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SDA BOCCONI: CONDIZIONI E STRUMENTI PER IMPRESE DI
SUCCESSO LA RIVOLUZIONE DELL'E-BUSINESS NON È SOLO TECNOLOGICA , NON PUÒ
ELUDERE LA QUESTIONE CULTURALE E SOCIALE
Milano 4 ottobre 2000 - si è svolto ieri, presso il
Palazzo delle Stelline di Milano, il convegno di Economia & Management
dal titolo "E-business: condizioni e strumenti per imprese di successo
". organizzato dalla SDA Bocconi e dalla rivista Economia &
Management edita da Etas. La vera rivoluzione dell'e-business non può più
essere solo tecnologica, ma anche e soprattutto culturale e sociale. là
questo il messaggio lanciato con forza al convegno "E-business:
condizioni e strumenti per imprese di successo" organizzato dalla
rivista aziendale "e&m-Economia & Management" oggi a
Milano presso il Palazzo delle Stelline. Gli oltre 700 partecipanti (ma
sarebbero stati molti di più se non fossero state chiuse le iscrizioni)
hanno apprezzato lo sforzo degli organizzatori nell'individuare nuovi
ingredienti per una ricetta di e-management nel mondo del business on-line,
con sempre maggiore produttività e maggiori vantaggi competitivi per le
proprie aziende. Inoltre, testimoniai di società leader dell'on-line come
Amazon, Lycos, Vitaminic e operatori del Nuovo Mercato della Borsa italiana
hanno contribuito a dare alcune preziose coordinate per continuare con
successo l'attività imprenditoriale dell'e-business. La prima parte del
convegno è stata dedicata a una lettura trasversale dell'e-business con
un'analisi di "casi settoriali" per ipotizzare una
riconfigurazione del settore del mercato. Claudio Demattè, presidente SDA
Bocconi, ha dato le coordinate generali della "seconda
generazione" del mercato on-line italiano, dopo l'iniziale fase di
ingresso di moltissime società; mentre Diego Piacentini, vice presidente di
Amazon.com, ha raccontato come l'aver puntato tutto su nuove economie di
scala abbia permesso ad Amazon di diventare il leader della vendita di
commodity on-line, creando, per la prima volta nella storia, un nuovo
cliente totalmente ed esclusivamente telematico. La sessione plenaria,
coordinata da docenti SDA Bocconi, ha poi visto più nel dettaglio: - i
servizi finanziari nell'economia digitale con l'intervento di Anna Omarini);
- i nuovi modelli di gestione del cliente con il caso del settore editoriale
(a cura di Paola Dubini e Andrea Farinet); i nuovi marketplaces per il
business to consumer con i distretti virtuali (presentati da Pier Franco
Camussone); Il pomeriggio, invece, si è articolato in sei sessioni
parallele di approfondimento coordinate da docenti Sda Bocconi, con anche la
partecipazione di famosi testimonial aziendali come: 1. Strategia: con gli
interventi di Carlo Alberto Carnevale e Cinzia Parolini Sulla rete senza
rete: da questa considerazione si è articolata la sessione basata su una
nuova prospettiva: non è Internet in quanto tecnologia a rappresentare la
vera sfida manageriale della new economy, ma la capacità di rendere
congruenti e sostenibili i modelli di business delle imprese che accettano
la sfida della Rete. Possibili soluzioni proposte sono state la
riconfigurazione dei processi di creazione del valore e i nuovi ruoli
strategici quali il content provider, il market maker e il gestore di
relazioni. 2. Struttura: con gli interventi di Ferdinando Pennarola e
Vincenzo Perrone Il punto di partenza è stato osservare che attualmente,
poco o nulla si dice sul motore organizzativo che regge, invece, tutte le
nuove iniziative imprenditoriali on-line. Ed proprio su questo punto che si
dovrebbe lavorare affinché lo sviluppo iniziale delle start up non si
trasformi dopo poco in grandi flop. E' necessario rivedere l'organizzazione
interna dei team di lavoro, della comunicazione aziendale e di quella verso
i clienti; e poi ancora dare più attenzione agli accordi di partnership
lungo tutta la catena del valore utilizzando intelligentemente il nuovo
linguaggio della rete e creando nuove figure e sbocchi professionali (come
il web manager e il telelavoro). 3. Mercato: con gli interventi di Andreina
Mandelli, Bruno Busacca e Sandro Castaldo Particolare attenzione è stata
dedicata al tema del brand building e della costruzione di trust nel sistema
di relazioni aziendali, partendo dal punto di vista dell'azienda di marca,
che deve affrontare la sfida di valore e trasparenza dell'empowered
consumer, degli agenti intelligenti e delle comunità. Inoltre è stato
analizzato il channel management nell'era dell'e-commerce e la gestione del
conflitto nei canali virtuali caratterizzati da nuovi aspetti come l'aspazialità
e la pervasività. 4. Finanza con gli interventi di Massimo Spisni e
Francesco Perrini Il tema della corporate finance è stato trattato su due
dimensioni: il ciclo degli investimenti nell'e-business (con il ruolo dei
venture capital e delle opzioni di conversione in azioni, cioè le equity
kickers) e i modelli e le metodologie di valutazione delle aziende on-line.
In particolare sono stati presi in considerazione i criteri attualmente più
utilizzati come i Multipli, il Discounted Cash Flow (Dcf) e le opzioni
reali. 5. Logistica e Operations: con gli interventi di Alberto Grando,
Marco Gosso, Enzo Baglieri e Raffaele Secchi Sono stati evidenziati i rischi
di una non corretta progettazione delle infrastrutture e dei processi
logistici per l'e-business, dando particolare attenzione al gap da colmare
tra lo sviluppo dell'e-commerce e le strutture attualmente esistenti nelle
aziende. Il limite evidenziato, infatti, sta proprio nella natura fisica
degli attuali processi produttivo-logistici dell'Itc e nel differenziale tra
queste e la velocità delle informazioni sulla rete. 6. Sistemi Informativi:
con gli interventi di Pier Franco Camussone e Paolo Pasini Le proposte
emerse riguardano due soluzioni: un maggiore utilizzo delle Extended Erp e
dei sistemi di E-business Intelligence per la progettazione di nuovi sistemi
informatici di supporto alle dirigenze di impresa.
I PRINCIPALI GESTORI MONDIALI DI TLC A RACCOLTA CONTRO
IL FENOMENO DELLE FRODI
Baveno, 4 ottobre 2000 Aperti sotto la presidenza di Telecom Italia i lavori
dell'assemblea plenaria del Fiina (Forum for International Irregular Network
Access) Si è aperta ieri a Baveno (Verbania), sotto la presidenza di
Telecom Italia, l'assemblea plenaria del Fiina (Forum for International
Irregular Network Access), l'organizzazione leader mondiale nel campo del
controllo delle frodi a cui aderiscono la maggior parte degli operatori di
rete fissa e mobile (tra i quali At&T, Bt, Mci, Deutsche Telekom e
France Telecom) i cui lavori si concluderanno il prossimo 6 ottobre. Fiina
si pone l'obiettivo di controllare e segnalare alle autorità competenti i
fenomeni fraudolenti nel settore delle Tlc. Questo è possibile grazie alla
cooperazione dei gestori telefonici dei Paesi aderenti al Forum, sempre in
prima linea nell'individuare le frodi emergenti, nel mettere a punto le
tecniche di rilevazione e di contrasto, nello scambiarsi le esperienze
maturate. Nel corso dell'assemblea, che quest'anno fa registrare il più
alto numero di partecipanti in assoluto, saranno trattati temi d'attualità
quali l'e-commerce e le tecniche d'avanguardia nell'azione di contrasto alle
frodi. Telecom Italia, oltre ad essere socio fondatore Fiina, è l'unico
operatore italiano a farne parte. Fiina è strutturato al suo interno in
diversi sottocomitati specializzati in aree specifiche e si riunisce in
seduta plenaria una volta l'anno. Attualmente è presieduto da Bill Morris (BT)
ed è retto da un comitato di 8 membri, tra i quali Telecom Italia.
NAUTILUS: TELECOM ITALIA E GLOBAL CROSSING SIGLANO UN
ACCORDO PER AMERICA LATINA E MEDITERRANEO
Roma, 3 ottobre 2000 -Latin American Nautilus, società controllata al 70%
da Telecom Italia e costituita insieme alle partecipate sudamericane Telecom
Argentina, Entel Chile e Entel Bolivia (con una quota del 10% ciascuna), ha
concluso un accordo con Global Crossing per l'acquisto di 18.000 chilometri
di fibra scura in America Latina.Tale acquisizione consente di realizzare la
prima parte del backbone integrato ad alta velocità per la trasmissione
dati e Internet che connetterà tutti i Paesi dell'area Sudamericana tra
loro e con la rete Internet Usa.Il valore dell'operazione è di circa 360
milioni di dollari. La Global Crossing, a sua volta, ha siglato un contratto
con Mediterranean Nautilus, la Datacom per il Mediterraneo controllata al
51% da Telecom Italia, per acquistare, ad un prezzo pari a 88 milioni di
dollari, un cavo di fibra scura che collegherà l'Italia con Grecia,
Turchia, Israele e Egitto. Global Crossing ha inoltre raggiunto un accordo
con Elettra, società controllata da Telecom Italia, per un long term lease
di una nave dedicata all'installazione e alla manutenzione di cavi
sottomarini, per un importo pari a 50 milioni di dollari. Global Crossing
aveva già fornito a Telecom Italia i portanti in fibra per la realizzazione
del backbone europeo, la cui prima direttrice Milano-Zurigo-Francoforte-Parigi-Londra
è stata attivata a fine luglio 2000. Latin America Nautilus si pone come
operatore di primo piano nei settori trasmissione dati e Internet nell'area
latino-americana, puntando a conquistare una quota superiore al 20% del
mercato della connettività e dei servizi internazionali della Regione,
gestendo una rete ad anello, sottomarina e terrestre, in fibra ottica ad
alta capacità trasmissiva per complessivi 30.000 chilometri. Latin American
Nautilus offrirà, attraverso le partecipate di Telecom Italia e altri
operatori, capacità trasmissiva internazionale e connettività Internet
"city to city" nonché servizi di housing e web hosting a tutti
gli operatori di telecomunicazioni, compresi gli emergenti Internet service
provider, content provider e application provider.
ACCORDO TELECOM ITALIA WIRELINE - APILOMBARDA PER NUOVI
SERVIZI A LARGA BANDA
Milano, 3 ottobre 2000 - Più di 7.500 le imprese interessate. Pacchetti di
offerta a condizioni particolarmente vantaggiose. Nuovi servizi a larga
banda, Internet e trasmissione dati Telecom Italia Wireline Services, la
Business Unit di Telecom Italia per la telefonia fissa ed Internet per le
aziende, e Apilombarda, la federazione Regionale delle Associazioni Piccole
e Medie Industrie della Lombardia aderente a Confapi, hanno siglato un
importante accordo per la fornitura di nuovi servizi e pacchetti di offerta
a condizioni particolarmente vantaggiose. L'intesa, infatti, consentirà
alle oltre 7.500 imprese associate ad Apilombarda di razionalizzare e
ottimizzare le risorse aziendali destinate alle telecomunicazioni, adottando
le offerte "Business Solution" di Telecom Italia Wireline. Allo
stesso tempo l'accordo promuoverà la diffusione e l'utilizzo di tecnologie
innovative, in particolare modo quelle legate a Internet e alla trasmissione
dati. Le offerte di fonia Business Solution - personalizzabili attraverso le
formule Business Voice Easy e Business Voice Corporate - consentono alle
imprese di ottenere un sensibile risparmio, fino al 40%, sui costi delle
chiamate telefoniche da rete fissa (interdistrettuali, internazionali e
verso radiomobili). Grazie a questo accordo, le imprese che aderiranno alla
convenzione, sottoscrivendo le offerte sopracitate, potranno ottenere una
percentuale di sconto aggiuntivo del 10% in qualità di bonus associativo,
elevando così al 50% il tetto del risparmio della propria spesa telefonica.
Tale convenzione consentirà inoltre agli associati delle A.P.I. della
Lombardia di usufruire di condizioni particolarmente vantaggiose per la
progettazione, realizzazione e fornitura da parte di Telecom Italia Wireline
di soluzioni tecnologiche avanzate e innovative quali il collegamento dati
in ambito locale, i nuovi servizi in Rete a Larga Banda e la
videocomunicazione. In questo modo le Pmi associate Api saranno presenti su
Internet a costi competitivi, avendo a disposizione un elevato standard
professionale, garantiti dall'Internet Data Center di Telecom Italia
Wireline, il Centro Servizi Internet che offre soluzioni di housing/hosting,
portali e applicazioni e-commerce con un alto grado di sicurezza e con
accesso a larga banda (fino a 155Mb/s). "Con questo accordo Apilombarda
- evidenzia il presidente regionale Rodolfo Anghileri - fornisce alle 7.500
imprese associate un servizio d'avanguardia e su misura per poter
incrementare i nuovi mezzi di comunicazione che consentono di ampliare la
possibilità di mercato anche ben oltre i tradizionali confini. L'accordo,
che consente un considerevole risparmio in questo fondamentale tipo
d'investimenti, va ad incrementare la gamma di servizi per le imprese che
vogliono collocarsi a pieno titolo nel mercato unico europeo e nella
new-economy. "Questo accordo - ha sottolineato Marco Ragazzini,
responsabile della funzione Affari di Telecom Italia Wireline- consolida la
nostra partnership con Apilombarda e conferma l'impegno dell'azienda di
porsi a fianco delle Pmi come punto di riferimento sia per le esigenze di
Telecomunicazioni tradizionali, sia per accelerare il passaggio delle
piccole imprese verso la New Economy. Oltre agli indubbi vantaggi economici,
infatti, l'accordo già prevede le possibilità di sviluppo e hosting di
siti web e di una nuova modalità di collegamento ad Internet veloce di tipo
"flat", cioè a costo fisso e senza spese aggiuntive per il
traffico effettuato".
PUNTOIT A BERLUSCONI E RUTELLI: ''UN'ITALIA
INTERNET-BASED''
Roma, 4 ottobre 2000 - Il Consiglio direttivo di Puntoit, l'associazione per
lo sviluppo della Societa' dell'Informazione (www.puntoit.org), che annovera
tra i propri soci e aderenti oltre 2300 rappresentanti della internet
economy e operatori del settore telecom italiani si e' riunito a Roma per
definire strategie e piano d'azione per il 2000/2001. ''Lo sviluppo di
internet in Italia e' ormai un fatto" -ha dichiarato Luigi Gambardella
Presidente di Puntoit- ''e, a questo proposito, vale la pena di rilevare che
tra pochi mesi, in Italia, il traffico telefonico per l'accesso ad Internet,
superera' quello per i tradizionali servizi in voce. In termini di
utilizzazione di Internet il nostro Paese si avvia a superare la Francia da
sempre all'avanguardia nell'utilizzo delle nuove tecnologie in Europa".
"Oggi dobbiamo sensibilizzare i decisori sugli effetti che questa
rivoluzione produrra' a livello sociale, economico, politico. Non e' piu'
possibile considerare Internet alla stregua di un settore. Internet e' il
cuore, il motore del cambiamento. Solo mettendo internet al centro il Paese
riuscira' ad essere competitivo, in altre parole si deve puntare su
un'Italia "Internet-based". "L'associazione ha individuato
come priorita' nell'agenda delle attivita' la proposta di avere tutti i
servizi pubblici on line, a livello centrale e locale, al massimo entro il
2003. Puntoit invitera' a discutere di questi temi il Presidente del
Consiglio Giuliano Amato, il Presidente della Commissione europea Romano
Prodi, i leader dei due schieramenti Silvio Berlusconi e Francesco Rutelli e
il Presidente della Confindustria Antonio D'Amato. Nel corso del Consiglio
sono stati definiti i nuovi incarichi: Luigi Gambardella (Presidente)
Giuseppe Cerbone (Vicepresidente con delega ai servizi internet), Paolo Nuti
(Vicepresidente con delega ai contenuti), Domenico Bosi (Vicepresidente con
delega allo Sviluppo associativo); Stefano Lucchini (consigliere con delega
alla comunicazione e alla stampa), Giancarlo Del Duca (consigliere con
delega ai rapporti istituzionali), Pasquale Cioffi, (Segretario Generale),
Joy Marino (consigliere), Andrea Valli (consigliere) Gualtierluigi Guadagno
(consigliere) e Davide Cefis (consigliere).
CLUB IMPRESA FUROPA INCONTRA IL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO AMATO
Treviso 4 ottobre 2000 - Venerdì 6 ottobre alle ore 18,15 presso la Caniera
di Commercio di Treviso il ClubImpresa Europa organizza un incontro con il
Presidente dei Consiglio On. Giuliano Amato sul tema: "Propste per una
Legge Finanziaria di sviluppo, innovazione e competitività". Il Club
Impresa Europa è stato fondato, da un gruppo di imprenditori del Veneto con
l'obiettìvo di promuovere incontri, dibattiti, iniziative per divulgare nel
proprio territorio la cultura dell'intraprendere e dell'innovare.Il Club
Impresa Europa si è fatto promotore di questo incontro, al quale ha aderito
il Presidente del Consiglio che ha dimostrato grande sensibilità ed
attenzione verso una iniziativa che vuole coinvolgere, l'imprenditoria del
Nord Est, realtà di grande importanza nel tessuto economico nazionale. Le
proposte che Verranno presentate durante l'incontro sono state elaborate dal
Club Impresa Europa in collaborazione con Unindustria Treviso. La
partecipazione è aperta e l'adesione deve essere preventivamente comunicata
alla segreteria organízzativa Origami Italia (Tel. 0422 - 911586 Fax 0422 -
913175).
CONFINDUSTRIA: FINANZIARIA, PERPLESSITA'
SULL'IMPOSTAZIONE MACROECONOMICA, MA PRIME RISPOSTE ALLE IMPRESE
Roma, 4 ottobre 2000 - Confindustria si riserva di dare un giudizio compiuto
sul Disegno di Legge Finanziaria quando sarà disponibile il testo
definitivo e completo. I contenuti al momento noti confermano una manovra
fondamentalmente orientata al sostegno della domanda nel breve periodo, con
una dispersione delle risorse che rischia di indebolirne l'efficacia.
Confindustria conferma le sue preoccupazioni per l'impianto macroeconomico
della Finanziaria. Nello stesso tempo, giudica positivamente il fatto che il
Governo abbia recepito alcuni interventi che essa stessa aveva suggerito.
Misure che, se confermate, costituiscono un primo passo, ancora
insufficiente, verso la riduzione dell'eccesso di costi fiscali,
contributivi ed energetici che oggi determinano un grave svantaggio
competitivo delle imprese italiane rispetto al resto d'Europa.
FINANZA&FUTURO: GLI LNVESTMENT CENTER FANNO
CRESCERE LA RACCOLTA DI OLTRE IL 10%
Milano, 4 ottobre 2000 "11 progetto Investment Center a due anni e
mezzo dalla prima apertura di Modena conta oggi 34 centri operativi
distribuiti sull'intero territorio nazionale. ,Da una nostra ricerca interna
è emerso che la produttività media (raccolta netta) dei promotori
finanziari gravitanti attorno ai centri varia dal 15% al 20% in più
rispetto ai colleghi che gravitano sulle agenzie. In particolare il
miglioramento che si riscontra sulla raccolta netta deriva dalla
concomitanza di due fattori: l'incremento della raccolta lorda (soprattutto
su nuovi clienti) e una diminuzione di riscatti che è un primo indice di
maggiore fidelizzazione". Così Giorgio Mascherone, direttore
commerciale di Finanza & Futuro, durante un incontro con la stampa, ha
illustrato i dati più significativi sull'attività dei promotori finanziari
che gravitano intorno agli Investment Center. In particolare la ricerca ha
evidenziato che la raccolta lorda pro capite dei pf operanti negli
Investment Center si attesta oltre il 10% (422 milioni di lire per mese)
rispetto a quella dei promotori finanziari operanti nelle agenzie. Inoltre
l'entità dei rimborsi è inferiore per i pf negli Investment Center: in
media 98 milioni di lire mese contro i 106 degli indipendenti (+7,5%). La
combinazione di tali risultati mostra in media una raccolta netta superiore
dei promotori finanziari presso gli IC tra il 15% e il 20% rispetto alla
libera professionalità. Gli Investment Center Finanza & Futuro, oltre a
favorire una maggiore produttività migliorano la fidelizzazione dei pf,
riducendo sensibilmente il tasso di turn over (da una media del 7% al 4,5%).
Ad oggi sono circa 600 i promotori finanziari che op 1 erano all'interno dei
34 Investment Center distribuiti in tutt'Italia (e rappresentano oltre il
40% della Rete Finanza & Futuro). Entro la fine del 2002, Finanza &
Futuro stima di elevare tale percentuale all'85% e di contare
sull'operatività di circa 100 centri specializzati nella consulenza
finanziaria. In termini di copertura territoriale, attualmente le aree
geografiche più rappresentate sono la Lombardia (otto Investment Center),
l'Emilia Romagna (cinque), il Triveneto (quattro) e la Campania (tre).
Seguono la Liguria, il Piemonte, le Marche, la Toscana, l'Umbria e la
Sicilia (tutte con due Investment Center) e il Lazio e la Puglia (entrambe
con una struttura). Entro la fine dell'anno saranno inaugurate nuove
strutture a Bologna, Roma (due), Napoli, Arezzo, Reggio Emilia, Lucca,
Pistoia e Trieste. L'ultimo Investment Center a iniziare la propria
operatività è quello inaugurato ieri a Milano in via Alberto da Giussano
15. Titolare della struttura è Sergio Livraghi, 44 anni, in Finanza &
Futuro dal 1995 e district manager delle provincie di Milano e Monza.
Livtaghi coordina complessivamente 27 promotori finanziari, 14 dei quali
operativi presso il nuovo Investment Center per oltre 370 miliardi di lire
di patrimonio in gestione e circa 2 mila clienti. L'IC milanese, aperto al
pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 dal lunedì al venerdì, è
situato tra via Pagano e Piazza Conciliazione e si sviluppa su una
superficie di 260 metri quadrati per complessivi dieci locali. Finanza &
Futuro, presente in tutt'Italia con oltre 1.400 promotori finanziari, 34
Investment Center e una rete capillare di agenzie distribuite su tutto il
territorio, amministra circa 23 mila miliardi di lire per conto di 158 mila
clienti.
AUMENTO DI CAPITALE GEMINA
Milano, 4 ottobre 2000 Il Consiglio di Amministrazione della Gemina ha
fissato in € 1,4 il prezzo di emissione delle azioni nell'ambito
dell'aumento di capitale deliberato il 19 settembre scorso a valere sulla
delega conferita dall'Assemblea Straordinaria del 30 aprile 1999. L'aumento
prevede l'emissione di n. 173.289.448 azioni ordinarie del valore nominale
di 1 € ciascuna, da offrire in opzione agli azionisti in ragione di 8
nuove azioni ordinarie ogni 9 azioni di qualsiasi categoria possedute, per
un controvalore complessivo dell'operazione di € 242,6 milioni . L'offerta
prenderà avvio il prossimo 9 ottobre per concludersi il 27 ottobre 2000
mentre i diritti di opzione saranno negoziabili in borsa dal 9 al 19 ottobre
2000. Mediobanca ha garantito il buon esito dell'operazione.
UNICREDIT E ALLIANZ: CONCLUSA L'OPERAZIONE BULBANK
Milano, 4 ottobre 2000 - UniCredito Italiano SpA, Allianz AG e Bank
Consolidation Company (BCC) hanno completato ieri il processo di
privatizzazione di Bulbank, la più grande banca della Bulgaria. Ottenute le
usuali approvazioni dalle Banche Centrali italiana e bulgara, UniCredit e
Allianz hanno acquisito azioni Bulbank pari al 98% del capitale sociale (93%
rilevato da UniCredit e 5% da Allianz). Il consorzio italo-tedesco ha
versato un prezzo complessivo pari a 360 milioni di Euro (700 miliardi di
lire circa). L'Assemblea straordinaria della banca tenutasi oggi a Sofia, su
proposta di UniCredit e Allianz ha approvato il nuovo statuto che prevede
anche il nuovo sistema di corporate governance della banca, organizzato su
due livelli: un Supervisory Board (SB) e un Management Board (MB). Il
Supervisory Board sarà composto da 5 membri, di cui 4 espressi da UniCredit
e 1 da Allianz: Roberto Nicastro, responsabile Divisione Banche Estere e
Nuova Crescita, come Presidente Fausto Galmarini, responsabile Direzione
Crediti, come Vice Presidente. Gli altri membri saranno Secondino Natale,
responsabile dell'Area Pianificazione e Controllo, Alessandro Decio,
responsabile Pianificazione Banche Estere e Dimitar Zhelev, CEO Allianz
Bulgaria. Il Management Board sarà formato da 5 membri: Luigi Lovaglio Vice
Presidente e Presidente ad interim, Dimitar Atanassov, Kiril Kalinov, Kiril
Stefanov, già membri del Consiglio di Amministrazione di Bulbank , e
Stanislav Georgiev, manager di Bulbank. Il Supervisory Board esprime la sua
gratitudine a tutti i membri del Consiglio di Amministrazione uscente di
Bulbank per l'attività svolta, in particolare a Chavdar Kunchev per il
fondamentale contributo dato allo sviluppo della banca. L'acquisizione di
Bulbank rappresenta la più grande operazione di privatizzazione in Bulgaria
in cui sono coinvolti investitori strategici esteri e dimostra la forte
fiducia di UniCredit sulle prospettive di sviluppo dell'economia bulgara e
il riconoscimento dei sostanziali passi avanti fatti dal Paese negli ultimi
anni sulla strada di uno sviluppo economico stabile.
BANCA DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA S.P.A.
RISULTATI AL 30/06/2000
Brescia, 4 ottobre 2000 -Il Consiglio di amministrazione della Banca
dell'Artigianato e dell'Industria S.p.A. di Brescia (Gruppo Bancario Credito
Valtellinese) ha approvato la situazione semestrale al 30 giugno 2000. Il
primo semestre 2000 - caratterizzato dallo svolgimento degli interventi
finalizzati alla piena integrazione informatica, organizzativa e commerciale
nel gruppo di appartenenza - registra un ulteriore significativo sviluppo
della Banca, entrata nel terzo anno di attività, con il raggiungimento di
risultati più che soddisfacenti in termini di crescita sia patrimoniale che
reddituale. Alla data del 30 giugno 2000 si rileva un forte incremento dei
dati patrimoniali, rispetto allo stesso periodo del 1999, con la raccolta
diretta attestatasi a £. 58.702 milioni (+99.46%), quella indiretta a £.
86.000 milioni (+126.52%) e gli impieghi a £.77.500 milioni (+78.08%). Il
conto economico registra un margine di interesse di £.2.390 milioni
(+96.06%) ed un margine di intermediazione di £.3.005 milioni (+94.37%), a
fronte di costi di gestione pari a £.2.448 milioni (+29.04%) che portano ad
un risultato lordo di gestione di £.557 milioni di utile (al 30/06/99
perdite per £. 351 milioni). Deducendo da tale risultato le rettifiche sui
crediti e gli stanziamenti a copertura del carico fiscale si ottiene un
utile netto di £ 9 milioni contro la perdita di £ 712 milioni al 30/06/99.
GLI AZIONISTI DI PIONEER APPROVANO LA VENDITA DELLA
SOCIETA' A UNICREDITO ITALIANO
Milano, 4 ottobre 2000 - Gli azionisti di Pioneer Group hanno approvato a
larga maggioranza la vendita della società a UniCredito Italiano nel corso
di una assemblea straordinaria tenutasi oggi a Boston. Nel corso
dell'assemblea è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento del
processo di acquisizione da parte di UniCredit. La Banca d'Italia e la Banca
Centrale Irlandese hanno già dato la loro approvazione e, lo scorso 11
settembre, gli azionisti dei fondi comuni della Pioneer Family of Funds
hanno approvato i nuovi contratti di gestione. Pioneer ha inoltre portato a
termine tutte le fasi necessarie per la scissione di Harbor Global Company
Ltd. alla data di chiusura. UniCredit e Pioneer ritengono di poter ultimare
la transazione non appena ricevuta l'unica autorizzazione ancora necessaria,
quella della Federal Reserve Bank. "Ci siamo impegnati a concludere
l'acquisizione il prima possibile e non abbiamo ragioni per credere che
l'approvazione non sia imminente", ha detto Pietro Modiano, Vice
Direttore Generale di UniCredito Italiano S.p.A. "Siamo impazienti di
realizzare l'enorme potenziale delle nostre attività congiunte di asset
management." Come annunciato lo scorso 15 maggio, UniCredit acquisirà
tutte le attività della divisione Global Investment Management di Pioneer,
comprese le operazioni negli Stati Uniti, in Germania, Irlanda, Europa
dell'Est ed Asia per 43,50 dollari per azione in contanti. UniCredito
Italiano S.p.A. è uno dei maggiori gruppi bancari italiani, con una
presenza significativa nell'Europa dell'Est. Con sede a Milano, UniCredit ha
più di 150 miliardi di dollari di attività, circa 3.500 sportelli, un
utile netto di 1,2 miliardi di dollari nel 1999 e un ROE superiore al 20%.
Europlus, la società di asset management controllata da UniCredit, con i
suoi 90 fondi comuni e circa 80 miliardi di dollari di capitale gestito, è
una delle società di gestione più grandi e con più alto tasso di crescita
in Europa. The Pioneer Group, Inc. è una società di gestione di fondi
internazionale per investitori privati e istituzionali. Con sede a Boston,
Pioneer offre servizi finanziari nella Repubblica Ceca, in Germania, India,
Irlanda, Polonia e Russia. Il primo fondo della società, Pioneer Fund, è
stato lanciato nel 1928, ed è il quarto più vecchio fondo di investimento
negli Stati Uniti.
OPA DI COMPART SU FALCK
Milano, 4 ottobre 2000 - Inizia il periodo di adesione all'Opa totalitaria,
obbligatoria, lanciata da Compart S.p.A. sul capitale sociale Falck ad un
prezzo di € 9 per azione. L'offerta fa seguito all'acquisto in più
riprese da parte della Compart del 30,3% delle azioni ordinarie Falck e alla
stipula di accordi con talune società appartenenti al gruppo famigliare
Falck, proprietarie del 19,99% della società. Il controvalore
dell'operazione è di oltre 515 milioni di Euro per le n. 57.390.950 azioni
Falck in circolazione (49,7% del capitale sociale). Mediobanca è consulente
finanziario dell'offerente. Spafid è l'intermediario incaricato del
coordinamento della raccolta delle adesioni.
OPA DI COMPART SU SONDEL
Milano, 4 ottobre 2000 Inizia il periodo di adesione all'Opa totalitaria,
obbligatoria, lanciata da Compart S.p.A. su Sondel ad un prezzo di € 3,85
per azione. L'offerta fa seguito all'acquisto in più riprese da parte della
Compart del 30,3% delle azioni ordinarie Falck e alla stipula di accordi con
talune società appartenenti al gruppo famigliare Falck proprietarie del
19,99% della società. Il controvalore dell'operazione è di oltre 1.000
milioni di Euro per le n. 260.753.421 azioni Sondel in circolazione (96,5%
del capitale). Mediobanca è consulente finanziario dell'offerente. Spafid
è l'intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle
adesioni.
OPA DI ROLO BANCA SU CASSA RISPARMIO CARPI
Bologna, 4 ottobre 2000 - Nell'ambito delle attività di sviluppo in aree
ritenute di particolare interesse, Rolo Banca prosegue le iniziative
promuovendo un'Offerta Pubblica di Acquisto, volontaria ed amichevole, a
favore degli Azionisti "Privati" della Cassa Risparmio Carpi
S.p.A., come previsto dagli Accordi già definiti con la Fondazione Cassa di
Risparmio di Carpi in merito al progetto aggregativo avviato con la
richiamata Cassa. L'Offerta è rivolta a tutti gli Azionisti privati,
titolari di n.2.434.400 azioni ordinarie con privilegio di rendimento della
Cassa, ciascuna del valore nominale di L.10.000 che rappresentano il 19,58%
del capitale sociale della stessa ed il 100% delle azioni ordinarie emesse
con privilegio di rendimento. Per ogni azione consegnata è previsto il
pagamento di un prezzo di L. 51.200 per un importo complessivo - in caso di
integrale adesione da parte di tutti gli Azionisti privati - di oltre 124,6
miliardi di lire. L'Offerta, non condizionata al raggiungimento di un
quantitativo minimo di accettazione, non prevede riserva di riparto e
dovrebbe svolgersi nella seconda metà del prossimo mese di novembre, in
relazione all'emissione del comunicato dell'Emittente (ex art.39 Delibera
Consob n.11971/99 e successive modifiche) nel corso della prima riunione
utile del Consiglio di Amministrazione di Cassa Risparmio Carpi previsto per
fine ottobre p.v.. L'operazione trova fondamento nella volontà di Rolo
Banca di consentire agli Azionisti di minoranza di Cassa Risparmio Carpi di
partecipare alla realizzazione del progetto aggregativo recentemente avviato
nei confronti della richiamata Cassa nonché di mantenere un rapporto di
fattiva collaborazione con la stessa e con il tessuto socio-economico
locale. Come previsto dalla normativa, si precisa che, a garanzia
dell'operazione, Rolo accantonerà, in apposito dossier vincolato a gestione
speciale, titoli del debito pubblico per un valore corrente di mercato di
L.163,8 miliardi, che corrisponde al valore massimo dell'operazione
maggiorato di oltre il 25%. La garanzia presenterà caratteristiche di
immediata liquidabilità. L'operazione verrà finanziata con proprie
disponibilità. Nel caso di integrale adesione da parte di tutti gli
Azionisti privati, la quota partecipativa di Rolo nella Banca salirà
dall'attuale 54,32% al 73,90%. La comunicazione a Consob (ex art.37 della
Delibera Consob n.11971/99 e successive modifiche) è stata effettuata in
data odierna.
CONFSERVIZI CISPEL COMPENDIO STATISTICO 2000
Milano, 4 ottobre 2000 - Confservizi Cispel con il Compendio Statistico si
è posta due obiettivi fondamentali: fornire un quadro completo e
dettagliato sul livello e sulle caratteristiche dei servizi erogati dalle
aziende associate; mettere in evidenza le principali tendenze economiche del
settore dei servizi pubblici. In questa ottica il Compendio Statistico si
pone come il prodotto finale di una rilevazione diretta sul campo delle
principali grandezze economiche e tecniche delle aziende di servizi pubblici
associate a Confservizi Cispel. L'indagine è stata eseguita tramite un
questionario appositamente predisposto con il supporto di tutte le aziende
associate a Confservizi Cispel. I settori che vengono considerati
nell'analisi aggregata dei sistema Confservizi Cispel, sono in particolare
quelli che hanno rilevanza economica ed industriale: idrico; energia
elettrica; farmacie; edilizia residenziale pubblica; distribuzione del gas;
gestione rifiuti; trasporto pubblico locale. Sono esclusi i servizi
culturali avviati a fine 1996 e le aziende sanitarie ospedaliere la cui
Federazione ha aderito alla Confservizi Cispel dal 01.01.2000: i dati
relativi a questi due settori vengono comunque riportati nell'analisi di
dettaglio. La prima e più generale considerazione che si trae dalla lettura
dei risultati riguarda la presenza di settori che si trovano in una diversa
posizione di sviluppo, sia per quanto riguarda le caratteristiche
tecnologiche, sia per le modalità di produzione. In altre parole, tenendo
conto dei processo di trasformazione in atto tanto nel settore (e
segnatamente nelle caratteristiche di mercato) quanto nei singoli servizi,
le condizioni di esercizio e di gestione risultano in certa misura
differenziate secondo la natura e le caratteristiche del servizio
prodotto/erogato. Questo è il caso dei settore trasporti la cui situazione
economico-finanziaria è largamente condizionata dall'elevato disavanzo
strutturale da attribuire agli oneri connessi alla funzione pubblica svolta.
Per la sua natura di servizio in perdita tale settore viene talvolta escluso
dalla valutazione complessiva del sistema dei servizi pubblici; d'altra
parte la rilevante dimensione economica del settore stesso suggerisce di
considerarne il ruolo nella conoscenza empirica dell'universo dei servizi
locali. Un elemento di valutazione comparativa è rappresentato da un
significativo confronto tra il 1997 e il 1998: il fatturato dei servizi
pubblici locali (misurato attraverso i ricavi delle vendite e prestazioni)
cresce del 13,7% rispetto ad un tasso del 2,8% del prodotto lordo ai prezzi
di mercato dell'intero settore industriale. Il confronto tra il 1995 ed il
1998 mette poi in luce tassi di crescita del 20% e del 10% rispettivamente,
a sottolineare una dinamica più accentuata del settore dei servizi locali.
Questa circostanza evidenze l'accresciuta rilevanza assunta da un settore
nel quale il risultato economico, che si coniuga con la funzione pubblica
svolta, diviene progressivamente elemento riconoscibile nella
"performance" complessiva. Quest'ultimo aspetto viene evidenziato
con estrema chiarezza nell'esame della dinamica temporale del risultato
operativo che per la prima volta nel 1996 ha segno positivo, invertendo il
sistematico andamento negativo degli anni precedenti. Questa circostanza è
particolarmente rilevante sia perché proviene da una tendenza alla
diminuzione (in valore assoluto) del risultato negativo dal 1991 al 1995 sia
in quanto il dato comprende il settore dei trasporti, strutturalmente in
disavanzo. Per quanto riguarda il profilo economico ed operativo dei diversi
settori, l'importanza del settore dei trasporti risulta evidente dal peso
degli occupati (51%) sul totale di addetti delle imprese pubbliche e dal
conseguente peso del costo del personale (50% del totale); e questi a fronte
di una modesta quota (24%) di ricavi. A segnalare il ruolo del settore c'è
anche il peso più significativo (32% dei totale) degli investimenti
effettuati, mentre il reddito operativo ed il risultato (e l'utile) di
esercizio hanno segno negativo. Se si esaminano contemporaneamente fatturato
ed addetti, i settori di maggior rilievo rispetto a queste due
caratteristiche sono quello idrico (14% del fatturato e 11 % degli addetti),
quello del gas (17% del fatturato e 5% degli addetti) e quello dei rifiuti,
caratterizzato rispetto ai precedenti da analogo peso del fatturato (13%) e
da una forte incidenza in termini di occupazione (20% degli addetti).
Ancora, se si guardano i risultati economici, i settori sopra indicati
vengono sopravanzati da quello elettrico che risulta confrontabile quanto ad
addetti con quello del gas (6%) ma superiore quanto a reddito operativo (37%
contro il 27% del gas), mentre assai inferiore risulta il settore dei
rifiuti (3% di reddito operativo). Il settore della casa, con il 5% degli
addetti totali del sistema Confservizi Cispel, presenta il 16% dei
fatturato. Dalle osservazioni precedenti sembra emergere una maggiore
redditività per quei settori che hanno una più contenuta quota di addetti
rispetto agli altri e, quindi, più elevati contenuti tecnologici di
produzione/erogazione. Risulta poi interessante osservare la dimensione e le
caratteristiche della domanda di riferimento, espressa dalla popolazione
servita. In questa valutazione vi è senza dubbio un effetto differenziale
connaturato alla tipologia del servizio effettuato: si va dal 54% della
popolazione italiana per l'acquedotto, al 15% per le farmacie, al 27% per il
gas, al 34% per la raccolta di rifiuti, al 40% per i trasporti urbani. Una
domanda differenziata, dunque, a segnalare un segnalare un diverso
radicamento nelle molteplici attività di servizi pubblici locali. Rilevante
anche la dimensione degli investimenti. Questi, con un valore totale del
sistema Cispel che supera nel 1998 i 6.000 miliardi di lire, sono
concentrati per il 32% nel settore dei trasporti e per il 23% in quello
della casa. La restante quota è così suddivisa: il 14% nel servizio
idrico, il 10% nel servizio gestione rifiuti così come in quello elettrico,
il 9% nel settore del gas, lo 0,5% nelle farmacie. Gli investimenti
programmati dalle aziende di servizi pubblici locali per il triennio
1999-2001, prevedono un netto incremento del volume complessivo nel 2001
rispetto al 1998 (+56%), con una punta di 9.780 miliardi di lire nel 2000.
Una significativa innovazione nella rilevazione sulle imprese pubbliche
locali per il 1998 è rappresentata dalle informazioni sui dati di bilancio
delle aziende. Questo arricchisce la conoscenza sugli aspetti patrimoniali
ed economico-gestionali del sistema Confservizi Cispel, introducendo
elementi di valutazione sui soggetti economici dei servizi pubblici locali
mediante strumenti di analisi caratteristici dell'economia aziendale. In
particolare, accanto alle grandezze sono presentati alcuni indicatori
caratteristici del bilancio che esprimono sinteticamente elementi
conoscitivi sugli aspetti patrimoniali e su quelli gestionali.
ENEL: FRANCESCO TARANTO NUOVO CONSIGLIERE DI
AMMINISTRAZIONE
Roma, 4 ottobre 2000 - Si è riunito sotto la presidenza di Chicco Testa il
Consiglio di Amministrazione dell'Enel che ha cooptato Francesco Taranto in
sostituzione di Lorenzo Pellicioli. Taranto, 60 anni, proviene dal mondo del
risparmio gestito dove ha ricoperto tra l'altro la carica di Amministratore
Delegato di Prime. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre esaminato lo
stato di avanzamento del negoziato sulla possibile acquisizione di
Infostrada per la quale continuano le trattative su base esclusiva che
vedono coinvolti Wind e i suoi azionisti. In merito alle notizie riportate
dalla stampa nei giorni scorsi, Enel precisa che ha incaricato banche
nazionali e internazionali per la sindacazione di linee di credito a breve
termine per 10 miliardi di euro nell'ambito di normali operazioni di
tesoreria, in anticipazione di prospettate future dismissioni di asset, e
quale provvista per il finanziamento di operazioni nel settore delle
telecomunicazioni, anche in previsione della futura gara per l'Umts.
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