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 13 settembre 2000

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INTESA: OLTRE 1.500 MILIARDI (+12%) L'UTILE NETTO 

Milano, 13 settembre 2000. Quasi raddoppiato (+94,4%) l'utile della gestione ordinaria del Gruppo Intesa nei primi sei mesi dell'anno, la cui relazione è stata esaminata ed approvata ieri dal consiglio di amministrazione di Banca Intesa, presieduto da Giovanni Bazoli. La gestione del primo semestre 2000 si è chiusa con una crescita del 12,1% dell'utile netto, che si è attestato a 1.514 miliardi (782 milioni di euro), rispetto al dato omogeneo "pro-forma" di 1.351 miliardi (698 milioni di euro) del 1° semestre 1999, che peraltro aveva beneficiato di significativi proventi straordinari netti per 1.169 miliardi. Il ROE - non annualizzato e calcolato sul patrimonio di fine periodo, comprensivo dell'aumento di capitale eseguito nel mese di maggio (1313 miliardi) e degli importi rivenienti dall'esercizio warrants/conversione obbligazioni (343 miliardi) - è pari al 7,2%. Le previsioni portano a ritenere che nel prosieguo dell'anno in corso la gestione continui a registrare una positiva evoluzione, con un utile consolidato dell'esercizio largamente superiore a quello del bilancio "pro forma" del 1999 di 2.108 miliardi (1.089 milioni di euro) e in linea con gli obiettivi di budget. Il conto economico del 1° semestre di quest'anno è caratterizzato da una positiva crescita dei margini caratteristici e dei risultati operativi sia al lordo sia al netto delle componenti non ricorrenti che hanno interessato l'ex Gruppo Comit (1.219 miliardi di proventi netti derivanti dalla cessione di parte dell'interessenza detenuta indirettamente da Comit nell'ambito dell'attività di merchant banking in SEAT Pagine Gialle e 400 miliardi di stanziamenti straordinari indeducibili fiscalmente imposti al Gruppo Sudameris dalle disposizioni delle autorità di vigilanza brasiliane). In particolare, anche al netto degli effetti dell'operazione Seat, l'utile delle attività ordinarie si sarebbe comunque confermato in significativa crescita rispetto al 30 giugno 1999, con un miglioramento di oltre 418 miliardi di lire (+24%). Il margine degli interessi, pari a 7.226 miliardi, ha registrato un forte incremento rispetto al primo semestre 1999 (+26,3%) grazie anche alla positiva crescita della componente riferita alla clientela (+11,5%) che ha beneficiato del forte sviluppo delle masse medie intermediate (+ 15,6% per gli impieghi e + 3,2% per la raccolta). Tale crescita ha sostanzialmente compensato il previsto calo dello spread medio (-25 b.p. in linea con il budget di periodo), più marcato nelle società dell'ex Gruppo Comit e comunque in recupero nel secondo trimestre e nel periodo più recente. In incremento anche i dividendi incassati sia per la già citata operazione SEAT (1.222 miliardi) sia per investimenti in titoli di capitale. Escludendo gli effetti dell'operazione SEAT il margine nel suo complesso è cresciuto del 4,9%. Apprezzabile è risultata la crescita delle commissioni nette da servizi (+13,4%; che supera il 18% con riferimento alle sole società dell'ex Gruppo Intesa), grazie al positivo contributo dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza finanziaria (+16,8%), con punte sulla raccolta ordini (+68%) e la negoziazione titoli (+54%). Il margine di intermediazione di 1° livello, al netto cioè delle operazioni finanziarie, è risultato in crescita di oltre il 19%. Il margine di intermediazione complessivo è cresciuto di quasi il 15%, nonostante i profitti da operazioni finanziarie risultino in flessione da 514 a 164 miliardi per il diverso andamento dei mercati finanziari nei due periodi posti a confronto. I costi operativi ammontano a 7.157 miliardi e risultano in crescita del 3%, per effetto della ristrutturazione della rete del Gruppo Sudameris, dove l'incremento degli oneri di gestione ha raggiunto il 26% in relazione ai processi di riorganizzazione in corso nelle società acquisite in Brasile e Perù. Nonostante l'indice sia influenzato da oneri di integrazione, il cost/income è pari al 59,9% e registra un miglioramento sia rispetto al 30 giugno 1999 (66,8%) che, in misura più marcata, al 31 dicembre 1999 (72,4%). Il risultato lordo di gestione si é attestato a 4.786 miliardi, con un incremento del 38,8% rispetto allo stesso periodo del 1999. Dopo prudenziali accantonamenti e rettifiche di valore netti per 1.415 miliardi, in diminuzione di quasi 300 miliardi rispetto al 30 giugno 1999, il risultato della gestione ordinaria del semestre ha sfiorato i 3.400 miliardi, con un miglioramento del 94,4% . L'apporto delle componenti straordinarie, pari a 1.169 miliardi nel primo semestre 1999, si è sostanzialmente azzerato nei primi sei mesi del 2000. Infatti nel primo semestre 1999 erano state realizzate rilevanti plusvalenze con la cessione di partecipazioni ed altre immobilizzazioni finanziarie, mentre in questa prima parte dell'esercizio tali proventi sono stati molto più contenuti e controbilanciati dal già citato onere straordinario a presidio del rischio di credito di pertinenza del Gruppo Sudameris. L'indeducibilità fiscale di questi stanziamenti rende l'incidenza fiscale del semestre relativamente elevata (tax rate 49,2% rispetto al 43,5% del primo semestre 1999). Riguardo ai dati patrimoniali, il Gruppo ha registrato un'espansione del 13,8% dei crediti verso la clientela, pari a 337.980 miliardi, in rapporto ai quali l'incidenza delle sofferenze è diminuita al 3,8% rispetto al 4,3% di un anno fa. La percentuale di copertura delle sofferenze è salita dal 48,5% al 51,3%. In crescita anche la massa amministrata per conto della clientela (980.619 miliardi, +8,9%) che risulta formata da raccolta diretta per 352.665 miliardi e da raccolta indiretta per 627.954 miliardi. Segna un incremento di oltre il 5% nei dodici mesi la componente gestita, che si è posizionata a 296.005 miliardi. In relazione all'andamento degli organici, il personale del Gruppo é diminuito in ragione d'anno di 1.482 unità, attestandosi a 73.451 dipendenti, nonostante si sia continuato ad assumere personale altamente qualificato per garantire un vantaggio competitivo nelle aree di business a più elevato valore aggiunto. Alla chiusura del semestre il Gruppo disponeva di una rete commerciale composta di 4.393 filiali di cui 718 all'estero. Sul finire del semestre sono stati avviati, come è noto, i gruppi di lavoro tesi a definire la nuova struttura del Gruppo e il Master Plan contenente i piani di azione per realizzare quanto indicato nel piano industriale. Il Programma Nuovo Modello di Gruppo vede all'opera sei Aree Progettuali, all'interno delle quali, attualmente, sono attivi 28 progetti e 48 sottoprogetti, che coinvolgono 400 tra persone di Banca Intesa e Comit. Le attività progettuali fin qui svolte sono perfettamente in linea con quanto previsto dai piani di lavoro, tutto procede come programmato, senza alcun ritardo. Ciascuna Area presenterà pertanto il risultato del proprio lavoro entro il 30 settembre, in modo che il Master Plan sia pronto entro la scadenza prevista di fine di ottobre. 

BOOM DI UTILI PER BNL: + 31,7% IL GRUPPO, +72,9% DECISIVO IL TRADING ON LINE 
Roma, 13 settembre 2000 - Il Consiglio d'Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro, riunitosi ieri a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato le relazioni semestrali del Gruppo e di Bnl Spa riferite al 30 giugno 2000. I risultati raggiunti, particolarmente positivi, confermano integralmente le anticipazioni fornite il 4 agosto scorso in occasione della presentazione dei dati relativi al secondo trimestre dell'anno. Essi sono frutto di una gestione che ha puntato sulla massima sinergia fra le diverse componenti del Gruppo, il lancio di nuovi prodotti (il TradingOnLine, il conto package "Conto per Te", il fondo "Bnl Portfolio Immobiliare", le gpf multimarca), la crescente efficienza delle proprie infrastrutture. “Le molteplici iniziative attuate, il cui comune obiettivo è il potenziamento dei flussi reddituali netti, - ha detto l'amministratore delegato di Bnl, Davide Croff - stanno progressivamente riorientando la struttura del Gruppo secondo profili di specializzazione e, nel contempo, dischiudono opportunità di alleanze nei vari business, potenzialmente idonee ad accrescere la creazione di valore per gli azionisti”. Esaminando i risultati ottenuti nel semestre, l'utile netto della capogruppo Bnl Spa (come riportato più dettagliatamente in allegato) è di 347 miliardi di Lire (179 milioni di Euro) con una crescita del 72,9% rispetto al 30 giugno 1999. Il risultato netto di Gruppo ammonta a 427 miliardi di Lire (221 milioni di Euro; +31,7%? rispetto al dato omogeneo? ? deI '99) determinando un Roe semestrale del 5,9%. L'utile non comprende la plusvalenza (circa 1.408 miliardi) derivante dalla cessione, perfezionata in luglio, della quota in Banco di Napoli Holding, che ha messo a disposizione del Gruppo importanti risorse per nuovi interventi di rafforzamento patrimoniale. Le altre principali voci di conto economico (i dettagli in allegato) evidenziano una sostanziale tenuta del margine d'interesse, il continuo progresso del margine d'intermediazione grazie al favorevole andamento dei proventi netti da servizi - in particolare quelli relativi al risparmio gestito - e il proseguimento della politica di contenimento dei costi. Margine d'interesse netto 1.225 miliardi di Lire (633 milioni di Euro) per la capogruppo Bnl Spa (-1,4% rispetto al 30 giugno 1999) e 1.691 miliardi (873 milioni di Euro) a livello consolidato di Gruppo (+0,7%) Proventi netti da servizi 1.241 miliardi di Lire (641 milioni di Euro) per Bnl Spa (+8,9%) e 1.512 miliardi (781 milioni di Euro) a livello di consolidato di Gruppo (+5,9%); in particolare le commissioni nette sono cresciute del 23,3% per Bnl Spa e del 21,1% a livello di Gruppo Margine d'intermediazione 2.466 miliardi di Lire (1.274 milioni di Euro) per Bnl Spa (+3,5%) e 3.203 miliardi (1.654 milioni di Euro) a livello di consolidato di Gruppo (+3,1%) Costi operativi 1.562 miliardi di Lire (807 milioni di Euro) per Bnl Spa (-2,1%) e 1.947 miliardi di Lire (1.006 milioni di Euro) a livello di consolidato di Gruppo (-2,5%) Risultato attività ordinarie 493 miliardi di Lire (255 milioni di Euro) per Bnl Spa (+80%) e 695 miliardi (359 milioni di Euro) a livello di consolidato di Gruppo (+49,5%) Il miglioramento finora conseguito nell'efficienza operativa, sia a livello Banca che Gruppo, è stato riconosciuto anche da Standard & Poor's che, lo scorso giugno, ha elevato il rating di Bnl sia a breve che a lungo termine da BBB/A-3 a BBB+/A-2, con prospettive stabili. Indicazioni ugualmente favorevoli giungono anche dalla Borsa dove il titolo Bnl ha registrato dall'inizio dell'anno all'11 settembre 2000 (prezzo di riferimento) un incremento della quotazione del 28%. 

BANCA COMMERCIALE ITALIANA UTILE NETTO CONSOLIDATO +73% A 857 MLD DI LIRE (442 MLN DI EURO) 
Milano, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Commerciale Italiana, riunitosi ieri a Milano sotto la presidenza del Cav. Lav. Luigi Lucchini, ha approvato la relazione sull'andamento della gestione consolidata relativa al primo semestre dell'esercizio 2000. L'utile netto consolidato del periodo è ammontato a 857 miliardi di lire (442 milioni di euro), con un incremento del 73% rispetto ai 494 miliardi del primo semestre 1999. A questo risultato ha concorso un saldo positivo di circa 450 miliardi - dopo le imposte - derivante da componenti non ricorrenti e di segno opposto: da un lato ricavi di circa 1.200 miliardi - prima delle imposte - costituiti dai dividendi distribuiti a Comit S.p.A. dalla società Huit in relazione alla cessione di parte dell'interessenza detenuta in Seat Pagine Gialle (che hanno condotto a un utile netto di Comit S.p.A. pari a 1.344 miliardi di lire - 694 milioni di euro - quasi triplicato rispetto ai 475 miliardi del primo semestre 1999), dall'altro circa 400 miliardi di oneri connessi ai provvedimenti introdotti dalle autorità di vigilanza del Brasile, che hanno imposto alle banche operanti in quel Paese di procedere a stanziamenti obbligatori a fronte di crediti iscritti in bilancio a fine 1999 e hanno riguardato anche la principale partecipazione estera della Comit, il Gruppo Sudameris. Nel primo semestre del 2000, rispetto al corrispondente periodo del 1999, è variata l'area di consolidamento, con l'uscita di Credito Fondiario e Industriale - Fonspa e l'ingresso del Gruppo Banco Wiese di Lima, del Gruppo Privredna Banka Zagreb di Zagabria e del Banco Caja de Ahorro di Buenos Aires. I dati consolidati Comit relativi al primo semestre 1999 sono stati opportunamente rielaborati per finalità di confronto. La Privredna Banka Zagreb e il Banco Caja de Ahorro, acquisite nel corso del primo semestre del 2000, sono state consolidate con il metodo del patrimonio netto. Con riferimento alla gestione ordinaria, nel primo semestre 2000 il conto economico consolidato ha evidenziato un margine d'intermediazione che si è mantenuto sugli stessi valori del corrispondente periodo del 1999, circa 4.300 miliardi. In quest'ambito, il margine di interesse, che ha registrato una crescita del 3,2% a circa 2.400 miliardi, ha risentito della riduzione del differenziale tra tassi attivi e passivi sui mercati latino-americani e - in minor misura - sul mercato italiano; in quest'ultimo caso, nel primo semestre del 2000 lo spread è risultato in ripresa rispetto alla seconda metà del 1999 ma comunque inferiore rispetto al primo semestre 1999. Le commissioni nette sono aumentate del 6,2% rispetto al primo semestre 1999, raggiungendo i 1.500 miliardi. I profitti da operazioni finanziarie sono scesi del 22,5% a 258 miliardi, soprattutto a causa del venir meno degli utili da negoziazione realizzati da Sudameris nella particolare congiuntura della svalutazione della divisa brasiliana nel primo trimestre 1999. I costi operativi sono stati pari a 3.083 miliardi, con un aumento del 9,1% - dovuto in larga misura alle spese sostenute dal Gruppo Sudameris in relazione ai processi di riorganizzazione delle società acquisite in Brasile e in Perù nei due precedenti esercizi, a fronte di una crescita contenuta nel 2,8% per Comit S.p.A. - che ha tratto origine dalle spese di personale (+7,6%), dalle altre spese amministrative (+9,7%) e dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (+14,7%). Il risultato di gestione è conseguentemente ammontato a 1.214 miliardi, rispetto ai 1.465 miliardi del primo semestre 1999 (1.062 miliardi per Comit S.p.A., rispetto a 1.022 miliardi). Gli stanziamenti complessivi - sotto forma di rettifiche di valore su crediti e su immobilizzazioni finanziarie, nonché di accantonamenti per rischi ed oneri e a fondi rischi su crediti - al netto delle relative riprese hanno registrato una riduzione del 23%, scendendo a circa 700 miliardi. In quest'ambito, le rettifiche nette su crediti hanno evidenziato una contrazione del 36%, pari a 300 miliardi, dei quali circa 215 miliardi dovuti a minori rettifiche di valore principalmente da parte di Comit S.p.A. e circa 85 miliardi a maggiori riprese di valore concentrate presso Sudameris, in conseguenza dei significativi incassi registrati su crediti in precedenza oggetto di svalutazione. 

BANCA ANTONVENETA, CRESCE LA REDDITIVITÀ: UTILE NETTO SEMESTRALE A 127 MILIARDI (+46,4%) 11 SETTEMBRE 2000 
Padova, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Antoniana Popolare Veneta, presieduto dall'Avv. Dino Marchiorello, ha approvato, nel corso della seduta dell’11 settembre 2000, il bilancio individuale e consolidato del primo semestre del 2000, illustrato dal Direttore Generale Dott. Silvano Pontello. Preso atto con grande soddisfazione delle ottime indicazioni che giungono da tutti i principali indicatori economico-patrimoniali, sia della Banca Antonveneta che del Gruppo, il Consiglio ha anche manifestato il vivo apprezzamento per il perfetto andamento delle operazioni che condurranno, il prossimo 1° ottobre, all'incorporazione della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Il Bilancio della Banca Per quanto riguarda i dati dimensionali della Banca Antonveneta, la raccolta diretta ha raggiunto, al 30 giugno 2000, Lit. 22.350 miliardi, con un incremento del 22% rispetto al giugno 1999, e la raccolta indiretta, in aumento del 32,4%, ha superato Lit. 35.663 miliardi. La raccolta globale da clientela si è attestata, quindi, a Lit. 58.013 miliardi (+28%), mentre gli impieghi alla clientela hanno raggiunto Lit. 23.886 miliardi, con un incremento del 23,3%. Considerevole anche l'incremento della redditività dell'Istituto, a riprova della validità delle scelte gestionali adottate e della solidità della struttura che, pur fortemente impegnata nelle operazioni di incorporazione della BNA, non ha mancato di centrare gli obiettivi prefissati. Il margine gestione denaro si è infatti attestato a Lit. 567 miliardi, con un aumento del 37,5% sul primo semestre '99, ed il margine servizi è giunto a Lit. 351 miliardi, in crescita del 37,8%. Il risultato lordo di gestione è stato superiore a Lit. 432 miliardi, con un incremento dell'61,9% sull'analogo periodo del 1999, mentre l'utile delle attività ordinarie è passato da Lit. 61 miliardi a Lit. 204 miliardi, e l'utile netto si è attestato a Lit. 127 miliardi, segnando un +46,4%. Il Bilancio del Gruppo bancario Il Consiglio ha quindi esaminato il bilancio consolidato del I° semestre 2000 del Gruppo Antonveneta, che comprende, oltre alla Banca Antonveneta, Banca Nazionale dell'Agricoltura, Interbanca, Antonveneta Abn Amro Sgr, Banca di Credito Popolare di Siracusa, Banca Cattolica di Molfetta, Banca Popolare Jonica e Credito Industriale Sammarinese, per un totale di 953 sportelli. La raccolta globale a livello Gruppo, al 30.6.2000, ha superato Lit. 109.354 miliardi, in crescita del 6% rispetto al dato del giugno '99. Segnatamente, la raccolta diretta è stata di Lit. 50.925 miliardi (+5,65%); la raccolta indiretta si è fissata a Lit. 58.429 miliardi (+6,03%); gli impieghi alla clientela hanno raggiunto Lit. 52.339 miliardi, con un incremento del 3,78%. Il risultato lordo di gestione consolidato, a giugno 2000, si è attestato a Lit. 753 miliardi, con un incremento dell'89,4% sul giugno '99, mentre l'utile delle attività ordinarie è passato da Lit. 116 miliardi a Lit. 329 miliardi e l'utile netto semestrale consolidato è risultato pari a Lit. 149 miliardi, registrando così un aumento del 43,9%. Il Direttore Generale Dott. Silvano Pontello ha di seguito evidenziato il buon andamento delle Banche del Gruppo, sottolineando in particolare gli ottimi risultati delle controllate specializzate Interbanca e Antonveneta Abn Amro Sgr. Interbanca, che ha considerevolmente incrementato le attività di merchant banking, ha chiuso il primo semestre 2000 con un risultato lordo di gestione in sensibile crescita a Lit. 105 miliardi, ed un utile netto di Lit. 45,3 miliardi (+50%) rispetto al 30 giugno 1999. Antonveneta Abn Amro Sgr, la joint venture paritetica con Abn Amro operativa nell'importante comparto del risparmio gestito, ha fatto segnare una raccolta in crescita del 42,97%, rispetto al giugno 1999, a Lit. 6.730 miliardi, ed il risultato di gestione ha superato gli undici miliardi (+31,15%).

NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE DI MONTE PASCHI MERCATO SIM 
Siena, 13 settembre 2000. Il Consiglio di Amministrazione della Monte Paschi Mercato Sim S.p.A, presieduto dal Prof. Pier Luigi Fabrizi, ha deliberato la nomina a Direttore Generale della società della sig.ra Rossana Venneri. Il Dott. Marco Mazzucchelli conserva la funzione di Amministratore Delegato fino al completamento della fase di transizione che porterà all'avvio dell'attività della costituenda MPS Finance BM S.p.A. per trasformazione della Monte Paschi Mercato Sim S.p.A. Il Dr. Mazzucchelli ricopre già il ruolo di coordinatore e di supervisore dell'intera filiera Finanza e Estero del Gruppo Mps.

ITALDESIGN - GIUGIARO, IN CRESCITA NEI PRIMI SEI MESI DELL'ESERCIZIO IL VALORE CONSOLIDATO DELLA PRODUZIONE (+ 4,2%), E IL RISULTATO OPERATIVO (+ 5,2%) 
Moncalieri, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di Italdesign - Giugiaro S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Giorgetto Giugiaro, ha approvato i dati consolidati del Gruppo relativi all'andamento della gestione del primo semestre dell'esercizio 2000 i quali evidenziano: - un valore della produzione pari a 132,8 miliardi di lire, in crescita del 4,2% rispetto al primo semestre 1999 (127,4 miliardi di lire), con un sensibile incremento delle attività sul mercato europeo (+ 68%), un riequilibrio delle attività sul mercato italiano (che ritorna a rappresentare circa 1/3 del giro d'affari complessivo) ed una flessione nell'area asiatica conseguente al ridimensionamento delle attività sul mercato automobilistico coreano; - un risultato operativo pari a 35,7 miliardi di lire (27,3% dei ricavi) in crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nonostante l'integrazione nel Gruppo di due nuove società, la Studeo e la Italdesign France, e un'intensa attività di ricerca e sviluppo (4,1% dei ricavi), interamente spesata nel periodo; - un risultato netto di 18,4 miliardi di lire (14,0% dei ricavi), inferiore di 1,4 miliardi di lire rispetto al primo semestre 1999, a seguito di una flessione delle componenti finanziarie e straordinarie maturate nel semestre in corso. Il primo semestre evidenzia inoltre un cash flow positivo di 7,6 miliardi di lire, dopo aver effettuato investimenti per un importo complessivo di 13,7 miliardi di lire e aver distribuito dividendi per un ammontare pari a 26 miliardi di lire. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2000 presenta un indebitamento di 28,8 miliardi di lire, pari al 21,2% del capitale investito netto. Particolarmente intensa è risultata l'attività di ricerca e sviluppo, che si è concretizzata nella realizzazione delle concept cars Maserati Buran e Touareg, presentate rispettivamente ai saloni di Ginevra e di Torino, e nell'avviamento di un Centro di Realtà Virtuale che per le sue caratteristiche tecnologiche è considerato tra i più avanzati a livello europeo. "L'andamento favorevole del primo semestre 2000 - ha dichiarato Dario Trucco, Amministratore Delegato del Gruppo Italdesign - Giugiaro - viene confermato dalle buone prospettive di breve e medio periodo. Il portafoglio ordini a fine giugno ha superato i 200 miliardi di lire, evidenziando una crescita di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per la fine del 2000 ci aspettiamo un'ulteriore crescita dell'attività del nostro Gruppo". 

ERNST & YOUNG: L'IMPRENDITORE DELL'ANNO 2000:LE CANDIDATURE ARRIVANO DA OGNI REGIONE D'ITALIA 
Milano, 13 settembre 2000 - Anche quest'anno l'imprenditoria italiana ha raccolto con entusiasmo l'invito di Ernst & Young alla candidatura al Premio L'Imprenditore dell'Anno: la partecipazione delle piccole e medie imprese italiane al concorso e' andata oltre le aspettative, soprattutto per l'abbinamento di varieta' e qualita' delle candidature avanzate. "I protagonisti della nuova economia italiana hanno colto l'importanza di essere presenti a questo evento", ha affermato il dott. Giovanni Aspes, Presidente di Reconta Ernst & Young commentando le candidature al Premio. "Auguro, ovviamente, la vittoria ai migliori; ritengo comunque qualificante per le aziende nei confronti di diversi pubblici ed istituzioni essere oggi tra i candidati ammessi al Premio. Inoltre, sia i vincitori che i finalisti entreranno a far parte della Associazione "Imprenditore dell'Anno" che promuove studi e ricerche nelle scienze economiche, sociali, giuridiche e aziendali e rappresenta un utile terreno di confronto tra gli imprenditori". Alla chiusura delle iscrizioni, avvenuta lo scorso 4 agosto, la Lombardia si conferma la regione in cui piu' elevata e' l'attenzione nei confronti della promozione dell'attivita' di impresa. Il dato percentuale sul totale delle candidature si attesta, infatti, intorno al 30%, dimostrando lo spirito di iniziativa degli imprenditori lombardi. Il 17 % e il 15 % delle candidature provengono poi rispettivamente da Emilia Romagna e Veneto, che confermano l'orientamento positivo della precedente edizione. Interessanti i dati che riguardano il centro-sud: in questa area, le imprese che si sono candidate al Premio L'Imprenditore dell'Anno sono in aumento rispetto alle precedenti edizioni, a conferma dell'avviamento di forti processi di riqualificazione delle aree produttive nell'Italia centrale e meridionale. Interessante, in particolare, l'incremento delle iscrizioni in Umbria e in Puglia, dove le candidature risultano pari rispettivamente al 5 e al 3 % del totale. I dati aggregati per macroaree sugli imprenditori che hanno presentato la propria candidatura indicano le seguenti percentuali di suddivisione geografica: Nord-ovest: 36% ; Nord-est: 36 % ; Centro-sud: 28%. Risultano stabili rispetto alla precedente edizione le candidature femminili, pari al 7% del totale. Da segnalare anche l'aumento del 7 % delle candidature dei giovani imprenditori tra i trenta e i trentacinque anni, che, se riflette le attenzioni concesse all'imprenditoria giovanile negli ultimi anni, risulta certamente, nell'ambito di un normale avvicendamento generazionale, un dato rivelatore dell'intraprendenza delle nuove generazioni. Ben il 23% delle aziende concorrenti quest'anno si distingue inoltre per aver gia' proposto la propria candidatura in precedenti edizioni del Premio - e' possibile infatti candidarsi per piu' edizioni purché si concorra per diverse categorie e con diversi progetti. "E' un dato che senza dubbio ci riempie d'orgoglio perché testimonia l'importanza di questa manifestazione", ha affermato il dott. Aspes. "Gli imprenditori credono nel Premio e nella possibilita' di evidenziare le peculiarita' vincenti dell'imprenditoria italiana. L'internazionalita' che caratterizza il Premio permettera' inoltre ad imprenditori ed aziende un confronto diretto con modelli di business fuori dai nostri confini territoriali e dalla nostra cultura". Per la prima volta, infatti, oltre alle sei categorie di premio istituite - Communication, E-economy, Finance, Global, Innovation, Quality of Life - nell'edizione 2000 il regolamento del Premio prevede la nomina di un Vincitore Nazionale assoluto, che concorrera' per l'assegnazione del titolo a livello internazionale con i vincitori degli altri paesi nel maggio del prossimo anno. Il Premio "L'Imprenditore dell'Anno" 2000 (www.eypremio.com) Giunto alla quarta edizione italiana e nato tredici anni fa negli Stati Uniti, Il Premio Ernst & Young "L'Imprenditore dell'Anno" e' rivolto a uomini e donne alla guida di piccole e medie imprese che abbiano fatturato, nell'ultimo esercizio, una cifra compresa tra i 30 e i 500 miliardi di lire. Il concorso si svolge oggi in oltre 20 nazioni ed entro il 2002 Ernst & Young mira ad assegnare il titolo in 32 paesi. Ad individuare i vincitori in ogni categoria di premio sara' anche per questa edizione una giuria di altissimo e riconosciuto livello, composta da personalita' del mondo delle istituzioni, dell'economia, dell'impresa e della comunicazione: Giovanni Bazoli; Alessandro Benetton; Antonio Calabro'; Umberto Colombo; Giuseppe De Rita; Edoardo Garrone; Guidalberto Guidi; Andrea Paolo Milano, direttore de L'Imprenditore; Paolo Seletti, gia' vincitore del Premio nell'edizione 1999; Victor Uckmar. La Giuria sara' presieduta da Piero Bassetti. In Italia il Premio si svolge con la partecipazione di Citibank e Omnitel Aziende, il contributo di Hewlett-Packard e SAP, con il supporto de L'Imprenditore - Mensile della Piccola Industria di Confindustria, in collaborazione con Il Sole 24 Ore e con il patrocinio di Borsa Italiana. La cerimonia finale di premiazione si terra' a Milano presso la sede di Assolombarda il prossimo 3 novembre. Ernst & Young (www.ey.com) e' il gruppo internazionale leader nei servizi professionali integrati di audit, corporate finance, consulenza fiscale e legale, strategica e organizzativa finalizzati ad aggiungere valore alle attivita' dei clienti. 

GIOVANI TALENTI E AZIENDE LEADER SI INCONTRANO A MILANO 
Milano, 13 settembre 2000 - Il 30 novembre e 1 dicembre 2000 centinaia di candidati ad alto potenziale verranno a contatto con le aziende leader nei settori IT e telecomunicazioni in occasione del Forum organizzato da Emds, societa' all'avanguardia nel reclutamento internazionale. Il Forum, una delle piu' importanti occasioni d'incontro tra giovani e qualificati manager in cerca di lavoro con le maggiori multinazionali, si svolgera' in un prestigioso albergo di Milano attrezzato per l'occasione, e comprendera' sia interviste individuali che seminari e presentazioni delle aziende. Prima di essere sottoposte all'attenzione delle aziende partecipanti, tutte le candidature ricevute saranno valutate dai consulenti di Emds, che vanta oltre dieci anni di attivita' e 80 Forum organizzati ogni anno nel mondo. Saranno quindi le stesse aziende a selezionare i profili piu' interessanti, indicando i candidati da incontrare e fissando in anticipo i colloqui. I candidati dovranno essere disponibili all'assunzione entro il 2001. I requisiti necessari per la selezione sono un titolo di studio a livello universitario e/o un'esperienza professionale di 10 anni al massimo nel settore IT o telecomunicazioni. Le candidature dovranno pervenire entro il 7 ottobre 2000, e possono essere inviate attraverso il sito http://www.emdsnet.com/italiancf  oppure attraverso il link sul sito http://www.talentmanager.it, dove e' presente un'intera sezione dedicata all'evento. La vocazione internazionale e l'alto livello dei profili gestiti rendono TalentManager il partner ideale per Emds, societa' presente in 15 paesi del mondo e ideatrice dei Forum dedicati a giovani talenti ed aziende leader. L'ultima edizione italiana di Emds, avvenuta lo scorso giugno, ha visto selezionati 346 candidati, in prevalenza giovani (eta' media 29 anni), italiani (il 92,8%), provenienti soprattutto da una laurea in ingegneria (il 60,4% di essi, seguiti da un 19,7% di persone provenienti da Studi d'Impresa). Presente in Italia, Francia e Spagna, Talent Manager e' la prima societa' europea di recruitment on-line specializzata sui giovani manager. Il sito mette in contatto aziende di ottimo livello con candidati di alto profilo incrociando in maniera coerente e veloce domanda e offerta. Il target e' costituito, infatti, da giovani tra i 25 e i 35 anni prevalentemente laureati e con significative esperienze lavorative. Per i candidati i servizi sono molteplici: registrazione di CV e lettere di motivazione personalizzate, ricerca per parole chiave e memorizzazione del proprio agente di ricerca per ricevere direttamente sulla propria casella e-mail le offerte piu' interessanti. Le aziende, a loro volta, possono pubblicare i propri annunci di lavoro ma anche effettuare ricerche mirate sul database e semplificare la gestione dei CV attraverso un sistema standardizzato ed automatico. Specializzata in reclutamento internazionale da piu' di un decennio Emds ha gia' aiutato migliaia di laureati e giovani professionisti di tutto il mondo a inserirsi nel mondo del lavoro e a sviluppare la loro carriera. Oggi, piu' di 600 imprenditori fanno affidamento ad Emds per il reclutamento dei migliori potenziali candidati in ogni settore di attivita''. Emds e' classificata fra le aziende a piu' forte crescita a livello mondiale. 

TRENTASEI IMPRESE LEADER DI SETTORE SI ALLEANO PER ACCELERARE L'INTEGRAZIONE ED IL COMMERCIO SU INTERNET 
Segrate, 13 settembre 2000 - Un'ampia coalizione di imprese leader nei settori del business e della tecnologia hanno presentato oggi il Progetto Universal Description, Discovery and Integration (Uddi), una iniziativa intersettoriale finalizzata ad accelerare e diffondere l'integrazione e il commercio business-to-business su Internet.
American Express, Andersen Consulting, Ariba, Bowstreet, Cargill, Clarus, CommerceOne, CommerceQuest, Compaq, CrossWorlds, Dell, Descartes, Extricity, Fujitsu, Great Plains, i2, Ibm, Internet Capital Group, Loudcloud, match21, Merrill Lynch, Microsoft, Neon, Nortel Networks, Ntt Communications, Rational Software, RealNames, Sabre, Sap, Sun Microsystems, Tibco, Ventro, VeriSign, Versata, VerticalNet, e webMethods sono state alcune delle prime imprese a sottoscrivere, adottare e collaborare all'Uddi. La crescita del commercio business-to-business su Internet e' ostacolata dalla moltitudine di tecnologie e standard utilizzati dalle imprese e dai mercati. L'uddi ha come obiettivo quello di consentire alle aziende di superare questo ostacolo all'adozione universale del B2B, in due modi. In primo luogo, definendo un insieme di specifiche "platform indipendent" che consenta alle imprese di descrivere la loro struttura e di indicare i loro metodi preferiti per condurre transazioni di e-commerce. Inoltre Uddi prevede l'utilizzo condiviso dell'Uddi Business Registry, per mezzo del quale le imprese pubblicano le informazioni relative alle loro modalita' di commercio e ricercano altre imprese che forniscano le competenze, i servizi Web o i prodotti di cui necessitano. Lo scopo del Progetto Uddi e' fornire le infrastrutture di base per una integrazione dinamica e automatizzata di tutte le transazioni di e-commerce e di tutti i servizi su Web. Ugualmente all'impatto che l'Html ebbe sugli utenti Internet, fornendo un formato universale di publishing per siti web che favori' l'esplosione della Rete, l'Uddi promuove l'adozione universale del commercio business-to-business, fornendo alle imprese un meccanismo comune per rendere pubblici e diffondere su Internet i propri servizi. I mercati, gli Application Service Providers (Asp) e le imprese possono utilizzare applicazioni aderenti allo standard Uddi per definire in maniera dinamica i servizi da loro offerti su Web, pubblicare tali servizi sull'Uddi Business Registry e utilizzare tale registro per mettersi in contatto con milioni di altre imprese nel mondo. Daryl Plummer, Group Vice President della divisione Internet and E-business Technologies del Gartner Group, afferma: "L'adozione dell'e-business ci ha ancora una volta dimostrato l'importanza di una infrastruttura comune in qualunque modello commerciale. Nel mondo dell'e-business, dove imprese differenti e mercati differenti cercano di interagire, deve esistere un meccanismo che consenta di localizzare i servizi software e di condividerli. La capacita' di trovare servizi web sta rendendo piu' semplice e piu' veloce la diffusione dell'e-business, aprendo la porta al desiderio delle imprese di interagire." Il Progetto Uddi costituisce un'iniziativa aperta alla quale ogni impresa puo' prendere parte e implementarne le specifiche. Tali specifiche sono basate sui principali standard Internet, inclusi Tcp/Ii, Html, Xml, e sono indipendenti da qualsiasi piattaforma, linguaggio, modello a oggetti, applicazione business o mercato. Nei prossimi 18 mesi i membri del progetto Uddi hanno intenzione di trasferire le specifiche ad un apposito organismo di gestione degli standard. Universal Description, Discovery and Integration - Specifiche Le specifiche Uddi facilitano l'integrazione dei servizi web creando metodologie standard per descrivere servizi e processi di e-business e collocandoli in un registro aperto accessibile a tutti. Qualunque impresa fornita di un accesso ad Internet potra' beneficiare del Business Registry e delle specifiche del Progetto Uddi, dalla piu' piccola impresa alle Fortune 500. La prima stesura aperta al pubblico delle specifiche Uddi e' disponibile all'indirizzo http://www.uddi.org  Le specifiche finali saranno disponibili subito dopo l'inserimentodei commenti e della risposta del pubblico. "L'e-commerce business-to-business ha sperimentato una rapida adozione a livello globale grazie alla sua capacita' di fornire valore, ma questo successo e' stato discontinuo a causa del fatto che i mercati, gli acquirenti, i venditori e i fornitori di servizi commerciali sono stati spesso costretti a reinventare metodi d'integrazione per i loro diversi partner commerciali." ha affermato Larry Mueller, presidente e chief operating officer di Ariba, Inc. "E' arrivato il momento per il settore di costruire sui precedenti successi e di collaborare per interagire, affinché il business-to-business cresca progressivamente fino a una sua adozione universale e fino alle ormai famose proiezioni da un trilione di dollari messe a punto dagli analisti. " L'Uddi Business Registry consente l'implementazione delle specifiche Uddi. Qualsiasi impresa puo' accedere al registro disponibile in Internet, immettere la descrizione del proprio business, raggiungere un sito Uddi o cercare fra tutti i servizi elencati. L'accesso alle informazioni contenute nel registro non comporta nessun costo. Pur basandosi sull'Xml, il registro e' in grado di contenere descrizioni di servizi anche in Html, Java, Corba, Windows Dna o qualsiasi altro tipo di modello o linguaggio di programmazione. Il registro stesso e' implementato come un servizio web e di conseguenza e' possibile rintracciarlo, integrarlo e consultarlo in maniera automatizzata utilizzando Xml come un qualsiasi altro servizio web. Le versioni beta dell'Universal Business Registry saranno rese disponibili da Ariba, Ibm e Microsoft entro 30 giorni. Tali implementazioni interagiscono l'una con l'altra assicurando che le informazioni registrate su un sito siano condivise con tutti i registri degli altri operatori. Altre implementazioni compatibili sono previste in futuro. John Swainson, General Manager della divisione Application & Integration Middleware di Ibm, afferma: "Il progetto Uddi rappresenta un esempio dell'unita' e della cooperazione necessarie al fine di una maggiore efficienza nelle transazioni di e-business e di una integrazione attraverso standard aperti. Inoltre, prevediamo che l'Uddi Business Registry diverra' parte importante dell'infrastruttura di Internet nel passaggio alla prossima generazione di e-business." Ampia partecipazione del settore I membri del progetto Uddi hanno accettato di sostenere la gestione dell'evoluzione delle specifiche Uddi e di partecipare congiuntamente all'organizzazione e alla supervisione del servizio di Uddi Business Registry. Tali imprese hanno anche accettato di pubblicare i propri servizi business nell'Uddi Business Registry. Il progetto e' aperto ad altri partecipanti, che saranno i benvenuti allo scopo di ampliare ulteriormente e apportare innovazioni alle specifiche Uddi. "Fornendo una "lingua franca" per il commercio business-to-business, il progetto Uddi rendera' l'integrazione tra le aziende piu' veloce, piu' economica e piu' facile." ha affermato Paul Maritz, Group Vice President del Platforms Group di Microsoft. "Rendendo i servizi web piu' semplici da descrivere, da trovare e da utilizzare, l'Uddi getta le fondamenta per il passaggio alla fase successiva del commercio su Internet.

" TELECOM ITALIA, APPROVATA LA SEMESTRALE RICAVI CONSOLIDATI: 14.217 MILIONI DI EURO (+8,5%) FORTE AUMENTO ABBONATI E TRAFFICO INTERNET 
Milano, 13 settembre Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato e approvato la relazione semestrale consolidata e della Capogruppo, relativa al primo semestre 2000. Nei primi sei mesi del 2000 i risultati del Gruppo sono in linea con il budget e con le previsioni rese note al mercato all'inizio dell'anno. In particolare: il business della telefonia fissa, il cui andamento è sostanzialmente allineato agli obiettivi fissati per l'anno 2000, riflette anche l'apporto del traffico dati, il cui fatturato cresce in modo significativo (+17% rispetto al primo semestre '99). Nel settore voce è stata avviata una strategia commerciale innovativa per affrontare un mercato sempre più concorrenziale, i cui effetti si manifesteranno nel secondo semestre dell'anno; nel settore della telefonia mobile, i risultati di Tim confermano l'ottima performance e la posizione di leadership a livello internazionale della Società, in termini sia di crescita (+25% di clienti e +10% di ricavi rispetto al primo semestre del 1999), sia di margini (Ebitda a +14,5% rispetto al primo semestre dell'anno scorso); lo sviluppo delle attività Internet ha segnato nuovi decisivi risultati con un aumento degli abbonati a Tin.it del 394% e una crescita delle page view/mese del 71% rispetto al primo semestre dello scorso anno; il contributo al risultato economico consolidato delle attività internazionali, anche grazie all'ampliamento del perimetro di consolidamento, è quintuplicato rispetto al primo semestre del '99 in termini di Ebitda, passando dal 2% al 10%. i piani di dismissioni e di recupero di efficienza sono stati effettuati o avviati, come previsto a budget, nella prima parte dell'anno, anche se la maggior parte dei benefici economici e finanziari si rifletterà nel secondo semestre. Gruppo Telecom Italia - I ricavi del Gruppo, al lordo delle quote spettanti agli altri gestori di telecomunicazioni, ammontano a 14.217 milioni di euro (27.528 miliardi di lire), con un aumento dell'8,5% rispetto ai 13.109 milioni di euro del primo semestre 1999. Al netto delle quote spettanti agli altri operatori i ricavi ammontano a 12.859 milioni di euro (24.898 miliardi di lire), con un aumento di 860 milioni di euro (+7,2%) rispetto allo stesso periodo del 1999. La crescita dei ricavi è determinata dal positivo andamento dei servizi di telecomunicazioni mobili e dall'entrata nell'area di consolidamento del gruppo Nortel Inversora, la holding che controlla Telecom Argentina. Al netto della contribuzione di quest'ultimo i ricavi sono di 13.386 milioni di euro (25.918 miliardi di lire), +2,1% rispetto al primo semestre 1999. Il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 6.454 milioni di euro (12.496 miliardi di lire), aumenta di 314 milioni di euro (+5,1%) rispetto al primo semestre 1999 e presenta un'incidenza sui ricavi lordi del 45,4% (46,8% nel primo semestre 1999). L'aumento è sostanzialmente attribuibile all'ingresso nell'area di consolidamento del gruppo Nortel Inversora e al buon andamento della telefonia mobile. Il risultato operativo ammonta a 3.391 milioni di euro (6.565 miliardi di lire), con una crescita di 133 milioni di euro (+4,1%) rispetto al primo semestre 1999 dovuta principalmente al consolidamento di Nortel Inversora. L'incidenza sui ricavi lordi è del 23,8%, contro il 24,9% dello stesso periodo del 1999. L'utile consolidato ante imposte e azionisti terzi è di 2.877 milioni di euro (5.571 miliardi di lire), in crescita del 12,3% rispetto al primo semestre del 1999. L'utile consolidato al lordo delle quote spettanti agli azionisti terzi è 1.424 milioni di euro (2.758 miliardi di lire), con una crescita del 16,7% rispetto al primo semestre 1999 e un'incidenza del 10% sul fatturato totale (9,3% nel primo semestre 1999). L'utile netto consolidato è di 979 milioni di euro (1.896 miliardi di lire) con un aumento di 68 milioni di euro (+7,5%) rispetto allo stesso periodo del 1999. Su tale risultato non influisce la variazione dell'area di consolidamento. Il cash flow (utile + ammortamenti) si attesta a 4.208 milioni di euro (8.148 miliardi di lire) e cresce di 270 milioni di euro (+6,9%) rispetto al primo semestre 1999. L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2000, che non include i dividendi della Capogruppo pagati nello scorso mese di luglio, è di 9.356 milioni di euro (18.115 miliardi di lire), contro i 8.138 milioni di euro (15.758 miliardi di lire) al 31 dicembre 1999; la crescita è quasi interamente dovuta all'ingresso del gruppo Nortel Inversora nell'area di consolidamento (+1.562 milioni di euro). Il personale del Gruppo al 30 giugno 2000 è di 128.438 unità, con una crescita di 5.776 unità rispetto al 31 dicembre 1999 essenzialmente attribuibile all'entrata nell'area di consolidamento del gruppo Nortel Inversora (+7.161 unità). Al netto di tale incremento il personale di Gruppo è diminuito di 1.385 unità, in particolare grazie alla riduzione di personale nell'area Wireline (-4.357 unità rispetto al primo semestre 1999). Nel secondo semestre dell'anno si manifesteranno gli effetti dell'ulteriore riduzione di personale in seguito alle più importanti dismissioni di attività (Italtel e Sirti). Telecom Italia S.p.A. - I ricavi della Capogruppo ammontano a 8.733 milioni di euro (16.910 miliardi di lire), al lordo delle quote spettanti agli altri gestori di telecomunicazioni, pari a 1.543 milioni di euro, con una riduzione del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 1999 (9.304 milioni di euro). La riduzione è imputabile all'andamento dei ricavi da traffico, il cui controvalore, nonostante un incremento del 23,4% in termini di minuti, scende del 13,9%, in particolare per le riduzione dei ricavi da traffico voce tradizionale (-11%) cui ha fatto parzialmente fronte la forte crescita dei ricavi da traffico dati (+17%). Sui ricavi da traffico hanno peraltro inciso negativamente la riduzione, dal 1° agosto 1999, delle tariffe interurbane e internazionali e l'applicazione al traffico da e verso il mobile del nuovo listino tariffario deliberato dall'Autorità per le Telecomunicazioni. Il costo del lavoro (1.546 milioni di euro) diminuisce del 3,2% rispetto al primo semestre 1999. Il margine operativo lordo (Ebitda) si attesta a 3.773 milioni di euro (7.307 miliardi di lire), con un decremento di 389 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 1999 (-9,3%) dovuto alla riduzione dei ricavi, solo in parte compensata dal contenimento dei costi. L'incidenza dell'Ebitda sui ricavi è del 43,2%, contro il 44,7% dello stesso periodo del 1999. Il risultato operativo è di 1.813 milioni di euro (3.511 miliardi di lire), con una riduzione di 175 milioni di euro rispetto al primo semestre 1999 (-8,8%). L'incidenza sui ricavi è del 20,8%, contro il 21,4% del primo semestre 1999. La gestione economica del primo semestre 2000 chiude con un utile netto di 698 milioni di euro (1.352 miliardi di lire), inferiore di 111 milioni di euro (-13,7%) rispetto a quello dello stesso periodo del 1999. Tale risultato è stato influenzato anche dall'aumento delle svalutazioni di partecipazioni e dai maggiori oneri straordinari prevalentemente connessi al piano di riorganizzazione aziendale. Il cash flow (utile + ammortamenti) è di 2.595 milioni di euro (5.026 miliardi di lire), rispetto ai 2.908 milioni di euro del primo semestre 1999. L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2000 ammonta a 6.510 milioni di euro (12.605 miliardi di lire), con una riduzione di 1.788 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 1999. Il personale della Capogruppo è passato da 76.113 unità a fine 1999 a 74.566 al 30 giugno 2000, con una riduzione di 1.547 addetti (-2%). Sulla riduzione non hanno ancora inciso gli effetti dei recenti accordi sindacali in tema di mobilità e CIGS. Telecom Italia Mobile - L'andamento del Gruppo nel settore della telefonia mobile segnala la forte crescita di tutti i più importanti parametri di riferimento: ricavi, numero clienti, Ebitda, risultato operativo e risultato netto. I ricavi realizzati nel primo semestre sono pari a 3.782 milioni di euro (7.324 miliardi di lire) e registrano un aumento del 10,2%. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha raggiunto i 1.857 milioni di euro (3.596 miliardi di lire), con una crescita del 14,5%. Il risultato operativo è di 1.421 milioni di euro (2.751 miliardi di lire) in crescita del 14,5%. L'utile netto è di 877 milioni di euro (1.698 miliardi di lire, +20,5%). Il numero dei clienti in Italia è cresciuto del 25% rispetto allo stesso periodo del 1999, raggiungendo i 19,975 milioni, mentre il numero dei clienti di TIM nel mondo ha superato i 40 milioni. Il rapporto linee/dipendenti è aumentato del 19,8%. Gestione operativa e principali operazioni del semestre Nei primi sei mesi del 2000 il Gruppo Telecom ha messo a punto una serie di operazioni di rilievo che hanno contribuito a ridefinire il profilo strategico del Gruppo. La principale operazione è l'integrazione tra Seat-Pagine Gialle e Tin.it. Il processo, tuttora in corso, si è sviluppato attraverso l'incremento della partecipazione di Telecom in Seat, la scissione parziale di Telecom Italia e la successiva fusione per incorporazione di Tin.it in Seat. L'entità di nuova costituzione sarà leader in Italia dell'accesso ad Internet, disporrà del portale più visitato in Italia e di una piattaforma integrata B2B unica in Europa: Seat-Tin.it sarà il principale operatore nel mercato della pubblicità on line, su directory telefoniche e nella pubblicità locale e potrà contare sulla rete distributiva di oltre 1.800 agenti e su 1.200 punti vendita della rete Buffetti. Tin.it, dal canto suo, nei primi sei mesi del 2000, ha confermato i considerevoli ritmi di crescita di abbonati, il cui numero ha superato i 3 milioni (+394% rispetto al primo semestre 1999; +55% rispetto alla fine dello scorso anno). In termini di traffico le page view /mese sono cresciute del 71%, mentre il dial-up è aumentato del 129%. 

POSITIVI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2000 DI ERICSSON SPA 
Roma, 12 settembre 2000 - Il fatturato consolidato del Gruppo è stato di 1.661 miliardi di lire (858 milioni di euro), con un incremento del 25 per cento rispetto al fatturato del corrispondente periodo del 1999, che era stato di 1.324 miliardi di lire (684 milioni di euro), escludendo la società Telmek, ceduta nel primo semestre del 2000. Tassi di crescita rilevanti sono stati registrati nei settori dei sistemi per operatori di rete, dei telefoni cellulari e dei sistemi per reti private. Il risultato operativo è stato di 109,2 miliardi di lire (56,4 milioni di euro) pari al 6,6 per cento del fatturato (8,8 per cento nel primo semestre del 1999). Il calo della redditività è dovuto all'inasprirsi della concorrenza e alla conseguente forte pressione sui prezzi e sui margini. L'utile consolidato è stato di 45 miliardi di lire (23 milioni di euro) contro i 17 miliardi di lire (8,9 milioni di euro) del corrispondente periodo del 1999. Questo miglioramento è principalmente attribuibile al minor livello di oneri straordinari connessi al processo di ristrutturazione del Gruppo. Gli oneri straordinari al netto dei proventi sono stati infatti di 4,8 miliardi di lire (2,5 milioni di euro) contro gli 82,2 miliardi (42,5 milioni di euro) del periodo corrispondente del 1999. Va inoltre sottolineato che Ericsson SpA ha accresciuto il suo ruolo nella struttura internazionale del Gruppo Ericsson grazie all'incremento dei lavori tecnici svolti per conto delle consociate estere. L'autofinanziamento (utili più ammortamenti tecnici) ammonta a 71,4 miliardi di lire (36,8 milioni di euro contro 19,8 milioni di euro nel primo semestre del 1999). Il numero dei dipendenti al 30 giugno 2000 era di 2667 persone contro 2659 alla fine del 1999. Per quanto riguarda l'intero esercizio 2000 il risultato economico consolidato dovrebbe confermare l'andamento positivo del primo semestre. La relazione della Kpgm sulla revisione limitata della situazione semestrale, nonché le eventuali osservazioni del Collegio Sindacale, saranno depositate non appena disponibili. 

GENERALI E COMMERZBANK SOTTOSCRIVONO UN ACCORDO DI PIU' INTENSA COOPERAZIONE INDUSTRIALE 
Milano - 13 settembre 2000. Le Assicurazioni Generali e la Commerzbank annunciano di aver stipulato un nuovo accordo quadro che amplia e rafforza considerevolmente le finalità della cooperazione di bancassurance intercorrente tra i due Istituti dal febbraio 2000. Il nuovo accordo - approvato dal Comitato Esecutivo delle Generali riunitosi quest'oggi a Milano - segna un ulteriore progresso della Compagnia di assicurazioni triestina sul mercato tedesco, che ha assoluta rilevanza in sé ed è, per il Gruppo Generali, secondo per volume d'affari dopo quello italiano; esso garantisce anche un maggior sviluppo per le sue attività di asset management e di private banking cui la Società guarda come settori chiave dei suoi programmi di espansione. A seguito di questo accordo di più intensa cooperazione il gruppo Amb - al terzo posto sul mercato assicurativo tedesco e controllato dalle Generali al 67% - si attende un significativo aumento nella produzione delle polizze vita come di altri prodotti assicurativi di massa, quali le polizze malattie ed infortuni e quelle per i danni ai beni. Amb sarà anche in condizione di trarre vantaggi dal nuovo accordo per le maggiori opportunità che deriveranno di sviluppare l'attività dei fondi pensione e di espandere quella dei prestiti ipotecari. Al fine di conseguire questi risultati è stato concordato un accordo esclusivo che prevede la costituzione di "centri assicurativi specializzati" nella rete delle succursali di Commerzbank. Questi centri di contatto con il pubblico vedranno la presenza di specialisti di Amb che lavoreranno assieme a quelli di Commerzbank per garantire che i clienti della Banca abbiano una consulenza e servizi assicurativi di eccellenza per tutte le loro esigenze assicurative. Nell'arco di tre anni è prevista la dislocazione nelle succursali della Commerzbank di 650 specialisti di Amb addetti alla vendita. Il nuovo accordo comporterà un sostanziale aumento del volume di affari: il target di produzione annuale nel settore vita dovrebbe crescere nei prossimi 5 anni dall'obiettivo attuale di 1 miliardo di Dm a 3 miliardi di Dm; in parallelo "Badenia", società del Gruppo Amb specializzata nell'erogazione di mutui fondiari ed edilizi, dovrebbe quadruplicare l'ammontare annuo dei prestiti ipotecari, passando da 1 a 4 miliardi di Dm. Contemporaneamente verranno installati "centri bancari" in alcune significative strutture di vendita del Gruppo Amb, così da permettere al personale di Commerzbank di offrire ai clienti Amb assistenza e servizi bancari. Sono state inoltre identificate promettenti aree di cooperazione nell'asset management. Il primo passo concreto è previsto nell'area del private banking a livello internazionale: la Commerzbank appoggerà i propri affari svizzeri nel private banking, con fondi attualmente gestiti di circa 4,5 miliardi di Euro, alla Bsi di Lugano, Società del Gruppo Generali specializzata nel settore, con attivi in gestione di circa 28 miliardi di Euro. La BSI otterrà di conseguenza accesso a un'importante area di clientela nelle regioni svizzere di lingua tedesca integrando così la sua forte posizione nella gestione degli attivi che ha nella Svizzera di lingua italiana. Nell'ambito di questo accordo Commerzbank acquisirà una partecipazione di minoranza di Bsi. Verrà nello stesso tempo costituita da Generali e Commerzbank una joint-venture con il compito di cogliere in Europa le opportunità finanziarie, oltre che nel settore degli investimenti azionari, nei derivati, nell'analisi del rischio crediti e in altri prodotti finanziari strutturati. Nel quadro di questo maggior rapporto di cooperazione in campo industriale il Gruppo Generali incrementerà la sua partecipazione nel capitale di Commerzbank, portandola dall'attuale 5% a poco meno del 10%. Quest'aumentata presenza di Generali in Commerzbank si concreterà con la sottoscrizione da parte di Generali di un aumento di capitale ad essa riservato. Esso sarà in parte finanziato con l'apporto di una quota (pari a 30 milioni di azioni) della partecipazione di Generali nel Banco Santander Central Hispano (Bsch) e in parte con il versamento di 600 milioni di Euro che verrà effettuato da Amb, la società che trarrà i benefici più diretti ed immediati dell'incrementata cooperazione industriale tra Generali e Commerzbank. La destinazione di una quota della partecipazione di Generali nel BSCH a copertura dell'aumento di capitale di Commerzbank è stata concordata tra Generali e il suo partner spagnolo. A completamento della transazione Generali manterrà una partecipazione diretta intorno all'1% nel capitale del BSCH e tutti i rapporti di collaborazione esistenti tra la Compagnia di assicurazione italiana e l'Istituto di credito spagnolo conserveranno intatta la loro validità. Assicurazioni Generali e Commerzbank da parte loro sono convinte che i legami tra loro intercorrenti, ulteriormente rinsaldati con l'accordo ora sottoscritto, produrranno dei tangibili benefici per i loro clienti, contribuiranno ad un sostanziale aumento del volume d'affari dei due gruppi e getteranno le basi di ulteriori sviluppi di cooperazione futura. 

GRUPPO RAS: A 452 MILIARDI DI LIRE L'UTILE NETTO DEL PRIMO SEMESTRE 2000 RAS ATTIVA LA LIQUIDAZIONE ON-LINE 
Milano, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Ras, riunitosi sotto la presidenza di Angelo Marchiò, ha approvato la relazione di bilancio consolidato e della Capogruppo relativa al primo semestre del 2000. Trattandosi del primo esercizio di presentazione della Semestrale consolidata, sono per lo più omessi - come consentito - i confronti con i dati relativi al primo semestre 1999. I principali risultati. E' di 452 miliardi di lire (233,4 milioni di euro) l'utile netto consolidato del periodo: nel corso dell'intero esercizio 1999 era stato pari a 809 miliardi di lire (417,8 milioni di euro). I premi lordi consolidati al 30 giugno 2000 hanno raggiunto quota 11.646 miliardi, pari a 6.014,7 milioni di euro (17.724 miliardi l'intero esercizio 1999, 9.153,7 milioni di euro). Anche se i dati non sono direttamente confrontabili, è opportuno ricordare che nei primi sei mesi del 1999 i premi lordi aggregati di Gruppo erano stati pari a 9.264 miliardi di lire (4.784,5 milioni di euro). In particolare, la raccolta premi del Vita ha raggiunto i 5.745 miliardi di lire (2.967 milioni di euro), a fronte dei 7.323 miliardi dell'intero esercizio 1999 (3.782 milioni di euro). Sul risultato ha inciso positivamente l'andamento delle vendite in Italia, che hanno raggiunto i 4.244,2 miliardi di lire (2.191,9 milioni di euro), mettendo a segno un più 115,6% rispetto al primo semestre 1999 (dati aggregati lavoro diretto). Particolarmente rilevante è stata la crescita delle joint-venture (Creditras Vita e Duerre Vita) costituite rispettivamente con Credito Italiano e Rolo Banca (gruppo Unicredito) che hanno totalizzato nel semestre vendite per 2.881,6 miliardi di lire (1.488,2 milioni di euro), con un incremento - rispetto allo stesso periodo del 1999 - di oltre il 320%. La raccolta premi del ramo Danni si è attestata sui 5.901 miliardi di lire (3.047,6 milioni di euro) contro i 10.401 miliardi alla chiusura dello scorso esercizio (5.371,7 milioni di euro). In Italia, in particolare, continua il progressivo miglioramento del risultato tecnico, malgrado persista l'andamento negativo della RC Auto, su cui pesano gli effetti dell'intervento legislativo che dall'aprile 2000 ha congelato le tariffe. I redditi ordinari degli investimenti, al netto dei relativi oneri, sono stati pari a 2.211 miliardi di lire, corrispondenti a 1.141,9 milioni di euro (3.544 miliardi di lire nell'esercizio 1999, 1.830,3 milioni di euro). Rispetto al 31 dicembre 1999, gli investimenti sono aumentati da 55.921 miliardi di lire (28.880,8 milioni di euro) a 58.818 miliardi (30.377 milioni di euro, +5,2%). Le plusvalenze non realizzate su titoli quotati sono passate da 5.152 miliardi di lire (2.660,8 milioni di euro) di fine 1999 a 4.734 miliardi (2.444,9 milioni di euro) alla fine del primo Semestre 2000. L'ammontare delle riserve tecniche ha raggiunto i 55.427 miliardi di lire (28.625,7 milioni di euro), con un incremento rispetto al 31 dicembre 1999 di 5.149 miliardi (2.659,2 milioni di euro), pari al 10,2%. Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2000 è di 7.729 miliardi di lire (3.991,7 milioni di euro). Si chiude positivamente il primo semestre anche per i servizi finanziari del Gruppo: da gennaio a giugno 2000 i flussi netti di raccolta del risparmio hanno infatti raggiunto i 1.231,9 miliardi di lire (636,2 milioni di euro) segnando un progresso, rispetto allo stesso periodo del 1999, del 92,8%. In particolare, i 1.170 promotori della rete DivalRas hanno raccolto risparmi nel semestre per 700,6 miliardi di lire (361,8 milioni di euro, +55,8% rispetto al primo semestre 1999) mentre Ras Investimenti - la rete di 380 promotori che opera all'interno delle agenzie di assicurazione Ras - ha totalizzato flussi netti per 181 miliardi di lire (93,5 milioni di euro), che corrispondono a una crescita del 65,8%. E' stata infine decisa la nomina a Direttore Generale della Società, a partire dal primo gennaio 2001, di Massimo Arrighi che - all'interno del Gruppo - continuerà a ricoprire anche la carica di Amministratore Delegato della controllata Allianz Subalpina. Rc Auto: Ras attiva la liquidazione on-line - Il servizio, operativo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno, destinato a ridurre i tempi complessivi di risarcimento. E per i clienti che posseggono un cellulare Wap, l'iter della pratica si può seguire anche a distanza. Milano, 12 giugno 2000 - La schermata appare molto simile al foglio di Constatazione Amichevole di Incidente (CID): si specificano le generalità delle persone e delle vetture coinvolte, le relative polizze di assicurazione e la dinamica dell'incidente, con tanto di rappresentazione grafica dei punti d'urto. Ma il tutto può avvenire a casa, o in ufficio, semplicemente collegandosi attraverso la rete al sito Internet www.ras.it E' il nuovo servizio di liquidazione on line che arriva da Ras, la Società leader in Italia nelle applicazioni Internet legate al mondo delle assicurazioni e dei servizi finanziari. Obiettivo prioritario del sistema, oltre alla comodità di non dover scrivere e spedire lunghe raccomandate, è quello di accelerare notevolmente i tempi di risarcimento: chiunque sia coinvolto in un incidente automobilistico o debba denunciare un furto o un danno alla propria auto - che sia cliente Ras o assicurato ad un altra compagnia - può inoltrare la denuncia a Ras in qualsiasi momento del giorno, 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno. Il danneggiato - aspetto questo decisamente innovativo - può in particolare decidere nel corso dell'inoltro della pratica di far riparare il veicolo presso una delle carrozzerie selezionate da Ras: attraverso uno strumento di selezione su mappe geografiche, è possibile identificare l'officina più comoda, presso la quale sarà possibile ottenere la riparazione senza doverne anticipare i costi, dato che è la Società a provvedere direttamente a pagare il riparatore. Un'ulteriore comodità, infine, sta per arrivare per quanti sono registrati al servizio Twistras, il sito Internet riservato ai clienti Ras: chi possiede un telefono mobile che utilizzi la tecnologia Wap (wireless application protocol), potrà presto accedere alle informazioni relative al sinistro - conoscendo dunque in qualsiasi momento lo stato di avanzamento della pratica - direttamente dal proprio cellulare. Nota su Ras Ras è il secondo gruppo assicurativo in Italia e tra i primi operatori nei servizi finanziari. Nel 1999 ha raccolto premi lordi per oltre 17.700 miliardi di lire. Il Gruppo, con la controllata Genialloyd, è il primo operatore italiano attivo nei servizi di vendita via Internet di prodotti assicurativi. 

ACCORDO CON LA CFTC PER IL RICONOSCIMENTO DI MERCATI DI PRODOTTI DERIVATI 
Roma 13 settembre 2000 - Il presidente della Consob, Luigi Spaventa, e il presidente della Cftc, Commodity Futures Trading Commission, autorità statunitense di vigilanza sui prodotti derivati, William J. Rainer, hanno firmato un accordo di cooperazione per il riconoscimento dei mercati regolamentati. Alla firma dell'accordo, che ha avuto luogo presso la sede romana della Consob, hanno presenziato il commissario Lamberto Cardia e il direttore generale Massimo Tezzon. Erano inoltre presenti il ministro Ludovico Ortona, direttore generale per le Americhe del ministero degli Affari esteri, e Karen Milliken, consigliere economico dell'ambasciata statunitense a Roma. L'accordo, che integra i termini della cooperazione stabilita con il Memorandum of Undestanding per la consultazione e la reciproca assistenza sottoscritto il 22 giugno 1995, fa seguito anche all'intesa tra Consob e Cftc, siglata lo scorso 4 aprile, per consentire la quotazione nel Comex di contratti derivati su titoli quotati su mercati regolamentati italiani. In base all'attuale accordo le due autorità, su base di reciprocità, si impegnano a scambiarsi informazioni sia in relazione all'operatività in Italia di mercati di strumenti finanziari derivati statunitensi, sia in relazione all'operatività negli Stati Uniti di analoghi mercati italiani. L'accordo, oltre a servire agli scopi di cui all'art. 67, comma 2, del Testo Unico della finanza (riconoscimento in Italia di mercati statunitensi di strumenti finanziari derivati), varrà anche ai fini indicati al terzo comma dello stesso articolo, nel caso in cui un mercato regolamentato italiano di strumenti finanziari derivati dovesse chiedere il nulla osta della Consob al fine di estendere la propria operatività negli Stati Uniti. L'accordo, che tiene conto delle esigenze di tutela della confidenzialità delle informazioni, prevede un'ampia cooperazione tra le due autorità in campo informativo. Con la firma dell'intesa salgono a 24 gli accordi di cooperazione internazionale sinora stipulati dalla Commissione. 

XELION RIVOLUZIONA L'OFFERTA DEL TRADING ON LINE CON IL TRADING RICARICABILE 
Milano, 13 settembre 2000 - Accesso a servizi ad alto valore aggiunto, nessun canone fisso, commissioni prepagate a prezzo ridotto. Questa la formula della nuova offerta di Xelion, primo operatore in Europa a lanciare il "Trading Ricaricabile". Chi sottoscrive questo tipo di offerta può accedere ai servizi di trading on line di Xelion sui mercati italiani ed esteri senza pagare un canone fisso ma con il vantaggio di prepagare un ammontare di commissioni pari a 50 euro a prezzo ridotto (10 euro anziché 12 per l'Italia e 20 euro anziché 22 per l'estero); ha l'accesso alle news, alle rubriche, alle rassegne stampa, alle ricerche macroeconomiche pubblicate sul sito Xelion (www.Xelion.it); può personalizzare i grafici di analisi, consultare il Kilovar dei titoli e creare la propria market asset allocation. In più è possibile avere gratuitamente il Semaforo dei titoli, lo strumento di analisi tecnica oggi riservato alla clientela di Xelion che ha aderito all'offerta Premium. A ogni operazione di compravendita titoli su tutti i principali mercati mondiali la commissione di negoziazione viene scalata automaticamente dall'ammontare prepagato. Il cliente può monitorare in ogni momento la situazione della sua ricarica sul sito. Una volta esaurito il massimale può scegliere di rinnovare la ricarica, direttamente sul sito, oppure di passare a un altro pacchetto tra quelli proposti da Xelion. Il costo della ricarica, e quindi del pacchetto "Trading Ricaricabile", è di 50 euro, pari a 50 euro di commissioni titoli prepagate. Innovativa è anche la modalità di promozione di questa iniziativa. La prima ricarica è offerta da Xelion. A questo scopo è stata messa a punto una vera e propria card, simile a quelle utilizzate nella telefonia: è sufficiente andare nella sezione MI REGISTRO di www.xelion.it e inserire il codice presente sulla card, che verrà presto distribuita attraverso i principali quotidiani e periodici e mediante iniziative dirette, per ottenere gratuitamente tutti i servizi che compongono il "Trading Ricaricabile". Xelion ha pensato anche a coloro che, pur non disponendo della card, desiderano comunque aderire all'offerta. Sempre sul sito è disponibile un codice specifico per accedere al "Trading Ricaricabile" senza ricorrere al codice della card. "Trading Ricaricabile" si affianca alle due offerte Enter e Premium. Enter è il pacchetto base a canone zero che si rivolge ai cosiddetti new trader; Premium è invece il pacchetto top per i day trader più esigenti che necessitano di strumenti di analisi tecnica evoluti, tecnologia "push" per avere quotazioni in tempo reale, book a cinque livelli (i 5 migliori prezzi di acquisto e di vendita presenti sul mercato), ricerche, pricing intraday (per acquistare e vendere titoli al costo di una singola operazione). Infolink:
www.xelion.it 

NASCE DIRECTA SERVICE CORE BUSINESS: CONTENUTI E SERVIZI FINANZIARI A BREVE UN PORTALE VERTICALE DI TIPO FINANZIARIO. 
Torino, 13 settembre 2000. Directa, la sim che ha inventato il trading on line in Italia, ha costituito Directa Service, società che si posiziona nel mercato dei contenuti Internet, dello sviluppo software di programmi connessi al mondo del trading on line, dei servizi finanziari. Directa Service, interamente posseduta da Directa sim e presieduta da Massimo Segre, che di Directa sim è Presidente, capitalizza la profonda conoscenza dei mercati e la consolidata esperienza tecnico-informatica che contraddistinguono Directa sim per offrire a investitori e imprese strumenti sempre più evoluti di operatività finanziaria. Tra i primi obiettivi della neonata società è la realizzazione di un innovativo portale verticale ("vortal" nella terminologia anglosassone) di tipo finanziario destinato a fornire risorse e servizi specializzati a chi intende operare con successo nei mercati telematici del trading on line. La carica innovativa che da sempre ispira Directa sim caratterizza anche la filosofia e l'operato di Directa Service. Tra le attività previste spiccano la consulenza nel progetto e nella realizzazione di piattaforme informatiche e telematiche di tipo finanziario; lo sviluppo di soluzioni software destinate a estendere la portata applicativa del trading on line verso le nuove frontiere del mondo wireless (come la tecnologia Wap), la fornitura di un referenziato supporto di consulenza alle imprese in ambito finanziario e nel campo della strategia industriale. "I nuovi servizi nascono dall'esperienza di Directa sim con i propri clienti, che, come hanno evidenziato recenti sondaggi, sono i più attivi di tutta Europa", ha dichiarato Massimo Segre, Presidente di Directa Service e di Directa sim. "Con Directa Service, intendiamo mettere a disposizione il nostro know-how anche a tutto il mercato, sia nel settore delle specifiche applicazioni software, sia nell'ambito dell'informazione finanziaria tramite Internet.

" WWW. FUNDSTORE. IT, INDIPENDENZA E SEMPLICITA PER CHI ACQUISTA PRODOTTI FINANZIARI ON LINE 
Milano, 12 settembre 2000 Fundstore è il primo canale distributivo on line di prodotti finanziari che offre la possibilità agli investitori individuali di acquistare Fondi Comuni di Investimento e/o Sicav attraverso il proprio conto corrente, rivoluzionando co@i il mondo della finanza su Internet. Fundstore.it srl è stata costituita nel gennaio dei 2000 per iniziativa di alcuni investitori privati, tra cui il Gruppo Fidia, Finanziaria di Investimenti che raggruppa molti esponenti dei mondo imprenditoriale fiorentino. Altri soci sono: Victoria and Eagle, un Fondo d"Investimento off-shore, che investe nel settore finanziario e della New Economy, mentre all'interno dei Gruppo Promotore - che controlla il 42,5% di Fundstore.it- è prevalente la presenza di Gianni Bizzarri, ideatore di Fundstore.it con oltre il 30%. Fundstore.it non è un intermediario autorizzato, bensì una piattaforma tecnologica che raggruppa da un lato alcune società prodotto, che la utilizzano come vetrina per i propri Fondi di Investimento e/o Sicav, e dall'altro intermediari autorizzati al collocamento di titoli, i cosiddetti soggetti collocatori-espositori, che, avendo sottoscritto una convenzione di collocamento con le società-prodotto, possono effettuare on line le operazioni di vendita. Attualmente, ha aderito ali"iniziativa in qualità di espositore Ifigest Sim, società di intermediazione dei Gruppo Fidia, distributore autorizzato di Fondi di Investimento, Sicav e prodotti assicurativi. Il servizio è attivo dal 4 di settembre Il software di e-commerce utilizzato per le transazioni è stato ideato da Fundstore.it. Si tratta di una piattaforma tecnologica flessibile, ossia replicabile all'infinito, facilmente adattabile ali"inserimento in architetture di Rete già esistenti. www.fundstore.it nasce come negozio finanziario on fine, che inizia ad operare attraverso un soggetto collocatore, ma si pone I"obiettivo di diventare un vero e proprio mali virtuale di prodotti finanziari. riunendo le vetrine dei vari espositori, che potranno offrire prodotti finanziari e assicurativi. Il sistema si rivolge attualmente al mercato italiano, ma é facilmente repiciabile ali"estero. La Società si rivolge essenzialmente a due tipologie di utenti: 1) gli investitori individuali residenti in Italia, che sono i clienti finali (attivit@a B2C) attraverso la Ifigest Sim (ricordiamo infatti che solo le società autorizzate possono collocare prodotti finanziari 2) gli intermediari finanziari autorizzati che vogliono iniziare ad operare anche attraverso un negozio finanziario su Internet, ma senza sostenere direttamente i costi legati allo sviluppo e alla gestione dei software (attività B2B). L"attività di Fundstore si basa su alcuni fattori chiave, che costituiscono degli elementi distintivi rispetto ad altri siti che offrono Fondi di Investimento on line e dei veri e propri vantaggi per gli utenti. I vantaggi per gli investitori individuali: www.fundstore.it è indipendente rispetto al soggetto collocatore: è infatti possibile acquistare Fondi di Investimento e Sicav per la prima volta senza dover aprire un conto corrente presso l'intermediario utilizzato. Trasparenza: l"investitore può acquistare i prodotti finanziari compiendo una scelta consapevole ed informata. In fase di registrazione, al cliente viene infatti richiesto di indicare la propria propensione al rischio, I"esperienza in materia di investimenti, l"attuale situazione finanziaria e gli obiettivi di investimento. Ali"atto della sottoscrizione o dello switch di un nuovo prodotto, il sistema esegue un confronto immediato tra la propensione al rischio indicata e il grado di rischiosità dei comparto. Se la prima risulta inferiore alla seconda, I"investitore riceve un warning, che richiede un'ulteriore conferma di voler proseguire nella transazione. Il controllo e l'eventuale produzione dei messaggio di warning viene fatto anche sugli altri parametri richiesti, sempre a tutela dell"investitore. Sicurezza: sulla Rete non avviene alcuna transazione finanziaria, che si attua solo nel momento in cui l'investitore autorizza la propria banca al trasferimento della somma necessaria per effettuare I"acquisto. La trasmissione dei dati avviene nel rispetto degli standard Ssl (Security Socket Layer), che sono parametri riconosciuti a livello internazionale come garanzia di sicurezza delle transazioni.Semplicità e velocità di utilizzo dei sistema: dato non è necessario aprire un conto ad hoc per effettuare le transazioni e la gestione on line dei portafoglio può essere fatta in ogni momento, accedendo con una password al proprio dossier per controllare in tempo reale l'andamento dei propri investimenti, vengono evidentemente accorciati i tempi normalmente previsti per tale attività. I vantaggi per i soggetti collocatori Indipendenza: ciascun partner può disporre di un proprio server web per il front office interfacciato ad un sistema off line per il back office, così da garantire la massima riservatezza dei dati e I"assoluta indipendenza nella gestione dei propri clienti. Flessibilità: agli intermediari autorizzati viene offerta una duplice modalità di collaborazione, sia con I"apertura di una propria vetrina espositiva nel mali, sia con l'applicazione dei software di Fundstore nella propria architettura web, che I"intermediario già utilizza per fornire altri servizi finanziari, quali trading on line, home banking, ecc. Ampia gamma e qualità dei prodotti offerti: i Fondi di Investimento e le Sicav acquistabili sono gestiti da istituti internazionali di elevato standing. Affidabilità: i promotori dell'iniziativa sono investitori di primaria importanza, che godono di elevata reputazione nella comunità finanziaria. 

FREEFINANCE.IT NASCE IL PRIMO CONSULENTE ITALIANO IN RETE NEL CAMPO DEI MUTUI E DELLE ASSICURAZIONI 
Milano ­ 13 settembre 2000 – E’ ufficialmente on-line dall’8 settembre www.FreeFinance.it , il primo consulente italiano in rete nel campo dei mutui e delle assicurazioni. Nato da un concetto semplice e innovativo, Freefinance.it è un servizio gratuito e indipendente che fornisce ai clienti gli strumenti necessari a comprendere il mondo dei mutui e delle assicurazioni, consente di far incontrare le richieste del cliente e le offerte di banche e assicurazioni e permette di scegliere ed ottenere una soluzione personalizzata per ogni singolo cliente, già da oggi per la richiesta di mutui e, a breve, anche per le assicurazioni. Alla base di FreeFinance.it. c¹è una squadra di professionisti esperti e di giovani talenti accomunati dalla volontà di essere per il cliente del sito un vero e proprio socio d¹affari e di dare vita ad un punto d¹incontro trasparente ed efficiente tra clienti e banche/assicurazioni. FreeFinance è una società per azioni la cui maggioranza è posseduta dal management. L¹idea imprenditoriale è nata da due professionisti con diversi anni di esperienza maturata in alcune fra le più note società di consulenza: Emanuele Anzaghi e Stefano Lecchi, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di FreeFinance SpA. L¹iniziativa è sostenuta da tre prestigiosi soci: il fondo internet controllato in misura paritetica da Seat Pagine Gialle e De Agostini; AT Kearney (Gruppo Eds), leader nella consulenza e nei servizi tecnologici; e Angelventures, il fondo di venture capital promosso da GianFilippo Cuneo, consulente fra i più conosciuti in Italia e pioniere della new economy. ³FreeFinance ed i suoi soci ­ ha dichiarato Emanuele Anzaghi, Presidente di FreeFinance SpA ­ condividono un sentiero di crescita basato sull¹impegno quotidiano e sulla soddisfazione professionale, consapevoli che può esistere ­ ed è questo l¹obiettivo principale che FreeFinance.it si pone - una modalità migliore e più equa di fare business. Stiamo presidiando due fronti: da una parte, ci poniamo nei confronti dei nostri partner come operatori B-to-B, grazie alle possibilità offerte dalla rete ed alle avanzate soluzioni tecnologiche adottate; dall¹altra la forte motivazione e l¹entusiamo che muovono tutti i professionisti che lavorano in FreeFinance.it dà vita al primo vero mercato della finanza familiare, all¹interno del quale tutti i clienti di mutui e assicurazioni troveranno un partner competente, l¹accesso ad offerte ritagliate su misura delle singole esigenze ed i più elevati standard di privacy e sicurezza². FreeFinance.it: l’area mutui Per iniziare a conoscere il mondo dei mutui in Italia FreeFinance.it mette a disposizione del cliente una pratica guida al mutuo, un glossario, un elenco delle domande più frequenti e le relative risposte e un¹area dedicata a Leggi e Fisco. Nella sezione Scegli il tuo mutuo si trova una serie di strumenti di simulazione che aiutano a definire il tipo di mutuo che meglio si adatta alle esigenze del singolo cliente. La sezione Consiglia Mutuo identifica le caratteristiche del mutuo più adatto e fornisce una serie di consigli erogati dagli esperti di FreeFinance.it. La sezione Calcola la tua rata consente di scoprire in modo chiaro e veloce l'ammontare delle rate del mutuo richiesto mentre la sezione Calcola il tuo piano di rimborso consente al cliente di conoscere la quota capitale, la quota interessi e di tenere sotto controllo il debito residuo. E¹ inoltre possibile scoprire la convenienza fiscale del mutuo grazie alla sezione Verifica il tuo risparmio fiscale e infine, confrontare le diverse soluzioni di mutuo utilizzando la sezione Compara Mutuo. Per richiedere il mutuo basta compilare un¹apposito formulario che andrà a comporre un dossier personale del cliente. Il dossier viene salvato e custodito negli archivi informatici FreeFinance e sarà accessibile in ogni momento dal cliente per il completamento della richiesta. A garanzia della Privacy, i dati non vengono comunicati alle banche partner sino a quando il cliente non abbia esplicitamente accettato una delle offerte proposte. Tutti i dati trasmessi sono protetti grazie all¹innovativa tecnologia LendingSMart, sviluppata dagli esperti di FreeFinance.it. Il cliente viene identificato tramite il nome e il codice fiscale ed ha accesso al proprio profilo tramite password. Il sito e' protetto da un firewall e controlli interni del software di navigazione impediscono accessi al sito non conformi alle sue specifiche di funzionamento. Tutta la trasmissione di dati sensibili avviene con protocollo Https criptato a 128 bit e con chiave e certificato digitale rilasciati da Verisign. FreeFinance si impegna a mantenere confidenziali le informazioni fornite, che si limitano a quelle strettamente necessarie e connesse alla ricerca delle offerte di prodotti finanziari. Le informazioni non verranno mai fornite a società e banche che non siano partner FreeFinance o per le quali FreeFinance non abbia ricevuto autorizzazione alla trasmissione da parte del cliente, che in qualsiasi momento è libero di interrompere i contatti senza preavvisi o comunicazioni. Effettuata la richiesta, il cliente riceve dopo 3 giorni lavorativi una e-mail che lo invita a tornare sul sito per visionare, senza obbligo di acquisto, le offerte personalizzate elaborate dalle banche partner di FreeFinance.it. Il cliente avrà una settimana (5 giorni lavorativi) per scegliere l'offerta che ritiene più adatta o per rifiutare. Se l¹offerta viene accettata, nelle successive due settimane (10 giorni lavorativi) la banca con la quale si è deciso di operare contatterà il cliente e provvederà ad una rapida erogazione del finanziamento. FreeFinance.it: l’area assicurazioni A partire dal mese di dicembre FreeFinance.it offrirà un modo nuovo di concepire i rapporti fra domanda e offerta anche in campo assicurativo dando vita ad un punto di incontro fra cliente e mondo delle assicurazioni di cui FreeFinance.it sarà arbitro e garante mettendo a disposizione l¹esperienza e la conoscenza dei propri esperti. Grazie a FreeFinance.it, le assicurazioni con una forte spinta innovativa che intendono sviluppare la propria presenza in rete potranno usufruire di una partnership attiva e di soluzioni web avanzate, complete e di immediata implementazione nell¹arena delle polizze auto e casa. Da parte sua, il cliente alla ricerca di una modalità innovativa, più semplice e conveniente, per poter operare le proprie scelte, troverà in FreeFinance.it un partner affidabile e sempre disponibile, un vero e proprio socio d¹affari con il quale consultarsi in qualsiasi momento della giornata.

ENEL: WIND IN TRATTATIVA ESCLUSIVA CON VODAFONE 
Roma, 13 settembre 2000 - Enel comunica che la sua controllata Wind è entrata in una trattativa esclusiva con Vodafone allo scopo di concludere l'acquisizione della totalità delle azioni di Infostrada. 

IMIWEB SI ADATTA PER LA NAVIGAZIONE CON I PALMARI 
Milano, 13 settembre 2000 - Con il diffondersi della tecnologia e quindi di macchine sempre più piccole anche la situazione su internet sta cambiando in merito alle tecniche di navigazione. Fra le prime ad adeguarsi alla navigazione sui piccoli computer palmari e stata Imiweb che ha adatto il proprio sito anche per visitato dai proprietari di computer palmari. Il tutto avviene mantenendo inalterati il testo e la grafica. 

NEW ECONOMY, BANCA E FINANZA ELSERINO PIOL AL CUOA 
Milano, 13 settembre 2000 - L'incontro si terrà il 16 settembre dalle ore 9.00 a Villa Valmarana Morosini. Ci sarà uno dei più importanti promotori della new economy italiana alla seconda Convention degli ex allievi del Master in Banca & Finanza del Cuoa; si tratta di Elserino Piol, Ceo di Pino Venture e dei fondi Kiwi. Il tema della Convention è: "New economy, banca e finanza" e verrà affrontato dai relatori Andrea Zuliani di Nordest Merchant e da due ex allievi dei Master CUOA: Paolo Daniele (Veneto Banca) e Giacomo Mion (Cenciarini and Company - Investment Bank). I relatori saranno introdotti dal presidente della Fondazione Cuoa, Gian Carlo Ferretto, e dal direttore scientifico del Master, professor Luciano Olivotto. Questi i temi: "New Economy e venture capital", "Trading on-line and internet banking in Veneto Banca", "Merchant bank tra new e old economy", "La valutazione delle aziende dot.com". InfolinK http://www.cuoa.it 

ELETTROGEN (GRUPPO ENEL): NESSUNA RESPONSABILITA' SU TRAGEDIA DI SOVERATO
Roma, 13 settembre 2000 - Elettrogen, società del gruppo Enel, proprietaria dell'impianto idroelettrico di Satriano (Cz), smentisce le dichiarazioni del Sindaco di Petrizzi, Domenico Mazza, riportate sul giornale La Repubblica di oggi, circa presunte responsabilità dello sbarramento di Satriano (CZ) nella tragedia di Soverato. Sul torrente Beltrame non esiste alcuna diga bensì uno sbarramento di 3 metri di altezza che consente di far defluire una portata massima di 6,5 m 3 /sec di acqua verso il bacino di Satriano. Lo stato del torrente Beltrame, contrariamente a quanto affermato dal sindaco, non è imputabile a questo sbarramento bensì alla perdurante siccità e a fatti e opere realizzate da altri: nei due anni di esercizio, infatti, la portata reale è stata solo di 1 m 3 /sec. Inoltre lo sbarramento in questione, per le sue caratteristiche tecniche e l'ubicazione, non può essere messo in alcuna relazione con il tragico evento in quanto l'assenza di capacità di accumulo, la presenza di numerosi affluenti a valle e la modesta portata massima della derivazione rendono lo sbarramento del tutto irrilevante e non correlabile agli effetti della piena. 

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