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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Giugno 2005
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PROGETTO DEL SESTO PROGRAMMA QUADRO (6PQ) PER MANTENERE L'UNIONE EUROPEA ALL'AVANGUARDIA NEL CAMPO DELLA NANOELETTRONICA  
 
Bruxelles, 20 giugno 2005 - Nello sforzo di mantenere l'Europa all'avanguardia nel campo della nanoelettronica, la Commissione europea contribuirà con 24,17 milioni di euro a un nuovo progetto inteso ad estendere oltre i limiti le prestazioni e la densità dei semiconduttori. Il progetto Nanocmos (Complementary Metal Oxide Semi-conductor) rappresenta un tentativo di consentire il proseguimento della scalatura (disposizione in una serie graduata). Il progetto si propone dunque di individuare e sperimentare le necessarie e rivoluzionarie innovazioni a livello di materiali, moduli di processo, architetture dei dispositivi e interconnessioni, nonché le relative caratterizzazioni, modellizzazioni e attività di simulazione, necessarie per passare da un nodo Cmos a 45 nanometri a uno a 32 nanometri. "Il Nanocmos è un ampio progetto incentrato sulle attività di ricerca e sviluppo (R&s) necessarie per sviluppare i processi di fabbricazione Cmos a 45nm, 32nm e quelli più avanzati, con l'eccezione della litografia", hanno spiegato i partner del progetto, tra cui le tre più importanti aziende produttrici di chip - Stmicroelectronics, Philips e Infineon -, istituti di ricerca e piccole e medie imprese (Pmi). I partner si stanno attualmente preparando per la seconda fase, in cui saranno convalidate in un ambiente industriale le tecnologie sviluppate. Il progetto Nanocmos ha tre obiettivi principali. Il primo è dimostrare la fattibilità dei moduli di processi logici Cmos front end e back end a 45 nm. Per conseguire tale obiettivo, i partner si propongono di elaborare entro la fine del 2005 un chip Sram aggressivo come dispositivo per effettuare dimostrazioni. Tale chip presenterà le caratteristiche migliori al mondo e un'avanzata struttura di metallizzazione a due livelli. Il secondo obiettivo è condurre una ricerca esplorativa sugli aspetti critici dei materiali in preparazione per i nodi di processo a 32 e 22 nm. Nel corso del 2007 verrà creato un dispositivo per le dimostrazioni del prossimo nodo. Infine il terzo obiettivo del progetto è raccogliere i risultati del primo obiettivo e generalizzare il processo al fine di produrre un processo logico Cmos a 45 nm con la conseguente fabbricazione di chip sofisticati per wafer da 300 millimetri. Anche questo obiettivo dovrebbe essere realizzato prima della fine del 2007. In linea con il presente progetto, è stata creata una "Rete di eccellenza" per riunire i migliori gruppi di ricerca europei nel campo dei semiconduttori al fine di elaborare un programma di ricerca complementare alle esigenze di Nanocmos. Guillermo Bomchil, leader del progetto Nanocmos, spiega: "Nano Cmos e Sinano coprono insieme l'intero settore della microelettronica al silicio a partire dal nodo a 45 nm per scendere fino a oltre quanto gli esperti credono siano i limiti di Cmos". "Si tratta di un progetto ambizioso", ha concluso. "Le imprese europee di tecnologia spesso non tengono il passo con le corrispondenti aziende giapponesi e americane. L'europa non è stata in grado di partecipare in modo significativo al boom della microelettronica degli anni settanta e ottanta e i governi europei sono determinati a non perdere l'opportunità della prossima rivoluzione nano". Http://www.nanocmos-eu.com/  
   
   
I COMPORTAMENTI ILLEGALI DI INTEL HANNO PORTATO AD UN INCREMENTO DEI PREZZI DEI COMPUTERS ED AD UNA FORTE LIMITAZIONE DI SCELTA PER IMPRESE E CONSUMATORI AMD DEPOSITA UN RICORSO ANTITRUST CONTRO INTEL PRESSO LA CORTE FEDERALE DISTRETTUALE DEGLI STATI UNITI  
 
Milano, 30 giugno 2005 - Amd ha annunciato  di aver depositato il 28 giugno un ricorso antitrust contro Intel Corporation ("Intel"), presso la Corte Federale Distrettuale del Delaware negli Stati Uniti ai sensi della Sezione 2 dello Sherman Antitrust Act, Sezione 4 e 16 del Clayton Act, e del codice professionale e degli affari della California. Il ricorso di 48 pagine spiega in dettaglio come Intel abbia illegalmente mantenuto il suo monopolio sul mercato dei microprocessori x86 attraverso la coercizione dei clienti a non avere rapporti con Amd. Il ricorso identifica 38 società che sono state vittime di coercizione da parte di Intel, tra cui grandi produttori di computers, piccoli assemblatori, distributori all'ingrosso e rivenditori, attraverso 7 tipi di comportamenti illegali commessi su tre continenti. "Ovunque nel mondo i clienti hanno diritto alla libertà di scelta ed ai benefici dell'innovazione; questi diritti sono negati nel mercato dei microprocessori" ha affermatoHector Ruiz, chairman of the board, presidente e chief executive officer di Amd. "Che sia attraverso prezzi più elevati dovuti a profitti monopolistici, oppure ad una minore scelta sul mercato ed a barriere all'innovazione, la gente da Osaka a Francoforte a Chicago paga ogni giorno in denaro contante per gli abusi monopolistici di Intel". I processori x86 funzionano con i sistemi operativi Microsoft Windows, Solaris e Linux.la stessa Apple, un pioniere nel campo dei Pcs ed uno dei massimi innovatori di questa industria, ha annunciato che a partire dal 2006 passerà esclusivamente ai microprocessori x86 per far funzionare il suo sistema operativo Mac Os. La quota di mercato a livello mondiale di Intel è attualmente di circa l'80% in termini di volumi e del 90% in termini di fatturato, che gli attribuisce una radicata posizione monopolistica ed una forza di mercato super-dominante. Questa causa segue una recente decisione della Commissione federale del Commercio Giapponese (Jftc), la quale ha deciso che Intel ha abusato del suo potere monopolistico per escludere una concorrenza aperta e leale in violazione della Sezione 3 della legge antimonopolio Giapponese. Queste conclusioni mostrano che Intel ha deliberatamente messo in atto pratiche commerciali illegali al fine di bloccare la crescita della quota di mercato di Amd imponendo limitazioni ai produttori giapponesi di Pcs. Intel non ha contestato queste accuse. La Commissione Europea ha affermato che sta continuando la sua investigazione contro Intel per possibili violazioni antitrust simili a quelle sopra descritte e sta cooperando con le autorità giapponesi. "Non è necessario credere alla nostra parola quando si parla degli abusi di Intel; il governo giapponese ha condannato Intel per le sue condotte illegali." ha affermato Thomas M. Mccoy, executive vice president, legal affairs and chief administrative officer di Amd. "Noi incoraggiamo le autorità di tutto il mondo a guardare con attenzione ai meccanismi anomali del mercato, ed ai danni ai consumatori che le pratiche commerciali di Intel stanno causando nelle loro nazioni. Intel mantiene profitti monopolistici illegali a spese dei consumatori e dei produttori di computers, i cui profitti sono già sottili come una lama di rasoio. Ora è il momento per i consumatori e l'industria mondiale di liberarsi dal monopolio abusivo di Intel." Il ricorso di 48 pagine, redatto dopo un'intensa attività investigativa dal principale legale esterno di Amd, Charles P. Diamond, dello studio O'melveny & Myers Llp, descrive in maniera dettagliata numerosi esempi di ciò che Diamond descrive come "uno schema globale pervasivo finalizzato a impedire ai clienti di Intel di trattare liberamente con Amd a discapito dei clienti e consumatori mondiali". Secondo il ricorso, Intel ha illegittimamente mantenuto il suo monopolio, tra l'altro: forzando i maggiori clienti quali Dell, Sony, Toshiba, Gateway e Hitachi a concludere accordi di esclusiva in cambio del pagamento di somme di denaro, di prezzi discriminatori o3 sussidi alla vendita condizionati all'esclusione di Amd; Secondo rapporti di settore, e come confermato dal Jftc in Giappone, Intel ha pagato a Dell ed a Toshiba ingenti somme di denaro per non fare affari con Amd. Intel ha pagato a Sony milioni di dollari per l'esclusiva. La quota di Amd dei prodotti Sony è passata dal 23% nel 2002 all'8% nel 2003, allo 0% fisso dove è oggi. Forzando altri grandi clienti quali Nec, Acer e Fujitsu a concludere accordi di esclusiva parziale condizionando ribassi, disponibilità e market development funds (Mdf) all'accordo del cliente di limitare drasticamente o rinunciare del tutto ad acquisti da Amd; Intel ha pagato a Nec svariati milioni di dollari per fissare dei tetti agli acquisti di prodotti Amd da parte di Nec. Questi tetti assicuravano ad Intel almeno il 90% degli affari di Nec in Giappone ed imponevano a livello mondiale un limite alla quantità di affari che Nec poteva fare con Amd. • ponendo in essere un sistema di ribassi discriminatori, retroattivi attivati da un livello di acquisti così elevato da avere intenzionalmente l'effetto di negare ai clienti la libertà di acquistare significative quantità di microprocessori da Amd; Quando Amd è riuscita ad entrare con successo nella roadmap di Hp per la vendita al dettaglio di computers portatili, Intel ha risposto non pagando ad Hp la somma relativa ai ribassi stabiliti per l'ultimo trimestre del 2004 e rifiutando di soprassedere al mancato raggiungimento dell'obbiettivo prefissato per i ribassi; Intel ha permesso ad Hp di recuperare la sua mancanza nei trimestri successivi dietro la promessa di dare ad Intel almeno il 90% della cifra d'affari nella grande distribuzione. Minacciando ritorsioni contro clienti per l'introduzione di computers basati su tecnologia Amd, in particolare in segmenti di mercato strategici come quello dei desktops per il settore delle imprese; L'allora Ceo di Compaq Michael Capellas disse nel 2000 cha a causa del volume d'affari dato ad Amd, Intel aveva annullato la fornitura di cruciali microprocessori per server. Dicendo che "aveva una pistola puntata alla testa" comunicò ad Amd che era costretto a smettere di comprare da loro. Secondo gli amministratori di Gateway, la loro azienda ha pagato un prezzo salato per i suoi pur limitati rapporti con Amd. Essi affermano che la ritorsione di Intel "li ha ridotti a guacamole". Stabilendo e mettendo in atto quote per i rivenditori chiave quali Circuit City o Best Buy, chiedendo loro di tenere in stock esclusivamente od in maniera preponderante computers Intel, limitando artificialmente la scelta dei consumatori; Amd è stata completamente esclusa da Media Markt (Mediawordl), il più grande rivenditore di computers in Europa, il quale detiene il 35% delle vendite al dettaglio in Germania. Office Depot si è rifiutata di tenere in stock notebooks con microprocessore Amd indipendentemente dal supporto finanziario promesso da Amd, citando il rischio di ritorsioni da parte di Intel. Forzando i produttori di Pc ed i partner tecniologici a boicottare il lancio o la promozione dei prodotti Amd; L'allora Ceo di Intel Craig Barrett minacciò al presidente di Acer "serie conseguenze" per il supporto al lancio del processore Amd Athlon 64. Questo coincise con l'inspiegabile ritardo da parte di Intel nel pagare 15-20 milioni di dollari in market development funds dovuti ad Acer. Acer si ritirò dal lancio del processore nel settembre del 2003. Abusando del proprio potere di mercato e forzando l'introduzione nel settore di standards tecnologici e prodotti che hanno come scopo principale quello di handicappare Amd sul mercato. Intel ha rifiutato ad Amd l'accesso al consorzio per la Tecnologia avanzata Dram, limitando la partecipazione di Amd a decisioni critiche sugli standard di settore capaci di influenzare i suoi affari. Intel ha disegnato i suoi compilers, che trasformano i software in linguaggio leggibile dalle macchine, in modo tale da degradare le prestazioni dei programmi se operati su di un computer fornito di processore Amd.
Il testo completo del ricorso è disponibile all'indirizzo : http://www.Amd.com/breakfree  Pubblicazioni di punta quali The Wall Street Journal, The Washington Post, The Economist, San Jose Mercury News e Cnet hanno riconosciuto Amd come il leader nell'innovazione nei microprocessori. Amd ha raggiunto la leadership tecnologica in settori critici del mercato dei processori x86, in particolare con il suo microprocessore Amd Opteron, il primo processore a portare lo standard x86 da 32 a 64 bits, e con i suoi processore dualcore. La società ha anche ribadito il suo impegno ad aiutare la diffusione di capacità di calcolo e connessione ad internet per il 50% della popolazione mondiale per il 2015.
 
   
   
ALTRE DODICI AZIENDE SI ASSOCIANO AD ASSINFORM DUE NUOVE DELEGATE NEL CONSIGLIO DIRETTIVO  
 
Milano, 30 giugno 2005 - Assinform (Associazione delle aziende di nuove tecnologie e contenuti multimediali, aderente a Confindustria) estende ancora la propria base associativa. E’ di oggi l’annuncio dell’ingresso di altri 12 nuovi soci: Axot-microware Snc (Forlì) - specializzata nella realizzazione di servizi avanzati per il Web, nello sviluppo di programmi in open source e sistemi per la sicurezza delle reti aziendali. Between Spa (Milano) - leader della consulenza strategica e tecnologica nell’ Information & Communication Technology (Ict). Icteam Spa (Bergamo) - specializzata nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni Ict e nella fornitura di servizi di outsourcing, application management e telefonia fissa su tecnologia Voip. Integra Srl (Milano) - azienda del Gruppo Deltadator, specializzata nelle soluzioni di memorizzazione, business continuity, information life- cycle management e semplificazione delle infrastrutture. Movenda Spa (Roma) – società partecipata da Telecom Italia, all’avanguardia nella fornitura e realizzazione soluzioni e applicazioni software mobile oriented. Nordcom Spa (Milano) - joint venture tra Ferrovie Nord Milano e Telecom Italia, specializzata nella consulenza, nell’ingegneria e nei servizi per le infrastrutture tecnologiche, i sistemi informativi e l’integrazione applicativa. Reply Spa (Torino) - quotata al Nuovo Mercato, è fra i leader emergenti dell’Ict per i progetti, le soluzioni, le applicazioni in rete. Rgi Spa (Milano) - società It quotata al Mercato Expandi e orientata al mondo assicurativo e bancario con un’offerta completa di servizi professionali e di progetto, di consulenza e di outsourcing. R.t.i. New Media (Cologno Monzese, Mi) - società del Gruppo Mediaset che realizza servizi e contenuti veicolabili su piattaforme differenti (pay Tv, internet…). Opera anche nell’ambito della telefonia mobile, portando sul cellulare servizi e contenuti di informazione e di interattività. Softec Spa (Sesto Fiorentino) - system business integrator specializzato nei servizi, nei progetti e nelle soluzioni It per le imprese, nelle aree Erp (Enterprise Resource Planning), Ebs (e-Business Solution), Load (Logistic And Delivery). Softpeople Esperia (Milano) – solution provider per la comunicazione digitale, affermata nella produzione, gestione e pubblicazione di contenuti multimediali sul web (streaming audio-video). Visionest Spa (Padova) - società di consulenza direzionale attiva nelle aree dell'organizzazione e dei sistemi informativi E’ di oggi anche l’ingresso di due nuove autorevoli esponenti del settore, nel Consiglio Direttivo dell’Associazione: Tatiana Rizzante, Senior Partner di Reply; Roberta Toniolo, Responsabile Marketing Oracle per il Sud Europa. Pierfilippo Roggero, Presidente Assinform ha così commentato: “ I dodici nuovi ingressi danno evidenza una volta di più del continuo rafforzamento della base associativa e confermano la capacità dell’Associazione di rappresentare tutte le componenti del settore e del mercato Ict. Da quelle più affermate a quelle emergenti.” “La rafforzata capacità di rappresentanza – ha aggiunto Roggero – trova riscontro anche nelle nuove presenze in Consiglio Direttivo: due giovani e brillanti manager che daranno impulso alle attività ai programmi dell’Associazione per lo sviluppo della net economy nel nostro Paese.”  
   
   
PRENDE IL VIA IL RILANCIO DEL MARCHIO OLIVETTI, TRIENNIO 2005-2007: OLIVETTI PREVEDE DI INVESTIRE 200 MILIONI DI EURO IN EUROPA, DI CUI CIRCA IL 50% IN ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO  
 
Milano, 30 giugno 2005 - Olivetti, la società del Gruppo Telecom Italia attiva nel settore dei prodotti per l’information&communication technology destinati sia al mercato consumer sia a quello business, oltre ad annunciare il definitivo rilancio dello storico marchio, tornato a dare il nome alla società da aprile 2005, presenta oggi una nuova generazione di prodotti basati sulla tecnologia proprietaria ink jet. Olivetti ha alle spalle una storia di ricerca e innovazione lunga quasi un secolo che le consente di essere oggi uno dei marchi più conosciuti in Europa. Nel 2004 la società ha raggiunto considerevoli risultati sui mercati internazionali in ciascuna delle aree in cui opera: nell’area business, con un parco installato di 1,4 milioni di stampanti specializzate nel settore banking con una quota di mercato mondiale che raggiunge il 70%; nell’area office, dove ha realizzato -rispetto ad una crescita di mercato delle copiatrici digitali dell’11% in Europa Occidentale- un incremento del 36% delle vendite nei principali segmenti, con circa 32.000 unità vendute. Nell’area consumer, confermando la propria leadership in Europa nei fax a tecnologia ink jet con una market share del 44% (440.000 unità) e nella vendita di cartucce a getto d’inchiostro con 4,5 milioni di pezzi venduti nel mondo. Per il triennio 2005-2007 la Società prevede: di investire in Europa 200 milioni di euro (di cui il 75% nel settore ink jet) per la metà concentrati in attività di Ricerca e Sviluppo; il rilancio dell’offerta consumer attraverso lo sviluppo di una nuova linea di prodotti ink jet; lo sviluppo dell’area business attraverso la ricerca di nuove alleanze, l’adozione di tecnologie per ampliare il range di servizi offerti e il restyling dei prodotti; una crescita dei ricavi consolidati, a parità di perimetro, pari al 38% nel 2007 rispetto al 2004; tale crescita è trainata dall’incremento dell’ink jet (+131%), settore che contribuirà per più del 50% al fatturato totale alla fine del triennio; q un’incidenza dell’Ebit sui ricavi in aumento da circa il 3% nel 2004 ad oltre l’8% nel 2007. Olivetti presenta oggi le nuove stampanti multifunzionali caratterizzate da un design distintivo e da semplicità d’uso; oggetti in grado di coniugare una tecnologia alla portata di tutti con un’estetica sobria. Il progetto della nuova generazione di prodotti Olivetti è stato affidato a designer di fama internazionale e la semplicità di utilizzo è stata ottenuta grazie ad un sistema di interfacce di immediata comprensione, un linguaggio intuitivo e icone universali per migliorare la user experience. La nuova generazione di prodotti ink jet comprende due tipologie di stampanti a getto d’inchiostro: Any_way, la stampante multifunzionale disegnata da James Irvine e Alberto Meda, disponibile da settembre 2005 sul mercato in 4 versioni, con la possibilità di avere Bluetooth e Wi-fi di serie, nei modelli alto di gamma; My_way la stampante fotografica portatile, disegnata da Ideo, in vendita da settembre 2005 che garantisce ottimi risultati di stampa su carta comune, anche senza Pc. Il rilancio del marchio e dei prodotti verrà sostenuto da una strategia di comunicazione che prevede in autunno campagne pubblicitarie rivolte al consumatore finale. Nel 2006 è previsto un arricchimento della linea di prodotti ink jet al consumo che, oltre alla squadra di affermati designer già impegnati nel 2005, vedrà al lavoro un altro autorevole esponente del mondo del design internazionale: Jasper Morrison.  
   
   
NOVELL OFFRE ALLE AZIENDE COLLABORAZIONE CROSS-PLATFORM  
 
The Hague, 30 giugno 2005 - Novell ha annunciato la disponibilità in open beta di Novell Groupwise 7 - l’ultima versione della più sicura e affidabile piattaforma di collaboration oggi sul mercato. Groupwise offre funzionalità avanzate per gli utenti finali come e-mail e instant messaging integrati, in più un efficace supporto ad Outlook e una versione pre-inclusa di Suse Linux Enterprise Server. A differenza di Microsoft Exchange, Groupwise si integra con differenti sistemi operativi: i clienti potranno ridurre i costi ed aumentare la produttività utilizzando Groupwise 7 per controllare e proteggere le proprie funzioni di collaboration cruciali per il business. “L’impegno di Novell nel supportare Groupwise fino al 2015 è un forte segnale per i clienti. Groupwise è uno strumento affidabile oggi e lo sarà anche in futuro,“ dichiara Mark Levitt, vice president di Collaborative Computing in Idc. “La disponibilità di Groupwise su Linux, oltre alle altre piattaforme, offre ai clienti una vantaggiosa alternativa a Windows.” Groupwise 7 permette agli utenti finali di adattare il client al loro modello di lavoro per ottimizzare la produttività e l’efficienza. I miglioramenti comprendono l’integrazione tra e-mail and instant messaging, così che gli utenti possono vedere in una mail se il mittente è al momento online, permettendogli di passare sull’Im ed evitare una lunga conversazione via mail. Inoltre, una nuova soluzione grafica consente all’utente di disporre con un solo colpo d’occhio delle informazioni più importanti, calendari multipli per un singolo utente rendono più semplice la gestione di progetti multipli, e una barra di navigazione veloce aiuta gli utenti ad accedere ai siti preferiti attraverso un solo click. “L’elemento che differenzia Groupwise è la combinazione di funzionalità eccellenti insieme a affidabilità e sicurezza, un mix di elementi che ci garantiscono efficienza ogni giorno,” dichiara Corey Cush, senior director of networking services per New York Health and Hospitals Corporation. “Le nuove caratteristiche di Groupwise 7 e l’impegno costante e di lunga data di Novell verso il prodotto supportano la nostra decisione di continuare ad utilizzare Groupwise e a diffonderlo in azienda.” Novell Groupwise consente alle persone di un’organizzazione di relazionarsi, coordinarsi e comunicare per una continuità di business. Studiato per eliminare le instabilità tipiche di alcune soluzioni di collaboration e di comunicazione, Novell Groupwise fornisce agli utenti funzioni sicure ed affidabili di e-mail, calendario, instant messaging, task management, gestione dei documenti e di immagazzinamento dei dati. Groupwise 7 includerà Novell Suse Linux Enterprise Server, fornito in modalità pre-bundle e senza costi aggiuntivi per i clienti. L’inserimento di Suse Linux Enterprise Server consente ai clienti Groupwise di iniziare a familiarizzare con la piattaforma server leader nel mercato open source. Dal lato client, Groupwise supporta Windows, Linux, Macintosh, browser web e dispositivi mobili. Groupwise 7 consente inoltre la sincronizzazione cradle-based di Pda basati su Pocketpc e Palm Os e rende più facile per gli sviluppatori costruire ed integrare applicazioni personalizzate consentendo un accesso sicuro alle funzioni server attraverso Simple Objects Access Protocol (Soap), un’interfaccia standard per i web services. Novell ha anche annunciato i dettagli di un’aggressiva promozione di migrazione da Exchange a Groupwise. Per un periodo di tempo limitato, gli utenti che migrano a Groupwise da Microsoft Exchange o Lotus Notes potranno acquistare una singola licenza di Groupwise al costo di 49 dollari, compresi due anni di aggiornamento; un risparmio di oltre il 70 per cento rispetto all’attuale costo di Groupwise 6.5. La versione free di Novell Groupwise Migration Utility ha lo scopo di migrare facilmente mail, calendario, task e altri elementi direttamente da Exchange e Outlook a Groupwise, Inoltre, i partner Novell stanno già proponendo sconti su prodotti complementari a Groupwise, che comprendono training, anti-spam, e supporto alla migrazione. “Groupwise 7 è un vantaggio reale per gli utenti di desktop e Pda, mentre per lo staff It e gli executive è una conferma degli investimenti fatti,“ dichiara David Patrick, vice president e general manager di Linux, Open Source Platfoms and Services in Novell. “ll nostro approccio multipiattaforma offre piena libertà di scelta ai clienti, senza preoccuparsi dello status del loro sistema di collaboration.” Parlando al Groupwise Emea Summit a The Hague ( www.Groupwiser.net/summit ), i partner Novell hanno elogiato le nuove funzionalità di Groupwise 7: “Attraverso Groupwise 7, Novell fa di Groupwise una piattaforma di riferimento per un grande numero di sviluppatori, specialmente nella comunità Linux. Questo significa che molti più sviluppatori di ora supporteranno come noi Groupwise, che con l’ultima versione amplia le possibilità di scelta per i clienti,” dichiara Charles Taite, Ceo, Gwava. “Groupwise vanta un’ottima reputazione in ambito sicurezza; direi che Groupwise e Linux costituiscono una combinazione perfetta per i Cio che sono alla ricerca di una piattaforma di messaging sicura.” Pierre Chamberland, Ceo di Messaging Architects, aggiunge, “Groupwise 7 rappresenta un caposaldo nell’evoluzione dei prodotti di Enterprise Collaboration. Il team di sviluppo ha considerato principalmente le esigenze dei clienti in termini di applicazioni per email e calendario di nuova generazione. Il mercato delle suite di collaboration integrate è molto competitivo; grazie alla release di Groupwise 7, Novell continuerà ad essere un punto di riferimento in termini di performance, affidabilità e semplicità di gestione. La versione open beta di Novell Groupwise 7 è già disponibile per il download e i clienti possono prenotare Groupwise 7 a partire dal 7 luglio.  
   
   
CONSULTECHNOLOGY PORTA LA PROPRIA ESPERIENZA AL CONVEGNO 'TECNOLOGIE COGNITIVE: APPLICAZIONI PER LO SVILUPPO DELLE INTERFACCE UTENTE DI PRODOTTI ICT'  
 
Milano, 30 giugno 2005 - Consultechnology (Ct), società It milanese, ha rinnovato il proprio contributo alla ricerca e al mondo universitario, al convegno “Tecnologie Cognitive” svoltosi ieri presso l’Aula Magna del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo di Padova, attraverso l’intervento di: Matteo Penzo - Responsabile Produzione e R&d in Ct, che ha trattato il tema dell’usabilità delle interfacce grafiche in rapporto all’attenzione dell’utente. Il convegno organizzato da “Il Parco Scientifico e Tecnologico Galileo” di Padova nell’ambito dell’iniziativa “Club Innovazione” trattava le tecnologie cognitive orientate ai processi di design, development e testing dei prodotti Ict nella crescente relazione tra uomo e macchina. Consultechnology ha focalizzato il proprio intervento sull'importanza, nella progettazione di interfacce grafiche, di sapere cosa riesca a vedere e ricordare l'utente. Hanno introdotto il convegno Massimo Malaguti Direttore Generale del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo e Claudio Velasquez Presidente Club Ict Lab – Unindustria Padova, interverranno inoltre il Professor Marco Zorzi Computational Cognitive Neuroscience Lab e Luciano Gamberoni Human Technology Lab. Dell’ Università di Padova.  
   
   
SIEBEL- IBM: A BUON PUNTO IL PIANO CONGIUNTO PER L'OFFERTA SOA  
 
Milano, 29 giugno 2005 - Siebel Systems, attiva nelle applicazioni software per la gestione delle attività di marketing, vendita e servizi post-vendita, annuncia nel corso dell’edizione 2005 dell’Ibm Executive Service-oriented Architecture (Soa) Summit di aver raggiunto con Ibm una tappa importante nel piano congiunto di sviluppo dell’offerta Soa basata su applicazioni ibride. La suite Siebel 7.8 di Siebel Systems comprende la soluzione Soa Web Ui Dynamic Developer Kit (Ddk), che utilizza Ibm Websphere Application Server e Ibm Websphere Portal per consentire alle organizzazioni l’accesso alle funzionalità Siebel attraverso portali e applicazioni web personalizzate. Siebel 7.8 Web Ui Ddk rappresenta una pietra miliare nel programma di Siebel e Ibm di offrire prodotti e servizi che incontrino i bisogni del mercato. Le organizzazioni che desiderano costruire le loro soluzioni customer-facing saranno presto in grado di abbassare il Tco attraverso l’utilizzo di di applicazioni basati su Soa che supportano i software Ibm Db2, Websphere, Tivoli, e i prodotti della linea Ibm eServer, così come le piattaforme Aix, Solaris e Windows. Le applicazioni ibride e modulari di Siebel consentiranno ai clienti di combinare i componenti applicativi per costruire più velocemente le proprie soluzioni personalizzate.  
   
   
BRAIN FORCE HOLDING AG RAFFORZA LA POSIZIONE DI MERCATO ATTRAVERSO ACQUISIZIONI E PARTECIPAZIONI INTERNAZIONALI  
 
 Vienna, 30 giugno 2005 - Brain Force Holding Ag, uno dei fornitori leader a livello europeo di soluzioni e prodotti nel campo della tecnologia dell’informazione e delle telecomunicazioni, annuncia importanti operazioni che ne rafforzano le posizioni sui mercati internazionali, in Europa e negli Stati Uniti. Brain Force, infatti, ha reso nota l’acquisizione in Italia di Indis Spa, società che opera nell’It dal 1979 ed è uno dei più importanti fornitori italiani di soluzioni Erp (Enterprise Resource Planning) e di servizi per le medie imprese. Brain Force, inoltre, si è assicurata un’opzione di acquisto – da esercitarsi entro la fine di agosto – su almeno il 79% del capitale di Vai bv, un importante operatore It dei Paesi Bassi, e ha annunciato che acquisterà, entro la fine di agosto, una partecipazione del 30% nel distributore di prodotti It statunitense Kemp Inc. Queste transazioni faranno crescere nel 2005 il fatturato del gruppo Brain Force presumibilmente di 5,2 milioni di Euro (fino a 75,2 milioni di euro) e il risultato operativo (Ebitda) del 40% a 7,7 milioni di Euro. Per il 2006, si attende un contributo al fatturato di 17,3 milioni di Euro e all'Ebitda di 3,7 milioni di Euro. In Italia, Brain Force, attraverso l’affiliata Brain Force Software Spa, è già il partner principale di Microsoft Business Solutions (Mbs) per l’Erp Navision e con l’acquisizione di Indis amplia le proprie competenze anche su Axapta, l’Erp Microsoft di fascia alta. “Indis dispone di molti esperti per Mbs Axapta. Grazie alle sinergie tra Indis e la nostra affiliata italiana, amplieremo la base clienti in misura cospicua e saremo leader anche per ciò che concerne Axapta”, ha commentato Karl-heinz Täubel, Executive Manager della Brain Force Holding Ag, responsabile per i settori Marketing e Vendite. Indis è un partner Microsoft certificato che, oltre a vantare un significativo Know-how sull’Erp di fascia alta Microsoft Business Solutions Axapta, supporta anche le aziende di piccole e medie dimensioni con la propria soluzione Erp Vspace. Indis conta oltre 200 clienti e nell’ultimo anno ha fatturato circa 4 milioni di Euro. Vai, che è Microsoft Gold Certified Partner, offre soluzioni leader per un It-management centralizzato, che consentono alle aziende, tra l’altro, di ridurre fino al 50% le spese di supporto. Vai conta circa 200 clienti e nel 2004 ha raggiunto un fatturato pari a 8,2 milioni di Euro. Brain Force assicurerà una distribuzione su scala europea di prodotti che finora erano disponibili solo nei Paesi Bassi. La partecipazione in Kemp ha l’obiettivo di aprire a Brain Force un efficace canale di accesso al mercato Usa per il proprio prodotto di Load Balancing, B-100.  
   
   
BEA SYSTEMS NOMINA IL PRIMO MARKETING MANAGER FINANCIAL SERVICE EMEA FILIPPO CUTILLO RICOPRIRÀ LA NUOVA CARICA  
 
Milano, 30 giugno 2005 – Bea Systems ha nominato il primo Vertical Marketing Manager per il settore Financial Service in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), che supporterà l’impegno dell’azienda in questo mercato verticale. Nella nuova posizione Filippo Cutillo, che lavora presso gli uffici Bea di Milano, si occuperà di studiare il mercato finance per individuare le esigenze dei player di questo settore e aiutare a sviluppare soluzioni specifiche. Dovrà, inoltre, contribuire alla creazione di campagne marketing verticali volte alla generazione di nuovi lead e lavorare in sinergia con i partner per definire soluzioni pacchettizzate. Cutillo riporterà a Jim Cassidy, Vice President Marketing Emea di Bea Systems. 45 anni, Cutillo è entrato in Bea Systems France nel 1998, contribuendo in seguito a dare vita alla filiale italiana. In Bea Systems Italia è stato prima pre-sales manager, poi professional service manager e quindi senior solution architect, lavorando nel team di Business Development. Si è occupato in particolare di seguire i maggiori clienti. In passato, si è occupato di produzione e diffusione di tecnologie e metodi a supporto della produzione e della reingegnerizzazione del software, con particolare rilevanza ad applicazioni di ambito bancario. Ha, inoltre, all’attivo alcune pubblicazioni scientifiche in ambito Ieee (di cui è socio ordinario da diversi anni) ed una lunga collaborazione con il Laboratorio di Ingegneria del Software dell’Università degli Studi di Bari.
 
   
   
STONESOFT PRESENTA IL NUOVO APPLIANCE IPS INDIRIZZATO AGLI UFFICI REMOTI  
 
Milano, 30 giugno 2005 – Stonesoft ha annunciato la disponibilità del nuovo appliance Ips Sgi-20a, che offre una combinazione di sensore-analyzer con gestione centralizzata del traffico e riduzione dell’overhead ed è specificatamente indirizzato agli uffici remoti, andando a completare la linea di appliance Ips e firewall/Vpn Stonegate. In molti casi, presso gli uffici remoti delle aziende si riscontra una sicurezza inferiore rispetto a quella della rete principale, anche perché in genere l’aggiornamento del firewall è meno tempestivo. Il nuovo appliance Ips (Intrusion Detection/prevention System) di Stonesoft offre un aiuto a questa tipologia di utenza, controllando il livello della sicurezza e monitorando in modo efficiente anche la rete degli uffici remoti. “L’ips Sgi-20a offre a uffici remoti e sedi distaccate occhi, orecchie e cervello per controllare il traffico all’interno della rete e individuare gli attacchi che potrebbero aver bypassato la protezione firewall”, spiega Ilkka Hiidenheimo, Ceo di Stonesoft. Sgi-20a è un appliance sensore-analyzer progettato per traffico di rete da 20 Mbps. Ha 5 interfacce ed è idoneo ad ambienti sia desktop sia rack. Sgi-20a offre un rapporto prezzo/prestazioni adeguato a questa tipologia di utenti, aiutando inoltre le aziende nell’ottemperanza alle più recenti normative in materia di protezione dei dati riservati e di sicurezza della rete (Fisma, Hipaa, Sarbannes-oxley, Iso-17799, ecc.). Sgi-20a può essere gestito da remoto mediante Stonegate Management Center e, offrendo in modo combinato le funzioni di sensore-analyzer, limita il numero di eventi inviati al sistema di gestione, riducendo così il traffico amministrativo e ottimizzando le prestazioni della rete. Estese funzioni di logging e alerting aiutano a identificare i problemi prima che causino danni, mentre le funzioni di monitoraggio delle statistiche evidenziano i trend sul lungo periodo.  
   
   
MERCURY E PEREGRINE SYSTEMS ANNUNCIANO UN ACCORDO STRATEGICO PER OTTIMIZZARE LA GESTIONE DEI SERVIZI IT  
 
Milano, 30 giugno 2005 – Mercury Interactive Corporation , il fornitore leader per la business technology optimization (Bto), e Peregrine Systems Inc. (Otc: Prgn), fornitore leader di soluzioni di It asset e service management, hanno annunciato un accordo strategico per aiutare i clienti a incrementare il valore di business dell’It. Secondo l’accordo le due aziende hanno in programma di commercializzare un insieme di offerte per la gestione dei servizi It compatibili con le Information Tehnology Infrastructure Library (Itil). Mercury prevede di integrare la propria offerta dedicata all’application management con le soluzioni software per l’It asset e service management di Peregrine. L’offerta integrata di Mercury e Peregrine permetterà ai clienti di ottimizzare il supporto It e i processi di delivery, inclusa la gestione degli incidenti e dei problemi, del cambiamento e della configurazione, del livello dei servizi e della disponibilità del servizio. “Diverse aziende stanno adottando Itil per fornire un approccio strutturato e replicabile per gestire i cambiamenti dell’It e per fornire servizi It di elevata qualità in tutta l’organizzazione,” afferma Kris Brittain, vice president e research director in Gartner, Inc. “Per utilizzare al meglio le librerie Itil, le aziende stando adottando un mix delle migliori tecnologie di gestione e di risoluzione delle problematiche, combinandole con un approccio Cmdb (Configuration Management Database) centralizzato. Secondo l’accordo, Mercury e Peregrine collaboreranno per aiutare i clienti a: Implementare un processo end-to-end per la gestione dei cambiamenti - le aziende possono utilizzare Mercury It Governance Center congiuntamente a Mercury Application Mapping e Peregrine Servicecenter per stabilire le priorità e gestire le richieste di cambiamento dell’It, condurre analisi ‘what if’ dell’impatto sul business, e automatizzare l’implementazione dei cambiamenti; Creare un database per il configuration management (Cmdb) centralizzato - i clienti possono condividere i dati di configurazione tra Cmdb Peregrine Active e Mercury Universal Cmdb relativi agli asset It, agli elementi delle applicazioni, e alle relazioni complesse tra i diversi componenti tecnologici; Migliorare la continuità dei servizi It e ridurre il tempo medio per la risoluzione delle problematiche (Mttr) - i clienti possono sfruttare l’integrazione tra Mercury Business Availability Center e Peregrine Servicecenter per determinare velocemente l’impatto sul business di un problema It, assegnare priorità, e accelerare il processo di risoluzione dei problemi; Gestire il livello dei servizi It su base globale - i clienti possono utilizzare Mercury Business Availability Center e Peregrine Servicecenter in modo congiunto per ottenere visibilità, gestire ed effettuare report sui servizi It, inclusi Sla (service level agreement) e Ola (operational level agreement). “Un fattore chiave per ottimizzare la gestione dei servizi It è stabilire un processo completo per la gestione dei cambiamenti, permettendo alle aziende di comprendere l’impatto del cambiamento, effettuare il cambiamento e verificarne l’efficacia,” commenta Stephen Elliot, research director di Idc. “Questo richiede la giusta integrazione di capacità di configurazione e di gestione del cambiamento a livello delle applicazioni e dell’infrastruttura, e un approccio completo all’It governance.” “I principali team It stanno ottimizzando sia le applicazioni software sia le infrastrutture It per fornire risultati business attendibili e efficaci,” sostiene Yuval Scarlat, senior vice president of products in Mercury. “Con questo accordo, Mercury e Peregrine forniscono una risposta concreta alla richiesta di un modello comune per la gestione del servizio conforme all’Itil. La combinazione dell’expertise di Mercury nell’application management con i prodotti per il service management di Peregrine può aiutare i nostri clienti a ottimizzare il valore delle loro iniziative Itsm.” “L’alleanza strategica con Mercury ci consente di accelerare la distribuzione di soluzioni fondamentali quali Optimal It attraverso l’utilizzo di analitiche avanzate e modelli decisionali che permettono di ottimizzare le performance dell’It a supporto del business,” afferma Deborah Traub, senior vice president of product delivery in Peregrine. “Inserendo funzionalità come Mercury Application Mapping all’interno della tecnologia Optimal It, i nostri clienti saranno in grado di rispondere in modo proattivo ai cambiamenti secondo una visione globale dell’infrastruttura It.”  
   
   
PRESENTADEVICELOCK DI SMARTLINE: PROTEGGI LA RETE AZIENDALE DAGLI ATTACCHI ALLA SICUREZZA! PERMETTE DI CONTROLLARE USB, FIREWIRE, WI-FI E BLUETOOTH  
 
San Ramonmilano, California - 30 giugno 2005 - Smartline Inc. Ha rilasciato la versione 5.6 di Devicelock, la soluzione di Network Security che consente agli amministratori di rete di limitare l'accesso degli utenti a periferiche Wi-fi (802.11), Bluetooth, Usb e Firewire (Ieee 1394) installate sui sistemi operativi Windows Xp/2000/nt e Windows Server 2003. Un recente studio, condotto aSmartline Inc. Ha rilasciato la versione 5.71 di Devicelock, soluzione che consente agli amministratori di rete di proteggere la rete aziendale dagli attacchi interni. Uno studio condotto a luglio 2004 dalla società di ricerca Gartner ha evidenziato che circa l’80% dei danni alla rete aziendale è perpetrato dal personale interno, causato dall’utilizzo indiscriminato di comuni periferiche esterne come chiavi Usb, unità di memoria, lettori Mp3 e iPod. Le minacce provocate da questi dispositivi sono date dalla facilità e rapidità con cui ingenti quantità di dati e di informazioni possono essere sottratti all’azienda da un qualunque utente e dalla possibilità di contaminare i sistemi con virus e trojan in essi facilmente contenuti. Devicelock rappresenta la migliore soluzione software per affrontare i rischi dati dalle nuove tecnologie: infatti, consente al personale It di pianificare, in remoto, l'utilizzo di porte seriali e parallele, unità floppy, Cd-rom, Zip o qualsiasi altro supporto rimovibile in base ad un orario o ad un determinato giorno. Grazie a Devicelock non è più necessario rimuovere o bloccare alcun componente hardware, ma è sufficiente installare il software e assegnare le autorizzazioni di accesso ai singoli utenti per evitare qualsiasi abuso. Il personale It può inoltre verificare, attraverso dispositivi Usb e Firewire, le attività svolte su file e folder, assegnare privilegi di accesso per classi, singole porte o periferiche, definire autorizzazioni di utilizzo via Group Policy, consentire l’accesso a dischi floppy, Cd-rom e Zip in modalità di sola lettura e, infine, creare una white list di periferiche Usb il cui uso è autorizzato. Devicelock permette, inoltre, tramite la funzione “Report Permissions”, di creare un rapporto relativo ai permessi concessi e alle impostazioni di sicurezza disabilitate e di vedere quali dispositivi collegati alla rete fanno parte della white list. Infine, con Devicelock è possibile svuotare i buffer delle periferiche di memorizzazione e bloccare i programmi Cd/dvd burning che non utilizzano driver standard. Le nuove funzioni Rispetto alle versioni precedenti, Devicelock 5.71 è ancora più semplice da utilizzare e propone nuove funzioni: nei menu è stato inserito un checkbox per assegnare agli utenti che utilizzano Devicelock Enterprise Manager differenti permessi e regole audit per l’uso delle diverse periferiche. Inoltre, con Devicelock 5.71 è possibile controllare l’accesso a programmi Cd burner, periferiche Usb non-storage e virtual Cd, mentre il nuovo audit plug-in di sicurezza “Report Pnp Devices” crea un report che mostra tutti i dispositivi Usb, Firewire e Pcmcia attualmente connessi al network aziendale e quelli recentemente collegati. Inoltre, per fornire maggiore flessibilità a chi esamina le attività in rete e monitora gli accessi alle periferiche, sono stati aggiunti supporti per differenti tipologie di regole audit. Full Audit, Audit Read e Audit Write permettono, infatti, di registrare tutte le attività degli utenti o solo i tentativi di accesso di lettura o scrittura. Sono stati inseriti inoltre nuovi parametri per l’installazione automatica del software. Infine, Devicelock 5.71 consente di bloccare l’aggiunta di amministratori e account system nella lista dei permessi, impedendo in tal modo allo staff non autorizzato ogni tentativo di ottenere privilegi addizionali. E’ possibile scaricare una copia di valutazione gratuita del programma completo da www.Devicelock.it e acquistare Devicelock sul sito stesso e presso i rivenditori autorizzati. Costo indicativo di una licenza singola: 31 Euro (Iva esclusa) Smartline prevede sconti per acquisti multilicenze e per istituzioni scolastiche.  
   
   
NATIONAL SEMICONDUCTOR PRESENTA IL PRIMO SENSORE ANALOGICO DI TEMPERATURA CON GUADAGNO SELEZIONABILE E ALIMENTAZIONE A 1,5V, CHE CONSENTE DI MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DEI SISTEMI LOW-VOLTAGE OPERANDO SU UN CAMPO DI TEMPERATURA COMPRESO TRA -50°C E 150°C  
 
 Rozzano, 30 Giugno 2005 — National Semiconductor Corporation presenta oggi una novità assoluta costituita dai primi due sensori analogici di temperatura che dispongono di un guadagno selezionabile dall’utente, sono in grado di operare con alimentazione a 1,5V, e consentono di migliorare la gestione termica dei sistemi alimentati a bassa tensione. L’lm94021 e l’Lm94022 dispongono di quattro guadagni selezionabili e sono in grado di misurare temperature comprese tra -50°C e 150°C. Questa ampia gamma operativa unita alla flessibilità e al basso consumo, li rende particolarmente adatti all’impiego in sistemi alimentati a batteria che utilizzano tensioni ridotte, come i telefoni cellulari, i Pda, i riproduttori Mp3 e le fotocamere digitali. “L’attività di ricerca e di innovazione svolta da National nel settore del thermal management, stabilisce lo standard di riferimento per la precisione della misura della temperatura, per l’ampiezza del campo di misura, e per le dimensioni del contenitore,” ha affermato Andrew Jue, direttore del marketing di prodotto della Divisione Data Conversion di National Semiconductor. “L’lm94021 e l’Lm94022 proseguono nel mantenere alto il livello di innovazione e offrono ai nostri clienti una soluzione più efficiente per realizzare la gestione termica del sistema.” L’lm94021 e l’Lm94022 sono sensori analogici di temperatura che utilizzano un processo Cmos e sono in grado di operare con una tensione di alimentazione compresa tra 1,5V e 5,5V. I dispositivi forniscono una tensione di uscita che presenta un andamento inversamente proporzionale alla temperatura, e questo allo scopo di offrire una maggiore sensibilità alle temperature elevate. L’utilizzatore può scegliere uno dei quattro guadagni disponibili che corrispondono ad una sensibilità di -5,5mV/°c, -8,2mV/°c, -10,9mV/°c, e -13,6mV/°c. Sia l’Lm94021 che l’Lm94022 sono caratterizzati da un bassissimo consumo rispettivamente di 9uA e 5,4uA. Questi sensori sono offerti in contenitore Sc70 e presentano la stessa piedinatura dell’Lm20, il sensore di temperatura che ha fissato lo standard industriale. L’lm94021 e l’Lm94022 sono già disponibili.