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DICEMBRE 2000
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I PICCOLI PROVIDER COME I GRANDI: AL VIA ALLA CAMERA LA
LEGGE PER IL RIALLINEAMENTO
Milano, 19 dicembre 2000 - L' obiettivo e' quello di
consentire la sopravvivenza degli ''internet service provider'' di minori
dimensioni - ha sottolineato il relatore Giorgio Panattoni - che hanno
svolto una funzione pionieristica essenziale per l' affermazione dello
strumento internet, anche in tempi nei quali l' approccio a questo mercato
era difficile, poco remunerativo e richiedeva grande competenza ed
entusiasmo. Sta di fatto che è al via in aula alla Camera (e' sara' votata
con ogni probabilita' oggi per passare poi al Senato) la legge che riallinea
le condizioni economiche degli internet service provider a quelle
riconosciute per i grandi gestori. ''Non e' un piccolo provvedimento'', ha
sottolineato il sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita, riferendo
che nessuna tecnologia, eccettuato forse il telefonino, ''ha avuto una
progressione cosi' rapida: oggi sono nove milioni e mezzo gli utenti
italiani che si collegano ad internet (quattro milioni i navigatori
abituali), solo qualche anno fa erano poche migliaia. I possessori di
computer sono 14 milioni. Solo da luglio a ottobre di quest' anno l' aumento
delle connessioni alla rete e' stato del 20%. Nell' accesso a internet vi e'
una disparita' di trattamento tra chi ha a disposizione i proventi del
traffico telefonico, come i grandi gestori delle infrastrutture di rete che
utilizzano appunto i guadagni derivanti dal telefono per la fornitura di
servizi internet, arrivando anche ad offrirla gratuitamente, e i fornitori
dei servizi di accesso che non hanno un reddito da linea telefonica. In
merito Panattoni ha riferito che e' stato introdotto sotto il profilo delle
tariffe il cosiddetto ''flat rate'' vale a dire il pagamento di una quota
fissa indipendentemente dal volume di traffico al quale si ha realmente
accesso. Questo per mettere a punto un 'meccanismo di adeguamento
automatico' alle continue evoluzioni del mercato.
RAPPORTO SUL RISPARMIO BNL E CENTRO EINAUDI: NASCE IL
RISPARMIATORE "FAI DA TE" CRESCE LA GESTIONE AUTONOMA DEL
PATRIMONIO PERSONALE MA LE BANCHE RIMANGONO UN IMPORTANTE PUNTO DI
RIFERIMENTO PER L'INVESTIMENTO DELLE FAMIGLIE ITALIANE
Roma, 19 dicembre 2000. <<Faccio da me>>: è questa la risposta
del risparmiatore del Duemila interrogato sulla gestione del proprio
patrimonio. Lo dice il XVIII Rapporto Bnl-Centro Einaudi sul risparmio e i
risparmiatori in Italia, basato su un'indagine Doxa - svolta nel mese di
giugno 2000 e arricchita con un instant poll telefonico a ottobre - su un
campione rappresentativo di oltre mille famiglie italiane. Il Rapporto, che
quest'anno ha come titolo Un risparmiatore "fai da te", evidenzia
la crescente tendenza da parte degli italiani a decidere, in maniera
autonoma e attiva, le caratteristiche del proprio risparmio, traendo
vantaggio dalla sempre maggiore molteplicità degli strumenti finanziari
oggi presenti sui mercati e sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove
tecnologie. Lo studio, inoltre, ed è una novità di quest'anno, mette a
confronto i comportamenti dei risparmiatori italiani rispetto a quelli degli
altri Paesi europei. Il Rapporto è stato presentato ieri a Roma al Centro
Documentazione Economica per Giornalisti, rispettando la tradizione di
pubblicarlo nelle ultime settimane dell'anno di riferimento. In occasione
della presentazione si è tenuta una tavola rotonda alla quale hanno
partecipato: Davide Croff, amministratore delegato di Bnl; i professori
Giuseppe Russo e Mario Valletta del Centro Einaudi, coordinatori del gruppo
che ha realizzato la ricerca. Nel Duemila - emerge dal Rapporto - il
concetto di "far da sé" si è manifestato nel ritrovato interesse
per gli investimenti immobiliari e nella crescente propensione verso gli
impieghi in azioni: in Borsa ha operato il 26,4% degli intervistati, con una
crescita di circa il 7% rispetto al '99. Anche nella scelta delle formule di
previdenza integrativa, molti risparmiatori preferiscono "far da
sé" investendo sul mercato piuttosto che aderendo alle nuove forme
collettive. Ciò è dovuto anche a una persistente sfiducia del
risparmiatore che teme soprattutto l'instabilità dei mercati finanziari: da
qui la sua volontà di trovare autonomamente le informazioni che
maggiormente gli interessano. Il "fai da te" del risparmiatore è
espresso anche da un'altra importante novità: lo sviluppo di prodotti e
servizi bancari e finanziari on line che lo spingono a diventare gestore
delle sue finanze personali. Il fenomeno, pur se limitato, è in crescita.
Dall'istant poll - che offre un quadro "dell'ultima ora" sugli
atteggiamenti dei risparmiatori verso l'evoluzione di servizi tecnologici -
risulta che il 5,7% dei possessori di conto corrente effettua operazioni
bancarie o finanziarie su Internet e che ogni mese sempre più famiglie si
avvicinano ai servizi presenti sulla Rete. La gestione del conto corrente da
casa e il trading on line si confermano le funzionalità più confacenti ai
bisogni e alle esigenze degli utenti abituali del pc banking. In questo
quadro, la gestione diretta e attiva del risparmio non "svilisce"
il ruolo delle banche che, anzi, crescono nel voto medio loro riconosciuto
dai risparmiatori (7 su 10 contro i 6,7 decimi del '99). Esse riescono
infatti ad assecondare, in modo tempestivo, i bisogni dei clienti, creando
prodotti e servizi finanziari sempre nuovi e restano il vero punto di
riferimento per il risparmio. La banca, dunque, rimane il soggetto
abilitante anche i comportamenti autonomi. Il XVIII Rapporto Bnl - Centro
Einaudi sul risparmio e i risparmiatori in Italia è presentato in volume,
edito da Bnl Edizioni e Guerini e Associati.
OLIVETTI S.P.A. CHIUDE CON UN UTILE 2000 DI CIRCA 800
MILIONI DI EURO
Ivrea, 18 dicembre 2000 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito
ieri sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha esaminato l'evoluzione
dell' andamento della Società e del Gruppo, confermando una previsione di
chiusura dell'esercizio 2000 per la Capogruppo Olivetti S.p.A. in forte
utile, stimato in circa 800 milioni di euro, sulla base del quale sarà
proposta la distribuzione di un dividendo per azione sostanzialmente in
linea con quello dell'anno scorso, pur in presenza di un forte ampliamento
della base azionaria rispetto al 1999 per effetto della fusione di Tecnost
in Olivetti e delle operazioni sul capitale più avanti descritte. Tale
risultato è significativamente influenzato in modo positivo dalla fusione
di Tecnost in Olivetti, avente rilevanza contabile e fiscale a partire dal
1° ottobre 2000, come già comunicato ai mercati, e di cui oggi è stato
stipulato l'atto di fusione che avrà efficacia al 31 dicembre 2000. Sono
state confermate anche le previsioni per il bilancio consolidato, con la
stima di un risultato sostanzialmente in pareggio ante ammortamento
dell'avviamento di consolidamento per l'acquisizione di Telecom Italia. Il
Consiglio ha anche preso atto con soddisfazione dei dati consolidati di
prechiusura di Telecom Italia che indicano una performance del Gruppo molto
positiva. In particolare: i ricavi consolidati di oltre 29 miliardi di euro,
con un aumento dell'8% rispetto al 1999; l'Ebitda consolidato superiore a 13
miliardi di euro, con una crescita del 7% sull'anno precedente; l'utile
netto di Gruppo prima dei terzi di circa 2,6 miliardi di euro, con un
incremento dell'8% rispetto all'esercizio precedente. Si tratta di risultati
che testimoniano il decisivo lavoro di trasformazione intrapreso dal Gruppo
Telecom Italia nel 2000, che ha condotto ad un aumento significativo della
competitività e ad una accresciuta capacità gestionale in tutti i settori.
per quanto riguarda Telecom Italia: l'espansione del Gruppo nell'area
Internet con il progetto di integrazione Seat-Tin.it e la nascita di uno dei
più importanti gruppi internazionali operanti nella New Economy; lo
sviluppo internazionale del Gruppo nelle aree strategiche dell 'America
Latina, del Mediterraneo e del Sud Europa, con importanti operazioni di
acquisizione e di avvio di nuove attività; l'attuazione di un ampio
programma di dismissione di attività non-core, che ha generato oltre 4,3
miliardi di euro di cassa e circa 800 milioni di euro di plusvalenze,
consentendo al gruppo Telecom di focalizzarsi nelle sue aree di sviluppo
strategico;  la realizzazione di un piano di sviluppo nella
telefonia fissa, in particolare nel settore dati, e di una nuova offerta
commerciale per l' area residenziale e business; - per quanto riguarda le
altre controllate Olivetti: il raggiungimento dell'equilibrio economico di
Olivetti Lexikon, fondamento essenziale per lo sviluppo industriale e la
creazione di valore della Società; la conferma degli elevati livelli di
redditività di Tecnost Sistemi; il rapido sviluppo di nuove iniziative, tra
le quali Webegg che verrà quotata nella prossima primavera; la cessione
delle attività non-core OiS e Olivetti Sanità; i nuovi investimenti in
attività nel settore dei giochi. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione
ha deliberato, un aumento del capitale sociale, mediante offerta in opzione,
a tutti gli aventi diritto, di azioni di nuova emissione cum warrant, per un
controvalore complessivo compreso, nel caso di sottoscrizione integrale dei
warrant, fra 1.285,8 milioni di euro e 1.607,3 milioni di euro ; l'emissione
di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Olivetti, anch'esso da
offrire in opzione a tutti gli aventi diritto, per un controvalore
complessivo compreso fra 1.300,2 milioni di euro e 1.600,2 milioni di euro.
Presumibilmente l'operazione sarà eseguita presumibilmente a partire dal
prossimo mese di febbraio. Tale operazione renderà disponibili nuove
risorse per lo sviluppo e per nuove iniziative del Gruppo. Essa conferma
inoltre la fiducia nelle grandi potenzialità del Gruppo Olivetti-Telecom da
parte dei principali azionisti di Olivetti, tra i quali Bell S.A. e Hopa
S.p.A., che hanno assunto l' impegno di sottoscrivere integralmente
pro-quota le azioni con warrant e le obbligazioni convertibili di nuova
emissione. L'operazione si inserisce inoltre in un programma teso a
migliorare la flessibilità e l'efficienza finanziaria del Gruppo
Olivetti-Telecom e a ridurne nel medio periodo l'indebitamento netto e i
relativi oneri. Tale programma si è sviluppato negli ultimi mesi attraverso
operazioni quali: l'emissione lo scorso 28 settembre di un prestito
obbligazionario di 2,5 miliardi di euro convertibile in azioni Telecom
Italia; la conversione delle azioni di risparmio Tim in azioni ordinarie,
che ha generato risorse per oltre 5 miliardi di euro; la conversione delle
azioni di risparmio Seat PG in azioni ordinarie attualmente in corso, che si
prevede genererà ulteriori risorse. L'operazione deliberata oggi è così
articolata: 1) aumento del capitale sociale a pagamento di massimi 1.143
milioni di euro, mediante emissione di massime 357.184.480 azioni ordinarie
da nominali 1 euro ciascuna, godimento 1° gennaio 2000, ad un prezzo
compreso tra 2,60 euro e 3,20 euro per azione, con abbinato a ciascuna
azione un warrant gratuito, denominato "Warrant azioni ordinarie
Olivetti 2001-2002" , esercitabile entro il 31 dicembre 2002 ad un
prezzo compreso fra 2 euro e 2,60 euro per la sottoscrizione di azioni
Olivetti di nuova emissione in ragione di una nuova azione ogni 2 warrant.
Le azioni con warrant saranno offerte in opzione; agli azionisti titolari di
azioni ordinarie Olivetti, in ragione di 5 azioni di nuova emissione ogni
100 azioni possedute; ai portatori di obbligazioni del "Prestito
Obbligazionario Olivetti tasso variabile 1998-2002 convertibile in azioni
ordinarie", in ragione di 5 azioni di nuova emissione ogni 100
obbligazioni convertibili possedute. Al servizio dell'esercizio dei warrant
abbinati alle azioni di nuova emissione è stato deliberato un ulteriore
aumento del capitale sociale a pagamento mediante emissione, anche in più
riprese, di massime 178.592.240 azioni ordinarie, del valore nominale di 1
euro ciascuna; 2) emissione di un prestito obbligazionario convertibile
denominato "Olivetti 1,50% 2001-2004 convertibile con premio al
rimborso", dell' importo nominale di massimi 1.600,2 milioni di euro,
costituito da massime 500.058.272 obbligazioni convertibili in azioni
ordinarie, in ragione di una azione ordinaria Olivetti ogni obbligazione
posseduta, e aventi le seguenti principali caratteristiche: scadenza 1°
gennaio 2004; prezzo di conversione iniziale compreso tra 2,60 euro e 3,20
euro; tasso di interesse annuo lordo 1,5%; rimborso alla scadenza con un
premio compreso fra il 4% e il 6% lordo sul capitale nominale. Le
obbligazioni verranno offerte in opzione agli azionisti titolari di azioni
ordinarie Olivetti e ai portatori delle obbligazioni del "Prestito
Obbligazionario Olivetti tasso variabile 1998-2002 convertibile in azioni
ordinarie", in ragione di 7 obbligazioni di nuova emissione ogni 100
azioni e/o obbligazioni convertibili possedute. Al servizio della
conversione del prestito obbligazionario è stato deliberato un ulteriore
aumento del capitale sociale a pagamento mediante emissione, anche in più
riprese, di massime 500.058.272 azioni ordinarie, del valore nominale di 1
euro ciascuna. Il numero esatto delle azioni cum warrant e delle
obbligazioni offerte in opzione dipenderà dal numero di warrant Olivetti e
Olivetti ex-Tecnost attualmente in circolazione ed esercitati prima dello
stacco del diritto di opzione. Il prezzo definitivo di emissione delle
azioni, incluse quelle al servizio della conversione e dei warrant, il
valore nominale e il premio di rimborso delle obbligazioni saranno
determinati dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al pubblico in
prossimità dell'avvio dell' operazione. Per le obbligazioni e per i warrant
abbinati alle azioni di nuova emissione sarà richiesta l'ammissione alla
quotazione ufficiale in Borsa. L'offerta in opzione sarà assistita da una
garanzia promossa e diretta da Mediobanca e Lehman Brothers.
BANCA IDEA: 1000 MILIARDI DI RACCOLTA E OTTO NUOVI AREA
MANAGER
Milano, 19 dicembre 2000 - Nel corso della convention sono stati annunciati
i primi 1000 miliardi di lire di raccolta previsti per la fine del 2000 ed
è stata presentata la nuova sicav lussemburgehese attiva da gennaio 2001
Firenze, 18 dicembre 2000 - Si è tenuta oggi la prima convention di Banca
Idea, la banca multicanale posseduta al 100% dal gruppo Banca Popolare di
Vicenza, in cui sono stati presentati gli otto Area Manager e otto District
Manager che presidieranno le relative aree commerciali in cui è stata
divisa l'Italia. Nel corso della convention, cui hanno partecipato numerosi
promotori finanziari che costituiscono attualmente la rete di Banca Idea,
sono stati annunciati i primi 1000 miliardi di lire di raccolta della banca
che saranno raggiunti entro la fine dell'anno, un terzo dei circa 3000
miliardi previsti per la fine del 2001. "La nostra rete di promotori è
ancora in fase di costruzione", ha affermato Silvano Salvestrini,
direttore commerciale di Banca Idea, "ma possiamo essere contenti di
questo primo risultato. Abbiamo posto le basi con la scelta degli Area
Manager e dei District Manager: di qui partirà il reclutamento di tutti gli
altri promotori finanziari per raggiungere le 300 unità entro la fine del
2001. Parallelamente proseguirà l'apertura di filiali, boutique finanziarie
e advice center, che prevediamo essere 40 entro la fine del prossimo
anno". La convention ha visto, nella mattinata, interventi dei vertici
di Banca Idea: il pomeriggio è invece stato dedicato ai gestori e ai
mercati. In questo ambito sono intervenuti Pietro Cirenei, amministratore
delegato di B.P.Vi s.g.r., Alfredo Piacentini gestore del fondo Oyster
Italian Opportunities, Vanni Vecchini, gestore del fondo Hedge Titanium,
Toni Morrongello, selezionatore di hedge funds per Banque Syz,
rappresentanti di Ubs, Alfredo Pacchiani gestore di Italian Value di Oyster
e Mark Pinto di Janus. Sul versante dei prodotti di risparmio gestito è
stata presentata la nuova sicav, di diritto lussemburghese, "Idea
Multimanager", che partirà all'inizio del prossimo anno, con
caratteristiche molto innovative: sono stati presentati, inoltre, anche i
manager che ne gestiscono i comparti. Banca Idea si propone come una banca
multicanale completamente integrata, con una struttura che dispone da una
lato di promotori finanziari, filiali e boutique finanziarie ("Banca in
Rete"), dall'altra Internet e Contact Center ("Banca
Diretta").
TITOLI GROWTH O TITOLI VALUE ? IL PARERE DI THOMAS
MEIER, EQUITY MANAGER DI UNION INVESTMENT
Milano, 19 dicembre 2000 - Molti investitori si chiedono se sia il caso di
dimenticare i tiloli growth per puntare sui value. Noi non riteniamo che sia
il momento giusto per investire il 100 % di un portafoglio in titoli value.
Ci sono infatti varie considerazioni da fare in proposito. Chi ha più di 55
anni naturalmente può agire in questa direzione, ma in generale la
soluzione migliore è un portafoglio a composizione mista di titoli value e
growth. Certo, più una persona è anziana, più dovrebbe essere consistente
la parte di titoli value e siamo convinti che i titoli value saranno al
centro dell'attenzione degli investitori nel prossimo anno, il che significa
una miglior performance a breve. Quest'anno - perlomeno nei primi mesi del
2000 - i titoli growth sono stati il solo e unico modo per investire in
titoli. Le elevate performance che si sono registrate fino a marzo si sono
rivelate assolutamente esagerate. Ma anche il sell-out delle ultime
settimane è stato eccessivo. Secondo noi ci siano alcuni titoli growth che
vale la pena tenere in portafolio nei prossimi mesi. Per quanto riguarda
titoli value da suggerire agli investitori nella Borsa italiana, purtroppo
sono pochi quelli che ci convincono veramente e tra questi ne citiamo tre:
Eni, Saipem e Generali. Nelle Borse europeee la situazione è un po' più
interessante. In questo preciso momento apprezziamo particolarmente le
grosse società produttrici di petrolio, il settore farmaceutico e le
aziende che offrono servizi finanziari. Alcuni nomi: Glaxo Wellcome,
Novartis, Roche, Rhone-Poulenc, Allianz in europa,mentre per quanto concerne
gli Usa suggeriamo: General Electric, Pfizer, Exxon, Southwestern Bell,
Citigroup. Tutto questo non significa che i titoli growth siano da
dimenticare. Ciò che consigliamo è una composizione mista, come già
detto. In questo momento un buon rapporto a breve potrebbe essere composto
per il 55 percento da titoli value e per il 45 percento da titoli growth.
Per le diverse aree già citate, i titoli growth più interessanti per i
prossimi mesi sono Arm Holdings, Nokia, Ericsson e Intershop (in Europa) e
Oni Systems, Veritas, Broadvision e Art Technologies (negli Usa)
OPENGATE: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA I
RISULTATI DELL'ESERCIZIO 99/00 TRIPLICATO IL DIVIDENDO (3,3 MLD DI LIRE
CONTRO 1 MLD DELL'ANNO PRECEDENTE)
Milano, 19 dicembre 2000 L'Assemblea degli azionisti di Opengate S.p.A. -
leader nella distribuzione e produzione di prodotti informatici e fornitore
di servizi di e-business e logistica - ha approvato ieri, in seconda
convocazione, il bilancio d'esercizio 1999/2000. Il fatturato di Gruppo -
che consolida la maggior parte delle nuove acquisizioni per il solo IV
trimestre - ammonta a 891,5 miliardi di lire. Il fatturato proforma
(consolidando tutte le imprese incluse nell'area di consolidamento per
l'intero esercizio) è pari a circa 1.450 miliardi. Sotto il profilo
economico i risultati danno però parziale evidenza della situazione
economica del Gruppo in quanto le principali società controllate sono state
consolidate per il solo periodo giugno-agosto 2000. Il risultato operativo
lordo (Ebitda) è pari a 17,1 miliardi, mentre il risultato operativo
ammonta a 10 miliardi. Migliorano sensibilmente i risultati per la
capogruppo che ha realizzato un fatturato di 708 miliardi, in crescita del
36% rispetto ai 520 miliardi dell'anno precedente. Il margine lordo sulle
vendite si è attestato a 54,7 miliardi contro i 44,1 miliardi
dell'esercizio 1999 con un'incidenza sul fatturato pari al 7,73%. Salgono
anche il reddito operativo lordo (Ebitda) che si attesta a 19 miliardi di
lire (12,9 miliardi nel 98/99) e il reddito operativo (Ebit) che passa da
10,9 a 15,2miliardi (+39,5%) nonostante i costi sostenuti nell'esercizio per
completare la struttura organizzativa e l'incremento degli ammortamenti
relativo ai costi di quotazione e dell'aumento di capitale. Opengate
archivia così l'esercizio con un utile balzato da 2,3 A 6,7 miliardi
(+190%) beneficiando della riduzione degli oneri finanziari (1,03% sul
fatturato), della realizzazione di proventi straordinari netti per 2,8
miliardi e della riduzione del tax rate dal 48,6% al 37,5%. Sul fronte
patrimoniale l'incremento del patrimonio netto, salito da 70 a 147,5
miliardi, a seguito dell'iniezione di mezzi freschi conseguente l'aumento di
capitale sottoscritto nel mese di giugno porta ad un sensibile miglioramneto
dell'indice di indebitamento (indebitamento netto/patrimonio netto) che
passa da 1,1 a 0,72. Il dividendo complessivo e' pari a 3,3 miliardi di
lire, in crescita rispetto a 1 miliardo dello scorso esercizio. Alle
8.249.194 azioni, con esclusione di quelle possedute dalla società al
momento della distribuzione, sarà corrisposta una cedola di lire 400 in
pagamento la cui data di stacco della cedola sarà l'8 gennaio, mentre la
data di pagamento il giorno 11. "Intendiamo proseguire sulla via dello
sviluppo e della crescita, anche per linee esterne, in Europa, con nuove
acquisizioni di società operanti nella distribuzione di prodotti
informatici; in Italia entrando in nuovi mercati distributivi e sviluppando
ulteriormente i settori direttamente collegati quali la logistica,
l'e-business e i servizi" ha commentato Pietro Pozzobon, Amministratore
Delegato di Opengate. "Il nostro obiettivo è valorizzare il nostro
modello distributivo, già applicato ai prodotti informatici, e diventare
distributore di riferimento sia per il mercato italiano che per quello
europeo. Il frutto della strategia di espansione di questi mesi è stata la
creazione di un gruppo dotato di una solida struttura, con forti legami fra
le società che ne fanno parte. Per rafforzare tali legami e favorire
l'integrazione le acquisizioni sono state effettuate con la cessione di
azioni della capogruppo alle società neoacquisite". "Ciò ha
portato valore all'interno del Gruppo perché grazie a questa strategia sono
entrati a far parte della compagine azionaria di Opengate persone con
consolidata esperienza nei vari ambiti in cui le società acquisite
operano" ha spiegato Stefano Perboni, Direttore Finanziario di Opengate.
"L'attribuzione di azioni della capogruppo è stata effettuata tramite
aumenti di capitale con emissione di nuove azioni ottenendo anche un
vantaggio economico per la società". L'Assemblea degli azionisti ha
anche approvato il punto 2 dell'ordine del giorno relativo alla proposta del
consiglio di amministrazione di modifica della delibera del 16.10.1999
sull'acquisto azioni proprie autorizzando la cessione di quelle già
acquistate o di futuro acquisto secondo le modalità stabilite dalla
delibera stessa ad un prezzo che non potrà essere inferiore al prezzo di
acquisto diminuito fino ad un massimo del 15%. Tale decisione e' finalizzata
alla realizzazione di operazioni di buy back e all'utilizzo delle azioni
proprie come currency nelle operazioni di fusione e acquisizione. E' stato
approvato inoltre il punto 3 all'ordine del giorno relativo alla nomina del
collegio sindacale. Per effetto dell'art. 5 del D.M. 30 marzo 2000 n.162
(Regolamento emanato ai sensi dell'art. 148 D.Lgs. 58/98) il collegio
sindacale di Opengate S.p.A. e' da ritenersi decaduto con l'approvazione del
bilancio d'esercizio al 31 agosto 2000. E' stata rinnovata per il prossimo
triennio la nomina a sindaco effettivo al dott. Piero Gennari (Presidente),
al dott. Paolo Augusto Monte (Sindaco effettivo), al dott. Mario Esposito
(Sindaco effettivo) e alla dott.ssa Maria Pia Gerardo (Sindaco supplente).
E' stato nominato in qualità di Sindaco supplente il dott. Alberto Sala. Il
compenso dei sindaci effettivi e' da stabilirsi sulla base delle vigenti
tariffe professionali.
BEA ENTRA A FAR PARTE DELL'INDICE NASDAQ-100
Milano, 19 dicembre 2000, Bea Systems Inc. (Nasdaq: Beas), leader mondiale
nelle infrastrutture software per l'e-business, annuncia il proprio ingresso
nell'indice Nasdaq-100 a partire da lunedì 18 dicembre 2000. Il titolo Bea
sarà inserito anche nel Nasdaq-100 Index Tracking Stock (Amex: QQQ). Il
presente annuncio sottolinea le straordinarie performance finanziarie di
Bea, tra le quali spiccano i 20 trimestri consecutivi all'insegna della
crescita del fatturato, degli utili e delle vendite di licenze, come
confermato dagli oltre 8.000 clienti della società. Con l'ingresso
nell'indice Nasdaq-100, Bea raggiunge molti dei suoi clienti e partner già
da tempo annoverati in questo prestigioso elenco come Amazon, Ariba, Bmc
Software, BroadVision, Dell Computer, i2 Technologies, Lm Ericsson, Nextel
Communications, PeopleSoft, Qualcomm, Siebel, Sun Microsystems, VeriSign e
WorldCom. "Per Bea il 2000 è stato un anno di grandi successi e
soddisfazioni e l'ingresso della società nell'indice Nasdaq-100 ne è il
degno coronamento", ha commentato Bill Coleman, fondatore, Chairman e
Chief Executive Officer di Bea. "Tutti i dipendenti Bea hanno lavorato
duramente per far sì che la Bea WebLogic E-Business Platform potesse
diventare il fondamento unanimemente apprezzato dalle aziende per lo
sviluppo delle loro applicazioni e-commerce. Lo straordinario grado di
disponibilità e flessibilità della tecnologia e del team BEA sono stati
premiati dalla risposta del gran numero di aziende che hanno deciso di
rivolgersi a Bea per portare su reti e applicazioni Web le rispettive
attività commerciali". Il 14 novembre 2000 Bea ha annunciato i
risultati finanziari relativi al terzo trimestre conclusosi il 31 ottobre
scorso. In tale frazione Bea ha registrato un fatturato di 224 milioni di
dollari, pari a una crescita del 77% nei confronti dei 126,5 milioni del
corrispondente periodo del precedente esercizio. Il terzo trimestre ha
registrato anche un nuovo record nelle vendite di licenze, cresciute del 23%
(128,2 milioni di dollari contro 104,2 milioni del trimestre precedente).
L'indice Nasdaq-100 è stato creato nel gennaio 1985. Lanciato nel marzo
1999, il Nasdaq-100 Index Tracking Stock rappresenta invece il Nasdaq-100
Trust, che detiene un portafoglio azionario comprendente tutti i titoli
presenti nell'indice Nasdaq-100 proponendosi di ottenere dagli investimenti
risultati in linea con l'andamento dei titoli dell'indice stesso. Il Nasdaq
Stock Market annovera quasi 5.000 aziende, vanta un volume di scambi
superiore a quello di qualunque altro mercato finanziario e muove ogni
giorno un volume di azioni superiore a qualsiasi altro mercato statunitense.
L'attuale capitalizzazione di mercato è superiore a 3,9 trilioni di
dollari. Il Nasdaq è una consociata del Nasd, la maggiore organizzazione
borsistica autoregolamentata degli Stati Uniti. Infolink: http://www.nasdaq.com
http://www.nasdaqnews.com
Bea Systems Inc. (Nasdaq: Beas) è uno dei principali produttori di
infrastrutture software per l'e-business: con oltre 8.000 clienti in tutto
il mondo, compresa la maggior parte delle realtà Fortune Global 500, BEA e
il proprio marchio WebLogic sono tra i nomi più apprezzati nell'intero
panorama e-business. Le iniziative implementate utilizzando la Bea WebLogic
E-Business Platform sono affidabili, altamente scalabili e capaci di
introdurre sul mercato nuovi servizi in tempi brevissimi. La piattaforma Bea
per l'e-business costituisce lo standard di fatto per oltre 1.000 systems
integrator, Isv (Independent Software Vendor) e Asp (Application Service
Provider) impegnati nel mettere a punto soluzioni complete che permettono
alle strutture e-business di percorrere un cammino di crescita e
redditività a prova di futuro. Con sede in California, a San Jose, BEA
possiede 89 uffici in 30 Paesi. Infolink: www.bea.com
ENEL: CONSEGNATO L'INFORMATION MEMORANDUM PER LA
CESSIONE DI ELETTROGEN
Roma, 19 dicembre 2000 - E' stato consegnato ieri ai soggetti interessati,
nel pieno rispetto dei tempi previsti, l'Information Memorandum relativo
all'operazione di vendita di Elettrogen, la prima delle tre Genco che verrà
ceduta dall'Enel per favorire il processo di liberalizzazione del settore
elettrico.
NASCE UNISYS ECOMMUNITY, IL FORUM B2B PER GLI UTENTI
UNISYS
Milano, 18 dicembre 2000 - Unisys Corporation (Nyse:
Uis), fornitore di soluzioni per l'e-business, ha annunciato la nascita di
eCommunity, il primo forum interattivo dedicato un'utenza
business-to-business, realizzato per consentire ai membri della comunità
tecnologica di Unisys di collaborare e comunicare tra loro e di ricorrere ai
consigli degli esperti. eCommunity permette a Unisys, a tutti i suoi
clienti, partner e collaboratori di stabilire contatti a livello globale in
un ambiente interattivo estremamente veloce ed efficiente, in grado di
favorire il dialogo diretto tra le singole persone o gruppi di utenti,
rendendo più semplice fare affari. I clienti e i partner, abituati in
passato a doversi rivolgere a un rappresentante di Unisy, avranno ora la
possibilità di accedere direttamente tramite web a un ambiente globale
interattivo, nel quale potranno disporre delle capacità consulenziali e
delle competenze degli esperti Unisys. Potranno inoltre incontrare numerosi
altri utenti, con esperienza tecnica, con capacità di trovare soluzioni
aziendali o semplicemente desiderosi di condividere idee e opinioni.
L'aumento del flusso di informazioni aziendali trasmesse attraverso Internet
è stato accompagnato dalla crescita di siti Web business-to-business.
Spesso, tuttavia, questi siti sono semplicemente portali e mercati
elettronici per i consumatori di massa o centri per lo scambio di
informazioni aperti indistintamente a tutti gli utenti della Rete.
Diversamente, Unisys eCommunity è stato concepito come un ambiente di
collaborazione selettivo, riservato agli utenti che hanno particolare
competenza e interesse per una determinata specifica tecnologia e per
l'implementazione di questa nell'ambito di soluzioni mission-critical.
L'interesse attualmente rilevato fa prevedere per quest'anno un volume di
adesioni pari a circa 3.000 membri a livello mondiale. "La eCommunity
ha trasformato il modo di lavorare di clienti e partner Unisys, oltre alle
modalità di implementazione delle soluzioni nelle rispettive aziende. Non
solo, essa sta cambiando anche la filosofia di vendita di Unisys e le
soluzioni di supporto offerte ai clienti" - ha precisato Jim Cassell,
Managing Vice President di Gartner Group, fornitore indipendente di servizi
di consulenza IT e di ricerche di mercato. Tutti i membri registrati
potranno accedere 24 ore su 24, sette giorni su sette alla nuova comunità
virtuale di Unisys e avranno inoltre, la possibilità di personalizzare il
proprio accesso in base alle proprie esigenze e aree di interesse. Unisys
eCommunity programmerà e ospiterà regolarmente anche eventi mirati, come
forum tecnologici, riunioni per i partner, gruppi di discussione organizzati
sulla base del feedback ricevuto e degli interessi manifestati, e
conversazioni informali tra i membri. La funzione di personalizzazione (profiling)
consentirà inoltre di creare un'interfaccia web in grado di riflettere i
gusti dell'utente, nonché di impostare i dati per ricevere via e-mail, con
tecnologia push, informazioni sugli eventi e sui servizi che rispondono agli
interessi di ogni singolo membro. "Fino a oggi capitava spesso che i
clienti Unisys fossero impossibilitati a intervenire alle conferenze o ai
meeting o addirittura che nell'area designata per l'evento non esistesse
alcun gruppo di utenti interessati. Oggi, invece, attraverso la eCommunity
Unisys è riuscita a risolvere questo problema: è in grado di offrire
informazioni approfondite sull'argomento trattato, e di individuare la
soluzione più adatta per rispondere alle esigenze aziendali" - spiega
Kenn LeFever, uno dei grandi utenti delle tecnologie Unisys che lavora per
il governo di Lancaster County, Pennsylvania. L'introduzione della Unisys
eCommunity è stata programmata in tre fasi distinte, legate a specifiche
tecnologie e a famiglie di prodotti Unisys. La prima comunità virtuale
ClearPath eCommunity, rivolta agli utenti dei sistemi mainframe di punta di
Unisys, i server Unisys e-@ction ClearPath, è stata lanciata il 31 ottobre
scorso. Rivolto inizialmente solo alla comunità ClearPath, che comprende
alcuni tra i maggiori clienti aziendali di Unisys, il sito consente di
comunicare direttamente con ingegneri e architetti esperti conoscitori delle
tecnologia ClearPath. Partendo da un nodo centrale di accesso, gli utenti
della ClearPath eCommunity di Unisys potranno accedere alla documentazione
relativa a casi aziendali, dimostrazioni, presentazioni ed esperienze sul
campo, oltre ad avere la possibilità di richiedere supporto tecnico. Sarà
addirittura possibile acquistare direttamente online i più recenti upgrade
e servizi ClearPath. Oltre a incentivare il dialogo, la comunicazione che si
instaurerà grazie a questa comunità, aperta e di tipo collaborativo,
consentirà a Unisys di rispondere più rapidamente alle domande dei clienti
e di dare un feedback mirato in base alle loro specifiche esigenze. La
eCommunity si allargherà progressivamente mediante l'inglobamento di nuove
comunità incentrate su altre tecnologie Unisys. Attualmente sul sito della
ClearPath eCommunity sono già programmati numerosi Web cast, a scadenze
regolari. Tutti i siti che fanno capo alla Unisys eCommunity possono essere
raggiunti all'indirizzo http://ecommunity.unisys.com
Tra gli eventi futuri in programmazione si segnalano un seminario sulle
tecnologie Wap, sulle opportunità di business per la tecnologia wireless,
un seminario sulla Component Technology in un ambiente basato su transazioni
e uno sulle soluzioni di Web-enablement. "Unisys eCommunity è
l'ennesima dimostrazione del nostro impegno nel mettere a disposizione
l'esperienza maturata nel settore dell'e-business e dell'innovazione
tecnologica per aumentare sempre di più il valore aggiunto che siamo in
grado di dare ai nostri clienti - ha specificato Kevin McHugh, Vice
President e General Manager per l'iniziativa Unisys - Con la realizzazione
di una comunità online interattiva personalizzata, volta a rispondere alle
specifiche esigenze dei singoli clienti e business partner, ancora una volta
Unisys dimostra il proprio impegno per favorire l'evoluzione dell'economia
dell'era digitale". Il framework della comunità elettronica, studiato
da One To One Interactive, prevede l'uso della tecnologia di 2Way
Corporation. One To One Interactive è un fornitore di soluzioni di
marketing one-to-one che opera sia nel settore B2B che nel B2C, scelto dalle
società Fortune 500. 2Way sviluppa soluzioni che consentono alle grandi
aziende di raccogliere i dati di feedback in tempo reale attraverso il Web
mediante un sistema proprietario, 2Way Interactive System. L'impiego di
queste tecnologie consentirà a Unisys di raccogliere, analizzare e
condividere dati tra tutti i clienti, i partner e i collaboratori che
partecipano alla eCommunity e di fornire servizi personalizzati a tutto il
pubblico online. One To One Interactive ha integrato il sistema di 2Way con
altre tecnologie e-business che consentono al flusso di informazioni di
scorrere senza intoppi dal sito all'azienda. La sinergia tra 2WAY e One To
One Interactive, unita alla potenza della soluzione proposta, sono le basi
del successo della eCommunity, il cui obiettivo principale è ottenere una
vera interattività.
INFORMAZIONI AGGIORNATE SEMPRE E OVUNQUE: SIEMENS
BUSINESS SERVICES LANCIA NUOVI SERVIZI "MOBILE"
Milano, 19 dicembre 2000 - La strategia dichiarata è quella di dotare
l'intera azienda di soluzioni di "mobile office". Così Siemens ha
affidato a Siemens Business Services, società del gruppo focalizzata nella
fornitura di servizi e soluzioni di electronic e mobile business, il compito
non solo di sviluppare, ma anche di implementare e gestire l'intero
progetto. Entro la primavera del 2001 il personale Siemens (inizialmente in
Germania) potrà accedere via Wap alla Siemens Corporate Directory (Scd),
l'elenco aziendale dei numeri telefonici e degli indirizzi. Fasi successive
del progetto prevedono sia l'integrazione di applicazioni di posta
elettronica, di gestione degli appuntamenti e dei viaggi, sia la
possibilità per il dipendente di accedere alla propria posta elettronica da
qualsiasi postazione Internet. La soluzione "mobile business"
realizzata, lungi dall'essere limitata ad una implementazione interna
all'azienda, verrà anche resa disponibile al mercato e pur rappresentando
un'alternativa interessante per aziende di qualsiasi dimensione, sarà
particolarmente significativa per tutte quelle realtà con una forza
commerciale distribuita sul territorio. Sempre più spesso il personale
delle aziende si trova a viaggiare per motivi di lavoro oppure opera presso
diverse sedi. Un accesso "mobile" all'elenco dei numeri telefonici
faciliterà la ricerca dei recapiti senza il vincolo degli orari dei
centralini. Anche le operazioni di archiviazione e aggiornamento di questi
numeri non rappresenteranno più un problema. Altrettanto, l'accesso alla
posta elettronica e alla propria agenda di appuntamenti - sia in viaggio,
sia da casa propria - diventerà semplice come fare una telefonata dal
proprio cellulare. Ma il concetto di ufficio "mobile" ovviamente
va ben oltre il telefono Wap. Il personale Siemens avrà per esempio accesso
alla intranet aziendale da qualsiasi personal computer collegato a Internet.
La sicurezza dei dati verrà garantita da una procedura crittografica.
Comunicare e interagire da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, usando
qualsiasi strumento e rete: questa è la visione del "mobile"
business. Il dipendente può rimanere in contatto con i colleghi e con le
sue interfacce di lavoro anche al di fuori dell'ufficio; inoltre è più
flessibile e autonomo in quanto può, per esempio, cambiare il proprio piano
di viaggio in modo estremamente rapido a seguito della cancellazione di un
appuntamento. Grazie al supporto del centro di E-Excellence recentemente
inaugurato in prossimità dell'aeroporto di Monaco, Siemens Business
Services ha reso più reale la visione del "mobile" business. Il
centro coordina e guida tutte le attività e-business del gruppo Siemens,
con l'obiettivo di formare un network mondiale di competenze. L'utilizzo di
soluzioni "mobile" per i processi informativi interni all'azienda
consentirà di ottenere significativi benefici in termini di produttività e
di efficienza. Albert Goller, responsabile del centro di E-Excellence,
sottolinea che: "La mobilità delle persone e delle informazioni è un
fattore competitivo cruciale in una economia globalizzata. Introducendo il
concetto di elenco aziendale 'mobile' dei numeri telefonici Siemens Business
Services mette le aziende nelle condizioni di fare il primo importante passo
verso una completa strategia m-business".
TELECOM ITALIA WIRELINE LANCIA HYPERWAY ETHERNITY UN
NUOVO SERVIZIO DATI SUPERVELOCE
Roma, 18 dicembre 2000 - Telecom Italia Wireline
Services, la Business Unit di Telecom per la telefonia fissa e Internet per
le aziende, lancia HyperWay Ethernity, il servizio dati ad altissima
velocità per le grandi aziende. HyperWay Ethernity, realizzato in
collaborazione con Cisco Systems, società leader mondiale nelle soluzioni
per il networking di Internet, utilizza collegamenti metropolitani in fibra
ottica che permettono trasmissione dati a velocità dell'ordine dei Gigabit
al secondo, con i quali è possibile collegare fra loro tutte le sedi di
un'azienda, consentendo lo scambio di informazioni come se tutti gli
utilizzatori fossero dislocati in un'unica sede. Tra le peculiarità di
questo innovativo servizio vi sono anche la business continuity o disaster
recovery, cioè la garanzia della continuità assoluta del servizio e il
collegamento in virtual LAN delle principali sedi aziendali con garanzie
totali di sicurezza (rete non accessibile dall'esterno). Ethernity,, primo
di una serie di servizi della "famiglia" HyperWay che Telecom
Italia Wireline sta realizzando con Cisco Systems, si rivolge ad aziende che
operano nei settori più svariati: dall'assicurativo-bancario alla Pubblica
Amministrazione, dalle Università ed Istituti di ricerca fino al settore
della sanità. HyperWay Ethernity,, che gode della certificazione Cisco
Powered Network, sarà inizialmente disponibile a Milano e la sua
commercializzazione nel corso del 2001 sarà progressivamente estesa alle
altre principali città italiane. Telecom Italia Wireline e Cisco Systems
realizzeranno, inoltre, iniziative congiunte di marketing, che
comprenderanno la condivisione di canali dedicati alla diffusione di
innovative soluzioni di trasmissione dati. "Le enormi potenzialità
dell'offerta e dei servizi a fibra ottica - ha dichiarato Rocco Sabelli,
Direttore di Telecom Italia Wireline Services - associate all'esperienza di
Telecom Italia e di Cisco Systems nell'ambito delle soluzioni IP,
rivoluziona il mondo Internet, consentendo alle aziende di fare un
importante salto di qualità, grazie a servizi sempre più all'avanguardia e
sempre più completi". "Il fatto che HyperWay Ethernity, - ha
proseguito Michael Ganser, Vice President Emea major SP customers di Cisco
Systems Inc. - abbia ottenuto la certificazione Cisco Powered Network è un
ulteriore dimostrazione delle capacità di Telecom Italia di fornire alle
imprese servizi tecnologicamente all'avanguardia. Lo sforzo comune delle due
società - prosegue Ganser - per la realizzazione di un servizio di qualità
come HyperWay Ethernity, consentirà al mercato business di beneficiare di
strumenti innovativi per la nuova era di Internet".
SCHEDA ISDN OMAGGIO CON GLI ABBONAMENTI PROFESSIONAL DI
TIN IT
Milano, 19 dicembre 2000 La nuova Fritz!Card sfrutta appieno le
potenzialita' della trasmissione dei dati via Isdn ed e' dotata di un
pacchetto di software costituito da: Fritz!data, per trasmissione e
ricezione file a 64/128 Kb; Fritz!fax, per la trasmissione e ricezione di
fax; Fritz!fon per la gestione delle funzioni di telefonia su apparecchi
Isdn (chiamata in attesa, conferenza a tre, ecc.); e Fritz!vox, strumento
utile per l'utilizzo del computer come segreteria telefonica. Questa scheda
Tin.it la offrira' in omaggio agli utenti che attiveranno un abbonamento Net
Premium Professional o Professional Web Hosting entro il 31 dicembre
VIA LIBERA DEL SENATO ALLA CARTA DI CREDITO FORMATIVA
(PRESTITI AI GIOVANI PER L'ACQUISTO DI TECNOLOGIE)
Milano, 19 dicembre 2000 - Via libera del Senato alla carta di credito
formativa che stanzia 50 miliardi del gettito Umts (presi dal fondo
costituito dal 10% del gettito per lo sviluppo delle tecnologie
informatiche) per concedere prestiti ai giovani per l'acquisto di materiale
informatico e la formazione. Si tratta di un fondo di garanzia pari a 55
miliardi per il 2001 e a 125 miliardi per il 2002 da utilizzare per
agevolare la diffusione dei computer tra gli studenti dei primo anno della
scuola media superiore. E' quanto prevede un emendamento del governo alla
finanziaria che e' stato approvato dal Senato. L'emendamento reperisce le
risorse necessarie all'attuazione dell'accordo del marzo 2000 tra la
Presidenza del Consiglio e l'Abi.
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