NOTIZIARIO
NEWS
MARTEDI'
14 NOVEMBRE 2000
pagina 3
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
|
WWW. MINAMAZZINI. COM
Milano 14 novembre 2000 Anche Mina arriva in rete. Non
si tratta di una concessione alle mode telematiche. Non è un cedimento
all'idea, sempre più diffusa, che esista solo ciò che è in rete. Lo
diceva Mina stessa su "Liberai" del 26 novembre 1998: "È
vero che ormai è diventato normale, quando si vuole risolvere un dubbio o
ottenere elementi di conoscenza, andare a vedere se c'è su Internet. Come
dire: se ciò che cerco si trova nel grande mare della Rete, se è stato
trasformato in immagine e in bytes, allora esiste, è investito di realtà,
c'è, ora e per sempre. Altrimenti è nulla. Ma questa è una deriva
estrema, una conseguenza della realtà tecnologica che, fino a prova
contraria, non sarà mai la vera realtà. E allora l'intenzione è un'altra.
Questo sito web ha la funzione di essere un grande contenitore, dove la
sterminata materia che riguarda Mina possa essere ordinata e resa
disponibile ad un pubblico potenzialmente illimitato. Nessuna concessione,
quindi, alla virtualità della rete. La realtà di Mina precede Internet,
che resta solo uno strumento che rende possibile un "nuovo modo"
di avvicinarsi all'arte e al mondo creativo di questa grande cantante. La
notizia è che questo sito è supervisionato da Mina stessa, con la stessa
dedizione e la stessa cura che mette da sempre nella produzione dei suoi
dischi. Mina non compare in televisione, non "partecipa" al
meccanismo mediatico secondo le regole da esso imposte, non si conforma ai
palinsesti ufficiali creati per i media convenzionali. In questo suo sito
ufficiale, invece, Mina c'è. E sceglie, decide, crea e partecipa. La
tecnologia sta cercando di spostare sempre più lontano il limite della rete
e non sappiamo quale sia il limite di se stessa che Mina concepisce per
questo nuovo mezzo di comunicazione. In considerazione della vastità del
materiale da selezionare, ordinare e caricare in rete, il sito ha richiesto
un lungo periodo di gestazione. Il risultato di questo lavoro è un prodotto
che non sta a noi giudicare, ma che riteniamo prezioso per chi vuole entrare
in rapporto con il mondo musicale di Mina. Soprattutto chi, per ragioni
d'età o geografiche (pensiamo ai tantissimi giovani e a coloro che vivono
nei paesi di lingua spagnola dove Mina è amatissima), non ha avuto il
piacere di vederla nelle sue esibizioni dal vivo o nelle dirette dei
meravigliosi sabati sera della Rai, potrà trovare tutto quanto Mina ha
interpretato, recitato e incarnato nella sua lunghissima e favolosa
carriera. Si tratta di una documentazione, tra l'altro, più oggettiva,
precisa, circostanziata, di tutto quanto è stato scritto su di lei e di
ciò che, in siti non ufficiali, si trova anche in rete. L'obiettivo che www.minamazzini.com
si prefigge è quello di dare a chi ama Mina un luogo "deputato",
che contenga sia la parte "enciclopedica" di consultazione
sull'attività di Mina, sia la sezione ludica, che i permetta l'aggregazione
del "popolo" di Mina in questo spazio ad esso dedicato. Si
tratta" comunque, di un sito non concepito come un semplice archivio.
La nozione di "work in progress" si può applicare a questo sito
che, come si può vedere nei crediti, ha una vera e propria redazione
diretta da Mina stessa, che con cadenza settimanale aggiornerà ed
arricchirà le varie sezioni inventando e inventandosi. www.minamazzini.com
contiene ad oggi, 13 novembre 2000, giorno della sua presentazione
ufficiale, circa 2600 pagine e più di 300 "templates" di pagine
dinamiche in formato flash. Tutta la navigazione del sito è gestita da un
"database" che fornisce i contributi fotografici, i brani audio e
video e tutti i contenuti.
PLANET.IT E MACROMEDIA PARTNER TECNOLOGICI DEL SITO DI
MINAMAZZINI.COM
Milano, 14 novembre 2000 - La divisione Web Design di Planet.it, Internet
Solutions Provider milanese del gruppo CTO Spa, e Macromedia sono stati
scelti per lo sviluppo del sito ufficiale di Mina, che per dimensioni,
complessità e numero di contributi rappresenta uno dei prodotti più
significativi mai realizzati in Italia con la tecnologia Flash. L'intero
sito è stato sviluppato con Macromedia Flash, che viene utilizzato sia per
la navigazione che per la presentazione dei contenuti - 440 brani audio,
più di 1000 immagini, 67 filmati Quicktime e RealAudio. L'interfaccia Flash
interagisce con un motore di scripting e un DB (Mysql) residenti su
piattaforma Linux. La realizzazione del sito, durata più di 5 mesi, ha
coinvolto oltre 50 persone ed è il risultato degli sforzi congiunti di due
équipe di lavoro (lo staff di minamazzini.com e il team Planet.it) e di
numerosi freelance (creativi, redattori, archivisti, etc.). I contenuti del
sito verranno aggiornati e arricchiti con frequenza settimanale dallo staff
di Mina. In qualità di Web Agency, Planet.it ( http://design.planet.it
) ha curato il progetto grafico, lo sviluppo del software e delle basi dati,
l'acquisizione e il trattamento dei contributi. Inoltre, ha fornito il
coordinamento tecnico del progetto e delle attività di produzione. Il
"progetto minamazzini.com" ha coinvolto per 5 mesi un team di 15
persone composto da tecnici, grafici e creativi di Planet.it che hanno
lavorato a stretto contatto con lo staff di minamazzini.com per
digitalizzare e organizzare l'enorme quantità di materiale antologico
raccolto e selezionato sulla cantante in anni di minuziosa ricerca.
Planet.it ha studiato una interfaccia grafica semplice e intuitiva per
proporre con passaggi diretti cronologie, brani musicali, testi, immagini e
video di repertorio. Il risultato finale è un sito veramente completo,
tecnologicamente di alta qualità ma di semplicissima e piacevole
consultazione. Presentazione e portfolio della divisione Web Design di
Planet.it sono disponibili all'URL http://design.planet.it
ANSWORK, IL MARKETPLACE REGIONALE B2B DI BNP-PARIBAS,
CAP GEMINI ERNST &YOUNG, CRÉDIT AGRICOLE E SOCIÉTÉ GÉNÉRALE HA
SCELTO COMMERCE ONE
Milano, 14 Novembre 2000 - Commerce One, Inc. (Nasdaq: Cmrc), leader a
livello mondiale nelle soluzioni di e-commerce per le aziende, annuncia oggi
che sarà on line Answork, il marketplace trasversale B2B francese
finalizzato a creare un luogo di incontro tra buyer e venditori di beni e
sevizi per le aziende. Answork si aggiunge agli altri 50 marketplace basati
su piattaforma Commerce One che sono già online in tutto il mondo.
SPESAONLINE, IL PRIMO SUPERMERCATO ELETTRONICO
ITALIANO: UN BILANCIO POSITIVO NEI PRIMI MESI DI ATTIVITÀ ANNUNCIATA
L'ENTRATA DI MYQUBE NEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ.
Milano, 14 novembre 2000 - Spesaonline, www.spesaonline.com
Società costituita a Milano nel Febbraio 2000 come primo supermercato
elettronico in Italia, è stata fondata da Bruno Aceto, direttore Generale,
Stefania Binanti, Presidente e Direttore Marketing, Italia Biganti e Lorenzo
Schapira. A otto mesi dalla sua partenza, Spesaonline traccia un bilancio
positivo della sua attività e si prepara alla fase di sviluppo con
l'entrata, nel capitale della Società, di myQube, early stage development
fund, promosso da Pirelli e al quale aderiscono i gruppi Benetton,
Mediobanca, Banca Intesa, Caltagirone, Merrill Lynch, Camfin e Gazzoni
Frascara. Domenico Ciccopiedi, Founding Partner di myQube afferma: "
Abbiamo creduto nel progetto di Spesaonline perché riteniamo che questa
Società abbia le maggiori probabilità di successo in Europa tra quelle del
suo settore, in particolare per la forte esperienza del management nella
grande distribuzione e per la scalabilità e replicabilità a bassi costi su
diverse aree geografiche del suo business model." Gli obiettivi a medio
termine prefissati per la fase di start-up sono stati ampiamente raggiunti.
Spesaonline prende ordini via Internet 24 ore su 24, effettua consegne a
Milano 6 giorni su 7 in orari concordati con il cliente, offre un
assortimento di circa 5.000 prodotti che include freschi e surgelati ed è
puntualissima nelle consegne grazie all'infrastruttura logistica di primo
livello di cui usufruisce. Il tutto, con una spesa minima di £ 50.000 e con
un costo di sole £ 8.000 per il recapito a casa. L'alta qualità dei suoi
servizi ha fatto sì che in pochi mesi abbia acquisito una clientela di
oltre 3.000 famiglie a Milano. L'entrata di myQube nel capitale della
Società è finalizzata al finanziamento di una seconda fase di sviluppo che
porterà Spesaonline ad ampliare il proprio servizio sul territorio
nazionale. In particolare è prevista a breve l'estensione dei suoi servizi
nell' hinterland di Milano, nella città di Torino e in altre due città del
nord Italia E' previsto inoltre il consolidamento della piattaforma
tecnologica e logistica per sostenere l'aumento dei volumi di business.
Bruno Aceto, Direttore Generale di Spesaonline afferma: "Ritengo che
nell'arco dei prossimi cinque anni le vendite dei prodotti grocery on line
potranno raggiungere una quota significativa, tra il 6 e l'8%, nelle aree
urbane ad alta densità abitativa. Noi puntiamo a sviluppare Spesaonline in
queste aree utilizzando il modello della partnership con distributori locali
leader, come abbiamo fatto a Milano. Riteniamo il nostro modello il più
efficiente nei costi e il più efficace nell'utilizzo delle risorse che sono
dedicate alla comunicazione e alla costruzione di un asset chiave come la
logistica delle consegne proprietaria." A rafforzare il piano di
espansione della Società, è partita proprio in questi giorni l'aggressiva
campagna pubblicitaria ideata dall'agenzia di pubblicità Young&Rubicam
Communications. Una campagna stampa in uscita sulle maggiori testate
giornalistiche sostenuta da una forte presenza di affissioni per le strade
della città, metropolitane e mezzi pubblici. Come afferma Stefania Biganti,
Direttore Marketing della Società: " Riteniamo che il ruolo della
comunicazione sia strategico per una attività così innovativa basata sulla
proposta di un nuovo modello di consumo. L'esperienza di acquisto virtuale
per entrare nelle abitudini dei consumatori implica un cambiamento radicale
di mentalità." Spesaonline effettua il servizio a Milano attraverso un
accordo di partnership commerciale con Al.Dis SpA, azienda della moderna
distribuzione alimentare, operativa a Milano con una trentina di
supermercati. Al.Dis SpA è socia del gruppo Selex, azienda leader della
distribuzione organizzata con un fatturato di oltre 8.000 miliardi. I
servizi di Spesaonline Spesaonline è nata per soddisfare le esigenze di
tutti coloro che amano fare la spesa in modo accurato, comperando prodotti
di marca al giusto prezzo, ma evitando lo stress e la perdita di tempo
legati alla spesa nei supermercati. Entrando nel sito www.spesaonline.com è
possibile ordinare la spesa direttamente dal posto di lavoro o da casa, in
qualunque momento, e ricevere la spesa il giorno stesso. Il supermercato
Spesaonline è aperto 24 ore su 24. Le consegne vengono effettuate 6 giorni
su 7 in orario pomeridiano/serale nelle seguenti fasce orarie: dalle 18h
alle 20h ; dalle 20h alle 22h e entro fine Novembre dalle 16h alle 18h.
Spesaonline offre un assortimento completo di prodotti di grandi marche ai
prezzi dei migliori supermercati. Ogni settimana propone 4 ricette per un
menù completo. I clienti possono acquistare i prodotti necessari alla
realizzazione dei piatti selezionandoli durante la lettura delle ricette. Il
personale addetto al picking seleziona con cura i prodotti per i clienti di
Spesaonline, come se fossero essi stessi a sceglierli nel punto vendita.
Vengono utilizzati terminali portali SymboI che attraverso il controllo dei
codici di prodotto evitano errori nel prelievo. I prodotti di frutta e
verdura sono tutti preconfezionati per garantire una maggiore protezione
degli stessi durante il trasporto. I clienti possono creare liste
personalizzate da cui partire per fare la spesa. Inoltre il sito di
Spesaonline memorizza automaticamente tutti gli ordini del cliente
permettendo loro di consultarli per 60 giorni e di utilizzarli come base di
partenza per gli acquisti successivi. Il pagamento avviene con carta di
credito con collegamento diretto a Banca Sella. La transazione avviene con
il più elevato standard di sicurezza. Spesaonline conferma a Banca Sella
l'effettivo importo da addebitare sulla carta di credito solo dopo la
consegna. Spesaonline ha attivato la prima raccolta punti su internet legata
all'acquisto di prodotti alimentari. "Super Raccolta BitSpesa"
permette ai clienti che hanno raccolto i buoni spesa di spenderli presso il
negozio di abbigliamento sportivo Olimpia, in Via della Spiga. Su tutti gli
acquisti Spesaonline applica la formula soddisfatti o rimborsati secondo
clausole molto più estese e favorevoli per il cliente di quelle previste
dalla normativa. Inoltre Spesaonline ha a disposizione dei suoi clienti una
linea diretta dal lunedì al venerdì dalle 9h alle 22h e al sabato mattina
dalle 9h alle 13h. Naturalmente è operativa anche l'assistenza dei clienti
via posta elettronica. www.spesaonline.com
DISTER.COM ACQUISTI ON LINE RISERVATI ALLA RETE DISTER
ATTIVA DA QUALCHE GIORNO, LA NUOVA SEZIONE E-COMMERCE È DEDICATA AI
RIVENDITORI DI PRODOTTI INFORMATICI
Milano, 14 novembre 2000 Dister offre alla sua rete un servizio in più:
un'area, protetta da password personale, dedicata e riservata ai rivenditori
che vogliono acquistare on line. Un efficace strumento di lavoro, pensato e
dedicato alle priorità e alle esigenze di un moderno Rivenditore di
prodotti informatici; un Sito virtuale che contiene servizi, consigli e
opportunità reali e concrete, indispensabili per gli operatori della new
economy. I plus offerti dal nuovo servizio di Dister sono molteplici: dalla
verifica istantanea della disponibilità dei prodotti a magazzino
(aggiornata tre volte al giorno) alle eccezionali offerte del giorno, sino
all'immediata visione delle novità proposte. Un Form, dedicato alla
richiesta di informazioni, permette ai nuovi operatori di canale di
registrarsi in tempo reale, ricevere la Password ed accedere all'e-commerce
on line. Entrare nel mondo Dister è semplice e veloce, grazie ad una chiara
reperibilità dei prodotti e ad un "capiente carrello" della
spesa. www.dister.com non è solo un sito di e-commerce, ma soprattutto uno
strumento di Business. Il rivenditore avrà sempre a disposizione un listino
completo dei prodotti e dei brand distribuiti, riceverà aggiornamenti sulle
novità aziendali e sarà tempestivamente informato sulle promozioni di
prodotto, contando costantemente su una varietà di proposte, servizi,
vetrine e news dal grande scenario della digital technology. Dister S.r.l
nasce nel 1998 a San Marino dall'intuizione commerciale di Paolo Gnoli,
attuale Amministratore Delegato dell'azienda, che dà vita alla sua
organizzazione perseguendo un obiettivo preciso: integrare la sua grande
esperienza nel settore IT con una nuova filosofia nella distribuzione di
componenti hardware e di computer che privilegi un'elevata dinamicità e
flessibilità.Con una previsione di fatturato, per il 2000, di 25 Miliardi,
Dister è distributore di moltissimi Brand di IT, tra i quali: Creative,
Iomega, Matrox, Intel, Epson, Mustek, Quantum, HP, Yamaha, Amd, Asus,
Robotics, Micorosoft, Logitech, Fujitsu-Siemens, Philips, Sony, Ercules,Guillemot,
Arowana, Canon, Samsung, etc. Infolink: www.dister.com
OGGI IN NEXPLORA: LA TIVÙ DEL VILLAGGIO
Milano, 14 novembre 2000 - La televisione metropolitana sbarca su Internet.
Da oggi sul sito di My Tv si possono scaricare filmati e leggere
informazioni su Milano. Dal 16 novembre il servizio sarà attivo anche a
Roma www.nexplora.com
I CAVALLI MARCI IN CHAT CON IL PUBBLICO SU GENOVANET.IT,
MERCOLEDI' 15 DALLE 14 ALLE 16
Genova 14 novembre 2000 Chi vorrà esprimere le proprie impressioni sullo
spettacolo Nettuno, Nessuno e Centomila dei Cavalli Marci, in programma
domani 14 novembre al Politeama Genovese, potrà farlo sulla speciale chat
line predisposta da www.genovanet.it
il portale dei genovesi. Il giorno dopo la prima genovese, ovvero mercoledì
15 novembre, chi vorrà cantargliene di tutti i colori a Carlo Denei, Andrea
Di Marco e Francesco Foti, potrà farlo collegandosi al portale dei genovesi
dalle 14 alle 16. Oltre che sullo show, che preannuncia il tutto esaurito,
il pubblico potrà anche fare domande che riguardano il nuovo libro del
gruppo comico genovese "Caro lettore adesso basta!", che verrà
presentato alle 18 del 14 novembre, ovvero lo stesso giorno del debutto.
Francesco Foti, siciliano, oltre al teatro ha lavorato in radio con
personaggi come Francesco Salvi e Paolo Villaggio e in televisione come
conduttore e attore di fiction. Andrea Di Marco, diplomato in tromba al
Conservatorio, nei Cavalli Marci interpreta Pasquale Hendrix, rockettaro
napoletano e altri personaggi; è anche cantante dei Tenores Sardi. Carlo
Denei, nei "Cavalli" interpreta il vicino di sotto perennemente
svegliato dai rumori, oppure Sergio il ritardatario o il "Critico
d'arte"
INTERNET: ON LINE I DIVI COME MAMMA LI HA FATTI
BERSAGLIATE WINONA RYDER E ALICIA SILVERSTONE
Milano, 14 novembre 2000 - Tempi duri per le star di Hollywood: Internet
infatti ha colpito ancora e questa volta le vittime sono illustri. Lo
star-system non ha più segreti per il popolo della rete da quando il sito
"Celebrities Exposed" pubblica scatti molto "politically
incorrect" ritraendo il peggio di attori, attrici e cantanti còlti in
pose e momenti poco idilliaci, lontane dai set cinematografici e dagli
scintillanti appuntamenti mondani. L'indiscrezione sarà data in anteprima
questa sera dall'Osservatorio Permanente sul Web di Eta Meta, nel corso
della puntata del "Primo Portale Radiofonico Serale" di Paolo
Monesi, il programma serale di Rds in onda tutti i giorni dalle ore 22 alle
24. I vip cliccabili sul sito sono ritratti in pose "ufficiali",
con tanto di trucchi, pettinature perfette e abbronzature doc, ma basta un
click per far comparire nella stessa pagina le foto che nessuna star al
mondo vorrebbe fosse pubblicata: quelle cioè che le ritraggono nella vita
di tutti i giorni, nelle feste private, magari anche sotto l'effetto di
alcolici. Tra i personaggi presi di mira in questo momento da "Celebrities
Exposed", secondo il programma di Paolo Monesi su Rds, ci sono cantanti
come Nick Carter dei Backstreet Boys, e Ronan Keating, ex Boyzone, attori di
livello mondiale come Alicia Silverstone, Leonardo Di Caprio e Julia Roberts,
e personaggi della tv americana, prima tra tutti la regina dei talk show
Oprah Winfrey. Il Vip che dal confronto tra la foto ufficiale e quella
"rubata" ne esce sconfitto più di ogni altro è la conturbante
Alicia Silverstone: l'espressione di disgusto mentre mangia dello jogurt la
rende quasi irriconoscibile agli occhi anche dei suoi fan più accaniti.
Anche il celebratissimo George Clooney, star incontrastata del momento,
decade dal suo trono di "bellone" ritratto in una poco edificante
smorfia con gli occhi a mezz'asta da traumatico risveglio. Nick Carter, il
bello dei Backstreet Boys, amato da milioni di teen agers di tutto il mondo,
non ottiene trattamenti migliori. Al viso angelico della foto ufficiale si
contrappone una foto in cui è ritratto con capelli lunghi, occhiali spessi
e ingrassato di qualche chilo. Perfino l'inattaccabile bellezza di Leonardo
di Caprio -secondo la trasmissione di Paolo Monesi su RDS- ha ceduto
all'impietoso obbiettivo di Celebrities Exposed: fuori forma, appesantito
non solo dal successo ma anche da qualche bicchiere di troppo, l'idolo delle
teen-agers di mezzo mondo avrà vita breve nell'olimpo delle star quando e
se le fan lo riconosceranno in questo scatto. Certo i gusti non si
discutono, e non ci sarebbe da meravigliarsi se dei due Tom Cruise proposti
fosse quello in versione "selvaggio", con capelli lunghi e barba
incolta, a riscuotere maggiori consensi. Brutte sorprese invece, per Vanessa
Paradis: i fan della lolita della canzone francese -segnala Paolo Monesi-
che ha fatto sognare un'intera generazione di adolescenti avranno
difficoltà a riconoscerla nella posa "peggio non si può" del
sito, pallida, con un'acconciatura improponibile e un impietoso primo piano
su un sorriso non proprio invidiabile. A proposito di primi piani merita una
"nomination" anche quello di Julia Roberts: bellissima
l'inossidabile reginetta dei botteghini Usa, ma con un sorriso esagerato a
"44 denti". Una citazione particolare va anche a Oprah Winfrey, la
più nota anchor women della tv Usa, immortalata con una t-shirt strappata e
un'espressione decisamente poco femminile. "Siamo abituati a vedere le
star al meglio delle loro possibilità" scrive lo staff di Celebrities
Exposed "e finiamo con idealizzarli dimenticandoci che in fondo sono
persone normali come tutti noi".
BETZONE.COM OFFRE SCOMMESSE SEMPRE PIÙ INNOVATIVE,
ANCHE PER LA PARTITA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE IN CUI LA SQUADRA DI CASA
NOSTRA AFFRONTERÀ L'INGHILTERRA.
Milano, 13 novembre 2000 - Secondo betzone.com ( www.betzone.com/italian
), sono due giocatori italiani coloro che segneranno il primo gol
dell'amichevole Italia - Inghilterra che si giocherà mercoledì 15 novembre
allo Stadio delle Alpi di Torino. Secondo il bookmaker britannico online
infatti il primo gol potrebbe essere segnato da Alessandro Del Piero oppure
da Filippo Inzaghi, che ottengono entrambi una quota di 6.00 subito prima di
altri due giocatori italiani: il piccolo della famiglia Inzaghi, Simone
(quotato a 7.00), e uno dei protagonisti degli europei 2000, Francesco Totti
(con una quota di 7.50). Secondo il CT della Nazionale azzurra, quella
contro l'Inghilterra non sarà una gara qualsiasi; quando infatti Giovanni
Trapattoni ha deciso di giocare con gli inglesi, la squadra anglosassone non
aveva una situazione di qualificazione complicata. Gli italiani dovranno
quindi giocare come se si trattasse di un vero e proprio palio di
qualificazione dal momento che gli inglesi saranno molto concentrati. La
coppia d'attacco della partita sarà composta da Inzaghi e Delvecchio (a cui
Betzone assegna una quota di 7.50); Trapattoni non esclude però l'ingresso
in campo del giovane dell'Atalanta Damiano Zenoni (quotato invece 9.00), che
potrebbe così vivere il suo esordio in Nazionale. Giocatori favoriti a
segnare il primo gol nella partita Italia - Inghilterra: Giocatore Squadra
Primo gol: Alessandro Del Piero Italia 6.00; Filippo Inzaghi Italia 6.00;
Simone Inzaghi Italia 7.00; Francesco Totti Italia 7.50; Marco Delvecchio
Italia 7.50; Michael Owen Inghilterra 7.50; Kevin Phillips Inghilterra 8.00;
Emile Heskey Inghilterra 8.00; Robbie Fowler Inghilterra 8.50; Damiano
Zenoni Italia 9.00;
DONNE: CASA LAVORO E "NUOVO MERCATO" PERCHÉ
LA RETE È UNA OPPORTUNITÀ
Milano, 14 novembre 2000 - Si è svolto ieri a Milano un convegno nel corso
del quale si è discusso su " Le nuove tecnologie e opportunità di
business per le donne". Fra le relatrici che si sono succedute nel
corso dell'incontro che si è svolto a Palazzo Giureconsulti, riportiamo la
relazione di Gianna Martinengo Vice Presidente del Gruppo Terziario
Innovativo Assolombarda Presidente Didael S.r.L. Qualsiasi organizzazione di
persone è fondata su obiettivi condivisi e ruoli definiti per raggiungere
meglio gli obiettivi. Questo vale per la famiglia, per le istituzioni
pubbliche, per le imprese, per le associazioni. Ogni società funziona
così. Gli obiettivi identificati determinano le funzioni e, di conseguenza
i ruoli; questi vengono esercitati dai mèmbri della società i quali, in
tal modo, raggiungono individualmente e collettivamente gli obiettivi
prefissati. Storicamente, il "ruolo femminile" è stato associato
al "sesso femminile". Sia nella famiglia che nel mondo del lavoro.
Non è chiaro, tuttavia, che cosa significhi esattamente ruolo femminile.
L'unica funzione legata al ruolo femminile ed esercitabile solo da donne è
la procreazione. Tutto il resto può essere svolto da persone di sesso
qualunque. Viceversa, non esiste funzione legata al ruolo maschile che non
possa essere svolta anche da donne, soprattutto da quando i servomeccanismi
hanno permesso agli umani con minime risorse fisiche di pilotare anche
trasformazioni che richiedevano grande energia. Dunque, apparentemente le
donne, in quanto tali, hanno dei vantaggi sugli uomini: possono fare tutto
quello che fanno gli uomini, mentre il contrario non è vero. Se la
questione fosse solo in questi termini, non avremmo bisogno di un Ministero
delle pari opportunità. Sfortunatamente è vero che nel mondo del lavoro le
donne, in media, contano meno. W anche vero che con una certa velocità le
cose cambiano. Analogamente avviene nella famiglia: il ruolo della donna è
sempre meno subordinato. Perché ? Esistono correlazioni fra i cambiamenti
nel "pubblico" (il lavoro, le professioni) e nel privato (la
famiglia) ? Certo: la nostra tesi è semplice: "contare" significa
avere prestigio, autorevolezza, in una parola "potere" nel senso
della capacità e della libertà di decidere. Se le sorgenti di questo
potere, sia nella famiglia che nella società, cambiano, allora possono
cambiare anche i destinatari. Noi pensiamo che, a causa o grazie alla Rete
WWW, sia ciò che sta avvenendo: un progressivo e rapido cambiamento delle
condizioni di lavoro, dei contesti di valutazione delle attività produttive
e dunque delle sorgenti del potere. Tradizionalmente, sia il potere
familiare che quello sociale erano legati alle origini, ad esempio
nobiliari, prima delle "rivoluzioni", o al censo, dopo.
Nell'ultimo secolo, ad esempio, il modello del successo americano ha
mostrato che si poteva arrivare presto ad emergere accumulando molto denaro,
anche se le origini erano umili. Nel modello capitalista chi ha il capitale
comanda. Ancor oggi. Non basta avere buona volontà, idee, forza fisica: è
indispensabile avere un finanziatore. Il denaro va dove ci si aspetta che ci
sia il migliore ritorno a minor rischio e nel più breve tempo possibile.
Questo di solito avveniva - salvo eccezioni - quando V impresa da finanziare
aveva mostrato di essere forte sul mercato esistente, nell'ipotesi che il
mercato non cambiasse significativamente a breve termine. Di fronte agli
ultimi sviluppi della Borsa riguardo al Nuovo Mercato, sembra che questo
modello non sia più l'unico possibile: la finanza non segue più soltanto
le imprese che guadagnano già, ma soprattutto quelle che ci si aspetta che
guadagnino a medio termine, anche se oggi perdono. L'esempio italiano più
recente è Tiscali. Viene premiato chi ha migliori intuizioni, non chi ha
più fatturato o profitti. Molte piccole imprese promettenti, anche se con
piccoli fatturati, raccolgono impensabili quote di fiducia dal mercato, sia
entrando in Borsa che vendendosi a caro prezzo a grandi concentrazioni
aggressive. Guadagna, si impone, ha successo non chi è più forte oggi, ma
chi ci si aspetta che sarà forte domani grazie alle sue idee, competenze,
intuizioni. E le donne? Tradizionalmente le donne sono il sesso debole.
Nella civiltà del sesso forte, faticano a guadagnare prestigio,
autorevolezza, potere pari alle loro capacità di persone e dunque pari alle
persone di sesso maschile. Se le regole del successo economico spostano
l'attenzione dal successo pregresso alle potenzialità, e dalla forza sul
mercato alle competenze è chiaro che le categorie tradizionalmente meno
avvantaggiate, come le donne, hanno una straordinaria opportunità di
competere alla pari. Le "pari opportunità" diventano una
conseguenza del cambiamento delle regole. Nella società come nella
famiglia. Non è dunque un esercizio astratto analizzare se e come, a quali
condizioni e con quali processi, nella Società dell'Informazione esistono
opportunità per le donne. Scritto da una donna, potrebbe sembrare una
difesa della categoria oppure un suggerimento a seguire strade che
privilegino nel futuro a breve, gli interessi e le aspirazioni della
categoria. Un esempio recente di questo atteggiamento è costituito dalle
leggi elettorali che riservano alle donne una parte dei seggi da assegnare.
Non è questa la mia intenzione. Al contrario, sono convinta che anche in
assenza di interventi che facilitino le pari opportunità (che sono
benvenuti, naturalmente!), la crescita dell'importanza delle donne nel mondo
del lavoro sia una necessaria conseguenza delle cose. Dunque, guardando ciò
che affermo come il messaggio di una imprenditrice nel terziario avanzato,
esso diventa una dichiarazione di stile o missione aziendale per facilitare
il successo in generale dell'imprenditoria, che dalF opportunità donna può
trarre importanti vantaggi. Cambia l'azienda, cambia la società ed abbiamo
tutti bisogno della risorsa "donna" perché essa è ancora latente
e sottoutilizzata rispetto alle sue potenzialità. Attenzione: non si
sostiene che le donne sono preferibili in quanto donne, ma che molte delle
caratteristiche emergenti della nuova Società dell'Informazione possono
vederle in modo naturale come interpreti di funzioni e ruoli che sono loro
congeniali per motivi storici e che sono ben lontani da essere subordinati.
La globalizzazione dei mercati Tutti sanno che la globalizzazione dei
mercati è soprattutto conseguenza dell'accesso all'Informazione grazie alla
Rete. La nostra visione del "mercato" è quella di scambio beni e
servizi, materiali o immateriali. Ogni scambio è costituito da una
conversazione, delle decisioni, un contratto: promesse, obblighi, e così
via. In questo senso molto generale, anche lo scambio di informazioni è una
forma di mercato: ti dico questo perché mi interessa che tu lo sappia,
oppure perché mi aspetto che tu mi ricompensi dicendomi qualcos'altro, o
dandomi una cosa. Lo scambio di beni e servizi, materiali o immateriali, da
parte di singoli o di organizzazioni umane è ciò che chiamiamo mercato;
esso diviene globale grazie alla Rete. Il fondamento della globalizzazione
è lo scambio rapido e planetario di messaggi, la comunicazione. La
motivazione degli attori di questa comunicazione globale è quella di
sempre: vivere meglio, guadagnare, imparare, divertirsi e così via.
Esattamente come prima, le persone operano per risolvere problemi, costruire
oggetti, prendere decisioni, onorare promesse. Esattamente come le
istituzioni, le aziende" le società. Ma se il contesto di queste
attività è globale, cambia parecchio il modo di operare. Innanzitutto si
sposta il centro dell'attenzione di ogni azienda dalle attività di
produzione e vendita di beni a quelle di costruzione e negoziazione, scambio
di servizi: essenzialmente costruzione e scambio di Conoscenza. Gli oggetti
come tali contano sempre meno in senso relativo, la Conoscenza sempre di
più'. L'industria della Conoscenza è, direttamente, la somma
dell'industria dei contenuti (editoria), delle tecnologie di trasmissione
(telecomunicazioni) e dell'informatica (hardware e software).
Indirettamente, l'industria della Conoscenza pervade trasversalmente tutte
le altre: ogni istituzione umana, azienda, scuola, ospedale, comune,
eccetera ha bisogno di contenuti, di trasmissione dei contenuti, di
elaborazione dell'informazione, di sistemi di gestione della comunicazione
fra macchine ed umani, intemi ed estemi, che sfruttino le cosiddette nuove
tecnologie, per operare. Sempre e dovunque. Tutto il funzionamento di
qualunque impresa dipende in modo cruciale dall'efficacia del lavoro umano,
sempre più' intellettuale, nella collaborazione, nel dialogo via Rete. Il
valore aggiunto aziendale è dato dalle risorse umane e dalla loro capacità
di comunicare e decidere. Ne il capitale, ne il basso costo delle materie
prime, ne il mercato già conquistato sono più' tanto rilevanti quanto le
persone e le loro capacità, le loro competenze. Se ciò è vero, allora
dovremmo quotare il capitale umano perfino nei bilanci... ! Ma di seguito
vediamo alcune conseguenze di quanto detto sopra. Nelle aziende non
interessa più quanto tempo si lavora, dove si lavora, come si lavora ma
quale è il risultato del lavoro. Il dipendente non produce più valore
aggiunto per l'azienda solo eseguendo ordini ma inventando soluzioni. Cioè
trasformando l'Informazione a sua disposizione in Conoscenza per decidere.
L'Informazione, in sé, non conta molto: in Rete ce n'è spesso anche
troppa. Quello che serve è selezionare e decidere. Da questo segue che le
competenze richieste cambiano: da verticali (ingegneria, medicina, lettere,
legge,...) diventano orizzontali (cultura del formale: astrarre e
generalizzare da situazioni reali, nuovo umanesimo: il linguaggio nei suoi
aspetti semiotici e pragmatici, l'arte come capacità di comunicare messaggi
che evocano sentimenti, la filosofìa come capacità pre-scientifìca di
cogliere l'essenza delle questioni e legarla in sintesi logicamente utili
per capire le situazioni, l'espressione e la comunicazione scritta ed orale
come mezzo fondamentale di costruzione collettiva di soluzioni dunque
strumento di relazione e di leadership,...; la cultura dell'innovazione:
nulla resta statico, ogni punto di vista deve essere esplicitamente
criticabile perché la realtà può cambiare rapidamente; innovare significa
convincere gli umani ad operare in modo diverso, e non solo comperare
tecnologie, etc ...). Il diploma di studi non è più garanzia di competenze
adeguate: quello che conta è saper ragionare, operare, dialogare,
comunicare. Il potere tradizionale delle Università (leggi: i docenti) di
garantire le competenze con il titolo di studio (diploma, laurea,...) non è
più assicurato se chi vuole acquisire e garantire competenze per una
professione (lo studente) può farlo in rete, direttamente da casa, presso
prestigiose Università o addirittura direttamente presso le multinazionali.
L'Università sotto casa non ha senso se non vale per le competenze che
aiuta a costruire, dunque le Università entrano in competizione globale
anche loro. Analogamente, nel campo commerciale, la "rendita"
dovuta alla localizzazione geografica, ad esempio, delle iniziative
commerciali viene drammaticamente eliminata dal commercio elettronico.
Finora se ne sono accorti in pochi, ma le cifre sono eloquenti. Ancora: le
intermediazioni un tempo indispensabili per accedere al posto di lavoro
diventano progressivamente inutili, se non dannose sia per chi offre che per
chi cerca lavoro dal momento che in Rete si può scegliere di più e meglio.
Dunque a causa delle tecnologie - o grazie alle tecnologie - si verifica un
importante cambiamento nelle modalità di comunicazione dunque di lavoro e
di vita. Questo cambiamento può rimescolare parecchie carte, invertire
storiche priorità, rimuovere incontestati privilegi, contraddire
inossidabili verità che tali non sono più. Vediamone alcune, soprattutto
legate alle donne. Cinque opportunità legate al ruolo femminile Tutti
pensano che le donne siano portate per le discipline umanistiche, di
relazione, sociali. Non sono portate per le tecnologie, i commerci, le
professioni "economicamente rilevanti". Molti pensano che questa
caratteristica sia negativa per le donne. Sfortunatamente non si sono resi
conto che con la Rete la sola tecnologia non basta, anzi non serve proprio:
conta la sinergia fra tecnologie e contenuti. Questi non sono "i
Dati", e neppure "l'Informazione" ma la capacità di
confezionare decisioni ed azioni a partire dall'Informazione acquisita
grazie alla comunicazione in Rete. Dunque la cultura, che non è ne solo
umanistica ne solo scientifica, conta più della specializzazione. C'erano
una volta le gerarchie: erano perfettamente funzionali alle organizzazioni
che dovevano perseguire dei fini in un contesto ben definito e stabile. Ad
esempio: produrre e vendere beni. Oppure fornire servizi. Nelle
organizzazioni gerarchiche il ruolo definisce l'autorità. Le donne, di
solito legate a ruoli meno importanti, eseguivano. Oggi queste
organizzazioni gerarchiche sono in via di scomparsa, per la banale ragione
che il contesto cambia con una tale rapidità che è necessario che ognuno,
nell'organizzazione, si adegui ai cambiamenti assumendo delle iniziative. Le
gerarchle sono sostituite dalla leadership nel lavoro di gruppo. Un'arte che
le donne hanno sempre saputo esercitare per guadagnare spazi di autonomia,
sia in famiglia che nel lavoro: convincere gli altri con degli argomenti, in
assenza di autorità ereditata o legata al sesso (maschile). Essendo spesso
state loro affidate le responsabilità senza contemporaneamente fornire loro
il mandato decisionale - e le decisioni sulle risorse- esse conoscono l'arte
della mediazione, la cultura dell'ascolto, la pazienza dell'attesa, la
modestia rispetto alla complessità dei problemi e la tenacia nel
perseguirne le soluzioni. Naturalmente queste caratteristiche non le hanno
solo le donne! Ma sono loro che per motivi di storia hanno dovuto più degli
altri coltivarle per difendersi, migliorare, crescere. Ancora: le donne come
senso del rischio. Una volta rischio era sinonimo di impotenza e di follia.
Chi ha già, si guarda bene da rischiare, perché sa che non potrà che
avere di più, anche stando fermo, senza rischi. L'imprenditorialità parte
dal presupposto che il futuro possa essere diverso dal presente, ed in
particolare migliore se scegliamo nella dirczione giusta.
L'imprenditorialità è come l'arte o la scienza: si rischia inventando. Non
è cosi' importante quanto denaro abbiamo già, per intraprendere in una
nuova impresa. E' importante sentire una missione imprenditoriale e
perseguirla con tenacia. Analogamente: l'artista non è nato artista, lo
diventa, piano piano, perché ama esprimere emozioni e sentimenti; magari
rischiando un riconoscimento postumo. Analogamente, lo scienziato più
studia, esperimenta, ricerca e più scopre di essere ignorante: ma continua,
insiste perché crede nella sua creatività, nell'utilità della sua opera,
nel successo non solo personale ma collettivo. Nessuna delle tré attitudini
possono essere inquadrate come esecutive, subordinate, impiegatizie: non
esistono ricette, guide, manuali per il successo in queste direzioni. Lo si
fa perché ci si crede e si sfida il futuro. Cosa c'entrano le donne? Be',
parecchio ! Chi ha letto "l'elogio della follia" capisce a cosa mi
riferisco. Se è vero che le donne vivono più di istinto che di ragione
(tutto da verificare, peraltro ! E cosa è l'istinto senza la ragione, o
viceversa?) allora sono esse le candidate imprenditrici, artiste,
scienziate. Nella società in via di scomparsa, quella del cambiamento
lento, dai tempi delle generazioni, chi rischiava non aveva molte speranze.
Nella Società della Conoscenza non è più così: il cambiamento è la
realtà e la Rete è l'unico mezzo per permetterci di seguirlo, mai da soli,
sempre in gruppo, dialogando, comunicando, scambiando. Il coraggio, la
tenacia, l'intelligenza, la capacità di relazione sono elementi
economicamente rilevanti, sempre più, più del denaro, dell'autorità, del
potere pregresso. Le donne hanno una opportunità straordinaria. Anche gli
uomini, naturalmente: quelli che sanno essere persone ed accettare, come
spesso sanno fare le donne, di essere messi in discussione dalla realtà. Le
donne come le uniche che "devono conciliare" casa e lavoro: ci
sono tempi e luoghi chiamati casa, ed altri chiamati lavoro. Una rigorosa
divisione territoriale, funzionale, relazionale. Col telelavoro, con i
meccanismi asincroni di comunicazione via Rete (vedi posta elettronica, ma
anche messaggeria vocale ...), con le videoconferenze queste divisioni
sfumano, e con esse i criteri che storicamente hanno limitato la
realizzazione professionale per le donne. Nello stesso tempo anche gli
uomini, costretti dal lavoro alla lontananza fisica da casa e dunque
talvolta emarginati rispetto all'esercizio della loro responsabilità
maschile in ambito familiare, non possono che avere vantaggi dallo sfumare
dei vincoli territoriali come quelli citati. Le donne come custodi
principali della armonia fra generazioni: bambini, adulti, anziani. Un'altra
barriera fra chi sa e chi non sa, chi produce e chi non può ancora produrre
o non può più farlo perché anziano. Un'altra limitazione abbattuta: sono
i giovani che insegnano agli altri, sono gli anziani che possono avere il
tempo e l'esperienza per acquisire quelle conoscenze remote (ad esempio: via
Rete) che prima non erano accessibili, tutti sono un po' più uguali perché
sesso ed età contano sempre meno rispetto ad entusiasmo nella scoperta,
intelligenza nelle scelte, curiosità nello scambio con gli altri. La Rete
non è tutto, ma permette molto, molto di più di quel che sembra. Per le
donne ma anche per gli altri. Tanto da essere valutata indispensabile per il
progresso umano perfino dalle Nazioni Unite, come l'acqua, il cibo, la casa.
Tecnocrati fautori del "calcolatore del capitale"? Non credo,
semplicemente attenti osservatori di un fenomeno planetario che non può
essere minimizzato. Esattamente come è stato il caso della stampa. Ma con
una velocità di impatto straordinariamente maggiore. Basta pensare che il
telefonino è già arrivato in Bangladesh, talvolta prima del libro. Presto,
magari, arriverà il telefonino calcolatore con connessione Intemet e
comandi vocali. Dove? Ma certo, nelle piccole aziende guidate dalle donne.
"L'AUTONOMIA SCOLASTICA: NUOVE PROSPETTIVE NEI
RAPPORTI CON ISTITUZIONI E TERRITORIO"
Roma, 14 novembre 2000 - Il regime di Autonomia recentemente introdotto
nell'ambito scolastico e formativo obbliga i diversi soggetti che compongono
la nostra società ad impostare nuove forme di collaborazione sinergica al
fine di concorrere al raggiungimento dell'obiettivo principale: la
formazione delle figure professionali competenti oggi richieste dal mercato
con la conseguente riduzione della disoccupazione, unitamente ad un maggiore
impulso alla produttività delle imprese, grandi e della Pmi, per far fronte
agli scenari imposti dalla globalizzazione. Ieri 13 novembre, presso
l'Istituto Tecnico Industriale "S. Cannizzaro" di Colleferro
(Roma) ha avuto luogo un Convegno dal titolo "L'autonomia scolastica:
nuove prospettive nei rapporti con Istituzioni e Territorio" promosso
dall'Istituto Cannizzaro con il Patrocinio della Provincia di Roma, del
Comune di Colleferro, e in collaborazione con Agilent Technologies Italia.
Il Convegno ha voluto rappresentare un momento di incontro e riflessione
sulle innovazioni che l'Autonomia scolastica sollecita nelle relazioni tra
la scuola e i suoi diretti interlocutori sul Territorio, destinatari finali
e fruitori della proposta formativa elaborata dall'Istituzione scolastica.
Nell'ambito del Convegno è stata consegnato alla scuola, a titolo di
donazione, il gascromatografo, una moderna apparecchiatura di laboratorio
che l'I.T.I.S. "Cannizzaro" si è aggiudicata partecipando al
Philanthropic World Wide Program promosso da Agilent Technologies con il
progetto "La chimica analitica e i suoi strumenti al servizio
dell'ambiente". Agilent Technologies, la multinazionale americana per
lo sviluppo di Nuove Tecnologie erede dei 60 anni di esperienza HP, ha
investito nel piano filantropico internazionale 1.300.000 dollari (circa il
30% destinato all'Italia) dei quali 350.000 finalizzati alla Formazione,
400.000 per le Tecnologie biomedicali e 350.000 a sostegno della ricerca
nell'Università. Programma di Filantropia - Agilent Technologies è una
azienda di alta tecnologia i cui prodotti sostengono la visione globale,
centrata sul cambiamento del modo in cui le persone vivono e lavorano.
Scienze della vita (medicina, biologia, ecc.) e comunicazioni sono i due
pilastri fondanti della ricerca e produzione di Agilent Technologies. Per
sostenere questi programmi ed incoraggiare la diffusione di metodologie
avanzate, Agilent opera con Università, Istituti Tecnici, Scuole. A questo
proposito ha lanciato un programma mondiale di Filantropia che, a differenza
di molti altri di questo genere, tende a stimolare programmi di studio e di
applicazioni mirati a temi di specifica necessità nel contesto sociale. La
metodologia è quella della selezione dei programmi più aderenti ai temi
lanciati, nonché i più concreti e dotati di caratteristiche di obiettivi e
processi realistici e misurabili. Si cerca, con ciò, di premiare le
iniziative che privilegino l'innovazione tecnologica tramite l'adozione di
programmi mirati e non generici, nonché la loro qualità e
riproducibilità. Ad oggi le selezioni sono state effettuate da giurie miste
internazionali sia in Europa che in Usa.
INAZ INAUGURA IL CENTRO SVILUPPO SOFTWARE DI PISA
Pisa, 14 novembre 2000 - E' stato inaugurato a Pisa il nuovo Centro Sviluppo
Software di Inaz, società leader italiana nella realizzazione di soluzioni
informatiche e servizi per l'amministrazione e la gestione del personale.
"Il Centro Sviluppo Software Inaz è nato proprio nella città sede
della prima facoltà di informatica d'Italia, per sottolineare gli stretti
rapporti esistenti tra la società e il mondo della ricerca e ribadire
l'impegno come fornitore di soluzioni tecnologiche e funzionali
all'avanguardia nel settore" afferma Linda Gili, managing director
dell'azienda milanese. Nella sede pisana, infatti, sono nate soluzioni
innovative quali "Inaz Risorse Umane", sviluppato in Visual
Basic.6, con tecnologia Object-oriented, destinato ad essere integrato con
le altre procedure già esistenti, e "Inaz On-line", un insieme di
servizi tecnici e normativi che saranno messi a disposizione dei clienti
utilizzando la tecnologia Web/internet. Il Centro Inaz di Pisa, operativo
già dal 1° luglio 2000, occupa complessivamente 12 persone addette allo
sviluppo dei prodotti e all'assistenza clienti. Si tratta di personale
qualificato sia dal punto di vista normativo che tecnico, costantemente
aggiornato, in grado di soddisfare ogni esigenza degli utenti per tutte le
procedure Inaz.
E' IN ARRIVO MYSTER-E UN NUOVO GENERE DI VIDEOGIOCO CHE
ABBINA INTRIGO, E-MAIL ED INTERAZIONE
Milano, 14 novembre 2000 Ubi Soft Entertainment lancerà Kidnapping in
Gujarat, il primo episodio di Myster-E(tm), sul sito www.ubisoft.fr
e su www.bol.fr
. Per annunciare l'evento, Ubi Soft Entertainment sta organizzando un
concorso che vedrà premiare ben 100 giocatori tra tutti coloro che
riusciranno a risolvere questo primo caso. Con questo originale gioco,
totalmente creato e sviluppato dalla team di Ubi Soft, il Gruppo segna
l'inizio di un nuovo genere videoludico e rivisita le regole del romanzo
seriale aggiungendo anche la componente interazione. Myster-E è un gioco
investigativo basato sull'utilizzo di e-mail, un romanzo giallo interattivo,
dove il giocatore svolge un ruolo "attivo" nella risoluzione di un
caso. Per giocare, tutto ciò di cui avrete bisogno è un PC con una
connessione a Internet. Digitando uno pseudonimo e un indirizzo e-mail nella
pagina delle iscrizioni, il giocatore riceve una prima e-mail, che lo
introduce nella scena del mistero. In questo episodio, prodotto in
collaborazione con Le Routard (l'editore francese), la mail arriva
dall'amico Eddie, un reporter che scrive per Guide du Routard. Inviato in
India per raccogliere ulteriori informazioni su Rajasthan, s'imbatte in un
caso molto losco: bambini scomparsi, grosse somme di denaro in ballo... A
questo punto, entra in azione il giocatore. Il gioco consiste di uno scambio
quotidiano di e-mail: nel corso della sua ricerca, Eddie affronta diversi
pericoli tenendo sempre informato il suo corrispondente degli avvenimenti
accaduti e delle sue preoccupazioni. Il compito del giocatore sarà aiutare
Eddie, assistendolo nelle scelte tra una serie di suggerimenti
pre-stabiliti, ma anche scoprendo informazioni su Internet indispensabili
alla risoluzione del caso. A differenza di molti videogiochi tradizionali,
il giocatore non veste i panni di un eroe immaginario, ma rimane se stesso,
sempre e comunque, in situazioni perfettamente realistiche che lo
coinvolgono maggiormente nell'azione di gioco. Lo scenario è stato
sviluppato da un team, i cui membri includono professionisti specializzati
nel gioco interattivo e da esperti autori, con lo scopo di creare
un'avventura accattivante e realistica. Inoltre, Myster-E(tm) è
un'opportunità di business to business davvero innovativa. Il team di
produzione è in grado di creare episodi ambientati in scenari sviluppati
appositamente per specifiche società: un link al sito della società farà
accedere i visitatori direttamente al gioco. In questo modo, ogni società
avrà la possibilità di creare un sito simpatico, interattivo e di
differenziarsi dai propri competitori, nonché di aumentare il numero delle
page view e la fedeltà dei propri visitatori. Gli spazi pubblicitari sulle
pagine del gioco potranno essere venduti agli inserzionisti o essere
utilizzati per promuovere delle eventuali partnership. Myster-E può essere
localizzato in qualsiasi lingua e presto sarà anche disponibile una
versione demo. Myster-E è disponibile anche in una versione per telefonia
cellulare, prodotta da Ludiwap, una società partner di Ubi Soft
Entertainment specializzata nello sviluppo di giochi per l'intrattenimento
sui cellulari. Coinvolgimento, interattività, intrigo ed e-mail: le parole
chiave per un gioco davvero impareggiabile. http://www.ubisoft.it
1° DICEMBRE GIORNATA MONDIALE DI LOTTA ALL'AIDS NO
PASSPORTS, NO FRONTIERS: CON QUESTO SLOGAN LA LILA CELEBRA LA GIORNATA
MONDIALE DI LOTTA ALL'AIDS
Milano, 14 novembre 2000 - Quest'anno, la celebrazione del 1° dicembre,
giornata mondiale di lotta all'Aids, si snoda lungo la scia tracciata dalla
XIII Conferenza mondiale, svoltasi a Durban la scorsa estate. Da quel
momento, infatti, le cifre del dramma, le conseguenze devastanti
dell'epidemia sullo sviluppo sociale ed economico dei Paesi poveri e le
implicazioni a livello internazionale sono state scritte su migliaia di
pagine, riprese in centinaia di fotografie, raccontate in tutti i convegni e
i dibattiti sull'AIDS che si sono succeduti in tutto il mondo. La Lila sa
che, nel complesso, in Africa, ci sono oggi: * 16 Paesi in cui più di un
decimo della popolazione adulta tra i 15 e i 49 anni è affetto da Hiv; * 7
Paesi - tutti nel cono meridionale del continente - ove almeno un adulto su
cinque convive con il virus. Con la forza di una calamità, solo l'anno
scorso, l'AIDS ha mietuto in queste regioni due milioni di morti, mentre
conta un totale di 23 milioni di sieropositivi: in Botswana, ha l'Hiv il
35,8% degli adulti, ed in Sudafrica il 19,9%. Con poco più di 4,2 milioni
di persone affette dal virus, il Sudafrica è il paese con il più alto
numero di persone sieropositive al mondo. Un'epidemia, che se non sarà
fermata, nel giro di qualche anno dimezzerà la popolazione dell'intero
continente. Lo scenario appare ancora più grave e disperante laddove si
consideri la maggior complessità dell'impegno necessario a combattere la
malattia in questi Paesi. In Africa, l'AIDS chiama in causa l'intera
società e la sfida non è solo tecnica: lottare contro il virus significa
contrastare tradizioni culturali e comportamenti radicati, come una vita
sessuale precoce e promiscua, come la diffidenza, se non il rifiuto, di
utilizzare il profilattico. Ma l'Africa è anche il continente dove il
diritto alla salute delle popolazioni non è garantito; infatti, nella
maggior parte dei casi, la spesa sanitaria annua pro-capite è di circa 10
dollari. In Africa, il diritto alla cura dei malati soccombe di fronte alla
legge del mercato dei farmaci, che fa sì che il costo di un anno di terapia
anti-Hiv ammonti a circa 10.000 dollari, e che un semplice antibiotico -
efficiente nella cura delle infezioni opportunistiche - sia praticamente
irreperibile. Nel continente africano, l'AIDS porta indirettamente in luce
non solo il problema, più ampio, dell'estrema povertà, ma anche
dell'approvvigionamento, della distribuzione e, in definitiva, dell'accesso
ai farmaci per milioni di individui. E allora: le politiche delle
multinazionali farmaceutiche, dei governi locali e di quelli occidentali
devono diventare l'oggetto vero dell'analisi della Lila e il terreno su cui
costruire un percorso di solidarietà e di impegno civile nella lotta
all'Aids, che si estenda dal Nord al Sud del mondo. Il cammino che la Lila
ha attivato ha come obiettivi: sfidare le case farmaceutiche affinché
riducano i prezzi dei farmaci anti-Hiv, consentendone nel contempo la
produzione locale per quelle nazioni dell'emisfero Sud che ne hanno le
capacità tecniche, e la possibilità di importarli direttamente da tali
nazioni (evitando di acquistarli ai prezzi esorbitanti del mercato
internazionale) per quegli Stati che non hanno neppure la possibilità di
produrli direttamente; sostenere i programmi di prevenzione e di
sensibilizzazione adottati su scala nazionale dai governi, attraverso la
raccolta e la mobilitazione di risorse finanziarie ed umane a tale scopo
necessarie; cancellare il debito nei confronti dei Paesi in via di sviluppo,
affinché si possano potenziare le risorse da destinare alla cura e
all'assistenza delle persone ammalate; assistere coloro che sono giunti in
Italia da terre lontane e chiedono di essere curati, nel nome di una
cittadinanza universale, priva di passaporti, priva di confini. Incontrare
ogni tipo di pubblico per diffondere un messaggio di sensibilizzazione e di
prevenzione: questo è l'obiettivo che la Lila si è posta quest'anno,
perché non solo l'Aids non ha confini, né passaporti, ma non riconosce
neanche le età. Per 24 ore, a partire dal 30 novembre, per concludere con
la serata del 1° dicembre la Lila, con il contributo di partner
prestigiosi, organizza momenti di incontro ludici e culturali. Questo il
calendario: serata del 30 novembre, festa dance con d.j's di fama
internazionale, al Propaganda di Milano; giornata del 1° dicembre, convegno
in collaborazione con Caritas "L'Aids nel Nord e nel Sud del mondo: le
vie di un cammino solidale"; sera del 1° dicembre, Viva Glam Party:
fun, fashion, and glamour per una serata di beneficenza, in collaborazione
con M.A.C.
TEQUILA PROAD RITAGLIA UNA FETTA DI SUCCESSO PER
BERETTA
Milano, 14 novembre 2000 - Mortadelle e prosciutti cotti al taglio della
F.lli Beretta terranno unita tutta la filiera commerciale e i consumatori in
una gustosa promozione da ottobre 2000 ad aprile 2001. Per la forza di
vendita è prevista una incentivazione dal titolo "La qualità vi guida
al successo". E' una stimolante iniziativa per valorizzare le capacità
professionali personali premiando gli artefici del successo commerciale di
Beretta con i corsi di guida sicura "Guidare-Pilotare" di Sigfried
Store. Per aggiudicarsi il corso di guida i piloti del successo commerciale
di Beretta dovranno realizzare almeno 30 ordini di mortadelle e prosciutti
cotti Beretta. Per il trade, il dettaglio tradizionale, è prevista una
iniziativa denominata "Vi regaliamo due buone fette di successo"
che mira sia a sostenere il sell in nella misura di 10 prosciutti cotti e di
4 mortadelle per ogni punto vendita, sia a mettere il dettagliante in grado
di attivare lui stesso una operazione di promozione verso la sua clientela.
Può infatti scegliere di ricevere subito in regalo una tuta Kappa, a fronte
dell'acquisto fatto, oppure di ricevere un kit che consentirà ai suoi
clienti di partecipare a un concorso "gratta e vinci". Il kit è
composto da un espositore da banco, di contenutissimo ingombro, locandine e
cartoline per i consumatori nonché dei premi. Per tutti i dettaglianti, che
aderiscono (sia che scelgano di ricevere la tuta o il kit), ad estrazione,
è previsto un viaggio ai Caraibi. Per il consumatore si tratta di
riscoprire il piacere del prodotto tagliato e confezionato al momento e di
rendere ancora più simpatico il rapporto di consuetudine e di fiducia con
il proprio salumiere. All'insegna del "3 etti vincenti: il buonumore è
servito", acquistando 3 etti di mortadella o di prosciutto cotto, il
consumatore riceve una cartolina con un gratta e vinci che gli consente di
vincere una tovaglietta all'americana con 4 disegni diversi da collezionare.
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3 Pagina
4
|