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settembre 2000
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INTESA:
OLTRE 1.500 MILIARDI (+12%) L'UTILE NETTO
Milano,
13 settembre 2000. Quasi raddoppiato (+94,4%) l'utile della gestione
ordinaria del Gruppo Intesa nei primi sei mesi dell'anno, la cui relazione
è stata esaminata ed approvata ieri dal consiglio di amministrazione di
Banca Intesa, presieduto da Giovanni Bazoli. La gestione del primo semestre
2000 si è chiusa con una crescita del 12,1% dell'utile netto, che si è
attestato a 1.514 miliardi (782 milioni di euro), rispetto al dato omogeneo
"pro-forma" di 1.351 miliardi (698 milioni di euro) del 1°
semestre 1999, che peraltro aveva beneficiato di significativi proventi
straordinari netti per 1.169 miliardi. Il ROE - non annualizzato e calcolato
sul patrimonio di fine periodo, comprensivo dell'aumento di capitale
eseguito nel mese di maggio (1313 miliardi) e degli importi rivenienti
dall'esercizio warrants/conversione obbligazioni (343 miliardi) - è pari al
7,2%. Le previsioni portano a ritenere che nel prosieguo dell'anno in corso
la gestione continui a registrare una positiva evoluzione, con un utile
consolidato dell'esercizio largamente superiore a quello del bilancio
"pro forma" del 1999 di 2.108 miliardi (1.089 milioni di euro) e
in linea con gli obiettivi di budget. Il conto economico del 1° semestre di
quest'anno è caratterizzato da una positiva crescita dei margini
caratteristici e dei risultati operativi sia al lordo sia al netto delle
componenti non ricorrenti che hanno interessato l'ex Gruppo Comit (1.219
miliardi di proventi netti derivanti dalla cessione di parte
dell'interessenza detenuta indirettamente da Comit nell'ambito dell'attività
di merchant banking in SEAT Pagine Gialle e 400 miliardi di stanziamenti
straordinari indeducibili fiscalmente imposti al Gruppo Sudameris dalle
disposizioni delle autorità di vigilanza brasiliane). In particolare, anche
al netto degli effetti dell'operazione Seat, l'utile delle attività
ordinarie si sarebbe comunque confermato in significativa crescita rispetto
al 30 giugno 1999, con un miglioramento di oltre 418 miliardi di lire
(+24%). Il margine degli interessi, pari a 7.226 miliardi, ha registrato un
forte incremento rispetto al primo semestre 1999 (+26,3%) grazie anche alla
positiva crescita della componente riferita alla clientela (+11,5%) che ha
beneficiato del forte sviluppo delle masse medie intermediate (+ 15,6% per
gli impieghi e + 3,2% per la raccolta). Tale crescita ha sostanzialmente
compensato il previsto calo dello spread medio (-25 b.p. in linea con il
budget di periodo), più marcato nelle società dell'ex Gruppo Comit e
comunque in recupero nel secondo trimestre e nel periodo più recente. In
incremento anche i dividendi incassati sia per la già citata operazione
SEAT (1.222 miliardi) sia per investimenti in titoli di capitale. Escludendo
gli effetti dell'operazione SEAT il margine nel suo complesso è cresciuto
del 4,9%. Apprezzabile è risultata la crescita delle commissioni nette da
servizi (+13,4%; che supera il 18% con riferimento alle sole società
dell'ex Gruppo Intesa), grazie al positivo contributo dei servizi di
gestione, intermediazione e consulenza finanziaria (+16,8%), con punte sulla
raccolta ordini (+68%) e la negoziazione titoli (+54%). Il margine di
intermediazione di 1° livello, al netto cioè delle operazioni finanziarie,
è risultato in crescita di oltre il 19%. Il margine di intermediazione
complessivo è cresciuto di quasi il 15%, nonostante i profitti da
operazioni finanziarie risultino in flessione da 514 a 164 miliardi per il
diverso andamento dei mercati finanziari nei due periodi posti a confronto.
I costi operativi ammontano a 7.157 miliardi e risultano in crescita del 3%,
per effetto della ristrutturazione della rete del Gruppo Sudameris, dove
l'incremento degli oneri di gestione ha raggiunto il 26% in relazione ai
processi di riorganizzazione in corso nelle società acquisite in Brasile e
Perù. Nonostante l'indice sia influenzato da oneri di integrazione, il cost/income
è pari al 59,9% e registra un miglioramento sia rispetto al 30 giugno 1999
(66,8%) che, in misura più marcata, al 31 dicembre 1999 (72,4%). Il
risultato lordo di gestione si é attestato a 4.786 miliardi, con un
incremento del 38,8% rispetto allo stesso periodo del 1999. Dopo prudenziali
accantonamenti e rettifiche di valore netti per 1.415 miliardi, in
diminuzione di quasi 300 miliardi rispetto al 30 giugno 1999, il risultato
della gestione ordinaria del semestre ha sfiorato i 3.400 miliardi, con un
miglioramento del 94,4% . L'apporto delle componenti straordinarie, pari a
1.169 miliardi nel primo semestre 1999, si è sostanzialmente azzerato nei
primi sei mesi del 2000. Infatti nel primo semestre 1999 erano state
realizzate rilevanti plusvalenze con la cessione di partecipazioni ed altre
immobilizzazioni finanziarie, mentre in questa prima parte dell'esercizio
tali proventi sono stati molto più contenuti e controbilanciati dal già
citato onere straordinario a presidio del rischio di credito di pertinenza
del Gruppo Sudameris. L'indeducibilità fiscale di questi stanziamenti rende
l'incidenza fiscale del semestre relativamente elevata (tax rate 49,2%
rispetto al 43,5% del primo semestre 1999). Riguardo ai dati patrimoniali,
il Gruppo ha registrato un'espansione del 13,8% dei crediti verso la
clientela, pari a 337.980 miliardi, in rapporto ai quali l'incidenza delle
sofferenze è diminuita al 3,8% rispetto al 4,3% di un anno fa. La
percentuale di copertura delle sofferenze è salita dal 48,5% al 51,3%. In
crescita anche la massa amministrata per conto della clientela (980.619
miliardi, +8,9%) che risulta formata da raccolta diretta per 352.665
miliardi e da raccolta indiretta per 627.954 miliardi. Segna un incremento
di oltre il 5% nei dodici mesi la componente gestita, che si è posizionata
a 296.005 miliardi. In relazione all'andamento degli organici, il personale
del Gruppo é diminuito in ragione d'anno di 1.482 unità, attestandosi a
73.451 dipendenti, nonostante si sia continuato ad assumere personale
altamente qualificato per garantire un vantaggio competitivo nelle aree di
business a più elevato valore aggiunto. Alla chiusura del semestre il
Gruppo disponeva di una rete commerciale composta di 4.393 filiali di cui
718 all'estero. Sul finire del semestre sono stati avviati, come è noto, i
gruppi di lavoro tesi a definire la nuova struttura del Gruppo e il Master
Plan contenente i piani di azione per realizzare quanto indicato nel piano
industriale. Il Programma Nuovo Modello di Gruppo vede all'opera sei Aree
Progettuali, all'interno delle quali, attualmente, sono attivi 28 progetti e
48 sottoprogetti, che coinvolgono 400 tra persone di Banca Intesa e Comit.
Le attività progettuali fin qui svolte sono perfettamente in linea con
quanto previsto dai piani di lavoro, tutto procede come programmato, senza
alcun ritardo. Ciascuna Area presenterà pertanto il risultato del proprio
lavoro entro il 30 settembre, in modo che il Master Plan sia pronto entro la
scadenza prevista di fine di ottobre.
BOOM
DI UTILI PER BNL: + 31,7% IL GRUPPO, +72,9% DECISIVO IL TRADING ON
LINE
Roma, 13 settembre 2000 - Il Consiglio d'Amministrazione della Banca
Nazionale del Lavoro, riunitosi ieri a Roma sotto la presidenza di Luigi
Abete, ha approvato le relazioni semestrali del Gruppo e di Bnl Spa riferite
al 30 giugno 2000. I risultati raggiunti, particolarmente positivi,
confermano integralmente le anticipazioni fornite il 4 agosto scorso in
occasione della presentazione dei dati relativi al secondo trimestre
dell'anno. Essi sono frutto di una gestione che ha puntato sulla massima
sinergia fra le diverse componenti del Gruppo, il lancio di nuovi prodotti
(il TradingOnLine, il conto package "Conto per Te", il fondo
"Bnl Portfolio Immobiliare", le gpf multimarca), la crescente
efficienza delle proprie infrastrutture. “Le molteplici iniziative
attuate, il cui comune obiettivo è il potenziamento dei flussi reddituali
netti, - ha detto l'amministratore delegato di Bnl, Davide Croff - stanno
progressivamente riorientando la struttura del Gruppo secondo profili di
specializzazione e, nel contempo, dischiudono opportunità di alleanze nei
vari business, potenzialmente idonee ad accrescere la creazione di valore
per gli azionisti”. Esaminando i risultati ottenuti nel semestre, l'utile
netto della capogruppo Bnl Spa (come riportato più dettagliatamente in
allegato) è di 347 miliardi di Lire (179 milioni di Euro) con una crescita
del 72,9% rispetto al 30 giugno 1999. Il risultato netto di Gruppo ammonta a
427 miliardi di Lire (221 milioni di Euro; +31,7%? rispetto al dato
omogeneo? ? deI '99) determinando un Roe semestrale del 5,9%. L'utile non
comprende la plusvalenza (circa 1.408 miliardi) derivante dalla cessione,
perfezionata in luglio, della quota in Banco di Napoli Holding, che ha messo
a disposizione del Gruppo importanti risorse per nuovi interventi di
rafforzamento patrimoniale. Le altre principali voci di conto economico (i
dettagli in allegato) evidenziano una sostanziale tenuta del margine
d'interesse, il continuo progresso del margine d'intermediazione grazie al
favorevole andamento dei proventi netti da servizi - in particolare quelli
relativi al risparmio gestito - e il proseguimento della politica di
contenimento dei costi. Margine d'interesse netto 1.225 miliardi di Lire
(633 milioni di Euro) per la capogruppo Bnl Spa (-1,4% rispetto al 30 giugno
1999) e 1.691 miliardi (873 milioni di Euro) a livello consolidato di Gruppo
(+0,7%) Proventi netti da servizi 1.241 miliardi di Lire (641 milioni di
Euro) per Bnl Spa (+8,9%) e 1.512 miliardi (781 milioni di Euro) a livello
di consolidato di Gruppo (+5,9%); in particolare le commissioni nette sono
cresciute del 23,3% per Bnl Spa e del 21,1% a livello di Gruppo Margine
d'intermediazione 2.466 miliardi di Lire (1.274 milioni di Euro) per Bnl Spa
(+3,5%) e 3.203 miliardi (1.654 milioni di Euro) a livello di consolidato di
Gruppo (+3,1%) Costi operativi 1.562 miliardi di Lire (807 milioni di Euro)
per Bnl Spa (-2,1%) e 1.947 miliardi di Lire (1.006 milioni di Euro) a
livello di consolidato di Gruppo (-2,5%) Risultato attività ordinarie 493
miliardi di Lire (255 milioni di Euro) per Bnl Spa (+80%) e 695 miliardi
(359 milioni di Euro) a livello di consolidato di Gruppo (+49,5%) Il
miglioramento finora conseguito nell'efficienza operativa, sia a livello
Banca che Gruppo, è stato riconosciuto anche da Standard & Poor's che,
lo scorso giugno, ha elevato il rating di Bnl sia a breve che a lungo
termine da BBB/A-3 a BBB+/A-2, con prospettive stabili. Indicazioni
ugualmente favorevoli giungono anche dalla Borsa dove il titolo Bnl ha
registrato dall'inizio dell'anno all'11 settembre 2000 (prezzo di
riferimento) un incremento della quotazione del 28%.
BANCA
COMMERCIALE ITALIANA UTILE NETTO CONSOLIDATO +73% A 857 MLD DI LIRE (442 MLN
DI EURO)
Milano, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Commerciale Italiana, riunitosi ieri a Milano sotto la presidenza del Cav.
Lav. Luigi Lucchini, ha approvato la relazione sull'andamento della gestione
consolidata relativa al primo semestre dell'esercizio 2000. L'utile netto
consolidato del periodo è ammontato a 857 miliardi di lire (442 milioni di
euro), con un incremento del 73% rispetto ai 494 miliardi del primo semestre
1999. A questo risultato ha concorso un saldo positivo di circa 450 miliardi
- dopo le imposte - derivante da componenti non ricorrenti e di segno
opposto: da un lato ricavi di circa 1.200 miliardi - prima delle imposte -
costituiti dai dividendi distribuiti a Comit S.p.A. dalla società Huit in
relazione alla cessione di parte dell'interessenza detenuta in Seat Pagine
Gialle (che hanno condotto a un utile netto di Comit S.p.A. pari a 1.344
miliardi di lire - 694 milioni di euro - quasi triplicato rispetto ai 475
miliardi del primo semestre 1999), dall'altro circa 400 miliardi di oneri
connessi ai provvedimenti introdotti dalle autorità di vigilanza del
Brasile, che hanno imposto alle banche operanti in quel Paese di procedere a
stanziamenti obbligatori a fronte di crediti iscritti in bilancio a fine
1999 e hanno riguardato anche la principale partecipazione estera della
Comit, il Gruppo Sudameris. Nel primo semestre del 2000, rispetto al
corrispondente periodo del 1999, è variata l'area di consolidamento, con
l'uscita di Credito Fondiario e Industriale - Fonspa e l'ingresso del Gruppo
Banco Wiese di Lima, del Gruppo Privredna Banka Zagreb di Zagabria e del
Banco Caja de Ahorro di Buenos Aires. I dati consolidati Comit relativi al
primo semestre 1999 sono stati opportunamente rielaborati per finalità di
confronto. La Privredna Banka Zagreb e il Banco Caja de Ahorro, acquisite
nel corso del primo semestre del 2000, sono state consolidate con il metodo
del patrimonio netto. Con riferimento alla gestione ordinaria, nel primo
semestre 2000 il conto economico consolidato ha evidenziato un margine
d'intermediazione che si è mantenuto sugli stessi valori del corrispondente
periodo del 1999, circa 4.300 miliardi. In quest'ambito, il margine di
interesse, che ha registrato una crescita del 3,2% a circa 2.400 miliardi,
ha risentito della riduzione del differenziale tra tassi attivi e passivi
sui mercati latino-americani e - in minor misura - sul mercato italiano; in
quest'ultimo caso, nel primo semestre del 2000 lo spread è risultato in
ripresa rispetto alla seconda metà del 1999 ma comunque inferiore rispetto
al primo semestre 1999. Le commissioni nette sono aumentate del 6,2%
rispetto al primo semestre 1999, raggiungendo i 1.500 miliardi. I profitti
da operazioni finanziarie sono scesi del 22,5% a 258 miliardi, soprattutto a
causa del venir meno degli utili da negoziazione realizzati da Sudameris
nella particolare congiuntura della svalutazione della divisa brasiliana nel
primo trimestre 1999. I costi operativi sono stati pari a 3.083 miliardi,
con un aumento del 9,1% - dovuto in larga misura alle spese sostenute dal
Gruppo Sudameris in relazione ai processi di riorganizzazione delle società
acquisite in Brasile e in Perù nei due precedenti esercizi, a fronte di una
crescita contenuta nel 2,8% per Comit S.p.A. - che ha tratto origine dalle
spese di personale (+7,6%), dalle altre spese amministrative (+9,7%) e dalle
rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (+14,7%).
Il risultato di gestione è conseguentemente ammontato a 1.214 miliardi,
rispetto ai 1.465 miliardi del primo semestre 1999 (1.062 miliardi per Comit
S.p.A., rispetto a 1.022 miliardi). Gli stanziamenti complessivi - sotto
forma di rettifiche di valore su crediti e su immobilizzazioni finanziarie,
nonché di accantonamenti per rischi ed oneri e a fondi rischi su crediti -
al netto delle relative riprese hanno registrato una riduzione del 23%,
scendendo a circa 700 miliardi. In quest'ambito, le rettifiche nette su
crediti hanno evidenziato una contrazione del 36%, pari a 300 miliardi, dei
quali circa 215 miliardi dovuti a minori rettifiche di valore principalmente
da parte di Comit S.p.A. e circa 85 miliardi a maggiori riprese di valore
concentrate presso Sudameris, in conseguenza dei significativi incassi
registrati su crediti in precedenza oggetto di svalutazione.
BANCA
ANTONVENETA, CRESCE LA REDDITIVITÀ: UTILE NETTO SEMESTRALE A 127 MILIARDI
(+46,4%) 11 SETTEMBRE 2000
Padova, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Antoniana Popolare Veneta, presieduto dall'Avv. Dino Marchiorello, ha
approvato, nel corso della seduta dell’11 settembre 2000, il bilancio
individuale e consolidato del primo semestre del 2000, illustrato dal
Direttore Generale Dott. Silvano Pontello. Preso atto con grande
soddisfazione delle ottime indicazioni che giungono da tutti i principali
indicatori economico-patrimoniali, sia della Banca Antonveneta che del
Gruppo, il Consiglio ha anche manifestato il vivo apprezzamento per il
perfetto andamento delle operazioni che condurranno, il prossimo 1°
ottobre, all'incorporazione della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Il
Bilancio della Banca Per quanto riguarda i dati dimensionali della Banca
Antonveneta, la raccolta diretta ha raggiunto, al 30 giugno 2000, Lit.
22.350 miliardi, con un incremento del 22% rispetto al giugno 1999, e la
raccolta indiretta, in aumento del 32,4%, ha superato Lit. 35.663 miliardi.
La raccolta globale da clientela si è attestata, quindi, a Lit. 58.013
miliardi (+28%), mentre gli impieghi alla clientela hanno raggiunto Lit.
23.886 miliardi, con un incremento del 23,3%. Considerevole anche
l'incremento della redditività dell'Istituto, a riprova della validità
delle scelte gestionali adottate e della solidità della struttura che, pur
fortemente impegnata nelle operazioni di incorporazione della BNA, non ha
mancato di centrare gli obiettivi prefissati. Il margine gestione denaro si
è infatti attestato a Lit. 567 miliardi, con un aumento del 37,5% sul primo
semestre '99, ed il margine servizi è giunto a Lit. 351 miliardi, in
crescita del 37,8%. Il risultato lordo di gestione è stato superiore a Lit.
432 miliardi, con un incremento dell'61,9% sull'analogo periodo del 1999,
mentre l'utile delle attività ordinarie è passato da Lit. 61 miliardi a
Lit. 204 miliardi, e l'utile netto si è attestato a Lit. 127 miliardi,
segnando un +46,4%. Il Bilancio del Gruppo bancario Il Consiglio ha quindi
esaminato il bilancio consolidato del I° semestre 2000 del Gruppo
Antonveneta, che comprende, oltre alla Banca Antonveneta, Banca Nazionale
dell'Agricoltura, Interbanca, Antonveneta Abn Amro Sgr, Banca di Credito
Popolare di Siracusa, Banca Cattolica di Molfetta, Banca Popolare Jonica e
Credito Industriale Sammarinese, per un totale di 953 sportelli. La raccolta
globale a livello Gruppo, al 30.6.2000, ha superato Lit. 109.354 miliardi,
in crescita del 6% rispetto al dato del giugno '99. Segnatamente, la
raccolta diretta è stata di Lit. 50.925 miliardi (+5,65%); la raccolta
indiretta si è fissata a Lit. 58.429 miliardi (+6,03%); gli impieghi alla
clientela hanno raggiunto Lit. 52.339 miliardi, con un incremento del 3,78%.
Il risultato lordo di gestione consolidato, a giugno 2000, si è attestato a
Lit. 753 miliardi, con un incremento dell'89,4% sul giugno '99, mentre
l'utile delle attività ordinarie è passato da Lit. 116 miliardi a Lit. 329
miliardi e l'utile netto semestrale consolidato è risultato pari a Lit. 149
miliardi, registrando così un aumento del 43,9%. Il Direttore Generale
Dott. Silvano Pontello ha di seguito evidenziato il buon andamento delle
Banche del Gruppo, sottolineando in particolare gli ottimi risultati delle
controllate specializzate Interbanca e Antonveneta Abn Amro Sgr. Interbanca,
che ha considerevolmente incrementato le attività di merchant banking, ha
chiuso il primo semestre 2000 con un risultato lordo di gestione in
sensibile crescita a Lit. 105 miliardi, ed un utile netto di Lit. 45,3
miliardi (+50%) rispetto al 30 giugno 1999. Antonveneta Abn Amro Sgr, la
joint venture paritetica con Abn Amro operativa nell'importante comparto del
risparmio gestito, ha fatto segnare una raccolta in crescita del 42,97%,
rispetto al giugno 1999, a Lit. 6.730 miliardi, ed il risultato di gestione
ha superato gli undici miliardi (+31,15%).
NOMINA
DEL DIRETTORE GENERALE DI MONTE PASCHI MERCATO SIM
Siena, 13 settembre 2000. Il Consiglio di Amministrazione della Monte Paschi
Mercato Sim S.p.A, presieduto dal Prof. Pier Luigi Fabrizi, ha deliberato la
nomina a Direttore Generale della società della sig.ra Rossana Venneri. Il
Dott. Marco Mazzucchelli conserva la funzione di Amministratore Delegato
fino al completamento della fase di transizione che porterà all'avvio
dell'attività della costituenda MPS Finance BM S.p.A. per trasformazione
della Monte Paschi Mercato Sim S.p.A. Il Dr. Mazzucchelli ricopre già il
ruolo di coordinatore e di supervisore dell'intera filiera Finanza e Estero
del Gruppo Mps.
ITALDESIGN
- GIUGIARO, IN CRESCITA NEI PRIMI SEI MESI DELL'ESERCIZIO IL VALORE
CONSOLIDATO DELLA PRODUZIONE (+ 4,2%), E IL RISULTATO OPERATIVO (+
5,2%)
Moncalieri, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di
Italdesign - Giugiaro S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di
Giorgetto Giugiaro, ha approvato i dati consolidati del Gruppo relativi
all'andamento della gestione del primo semestre dell'esercizio 2000 i quali
evidenziano: - un valore della produzione pari a 132,8 miliardi di lire, in
crescita del 4,2% rispetto al primo semestre 1999 (127,4 miliardi di lire),
con un sensibile incremento delle attività sul mercato europeo (+ 68%), un
riequilibrio delle attività sul mercato italiano (che ritorna a
rappresentare circa 1/3 del giro d'affari complessivo) ed una flessione
nell'area asiatica conseguente al ridimensionamento delle attività sul
mercato automobilistico coreano; - un risultato operativo pari a 35,7
miliardi di lire (27,3% dei ricavi) in crescita del 5,2% rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente, nonostante l'integrazione nel Gruppo di
due nuove società, la Studeo e la Italdesign France, e un'intensa attività
di ricerca e sviluppo (4,1% dei ricavi), interamente spesata nel periodo; -
un risultato netto di 18,4 miliardi di lire (14,0% dei ricavi), inferiore di
1,4 miliardi di lire rispetto al primo semestre 1999, a seguito di una
flessione delle componenti finanziarie e straordinarie maturate nel semestre
in corso. Il primo semestre evidenzia inoltre un cash flow positivo di 7,6
miliardi di lire, dopo aver effettuato investimenti per un importo
complessivo di 13,7 miliardi di lire e aver distribuito dividendi per un
ammontare pari a 26 miliardi di lire. La posizione finanziaria netta al 30
giugno 2000 presenta un indebitamento di 28,8 miliardi di lire, pari al
21,2% del capitale investito netto. Particolarmente intensa è risultata
l'attività di ricerca e sviluppo, che si è concretizzata nella
realizzazione delle concept cars Maserati Buran e Touareg, presentate
rispettivamente ai saloni di Ginevra e di Torino, e nell'avviamento di un
Centro di Realtà Virtuale che per le sue caratteristiche tecnologiche è
considerato tra i più avanzati a livello europeo. "L'andamento
favorevole del primo semestre 2000 - ha dichiarato Dario Trucco,
Amministratore Delegato del Gruppo Italdesign - Giugiaro - viene confermato
dalle buone prospettive di breve e medio periodo. Il portafoglio ordini a
fine giugno ha superato i 200 miliardi di lire, evidenziando una crescita di
oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per la fine del
2000 ci aspettiamo un'ulteriore crescita dell'attività del nostro
Gruppo".
ERNST
& YOUNG: L'IMPRENDITORE DELL'ANNO 2000:LE CANDIDATURE ARRIVANO DA OGNI
REGIONE D'ITALIA
Milano, 13 settembre 2000 - Anche quest'anno l'imprenditoria italiana ha
raccolto con entusiasmo l'invito di Ernst & Young alla candidatura al
Premio L'Imprenditore dell'Anno: la partecipazione delle piccole e medie
imprese italiane al concorso e' andata oltre le aspettative, soprattutto per
l'abbinamento di varieta' e qualita' delle candidature avanzate. "I
protagonisti della nuova economia italiana hanno colto l'importanza di
essere presenti a questo evento", ha affermato il dott. Giovanni Aspes,
Presidente di Reconta Ernst & Young commentando le candidature al
Premio. "Auguro, ovviamente, la vittoria ai migliori; ritengo comunque
qualificante per le aziende nei confronti di diversi pubblici ed istituzioni
essere oggi tra i candidati ammessi al Premio. Inoltre, sia i vincitori che
i finalisti entreranno a far parte della Associazione "Imprenditore
dell'Anno" che promuove studi e ricerche nelle scienze economiche,
sociali, giuridiche e aziendali e rappresenta un utile terreno di confronto
tra gli imprenditori". Alla chiusura delle iscrizioni, avvenuta lo
scorso 4 agosto, la Lombardia si conferma la regione in cui piu' elevata e'
l'attenzione nei confronti della promozione dell'attivita' di impresa. Il
dato percentuale sul totale delle candidature si attesta, infatti, intorno
al 30%, dimostrando lo spirito di iniziativa degli imprenditori lombardi. Il
17 % e il 15 % delle candidature provengono poi rispettivamente da Emilia
Romagna e Veneto, che confermano l'orientamento positivo della precedente
edizione. Interessanti i dati che riguardano il centro-sud: in questa area,
le imprese che si sono candidate al Premio L'Imprenditore dell'Anno sono in
aumento rispetto alle precedenti edizioni, a conferma dell'avviamento di
forti processi di riqualificazione delle aree produttive nell'Italia
centrale e meridionale. Interessante, in particolare, l'incremento delle
iscrizioni in Umbria e in Puglia, dove le candidature risultano pari
rispettivamente al 5 e al 3 % del totale. I dati aggregati per macroaree
sugli imprenditori che hanno presentato la propria candidatura indicano le
seguenti percentuali di suddivisione geografica: Nord-ovest: 36% ;
Nord-est: 36 % ; Centro-sud: 28%. Risultano stabili rispetto alla
precedente edizione le candidature femminili, pari al 7% del totale. Da
segnalare anche l'aumento del 7 % delle candidature dei giovani imprenditori
tra i trenta e i trentacinque anni, che, se riflette le attenzioni concesse
all'imprenditoria giovanile negli ultimi anni, risulta certamente,
nell'ambito di un normale avvicendamento generazionale, un dato rivelatore
dell'intraprendenza delle nuove generazioni. Ben il 23% delle aziende
concorrenti quest'anno si distingue inoltre per aver gia' proposto la
propria candidatura in precedenti edizioni del Premio - e' possibile infatti
candidarsi per piu' edizioni purché si concorra per diverse categorie e con
diversi progetti. "E' un dato che senza dubbio ci riempie d'orgoglio
perché testimonia l'importanza di questa manifestazione", ha affermato
il dott. Aspes. "Gli imprenditori credono nel Premio e nella
possibilita' di evidenziare le peculiarita' vincenti dell'imprenditoria
italiana. L'internazionalita' che caratterizza il Premio permettera' inoltre
ad imprenditori ed aziende un confronto diretto con modelli di business
fuori dai nostri confini territoriali e dalla nostra cultura". Per la
prima volta, infatti, oltre alle sei categorie di premio istituite -
Communication, E-economy, Finance, Global, Innovation, Quality of Life -
nell'edizione 2000 il regolamento del Premio prevede la nomina di un
Vincitore Nazionale assoluto, che concorrera' per l'assegnazione del titolo
a livello internazionale con i vincitori degli altri paesi nel maggio del
prossimo anno. Il Premio "L'Imprenditore dell'Anno" 2000
(www.eypremio.com) Giunto alla quarta edizione italiana e nato tredici anni
fa negli Stati Uniti, Il Premio Ernst & Young "L'Imprenditore
dell'Anno" e' rivolto a uomini e donne alla guida di piccole e medie
imprese che abbiano fatturato, nell'ultimo esercizio, una cifra compresa tra
i 30 e i 500 miliardi di lire. Il concorso si svolge oggi in oltre 20
nazioni ed entro il 2002 Ernst & Young mira ad assegnare il titolo in 32
paesi. Ad individuare i vincitori in ogni categoria di premio sara' anche
per questa edizione una giuria di altissimo e riconosciuto livello, composta
da personalita' del mondo delle istituzioni, dell'economia, dell'impresa e
della comunicazione: Giovanni Bazoli; Alessandro Benetton; Antonio Calabro';
Umberto Colombo; Giuseppe De Rita; Edoardo Garrone; Guidalberto Guidi;
Andrea Paolo Milano, direttore de L'Imprenditore; Paolo Seletti, gia'
vincitore del Premio nell'edizione 1999; Victor Uckmar. La Giuria sara'
presieduta da Piero Bassetti. In Italia il Premio si svolge con la
partecipazione di Citibank e Omnitel Aziende, il contributo di
Hewlett-Packard e SAP, con il supporto de L'Imprenditore - Mensile della
Piccola Industria di Confindustria, in collaborazione con Il Sole 24 Ore e
con il patrocinio di Borsa Italiana. La cerimonia finale di premiazione si
terra' a Milano presso la sede di Assolombarda il prossimo 3 novembre. Ernst
& Young (www.ey.com) e' il gruppo internazionale leader nei servizi
professionali integrati di audit, corporate finance, consulenza fiscale e
legale, strategica e organizzativa finalizzati ad aggiungere valore alle
attivita' dei clienti.
GIOVANI
TALENTI E AZIENDE LEADER SI INCONTRANO A MILANO
Milano, 13 settembre 2000 - Il 30 novembre e 1 dicembre 2000 centinaia di
candidati ad alto potenziale verranno a contatto con le aziende leader nei
settori IT e telecomunicazioni in occasione del Forum organizzato da Emds,
societa' all'avanguardia nel reclutamento internazionale. Il Forum, una
delle piu' importanti occasioni d'incontro tra giovani e qualificati manager
in cerca di lavoro con le maggiori multinazionali, si svolgera' in un
prestigioso albergo di Milano attrezzato per l'occasione, e comprendera' sia
interviste individuali che seminari e presentazioni delle aziende. Prima di
essere sottoposte all'attenzione delle aziende partecipanti, tutte le
candidature ricevute saranno valutate dai consulenti di Emds, che vanta
oltre dieci anni di attivita' e 80 Forum organizzati ogni anno nel mondo.
Saranno quindi le stesse aziende a selezionare i profili piu' interessanti,
indicando i candidati da incontrare e fissando in anticipo i colloqui. I
candidati dovranno essere disponibili all'assunzione entro il 2001. I
requisiti necessari per la selezione sono un titolo di studio a livello
universitario e/o un'esperienza professionale di 10 anni al massimo nel
settore IT o telecomunicazioni. Le candidature dovranno pervenire entro il 7
ottobre 2000, e possono essere inviate attraverso il sito http://www.emdsnet.com/italiancf
oppure attraverso il link sul sito http://www.talentmanager.it, dove e'
presente un'intera sezione dedicata all'evento. La vocazione internazionale
e l'alto livello dei profili gestiti rendono TalentManager il partner ideale
per Emds, societa' presente in 15 paesi del mondo e ideatrice dei Forum
dedicati a giovani talenti ed aziende leader. L'ultima edizione italiana di
Emds, avvenuta lo scorso giugno, ha visto selezionati 346 candidati, in
prevalenza giovani (eta' media 29 anni), italiani (il 92,8%), provenienti
soprattutto da una laurea in ingegneria (il 60,4% di essi, seguiti da un
19,7% di persone provenienti da Studi d'Impresa). Presente in Italia,
Francia e Spagna, Talent Manager e' la prima societa' europea di recruitment
on-line specializzata sui giovani manager. Il sito mette in contatto aziende
di ottimo livello con candidati di alto profilo incrociando in maniera
coerente e veloce domanda e offerta. Il target e' costituito, infatti, da
giovani tra i 25 e i 35 anni prevalentemente laureati e con significative
esperienze lavorative. Per i candidati i servizi sono molteplici:
registrazione di CV e lettere di motivazione personalizzate, ricerca per
parole chiave e memorizzazione del proprio agente di ricerca per ricevere
direttamente sulla propria casella e-mail le offerte piu' interessanti. Le
aziende, a loro volta, possono pubblicare i propri annunci di lavoro ma
anche effettuare ricerche mirate sul database e semplificare la gestione dei
CV attraverso un sistema standardizzato ed automatico. Specializzata in
reclutamento internazionale da piu' di un decennio Emds ha gia' aiutato
migliaia di laureati e giovani professionisti di tutto il mondo a inserirsi
nel mondo del lavoro e a sviluppare la loro carriera. Oggi, piu' di 600
imprenditori fanno affidamento ad Emds per il reclutamento dei migliori
potenziali candidati in ogni settore di attivita''. Emds e' classificata fra
le aziende a piu' forte crescita a livello mondiale.
TRENTASEI
IMPRESE LEADER DI SETTORE SI ALLEANO PER ACCELERARE L'INTEGRAZIONE ED IL
COMMERCIO SU INTERNET
Segrate, 13 settembre 2000 - Un'ampia coalizione di imprese leader nei
settori del business e della tecnologia hanno presentato oggi il Progetto
Universal Description, Discovery and Integration (Uddi), una iniziativa
intersettoriale finalizzata ad accelerare e diffondere l'integrazione e il
commercio business-to-business su Internet. American
Express, Andersen Consulting, Ariba, Bowstreet, Cargill, Clarus, CommerceOne,
CommerceQuest, Compaq, CrossWorlds, Dell, Descartes, Extricity, Fujitsu,
Great Plains, i2, Ibm, Internet Capital Group, Loudcloud, match21, Merrill
Lynch, Microsoft, Neon, Nortel Networks, Ntt Communications, Rational
Software, RealNames, Sabre, Sap, Sun Microsystems, Tibco, Ventro, VeriSign,
Versata, VerticalNet, e webMethods sono state alcune delle prime imprese a
sottoscrivere, adottare e collaborare all'Uddi. La crescita del commercio business-to-business su
Internet e' ostacolata dalla moltitudine di tecnologie e standard utilizzati
dalle imprese e dai mercati. L'uddi ha come obiettivo quello di consentire
alle aziende di superare questo ostacolo all'adozione universale del B2B, in
due modi. In primo luogo, definendo un insieme di specifiche "platform
indipendent" che consenta alle imprese di descrivere la loro struttura
e di indicare i loro metodi preferiti per condurre transazioni di e-commerce.
Inoltre Uddi prevede l'utilizzo condiviso dell'Uddi Business Registry, per
mezzo del quale le imprese pubblicano le informazioni relative alle loro
modalita' di commercio e ricercano altre imprese che forniscano le
competenze, i servizi Web o i prodotti di cui necessitano. Lo scopo del
Progetto Uddi e' fornire le infrastrutture di base per una integrazione
dinamica e automatizzata di tutte le transazioni di e-commerce e di tutti i
servizi su Web. Ugualmente all'impatto che l'Html ebbe sugli utenti
Internet, fornendo un formato universale di publishing per siti web che
favori' l'esplosione della Rete, l'Uddi promuove l'adozione universale del
commercio business-to-business, fornendo alle imprese un meccanismo comune
per rendere pubblici e diffondere su Internet i propri servizi. I mercati,
gli Application Service Providers (Asp) e le imprese possono utilizzare
applicazioni aderenti allo standard Uddi per definire in maniera dinamica i
servizi da loro offerti su Web, pubblicare tali servizi sull'Uddi Business
Registry e utilizzare tale registro per mettersi in contatto con milioni di
altre imprese nel mondo. Daryl Plummer, Group Vice President della divisione
Internet and E-business Technologies del Gartner Group, afferma:
"L'adozione dell'e-business ci ha ancora una volta dimostrato
l'importanza di una infrastruttura comune in qualunque modello commerciale.
Nel mondo dell'e-business, dove imprese differenti e mercati differenti
cercano di interagire, deve esistere un meccanismo che consenta di
localizzare i servizi software e di condividerli. La capacita' di trovare
servizi web sta rendendo piu' semplice e piu' veloce la diffusione
dell'e-business, aprendo la porta al desiderio delle imprese di
interagire." Il Progetto Uddi costituisce un'iniziativa aperta alla
quale ogni impresa puo' prendere parte e implementarne le specifiche. Tali
specifiche sono basate sui principali standard Internet, inclusi Tcp/Ii,
Html, Xml, e sono indipendenti da qualsiasi piattaforma, linguaggio, modello
a oggetti, applicazione business o mercato. Nei prossimi 18 mesi i membri
del progetto Uddi hanno intenzione di trasferire le specifiche ad un
apposito organismo di gestione degli standard. Universal Description,
Discovery and Integration - Specifiche Le specifiche Uddi facilitano
l'integrazione dei servizi web creando metodologie standard per descrivere
servizi e processi di e-business e collocandoli in un registro aperto
accessibile a tutti. Qualunque impresa fornita di un accesso ad Internet
potra' beneficiare del Business Registry e delle specifiche del Progetto
Uddi, dalla piu' piccola impresa alle Fortune 500. La prima stesura aperta
al pubblico delle specifiche Uddi e' disponibile all'indirizzo http://www.uddi.org
Le specifiche finali saranno disponibili subito dopo l'inserimentodei
commenti e della risposta del pubblico. "L'e-commerce
business-to-business ha sperimentato una rapida adozione a livello globale
grazie alla sua capacita' di fornire valore, ma questo successo e' stato
discontinuo a causa del fatto che i mercati, gli acquirenti, i venditori e i
fornitori di servizi commerciali sono stati spesso costretti a reinventare
metodi d'integrazione per i loro diversi partner commerciali." ha
affermato Larry Mueller, presidente e chief operating officer di Ariba, Inc.
"E' arrivato il momento per il settore di costruire sui precedenti
successi e di collaborare per interagire, affinché il business-to-business
cresca progressivamente fino a una sua adozione universale e fino alle ormai
famose proiezioni da un trilione di dollari messe a punto dagli analisti.
" L'Uddi Business Registry consente l'implementazione delle specifiche
Uddi. Qualsiasi impresa puo' accedere al registro disponibile in Internet,
immettere la descrizione del proprio business, raggiungere un sito Uddi o
cercare fra tutti i servizi elencati. L'accesso alle informazioni contenute
nel registro non comporta nessun costo. Pur basandosi sull'Xml, il registro
e' in grado di contenere descrizioni di servizi anche in Html, Java, Corba,
Windows Dna o qualsiasi altro tipo di modello o linguaggio di
programmazione. Il registro stesso e' implementato come un servizio web e di
conseguenza e' possibile rintracciarlo, integrarlo e consultarlo in maniera
automatizzata utilizzando Xml come un qualsiasi altro servizio web. Le
versioni beta dell'Universal Business Registry saranno rese disponibili da
Ariba, Ibm e Microsoft entro 30 giorni. Tali implementazioni interagiscono
l'una con l'altra assicurando che le informazioni registrate su un sito
siano condivise con tutti i registri degli altri operatori. Altre
implementazioni compatibili sono previste in futuro. John Swainson, General
Manager della divisione Application & Integration Middleware di Ibm,
afferma: "Il progetto Uddi rappresenta un esempio dell'unita' e della
cooperazione necessarie al fine di una maggiore efficienza nelle transazioni
di e-business e di una integrazione attraverso standard aperti. Inoltre,
prevediamo che l'Uddi Business Registry diverra' parte importante
dell'infrastruttura di Internet nel passaggio alla prossima generazione di
e-business." Ampia partecipazione del settore I membri del progetto
Uddi hanno accettato di sostenere la gestione dell'evoluzione delle
specifiche Uddi e di partecipare congiuntamente all'organizzazione e alla
supervisione del servizio di Uddi Business Registry. Tali imprese hanno
anche accettato di pubblicare i propri servizi business nell'Uddi Business
Registry. Il progetto e' aperto ad altri partecipanti, che saranno i
benvenuti allo scopo di ampliare ulteriormente e apportare innovazioni alle
specifiche Uddi. "Fornendo una "lingua franca" per il
commercio business-to-business, il progetto Uddi rendera' l'integrazione tra
le aziende piu' veloce, piu' economica e piu' facile." ha affermato
Paul Maritz, Group Vice President del Platforms Group di Microsoft.
"Rendendo i servizi web piu' semplici da descrivere, da trovare e da
utilizzare, l'Uddi getta le fondamenta per il passaggio alla fase successiva
del commercio su Internet.
" TELECOM ITALIA, APPROVATA LA SEMESTRALE RICAVI
CONSOLIDATI: 14.217 MILIONI DI EURO (+8,5%) FORTE AUMENTO ABBONATI E
TRAFFICO INTERNET
Milano, 13 settembre Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia,
riunitosi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato e approvato
la relazione semestrale consolidata e della Capogruppo, relativa al primo
semestre 2000. Nei primi sei mesi del 2000 i risultati del Gruppo sono in
linea con il budget e con le previsioni rese note al mercato all'inizio
dell'anno. In particolare: il business della telefonia fissa, il cui
andamento è sostanzialmente allineato agli obiettivi fissati per l'anno
2000, riflette anche l'apporto del traffico dati, il cui fatturato cresce in
modo significativo (+17% rispetto al primo semestre '99). Nel settore voce
è stata avviata una strategia commerciale innovativa per affrontare un
mercato sempre più concorrenziale, i cui effetti si manifesteranno nel
secondo semestre dell'anno; nel settore della telefonia mobile, i risultati
di Tim confermano l'ottima performance e la posizione di leadership a
livello internazionale della Società, in termini sia di crescita (+25% di
clienti e +10% di ricavi rispetto al primo semestre del 1999), sia di
margini (Ebitda a +14,5% rispetto al primo semestre dell'anno scorso); lo
sviluppo delle attività Internet ha segnato nuovi decisivi risultati con un
aumento degli abbonati a Tin.it del 394% e una crescita delle page view/mese
del 71% rispetto al primo semestre dello scorso anno; il contributo al
risultato economico consolidato delle attività internazionali, anche grazie
all'ampliamento del perimetro di consolidamento, è quintuplicato rispetto
al primo semestre del '99 in termini di Ebitda, passando dal 2% al 10%. i
piani di dismissioni e di recupero di efficienza sono stati effettuati o
avviati, come previsto a budget, nella prima parte dell'anno, anche se la
maggior parte dei benefici economici e finanziari si rifletterà nel secondo
semestre. Gruppo Telecom Italia - I ricavi del Gruppo, al lordo delle quote
spettanti agli altri gestori di telecomunicazioni, ammontano a 14.217
milioni di euro (27.528 miliardi di lire), con un aumento dell'8,5% rispetto
ai 13.109 milioni di euro del primo semestre 1999. Al netto delle quote
spettanti agli altri operatori i ricavi ammontano a 12.859 milioni di euro
(24.898 miliardi di lire), con un aumento di 860 milioni di euro (+7,2%)
rispetto allo stesso periodo del 1999. La crescita dei ricavi è determinata
dal positivo andamento dei servizi di telecomunicazioni mobili e
dall'entrata nell'area di consolidamento del gruppo Nortel Inversora, la
holding che controlla Telecom Argentina. Al netto della contribuzione di
quest'ultimo i ricavi sono di 13.386 milioni di euro (25.918 miliardi di
lire), +2,1% rispetto al primo semestre 1999. Il margine operativo lordo (Ebitda),
pari a 6.454 milioni di euro (12.496 miliardi di lire), aumenta di 314
milioni di euro (+5,1%) rispetto al primo semestre 1999 e presenta
un'incidenza sui ricavi lordi del 45,4% (46,8% nel primo semestre 1999).
L'aumento è sostanzialmente attribuibile all'ingresso nell'area di
consolidamento del gruppo Nortel Inversora e al buon andamento della
telefonia mobile. Il risultato operativo ammonta a 3.391 milioni di euro
(6.565 miliardi di lire), con una crescita di 133 milioni di euro (+4,1%)
rispetto al primo semestre 1999 dovuta principalmente al consolidamento di
Nortel Inversora. L'incidenza sui ricavi lordi è del 23,8%, contro il 24,9%
dello stesso periodo del 1999. L'utile consolidato ante imposte e azionisti
terzi è di 2.877 milioni di euro (5.571 miliardi di lire), in crescita del
12,3% rispetto al primo semestre del 1999. L'utile consolidato al lordo
delle quote spettanti agli azionisti terzi è 1.424 milioni di euro (2.758
miliardi di lire), con una crescita del 16,7% rispetto al primo semestre
1999 e un'incidenza del 10% sul fatturato totale (9,3% nel primo semestre
1999). L'utile netto consolidato è di 979 milioni di euro (1.896 miliardi
di lire) con un aumento di 68 milioni di euro (+7,5%) rispetto allo stesso
periodo del 1999. Su tale risultato non influisce la variazione dell'area di
consolidamento. Il cash flow (utile + ammortamenti) si attesta a 4.208
milioni di euro (8.148 miliardi di lire) e cresce di 270 milioni di euro
(+6,9%) rispetto al primo semestre 1999. L'indebitamento finanziario netto
al 30 giugno 2000, che non include i dividendi della Capogruppo pagati nello
scorso mese di luglio, è di 9.356 milioni di euro (18.115 miliardi di
lire), contro i 8.138 milioni di euro (15.758 miliardi di lire) al 31
dicembre 1999; la crescita è quasi interamente dovuta all'ingresso del
gruppo Nortel Inversora nell'area di consolidamento (+1.562 milioni di
euro). Il personale del Gruppo al 30 giugno 2000 è di 128.438 unità, con
una crescita di 5.776 unità rispetto al 31 dicembre 1999 essenzialmente
attribuibile all'entrata nell'area di consolidamento del gruppo Nortel
Inversora (+7.161 unità). Al netto di tale incremento il personale di
Gruppo è diminuito di 1.385 unità, in particolare grazie alla riduzione di
personale nell'area Wireline (-4.357 unità rispetto al primo semestre
1999). Nel secondo semestre dell'anno si manifesteranno gli effetti
dell'ulteriore riduzione di personale in seguito alle più importanti
dismissioni di attività (Italtel e Sirti). Telecom Italia S.p.A. - I ricavi
della Capogruppo ammontano a 8.733 milioni di euro (16.910 miliardi di
lire), al lordo delle quote spettanti agli altri gestori di
telecomunicazioni, pari a 1.543 milioni di euro, con una riduzione del 6,1%
rispetto allo stesso periodo del 1999 (9.304 milioni di euro). La riduzione
è imputabile all'andamento dei ricavi da traffico, il cui controvalore,
nonostante un incremento del 23,4% in termini di minuti, scende del 13,9%,
in particolare per le riduzione dei ricavi da traffico voce tradizionale
(-11%) cui ha fatto parzialmente fronte la forte crescita dei ricavi da
traffico dati (+17%). Sui ricavi da traffico hanno peraltro inciso
negativamente la riduzione, dal 1° agosto 1999, delle tariffe interurbane e
internazionali e l'applicazione al traffico da e verso il mobile del nuovo
listino tariffario deliberato dall'Autorità per le Telecomunicazioni. Il
costo del lavoro (1.546 milioni di euro) diminuisce del 3,2% rispetto al
primo semestre 1999. Il margine operativo lordo (Ebitda) si attesta a 3.773
milioni di euro (7.307 miliardi di lire), con un decremento di 389 milioni
di euro rispetto allo stesso periodo del 1999 (-9,3%) dovuto alla riduzione
dei ricavi, solo in parte compensata dal contenimento dei costi. L'incidenza
dell'Ebitda sui ricavi è del 43,2%, contro il 44,7% dello stesso periodo
del 1999. Il risultato operativo è di 1.813 milioni di euro (3.511 miliardi
di lire), con una riduzione di 175 milioni di euro rispetto al primo
semestre 1999 (-8,8%). L'incidenza sui ricavi è del 20,8%, contro il 21,4%
del primo semestre 1999. La gestione economica del primo semestre 2000
chiude con un utile netto di 698 milioni di euro (1.352 miliardi di lire),
inferiore di 111 milioni di euro (-13,7%) rispetto a quello dello stesso
periodo del 1999. Tale risultato è stato influenzato anche dall'aumento
delle svalutazioni di partecipazioni e dai maggiori oneri straordinari
prevalentemente connessi al piano di riorganizzazione aziendale. Il cash
flow (utile + ammortamenti) è di 2.595 milioni di euro (5.026 miliardi di
lire), rispetto ai 2.908 milioni di euro del primo semestre 1999.
L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2000 ammonta a 6.510 milioni
di euro (12.605 miliardi di lire), con una riduzione di 1.788 milioni di
euro rispetto al 31 dicembre 1999. Il personale della Capogruppo è passato
da 76.113 unità a fine 1999 a 74.566 al 30 giugno 2000, con una riduzione
di 1.547 addetti (-2%). Sulla riduzione non hanno ancora inciso gli effetti
dei recenti accordi sindacali in tema di mobilità e CIGS. Telecom Italia
Mobile - L'andamento del Gruppo nel settore della telefonia mobile segnala
la forte crescita di tutti i più importanti parametri di riferimento:
ricavi, numero clienti, Ebitda, risultato operativo e risultato netto. I
ricavi realizzati nel primo semestre sono pari a 3.782 milioni di euro
(7.324 miliardi di lire) e registrano un aumento del 10,2%. Il margine
operativo lordo (Ebitda) ha raggiunto i 1.857 milioni di euro (3.596
miliardi di lire), con una crescita del 14,5%. Il risultato operativo è di
1.421 milioni di euro (2.751 miliardi di lire) in crescita del 14,5%.
L'utile netto è di 877 milioni di euro (1.698 miliardi di lire, +20,5%). Il
numero dei clienti in Italia è cresciuto del 25% rispetto allo stesso
periodo del 1999, raggiungendo i 19,975 milioni, mentre il numero dei
clienti di TIM nel mondo ha superato i 40 milioni. Il rapporto
linee/dipendenti è aumentato del 19,8%. Gestione operativa e principali
operazioni del semestre Nei primi sei mesi del 2000 il Gruppo Telecom ha
messo a punto una serie di operazioni di rilievo che hanno contribuito a
ridefinire il profilo strategico del Gruppo. La principale operazione è
l'integrazione tra Seat-Pagine Gialle e Tin.it. Il processo, tuttora in
corso, si è sviluppato attraverso l'incremento della partecipazione di
Telecom in Seat, la scissione parziale di Telecom Italia e la successiva
fusione per incorporazione di Tin.it in Seat. L'entità di nuova
costituzione sarà leader in Italia dell'accesso ad Internet, disporrà del
portale più visitato in Italia e di una piattaforma integrata B2B unica in
Europa: Seat-Tin.it sarà il principale operatore nel mercato della
pubblicità on line, su directory telefoniche e nella pubblicità locale e
potrà contare sulla rete distributiva di oltre 1.800 agenti e su 1.200
punti vendita della rete Buffetti. Tin.it, dal canto suo, nei primi sei mesi
del 2000, ha confermato i considerevoli ritmi di crescita di abbonati, il
cui numero ha superato i 3 milioni (+394% rispetto al primo semestre 1999;
+55% rispetto alla fine dello scorso anno). In termini di traffico le page
view /mese sono cresciute del 71%, mentre il dial-up è aumentato del
129%.
POSITIVI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2000 DI
ERICSSON SPA
Roma, 12 settembre 2000 - Il fatturato consolidato del Gruppo è stato di
1.661 miliardi di lire (858 milioni di euro), con un incremento del 25 per
cento rispetto al fatturato del corrispondente periodo del 1999, che era
stato di 1.324 miliardi di lire (684 milioni di euro), escludendo la società
Telmek, ceduta nel primo semestre del 2000. Tassi di crescita rilevanti sono
stati registrati nei settori dei sistemi per operatori di rete, dei telefoni
cellulari e dei sistemi per reti private. Il risultato operativo è stato di
109,2 miliardi di lire (56,4 milioni di euro) pari al 6,6 per cento del
fatturato (8,8 per cento nel primo semestre del 1999). Il calo della
redditività è dovuto all'inasprirsi della concorrenza e alla conseguente
forte pressione sui prezzi e sui margini. L'utile consolidato è stato di 45
miliardi di lire (23 milioni di euro) contro i 17 miliardi di lire (8,9
milioni di euro) del corrispondente periodo del 1999. Questo miglioramento
è principalmente attribuibile al minor livello di oneri straordinari
connessi al processo di ristrutturazione del Gruppo. Gli oneri straordinari
al netto dei proventi sono stati infatti di 4,8 miliardi di lire (2,5
milioni di euro) contro gli 82,2 miliardi (42,5 milioni di euro) del periodo
corrispondente del 1999. Va inoltre sottolineato che Ericsson SpA ha
accresciuto il suo ruolo nella struttura internazionale del Gruppo Ericsson
grazie all'incremento dei lavori tecnici svolti per conto delle consociate
estere. L'autofinanziamento (utili più ammortamenti tecnici) ammonta a 71,4
miliardi di lire (36,8 milioni di euro contro 19,8 milioni di euro nel primo
semestre del 1999). Il numero dei dipendenti al 30 giugno 2000 era di 2667
persone contro 2659 alla fine del 1999. Per quanto riguarda l'intero
esercizio 2000 il risultato economico consolidato dovrebbe confermare
l'andamento positivo del primo semestre. La relazione della Kpgm sulla
revisione limitata della situazione semestrale, nonché le eventuali
osservazioni del Collegio Sindacale, saranno depositate non appena
disponibili.
GENERALI E COMMERZBANK SOTTOSCRIVONO UN ACCORDO DI
PIU' INTENSA COOPERAZIONE INDUSTRIALE
Milano - 13 settembre 2000. Le Assicurazioni Generali e la Commerzbank
annunciano di aver stipulato un nuovo accordo quadro che amplia e rafforza
considerevolmente le finalità della cooperazione di bancassurance
intercorrente tra i due Istituti dal febbraio 2000. Il nuovo accordo -
approvato dal Comitato Esecutivo delle Generali riunitosi quest'oggi a
Milano - segna un ulteriore progresso della Compagnia di assicurazioni
triestina sul mercato tedesco, che ha assoluta rilevanza in sé ed è, per
il Gruppo Generali, secondo per volume d'affari dopo quello italiano; esso
garantisce anche un maggior sviluppo per le sue attività di asset
management e di private banking cui la Società guarda come settori chiave
dei suoi programmi di espansione. A seguito di questo accordo di più
intensa cooperazione il gruppo Amb - al terzo posto sul mercato assicurativo
tedesco e controllato dalle Generali al 67% - si attende un significativo
aumento nella produzione delle polizze vita come di altri prodotti
assicurativi di massa, quali le polizze malattie ed infortuni e quelle per i
danni ai beni. Amb sarà anche in condizione di trarre vantaggi dal nuovo
accordo per le maggiori opportunità che deriveranno di sviluppare l'attività
dei fondi pensione e di espandere quella dei prestiti ipotecari. Al fine di
conseguire questi risultati è stato concordato un accordo esclusivo che
prevede la costituzione di "centri assicurativi specializzati"
nella rete delle succursali di Commerzbank. Questi centri di contatto con il
pubblico vedranno la presenza di specialisti di Amb che lavoreranno assieme
a quelli di Commerzbank per garantire che i clienti della Banca abbiano una
consulenza e servizi assicurativi di eccellenza per tutte le loro esigenze
assicurative. Nell'arco di tre anni è prevista la dislocazione nelle
succursali della Commerzbank di 650 specialisti di Amb addetti alla vendita.
Il nuovo accordo comporterà un sostanziale aumento del volume di affari: il
target di produzione annuale nel settore vita dovrebbe crescere nei prossimi
5 anni dall'obiettivo attuale di 1 miliardo di Dm a 3 miliardi di Dm; in
parallelo "Badenia", società del Gruppo Amb specializzata
nell'erogazione di mutui fondiari ed edilizi, dovrebbe quadruplicare
l'ammontare annuo dei prestiti ipotecari, passando da 1 a 4 miliardi di Dm.
Contemporaneamente verranno installati "centri bancari" in alcune
significative strutture di vendita del Gruppo Amb, così da permettere al
personale di Commerzbank di offrire ai clienti Amb assistenza e servizi
bancari. Sono state inoltre identificate promettenti aree di cooperazione
nell'asset management. Il primo passo concreto è previsto nell'area del
private banking a livello internazionale: la Commerzbank appoggerà i propri
affari svizzeri nel private banking, con fondi attualmente gestiti di circa
4,5 miliardi di Euro, alla Bsi di Lugano, Società del Gruppo Generali
specializzata nel settore, con attivi in gestione di circa 28 miliardi di
Euro. La BSI otterrà di conseguenza accesso a un'importante area di
clientela nelle regioni svizzere di lingua tedesca integrando così la sua
forte posizione nella gestione degli attivi che ha nella Svizzera di lingua
italiana. Nell'ambito di questo accordo Commerzbank acquisirà una
partecipazione di minoranza di Bsi. Verrà nello stesso tempo costituita da
Generali e Commerzbank una joint-venture con il compito di cogliere in
Europa le opportunità finanziarie, oltre che nel settore degli investimenti
azionari, nei derivati, nell'analisi del rischio crediti e in altri prodotti
finanziari strutturati. Nel quadro di questo maggior rapporto di
cooperazione in campo industriale il Gruppo Generali incrementerà la sua
partecipazione nel capitale di Commerzbank, portandola dall'attuale 5% a
poco meno del 10%. Quest'aumentata presenza di Generali in Commerzbank si
concreterà con la sottoscrizione da parte di Generali di un aumento di
capitale ad essa riservato. Esso sarà in parte finanziato con l'apporto di
una quota (pari a 30 milioni di azioni) della partecipazione di Generali nel
Banco Santander Central Hispano (Bsch) e in parte con il versamento di 600
milioni di Euro che verrà effettuato da Amb, la società che trarrà i
benefici più diretti ed immediati dell'incrementata cooperazione
industriale tra Generali e Commerzbank. La destinazione di una quota della
partecipazione di Generali nel BSCH a copertura dell'aumento di capitale di
Commerzbank è stata concordata tra Generali e il suo partner spagnolo. A
completamento della transazione Generali manterrà una partecipazione
diretta intorno all'1% nel capitale del BSCH e tutti i rapporti di
collaborazione esistenti tra la Compagnia di assicurazione italiana e
l'Istituto di credito spagnolo conserveranno intatta la loro validità.
Assicurazioni Generali e Commerzbank da parte loro sono convinte che i
legami tra loro intercorrenti, ulteriormente rinsaldati con l'accordo ora
sottoscritto, produrranno dei tangibili benefici per i loro clienti,
contribuiranno ad un sostanziale aumento del volume d'affari dei due gruppi
e getteranno le basi di ulteriori sviluppi di cooperazione futura.
GRUPPO RAS: A 452 MILIARDI DI LIRE L'UTILE NETTO DEL
PRIMO SEMESTRE 2000 RAS ATTIVA LA LIQUIDAZIONE ON-LINE
Milano, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Ras,
riunitosi sotto la presidenza di Angelo Marchiò, ha approvato la relazione
di bilancio consolidato e della Capogruppo relativa al primo semestre del
2000. Trattandosi del primo esercizio di presentazione della Semestrale
consolidata, sono per lo più omessi - come consentito - i confronti con i
dati relativi al primo semestre 1999. I principali risultati. E' di 452
miliardi di lire (233,4 milioni di euro) l'utile netto consolidato del
periodo: nel corso dell'intero esercizio 1999 era stato pari a 809 miliardi
di lire (417,8 milioni di euro). I premi lordi consolidati al 30 giugno 2000
hanno raggiunto quota 11.646 miliardi, pari a 6.014,7 milioni di euro
(17.724 miliardi l'intero esercizio 1999, 9.153,7 milioni di euro). Anche se
i dati non sono direttamente confrontabili, è opportuno ricordare che nei
primi sei mesi del 1999 i premi lordi aggregati di Gruppo erano stati pari a
9.264 miliardi di lire (4.784,5 milioni di euro). In particolare, la
raccolta premi del Vita ha raggiunto i 5.745 miliardi di lire (2.967 milioni
di euro), a fronte dei 7.323 miliardi dell'intero esercizio 1999 (3.782
milioni di euro). Sul risultato ha inciso positivamente l'andamento delle
vendite in Italia, che hanno raggiunto i 4.244,2 miliardi di lire (2.191,9
milioni di euro), mettendo a segno un più 115,6% rispetto al primo semestre
1999 (dati aggregati lavoro diretto). Particolarmente rilevante è stata la
crescita delle joint-venture (Creditras Vita e Duerre Vita) costituite
rispettivamente con Credito Italiano e Rolo Banca (gruppo Unicredito) che
hanno totalizzato nel semestre vendite per 2.881,6 miliardi di lire (1.488,2
milioni di euro), con un incremento - rispetto allo stesso periodo del 1999
- di oltre il 320%. La raccolta premi del ramo Danni si è attestata sui
5.901 miliardi di lire (3.047,6 milioni di euro) contro i 10.401 miliardi
alla chiusura dello scorso esercizio (5.371,7 milioni di euro). In Italia,
in particolare, continua il progressivo miglioramento del risultato tecnico,
malgrado persista l'andamento negativo della RC Auto, su cui pesano gli
effetti dell'intervento legislativo che dall'aprile 2000 ha congelato le
tariffe. I redditi ordinari degli investimenti, al netto dei relativi oneri,
sono stati pari a 2.211 miliardi di lire, corrispondenti a 1.141,9 milioni
di euro (3.544 miliardi di lire nell'esercizio 1999, 1.830,3 milioni di
euro). Rispetto al 31 dicembre 1999, gli investimenti sono aumentati da
55.921 miliardi di lire (28.880,8 milioni di euro) a 58.818 miliardi (30.377
milioni di euro, +5,2%). Le plusvalenze non realizzate su titoli quotati
sono passate da 5.152 miliardi di lire (2.660,8 milioni di euro) di fine
1999 a 4.734 miliardi (2.444,9 milioni di euro) alla fine del primo Semestre
2000. L'ammontare delle riserve tecniche ha raggiunto i 55.427 miliardi di
lire (28.625,7 milioni di euro), con un incremento rispetto al 31 dicembre
1999 di 5.149 miliardi (2.659,2 milioni di euro), pari al 10,2%. Il
patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2000 è
di 7.729 miliardi di lire (3.991,7 milioni di euro). Si chiude positivamente
il primo semestre anche per i servizi finanziari del Gruppo: da gennaio a
giugno 2000 i flussi netti di raccolta del risparmio hanno infatti raggiunto
i 1.231,9 miliardi di lire (636,2 milioni di euro) segnando un progresso,
rispetto allo stesso periodo del 1999, del 92,8%. In particolare, i 1.170
promotori della rete DivalRas hanno raccolto risparmi nel semestre per 700,6
miliardi di lire (361,8 milioni di euro, +55,8% rispetto al primo semestre
1999) mentre Ras Investimenti - la rete di 380 promotori che opera
all'interno delle agenzie di assicurazione Ras - ha totalizzato flussi netti
per 181 miliardi di lire (93,5 milioni di euro), che corrispondono a una
crescita del 65,8%. E' stata infine decisa la nomina a Direttore Generale
della Società, a partire dal primo gennaio 2001, di Massimo Arrighi che -
all'interno del Gruppo - continuerà a ricoprire anche la carica di
Amministratore Delegato della controllata Allianz Subalpina. Rc Auto: Ras
attiva la liquidazione on-line - Il servizio, operativo 24 ore su 24 per 365
giorni all'anno, destinato a ridurre i tempi complessivi di risarcimento. E
per i clienti che posseggono un cellulare Wap, l'iter della pratica si può
seguire anche a distanza. Milano, 12 giugno 2000 - La schermata appare molto
simile al foglio di Constatazione Amichevole di Incidente (CID): si
specificano le generalità delle persone e delle vetture coinvolte, le
relative polizze di assicurazione e la dinamica dell'incidente, con tanto di
rappresentazione grafica dei punti d'urto. Ma il tutto può avvenire a casa,
o in ufficio, semplicemente collegandosi attraverso la rete al sito Internet
www.ras.it E' il nuovo servizio di
liquidazione on line che arriva da Ras, la Società leader in Italia nelle
applicazioni Internet legate al mondo delle assicurazioni e dei servizi
finanziari. Obiettivo prioritario del sistema, oltre alla comodità di non
dover scrivere e spedire lunghe raccomandate, è quello di accelerare
notevolmente i tempi di risarcimento: chiunque sia coinvolto in un incidente
automobilistico o debba denunciare un furto o un danno alla propria auto -
che sia cliente Ras o assicurato ad un altra compagnia - può inoltrare la
denuncia a Ras in qualsiasi momento del giorno, 24 ore su 24 per 365 giorni
all'anno. Il danneggiato - aspetto questo decisamente innovativo - può in
particolare decidere nel corso dell'inoltro della pratica di far riparare il
veicolo presso una delle carrozzerie selezionate da Ras: attraverso uno
strumento di selezione su mappe geografiche, è possibile identificare
l'officina più comoda, presso la quale sarà possibile ottenere la
riparazione senza doverne anticipare i costi, dato che è la Società a
provvedere direttamente a pagare il riparatore. Un'ulteriore comodità,
infine, sta per arrivare per quanti sono registrati al servizio Twistras, il
sito Internet riservato ai clienti Ras: chi possiede un telefono mobile che
utilizzi la tecnologia Wap (wireless application protocol), potrà presto
accedere alle informazioni relative al sinistro - conoscendo dunque in
qualsiasi momento lo stato di avanzamento della pratica - direttamente dal
proprio cellulare. Nota su Ras Ras è il secondo gruppo assicurativo in
Italia e tra i primi operatori nei servizi finanziari. Nel 1999 ha raccolto
premi lordi per oltre 17.700 miliardi di lire. Il Gruppo, con la controllata
Genialloyd, è il primo operatore italiano attivo nei servizi di vendita via
Internet di prodotti assicurativi.
ACCORDO CON LA CFTC PER IL RICONOSCIMENTO DI MERCATI
DI PRODOTTI DERIVATI
Roma 13 settembre 2000 - Il presidente della Consob, Luigi Spaventa, e il
presidente della Cftc, Commodity Futures Trading Commission, autorità
statunitense di vigilanza sui prodotti derivati, William J. Rainer, hanno
firmato un accordo di cooperazione per il riconoscimento dei mercati
regolamentati. Alla firma dell'accordo, che ha avuto luogo presso la sede
romana della Consob, hanno presenziato il commissario Lamberto Cardia e il
direttore generale Massimo Tezzon. Erano inoltre presenti il ministro
Ludovico Ortona, direttore generale per le Americhe del ministero degli
Affari esteri, e Karen Milliken, consigliere economico dell'ambasciata
statunitense a Roma. L'accordo, che integra i termini della cooperazione
stabilita con il Memorandum of Undestanding per la consultazione e la
reciproca assistenza sottoscritto il 22 giugno 1995, fa seguito anche
all'intesa tra Consob e Cftc, siglata lo scorso 4 aprile, per consentire la
quotazione nel Comex di contratti derivati su titoli quotati su mercati
regolamentati italiani. In base all'attuale accordo le due autorità, su
base di reciprocità, si impegnano a scambiarsi informazioni sia in
relazione all'operatività in Italia di mercati di strumenti finanziari
derivati statunitensi, sia in relazione all'operatività negli Stati Uniti
di analoghi mercati italiani. L'accordo, oltre a servire agli scopi di cui
all'art. 67, comma 2, del Testo Unico della finanza (riconoscimento in
Italia di mercati statunitensi di strumenti finanziari derivati), varrà
anche ai fini indicati al terzo comma dello stesso articolo, nel caso in cui
un mercato regolamentato italiano di strumenti finanziari derivati dovesse
chiedere il nulla osta della Consob al fine di estendere la propria
operatività negli Stati Uniti. L'accordo, che tiene conto delle esigenze di
tutela della confidenzialità delle informazioni, prevede un'ampia
cooperazione tra le due autorità in campo informativo. Con la firma
dell'intesa salgono a 24 gli accordi di cooperazione internazionale sinora
stipulati dalla Commissione.
XELION RIVOLUZIONA L'OFFERTA DEL TRADING ON LINE CON IL
TRADING RICARICABILE
Milano, 13 settembre 2000 - Accesso a servizi ad alto valore aggiunto,
nessun canone fisso, commissioni prepagate a prezzo ridotto. Questa la
formula della nuova offerta di Xelion, primo operatore in Europa a lanciare
il "Trading Ricaricabile". Chi sottoscrive questo tipo di offerta
può accedere ai servizi di trading on line di Xelion sui mercati italiani
ed esteri senza pagare un canone fisso ma con il vantaggio di prepagare un
ammontare di commissioni pari a 50 euro a prezzo ridotto (10 euro anziché
12 per l'Italia e 20 euro anziché 22 per l'estero); ha l'accesso alle news,
alle rubriche, alle rassegne stampa, alle ricerche macroeconomiche
pubblicate sul sito Xelion (www.Xelion.it); può personalizzare i grafici di
analisi, consultare il Kilovar dei titoli e creare la propria market asset
allocation. In più è possibile avere gratuitamente il Semaforo dei titoli,
lo strumento di analisi tecnica oggi riservato alla clientela di Xelion che
ha aderito all'offerta Premium. A ogni operazione di compravendita titoli su
tutti i principali mercati mondiali la commissione di negoziazione viene
scalata automaticamente dall'ammontare prepagato. Il cliente può monitorare
in ogni momento la situazione della sua ricarica sul sito. Una volta
esaurito il massimale può scegliere di rinnovare la ricarica, direttamente
sul sito, oppure di passare a un altro pacchetto tra quelli proposti da
Xelion. Il costo della ricarica, e quindi del pacchetto "Trading
Ricaricabile", è di 50 euro, pari a 50 euro di commissioni titoli
prepagate. Innovativa è anche la modalità di promozione di questa
iniziativa. La prima ricarica è offerta da Xelion. A questo scopo è stata
messa a punto una vera e propria card, simile a quelle utilizzate nella
telefonia: è sufficiente andare nella sezione MI REGISTRO di www.xelion.it
e inserire il codice presente sulla card, che verrà presto distribuita
attraverso i principali quotidiani e periodici e mediante iniziative
dirette, per ottenere gratuitamente tutti i servizi che compongono il
"Trading Ricaricabile". Xelion ha pensato anche a coloro che, pur
non disponendo della card, desiderano comunque aderire all'offerta. Sempre
sul sito è disponibile un codice specifico per accedere al "Trading
Ricaricabile" senza ricorrere al codice della card. "Trading
Ricaricabile" si affianca alle due offerte Enter e Premium. Enter è il
pacchetto base a canone zero che si rivolge ai cosiddetti new trader;
Premium è invece il pacchetto top per i day trader più esigenti che
necessitano di strumenti di analisi tecnica evoluti, tecnologia
"push" per avere quotazioni in tempo reale, book a cinque livelli
(i 5 migliori prezzi di acquisto e di vendita presenti sul mercato),
ricerche, pricing intraday (per acquistare e vendere titoli al costo di una
singola operazione). Infolink: www.xelion.it
NASCE
DIRECTA SERVICE CORE BUSINESS: CONTENUTI E SERVIZI FINANZIARI A BREVE UN
PORTALE VERTICALE DI TIPO FINANZIARIO.
Torino, 13 settembre 2000. Directa, la sim che ha inventato il trading on
line in Italia, ha costituito Directa Service, società che si posiziona nel
mercato dei contenuti Internet, dello sviluppo software di programmi
connessi al mondo del trading on line, dei servizi finanziari. Directa
Service, interamente posseduta da Directa sim e presieduta da Massimo Segre,
che di Directa sim è Presidente, capitalizza la profonda conoscenza dei
mercati e la consolidata esperienza tecnico-informatica che
contraddistinguono Directa sim per offrire a investitori e imprese strumenti
sempre più evoluti di operatività finanziaria. Tra i primi obiettivi della
neonata società è la realizzazione di un innovativo portale verticale
("vortal" nella terminologia anglosassone) di tipo finanziario
destinato a fornire risorse e servizi specializzati a chi intende operare
con successo nei mercati telematici del trading on line. La carica
innovativa che da sempre ispira Directa sim caratterizza anche la filosofia
e l'operato di Directa Service. Tra le attività previste spiccano la
consulenza nel progetto e nella realizzazione di piattaforme informatiche e
telematiche di tipo finanziario; lo sviluppo di soluzioni software destinate
a estendere la portata applicativa del trading on line verso le nuove
frontiere del mondo wireless (come la tecnologia Wap), la fornitura di un
referenziato supporto di consulenza alle imprese in ambito finanziario e nel
campo della strategia industriale. "I nuovi servizi nascono
dall'esperienza di Directa sim con i propri clienti, che, come hanno
evidenziato recenti sondaggi, sono i più attivi di tutta Europa", ha
dichiarato Massimo Segre, Presidente di Directa Service e di Directa sim.
"Con Directa Service, intendiamo mettere a disposizione il nostro
know-how anche a tutto il mercato, sia nel settore delle specifiche
applicazioni software, sia nell'ambito dell'informazione finanziaria tramite
Internet.
"
WWW. FUNDSTORE. IT, INDIPENDENZA E SEMPLICITA PER CHI ACQUISTA PRODOTTI
FINANZIARI ON LINE
Milano, 12 settembre 2000 Fundstore è il primo canale distributivo on line
di prodotti finanziari che offre la possibilità agli investitori
individuali di acquistare Fondi Comuni di Investimento e/o Sicav attraverso
il proprio conto corrente, rivoluzionando co@i il mondo della finanza su
Internet. Fundstore.it srl è stata costituita nel gennaio dei 2000 per
iniziativa di alcuni investitori privati, tra cui il Gruppo Fidia,
Finanziaria di Investimenti che raggruppa molti esponenti dei mondo
imprenditoriale fiorentino. Altri soci sono: Victoria and Eagle, un Fondo
d"Investimento off-shore, che investe nel settore finanziario e della
New Economy, mentre all'interno dei Gruppo Promotore - che controlla il
42,5% di Fundstore.it- è prevalente la presenza di Gianni Bizzarri,
ideatore di Fundstore.it con oltre il 30%. Fundstore.it non è un
intermediario autorizzato, bensì una piattaforma tecnologica che raggruppa
da un lato alcune società prodotto, che la utilizzano come vetrina per i
propri Fondi di Investimento e/o Sicav, e dall'altro intermediari
autorizzati al collocamento di titoli, i cosiddetti soggetti
collocatori-espositori, che, avendo sottoscritto una convenzione di
collocamento con le società-prodotto, possono effettuare on line le
operazioni di vendita. Attualmente, ha aderito ali"iniziativa in qualità
di espositore Ifigest Sim, società di intermediazione dei Gruppo Fidia,
distributore autorizzato di Fondi di Investimento, Sicav e prodotti
assicurativi. Il servizio è attivo dal 4 di settembre Il software di
e-commerce utilizzato per le transazioni è stato ideato da Fundstore.it. Si
tratta di una piattaforma tecnologica flessibile, ossia replicabile
all'infinito, facilmente adattabile ali"inserimento in architetture di
Rete già esistenti. www.fundstore.it nasce come negozio finanziario on
fine, che inizia ad operare attraverso un soggetto collocatore, ma si pone
I"obiettivo di diventare un vero e proprio mali virtuale di prodotti
finanziari. riunendo le vetrine dei vari espositori, che potranno offrire
prodotti finanziari e assicurativi. Il sistema si rivolge attualmente al
mercato italiano, ma é facilmente repiciabile ali"estero. La Società
si rivolge essenzialmente a due tipologie di utenti: 1) gli investitori
individuali residenti in Italia, che sono i clienti finali (attivit@a B2C)
attraverso la Ifigest Sim (ricordiamo infatti che solo le società
autorizzate possono collocare prodotti finanziari 2) gli intermediari
finanziari autorizzati che vogliono iniziare ad operare anche attraverso un
negozio finanziario su Internet, ma senza sostenere direttamente i costi
legati allo sviluppo e alla gestione dei software (attività B2B).
L"attività di Fundstore si basa su alcuni fattori chiave, che
costituiscono degli elementi distintivi rispetto ad altri siti che offrono
Fondi di Investimento on line e dei veri e propri vantaggi per gli utenti. I
vantaggi per gli investitori individuali: www.fundstore.it è indipendente
rispetto al soggetto collocatore: è infatti possibile acquistare Fondi di
Investimento e Sicav per la prima volta senza dover aprire un conto corrente
presso l'intermediario utilizzato. Trasparenza: l"investitore può
acquistare i prodotti finanziari compiendo una scelta consapevole ed
informata. In fase di registrazione, al cliente viene infatti richiesto di
indicare la propria propensione al rischio, I"esperienza in materia di
investimenti, l"attuale situazione finanziaria e gli obiettivi di
investimento. Ali"atto della sottoscrizione o dello switch di un nuovo
prodotto, il sistema esegue un confronto immediato tra la propensione al
rischio indicata e il grado di rischiosità dei comparto. Se la prima
risulta inferiore alla seconda, I"investitore riceve un warning, che
richiede un'ulteriore conferma di voler proseguire nella transazione. Il
controllo e l'eventuale produzione dei messaggio di warning viene fatto
anche sugli altri parametri richiesti, sempre a tutela dell"investitore.
Sicurezza: sulla Rete non avviene alcuna transazione finanziaria, che si
attua solo nel momento in cui l'investitore autorizza la propria banca al
trasferimento della somma necessaria per effettuare I"acquisto. La
trasmissione dei dati avviene nel rispetto degli standard Ssl (Security
Socket Layer), che sono parametri riconosciuti a livello internazionale come
garanzia di sicurezza delle transazioni.Semplicità e velocità di utilizzo
dei sistema: dato non è necessario aprire un conto ad hoc per effettuare le
transazioni e la gestione on line dei portafoglio può essere fatta in ogni
momento, accedendo con una password al proprio dossier per controllare in
tempo reale l'andamento dei propri investimenti, vengono evidentemente
accorciati i tempi normalmente previsti per tale attività. I vantaggi per i
soggetti collocatori Indipendenza: ciascun partner può disporre di un
proprio server web per il front office interfacciato ad un sistema off line
per il back office, così da garantire la massima riservatezza dei dati e
I"assoluta indipendenza nella gestione dei propri clienti. Flessibilità:
agli intermediari autorizzati viene offerta una duplice modalità di
collaborazione, sia con I"apertura di una propria vetrina espositiva
nel mali, sia con l'applicazione dei software di Fundstore nella propria
architettura web, che I"intermediario già utilizza per fornire altri
servizi finanziari, quali trading on line, home banking, ecc. Ampia gamma e
qualità dei prodotti offerti: i Fondi di Investimento e le Sicav
acquistabili sono gestiti da istituti internazionali di elevato standing.
Affidabilità: i promotori dell'iniziativa sono investitori di primaria
importanza, che godono di elevata reputazione nella comunità
finanziaria.
FREEFINANCE.IT
NASCE IL PRIMO CONSULENTE ITALIANO IN RETE NEL CAMPO DEI MUTUI E DELLE
ASSICURAZIONI
Milano 13 settembre 2000 – E’ ufficialmente on-line dall’8
settembre www.FreeFinance.it , il
primo consulente italiano in rete nel campo dei mutui e delle assicurazioni.
Nato da un concetto semplice e innovativo, Freefinance.it è un servizio
gratuito e indipendente che fornisce ai clienti gli strumenti necessari a
comprendere il mondo dei mutui e delle assicurazioni, consente di far
incontrare le richieste del cliente e le offerte di banche e assicurazioni e
permette di scegliere ed ottenere una soluzione personalizzata per ogni
singolo cliente, già da oggi per la richiesta di mutui e, a breve, anche
per le assicurazioni. Alla base di FreeFinance.it. c¹è una squadra di
professionisti esperti e di giovani talenti accomunati dalla volontà di
essere per il cliente del sito un vero e proprio socio d¹affari e di dare
vita ad un punto d¹incontro trasparente ed efficiente tra clienti e
banche/assicurazioni. FreeFinance è una società per azioni la cui
maggioranza è posseduta dal management. L¹idea imprenditoriale è nata da
due professionisti con diversi anni di esperienza maturata in alcune fra le
più note società di consulenza: Emanuele Anzaghi e Stefano Lecchi,
rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di FreeFinance SpA. L¹iniziativa
è sostenuta da tre prestigiosi soci: il fondo internet controllato in
misura paritetica da Seat Pagine Gialle e De Agostini; AT Kearney (Gruppo
Eds), leader nella consulenza e nei servizi tecnologici; e Angelventures, il
fondo di venture capital promosso da GianFilippo Cuneo, consulente fra i più
conosciuti in Italia e pioniere della new economy. ³FreeFinance ed i suoi
soci ha dichiarato Emanuele Anzaghi, Presidente di FreeFinance SpA
condividono un sentiero di crescita basato sull¹impegno quotidiano e sulla
soddisfazione professionale, consapevoli che può esistere ed è questo l¹obiettivo
principale che FreeFinance.it si pone - una modalità migliore e più equa
di fare business. Stiamo presidiando due fronti: da una parte, ci poniamo
nei confronti dei nostri partner come operatori B-to-B, grazie alle
possibilità offerte dalla rete ed alle avanzate soluzioni tecnologiche
adottate; dall¹altra la forte motivazione e l¹entusiamo che muovono tutti
i professionisti che lavorano in FreeFinance.it dà vita al primo vero
mercato della finanza familiare, all¹interno del quale tutti i clienti di
mutui e assicurazioni troveranno un partner competente, l¹accesso ad
offerte ritagliate su misura delle singole esigenze ed i più elevati
standard di privacy e sicurezza². FreeFinance.it: l’area mutui Per
iniziare a conoscere il mondo dei mutui in Italia FreeFinance.it mette a
disposizione del cliente una pratica guida al mutuo, un glossario, un elenco
delle domande più frequenti e le relative risposte e un¹area dedicata a
Leggi e Fisco. Nella sezione Scegli il tuo mutuo si trova una serie di
strumenti di simulazione che aiutano a definire il tipo di mutuo che meglio
si adatta alle esigenze del singolo cliente. La sezione Consiglia Mutuo
identifica le caratteristiche del mutuo più adatto e fornisce una serie di
consigli erogati dagli esperti di FreeFinance.it. La sezione Calcola la tua
rata consente di scoprire in modo chiaro e veloce l'ammontare delle rate del
mutuo richiesto mentre la sezione Calcola il tuo piano di rimborso consente
al cliente di conoscere la quota capitale, la quota interessi e di tenere
sotto controllo il debito residuo. E¹ inoltre possibile scoprire la
convenienza fiscale del mutuo grazie alla sezione Verifica il tuo risparmio
fiscale e infine, confrontare le diverse soluzioni di mutuo utilizzando la
sezione Compara Mutuo. Per richiedere il mutuo basta compilare un¹apposito
formulario che andrà a comporre un dossier personale del cliente. Il
dossier viene salvato e custodito negli archivi informatici FreeFinance e
sarà accessibile in ogni momento dal cliente per il completamento della
richiesta. A garanzia della Privacy, i dati non vengono comunicati alle
banche partner sino a quando il cliente non abbia esplicitamente accettato
una delle offerte proposte. Tutti i dati trasmessi sono protetti grazie all¹innovativa
tecnologia LendingSMart, sviluppata dagli esperti di FreeFinance.it. Il
cliente viene identificato tramite il nome e il codice fiscale ed ha accesso
al proprio profilo tramite password. Il sito e' protetto da un firewall e
controlli interni del software di navigazione impediscono accessi al sito
non conformi alle sue specifiche di funzionamento. Tutta la trasmissione di
dati sensibili avviene con protocollo Https criptato a 128 bit e con chiave
e certificato digitale rilasciati da Verisign. FreeFinance si impegna a
mantenere confidenziali le informazioni fornite, che si limitano a quelle
strettamente necessarie e connesse alla ricerca delle offerte di prodotti
finanziari. Le informazioni non verranno mai fornite a società e banche che
non siano partner FreeFinance o per le quali FreeFinance non abbia ricevuto
autorizzazione alla trasmissione da parte del cliente, che in qualsiasi
momento è libero di interrompere i contatti senza preavvisi o
comunicazioni. Effettuata la richiesta, il cliente riceve dopo 3 giorni
lavorativi una e-mail che lo invita a tornare sul sito per visionare, senza
obbligo di acquisto, le offerte personalizzate elaborate dalle banche
partner di FreeFinance.it. Il cliente avrà una settimana (5 giorni
lavorativi) per scegliere l'offerta che ritiene più adatta o per rifiutare.
Se l¹offerta viene accettata, nelle successive due settimane (10 giorni
lavorativi) la banca con la quale si è deciso di operare contatterà il
cliente e provvederà ad una rapida erogazione del finanziamento.
FreeFinance.it: l’area assicurazioni A partire dal mese di dicembre
FreeFinance.it offrirà un modo nuovo di concepire i rapporti fra domanda e
offerta anche in campo assicurativo dando vita ad un punto di incontro fra
cliente e mondo delle assicurazioni di cui FreeFinance.it sarà arbitro e
garante mettendo a disposizione l¹esperienza e la conoscenza dei propri
esperti. Grazie a FreeFinance.it, le assicurazioni con una forte spinta
innovativa che intendono sviluppare la propria presenza in rete potranno
usufruire di una partnership attiva e di soluzioni web avanzate, complete e
di immediata implementazione nell¹arena delle polizze auto e casa. Da parte
sua, il cliente alla ricerca di una modalità innovativa, più semplice e
conveniente, per poter operare le proprie scelte, troverà in FreeFinance.it
un partner affidabile e sempre disponibile, un vero e proprio socio d¹affari
con il quale consultarsi in qualsiasi momento della giornata.
ENEL:
WIND IN TRATTATIVA ESCLUSIVA CON VODAFONE
Roma, 13 settembre 2000 - Enel comunica che la sua controllata Wind è
entrata in una trattativa esclusiva con Vodafone allo scopo di concludere
l'acquisizione della totalità delle azioni di Infostrada.
IMIWEB
SI ADATTA PER LA NAVIGAZIONE CON I PALMARI
Milano, 13 settembre 2000 - Con il diffondersi della tecnologia e quindi di
macchine sempre più piccole anche la situazione su internet sta cambiando
in merito alle tecniche di navigazione. Fra le prime ad adeguarsi alla
navigazione sui piccoli computer palmari e stata Imiweb che ha adatto il
proprio sito anche per visitato dai proprietari di computer palmari. Il
tutto avviene mantenendo inalterati il testo e la grafica.
NEW
ECONOMY, BANCA E FINANZA ELSERINO PIOL AL CUOA
Milano, 13 settembre 2000 - L'incontro si terrà il 16 settembre dalle ore
9.00 a Villa Valmarana Morosini. Ci sarà uno dei più importanti promotori
della new economy italiana alla seconda Convention degli ex allievi del
Master in Banca & Finanza del Cuoa; si tratta di Elserino Piol, Ceo di
Pino Venture e dei fondi Kiwi. Il tema della Convention è: "New
economy, banca e finanza" e verrà affrontato dai relatori Andrea
Zuliani di Nordest Merchant e da due ex allievi dei Master CUOA: Paolo
Daniele (Veneto Banca) e Giacomo Mion (Cenciarini and Company - Investment
Bank). I relatori saranno introdotti dal presidente della Fondazione Cuoa,
Gian Carlo Ferretto, e dal direttore scientifico del Master, professor
Luciano Olivotto. Questi i temi: "New Economy e venture capital",
"Trading on-line and internet banking in Veneto Banca", "Merchant
bank tra new e old economy", "La valutazione delle aziende dot.com".
InfolinK http://www.cuoa.it
ELETTROGEN
(GRUPPO ENEL): NESSUNA RESPONSABILITA' SU TRAGEDIA DI SOVERATO
Roma, 13 settembre 2000 - Elettrogen, società del gruppo Enel, proprietaria
dell'impianto idroelettrico di Satriano (Cz), smentisce le dichiarazioni del
Sindaco di Petrizzi, Domenico Mazza, riportate sul giornale La Repubblica di
oggi, circa presunte responsabilità dello sbarramento di Satriano (CZ)
nella tragedia di Soverato. Sul torrente Beltrame non esiste alcuna diga
bensì uno sbarramento di 3 metri di altezza che consente di far defluire
una portata massima di 6,5 m 3 /sec di acqua verso il bacino di Satriano. Lo
stato del torrente Beltrame, contrariamente a quanto affermato dal sindaco,
non è imputabile a questo sbarramento bensì alla perdurante siccità e a
fatti e opere realizzate da altri: nei due anni di esercizio, infatti, la
portata reale è stata solo di 1 m 3 /sec. Inoltre lo sbarramento in
questione, per le sue caratteristiche tecniche e l'ubicazione, non può
essere messo in alcuna relazione con il tragico evento in quanto l'assenza
di capacità di accumulo, la presenza di numerosi affluenti a valle e la
modesta portata massima della derivazione rendono lo sbarramento del tutto
irrilevante e non correlabile agli effetti della piena.
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