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ITALO-FRANCO-GIAPPONESE IL PROGETTO PER I GASOMETRI DELLA BOVISA

Milano, 23 marzo 1999 - Alle ore 18. 30 del'8 aprile presso la Triennale di Milano, inaugurazione della mostra "Politecnico Bovisa, progetti per l'area dei gasometri" (aperta dal 9 aprile al 13 giugno). Conferenza stampa alle ore 11 dell'8 aprile. Interviene il Rettore del Politecnico di Milano Adriano De Maio, presidente del concorso internazionale che si è svolto per il progetto della nuova sede del Politecnico di Milano, della nuova sede operativa della AEM spa, di una zona residenziale, di una grande biblioteca comunale e di un vasto parco con impianti sportivi. Il nuovo complesso sorgerà nella zona che nel passato ha vissuto dell'intenso sviluppo industriale emblematico di tutta l'area milanese: servita dalle Ferrovie Nord e da quelle dello Stato, la zona ospitava la Montecatini, la Brill, la Carlo Erba, la Ceretti e Tanfani, l'Officina del Gas. Oggi l'insieme dei nuovi interventi riguarda un'area di 45 ettari; 260. 000 mq di edifici previsti, di cui 180. 000 per l'Università , 40. 000 per la AEM e 27. 000 per la residenza, oltre agli impianti sportivi e al parco. Il Concorso si è concluso nel novembre 1998 con la premiazione dei due vincitori ex aequo, i cui progetti si armonizzeranno in un unico progetto esecutivo, curati rispettivamente dal gruppo italofrancese Serete Italia (Architecture Studio, Serete Constructions, Studio Associato Brusa Pasquè e Antea) e la giapponese Ishimoto Architectural and Engineering Firm. L'attuazione del progetto è prevista entro un anno con la realizzazione di importanti strutture entro il 2001. La mostra è curata dagli architetti Paolo Caputo e Giorgio Forese: si sviluppa in quattro sezioni introdotte da una icona di Sironi raffigurante il "gasometro" della serie dei "paesaggi urbani". Contemporaneamente all'inaugurazione della mostra, dall'8 al 19 aprile sarà presentato al grande pubblico nell'Ottagono della galleria Vittorio Emanuele il progetto Politecnico-Bovisa, attraverso la ricostruzione di un gasometro al cui interno sei totem con video, filmati e testi sulla mostra. Al termine della mostra, la sintesi dell'esposizione verrà trasferita nel nuovo centro "Bovisa Point". La mostra è accompagnata da un catalogo Segesta. Oltre a Regione, AEM e Comune hanno collaborato: ABB, Fondazione Cariplo, Apple, Alcatel, Edison, Federchimica, Italcementi, Italtel, Mapei, Ne rloni, Pirelli Cavi, Telecom.

RE-EXPLORING AMERICAN WOMEN WRITERS IN MULTICULTURAL AMERICA
Milano, 23 marzo 1999 - Alle ore 17. 30 del 14 aprile, presso il Centro Studi sugli Stati Uniti (CSSU), Istituto di Anglistica di Milano, Helen Barolini parler sul tema "Re-exploring American Women Writers in Multicultural America" con la partecipazione di Mario Maffi. La Barolini è una scrittrice che ha creato un ponte fra gli USA, dove è nata, e l'Italia, terra dei suoi antenati dove è vissuta per alcuni anni. Ha vinto un premio della National Endowment for the Arts per la il suo primo romanzo ("Umbertina"), ha scritto altri sei libri e ha ricevuto l'American Book Award e altri riconoscimenti tra i quali un "writing residency" al Centro di Bellagio della Fondazione Rockefeller. Inoltre, la Barolini ha scritto numerosi novelle e altri scritti tra i quali" How I learned to speak Italian".

 

RAFFAELLO: UNA MOSTRA A MANTOVA SUGLI ARTISTI ROMANI DELL'EPOCA
Mantova, 23 marzo 1999 - Dal 21 marzo al 30 maggio è in corso a Palazzo Te di Mantova una mostra dal titolo "Roma e lo stile classico di Raffaello 1515-1527". Il direttore scientifico della mostra Konrad Oberhuber ed il coordinatore del progetto Achim Gnamm hanno considerato, per questa mostra, con Raffaello e la sua officina, gli altri artisti attivi a Roma in questo periodo per proporre un'analisi globale, mai prima tentata, delle molteplici interazioni ed i rapporti tra i vari autori. Palazzo Te fu opera di Giulio Romano, allievo di Raffaello.

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