NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MERCOLEDI'
31 GENNAIO 2001
pagina 1
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
|
UN
GENE PER PREVENIRE L'INVECCHIAMENTO MUSCOLARE
Roma,
31 gennaio 2001 Un gene per prevenire l'invecchiamento muscolare: è il
risultato della scoperta condotta da un'equipe del Dipartimento di Istologia
ed Embriologia Medica dell'Università "La Sapienza" di Roma, in
particolare da Antonio Musarò, in collaborazione con Nadia Rosenthal del
Massachusetts General Hospital-East della Harvard University (Usa). I
ricercatori hanno prodotto topi geneticamente ingegnerizzati (transgenici)
per ricavarne un fattore proteico che promuove la crescita - chiamato
Insulin-like growth factor 1 (mIgf1) - esclusivamente nei muscoli volontari.
Questo fattore solitamente aiuta i muscoli a rigenerarsi, ma nel corso
dell'invecchiamento i muscoli perdono la capacità rigenerante probabilmente
perché diminuiscono i livelli di questa proteina e si verificano pertanto
alterazioni regressive nel muscolo. Aumentando invece i livelli di mIgf-1
nel muscolo degli animali transgenici, si è notato che i meccanismi di
rigenerazione muscolare rimangono inalterati nel corso dell'invecchiamento.
Questi animali transgenici esibiscono una marcata ipertrofia muscolare,
associata ad un aumento considerevole nella forza muscolare, se confrontati
con la controparte normale non transgenica. Risultato di peculiare
importanza è stata l'osservazione che l'mIgf-1 è in grado di recuperare la
funzionalità dei muscoli danneggiati anche in individui vecchi, mantenendo
inalterato il processo di rigenerazione muscolare. Alla ricerca hanno
partecipato Lee Sweeney e Elisabeth Barton della University of Pennsylvania
in Philadelphia, con i quali Musarò aveva sperimentato, in un precedente
lavoro, una tecnica di terapia genica per somministrare mIgf-1 nel muscolo
di topi vecchi, dimostrando che questo trattamento previene gli effetti
dannosi dell'invecchiamento. Mario Molinaro e Gabriella Dobrowolny, del
dottorato di ricerca in Scienze Morfogenetiche e Citologiche, sono gli altri
due coautori afferenti all'Università di Roma "La Sapienza".
Questi risultati suggeriscono che mIgf-1 è in grado di prevenire i segni
patologici della senescenza muscolare, preservando l'eterogeneità, la forza
e l'architettura delle fibre muscolari e fornisce un modello utile per
sviluppare strategie terapeutiche finalizzate alla prevenzione e al recupero
del danno muscolare legato all'età. Lo studio, finanziato dalla Muscular
Distrophy Association (Usa) sarà pubblicato sulla prestigiosa rivista
Nature Genetics di Febbraio.
FRUTTO
DELLA RICERCA ITALIANA IL PRIMO FARMACO CHE CURA L'ARTROSI
Milano, 31 gennaio 2001. Si chiama glucosamina solfato ed è frutto della
ricerca italiana la sostanza che ha dimostrato - per la prima volta al mondo
- di arrestare la progressione dell'artrosi. La pubblicazione nel vol. 357
di Lancet (27 gennaio 2001) dei risultati di uno studio durato tre anni e
condotto in Belgio apre la strada a una vera e propria rivoluzione nella
cura di una malattia degenerativa delle articolazioni che affligge, in
Italia circa 4 milioni di persone e ben il 12% della popolazione mondiale.
Il farmaco permette di fermare il processo di 'usura' delle articolazioni
sia negli anziani, gravemente colpiti da questo problema, ma anche nelle
persone che praticano attività lavorative a rischio di artrosi e negli
sportivi. La possibilità reale di poter finalmente affrontare l'artrosi - e
non solo alleviarne i sintomi - rappresenta oggi anche una notevole
possibilità di risparmio: abbattere i costì derivanti dall'invalidità
provocata dalla malattia significa ridurre la voce che maggiormente incide
sulla spesa sanitaria nazionale. Glucosamina solfato è una sostanza
naturale, un aminozucchero, normalmente presente nell'organismo. Si trova in
primo luogo nelle articolazioni, nel liquido sinoviale, nei tendini, nei
legamenti, nei muscoli ma anche nelle valvole cardiache, nell'occhio, nel
sangue, nei tratti digestivo e respiratorio. "Normalmente la
glucosamina viene sintetizzata dal glucosio - spiega il prof. Lucio Rovati,
docente di Farmacologia Clinica all'Università di Parma - ma nell'artrosi
si verifica un difetto metabolico nella sua biosintesi e soprattutto
nell'assemblaggio e produzione dei proteoglicani, i costituenti principali
della cartilagine articolare che ne garantiscono le proprietà biomeccaniche
quali l'elasticità e l'ammortizzamento degli urti. In questa situazione
l'apporto esogeno di glucosamina solfato supplisce alla carenza di quella
normalmente prodotta dall'organismo". Il farmaco basato su questa
sostanza naturale è stato messo a punto già nei primi anni 80 nei
Laboratori Rottapharm di Monza, ma solo ora, dopo lo studio belga e la sua
pubblicazione su Lancet, ne è stata decretata l'estrema importanza.
Glucosamina solfato è infatti oggi il solo prodotto che si è dimostrato in
grado di fermare l'avanzare dell'artrosi. Fino ad oggi nulla si poteva
contro la progressiva distruzione delle cartilagini e il danno alle
articolazioni, l'unica possibilità era quella somministrare al paziente
farmaci sintomatici per attenuare il dolore e ripristinare, anche
parzialmente, la funzionalità della parte colpita, con il rischio però di
accelerarne la progressione anatomica. Per questo la presentazione alla
comunità scientifica del lavoro, coordinato dal prof. Jean Yves Reginster
dell'Università di Liegi, in Belgio, è stata accolta con entusiasmo e sta
facendo rapidamente il giro del mondo. "L'osteoartrosi è una malattia
dal formidabile impatto sociale - ha sottolineato Tim McAlindon, reumatologo
dell'Università di Boston nella nota pubblicata su Lancet a commento dello
studio - i Fans presentano numerosi effetti collaterali indesiderati e
possono addirittura aggravare il processo dell'osteoartrosi. Inestimabili
risorse sono state impiegate per sviluppare farmaci appartenenti a questa
classe, ma poco è stato fatto per trovare molecole in grado di arrestare la
progressione dell'artrosi... I risultati di questo studio possono cambiare
totalmente la situazione". Lo studio è stato condotto su 212 pazienti
con artrosi del ginocchio; di questi, a 106 sono stati somministrati 1.500
mg. di glucosamina solfato al giorno per tre anni, ai rimanenti 106 pazienti
è stato somministrato placebo- Al termine dello studio tutti i partecipanti
sono stati sottoposti a radiografie del ginocchio, con risultati subito
evidenti: chi aveva ricevuto il farmaco mostrava in media un arresto della
progressione della malattia, documentato dall'assenza di restringimento
dello spazio articolare e da una riduzione della sintomatologia dolorosa e
della disabilità verificata con questionari. Chi non aveva assunto
glucosamina solfato, per contro, aveva registrato un peggioramento della
situazione: restringimento dello spazio articolare medio di 0,31 mm., segno
evidente di perdita di cartilagine, e peggioramento della sintomatologia. Il
risultato appare di estrema importanza sia per i pazienti, che per l'intera
società. "Le malattie reumatiche peggiorano drammaticamente la qualità
della vita dei pazienti - spiega il dott. Augusto Zaninelli, coordinatore
scientifico della Simg (Società Italiana Medici di Medicina Generale) -
perché il malato reumatico, accanto a quelle prettamente cliniche, presenta
talvolta gravi problematiche psicologiche. La maggior parte delle persone
non accetta la malattia, la vive come un handicap e se ne vergogna: finisce
per rinchiudersi in se stessa, tende ad isolarsi, ad avere sfiducia nel
futuro, arrivando a soffrire di vere e proprie forme depressive. Per questo
è davvero importante che si sia dimostrata scientificamente la possibilità
di rallentare l'artrosi con glucosamina solfato, farmaco che non presenta
effetti collaterali. Ed è anche importante che si tratti di una scoperta
tutta italiana, a dimostrazione di come anche nel nostro Paese si possano
raggiungere straordinari livelli nella ricerca". "I costi sociali
dell'artrosi sono molto alti - aggiunge la dott. Bianca Canesi, presidente
del Cro (Collegio dei Reumatologi Ospedalieri) ogni anno in Italia la spesa
totale legata alla malattia supera i 13mila miliardi di lire, di cui quasi
11 mila per gli indennizzi di invalidità, 944 per le prestazioni
ambulatoriali, 859 per i farmaci, 686 per le indennità di malattia, 224 per
i ricoveri ospedalieri".
PROGETTO
AZIENDALE PER LA DISASSUEFAZIONE DAL FUMO DEGLI ASSISTITI DEI MEDICI DI
MEDICINA GENERALE
Milano, 31 gennaio 2001 - E' noto che in Italia le morti attribuibili al
fumo sono circa 90.000 ogni anno. Le stime effettuate da uno dei massimi
epidemiologi mondiali, Richard Peto, attribuiscono a chi muore da fumo, nel
complesso dei paesi sviluppati, una perdita di oltre 15 anni di aspettativa
di vita. E' ormai provato che circa un fumatore su due muore a causa del
fumo (con una media di circa 15 sigarette/die per fumatore in Italia). Si può
pertanto sostenere che gli anni di vita mediamente persi a causa del fumo
nel complesso dei fumatori che non interrompono per tempo sono circa 7-8
anni a testa. Supponendo che un fumatore che smette lo faccia a metà circa
della sua "carriera", si potrebbe immaginare che questa cessazione
comporti un risparmio di circa 3 - 4 anni di vita. Il Prof. La Vecchia, capo
Laboratorio di Epidemiologia dell'Istituto Mario Negri di Milano ed esperto
internazionale sui problemi fumo-correlati, ritiene tale stima pessimistica.
Infatti, nei soggetti che non avessero già contratto una malattia
inguaribile, la cessazione, grazie ad es. al rapido ritorno verso livelli di
"normalità" dell'eccesso di rischio cardiovascolare, potrebbe
determinare un recupero di anni di vita più vicino all'intero ammontare
degli anni che si sarebbero persi continuando a fumare (si ripete: circa 7
per ogni fumatore, e 15 per chi muore a causa del fumo). Per la
disassuefazione dal fumo è di provata efficacia l'intervento di counselling
attuato da un medico, e l'efficacia viene almeno raddoppiata dal
contemporaneo impiego di terapia sostitutiva con nicotina (Tsn): la Tabella
1 presenta una sintetica rassegna degli interventi di provata efficacia
disponibili, tratta dalle revisioni sistematiche della letteratura
scientifica internazionale. I recenti dati della letteratura
farmaco-economica documentano in modo inequivocabile che l'interruzione del
fumo costituisce il "gold standard" del rapporto costo-effìcacia
nell'assistenza sanitaria. Le metanalisi sulla letteratura in proposito
mostrano un'estrema convenienza in termini di costo/efficacia degli
interventi per smettere di fumare, a confronto con la quasi totalità degli
altri interventi correntemente offerti dal Servizio Sanitario. Si ricorda
che il costo medio per cessazione viene stimato in pochi milioni di lire nel
contesto dell'assistenza sanitaria primaria, e ciò determina il guadagno di
diversi anni di vita. Al contrario il costo sanitario medio di un anno di
vite guadagnato in condizioni dì buona salute (Qaly) è dai 40 ai 100
milioni (a parità di potere di acquisto delle monete) come media tra i
paesi Ocse, secondo un recente studio dell'Istituto Italiano di Economia
Sanitaria. L'Asl Città di Milano ha previsto di fare partecipi e primi
attori della lotta al fumo i Medici di Medicina Generale (Mmg), che possono
costituire una formidabile risorsa di medicina preventiva "sul
campo", per il loro radicamento e la capillare presenza territoriale,
la profonda conoscenza dei loro assistiti, la credibilità di cui godono e
la frequenza degli accessi (in Milano tre successive indagini demoscopiche
commissionate dall'Asl hanno provato che nei sei mesi precedenti l'80% degli
assistiti ha contatti con i Medici di famiglia, e in media si tratta di 3-4
contatti). Il Dipartimento dei Servizi Sanitari di Base dell'Asl ha dunque
proposto ai Mmg l'obiettivo strategico dell'abbandono del fumo di tabacco da
parte dei loro assistiti, all'interno dì uno specifico progetto aziendale
sottoscritto anche dalle Organizzazioni Sindacali Mediche. Medici di
Famiglia hanno già aderito al Progetto, e il doppio sono i Mmg che hanno
partecipato ai corsi dì formazione sul tema che si sono svolti in ciascuno
dei Distretti cittadini, destinati a tutti i 1.180 Medici di Medicina
Generale di Milano. A migliaia di cittadini milanesi fumatori viene proposto
dai propri Medici di fiducia di entrare in un programma che, abbinando
opportune tecniche di counseling con eventuali presidi farmacologici,
assicura significative percentuali di successo (9% di astensioni a due anni
dall'intervento se rivolto indistintamente alla popolazione generale dei
fumatori, con percentuali dì successo molto maggiori se destinato a gruppi
particolarmente motivati, come le gravide o soggetti affetti da importanti
malattie correlate al fumo). Il guadagno in salute e, alla lunga, in qualità
dì vita garantito da un intervento come questo, condotto sistematicamente,
ha pochi paragoni con qualunque altro intervento che la sanità pubblica
possa offrire alla popolazione assistita. In particolare, la Tabella 2
mostra che l'andamento corrente della mortalità da fumo negli Usa
comporterebbe 20 milioni di morti nei prossimi 50 anni. L'applicazione
estensiva da subito degli interventi preventivi efficaci basati sulle
migliori evidenze disponibili potrebbe ridurre di poco più del 20 % questa
ecatombe. Ma solo l'aggiunta del trattamento fondato sugli interventi di
provata efficacia in base alle attuali conoscenze scientifiche avrebbe
l'effetto dì ridurre dì quasi tre volte la mortalità finale. Inoltre,
l'aspetto di maggiore interesse per aziende sanitarie e direzioni che
abbiano la necessità di mostrare nell'arco di pochi anni gli effetti delle
proprie politiche consiste nel fatto che la strategia del trattamento dei
fumatori per ottenerne la cessazione è in grado di mostrare sensibili
effetti sulla mortalità già nell'arco dei primi anni di intervento, con
una costante amplificazione nel corso del tempo, mentre gli effetti sulla
mortalità delle politiche dì prevenzione, pur doverosamente avviate oggi,
sono destinati a rendersi visibili solo a distanza di 30 anni. E' indubbio
pertanto che i trattamenti di disassuefazione, oltre a costituire come gli
interventi di prevenzione un imperativo etico, hanno possibilità
enormemente maggiori di gratificare e ricompensare materialmente chi li
conduce e chi li promuove e organizza.
BANCA
INTESA E FRANCO BERNABÈ & C.: ACCORDO DI COLLABORAZIONE NEI SETTORI AD
ALTA TECNOLOGIA
Milano, 31 egnnaio 2001 - Banca Intesa e Franco Bernabè & C. - società
che fornisce servizi integrati per lo sviluppo delle imprese, dalla
definizione delle strategie finanziarie alla scelta delle tecnologie e al
supporto gestionale - annunciano la firma di un accordo di collaborazione
per promuovere progetti imprenditoriali, sviluppando e rafforzando attività
di merchant banking nei settori a tecnologia avanzata e ad alto valore
aggiunto. Nell'ambito dell'accordo, Banca Intesa entra nel capitale sociale
della Franco Bernabè &C. con una quota pari al 3% che potrà essere
incrementata fino al 20% con un diritto di opzione esercitabile nel corso
del 2001. Banca Intesa acquisisce inoltre un diritto di opzione per entrare
con una quota del 10% nel capitale sociale della Fb Net, la holding che
detiene tutte le partecipazioni di Franco Bernabè Group. Lino Benassi.
amministratore delegato di Banca Intesa, ha sottolineato che "la
creazione della partnership con la Franco Bernabè & C. rappresenta per
Intesa un ulteriore, significativo, passo della strategia di presidio delle
aree più innovative e ad alto valore aggiunto. Banca Intesa infatti si sta
muovendo da tempo in questa direzione, con l'offerta di soluzioni avanzate
che rispondono all'evoluzione delle esigenze della clientela, sia corporate
sia retail. Questo accordo arricchisce di nuove e importanti possibilità
operative le proposte del Gruppo Intesa alle imprese". Franco Bernabè,
presidente della Franco Bernabè & C., ha aggiunto: "Con la
creazione della Franco Bernabè & C. abbiamo proposto un modello di
business innovativo che combina competenze manageriali, tecnologiche e
finanziarie per aiutare le imprese a crescere. L'entrata di un partner
prestigioso come Banca Intesa nel capitale sociale della Franco Bernabè
& C. è una conferma delle grandi potenzialità di questo modello che,
già nel primo anno di attività della nostra società, ha contribuito alla
nascita di realtà imprenditoriali importanti".
PRE-CONSUNTIVO
2000 DELLA BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA UTILE A 201,5 MILIARDI
(+51,9% RISPETTO AL 1999) DESIGNAZIONE DI FRANCO BIZZOCCHI ALLA GUIDA DI
BANCA CARIME.
Milano, 31 gennaio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Popolare Commercio e Industria Scrl, riunitosi in data odierna, ha preso
visione dei primi dati di pre-consuntivo della sola Capogruppo, Banca
Popolare Commercio e Industria. L'esercizio 2000 si è chiuso con un utile
della attività ordinaria pari a 201,5 miliardi (+51,9% rispetto al 1999) ed
un risultato dopo le imposte pari a 120,6 miliardi di lire, in miglioramento
del 73% rispetto ai 69.7 miliardi realizzati nel 1999. Tale risultato renderà
possibile un accantonamento prudenziale di 38,5 miliardi di lire al Fondo
per rischi bancari generali, che raggiungerà così la consistenza di 150
miliardi di lire. Per effetto di tale accantonamento l'utile netto
dell'esercizio si attesterà a 82,1 miliardi di lire (+ 34,1% rispetto ai
61,2 miliardi del 1999). Per quanto riguarda i principali aggregati
patrimoniali, al 31 dicembre 2000 gli impieghi a clientela hanno raggiunto
la consistenza di 8.515 miliardi di lire (+ 24%), mentre la raccolta diretta
da clientela si è portata a 8.720 miliardi (+ 13,2% rispetto al dato del 31
dicembre 1999 rettificato). La raccolta indiretta è aumentata del 17,1%.
raggiungendo i 66.120 miliardi di lire (21.116 miliardi di pertinenza della
Clientela privata e 9.157 miliardi di risparmio gestito). Nella medesima
riunione, il Consiglio ha inoltre deliberato - al fine di avvalersi
dell'esonero dall'obbligo di redazione della relazione trimestrale al 31
dicembre 2000 (in conformità con quanto disposto dall'art. 82 del
Regolamento Consob in materia di Emittenti) - di rendere disponibili entro
90 giorni dalla chiusura dell'esercizio 2000 (e pertanto entro il prossimo
31 marzo 2001), presso la sede sociale e presso la società di gestione del
mercato, il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato
approvati dal Consiglio stesso. Con riferimento a quanto previsto dall'art.
2.6.2 lettera c) del "Regolamento dei mercati organizzati e gestiti
dalla Borsa Italiana S.p.A.", si rende noto che il Consiglio di
Amministrazione ha deliberato di riunirsi venerdì 23 febbraio 2001 per
l'approvazione dei prospetti contabili e della nota integrativa al 31
dicembre 2000 sia a livello di Capogruppo che di consolidato. Il progetto di
bilancio d'esercizio della Banca Popolare Commercio e Industria Scrl e il
bilancio consolidato del Gruppo Bancario Bpci al 31 dicembre 2000 - completi
delle relazioni sulla gestione - saranno invece approvati lunedì 5 marzo
2001. Infine, il Consiglio di Amministrazione ha designato in Franco
Bizzocchi, che ha recentemente lasciato la guida del Gruppo Credem, la
persona che assumerà il ruolo di Presidente ed Amministratore Delegato di
Banca Carime, non appena sarà perfezionata la cessione da Intesa a Banco
Popolare Commercio e Industria. Banca Carime, banca leader nel Mezzogiorno,
è così caratterizzata; raccolta diretta per 15.000 miliardi di Lire e
raccolta allargata per 25.000 miliardi, impieghi per 6.000 miliardi, un
rapporto sofferenze/impieghi pari allo 0.4%, 700.000 clienti operanti in 330
sportelli. Franco Bizzocchi sarà successivamente proposto alla carica di
Consigliere della Banca Popolare Commercio e Industria.
AL
VIA L'OFFERTA DI AZIONI ORANGE BANCA IMI O REGIONAL RETIL LEAD MANAGER PER
L'ITALIA OFFERTA GLOBALE DI 633 MILIONI DI AZIONI COMPRENDENTE UN'OFFERTA
ISTITUZIONALE ED UN'OFFERTA PUBBLICA IN FRANCIA, GRAN BRETAGNA, GERMANIA ED
ITALIA
Milano, 31 gennaio 2001 - L'offerta in sintesi: l'Offerta Globale è di 633
milioni di azioni ordinarie di Orange S.A. ("Orange" o la
"Società") che rappresentano circa il 13% del capitale azionario
della società. L'opzione greenshoe concessa da France Telecom SA ("France
Telecom") che, se esercitata per intero, consentirà l'acquisto di
ulteriori azioni sino ad un massimo del 15% del numero delle azioni offerte
nell'ambito dell'offerta globale. Un' offerta pubblica in Francia, Gran
Bretagna, Germania e Italia ed un'offerta istituzionale, inclusa un'offerta
secondo il regolamento 144A negli Stati Uniti. Un intervallo indicativo del
prezzo dell'offerta istituzionale compreso tra 11,506 e 13,506 per azione.
Il prezzo dell'offerta pubblica sarà pari al prezzo dell'offerta
istituzionale, con uno sconto di 0,50 € per azione. Il nulla osta alla
pubblicazione del prospetto informativo e della nota integrativa è stato
rilasciato dalla Consob in data 22 gennaio 2001. Il prospetto informativo è
stato depositato presso Consob in data 23 gennaio 2001. Gli obiettivi
dell'Offerta Globale dì azioni Orange sono: diventare uno dei leader della
telefonia mobile non solo in Gran Bretagna e in Francia ma anche in Europa e
nel resto del mondo; finanziare l'acquisto da parte di France Telecom della
totalità o di parte delle azioni Orange attualmente detenute da Mannesmann
AG (gruppo Vodafone), a seguito dell'esercizio da parte di quest'ultima
dell'opzione di vendita con utilizzo parziale o totale dei proventi
derivanti dall'Offerta Globale. La Quotazione sulle Borse di Parigi e
Londra. I proventi dell'offerta globale sarebbero circa 7,9 € miliardi,
calcolati sul presupposto che il numero delle azioni oggetto dell'Offerta
Globale sia effettivamente pari a 633.000.000 e sulla base del valore medio
dell'intervallo. In calendario è previsto: il lancio dell'offerta
istituzionale martedì 23 gennaio; il lancio dell'offerta pubblica in
Francia, Gran Bretagna e Germania martedì 23 gennaio; il lancio
dell'offerta pubblica in Italia giovedì 25 gennaio; la chiusura
dell'offerta pubblica giovedì 8 febbraio; la chiusura dell'offerta
istituzionale venerdì 9 febbraio; la comunicazione del prezzo lunedì 12
febbraio; la negoziazione sulla Borsa di Parigi e negoziazione condizionale
sul London Stock Exchange in azioni lunedì 12 febbraio; il pagamento giovedì
15 febbraio. Va anche tenuto presente che tutte le date sono soggette a
cambiamento. Per quanto riguarda l' Offerta pubblica il lotto minimo per
aderire all'offerta pubblica in Italia è pari a 25 azioni. Allocazione
preferenziale per gli azionisti dì France Telecom: gli aderenti all'offerta
pubblica che alla data del 19 gennaio 2001 detenevano almeno 1 azione di
Franco Telecom potranno ricevere in assegnazione un numero di azioni fino a
due volte maggiore rispetto ad un richiedente non azionista a quella stessa
data. In concomitanza con l'Offerta Globale, France Telecom intende offrire
obbligazioni convertibili sino ad un massimo di 243 milioni azioni Orange
attraverso un collocamento istituzionale in Francia ed in altri Paesi.
L'ammontare, il rapporto di conversione in azioni Orange, il tasso di
interesse e i termini previsti per la conversione saranno determinati
contestualmente alla determinazione del prezzo dell'offerta istituzionale.
Obbligazioni riservate a investitori istituzionali in Europa, negli Stati
Uniti secondo la Rulel44A e nel resto del mondo. Il marketing delle
obbligazioni avrà luogo prima della chiusura dell'offerta globale e la
determinazione del prezzo e l'allocazione avverranno contemporaneamente
all'offerta globale. Sarà richiesta l'ammissione a quotazione delle
obbligazioni su Euronext Parigi. Per quanto riguarda Orange è uno dei
maggiori fornitori mondiali di servizi di comunicazione wirefree ed uno dei
primi effettivi fornitori paneuropei di servizi di comunicazione wirefree.
• storicamente le attività di rete di Orange si sono concentrate
principalmente nella fornitura del servizio di trasmissione vocale sulle
reti digitali Gsm. Orange e stato tra i leader nello sviluppo di tecnologie
che siano in grado di aumentare la velocità e l'efficienza delle reti e
tali tecnologie permetteranno alla Società di offrire prodotti e servizi
wirefree più avanzati. Tali servizi comprendono la trasmissione video
wirefree, accesso e commercio su internet. Orange intende rimanere tra i
leader della comunicazione wirefree attraverso una continua innovazione.
Oltre a ciò Orange possiede partecipazioni di controllo o di minoranza in
società che operano nell'ambito delle comunicazioni wirefree e che offrono
un'ampia gamma di servizi di comunicazione vocali e trasmissione dati.
Attualmente Orange ha attività in via diretta ed indiretta in 20 paesi di
tutto il mondo. Tale numero è salito da 19 a 20 solo recentemente dopo che
la società partecipata Orange Svengo ha vinto una licenza Umts in Svezia ed
include 13 paesi in Europa. Al 30 settembre 2000 Orange era accessibile a
480 milioni di persone ed aveva circa un numero ponderato di clienti pari a
26,7 milioni di clienti (tale numero i stato ottenuto moltiplicando il
numero di clienti in ciascun paese per la partecipazione detenute da Orange
nello società dei Paesi m cui detiene partecipazioni di controllo e di
minoranza) ed un totale di 26,2 milioni di clienti nei Paesi in cui detiene
partecipazioni di controllo o di minoranza. Al 31 dicembre 2000 Orange aveva
un numero ponderato di clienti pari a 30 milioni nei Paesi in cui detiene
partecipazioni di controllo e circa 31 milioni di clienti. I ricavi
consolidati di Orange su base proforma (non assoggettati a revisione
contabile) per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 1999 erano di circa 7,66
miliardi. Alla chiusura del primo semestre 2000 i ricavi consolidati erano
di circa 5,4 € miliardi un aumento del 70% rispetto al 1999. Gli utili su
base prò forma al lordo di interessi, delle imposte della svalutazione ed
ammortamento ("Ebitda") per i sei mesi terminati il 30 giugno
erano di 906 € milioni che rappresenta quasi il 100% dell'Ebitda su base
prò forma per il 1999 (919 € milioni). I ricavi di Orange Gran Bretagna
per gli esercizi chiusi il 31 dicembre 1999 e 2000 erano rispettivamente di
2.392 € milioni e 4.211 € milioni, pari ad un aumento del 76%. I ricavi
di Grange Francia per gli stessi periodi erano rispettivamente di 4.056 €
e 5.690 € milioni, un aumento del 40% Il consorzio di collocamento
comprende: Dresdner Kleinwort Wasserstein, Morgan Stanley Dean Witter e Sg
Investment Banking agiscono in qualità di Joint Global Co-ordinator e Joint
BookrunnerAbn Amro Rothschild, Credit Suisse First Boston, Jp Morgan
Securities, Bnp Paribas, Credit Agricole Indosuez e Deutsche Bank gli
intennediari aderenti al consorzio di collocamento e garanzia. Banca Imi è
Regional Retali Lead Manager per l'Italia. Michel Bon, Presidente di Franco
Telecom e Orange, ha commentato: "E' con piacere che annunciamo il
lancio dell'Offerta di Azioni Orange, una delle maggiori offerte di azioni
in Europa per uno dei maggiori gruppi di telefonia mobile d'Europa.
"Con la quotazione di Orange, France Telecom raggiunge il proprio
obiettivo di creare una società leader di telefonia mobile con una solida
posizione finanziaria e l'abilità di realizzare il proprio
potenziale". "Con la combinazione della nostra offerta di azioni e
di obbigazioni convertibili, possiamo consegnare fino al 20% di azioni
Orange agli investitori". "Orange è una grande società con un
eccellente consiglio di amministrazione. Il momentum di crescita in Orange
è forte, m un mercato in alta crescita, Orange è già in una fase di
outperforming". "L'ambizione di Orange è quella di creare valore
straordinario per il cliente e l'azionista in egual modo. Orange ha una
chiara strategia, un' "impronta Orange" per cercare di raggiungere
proprio questo obiettivo". Hans Snook ha commentato: "Le
possibilità e la capacità del Wirefree si stanno espandendo e stanno
rendendo possibile in modo progressivo relazioni più ampie e più profonde
con i nostri clienti". "Il vostro Orange Wirefree è destinato a
diventare qualcosa di più che solo un telefono. E' destinato a diventare il
vostro centro di controllo di comunicazioni - infine, intendiamo che diventi
il vostro assistente virtuale personale a vita". "Gli inizi
esistono già oggi. Con lo sviluppo dei nostri servizi di OrangeWorld, con
l'evoluzione della nostra piattaforma tecnologica e con la nostra
pianificazione di aumentare l'attivazione vocale, il potenziale non è solo
per la crescita nel volume di traffico che portiamo ma anche la creazione di
nuovi canali di ricavi". Jean-Francois Pontal ha commentato: "Orange
è uno dei maggiori gruppi di telefonia mobile al mondo. La maggior parte
della nostra presenza è in Europa ed abbiamo interessi significativi oltre
l'Europa". "Con questa piattaforma di eccellenza arriva un team
manageriale che è stato costituito dal meglio di Orange. Questo team e
unito dalla cultura, dal brand e dalla visione di Orange".
"Abbiamo inoltre una storia chiara sia in società di nuovo avviamento
di successo sia in innovazioni. Ciò è sempre stato un punto di forza di
Orange. Ovunque è stato lanciato il brand di Orange - o ha ri-branded
un'operazione esistente - ha superato gli altri operatori in quei
mercati". Graham Howe ha commentato: "Orange ha quattro priorità
strategiche principali. Innanzitutto l'integrazione delle attività e lo
sfruttamento delle sinergie. Secondo, il potenziamento del nostro brand.
Terzo l'espensione della nostre piattaforma in maniera finanziariamente
sicura ed infine le consegna della nostra visione che si basa sul
differenziare fortemente Orange dai nostri concorrenti". "Il
nostro brand è centrale nella consegna della nostra integrazione e della
nostra strategia. II brand Orange è un vantaggio competitivo unico. Non è
solo un'etichetta. E' un insieme di valori, un modo di vedere i bisogni del
cliente ed un impegno assoluto a tener fède ai nostri valori e consegnare
ai nostri clienti".
FIDELITY
INVESTMENS GESTIONE PROFESSIONALE DEL RISPARMIO
Milano, 31 gennaio 2001 - Fidelity mette al servizio dei suoi 15 milioni di
clienti oltre 50 anni di esperienza, innovazione e professionalità
nell'investimento. Grazie all'esperienza, maturata nella gestione
finanziaria e guidata da una cultura imprenditoriale, Fidelity è diventata
la più grande organizzazione indipendente del mondo, nella gestione degli
investimenti, con un patrimonio gestito di oltre 1.084 miliardi di dollari
Usa. In quanto azienda non quotata, Fidelity ha potuto reinvestire ingenti
risorse economiche nei migliori talenti professionali e nelle tecnologie più
avanzate. Nel tempo, ciò ha consentito a Fidelity di conservare la propria
leadership e di incrementare la qualità del servizio offerto ai clienti.
Segni distintivi della gestione finanziaria di Fidelity sono l'approccio
"bottom- up" agli investimenti e l'impegno costante nell'analisi
delle aziende nelle quali investire. I 400 professionisti degli investimenti
di Fidelity, costituiscono uno dei più grandi gruppi interni di ricerca al
mondo. Il lavoro degli analisti semplifica il processo di selezione delle
azioni e fa sì che i gestori di Fidelity possano contare su una fonte
indipendente di informazioni. La conoscenza approfondita delle aziende e dei
settori in cui esse operano costituisce infatti un elemento fondamentale del
successo della composizione dei portafogli di Fidelity, che avviene
scegliendo ogni singola azione, e della loro eccellente performance di lungo
termine. Grazie alla loro reputazione e al fatto di essere presenti in tutti
i mercati del mondo, gli analisti di Fidelity hanno una notevole possibilità
di accesso e di relazione con il top management e i dirigenti delle aziende
in cui la società investe. La rete di comunicazione interna di Fidelity
distribuisce in tempo reale le ricerche dai centri di Boston, Londra, Tokio
e Hong Kong ai gestori, agli analisti e ai trader del Gruppo in tutto il
mondo. I professionisti di Fidelity, gestori e analisti, sono raggruppati in
team specializzati per settori di mercato. Questo approccio consente a
Fidelity di porre particolare attenzione agli andamenti dei diversi mercati
e di trarre il maggior vantaggio possibile dall'enorme flusso di
informazioni disponibile. Sin dalla sua costituzione Fidelity ha sempre dato
autonomia e responsabilità individuale ai gestori per le decisioni di
investimento. Tale scelta, nell'esperienza di Fidelity, si è dimostrata più
efficace di quella che lascia le decisioni ai comitati di investimento.
Fidelity Investments è la più grande società indipendente di gestione di
fondi comuni di investimento al mondo. Fu fondata a Boston nel 1946 con il
nome di Fidelity Management Research (Fmr) da Edward C. Johnson II. Fidelity
International fu stabilita a Bermuda nel 1969 come base principale per
l'amministrazione e la gestione dei fondi di Fidelity al di fuori degli
Stati Uniti. Nello stesso anno, Fmr fondò una società a Tokyo per la
ricerca sulle società nipponiche e per fornire consulenza sui portafogli
giapponesi dei fondi di Fidelity. Come ulteriore elemento di sviluppo
internazionale del gruppo, nel 1973 fu fondata a Londra una società di
ricerca per coprire i mercati azionari europei. Nel 1979 l'ufficio di Londra
diventò una vera e propria organizzazione completa per l'investimento, la
commercializzazione e l'amministrazione. Inizialmente semplice fornitore di
fondi per gli investitori britannici, si trasformò ben presto in un gruppo
integrato di investimento. Sempre nel 1979 fu costituita a Bermuda Fidelity
International Limited (Fil). Essa iniziò a operare quale holding
indipendente per tutta l'operatività - internazionale di Fidelity. Il
patrimonio del gruppo è cresciuto dai 500 milioni di dollari Usa nel 1979
ai 108 miliardi di dollari Usa attuali. Fidelity International Limited serve
oggi i maggiori mercati del mondo fornendo prodotti di investimento e
servizi a investitori individuali e istituzionali al di fuori degli Stati
Uniti. Tra i prodotti e i servizi di Fil vi sono fondi azionari, bilanciati,
obbligazionari e monetari e gestione di portafogli istituzionali. Il
programma di espansione di Fil è continuato negli anni '90. Oggi il network
internazionale opera 24 ore al giorno e copre tutti i principali mercati
azionari del mondo. Presidente di Fil è Barry Bateman. Chairman
è Edward C. Johnson III.
PRESENTATA
LA DICIOTTESIMA EDIZIONE DEL LISTINO IMMOBILIARE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
DI MILANO VOLA SEMPRE PIU' IN ALTO IL PREZZO DELLE CASE DI MILANO
Milano, 31 gennaio 2001 - Non accenna ad arrestarsi la corsa al rialzo dei
prezzi degli immobili di Milano. Nel secondo semestre del 2000, infatti, i
prezzi delle abitazioni del capoluogo lombardo sono aumentati, in media, del
14,6% su base annua (nel primo semestre 2000 l'aumento è stato dell'8,41%)
mentre un'azienda, per comprare un ufficio all'ombra della Madonnina, si è
trovata di fronte ad un aumento annuo del 13,8%. Positivo il dato sul numero
di compravendite: secondo i dati forniti da Data House a Milano, in un anno,
sono aumentate in media dell'1,5% mentre in Provincia sono cresciute dello
0,8%. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla diciottesima edizione
della "Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di
Milano" realizzata da Osmi-Borsa Immobiliare, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Caam-Fimaa Milano. Il
listino viene pubblicato ogni sei mesi ed è il frutto del lavoro del Gruppo
Rilevazione Prezzi e dalla Commissione Prezzi composta dai rappresentanti
delle più importanti associazioni del settore immobiliare (Assoedilizia,
Uppi, Abi, Aicgi-Fita Confindustria, Fiaip, Assimpredil, Aspesi, Ordine
degli architetti, Collegio dei geometri, etc.). Alla sua realizzazione hanno
contribuito oltre 180 agenti immobiliari Caam-Fimaa Milano che si sono
avvalsi di circa 500 collaboratori che, grazie ad un costante lavoro di
rilevazione dei prezzi, consentono di monitorare l'andamento del mercato.
"Questo strumento di verifica dei prezzi, non si limita al solo compito
del controllo del valore degli immobili - ha commentato Giorgio Viganò,
presidente di Osmi -Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano - ma rappresenta anche un indicatore della qualità
della vita della città, una sorta di cartina di tornasole dello sviluppo di
Milano, del gradimento di chi ci vive o decide di andare a viverci o ad
avviare un 'attività professionale " " Negli ultimi sei mesi il
listino ha ufficializzalo un consolidamento della crescila dei prezzi degli
immobili già avviata nel corso del '99 - ha spiegato Vigonò -. Questo è
dovuto a diversi fattori come ad esempio, il buon andamento dell'economia;
la politica fiscale, che ha dato un forte impulso alle ristrutturazioni e al
cambio della casa, tassi di interesse vantaggiosi. Ma l'aumento -aggiunge
Vigonò - è anche dovuto ad un 'elevata domanda di immobili di qualità a
fronte di una scarsa offerta. Questa carenza ha indirizzato gli acquirenti
verso immobili anche di minor pregio facendo lievitare in generale i prezzi,
anche in zone decentrate. E' da sottolineare, comunque, che la richiesta di
case di prestigio rappresenta una parte molto limitata della domanda: ma per
la logica del mercato questa alta domanda ha trascinato in su i prezzi dì
tutte le tipologie di immobili. L'incremento dei prezzi è in generale più
accentuato là dove la città comincia a cambiare e la nostra rilevazione
anticipa anche le nuove tendenze del mercato. E' stato registrato, per
esempio, un significativo aumento dei prezzi nella zona dei Navigli. I
progetti dì riqualificazione di questa parte della città, con la
costruzione di nuove palazzine vicino al Sieroterapico e nelle vicine zone
di Magolfa e Romolo, con la creazione di grandi spazi verdi, stanno
trascinando in alto i prezzi, anticipando l'apertura dei cantieri ".
"Questo listino - ha spiegato Claudio Lossa, presidente della
Commissione prezzi - conferma anche la crescita dei prezzi degli immobili
del settore terziario e d'impresa in genere. Questa tendenza era stata
segnalata sin dal 1999 ed ora viene confermata dal mercato con incrementi
superiori in certe zone della città come in zona Navigli (+36,5% annuo),
Tribunale (+ 29,6% annuo), Indipendenza (+ 26,9% annuo). Un aumento
registrato sia nel centro quindi, ma anche in periferia: come a Quarto
Oggiaro (+ 29,4% annuo) a Musocco (+22,9% annuo). Le zone del centro sono
invece preferite da società internazionali, da aziende che puntano all '
"immagine ", da società di gestione e di intermediazione
mobiliare, da società finanziarie e da studi professionali. Per guanto
riguarda i rendimenti è da segnalare una riduzione generalizzata dei tassi,
riduzione dovuta ad un aumento dei prezzi più che proporzionale ai canoni
di locazione. Nonostante questo, oggi il settore immobiliare è ancora
concorrenziale rispetto ad altre forme di investimento: il MIB 30 ha fatto
registrare nell'arco del 2000 una crescila dell'1.69% mentre l'indice MIB
del settore immobiliare è cresciuto del 29,45%, confermando il trend
positivo del mercato immobiliare. Per il futuro non sono previste crescite
consistenti ma si potrà assistere ad un consolidamento, dovuto anche a
ridotte aspettative inflazionistiche (2,5% il tasso di inflazione
atteso)". Mercato immobiliare in crescita - Ma qual'è la zona di
Milano dove è stato registrato l'aumento maggiore? Il primato spetta alla
zona sud (Navigli, Porta Genova, viale Bligny, etc.) dove i prezzi sono
aumentati, nel semestre luglio/dicembre '2000, del 7,9% (+ 15,9% su base
annuale). Seguono a ruota la zona ovest (Castello, Monterosa, Tripoli, etc.)
dove l'incremento è stato del 5,5% (+11,9% su base annua); il centro
storico (Diaz, Missori e San Babila) dove i prezzi hanno toccato il 5,02%
(+15,9% annuo). Chiudono la classifica la zona est (Tribunale, Indipendenza,
porta Venezia) dove la percentuale di aumento è stata del 4,8% (+19,4%
annuo) e la zona nord (Quarto Oggiaro, Solferino, Lagosta, Carbonari) dove
l'incremento ha sfiorato il 4% (+10% su base annua). Tra le cinque macro
zone spiccano le performance rilevate nella parte nord della città dove
piazza Repubblica ha toccato un +17,4% (+ 22,7% annuo). Nella parte ovest è
da sottolineare l'aumento dei prezzi via Washington +12,7% (+22,3% annuo),
di Axum, + 12,5% (+22% annuo). Nell'area sud di Milano gli aumenti hanno
interessato diverse zone: Mercalli (+15%; +23,2% annuo). Solari (+12%;
+22,6%), Navigli (+10,9%; +15,9% annuo). Porta Genova (+10,5%; +26,1%
annuo), Frattini (+10,8%; +10,8% annuo). Nel centro storico l'aumento
maggiore è stato rilevato in Nirone (+9,4%; + 20,7% annuo), Brera (+8,6%;
+24,2% annuo), piazzale Vetra (+7,1%; + 15,5% annuo). Infine la zona est con
viale Indipendenza (+8,7%, +35,9% annuo - una delle più alte
percentuali-annue di incremento), piazzale Libia (+8,7%; +33% annuo) e
Venezia (+ 6,3%; +27,8% annuo). Il costo degli uffici - Come per gli
appartamenti, l'aumento dei prezzi ha interessato anche gli uffici che hanno
registrato un incremento medio, nel semestre, del 4,6%. Percentuale che, su
base annua, ha sfiorato il 14% (in media). La zona Navigli ha registrato un
incremento del 36,5% annuo (+18,36% nel semestre). Seguono la zona intorno
al Tribunale (+29,6% annuo; +5% nel semestre); Quarto Oggiaro (+29,4% annuo;
0,0% semestrale) viale Indipendenza (+26,9% annuo, 0,% nel semestre), Brera
(+24,1% annuo; +11,7% su base semestrale), via della Spiga (+24% annuo;
+9,1% semestrale), Musocco (+22,9% annuo; 0,0% nel semestre). Costo al metro
quadro - Nel centro storico la zona più costosa si conferma via della Spiga
dove, il prezzo medio al metro quadro di un appartamento, è di circa 11
milioni e 750 mila lire. Nella zona est spicca il costo degli alloggi di
corso Venezia (8 milioni e 500 mila lire). Nella parte ovest della città
ottima la performance di via Leopardi (7 milioni e 250 mila lire) e piazza
Castello (7 milioni e 750 mila lire). Nella zona nord le case costano di più
in piazza della Repubblica (6 milioni e 750 mila lire), in Porta Volta (6
milioni e 500 mila lire come in via Solferino. Chiude la zona sud con via
Mercalli (6 milioni e 900 mila lire) e Porta Genova (5 milioni e 800 mila
lire). Le compravendite - "A Milano e provincia, nel corso del 2000, le
compravendite sono aumentate in media dell' 1,04% passando da un totale di
92.422 immobili registrati nel '99 ai 93.389 del 2000 - ha commentato Marco
Plazzotta, vice direttore di Osmi-Borsa Immobiliare, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano- In particolare a Milano si è passati dai
32.567 immobili registrati nel '99 ai 33.040 del 2000 (con un + 1,5%). in
provincia, invece, l'incremento è stato dell'0,8%: le compravendite sono
state, nel '99, 59.855 mentre nel 2000 sono state 60.349. In netto calo le
ipoteche che a Milano e provincia hanno segnato un - 5,5%. Nel 1999 sono
state stipulate 54.117 ipoteche mentre l'anno scorso sono state 51.135. Nel
capoluogo lombardo sono state registrate il 6,1% di ipoteche in meno
rispetto al 1999 (in particolare si è passati da 18.108 atti del'99 a
16.996 del 2000). In Provincia le ipoteche sono calate del 5,2% : nel '99
sono state 36.009 mentre nel 2000 sono state 34.139", Quali immobili si
comprano? Secondo l'elaborazione di Osmi-Borsa Immobiliare, su dati forniti
da Data House, in Milano e provincia sono andati a ruba gli appartamenti fra
i 76 e i 110 metri quadri (ne sono stati venduti oltre 24 mila), seguiti
dalle abitazioni con una superficie fra i 111 e i 150 metri quadri (oltre 8
mila). Al terzo posto si sono piazzati gli appartamenti tra i 41 e i 75
metri quadri seguiti da quelli superiori ai 150 metri quadri. Meno richiesti
i monolocali fino a 40 metri quadri. Gli uffici venduti sono stati poco più
di mille, come i laboratori/negozi, i magazzini oltre 1.600 mentre i box
sono stati oltre 8.000. Affitti a Milano - Nel secondo semestre del 2000 gli
affitti degli appartamenti a Milano sono aumentati del 4,3% nel centro
storico (+12,3% annuo); sono saliti nella cerchia dei Bastioni +10% (+22,2%
annuo) mentre nella periferia c'è stato uno stallo (+ 3,2% annuo). Negli
ultimi sei mesi sono rimasti invariati i prezzi degli affitti nella cerchia
Circonvallazione (+ 2,9% annuo). Trend positivo per gli affitti degli
uffici: nel centro storico sono aumentati, in un anno, del 4,3% mentre nella
cerchia dei Bastioni hanno superato la soglia de) 19,2% annuo. In periferia
hanno superato il 10 % annuo mentre nella zona Circonvallazione gli affitti
hanno raggiunto il 9,3% annuo. Monza e Brianza - La "capitale"
della Brianza ha visto, nel secondo semestre, una crescita generalizzata dei
prezzi degli immobili in tutte le zone della città. L'aumento è stato, in
media, del 3,6% (+6,3% annuo). "Con questa rilevazione, la 18esima,
siamo in grado di fare un'analisi di scostamento fra il semestre
luglio/dicembre 2000 e gennaio/luglio 2000 - ha commentato Mauro Danielli,
vicepresidente del Caam-Fimaa di Milano -. L'incremento maggiore è stato
segnato dalla zona Cazzaniga (+6,6%; +6,8% annuo), seguita dalla zona
Triante (+6,6%; +8% annuo), San Carlo (+5,3%; +8,2% annuo). Graie Vecchie
(+5.2%; 5,2% annuo)". I prezzi al metro quadro - Nel centro storico un
appartamento costa, al metro quadro, 5 milioni e 300 mila lire; segue la
zona intorno al parco (4 milioni e 900 mila lire). San Biagio (4 milioni e
200 mila lire). Graie Vecchie e Triante (4 milioni e 50 mila lire). Il
listino sarà in vendita nelle librerie convenzionate, oppure presso gli
sportelli della Borsa Immobiliare di Milano e Monza (02/8515.4516; fax
02/8515.4915) e può essere consultata anche via Internet (a pagamento) sul
sito della Borsa Immobiliare www.borsaimmobiliare.net
dove sono inseriti i dati a partire dal 1993.
DADA
SPA: QUADRUPLICATO IL FATTURATO '99 QUADRUPLICATO IL FATTURATO A LIVELLO DI
SPA. SUPERATE LE PREVISIONI ANNUNCIATE IN SEDE DI IPO
Firenze, 31 gennaio 2001 - II CdA di Dada SpA, una delle principali Internet
Company indipendenti italiane quotata al Nuovo Mercato dal mese di giugno
2000; ha preso atto dei dati relativi al fatturato dell'anno 2000. Dada ha
chiuso l'esercizio 2000, con un fatturato pari a circa 37,5 miliardi, con un
incremento del +302% rispetto all'esercizio precedente (9,3 miliardi). Con
questi risultati Dada supera di ben 17,5 miliardi le stime di ricavo
dichiarate in sede di IPO nel Prospetto Informativo e conferma il continuo
percorso di crescita che ha contraddistinto lo sviluppo di Dada durante
l'esercizio. I fatturati aggregati delle società il cui controllo è stato
formalizzato, raggiungono assieme a quello di Dada SpA circa 60 miliardi. Il
break-down del fatturato mostra inoltre come Dada SpA, abbia mantenuto
l'impegno assunto nei confronti del mercato di dirigersi laddove il valore e
i margini sono maggiori. Infatti, il 45,4% del fatturato 2000 deriva dalle
attività di B2B delle due Business Unit "e-Business Solutìons"
(Web Agency e Business Integrator, che ha inciso per il 38,7%) e "Domini.it
Aziende. it " (Servizi On Line per le PMI, 6,7%), mentre il 54,6%
deriva dalle attività della Business Unit "Application Portal"
che gestisce la community ed il Network di portali incentrato su
www.superEva.it La posizione finanziaria netta alla chiusura dell'esercizio
2000 risulta positiva per +116 miliardi. "I dati di chiusura
dell'esercizio, significativamente superiori alle aspettative", ha
dichiarato Paolo Barberis Presidente alla guida di Dada, "testimoniano
la validità de! nostro business model e confermano che la strategia di
perseguire una crescita dinamica e solida, basata su un sapiente mix di B2B
e B2C, è premiante". Dada, è attiva nella fornitura di servizi e
soluzioni web ad alto valore aggiunto rivolti sia ad una clientela business,
sia all'utenza consumer. Con oltre 250 dipendenti, è a capo di una realtà
composta da 14 società in cui è stato formalizzato il controllo e 10
partecipazioni in Internet Company strettamente sinergiche con il modello di
business di Dada stessa. Dada vanta oltre 23.000 le aziende clienti e
gestisce SuperEva, una delle più importanti community italiane che, con il
suo network di 26 siti collegati, vanta un reach di mercato del 37,9%'' e
2.427.000" visitatori unici al mese ed oltre 2.500.000 di registrazioni
ai servizi del portale.
NOKIA
CONTINUA A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP ANNUNCIANDO GLI ECCELLENTI RISULTATI
DEL QUARTO TRIMESTRE E DELL'ANNO 2000
Milano, 31 gennaio 2001 Nokia ha annunciato ieri i migliori risultati
operativi raggiunti nella sua storia. La società ha aumentato la propria
quota di mercato sia nel settore networks sia in quello dei telefoni
cellulari, raggiungendo ancora una volta un'elevata redditività.
Commentando i risultati, Jorma Ollila, Presidente e Ceo di Nokia, ha
affermato: "I dati finanziari relativi al quarto trimestre e all'intero
anno 2000 sono assolutamente straordinari e confermano il raggiungimento
degli obiettivi previsti dal nostro business plan. Sulla base di queste
solide premesse, siamo pronti al passaggio verso le tecnologie di prossima
generazione". "Abbiamo iniziato il nuovo anno con una posizione da
leader e abbiamo dimostrato, ancora una volta, di saper tradurre la nostra
leadership in una crescita più veloce di quella del mercato. Forti del
successo ottenuto nel 2000, sono sicuro che grazie alla solida posizione
finanziaria, ai prodotti innovativi, alla flessibilità della nostra
organizzazione e alla forza del marchio Nokia, siamo pronti per il
futuro", ha concluso Ollila. L'attuale scenario economico e la continua
evoluzione delle tecnologie wireless hanno reso difficile formulare
previsioni a breve termine sullo sviluppo del mercato. Per il primo
trimestre 2001, Nokia stima una crescita delle vendite nell'ordine del 25 ?
30% e un utile per azione pari a quello del primo trimestre 2000. Questo
riflette, da un lato, una crescita del mercato nel corso del primo trimestre
in qualche modo più lenta rispetto a quanto previsto, dall'altro conferma
la strategia della società tesa a conquistare in modo aggressivo quote di
mercato, in particolare nel settore dei telefoni cellulari. Le previsioni di
redditività di Nokia Networks per l'anno vengono confermate, con margini
operativi stimati di poco inferiori al 20%, mentre si prevede che i margini
per Nokia Mobile Phones raggiungano il 20% al più tardi nel quarto
trimestre del 2001.
SABRE
ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL QUARTO TRIMESTRE E TIRA LE SOMME DEL
2000
Milano 31 gennaio 2001 Sabre Holding Corporation ha annunciato che i ricavi
relativi al quarto trimestre 2000, sono stati di 643.4 milioni di dollari,
facendo segnare un incremento del 19% per cento, rispetto allo stesso
periodo del 1999. Questo risultato va riportato principalmente alla robusta
crescita nel settore delle prenotazioni e al costante miglioramento dei
risultati riportati, anno su anno, dalle divisoni outsourcing e software
solutions Le transazioni totali a livello mondiale, avvenute attraverso il
sistema di prenotazioni Sabre, comprendenti sia le prenotazioni dirette che
quelle derivanti dalle joint venture, sono stati 104.6 milioni in questo
quarto trimestre, con un incremento del 8% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente. Le prenotazioni dirette negli Stati Uniti sono
cresciute del 6.5% e le prenotazioni internazionali dirette hanno segnato un
incremento pari al 10%. Questo miglioramento è dato dalla forte crescita
delle prenotazioni online e di quelle registrate in Nord America e Europa.
Le prenotazioni per l'intero anno, chiusosi il 31 dicembre 2000, sono state
467.1 milioni, un più 6.4% rispetto al 1999. Travel Marketing and
Distribution: la divisone che gestisce le prenotazioni provenienti dalle
agenzie di viaggi è cresciuto di un 26.2%. Outsourcing and Software
Solution Business: anche questo comparto ha riportato buono risultati
facendo segnare un incremento del 7.4%. Il reddito operativo del trimestre,
si sono attestati sui 58.7 milioni di dollari, per il trimestre, che
riportano un incremento del 3.7% se paragonati con i 56.6 milioni del '99. I
guadagni netti per il quarto trimestre 2000, sono stati di 32.1 milioni di
dollari, o $0.25 per azione su base diluita, un flessione se paragonati con
i 41.7 milioni di dollari, o 0.32% per azione siu base diluita dello stesso
periodo del 1999. Questa flessione va principalmente imputata
all'acquisizione di GetThere lo scorso ottobre e al pagamento dei dividendi
derivanti dello spin-off da AMR Corporation. Anno 2000 - I ricavi che Sabre
ha registrato alla chiusura del 2000 si attestano sui $2.6 miliardi, facendo
segnare un incremento del 7.5%, rispetto al 1999. Reddito operativo (esclusi
progetti straordinari): si attesta sui $408.8 milioni, incremento del 2.4%
rispetto ai $399 milioni del 1999. Guagadni netti: hanno subito una
flessione del 2.7% e sono stati di $256.7 milioni se comparati con quelli
del 1999 che sono stati di $263.7 milioni Il reddito operativo comprendente
le operazioni straordinarie fa segnalare una flessione del 32.8%,
attestandosi sui $250.4 milioni di dollari, mentre nel 1999 erano stati di
$372.5 milioni di dollari. I guadagni operativi, comprendenti le operazioni
straordinarie, sono stati di $114.1 milioni di dollari, facendo riportare
una flessione del 56.6% rispetto allo stesso periodo del 1999.
JUNIPER NETWORKS, INC. RIPORTA
I RISULTATI FINANZIARI RELATIVI AL QUARTO TRIMESTRE E ALL'ANNO CHE SI È
CONCLUSO: RICAVI NETTI PARI A UN VALORE DI 295.4 MILIONI DI DOLLARI
Milano, 31 gennaio 2001 - Juniper Networks, Inc.(Nasdaq: Jnpr), fornitore
leader di soluzioni per l'infrastruttura IP di prossima generazione, ha
annunciato i risultati finanziari riportati nel quarto trimestre, relativi
al periodo che si è concluso il 31 Dicembre 2000. I ricavi netti relativi
al quarto trimestre hanno ammontato a 295.4 milioni di dollari con un
incremento del 47% rispetto ai 201.2 milioni di dollari relativi al terzo
trimestre. L'utile netto pro-forma è stato di 84.6 milioni di dollari (0.24
dollari per azione), paragonato all'utile netto pro-forma di 60.3 milioni di
dollari (0.17 dollari per azione) relativo al terzo trimestre del 2000.
L'utile netto effettivo relativo al quarto trimestre, che include
l'ammortamento d'avviamento ed altri acquisti "immateriali" per un
valore di 5.3 milioni di dollari, l'ammortamento per il compenso differito
di 11.5 milioni di dollari e le spese in essere per la ricerca e lo
sviluppo, per il valore di 10.0 milioni di dollari, è stato di 62.2 milioni
di dollari (0.18 dollari per azione), rispetto ai 58.1 milioni di dollari,
(0.17 dollari per azione) nel terzo trimestre del 2000. I ricavi netti
relativi all'anno che si è concluso il 31 Dicembre 2000 hanno ammontato a
673.5 milioni di dollari, rispetto ai 102.6 milioni di dollari relativi
all'anno 1999. L'utile netto pro-forma relativo all'anno 2000 è stato di
184.0 milioni di dollari (0.53 dollari per azione), paragonato alla perdita
netta pro-forma di 4.7 milioni di dollari (0.03 dollari per azione) nel
corso del 1999. "I risultati finanziari relativi al quarto trimestre,
così come quelli riportati dalla compagnia nel corso dell'intero anno,
sottolineano l'impegno di Juniper nella pianificazione e nel raggiungimento
degli obiettivi", ha detto Scott Kriens, Chairman e CEO di Juniper
Networks". Questo impegno continuerà e diventerà più intenso nel
corso del 2001 quando amplieremo la fornitura dei nostri servizi di
networking a livello mondiale". Juniper Networks, Inc. è fornitore
leader di soluzioni appositamente progettate per rispondere alle crescenti
difficoltà in termini di scalabilità, performance, densità e compatibilità
richieste dai network IP. La gamma di prodotti Juniper Networks fornisce ai
service provider più importanti a livello worldwide soluzioni per la nuova
infrastruttura IP. Tutto lo staff della società e gli ingegneri IP lavorano
a stretto contatto con i propri clienti per sviluppare e supportare i loro
network. La compagnia ha la propria sede a Sunnyvale, in California. Per
ulteriori informazioni è possibile visitare il sito http://www.juniper.net
XX2
BILL GATES PRESENTA A CIAMPI IL PC DEL FUTURO E IN CONFINDUSTRIA CONFERMA
CHE MICROSOFT.NET SI ADATTERA' ALL'UOMO
Milano, 31 gennaio 2001 Durante la sua visita al Quirinale il fondatore
della Microsoft, ha presentato ieri al presidente della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi, il computer del futuro dotato di un monitor piatto e leggero
che si puo' portare in mano come un libro e che consente di fare tantissime
cose, dalla selezione di una pagina all' invia di una e-mail''. E' grande
quanto una mano, piatto e leggero, ed in grado di fare tantissime cose. Nel
pomeriggio ha partecipato alla tavola rotonda organizzata in Confindustria
nel corso della quale ha affermato che una nuova generazione di Internet sta
per vedere la luce: la rete infatti non sara' piu' un semplice ambiente in
cui vengono pubblicate le informazioni ma diventera' un ambiente ''collaborativo
multiutente'' a cui accedere in qualsiasi momento e da qualsiasi
dispositivo. Una dimostrazione delle potenzialita' del prodotto e' stata
data durante l'incontro: dal proprio computer palmare (ma quello nuovo, con
gsm incorporato) si puo' cercare un ristorante, ad esempio su Roma. Si puo'
poi raffinare la ricerca, magari mentre dall'aeroporto si va al proprio
albergo, e decidere che qualita' di cibo si vuole mangiare e quanto si vuole
spendere. Per gli operatori Gates ha illustrato le potenzialita' di Visual
Studio.Net e Microsoft.Net Framework per creare servizi web basati sulla
piattaforma .Net. Alla nuova piattaforma e' legata la nuova generazione di
software che consentiranno ''di realizzare una nuova concezione del web come
servizio''. Si trattera' di servizi ''realmente distribuiti, in grado di
dialogare fra loro rendendo le informazioni disponibili ovunque, in
qualsiasi momento e da qualunque dispositivo rivoluzionando il modo di
comunicare, accedere alle informazioni ed elaborare i dati da parte degli
utenti''. ''Per le aziende queste nuove possibilita' di comunicazione
significheranno integrare le diverse piattaforme di oggi, dai sistemi
tradizionali ai sistemi wireless in modo assolutamente trasparente, dando
cosi' origine a un'infrastruttura in grado di supportare una nuova era di
relazioni di business dinamiche e interattive''.
E*MAZE,
START-UP ITALIANA ATTIVA NELL'INTERNET SECURITY, ANNUNCIA IL PRIMO TURNO DI
FINANZIAMENTO TRAMITE VENTURE CAPITAL
Milano, 31 gennaio 2001 Alice Ventures ed E*Maze Communications, fornitore
di servizi di sicurezza per le reti, annunciano il completamento nel
Novembre 2000 del primo round di finanziamento di E*Maze mediante capitale
di rischio. L'investimento di 3 milioni di Euro sara` utilizzato per
potenziare la divisione di Ricerca e Sviluppo e le iniziative di E*Maze in
tutta Europa. E*Maze fornisce innovativi servizi di sicurezza dei dati per
reti fisse e wireless che proteggono e monitorano dispositivi abilitati
all'accesso a Internet e ai perimetri delle reti aziendali. E*Maze ha
realizzato un servizio di valutazione della vulnerabilita` basato su Web che
corrisponde a un salto di qualita` nella concezione della verifica delle
intrusioni. Esso effettua la verifica e il monitoraggio a distanza della
sicurezza per tutti i dispositivi abilitati alla connessione con Internet -
non solo Pc e cellulari - identificando minacce e modifiche apportate
all'infrastruttura per poter affrontare e risolvere i problemi di potenziali
violazioni della sicurezza. La societ` ha intenzione di offrire una gamma
completa di prodotti per la gestione dei rischi connessi con la sicurezza
delle reti. Edoardo Lecaldano, presidente di Alice Ventures ritiene che ''la
possibilita` di operare con sicurezza sul Web h il presupposto per poterne
sviluppare significativamente l'impiego con finalit` economiche. Ponendosi
al centro di questa problematica, sia riguardo alla navigazione da
postazioni fisse, sia per l'uso di apparecchiature mobili come i telefoni
cellulari, i computer portatili, i palmari o le agende elettroniche, E*Maze
si pone al centro della creazione di valore''. ''La tecnologia di E*Maze
rappresenta un'evoluzione dell'offerta di infrastrutture per Internet
destinata a rispondere in modo efficace alla domanda sempre piy pressante di
sicurezza nel settore dell'e-business'', ha dichiarato l'amministratore
delegato di E*Maze, Rodolfo Rosini. Infolink: www.emaze.net
LA
SOLUZIONE BUSINESS OBJECTS È STATA SCELTA DA BANCA 121 PER DISTRIBUIRE
INFORMAZIONI VIA CELLULARE ALLA RETE DI VENDITA
Milano, 31 gennaio 2001 - Business Objects (Nasdaq: Bobj), produttore leader
nell'ambito dell'e-business intelligence (e-BI), annuncia la disponibilità
della nuova versione 2.0 di BusinessObjects InfoView Wireless Edition, il
primo portale di business intelligence (BI) interattivo per ambienti
wireless. Con il lancio lo scorso marzo della prima release di
BusinessObjects InfoView Wireless Edition, Business Objects ha aperto la
strada alle applicazioni di business intelligence interattiva per utenti
mobili. Questa soluzione consente di superare i limiti del semplice
broadcasting scatenato da eventi, permettendo agli utenti di condurre
analisi interattive mediante dispositivi mobili. Ad esempio, invece di
limitarsi ad avvertire che l'andamento trimestrale delle vendite sta
registrando una flessione del 20% rispetto alle previsioni, BusinessObjects
InfoView permette a un responsabile commerciale di accedere interattivamente
a report mirati per comprendere con precisione il problema e definire un
piano d'azione appropriato. "Banca 121 ha scelto Business Objects come
componente di business intelligence della propria strategia di Customer
Relationship Management (Crm). Uno dei principali motivi di questa scelta è
la disponibilità di un portale wireless. Grazie alla tecnologia di business
intelligence in ambiente wireless, infatti, potremo fornire informazioni
sulla clientela alla nostra rete di vendita sull'intero territorio
nazionale. BusinessObjects InfoView Wireless Edition ci permetterà di
distribuire le informazioni finanziarie in modo rapido e facile alle figure
professionali che ne hanno maggiormente bisogno", ha commentato
Marcello Milano, Responsabile Ict di Banca 121. Banca 121 è la prima banca
in Italia ad aver realizzato una strategia multicanale integrata, articolata
in filiali, negozi finanziari e teleboutique, promotori finanziari, virtual
banking (via Internet, telefono e tv). Banca 121 è parte del Gruppo
Bancario Monte dei Paschi di Siena ed è presente in tutta Italia con circa
290 punti vendita e oltre 2.400 risorse nella promozione finanziaria.
Specializzata nell'offerta di servizi finanziari personalizzati, Banca 121
si caratterizza per la centralità del cliente, in una logica one-to-one, e
per il forte orientamento all'innovazione tecnologica e distributiva. Nuove
funzionalità e supporto di un maggior numero di dispositivi portatili per
una distribuzione più ampia delle funzionalità di business intelligence
Grazie al supporto della tecnologia wireless, BusinessObjects InfoView mette
a disposizione degli utenti mobili un ambiente di business intelligence in
grado di offrire un accesso facile e sicuro alle informazioni aziendali in
ogni momento e da qualunque luogo. Queste informazioni vengono
personalizzate in tempo reale per consentire la visualizzazione dei soli
dati rilevanti, evitando all'utente di dover scorrere grandi quantità di
informazioni inutili. Nella consultazione dei dati trimestrali di vendita,
ad esempio, un responsabile d'area può visualizzare solamente le cifre
inerenti alla propria zona geografica. "Mentre le prime applicazioni in
ambiente wireless internet si limitavano a funzionalità a basso valore
aggiunto come il controllo delle quotazioni di borsa o la consultazione
delle previsioni del tempo, le soluzioni wireless per la business
intelligence sfruttano le potenzialità delle reti mobili permettendo agli
utenti di accedere alle informazioni necessarie per poter lavorare in modo
efficace in qualsiasi momento e da qualunque luogo", ha dichiarato
Crispin Read, Senior Director of Product Marketing di Business Objects.
"Business Objects continua a guidare l'evoluzione di questo settore,
estendendo le opzioni di deployment di business intelligence a una gamma
sempre più ampia di dispositivi". BusinessObjects InfoView Wireless
Edition 2.0 dispone di funzionalità avanzate per il supporto di telefoni
cellulari, garantisce un miglior utilizzo dei dispositivi PDA (Personal
Digital Assistant) e prestazioni ottimizzate. Il supporto di numerose
tipologie di telefono cellulare allarga l'utenza della BI wireless Con
BusinessObjects InfoView Wireless Edition, chiunque possieda un telefono
cellulare dotato di browser Wap (Wireless Application Protocol) - detto
anche microbrowser - può accedere al server InfoView e ai documenti BI ivi
residenti. InfoView Wireless Edition 2.0 supporta vari tipi di browser Wap
ed è in grado di rilevarne automaticamente il tipo per inviare le
informazioni nel formato più adatto. Il supporto dei computer palmari offre
maggiore flessibilità nella consultazione dei report Bi E' possibile
accedere a InfoView Wireless Edition 2.0 tramite qualunque PDA collegato a
un modem e dotato di browser Wap. Oltre ad avere pieno accesso alle
funzionalità di InfoView Wireless Edition, gli utenti di Pda possono
scegliere se consultare i report di business intelligence sul proprio
telefono cellulare o sul più ampio schermo dello stesso Pda. Navigazione e
prestazioni ottimizzate per un accesso più rapido ai report InfoView
Wireless Edition 2.0 offre tempi di risposta ulteriormente migliorati per un
più facile e veloce accesso alle informazioni da parte dell'utenza mobile.
Ad esempio, un utente che necessita di navigare tra più pagine può
sfruttare la funzionalità di caching per ridurre i tempi di visualizzazione
delle pagine già consultate. Inoltre, è possibile ritornare all'elenco dei
documenti in qualunque momento, per un accesso più rapido alle informazioni
di business. "L'accesso wireless alla business intelligence è ormai
una realtà", ha sottolineato Bob Moran, Research Vice President e
Managing Director of Decision Support Research di Aberdeen Group. "Con
la sua soluzione wireless, Business Objects propone un innovativo elemento
di differenziazione dei servizi. Le aziende più innovative hanno la
possibilità di sfruttare subito i benefici garantiti dalla business
intelligence in ambiente wireless, mentre tutte le altre potranno scegliere
le nostre soluzioni con la certezza di poter usufruire di funzionalità
wireless non appena lo riterranno necessario". Telefoni cellulari e Pda
supportati BusinessObjects InfoView Wireless Edition 2.0 supporta qualunque
Pda e telefono cellulare Wap dotato di un microbrowser e compatibile con Wml
1.1 o Hdml3.0. InfoView Wireless Edition supporta i telefoni cellulari di
numerosi produttori come Alcatel, Ericsson, Mitsubishi, Motorola, Nokia,
Samsung, Siemens e Sony. Tra i computer palmari supportati, si ricordano le
diverse versioni di Palm, dispositivi basati su Windows Ce come quelli
commercializzati da Compaq e HP, e i dispositivi Rim Blackberry.
BusinessObjects InfoView Wireless Edition 2.0 viene supportato dalle
piattaforme Windows NT o 2000 ed è immediatamente disponibile.
Pagina 1 Pagina 2
Pagina 3 Pagina
4 Pagina 5
Titoli
Home
Archivio news
|