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L'IMPRENDITORE DELL' ANNO: I VINCITORI E I FINALISTI
DEL 2000 ASSEGNATI IN ASSOLOMBARDA I RICONOSCIMENTI ERNST & YOUNG AI
MIGLIORI PROTAGONISTI DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA ITALIANA
Milano, 6 novembre 2000 - Si è conclusa venerdì
scorso la quarta edizione italiana del Premio "L'Imprenditore
dell'Anno" ( www.eypremio.com
), il riconoscimento Ernst & Young per i protagonisti della piccola e
media impresa che hanno contribuito in maniera significativa alla crescita
dell'economia italiana. Il Premio, organizzato per la prima volta negli
Stati Uniti quattordici anni fa, è oggi presente in oltre venti nazioni ed
Ernst & Young mira ad assegnare il riconoscimento entro il 2002 in
trentadue Paesi. "I premi che consegniamo oggi si riferiscono a. sei
differenti categorie, individuate e di anno in anno rivalutate a seconda
delle evoluzioni del mercato al fine di rendere merito alle diverse
componenti del successo imprenditoriale. Per ciascuna categoria, i vincitori
sono stati scelti tra una rosa selezionata di tre finalisti e, certamente la
scelta non è stata facile poiché ogni candidato avrebbe avuto le carte in
regola per affermarsi" ha sottolineato Giovanni Aspes, Presidente di
Reconta Ernst & Young nel discorso di apertura della cerimonia. "In
fondo", ha proseguito Aspes, "le piccole e medie imprese da sempre
rappresentano la nostra economia e si distinguono per la loro capacità di
concorrere sul piano internazionale. E' giusto celebrare il loro impegno e i
loro successi. E chi organizza il Premio trova la migliore gratificazione
nella soddisfazione dei partecipanti e nella consapevolezza di dare meritata
visibilità a chi contribuisce al successo e al prestigio del nostro sistema
economico". Il successo del Premio è confermato dalle statistiche:
quest'anno oltre il 20% degli imprenditori si è distinto per avere già
proposto la propria candidatura nelle precedenti edizioni. SÌ tratta di un
segno di fiducia nei confronti dell'organizzazione. Novità della quarta
edizione del Premio è la proclamazione di un Vincitore Nazionale: Paolo
Della Porta, Presidente di Saes Getters S.p.A. viene premiato dalla Giuria
"per il migliore utilizzo strategico a livello nazionale ed
internazionale delle opportunità e delle leve offerte dal mercato".
L'imprenditore, ai vertici della sua azienda da oltre cinquant'anni, ha
saputo guidare la società ad essere conosciuta e stimata a livello
mondiale. E nel maggio 2001 avrà l'opportunità di confrontarsi a
Montecarlo con imprenditori di tutto il mondo: questa occasione offerta da
Ernst & Young consentita alla nostra economia di rapportarsi
direttamente con altre realtà internazionali. Un confronto capace di
realizzare appieno lo spirito del Premio, che si propone di valorizzare le
realtà aziendali italiane che costituiscono modelli di business vincenti
esportabili anche all'estero, anche se con fatturati spesso inferiori ai
concorrenti stranieri. La Giuria del Premio (Piero Bassetti, Alessandro
Benetton, Giovanni Bazoli, Giampietro Beghelli, Antonio Calabrò, Umberto
Colombo, Giuseppe De Rita, Edoardo Garrone, Guidalberto Guidi e Victor
Uckmar) ha indicato i seguenti finalisti e vincitori per le sei diverse
categorie: categoria E-Economy "per la più efficace strategia di
e-business" Vincitore: Gabriella Spada, Presidente di Giacomelli Sport
S.p.A.. Finalisti: Stefano Bargagni, Presidente di Chl S.p.A.; Francesco
Casoli, Amministratore Delegato di Elica S.p.A. - categoria Innovation -
Premio Omnitel Aziende "per la più creativa e innovativa vision che
abbia segnato una svolta determinante nella vita d'impresa" Vincitore:
Rinaldo Mezzalira, Presidente di Fitt S.p.A. Finalisti: Paolo Della Porta,
Presidente di Saes Getters S.p.A. Michele Cinaglia, Vice Presidente di
Engineering Ingegneria Informatica S.p.A. - categoria Finance "per
l'uso innovativo e dinamico della leva finanziaria a supporto dell'idea
imprenditoriale" Vincitore: Renzo Roncadin, Presidente di Roncadin
S.p.A. Finalista: Luciano Fantuzzi, Presidente di Fantuzzi-Reggiane S.p.A. -
categoria Communication "per la più significativa azione di
comunicazione tesa all'affermazione della propria impresa e del proprio
prodotto" Vincitore: Ferdinando Scotti, Presidente di Riso Scotti
S.p.A. Finalisti: Franco Varvello, Amministratore Delegato di Molino di
Vigevano S.p.A. Fiorella Tombolini, Presidente di Urbis Confezioni S.r.l. -
categoria Quality of Life "per la maggiore sensibilità all'impatto
dell'impresa nei confronti della comunità e per la capacità di integrare
la crescita della propria impresa con programmi continuativi e coerenti al
sostegno della cultura, all'arte, all'ambiente e al sociale" Vincitore:
Silvano Pedrollo, Amministratore Unico Pedrollo S.p.A. Finalisti: Mario
Clementoni, Presidente di Clementoni S.p.A. Angelo Agostoni, Direttore
generale di Icam S.p.A. - categoria Global "per la più efficace azione
imprenditoriale sui mercati internazionali" - Vincitore: Lorenzo
Lorenzin, Presidente di Main Group S.p.A. - Finalisti: Gianni Enrico
Martini, Presidente di Fratelli Martini Secondo Luigi S.p.A. - Modesto
Scagliusi, Presidente Soft Line S.p.A. Sia i vincitori che i finalisti del
Premio potranno iscriversi di diritto all'Associazione Imprenditore
dell'Anno, che, oltre ad essere terreno di confronto costruttivo tra gli
imprenditori, ha tra i propri scopi anche la promozione di studi e ricerche
nelle scienze economiche, sociali, giuridiche e aziendali. Ha aperto la
cerimonia di premiazione una prestigiosa tavola rotonda moderata dal dott.
Calabrò, Vice Direttore de II Sole 24 Ore su "Innovazione e sviluppo
d'Impresa: le sfide europee", con il contributo di Massimo Capuano,
amministratore delegato di Borsa Italiana, Piero Bassetti, presidente della
Fondazione Bassetti nonché della Giuria del Premio, Guidalberto Guidi,
presidente e amministratore delegato Ducati Energia, Severino Salvemini,
Docente di Organizzazione del Lavoro presso l'Università "L.
Bocconi" di Milano, Stefano Romiti, Partner di Ernst & Young e
Giovanni Aspes. In Italia, l'edizione 2000 del Premio si è svolta con la
partecipazione di Citibank e Omnitel Aziende, il contributo di
Hewlett-Packard e Sap, con il supporto de L'Imprenditore - Mensile della
Piccola Industria di Confìndustria, in collaborazione con II Sole 24 Ore e
con il patrocinio di Borsa Italiana. Ernst & Young (www.ey.com
) è il gruppo internazionale leader nei servizi professionali integrati di
audit, corporate finance, consulenza fiscale, legale e strategica
finalizzati ad aggiungere valore alle attività dei clienti.
L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LE BANCHE POPOLARI E
AISOFTW@RE S.P.A. SIGLANO UN ACCORDO QUADRO CON ER LA FORNITURA DI SOLUZIONI
APPLICATIVE NELL'AMBITO DELLA VALUTAZIONE DEL MERITO DI CREDITO
Milano, 6 novembre 2000 - Aisoftw@Re S.p.A., società di It specializzata
nello sviluppo di soluzioni tecnologicamente innovative Internet/Intranet di
knowledge processing e data intelligence a supporto delle decisioni,
annuncia la firma di un accordo quadro con la "Associazione Nazionale
fra le Banche Popolari" (ANBP) per la diffusione della soluzione
applicativa nell'ambito della valutazione del merito di credito denominata
Per*Fido, presso gli Istituti di Credito facenti parte dell'Associazione.
Tale accordo consente di fornire, agli istituti facenti parte
dell'Associazione, il prodotto Per*Fido integrato con il Rating di Rischio
Semi Specifico oltre che i servizi professionali associati al prodotto.
Per*Fido è un prodotto software applicativo che, nell'ambito della Pratica
Elettronica di Fido, esamina i termini della richiesta di affidamento, i
bilanci e le informazioni disponibili sull'azienda, il flusso di ritorno
della Centrale Rischi, i rapporti di essere con gli Istituti, le garanzie
offerte e perviene ad un parere sulla congruità di una proposta di
affidamento. Tale parere è espresso tramite un'articolata relazione in
linguaggio naturale, che ripercorre tutte le considerazioni svolte dal
sistema per definire il parere conclusivo, nonché, in una serie di rating
numerici, i quali a loro volta forniscono una valutazione di sintesi dei
diversi aspetti esaminati. Anbp, inoltre, ha conferito ad Aisoftw@Re
l'incarico per lo sviluppo di un Sistema Esperto volto a definire il rating
di rischio semi-specifico. Tale sistema sarà basato sui dati raccolti da
Anbp, la quale predispone con frequenza quadrimestrale un Rapporto
andamentale sull'economia reale, monetaria e creditizia. Tale analisi è
svolta a livello nazionale, regionale e di macro area, nonché per branca e
ramo di attività economica. Nell'ambito del proprio ruolo istituzionale,
uno degli obiettivi di Anbp, è il promuovere nelle associate una cultura di
analisi del Rischio Semi Specifico, elemento ad oggi riconosciuto quale
fattore determinante nella valutazione del rischio creditizio di una
controparte. La possibilità di sintetizzare le analisi proposte nel
rapporto in un insieme di rating, in forma numerica e strutturata, fruibile
da procedure automatiche di valutazione del rischio, è apparsa essere la
via migliore per un più ampio utilizzo dell'informativa contenuta nel
rapporto stesso. Da qui e dalle sinergie derivanti dall'Accordo Quadro per
la distribuzione di Per*Fido, l'incarico ad Aisoftw@Re "L'avvio della
collaborazione con Anbp" commenta il Prof. Francesco Gardin, Presidente
e Amministratore Delegato di Aisoftw@Re, "rappresentante di una
realtà, quella delle Banche Popolari, fra le più importanti nel panorama
bancario, è per Aisoftw@Re, un ulteriore riconoscimento della posizione di
leadership raggiunta nell'area della valutazione del merito di credito e
della tecnologia del supporto alle decisione in generale." Dal canto
suo il Dott. Giorgio Carducci , Direttore Generale di Anbp e Presidente di
Euros Consulting ha precisato che "la tempestiva percezione
dell'importanza, ai fini della redditività delle banche, di sistemi evoluti
per la misura e il monitoraggio del rischio di credito ha indotto, già da
tempo, l' Anbp a sviluppare analisi in materia e ad approntare specifici
strumenti. La collaborazione con Aisoftw@Re, per le significative esperienze
da essa cumulate, consentirà alla Anbp medesima di continuare nella sua
azione, con massima concretezza e rapidità". www.ais.it
VIA NET.WORKS OPERA ANCHE IN ITALIA PROSEGUE IL PIANO
DI SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLA MULTINAZIONALE AMERICANA
Milano, 6 novembre 2000 - Via Net.Works Inc. (Nasdaq E Aex: Vnwi), provider
globale di accessi e servizi Internet a livello internazionale, fa il suo
ingresso sul mercato nazionale annunciando l'acquisizione del suo primo ISP
italiano: Meridian Microtech Srl, fondata nel 1979 da Paolo Reda e Alberto
Zagni, con sede a Milano. Attualmente Microtech offre servizi che vanno
dall'accesso ad Internet all'hosting di siti alle avanzate soluzioni di rete
e di e-commerce. L'italiana Meridian Microtech entra cosi' a far parte del
gruppo internazionale di aziende Via le quali, operando sui rispettivi
mercati nazionali, affiancano ai servizi locali le risorse globali di Via,
con l'obiettivo di offrire una suite completa di servizi Internet
comprendenti l'accesso, il web hosting, i servizi avanzati di data
networking, tool e applicazioni per l'e-commerce e per la sicurezza in Rete,
destinati in particolar modo alle aziende di piccole e medie dimensioni. Con
l'acquisizione di Meridian Microtech, il gruppo Via espande la propria
operativita' a ben 14 paesi in Europa e nelle Americhe: Austria, Brasile,
Francia, Germania, Irlanda, Italia, Messico, Paesi Bassi, Portogallo,
Spagna, Svizzera, Regno Unito, Argentina e Stati Uniti. In questi paesi VIA
e' attiva con 25 aziende, con un organico di oltre 1.000 professionisti per
gestire circa 75.000 clienti. Per quanto riguarda il mercato italiano,
inoltre, Via Net.Works opera attraverso un secondo marchio gia' affermato,
Webusiness, che si posiziona tra le prime 20 aziende italiane nella
fornitura di servizi di hosting. Ad oggi, in Italia, Webusiness conta oltre
1.500 clienti con oltre 2.500 siti italiani attivi. Webusiness appartiene
all'inglese Netlink che e' entrata a far parte del gruppo Via nel 1999.
"Mettiamo a disposizione le risorse globali della rete internazionale Via
ad alta capacita', unitamente al servizio e alle soluzioni delle aziende
acquisite dal gruppo che, operando a livello locale, hanno una profonda
conoscenza delle caratteristiche e delle specifiche esigenze dei singoli
mercati. Questa strategia ci consente di offrire ai clienti servizi
estremamente competitivi, indispensabili per crescere e avere successo
nell'attuale scenario", ha dichiarato Mike Simmons, Presidente di Via
Net.Works. "Grazie all'acquisizione di Meridian Microtech, Via entra
nell'importante mercato italiano con solide e proficue basi di crescita.
Infatti, il portafoglio clienti di Meridian Microtech - molti dei quali
appartengono ai settori della pubblicita', della moda e del commercio al
dettaglio - attesta l'alta qualita' del servizio fornito da questa azienda
italiana e fa si' che venga accolta come la benvenuta nella famiglia
Via". Via Net.Works ritiene che l'Italia costituisca un nodo prezioso
per la propria rete, in quanto detiene un altissimo potenziale di sviluppo,
oltre alle basi di un'esperienza tecnica e commerciale che dara' presto i
suoi frutti. Nell'ambito di una strategia di acquisizioni, si inserisce
quindi l'Italia come il prossimo mercato che avra' i maggiori sviluppi in
termini di crescita di Internet in Europa e che contribuira' a rafforzare il
network delle aziende Via. www.vianetworks.com e www.vianetworks.it
OPA RESIDUALE SU AZIONI ORDINARIE E PRIVILEGIATE TORO
ASSICURAZIONI
Roma, 6 novembre 2000 La Consob ha fissato in 16,86 euro (32.646 lire) il
prezzo delle azioni ordinarie e in 13,30 euro (25.753 lire) il prezzo delle
azioni privilegiate della Toro Assicurazioni Spa che saranno rilevate dalla
Fiat Spa con un'opa residuale. Anche a seguito dell'offerta pubblica
effettuata nel periodo 12 giugno - 13 luglio 2000, infatti, la Fiat detiene
il 97,43 del capitale ordinario e il 98,02 del capitale privilegiato della
Toro Assicurazioni, il cui flottante risulta pertanto pari, rispettivamente,
al 2,57% e all'1,98%. Nella determinazione del prezzo delle azioni ordinarie
è stata attribuita maggiore importanza al valore economico delle azioni,
determinato attraverso il metodo analitico sulla base del patrimonio netto
rettificato e dell'andamento e delle prospettive reddituali dell'emittente.
Minore rilevanza è stata invece attribuita alla media delle quotazioni
degli ultimi sei mesi e al prezzo dell'opa precedente considerati,
rispettivamente, i quantitativi scambiati nell'ultimo semestre e l'ampia
discrezionalità del criterio utilizzato nella determinazione del
corrispettivo di tale offerta. Il valore attribuito all'azione privilegiata
è stato calcolato in via derivata, partendo dal valore attribuito
all'azione ordinaria e assumendo convenzionalmente che il rapporto tra
azione ordinaria e privilegiata sia espresso dal medesimo rapporto (0,789)
esistente tra le quotazioni dei due titoli rilevati in un periodo
considerato significativo.
NET.COM CAMBIA PELLE
Milano, 2 Novembre 2000 - Gruppo Net.Com, azienda che offre servizi e
soluzioni 100% Pure Internet quest'anno, lo ha fatto nel corso di Smau,
"cambia pelle" e diventa "Your Internet Broker": nuovo
posizionamento, nuova organizzazione aziendale e nuova veste grafica. Un
cambiamento dovuto alla volontà di soddisfare al meglio i bisogni di
chiarezza e trasparenza dell'utente, necessari alla corretta conoscenza
della rete e delle sue potenzialità. Internet, infatti, ha ormai assunto un
ruolo importante nella vita di ciascuno, l'impatto di questo mezzo è ancora
più evidente nell'area Business, dove la rete offre grandi opportunità di
crescita. Gruppo Net.Com per far fronte a questo scenario assume una nuova
veste posizionandosi come "Internet Broker", risultando così, il
partner ideale per le aziende e le imprese che vogliono intraprendere con
successo le sfide imposte dalla globalizzazione dei mercati. Gruppo Net.Com
si è strutturata sulla base di quattro divisioni, leader nel settore dell'Information
Technology: Internetpiù : la divisione attenta alle esigenze degli utenti e
alle tendenze del mercato, sviluppa e aggiorna il Sistema Operativo della
Net Economy: una suite di soluzioni che permettono all'utente, di scegliere
e usufruire con semplicità dei servizi che più rispondono alle sue reali
esigenze. Azzurranet: è la divisione preposta alla ricerca e all'analisi
delle nuove tecnologie web a banda larga. Sovraintende i servizi legati alla
ricezione e trasmissione dati via satellite, Voip e videoconferenze, oltre
che dei servizi via cavo a fibra ottica. Vortal Producer: questa divisione,
grazie all'esperienza di Net.Com, è il punto di riferimento per lo sviluppo
di portali verticali dedicati ai vari aspetti della Net Economy. Tutoring
Consulting: è la divisione che si occupa dell'organizzazione di corsi di
formazione mirati alle specifiche esigenze degli utenti e dei partner.
Piùgold: la soluzione che permette all'utente di scegliere la soluzione
hosting più adatta alle proprie esigenze. Piùcommerce: interfaccia il
negozio virtuale dell'esercente con il server sicuro di una delle banche
convenzionate per consentire alla clientela di pagare i beni o i servizi con
le principali carte di credito. Piùpromote: consente la gestione online
delle attività di promozione di un sito Internet. Piùsat: grazie a questo
software l'utente configura, in base alle proprie specifiche esigenze, il
servizio proposto da Gruppo Net.com scegliendo tra 24 soluzioni simili,
definite in base all'hardware e al fornitore del servizio. Piùsecurity:
questa soluzione è pensata per la salvaguardia dei dati delle aziende che
operano in rete, esegue un costante monitoraggio al fine di garantire la
massima sicurezza nelle transazioni e l'inviolabilità dell'infrastruttura
web. Piùtrade: è un prodotto dedicato a chi vuole attivare un servizio di
Trading On Line.
VIDEOPORTAL E' DI NETSYSTEM SODDISFAZIONE PER RINUNCIA
E.BISCOM
Milano, 6 novembre 2000 - Netsystem.com esprime grande soddisfazione per
l'esito della "questione" sui diritti di utilizzo del nome
Videoportal.com, brand di grande valenza descrittiva. e.Biscom ha infatti
annunciato ieri di aver rinunciato al nome Videoportal, mentre Netsystem
conferma che la strategia relativa ai contenuti del proprio videoportale
continuerà e si rafforzerà maggiormente sul dominio Videoportal.com. La
società dichiara inoltre che sono state già ordinate oltre 20.000 schede
per la ricezione della banda larga via satellite da parte degli oltre 3000
installatori di parabole e dei 1000 negozi delle principali catene
informatiche (Vobis, Mondadori Informatica, Strabilia, etc.) che compongono
la rete nazionale dei dealer Netsystem
ACCORDO TRA ERICSSON E VIASAT : NASCE IN ITALIA IL
PRIMO GPRS AUTOMOTIVE PER L'INTERNET CAR IL COLLEGAMENTO SARÀ COSTANTE E 4
VOLTE PIÙ VELOCE DI QUELLO ATTUALE
Milano 6 novembre 2000 - Nasce in Italia il primo Gprs automotive. Ericsson
Telecomunicazioni e Viasat, due tra i principali fornitori di soluzioni e
servizi di comunicazione al mondo, hanno siglato un accordo di
collaborazione strategica nel campo dell'Internet Mobile che prevede lo
sviluppo di portali, applicativi e servizi specifici per il settore
automobilistico, accessibili mediante l'impiego di terminali mobili dedicati
installati a bordo dei veicoli ed in grado di rendere costante e ben quattro
volte più veloce il collegamento tra l'auto e la centrale operativa e di
infomobilità di Viasat. Lo hanno reso noto i due amministratori delegati,
Massimo Gentili di Ericsson Telecomunicazioni e Pierluigi Leone di Viasat,
in occasione del 7° Congresso Mondiale Its-Intelligent Transport Systems,
apertosi oggi a Torino. L'intesa punta tra l'altro alla realizzazione di
prodotti di telecomunicazioni mobili che rendano non solo più rapido, ma
anche più versatile, efficace e ricco il flusso di informazioni e servizi
che Viasat ha già inserito nel suo driver portal e che sarà utilizzabile
prossimamente con l'Internet Car . L'implementazione del Gprs automotive
consentirà così ai terminali Viasat di essere raccordati in real time ed a
costo zero con la centrale operativa, permettendo ulteriore tempestività
degli interventi d'emergenza, ma anche il continuo monitoraggio del mezzo ai
fini della sicurezza, protezione ed assistenza. La connessione full time
supporterà l'accesso ad un mondo di servizi pay per use, su richiesta o in
automatico, come le informazioni sul traffico, l'andamento dei titoli in
portafoglio, le ultime notizie, le condizioni meteo. Ericsson
Telecomunicazioni e Viasat metteranno così una marcia in più all'Internet
Car, ossia al Web sul cruscotto, per dare a chi è in viaggio non solo
protezione, assistenza e gestione tempestiva delle emergenze, ma mediante
uno schermo estraibile anche la navigazione web, le news vocali, e-mail,
fax, Mp3, giochi, percorsi on-line aggiornati, l'ubicazione dei punti di
interesse, informazioni turistiche, concierge, Pos e bancomat, trading
on-line, telecheck-in, v-commerce (vehicle commerce). E tutto questo sempre
georeferenziato, vale a dire riferito alla posizione reale del veicolo in
quel momento. Insomma, una vera e propria rivoluzione per quanti sono in
viaggio. "In base a questo 'matrimonio'", ha detto Pierluigi
Leone, amministratore delegato di Viasat, "avvalendosi delle
consolidate esperienze maturate nei rispettivi settori, le due aziende
svilupperanno assieme nuove sofisticate applicazioni tali da consentire che
dal Gsm si passi al primo Gprs vocato per l'automobile, in grado di
sostenere una ampia diffusione di utili servizi automotive (infomobilità)
in uno scenario che, secondo autorevoli valutazioni, prevede che nei
prossimi 3 anni sia on-line il 25% delle automobili". Massimo Gentili,
amministratore delegato di Ericsson Telecomunicazioni, ha manifestato
"soddisfazioni per quest'ulteriore missione di grande rilevanza per la
nuova unità Ericsson, denominata "Mobile Internet Applications and
Solutions" e dedicata allo sviluppo di piattaforme, applicazioni e
soluzioni per Internet Mobile. Siamo convinti", ha aggiunto, "che
la diffusione di Internet nel mondo avverrà soprattutto attraverso
terminali mobili. Prevediamo che fra tre anni gli utenti di Internet mobile
saranno più numerosi di quelli di Internet sulla rete fissa. E tra i nuovi
clienti, gli automobilisti hanno un ruolo di grande importanza: per questo
consideriamo cruciale l'alleanza con Viasat". Viasat ha in corso con
Ericsson Telecomunicazioni un rapporto di collaborazione che prevede tra
l'altro la fornitura di diverse decine di migliaia di moduli Gsm dual band
di ultimissima generazione, che hanno già consentito la realizzazione dei
nuovi terminali di bordo Viasat (Gsm + Gps), le cui contenute dimensioni e
le ampie possibilità d'interfaccia non hanno precedenti al mondo.
EUTELSAT ACQUISTA NUOVA CAPACITA': SIGLATO UN ACCORDO
CON LA COMPAGNIA SATELLITARE RUSSA
Milano, 6 novembre 2000 - Eutelsat, uno dei maggiori operatori satellitari
del mondo, ha firmato un contratto con la Compagnia Satellitare Russa (Russian
Satellite Communications Company - Rscc) per l'acquisizione di 12
trasponditori del nuovo satellite russo Express Am1 che sarà lanciato nei
primi mesi del 2003. La sigla del protocollo ha avuto luogo nella sede
parigina di Eutelsat, alla presenza di Leonid Reiman, ministro delle
Telecomunicazioni della Federazione Russa, in occasione della visita
ufficiale in Francia del presidente russo Vladimir Putin. Oggetto del
contratto, sottoscritto per Eutelsat, dal direttore generale Giuliano
Berretta e da Boris Antoniuk, direttore generale della Rscc, è l'acquisto
da parte dell'Organizzazione Europea per le Telecomunicazioni via Satellite
di 12 dei 18 trasponditori in banda Ku del nuovo satellite, che entrerà in
funzione a 40° Est. La copertura dell'Express Am1 costituirà un importante
incremento della capacità di trasmissione europea sul bacino del
Mediterraneo (Europa meridionale e Africa settentrionale), sulla penisola
araba e sul subcontinente indiano, tutte zone in cui lo sviluppo delle TLC
via satellite è molto promettente. "L'accordo che abbiamo appena
formalizzato con l'operatore satellitare russo sottolinea le forti relazioni
commerciali e industriali in essere tra Eutelsat e la Russia, iniziate nel
luglio del 1994, quando la Federazione Russa ha ratificato e applicato il
trattato di adesione alla nostra organizzazione", ha detto Giuliano
Berretta. "Un'intesa pluriennale ricca di soddisfazioni. Tra queste, è
stato cruciale l'evento dello scorso aprile, quando abbiamo lanciato da
Baikonur, con un vettore Proton, il nostro satellite Sesat costruito
dall'industria aerospaziale russa, con la Npo-Pm come capocommessa. Un
satellite che oggi funziona a pieno ritmo". Boris Antoniuk, Dg della
Rscc, ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti dell'accordo appena
raggiunto con Eutelsat, perché è uno degli ancora pochi esempi di
fornitura di alta tecnologia russa a clienti occidentali".
NETINSAT: LA RIVOLUZIONE DEL DATA BROADCASTING
AZIENDALE VIA SATELLITE CON LA PIATTAFORMA SDMP
Vicenza, 6 novembre 2000. E' stata presentata, nel corso della rassegna
europea Satexpo, NetInSat, società specializzata nei servizi avanzati di
data broadcasting aziendale via satellite che propone servizi streaming,
push and pull altamente innovativi, grazie all'attivazione della nuova
piattaforma Sdmp Satellite Data Management Platform, esclusiva tecnologia
che consente la gestione dei dati in assoluta sicurezza e compatibilità con
tutti i sistemi di comunicazione esistenti su protocollo Ip. "La
piattaforma Sdmp - ha dichiarato Hans Ramoser, presidente e Ceo di Netinsat
- è una tecnologia d'avanguardia che rappresenta il primo passo concreto
verso una integrazione totale di tutto il mondo Ip, anche nelle trasmissioni
satellitari. Di fatto permette di usare il satellite come mezzo di
trasmissione dati a banda larga in un mondo networking lanciato verso una
totale convergenza di tutti i tipi di dati, voce, immagini. Il satellite in
questo caso gioca un ruolo fondamentale perchè è l'unico mezzo che
permette una distribuzione capillare su scala continentale di dati Ip in
modalità multicast in maniera efficiente.Sdmp e' basato su standard
internazionali dove uno dei punti di forza e' la possibilità di codifica e
l'incapsulamento Ip su Dvb di audio, video e dati in maniera dinamica,
presupposto per poter offrire servizi di data broadcasting efficienti e con
un innovativo rapporto costi/benefici. Ci avvaliamo di Eutelsat - ha
proseguito il presidente - poiché la flotta dei 18 satelliti in orbita è
la più indicata per gestire i servizi di comunicazione aziendale, oltre a
coprire l'intera area geografica europea, e Netinsat si rivolgerà a un
bacino europeo". "Punto di forza di Netinsat, oltre alla
tecnologia innovativa a larga banda, è la capacità di offrire servizi a
360°, flessibili e a misura delle esigenze dei propri clienti, grazie a
partnership con le più qualificate società del settore satellitare - ha
detto il direttore generale di Netinsat, Silvio Pace - Si tratta di servizi
video/audio quali business TV, business radio, videoconferenza, servizi per
reti privati virtuali (aggiornamento database, potenziamento reti di
comunicazioni aziendali, backup delle stesse, caching); applicazioni di
teledidattica per formazione aziendale, scolastica, studi professionali,
area medica; consegna e aggiornamento di software e manualistica e servizi
per Internet professionale (traffico Ip ad altissima velocità, navigazione,
email)". "Uno dei nostri punti importanti è sicuramente la
partnership tecnologica con aziende leader nel settore satellitare e di
security e crittografia - ha dichiarato Roland A. Burger, Chief Technology
Officer di Netinsat - Questo permette infatti di poter offrire servizi
avanzati di data broadcasting anche per quelle aziende che hanno bisogno di
standard di sicurezza elevatissimi". L'hardware necessario varia a
seconda delle applicazioni specifiche. Si passa da una singola scheda Dvb
per i servizi di data streaming aziendali per Pc a soluzioni d'avanguardia
con l'impiego di satellite edge router per ambienti in rete locale Lan e
server di video on demand dedicati . L' installazione e manutenzione viene
garantita da una rete capillare che solo in Italia conta oltre 1000 tecnici
qualificati e certificati . Promotore di Netinsat e suo azionista di
maggioranza col 51% del capitale sociale iniziale di 3,6 milioni di Euro è
Tele System Electronic S.p.A., società operante nel settore delle
tecnologie satellitari a capo del gruppo internazionale Tsi Holding. Dopo la
fase di startup, per cui sono stati pianificati investimenti pari a 7
miliardi di lire da ottobre a dicembre 2000, Netinsat, prevede investimenti
crescenti per un valore complessivo di 55 miliardi di lire dal 2001 al 2003.
Nello stesso triennio Netinsat, ha fissato un obiettivo di fatturato
complessivo di 200 miliardi di lire, mentre il raggiungimento del break even
point è previsto già nell'anno 2002.
LA COMMISSIONE INTENDE RIPORTARE LA SCIENZA AL CENTRO
DELLA SOCIETÀ
Bruxelles 6 novembre 2000 - All'inizio di ottobre, la Commissione europea ha
pubblicato il suo secondo parere sullo Spazio europeo della ricerca insieme
alle priorità per il suo prossimo programma quadro di Rst. Il documento ha
posto una particolare attenzione sulla "necessità di riportare la
scienza al centro della società". Un tempo, una simile affermazione
sarebbe sembrata assurda. La scienza appariva come una disciplina
inconfutabile e lo stereotipo dell'uomo in camice bianco era divenuto
simbolo di conoscenza, intelligenza e saggezza. Ci si fidava di tutto ciò
che egli diceva, faceva o produceva. O almeno così è stato fino all'arrivo
della bomba atomica. Da allora pesticidi, agente orange, surriscaldamento
del globo ed Esb hanno contribuito a generare grande diffidenza nei
confronti della scienza e delle nuove tecnologie. Ma poiché oggi gran parte
del mondo vive nell'era tecnologica o, come molti la definiscono, "la
società del rischio", i cittadini e i decisori si trovano sempre più
a dover ricorrere alla scienza per ottenere risposte e consulenza. Questo
crea inevitabili difficoltà, dovute, non da ultimo, al fatto che i pareri
scientifici raramente si sviluppano alla stessa velocità delle crisi
politiche e che ad ogni nuovo problema corrisponde una serie di nuovi
quesiti. Consapevole di tale problema, l'Istituto di prospettiva tecnologica
(Ipts) della Commissione europea, che fa parte del Centro comune di ricerca,
ha recentemente organizzato una conferenza a Bruxelles sul tema
"Scienza e governo". La manifestazione ha attirato oltre 450
interessati tra cui scienziati, decisori, giornalisti, accademici e docenti
provenienti dall'Ue e da molti altri paesi del mondo, addirittura dalla
Cina. Partecipando ad una conferenza stampa svoltasi durante la
manifestazione, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha ribadito
il suo sostegno ai dibattiti in corso. Egli è profondamente consapevole di
come gli avvenimenti, tra cui il disastro di Chernobyl o l'allarme diossina
in Belgio, abbiano mutato il dibattito in materia di scienza e società
rispetto a 25-30 anni fa e ridotto il grado di accettazione delle nuove
tecnologie. "Il dibattito su scienza e governo giunge al momento
opportuno. Dobbiamo riorganizzare la dinamica tra scienza e cittadini
nell'ambito della democrazia e stabilire se sia necessario ricorrere
all'intervento di organismi di regolamentazione di un certo spessore per
questioni controverse quali il rilascio di organismi geneticamente
modificati e il cambiamento del clima", afferma Busquin. Secondo il
Commissario, spetta alla Commissione svolgere un ruolo di regolamentazione a
tale livello. "Dobbiamo passare dal dibattito filosofico ad un'azione
che possa essere intrapresa quotidianamente. L'immobilità e l'inerzia
costituiscono il peggiore degli scenari ipotizzabili. Desidero che la
Commissione diventi sempre più un punto di riferimento". Busquin ha
già individuato tre linee d'azione prioritarie: inserire la questione
relativa a scienza e governo tra i problemi di gestione degli affari
pubblici in generale; esaminare l'impatto della ricerca sulla politica;
ricorrere alla riflessione e all'adozione di iniziative in questo ambito per
contribuire a stabilire un nuovo contratto tra scienza e società. Prendendo
ad esempio la crisi dell'Esb, il Commissario ha aggiunto che i media hanno
un ruolo altrettanto importante da svolgere, sottolineando come in questo
caso la contraddittorietà delle informazioni sia stata dannosa per il
pubblico. "Il problema è che gran parte dei cittadini non si accorge
dell'esistenza della ricerca fintanto che non viene applicata".
Pertanto, in assenza di chiari avvertimenti, la ricerca deve essere condotta
seguendo il principio di precauzione. A complicare la situazione interviene
la diversità culturale dell'Europa, ha aggiunto il Commissario, fattore di
cui ogni legislazione futura dovrà tenere conto. Busquin chiede, di
conseguenza, che venga avviato un dibattito sulla possibile modalità di
creazione di un sistema di riferimento scientifico e tecnologico su base
globale e aggiunge: "Dobbiamo esaminare le migliori prassi di ciascun
paese". Organizzando la conferenza di Bruxelles, l'Ipts si è posto
l'obiettivo di avviare dibattiti di questo tipo a livello comunitario. Dopo
aver partecipato alla discussione iniziale sul tema "Una nuova alleanza
tra la scienza, i cittadini e la società", gli astanti hanno preso
parte a tre sessioni parallele sui seguenti argomenti: scienza, cittadini e
processo decisionale; controllo del rischio e ricerca precauzionale; ed
infine sistema europeo di riferimento scientifico e tecnico. Durante la
seconda giornata l'attenzione si è concentrata in particolare sulla
politica di ricerca e il governo europeo. Negli atti del convegno, si legge
fin dall'inizio che i partecipanti si sono dichiarati concordi sulla
necessità di adottare misure concrete in questo ambito. In particolare,
essi hanno affermato che è opportuno: individuare le migliori prassi;
dimostrare un impegno dall'alto verso il basso; stabilire principi guida
comuni a livello europeo; creare reti e interfacce negli ambiti di
prioritaria importanza; ed infine utilizzare le relative strutture ed
esperienze (tra cui il Ccr). "Perciò è bene tenere conto delle
implicazioni dell'attività di ricerca per la società; del ruolo delle
scienze economiche (sociali e umane); del ruolo delle donne nella ricerca;
della questione delle competenze; della ricerca necessaria; dell'adozione
del principio di precauzione; nonché della definizione di un sistema
europeo di riferimento". I partecipanti hanno inoltre riconosciuto la
necessità di riconciliare i principi etici e di avviare un nuovo dialogo
"tra scienziati e cittadini, mettendo le conoscenze scientifiche a
disposizione di questi ultimi". In generale, gli astanti si sono
trovati concordi nell'affermare che ai cittadini deve essere concessa la
possibilità di partecipare ai dibattiti scientifici relativi a questioni
che riguardano la loro vita. Infatti, riassumendo i dibattiti avvenuti in
seno al primo workshop, i delegati hanno concluso che "in linea di
principio, non vi sono obiezioni all'idea che il coinvolgimento del pubblico
nella scienza costituisca un fattore positivo. Inoltre è opinione diffusa
che la scienza debba essere più sensibile alle esigenze sociali e che
questo si possa ottenere senza compromettere la qualità scientifica".
Ciò coincide con l'attività iniziale di ricerca dell'Ipts: "Sempre
più cittadini e soggetti interessati chiedono di essere maggiormente
coinvolti nelle decisioni che li riguardano, ed esigono che le priorità
politiche riflettano le loro principali preoccupazioni. Per questo motivo la
Commissione ha posto la promozione di nuove forme di governo che facilitano
la partecipazione e il decentramento in testa alle sue attuali priorità.
"I rapporti tra la scienza e il governo costituiscono una questione
chiave che l'Europa dovrà affrontare per poter sfruttare appieno le enormi
opportunità create dall'avvento dell'economia e della società della
conoscenza, al fine di ravvivare il senso di proprietà e di comunità
d'intenti tra i cittadini e di ridurre il potenziale di dispute e conflitti
a livello interno ed internazionale". (Attinto dalla relazione
sinottica di studi di casi dal titolo "On science and precaution in the
management of technological risk" - Scienza e precauzione nella
gestione del rischio tecnologico, volume I - ottenibile presso il Ccr) Come
primo passo, la Commissione intende definire un quadro di riferimento per
avviare un dibattito a livello europeo, il quale, come essa illustra,
dovrebbe suggerire le azioni da intraprendere, basate sull'esperienza
esistente in Europa, nonché le iniziative adottate dalla Commissione stessa
in questo ambito, quali: l'istituzione del gruppo di alto livello per le
scienze biologiche sulla questione della comunicazione con il pubblico; la
presentazione di una proposta per l'istituzione di un'autorità europea per
l'alimentazione; l'azione "Donne e scienza"; l'iniziativa volta a
promuovere la conoscenza in materia di scienza e ricerca tra il pubblico e a
stimolare l'interesse dei giovani nei confronti della scienza. Il prossimo
programma quadro includerà sicuramente alcuni provvedimenti volti a
promuovere l'attività in questo settore. Perlomeno, questo è quanto
auspica Busquin: "La questione relativa a scienza e governo è così
vasta che le conclusioni a cui siamo giunti oggi non possono considerarsi
definitive. C'è ancora molto lavoro da svolgere in questo settore, ma
dobbiamo agire immediatamente per risolvere i problemi urgenti ed è in
questo contesto che io credo, ed auspico, che la conferenza rappresenti un
passo importante verso il raggiungimento del nostro obiettivo", ha
concluso il Commissario. Il dialogo su scienza e governo proseguirà il 6 e
7 novembre a Bruxelles in occasione della conferenza "La genetica e il
futuro dell'Europa". Busquin solleverà tale questione anche al vertice
di Nizza, che si svolgerà alla fine di quest'anno. Per informazioni:
Commissione europea Centro comune di ricerca, Istituto di prospettica
tecnologica, World Trade centre, Isla de la Cartuja s/n, E-41092 Siviglia,
Spagna Fax +34-95-4488293 E-mail: ipts_secr@jrc.es
AMAZON APRE IN GIAPPONE E LANCIA AMAZON.CO.JP CON UN
VASTO E COMPLETO CATALOGO DI LIBRI GIAPPONESI E STRANIERI
Milano, 6 novembre, 2000 Amazon.com ( www.amazon.com
), leader mondiale nella vendita al dettaglio online, ha annunciato oggi
l'apertura di Amazon.co.jp: un sito in lingua giapponese dedicato al mercato
del Giappone e a tutte le persone di lingua giapponese nel mondo.
Amazon.co.jp fa la sua entrata sul mercato giapponese con una vasta
selezione di libri, offrendo un catalogo di oltre 1.7 milioni di titoli in
lingua giapponese e inglese oltre ad un ampio contenuto editoriale. Il
Giappone rappresenta il più grande mercato estero per Amazon.com, infatti,
con 193.000 clienti e vendite annuali per oltre 34 milioni di dollari.
Amazon.com si è attestato ripetutamente nel corso degli anni al primo posto
nella classifica dei siti di commercio elettronico in Giappone. Il Giappone
è anche il paese del del vincitore del premio del 'milionesimo cliente' di
Amazon.com, che nel 1997 ricevette a Tokio il proprio ordine di libri
personalmente dalle mani del fondatore e CEO Jeff Bezos. "Siamo molto
riconoscenti alle centinaia di Giapponesi che hanno fatto acquisti su
Amazon.com nel corso degli ultimi cinque anni" ha commentato Bezos.
" Con il lancio di Amazon.co.jp, siamo in grado ora di offrire la
nostra esperienza fortemente orientata al cliente - ottimo servizio,
selezione e convenienza - a tutte le persone che sono alla ricerca di libri
in lingua giapponese, sia quelli di grande diffusione sia quelli più
particolari e difficili da trovare." Amazon.co.jp è il primo sito in
lingua asiatica di Amazon e il quarto sito internazionale. Il sito in lingua
giapponese è stato sviluppato su piattaforma abilitata Unicode per la quale
Amazon.com ha lavorato con Basis Technology, un'azienda statunitense, leader
nella fornitura di servizi software a livello internazionale con grande
competenza ed esperienza nell'elaborazione di informazioni in lingue
Asiatiche. Gli altri siti internazionali aperti da Amazon.com comprendono
Amazon.fr, il sito in lingua francese lanciato il 31 Agosto di quest'anno,
il sito in lingua tedesca Amazon.de e Amazon.co.uk. "La nostra vasta
esperienza maturata nella gestione dei siti internazionali e i cinque anni
di vendite ad oltre 200 paesi in tutto il mondo, hanno permesso a Amazon.com
di creare un sito ad hoc per le esigenze del mercato giapponese e di tutte
le persone di lingua giapponese e con l'intento di promuoverne la
letteratura e la cultura in tutto il mondo", ha affermato Diego
Piacentini, Senior Vice President International di Amazon.com. In Giappone,
Amazon dispone di uffici a Tokyo, un centro di distribuzione a Ichikawa e un
centro di assistenza clienti a Sapporo, Hokkaido.
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