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1 SETTEMBRE 2000
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AUTO: OLTRE UN ANNO PER LE CONSEGNE DI ALCUNI MODELLI
Rozzano, 1 settembre 2000 - A volte può essere
necessario attendere un anno e più per la consegna di un'auto nuova. Lo ha
documentato il mensile "Quattroruote" con un servizio pubblicato
sul fascicolo di settembre. Le difficoltà di consegna più clamorose alcuni
modelli esteri, specie se di lusso: le Mercedes "CL" (sportiva) e
"ML" (fuoristrada), rispettivamente da almeno 200 e 80 milioni di
lire, e la nuovissima BMW "X5" (un Suv, cioè un veicolo a metà
tra una giardinetta e una fuoristrada) da almeno 90 milioni possono
richiedere 14 mesi di attesa. Ma i ritardi, pur meno eclatanti, sono molto
diffusi anche tra vetture non lussuose. In particolare tra le
"diesel" di ultima generazione, cioè dotate di motori con i più
avanzati sistemi d'iniezione diretta di gasolio: il "common rail"
e l'"iniettore-pompa". Questi modelli, a causa dell'interessante
rapporto tra prestazioni e consumi, sono da un paio d'anni molto richiesti e
ciò ne ha allungato i tempi di consegna: per esempio, la Peugeot "206
HDI" richiede anche sei mesi d'attesa, mentre la Volkswagen "Golf
TDI/115 CV" può richiederne da cinque a dieci. Esistono però alcune
eccezioni: "Quattroruote" ha riscontrato che le più interessanti
"diesel" di produzione italiana (Alfa Romeo "156 Sportwagon",
Fiat "Punto" e Lancia "Lybra") si possono ottenere al
massimo in tre mesi e talvolta può essere sufficiente un solo mese.
Sorprendentemente contenuti anche i tempi per le Audi "TT" (in
entrambe le varianti di carrozzeria, coupé e spider), anch'essi entro i tre
mesi: fino alla scorsa primavera potevano anche superare l'anno. Tutte
queste indicazioni non hanno comunque una validità assoluta: i tempi
possono variare a seconda delle zone d'Italia. Le verifiche di "Quattroruote"
hanno appurato che i concessionari meridionali tendono a promettere consegne
più sollecite rispetto ai loro colleghi settentrionali: per esempio, per
vetture come l'Audi "A2", la Bmw "330d Touring" e la
Opel "Zafira Dti" i venditori di Bari hanno parlato di tempi anche
dimezzati rispetto a quelli rilevati a Milano. In alcuni casi, come quello
della BMW, ciò è spiegato dai costruttori con la maggior domanda che si
registra al Nord, mentre in altri è possibile che i concessionari abbiano
promesso tempi più brevi di quelli reali.
FISIOLOGIA E PATOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA, UN
CONVEGNO DI STUDI ALLA SAPIENZA
Roma, 1 settembre 2000 - L'era della comunicazione è già cominciata. Il
mondo è sempre più piccolo e l'interdipendenza tra le diverse parti sempre
più stretta. All'interno delle normali dinamiche di comunicazione di massa,
oggi in grandissima espansione, si possono talvolta produrre distorsioni e
abusi, classificabili come vere e proprie patologie degne di attenzione e
allarme sociale. L'Università La Sapienza (Dipartimento di Scienze
Psichiatriche e Medicina Psicologica, Insegnamento di Psicopatologia
Forense, professor Vincenzo Mastronardi) ha organizzato un convegno che
affronterà il tema della fisiopatologia della comunicazione di massa nei
suoi diversi aspetti, facendo il punto sui fenomeni più nuovi:
dall'influenza di cinema e tv sui comportamenti devianti alle tecniche
plagiarie delle sette religiose, dalle patologie della comunicazione
interpersonale (molestie sessuali, mobbing etc.) alle ipnorapine. Il
convegno approfondirà anche lo sviluppo della normativa a tutela dei
cittadini e la grande questione del rapporto tra diritto di cronaca e
rispetto della persona. Il convegno, che fa parte degli appuntamenti
scientifici proposti per il Giubileo delle Università, si terrà nei giorni
6-8 settembre presso il Collegio De Merode - Piazza di Spagna - Via S.
Sebastianello 1 Roma. Per informazioni: Istituzione Internazionale di Studi
Superiori e Ricerche sulla Comunicazione di Massa tel. 06/8100227.
WORLD WINE PACK COMPETITION 2000 - CONCORSO CORTEPACK
PER PROGETTISTI GRAFICI- PESEMTAZIONE ELABORATI ENTRO 31 OTTOBRE 2000
Milano, 1 settembre 2000 - L'idea del World Wine Pack Competition 2000 1st
Edition by Cortepack nasce dalla consapevolezza che il settore enologico, in
continua evoluzione, ha adottato una politica di rinnovamento e mira alla
conquista del mercato grazie ad un prodotto di qualità e ad
"accessori" - bottiglie, etichette, scatole e contenitori - sempre
più innovativi ed originali. Questo il fattore principale per organizzare
il Concorso per progettisti grafici, l'iniziativa che mira ad elaborare
nuove idee in grado di arricchire, rinnovare e valorizzare ulteriormente il
mondo del packaging. La comunicazione ha un ruolo fondamentale e si esprime
in svariate forme che fanno di un semplice contenitore un oggetto di design
di estremo richiamo CORTEPACK, azienda leader in Italia nel settore del
packaging, promuove in collaborazione con l'Aiap (Associazione Italiana
Progettazione per la Comunicazione Visiva) la prima edizione di World Wine
Pack Competition by Cortepack. La finalità di questo Concorso
Internazionale è quella di coinvolgere grafici, art director, designer,
illustratori e studenti italiani e appartenenti ad altre nazioni fortemente
votate alla produzione vinicola nello studio di una nuova veste grafica per
il packaging di una confezione contenente 6 bottiglie di vino. Obiettivo è
trasformare una scatola da imballo, da semplice contenitore, in un packaging
accattivante che possa coniugare in maniera innovativa la comunicazione con
la creatività.Una giuria di esperti formata da 7 membri, di cui quattro
tecnici e designer professionisti: Bob Noorda, Fritz Tschirren (art director
Club Italiano), Henrik Gahmberg (docente presso l'Università di Vaasa,
Finlandia), Mario Piazza (Presidente Aiap) e Angelo Gaja (produttore
vinicolo), Enzo Vizzari (critico enogastronomico), Camillo Ribola
(vicepresidente Cortepack) in rappresentanza del mondo culturale e
imprenditoriale, avrà il compito di scegliere e premiare i tre migliori
progetti. Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati è il
31.10.2000 e la premiazione avverrà a Milano nel prossimo mese di dicembre;
al primo classificato verrà corrisposto un premio di 25.000.000 di lire, al
secondo e al terzo 5.000.000 ed è stato inoltre previsto un riconoscimento
speciale di 5.000.000 di lire per gli "under 29". L'immagine
promozionale del World Wine Pack Competition by Cortepack, curata da adnord
Comunicazione, si focalizza sui lavori di Guglielmo Achille Cavellini,
artista che ha fatto dell'utilizzo della comunicazione scritta una costante
della propria attività pittorica. I migliori progetti saranno esposti in
una mostra unitamente alle opere di Cavellini. Per qualsiasi informazione si
può visitare i siti di Cortepack (www.cartotecnica.it) e di Aiap ( www.aiap.it
)
SPOSA MEDITERRANEA 2000
Bari 1 settembre 2000 - Sarà Piero Lospinuso, Assessore Regionale
all'Industria ed al Commercio, assieme alla nota presentatrice Melba Ruffo
ad inaugurare sabato 2 Settembre alle ore 11 la quinta edizione di Sposa
Mediterranea, la rassegna che la Fiera del Levante dedica agli abiti da
sposa e da cerimonia e che quest'anno, per lavori di ristrutturazione ed
ammodernamento del quartiere fieristico, è stata trasferita in uno degli
alberghi più prestigiosi di Bari: il Centro Congressi Sheraton Nicolaus.
Importanti sono ormai i consensi che anno dopo anno sta ottenendo Sposa
Mediterannea. L'ennesima conferma viene dalle presenze degli espositori che
animeranno il salone in questa quinta occasione - le aziende produttrici
della Puglia e le principali griffes italiane e straniere - ma anche dalle
prenotazioni a partecipare degli operatori del settore più accreditati in
Italia e nel resto del mondo. Sono previste presenze dal Medio Oriente,
dall'Europa, dal Sudamerica e dall'Asia: Libano, Grecia, Emirati Arabi
Uniti, Francia, Portogallo, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Argentina e
Giappone. La manifestazione che resterà aperta fino a lunedì 4 settembre,
è strettamente riservata agli addetti ai lavori ma prevede anche iniziative
parallele oltre alle consuete sfilate, rassegne minori e presentazioni. Due
in particolare: la prima si rifà all'antico rito barese del maritaggio in
ricordo di uno dei miracoli di San Nicola patrono della città di Bari, la
seconda consiste in un vero e proprio premio destinato a 3 operatori esteri
presenti in fiera. Quella del maritaggio è una tradizione che Vivien Buaron,
organizzatrice della manifestazione, ha voluto associare a Sposa
Mediterranea per il secondo anno consecutivo. Nella passata edizione -
rispettando la consuetudine - furono aiutate le ragazze da marito della
città vecchia, quest'anno la futura sposa da "maritare" sarà
invece individuata dalla Basilica di San Nicola fra le giovani profughe
presenti nei campi di accoglienza della nostra regione, a testimonianza del
grande spirito di fratellanza dei pugliesi. Pensando alla sua
"dote" l'organizzazione ha promosso una serata per beneficenza ed
ha invitato le aziende produttrici a confezionare un abito da fiaba per la
giovane fanciulla. Madrina della serata prevista per la sera di sabato 2
nella suggestiva Corte del Catapano (spazio attiguo alla Basilica di San
Nicola) sarà la bella Melba Ruffo che chiuderà così in bellezza il suo
soggiorno inaugurale di Sposa Mediterranea. Infine, come annunciato, il
premio che sarà destinato ai 3 operatori esteri che maggiormente avranno
contribuito alla diffusione dell'abito da sposa italiano nel mondo. La
selezione avverrà dopo un accurato sondaggio che premierà per la
precisione un americano, un giapponese ed un europeo. Importante
sottolineare che il salone nazionale degli abiti da sposa e cerimonia, è
stato organizzato dalla Fiera del Levante e da Vivien Buaron in
collaborazione con il Ministero del Commercio Estero e dell'Ice. Attraverso
questi ultimi due organismi si è potuto sensibilizzare gli operatori
provenienti dai paesi extracomunitari.
AGNONA E IL CASHMERE
Milano, 1 settembre 2000 - L'esperienza sensoriale del cashmere seduce per
l'attitudine del tessuto avvolgente e il piacere tattile. Se ripiegato su se
stesso dà vita alla giacca morbida e se raddoppiato diventa cappotto
assumendo uno spessore diverso. Duttilità, leggerezza e i colori naturali
del cashmere - bianco, panna, crema e beige - contribuiscono a diffondere un
piacere fisiologico. Nel double i tagli si confondono dando una suggestione
di continuità tra il diritto e il rovescio. Cappotti dalla massima
vestibilità e una morbidezza che contrasta con il rigore e la precisione
delle linee. I pesi variano dai minimi infinitesimali fino a quelli più
consistenti e sostenuti. Le proposte della nuova collezione si basano sui
toni scuri, ciclamino, marrone, melanzana, viola, illuminata dai verdi e dai
lilla. E il recente look attrae anche l'utenza giovanile. Info PFS tel.
02/463.372; www.agnona.com
RAGUSA LA CULTURA DEI SAPORI 8-10 SETTEMBRE
Milano, 1 settembre 2000 - In rassegna a Milano i prodotti enogastronomici
della Provincia di Ragusa Da Venerdì 8 a Domenica 10 Settembre nel Chiostro
delle Statue presso la Fondazione Umanitaria di Via S. Barnaba 38, si
svolgerà la rassegna "Ragusa: la Cultura dei Sapori". Si tratta
della prima esposizione dedicata ai numerosi prodotti enogastronimici della
Provincia di Ragusa, un'area densa di piccole e medie imprese che vuole
incontrare il mercato europeo, valorizzando il proprio patrimonio di storia,
natura e cultura. La gamma di prodotti è molto ampia e spazia dal settore
lattiero-caseario, in cui spiccano ricotte, mozzarelle, caciocavallo, ai
prodotti della terra, come l'olio, il vino, alla straordinaria produzione di
ortaggi e di conserve. Da non trascurare infine i dolci tipici, come i
biscotti di mandorla, i cannoli di ricotta, il cioccolato e i "mucatilli",
biscotti farciti con frutta fresca. La rassegna sarà l'occasione anche per
mettere in contatto imprese del settore alimentare, artigianale, turistico e
agrituristico, con operatori economici milanesi. La manifestazione è
promossa dalla Provincia di Ragusa, dalla Confcommercio di Ragusa,
dall'associazione Ristoratori di Ragusa e dalla Fiavet Sicilia; l'evento si
inquadra nell'ambito del gemellaggio esistente tra Ragusa e la Provincia di
Milano, programmato in coincidenza con il MACEF. Il chiostro delle statue
ospiterà anche una mostra fotografica di Giuseppe Leone sui paesaggi e sul
barocco "ibleo" e alcuni esemplari delle pregiatissime tovaglie
ricamate a mano secondo il tradizionale metodo dello "sfilato". La
rassegna sarà aperta Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 23.30, Sabato e
Domenica dalle ore 10.00 alle ore 23.30. Per ulteriori informazioni
contattare l'Ufficio Stampa Mediacomm, tel 02-70107021 (Raffaella Derghi -
Tiziana Torlaschi).
GIOCO DI SEDUZIONE COL NAIL MOSAICS MAX FACTOR
Milano, 1 settembre 2000 - Accessorio moda che cattura è l'ultima tendenza
fimata da Max Factor, nel mondo degli smalti: un'idea rivoluzionaria e
innovativa con effetto crackled, una texture a mosaico bicolore che ha
impazzato tutta l'estate. Disponibili in 6 colori shock per creare effetti
speciali, in combinazioni infinite. Una tavolozza di tonalità intense e
più decise del blu profondo, del verde e del viola. L'operazione di stesura
dello smalto si svolge in tre tempi: si parte con la base, si compie
l'incantesimo con l'applicazione del Nail Mosaic e lo spettacolo continua.
Per magia lo smalto si rompe in mille screpolature che lasciano apparire il
colore della base. Provare per credere. Un gioco di tonalità abbinabili con
qualsiasi base della gamma. Info Procter & Gamble tel.02/349.701.
LINDSAY KEMP UN REGALO DEDICATO A OGNI DONNA
Milano, 1 settembre 2000 - L'acquisto di ogni Deofragrance, Lycia Bouquet,
regala alle consumatrici un prezioso monile d'argento disegnato dal celebre
Lidnsay Kemp. Si tratta di un frammento dell'universo poetico dell'artista
inglese, da portare al collo o al polso. Il gioiello rappresenta l'omino
protagonista di ognuno dei sei deo-profumi coordinati alla profumazione
fruttata-floreale ipoallergenica. Mescolare diverso linguaggi, sperimentare,
aprirsi all'espressività in ogni forma rappresenta l'imperativo delle
numerose produzioni di Lindsay, come "Flowers" o "Salomè"
o "Sogni di una notte di mezza estate". Sei creazioni olfattive,
abbinate alla promozione di sei monili esclusivi, coordinati alla
profumazione, fino a esaurimento presso i rivenditori.
YARDELY LA VIRTU' DELLA LAVANDA
Milano, 1 settembre 2000 - Campi di lavanda inondano di blu la campagna di
Norfolk, estendendosi a perdita d'occhio fino all'orizzonte. L'aria è
pervasa delle fresche e tonificanti note aromatiche tipiche di questo fiore.
Sinonimo di lavanda dal 1770, Yardley English Lavander è nota nel settore
per aver selezionato la migliore qualità del mondo, con una accurata
ricerca sui diversi tipi di lavanda presenti sul pianeta. Nel moderno
concetto di bagno un insieme di elementi miscelati rivitalizzano, rilassano
e riequilibriano. Consentono inoltre una vera seduta termale, tra le mura
domestiche, per abbandonare la frenesia quotidiana e dedicarsi alla cura del
sé. Lasciarsi andare con classe intorno a un mix di fragranze combinate con
ingredienti selezionati: Lavender Inspirations declinata in tre linee di
benessere, con una rispettiva gamma di prodotti, concorre a gestire i ritmi
stressanti del quotidiano.(AB)
MENTADENT: PREVENZIONE DENTALE E PROMOZIONE SOCIALE
11-23 SETTEMBRE
Milano, 1 settembre 2000 - Promotore di vere e proprie "missioni"
sociali, Mentadent lancia una nuova iniziativa di prevenzione e d'educazione
all'igiene orale. Nasce il sodalizio tra Mentadent e AIBI, - Associazione
Amici dei Bambini - il cui scopo primario è fornire aiuto concreto ai
bambini bisognosi di tutto il mondo. L'AIBI, organizzazione senza fini di
lucro di utilità sociale, sostenuta da campagne pubblicitarie realizzate a
scopo benefico, si affiancherà a Mentadent nella Promozione che dall'11 al
23 settembre si troverà nei punti vendita Coop in alcune città della
Lombardia (Cremona, Settimo Milanese, Sesto San Giovanni, Brescia, Vigevano,
Muggiò, Como, Peschiera Borromeo, Ponte Tresa, Cassano D'Adda, Bareggio,
Pavia, Lodi, Novate Milanese, Busto Arsizio, Voghera, Opera, Villa Cortese,
Bergamo, Rodengo Saiano, Lainate, Uggiate Trevano). Collaborazione di sicuro
successo, vista la notorietà di questa associazione no-profit nonché la
sua conseguente comprovata credibilità. La Partnership tra Mentadent e Coop
si prefigge un obiettivo coraggioso. La proposta di Mentadent,in esclusiva
nei punti vendita Coop precedentemente indicati e in collaborazione con l'aibi,
è quella di provvedere alle fondamentali cure dentistiche di quei bambini
in condizioni socio-economiche critiche che, dopo una prima visita di
controllo (a spese dell'asl), si trovino a dover affrontare ulteriori cure.
Acquistando un prodotto della linea Mentadent, il consumatore devolverà un
"piccolo" contributo al fondo che Mentadent e Coop mettono a
disposizione dell'aibi, fondo che verrà impiegato per aiutare i bambini
bisognosi della Lombardia a cui offrire cure odontoiatriche, diventando
così socio sostenitore dell'iniziativa. Jejstamp@tin.it
FANTASIA 2000
Milano, 1 settembre 2000 - Il nuovo capolavoro di Walt Disney debutta nella
sale cinematografiche venerdì 8 settembre. L'opera introduce sette nuove
spettacolari sequenze di animazioni accompagnate dalle musiche di grandi
compositori, e celebra il ritorno de l'Apprendista Stregone", pietra
miliare dell'animazione che è all'origine della versione del 1940 di
"Fantasia", che fondeva l'arte dell'animazione con la musica
classica. Realizzata in nove anni la nuova versione trasporta in un viaggio
nel mondo della fantasia utilizzando immagini animate, un raffinato
repertorio di brani di musica classica e tecnologia d'avanguardia. Nato per
rinverdire la popolarità di Mickey Mouse (nel cortometraggio
"L'apprendista Stregone) era sbocciato in un lungometraggio che aveva
lasciato il segno negli annali del cinema d'animazione. Il nuovo repertorio
musicale è interpretato da un gruppo dei migliori artisti e narratori della
Disney. Direttore d'orchestra James Levine con la Chicago Symphony
Orchestra, il programma: Beethoven, Sinfonia no:5; Respighi I Pini di Roma;
Gershwin Rapsodia in Blu; Sciostakovic Con. per pianoforte no.5; Saint-Saens
Il carnevale degli animali; L'apprendista stregone di Dukas; Pomp and
Circumstance - Marcia no,1,2,3, e 4. Di Elgar; Suite L'uccello di fuoco,
versione del 1919, di Stravinskij.
VERONA E VICENZA UNITE IN UN GRANDE OMAGGIO A CARLO
SCARPA
Milano, 1 settembre 2000 - La mostra, curata da Guido Beltramini, Kurt
W.Forster e Paola Marini è dedicata a due aspetti dell'opera del celebre
architetto. Il tema infatti è unico, benchè diviso e presentato in due
sedi diverse: il Museo di Castelvecchio accoglie la sezione "Mostre e
musei, 1944-1976" , il Centro internazionale di Studi di Architettura
Andrea Palladio di Vicenza accoglierà, nella sua sede di Palazzo Barbaran
da Porto, la sezione "Case e paesaggi, 1972-1978". A Verona
vengono proposti dieci allestimenti di mostre e altrettanti progetti di
musei, realizzati e non, raccolti intorno alla ricostruzione della Biennale
1968 ; essi precedono l'esposizione di una significativa scelta dei disegni
per il restauro e l'allestimento di Castelvecchio, eccezionalmente esibiti
nelle sale del museo, a diretto riscontro dell'architettura e delle
strutture espositive. A Vicenza sono presentati diciannove progetti chiave
dell'ultimo decennio di vita di Scarpa, quando l'architetto ormai
sessantenne vive una nuova giovinezza creativa, caratterizzata da un'intensa
ricerca spaziale e da un meditato rapporto fra architettura e paesaggio. Si
tratta di progetti ideati da Scarpa nella propria casa-studio di Vicenza,
dove si era trasferito in quegli anni, o realizzati per committenti pubblici
e privati vicentini, molti dei quali inediti e presentati per la prima
volta. L'unità della mostra, fisicamente separata fra Vicenza e Verona, è
restituita su Internet (nel sito: www.cisapalladio.org) ed in ognuna delle
due sedi, dove al termine del percorso espositivo una stazione multimediale
consente una visita virtuale interattiva all'altra sezione, il tutto a cura
di Altermedia di Venezia. L'iniziativa è promossa dalla Regione Veneto, dal
Comune di Verona - Assessorato alla Cultura, dal Museo di Castelvecchio, dal
Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Provincia,
Comune e Camera di Commercio di Vicenza in collaborazione con Centre
Canadien d'Artchitecture e l'Ordine degli Architetti di Vicenza. Lo sponsor
ufficiale è la Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e S. Prospero.
La mostra nasce in stretta collaborazione con l'Archivio Carlo Scarpa di
Trevignano, sulla base di un progetto pluriennale di ricerca che ha portato
alla precatalogazione completa di circa 3000 fogli conservati nell'archivio,
e alla catalogazione scientifica e scansione elettronica ad alta risoluzione
di circa un quarto di essi, come contributo ad un catalogo generale
dell'opera grafica di Carlo Scarpa. L'allestimento al Museo di Castelvecchio
è curato dagli architetti Guido Pietropoli e Giuseppe Tommasi; a palazzo
Barbaran da Porto da Umberto Riva. Scarpa ritornava spesso su temi
topografici che si rivelano fondamentali sia per le sue opere a cielo
aperto, sia per gli allestimenti di opere d'arte in ambienti interni: musei
e mostre. Perfino entro spazi limitati egli disponeva gli elementi
compositivi in sintonia con certi concetti ambientali, che non derivano nè
dalla prassi vernacolare nè dalla teoria dell'architettura moderna. Anche i
rapporti funzionali erano trattati da Scarpa secondo i propri concetti
astratti, vale a dire, concetti più affini a un senso carismatico del mondo
terrestre (ben conosciuto dai riti orientali per la scelta dei luoghi dove
edificare e dai costumi cinesi e giapponesi) che ai dispositivi razionali
della prassi europea. Non si tratta di un vago e vuoto formalismo, ma
piuttosto di una precisa volontà compositiva di Scarpa. La sua maturazione
come architetto fu lunga e ponderata, ma con i grandi cantieri di
Castelvecchio e della Tomba Brion, oltre alle poche case private e agli
allestimenti di numerose mostre, Scarpa scoprì la propria originale matrice
compositiva. Con crescente insistenza e, a volte, esasperante lentezza, egli
ha inventato la propria mappa del mondo: una mappa di ampiezza tale da
inglobare le sue idee di territorio e le sue ossessioni private. Nel campo
della museologia, Scarpa ha introdotto l'idea di un percorso narrativo,
sperimentato per la prima volta nella famosa mostra "Da Altichiero a
Pisanello", tenuta a Castelvecchio nel 1958. Questo percorso veniva
ulteriormente sviluppato e approfondito man mano che i restauri e gli scavi
andavano avanti. Per ogni oggetto da esporre l'architetto cercava di trovare
un luogo preciso, il montaggio appropriato per poterlo estraniare dal
consueto, e come tale accecante, contesto. I rapporti con altri oggetti, o
il distacco calibrato da essi, portava a una strategia espositiva capace di
inserire gli oggetti in un discorso. La sintassi di questo discorso è
spaziale e quindi ricca di flessi e di svolte, mentre i suoi sillogismi sono
estetici e storici. I numerosi allestimenti di mostre a Milano, Venezia,
Firenze, Messina e all'estero propongono complessivamente un concetto di
percorso visivo che accentua la frammentarietà degli oggetti all'interno di
un contesto radicalmente contemporaneo. Pochi architetti sono riusciti a
costituire un tale discorso "oggettivo" sulla base di percezioni
non-verbali dell'arte. Chi studia e interpreta oggi Scarpa, tanti anni dopo
le polemiche che lo hanno circondato - auto-costituito com'era al di fuori
delle convenzioni professionali e accademiche - si rende ben conto che non
si tratta semplicemente di una figura insolita o di uno sperduto artigiano
in cerca di qualità perdute. Uomo di grande cultura letteraria,
appassionato di poesia moderna, Scarpa si inventa una nuova architettura
sotto mentite spoglie di artigiano veneziano. La radicale artificiosità di
molti progetti non nasconde il dilemma dell'architettura italiana del
dopoguerra, e ancora meno tradisce la responsabilità dell'insegnante che
deve sempre risvegliare i conflitti latenti in nome della sua arte.
"Carlo Scarpa mostre e musei 1944-1976 - case e paesaggi
1972-1978". Verona, Museo di Castelvecchio (corso Castelvecchio 2) e
Vicenza, Palazzo Barbaran da Porto (contra' Porti 11), dal 10 settembre al
10 dicembre 2000. Mostra promossa da: Regione del Veneto, Comune di Verona -
Assessorato alla Cultura, Museo di Castelvecchio, Provincia, Comune e Camera
di Commercio di Vicenza, Centro Internazionale di Studi di Architettura
Andrea Palladio, in collaborazione con Archivio Carlo Scarpa di Trevignano,
Centre Canadien d'Artchitecture di Montréal e Ordine degli Architetti di
Vicenza. Sponsor ufficiale: Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e
S. Prospero. A cura di Kurt W. Forster, Guido Beltramini, Paola Marini.
Orario: Museo di Castelvecchio da martedì a domenica 9,00-19,00 (chiusura
biglietteria ore 18,00); Palazzo Barbaran da Porto da martedì a domenica
10,00-19,00; ingresso: cumulativo per le due sedi L. 15.000, ridotto per le
due sedi L. 12.000; intero per ciascuna sede (mostra e museo) L. 10.000,
ridotto e gruppi L. 7.000., scuole L. 5.000 Catalogo Electa. Per
informazioni Museo di Castelvecchio tel. 045 8620610, fax 045 8621786 (da
lunedì a venerdì 9,00-13,00) - Palazzo Barbaran da Porto tel. 0444 323014,
fax 0444 322869 e-mail/web site: Museo di Castelvecchio, mostre-castelvecchio@iol.it
Palazzo Barbaran da Porto, www.cisapalladio.org
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