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MELODIE
MAGIARE A TAVOLA Ristorante "AMADEUS" del Jolly Hotel Touring, Via Tarchetti, 2, Milano, dal 5 al 13 novembre. Il Jolly Hotel Touring di Milano si fregia dei colori ungheresi, una pennellata di rosso e verde, per nove giorni. Prosegue il ciclo delle promozioni gastronomiche celebrando, in collaborazione con l'Ufficio Turistico Ungherese di Milano, la Danubius Hotels Group e con la Malev, Linee Aeree Ungheresi, il "1999" - Anno della Gastronomia Ungherese". Della terra magiara sarà presente lo chef Poor Lajos, giunto appositamente dal Lago Balaton, che affiancato dallo staff di cucina del Ristorante Amadeus, faranno conoscere ed apprezzare i piatti più prelibati, nonchè i saperi e i sapori di questa cucina. La manifestazione eno-gastronomica è un viaggio attraverso i sapori intensi ed i profumi di una terra millenaria, un modo per conoscere la cultura del popolo magiaro, la passionale musica tzigana che dal vivo allieterà le serate ambrosiane. Il Menù di tre portate a scelta (vino e servizio inclusi) è di Lit.60.000. Uffico Turistico Ungherese, Delegato per l'Italia Dr. Bela Varga, tel.02/4819.5434; E-mail: ungotour@tin.it ; Jolly Hotel Touring: prenotazioni tel.02/6335. Ungheria: cultura, gastronomia e termalismo. Più volte attraversata dalla grande corrente unificatrice della storia per la sua posizione strategica, all'incrocio tra l'Occidente e l'Oriente, l'antica terra magiara vanta un originalità di caratteri. Variegata l'offerta turistica: tra gli incontri obbligati, difficile resistere al richiamo del Danubio blu e dei piaceri e dei sapori della tavola, dei virtuosismi rapsodici di Liszt, della sconfinata "puszta", delle musiche e del folclore tzigano. Tracciati di suggestioni romane, magiare, turche, balcaniche, ottomane, austrungariche, hanno impresso al Paese quell'ampio respiro di società multietnica, filo conduttore della sua storia. La lingua ugro-finnica non imparentata con le lingue latine o slave, si parla solo qui. Il Paese prende per la "gola", facendo riscoprire sia i piatti dell'antica tradizione sia sperimentando una nuova gastronomia transeuropea. Le tradizioni alimentari conservano tuttora il ricordo di un passato nomade o magiaro e ne valorizzano i componenti e con l'impalpabile Paprika in tutte le "salse", conquistano i palati più raffinati. La zuppa di gulasch, piatto unico piccante e speziato (da noi noto nella versione di spezzatino), rispecchia l'alimentazione dei leggendari mandriani hajdù. Il recupero dei sapori della memoria antica, rinnova la piacevolezza di stare a tavola, interpretando la tipicità, la qualità dei sapori e dei profumi. Quest'anno si celebra l'Anno del vino e della gastronomia e l' opportunità di conoscerla, viene offerta dalla settimana gastronomica al Jolly Hotel. I vini sono di ottima reputazione: il Bikarver di Eger, un rosso leggendario, vellutato quasi nero di colore, preparato con tre tipi di uve. Il vino ungherese più celebrato, dall'aroma profumato, dal gusto particolare, ambrosia di principi e regnanti, viene prodotto nella regione di Tokaj-Hegyalia; molto apprezzati anche il Rizling e il Keknyelu. L'est dell'Ungheria, dove la vita scorre immutata, è terra di frontiera regno dei cavalli selvaggi, depositaria di un esistenza nomade, vicina alla natura e di antiche tradizoni popolari. Le pianure sterminate preannunciano le steppe asiatiche: la mitica "puszta" ungherese si estende per 80mila ettari con steppa erbosa, e campi di grano spazzati dal vento, alternati a prati e pascoli, popolati da mandrie di bovini e alcune rarità domestiche giunte con i primi abitatori nomadi: bovini biancogrigi, dalle lunghe corna, pecore dalle corna ritorte e cavalli "nonius". I leggendari csikos, pastori a cavallo si lanciano in ardite e spericolate evoluzioni equestri. E inoltre spazi infiniti al confine tra mito e realtà, racchiusi in due parchi nazionali quello di Kiskunsag a sud di Budapest e l'Hortobagy, poco distante dal confine rumeno. Terra d'acqua, disegnata nei secoli dal Danubio (Duna) e dal Tibisco (Tisza), l'Ungheria racchiude la maggior riserva di acqua termale al mondo, dopo l'Islanda. Dalle fonti con proprietà benefiche, sgorgano oltre mezzo milione di metri cubi di acqua calda. Al Danubio hanno conferito una vera anima culturale, con la musicalità di Johann Strauss, Béla Bartok e Zoltan Kodali. Il lago Balaton, l'antica madre interiore, un vero mare nell'Europa Centrale con i suoi 77 k. di lunghezza e 14 di larghezza massima, si estende come uno specchio dorato. Sulle sue sponde sopravvive un'atmosfera vacanziera da Bel Epoque. Percorsi tra natura ed enogastronomia, tra cantine e vigneti, attraverso dolci e verdi colline del Tokaj, castelli e fortezze e sontuose residenze e stabilimenti termali, introducono all'essenza magiara. L'uva che si specchia nel Balaton produce un ottimo nettare. Vini profumatissimi che accompanno i piatti a base di pesce del lago e vengono serviti nelle csàrda, le antiche locande, ricavate dalle fattorie bianche col tetto di paglia, dove trionfa lo spirito del violino tzigano. Héviz, è una delle più note località termali del Paese, con i padiglioni in legno "fin de siècle", in una valle a 6 km. da Keszthely, sul lago Balaton, il più grande giacimento d'acqua calda europeo, che scaturisce dal cratere di un vulcano spento. Un toccasana per i reumatismi, leggermente radioattiva ed alcalina,con sali di calcio, zolfo e carbonato d'idrogeno. 86 milioni di litri assicurano il ricambio dell'acqua dell'intero lago ogni 24 ore. Nel Paese dei bagni termali sgorgano ben 400 sorgenti di acque termali; nella sola Budapest le sorgenti sono 123 e i bagni termali sono 30, di cui 10 riconosciuti terapeutici. A sud del Balaton, si estende la regione del Transdanubio Meridionale, articolata da dossi, colline e da montagne di bassa altitudine. Le sue sponde, lambiscono paesaggi fiabeschi, che d'inverno diventano l'ultima frontiera per gli appassionati di sport estremi. Terra di antiche fortezze monumentali, rocche, castelli e residenze aristocratiche, che testimoniano un ricco passato, come la città di Esztergom incastonata nella vallata dell'ansa argentea del Danubio. Abitata nell'età paleolitica, divenne terra di tribù balcaniche, dei cimbri, degli sciti, degli illiri, dei traci, dei celti, dei romani, spazzati in seguito dagli unni, ostrogoti, gepidi, longobardi e avari, fino alle sette tribù magiare guidate nell' 896 dal condottiero Arpad, che segnano l'inizio di una nuova era ed ancora da popolazioni ugro-finniche e dagli ungari. La capitale danubiana, porta di due mondi, Buda dal fascino discreto e nobile e Pest frenetica e intraprendente, rappresenta una sintesi tra tradizione e modernità. Il "magnifico Ponte" lega i due aspetti di una società multivariegata, che fronteggia con dinamismo le nuove realtà e le prospettive di sviluppo e investimento. Le sontuose dimore nobiliari nel loro moderno ruolo alberghiero sono destinate al turismo raffinato e congressuale. La "Budapest Card" offre una mappa di circa 100 servizi per vivere la grande capitale e fruire dell'ingresso in 55 musei, e di sconti in negozi, ristoranti e bagni termali. Il 30 dicembre si svolgerà un altro evento gastronomico-musicale nel Centro Congressi di Budapest e anticiperà i festeggiamenti di fine Millennio. Il programma comprenderà una vasta degustazione dei prodotti di una trentina di cantine e distributori d'Ungheria, un Concerto dell'Orchestra Zigana con 100 elementi e una cena tipica ungherese. Il 31 dicembre seguirà una presentazione di vini d'annata 1996 e assaggi. Pacchetti di Capodanno: Budapest, 4 pernottamenti con prima colazione a buffet, 3 mezze pensioni, un cenone di gala in hotel e un cocktail di benvenuto, DM 615 a persona in camera doppia; supplemento singola DM 280. Tel.003612020044. Hotel Hilton: Budapest: "Pacchetto Gold" (3 pernottamenti in camera standard con prima colazione, e poi spumante, cenone nella sala da ballo dell'Hotel, ingresso al Concerto di Capodanno) DM 1.799 in doppia; supplemento singola DM 950. Danubius Thermal Hotel - Sarvar: 7 pernottamenti in mezza pensione, coktail di benvenuto, cenone di Capodanno, accesso alle strutture termali, ginnastica mattutina DM 1.041 in camera doppia p.p., DM 1.265 in camera singola. INFO: Ufficio del Turismo Ungherese, Milano, Sig.ra Marta Varga tel. 02/4819.5434; E-mail: ungotour@tin.it ; Malev tel. 02/862.362; Milan@Malev.hu ; Danubius Hotel Group tel.02/4801.1939; danubiusit@netspace.it |