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26 GENNAIO 2001

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ACCORDO BANCA COMMERCIALE ITALIANA (GRUPPO INTESA) E IBM ITALIA PER LE PMI UN PROGRAMMA CONGIUNTO DI INTERVENTI E INIZIATIVE PER IL PASSAGGIO ALLA MONETA UNICA EUROPEA, A PARTIRE DA EURODIAGNOSTICO

Milano, 26 gennaio 2001 - La Banca Commerciale Italiana (Gruppo Intesa) e la Ibm Italia hanno stretto un accordo di partnership per realizzare un programma comune a supporto delle piccole e medie imprese italiane impegnate nella complessa fase di passaggio all'Euro. L'accordo si concludera' nel febbario 2002, in coincidenza con il termine del periodo di doppia circolazione lira/Euro. L'obiettivo di Comit e Ibm e' quello di mettere a fattor comune le competenze specifiche, per incentivare le piccole e medie imprese ad accelerare il passaggio all'Euro ed evitare cosi' i "colli di bottiglia", che si creeranno in corrispondenza del termine del periodo di transizione. Al centro della partnership c'e' Eurodiagnostico ( www.euro-diagnostic.com ), un sistema esperto su Internet realizzato da Ibm in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e totalmente gratuito, che la Comit promuovera' all'interno della sua offerta integrata di servizi, "Azienda in Euro", a supporto del passaggio delle Pmi all'Euro. Eurodiagnostico fornisce ai dirigenti delle Pmi una valutazione iniziale dell'impatto del passaggio alla moneta unica, in funzione della particolarita' dell'impresa e del settore in cui essa opera. Oltre alla diffusione di Eurodiagnostico, l'accordo prevede lo sviluppo di iniziative congiunte, tra le quali una serie di seminari centrati sull'Euro rivolti al management delle Pmi e ai commercialisti. Si tratta di azioni complementari a quelle che ciascuno dei partner decidera' di promuovere durante il periodo di passaggio alla moneta unica. Comit - attiva fin dalle prime fasi del processo di unione monetaria europea con servizi dedicati di consulenza e finanziari per le imprese -lancia ora, all'approssimarsi del termine della fase di transizione, il pacchetto integrato di servizi Azienda in Euro, per promuovere e agevolare ulteriormente il passaggio delle Pmi all'Euro. Con l'introduzione dell'Euro le aziende dovranno rivedere gran parte dei loro processi dovendo fare i conti con una nuova dimensione, con un mercato improvvisamente piu' ampio, facilitato da una singola moneta e con nuovi scenari competitivi. Affrontare il passaggio all'Euro non consiste infatti esclusivamente nell'affrontare in modo separato gli aspetti contabili e fiscali, dalla revisione del listino prezzi alla sostituzione delle applicazioni informatiche. La pervasivita' dell'Euro in ogni settore dell'impresa richiede che il tema del passaggio venga affrontato attraverso interventi coordinati e strutturati. Per questo, Ibm, oltre all' Eurodiagnostico, ha aggiunto alla sua tradizionale offerta di servizi It un'offerta specifica di consulenza di business per la Pmi denominata Ebr (Euro Business Review), che permette di verificare e reindirizzare in ottica Euro i processi aziendali. Ebr si basa su una metodologia standard, frutto dell'esperienza di Ibm nel settore, e si affianca alla vasta gamma di soluzioni informatiche pronte per l'Euro, specifiche per la piccola e media impresa, messe a disposizione da Ibm e dai suoi Business Partners.

ASSICURAZIONI: PER REALIZZARE LA SUA BANCA VIRTUALE REALE MUTUA SI AFFIDA A SIEMENS BUSINESS SERVICES

Milano, 26 gennaio 2001 - Reale Mutua Assicurazioni, la più grande mutua assicurativa italiana, con oltre 1,7 milioni di clienti e una raccolta premi di Gruppo nel 1999 di 4.228 miliardi di lire, di cui 1.400 nel ramo Vita, ha realizzato una banca totalmente virtuale - Banca Reale - dedicata espressamente ai propri assicurati. Partner tecnologico e responsabile dell'intero progetto è Siemens Informatica, società del Gruppo Siemens Business Services che opera erogando servizi e soluzioni di electronic e di mobile business. Banca Reale nasce con lo scopo di estendere il business di Reale Mutua verso il settore finanziario per offrire ai propri clienti servizi bancari, finanziari previdenziali ed assicurativi senza limiti tecnologici, di spazio o di tempo. La nuova banca ha l'obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità di contatto e sviluppo del business rese possibili dalla convergenza dei nuovi canali distributivi - sia tradizionali (agenzie, sub-agenzie, produttori e promotori), sia digitali, quali il telefono, il teletext, la tecnologia Gsm, Internet e la Web TV. Grazie alle competenze acquisite e alle referenze dimostrabili, Siemens Informatica è stata coinvolta fin dall'inizio nella preparazione di uno studio di progetto della banca virtuale nel quale sono stati disegnati tutti i processi, i flussi e le informazioni, anche quelle di business. In particolare, è stata valutata la fattibilità strategica, tecnologica ed economica del progetto, e sono state anche effettuate l'analisi organizzativa della nuova banca e l'analisi tecnologica e relativa definizione dell'architettura. "Siemens Informatica è risultata molto convincente dal punto di vista dei contenuti del progetto - ha affermato Enrico Marenco di Santarosa, direttore generale di Banca Reale. - Inoltre, è riuscita a trovare il giusto bilanciamento di costi, flessibilità e governabilità con la massima sicurezza per la banca: tutti questi fattori hanno contribuito alla nostra decisione di affidarci agli esperti della società per la realizzazione della nostra banca virtuale". Questi ultimi tempi hanno visto il mondo delle assicurazioni subire un deciso processo di trasformazione: l'agente oggi non offre più solo la copertura di un rischio, ma vende già dei prodotti finanziari, anche se "camuffati" da prodotti assicurativi. Per Banca Reale, il passo logicamente successivo in questo contesto è quindi stato quello di assecondare questa dinamica: se il cliente stipula delle polizze più per investire del denaro che non per reali motivi assicurativi, allora ha senso offrire dei veri prodotti bancari facendoli proporre direttamente da una banca. Questo approccio è sì interessante per gli assicurati,, ma lo è altrettanto per gli agenti, che possono ampliare il loro portafoglio di offerta. Fare una banca per fare meglio gli assicuratori "Il modello di business adottato da Reale Mutua fa leva sulla validità e la varietà dei prodotti offerti, sulla capacità operativa, su una conoscenza dei clienti sempre più approfondita per ampliare la qualità, la quantità e la tipologia delle relazioni intercorrenti con i propri clienti, - ha proseguito Marenco di Santarosa. - Tutti questi elementi possono essere soddisfatti da una banca realmente virtuale quale quella che abbiamo disegnato con la collaborazione di Siemens Informatica". Siemens Informatica ha realizzato l'infrastruttura tecnologica di Banca Reale, ponendo un particolare accento sulle problematiche di Customer Relationship Management (Crm). Sono stati quindi realizzati: * Un front-end multicanale, innovativo e integrato per consentire l'accesso ai servizi bancari e assicurativi; * L'implementazione dei processi di CRM; * Un middleware di connessione ai sistemi legacy e di back-office con un'interfaccia di tipo Hub & Spoke. Il front-end gestisce l'accesso ai servizi bancari e assicurativi, tra i quali i servizi di identificazione accessi, quelli di normalizzazione e di validazione delle richieste e per la gestione dell'esecuzione delle richieste. I processi di Crm previsti comprendono la gestione anagrafica dei clienti e dei prospect, la profilazione, la gestione anagrafica dei prodotti/servizi e quella delle opportunità dei vendita, nonché la posizione globale del cliente. Uno degli elementi che hanno favorevolmente impressionato Banca Reale è relativo ai tempi di esecuzione e di avviamento del progetto, che sono stati rispettati in pieno. Soluzioni così innovative hanno infatti il "difetto" di invecchiare presto e se i loro tempi di sviluppo sono troppo lenti il rischio è quello di avere una soluzione che, appena consegnata, è già obsoleta. Attualmente sono già oltre 3.000 i clienti di Reale Mutua che hanno scelto di affidarsi a Banca Reale per soddisfare le loro esigenze di tipo finanziario, e l'obiettivo è quello di raggiungere presto i 10.000 clienti. Reale Mutua Assicurazioni è la più grande società di assicurazioni italiana in forma di mutua. Controlla altre 8 compagnie in Italia e in Europa ed è la società leader del Gruppo Reale Mutua, che è tra i primi 7 gruppi assicurativi nazionali. Reale Mutua è presente in tutta Italia con oltre 365 agenzie, mentre l'intero Gruppo Reale Mutua ne conta circa 1000. Il Gruppo Siemens Business Services - che comprende Siemens Informatica, Italdata, Sbs, Siemens Enterprise Consulting, Sitecnika e Sitekne - rappresenta in Italia la Sbs, Siemens Business Services GmbH, tra i principali fornitori mondiali di soluzioni e servizi innovativi nell'area dell'Information and Communication Technology. Con la sua vasta esperienza IT e la specifica conoscenza del settore delle Comunicazioni, Sbs offre servizi a valore aggiunto nell'area dell'electronic e del mobile business che vanno dalla consulenza all'integrazione di sistemi, alla gestione di interi processi di business per utenti di ogni settore merceologico. Nata nel 1995, Sbs si è rapidamente affermata come leader di mercato in Germania e in Europa. Sbs ha raggiunto un fatturato di 5,4 miliardi di Euro nell'esercizio 1999/2000 ed attualmente impiega più di 33.000 collaboratori in 88 paesi. In Italia il gruppo, erede di Siemens Data prima e di Siemens Nixdorf poi, ha chiuso l'anno fiscale 1999/2000 con un fatturato di oltre 1.390 miliardi di lire.

LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA E'SU INTERNET
Roma, 26 gennaio 2001 - L'insieme delle iniziative culmineranno il 9 maggio, gia' Festa dell'Europa, ora proclamata anche ''Giornata dei diritti fondamentali dell'Unione europea''. L'iniziativa, promossa dal governo italiano, prevede tra l'altro un sito internet dedicato al documento www.cartadeidiritti.net. Il ministro per le politiche comunitarie Gianni Mattioli, ha illustrato il programma nazionale di 'comunicazione e promozione' della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, ai giornalisti i vari aspetti. Inoltre ha sottolineato come l'Italia - che ha esercitato nei mesi che hanno preceduto il vertice di Nizza un ''ruolo importante'' nella costruzione della Carta dei diritti fondamentali - voglia continuare a farlo ora che questa e' stata approvata e che deve diventare patrimonio comune di tutti i cittadini europei. L'azione e' promossa dal governo italiano (Ministro per le politiche comunitarie, Ministero della pubblica istruzione, Dipartimento per l'editoria) e prevede la partecipazione di diversi soggetti politici privati. Si articola in una campagna di informazione diretta ai cittadini (spot televisivi, sito internet, manifesti) e in azioni di diffusione e di approfondimento rivolte in modo particolare al mondo della scuola.

LA PRESIDENZA SVEDESE INTENDE PROCEDERE SPEDITAMENTE CON GLI SVILUPPI NEL CAMPO DELLE TI ED AUSPICA CHE IL DOMINIO ". EU" VENGA ADOTTATO AL PIU' PRESTO
Bruxelles, 26 gennaio 2001 - L'introduzione del nome di dominio di primo livello ". eu" ed il chiarimento della normativa in materia di comunicazioni elettroniche hanno costituito i punti principali dell'allocuzione pronunciata il 23 gennaio dal ministro svedese dell'Industria, del Lavoro e delle Comunicazioni Björn Rosengren dinanzi al Parlamento europeo. Rivolgendosi alla commissione parlamentare per l'industria, le relazioni economiche esterne, la ricerca e l'energia, Rosengren ha espresso il proprio auspicio che il dominio ". eu" possa diventare una realtà durante la Presidenza svedese. Egli ha affermato: "Siamo lieti di avere l'opportunità di discutere con il Parlamento europeo per individuare le possibili modalità di collaborazione per il conseguimento di tale obiettivo nel corso della nostra Presidenza". Rosengren ha inoltre fatto riferimento all'attenzione della Presidenza svedese nei confronti dell'integrazione generale in materia di sviluppi nel campo delle Tl. Egli ha affermato: "Un obiettivo fondamentale sia della politica svedese delle TI sia di 'eEurope' è che tutti partecipino alla società dell'informazione ed abbiano padronanza nell'utilizzo delle nuove tecnologie. Comunicazioni economiche sicure ed un quadro normativo ben elaborato nel settore delle comunicazioni elettroniche possono aiutarci a conseguire tali obiettivi". Al fine di consentire la partecipazione di tutti è necessario garantire che i regolamenti della Commissione in materia di telecomunicazioni vengano applicati uniformemente in tutta l'Unione. Rosengren ha affermato che non occorre tuttavia istituire un'autorità di vigilanza europea, definendola "inopportuna". Si dovrebbero piuttosto applicare uniformemente i regolamenti nell'ambito di un quadro che riconosca le particolari caratteristiche di ciascun mercato. Secondo Rosengren è inoltre importante modificare la direttiva sulla tutela dei dati nel settore delle telecomunicazioni in modo da tener conto degli sviluppi tecnici. Nel fare riferimento ai propri obiettivi in relazione alle prossime riunioni del Consiglio in aprile e in giugno, Rosengren ha concluso: "Sono consapevole del fatto che abbiamo poco tempo, ma gli sviluppi procedono ad un ritmo straordinario e intendo assistere ad una rapida attuazione del quadro normativo negli Stati membri".

UNICREDITO ITALIANO LANCIA LA SINDACAZIONE DEL FINANZIAMENTO DI 1.550 MILIARDI PER L'ACQUISIZIONE DI ITALTEL L'OPERAZIONE RAPPRESENTA IL PRIMO INVESTIMENTO AL DI FUORI DEGLI USA DI CISCO SYSTEMS NEL CAMPO "VOCE"
Milano, 26 gennaio 2001 - UniCredito Italiano ha lanciato la sindacazione del finanziamento di 1.550 miliardi di lire a sostegno dell'acquisizione dell'80% di Italtel SpA, già controllata al 100% da Telecom Italia, da parte di un gruppo di investitori che comprende Cisco Systems (il leader mondiale nella realizzazione di reti Internet), il fondo di investimento americano Clayton, Dubilier & Rice (Cd&R) e altri due fondi di investimento, Advent International e Brera Partners. Ad acquisizione completata le quote di partecipazione al capitale di Italtel Spa saranno le seguenti: Cd&R 50,1%; Telecom Italia 19,9%; Cisco Systems 18,9%; Advent 8,88%; Brera 2,22%. Oltre che a sostegno dell'acquisizione, le facilitazioni saranno in parte utilizzate per i generali fabbisogni finanziari di Italtel SpA. L'operazione rappresenta il primo investimento al di fuori degli Usa di Cisco Systems nel campo "voce" ed è la seconda più grande operazione di acquisizione in Europa del fondo Cd&R. Il finanziamento è stato interamente sottoscritto a fermo da UniCredito Italiano (Mandated Arranger) e da Banca di Roma, Banca Popolare di Milano e Interbanca (Arrangers) ed è composto dalle seguenti facilitazioni: Short Term Facility di 900 miliardi di lire, durata 12 mesi (prorogabile a 18 mesi); Stand-by Facility di 100 miliardi di lire, durata 6 mesi; Revolving Facility di 550 miliardi di lire (incrementabile sino a 850 al verificarsi di certe condizioni), durata 10 anni. UniCredito Italiano e gli altri Arranger hanno poi sottoscritto una lettera di offerta per una Senior Facility di 700 miliardi di lire suddivisa in due tranches: Tranche A di 500 miliardi di lire "amortizing" (vita media 6,5 anni) e Tranche B di 200 miliardi di lire con rimborso bullet. I contratti di finanziamento prevedono alcune clausole in forza delle quali in nessun momento l'importo globale effettivamente utilizzato con l'insieme delle facilitazioni potrà superare i 1.550 miliardi di lire. Le facilitazioni sono assistite rispettivamente da pegno sul 100% delle azioni delle società veicolo (Short Term e Stand-by), da ipoteche su immobili, privilegio speciale e da pegno su azioni di Italtel SpA (Revolving). La Senior Facility, dove richiesta, sarà assistita da un pacchetto di garanzie comprendente garanzie reali su assets e azioni. Le banche sono state invitate secondo i seguenti livelli: co-arrangers 100 miliardi di lire; lead-managers 50 miliardi di lire; managers 25 miliardi di lire. La sindacazione è indirizzata a banche italiane o a filiali italiane di banche estere.

MERLONI ELETTRODOMESTICI: NEL 2000 RISULTATI RECORD FATTURATO OLTRE 3.000 MILIARDI (+12%) E UTILE +52% NEL 2001 AL VIA SOLUTIONS E PAY-PER-USE
Milano, 26 gennaio 2001 - II Consiglio di Amministrazione della Merloni Elettrodomestici, riunitesi a Fabriano, ha esaminato i dati economici preliminari del 2000 che evidenziano un fatturato consolidato di 3.070 miliardi di lire, in crescita del 12% rispetto al 1999, un utile anteimposte dì 120 miliardi, superiore del 52% a quello realizzato nel 1999 e un margine operativo di 182 miliardi (6% del fatturato) in aumento del 34% rispetto ai 136 miliardi del 1999 (5% del fatturato). In Europa il mercato degli elettrodomestici è cresciuto di circa il 5% in termini di volumi, ma con un abbassamento dì circa l'1,5% dei prezzi al consumo. Il 2000 è stato anche caratterizzato da una forte impennata dei costi delle materie prime, Il successo dei nuovi prodotti lanciati sul mercato (52% di nuovi modelli), la velocizzazione del time to market (-30%) dovuta alla crescente digitalizzazione dei prodotti e la riorganizzazione realizzata nel corso del 1999 sono alla base dei risultati record del 2000- L'importanza dei marchi Ariston e Indesit è ribadita da un investimento pubblicitario cresciuto a 145 miliardi. Gli investimenti in nuovi prodotti, nuovi processi tecnologici e nuova organizzazione on line sono stati di 196 miliardi, rispetto ai 183 miliardi del 1999. Nel 2000 a questi investimenti bisogna sommare l'acquisizione della società russa Stinol, i cui risultati saranno consolidati a partire dal bilancio 2001. Quindi il totale degli investimenti è di 462. Anche il Roe è previsto in forte crescita e l'indebitamento, in linea con i programmi di sviluppo della società, è salito a 455 miliardi, per effetto dell'acquisizione dì Stinol, con un rapporto indebitamento/mezzi propri di 0,82. Senza l'operazione straordinaria di acquisizione di Stinol l'indebitamento è di 190 miliardi, con un rapporto indebitamento/mezzi propri che scende da 0,38 a 0,34. Nel 2001 la Merloni Elettrodomestici svilupperà ulteriormente la componente di servizio legata al business degli elettrodomestici col nuovo marchio "Solutions", un multiservice provider per la casa che si avvale di una rete in franchising di consulenti che propongono ai clienti soluzioni sempre più complete per l'ambiente domestico. Già oggi operano in Italia 600 tecnici, mentre a livello europeo la struttura è costituita da 1500 centri di assistenza che garantiscono la gestione di oltre 5 milioni di contatti ogni anno. Nel 2000 i servizi hanno già raggiunto un fatturato di 170 miliardi. Il pay-per-use ideato insieme a Enel Distribuzione, sarà lanciato dopo l'estate. Il servizio potrà essere attivato presso qualsiasi rivenditore autorizzato. La Merloni Elettrodomestici installerà le lavatrici digitali mettendole in rete, in modo che i dati sul funzionamento e il consumo del prodotto vengano trasmessi all'azienda. Il cliente potrà scegliere di non pagare più il prodotto, ma soltanto l'attivazione e il servizio, come accade per il decoder della pay tv, ottenendo così con una spesa iniziale contenuta prodotto e servizi al top delle performance.

MERLONI ELETTRODOMESTICI:LE NUOVE PIATTAFORME INTERNET CATALOGHI INTERATTIVI, B2B E UNA START-UP PER LO SVILUPPO DEL WEB
Milano, 26 gennaio 2001 - Cataloghi interattivi, B2B e una start-up per lo sviluppo del web. Queste le ultime novità annunciate da Merloni Elettrodomestici dopo che la società ha lanciato alla fine del 2000 una piattaforma Internet per realizzare on line la maggior parte delle attività di comunicazione e servizio. Merloni Elettrodomestici ha infatti trasferito su Internet il concetto di relazione con tutti gli interlocutori aziendali: clienti, fornitori, distributori, giornalisti, investitori, analisti, associazioni: consumatori e via dicendo. Con Adrialab, una start-up Internet, Merloni Elettrodomestici vuole creare una struttura di servizio per lo sviluppo delle sue attività sul web e per la consulenza e lo sviluppo di Internet tra le piccole e medie imprese, Si completa e si amplia così la piattaforma Internet del gruppo, sviluppata grazie alla partnership con Sapient società leader nella consulenza sull'e-business, che continua la sua attività in collaborazione con Merloni Elettrodomestici. Servizi in tempo reale per tutti gli interlocutori aziendali, dai clienti agli investitori, gestione degli ordini da parte di un crescente numero di clienti, cataloghi interattivi sono le principali attività trasferite on line. Grazie a queste attività aumenta la capacità dell'azienda di gestire le informazioni determinanti per le scelte produttive e commerciali. Un interfaccia facile e intuitiva guida il navigatore verso servizi e applicazioni di immediata utilità: un tour virtuale delle fabbriche digitali della società con la possibilità di scegliere la linea produttiva e approfondire le modalità di funzionamento delle linee automatizzate, aree riservate per giornalisti ed investitori dove scoprire le ultime informazioni o instaurare un dialogo diretto con la società, la scelta guidata e personalizzata attraverso migliaia di prodotti Ariston e Indesit con, interfaccia differenti per consumatori e rivenditori, applicazioni e-commerce con aree riservate ai principali clienti con la possibilità di effettuare i propri ordini on line sulla base dei listini aggiornati in tempo reale, un sistema di selezione e recruiting on line per la gestione di migliaia di candidature ogni giorno e in ogni parte di Europa, notizie e informazioni sulla società e sul settore degli elettrodomestici aggiornate ogni giorno, sezioni dedicate ad ogni tipo di interlocutore in base ai suoi interessi e alle sue potenziali necessità.

MERLONI ELETTRODOMESTICI: "TIME TO MARKET": 30% IN MENO GRAZIE AL DIGITALE PROCESSI E PRODOTTI DIGITALI, FABBRICHE ON LINE CON CLIENTI E FORNITORI
Milano, 26 gennaio 2001 - Più software nelle fabbriche e negli elettrodomestici per accelerare la capacità della società di rispondere alle richieste del mercato. Questa la strategia di Merloni Elettrodomestici che ha abbattuto il ''time to market" del 30% grazie all'impiego della digitalizzazione e di Internet, aumentando in maniera determinante la propria competitivita e arrivando sempre più presto sul mercato con nuovi prodotti. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla creazione dì nuove piattaforme produttive che hanno permesso la standardizzazione dei processi, la specializzazione degli stabilimenti e delle linee di produzione, un significativo abbattimento dei costi e una completa fessibilità delle estetiche dei prodotti, che oggi possono essere modificate e personalizzate in tempo reale. Contemporaneamente forte impulso è stato dato al digitale: oggi il 50% della produzione nel lavaggio è digitale, il 35% nella cottura e quasi il 20% della nuova gamma Indesit è digitale. Grazie a questi risultati è possibile innovare completamente un prodotto in poche settimane: il software a bordo dell'elettrodomestico permette il caricamento di lavaggio o di cottura innovativi, anche senza incidere sull' hardware. Anche la produzione è completamente digitalizzata e le fabbriche del gruppo sono gestite da processi automatizzati. Esemplare il caso di Comunanza, la fabbrica digitale il cui tour virtuale si può effettuare su www.merloni.com Merloni Elettrodomestici ha quindi portato l'elettronica non solo nei prodotti, ma in tutti i processi, a cominciare dalla produzione. Le fabbrica è costantemente online con i fornitori, per lo scambio continuo delle indicazione sulle performance di linee di produzione e componenti, e con i clienti, per garantire che i prodotti rispondano alle aspettative sia come prestazioni sia come tempi di consegna. A Comunanza produrre una lavatrice è come produrre un cellulare. Gli elettrodomestici, infatti, vengono dotati di un chip e di una porta seriale per il collegamento con il resto del mondo. Da questo stabilimento partono, ogni anno, 1.000.000 di lavatrici digitali. Ad essere digitale, però, non sono solo i prodotti, ma l'intera fabbrica che, come altri degli stabilimenti produttivi della Merloni, è diventata essa stessa una fabbrica digitale. E' infatti una fabbrica che sfrutta le nuove tecnologie per la programmazione della produzione e lavora già in funzione del rapporto con il fornitore e con il cliente.

ENERGIA ELETTRICA: FISSATO DALL'AUTHORITY IL PREZZO KW/H FOTOVOLTAICO
Milano, 26 gennaio 2001 - Su ogni bolletta ci sara' un saldo tra l'energia consumata e quella prodotta. Se e' superiore la prima paga l'utente, altrimenti le societa' elettriche riconosceranno un credito d'energia ai consumatori. Lo ha deciso l'Autorita' per l'Energia che ha cosi' dato il via ad uno scambio ''alla pari'' tra utenti che consumano energia dalla rete, e contemporaneamente la producono con gli impianti fotovoltaici, e fornitori. Le societa' di fornitura elettrica pagheranno agli utenti dotati di impianto fotovoltaico lo stesso prezzo per kW/h che richiedono nelle bollette.

INFOSTRADA CHIUDE L'ANNO 2000 IN FORTE CRESCITA RISPETTO AL 1999 FATTURATO A 1.805 MILIARDI (+29%) CON EBITDA POSITIVO (MOL) PER 23 MILIARDI RAGGIUNTI 7 MILIONI E 600 MILA CLIENTI (+ 95% )
Milano, 26 gennaio 2001 Infostrada archivia l'anno 2000 con un fatturato pari a oltre 1.805 miliardi registrando un incremento del 29% rispetto al medesimo dato di fine 1999 e raggiungendo un Ebitda ((Margine Operativo Lordo) positivo di 23 miliardi, La fine del 2000 ha visto la società raggiungere 7 milioni e 600 mila clienti complessivi (+95% rispetto a fine 1999) di cui 3 milioni e 500 mila per i Servizi Voce (-+42% rispetto alla fine del 1999) e 4 milioni e 100 mila clienti per i Servizi Internet (+183% di incremento rispetto allo stesso dato di fine 1999). Infostrada ha chiuso l'anno con il 16% di quota di mercato sui clienti nel settore Voce e il 26% in quello Internet, raggiungendo cosi a leadership in questo settore, La crescita dei clienti di Infostrada nei Servizi Voce e Internet ha portato anche ad un significativo aumento dei milioni di minuti di traffico che, in tutto il 2000, hanno raggiunto quota 20 miliardi di minuti. (+214 % rispetto a fine 1999). Anche il portale Italia OnLine chiude il 2000 raggiungendo un risultato molto positivo, 315 milioni di pagine viste (pagevlews) nel solo mese di dicembre, registrando un incremento del 215% rispetto al medesimo dato di Dicembre 1999. II portale Italia OnLine ha inoltre sfiorato i 19 miliardi di fatturato nella pubblicità on-line pari al 19% di quota di mercato. Sempre al 31 dicembre 2000 Infostrada ha raggiunto oltre 6 mila e 500 chilometri di rete In fibra ottica (786 dei quali di M.A.N - Metropolitan Area Network -) sui quali transita più del 96% del traffico generato dalla società telefonica. Significativi anche la quota di investimenti raggiunta da lnfostrada nel 2000. La società ha infatti investito 730 miliardi di cui 488 nella rete e 174 nei sistemi. Nel triennio 1998 - 2000 Infostrada ha investito, complessivamente, oltre 2.600 miliardi di lire. Al 31/12/2000 II personale ha toccato quota 3,601 (+12% rispetto a fine 1999) L'Amministratore Delegato di Infostrada RIccardo Ruggiero esprime "piena soddisfazione per i dati di chiusura di fine 2000 e per il raggiungimento del MOL. positivo I risultati economici di Infostrada sono tanto più positivi se si pensa al mercato fortemente competitivo nel quale sono stati raggiunti. Un mercato, quello della telefonia e di Internet, che ha visto la proliferazione di moltissimi attori, oltre 150 nella sola telefona fissa, e che ha registrato una riduzione media dei prezzi del 36% rispetto al 1999".

COMPAQ AND MICROSOFT PROVIDE WIRELESS NETWORK FOR DELEGATES AT THE WORLD ECONOMIC FORUM'S DAVOS ANNUAL MEETING FIRST TIME 2,200 IPAQ POCKET PCS CONNECT VIA WIRELESS LAN
Davos, Switzerland, 25 January 2001 - Compaq Computer Corporation and Microsoft Corp. today provided 2,200 Ipaq Pocket PCs with wireless Lan connections to link delegates to event information and to each other as they gather for the World Economic Forum's annual meeting. The Ipaq Pocket PC 3/4 named the Davos Companion for this event 3/4 will provide forum attendees with essential event information and communication services, enabling them to stay connected and simplifying their participation at this year's sessions. Information is stored on a massive wireless network that can be accessed by participants using Compaq iPAQ handheld devices running the Microsoft(r) Windows(r) Powered Pocket PC platform. It is the first time that a wireless solution has been provided for such a large-scale event and underlines how quickly the wireless revolution is changing the way people work. The Davos Companion demonstrates Compaq's and Microsoft's ability to empower that revolution. Information Updated Every Day, All Day Participants will receive an iPAQ Pocket PC at the event. The Ipaq Pocket PC is preloaded with all the necessary information about the World Economic Forum's annual meeting and is protected by a personal identification number (Pin). Throughout the day, information is updated on the 19 Compaq ProLiant servers that support the wireless network, and the new information is downloaded automatically to the Davos Companion by event organizers. Empowering Professional and Personal Lives Michael Capellas, chairman and chief executive officer of Compaq Computer Corp., himself a session speaker at Davos, said, "The world's leading thinkers, industrialists and politicians will have a unique opportunity to use wireless technology in Davos to access real-time information about the event and their own schedules. We are working closely with Microsoft to develop innovative products like the Compaq iPAQ Pocket PC and to deliver integrated solutions like the wireless network supporting the forum. Wireless is the future of IT, and the Compaq Ipaq is the right technology to demonstrate its revolutionary potential to a meeting of some of the world's most influential people." "The Davos Companion demonstrates the versatility of the Pocket PC platform to empower the world's leaders through great software," said Bill Gates, chairman and chief software architect of Microsoft. "By using Compaq's iPAQ Pocket PC and a wireless LAN connection, Microsoft and Compaq are demonstrating how advanced technology can keep us all connected with our most important information - any time, any place and on any device." "This year we naturally extend our annual meeting navigation system, offering a first glimpse at 'digital convergence' with the Davos Companion. We are also extremely proud to be able to show what is possible when multiple leading-edge technology partners team with us," said Andre Schneider, director of resources and knowledge management at the World Economic Forum.

FORUM DAVOS: LA RETE CHIAVE DELLO SVILUPPO PER IL TERZO MONDO E NIELSEN SUGGERISCE CHE RENDERE SITI FACILI RADDOPPIA IL SUCCESSO
Milano, 26 gennaio 2001 - Nel corso del Forum di Davos in Svizzera si sono discusse numerose problematiche e fra queste sono emerse in particolare due posizioni di rilievo, la prima che rigurarda un più ampio utilizzo della rete e la seconda una revisione della metodologia di realizzazione dei siti. In particolare è stato detto che i computer non si possono mangiare e non possono prevenire la malaria ma possono diventare uno strumento essenziale per lo sviluppo e l'educazione nei paesi del terzo mondo. E' quanto sostiene Klaus Schwab, Presidente del Forum Mondiale sull'economia. Le nuove tecnologie come Internet e la telefonia mobile - sostiene Schwab - possono accelerare lo sviluppo ma prioritario rimane un solido programma di educazione. Se i governi mondiali dei paesi tecnologicamente avanzati si concentrassero sulle applicazioni possibili di questo universo - continua Schwab - il mondo potrebbe avere presto collegamenti di scuole e ospedali a Internet; comunita' che interagiscono in rete; punti di riferimento per la creazione di posti di lavoro per le economie locali attraverso il web. Ma - continua Schwab - occorrono tre passi fondamentali prima che cio' avvenga: incremento dei service provider e accesso reale della maggioranza della popolazione mondiale anche ai basilari sistemi di comunicazione come oggi ancora non accade; educazione diffusa al futuro digitale per le nuove generazioni di studenti; sviluppo dell'imprenditorialita' digitale. Nel secondo interventi della Nielsen è stato dotto che la soluzione e' a portata di mano ''e non costa molto'': poiche' chi produce siti non e' rappresentativo della gente che lo utilizza, basta prendere 5 navigatori e vedere le loro prime reazioni per avere una chiara idea se il proprio sito e' facile o difficile Inutile cercare una grafica accattivante e contenuti particolari: la prima regola che una impresa deve seguire per rendere accattivante il proprio sito e' quello di facilitare il suo utilizzo. Ad affermarlo è stato Jakob Nielsen, del Nielsen Norman Group, che a Davos ha strigliato i top manager presenti. ''Prendete il 10 per cento del budget per disegnare i vostri siti e spendetelo per renderli piu' facili, raddoppierete il successo.Molti invece non spendono nulla''. Nielsen ha centrato una intera conferenza sulla web usability sostenendo che le imprese lavorano al 25% del loro potenziale. E gli effetti della difficolta' di utilizzo dei siti malfatti sono molti e racchiusi nella ''legge di Jakob'', come e' stata definita: gli utilizzatori spendano molto del loro tempo sui siti e se lo trovano difficile vanno altrove, questo costa denaro''. Non solo e' piu' difficile l' utilizzo interno del sito ma,nel caso di e-business, il cliente potrebbe non trovare il prodotto che cerca e l' affare e' perso.

DOPO LA TRASMISSIONE "MI MANDA RAITRE" NOKIA MOBILE PHONES SI SCUSA CON TUTTI I CLIENTI CHE HANNO RISCONTRATO PROBLEMI
Milano, 26 gennaio 2001 Durante la trasmissione "Mi manda Raitre" andata in onda, mercoledì 24 gennaio sul terzo canale Rai alle ore 20.45, sono giunte da parte di alcuni consumatori segnalazioni di problemi incontrati con il servizio di assistenza tecnica di post vendita di Nokia Mobile Phones. Nokia Mobile Phones, divisione di Nokia Italia, desidera cogliere quest'occasione per ribadire la sua attenzione nei confronti della clientela. Si stima che il numero di telefoni cellulari Nokia in circolazione sul mercato italiano sia superiore ai 7 milioni di pezzi. Nel corso del 2000 le segnalazioni di guasti o cattivo funzionamento pervenute al nostro servizio assistenza sono state inferiori al 2% del parco installato. La capacità di assistenza tecnica post vendita è cresciuto notevolmente negli ultimi sei mesi, articolandosi su due livelli. Al primo livello troviamo i Club Nokia Service Point, cresciuti da 60 a 158, dove operano attualmente più di 300 persone. Lo scorso anno i Club Nokia Service Point sono diventati, oltre che centri di raccolta, anche centri di prima assistenza, capaci di dare una risposta immediata al 30% delle richieste di intervento. Per gli interventi che richiedono un maggiore apporto tecnico, i Club Nokia Service Point fanno riferimento a tre grandi centri di assistenza (Como, Firenze e Napoli) in cui lavorano 200 professionisti. Attualmente il tempo medio di riparazione di un guasto presso uno di questi centri Nokia è di 12 giorni. "Il nostro obiettivo è quello di incrementare la qualità dell'assistenza tecnica rivolta alla clientela", ha commentato Maurizio Angelone, amministratore delegato di Nokia Mobile Phones. "A tale proposito, ritengo utile segnalare che l'assistenza tecnica rappresenta la maggior voce di costo da noi oggi sostenuta in Italia, anche superiore a quella per la promozione pubblicitaria". Nokia Mobile Phones si scusa, pertanto, con tutti i clienti che hanno riscontrato problemi con il servizio di assistenza e ringrazia per le segnalazioni registrate che saranno di stimolo per migliorare la soddisfazione del cliente attraverso una sempre maggiore attenzione alla qualità del prodotto e per una sempre più efficiente e rapida assistenza tecnica post vendita.

TRIMESTRE RECORD PER LOGITECH: +25% NEL FATTURATO E +34% NELL'UTILE NETTO NONO TRIMESTRE DI CRESCITA CONSECUTIVO PER IL LEADER NEI DISPOSITIVI DI INTERFACCIA PER COMPUTER
Milano - 26 gennaio 2001 - Logitech International (Switzerland:Logn, Logz) (Nasdaq: Logiy) prosegue con decisione il trend positivo nel settore high-tech facendo registrare un fatturato consolidato e utili netti rispettivamente pari a 232 e 19,9 milioni di dollari nella terza frazione dell'esercizio 2001, terminata il 31 dicembre 2000. L'utile per azione nel periodo in esame è stato di 4,24 dollari (0,42 per Ads). Nella corrispondente frazione dello scorso anno il fatturato si era attestato su 185,4 milioni di dollari, l'utile netto su 14,9 milioni e l'utile per azione su 3,43 dollari (0,34 per ADS). Il margine lordo registrato nel terzo trimestre 2000, pari al 34,6%, rappresenta una crescita consecutiva di 90 punti base, mentre l'utile operativo di 25,5 milioni di dollari corrisponde a un incremento del 25% rispetto l'anno precedente. Le vendite retail, che hanno contribuito per l'80% al fatturato della società, sono cresciute del 31% rispetto allo scorso anno a conferma dell'eccellente performance registrata durante la stagione natalizia, e della particolare attrattiva esercitata dai prodotti dedicati alla vastissima base di P installati sia nell'ambiente home sia negli uffici. Le vendite Oem sono aumentate del 5%, in controtendenza rispetto al rallentamento complessivo delle vendite di nuovi PC nel periodo in esame. "Siamo orgogliosi di questo prolungato trend positivo che sottolinea ulteriormente la solidità della posizione di mercato della nostra società", ha commentato Guerrino De Luca, Presidente e Chief Executive Officer di Logitech. "Nel corso della stagione natalizia appena terminata Logitech è stata presente nei punti vendita con una ricca gamma di prodotti per tutte le aree di interesse. I dispositivi d'interfaccia cordless, le videocamere PC e i controller per videogiochi PC hanno dimostrato ancora una volta la loro forte attrattiva sui consumatori proponendosi come un'interessante e conveniente alternativa all'acquisto di un nuovo PC per Natale. Di particolare interesse è risultato il successo riscosso dai mouse ottici, introdotti sul mercato nel giugno 2000 e integrati a settembre con il lancio della linea di prodotti iFeel, mouse ottici di nuova concezione che offrono agli utenti anche una risposta tattile rendendo la navigazione su schermo ancor più ricca di sensazioni e precisa. Le unità iFeel vendute a oggi superano i 250.000 pezzi e la domanda appare in crescita". "Logitech affronta ora l'ultima frazione dell'esercizio 2001 con un forte ottimismo per la prosecuzione del trend di crescita registrato nelle frazioni precedenti, con la previsione di raggiungere il margine superiore delle stime di crescita del fatturato e dell'utile operativo per l'intero esercizio collocate rispettivamente tra il 20 e il 25% e tra il 30 e il 35%", ha concluso De Luca.

IT SOFTWARE CHIUDE IL 2000 CON UNA CRESCITA SUPERIORE AL 150% SUL 1999 E LE PRIME SETTIMANE DEL 2001 CONFERMANO IL TREND DI CRESCITA
Milano, 26 gennaio 2001 - It Software, leader italiano nelle soluzioni per l'e-Finance, ha chiuso il 2000 con un fatturato compreso tra i 9 e i 10 miliardi di lire, con una crescita quindi, rispetto al 1999, che si attesta tra il 150% e il 165%. Le prime settimane di quest'anno confermano il trend di crescita a tre cifre della società che, grazie ai numerosi progetti in cantiere, sarà protagonista del suo settore anche nel 2001. Alla crescita del fatturato è corrisposto un incremento nel numero dei collaboratori: i dipendenti diretti sono più che raddoppiati ed è notevolmente aumentato il numero dei collaboratori esterni. Inoltre, per fare fronte ai picchi di richiesta di risorse qualificate è stato siglato un accordo con Sonata Software Ltd. di Bangalore (India) per la fornitura di servizi di sviluppo di alta qualità. Attraverso i prodotti It Software, utilizzati da oltre 80 Istituzioni Finanziarie e presenti nelle principali trading room, è stato gestito più di un milione di ordini al giorno sui mercati azionario, obbligazionario, dei covered warrant e dei prodotti derivati. Nel mercato italiano dei covered warrant la società di Milano ha consolidato la propria posizione di fornitore tecnologico di riferimento: circa il 90% dei volumi scambiati viene gestito utilizzando i suoi prodotti. La società ha dimostrato capacità di sviluppo e innovazione realizzando Easy Trade Market Engine, un avanzato sistema di matching, che nella sua nuova versione riuscirà a sostenere oltre 5.000.000 di proposte di negoziazione al giorno e ha permesso la nascita in tempi record del primo Ecn italiano, il Tlx. La capacità di innovazione è stata premiata anche nel campo del trading on line, dove It Software, grazie ai suoi prodotti di trading di nuova generazione, ha consolidato la propria presenza in importanti progetti. Il 2000, inoltre, ha visto il lancio sul mercato di nuovi prodotti, tra cui Easy Trade Thin Client che ha raccolto ampi successi commerciali: è un sistema di trading che sfrutta al massimo la versatilità di Internet mettendola a disposizione dell'utenza professionale, modificando il paradigma consolidato che voleva Internet riservato agli utenti consumer. Quale leader del settore dell'e-Finance It Software ha siglato nel 2000 accordi con i principali system intergrator e fornitori di tecnologia del settore tra cui Javelin Technology, Oracle, Borland Inprise, Sun e Hp.

IL 95% DEGLI SCAMBI MONDIALI DI TITOLI PASSA ATTRAVERSO SOLUZIONI BASATE SU SISTEMI COMPAQ
Milano - 26 gennaio 2001 - Compaq Computer ha annunciato che la Toronto Stock Exchange, la Bourse de Montreal Inc. e la Sydney Future Exchange hanno scelto i sistemi Compaq di fascia alta per poter gestire livelli di transazioni sempre maggiori. Grazie ai livelli estremamente elevati di disponibilità e scalabilità, sia NonStop Himalaya che OpenVms su sistemi AlphaServer rappresentano da tempo la soluzione preferita dalle borse di tutto il mondo: 100 di esse, tra le quali 14 delle prime 15, possiedono infatti sistemi Compaq. Negli Stati Uniti i sistemi Compaq sono presenti presso due leader come Nyse (New York Stock Exchange) e Nasdaq; a livello mondiale circa il 95% di tutte le negoziazioni di titoli passa attraverso sistemi Compaq NonStop Himalaya e Open Vms su AlphaServer. Andrea Klein, Vice President, Marketing di Compaq Financial Services, ha affermato: "Lo scambio di titoli e la compensazione delle transazioni rappresentano due tra le applicazioni più mission-critical esistenti al mondo. Le numerose borse nostre clienti sanno che i sistemi Compaq - con il relativo servizio di assistenza 24x7 - sono progettati appositamente per assicurare il corretto completamento di ciascuna operazione. Compaq possiede una solida tradizione in questo senso, e i recenti clienti acquisiti nel comparto finanziario riflettono la fiducia nei confronti di una società capace di fornire anche in futuro la tecnologia necessaria per implementare sistemi di trading elettronico sempre più avanzati". NonStop Himalaya e OpenVms: elevata scalabilità e disponibilità applicativa Per il proprio potenziamento tecnologico, la Toronto Stock Exchange (Tse), dove si effettuano il 95% delle transazioni di tutti i titoli canadesi e che nel 2000 ha gestito scambi per circa 3,7 miliardi di dollari canadesi al giorno (oltre 5.000 miliardi di lire), ha acquistato quattro server Compaq NonStop Himalaya S74000 destinati a supportare il proprio Stamp Gateway (Afe) e l'applicazione New Trading Engine. Lo Stamp Gateway della Tse era già installato su server Himalaya. La Bourse de Montréal Inc., ha scelto i server NonStop Himalaya S72000 per il proprio sistema Sam (Montréal Automated System) con l'obiettivo di accelerare la velocità di elaborazione delle transazioni, ridurre i costi e disporre di ulteriore capacità in vista di una crescita futura. La Sydney Futures Exchange (Sfe), una delle principali borse della regione Asia/Pacifico con scambi che nell'ultimo esercizio finanziario hanno riguardato 31 milioni di contratti, farà girare una nuova applicazione Allocation, Clearing and Settlement su un array di sistemi Compaq AlphaServer DS20E dotati di Open Vms, di un database relazionale Oracle e collegati a una rete San (Storage Area Network) Fibre Channel.

BANCA CRT:NUOVO REVERSE CONVERTIBLE INTERBANCA SU AZIONI GENERALI 6,25% 26.09.2001
Torino 26 Gennaio 2001 Per investire nel mercato azionario ma essere sicuri di guadagnare una cedola fissa in breve tempo comunque vada il titolo prescelto vi è un prodotto finanziario che offre questa soluzione e' il Reverse Convertible. In questi giorni presso le agenzie di Banca Crt e' disponibile un Reverse Convertible su una delle maggiori societa' quotate alla borsa italiana: generali. Va tenuto presente che l'investimento in Reverse Convertible comporta un rischio proprio di un investimento azionario.

NUOVA SOTTOSCRIZIONE DI OBBLIGAZIONI BANCA CRT ONE COUPON 16.02.2004+ PRIMA CEDOLA
Torino, 26 Gennaio 2001 I tassi di interesse sono scesi e/o varie voci li prevedono in discesa: che fare? In Banca Crt è possibile sottoscrivere una obbligazione che garantisce una cedola fissa al primo anno ed un rimborso del capitale maggiorato. le prenotazioni vengono ricevute solo fino all' esaurimento di un limitato plafond. Per informazioni rivolgiti alle agenzie della Banca Crt.

EMISSIONE DI TITOLI DI STATO: CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO BUONI DEL TESORO POLIENNALI
Roma, 25 gennaio 2001 A seguito al comunicato del giorno 23 c.m. il Ministero del Tesoro precisa l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti da parte del Ministero del Tesoro nelle relative aste: Certificati di Credito del Tesoro settennali, 1? .8.2000/2007 settima tranche: 2.000 milioni di euro; Buoni del Tesoro Poliennali: triennali, 15.10.2000/2003 undicesima tranche: 2.250 milioni di euro; "decennali", 1? .11.1999/1? .11.2010 diciannovesima tranche: 3.000 milioni di euro

PRECISAZIONI TELECOM ITALIA IN MERITO ALL' INIZIATIVA AVVIATA PRESSO IL TRIBUNALE DI TORINO DA PARTE DEL GRUPPO ELLIOT ASSOCIATES (BUY BACK)
Roma, 26 gennaio 2001 - Telecom Italia, nel prendere atto dell'iniziativa avviata presso il Tribunale di Torino da parte del Gruppo Elliot Associates, ribadisce che i comportamenti tenuti in merito all'operazione di buy back dalla società sono sempre stati Roma, 246gennaio 2001 Telecom Italia, nel prendere atto dell'iniziativa avviata presso il Tribunale di Torino da parte del Gruppo Elliot Associates, ribadisce che i comportamenti tenuti in merito all'operazione di buy back dalla società sono sempre stati coerenti con i relativi mandati, approvati dall'assemblea del 14 gennaio 2000. Nell'eseguire i mandati assembleari - in assenza di provvedimenti emanati con riferimento specifico al caso in questione, ma avendo l'esigenza di frazionare gli ordini d'acquisto da immettere sul mercato secondo un criterio di ragionevolezza - Telecom Italia si è conformata volontariamente ai principi generali che impongono di non influenzare sensibilmente le quotazioni. Telecom Italia, sulla base dei mandati assembleari, esclude che le relative delibere attribuissero agli azionisti il diritto a vendere, al di fuori dell'Offerta Pubblica di Acquisto, le azioni di risparmio al prezzo di 6,5 euro. Telecom Italia confida che la coerenza dei propri comportamenti con i mandati assembleari verrà riconosciuta nelle sedi interessate.

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