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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Giugno 2005
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LINEE OPERATIVE DEL PIANO NAZIONALE SANITARIO 2005-2007  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Le Regioni e le Province Autonome devono presentare, entro il 30 Giugno 2005, i piani regionali di attuazione del Piano nazionale sanitario 2005-2007. Il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute ha infatti predisposto le Linee Operative per la pianificazione dei progetti regionali. Gli obiettivi indicati sono: Rischio Cardiovascolare, Screening oncologici e Vaccini. Per le restanti finalità relative alla Prevenzione (Prevenzione dell'Obesità, cardiovascolare terziaria e degli incidenti), il ministero della Salute invierà le linee operative entro il 30 Settembre 2005 e la relativa pianificazione regionale dovrà essere prodotta entro il 31 Dicembre 2005, per consentire uno sviluppo graduale del piano. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/piano_sanitario_2005_2007/index.html  
   
   
ITALIA, GIORNATA D'INFORMAZIONE IN MATERIA DI SCIENZE DELLA VITA, GENOMICA E BIOTECNOLOGIA PER LA SALUTE  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - L'8 luglio avrà luogo a Roma una presentazione concernente le opportunità di finanziamento offerte nell'ambito della priorità tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6Pq). L'obiettivo della manifestazione è fornire a tutte le parti interessate un approfondimento delle opportunità offerte dall'ultimo invito a presentare proposte della prima priorità. L'invito sarà pubblicato a giugno e il termine per la presentazione delle proposte sarà a novembre. Il bilancio per il presente invito sarà di 533 milioni di euro. Http://www.apre.it/serviziapre/eventi/giornate.asp  
   
   
PROGETTO DEL 6PQ TROVA LA CURA PER LA SARS  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - Un gruppo di scienziati europei e cinesi ha scoperto che un farmaco attualmente utilizzato nel trattamento della schizofrenia inibisce in modo efficace il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (Sars). La cinanserina è stata utilizzata nelle terapie delle malattie mentali sin dagli anni '70. Adesso, scienziati del progetto Sepsda (Sino-european Project on Sars Diagnostic and Antivirals), finanziato a titolo del Sesto programma quadro (6Pq), l'hanno qualificata come farmaco pronto all'uso per curare la Sars. "La cinanserina potrebbe essere prescritta direttamente per prevenire la Sars o trattare i pazienti affetti da tale sindrome nel caso in cui l'epidemia dovesse ripresentarsi", ha dichiarato Peter Kristensen dell'Università danese di Aarhus. Il gruppo di scienziati provenienti da Cina, Danimarca, Germania e Polonia ha analizzato 15 farmaci che risultavano efficaci nella prevenzione della Sars, ma dopo attenti studi patologici la cinanserina è stata scelta come unico medicinale pronto all'uso contro il virus. Gli altri 14 farmaci dovranno superare lunghi test sugli animali prima di potere essere impiegati sugli uomini, ha affermato il dottor Kristensen. L'attività antivirale della cinanserina è stata valutata in campioni di tessuto contenenti il virus della Sars e ha rivelato una forte inibizione nella replicazione del coronavirus a concentrazioni farmacologiche atossiche. "Questi risultati dimostrano che il vecchio farmaco cinanserina è un inibitore della replicazione del coronavirus della Sars e agisce molto probabilmente inibendo la proteinase 3Cl", ha dichiarato il dottor Kristensen. Nel periodo compreso tra febbraio e giugno 2003 la Sars, una polmonite atipica altamente contagiosa, ha colpito 32 paesi. Sono state infettate circa 8.400 persone e più di 800 sono decedute a causa della malattia. Sebbene la Sars sia attualmente sotto controllo, gli scienziati ritengono che possa riemergere. Secondo gli scienziati del progetto Sepsda, la rapida trasmissione attraverso gli aerosol e l'elevato tasso di mortalità (fino al 15 per cento) fanno della Sars una potenziale minaccia globale. Nei prossimi due anni il progetto Sepsda studierà altri 50 composti chimici per il trattamento della Sars. Http://www.sepsda.info/  
   
   
SANITÀ LAZIO È IL PRIMO FREE PRESS ITALIANO INTERAMENTE DEDICATO ALLA CRONACA DELLA SANITÀ  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Diffuso in 25 mila copie (per ora solo sul territorio del Lazio e per or con cadenza quindicinale) è disponibile in appositi dispenser praticamente in tutti i maggiori ospedali della capitale e in diverse strutture della regione, in diverse cliniche private, in un centinaio di farmacie e in numerosi ambulatori di medici di famiglia. Raggiunge inoltre praticamente tutti i soggetti che hanno a che fare con la politica della sanità: assessori, direttori generali delle Asl, responsabili delle associazioni e delle categorie di settore, forze sociali, testate quotidiane e periodiche della regione, radio e televisioni private. Questa doppia e mirata distribuzione consente di offrire a utenti di base, operatori, opinion maker e play maker della sanità laziale un terreno neutro di confronto e di dibattito: le diverse sezioni del periodico infatti ospitano cronache di buona e cattiva sanità, offrono informazioni di base proveniente da tutta la regione, ma anche analisi e commenti di politica sanitaria, approfondimenti, indiscrezioni, spigolature. Al momento di compilare questa nota il nuovo corso di sanità Lazio (la nuova veste del periodico ha esordito il 1 marzo di quest’anno) sono stati distrubiiti otto numeri con un buon successo di pubblico e con una notevole risposta sul piano della raccolta pubblicitaria. Da ogni parte della regione arrivano sollecitazioni e richieste di copie, e il cresente carico pubblicitario e di input dal territorio hanno portato gli amministratori di Sanità Lazio a prendere in considerazione l’accelerazione del processo di crescita che inevitabilmente si tradurrà in un aumento di foliazione e probabilmente nel passaggio alla cadenza settimanale.  
   
   
MERCEDES-BENZ: UNA GIORNATA DA CHEF PER LE CARITAS DIOCESANE DEL LAZIO  
 
Roma, 22 giugno 2005 - A seguito del primo vernissage gastronomico, in occasione del lancio della sua nuova Classe B, Mercedes-benz offre alle Caritas Diocesane del Lazio una giornata di formazione dedicata ai cuochi che ogni giorno preparano pasti per 2.300 persone. Durante la giornata di incontro del 23 giugno, gli chef che hanno reso possibile il più grande evento gastronomico italiano, in più di 50 città italiane, e offerto a 60.000 persone le creazioni salate e dolci che Gianfranco Vissani ha inventato in esclusiva per Mercedes, illustreranno ai cuochi delle Caritas Diocesane come si fa ad ottenere una cucina di qualità attraverso la semplicità, la genuinità e la tradizione locale, con un tocco di originalità e carattere contemporaneo, per un pubblico ampio come quello che ogni giorno affolla le mense della Caritas. “Cucinare è un’arte”, ha dichiarato Gian Leonardo Fea, Direttore Generale Mercedes Car Group, “ed è un’arte ancora più grande quando si deve cercare di moltiplicare le porzioni partendo da pochi semplici ingredienti. Questo ci ha spinto a rendere possibile questa giornata di formazione gastronomica, nella convinzione che la condivisione di tecniche, esperienze e suggerimenti, dagli acquisti, alla gestione logistica, alla preparazione dei piatti, possano essere messe al servizio e supportare concretamente una importante realtà come la Caritas nel proprio impegno quotidiano a favore dei più deboli”.  
   
   
LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI A EUROP.A.  
 
Rimini, 22 giugno 2005 - Sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutti i Ministeri della Repubblica Italiana si svolge a Rimini nei giorni 22-25 giugno,la Vª edizione di Europ.a. 2005, manifestazione dedicata al mondo delle Autonomie Locali al fine di promuovere un confronto diretto ed efficace tra Pubblica Amministrazione Locale e Centrale, imprese e cittadini. La Presidenza del Consiglio propone una rassegna delle iniziative più importanti sotto il profilo della qualità realizzate nel corso dell'anno. Si va dalle "buone pratiche" alle innovazioni di processo, dalla digitalizzazione dell'attività amministrativa alla comunicazione interna ed esterna. La manifestazione presenta un ricco e articolato programma di convegni e seminari; sarà presentato, tra l'altro, dal Ministro La Loggia un Seminario sull'emergenza ambiente: come ridurre in modo efficace e duraturo l'inquinamento derivante dal traffico generato dal sistema della mobilità e dal Ministro delle Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo sarà consegnato il Premio "Innovazione nei Servizi Sociali - Città di Rimini".  
   
   
PSA PEUGEOT CITROËN E BMW GROUP PRESENTANO LO SCHEMA INDUSTRIALE DELLA LORO COOPERAZIONE  
 
Douvrin, 22 giugno 2005 - Psa Peugeot Citroën e Bmw Group presentano lo schema industriale della loro cooperazione per la produzione di una nuova famiglia di piccoli motori benzina, che equipaggeranno alcune vetture di Peugeot e Citroën e le Mini. Questa collaborazione può contare su un know-how industriale di alto livello in Europa occidentale e su un duplice insediamento industriale, in Francia e in Gran Bretagna. La lavorazione dei componenti principali dei motori verrà effettuata in esclusiva per i due partner nella fabbrica Psa Peugeot Citroën di Douvrin (Pas-de-calais). L’assemblaggio viene effettuato presso ogni costruttore: a Douvrin per Psa Peugeot Citroën e ad Hams Hall in Gran Bretagna per le esigenze di Bmw Group, al fine di facilitare la logistica di approvvigionamento verso gli stabilimenti dei veicoli di ciascun costruttore. Questa cooperazione ha richiesto la realizzazione di un’organizzazione all’avanguardia e flessibile, in grado di adattarsi a due processi di assemblaggio dei motori diversi e geograficamente separati. Per questo progetto, sarà predisposto un modulo completo, che sarà operativo alla fine del 2005, alla Française de Mécanique nello stabilimento di Douvrin. Il principio del modulo si basa sullo sviluppo di un’unità produttiva estremamente omogenea e autonoma, facilmente riproducibile, che riunisce le linee di lavorazione dei componenti principali del motore – testata, monoblocco, asse a camme, bielle – e le linee di assemblaggio. Quest’organizzazione industriale, basata su una produzione di 2.500 unità/giorno, è il migliore equilibrio in termini di efficacia e di redditività degli investimenti. Il primo modulo, che occupa una superficie di circa 60.000 m2, ha richiesto un investimento di 330 milioni di euro e permetterà di produrre un motore ogni ventisei secondi, in qualsiasi versione. A pieno regime, impiegherà 1.120 dipendenti suddivisi in 4 turni, ai quali verranno impartite complessivamente 152.000 ore di formazione. Lo stabilimento di Hams Hall effettuerà l’assemblaggio dei monoblocchi delle future versioni della Mini. La sua vicinanza alla fabbrica Bmw Group di Oxford permette una gestione precisa e flessibile dell’approvvigionamento con il sistema del « just in time », consentendo di ridurre gli stock e i tempi di consegna. Gli stabilimenti Psa Peugeot Citroën di Charleville e il Polo Metallurgia di Mulhouse intervengono anch’essi nello schema industriale della cooperazione come fornitori di componenti grezzi. In queste fabbriche sono state introdotte numerose innovazioni, come ad esempio: - Il processo lost foam o a modello a perdere (Pmp) per la realizzazione della testata - Il monoblocco pressofuso con camicie in ghisa inserite nella colata - L’asse a camme in acciaio con contrappesi che rimangono grezzi - La forgiatura delle bielle in doppia impronta. La gestione della qualità è una priorità per entrambi i partner e viene effettuata in base a criteri comuni a Psa Peugeot Citroën e Bmw Group, tanto a livello di pezzi lavorati quanto di pezzi acquistati. Concretamente, è stata adottata una modalità di funzionamento coordinata, che permetta una trasparenza istantanea e totale tra le due fabbriche di motori per tutti i problemi di qualità che possano intervenire. Nel 2002 i due partner avevano annunciato lo sviluppo e la produzione comune di una nuova gamma di piccoli motori benzina ad alta tecnologia, in volumi elevati e in condizioni economiche competitive. Questa cooperazione fa appello al know-how tecnologico dei due gruppi e alla loro gestione della produzione di grande serie. La produzione annua prevista, a pieno regime, è di circa 1 milione di unità. I - La cooperazione tra Psa Peugeot Citroën e Bmw Group Psa Peugeot Citroën e Bmw Group hanno annunciato nel 2002 lo sviluppo e la produzione comune di una nuova famiglia di piccoli motori benzina, che equipaggeranno alcuni modelli dei due gruppi. Quest’accordo permette di sviluppare una nuova gamma di piccoli propulsori benzina ad alta tecnologia, in volumi elevati e a condizioni economiche competitive. L’obiettivo è condividere i costi di sviluppo e mettere in comune il know-how dei partner e i loro mezzi, fornendo le economie di scala indispensabili al successo dell’operazione. Tale cooperazione si avvale anche dell’accesso a culture aziendali e a tecniche industriali diverse. I due principi alla base dell’accordo fra Psa Peugeot Citroën e Bmw Group sono scelte organizzative comuni (un comitato di direzione con una rappresentanza e poteri uguali; un unico capo progetto e dei gruppi-progetto comuni composti da ingegneri dei due partner) e condivisione dei costi: al 50% per i costi di sviluppo e in proporzione ai volumi attribuiti ad ogni partner per gli investimenti industriali, i costi di ingegneria e di lancio. Per rendere fruttuoso questo tipo di accordo, occorrono anche scadenze comuni. A partire dal 2006, questi nuovi motori equipaggeranno alcuni veicoli delle gamme basse e medie di Peugeot e di Citroën ed i futuri modelli della Mini. Avranno potenze comprese tra 55 kW/75 Cv e 125 kW/170 Cv e stabiliranno nuovi livelli di riferimento in termini di prestazioni e piacere di guida, nonché di riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica (Co2). In un primo tempo, il gruppo Progetto incaricato della progettazione dei motori, con sede a Monaco, in seno alla Direzione Ricerca & Sviluppo, era affidato alla responsabilità di Bmw Group. Attualmente, il gruppo Psa Peugeot Citroën si è incaricato dell’industrializzazione, della produzione e dei processi di acquisto. La produzione annua prevista a termine è di circa 1 milione di unità. Questa cooperazione utilizza il know-how tecnologico dei due gruppi e la loro capacità di gestione della produzione di grande serie. Due motori che sviluppano tecnologie diverse In occasione di una « giornata tecnologica » che si è tenuta a Monaco, al centro di ricerca e sviluppo di Bmw Group, i responsabili dei due gruppi, partner del progetto, hanno presentato i dettagli delle tecniche adottate per i due tipi di motori : - motore aspirato, con distribuzione variabile, una cilindrata di 1.6 litri ed una potenza di 85 kW/115 Cv. - motore a iniezione diretta, turbocompresso, con una cilindrata di 1.6 litri ed una potenza di 105 kW/143 Cv. Questi motori sono i primi due elementi di una famiglia che, a termine, sarà composta da unità con potenze comprese tra 55 kW/75 Cv e 125 kW/170 Cv. Numerose soluzioni alto di gamma, dal frutto del know-how dei due gruppi, equipaggeranno questi nuovi organi meccanici : - distribuzione variabile - pompa dell’olio a portata pilotata - azionamento mono-cinghia degli organi ausiliari - testata fabbricata con il metodo di fusione « con modello a perdere» Inoltre, sono state adottate numerose innovazioni su : - iniezione diretta per ottimizzare la potenza - turbocompressore Twin-scroll per migliorare il tempo di risposta e il piacere di guida - pompa dell’acqua disinseribile per ridurre consumi ed emissioni. Ii – Le sfide industriali 1. Uno schema industriale all’avanguardia La gestione della cooperazione è garantita dalla cosiddetta « ingegneria dei sistemi ». Un unico gruppo integrato nei due siti si è occupato delle tre componenti del progetto: sviluppo, produzione ed acquisti. E’ stato applicato il metodo progettuale di Psa Peugeot Citroën, che prevede che il gruppo progetto lavori in stretta collaborazione con i colleghi dell’industrializzazione e degli acquisti. La responsabilità dello sviluppo dei motori è stata affidata a Bmw Group con un forte coinvolgimento degli ingegneri di Psa Peugeot Citroën. Il centro di progettazione è a Fiz (Monaco di Baviera) e comprende una cinquantina di persone, tra cui una quindicina di ingegneri di Psa Peugeot Citroën. Lavorano in stretta collaborazione con la piattaforma metodi industriali e acquisti, che ha sede a La Garenne-colombes, nella regione parigina, e comprende 150 persone. Complessivamente, il progetto è stato guidato da un gruppo integrato, dislocato in due siti geografici, attraverso il massimo scambio di file, metodi e calcoli mediante collegamento Emx a banda larga. ■ Un dispositivo industriale ambizioso in Europa occidentale La parte produzione – fabbricazione è diretta da Psa Peugeot Citroën. La lavorazione dei componenti principali dei motori viene eseguita esclusivamente alla Française de Mécanique di Douvrin (Nord Pas-de-calais). L’assemblaggio viene, invece, effettuato singolarmente da ogni costruttore, Française de Mécanique per Psa Peugeot Citroën, e Hams Hall in Inghilterra per le esigenze di Bmw Group: questo per facilitare la logistica di approvvigionamento verso gli stabilimenti dei veicoli di ciascun costruttore. Questo schema mantiene un know-how industriale di alto livello in Europa occidentale. Ha richiesto la realizzazione di un’organizzazione all’avanguardia e flessibile, in grado di adattarsi a due processi di assemblaggio dei motori diversi e geograficamente separati. ■ Una logistica ottimizzata Psa Peugeot Citroën è responsabile dei fornitori. Questi sono stati selezionati in base a criteri di competitività e di qualità, cercando di allargare le fonti di approvvigionamento al di fuori dell’Europa occidentale (15% dei fornitori). La logistica a monte è organizzata per assicurare l’approvvigionamento diretto di tutti i fornitori delle due fabbriche di assemblaggio: Hams Hall per Bmw Group e Française de Mécanique per Psa Peugeot Citroën. Uno dei principi base di questa logistica è Recor, Rinnovo dei Consumi Reali. Ciò significa che tutta la fabbricazione è organizzata secondo il concetto just-in-time. Anche la logistica è gestita secondo il principio « Fifo » - First In, First Out – i primi pezzi arrivati sono i primi ad essere consumati. Nell’assemblaggio, è stata limitata la diversità sulla postazione di lavoro. Dunque il lavoro viene effettuato in rapide ondate successive, con un approvvigionamento in linea dei soli componenti necessari alla variante di motore fabbricata. Questi principi si applicano alla programmazione, alla fabbricazione e all’approvvigionamento dei pezzi da parte dei fornitori. Ad esempio, nell’ambito del progetto, è stato previsto un approvvigionamento diretto dal camion al reparto per i componenti più grossi, eliminando le fasi intermedie (magazzino), con conseguente guadagno in fatto di rapidità e riduzione dello stock. La logistica a valle, per le consegne alle fabbriche terminali dei due gruppi, è assicurata autonomamente da ciascun partner. Lo scambio quotidiano di informazioni è garantita da un’interfaccia Edi (server centrale) tra i due costruttori ed i vari fornitori. ■ Un’organizzazione industriale a « moduli » Questo progetto si inserisce nell’approccio industriale dei "moduli", avviato nel 2001 da Psa Peugeot Citroën al momento del lancio del motore 1.4 litri diesel Hdi common rail. Il principio dei moduli si basa sullo sviluppo di un’unità produttiva omogenea e autonoma, facilmente riproducibile in altri siti, che riunisce le linee di lavorazione dei componenti principali del motore – testata, monoblocco, asse a camme, bielle – e le linee di assemblaggio. In quest’organizzazione a moduli, Psa Peugeot Citroën porta tutta la sua esperienza acquisita con i tre moduli Dv già installati nelle sue fabbriche di meccanica. E’ un’organizzazione industriale competitiva, basata su una produzione di 2 500 unità/giorno (640 000 motori /anno), ossia il migliore equilibrio in termini di efficacia e di redditività degli investimenti. Per questa cooperazione, sarà predisposto un nuovo modulo completo alla Française de Mécanique, che sarà operativo alla fine del 2005. ■ Il sistema di fabbricazione Psa Peugeot Citroën : Convergenza Il process adottato nello stabilimento di Douvrin beneficia degli apporti del sistema di fabbricazione Psa Peugeot Citroën denominato « Convergenza ». Questo progetto aziendale punta al massimo rendimento della fabbricazione, adottando in tutti gli stabilimenti di produzione di Psa Peugeot Citroën un sistema di fabbricazione che riunisce le migliori prassi interne ed esterne, in un’ottica di miglioramento permanente. Per elaborare questo sistema di fabbricazione, il gruppo Psa Peugeot Citroën ha creato quindici reti di competenze che coprono tutti i settori della produzione (Gestione, Qualità, Affidabilità, Logistica…) e tutti i siti. Ogni rete ha il compito di definire i migliori know-how e le migliori norme di applicazione. Una volta stabiliti, questi standard vengono applicati in tutti i siti. La loro diffusione e il loro adattamento si sfruttano l’uso intensivo delle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione (Ntic). In tal modo, l’Uel (Unità Elementare di Lavoro) è al centro del Sistema di Fabbricazione di Psa Peugeot Citroën. Le Uel sono gruppi di lavoro composti da un responsabile dell’unità e da 25-40 operatori. L’obiettivo è quello di favorire un approccio partecipativo, l’ascolto e l’animazione attraverso scambi diretti e regolari. Quest’approccio innovativo di partecipazione e di responsabilizzazione è destinato a motivare maggiormente il personale a partecipare alla vita del proprio reparto e a contribuire a raggiungere gli obiettivi definiti e approvati in ogni fabbrica. Così, alla Française de Mécanique, nel nuovo reparto riservato alla cooperazione, sono state create 40 Unità Elementari di Lavoro per assicurare la produzione di grande serie dei due nuovi motori benzina. 2. Fabbriche con tecnologie industriali all’avanguardia ■ La Française de mécanique (Psa Peugeot Citroën) Psa Peugeot Citroën produrrà a Douvrin (Française de Mécanique), a partire dalla fine del 2005, la nuova famiglia di piccoli motori benzina sviluppata in cooperazione con Bmw Group. Creata nel 1969 e situata a Douvrin, la Française de Mécanique è specializzata nella produzione di motori in grande serie. La fabbricazione di motori per il gruppo Psa Peugeot Citroën supera le 8 000 unita al giorno. Attualmente impiega più di 4.500 persone. La nuova unità produttiva avrà una capacità giornaliera di 2 500 motori. Questo primo modulo, che occupa una superficie di circa 60.000 m2, ha richiesto un investimento di 330 milioni di euro e impiegherà, al pieno regime, 1 120 dipendenti suddivisi in 4 turni, ai quali verranno impartite 152 000 ore di formazione. Il reparto di produzione dei motori, frutto di questa cooperazione, è stato progettato da vari partner: - per gli edifici, Bei (ufficio progettazioni industriali di Psa Peugeot Citroën) - per i macchinari del process: Pci (Process Concezione Ingegneria) per la parte della testata, oltre agli abituali partner dei due gruppi. I lavori, dal primo colpo di piccone fino all’avvio della produzione in serie, dureranno 24 mesi, rispettando così i termini definiti inizialmente. In questa fase, circa 250 persone, dipendenti del gruppo, e circa 60 società esterne lavoreranno alla costruzione del reparto. E’ stata prestata grande attenzione al rigido rispetto delle procedure di prevenzione dei rischi per raggiungere l’obiettivo di “zero infortuni sul lavoro”, sia a livello del personale interno sia dei fornitori di beni strumentali che devono lavorare nel sito. La cadenza di produzione aumenterà progressivamente per raggiungere il pieno ritmo alla fine del 2007. Il reparto modulare dedicato alla produzione di questi motori contiene in un unico edificio le linee principali di lavorazione e l’assemblaggio. I componenti grezzi provengono essenzialmente dai siti di Psa Peugeot Citroën, come la fonderia di Charleville e il polo Metallurgia di Mulhouse, che raggruppa soprattutto le attività di forgiatura e di pressofusione dell’alluminio. ► La lavorazione: flessibilità, diversità e qualità La lavorazione occuperà una superficie di 30.000 m2. E’ la sintesi delle migliori procedure nel settore della lavorazione, in modo da ottenere l’equilibrio migliore tra investimenti e flessibilità, rispetto alla diversità dei prodotti e delle evoluzioni che interverranno durante la vita del prodotto. La qualità costituisce una esigenza permanente. I mezzi per la lavorazione 2 linee flessibili per le testate Dal punto di vista industriale, la testata è il pezzo più importante di questa nuova famiglia di motori, essenziale per le prestazioni del motore stesso. E’ una componente la cui elevata complessità ha richiesto l’adozione di pezzi di dimensioni maggiori rispetto a quelli utilizzati in precedenza da Psa Peugeot Citroën. In tal modo, ogni linea comprenderà 54 macchine (centri di lavorazione ad alta velocità e macchine speciali) per realizzare le precisioni geometriche richieste e garantire le diversità delle due famiglie di motori. 1 linea per le bielle Questa linea, molto flessibile, permette di produrre tre tipi diversi di bielle ad un ritmo di 4 pezzi ogni 30 secondi. È costituita da 3 macchine di trasferimento e 5 macchine specifiche. 1 linea per i monoblocchi Per la prima volta, per la produzione in grande serie di monoblocchi vengono utilizzati i centri di lavorazione. In tal modo, la lavorazione è effettuata, per il 50% del tempo, da centri di lavoro ad alta velocità (sono 18) per le funzioni che potrebbero cambiare durante la vita di serie del motore, fornendo una versatilità al processo, laddove si rivela necessaria. Per le funzioni che non variano sul motore, cioè le operazioni nobili che non subiranno, o subiranno poche evoluzioni, la lavorazione viene effettuata su macchine a trasferimento. Un’altra importante novità industriale è la lavorazione dei due materiali (ghisa / alluminio) presenti sulla superficie di combustione del blocco motore, che ha richiesto l’affinamento dei metodi di lavorazione utilizzati finora, per permettere una tecnologia del monoblocco compatibile con le forti sollecitazioni generate dai motori. 1 linea per gli assi a camme La linea di produzione degli assi a camme integra l’esperienza acquisita con la linea dei motori Dv e contemporaneamente tiene conto della maggiore diversità della famiglia dei nuovi motori benzina, frutto di questa cooperazione. La diversità è conferita da: - 3 diversi assi a camme - 2 diversi materiali, ghisa e acciaio, ottimizzati in funzione dei motori Questa linea si compone di macchine di trasferimento e di centri di lavorazione ed è dimensionata per una produzione massima di un asse a camme ogni 30 secondi. Le sfide industriali della lavorazione Uno degli obiettivi principali, al momento della progettazione di questo strumento industriale, è stato quello di conferirgli, fin dall’inizio, la massima flessibilità per non imporre vincoli industriali alla progettazione, pur mantenendo un alto livello di produttività. Questa grande flessibilità ha permesso al gruppo di produzione di progettare motori ad alta tecnologia in una dinamica di ingegneria dei sistemi. Tra l’altro, il gruppo di industrializzazione ha dovuto accettare la sfida della diversità creata da 2 motori molto diversi da un punto di vista tecnologico che verranno lanciati quasi contemporaneamente. La risposta è stata il maggior ricorso ai centri di lavorazione, scelti per la loro maggiore flessibilità industriale. La qualità è al centro delle attenzioni del gruppo progetto. Così, nel reparto di lavorazione è stata instaurata la politica « Zero interventi correttivi ». In questo sistema esigente, i pezzi dubbi o non idonei vengono scartati immediatamente, e in questo modo generano un forte coinvolgimento e una forte reattività di tutti le persone implicate, portando immediatamente ad una perfetta gestione del process. Come per il motore diesel Hdi, che ha segnato un salto tecnologico, sia dal punto di vista del prodotto che del process, questi nuovi motori benzina si impongono come un importante progresso nella precisione delle lavorazioni richieste e nella gestione del process, visto che le loro tolleranze sono in media dimezzate rispetto a quelle dei motori precedenti. ► L’assemblaggio : un motore ogni ventisei secondi ... L’assemblaggio è dislocato su una superficie di 22.000 m2. Il reparto si compone di tre sezioni delle linee di montaggio, per una lunghezza totale di 1400 metri, che permettono di produrre un motore ogni ventisei secondi, in qualsiasi versione. Una nuova filosofia di assemblaggio La linea per l’assemblaggio permette di montare sia i motori turbo sia quelli aspirati al ritmo notevole di un motore ogni ventisei secondi. I motori seguono le fasi classiche, con il montaggio del basamento, la linea della testata e quella dell’applicazione degli altri elementi. Vi è un’automazione media del 50% delle postazioni di lavoro, frutto di una compromesso tra flessibilità, produttività ed ergonomia. Anche in questo caso, l’imperativo della qualità è stato affrontato senza fare alcuna concessione, con l’adozione di una politica detta del « Cartellino Rosso », che vieta di effettuare qualsiasi intervento correttivo sui motori. In materia di gestione dei flussi logistici, questo nuovo reparto di assemblaggio integra un’evoluzione – il miglioramento della politica del « just-in-time » denominato alimentazione con Recor R1 (Rinnovo dei Consumi Reali) per i componenti più grossi. In tal modo, il camion scarica i pezzi direttamente nel reparto senza farli transitare per il magazzino di stoccaggio. Questo procedimento permette di guadagnare in rapidità sui materiali in corso di fabbricazione e di aumentare, complessivamente, l’efficacia. Le sfide industriali dell’assemblaggio Per quanto riguarda l’assemblaggio, le sfide da accettare erano di tre tipi : la diversità, la qualità e l’ergonomia. Da un lato, la sfida della diversità consisteva nel lanciare in rapida successione, a sei mesi di distanza, due motori tecnicamente diversissimi in una stessa linea di produzione. Gli strumenti e i mezzi adottati per rispondere a quest’equazione integrano una maggiore flessibilità e polivalenza. Dunque, la formazione delle donne e degli uomini del reparto li prepara ad una maggiore polivalenza. Le postazioni di lavoro sono state progettate per assemblare indifferentemente tutti i motori frutto di questa cooperazione. L’approvvigionamento dei pezzi in linea tiene conto della grande diversità dei componenti necessari all’assemblaggio (250 pezzi) in modo organizzato ed ottimale, senza difficoltà di comprensione per gli operatori, dato che i sistemi informatici installati assicurano la tracciabilità delle operazioni e dei pezzi. Dall’altro, l’esigenza della qualità in cima agli obiettivi del progetto doveva essere abbinata ad un livello di ritmo industriale raggiunto raramente nell’industria automobilistica. A tal fine, la politica detta del « Cartellino Rosso » introdotta da Psa Peugeot Citroën nel 2001 nei suoi stabilimenti di meccanica, è stata riproposta ed ottimizzata grazie alla maggiore esperienza accumulata sin dalla sua introduzione. Concretamente, un chip elettronico posto su ogni bancale del motore registra tutte le informazioni relative alla tracciabilità del process di montaggio. Le schermate di controllo nel sistema di pilotaggio della linea indicano se il motore non è conforme al capitolato. Quando appare un inconveniente, rilevato automaticamente o da un operatore, il motore continua ad avanzare per non fermare il flusso nel process, ma non viene più assemblato nessun pezzo. Questa procedura rigorosa vieta qualsiasi intervento correttivo in fase di montaggio, obbliga dunque il dispositivo ad un massimo controllo del process e ad una reattività immediata agli incidenti. La politica del « Cartellino Rosso » induce ad un cambiamento culturale che fa evolvere il vocabolario e le prassi. In tal modo, le piattafome per gli interventi correttivi alla fine delle linee sono sostituiti da piattaforme di competenza tecnica, perché l’esperienza ha dimostrato che le operazioni di correzione generano immancabilmente più problemi del flusso di serie. La qualità è gestita fin nei minimi dettagli. Ad esempio, il 100% delle operazioni di avvitatura sono controllate in tempo reale e il 100% delle funzioni secondarie (circuito della benzina, dell’acqua, dell’olio…) sono controllate durante il processo. Infine, l’ergonomia è stata una priorità del progetto. Da molti anni, il gruppo Psa Peugeot Citroën porta avanti una politica ambiziosa di miglioramento delle condizioni di lavoro. Punta, in particolare, a garantire a tutti i dipendenti condizioni ed un ambiente di lavoro in linea con i migliori standard internazionali e a far fronte all’invecchiamento dei propri dipendenti adottando soluzioni che possano contribuire al mantenimento dei posti di lavoro. La procedura di miglioramento delle condizioni di lavoro e di progressi ergonomici viene avviata a monte, nei progetti dei veicoli e nei progetti industriali. Si basa sul tracciamento delle azioni descritte negli schemi operativi di sviluppo delle vetture. Quest’approccio si basa anche su uno strumento di valutazione del lavoro e delle organizzazioni chiamato Meteo (acronimo francese della definizione: Metodo di Valutazione del Lavoro E dell’Organizzazione). Viene attuato in tutti i siti industriali del mondo ed è utilizzato dai gruppi progetto. Nel 2004, è stato fatto un ulteriore sforzo in tutte le fabbriche per migliorare le postazioni di lavoro e gli impianti esistenti. Nella divisione Auto, è stata data la priorità alla riduzione delle postazioni ritenute « pesanti » (postazioni che presentano rischi patogeni se occupate per troppo tempo). La percentuale di questi posti è del 19 % nel 2004, contro il 35 % del 1999. Il tasso di postazioni pesanti è stato praticamente dimezzato dal lancio dell’approccio ergonomia nel 1999. L’obiettivo è raggiungere l’8 % delle postazioni reputate pesanti. Tra l’altro, il numero di postazioni leggere che può essere occupato da tutti i dipendenti è stato incrementato, ed è del 37 % nel 2004 contro il 26 % nel 1999. Tale sforzo continuerà con l’obiettivo di raggiungere una percentuale di posti leggeri pari al 60 % . Ci è sembrato legittimo che il nuovo reparto di assemblaggio della Française de Mécanique dedicato alla cooperazione usufruisse di questi progressi che facilitano la vita degli operatori, contribuendo ad una migliore qualità del process e ad una maggiore produttività. Nel nuovo reparto dedicato alla cooperazione, un modellino digitale ha permesso a Psa Peugeot Citroën di studiare tutte le postazioni di lavoro dell’assemblaggio e di effettuare un adattamento ottimale degli uomini e delle postazioni. In tal modo, i posti pesanti sono stati eliminati per garantire a tutti i dipendenti condizioni di lavoro che riducono la gravosità, affrontando al contempo il problema dell’invecchiamento di una parte della forza lavoro. La creazione di questo reparto è stata anche un’occasione per creare postazioni particolari, adatte ad offrire anche ai disabili un posto nel mondo del lavoro. A livello più generale, il progetto ha privilegiato l’adozione di soluzioni ergonomiche come supporti che permettono di lavorare in posizione seduta o semi-seduta, sistemi elettropneumatici che permettono di diminuire o annullare gli sforzi di sollevamento e di avvitamento, o ancora l’introduzione di tavole elevatrici girevoli che evitano i movimenti di torsione quando si devono prendere i pezzi a bordo linea. ■ Hams Hall (Bmw Group) Lo stabilimento di Hams Hall effettua l’assemblaggio dei monoblocchi delle future versioni Mini per Bmw Group. La sua vicinanza alla fabbrica di Oxford permette una gestione precisa e flessibile dell’approvvigionamento con il sistema « just-in-time », consentendo di ridurre gli stock e i tempi di produzione. Concentrando l’assemblaggio di questi motori nel sito di Hams Hall, Bmw Group potrà garantire che essi risponderanno esattamente alle esigenze dei prodotti del marchio Mini. 3. Innovazioni in tutte le fasi dell’industrializzazione ■ Il Lost Foam a Charleville Per la fabbricazione delle testate sono stati utilizzati due diversi metodi di colata. Mentre la testata del motore ad iniezione diretta è in alluminio fuso in conchiglia a bassa pressione, per l’aspirato viene utilizzata l’innovativa tecnica di fusione con modello a perdere (Lost Foam). Questa tecnica, applicata alla fonderia delle leghe leggere della fabbrica Bmw di Landshut, è stata utilizzata per la prima volta in serie su un motore 6 cilindri. I nuovi piccoli motori benzina, frutto della cooperazione, beneficeranno dunque dell’apporto di una tecnologia industriale alto di gamma. Per Psa Peugeot Citroën l’adozione del processo con modello a perdere (Pmp) su pezzi nobili di grandi dimensioni ad elevata tecnicità e fabbricati a ritmi elevati, come nelle testate, costituisce una novità industriale per la fonderia Psa Peugeot Citroën di Charleville. L’utilizzo della tecnica Lost Foam illustra particolarmente bene l’idea di una cooperazione “win-win”. Infatti, l’apporto dell’esperienza Bmw Group nel settore è stato determinante, mentre Psa Peugeot Citroën ha portato alcuni elementi della sua piattaforma fornitori per sviluppare questa tecnologia a costo ottimizzato, rendendola di conseguenza abbordabile nel contesto di una produzione di grandi volumi di motori di piccola cilindrata. Questa tecnica Lost Foam è particolarmente adatta per configurare con una forma ottimale i contorni interni complessi, come le cavità per i condotti d’aria così come i circuiti dell’olio e del liquido di raffreddamento. A differenza delle tecniche di stampaggio convenzionali, la formatura con modello a perdere è un metodo che contribuisce a ridurre il peso del motore. In pratica, il risparmio di materiale sulla testata è di 1 kg rispetto a un processo abituale, pari ad un guadagno di circa l’8% sulla massa totale del pezzo. Il metodo Pmp è il seguente: un modellino identico alla testata viene realizzato in polistirolo e ricoperto con un velo di ceramica per fonderia, poi viene affondato in un letto di sabbia mediante vibratura e ricoperto completamente di sabbia, lasciando libero solo un canale di colata. Durante il processo automatico di fusione, l’alluminio liquido entra nel canale di colata: sostituisce interamente il modello in polistirolo ed assume la forma della testata. Data l’elevata precisione di questo processo di formatura, è possibile ricavare anche aperture sottilissime, come fori per l’olio, tubazioni di ritorno e condotti blow-by. Vengono così eliminate numerose operazioni di lavorazione meccanica (vedi schema allegato). Questo metodo permette anche l’integrazione di funzioni durante la definizione del pezzo di fonderia come i supporti del motore elettrico, i deflettori nella camera d’acqua o il carter della catena. La fonderia di Charleville ha rinnovato completamente la linea di produzione Pmp che in precedenza era stata dedicata a piccoli pezzi Lost Foam. Questa linea è operativa dal novembre 2004. Produrrà ad un ritmo di 1150 testate/giorno. E’ prevista l’installazione di due nuove linee: una alla fine del 2005, l’altra alla fine del 2007 con il medesimo dimensionamento. Il processo Lost Foam si rivela economicamente interessante perché consente un risparmio del 15% rispetto al processo tradizionale di fusione in conchiglia. L’investimento necessario è del 30% inferiore rispetto al processo precedente. Infine, la superficie al suolo occupata da questo processo è inferiore del 15% rispetto al processo in conchiglia. Complessivamente, questo nuovo reparto farà aumentare la produzione delle testate del 25% rispetto al massimo storico della fabbrica, permettendo, inoltre, di consolidare e di sviluppare le competenze della fabbrica di Charleville. In pratica, nel quadro dell’esecuzione della cooperazione, 86 tonnellate di metallo saranno fuse ogni giorno, permettendo di produrre 1 testata al minuto. In totale, saranno impartite 6300 ore di formazione ai 116 dipendenti del reparto Pmp di Charleville. ■ Il polo Metallurgia a Mulhouse Il polo Metallurgia di Mulhouse interviene in questo progetto come fornitore di pezzi grezzi quali monoblocchi, assi a camme e bielle. In questo campo le innovazioni sono numerose. Monoblocco (fonderia) : La cooperazione tra Psa Peugeot Citroën e Bmw Group ha fatto nascere una soluzione brevettata completamente innovativa: il monoblocco in alluminio pressofuso con camicie in ghisa inserite nella colata che terminano in alto a filo con canne dei cilindri ridotte. Quest’innovazione ha richiesto un disegno della camicia capace di unire due materiali, la ghisa e l’alluminio, per rinforzare la struttura e sopportare gli sbalzi di temperatura e gli attriti meccanici. Il tutto in uno spazio ridotto di 7 mm utilizzando soluzioni tecniche semplici. La progettazione degli utensili e dei processi ha dovuto tener conto di questa nuova architettura. Tutto è stato realizzato con lo stesso budget. L’insieme propone dunque un risultato produttivo molto superiore ad un costo equivalente. Tra gli obiettivi prioritari del progetto c’era la flessibilità dell’impianto industriale. Così la linea di produzione monoblocchi presso la fonderia di Mulhouse è totalmente polivalente e permette di produrre indifferentemente monoblocchi per piccoli motori benzina e piccoli motori diesel di famiglie diverse. Questa linea, che sarà operativa nel settembre 2005, permetterà un produzione di 2500 monoblocchi al giorno. Asse a camme (forgiatura) L’asse a camme ha dato l’occasione a Psa Peugeot Citroën e Bmw Group di lanciare una novità in materia di piccoli motori benzina. In effetti l’acciaio è stato preferito alla ghisa in un’ottica di ottimizzazione del peso e del costo. Questa scelta ha permesso di ottenere prestazioni prodotto di primo piano ad un costo poco più alto rispetto a quello di un asse a camme tradizionale per motore a benzina. Un’altra novità di processo è stata sviluppata in occasione di questa cooperazione. Infatti i contrappesi dell’asse a camme rimangono grezzi e non richiedono lavorazione. Le tolleranze accettate al momento della forgiatura sono però più rigide. Ciò ha richiesto un significativo miglioramento della progettazione degli utensili di forgiatura. Anche la linea degli assi a camme è polivalente e permette di produrre indifferentemente pezzi per motori a benzina e motori diesel. La sua capacità di produzione sarà di 200 unità/ora. Bielle (forgiatura) L’innovazione a livello delle bielle consiste nella forgiatura di pezzi in doppia impronta, ossia a due a due. L’adattamento della linea di forgiatura a Mulhouse ha permesso un risparmio del 10% sul costo di ogni pezzo. Un lavoro campione ha permesso la taratura degli utensili, in modo da ottenere due pezzi perfettamente identici dal punto di vista geometrico. Questa linea dedicata alle bielle sarà operativa a partire dal 2006. Attualmente è in fase di convalida industriale ed è prevista una produzione di 800 pezzi/ora. 4. Una preoccupazione costante della qualità e dell’ambiente ■ La qualità Nel progetto di cooperazione, la gestione della qualità è una priorità per entrambi i partner. Infatti, la gestione della qualità viene effettuata in base a criteri comuni tanto a livello di pezzi lavorati quanto di pezzi acquistati. Nell’ambito di questo obiettivo, la volontà comune di Psa Peugeot Citroën e Bmw Group è di adottare una modalità di funzionamento coordinata, che permetta una trasparenza istantanea e totale tra le due fabbriche di motori per tutti i problemi di qualità che possano intervenire, qualunque sia la loro natura. In tal senso sono stati adottati orientamenti specifici per poter avere un approccio comune da parte di Psa Peugeot Citroën e di Bmw Group nei confronti dei fornitori. Quest’approccio è in fase di sviluppo per poter essere applicato uniformemente nei 2 siti di produzione dei motori sin dagli avvii successivi delle produzioni in serie. Infine, sarà creata una piattaforma “vita-serie” comune, con un gruppo di tecnici Psa Peugeot Citroën-bmw Group, incaricato di monitorare i motori della cooperazione, una volta che questi sono stati montati sui veicoli. Questa piattaforma assicurerà una gestione comune della qualità, per sviluppare la velocità di reazione, i progressi costanti sulla qualità e la ricerca permanente di miglioramenti. Gli obiettivi ambiziosi di qualità del progetto hanno beneficiato dell’esperienza positiva acquisita con lo sviluppo di altri progetti di motori e, in particolare, con la re-introduzione della politica del “Cartellino Rosso” che consiste nell’accettare gli interventi correttivi sulla linea di montaggio solo per un numero molto limitato di operazioni, al di fuori delle quali il motore viene sistematicamente scartato senza recupero di pezzi. La scelta di questo metodo deriva dalla constatazione che, nella maggior parte dei casi di guasti presso la clientela, il motore incriminato era stato oggetto di interventi in linea. Questo metodo radicale è stato collaudato sul motore Dv e ha confermato i risultati sulla clientela sin dal lancio nel 2001. ■ Il rispetto dell’ambiente Anche se l’industria automobilistica non è considerata particolarmente aggressiva nei confronti dell’ambiente, l’inquinamento industriale costituisce una fonte di preoccupazione per gran parte dei cittadini, e questo a due livelli: quello quotidiano della qualità della vita nelle vicinanze delle fabbriche e quello, più generale, dei rischi reali o percepiti di incidenti ecologici. Per questo, il gruppo Psa Peugeot Citroën adotta nei suoi siti industriali una politica globale, che punta a garantire in tutti i casi il rispetto dell’ambiente sia in termini di protezione dell’ambiente circostante, sia di qualità della vita nelle vicinanze. L’obiettivo del progetto, fin dal suo avvio, è stato quello di migliorare ciò che esisteva già e di contribuire a ridurre l’impatto ambientale della Française de Mécanique già certificata Iso 14001. La Norma Iso 14001, introdotta nel 1996, richiede di adottare mezzi di gestione operativa per la sorveglianza, il controllo e la misurazione degli effetti dei processi sull’ambiente. A tal fine, la sua applicazione richiede un’adeguata formazione di tutto il personale. Questo sistema è stato studiato per raggiungere obiettivi ambientali determinati per ciascun sito. Ha valore su scala mondiale. Alla Française de Mécanique, sono stati effettuati numerosi studi sui vari rischi industriali, nelle varie fasi di definizione dei processi e dei reparti, approvati dalle autorità amministrative. Il progetto si è impegnato a raggiungere l’obiettivo “zero scarichi” mediante un’analisi dettagliata degli scarichi e del loro trattamento. Così, le acque di lavaggio dei pezzi e i fluidi da taglio usati per le lavorazioni saranno trattati mediante evapo-concentrazione. Le acque pulite recuperate saranno re-immesse nel processo, e i residui finali saranno eliminati da centri specializzati. Così, la stazione di depurazione della Française de Mécanique non è più sollecitata. In più la maggior parte delle confezioni dei pezzi utilizzati si trova in imballaggi permanenti, il che riduce il volume dei materiali da riciclare. La fonderia di Charleville rispetta anche gli impegni assunti con la certificazione Iso 14001 dal 2002 e l’aggiunta di questo nuovo processo s’integrerà nella stessa direzione, sia in vista del mantenimento dei suoi risultati nell’ambito del trattamento dei rifiuti sia per il coinvolgimento di tutto il personale presente sui cantieri. Inaugurato nel gennaio del 2001, il complesso di Hams Hall è molto moderno nella sua concezione e costruzione. Conformemente agli standard internazionali della rete di produzione di Bmw Group, lo stabilimento investe continuamente nelle migliori tecnologie per ridurre al minimo il suo impatto ambientale. In quest’ottica viene valutato regolarmente l’impatto reale o potenziale sull’ambiente di tutte le attività industriali dello stabilimento. Inoltre, Bmw Group mette regolarmente in atto misure destinate a migliorare le prestazioni ecologiche dello stabilimento limitando l’inquinamento ed eliminando, riducendo e riciclando gli scarti. Gli obiettivi del sito in materia di protezione dell’ambiente sono più elevati rispetto alle norme fissate dai regolamenti e, ogni qualvolta possibile, alle raccomandazioni dell’Agenzia (Europea) per l’Ambiente. Lo stabilimento di Hams Hall ha ottenuto la certificazione Iso 14001 nel giugno 2001, cioè sei mesi dopo l’avvio della produzione. Ogni anno la fabbrica viene sottoposta ad un audit interno e, parallelamente, effettua studi ambientali su scala locale per garantire il rispetto di tutti i regolamenti applicabili e per identificare potenziali assi di sviluppo. L’impatto ambientale di tutti i progetti realizzati sul posto è oggetto di una valutazione in fase di pianificazione, ma anche durante la realizzazione dei progetti, al fine di garantire l’identificazione e la presa in considerazione di tutti i problemi potenziali. Nel 2004, grazie all’insieme di queste misure e procedure, oltre il 94% dei rifiuti di produzione dello stabilimento è stato smistato e riciclato. Nello stesso anno, il consumo di acqua è stato ridotto del 17% e la quantità dei rifiuti secchi mandati in discarica è diminuita in pari proporzione. L’acqua piovana raccolta sul tetto dello stabilimento produttivo e su quello degli immobili adibiti a uffici viene inviata ai bacini di raccolta, che permettono di regolare la portata del corso d’acqua locale e di evitare anche un intasamento del sistema di drenaggio delle acque superficiali dello stabilimento. Le acque di scorrimento e le falde freatiche sono controllate tutti i mesi, per anticipare tutte quelle modifiche del loro livello che possono avere un impatto sull’ambiente. Nel 2004, il consumo di energia per ogni motore prodotto è stato ridotto del 28% rispetto al 2003, grazie a vari interventi: installazione di variatori di velocità, miglioramento dell’efficacia dei sistemi di trattamento dell’aria, del controllo dell’aria compressa, del riscaldamento e dell’illuminazione. Parallelamente, il personale è stato coinvolto con campagne di comunicazione sul risparmio energetico. Le misure di riduzione dei consumi energetici adottate nel 2004 hanno portato ad una riduzione complessiva di 4.346 tonnellate di emissioni di Co2. Nessuna attività dello stabilimento di Hams Hall può avere un impatto sulla qualità dell’aria. Le emissioni e i consumi della benzina utilizzata per i banchi prova sono controllati in permanenza. Inoltre, questi banchi prova sono dotati di equipaggiamenti catalitici. Tutti i sistemi di trattamento dell’aria, compresi quelli della zona di produzione, sono dotati di filtri antiparticolato, per evitare così il passaggio di sostanze inquinanti nell’atmosfera. Lungi dall’essere oggetto di critiche o attacchi da parte di gruppi ecologisti, lo stabilimento di Hams Hall è al contrario riconosciuto nell’ambito della regione del West Midlands per il suo atteggiamento profondamente responsabile in materia di ambiente e viene frequentemente citato dagli osservatori e dalle organizzazioni interessate come un esempio delle migliori prassi. Nel 2003, le azioni dello stabilimento per la protezione della fauna e della flora locale e a favore dell’ambiente gli sono valse il premio da parte del West Midlands Wildlife Trust e dal Warwickshire Wildlife Trust, la prima organizzazione locale per la protezione della natura. Lo stesso anno, il sito ha anche ricevuto il Civic Trust Award, un premio regionale conferitogli per le norme architettoniche degli edifici, per la qualità dell’intervento paesaggistico e per la sua perfetta integrazione nell’ambiente. Queste realizzazioni e questi riconoscimenti sono il coronamento di tutte le misure adottate per ricreare un ambiente in perfetta armonia con il paesaggio, ancora prevalentemente campestre. Oltre a giardini e specchi d’acqua attrezzati, al centro del lago più grande (57 milioni di m3 di acqua) -ricco di pesci- è stata creata un’isola artificiale sulla quale vanno a nidificare gli uccelli. La vegetazione è stata lasciata alle cure della natura e le visite dei paesaggisti sono strettamente limitate. La varietà della vegetazione del sito serve da rifugio a tutte le specie di animali. Lo stabilimento di Hams Hall è diventato anche un centro congressi utilizzato da varie organizzazioni locali di protezione dell’ambiente (West Midlands Biodiversity Partnership, West Midlands Regional Assembly e Warwickshire County Council) per cercare di promuovere comportamenti civici anche presso altre aziende ed organizzazioni nel settore della conservazione dell’ambiente, della gestione dei rifiuti e dei consumi energetici.  
   
   
INAUGURATO A KOLÍN, REPUBBLICA CECA, L’IMPIANTO DI PRODUZIONE TPCA ­­ (TOYOTA PEUGEOT CITROËN AUTOMOBILE)  
 
Kolín, Repubblica Ceca, 22 giugno 2005 — Toyota Peugeot Citroën Automobile (Tpca) celebra oggi l’inaugurazione ufficiale del suo impianto di Kolín, 60 km ad est della capitale, Praga. Tpca è di proprietà congiunta Psa Peugeot Citroën e Toyota Motor Corporation (Tmc) e, per la prima volta, il pubblico e i media hanno potuto visitare il nuovo impianto che produce tre nuovissime auto compatte su una stessa piattaforma comune: Citroën C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Primo Ministro della Repubblica Ceca Jiri Paroubek, il Vice Primo Ministro Martin Jahn, il Sindaco di Kolín Miroslav Kaisler, Jean-martin Folz, Ceo di Psa Peugeot Citroën, e il Presidente di Tmc Fujio Cho. Nel dare il benvenuto all’avvio della produzione di queste moderne auto a quattro posti, ricche di stile ed affidabilità, riconoscendo altresì il contributo di Tpca allo sviluppo economico della regione, la Città di Kolin ha voluto insignire il Presidente di Tpca Masatake Enomoto e il Vice Presidente Jean-pierre Chantossel con lo status di “Cittadini Onorari”. Da parte sua, Tpca ha consegnato al Primo Ministro una chiave simbolica delle porte dell’impianto, per affermare l’apertura e l’amicizia di Tpca nei confronti della regione che la ospita. Consapevole delle sue responsabilità nei confronti della comunità più ampia, Tpca ha inoltre annunciato di voler donare quest’anno 2 milioni di Corone Ceche (€ 67,000) alla Municipalità di Ovčáry per costruire un’arena sportiva ed 8 milioni di Corone Ceche (€ 266,000) alla Città di Kolín per la costruzione di un ponte pedonale che collega la città all’isola di Kmoch. Tpca continuerà a sostenere lo sviluppo sociale ed economico della regione con la donazione di 4 milioni di Corone Ceche (€ 133,000) alla “Partnership for the Region of Kolín”. Dal 2002, Tpca ha offerto alla regione un contribuito di 26 milioni di Corone Ceche (€ 867,000). Costituita nel Marzo 2002, Tpca produce nel nuovo impianto le Citroën C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo già dallo scorso 28 Febbraio. L’impianto è frutto di un riuscito progetto di cooperazione che ha associato due costruttori mondiali per combinare le loro conoscenze nella progettazione, nel design, nella produzione e nei rapporti con i fornitori, attingendo l’un l’altro dalle rispettive culture aziendali, dalle tecnologie e dai processi. Tutto ciò ha portato allo scambio di una gran quantità di know-how specifico: la conoscenza di Psa Peugeot Citroën nel settore delle vetture compatte in Europa e la sua esperienza nelle attività di acquisto; la capacità di Tmc nei processi di progettazione, realizzazione e produzione. Grazie allo spirito di squadra e ad un ambiente favorevole in termini di solida esperienza industriale e qualità del sistema educativo, Tpca ha completato con successo tutte le fasi della cooperazione in termini di scadenze e risultati. L’investimento totale, compresi i costi di ricerca / sviluppo e di avviamento dell’attività, sono stimati in circa 1.3 miliardi di Euro. Si prevede che il progetto crei direttamente 3.000 posti di lavoro. Tpca: Fatti e numeri
Denominazione Toyota Peugeot Citroën Automobile (Tpca)
Località Kolín, Repubblica Ceca
Senior Executives Masatake Enomoto, Presidente Jean-pierre Chantossel, Vice Presidente
Data di costituzione Marzo 2002
Capacità produttiva Circa 300.000 veicoli l’anno (su due turni)
Estensione del sito 124 ettari
Processi di lavorazione Produzione veicoli (stampaggio, saldatura, verniciatura e assemblaggio finale)
Investimento 1,3 miliardi di Euro (compresi i costi di ricerca e sviluppo e di avviamento delle attività)
Inizio produzione 28 Febbraio 2005
Dipendenti Circa 3.000 a piena capacità
 
   
   
2500 EURO PER MANCATA SEGNALAZIONE DEL NOME DEL GUIDATORE . MEGLIO FARSI ARRESTARE . INCOSTITUZIONALE E SPROPORZIONATO ED ANCHE VESSATORIO CONSUMATORI AUTOMOBILISTI FATE I RICORSI AI GIUDICI DI PACE  
 
 Roma 22 giugno 2005 - ''La decisione di propinare 2500 euro di multa per la mancata comunicazione del guidatore incombente in sanzione e' del tutto anticostituzionale, oltre che essere totalmente sproporzionata all'evento, che prevede in origine una contravvenzione di dieci volte inferiore''. E' quanto dichiara il presidente dell'associazione 'Telefono blu sos consumatori', Pierre Orsoni, in merito al decreto legge presentato al consiglio dei ministri da parte del ministero dei Trasporti, che prevede un forte inasprimento delle sanzioni pecuniarie, con multe fino a 2.500 euro, per chi non fornisce i dati del conducente responsabile dell'infrazione.Sono migliaia i ricorsi , secondo l'associazione che offre tutela del sito www.Sosconsumatori.it e al centralino 06 37518881 per ogni provincia d'Italia , che vedono proprio questa problematica al centro della questione . Insistiamo nell'indicare l'obbligatorietà dell'equità nelle sanzioni ed il dovere di dichiarare con chiarezza perché non si è potuto fermare l'eventuale trasgressore . Ribadiamo milioni di cittadini italiani non sono per forza indisciplinati , pero' vengono colpiti da contravvenzioni di varia natura che non sempre sono comprensibili . Lo stato di diritto entra in difficoltà se non si chiariscono queste cose , la prevenzione si fa nei modi e nei termini corretti .  
   
   
IMMATRICOLAZINIO: AUDI A8 3.2 FSI E 4.2 TDI  
 
Verona, 22 giugno 2005 - La Audi A8 è inserita nel sottosegmento delle berline di lusso del segmento F (lusso), a cui appartengono anche Bmw, Mercedes e Jaguar, e nel 2004 ha registrato 3.366 immatricolazioni in Italia, pari allo 0,14% del mercato totale, mentre nei primi 5 mesi dell’anno in corso sono state immatricolate 1.252 vetture. Dai dati qui di seguito riportati si evince che la A8, con un trend di consegne in ascesa costante negli ultimi anni, è stata anche nel 2004 la berlina di lusso di maggior successo del suo segmento con 973 vetture immatricolate.
Modelli 2000 2001 2002* 2003 2004 2005**
Audi A8 752 512 405 904 973 297
Bmw Serie 7 597 415 1.229 1.432 816 362
Mb Classe S 2.257 2.336 1.807 1.322 751 180
* nov. 2002, lancio nuova A8 ** dati riferiti a gennaio-maggioFonte: Ministero dei Trasporti 2005 La Audi A8 è stata di recente rinnovata nel look con l’inserimento della griglia single frame e ha subito miglioramenti anche sul fronte delle dotazioni di serie, tra le principali: sensore luci/pioggia e nuove adaptive light. Anche la gamma motori della A8 si arricchisce ora di due nuovi propulsori: - V6 3.2 Fsi 191 kW/260 Cv trazione anteriore/cambio multitronic o trazione quattro/ cambio tiptronic, dotata dei medesimi equipaggiamenti di serie della versione V6 3.0, che ha sostituito; - V8 4.2 Tdi 240 kW/326 Cv trazione quattro/cambio tiptronic, dotata dei medesimi equipaggiamenti di serie del ben noto 4.0 Tdi, che esce dal listino. Questo, fornibile anche in combinazione con la versione a passo lungo, rappresenta il motore Diesel più potente al mondo. Entrambe le nuove motorizzazioni sono in linea con la normativa Euro 4 e la versione Diesel è dotata di serie del filtro antiparticolato. L’importanza del Tdi in Italia è immediatamente percepibile osservando le percentuali riportate di seguito:
Anno Immatricolazioni Italia A8 di cui Tdi % Tdi su totale immatricolazioni A8 Italia
1997 646 176 27,2
1998 993 542 54,6
1999 759 327 43,0
2000 752 489 (di cui 170 3.3 Tdi) 65,0 (di cui 22,6 3.3. Tdi)
2001 512 381 (di cui 131 3.3 Tdi) 74,4 (di cui 25,5 3.3. Tdi)
2002* 405 233 (di cui 33 3.3 Tdi) 57,5 (di cui 8,1 3.3. Tdi)
2003 904 321 ( di cui 310 4.0 Tdi) 35,5 (di cui 96 4.0 Tdi)
2004 973 795 (di cui 405 3.0 Tdi e 390 4.0 Tdi) 82 (di cui 42 3.0 Tdi e 40 4.0 Tdi)
2005** 297 256 (di cui 183 3.0 Tdi e 73 4.0 Tdi) 86 (di cui 62 3.0 Tdi e 25 4.0 Tdi)
* = novembre 2002: lancio nuova Audi A8 ** = dati riferiti a gennaio-maggio 2005 Fonte: Ministero dei Trasporti
 
   
   
A FIRENZE - COMUNE, PROVINCIA E REGIONE CONTRO L’INQUINAMENTO CON HONDA CIVIC IMA OGGI LA CONSEGNA UFFICIALE DELLE VETTURE  
 
Verona, 22 giugno 2005 - Oggi alle ore 12.30 Honda Automobili Italia Spa ufficializzerà la consegna di tre vetture Civic Ima in comodato gratuito per sei mesi nel corso della Conferenza Stampa presso Palazzo Vecchio, Sala Incontri. All’inizio della Conferenza, il Sindaco di Firenze, Dr Leonardo Domenici, e i rappresentanti di Provincia e Regione ritireranno le rispettive Civic Ima presso Piazza della Signoria. Con la consegna di queste vetture, Honda collabora al diritto di una mobilità sostenibile e allo stesso tempo permette di poter liberamente circolare (Civic Ima è tra i veicoli che hanno ottenuto la deroga al divieto di transito nella Regione Toscana), con una vettura che ha già riscosso grandi apprezzamenti negli Stati Uniti, in Giappone e nel resto dell?Europa. Honda Civic Ima è una berlina innovativa, ad alimentazione ibrida, che riduce di molto le emissioni rispetto ad un’automobile comune: nel ciclo combinato il suo consumo è di soli 4,9l/100km, con un miglioramento di almeno il 30% rispetto alla convenzionale Civic 1.4 litri. Civic Ima abbina un motore a benzina i-Dsi Vtec da 1.3 litri ad un motore elettrico sottile e leggero che ne incrementa le prestazioni in accelerazione e recupera l’energia, altrimenti dispersa, in frenata, a tutto vantaggio della riduzione dei consumi. L’intero processo è totalmente automatico ed il conducente deve semplicemente girare la chiave e mettersi in marcia. I consumi vengono ulteriormente ridotti dalla funzione di "spegnimento automatico" (Stop&go) del motore a scoppio quando la vettura è ferma in attesa: non appena poi si inserisce la marcia, il motore si riavvia automaticamente.  
   
   
ANNO MODELLO 2006 PER AUDI A8  
 
Verona, 22 giugno 2005 - Inserimento a listino della motorizzazione 4.2 Tdi 326 Cv/240 kW tiptronic quattro biturb con filtro antiparticolato ed in linea con la normativa Eu4. L'arrivo delle prime vetture previsto nel mese di settembre. Inserimento a listino della motorizzazione 3.2 Fsi 260 Cv/191 kW, disponibile sia co cambio multitronic e trazione anteriore che con cambio tiptronic e trazione quattr<­ Sostituisce la motorizzazione 3.0. La dotazione di serie della W12 passo corto si arricchisce dei seguenti equipaggiamenti: luci di svolta dinamiche e illuminazione laterale addizionale adaptive light; scritta W12 al cofano vano bagagli e al parafango anteriore; listello sottoporta con emblema W12; e il prezzo, di conseguenza, è stato ritoccato. La dotazione di serie della W12 passo lungo si arricchisce dei seguenti equipaggiamenti: luci di svolta dinamiche e illuminazione laterale addizionale adaptive light; scritta W12 al cofano vano bagagli e al parafango anteriore; listello sottoporta con emblema W12; bordini e cuciture dei sedili comfort in pelle Valcona in colore di contrasto rispetto rivestimento dei sedili; Audi parking system plus anteriore e posteriore con segnalazione della distanza acustica visiva nell'Mmi; e il prezzo, di conseguenza, è stato ritoccato. Di seguito comunichiamo ulteriori informazioni di prodotto: le luci di svolta dinamiche e illuminazione laterale addizionale adaptive light hanno ora codice 8Q6 (decade il Pxh); non è più ordinabile I'audi parking system (7X2) che viene sostituito da Audi parking systei plus anteriore e posteriore con segnalazione della distanza acustica e visiva nell'Mmi (7X4); gli interni in pelle Valcona (Pla), Naturale (Plb) e di vitello (Plc) sono ora fornibili cc bordino e cuciture dei sedili in colore di contrasto, solo in combinazione con i sedili comfor Plb e Plc non sono fornibili con Pe7; per la versione W12 L è fornibile l'equipaggiamento Oua (senza bordini/cuciture dei sedili i colore di contrasto) da ordinare singolarmente per la pelle Valcona senza bordini/cuciture e in combinazione obbligatoria rispettivamente con N3y e N4k per pelle di vitello e Natural senza bordini/cuciture in colore di contrasto sono ora fornibili i cerchi (5) in alluminio 9J x 20 a 9 razze lucidi bicolore con pneumati 275130 R 20 (Pq3); i cerchi (5) in alluminio 9J x 20 a 9 razze monocolore con pneumatici 275130 R 20 (Pq1 sono ora fornibili anche in combinazione con l'assetto sportivo (2Ma); il rivestimento dei sedili in pelle di Vitello (N3y) non richiede più la combinazione obbligatori con il riscaldamento dei sedili; il riscaldamento del volante multifunzionale a 4 razze in pelle riscaldabile con bilancie (2Zd) è ora disattivabile separatamente.  
   
   
LE RESINE DI DUPONT AUMENTANO LA SICUREZZA DEI PNEUMATICI  
 
Milano, 22 Giugno 2005 - Prodotto dalla societa' canadese Smartire Systems Inc., un nuovo sistema a basso costo per il monitoraggio della pressione dei pneumatici si basa su sensori estremamente leggeri ma molto robusti, realizzati con la poliammide ad alte prestazioni Dupont Zytel Htn e nylon 6.6 Zytel. Data la forte richiesta di estendere la durata dei pneumatici e aumentarne la sicurezza, il monitoraggio della pressione, che viene gia' ampiamente utilizzato sui camion e su altri veicoli commerciali, e' destinato ad essere applicato piu' estesamente alle automobili. Recenti norme legislative statunitensi richiedono che tutte le auto passeggeri dal 2008 in poi, costruite o importate negli Stati Uniti debbano essere dotate di sistemi per il controllo dei pneumatici. Il sensore di Smartire Systems pesa solomente 30 grammi. La leggerezza e' un vantaggio importante per qualunque componente montato all'interno dei pneumatici, poiche' deve sopportare forze centrifughe fino a 3.000 volte la forza di gravita'. Componenti piu' pesanti, infatti, comporterebbero specifiche piu' elevate di resistenza, che aumentano con l'incremento del peso. Inoltre il bilanciamento dei pneumatici potrebbe richiedere pesi piu' ingombranti e diventare piu' difficile da mantenere. "Nella selezione dei materiali per le parti strutturali del sensore abbiamo preso in considerazione la resistenza meccanica, la rigidita' e la tenacita' alle alte temperature, dei requisiti che servivano per raggiungere gli obiettivi di progettazione per ottenere un sistema il piu' leggero possibile", ha dichiarato Kian Bahaie, ingegnere meccanico senior di Smartire. Questa societa' ha anche dovuto ridurre al minimo l'uso di rinforzi in fibra di vetro in quanto aumentano il peso dei componenti, e creano problemi con i segnali in radiofrequenza che trasmettono i dati sulla pressione dei pneumatici dall'interno della ruota all'unita' di elaborazione montata sul veicolo. Dopo aver valutato molti materiali plastici, la soluzione e' stata fornita dalla resina Dupont Zytel Htn. Grazie all'elevata resistenza e rigidita' alle alte temperature di questo materiale, il team di progettazione di Smartire ha raggiunto gli obiettivi prefissi per le parti del sensore che sopportano i maggiori carichi, vale a dire l'intelaiatura di sostegno e l'alloggiamento, con una resina che contiene solo il 15% in peso di fibra di vetro. Il peso dei due componenti non supera i 15 grammi. "Zytel Htn offre l'elevata resistenza e la rigidita' necessarie per resistere ad alti 'G' a temperature d'esercizio di circa 120 ºC, con picchi che possono arrivare a 170 ºC". Un'altra parte del sensore, il coperchio dell'alloggiamento, e' sottoposto a carichi minori rispetto all'intelaiatura di sostegno e all'alloggiamento, ma richiede un elevato grado di tenacita' per l'assemblaggio a incastro sull'alloggiamento. Smartire ha potuto produrre un componente leggero ma tenace, con un eccellente rapporto costo-prestazioni utilizzando il nylon Zytel modificato per aumentarne la resistenza all'impatto e rafforzato con il 13% di fibra di vetro. Dato che entrambi i materiali si possono usare per lo stampaggio a iniezione, una tecnologia molto economica, offrono un ulteriore vantaggio al produttore, come testimonia Bahaie: "Le resine di Dupont ci offrono un'eccellente produttivita' nello stampaggio e i nostri stampatori possono utilizzare l'acqua invece dell'olio per controllare la temperatura dello stampo". Basandosi sulla sua esperienza con i tecnopolimeri di Dupont nel raggiungere gli obiettivi di progettazione per i sistemi montati sulle auto, Smartire sta spingendo il loro utilizzo in molti altri sistemi di monitoraggio dei pneumatici. Questa societa' fornisce sistemi per veicoli commerciali, motociclette, fuoristrada e veicoli industriali.  
   
   
LA AUDI VINCE LA 24 ORE DI LE MANS PER LA QUINTA VOLTA  
 
Verona, 22 giugno 2005 - Davanti a un pubblico record di 230.000 spettatori, la Audi per la quinta volta in sei anni ha vinto la più prestigiosa e massacrante gara di durata: la 24 Ore di Le Mans. Il danese Tom Kristensen, il finlandese Jj Letho e il tedesco Marco Werner hanno portato sul gradino più alto del podio la Audi R8 del Team Adt Champion Racing, dimostrando una volta di più le eccezionali caratteristiche di affidabilità e la tecnologia all’avanguardia della tecnica della vettura sportiva di Ingosltadt. Con questa vittoria il pilota ufficiale della Audi Tom Kristensen ha aperto un nuovo capitolo nella lunga storia della competizione francese: ora detiene infatti il record di vittorie – sette – nella 24 Ore di Le Mans. Il primato apparteneva a Jacky Ickx. Per conquistare l’ennesimo successo a Le Mans, Kristensen si è anche reso protagonista di un autentico “miracolo” guidando la Audi R8 per ben tre ore e mezza ed evitando così la sosta per il cambio pilota con il risultato di mantenere a distanza di sicurezza gli inseguitori. Altre due Audi R8 si sono aggiudicate posizioni di rilievo nella graduatoria finale. Terza si è classificata l’altra vettura gestita dalla squadra americana Team Adt Champion Racing con equipaggio composto dall’italiano Emanuele Pirro, dal tedesco Frank Biela e dallo scozzese Allan Mcnish. La loro gara è stata penalizzata da una foratura con conseguente uscita di strada che ha costretto il team a sostituire una sospensione anteriore. Quarta si è invece piazzata la R8 della squadra francese Audi Play Station Team Oreca guidata dall’equipaggio Gounon/motagny/ortelli. Il Presidente della Audi Dr. Martin Winterkorn ha espresso la sua grande soddisfazione per questo ennesimo, fantastico risultato della Audi a Le Mans, un palcoscenico che negli ultimi sei anni ha dimostrato come le vetture di Ingolstadt onorino nel modo migliore il motto della Casa “All’avanguardia della tecnica”. Rinnovando i suoi complimenti alla Audi Sport, al Team Adt Champion Racing e al nuovo re di Le Mans Tom Kristensen, il Presidente ha sottolineato che la sfida sportiva della Audi continua ed infatti è noto che la Casa sta lavorando allo sviluppo della nuova vettura Sport per il 2006. Ha aggiunto inoltre che i programmi sportivi della Audi Motorsport per il prossimo anno saranno resi noti nel tardo autunno.  
   
   
CON VOLKSWAGEN E PLAYSAFE IL DOPO-DISCOTECA È SICURO  
 
Verona, 22 giugno 2005 - Nella sua attività di Costruttore, la Volkswagen pone da sempre la sicurezza stradale in cima alla lista delle sue priorità, lavorando incessantemente per offrire la migliore protezione sulle sue vetture e anche impegnandosi in iniziative di sensibilizzazione particolarmente significative a livello sociale. È il caso del progetto Playsafe 2005 – patrocinato dal Comune di Riccione, dalla Provincia di Rimini e dalla Regione Emilia-romagna – che sarà presentato mercoledì 22 giugno al Pascià Entertainment di Riccione. Si tratta di una iniziativa che coinvolge un folto gruppo di locali-simbolo del divertimento della Riviera Romagnola e non solo, e mira a porre l’accento sulla sicurezza stradale fornendo una soluzione per un rientro sicuro dopo la discoteca. In ognuno dei locali che partecipano al progetto la Volkswagen, con la collaborazione dei Concessionari di zona, metterà a disposizione una Golf Plus – per una flotta totale di quindici esemplari – con due autisti pronti a supportare tutti coloro che, per qualsiasi motivo, non si sentiranno in grado di guidare e non potranno contare nemmeno su qualche amico che lo possa fare per loro. Il servizio prevede che i due autisti Volkswagen/playsafe riaccompagnino il Cliente del locale e la sua autovettura in albergo o a casa, a seconda delle richieste e degli accordi. Lo staff coinvolto in questa iniziativa è composto da persone selezionate secondo criteri di affidabilità di guida, cortesia e ottima predisposizione al contatto con il pubblico, e assicurerà un rientro sicuro e sereno dopo una serata di divertimento. Il compito dello staff Volkswagen e Playsafe non è comunque soltanto quello di guidare la vettura ma anche quello di individuare chi necessita di sicurezza e di convincerlo ad avvalersene riuscendo a ispirare fiducia nel soggetto ed evitandogli l’imbarazzo di chi si rende conto di avere bisogno di essere aiutato. Il servizio è gratuito per chi sarà accompagnato a casa o in hotel nel raggio di 10 chilometri dal locale dove si trova. Chi abita più distante potrà scegliere di trascorrere la notte in hotel convenzionati con i locali. Altrimenti al Cliente sarà richiesto un rimborso pari a 1 € al chilometro per il solo viaggio di andata. Tra i locali che partecipano al progetto Playsafe ci sono Hemingwaycafè a Marina di Ravenna, Paradiso a Rimini, Pascià, Cocoricò e Prince a Riccione, Echoes e Villa delle Rose a Misano Adriatico, Symbol a San Marino, Matis e Baraonda a Bologna, Miu Miu a Marotta, Shalimar, Odissea ad Ancona e il Megà a Pescara.  
   
   
LA CINA: PROSPETTIVE D'ARTE CONTEMPORANEA SPAZIO OBERDAN VIALE VITTORIO VENETO 2, MILANO DAL 29 GIUGNO AL 2 OTTOBRE 2005  
 
Milano, 22 giugno 2005 - La mostra “La Cina: prospettive d’arte contemporanea”, promossa dalla Provincia di Milano, ideata e curata da Daniela Palazzoli, offre una visione di sintesi dei principali protagonisti, filoni e tendenze che costituiscono la mappa degli autori e dei movimenti più rilevanti dell’arte cinese contemporanea. Gli artisti contemporanei cinesi hanno due caratteristiche straordinarie: vivono intensamente il presente quotidiano e ce lo comunicano in modo molto creativo e originale ma anche molto diretto ed esplicito. La mostra -attraverso le opere dei circa 70 artisti, presentati in modo mirato, oltre alla vasta documentazione storica- costruisce un mosaico delle esperienze e delle emozioni attraverso cui essi sono passati nell’affrontare, nella loro realtà quotidiana, le profonde e stressanti trasformazioni dell’evoluzione dinamica cinese. Questo grande affresco in divenire viene esplorato attraverso la varietà di linguaggi dell’arte cinese: la pittura, la fotografia e le scultura, ma anche la performance, il cinema, la videoarte, l’installazione e l’arte ambientale. Nel corso della manifestazione alcune serate saranno dedicate alla proiezione delle opere dei principali videoartisti cinesi. Poiché il percorso della storia cinese degli ultimi decenni è molto tormentato, anche il destino degli artisti – per la maggior parte molto coraggiosi ed altamente motivati, e quindi talvolta costretti all’esilio o alla prigione – lo è. La ricerca realizzata da Daniela Palazzoli più che approfondire dei singoli aspetti si basa su una strategia museale di visione panoramica e di sintesi. Essa evidenzia tre filoni in cui sono inclusi: il momento ormai storico degli Anni ‘80/’90 (e il differenziarsi fra esuli ed artisti che continuano ad operare in Cina), il nuovo corso dagli Anni ’90 in poi, con le varie idee, strategie e sentimenti adottati rispetto alle aperture verso il mercato e il mondo globale. Queste sfaccettature variano dalle avanguardie più radicali fino alle varie forme di realismo: di tipo ironico, pop, di denuncia con molte novità e sorprese. Gli atteggiamenti sono molteplici: concettuale, figurativo, di opposizione radicale e di innovazione linguistica. L’ultima parte presenta le innovazioni più recenti, che includono le tecniche più attuali e indagano i modi di vivere il rapporto fra la continuità della tradizione e della storia e l’apertura al mondo globale. Fra gli artisti presenti segnaliamo: Ai Weiwei, Bai Yluo, Fang Lijun, Gu Wenda, Hai Bo, Huang Yan, Hong Hao, Li Dafang, Lin Tianmiao, Li Songsong, Liu Wei, Lu Hao, Ma Liuming, Qui Zhijie, Shao Yinong & Muchen, Sui Jianguo, Wang Guangyi, Wang Qingsong, Yang Fudong, Yang Zhengzhong, Xue Song, Xu Yihui, Zeng Fanzhi, Zhang Dali, Zhang Xiaogang, Zhao Bandi, Zheng Hao, Zhou Tiehai, Zhu Ming. Informazioni al pubblico: Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano Tel 02.7740.6300/6302; www.Provincia.milano.it/cultura  
   
   
UN APPUNTAMENTO FELICEMENTE CONCLUSO PER LA MOSTRA COLLECTIO THESAURI  
 
Ancona, 22 giugno 2005 - Il 22 maggio scorso si è conclusa la mostra Collectio Thesauri. Dalle Marche: tesori nascosti di un collezionismo illustre  www.Collectiothesauri.it  aperta da metà gennaio a fine maggio nelle due sezioni di Ancona, presso la Mole Vanvitelliana, e di Jesi, presso lo Studio per le Arti della Stampa a Palazzo Pianetti Vecchio. L’esposizione è stata promossa e realizzata dalla Regione Marche con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e dell’Irre (Istituto Regionale Ricerca Educativa) Marche, in collaborazione con tutte e quattro le amministrazioni provinciali delle Marche e con numerosi comuni e biblioteche del territorio. La mostra, con il suo affascinante percorso alla scoperta degli antichi tesori librari delle Marche, ha registrato l’affluenza di oltre 5.000 persone. I gruppi hanno costituito il 28% del totale, con predominanza di gruppi scolastici (75% sul totale dei gruppi). La fascia di età dai 21 ai 30 anni ha fatto registrare la percentuale maggiore (33%) sul totale dei visitatori. La preponderanza dei visitatori è marchigiana (79%) con un 10% di presenze proveniente dal resto del Centro Italia, il 9% dal Nord, l’1% da Sud ed Isole ed un altro 1% dall’estero. Tra i visitatori marchigiani, al di là delle maggiori presenze dalla provincia di Ancona (75%) - sede delle due sezioni della mostra di Ancona e Jesi -, si sono distinti per quantità i visitatori provenienti dalla provincia di Macerata (17%). Collectio Thesauri ha raccolto anche presenze eccellenti, fra le quali si segnalano l’On. Oliviero Diliberto ed il Direttore della sezione di Arte Bizantina, Medievale e Moderna dei Musei Vaticani, Prof. Arnold Nesselrath. L’84% dei visitatori ha espresso giudizi entusiastici sull’esposizione, definita comunque “molto interessante” dal restante 16%. Importante il riscontro da parte della Stampa con 284 uscite: 151 sui quotidiani; 40 sul web; 43 sui mensili principalmente specializzati nei settori dell’Arte e del Turismo; 40 radiotelevisive. Di grande interesse il circuito promozionale creato per i visitatori (con sconti sugli ingressi) di Collectio Thesauri giunti alla mostra dopo avere visitato vari enti museali e biblioteche - siti in Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Umbria e Marche - collegati con la mostra dedicata al collezionismo illustre delle Marche. Importante anche l’attenzione riservata a Collectio Thesauri dalle principali librerie anconetane, con altri sconti sugli ingressi in mostra o anche con ingressi omaggio per i migliori “lettori”. L’esposizione ha accolto 370 opere - principalmente provenienti da 17 biblioteche storiche marchigiane e dalla Biblioteca Apostolica Vaticana - di cui 310 opere in mostra nelle sale della Mole Vanvitelliana di Ancona - edificio costruito come lazzaretto della città nel 1733 dall’architetto Luigi Vanvitelli -, e 60 volumi a Palazzo Pianetti Vecchio, ex refettorio delle Clarisse e biblioteca della famiglia Pianetti. Alle due sedi di Ancona e Jesi hanno fatto, inoltre, da corollario una serie di eventi collaterali, organizzati nell’intero territorio regionale, in ognuna delle biblioteche interessate al progetto, in sintonia con i temi approfonditi nella mostra centrale. L’esposizione, curata da Mauro Mei ed allestita dall’architetto Pierluigi Cervellati, ha richiesto 5 anni di preparazione, la collaborazione ai prestiti di 26 fra Biblioteche, Musei, Monasteri e Pinacoteche, l’apporto di 19 studiosi per l’elaborazione del progetto e di 112 autori per la stesura del “monumentale” catalogo diviso in tre volumi (di cui il primo in due tomi) edito da Edifir.  
   
   
SABATO 6 AGOSTO 2005 ALLE ORE 11,30 INAUGURA LA MOSTRA IL FILO DI CLEMEN PALAZZO SPINOLA - ROCCHETTA LIGURE (ALESSANDRIA) CASTELLO DI BORGO ADORNO - CANTALUPO LIGURE (ALESSANDRIA)  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Lo straordinario mondo di Clemen Parrocchetti è interamente espresso nella sua arte, alla quale è dedicata la mostra antologica Sul filo di Clemen, dal 6 agosto al 11 settembre. Due le prestigiose sedi che la ospitano, Palazzo Spinola a Rocchetta Ligure e il Castello di Borgo Adorno a Cantalupo, per consentire ai visitatori di conoscere questo mondo interiore legato alle persone che hanno fatto parte della sua vita, ai fatti e agli avvenimenti riservati dal destino, agli animali a cui è stata affezionata, ai pensieri elaborati in una vita tanto lunga e oggi più che mai operosa. Le opere esposte costituiscono l'iter di Clemen Parrocchetti dagli anni Cinquanta sino ai giorni nostri, attraverso l'utilizzo di tecniche espressive differenti: dalle provocatorie e ironiche installazioni di stoffa, filo, e rocchetti, agli acquarelli, ai disegni e agli oli. Gli affetti importanti, il marito Giampaolo, la famiglia, sono raffigurati nei disegni e negli acquerelli, come gli animali: la gatta Azzurra, il bassotto Matita, il segugio Micole. Le opere degli anni Settanta rimandano al colore, al cromatismo vivace, e vedono la nascita degli "assemblages", arazzi che preludono alle opere degli anni '80, come i celebri "miti al femminile" in cui gli strumenti umili del lavoro femminile assurgono a dignità d'arte: filo e rocchetti per raccontare sulla tela le eroine del mondo classico in versione moderna, da Prometeo che diventa Prometea, dai Dioscuri che divengono le Dioscure, e poi Arianna, Medea, Euridice, Leda, Pasifae. Clemen Parrocchetti narra il duro lavoro delle donne, quello domestico, e riflette con ironia sulla condizione femminile. Nascono da qui le sue creazioni realizzate "pescando" nel cestino da lavoro: la Donna punta-spilli, la Donna-oggetto. Prestigiosi i nomi di letterati e critici che hanno scritto di lei, da Giorgio Kaisserlian a Dino Buzzati, da Anty Pansera a Mario De Micheli, da Raffaele De Grada a Rossana Bossaglia, che così illustra le opere di Clemen Parrocchetti legate alla figura e alle attività femminili: "le pareti domestiche, il lavoro che non è lavoro, che non ha orari né leggi, interrotto e ripreso. Rocchetti, spolette, tessuti liberamente ricamati, con fili e nastri cuciti, su lastra incapsulata in latoplex, per raccontare con lucida grazia, e qualche punta di straziato affanno, il modo di vita legato al paziente artigianale operare dentro le pareti domestiche. Simboli femminili di chiara riconoscibilità e la Clemen che innerva di nuova fantasia la pratica domestica del cucire, tagliare, sferruzzare e fare iniezioni, se necessario, quando l’angelo del focolare è trasformato in angelo del capezzale". In mostra tutto questo universo diviene occasione, per il visitatore, di conoscere un percorso che ha attraversato quasi per intero il Novecento e che tuttora rimane vitale. In particolare, emerge come dato importante l'aspetto pionieristico di Clemen Parrocchetti, che fu tra i primi artisti a realizzare installazioni in anni in cui il genere non era ancora diffuso. Accompagna la mostra un volume edito da Libreria Bocca, vera e propria autobiografia per immagini, curato da Maria Aletti, che commenta: "il filo di Clemen si srotola e si riavvolge, lungo il corso del tempo, come quello nelle mani della mitica Arianna: è il filo della creatività di un’artista decisa a non strappare il legame tra il nero Minotauro e i dolci frutti della vita, ma a consegnarlo, tenace e splendente, nella mani delle giovani generazioni". Informazioni Palazzo Spinola - Tel e fax 0143.90004 Comune di Rocchetta Ligure - Tel. 0143.90004  
   
   
CONCORSO NAZIONALE DI ARTE E POESIA SEDICIVERSI SEDICIARTE FILM FESTIVAL FORLI' 2005  
 
 Forli’ 22 giugno 2005 - E' partita la seconda edizione del concorso nazionale di poesia ed arte Sediciversi e Sediciarte indetto dall'associazione culturale Dreams e dall'associazione Sedicicorto, nell'ambito del Film Festival Forlì per i cortometraggi con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Forlì, Provincia di Forlì/cesena e C.c.i.a.a. Di Forlì/cesena. Il concorso è aperto a tutti i cittadini maggiorenni ed è articolato come anno scorso in due sezioni: poesia ed arte. Il concorso nasce per far emergere la creatività degli artisti e poeti, per divulgare e far conoscere la poesia e l'arte contemporanea e promuovere la cultura. Per la sezione poesia bisogna inviare entro il 30/07/2005 una poesia di massimo 16 versi ispirata ad un'opera d'arte, un film, un personaggio del cinema o dell'arte in 6 copie dattiloscritte di cui una sola coi dati dell'autore. La poesia deve avere un titolo e può essere edita o inedita. Per la seziona arte bisogna inviare entro 30/08/2005 un'opera di pittura o scultura in qualunque tecnica e materiale a tema libero di massimo 16 cm per 16 cm. Le opere saranno esposte dal 28 settembre al 2 ottobre 2005 presso la sala Zambelli della Camera di Commercio di Forlì, durante la manifestazione verranno premiate con il trofeo Sedicioro e altri premi offerti dagli sponsor, le migliori poesie e opere d'arte. Verrà stampato un catalogo dove verranno inserite le poesie vincitrici. Per partecipare occorre pagare la quota d'iscrizione da versare su conto corrente postale n°39374616 intestato ad Associazione Dreams, per la poesia 5 euro, per l'arte 10 euro. Il materiale va spedito a: concorso nazionale di arte e poesia Associazione culturale Dreams casella postale 3170, 47100 Forlì. Per richiedere il regolamento e bando completo scrivere a dreamsart@virgilio.It  o consultare il sito internet www.Associazionedreams.it  
   
   
GLI ARAZZI RESTAURATI DI LORD HAROLD ACTON  
 
Firenze, 22 giugno 2005 - A Villa La Pietra si è appena concluso il restauro di otto arazzi della collezione Acton, 18 in tutto, promosso dalla New York University e dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Si tratta di arazzi tipici della produzione delle migliori manifatture europee dei secoli Xvi, Xvii e Xviii, che ora tornano a decorare le sale interne della Villa alle porte di Firenze, sede dal 1994, per volntà di Harold Acton, della New York University. Gli arazzi riportati al primitivo splendore furono acquistati dagli Acton sul mervato antiquario fiorentino e veneto; i luoghi di origine erano Bruxelles, Aubusson e Firenze (Arazzeria Medicea di Cosimo I). Tra i temi raffigurati compaiono "Donna con canestro di frutta", "Interno di cucina", "Niobe che ammaestra i cavalli", quest'ultimo da cartone di Alessandro Allori. Questi "affreschi mobili del nord" costituiscono un formidabile esempio del collezionismo di matrice anglo-americana a Firenze. Il gruppo di restauratrici, guidato da Costanza Perrone Da Zara, ha lavorato dal 1997 al 2005 al restauro, consultandosi con la Soprintendenza fiorentina, ma pure con esperti d'oltreoceano. Per ammirare il restauro, il percorso di visita della villa inizia dalla rotonda a piano terra, in cui spicca l'arazzo più antico, "Verdura con cane e fagiano", fiammingo della prima metà del '500; il secondo arazzo, "Donna con canestro di frutta" è fiammingo del '600 ed è di ispirazione rubensiana; c'è poi "Assedio di Gerusalemme", fiammingo del 1650 circa e tre portiere cob stemma mediceo e Medici-austria. Al primo piano "Niobe ammaestra i cavalli" è collocato dietro il letto della camera blu di Harold giovane , mentre nella camera dei genitori troneggia "Giustizia e Fortezza" del 1630-50). Nella sala da ballo ecco "Interno di cucina", tratto dalla serie fiamminga "Scene di vita campestre". La collezione Acton e i giardini di Villa La Pietra sono aperti al pubblico su appuntamento con visite guidate gratuite durante la terza settimana di aprile e di ottobre, con prenotazione dal mese precedente sul sito www.Nyu.edu/lapietra/opening-italian.html  
   
   
MOZART E SALIERI ‘RIVIVONO’ A SAN SIMPLICIANO NEL MICRODRAMMA DI PUŠKIN  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Giovedì 23 giugno 2005 alle ore 21.15 il “W.a. Mozartfest” ‘apre le porte al teatro’ e presenta al pubblico “Mozart e Salieri”, atto unico di Aleksandr Puškin ambientato per l’occasione nella suggestiva cornice di P.zza San Simpliciano a Milano, all’esterno della omonima basilica del Iv secolo, nell’ambito delle iniziative che anticipano le celebrazioni per il 250° anniversario della nascita del grande compositore austriaco (27 gennaio 2006), promosse dall’Associazione Radici nel Futuro con il Patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Arcus Spa (Arte Cultura Spettacolo), con il sostegno di Fondazione Cariplo e Camera di Commercio di Milano, con la collaborazione di Atm Spa. Con Lorenzo Castelluccio (diplomato all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano) nell’interpretazione di Salieri e Vincenzo De Maio (diplomato al The Acting Center di Milano e all’Accademia del Teatro Ariberto di Milano) nel ruolo di Mozart, regia di Danilo Caravà, musiche di scena (di W.a. Mozart: K545 per flauto e chitarra - K331 marcia Turca - Sinfonia 40 trascrizione d'epoca - Fantasie su opere di Mozart - K622 dal concerto per clarinetto e orchestra; di A. Salieri: Concertino per chitarra) eseguite dai maestri Sergio Zampetti (Flauto - dipl. Conservatorio di Como) e Luigi Verrini (Chitarra - dipl. Conservatorio di Verona), lo spettacolo vede coprotagoniste la letteratura, il teatro e la musica, in una danza di emozioni tra ‘leggerezza’ e drammaticità che si apre sulle note dell’Ouverture del Don Giovanni (1787). Lo studio di Salieri la scena, essenziale e carica di atmosfera, in cui le voci degli attori e lo sfondo musicale danno voce e ‘vita’ alle figure dei due grandi compositori, rievocando le loro passioni, le paure e le debolezze, i sentimenti, intensi e profondi quanto umani. A quasi quarant’anni dalla morte di Mozart (1791), Puškin, il più innovativo tra i poeti e narratori del romanticismo russo scrive nel 1830 un ciclo di ‘piccole tragedie’ o ‘microdrammi’ in versi, due dei quali ‘di tema mozartiano’: “Il convitato di pietra” - variazione sul tema del Don Giovanni - e“Invidia” in seguito intitolato “Mozart e Salieri”. Nei 231 versi carichi di intensa drammaticità psicologica, Puškin propone attraverso la figura di Mozart una sfida cara ai romantici, quella tra il genio e la mediocrità, la sfida tra Wolfgang Amadeus Mozart - genio straordinario ispirato e inconsapevole - e Antonio Salieri - il potente Kapellmeister (Maestro di cappella) di Corte assetato di gloria, roso dall’invidia, e ben conscio dei propri limiti artistici, che nel 1823, al manicomio di Vienna, confessa il tremendo segreto di avere ‘consumato’ la vita nel tentativo di distruggere Mozart, volgare e libertino giovinetto, indegno del dono divino del suo talento. Il testo puškiniano ha ispirato Nikolaj Rimskij-korsakof nella composizione nel 1897 dell’opera omonima, rappresentata per la prima volta il 25 novembre 1898 al Teatro Solodovnikov di Mosca. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Www.mozartfest.it  
   
   
“JAZZ VS HIP HOP”: FRIGO “TUTTA LA NUOVA CREATIVITÀ AL FRESCO” DAL 16 GIUGNO AL 26 LUGLIO GLI STATI GENERALI DELLA CREATIVITÀ A ROMA  
 
Roma, 22 giugno 2005 - A Fiesta! Venerdì 8 Luglio X Coast Live presenting “Jazz vs Hip Hop” Le squadre- Hip Hop: 1) Dj Knuf turntublism & Keyboards; 2) Raffaele Costantino Laptop & Sampler; 3) Mc X. Jazz: 1) Giovanni di Cosimo tromba; 2) Fabrizio Fasella Basso & contrabbasso; 3) Enzo Orlandi rodhes. Venerdì 8 Luglio sul palco di Frigo, l’evento ideato da Zoneattive dedicato alla scena culturale emergente ed alternativa romana (e non solo) ospitato all’interno di Fiesta!, è di scena la nuova, originale performance nata dalla sfrontata creatività degli X Coast (Raffaele Costantino & Dj Knuf): “Jazz vs Hip Hop”, un incontro/scontro musicale senza esclusione di colpi; un match sonoro senza appello tra due generi apparentemente molto (?) distanti tra loro; un’inedito duello tra stili che sarà combattuto a suon di vinile, puntine, sampler, tromba, basso e chitarra; un confronto aperto tra i valenti Djs e i talentuosi musicisti che hanno contribuito al successo del progetto X Coast. Le regole del gioco: 1. Si possono suonare brani del disco d'esordio di Xcoast "Rough Enough"; 2. Si possono anticipare alcune nuove produzioni del progetto Xcoast; 3. Si possono creare dei rmx in tempo reale dei brani suonati; 4. Si possono unire ritmiche estreme e danzereccie a sofisticati arrangiamenti jazz; 5. Non si può copiare la musica altrui; 6. Non si può annoiare il pubblico presente; 7. Non si può non tenere conto della forte componente ritmica quindi dance; 8. Non si può non tener conto dell'elevato grado tecnico ed artistico dei musicisti citati. Durata dell'incontro: 60 minuti circa. X Coast - Raffaele Costantino e Dj Knuf, dj/producers tra i più attivi della scena romana, uniscono il loro background di passione per la musica nera e di esperienza come dj/selecter dando vita al progetto battezzato con il nome di X Coast. Suoni elettronici dosati e interpretati con esperienza e stile si uniscono alla tradizione della grande musica afroamericana. Ritmi destrutturati, evoluti, atmosfere urbane, laptop music, alchimie acustiche, suggestioni vocali, affascinanti melodie. Funk, hip hop, downbeat, breakbeat, electro, dub trovano la sintesi più corretta nel territorio di confine tra le musiche e gli stili che appartengono al movimento della Club Culture. Un lembo di terra che non fa parte nè della “west coast” nè della “east coast”.C’è questo e molto altro nell’album d’esordio “Rough Enough” pubblicato dalla Antibemusic. Il disco, ricco di soul, jazz hip hop e tanta sperimentazione, è impreziosito dalla versatile presenza vocale di Baye Fall Mc, (uno tra i più promettenti toaster francesi), ribattezzato per l’occasione Mc X, e dalla bellissima voce di Giga, vede la partecipazione di musicisti di spessore europeo (quali il bassista Fasella, il chitarrista Roberto Pentassuglia ed il flautista Andrea Ceccomori, ) e si avvale di collaborazioni importanti, tra le quali spicca quella con Anna Clementi, celebre voce delle scena contemporanea e protagonista del progetto Tosca di Richard Dorfmeister. Con le loro coinvolgenti performance live sono stati protagonisti di eventi di rilievo nazionale quali Enzimi 2004 (laptop), Re::life @ La Palma club (8 elementi), all’Auditorium di Roma per La Notte Bianca (13 elementi) e recentemente a Dissonanze 05 (laptop). I set che gli X Coast propongono dal vivo sono il risultato di una ricerca molto intensa effettuata dai due dj /produttori che, messo da parte il lavoro fatto per il loro album d’esordio, si sono concentrati su un personale approccio al beat. Un beat rarefatto, intrecciato, rumoroso ma nello stesso tempo caratterizato da una forte matrice hip hop e funk. Una forte matrice urbana che fa riferimento agli stilemi dell’hip hop per velocità e cadenza. Un continuo stravolgimento dei suoni che vengono rielaborati in maniera astratta , senza tener conto della matematica della battuta. Una ritmica lenta e spezzata che non garantisce continuità e non permette di adagiarsi. Un suono definito dagli X Coast come “Urban Abstract Breaks”. Dal 16 giugno al 26 luglio per la prima volta a Fiesta! Frigo è un nuovo contenitore che racchiude e coinvolge le realtà artistiche e culturali che operano sul territorio, presentando una programmazione all'insegna dell'innovazione e della qualità: concerti e dj set, teatro, danza, cinema, reading letterari, performance/installazioni, mostre ed eventi che testimoniano quanto sia fertile e vitale il tessuto artistico della città di Roma. Scuole d'arte e di spettacolo, club, associazioni e realtà “indipendenti” che producono cultura insieme ad artisti emergenti, giovani curatori, musicisti, scrittori, videomaker e performer a testimoniare come in questi anni la scena culturale innovativa e contemporanea della città sia cresciuta fino a produrre un’esplosione di creatività. Ippodromo Delle Capannelle Via Appia Nuova Roma  
   
   
CLASSICA SOTTO LE STELLE ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA - STAGIONE ESTIVA 2005 – CAVEA AUDITORIUM  
 
Roma, 22 giugno 2005 – Di seguito il programma “ Classica sotto le stelle” che l’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia svolgerà nel corso della Stagione Estiva 2005 presso il Cavea Auditorium. 24 Giugno Richard Galliano e il Bolero di Ravel . Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia - Carlo Rizzi direttore, Richard Galliano bandoneon. Lo straordinario successo di trasmissioni televisive dedicate alla danza ha confermato che, in fatto di ballo, è il Sud America a far furore in pista, e primo fra tutti nelle preferenze degli aspiranti danzatori è senza dubbio il Tango Argentino. Il Tango può vantare una nobile tradizione musicale che ha coinvolto anche compositori come Astor Piazzolla, il cui amatissimo Concerto per Bandoneon è il fiore all’occhiello della serata inaugurale della Stagione Estiva dell’Accademia di Santa Cecilia. Solista d’eccezione sarà l’allievo prediletto di Piazzolla, e che può considerarsi come il suo ideale erede, l’eclettico Richard Galliano. Il resto del concerto, prevede ulteriori spostamenti geografici intorno al globo, dal paesaggismo dei Pini di Roma di Respighi, alla Svizzera della scalmanata ouverture del Guglielmo Tell di Rossini. Nell’ultima tappa, in una Spagna estiva, notturna, torbida e caliente, torna ancora la danza, con il passo cadenzato e ossessivo del Boléro di Maurice Ravel. 6 luglio The Passion of Christ. Orchestra e Coro dell'Accademia di Santa Cecilia - John Debney direttore. Chi non ha voluto vederlo al cinema per il timore di sequenze troppo crude e violente, avrà ora modo di “ascoltare” uno dei film più controversi e discussi degli ultimi anni, The Passion of Christ di Mel Gibson. Il compositore della colonna sonora, John Debney, che ha rielaborato e arricchito la sua creazione musicale, al punto da trasformarla in una vera e propria Suite, la dirigerà personalmente in prima mondiale per gli spettatori della Cavea dell’Auditorium. Sullo schermo gigante sfileranno le centinaia di immagini con le quali l'Occidente ha raccontato e rivissuto la storia di Gesù di Nazareth. 13 luglio Con Verdi in coro. Orchestra e Coro dell'Accademia di Santa Cecilia - Riccardo Frizza direttore. Per la rappresentazione alla Scala di Milano della sua Aida nel 1872, Giuseppe Verdi scrisse una Sinfonia di cui poi ebbe evidentemente a pentirsi, perché ne proibì l’esecuzione poco prima di andare in scena. In diverse occasioni è stata eseguita da Arturo Toscanini, Bernardino Molinari e Claudio Abbado, ma rimane comunque una rarità e il suo inserimento nel programma interamente dedicato a Sinfonie e Cori verdiani diretto dal giovane Riccardo Frizza, costituisce senz’altro motivo di grande curiosità. E dell’Aida, insieme alla Sinfonia, non poteva mancare la Marcia Trionfale, a conclusione di una serata che comprende brani tra i più celebri ed emozionanti del melodramma verdiano, come Va’ pensiero dal Nabucco e la tonante Sinfonia da La Forza del Destino. 20 luglio Gustavo Dudamel e la Nona di Beethoven. Orchestra e Coro dell'Accademia di Santa Cecilia - Gustavo Dudamel direttore. Claudio Abbado lo definisce uno dei migliori giovani direttori d’orchestra del mondo. La stampa internazionale non fa che esaltarne il carisma e il talento. Si tratta del giovanissimo (non ha nemmeno 25 anni!) direttore d’orchestra venezuelano Gustavo Dudamel, che nel concerto di chiusura della Stagione Sinfonica Estiva si misurerà con uno dei massimi capolavori della storia della musica, generalmente affrontato da altri direttori in età più matura: la Nona Sinfonia di Beethoven. Www.santacecilia.it  
   
   
DAL 25 GIUGNO AL 9 LUGLIO L’ENGADINA OPERA FESTIVAL A ST. MORITZ  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Quest’estate l’Opera Festival dell’Engadina a St. Moritz rende omaggio a uno dei più grandi musicisti italiani, Gaetano Donizetti, e alla sua Lucrezia Borgia. Il Festival, giunto alla sua sesta edizione, si svolge al Badrutt’s Palace Hotel dal 25 giugno al 9 luglio prossimi, e richiama appassionati da tutta Europa. Ciò che rende particolare ed unico nel suo genere questo festival operistico – oltre alla suggestiva e insolita ambientazione – è l’immediata vicinanza del pubblico al palco e quindi ai cantanti: questo permette agli spettatori di partecipare in modo ancora più sentito e corale a quanto accade sulla scena. L’opera Lucrezia Borgia di Donizetti è divisa in tre atti. Ricca di pathos e liberamente ispirata alla leggendaria vita della figlia di Cesare Borgia, fu rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano nel 1833. La trama è costruita attorno alla segreta passione d’amore del giovane capitano Gennaro per Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara e sposa del Duca Alfonso. Il giovane capitano è, in realtà, figlio di Lucrezia, la madre che non ha mai conosciuto. Quando Gennaro scopre che Lucrezia è accusata di assassini e misfatti, si ribella però ai Borgia con un gesto di disprezzo, che avrà tragiche conseguenze. Il sesto Opera Festival dell’Engadina di St. Moritz sarà diretto da Jan Schultsz e Joachim Rathke. Gli spettacoli si terranno il 25 (première), 28 e 30 giugno e il 2, 5, 7 e 9 luglio nella sala Le Restaurant del Badrutt’s Palace. Il costo del biglietto varia dai 90 ai 180 Chf, ed include il rinfresco durante l’intervallo. Www.opernfestival-engadin.ch  
   
   
"VIENI AVANTI CRETINO": L'ESTATE SI APRE CON UN DEBUTTO... SPUMEGGIANTE  
 
Mira (Ve) - 21.06.2005) - Il campiello settecentesco di villa Widmann a Mira (Ve) si trasforma in un inedito caffè del varietà, con tavolini, spumante e camerieri in frac, per ospitare musica, teatro e brillante comicità. Sarà un evento... Spumeggiante il debutto di "Vieni Avanti... Cretino!", lo spettacolo che martedì 28 giugno 2005 (ore 21.15) inaugura il programma estivo di Mira all'interno del cartellone Estate in Riviera. Frutto di una inedita coproduzione che coinvolge Comune di Mira, La Piccionaia-i Carrara Teatro Stabile d'Innovazione e Cafè Sconcerto, questo lavoro vede per la prima volta insieme sul palcoscenico due gruppi artistici di grande sapienza teatrale: il nucleo storico della Piccionaia, con i fratelli Armando e Titino Carrara che insieme ad Annalisa Peserico hanno raccolto la tradizione della famiglia d'arte, e il duo veneziano Salvatore Esposito - Monica Zuccon, che gioca su improvvisazione, varietà, musica e canzoni. "È un progetto che guarda al territorio - sottolinea l'assessore alla Cultura di Mira Massimo Zuin -. Dall'incontro di due tradizioni vicine nasce un lavoro di teatro popolare". E infatti nelle altre due date dell'Estate in Riviera - il 6 luglio a Malcontenta e il 12 luglio a Marano - lo spettacolo sarà un grande appuntamento di atmosfera popolare, con palcoscenico frontale e una passerella che si spinge in mezzo al pubblico. Ma il debutto di "Vieni Avanti...cretino!" in villa Widmann sarà un evento unico: lo spettatore assisterà allo pièce immerso in una atmosfera retrò anni '40, tra comicità e gags tipiche dei grandi mattatori dell'avanspettacolo. E lo farà comodamente seduto, tra un sorso e un altro di spumante (Prosecco brut o extra dry). E intorno la cornice del campiello, che ritorna per una sera ad essere luogo dove il lavoro si contrappone al piacere della conversazione, della musica e dell'arte. Al termine dello spettacolo, chi fosse interessato può approfondire la conoscenza dei vini, degustando altri tipi di spumante: metodo Charmat (extra brut e dry), metodo classico (o champenoise), Franciacorta satin. La mescita, ai tavoli e al banco, è curata dagli specialisti della Federazione Italiana Sommeliers, Delegazione di Venezia, che sapranno illustrare le caratteristiche enologiche ed esaudire ogni curiosità sul mondo delle "bollicine". Www.teatrovilladeileoni.it  
   
   
GOLF – INIZIATI ALL’OLGIATA G.C. I TRICOLORI RAGAZZI/RAGAZZE  
 
Milano, 21 giugno 2005 - Sul percorso dell’Olgiata Golf Club sono iniziati i Campionati Nazionali Ragazzi/ragazze con i 140 partecipanti (96 ragazzi, 44 ragazze) impegnati nel primo giro di qualificazione medal. Nel torneo maschile, intitolato alla memoria dell’azzurro Andrea Brotto, grande prestazione dell’olgiatino Fidis Bortignoni che, approfittando della perfetta conoscenza del percorso di casa e mettendo in mostra anche le sue indubbie qualità, ha girato in 68 colpi. Al secondo posto con 73 due giovani azzurri, Cristiano Terragni di Verbania e Nunzio Lombardi dell’Eucalyptus. Al quarto con 74 Alberto Zani (Franciacorta), quindi con 75 Federico Colombo (Brianza) e Andrea Chiapuzzo (Villa Carolina), con 76 Giacomo Tonelli (Bologna), Gherardo Zarattini (Albarella), Francesco Garbin (Dei Laghi), Lorenzo Coppini (Arzaga) e Niccolò Colombo (Villa Condulmer). Solo 12° con 77 Lorenzo Scotto (Castel d’ Aviano) uno dei candidati al titolo, mentre rischiano di non qualificarsi Niccolò Quintarelli (Venezia) 23° con 79, Joon Kim (Asolo) 29° con 80 e Ludovico Righetto (La Margherita), 48° con 82. Nel campionato femminile subito al proscenio una delle favorite, Chiara Venezia (Versilia), al comando con 75 colpi e un buon vantaggio su Camilla Patussi (Padova), seconda con 78, e su Gioia Loprete (Parco di Roma) e Chiara Brizzolari (Rapallo), terze con 80. Seguono con 81 Valentina Bartolini (Cervia) e Ilaria Cinel (Asolo) e con 82 Carola Marsala (Le Rovedine) e Allegra Cardin (Roma). In zona qualifica Alessandra De Luigi (Monticello), nona con 83, Marianna Causin (Venezia) ed Enrica Prando (Padova), 13.E con 84. A rischio di taglio Alessandra Gallo (Rapallo), 20ª con 86. Domani si conclude la fase di qualificazione su 36 buche medal con la disputa delle seconde 18 buche. Quindi i primi sedici classificati di entrambe le categorie accederanno ai match play con due turni giornalieri: ottavi e quarti di finale giovedì 23 giugno, semifinali e finali venerdì 24 giugno. Alps Tour: Inizia L’open Le Fronde - Quasi tutti i migliori esponenti dell’ Alps Tour partecipano all’Open Le Fronde in programma sul percorso torinese del Golf Club Le Fronde (22-24 giugno) con un montepremi di 35.000 euro. Al vincitore ne andranno 5.075. Tra i giocatori italiani presenti Giorgio Grillo, reduce dal terzo posto nel Memorial Barras della scorsa settimana, Emmanuele Lattanzi, Alessio Bruschi, Gianluca Pietrobono, Cristian Lanza, Matteo Verardo, Massimiliano Secci, Fernando Pasqualucci, Nicola Maestroni, Andrea Zanini, Massimo De Vidal. Tra i professionisti stranieri hanno chances di successo i francesi Adrien Mork, Lionel Alexandre, Cerdic Menut, Nicolas Beaufils, Mickael Dieu e Olivier Chabaud, gli austriaci Thomas Feyrsinger e Clemens Conrad Prader, lo spagnolo Francisco Valera, il belga Jerome Theunis, gli svizzeri Alexandre Chopard e Ronnie Zimmermann. “Bimbingara” Al G.c. Il Laghetto - Il 5 settembre, presso il Golf Club ll Laghetto, si disputerà la nona edizione di “Bimbingara”, la manifestazione per bambini che coinvolge tutti i circoli della Provincia di Milano e che da quest’anno sarà organizzata del Delegato Provinciale di Milano. La gara è riservata a tutti i giovanissimi nati dal 1993 al 1999 che abbiano frequentato almeno un corso di golf, organizzato da uno dei circoli della Provincia di Milano e che non siano ancora in possesso di handicap. I piccoli giocatori si cimentano, divisi in categorie riferite all’età, su quattro buche in campo, nove buche di putting green, driving contest, nearest to the pin. Saranno inoltre intrattenuti con giochi e animazione. I partecipanti, previsti in un numero superiore a cento, avranno l’opportunità di apprendere le prime regole di golf e di etichetta di questo sport, aiutati dai numerosi volontari che in veste di marshall, li seguiranno in quella occasione per tutto il loro percorso sportivo. Sponsor principale della manifestazione è la Federazione Italiana Golf, ma fondamentale è la presenza costante di altri sponsor che da sempre mettono a disposizione giocattoli, magliette, cappellini, materiale scolastico, attrezzature da golf e gadget che vengono distribuiti al momento dell’ iscrizione e alla premiazione e che rendono unica e speciale, soprattutto per i bambini, la giornata di festa.  
   
   
MASCALZONE LATINO: AVVICINARLI, RAGGIUNGERLI, SUPERARLI  
 
Valencia, 22 giugno 2005 - Arrivando a Valencia solo tre settimane fa, Vasco Vascotto -skipper e tattico di Mascalzone Latino-capitalia Team- aveva dichiarato che il lavoro di avvicinamento alla Coppa, lui e i suoi ragazzi, lo vedevano in tre fasi: “Avvicinarli, raggiungerli, superarli”. Ed ecco che al termine dell’Atto 4, conclusosi con il quarto punto conquistato contro China Team, un bel passo avanti nella direzione giusta è stato fatto. “Siamo riusciti a dimostrare che possiamo vincere”, ha sottolineato Vasco. Dopo un inizio difficile, abbiamo messo in fila quattro belle vittorie e il nostro ottavo posto in classifica generale lo consideriamo un bel risultato. “Tra i team italiani siamo stati gli ultimi ad andare in acqua e credo che in questi giorni abbiamo dimostrato che abbiamo ancora un bel potenziale da sviluppare. Questo per noi rappresenta al tempo stesso una garanzia e una promessa…”. La regata contro il China Team, vinta con un delta di 26 secondi, è stata appassionante e ricca di colpi di scena. “Abbiamo controllato tutta la prima parte della bolina tenendo la destra -ha raccontato Vasco- però abbiamo rotto la scotta del fiocco in una delle virate…. Sono cose che non dovrebbero succedere, ma a volte succedono…. A un certo punto li abbiamo messi in un angolo e invece ci siamo trovati in un angolo noi, tanto che abbiamo dovuto fare due virate praticamente da fermi. Entro le due lunghezze ci hanno buttato controvento, riuscendo a tenerci fuori e allungandosi...”. Ml: Nel primo lato di poppa comunque sono riusciti a tenervi dietro ancora. Vv: “Direi che siamo stati abbastanza bravi. Era importante rimanere calmi e trovare il momento giusto per passarli. A volte ti viene voglia di strafare e trovare soluzioni ardite. Invece siamo stati “tranquilli”, cercando di andargli il più vicino possibile. Loro hanno sbagliato la layline della seconda boa di bolina e per un pelo non ci infilavamo lì. Però comunque nella manovra eravamo interni e abbiamo tenuto il controllo della poppa, tanto che nella strambata successiva gli siamo passati davanti”. Ml: Visto al virtual eye, il sorpasso nel secondo lato di poppa sembrava abbastanza facile. È stato proprio così? Vv: “Ci siamo complicati la vita anche là, perché purtroppo nella strambata abbiamo rotto i cavi del timone di sinistra. Quindi, per un pelo, non abbiamo anche straorzato. Una specie di venerdi 17! Fortunatamente ci siamo salvati, ed era la cosa importante. È stato molto bello che i ragazzi ci hanno creduto fino in fondo, senza mollare di una virgola. In altri periodi, queste regate Mascalzone Latino le avrebbe perse”. Ml: Un bilancio di questo primo atto. Vv: “Siamo molto soddisfatti: alla fine dei conti, abbiamo perso le prime quattro regate come tutti i team giovani. E dopo abbiamo cominciato a vincere… Questo significa che siamo entrati nel giusto “momentum”, che siamo passati dall’ inerzia all’ abbrivio… “E’ iniziato il nostro trend positivo, speriamo di andare avanti così”. Ml: Adesso via aspettano le regate di flotta… Vv: “Certo, e le attendiamo con curiosità. Il regatare in flotta è una cosa che conosciamo molto meglio: ci sentiamo un po’ più a casa nostra. Speriamo di fare bene… Comunque già ora siamo soddisfatti. Nell’altra Coppa Mascalzone Latino era ultimo… ora siamo già ottavi!”. Classifica dopo sei giornate: Alinghi con 11 punti, Emirates Team New Zealand con 10 punti, Bmw Oracle Racing con 9 punti, Luna Rossa Challenge con 8 punti, Victory Challenge e Desafio Español con 6 punti, K-challenge e Mascalzone Latino-capitalia Team e +39 con 4 punti, United Internet Team Germany con 3 punti, China Team con 1 punto e infine Team Shosholoza con 0 punti.  
   
   
VAL DI FIEMME: 1000 CAVALLI IN GARA CON LA 10 GIORNI EQUESTRE A PREDAZZO  
 
Predazzo, 22 giugno 2005 - Da anni ormai la 10 Giorni Equestre è uno degli appuntamenti ippici estivi più seguiti in Italia: la gara di salto ostacoli è ospitata a Predazzo, nella verde Val di Fiemme che ai primi di luglio assicura una piacevole frescura sia per i cavalli che per i cavalieri, ma soprattutto offre una struttura particolarmente apprezzata nel settore. Ad una decina di giorni dal taglio del nastro, c’è già un bel lotto di nomi importanti nella lista dei concorrenti iscritti a questa 29.A edizione, in programma dall’1 al 10 luglio. La segreteria dei concorsi fiemmesi, che solitamente richiamano sul campo Le Fontanelle cavalieri ed amazzoni particolarmente qualificati in campo nazionale ed estero, già da qualche anno è costretta ad aprire una lista d’attesa per quanti sono rimasti fuori dal numero massimo ammesso. Succede così anche per il 2005 ed infatti, ormai da giorni, i due concorsi nazionali hanno raggiunto la quota massima e sono già un centinaio i nomi in lista d’attesa, ma anche nel concorso internazionale Csi le adesioni sono oltre 230. Oltre alla nutrita presenza italiana, al via ci saranno rappresentanti di Brasile, Belgio, Messico, Colombia, Svizzera, Germania, Liechtenstein, Repubblica Ceca, Finlandia e, in attesa di conferma, anche Ungheria. L’ultimo week-end in programma sarà quello più esclusivo con le due gare più attese, il Gran Premio di sabato 9 luglio ed il Derby del giorno successivo. Tra i concorrenti più in vista ci sono Clarissa Crotta, che nel 2004 ha monopolizzato il Derby alle spalle della Marioni – anch’essa presente quest’anno, Diego De Riu, Marcello Carraro, la messicana Marcela Lobo, Stefano Nogara, Francesco Gallo, Andrea Wallen, l’ex campione di Formula1 Riccardo Patrese, Natale Chiaudani, Giordano Cattapan, Gianluca Palmizi, Arnaldo Bologni e il brasiliano Luis Felipe de Azevedo. Quella della "10 Giorni Equestre" è una vera e propria kermesse che attira sia gli appassionati del mondo ippico, quanto un pubblico eterogeneo di sportivi. A contorno delle gare c’è infatti tutta una serie di eventi di intrattenimento che consentono di trascorrere giornate intense all’aria aperta. Gli spettacoli più esclusivi sono in programma nel week-end finale, con momenti di acrobazia equestre e musica. Le giornate di gara effettive saranno otto, visto che lunedì 4 e giovedì 7 luglio sono dedicati all’allestimento dei percorsi dei rispettivi concorsi nazionali di tipo B e di tipo A ed al cambio dei cavalli nelle scuderie, altro punto di riferimento per curiosi ed appassionati. Per i bambini nei due week-end ritorna "Ponylandia", l’area attrezzata dove i più piccoli potranno prendere confidenza (gratuitamente) col mondo equestre.