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13  LUGLIO 1999
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SPECIALE NUOVA FIAT PUNTO

MECCANICA   

Nata per soddisfare le differenti esigenze di un ampio ventaglio di clienti, Fiat Punto è una gamma completa di automobili che hanno in comune l'impostazione di fondo, la linea accattivante e le doti di abitabilità, comfort e sicurezza, ma differiscono nel temperamento. Personalità diverse, determinate innanzitutto dal tipo di motore e di cambio adottato.

Uguali per tutte le versioni, invece, sia la scelta delle sospensioni (che prevede una soluzione Mc Pherson davanti e una a "ponte torcente" dietro) sia gli standard di sicurezza, garantiti da dotazioni tra le più complete della categoria.


MOTORI

Cinque i propulsori disponibili per Fiat Punto: tre a benzina (1.2 8v - 1.2 16v - 1.8 16v) e due diesel (1.9 D - 1.9 JTD). Tutti a quattro cilindri, formano un'offerta capace di soddisfare le esigenze più disparate. Tra le caratteristiche comuni: l'elasticità, l'economicità d'esercizio e il rispetto per l'ambiente.

1.2 8v

Il collaudato e affidabile Fire di 1242 cm3 arriva sulla nuova Fiat Punto dopo aver subito tutta una serie di affinamenti mirati a farne un campione di parsimonia per quanto riguarda i consumi, senza per questo penalizzare le prestazioni.

Potenza 44 kW - 60 CV
Coppia 102 Nm - 10,4 kgm a 2500 giri/min
Velocità massima 155 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h 14,3 s
Accelerazione 0-1000 m 35,9 s *
Consumo nel ciclo urbano 7,3 l/100 km*
Consumo nel ciclo extraurbano 4,8 l/100 km*
Consumo nel ciclo combinato 5,7 l/100 km*
(* Dati che si segnalano come valori tra i migliori della categoria).

Basta un'occhiata alla tabella, infatti, per vedere che la Fiat Punto equipaggiata con il motore 1.2 8v si segnala nella sua classe per due valori. Innanzitutto quei 5,7 litri ogni cento chilometri registrati nel ciclo combinato, un risultato tra i migliori della categoria. Ma anche per il tempo realizzato in ripresa sui mille metri, che - ottimo in assoluto - diventa di grande rilievo se fatto dalla stessa vettura capace di consumi così bassi.

Il merito va all'impostazione data al propulsore, che mira ad avere una grande coppia a bassi regimi di rotazione (se ne avvantaggiano, tra l'altro, la piacevolezza e l'elasticità di guida) e rapporti scelti proprio per privilegiare la riduzione dei consumi.

Un risultato ottenuto grazie ad alcune efficaci migliorie: dalle camme con un diverso profilo, studiato per migliorare la fluidodinamica del motore e quindi i rendimenti, ai condotti di aspirazione. Questi ultimi sono nuovi come il collettore, realizzato in materiale polimerico arricchito con fibra di vetro.

E poi ancora: componenti alleggeriti, un impianto elettronico di controllo del motore guidato da una centralina miniaturizzata, un sensore di detonazione attivo capace di gestire l'anticipo al meglio in qualunque condizione e, soprattutto, il sistema di iniezione multipoint sequenziale fasata Marelli I.A.W., finora riservato a modelli con propulsori più sofisticati.

Un motore efficiente, un motore pulito. Sul fronte ambientale, il 1.2 8v vanta un convertitore catalitico sistemato nel vano motore (è saldato con una nuova tecnologia sulla flangia del collettore di scarico). In questa posizione il dispositivo si rivela molto efficiente perché può raggiungere temperature elevate in tempi più brevi e quindi abbattere le emissioni anche in fase di riscaldamento del propulsore.

La nuova Fiat Punto 1.2 8v, che è il primo modello Fiat dotato di questo tipo di catalizzatore, completa le sue dotazioni destinate a ridurne al minimo l'impatto ambientale con un impianto di alimentazione del combustibile "returnless", che elimina il ricircolo del carburante all'interno del serbatoio, riducendo così la formazione di vapori.

1.2 16v

Modificato nella curva di erogazione della coppia per avere una guida ancora più piacevole e buone prestazioni riducendo i consumi (tra i migliori fatti registrare dai motori di questo tipo), il 1.2 16v di Fiat Punto si distingue anche per una soluzione tecnica sofisticata. Si tratta della farfalla elettronica comandata dalla centralina del motore, un meccanismo finora riservato a modelli di segmenti superiori.

Il dispositivo, che è di tipo drive by wire, quindi senza collegamento meccanico fra acceleratore e corpo farfallato, lascia alla centralina elettronica il compito di erogare la coppia in base alle diverse richieste del guidatore. Migliorano in questo modo prestazioni e consumi.

Potenza 59 kW - 80 CV
Coppia 114 Nm - 11,6 kgm a 4.000 giri/min
Velocità massima 172 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h 11,4 s
Accelerazione 0-1000 m 33,2 s
Consumo nel ciclo urbano 7,6 l/100 km*
Consumo nel ciclo extraurbano 5,0 l/100 km*
Consumo nel ciclo combinato 6,0 l/100 km*
(*Dati che si segnalano come valori tra i migliori della categoria; si riferiscono alla versione equipaggiata con cambio a cinque marce).

A esaltare il temperamento brillante del 1.2 16v contribuisce in maniera determinante il sistema elettronico di controllo del motore, realizzato con tecnologia micro-ibrida.

Anche questo motore beneficia, ovviamente, di tutti le migliorie descritte per il Fire 1.2 8v e relative a meccanica, elettronica di bordo e impianto di scarico e di alimentazione.

Apposta per il 1.2 16v, invece, è stato sviluppato il sottobasamento in alluminio con cappelli di banco legati tra loro, che migliora il comportamento del motore sia nell'acustica sia nelle vibrazioni.

1.8 16v

È il propulsore a benzina al vertice della gamma Fiat Punto. Logico, quindi, che pur mantenendo i consumi entro valori contenuti, il 1.8 16v giochi le sue carte migliori nel campo delle prestazioni dove eccelle (accelerazione e velocità massima sono ai vertici della categoria).

Potenza 96 kW - 130 CV
Coppia 164 Nm - 16,7 kgm a 4.300 giri/min
Velocità massima 205 km/h *
Accelerazione da 0 a 100 km/h 8,6 s*
Accelerazione 0-1000 m 29,9 s*
Consumo nel ciclo urbano 11,5 l/100 km
Consumo nel ciclo extraurbano 6,4 l/100 km
Consumo nel ciclo combinato 8,3 l/100 km
(* Dati che si segnalano come valori tra i migliori della categoria).

 

Non a caso il propulsore, che già equipaggia modelli come Fiat barchetta e Coupé Fiat, è destinato anche nell'offerta Punto alla vettura sportiva, quella con maggior grinta: la HGT.

Eccellente per il 1.8 16v è anche l'andamento delle curve di erogazione. Il 90 per cento della coppia, infatti, è disponibile in un ampio arco di regimi di rotazione che vanno dai 1800 ai 6500 giri/min. Le soluzioni tecniche che consentono al propulsore di 1747 cm3 queste prestazioni sono il variatore di fase e il collettore di aspirazione in nylon a geometria variabile.

Com'è noto, il primo dispositivo permette di adattare l'intervallo di apertura delle valvole di aspirazione in funzione del regime del motore. Mentre i condotti a lunghezza variabile accordano, ad ogni regime di rotazione, il movimento della colonna d'aria con l'apertura delle valvole stesse.

Si ottimizza, in questo modo, la fase di riempimento delle camere di combustione, ottenendo una curva di coppia più piatta, ampia e regolare. Per il cliente tutto ciò significa disporre di un motore elastico e brillante fin da un basso numero di giri; potente a pieno regime; e, infine, capace di funzionare con grande regolarità anche al minimo e ai carichi ridotti.

Tra le caratteristiche tecnico-costruttive del 1.8 16v sono da segnalare: il basamento in ghisa a pareti sottili con canne integrali e la testa cilindri in lega di alluminio a quattro valvole per cilindro. Inoltre, la distribuzione prevede due assi a camme, comandati da cinghia dentata. Quest'ultima controlla anche la pompa dell'acqua, integrata nella testa.

Molto curato il comfort di funzionamento. Per ridurre al minimo vibrazioni e rumore, infatti, sul 1.8 16v sono montati un albero motore con otto contrappesi e smorzatore torsionale, mentre la coppa dell'olio è strutturale, per irrigidire il propulsore.

Pochissime le operazioni di manutenzione richieste. La cinghia dentata che comanda la distribuzione e quella poli-V, infatti, sono dotate di tenditori automatici e le punterie sono idrauliche.

1.9 D

Equipaggiare la nuova Fiat Punto con un motore a gasolio capace di assicurare, contemporaneamente, bassi consumi e buone prestazioni. Questo l'obiettivo perseguito dai tecnici nella messa a punto del 1.9 D. La scelta tecnica è stata quella di sviluppare un motore ad iniezione indiretta non sovralimentato, ma di buona cilindrata (1910 cm3).

Potenza 44 kW - 60 CV
Coppia 118 Nm - 12 kgm a 2.250 giri/min
Velocità massima 155 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h 15 s *
Accelerazione 0-1000 m 36,6 s
Consumo nel ciclo urbano 7,2 l/100 km
Consumo nel ciclo extraurbano 4,8 l/100 km
Consumo nel ciclo combinato 5,7 l/100 km*
(* Dati che si segnalano come valori tra i migliori della categoria).

A riprova della validità della scelta, il confronto con il turbodiesel di 1698 cm3 della precedente Punto TD60, che vede il 1.9 D vincente in entrambi i campi. Infatti consuma meno (quasi un litro nel ciclo combinato) ed è più brillante, come dimostrano i 15 secondi impiegati per accelerare da 0 a 100 km/h, risultato al vertice della categoria.

Un motore tradizionale, dunque, ma con le sue raffinatezze tecniche. Come l'inedito sistema di controllo del motore con valvola EGR elettrica che proprio Fiat Punto introduce per prima in questo segmento di mercato.

Il sistema elettronico di controllo del motore è capace di gestire in tempo reale i parametri relativi a:

  • quantità di combustibile iniettata
  • anticipo
  • richiesta di potenza del guidatore fatta attraverso l'acceleratore (anch'esso elettronico)
  • valvola di ricircolo dei gas di scarico (EGR), che nel caso di Fiat Punto è a comando elettrico anziché pneumatico come sui modelli concorrenti.

C'è, infine, la camera di combustione ad alta turbolenza, che migliora la miscelazione del carburante con l'aria, dando luogo ad una combustione più uniforme (si riducono anche le emissioni e il motore è più silenzioso).

1.9 JTD

La rivoluzionaria tecnologia "common rail" dei motori turbodiesel a iniezione diretta arriva anche in questo segmento e il merito è proprio della nuova Fiat Punto che la propone con il suo 1.9 JTD.

Fiat Auto ribadisce, così, la propria strategia che prevede la progressiva adozione di questi innovativi motori da parte di tutte le proprie Marche. E, dato ancora più rilevante, non lo riserva alle fasce di mercato più alte, delle quali è stato fin qui appannaggio, ma lo estende anche alle vetture della categoria di Fiat Punto.

In questi propulsori la pressione d'iniezione non dipende dal numero di giri del motore, ma è gestita in modo indipendente da un dispositivo di controllo elettronico. È possibile, inoltre, realizzare una preaccensione per mezzo di una brevissima iniezione pilota di gasolio.

Vale la pena ricordare che negli impianti a precamera o a iniezione diretta tradizionali l'alimentazione degli iniettori è comandata da una pompa meccanica (spesso controllata elettronicamente) e la pressione d'iniezione cresce insieme con il crescere della velocità di rotazione del motore. Caratteristica che rappresenta un limite all'ottimizzazione della combustione e quindi delle prestazioni, della silenziosità e delle emissioni.

Nel sistema "Common Rail", invece, la pressione d'iniezione è indipendente dalla velocità di rotazione del motore e dal carico (posizione dell'acceleratore) perché la pompa d'iniezione genera la pressione "per accumulo". Grazie al controllo elettronico della pompa stessa e degli iniettori, inoltre, è possibile ottimizzare, per ogni punto di funzionamento del motore, sia la pressione d'iniezione sia la quantità di combustibile iniettata.

Da qui la possibilità d'impiegare, da un lato, una pressione d'iniezione molto elevata e, dall'altro, di erogare (grazie al controllo elettronico) minime quantità di combustibile, cioè di realizzare una preiniezione detta appunto iniezione pilota. Due caratteristiche che assicurano grandi vantaggi al guidatore. Alla prima (concetto di accumulo) si deve, infatti, una combustione più efficiente, quindi rendimento e prestazioni migliori; mentre la seconda (iniezione pilota) garantisce una forte riduzione del rumore di combustione.

L'alto valore di pressione, dunque, permette di ridurre sensibilmente i consumi e la fumosità, mentre l'iniezione pilota consente di creare nella camera di combustione le condizioni di temperatura e pressione ideali per la realizzazione della combustione principale. Preriscaldando la camera di scoppio, infatti, si riduce drasticamente il "gradiente" di pressione lungo il ciclo, causa della ruvidità di combustione, e quindi del tipico rumore metallico dei motori a iniezione diretta tradizionali.

Ma non solo. Perché la combustione all'interno del cilindro avvenga nel modo più corretto possibile, vengono adottati anche iniettori multigetto, con fori piccolissimi che consentono di atomizzare il gasolio, e condotti di aspirazione con forma a chiocciola, che impongono all'aria un movimento rotatorio (moto di "swirl").

La testa dei cilindri a flusso incrociato ("cross flow"), inoltre, aumenta la turbolenza. Combustibile molto nebulizzato e aria con un moto di turbolenza vorticoso, danno luogo ad una miscela che brucia con un'elevata efficienza. Con il risultato che, rispetto ad un analogo motore a precamera, il propulsore Unijet fa registrare un miglioramento medio delle prestazioni del 12 per cento e una riduzione (sempre media) dei consumi del 15 per cento.

Per la Fiat Punto 1.9 JTD, inoltre, è stato scelto un turbogruppo le cui prestazioni sono specificamente mirate alla riduzione dei consumi e alla prontezza di risposta (in sostanza una turbina di piccole dimensioni e con un turbo-lag ridotto). Scelta tecnica che per il cliente significa un maggiore piacere di guida, esaltata anche dall'adozione del controllo elettronico della pressione di sovralimentazione.

Queste le prestazioni fatte registrare dal 1.9 JTD applicato alla nuova Fiat Punto, alle quali occorre aggiungere due interessanti dati relativi all'autonomia. Grazie al suo serbatoio di 49 litri e ai consumi decisamente bassi, con un pieno la Punto 1.9 JTD può percorrere 1000 chilometri nel ciclo combinato e addirittura 1225 nel ciclo extraurbano.

Potenza 59 kW - 80 CV
Coppia 196 Nm - 20 kgm a 1.500 giri/min*
Velocità massima 170 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h 12,2 s*
Accelerazione 0-1000 m 34,2 s *
Consumo nel ciclo urbano 6,6 l/100 km
Consumo nel ciclo extraurbano 4 l/100 km
Consumo nel ciclo combinato 4,9 l/100 km*
(* Dati che si segnalano come valori tra i migliori della categoria).


CAMBI

Per le versioni della gamma Fiat Punto sono stati sviluppati quattro cambi meccanici (tre a cinque marce, uno a sei) e un cambio automatico a controllo elettronico.

I cambi meccanici

Pur differenti in funzione dei valori di coppia massima che possono gestire (da 13,5 a 21 kgm), tutti i cambi meccanici hanno in comune il comando esterno a doppio flessibile, che filtra la ruvidità di funzionamento del motore e le vibrazioni trasmesse da questo alla leva del cambio.

Gli ingranaggi hanno dentature ad alto ricoprimento, oltre che coppie di quinta velocità e riduzione finale lavorate con una superfinitura successiva al trattamento termico (ne migliora la silenziosità). Leggere e molto efficaci nell'assorbire i rumori, le scatole ruotismi sono state messe a punto con il metodo di calcolo strutturale degli elementi finiti (Finite Element Method).

Altre novità per il comando della frizione e per la scelta dei rapporti. Questi ultimi sono più lunghi e privilegiano i consumi, mentre il comando della frizione è idraulico, per assicurare - ancora una volta - silenziosità di funzionamento, facilità di impiego e resa.

Il cambio da 13,5 kgm nella versione a cinque marce è adottato da tutti i modelli equipaggiati con il propulsore 1.2 (sia a 8 sia a 16 valvole), mentre lo stesso dispositivo, ma a sei marce, è montato sulla versione Sporting equipaggiata con il 1.2 16 v. Su questa versione la sesta è di potenza. In questa marcia, infatti, la vettura raggiunge la sua velocità di punta.

Tutti e due i cambi sono caratterizzati da un ingombro ridotto e da un'eccellente manovrabilità della leva di selezione. Quest'ultima è stata ottenuta grazie anche alla riduzione d'inerzia del disco condotto della frizione e all'introduzione di nuove guarnizioni.

La configurazione del cambio è trasversale con due alberi in cascata, mentre il comando delle marce è interno a quattro piani di selezione.

Per la Fiat Punto con motore 1.9 D è stato scelto un cambio a cinque marce da 15 kgm, caratterizzato da un giunto interno a tripode. È un particolare che differenzia il meccanismo da quello montato sulle 1.8 16v e 1.9 JTD, che ha - invece - il giunto esterno e può quindi trasmettere una coppia di 21 kgm.

Anche per questi ultimi cambi, patrimonio di vetture di segmenti superiori, sono stati raggiunti i migliori livelli di silenziosità e facilità d'innesto. Tutti, inoltre, dispongono del meccanismo "a siringa" che impedisce l'inserimento involontario della retromarcia.

Il cambio automatico

Lo Speedgear è un innovativo cambio automatico continuo a controllo elettronico. Com'è noto, in questo genere di dispositivi un sistema di pulegge con cinghia metallica consente di avere un rapporto di trasmissione continuamente variabile garantendo un'apertura del cambio (il rapporto tra la marcia più lunga e quella più corta) molto più ampia di quella degli "automatici" tradizionali.

In più, il dispositivo di Fiat Punto offre la possibilità di scegliere tra una guida totalmente assistita (e in questo caso si comporta come un cambio automatico tradizionale) e una gestione manuale con inserimento sequenziale.

Due cambi in uno, insomma, ma non solo. Quando passa alla guida automatica, infatti, il pilota ha ancora a disposizione due logiche di funzionamento del cambio: una che privilegia le prestazioni e l'altra il comfort.

In definitiva, quindi, chi è al volante può sempre scegliere fra tre modi di guida: due in automatico e uno manuale (sequenziale). In quest'ultimo caso, si può cambiare senza togliere il piede dall'acceleratore e le marce a disposizione sono sei per la Punto ELX e sette per la Punto Sporting. Quest'ultima, tra l'altro, è l'unica vettura del segmento a disporre di un cambio sequenziale con settima di potenza.

Il nuovo cambio Speedgear, inoltre, è sempre completato da un convertitore di coppia che sostituisce la frizione elettromagnetica e porta notevoli benefici. Consente, infatti, di ridurre i consumi, di aumentare il freno motore (grazie al bloccaggio del convertitore governato dalla logica cambio), di avere maggiore progressività allo spunto, di superare più agevolmente pendenze elevate e facilita le manovre di parcheggio.

Il controllo elettronico del dispositivo, infine, assicura fluidità di funzionamento e una gestione dei transitori (le fasi accelerazione e di rilascio) senza sobbalzi, grazie alla possibilità di filtrare il segnale di azionamento dell'acceleratore.

Dal punto di vista tecnico, la trasmissione automatica rappresenta il miglior completamento di un propulsore: sia per la capacità di sfruttare a fondo il motore preservandolo da sollecitazioni; sia per il comfort di guida che offre. Per esempio, è previsto il riconoscimento elettronico della richiesta di una rapida accelerazione (corrispondente allo "scalare la marcia" su cambio meccanico), più sensibile ed efficace del classico dispositivo kick-down dei cambi automatici tradizionali. Nella gestione manuale, invece, lo Speedgear restituisce al pilota la possibilità di scegliere quale rapporto di trasmissione inserire, assicurando piacere di guida e prestazioni.

Per scegliere questo modo di guida, basta portare la leva nella posizione "D" e quindi spostarla lateralmente sulla griglia che si trova a sinistra di quella per la selezione automatica. In questa posizione la leva è obbligata a compiere solo due movimenti: in avanti per passare alle marce superiori, indietro per scalare. Ogni cambiata viene visualizzata sul display. All'arresto della vettura il dispositivo si predispone in prima, pronto alla successiva partenza.

Quando, invece, si passa alla guida in automatico (posizione D della leva), il sistema offre un'ulteriore opportunità di scelta. Vale a dire tra una logica di gestione del cambio più brillante (marce corte) e un'altra più confortevole e più adatta, per esempio, alla guida cittadina. In quest'ultimo caso, infatti, il cambio sceglie automaticamente rapporti più lunghi e quindi più silenziosi.

Grazie all'accoppiamento con l'acceleratore "elettronico" (drive by wire), inoltre, questo cambio garantisce una particolare fluidità di funzionamento in fase di accelerazione e di rilascio che rende la guida molto piacevole.

Per selezionare uno dei due modi di guida occorre premere un pulsante sistemato sulla mostrina del comando marce e il passaggio dall'uno all'altro può avvenire a qualsiasi numero di giri. Sul quadro degli strumenti compare l'indicazione della marcia inserita (nel caso di un impiego del cambio manuale) o del modo di funzionamento scelto (per il cambio automatico).

GUIDA IN AUTOMATICO
P - PARCHEGGIO
R - RETROMARCIA
N - FOLLE
D - MARCIA AUTOMATICA
L - FRENO MOTORE

GUIDA MANUALE SEQUENZIALE
+ - MARCIA SUPERIORE
- - MARCIA INFERIORE

Comodo, facile da usare, sicuro. Anche su questo fronte, il nuovo cambio Speedgear di Fiat Punto offre le massime garanzie. Alcune funzioni del dispositivo, infatti, hanno proprio la funzione di proteggerne l'integrità, assicurando sempre un controllo assoluto della vettura.

  • SHIFT-LOCK: il dispositivo permette di spostare la leva di comando dalla posizione P, solo dopo aver premuto il pedale del freno;
  • KEY-LOCK: la chiave di accensione può essere estratta soltanto con il cambio in posizione "P";
  • AVVIAMENTO: il motore può essere avviato solo con il cambio nelle posizioni "N" o "P";
  • FUORI GIRI: il sistema inserisce la marcia superiore prima che il motore raggiunga un regime di rotazione eccessivo. Per contro, ritarda il passaggio ad una marcia inferiore, quando la manovra rischia di portare il propulsore fuori giri (solo in posizione manuale);
  • RETROMARCIA: al di sopra di una certa velocità, la retromarcia non può essere inserita; quando questa scende di nuovo al di sotto del limite stabilito, la retromarcia puù essere innestata. Con il comando in posizione "R", inoltre, il sistema attiva automaticamente le luci di retromarcia.


SOSPENSIONI

Le sospensioni di una vettura giocano un ruolo importante sia per quanto riguarda il comfort all'interno dell'abitacolo, sia per quanto concerne una guida sicura e piacevole. Allo scopo di garantire queste prestazioni, sulla Fiat Punto sono stati applicati due schemi: davanti, il classico Mc Pherson, rivisitato secondo l'esperienza maturata da Fiat in questa categoria di automobili. Dietro, una configurazione a "ponte torcente" che è una soluzione tradizionale, migliorata grazie alle odierne tecnologie costruttive.

La sospensione anteriore

Sulla Fiat Punto la sospensione Mc Pherson a ruote indipendenti è stata completamente ridisegnata in tutti i suoi componenti: dai punti caratteristici alle molle, alle boccole diversamente orientate. Inoltre, sono stati ridotti i pesi ed è stata studiata una nuova geometria (angolo di disassamento, diametro eccetera), per ridurre al minimo le spinte non in asse esercitate sull'ammortizzatore. In questo modo diminuiscono gli attriti e migliora l'assorbimento delle piccole asperità stradali.

I bracci oscillanti hanno boccole di grande volume, con un diverso orientamento e una rigidezza differenziata, che smorzano bene le vibrazioni e garantiscono un'ottima tenuta stradale in curva.

La traversa, anch'essa molto rigida e di generose dimensioni, contribuisce al comfort acustico della vettura perché limita al minimo il rumore trasmesso all'abitacolo.

Gli ammortizzatori idraulici, infine, oltre che telescopici sono a doppio effetto: hanno cioè un comportamento diverso in compressione e in distensione. Mentre i tasselli dei duomi sono studiati per smorzare le oscillazioni verticali, senza trasmettere rumori e vibrazioni.

La sospensione posteriore

La sospensione posteriore di Fiat Punto è a ruote interconnesse (semindipendenti) attraverso assale torcente (il ponte). Si tratta di una soluzione già in uso nel passato perché semplice e razionale, oltre che di peso e ingombro ridotto. Abbandonata, poi, in favore di schemi più complessi, torna ora a diffondersi presso diversi costruttori, grazie alle caratteristiche che oggi è possibile conferire al componente con nuove tecniche costruttive.

La sospensione posteriore di Fiat Punto è costituita da due bracci longitudinali connessi con una traversa torcente a sezione chiusa. Quest'ultima, prodotta con un'innovativa tecnica di stampaggio, ha una forma che assicura alla sospensione l'ideale rigidezza torsionale e quindi un ottimo bilanciamento tra parte anteriore e posteriore della vettura.

Di più. Siccome il componente è prodotto in acciaio ad alta resistenza, la sospensione oltre che molto rigida è anche assai resistente. Doti che hanno permesso di eliminare la barra antirollio con una conseguente riduzione di peso di 6,5 kg.

Per la sospensione posteriore di Fiat Punto, inoltre, sono state messe a punto nuove boccole di attacco del ponte alla scocca che migliorano la stabilità di marcia.

Si tratta, infatti, di boccole "intelligenti" che assicurano un'ottima stabilità di marcia anche in condizioni al limite. Per la loro alta flessibilità longitudinale costituiscono un efficace filtro di rumore e vibrazioni.

A differenza di quanto avviene in dispositivi analoghi usati da vetture della concorrenza, inoltre, gli ammortizzatori della sospensione posteriore di Fiat Punto sono sistemati sotto al pavimento e non nei vani passaruota. Da qui la possibilità di non ridurre la larghezza del vano di carico e di conseguenza la capacità del bagagliaio che, nel caso della 5 porte, è il più grande del segmento.

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