | 12 | 10 | 4 | 8 | 5 | 11 | 2 | 7 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Classifica finale delle città | Francoforte | Stoccolma | Amsterdam | Zurigo | Milano | Madrid | Vienna | Lione | Barcellona | Bruxelles | Birmingham | Atene | | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | |
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LIBERO TRANSITO DEGLI ARTIGIANI IMPIANTISTI NELLE ZTL IMPORTANTE DECISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE MILANESE IN RISPOSTA ALLE SOLLECITAZIONI DI CNA MILANO |
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Milano, 30 maggio 2005 - I piccoli imprenditori e gli artigiani addetti all’assistenza domestica possono finalmente prestare il loro servizio anche nelle Zone a Traffico Limitato (Ztl) senza essere inseguiti dalle telecamere e perseguitati dalle multe. Gli interventi sollecitati da Cna Milano sono stati, infatti, condivisi e attuati dal Comune, che ha accettato di consentire il transito illimitato alle Ztl agli impiantisti termoidraulici ed elettrici (11 mila quelli residenti a Milano e provincia) che adesso possono rispondere in modo adeguato alle richieste di assistenza e pronto intervento da parte dei cittadini. La decisione presa dal Csa del Sindaco Commissario segue un incontro, avvenuto nello scorso mese di febbraio, presso l’assessorato ai trasporti, tra l’assessore Giorgio Goggi e il presidente Cna Milano, Maurizio Calzolari, sulle difficoltà denunciate dalla categoria legate sia al divieto che il Comune di Milano ha fino ad oggi imposto agli artigiani di entrare nelle Ztl (ad eccezione degli orari di carico e scarico, peraltro diversi da zona a zona), sia all’impossibilità di trovare parcheggi idonei e disponibili. “La situazione era divenuta insostenibile – conferma Calzolari - se si tiene presente che, comunque, su 8 ore lavorative i piccoli imprenditori e gli artigiani dell’assistenza ne impiegano 4 per i trasferimenti, il divieto di accesso alle Ztl era ormai arrivato a rappresentare una vera condizione discriminante da far pesare sul prezzo finale dei servizi prestati e sul disagio di addetti e cittadini. Importante anche stabilire – aggiunge Calzolari - regole valide tanto per i nostri associati che per quelli delle aziende ex municipalizzate (Aem,…) nell’accesso alle corsie preferenziali: se loro ne possono usufruire, lo stesso deve valere per noi”. Le multe ricevute su segnalazione delle telecamere che controllano le Ztl hanno una media annuale di 3.000/4.000 euro per ognuna delle circa 500 aziende termoidrauliche che quotidianamente intervengono nelle Ztl milanesi per assistere i residenti. L’amministrazione comunale milanese non ha invece potuto soddisfare le richieste di Cna Milano sull’altra tematica portata da Calzolari all’attenzione dell’assessore Goggi, cioè la difficoltà di trovare parcheggio all’interno delle Ztl (ma anche in molte altre zone della città) e, di conseguenza, la necessità evidenziata di destinare, durante le ore diurne, anche a pagamento, una piccola parte delle aree di parcheggio riservate ai residenti per il solo tempo necessario all’erogazione del servizio. Essendo questa materia di competenza del Codice della Strada, che è legge dello Stato, l’unica via percorribile per ottenere risposte utili per gli impiantisti è quella dell’ interrogazione parlamentare. Un passo avanti in questo senso è stato fatto con la proposta di legge presentata qualche giorno fa alla Camera dal deputato on. Erminio Quartiani denominata Modifica del Decreto legislativo n. 285 del 1992 “Codice della Strada” e successive modificazioni, che mira all’obiettivo di “accrescere le potenzialità degli interventi e la loro efficienza, nonchè di produrre un risparmio di ore lavorate che incidono sui costi per gli utenti e i consumatori”. La proposta di Quartiani modifica come segue il comma 11 dell’art. 7 del Codice della Strada: “11. Nell’ambito delle zone di cui ai commi 8 e 9 e delle altre zone di particolare rilevanza urbanistica nelle quali sussistono condizioni ed esigenze analoghe a quelle previste nei medesimi commi, i comuni hanno facoltà di riservare, con ordinanza del sindaco, superfici o spazi di sosta per veicoli privati dei soli residenti nella zona; a titolo gratuito od oneroso nei medesimi spazi e superfici è consentita la sosta ai veicoli delle Aziende operanti nella manutenzione degli impianti tecnologici degli edifici”. |
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FINMECCANICA TETRA: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE E AD |
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Roma, 30 maggio 2005 - “La decisione del Cipe di finanziare il programma Tetra ha un grande valore industriale, strategico e occupazionale per il Paese, del quale va dato merito al nostro Governo – ha detto il Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini -. Grazie all’avvio di questo importante progetto l’Italia potrà infatti sviluppare ulteriormente ed esportare una tecnologia altamente innovativa, in grado di soddisfare le esigenze di protezione, riservatezza ed efficienza delle forze di sicurezza.” Tetra: caratteristiche tecniche del sistema Finmeccanica – il primo Gruppo italiano nelle tecnologie innovative - è leader, in Italia e all´estero, nel settore Pmr (Professional Mobile Radio) con lo sviluppo e la progettazione di sistemi radiomobili digitali, basati sullo standard Tetra (Terrestrial Trunked Radio). Elettra è la soluzione Tetra sviluppata e prodotta da Ote - società del gruppo Finmeccanica, per quelle organizzazioni che necessitano comunicazioni sicure, immediate ed affidabili, come Forze di Polizia, Enti Governativi, Servizi di Emergenza, Trasporti e Società operanti nei settori di generazione e distribuzione dell´Energia. Tetra (Terrestrial Trunked Radio) è uno standard digitale creato dall´Etsi (European Telecommunication Standard Institute) per le Telecomunicazioni Radiomobili ad uso professionale. Le principali caratteristiche del Tetra sono: Estrema riservatezza delle informazioni trasmesse; Possibilità di comunicazione in uno o più gruppi di utenti; Supporto specifico per le chiamate di Emergenza; Possibilità di comunicare anche al di fuori della rete (funzionalità di Dmo , Direct Mode Operation); Trasmissione contemporanea voce e dati multimediali. Pertanto gli utenti a cui si rivolge sono primariamente le Forze di Pubblica Sicurezza e Servizi di Emergenza (Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Emergenza Sanitaria). Tuttavia, grazie alla sua flessibilità la tecnologia Tetra trova ampio impiego anche per applicazioni nel campo dei Trasporti, Utility (produzione e distribuzione di gas, petrolio, energia elettrica e acqua) Polizie Municipali e Forze Armate. Tetratac, il Tetra in versione militare - Il sistema Tetratac e’ la risposta Selenia Communications alle attuali esigenze di inter-operabilità, flessibilità, sicurezza e trasportabilità.Questi ultimi sono requisiti indispensabili, sia in ambito militare che civile, per varie applicazioni prevalentemente destinate ad un uso non stazionario.Il sistema si basa principalmente sullo standard internazionale Tetra, dal quale eredita tutte le prestazioni e performances, a cui sono state ulteriormente aggiunte (add-on) funzioni specifiche atte a rendere il sistema: Interoperabile sia verso reti/infrastrutture civili che militari (adottando quindi diversi standard di comunicazione, nonchè rendendo disponibili prestazioni tipiche di reti militare, quali priorità/precedenza). Flessibile consentendone quindi l’impiego in diverse situazioni operative. Sicuro tramite l’implementazione di meccanismi di sicurezza quali Air Interface Encryption and End-to-end Encryption, i quali sono stati certificati dall’Agenzia Nazionale di Sicurezza;trasportabile consentendone l’impiego in situazioni ambientali particolari Il sistema Tetratac trova naturale impiego presso: Forze armate (Esercito, Aeronautica, Marina) sia per impieghi sul territorio nazionale che, ovviamente, per missioni Pfp (partership for peacekeeping) o, in generale, in tutte le situazioni in cui l’infrastuttura è assente o indisponibile. Forze di Polizia prevalentemente per impieghi di Ordine Pubblico in zone/aree “fuori copertura”. Il sistema infatti consente di operare autonomamente e limitatamente al tempo necessario (es. Manifestazione, corteo, etc.) Enti para-militare e di protezione civile (Vvff, Ccpp, Protezione Civile, ecc.) per tutte le situazioni di emergenza (es. Alluvioni, terremoti, incendi, sabotaggi, etc.), sfruttando in pieno le caratteristiche di mobilità e trasportabilità del sistema stesso. |
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ENI: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2004, DELIBERA IL DIVIDENDO DI 0,90 EURO PER AZIONE E NOMINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE |
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Roma, 30 maggio 2005 - L’eni comunica che l’Assemblea degli Azionisti il 27 maggio 2005 ha approvato: il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004 dell’Eni S.p.a. Che chiude con l’utile di 4.684.165.491,89 euro; l’attribuzione dell’utile di esercizio come segue: alla “Riserva legale” l’importo necessario affinché essa ammonti a un quinto del capitale sottoscritto alla data dell’Assemblea; al pagamento del dividendo di 0,90 euro per azione alle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse quindi le azioni proprie in portafoglio a quella data; alla “Riserva disponibile” l’importo che residua dopo le attribuzioni proposte; il pagamento del dividendo a partire dal 23 giugno 2005, con stacco fissato al 20 giugno 2005; la prosecuzione del programma di acquisto di azioni proprie per un periodo di 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare fino a un massimo di 400 milioni di azioni proprie del valore nominale di euro 1 per un importo complessivo non superiore a 5.400 milioni di euro e per prezzo non inferiore al loro valore nominale e non superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato nel giorno di borsa precedente ogni singolo acquisto che sarà effettuato sul Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S.p.a; la disposizione di massime 7.043.400 azioni proprie come segue: fino a 1.600.000 azioni al servizio del Piano di stock grant 2003-2005; fino a 5.443.400 azioni al servizio del Piano di stock option 2005 da vendere - al prezzo unitario corrispondente al maggiore tra la media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati sul Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S.p.a. Nel mese precedente la data di assegnazione del diritto di acquisto delle azioni e il costo medio delle azioni proprie in portafoglio rilevato il giorno precedente la data di assegnazione - ai dirigenti dell’Eni S.p.a. E delle società controllate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, con esclusione di quelle quotate, che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati del Gruppo o che sono di interesse strategico per il Gruppo. Alla loro individuazione provvederà il Consiglio di Amministrazione sulla base degli specifici criteri di valutazione utilizzati dall’Eni. In relazione alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione nominato dall’assemblea il 30 maggio 2002, l’Assemblea ha inoltre fissato in 9 il numero degli Amministratori e nominato Amministratori, per la durata di tre esercizi, i Signori: Roberto Poli, Presidente, Alberto Clô, Renzo Costi, Dario Fruscio, Marco Pinto, Marco Reboa, Mario Resca, Paolo Scaroni e Pierluigi Scibetta. A eccezione di Marco Pinto, gli altri consiglieri hanno dichiarato di possedere il requisito dell’indipendenza come definito dal Codice di Autodisciplina delle società quotate. L’assemblea degli Azionisti ha, inoltre, approvato: (i) la determinazione del compenso annuo spettante al Presidente del Consiglio di Amministrazione e a ciascun amministratore rispettivamente, in 265.000 euro e in 115.000 euro oltre al rimborso delle spese sostenute; (ii) la determinazione di una quota variabile di importo non superiore a 80.000 euro per il Presidente del Consiglio di Amministrazione e a 20.000 euro per gli amministratori. In relazione alla scadenza del mandato del Collegio Sindacale nominato dall’assemblea il 30 maggio 2002, l’assemblea degli azionisti ha nominato Sindaci, per la durata di tre esercizi, i Signori: Paolo Andrea Colombo, Presidente; Filippo Duodo, Sindaco effettivo; Edoardo Grisolia, Sindaco effettivo; Riccardo Perotta, Sindaco effettivo; Giorgio Silva, Sindaco effettivo; Francesco Bilotti, Sindaco supplente e Massimo Gentile, Sindaco supplente. L’assemblea degli Azionisti ha, inoltre, approvato la determinazione del compenso annuo spettante al Presidente del Collegio Sindacale e a ciascun Sindaco effettivo, rispettivamente, in 115.000 euro e in 80.000 euro, oltre al rimborso delle spese sostenute. Amministratori Roberto Poli È nato a Pistoia nel 1938. È Presidente dell'Eni S.p.a. Dal maggio 2002. Ricopre la carica di Presidente della società Poli e Associati, società di consulenza nel settore della finanza aziendale, delle operazioni straordinarie, delle acquisizioni e ristrutturazioni aziendali. Dal 1966 al 1998 è stato docente di finanza aziendale alla Cattolica di Milano e titolare di uno dei più noti studi professionali in materia societaria e di Corporate Finance. È Consigliere della Mondadori S.p.a., Fininvest S.p.a., Merloni Termosanitari S.p.a. E G.d. S.p.a., nonché socio accomandatario della Brafin S.a.p.a..è stato consulente in operazioni di finanza straordinaria di alcuni dei più importanti gruppi industriali italiani. È stato Presidente della Rizzoli-corriere della Sera S.p.a. E di Publitalia S.p.a. Paolo Scaroni È nato a Vicenza nel 1946. Laureato in economia e commercio nel 1969 presso l'Università Bocconi di Milano. Dopo aver conseguito un master in business administration presso la Columbia University di New York ed aver svolto funzioni di consulente alla Mckinsey, è entrato nel 1973 all'interno del Gruppo Saint Gobain, dove ha ricoperto diverse posizioni manageriali in Italia ed all'estero, fino ad essere nominato nel 1984 presidente della Divisione "Vetro Piano" a Parigi ed assumere quindi, in tale settore, la responsabilità di tutte le attività del Gruppo Saint Gobain a livello mondiale. Dal 1985 al 1996 ha svolto la propria attività presso la Techint dove ha assunto la carica di vice presidente ed amministratore delegato e ha gestito per conto della stessa le privatizzazioni di Siv, Italimpianti e Dalmine. Entrato in Pilkington nel 1996, è stato fino al maggio 2002 amministratore delegato della capogruppo, con sede in Gran Bretagna. Dal 2002 al 2005 è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Enel. Tra gli altri incarichi attualmente rivestiti si segnalano in Italia quelli di consigliere di amministrazione de “Il Sole 24 Ore” e della Marzotto, di membro della Giunta di Confindustria e di presidente di Unindustria Venezia e all'estero quelli di presidente del consiglio di amministrazione di Alliance Unichem, membro del supervisory board di Abn Amro Bank, nonchè del board della Business School della Columbia University di New York. Alberto Clô È nato a Bologna nel 1947, dove si laurea in Scienze Politiche. Dal 1987 è professore di ruolo Associato in Economia Industriale presso l'Università di Bologna. Ha fondato nel 1980 la rivista "Energia" di cui è direttore responsabile. Ha scritto libri ed oltre 100 saggi e articoli sulle problematiche dell'economia industriale ed energetica e collabora per diversi quotidiani e riviste economiche. Negli anni 1995-1996 è stato Ministro dell'Industria e ad interim del Commercio con l'Estero e Presidente del Consiglio dei Ministri dell'Industria e dell'Energia dell'Unione Europea durante il semestre di Presidenza Italiana. Nel 1996 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana. Dal 1997 è Consigliere della Gtp Holding S.p.a. Dal 2001 è Presidente del Comitato Scientifico di Eni Corporate University. Dal 2003 è Consigliere della Asm Brescia S.p.a. E della Società Autostrade S.p.a.. Dal 2004 è Consigliere di Italcementi S.p.a. E De Longhi S.p.a.. Ha curato nel 2004 la pubblicazione “Eni 1953-2003” e nel 2005 “Energia e Tecnologia”. È Consigliere dell’Eni S.p.a. Dal 1999. Renzo Costi È nato a Reggio Emilia nel 1937. È avvocato. È stato magistrato dal '64 al '68 ed è professore ordinario di Diritto commerciale presso l'Università di Bologna. È stato tra i fondatori ed è condirettore delle riviste "Giurisprudenza commerciale", "Banca Impresa e Società", e Banca, Borsa e Titoli di Credito. È autore di numerosi volumi su materie giuridiche. È Consigliere della Editrice Il Mulino S.p.a. È Consigliere dell’Eni S.p.a. Dal 1999. Dario Fruscio È nato a Longobardi (Cs) nel 1937. È Dottore Commercialista e Revisore dei conti. È Professore in quiescenza all'Università di Pavia in Economia e Gestione delle Imprese. Svolge attività di libero professionista. È stato in passato docente all'Accademia Nazionale della Guardia di Finanza di Bergamo. E’ consigliere dell’Eni S.p.a. Dal 2002. Marco Pinto È nato a Roma nel 1962. Laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Magistrato e notaio, ha ricoperto molteplici incarichi nell’ambito dei Tribunali Amministrativi Regionali e del Consiglio di Stato. Dal dicembre 2004 è professore ordinario della Scuola superiore dell'economia e delle finanze e reggente del Dipartimento di Scienze economiche. Dal 1994 è consigliere giuridico e capo dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’economia e delle finanze. Dal dicembre 2004 all'aprile 2005 è stato Capo di Gabinetto del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri. Mario Resca È nato a Ferrara nel 1945. È Presidente di Mcdonald's Italia, della Italia Zuccheri S.p.a. (ex Eridania),della American Chamber of Commerce in Italia, nonché di Confimprese Consigliere della Mondadori S.p.a., Consigliere Nazionale dell'U.p.a. (Unione Pubblicitari Associati), e nonché commissario straordinario del gruppo Cirio Del Monte, in amministrazione straordinaria. È inoltre Presidente della Fondazione per l'Infanzia Rmch. Nel giugno 2002 gli è stata conferita l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Assunto dopo la laurea dalla Chase Manhattan Bank, nel 1974 è nominato Direttore della Biondi Finanziaria (Gruppo Fiat) e dal 1976 al 1991 è partner di Egon Zehnder. In questo periodo è consigliere di amministrazione di Lancôme Italia e di società del Gruppo Rcs Corriere della Sera e del Gruppo Versace. È inoltre Presidente della Sambonet S.p.a., della Kenwood Italia S.p.a. E socio fondatore della Eric Salmon & Partners. E’ consigliere dell’Eni S.p.a. Dal 2002. Marco Reboa È nato a Milano nel 1955, dove si laurea in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi. È Dottore Commercialista e Revisore contabile. È Professore di ruolo presso il Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo di Castellanza e autore di numerose pubblicazioni in materia di corporate governance, valutazioni economiche e bilancio. Ricopre l’incarico di Consigliere fra l’altro in Seat Pg S.p.a., Interpump S.p.a., Immsi S.p.a., Intesa Private Banking e Nextra Sgr S.p.a.. È Sindaco in Autogrill S.p.a. E Galbani S.p.a.. Pierluigi Scibetta È nato a Firenze nel 1959. È Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Ha ricoperto incarichi come Consigliere di Amministrazione e Sindaco in numerosi enti e società. Nel 2003 è stato nominato consigliere di amministrazione dell'Istituto Superiore per la Previdenza e la sicurezza del lavoro (I.s.p.e.s.l.), del Gestore del Mercato Elettrico S.p.a. E dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente - Enea. Nel 2004 è stato nominato consigliere di amministrazione della Nucleco S.p.a.. È libero docente di Ingegneria Energetica presso L'università degli Studi di Perugia. È autore di numerosi testi e saggi di economia politica e diritto amministrativo. Sindaci Paolo Andrea Colombo È nato a Milano nel 1960. Laureato in Economia Aziendale all'Università Bocconi di Milano, è Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Svolge la libera professione e collabora con lo Studio del Prof. Provasoli. È consulente in importanti società industriali e finanziarie e ricopre incarichi di Amministratore e Sindaco effettivo e supplente in società dei gruppi Mediaset, Banca Intesabci, Credit Suisse e Pirelli-telecom Italia. È autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto commerciale. Da maggio 2002 ha ricoperto la carica di Sindaco effettivo. Filippo Duodo È nato a Venezia nel 1939. È Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Svolge attività di libero professionista e ricopre vari incarichi di Curatore Fallimentare e Commissario Giudiziale. Ha ricoperto l'incarico di Sindaco e Presidente del Collegio sindacale di numerose società tra cui la Banca Popolare di Venezia, la Compagnia Finanziaria di Investimento S.p.a., società del Gruppo Benetton, la Biosearch S.p.a. E la Snamprogetti S.p.a.; è Presidente del Collegio sindacale della Banca Meridiana S.p.a., della Sviluppi Immobiliari S.p.a. E del Consorzio Cepav Due. È stato inoltre Presidente della Conferenza Permanente dei Presidenti degli Ordini dei Dottori Commercialisti delle Tre Venezie e Presidente dell'Associazione dei Dottori Commercialisti delle Tre Venezie. Dal 1999 ricopre la carica di Sindaco effettivo dell’Eni S.p.a.. Edoardo Grisolia È nato a Roma nel 1947. È laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi “La Sapienza" di Roma. E’ revisore contabile. Dal 1967 al maggio 1974 ricopre incarichi nell’ambito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dal 2002 è Ispettore Generale Capo dell'Ispettorato Generale per la Finanza delle Pubbliche Amministrazioni. È Consigliere di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., sindaco della Simest S.p.a. E della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, membro del comitato amministrativo dell'Isae, componente del Collegio dei revisori dell'Acquedotto Pugliese, della Fondazione Teatro La Scala e dell'Isvap. Riccardo Perotta È nato a Milano nel 1949. È Dottore Commercialista e Revisore Contabile e professore associato di Metodologie e determinazioni quantitative di azienda presso l'Università Bocconi di Milano. Svolge attività di consulenza aziendale, societaria e fiscale per società italiane ed estere. Ricopre attualmente la carica di Sindaco in società finanziarie ed industriali, anche quotate, tra cui: Banca d’Intermediazione Mobiliare Imi S.p.a. (Presidente), Ecs International Italia S.p.a., Gewiss S.p.a. (Presidente), Mediaset S.p.a. E Snam Rete Gas S.p.a. (Presidente). Da maggio 2002 ricopre la carica di Sindaco effettivo dell’Eni S.p.a.. Giorgio Silva È nato a Samarate (Va) nel 1945. È Dottore Commercialista e Revisore Contabile. È stato dirigente della società di revisione Kpmg Peat Marwick di Milano dal 1975 al 1976. È socio fondatore dello Studio Legale Tributario L. Biscozzi - A. Fantozzi (attualmente Studio Legale e Tributario Biscozzi - Nobili). Svolge attività di consulenza aziendale, societaria e fiscale di società italiane ed estere. E’ Presidente del collegio sindacale della: Bolton Manitoba S.p.a., Collistar S.p.a., Hewlett Packard Italiana S.r.l., Industrie Ilpea S.p.a. E Tsp S.p.a.; è inoltre membro del collegio sindacale di numerose società tra cui: Acquedotto Nicolay S.p.a., Actalis S.p.a., Fisia Italimpianti S.p.a., Heinz Italia S.r.l., Ilva S.p.a. E Ssb S.p.a.. E’ membro del consiglio di amministrazione della Amplifon S.p.a. E Miotir S.p.a.. Da maggio 2002 ricopre la carica di Sindaco supplente. Francesco Bilotti È nato a Marano Principato (Cs) nel 1941. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma. Revisore Contabile, Avvocato e Professore di materie giuridiche ed economiche in Istituti tecnico-commerciali. Dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ha ricoperto le cariche di: Presidente del Collegio Sindacale del Mediocredito Piemontese e del Fondo Interbancario di Garanzia, Sindaco effettivo della Sezione di Credito Cinematografico e Teatrale della B.n.l. E della Consip S.p.a..attualmente è Sindaco effettivo della Consap S.p.a. E della Sicot S.r.l. E Vice Presidente del Comitato Agevolazioni pubbliche presso Mediocredito Centrale S.p.a. Massimo Gentile È nato a Roma nel 1963. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma. È Dottore Commercialista e Revisore Contabile.nel 1994 ha fondato lo studio di consulenza aziendale e tributaria Massimo Gentile con sede a Milano e a Pomezia (Roma). Ricopre la carica di Consigliere e Sindaco effettivo in numerose società anche quotate. |
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ENEL: ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2004 E NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELIBERATO UN DIVIDENDO DI 69 CENTESIMI DI EURO PER AZIONE PER L’INTERO ESERCIZIO 2004 |
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Roma, 30 maggio 2005 – Si è riunita il 26 maggio a Roma, sotto la presidenza di Piero Gnudi, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti dell’Enel Spa. Nella parte ordinaria è stato anzitutto approvato il bilancio di esercizio dell’Enel Spa al 31 dicembre 2004 e presentato il bilancio consolidato. Su proposta del Consiglio di Amministrazione è stato quindi deliberato un dividendo per l’intero esercizio 2004 pari a 69 centesimi di euro per azione e la distribuzione di 36 centesimi di euro per azione a titolo di saldo, tenuto conto dell’acconto di 33 centesimi di euro per azione già pagato nel mese di novembre 2004. L’indicato saldo del dividendo verrà messo in pagamento a decorrere dal prossimo 23 giugno 2005, previo stacco in data 20 giugno della cedola n. 5. L’assemblea ha inoltre provveduto a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione, che sarà composto da Piero Gnudi (confermato Presidente), Giulio Ballio, Fulvio Conti, Augusto Fantozzi, Alessandro Luciano, Fernando Napolitano, Francesco Taranto, Gianfranco Tosi, Francesco Valsecchi. La sintesi dei profili professionali dei nuovi amministratori è reperibile sul sito internet aziendale. Il Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio dell’esercizio 2007, è stato nominato in base alla nuova deliberazione – preventivamente approvata dalla stessa Assemblea – che riserva alla lista di maggioranza i 7/10 dei Consiglieri da eleggere in luogo dei 4/5 finora previsti e che è finalizzata ad assicurare una più equilibrata rappresentanza di tutti gli azionisti nell’ambito del Consiglio stesso. L’assemblea ha successivamente provveduto alla integrazione del Collegio Sindacale a seguito delle dimissioni rassegnate dal Presidente Angelo Provasoli in considerazione della intensa attività conseguente alla recente nomina a Rettore dell’Università Bocconi. Il nuovo Presidente del Collegio Sindacale è quindi Eugenio Pinto. E’ stato poi deliberato, su proposta del Consiglio di Amministrazione, il rinnovo dell’incarico di revisione contabile alla Kpmg Spa per il triennio 2005-2007. L’assemblea ha infine provveduto in sede straordinaria a conferire al Consiglio di Amministrazione una delega quinquennale ad aumentare il capitale sociale per un importo massimo di euro 28.757.000 al servizio del Piano di stock option 2005, riservato ai dirigenti del Gruppo Enel ed approvato dal Consiglio stesso nella riunione del 30 marzo 2005. Nel corso dell’Assemblea, il Presidente ha fornito l’informativa richiesta dalla Comunicazione Consob n. 5015175 del 10 marzo 2005 in merito allo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure contabili per l’applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs, ribadendo quanto già comunicato dalla Società lo scorso 12 maggio in sede di approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo 2005. |
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DECISA LA COSTITUZIONE DEL COMITATO CONSULTIVO ANIA |
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Milano, 30 maggio 2005 – Nella riunione del 24 maggio è stata approvata dal Comitato Esecutivo dell’Ania la costituzione del Comitato Consultivo previsto dall’art. 27 dello Statuto. Al dottor Sandro Salvati, Amministratore Delegato Toro Assicurazioni, è stato affidato l’incarico di coordinatore del Comitato, che nella struttura dell’Ania ha come riferimento il Capo Economista dottor Dario Focarelli. La funzione del Comitato Consultivo è quella di mantenere rapporti con gli opinion leaders per discutere, a porte chiuse e informalmente, su temi di particolare rilevanza sociale quali ad esempio la previdenza, la sanità, le catastrofi naturali, la riforma delle Authorities, la tutela del risparmio, i mercati finanziari. Alle riunioni saranno invitati, oltre ai vertici delle compagnie, ospiti esterni (esperti, politici, rappresentanti delle istituzioni, etc.) definiti di volta in volta in base al tema ed alle circostanze. Al Comitato verranno sottoposti i principali progetti di ricerca dell’Ufficio Studi Ania. La lista dei Componenti del Comitato Consultivo.
1. Prof. Aurelio Donato Candian | Docente di Diritto delle Assicurazioni presso l’Università “Bocconi” di Milano e Professore straordinario di Diritto Comparato presso l’Università “Liuc” di Castellanza | 2. Prof. Sabino Cassese | Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università “La Sapienza” di Roma ed editorialista | 3. Dott. Giuliano Cazzola | Presidente del Collegio dei Sindaci dell’Inps ed editorialista | 4. Dott.ssa Fiorella Kostoris | Ordinario di Economia Politica presso l’Università “La Sapienza” di Roma ed editorialista | 5. Prof. Giovanni Manghetti | Presidente della Cassa di Risparmio di Volterra | 6. Prof. Rainer Masera | Presidente di Rete Ferroviaria Italiana e docente di Economia dei Mercati Monetari e Finanziari presso l’Università “Luiss” di Roma | 7. Prof. Marcello Messori | Ordinario di Economia presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e Responsabile della Sezione Scienze Sociali della Fondazione Di Vittorio | 8. Prof. Daniele Pace | Presidente di Taylor Consulting e Docente di Teoria del Portafoglio Finanziario presso l’Università “Liuc” di Castellanza | 9. Prof. Luigi Paganetto | Preside della Facoltà di Economia della Università “Tor Vergata” di Roma | 10. Prof. Roberto Pardolesi | Ordinario di Diritto Comparato presso l’Università Luiss di Roma | 11. Prof. Antonio Pedone | Ordinario di Scienza delle Finanze presso l’Università “La Sapienza” di Roma e Presidente Onorario di Crediop | 12. Prof. Ermanno Pitacco | Ordinario di Matematica Attuariale presso l’Università di Trieste | 13. Prof. Gaetano Quagliariello | Presidente della Fondazione Magna Carta e Consigliere culturale del Presidente del Senato | 14. Prof Luigi Spaventa | Docente di Economia Politica presso l’Università “Tor Vergata” di Roma | |
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GIUSEPPE CARUSO, AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA LINGOTTO SPA |
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Torino, 30 maggio 2005 - In data 25 maggio, il Consiglio di Amministrazione della Lingotto Spa ha nominato Giuseppe Caruso Amministratore Delegato. La nomina del nuovo Ad è stata deliberata all'unanimità a seguito della proposta avanzata da Ipi Spa (Gruppo Coppola) che, al perfezionamento dell'accordo ( previsto entro la fine di settembre) relativo all'acquisizione del 51% delle azioni (attualmente detenute da San Paolo Imi, Unicredit e Generali Assicurazioni), diventerà l'azionista di maggioranza della Lingotto Spa con 1'82% con un esborso previsto di circa 9 milioni di E. Danilo Coppola - Presidente e Amministratore Delegato di Ipi - ha nuovamente posto la fiducia in Giuseppe Caruso (Direttore Generale Ipi di cui conserva la carica), 43 anni proveniente dal Gruppo Pirelli Real Estate, dove occupava il ruolo di Responsabile Nazionale dello sviluppo della rete in franchising. Cresciuto nel settore immobiliare torinese con le imprese di famiglia, ha operato nell'ambito del trading e dell'intermediazione. Ha gestito la valorizzazione di immobili e aree edificabili, tra le quali la trasformazione degli ex stabilimenti Philips di Alpignano (Torino) e l'acquisizione di importanti aree strategiche nei comuni dell'area metropolitana torinese, quali l'area ex acciaierie Mandelli e l'area Garis. Il Consiglio ha inoltre delegato disgiuntamente il Presidente (Riccardo Roscelli ) e l'Amministratore Delegato (Giuseppe Caruso) a formalizzare i contratti con il Comune di Torino e a procedere alla cessione di alcune aree di proprietà della Lingotto Spa grazie alla quale sarà reso possibile il collegamento del Lingotto in entrata ed in uscita attraverso il nuovo sottopasso di c.So Spezia. Questa nuova viabilità, consentirà di accrescere sempre più ('appeal del nuovo centro polifunzionale del Lingotto. Sono inoltre in corso le deleghe al Presidente e Amministratore Delegato riguardanti anche altre iniziative, attualmente in corso di trattative, con il Comune di Torino ed altri soggetti privati finalizzate alla valorizzazione del contesto urbano circostante l'intero Business Center del Lingotto. |
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DUPONT ANNUNCIA UN ALTRO FINANZIAMENTO DA $25 MILIONI PER LA DUPONT MIT ALLIANCE $60 MILIONI: IL MAGGIORE INVESTIMENTO SOCIETARIO IN R&D DEL MIT |
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Cambridge, 30 maggio maggio 2005 - Thomas M. Connelly Jr., Chief Technology Officer di Dupont, ha annunciato , in un incontro con Susan Hockfield e Robert A. Brown, rispettivamente President e Provost del Massachusetts Institute of Technology (Mit), la concessione di un altro finanziamento al Dupont Mit Alliance (Dma), un programma di ricerca volto alla creazione di materiali innovativi di prossima generazione. Dopo il primo investimento quinquennale di $35 milioni nel 2000, Connelly ha annunciato che Dupont ne versera' per la ricerca altri 25 fino al 2010. Questo impegno decennale da $60 milioni fa del Dma il maggiore investimento societario in R&d del Mit. "I successi e l'esperienza dell'Alliance sono la garanzia dei nostri finanziamenti", ha dichiarato Connelly. "Nel 2000, abbiamo chiesto agli scienziati del Mit di fornirci delle idee che potessero migliorare la vita quotidiana. La ricerca che ne e' risultata ha portato a risultati scientifici significativi. Nei primi cinque anni dell'Alliance si e' puntato sull'invenzione di nuovi materiali basati sulla natura e la biologia. In questa seconda fase invece collaborazione fra Dupont e Mit si propone di andare oltre la bio-scienza, ai nanocompositi, materiali nanoelettronici, tecnologie per l'energia alternativa e ai materiali di sicurezza e protezione di prossima generazione". "Qui al Mit, siamo molto orgogliosi della nostra lunga tradizione di partnership con i leader mondiali dei settori tecno-scientifici. La Dma offre un modello di cooperazione universita'-industria molto proficuo non solo per le nostre due organizzazioni, ma anche a livello nazionale", ha dichiarato Susan Hockfield, president di Mit. "La Dma e' un esempio straordinario di collaborazione tra universita' e industria che vede i docenti del Mit e i ricercatori di Dupont lavorare fianco a fianco per vagliare opportunita' di ricerca stimolanti per i giovani laureati in scienze e ingegneria e creare la scienza e la tecnologia di nuova generazione", afferma Robert A. Brown, Provost del Mit. Sono quindi stati illustrati i quattro principali programmi di ricerca su cui verte la Dma, i cui obiettivi puntano a far avanzare la scienza di base; creare potenziale commerciale per nuove applicazioni scientifiche e sviluppare tecnologie innovative legate all'orientamento strategico dell'attivita' R&d di Dupont. Gli scienziati del Mit coinvolti e i loro programmi sono i seguenti: * Professor Gregory Stephanopoulos: sviluppi in ingegneria metabolica, fra cui analisi basate sul genoma e modeling per la produzione di sostanze chimiche e prodotti intermedi da materie prime biologiche rinnovabili; * Professor Mriganka Sur, capo del Brain and Cognitive Sciences Dept.: programma iniziale di ricerca volto a sviluppare un nuovo impianto per il sistema nervoso a base di biopolimeri in grado di sostituire il tessuto cerebrale danneggiato in seguito a trauma; * Professor Linda Griffith, director del Biotechnology Process Engineering Center: strumento per la coltura di cellule epatiche, ideato per la valutazione precoce della tossicita' di nuovi farmaci; * Professor Michael Rubner, director del Center for Material Science and Engineering: un nuovo materiale simile alla superficie idrorepellente delle foglie di loto. Fra le potenziali applicazioni: tessuti autopulenti, parabrezza idrorepellenti o tubazioni che evitando l'accumulo di acqua sulla superficie resistono a batteri dannosi. Fin dalla sua creazione, la Dma ha richiesto al Mit delle proposte scientifiche, ingegneristiche e commerciali volte ad ampliare le conoscenze di Dupont in aree quali biologia, genetica, bioinformatica e catalisi. La collaborazione fra Dupont e Mit spazia nel campo dei materiali, delle scienze chimiche e biologiche per lo sviluppo di nuovi materiali e processi per la bioelettronica, i biosensori, i materiali biomimetici, le fonti energetiche alternative e nuovi materiali ad alto valore aggiunto. La Dma ha anche offerto a Dupont l'opportunita' di collaborare con la Sloan School of Management del Mit per la definizione di nuovi modelli di business per queste tecnologie emergenti. |
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AL VIA UNA PIATTAFORMA FRANCIA-ITALIA PER FAVORIRE L'INNOVAZIONE NELLE BIOTECNOLOGIE |
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Parigi, 30 maggio 2005 – La cooperazione scientifica tra Francia e Italia registra oggi un importante passo in avanti. A Parigi infatti, nell'ambito del convegno ''Translating Research & Technology into Life Science Products – a French Italian Platform'' ha preso formalmente il via una nuova piattaforma Francia-italia per favorire la ricerca e l'innovazione nelle biotecnologie. L'iniziativa si inserisce nel solco del recente accordo sottoscritto tra Letizia Moratti – Ministro della Pubblica Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica e François d'Aubert – Ministro francese delegato alla Ricerca, per la promozione della cooperazione scientifica tra i due Paesi. L'iniziativa, che gode del patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione italiano e di quello del servizio scientifico dell'Ambasciata d'Italia, è promossa dal Comitato nazionale per la biosiscurezza e le biotecnologie (Cnbb), da Assobiotec, dalla Fondazione Banco di Napoli e dal Centro biotecnologie avanzate di Napoli (Ceinge). Creazione di valore e innovazione, nuove opportunità economiche e soprattutto costituzione di un vero e proprio cluster biotecnologico franco-italiano: questi in sintesi gli obiettivi alla base dell'accordo. ''Siamo certi che questa iniziativa favorirà soprattutto il network tra le imprese, lo strumento principale per costruire collaborazione e competizione nel mondo biotech'' commenta Leonardo Vingiani, Direttore di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica – relatore al convegno. ''Offrirà inoltre alla ricerca italiana la possibilità di nuove collaborazioni con una realtà industriale, quella francese, che negli ultimi anni è fortemente cresciuta, anche grazie ad una lungimirante politica di sostegno nei confronti dell'innovazione'' aggiunge. Con un centinaio di aziende attive nelle biotecnologie l'Italia si candida a giocare un ruolo nel contesto europeo del biotech. Malgrado un livello di sviluppo della bioindustria in ritardo rispetto agli altri grandi Paesi di analoga forza economica, il dinamismo del comparto, favorito da una rilevanza scientifica nell'ambito delle life sciences, fa sì che l'Italia si trovi oggi al 6° posto per numero di farmaci in sviluppo in Europa, con 21 prodotti biotecnologici in sviluppo clinico. |
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SÉCURITÉ AÉRIENNE : LES LEÇONS DE L’AFFAIRE ONUR AIR |
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Brussels, 30 mai 2005 - Réunis à l’initiative de la Commission européenne, le comité d’experts pour la sécurité aérienne des Etats membres a pris un certain nombre de décisions pour harmoniser l’approche européenne dans l’affaire Onur Air. Interdite de vol depuis la mi-mai dans quatre pays dont trois Etats membres de l’Union européenne pour des manquements constatés aux règles de sécurité, la compagnie aérienne turque avait pu néanmoins dévier ses vols vers d’autres Etats de l’Union voisins. Le comité a décidé d’étendre à tous les Etats membres les conditions récemment posées par les quatre pays concernés pour lever l’interdiction de vol d’Onur Air. Les experts sont convenus de créer un système d’alerte lorsqu’un Etat membre envisage de prendre des mesures à l’égard d’une compagnie aérienne d’un pays tiers. La Commission proposera rapidement un renforcement de la législation qui prévoit la possibilité d’un système d’interdiction de vols harmonisée en Europe, pour garantir le plus haut niveau de sécurité pour les passagers aériens. Jacques Barrot, Vice Président de la Commission européenne en charge des Transports, a déclaré : « Il faut que l’Europe puisse agir d’une façon cohérente pour interdire des vols et garantir la sécurité des passagers aériens. L’europe ne peut pas tolérer une approche mal coordonnée entre Etats avec des interdictions d’une compagnie dans un pays et l’autorisation de la même compagnie dans le pays voisin » La dimension européenne de l’affaire Onur Air est claire. Pourtant les Etats membres ont agi en ordre dispersé : certains ont suspendu les vols qui ont été déviés vers des pays voisins. Ceci a mené à une grande confusion parmi les passagers aériens et a démontré les limites d’une approche non coordonnée entre Etats membres. La Commission entend bien tirer les leçons de cette crise pour renforcer et faire appliquer les dispositions communautaires existantes. Elle a ainsi immédiatement convoqué en urgence le comité d’experts des Etats membres qui sont convenus aujourd’hui d’harmoniser davantage leur approche. Ainsi l’ensemble des Etats de l’Union va participer au contrôle renforcé des vols de la compagnie Onur Air pour s’assurer de leur conformité aux normes de sécurité internationales. Les résultats de ces contrôles seront échangés afin de mettre en commun les données et d’en tirer les conclusions. A aussi été convenue la mise en place d’un système d’alerte lorsqu’un Etat membre envisage de prendre des mesures à l’égard d’une compagnie aérienne, qui pourrait déboucher sur une inspection multinationale et une éventuelle décision commune d’interdiction. Outre le renforcement des mesures de sécurité, le comité s’est montré favorable à une évaluation de l’efficacité de la législation de 2004 sur la sécurité des avions des pays tiers, qui avait été adoptée dans la foulée du drame de Charm-el-cheik. Cette directive européenne dite « Safa »[1] (Safety Assessment of Foreign Aircraft), du nom du programme européen de vérifications inopinées des avions étrangers, impose des procédures harmonisées pour le contrôle des avions des pays tiers empruntant les aéroports de l’Union. Elle prévoit également la possibilité d’étendre une interdiction de vols prononcée par un Etat membre à l’ensemble de l’Union. Lors des discussions au Conseil avant adoption de la directive Safa, ces dernières dispositions ont été affaiblies. La Commission proposera donc au Parlement européen et au Conseil de renforcer la législation européenne à ce sujet. En outre, la Commission appelle le Parlement européen à avancer rapidement sur la proposition de règlement concernant l’information des passagers de l’identité du transporteur, qui prévoit actuellement une liste noire publiée au niveau européen sur base des informations nationales (voir Ip/05/182 du 16/02/2005). Sur ce sujet important le Conseil Transport a dégagé à l'unanimité une orientation générale le 21 Avril. |
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RIUNIONE A BRUXELLES SULLA COMPAGNIA AEREA ONUR AIR E SUL COORDINAMENTO TRA TUTTI I PAESI EUROPEI PER RAFFORZARE ULTERIORMENTE LA SICUREZZA DEL TRASPORTO AEREO |
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Roma, 30 maggio 2005 - Si è svolta il 26 maggio, presso la Commissione Europea, una riunione con i rappresentanti delle autorità per l’aviazione civile dei Paesi membri della comunità in merito alla vicenda della compagnia aerea Onur Air sospesa per qualche giorno in alcuni Paesi europei, ma operativa in altri, tra cui anche l’Italia. Nel corso della riunione, sentite le opinioni dei Paesi partecipanti, si è convenuto di continuare a monitorare con attenzione la Onur Air e di prestare anche opera di collaborazione nei confronti dell’autorità turca per cercare di risolvere in via preventiva eventuali problemi. All’esito del confronto, infatti, la Commissione ha invitato tutti i Paesi ad avere un maggiore spirito di collaborazione, in modo da favorire gli scambi di informazioni e prevenire l’insorgere di problemi di carattere tecnico, cercando, compatibilmente con le esigenze di massima sicurezza, di confrontarsi prima di assumere provvedimenti di sospensione, fermo restando, tuttavia, la possibilità per ogni Paese di prendere posizioni unilaterali se ritenuto necessario. In attesa dell’adozione e dell’applicazione della Direttiva europea che porterà tutte le autorità e gli enti preposti alla sicurezza del volo ad assumere posizioni concordi quando si verificano casi come quello della compagnia turca, la Commissione ha espresso ampia fiducia negli organismi tecnici europei, quali il Jaa (Joint Aviation Authorities – Associazione che riunisce le autorità di regolazione dell’aviazione civile) ed il Comitato Direttivo Safa (Safety Assessment of Foreign Aircraft). In particolare, il Comitato Direttivo Safa (organismo interno tecnico dell’Ecac – European Civil Aviation Conference – che riunisce ben 41 Paesi), presieduto dall’Ing. Benedetto Marasà, Direttore Centrale dell’Enac, ha avuto mandato di elaborare proposte contenenti misure di coordinamento che verranno analizzate nel corso della riunione del Comitato che si svolgerà a Lisbona la prossima settimana. La proposta di coordinamento richiesta dalla Commissione dovrà prevedere meccanismi di informazione preventiva, maggiore condivisione delle informazioni in possesso, nonché maggior coinvolgimento degli Stati interessati, anche se non appartenenti alle organizzazioni europee. Il Jaa ed il Comitato Safa, quindi, dovranno fornire elementi alla Commissione stessa per favorire eventuali decisioni ed indicazioni di posizioni univoche. |
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IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENAC DELIBERA IL CONTRATTO DI PROGRAMMA CON ADR ED ALCUNI AGGIORNAMENTI DEL REGOLAMENTO PER GLI AEROPORTI SU OPERAZIONI IN BASSA VISIBILITÀ |
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Roma, 30 maggio 2005 - Si è riunito ieri, 25 maggio, il Consiglio di Amministrazione dell’Enac che, tra i vari punti all’ordine del giorno, ha esaminato e deliberato il documento relativo al contratto di programma pluriennale con la società Adr, Aeroporti di Roma S.p.a.. Con la delibera del Consiglio, quindi, si è concluso l'iter istruttorio di competenza Enac per la stipula con Adr del contratto con il quale, oltre alla definizione delle dinamiche tariffarie per i servizi di pubblica utilità svolti dal gestore aeroportuale in regime di monopolio, verranno definiti anche gli impegni da parte del gestore finalizzati all’incremento della produttività e del livello qualitativo dei servizi resi agli utenti. Il percorso procedurale prevede ora il coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per le valutazioni di competenza e l’acquisizione del parere del Cipe. All’esito di questi passaggi, il contratto di programma dovrà essere approvato con un decreto interministeriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia. Quello con Adr rappresenta il secondo contratto di programma redatto dall’Enac. Il contratto con la Save, società di gestione di Venezia, infatti, è già in fase di perfezionamento interministeriale. In tempi brevi, inoltre, il Consiglio Enac sarà chiamato ad esaminare le risultanze dell’analoga procedura finalizzata alla stipula del contratto di programma con la Sea, società di gestione degli aeroporti milanesi. Nell’ambito dei lavori, inoltre, il Consiglio ha voluto esprimere apprezzamento nei confronti delle strutture dell’Enac in merito alla vicenda della compagnia aerea turca Onur Air, per aver mantenuto, sulla base di riscontri tangibili, l’operatività del vettore, seppur tenendo sotto continuo e costante controllo gli aerei in transito sugli aeroporti nazionali. Si informa, inoltre, che nella seduta del 18 maggio u.S., il Consiglio di Amministrazione dell’Enac ha deliberato una proposta di emendamento di un articolo del Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti adottato dall’Enac nell’ottobre del 2003. Alla luce di alcune esigenze emerse con la conclusione dei primi processi di certificazione degli aeroporti, è stato introdotto un oppositivo capitolo sulle operazioni nell’area di movimento e sono stati riesaminati e razionalizzati i requisiti relativi alle operazioni in bassa visibilità, specificando le condizioni per la predisposizione e l’attivazione delle procedure in ambito aeroportuale. Tali adeguamenti potranno essere realizzati entro 12 mesi dall’adozione dell’emendamento. |
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BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO ALITALIA AL 31 DICEMBRE 2004: RISULTATO OPERATIVO NEGATIVO PER 412 MILIONI DI EURO IN PEGGIORAMENTO DI 28 MILIONI RISPETTO AL PRECEDENTE ESERCIZIO |
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Roma, 30 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.a. Riunitosi il 26 maggio sotto la presidenza dell’ing. Giancarlo Cimoli presso la sede della Società ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2004 del Gruppo Alitalia. L’esercizio 2004, sotto il profilo dell’andamento operativo e gestionale del Gruppo, è risultato contrassegnato da una prima fase di amplificazione del già problematico profilo di deterioramento reddituale nei primi mesi dell’anno cui si è contrapposta una inversione di tendenza nella seconda parte dell’anno, in parallelo alla progressiva implementazione dei primi concreti interventi del nuovo Piano Industriale 2005-2008. L’effetto delle criticità sopra menzionate ha generato per l’esercizio 2004 una perdita netta pari a 812 milioni di Euro, inclusiva dell’appostazione, per 343 milioni di Euro degli oneri scaturiti dal nuovo Piano Industriale 2005-2008. Più nel dettaglio le principali variabili economiche e finanziarie consolidate relative all’esercizio 2004 possono così essere sintetizzate: Il valore della produzione nell’esercizio è stato pari ad Euro 4.119 milioni con un decremento di Euro 265 milioni rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Il costo per consumi di materie e servizi esterni è stato pari ad Euro 3.037 milioni con un decremento di 232 milioni di Euro rispetto al 2003. Il risultato operativo dell’esercizio è stato pari ad una perdita di Euro 412 milioni in peggioramento rispetto al risultato dello scorso anno che aveva evidenziato una perdita pari a 384 milioni di Euro. Il risultato prima delle componenti straordinarie e delle imposte dell’esercizio è stato negativo per 469 milioni di Euro con un miglioramento di 46 milioni di Euro rispetto alla perdita di 515 milioni di Euro dello scorso anno. Le partite straordinarie nette relative all’esercizio 2004 hanno registrato un saldo negativo per 309 milioni di Euro con un peggioramento di 334 milioni di Euro rispetto al precedente esercizio. Tale peggioramento è principalmente imputabile all’appostazione di fondi per gli oneri di ristrutturazione. La perdita dell’esercizio 2004 è stata pari a 812 milioni di Euro in peggioramento di 292 milioni di Euro rispetto al precedente esercizio principalmente a causa dell’effetto negativo derivante dagli oneri di cui al paragrafo precedente. L’indebitamento finanziario netto è aumentato dal 31 dicembre 2003 di 324 milioni di Euro attestandosi al 31 dicembre 2004 a 1.764 milioni di Euro. Il flusso monetario dell’esercizio 2004 è stato negativo per 426 milioni di Euro. Nel dettaglio il flusso da attività di esercizio è risultato negativo per 230 milioni di Euro, il flusso monetario da attività di investimento è stato negativo 94 milioni di Euro e il flusso monetario da attività di finanziamento è stato negativo per 102 milioni di Euro. L’organico di Gruppo al 31 dicembre 2004 era pari a 20.575 unità con una flessione di 1.625 unità rispetto a quanto consuntivato al termine del corrispondente periodo del 2004. La flotta operativa al 31 dicembre 2004 si componeva di 184 aeromobili, con un’età media di 9,6 anni, dei quali 156 dedicati al breve/medio raggio e 28 al lungo raggio. Per quanto concerne l’evoluzione del traffico e del network nel settore passeggeri, comparto dal quale trae sostanzialmente origine il risultato gestionale del Gruppo Alitalia, nell’esercizio 2004 sono stati trasportati complessivamente su tutti i settori di rete 22,2 milioni di passeggeri in leggero calo (-1,4%) rispetto all’anno 2003. Relativamente alla prevedibile evoluzione della gestione, si segnala che il quadro previsionale che si va consolidando per il 2005 è quello di un ulteriore stabilizzazione della ripresa economica a livello internazionale, seppure con tassi di crescita in qualche misura più moderati rispetto alle anticipazioni di alcuni mesi fa a causa dell’impatto dei corsi petroliferi. In tale contesto macroeconomico e di settore, nel quale il Gruppo Alitalia ha anche ultimamente registrato alcuni deterioramenti dello scenario del trasporto aereo (in particolare dalle penalizzazioni scaturenti da quotazioni petrolifere e dall’ulteriore inasprimento della pressione competitiva, determinata in particolare sui comparti internazionale e domestico dalla perdurante situazione di sovracapacità, con associati valori di yield sempre più depressi), è stato dato corso a tutte le ulteriori iniziative di progettualità, finalizzate alla riduzione dei costi operativi ed all’incremento della produttività, che il nuovo progetto industriale, recentemente aggiornato, ha identificato per il primo anno del Piano 2005 - 2008. In tale cornice industriale, le previsioni per l’esercizio 2005, il primo del biennio di “risanamento”, confermano comunque, tramite un’ulteriore accelerazione delle misure di efficientamento, il conseguimento di risultati economici sensibilmente più positivi di quelli dell’anno precedente, ancorché non ancora tali da consentire di “agganciare” il pareggio a livello di risultato netto. A ciò contribuirà in maniera significativa il consistente miglioramento atteso per la gestione industriale, come recentemente suffragato dalle prime evidenze gestionali dell’esercizio 2005 contenute nella prima Relazione trimestrale 2005 approvata dal Consiglio di Amministrazione del 12 maggio u.S. Per quanto riguarda invece il profilo finanziario, si conferma fondamentale dare seguito quanto prima possibile, a completamento del recupero del clima di fiducia da parte dei mercati e del complesso dei fornitori, alla prospettata ricapitalizzazione associata al nuovo progetto industriale ed al contestuale compiuto corso della citata operazione “Alitalia Servizi / Fintecna”. Quanto sopra, ovviamente, nella cornice della fase di scrutinio in corso presso la Ue, la cui decisione finale è attesa all’inizio di giugno. Relativamente all’adozione dei principi contabili internazionali (Ias/ifrs) si rimanda a quanto già indicato nel comunicato stampa del 12 maggio 2005 relativo all’approvazione della prima trimestrale del 2005. Il Consiglio, inoltre, ha approvato il contratto tra Alitalia e Fintecna per l’ingresso di questa ultima nel capitale di Alitalia Servizi. |
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ALITALIA: POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO AL 30 APRILE 2005 PARI A 1.829 MILIONI DI EURO CON UNA DIMINUZIONE DELL’INDEBITAMENTO NETTO DI 21 MILIONI DI EURO (-1,1%) RISPETTO ALLA SITUAZIONE AL 31 MARZO 2005 PARI A 1.850 MILIONI DI EURO |
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Roma, 30 maggio 2005 - Alitalia evidenzia che, in linea con le indicazioni ricevute dalla stessa Commissione è stata operata una riclassifica che si sostanzia nello scorporo dai dati pertinenti l’indebitamento a medio-lungo termine delle quote correnti in scadenza nei dodici mesi successivi e nell’inclusione di queste ultime nei dati relativi all’indebitamento finanziario a breve termine. 31.03.2005 Informazioni Gestionali | 30.04.2005 Informazioni Gestionali | Gruppo | Alitalia | Gruppo | Alitalia | Disponibilità e crediti (274) finanziari a breve | (310) | (277) | (297) | Indebitamento 605 | 672 | 612 | 678 | finanziario a breve (*) | (*) | (*) | (*) | Indebitamento | | | | finanziario 331 netto a breve | 362 | 335 | 381 | Indebitamento a 1.519 medio-lungo termine | 1.512 | 1.494 | 1.487 | Posizione | | | | Finanziaria 1.850 netta | 1.874 | 1.829 | 1.868 | | (*) di cui quote correnti di debiti finanziari a medio-lungo termine in scadenza | | | | | entro 12 mesi 602 | 600 | 609 | 608 | | importi euro milioni | | | | La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 aprile 2005 è stata pari a 1.829 milioni di Euro con un miglioramento dell’indebitamento di 21 milioni di Euro rispetto all’ultima analoga situazione al 31 marzo 2005, pubblicata in data 29 aprile 2005. La posizione finanziaria netta della Capogruppo Alitalia al 30 aprile 2005 è stata pari a 1.868 milioni di Euro, con un miglioramento di 6 milioni di Euro rispetto all’analoga situazione al 31 marzo 2005, sostanzialmente in linea con gli andamenti relativi al Gruppo ed inclusiva anche dei debiti finanziari netti a breve termine nei confronti delle Controllate. I commenti, di seguito riportati, delle più significative variazioni intervenute nei due periodi a raffronto fanno riferimento alla situazione del Gruppo. Peraltro, in considerazione dell’incidenza ampiamente preponderante delle consistenze della società Alitalia su quelle totali di Gruppo, detti commenti, di fatto, sono sostanzialmente rappresentativi anche degli andamenti afferenti la sola Capogruppo; eventuali andamenti particolari a livello Capogruppo trovano comunque debita evidenza in specifiche note di commento. I dati, di cui alla tabella che precede, riflettono l’esito di rilevazioni gestionali che, ferma restando la complessiva significatività dell’informativa, accolgono alcune procedure di stima. Per opportuna informazione si rileva inoltre che al 30 aprile 2005 sono risultati in essere, a livello di Gruppo, leasing finanziari (pressoché per intero afferenti gli aeromobili in flotta e in larghissima parte in capo alla Capogruppo per 282 milioni di Euro) le cui quote capitali, inclusive del valore di riscatto, sono pari a 305 milioni di Euro (di cui 60 milioni di Euro rappresentativi della quota capitale corrente scadente nei dodici mesi successivi alla data di riferimento e per 57 milioni di Euro riconducibili alla Capogruppo). Per contro, lo stesso dato al 31 marzo 2005 era pari a 307 milioni di Euro (di cui 60 milioni di Euro scadente nei dodici mesi successivi alla data di riferimento); le corrispondenti evidenze al 31 marzo 2005 per la Capogruppo risultavano rispettivamente pari a 283 e 57 milioni di Euro. Si segnala altresì che l’indebitamento bancario esistente è pressoché per intero assistito da garanzie reali (ipoteche su aeromobili) ovvero da garanzie personali (prevalentemente garanzie rilasciate da agenzie per il credito all’esportazione). I relativi contratti di finanziamento prevedono clausole legali standard di risoluzione contrattuale. In nessun contratto è previsto, per il mantenimento del credito erogato, il rispetto di specifici indici patrimoniali/economici/finanziari. Si segnala inoltre (come peraltro già evidenziato nel precedente comunicato del 29/4/2005) che l’apertura di credito di Euro 400 milioni (completamente erogato) con Dresdner Kleinwort Wasserstein (il c.D “ Prestito Ponte”) risulta assistita da garanzia dello Stato rilasciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Riguardo alle più significative variazioni intervenute nel periodo, si evidenzia che il miglioramento consuntivato nel mese in esame è originato prevalentemente dagli effetti positivi indotti dalla tipica stagionalità degli incassi e dei pagamenti (inizio alta stagione), nonché dalle misure in atto di razionalizzazione e contenimento dei costi (diminuzione del costo delle forniture). Il miglioramento dei flussi di esercizio (dati gestionali) conseguito nel periodo 1° gennaio - 30 aprile 2005 è stato pari a circa 150 milioni di Euro rispetto ai primi quattro mesi del 2004. Nel corso del mese di aprile 2005 sono stati effettuati rimborsi di finanziamenti a medio/lungo termine per un importo complessivo di 18 milioni di Euro. Con riferimento ai debiti di natura finanziaria, tributaria e previdenziale non si evidenziano al 30 aprile 2005, tanto per la Capogruppo quanto per le altre società del Gruppo, situazioni di scaduto o irregolarità dei pagamenti. Per quanto attiene ai debiti di natura commerciale, non si segnalano, sempre con riferimento alla data del 30 aprile 2005, situazioni di scaduto o irregolarità di pagamenti per Alitalia e per le altre società del Gruppo, ad eccezione di quelle correlate a partite in contestazione. Con riferimento a queste ultime, si evidenzia in particolare il sussistere di scaduti verso alcuni gestori aeroportuali a fronte di addebiti per controverse fattispecie per un ammontare complessivo pari, al 30 aprile 2005, a 56 milioni di Euro, relativamente ai quali è stato formalizzato un atto transattivo relativo ad un fornitore il cui credito risulta, alla stessa data, pari a 4 milioni di Euro. Inoltre che risultano essere stati emessi i seguenti decreti ingiuntivi: a) due per 4,5 milioni di Euro da un gestore aeroportuale; b) uno stesso fornitore ha notificato due decreti ingiuntivi nei confronti di Alitalia (per circa 470 mila Euro) e di Atitech (per circa 242 mila Usd) per pretesi inadempimenti contrattuali; c) un decreto è stato notificato da altro fornitore per circa 811 mila Euro; d) un ulteriore decreto ingiuntivo per 534 mila Euro è stato notificato in relazione a pretesi inadempimenti contrattuali da parte della Società. Tutti i decreti ingiuntivi sopra indicati sono stati opposti dalle Società. Al netto di quanto già in precedenza rilevato, non si segnalano altre ingiunzioni o azioni esecutive intraprese da parte dei creditori, notificate al 30 aprile 2005 né, a tale data, iniziative di sospensione dei rapporti di fornitura. Infine, in riferimento alla posizione finanziaria netta al 31 marzo 2005, oggetto della precedente informativa resa ai mercati in data 29 aprile 2005, si è nel frattempo reso disponibile anche il consuntivo di natura contabile - a seguito della redazione della I trimestrale 2005 - e riportato nella tabella che segue: | 31.03.2005 Informazioni Contabili | | Gruppo | Alitalia | Disponibilità e crediti finanziari a breve | (289) | (327) | Indebitamento | 610 | 680 | finanziario a breve | (*) | (*) | Indebitamento | | | finanziario netto a breve | 321 | 353 | Indebitamento a medio-lungo termine | 1.519 | 1.512 | Posizione | | | finanziaria netta | 1.840 | 1.865 | | | | | | | | (*) di cui quote correnti di debiti finanziari a medio-lungo termine in scadenza entro 12 mesi | 602 | 600 | | importi euro milioni | | | | | | | | | | Da tali dati non emergono variazioni significative - meritevoli quindi di specifico commento – rispetto all’informativa già rilasciata lo scorso 29 aprile avente natura gestionale. |
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AIR FRANCE : PUNTUALITA’ VOLI E « PERFORMANCE BAGAGLI » PER IL MESE DI APRILE 2005 |
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Roissy, 30 maggio 2005 - Da novembre 2004, Air France comunica informazioni più complete sulla puntualità dei suoi voli insieme a nuovi dettagli riguardo la precisione e la regolarità dei voli e la ‘perfomance bagagli’. La pubblicazione é mensile e avviene poco prima della pubblicazione dei dati su questi argomenti da parte dell’Aea (Association of European Airlines) e della Caprs (Community Air Passengers Reporting System). E’ da tenere in considerazione che le classifiche presentate dalle due associazioni non tengono conto delle carratteristiche delle compagnie (charter, low-cost, «hubbed », majors, «point-to-point»,…). Le condizioni operative per il mese di aprile sono state globalmente buone, nonostante qualche problema metereologico minore e una lieve pressione sul traffico dovuta alle vacanze scolastiche. Rispetto al mese precedente, voli di tutti i settori mostrano risultati di puntualità in miglioramento di quasi 10 punti. I risultati del mese di aprile sono in rialzo rispetto a quelli sia del mese precedente che del mese di aprile 2004. Per il mese di aprile, sull’insieme dei voli Air France quelli : « partiti in orario o entro entro i 15 minuti» rappresentano l’86 % del traffico totale; « arrivati in orario o entro i 15 minuti» rappresentano l’85 % del traffico totale.
| Voli « La Navette » | Voli corto e medio raggio | Voli lungo-raggio | Aprile 05 | Totale 05 | Aprile 05 | Totale 05 | Aprile 05 | Totale 05 | Puntualità alla partenza | 85,1 % | 82,5 % | 87,1 % | 83,1 % | 75 % | 69,4 % | Puntualità all’arrivo | 88 % | 84,6 % | 86,6 % | 81,9 % | 70 % | 65,2 % | % cause esterne (Atc, meteo, …) | 39 % | 40 % | 44 % | 43 % | 42 % | 43 % | % cause interne (handling passeggeri) | 33 % | 35 % | 24 % | 25 % | 19 % | 20 % | % cause interne (handling aeromobile, carico/scarico) | 21 % | 19 % | 18 % | 17 % | 28 % | 28 % | % effetti indotti dalle 3 cause sovrastanti | 7 % | 6 % | 14 % | 15 % | 11 % | 9 % | Ritardo medio (per volo ritardato) | 17 mins | 21 mins | 19 mins | 25 mins | 31 mins | 35 mins | Regolarità | 99,7 % | 95,3 % | 99,1 % | 96 % | 99 % | 98,8 % | Puntualità : La percentuale di voli corto, medio e lungo raggio, nazionali e internazionali,su tutti gli scali del network, partiti e arrivati «in orario o entro i 15 minuti», rispetto all’orario programmato; La percentuale delle quattro principali cause del ritardo (estene alla Compagnia- Atc, meteo, infrastrutture aeroportuali, …- e interne –legate all’handling dei passeggeri e dell’aeromobile, al carico/scarico,…) Regolarità: percentuale dei voli programmati che sono stati realmente effettuati, tenendo conto di tutte le cancellazioni avvenute fino a tre giorni prima della partenza. Per il mese di aprile, i risultati di puntualità sono in netto miglioramento, in particolare quelli che riguardano i voli di corto e medio raggio. « Performance bagagli» : Numero dei bagagli mancanti all’arrivo della destinazione finale (ovvero che non arrivano allo stesso momento del passeggero ma che vengono spediti più tardi) ogni mille passeggeri imbrcati su tutti gli scali Air France. Performance bagagli» per aprile 2005 : 10,5 ogni 1 000 pax. Performance bagagli» dall’inizio dell’anno : 13,7 ogni 1 000 pax. In un contesto di attività in rialzo, il mese di aprile ha visto una ‘performances bagagli’ notevolmente migliorata. |
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SCISSIONE PARZIALE PROPORZIONALE DELLA SOCIETÀ FERROVIE NORD MILANO |
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Milano, 30 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie Nord Milano Spa, ha approvato il 27 maggio la relazione sul Progetto di Scissione parziale proporzionale a suo favore delle partecipazioni detenute dalla società interamente controllata Ferrovie Nord Milano Esercizio Spa nelle società Ferrovie Nord Milano Trasporti S.r.l., Nord Energia S.p.a. E Nordcom S.p.a. Operanti, rispettivamente nei settori del trasporto pubblico locale, dell’energia e dei servizi informatici. Sono parti dell’operazione di scissione: Ferrovie Nord Milano S.p.a. (Fnm), società per azioni emittente titoli negoziati presso il Mercato Expandi con sede legale in Milano P.za Cadorna 14, iscritta al Registro delle Imprese di Milano., C Fiscale e P. I.v.a. 00776140154, capitale sociale di € 107.690.160,24 (centosettemilioniseicentonovantamilacentosessanta/00) diviso in n. 207.096.462 (duecentosettemilioninovantaseimilaquattrocentosessantadue) azioni del valore nominale di € 0,52 ciascuna – quale società beneficiaria e Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.a. (Fnme), società per azioni con sede legale in Milano P.za Cadorna 14, iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n., C. Fiscale e P. I.v.a. 06757900151, capitale sociale di € 5.250.000,00 (cinquemilioni-duecentocinquantamila/00) diviso in n. 5.250.000 (cinquemilioniduecentocinquantamila) azioni del valore nominale di 1 (un) Euro ciascuna – quale società scissa. Fnm opera nel settore del trasporto ferroviario di persone e merci, svolgendo precipuamente l’attività di holding; assicura direzione unitaria delle diverse società controllate, tramite le quali vengono in concreto esercitate le attività d’impresa. Fnme è la subholding del gruppo che svolge direttamente l’attività di gestione dell’infrastruttura ferroviaria e, per il tramite delle proprie controllate, opera nel settore del trasporto pubblico locale, del trasporto merci su rotaia, dei servizi informatici e dell’energia. Oggetto della scissione sono le partecipazioni detenute da Ferrovie Nord Milano Esercizio Spa nelle società: Denominazione | % di partecipazione | Fnm Trasporti S.r.l. | 100,00% | Nordcom S.p.a. | 52,20% | Nord Energia S.p.a. | 60,00% | | | Gli elementi patrimoniali da attribuire per scissione, vengono trasferiti alla società beneficiaria al valore netto contabile al quale sono registrati nel bilancio della società scissa chiuso al 31 dicembre 2004. I valori sono rappresentativi, esclusivamente, dell’insieme delle partecipazioni che costituiscono oggetto dell’operazione di scissione e derivano dall’iscrizione del costo di acquisizione e/o sottoscrizione, comprensivo degli oneri di diretta imputazione. Il dettaglio della voce partecipazioni è analiticamente riportato nel seguente prospetto. | 31/12/2003 | Variaz. Esercizio | 31/12/2004 | | | | | | | | | | | descrizione | costo | svalut. | valore a | Increm.nti | Svalut. | tot. | costo | svalut. | valore a | | | | bilancio | | alienaz. | variaz. | | | bilancio | | | | | | | | | | | Fnm trasporti S.r.l. | 30.000.000 | - | 30.000.000 | - | - | - | 30.000.000 | - | 30.000.000 | | | | | | | | | | | Nordcom S.p.a. | 2.611.546 | - | 2.611.546 | - | - | - | 2.611.546 | - | 2.611.546 | | | | | | | | | | | Nord Energia S.p.a. | 120.000 | - | 120.000 | - | - | - | 120.000 | - | 120.000 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Totale | 32.731.546 | - | 32.731.546 | - | - | - | 32.731.546 | - | 32.731.546 | L’operazione si inquadra in un ampio processo di riorganizzazione del gruppo facente capo a Ferrovie Nord Milano S.p.a. Che si articola su due fondamentali linee direttrici. Da un lato si persegue l’obiettivo di far sì che Ferrovie Nord Milano S.p.a. Veda accentuato il proprio ruolo di holding direttamente detentrice delle partecipazioni nelle altre società del gruppo. Dall’altro si intende riposizionare l’attività di Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.a. Su quello che ne è il core business, ovverosia la gestione di infrastrutture ferroviarie, conseguentemente limitandone l’attuale ruolo di sub-holding del gruppo. Allo stato si registra l’avvenuta convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci di Ferrovie Nord Milano S.p.a. Per il giorno 15 luglio 2005 alle ore 12,00, ed occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 22 luglio 2005 alla stessa ora, con all’ordine del giorno l’approvazione del progetto di scissione; per il prossimo lunedì 30 maggio 2005 è prevista l’adunanza del Consiglio di Amministrazione di Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.a., chiamato ad esaminare il progetto di scissione e a deliberare in ordine alla conseguente convocazione dell’assemblea sociale. Si prevede, nel rispetto dei termini dilatori minimi di legge, di concludere l’operazione entro la fine dell’anno solare 2005. L’operazione non avrà alcun effetto modificativo degli attuali assetti partecipativi delle due società, né integrerà alcuna fattispecie che, ai sensi della vigente ed applicabile disciplina normativa e regolamentare, possa legittimare gli azionisti dell’una o dell’altra società a recedere dalle medesime. Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.a. Resterà interamente partecipata dal socio unico Ferrovie Nord Milano S.p.a. E, quanto alla società beneficiaria, l’operazione di scissione non comporterà l’emissione di nuove azioni. In considerazione del fatto che la scissa è interamente partecipata dalla beneficiaria e che non verrà emessa alcuna nuova azione da parte di tale ultima società, non è stato necessario determinare rapporto di con cambio e conseguentemente non si è provveduto alla nomina degli esperti ai sensi dell’art. 2501 – sexies, richiamato dall’art. 2506 – ter del codice civile. L’operazione non è sottoposta ad alcuna condizione né comporterà accordi di lock up. Non sono, allo stato, previste ristrutturazioni o riorganizzazioni successivamente alla scissione. L’operazione si svolgerà tra parti correlate ai sensi della Comunicazione Consob n. Dem/2064231 del 30 settembre 2002 poiché Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.a. È interamente partecipata da Ferrovie Nord Milano S.p.a.. |
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BANDO DI GARA: SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE RELATIVE ALL'IDROGENO E ALLE CELLE A COMBUSTIBILE |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - La Dg Energia e trasporti della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara riguardante lo sviluppo delle tecnologie relative all'idrogeno e alle celle a combustibile nel quadro di un progetto pilota su larga scala. L'obiettivo della gara è lo svolgimento di uno studio concettuale per lo sviluppo delle tecnologie relative all'idrogeno e alle celle a combustibile in direzione di una precoce maturità di mercato in Europa. Lo studio dovrà elaborare un concetto per uno sviluppo su larga scala delle suddette tecnologie. Tale sviluppo potrebbe essere condotto nel quadro di pochi progetti pilota che integrino le tecnologie e gli operatori principali, forniscano un quadro temporale sufficientemente lungo e stabile nonché le risorse richieste e conducano lo sviluppo del settore verso una maggiore apertura al mercato. Le attività dovrebbero impegnare i principali operatori europei del settore. Le risorse necessarie dovrebbero essere messe a disposizione e dal settore privato e dal settore pubblico, grazie alle istituzioni europee, nazionali e regionali/locali. Per informazioni: Commissione europea, Direzione generale dell'Energia e dei trasporti, All'attenzione di Franz Xaver Soeldner, Ufficio Dm 24 03/008, B-1049 Bruxelles, Tel.: +32-2-296-1188, Fax: +32-2-296-4710, E-mail: Franz-xaver.soeldner@cec.eu.int Per ulteriori indicazioni sul bando di gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=099221-2005 |
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GRUPPO EGL E CNA RAGUSA: SIGLATO IMPORTANTE ACCORDO PER LA FORNITURA E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA A CONDIZIONI DI VANTAGGIO |
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Genova, 30 maggio 2005 - La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Ragusa ha siglato con il Gruppo Egl - uno dei principali player europei del settore energetico, attivo sul mercato italiano da giugno 2000 dove si posiziona oggi, con 14 miliardi di Kwh commercializzati nel 2004, quale primo importatore e secondo operatore nel mercato libero italiano dell'energia elettrica nel nostro paese - un importante accordo quadro per la fornitura di energia elettrica a condizione di vantaggio. In particolare, l'accordo prevede che tutte le piccole e medie imprese e i consorzi associati alla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Ragusa - circa 3.300 imprese - possano accedere a contratti di fornitura di energia elettrica a condizioni particolarmente vantaggiose ed agevolate. Tali contratti consentono infatti alle imprese aderenti di ottenere contratti di fornitura personalizzati a seconda delle caratteristiche dell'attività e del business svolto, con tariffe scontate, bollette trasparenti e possibilità di gestire il proprio piano di consumo nel tempo. Reputiamo che quest'accordo - sottolinea Giuseppe Cascone Presidente Cna di Ragusa - ci permetterà di offrire ai nostri associati condizioni di approvvigionamento di energia elettrica molto interessanti, sfruttando finalmente le opportunità concrete offerte dalla liberalizzazione di questo mercato". "L'accordo con la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Ragusa - afferma Alessandro Sugo, Area Manager di Egl Italia - rappresenta per noi un'importante opportunità di crescita e sviluppo sul territorio, che ci permetterà di offrire a questa nuova tipologia di clientela energia elettrica a costi molto competitivi, attraverso un'associazione, molto presente e riconosciuto sul territorio". |
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ENI AVVIATA LA PRODUZIONE DEL GIACIMENTO K2 IL PRIMO POZZO HA RAGGIUNTO UNA PRODUZIONE INIZIALE DI 8.000 BARILI DI OLIO EQUIVALENTE AL GIORNO (INCLUSO IL GAS ASSOCIATO) |
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San Donato Milanese (Mi), 30 Maggio 2005 - Eni annuncia che e’ stata avviata la produzione dal giacimento a olio “K2” situato nelle acque profonde del Golfo del Messico, nel blocco Green Canyon 562 a circa 200 chilometri al largo delle coste della Louisiana. Il primo pozzo ha raggiunto una produzione iniziale di 8.000 barili di olio equivalente al giorno (incluso il gas associato). Il giacimento “K2”, situato in un fondale di 1.200 metri d’acqua ad una profondita’ totale di circa 8.500 metri, contiene oltre 100 milioni di barili di olio equivalente. Il progetto di sviluppo del giacimento e’ stato approvato nel febbraio 2004, a seguito della campagna per la delimitazione del giacimento eseguita nel 2002-2003. La produzione è stata avviata dopo soli 15 mesi, con investimenti inferiori alle stime iniziali. Lo sviluppo del giacimento comprende la realizzazione di altri due pozzi che entreranno in produzione nel terzo trimestre del 2005 e saranno collegati alla piattaforma “Marco Polo”, distante 11 chilometri, attraverso un sistema di produzione sottomarino. La produzione in quota Eni sara’ di circa circa 6.000 barili di olio equivalente al giorno. Eni è Operatore di “K2” (18.2%). Gli aItri partner sono Anadarko Petroleum Corporation (52.5%), Conocophillips Company (16.8%) e Unocal Corporation (12.5%). Nel Golfo del Messico Eni opera in oltre 300 blocchi, il 90% dei quali sono situati in acque profonde, dove è focalizzato l’interesse della Società. La produzione giornaliera in quota Eni è di 44.000 barili di olio equivalente (70% operati). Nel 2005 è programmato l’avvio della produzione da altri tre nuovi giacimenti in acque profonde. |
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PROTOCOLLO DI COOPERAZIONE MILANO - ISTANBUL |
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Milano, 30 maggio 2005 - Trasporti, energia, cultura e turismo: sono questi i principali settori oggetto di un protocollo di cooperazione promosso da Milano e Istanbul. L’accordo riveste notevole interesse non solo perché rafforza i legami tra le due metropoli ma anche perché giunge in un momento particolarmente delicato per l’ingresso della Turchia in Europa. Il documento, sottoscritto ieri dal Sindaco di Milano Gabriele Albertini e dal primo cittadino di Istanbul Kadir Topbas, è l’atto conclusivo di una serie di colloqui che ha visto coinvolti da un lato i due primi cittadini e dall’altro il Primo Ministro turco e il Presidente del Consiglio italiano. Infatti Erdogan e Berlusconi hanno definito molto positivo il fatto che le due città abbiano trovato aree comuni di interesse e collaborazione. Il protocollo, nello specifico, prevede lo sviluppo delle collaborazioni nel settore dei trasporti su gomma e su ferro, nel settore della gestione e distribuzione dell’energia, nel settore dei servizi idrici, nella raccolta e termovalorizzazione dei rifiuti, nel campo turistico e culturale. Durante i colloqui Albertini ha evidenziato al partner turco il proprio ruolo di parlamentare europeo nell’ambito del dibattito e della votazione sull’ingresso della Turchia nell’Unione Europea. “Questo protocollo di cooperazione – ha commentato il Sindaco a margine dell’accordo - conferma il dinamismo e lo sviluppo di due città entrambe capitali economiche dei rispettivi Paesi. Un ruolo per Istanbul di particolare importanza tenuto conto che per una tradizione ormai millenaria questa metropoli rappresenta il ponte tra Europa ed Asia”. |
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SOCOTHERM: AL VIA NUOVA STRUTTURA DEL GRUPPO CON SUDDIVISIONE DEI CENTRI DI PROFITTO IN 4 AREE GEOGRAFICHE |
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Vicenza, 30 maggio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Socotherm S.p.a., Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo e nell’isolamento termico di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, ha approvato una nuova struttura del Gruppo con suddivisione dei centri di profitto in 4 aree geografiche, ognuna delle quali avrà a capo un Chief Operating Officer. Le aree sono: Emena: comprende le attività esistenti in Europe, Middle East e North Africa; Spanam: comprende le attività esistenti in Spanish Americas ( paesi delle Americhe di lingua spagnola) e la Alleanza Strategica in essere con Tenaris; Brasil & Waf: comprende le attività esistenti in Brasile e West Africa e l’Alleanza Strategica in essere con Itp – Interpipe; Asiapac: comprende le attività esistenti in Asia Pacific e l’Alleanza Strategica in essere con Cpp – China Petroleum Pipeline Bureau. Il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea Ordinaria i seguenti nominativi per il ruolo di Consiglieri che verranno poi delegati per le aree di propria competenza: Ing. Cesar Mainetti, area Spanam, attualmente Direttore Generale della controllata argentina Socoril S.a.; Ing. Miguelangelo Thome, area Brasil & Waf, attualmente Responsabile della attività Deep Water del Gruppo e Board Director della controllata brasiliana Socotherm Brasil S.a.; Dott. Giovanni Pelagatti, area Asiapac, attualmente Board Director delle società cinesi, malesi e australiana. L’ing Mario Lazzari, attualmente Consigliere Delegato per le attività industriali del Gruppo, verrà delegato per l’area Emena; Contestualmente il Cda ha esaminato il progetto di incorporazione delle società controllate al 100% Socotherm Italia S.p.a. E Socologstor S.p.a. Nella capogruppo Socotherm S.p.a. La fusione delle società italiane è funzionale all’attuazione della nuova suddivisione per aree geografiche. “Il mercato sta crescendo con ritmi impressionanti – afferma l’Ing. Zeno Soave, Ceo di Socotherm – e riteniamo che la suddivisione del Gruppo in 4 centri di profitto sia necessaria per affrontare in maniera adeguata e strutturata la crescita programmata”. |
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AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE NEL 6PQ E NEL 7PQ |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - L'istituto nazionale francese delle scienze applicate (Insa) organizza una giornata d'informazione sull'ambiente e sullo sviluppo sostenibile nel Sesto e nel Settimo programma quadro, prevista per l'1 luglio a Lione (Francia). Nella sessione del mattino saranno affrontati temi quali: l'ambiente e la ricerca nella politica regionale della Rhône-alpes; l'ambiente e lo sviluppo sostenibile nel Centro comune di ricerca della Commissione a Ispra (Italia); il 7Pq e la posizione della Francia; l'ambiente nel 6Pq e le prospettive per il 7Pq. La sessione pomeridiana sarà dedicata ad una tavola rotonda sulla conclusione del 6Pq e sul prossimo 7Pq. Http://www.insavalor.fr/europe |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SUGLI INQUINANTI CHIMICI NEGLI ALIMENTI |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - La rete di eccellenza Cascade del Sesto programma quadro organizza una giornata d'informazione sugli inquinanti chimici presenti negli alimenti, prevista per l'8 luglio a Visby (Svezia). L'obiettivo della manifestazione è di informare e discutere sui punti di vista e sulle strategie, scandinavi e europei, in materia di ricerca integrata europea e sulle politiche riguardanti gli inquinanti ambientali presenti negli alimenti. Tra gIi argomenti discussi figurano: - i prodotti chimici che alterano l'equilibrio ormonale - Cosa sono? Quanto sono pericolosi per la nostra salute? Quali progressi ha compiuto la scienza? Dove si situano i divari della conoscenza? - Il lavoro sull'agenda politica per la lotta ai prodotti chimici pericolosi negli alimenti. Strategie attuali, a livello nazionale ed europeo; - il lavoro della Commissione europea per eliminare i rischi associati alle sostanze che alterano l'equilibrio ormonale. Qual è lo status raggiunto da Reach e dal progetto comunitario in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino? Occorre sperimentare tutte le sostanze chimiche per verificarne l'effetto sull'equilibrio ormonale? È possibile farlo? http://www.Cascadenet.org/ |
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NASCONO OTTO LICEI E IL NUOVO SISTEMA DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IL MINISTRO LETIZIA MORATTI: "PERCORSI FORMATIVI INNOVATIVI CHE DARANNO AI NOSTRI GIOVANI L'OPPORTUNITÀ DI REALIZZARSI COME PERSONE E DI INSERIRSI CON SUCCESSO NELLA SOCIETÀ E NEL LAVORO.PIÙ INGLESE, SECONDA LINGUA, PIÙ MUSICA, INFORMATICA E SPORT" |
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Roma, 30 maggio 2005 - Disco verde per l'ultimo passaggio della Riforma della Scuola. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato stamani in via preliminare, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, l'ultimo decreto attuativo della legge 53/03, riguardante il varo del Ii ciclo. In coerenza con gli obiettivi fissati dall'Unione Europea per il 2010, il decreto interviene a modificare gli attuali ordinamenti del secondo ciclo della scuola secondaria, prevedendo otto tipologie liceali, e modifica gli attuali assetti della formazione professionale regionale, configurando il sistema dell'istruzione e formazione professionale di rilevanza nazionale ed europea. A ottant'anni dalla Riforma Gentile è stato ridisegnato il secondo ciclo di istruzione e formazione, articolato in percorsi liceali e percorsi di istruzione e formazione professionale. In tal modo sarà garantito ad ogni studente, a conclusione del percorso formativo prescelto, il conseguimento di un diploma liceale oppure di un diploma o almeno di una qualifica spendibile nel mercato del lavoro nazionale ed europeo. "Questo provvedimento", ha detto il Ministro Moratti, "insieme con l'innalzamento dell'obbligo scolastico da 9 a 12 anni e con il nuovo strumento dell'alternanza scuola-lavoro, rappresenta un importantissimo investimento sull'istruzione e la formazione dei giovani fino a 18 anni, che potranno effettuare scelte qualificate e diversificate a seconda delle proprie vocazioni, attitudini, interessi e aspirazioni. Al termine dei percorsi, tutti gli studenti conseguiranno conoscenze, abilità, capacità e competenze decisive per realizzarsi come persone e per divenire cittadini attivi in grado di inserirsi con successo nella società e nel mondo del lavoro e delle professioni Tutti i percorsi, seppure con diverse modalità, consentono la prosecuzione degli studi a livello superiore, accademico, di istruzione tecnica superiore e di alta formazione artistica e musicale". "Vorrei sottolineare altri importanti aspetti", ha proseguito il Ministro. "L'impianto del secondo ciclo è unitario in quanto assicura strumenti culturali comuni - linguistici, storico-economico-sociali, scientifici, tecnologici - che rendono sempre reversibili le scelte fra i diversi percorsi in modo assistito da parte delle istituzioni scolastiche e formative. Tra le principali innovazioni curriculari, ricordo che abbiamo intensificato l'insegnamento della lingua inglese e introdotto una seconda lingua comunitaria obbligatoria. Più spazio anche all'informatica e alla musica, mentre per le scienze motorie e sportive abbiamo previsto, accanto alle due ore obbligatorie, eventuali ore aggiuntive su richiesta degli studenti e delle famiglie, prevedendo anche la possibilità di attribuire crediti formativi agli studenti che svolgano attività sportive anche al di fuori del contesto scolastico". Ma ecco, nel dettaglio, i punti qualificanti del decreto approvato oggi. Caratteristiche del sistema liceale - Definizione (comma 1 art. 2): i percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita ed elevata dei temi legati alla persona ed alla società nella realtà contemporanea, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai suoi fenomeni ed ai problemi che la investono, ed acquisisca la padronanza di conoscenze, competenze, abilità e capacità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, e le competenze adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Durata di 5 anni, articolati in 2 + 2 + 1, prevalentemente propedeutici alla prosecuzione degli studi a livello terziario; conclusione con l'esame di Stato. Il titolo di studio conclusivo, oltre ad essere condizione di accesso all'istruzione post-secondaria, ha valore legale a tutti gli altri effetti e competenze previsti dall'ordinamento vigente. Ammissione al 5° anno che dà accesso all'istruzione e formazione tecnica superiore. Specificazione dell'asse culturale proprio di ciascun liceo (artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, tecnologico, delle scienze umane) nell'ambito dei principi generali che caratterizzano il percorso liceale. Organizzazione educativa e didattica: modalità di personalizzazione dei percorsi, funzioni di tutorato, determinazione dei livelli di flessibilità rimessi all'autonomia, alla scelta degli studenti e delle famiglie ed al raccordo con il territorio. Valutazione e scrutini: frequenza obbligatoria, da parte dello studente, di ¾ dell'orario annuale ai fini della validità dell'anno; valutazione del comportamento; criteri di ammissione al periodo didattico successivo. Esame di Stato: prove sia nazionali sia di istituto relative al Profilo educativo culturale e professionale e agli obiettivi specifici di apprendimento. Licei senza indirizzi : Liceo classico; Liceo scientifico; Liceo linguistico ; Liceo delle scienze umane. Licei con indirizzi: Liceo economico; indirizzo istituzionale; settori: Ricerca e innovazione, Internazionale, Finanza pubblica, Pubblica Amministrazione indirizzo aziendale. Settori: Filiera moda, Agroalimentare, Servizi, Turismo. Liceo tecnologico Indirizzi: Meccanico e meccatronico, Elettrico ed elettronico, Informatico e comunicazione, Chimico e materiali, Produzioni biologiche e biotecnologie alimentari, Costruzioni, ambiente e territorio, Logistica e trasporti, Tecnologie tessili e dell'abbigliamento. Liceo artistico Indirizzi: Arti figurative, Architettura design ambiente, Audiovisivo multimedia scenografia. Liceo musicale e coreutico Sezioni: Musicale, Coreutica. Il provvedimento introduce la novità del "campus", per realizzare in un'unica sede percorsi liceali (in particolare quelli ad indirizzo) e percorsi di istruzione e formazione professionale. Con questa soluzione organizzativa si intensifica il raccordo tra mondo dell'istruzione, dell'istruzione e formazione professionale e il mondo produttivo di ciascun territorio. Anche in questo modo (oltre che con l'alternanza scuola-lavoro) gli studenti avranno più opportunità di acquisire competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e di essere protagonisti dello sviluppo sociale ed economico. Innovazioni curriculari : Insegnamento della lingua inglese; Livelli di padronanza attuali : In ingresso all'università mediamente si registra che molti studenti non raggiungono neppure il livello soglia B1 ritenuto di base dal Consiglio d'Europa. Livelli di padronanza attesi : Il provvedimento eleva i livelli di padronanza in uscita dal primo ciclo e dai percorsi liceali secondo la classificazione europea: fine 1° ciclo: B1, (a tal fine è stato previsto un ulteriore incremento di 33 ore obbligatorie annue nella scuola secondaria di primo grado) fine dei licei: B2. Nel liceo linguistico è comunque previsto che il livello in uscita sia "B2/avvio C1". Nel 5° anno di tutti i licei, inoltre, l'insegnamento di una disciplina non linguistica è veicolato in lingua inglese (Clil – Content language integrated learning). Nel liceo linguistico sono previste 33 ore annue di conversazione con il docente di madrelingua. Inoltre il Clil in inglese inizia dal 3° anno, cui si aggiunge il Clil in lingua 2 a partire dal 4° anno. Introduzione di una seconda lingua comunitaria obbligatoria. Tale insegnamento è previsto per 66 ore annue fatta eccezione per il liceo linguistico (132 annue) e per il classico dove esso rientra nel quadro orario obbligatorio a scelta dello studente. Livelli di padronanza attesi : fine 1° ciclo: A1+, fine dei licei: B1. Nel liceo linguistico è comunque previsto che il livello in uscita sia "B2+" Scienze motorie e sportive nelle scuole del Ii ciclo. Per l'insegnamento delle scienze motorie e sportive sono previste 2 ore obbligatorie settimanali. A queste potranno inoltre sommarsi eventuali ore aggiuntive (su richiesta delle famiglie o degli studenti), ricavate nell'ambito del monte ore obbligatorio rimesso alla scelta delle famiglie e degli studenti. Peraltro, lo stesso schema legislativo pone in ulteriore risalto il valore formativo dell'attività sportiva, prevedendo la possibilità di attribuire crediti formativi agli studenti che svolgano, anche al di fuori del contesto scolastico attività sportive. Informatica - I livelli di apprendimento attesi sono articolati in modo unitario, in modo da consentire il conseguimento del "patentino informatico" (Ecdl) al termine del primo biennio dei licei. Le modalità di apprendimento delle tecnologie informatiche sono previste nelle quote orarie della matematica. Musica - Per valorizzare le vocazioni e le eccellenze, sono previsti percorsi fortemente caratterizzati in chiave musicale già a partire dalla scuola secondaria di 1° grado, assicurando l'insegnamento dello strumento musicale (ex scuole medie ad indirizzo musicale). I percorsi del liceo musicale e coreutico, in via sperimentale, possono essere avviati in convenzione con i Conservatori e le Accademie. In tutti i percorsi liceali è garantita l'offerta di insegnamenti musicali, anche attraverso l'attivazione di laboratori musicali organizzati insieme ai Conservatori. Caratteristiche del sistema della Istruzione e Formazione Professionale (livelli essenziali di prestazione) . Il decreto stabilisce i livelli essenziali di prestazione garantiti dallo Stato e assicurati delle Regioni nell'accreditamento delle istituzioni formative e nella organizzazione dell'offerta formativa, in linea con le indicazioni dell'Unione europea. Essi riguardano: l'offerta formativa in relazione al soddisfacimento della richiesta di frequenza degli studenti e delle loro famiglie l'orario minimo annuale e l'articolazione dei percorsi formativi (990 ore annue, di cui tre quarti a frequenza obbligatoria e percorsi sia triennali che quadriennali). Gli obiettivi generali e il profilo educativo, culturale e professionale comune al sistema dei licei ; i percorsi saranno riferiti a figure di differente livello relative ad aree professionali definite mediante intese in sede di Conferenza Unificata, che potranno articolarsi ulteriormente a livello territoriale gli standard minimi dei percorsi formativi; riguardano le competenze linguistiche (italiano, inglese e una seconda lingua comunitaria), competenze scientifiche, tecnologiche, storico-sociali ed economiche, religione cattolica e scienze motorie. In prima applicazione si fa riferimento alle competenze condivise con le Regioni in base all'Accordo in Conferenza Stato-regioni del 15 gennaio 2004. Le modalità di prosecuzione degli studi e della formazione a livello terziario. Sono assicurati raccordi con l'anno integrativo per sostenere l'esame di Stato per accedere all'università e al sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts). I requisiti dei docenti : abilitati all'insegnamento ovvero esperti con 5 anni di esperienza nel settore professionale di riferimento. La valutazione e certificazione delle competenze : al termine dei percorsi triennali è rilasciato il certificato di qualifica professionale; al termine di quelli quadriennali, il diploma professionale. Entrambi hanno validità nazionale ed europea. Le strutture formative ed i relativi servizi : sono previsti i requisiti relativi alle capacità gestionali, all'adeguatezza delle strutture didattiche e logistiche, anche per la realizzazione di stage e tirocini. In prima applicazione si fa riferimento al Decreto del Ministro del Lavoro n. 166/01. Ipassaggi tra i sistemi : sono assicurati i passaggi tra i percorsi dell'Istruzione e Formazione Professionale e tra questi ed i licei. In prima applicazione si fa riferimento agli strumenti condivisi con le Regioni e le Autonomie locali nell'accordo 28 ottobre 2004. La valutazione di sistema : l'Invalsi valuta il raggiungimento degli obiettivi indicati dal Profilo educativo culturale e professionale atteso. Il processo di attuazione avverrà nel rispetto delle norme vigenti in materia di programmazione regionale dell'offerta formativa. Il passaggio al nuovo ordinamento : attivazione contestuale della prima classe dei nuovi percorsi liceali e dei percorsi di istruzione e formazione professionale a decorrere dall'anno scolastico e dall'anno formativo 2006-07, ricomprendendo – fino alla completa attuazione - i percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale realizzati sulla base dell'accordo-quadro in sede di conferenza unificata 19 giugno 2003. Gli organici del personale docente sono confermati fino al 2010-11, per garantire il passaggio ai nuovi ordinamenti e l'introduzione delle nuove attività didattiche previste dall'offerta formativa. Per l'attuazione del provvedimento sul Ii ciclo, sono stanziati 44 milioni di euro per il 2006 e 43 milioni a partire a decorrere dal 2007. Tali finanziamenti sono così ripartiti: per l'anno 2006: 30 milioni circa alle istituzioni scolastiche per attrezzature e laboratori; 6 milioni circa per le spese relative al personale; 8 milioni circa per il mancato introito delle tasse scolastiche. A decorrere dal 2007: circa 16 milioni alle istituzioni scolastiche; circa 19 milioni per le spese di personale e 8 milioni circa per il mancato introito delle tasse scolastiche. |
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TRECENTOCINQUANTA MILIONI DI EURO PER IL RILANCIO DELLA RICERCA NEL MEZZOGIORNO IL MINISTRO MORATTI: "SOSTERREMO PROGRAMMI IN AREE STRATEGICHE QUALI LA SALUTE, L'AGROALIMENTARE, I TRASPORTI E LA SICUREZZA" |
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Roma, 30 maggio 2005 - Il Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha deliberato oggi la ripartizione dei fondi per le aree depresse del Paese per il periodo 2005-2008. In particolare, la delibera prevede un'assegnazione diretta al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di 350 milioni di euro, da destinare al rafforzamento della ricerca nel Mezzogiorno. "Queste risorse", ha detto il Ministro Letizia Moratti, "andranno a sostenere soprattutto interventi per la ricerca industriale e per la formazione di ricercatori e tecnici, sia attraverso il finanziamento di progetti di ricerca che favoriscano l'innovazione di prodotto delle imprese, sia per la realizzazione dei dieci programmi strategici definiti dal Pnr per il rilancio della competitività del Paese. Con queste risorse addizionali gli operatori del Mezzogiorno potranno partecipare a queste iniziative con una più cospicua quota di finanziamento". I programmi strategici del Pnr riguardano gli ambiti della salute dell'uomo (studio e trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi approcci derivati dalla conoscenza del genoma umano); il rilancio dell'industria farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni diagnostiche e nuovi principi attivi; le nuove applicazioni dell'industria biomedicale; i sistemi avanzati di manifattura con impatto non solo nell'industria delle macchine utensili, ma su comparti manifatturieri del "made in Italy" quali tessile, abbigliamento, meccanica strumentale; il potenziamento e lo sviluppo dell'industria motoristica in particolare per le due ruote con motori a basso consumo e a basso impatto ambientale; la cantieristica, aeronautica, elicotteristica con elevata capacità di penetrazione nei mercati esteri; i materiali avanzati (in particolare ceramici) per applicazioni strutturali; i sistemi di telecomunicazione innovativi a larga banda con impiego di satelliti per utenze differenziate in materia di sicurezza, prevenzione e intervento in caso di catastrofi naturali; la valorizzazione dei prodotti tipici dell'agroalimentare e sicurezza alimentare attraverso nuovi sistemi di caratterizzazione e garanzia di qualità; e infine i trasporti e la logistica avanzata, infomobilità di persone e merci. |
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FESTIVAL DELLA SCIENZA 2005 LA SCIENZA È DI CASA A GENOVA |
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Genova, 30 maggio 2005 - Dal 27 ottobre al 7 novembre 2005 Genova torna ad essere vera e propria culla della conoscenza con la terza edizione del Festival della Scienza, manifestazione di spessore sempre più internazionale che ha per scopo la divulgazione e la diffusione ad ampio raggio delle principali tematiche scientifiche. Anche quest’anno il Festival offre a tutti i visitatori la possibilità di avvicinarsi con estrema naturalezza alle più svariate discipline del sapere umano e di compiere, guidati per mano se necessario, uno straordinario viaggio alla scoperta delle nuove tecnologie. Provenienti da tutto il mondo, scienziati, intellettuali e artisti affrontano, utilizzando un linguaggio sempre estremamente chiaro, concetti e argomenti di volta in volta inerenti alla medicina, alla fisica, all’astronomia, alla biologia e a tanti altri ambiti scientifici. Particolarmente ricco il calendario degli eventi che per i 12 giorni della manifestazione si alternano e si susseguono negli spazi, nei musei e nelle piazze di Genova. Tavole rotonde, incontri, dibattiti, ma anche spettacoli, mostre e performance teatrali danno vita a un programma dalle tante sfaccettature studiato e articolato proprio per soddisfare diversi livelli di fruizione e in grado di coinvolgere, magari divertendo, un pubblico quanto mai eterogeneo: dallo studente al pensionato, dal semplice curioso all’esperto in materia, dal profano al dotto. Le porte sono aperte a tutti: questo, da sempre, è lo spirito del Festival. In concomitanza con l’Anno Mondiale della Fisica proclamato dall’Unesco (esattamente un secolo fa Albert Einstein formulò la teoria della Relatività ristretta), l’edizione 2005 del Festival è caratterizzata dalla parola chiave “frontiere”. Qual è il limite fra il noto e l’ignoto? Quali grandi quesiti oggi non hanno ancora trovato risposta? Dove mira la ricerca? Lungo un percorso che si snoda per tappe in più punti della città, la manifestazione offre una panoramica esaustiva, puntuale e completa sulle mille opportunità che la scienza ci offre. Motore di cultura in ambito scientifico, il Festival dedica un occhio di particolare riguardo al mondo della scuola. Non a caso il programma degli eventi include mostre e laboratori didattici interattivi appositamente pensati per una platea giovane. Tutto questo è il frutto di una stretta collaborazione avvenuta nei mesi scorsi con le direzioni scolastiche regionali e con il Ministero dell’Università della Ricerca. Ideato da Infm (Istituto Nazionale per la Fisica della Materia) e Codice. Idee per la cultura, il Festival è organizzato dall'Associazione Festival della Scienza alla quale aderiscono: Assindustria Genova; Camera di Commercio Genova; Codice. Idee per la cultura; Comune di Genova; Consorzio Instm; Costa Edutainment; Dixet; Fiera di Genova; Infm – Istituto Nazionale per la Fisica della Materia; Infn – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Provincia di Genova; Regione Liguria; Sviluppo Genova; Università degli Studi di Genova. Fin dalla sua prima edizione il Festival può contare sul supporto e la collaborazione di due importanti partner: Progetto Italia di Telecom Italia e Compagnia di San Paolo. Crocevia del sapere e al contempo punto di incontro fra pubblico e scienziati di fama, ogni anno il Festival della Scienza si rivela un appuntamento particolarmente apprezzato. I numeri del resto parlano chiaro. Nel 2004 si sono contati: 165.000 visitatori; oltre 250 eventi fra conferenze, mostre, incontri, esibizioni multimediali, spettacoli; 487 animatori scientifici che hanno assistito e accompagnato i visitatori durante i giorni della manifestazione; 204 giornalisti accreditati; 26 emittenti televisive e 25 testate radiofoniche che hanno dato risalto e voce ai vari contenuti del Festival; 35.000 abbonamenti venduti; 2.4000.000 contatti sul sito www.Festivalscienza.it |
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MATEMATICO UNGHERESE RICEVE IL PREMIO ABEL PER IL 2005 |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - Il 24 maggio, nel corso di una cerimonia svoltasi ad Oslo, il principe ereditario reggente di Norvegia ha conferito il premio Abel 2005 per la matematica al ricercatore ungherese Peter Lax. L'importo di 780.000 euro è il premio più rilevante assegnato nella matematica - un campo ignorato dai premi Nobel. Il professor Lax è stato selezionato per questa onorificenza "per i suoi straordinari contributi alla teoria e allapplicazione delle equazioni differenziali alle derivate parziali e al calcolo delle loro soluzioni". Le equazioni differenziali costituiscono la base per la nostra comprensione scientifica della natura. Mentre le equazioni lineari sono comprese ragionevolmente bene, le equazioni non lineari che emergono in campi come l'aerodinamica, la meteorologia e l'elasticità sono invece molto più complesse. Negli anni cinquanta e sessanta, il lavoro del professor Lax aprì la strada alla moderna teoria delle equazioni non lineari di questo tipo. Nato a Budapest, in Ungheria, nel 1926, Peter Lax si trasferì negli Stati Uniti con i suoi genitori all'età di 15 anni e nel 1945 collaborò al Progetto Manhattan in Nuovo Mexico, dove gli Stati Uniti hanno sviluppato con successo la prima bomba atomica creata al mondo. Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca presso l'Università di New York nel 1949, il professor Lax iniziò a lavorare all'istituto di matematica creato dal suo relatore Richard Courant. Il professor Lax è conosciuto non solo per il suo lavoro principale, ma anche per l'introduzione degli schemi numerici di Lax-friedrichs e Lax-wendroff per le soluzioni dei calcoli. La sua opera in questarea è stata fondamentale per ulteriori sviluppi teorici ed è stata molto proficua anche sul piano delle applicazioni pratiche, dalle previsioni meteorologiche alla progettazione degli aerei. Inoltre, il "Teorema di equivalenza di Lax" viene descritto come "una pietra miliare nell'analisi numerica moderna" e il suo lavoro sulla teoria dello "scattering" e sul comportamento sul lungo periodo delle soluzioni hanno fornito non solo un quadro per la matematica applicata, ma hanno anche portato a nuove intuizioni nella matematica pura. La gamma e la varietà dei suoi risultati spiegano perché molti considerano il professor Lax il matematico più versatile della sua generazione. La commissione per il premio Abel ha motivato l'assegnazione del premio dichiarando che: "Peter D. Lax si distingue per aver riunito la matematica pura e quella applicata grazie alla sua profonda conoscenza dell'analisi e alla sua capacità fuori dal comune di trovare concetti unificatori. Ha esercitato una grande influenza non solo tramite le sue ricerche, ma anche con i suoi scritti, l'incessante impegno nell'insegnamento e la sua generosità nei confronti di matematici più giovani". John Ball, presidente dell'Unione matematica internazionale, ha concluso: "È stato per me fonte di ispirazione fin dai tempi della mia laurea. Peter Lax possiede un grande talento. È scopritore di idee unificatrici che a loro volta costituiscono il punto di riferimento per gli altri matematici". Http://www.abelprize.no/en/ |
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PROGETTO CNR/MIUR SULLE AGROBIOTECNOLOGIE “QUALITÀ, SALUBRITÀ E SICUREZZA DI ALCUNI PRODOTTI LATTIERO CASEARI” |
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Roma, 30 maggio 2005 – Organizzato da: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Istituto Sperimentale Lattiero Caseario (Ilc) di Lodi oggi con inizio alle ore 9.45 presso l’ Aula Marconi del Cnr Piazzale Aldo Moro, 7 si tiene il convegno sul tema: “Qualità, salubrità e sicurezza di alcuni prodotti lattiero-caseari” Sicurezza Igienica di Formaggi Tipici Italiani - Siforti Genuinità Formaggi a Pasta Filata – Geforpasta. Per informazioni: dr.Ssa Rossana Godi, Dipartimento per le attività scientifiche e tecnologiche (Dast) del Cnr, sede, Roma, tel. 06/49937527-7418, www.Dcas.cnr.it/oraa/paas prof Germano Mucchetti, Istituto sperimentale lattiero caseario, Lodi, tel. 0371/45011 http://www.Pnragrobio.unina.it/siforti.html gmucchetti@ilclodi |
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LA MOBILITÀ DEI “CERVELLI” SOTTO LA LENTE DELL’EUROPA |
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Roma, 30 maggio 2005 - “Quest’iniziativa rappresenta il primo tentativo della Commissione Europea di tradurre in cifre il fenomeno della mobilità intellettuale europea, in una situazione di totale assenza di dati ufficiali, che invece gli Usa hanno a disposizione” spiegano Maria Carolina Brandi e Sveva Avveduto dell’Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Consiglio nazionale delle Ricerche, curatrici per l’Italia del progetto Brain Drain - Migration Flows of Qualified Scientists, i cui risultati sono stati pubblicati nel numero speciale della rivista “Studi Emigrazione” con il titolo “Le migrazioni qualificate tra mobilità e Brain Drain”, presentato questa mattina al Cnr. Il progetto, conclusosi nel 2004 e al quale hanno partecipato anche il Merit dell’Università di Maastricht e l’Iku dell’Università di Budapest parte dalla “necessità di istituire anche per l’Europa una banca dati per monitorare il fenomeno della fuga dei cervelli”, spiegano le ricercatrici. C’è da evidenziare però, in proposito, una novità. L’unione Europea, tramite la Direzione Generale di ricerca di Bruxelles, ha attivato un programma di monitoraggio dei flussi di mobilità dei propri ricercatori – lo “Human resources in research and developement monitoring system on career paths and mobility flows” – al quale partecipano Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Norvegia, Svezia, Repubblica Ceca e Polonia. Per l’Italia, l’ente interessato è il Cnr. Ma qual è il quadro delle migrazioni qualificate e del ‘brain drain’ in Europa verso Stati Uniti e Canada? Ecco alcuni dati emersi sulla mobilità. “Tra i 15.000 Phd di nazionalità europea che hanno acquisito il titolo negli Usa tra il 1999 ed il 2001, circa 11.000 dichiarano di non aver intenzione di far ritorno in Europa. I ricercatori europei che lasciano il proprio paese non sono soltanto quelli che hanno già acquisito una vasta esperienza ma, al contrario, l’incidenza di giovani ricercatori che decidono di restare nel paese di immigrazione si fa sempre più alta”. Dal progetto si evince che in assenza di iniziative adeguate per arginare il fenomeno, il ‘Vecchio Continente’ si ritroverebbe, nel giro di dieci anni, depauperato di ‘conoscenze’. “Per quanto riguarda gli occupati in professioni scientifiche, anche se l’incidenza degli europei negli Usa non supera il 2%, i numeri assoluti sono consistenti. I lavoratori ad altissima qualificazione (con visto H1b) provenienti dall’Europa ed immigrati negli Usa nel 2003 erano oltre 100.000; tra i cinque paesi che forniscono questo capitale umano, l’Italia occupa il quarto posto con 5.900 persone, dopo Regno Unito (31.000 persone), Francia (15.000), Germania (13.000), e prima della Spagna (5.800). Nel 2004 il personale qualificato proveniente da tutti i paesi del mondo che ha ottenuto il visto H1b aumenta ancora rispetto al 2003: si passa da 360.000 a 387.000 visti. Dal 1998 al 2003, ogni anno, in media circa 5.000 italiani altamente qualificati nella ricerca e nelle professioni tecniche trovano occupazione negli Usa per un periodo che può durare fino a 6 anni. Nel solo 2003 il 17% degli italiani che si sono stabiliti in maniera permanente negli Usa sono manager, dirigenti e professionisti”. Ma quali sono le ragioni principali delle migrazioni e le cause che determinano il ritorno in patria? Lo hanno svelato, nell’ambito del Progetto, due indagini, di cui una condotta dal Cnr su un campione di 250 ricercatori stranieri presenti negli Enti pubblici di ricerca italiani e, l’altra, dal Merit su un campione di 1000 ricercatori europei ed americani dell’American Association for the Advancement of Science (Aaas) che conta 250.000 iscritti. Dagli studi si deduce che gli europei vanno in Usa non solo per svolgere una ricerca migliore, ma anche per avere più opportunità di lavoro, carriera, e finanziamenti più alti: tra le loro motivazioni, la possibilità di fare carriera prevale con il 78%, seguita dal prestigio dell’istituzione che li ospita con il 74,6%, dalle possibilità di accesso alle tecnologie di punta (73%), dai maggiori fondi disponibili per la ricerca (69%), dalle opportunità di contatto con le reti di ricercatori e professionisti (68%). In coda alla graduatoria delle motivazioni, la mera opportunità occupazionale, che conta per il 56%, e i miglioramenti retributivi (54%). Molto diversa la spinta degli studiosi statunitensi a lasciare il loro paese: il prestigio dell’ente destinatario prevale con il 61%, seguito dalle condizioni di vita del paese ospitante (60%). Speculari le motivazioni che portano al rientro in patria: prevalgono per i ricercatori europei le condizioni di vita del paese di origine (80%) e il desiderio di ricongiungersi alla famiglia (71%). Per i colleghi americani il rientro in patria è motivato soprattutto da ambizioni di carriera (71%), dai miglioramenti salariali (63%) e dall’esigenza di maggiori fondi per la propria attività (61%). E’da sottolineare che i singoli Paesi europei hanno adottato alcune normative per incentivare non solo il rientro dei loro ricercatori, ma anche l’arrivo di studiosi stranieri. Per esempio, nel Regno Unito, dalla fine degli anni ’90, il sistema di concessione dei permessi di soggiorno ha consentito di reclutare personale straniero qualificato, in particolare in ambito medico. La Germania ha introdotto la cosiddetta ‘green card’ per facilitare il reclutamento di lavoratori e ricercatori specializzati nelle tecnologie dell’informazione, arrivando – secondo un sondaggio condotto su 340 imprese - ad una percentuale di stranieri ad altissima qualificazione (top management) del 9%. Negli ultimi anni, l’Italia ha predisposto strumenti e provvedimenti - il più recente è il Decreto del Miur del 1 febbraio 2005 sul “rientro dei cervelli” - per il rientro dei ricercatori italiani all’estero e l’arrivo di studiosi stranieri, nell’ottica di una sempre maggiore internazionalizzazione del nostro sistema ricerca. “L’indagine” concludono Brandi e Avveduto “ha dimostrato che è necessario fare una distinzione tra mobilità internazionale e ‘fuga dei cervelli’. La prima è spinta prevalentemente dalla competizione per l’eccellenza scientifica tra diverse istituzioni, mentre il ‘brain drain’ è sostanzialmente generato dalla mancanza di opportunità e di risorse in patria”. |
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ISTITUITI PREMI SCIENTIFICI DI UN MILIONE DI DOLLARI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI "EROI NON CELEBRATI" DELLA SOCIETÀ |
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Bruxelles, 30 maggio 2005 - La Fondazione Kavli, in collaborazione con l'Accademia norvegese delle scienze e delle lettere e il ministero norvegese dell'Istruzione e della ricerca, ha istituito tre nuovi premi scientifici internazionali del valore di un milione di dollari statunitensi ciascuno. I premi Kavli verranno assegnati ogni due anni a partire dal 2008, allo scopo di offrire un riconoscimento ad attività straordinarie di ricerca scientifica e tecnologica nelle tre discipline orientate al futuro su cui è incentrata la Fondazione Kavli: astrofisica, nanoscienze e neuroscienza. Ovvero: "Dal più grande, al più piccolo, al più complesso", per riprendere le parole di Fred Kavli, il filantropo norvegese-americano che ha istituito la fondazione. "Nella società odierna tendiamo ad acclamare le stelle del cinema e dello sport, ma alcuni dei nostri eroi più grandi e meno celebrati sono gli uomini e le donne di scienza che stanno facendo qualcosa di veramente importante", ha affermato Fred Kavli. "Auspico pertanto che i premi Kavli contribuiscano a offrire un certo riconoscimento e attenzione alla scienza e agli scienziati. Dopo tutto, guardate quanto hanno contribuito i premi Nobel a educare le persone". Lo stesso Fred Kavli ha studiato fisica all'Istituto norvegese di tecnologia prima di emigrare negli Stati Uniti nel 1956. Ha fondato un impero economico di successo basato sulla produzione di sensori per i settori aerospaziale, automobilistico e dell'aviazione, e nel 2000 lo ha ceduto in cambio di diverse centinaia di milioni di dollari. Attualmente trascorre la maggior parte del suo tempo gestendo la Fondazione Kavli, che ad oggi ha donato circa 100 milioni di dollari alla ricerca scientifica. Nello spiegare che cosa l'abbia spinto a istituire la fondazione e i premi, Fred Kavli ha dichiarato: "Ho sempre sentito la necessità impellente di fare qualcosa che potesse avere valore per l'umanità. Avviare un'azienda e avere successo è stato un obiettivo importante, anche se non è mai stato il mio fine ultimo". Kristin Clemet, ministro norvegese per l'Istruzione e la ricerca, ha affermato: "Siamo molto lieti che Fred Kavli abbia scelto di conferire i premi per la ricerca in Norvegia. Ciò rappresenterà un contributo importante per lo sviluppo di contatti internazionali con le comunità di ricerca più prestigiose del mondo nelle aree dell'astrofisica, delle nanoscienze e della neuroscienza". Http://www.kavlifoundation.org/ |
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UNIVERSITÀ LA SAPIENZA E FILAS FIRMANO UNA CONVENZIONE PER L’INNOVAZIONE ALLA PRESENZA DELL’ASSESSORE RANUCCI |
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Roma, 30 maggio 2005 - Renato Guarini, Magnifico Rettore dell’Università La Sapienza di Roma, e Fabrizio Sacerdoti, amministratore unico della Filas, società della Regione Lazio dedicata al sostegno dell’innovazione, firmeranno, lunedì 30 maggio alle ore 18,30 presso l’aula del Senato Accademico (Piazzale Aldo Moro, 5 - Rettorato - 1° piano), una Convenzione di collaborazione alla presenza dell’Assessore allo Sviluppo economico, ricerca e innovazione della Regione Lazio, Raffaele Ranucci. L’intesa istituzionalizza, riconduce a unità e punta a far crescere un insieme di collaborazioni che hanno già prodotto risultati molto brillanti. La Filas infatti mira da sempre a creare una rete organica che unisca istituzioni, imprese, mondo dell’istruzione e formazione, ricerca, Enti Scientifici e finanza, per aumentare competitività, occupazione e apertura internazionale delle imprese locali. Le sue attività hanno trovato utili sinergie e forti convergenze con l’azione dell’Università La Sapienza portando a: Creazione di 8 gruppi di lavoro per lo sviluppo di altrettante imprese hi-tech; Iniziative di trasferimento tecnologico verso le Pmi; Promozione di Cet (Centri di Eccellenza Tecnologica) sui temi di interesse delle Imprese del Lazio; Supporto ai Distretti tecnologici del Lazio; Attivazione di stage e tirocini. Ulteriori forme di cooperazione sono poi state attivate per la realizzazione della Borsa Lavoro Ict, prima grande piazza virtuale in Italia dedicata all’incontro tra domanda e offerta di professionalità del settore. Grazie al nuovo accordo, la Filas e l’Università La Sapienza consolideranno il loro impegno in attività di promozione della nascita di imprese innovative e hi-tech derivate dai risultati della ricerca dell’Università, di diffusione di forme di collaborazione con le imprese del Lazio, per lo sviluppo o il rafforzamento dei Centri di Eccellenza nei settori dell’Ict, Multimediale, Aerospazio, Bioscienze, Beni culturali e per l’alta formazione con la possibilità di coinvolgere, nella realizzazione di singoli progetti, le aziende pubbliche e private leader nei vari settori di competenza. Filas e l’Università, congiuntamente, potranno poi istituire all’interno dell’Università stessa o degli Atenei decentrati “sportelli business lab” dove ricevere proposte e idee da parte di professori, ricercatori e studenti. Un altro campo di applicazione dell’accordo sarà costituito dalla diffusione della borsa lavoro Ict per agevolare il contatto dei giovani universitari con le imprese del territorio. Questo per il presente e l’immediato futuro. Più a lungo termine, infine, nell’ambito delle rispettive attività in corso o in programmazione, la Filas e l’Università La Sapienza potranno individuare ulteriori sinergie finalizzate allo sviluppo dell’innovazione. |
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LA SFIDA ETICA DELL’AMMINISTRARE SABATO 28 MAGGIO CONCLUSE A VERONA LE LEZIONI DEL MASTER IN GESTIONE ED INNOVAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE |
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Verona, 30 maggio 20054 - Sabato 28 di maggio si sono concluse le lezioni del Master in Gestione ed innovazione nelle Amministrazioni Pubbliche, organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Verona e dalla Fondazione Giorgio Zanotto di Verona, presieduta dall’Avvocato Carlo Fratta Pasini. Con l’occasione è stato organizzato un incontro, che si terrà nell’aula Bartolomeo Cipolla presso la sede della Facoltà di Giurisprudenza in Via Carlo Montanari, sul tema “La sfida etica dell’amministrare” a cui parteciperanno, tra gli altri, il Professor Giorgio Pastori, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano e Monsignor Pietro Nonis, Vescovo Emerito di Vicenza. Coordina i lavori il Direttore del Master il professor Giovanni Battista Alberti. Con l’istituzione del Master, la Facoltà ha ritenuto di dovere rispondere all’esigenza della razionalizzazione nell’ambito delle funzioni pubbliche e della creazione di figure professionali adeguatamente formate, al fine di permettere il continuo adattamento delle attività della Pubblica Amministrazione alle sempre mutevoli condizioni in cui la stessa opera. Il Master, strutturato in 1.500 ore di cui 344 di didattica, 250 di stage formativo e le rimanenti ore in attività di studio collettivo ed individuale, si prefigge l’obiettivo di analizzare i meccanismi di funzionamento delle Amministrazioni Pubbliche, alla luce delle modificazioni legislative ed organizzative intervenute a partire dagli anni ’90, con particolare attenzione agli aspetti di innovazione e cambiamento quali elementi di sviluppo dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione pubblica. Il successo dell’iniziativa, sia tra i partecipanti che hanno attivamente interagito durante gli incontri, sia tra gli Enti che hanno concesso la disponibilità per lo svolgimento degli stages formativi su progetti a carattere innovativo, è motivo di grande soddisfazione e stimolo per le prossime edizioni del Master. Il Master in Gestione ed innovazione nelle Amministrazioni Pubbliche verrà riproposto per l’A.a. 2005-2006 e si inserirà in un progetto più ampio che vedrà l’istituzione, nell’A.a. 2006-2007, di un secondo Master in Direzione delle Aziende Pubbliche, teso a fornire una formazione altamente qualificata a coloro che intendano accedere alla Dirigenza nelle aziende pubbliche. Tali iniziative si avvarranno della collaborazione del programma “Cantieri per l’innovazione nella Pubblica Amministrazione”, del Dipartimento della Funzione Pubblica. Ai fini delle formazione continua, presso la Facoltà di Giurisprudenza è attivo ed opera il “Centro Studi Verona Innova”, con lo scopo di promuove la diffusione delle migliori pratiche attraverso la partecipazione diretta di coloro che avranno conseguito il titolo di Master. |
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