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IN FORTE CRESCITA I DATI SEMESTRALI DELLE BANCHE E
DELLE SOCIETA' PRODOTTO DEL GRUPPO INTESA
Milano, 15 settembre 2000 - Anche nel primo semestre
2000, le principali banche e società del Gruppo Intesa hanno continuato a
produrre buoni risultati operativi che hanno concorso a determinare i
brillanti dati economici e patrimoniali dell'intero gruppo. Gli indicatori
più significativi delle principali aziende del Gruppo, contenuti nella
relazione approvata nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione di
Banca Intesa, sono i seguenti: Banca Commerciale Italiana - Per quanto
attiene alla Banca Commerciale Italiana e alle società da essa controllate
si rimanda al comunicato emesso in data 12 corrente. Cariplo - La gestione
del primo semestre 2000 di Cariplo ha evidenziato un utile netto di 368,7
miliardi con un consistente incremento (+ 72%) rispetto al risultato
omogeneo "pro-forma" realizzato al 30 giugno 1999. In dettaglio,
il margine degli interessi di 1.643,3 miliardi ha mostrato una crescita
dell'8,4% soprattutto per effetto del sensibile incremento di volume
dell'intermediazione creditizia. Consistente è stato pure il contributo
apportato dalla componente dei servizi forniti alla clientela, nel cui
ambito, in particolare, le commissioni nette sono cresciute del 13%
raggiungendo il ragguardevole importo di 756,7 miliardi. Il margine di
intermediazione è risultato di 2.494,3 miliardi (+ 9%). Il rapporto cost/income
è sceso dal 59,39% del 30 giugno 1999 al 56,10% del 30 giugno 2000. Ancora
più rilevante è stato l'aumento del risultato di gestione che si è
avvicinato al 18% in presenza di costi operativi, ammontati a 1.399,4
miliardi, che sono stati in linea rispetto a quelli previsti. Sul risultato
netto hanno influito infine prudenziali accantonamenti e rettifiche di
valore nette per 387,3 miliardi, oltre che poste straordinarie e imposte di
periodo per 338,9 miliardi. Quanto ai principali dati patrimoniali va in
particolare sottolineata la significativa crescita degli impieghi verso la
clientela che hanno raggiunto i 97.857 miliardi (+ 8,1%), in rapporto ai
quali l'incidenza delle sofferenze è diminuita al 3,31% rispetto al 3,53%
del 30 giugno 1999. Particolarmente dinamica è stata la componente italiana
del credito a breve termine (+ 24,2%). La massa amministrata per conto della
clientela, che si è attestata a 276.254 miliardi con un incremento del
3,3%, è costituita da raccolta diretta per 97.031 miliardi e da raccolta
indiretta per 179.223 miliardi, al cui interno la raccolta gestita,
attestandosi a 76.996 miliardi, si è incrementata del 14,2%. Banco
Ambrosiano Veneto - Ambroveneto ha chiuso il primo semestre dell'anno con un
utile netto di 274 miliardi, contro i 225 miliardi dello stesso periodo
dello scorso esercizio (+22%). Il positivo risultato economico conferma un
trend di crescita dell'istituto che prosegue da molti esercizi e ha portato
l'istituto ad eccellere a livello nazionale in termini di redditività. Il
Roe di periodo si è attestato al 17,2%, di oltre due punti percentuali
superiore a quello del 1° semestre 1999. Dopo aver completato,
nell'esercizio in corso, il trasferimento alla capogruppo di attività
fruttifere in applicazione al piano industriale, Ambroveneto ha prodotto nel
semestre significativi progressi economici e patrimoniali, superiori alle
aspettative di budget. Il margine degli interessi si è attestato a 664,3
miliardi (+4,6%) grazie alla positiva evoluzione delle masse medie degli
impieghi e del comparto dei servizi, che ha registrato una crescita di quasi
il 12% delle commissioni nette. I costi operativi sono invece diminuiti in
ragione d'anno di oltre il 6% da 833,5 miliardi a 778,8 miliardi, in virtù
delle sinergie e delle economie di scala ottenute attraverso l'accentramento
di alcuni servizi. Il risultato di gestione di 538,5 miliardi, per effetto
della crescita del margine di intermediazione (+3,7% a 1.317,3 miliardi) e
del contenimento dei costi, è aumentato del 23,4%. Una crescita ancor più
consistente ha registrato il risultato delle attività ordinarie (+32,9%),
soprattutto grazie alla ulteriore riduzione delle rettifiche di valore sui
crediti. Per quanto attiene ai principali dati patrimoniali, i crediti verso
la clientela sono aumentati del 16% sfiorando i 31.876 miliardi, mentre la
massa amministrata per conto della clientela, composta da raccolta diretta
per 29.595 miliardi e da raccolta indiretta per 86.375 miliardi, è
cresciuta di oltre il 5% a quasi 115.970 miliardi. La componente gestita ha
superato i 43.242 miliardi. Cassa Di Risparmio Di Parma E Piacenza -
Cariparma ha conseguito nel primo semestre dell'anno un utile,
significativamente superiore alle aspettative di budget, che supera i 100
miliardi. Il risultato è molto positivo se si considera che l'utile del
1999 era stato essenzialmente conseguito grazie a rilevanti componenti
straordinarie, che sono invece mancate del tutto nella prima parte
dell'esercizio 2000. Considerando i diversi aggregati del conto economico,
si rilevano significativi incrementi degli interessi netti sui rapporti con
la clientela (+28,6%), soprattutto per effetto dell'aumento dei volumi medi
intermediati, e nelle commissioni nette (+33,6%), il cui sviluppo è da
attribuire in modo particolare all'attività nel comparto finanziario. Il
margine di intermediazione si è posizionato a 649 miliardi e ha segnato un
miglioramento del 21,3%. I costi operativi sono nel complesso diminuiti del
4,5%, in virtù dell'accentramento nella capogruppo e nella società di
supporto di alcune attività con conseguente diminuzione delle spese del
personale, cui ha corrisposto un aumento delle spese per servizi ricevuti.
Il risultato di gestione si è attestato a 274 miliardi con un incremento
del 92,3% rispetto al 30 giugno 1999. I principali dati patrimoniali al 30
giugno 2000 hanno evidenziato crediti verso la clientela per oltre 15.321
miliardi con una contenuta crescita del 3,5% da ricollegare ad una parziale
ricomposizione del portafoglio verso forme di contenuto commerciale che
consentono migliori ricavi. La massa amministrata per conto della clientela
ha sfiorato i 63.655 miliardi (+9,4%) ed é composta da raccolta diretta per
17.738 miliardi e da raccolta indiretta per 45.917 miliardi, di cui 18.631
miliardi gestita. Banca Carime - Banca Carime ha chiuso il primo semestre
dell'anno con un risultato della gestione ordinaria pari a 45,3 miliardi ed
un utile netto di 22,3 miliardi, in crescita del 26% rispetto all'analogo
periodo del 1999. Grazie allo sviluppo dei servizi di gestione ed
intermediazione titoli, le commissioni nette hanno registrato un incremento
del 19,5% portandosi a 113,6 miliardi. In lieve diminuzione (-0,5%) i costi
operativi che hanno sfiorato i 381 miliardi. Per quanto riguarda i dati
patrimoniali, la ristrutturazione della gestione dei crediti ha influenzato
negativamente l'andamento degli impieghi verso la clientela che sono scesi a
quota 6.355 miliardi, ma ha portato ad una positiva evoluzione del rischio
di credito con un decremento delle sofferenze del 32,7%. La massa
amministrata per conto della clientela ha sfiorato i 25.444 miliardi, ed è
composta da raccolta diretta per 14.886 miliardi e da raccolta indiretta per
10.558 miliardi, di cui gestita per quasi 6.933 miliardi. Mediocredito
Lombardo - Nel corso del primo semestre, Mediocredito Lombardo,
specializzato nel credito industriale e nel capitale di rischio per le
piccole e medie imprese, ha erogato oltre 3.600 miliardi di finanziamenti
raggiungendo così 22.525 miliardi di crediti verso la clientela (+7,6%).
Particolarmente dinamica anche l'attività di capitale di rischio,
nell'ambito della quale sono state acquisite o incrementate 8
partecipazioni, per 34 miliardi, portando il portafoglio complessivo dei
mezzi investiti ad oltre 300 miliardi (+20,4%), di cui 77 di prestiti
obbligazionari convertibili, ripartiti su 32 società. Il conto economico si
è chiuso con un utile netto di 28,7 miliardi. La Banca, che, tramite la
fusione con Mediocredito del Sud avvenuta a fine '99, vanta una presenza
nazionale e la leadership assoluta nel credito industriale per le piccole e
medie imprese, ha rafforzato il proprio ruolo in Emilia aprendo una
succursale a Parma. Banca Popolare Friuladria - Il bilancio semestrale della
Banca Popolare FriulAdria si è chiuso con un risultato di gestione di 18,5
miliardi ed un utile netto di 20,9 miliardi. Le commissioni nette, pari a 37
miliardi, sono cresciute del 20% mentre i costi operativi sono
sostanzialmente in linea con quelli del corrispondente periodo precedente
(80 miliardi). Al 30 giugno 2000 i crediti verso la clientela sono ammontati
a 2.920 miliardi e hanno registrato una crescita del 12,3% in ragione
d'anno, la raccolta diretta ha superato i 3.387 miliardi mentre quella
indiretta si è posizionata a 6.765 miliardi. Il risparmio gestito da
FriulAdria ha segnato un incremento dell'8,7% sfiorando i 2.566 miliardi
Finbtb E Banca Di Trento E Bolzano - La situazione contabile al 30 giugno
2000 della Finanziaria BTB ha evidenziato un utile netto di periodo di 4.389
milioni, contro i 3.255 milioni del corrispondente periodo dell'anno
precedente. La società detiene il controllo (57,64%) della Banca di Trento
e Bolzano, il cui bilancio del primo semestre 2000 si è chiuso con un utile
netto di 10 miliardi, un miliardo in più rispetto al 30 giugno 1999. Gli
impieghi hanno superato i 2.151 miliardi (+4,8%), mentre la massa
amministrata ha sfiorato i 6.069 miliardi (+2,6%). Intermediazione Mobiliare
(Societa' Caboto) - La semestrale di Caboto Holding si è chiusa con un
utile netto di periodo di 24,8 milioni di euro (59,8 milioni di euro nel
1999). La crescita graduale dei tassi sui mercati finanziari internazionali
ha rallentato lo sviluppo delle attività della società, che comunque è
riuscita a consolidare le proprie quote di mercato confermandosi come una
fra le prime e più attive investment bank a livello europeo. I ricavi
operativi generati nel semestre sono stati pari a 45,4 milioni di euro.
Caboto Sim ha chiuso il primo semestre 2000 con un utile netto di 21,7
milioni di euro, contro i 16,6 milioni di euro al 30/6/1999, confermando con
questi risultati la propria leadership fra le sim di negoziazione con una
quota sul mercato azionario italiano pari al 7%, il primo posto nel mercato
dei premi con una quota pari al 13,1% ed il secondo posto nell'ambito del
MOT con una quota di mercato del 7,5%. Rispetto al primo semestre 1999, il
brillante aumento (+55,8%) del margine di intermediazione, che è stato pari
a 79 milioni di euro, è da correlare al forte interesse riscosso dai
mercati azionari nei primi mesi dell'anno, che ha favorito un notevole
incremento dei ricavi commissionali netti (50,1 milioni di euro contro i 37
milioni di euro del primo semestre 1999), e allo sviluppo delle attività di
trading e di arbitraggio, che hanno generato una significativa crescita dei
risultati delle operazioni finanziarie (24,8 milioni di euro contro i 7,3
milioni di euro del primo semestre 1999). I costi operativi, pari a 40
milioni di euro, riflettono l'incremento della componente variabile
collegata al maggior business (sistema premiante, mercati, tecnologia), pari
a 12,6 milioni di euro, e ai costi per la realizzazione del progetto
IntesaTrade, pari a 8,3 milioni di euro. La piattaforma di trading on line
del Gruppo Intesa, la cui gestione è affidata ad una Business Unit
dedicata, collocata all'interno di Caboto Sim, e ad un gruppo di progetto
che beneficia dell'apporto di professionalità delle società Caboto, ha
acquisito circa 12.000 clienti in un solo mese di piena operatività,
ponendosi immediatamente al livello di operatori analoghi attivi sul mercato
da molto più tempo. Alla data odierna i clienti di IntesaTrade sono 20.000.
Risparmio Gestito (Intesa Asset Management) - Nel primo semestre 2000, il
Gruppo Intesa si è confermato fra i protagonisti della gestione del
risparmio in Italia. Il patrimonio complessivamente gestito da Intesa Asset
Management ha raggiunto 159.483 miliardi, con un incremento del 14,5%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare le
gestioni individuali sono cresciute del 65,3% passando in dodici mesi da
29.300 miliardi a 48.427 miliardi a fine giugno 2000, mentre le gestioni
collettive sono aumentate dell'11,4%. In quest'ultima area, in particolare,
sono state avviate nuove iniziative: prodotti a capitale protetto, quali una
nuova sicav denominata Intesa Euroglobal e cinque nuovi comparti della sicav
Eurobridge; due nuovi fondi obbligazionari dedicati a specifiche reti di
collocamento; tre nuovi comparti del fondo Geo, il fondo dedicato alle
fondazioni; è stato poi introdotto un nuovo comparto azionario su fondi
pensione aperti già operativi e infine, nel mese di agosto, sono stati
lanciati quattro "fondi di fondi", denominati Sistema Iam
Portfolio. L'utile netto della società al 30 giugno 2000 è stato pari a
89,8 miliardi, superiore di oltre 37 miliardi a quello registrato nel
corrispondente periodo dello scorso anno, che era comprensivo dei risultati
di PO Investimenti incorporata da Intesa Asset Management (+70,4%). Area
Prodotti - Factoring: Grazie all'evoluzione positiva dei volumi, alla sempre
maggiore diffusione dell'operatività via Internet con la clientela e ad un
ulteriore miglioramento dell'efficienza aziendale, rappresentata da un cost/income
inferiore al 44%, Mediofactoring ha chiuso il primo semestre dell'anno con
un margine di contribuzione in crescita dell'11,2% ed un utile di periodo di
26,5 miliardi (+26,8%). Con una quota stimata del 33%, Mediofactoring
conferma la sua leadership nel mercato italiano del factoring bancario con
un turnover complessivo di 19.494 miliardi, in crescita di oltre il 27 % sul
dato al 30 giugno 1999. I finanziamenti alla clientela hanno superato i
6.700 miliardi (+20%), mentre l'outstanding si è incrementato del 23%,
superando quota 10.000 miliardi. Leasing - Nel primo semestre dell'anno, le
due società del Gruppo Intesa (Intesa Leasing e Fiscambi Locazioni
Finanziarie) che operano nel comparto del leasing hanno sviluppato
un'attività superiore ai dati medi del settore: sono stati stipulati quasi
12.000 contratti per un valore complessivo di 1.897 miliardi, che
evidenziano incrementi rispettivamente del 23,8% e del 38,8% sui valori del
30 giugno 1999. L'utile del periodo è di 21,6 miliardi contro i 31 miliardi
del medesimo periodo dell'anno precedente che, peraltro, comprendeva una
considerevole plusvalenza di circa 13 miliardi relativa alla vendita di un
immobile. Bancassicurazione - Carivita chiude il primo semestre 2000 con un
risultato netto di 9,7 miliardi in linea con le previsioni e
significativamente superiore a quello registrato al 30 giugno 1999 (2,4
miliardi). Il totale dei premi del periodo è stato pari a 1.643 miliardi,
mentre le riserve tecniche sono aumentate del 35% a 9.409 miliardi. Carte Di
Credito - Nel primo semestre del 2000, Setefi ha registrato un significativo
aumento dei volumi di attività. Il numero delle carte gestite è passato da
1.045.000 ad oltre 1.381.000 (+32,1%), mentre quello relativo ai POS è
aumentato del 35,4%, da 31.624 a 42.832 unità. L'importo transato
complessivamente è stato di 4.780 miliardi e si è incrementato del 36,7%.
Promotori Finanziari - I 1.235 promotori finanziari di Intesa Italia Sim
hanno consentito alla società di conseguire per il terzo anno consecutivo
risultati in forte crescita, in gran parte attribuibili allo sviluppo del
risparmio gestito. La massa amministrata lorda, pari a 4.862 miliardi, ha
registrato un incremento del 52,9%, mentre i ricavi lordi si sono attestati
a 109 miliardi, con una crescita in ragione d'anno del 47%. Il semestre si
è chiuso con un utile netto di 13,6 miliardi contro gli 8,4 miliardi del 30
giugno 1999.
MONTEDISONIN CRESCITA I RISULTATI SEMESTRALI: UTILE
NETTO DI GRUPPO A 99 MILIONI DI EURO ( + 50%) EDISON ENTRA NELLE TLC CON
EDISONTEL
Milano, 15 settembre 2000 - Balzo del 50% per l'utile netto consolidato del
gruppo Montedison che sale a 99 milioni di euro; in crescita i ricavi netti
(+12,5%) che raggiungono i 6.503 milioni di euro, il margine operativo lordo
(+13,3%) a 766 milioni di euro, l'utile operativo netto a 405 milioni di
euro (+11,9%). Questi sono i principali positivi risultati contenuti nella
Relazione semestrale al 30 giugno 2000 della Montedison, approvata oggi dal
consiglio di amministrazione presieduto dal cav. del lav. dottor Luigi
Lucchini. Il miglioramento della congiuntura economica ha positivamente
influenzato il livello di attività delle aree d'affari del Gruppo. In
aumento, come abbiamo visto, i ricavi netti del Gruppo. In particolare
aumentano del 56,3% i ricavi netti del settore Energia (grazie sia
all'espansione dei volumi sia all'aumento dei prezzi, trascinati dal prezzo
base di riferimento del petrolio), del 15,9% quelli del settore Chimica del
fluoro e dei perossidi e dell'8,2% quelli del settore Agroindustria. In
flessione i ricavi netti del settore Chimica per la salute con segnali di
ripresa sul finire del semestre; in diminuzione i ricavi netti del settore
Ingegneria per il quale è prevista una ripresa nel secondo semestre. Il
miglioramento dei ricavi netti si è riflesso nel margine operativo lordo
salito a 766 milioni di euro pari all'11,8% dei ricavi netti contro i 676
milioni di euro del primo semestre 1999 pari all'11,7% dei ricavi netti.
Migliora il margine operativo lordo del settore Agroindustria in termini
assoluti (+11,2%) e in rapporto ai ricavi netti (da 6,2% a 6,3%);
significativa la crescita della Chimica del fluoro e dei perossidi in
termini assoluti (+24,6%) e in rapporto ai ricavi netti (dal 27,4% al
29,5%). Il margine operativo lordo del settore Energia cresce in valore
assoluto, da 316 a 375 milioni di euro (+18,7%), mentre diminuisce in
termini relativi passando dal 44,3% al 33,6% dei ricavi netti; ciò è
dovuto allo sviluppo delle attività di commercializzazione sia nell'area
energia elettrica che in quella idrocarburi che beneficiano di margini
inferiori rispetto alle attività di produzione. L'utile operativo netto è
di 405 milioni di euro, 6,2% dei ricavi netti, e non riflette interamente il
miglioramento del margine operativo lordo a seguito dei maggiori
ammortamenti per 32 milioni di euro, dovuti alla revisione della "vita
utile" delle concessioni idroelettriche. Il ROI (Return on investment,
Utile operativo netto/Capitale investito netto) sale di oltre un punto al
9,2% (era 8,1% nell'esercizio 1999). Il Gruppo chiude il semestre con un
utile netto di 99 milioni di euro in crescita del 50% rispetto ai 66 milioni
di euro del primo semestre 1999. Il miglioramento deriva dalla gestione
industriale. Posizione finanziaria L'indebitamento finanziario sale dai
2.182 milioni di euro del 31 dicembre 1999 ai 2.412 milioni di euro del 30
giugno 2000. In leggera diminuzione le disponibilità finanziarie della
Capogruppo, da 1.111 milioni di euro a 1.045 milioni di euro, l'aumento
dell'indebitamento finanziario è localizzato principalmente nel settore
Agroindustria. Il rapporto Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto
totale è 0,34 (0,31 al 31 dicembre 1999). Montedison Spa Montedison Spa
chiude il semestre con un utile netto di 100 milioni di euro, inferiore ai
201 milioni di euro del primo semestre 1999 a causa principalmente dei
minori dividendi deliberati dalle partecipate. Operazioni straordinarie,
revisione del portafoglio partecipazioni e prodotti, altri fatti
significativi Il primo semestre dell'anno è stato interessato da importanti
operazioni straordinarie alcune delle quali già avviate nel corso
dell'esercizio 1999. In data 7 aprile 2000 si è conclusa con successo l'opa
lanciata dalla controllante Compart sulla Montedison. La partecipazione di
Compart al capitale sociale di Montedison al 30 giugno 2000 è pari al 94,76
% delle azioni ordinarie. Le assemblee straordinarie delle due Società,
tenutesi alla fine di luglio, hanno approvato il progetto di fusione
proposto dai rispettivi consigli di amministrazione. La Compart, con la
fusione, assumerà la denominazione di Montedison. E' plausibile ritenere
che la fusione abbia efficacia nei confronti dei terzi da fine dicembre
2000, mentre dal punto di vista fiscale e del bilancio, la decorrenza sarà
dal 1° gennaio 2000. Con la costituzione di EdisonTel (100% Edison), il
Gruppo ha avviato la penetrazione nel mercato delle telecomunicazioni.
L'iniziativa si propone di entrare in mercati nuovi ed in forte sviluppo
integrando la propria offerta con una pluralità di servizi idonei a
valorizzare gli impianti e le competenze tecnologiche e di mercato presenti
nel Gruppo. E' prevista la realizzazione di una infrastruttura di rete in
fibra ottica, utilizzando anche gli elettrodotti del Gruppo. Verrà proposta
una gamma di servizi di telecomunicazione a banda larga che andranno
dall'offerta ad altri operatori della sola fibra gestita, al servizio di
trasmissione dati a Internet, ai servizi di telefonia vocale e a valore
aggiunto per i clienti finali. Edison, inoltre, partecipa al Consorzio Ipse
2000, in gara per l'assegnazione delle licenze Umts in Italia, con una quota
del 3%. Tecnimont ha ampliato il proprio portafoglio di tecnologie con
l'acquisizione del 66% della società di ingegneria francese Sofregaz
specializzata nel settore petrolifero e del gas. Ausimont, proseguendo nella
politica di fornitura di prodotti ad alto contenuto specialistico e
tecnologico, ha costituito una joint venture con Fuji Silysia Chemical Ltd
(Giappone) per la produzione e vendita di gel di silice e di nuovi formulati
a base di silice e fluoroderivati. Eridania Béghin-Say ha concluso il 31
agosto 2000 la cessione di Ducros (pepe, erbe, spezie e additivi per la
pasticceria) al prezzo di circa 420 milioni di euro. Questo consentirà a
Eridania Béghin-Say di proseguire gli investimenti per linee interne ed
esterne nelle aree di interesse strategico. In particolare l'area della
nutrizione animale proseguendo la sua dinamica politica di sviluppo ha
realizzato l'acquisizione di tre società nella Repubblica Ceca (alimenti
per animali domestici), negli Stati Uniti d'America (alimenti per volatili,
bovini, suini) e in Olanda (animali domestici) e l'avvio di tre nuove unità
produttive in Spagna, Cina e Francia. Nell'area amido e derivati prosegue
regolarmente la messa in marcia dell'impianto di Sas Van Gent (Olanda) che
utilizza il grano come materia prima; il funzionamento a piena capacità
(660.000 tonnellate all'anno) è previsto per la fine dell'esercizio. A
causa del persistere dei risultati negativi dell'attività amido negli Stati
Uniti, il Gruppo prevede di effettuare una svalutazione del valore della
"differenza da consolidamento" afferente l'amido Usa, che al 30
giugno 2000 ammonta a 102 milioni di euro. Tuttavia, l'importo di tale
svalutazione potrà essere determinato solo dopo che saranno emerse
indicazioni attendibili sulla tendenza dell'esercizio 2001, cioè non prima
del febbraio dello stesso anno, a motivo della stagionalità che
caratterizza la fissazione dei contratti di vendita del glucosio e
dell'isoglucosio negli Stati Uniti. Questa svalutazione non inciderà per
intero sul risultato netto di Gruppo, ma, tenuto conto della quota di
competenza di terzi, solo per il 54,3%. Tale svalutazione non modifica
comunque i piani del gruppo per la ristrutturazione degli impianti, il
potenziamento della forza vendita e la riduzione dei costi, al fine di
garantire nel lungo periodo la solidità dell'investimento, tuttora
considerato di carattere strategico. In proposito, la "Relazione della
società di revisione sulla revisione contabile limitata della relazione
semestrale" della Deloitte & Touche Spa contiene un rilievo.
Previsioni per il secondo semestre 2000 Il secondo semestre dovrebbe essere
caratterizzato da un andamento in linea con il primo. L'esercizio dovrebbe
chiudersi con ricavi, margine operativo lordo e utile operativo netto
superiori a quelli dello scorso esercizio. In aumento gli oneri finanziari
per la tendenza al rialzo dei tassi di interesse e per l'aumento
dell'indebitamento. L'utile netto di competenza del Gruppo è previsto su
valori superiori a quelli dell'esercizio 1999. Va sottolineato che, qualora
la fusione di Montedison in Compart avvenga entro il 31 dicembre 2000, il
bilancio della Montedison (Società e Gruppo) per l'esercizio 2000 non sarà
redatto ma incorporato in quello Compart. La Relazione semestrale al 30
giugno 2000, unitamente alla "Relazione della società di revisione
sulla revisione contabile limitata della relazione semestrale", è
depositata presso la sede sociale e la Borsa Italiana Spa a disposizione di
chiunque ne faccia richiesta e consultabile sul sito Internet www.montedison.it
GRUPPO OLIVETTI AL 30 GIUGNO 2000 RICAVI CONSOLIDATI:
14.829 MILIONI EURO
Ivrea, 15 settembre 2000 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti,
riunitosi il 13 settembre sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha
approvato il bilancio semestrale al 30 giugno 2000. Per effetto della
continua evoluzione, tuttora in corso, della struttura societaria e
operativa, che ha determinato una disomogeneità delle aree di
consolidamento, le risultanze del primo semestre 2000 non sono confrontabili
con quelle del primo semestre 1999. Inoltre, quest'ultimo includeva il
provento straordinario della plusvalenza realizzata dalla cessione a
Mannesmann di Omnitel e Infostrada. A sua volta il primo semestre 2000 non
include le risultanze economiche di OiS e Olivetti Sanità, cedute a GFI
Informatique. Bilancio consolidato - I ricavi netti nel primo semestre 2000
sono ammontati a 14.829 milioni di Euro (di cui 14.217 milioni realizzati
dal Gruppo Telecom Italia, al lordo delle quote spettanti ai gestori terzi
di telecomunicazioni). I costi di gestione e gli altri oneri netti
ricorrenti sono stati di 12.125 milioni di Euro (di cui 10.770 milioni
relativi al Gruppo Telecom Italia), pari all'81,8% dei ricavi consolidati.
In particolare, gli ammortamenti stanziati nel primo semestre 2000 ammontano
complessivamente a 3.435 milioni di Euro (di cui 2.727 relativi al Gruppo
Telecom Italia) e includono 661 milioni di Euro di ammortamento
dell'avviamento di consolidamento di Telecom Italia. Prima di tale
ammortamento l'incidenza dei costi di gestione totali del primo semestre
2000 è del 77,3% (77,8% nell'intero esercizio 1999). Conseguentemente il
risultato ante proventi e oneri non ricorrenti, interessi e imposte è
positivo per 2.704 milioni di Euro, pari al 18,2% dei ricavi. Nell'intero
esercizio 1999 tale parametro di redditività era superiore (19,9%) per il
minor peso dell'ammortamento dell'avviamento di consolidamento di Telecom
Italia, contabilizzato a partire dal secondo semestre dell'esercizio 1999. I
proventi non ricorrenti sono pari a 629 milioni di Euro, di cui 113 milioni
generati da sopravvenienze attive e altri proventi, e 516 milioni da
plusvalenze da dismissioni, fra cui quelle relative a cessioni effettuate
dal Gruppo Telecom Italia (in particolare Meie Assicurazioni e Teleleasing)
e alla cessione di 43,9 milioni di azioni Telecom Italia da parte di Tecnost
S.p.A. Gli oneri non ricorrenti, pari a 348 milioni di Euro, derivano
principalmente dagli interventi di riduzione degli organici del Gruppo
Telecom Italia, dalla sanzione comminata dall'Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato a TIM (per la parte eccedente lo stanziamento nel
bilancio al 31 dicembre 1999) per la presunta violazione del divieto di
intese restrittive della concorrenza, da oneri previdenziali relativi a
personale Telecom Italia, e dal contributo straordinario all'Inps a seguito
della soppressione del Fondo Previdenza Telefonici. Il risultato ante
interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 2.985 milioni di Euro,
pari al 20,1% del fatturato. I proventi da partecipazioni (158 milioni di
Euro) sono stati realizzati per la maggior parte dal Gruppo Tecnost,
riguardano operazioni correlate al Gruppo Telecom Italia e derivano da
dividendi, relativi crediti di imposta e plusvalenze su vendite di azioni e
titoli non immobilizzati. Gli interessi passivi e altri oneri finanziari
netti ammontano complessivamente a 781 milioni di Euro, di cui 262 milioni
del Gruppo Telecom Italia e 519 milioni di altre Società del Gruppo,
sostanzialmente connessi all'indebitamento contratto da Tecnost e dalle
Società finanziarie controllate per l'Opas su Telecom Italia. Le rettifiche
di valore di attività finanziarie presentano un saldo negativo di 383
milioni di euro, quasi interamente relativi al Gruppo Telecom Italia e
dovuti principalmente alla quota di competenza del Gruppo dei risultati
netti delle società controllate e collegate, le cui partecipazioni sono
state valutate con il metodo del patrimonio netto. Le imposte sul reddito
del periodo sono state stimate in 1.507 milioni di Euro, quasi interamente
attribuibili al Gruppo Telecom Italia. Il risultato consolidato netto di
pertinenza del Gruppo Olivetti, dopo le imposte e dopo la quota di risultato
di pertinenza degli azionisti di minoranza (955 milioni di Euro), è
negativo per 483 milioni di Euro. Prima dell'ammortamento dell'avviamento
derivante dall'acquisizione di Telecom Italia, di competenza del Gruppo
Olivetti, il risultato consolidato netto è in pareggio. Al 30 giugno 2000
il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a 26.905 milioni di
Euro (9.118 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza);
ammontava a 26.310 milioni di Euro al 31 dicembre 1999 (9.549 dopo la quota
spettante agli azionisti di minoranza). Sempre al 30 giugno 2000
l'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Olivetti, inclusi
9.355 milioni di Euro del Gruppo Telecom Italia, è pari a 28.556 milioni di
Euro. L'incremento di 1.177 milioni di Euro è generato dal Gruppo Telecom
Italia per 1.217 milioni di Euro in funzione principalmente dei piani di
sviluppo industriale intrapresi, e dalla riduzione netta dell'indebitamento
di Olivetti S.p.A. e delle altre sue Società controllate. Al 30 giugno 2000
i dipendenti delle Società del Gruppo Olivetti incluse nell'area di
consolidamento erano 135.107 (129.073 al 31 dicembre 1999). L 'incremento è
attribuibile all'ampliamento del perimetro di consolidamento del Gruppo
Telecom Italia (per l'integrazione di Nortel Inversora). La Capogruppo
Olivetti S.p.A. - Olivetti S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2000 con una
perdita netta di 74 milioni di Euro dopo le imposte (che ovviamente non
riflette alcuna attribuzione di dividendi da Tecnost o Telecom Italia)
rispetto ad un utile netto di 6.161 milioni di Euro nel primo semestre 1999.
Quest'ultimo risultato includeva la plusvalenza derivante dalla cessione di
Omnitel e Infostrada, pur in presenza delle rilevanti spese sostenute per l'Opas.
Al 30 giugno 2000 il patrimonio netto è pari a 7.414 milioni di Euro contro
7.454 milioni di Euro al 31 dicembre 1999, e l'indebitamento finanziario
netto è di 2.286 milioni di Euro rispetto ai 2.058 milioni di Euro al 31
dicembre 1999. Sulla base dei risultati consolidati del Gruppo Olivetti nel
primo semestre dell'esercizio 2000, il Consiglio di Amministrazione ritiene
che si possa prevedere, per l'intero esercizio 2000, un risultato
consolidato di competenza del Gruppo in sostanziale equilibrio ante
ammortamento dell' avviamento di consolidamento di Telecom Italia.
Relativamente all'intero esercizio 2000 della Capogruppo Olivetti S.p.A.,
considerati gli oneri finanziari derivanti dall'indebitamento, i costi di
funzionamento, in riduzione rispetto all'esercizio 1999, e i dividendi
(assunti per maturazione e che saranno distribuiti nel corso dell' esercizio
2001) in relazione ai risultati generati da Telecom Italia nell' esercizio
2000, il Consiglio ritiene realizzabile un risultato di esercizio positivo.
Nel primo semestre 2000 l'attività del Gruppo è stata caratterizzata dall'
ulteriore impulso verso la valorizzazione e l'espansione delle attività nei
settori più innovativi di Internet e dei servizi di telecomunicazione e dal
rilancio delle altre attività industriali direttamente controllate da
Olivetti S.p.A.. Sul piano societario, sono state pianificate e realizzate
alcune importanti operazioni tese alla semplificazione della struttura
societaria e gestionale. Il Gruppo Telecom Italia, controllato tramite
Tecnost S.p.A., ha affrontato le sfide poste dallo scenario delle
telecomunicazioni; in particolare vanno citati: la costituzione in Società
di Tin.it, cui seguirà la fusione - già approvata dagli organi competenti
e in corso di attuazione - di Tin.it con Seat Pagine Gialle; la
riorganizzazione operativa del Gruppo in sette business unit: telefonia
fissa, telefonia mobile, Internet, servizi satellitari, attività
internazionali, Information Technology, innovazioni/venture capital; lo
sviluppo delle attività internazionali, in particolare nell' area
mediterranea e in America Latina; il riassetto delle partecipate estere
nella telefonia mobile e fissa; la conversione volontaria, annunciata da Tim,
delle azioni di risparmio in azioni ordinarie; la prosecuzione del programma
di dismissione delle attività non strategiche. Oltre al gruppo Telecom
Italia, controllato attraverso Tecnost, cui si riconduce il 95% dell'attività,
Olivetti S.p.A. controlla direttamente attività nel settore dei prodotti
per ufficio e web appliance (Olivetti Lexikon), dei sistemi informatici
specializzati (Tecnost Sistemi), di Internet (Webegg), dei call centre e
delle tecnologie e soluzioni di customer relationship management (TeleAp),
oltre che dei servizi immobiliari integrati (Olivetti Multiservices). Di
particolare rilievo inoltre gli investimenti effettuati nel primo semestre,
anche a livello internazionale, nel settore dei giochi e quelli in attività
orientate a Internet. Nell'automazione giochi Olivetti, già presente con la
partecipazione, detenuta anche tramite Telecom Italia, del 45% in
Lottomatica (primo operatore al mondo per volumi di raccolta nel gioco del
lotto) ha consolidato la sua posizione nel settore con importanti operazioni
negli Stati Uniti (investimento in Autotote) e in Spagna (investimento in
Cirsa). Nel settore dei prodotti per ufficio e periferiche per comunicazione
Olivetti Lexikon ha registrato una netta inversione di tendenza, con una
crescita del fatturato di quasi il 18% a 529 milioni di Euro, determinata
dal successo dei prodotti e accessori a tecnologia ink-jet e allo sviluppo
in aree di mercato quali in primo luogo l'Italia e, all'estero,
principalmente America Latina e Cina. I risultati conseguiti nel primo
semestre, in deciso miglioramento rispetto ai precedenti esercizi, sono in
linea con le previsioni di budget fondate su un pareggio ante imposte per
l'intero esercizio. Sempre per Olivetti Lexikon è proseguito lo sviluppo in
nuove aree di business inclusi i settori emergenti della new economy, con la
creazione di Oliweb per la gestione e promozione dei prodotti e servizi
legati ad Internet (l'azienda ha già avviato le attività collaborando con
Telecom Italia nel progetto "e-vai"); di Olivetti I-Jet, azienda
che concentra il patrimonio industriale di Olivetti Lexikon - ricerca,
sviluppo e produzione - nella tecnologia ink-jet e relativi prodotti; di
Domustech (joint venture al 70% Olivetti Lexikon e 30% Vemer Elettronica)
per operare nell'automazione per la casa con soluzioni e sistemi di
controllo locale e a distanza. Telemedia Applicazioni (TeleAp) ha registrato
nella prima parte dell'anno un forte sviluppo nell'offerta di soluzioni per
la gestione dei rapporti impresa-cliente, in particolare con tecnologie e
servizi innovativi quali customer service, help desk, call center, marketing
e vendita, web/phone banking ecc. Sempre nel semestre Olivetti ha acquisito
il controllo, paritetico al 50% con Telecom Italia, di Webegg, società di
consulenza e soluzioni informatiche per le aziende che si organizzano in
rete sul modello delle web company. E' in corso l'integrazione di TeleAp in
Webegg in vista di un progetto di grande sviluppo fondato sulla quotazione
in Borsa di quest' ultima. Olivetti Multiservices, società immobiliare e di
servizi interamente posseduta da Olivetti S.p.A., oltre a gestire il
patrimonio immobiliare del Gruppo Olivetti, si rivolge anche al mercato
esterno con un'offerta di servizi immobiliari globali, in particolare:
gestione e manutenzione di immobili, energy management, certificazione
ambientale, sicurezza, progettazione di impianti tecnologici, sistemi di
archiviazione digitale. Contestuamente alla attuazione di una strategia di
recupero di redditività e di espansione delle attività industriali,
Olivetti ha anche proseguito nel processo di razionalizzazione delle attività
non strategiche con la cessione alla francese GFI Informatique, quotata alla
Borsa di Parigi, delle società informatiche OIS e Olivetti Sanità. Nel
semestre sono poi state avviate importanti operazioni tese alla
semplificazione della struttura societaria di controllo e alla
semplificazione della struttura del capitale e alla sua ridenominazione in
Euro. In maggio i Consigli di Amministrazione di Olivetti e Tecnost hanno
deciso di intraprendere il processo di fusione per incorporazione di Tecnost
in Olivetti, sul quale sono chiamate a deliberare le relative assemblee
convocate per l'inizio di ottobre, con l'obiettivo di concludere l'
operazione entro l'esercizio. L'operazione prevede fra l'altro un piano
innovativo di miglioramenti economici per le emissioni obbligazionarie
internazionali, finalizzato a mantenere e consolidare il rapporto con gli
obbligazionisti, e che sarà attuato qualora le maggiori società di rating
riducano le loro valutazioni. Con riferimento agli azionisti di minoranza di
Tecnost, Olivetti, in coerenza con l'impegno assunto di rispettare la volontà
del mercato, ha annunciato che non procederà alla fusione qualora
nell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Tecnost si registrasse il
voto contrario da parte degli azionisti titolari della maggioranza assoluta
delle azioni non detenute da Olivetti. Olivetti infine ha attuato un aumento
gratuito del capitale sociale con contestuale ridenominazione dello stesso
in Euro e la conversione delle azioni di risparmio e privilegiate in
ordinarie. Il capitale sociale di Olivetti S.p.A. attualmente ammonta a
4.911.629.152 Euro ed è composto esclusivamente da azioni ordinarie del
valore nominale di 1 Euro ciascuna.
GRUPPO TECNOST AL 30 GIUGNO 2000 RICAVI CONSOLIDATI:
14.217 MILIONI EURO
Ivrea, 13 settembre 2000 -Il Consiglio di Amministrazione di Tecnost,
riunitosi il 13 settembre sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha
approvato il bilancio semestrale al 30 giugno 2000. L'andamento economico
del primo semestre 2000 non è confrontabile con quello del primo semestre
1999 per le profonde variazioni intervenute nel perimetro societario e
operativo di Tecnost, che nel 2000 ha assunto la connotazione di titolare di
sole partecipazioni, fra cui è prevalente quella in Telecom Italia S.p.A.,
pari al 54,18% del relativo capitale ordinario alla data del 30 giugno
scorso. In particolare, nel primo semestre 1999 il conto economico non
includeva le risultanze del Gruppo Telecom Italia (l'Opas si concluse a
giugno) e il primo semestre 2000 non include le risultanze economiche delle
attività industriali di automazione dei giochi (conferite in Tecnost
Sistemi S.p.A. ceduta a inizio 2000 alla controllante Olivetti S.p.A.).
Bilancio consolidato Gruppo Tecnost I ricavi netti nel primo semestre 2000
sono ammontati a 14.217 milioni di Euro, totalmente imputabili al Gruppo
Telecom Italia (al lordo delle quote spettanti ai gestori terzi di
telecomunicazioni). I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti
sono stati di 11.490 milioni di Euro (di cui 10.770 milioni attribuibili al
Gruppo Telecom Italia), pari all'80,8% dei ricavi consolidati. Prima dell'
ammortamento dell'avviamento di consolidamento di Telecom Italia (661
milioni di Euro) l'incidenza dei costi di gestione totali del primo semestre
2000 sui ricavi è pari al 76,2%. Conseguentemente il risultato ante
proventi e oneri non ricorrenti, interessi e imposte è positivo per 2.727
milioni di Euro, pari al 19,2% dei ricavi. Nell'intero esercizio 1999
l'incidenza era stata superiore (21,3%) per il minore peso dell'ammortamento
dell'avviamento di consolidamento di Telecom Italia, contabilizzato a
partire dal secondo semestre dell'esercizio 1999. I proventi non ricorrenti
sono pari a 687 milioni di Euro, di cui 105 milioni generati da
sopravvenienze attive e altri proventi e 582 milioni da plusvalenze da
alienazione, fra cui 308 milioni di Euro generate dalle cessioni effettuate
dal Gruppo Telecom Italia (in particolare Meie Assicurazioni e Teleleasing),
70 milioni di Euro dalla cessione di Tecnost Sistemi a Olivetti S.p.A., e
infine 204 milioni di Euro derivanti dalla vendita sul mercato di 43,9
milioni di azioni Telecom Italia. Gli oneri non ricorrenti, pari a 337
milioni di Euro, derivano principalmente dagli interventi di riduzione degli
organici del Gruppo Telecom Italia, dalla sanzione comminata dall'Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato a TIM (per la parte eccedente lo
stanziamento nel bilancio al 31 dicembre 1999) per la presunta violazione
del divieto di intese restrittive della concorrenza, da oneri previdenziali
relativi a personale Telecom Italia, e dal contributo straordinario all'Inps
a seguito della soppressione del Fondo Previdenza Telefonici. Il risultato
ante interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 3.077 milioni di
Euro, pari al 21,6% dei ricavi netti. I proventi da partecipazioni (136
milioni di Euro) derivano da dividendi, relativi crediti di imposta e
plusvalenze su vendite di azioni e titoli non immobilizzati. Gli oneri
finanziari netti ammontano complessivamente a 717 milioni di Euro di cui 262
milioni del Gruppo Telecom Italia e 455 milioni dovuti agli interessi sul
debito finanziario contratto a seguito dell'Opas. Le rettifiche di valore di
attività finanziarie presentano un saldo negativo di 377 milioni di Euro,
interamente relativi al Gruppo Telecom Italia, e includono principalmente la
quota di competenza del Gruppo dei risultati netti delle società
controllate e collegate, le cui partecipazioni sono state valutate con il
metodo del patrimonio netto unitamente alla quota di ammortamento
dell'avviamento di consolidamento di tali partecipazioni. Le imposte sul
reddito del periodo sono state stimate in 1.502 milioni di Euro, di cui
1.477 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia e 25 milioni alla
controllata Tecnost International N.V.. Il risultato consolidato netto di
pertinenza del Gruppo Tecnost, dopo le imposte e dopo la quota di risultato
di pertinenza degli azionisti di minoranza (1.107 milioni di Euro), è
negativo per 490 milioni di Euro. Prima dell'ammortamento dell'avviamento di
consolidamento del Gruppo Telecom Italia, il risultato è positivo per 171
milioni. Al 30 giugno 2000 il patrimonio netto totale del Gruppo Tecnost è
pari a 29.499 milioni di Euro (16.089 milioni dopo la quota spettante agli
azionisti di minoranza); ammontava a 28.818 milioni di Euro al 31 dicembre
1999 (16.564 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza)
con un aumento di 681 milioni di Euro. Sempre al 30 giugno 2000
l'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Tecnost, inclusi
9.355 milioni di Euro del Gruppo Telecom Italia, ammonta a 25.706 milioni di
Euro. L'incremento di 955 milioni di Euro rispetto ai 24.751 milioni del 31
dicembre 1999 è generato per 1.217 milioni di Euro dal Gruppo Telecom
Italia e dalla riduzione dell' indebitamento di Tecnost S.p.A. e delle sue
Società finanziarie controllate per 262 milioni di Euro. Al 30 giugno 2000
i dipendenti delle Società del Gruppo Tecnost incluse nell'area di
consolidamento erano 128.445 (122.669 al 31 dicembre 1999). L 'incremento è
attribuibile all'ampliamento del perimetro di consolidamento del gruppo
Telecom Italia (per l'integrazione di Nortel Inversora). La Capogruppo
Tecnost S.p.A. - Tecnost S.p.A., che nel 2000 ha assunto la connotazione di
una holding di sole partecipazioni, ha chiuso il primo semestre con una
perdita netta dopo le imposte di 374 milioni di Euro, che ovviamente non
riflette alcuna attribuzione di dividendi. Al 30 giugno 2000 il patrimonio
netto è di 15.816 milioni di Euro (16.186 milioni al 31 dicembre 1999) e l'
indebitamento finanziario netto è di 16.534 milioni di Euro (16.573 al 31
dicembre 1999). Nel corso del primo semestre Tecnost ha avviato un
importante progetto di semplificazione della struttura societaria di
controllo. In maggio i Consigli di Amministrazione di Olivetti e Tecnost, in
coerenza con le aspettative del mercato, hanno infatti deciso di
intraprendere il processo di fusione per incorporazione di Tecnost in
Olivetti, sul quale sono chiamate a deliberare le relative assemblee
convocate per l'inizio di ottobre, con l'obiettivo di concludere
l'operazione entro l'esercizio. L'operazione prevede fra l'altro un piano
innovativo di miglioramenti economici per le emissioni obbligazionarie,
finalizzato a mantenere e consolidare il rapporto con gli obbligazionisti, e
che sarà attuato qualora le maggiori società di rating riducano le loro
valutazioni. Con riferimento agli azionisti di minoranza di Tecnost,
Olivetti, in coerenza con l'impegno assunto di rispettare la volontà del
mercato, ha annunciato che non procederà alla fusione qualora
nell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Tecnost si registrasse il
voto contrario da parte degli azionisti titolari della maggioranza assoluta
delle azioni non detenute da Olivetti. Sempre nel semestre, Tecnost ha
infine attuato un aumento gratuito del capitale sociale con contestuale
ridenominazione dello stesso in Euro e attualmente il capitale è composto
esclusivamente da azioni ordinarie del valore nominale di 1 Euro ciascuna.
ACCORDO TIM-SITCOM PER DISTRIBUZIONE DI CONTENUTI SU
INTERNET MOBILE
Roma 15 settembre 2000 Tim (Gruppo Telecom Italia) e Sitcom, la prima dot.tv
company italiana e societa' editrice di canali satellitari, hanno siglato un
accordo per la distribuzione di contenuti e servizi per internet mobile. I
contenuti, forniti da Sitcom, saranno disponibili, a partire da ottobre, sul
portale wap di Tim e sono legati ai temi dei cinque canali tematici del
gruppo e ai relativi siti internet/wap: Inn (informazione italiana),
Marcopolo (viaggi e turismo), Nuvolari (motori), Alice (cucina e casa) e
Leonardo (life style). Cio' si inserisce all'interno della strategia di Tim
delle "Open Platform", ovvero di apertura del Gateway Tim a
servizi e contenuti che possano essere di interesse alla platea di oltre 20
milioni di linee in Italia ed altrettante all'estero detenute dalle
partecipate del Gruppo. L'accordo prevede anche la distribuzione sul portale
internet www.tim.it dei contenuti multimediali di Sitcom. Con il nuovo
portale www.sitcom.tv, il Gruppo Sitcom, il maggiore content provider
italiano per la tv digitale, punta ad integrare televisione, internet e new
media, offrendo ai "navigatori" contenuti audiovisivi legati ai
temi dei vari canali, approfondimenti e servizi on-line. "Grazie a
questo accordo - commenta Valter La Tona, amministratore delegato di Sitcom
- saremo in grado di mettere a disposizione dei clienti Tim un'offerta
completa di informazione, intrattenimento e servizi, accessibile tramite il
telefono portatile, ma consultabile anche tramite il computer di casa.
Attraverso il sito, infatti, saranno disponibili ulteriori approfondimenti,
con i video associati alle informazioni selezionate". "Siamo lieti
- afferma l'amministratore delegato di Tim Marco De Benedetti - di poter
offrire ai nostri clienti servizi altamente innovativi e questa
collaborazione e' un'ulteriore progresso nella ricerca di attribuire sempre
nuove caratteristiche al telefonino, diventato uno strumento
multifunzionale. Uno strumento utile non solo per la comunicazione
personale, ma anche nella gestione personalizzata di dati ed informazioni
legati al mondo del lavoro e del tempo libero." I contenuti di Sitcom
saranno fruibili da tutti clienti che accederanno al Wap Gateway di Tim,
insieme a quelli gia' disponibili forniti dal Wap di i-Tim, la piattaforma
di servizi interattivi che offre in una soluzione integrata il Wap, la
tecnologia Sim Tool Kit, le informazioni in voce e tutte le applicazioni
Uni.Tim nella loro versione piu' evoluta Tim, con 20.625.000 clienti in
Italia (al 31 agosto 2000) e 40.600.000 clienti nel mondo tramite le
societa' partecipate all'estero dal Gruppo Telecom Italia, si conferma
leader europeo nelle comunicazioni radiomobili.
TELECOMUNICAZIONI ? PRESENTATA A MILANO LA COMPAGNIA
TELEFONICA CDC 1085, OPERATIVA DAL 18 SETTEMBRE SU TUTTO IL TERRITORIO
NAZIONALE.
Milano, 15 settembre 2000 Il progetto di telecomunicazioni del Gruppo Cdc
prende vita: Roberto Saviane, Amministratore Delegato di CDC 1085, ha
presentato oggi la strategia della societa che sara operativa a partire dal
18 settembre prossimo. In un mercato in rapida trasformazione come quello
delle telecomunicazioni, Cdc 1085 punta su un'offerta completa voce, dati,
Internet e servizi a valore aggiunto, supportata da una rete
tecnologicamente avanzata articolata in 16 centrali. Si propone di
soddisfare le aspettative di una clientela presente su tutto il territorio
nazionale, realizzando una forte integrazione con i prodotti Cdc e i servizi
Interfree e garantendo al consumatore vantaggi economici e facilita
d'impiego. Dichiara Saviane: "Ci rivolgiamo a un potenziale di 10
milioni di utenti appartenenti al mondo delle famiglie alto spendenti, ai
professionisti e alle piccole e medie imprese: i referenti naturali di Cdc.
L'obiettivo c quello di raggiungere 250.000 clienti nel 2003 per fonia e
servizi a valore aggiunto. A questi si sommeranno gli utenti di Interfree il
cui traffico transito transita sulla rete di Cdc 1085". Il risultato
sara reso possibile grazie alla rete commerciale costituita dai circa 400
punti vendita del Gruppo Cdc che serviranno "da vicino" la
clientela residenziale e business e grazie al network di affiliati che Cdc
1085 intende organizzare per soddisfare in modo mirato le richieste del
segmento business relative a servizi a valore aggiunto e assistenza su basse
locale. Il programma di investimento c pari a 60 miliardi entro due anni,
finalizzato allo sviluppo di una sempre piu capillare rete di
telecomunicazioni e all'implementazione di servizi avanzati. L'offerta di
Cdc 1085 si articola in una serie di servizi e prodotti che verranno
proposti anche in forma bundle, ovvero a pacchetto. Carica 1085 ? E' la
proposta per la casa di Cdc 1085. Permette di telefonare in tutta Italia,
all'estero e verso i cellulari a tariffe convenienti con credito telefonico
prepagato. E' disponibile in tutti i Punti Vendita del Gruppo Cdc con tagli
da 50.000, 100.000 e 200.000 Lire. 1085 Casa - Si tratta di un abbonamento
telefonico con attivazione gratuita e addebito posticipato, senza alcun
canone, senza costi fissi, senza scatti alla risposta e con importi
calcolati sul tempo effettivo di conversazione, permette di telefonare
addebitando la spesa sulla carta di credito o sul conto corrente. 1085
Lavoro - Opera un addebito della spesa telefonica su carta di credito o
conto corrente; il traffico viene regolarmente documentato. Sono previste
offerte personalizzate sulla base del volume di traffico. Smile Phone -
Realizzato in collaborazione con Ipm Group, leader europeo nei prodotti per
le telecomunicazioni, c il telefono di nuova generazione che consente di
utilizzare i servizi telefonici di Cdc 1085, di navigare in rete, nonché di
inviare e ricevere messaggi di posta elettronica. Cdc 1085 intende
posizionarsi nel mercato in una fascia di prezzo tra le piu basse del
mercato offrendo anche un livello di assistenza e una presenza sul
territorio equivalenti a quella dei grandi concorrenti di riferimento.
FORTE CRESCITA DEL BUSINESS E INCREMENTO DELLA
REDDITIVITÀ PER PINAULT PRINTEMPS REDOUTE NEL PRIMO SEMESTRE 2000
Parigi, 15 settembre 2000 - Ricavi: + 24,9%; Ebitda* : +35,6%; Risultato
operativo: + 35,1%; Risultato netto del gruppo: + 23,1%; *Risultato
operativo prima degli ammortamenti Il Supervisory Board di
Pinault-Printemps-Redoute, riunitosi il 13 settembre 2000 sotto la
presidenza di René de La Serre, ha approvato i bilanci consolidati
semestrali del Gruppo al 30 giugno 2000, presentati dal Management Board e
certificati dai revisori contabili. I bilanci consolidati del Gruppo sono
stati redatti per la prima volta concordemente ai nuovi standard di
contabilità, consolidando completamente le Società della divisione Credito
e Servizi Finanziari e capitalizzando i contratti finanziari. Relativamente
all'indebitamento finanziario netto, viene escluso il finanziamento dei
contributi alla clientela della divisione Credito e Servizi Finanziari. Nel
conto economico consolidato sono state effettuate alcune riclassificazioni
(gli sconti fornitori e la partecipazione dei dipendenti sono stati inseriti
nel risultato operativo). Forte crescita dei ricavi - I ricavi hanno
raggiunto gli 11,3 Miliardi di Euro (74,2 Miliardi di Franchi Francesi),
facendo registrare un aumento del 24,9%. Questo forte incremento riflette
una sostenuta crescita organica in Francia e a livello internazionale, nonché
una politica dinamica di acquisizioni strategiche. La crescita organica ha
registrato un'accelerazione notevole, passando dal 3,5% nel primo semestre
1999 all'8,1% al 30 giugno 2000, sostenuta da buona tenuta dei consumi e
dagli sforzi commerciali del Gruppo. Le acquisizioni hanno contribuito alla
crescita dei ricavi del Gruppo per l'11,1% e, nel corso del semestre, i
ricavi derivanti da Internet si sono moltiplicati quattro volte. Ulteriore
incremento della redditività - Il risultato operativo consolidato è
ammontato a 791,1 Milioni di Euro (5,2 Miliardi di Franchi), facendo
registrare un aumento del 35,1%. La redditività di gestione è progredita
ulteriormente dello 0,5%, raggiungendo il 7%, rispetto al 6,5% del 1°
semestre 1999. Questo miglioramento è da attribuirsi alla crescita del
28,8% del margine lordo, in particolare per effetto del consolidamento della
divisione Beni di Lusso su un periodo di 6 mesi e di nuovi incrementi di
produttività nelle divisioni Grande Distribuzione e Professionale. Esclusi
i costi di sviluppo, la redditività di gestione è stata pari al 7,4%, con
un incremento dello 0,6% rispetto al primo semestre 1999. Gli oneri
finanziari netti sono stati pari a 122,7 milioni di Euro (805 Milioni di
Franchi) rispetto ai 76,5 Milioni di Euro (502 Milioni di Franchi) nel primo
semestre 1999, con un incremento del 60,4%, dovuto a un consistente
programma di investimenti operativi e, soprattutto, di acquisizioni, fra cui
quelle di Yves Saint Laurent e di Sergio Rossi realizzate da Gucci. Gli
interessi di minoranza sono stati pari a 158,9 Milioni di Euro (1.042
Milioni di Franchi), in aumento del 76,6%. Questo aumento riflette
sostanzialmente la quota del risultato consolidato di Gucci non attribuibile
al Gruppo su un intero semestre. Questo impatto è stato leggermente
attenuato dal riacquisto di una parte degli interessi minoritari di Guilbert
nel secondo semestre 1999. Il risultato netto del gruppo, ante ammortamento
dell'avviamento, è stato pari a 318,9 Milioni di Euro (2092 milioni di
Franchi), in aumento del 21,5%. Post ammortamento dell'avviamento, il
risultato netto del Gruppo è in crescita del 23,1%, ed è pari a 270,6
Milioni di Euro (1 775 Milioni di Franchi). L'utile per azione diluito è
stato pari a 2,28 Euro ( 14,93 Franchi), facendo registrare un aumento del
22,1% rispetto al primo semestre 1999.
HYPERION ANNUNCIA GLI ECCELLENTI RISULTATI FINANZIARI
DELL'ANNO FISCALE 2000
Milano, 15 settembre '00 - Hyperion (Nasdaq: Hysl), leader nel mercato del
software per la business analysis, ha annunciato il fatturato record del
quarto trimestre, ammontante a 148,1 milioni di dollari - il 33% in più
rispetto ai 111,4 milioni di dollari del quarto trimestre dell'anno fiscale
1999. Nel trimestre, il fatturato relativo alle licenze software è
aumentato di 23,6 milioni di dollari pari al 45%, passando dai 52,4 milioni
di dollari dello stesso periodo dello scorso anno ai 76 milioni di dollari
attuali. Gli utili netti del quarto trimestre dell'anno fiscale 2000
ammontano a 9,1 milioni di dollari, ovvero 0,27 dollari per azione, da
contrapporre ai 5,4 milioni di dollari (0,17 dollari per azione) del quarto
trimestre dello scorso anno fiscale, calcolati escludendo le spese
straordinarie sostenute nel trimestre. Il fatturato realizzato nell'anno
fiscale 2000 ammonta a 496,9 milioni di dollari, il 17% in più rispetto ai
424,9 milioni di dollari del precedente anno fiscale. Escludendo le spese
straordinarie, l'azienda registra utili netti pari a 30 milioni di dollari
(0,91 dollari per azione), da contrapporre ai 25,4 milioni di dollari (0,82
dollari per azione) dello scorso anno. Hyperion ha registrato utili netti
pari a 28,8 milioni di dollari (0,87 dollari per azione) da contrapporre
agli 8 milioni di dollari (0,26 dollari per azione) dello scorso anno. Nel
quarto trimestre dell'anno fiscale 2000, l'azienda ha registrato utili netti
pari a 9,1 milioni di dollari (0,27 dollari per azione) da contrapporre ai
6,7 milioni di dollari (0,22 dollari per azione) dello stesso periodo dello
scorso anno. "Sono particolarmente soddisfatto di annunciare i
risultati di un brillante trimestre e di un anno ricco di successi," ha
affermato Jeff Rodek, Chairman e CEO di Hyperion. "Per il terzo
trimestre consecutivo abbiamo migliorato i volumi delle vendite di nuove
licenze rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Continueremo a
perseguire strategie aggressive al fine di garantire agli azionisti una
costante e proficua crescita; prevediamo inoltre di continuare a investire
in interessanti opportunità di crescita nel mercato di business analysis."
Nuovi clienti e consolidamento dei clienti esistenti Nel corso del quarto
trimestre, Hyperion ha chiuso importanti trattative con clienti nuovi ed
esistenti tra cui Citizens Communications, HCA - the Healthcare Company,
Fatbrain.com (prima vendita di Hyperion Web Site Analysis Suite),
Macromedia, Inc. e UnumProvident Corporation. Nello stesso periodo in
Italia, le seguenti aziende hanno scelto Hyperion: R.T.I. Reti Televisive
Italiane, Pioneer Italia, Sogefi, Coca Cola Italia, Crif, Soremartec, Orsi
Automazione, Sanitec Italia, Interpump Group, G. Bargellini, Netsupport e
Casa Damiani. Principali partnership e annunci di nuovi prodotti Nel corso
dell'anno fiscale 2000, Hyperion ha annunciato nuove partnership ed ha
consolidato i rapporti di collaborazione esistenti con una vasta gamma di
partner; tra gli accordi più recenti sono inclusi quelli con ChannelPoint,
Firepond, HNC Software, i2 Technologies, Nortel Networks e Novient Inc. Nel
quarto trimestre, Hyperion ha annunciato il rilascio di due nuovi prodotti
della suite eCRM: Hyperion Web Site Analysis Suite ed Hyperion Customer
Interaction Center. Hyperion ha inoltre annunciato la disponibilità di
Hyperion Essbase 6.0 OLAP Server su piattaforma IBM DB2 Universal Database.
Con 295,2 milioni di dollari di liquidità e investimenti a breve termine
(30 giugno 2000), Hyperion dispone della forza finanziaria necessaria per
supportare la propria strategia di crescita basata sullo sviluppo di
prodotti, sull'acquisizione di nuove tecnologie e su nuove iniziative
marketing. Il flusso di cassa proveniente dalle diverse attività ammonta a
18,5 milioni di dollari per il quarto trimestre e a 27,4 milioni di dollari
per l'intero anno fiscale 2000. Hyperion ha recentemente annunciato due
nuove nomine al Consiglio di Amministrazione: Henry Autry, Chief Executive
Officer di Brigade Solutions, uno dei principali fornitori di servizi di
outsourcing per il supporto clienti Internet, e Ken Goldman, Chief Financial
Officer di Siebel (NASDAQ: SEBL). L'azienda inoltre, ha annunciato la nomina
di Beth Broderson, nella nuova carica di Chief Marketing Officer. Hyperion
è leader nel mercato del software di business analysis, soluzioni a
supporto della pianificazione, gestione e implementazione delle strategie
aziendali mediante l'analisi delle informazioni derivanti da iniziative
e-business, crm, supply chain, amministrazione e finanza. La tecnologia OLAP,
le applicazioni pacchettizzate di business analysis e i tool di Hyperion
sono attualmente utilizzati da oltre 6.000 aziende, tra cui 60 delle aziende
di Fortune 100 e 40 aziende incluse nella classifica Financial Times
European Top 100. Le alleanze strategiche con più di 350 partner
incrementano flessibilità e valore alle soluzioni Hyperion. La società,
con circa 2500 dipendenti, ha sede a Sunnyvale (California) e opera
direttamente in 26 Paesi. La filiale italiana, presente con propri uffci a
Milano e Roma, è diretta da Guglielmo Persani e vanta oltre 200 referenze
tra le più grandi realtà del mercato nazionale. Infolink www.hyperion.it
ING PRESENTA FLEXBEN.IT, PRIMO PORTALE INTERNET IN
ITALIA DEDICATO ALLA GESTIONE DEGLI EMPLOYEE BENEFITS, E LA POLIZZA VITA
GROUP UNIT LINKED
Milano, 15 settembre 2000 - Inc Employee Benefits (Gruppo Ing) presenta www.flexben.it
, il primo portale Internet italiano interamente dedicato alla gestione e
all'amministrazione dei programmi di employee benefits, cioè all'insieme di
garanzie complementari di carattere assistenziale, sanitario e previdenziale
studiate per l'azienda e per i dipendenti. flexBen.it è un portale Internet
composto da tre sezioni dedicate a broker assicurativi, imprese e lavoratori
dipendenti. Ogni sezione comprende un'area aperta al pubblico che fornisce
informazioni di carattere generale sul mondo degli employee benefits, sulle
soluzioni proposte dal Gruppo Ing e sulle novità in materia fiscale e
legislativa, e un'area riservata con accesso tramite password che mette a
disposizione di ogni categoria di utenti servizi dedicati: i broker
assicurativi potranno scegliere, e quindi proporre, i prodotti meglio
rispondenti alle singole esigenze, verificare la situazione di ogni impresa
diente aggiornandola e modificandola in tempo reale, sottoscrivere in
qualsiasi momento piani previdenziali concordati in precedenza con Inc
Employee Benefits, ricevere newsletter1 aggiornamenti e approfondimenti su
specifici argomenti, le imprese potranno verificare la situazione
contrattuale generale, consultare la posizione e le coperture per categoria
e per singolo dipendente, ricevere e-mail con notizie e consigli per
definire e aggiornare in maniera ottimale i piani di previdenza integrativa,
il singolo dipendente avrà completo accesso alla propria posizione, con la
possibilità di modificare l'entità dei versamenti, disporrà di una
sezione con comunicazioni personali per la gestione del piano previdenziale
e delle copèrture, oltre alle novità fiscali e legislative. Han Wienbelt,
responsabile europeo di Inc Employee Benefits, ha dichiarato che "il
portale FlexBen.it e l'Italia rappresentano il progetto pilota per Ing
Employee Benefits, già presente con strutture dedicate in Olanda, Spagna e
Polonia, e rientrano in una più ampia strategia di sviluppo a livello
europeo che, a breve, sarà estesa anche a Belgio, Germania e Francia".
A settembre, inoltre, INC Fmployee Benefits ha presentato sul mercato
italiano Croup Unit Linked, un nuova polizza vita unit linked, studiata e
realizzata appositamente per categorie omogenee di lavoratori, il cui:
rendimento è agganciato all'andamento di un singolo fondo assicurativo o di
un, paniere di fondi. Group Unit Linked, sulla base delle singole esigenze,
del profilo di rischio/rendimento e dell'orizzonte temporale, permette di
scegliere tra tre linee di investimento predefinite (Cauta, Bilanciata e
Aggressiva) oppure di personalizzare l'investimento con sette fondi
assicurativi che investono in Sicav lussemburghesi del Gruppo INC (Dollar
bond, Dùtch equity, Emu bond, Etiropean equity1 IT Fund, Japanese equity e
North American equity). In qualsiasi momento, attraverso il portale
FlexBen.it, l'assicurato può intervenire sulla composizione del proprio
portafoglio per modificarne la composizione percentuale secondo una diversa
tipologia di investimento. Group Unit Linked può essere offerta dalle
aziende ai propri dipendenti, in forma obbligatoria o facoltativa. Nel primo
caso l'azienda richiede al dipendente di partecipare al piano previdenziale
e si assume la parte più significativa dell'investimento; nel secondo,
l'impresa sottoscrive la polizza su indicazione dei propri dipendenti
lasciando loro la facoltà di partecipare al piano e, quale uifèn.ore
incentivo, contribuendo all'investimento. Così come per le normali polizze
unit linked, anche Group Unit Linked permette all'assicurato una detrazione
fiscale fino a un massimo di 475 mila lire all'anno e le somme liquidate
sono per legge impignorabili, insequestrabili, esenti dalle imposte sulle
successioni e sui redditi delle persone fisiche, oltre a un vantaggio in
termini di costi dovuto alla contrattazione su base collettiva. "Quello
della previdenza integrativa, e più in particolare dei piani assistenziali
e assicurativi, è un problema che nel nostro paese riguarda circa Il
milioni di lavoratori dipendenti e che si fa sempre più pressante", ha
sottolineato Eugenio Cazzani, direttore generale di Inc Employee Benefits.
"La nostra società è il primo operatore europeo specializzato in
questo settore e il nostro obiettivo per l Italia è di avere, entro il
2003, una quota di mercato pari al 5%, tre nuove sedi e urta rete
distributiva di professionisti della consulenza, gli Eb Consultants".
Inc Employee Benefits, in Italia dalla fine del 1999, è specializzata nella
realizzazione e nel collocamento di polizze assicurative collettive,
attraverso le quali imprese private, enti pubblici e associazioni di
categoria possono sottoscrivere coperture assistenziali e previdenziali a
favore dei propri dipendenti, collaboratori, soci e amministratori. In
Europa, nel settore degli employee benefits, il Gruppo Inc è attivo dal
1993 e gestisce circa 3 miliardi di euro per oltre 100 mila clienti.
KYNESTE E ORACLE INSIEME PER FORNIRE TECNOLOGIA E
SERVIZI IN MODALIÀ ASP
Roma, 15 settembre 2000. Kyneste, l'e-business Solution Provider creato
dalla Banca di Roma, fornirà tecnologia e piattaforme e-business Oracle in
modalità Asp a seguito dell'accordo con la compagnia californiana, prima
società di software al mondo a sviluppare e commercializzare soluzioni
enterprise per l'e-business completamente Internet-based. I clienti di
Kyneste, godendo di una vantaggiosa formula di affitto potranno accedere,
tramite Internet, alle proprie applicazioni aziendali custodite in sicuri
data center. "Abbiamo deciso di stringere questo accordo con Oracle -
commenta Massimo Ferriani, Direttore Generale di Kyneste - perchè l'offerta
applicativa, che vede nell'Oracle E-Business Suite un ambiente integrato
e-Procurement-Erp (approvvigionamento e gestione aziendale via Internet), è
facilmente accessibile tramite qualunque browser ed è caratterizzata da
scalabilità e flessibilità della piattaforma tecnologica". "Oracle
ha da subito intuito le potenzialità di crescita ed evoluzione delle
soluzioni Asp, in quanto consentono anche alle Pmi di usufruire, a costi
contenuti, di applicativi caratterizzati da grande efficacia e da facile
gestione", spiega Mario Bonzano, Senior Vice President di Oracle South
Europe." Le nostre piattaforme e-Procurement e Erp sono completamente
aperte al mondo Internet e quindi già erogabili in modalità Asp. Questo
accordo rappresenta per Oracle un obiettivo prestigioso, poiché Kyneste ha
scelto di offrire al mercato soluzioni per l'e-commerce e l'e-business ad
alto valore aggiunto. Oracle da sempre ritiene che le imprese di successo,
in un mercato tanto competitivo, debbano sfruttare al massimo le
potenzialita' offerte da Internet per automatizzare, semplificare, integrare
ed analizzare tutti i processi aziendali, interni ed esterni. "Il
Gruppo Banca di Roma, - sottolinea Bruno Costi, Presidente di Kyneste -
attraverso il patrimonio di competenze della nostra società, ha deciso di
giocare la carta tecnologica delle applicazioni Internet al più elevato
grado di qualità per dare la più avanzata risposta a tutte le aziende che
in Italia vogliono entrare nel mondo dell'e-business. L'accordo Asp con
Oracle - prosegue Costi - consente a Kyneste di soddisfare al massimo
livello le richieste del mercato ed aggiunge un altro tassello alla
strategia diretta a rendere il Gruppo Banca di Roma leader anche nella
net-economy". La lettera di intenti fra Kyneste e Oracle - siglata,
nella sede della Banca di Roma di via Minghetti, alla presenza del
Condirettore Generale della Banca di Roma Carmine Lamanda - segna la prima
importante tappa di un percorso che vedrà sfruttare al meglio le sinergie
crescenti, per offrire una serie sempre più ampia di soluzioni per il
mercato enterprise. Kyneste, società fondata dalla Banca di Roma, è un
e-business Solution Provider, membro dell'ASP Industry Consortium, in grado
di offrire servizi ad alto valore aggiunto basati sul modello Asp (Application
Service Provider). Utilizzando il principio "all inclusive"
sviluppa, gestisce ed eroga servizi di e-business attraverso propri data
center, fornendo applicazioni e infrastrutture in "renting",
utilizzabili da parte dei propri clienti tramite Internet. Per le aziende ciò
si traduce nell'opportunità di abbattere i tempi e i costi di start up e di
concentrarsi sul proprio core business. Kyneste è l'interlocutore naturale
delle aziende, poiché capace di integrare il sistema informativo aziendale,
le applicazioni e le architetture già esistenti con quelle Internet-based.
LA RONDINE S.P.A. INVESTE 10 MILIONI DI EURO PER IL
POTENZIAMENTO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DEL GRES PORCELLANATO
Milano, 15 settembre 2000 - 10 milioni di Euro di investimento, 7,5 milioni
di mq di piastrelle all'anno, sono i numeri dichiarati in occasione
dell'inaugurazione del nuovo stabilimento di Rubiera. Con questa operazione
il Gruppo Rondine, disponendo delle più avanzate tecnologie produttive si
attesta ai massimi livelli tra i produttori di gres porcellanato.
ARRIVA WINDOWS MILLENIUM
Milano, 15 settembre 2000 - Si chiama Windows
Millennium - è disponibile da oggi sul mercato italiano, in contemporanea
con il rilascio a livello mondiale, e va a sostituire la seconda versione di
Windows '98. Windows Millennium contiene nuovi software per ascoltare musica
in formato mp3 e navigare in Internet.
E.BISCOM: TRATTA PER ASSOCIATED PRESS MA GUARDA ANCHE A
RAI
Milano, 15 settembre 2000 - Nel numero di'Panorama' in
edicola si parla di una trattativa in corso fra La e.Biscom di Silvio
Scaglia e Francesco Micheli con l'agenzia Associated press, Lucia
Annunziata, ex direttore del Tg3 si occuperà della definizione dell'accordo
per conto di e.Biscom. Sempre nel settimanale sono state riportate alcune
indiscrezioni secondo le quali Silvio Scaglia afferma che, qualora la Rai
fosse privatizzata E-Biscom sarebbe in prima fila per prenderne un pezzo
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