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Giovedì 8
 
luglio 1999
 
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AGENZIA REGIONALE PER L'AMBIENTE (ARPA) VARATA IN LOMBARDIA

Milano, 8 luglio 1999 - La Camera di Commercio di Milano ha annunciato che è al varo l'Agenzia Regionale per l'Ambiente (ARPA)"caratterizzata da autonomia, integrazione, semplificazione, cooperazione e trasparenza". L'Agenzia, la cui legge istitutiva è stata esaminata dal Consiglio Regionale, è obbligatoria per ogni Regione e provincia autonoma ed è "lo strumento di programmazione politicoamministrativa per la ridefinizione complessiva del sistema della prevenzione e della tutela ambientale prevista dal referendum del 1993 che ha sancito il passaggio delle competenze ambientali dalle ex USL alle Regioni. Attesa da quasi 4 anni, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Massimo Sordi, presidente dell'Osservatorio Ambiente della Camera di Commercio, Giovanni Damiani, direttore generale dell' ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente), Guido Venturini, direttore generale di Federchimica, Cristina Rapuisarda Sassoon, segretario generale dell' Ipa, Gianluigi Farioli, Carlo Monguzzi, relatori del progetto di legge , Andrea Poggio, presidente di Legambiente. Massimo Soirdi ha affermato che "il mondo delle imprese ha accolto con soddisfazione la nascita di questa agenzia, strumento importante e atteso in quanto anche la Camera di Commercio si pone come integratore di sistema, favorendo il dialogo tra le forze economiche, il mondo istituzionale e associazionistico per la realizzazione di una azione ambientale coordinata nell'area milanese e lombarda. Con l'approvazione della legge regionale nasce infatti un quadro di riferimento nuovo che dovrà presto essere riempito di contenuti. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo per favorire il processo attuativo della legge regionale anche attraverso l'azione di monitoraggio e di proposta dell'Osservatorio Ambiente. Particolarmente importante per le imprese è arrivare alla semplificazione amministrativa in materia ambientale. Gli obiettivi che questa agenzia si pone sono ambiziosi e speriamo quindi che si conseguano in tempi brevi perchè le imprese hanno bisogno di certezze". ARPA eserciterà le sue funzioni a supporto di una pluralità di enti (Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane) ma anche di imprese e cittadini e ha come obiettivo quello di modificare, in materia ambientale, il rapporto tra Pubblica Amministrazione e mondo imprenditoriale. Non sarà solo un organismo di controllo ma avrà un ruolo di coordinamento che attraverso una puntuale e corretta informazione, assistenza e promozione consentirà la diffusione della ricerca e delle innovazioni in materia ambientale. Inoltre svolgerà un'attività di monitoraggio che costituirà la base conoscitiva per l'impostazione delle politiche ambientali. Gli elementi che caratterizzano l'agenzia per l'ambiente comprendono: autonomia operativa pur nel quadro degli obiettivi ambientali regionali e provinciali, attraverso un sistema di pianificazione che coordina le esigenze locali in un piano globale articolato; la multireferenzialità : Arpa si pone al servizio di tutti i livelli istituzionali competenti ma anche del sistema industriale e dei cittadini attraverso le attività di supporto tecnico scientifico, controllo, ricerca e informazione; l'articolazione territoriale in dipartimenti provinciali e servizi territoriali; l'integrazione dell'Agenzia lombarda nel sistema delle agenzie ambientali che comprende le Arpa regionali, l'Arpa e le Agenzie europee per l'ambiente; la semplificazione delle procerdure di controllo ambientale, mediante il coordinamento obbligatorio con le Asl per le ispezioni e la partecipazione a "Sportelli Unici" rivolti a cittadini e imprese; la cooperazione con il sistema industriale; la trasparenza nell'azione la cui operatività è di tipo tecnico scientifico (l'Arpa fornirà informazioni e dati sullo stato dell'ambiente in Lombardia con caratteristiche di oggettività ). Secondo dati del Ministero dell'Ambiente, di Unioncamere e di ISTAT per il 1997/98 su ambiente e rifiuti in Lombardia, la raccolta differenziata dei Comuni è stata di 857. 375 tonn. (+67% sul 1996) di cui 246. 736 di materiale organico (+161%) 233, 273 di carta (+39, 8%), 218. 673 di vetro (+22, 7%), 129. 882 di vario genere (+133, 6%) 28. 609 di plastica (+60, 1%). In Lombardia si è avuto un incremento delle dichiarazioni ambientali delle imprese alle Camere di Commercio (MUD Modello Unico Dichiarazione Ambientale) del 2, 6% (da 82, 839 domande nel 1996 a 85. 075 nel 1997 di cui 31. 695 (+37%) a Milano . Rispetto ai rifiuti prodotti in Lombardia, 85. 075 unità locali/settori hanno presentato la relativa dichiarazione, a fronte di 203. 000 schede rifiuti e di una media per unità locali di 2, 39. Rispetto alla tipologia delle unità dichiaranti, il 21 % (917. 869) è rappresentato dal commercio e riparazione auto e moto, il 9, 6% sanità e altri servizi sociali, l'8, 5% da alberghi e ristoranti, l'8% dalla produzione e fabbricazione di prodotti di metallo, il 5, 8% da altri servizi pubblici sociali e personali, il 3, 9% dalla produzione e fabbricazione di carta, stampa ed editoria, il 3, 2% dalle costruzioni e il restante 36, 9% da altri settori. Rispetto alla tossicità o meno dei rifiuti, su un totale di 6. 172. 916 tonnellate di rifiuti speciali e tossico-nocivi prodotti nel 1997, solo il 16% si sono potute riutilizzare. I settori che hanno prodotto in assoluto più rifiuti tossico-nocivi sono stati i servizi pubblici sociali/personali e le costruzioni (9, 5%) seguiti dalla produzione e fabbricazione di prodotti in metallo e fibre chimiche e sintetiche (8, 05%). La riutilizzazione ( 48, 3%) si è avuta per il 50, 4% su residui inerti e assimilabili (con tasso di riutilizzo dell'88, 2%), un altro 15, 7 % ha riguardato generici rifiuti riutilizzabili (metalli ferrosi, scarti e trucioli di legno non trattato, resine artificiali e sintetiche, per un tasso di utilizzo del 9, 9%), il 12, 1% carta e cartone (tasso di riutilizzo uguale a 5, 6%), il 10% metalli ferrosi (tasso di riutilizzo 11, 6%), l'8, 5% vetro integro o in rottami (1, 4% di tasso di riutilizzo), 3, 3% scarti e trucioli di legno trattato con uno scarto di utilizzo del 22, 5%. In Italia vi sono 434 stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante tali secondo l'art. 4 del DPR 175/1988di cui 138 sono depositi di sostanze liquefatte, 135 impianti chimico-petrolchimici, 79 scali merci terminali di ferrovia, 43 depositi di sostanze tossiche, 20 depositi di sostanze liquide e 19 raffinerie di petrolio): 87 di tali unità sono dislocate in Lombardia.

 

IL PRIMO SOCCORSO: INIZIATIVA DIVULGATIVA INAIL
Roma, 8 luglio 1999 - L'INAIL Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, ha in corso di distribuzione gratuita, a cura del suo Centro di Prevenzione, una pubblicazione divulgativa su " Il primo soccorso. Schede di comportamento". L'iniziativa, realizzata in collaborazione con la Confederazione Nazionale Artigiani (CNA), costituisce un aiuto per i lavoratori che si trovino a dover soccorrere compagni di lavoro. La pubblicazione, corredata da 50 fotografie che illustrano le tecniche operative, è destinata ai lavoratori dell'industria, dell'agricoltura, delle pubbliche amministrazioni e delle piccole e medie imprese, e ha l'obiettivo di informare sui comportamenti da tenere in caso di infortuni e di malori (in attesa del personale sanitario specializzato) e di segnalare i comportamenti errati, cioè quello che "non si deve fare".

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