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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 28 Giugno 2005 |
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BARROSO LAMENTA I TAGLI AL BILANCIO DI LISBONA, MA GUARDA AL FUTURO |
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Bruxelles, 28 giugno 2005 - Il Presidente della Commissione José Manuel Barroso ha descritto la prevista riduzione al bilancio europeo proposto per il periodo 2007-2013 come "deplorevole" e ha avvertito che le ambizioni dell'agenda europea di Lisbona dovranno essere modificate di conseguenza. In risposta alla presentazione del programma della Presidenza britannica dell'Ue, illustrato il 23 giugno dal Primo Ministro Tony Blair, il Presidente Barroso ha dichiarato ai deputati: "È deplorevole che i tagli maggiori all'attuale quadro negoziale interessino proprio la categoria che sostiene maggiormente le politiche legate alla strategia di Lisbona". Il Presidente della Commissione ha espresso la sua convinzione che tale situazione non si sarebbe verificata se "il cosiddetto club dell'1 per cento" non avesse combattuto per ridurre le ambizioni europee. Tuttavia, data la realtà della situazione, Barroso desidera raggiungere un rapido compromesso e andare avanti: "Al momento c'è l'urgenza di raggiungere un accordo per evitare la paralisi nell'Unione dopo il 2006. Si tratterebbe di una paralisi con un effetto negativo sulle nostre politiche e sugli Stati membri, in modo particolare quelli nuovi. E i nuovi Stati membri dell'Ue si aspettano e meritano un'azione concreta sulla solidarietà e non soltanto parole". Il Presidente Barroso non ritiene che sia il momento giusto per mettere in discussione l'equilibrio del bilancio comunitario, per esempio la percentuale spesa per la ricerca rispetto alle sovvenzioni all'agricoltura, ma si esprime a favore dell'inserimento di una clausola di revisione nelle prossime prospettive finanziarie, dal momento che "non possiamo sapere come sarà esattamente il mondo nel 2013". Da parte sua, il Presidente Barroso ha reso noto che la Commissione prevede di presentare un "programma di riforma comunitario" che stabilisca le diverse azioni prioritarie legislative e finanziarie da adottare a livello di Unione europea per sostenere durante l'estate l'agenda di Lisbona. Ha poi concluso chiedendo alla Presidenza britannica di sostenere la Commissione nel portare avanti l'agenda aggiornata e in modo particolare nell'incoraggiare una collaborazione più stretta tra l'Ue e gli Stati membri. Http://europa.eu.int/growthandjobs/index_en.htm |
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IL PARLAMENTO CHIEDE CHE IL BILANCIO PER LA RICERCA IN MATERIA DI SICUREZZA SIA CORRELATO AL PIL |
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Bruxelles, 28 giugno 2005 - Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione non vincolante sulla proposta di programma europeo di ricerca in materia di sicurezza (Pers), sostenendo che, per garantire la continuità, la dotazione di bilancio del programma dovrebbe essere legata all'evoluzione del prodotto interno lordo (Pil). Gli eurodeputati concordano sulla necessità di stabilire un Pers, dato l'attuale livello di frammentazione e duplicazione della ricerca europea in materia di sicurezza, e considerato che gli investimenti degli Usa per la sicurezza nazionale sono in media quattro volte superiori a quelli dell'Unione. Un Pers potrebbe inoltre accrescere la competitività industriale dellEuropa e contribuire al conseguimento degli obiettivi di Lisbona e di Barcellona, aggiungono. La relazione, elaborata dall'eurodeputato polacco Bogdan Klich della commissione per gli affari esteri del Parlamento, accoglie con favore le proposte della Commissione riguardo al Pers. Un programma del genere, si legge, dovrebbe basarsi su un quadro coordinato cui partecipino tutte le relative parti interessate, avere finanziamenti adeguati e essere ispirato a una precedente esperienza comunitaria nella gestione di programmi di ricerca congiunti. Il Parlamento europeo "chiede che si dia sufficiente stabilità ai programmi e ai progetti in questo settore e che si vincoli la dotazione di bilancio all'evoluzione del prodotto interno lordo, allo scopo di conseguire la massima continuità nel tempo e i migliori risultati". Gli europarlamentari ritengono accettabile un livello di finanziamento pari a 1 miliardo di euro all'anno, proposto in una relazione di un "gruppo di personalità" nel campo della ricerca in materia di sicurezza e che dovrebbe provenire dai programmi quadro dell'Unione e da altre fonti. Sottolineano tuttavia che l'incremento degli investimenti nella ricerca per la sicurezza non deve comportare tagli alla spesa destinata alla ricerca civile, e aggiungono che la Commissione deve agire in modo da garantire che a tutti gli Stati membri sia offerta pari opportunità di collaborare al programma. Uno degli obiettivi principali del Pers dovrebbe essere la protezione delle frontiere esterne dell'Unione e delle infrastrutture critiche, quali le reti transeuropee e gli impianti nucleari, afferma la relazione. Tra le altre priorità figurano la lotta al terrorismo, la protezione civile, la prevenzione delle catastrofi naturali e qualsiasi altra area in cui un intervento da parte dell'Unione possa offrire un valore aggiunto senza entrare in conflitto con le competenze degli Stati membri. La risoluzione non vincolante afferma chiaramente che richiedere che nell'ambito del Pers la ricerca si occupi soltanto degli aspetti relativi alla sicurezza sarebbe controproducente. "[Il Parlamento] propone quindi un approccio più integrato e in stretta cooperazione tra il Pers e altre attività di ricerca nell'ambito del Settimo programma quadro di ricerca". In conclusione, la relazione "sostiene con vigore" lo sviluppo di infrastrutture comuni di ricerca, la promozione di una collaborazione paneuropea e lo sviluppo di risorse umane in questo settore di ricerca. |
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BANDO DI GARA PER UNO STUDIO SULLE TECNOLOGIE E LE NORME RELATIVE ALLA "GRIGLIA SEMANTICA" |
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Bruxelles, 28 giugno 2005 - La Dg Società dell'informazione e mezzi di comunicazione della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio Ist 2005 sul tema "Griglia semantica: tecnologie e normazione". Lo studio fornirà un'analisi critica dell'attuale coinvolgimento e del contributo europeo alle iniziative di normazione relative alla "griglia semantica" e permetterà di individuare le esigenze future della griglia in termini di normazione. Inoltre, lo studio specificherà le necessità future dell'industria e delle aziende in termini di tecnologie e normazione per gli sviluppi semantici della "griglia di prossima generazione". A partire dalle analisi realizzate, saranno formulate raccomandazioni (compreso un "piano d'azione") da proporre ai responsabili europei della "griglia semantica", per consentire a questi ultimi di ottimizzare il loro impatto nell'ambito delle attività internazionali di normazione. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Società dell'informazione e dei mezzi di comunicazione, All'attenzione di Eoghan O'neill , B-1049 Bruxelles, Tel.: +32-2 299 6727, Fax: +32-2 299 1749, E-mail: eoghan.O'neill@cec.eu.int http://www.Cordis.lu/ist/grids Per ulteriori indicazioni sull'invito consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=117975-2005 |
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NUOVI SVILUPPI IN MATERIA DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE |
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Bruxelles, 28 giugno 2005 - Il 30 giugno e il 1° luglio si terrà a Berlino (Germania) una conferenza internazionale nel corso della quale eminenti esperti in rappresentanza di governi, industria e mondo accademico discuteranno i nuovi sviluppi relativi alla valutazione e alla valorizzazione della proprietà intellettuale. Tra i principali oratori figurano l'amministratore delegato di Philips Intellectual Property and Standards, il presidente dell'Ufficio europeo dei brevetti (Ueb) e il vicesegretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). La conferenza è co-organizzata dal ministero federale tedesco dell'Economia e del lavoro, dall'Ocse e dall'Ueb. Http://www.oecd.org/sti/ipr |
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BPL ADOTTA NUOVO STATUTO, DIVENTA BANCA POPOLARE ITALIANA |
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Lodi, 28 giugno 2005 - In data 24 giugno u. S. È stata iscritta, presso il Registro delle Imprese di Lodi, la delibera dell’Assemblea Straordinaria dei Soci della Banca Popolare di Lodi S.c.ar.l. Del 2 giugno 2005. In forza di tale delibera e delle debite autorizzazioni rilasciate dalle competenti Autorità di Vigilanza la Banca Popolare di Lodi ha adottato un nuovo Statuto Sociale che contempla, tra l’altro, l’assunzione della denominazione “Banca Popolare Italiana - Banca Popolare Di Lodi” ovvero in forma abbreviata “Banca Popolare Italiana”, e quella della forma giuridica di “Società Cooperativa”. Si comunica che è altresì variata la denominazione del gruppo bancario che diventa “Gruppo Banca Popolare Italiana”. |
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INAUGURATO A SHANGHAI L’UFFICIO DI RAPPRESENTANZA DI BANCA LOMBARDA |
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Shanghai, 28 giugno 2005 – Si è tenuta ieri a Shanghai la cerimonia di inaugurazione del nuovo ufficio di rappresentanza di Banca Lombarda. All'evento erano presenti, oltre ai vertici di Banca Lombarda rappresentati dal Vice Presidente, Alberto Folonari, dal Consigliere Delegato, Corrado Faissola, dal Direttore Generale, Victor Massiah, ed altri esponenti del top management del Gruppo, anche i rappresentanti delle istituzioni e dell'imprenditoria di Brescia e Provincia: il Presidente della Provincia, Alberto Cavalli, il Sindaco di Brescia, Paolo Corsini, una delegazione della Camera di Commercio di Brescia guidata dal Presidente Francesco Bettoni, il Presidente dell'Associazione Industriale Bresciana, Franco Tamburini, ed alcuni imprenditori locali. L'inaugurazione dell'ufficio di Shanghai, situato nell'area di Puxi - il cuore commerciale della città - segna una tappa importante della strategia di penetrazione nel mercato cinese perseguita dal Gruppo Banca Lombarda che, lo scorso dicembre, ha avviato – prima banca italiana - una joint venture con la società cinese Guodu Securities Co., finalizzata alla costituzione della prima società italo-cinese destinata ad operare nel mercato cinese dell'asset management. Successivamente alla cerimonia inaugurale si è tenuto un convegno, nel corso del quale sono stati trattati argomenti di particolare interesse per le imprese italiane quali le zone franche in Cina, gli aspetti legali relativi alla costituzione di società nonché i servizi offerti alle imprese dalle banche cinesi. La nuova struttura di Shanghai è destinata ad offrire, alle imprese italiane che operano nel paese asiatico e alla clientela del Gruppo Banca Lombarda, la possibilità di disporre di una struttura di riferimento e di un osservatorio privilegiato capace di fornire un valido supporto operativo. |
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NASCE L’ISTITUTO ITALIANO DELLA DONAZIONE. UN NUOVO MARCHIO CHE AGGIUNGE QUALCOSA ALLE DONAZIONI: LA FIDUCIA |
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Milano, 28 giugno 2005 - E’ stato presentato ieri a Milano, presso la Sala Assemblee di Banca Intesa, l’Istituto Italiano della Donazione, nato per offrire una garanzia in più a chi dona e per promuovere la gestione trasparente dei fondi raccolti. Costituito da Forum Permanente del Terzo Settore, Sodalitas e Summit della Solidarietà con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo, che assicurano il proprio supporto finanziario allo start up, l’Istituto è affiancato nelle sue attività da Fondazione Umana Mente (Gruppo Ras) in qualità di socio sostenitore e da Fondazione Vodafone Italia. In Italia, a differenza di quanto accade in altri Paesi, è mancato fino ad ora un ente con questa missione: far crescere le risorse raccolte attraverso l’attività di fundraising dalle organizzazioni nonprofit, attribuendo un “marchio di qualità” a quante fra loro si distinguono per trasparenza, correttezza, efficienza. L’istituto va quindi a colmare un vuoto, proponendosi come soggetto autorevole in grado di dare maggiore fiducia ai 29 milioni di donatori italiani. L’istituto Italiano della Donazione si rivolge alle associazioni nonprofit e ai donatori - privati, imprese, fondazioni, enti pubblici - che condividono i principi della Carta della Donazione, il codice di autoregolamentazione che dal 1999 indica i comportamenti che le nonprofit devono seguire per essere efficienti, credibili e trasparenti. Per utilizzare il marchio dell’Istituto le associazioni nonprofit - non solo le grandi, ma anche quelle medie e medio piccole - potranno seguire un iter di verifica semplice, ma rigoroso. L’incontro è stato aperto da Edoardo Patriarca, Presidente dell’Istituto e Portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore: “La nascita dell’Istituto era necessaria. La recente approvazione della legge sulla deducibilità fiscale per le donazioni - nota come “+ Dai – Versi” di cui insieme fummo promotori - farà aumentare il numero dei donatori. E la consapevolezza di sostenere importanti cause sociali si deve unire alla certezza di massima trasparenza e garanzia sull’operato di chi riceve”. Nel presentare l’Istituto, Maria Teresa Scherillo, Vicepresidente e Consigliere Delegato, ha ricordato il percorso che ha portato dalla Carta della Donazione alla costituzione del nuovo organismo di cui ha illustrato finalità e modalità operative. “E’ per noi importante sostenere un settore in forte crescita, che vede la partecipazione generosa di grandi e piccoli donatori. Il marchio dell’Istituto sarà uno strumento utile alle organizzazioni nonprofit nella loro attività di raccolta fondi. Non procedure complesse, ma regole chiare.” Ilaria Borletti, Vicepresidente dell'Istituto Italiano della Donazione e Presidente del Summit della Solidarietà, si è ricollegata alle esperienze ormai consolidate in altri paesi europei e ha sottolineato la necessità di dare maggiore trasparenza alle organizzazioni nonprofit. "Il futuro sostenibile di un Terzo Settore forte e indipendente passa soprattutto attraverso la crescita delle donazioni di cittadini e aziende, che richiedono alle organizzazioni nonprofit trasparenza nell'utilizzo dei fondi ricevuti e chiarezza di informazioni. Alla generosità dei cittadini è doveroso rispondere con una autoregolamentazione rigorosa, di cui il marchio dell'Istituto Italiano della Donazione è il primo importante tassello." In un messaggio ai convenuti, Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica e Presidente dell’Agenzia per le Onlus, ha sottolineato che “l’avvio di un’esperienza così rilevante e innovativa testimonia la concreta capacità della società civile di elaborare autonomamente risposte adeguate ai bisogni e ai problemi che si manifestano contestualmente alla crescita quantitativa e qualitativa del Terzo Settore.” Giovanni Daverio, Direttore generale del Ministero del Welfare, ha espresso il suo particolare apprezzamento per l’iniziativa. Sono poi intervenuti in rappresentanza dei promotori e dei sostenitori: Alessandro Beda, Vicepresidente Sodalitas, Renato Ravasio, Segretario Generale Fondazione Cariplo, e Rodolfo Bosio di Compagnia di San Paolo, Anna Venturino Direttore Generale Fondazione Umana Mente, Ida Linzalone, Segretario Generale Fondazione Vodafone Italia. Riccardo Bonacina, Direttore editoriale di Vita non Profit Magazine, ha coordinato il dibattito e stimolato gli interventi di alcune organizzazioni presenti in sala. Tra queste, Airc - Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Amref - African Medical and Research Foundation, Ciai - Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, Cbm Italia - Missioni cristiane per i ciechi nel mondo, Mani Tese hanno, tra i primi, iniziato il percorso di adesione all’Istituto. Competenza, correttezza, trasparenza: tre principi che guideranno l’attività del nuovo Istituto. Per aggiungere fiducia alla donazione. |
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ANALISI FEDERLAZIO-BANCA BSI SULLA MINACCIA CINESE IN ITALIA |
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Roma, 28 giugno 2005 - Dopo il successo riscontrato lo scorso anno, è ripreso il ciclo di seminari organizzati dalla Federlazio in collaborazione con Banca Bsi Italia Spa, una tra le più importanti banche attive nel private banking e nell’asset management in Svizzera e in Italia, con filiali a Milano, Roma, Torino e Bologna. Si è svolto infatti, presso la sede dell’Associazione, il seminario “Cina: nuova minaccia, vecchi rimedi?” - curato da Giorgio Radaelli, responsabile per Banca Bsi dell’analisi dei mercati finanziari e delle strategie di investimento - con lo scopo di chiarire le vere cause della stagnazione economica italo/europea dopo la vertiginosa crescita cinese e per tentare di proporre eventuali rimedi. Decisamente interessanti i dati emersi nel corso del dibattito. Negli ultimi anni la Cina si è trasformata da un’economia chiusa ad un’economia decisamente più aperta, anche se ciò non ha impedito che ad oggi vi siano ancora 400 milioni di poveri, un reddito pro capite molto inferiore ai 1000 dollari annui e una crescente disparità interna economica e sociale. In tale situazione la Cina richiede importazioni ad alto contenuto tecnologico ed innovativo ed esporta beni più maturi simili a quelli italiani ma a costi decisamente inferiori. Per questo l’export italiano verso la Cina fa relativamente fatica e il paese asiatico fa concorrenza ai prodotti italiani. La speranza per l’Italia è che l’eventuale futuro aumento del reddito pro capite cinese, cambi l’import mix a favore dei beni voluttuari e del “Made in Italy”. La Cina rimarrà quindi una sfida competitiva ancora per qualche anno, ma nel contempo anche un’opportunità per quelle aziende che tendono a rinnovarsi. Tuttavia non dobbiamo considerare la Cina la causa scatenante della crisi che sta oggi vivendo la piccola e media impresa italiana. Essa è causata sia da politiche strutturali che non hanno privilegiato la ricerca e lo sviluppo italiano, sia da fattori competitivi che rendono più forti i nostri maggiori concorrenti europei, Germania in testa. |
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ASTA TITOLI DI STATO - CTZ - FINE MESE |
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| | Ctz | | | | Scadenza | | 30.04.2007 | Cod./tranche | | It0003831192/7 | Imp.offerto | | 2000 | Regolamento | | 30.06.2005 | Imp.domandato | | 3460 | Imp.assegnato | | 2000 | Prezzo aggiudicazione | | 96,52 | Prezzo esclusione | | 94,548 | Rendimento lordo | | 1,95 | Variazione Rend.asta prec. (*) | -0,16 | Rendimento netto | | 1,64 | Riparto | | 30,429 | Importo in circolazione (mln) | 9200 | Riapertura (mln) | | 200 | Prezzo nettisti | | 96,445843 | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | Elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali |
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ANCORA AMPI SPAZI DI CRESCITA PER L’AUTOMAZIONE DEL TRADING IN ITALIA |
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Milano, 28 giugno 2005 - Solo il 30-40% degli intermediari dell’industria dei securities italiana ha automatizzato oltre il 70% delle attività di back office nelle negoziazioni, secondo una ricerca dell’I-lab Bocconi in collaborazione con Omgeo. Spinto però dal desiderio di ridurre i rischi operativi, migliorare il servizio al cliente e contenere i costi, due terzi del campione di banche, Sgr e Sim dichiarano di volere aumentare la propria automazione. Sono ancora notevoli gli spazi per innalzare l’efficienza operativa delle fasi di trading delle transazioni finanziarie in Italia, sia a favore dell’intermediario che del mercato finale. È questo ciò che emerge dalla ricerca condotta dall’I-lab, il Centro di ricerche sull'economia digitale dell’università Bocconi, in collaborazione con Omgeo, che ha voluto comprendere in quali termini gli intermediari italiani abbiano saputo adeguarsi alla ‘electronic revolution’ che ha impattato sul sistema finanziario internazionale negli ultimi anni. Dai risultati, per esempio, emerge che molti intermediari utilizzano ancora strumenti manuali per l’inoltro degli ordini ai broker o controparti negoziatrici, con il 59,6% del campione che adotta il telefono e il 28,5% il fax e con il 38,8% delle Sgr che dichiara di non utilizzare alcuna forma di automazione nell’inoltro. Dalla ricerca si constata che sono ancora molte le operazioni manuali a basso valore aggiunto (controllo e verifica, per esempio) e che, inoltre, impiegano risorse rilevanti. Percentuali maggiori di livelli di automazione sono, comunque, osservabili presso le banche intervistate. Con riferimento alla fase di inoltro ordini, il 55% delle banche dichiara di avere automatizzato tra il 70-90% delle operazioni contro il 37% delle Sim e il 25% delle Sgr. Il 36% delle banche dichiara, inoltre, di avere raggiunto il 100% di automazione nella fase di raccolta ordini, contro il 25% raggiunto dalle Sim e il 10% dalle Sgr. Per quanto riguarda le prospettive di incremento, il 67% del campione è intenzionato ad accrescere il livello di automazione interna. Sono soprattutto le banche e le Sgr che si orientano in questa direzione, rispettivamente nel 76% e 67% dei casi, mentre solo il 50% delle Sim si è dichiarato favorevole. Tra le principali motivazioni di questo interesse risultano il desiderio di ridurre i rischi operativi (81,4%), di migliorare il servizio al cliente (55,9%) e contenere i costi di gestione delle transazioni finanziarie (43,1%). “Va assumendo una crescente importanza la natura del mercato, come impresa, che offre servizi a condizioni di maggiore efficienza ed efficacia per i fruitori finali e che pone una maggiore attenzione verso l’economicità e il rischio delle transazioni,” spiega Anna Omarini, docente di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari alla Bocconi e coordinatrice della ricerca. “In tale ottica, un’automazione crescente delle attività di back office non solo avvantaggerebbe l’intermediario, che beneficerebbe della riduzione dei costi di gestione delle attività di trading, ma costituirebbe anche la premessa per innalzare il tasso di automazione allo sportello e quello di operatività dei clienti retail ai propri domicili. ” www.Omgeo.com |
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FINMECCANICA: RAGGRUPPAMENTO DELLE AZIONI ORDINARIE DAL 18 LUGLIO 2005 |
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Roma, 27 giugno 2005 - Finmeccanica comunica che a seguito delle deliberazioni assunte dall’Assemblea Straordinaria del 1° giugno u.S., le operazioni di raggruppamento delle azioni ordinarie avranno inizio in data 18 luglio 2005, secondo le modalità che verranno tempestivamente rese note al Mercato. Il raggruppamento avrà luogo nel rapporto di una azione ordinaria del valore nominale di euro 4,40 ogni venti azioni ordinarie del valore nominale attuale di euro 0,22. |
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MILANO, TRA BILANCI E PROSPETTIVE: COSTO DELLE CASE, AFFITTI E VIVIBILITÀ URBANA |
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Milano, 28 giugno 2005 - Come è cambiato il valore delle case vicino alle prossime trasformazioni urbane di Montecity-rogoredo? Quali sono le novità sul mercato immobiliare milanese, anche come indicatore della qualità della vita nei primi sei mesi del 2005? Quanto vale la mia casa? Investire in un immobile rende ancora? In quale zona della città? E affittare una casa quanto costa? Le prime anticipazioni della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano”, giunta alla sua 27° edizione, (Gennaio - Giugno 2005), edita da Osmi- Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano: questi alcuni degli argomenti della presentazione che si svolgerà Martedì 28 giugno 2005 dalle ore 10,30 alle 11,30, presso l’ Urban Center Galleria Vittorio Emanuele 11/12 Parteciperanno: Antonio Pastore, presidente Osmi-borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano; Claudio Lossa, presidente del Comitato Prezzi della Camera di commercio di Milano; Domenico Storchi, presidente Fimaa Milano; Giorgio Viganò, presidente Osservatorio permanente sul mercato immobiliare, Camera di commercio di Milano; Andrea Marietti, presidente Comitato di vigilanza Osmi-borsa immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano. |
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“LEGGE 2 AGOSTO 2004 N. 210, LA TUTELA DEGLI ACQUIRENTI DI IMMOBILI DA COSTRUIRE”, A VILLA CORVINI UN CONVEGNO, PER ILLUSTRARE ALLE IMPRESE EDILI DELL’ALTO MILANESE, COSA CAMBIA NEL MONDO DELLE COSTRUZIONI. |
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Parabiago, 28 giugno 2005 - Il Centro Servizi Villa Corvini di Parabiago Scarl in collaborazione con Assimpredil, ha organizzato il 14 luglio 2005, alle ore 20.45, nella prestigiosa cornice di Villa Corvini (Parabiago – via Santa Maria, 27), un interessante convegno dal titolo “Legge 2 agosto 2004 n. 210, La tutela degli acquirenti di immobili da costruire”. Il 10 giugno scorso il Governo ha approvato il Decreto Legislativo che attua la legge delega n. 210 del 2004. Il convegno intende offrire ai soggetti maggiormente coinvolti, imprese di costruzione di ogni dimensione e forma giuridica, cooperative edilizie e acquirenti (ma anche intermediari di immobili, banche e notai) un momento di informazione e confronto sui futuri scenari aperti dalle novità legislative. In particolare si farà riferimento alle modifiche avvenute a partire dall'entrata in vigore del Decreto che prevede maggiori tutele per chi acquista immobili da edificare introducendo garanzie reali contro i rischi di fallimento del costruttore. Innanzitutto la precisa definizione dei soggetti coinvolti dal provvedimento e le relative fattispecie: l'acquirente, il costruttore e la situazione di crisi. Viene poi fissata la categoria di immobili da costruire; viene previsto l'obbligo da parte del costruttore, pena la nullità del contratto, di garantire, attraverso una fideiussione, le somme riscosse o da riscuotere dall'acquirente prima del trasferimento di proprietà dell’immobile. Il costruttore dovrà, inoltre, stipulare una polizza assicurativa a beneficio dell’acquirente contro vizi e difetti delle opere o del suolo, da consegnare allo stesso all’atto del trasferimento di proprietà. Semplificate inoltre le modalità di riscossione della fideiussione, gli art. 7 e 8 coinvolgono gli altri attori, istituti di credito e notai, fissando tempi e modi di gestione della situazione di crisi del costruttore. L’art. 12, e seguenti, entrano nel merito dell’istituendo Fondo di solidarietà per le vittime dei passati fallimenti dei costruttori. Il programma della serata prevede l'apertura dei lavori da parte del Dott. Torretta Presidente di Assimpredil. Seguirà l’intervento dell’ Avvocato Stefano Brandolini, consulente del Centro Servizi Villa Corvini , che analizzerà nel dettaglio i contenuti del decreto legislativo di attuazione della legge delega n.210/2004. Seguirà la relazione della Dott.ssa Elena Riva, Ali – Associazione Legnanese dell’Industria e del Dott. Marco Broggini, Segretario Confartigianato Alto Milanese, sugli aspetti autorizzativi e ambientali degli immobili ad uso industriale . Verrà poi lasciato spazio alle domande dei partecipanti e al dibattito che si svilupperà. |
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ALDO CIBIC, AURELIO GALFETTI, LUIGI SNOZZI E GONÇALO BYRN A MAROSTICA (VI) IN OCCASIONE DEL 2° LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANA DELLA CITTÀ DI MAROSTICA (VI) ”DA CENTRO STORICO A CENTRO CIVICO” |
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Marostica (Vi), 28 giugno 2005 - Da sempre attivo dal punto di vista culturale ed attento alle problematiche del terrotorio del Veneto, dove sono dislocate le 6 showroom di arredamento di design che fanno parte del Gruppo, la Gili Group quest¹anno è sponsor del 2° Laboratorio di Progettazione urbana - "da centro storico a centro civico" - che si terrà il prossimo luglio a Marostica, negli spazi dell'Ex chiesa di San Marco, organizzato dalla Associazione Spa - Società Per l'Architettura - con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale e dell'Associazione Pro Marostica, dell'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza e dell'Associazione Culturale Abaco. L'iniziativa, che segue la prima e positiva edizione svoltasi nell'estate del 2003, intende sviluppare e approfondire una riflessione sulla trasformazione urbana prossima di Marostica, indagandone i suoi luoghi potenziali attraverso l'istituzione biennale di un "laboratorio di progettazione" non permanente. Dal 23 al 30 luglio prossimo, venti giovani architetti e laureandi provenienti da scuole di architettura italiane e europee, riuniti in diversi gruppi di lavoro coordinati dal direttore del corso Luigi Snozzi e dagli architetti assistenti, avranno il compito di misurarsi con progetti per ambiti esterni al centro storico murato: luoghi oggi privi di un'immagine significativa, tuttavia realmente strategici per l¹assetto dello spazio urbano e per il disegno di nuovi, potenziali contesti. Per tutta la durata del workshop i lavori saranno quotidianamente aperti al pubblico dalle ore 18.00. Ai workshop interverrano Aldo Cibic, Aurlio Galfetti e Gonçalo Byrne. Gli esiti di questo secondo workshop saranno discussi e valutati nella giornata conclusiva in un forum aperto al pubblico, al quale parteciperà anche l'architetto portoghese Gonçalo Byrne. Al termine dei lavori, i progetti dell'edizione di quest¹anno e di quella precedente saranno presentati nell'ambito di una mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al 06.08.2005. Appuntamenti Marostica (Vi) ex chiesa di San Marco: Ciclo Di Conferenze con inizio alle ore 21.00, ingresso libero; 08.07.2005 Aldo Cibic; 13.07.2005 Aurelio Galfetti; 22.07.2005 Luigi Snozzi; 29.07.2005 Gonçalo Byrne. Laboratorio Di Progettazione Urbana 23.07 - 30.07.2005; Direttore Del Corso Prof. Arch. Luigi Snozzi ; Architetti Assistenti Arch. Massimo Muttin (Marostica - I), Arch. Mario Gemin (Treviso - I), Arch. Renato Magginetti (Bellinzona - Ch) . Critiche Finali 30.07.2005 con inizio ore 10.30, ingresso libero con la partecipazione di Luigi Snozzi e Gonçalo Byrne . Esposizione Dei Lavori 30.07 - 06.08.2005 dalle ore 17.00 alle 20.00, ingresso libero. |
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BUZZI UNICUM: PROSEGUE LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA DYCKERHOFF IN GERMANIA - CESSA LA PRODUZIONE DI CLINKER AD AMÓNEBURG E NEUBECKUM |
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Casale Monferrato, 28 Giugno 2005 - Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di fermare il 31 dicembre 2005 la produzione di clinker per cemento grigio nello stabilimento di Amóneburg (Wiesbaden). Continueranno le attività di macinazione cemento grigio, con una capacità di circa 280.000 tonnellate. Ad Amóneburg verrà mantenuta la produzione di cemento bianco. Nello stabilimento di Neubeckum la produzione di clinker cesserà completamente, dopo la riduzione parziale effettuata nel 2003. La macinazione cemento continuerà sino al 31 dicembre 2006. La grande quantità di loppa d’alto forno disponibile in Germania ed il continuo aumento dei costi in un settore ad alto consumo energetico rendono indispensabile l’utilizzo di tale materia prima alternativa nella produzione di cemento. L’impiego della loppa d’alto forno e del calcare come additivi minerali del cemento riduce il fabbisogno di clinker e per contro aumenta la sovracapacità già esistente. Nella produzione di cemento, il grado di utilizzazione degli impianti e i costi del clinker sono fattori critici per l’efficienza del processo. Le riduzioni di capacità, che comporteranno la perdita di circa 100 posti di lavoro, sono la conseguenza inevitabile della perdurante situazione di sovracapacità installata in Germania. I costi non ripetibili di chiusura ammonteranno a circa 30 milioni di euro, di cui 25 milioni non di cassa, dovuti alla svalutazione dei cespiti dismessi. Il programma di ridimensionamento permetterà a Dyckerhoff un migliore utilizzo della capacità di produzione nei rimanenti stabilimenti e una riduzione di costi e investimenti industriali per circa 10 milioni di euro all’anno, su base permanente. Il piano sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza della società nella riunione straordinaria convocata per il 5 luglio 2005. |
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SEMINARIO ACIMAC LA NUOVA NORMA IEC 62061 SUGLI EQUIPAGGIAMENTI ELETTRICI DELLE MACCHINE |
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Modena, 27 giugno 2005 - Giovedì 30 giugno 2005 alle ore 14.00 si terrà, presso il Michelangelo Business Center a Modena, il seminario organizzato da Acimac (l’associazione dei produttori di macchine per ceramica), nell’ambito della collaborazione con Federmacchine - Federazione delle Associazioni dei Produttori di Beni Strumentali – sulla nuova norma internazionale Iec 62061 relativa alla sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici e programmabili legati alla sicurezza delle macchine La nuova norma rivoluzionerà l’approccio verso la progettazione dei circuiti elettrici, elettronici e programmabili legati alla sicurezza delle macchine e pertanto tutti i costruttori di macchine sono impegnati a conoscerla. In particolare tale norma regolamenta la costruzione e l’applicazione dei sistemi programmabili (Plc, ecc.) impiegati nella gestione delle sicurezze, aspetto questo che può aprire nuove importanti strade nella gestione della sicurezza delle macchine. Il seminario vuole fornire un primo importante approfondimento sulla struttura e applicazione di tale norma, mettendo in evidenza anche le criticità che l'attuale testo contiene. Sarà inoltre illustrato il rapporto tra le attuali normative inerenti ai circuiti di sicurezza sulle macchine e la nuova Iec 62061. L’inconto è rivolto a responsabili tecnici e progettisti elettrici/elettronici di imprese costruttrici di macchine ed impianti; progettisti e responsabili tecnici di aziende fornitrici di apparati e componenti elettrici;responsabili di sicurezza prodotto, normazione tecnica, ecc. Il seminario è riservato alle aziende associate Acimac e Federmacchine. |
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FILAS: AL VIA IL PROGETTO OMEN |
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Roma, 28 giugno 2005 - Il progetto Omen che Filas, società della Regione Lazio dedicata al sostegno dell’innovazione, ha ideato e coordina, mira a sviluppare metodologie e strumenti efficaci e verificabili per la valutazione e il confronto (bench-marking) delle politiche per l’innovazione regionale. Raccogliendo le esperienze di sei regioni europee, fornirà ai responsabili politici regionali, risultati e indicazioni utili per identificare gli aspetti negativi che continuano a minare il pieno sviluppo della competitività attraverso l'innovazione. In dettaglio, ci si propone di comprendere i fattori che limitano i processi di innovazione e risolverli attraverso il confronto tra responsabili politici e i gruppi innovatori e la condivisione di esperienze di successo che possano portare a modifiche concrete nelle politiche locali. I Partner del progetto sono, oltre alla Filas, istituti ed enti di governo territoriale di Spagna, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Cipro, incaricati di dare sostegno a ricerca e sviluppo economico e tecnologico. L’iniziativa si svilupperà nei prossimi due anni e mezzo attraverso l’organizzazione di “tavoli regionali”, tavoli di discussione in cui le autorità politiche locali si incontreranno con rappresentanti del mondo dell’innovazione di ambito scientifico e industriale. Si tratta di un’occasione unica offerta al mondo della ricerca e al tessuto economico-produttivo per far sentire la propria voce e permettere un vero e continuo scambio di informazioni e feedback con le Istituzioni, utile ad adeguare le decisioni politiche alle reali esigenze create dalla globalizzazione. Omen è un’azione promossa nell’ambito del Sesto Programma Quadro (6Pq), il piano quinquennale dell'Unione Europea per la Ricerca e lo Sviluppo. Gli interessati a partecipare alle riunioni dei “tavoli regionali”, possono contattare l’Area Progetti Ue della Filas: Tel. 0632885301/305 e-mail 6pq@filas.It |
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IL NOSTRO PAESE È L’OTTAVO PARTNER COMMERCIALE ASSOLUTO DEL CILE E IL SECONDO IMPORTATORE DI PRODOTTI CILENI NELL’UNIONE EUROPEA, DOPO L’OLANDA |
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Milano, 28 Giugno 2005 - L’interscambio fra Italia e Cile è in crescita. Nel 2004 l’Italia era l’ottavo partner commerciale assoluto del Cile ed il terzo in Europa, con un interscambio commerciale di 1.784 milioni di dollari (1.340 milioni di dollari d’importazioni e 445 milioni di dollari di esportazioni) e, il secondo importatore di prodotti Cileni nell’Unione Europea, dopo l’Olanda, con una quota del 17,4% nella classifica dei principali importatori del vecchio continente. Il Cile si conferma sempre più interessante come partner per gli investitori italiani, favoriti anche dalla presenza di una forte comunità italiana nel Paese e da molti punti di contatto culturali che si concentrano soprattutto nella tradizione enogastronomica. E’ quanto ha riferito oggi Hugo Lavados, direttore generale di Prochile, l’ente per la promozione delle esportazioni del ministero degli esteri del Cile, giunto a Milano in occasione dell’inaugurazione ufficiale delle serate enogastronomiche cilene che si susseguiranno fino a venerdì agli “Orti di Leonardo” di Milano. Nel presentare i dati più aggiornati sullo scenario economico generale del Cile e, in particolare, sugli scambi commerciali con l’Europa e con l’Italia, Hugo Lavados ha riferito che nel 2004 il valore totale delle importazioni dal Cile, in l'Italia è stato di 1.287 milioni di Euro, contro i 1.017 milioni dell’anno precedente, con una crescita del 26,5% (secondo dati della Banca Centrale cilena le esportazioni in dollari verso l’Italia sono aumentate del 48%). I due principali settori alimentari d’importazione dal Cile in l’Italia sono il pesce e la frutta fresca; nel 2004 hanno raggiunto, rispettivamente, un valore di 23 milioni e 80 milioni di Euro. Hugo Lavados ha precisato che a causa della ridotta disponibilità di pesci nei mari europei ed all’aumento della domanda, l’Italia ha incrementato le importazioni di prodotti di mare dal Cile; gli acquisti riguardano soprattutto crostacei e molluschi freschi, surgelati e soprattutto in conserva (questi ultimi hanno duplicato il valore delle loro esportazioni rispetto al 2003), seguiti da merluzzo, salmone e capesante congelate. Degno di nota il fenomeno dell’aumento della domanda di piatti preparati, soprattutto nel Nord Italia, per cui si profilano grandi opportunità per i prodotti cileni congelati non più solo come “materie prime”, ma come derrate ad alto valore aggiunto. Lavados ha ricordato anche che il Cile (che occupa il sesto posto nella classifica italiana generale dei fornitori esteri di frutta fresca), è il primo Paese fornitore in controstagione per uva, mele e kiwi; è il secondo fornitore per frutti di bosco (more, fragole e mirtilli), al terzo per pere, al quarto per le prugne e al quinto per le ciliegie. Dal 2000 le esportazioni cilene di frutta fresca verso l’Italia sono cresciute ad un tasso medio annuo del 20%, e il numero di varietà esportate è più che raddoppiato. I prodotti che hanno visto una maggior crescita nelle importazioni sono stati i kiwi (+36%) seguiti dalle mele (+14%). Tutto ciò a conferma degli alti standard qualitativi raggiunti grazie anche all’importazione di macchinari agricoli e per la trasformazione alimentare dall’Italia, che nel 2004 hanno raggiunto il valore di 36 milioni di dollari, con un incremento del 27% rispetto al 2003 (dati Prochile-web Comex). Da notare anche la straordinaria crescita d’interesse degli italiani verso il vino cileno come “vino del nuovo mondo”, che rappresenta una “voce” sempre più importante in termini di promozione e di prestigio internazionale. Le esportazioni, dal 2003 al 2004, hanno avuto un incremento, in valore, del 36% passando da 1,8 milioni a 2,4 milioni di Euro. In termini quantitativi, tuttavia, esse rappresentano solo lo 0,13% (dati Vinitaly) dei consumi medi annui di vino in Italia, nella fascia medio-alta del mercato. Attualmente, in Italia sono già ventitré le cantine cilene presenti con i loro vini più pregiati, che hanno riscontrato un ampio successo nell’ultima edizione del Vinitaly oltre ad avere collezionato numerosi altri riconoscimenti internazionali.. A conferma della “vitalità” del comparto agroalimentare cileno e degli alti standard raggiunti anche nel settore degli oleolicolo è da ricordare che alcuni olii extravergine di oliva sono stati premiati, lo scorso anno, al Cibus di Parma e, più di recente, al Sol 2005. |
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PREMIO LOMBARDIA PER L’ECCELLENZA PER LE IMPRESE ARTIGIANE: IL 28 GIUGNO DUE AZIENDE SALGONO SUL PODIO |
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Milano, 28 giugno 2005 - Questa mattina alle ore 11, presso la sede del Centro Estero di via Oldofredi 23, avrà luogo la cerimonia di assegnazione del Premio Lombardia per l’Eccellenza per le Imprese Artigiane. Giunto quest’anno alla sua Vi edizione, il Premio Lombardia è stato istituito da Regione Lombardia ed Unioncamere Lombardia ed è, da sempre, organizzato dal Centro Estero Camere Commercio Lombarde in collaborazione con le Associazioni Artigiane Lombarde, con Aicq Centro Nord e Cestec. Da quest’anno il Premio Lombardia è stato completamente raccordato con il sistema di valutazione del Premio Europeo per la Qualità (Premio Efqm), e con il Premio Qualità Italia. Il questionario di autovalutazione, adottato per selezionare le aziende partecipanti, viene ora riconosciuto a livello europeo, tant’è che le imprese finaliste hanno un accesso agevolato al sistema dei riconoscimenti promosso dall’Efqm. Il Premio Lombardia, anche grazie alla convenzione stipulata tra Centro Estero e l’Aicq (che gestisce il Premio Qualità Italia), ha acquisito una proiezione ed un valore assolutamente internazionali. Com’è consuetudine, l’ambito riconoscimento sarà assegnato a due imprese artigiane lombarde che si sono distinte nel settore manifatturiero ed in quello dei servizi. Durante la cerimonia di premiazione interverranno: l’Assessore all’Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Lionello Marco Pagnoncelli; il Vice Presidente Unioncamere Lombardia Arturo Succetti ed il Vice Presidente Vicario del Centro Estero Giuseppe Arlati. L’assegnazione del Premio Lombardia è un momento speciale ed importante perché ribadisce il ruolo importante e vitale svolto dall’impresa artigiana lombarda: una realtà di grande rigore, innovazione ed affidabilità, capace di dialogare con tutto il mondo. Il Premio Lombardia punta dunque i riflettori su due imprese che spinte dal desiderio di migliorarsi continuamente interpretano, e vincono, le nuove sfide con la chiave strategica dell’eccellenza. |
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ENAC IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DI CIMOLI |
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Roma, 28 giugno 2005 - In merito alle dichiarazioni del presidente ed amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli, l’Enac rende noto che verifica costantemente i comportamenti dei gestori aeroportuali e delle compagnie aeree, ivi compresi i vettori low cost. Inoltre, l’Enac fa sapere che, avendo condotto una prima specifica analisi in materia, ne trasmetterà i risultati, oltre che come previsto alla Commissione Europea, anche all’Alitalia per sua maggiore informazione sul fenomeno. |
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ENAC INCONTRA SOCIETÀ DI GESTIONE ED OPERATORI DELL’AEROPORTO DI PALERMO PER ANALISI ALCUNI DISSERVIZI E VALUTAZIONE CORRETTIVI |
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Roma, 28 giugno 2005 - Nell’ambito del programma dell’Enac finalizzato a rafforzare i presidi di competenza e ad aumentare la vigilanza sul settore, soprattutto in considerazione dell’aumento di traffico legato alla stagione estiva, il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, Vito Riggio, rende noto che la Direzione Aeroportuale di Palermo ha convocato una riunione che coinvolgerà tutti i soggetti presenti sull’Aeroporto di Palermo, dalla Gesap, società di gestione dell’aeroporto, alle società di servizi a terra, ai vettori che operano su tale scalo, per una analisi delle cause che nello scorso fine settimana hanno determinato alcuni disservizi che hanno comportato disagi agli utenti del trasporto aereo presso l’aeroporto palermitano. Alla riunione, che si terrà entro questa settimana, parteciperà anche il Direttore Regionale Sud, e rappresenterà l’occasione per esaminare le iniziative e le azioni correttive che la società di gestione e gli operatori aeroportuali intendono assumere al fine di evitare che tali disservizi si verifichino nuovamente. L’enac rende altresì noto che nel corso del mese di giugno si sono svolte a Roma, Milano e Napoli, riunioni con le Direzioni Regionali del Centro, del Nord e del Sud a cui hanno partecipato sia i Direttori Regionali, sia i Direttori degli Aeroporti appartenenti alle rispettive strutture regionali. Gli incontri hanno avuto come obiettivo l’esame delle azioni volte a rafforzare la vigilanza delle direzioni aeroportuali per assicurare il rispetto dell’applicazione della Carta dei Diritti del Passeggero ed il mantenimento di elevati standard di qualità dei servizi agli utenti, in particolar modo nei prossimi mesi, periodo in cui aumenta considerevolmente il numero dei passeggeri. |
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IERI FORTE INCREMENTO DEI CONSUMI DI ELETTRICITA’ MA IL SISTEMA ELETTRICO SODDISFA IL FABBISOGNO DI ENERGIA |
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Roma, 28 giugno 2005 – Nella giornata di ieri si è registrato un forte incremento dei consumi nazionali di elettricità dovuti al caldo torrido che assedia l’Italia in questi ultimi giorni. Il consumo di ieri è prossimo ai valori massimi che si sono registrati nel 2004: 53.600 Mw, registrato il 16 dicembre 2004 e 53.500 Mw del 23 luglio 2004. L’impennata dei consumi è stata causata dalle temperature elevate che spingono al ricorso massiccio ai condizionatori d’aria e alle apparecchiature refrigeranti. A tal riguardo il Grtn comunica che nonostante le condizioni di scarsa disponibilità degli impianti idroelettrici situati nel settentrione, il sistema di produzione di energia elettrica, nel suo complesso, è in grado di garantire adeguati margini di riserva per soddisfare i consumi. |
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FORMALIZZATO L’ACCORDO FRA ENEL E SET PER LA CESSIONE DELLA RETE ELETTRICA DELLA PROVINCIA DI TRENTO |
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Trento/Roma, 28 giugno 2005 - Enel e Set hanno firmato ieri l’accordo definitivo per la cessione della rete di distribuzione Enel del Trentino alla società elettrica degli Enti locali e delle loro Aziende operanti in Trentino. Come previsto dal contratto preliminare firmato il 21 dicembre 2004, Enel Distribuzione ha costituito una Newco alla quale conferirà il ramo d’azienda trentino, che comprende circa 6.700 chilometri di rete e 3.000 cabine, con 259 addetti. I clienti complessivamente serviti sono circa 225mila. Il 100% del capitale della società appositamente costituita sarà ceduto da Enel a Set dal primo luglio 2005, per un corrispettivo di 168,85 milioni di euro. L’operazione di cessione della Rete fa parte di un più ampio accordo tra Enel, Set e la Provincia Autonoma di Trento, del valore di 198 milioni di euro, che comprende anche la cessione di 15 immobili connessi alla rete di distribuzione elettrica. |
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ACEGASAPS, PRESENTATO IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: STRUMENTO LEALE E TRASPARENTE |
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Trieste, 28 giugno 2005 – Ieri al Museo Revoltella l’edizione 2004 del Bilancio di sostenibilità di Acegasaps è stata presentata agli stakeholder della società e cioè a clienti, dipendenti, istituzioni ...Enti. Hanno partecipato il sindaco del capoluogo giuliano Roberto Dipiazza, il presidente di Acegasaps Massimo Paniccia, l’amministratore delegato Francesco Giacomin e il direttore generale Maurizio Malagoli. Il bilancio di sostenibilità di Acegasaps è uno strumento di comunicazione, con il quale si vuole sviluppare nel tempo un solido rapporto di fiducia fondato sulla lealtà e trasparenza delle informazioni che riguardano gli aspetti economici, sociali e ambientali. Attraverso il bilancio di sostenibilità, l'Azienda afferma l'importanza del tema della responsabilità d'impresa nei confronti della società e dell'ambiente e dimostra come sia stato possibile, nel primo anno dopo la fusione, raggiungere la piena integrazione dei processi gestionali e la conoscenza delle tecnologie del settore. Acegasaps gestisce una serie complessa di attività dislocate principalmente sui territori delle province di Trieste e di Padova; alcuni servizi interessano tutto il Nord Est. Acqua L'azienda gestisce il ciclo idrico con la captazione, il trasporto, il trattamento, l'adduzione, la distribuzione, la raccolta, l'allontanamento e la depurazione delle acque reflue con oltre 223 mila clienti, 97 milioni di metri cubi di acqua potabile addotta e 2.257 chilometri di rete. Energia elettrica Acegasaps distribuisce energia elettrica a circa 140 mila clienti nell'area del comune di Trieste. Vende energia elettrica ai clienti idonei sul territorio nazionale, attraverso la società controllata Estenergy. Sono 805,6 i gigawattora immessi in rete. Acegasaps, inoltre, produce energia elettrica in virtù della partecipazione a Elettrogorizia e al Consorzio di Sarmato, delle produzioni dei termovalorizzatori di Errera e di S.lazzaro e dei turboespansori di Padova e di S. Giuseppe per un totale di 586,16 Gwh. Gas metano La produzione, il trasporto, la manipolazione, la distribuzione e la vendita di gas metano contano su 253.588 punti di consegna, con 511.555.381 metri cubi di gas metano immessi in rete. I chilometri di lunghezza delle reti sono 2.145. La vendita nel padovano è affidata a Aps Trade, a Trieste ad Estgas. Ambiente Articolati i servizi ambientali, tra i quali raccolta, recupero, termovalorizzazione, smaltimento dei rifiuti, spazzamento, riciclaggio industriale. I numeri sono significativi: 298.120 le tonnellate raccolte; 287.936 le tonnellate gestite negli impianti Acegasaps (recupero, termovalorizzazione e smaltimento); 885.963 persone si avvalgono dello smaltimento dei rifiuti. Gestione servizi Comprende installazione, manutenzione e gestione impianti; total facility management; teleriscaldamento; illuminazione pubblica; impianti semaforici, servizi cimiteriali e funerari; relining e telecomunicazioni. I valori condivisi Acegasaps è consapevole dell'importanza di un codice di comportamento non solo sul piano strettamente economico ma anche per lo sviluppo sociale e la tutela dell'ambiente. Il 5 aprile di quest'anno Acegasaps ha trasmesso la propria adesione al Global compact dell'Onu facendo propri i dieci principi che riguardano i diritti umani, il lavoro e l’ambiente. Gestione Il 2004 s’è chiuso con oltre 503 milioni di euro di valore della produzione, quasi 95 milioni di euro di margine operativo lordo, circa 42 milioni di euro di margine operativo e oltre 17 milioni e mezzo di euro di risultato. Valore aggiunto Il valore aggiunto globale, determinato riclassificando le voci di conto economico del bilancio di esercizio secondo la metodologia del Gbs, è pari a quasi 168 milioni di euro, così suddivisi: 46,4% alle risorse umane, remunerazione pubblica amministrazione 11,5%, remunerazione capitale di credito 5,4%, remunerazione capitale di rischio 9,5% remunerazione azienda (risultato + ammortamenti) 27,2%. Azionisti e finanziatori I mercati hanno dimostrato di credere nella progettualità e nel piano industriale dell’azienda, tanto che le performance del titolo quotato in Borsa sono state particolarmente apprezzate, registrando nel corso del 2004 una crescita del 77.9 % I progetti e gli investimenti Acegasaps è oggi una delle principali multiutility nazionali, pioniera di un "nuovo corso" nel panorama delle ex municipalizzate, dove lo scenario si sta rapidamente evolvendo verso le grandi aggregazioni, verso la sintesi tra globale e locale. L'azienda nel corso di quest'anno si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi: rafforzare il primato nel Nord Est d'Italia ed espandersi nei Paesi dell'Europa dell'Est; ampliare le dimensioni dell'impresa; soddisfare ulteriormente la domanda di servizi integrati; offrire ai comuni soluzioni "City Global" per la razionalizzazione dei servizi e dei relativi costi; promuovere e attuare la vendita di energia (gas più elettricità) anche attraverso soluzioni tecnologiche e innovative a basso impatto ambientale e a prezzi economicamente vantaggiosi; mantenere la leadership nella distribuzione di acqua e gas; incrementare l'approvvigionamento di energia elettrica; sviluppare il settore delle attività ambientali. Uno degli aspetti peculiari della fusione tra Acegas e Aps ha riguardato la stesura di un piano industriale che tenesse conto degli investimenti già programmati e garantisse alla nuova società venutasi a creare spazi di manovra e progetti su cui impegnare nuovi capitali di investimento. Per il triennio 2005/2007 sono stati stanziati quasi 200 milioni di euro. Sostenibilità sociale Acegasaps è impegnata nei confronti della collettività nell'erogare servizi di pubblica utilità, un compito che progressivamente si evolve e si esprime anche in altri settori a partecipazione sociale, culturale e ambientale, assumendo in tutte le sue attività una serie di comportamenti idonei a soddisfare le aspettative dei diversi interlocutori aziendali. Il 46,4 per cento del valore aggiunto prodotto da Acegasaps è investito in risorse umane: costo del personale, politiche di sviluppo, asili nido, attività sociali, relazioni industriali, formazione, sicurezza sul lavoro, gestione e condivisione delle informazioni. Importante è il dialogo con gli stakeholder. Nel 2004 è stato intensificato il rapporto con le associazioni ambientaliste, dei consumatori e di categoria. Sono state promosse inoltre campagne mirate a richiamare l’attenzione della cittadinanza, con particolare riferimento ai più giovani, sui temi della sensibilità ambientale, della sicurezza e del risparmio energetico. Sport Il 2004 è stato caratterizzato da un impegno in prima linea dell’azienda nel campo dello sport di vertice, giovanile, dilettantistico e amatoriale. Acegasaps ha affiancato il proprio marchio, nell’area giuliana, a quello di Triestina Calcio, Pallacanestro Trieste, Alpina Baseball e Pallamano Trieste e, nel territorio padovano, a Petrarca Rugby, Volley Sempre Volley, Ghost Hockey Team, Patavium Petrarca Basket, Olympia Volley. Altre attività Circa 600.000 contatti complessivi, oltre 100.000 operazioni agli sportelli, quasi 100.000 autoletture, 24.000 documenti scaricati da Internet ogni mese sono ulteriori, fondamentali attività quotidiane finalizzate a migliorare la qualità della vita delle collettività servite. Inoltre, volontariato, eventi e cultura, scuola ed educazione ambientale, editoria con il magazine “i Servizi”, le guide ai servizi, le campagne e le azioni di comunicazione e sensibilizzazione, “aprono le porte dell’azienda” ai clienti e rafforzano il dialogo. Qualità e ambiente La politica per la qualità e l’ambiente, che si concretizza con le certificazioni Iso 9001:2000, Iso 14001, Emas e Iso 17025, e le carta dei servizi completano il quadro degli strumenti dedicati ai clienti. |
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BLACK OUT: INIZIANO LE MANOVRE DELLE LOBBIES DELLE NUOVE CENTRALI L’ENERGIA IN ITALIA NON MANCA. NON DEVE ESSERCI ALCUN BLACK OUT |
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Roma, 28 giugno 2005 - Siccità e aumento dei consumi energetici fanno profilare oggi la possibilità di nuovi black out. “In Italia non deve verificarsi alcun black out – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – in quanto le centrali ci sono e l’energia non manca. Ci sembra piuttosto che si siano attivate le solite lobbies, con manovre finalizzate a promuovere la realizzazione di nuove centrali. Il precedente black out del settembre 2003 – prosegue Rienzi – fu causato dagli errori degli organi competenti e si poteva evitare. Sarebbe il caso quindi di far funzionare a pieno regime le centrali esistenti, e incentivare forme di energia alternative, come quella solare”. |
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ENERGIE RINNOVABILI: ITALIA AL QUINTO POSTO NELLA CLASSIFICA MONDIALE ERNST & YOUNG OTTIMI RISULTATI DELL'ITALIA SUL FRONTE DELLE INFRASTRUTTURE: ACCESSO AL CREDITO, REGULATORY RISK E FACILITÀ DI CONNESSIONE CON LA RETE ELETTRICA |
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Milano, 28 giugno 2005 – Secondo lo studio "Renewable Energy Country Attractiveness Indices" realizzato da Ernst & Young, gruppo leader nei servizi professionali per le aziende, l'Italia si pone al quinto posto nella classifica mondiale dei paesi che offrono un ambiente maggiormente sensibile nei confronti delle energie rinnovabili. Lo studio che, su questo tema, analizza i mercati nazionali, le infrastrutture presenti e la loro idoneità per i diversi tipi di energie alternative, pone la Spagna e la Gran Bretagna al primo posto, confermando una leadership che ha caratterizzato tutte le edizioni dell'Indice Ernst & Young, fin dalla sua nascita nel febbraio 2003. L'italia è quinta subito dopo Stati Uniti e Germania e guadagna una posizione nella classifica rispetto all'indice del dicembre 2004, raggiungendo in questo modo il Portogallo. Incidono sull'indice generale le singole fonti di energia rinnovabile: il vento (con un peso dell'85%), il sole (5%), mentre la biomassa e le altre fonti, come la mini-idraulica, i biogas, l'energia cinetica generata dalle correnti marine e i campi geotermici, rappresentano il 10%. Lo studio "Renewable Energy Country Attractiveness Indices" approfondisce anche le dinamiche legate alle singole fonti di energia alternativa, costruendo per ciascuna di esse un indice che valuta, tra gli altri fattori, il potenziale di crescita dei singoli mercati, l'entità degli impianti già funzionanti, la grandezza dei progetti già in atto e l'esistenza di sovvenzioni e prestiti agevolati. L'italia si colloca tra le prime posizioni in tutte le classifiche redatte sulla base dei singoli indici: è al quinto posto per quanto riguarda l'energia eolica, mentre è terza, dopo Germania e Stati Uniti in prima posizione e la Spagna seconda, nella classifica relativa all'energia solare. Più basso, invece, nella classifica della biomassa e delle altre fonti il posizionamento del nostro Paese: l'Italia è solo settima nella classifica dei paesi che offrono un ambiente maggiormente recettivo nei confronti di queste energie rinnovabili. "Analizzando le caratteristiche del mercato dell'energia in Italia sono stati individuati alcuni fattori positivi, come un crescente ed incoraggiante interesse degli operatori sul fronte geotermico ed eolico, nonché il sempre maggiore impegno del Governo" sottolinea Stefano Dionisio, partner di Ernst & Young. " anche in considerazione della necessità di rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra imposti dal Protocollo di Kyoto. Rispetto al 2004 si deve registrare però un significativo cambiamento di atteggiamento da parte di alcune Autorità regionali che potrebbe compromettere la tendenza alla crescita dell'impiego delle energie rinnovabili". Sugli indici utilizzati per comporre la classifica generale delle energie rinnovabili stilata da Ernst & Young pesano, per il 35%, fattori puramente infrastrutturali, come la facilità di accesso ai finanziamenti, la facilità di connessione alla rete elettrica cittadina e l'incidenza del regulatory risk per quanto riguarda il mercato dell'elettricità. Considerando solo l'indice infrastrutturale, l'Italia si pone al quarto posto della classifica, superando la Germania e collocandosi immediatamente dopo gli Stati Uniti. "A fronte di una crescita iniziale piuttosto lenta, da qualche tempo si registra uno sviluppo significativo dei progetti per l'energia rinnovabile che, oltre a ingenerare maggiore fiducia nei confronti di queste fonti alternative, hanno il merito di far crescere il patrimonio di conoscenze ed esperienze in questo campo e conseguentemente" afferma Stefano Dionisio, "aprire la strada a situazioni più favorevoli di disponibilità di risorse e a condizioni sempre più competitive". Il rapporto individua anche una significativa crescita della Cina: l'impegno di un ampio segmento della classe imprenditoriale e alcune iniziative governative a supporto della diffusione delle energie alternative hanno permesso a questo paese di guadagnare posizioni. |
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LA BIOPLASTICA DI NATUREWORKS ALLA CONQUISTA DELLA CINA PREVISTI INVESTIMENTI PER SVILUPPARE, IN VISTA DEI PROSSIMI GIOCHI OLIMPICI, IL SETTORE DELLE BIOPLASTICHE A BASE DI ACIDO POLILATTICO. |
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Milano, 28 giugno 2005 - Natureworks Llc sta lavorando con alcune società cinesi per sviluppare il mercato dell'acido polilattico (Pla), una resina plastica derivata da risorse naturali e rinnovabili. I prodotti a base di Pla potrebbero offrire alla Cina la grande opportunità di dimostrare la leadership anche nel settore dei materiali a base di risorse rinnovabili, soprattutto in vista dei Giochi olimpici, una vetrina a livello mondiale - afferma la società in una nota - Potenziali articoli in Pla potrebbero essere contenitori per alimenti freschi, bottiglie per bevande, sacchetti della spesa, etichette, fino ad articoli casalinghi e gadget. Secondo il produttore statunitense, recentemente passato interamente sotto il controllo di Cargill, in base a recenti studi Lca, il processo di produzione di acido polilattico richiederebbe il 30% in meno di combustibili fossili rispetto al Pet; la produzione di Pla consumerebbe inoltre circa la metà del petrolio, con emissioni in atmosfera inferiori del 40%, rispetto ai processi produttivi tipici dell'industria delle materie plastiche di origine petrolchimica. Natureworks Llc produce acido polilattico nel sito statunitense di Blair, nel Nebraska, dove è in funzione un impianto con capacità produttiva di 140.000 tonnellate annue. Http://www.polimerica.it/ |
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UNIVERSITÀ: "STIAMO TRACCIANDO UN NUOVO CORSO", DICHIARA IL COMMISSARIO FIGEL' |
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Bruxelles, 28 giugno 2005 - Le iniziative intese al miglioramento delle università europee stanno modificando le priorità, ha dichiarato Ján Figel', Commissario europeo responsabile dell'Istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo. "Stiamo tracciando un nuovo corso" ha affermato. "Nel passato, la nostra azione si è incentrata sulla mobilità; adesso, l'enfasi è stata spostata verso il cambiamento strutturale e le riforme a livello nazionale e istituzionale". Il Commissario ha sottolineato non solo il fatto che tali riforme si rivelano adesso essenziali in relazione alle nuove sfide che le università europee devono affrontare, ma anche la necessità di realizzarle a livello nazionale. La sfera di competenza della Commissione europea non comprende l'istruzione e la formazione. Le università europee devono affrontare la concorrenza globale e stanno perdendo terreno rispetto a numerosi istituti che si trovano al di fuori del continente. Ad avviso del Commissario Figel' gioca a sfavore del sistema europeo una serie di punti deboli, fra cui un'eccessiva regolamentazione, l'esistenza di un unico modello di università, la grave mancanza di finanziamenti sia a livello di istruzione superiore che di ricerca, la frammentazione in piccoli raggruppamenti, il relativo isolamento dall'industria e dalla società e le insufficienti prospettive d'impiego per i ricercatori. La Commissione ha proposto una serie di riforme volte a controbilanciare questi punti deboli sotto tre aspetti: attrattiva, gestione e finanziamenti. Per quanto riguarda l'attrattiva - con il fine precipuo di attirare i migliori intellettuali, scienziati e studenti di tutto il mondo - la Commissione raccomanda il riconoscimento dei titoli di studio in Europa e nel resto del mondo e una maggiore corrispondenza dell'offerta formativa alle esigenze del mercato del lavoro. In merito alla gestione, la Commissione ha intenzione di modificare "quelle regole che vanno contro la modernizzazione e l'efficienza", ovvero ridurre il numero dei corsi definiti su base nazionale affinché sia più facile per le università rispondere alle esigenze locali o regionali e fare delle università datori di lavoro più flessibili, ad esempio facilitando l'accesso alla carriera dei giovani ricercatori. Per quanto riguarda i finanziamenti, il Commissario Figel' ha fatto presente che: "All'attuale livello, la mancanza di fondi costituisce una minaccia diretta alla competitività dell'istruzione superiore e della ricerca europee". La Commissione ha apportato il suo contributo e continuerà ad agire in tal senso, ha dichiarato. Saranno impiegati strumenti quali il Settimo programma quadro (7Pq) e i Fondi strutturali. "[Adesso] è il turno dei governi nazionali e regionali e degli istituti universitari", ha concluso. |
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CONFERENZA SULLA MOBILITÀ INTERSETTORIALE DEI RICERCATORI |
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Bruxelles, 28 giugno 2005 - Il 4 luglio si svolgerà a Roma un workshop sul tema: "La mobilità intersettoriale dei ricercatori: tra pubblico e privato". Gli organizzatori della conferenza ritengono che una collaborazione efficace e dinamica tra il mondo industriale e il mondo accademico sia il cardine di un'economia basata sulla conoscenza competitiva a livello mondiale. La mobilità dei ricercatori rappresenta uno strumento molto efficace per agevolare tale dialogo. Nel corso del workshop sarà rivolta un'attenzione particolare alla mobilità intersettoriale dei ricercatori nell'ambito del settimo programma quadro (7Pq). Http://www.apre.it/serviziapre/eventi/giornata.asp?id=696 |
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ESAME DI STATO - TERZA PROVA SCRITTA IN AUMENTO I QUESITI A RISPOSTA APERTA NELLE SCELTE DELLE COMMISSIONI |
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Roma, 28 giugno 2005 - Si è svolta ieri la terza prova scritta degli esami di Stato, che com'è noto, viene predisposta, per ciascuna classe, dalla Commissione esaminatrice. Cinque le materie coinvolte nelle otto modalità di scrittura previste dalla legge. Le scelte delle Commissioni si sono orientate in maniera prevalente, anche quest'anno, sui quesiti a risposta aperta, con una percentuale del 47,64% in sensibile aumento rispetto alla sessione 2004 (44,60%). Sempre più in calo invece i quesiti a risposta chiusa, i cosiddetti test, passati dal 18,17% del 2004 al 14,58% di quest'anno. Seguono la tipologia mista di quesiti e test e la trattazione sintetica di argomenti, quest'ultima anche quest'anno vincente nei licei. Sono parziali i dati relativi alle scelte effettuate negli istituti di istruzione artistica, dove, per alcuni indirizzi, è ancora in corso lo svolgimento della seconda prova scritta. Dalle scelte delle Commissioni emerge la tendenza a verificare la preparazione degli studenti attraverso prove dotate di maggiore flessibilità argomentativa ed espressiva, tali cioè da consentire ad ogni studente la personalizzazione del proprio lavoro. Dalle indagini compiute dagli Ispettori negli istituti sede d'esame è emerso che la grande maggioranza degli studenti ha ritenuto la terza prova formulata in maniera chiara e coerente con il programma svolto. La prova si è svolta in piena regolarità e serenità. Di seguito i prospetti relativi all'indagine effettuata su un campione dell'80%, pari a 18.938 Commissioni su un totale di 23.650. | Valori Assoluti | | | | | | | | | | Tipologia terza prova | Istruzione Classica | Istruzione Tecnica | Istruzione Professionale | Istruzione Artistica | Totale | Tip. A: Trattazione sintetica di argomenti | 1.638 | 820 | 238 | 49 | 2.745 | Tip. B: Quesiti a risposta singola | 3.811 | 3.812 | 1.328 | 71 | 9.022 | Tip. C: Quesiti a scelta multipla | 427 | 1.370 | 931 | 34 | 2.762 | Tip. D: Problemi a soluzione rapida | 2 | 124 | 15 | 5 | 146 | Tip. E: Casi pratici o professionali | 4 | 52 | 87 | 13 | 156 | Tip. F: Sviluppo di progetto | 15 | 43 | 38 | 99 | 195 | Tip. G: Tipologia B + Tipologia C | 709 | 1.711 | 1.410 | 53 | 3.883 | Tip. H: Testo di riferimento | 2 | 18 | 9 | 0 | 29 | | | | | | | Totale | 6.608 | 7.950 | 4.056 | 324 | 18.938 | | 34,89% | 41,98% | 21,42% | 1,71% | 100,00% | | | | | | | | Valori Percentuali | | | | | | | | | | Tipologia terza prova | Istruzione Classica | Istruzione Tecnica | Istruzione Professionale | Istruzione Artistica | Totale | Tip. A: Trattazione sintetica di argomenti | 24,79% | 10,31% | 5,87% | 15,12% | 14,49% | Tip. B: Quesiti a risposta singola | 57,67% | 47,95% | 32,74% | 21,91% | 47,64% | Tip. C: Quesiti a scelta multipla | 6,46% | 17,23% | 22,95% | 10,49% | 14,58% | Tip. D: Problemi a soluzione rapida | 0,03% | 1,56% | 0,37% | 1,54% | 0,77% | Tip. E: Casi pratici o professionali | 0,06% | 0,65% | 2,14% | 4,01% | 0,82% | Tip. F: Sviluppo di progetto | 0,23% | 0,54% | 0,94% | 30,56% | 1,03% | Tip. G: Tipologia B + Tipologia C | 10,73% | 21,52% | 34,76% | 16,36% | 20,50% | Tip. H: Testo di riferimento | 0,03% | 0,23% | 0,22% | 0,00% | 0,15% | | | | | | | Totale | 100,00% | 100,00% | 100,00% | 100,00% | 100,00% | |
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NORTEK PROMOTRICE DI UN WORKSHOP DI INDUSTRIAL DESIGN PRESSO IL DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL’ARCHITETTURA E DESIGN “P. SPADOLINI” DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE |
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Firenze, 28 giugno 2005 – Nortek e il Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “P. Spadolini” dell’Università degli Studi di Firenze presentano una nuova tipologia di workshop finalizzato alla realizzazione da parte degli studenti di progetti di product design nell’ambito dell’elettronica di consumo. I migliori progetti realizzati dagli studenti saranno premiati da Nortek e i ragazzi più meritevoli avranno la possibilità di maturare un’esperienza di stage presso la divisione di ricerca e sviluppo dell’azienda. Il workshop vede coinvolti 30 studenti selezionati dal terzo anno del Corso di Laurea in Disegno Industriale, diretto dal Prof. Massimo Ruffilli. Sotto la guida della prof. Elisabetta Cianfanelli e dell’Arch. Roberta Baccolini, gli studenti hanno l’opportunità di frequentare lezioni e laboratori che si sviluppano su tematiche quali l’innovazione formale e tecnologica, a cui Nortek da sempre guarda con attenzione ed impegno. Particolare attenzione è dedicata a temi quali funzionalità, ergonomia, implicazioni tecnologiche e all’uso appropriato dei materiali e delle finiture, requisiti ambientali ed etici, oltre ad approfondimenti sull’analisi del concept, del mercato e della concorrenza. Il Dipartimento di Tecnologie dell’Archiettura e Design “P. Spadolini”, diretto dal Prof. Vincenzo A. Legnante, sviluppa ricerche strategiche per strutture private e pubbliche nel settore del product design considerato elemento strategico per l’impresa, in cui la convergenza tra la creatività, nell’accezione più ampia del termine, e logiche imprenditoriali costituiscono il tratto distintivo vincente dei prodotti italiani rispetto a quelli provenienti dal mercato mondiale. La ricerca dei segni della contemporaneità che definiscono i valori semantici del Designed in Italy sono determinati dall’individuazione di concept che vogliono caratterizzare e valorizzare il prodotto italiano oggi. L’elaborazione dei concept progettuali, intesi come manifestazione di italianità, vuole sintetizzare la ricerca continua di innovazione attraverso la rielaborazione della semiotica dello straordinario patrimonio culturale italiano, connotando i prodotti di caratteri peculiari ed unici a garantirne l’irripetibilità. “Nortek è da sempre impegnata nello sviluppo di prodotti di elettronica di consumo che sappiano sintetizzare la funzionalità e l’alta tecnologia con la piacevolezza estetica. Questa iniziativa testimonia la nostra volontà di investire in innovazione anche sul fronte della ricerca universitaria e del design”, ha affermato Marco Viale, Presidente e Ceo di Nortek. “Abbiamo scelto di distinguerci, in un mercato competitivo quale quello dell’elettronica di consumo, grazie a una strategia orientata a valorizzare la tecnologia messa a punto dal mercato orientale resa unica da una reale ricerca estetica condotta secondo i principi inimitabili del made in Italy. Il progetto con il Dipartimento di Tecnologie dell’Archiettura e Design “P. Spadolini” dell’Università di Firenze si inserisce in questa strategia e siamo certi che questa esperienza si rivelerà importante da un punto di vista formativo e progettuale”. |
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