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 19 DICEMBRE 2000

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I PICCOLI PROVIDER COME I GRANDI: AL VIA ALLA CAMERA LA LEGGE PER IL RIALLINEAMENTO

Milano, 19 dicembre 2000 - L' obiettivo e' quello di consentire la sopravvivenza degli ''internet service provider'' di minori dimensioni - ha sottolineato il relatore Giorgio Panattoni - che hanno svolto una funzione pionieristica essenziale per l' affermazione dello strumento internet, anche in tempi nei quali l' approccio a questo mercato era difficile, poco remunerativo e richiedeva grande competenza ed entusiasmo. Sta di fatto che è al via in aula alla Camera (e' sara' votata con ogni probabilita' oggi per passare poi al Senato) la legge che riallinea le condizioni economiche degli internet service provider a quelle riconosciute per i grandi gestori. ''Non e' un piccolo provvedimento'', ha sottolineato il sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita, riferendo che nessuna tecnologia, eccettuato forse il telefonino, ''ha avuto una progressione cosi' rapida: oggi sono nove milioni e mezzo gli utenti italiani che si collegano ad internet (quattro milioni i navigatori abituali), solo qualche anno fa erano poche migliaia. I possessori di computer sono 14 milioni. Solo da luglio a ottobre di quest' anno l' aumento delle connessioni alla rete e' stato del 20%. Nell' accesso a internet vi e' una disparita' di trattamento tra chi ha a disposizione i proventi del traffico telefonico, come i grandi gestori delle infrastrutture di rete che utilizzano appunto i guadagni derivanti dal telefono per la fornitura di servizi internet, arrivando anche ad offrirla gratuitamente, e i fornitori dei servizi di accesso che non hanno un reddito da linea telefonica. In merito Panattoni ha riferito che e' stato introdotto sotto il profilo delle tariffe il cosiddetto ''flat rate'' vale a dire il pagamento di una quota fissa indipendentemente dal volume di traffico al quale si ha realmente accesso. Questo per mettere a punto un 'meccanismo di adeguamento automatico' alle continue evoluzioni del mercato.

RAPPORTO SUL RISPARMIO BNL E CENTRO EINAUDI: NASCE IL RISPARMIATORE "FAI DA TE" CRESCE LA GESTIONE AUTONOMA DEL PATRIMONIO PERSONALE MA LE BANCHE RIMANGONO UN IMPORTANTE PUNTO DI RIFERIMENTO PER L'INVESTIMENTO DELLE FAMIGLIE ITALIANE
Roma, 19 dicembre 2000. <<Faccio da me>>: è questa la risposta del risparmiatore del Duemila interrogato sulla gestione del proprio patrimonio. Lo dice il XVIII Rapporto Bnl-Centro Einaudi sul risparmio e i risparmiatori in Italia, basato su un'indagine Doxa - svolta nel mese di giugno 2000 e arricchita con un instant poll telefonico a ottobre - su un campione rappresentativo di oltre mille famiglie italiane. Il Rapporto, che quest'anno ha come titolo Un risparmiatore "fai da te", evidenzia la crescente tendenza da parte degli italiani a decidere, in maniera autonoma e attiva, le caratteristiche del proprio risparmio, traendo vantaggio dalla sempre maggiore molteplicità degli strumenti finanziari oggi presenti sui mercati e sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Lo studio, inoltre, ed è una novità di quest'anno, mette a confronto i comportamenti dei risparmiatori italiani rispetto a quelli degli altri Paesi europei. Il Rapporto è stato presentato ieri a Roma al Centro Documentazione Economica per Giornalisti, rispettando la tradizione di pubblicarlo nelle ultime settimane dell'anno di riferimento. In occasione della presentazione si è tenuta una tavola rotonda alla quale hanno partecipato: Davide Croff, amministratore delegato di Bnl; i professori Giuseppe Russo e Mario Valletta del Centro Einaudi, coordinatori del gruppo che ha realizzato la ricerca. Nel Duemila - emerge dal Rapporto - il concetto di "far da sé" si è manifestato nel ritrovato interesse per gli investimenti immobiliari e nella crescente propensione verso gli impieghi in azioni: in Borsa ha operato il 26,4% degli intervistati, con una crescita di circa il 7% rispetto al '99. Anche nella scelta delle formule di previdenza integrativa, molti risparmiatori preferiscono "far da sé" investendo sul mercato piuttosto che aderendo alle nuove forme collettive. Ciò è dovuto anche a una persistente sfiducia del risparmiatore che teme soprattutto l'instabilità dei mercati finanziari: da qui la sua volontà di trovare autonomamente le informazioni che maggiormente gli interessano. Il "fai da te" del risparmiatore è espresso anche da un'altra importante novità: lo sviluppo di prodotti e servizi bancari e finanziari on line che lo spingono a diventare gestore delle sue finanze personali. Il fenomeno, pur se limitato, è in crescita. Dall'istant poll - che offre un quadro "dell'ultima ora" sugli atteggiamenti dei risparmiatori verso l'evoluzione di servizi tecnologici - risulta che il 5,7% dei possessori di conto corrente effettua operazioni bancarie o finanziarie su Internet e che ogni mese sempre più famiglie si avvicinano ai servizi presenti sulla Rete. La gestione del conto corrente da casa e il trading on line si confermano le funzionalità più confacenti ai bisogni e alle esigenze degli utenti abituali del pc banking. In questo quadro, la gestione diretta e attiva del risparmio non "svilisce" il ruolo delle banche che, anzi, crescono nel voto medio loro riconosciuto dai risparmiatori (7 su 10 contro i 6,7 decimi del '99). Esse riescono infatti ad assecondare, in modo tempestivo, i bisogni dei clienti, creando prodotti e servizi finanziari sempre nuovi e restano il vero punto di riferimento per il risparmio. La banca, dunque, rimane il soggetto abilitante anche i comportamenti autonomi. Il XVIII Rapporto Bnl - Centro Einaudi sul risparmio e i risparmiatori in Italia è presentato in volume, edito da Bnl Edizioni e Guerini e Associati.

OLIVETTI S.P.A. CHIUDE CON UN UTILE 2000 DI CIRCA 800 MILIONI DI EURO
Ivrea, 18 dicembre 2000 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito ieri sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha esaminato l'evoluzione dell' andamento della Società e del Gruppo, confermando una previsione di chiusura dell'esercizio 2000 per la Capogruppo Olivetti S.p.A. in forte utile, stimato in circa 800 milioni di euro, sulla base del quale sarà proposta la distribuzione di un dividendo per azione sostanzialmente in linea con quello dell'anno scorso, pur in presenza di un forte ampliamento della base azionaria rispetto al 1999 per effetto della fusione di Tecnost in Olivetti e delle operazioni sul capitale più avanti descritte. Tale risultato è significativamente influenzato in modo positivo dalla fusione di Tecnost in Olivetti, avente rilevanza contabile e fiscale a partire dal 1° ottobre 2000, come già comunicato ai mercati, e di cui oggi è stato stipulato l'atto di fusione che avrà efficacia al 31 dicembre 2000. Sono state confermate anche le previsioni per il bilancio consolidato, con la stima di un risultato sostanzialmente in pareggio ante ammortamento dell'avviamento di consolidamento per l'acquisizione di Telecom Italia. Il Consiglio ha anche preso atto con soddisfazione dei dati consolidati di prechiusura di Telecom Italia che indicano una performance del Gruppo molto positiva. In particolare: i ricavi consolidati di oltre 29 miliardi di euro, con un aumento dell'8% rispetto al 1999; l'Ebitda consolidato superiore a 13 miliardi di euro, con una crescita del 7% sull'anno precedente; l'utile netto di Gruppo prima dei terzi di circa 2,6 miliardi di euro, con un incremento dell'8% rispetto all'esercizio precedente. Si tratta di risultati che testimoniano il decisivo lavoro di trasformazione intrapreso dal Gruppo Telecom Italia nel 2000, che ha condotto ad un aumento significativo della competitività e ad una accresciuta capacità gestionale in tutti i settori. per quanto riguarda Telecom Italia: l'espansione del Gruppo nell'area Internet con il progetto di integrazione Seat-Tin.it e la nascita di uno dei più importanti gruppi internazionali operanti nella New Economy; lo sviluppo internazionale del Gruppo nelle aree strategiche dell 'America Latina, del Mediterraneo e del Sud Europa, con importanti operazioni di acquisizione e di avvio di nuove attività; l'attuazione di un ampio programma di dismissione di attività non-core, che ha generato oltre 4,3 miliardi di euro di cassa e circa 800 milioni di euro di plusvalenze, consentendo al gruppo Telecom di focalizzarsi nelle sue aree di sviluppo strategico; &#61623; la realizzazione di un piano di sviluppo nella telefonia fissa, in particolare nel settore dati, e di una nuova offerta commerciale per l' area residenziale e business; - per quanto riguarda le altre controllate Olivetti: il raggiungimento dell'equilibrio economico di Olivetti Lexikon, fondamento essenziale per lo sviluppo industriale e la creazione di valore della Società; la conferma degli elevati livelli di redditività di Tecnost Sistemi; il rapido sviluppo di nuove iniziative, tra le quali Webegg che verrà quotata nella prossima primavera; la cessione delle attività non-core OiS e Olivetti Sanità; i nuovi investimenti in attività nel settore dei giochi. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, un aumento del capitale sociale, mediante offerta in opzione, a tutti gli aventi diritto, di azioni di nuova emissione cum warrant, per un controvalore complessivo compreso, nel caso di sottoscrizione integrale dei warrant, fra 1.285,8 milioni di euro e 1.607,3 milioni di euro ; l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Olivetti, anch'esso da offrire in opzione a tutti gli aventi diritto, per un controvalore complessivo compreso fra 1.300,2 milioni di euro e 1.600,2 milioni di euro. Presumibilmente l'operazione sarà eseguita presumibilmente a partire dal prossimo mese di febbraio. Tale operazione renderà disponibili nuove risorse per lo sviluppo e per nuove iniziative del Gruppo. Essa conferma inoltre la fiducia nelle grandi potenzialità del Gruppo Olivetti-Telecom da parte dei principali azionisti di Olivetti, tra i quali Bell S.A. e Hopa S.p.A., che hanno assunto l' impegno di sottoscrivere integralmente pro-quota le azioni con warrant e le obbligazioni convertibili di nuova emissione. L'operazione si inserisce inoltre in un programma teso a migliorare la flessibilità e l'efficienza finanziaria del Gruppo Olivetti-Telecom e a ridurne nel medio periodo l'indebitamento netto e i relativi oneri. Tale programma si è sviluppato negli ultimi mesi attraverso operazioni quali: l'emissione lo scorso 28 settembre di un prestito obbligazionario di 2,5 miliardi di euro convertibile in azioni Telecom Italia; la conversione delle azioni di risparmio Tim in azioni ordinarie, che ha generato risorse per oltre 5 miliardi di euro; la conversione delle azioni di risparmio Seat PG in azioni ordinarie attualmente in corso, che si prevede genererà ulteriori risorse. L'operazione deliberata oggi è così articolata: 1) aumento del capitale sociale a pagamento di massimi 1.143 milioni di euro, mediante emissione di massime 357.184.480 azioni ordinarie da nominali 1 euro ciascuna, godimento 1° gennaio 2000, ad un prezzo compreso tra 2,60 euro e 3,20 euro per azione, con abbinato a ciascuna azione un warrant gratuito, denominato "Warrant azioni ordinarie Olivetti 2001-2002" , esercitabile entro il 31 dicembre 2002 ad un prezzo compreso fra 2 euro e 2,60 euro per la sottoscrizione di azioni Olivetti di nuova emissione in ragione di una nuova azione ogni 2 warrant. Le azioni con warrant saranno offerte in opzione; agli azionisti titolari di azioni ordinarie Olivetti, in ragione di 5 azioni di nuova emissione ogni 100 azioni possedute; ai portatori di obbligazioni del "Prestito Obbligazionario Olivetti tasso variabile 1998-2002 convertibile in azioni ordinarie", in ragione di 5 azioni di nuova emissione ogni 100 obbligazioni convertibili possedute. Al servizio dell'esercizio dei warrant abbinati alle azioni di nuova emissione è stato deliberato un ulteriore aumento del capitale sociale a pagamento mediante emissione, anche in più riprese, di massime 178.592.240 azioni ordinarie, del valore nominale di 1 euro ciascuna; 2) emissione di un prestito obbligazionario convertibile denominato "Olivetti 1,50% 2001-2004 convertibile con premio al rimborso", dell' importo nominale di massimi 1.600,2 milioni di euro, costituito da massime 500.058.272 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, in ragione di una azione ordinaria Olivetti ogni obbligazione posseduta, e aventi le seguenti principali caratteristiche: scadenza 1° gennaio 2004; prezzo di conversione iniziale compreso tra 2,60 euro e 3,20 euro; tasso di interesse annuo lordo 1,5%; rimborso alla scadenza con un premio compreso fra il 4% e il 6% lordo sul capitale nominale. Le obbligazioni verranno offerte in opzione agli azionisti titolari di azioni ordinarie Olivetti e ai portatori delle obbligazioni del "Prestito Obbligazionario Olivetti tasso variabile 1998-2002 convertibile in azioni ordinarie", in ragione di 7 obbligazioni di nuova emissione ogni 100 azioni e/o obbligazioni convertibili possedute. Al servizio della conversione del prestito obbligazionario è stato deliberato un ulteriore aumento del capitale sociale a pagamento mediante emissione, anche in più riprese, di massime 500.058.272 azioni ordinarie, del valore nominale di 1 euro ciascuna. Il numero esatto delle azioni cum warrant e delle obbligazioni offerte in opzione dipenderà dal numero di warrant Olivetti e Olivetti ex-Tecnost attualmente in circolazione ed esercitati prima dello stacco del diritto di opzione. Il prezzo definitivo di emissione delle azioni, incluse quelle al servizio della conversione e dei warrant, il valore nominale e il premio di rimborso delle obbligazioni saranno determinati dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al pubblico in prossimità dell'avvio dell' operazione. Per le obbligazioni e per i warrant abbinati alle azioni di nuova emissione sarà richiesta l'ammissione alla quotazione ufficiale in Borsa. L'offerta in opzione sarà assistita da una garanzia promossa e diretta da Mediobanca e Lehman Brothers.

BANCA IDEA: 1000 MILIARDI DI RACCOLTA E OTTO NUOVI AREA MANAGER
Milano, 19 dicembre 2000 - Nel corso della convention sono stati annunciati i primi 1000 miliardi di lire di raccolta previsti per la fine del 2000 ed è stata presentata la nuova sicav lussemburgehese attiva da gennaio 2001 Firenze, 18 dicembre 2000 - Si è tenuta oggi la prima convention di Banca Idea, la banca multicanale posseduta al 100% dal gruppo Banca Popolare di Vicenza, in cui sono stati presentati gli otto Area Manager e otto District Manager che presidieranno le relative aree commerciali in cui è stata divisa l'Italia. Nel corso della convention, cui hanno partecipato numerosi promotori finanziari che costituiscono attualmente la rete di Banca Idea, sono stati annunciati i primi 1000 miliardi di lire di raccolta della banca che saranno raggiunti entro la fine dell'anno, un terzo dei circa 3000 miliardi previsti per la fine del 2001. "La nostra rete di promotori è ancora in fase di costruzione", ha affermato Silvano Salvestrini, direttore commerciale di Banca Idea, "ma possiamo essere contenti di questo primo risultato. Abbiamo posto le basi con la scelta degli Area Manager e dei District Manager: di qui partirà il reclutamento di tutti gli altri promotori finanziari per raggiungere le 300 unità entro la fine del 2001. Parallelamente proseguirà l'apertura di filiali, boutique finanziarie e advice center, che prevediamo essere 40 entro la fine del prossimo anno". La convention ha visto, nella mattinata, interventi dei vertici di Banca Idea: il pomeriggio è invece stato dedicato ai gestori e ai mercati. In questo ambito sono intervenuti Pietro Cirenei, amministratore delegato di B.P.Vi s.g.r., Alfredo Piacentini gestore del fondo Oyster Italian Opportunities, Vanni Vecchini, gestore del fondo Hedge Titanium, Toni Morrongello, selezionatore di hedge funds per Banque Syz, rappresentanti di Ubs, Alfredo Pacchiani gestore di Italian Value di Oyster e Mark Pinto di Janus. Sul versante dei prodotti di risparmio gestito è stata presentata la nuova sicav, di diritto lussemburghese, "Idea Multimanager", che partirà all'inizio del prossimo anno, con caratteristiche molto innovative: sono stati presentati, inoltre, anche i manager che ne gestiscono i comparti. Banca Idea si propone come una banca multicanale completamente integrata, con una struttura che dispone da una lato di promotori finanziari, filiali e boutique finanziarie ("Banca in Rete"), dall'altra Internet e Contact Center ("Banca Diretta").

TITOLI GROWTH O TITOLI VALUE ? IL PARERE DI THOMAS MEIER, EQUITY MANAGER DI UNION INVESTMENT
Milano, 19 dicembre 2000 - Molti investitori si chiedono se sia il caso di dimenticare i tiloli growth per puntare sui value. Noi non riteniamo che sia il momento giusto per investire il 100 % di un portafoglio in titoli value. Ci sono infatti varie considerazioni da fare in proposito. Chi ha più di 55 anni naturalmente può agire in questa direzione, ma in generale la soluzione migliore è un portafoglio a composizione mista di titoli value e growth. Certo, più una persona è anziana, più dovrebbe essere consistente la parte di titoli value e siamo convinti che i titoli value saranno al centro dell'attenzione degli investitori nel prossimo anno, il che significa una miglior performance a breve. Quest'anno - perlomeno nei primi mesi del 2000 - i titoli growth sono stati il solo e unico modo per investire in titoli. Le elevate performance che si sono registrate fino a marzo si sono rivelate assolutamente esagerate. Ma anche il sell-out delle ultime settimane è stato eccessivo. Secondo noi ci siano alcuni titoli growth che vale la pena tenere in portafolio nei prossimi mesi. Per quanto riguarda titoli value da suggerire agli investitori nella Borsa italiana, purtroppo sono pochi quelli che ci convincono veramente e tra questi ne citiamo tre: Eni, Saipem e Generali. Nelle Borse europeee la situazione è un po' più interessante. In questo preciso momento apprezziamo particolarmente le grosse società produttrici di petrolio, il settore farmaceutico e le aziende che offrono servizi finanziari. Alcuni nomi: Glaxo Wellcome, Novartis, Roche, Rhone-Poulenc, Allianz in europa,mentre per quanto concerne gli Usa suggeriamo: General Electric, Pfizer, Exxon, Southwestern Bell, Citigroup. Tutto questo non significa che i titoli growth siano da dimenticare. Ciò che consigliamo è una composizione mista, come già detto. In questo momento un buon rapporto a breve potrebbe essere composto per il 55 percento da titoli value e per il 45 percento da titoli growth. Per le diverse aree già citate, i titoli growth più interessanti per i prossimi mesi sono Arm Holdings, Nokia, Ericsson e Intershop (in Europa) e Oni Systems, Veritas, Broadvision e Art Technologies (negli Usa)

OPENGATE: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 99/00 TRIPLICATO IL DIVIDENDO (3,3 MLD DI LIRE CONTRO 1 MLD DELL'ANNO PRECEDENTE)
Milano, 19 dicembre 2000 L'Assemblea degli azionisti di Opengate S.p.A. - leader nella distribuzione e produzione di prodotti informatici e fornitore di servizi di e-business e logistica - ha approvato ieri, in seconda convocazione, il bilancio d'esercizio 1999/2000. Il fatturato di Gruppo - che consolida la maggior parte delle nuove acquisizioni per il solo IV trimestre - ammonta a 891,5 miliardi di lire. Il fatturato proforma (consolidando tutte le imprese incluse nell'area di consolidamento per l'intero esercizio) è pari a circa 1.450 miliardi. Sotto il profilo economico i risultati danno però parziale evidenza della situazione economica del Gruppo in quanto le principali società controllate sono state consolidate per il solo periodo giugno-agosto 2000. Il risultato operativo lordo (Ebitda) è pari a 17,1 miliardi, mentre il risultato operativo ammonta a 10 miliardi. Migliorano sensibilmente i risultati per la capogruppo che ha realizzato un fatturato di 708 miliardi, in crescita del 36% rispetto ai 520 miliardi dell'anno precedente. Il margine lordo sulle vendite si è attestato a 54,7 miliardi contro i 44,1 miliardi dell'esercizio 1999 con un'incidenza sul fatturato pari al 7,73%. Salgono anche il reddito operativo lordo (Ebitda) che si attesta a 19 miliardi di lire (12,9 miliardi nel 98/99) e il reddito operativo (Ebit) che passa da 10,9 a 15,2miliardi (+39,5%) nonostante i costi sostenuti nell'esercizio per completare la struttura organizzativa e l'incremento degli ammortamenti relativo ai costi di quotazione e dell'aumento di capitale. Opengate archivia così l'esercizio con un utile balzato da 2,3 A 6,7 miliardi (+190%) beneficiando della riduzione degli oneri finanziari (1,03% sul fatturato), della realizzazione di proventi straordinari netti per 2,8 miliardi e della riduzione del tax rate dal 48,6% al 37,5%. Sul fronte patrimoniale l'incremento del patrimonio netto, salito da 70 a 147,5 miliardi, a seguito dell'iniezione di mezzi freschi conseguente l'aumento di capitale sottoscritto nel mese di giugno porta ad un sensibile miglioramneto dell'indice di indebitamento (indebitamento netto/patrimonio netto) che passa da 1,1 a 0,72. Il dividendo complessivo e' pari a 3,3 miliardi di lire, in crescita rispetto a 1 miliardo dello scorso esercizio. Alle 8.249.194 azioni, con esclusione di quelle possedute dalla società al momento della distribuzione, sarà corrisposta una cedola di lire 400 in pagamento la cui data di stacco della cedola sarà l'8 gennaio, mentre la data di pagamento il giorno 11. "Intendiamo proseguire sulla via dello sviluppo e della crescita, anche per linee esterne, in Europa, con nuove acquisizioni di società operanti nella distribuzione di prodotti informatici; in Italia entrando in nuovi mercati distributivi e sviluppando ulteriormente i settori direttamente collegati quali la logistica, l'e-business e i servizi" ha commentato Pietro Pozzobon, Amministratore Delegato di Opengate. "Il nostro obiettivo è valorizzare il nostro modello distributivo, già applicato ai prodotti informatici, e diventare distributore di riferimento sia per il mercato italiano che per quello europeo. Il frutto della strategia di espansione di questi mesi è stata la creazione di un gruppo dotato di una solida struttura, con forti legami fra le società che ne fanno parte. Per rafforzare tali legami e favorire l'integrazione le acquisizioni sono state effettuate con la cessione di azioni della capogruppo alle società neoacquisite". "Ciò ha portato valore all'interno del Gruppo perché grazie a questa strategia sono entrati a far parte della compagine azionaria di Opengate persone con consolidata esperienza nei vari ambiti in cui le società acquisite operano" ha spiegato Stefano Perboni, Direttore Finanziario di Opengate. "L'attribuzione di azioni della capogruppo è stata effettuata tramite aumenti di capitale con emissione di nuove azioni ottenendo anche un vantaggio economico per la società". L'Assemblea degli azionisti ha anche approvato il punto 2 dell'ordine del giorno relativo alla proposta del consiglio di amministrazione di modifica della delibera del 16.10.1999 sull'acquisto azioni proprie autorizzando la cessione di quelle già acquistate o di futuro acquisto secondo le modalità stabilite dalla delibera stessa ad un prezzo che non potrà essere inferiore al prezzo di acquisto diminuito fino ad un massimo del 15%. Tale decisione e' finalizzata alla realizzazione di operazioni di buy back e all'utilizzo delle azioni proprie come currency nelle operazioni di fusione e acquisizione. E' stato approvato inoltre il punto 3 all'ordine del giorno relativo alla nomina del collegio sindacale. Per effetto dell'art. 5 del D.M. 30 marzo 2000 n.162 (Regolamento emanato ai sensi dell'art. 148 D.Lgs. 58/98) il collegio sindacale di Opengate S.p.A. e' da ritenersi decaduto con l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 agosto 2000. E' stata rinnovata per il prossimo triennio la nomina a sindaco effettivo al dott. Piero Gennari (Presidente), al dott. Paolo Augusto Monte (Sindaco effettivo), al dott. Mario Esposito (Sindaco effettivo) e alla dott.ssa Maria Pia Gerardo (Sindaco supplente). E' stato nominato in qualità di Sindaco supplente il dott. Alberto Sala. Il compenso dei sindaci effettivi e' da stabilirsi sulla base delle vigenti tariffe professionali.

BEA ENTRA A FAR PARTE DELL'INDICE NASDAQ-100
Milano, 19 dicembre 2000, Bea Systems Inc. (Nasdaq: Beas), leader mondiale nelle infrastrutture software per l'e-business, annuncia il proprio ingresso nell'indice Nasdaq-100 a partire da lunedì 18 dicembre 2000. Il titolo Bea sarà inserito anche nel Nasdaq-100 Index Tracking Stock (Amex: QQQ). Il presente annuncio sottolinea le straordinarie performance finanziarie di Bea, tra le quali spiccano i 20 trimestri consecutivi all'insegna della crescita del fatturato, degli utili e delle vendite di licenze, come confermato dagli oltre 8.000 clienti della società. Con l'ingresso nell'indice Nasdaq-100, Bea raggiunge molti dei suoi clienti e partner già da tempo annoverati in questo prestigioso elenco come Amazon, Ariba, Bmc Software, BroadVision, Dell Computer, i2 Technologies, Lm Ericsson, Nextel Communications, PeopleSoft, Qualcomm, Siebel, Sun Microsystems, VeriSign e WorldCom. "Per Bea il 2000 è stato un anno di grandi successi e soddisfazioni e l'ingresso della società nell'indice Nasdaq-100 ne è il degno coronamento", ha commentato Bill Coleman, fondatore, Chairman e Chief Executive Officer di Bea. "Tutti i dipendenti Bea hanno lavorato duramente per far sì che la Bea WebLogic E-Business Platform potesse diventare il fondamento unanimemente apprezzato dalle aziende per lo sviluppo delle loro applicazioni e-commerce. Lo straordinario grado di disponibilità e flessibilità della tecnologia e del team BEA sono stati premiati dalla risposta del gran numero di aziende che hanno deciso di rivolgersi a Bea per portare su reti e applicazioni Web le rispettive attività commerciali". Il 14 novembre 2000 Bea ha annunciato i risultati finanziari relativi al terzo trimestre conclusosi il 31 ottobre scorso. In tale frazione Bea ha registrato un fatturato di 224 milioni di dollari, pari a una crescita del 77% nei confronti dei 126,5 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Il terzo trimestre ha registrato anche un nuovo record nelle vendite di licenze, cresciute del 23% (128,2 milioni di dollari contro 104,2 milioni del trimestre precedente). L'indice Nasdaq-100 è stato creato nel gennaio 1985. Lanciato nel marzo 1999, il Nasdaq-100 Index Tracking Stock rappresenta invece il Nasdaq-100 Trust, che detiene un portafoglio azionario comprendente tutti i titoli presenti nell'indice Nasdaq-100 proponendosi di ottenere dagli investimenti risultati in linea con l'andamento dei titoli dell'indice stesso. Il Nasdaq Stock Market annovera quasi 5.000 aziende, vanta un volume di scambi superiore a quello di qualunque altro mercato finanziario e muove ogni giorno un volume di azioni superiore a qualsiasi altro mercato statunitense. L'attuale capitalizzazione di mercato è superiore a 3,9 trilioni di dollari. Il Nasdaq è una consociata del Nasd, la maggiore organizzazione borsistica autoregolamentata degli Stati Uniti. Infolink: http://www.nasdaq.com http://www.nasdaqnews.com Bea Systems Inc. (Nasdaq: Beas) è uno dei principali produttori di infrastrutture software per l'e-business: con oltre 8.000 clienti in tutto il mondo, compresa la maggior parte delle realtà Fortune Global 500, BEA e il proprio marchio WebLogic sono tra i nomi più apprezzati nell'intero panorama e-business. Le iniziative implementate utilizzando la Bea WebLogic E-Business Platform sono affidabili, altamente scalabili e capaci di introdurre sul mercato nuovi servizi in tempi brevissimi. La piattaforma Bea per l'e-business costituisce lo standard di fatto per oltre 1.000 systems integrator, Isv (Independent Software Vendor) e Asp (Application Service Provider) impegnati nel mettere a punto soluzioni complete che permettono alle strutture e-business di percorrere un cammino di crescita e redditività a prova di futuro. Con sede in California, a San Jose, BEA possiede 89 uffici in 30 Paesi. Infolink: www.bea.com

ENEL: CONSEGNATO L'INFORMATION MEMORANDUM PER LA CESSIONE DI ELETTROGEN
Roma, 19 dicembre 2000 - E' stato consegnato ieri ai soggetti interessati, nel pieno rispetto dei tempi previsti, l'Information Memorandum relativo all'operazione di vendita di Elettrogen, la prima delle tre Genco che verrà ceduta dall'Enel per favorire il processo di liberalizzazione del settore elettrico.

NASCE UNISYS ECOMMUNITY, IL FORUM B2B PER GLI UTENTI UNISYS

Milano, 18 dicembre 2000 - Unisys Corporation (Nyse: Uis), fornitore di soluzioni per l'e-business, ha annunciato la nascita di eCommunity, il primo forum interattivo dedicato un'utenza business-to-business, realizzato per consentire ai membri della comunità tecnologica di Unisys di collaborare e comunicare tra loro e di ricorrere ai consigli degli esperti. eCommunity permette a Unisys, a tutti i suoi clienti, partner e collaboratori di stabilire contatti a livello globale in un ambiente interattivo estremamente veloce ed efficiente, in grado di favorire il dialogo diretto tra le singole persone o gruppi di utenti, rendendo più semplice fare affari. I clienti e i partner, abituati in passato a doversi rivolgere a un rappresentante di Unisy, avranno ora la possibilità di accedere direttamente tramite web a un ambiente globale interattivo, nel quale potranno disporre delle capacità consulenziali e delle competenze degli esperti Unisys. Potranno inoltre incontrare numerosi altri utenti, con esperienza tecnica, con capacità di trovare soluzioni aziendali o semplicemente desiderosi di condividere idee e opinioni. L'aumento del flusso di informazioni aziendali trasmesse attraverso Internet è stato accompagnato dalla crescita di siti Web business-to-business. Spesso, tuttavia, questi siti sono semplicemente portali e mercati elettronici per i consumatori di massa o centri per lo scambio di informazioni aperti indistintamente a tutti gli utenti della Rete. Diversamente, Unisys eCommunity è stato concepito come un ambiente di collaborazione selettivo, riservato agli utenti che hanno particolare competenza e interesse per una determinata specifica tecnologia e per l'implementazione di questa nell'ambito di soluzioni mission-critical. L'interesse attualmente rilevato fa prevedere per quest'anno un volume di adesioni pari a circa 3.000 membri a livello mondiale. "La eCommunity ha trasformato il modo di lavorare di clienti e partner Unisys, oltre alle modalità di implementazione delle soluzioni nelle rispettive aziende. Non solo, essa sta cambiando anche la filosofia di vendita di Unisys e le soluzioni di supporto offerte ai clienti" - ha precisato Jim Cassell, Managing Vice President di Gartner Group, fornitore indipendente di servizi di consulenza IT e di ricerche di mercato. Tutti i membri registrati potranno accedere 24 ore su 24, sette giorni su sette alla nuova comunità virtuale di Unisys e avranno inoltre, la possibilità di personalizzare il proprio accesso in base alle proprie esigenze e aree di interesse. Unisys eCommunity programmerà e ospiterà regolarmente anche eventi mirati, come forum tecnologici, riunioni per i partner, gruppi di discussione organizzati sulla base del feedback ricevuto e degli interessi manifestati, e conversazioni informali tra i membri. La funzione di personalizzazione (profiling) consentirà inoltre di creare un'interfaccia web in grado di riflettere i gusti dell'utente, nonché di impostare i dati per ricevere via e-mail, con tecnologia push, informazioni sugli eventi e sui servizi che rispondono agli interessi di ogni singolo membro. "Fino a oggi capitava spesso che i clienti Unisys fossero impossibilitati a intervenire alle conferenze o ai meeting o addirittura che nell'area designata per l'evento non esistesse alcun gruppo di utenti interessati. Oggi, invece, attraverso la eCommunity Unisys è riuscita a risolvere questo problema: è in grado di offrire informazioni approfondite sull'argomento trattato, e di individuare la soluzione più adatta per rispondere alle esigenze aziendali" - spiega Kenn LeFever, uno dei grandi utenti delle tecnologie Unisys che lavora per il governo di Lancaster County, Pennsylvania. L'introduzione della Unisys eCommunity è stata programmata in tre fasi distinte, legate a specifiche tecnologie e a famiglie di prodotti Unisys. La prima comunità virtuale ClearPath eCommunity, rivolta agli utenti dei sistemi mainframe di punta di Unisys, i server Unisys e-@ction ClearPath, è stata lanciata il 31 ottobre scorso. Rivolto inizialmente solo alla comunità ClearPath, che comprende alcuni tra i maggiori clienti aziendali di Unisys, il sito consente di comunicare direttamente con ingegneri e architetti esperti conoscitori delle tecnologia ClearPath. Partendo da un nodo centrale di accesso, gli utenti della ClearPath eCommunity di Unisys potranno accedere alla documentazione relativa a casi aziendali, dimostrazioni, presentazioni ed esperienze sul campo, oltre ad avere la possibilità di richiedere supporto tecnico. Sarà addirittura possibile acquistare direttamente online i più recenti upgrade e servizi ClearPath. Oltre a incentivare il dialogo, la comunicazione che si instaurerà grazie a questa comunità, aperta e di tipo collaborativo, consentirà a Unisys di rispondere più rapidamente alle domande dei clienti e di dare un feedback mirato in base alle loro specifiche esigenze. La eCommunity si allargherà progressivamente mediante l'inglobamento di nuove comunità incentrate su altre tecnologie Unisys. Attualmente sul sito della ClearPath eCommunity sono già programmati numerosi Web cast, a scadenze regolari. Tutti i siti che fanno capo alla Unisys eCommunity possono essere raggiunti all'indirizzo http://ecommunity.unisys.com Tra gli eventi futuri in programmazione si segnalano un seminario sulle tecnologie Wap, sulle opportunità di business per la tecnologia wireless, un seminario sulla Component Technology in un ambiente basato su transazioni e uno sulle soluzioni di Web-enablement. "Unisys eCommunity è l'ennesima dimostrazione del nostro impegno nel mettere a disposizione l'esperienza maturata nel settore dell'e-business e dell'innovazione tecnologica per aumentare sempre di più il valore aggiunto che siamo in grado di dare ai nostri clienti - ha specificato Kevin McHugh, Vice President e General Manager per l'iniziativa Unisys - Con la realizzazione di una comunità online interattiva personalizzata, volta a rispondere alle specifiche esigenze dei singoli clienti e business partner, ancora una volta Unisys dimostra il proprio impegno per favorire l'evoluzione dell'economia dell'era digitale". Il framework della comunità elettronica, studiato da One To One Interactive, prevede l'uso della tecnologia di 2Way Corporation. One To One Interactive è un fornitore di soluzioni di marketing one-to-one che opera sia nel settore B2B che nel B2C, scelto dalle società Fortune 500. 2Way sviluppa soluzioni che consentono alle grandi aziende di raccogliere i dati di feedback in tempo reale attraverso il Web mediante un sistema proprietario, 2Way Interactive System. L'impiego di queste tecnologie consentirà a Unisys di raccogliere, analizzare e condividere dati tra tutti i clienti, i partner e i collaboratori che partecipano alla eCommunity e di fornire servizi personalizzati a tutto il pubblico online. One To One Interactive ha integrato il sistema di 2Way con altre tecnologie e-business che consentono al flusso di informazioni di scorrere senza intoppi dal sito all'azienda. La sinergia tra 2WAY e One To One Interactive, unita alla potenza della soluzione proposta, sono le basi del successo della eCommunity, il cui obiettivo principale è ottenere una vera interattività.

INFORMAZIONI AGGIORNATE SEMPRE E OVUNQUE: SIEMENS BUSINESS SERVICES LANCIA NUOVI SERVIZI "MOBILE"
Milano, 19 dicembre 2000 - La strategia dichiarata è quella di dotare l'intera azienda di soluzioni di "mobile office". Così Siemens ha affidato a Siemens Business Services, società del gruppo focalizzata nella fornitura di servizi e soluzioni di electronic e mobile business, il compito non solo di sviluppare, ma anche di implementare e gestire l'intero progetto. Entro la primavera del 2001 il personale Siemens (inizialmente in Germania) potrà accedere via Wap alla Siemens Corporate Directory (Scd), l'elenco aziendale dei numeri telefonici e degli indirizzi. Fasi successive del progetto prevedono sia l'integrazione di applicazioni di posta elettronica, di gestione degli appuntamenti e dei viaggi, sia la possibilità per il dipendente di accedere alla propria posta elettronica da qualsiasi postazione Internet. La soluzione "mobile business" realizzata, lungi dall'essere limitata ad una implementazione interna all'azienda, verrà anche resa disponibile al mercato e pur rappresentando un'alternativa interessante per aziende di qualsiasi dimensione, sarà particolarmente significativa per tutte quelle realtà con una forza commerciale distribuita sul territorio. Sempre più spesso il personale delle aziende si trova a viaggiare per motivi di lavoro oppure opera presso diverse sedi. Un accesso "mobile" all'elenco dei numeri telefonici faciliterà la ricerca dei recapiti senza il vincolo degli orari dei centralini. Anche le operazioni di archiviazione e aggiornamento di questi numeri non rappresenteranno più un problema. Altrettanto, l'accesso alla posta elettronica e alla propria agenda di appuntamenti - sia in viaggio, sia da casa propria - diventerà semplice come fare una telefonata dal proprio cellulare. Ma il concetto di ufficio "mobile" ovviamente va ben oltre il telefono Wap. Il personale Siemens avrà per esempio accesso alla intranet aziendale da qualsiasi personal computer collegato a Internet. La sicurezza dei dati verrà garantita da una procedura crittografica. Comunicare e interagire da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, usando qualsiasi strumento e rete: questa è la visione del "mobile" business. Il dipendente può rimanere in contatto con i colleghi e con le sue interfacce di lavoro anche al di fuori dell'ufficio; inoltre è più flessibile e autonomo in quanto può, per esempio, cambiare il proprio piano di viaggio in modo estremamente rapido a seguito della cancellazione di un appuntamento. Grazie al supporto del centro di E-Excellence recentemente inaugurato in prossimità dell'aeroporto di Monaco, Siemens Business Services ha reso più reale la visione del "mobile" business. Il centro coordina e guida tutte le attività e-business del gruppo Siemens, con l'obiettivo di formare un network mondiale di competenze. L'utilizzo di soluzioni "mobile" per i processi informativi interni all'azienda consentirà di ottenere significativi benefici in termini di produttività e di efficienza. Albert Goller, responsabile del centro di E-Excellence, sottolinea che: "La mobilità delle persone e delle informazioni è un fattore competitivo cruciale in una economia globalizzata. Introducendo il concetto di elenco aziendale 'mobile' dei numeri telefonici Siemens Business Services mette le aziende nelle condizioni di fare il primo importante passo verso una completa strategia m-business".

TELECOM ITALIA WIRELINE LANCIA HYPERWAY ETHERNITY UN NUOVO SERVIZIO DATI SUPERVELOCE

Roma, 18 dicembre 2000 - Telecom Italia Wireline Services, la Business Unit di Telecom per la telefonia fissa e Internet per le aziende, lancia HyperWay Ethernity, il servizio dati ad altissima velocità per le grandi aziende. HyperWay Ethernity, realizzato in collaborazione con Cisco Systems, società leader mondiale nelle soluzioni per il networking di Internet, utilizza collegamenti metropolitani in fibra ottica che permettono trasmissione dati a velocità dell'ordine dei Gigabit al secondo, con i quali è possibile collegare fra loro tutte le sedi di un'azienda, consentendo lo scambio di informazioni come se tutti gli utilizzatori fossero dislocati in un'unica sede. Tra le peculiarità di questo innovativo servizio vi sono anche la business continuity o disaster recovery, cioè la garanzia della continuità assoluta del servizio e il collegamento in virtual LAN delle principali sedi aziendali con garanzie totali di sicurezza (rete non accessibile dall'esterno). Ethernity,, primo di una serie di servizi della "famiglia" HyperWay che Telecom Italia Wireline sta realizzando con Cisco Systems, si rivolge ad aziende che operano nei settori più svariati: dall'assicurativo-bancario alla Pubblica Amministrazione, dalle Università ed Istituti di ricerca fino al settore della sanità. HyperWay Ethernity,, che gode della certificazione Cisco Powered Network, sarà inizialmente disponibile a Milano e la sua commercializzazione nel corso del 2001 sarà progressivamente estesa alle altre principali città italiane. Telecom Italia Wireline e Cisco Systems realizzeranno, inoltre, iniziative congiunte di marketing, che comprenderanno la condivisione di canali dedicati alla diffusione di innovative soluzioni di trasmissione dati. "Le enormi potenzialità dell'offerta e dei servizi a fibra ottica - ha dichiarato Rocco Sabelli, Direttore di Telecom Italia Wireline Services - associate all'esperienza di Telecom Italia e di Cisco Systems nell'ambito delle soluzioni IP, rivoluziona il mondo Internet, consentendo alle aziende di fare un importante salto di qualità, grazie a servizi sempre più all'avanguardia e sempre più completi". "Il fatto che HyperWay Ethernity, - ha proseguito Michael Ganser, Vice President Emea major SP customers di Cisco Systems Inc. - abbia ottenuto la certificazione Cisco Powered Network è un ulteriore dimostrazione delle capacità di Telecom Italia di fornire alle imprese servizi tecnologicamente all'avanguardia. Lo sforzo comune delle due società - prosegue Ganser - per la realizzazione di un servizio di qualità come HyperWay Ethernity, consentirà al mercato business di beneficiare di strumenti innovativi per la nuova era di Internet".

SCHEDA ISDN OMAGGIO CON GLI ABBONAMENTI PROFESSIONAL DI TIN IT
Milano, 19 dicembre 2000 La nuova Fritz!Card sfrutta appieno le potenzialita' della trasmissione dei dati via Isdn ed e' dotata di un pacchetto di software costituito da: Fritz!data, per trasmissione e ricezione file a 64/128 Kb; Fritz!fax, per la trasmissione e ricezione di fax; Fritz!fon per la gestione delle funzioni di telefonia su apparecchi Isdn (chiamata in attesa, conferenza a tre, ecc.); e Fritz!vox, strumento utile per l'utilizzo del computer come segreteria telefonica. Questa scheda Tin.it la offrira' in omaggio agli utenti che attiveranno un abbonamento Net Premium Professional o Professional Web Hosting entro il 31 dicembre

VIA LIBERA DEL SENATO ALLA CARTA DI CREDITO FORMATIVA (PRESTITI AI GIOVANI PER L'ACQUISTO DI TECNOLOGIE)
Milano, 19 dicembre 2000 - Via libera del Senato alla carta di credito formativa che stanzia 50 miliardi del gettito Umts (presi dal fondo costituito dal 10% del gettito per lo sviluppo delle tecnologie informatiche) per concedere prestiti ai giovani per l'acquisto di materiale informatico e la formazione. Si tratta di un fondo di garanzia pari a 55 miliardi per il 2001 e a 125 miliardi per il 2002 da utilizzare per agevolare la diffusione dei computer tra gli studenti dei primo anno della scuola media superiore. E' quanto prevede un emendamento del governo alla finanziaria che e' stato approvato dal Senato. L'emendamento reperisce le risorse necessarie all'attuazione dell'accordo del marzo 2000 tra la Presidenza del Consiglio e l'Abi.

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